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Keanu Reeves insiste: “Mi piacerebbe interpretare di nuovo Constantine”

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Negli ultimi anni, Keanu Reeves ha riguadagnato il suo status di “A-Lister” di Hollywood. La sua rinascita è iniziata con il franchise di John Wick, e nonostante le voci su un possibile ruolo in un film di supereroi continuano a circolare insistenti, ad oggi non abbiamo ancora visto l’attore unirsi né all’Universo Marvel né a quello DC.

In realtà, già in passato Reeves ha avuto modo di cimentarsi con il mondo dei fumetti, dal momento che nel 2005 ha preso parte a Constantine, il film di Francis Lawrence basato sulla serie a fumetti Hellblazer edita da Vertigo (etichetta della DC Comics), in cui ha interpretato il protagonista eponimo, il detective dell’occulto John Constantine.

A luglio dello scorso anno, era stato proprio Lawrence a rivelare di aver parlato con Reeves di un possibile sequel del film. Tuttavia, sappiamo che la Warner Bros. ha commissionato di recente una serie reboot destinata a HBO Max, che di fatto potrebbe aver messo la parola fine a qualsiasi possibilità di rivedere l’attore nei panni del personaggio.

Ciò non ha impedito alla star di Matrix: Resurrections di condividere ancora una volta le sue speranze di interpretare di nuovo l’antieroe soprannaturale (nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe tornato nei panni di Neo, quindi non è ancora detta l’ultima parola!).

“Ho amato interpretare Constantine”, ha ammesso Keanu Reeves. “John Constantine. Ho interpretato molti John. Quanti John ho interpretato? Non lo so nemmeno io. Penso che siano più di dieci. Ad ogni modo, mi piacerebbe avere la possibilità di interpretare di nuovo Constantine.”

All’epoca dell’uscita di Constantine nelle sale, il casting di Reeves non venne accolto particolarmente bene dai fan. Inoltre, il film non era molto fedele al materiale originale, cosa che fece indispettire ancora di più i puristi del fumetto. Tuttavia, nel corso degli anni il film ed il lavoro di Reeves sono stati ampiamente rivalutati, nonostante le palesi differenze rispetto al materiale originale.

Jeremy Renner svela il cinecomic Marvel che non vuole più rivedere

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La serie Hawkeye debutta finalmente oggi su Disney+, con i primi due episodi, e ovviamente Jeremy Renner continua ad essere impegnato con la promozione stampa della nuova serie dei Marvel Studios.

All’interprete di Clint Barton è stato chiesto della sua ultima apparizione nei panni di Occhio di Falco in Avengers: Endgame, durante un’intervista con BBC Radio, e l’attore ha rivelato di aver visto il film solo una volta e che non intende rivederlo, ma non perché non gli sia piaciuto…

Endgame ha segnato la fine della Saga dell’Infinito, nonché la conclusione dell’arco narrativo di alcuni personaggi molto amati. In una delle scene più strazianti del film, ad esempio, Barton è stato costretto a guardare la sua amica e compagna di squadra Natasha Romanoff (Scarlett Johannsson), compiere l’ultimo sacrificio in modo da poter acquisire la Gemma dell’Anima e annullare il piano di decimazione dell’universo da parte di Thanos.

“Ho visto Avengers: Endgame alla premiere, e in quel caso avremmo dovuto festeggiare un importante traguardo”, ha spiegato Jeremy Renner in riferimento al fatto che la lavorazione del film è stata un vero e proprio ottovolante emotivo per l’intero cast. “Invece ci siamo ritrovati a ridere e piangere… In quel film c’è veramente tanto. Non lo guarderò mai più… È stata un’esperienza incredibilmente difficile. Ridevamo, piangevamo… è stato incredibile, perché in quel momento ci siamo sentiti come dei veri spettatori. È stato bello poter condividere un’esperienza del genere.”

Occhio di Falco nuovo leader degli Avengers? Ecco cosa ne pensa Jeremy Renner

Di recente, sempre in occasione della promozione di Hawkeye, l’attore ha parlato della possibilità che Occhio di Falco diventi il leader degli Avengers: “Nei fumetti, Occhio di Falco è il capo dei Vendicatori della West Coast. Personalmente, mi piacerebbe vederlo in quel tipo di ruolo da leader, alla Captain America, anche sul grande schermo. Penso che sarebbe riuscito a prendere certe decisioni e a fare determinati tipi di cose. Dovrebbe essere un quarterback e non un ricevitore. Sarebbe molto interessante.”

Jurassic World Il Dominio, ecco il prologo!

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Un Prologo originale di 5 minuti per Jurassic World Il Dominio, diretto da Colin Trevorrow, che riporta indietro gli spettatori di 65 milioni di anni e mostra loro come era il mondo prima che gli esseri umani esistessero.

Il Prologo fa anche intravedere un mondo in cui i dinosauri sono fra noi.

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Euphoria: teaser e release date della seconda stagione con Zendaya

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Creata, scritta e diretta da Sam Levinson, torna con l’attesissima seconda stagione Euphoria, la premiata serie di culto con la vincitrice dell’Emmy Award Zendaya di cui viene rilasciato oggi il teaser. La seconda stagione Euphoria uscirà in otto episodi su Sky e in streaming su NOW a partire dal 10 gennaio, in contemporanea con la messa in onda di HBO.

Tra le giovani vite che si intrecciano nella città di East Highland, California, la diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la speranza mentre prova a resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita e dalla dipendenza.

Nel cast dei nuovi episodi di Euphoria ritroviamo Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie, Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm Reid e Austin Abrams.

Creatore e sceneggiatore, Sam Levinson è anche produttore esecutivo; produttori esecutivi sono Ravi Nandan, Kevin Turen, Will Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin; fra i produttori Kenneth Yu; coproduttori sono Ashley Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez. Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie israeliana create da Ron Leshem e Daphna Levin.

The Conspirator: trama, cast e la vera storia dietro al film

Raccontato in tutto il suo valore nel film di Steven Spielberg Lincoln, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln è una delle figure storiche d’america più studiate e popolari ancora oggi. Noto in particolare per il ruolo svolto nel corso della guerra di secessione americana, egli è andato incontro ad una tragica fine nel momento in cui viene assassinato il 15 aprile del 1965. Ciò che accadde in seguito a tale drammatico evento è stato nel 2010 raccontato da Robert Redford, qui in vesti solo di regista, nel film The Conspirator (qui la recensione), basato sul processo che si svolse contro quanti erano accusati dell’omicidio.

Basato su di una sceneggiatura originale di James D. Solomon, questo film permette di riscoprire personalità e risvolti storici spesso dimenticati dai più ma strettamente  legati alle conseguenze di quell’evento. Con un cast di grandi stelle del cinema, questo lungometraggio di Redford (il suo ottavo da regista) si configura dunque come un’appassionata memoria storica nonché come un’interessante riflessione sull’abuso di potere degli uomini nei confronti delle donne. Pur se accolto in modo piuttosto contrastante da critica e pubblico, The Conspirator è divenuto negli anni un affascinante film per gli amanti del genere.

Per la sua cura dei dettagli e degli eventi, è infatti un titolo che permette di riscoprire cosa accadde in seguito alla presidenza di Lincoln, in quello che è da molti definito un momento di profonda instabilità per gli Stati Uniti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla vera storia dietro al film, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Conspirator: la vera storia dietro al film

La vicenda raccontata nel film si basa sul processo conseguente all’assassinio di Lincoln. In particolare, la figura centrale di questo racconto è Mary Surratt, la quale venne accusata di complicità nell’omicidio del presidente in quanto proprietaria della pensione dove prese vita la cospirazione che portò l’attore John Wilkes Booth a sparare a Lincoln, al fine di indebolire l’Unione, ovvero il governo federale di quegli anni. La donna venne arrestata la notte stessa dell’evento, anche per via di quanto si ritrovò nella locanda e di alcune dichiarazioni poi smentite fatte dalla Surratt. Con lei, anche altri sette uomini vennero arrestati con l’accusa di essere parte del complotto.

Il processo ebbe inizio il 9 maggio del 1865 e durante questo Mary fu denunciata per aver favorito e aiutato i cospiratori e le fu assegnato Reverdy Johnson come suo consigliere legale, e Frederick Aiken e John Clampitt come avvocati difensori. Per quelle che risultarono essere delle prove inconfutabili della sua colpevolezza, la donna venne poi condannata a morte impiccagione. Cinque dei sette giudici assegnati al caso scrissero al presidente Andrew Johnson chiedendo la commutazione della pena in ergastolo, dato il suo sesso e l’età. Johnson firmò l’ordine di esecuzione, ma non quello di clemenza. Johnson dichiarò in seguitò di non aver mai ricevuto la lettera, mentre il giudice avvocato generale Joseph Holt asseriva di averla consegnata.

Il 7 luglio del 1865 si svolse dunque l’esecuzione, che vide Mary salire al patibolo insieme ad altri tre condannati a morte. Fino all’ultimo la donna si professò innocente e i suoi avvocati come anche la figlia richiesero più volte la grazie, sostenendo che le prove contro di lei erano insufficienti. Nulla impedì però che l’evento si svolgesse e Mary divenne così la prima donna ad essere condannata all’impiccagione dal Governo federale degli Stati Uniti. Nel tempo, in più occasioni furono avanzate nuove riletture di quel processo, che portarono a dimostrare le tante contraddizioni presenti durante questo. Con The Conspirator, quella di Redford è un ulteriore voce a favore di una riabilitazione della Surratt.

The Conspirator storia vera

The Conspirator: la trama e il cast del film

Ripercorrendo quella vicenda, il film ha inizio proprio dall’arresto dei presunti cospiratori che avrebbero organizzato l’omicidio di Lincoln. Il tutto viene raccontato dal punto di vista dell’avvocato nordista Frederick Aiken, al quale viene assegnata la difesa di Mary Surratt. Pur se inizialmente scontento da quell’incarico, Aiken inizia a svolgere il proprio lavoro ricercando quante più informazioni possibili sulla Surratt e il suo possibile coinvolgimento. Durante il processo Aiken si convince sempre più dell’innocenza della sua cliente, usata come capro espiatorio al fine di catturare l’unico cospiratore scampato all’arresto, suo figlio John. Cercare di convincere di ciò anche la giuria, sarà però un’impresa estremamente complessa nonché una corsa contro il tempo.

Ad interpretare Frederik Aiken vi è l’attore James McAvoy, fortemente voluto da Redford. Nel ruolo di Mary Surratt vi è invece Robin Wright. Pur di averla nel cast, Redford rimandò l’inizio delle riprese così che lei potesse liberarsi dagli altri impegni. Kevin Kline interpreta il segretario della guerra Edwin Stanton, mentre Toby Kebbell è l’attore e omicida John Wilkes Booth. Ad interpretare i figli di Mary, Anna e John, vi sono rispettivamente gli attori Evan Rachel Wood e Johnny Simmons. Justin Long, qui al suo primo ruolo drammatico, è Nicholas Baker, mentre Norman Reedus interpreta Lewis Payne. Completano il cast gli attori Danny Huston nei panni di Joseph Holt, Alexis Bledel in quelli di Sarah Weston e Tom Wilkinson in quelli di Reverdy Johnson.

The Conspirator: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Conspirator grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:15 sul canale Rai 5.

Fonte: IMDb, The Atlantic

A Private War: trama, cast e curiosità sul film con Rosamund Pike

 Il giornalismo è un attività quantomai importante, specialmente in un mondo complesso e violento come quello odierno. Tra le più importanti figure di questo ambito vi sono i corrispondenti di guerra, persone disposte a rischiare la propria vita pur di portarsi in prima linea nei conflitti più accesi e brutali, dando voce a quanti non ne hanno e diffondendo al mondo ciò che realmente avviene. Il film A Private War (qui la recensione) racconta proprio la storia di una di questi giornalisti, Marie Colvin. Scritto da Arash Amel e diretto da Matthew Heineman, all’interno di questo si ripercorre tanto la biografia della giornalista quanto l’importanza della sua attività.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’articolo Marie Colvin’s Private War, uscito nel 2012 su Vanity Fair e scritto da Marie Brenner. All’interno di questo si ripercorre l’attività della reporter di guerra del giornale The Sunday Times, la quale è stata nel corso della sua esperienza inviata in territori ostili come lo Sri Lank, l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la Siria. Con i suoi reportage la Colvin ha permesso al mondo di conoscere molti degli orrori che avvenivano in tali paesi, venendone coinvolta in prima persona. La giornalista è infatti morta in circostanze ancora non chiarite nel 2012, durante l’assedio di Homs in Siria.

Una storia cruda e dura che non si risparmia di mostrare anche i momenti più difficili della vicenda, senza dimenticare l’incrollabile tenacia con cui la Colvin ha perseguito il suo dovere fino alla fine. Accolto in modo positivo dalla critica e dal pubblico, si tratta di uno dei film più lodati del 2018. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Private War: la trama del film

Protagonista del film è la reporter di guerra Marie Colvin, qui raccontata attraverso alcune delle sue gesta più note e pericolose. La giornalista visita alcune pericolose zone del Medio Oriente devastate dalla guerra, senza però fermarsi neanche quando in seguito ad un incidente perde il suo occhio sinistro, decidendo da quel momento di coprirlo con una benda. Diagnosticatole un disturbo da stress post-traumatico, la Colvin decide comunque di non farsi fermare da questo, continuamente alla ricerca di nuove storie. Questo suo desiderio la porterà fino in Siria, dove dovrà scontrarsi però con orrori e violenze che vanno al di là della sua immaginazione.

A Private War cast

A Private War: il cast del film

Ad interpretare Marie Colvin vi è l’attrice candidata all’Oscar Rosamund Pike. Divenuta celebre grazie al film Gone Girle – L’amore bugiardo, l’attrice si è qui misurata con un nuovo personaggio particolarmente complesso. Al fine di interpretare la reporter di guerra, infatti, la Pike ha studiato a lungo le sue interviste e i suoi reportage, al fine di assimilare il modo di parlare, di fare e la psicologia della vera Colvin. Per l’attrice si è trattata inoltre di una prova interpretativa che l’ha sottoposta a diversi stress fisici ed emotivi, dovuti anche dalle realistiche ricostruzioni di guerra. Grazie la sua interpretazione, indicata come una delle più intense dell’anno, la Pike è stata candidata ai Golden Globe come miglior attrice.

Accanto a lei, si ritrovano diversi altri noti attori, a partire da Jamie Dornan. Celebre per la trilogia di 50 sfumature di grigio, l’attore è qui presente nei panni del fotografo Paul Conroy, il quale seguirà la Colvin in tutte le sue spedizioni. Originariamente per il ruolo era stato scelto l’attore Taron Egerton, il quale dovette però rinunciare per via di altri impegni. L’attore Stanley Tucci, candidato all’Oscar per Amabili resti, è invece presente nei panni di Tony Shaw, compagno della Colvin. Tom Hollander interpreta Sean Ryan, capo della giornalista al The Sunday Times, con il quale la protagonista ha diversi accesi scontri. Fay Marsay è Kate Richardson, mentre Corey Johnson è Norm Coburn, anche lui fotografo.

A Private War: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. A Private War è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

https://www.youtube.com/watch?v=OwTui8ij3WA

Fonte: IMDb

Viaggio nell’isola misteriosa: trama, cast e sequel del film

I racconti d’avventura in luoghi inesplorati o appartenenti al mito hanno sempre avuto un grande fascino tanto in letteratura quanto al cinema. Sin dalle origini della settima arte, infatti, si è tentato di usare tale mezzo per portare lo spettatore in ambienti impossibili, e tra tutti il regista George Méliès è stato di certo il più celebre a far ciò, con i risultati più sorprendenti. A cento anni dai suoi film, la volontà di dar vita a questo tipo di avventure non è venuto meno, ma anzi si è nuovamente manifestato in un titolo come Viaggio nell’isola misteriosa (qui la recensione), diretto nel 2012 dal regista Brad Peyton.

Il film è il sequel del titolo del 2008 Viaggio al centro della terra, e come questi è a sua volta tratto da un romanzo del più celebre scrittore di storie fantastiche: Jules Verne. Pubblicato a puntate tra il 1874 e 1875, L’isola misteriosa ha sempre avuto un fascino particolare per le particolarità di ciò che si raccontava, non mancando di suscitare però anche una certa inquietudine proprio per i suoi elementi al di là del possibile. Dato il buon successo del primo film, per i produttori doveva dunque essere questa la storia da portare ora al cinema. Con un budget di 79 milioni, anche questo sequel ottenne ottimi risultati.

Al box office arrivò infatti ad incassare oltre 335 milioni di dollari, dimostrando il grande interesse che questo genere di film continua ancora oggi a suscitare, avvalorato anche dagli effetti speciali sempre più straordinari e visivamente coinvolgenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Viaggio nell’isola misteriosa: la trama del film

Protagonista del film è il giovane esploratore Sean Anderson, il quale si trova a ricevere un misterioso missaggio criptato in codice morse. Per tentare di decifrarlo, si rivolgerà al suo padrigno Hank Parsons, con il quale non ha però un rapporto particolarmente stretto. Insieme, i due scoprono che il testo del messaggio sostiene l’esistenza della famosa Isola Misteriosa raccontata già da Jules Verne nel suo romanzo. Nel messaggio sono inoltre allegate anche le coordinate geografiche per raggiungerla, al largo delle Palau. Per Sean, il messaggio non può che essere stato mandato da suo nonno Alexander Anderson, il quale gli ha trasmesso la passione per l’esplorazione e che è scomparso da due anni durante una spedizione nell’Oceano Pacifico.

Sean ed Hank decidono allora di partire alla volta dell’isola, desiderosi tanto di ritrovare Alexander quanto di scoprire le meraviglie che questa nasconde. Insieme a loro nel viaggio si uniranno anche il buffo e simpatico pilota di elicotteri Gabato e la sua bella e tenace figlia Kailani. Giunti non senza problemi sull’isola, i quattro si imbatteranno da subito in meraviglie apparentemente impossibili, come animali più grandi di quello che dovrebbero e una vegetazione ricca di misteri. Ben presto, però, il gruppo capirà che sull’isola grava una minaccia incombente, che potrebbe porre fine a tutto quello che si trova in quel luogo paradisiaco.

Viaggio nell'isola misteriosa cast

Viaggio nell’isola misteriosa: il cast del film

Protagonista del film, e unico a tornare dal precedente capitolo, è Josh Hutcherson, nuovamente impegnato ad interpretare Sean Anderson. Al suo fianco stavolta vi è Dwayne Johnson nei panni del patrigno Hank Parsons. Il due volte premio Oscar Michael Caine interpreta invece il nonno esploratore Alexander Anderson. Nei panni di Kailani Laguatan vi è Vanessa Hudgens, divenuta celebre grazie ai film di High School Musical, mentre nei panni di suo padre Gabato vi è il caratterista Luis Guzman. L’attrice Kristin Davis compare invece nel ruolo di Elizabeth Parsons, la madre di Sean e moglie di Hank. L’attrice ha sostituito Jane Wheeler, la quale non ha potuto riprendere il ruolo per via di altri impegni.

Viaggio nell’isola misteriosa: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel 2012, parallelamente all’uscita di questo secondo film, era stata espressa la volontà di realizzare un terzo capitolo di quella che sarebbe divenuta così una vera e propria trilogia dell’avventura fantastica. In seguito è invece stato annunciato che i sequel in programma erano due, portando così i film ad un totale di quattro. Il primo di questi nuovi sequel sarebbe dovuto essere l’adattamento del romanzo di Verne Dalla Terra alla Luna. Nel 2018, tuttavia, Dwayne Johnson ha confermato l’abbandono di tali progetti. Ciò è stato motivato ciò con alcune difficoltà riscontrate nell’adattamento del romanzo e nel non più acceso interesse da parte dei produttori.

In mancanza di ulteriori sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Viaggio nell’isola misteriosa è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio sarà possibile disporre del film soltanto per un tempo determinato. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Hawkeye: Jeremy Renner e Hailee Steinfeld parlano della nuova serie Marvel/Disney+

In occasione della presentazione della nuova serie Marvel/Disney+ Hawkeye, abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalla bocca dei protagonisti, Jeremy Renner e Hailee Steinfeld, com’è stato lavorare a quest’avventura natalizia, ambientata in una New York imbiancata e pericolosa.

Mentre Steinfeld è una nuova entrata del MCU (ci arriveremo), per Jeremy Renner si tratta di un ritorno a casa, dal momento che sono ormai 10 anni che interpreta Clint Barton/Occhio di Falco. Avevamo lasciato l’ultimo degli Original Six rimasto sulla Terra alle prese con l’elaborazione del lutto per la morte della sua cara amica Natasha, alla fine di Avengers: Endgame e lo ritroviamo a New York, con i figli, alle prese con un fine settimana di vacanza pre-natalizio. Come commenta lo stesso Renner: “I toni sono più leggeri, ha dovuto metabolizzare una perdita non di poco, e adesso è in vacanza con i figli, pronto a raggiungere la moglie a casa, ma qualcosa va storto e deve mandare avanti i ragazzi e sbrigare delle faccende.”

Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Ha già fatto il giro del web la notizia che Hailee Steinfeld non ha dovuto sostenere nessun provino per diventare Kate Bishop, e Kevin Feige ci ha visto giusto, dal momento che Steinfeld è assolutamente perfetta e mette molto bene in scena la sicurezza e la spavalderia di questa adolescente molto indipendente ma anche avventata.

Dopotutto Hailee Steinfeld ha dichiarato: “Mi sento davvero come se interpretare Kate mi abbia forzata ad essere più sicura di me. Mi ha dato disciplina, determinazione, che erano sempre stati dentro di me, ma credo di averli messi in piazza proprio per questo ruolo. Mi sento così fortunata a interpretare questo personaggio così amato da così tante persone che aspettano da tempo di vederla in carne e ossa.”

Dopo Loki, Wanda, Bucky e Sam, Kevin Feige ha deciso di focalizzarsi proprio su Clint, perché innanzitutto si trattava di Jeremy Renner, secondo quanto ha dichiarato: “Siamo entrambi come dei nonni per il MCU e abbiamo una certa fiducia che ci lega. Ci ha detto sì prima che la sua carriera ricevesse un grosso bust dall’Oscar a The Hurt Locker, e dopo aver vinto il premio ha replicato la sua disponibilità, ho pensato che fosse piuttosto bello. Ma all’epoca eravamo tutti molto più giovani. E con Occhio di Falco, abbiamo sempre rubacchiato le scene qua e la, ma sapevamo che sarebbe stato presto il caso di esplorarlo di più. La storia del personaggio è molto vasta. E le storie di Matt Fraction, che sono state il centro della conversazione in questi giorni, sono state di grande ispirazione per noi. Quello di Jeremy è un eroe riluttante, ma è anche un bravo mentore. Dopotutto, una delle mie scene preferite di tutto il MCU è quella in cui Clint parla con Wanda tra le macerie della Sokovia, convincendola ad unirsi alla lotta. Il personaggio aveva già qualcosa di speciale per costruire questa storia, ed è proprio quello che mettono in luce i fumetti di Fraction.”

HawkeyeMa cosa ha insegnato Renner a Steinfeld?

“Che non avrei mai scossato una vera freccia – scherza l’attrice – Ma per quello che riguarda il legame tra noi, c’era molta pressione, ma ci siamo buttati dentro a questo progetto, insieme. E nella vita reale siamo finiti per essere un po’ come Clint e Kate, è una specie di mentore, ma abbiamo anche riso tantissimo.”

“Per quello che mi riguarda – continua Jeremy Renner – io volevo soltanto farle capire che non era sola in questa avventura. Vero è che lei è nuova e io sono un Vendicatore anziano, ma ho cercato di farle capire che l’avrei spalleggiata, l’avrei fatta sentire protetta e parte del progetto.”

Hawkeye, dal 24 novembre su Disney+

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale.

Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeye debutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

Arriva a Trento il primo percorso IFTS per Creatori di Cartoni Animati

La Provincia Autonoma di Trento ha attivato il nuovo canale formativo di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per rispondere alle esigenze di alta specializzazione, in settori strategici e di sviluppo del tessuto imprenditoriale trentino.

All’interno di questo canale sarà attivato, a partire da febbraio 2022, il percorso Cartoon Artist per lo sviluppo di una nuova figura professionale esperta nella creazione di cartoni animati; negli ultimi anni in Trentino si sono insediate alcune realtà che operano nel settore e che richiedono animatori specializzati.

Il percorso è stato presentato oggi all’Istituto Artigianelli di Trento, che lo gestisce in partenariato con Trentino Film Commission, con Gruppo Alcuni di Treviso, leader internazionale nella realizzazione di cartoons e produttore della famosa serie Mini cuccioli e del film Leo da Vinci – Missione Monna Lisa, distribuito in 83 Paesi del mondo e con la società Green Ink Animation.

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al dirigente dell’Istituto Artigianelli Erik Gadotti, l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, la dirigente del Servizio formazione professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema della Pat Cristina Ioriatti, il responsabile di Trentino Film Commission Luca Ferrario e il produttore e cofondatore di Gruppo Alcuni Francesco Manfio.

“Il Trentino ha una forte tradizione nell’ambito dell’alta formazione”, ha detto l’assessore Bisesti, “dobbiamo continuare a puntare sui nostri modelli formativi, soprattutto per offrire opportunità nuove ai ragazzi che si affacciano sul mercato del lavoro. Vogliamo continuare a portare avanti queste iniziative anche perché il nostro territorio possa dotarsi di nuove figure e il sistema formativo integrato con l’università possa modellarsi con l’elasticità necessaria verso le professioni del futuro. Sono orgoglioso di questo percorso avviato con l’istituto Artigianelli, al quale faccio i miei migliori auguri, come auguro ai ragazzi che si impegneranno in questa formazione le migliori prospettive per il loro futuro professionale”.

Luca Ferrario ha ricordato che il mercato dell’animazione è in grandissima crescita, soprattutto in Italia, con pochi addetti ai lavori di altissimo livello e ancora poche occasioni di formazione: “C’è un crescente bisogno di tante figure diverse, altamente specializzate. Abbiamo creduto che facilitare questa esperienza possa soprattutto formare figure che servano al mercato del lavoro”.

“Un po’ di anni fa nel mondo dell’animazione italiano si pensavano bellissime storie e si inventavano nuovi personaggi, per poi andare a produrre altrove, in India, in Cina. Ho pensato che non andasse bene e quando ho trovato qui un tessuto culturale e scolastico straordinario ho pensato di creare proprio in Trentino la base per avviare qualcosa di nuovo, a partire da un piccolo team, destinato a crescere con altre professionalità. Dobbiamo creare qui il posto dove si pensa animazione, si ragiona e si fa”, ha detto Francesco Manfio, riferendosi al settore dei cartoni animanti come a “un’industria con l’ottica della bottega artigianale”.

“Grazie alla sinergia fra formazione, ricerca e innovazione siamo riusciti ad arrivare oggi a realizzare un percorso che offre prospettive concrete”, ha detto Gadotti illustrando il nuovo IFTS. Il percorso formativo, dalla durata di un anno, prevede 1.000 ore divise tra lezioni in aula, laboratori esperienziali e tirocini in azienda. La formazione sarà affidata a docenti e professionisti di Gruppo Alcuni, considerati tra i maggiori esperti del settore. Questo gruppo di entusiasti ideatori e realizzatori di cartoon accompagnerà gli studenti nella produzione di un cartone animato, dall’idea alla serie finita, esplorando tutte le fasi della produzione in animazione (sceneggiatura, ideazione dei personaggi, scenografia, storyboard e post-produzione) avvalendosi delle ultime tecnologie hardware e software. Tutor del corso sarà Luca De Crescenzo, responsabile dello Studio Phoenix di Firenze, che porrà la sua grande esperienza nel settore al servizio degli studenti.

Possono accedere al percorso giovani e adulti, lavoratori o disoccupati, in possesso di una laurea, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado oppure un diploma professionale di tecnico di istruzione e formazione professionale, previo accertamento delle competenze in ingresso che si svolgerà dal 10 al 14 gennaio 2022.

Mercoledì 24 novembre alle ore 17.00 è programmato un webinar online per gli interessati che desiderano approfondire gli aspetti organizzativi e didattici del percorso formativo. Sarà un’occasione per comprendere quali sono le sfaccettature del lavoro dell’animatore e per porre eventuali domande ai referenti didattici. Per partecipare è necessario iscriversi a QUESTO link disponibile sul sito www.artigianelli.tn.it

Le iscrizioni sono aperte fino al 7 gennaio. La partenza del corso è prevista per febbraio 2022.

Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano, ecco il trailer

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Disney+ ha annunciato che Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano, l’acclamato film di National Geographic Documentary Films sull’iconico esploratore francese, diretto dalla regista nominata all’Academy Award® Liz Garbus e prodotto da Dan Cogan e Story Syndicate, debutterà sulla piattaforma streaming domani, mercoledì 24 novembre.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival del 2021 e ha vinto il Grierson Award come Best Documentary Feature al BFI London Film Festival 2021 e il Critic’s Choice Documentary Award per Best Science/Nature Documentary. Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano ha debuttato al cinema negli Stati Uniti lo scorso 22 ottobre con il plauso della critica.

10 film terribili ma con grandi attori, secondo Reddit

Nell’industria dell’intrattenimento, non è raro avere a che fare con film mal accolti, seppur con un cast eccezionale. Gli utenti Reddit hanno espresso le loro opinioni su film terribili ma con grandi attori, con una variegata selezione di commedie, drammi e musical che compongono la lista.

BloodRayne (2005)

Blood Rayne RedditGli utenti Reddit non rimproverano nemmeno un po’ l’apparizione di Sir Ben Kingsley in BloodRayne, pur considerandolo un film scadente: “Ben Kingsley ha dichiarato pubblicamente di aver accettato il ruolo in BloodRayne perché voleva prendersi una pausa dai film seri e fare qualcosa di campy e stupido e fare il vampiro, e penso che questa scelta sia molto valida”.

L’adattamento cinematografico del videogioco hack-and-slash del 2002 è uscito con scarse critiche, nonostante il cast stellare. Insieme a Kingsley, il film presenta anche Kristanna Loken, Michael Madsen, Michelle Rodriguez, Billy Zane, e anche la star della musica Meat Loaf.

Super Mario Bros. (1993)

Super mario bros redditAlcuni utenti Reddit hanno messo in evidenza i grandi interpreti che recitano in Super Mario Bros: “Il film del 93 Mario Brothers aveva Bob Hoskins, John Leguizamo e Dennis Hopper“.

Hoskins ha ricevuto una nomination all’Oscar per il suo ruolo nel film Mona Lisa del 1986, che è uno dei suoi migliori film. È un po’ sorprendente vederlo, insieme ad altri attori affermati come Leguizamo e Hopper, in un film così poco apprezzato. Tuttavia, le loro performance sono uno dei motivi per cui il film non era poi così male.

Cats (2019)

judi-dench-catsSu Reddit, nessuno poteva preoccuparsi di elencare tutti gli attori dell’adattamento cinematografico del famoso musical Cats, difatti molti si sono limitati a scrivere semplicemente: “Tutti in Cats“. Aggiungendo, però: “Tranne James Corden. Mi aspetterei pienamente che James Corden recitasse in qualcosa come Cats“.

Infatti, uno dei principali punti di forza del film era il suo cast stellare, che comprendeva anche Taylor Swift, Dame Judi Dench, Sir Ian McKellan, Idris Elba e Jennifer Hudson. Nonostante la potente combinazione di talenti musicali, comici e drammatici, il film è generalmente considerato pressoché terribile. Il suo misero punteggio IMDB lo classifica come uno dei peggiori film di animali di tutti i tempi.

Comic Movie (2013)

Comic Movie RedditLa pellicola è stata definita “un vero e proprio incubo” dagli utenti Reddit, che affermano: “Ci sono tutti in Comic Movie“. “La maggior parte del cast era presente per pochi giorni di riprese grazie al fatto che doveva un favore ai registi. Inoltre, è stato girato in un periodo di qualche anno quando alcuni di loro non erano così famosi“.

L’eminente critico cinematografico Roger Ebert ha definito Comic Movie come “il Citizen Kane del terribile“. Il film sembra quasi un esperimento bizzarro per testare quanto male possa andare un film nonostante abbia un cast incredibile. Star famose come Elizabeth Banks, Gerard Butler, Halle Berry, Hugh Jackman, Kate Winslet, e molti altri possono essere incolpati per quello che è stato considerato un capolavoro di disordine, uno dei pochi film “così brutti che non avrebbero mai dovuto essere realizzati“.

Tiptoes (2003)

Tiptoes RedditGli utenti Reddit hanno fatto notare che Tiptoes presentava attori con pedigree impressionanti: “Tiptoes. Due vincitori dell’Oscar“. Aggiungono: “La vista di Gary Oldman, metà del suo corpo che spunta da un divano con un paio di gambe finte davanti a sé, è una cosa bellissima“.

Matthew McConaughey, Kate Beckinsale e Oldman recitano in questa “commedia” dove la gag principale è il disagio di confrontarsi con il nanismo. Peter Dinklage, molto prima di raggiungere il successo come Tyrion Lannister, appare anche in un memorabile ruolo di supporto. Tuttavia, non è sicuramente tra i suoi migliori ruoli cinematografici.

Garfield (2004)

Garfield RedditEcco come gli utenti Reddit raccontano il modo in cui Bill Murray si sia trovato a lavorare in Garfield: “Hanno preso Bill Murray per dare la voce a Garfield perché ha confuso il regista per qualcun altro più talentuoso“.

Questo piegherebbe certamente come uno dei più rispettati interpreti comici in circolazione sia finito in questo film malvisto. Il fatto che possa avere scambiato Joel Coen per un Joel Cohen è più divertente di qualsiasi cosa sia successa nel film.

Street Fighter (1994)

Gli utenti Reddit hanno osservato che Street Fighter aveva almeno un grande attore: “Raul Julia in Street Fighter“. Altri utenti hanno risposto: “Ha detto che era il videogioco preferito di suo figlio e voleva fare un film che potessero vedere tutti insieme”. Purtroppo, è morto prima che uscisse...”.

Raul Julia può essere meglio conosciuto per la sua interpretazione di Gomez Addams de La famiglia Addams, ma ha anche accumulato premi dai Golden Globes, Primetime Emmys, e Screen Actors Guild per molte altre grandi performance. La rappresentazione di Julia del dittatore maniacalmente presuntuoso, Master Bison, è l’equivalente recitativo di filare la paglia in oro.

Dark Crimes (2016)

Dark CrimesDark Crimes è considerato uno dei film peggiori visti dagli utenti RedditÈ un noir polacco con Jim Carrey nel ruolo di un detective caduto in disgrazia… Più il film andava avanti, meno aveva senso. L’ultima volta che ho controllato, aveva uno 0% su Rotten Tomatoes“.

In effetti, è uno dei film più recenti a raggiungere lo 0% su Rotten Tomatoes. Mentre Carrey è stato lodato come un formidabile attore drammatico per le sue performance in film come The Truman Show e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è stato stroncato per quello che ha fatto con questo ruolo.

Money Plane (2020)

Money Plane RedditUn utente di Reddit chiaramente non ha apprezzato Money Plane, ma ha apprezzato uno dei suoi attori: “Kelsey Grammer in… Money Plane“. Un altro utente ha risposto con quella che è forse la quintessenza di Grammer nel film: “Vuoi scommettere su un tizio che si s**** un alligatore? Money Plane“.

Money Plane sta in bilico sulla linea sottile tra l’essere talmente-brutto-che-in-realtà-è-bello oppure totalmente terribile, dato che c’è almeno una qualità auto-consapevole nel film che gli conferisce ua quantità decente di divertimento smielato. Si può pensare che ricordi il film Con Air, dato che ha una miscela simile di concetti selvaggi e ritratti seriosi di personaggi leggermente cartooneschi.

Lo squalo 4 (1987)

lo squalo 4 redditSu Reddit è stato condiviso un aneddoto divertente sull’apparizione di un attore leggendario nel laborioso quarto capitolo del franchise Jaws: “Michael Caine in Lo Squalo 4, ma ha ammesso di averlo fatto solo per la paga. Non ha mai visto il film, ma ha visto la casa che si è comprato con quei soldi“.

A sentirlo dallo stesso Caine, sembra certamente contento della sua decisione. Con un punteggio dello 0% su Rotten Tomatoes, il film era apparentemente irrecuperabile, anche per Caine. Speriamo che la casa che ha comprato abbia spazio per i suoi molti riconoscimenti di recitazione, e un posto dove rilassarsi e ricordare alcuni dei migliori film in cui ha recitato.

È stata la mano di Dio: intervista al cast del film di Paolo Sorrentino

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Ecco la nostra intervista ai protagonisti di È stata la mano di Dio, il nuovo film di Paolo Sorrentino, al cinema dal 24 novembre e su Netflix dal 15 dicembre. Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo, Marlon Jubert e Filippo Scotti hanno raccontato la loro esperienza.

È stata la mano di Dio è scritto e diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre. Nel cast del film Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert e Luisa Ranieri.

È stata la mano di Dio – leggi la recensione

È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Ha inoltre appena ricevuto tre candidature agli European Film Awards (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura).

Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10 Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.

Edward Norton: 10 cose che non sai sull’attore

Edward Norton è uno di quegli attori di Hollywood che non ama molto far parlare di sè, se non quando si tratta di dare rilevanza a delle campagne umanitarie. L’attore, infatti, è coinvolto, sia come fondatore, che come membro, di diverse azioni e associazioni umanitarie e ambientali. Talento pazzesco, viso particolare e capelli biondissimi sono caratteristiche che hanno sempre contraddistinto l’attore americano, protagonista sia si film storici e di magia, ma anche di cinecomic.

Ecco dieci curiosità su Edward Norton.

Edward Norton: i suoi film da attore e da regista

1. Edward Norton: i film e la carriera. L’attore americano ha debuttato nel 1996 nel film Schegge di paura, che lo rende subito molto celebre. Nello stesso anno partecipa a Larry Flynt – Oltre lo scandalo e in Tutti dicono I Love You. Negli anni successivi lavora in American History X (1998), Fight Club (1999), The Score (2001), Frida (2002), Red Dragon (2002), La 25ª ora (2002) e The Italian Job (2003). Negli anni a venire ha recitato in molti film di successo, come Il velo dipinto (2006), The Illusionist – L’illusionista (2006), L’incredibile Hulk (2008), Fratelli in erba (2009), Stone (2010), Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (2012), The Bourne Legacy (2012), Grand Budapest Hotel (2014), Birdman (2014), Collateral Beauty (2016) e The French Dispatch (2021).

2. Edward Norton non è solo attore, ma anche regista, sceneggiatore e produttore. La sua carriera, nel mondo del cinema, non si è basata solo a livello attoriale: Norton, infatti, ha diretto, nel 2000, il film Tentazioni d’amore. Inoltre, oltre a produrre il suo film di debutto alla regia, ha prodotto anche La 25ª ora (2002), Down in the Valley (2005), Il velo dipinto (2006), Fratelli in erba (2009) e Tentazioni (ir)resistibili (2012). Nel 2019 ha diretto il suo nuovo film, Motherless Brooklyn – I segreti di una città, nel quale figura anche come attore protagonista.

 

3. È stato candidato all’Oscar. Ad oggi Norton vanta ben tre nomination al premio Oscar, pur non avendolo mai vinto. La prima di queste risale al 1997 nella categoria al miglior attore non protagonista per Schegge di paura. Due anni dopo viene invece nominaton come miglior attore per American History X. A lui verrà preferito per la vittoria Roberto Benigni, in una scelta che ancora oggi fa molto discutere. Infine, nel 2015 è stato candidato come attore non protagonista per Birdman, perdendo però in favore di J. K. Simmons, nominato per Whiplash.

edward norton

Edward Norton in Hulk

4. Edward Norton venne preferito a Mark Ruffalo per il ruolo di Hulk. Nel 2008, la Marvel commissionò la realizzazione di un nuovo film su Hulk. Il regista Louis Leterrier avrebbe preferito Mark Ruffalo come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Norton, il quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però, l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel o dall’idea di riprendere il personaggio. A sostituirlo da The Avengers in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del personaggio.

5. Ha collaborato alla sceneggiatura. Pur non venendo accreditato, Norton ha collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk. Sembra inoltre che egli apportasse modifiche ogni giorno alle scene da girare, parlando con anche con gli altri membri del cast per approfondire la psicologia dei rispettivi personaggi. Per l’attore, inoltre, non era importante partire esattamente dalle origini del personaggio, poiché cosa ormai nota. Molto più interessante per lui era invece esplorare le conseguenze psicologiche derivate dalla sua trasformazione.

Edward Norton in American History X

6. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. Norton ha creduto molto nella realizzazione di American History X, facendo il possibile per entrare nei panni del personaggio di Derek Vinuard e darne una versione realistica, come rasarsi i capelli e guadagnare circa 13 chili di muscoli. Tale trasformazione lo ha portato a risultare molto più minaccioso, anche per via dei tatuaggi applicati sul suo corpo con il trucco. Inoltre, per aggiudicarsi il ruolo di Derek Vinyard, ha rinunciato a partecipare a Salvate il soldato Ryan.

7. Ha avuto accese discussioni con il regista. Le continue modifiche alla sceneggiatura di Edward Norton hanno fatto sì che il regista Tony Kaye fosse estremamente deluso dal progetto, a tal punto da aver considerato in più momenti di abbandonarlo. Kaye ha affermato che le modifiche fatte da Norton alla sceneggiatura hanno cambiato radicalmente la storia e il suo senso rispetto a quanto originariamente scritto. Secondo quanto riferito, Kaye era anche così insoddisfatto della performance di Norton che ancora oggi sente che il film è incompiuto.

edward norton

Edward Norton in Fight Club

8. Edward Norton è stato ubriaco in Fight Club. Nel 1999 Edward Norton ha preso parte al film Fight Club, diretto da David Fincher e basato sull’omonimo romanzo di Chuck Palaniuk. In questo film, che parla del consumismo e dell’uomo moderno che non ha alcun tipo di interesse personale verso il prossimo, Norton e Brad Pitt compaiono in una scena in cui, ubriachi, giocano a golf: i due, nello svolgerla, erano veramente ubriachi, dando una nota più realistica ai loro personaggi. Per il ruolo di narratore, Norton venne pagato 2,5 milioni di dollari, in totale disparità con Brad Pitt che ne incassò ben 17,5.

9. Edward Norton è stato scelto da Fincher. Per il suo ruolo in Fight Club, Norton venne scelto personalmente dal regista David Fincher. Il regista, infatti, era rimasto molto colpito dall’interpretazione dell’attore in Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996), l’unico film con Norton che avesse visto fino ad allora.

Edward Norton: età e altezza dell’attore.

10. Edward Norton è nato il 18 agosto del 1969 a Boston, nel Massachusetts, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonti: IMDb, biography, thefamouspeople

MCU: i 10 monologhi più belli dell’universo cinematografico

Quando si tratta di dialoghi nei film del MCU, le sceneggiature sono solitamente piene zeppe di battute tra i personaggi. Ma c’è anche un numero enorme di monologhi, sia divertenti che emozionanti. Da Tony Stark che rivela al mondo di essere Iron Man, a Occhio di Falco che motiva Wanda a diventare un Avengers, ecco i 10 migliori monologhi presenti nel Marvel Cinematic Universe:

Le ultime battute di Tony Stark in Iron Man 

Quando Tony Stark è costretto a parlare alla stampa degli eventi accaduti in Iron Man, fa un discorso sul fatto che non può essere lui il supereroe che il mondo intero ha visto attraverso la televisione. Ma dopo un momento di introspezione, si rivela e dice la verità. È facile dimenticare che c’è un intero monologo prima di “Io sono Iron Man”, poiché è una delle citazioni più iconiche dell’intero MCU.

L’intero discorso è eccitante perché il pubblico, per tutta la sua durata, si chiede se Tony, alla fine, sarà davvero sincero o no. All’epoca dell’uscita del film è stato un momento davvero unico, poiché nessun supereroe aveva mai rivelato la sua vera identità in quel modo, almeno non in un modo così sicuro di sé ed esaltante.

Quando Wanda diventa Scarlet Witch in WandaVision

Questa sequenza è stata criticata da alcuni perché, ancora una volta, ha visto due avversari con gli stessi poteri che si scontravano l’uno contro l’altro. Ma è stata la prima volta che i fan hanno visto veramente di cosa era capace Wanda. Wanda e Agatha stanno combattendo in cielo, all’interno di un campo di forza, e poco prima che Agatha perda tutto, Wanda fa un bellissimo discorso che rende le cose ancora più chiare.

La caratterizzazione di Wanda è una dei punti di forza di WandaVision, e il suo monologo finale ne è la prova lampante. Il monologo termina con la frase “Non ho bisogno che tu mi dica chi sono”, che riassume perfettamente di cosa trattava la serie, completando la transizione del personaggio in Scarlet Witch.

Le abilità motivazionali di Nick Fury in The Avengers

I supereroi non sono partiti nel migliore dei modi in The Avengers. Quasi tutti avevano problemi l’uno con l’altro, con lo S.H.I.E.L.D. che ha fatto la sua parte, lasciandoli all’oscuro dei loro piani per il Tesseract. Avevano bisogno di un po’ di motivazione, e solo Nick Fury avrebbe potuto dire loro esattamente quello che avevano bisogno di sentire in quel momento.

In sostanza, Fury dice agli eroi che battere Loki dipende esclusivamente da loro, ma che devono lavorare insieme, come squadra. Non solo, ma il monologo funge anche da elogio funebre per l’agente Coulson, poiché Fury conclude dicendo: “Phil Coulson è morto credendo fortemente in quell’idea. Negli eroi.”

Il ragionamento di Zemo in Captain America: Civil War

Fino a questo punto nel Marvel Cinematic Universe, i supereroi sono stati descritti come nient’altro che dei salvatori, ma sappiamo che ci sono sempre due facce di ogni medaglia. In Captain America: Civil War, per la prima volta, i fan hanno visto che l’Iniziativa Avengers potrebbe anche avere i suoi contro.

Nessun personaggio lo ha detto in modo più eloquente del vero antagonista del film. Zemo entra, infatti, nei dettagli su come, se non fosse stato per i Vendicatori, i suoi genitori sarebbero ancora vivi, così come molti altri genitori e figli. Il monologo è sincero e potente, e quasi convince il pubblico che ciò che sta facendo è giusto.

La minaccia del Mandarino in Iron Man 3

Il monologo del Mandarino in Iron Man 3 inizia con il cattivo che dice: “Mi considero un insegnante”, e ciò che segue è una confessione di tutti gli attacchi terroristici che ha guidato, nonché una minaccia alla vita del Presidente.

Senza tagli, il monologo dura quattro minuti e ogni secondo è davvero accattivante. Anche se la rivelazione che il cattivo non è altro che un attore di nome Trevor è stata divisiva, ad alcuni è comunque piaciuto il tocco del Mandarino. E indipendentemente da quanto sia deludente il vero cattivo del film, l’intera finzione rende il monologo molto più affascinante.

La lezione di Sam in The Falcon and the Winter Soldier

Dato che non c’è stato un nuovo film del MCU in due anni, The Falcon and the Winter Soldier è stato il progetto più vicino a riempire quella sorta di vuoto. Più di Loki e WandaVision, lo show era pieno di quell’umorismo tipico del MCU e di scene d’azione esplosive, ma aveva anche tanto cuore. In tal senso, il culmine è stato raggiunto nell’ultima scena della serie, quando Sam, divenuto Captain America, ha tenuto un discorso appassionato al senatore.

Il monologo è tante cose raggruppate in un unico pacchetto. Sam affronta l’idea che sia il senatore il terrorista, e non i Flag Smashers, ma, cosa più importante, parla di come ci si sente a essere Captain America da uomo nero. Il monologo è stato il momento più eroico di Sam come Cap, anche se il suo mandato nei panni dell’eroe è appena iniziato.

Quando Loki viene tagliato fuori in The Avengers

In The Avengers, il stereotipo del cattivo di turno che si appresta a fare un discorso grandioso viene capovolto in modo esilarante… letteralmente. Quando viene messo alle strette, Loki si appresta a tenere un monologo, ma viene interrotto.

Il discorso termina con Loki che dice: “Sono un dio, creatura ottusa. Non subirò angherie da parte di… “, prima di essere sbattuto avanti e indietro sul pavimento da Hulk come se il Gigante Verde stesse giocando a “colpisci la talpa”.

Le ultime parole di Gamora in Avengers: Infinity War

Per recuperare la Gemma dell’Anima in Avengers: Infinity War, Thanos deve uccidere qualcuno che ama. Immediatamente, Gamora ride tra sé e sé, prima di iniziare una diatriba su quanto sia terribile come padre l’alieno viola.

Il monologo è molto poetico: dopo aver detto a Thanos che non può amare nessuno, il Titano Pazzo dimostra quanto Gamora si sbagli uccidendola, dimostrando che in realtà la ama, ma al tempo stesso che era anche disposto a sacrificarla. È una delle scene più strazianti e agrodolci dell’intero universo.

L’introduzione di Thanos in Avengers: Infinity War

Con il Multiverso che diventerà a breve un arco narrativo principale nel MCU, in uno di quegli universi, Thanos è un famoso poeta. Pochi umani hanno più rispetto per la lingua inglese di Thanos, poiché è un genio linguistico, e costituisce una delle più grandi presentazioni di sempre per un cattivo. 

All’inizio di Infinity War, Thanos inizia il suo monologo dando le spalle a Loki, dicendo: “So cosa vuol dire perdere”. E quello che segue è uno dei monologhi più terrificanti e avvincenti dell’universo. L’incredibile dialogo in Infinity War è uno dei motivi per cui è forse il miglior film del MCU.

Il discorso di Clint in Avengers: Age of Ultron

Avengers: Age of Ultron potrebbe non essere il miglior film del MCU, ma presenta uno dei più grandi dialoghi dell’universo, poiché proviene dalla persona che i fan meno si aspetterebbero.

In un monologo con Wanda, Clint è in grado di prendersi gioco di se stesso, ammettendo apertamente: “Stiamo combattendo un esercito di robot e io ho arco e frecce”. Ma allo stesso tempo, è in grado di spiegare a Wanda molto seriamente che si tratta di una situazione alla “vivere o morire”, dando il via ad una delle relazioni migliori ma anche più trascurate della saga.

Gerard Butler e Alexis Louder, intervista ai protagonisti di Copshop

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Gerard Butler e Alexis Louder sono i protagonisti del nuovo action Copshop – Scontro a fuoco, e nella nostra intervista raccontano la loro esperienza nei panni di poliziotti duri e puri e il loro rapporto con le celebrità a cui si sono ispirati da ragazzini.

Copshop – Scontro a fuoco (Copshop) è un film del 2021 diretto da Joe Carnahan. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 17 settembre 2021. In Italia è stato trasmesso per la prima volta il 22 novembre 2021 su Sky Cinema Uno.

Melissa McCarthy: tutto quello che non sai sull’attrice

Melissa McCarthy è la regina delle commedie del nostro tempo. Carattere brioso e ironico, viso espressivo e capacità comica l’hanno resa una delle attrici più in gamba degli ultimi anni, dando una valore aggiunto con la sua presenza a film che raggiunto il successo.

Ha iniziato con diversi ruoli marginali in diversi film, per poi approdare in Una mamma per amica, che è stata la sua casa per diversi anni e che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Da qui in poi Melissa non si è più fermata, continuando a tener compagnia a far ridere milioni di persone.

Ecco 10 cose che non sai su Melissa McCarthy.

Melissa McCarthy: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in numerosi film di successo. La carriera dell’attrice è iniziata  con il film Go – Una notte da dimenticare nel 1999. In seguito, all’inizio degli anni 2000 recita in Chi ha ucciso la signora Dearly (2000), Charlie’s Angels (2000), Duetto a tre (2002), Charlie’s Angels – Più che mai (2003) e Piacere, sono un po’ incinta (2010). Il grande successo arriva grazie a Le amiche della sposa (2011). Da quel momento ha recitato in celebri film come Questi sono i 40 (2012), Io sono tu (2013), Una notte da leoni 3 (2013), Corpi da reato (2013), Tammy (2014) e St. Vincent (2014), Spy (2015), The Boss (2016), Ghostbusters (2016), Copia originale (2018), Life of the Party (2018), Pupazzi senza gloria (2018) e Le regine del crimine (2019).

2. È nota anche per diverse serie televisive. A rendere estremamente popolare l’attrice prima del cinema ci ha però pensato la televisione. La McCarty è infatti nota per aver recitato dal 2000 al 2007 nella seri Una mamma per amica, interpretando il ruolo di Sookie St. James, la migliore amica di Lorelai. Dopo aver partecipato anche alla serie Samantha chi? dal 2007 al 2009, nel 2010 recita, come protagonista, nella serie Mike & Molly, terminata nel 2016. Sempre nel 2016 partecipa ad un episodio di Una mamma per amica: Di nuovo insieme. Nel 2021 recita invece in Nove perfetti sconosciuti.

3. È stata candidata al premio Oscar. Ad oggi la McCarthy vanta ben due nomination al premio Oscar. La prima di queste è arrivata nel 2012 come miglior attrice non protagonista per Le amiche della sposa. Nel 2019 viene invece candidata come miglior attrice per Copia originale, interpretando la biografa e falsaria Lee Israel. Si è trattato questo di un ruolo che ha visto l’attrice trasformarsi esteticamente, dando prova anche di ottime doti drammatiche.

melissa mccarthy

Melissa McCarthy nel 2020

4. Ha lavorato a diversi nuovi progetti. Oggi più attiva che mai, la McCarthy si divide tra lavori come attrice ma anche come sceneggiatrice e produttrice. A partire dal 2020 ha infatti recitato in Superintelligence, Thunder Force e Il nido dello storno. Avrà poi un cameo nell’atteso Thor: Love and Thunder e ha da poco concluso le riprese della serie God’s Favorite Idiot, di cui è anche sceneggiatrice e produttrice, e del film La sirenetta. In quest’ultimo, versione live action del classico Disney, interpreta la cattiva Ursula.

Melissa McCarthy, il marito e le figlie Vivian e Georgette Falcone

5. Ha lavorato in più occasioni con il marito. Da sempre molto riservata circa la propria vita privata, la McCarthy non ha mancato però di condividere con i suoi fan alcuni eventi per lei molto significativi. Il primo di questi è stato l’8 ottobre del 2005, quando ha sposato il suo storico fidanzato Ben Falcone, attore e regista. I due hanno poi in più occasioni anche collaborato in numerosi film, sia entrambi come attori o come regista e attrice. Tra i progetti che li hanno visti lavorare insieme si ritrovano Le amiche della sposa, Io sono tu, Corpi da reato, Tammy, Spy, The Boss, Pupazzi senza gloria e Thunder Force.

6. Ha avuto due figlie. Nel maggio del 2007 è nata la prima figlia della coppia, Vivian Falcone, mentre nel marzo del 2010 è arrivata la secondogenita Georgette. Con la nascita delle figlie l’attrice ha dichiarato di aver sentito molta responsabilità nella loro protezione, ma anche diverse responsabilità nei confronti di sé stessa. Anche per le figlie, infatti, l’attrice ha deciso di prendersi più cura di sé, facendo molta attenzione alla propria salute.

melissa mccarthy

Melissa McCarthy oggi è dimagrita

7. Ha perso molto peso. Nel film Life of the Party, diretto dal marito Ben Falcone e uscito negli Stati Uniti l’11 maggio 2018, Melissa McCarthy ha mostrato un corpo diverso. In questa commedia, infatti, la si vede con circa 35 chili in meno. L’attrice ha seguito una dieta chetogenica: questa dieta si basa sulla riduzione ei carboidrati, assumendone non più di 50 gr al giorno. Così facendo, l’organismo viene obbligato a produrre in maniera autonoma il glucosio e ad aumentare il consumo energetico dei grassi che sono contenuti nel tessuto adiposo.

8. Sostiene canoni di bellezza alternativi. L’attrice ha sempre sostenuto l’idea che essere magre non significa stare bene con sé stesse, ma significa perseguire un modello che in realtà non esiste. Nel mondo milioni di donne non si sento a proprio agio con il loro corpo, perché la società offre un modello da seguire che nella realtà dei fatti rappresenta lo 0,5% della popolazione. La McCarthy sostiene però anche la ricerca della salute del corpo, cosa che perdere i chili di troppo le ha permesso di perseguire con maggiori risultati.

Melissa McCarthy è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. La McCarthy ha un account Instagram ufficiale, seguito da più di 10 milioni di persone. Il suo profilo è ricco di foto che la vedono spesso protagonista sia in momenti lavorativi che quotidiani e che esprimono al meglio il suo carattere brioso, socievole, ironico e autoironico. Melissa ha usato questo social per mostra la sua nuova condizione fisica: perdere 35 chili non è uno scherzo e lei si è dimostrata molto fiera del risultato raggiunto e dell’impegno che ci ha messo, lavorando sodo, dritta verso l’obiettivo.

Melissa McCarthy: età a e altezza dell’attrice

10. Melissa McCarthy è nata il 26 agosto del 1970 a Plainfield, nell’Illinois, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, biography, thesun

Jennifer Lawrence commenta la disparità salariale con DiCaprio per Don’t Look Up

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Lo scorso agosto, un report di Variety in merito ai compensi degli attori di Hollywood aveva rivelato che Leonardo DiCaprio aveva guadagnato 30 milioni di dollari per Don’t Look Up, mentre Jennifer Lawrence “soltanto” 25 milioni.

Sebbene i divari retributivi basati sul genere continuino a rappresentare un grande problema nel settore, Lawrence ha difeso la disparità retributiva con DiCapio in una recente intervista con Vanity Fair, ammettendo che la presenza dell’attore premio Oscar in un film è in grado di garantire di più in termini di “box office”, e rivelando di essere comunque felice per l’accordo stipulato in merito alla sua retribuzione.

“Leo è in grado di portare molto di più in termini di box office rispetto a me. Io sono molto contenta del mio accordo”, ha ammesso candidamente l’attrice, che tuttavia ha comunque sollevato il problema del divario salariale nell’industria. “In base alla mia esperienza, in altre situazioni ho visto che è estremamente scomodo chiedere la parità di retribuzione, e sono sicura che molte donne nel mondo del lavoro lo sappiano. Se metti in dubbio qualcosa che sembra disuguale, ti viene detto che non è disparità di genere… ma al tempo stesso non possono dirti di cosa si tratta esattamente.”

Soltanto pochi giorni fa, anche Kirsten Dunst era tornata sulla questione della disparità retributiva, parlando di una differenza “estrema” di retribuzione tra lei e Tobey Maguire per il franchise di Spider-Man. L’attrice aveva dichiarato: “La disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema. Non ci ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey [Maguire] sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul poster del secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”

Jennifer Lawrence dice la sua sulla diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney Studios

Tornando a parlare di Lawrence, sempre nel corso dell’intervista con Vanity Fair, l’attrice premio Oscar ha anche avuto modo di commentare la recente diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney Studios, offrendo supporto all’attrice come, in passato, avevano già fatto le colleghe Jamie Lee Curtis e Elizabeth Olsen: “Penso che Scarlett sia stata estremamente coraggiosa”, ha detto. “Se due parti sono d’accordo su come verrà distribuito un film, e poi si scopre che una delle due non lo era, è ingiusto. Scarlett era anche in un momento particolare della sua vita. Stava per partorire…”

Don’t Look Up segnerà il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence a due anni di distanza da X-Men: Dark Phoenix. Il film è diretto da Adam McKay (regista de La grande scommessa) e vedrà l’attrice recitare al fianco di Leonardo DiCaprioTimothée Chalament e Meryl StreepDon’t Look Up uscirà in cinema selezionati dall’8 dicembre e sarà poi disponibile su Netflix dal 24 dicembre.

Eternals: i costumi di due eroi ricreati interamente in digitale

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In una recente intervista con Comic Book, Matt Aitken di Weta Digital, supervisore agli effetti visivi di Eternals, ha rivelato un aneddoto piuttosto interessante in merito alla realizzazione del film. Aitken ha infatti rivelato che, mentre la maggior parte degli attori sul set ha indossato i costumi dei propri personaggi, quelli di Thena (Angelina Jolie) ed Eros (Harry Styles) sono stati realizzati completamente in CGI.

A proposito del costume di Thena, Aitken ha spiegato: “Quando Thena indossa la sua tuta da supereroe, è sempre interamente in CGI. È computer grafica dal collo in giù, perché il design del costume è cambiato in fase di post-produzione. Hanno scelto Angelina Jolie per un motivo, è ciò che le prestazioni del suo fisico donassero al personaggio quell’aspetto iconico. Ha un modo di muoversi che la fa sembrare una ballerina.”

Parlando invece del costume di Eros/Stafox, ha aggiunto: “Ovviamente, avevamo delle alternative digitali per ognuno dei personaggio, ma l’unico che è cambiato completamente, oltre Thena, è stato Eros, ossia Starfox. Anche quel costume è stato riprogettato in fase di post-produzione.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Halo: teaser trailer della serie tv Paramount+

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Paramount+ ha diffuso finalmente il teaser trailer di Halo, l’attesissimo adattamento televisivo dell’omonimo videogioco per XBOX.

Halo

Halo è l’annunciata serie tv basata sull’omonimo videogioco prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg.  Halo è sviluppata e scritta da Kyle Killen e Steven Kane. La serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios International. Produttori esecutivi della serie sono Steven Spielberg, Justin Falvey, Darryl Frank, Steven Kane, Kyle Killen, Otto Bathurst, Kiki Wolfkill, Frank O’Connor, Bonnie Ross, Karen Richards, Toby Leslie e Scott Pennington

La serie tv Halo seguirà “un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant. Halo intesserà storie personali profondamente tratte con azione, avventura e una visione del futuro riccamente immaginata”.

In Halo protagonisti Pablo Schreiber come Master Chief Petty Officer John-117, un imponente supersoldato noto come “Spartan”. Natascha McElhone come Dr. Catherine Halsey , una scienziata per l’UNSC e creatrice del progetto Spartan-II. Yerin Ha come Kwan Ha. Charlie Murphy come Makee. Shabana Azmi nel ruolo dell’ammiraglio Margaret Parangosky, direttore dell’ONI. Nel cast anche Bokeem Woodbine come Soren-066, Olive Grey come Miranda Keyes, Kate Kennedy come Kai-125, Natasha Culzac come Riz-028, Bentley Kalu come Vannak-134 e Danny Sapani come Capitano Jacob Keyes

Andrew Garfield è stanco di commentare le voci su Spider-Man: No Way Home

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Spider-Man: No Way Home è sicuramente uno dei film più attesi del 2019, ma anche uno dei titoli su cui sono state fatte il maggior numero di speculazioni ad opera dei fan. Ciò è dovuto al fatto che il film riporterà sul grande schermo diversi personaggi dei precedenti franchise di Spider-Man, tra cui il Doctor Octopus di Alfred Molina e l’Electro di Jamie Foxx.

Tuttavia, due personaggi su cui non si ha ancora una conferma ufficiale sono le precedenti iterazioni dell’Uomo Ragno, vale a dire Tobey Maguire e Andrew Garfield. Soprattutto a quest’ultimo, è stato chiesto veramente tante volte di commentare la sua eventuale presenza nel film, e pare che ora l’attore sia piuttosto stanco della situazione (anche perché Garfield ha sempre smentito il suo coinvolgimento).

In una recente intervista con GQ, il protagonista di tick, tick… Boom! ha voluto mettere un apparente veto sull’intera vicenda, dichiarando: “Ascolta, a questo punto sono veramente stanco. Lo scopriremo quando il film uscirà nelle sale. O saremo tutti delusi, o saremo tutti felici. Qualcuno dirà: ‘Te l’avevo detto’. Ma lo scopriremo soltanto quando il film arriverà al cinema. Mi scuso in anticipo.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

Hawkeye: nuovo promo “Avenger Arrives”

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Disney+ ha diffuso l’inedito promo di  “Avenger Arrives” Hawkeye, l’attesa nuova serie tv in arrivo su Disney+ che vedrà Clint Barton AKA Occhio di Falco riprendere arco e frecce.

Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

Hawkeye, la serie tv

Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

Jennifer Lawrence sulla pausa da Hollywood: “Penso che tutti fossero stanchi di me”

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Per diversi anni, Jennifer Lawrence è stata una delle attrici più in vista e richieste di Hollywood. Tuttavia, ad un certo punto, l’attrice premio Oscar ha deciso di prendersi una pausa dalla recitazione in seguito all’uscita di X-Men: Dark Phoenix nel 2019, in cui ha interpretato per l’ultima volta il personaggio di Mystica.

Dark Phoenix non è stato accolto bene dalla critica. Più o meno la medesima sorte è toccata anche ai precedenti film che avevano visto protagonista l’attrice, come ad esempio lo sci-fi Passengers e il controverso Madre! di Darren Aronofsky. Ora, in una recente intervista con Vanity Fair in occasione della promozione di Don’t Look Up, è stata proprio Lawrence a parlare della sovraesposizione di cui è stata “vittima” per buona parte della sua carriera, rivelando di essersi voluta allontanare dalle scene per un motivo ben preciso.

“Non stavo tirando fuori la qualità che avrei dovuto avere”, ha ammesso l’attrice durante l’intervista. “Penso che tutti si fossero stufati di me. Io mi ero stufato di me. Ero arrivata al punto in cui non potevo fare più nulla di giusto. Se camminavo su un tappeto rosso, tutti si chiedevano: ‘Perché non sta correndo?’. Penso di essere stata simpatica alla gente per buona parte della mia vita e lavorare in questo mondo mi ha fatto sentire come se nessuno potesse avercela realmente con me.”

“Ad un certo punto, però, ho sentito come se avessi raggiunto un punto in cui le persone non erano contente della mia esistenza”, ha aggiunto. “Questo pensiero mi ha spinto a riflettere e ad allontanarmi dall’idea che il lavoro o la carriera possano effettivamente portare pace nella tua anima.”

Don’t Look Up segnerà il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence a due anni di distanza da X-Men: Dark Phoenix. Il film è diretto da Adam McKay (regista de La grande scommessa) e vedrà l’attrice recitare al fianco di Leonardo DiCaprio, Timothée Chalament e Meryl Streep. Don’t Look Up uscirà in cinema selezionati dall’8 dicembre e sarà poi disponibile su Netflix dal 24 dicembre.

La Brea 1×09: promo e trama dall’episodio

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Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di La Brea 1×09, il nono episodio della nuova serie tv La Brea.

In La Brea 1×09 che si intitolerà  “Father and Son” Quando una rivelazione sbalorditiva mette a rischio la vita di Josh e Izzy, Eve e gli altri sopravvissuti cercano disperatamente il ragazzino chi possiede la chiave per salvarli; Gavin e Izzy devono fare affidamento su uno sconosciuto se c’è qualche speranza di riunire la loro famiglia.

La Brea 1×09

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

 

Henry Cavill sulla direzione della storia di Superman dopo Justice League

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Henry Cavill è stato scelto come interprete di Superman nel 2010 e ha fatto il suo debutto sul grande schermo nei panni dell’iconico personaggio DC ne L’uomo d’acciaio del 2013. È poi tornato ad interpretare il figlio di Krypton in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, in Justice League del 2017 e, naturalmente, in Zack Snyder’s Justice League del 2021.

Da quando è stato scelto come interprete di Superman, l’attore ha avuto la possibilità di prendere parte a numerosi progetti di alto profilo, tra cui Mission: Impossible Fallout e la serie Netflix The Witcher. Tuttavia, il suo futuro nei panni dell’eroe DC è ancora molto incerto, nonostante l’attore abbia più volte espresso il desiderio di tornare a vestire i panni del personaggio ancora una volta.

Al momento non sono stati fatti annunci ufficiali in merito ad un eventuale sequel de L’uomo d’acciaio o di un altro ipotetico progetto che potrebbe vedere il ritorno di Cavill. Al contrario, la Warner Bros. si sta concentrando su un nuovo film che sarà prodotto da J.J. Abrams e scritto da Ta-Nehisi Coates, e che avrà come protagonista un Superman nero.

In attesa di scoprire se Cavill avrà ancora un futuro nei panni dell’eroe kryptoniano, in una recente intervista con GQ, l’attore ha raccontato della direzione che vorrebbe prendesse la storia del suo Superman sul grande schermo, dopo gli eventi di Justice League.

“Ero molto ansioso di dare forma alle prime fasi del viaggio di Clark come Superman”, ha spiegato Henry Cavill. “Abbiamo avuto L’uomo d’acciaio, poi siamo diventati un po’ più dark con Batman v Superman. Se dovesse soccombere all’Equazione dell’Anti-vita e diventare un Superman cattivo, allora volevo davvero assicurarmi di aver fatto vedere l’eroe Superman, il vero simbolo della speranza, il faro di luce, prima di percorrere il sentiero dell’oscurità e poi della redenzione. È qualcosa che ho ancora molta voglia di esplorare.”

Il futuro di Henry Cavill nel DCEU

Se Henry Cavill avrà o meno l’opportunità di continuare con il ruolo e approfondire ulteriormente la sua versione di Superman, è un mistero che ancora non sembra trovare soluzione. Le voci sull’uscita effettiva di Cavill dal DCEU circolano ormai dal 2018; parallelamente, si parla anche del fatto che il suo Superman possa diventare un personaggio di supporto in altri film dell’universo cinematografico.

Cavill è sicuramente molto legato al personaggio. Tuttavia, considerando il contratto con Netflix per The Witcher e il coinvolgimento in altri imminenti progetti cinematografici, i suoi impegni potrebbero effettivamente impedirgli di prendere parte ad un eventuale sequel de L’uomo d’acciaio o, comunque, di continuare a indossare i panni del supereroe anche in altri progetti.

Eternals vs 10 malvagi Marvel. Chi sconfigge chi?

Eternalsventiseiesima pellicola del Marvel Cinematic Universe, aggiunge nuovi eroi al già ricchissimo catalogo del franchise. Gli Eterni, creature antropomorfe provenienti dal pianeta Olimpia, nel 5000 a.C. vengono inviati sulla terra con la missione di combattere i Devianti, figure mostruose che vogliono danneggiare la specie umana. Personaggi potenti, gli Eterni nel corso dei secoli si dividono in fazioni: c’è chi vuole integrarsi con gli umani e chi preferisce restare isolato.

Non è semplice definire se gli Eterni sono personaggi buoni o cattivi, anche per la missione moralmente discutibile che è stata loro assegnata. Mettendo a confronto i protagonisti di Eternals con 10 cattivi ben noti della Marvel, viene da chiedersi: gli Eterni sarebbero in grado di sconfiggerli o rimarrebbero annientati?

Gli Eternals avrebbero la meglio su Loki

La magia di Loki non basterebbe a contrastare gli EterniCome gli Eternals, Loki è un potente essere alieno con un’ampia varietà di abilità che lo rendono un avversario altamente pericoloso, non da sottovalutare. Le sue qualità sono comparabili a quelle di Sprite, l’Eterna dalle sembianza di una ragazzina che può generare illusioni molto realistiche.

Tuttavia, non importa quanto Loki sia forte, non sarebbe in grado di abbattere l’intera squadra degli Eterni. Forse Druig, AjakSprite e Sersi potrebbero non essere in grado di fare molto contro di lui, ma la potenza di Ikaris e la velocità di Makkari sarebbero molto difficili da contrastare per Loki. Alla fine potrebbe rimanere vittima delle invenzioni di Phastos.

Thanos sconfiggerebbe gli Eterni con il suo Guanto dell’Infinito

Le creazioni di Phastos possono essere potenti, ma non sarebbero in grado di fare molto contro il Guanto dell’Infinito. Thanos usa la sua arma per far scomparire metà dell’Universo. Alcuni Vendicatori, come Capitan Marvel e Scarlet Witch, sono in grado di difendersi da lui anche quando indossa il Guanto, ma gli Eternals non sarebbero all’altezza.

In realtà, anche Thanos è ”uno di loro”: è figlio di Mentore e Sui-San, i primi Eternals che hanno colonizzato Titano, la luna di Saturno. Il personaggio è anche un Deviante perché affetto da una malattia nota come “Sindrome Deviante”. In ogni caso, gli Eterni non potrebbero mai vincere contro il suo guanto in grado di rendere tutti indifesi.

Nessuna delle versioni del Mandarino potrebbe annientare gli Eterni

L’apparizione del Mandarino in Iron Man 3 non ha avuto un ottimo riscontro dal pubblico, che ha disprezzato la trasformazione dell’iconico cattivo di Iron Man nel personaggio fittizio Trevor Slattery. In Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli viene introdotto il vero Mandarino, Xu Wenwu, l’anziano signore che brandisce i Dieci Anelli.

Alcune teorie suggeriscono che proprio questi anelli, essendo di origine aliena, potrebbero avere una connessione con gli Eterni. Che sia vero o no, è chiaro che nessuna delle due versioni del Mandarino avrebbe una possibilità contro gli Eternals. Una sola parola di Druig farebbe arrendere entrambi.

I poteri cosmici di Ego sovrastano nettamente quelli degli Eternals

Il finale di Eternals raffigura Arishem il Giudice che viene a punire le sue creazioni per le loro azioni. In realtà, l’MCU ha già introdotto precedentemente un altro Celestiale: Ego, un pianeta con un controllo totale sulla sua massa fino a livello molecolare.

Anche se Sersi è riuscito a trasformare Tiamut in marmo, non sarebbe in grado di fare la stessa cosa contro Ego. Certo, Phastos potrebbe tentare di creare qualcosa di simile alla bomba usata per distruggere il cervello di Ego ne I Guardiani della Galassia 2, ma avrebbero comunque bisogno di un altro Celestiale per tenere Ego occupato. Anche i membri più forti della squadra di Phastos non sono all’altezza dei suoi poteri cosmici.

I piani di Mysterio sono deboli contro le arme degli Eterni

Spider-Man: Far From Home presenta Quentin Beck, un personaggio che originariamente sostiene di provenire da un altro universo. In realtà, Mysterio usa la tecnologia olografica per inscenare attacchi, con un unico scopo: ottenere il controllo dell’IA di Tony Stark, E.D.I.T.H.

Gli Eternals non avrebbero grossi problemi con Beck, i cui poteri si fondano sul fumo e sugli specchi. Sprite potrebbe vedere attraverso le sue illusioni e aiutare gli Eterni a farlo fuori facilmente.

Creatura interdimensionale, Dormammu ha una potenza superiore agli Eternals

Il cattivo Dormammu è molto temibile. L’antagonista di Doctor Strange è un’entità interdimensionale primordiale che governa la Dimensione Oscura. Il suo obiettivo è quello di fondere la Dimensione Oscura con la Terra. La missione è ostacolata dall’intervento del Doctor Strange che, usando la Pietra del Tempo, intrappola Dormammu in un loop temporale.

La soluzione fa sì che Dormammu uccida Strange numerose volte fino a che non ottiene il risultato desiderato. Gli Eternals, privi di Pietra dell’Infinito a cui fare appello, non sarebbero in grado di fronteggiare il nemico.

I poteri di Agatha Harkness non sono nulla rispetto a quelli cosmici degli Eterni

La principale enemy di Wandavision, Agatha Harkness cerca di sfruttare la caotica magia di Wanda Maximoff. Una strega molto esperta, manipola la protagonista usando il Darkhold.

L’iconico oggetto magico della Marvel, il Darkhold non sarebbe in grado di proteggerla dagli Eterni: sarebbe facilmente disarmata e sconfitta da Makkari o Ikaris.

L’onniscienza del Conquistatore rimane imbattibile

L’antagonista a sorpresa di Loki potrebbe non essere stata la migliore aggiunta alla serie Disney+ Loki God of Mischief, ma a suo modo riesce a far paura. Colui che rimane – approssimativamente identificato come Kang il Conquistatore – è un cattivo di natura completamente diversa dagli Eternals.

La sua onniscienza lo rende un avversario imbattibile: sembra improbabile che qualcuno degli Eterni sia in grado di fronteggiarlo.

Le abilità di Erik Killmonger non sarebbero una minaccia

Uno dei cattivi più interessanti della MCU, è Erik Killmonger. Il personaggio brilla per la sua motivazione e determinazione. Dopo la sua prima apparizione in Black PantherLa serie Disney+, What If…?, rivela il suo vero potenziale come cattivo. Nella serie, Erik fa amicizia con Tony Stark e ottiene l’accesso alla sua tecnologia, uccide suo cugino T’Alla e Tony e inizia una guerra tra il Wakanda e gli Stati Uniti.

Sebbene astuto, il piano di Killmonger non lo aiuterebbe contro gli Eterni. Proprio come tutti gli umani, sarebbe vulnerabile alle abilità di Druig.

Ultron ha già spazzato via l’Universo, potrebbe rifarlo contro gli Eternals

Ultron del MCU è una minaccia che gli Eternals potrebbero maneggiare. What If..? però presenta una versione diversa del personaggio, che riesce nel suo piano di fusione con il corpo di Visione. Quando Thanos appare sulla Terra, rivendica le Pietre dell’Infinito e diventa praticamente inarrestabile.

Ultron continua a distruggere l’intero Universo. Niente può fermarlo, nemmeno i Celestiali come Ego. Gli Eterni avrebbero dovuto combatterlo prima che diventasse troppo potente. Ora, cadrebbero tutti di fronte a lui, proprio come gli altri eroi della MCU.

Yellowjackets 1×03: promo e trama dall’episodio

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Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×03, il terzo episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×03 che si intitolerà  “Dollhouse” Gli Yellowjackets discutono dei meriti di probabilmente morire mentre si rimane fermi o probabilmente morire mentre cercano un riparo. Taissa naviga tra un annuncio di attacco sporco e l’altra parola con la C. Shauna vede un ragazzo.

Yellowjackets 1×03

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

La persona peggiore del mondo, recensione del film di Joachim Trier

Dal 18 Novembre è disponibile in alcune sale italiane La persona peggiore del mondo, film del regista norvegese Joachim Trier che, dopo il successo del thriller sovrannaturale Thelma (2017) torna a farsi ispirare dalla cornice della nordica Oslo in un coming-of-age 2.0, quello di Julie: protagonista indiscussa di una storia di anima e corpo, l’interpretazione fenomenale dell’attrice Renate Reinsve è stata riconosciuta dal Prix d’interprétation féminine a Cannes.

La persona peggiore del mondo: un coming of age sospeso tra anima e corpo

La persona peggiore del mondo parla in modo inedito, fin dal prologo, a noi giovani: siamo nati in un mondo che non ci regala nulla, dice Julie, eppure in qualche modo si aspetta ancora di più da noi: non molto tempo fa, era la norma per gli adulti tra i 20 e 30 anni avere tutto sotto controllo: un coniuge, una carriera avviata, dei bambini – almeno una di queste cose e meglio ancora se tutte e tre. I giovani d’oggi sono intrappolati in questo strano purgatorio tra l’aggrapparsi all’essere bambino e l’età adulta. Ci viene concesso più tempo per diventare chi vogliamo essere ma c’è più pressione che mai per riuscirci.

Entra in scena così Julie (Renate Reinsve, la gemella perduta di Dakota Johnson), una norvegese volubile che pensa di non essersi mai impegnata fino in nessuna cosa. Un’adolescente ambiziosa, si è dilettata in medicina prima di scoprire che era più interessata alle questioni dell’anima che al corpo e passare allo studio della psicologia. Così, si taglia e si tinge i capelli, lascia il suo attuale fidanzato, prima di bruciare anche questo percorso accademico, cambiando idea ancora una volta e diventando fotografa. Non sorprende che anche la fotografia riesca ad annoiare Julie che, ben presto, decide di passare al prossimo nuovo taglio di capelli, un successivo ragazzo e a un’ulteriore professione.

Prima di questo montaggio vorticoso, tabella di punteggio sulla vita di Julie fino a quel momento (montato con precisione da Olivier Bugge Coutté e impreziosito dalla colonna sonora di Ola Fløttum), La persona peggiore del mondo spiega cosa sta per succedere: questo sarà un film composto da dodici capitoli, con tanto di prologo ed epilogo. Forse la storia che Julie non è ancora riuscita a mettere per iscritto?

La persona peggiore del mondo è lo scrapbook frammentato di Julie, che anela all’autorealizzazione accorpando forzatamente ritagli di vita, senza rendersi conto che non li sta realmente sperimentando. Lo scorrere del tempo dei 12 capitoli non è mai cronometrato in modo coerente, andando a creare una patina narrativa in cui non sappiamo mai quanto tempo è trascorso, ma sappiamo che ne è passato: il tempo scivola via inesorabilmente dalle mani di Julie, burattinaia dei fili di una vita che la immobilizzano.  Ogni capitolo ha come protagonista una Julie che è leggermente diversa ma anche la stessa di sempre, con lei che si evolve lentamente come risultato degli eventi della scena precedente, ma abbastanza distintamente da permetterci di notare queste alterazioni e l’inizio della formazione del suo io più completo.

Quando finalmente raggiungiamo il suo presente, ha intrapreso una relazione a lungo termine con un fumettista di 44 anni di successo di nome Aksel (Anders Danielsen Lie), la cui prospera carriera le ha dato la stabilità di lavorare di giorno in una libreria mentre si prende il tempo di decidere su cosa voglia puntare dopo. Alla fine riesce ad affermarsi come scrittrice di talento, pubblicando un saggio controverso intitolato Sesso orale nell’epoca del #MeToo.

la persona peggiore del mondo joachim trier

La persona peggiore del mondo è un inno alla multidimensionalità vitale

Come riprendersi in mano una vita che scorre agli occhi degli altri ma non dentro di sé? Julie dovrà capire che cambiare ed evolvere costantemente è essere vivi; siamo fatti per essere malleabili nello spirito come lo siamo nella carne, ma rimanere in un posto o liberarsi dell’altro non è indicativo di una vita meno vissuta. Il nucleo di La persona peggiore del mondo rimane questo: l’idea che il capire e comprendere è parte integrante dell’essere, non del diventare.

La sceneggiatura di Trier – scritta in collaborazione con Eskil Vogt (Thelma, Oslo, August 31st) è una sincera lettera d’amore per gli animi vagabondi, che emana un’immensa empatia per Julie nonostante le sue battute d’arresto o i suoi difetti e non giudica mai il suo viaggio, permettendo al pubblico di formare le proprie opinioni sulle sue scelte in scenari controversi, invece di fornire una prospettiva fissa attraverso cui valutare le sue decisioni. Mentre un film minore avrebbe giocato sul “triangolo amoroso” tra Julie, Askel e Eivind, Trier e Vogt presentano semplicemente gli aspetti positivi e negativi di entrambi i partner, senza che nessuno sia esplicitamente un “buono” o un “cattivo”, come spesso accade nella vita; gli esseri umani sono più di queste riduttive categorizzazioni, e La persona peggiore del mondo è onesto su questa multidimensionalità, con tutti e tre i protagonisti pienamente caratterizzati.

Una caratterizzazione così completa permette anche al film di sovvertire le aspettative, poiché, nonostante il materiale narrativo abbia una base familiare, La persona peggiore del mondo si separa da storie simili allontanandosi dai ruoli stereotipati del genere e dalla tradizionale struttura in tre atti, svolgendosi come la vita stessa piuttosto che sentirsi vincolato a certe convenzioni o cliché, rendendo il viaggio di Julie nel complesso molto più significativa e memorabile.

La persona peggiore del mondo è indeciso come la sua eroina infinitamente curiosa, ma è un ritratto rinvigorente ed estremamente gentile che trasmette in maniera inedita l’idea che il viaggio è altrettanto – se non più – cruciale del posto in cui finiamo.

Keanu Reeves sarebbe “onorato” di entrare a far parte del MCU

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Grazie al franchise di John Wick, la stella di Keanu Reeves è tornata di nuovo a splendere. Di conseguenza, l’attore si è spesso ritrovato al centro delle discussioni da parte dei fan in merito ai ruoli che potrebbe interpretare in futuro, soprattutto rispetto al Marvel Cinematic Universe.

In effetti, è stato lo stesso Kevin Feige a gettare benzina sul fuoco, confermando in più di un’occasione di aver incontrato la star di Matrix per discutere di una serie di ruoli, incontri che tuttavia non hanno mai portato ad un suo effettivo coinvolgimento nel franchise di grande successo.

Per molto tempo si è parlato del fatto che Reeves fosse vicino ad ottenere il ruolo di Yon-Rogg in Captain Marvel del 2019 (poi affidato a Jude Law). Ancora, pare sia stato considerato anche per il ruolo di Kraven il Cacciatore nell’omonimo spin-off della Sony, personaggio che invece sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson.

Ad oggi non sappiamo se Keanu Reeves avrà mai la possibilità di unirsi al MCU. Quel che è certo è che l’attore sarebbe assolutamente disposto a recitare in uno dei film dei Marvel Studios, come rivelato dallo stesso in una recente intervista con Esquire.

“Sarebbe un onore, per me, entrare a far parte del MCU”, ha spiegato l’attore. “Ci sono alcuni registi e visionari davvero straordinari, e stanno facendo qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. È un franchise davvero speciale in questo senso, in termini di scala, ambizione, produzione. Quindi sì, sarebbe davvero bello farne parte.”

Ricordiamo che a breve Keanu Reeves tornerà a recitare in un altro celebre franchise, quello di Matrix. L’attore, infatti, interpreterà nuovamente il personaggio di Neo nell’attesissimo Matrix: Resurrections, diretto da Lana Wachowski e in arrivo nelle sale italiane il 1 gennaio 2022.

Outlander 6: l’affascinanti poster e la data di uscita

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Dopo il teaser promo STARZ ha diffuso il poster e la data di uscita di Outlander 6, l’attesa sesta stagione dell’acclamata serie Outlander.

Outlander 6 debutterà il 6 marzo negli USA, sul canale americano STARZ.

Outlander 6 poster

Outlander 6

La trama della sesta stagione e i dettagli non sono stati ancora rivelati. Nella sesta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Star Wars: i personaggi della trilogia sequel potrebbero tornare in futuro

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La trilogia sequel di Star Wars non è stata accolta dai fan come forse Disney e Lucasfilm si aspettavano, e ad oggi i tre episodi che compongono il trittico finale della Saga degli Skywalker rimangono i più divisivi di tutti, forse anche più dei film della trilogia prequel.

La trilogia sequel ha avuto inizio con Il risveglio della Forza, che ha presentato al pubblico i personaggi di Rey (Daisy Ridley), Finn (John Boyega), Poe Dameron (Oscar Isaac) e Kylo Ren (Adam Driver). Il primo capitolo è stato accolto con un certo entusiasmo da parte dei fan, che tuttavia non è stato ripagato dal sequel, Gli Ultimi Jedi, ampiamente criticato per i suoi controversi colpi di scena e – soprattutto – per la caratterizzazione di Luke Skywalker. La conclusione della saga, L’ascesa di Skywalker, non ha fatto altro che alimentare questo sentimento di contrasto nei confronti dell’intera trilogia e, più in generale, del franchise.

Al momento il futuro della saga di Star Wars è certo unicamente sul versante televisivo, ma per quanto riguarda il grande schermo, invece, i piani sembrano essere parecchio incerti (proprio di recente è stata confermata la sospensione di Rogue Squadron, il nuovo film del franchise affidato alla regista Patty Jenkins). Non sappiamo quali personaggi e quali storie saranno al centro della saga in futuro, ma sembra che possa esserci ancora spazio per i personaggi della trilogia sequel.

Intervistata da Empire, infatti, il presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy, ha parlato proprio della possibilità di rivedere Rey, Finn, Poe Dameron e Kylo Ren in altri film. “Certamente. Sono personaggi di cui non ci siamo dimenticati”, ha spiegato Kennedy. “Continueranno a vivere. Ne stiamo parlando proprio in questo momento con il team creativo.”

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della Saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness