A quanto pare, Clint Barton e Kate
Bishop potrebbero apparire nell’attesissimo Doctor
Strange in the Multiverse of Madness. Come riportato
da
CBR, alcune nuove indiscrezioni sulla produzione del film – che
proprio in queste settimane andrà incontro ad una massiccia
sessione di riprese aggiuntive – suggeriscono che anche Clint
Barton e Kate Bishop potrebbero essere parte della nuova avventure
cinematografica di Stephen Strange.
La fonte riporta che uno degli
scenografi del film sarebbe stato incaricato di modellare e
impennare diverse tipologie di frecce per il film, da utilizzare
sia come normali oggetti di scena che durante la realizzazione di
alcuni stunt. Inoltre, secondo uno degli ordini del giorno (i
cosiddetti call-sheet), pare che al cast si siano aggiunti
due misteriosi personaggi indicati come “Arciere” e “Arciere
novizio”. Entrambe le informazioni, dunque, sembrano indicare che
Clint Barton (Jeremy
Renner) e Kate Bishop (Hailee
Steinfeld) potrebbero apparire nel film di Sam
Raimi.
Sarà davvero così? Probabilmente non
lo sapremo mai fino a quando il film non arriverà nelle sale, ma la
speranza, ovviamente, è quella di avere eventuali dettagli più
concreti in futuro. Ricordiamo che Clint Barton e Kate Bishop sono
i protagonisti di Hawkeye, la
nuova serie dei Marvel Studios che debutta proprio
oggi, con i primi due episodi, su Disney+.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Nelle regioni settentrionali del
Canada, una miniera di diamanti esplode, intrappolando 26 minatori
al suo interno. Per i superstiti bloccati nel sottosuolo, restano a
disposizione solo 30 ore di ossigeno prima di morire per asfissia.
L’unica speranza di salvezza risiede nella squadra di camionisti
ingaggiata per attraversare la ”strada di ghiaccio” e portare nella
miniera le teste di pozzo, strumenti necessari a recuperare i
minatori. Nel team ci sono Mike McCann (Liam
Neeson) con suo fratello Gurty
(Marcus Thomas), veterano affetto da afasia,
l’esperto di camion Jim Goldenrod (Laurence
Fishburne), la sua ex dipendente Tantoo
(Amber Midthunder) e l’assicuratore dei
proprietari della miniera Varnay (Benjamin
Walker). La squadra parte su tre camion, pronta ad
affrontare 300 miglia di strada sull’acqua ghiacciata. Nel
percorso, le difficoltà non saranno date solo dalle condizioni
atmosferiche: non tutti i membri della missione hanno lo stesso
obiettivo. Per Mike il viaggio sarà una tripla lotta:
contro il tempo, la natura e il nemico.
I fragili equilibri de L’uomo dei
Ghiacci
I protagonisti de L’uomo dei
Ghiacci partono per la loro missione con tre enormi
camion. I loro carichi, le teste di pozzo, pesano tonnellate. La
strada da percorrere è invece sottilissima: una lastra di ghiaccio
di pochi centimetri che si sta sciogliendo perché è primavera.
L’impresa richiede un’estrema attenzione al bilanciamento di
velocità a forza. Un equilibrio nella guida, ma non solo: infatti,
non appena l’iniziale armonia del team comincia a scricchiolare,
anche il ghiaccio dà i primi segni di cedimento.
Tutto potrebbe scorrere liscio se
tutti i partecipanti della missione si muovessero con lo stesso
scopo, ma così non accade ne L’uomo dei Ghiacci:
Mike pensa alla ricompensa in denaro, Gurty è
spaesato e comprende poco l’obiettivo del viaggio, Tantoo
e Jim vogliono tentare il salvataggio dei minatori,
persone a loro care, mentre Varnay mente sulla propria
identità per depistare la spedizione. Tra diffidenze e trame
segrete, le discussioni dei personaggi mettono quasi subito in
crisi la missione.
Tutti a corto d’aria
In un contesto in cui basta
veramente poco per rimetterci la vita, lo scenario catastrofico si
crea rapidamente. Il film risulta per forza di cose avvincente: il
tempo e l’ossigeno per i minatori che scarseggiano, il ghiaccio
scricchiolante, gli inseguimenti tra mezzi maestosi. Il senso di
concitazione e angoscia è ben percepibile ed è alimentato dai
continui scontri tra i personaggi. Come i loro guidatori,
i camion si aiutano, si trainano e poi si tamponano, si
ribaltano e si risollevano.
Inseguimenti non ordinari
Più che i dialoghi, ne
L’uomo dei Ghiacci ciò che conquista sono gli
scenari dell’azione: lande desolate, imbiancate dalla neve, spazi
ampissimi percorsi da tir che si muovono acrobaticamente come
fossero giocattoli. E il gioco del regista riesce ad essere
estremamente realistico.
Non siamo di fronte al solito
inseguimento su strada. L’uomo dei Ghiacci
inserisce al suo interno l’azione deiFast &
Furious ma con le variazioni necessarie a rendere il film
originale. Non ci sono macchine, ma camion enormi, mastodontici.
Per certi versi, la pellicola ricorda Duel di Spielberg:
le strade desolate, il camion rumoroso, la sfida tra mezzi e
persone. Non siamo però tra i canyon, ma nel gelo totale: scenario
che fa pensare al thriller del 2010
Frozen.
I volti protagonisti de L’uomo dei
Ghiacci
Anche i protagonisti de
L’uomo dei Ghiacci sono interessanti nella loro
varietà. Non sono stereotipati. Non c’è l’eroe muscoloso che ruba
la scena agli altri personaggi, né la donna sempre impeccabilmente
elegante anche negli scontri all’ultimo sangue. Mike è un
uomo non giovanissimo, abile nel suo mestiere ma realistico nei
panni che indossa. C’è la ragazza forte e coraggiosa, ma è pur
sempre una camionista e come tale viene rappresentata. Inoltre,
l’attenzione a temi come il rapporto fraterno e il razzismo nei
confronti delle popolazioni indigene danno profondità al film,
senza però appesantirlo o apparire moralmente banali.
In conclusione, L’uomo dei
Ghiacci – The Ice Road è un
film action innovativo in cui lo scheletro della storia è stato
ben rafforzato da dettagli originali e interessanti che spaziano
dall’ambientazione ai protagonisti. Il film uscirà nelle sale
italiane giovedì2 dicembre
2021.
Il network americano
NBC ha diffuso il promo e la trama di La
Brea 1×10, il decimo episodio della nuova serie tv
La
Brea.
In La Brea 1×10 che si intitolerà
“Topanga” Con la notizia dell’apertura di un’ultima dolina, Gavin,
Izzy e il Dr. Nathan corrono a Seattle per lanciare un ultimo
sforzo di salvataggio prima è troppo tardi; Eve intraprende un
pericoloso viaggio per inviare un ragazzo attraverso un portale per
salvare la sua famiglia.
La Brea 1×10
La
Brea è la nuova serie tv drammatica americana
creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie
Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira
centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi
cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e
pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per
sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli
eventi, che cerca di tornare insieme.
Protagonisti di La
Brea sono Natalie Zea come Eve
Harris, Eoin Macken come Gavin Harris,
Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina
Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki
come Izzy Harris e Jack Martin come Josh
Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve
Harris, Eoin Macken come Gavin Harris,
Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina
Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki
come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris,
Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan
Mirchandaney come Scott, Lily Santiago
come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily,
Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel
Parker.
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha presentato
ai fan della Marvel una delle armi più
incredibili del MCU, ossia i Dieci Anelli del titolo. Impugnati da
Wenwu e in seguito anche dall’eroe eponimo, gli anelli sono in
grado di garantire l’immortalità e un immenso potere, e hanno anche
permesso a Wenwu di costruire l’omonima organizzazione criminale
nell’arco di mille anni.
Il design degli anelli nel film è
diverso rispetto alla loro controparte fumettistica (sono dei
bracciali, e non dei veri anelli), ma le scene di combattimento
risultano comunque incredibili, nonostante abbiano causato alcuni
problemi agli stuntmen durante le riprese. Di recente, intervistati
da
Corridor Crew su YouTube, gli stuntmen Chris
Cowan e Yung Lee hanno parlato proprio
della progettazione delle scene d’azione per il film di Destin
Daniel Cretton.
Il team degli stuntman ha utilizzato
vignette di pre-visualizzazione per organizzare come dovessero
essere girate le sequenze d’azione, prima di incontrare il regista
e ricevere da lui un feedback. Cowan ha però aggiunto che i Dieci
Anelli hanno reso, di fatto, Shang-Chi il Vendicatore più
“fastidioso” per cui progettare scene di combattimento,
specialmente se paragonato a Thor e Capitan America. Lee ha poi
spiegato che a volte si sono lasciati vincere dalla pigrizia,
chiedendo ai realizzatori di immaginare al loro posto cosa
avrebbero dovuto vedere quando gli anelli erano in azione.
È comprensibile perché la squadra di
stuntmen dietro
Shang-Chi abbia trovato difficile creare l’azione per i
Dieci Anelli. Il design a catena degli anelli, collegati
all’energia attorno alle braccia di chi li possiede, ha dato vita a
scene di combattimento davvero uniche, ma sarebbe stato difficile
per chiunque da visualizzare in anticipo rispetto ad armi meno
complesse, in cui sarebbe stato possibile utilizzare un supporto di
certo più gestibile.
Si è pensato molto alla
progettazione degli Anelli, e dato che sono una componente chiave
per il futuro del MCU, si spera che l’esperienza degli stuntmen con
quel tipo di scene diventi più semplice in futuro, soprattutto ora
che hanno avuto la possibilità di capire come portare gli Anelli in
vita.
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
Leung nei panni del Mandarino,
e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un
“leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà
il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che
si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la
sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è
l’ipnosi.
Anche Sandra Bullock rientra nella lista di attori a
cui è stato offerto un ruolo in un film di supereroi. A rivelarlo è
stata la diretta interessata durante una recente ospitata nello
show di Jimmy Kimmel (via
EW).
L’attrice non ha rivelato di quale
progetto si trattasse, ma a quanto pare non aveva nulla a che fare
con l’Universo Marvel. “Sono stata contattata
per qualcosa che non era Marvel, ma mio figlio mi ha detto di non
farlo”, ha spiegato Bullock. “Louis sentiva che non avrei
dovuto prendere parte a quel film, e aveva ragione. L’ho visto
quando è uscito e ho pensato: ‘Ooo! È un vero peccato.'”
Ovviamente, c’è ancora un sacco di
tempo per Sandra Bullock per salire a bordo di uno dei
grandi franchise di supereroi. Tuttavia, non sembra che l’attrice
sia particolarmente interessata alla cosa: “Non penso di essere
materiale da Marvel”, ha dichiarato. “Non sono mai stata
contattata da loro.”
A questo punto, ha avuto anche la
possibilità di negare i rumor che la vorrebbero nei panni di
Madame
Web nell’annunciato film Sony ambientato nello
Spider-Verse: “Se mio figlio avesse sentito
quell’indiscrezione, non hai idea di quante cose avrei potuto
fargli fare in casa”, ha ironizzato l’attrice. “Avrei
potuto chiedergli di tutto. Chi dicono che avrei dovuto
interpretare? La nonna di Spider-Man? Chi?”
Così, Kimmel le ha spiegato i
dettagli sul personaggio, e allora l’attrice ha risposto:
“Perché non mi hanno ingaggiata per questo ruolo? Cosa è
accaduto durante le trattative? Devo saperlo! Penso che sarei stata
fantastica nei panni di un personaggio con poteri
psichici.”
Prossimamente vedremo Sandra Bullock in The Unforgivable diretto da Nora Fingscheidt,
che arriverà in cinema selezionati dal 24 novembre e su Netflix a partire dal 10 dicembre. Nel film,
l’attrice interpreta Ruth Slater, una donna che esce di prigione
dopo una condanna per un crimine violento e si reinserisce in una
società che si rifiuta di perdonare il suo passato.
È stata una corsa incredibile per
Clint Barton da quando è apparso per la prima
volta in Thor come agente dello S.H.I.E.L.D., e
con Yelena Belova pronta a prenderlo di mira e
Kate Bishop alla ricerca di un mentore, il
meglio potrebbe ancora venire.
Un padre di famiglia
Dopo
essere stato l’ultima ruota del carro inThe Avengers,
passando la maggior parte del film sotto il controllo di
Loki,
Clint Barton
è stato redento in
Avengers: Age of Ultron
e gli è stata anche data una famiglia.
Questo ha immediatamente separato
l’arciere dal resto degli Eroi più forti della Terra; inizialmente,
era difficile non sospettare che potesse essere un buono a nulla
mentre continuava a sgattaiolare via per fare telefonate, ma la
rivelazione che aveva una moglie e dei figli ha consentito un
cambio di gioco. Questo è stato un allontanamento dai fumetti (dove
spesso aveva flirt con Vedova Nera o
Mockingbird) e ci ha fatto venire voglia di tifare
per Clint ancora di più.
La famiglia di
Hawkeye è rimasta una parte fondamentale della sua
storia nel Marvel Cinematic
Universe, e venire a conoscenza del fatto che il
nucleo familiare fosse stato nascosto per tutto il tempo per
tenerlo al sicuro, dimostra quanto in là Occhio di falco può
spingersi per proteggere i suoi cari.
Immediatamente schierato con
Steve Rogers nel tentativo di proteggere la
sua famiglia, Clint Barton non ha esitato a
entrare in azione per il Super Soldato (anche
quando ciò significava essere costretto a confrontarsi con la sua
migliore amica, Natasha Romanoff). Ha anche combattuto contro
Black Panther, Iron Man e
Visione e, se questa non fosse una prova
sufficiente che Occhio di Falco è una forza da
tenere in considerazione, niente vi farà cambiare idea.
Il legame di Clint con Wanda Maximoff è stato forgiato in
Avengers: Age of Ultron. Dopo averla salvata dagli
arresti domiciliari, Occhio di Falco ancora una
volta le ha indicato la giusta direzione riservandole parole forti
e ispiratrici.
Prendere di mira Thor
Il debutto di
Jeremy Renner nel MCU
è avvenuto in Thor
del 2011 e la sua scena è stata aggiunta durante le riprese
aggiuntive. Tra quelli incaricati di sorvegliare il luogo dove
Mjolnir si è schiantato sulla Terra dal direttore
dello S.H.I.E.L.D.
Nick Fury, Occhio di Falco era fin troppo disposto ad
abbattere il Dio del Tuono se il suo capo glielo avesse
chiesto.
Questa era al 100% la versione
“Ultimate” del personaggio, ma Clint fece comunque
delle battute memorabili e fece emozionare i fan per il suo debutto
vero e proprio in The Avengers l’anno successivo.
Un debutto innegabilmente memorabile
di cui non si parla abbastanza, questo è un momento divertente da
rivisitare. Certo, potrebbe non essere eccitante come la scena di
combattimento in Avengers: Endgame quando era vestito da
Ronin, ma è stato un modo solido per dare vita al
personaggio in live-action per la prima volta.
Un sacrificio esplosivo
Ci stiamo dirigendo verso
una realtà alternativa per questa voce, ma è stato comunque un
momento importante per Occhio di Falco. In un
mondo in cui Ultron aveva vinto e abitava il corpo che
abbiamo imparato a conoscere come Visione, quasi tutta l’umanità era stata
spazzata via dall’androide dopo aver ottenuto il controllo delle
Gemme dell’Infinito.
Occhio di Falco e
Vedova Nera stavano ancora combattendo la giusta
battaglia, però, e questo penultimo episodio di
What If…? li ha seguiti nel tentativo di porre fine a
Ultron una volta per tutte.
Sapendo che Natasha aveva bisogno di tempo per scappare
con il drone Ultron che era stato preso dall’I.A.
di Arnim Zola, Clint si è sacrificato in un
momento di vero eroismo. Aveva perso tutto a questo punto, ma è
riuscito ancora a trovare la spinta dentro di sé per essere un vero
eroe…anche per salvare un mondo devastato da
Ultron.
Schivare un proiettile
Joss
Whedon ha stabilito che Occhio di Falco
era un uomo di famiglia in
Avengers: Age of Ultron, e mentre ci dirigevamo verso
l’atto finale, sembrava che una fine tragica fosse in serbo per
l’arguto arciere.
Dopo aver battuto la strada tra
innumerevoli droni Ultron, Occhio di
Falco – che il film aveva chiarito che era solo un ragazzo
normale all’inizio – ha individuato un bambino che si era trovato
nella linea di tiro del cattivo titolare. Senza esitare,
Clint entrò in azione e si mise in pericolo,
disposto a farsi sparare per proteggere la vita di un
innocente.
Fortunatamente per
Clint, Quicksilver è corso dentro e ha preso quei
proiettili per lui. È stato un momento potente e d’impatto, ed è un
peccato che non siamo mai stati in grado di esplorare veramente le
conseguenze di ciò che è successo. Dopo tutto, bisogna credere che
Hawkeye si senta almeno un po’ in colpa per quello
che Pietro ha fatto per lui.
Battaglia contro i Chitauri
Nonostante abbia trascorso
gran parte di The Avengers lavorando per Loki, Hakweye ha avuto la
possibilità di brillare nella battaglia finale del film. In diverse
occasioni, in effetti!
Che si tratti del modo in cui ha
improvvisato quando i Chituari si sono stretti su
di lui e ha terminato le frecce, il divertente scambio con Vedova Nera su Budapest, o il salto dal
palazzo… c’era molto da amare qui. Un momento particolare,
tuttavia, ha visto Occhio di Falco superare in astuzia
Loki quando ha scagliato una freccia contro il Dio
dell’Inganno che è prontamente esplosa nella mano del cattivo
compiaciuto.
Dopo essere stato messo in disparte
per gran parte del film, è stato bello vedere Clint sotto i
riflettori. Questo film è il motivo per cui Occhio di
Falco è diventato rapidamente un favorito dei fan, ed ha
dimostrato davvero chi è.
Ha ispirato Scarlet Witch
Torniamo a
Avengers: Age of Ultron un’ultima volta per un momento
di cui i fan parlano ancora dopo più di mezzo decennio. Nonostante
le azioni sbagliate di Scarlet Witch all’inizio del film,
Clint ha chiaramente visto del potenziale in lei e
l’ha aiutata a guidarla nella frenetica battaglia finale con
Ultron.
Con l’esercito dell’androide che si
avvicinava, Occhio di Falco ha portato
Wanda da un lato e ha chiarito che “Se esci da
quella porta, sei un Vendicatore“.
Questo è stato un momento cruciale
per entrambi i personaggi, e con le parole di
Clint che le risuonavano nelle orecchie, la Strega
Scarlatta è diventata un’eroina. Questo assicurò la svolta contro
Ultron e fece in modo che Wanda fosse lì per
aiutare il resto dei Mightiest Heroes della Terra
contro la minaccia che Thanos poneva alla realtà. Naturalmente,
qualcuno potrebbe chiedersi se Hawkeye vivrà per
rimpiangere questo dopo gli eventi di WandaVision!
Il sacrificio su Vormir
Ci sono un sacco di grandi
momenti che avremmo potuto includere da Avengers: Endgame qui. Come notato, il breve
periodo di Clint come Ronin ha
portato a una scena di combattimento impressionante a metà del
film, mentre non si può negare che le sue azioni nella battaglia
finale (compreso il tentativo di scappare con il Guanto
dell’Infinito) sono state davvero impressionanti.
Tuttavia, è quello che è successo su
Vormir che ci colpisce davvero. Sapendo che
raccogliere le Gemme dell’Infinito avrebbe potenzialmente
riportato tutti indietro dalla morte, Clint era
fin troppo disposto a non vedere mai più la sua famiglia se questo
significava dare loro una seconda possibilità e mantenere in vita
Vedova Nera.
L’arciere sentiva chiaramente di
dover essere punito in qualche modo per i molti criminali che aveva
ucciso come Ronin, ma questo era ancora un atto
altruista da parte sua. Alla fine, è stata Natasha a fare quel salto, e Clint è rimasto
col cuore spezzato. In Hawkeye, questo porterà ad
un interessante scontro con Yelena Belova…
Ghostbusters:
Legacy è finalmente arrivato nelle sale di tutto il
mondo. Il film, diretto da Jason Reitman, figlio
di Ivan Reitman, regista dei primi due capitoli
della saga usciti negli anni ’80, è un sequel diretto di quei due
film, pur concentrandosi su una nuova generazione di eroi armati di
zaini protonici.
I nuovi personaggi introdotti nel
film sono tutti legati a Egon Spengler, l’originale Ghostbuster
interpretato dal compianto Harold Ramis nei primi
due film. Inoltre, il film vede il ritorno degli altri membri della
squadra originale, ossia
Bill Murray, Dan Aykroyd e
Ernie Hudson. L’eredità del personaggio di Egon è
presente durante tutto l’arco narrativo del film, e proprio di
recente una persona molto vicina a Ramis ha avuto modo di dire la
sua in merito al lavoro di Reitman e a come sia stata gestito il
ricordo dell’attore.
Parlando con
The HollywoodReporter, Violet Ramis Stiel, la
figlia di Harold Ramis, ha elogiato Ghostbusters:
Legacy. “È una commedia, ma parla anche di dolore
e perdita. Tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con queste cose. È
incredibile: ci sono tanti parallelismi con la vita reale, eppure è
soltanto un film”, ha detto Stiel, che ha avuto modo di vedere
il film in occasione di una proiezione privata, alcuni mesi fa.
“In definitiva, ci lascia con quella sensazione: le persone che
amiamo sono sempre con noi. Non se ne vanno.”
Parlando, invece, dell’approccio di
Reitman all’amata saga, Violet ha aggiunto: “Jason voleva
davvero realizzare un buon film. È stato molto attento a onorare i
primi due capitoli e tutti i personaggi che erano in quei film, ma
anche a fare qualcosa per il presente e che al tempo stesso
gettasse le basi per il futuro. Forse è l’unica persona che avrebbe
potuto farlo. È un vero e proprio ponte fisico.”
Tutto quello che sappiamo su
Ghostbusters: Legacy
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie Potts di
nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più
amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito
nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i
protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie
Coon ePaul
Rudd.
Dal momento che in Eternals gli
eroi del film non sembrano restare in contatto con altri della loro
specie, questo solleva un’interessante quesito: come ha fatto
Eros/Starfox a trovare Thena, Makkari e Druig a bordo di Domo?
A questa curiosa domanda ha fornito
una risposta il co-sceneggiatore del film, Ryan
Firpo, durante una recente intervista con
The Direct. Firpo ha spiegato che mentre gli
Eterni potrebbero non avere alcun ricordo della comunicazione
con altri della loro specie, come Eros, c’è comunque una
possibilità che potrebbero avere effettivamente comunicato tra loro
in una delle loro vite precedenti.
“Quello che mi sento di dire che
è questi eroi, in ogni singola missione, non hanno alcun ricordo
della comunicazione con altri Eterni”, ha detto il
co-sceneggiatore. “Forse è successo su altri pianeti. Forse
sono stati anche scambiati, e magari hanno partecipato ad altre
missioni su altri pianeti con un gruppo diverso. Tuttavia, non
hanno alcun ricordo, perché i loro ricordi vengono cancellati tra
una missione e l’altra. Quindi, erano ovviamente consapevoli che
c’erano altri Eterni là fuori. Questo fa parte dell’accordo. Ma non
credo che fossero in comunicazione attiva con loro.”
Ci sono alcuni indizi nel film
secondo cui Ajak e Sersi potrebbero essere rimaste in contatto con
altri Eterni, data la loro conoscenza di Mahd Wy’ry, la patologia
di cui soffre Thena e che le fa ricordare delle sue missioni
passate, che venivano regolarmente cancellate dalla sua mente da
Arishem. Pertanto, uno qualsiasi degli Eterni presenti nel film
potrebbe essere stato in contatto con Eros ad un certo punto, anche
se non ne ha memoria.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Negli ultimi anni, Keanu Reeves ha riguadagnato il suo status di
“A-Lister” di Hollywood. La sua rinascita è iniziata con il
franchise di John Wick, e nonostante le voci su un possibile ruolo
in un film di supereroi continuano a circolare insistenti, ad oggi
non abbiamo ancora visto l’attore unirsi né all’Universo Marvel né a quello DC.
In realtà, già in passato Reeves ha
avuto modo di cimentarsi con il mondo dei fumetti, dal momento che
nel 2005 ha preso parte a
Constantine, il film di Francis
Lawrence basato sulla serie
a fumetti Hellblazer edita da Vertigo (etichetta
della DC Comics), in cui ha interpretato il protagonista eponimo,
il detective dell’occulto John Constantine.
A luglio dello scorso anno, era
stato proprio Lawrence a rivelare di aver parlato con Reeves
di un possibile sequel del film. Tuttavia, sappiamo che la
Warner Bros. ha commissionato di recente una serie reboot destinata
a HBO Max, che di fatto potrebbe aver messo la parola fine a
qualsiasi possibilità di rivedere l’attore nei panni del
personaggio.
Ciò non ha impedito alla star di
Matrix:
Resurrections di condividere ancora una volta le sue
speranze di interpretare di nuovo l’antieroe soprannaturale
(nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe tornato nei panni di Neo,
quindi non è ancora detta l’ultima parola!).
“Ho amato interpretare
Constantine”, ha ammesso
Keanu Reeves. “John Constantine. Ho interpretato
molti John. Quanti John ho interpretato? Non lo so nemmeno io.
Penso che siano più di dieci. Ad ogni modo, mi piacerebbe avere la
possibilità di interpretare di
nuovo Constantine.”
All’epoca dell’uscita di Constantine nelle sale, il casting di Reeves
non venne accolto particolarmente bene dai fan. Inoltre, il film
non era molto fedele al materiale originale, cosa che fece
indispettire ancora di più i puristi del fumetto. Tuttavia, nel
corso degli anni il film ed il lavoro di Reeves sono stati
ampiamente rivalutati, nonostante le palesi differenze rispetto al
materiale originale.
La serie Hawkeye debutta finalmente oggi su Disney+, con i primi due episodi, e
ovviamente Jeremy Renner continua ad essere impegnato con
la promozione stampa della nuova serie dei Marvel Studios.
All’interprete di Clint Barton è
stato chiesto della sua ultima apparizione nei panni di Occhio di
Falco in Avengers:
Endgame, durante un’intervista con
BBC Radio, e l’attore ha rivelato di aver visto il film solo
una volta e che non intende rivederlo, ma non perché non gli sia
piaciuto…
Endgame
ha segnato la fine della Saga dell’Infinito, nonché la conclusione
dell’arco narrativo di alcuni personaggi molto amati. In una delle
scene più strazianti del film, ad esempio, Barton è stato costretto
a guardare la sua amica e compagna di squadra Natasha Romanoff
(Scarlett
Johannsson), compiere l’ultimo sacrificio in modo da
poter acquisire la Gemma dell’Anima e annullare il piano di
decimazione dell’universo da parte di Thanos.
“Ho visto Avengers: Endgame alla premiere, e in quel
caso avremmo dovuto festeggiare un importante traguardo”, ha
spiegato Jeremy Renner in riferimento al fatto che la
lavorazione del film è stata un vero e proprio ottovolante emotivo
per l’intero cast. “Invece ci siamo ritrovati a ridere e
piangere… In quel film c’è veramente tanto. Non lo guarderò mai
più… È stata un’esperienza incredibilmente difficile. Ridevamo,
piangevamo… è stato incredibile, perché in quel momento ci siamo
sentiti come dei veri spettatori. È stato bello poter condividere
un’esperienza del genere.”
Occhio di Falco nuovo leader degli
Avengers? Ecco cosa ne pensa Jeremy Renner
Di recente, sempre in occasione
della promozione di
Hawkeye, l’attore ha parlato della possibilità che Occhio
di Falco diventi il leader degli Avengers: “Nei fumetti, Occhio
di Falco è il capo dei Vendicatori della West Coast. Personalmente,
mi piacerebbe vederlo in quel tipo di ruolo da leader, alla Captain
America, anche sul grande schermo.Penso che sarebbe
riuscito a prendere certe decisioni e a fare determinati tipi di
cose. Dovrebbe essere un quarterback e non un ricevitore. Sarebbe
molto interessante.”
Un Prologo originale di 5 minuti per
Jurassic World Il Dominio, diretto da Colin
Trevorrow, che riporta indietro gli spettatori di 65 milioni di
anni e mostra loro come era il mondo prima che gli esseri umani
esistessero.
Il Prologo fa anche intravedere un
mondo in cui i dinosauri sono fra noi.
Jurassic
World Il Dominio vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Creata, scritta e diretta da
Sam Levinson, torna con l’attesissima seconda
stagione Euphoria,
la premiata serie di culto con la vincitrice dell’Emmy Award
Zendaya di cui viene rilasciato oggi il teaser. La
seconda stagione Euphoriauscirà
in otto episodi su Sky e in streaming su NOW a partire dal 10
gennaio, in contemporanea con la messa in onda di HBO.
Tra le giovani vite che si
intrecciano nella città di East Highland, California, la
diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la speranza mentre
prova a resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita
e dalla dipendenza.
Nel cast dei nuovi episodi di
Euphoria ritroviamo
Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus
Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie,
Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm
Reid e Austin Abrams.
Creatore e sceneggiatore,
Sam Levinson è anche produttore esecutivo;
produttori esecutivi sono Ravi Nandan, Kevin Turen, Will
Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes
Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin; fra i produttori
Kenneth Yu; coproduttori sono Ashley
Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez.
Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie
israeliana create da Ron Leshem e Daphna
Levin.
Raccontato in tutto il suo valore
nel film di Steven SpielbergLincoln,
il sedicesimo presidente degli Stati Uniti Abraham
Lincoln è una delle figure storiche d’america più studiate
e popolari ancora oggi. Noto in particolare per il ruolo svolto nel
corso della guerra di secessione americana, egli è andato incontro
ad una tragica fine nel momento in cui viene assassinato il 15
aprile del 1965. Ciò che accadde in seguito a tale drammatico
evento è stato nel 2010 raccontato da Robert Redford,
qui in vesti solo di regista, nel film The
Conspirator (qui la recensione), basato sul
processo che si svolse contro quanti erano accusati
dell’omicidio.
Basato su di una sceneggiatura
originale di James D. Solomon, questo film
permette di riscoprire personalità e risvolti storici spesso
dimenticati dai più ma strettamente legati alle conseguenze
di quell’evento. Con un cast di grandi stelle del cinema, questo
lungometraggio di Redford (il suo ottavo da regista) si configura
dunque come un’appassionata memoria storica nonché come
un’interessante riflessione sull’abuso di potere degli uomini nei
confronti delle donne. Pur se accolto in modo piuttosto
contrastante da critica e pubblico, The Conspirator è
divenuto negli anni un affascinante film per gli amanti del
genere.
Per la sua cura dei dettagli e degli
eventi, è infatti un titolo che permette di riscoprire cosa accadde
in seguito alla presidenza di Lincoln, in quello che è da molti
definito un momento di profonda instabilità per gli Stati Uniti.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla vera storia
dietro al film, alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
The Conspirator: la vera storia dietro al film
La vicenda raccontata nel film si
basa sul processo conseguente all’assassinio di Lincoln. In
particolare, la figura centrale di questo racconto è Mary
Surratt, la quale venne accusata di complicità
nell’omicidio del presidente in quanto proprietaria della pensione
dove prese vita la cospirazione che portò l’attore John
Wilkes Booth a sparare a Lincoln, al fine di indebolire
l’Unione, ovvero il governo federale di quegli anni. La donna venne
arrestata la notte stessa dell’evento, anche per via di quanto si
ritrovò nella locanda e di alcune dichiarazioni poi smentite fatte
dalla Surratt. Con lei, anche altri sette uomini vennero arrestati
con l’accusa di essere parte del complotto.
Il processo ebbe inizio il 9 maggio
del 1865 e durante questo Mary fu denunciata per aver favorito e
aiutato i cospiratori e le fu assegnato Reverdy
Johnson come suo consigliere legale, e Frederick
Aiken e John Clampitt come avvocati
difensori. Per quelle che risultarono essere delle prove
inconfutabili della sua colpevolezza, la donna venne poi condannata
a morte impiccagione. Cinque dei sette giudici assegnati al caso
scrissero al presidente Andrew Johnson chiedendo
la commutazione della pena in ergastolo, dato il suo sesso e l’età.
Johnson firmò l’ordine di esecuzione, ma non quello di clemenza.
Johnson dichiarò in seguitò di non aver mai ricevuto la lettera,
mentre il giudice avvocato generale Joseph Holt asseriva di averla
consegnata.
Il 7 luglio del 1865 si svolse
dunque l’esecuzione, che vide Mary salire al patibolo insieme ad
altri tre condannati a morte. Fino all’ultimo la donna si professò
innocente e i suoi avvocati come anche la figlia richiesero più
volte la grazie, sostenendo che le prove contro di lei erano
insufficienti. Nulla impedì però che l’evento si svolgesse e Mary
divenne così la prima donna ad essere condannata all’impiccagione
dal Governo federale degli Stati Uniti. Nel tempo, in più occasioni
furono avanzate nuove riletture di quel processo, che portarono a
dimostrare le tante contraddizioni presenti durante questo. Con
The Conspirator, quella di Redford è un ulteriore voce a
favore di una riabilitazione della Surratt.
The Conspirator: la trama e il cast
del film
Ripercorrendo quella vicenda, il
film ha inizio proprio dall’arresto dei presunti cospiratori che
avrebbero organizzato l’omicidio di Lincoln. Il tutto viene
raccontato dal punto di vista dell’avvocato nordista
FrederickAiken, al quale viene
assegnata la difesa di Mary Surratt. Pur se
inizialmente scontento da quell’incarico, Aiken inizia a svolgere
il proprio lavoro ricercando quante più informazioni possibili
sulla Surratt e il suo possibile coinvolgimento. Durante il
processo Aiken si convince sempre più dell’innocenza della sua
cliente, usata come capro espiatorio al fine di catturare l’unico
cospiratore scampato all’arresto, suo figlio John.
Cercare di convincere di ciò anche la giuria, sarà però un’impresa
estremamente complessa nonché una corsa contro il tempo.
Ad interpretare Frederik Aiken vi è
l’attore James McAvoy,
fortemente voluto da Redford. Nel ruolo di Mary Surratt vi è invece
Robin Wright. Pur di averla nel cast, Redford
rimandò l’inizio delle riprese così che lei potesse liberarsi dagli
altri impegni. Kevin Kline interpreta il
segretario della guerra Edwin Stanton, mentre Toby
Kebbell è l’attore e omicida John Wilkes Booth. Ad
interpretare i figli di Mary, Anna e John, vi sono rispettivamente
gli attori Evan Rachel
Wood e Johnny Simmons. Justin
Long, qui al suo primo ruolo drammatico, è Nicholas Baker,
mentre Norman Reedus
interpreta Lewis Payne. Completano il cast gli attori Danny
Huston nei panni di Joseph Holt, Alexis Bledel
in quelli di Sarah Weston e Tom Wilkinson in
quelli di Reverdy Johnson.
The Conspirator: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Conspirator grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 23 novembre alle ore
21:15 sul canale Rai 5.
Il giornalismo è un attività
quantomai importante, specialmente in un mondo complesso e violento
come quello odierno. Tra le più importanti figure di questo ambito
vi sono i corrispondenti di guerra, persone disposte a rischiare la
propria vita pur di portarsi in prima linea nei conflitti più
accesi e brutali, dando voce a quanti non ne hanno e diffondendo al
mondo ciò che realmente avviene. Il film A Private
War (qui la recensione) racconta
proprio la storia di una di questi giornalisti, Marie
Colvin. Scritto da Arash Amel e diretto
da Matthew Heineman, all’interno di questo si
ripercorre tanto la biografia della giornalista quanto l’importanza
della sua attività.
La pellicola è l’adattamento
cinematografico dell’articolo Marie Colvin’s Private War,
uscito nel 2012 su Vanity Fair e scritto da Marie
Brenner. All’interno di questo si ripercorre l’attività
della reporter di guerra del giornale The Sunday Times, la
quale è stata nel corso della sua esperienza inviata in territori
ostili come lo Sri Lank, l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la
Siria. Con i suoi reportage la Colvin ha permesso al mondo di
conoscere molti degli orrori che avvenivano in tali paesi,
venendone coinvolta in prima persona. La giornalista è infatti
morta in circostanze ancora non chiarite nel 2012, durante
l’assedio di Homs in Siria.
Una storia cruda e dura che non si
risparmia di mostrare anche i momenti più difficili della vicenda,
senza dimenticare l’incrollabile tenacia con cui la Colvin ha
perseguito il suo dovere fino alla fine. Accolto in modo positivo
dalla critica e dal pubblico, si tratta di uno dei film più lodati
del 2018. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
A Private War: la trama del film
Protagonista del film è la reporter
di guerra Marie Colvin, qui raccontata attraverso
alcune delle sue gesta più note e pericolose. La giornalista visita
alcune pericolose zone del Medio Oriente devastate dalla guerra,
senza però fermarsi neanche quando in seguito ad un incidente perde
il suo occhio sinistro, decidendo da quel momento di coprirlo con
una benda. Diagnosticatole un disturbo da stress post-traumatico,
la Colvin decide comunque di non farsi fermare da questo,
continuamente alla ricerca di nuove storie. Questo suo desiderio la
porterà fino in Siria, dove dovrà scontrarsi però con orrori e
violenze che vanno al di là della sua immaginazione.
A Private War: il cast del film
Ad interpretare Marie Colvin vi è
l’attrice candidata all’Oscar Rosamund Pike.
Divenuta celebre grazie al film Gone Girle – L’amore
bugiardo, l’attrice si è qui misurata con un nuovo personaggio
particolarmente complesso. Al fine di interpretare la reporter di
guerra, infatti, la Pike ha studiato a lungo le sue interviste e i
suoi reportage, al fine di assimilare il modo di parlare, di fare e
la psicologia della vera Colvin. Per l’attrice si è trattata
inoltre di una prova interpretativa che l’ha sottoposta a diversi
stress fisici ed emotivi, dovuti anche dalle realistiche
ricostruzioni di guerra. Grazie la sua interpretazione, indicata
come una delle più intense dell’anno, la Pike è stata candidata ai
Golden Globe come miglior attrice.
Accanto a lei, si ritrovano diversi
altri noti attori, a partire da Jamie Dornan.
Celebre per la trilogia di 50 sfumature di grigio,
l’attore è qui presente nei panni del fotografo Paul Conroy, il
quale seguirà la Colvin in tutte le sue spedizioni. Originariamente
per il ruolo era stato scelto l’attore Taron
Egerton, il quale dovette però rinunciare per via di altri
impegni. L’attore StanleyTucci, candidato all’Oscar
per Amabili resti, è invece presente nei panni di
Tony Shaw, compagno della Colvin. Tom Hollander
interpreta Sean Ryan, capo della giornalista al The Sunday
Times, con il quale la protagonista ha diversi accesi scontri.
Fay Marsay è Kate Richardson,
mentre Corey Johnson è Norm Coburn, anche lui
fotografo.
A Private War: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. A Private
War è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 23 novembre alle
ore 21:10 sul canale Rai
Movie.
I racconti d’avventura in luoghi
inesplorati o appartenenti al mito hanno sempre avuto un grande
fascino tanto in letteratura quanto al cinema. Sin dalle origini
della settima arte, infatti, si è tentato di usare tale mezzo per
portare lo spettatore in ambienti impossibili, e tra tutti il
regista George Méliès è stato di certo il più
celebre a far ciò, con i risultati più sorprendenti. A cento anni
dai suoi film, la volontà di dar vita a questo tipo di avventure
non è venuto meno, ma anzi si è nuovamente manifestato in un titolo
come Viaggio nell’isolamisteriosa (qui la recensione), diretto nel
2012 dal regista Brad Peyton.
Il film è il sequel del titolo del
2008 Viaggio al centro della terra, e come questi è a sua
volta tratto da un romanzo del più celebre scrittore di storie
fantastiche: Jules Verne. Pubblicato a puntate tra
il 1874 e 1875, L’isola misteriosa ha sempre avuto un
fascino particolare per le particolarità di ciò che si raccontava,
non mancando di suscitare però anche una certa inquietudine proprio
per i suoi elementi al di là del possibile. Dato il buon successo
del primo film, per i produttori doveva dunque essere questa la
storia da portare ora al cinema. Con un budget di 79 milioni, anche
questo sequel ottenne ottimi risultati.
Al box office arrivò infatti ad
incassare oltre 335 milioni di dollari, dimostrando il grande
interesse che questo genere di film continua ancora oggi a
suscitare, avvalorato anche dagli effetti speciali sempre più
straordinari e visivamente coinvolgenti. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
Viaggio nell’isola misteriosa: la trama del film
Protagonista del film è il giovane
esploratore Sean Anderson, il quale si trova a
ricevere un misterioso missaggio criptato in codice morse. Per
tentare di decifrarlo, si rivolgerà al suo padrigno Hank
Parsons, con il quale non ha però un rapporto
particolarmente stretto. Insieme, i due scoprono che il testo del
messaggio sostiene l’esistenza della famosa Isola Misteriosa
raccontata già da Jules Verne nel suo romanzo. Nel messaggio sono
inoltre allegate anche le coordinate geografiche per raggiungerla,
al largo delle Palau. Per Sean, il messaggio non può che essere
stato mandato da suo nonno Alexander Anderson, il
quale gli ha trasmesso la passione per l’esplorazione e che è
scomparso da due anni durante una spedizione nell’Oceano
Pacifico.
Sean ed Hank decidono allora di
partire alla volta dell’isola, desiderosi tanto di ritrovare
Alexander quanto di scoprire le meraviglie che questa nasconde.
Insieme a loro nel viaggio si uniranno anche il buffo e simpatico
pilota di elicotteri Gabato e la sua bella e
tenace figlia Kailani. Giunti non senza problemi
sull’isola, i quattro si imbatteranno da subito in meraviglie
apparentemente impossibili, come animali più grandi di quello che
dovrebbero e una vegetazione ricca di misteri. Ben presto, però, il
gruppo capirà che sull’isola grava una minaccia incombente, che
potrebbe porre fine a tutto quello che si trova in quel luogo
paradisiaco.
Viaggio nell’isola misteriosa: il cast del film
Protagonista del film, e unico a
tornare dal precedente capitolo, è Josh
Hutcherson, nuovamente impegnato ad interpretare Sean
Anderson. Al suo fianco stavolta vi è Dwayne Johnson nei
panni del patrigno Hank Parsons. Il due volte premio Oscar Michael Caine
interpreta invece il nonno esploratore Alexander Anderson. Nei
panni di Kailani Laguatan vi è Vanessa
Hudgens, divenuta celebre grazie ai film di High
School Musical, mentre nei panni di suo padre Gabato vi è il
caratterista Luis Guzman. L’attrice
Kristin Davis compare invece nel ruolo di
Elizabeth Parsons, la madre di Sean e moglie di Hank. L’attrice ha
sostituito Jane Wheeler, la quale non ha potuto
riprendere il ruolo per via di altri impegni.
Viaggio nell’isola misteriosa: il
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nel 2012, parallelamente all’uscita
di questo secondo film, era stata espressa la volontà di realizzare
un terzo capitolo di quella che sarebbe divenuta così una vera e
propria trilogia dell’avventura fantastica. In seguito è invece
stato annunciato che i sequel in programma erano due, portando così
i film ad un totale di quattro. Il primo di questi nuovi sequel
sarebbe dovuto essere l’adattamento del romanzo di Verne Dalla
Terra alla Luna. Nel 2018, tuttavia, Dwayne Johnson ha
confermato l’abbandono di tali progetti. Ciò è stato motivato ciò
con alcune difficoltà riscontrate nell’adattamento del romanzo e
nel non più acceso interesse da parte dei produttori.
In mancanza di ulteriori sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Viaggio nell’isola misteriosa è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio sarà possibile disporre del film soltanto per
un tempo determinato. In alternativa, il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre
alle ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
In occasione della presentazione
della nuova serie Marvel/Disney+Hawkeye,
abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalla bocca dei protagonisti,
Jeremy Renner e Hailee Steinfeld, com’è stato lavorare a
quest’avventura natalizia, ambientata in una New York imbiancata e
pericolosa.
Mentre Steinfeld è una nuova
entrata del MCU (ci arriveremo), per Jeremy Renner si tratta di un ritorno a casa,
dal momento che sono ormai 10 anni che interpreta Clint
Barton/Occhio di Falco. Avevamo lasciato l’ultimo degli Original
Six rimasto sulla Terra alle prese con l’elaborazione del lutto per
la morte della sua cara amica Natasha, alla fine di
Avengers: Endgame e lo ritroviamo a New York, con i
figli, alle prese con un fine settimana di vacanza pre-natalizio.
Come commenta lo stesso Renner: “I toni sono più leggeri, ha
dovuto metabolizzare una perdita non di poco, e adesso è in vacanza
con i figli, pronto a raggiungere la moglie a casa, ma qualcosa va
storto e deve mandare avanti i ragazzi e sbrigare delle
faccende.”
Ha già fatto il giro del web la
notizia che Hailee Steinfeld non ha dovuto sostenere
nessun provino per diventare Kate Bishop, e Kevin
Feige ci ha visto giusto, dal momento che Steinfeld è
assolutamente perfetta e mette molto bene in scena la sicurezza e
la spavalderia di questa adolescente molto indipendente ma anche
avventata.
Dopotutto Hailee Steinfeld ha dichiarato: “Mi sento
davvero come se interpretare Kate mi abbia forzata ad essere più
sicura di me. Mi ha dato disciplina, determinazione, che erano
sempre stati dentro di me, ma credo di averli messi in piazza
proprio per questo ruolo. Mi sento così fortunata a
interpretare questo personaggio così amato da così tante persone
che aspettano da tempo di vederla in carne e ossa.”
Dopo Loki, Wanda, Bucky e
Sam, Kevin Feige ha deciso di
focalizzarsi proprio su Clint, perché innanzitutto si trattava di
Jeremy Renner, secondo quanto ha dichiarato:
“Siamo entrambi come dei nonni per il MCU e abbiamo una certa
fiducia che ci lega. Ci ha detto sì prima che la sua carriera
ricevesse un grosso bust dall’Oscar a The Hurt Locker, e dopo aver
vinto il premio ha replicato la sua disponibilità, ho pensato che
fosse piuttosto bello. Ma all’epoca eravamo tutti molto più
giovani. E con Occhio di Falco, abbiamo sempre rubacchiato le scene
qua e la, ma sapevamo che sarebbe stato presto il caso di
esplorarlo di più. La storia del personaggio è molto vasta. E le
storie di Matt Fraction, che sono state il centro della
conversazione in questi giorni, sono state di grande ispirazione
per noi. Quello di Jeremy è un eroe riluttante, ma è anche un bravo
mentore. Dopotutto, una delle mie scene preferite di tutto il MCU è
quella in cui Clint parla con Wanda tra le macerie della Sokovia,
convincendola ad unirsi alla lotta. Il personaggio aveva già
qualcosa di speciale per costruire questa storia, ed è proprio
quello che mettono in luce i fumetti di Fraction.”
Ma cosa ha insegnato Renner
a Steinfeld?
“Che non avrei mai scossato una
vera freccia – scherza l’attrice – Ma per quello che
riguarda il legame tra noi, c’era molta pressione, ma ci siamo
buttati dentro a questo progetto, insieme. E nella vita reale siamo
finiti per essere un po’ come Clint e Kate, è una specie di
mentore, ma abbiamo anche riso tantissimo.”
“Per quello che mi riguarda
– continua Jeremy Renner – io volevo soltanto
farle capire che non era sola in questa avventura. Vero è che lei è
nuova e io sono un Vendicatore anziano, ma ho cercato di farle
capire che l’avrei spalleggiata, l’avrei fatta sentire protetta e
parte del progetto.”
Hawkeye
è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York
City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye
(Jeremy
Renner) ha una missione apparentemente semplice:
tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si
presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo
malgrado con Kate Bishop (Hailee
Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché
sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale.
Il cast della serie include anche
Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian
d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox
nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di
registi Bert e Bertie, Hawkeye
debutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.
La Provincia Autonoma di Trento ha
attivato il nuovo canale formativo di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per rispondere alle
esigenze di alta specializzazione, in settori strategici e di
sviluppo del tessuto imprenditoriale trentino.
All’interno di questo canale sarà
attivato, a partire da febbraio 2022, il percorso
Cartoon Artist per lo sviluppo di una nuova figura
professionale esperta nella creazione di cartoni animati; negli
ultimi anni in Trentino si sono insediate alcune
realtà che operano nel settore e che richiedono animatori
specializzati.
Il percorso è stato presentato oggi
all’Istituto Artigianelli di Trento, che lo
gestisce in partenariato con Trentino Film
Commission, con Gruppo Alcuni di Treviso,
leader internazionale nella realizzazione di cartoons e produttore
della famosa serie Mini cuccioli e del film Leo da
Vinci – Missione Monna Lisa, distribuito in 83 Paesi del mondo
e con la società Green Ink Animation.
Alla conferenza stampa erano
presenti, oltre al dirigente dell’Istituto Artigianelli Erik
Gadotti, l’assessore provinciale all’istruzione, università e
cultura Mirko Bisesti, la dirigente del Servizio formazione
professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema della Pat
Cristina Ioriatti, il responsabile di Trentino Film Commission Luca
Ferrario e il produttore e cofondatore di Gruppo Alcuni Francesco
Manfio.
“Il Trentino ha una forte
tradizione nell’ambito dell’alta formazione”, ha detto
l’assessore Bisesti, “dobbiamo continuare a
puntare sui nostri modelli formativi, soprattutto per offrire
opportunità nuove ai ragazzi che si affacciano sul mercato del
lavoro. Vogliamo continuare a portare avanti queste iniziative
anche perché il nostro territorio possa dotarsi di nuove figure e
il sistema formativo integrato con l’università possa modellarsi
con l’elasticità necessaria verso le professioni del futuro. Sono
orgoglioso di questo percorso avviato con l’istituto Artigianelli,
al quale faccio i miei migliori auguri, come auguro ai ragazzi che
si impegneranno in questa formazione le migliori prospettive per il
loro futuro professionale”.
Luca Ferrario ha
ricordato che il mercato dell’animazione è in grandissima crescita,
soprattutto in Italia, con pochi addetti ai lavori di altissimo
livello e ancora poche occasioni di formazione: “C’è un
crescente bisogno di tante figure diverse, altamente specializzate.
Abbiamo creduto che facilitare questa esperienza possa soprattutto
formare figure che servano al mercato del lavoro”.
“Un po’ di anni fa nel mondo
dell’animazione italiano si pensavano bellissime storie e si
inventavano nuovi personaggi, per poi andare a produrre altrove, in
India, in Cina. Ho pensato che non andasse bene e quando ho trovato
qui un tessuto culturale e scolastico straordinario ho pensato di
creare proprio in Trentino la base per avviare qualcosa di nuovo, a
partire da un piccolo team, destinato a crescere con altre
professionalità. Dobbiamo creare qui il posto dove si pensa
animazione, si ragiona e si fa”, ha detto Francesco
Manfio, riferendosi al settore dei cartoni animanti come a
“un’industria con l’ottica della bottega artigianale”.
“Grazie alla sinergia fra
formazione, ricerca e innovazione siamo riusciti ad arrivare oggi a
realizzare un percorso che offre prospettive concrete”, ha
detto Gadotti illustrando il nuovo IFTS. Il
percorso formativo, dalla durata di un anno, prevede 1.000 ore
divise tra lezioni in aula, laboratori esperienziali e tirocini in
azienda. La formazione sarà affidata a docenti e professionisti di
Gruppo Alcuni, considerati tra i maggiori esperti del settore.
Questo gruppo di entusiasti ideatori e realizzatori di cartoon
accompagnerà gli studenti nella produzione di un cartone animato,
dall’idea alla serie finita, esplorando tutte le fasi della
produzione in animazione (sceneggiatura, ideazione dei personaggi,
scenografia, storyboard e post-produzione) avvalendosi delle ultime
tecnologie hardware e software. Tutor del corso sarà Luca De
Crescenzo, responsabile dello Studio Phoenix di Firenze, che porrà
la sua grande esperienza nel settore al servizio degli
studenti.
Possono accedere al percorso giovani
e adulti, lavoratori o disoccupati, in possesso di una laurea, un
diploma di istruzione secondaria di secondo grado oppure un diploma
professionale di tecnico di istruzione e formazione professionale,
previo accertamento delle competenze in ingresso che si svolgerà
dal 10 al 14 gennaio 2022.
Mercoledì 24 novembre alle ore 17.00 è
programmato un webinar online per gli interessati che desiderano
approfondire gli aspetti organizzativi e didattici del percorso
formativo. Sarà un’occasione per comprendere quali sono le
sfaccettature del lavoro dell’animatore e per porre eventuali
domande ai referenti didattici. Per partecipare è necessario
iscriversi a QUESTO
link disponibile sul sito www.artigianelli.tn.it
Le iscrizioni sono aperte
fino al 7 gennaio. La partenza del corso è prevista per febbraio
2022.
Disney+ ha annunciato
che Jacques Cousteau: Il Figlio
dell’Oceano, l’acclamato film di National Geographic
Documentary Films sull’iconico esploratore francese, diretto dalla
regista nominata all’Academy Award® Liz Garbus e prodotto da Dan
Cogan e Story Syndicate, debutterà sulla piattaforma streaming
domani, mercoledì 24 novembre.
Il film è stato presentato in
anteprima mondiale al Telluride Film Festival del 2021 e ha vinto
il Grierson Award come Best Documentary Feature al BFI London Film
Festival 2021 e il Critic’s Choice Documentary Award per Best
Science/Nature Documentary. Jacques Cousteau: Il Figlio
dell’Oceano ha debuttato al cinema negli Stati Uniti lo scorso
22 ottobre con il plauso della critica.
Nell’industria dell’intrattenimento,
non è raro avere a che fare con film mal accolti, seppur con un
cast eccezionale. Gli utenti Reddit hanno
espresso le loro opinioni su film terribili ma con grandi attori,
con una variegata selezione di commedie, drammi e musical che
compongono la lista.
BloodRayne (2005)
Gli utenti Reddit non
rimproverano nemmeno un po’ l’apparizione di Sir Ben Kingsley in
BloodRayne, pur considerandolo un film scadente:
“Ben Kingsley ha dichiarato pubblicamente di aver accettato il
ruolo in BloodRayne perché voleva prendersi una
pausa dai film seri e fare qualcosa di campy e stupido e fare il
vampiro, e penso che questa scelta sia molto valida”.
L’adattamento cinematografico del
videogioco hack-and-slash del 2002 è uscito con scarse critiche,
nonostante il cast stellare. Insieme a Kingsley, il film presenta
anche KristannaLoken,
MichaelMadsen, MichelleRodriguez,
BillyZane, e anche la star della
musica Meat Loaf.
Super Mario Bros. (1993)
Alcuni utenti Reddit hanno messo
in evidenza i grandi interpreti che recitano in Super Mario
Bros: “Il film del 93 Mario Brothers
aveva Bob Hoskins, John Leguizamo
e Dennis Hopper“.
Hoskins ha ricevuto
una nomination all’Oscar per il suo ruolo nel film Mona
Lisa del 1986, che è uno dei suoi migliori film. È un po’
sorprendente vederlo, insieme ad altri attori affermati come
Leguizamo e Hopper, in un film
così poco apprezzato. Tuttavia, le loro performance sono uno dei
motivi per cui il film non era poi così male.
Cats (2019)
Su Reddit, nessuno
poteva preoccuparsi di elencare tutti gli attori dell’adattamento
cinematografico del famoso musical Cats, difatti
molti si sono limitati a scrivere semplicemente: “Tutti in
Cats“. Aggiungendo, però: “Tranne James
Corden. Mi aspetterei pienamente che James Corden
recitasse in qualcosa come Cats“.
Infatti, uno dei principali punti di
forza del film era il suo cast stellare, che comprendeva anche
Taylor Swift, Dame Judi Dench, Sir Ian McKellan, Idris Elba e Jennifer Hudson. Nonostante la potente
combinazione di talenti musicali, comici e drammatici, il film è
generalmente considerato pressoché terribile. Il suo misero
punteggio IMDB lo classifica come uno dei peggiori
film di animali di tutti i tempi.
Comic Movie (2013)
La pellicola è stata
definita “un vero e proprio incubo” dagli utenti Reddit, che
affermano: “Ci sono tutti in Comic Movie“. “La maggior
parte del cast era presente per pochi giorni di riprese grazie al
fatto che doveva un favore ai registi. Inoltre, è stato girato in
un periodo di qualche anno quando alcuni di loro non erano così
famosi“.
L’eminente critico cinematografico
Roger Ebert ha definito Comic Movie come “il Citizen Kane del
terribile“. Il film sembra quasi un esperimento bizzarro per
testare quanto male possa andare un film nonostante abbia un cast
incredibile. Star famose come Elizabeth Banks, GerardButler, HalleBerry, HughJackman, KateWinslet, e molti altri
possono essere incolpati per quello che è stato considerato un
capolavoro di disordine, uno dei pochi film “così brutti che
non avrebbero mai dovuto essere realizzati“.
Tiptoes (2003)
Gli utenti Reddit hanno fatto
notare che Tiptoes presentava attori con pedigree
impressionanti: “Tiptoes. Due vincitori dell’Oscar“.
Aggiungono: “La vista di Gary Oldman, metà del suo corpo che spunta da
un divano con un paio di gambe finte davanti a sé, è una cosa
bellissima“.
Matthew McConaughey, Kate Beckinsale e Oldman
recitano in questa “commedia” dove la gag principale è il disagio
di confrontarsi con il nanismo. Peter Dinklage, molto prima di raggiungere il
successo come Tyrion Lannister, appare anche in un
memorabile ruolo di supporto. Tuttavia, non è sicuramente tra i
suoi migliori ruoli cinematografici.
Garfield (2004)
Ecco come gli utenti
Reddit
raccontano il modo in cui Bill Murray si sia trovato a lavorare in
Garfield: “Hanno preso Bill Murray per dare la
voce a Garfield perché ha confuso il regista per qualcun altro più
talentuoso“.
Questo piegherebbe certamente come
uno dei più rispettati interpreti comici in circolazione sia finito
in questo film malvisto. Il fatto che possa avere scambiato
Joel Coen per un Joel Cohen è più
divertente di qualsiasi cosa sia successa nel film.
Street Fighter (1994)
Gli utenti Reddit hanno
osservato che Street Fighter aveva almeno un
grande attore: “Raul Julia in Street Fighter“. Altri
utenti hanno risposto: “Ha detto che era il videogioco
preferito di suo figlio e voleva fare un film che potessero vedere
tutti insieme”. Purtroppo, è morto prima che uscisse...”.
Raul Julia può
essere meglio conosciuto per la sua interpretazione di
Gomez Addams de La famiglia
Addams, ma ha anche accumulato premi dai Golden
Globes, Primetime Emmys, e Screen
Actors Guild per molte altre grandi performance. La
rappresentazione di Julia del dittatore
maniacalmente presuntuoso, Master Bison, è
l’equivalente recitativo di filare la paglia in oro.
Dark Crimes (2016)
Dark
Crimes è considerato uno dei film peggiori visti dagli
utenti Reddit “È un
noir polacco con Jim Carrey nel ruolo di un detective caduto in
disgrazia… Più il film andava avanti, meno aveva senso. L’ultima
volta che ho controllato, aveva uno 0% su Rotten
Tomatoes“.
In effetti, è uno dei film più
recenti a raggiungere lo 0% su Rotten
Tomatoes. Mentre Carrey è stato lodato come un
formidabile attore drammatico per le sue performance in film come
The Truman Show e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è stato
stroncato per quello che ha fatto con questo ruolo.
Money Plane (2020)
Un utente di Reddit chiaramente
non ha apprezzato Money Plane, ma ha apprezzato
uno dei suoi attori: “Kelsey Grammer in… Money Plane“. Un
altro utente ha risposto con quella che è forse la quintessenza di
Grammer nel film: “Vuoi scommettere su un
tizio che si s**** un alligatore? Money Plane“.
Money Plane sta in
bilico sulla linea sottile tra l’essere
talmente-brutto-che-in-realtà-è-bello oppure totalmente terribile,
dato che c’è almeno una qualità auto-consapevole nel film che gli
conferisce ua quantità decente di divertimento smielato. Si può
pensare che ricordi il film Con Air, dato che ha
una miscela simile di concetti selvaggi e ritratti seriosi di
personaggi leggermente cartooneschi.
Lo squalo 4 (1987)
Su Reddit è stato condiviso un
aneddoto divertente sull’apparizione di un attore leggendario nel
laborioso quarto capitolo del franchise Jaws:
“Michael
Caine in Lo Squalo 4, ma ha ammesso di averlo fatto
solo per la paga. Non ha mai visto il film, ma ha visto la casa che
si è comprato con quei soldi“.
A sentirlo dallo stesso Caine,
sembra certamente contento della sua decisione. Con un punteggio
dello 0% su Rotten
Tomatoes, il film era apparentemente irrecuperabile,
anche per Caine. Speriamo che la casa che ha
comprato abbia spazio per i suoi molti riconoscimenti di
recitazione, e un posto dove rilassarsi e ricordare alcuni dei
migliori film in cui ha recitato.
Ecco la nostra intervista ai
protagonisti di È stata la mano di Dio, il nuovo
film di Paolo Sorrentino, al cinema dal 24
novembre e su Netflix dal 15 dicembre.
Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo,
Marlon Jubert e Filippo Scotti
hanno raccontato la loro esperienza.
È stata la mano di Dio è scritto e diretto dal premio
Oscar Paolo Sorrentino che uscirà nelle sale
cinematografiche italiane il 24 novembre e su Netflix il 15
dicembre. Nel cast del film Filippo Scotti,
Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert e
Luisa Ranieri.
È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento –
Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a
Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film
scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Ha inoltre appena
ricevuto tre candidature agli European Film Awards (Miglior Film,
Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura).
Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10
Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di
Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.
Edward Norton è uno
di quegli attori di Hollywood che non ama molto far parlare di sè,
se non quando si tratta di dare rilevanza a delle campagne
umanitarie. L’attore, infatti, è coinvolto, sia come fondatore, che
come membro, di diverse azioni e associazioni umanitarie e
ambientali. Talento pazzesco, viso particolare e capelli
biondissimi sono caratteristiche che hanno sempre contraddistinto
l’attore americano, protagonista sia si film storici e di magia, ma
anche di cinecomic.
Ecco dieci curiosità su Edward Norton.
Edward Norton: i suoi film da
attore e da regista
1. Edward Norton: i film e
la carriera. L’attore americano ha debuttato nel 1996 nel
film Schegge di paura, che
lo rende subito molto celebre. Nello stesso anno partecipa a
Larry Flynt – Oltre lo scandalo e in Tutti dicono I
Love You. Negli anni successivi lavora in American History
X (1998), Fight Club (1999), The Score (2001),
Frida (2002), Red Dragon (2002),
La 25ª ora (2002) e
The Italian Job (2003). Negli anni a venire ha recitato in
molti film di successo, come Il velo dipinto (2006),
The Illusionist – L’illusionista (2006), L’incredibile
Hulk (2008), Fratelli in erba (2009), Stone (2010),
Moonrise Kingdom – Una fuga
d’amore (2012), The Bourne Legacy
(2012), Grand Budapest Hotel (2014),
Birdman (2014),
Collateral Beauty
(2016) e The French Dispatch
(2021).
2. Edward Norton non è solo
attore, ma anche regista, sceneggiatore e produttore. La
sua carriera, nel mondo del cinema, non si è basata solo a livello
attoriale: Norton, infatti, ha diretto, nel 2000, il film
Tentazioni d’amore. Inoltre, oltre a produrre il suo film
di debutto alla regia, ha prodotto anche La 25ª ora
(2002), Down in the Valley (2005), Il velo
dipinto (2006), Fratelli in erba (2009) e
Tentazioni (ir)resistibili (2012). Nel 2019 ha diretto il
suo nuovo film, Motherless Brooklyn – I segreti di
una città, nel quale figura anche come attore
protagonista.
3. È stato candidato
all’Oscar. Ad oggi Norton vanta ben tre nomination al
premio Oscar, pur non avendolo mai vinto. La prima di queste risale
al 1997 nella categoria al miglior attore non protagonista per
Schegge di paura. Due anni dopo viene invece nominaton
come miglior attore per American History X. A lui verrà
preferito per la vittoria Roberto
Benigni, in una scelta che ancora oggi fa molto
discutere. Infine, nel 2015 è stato candidato come attore non
protagonista per Birdman, perdendo però in favore di
J. K. Simmons,
nominato per Whiplash.
Edward Norton in Hulk
4. Edward
Norton venne preferito a Mark Ruffalo per il ruolo di
Hulk. Nel 2008, la Marvel commissionò la realizzazione
di un nuovo film su Hulk. Il regista Louis
Leterrier avrebbe preferito Mark Ruffalo
come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Norton, il
quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però,
l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel o dall’idea di
riprendere il personaggio. A sostituirlo da The Avengers
in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi
particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del
personaggio.
5. Ha collaborato alla
sceneggiatura. Pur non venendo accreditato, Norton ha
collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk.
Sembra inoltre che egli apportasse modifiche ogni giorno alle scene
da girare, parlando con anche con gli altri membri del cast per
approfondire la psicologia dei rispettivi personaggi. Per l’attore,
inoltre, non era importante partire esattamente dalle origini del
personaggio, poiché cosa ormai nota. Molto più interessante per lui
era invece esplorare le conseguenze psicologiche derivate dalla sua
trasformazione.
Edward Norton in American
History X
6.Si è
trasformato fisicamente per il ruolo. Norton ha creduto
molto nella realizzazione di American History X, facendo
il possibile per entrare nei panni del personaggio di Derek Vinuard
e darne una versione realistica, come rasarsi i capelli e
guadagnare circa 13 chili di muscoli. Tale trasformazione lo ha
portato a risultare molto più minaccioso, anche per via dei
tatuaggi applicati sul suo corpo con il trucco. Inoltre, per
aggiudicarsi il ruolo di Derek Vinyard, ha rinunciato a partecipare
a Salvate il soldato Ryan.
7. Ha avuto accese
discussioni con il regista. Le continue modifiche alla
sceneggiatura di Edward Norton hanno fatto sì che il regista
Tony Kaye fosse estremamente deluso dal progetto,
a tal punto da aver considerato in più momenti di abbandonarlo.
Kaye ha affermato che le modifiche fatte da Norton alla
sceneggiatura hanno cambiato radicalmente la storia e il suo senso
rispetto a quanto originariamente scritto. Secondo quanto riferito,
Kaye era anche così insoddisfatto della performance di Norton che
ancora oggi sente che il film è incompiuto.
Edward Norton in Fight Club
8. Edward Norton è stato
ubriaco in Fight Club. Nel 1999 Edward Norton ha preso
parte al film Fight Club, diretto da David
Fincher e basato sull’omonimo romanzo di Chuck
Palaniuk. In questo film, che parla del consumismo e
dell’uomo moderno che non ha alcun tipo di interesse personale
verso il prossimo, Norton e Brad Pitt
compaiono in una scena in cui, ubriachi, giocano a golf: i due,
nello svolgerla, erano veramente ubriachi, dando una nota più
realistica ai loro personaggi. Per il ruolo di narratore, Norton
venne pagato 2,5 milioni di dollari, in totale disparità con
Brad
Pitt che ne incassò ben 17,5.
9. Edward Norton è stato
scelto da Fincher. Per il suo ruolo in Fight
Club, Norton venne scelto personalmente dal regista David
Fincher. Il regista, infatti, era rimasto molto colpito
dall’interpretazione dell’attore in Larry Flynt – Oltre lo
scandalo (1996), l’unico film con Norton che avesse visto fino
ad allora.
Edward Norton: età e altezza dell’attore.
10. Edward Norton è nato il
18 agosto del 1969 a Boston, nel Massachusetts,
Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.83
metri.
Quando si tratta di dialoghi nei
film del MCU, le sceneggiature sono
solitamente piene zeppe di battute tra i personaggi. Ma c’è anche
un numero enorme di monologhi, sia divertenti che emozionanti. Da
Tony Stark che rivela al mondo di essere Iron Man, a Occhio di
Falco che motiva Wanda a diventare un Avengers, ecco i 10 migliori
monologhi presenti nel Marvel Cinematic Universe:
Le ultime battute di Tony Stark in Iron Man
Quando Tony Stark è
costretto a parlare alla stampa degli eventi accaduti in Iron
Man, fa un discorso sul fatto che non può essere lui il
supereroe che il mondo intero ha visto attraverso la televisione.
Ma dopo un momento di introspezione, si rivela e dice la verità. È
facile dimenticare che c’è un intero monologo prima di “Io sono
Iron Man”, poiché è una delle citazioni più iconiche
dell’intero MCU.
L’intero discorso è eccitante perché
il pubblico, per tutta la sua durata, si chiede se Tony, alla fine,
sarà davvero sincero o no. All’epoca dell’uscita del film è stato
un momento davvero unico, poiché nessun supereroe aveva mai
rivelato la sua vera identità in quel modo, almeno non in un modo
così sicuro di sé ed esaltante.
Quando Wanda diventa Scarlet Witch in WandaVision
Questa sequenza è stata
criticata da alcuni perché, ancora una volta, ha visto due
avversari con gli stessi poteri che si scontravano l’uno contro
l’altro. Ma è stata la prima volta che i fan hanno visto veramente
di cosa era capace Wanda. Wanda e Agatha stanno combattendo in
cielo, all’interno di un campo di forza, e poco prima che
Agatha perda tutto, Wanda fa un bellissimo discorso che rende le
cose ancora più chiare.
La caratterizzazione di Wanda è una
dei punti di forza di WandaVision, e il suo monologo
finale ne è la prova lampante. Il monologo termina con la frase
“Non ho bisogno che tu mi dica chi sono”, che riassume
perfettamente di cosa trattava la serie, completando la transizione
del personaggio in Scarlet Witch.
Le abilità motivazionali di Nick Fury in The
Avengers
I supereroi non sono
partiti nel migliore dei modi in The Avengers. Quasi tutti
avevano problemi l’uno con l’altro, con lo S.H.I.E.L.D. che ha
fatto la sua parte, lasciandoli all’oscuro dei loro piani per il
Tesseract. Avevano bisogno di un po’ di motivazione, e solo Nick
Fury avrebbe potuto dire loro esattamente quello che avevano
bisogno di sentire in quel momento.
In sostanza, Fury dice agli eroi che
battere Loki dipende esclusivamente da loro, ma che devono lavorare
insieme, come squadra. Non solo, ma il monologo funge anche da
elogio funebre per l’agente Coulson, poiché Fury conclude dicendo:
“Phil Coulson è morto credendo fortemente in quell’idea. Negli
eroi.”
Il ragionamento di Zemo in Captain America: Civil
War
Fino a questo punto nel
Marvel Cinematic Universe, i supereroi sono stati descritti come
nient’altro che dei salvatori, ma sappiamo che ci sono sempre due
facce di ogni medaglia. In Captain America: Civil War, per
la prima volta, i fan hanno visto che l’Iniziativa Avengers
potrebbe anche avere i suoi contro.
Nessun personaggio lo ha detto in
modo più eloquente del vero antagonista del film. Zemo entra,
infatti, nei dettagli su come, se non fosse stato per i
Vendicatori, i suoi genitori sarebbero ancora vivi, così come molti
altri genitori e figli. Il monologo è sincero e potente, e quasi
convince il pubblico che ciò che sta facendo è giusto.
La minaccia del Mandarino in Iron Man 3
Il monologo del
Mandarino in Iron Man 3 inizia con il cattivo che dice:
“Mi considero un insegnante”, e ciò che segue è una
confessione di tutti gli attacchi terroristici che ha guidato,
nonché una minaccia alla vita del Presidente.
Senza tagli, il monologo dura
quattro minuti e ogni secondo è davvero accattivante. Anche se la
rivelazione che il cattivo non è altro che un attore di nome Trevor
è stata divisiva, ad alcuni è comunque piaciuto il tocco del
Mandarino. E indipendentemente da quanto sia deludente il vero
cattivo del film, l’intera finzione rende il monologo molto più
affascinante.
La lezione di Sam in The Falcon and the Winter
Soldier
Dato che non c’è stato
un nuovo film del MCU in due anni, The Falcon and the Winter
Soldier è stato il progetto più vicino a riempire quella sorta di
vuoto. Più di Loki e WandaVision, lo show era
pieno di quell’umorismo tipico del MCU e di scene d’azione
esplosive, ma aveva anche tanto cuore. In tal senso, il culmine è
stato raggiunto nell’ultima scena della serie, quando Sam, divenuto
Captain America, ha tenuto un discorso appassionato al
senatore.
Il monologo è tante cose raggruppate
in un unico pacchetto. Sam affronta l’idea che sia il senatore il
terrorista, e non i Flag Smashers, ma, cosa più importante, parla
di come ci si sente a essere Captain America da uomo nero. Il
monologo è stato il momento più eroico di Sam come Cap, anche se il
suo mandato nei panni dell’eroe è appena iniziato.
Quando Loki viene tagliato fuori in The Avengers
InThe
Avengers,il stereotipo del
cattivo di turno che si appresta a fare un discorso grandioso viene
capovolto in modo esilarante… letteralmente. Quando viene messo
alle strette, Loki si appresta a tenere un monologo, ma viene
interrotto.
Il
discorso termina con Loki che dice: “Sono un dio, creatura
ottusa. Non subirò angherie da parte di… “, prima di essere
sbattuto avanti e indietro sul pavimento da Hulk come se il Gigante
Verde stesse giocando a “colpisci la talpa”.
Le ultime parole di Gamora in Avengers: Infinity
War
Per recuperare la Gemma
dell’Anima in Avengers: Infinity War, Thanos
deve uccidere qualcuno che ama. Immediatamente, Gamora ride tra sé
e sé, prima di iniziare una diatriba su quanto sia terribile come
padre l’alieno viola.
Il monologo è molto poetico: dopo
aver detto a Thanos che non può amare nessuno, il Titano Pazzo
dimostra quanto Gamora si sbagli uccidendola, dimostrando che in
realtà la ama, ma al tempo stesso che era anche disposto a
sacrificarla. È una delle scene più strazianti e agrodolci
dell’intero universo.
L’introduzione di Thanos in Avengers: Infinity
War
Con il Multiverso che diventerà a breve un
arco narrativo principale nel MCU, in uno di quegli universi,
Thanos è un famoso poeta. Pochi umani hanno più rispetto per la
lingua inglese di Thanos, poiché è un genio linguistico, e
costituisce una delle più grandi presentazioni di sempre per un
cattivo.
All’inizio di Infinity War, Thanos
inizia il suo monologo dando le spalle a Loki, dicendo: “So
cosa vuol dire perdere”. E quello che segue è uno dei
monologhi più terrificanti e avvincenti dell’universo.
L’incredibile dialogo in Infinity War è uno dei motivi per
cui è forse il miglior film del MCU.
Il discorso di Clint in
Avengers: Age of Ultron
Avengers: Age of Ultron potrebbe
non essere il miglior film del MCU, ma presenta uno dei più grandi
dialoghi dell’universo, poiché proviene dalla persona che i fan
meno si aspetterebbero.
In un monologo con Wanda, Clint è in
grado di prendersi gioco di se stesso, ammettendo apertamente:
“Stiamo combattendo un esercito di robot e io ho arco e
frecce”. Ma allo stesso tempo, è in grado di spiegare a Wanda
molto seriamente che si tratta di una situazione alla “vivere o
morire”, dando il via ad una delle relazioni migliori ma anche più
trascurate della saga.
Gerard Butler e Alexis Louder
sono i protagonisti del nuovo action Copshop – Scontro a
fuoco, e nella nostra intervista raccontano la loro
esperienza nei panni di poliziotti duri e puri e il loro rapporto
con le celebrità a cui si sono ispirati da ragazzini.
Copshop – Scontro a
fuoco (Copshop) è
un film del 2021 diretto da Joe
Carnahan. Il film è stato distribuito nelle sale
cinematografiche statunitensi a partire dal 17 settembre 2021.
In Italia è
stato trasmesso per la prima volta il 22 novembre 2021 su Sky
Cinema Uno.
Melissa McCarthy è
la regina delle commedie del nostro tempo. Carattere brioso e
ironico, viso espressivo e capacità comica l’hanno resa una delle
attrici più in gamba degli ultimi anni, dando una valore aggiunto
con la sua presenza a film che raggiunto il successo.
Ha iniziato con diversi ruoli
marginali in diversi film, per poi approdare in Una mamma per
amica, che è stata la sua casa per diversi anni e che l’ha fatta
conoscere al grande pubblico. Da qui in poi Melissa non si è più
fermata, continuando a tener compagnia a far ridere milioni di
persone.
Ecco 10 cose che non sai su Melissa
McCarthy.
Melissa McCarthy: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in numerosi
film di successo. La carriera dell’attrice è
iniziata con il film Go – Una notte da dimenticare
nel 1999. In seguito, all’inizio degli anni 2000 recita in Chi
ha ucciso la signora Dearly (2000), Charlie’s Angels
(2000), Duetto a tre (2002), Charlie’s Angels – Più
che mai (2003) e Piacere, sono un po’ incinta (2010).
Il grande successo arriva grazie a Le amiche della sposa
(2011). Da quel momento ha recitato in celebri film come Questi
sono i 40 (2012), Io sono tu (2013), Una notte da leoni 3
(2013), Corpi da reato (2013), Tammy (2014) e
St. Vincent (2014),
Spy (2015), The Boss (2016), Ghostbusters
(2016), Copia originale (2018),
Life of the Party (2018), Pupazzi senza gloria
(2018) e Le regine del crimine (2019).
2. È nota anche per diverse
serie televisive. A rendere estremamente popolare
l’attrice prima del cinema ci ha però pensato la televisione. La
McCarty è infatti nota per aver recitato dal 2000 al 2007 nella
seri Una mamma per amica, interpretando il ruolo di Sookie
St. James, la migliore amica di Lorelai. Dopo aver partecipato
anche alla serie Samantha chi? dal 2007 al 2009, nel 2010
recita, come protagonista, nella serie Mike & Molly,
terminata nel 2016. Sempre nel 2016 partecipa ad un episodio di
Una mamma per amica: Di nuovo insieme. Nel 2021 recita
invece in Nove perfetti sconosciuti.
3. È stata candidata al
premio Oscar. Ad oggi la McCarthy vanta ben due nomination
al premio Oscar. La prima di queste è arrivata nel 2012 come
miglior attrice non protagonista per Le amiche della
sposa. Nel 2019 viene invece candidata come miglior attrice
per Copia originale, interpretando la biografa e falsaria
Lee Israel. Si è trattato questo di un ruolo che ha visto l’attrice
trasformarsi esteticamente, dando prova anche di ottime doti
drammatiche.
Melissa McCarthy nel 2020
4. Ha lavorato a diversi
nuovi progetti. Oggi più attiva che mai, la McCarthy si
divide tra lavori come attrice ma anche come sceneggiatrice e
produttrice. A partire dal 2020 ha infatti recitato in
Superintelligence, Thunder Force e Il
nido dello storno. Avrà poi un cameo nell’atteso Thor: Love and Thunder e ha da
poco concluso le riprese della serie God’s Favorite Idiot,
di cui è anche sceneggiatrice e produttrice, e del film
La
sirenetta. In quest’ultimo, versione live action del
classico Disney, interpreta la cattiva Ursula.
Melissa McCarthy, il marito e le
figlie Vivian e Georgette Falcone
5. Ha lavorato in più
occasioni con il marito. Da sempre molto riservata circa
la propria vita privata, la McCarthy non ha mancato però di
condividere con i suoi fan alcuni eventi per lei molto
significativi. Il primo di questi è stato l’8 ottobre del 2005,
quando ha sposato il suo storico fidanzato Ben
Falcone, attore e regista. I due hanno poi in più
occasioni anche collaborato in numerosi film, sia entrambi come
attori o come regista e attrice. Tra i progetti che li hanno visti
lavorare insieme si ritrovano Le amiche della sposa, Io sono
tu, Corpi da reato, Tammy, Spy, The Boss, Pupazzi senza gloria
e Thunder Force.
6. Ha avuto due
figlie. Nel maggio del 2007 è nata la prima figlia della
coppia, Vivian Falcone, mentre nel marzo del 2010
è arrivata la secondogenita Georgette. Con la
nascita delle figlie l’attrice ha dichiarato di aver sentito molta
responsabilità nella loro protezione, ma anche diverse
responsabilità nei confronti di sé stessa. Anche per le figlie,
infatti, l’attrice ha deciso di prendersi più cura di sé, facendo
molta attenzione alla propria salute.
Melissa McCarthy oggi è
dimagrita
7. Ha perso molto
peso. Nel film Life of the Party, diretto dal
marito Ben Falcone e uscito negli Stati Uniti l’11
maggio 2018, Melissa McCarthy ha mostrato un corpo diverso. In
questa commedia, infatti, la si vede con circa 35 chili in meno.
L’attrice ha seguito una dieta chetogenica: questa dieta si basa
sulla riduzione ei carboidrati, assumendone non più di 50 gr al
giorno. Così facendo, l’organismo viene obbligato a produrre in
maniera autonoma il glucosio e ad aumentare il consumo energetico
dei grassi che sono contenuti nel tessuto adiposo.
8. Sostiene canoni di
bellezza alternativi. L’attrice ha sempre sostenuto l’idea
che essere magre non significa stare bene con sé stesse, ma
significa perseguire un modello che in realtà non esiste. Nel mondo
milioni di donne non si sento a proprio agio con il loro corpo,
perché la società offre un modello da seguire che nella realtà dei
fatti rappresenta lo 0,5% della popolazione. La McCarthy sostiene
però anche la ricerca della salute del corpo, cosa che perdere i
chili di troppo le ha permesso di perseguire con maggiori
risultati.
Melissa McCarthy è su
Instagram
9. Ha un profilo sul social
network. La McCarthy ha un account Instagram ufficiale,
seguito da più di 10 milioni di persone. Il suo profilo è ricco di
foto che la vedono spesso protagonista sia in momenti lavorativi
che quotidiani e che esprimono al meglio il suo carattere brioso,
socievole, ironico e autoironico. Melissa ha usato questo social
per mostra la sua nuova condizione fisica: perdere 35 chili non è
uno scherzo e lei si è dimostrata molto fiera del risultato
raggiunto e dell’impegno che ci ha messo, lavorando sodo, dritta
verso l’obiettivo.
Melissa McCarthy: età a e altezza dell’attrice
10. Melissa McCarthy è nata
il 26 agosto del 1970 a Plainfield, nell’Illinois,
Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.57
metri.
Lo scorso agosto, un report di
Variety in merito ai compensi degli attori di Hollywood aveva
rivelato che Leonardo DiCaprio aveva guadagnato 30 milioni
di dollari per Don’t
Look Up, mentre Jennifer Lawrence “soltanto” 25 milioni.
Sebbene i divari retributivi basati
sul genere continuino a rappresentare un grande problema nel
settore, Lawrence ha difeso la disparità retributiva con DiCapio in
una recente intervista con
Vanity Fair, ammettendo che la presenza dell’attore premio
Oscar in un film è in grado di garantire di più in termini di “box
office”, e rivelando di essere comunque felice per l’accordo
stipulato in merito alla sua retribuzione.
“Leo è in grado di portare molto
di più in termini di box office rispetto a me. Io sono molto
contenta del mio accordo”, ha ammesso candidamente l’attrice,
che tuttavia ha comunque sollevato il problema del divario
salariale nell’industria. “In base alla mia esperienza, in
altre situazioni ho visto che è estremamente scomodo chiedere la
parità di retribuzione, e sono sicura che molte donne nel mondo del
lavoro lo sappiano. Se metti in dubbio qualcosa che sembra
disuguale, ti viene detto che non è disparità di genere… ma al
tempo stesso non possono dirti di cosa si tratta
esattamente.”
Soltanto pochi giorni fa, anche
Kirsten Dunst era tornata sulla questione della
disparità retributiva, parlando di una differenza “estrema” di
retribuzione tra lei e Tobey Maguire per il franchise di Spider-Man. L’attrice aveva dichiarato: “La
disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema. Non ci
ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey [Maguire]
sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul poster del
secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”
Jennifer Lawrence dice la sua sulla
diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney Studios
Tornando a parlare di Lawrence,
sempre nel corso dell’intervista con
Vanity Fair, l’attrice premio Oscar ha anche avuto modo di
commentare la recente diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney
Studios, offrendo supporto all’attrice come, in passato,
avevano già fatto le colleghe
Jamie Lee Curtis e
Elizabeth Olsen: “Penso che Scarlett sia stata estremamente
coraggiosa”, ha detto. “Se due parti sono d’accordo su
come verrà distribuito un film, e poi si scopre che una delle due
non lo era, è ingiusto. Scarlett era anche in un momento
particolare della sua vita. Stava per partorire…”
In una recente intervista con
Comic Book, Matt Aitken di Weta Digital, supervisore agli
effetti visivi di Eternals,
ha rivelato un aneddoto piuttosto interessante in merito alla
realizzazione del film. Aitken ha infatti rivelato che, mentre la
maggior parte degli attori sul set ha indossato i costumi dei
propri personaggi, quelli di Thena (Angelina
Jolie) ed Eros (Harry
Styles) sono stati realizzati completamente in
CGI.
A proposito del costume di Thena,
Aitken ha spiegato: “Quando Thena indossa la sua tuta da
supereroe, è sempre interamente in CGI. È computer grafica dal
collo in giù, perché il design del costume è cambiato in fase di
post-produzione. Hanno scelto Angelina Jolie per un motivo, è ciò
che le prestazioni del suo fisico donassero al personaggio
quell’aspetto iconico. Ha un modo di muoversi che la fa sembrare
una ballerina.”
Parlando invece del costume di
Eros/Stafox, ha aggiunto: “Ovviamente, avevamo delle
alternative digitali per ognuno dei personaggio, ma l’unico che è
cambiato completamente, oltre Thena, è stato Eros, ossia Starfox.
Anche quel costume è stato riprogettato in fase di
post-produzione.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Paramount+ ha diffuso finalmente il
teaser trailer di Halo,
l’attesissimo adattamento televisivo dell’omonimo videogioco per
XBOX.
Halo
Halo è
l’annunciata serie tv basata sull’omonimo videogioco
prodotta dalla Amblin Television di Steven
Spielberg. Halo è
sviluppata e scritta da Kyle Killen e Steven Kane. La serie sarà
distribuita globalmente da CBS Studios International. Produttori
esecutivi della serie sono Steven Spielberg,Justin Falvey,Darryl Frank,Steven Kane,Kyle Killen,Otto Bathurst,Kiki Wolfkill,Frank O’Connor,Bonnie Ross,Karen Richards,Toby Leslie eScott Pennington
La serie tv Halo seguirà “un epico
conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota
come Covenant. Halo intesserà storie personali profondamente tratte
con azione, avventura e una visione del futuro riccamente
immaginata”.
In Halo protagonisti
Pablo Schreiber come Master Chief
Petty Officer John-117, un imponente supersoldato noto
come “Spartan”. Natascha
McElhone come Dr. Catherine Halsey ,
una scienziata per l’UNSC e creatrice del progetto
Spartan-II. Yerin Ha come Kwan Ha.
Charlie Murphy come Makee. Shabana
Azmi nel ruolo dell’ammiraglio Margaret Parangosky,
direttore dell’ONI. Nel cast anche Bokeem Woodbine
come Soren-066, Olive Grey come Miranda Keyes, Kate Kennedy come
Kai-125, Natasha Culzac come Riz-028, Bentley Kalu come Vannak-134
e Danny Sapani come Capitano Jacob Keyes
Spider-Man:
No Way Home è sicuramente uno dei film più attesi del
2019, ma anche uno dei titoli su cui sono state fatte il maggior
numero di speculazioni ad opera dei fan. Ciò è dovuto al fatto che
il film riporterà sul grande schermo diversi personaggi dei
precedenti franchise di Spider-Man, tra cui il Doctor Octopus di
Alfred Molina e l’Electro di Jamie Foxx.
Tuttavia, due personaggi su cui non
si ha ancora una conferma ufficiale sono le precedenti iterazioni
dell’Uomo Ragno, vale a dire Tobey Maguire e Andrew Garfield. Soprattutto a quest’ultimo, è
stato chiesto veramente tante volte di commentare la sua eventuale
presenza nel film, e pare che ora l’attore sia piuttosto stanco
della situazione (anche perché Garfield ha sempre smentito il suo
coinvolgimento).
In una recente intervista con
GQ,
il protagonista di
tick, tick… Boom! ha voluto mettere un apparente veto
sull’intera vicenda, dichiarando: “Ascolta, a questo punto sono
veramente stanco. Lo scopriremo quando il film uscirà nelle sale. O
saremo tutti delusi, o saremo tutti felici. Qualcuno dirà: ‘Te
l’avevo detto’. Ma lo scopriremo soltanto quando il film arriverà
al cinema. Mi scuso in anticipo.”
Disney+ ha diffuso l’inedito promo
di “Avenger Arrives” Hawkeye,
l’attesa nuova serie tv in arrivo su Disney+ che vedrà Clint Barton
AKA Occhio di Falco riprendere arco e frecce.
Hawkeye è
la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New
York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye
(Jeremy
Renner) ha una missione apparentemente semplice:
tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si
presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo
malgrado con Kate Bishop (Hailee
Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché
sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast
della serie include anche
Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian
d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox
nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e
dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in
esclusiva su Disney+ il 24 novembre
2021.
Hawkeye, la serie
tv
Vi ricordiamo che Hawkeye fa
parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios
che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a
partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere
stato The Falcon and The
Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa
della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre
serie tv includono WandaVision (sempre
nel 2020?), Loki (primavera
2021) oltre a Hawkeye.Tutti
vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
Per diversi anni, Jennifer Lawrence è stata una delle attrici
più in vista e richieste di Hollywood. Tuttavia, ad un certo punto,
l’attrice premio Oscar ha deciso di prendersi una pausa dalla
recitazione in seguito all’uscita di X-Men: Dark Phoenix nel 2019, in cui ha interpretato
per l’ultima volta il personaggio di Mystica.
Dark Phoenix non è stato accolto bene dalla critica.
Più o meno la medesima sorte è toccata anche ai precedenti film che
avevano visto protagonista l’attrice, come ad esempio lo sci-fi
Passengers e il controverso Madre! di Darren Aronofsky. Ora, in una recente
intervista con
Vanity Fair in occasione della promozione di Don’t
Look Up, è stata proprio Lawrence a parlare della
sovraesposizione di cui è stata “vittima” per buona parte della sua
carriera, rivelando di essersi voluta allontanare dalle scene per
un motivo ben preciso.
“Non stavo tirando fuori la
qualità che avrei dovuto avere”, ha ammesso l’attrice durante
l’intervista. “Penso che tutti si fossero stufati di me. Io mi
ero stufato di me. Ero arrivata al punto in cui non potevo fare più
nulla di giusto. Se camminavo su un tappeto rosso, tutti si
chiedevano: ‘Perché non sta correndo?’. Penso di essere stata
simpatica alla gente per buona parte della mia vita e lavorare in
questo mondo mi ha fatto sentire come se nessuno potesse avercela
realmente con me.”
“Ad un certo punto, però, ho
sentito come se avessi raggiunto un punto in cui le persone non
erano contente della mia esistenza”, ha aggiunto. “Questo
pensiero mi ha spinto a riflettere e ad allontanarmi dall’idea che
il lavoro o la carriera possano effettivamente portare pace nella
tua anima.”