I film e le serie tv del MCU
hanno regalato innumerevoli citazioni memorabili da parte dei suoi
personaggi iconici che hanno accompagnato i fan dal 2008.
Alcune di queste, sono state
cruciali per definire l’arco dei personaggi, altre a trasmettere un
messaggio profondo, altre ancora sono talmente tanto divertenti che
sono diventate indimenticabili: vediamo assieme quali sono le 20
migliori in assoluto!
“Cos’è il dolore se non l’amore che
persiste?”
La frase di
Visione sul dolore è la citazione più memorabile
in WandaVision
ed è già diventata una delle più memorabili dell’intero MCU.
Non solo queste parole catturano sinteticamente l’essenza
dell’intera trama di WandaVision, ma offrono anche
un punto di vista preciso sul senso del dolore.
Mostra il dolore come un segno di
forza, un modo per l’amore di perseverare oltre la morte e che può
permettere di amare ancora di più dopo una dolorosa perdita. Anche
se il fratello di Wanda, Pietro,
e il Visione che amava sono morti, il suo amore
per loro persevererà sempre.
“Ti amo 3000”
Tony Stark
ha salvato l’universo, ma il messaggio che ha lasciato in caso di
morte dimostra che pensava sempre alla sua famiglia. Riprendendo la
citazione della figlia, Tony esplicita quanto
l’abbia amata e che, anche se è scomparso, il suo amore nei
confronti della piccola non svanirà mai.
È il messaggio più semplice, ma più
dolce e potente che Tony potesse lasciare. Questa
citazione è arrivata anche ad incapsulare come i fan del MCU
si sentono nei confronti di Tony Stark, poiché è
impossibile misurare adeguatamente il profondo amore e
apprezzamento che hanno sempre avuto per il personaggio.
“Tu non sarai mai un dio”
La migliore citazione di
Loki nel MCU
arriva proprio prima di essere ucciso da Thanos: Loki sa per
esperienza personale che c’è un prezzo più che salato da pagare per
essersi spinti troppo in là in nome di un senso distorto della
giustizia. Mentre Thanos si sente fiducioso e
sicuro di sé riguardo al suo piano per riportare l’equilibrio
nell’universo, Loki riconosce l’arroganza del
Titano Pazzo.
Prima di esalare l’ultimo respiro,
Loki rimarca il fatto che Thanos
non è un dio e mai lo sarà, il che si rivela essere vero, poiché è
proprio il comportamento divino di Thanos ad
essere la sua rovina.
“Asgard non è un luogo. Non lo è
mai stato. Potrebbe essere qui. Asgard è dove si trova il nostro
popolo”
Le sagge parole di
Odino a Thor sono essenzialmente
una versione aggiornata della celebre citazione “Casa è dove si
trova il cuore”: cerca di far capire a Thor che
ciò che Asgard è lo definisce il suo popolo e non la sua posizione
nell’universo.
Questo aiuta Thor a
capire che può salvare la sua casa e il suo popolo da
Hela, anche se questo significa distruggere ciò
che ha rappresentato Asgard, ovvero la sua casa da quando è nato.
Ma anche se il luogo fisico viene distrutto, Asgard continua a
vivere attraverso la sua gente.
“Ti avrà anche generato magari, ma
non era tuo padre!”
I film di
Guardiani della Galassia sono fortemente
incentrati sull’importanza fondatrice della famiglia: uno dei
migliori momenti che lo dimostra è nel sequel, quando diventa
chiaro che Yondu è stato più una figura paterna
per Peter Quill di quanto lo sia mai stato
Ego.
Ego sarà anche il
padre biologico di Peter, ma
Yondu è quello che ha cresciuto
Peter, era sempre lì per lui e lo ha plasmato
rendendolo l’uomo che è diventato. Ciò lo rende una vera e propria
figura paterna per Peter, il che è ulteriormente
consolidato quando Yondu sacrifica la sua vita in
modo che Peter possa vivere.
“Stiamo affrontando un esercito di
robot… e io ho un arco e delle frecce. Nulla di tutto questo ha
senso”
Molto prima della sua serie
tv da solista su Disney+,
avevamo già imparato a conoscere bene il paradosso associato ad
Occhio di Falco: non aveva superpoteri, ma
continuava a trovarsi in situazioni in cui tutti gli altri li
avevano. Questo è ciò che rende la sua battuta in
Avengers: Age Of Ultron così perfetta.
Clint Barton ha
sempre riconosciuto la stravaganza di quanto gli stava accadendo,
ma è sempre sceso in campo – proprio come tutti gli altri eroi.
“A qualunque costo…”
Captain
America è sempre riuscito a ispirare i Vendicatori, anche
tramite le sue parole, così come fa in
Avengers: Endgame.
Steve Rogers ha
ricordato alla sua squadra più e più volte che avrebbero fatto
“tutto il necessario” per riportare indietro chi era stato
spazzato via dallo Snap di Thanos…”a qualunque
costo“; questo è diventato il mantra dei Vendicatori, parte di
ciò che ha reso la posta in gioco del film così alta: ogni singolo
eroe era disposto a perdere la vita per salvare tutti gli
altri.
“Se non sei niente senza questa
tuta allora non dovresti averla”
Tony Stark
è diventato il mentore di Peter Parker quando
questi si è unito al MCU,
ma il loro rapporto non è stato affatto rose e fiori: Peter voleva
fortemente dimostrare di essere un eroe valido come il resto dei
Vendicatori, nel corso di
Spider-Man: Homecoming, il che l’ha visto
spesso scontrarsi con Tony.
Anche se era stato dotato da
Tony di una tuta tecnologicamente avanzata,
Peter ha dovuto capire prima di tutto chi era
senza di essa: ha dimostrato, proprio come Tony,
che tutta la tecnologia del mondo non fa un eroe, ma le scelte che
si prendono.
“Non ho niente da dimostrarti”
Come primo film da solista
nel MCU,
sembrava che Captain Marvel avesse molto da
dimostrare al pubblico e tutta la potenza dell’eroina è stata
incanalata nello scontro finale con Yon-Rogg.
Yon–Rogg ha cercato di spingere
“Vers” a combattere contro di lui senza i suoi poteri, cercando di
dimostrare quanto potesse valere all’agente Kree
che aveva presumibilmente investito così tanto tempo e risorse in
lei. Dopo il suo tradimento e il modo in cui le ha impedito di
essere se stessa, Carol Danvers ha finalmente
capito di essere libera di abbracciare pienamente i suoi
poteri.
“Non è sola”
Quando i Vendicatori
affrontano le forze di Thanos a
Wakanda, assistiamo a una battaglia sconcertante,
in cui i nostri eroi e i loro alleati in di Wakanda vengono
rapidamente sopraffatti. Quando Scarlet Witch si
unisce alla battaglia, viene derisa da Proxima
Midnight sul fatto che morirà da sola in battaglia, il che
ha portato a una delle citazioni più memorabili di Black
Widow.
È un piccolo, ma significativo
momento, in quanto, prima che si unisse alla squadra, Natasha era
l’unica vendicatrice donna. Ha preso Wanda sotto
la sua ala, e le due hanno unito le forze con
Okoye in battaglia per respingere
Thanos. Il loro piccolo team-up sarebbe stato
ripreso più tardi – senza Natasha – in
Endgame con molte più donne e uno sguardo a
come il MCU
era cambiato in un decennio.
“Posso farlo tutto il giorno”
Questa battuta va di
diritto nella categoria “citazione che definisce il personaggio”:
non vi è infatti frase di Capitan America più
memorabile per descrivere Steve Rogers.
Dall’essere brutalmente picchiato da ragazzino debole nei vicoli,
ad affrontare robot e alieni come eroe nazionale, il suo modo di
affrontare i problemi è sempre rimasto lo stesso. È sempre disposto
a rischiare la vita per un bene superiore e sa che nulla è più
importante che salvare le vite degli altri.
In altre parole, non importa quanto
disfatto, malconcio o stanco sia Capitan America:
sarà sempre pronto a combattere fino alla fine. Dopo aver ripetuto
la stessa citazione in tre film a tre diversi avversari,
Steve Rogers ha reso abbastanza chiara l’idea che
possa “fare questo tutto il giorno”.
“Questo è il mio segreto, Cap; sono
sempre arrabbiato”
The
Avengers è stato pieno di momenti folli e
sbalorditivi, ma probabilmente la migliore entrata in scena nel
film è stata quella di Bruce Banner all’ultimo
minuto che, con una virata di 180 gradi si è trasformato in
Hulk, scagliando un pugno direttamente in faccia
all’alieno gigante. In una manciata di secondi,
Banner è passato da scienziato nervoso e nerd a
inarrestabile, tostissimo Vendicatore.
È una delle uniche volte in cui è
riuscito a rimanere assolutamente calmo in tutto il MCU.
La citazione serve anche come parte cruciale dell’arco di
Hulk: affermando che “è sempre
arrabbiato” prima di trasformarsi nel gigante verde, rivela
che Bruce Banner ha ora il controllo totale su
Hulk.
“Wakanda per sempre!”
Dopo il successo
inaspettatamente clamoroso di
Black Panther, “Wakanda forever” è
diventato l’ultima aggiunta al dizionario americano, un inno
ripetuto ovunque: fan, celebrità e atleti di livello mondiale hanno
diffuso la Black Panther-mania con i loro tentativi di replicare il
saluto wakandiano a braccia incrociate.
Questo grido di guerra/saluto è
diventato lo slogan non ufficiale del film ed è stato apprezzato
così tanto che il sequel di Black Panther sarà
proprio intitolato
Wakanda Forever.
“Io sono Iron Man”
Queste quattro parole sono
state artefici della creazione del Marvel Cinematic
Universe come i fan lo conoscono ora; fino all’avvento
di Iron Man, i supereroi hanno sempre avuto una
caratteristica necessaria: avevano bisogno di identità segrete.
Peter Parker ha lottato con la sua identità in tre
film, Batman si è sempre battuto per non lasciare
mai trapelare il suo vero io e la famiglia Parr
della Pixar è
stata sempre molto attenta a tenere segreti i suoi poteri.
Al contrario, Tony
Stark non arriva mai a sperimentare nessuno di questi
problemi e decide semplicemente di rivelare al mondo intero la sua
vera identità sulla televisione nazionale. È stata una fine
perfetta per un film innovativo e la maniera ideale per mostrare
sia la natura egocentrica e violenta di Stark che
la sua personalità benevola ed eroica.
“Abbiamo un Hulk”
Iron Man
dichiarò per la prima volta il possesso di un Hulk
da parte dei Vendicatori per intimidire Loki, la
più grande minaccia della Terra, durante la battaglia di New York.
Bruce Banner riuscì poi a palesarsi da New York, a
Sokovia, a un altro pianeta e infine a un’astronave asgardiana
accompagnato da un ormai eroico Loki. Il Dio
dell’inganno ha poi ripetuto la medesima citazione per intimidire
Thanos, la più grande minaccia dell’universo.
Quella che all’inizio era solo una
frase divertente e buttata lì, è diventata qualcosa di molto più
significativo: ha sancito il viaggio di Loki da
cattivo imbroglione a eroe non riconosciuto. Come bonus aggiuntivo,
ha anche introdotto i fan alla prima scena di lotta epica di
Infinity War: un Hulk contro
Thanos, che purtroppo finisce in una sconfitta
imbarazzante per il gigante verde.
“C’era un’idea…”
“C’era un’idea, Stark
lo sa, chiamata Iniziativa Avengers. L’idea era di riunire un
gruppo di persone notevoli, vedere se potevano diventare qualcosa
di più. Capire se potevano lavorare insieme quando avevamo bisogno
di loro per combattere le battaglie che non abbiamo mai potuto
fare“.
Questo monologo iconico era l’ultimo
passo di Nick Fury per riuscire a rendere realtà
l’iniziativa degli Avengers attentamente
pianificata, a cui aveva lavorato da quando aveva invaso la casa di
Tony Stark nella sua prima apparizione. Anni dopo,
il primo trailer di
Infinity War inizia con lo stesso discorso,
che non è solo motivazionale: questi sono i Vendicatori. Un gruppo
di persone straordinarie, che hanno lavorato insieme per diventare
qualcosa di più e per combattere le battaglie che nessun altro
poteva. È esattamente quello che sono riusciti a fare nei primi due
film degli Avengers e ciò che hanno trascurato in
Civil War, che poi è letteralmente costato
loro metà dell’universo.
“Noi siamo Groot!”
Per un estraneo al MCU,
questa citazione non ha assolutamente senso: tuttavia, per i fan
della Marvel, si collega ad un momento unico nella sua commovente
rarità. Per un personaggio che è capace di pronunciare solo le
parole “‘Io’ e ‘sono’ e ‘Groot’, esclusivamente in questo ordine”,
come dice Rocket, sentirlo aggiungere una nuova
parola al suo vocabolario limitato è incredibile: ascoltare il
pronome “io” essere sostituito dal collettivo “noi” ci ha commosso
enormemente.
Sentirlo dire “noi siamo
Groot” come ultimo saluto mentre sacrifica la sua vita per
salvare i suoi compagni Guardiani è… straziante. E sì, secondo
James
Gunn, regista di
Guardiani della Galassia,
Groot è davvero morto e il bambino/adolescente
Groot che i fan hanno visto da
Guardiani della Galassia Vol. 2 sarebbe suo
figlio.
“Se non riusciremo a proteggere la
Terra stai pur certo che la vendicheremo!”
Questa famosa citazione
potrebbe essere stata ignorata all’epoca come una semplice battuta
da parte di Tony Stark per intimidire
Loki in
The Avengers. Tuttavia, era praticamente
impossibile che qualcosa di così significativo non fosse legato a
un ipotetico film futuro: infatti, anni dopo,
Infinity War e
Endgame hanno dato a questa frase un significato
completamente nuovo.
Sorprendentemente, i fan hanno visto
di rado i Vendicatori… vendicarsi propriamente. Hanno vendicato la
“morte” di Phil Coulson nel loro primo film, che
in realtà non è da tenere in considerazione a causa degli eventi di
Agents of S.H.I.E.L.D.
“Dormammu, sono venuto a
patteggiare”
Questa lista è piena di
citazioni, cruciali per un personaggio o per l’intero MCU,
ma questa battuta di Doctor Strange è totalmente a
sè stante: l’unico motivo per cui viene menzionata è che è
diventata una delle battute più citate nel MCU.
E lo è diventata nel giro di pochi minuti, quando Doctor
Strange ha intrappolato il sovrano della Dimensione Oscura
in un loop temporale scandito da un’onda infinita di parole
ripetute.
Ma questa citazione è in realtà più
che uno scherzo fastidioso: questa insolita, ma intelligente
tattica ha portato ad un atto finale totalmente innovativo in un
film Marvel che non è incentrato su una scena di combattimento.
“Avresti dovuto mirare alla
testa”
Molti considerano
Thanos come il più grande cattivo del MCU:
uno dei fattori che contribuiscono a ciò sono sicuramente i suoi
monologhi memorabili, primo fra tutti quello iniziale di
Infinity War, grazie al quale il Titano Pazzo
si afferma come il nemico definitivo. “Temilo. Scappa da lui.
Il destino arriva lo stesso. E ora, è qui. O dovrei dire, sono
io” dice, mentre mostra la Pietra del Potere
sul suo guanto.
Anche prima di Infinity
War, Thanos ci ha fatto venire i brividi
nella scena post-credits di Age Of Ultron, dove
indossa per la prima volta il Guanto dell’Infinito
e dichiara minacciosamente: “Bene, lo farò da solo”. Durante
Infinity War, ci sono innumerevoli altri esempi di
battute sia minacciose che toccanti, ma una sola citazione combina
queste due in modo indimenticabile, ovvero la frase con cui
Thanos spazza via metà dell’universo. “Avresti
dovuto puntare alla testa“.