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Chris Hemsworth: “Lo humor di Thor è solo opera di Taika Waititi”

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Prima di Thor: Ragnarok, Taika Waititi era conosciuto essenzialmente per aver diretto alcuni film indipendenti molto acclamati dalla critica. I Marvel Studios lo assunsero per dirigere la terza avventura del Dio del Tuono nel MCU, chiedendo esplicitamente al regista di distaccarsi dai toni del precedente Thor: The Dark World (uno dei titoli meno apprezzati dell’universo condiviso) e di approcciarsi al personaggio interpretato da Chris Hemsworth in una maniera completamente nuova.

Il risultato è stato un grandissimo successo tanto di critica quanto di pubblico, con Thor: Ragnarok che ha definitivamente stabilito il tono attraverso cui, da quel momento, sarebbe stata caratterizzata la presenza del Dio del Tuono nei futuri film del MCU (inclusi Avengers: Infinity War e Endgame). Il successo del film ha fatto sì che la Marvel concedesse una seconda opportunità a Taika Waititi, affidandogli la regia dell’attesissimo Thor: Love and Thunder, mentre la Disney si è lasciata così travolgere dal talento del regista neozelandese da affidargli un nuovo film della saga di Star Wars.

Adesso, in una recente intervista con GQ, è stato proprio Chris Hemsworth ad elogiare la personalità di Taika Waititi e a spiegare che il sense of humor infuso al personaggio di Thor è esclusivamente opera del regista: “Taika è follemente divertente”, ha detto l’attore a proposito di Waititi. “Ma non bisogna pensare che quell’energia frenetica e a tratti infantile appartenga a qualcuno che non sa quello che fa. È una combinazione davvero unica: Taika ha la capacità di metterti a tuo agio proprio grazie all’umorismo, ma è anche dotato di tutte quelle conoscenze di cui un regista ha bisogno per guidarti durante la lavorazione di un film. Ed è arrivato in un momento in cui desideravo fortemente che ci fosse più umorismo per il personaggio di Thor.”

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Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Ant-Man 3, Michael Douglas rivela: “Presto novità sul film”

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Ant-Man 3, Michael Douglas rivela: “Presto novità sul film”

Peyton Reed, regista di Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, è stato incaricato dai Marvel Studios di occuparsi anche della regia di Ant-Man 3, con Paul Rudd che, oltre a tornare nei panni di Scott Lang, collaborerà anche alla sceneggiatura del film insieme a Jeff Loveness (Rick and Morty).

Al momento, data l’attuale situazione mondiale dovuta all’emergenza Covid-19, è impossibile prevedere quando i set cinematografici saranno nuovamente agibili e, di conseguenza, quando avranno inizio le riprese di Ant-Man 3. Eppure, in un recente Q&A attraverso il suo account Instagram, Michael Douglas ha confermato che a breve ci saranno importanti novità sul film.

L’interprete di Hank Pym, in risposta ad un fan che a quanto pare sembrerebbe aver chiesto proprio aggiornamenti sul terzo Ant-Man, ha dichiarato quanto segue: “Non posso parlarne. Perché la Marvel mi sparerebbe con una pistola. Ma credo tu debba tener duro ancora per un po’, perché a breve potrebbero arrivare delle novità davvero interessanti.”

Al momento è difficile prevedere a cosa facciano riferimento le parole di Douglas: verrà annunciata la data di uscita del film? O Ant-Man 3, come si vocifera da un po’ di tempo, arriverà direttamente su Disney+ e la Casa di Topolino è pronta ad ufficializzarne la release in streaming?

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L’ultimo film del franchise di Ant-Man che abbiamo visto al cinema è stato  Ant-Man and the Wasp, diretto da Peyton Reed. Il cast del film comprende Paul Rudd, Evangeline Lilly, Bobby Cannavale, Michael Pena, Judy Greer, Michael Douglas, Michelle Pfeiffer, Laurence Fishbourne, Hannah John-Kamen Walton Goggins.

Colin O’Donoghue: 10 cose che non sai sull’attore

Colin O’Donoghue: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per il suo ruolo da protagonista in una nota serie TV, l’attore Colin O’Donoghue ha negli anni dato prova di possedere una buona versatilità prendendo parte a progetti particolarmente diversi tra loro. In breve, è diventato uno dei volti più noti e apprezzati della televisione presso il grande pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Colin O’Donoghue.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin O'Donoghue moglie

Colin O’Donoghue: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in un noto film horror. L’attore ha debuttato sul grande schermo con il ruolo di Michael Kovak in Il rito (2011), dove recita accanto al celebre Anthony Hopkins. Negli anni successivi O’Donoghue recita poi in Storage 24 (2012), The Dust Storm (2016), Carrie Pilby (2016) e What Still Remains (2018). Prossimamente tornerà al cinema con il fantasy Fairytale.

9. È protagonista di una nota serie TV. Dopo aver debuttato con un ruolo nel film Home for Christmas (2002), l’attore continua a recitare per il piccolo schermo in alcuni episodi di serie come Love Is the Drug (2004), Fair City (2005), The Clinic (2006-2008) e I Tudors (2009), con Jonathan Rhys Meyers. Dal 2012 diventa popolare grazie al ruolo di Capitan Uncino nella serie C’era una volta, dove recita fino al 2018 accanto all’attrice Jennifer Morrison. Nel 2020 recita poi in The Right Stuff, interpretando il personaggio di Gordon Cooper.

Colin O’Donoghue è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,2 milioni di persone. All’interno di questo O’Donoghue è solito condividere fotografie scattate sui set da lui frequentati, condividendo curiosità o momenti di svago insieme ai suoi colleghi. Particolarmente presenti sono poi anche foto promozionali dei suoi progetti, come anche immagini di vario tipo.

Colin O’Donoghue: chi è sua moglie

7. Si è sposato dopo una lunga relazione. Nel 2009 l’attore ha annunciato le nozze con Helen, di professione insegnante. I due avevano una relazione sin da quando avevano 18 anni, e, specialmente in seguito all’accresciuta popolarità dell’attore, hanno mantenuto una profilo di coppia particolarmente privato, evitando così l’esposizione ai media.

6. Hanno avuto due figli. Molto poco si sa della vita privata della coppia, restia a mischiare questa con l’ambiente mondano frequentato da O’Donoghue. Tra i pochi annunci pubblici rilasciati dai due, tuttavia, vi è quello della nascita dei due figli, avvenuta rispettivamente nel 2013 e nel 2017.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin O'Donoghue C'era una volta

Colin O’Donoghue in C’era una volta

5. Ha ottenuto diversi premi con la co-protagonista. Grazie al suo ruolo nella serie, O’Donoghue ha ottenuto tre nomination ai Teen Choice Awards, in coppia con l’attrice Jennifer Morrison, con la quale condivide molte scene. Nel 2016 hanno infine vinto il premio intitolato “Choice TV Liplock”, ovvero al miglior bacio. Ciò è stato un ulteriore segno dell’apprezzamento del pubblico nei confronti dell’attore.

4. Non era previsto che ottenesse tanto rilievo nella serie. L’attore ha ricoperto per la prima volta il ruolo di Capitan Uncino a partire dalla seconda stagione della serie. Inizialmente, il personaggio era previsto soltanto per pochi episodi, ma dato l’ottimo riscontro di pubblico i produttori hanno deciso di mantenerlo, facendo di lui uno dei protagonisti.

3. Si è ispirato ad un celebre gruppo per il look del personaggio. Per il suo Capitan Uncino, l’attore ha voluto stravolgere il look generalmente associato al personaggio. D’accordo con i produttori, O’Donoghue ha costruito lo stile del personaggio a partire da quello della celebre band i Depeche Mode. Tra le fonti di ispirazione vi è però anche il pirata del film La storia fantastica (1987).

2. Gli è stato difficile lasciare il personaggio. Nel 2018 l’attore ha concluso il suo lavoro nella serie, dovendo pertanto abbandonare il personaggio di Capitan Uncino. O’Donoghue ha affermato che non è stato semplice lasciare, dopo sei anni, il ruolo che l’ha reso celebre, ma di essere soddisfatto della conclusione trovata al suo arco narrativo.

Colin O’Donoghue: età e altezza

1. Colin O’Donoghue è nato a Drogheda, Irlanda, il 26 gennaio 1981. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

The Batman: Andy Serkis sul rapporto tra Bruce e Alfred

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The Batman: Andy Serkis sul rapporto tra Bruce e Alfred

In una recente intervista con LADBible, Andy Serkis ha parlato di The Batman, il nuovo cinecomic DC diretto da Matt Reeves e interpretato da Robert Pattinson, in cui la star delle saghe de Il Signore degli Anelli e Il Pianeta delle Scimmie avrà il ruolo di Alfred Pennyworth, il fedele maggiordomo di Bruce Wayne.

Anche se l’attore non ha potuto rivelare alcun dettaglio sulla trama, ha comunque specificato che il Batman che vedremo sarà molto più oscuro rispetto alle precedenti incarnazioni e che il rapporto tra Bruce e Alfred sarà molto importante ai fini della trama: “In questo film si parlerà molto della connessione emotiva tra Alfred e Bruce. È davvero al centro della storia. Matt ha scritto una sceneggiatura davvero splendida.”

Serkis, che è attualmente impegnato con la post-produzione di Venom: Let There Be Carnage, ha poi parlato del suo approccio al ruolo, facendo riferimento all’incarnazione di Alfred da parte di Michael Caine nella trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan: “Caine è stato fantastico. Il suo Alfred è leggendario. A dire il vero, però, non avrei mai potuto iniziare da ciò che ha fatto lui. Devi trovare il tuo modo di entrare nel personaggio. È come quando ti ritrovi ad interpretare uno degli iconici ruoli di una tragedia di Shakespeare. Si tratta di rivisitare quel personaggio e farlo tuo. Si tratta del modo in cui quel personaggio si connette a te e al vostro personale diagramma di Venn.”

Parlando invece dello stop alle riprese del film a causa della pandemia di Covid-19, l’attore ha spiegato: “Quando ci siamo dovuti fermare, aveva girato esattamente la metà delle mie scene. Sarà interessante vedere come tutto questo influenzerà il nostro lavoro una volta che torneremo sul set. Ad ogni modo, sarà comunque un film bellissimo.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Cherif, la serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Cherif, la serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Cherif è la serie tv francese e poliziesco creata da Lionel Olenga, Laurent Scalese e Stéphane Drouet. La serie è scritta da Lionel Olenga, Marine Gacem, Mehdi Ouahab, Laure DeColbert, Robin Barataud e diretta da Vincent Giovanni, Julien Zidi, Akim Isker, Hervé Brami, Pierric Gantelmi d’Ille. E’ composta da sei stagioni di successo ed è andata in onda per la prima volta nel 2012.

Cherif: dove vederla

La serie tv Cherif è in programmazione in onda su Giallo.

Cherif, la trama e il cast

Nella serie tv il capitano alla Squadra Anticrimine di Lione, Kader Cherif ama fare il suo lavoro e se ne infischia se la cosa dovesse stupire qualcuno. Poliziotto di strada, conosce la sua città come nessuno e praticamente non lascia mai il commissariato, in quanto abita proprio di fronte. Dotato di perspicacia non comune, Cherif è solito citare frasi e aneddoti delle serie televisive poliziesche anni 70/80 a cui si ispira. Allegro e simpatico, spesso svolge le sue indagini in maniera non proprio ortodossa, ad esempio portandosi i testimoni in casa per interrogarli davanti a una tazza di tè; questi metodi non mancano di creare attrito con la sua nuova partner, il capitano Adeline Briard, figlia del direttore della polizia giudiziaria di Parigi, trasferitasi a Lione dopo il suicidio del fratello. Curiosa anche l’auto di servizio di Cherif, una Peugeot 504 coupé prelevata dal parco vetture sequestrate dalla Polizia.

In Cherif protagonisti sono Abdelhafid Metalsi nei panni di Capitano Kader Cherif, Carole Bianic nel ruolo di Capitano Adeline Briard, Aurore Erguy come Roxane Le Goff, François Bureloup nei panni di Brigadiere capo Joël Baudemont, Vincent Primault come Philippe Dejax, medico legale, Greg Germain come Jean-Paul Doucet, Direttore della polizia di Lione, Clémence Thioly come Stéphanie Giraud, Agente (episodi da 1 a 18) e Nathalie Blanc nei panni di Christelle Laurent, Agente dall’episodio 23).

Nei ruoli ricorrenti Mélèze Bouzid come Sarah Cherif, figlia di Kader Cherif, Élodie Hesme come Deborah Atlan, avvocato del foro di Lione e ex moglie di Kader Cherif, Frédéric Gorny come Pierre Clément, avvocato e compagno di Deborah Atlan (3 épisodes), Arsène Mosca come Jean-Pierre Rochmansky e Arnaud Binard come Pascal Garnier.

Curiosità sulla serie tv

Nel 2010, mediante un bando di gara, France 2 cerca nuove serie televisive. L’intento di Lionel Olenga, coideatore di Cherif insieme a Laurent Scalese e Stéphane Drouet, è di proporre una serie poliziesca divertente con degli aspetti surreali e un po’ sfalsati. Visti i buoni dati di ascolto della seconda serie, all’inizio del 2015 la rete rinnova il contratto per una terza e successivamente per una quarta stagione. In Italia va in onda su Giallo dal 4 gennaio 2016.

Laura Morante: 10 cose che non sai sull’attrice

Laura Morante: 10 cose che non sai sull’attrice

Apprezzata interprete italiana, Laura Morante si è distinta negli anni per aver recitato in alcuni dei principali titoli del panorama italiano, ma non le mancano anche diverse collaborazioni internazionali. Sono molte le interpretazioni che le hanno permesso di sfoggiare una grande versatilità, distinguendosi tanto per la commedia quanto per opere drammatiche.

Ecco 10 cose che non sai di Laura Morante.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Laura Morante Instagram

Laura Morante: i suoi film

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Oggetti smarriti (1980), per poi distinguersi in titoli come La tragedia di un uomo ridicolo (1981), Sogni d’oro (1981), Bianca (1984), I ragazzi di via Panisperna (1988), Turné (1990), Ferie d’agosto (1996), con Rocco Papaleo, La stanza del figlio (2001), Danza di sangue (2002), di John Malkovich, Ricordati di me (2003), di Gabriele Muccino, L’amore è eterno finché dura (2005), L’estate del mio primo bacio (2006), Il figlio più piccolo (2010), con Luca Zingaretti, La bellezza del somaro (2010), di Sergio Castellitto, Ogni maledetto Natale (2014), con Alessandra Mastronardi, Assolo (2016), La profezia dell’armadillo (2018), e Una storia senza nome (2018), con Micaela Ramazzotti.

9. Ha diretto dei film. Dopo anni di sola recitazione, nel 2012 la Morante compie il passaggio dietro la macchina da presa dirigendo il film Ciliegine, film di co-produzione Italia Francia, di cui è anche interprete. A quattro anni di distanza, nel 2016, scrive e dirige Assolo, con protagonisti attori come Marco Giallini e Carolina Crescentini.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Il ruolo per il quale l’attrice ha ricevuto i maggiori riconoscimenti è stato quello di Paola in La stanza del figlio, film premiato anche con la Palma d’Oro al Festival di Cannes. La Morante ha infatti vinto il David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attrice protagonista. Nel 2005 ha invece vinto il Nastro d’argento per L’amore è eterno finché dura.

Laura Morante non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attrice ha dichiarato di non essere presente con un proprio profilo sul social network Instagram, preferendo non esporsi a questo tipo di piattaforme. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page a lei dedicate, dove vengono pubblicati post riguardanti le ultime novità sui progetti dell’attrice.

Laura Morante in Lo sguardo dell’altro

6. Apprezzò molto la sceneggiatura del film. Nel 1998 l’attrice è protagonista del film “pisco-erotico” Lo sguardo dell’altro. Originariamente, il ruolo da lei interpretato, quello di Begoña, era stato affidato ad un’altra attrice, che però decise di lasciare la produzione. Sottoposta allora la sceneggiatura alla Morante, questa la trovò splendida, apprezzando molto l’idea di una donna che attraverso una telecamera osserva il proprio corpo e la propria intimità per comprendersi meglio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Laura Morante Bianca

Laura Morante: i suoi figli

5. È madre di attrici. L’attrice ha avuto la prima figlia, Eugenia Costantini, nel 1984, dal suo primo matrimonio, mentre nel 1988 è nata Agnese Claisse, avuta dal secondo marito. Entrambe le figlie hanno poi seguito le sue orme divenendo attrici, la prima recitando in film come Una famiglia perfetta, e la seconda in Io, Loro e Lara.

4. Ha diretto una delle sue figlie. Per il suo secondo film da regista, Assolo, la Morante ha voluto nel cast anche la figlia Eugenia Costantini, a cui ha affidato il ruolo di Giovanna. Consapevole da sempre della volontà della figlia di diventare un’attrice, la Morante l’ha in più occasioni supportata, condividendo con lei quanti più set possibili.

Laura Morante in Bianca

3. Ha recitato nel noto film di Moretti. Ancora agli inizi della sua carriera, la Morante ottiene popolarità con il ruolo di Bianca nell’omonimo film di Nanni Moretti. Questa è l’insegnante di francese con la quale avrà una relazione il protagonista Michele Apicella, celebre personaggio interpretato da Moretti nei suoi primi film da regista.

Laura Morante oggi

2. Reciterà in un film di produzione internazionale. Prossimamente, l’attrice tornerà al cinema con il film Across the River and Into the Trees, tratto dall’ultimo romanzo pubblicato da Hemingway. Ambientato in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, il film vedrà l’attrice recitare nei panni della Contessa Contarini.

Laura Morante: età e altezza

1. Laura Morante è nata a Santa Fiora, in Toscana, Italia, il 21 agosto 1956. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Yellowstone 4 stagione: uscita, trama, cast e dove vederla in streaming

Yellowstone 4 è la quarta stagione della serie tv Yellowstone creata da Taylor Sheridan e John Linson per il Paramount Network con Kevin Kostner.

Yellowstone 4: quando esce e dove vederla in streaming

I nuovi episodi di Yellowstone 4 debutteranno negli USA il 7 novembre 2021. In ITALIA Yellowstone 4 arriverà su SKY.  Yellowstone 4 in streaming sarà disponibile su NOW. Yellowstone è disponibile in streaming anche su Paramount+ 

Yellowstone 4: trama e cast

Nella quarta stagione John Dutton, proprietario di un ranch nel Montana, lotta per mantenere la stabilità della famiglia e del ranch, minacciato dai costruttori e da una riserva indiana, a cui si aggiunge la corruzione della classe politica. Tutti hanno un obiettivo: conquistare il territorio del ranch. La nuova stagione inizia subito dopo l’adrenalinico finale della terza stagione, con le vite di John, Bette e Kayce in pericolo e con Jamie contro la sua famiglia. La guerra contro Market Equities è ancora in corso.

In Yellowstone 4 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Danny Huston nel ruolo di Dan Jenkins, un miliardario sviluppatore di terreni dalla California con l’aspirazione di costruire su parti di Yellowstone.

Nel cast della quarta stagione ci saranno le new entry Jacki Weaver, che interpreterà Caroline Warner, l’amministratore delegato di Market Equities che sta cercando di schiacciare la presa che John Dutton (Kevin Costner) ha sul suo tentacolare ranch del Montana. Piper Perabo, l’attrice è nota per aver preso parte alla serie tv Covert Affairs. In Yellowstone 4 interpreterà un manifestante di Portland che è contro la forza di polizia finanziata dallo stato che protegge l’agricoltura industriale e l’uccisione di animali; Altro ingresso nel cast è quello di Kathryn Kelly, nota per la serie tv Nashville, che interpreterà un tecnico veterinario che inizia una relazione con un cowboy del ranch di Dutton; Nel cast anche Finn Little (Storm Boy), che interpreterà Carter, un giovane che ricorda un giovane Rip (Cole Hauser) a cui i Dutton hanno dato una casa. Qui, Beth decide che il ranch è il posto migliore per insegnare ai giovani come essere un uomo.

Premi David di Donatello 2020: i film vincitori su Sky

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Premi David di Donatello 2020: i film vincitori su Sky

I film vincitori dei David di Donatello 2020 sono disponibili su Sky: i principali titoli che hanno trionfato ieri nella serata che ha messo in scena il meglio del cinema italiano sono già su Sky Cinema.

E per celebrarli, Sky Cinema Due propone domani – domenica 10 maggio – una giornata interamente dedicata ad alcuni dei film più premiati ieri sera dall’Accademia del Cinema Italiano e insigniti dei prestigiosi David di Donatello, con una maratona dove è possibile vederli uno dietro l’altro e rivederli anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Si comincia alle 13 con “Parasite”, vincitore del David per il Miglior film straniero, premio che si aggiunge ai 4 Oscar® e alla Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il capolavoro di Bong Joon-ho, apprezzato da pubblico e critica in tutto il mondo, racconta le vicende della povera famiglia Kim che usa l’astuzia introdursi nella casa di un ricco architetto con un abile quanto diabolico piano.

A seguire, alle 15.15, spazio a “Mio fratello rincorre i dinosauri”, vincitore del David giovani, il premio assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado. Diretto da Stefano Cipani, con Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, la commedia affronta un argomento sensibile tratta dall’autobiografia di Giacomo Mazzariol: un adolescente si confronta con la disabilità del suo amato fratellino, affetto dalla sindrome di Down.

Alle 17 si torna indietro nel tempo con “Il primo re”, vincitore ieri di 3 David per la Miglior Autore della fotografia a Daniele Ciprì, il Miglior Suono e il Miglior Produttore. Diretto da Matteo Rovere, racconta il mito di Romolo e Remo con Alessandro Borghi e Alessio Lapice. I due fratelli fuggono con astuzia da Alba Longa e si avventurano in un lungo viaggio. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.

Alle 19.10 spazio a “5 è il numero perfetto” con Valerio Golino insignita ieri del David per la Miglior Attrice non protagonista. Insieme a lei, nel film opera prima di Igort, tratta da una sua graphic novel, troviamo anche Toni Servillo e Carlo Buccirosso. Un sicario della camorra ormai in pensione, Peppino Lo Cicero, è orgoglioso della carriera che il figlio sta intraprendendo nella gerarchia criminale. Quando questi viene freddato in un agguato, la vendetta è l’unica strada possibile per un uomo d’onore.

In prima serata, alle 21.15, il vero trionfatore dei David 2020, “Il traditore”, premiato ieri con ben 6 David tra cui quello di Miglior Film, Miglior Regia a Marco Bellocchio, Miglior Attore protagonista a Pierfrancesco Favino, Miglior Attore non protagonista a Luigi Lo Cascio, Migliore sceneggiatura originale. Il film racconta la storia di Tommaso Buscetta, il “boss dei due mondi” nonché primo pentito di mafia, che testimoniò nel maxiprocesso contro Cosa Nostra.

Chiude la giornata, alle 23.45, “Martin Eden”, premiato per la Miglior sceneggiatura non originale, adattamento del romanzo di Jack London, con protagonista Luca Marinelli diretto da Pietro Marcello. Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo.

Arriverà prossimamente su Sky Cinema anche “Pinocchio” di Matteo Garrone con Roberto Benigni, Gigi Proietti e Massimo Ceccherini (5 David di Donatello per Scenografia, Costumista, Truccatore, Acconciatore ed Effetti grafici VFX), oggi disponibile su Sky Primafila insieme ad altri due film premiati: “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi ed Edoardo Leo (2 David di Donatello per la Miglior Attrice protagonista a Jasmine Trinca e la Miglior Canzone originale) e “Il primo Natale” di e con Ficarra e Picone (vincitore del David dello Spettatore).

Thor: Love and Thunder, Christian Bale è Adam Warlock in una fanart

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La notizia che Christian Bale è entrato nel cast di Thor: Love and Thunder e che interpreterà un cattivo è piaciuta moltissimo ai fan della Marvel, che amano l’attore per tutti i grandi ruoli che ha interpretato in carriera, compreso “la concorrenza” Batman.

Tuttavia non sappiamo ancora chi interpreterà l’attore nel film di Taika Waititi e così è legittimo fare congetture. Qualcuno ha pensato addirittura che si potesse trattare di Adam Warlock, e nella fanart di seguito, ecco un esempio del suo scontro con il dio del tuono!

https://www.instagram.com/p/B-1yzS3H_KF/?utm_source=ig_embed

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Comic Con di San Diego 2020 sarà in streaming, ecco l’annuncio

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Comic Con di San Diego 2020 sarà in streaming, ecco l’annuncio

Tutti gli eventi pubblici del 2020 corrono in contro all’annullamento e alla cancellazione, a causa della pandemia di coronavirus che sta imperversando in tutto il mondo. Da festival di cinema che cambiano forma, a eventi musicali e culturali che vengono annullati, tutti stanno subendo la situazione attuale, ma sembra che il Comic Con di San Diego abbia trovato il modo per non rinunciare all’evento.

È stato annunciato infatti, tramite i canali ufficiali dell’evento, che il Comic Con di San Diego 2020 si chiamerà Comic Con Home e si svolgerà in streaming. L’annuncio video che potete vedere di seguito recita: “Presto, parcheggi gratis, sedie comode, snack personalizzati, nessuna fila, animali benvenuti, badge per tutti e sedie in prima fila per il San Diego Comic Con Home”.

Bad Boys 4: la sceneggiatura è già in lavorazione

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Bad Boys 4: la sceneggiatura è già in lavorazione

Il produttore Jerry Bruckheimer ha confermato che è stata scritta una sceneggiatura per Bad Boys 4. Anche se ci sono voluti 17 anni, un terzo film di Bad Boys, intitolato Bad Boys for Life, è finalmente arrivato nei cinema a gennaio.

Ma lungi dall’essere il noioso sequel che molti si aspettavano, il film è stato elogiato dalla critica per aver permesso al marchio di evolversi e maturare insieme alle star Will Smith e Martin Lawrence. Il film ha guadagnato $ 419 milioni al botteghino con un budget di $ 90 milioni, ed è attualmente il film con il più alto incasso del 2020 dopo che la pandemia di coronavirus ha costretto i cinema a chiudere le porte a metà marzo.

Prima dell’epidemia di COVID-19, è stato riferito che era stato dato il greenlight anche a un Bad Boys 4 sulla scia del successo di Bad Boys for Life. In realtà la Sony aveva già annunciato un quarto capitolo a luglio 2019. Parlando con Collider per promuovere la sua nuova serie di Starz Hightown, Bruckheimer ha confermato “Attualmente stiamo lavorando a una bozza per il quarto [Bad Boys]”. Bruckheimer non ha fatto i nomi di chi stava lavorando alla sceneggiatura durante la sua intervista, ma è stato precedentemente riferito che lo sceneggiatore di Bad Boys for Life, Chris Bremner, era stato incaricato del compito.

Avengers: Endgame, ecco l’idea per lo spin-off che tutti aspettiamo

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L’attore che interpreta Teschio Rosso in Avengers: Endgame, Ross Marquand, ha lanciato un’idea per uno spin-off di Endgame incentrato sulla missione finale di Captain America (Chris Evans) di restituire gli Gemme dell’Infinito alla rispettiva linea temporale.

Introdotto in Captain America: Il Primo Vendicatore, Johann Schmidt è un ex capo del HYDRA ed è l’antagonista principale di Steve Rogers che si è trasformato nel Teschio Rosso dopo aver preso una versione imperfetta del siero del Super Soldato. Il personaggio era stato precedentemente interpretato da Hugo Weaving, tuttavia Marquand ha assunto il ruolo per la sua apparizione in Avengers: Infinity War e sequel.

Dopo la sua apparizione, la posizione di Teschio Rosso è rimasta misteriosa, visto che nel film viene trasportato, non si sa dove, dal Tesseract. I fan alla fine hanno scoperto cosa gli è successo quando lo hanno visto ricomparire in Infinity War come custode della Gemma dell’Anima su Vormir.

Alla fine di Endgame, Steve è stato incaricato di restituire tutte le Gemme che hanno raccolto per invertire lo schiocco di Thanos. Ciò significa che Cap si è trovato di nuovo faccia a faccia con Teschio Rosso. Questo incontro mette molta curiosità ai fan, che però non hanno visto cosa è successo su Vormir. Così Marquand ha proposto la sua idea per raccontare l’incontro trai due.

Durante un’intervista con Awesome Con Online, a Marquand è stato chiesto quali sono le possibilità che torni ad interpretare il personaggio, e se da una parte ha detto di non averne idea, dall’altra ha seminato alcuni suggerimenti su come poter fare un’altra apparizione. Ha poi rivelato ciò che gli piacerebbe vedere è uno spin-off di Endgame che racconta dell’ultima missione di Captain America che restituisce tutte e sei le Gemme dell?infinito, prima di tornare da Peggy (Hayley Atwell).

Sulla reunion tra Cap e Teschio Rosso, l’attore ha detto: “[Quando] Cap salta nella macchina del tempo alla fine di Endgame, va via per cinque secondi e poi torna come un vecchio. Ma penso che sarebbe davvero interessante vedere cosa succede ogni volta che restituisce una di quelle Gemme. E sarebbe un film affascinante in sé e per sé, credo. Spero che [Teschio Rosso] faccia [ritorno]. Credo che a questo punto il personaggio di Teschio Rosso sia molto cambiato, abbia una specie di coscienza infinita e non sia interessato alla vendetta, quindi l’incontro con Cap può essere sicuramente affascinante.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

M. Night Shyamalan: ecco il cast del suo nuovo film

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M. Night Shyamalan: ecco il cast del suo nuovo film

Il nuovo film di M. Night Shyamalan OLD ha trovato i suoi protagonisti. Si tratta di due giovani attori protagonisti di due trai film che hanno fatto maggiormente parlare di sé negli ultimi anni, ovvero Hereditary e Jojo Rabbit.

Dopo essere esplosa sulla scena di Hollywood nel 1999 con Il Sesto Senso, la carriera di Shyamalan si è costruita sulla particolarità che accomuna molti dei suoi film, ovvero il colpo di scena. Tuttavia, alcune delle sue scelte successive non hanno incontrato il favore del pubblico, e solo negli ultimi anni sta riguadagnandosi il suo affetto.

Split del 2016 è stato un successo tra critica e pubblico in generale, ha incassato $ 278 milioni in tutto il mondo. Successivamente è uscito Glass, una sorta di sequel di Unbreakable e Split messi insieme, che però non è stato accolto con lo stesso entusiasmo riservato a Split.

Nonostante questo, gli Universal Studios hanno firmato per tenersi i prossimi due progetti del regista e ora sappiamo chi Shyamalan ha scelto come volti per il suo nuovo film.

Secondo quanto riporta Collider, Alex Wolff (Hereditary) è in trattative per interpretare uno dei ruoli principali nel film di Shyamalan, più precisamente il terzo protagonista. Poco dopo, Variety ha condiviso altre informazioni a riguardo, in cui si legge che Thomasin McKenzie di Jojo Rabbit, Eliza Scanlen di Piccole Donne, Vicky Krieps di Il filo nascosto e Aaron Pierre di Krypton si sono uniti al progetto.

Nessuno dei due report è stato in grado di fornire dettagli sul film o sui ruoli dei membri del cast a causa degli alti livelli di segretezza che circondano i film di M. Night Shyamalan.

The Mandalorian 2: Temuera Morrison sarà Boba Fett

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The Mandalorian 2: Temuera Morrison sarà Boba Fett

Arriva da Hollywood Reporter la notizia che l’attore Temuera Morrison sarà in The Mandalorian 2, l’annunciata seconda stagione dell’acclamata serie sull’universo Star Wars The Mandalorian  in programmazione su Disney+.

L’attore neozelandese Temuera Morrison, che ha interpretato Jango Fett in Star Wars, Episodio II: Attack of the Clone, interpreterà il figlio di quel cacciatore di taglie, Boba Fett nella seconda stagione di Disney+ The Mandalorian. Morrison non è estraneo alla famiglia Fett che ha interpretato sia Jango che Boba nei videogiochi di Star Wars.

Le anticipazioni indicano che il ruolo di Boba Fett è piccolo. Inoltre, Mandalorian  si svolge dopo gli eventi del Ritorno degli Jedi del 1983  in cui i fan hanno visto morire Boba Fett nella fossa dei sarlacc. Boba Fett ha realizzato un cameo alla fine del primo episodio di Mandalorian “The Gunslinger”, in cui vediamo gli speroni del cacciatore di taglie avvicinarsi al corpo senza vita di Fennec Shand (Ming-Na Wen).

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv live action The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Upload 2 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla in streaming

Upload 2 è la seconda stagione della serie tv comedy creata e scritta da premiato agli Emmy Greg Daniels (The Office, Parks and Recreation) per Amazon Studios. La prima stagione ha debuttato a Maggio del 2020. La serie è una nuova commedia fantascientifica ambientata in un futuro tecnologicamente avanzato in cui telefoni con ologrammi, stampanti 3D di cibo e supermercati automatizzati sono la norma. La seconda stagione sarà trasmessa esclusivamente su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori in tutto il mondo.

Il creatore e produttore esecutivo, Greg Daniels, ha dichiarato: “Sono entusiasta di continuare un ottimo rapporto con Amazon Studios e questo meraviglioso cast e scoprire cosa succede accanto a Nora, Nathan e Ingrid e il loro mondo nel 2033. Con questa notizia posso smettere di disegnare il mio Flipbook della seconda stagione.”

In Upload, Greg Daniels ha prodotto una commedia intelligente e cinematografica piena di intrighi e ha chiaramente deliziato i nostri clienti che hanno trascorso molto tempo a Lakeview la scorsa settimana“, ha dichiarato Jennifer Salke, responsabile di Amazon Studios, “Conosciamo il nostro globale i fan vogliono vedere il prossimo capitolo con Nathan e Nora, quindi stiamo dando il via libera alla seconda stagione e siamo entusiasti che il progetto di passione di Greg abbia trovato un pubblico così devoto“.

Upload 2 stagione: quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione di Upload dovrebbe arrivare nella primavera del 2021. Upload 2 in streaming sarà disponibile su Prime Video.

Upload 2 stagione: la trama e il cast

La serie segue le avventure di un giovane sviluppatore di app, Nathan Brown (Robbie Amell), che finisce in ospedale per un incidente in una automobile autopilotata e deve decidere velocemente il suo destino. Dopo una veloce riflessione, presa insieme alla sua ragazza superficiale Ingrid (Allegra Edwards), decide di farsi caricare sul lussuoso aldilà dei suoi genitori “Lakeview” della Horizen Company. Una volta caricato su Lakeview, Nathan incontra il suo “angelo” dell’assistenza clienti Nora Anthony (Andy Allo), che inizialmente è la sua guida carismatica ma diventa velocemente un’amica e una confidente che lo aiuta a navigare nella nuova estensione digitale della sua vita.

Nella serie tv protagonisti sono Robbie Amell nel ruolo di Nathan, Andy Allo come Nora, Chris Williams nel ruolo di Dave Anthony, Kevin Bigley nel ruolo di Luke, Owen Daniels nel ruolo di AI GUY, Allegra Edwards come Ingrid Bannerman, Zainab Johnson come Aleesha, Christine Ko come Mandi, Elizabeth Bowen nel ruolo di Fran Booth, Chloe Coleman nel ruolo di Nevaeh, Yvetta Fisher nel ruolo di Batia, Barclay Hope nel ruolo di Oliver Kannerman, Hilary Jardine come Mildred, Rhys Slack nel ruolo di Dylan Jessica Tuck nel ruolo di Viv, Scott Patey nel ruolo di Josh Pitzer, Justin Stone nel ruolo di Dan the Orbit Gum Guy, Philip Granger nei panni di Zio Larry, Phoebe Miu nel ruolo di Yang Brea St. James nel ruolo di Older Dylan Lucas Wyka nel ruolo di Jack Kannerman Matt Braunger nel ruolo di Brad.

Upload è una serie Amazon Original in dieci episodi con Robbie Amell, Andy Allo, Kevin Bigley, Allegra Edwards, e Zainab Johnson. La serie è creata da Greg Daniels che ne è anche produttore esecutivo insieme a Howard Klein.

What We Do in the Shadows 2×06: promo e trama dall’episodio

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What We Do in the Shadows 2×06: promo e trama dall’episodio

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×06, il sesto episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do in the Shadows 2×06 che si intitolerà  “On the Run” dopo che un nemico vendicativo del passato appare senza preavviso, Laszlo fugge dalla sua casa e si nasconde per evitare la morte certa. Scritto da Stefani Robinson; diretto da Yana Gorskaya

What We Do In The Shadows 2×06

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Premi David di Donatello 2020: tutti i vincitori

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Premi David di Donatello 2020: tutti i vincitori

In uno scenario completamente digitale, con collegamenti live via Skype o Zoom, Carlo Conti ha condotto una insolita cerimonia dei Premi David di Donatello 2020. Ecco di seguito tutti i vincitori:

Migliore Attrice non protagonista

Migliore autore della fotografia

Migliore sceneggiatura originale

  • Marco BELLOCCHIO, Ludovica RAMPOLDI, Valia SANTELLA, Francesco PICCOLO – Il Traditore

Migliore Scenografia

Miglior Truccatore

  • Dalia COLLI, Mark COULIER (trucco prostetico) – Pinocchio

Miglior attore non protagonista

Migliore musicista

  • Il Flauto Magico di Piazza VittorioL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

Migliore sceneggiatura non originale

Miglior costumista

Miglior acconciatore

Migliore attore protagonista

Migliore attrice protagonista

  • La dea fortunaJasmine TRINCA

Miglior canzone originale

  • La dea fortuna – Titolo: CHE VITA MERAVIGLIOSA
    Musica e Testi di: Antonio DIODATO
    Interpretata da: DIODATO

Miglior Documentario

  • Selfie Agostino FERRENTE

Miglior regia

Miglior produttore

  • Il Primo ReGRØENLANDIA, RAI CINEMA, GAPBUSTERS, ROMAN CITIZEN

Miglior montatore

Miglior regista esordiente

  • BanglaPhaim BHUIYAN

Migliori effetti visivi

Miglior sonoro

  • Il primo re – Presa diretta: Angelo BONANNI
    Microfonista: Davide D’ONOFRIO
    Montaggio: Mirko PERRI
    Creazione suoni: Mauro EUSEPI
    Mix: Michele MAZZUCCO

Miglior film

  • Il Traditore – prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM, con RAI CINEMA
    per la regia di Marco BELLOCCHIO

Il David dello Spettatore è stato vinto da Ficarra e Picone per Il Primo Natale. Il David Speciale è stato assegnato a Franca Valeri. Il miglior film straniero Premio David di Donatello 2020 è: PARASITE di Bong Joon Ho.

The Eddy, recensione della serie diretta da Damien Chazelle

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The Eddy, recensione della serie diretta da Damien Chazelle

The Eddy è affascinante, eppure ostica, proprio come la musica che racconta, il suo mondo lontano dal successo facile e attaccato al sudore e al sacrificio, alla sofferenza che comporta seguire una passione, pari solo alla gioia che questa passione regala. Ma non basta a definire la nuova serie Netflix, disponibile dall’8 maggio, ideata da Jack Thorne e diretta (anche) dal premio Oscar Damien Chazelle (La La Land), e questa recensione di The Eddy proverà a raccontarlo, aggirando la facile tentazione di riportare di seguito la trama.

Perché se da una parte è vero che la nuova serie è legata alla musica e in particolare al jazz, è anche vero che The Eddy racconta la vita dei personaggi che gravitano intorno al locale che dà il nome alla serie, in una maniera frammentaria, dolorosa, che non lascia facile spazio all’empatia ma che tira dentro lo spettatore poco a poco, quasi fosse un unico film, un unico lungo flusso di coscienza che si muove sulle note improvvisate, a volte accidentate dell’improvvisazione jazz.

Tra dramma e thriller

the eddyUna via di mezzo tra dramma familiare e thriller metropolitano, la serie mescola i toni, i generi, intreccia le vite dei protagonisti e non si fossilizza mai su un solo tema o linguaggio. Vita e morte, amore e dolore, separazione, famiglia, amicizia, violenza e malavita, ogni trama confluisce nell’altra con una fluidità tale che sembra rappresentare anche la precarietà della vita dei protagonisti stessi.

Unico elemento unificatore della storia è lo stile di regia. Damien Chazelle, con Houda Benyamina, Laïla Marrakchi, Alan Poul, che firmano la totalità degli episodi, regalano a The Eddy un ritmo quasi aggressivo verso i proprio protagonisti, guidano un occhio che si avvicina tantissimo a pedinare corpi e storie, muovendosi, traballando, in un flusso di immagini che si fa senso di precarietà.

E simbolo di precarietà è il protagonista Elliot, ex gloria del jazz, che fatica a tenere insieme la propria vita, tra locale difficile da mantenere, vita privata complicata da gestire, figlia adolescente che piomba nella sua vita impossibile da controllare, una piede nella criminalità e un lutto che pesa sul cuore.

Elliot e gli altri

Intorno a Elliot, in maniera più o meno profonda, orbitano altri personaggi, uomini e donne a cui sono dedicate le altre puntate della serie. Ogni episodio, infatti, porta il nome di uno dei protagonisti, Julie, Amira, Maja, Jude, Sim, tutte anime perse, in qualche modo, che si trovano e ritrovano attorno alla musica che, solo alla fine, scopriamo essere, per poco tempo, l’antidoto alla sofferenza, la gioia, la ricompensa. L’ultimo episodio, che si intitola appunto The Eddy, il locale di Elliot, è l’unico che porta luce e dolcezza in una vita altrimenti cupa e difficile.

Al fianco dell’ottimo André Holland, interprete di Elliot, si muove un ventaglio variegato di interpreti grandi e piccoli, comparse e comprimari che rendono il racconto ricco e che di tanto in tanto prendono il loro posto sul palco principale e raccontano la loro storia. Tra questi c’è Maja, interpretata dall’intensa e talentuosa Joanna Kulig, attrice polacca già vista in Cold War, presenza angelica e magnetica, che anche in questo caso, come nel film di Pawlikowski, fa sfoggio del suo considerevole talento vocale.

La Parigi anti-romantica di The Eddy

The Eddy tramaCome cupa e difficile è anche la Parigi in cui è ambientata la storia. La città che cinema e tv hanno innalzato a romantica e luminosa, la città delle luci appunto, è un paesaggio tetro, dentro la quale ci si muove al buio, strisciando, con i propri pensieri, i propri guai, i propri dolori. La luce è solo dentro l’anima vibrante di passione di questi musicisti e cantori, affaticati dalla vita eppure aggrappati alla gioia che quel singolo istante di musica può regalare.

Per Damien Chazelle, che è stato il più giovane nella storia di Hollywood a vincere un Oscar alla regia con La la Land, The Eddy è un’ulteriore prova di un talento duttile che tuttavia, sempre a ritmo di musica, si piega e si trasforma di fronte ad ogni storia, pur rimanendo fedele al suo stile. Dall’inquadratura al montaggio, Chazelle riesce a mostrare la sua presenza nonostante si trovi in contesti ancora una volta differenti rispetto a quelli raccontati fino a questo momento nei suoi tre film.

Resta tuttavia fedele al linguaggio cinematografico, in quanto, pur approcciandosi a una serie tv per Netflix, si dissocia dal linguaggio seriale, lascia fluire il racconto così come il suo sguardo sui protagonisti e sulla città, sull’ambiente, così come fluisce la musica jazz, con le sue regole ma sempre imprevedibile.

Figli, il film con Paola Cortellesi su Sky Cinema

Figli, il film con Paola Cortellesi su Sky Cinema

Sarebbe dovuto essere il terzo film di Mattia Torre, nato da un monologo che aveva scritto per l’amico Valerio Mastandrea. E invece è stato per un gioco beffardo del destino l’ultimo “figlio” partorito da una mente brillante e mai banale. Stiamo parlando di Figli, il film diretto da Giuseppe Bonito con protagonisti Paola Cortellesi e lo stesso Valerio Mastandrea, che arriva in prima tv su Sky lunedì 11 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema #IoRestoACasa 1, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

«”Figli” è un film di Mattia Torre – ha precisato il regista Giuseppe Bonito –. Questa premessa mi sembra necessaria per raccontare il mio approccio alla regia del film dopo la prematura scomparsa di Mattia. Dico “un film di” e non semplicemente “un film scritto da” perché conoscevo bene Mattia e sapevo quanto vissuto ci fosse in questo copione. Il film è un distillato innanzitutto della sua vita ma, a mio avviso, trascende questa sfera privata per diventare lo specchio della vita di tutti noi».

Il film – una produzione Vision Distribution, Wildside, The Apartment, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video – racconta la storia di una giovane coppia, Sara (Paola Cortellesi) e Nicola (Valerio Mastandrea), sposati e innamorati. Hanno una bambina di 6 anni, Anna, e una vita felice. L’arrivo del secondo figlio, Pietro, sconvolge gli equilibri di tutta la famiglia dando vita a situazioni tragicomiche. Nonni stravaganti, amici sull’orlo di una crisi di nervi e improbabili baby-sitter non saranno loro di aiuto. Tra attimi di felicità e situazioni di sconforto, Sara e Nicola riusciranno a resistere e a rimanere insieme?

«“Figli” è la storia, comica e commovente, di una coppia, di due persone che si amano e che provano a reggere all’onda d’urto della genitorialità in un tempo caotico e in un Paese sempre più ostile – ha spiegato ancora Bonito –. In questo film si fondono insieme il registro comico ma anche l’analisi profonda; si mescolano, talvolta persino nella stessa situazione, la realtà, la percezione della realtà e l’inconscio, con una disinvoltura e una apparente leggerezza che solo i grandi autori posseggono».

Jared Harris: 10 cose che non sai sull’attore

Jared Harris: 10 cose che non sai sull’attore

La scalata al successo di Jared Harris si è composta di importanti titoli per il cinema e la televisione, dove l’attore ha potuto dimostrare le sue qualità e la sua capacità di dar vita a personaggi sempre diversi e particolarmente brillanti. Dal volto estremamente caratteristico, Harris è ad oggi uno degli interpreti britannici più richiesti del momento, e grazie ad una serie di successi ha oggi l’occasione di farsi conoscere ben oltre i confini nazionali.

Ecco 10 cose che non sai di Jared Harris.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jared Harris The Crown

Jared Harris: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore ha esordito sul grande schermo con il film Cuori ribelli (1992), per poi affermarsi grazie a titoli come L’ultimo dei Mohicani (1992), con Daniel Day-Lewis, Assassini nati – Natural Born Killers (1994), Dead Man (1995), Smoke (1995), Ocean’s Twelve (2004), di Steven Soderbergh, Lady in the Water (2006), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), con Brad Pitt, Sherlock Holmes – Gioco di ombre (2011), Lincoln (2012), Pompei (2014), Operazione U.N.C.L.E. (2015), Allied – Un’ombra nascosta (2016) e Morbius (2021), con Jared Leto.

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Ad aver reso celebre Harris sono stati in particolare i personaggi interpretati per alcune delle maggiori serie TV degli ultimi anni. Dopo aver recitato in Fringe (2008-2012), viene particolarmente apprezzato per il ruolo di Lane Pryce nella serie Mad Men (2009-2012), dove recita accanto a Jon Hamm, Elisabeth Moss e Christina Hendricks. Successivamente è in The Expanse (2015-2017), The Crown (2016-2017), The Terror (2018), Carnival Row (2019), con Orlando Bloom, e Chernobyl (2019), dove recita accanto a Stellan Skarsgård. Nel 2020 è invece nella serie Foundation.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Grazie ai ruoli ricoperti per la televisione, Harris ha potuto affermarsi all’interno dell’industria, che gli ha tributato prestigiosi riconoscimenti in diverse occasioni. Per la serie Mad Men è infatti stato nominato per tre volte ai Sag Awards nella categoria per il miglior cast di una serie drammatica, vincendo il premio nel 2010. Nel 2012 è invece stato nominato agli Emmy Awards come miglior attore non protagonista in una serie drammatica. Grazie a Chernobyl viene invece nominato come miglior attore protagonista sia agli Emmy che ai Golden Globe.

Jared Harris in The Crown

7. Ha condiviso un malanno con il proprio personaggio. Nella serie The Crown, che ripercorre la storia della famiglia reale, Harris ricopre il ruolo di re Giorgio VI. L’attore ha raccontato che, nel momento in cui il suo personaggio, come previsto da copione, si ammalava d’influenza, anche egli era realmente influenzato. Benché questo gli abbia reso difficile recitare, allo stesso tempo gli ha permesso di dar vita ad un’interpretazione più realistica.

6. Non si è ispirato alle precedenti trasposizioni del personaggio. Re Giorgio VI è stato raccontato al cinema nel film Il discorso del re, dove era interpretato dall’attore Colin Firth. A riguardo, Harris ha dichiarato di non essersi lasciato condizionare da tali versioni del personaggio, poiché egli si è trovato a raccontare un momento diverso della sua vita, e ha pertanto cercato di concentrarsi più sulla sua figura di padre che non di monarca.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jared Harris Mad Men

Jared Harris in Chernobyl

5. Il suo ruolo era stato pensato per un altro attore. Stando a quanto dichiarato da Harris, il personaggio da lui ricoperto nella serie, quello di Valery Legasov, era originariamente pensato per essere interpretato dall’attore Daniel Day-Lewis. Questi, tuttavia, sorprese tutti annunciando il ritiro dalla recitazione un mese prima che la mini-serie venisse annunciata. A quel punto, il ruolo venne affidato ad Harris.

4. Ha cercato di non farsi influenzare dalla vicenda reale. Sulla tragedia di Chernobyl esiste una vasta documentazione, mentre poco si sa del vero Legasov. Proprio per questo, Harris ha affermato di essersi basato esclusivamente su quanto riportato in sceneggiatura, evitando di ricercare notizie che potessero portarlo fuori strada. Questa è stata per l’attore la sua maggiore responsabilità nei confronti della serie.

Jared Harris in The Terror

3. Provava molta ammirazione per i suoi colleghi. Harris ha recitato nella prima stagione della serie antologica The Terror. Qui ricopriva il ruolo del capitano Francis Crozier, a bordo di una nave incaricata di esplorare l’artico. Parlando del cast, Harris ha raccontato di essere rimasto particolarmente colpito dal grande talento dei suoi colleghi, e ha chiesto che alcune delle sue battute migliori venissero affidate ad altri, poiché desiderava che emergesse il talento di tutti.

Jared Harris dirige Mad Men

2. È stato il regista di un episodio della serie. Benché il suo ruolo nella serie si sia concluso con la quinta stagione, Harris è tornato nel mondo di Mad Men in qualità di regista. L’interprete ha infatti compiuto il suo debutto dietro la macchina da presa dirigendo l’undicesimo episodio della settima stagione, l’ultima.

Jared Harris: età e altezza

1. Jared Harris è nato a Londra, Inghilterra, il 24 agosto 1961. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Katie McGrath: 10 cose che non sai sull’attrice

Katie McGrath: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota soprattutto per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Katie McGrath ha negli anni guadagnato sempre più consensi, arrivando a dar vita a personaggi amati da critica e pubblico, con i quali ha potuto mettere alla prova la propria versatilità. Ad oggi, la McGrath è ancora protagonista di celebri serie, che le permettono di sviluppare la sua sempre più solida carriera hollywoodiana.

Ecco 10 cose che non sai di Katie McGrath.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Katie McGrath fidanzato

Katie McGrath: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in alcuni noti film. L’attrice debutta sul grande schermo con il film Freakdog (2008), per poi recitare in W.E. – Edward e Wallis (2011), con Andrea Riseborough. Nel 2015 ottiene il ruolo di Zara Young in Jurassic World, con Chris Pratt, mentre nel 2017 interpreta il personaggio di Elsa nel film King Arthur – Il potere della spada, con Charlie Hunnam e Jude Law.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. All’inizio della sua carriera, l’attrice ottiene un ruolo di rilievo nella serie Merlin (2008-2012), dove è Morgana, e recitando accanto all’attore Colin Morgan. Successivamente recita in Dracula (2013), con Jonathan Rhys Meyers, in Slasher (2016) e in Supergirl (2016-in corso), dove ricopre il ruolo di Lena Luthor, recitando con l’attrice Melissa Benoist. Dal 2016 al 2017 ha ricoperto anche il ruolo di Elizabeth Carruthers in Frontiera, con Jason Momoa.

Katie McGrath non è su Instagram

8. Non ha un account personale. L’attrice ha confermato di non possedere un profilo sul social network Instagram, non apprezzando il suo funzionamento. È tuttavia possibile ritrovare sul social diverse fan page a lei dedicate, la più seguita delle quali vanta circa 158 mila persone. All’interno di queste vengono condivise le foto più recenti della McGrath, nonché gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da interprete.

Katie McGrath: chi è il suo fidanzato

7. Ha una relazione con un collega. A partire dal 2010 la McGrath vive una relazione con l’attore Colin Morgan. I due si sono conosciuti sul set della serie Merlin, di cui Morgan era protagonista, e da quel momento sono diventati una solida coppia del mondo dello spettacolo. Negli anni, hanno poi manifestato la volontà di non condividere dettagli della loro vita privata, dichiarandosi entrambi contrari al mondo dei social media.

Katie McGrath in Dracula

6. Ha avuto un ruolo di rilievo nella serie. La serie Dracula del 2013 ha esplorato il celebre vampiro da un punto di vista strettamente contemporaneo. Qui l’attrice ha ricoperto il ruolo di Lucy Westenra, la miglior amica della protagonista femminile Mina Murray. La McGrath si è dichiarata entusiasta dei cambiamenti operati nei confronti del suo personaggio, che trasportato all’epoca attuale ha acquisito molta più forza caratteriale.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Katie McGrath Supergirl

Katie McGrath in Merlin

5. Stava per perdere il ruolo. Sia la McGrath che il protagonista Colin Morgan sono di origini irlandesi. Proprio per questo motivo l’attrice stava per non ottenere il ruolo, poiché la produzione non voleva che due dei personaggi principali avessero lo stesso accento. Tuttavia, Morgan dimostrò di poter utilizzare un accento britannico, consentendo così alla McGrath di poter ottenere il ruolo.

4. Adora i ruoli da cattiva. All’interno della serie, la Morgana interpretata dall’attrice finisce con il rivelarsi una delle principali minacce per il regno e i suoi abitanti. La McGrath ha affermato che preferisce di gran lunga interpretare ruoli da cattiva, non solo perché più divertenti ma anche perché risultano spesso essere più memorabili e complessi psicologicamente.

Katie McGrath in Supergirl

3. Ha espresso la propria preferenza su un eventuale personaggio. In Supergirl, l’attrice ricopre il ruolo di Lena Luthor, sorella del più celebre Lex, noto per essere la storica nemesi di Superman. Parlando di un ipotetico ingresso del personaggio nella serie, l’attrice ha dichiarato che le piacerebbe vederlo interpretato da Bruce Willis, ritenendolo particolarmente adatto alla parte.

2. È attratta dall’imprevedibilità del personaggio. Uno dei motivi principali che hanno spinto la McGrath a ricoprire il ruolo di Lena Luthor, è l’imprevedibilità di questa. L’attrice ha infatti raccontato che mentre leggeva il copione non riusciva a capire in che modo il personaggio si sarebbe evoluto, e ancora oggi rimane sorpresa nell’imbattersi in risvolti che non avrebbe mai previsto.

Katie McGrath: età e altezza

1. Katie McGrath è nata ad Ashford, in Irlanda, il 3 gennaio 1983. L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Jean Reno: 10 cose che non sai sull’attore

Jean Reno: 10 cose che non sai sull’attore

Negli anni Novanta, Jean Reno era uno dei più popolari interpreti non solo in Francia ma a livello internazionale. Celebri sono infatti le sue partecipazioni ad alcuni dei film più cult di quegli anni. Particolarmente prolifico, Reno ha prestato il proprio talento a generi e pellicole molto diverse tra loro, sfoggiando la versatilità per cui è sempre stato lodato.

Ecco 10 cose che non sai di Jean Reno.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jean Reno Chef

Jean Reno: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. Il primo ruolo cinematografico per l’attore è quello per il film Chiaro di donna (1979), ma il vero successo arriva grazie ai film Subway (1985), Le Grand Bleu (1988), Nikita (1990), e, in particolare, Léon (1994), con Natalie Portman e Gary Oldman. Negli anni successivi continua ad affermarsi con titoli come Al di là delle nuvole (1995), Mission: Impossible (1996), Godzilla (1998), Ronin (1998), I fiumi di porpora (2000), con Vincent Cassel, Sta’ zitto… non rompere (2003), Hotel Rwanda (2004), La tigre e la neve (2005), di Roberto Benigni, La pantera rosa (2006), Il codice da Vinci (2006), Vento di primavera (2011), Chef (2012), Hector e la ricerca della felicità (2014), Il tuo ultimo sguardo (2016), di Sean Penn, e La ragazza nella  nebbia (2017). Prossimamente tornerà al cinema con il thriller Doorman, con Ruby Rose.

9. Ha doppiato un celebre film d’animazione. Nel pieno della sua popolarità, Reno viene scelto per partecipare al doppiaggio francese del classico d’animazione Disney Il re leone. Egli ha infatti dato voce al personaggio di Mufasa, padre del protagonista. Altre sue attività come doppiatore sono state quella per il film Giù per il tubo (2006), dove ha dato voce al personaggio di Le Frog, e quella per il videogioco Onimusha 3: Demon Siege, doppiando il personaggio di Jacques Blanc, modellato proprio a partire dai tratti somatici dell’attore.

8. È stato più volte nominato ad un importante premio. Reno vanta tre nomination ai premi César, i più prestigiosi riconoscimenti cinematografici francesi. Fu candidato una prima volta nel 1989 come miglior attore non protagonista per il Le grand bleu, e in seguito come miglior attore protagonista nel 1994 per Les visiteurs, e nel 1995 per Léon. Pur non riportando vittorie, tali nomination consacrarono il periodo d’oro vissuto in quegli anni dall’attore.

Jean Reno e Natalie Portman

7. È molto legato alla nota attrice. Per Reno, Léon fu il film della consacrazione, per l’attrice Natalie Portman rappresentò invece il debutto nel mondo del cinema. L’attore francese ha più volte ricordato il set da loro condiviso, affermando che da subito non ebbe dubbi sulle qualità della giovane interprete e sul radioso futuro che la attendeva. Reno ha inoltre raccontato che ancora oggi è lieto di incontrarla in amicizia lontano dai set.

Jean Reno: i figli dell’attore

6. È padre di diversi figli. Durante il primo matrimonio, durato dal 1977 al 1995, l’attore diventa padre di due figli, nati rispettivamente nel 1978 e nel 1980. In seguito, risposatosi, nel 1996 diventa padre per la terza volta in quello stesso anno, e una quarta nel 1998. L’attore si è in seguito sposato una terza volta, ma non ha avuto figli dall’attuale moglie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jean Reno Léon

Jean Reno in Léon

5. Ha caratterizzato in modo particolare il suo personaggio. In Léon, l’attore interpreta uno spietato sicario che accoglie sotto la sua protezione la giovane Mathilda. A riguardo, Reno ha raccontato di aver costruito il suo personaggio immaginandolo con un lieve ritardo mentale e un’emotività particolarmente repressa. Ciò doveva favorire il pensiero che una persona del genere non avrebbe mai pensato in termini sessuali nei confronti della ragazza da lui adottata.

4. Il ruolo era pensato per lui. Grazie alle sue precedenti collaborazioni con il regista Luc Besson, l’attore fu la prima e unica scelta per il ruolo del sicario Léon. Besson raccontò di aver scritto il personaggio proprio basandosi su Reno. Molti altri attori però si dichiararono estremamente interessati a ricoprire il ruolo, e tra questi vi erano anche Mel Gibson e Keanu Reeves.

3. Non fece prove per una particolare scena. All’interno del film vi è una celebre scena dove Mathilda indossa un abito regalatole da Léon. Essendo una scena molto delicata emotivamente, ai due attori non fu concesso di fare prove, poiché il regista desiderava catturare il loro spontaneo imbarazzo nel momento in cui la recitavano per la prima volta.

Jean Reno in Chef

2. Si è ispirato a noti chef. Nel film Chef, Reno interpreta Alexandre Lagarde, celebre chef in crisi di ispirazione. Per ricoprire tale ruolo, l’attore ha raccontato di essersi fatto aiutare da alcuni chef famosi, i quali sono anche suoi amici. Reno ha affermato di averli osservati a lungo durante la preparazione dei loro piatti, e invece che imitare il loro modo di comportarsi ha cercato di comprenderlo, per arrivare alla radice di come pensa e agisce un grande maestro della cucina.

Jean Reno: età e altezza

1. Jean Reno è nato a Casablanca, in Marocco, il 30 luglio 1948. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sofia Coppola: 10 cose che non sai sulla regista

Sofia Coppola: 10 cose che non sai sulla regista

Una delle poetiche più affascinanti del nuovo cinema statunitense, è quella della regista Sofia Coppola. Sin dal suo folgorante esordio, l’autrice si è imposta per il suo originale modo di raccontare importanti fasi di passaggio della vita o sentimenti universalmente condivisi, e ad oggi è una delle voci più mature e influenti del panorama cinematografico.

Ecco 10 cose che non sai di Sofia Coppola.

Parte delle cose che non sai sulla regista

Sofia Coppola Lost in Translation

Sofia Coppola: i film da lei realizzati

10. È regista e sceneggiatrice di celebri film. Il film di debutto della Coppola risale al 1999, ed è Il giardino delle vergini suicide, con protagonista Kirsten Dunst. Nel 2003 firma il suo secondo lungometraggio, Lost in Translation, con Bill Murray e Scarlett Johansson, che le permette di affermarsi a livello internazionale. Suoi successivi film sono poi stati Marie Antoinette (2006), Somewhere (2010), con Elle FanningBling Ring (2013), con Emma Watson, e L’inganno (2017), con Nicole Kidman. La regista ha poi firmato anche uno speciale film televisivo per Netflix intitolato A Very Murray Christmas (2015), mentre nel 2020 è previsto il suo ritorno al cinema con On the Rocks, con Rashida Jones.

9. È stata anche attrice. L’ingresso nel mondo del cinema per la Coppola è avvenuto sin da bambina, in qualità di attrice nei film diretti dal padre. I suoi primi piccoli ruoli risalgono infatti ai film Il padrino (1972), Il padrino – Parte II (1974), I ragazzi della 56ª strada (1983), Rusty il selvaggio (1983), Cotton Club (1984), Peggy Sue si è sposata (1986) e Tucker – Un uomo e il suo sogno (1988). ottiene poi un ruolo di maggior rilievo in Il padrino – Parte III (1990), dove recita accanto ad Al Pacino nei panni di Mary Corleone. Uno dei suoi ultimi ruoli da attrice risale invece al film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999).

8. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Con il film Lost in Translation, l’autrice si afferma ulteriormente all’interno dell’industria, arrivando ad ottenere il suo primo premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Per la stessa pellicola viene nominata anche come miglior regista e per il miglior film. Nel 2010 le viene invece assegnato il Leone d’oro, il premio più importante della Mostra del Cinema di Venezia, per il film Somewhere. Nel 2017, al Festival di Cannes, vince invece il Prix de la mise en scène per la sua regia di L’inganno.

Sofia Coppola in Star Wars

7. Ha fatto un cameo nella celebre saga. Anche la Coppola è entrata, seppur senza farsi notare, a far parte della galassia lontana lontana di Star Wars. Nel film del 1999, Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, l’attrice appare brevemente nel ruolo di una delle ancelle che accompagnano la principessa Amidala, interpretata dall’attrice Natalie Portman. Ricordando l’esperienza, ha raccontato di essersi recata sul set per assistere allo svolgimento delle riprese, e il regista George Lucas sul momento le chiese se voleva comparire in scena, occasione che la Coppola non si lasciò sfuggire.

Sofia Coppola in Il Padrino

6. Ha avuto ruoli diversi all’interno della trilogia. Sofia Coppola ha interpretato la figlia di Michael Corleone in Il Padrino – Parte III, nonostante abbia vestito i panni della nipote ne Il Padrino del ’72 e di una bambina senza nome su una nave de Il Padrino – Parte II. La Coppola ottenne il ruolo nel terzo film della trilogia dopo che Winona Ryder dovette rifiutare per via di altri impegni.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Sofia Coppola Somewhere

Sofia Coppola e Marie Antoinette

5. Ha cercato un nuovo punto di vista sulla figura storica. Nel raccontare la vita della sovrana Maria Antonietta, la regista desiderava esaltarne l’aspetto umano, raffigurandola come una ragazza sconnessa dalla realtà, che finisce con il trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per questo motivo, decise di basarsi sulla biografia scritta da Antonia Fraser, poiché giudicava quella ben più nota di Stefan Zweig troppo rigida nei confronti della regina.

4. Avrebbe dovuto essere il suo secondo film. Inizialmente la produzione del film era prevista subito dopo Il giardino delle vergini suicide. Tuttavia, incontrando diverse difficoltà nel confrontarsi con la realtà storica della vicenda, la Coppola preferì dedicarsi ad un altro progetto per potersi temporaneamente distrarre. Realizzò così Lost in Translation, il cui successo la aiutò a ridare vita a Maria Antoinette.

Sofia Coppola dirige Somewhere

3. Non era convinta sulla scelta di casting dei produttori. Somewhere racconta del delicato rapporto tra un padre, attore in declino, e la sua giovane e candida figlia. Per interpretare quest’ultima, i produttori suggerirono alla Coppola l’attrice Elle Fanning, divenuta celebre in quegli anni. La regista non era però convinta a riguardo, temendo che si trattasse della tipica bambina attrice di Hollywood. Dopo averla incontrata, però, si ricredette, trovando la Fanning caratterialmente forte e brillante.

2. Non voleva raccontare la classica storia su Hollywood. Con Somewhere, la Coppola si è spinta per la prima volta a raccontare il mondo del cinema, facendolo però a suo modo. Il film tocca infatti solo in modo marginale la vita all’interno dell’industria, e lo stesso personaggio protagonista pur essendo un attore non viene mai visto intento a recitare su qualche set. Per la regista era più importante raccontare gli effetti della celebrità su di lui come uomo e padre.

Sofia Coppola non è su Instagram

1. È molto riservata. La regista ha più volte dichiarato di voler mantenere un basso profilo pubblico, tenendosi dunque lontana dai social network e garantendo così alle proprie figlie di poter vivere un’adolescenza lontana dai riflettori. Su Instagram è tuttavia possibile trovare alcune fan page a lei dedicate, dove vengono pubblicati gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da autrice.

Fonte: IMDb

Sienna Miller: 10 cose che non sai sull’attrice

Sienna Miller: 10 cose che non sai sull’attrice

Nel corso della sua carriera, l’attrice Sienna Miller ha recitato in opere che le hanno permesso di mettere alla prova la propria versatilità. Distinguendosi tra film mainstream e pellicole d’autore, la Miller ha costruito su solide basi il proprio status, arrivando ad ottenere importanti riconoscimenti da parte della critica e del pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Sienna Miller.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Sienna Miller American Sniper

Sienna Miller: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il film South Kensington (2001), per poi ottenere maggior notorietà grazie a titoli come Sogni di gloria (2002), Sogni di gloria – La rivincita di Raf (2003), The Pusher (2004) e Alfie (2004). Negli anni successivi recita poi in Casanova (2005), Interview (2007), Stardust (2007), con Michelle Pfeiffer, I misteri di Pittsburgh (2007), The Edge of Love (2008), con Keira Knightley, G.I. Joe – La nascita dei cobra (2009), Foxcatcher (2014), con Mark Ruffalo, American Sniper (2014), con Bradley Cooper, Il sapore del successo (2015), Civiltà perduta (2016), La legge della notte (2016), di Ben Afflecke City of Crime (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha mancato di recitare anche per alcune serie televisive, come Bedtime (2002) e Keen Eddie (2003-2004). Nel 2012 è invece Tippi Hedren nel film televisivo The Girl – La diva di Hitchcock, per poi tornare sul piccolo schermo con il ruolo di Beth Ailes nell’acclamata serie The Loudest Voice (2019), dove ha recitato accanto agli attori Russell Crowe e Naomi Watts.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Per il suo ruolo nel film TV The Girl – La diva di Hitchcock, dove si ripercorre del difficile rapporto tra il noto regista e l’attrice Tippi Hedren, la Miller ha ottenuto candidature ad importanti premi come i Golden Globe, i Bafta TV Awards, i Critics Choice Television Awards e i Satellite Awards. Pur non riportando vittorie, l’attrice ha così avuto modo di consolidare il proprio ruolo all’interno dell’industria.

Sienna Miller: i suoi fidanzati

7. Ha avuto una relazione con un noto attore. Sul set del film Alfie, la Miller conosce l’attore Jude Law, con il quale intraprende una relazione dal 2004 al 2006. In quell’anno, infatti, i due si separarono per via di alcuni ripetuti tradimenti. Vengono però visti nuovamente insieme nel 2009, confermando di aver ripreso la loro relazione. Si lasciano però nuovamente nel 2011, affermando di essere rimasti in buoni rapporti.

6. Ha avuto diversi fidanzati celebri. Nel corso degli anni la Miller ha poi avuto altre relazioni con celebri attori di Hollywood, come Daniel Craig, con il quale ha recitato nel film The Pusher, Rhys Ifans, noto per essere stato Spike in Notting Hill, e Tom Sturridge, con il quale ha avuto una figlia nel 2012. A quest’ultimo l’attrice è stata legata dal 2012 al 2014.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Sienna Miller Alfie

Sienna Miller in The Pusher

5. Ha interpretato l’interesse amoroso del protagonista. Nel film The Pusher l’attrice ricopre il ruolo di Tammy, di cui il protagonista chiamato XXXX si invaghisce perdutamente. All’interno del film, il personaggio ricoperto dalla Miller avrà particolare rilievo nel determinare le fortune o sfortune del protagonista. Grazie a tale ruolo, l’attrice ha potuto acquistare maggior popolarità all’interno dell’industria hollywoodiana.

Sienna Miller in Alfie

4. Non ha avuto problemi per le scene di nudo. Nel film Alfie, l’attrice ricopre il ruolo di Nikki, donna emotivamente instabile che intraprende una turbolenta relazione con il protagonista. In una delle scene in cui sono insieme, era previsto che l’attrice recitasse svestita. Le fu detto che se non si sentiva a suo agio, la scena poteva essere riscritta diversamente, ma la Miller rifiutò questa possibilità, affermando di voler usare l’imbarazzo della nudità per rendere più realistica la scena.

3. Ha lavorato molto sull’emotività del personaggio. Il desiderio dell’attrice era quello di non dar vita a cliché nel rappresentare l’instabile emotività di Nikki. Per questo motivo ha cercato di scavare a fondo nelle emozioni del personaggio, immaginando da sé un’origine alla sua fragilità. In questo modo, ha potuto mettere in scena emozioni che percepiva come proprie, evitando la sterile imitazione.

Sienna Miller in American Sniper

2. Ha incontrato la donna che avrebbe interpretato nel film. In American Sniper, film incentrato sul cecchino Chris Kyle, la Miller ha interpretato il ruolo di Taya Kyle, moglie di questi. Per essere certa di rendere giustizia alla vera Kyle, l’attrice l’ha voluta incontrare in diverse occasioni, studiandola nel suo modo di parlare e comportarsi, ma anche ascoltando il suo punto di vista sulla storia del marito.

Sienna Miller: età e altezza

1. Sienna Miller è nata a New York, Stati Uniti, il 28 dicembre 1981. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

I miserabili di Ladj Ly dal 18 maggio in digitale

I miserabili di Ladj Ly dal 18 maggio in digitale

I miserabili di Ladj Ly sarà disponibile in esclusiva dal 18 maggio su MioCinema.it, la prima piattaforma digitale dedicata al cinema d’autore che mette al centro la sala cinematografica e il suo pubblico, nata da un’idea condivisa di Lucky Red, Circuito Cinema e MYmovies. Sempre dal 18 maggio il film sarà disponibile anche sulla Pay Per View Sky Primafila Premiere.

Ispirato alle sommosse di Parigi del 2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards, è stato candidato al Premio Oscar come Miglior Film Straniero e ha trionfato ai César ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui Miglior Film.

Un affresco sincero e autentico delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza. Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo, “non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”

Le cose che non ti ho detto dal 29 maggio in digitale

Le cose che non ti ho detto dal 29 maggio in digitale

LE COSE CHE NON TI HO DETTO, secondo lungometraggio del regista e sceneggiatore William Nicholson, sarà disponibile dal 29 maggio (distribuito da Vision Distribution e Cloud 9) sulle maggiori piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA PREMIERE –APPLE TV –  CHILI – GOOGLE PLAY – INFINITY – TIMVISION – RAKUTEN TV – CG ENTERTAINMENT.

LE COSE CHE NON TI HO DETTO è un racconto intimo ed emozionante basato su una vicenda autobiografica del regista. In questo film si racconta in modo diretto e senza falsi sentimentalismi la separazione tra due genitori e l’impatto emotivo che questo evento scatena sui componenti della famiglia. È una storia di dolore e separazione, ma anche di crescita e di consapevolezza, una storia in cui ci possiamo riconoscere, perché appartiene a molti di noi.

Il cast vanta la presenza di Annette Bening, quattro volte candidata al Premio OscarÒ: e vincitrice di due Golden Globe per “La diva Julia – Being Julia” e “I ragazzi stanno bene”, l’attore inglese Bill Nighy (Love Actually – L’amore davvero, I Pirati dei Caraibi, Harry Potter e i Doni della Morte), e Josh O’ Connor (La terra di Dio, The Program).

SINOSSI

Grace (Annette Bening) ed Edward (Bill Nighy), sposati da 29 anni, vivono una vita tranquilla nella città costiera di Seaford, Inghilterra, in una casa piena di libri e oggetti accumulati.

Quando il figlio Jamie (Josh O’Connor) va a trovarli per il fine settimana, Edward lo informa che ha deciso di lasciare sua madre Grace.

Grace non accetta la decisione di Edward e cade in una depressione profonda. Sarà Jamie attraverso la sua vicinanza a risvegliare in lei l’attitudine alla felicità e a una nuova possibilità di vita.

In questa storia non ci sono cattivi ma solo persone reali, che hanno vissuto per troppo tempo trascinando dietro di sé vecchi errori e ora ne stanno pagando le conseguenze.

Non ci sono risposte immediate né percorsi semplici che portino ad una soluzione.

Un marito, una moglie e il loro figlio sono costretti ad affrontare verità dure, e ripartendo da quelle verità, sono costretti a plasmare nuovamente le loro vite.

Location Marvel Cinematic Universe, ecco le più iconiche

Location Marvel Cinematic Universe, ecco le più iconiche

A chi non piace viaggiare? Visitare posti nuovi è una delle attività che le persone curiose maggiormente amano, tuttavia, soprattutto in periodo di emergenza sanitaria globale, è difficile continuare a farlo. La bellezza del cinema è che, invece, può continuare a portarci in giro per il mondo, o per i mondi, in particolare, nelle nostre location cinematografiche preferite. E quale universo cinematografico ha un maggior numero di location iconiche e super riconoscibili, se non il Marvel Cinematic Universe?

Ecco di seguito le 10 location più iconiche del MCU:

La baita di Tony – Avengers: Endgame

La baita di Tony e Pepper in riva al lago è stata una location così amata ed apprezzata dagli spettatori di Avengers: Endgame che, sulla scia del film, i fan hanno trovato l’edificio su Airbnb, mandando in tilt le prenotazioni.

Nella vita reale, la baita si trova in Georgia, mentre nel film non è chiaro quale sia la sua location, tuttavia è riuscita decisamente a catturare l’attenzione e l’immaginazione degli spettatori.

I campi di fiori in Olanda – Spider-Man: Far From Home

La scena in Spider-Man: Far From Home in cui Peter viene arruolato da Happy mentre è in Olanda è unica e visivamente accattivante. La scena è coloratissima, una distesa di tulipani variopinti, tutti aggiunti con il VFX.

È in un momento del film in cui Spider-Man è alle strette, non sa più di chi si può fidare, quindi il fatto di essere salvato da Happy in un paesaggio così incredibile è probabilmente un omaggio alla creatività che Peter ha ereditato da Iron Man, recentemente scomparso.

Avengers Facility – Avengers: Endgame

Situato alla periferia di New York City, la Avengers Facility è la location principale di Avengers: Endgame. Anche se Thanos l’ha fatta a pezzi alla fine del film, la struttura era la base operativa perfetta per gli eroi per incontrarsi dopo il caos di Infinity War.

La struttura nella vita reale è in realtà situata nell’East Anglia, nel Regno Unito, e i fan del film possono visitare la struttura anche se probabilmente al suo interno non c’è una macchina del tempo, né vi sono custodite le Gemme dell’Infinito.

La Fattoria – Avengers: Endgame

Thanos si ritira nella sua fattoria su un pianeta lontano dopo che lo schicco di Infinity War ha spazzato via il 50% di tutte le creature viventi. Mentre lo schiocco ha quasi ucciso il titano pazzo, decide rinunciare alla veste di guerriero e diventare una specie di contadino / giardiniere, in solitudine per il resto della sua vita.

Considerando che Thanos poteva scegliere un luogo qualsiasi in tutto l’universo, sceglie un pianeta isolato e molto bello. Le immagini del Titano che raccoglie i suoi frutti sono bellissime e anche molto significative.

Sakaar – Thor: Ragnarok

Sakaar è il pianeta discarica, governato dal Granmaestro interpretato da Jeff Goldblum, e disseminato di fumetti Marvel come un Easter egg che si spera tornerà nei film di Thor più tardi.

Anche se è visto come un pianeta desolato, Sakaar è uno dei pianeti del MCU più colorati, specialmente quando c’è una festa in strada a tema Hulk in cui si imbattono Thor e Bruce Banner, mentre cercano di scappare.

Xandar – Guardiani della Galassia

Xandar è presente in Guardiani della Galassia e Guardiani della Galassia Vol. 2, oltre a essere menzionato in Thor: Ragnarok e Infinity War. Il pianeta è la capitale dell’Impero Nova, un gruppo che deve ancora essere adeguatamente introdotto nel MCU.

Estremamente luminoso e accogliente, questo pianeta ricorda una tipica città di fantascienza situata sopra le nuvole. Tutto il franchise di Guardiani ci ha offerto scenari spettacolari, ma Xandar è uno dei punti forti dei film di James Gunn.

Vormir – Infinity War/Endgame

Vormir è la dimora della Gemma dell’Anima, e per raggiungerla bisogna pagare un prezzo altissimo, sacrificando ciò che amiamo di più. Thanos lo fa in Infinity War quando sacrifica Gamora, e poi Clint Barton fa lo stesso in Endgame quando Vedova Nera muore.

Quando si ottiene la Gemma dell’Anima, l’intero Vormir viene visualizzato nella sua forma sbalorditiva, e sebbene il pianeta sia presente brevemente nell’MCU, la sua estetica è estremamente piacevole.

Ego – Guardiani della Galassia Vol. 2

Ego è il papà di Peter Quill ed è il cattivo principale di Guardiani della Galassia Vol. 2; tuttavia, lui è anche un pianeta vero e proprio, in quanto non è una persona, ma un Celestiale che può assumere la forma che più desidera.

Il pianeta su cui ha la sua base, e quello su cui i Guardiani si imbattono durante il film, è bellissimo e funge da paradiso per le disavventure intergalattiche dei protagonisti. Questo fino a quando il team non scopre che Ego è in realtà un maniaco divoratore di pianeti e il suo stesso pianeta, insieme a lui, viene distrutto.

Asgard – Trilogia di Thor

Asgard è la casa degli Asgardiani, una razza nordica aliena governata dal Dio del Tuono e membro degli Avenger, Thor. Nei film di Thor, Asgard compare tantissimo, soprattutto nel secondo, ed è un luogo magnifico, più simile ad una città con al centro un grandioso palazzo che a un pianeta.

Ci sono molte scene ambientate su Asgard e l’evoluzione del tono legato al personaggio di Thor le ha rese man mano più comiche, nonostante l’iniziale gravità del personaggio. Il luogo viene poi distrutto in Ragnarok, e ricostruito sulla Terra, anche se non è altrettanto glorioso.

Wakanda – Black Panther

Il luogo più epico dell’intero MCU è senza dubbio la nazione di Wakanda. E’ un mondo nascosto dalle mappe nel cuore dell’Africa ed è la casa di Black Panther. La sua ricchezza più grande è il vibranio, un minerale presente nelle viscere della terra su cui si edifica la nazione.

La città/nazione di Wakanda è di una bellezza che incanta in un modo che apre il MCU a nuove possibilità e ha sicuramente contribuito al successo planetario di Black Panther.

Jamie Campbell Bower: 10 cose che non sai sull’attore

Jamie Campbell Bower: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Jamie Campbell Bower si è distinto per aver preso parte ad alcune delle maggior saghe young adult degli ultimi anni, ottenendo così un buon seguito tra il grande pubblico. Attivo anche in televisione, Bower continua ancora oggi a ricoprire ruoli di rilievo in prodotti di vario genere, mettendo continuamente alla prova la propria versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Jamie Campbell Bower.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jamie Campbell Bower Lily Collins

Jamie Campbell Bower: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in alcune celebri saghe. Il primo ruolo cinematografico dell’attore è quello di Anthony nel thriller Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), con Johnny Depp. Successivamente diventa celebre grazie al personaggio di Caius nei film New Moon (2009), Breaking Dawn – Parte 1 (2011) e Breaking Dawn – Parte 2 (2012), dove recita accanto a Robert Pattinson e Kristen Stewart. Nel 2013 è invece protagonista del film Shadowhunters – Città di ossa, mentre nel 2018 interpreta il giovane Grindelwald in Animali fantastici – I crimini di Grindelwald, con Eddie Redmayne. Bower aveva già ricoperto tale ruolo per un cameo nel film Harry Potter e I doni della Morte – Parte 1 (2010).

9. Ha recitato anche per la televisione. Con la mini-serie The Prisoner (2009), Bower debutta in televisione, per poi tornarvi con il ruolo di re Artù in Camelot (2011), dove recita accanto all’attrice Eva Green. Dopo una lunga assenza, recita nuovamente per il piccolo schermo nella serie Will (2017), basata sulla figura di William Shakespeare. Qui Bower interpreta il poeta Christopher Marlowe.

8. Era stato scelto per un atteso spin-off televisivo. L’attore era entrato a far parte del cast della serie provvisoriamente intitolata La lunga notte, che rappresentava uno spin-off di Il Trono di Spade. Questa doveva essere ambientata migliaia di anni prima degli eventi narrati nella serie principale, e tra i protagonisti figurava anche Naomi Watts. Tuttavia, per motivi non meglio chiariti, dopo la realizzazione del pilot la serie è stata ufficialmente cancellata.

Jamie Campbell Bower e Lily Collins

7. Ha avuto una relazione con la nota attrice. Sul set del film Shadowhunters, Bower conosce l’attrice Lily Collins, la quale recitava accanto a lui nel ruolo di co-protagonista. I due hanno in seguito intrapreso una relazione, mantenendo un profilo pubblico molto basso e lontano dall’esposizione mediatica. Pur non rilasciando ulteriori chiarimenti, hanno in seguito affermato di essersi separati.

Jamie Campbell Bower: chi è la sua fidanzata attuale

6. Ha una nuova compagna. Bower è attualmente impegnato sentimentalmente con la tatuatrice Ruby Quilter, rendendo pubblica tale relazione presentandosi con lei durante la premiere di Animali fantastici – I crimini di Grindelwald. Sui profili social dei due è possibile trovare alcuni post che li ritraggono insieme, anche se si sono rivelati restii a rilasciare notizie sulla propria vita privata.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jamie Campbell Bower Twilight

Jamie Campbell Bower in Shadowhunters

5. Non voleva dar vita ad un personaggio immacolato. Nell’assumere il ruolo di Jace, cacciatore di demoni, l’attore ha affermato che non voleva dar vita al classico personaggio tenebroso e stereotipato. Per questo motivo, ha puntato molto sulla vulnerabilità e sul senso di solitudine propri di Jace. Così facendo, ha potuto sentirsi molto più vicino emotivamente al personaggio.

4. Si è allenato molto per il ruolo. Bower ha dichiarato che prima delle riprese del film ha dovuto trascorrere un periodo di intenso allenamento fisico, così da poter acquisire la muscolatura richiesta per il ruolo. Ciò gli ha permesso di eseguire da sé alcune delle dinamiche scene presenti nella pellicola, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Jamie Campbell Bower nella saga di Twilight

3. Aveva sostenuto il provino per un altro ruolo. Bower è comparso per la prima volta nella saga di Twilight all’interno del film New Moon, dove interpreta il malvagio Caius, membro dei Volturi. Originariamente, però, l’attore aveva sostenuto il provino per ricoprire il ruolo del protagonista Edward Cullen. Benché non lo ritennero adatto per tale personaggio, i produttori rimasero colpiti da Bower, decidendo di affidargli il ruolo di un altro vampiro.

Jamie Campbell Bower in Sweeney Todd

2. Ha personalmente eseguito i brani nel film. Grande appassionato di musica, Bower è stato cantante per diverse band, con le quali ha raggiunto un discreto successo. Aveva d’altronde già svelato le proprie doti canore all’interno del film Sweeney Todd, dove è possibile udirlo eseguire uno dei brani più celebri, intitolato Johanna.

Jamie Campbell Bower: età e altezza

1. Jamie Campbell Bower è nato a Londra, Inghilterra, il 22 novembre 1988. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Villain: i migliori interpretati da attori che in genere sono eroi

Nell’era contemporanea, è un fatto che i villain siano diventati i personaggi favoriti degli spettatori, molto di più di quanto in passato lo erano gli eroi o i protagonisti principali. E anche chi in genere si è ritrovato ad interpretare personaggi “positivi” sul grande schermo, almeno una volta nella sua carriera si è dovuto confrontare con ruoli decisamente più “scomodi”.

Ecco di seguito 10 ruoli da “villain” interpretati da attori come Denzel Washington, Leonardo DiCaprio, Tom Cruise e non solo, riconosciuti generalmente per i loro ruoli da “eroi”:

Denzel Washington (Training Day)

In molti hanno sempre sostenuto che l’Oscar sarebbe dovuto arrivare già nel 1993 per il suo ruolo in Malcolm X di Spike Lee, ma l’Academy conferì l’ambita statuetta a Denzel Washington – come miglior attore protagonista – soltanto nel 2001 per il suo ruolo del poliziotto corrotto Alonzo Harris in Training Day di Antoine Fuqua. Molti sono gli “eroi” interpretati da Washington sullo schermo, in ultimo quello del giustiziere Robert McCall nella saga The Equalizer. 

Kevin Bacon (Sleepers)

Tra i numerosi personaggi “scomodi” interpretati da Kevin Bacon, probabilmente quello più celebre è Sean Nokes, sadica guardia carceraria nel bellissimo Sleepers di Barry Levinson. Anche se ha vestito spesso i panni di un ufficiale della legge, come in Mystic River o nel più recente Cop Car, Bacon è sempre stato trattato dall’industria cinematografica hollywoodiano come “un antagonista di lusso”.

Scarlet Johannson (Don Jon)

Amata a livello mondiale non soltanto per la sua bellezza e per il suo talento, ma anche per il ruolo di Vedova Nera nel MCU, Scarlett Johansson si ritrovo nel 2013 ad interpretare – forse per la prima volta – un personaggio egoista, poco comprensivo e all’apparenza senza cuore. In molti, infatti, associarono per la priva volta l’attrice ad una “cattiva” grazie al suo ruolo di Barbara Sugarman in Don Jon

Michael B. Jordan (Black Panther)

Dopo Fruitvale Station (2013) e Creed (2015), Ryan Coogler pensò ad un ruolo molto diverso per il suo attore feticcio Michael B. Jordan. Da eroe a cattivo in Black Panther, dove l’attore ha interpretato Erik Killmonger in quello che sarebbe poi diventato il primo cinecomic ad essere nominato agli Oscar come film.

Uma Thurman (La mia super ex-ragazza)

Dopo un breve periodo lontana dalla scene, Uma Thurman decise di dedicarsi a progetti meno impegnativi ma che hanno comunque rappresentato una sfida dal punto di vista attoriale, come avvenuto ad esempio ne La mia super ex-ragazza, commedia romantica al fianco di Luke Wilson, in cui la musa di Tarantino ha interpretato una drama queen spietata, super gelosa e super potente.

Robin Williams (Insomnia)

Il compianto re della commedia, amatissimo per i suoi ruoli in Hook, Mrs. Doubtfire, Jumanji e Patch Adams, aveva già dimostrato la sua versatilità grazie a pellicole quali L’attimo fuggente e Will Hunting – Genio ribelle. Nel 2002 Christopher Nolan gli offrì la possibilità di interpretare un serial killer al fianco di Al Pacino nel thriller Insomia, genere fino a quel momento inesplorato per Robin Williams. Da allora, l’attore sembrò prenderci gusto, tant’è che continuò ad interpretare personaggi oscuri in film come Eliminate Smoochy, One Hour Photo, The Final Cut e Una voce nella notte.

Leonardo DiCaprio (Django Unchained)

Anche se arriva a metà del film, il personaggio di Calvin J. Candie è una delle cose più tarantiniane che l’idolatrato regista abbia mai tirato fuori dal suo cilindro. Il personaggio del famigerato e crudele  latifondista interpretato da Leonardo DiCaprio in Django Unchained è senza dubbio il personaggio più deplorevole da un punto di vista morale che l’attore abbia mai interpretato. 

Henry Fonda (C’era una volta il West)

c'era una volta il westCon C’era una volta il West, Sergio Leone ha cercato di ottenere esattamente ciò che il pubblico non si sarebbe mai aspettato: un Henry Fonda come nessuno lo aveva mai visto prima. La star di Furore e La parola ai giurati era l’eroe per eccellenza del grande schermo durante l’era d’oro di Hollywood. Eppure, il suo debutto da “cattivo ragazzo” nell’acclamato western ha contribuito a spianare la strada ad altri colleghi di spicco nell’abbracciare ruoli da cattivo, come Jack Nicholson o Al Pacino.

Tom Cruise (Collateral)

Raramente ha accettato di recitare nei panni di un anti-eroe, ma tra i pochi bady guys interpretati da Tom Cruise, quello più iconico è sicuramente il killer dai capelli argentei nel thriller mozzafiato Collateral, diretto da Michael Mann. Il film ha contribuito a rafforzare una nuova immagine di Cruise nella mente di tutti coloro che si erano stancati di vederlo interpretare personaggi alquanto prevedibili.

Heath Ledger (Il cavaliere oscuro)

Salito alla ribalta grazie al suo ruolo in 10 cose che odio di te, se c’era un’etichetta dalla quale Heath Ledger si è sempre voluto distanziare era quella di “rubacuori”. Dopo aver rifiutato il ruolo di Peter Parker nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, Ledger era alla ricerca di qualcosa di molto più grande, sempre collegato al mondo dei fumetti: alla fine è diventato il Joker forse più incredibile mai rappresentato al cinema ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, con tanto di Oscar postumo conferito alla sua incredibile performance.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: la spiegazione di un grande buco di trama su R2-D2

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Star Wars: la spiegazione di un grande buco di trama su R2-D2

R2-D2 è uno dei personaggi più iconici di Star Wars e probabilmente il più grande robot nella storia del cinema. Le sue memorabili interazioni con C-3PO hanno segnato l’iconica epopea di fantascienza dal punto di vista dell’assetto narrativo comico; tuttavia, nella saga esiste un enorme buco nella trama che coinvolge Artoo; buco che a quanto pare nemmeno Mark Hamill sarebbe in grado di spiegare.

Se R2 era infatti il droide personale di Anakin Skywalker nella trilogia prequel, lo stesso non si è mai preso la briga di rivelare a Luke Skywalker la verità su suo padre. Alla fine de La vendetta dei Sith, C-3PO si è cancellato la memoria, mentre quella di Artoo non ha mai subito danni o alterazioni durante tutto l’arco narrativo dell’intera saga.

Se George Lucas ed il suo team probabilmente non hanno mai pensato che R2-D2 potesse avere un ruolo significativo negli eventi prima di Una nuova speranza, la Lucasfilm ha deciso di aggiungere il famoso droide e il suo inseparabile compagno anche nei prequel, nonostante la cosa non avesse una coerenza logica. Il loro cameo in Rogue One può avere una ragion d’essere, ma R2-D2 e C-3PO sono dei personaggi chiave al pari di Anakin o di Obi-Wan Kenobi. In Episodio IV, quando incontra il duo, Obi-Wan afferma anche: “Non mi ricordo di aver posseduto un droide”, nonostante nei prequel abbia diviso la scena con loro diverse volte.

Tutto ciò sembra dunque essere un grandissimo buco di trama, ma ci sono diverse (e ragionevoli) spiegazioni sul perché R2-D2 non rivela mai la verità su Anakin. Ne La vendetta dei Sith, R2-D2 accompagna Anakin a Mustafar: il futuro Darth Vader ha il compito di assassinare i leader della Confederazione dei Sistemi Indipendenti. A quel punto del film, Anakin è già stato spinto dall’imperatore Palpatine a convertirsi al Lato Oscuro e ha già ucciso i membri del Tempio Jedi; R2-D2, però, non è a conoscenza delle azioni di Anakin e continua a seguirlo.

Anakin ordina al suo droide di rimanere con la nave su Mustafar; pertanto, non riesce a vedere nessuno degli eventi che condannano il “Prescelto”. Nella scena in cui Padme Amidala si confronta con Anakin, sia Artoo che C-3PO (che hanno accompagnato Amidala e Obi-Wan su Mustafar), non appaiono in scena, così come non è possibile vederli durante il duello tra Obi-Wan e Anakin: è ipotizzabile, quindi, che R2-D2 non abbia assistito all’esperienza della morte di Anakin, né alla sua sopravvivenza. 

Tutti coloro che sono sopravvissuti all’Ordine 66, presumevano che Anakin sarebbe morto con loro, tranne Obi-Wan e Yoda. Probabilmente, R2-D2 non sarebbe stato informato da nessuno che il suo ex maestro era vivo e che ora agiva come Vader. Se si considera il fatto che Artoo e C-3PO vennero successivamente affidati alla famiglia Organa, ha ancora più senso che nessuno dei droidi venga informato della situazione. Eppure, c’è ancora una domanda che lascia più di un dubbio: perché cancellare la memoria di C-3PO, ma non quella di Artoo?

r2-d2 Star Wars Gli Ultimi Jedi

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Non è comune per i non-droidi parlare la lingua di Artoo, quindi non c’era da preoccuparsi sul fatto che gli Organa e Leia comprendessero quando accaduto nei prequel, nonostante la presenza di C-3PO. Anche se C-3PO può comprendere il linguaggio del suo inseparabile compagno, una volta che i suoi ricordi sono stati cancellati, neanche C-3PO avrebbe potuto credere alle parole di R2-D2.

L’unico altro personaggio che riesce a comunicare con R2-D2 è Luke. Sul pianeta Dagobah, Luke interpreta i pensieri di R2-D2 in un modo che non corrisponde alle effettive parole pensate dal droide, quindi ancora una volta non dovrebbe esserci alcun pericolo che R2-D2 possa essere creduto. Anche se Luke avesse capito veramente cosa stesse dicendo Artoo, è improbabile che ciò avrebbe influito eccessivamente sulla storia.

Luke non ha interagito direttamente con Darth Vader in Una nuova speranza, nel senso che non avrebbe avuto il tempo di dire a Vader la verità se avesse voluto. Nel frattempo, ne L’Impero Colpisce Ancora, Luke rifiuta di credere che Vader sia suo padre. Se Luke non è disposto a credere allo stesso Vader, è improbabile che abbia voglia di credere alle affermazioni di un droide quando nessun altro – al di fuori del cattivo – potrebbe verificarne l’autenticità.

Quando finalmente Luke accetta la verità, redimere suo padre diventa la sua missione, compito che è stato poi completato ne Il ritorno dello Jedi. Se avesse saputo da Artoo la verità, avrebbe potuto essere più suscettibile agli approcci di suo padre in Episodio IV. Invece di Obi-Wan e Yoda, Vader sarebbe potuto diventare la sua guida; tuttavia, sappiamo quanto sia forte la morale di Luke, quindi è probabile che l’esito della trilogia originale sarebbe stato lo stesso a prescindere.

Se non altro Luke, venendo a conoscenza della verità su Vader da R2-D2, avrebbe potuto evitare di scontrarsi con Leia, che si rivelerà essere sua sorella. Ciò solleva un ulteriore domanda, ancora più grande: come sarebbero andate le cose se Leia avesse scoperto chi erano davvero i suoi genitori da R2-D2? Gli eventi dell’intera trilogia originale sarebbero stati modificati e Leia sarebbe potuta diventare la principale apprendista Jedi al posto di Luke.

Per questo motivo, non ha senso che Bail Organa abbia cancellato la memoria di C-3PO mantenendo intatta quella di Artoo, poiché erano comunque con Leia quando questa è cresciuta. Il ruolo piccolo, ma chiave, di Bail in Rogue One mostra quanta influenza ha avuto sugli eventi della trilogia originale; ai suoi occhi, mantenere intatta la memoria di R2-D2 non era un problema, e la saga di Star Wars dimostra quanto fosse giusto non preoccuparsene.

Fonte: CBR