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Kevin Feige: “Lo streaming è al 100% il futuro del MCU”

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Kevin Feige: “Lo streaming è al 100% il futuro del MCU”

Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha recentemente parlato delle piattaforme di streaming e dell’impatto che avrano sul futuro dell’Universo Cinematografico Marvel. Il MCU ha attraversato un anno come nessun altro a causa della pandemia di Coronavirus. Dopo aver distribuito regolarmente contenuti per oltre un decennio, il 2020 è stato il primo anno senza la release di grandi progetti da parte dello studio. L’ultimo film arrivato al cinema, Spider-Man: Far From Home, è uscito a luglio 2019 e il prossimo, Black Widow, non uscirà prima di maggio 2021. Fortunatamente, le nuovissime serie Marvel destinate a Disney+ aiuteranno a placare l’attesa per l’avvio della Fase 4.

La prima serie, WandaVision, debutterà il mese prossimo e darà il via a una serie di show targati Marvel destinati esclusivamente al servizio di streaming della Casa di Topolino. Già in passato abbiamo visto diverse serie prodotte dalla Marvel Television, come Agents of S.H.I.E.L.D. o The Defenders. Tuttavia, quelle serie erano solo vagamente collegate al MCU. Al contrario, le serie in arrivo su Disney+ sono state realizzate dagli stessi Marvel Studios e giocheranno un ruolo importante nell’universo condiviso, nel senso che saranno direttamente collegate ai film.

Kevin Feige ha recentemente parlato con la rivista della Television Academy per discutere di WandaVision e dei suoi pensieri in merito alla fruizione in streaming, in rapporto anche al MCU. “Lo streaming è al 100% il futuro e il luogo in cui i consumatori vogliono guardare le cose”, ha dichiarato Feige. “E si spera che vorranno continuare a guardare la nostra serie narrativa di lunga durata. Un’esperienza come WandaVision è qualcosa che non puoi ottenere in un film. Vai al cinema per cose che non puoi vedere in streaming e ti servi dello streaming per cose che non puoi avere al cinema. E, naturalmente, alla fine tutto ciò che finisce al cinema arriva poi in streaming.”

L’atteggiamento positivo di Feige nei confronti dello streaming non è una sorpresa, considerando che il suo studio si sta preparando all’arrivo di tantissime novità su Disney+. Inoltre, lo streamer è diventato una figura importantissima per quanto riguarda la Disney, poiché quest’anno il numero di abbonati a Disney+ ha superato le aspettative, con cinema e parchi a tema che sono stati chiusi per la maggior parte del 2020. La pandemia, in generale, ha spinto l’industria dell’intrattenimento a concentrarsi sullo streaming come forse non era mai accaduto prima, quindi ha senso che Feige stia praticamente cavalcando l’onda…

Animali Fantastici 3: Mads Mikkelsen non ha parlato di Grindelwald con Johnny Depp

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Mads Mikkelsen non ha ancora parlato con Johnny Depp del ruolo di Gellert Grindelwald in Animali Fantastici 3. Il film, diretto da David Yates, è il terzo capitolo della serie prequel di Harry Potter. Il film sarà ambientato a Berlino, in Germania e a Rio de Janeiro e si svolgerà diversi anni dopo I Crimini di Grindelwald. Sebbene la premessa del nuovo film non sia stata ancora rivelata, è stato riferito che Animali Fantastici 3 mostrerà gli eventi che hanno portato al coinvolgimento del Mondo Magico nella Seconda Guerra Mondiale.

I primi due film di Animali Fantastici hanno visto Johnny Depp nei panni del potente e carismatico mago oscuro Gellert Grindelwald che terrorizzava il mondo magico. Depp avrebbe dovuto interpretare il ruolo in tutti e cinque i capitoli del franchise. Tuttavia, a seguito della perdita di una causa per diffamazione contro il quotidiano britannico The Sun che lo ha definito un “picchiatore di mogli”, la Warner Bros. ha chiesto all’attore di abbandonare la saga.

Successivamente, è stato confermato che Mads Mikkelsen avrebbe preso il posto di Depp come nuove interprete del personaggio di Grindelwald. L’attore danese ha già iniziato le riprese del film e in alcune recenti interviste ha già anticipato che la sua iterazione del celebre mago sarà molto diversa da quella offerta da Depp. Tuttavia, l’attore non ha mai parlato con il collega né del personaggio né dell’eredità che ha dovuto raccogliere.

Durante una recente chiacchierata con AP Entertainment (via Screen Rant), Mads Mikkelsen ha confermato di non aver ancora parlato con Johnny Depp del ruolo di Grindelwald in Animali Fantastici 3. Stando a quanto spiegato da Mikkelsen, l’attore danese non conosce molto bene il collega statunitense: nel corso degli anni, si sono incontrati soltanto una volta. Mikkelsen ha specificato però che nonostante gli piacerebbe entrare in contatto con Depp per saperne di più a proposito del personaggio, non ha il suo numero di telefono. “No, non lo conosco. L’ho incontrato una volta. Vorrei avere il suo numero di telefono, ma sfortunatamente non è così.”

La data di uscita di Animali Fantastici 3

Sappiamo che Animali Fantastici 3 è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali Fantastici 3 uscirà il 15 luglio 2022.

Margot Robbie aggiorna su Barbie: “Sarà diverso da ciò che i fan si aspettano”

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Margot Robbie promette che il suo film su Barbie, in cantiere ormai da diverso tempo, sarà molto diverso da ciò che il pubblico si aspetta. L’attrice ha attirato l’attenzione di Hollywood grazie al suo ruolo in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, anche se la fama a livello internazionale è arrivato con il ruolo Harley Quinn nel DCEU, interpretato in film quali Suicide Squad e Birds of Prey. Ad oggi, Robbie è una delle attrice più quotate, anche grazie a ruoli particolarmente acclamati dalla critica come Tonya, C’era una volta a… Hollywood e Bombshell – La voce dello scandalo.

Un live action incentrato su Barbie è in sviluppo da diversi anni. La prima volta che si è parlato del film è stato nel 2015, quando la Sony aveva annunciato che Amy Schumer sarebbe stata la protagonista del film. In seguito, la comica statunitense decise di abbandonare il progetto e per un po’ di tempo si parlò del premio Oscar Anne Hathaway come sua possibile sostituta. Il film passò poi nelle mani della Warner Bros. e nel 2018 Robbie firmò ufficialmente per recitare nel film e per figurare anche in qualità di produttrice. Lo scorso anno è stato invece confermato che ad occuparsi della sceneggiatura saranno Greta Gerwig (Piccole donne)Noah Baumbach (Storia di un matrimonio).

Adesso, in una nuova intervista rilasciata a THR e dedicata principalmente alla sua cada di produzione, la LuckyChap, Margot Robbie ha offerto alcune anticipazioni su ciò che i fan dovranno aspettarsi da Barbie. In sostanza, l’attrice ha rivelato che il live action sarà completamente diverso da ciò che il pubblico potrebbe aspettarsi.

Margot Robbie su Barbie: “Daremo ai fan il film che non sapevano di volere.”

“Ci piacciono le cose che sembrano allontanarsi dal centro, da quello che è il focus. Prendiamo ad esempio Barbie: per via della proprietà, del nome stesso, le persone credono di sapere cosa aspettarsi. Già le senti: ‘Oh, Margot interpreta Barbie. Già so come sarà’. E invece il nostro obiettivo è riuscire a stupirle. Il nostro obiettivo è regalare al pubblico qualcosa di completamente diverso da ciò che credono di sapere. Soprattutto, regalare loro il film che non sapevano di volere.”

Barbie, che rappresenta un marchio globale con vendite superiori a 3 miliardi di dollari in tutto il mondo, ha “interpretato” più di 150 ruoli attraverso i suoi oltre 50 anni di vita, tra cui principessa, presidente, sirena e stella del cinema. L’adattamento di Barbie segna l’esordio della Mattel Films di Robbie Brenner, e la prima collaborazione tra Mattel Films e Warner Bros. Pictures.

Zack Snyder sostiene la distribuzione dell’Ayer Cut di Suicide Squad

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Considerato l’enorme successo riscosso dalla campagna per la release della Snyder Cut di Justice League, il regista Zack Snyder ha dichiarato di voler vedere un supporto simile anche nei confronti di altri colleghi e di altri progetti, incluso Suicide Squad di David Ayer. In origine, Snyder era l’architetto originale del DCEU. Grazie al film L’uomo d’acciaio del 2013, ha dato vita ad una narrativa interconnessa che sarebbe culminata con il film dedicato al celebre team della DC Comics. Sfortunatamente, a causa di una tragedia personale, Snyder è stato costretto ad abbandonare la produzione di Justice League: in sua assenza, Joss Whedon è stato chiamato a completare il resto delle riprese, stravolgendo totalmente la storia inizialmente concepita dal collega.

In seguito all’uscita del film nelle sale, i fan hanno fatto sentire la propria voce affinché venisse distribuita la versione originale del cinecomic, che potesse finalmente raccontare la storia così come Snyder l’aveva immaginata. Sorprendentemente, la campagna ha dato i suoi frutti, dal momento che HBO Max ha annunciato che avrebbe finanziato ulteriori riprese e rilasciato entro il 2021 la Snyder Cut. Tuttavia, Justice League non è stato l’unico film afflitto da problemi durante la produzione.

Anche Suicide Squad del 2016 è stato completamente stravolto, con la versione cinematografica che rispecchiava poco o niente della visione originale del regista David Ayer. Persino Wonder Woman di Patty Jenkins ha dovuto subire una serie di modifiche all’ultimo minuto, quando la Warner Bros ha spinto per un’enorme battaglia in CGI nell’atto finale del film. In seguito al sostegno ricevuto negli ultimi anni, Zack Snyder vuole ora impegnarsi ad aiutare altri registi a ricevere un supporto simile.

Zack Snyder sull’Ayer Cut di Suicide Squad: “Non ne ho parlato con David Ayer, ma sono sicuro che lo farò.”

Snyder ha parlato dell’argomento durante una conversazione con John Doe Movie Reviews (via Screen Rant). Durante l’intervista, la conversazione è stata indirizzata specificamente verso la Ayer Cut di Suicide Squad. A Snyder è stato quindi chiesto direttamente se avesse avuto qualche tipo di conversazione con Ayer riguardo a potenziali piani. Il famoso regista ha rivelato di non averlo fatto, ma di essere intenzionato a contattare il collega.

“Non ne ho parlato con David, ma sono sicuro che lo farò. Lo conosco abbastanza bene. Sono stato sommerso, sai, a causa del Covid, ma è sulla mia lista di cose di cui parlargli. Voglio dire, sostengo qualsiasi regista che abbia bisogno di vedere la propria versione del film o la sua visione, proprio perché sai, sono stato il primo ad aver avuto un supporto davvero generoso. Quindi, spero davvero che altre persone ottengano la stessa cosa.”

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel KinnamanJai Courtney, Cara DelevingneViola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes e David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

Shameless 11: nuovo promo “Hall of Shame – Ian and Mickey”

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Shameless 11: nuovo promo “Hall of Shame – Ian and Mickey”

Il canale americano Showtime dopo promo e trama del terzo episodio ha diffuso l’inedito promo  “Hall of Shame – Ian and Mickey” di Shameless 11, l’undicesima e ultima stagione di Shameless.

Shameless 11

L’ultima stagione di Shameless vede la famiglia Gallagher e il South Side a un bivio, con i cambiamenti causati dalla pandemia COVID, dalla gentrificazione e dall’invecchiamento per riconciliarsi. Mentre Frank (William H. Macy) affronta la sua mortalità e i suoi legami familiari negli anni del crepuscolo indotti da alcol e droghe, Lip (Jeremy Allen White) lotta con la prospettiva di diventare il nuovo patriarca della famiglia. Gli sposi Ian (Cameron Monaghan) e Mickey (Noel Fisher) stanno cercando di capire le regole e le responsabilità di una relazione impegnata mentre Deb (Emma Kenney) abbraccia la sua individualità e maternità single. Carl (Ethan Cutkosky) trova un’improbabile nuova carriera nelle forze dell’ordine e Kevin (Steve Howey) e V (Shanola Hampton) lottano per decidere se vale la pena combattere per una vita difficile nel South Side.

SHAMELESS 11 è interpretato dal candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy e del SAG Award William H.Macy, Jeremy Allen White, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Emma Kenney, Cameron Monaghan, Christian Isaiah, Noel Fisher e Kate Miner. Creata da Paul Abbott, la serie è prodotta da Bonanza Productions in associazione con John Wells Productions e Warner Bros.Television. Sviluppata per la televisione americana da John Wells, la serie è prodotta da Wells, Nancy M. Pimental, Joe Lawson, Iain MacDonald e Michael Hissrich.

Justice League: per Ray Fisher, Joss Whedon portò sul set il suo rancore per Age of Ultron

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Ray Fisher ha dichiarato che il comportamento di Joss Whedon sul set di Justice League è stato alimentato dalla scarsa accoglienza riservata ad Avengers: Age of Ultron, il film dei Marvel Studios diretto dal regista nel 2015. Whedon è subentrato a Zack Snyder dopo che quest’ultimo ha dovuto abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione a causa di una tragedia familiare. Sfortunatamente, le cose non sono andate secondo i piani, dal momento che Whedon ha letteralmente stravolto la storia inizialmente pensata da Snyder.

Quando Whedon è salito a bordo del DCEU come timoniere ad interim di Justice League, aveva già lavorato per i Marvel Studios. Dopo essersi occupato della regia del grande successo The Avengers, film che ha consolidato i piani di Kevin Feige in merito ad un franchise cinematografico dalla narrazione interconnessa, Whedon è stato confermato anche alla regia Avengers: Age of Ultron. Nonostante il sequel sia stato l’ennesimo trionfo al botteghino, non è riuscito a raggiungere il successo universale del suo predecessore.

Adesso, secondo Ray Fisher, tutto ciò ha contribuito al presunto comportamento tossico di Joss Whedon durante le riprese aggiuntive di Justice League. Secondo l’interprete di Cyborg, il regista ha trattato male sia il cast sia la troupe del film, definendo il suo comportamento “grossolano, offensivo, poco professionale e completamente inaccettabile”. Ciò ha portato WarnerMedia ad avviare un’indagine circa le sue accuse e i comportamenti del regista.

Durante una chiacchierata nel corso del podcast di Poindexter Lounge (via Screen Rant), Fisher ha parlato della sua esperienza con Whedon e delle sue accuse, in merito alle quali ha ricevuto il sostegno dei suoi colleghi Jason Momoa e Gal Gadot. L’attore ha ricordato che durante le loro prime conversazioni con Whedon, ha appreso che il suo comportamento sul set era in qualche modo motivato dal risentimento del regista per alcune delle critiche mosse ad Age of Ultron.

Ray Fisher sulle riprese aggiuntive di Justice League: “Abbiamo ereditato i problemi di Joss Whedon.”

“Joss ha portato molto del suo risentimento personale e professionale – non riesco a trovare un termine migliore – durante la lavorazione di Justice League. Una delle prime cose che mi disse durante la nostra prima conversazione era che il pubblico ‘non aveva capito’ Age of Ultron. Ad un certo punto era diventata una questione di ego. Ricordo che alcune cose mi portarono a pensare: ‘Qui non si parla di lavoro, ma di ego’. E ancora: ‘Se ti è piaciuta questa determinata cosa in questo film ti deve piacere anche quell’altra’. E questo solamente dal punto di vista creativo.”

L’attore ha poi aggiunto: “Questa è una parte del perché ho detto che abbiamo ereditato Joss Whedon. Abbiamo ereditato i problemi di Joss Whedon. Penso che lui abbia veramente tante cose da risolvere. Spero che riesca a risolverle per modo più sano possibile. Questo potrebbe già compensare qualsiasi tipo di scusa che forse un giorno potrebbe decidere di fare pubblicamente…”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

BlacKkKlansman: il cast e la vera storia dietro al film di Spike Lee

Da sempre impegnato nel portare al cinema tematiche legate al razzismo, il regista Spike Lee firma nel 2018 quello che è da subito stato considerato uno dei suoi migliori film di sempre. Si tratta di BlacKkKlansman, opera incentrata sul poliziotto Ron Stallworth, il quale sul finire degli anni Settanta conduce un’operazione segreta infiltrandosi tra i membri del temuto Ku Klux Klan. Un’incredibile storia vera che ha trovato in Lee il regista perfetto, capace di esaltare tanto gli aspetti più irriverenti quanto i più profondi discorsi storici, politici e sociali legati alle problematiche razziali.

La sceneggiatura del film nasce dal libro di memorie Black Klansman, scritto dallo stesso Stallworth nel 2014. Con questo egli portava alla luce per la prima volta tale storia, da subito divenuta motivo di particolare interesse ad Hollywood. Prodotto da Jason Blum della Blumhouse Productions, e dal regista premio Oscar Jordan Peele, il film prese così vita avvalendosi di un grande cast di attori e di minuziose ricostruzioni storiche. Per Lee era inoltre fondamentale porre in aperta comunicazione gli eventi narrati con l’attuale realtà razziale vigente negli Stati Uniti, dimostrando come certe cose purtroppo non cambino mai.

Presentato con grande successo nel concorso del Festival di Cannes, dove vinse il Grand Prix Speciale della Giuria, il film è da subito diventato uno dei principali contendenti alla stagione dei premi. BlacKkKlansman arrivò infatti ad ottenere, tra le altre, ben 6 nomination ai premi Oscar, vincendo quello per la miglior sceneggiatura non originale. Anche da un punto di vista economico il film si affermò come un grande successo. Questo incassò ben 93 milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di soli 15. Prima di procedere nella visione di tale titolo, è consigliabile approfondire ulteriormente la storia vera su cui si basa, come anche alcune curiosità relative al cast di attori.

BlacKkKlansman: la trama del film

La storia si apre nei primi anni Settanta, dove grandi sconvolgimenti sociali animano gli Stati Uniti. La lotta per i diritti civili delle persone di colore infuriano senza sosta, generando non poco caos. Nel Colorado, Ron Stallworth è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia dello stato. Il suo arrivo è però naturalmente accolto con scetticismo ed ostilità dai suoi colleghi. Egli decide però di non farsi intimidire, desideroso di poter fare la differenza nella sua comunità. Alla ricerca di una missione a cui potersi imbarcare, Stallworth arriva infine a trovarsi di fronte ad un’occasione irripetibile: infiltrarsi nel Ku Klux Klan e denunciarne i crimini.

Fingendosi così un estremista razzista, il poliziotto contatta il gruppo riuscendo a farsi ammettere all’interno della setta. Man mano che l’indagine sotto copertura procede, i rischi non fanno però che aumentare, rendendo la situazione sempre più complessa. Al momento di dover fisicamente incontrare i membri del Klan, Stallworth decide di avvalersi del collega Flip Zimmerman, il quale si propone di infiltrarsi personalmente nel gruppo. Qui, partecipando agli incontri privati, egli arriva a conoscere il Gran Maestro del Klan, David Duke. Partecipando a tali raduni scoprirà inoltre il progetto per un attentato particolarmente pericoloso per la già instabile situazione sociale. Impedire che ciò avvenga diventerà così il loro obiettivo primario.

BlacKkKlansman: il cast del film

Per portare sullo schermo la figura di Ron Stallworth, il regista ha ricercato l’interprete più ideale a tale delicata parte. La sua scelta è infine ricaduta sull’attore John David Washington, figlio di Denzel Washington, con il quale Lee aveva già collaborato per ben quattro film. Questi si dichiarò inizialmente incredulo essere stato scelto dal celebre regista, accettando con grande entusiasmo il ruolo. Per prepararsi a questo, il giovane attore si è così dedicato allo studio del contesto in cui la storia è ambientata, e per calarsi ulteriormente nei panni del vero poliziotto, egli ebbe modo di incontrarlo personalmente. Grazie alle conversazioni con Stallworth, Washington ebbe modo di capire come questi si era comportato in determinate situazioni, cercando di risultare il più realistico possibile nella sua interpretazione.

Accanto a lui nel film si ritrova l’attore Adam Driver. Questi interpreta il personaggio del detective Flip Zimmerman, il collega di Stallworth che si infiltra fisicamente nel Klan. Poiché non è nota la reale identità di tale agente, l’attore dovette basarsi su proprie personali ricerche per costruire il carattere del personaggio. L’attrice Laura Harrier è invece Patrice Dumas, attività per i diritti civili e amante di Stallworth. L’attore Topher Grace dà invece vita al leader del Klan David Duke. Questi ha in seguito dichiarato di essersi talmente tanto incupito nel dar vita ad un personaggio così negativo da aver sfogato la propria frustrazione rimontando la trilogia di Lo Hobbit in un unico film. Infine, fanno parte del film anche gli attori Jasper Pääkkönen nei panni di Felix, e Paul Walter Hauser in quelli di Ivanhoe, entrambi membri del Klan.

BlacKkKlansman cast

BlacKkKlansman: la vera storia dietro al film

La storia di Ron Stallworth ha inizio nel 1972, quando diventa il primo poliziotto di colore dello stato del Colorado. Nel 1978, poi, egli intraprende l’ormai nota operazione per infiltrarsi nel temuto Ku Klux Klan. I contatti con questo avvengono inizialmente per via telefonica e postale. Per convincere i membri delle sue serie intenzioni circa la volontà di arruolarsi, egli si trovò a doversi inventare una storia. Raccontò infatti di non sopportare l’idea che sua sorella frequentasse un uomo di colore. Ma nel momento in cui si presentò l’occasione di incontrare personalmente i membri, questi assegnò il compito al suo collega, nel film chiamato Flip Zimmerman, ma di cui nella realtà non è mai stata svelata l’identità. L’operazione andò avanti per circa nove mesi, coinvolgendo diversi agenti del dipartimento.

L’operazione è però stata interrotta nel momento in cui Stallworth si ritrovò ad essere indicato come l’organizzatore di un prossimo raduno del Klan. Il capo della polizia però temette ripercussione nel caso in cui l’operazione di infiltrazione fosse stata scoperta, e spinse dunque affinché questa venisse bloccata. Prima che ciò avvenisse, però, il vero Stallworth riuscì ad incontrare personalmente David Duke, facendosi assegnare come sua guardia del corpo personale per un evento. Una volta conclusasi, l’operazione portò alla luce importanti rivelazioni, tra cui progetti di attentati e l’identità di diversi membri particolarmente pericolosi. Per sicurezza personale, Stallworth non rivelò mai l’esistenza di tale caso fino alla pubblicazione delle sue memorie nel 2014. L’ex agente di polizia ha infine affermato di non vedere differenze tra le tensioni razziali degli anni Settanta e quelle attuali.

BlacKkKlansman: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere tale film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. BlacKkKlansman è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione in prima visione il giorno lunedì 21 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

The Beatles: Get Back, le prime immagini del nuovo Doc di Peter Jackson

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L’acclamato regista Peter Jackson ha rilasciato le prime esclusive immagini del suo documentario The Beatles: Get Back per i fan di tutto il mondo. Lo speciale contenuto di 5 minuti è disponibile su TheBeatles.com e in streaming su Disney+.

Volevamo fare una sorpresa per le feste ai fan dei Beatles di tutto il mondo, così abbiamo preparato questo speciale contenuto di cinque minuti del film The Beatles: Get Back”, ha affermato Jackson. “Speriamo che porti un sorriso e un po’ di gioia in questo momento difficile in cui ce n’è molto bisogno”.

The Beatles: Get Back arriverà nelle sale cinematografiche americane il 27 agosto 2021.

https://youtu.be/BDFRi-pozLQ

The Beatles: Get Back

The Beatles: Get Back dell’acclamato regista Peter Jackson è un’esperienza cinematografica unica che porta il pubblico indietro nel tempo alle sessioni di registrazione private dei Beatles, in un momento cruciale della storia della musica, mostrando il calore, lo spirito di squadra e il genio creativo che hanno definito l’eredità dell’iconico quartetto. Girato nel gennaio del 1969 e realizzato grazie a oltre 60 ore di filmati inediti (registrati da Michael Lindsay-Hogg) e più di 150 ore di registrazioni audio mai ascoltate, straordinariamente restaurate, The Beatles: Get Back è la storia di quando John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr hanno pianificato la loro prima esibizione dal vivo dopo oltre due anni e registra la scrittura e le prove di 14 nuove canzoni, originariamente destinate a essere pubblicate in un album live di accompagnamento. Il film include, per la prima volta in versione integrale, l’ultima esibizione dal vivo dei Beatles come gruppo, l’indimenticabile concerto sul tetto di Savile Row, a Londra, così come altre canzoni e composizioni classiche incluse negli ultimi due album della band, Abbey Road e Let It Be.

The Beatles: Get Back, presentato da The Walt Disney Studios in associazione con Apple Corps Ltd. e WingNut Films Productions Ltd., è un’entusiasmante nuova collaborazione tra i Beatles e il regista vincitore di tre Premi Oscar Peter Jackson (la trilogia de Il Signore degli Anelli, They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani). The Beatles: Get Back è diretto da Jackson e prodotto dallo stesso Jackson, Clare Olssen (They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani) e Jonathan Clyde (The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years), mentre Ken Kamins (trilogia de Lo Hobbit) e Jeff Jones (The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years) di Apple Corps sono i produttori esecutivi. Jabez Olssen (Rogue One: A Star Wars Story) è il montatore del film e le musiche sono mixate da Giles Martin (Rocketman) e Sam Okell (Yesterday).

Gal Gadot non ha preso parte ai reshoot di Justice League Snyder Cut

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Molti fan sono rimasti sorpresi quando è stato rivelato che Ben Affleck avrebbe partecipato alle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League. Tuttavia, sappiamo anche che l’attore tornerà a vestire i panni dell’eroe in The Flash, quindi il suo rinnovato coinvolgimento sul set del cinecomic di Zack Snyder non avrebbe dovuto sorprendere più di tanto.

Tuttavia, è altrettanto scioccante apprendere che Gal Gadot non ha partecipato in alcun modo alle riprese aggiuntive della nuova versione del cinecomic in arrivo su HBO Max: considerato quanto sia fondamentale Wonder Woman per l’epico ensemble movie di Zack Snyder, lascia alquanto interdetti sapere che il personaggio non sia stato coinvolto nelle nuove riprese.

Durante un’intervista con MTV News in occasione della promozione di Wonder Woman 1984, Gadot ha confermato di non aver girato nulla di nuovo, né di aver visto alcuna scena della nuova versione, ma che non vede l’ora che arrivi il taglio di Zack.

“Sai, ora come ora, in questo mondo, non sono sorpresa più da nulla”, ha aggiunto l’attrice quando le è stato chiesto di esprimere i suoi pensieri sull’uscita della Snyder Cut. “Se qualcuno mi avesse detto un anno fa: ‘Sai, ci sarà una pandemia…’. Adesso, qualsiasi scommessa non vale più nulla. Quindi non c’è nulla che possa sorprendermi dato il momento che stiamo vivendo. Ma sono molto felice per Zack e per la possibilità che ha avuto di far finalmente vedere al mondo intero il suo film.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: le differenze tra gli attori e la loro controparte nei fumetti

Il MCU si ispira molto ai fumetti; tuttavia, esistono delle differenze sostanziali tra i due mondi. Alcuni dei principali eventi accaduti sia nei fumetti che nell’universo cinematografico sono stati rappresentati in modo diverso. Ad esempio, i Vendicatori si sono formati in circostanze diverse e Capitan America non era nemmeno uno dei membri fondatori, al contrario di Wasp e Ant-Man. Per non palare del caso della Civil War, che nei fumetti ha portato alla morte di Capitan America (mentre al cinema sappiamo che le cose sono andate diversamente).

Un altro cambiamento importante riguarda l’aspetto e il look dei personaggi. Il più delle volte, il loro ritratto nel MCU è molto diverso dai fumetti, che si tratti di personaggi secondari o eroi principali, come portato alla luce da Screen Rant:

Occhio di Falco

Occhio di Falco sfoggia molti più look nei fumetti, ma una cosa che è sempre stata diversa rispetto alla sua rappresentazione nel MCU è la tavolozza dei colori. Nei fumetti, Occhio di Falco indossa di solito abiti più sgargianti rispetto a quelli che vediamo nel MCU, dove il colore nero sembra essere predominante.

Ha inoltre i capelli biondi e gli occhi azzurri, ed è alto più di un 1 metro e 80. Jeremy Renner, d’altra parte, ha i capelli castani ed è molto più basso rispetto alla versione fumettistica di Occhio di Falco: è alto circa 1 metro e 75.

Thor

A differenza di Occhio di Falco, sia nei fumetti che al cinema, Thor ha lunghi capelli biondi e occhi azzurri. C’è però una differenza sostanziale, ed è relativa all’altezza: il Thor dei fumetti è infatti leggermente più alto rispetto a quanto lo sia Chris Hemsworth nella realtà.

Dal punto di vista dei costumi, nei film a Thor manca il suo iconico casco. In seguito ha anche perso le sue iconiche ciocche lunghe, grazie all’incontro con il parrucchiere di Stan Lee in Thor: Ragnarok (2017).

Iron Man

Negli ultimi anni, Tony Stark ha iniziato ad assomigliare sempre di più a Robert Downey Jr. anche nei fumetti. Ma non è sempre stato così. In precedenza, Tony Stark aveva i capelli neri, o talvolta castano scuro.

E possedeva penetranti occhi azzurri. È anche alto più di 1 metro e 80 (senza l’armatura), mentre Downey Jr. è alto solo 1 metro e 74.

Captain America

A differenza del suo buon amico (ma anche nemico occasionale) Iron Man, il Capitan America del MCU sembra abbastanza simile alla sua versione a fumetti. Entrambi hanno i capelli biondi e gli occhi azzurri.

Anche se i capelli di Chris Evans nel MCU non sono sempre stati biondo chiaro, a volte erano molto più vicini al castano chiaro. In ogni caso, sono abbastanza simili da essere riconoscibili, nonostante una lieve differenza in merito all’altezza per quanto riguarda la versione fumettistica.

Doctor Strange

Di tutti i supereroi del MCU, Doctor Strange è uno di quelli abbastanza vicini alla sua controparte nei fumetti. A seconda del materiale di partenza, a volte la sua pettinatura differisce dai film.

Ciò che rimane è il colore scuro dei suoi capelli (con sfumature di grigio) e freddi occhi grigio-blu. La differenza più grande è che nei fumetti Stephen Strange è leggermente più alto di quanto lo sia Benedict Cumberbatch nella vita reale.

Captain Marvel

La Marvel ha la sua giusta quota di supereroi biondi e dagli occhi azzurri. Questo è anche il caso di Carol Danvers, aka Captain Marvel.

Simile al caso di Doctor Strange, nei fumetti l’eroina assomiglia molto alla versione cinematografica interpretata da Brie Larson. La differenza principale è ancora una volta l’altezza.

Scarlet Witch

Proprio come altri suoi compagni Avengers, Scarlet Witch ha avuto più aspetti e look nei fumetti. Tuttavia, il suo aspetto più iconico è quello con la fascia. Per ora, quella versione non esiste nel MCU, ma potrebbe sfoggiare questo look nell’attesa serie WandaVision.

Al di là di questo particolare la Wanda Maximoff del MCU sembra abbastanza simile alla sua controparte dei fumetti. Wanda ha gli occhi verdi, i capelli ramati ed è alta circa 1 metro e 50. Anche Elizabeth Olsen ha anche gli occhi verdi e sfoggia i capelli ramati (bruno-rossastro) nel MCU. L’unica differenza significativa è che Elizabeth Olsen è alta quasi un metro e 70.

Vedova Nera

La caratteristica più riconoscibile di Vedova Nera sono i suoi capelli rossi. E oltre al breve periodo con i capelli biondi nel MCU, Natasha Romanoff è rimasta per lo più attaccata al colore rosso. Coloro che non leggono i fumetti potrebbero non sapere che, proprio come la Vedova Nera del MCU, anche Natasha ha cambiato il colore dei suoi capelli per un po’ nei fumetti.

Tranne che non è stata tinta di biondo, ma è diventata invece nera. Natasha ha gli occhi azzurri, mentre quelli di Scarlett Johansson sono verdi. Per quanto riguarda l’altezza, invece, non esiste una grossa differenza, con l’attrice che figura tra i membri più bassi dell’universo condiviso.

Spider-Man

Perfino Stan Lee stesso ha approvato il casting di Spider-Man di Tom Holland e ha detto che Holland sembrava davvero Spider-Man, o come Peter Parker dovrebbe realmente apparire. Peter Parker non è il più alto dei supereroi nei fumetti. Tuttavia, Tom Holland è più basso rispetto alla controparte fumettistica.

Ciò che invece è uguale è il colore dei apelli e degli occhi. Proprio come Holland, il Peter Parker dei fumetti ha i capelli e gli occhi castani.

Bruce Banner

Fisicamente, Bruce Banner non attira troppa attenzione su se stesso quando non è Hulk. Proprio come Spider-Man, è di altezza media. Ha i capelli castani e gli occhi marroni nascosti dietro gli occhiali, e non è molto muscoloso. Mark Ruffalo è più vecchio della sua controparte dei fumetti, il che spiega i suoi capelli neri e brizzolati.

Proprio come molti attori del MCU, Ruffalo è anche più basso del supereroe che interpreta. Ciò che rimane uguale è il colore dei suoi occhi, marrone scuro… spesso anche leggermente nascosti dagli occhiali.

Star Wars: gli autori dei romanzi contro la Disney a causa delle royalty

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Gli autori di Star Wars hanno accusato la Disney di trattenere anni di pagamenti di royalty dai romanzi basati sui film. Alan Dean Foster, uno dei più prolifici romanzieri legati alla saga, ha scritto romanzi per il franchise dal lontano 1976, quando ha adattato Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza su richiesta di George Lucas. L’autore ha continuato la sua carriera scrivendo diversi romanzi dell’universo fantascientifico. Tra questi figurano Splinter of the Mind’s Eye del 1978, sequel del film originale, e The Approaching Storm del 2002, ambientato prima degli eventi di Stars Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni

Più di recente, Foster ha scritto il romanzo basato su Star Wars: Il Risveglio della Forza nel 2015. Foster è stato contattato da Shelly Shapiro di Del Rey Books per adattare il film. L’autore ha avuto accesso alla sceneggiatura del film, alle immagini dei personaggi e persino al set per scrivere il libro, che in seguito alla sua uscita è divento un grandissimo successo, diventando anche uno dei bestseller del New York Times.

Adesso, secondo un report del Wall Street Journal, Foster ha dichiarato che, dopo l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney, gli assegni sui diritti d’autore per i suoi romanzi non sono più arrivati. Ma non sarebbe l’unico. Anche gli autori di romanzi tratti da altre proprietà, tra cui Indiana Jones e Buffy the Vampire Slayer, sostengono che gli assegni sui diritti d’autore hanno smesso di circolare. Foster ha spiegato che la Disney gli ha chiesto di firmare un accordo di non divulgazione, in modo che la società fosse l’unica a poter interagire con lui. La società ora possiede anche i diritti sui romanzi della serie Alien che l’autore ha scritto dopo l’acquisizione della 20th Century Fox: secondo Foster, neanche per quella serie di romanzi sarebbe stato pagato.

Star Wars e la pratica di trasporre in romanzi celebri franchise cinematografici

Trasporre in romanzi certe proprietà molto note è ormai divenuta una prassi quando si tratta di espandere popolari franchise cinematografici. Per Star Wars, questa pratica è  stata da sempre molto importante. Negli anni trascorsi tra una trilogia e l’altra, i romanzi hanno contribuito a rimpolpare l’universo che i fan conoscono e amano. Molti di loro sono divenuti bestseller, cementando non solo la loro popolarità all’interno del fandom, ma anche la loro redditività per gli studi e gli autori.

Foster sostiene che le royalty non sono più arrivate da quando Disney ha acquisito Lucasfilm nel 2012. Sebbene l’integrazione delle aziende possa apparire come una spesa massiccia e confusionaria, non dovrebbe essere difficile correggere la situazione. Il successo al botteghino della Disney continua ad essere alle stelle e gran parte di ciò proviene proprio dai film di Star Wars che sono stati rilasciati dopo l’acquisizione. Ora che la questione relativa alle royalty è stata portata alla luce, dovrebbe essere facile garantire che Foster, così come tutti gli altri autori che si sono fatti avanti, ricevano il denaro dovuto.

Wonder Woman 1984: ecco perché Patty Jenkins stava per rinunciare alla regia

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Patty Jenkins stava per abbandonare la regia di Wonder Woman 1984. Dopo aver diretto il primo capitolo delle avventure della Diana Prince del DCEU interpretata da Gal Gadot, la regista di Monster è stata confermata alla regia del sequel, anche grazie al successo ottenuto dal film. Tuttavia, la produzione ha quasi rischiato che la Jenkins abbandonasse il problema a causa di un problema di compenso.

Ambientato negli anni ’80, Wonder Woman 1984 vedrà Diana al culmine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Lì, si troverà ad affrontare due nuovi avversari: Barbara Ann Minerva/Cheetah e Maxwell Lord. Chris Pine tornerà nei panni di Steve Trevor, nonostante la morte del personaggio nel film originale. Al di là dei numerosi ritardi causati dalla pandemia di Covid-19 e tutte le polemiche nate attorno alla distribuzione congiunta (sia in sala che su HBO Max), il sequel è stato accolto da recensioni generalmente positive. Tuttavia, le cose sarebbero potute andare diversamente se Jenkins si fosse allontanata dal blockbuster.

Durante una recente intervista con Happy Sad Confused proprio in occasione della promozione stampa di Wonder Woman 1984, la regista ha rivelato di aver quasi abbandonato il progetto. Questa decisione era frutto di alcuni problemi legati ad un adeguato compenso economico. Nell’intervista, Jenkins ha affermato di aver riconosciuto l’influenza che aveva considerando il successo che il primo Wonder Woman aveva rappresentato per la Warner Bros.

“All’inizio stavo per abbandonare il film. Stavo davvero per andarmene. Ho anche detto che sarei stata felice di andare a lavorare per un altro studio e guadagnare un quarto in più, perché non era una questione di sequel o no, ma di principio. È interessante, perché era assolutamente in pase con me stessa e con tutta la questione, essendo una persona che non aveva mai generato alcun profitto nella sua carriera fino a Wonder Woman. All’inizio era: ‘Va bene, lo capisco.’. Ma adesso è tipo: ‘Ascolta, non ho mai fatto soldi nella mia carriera perché eravate sempre in vantaggio e io no’. Adesso le cose sono diverse ed è arrivato il momento di cambiare le carte in tavola.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Margot Robbie su Birds of Prey 2: “Non ci sono piani imminenti”

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Margot Robbie su Birds of Prey 2: “Non ci sono piani imminenti”

Margot Robbie ha affermato che Birds of Prey 2 non è attualmente in fase di sviluppo. Robbie è diventata una delle più grandi star del DCEU nel 2016, quando la sua Harley Quinn ha debuttato ufficialmente in Suicide Squad. La risposta al suo personaggio ha portato la Warner Bros. e la DC a sviluppare diversi progetti che avrebbero incorporato la Mattacchiona, con Robbie che si è fatta coinvolgere in Birds of Prey anche in qualità di produttrice. Il film è uscito nelle sale all’inizio del 2020, prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.

Birds of Prey ha visto Harley collaborare con un nuovo gruppo di eroine DC, tra cui Black Canary (Jurnee Smollett-Bell) e Huntress (Mary Elizabeth Winstead). Il finale del film ha lasciato la porta aperta al ritorno di Harley in The Suicide Squad di James Gunn, previsto per il prossimo anno, ma ha anche aperto la strada ad un eventuale sequel o spin-off. Tuttavia, ad oggi non è stato annunciato né un sequel ufficiale di Birds of Prey né un eventuale nuovo film che potrebbe continuare la storia di questi personaggi. Sembrava che Birds of Prey avrebbe in qualche modo dato vita ad un nuovo franchise, ma pare che un sequel non sia attualmente in fase di sviluppo.

Durante una recente intervista con THR, Margot Robbie ha discusso della sua fiorente società di produzione e dei progetti futuri in cui è attualmente coinvolta. Alla fine è stato chiesto all’attrice dello stato di Birds of Prey 2, con la stessa che ha fornito un breve aggiornamento parecchio deludente (almeno per i fan!). Alla domanda se ci sarà un sequel, Robbie ha risposto: “Non lo so. Niente di imminente in questa fase… niente che valga la pena menzionare.”

Sebbene Birds of Prey sia stato accolto in maniera generalmente positiva, il film non ha incassato quanto previsto. A fronte di un budget di 80 milioni di dollari, il film è riuscito a incassarne, una volta terminata la sua corsa in sala, soltanto 200 milioni, configurandosi come una grossa perdita per la Warner Bros. La deludente performance del film al botteghino potrebbe essere uno dei motivi principali per cui le discussioni attorno ad un potenziale sequel si sono ufficialmente arenate.

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie (Harley Quinn), Mary Elizabeth Winstead Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), ma anche Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain). Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis; l’altro villain principale, Victor Zsasz, è intepretato da Chris Messina.

All American 3: Lamon Archey e GG Townson nel cast

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All American 3: Lamon Archey e GG Townson nel cast

Arriva da Deadline la notizia che Lamon Archey e GG Townson sono entrati a far parte del cast di All American 3, l’attesa terza stagione di All American.

Archey ritorna in All American come una guest star ricorrente nel finale della seconda stagione. Interpreta il sovrintendente D’Angelo Carter, che ha terminato la scorsa stagione con una proposta su larga scala per convertire South Crenshaw in una scuola di magneti, gentrificando efficacemente il quartiere circostante a velocità vertiginosa con il pretesto di rivitalizzazione urbana. Townson interpreterà Lil Jewel, una cantante che lavora al suo prossimo album e un altro degli artisti di JP. Sebbene possa sembrare un po ‘egoista, c’è molto di più in lei di quanto sembri.

All American 3

All American 3 è la terza stagione della  serie tv All American ideata da April Blair per il network americano The CW ed è ispirata dalla vita dell’ex giocatore di football americano Spencer Paysinger.

In All American 3 protagonisti sono Spencer James, interpretato da Daniel Ezra, Billy Baker, interpretato da Taye Diggs, Olivia Baker, interpretata da Samantha Logan, Tiana “Coop” Cooper, interpretata da Bre-Z, Leila Faisal, interpretata da Greta Onieogou, Laura Fine-Baker, interpretata da Monet Mazur, Jordan Baker, interpretato da Michael Evans Behling, Asher, interpretato da Cody Christian, Grace James, interpretata da Karimah Westbrook e Dillon James, interpretato da Jalyn Hall.

In All American quando un giocatore di football delle scuole superiori della South L.A. viene reclutato per giocare alla Beverly Hills High, le vittorie, le perdite e le lotte di due famiglie di mondi molto diversi, iniziano a scontrarsi.

Thor: Love and Thunder, Tessa Thompson anticipa il ritorno di molti personaggi del MCU

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Tessa Thompson, introdotta nei panni di Valchiria in Thor: Ragnarok, ha anticipato il ritorno di alcuni personaggi chiave del MCU in Thor: Love and Thunder. Thompson è apparso anche in Avengers: Endgame, protagonista dell’epica battaglia finale in sella al suo destriero Pegasus: alla fine di quel film è stata anche proclamata nuovo re di Asgard. Valchiria ricomparirà in Love and Thunder, la quarta avventura in solitaria per il Dio del Tuono, e il secondo film dell’universo condiviso diretto da Taika Waititi.

Tessa Thompson e Chris Hemsworth non sono gli unici personaggi confermati, ad oggi, che torneranno per il film. Natalie Portman farà ritorno nei panni di Jane Foster, che finalmente assumerà il mantello del figlio di Odino trasformandosi in Mighty Thor. Anche Jaimie Alexander tornerà ad interpretare Lady Sif dopo essere stata assente in Ragnarok (al pari della Portman). Tra le new entry, invece, figura Christian Bale, che interpreterà il villain principale del film, ossia Gorr il Macellatore di Dei. Le riprese del film partiranno a gennaio in Australia.

Parlando con The Playlist, la Thompson ha confermato che si unirà al resto del cast in Australia a gennaio e ha anche rilasciato alcune anticipazioni riguarda la storia. L’attrice ha spiegato che, all’inizio della storia, Valchiria sarà il re di New Asgard, rivelando inoltre che il film non solo presenterà nuovi personaggi, ma anche personaggi provenienti da altre parti del MCU e altri che abbiamo già visto prima.

“Posso anticipare che Valchiria è il re di New Asgard quando la ritroveremo”, ha spiegato l’attrice. E come negli ultimi quattro, direi che fa parte di un’avventura che ha coinvolto Thor, nel senso che il film si intitola Thor: Love and Thunder. Posso dire, inoltre, che succederanno molte cose interessanti. Ci saranno nuovi personaggi; altri provenienti da altre ‘zone’ del MCU. E altri ancora che abbiamo sicuramente già visto prima.”

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Christopher Nolan spiega come Memento abbia influenzato Tenet

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Christopher Nolan spiega come Memento abbia influenzato Tenet

Il regista Christopher Nolan ha spiegato come il suo film del 2001, Memento, sia stato fonte d’ispirazione per il suo ultimo epico Tenet. La pellicola con protagonista Guy Pearce è stata il secondo lungometraggio diretto da Nolan, che lo fece conoscere a livello internazionale e che riuscì a guadagnare oltre 39 milioni di dollari al botteghino. Da allora, le opere del cineasta britannico hanno sempre riscosso un enorme successo, dalla trilogia de Il Cavaliere Oscuro al più recente Dunkirk. Nonostante la pandemia di Covid-19, Tenet è uscito nelle sale lo scorso settembre ed è stata accolto in maniera contrastante dalla critica.

In Memento, Guy Pearce interpreta Leonard Shelby, un uomo privo di memoria a breve termine che dà la caccia all’assassino di sua moglie. All’epoca della sua uscita, Memento venne lodato per la narrazione non lineare e per il modo in cui mescolava i concetti di tempo e memoria, nozioni che da allora sono diventate sempre più centrali nell’opera di Nolan. Il successo del film ha permesso a Nolan di imporsi come uno degli autori più influenti di Hollywood. Diversi anni dopo Memento è arrivato Tenet, un thriller su scala globale che vede una spia manipolare il tempo per scongiurare una Terza Guerra Mondiale. La coerenza di Nolan nell’esplorare il concetto di tempo ha incuriosito alcuni e alienato altri, ma sembra che fosse parte integrante dei piani di Nolan fin dall’inizio della sua folgorante carriera. La genesi delle idee per la complicata trama di Tenet è stata infatti concepita sin da Memento.

In un’intervista con Complex, Nolan ha discusso di Tenet e di ciò che stava cercando di ottenere con il film. È entrato così nei dettagli del processo creativo e produttivo, spiegando appunto come Memento sia stato fonte d’ispirazione per il film. “Avevo l’idea di un proiettile che veniva risucchiato fuori dal muro e nella canna di una pistola. Per spiegare la struttura di Tenet faccio riferimento ad un’immagine presente in Memento: il film inizia letteralmente con un proiettile che vola fuori da un muro, attraverso il cranio di un uomo, e di nuovo in una pistola. Ho sempre nutrito questa ambizione di fare un film in cui i personaggi dovevano affrontare la realtà fisica di tutto ciò. In un certo senso, un’idea viene in primo piano quando il momento è giusto ed è un processo difficile da quantificare, quindi nel mezzo sono stato impegnato a fare tutte le altre cose che ho fatto.”

Justice League Snyder Cut: Joker coinvolto nel rapimento di una Scatola Madre

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Nella backstory della narrativa della versione di Justice League ad opera di Zack Snyder, il Joker di Jared Leto ha rubato una delle Scatole Madri per creare un tapis roulant cosmico che Flash utilizza per viaggiare indietro nel tempo. Il Clown Principe del Crimine del DCEU farà il suo ritorno nel franchise, anche in un modo non convenzionale, attraverso l’imminente Snyder Cut che debutterà nel 2021 su HBO Max, segnando così la prima apparizione di Leto nei panni del personaggio dalla sua introduzione in Suicide Squad del 2016.

Dopo più di due anni di campagna incessante grazie al movimento #ReleaseTheSnyderCut, la tanto apprezzata versione di Justice League ad opera del suo regista sta finalmente per vedere la luce. Questa nuova versione conterrà la storia originale pensata inizialmente da Snyder che è stata poi annacquata dal montaggio della versione cinematografica dopo l’entrata in scena di Joss Whedon. Tuttavia, oltre a provare a dare una degna conclusione alla sua narrativa, Snyder ha aggiunto un elemento in più nella sua miniserie in quattro parti, ossia l’inclusione di Joker.

Parlando con TheFilmJunkee su YouTube, Snyder ha rivelato per la prima volta che stava pensando di dare vita ad un fumetto che includesse il Batman di Ben Affleck e il Joker di Jared Leto come materiale di accompagnamento della sua versione di Justice League. Ha poi aggiunto che il Clown Principe del Crimijne è in realtà parte integrante della storia: la sua presenza, infatti, è legata ad una Scatola Madre che consente a Flash di viaggiare indietro nel tempo usando il tapis roulant cosmico.

Zack Snyder e il fumetto di Justice League incentrato sulla morte di Robin

“Non credo che succederà nulla subito, ma Jim e io abbiamo parlato un po’ di realizzare un libro o un fumetto prima o poi, in modo da chiudere il cerchio. Se è una cosa che potrebbe interessare i fan, allora potrebbero sempre chiederlo a Jim (ride). Mi piacerebbe davvero realizzare un fumetto. Ho detto a Jim: ‘Sai cosa sarebbe bello… cosa mi piacerebbe fare… immagina di essere nel mondo post-apocalittico e Darkseid – il mondo è caduto, e c’è la squadra di ragtag che è rimasta in vita per cercare di rimetterlo a posto… all’interno di quella storia, avremmo potuto anche raccontare il retroscena del Joker che uccide Robin’.”

Il regista poi ha aggiunto: “Ecco cosa sarebbe andate le cose. Il Joker è in qualche modo coinvolto nel furto della Scatola Madre e nell’usarla per creare il tapis roulant. Nella mia mentre, Cyborg aveva già intuito tutto. Lui pensava: ‘Questo è quello che dobbiamo fare per tornare indietro nel tempo avvertire Bruce’. Ma ho sempre pensato che il conflitto che stava accadendo avesse a che fare con Bruce che riviveva gli eventi: la morte di Robin e cosa aveva portato a quella tragedia. Ho sempre pensato: ‘Sarebbe un fumetto divertente, anche soltanto per la morte di Robin. Un bel pezzo unico’.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

WandaVision: nuovo promo “Story”

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WandaVision: nuovo promo “Story”

Dopo “Marriage” i Marvel Studios hanno diffuso il promo “Story” di WandaVision, la serie del MCU con Elizabeth Olsen e Paul Bettany in arrivo su Disney+ il 15 gennaio.

WandaVision, la serie tv

WandaVision è uno delle prossime miniserie in uscita su Disney+ creata da Jac Schaeffer e basata sui personaggi Marvel  Scarlet/Scarlet Witch interpretato da Elizabeth Olsen e Vision interpretato da Paul Bettany. La serie è ambientato nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e ne condividendo la continuità con i film.

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La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame dove in qualche modo Visione tornerà in vita e insieme all’amata Wanda inizieranno la loro vita di coppia in una New York negli anni ’50. La nuova serie tv sarà strettamente collegata con il film Doctor Strange in the Multiverse of Madness previsto per il 2021 dove la Olsen riprenderà il suo ruolo in tale film come co-protagonista accanto a Benedict Cumberbatch l’interprete di Doctor Strange. La serie tv fa parte della Fase 4 del franchise.

 Elizabeth Olsen e Paul Bettany. riprendono rispettivamente i ruoli di Wanda Maximoff / Scarlet Witch e Vision della serie cinematografica. Anche Teyonah Parris, Kat Dennings, Randall Park e Kathryn Hahn sono i protagonisti.

His Dark Materials – Queste oscure materie: recensione dei primi due episodi della seconda stagione

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Arriva anche in Italia la seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie, la serie fantasy targata HBO e BBC e basata sull’omonima trilogia di Philip Pullman. L’appuntamento è per il 21 dicembre su Sky Atlantic e NOW TV.

Adattamento del secondo romanzo della trilogia, La lama sottile, la seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie vede la protagonista Lyra – Linguargentina – Belacqua alle prese con nuovi incontri, trai quali, in particolare, ci sono Will Parry e la dottoressa Mary Malone. La ragazzina non lo sa ancora, ma questi due incontri saranno fondamentali per il suo viaggio, nonché possessori di altri due oggetti che, insieme all’Aletiometro in suo possesso, serviranno a sventare i piani del Magisterium e a mettere sottosopra l’ordine mondiale (almeno del suo mondo). Intanto, l’affascinante e senza scrupoli signora Marisa Coulter, trama con il Magisterium stesso per scovare Lyra, sfruttando e manipolando a suo piacimento uomini di chiesa che non riescono a resistere al suo fascino. Contemporaneamente, la streghe guidate da Serafina Pekkala prenderanno per la prima volta parte a una disputa tra gli uomini, perché conoscono una profezia e hanno visto la bambina che la compirà.

His Dark Materials – Queste oscure materie è epica ed emozionate

Anche solo dopo la visione dei primi due episodi della seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie, ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un sontuoso adattamento, un lavoro forse anche migliore di quello portato avanti con il primo ciclo, forse perché per ora ci si muove in un mondo che è fondamentalmente il nostro, e la componente fantastica è per ora meno presente.

L’incontro tra Will e Lyra ha il giusto sapore, ci troviamo di fronte a due ragazzini in fuga, due anime sole ma non solitarie che, con le dovute e necessarie precauzioni, si riconoscono e trovano l’uno casa nell’altra. E sicuramente il merito di questo incontro così felice va ai direttori del casting della serie, che hanno messo accanto a Dafne Keen il giovanissimo ma già affascinante Amir Wilson. Magnetica è anche Ruth Wilson, che torna nei panni della signora Coulter. Abbandonato il sorriso lezioso con il quale aveva tentato e in parte riuscito ad abbindolare Lyra nella prima stagione, Marisa cambia look, adotta per il suo abbigliamento sempre impeccabile colori più scuri rispetto a prima, ma la cosa che davvero si fa oscura è la sua mente, il suo intento di perseguire la sua missione, rintracciando Lyra per uno scopo che per adesso non ci è dato sapere. 

Tutti contro il Magisterium

Il suo conflitto interiore che mette l’una contro l’altra la madre e la seguace del Magisterium sono in profondo contrasto, ma lei segue imperterrita un piano preciso, con lo spettro di Lord Asriel che continua ad aleggiare sul suo cammino e su tutta la vicenda.

Jack Thorne e la sua squadra realizzano un lavoro che tiene fede all’opera originale, non tanto nelle svolte narrative, che pure sono coincidenti con i romanzi, ma nello spirito. Siamo di fronte ad una storia epica, ad un viaggio pericoloso, ce ne accorgiamo in ogni momento, siamo costantemente consci del fatto che quella che stiamo vivendo è un’avventura irripetibile, importante, il destino nel mondo è nelle nostre mani come in quelle di Lyra e Will. Basta questa sensazione potente e costante per risvegliare nello spettatore il bruciante desiderio di vedere tutto lo show, per sapere come va a finire, per avere coscienza di ciò che accadrà, per scoprire se Will troverà suo padre e se Lyra riuscirà ad avere la possibilità di chiedere perdono a Roger. 

Gli Eterni: è stata Chloé Zhao a proporsi per la regia

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Gli Eterni: è stata Chloé Zhao a proporsi per la regia

Chloé Zhao, la regista di uno dei prossimi appuntamenti del Marvel Cinematic Universe Gli Eterni, ha confermato di essere stata lei, in prima persona, ad approcciare i Marvel Studios per farsi affidare la regia di un loro prossimo film. Prima di essere la prima regista donna di origini asiatiche a dirigere un blockbuster Marvel, Zhao era già nota al cinema indie per The Rider e adesso anche al circuito dei festival prestigiosi, dato che è stato il suo Nomadland a vincere il Leone d’Oro a Venezia 2020.

L’uscita de Gli Eterni è stata spostata numerose volte a causa della pandemia in corso, tuttavia questo non è il solo motivo per cui i fan aspettano con grande ansia il film. Gli Eterni, infatti, introdurrà moltissimi nuovi personaggi e nuovi mondi all’interno del MCU oltre a proporre un cast di volti molti noti e amati dal grande pubblico. Tra questi ci sono Angelina Jolie, Salma Hayek, Gemma Chan, Kit Harington e Kumail Nanjiani.

Durante una conversazione con Barry Jenkins, regista di Moonlight, per Variety, Chloé Zhao ha spiegato il suo amore per i fumetti e per la creazione di mondi intricati che ha visto al cinema nel MCU. La regista ha spiegato:

“Sono cresciuta con i manga. Dico che quando sono cresciuta non avevamo i film sui fumetti, non allo stesso modo di quelli che ci sono oggi, ma possedevo armadi pieni di manga. Li divoravo. Quello è stato il mio primo amore. Volevo realizzare manga, da piccola, ma non ero molto brava a disegnare. Sono stata una fan accanita del MCU per tutti i passati dieci anni. Per cui ho cominciato a far circolare la voce che avrei voluto dirigere un film Marvel, e così è arrivato il progetto giusto.”

Zhao ha specificato che ha approcciato il lavoro al film sia come regista, sia come fan che voleva lasciare un segno nel MCU. Ha continuato: “Volevo lavorare con quella squadra. Costruire un mondo. È la cosa che preferisco di più. Per questo amo Star Wars. C’è un mondo così ricco, volevo entrare in un progetto del genere e vedere cosa potevo fare.”

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Festival di Berlino 2021: sarà virtuale a marzo per il mercato e fisica a giugno per il pubblico

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Il Festival di Berlino ha confermato che annullerà l’edizione fisica prevista a febbraio. Dall’1 al 5 marzo, invece, la selezione ufficiale di Berlino sarà presentata all’industria cinematografica e l’European Film Market e si svolgerà in formato virtuale, con un’edizione fisica del festival per il pubblico prevista a giugno, come rivelato in esclusiva da Variety.

Le modalità saranno le seguenti: il programma del festival sarà pubblicato a febbraio; la giuria internazionale guarderà i film in concorso a marzo a Berlino e sceglierà i vincitori. I vincitori e una selezione dei film saranno presentati al pubblico berlinese a giugno.

Il direttore artistico Carlo Chatrian ha dichiarato: “In risposta ai tempi che stiamo vivendo, abbiamo deciso di suddividere la nostra offerta in due eventi distinti ma collegati e in questo modo realizzare la missione della Berlinale. Mentre a marzo l’industria cinematografica si riunirà (online) e potrà supportare e dare luce alla nostra selezione, in estate – come un nuovo inizio, a 70 anni dalla prima edizione – il nostro pubblico potrà festeggiare i registi e le loro squadre, nei cinema e a cielo aperto. Questo dà l’opportunità di vivere le diverse sezioni e profili del festival, di guardare i film del Concorso Internazionale e di festeggiare con i vincitori degli Orsi d’Oro e d’Argento in un’atmosfera allegra “.

Il direttore esecutivo della Berlinale, Mariette Rissenbeek, ha affermato che mentre c’è un “grande desiderio” di incontrarsi faccia a faccia, la situazione attuale “non consente un festival fisico a febbraio”.

“Allo stesso tempo, è importante offrire all’industria cinematografica un mercato entro il primo trimestre dell’anno. Con il cambio del format del festival nel 2021, avremo la possibilità di tutelare la salute di tutti gli ospiti e di supportare la ripresa dell’industria cinematografica. Con l’evento estivo, vogliamo celebrare un festival per il cinema e offrire al pubblico della Berlinale la tanto attesa esperienza comunitaria del cinema e della cultura”, ha spiegato Rissenbeek.

La Berlinale è in trattative con i suoi partner e il Ministro di Stato per la Cultura e i Media (BKM) sul budget del festival. Il BKM ha già confermato un sostegno extra alla Berlinale con i fondi del suo programma speciale per la cultura, Neustart Kultur.

Il festival doveva svolgersi come evento fisico dall’11 al 21 febbraio, ma l’aumento delle infezioni da COVID-19 in Germania ha portato a un ripensamento. Si era invece cercato di organizzare il festival come un evento fisico ad aprile, ma il governo – che fornisce gran parte dei suoi finanziamenti – non ha voluto impegnarsi per i costi quando non è chiaro se i tassi di COVID-19 saranno migliorati per la primavera prossima. Il budget della Berlinale nell’edizione 2020 era di 27,2 milioni di euro, e ricordiamo che questo è stato l’ultimo Festival a svolgersi in presenza, prima delle chiusure dei mesi scorsi.

Sulle Nuvole: terminate le riprese del film di Tommaso Paradiso

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Sulle Nuvole: terminate le riprese del film di Tommaso Paradiso

Sono terminate le riprese di Sulle Nuvole primo progetto che vede alla regia Tommaso Paradiso. Le riprese del film hanno avuto una durata di sette settimane e si sono svolte interamente a Roma. Protagonisti del film sono Marco Cocci, Barbara Ronchi e Paolo Briguglia.

Scritto da Tommaso Paradiso, Luca Infascelli, Chiara Barzini, Sulle Nuvole è prodotto da Cinemaundici e Warner Bros Italia.

Sulle Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola su Prime Video

Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola su Prime Video

Fresco di un prestigioso premio internazionale, assegnatogli dall’’Associazione dei registi e delle registe della Catalogna per ‘il suo contributo alla valorizzazione di tutti quelli che fanno del cinema la propria vita’, il documentario Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola arriva su Prime Video (Italia, Usa e UK) proprio a ridosso del periodo natalizio, con lo spirito di una nuova vita dopo la brusca interruzione della distribuzione in sala a causa dell’emergenza sanitaria.

Lanciato con successo dalla 14. Festa del Cinema di Roma, circuitato e premiato sia in Italia che all’estero, Nessun nome nei titoli di coda è un racconto vivo e intriso di tenerezza che fa di una comparsa un protagonista. Il film s’immerge nella vita del re senza nome di Cinecittà, Antonio Spoletini (cercatore di facce, tra i tantissimi, di Federico Fellini) immortalandolo nel momento in cui vorrebbe lasciare ‘un nome nei titoli di coda’.

Un documentario apprezzato da pubblico e critica, che ha fatto innamorare personalità del cinema come il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli: ‘Un bel ritratto di uno che il cinema l’ha fatto. Mi è molto piaciuto’ e il regista Pupi Avati: ‘Un lavoro prezioso, mi ha molto colpito, a tratti commosso. Mi auguro lo vedano in tanti’

Nessun nome nei titoli di coda, la trama

Da che il cinema è cinema se dici ‘comparse’, dici Spoletini. Cinque fratelli che hanno cercato le facce giuste per tutto il cinema italiano e internazionale passato da Roma. Dei cinque, Antonio, a 80 anni suonati, è ancora lì, sul suo campo di battaglia, Cinecittà. All’approssimarsi dell’idea di una fine, come ogni uomo, vorrebbe lasciare un nome nei titoli di coda.

Nessun nome nei titoli di coda: il trailer

 

Nessun nome nei titoli di coda (Trailer) – Simone Amendola from BLUE DESK on Vimeo.

NOTA DI REGIA

C’è una sequenza, i funerali di Fellini, che è in qualche modo la chiave del documentario. Mentre monta la commozione negli occhi dei presenti (da Gassman alla Vitti ci sono tutti) la regia si sofferma qualche istante su un gruppo di uomini di mezza età, una decina circa. Paolo Frajese emozionato ce li racconta: ‘Questi che vedete sono gli artigiani che hanno fatto il cinema, volti a me e a voi sconosciuti ma che a ognuno Fellini aveva dato un soprannome affettuoso’.

Al centro del gruppo, commosso, c’è Antonio Spoletini.

A Cinecittà Antonio ha fatto un pezzo di strada con tutti, che siano lo scenografo da Oscar Dante Ferretti, o il suo ex figurante (ormai star) Marcello Fonte, ma c’è un luogo dove le emozioni lo tradiscono ancora: il Teatro 5.

Nel film il rapporto di Antonio con ‘Federico’ è il filo drammaturgico che salda il presente e la memoria: Antonio si mette alla ricerca di una copia in pellicola di un film di Fellini cui ha lavorato e cui è profondamente legato.

E questa ricerca diventa l’anima del film.

Simone Amendola (Roma, 1975) è cineasta e drammaturgo. Nel 2010 si fa conoscere con il pluripremiato ‘Alisya nel paese delle meraviglie’, che ha contribuito a far emergere il mondo delle seconde generazioni. Nel 2013 realizza con l’attore Valerio Malorni lo spettacolo ‘L’uomo nel diluvio’, considerato tra i lavori più significativi della nuova drammaturgia, nel 2014 è premiato al Premio Solinas e nel 2016 il suo documentario breve ‘Zaza, Kurd’ è presentato nella sezione MigrArti al 73° Festival di Venezia. Nel 2019 Editoria & Spettacolo raccoglie in volume i suoi copioni teatrali.

Diabolik rimandato al 2021, in attesa della riapertura delle sale

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In attesa che si possa finalmente tornare al cinema, l’uscita nelle sale del film DIABOLIK è spostata al 2021. Speriamo di potervi dare presto il nuovo appuntamento sul grande schermo.

Il film, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è diretto dai Manetti bros., scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., che hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli.

Oltre a Luca MarinelliMiriam Leone Valerio Mastandrea, nel cast anche Alessandro Roia,Serena Rossi, Claudia Gerini, Roberto Citran.

DIABOLIK è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e Manetti bros., in associazione con Astorina, con il sostegno di Emilia – Romagna Film Commission,Friuli Venezia Giulia Film CommissionFilm Commission Vallee D’Aoste, distribuito da 01 Distribution.

La colonna sonora originale di DIABOLIK è composta da Pivio & Aldo De Scalzi mentre Manuel Agnelli è autore e interprete di due brani inediti.

Tutti per 1 – 1 per tutti, dal 25 dicembre 25 dicembre in prima su Sky, su NOW TV e on demand

Tutti per 1 – 1 per tutti, un film Sky Original, prodotto da Vision Distribution e Indiana – sarà il 25 dicembre in prima assoluta su Sky e in streaming su NOW TVdisponibile anche on demand.

Il film è il sequel di Moschettieri del re – penultima missione, diretto da Giovanni Veronesi, e vede nel cast Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco PapaleoGiulia MicheliniAnna FerzettiFederico IelapiSara Ciocca, Giulio Scarpati Margherita Buy. Assenti Matilde Gioli e Sergio Rubini, che invece facevano parte del primo film.

La trama di Tutti per 1 – 1 per tutti

Sempre goliardici ma più arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo), richiamati dalla Regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare veggente di nome Tomtom (Giulia Michelini), si lanceranno in una nuova, mirabolante, avventura che intreccerà i destini della piccola Principessa Ginevra (Sara Ciocca), figlia di Enrichetta d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e Buffon (Federico Ielapi), un giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con Cyrano (Guido Caprino), si troveranno ad affrontare la più dura delle prove: scegliere tra la fedeltà alla Corona e quella all’amicizia.

Spider-Man 3 con Tom Holland: tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man 3 con Tom Holland: tutto quello che sappiamo sul film

Sembrava impossibile per un film del MCU riuscire ad evocare quell’attesa che solo Avengers: Endgame era riuscito a regalare, eppure il terzo film di Spider-Man collegato all’universo condiviso sta raggiungendo in maniei suoi eventi a livelli incredibili: ecco perché, nonostante il film sia ancora in produzione e sulla trama non esistono ancora notizie certe, è già diventato uno dei prossimi titoli del MCU più atteera impressionante le medesime vette di hype. Il film, infatti, espanderà la portata dsi di sempre. Screen Rant ha raccolto tutto quello che sappiamo fino ad ora su Spider-Man 3:

Lo Spider-Verse

spider-manIl MCU ha spesso cambiato nomi di situazioni e personaggi rispetto ai fumetti, quindi c’è la possibilità che lo Spider-Verse possa “etichettato” in maniera diversa. Tuttavia, ciò che è certo è che in Spider-Man 3 ci saranno più iterazioni dell’Uomo Ragno.

Per ora, sembra essere confermato che sia Tobey Maguire che Andrew Garfield torneranno nel film, il che significa che almeno due versioni alternative di Spider-Man appariranno nel MCU. Questo aprirà sicuramente la strada ad una possibile esplorazione di più universi, garantendo un superbo climax per il film.

Il ritorno di Mary Jane

Ci sono stati parecchi confronti tra la MJ del MCU e la Mary Jane della trilogia originale di Spider-Man. Tra le cose che non sono invecchiate bene della serie di film ad opera di Sam Raimi c’è sicuramente il finale piuttosto ambiguo che è stato riservato per Mary Jane.

Tuttavia, le cose potrebbero cambiare, poiché la Mary Jane di Kirsten Dunst apparirà nel MCU. Il suo ruoloo non è ancora chiaro, ma è confermato che sarà presente in qualche modo. Considerando il lungo periodo di tempo intercorso tra le due apparizioni, il terzo film di Spider-Man del MCU chiarirà probabilmente chi è effettivamente MJ.

Il ritorno di alcuni volti noti

Tra tutti i personaggi che torneranno dai precedenti film e dagli universi alternativi, potrebbe sembrare che il cast di Spider-Man 3 sia stato completamente rinnovato, un po’ com’è accaduto con Thor: Ragnarok.

La buona notizia è che non sarà così: tutti i principali personaggi dei precedenti film di Spider-Man legati al MCU faranno ritorno anche in questa nuova avventura. Siamo ovviamente parlando di MJ, Ned Leeds, Zia May e persino Flash Thompson. Quindi, anche se il film si immergerà allo scoperta dello Spider-Verse, rimarrà abbastanza radicato da consentire ai personaggi esistenti nella timeline ufficiale dell’universo condiviso di rimarcare la loro presenza.

Il nuovo mentore di Peter Parker

Il solito clamore che circonda un film di Spider-Man ha generalmente a che fare con l’apparizione dei cattivi, anche se il terzo film dell’Uomo Ragno legato al MCU merita di essere al centro dell’attenzione anche per il ritorno di un altro celebre supereroe.

La dinamica di Doctor Strange e Spider-Man in Avengers: Infinity War non è stata gettata nel marasma, ma aveva una propria logica, come dimostra l’inclusione dello Stregone Supremo in questo film. Dopo la tragica morte di Iron Man in Avengers: Endgame, è quasi certo che sarà Stephen Strange ad assumere l’identità di nuovo mentore di Peter.

Il ritorno di villain apparentemente morti

Lo Spider-Verse è entusiasmante per i fan grazie alla possibilità che offre di vedere insieme tutte le precedenti iterazioni del supereroe. Ciò che è ancora più entusiasmante per il terzo film dell’Uomo Ragno collegato al MCU è che riporterà indietro anche i cattivi di entrambi i precedenti universi live-action.

Nel nuovo film, infatti, ritroveremo il Doctor Octopus di Spider-Man 2 interpretato da Alfred Molina e l’Electro di The Amazing Spider-Man 2 interpretato da Jamie Foxx. I fan sanno che entrambi i personaggi sono morti nei rispettivi film, rendendo poco chiaro ma comunque intrigante come verranno integrati all’interno della nuova avventura di Spidey. Naturalmente, la loro presenza ha già portato alla speculazione di altri cattivi che si uniranno al film.

La relazione tra Peter e MJ

Sembra difficile credere che un film come Spider-Man 3, così pieno zeppo di personaggi, avrà anche il tempo per parlare di una storia romantica, ma sappiate che sarà così. Come si è visto alla fine di Spider-Man: Far From Home, Peter e MJ si sono dichiarati i loro sentimenti e sono diventati una coppia.

Il terzo film si immergerà ulteriormente nella loro relazione, questa volta esplorando le dinamiche del romanticismo. Considerando come sono passati dall’aver praticamente nulla a che fare l’uno con l’altro nel primo film, a vivere attrazioni inespresse nel secondo, varrà la pena verificare che se la stanno cavando come coppia.

Ned avrà un look diverso

Il ruolo di Ned finora è stato quello di essere il fedele migliore amico di Peter, anche se ha avuto un proprio arco personale in Spider-Man: Far From Home grazie alla storia d’amore con Betty Brant.

È interessante notare che l’attore di Ned ha mostrato un fisico molto più snello per il terzo film, confermando un ruolo più attivo per il personaggio. È escluso che Ned del MCU diventi Green Goblin come accaduto nei fumetti, ma il fatto che Jacob Batalon abbia perso diversi kg è un’impresa notevole che ha certamente a che fare con la sua presenza e la sua storyline nel film.

Un look diverso anche per Electro

Nonostante una presentazione poco brillante in The Amazing Spider-Man 2, Electro riesce comunque a classificarsi bene quando si tratta di sondaggi relativi ai cattivi. Gran parte delle critiche avevano a che fare con il suo aspetto blu e con un lavoro di CGI piuttosto scadente che non ha catturato l’essenza de personaggio.

Questo non sarà un problema per il film del MCU, dove Electro non verrà mostrato – appunto – con la carnagine blu. Jamie Foxx ha fatto sapere che il cattivo si presenterà come una minaccia ancora più grande, qualcosa che sarà più facile da accettare con migliori effetti in CGI.

Non sarà l’ultimo film di Spider-Man del MCU

Tutto sommato, considerate le premesse, non è assurdo presumere che Spider-Man 3 possa condurre ad un gran finale che porti ad una conclusione incredibile. Tuttavia, non è questo il caso, poiché un quarto film era in programma prima ancora che la terza parte entrasse in pre-produzione.

Questo è avvenuto durante il periodo della situazione di stallo Disney-Sony, che da allora è stato risolto. Ha senso continuare la storia a causa della giovane età di Peter Parker: si potranno così avere molto più film del franchise di Spider-Man nel corso degli anni, oltre ad altri ruoli in altri film del MCU

La connessione con il sequel di Doctor Strange

L’esistenza del Multiverso è stata confermata per la prima volta con l’annuncio del sequel di Doctor Strange, con molte possibili trame già ipotizzate. Dal momento che il terzo film di Spider-Man esaminerà l’esistenza di universi alternativi, è facile capire perché Doctor Strange apprirà nel film.

Proprio per questo, i legami con questa storia si faranno sentire anche in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Ciò rende lo stile della narrazione molto intrigante, visto cheanche WandaVision si collegherà direttamente anche al secondo film su Doctor Strange, legando così Spider-Man ad altre due “voci” della Fase 4.

L’esorcista: William Friedkin non sarà in alcun modo coinvolto nel reboot

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Ad agosto è arrivata la notizia che presto arriverà un reboot de L’esorcista, forse già nel 2021. La pellicola originale, uscita nel 1973, è ancora oggi considerata il più grande horror di tutti i tempi. Il film di William Friedkin venne nominato a 10 premi Oscar (incluso miglior film), vincendo due statuette, e generò anche due sequel e due prequel/spin-off.

Dopo il grande successo di critica e pubblico del film originale, nel 1977 venne rilasciato L’esorcista II – L’eretico; tredici anni dopo, nel 1990, uscì invece L’esorcista III, diretto da William Peter Blatty, autore del romanzo originale che ispirò il film di Friedkin, scomparso nel 2017. In nessuno dei due sequel venne coinvolto Friedkin e nessuno dei due film ottenne il successo del capostipite; tuttavia, nel 2004 venne realizzato un prequel diretto da Lenny Harlin e dedicato alle vicende di padre Lankester Merrin, seguito nel 2005 da un altro prequel più o meno identico a quello dell’anno precedente, diretto però da Paul Schrader.

Adesso, sembra che il franchise sia finalmente pronto a tornare sul grande schermo. La Morgan Creek Entertainment, infatti, sarebbe al lavoro su una nuova versione del classico diretto da Friedkin negli anni ’70. Si tratta della stessa casa di produzione responsabile della realizzazione de L’esorcista III (1990) e dei due prequel L’esorcista – La genesi (2004) e Dominion: Prequel to the Exorcist (2005).

Tuttavia, a differenza di quanto è possibile leggere su IMDB, William Friedkin non sarà in alcun modo coinvolto nel reboot. A confermarlo è stato lo stesso regista via Twitter: “Si dice su IMDB che io sia coinvolto in una nuova versione de L’Esorcista. Questa non è un rumor, è semplicemente una menzogna. Non ci sono abbastanza soldi al mondo o motivazione sufficiente per convincermi a farlo.”

L’esorcista: 10 inquietanti curiosità sul film horror

Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul progetto, dal momento che la notizia era stata anticipata all’interno di un report più ampio dedicato ai prossimi progetti della Morgan Creek Entertainment, in particolare allo sviluppo di Dead Ringers, nuova serie con Rachel Weisz basata sull’omonimo film di David Cronenberg. Tuttavia, sappiamo che il nuovo adattamento de L’esorcista potrebbe arrivare già nel 2021.

Coming 2 America: le prime immagini dal film con Eddie Murphy

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Coming 2 America: le prime immagini dal film con Eddie Murphy

Sono state diffuse da Amazon Studios le prime immagini ufficiali di Coming 2 America, il sequel ufficiale de Il principe cerca moglie, che vedrà Eddie Murphy tornare nel ruolo del principe di Zumanda. Ecco le immagini:

Diretto da Craig Brewer
Sceneggiatura di Kenya Barris, Barry W. Blaustein & David Sheffield
Soggetto di Barry W. Blaustein, David Sheffield e Justin Kanew
Basato sui personaggi creati da Eddie Murphy
Prodotto da Kevin Misher e Eddie Murphy
Costumi di Ruth E. Carter

Executive producer: Brian Oliver, Bradley Fischer, Valerii An, Kenya Barris, Charisse Hewitt-Webster, Michele Imperato Stabile e Andy Berman
Con: Eddie Murphy, Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Tracy Morgan, KiKi Layne, Shari Headley, con Wesley Snipes e James Earl Jones. A cui si uniscono John Amos, Teyana Taylor, Vanessa Bell Calloway, Paul Bates, Nomzamo Mbatha, Bella Murphy

Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Eddie Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Arsenio Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

Mission Impossible 7: continua la furia di Cruise, cinque membri della troupe abbandonano

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All’inizio di questa settimana, l’audio di Tom Cruise che sul set di Mission: Impossible 7 ammonisce (con toni parecchio veementi) due membri della produzione del film per aver infranto i protocolli di sicurezza legati al Covid-19 ha fatto letteralmente il giro del mondo, diventando a modo suo virale. Tuttavia, pare che da allora le cose siano precipitate…

Come riportato dal Sun (che per primo aveva riferito della furia di Cruise sul set), nella giornata di martedì – dopo che il famigerato audio era stato condiviso online – la star avrebbe perso nuovamente le staffe, e ciò avrebbe spinto cinque membri della troupe ad abbandonare il set. “La tensione è cresciuta nel corso degli ultimi mesi e l’incidente testimoniato da quell’audio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, si legge grazie alla fonte. “Da quando è diventato di dominio pubblico, ci sono stati altri episodi di rabbia e diversi membri della troupe se ne sono andati. Ma Tom non ce la fa più, soprattutto dopo tutto il tempo che ha investito per permettere alla produzione di poter partire. È arrabbiato, soprattutto perché vede che gli altri non prendono le cose sul serio come fa lui.”

Non è chiaro se le due persone che inizialmente hanno scatenato l’ira di Tom Cruise siano tra i membri dello staff che hanno poi abbandonato la produzione. In molti (tra cui anche George Clooney) hanno sostenuto l’atteggiamento dell’attore, sostenendo che avesse il pieno diritto di reagire in quel modo dopo aver assistito ad una violazione delle restrizioni, mentre altri pensano che la star avrebbe dovuto gestire la situazione con una maggiore calma.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

The Walking Dead: ecco quando potrebbero partire le riprese del film

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Andrew Lincoln ha dichiarato che le riprese del film basato su The Walking Dead e incentrato su Rick Grimes potrebbero finalmente partire nella primavera del 2021, se il lancio del vaccino anti-Covid andrà come previsto. Lincoln è meglio conosciuto per aver interpretato Rick Grimes per nove stagioni della serie AMC di grande successo. Nonostante sia trascorso molto tempo dall’ultima apparizione dell’attore nello show, e nonostante il progetto di un film destinato al grande schermo sia stata annunciato ormai da tempo, la produzione non è ancora partita.

Il direttore creativo di The Walking Dead, Scott Gimple, ha dichiarato che i piani sono ancora quelli di realizzare una trilogia cinematografica ispirata alla serie. Non sappiamo su cosa verteranno questi film. Tuttavia, l’idea potrebbe tranquillamente essere quella di espandere il più ampio universo dello show televisivo, dal momento che la serie prinicipale terminerà ufficialmente con l’undicesima stagione. Annet Mahendru, la star della serie spin-off The Walking Dead: World Beyond, aveva confermato che la serie porterà direttamente al primo film incentrato su Rick Grimes, ma in che modo ciò accadrà non è stato ovviamente rivelato.

Il primo film di The Walking Dead è stato annunciato due anni fa in occasione del Comic-Con di San Diego. L’emergenza sanitaria mondiale ha ovviamente rallentato i piani legati all’inizio della produzione. Adesso, in una recente intervista con The Associated Press, è stato proprio Andrew Lincoln ad aggiornare in merito allo stato del progetto, rivelando che le riprese del film potrebbero effettivamente iniziare nella primavera del 2021, anche grazie all’arrivo dei vaccini. “Sembra che ci sia una certa atmosfera positiva, e la cavalleria sta arrivando con i vaccini”, ha dichiarato l’attore. “C’è un reale senso di rinnovo, si spera.”

Di cosa parlerà il film basato su The Walking Dead?

È da tempo che i fan si chiedono come sarà il film incentrato su Rick Grimes. L’ultima volta che lo abbiamo visto, Rick è stato messo in salvo su un elicottero, in rotta verso una destinazione sconosciuta. Come Lincoln, anche Danai Gurira (Michonne) ha abbandonato lo show. Al suo personaggio è stato dedicato un intero episodio nell’ultima stagione, in cui ha scoperto che Rick potrebbe essere ancora vivo.

Dunque, non è escluso che il personaggio di Michonne possa appare nel film al fianco di Rick. Anche se nulla è confermato al momento, avere il tempo necessario per finalizzare la sceneggiatura durante questo periodo molto difficile per l’industria hollywoodiana potrebbe garantire non solo a Michonne ma anche ad altri personaggi della serie una maggiore possibilità di apparire al cinema.

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