Lo Studio Ghibli
(qui il loro sito italiano ufficiale) è uno dei più
importanti studi cinematografici d’animazione, un’istituzione non
soltanto in Giappone, dove i film anime del franchise sono tra i
lungometraggi più visti, ma anche in tutto il mondo occidentale. I
loro film fanno appello a bambini e adulti: le narrazioni, le
trame e i personaggi sono complessi e dotati di una profondità che,
ad oggi, ha pochi eguali. Gli spettatori potrebbero guardare un
film dello studio più volte e ancora non cogliere tutte le sue
sfumature. Spesso i sottili suggerimenti nascosti nelle trame
spingono però i fan ad immaginare i personaggi amati sotto una
nuova luce. In occasione dell’uscita in sala di Il ragazzo e
l’airone (qui
la recensione), il nuovo film di Hayao
Miyazaki prodotto dallo Studio Ghibli, ecco allora una
selezione di teorie assurde ma non impossibili espresse dagli
amanti delle storie dello studio.
Totoro è il Dio della Morte
Ambientato
nel Giappone degli anni 50,
Il mio vicino Totoro
è la storia delle sorelline
Satsuki
e
Mei,
costrette a trasferirsi in una vecchia casa per stare più
vicino all’ospedale dove la loro madre è in convalescenza. Le
ragazze scoprono rapidamente che le aree attorno alla nuova
abitazione ospitano spiriti della foresta amichevoli come
Totoro,
una grande creatura simile a un coniglio. Nel corso del
film Mei
si perde ma, grazie a
Totoro
e ai suoi amici, viene ritrovata.
Più volte è stato ribadito che il
film abbia al suo interno forti riferimenti ad un fatto avvenuto
realmente, un caso di rapimento e omicidio degli anni 60 detto
”incidente di Sayama”. In effetti, il film è ambientato a
Sayama ed è ricco di dettagli che ricordano l’evento di
cronaca, con Totoro che dunque assumerebbe l’incarnazione della
morte. Lo Studio Ghibli ha però sempre smentito
queste supposizioni.
I bagni pubblici di Yubaba sono un
bordello
Il film più celebre di
Studio Ghibli, premiato agli Oscar e successo
incredibile al botteghino è
La città incantata. La storia si svolge all’interno
dei bagni pubblici diretti da Yubaba, una donna
anziana con un naso ed una testa estremamente sproporzionati.
Per alcuni fan, i bagni al centro
del film sono in realtà un bordello e Yubaba è il classico
esempio della donna matura che può controllare un’attività simile.
Infatti, in Giappone, nel periodo Edo i bagni pubblici
erano fondamentalmente una copertura per i bordelli e le direttrici
di essi a volte erano chiamate proprio “Yubaba.” Inoltre,
nel film Yubaba fa adottare a Chihiro lo
pseudonimo ”Sen”, cose che potrebbe accadere anche per le
prostitute che vogliono mantenere riservata la propria
identità.
Seita e Setsuko sono in
Purgatorio
Al contrario di tanti altri
film
d’animazione dello Studio Ghibli allegri e
variopinti, Una
tomba per le lucciole fa una rappresentazione
desolante delle giovani vittime della guerra spesso non
rappresentate. La storia tratta dell’adolescente Seita e
di sua sorella minore Setsuko mentre lottano per
sopravvivere durante gli ultimi giorni della Seconda guerra
mondiale.
Nel finale, Seita muore di
fame e si ricongiunge con sua sorella in un luogo che sembra
l’aldilà. Tuttavia, riflettendo sugli eventi che hanno portato alla
loro morte, alcuni fan hanno dedotto che in realtà le sorelle non
muoiano. Come in una sorta di Purgatorio,
Setsuko e Seita sono
costrette a rivivere i tortuosi giorni finali della guerra per
l’eternità.
Dola è la versione anziana di Pippi
Calzelunghe
Pippi Calzelunghe
è la figlia di un pirata ed è riconoscibile soprattutto per le sue
trecce rosse che sfidano la forza di gravità. Dall’altro lato del
pianeta, Dola di Laputa
– Castello nel cielo, è il capo dei pirati dell’aria e
ha due lunghe trecce rosse.
Secondo alcuni fan, il personaggio
svedese e quello dello Studio Ghibli hanno molti
aspetti in comune. Alla base di questa teoria sta il fatto che
Miyazaki, il regista di Laputa, in
passato avrebbe dovuto realizzare un lungometraggio anime basato
sul libro Pippi Calzelunghe: La ragazza più forte del
mondo, ma gli è stato negato il permesso di farlo. A quanto
pare, il regista non ha però mai completamente abbandonato l’idea e
Dola sarebbe un modo in cui avrebbe ottenuto la propria
versione del personaggio.
Il mio vicino Totoro è una
rivisitazione di Alice nel Paese delle Meraviglie
Ne
Il mio vicino Totoro ci sono una serie di
elementi del racconto di Lewis Carol Alice nel
Paese delle Meraviglie: dal Gattobus, al coniglio
Totoro, alle piante anamorfiche e gli animali che
svaniscono. E ancora: la protagonista femminile, i tunnel e i
passaggi nascosti.
In questo caso, va detto che il
mondo della fantasia è un’ambientazione sfruttatissima, non solo
dallo Studio Ghibli, per le storie per bambini. I
luoghi incantati sono il rifugio preferito per l’età infantile. Si
può dire allora che probabilmente il
regista Miyazaki, anche senza voler
rendere direttamente omaggio al libro, è stato influenzato da
Alice nel paese delle meraviglie.
Ponyo è un angelo
Nel 2008 lo Studio
Ghibli realizza una rivisitazione de La Sirenetta:
Ponyo sulla scogliera. Il film racconta le avventure di un
pesciolino rosso che sogna di diventare un essere umano dopo che
viene salvato da un bambino.
Stando ad una teoria dei fan, tutta
la popolazione del villaggio di Sosuke in realtà è morta
con l’inondazione. Le barche che trasportano gli abitanti dopo
l’aumento del livello dell’acqua vanno tutte in una direzione: per
alcuni questo potrebbe essere un riferimento al fiume
Sanzu, che è l’equivalente buddista del fiume
Stige. Inoltre, Ponyo e Sosuke passano
attraverso un tunnel, ma non vengono mai visti tornare indietro,
suggerendo che i due personaggi si siano diretti nell’aldilà.
Senza-Volto è stato un essere
umano
In
La città incantata, Senza-Volto è un essere
spiritato e terrificante che si lega in modo quasi morboso a
Sen. Anche se sembra avere un aspetto simile a quello
umano e mostra alcuni tratti caratteriali distintamente umani, è
impossibile dire con certezza cosa sia Senza-Volto e da
dove possa essere arrivato. Alcuni fan dello
Studio Ghibli credono però che
Senza-Volto un tempo fosse umano, ma è diventato un
fantasma perché ha trascorso troppo tempo nel mondo degli spiriti,
proprio come stava accadendo alla protagonista prima che mangiasse
qualcosa di quel posto.
Ponyo e Sosuke sono i custodi di
Kiki – Consegne a domicilio
I fan più attenti dello
Studio Ghibli avranno sicuramente notato la
somiglianza tra i custodi Osono in
Kiki – Consegne a domicilio e Ponyo
e Sosuke di
Ponyo sulla scogliera. La teoria è abbastanza improbabile.
I due personaggi di Kiki sono adulti, mentre quelli di
Ponyo sono bambini. Inoltre, considerando che
Kiki – Consegne a domicilio è stato rilasciato
nel 1989, molto prima di Ponyo del 2008, sarebbe
necessaria una seria capacità di anticipazione da parte di
Miyazaki. Eppure, di cose strane ne sono
successe nel mondo di Studio Ghibli…
Il misterioso abito di
Principessa Mononoke
In
Principessa Mononoke, la
protagonista San viene allevata dai lupi.
San è stata abbandonata dai suoi genitori mentre
erano in fuga dalla dea lupo Moro. Nel film dello
Studio Ghibli, per mimetizzarsi con i suoi
fratelli lupi San indossa una pelliccia. Ma da dove
arriva il manto? Secondo una macabra teoria dei fan, i genitori di
San hanno dato la caccia ai cuccioli di
Moro e sono riusciti ad uccidere uno dei suoi
piccoli. In questo modo, quando ha preso i bracconieri,
Moro ha risparmiato San e l’ha sostituita con il
suo cucciolo perduto, dandole il pelo del piccolo lupo.
Setsuko compare ne La città
incantata
In una scena de
La città incantata, si può vedere un altro personaggio
dello Studio Ghibli. Quando Chihiro/Sen e
Senza-Volto partono in treno per visitare la sorella
gemella di Yubaba, si vede brevemente una piattaforma
affollata di spiriti in transito. Tra queste anime alcuni fan hanno
scorto Setsuko di Una tomba per le
lucciole. Il personaggio sembra stare aspettando l’arrivo
di suo fratello. Per quanto tragico possa sembrare, questa teoria
si adatta molto bene al finale di
Una tomba per le lucciole. Nel film
infatti, Seita muore su una piattaforma ferroviaria
molto simile a quella vista ne La città incantata.
Tutti i film dello Studio
Ghibli sono connessi tra loro
Come accade per tanti altri
studi, anche i film prodotti dallo Studio Ghibli
sarebbero in qualche modo connessi tra di loro. Se lo fa
Pixar, anche Miyazaki e co. possono usare qualche
escamotage a riguardo. Nei vari film del franchise si trovano
infatti un sacco di
Easter Eggs e di rimandi al resto dei lungometraggi
Ghibli. Per alcuni fan, l’unione di tutti questi riferimenti
potrebbe creare un più ampio universo Ghibli. Forse non si tratta
di un mondo così interconnesso e legato come quello del
MCU, ma anche il franchise giapponese sa come
tenere i fan ancorati a sè.
La maledizione dello Studio
Ghibli
C’è nel mercato finanziario
una teoria sullo Studio Ghibli: sembra che esso
sia in grado di danneggiare i mercati azionari e valutari. A quanto
pare, ogni volta che un film dello studio va in onda in TV nel
paese, ciò è dannoso per l’economia giapponese. Come se si
trattasse di una maledizione. Anche il resto del mondo deve stare
all’erta: l’effetto è presumibilmente internazionale. Un ex
impiegato finanziario ha scoperto che 28 delle 35 volte in cui un
film del franchise è andato in onda, la valuta del Giappone o degli
Stati Uniti è scesa il giorno successivo. Questa teoria è la più
assurda ma anche la più verificabile: sembra infatti che i film di
Ghibli siano così magici da influenzare non solo il mondo fantasy,
ma anche quello reale.