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Beetlejuice 2: Jenna Ortega conferma che il sequel non si affiderà alla CGI

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Come ormai noto, Jenna Ortega sarà nel film di Tim Burton Beetlejuice 2, dove interpreterà Astrid, la figlia di Lydia Deetz (Winona Ryder). Durante la cerimonia di premiazione degli Emmy Awards, l’attrice ha ora parlato per la prima volta di questo suo nuovo lungometraggio in arrivo, mantenendo un certo riserbo sulla trama del film e sul suo personaggio, ma confermando che l’atteso sequel favorirà gli effetti visivi pratici rispetto a quelli realizzati in CGI.

È visivamente così eccitante“, ha detto Ortega a Entertainment Tonight. “Credo che non useremo molta CGI, quindi è stato soddisfacente girare sul set“. Già in precedenza era stato riportato dal protagonista, Michael Keaton, che il regista intendeva “tornare alle origini”, facendo dunque affidamento a trucchi ed effetti pratici. L’ulteriore conferma da parte di Ortega non farà che aumentare la curiosità e l’entusiasmo dei fan di Burton, che da tempo aspettano di vedere il regista tornare a cimentarsi con quegli elementi del cinema che lo hanno reso celebre e che sa padroneggiare come pochi.

La trama e il cast di Beetlejuice 2

Beetlejuice 2 sarà diretto ancora una volta da Tim Burton. Questo segna il suo ritorno alla regia quattro anni dopo aver diretto il live-action Dumbo della Disney. Dopo aver lavorato insieme nella serie Netflix Mercoledì la star di Scream VI, Jenna Ortega si riunisce a Tim Burton e accanto a lei vi saranno le star del film del 1988: Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara. Il sequel introdurrà però anche nuovi personaggi che avranno il volto di Justin Theroux, Monica Bellucci e Willem Dafoe .

Beetlejuice, uscito nel 1988, era interpretato da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones, Alec Baldwin e Geena Davis. Quel film è incentrato su una coppia di coniugi deceduti che ricorre ai servizi dell’antipatico e dispettoso poltergeist dell’aldilà per spaventare i nuovi residenti della loro vecchia casa. Fin dal suo debutto, il film ha ottenuto un successo sia di critica che commerciale, con un incasso di oltre 73 milioni di dollari, rendendo Burton particolarmente celebre ad Hollywood. Non si hanno invece ad ora dettagli sulla trama di Beetlejuice 2, ma sappiamo che il film uscira nelle sale il 6 settembre 2024.

Il mondiale di Messi: l’apice di una leggenda, trailer della docuserie in arrivo su Apple TV+

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Apple TV+ ha pubblicato oggi il trailer di Il mondiale di Messi: l’apice di una leggenda, l’atteso documentario in quattro parti di SMUGGLER Entertainment che ripercorre la carriera sensazionale dell’otto volte vincitore del Pallone d’Oro, comprese le cinque partecipazioni alla Coppa del Mondo FIFA e la vittoria dell’edizione 2022 in Qatar, in una delle finali più emozionanti della storia.

Attraverso le sue stesse parole, Messi racconta la storia della sua incredibile carriera con la Nazionale di calcio argentina, fornendo uno sguardo intimo e inedito sulla sua ricerca di una vittoria della Coppa del Mondo che ne definisse l’eredità. La serie farà il suo debutto il 21 febbraio.

Il mondiale di Messi: l’apice di una leggenda fa luce sull’emozionante storia del miglior atleta vivente del pianeta, quella dei suoi fedeli sostenitori in Argentina e di coloro che sono andati in pellegrinaggio in tutto il mondo per seguirne le gesta. La docuserie offre interviste intime e personali a Messi, oltre alle sue conversazioni con compagni di squadra, allenatori, calciatori avversari, fan devoti e commentatori sportivi che ne testimoniano l’incredibile influenza e l’impatto non solo sulla sua nazione, ma sull’intero palcoscenico mondiale. Il tutto arricchito dalla grazia, dalla forza d’animo e dalla determinazione che ha dimostrato nel corso della sua carriera.

Il documentario ripercorre il percorso che lo ha visto indossare per la prima volta la maglia argentina nella prima partita con la sua Nazionale di calcio e portare sulle spalle il peso di un intero Paese, passando per le numerose rincorse alla vittoria della Coppa del Mondo, fino al suo addio alla nazionale nel 2016 e, infine, al ritorno in campo per diventare campione del mondo ed essere incoronato miglior giocatore del torneo della Coppa del Mondo FIFA 2022.

Il mondiale di Messi: l’apice di una leggenda è prodotta esecutivamente dal vincitore dell’Emmy Tim Pastore (“Free Solo – Sfida estrema”, “Jane”), dai vincitori dell’Emmy e del Tony Award Patrick Milling Smith e Brian Carmody e dal vincitore dell’Emmy Matt Renner (“Free Solo – Sfida estrema”, “Limitless con Chris Hemsworth”) di SMUGGLER Entertainment, insieme a Jenna Millman (“The Dropout”, “Tiger”) e Juan Camilo Cruz (“City of Ghosts”, “In Her Hands”). La serie è prodotta per Apple da SMUGGLER Entertainment e in associazione con Pegsa.

I tifosi di oltre 100 Paesi possono anche vedere Messi scendere in campo nel 2024 con l’Inter Miami CF su MLS Season Pass, il servizio di abbonamento di Apple e Major League Soccer sull’app Apple TV.

Prendi il volo in streaming sulle piattaforme digitali

Prendi il volo in streaming sulle piattaforme digitali

Mentre continua la sua corsa nelle sale, la commovente commedia della Illumination, creatori di grandi successi come Cattivissimo Me e Sing, sarà disponibile esclusivamente su piattaforme digitali per l’acquisto dall’8 febbraio 2024, distribuito da Universal Pictures Home Entertainment. Prendi il volo invita i fan a lanciarsi nel brivido dell’ignoto in una piumata vacanza di famiglia divertente come nessun’altra.

La nuova avventurosa commedia sul superare le proprie paure e sull’aprirsi al mondo e alle sue opportunità è piena dell’umorismo sovversivo, del cuore autentico e dei personaggi indimenticabili tipici della Illumination. La famiglia Mallard intraprende un viaggio verso sud in vista dell’inverno, verso la Giamaica passando per New York City, dove i loro piani ben architettati vanno storti, guidandoli verso nuove amicizie e orizzonti inaspettati. Preparati a spiccare il volo per un’esilarante vacanza in famiglia piena di piume e divertente come nessun’altra!

Prendi Il Volo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 


Da Illumination e dal produttore Chris Meledandri, il regista Benjamin Renner (Ernest & Celestine, The Big Bad Fox) e il co-regista Guylo Homsy (Cattivissimo Me 2, Sing), Prendi il volo porta con sé un cast stellato con le voci originali di Kumail Nanjiani (The Big Sick, Stuber), Elizabeth Banks (Pitch Perfect, The Hunger Games), Keegan-Michael Key (The Super Mario Bros., Keanu), Awkwafina (Ocean’s 8, The Little Mermaid) e Danny DeVito (Batman Returns, “Taxi”). Nella versione italiana le voci dei protagonisti sono di Francesco Scianna (Mack9 e Serena Rossi (Pam).

  • Cast: Kumail Nanjiani, Elizabeth Banks, Keegan-Michael Key, Awkwafina and Danny DeVito
  • Musiche di: John Powell
  • Co-Regista: Guylo Homsy
  • Storia Di: Mike White and Benjamin Renner
  • Sceneggiatura di: Mike White
  • Prodotto da: Chris Meledandri
  • Diretto da: Benjamin Renner

Madame Web: i reshoot avrebbero apportato un importante cambiamento alla timeline

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Poco dopo l’annuncio del film Madame Web e la diffusione in rete di alcuni dettagli su questo progetto appartenente al Sony’s Spider-Man Universe, è stavo rivelato che questo spin-off sarà ambientato sul finire degli anni Novanta. In seguito, sono emersi rumor secondo cui i ruoli ancora non rivelati degli attori Emma Roberts e Adam Scott sarebbero quelli della madre di Peter Parker, Mary, e dell’amato zio Ben. La cosa, anche se non ufficialmente confermata, ha portato ad ipotizzare che questa linea temporale consentisse l’introduzione di un giovane Peter o il suo concepimento.

Anche se questo potrebbe essere ancora il caso, l’insider Jeff Sneider ha ora condiviso un’indiscrezione molto interessante nell’ultimo episodio del podcast The Hot Mic. A quanto pare, sarebbero di recente stati realizzati dei rehoot di Madame Web necessari a rimuovere ogni riferimento agli anni Novanta per portare il racconto ad un ambientazione contemporanea, dove lo Spider-Man di riferimento sarebbe non quello di Andrew Garfield bensì quello di Tom Holland. Non è chiaro in che modo le due realtà potrebbero incrociarsi né se quanto ad ora riportato si rivelerà confermato, ma sembra certo che Madame Web potrebbe avere più cose da rivelare del previsto.

La trama e il cast di Madame Web

Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

The Stallone Family: la seconda stagione dal 22 Febbraio

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The Stallone Family: la seconda stagione dal 22 Febbraio

Paramount+ ha annunciato oggi che la seconda stagione della docuserie di successo The Stallone Family, subito dopo Stati Uniti, Canada, America Latina e Brasile, sarà disponibile sul servizio a partire dal 22 febbraio in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Australia, Francia, Germania, Svizzera, Austria e Corea del Sud. THE FAMILY STALLONE vede protagonisti il candidato all’Oscar Sylvester Stallone, la moglie Jennifer Flavin Stallone e le figlie Sophia, Sistine e Scarlet.

In questa stagione, dopo quattro decenni trascorsi come una delle famiglie più famose di Los Angeles, gli Stallone lasciano definitivamente Hollywood e si trasferiscono a est. Rimasti solo in due, con le figlie Sophia e Sistine che inseguono i loro sogni a New York City e Scarlet che frequenta il college e un nuovo amore a Miami, Sly e Jen mettono radici a Palm Beach. Ma la distanza non può tenerli separati: la stagione culmina in un meraviglioso viaggio tutti insieme in Italia per esplorare la storia della loro famiglia, ravvivare l’amore e creare ricordi per tutta la vita.

The Stallone Family è prodotto da MTV Entertainment Studios, con Benjamin Hurvitz e Nadim Amiry come produttori esecutivi. Julie Pizzi, Farnaz Farjam e Jonathan Singer sono produttori esecutivi per Bunim-Murray Productions con Chris Ray e Jason Williams sono co-produttori esecutivi.

Mission: Impossible – Dead Reckoning ha ufficialmente cambiato titolo

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Dopo il suo passaggio nelle sale nell’estate 2023, il film Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno (qui la recensione) uscirà su Paramount+ questo mese, ma con un significativo cambiamento. Come riportato da Deadline, un comunicato stampa rilasciato dalla Paramount, infatti, mostra che il film con protagonista Tom Cruise non possiede più la dicitura “Parte Uno” e si intitola ora semplicemente Mission: Impossible – Dead Reckoning. Un cambiamento che porta a pensare che anche l’ottavo capitolo attualmente in produzione, ad oggi noto come Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due, potrebbe subire una variazione nel titolo.

La Paramount ha anche modificato la locandina del film per rimuovere la dicitura “Parte Uno”, decadendo la quale risulta logico che prossimamente potrebbe essere comunicato un nuovo titolo per la “Parte Due”, idealmente in concomitanza con il rilascio di un primo trailer ufficiale. Non sono al momento noti i motivi che starebbero spingendo lo studio di produzione a cambiare il titolo dei nuovi capitoli della saga. Anche se ciò avvenisse, resta il fatto che a differenza dei precedenti capitoli, questo settimo e ottavo film presentano un racconto unico, con gli eventi di Dead Reckoning che troveranno conclusione solo nel film di prossimo arrivo.

La trama e il cast di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Il film è diretto da Christopher McQuarrie su una sceneggiatura di McQuarrie e Erik Jendresen. Nel cast si ritrovano gli attori Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Esai Morales, Pom Klementieff, Mariela Garriga, Henry Czerny, Shea Whigham, Greg Tarzan Davis, Charles Parnell, Frederick Schmidt, Cary Elwes, Mark Gatiss, Indira Varma, Rob Delaney. 

Griselda: la trasformazione di Sofia Vergara in Griselda Blanco

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Griselda: la trasformazione di Sofia Vergara in Griselda Blanco

Netflix rilascia una featurette sulla trasformazione di Sofía Vergara in Griselda Blanco per Griselda, che debutterà su Netflix il 25 gennaio 2024. Sofía Vergara è la protagonista della nuova miniserie dai creatori e produttori di NARCOS e NARCOS: MESSICO, Eric Newman e Andrés Baiz (anche regista di tutti i sei episodi).

Dice Sofía Vergara, produttrice esecutiva e protagonista: “Avevo un incredibile team di acconciatori e truccatori che hanno fatto un lavoro straordinario creando questo personaggio che viveva nel mondo di Miami negli anni ’70 e ’80. Ottenere l’aspetto corretto era molto importante per me perché avevo bisogno di scomparire. Non volevo che nessuno pensasse a me o al mio ultimo ruolo come Gloria Pritchett. Volevo entrare nella testa di Griselda e capire davvero la sua mentalità, da dove veniva.”

Il regista Andrés Baiz aggiunge: “Sofía e io abbiamo deciso che dovevamo trovare un aspetto fisico che facesse sembrare Sofía diversa da Sofía Vergara, ma senza cercare di imitare la vera Griselda Blanco. Quindi ogni differenza che potesse dare fiducia a Sofía era ciò che diventava importante: nelle sopracciglia, nel naso, nei capelli. Voleva sentirsi una persona diversa, ma non al punto che le protesi o il trucco prendessero il sopravvento sulla sua performance. Doveva essere sottile. Questa trasformazione si ottiene anche attraverso il comportamento: il modo in cui cammina, il modo in cui si muove, il modo in cui fissa o ride. Sofía non aveva mai fumato in vita sua, Griselda fuma sempre.”

In questa serie, Griselda Blanco trascorre dieci anni come mente dietro l’operazione di traffico di droga di suo marito Alberto a Medellín e New York. Quando fugge in Florida con i suoi tre figli, usa quell’esperienza per costruire una nuova vita per la sua famiglia con una ferocia che non sempre la premia.

Il cast di Griselda

Nel cast, insieme a Sofía Vergara, Alberto Guerra (Dario Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo Mesa), Martín Rodríguez (Rivi Ayala), Juliana Aidén Martinez (June Hawkins), Vanessa Ferlito (Carmen Gutiérrez).

La serie, creata da Eric Newman, Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo Bernard, è diretta da Andrés Baiz. Sofía Vergara, oltre che protagonista, è produttrice esecutiva insieme a Eric Newman, Andrés Baiz, Doug Miro, Ingrid Escajeda, Carlo Bernard e Luis Balaguer con Latin World Entertainment.

La trama della serie Griselda

GRISELDA è ispirata alla vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana Griselda Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei cartelli della droga più redditizi della storia. Nella Miami degli anni ‘70-’80, con un mix letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.

Snow Black 2 dal 21 gennaio su RaiPlay

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Snow Black 2 dal 21 gennaio su RaiPlay

Snow Black is back! La serie tv mystery, prodotta da Good Karma con Rai Kids, torna con una seconda stagione: dieci nuovi episodi per scoprire insieme ai fratelli Ella e Kennedy Davis dove sia finita la giovane videoblogger conosciuta sul web come Snow Black. Appuntamento dalla mattina di domenica 21 gennaio su RaiPlay, con il boxset con tutti gli episodi, e tutti i giorni, alle ore 20, su Rai Gulp. Nel cast della serie i giovani attori Christine Perez, Clarissa Malavasi e Federico Di Scola.

Dieci episodi in cui il mistero sulla sua scomparsa si infittisce, mentre i nostri protagonisti sperimentano nuove amicizie, amori e rivalità e alla fine dei quali si renderanno conto di quanto sia importante avere al proprio fianco persone di cui ci si possa fidare. Sono passati alcuni mesi dall’ultima volta in cui Ella e Kennedy hanno avuto contatti con Snow Black e i due ragazzi sono andati avanti con la loro vita. Flor è diventata la loro nuova casa, le amicizie sono diventate solide e si sono stabiliti anche legami più profondi.

Eppure, quando a Kennedy sembra di intravedere Snow, priva di sensi, sul sedile posteriore di un furgone nero, le ricerche ricominciano e i Davis sono disposti a tutto per ritrovarla. Profondamente convinti che la ragazza si trovi ancora nelle grinfie di Devon Richter, si mettono sulle sue tracce, mentre a Flor iniziano a succedere di nuovo cose strane: alcuni ragazzi si comportano in modo freddo, come se fossero degli automi, e Kennedy viene pedinato da un personaggio misterioso che

per qualche motivo è nel mirino della polizia. In una serratissima corsa contro il tempo in cui anche gli amici più stretti si trasformano in nemici, Ella e Kennedy potranno contare sull’aiuto di un gruppo di fidatissimi alleati per salvare se stessi, Snow Black e tutti i ragazzi di Flor.

Snow Black 2 è una co-produzione Good Karma e Rai Kids. Girata tra Lombardia e Piemonte, è basata sull’omonima saga di libri scritta da Francesca Tassini e Mario Pasqualotto, scritta per la televisione da Massimo Bavastro, Giancarlo Germino e dalla stessa Tassini, e diretta da Niccolò Sacchi.

Joel e Ethan Coen si riuniscono per scrivere insieme un nuovo progetto

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Dopo diciotto lungometraggi scritti, diretti, prodotti e montati insieme, i fratelli Joel e Ethan Coen hanno deciso di intraprendere strade diverse, dividendosi a tempo indeterminato. Per Joel ciò ha portato alla regia di The Tragedy of Macbeth nel 2021, mentre per Ethan alla regia del documentario Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind e al film in arrivo a marzo Drive-Away Dolls. In precedenza, non era chiaro se i fratelli Coen si sarebbero mai riuniti, ma già a luglio i Ethan aveva anticipato un possibile ritorno in coppia per un nuovo progetto.

Ora, nell’ultimo numero di Empire, Ethan Coen e sua moglie nonché sua compagna creativa Tricia Cooke, parlando del loro nuovo film Drive-Away Dolls, hanno confermato che Ethan e suo fratello Joel stanno “lavorando per scrivere qualcosa insieme” ancora una volta. Anche se non ha offerto ulteriori dettagli su cosa potrebbe essere, la reunion dei fratelli Coen è decisamente un qualcosa da festeggiare. Noti per film come Fargo, Il grande Lebowski, Fratello dove sei?, Non è un paese per vecchi, Il grinta o A proposito di Davis, caratterizzati da un umorismo grottesco, i due sarebbero dunque ora pronti ad aggiungere un titolo in più alla loro pluripremiata filmografia.

È però da prendere anche in considerazione la possibilità che ciò che i due scriveranno potrebbe non essere diretto da loro, come avvenuto per Il ponte delle spie, film poi diretto da Steven Spielberg. O ancora, potrebbero decidere di non dirigere insieme il film, lasciando che sia solo uno dei due ad occuparsene. Va infine riportato alla mente che i fratelli Coen sono noti per il loro iniziare a scrivere film che restano poi a lungo nel cassetto prima di trovare il momento giusto per la loro realizzazione. Il ritorno dei due potrebbe dunque essere meno vicino del previsto, specialmente considerando che Ethan ha in programma di dirigere prima un altro film in solitaria, descritto come “una storia poliziesca lesbica più seria” di Drive-Away Dolls.

Mark Ruffalo sulle sue scene di sesso in Povere Creature: “Ho 55 anni, a qualcuno interessa vederle?”

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Mark Ruffalo è trai protagonisti della stagione dei premi per la sua performance in Povere Creature di Yorgos Lanthimos, che porterà sicuramente a nomination lui e Emma Stone per la loro incredibile performance nel film.

Proprio Ruffalo e Stone hanno, nel film, diverse scene di nudo e di sesso, e in occasione di un’intervista con The Perfect Magazine, Mark Ruffalo ha commentato come segue le scene che ha dovuto girare con la giovane collega: “Ho 55 anni, e dunque… le scene di sesso… sono troppo vecchio per fare quella roba? C’è qualcuno a cui interessa vederle?”

Chiaramente l’attore si prende in giro, cercando anche di tenere un profilo basso rispetto al pubblico femminile che non trova affatto disdicevole che si sia messo a nudo e si sia cimentato in quelle scene anche se ha ormai 55 anni. Nella sua lunga carriera, non gli è capitato spesso, certo, a parte forse un glorioso ma breve momento in I Ragazzi Stanno Bene, in cui la sua compagna di set era Julianne Moore.

Dal regista Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva l’incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione.

Searchlight Pictures in associazione con Film4 e TSG Entertainment, una produzione Element Pictures, presenta Povere Creature!, diretto dal candidato all’Academy Award® Yorgos Lanthimos (La favorita, The Lobster). Con una sceneggiatura scritta dal candidato all’Academy Award Tony McNamara (La favorita), basata sul romanzo di Alasdair Gray, il film è prodotto dal candidato all’Oscar Ed Guiney p.g.a. (La favorita, Room), Andrew Lowe p.g.a. (The Eternal Daughter, The Souvenir: Part II), Yorgos Lanthimos p.g.a. ed Emma Stone p.g.a..

La vincitrice dell’Academy Award® Emma Stone, (La favorita, La La Land), è protagonista insieme al candidato all’Academy Award® Willem Dafoe (The Lighthouse, The French Dispatch), al candidato all’Academy Award® Mark Ruffalo (Il caso Spotlight, Foxcatcher – Una storia americana), al vincitore del Golden Globe® Ramy Youssef (Ramy, Mr. Robot), Christopher Abbott (Black Bear, Possessor), il vincitore del Primetime Emmy® Award Jerrod Carmichael (The Carmichael Show), Hanna Schygulla (Ai confini del paradiso), Kathryn Hunter (Macbeth) e la candidata al Primetime Emmy® Award Margaret Qualley (C’era una volta a… Hollywood, Maid).

Il direttore della fotografia è il candidato all’Oscar® Robbie Ryan, BSC, ISC (La favorita, C’mon C’mon), gli scenografi sono James Price (Judy) e Shona Heath, con i costumi di Holly Waddington (Lady Macbeth, War Horse), e le acconciature e il trucco prostetico della candidata all’Oscar® Nadia Stacey (La favorita, Crudelia). La colonna sonora originale è composta da Jerskin Fendrix, il montatore è il candidato all’Oscar® Yorgos Mavropsaridis, ACE (La favorita, The Lobster) e la set decorator è Zsuzsa Mihalek (La talpa).

No Activity – Niente da segnalare: recensione della serie Prime Video

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“No Activity – Niente da segnalare” ripetono pigramente Marcello e Achille, due poliziotti appostati al porto, in attesa che accada qualcosa, forse una consegna di un carico di droga in arrivo dall’estero. Il primo è completamente alla deriva, non fa altro che parlare della moglie che vuole lasciarlo e delle sue terapie olistiche per cercare di sopravvivere alla separazione, il secondo è un giovane poliziotto desideroso di fare per bene il proprio lavoro, di essere coinvolto nell’azione e di avere una promozione sul campo.

Dall’altra parte del loro ricevitore ci sono Katia e Palmira, detta Perri, due donne che sono ai due poli opposti rispetto al loro rapporto con il lavoro che svolgono alla centrale; una al vertice della sala di controllo che lei considera “il centro dell’azione”, con il fermo proposito di fare il proprio lavoro e felice di essere dov’è, l’altra invece mandata in quel posto a seguito di un’azione disciplinare, che non vuole altro che andar via, ma che troverà il modo per creare un ambiente piacevole in cui lavorare proprio grazie alla sua disarmante ingenuità.

Intanto, in un container al porto, in attesa del famoso carico di droga, ci sono Toni e Dario, due criminali, e anche qui la coppia è bene assortita, perché Toni è il criminale disincantato e incallito, Dario è un orfano, un delinquente alle prime armi, che vuole con tutto se stesso diventare un grande esponente della malavita organizzata e che come unico idolo e esempio di vita ha proprio Toni e le sue gesta fuorilegge.

Sei vite che seguiamo per poco più di tre ore, sul posto di lavoro, nell’arco di diversi giorni, in attesa, mentre si conoscono, si confidano, si confrontano e danno vita a sei tropi umani, molto spesso comici, più spesso tragici nella loro comicità.

No Activity – Niente da segnalare, la versione italiana

Basata su un format australiano, No Activity – Niente da segnalare è disponibile su Prime Video dal 18 gennaio 2024 e offre da una parte uno spaccato di comicità leggera e pungente, dall’altra è un palcoscenico per sei straordinari attori che si affidano reciprocamente al proprio compagno di scena. Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi, Rocco Papaleo e Fabio Balsamo, Carla Signoris e Emanuela Fanelli mettono in scena un talento raffinato e leggero che permette loro di diventare il vero cuore della serie.

Dopotutto la struttura teatrale dell’idea originale, replicata nella riproposizione italiana, prevede lunghi dialoghi a due voci, mentre gli interpreti sono sempre fermi sul posto (l’abitacolo di una macchina, la scrivania di un centralino, i bancali all’interno di un container), con piccole eccezioni. La scrittura, che porta la firma di Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, è quindi fondamentale, insieme alla chimica tra gli attori. La necessità di raccontare la noia delle attese si fa dunque contenitore in cui i sei protagonisti, e i diversi comprimari, tra cui Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Francesco Pannofino e Diego Abatantuono, riversano pensieri, convinzioni, contrasti generazionali, problemi personali, ambizioni, guai, emozioni.

Il risultato è una serie comedy, che racconta tante umanità in difficoltà con se stesse, e che si contamina talvolta con il thriller e il dramma. Diretta da Valerio Vestoso, No Activity – Niente da segnalare vince quindi una doppia sfida: da una parte traduce e italianizza il format originale senza snaturarlo e sfruttando al meglio i talenti forti della nostra commedia; dall’altra offre un contenuto garbato e divertente che potrebbe trovare il giusto spazio nella giungla delle proposte che le piattaforme offrono ogni giorno.

Albus Silente: tutti i segreti sulla famiglia del mago

Albus Silente: tutti i segreti sulla famiglia del mago

Grazie alla saga letteraria di J.K.Rowling e al franchise di Animali Fantastici quasi tutti i segreti della famiglia di Albus Silente sono venuti a galla, come ben sanno i lettori de I Doni della Morte. Scopriamo di seguito i più interessanti, anche in vista dei prossimi capitoli prequel che vedremo al cinema:

La morte della madre

Moglie di Percival e madre di Albus, Aberforth e Ariana, Kendra Silente morì uccisa accidentalmente da sua figlia in preda ad un attacco di rabbia per un trauma avuto da bambina (la ragazza era stata infatti attaccata violentemente da un gruppo di babbani). All’epoca Albus aveva diciassette anni, fresco di diploma a Hogwarts.

Kendra si trasferì a Godrick’s Hollow insieme alla famiglia dopo che il marito fu imprigionato ad Azkaban per aver quasi ucciso i Babbani che avevano aggredito Ariana. È qui che tenne nascosta la bambina per paura che venisse mandata al San Mungo per malattie e ferite magiche.

Ariana Silente

La breve vita di Ariana Silente è stata segnata da eventi tragici: il personaggio aveva soltanto sei anni quando due ragazzi Babbani la sorpresero mentre praticava accidentalmente una magia; spaventati, la picchiarono lasciandole un trauma inguaribile. I suoi poteri, dopo l’incidente, erano ovviamente cambiati e nel tempo diventarono distruttivi e letali. Così, cercando di vendicare la sua amata figlia, il padre Percival quasi uccide i due babbani e per questo fu spedito ad Azkaban.

Fu soltanto in seguito della morte di Kendra Silente che Albus, una volta incontrato Grindelwald e appreso la sua filosofia sull’ordine nel mondo magico, decise di seguirlo scatenando l’ira del fratello. I due combatterono in un duello dove restò uccisa Ariana da una maledizione vagante.

La prigionia del padre ad Azkaban

Sappiamo che la sorella di Silente ha vissuto una giovinezza tragica e il padre, Percival, fu talmente turbato dalla situazione spiacevole con i babbani che la aggredirono da esigere vendetta personale. Per questo crimine, venne imprigionato ad Azkaban, lasciando la moglie a difendere da sola la famiglia.

Anche se la rabbia del padre è comprensibile, il suo crimine ha probabilmente condannato la famiglia ad una vita peggiore di quella che avrebbero altrimenti avuto. E sembra che Silente abbia imparato, dalla vicenda, qualcosa sulla vendetta.

Oscuriale

Un Obscurus è un’entità oscura e parassita che nasce da un bambino incapace di controllare i propri poteri, volente o nolente, noto come Oscuriale. Questa energia si manifesta in forma di entità distaccata dal suo “creatore” e quando ha il sopravvento scatena una forza violenta e distruttiva, infine uccidendo il mago o la strega da cui proveniva e cercando un altro ospite.

Nel franchise di Animali Fantastici viene spiegato che Credence non è l’unico Oscuriale dell’universo di Harry Potter, dal momento che anche la sorella di Silente, Ariana, lo è. C’è allora chi pensa che, dopo la sua morte, il suo spirito oscuro si sia trasferito in un altro ospite: Aurelius.

La faida con il fratello Aberforth

Sappiamo quindi che la morte di Ariana fu il risultato involontario di un orribile duello fratricida. La lotta tra Albus e Aberforth, con il terzo incomodo Grindelwald, fu soltanto l’apice di un rapporto non proprio idilliaco tra loro, e il fatto che Aberforth non condividesse la visione del mago oscuro sulla “purezza” dei purosangue fu determinante.

Disgustato dal comportamento del fratello, non riuscì mai a perdonarlo. Soprattutto a causa della morte di Ariana nel corso del loro duello magico e tre.

Il fratello segreto

Per tutta la durata di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, viene portata avanti l’ipotesi che Credence sia in realtà Corvus Lestrange, il figlio perduto da molto tempo Corvus Sr. e fratellastro di Leta, e solo alla fine del film, una volta che Credence si unisce a Grindelwald, il mago oscuro gli dice che il suo vero nome è Aurelius Silente e che Albus è suo fratello.

Se così fosse dovremmo fare alcuni chiarimenti sulla timeline dell’universo di Harry Potter. Sappiamo che il padre di Silente si trovava in prigione durante il periodo in cui sarebbe stato concepito Aurelius, e subito dopo Percival Silente è stato incarcerato, mentre sua moglie morì. Quindi come potrebbe funzionare questa parentela?

La fenice

La famiglia Silente viene normalmente associata alla fenice per generazioni, e nell’universo di Harry Potter questa specie rarissima di uccelli appare esclusivamente in momenti relativi ad Albus.

Se non fosse che in Animali Fantastici 2, prima che venga rivelata la vera identità di Credence Barebone, siamo portati a credere il ragazzo sia Corvus Lestrange, mentre il ragazzo mostra familiarità con un piccolo colatile rosso…si tratta infatti di Fanny, la fenice che risorge dalle sue ceneri.

L’amore giovanile di Albus

Una semplice battuta pronunciata da Silente in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald basterebbe a definire il tipo di rapporto che i due maghi avevano da giovani: “Eravamo molto più che fratelli“. La “natura” della relazione fra i personaggi non è mai stata esplicitamente etichettata, e ciò significa che il mistero potrà essere risolto nei prossimi capitoli; ma se lo specchio delle brame rivela ciò che una persona desidera davvero, allora perché Silente vede Grindelwald? Nel suo cuore c’è spazio solo per Grindelwald?

CORRELATO – Tutto quello che non sapete sul rapporto tra Silente e Grindelwald

Fonte: ScreenRant

Bohemian Rhapsody: trama, cast e curiosità del film su Freddie Mercury

Ci sono cantanti e musicisti le cui vite spericolate e ricche di eccessi non potevano non diventare oggetto di celebrazione al cinema. Nel corso dei decenni, infatti, sono molti i titoli biografici dedicate alle leggende della musica. Da Ray per Ray Charles al più recente Rocketman per Elton John. Un successo clamoroso è però stato quello di Bohemian Rhapsody (qui la recensione), dedicato a Freddie Mercury e i Queen. Diretto da Bryan Singer (il quale però si allontanerà dalla produzione a seguito di contrasti, lasciando il posto a Dexter Fletcher), il film ripercorre i primi quindici anni del gruppo, dal 1970 al Live Aid del 1985.

L’intenzione di raccontare la vita di Mercury al cinema circolava già da anni in quel di Hollywood e inizialmente il progetto era stato affidato a Sacha Baron Cohen. L’attore voleva però dar vita ad un film che esplorasse in profondità il privato di Mercury e i suoi modi di fare dissoluti, cosa che ai restanti membri dei Queen non sembrò andare a genio. Con l’abbandono di Cohen, si decise così di puntare su un biopic più canonico, celebrativo tanto del cantante quanto della band. Con l’arrivo in sala nel 2018, Bohemian Rhapsody si rivelò un successo straordinario, diventando un inaspettato caso mediatico.

Ad oggi è il biopic musicale di maggior successo nella storia del cinema, con un incasso globale di oltre 900 milioni di dollari in tutto il mondo. Pur se storicamente non sempre preciso, il film ha certamente il merito di aver riportato in auge uno dei grandi gruppi della storia del rock. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bohemian-Rhapsody-Queen

La trama di Bohemian Rhapsody

Il film segue le vicende del giovane Farrokh Bulsara, studente britannico di origine parsi il quale nel 1970 assiste all’esibizione di una band che lo colpirà in particolare. Dato il suo forte desiderio per la musica, il giovane si propone poi a questa come nuovo frontman, dimostrando grandi capacità canore. Fatta così la conoscenza di Roger Taylor e Brian May, Farrokh assume il nome di Freddie Mercury e rinomina la band in Queen. Da quel momento ha inizio un’avventura ricca di eccessi e successi, che porterà il gruppo a doversi scontrare con il dirigente discografico Ray Foster, con i problemi legati alla droga e con il desiderio di offrire sempre di più. L’ideazione di un brano chiamato Bohemian Rhapsody sembrerà però cambiare ogni cosa.

Bohemian Rhapsody: la vera storia dietro al film

Nonostante si sia cercato di rimanere quanto più fedeli alla realtà di come si svolsero gli eventi, il film dà vita ad una serie di modifiche necessarie ai fini del racconto cinematografico. Una prima sostanziale differenza si ritrova nella descrizione dell’incontro tra Mercury e gli altri membri dei Queen. Questi, nella realtà, si conoscevano già tramite la scuola e l’amico in comune Tim Staffell, il quale era il cantante del gruppo all’epoca noto come Smile. Quando poi Staffell lasciò tale ruolo, Mercury venne arruolato come nuovo cantante, dando così vita ai Queen. L’ingresso del bassista John Deacon, invece, risale al 1971, quando il gruppo aveva già provinato diversi altri musicisti per quel ruolo.

Di particolare importanza all’interno del film è poi il rapporto tra Mercury e la sua storica fidanzata Mary Austin. I due, a differenza di quanto mostrato nel film, non si sono conosciuti la stessa sera in cui Mercury incontrò gli Smile. Si conobbero infatti solo in seguito, instaurando un rapporto di amore e amicizia durato anche oltre la loro rottura. Un altro personaggio su cui si sono prese diverse licenze è quello di Ray Foster, il quale è in realtà fittizio e solo vagamente ispirato al capo della Emy Roy Featherstone. Questo, pur se contrario all’idea di pubblicare Bohemian Rhapsody, rimase sempre un sostenitore della band.

Per quanto riguarda i rapporti tra Mercury e il gruppo, invece, va segnalato che i Queen non si sono mai sciolti come lasciato intendere nel film, ma al massimo si presero alcune pause dai loro progetti. L’esibizione al Live Aid, quindi, non rappresentò una reunion. Il gruppo, infatti, prima di tale concerto avevano da poco rilasciato l’album The Works. Arrivando a raccontare solo fino a questo storico concerto, svoltosi nel 1985, il film ha inoltre anticipato un evento accaduto in realtà solo nel 1987, ovvero la scoperta di Mercury di essere positivo all’HIV. In Bohemian Rhapsody il protagonista annuncia dunque tale scoperta ben prima di quanto in realtà avvenuto.

Bohemian Rhapsody canzone

Bohemian Rhapsody: il cast del film

Con la rinuncia di Cohen di interpretare Mercury, ad interpretare il celebre frontman è stato chiamato l’attore Rami Malek, divenuto particolarmente noto per la serie Mr. Robot. Egli si dedicò moltissimo al personaggio, studiandolo in ogni sua movenza e modo di fare.  Ha poi passato ore e ore alle prove costumi, indossato un trucco preciso e dei denti posticci Inoltre, Malek ha cercato di capire che cosa avesse ispirato Freddie, cercando di esprimere il suo carattere meraviglioso e le sue sfumature, di renderlo umano, un umano che fa errori come tutti gli altri. Arrivò così a dar vita ad una performance estremamente realistica del cantante, ottenendo per questa innumerevoli premi tra cui l’Oscar al miglior attore.

Nel ruolo degli altri membri della band si ritrovano invece Ben Hardy nei panni del batterista Roger Taylor, Joseph Mazzello in quelli del bassista John Deacon e Gwilym Lee in quelli del chitarrista Brian May. L’attrice Lucy Boynton interpreta invece Mary Austin, la compagna di Mercury. Proprio sul set di questo film è nato anche l’amore tra l’attrice e Malek, oggi coppia nella realtà. L’attore Allen Leech interpreta Paul Prenter, il manager personale di Mercury e suo compagno per un certo periodo. Gli attori Aidan Gillen e Tom Hollander interpretano rispettivamente John Reid e Jim Beach, il primo e il secondo manager dei Queen. Mike Myers compare nei panni del dirigente discografico Ray Foster, mentre Aaron McCusker è Jim Hutton, compagno di Mercury.

Chi canta in Bohemian Rhapsody?

Per quanto Malek si sia preparato a lungo per il ruolo, non è davvero lui ad eseguire le canzoni presenti nel film. Queste sono state interpretati da diversi cantanti la cui voce ricorda quella di Mercury, tra cui Marc Martel. Questi, oltre ad essere il leader di una tribute band dei Queen (Ultimate Queen Celebration), ha anche pubblicato una cover molto apprezzata del duetto Queen/David Bowie “Under Pressure“, in cui l’artista indie rock Kevin Max ha cantato la parte di Bowie. Proprio per via della sua somiglianza vocale con Mercury è stato chiamato a partecipare al progetto e quello che si può sentire nel film è dunque un mix della sua voce, di quella di Freddie Mercury, oltre a quella di Rami Malek. La presenza di una traccia vocale dell’attore è stata necessaria per far sì che non si avvertisse un’eccessiva differenza tra cantato e parlato.

Bohemian Rhapsody: la canzone e il suo significato

Pubblicato il 31 ottobre del 1975, il singolo Bohemiam Rhapsody è uno dei brani più celebri e osannati di sempre. Primo estratto del quarto album dei Queen, A Night at the Opera, questo è celebre per la sua particolare struttura musicale, composta da cinque diverse parti principali: un’introduzione corale cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d’opera, una sezione di hard rock e un altro segmento in stile ballata che conclude su una sezione solo piano e chitarra. Il testo, scritto da Mercury, è quantomai misterioso ma è spesso stato indicato come il messaggio tramite cui il cantante ha dichiarato la propria omosessualità.

Il trailer di Bohemian Rhapsody e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli amanti del gruppo e del film, è possibile fruire di Bohemian Rhapsody grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video, Netflix e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Scream 2: trama, cast e curiosità sul film horror

Scream 2: trama, cast e curiosità sul film horror

Con la serie di film intitolati Scream, il regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema thriller, mentre la serie ha contribuito a ridefinire le caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio all’interno di questo. In particolare, tali titoli contribuirono a rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone. Doo il grande successo del primo capitolo nel 1996, nel 1997 è arrivato al cinema il suo sequel, Scream 2.

Diretto anche in questo caso da Craven, il film riprende gli eventi e i personaggi del precedente film dando vita a nuovi risvolti e omicidi, dietro i quali si nasconde anche in questo caso un mistero tutto da risolvere. Coerentemente con il precedente, anche Scream 2 unisce la violenza dello slasher con elementi da commedia e da giallo. Se nel primo film della saga si faceva una satira sui principali film horror, in questo secondo capitolo l’attenzione si sposta sui cliché dei sequel, dando vita a situazioni tanto spaventose quanto ilari.

Anche Scream 2 conobbe un buon successo di critica e pubblico, affermandosi al pari del precedente titolo. Craven avrebbe poi concluso la trilogia nel 2000 con Scream 3, anche se in seguito ulteriori film sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione. Prima di intraprendere una visione di questo sequel, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Scream 2

Il nuovo film è ambientato due anni dopo gli eventi narrati nel precedente. In occasione della prima proiezione del film ispirato al libro della giornalista Gale Weathers, la cittadina di Windsor si riempie di curiosi. Come si scoprirà ben presto, il vero killer è tuttavia ancora in circolazione. Nascostosi tra gli spettatori, tutti travestiti da Ghostface, attacca senza pietà due ignari studenti, uccidendoli brutalmente. Sidney Prescott, sopravvissuta agli eventi del precedente film, teme ora di essere nuovamente in pericolo, e che qualcun altro stia indossando la maschera del celebre killer.

La notizia dell’omicidio richiama l’attenzione mediatica e in città giunge anche la giornalista Debbie Salt, che nutre una sorta di ossessione per la Weathers. Ben presto, il killer passa all’attacco cercando di uccidere Sidney, ma la ragazza riesce a scappare con l’aiuto di Derek. La polizia incarica allora alcuni agenti di sorvegliarla, ma, traumatizzata dalla precedente esperienza, Sidney inizia a dubitare di tutti coloro che le sono vicino, non potendo immaginare chi si nasconde dietro la maschera di Ghostface. Ancora una volta, dunque, si troverà a dover risolvere il mistero dietro quegli omicidi e quello riguardo a chi stia ora ricoprendo il ruolo dell’assassino.

Scream 2 cast

Scream 2: il cast del film

Prima ancora che questo sequel venisse confermato, l’attrice Neve Campbell fu messa sotto contratto per dei potenziali sequel. Ciò le permise dunque di riprendere il ruolo di Sidney Prescott. Come noto, la Campbell era incerta se accettare la parte, non volendo recitare in un horror. Si convinse però poiché quella di Sidney sarebbe stata la sua prima parte da protagonista, come anche per via del fatto che il personaggio non presentava gli stereotipi del genere. Accanto a lei hanno poi ripreso il loro ruolo gli attori Courtney Cox come Gale Weathers e David Arquette per il vicesceriffo Linus Riley.

Fa il suo ingresso nel cast l’attrice Sarah Michelle Gellar, in quegli anni popolarissima grazie alla serie Buffy l’ammazzavampiri e qui nel ruolo di Cici Cooper. L’attrice ha raccontato di aver accettato la parte senza il bisogno di leggere la sceneggiatura poiché fan del primo film. Compaiono poi Laurie Metcalf nei panni della giornalista Debbie Salt e Jamie Kennedy in quelli di Randy Meeks. Nel film torna poi anche l’attore Liev Schreiber, nel ruolo di Cotton Weary. In ultimo, completano il cast Timothy Olyphant con il personaggio di Mickey Altieri e Jada Pinkett-Smith con quello di Maureen Evans.

Scream 2: chi è il killer Ghostface nel film?

L’identità del killer nella saga di Scream rappresenta ovviamente il principale mistero. Nel tempo si sono affermate una serie di regole che possono aiutare a svelare l’identità del Ghosface di turno, ragion per cui sapere da subito chi si cela dietro la maschera inficia ovviamente sul gusto dell’indagine e sulla tensione che il film va costruendo. Ad ogni modo, dopo che nel primo film Ghostface era stato interpretato da Billy Loomis e dal suo compare Stu, in Scream 2 ad indossare l’inquietante maschera sono Mickey Altieri e, soprattutto Nancy Loomis, la madre di Billy in cerca di vendetta per la morte del figlio.

Scream 2 Sarah Michelle Gellar

I sequel realizzati dopo Scream 2

Come anticipato, nel 2000 la trilogia si è conclusa con Scream 3, che sembrava concludere le vicende che legano Sydney con Ghostface. Nel 2011 è però stato realizzato Scream 4, che ha riportato sul grande schermo l’ormai iconica eroina. Con la scomparsa di Craven nel 2015, la saga sembrò poi interrompersi lì. Nel 2019 viene tuttavia annunciato che la Blumhouse Productions di Jason Blum, specializzatasi nella realizzazione di horror come Paranormal Activity e Get Out, ha acquistato i diritti sul film, intenzionata a produrre il quinto capitolo. Questo è poi effettivamente arrivato in sala nel gennaio 2022, con il semplice titolo di Scream (qui la recensione). In esso si ritrovano Campbell, Cox e Arquette ma le nuove protagoniste sono le attrici Melissa Barrera e Jenna Ortega.

Affermatosi come un grande successo, nel 2023 è stato rapidamente portato al cinema un nuovo sequel, sesto capitolo della saga. In Scream VI (qui la recensione), viene per la prima volta a mancare la presenza di Sidney Prescott, mentre l’ambientazione si sposta da Woodsboro a New York. Protagoniste, nuovamente Barrera e Ortega, alle prese con un Ghostface che sembra averle seguite fin nella città che non dorme mai. Affermatosi come uno dei maggiori successi della saga, questo sesto capitolo ha permesso di confermare anche uno Scream VII, su cui al momento si sa però poco. Barrera e Ortega non riprenderanno i rispettivi ruoli, ma la produzione starebbe cercando di riportare in scena proprio Sidney Prescott.

Il trailer di Scream 2 e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere i successivi film, è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Scream 2 è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 gennaio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Il punto di rugiada: recensione del film di Marco Risi

Il punto di rugiada: recensione del film di Marco Risi

Da oggi, 18 gennaio, arriva nelle sale italiane il nuovo film di Marco Risi, Il punto di rugiada, presentato in anteprima al Torino Film Festival, con cui il regista di Fortapàsc torna a esplorare gli archi di giovani protagonisti inseriti in contesti ostili. In questo caso, si tratta di Carlo e Manuel, interpretati rispettivamente da Alessandro Fella e Roberto Gudese, che devono scontare un anno di riabilitazione presso la casa di riposo Villa Bianca.

Il punto di rugiada, la trama: incontro generazionale

Carlo (Alessandro Fella), un giovane viziato e sregolato, causa un grave incidente d’auto da ubriaco e viene condannato a un anno di lavori socialmente utili presso una casa di riposo. Manuel (Roberto Gudese), un giovane spacciatore colto in flagrante, è assegnato alla stessa struttura. Luisa, un’infermiera con anni di esperienza nella casa di riposo, guida i due ragazzi in un mondo in cui la condivisione, il conforto e l’accoglienza cambiano per sempre la loro prospettiva sulla vita.

Tra gli ospiti della villa, Pietro, un colonnello (Eros Pagni) che non sembra aver avuto un gran rapporto con il figlio; Dino Rimoldi (Massimo De Francovich), un ex fotografo che vorrebbe morire e che non a caso si chiama Dino e ha un cognome con la stessa R di Risi; un poeta Federico (Luigi Diberti), che sta perdendo la memoria, e una anziana ospite Antonella (Erika Blank) piena di vita nonostante l’età. Oltre agli ospiti di Villa Bianca, che naturalmente vivono entro le mura della struttura, c’è anche il personale che gestisce le loro complesse esigenze, come Luisa (interpretata da Lucia Rossi), un’instancabile infermiera che ora deve gestire anche la condotta di Carlo e Manuel. Quello che accade tra chi ha tutta la vita davanti e chi ne ha troppo poca è sicuramente un cortocircuito ricco di implicazioni per entrambi.

Un dialogo a più voci e omaggio alla figura paterna

Il punto di rugiada funziona, soprattutto, come omaggio al padre del regista, Dino Risi. “Sono circa tredici anni che penso a questo film sugli anziani e, nel frattempo, si può dire che lo sono diventato“, ha raccontato Marco Risi. Sono, in effetti, molti i riferimenti al padre che si trovano in quest’opera, a partire da uno degli anziani protagonisti del film che si chiama Dino e che riprende molti dei tratti della figura paterna, compresa la passione per i collage realizzati con fotografie prese da riviste o scattate personalmente. Non è un caso che, parallelamente allo sviluppo del film, Risi abbia anche scritto un libro che ha a che fare con il rapporto con suo padre, “Forte respiro rapido”.

Erika Blanc, Eros Pagni, Luigi Diberti, Elena Cotta, Maurizio Micheli e Massimo De Francovich sono solo alcuni dei grandi nomi che raccontano questa storia in cui il conflitto principale è quello generazionale, da non intendere necessariamente come un punto di scontro, piuttosto come un dialogo a più voci scandito da momenti di delicata poesia e riflessione. Il punto di rugiada è un film nostalgico, ma anche di grande apertura verso le nuove generazioni: in tutti questi protagonisti anziani, c’è una forte curiosità verso questi giovani e, viceversa, anche questi iniziano a capire che possono dare qualcosa agli anziani.

Quella di Villa Bianca non è una casa di riposo triste, anzi, è un luogo abbastanza elegante e fuori dal comune, dove si respira comunque solitudine e dolore. Ci troviamo di fronte a un film sul tempo che passa molto velocemente per gli ospiti, e molto lentamente per i giovani che sono costretti a stare li. Nonostante ciò, la controparte giovanile, che ha una consapevolezza diversa del valore del tempo, apprenderà qualcosa, allontanandosi sempre di più dalla supponenza con cui si erano presentati all’inizio a Villa Bianca. Pian piano, cominciano a entrare nei rapporti umani, guidati dall’infermiera che cerca di fargli capire l’importanza del rapporto con gli ospiti anziani.

Il punto di rugiada, Marco Risi (2023)

Aprirsi all’ascolto in un luogo isolato dal mondo

La sceneggiatura del film di Marco Risi evita di focalizzarsi sul viaggio di un unico protagonista, abbracciando un parterre di personaggi variopinti che, attraverso le loro esperienze di vita, danno accesso a innumerevoli sfumature dell’animo umano ed emozioni. A Villa Bianca convivono molte esistenze e, proprio in virtù dell’età avanzata degli ospiti, questi possono donare grande saggezza ai due ragazzi, che appaiono inizialmente come sprovveduti e chiusi nella tipica arroganza giovanile, che presto si scontra con la ricchezza intellettuale degli anziani.

In particolare, la passione artistica si manifesterà agli occhi dei ragazzi tramite il personaggio di Dino (Massimo De Francovich), che ha sempre a fianco una macchina fotografica con cui immortala scatti di quotidianità e che vengono poi completamente rimodellati in collage fantasiosi e onirici, sbarazzandosi di ogni associazione logica. D’altra parte, Manuel scopre nelle poesie di Federico qualcosa che non pensava di possedere nell’animo, parole che risuonano con lui e gli rivelano qualcosa sulla vita; si addentrerà così nell’universo della composizione poetica, trovando un nuovo slancio per esistere tramite un arte che mette in primo piano l’emotività umana.

Proprio nella messa in scena di questi rinnovati legami interpersonali, Il punto di rugiada si mostra nella sua sincerità narrativa, proponendo un’analisi nostrana sul rapporto tra anziani e giovani anche dal punto di vista pedagogico; interessante notare che la stessa tematica è al centro di un altro film in uscita proprio oggi nelle sale, The Holdovers – Lezioni di vita di Alexander Payne. Purtroppo, una chiusa finale raffazzonata va a minare le intenzioni del film, così come l’ambiguità della sorte dei due giovani protagonisti, da cui ci discostiamo progressivamente e forse un po’ troppo forzatamente, dato che il loro sguardo viene introdotto come principale ponte su un’altra età dell’esistenza.

Film di Gennaio: in sala The Holdovers – Lezioni di vita con Paul Giamatti

Film di Gennaio è all’insegna di molte novità in cui spicca The Holdovers – Lezioni di vita. Questo lungometraggio consolida quindi il sodalizio tra il regista Alexander Payne e l’attore Paul Giamatti, iniziato ben vent’anni fa con Sideways – In viaggio con Jack. Tra i titoli italiani di questa settimana, che si può scorgere tra gli ultimi arrivati al cinema, c’è anche la nuova commedia del comico toscano Leonardo Pieraccioni.

Vediamo insieme i film di Gennaio di questa terza settimana del mese 

Il Fantasma di Canterville

Il Fantasma di Canterville film 2023

Il primo titolo di film di Gennaio è la trasposizione di un grande classico della letteratura inglese uscito dalla penna di Oscar Wilde. Questa versione animata de Il Fantasma di Canterville segue il racconto originale in cui una famiglia americana si trasferisce in una casa di campagna in Inghilterra a Canterville Chase, dove scopre appena arriva, che la dimora è infestata da un fantasma. Lo spirito Sir Simon de Canterville infatti abita indisturbato tra le mura della villa da oltre trecento anni e cercherà in tutti i modi di spaventare i nuovi arrivati. Questo film d’animazione vede tra i produttori esecutivi il noto attore britannico Stephen Fry che ha doppiato la voce del fantasma nella versione originale in compagnia di Hugh LaurieFreddie Highmore Toby Jones.

Il punto di rugiada

Il punto di rugiada film 2024

Il protagonista di Il punto di rugiada è Carlo, un ragazzo viziato e sregolato, che una notte provoca, da ubriaco, un grave incidente d’auto per il quale viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Insieme a lui a Villa Bianca arriva anche Manuel, un giovane spacciatore colto in flagrante. Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita. Il cast di questo film del regista Marco Risi è composto da Massimo De Francovich, Alessandro Fella, Eros Pagni, Lucia Rossi, Luigi Diberti.

Kripton

Kripton è un documentario che indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione. Attraverso il racconto della quotidianità dei protagonisti, mostrando le relazioni che intrecciano tra di loro e con il mondo degli adulti composto da psichiatri, dottori e dalle stesse famiglie. Questo docufilm di Francesco Munzi vuole mostrare in profondità la soggettività umana e la condizione estrema del disturbo mentale che diventa quindi la chiave per avvicinarsi all’abisso misterioso della nostra mente, metafora anche del nostro tempo.

La Petite

La Petite di Guillaume Nicloux tratta il tema della maternità surrogata attraverso gli occhi di un nonno in lutto e una giovane ragazza fiamminga che ha scelto di procreare per una coppia gay. Il protagonista Joseph, l’attore Fabrice Luchini, è un raffinato ebanista esperto in mobili antichi alle prese appunto con la morte di suo figlio Emmanuel e del suo compagno in un incidente aereo. La sua vita cambierà quando conoscerà Rita, l’attrice Mara Taquin, la donna che porta in grembo la sua futura nipotina.

L’anima in pace

L’anima in pace racconta di Dora, una giovane con un carattere all’apparenza ruvido ed impenetrabile che lavora portando la spesa a domicilio. I suoi fratellini gemelli Massimo e Nunzio sono stati affidati ad una famiglia visto che la madre è appena uscita di prigione. La protagonista quindi per cambiare vita cercherà d’accumulare più soldi possibili, sia attraverso il suo lavoro e sia tramite una seconda illegale attività, quella di pusher di droga che le viene procurata da Yuri, bello e dannato del quartiere dove abita ospite della zia. Questo film di Ciro Formisano è composto dalla giovane Livia Antonelli e da attori noti al grande pubblico come Donatella Finocchiaro e Lorenzo Adorni.  

Pare parecchio Parigi

Pare Parecchio Parigi racconta la storia di tre fratelli interpreati dall’attore e regista  Pieraccioni e dall’attrici Chiara Francini e Giulia Bevilacqua che decidono di realizzare il desiderio del loro anziano e malato padre, un inedito Nino Frassica. Il sogno del babbo, che ormai sta morendo, è fare un viaggio nella capitale francese e i figli inventeranno dei fantasiosi modi per realizzarlo, non uscendo mai dal loro paese toscano. Questa commedia è ispirata ad una storia vera.

The Holdovers – Lezioni di vita

The Holdovers - Lezioni di vita film 2023

Paul Hunham, il Premio Golden Globe 2024 Paul Giamatti, è un insegnante impopolare e a scuola nessuno sembra gradire il suo carattere rigido. Durante le vacanze natalizie del 1970, l’uomo senza famiglia né un posto dove andare, decide di rimanere a scuola come supervisore per gli studenti rimasti. Tra questi c’è il difficile quindicenne Angus, il giovane attore Dominic Sessa e la capocuoca Mary, interpretata Da’Vine Joy Randolph, che ha perso il figlio in Vietnam. Questi tre personaggi protagonisti di The Holdovers – Lezioni di vita inizialmente distanti finiranno poi per formare un’improbabile famiglia, affrontando insieme avventure e disavventure durante le due settimane nevose passate insieme.

The Piper

The Piper

La protagonista di questo horror intitolato The Piper è una giovane compositrice a cui viene data l’occasione della vita quando le viene assegnato il compito di finire il concerto del suo defunto mentore. Ma presto scoprirà che suonare quella musica può avere conseguenze mortali, e che le origini inquietanti della melodia possono risvegliare le forze del male. La musicista Melanie è interpretata da Charlotte Hope.

Yannick – La rivincita dello spettatore

Yannick

L’ultimo titolo di film di Gennaio è Yannick – La rivincita dello spettatore del regista Quentin Dupieux. La trama è ambientata in un teatrino di periferia dove tre attori mettono in scena una maldestra commedia degli equivoci. Finché Yannick si alza dalla sua poltrona e interrompe lo spettacolo, l’uomo non è disposto a subire ancora questa tortura a costo di prendere in ostaggio l’intera platea.

BAFTA 2024: tutte le nomination

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BAFTA 2024: tutte le nomination

Sono state annunciate le nomination ai EE BAFTA 2024, i riconoscimenti cinematografici della British Academy Film che ogni anno si accodano alla stagione dei premi dell’industri cinematografica ma che, come è ovvio che sia, hanno sempre un occhio di riguardo per il cinema britannico, tanto da avere anche un premio specifico di categoria (Miglior debutto britannico).

Rispetto al grande scontro su territorio americano che vede contrapporsi Barbie e Oppenheimer, i BAFTA hanno messo in luce principalmente altri film, come Estranei e Past Lives, oltre a includere ovviamente i due grandi titoli del 2023, e mettendo un po’ da parte il grande affresco di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, che conquista solo due candidature, lasciando clamorosamente fuori Lily Gladstone dalla rosa delle migliori attrici protagoniste.

Di seguito, ecco tutti i nominati ai BAFTA 2024

Miglior Film

Miglior debutto britannico alla regia, sceneggiatura o produzione

  • “Blue Bag Life” — Lisa Selby (Director), Rebecca Lloyd-Evans (Director, Producer), Alex Fry (Producer)
  • “Bobi Wine: The People’s President” — Christopher Sharp (Director) [also directed Moses Bwayo]
  • “Earth Mama” — Savanah Leaf (Writer, Director, Producer), Shirley O’Connor (Producer), Medb Riordan (Producer)
  • How to Have Sex” — Molly Manning Walker (Writer, Director)
  • “Is There Anybody Out There?” — Ella Glendining (Director)

Miglior sceneggiatura originale

Miglior sceneggiatura adattata

Miglior film in lingua non inglese

Miglior film d’animazione

Migliore regia                                                                             

Migliore attrice non protagonista

Migliore attore non protagonista

Migliore attrice protagonista

Migliore attore protagonista

Miglior film britannico

  • Estranei” — Andrew HaighGraham Broadbent, Pete Czernin, Sarah Harvey
  • How to Have Sex” — Molly Manning Walker, Emily Leo, Ivana MacKinnon, Konstantinos Kontovrakis
  • Napoleon” — Ridley Scott, Mark Huffam, Kevin J. Walsh, David Scarpa
  • The Old Oak” — Ken Loach, Rebecca O’Brien, Paul Laverty
  • Povere Creature” — Yorgos Lanthimos, Ed Guiney, Andrew Lowe, Emma Stone, Tony McNamara
  • Rye Lane” — Raine Allen-Miller, Yvonne Isimeme Ibazebo, Damian Jones, Nathan Bryon, Tom Melia
  • Saltburn” — Emerald Fennell, Josey McNamara, Margot Robbie
  • Scrapper” — Charlotte Regan, Theo Barrowclough
  • Wonka” — Paul King, Alexandra Derbyshire, David Heyman, Simon Farnaby
  • La Zona di Interesse” — Jonathan Glazer, James Wilson, Ewa Puszczyńska

BAFTA EE Rising Star Award 2024

Minecraft: Jennifer Coolidge sarà la “funny lady”!

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Minecraft: Jennifer Coolidge sarà la “funny lady”!

Il film Minecraft guidato da Jason Momoa alla Warner Bros. potrebbe aver appena svelato il suo misterioso membro del cast che si assumerà il ruolo della “funny lady”. Jennifer Coolidge, fresca della sua seconda vittoria agli Emmy per The White Lotus della HBO, si unisce all’adattamento del videogioco. Secondo Deadline, l’attrice fa parte di un ensemble sempre più costellato di star, tra cui Momoa insieme a Jack Black, Emma Myers, Danielle Brooks e Sebastian Eugene Hansen che stanno attualmente girando in Nuova Zelanda.

Coolidge è sicuramente un altro motivo per cui i fan attendono con ansia questo adattamento. È una vera star di Hollywood grazie al suo ruolo della privilegiata Tanya nella commedia cupa di Mike White The White Lotus. Il suo personaggio era così amato che è stata una delle uniche due a continuare la sua vacanza dalla Stagione 1 alla Stagione 2 insieme al suo nuovo marito Greg (Jon Gries), anche se purtroppo non farà il viaggio in Tailandia per la Stagione 3. A parte Tanya, vanta numerosi ruoli di alto profilo, tra cui Legally Blonde, American Pie, Promising Young Woman e A Mighty Wind insieme alla serie The Watcher di Ryan Murphy su Netflix.

È stato precedentemente riferito che le riprese del film sarebbero iniziate nell’agosto 2023, ma soltanto adesso sembra che la macchina sia pronta a partire. Anche se i dettagli sono scarsi, Minecraft seguirà l’Ender Dragon mentre “si avvia su un percorso di distruzione, spingendo una ragazza e il suo gruppo di improbabili avventurieri a partire per salvare l’Overworld”, secondo la logline di Warner Bros. Il film sarà basato sulla popolare serie di videogiochi dello studio svedese Mojang, che consente ai giocatori di costruire un mondo tridimensionale combattendo nemici e creando oggetti.

I dettagli della trama del film live-action su Minecraft non sono ancora stati resi noti. Oltre a Jack Black, il film è interpretato anche da Jason Momoa, Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks e Sebastian Eugene Hansen. La regia è affidata a Jared Hess, regista di Nacho Libre e Napoleon Dynamite.

Un film su Minecraft è in fase di sviluppo da diversi anni presso la Warner Bros. Shawn Levy di Free Guy e Deadpool 3 era stato incaricato di dirigere una sceneggiatura scritta da Kieran Mulroney e Michele Mulroney, ma i tre hanno abbandonato il progetto nel dicembre 2014.

Rob McElhenney di It’s Always Sunny in Philadelphia è stato chiamato a sostituire Levy nel 2015, ma anche lui ha lasciato il film qualche anno dopo. Peter Sollett ha poi lasciato il progetto prima che Hess venisse ufficialmente assunto nell’aprile del 2022.

Highlander con Henry Cavill ha avviato la produzione

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Highlander con Henry Cavill ha avviato la produzione

Dopo diverso tempo bloccato in un limbo di incertezza, il reboot di Highlander che vedrà protagonista Henry Cavill è stato finalmente sbloccato e sembra che la produzione verrà presto avviata. A confermarlo è Chad Stahleski, il regista di John Wick, che si siederà anche su questa sedia di regia.

THR riferisce che il regista ha siglato un nuovo accordo con la Lionsgate che lo vedrà responsabile dei franchise di Highlander e John Wick sul grande e piccolo schermo. “Questo accordo espande l’ottimo rapporto creativo che abbiamo già in essere con John Wick e lo estende al nostro franchise Highlander”, hanno affermato Joe Drake, presidente uscente del Lionsgate Motion Picture Group e Adam Fogelson, presidente dell’MPG. “Fin dall’inizio, Chad è stata la forza creativa che ha definito il mondo di Wick; mentre continuiamo a pensare al futuro di quel mondo, vogliamo che Chad, lavorando insieme a Basil Iwanyk ed Erica Lee di Thunder Road, come nostri steward ci guidino e stabiliscano insieme strategie ad ogni passo. Questo accordo lo rende ufficiale e non vediamo l’ora di ricevere la sua mano ferma e il suo contributo creativo non solo sul film che sta realizzando, ma anche sulle altre storie che ne deriveranno. È un vero visionario e siamo entusiasti di averlo dalla nostra parte”.

Highlander segue una storia immaginaria che afferma che gli immortali esistono, nascosti nella società come persone qualunque. Devono cacciare e uccidere altri immortali decapitandoli in un concorso noto come The Gathering, che vedrà l’ultimo immortale ottenere il potere supremo.

Anche se le origini della competizione non vengono mai spiegate esplicitamente, il franchise generalmente ritiene che gli immortali esistano fin dall’alba dei tempi e che la competizione tra loro debba rispettare solo tre regole rigide:

  1. il combattimento su Terra Santa è proibito;
  2. il combattimento deve essere uno contro uno;
  3.  alla fine, può essercene solo uno.

Henry Cavill ha condiviso il suo entusiasmo nel guidare il progetto. “Sono stato un fan di Highlander fin da quando ero ragazzino. Dai film a tutti gli anni ’80, i Queen riempivano di gloria gli show televisivi con un attore che somigliava notevolmente a uno dei miei fratelli. Non essendo timido con le spade, e avere al timone un regista talentuoso come Chad Stahelski, questa è un’opportunità senza eguali.”

Venom 3: per Juno Temple è un’esperienza “divertente e interessante”

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Venom 3 arriverà nei cinema entro la fine dell’anno e con Tom Hardy che lo definisce “l’ultimo ballo”, sembra ormai chiaro che il film sarà “l’ultima vota” dell’attore nei panni di Eddie Brock. Naturalmente, la delusione più grande per molti fan sarà il fatto che questa iterazione di Venom non avrà mai condiviso lo schermo con Spider-Man (forse).

Tuttavia, continuano a circolare voci secondo cui Venom 3 ruoterà attorno a Eddie che rintraccia Peter Parker nel suo mondo, solo per scoprire che nel suo mondo, l’eroe che ha visto in Spider-Man: No Way Home è un bambino. Non siamo sicuri di quanto valore possano avere queste informazioni, tuttavia sono invece confermati i casting di Chiwetel Ejiofor, probabilmente nei panni del malvagio generale Orwell Taylor, e di Juno Temple, la Keeley Jones di Ted Lasso.

Non abbiamo idea di chi interpreterà quest’ultima, anche se una sua recente intervista con Variety potrebbe aver fornito qualche dettaglio interessante. “Sto imparando molto”, ha detto l’attrice in merito a questo set “È divertente e interessante, perché ci sono così tante cose che filmi che quando il film finalmente uscirà sembreranno diverse da come le stavamo girando. Sono entusiasta di vedere le creazioni che avvengono anche fuori dalla macchina da presa”. La dichiarazione si riferisce sicuramente all’aggiunta di effetti visivi in post produzione, una pratica a cui Temple non è abituata ma che è prassi consolidata per i film di supereroi.

Venom 3 segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom 3.

Todd McFarlane vuole che Spawn sia pericoloso: “Non possiamo adottare la formula Marvel”

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Todd McFarlane spiega come vuole avvicinarsi a Spawn in modo diverso rispetto a qualsiasi altro film di supereroi, sperando di distinguerlo dalla formula consolidatasi nel corso degli anni. Dal momento che Spawn è un personaggio unico, rientra nella classificazione degli antieroi, il che apre tutta una serie di possibilità narrative e di punti di vista che, per come sono stati abituati i fan negli anni, sono molto diversi rispetto ai “classici” film di supereroi, che ormai per antonomasia sono i Film Marvel.

In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Todd McFarlane ha spiegato cosa è entusiasta di fare con il film di Spawn. Ha rivelato che stanno cercando di fare qualcosa di audace e diverso da ciò che il genere dei supereroi ha esplorato finora e come ha capito che Spawn non può essere “una formula Marvel”.

“Domanda interessante perché probabilmente la nostra risposta e quella dello studio potrebbero essere due cose diverse. L’unica cosa di cui sono entusiasta nelle mie conversazioni, e soprattutto con Scott Silver, è che lui è determinato a voler fare qualcosa di diverso. In ogni conversazione, dice semplicemente: “Non possiamo proprio usare la formula Marvel”. Non vuole fare horror perché è una cosa sua. Sta solo lottando per provare a vedere se possiamo fare qualcosa di leggermente diverso. Lasceremo che sia il pubblico a decidere. Ho sempre detto che quando provi a fare qualcosa di diverso, lasci che sia il pubblico a decidere se è meglio o peggio, giusto? Sono loro il cliente pagante.

Ma l’altro giorno mi ha detto qualcosa che pensavo fosse quasi perfetto. Ha detto: “Voglio fare una storia che sia pericolosa”. E non intendeva dire che ci sia pericolo nella storia, di per sé. Voleva dire che sarebbe stato un po’ rischioso fare questo film perché non sarebbe una formula semplice, e io sono assolutamente d’accordo. Sono assolutamente favorevole a provare qualcosa di diverso – in parole sue, qualcosa di pericoloso. Questa è musica per le mie orecchie.”

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

The Holdovers – Lezioni di vita: recensione del film con Paul Giamatti

Non sempre le feste natalizie sono un momento di gioia e aggregazione. Possono anche rivelarsi il periodo dell’anno in cui ci si sente maggiormente soli, o peggio ancora abbandonati. In cui si deve necessariamente fare i conti con le proprie piccole grandi tragedie personali, affrontare il dolore della perdita, della mancanza o del rimorso. In particolar modo se l’anno è il 1970, in piena Guerra del Vietnam, e l’ambientazione è un innevato liceo del Nord Est degli Stati Uniti. C’è più umanità in The Holdovers – Lezioni di vita che in tutto il cinema mainstream visto negli ultimi mesi. E non parliamo di quei personaggi che ti innalzano lo spirito, i quali attraverso il proprio arco narrativo di spingono a voler diventare la miglior parte di te. Non è questo il cinema di Alexander Payne.

L’umanità di The Holdovers – Lezioni di vita

Come in Sideways, Paradiso amaro, Nebraska e gli altri suoi film migliori, ci troviamo di fronte a un quadro umano in cui la quotidianità è costruita su piccole meschinità, ipocrisie, segni evidenti che lo spirito del singolo individuo è stato fiaccato giorno dopo giorno dal peso della propria vicenda personale.

Ed ecco allora che The Holdovers – Lezioni di vita costruisce scena dopo scena un universo che si fa specchio deformato di quello che dovrebbe invece rappresentare, ovvero la culla da cui partire per allevare coloro che guideranno un domani il Paese. Pur essendo pervaso da un sottotesto di umorismo caustico e corrosivo, il film di Payne non è però una commedia grottesca: i tempi di Election sono ormai passati, Sideways è stato realmente il punto di svolta nella carriera del suo autore, quello in cui ha iniziato a mostrare empatia nei confronti delle figure che metteva in scena. E questo succede con pienezza e potenza anche nel caso dello spocchioso aguzzino professor Hunham, oppure dell’irritante e indisciplinato studente Angus Tully. Perché per loro come per le figure secondarie in questo film l’unico modo per sopportare il proprio dolore diventa quello di scaricarlo sugli altri in ogni modo possibile.

The Holdovers - Lezioni di vita film 2023Lo svelamento delle maschere

La forza della sceneggiatura scritta da David Hemingson sta nel mostrare con la giusta progressione drammatica le persone dietro la maschera, dietro la corazza che più o meno consciamente si sono costruite col passare del tempo. In The Holdovers – Lezioni di vita dunque non ci sono il turning point o il momento catartico in cui lo spettatore assiste allo “svelamento” dell’umanità. Al contrario siamo invece incoraggiati a esperire sulla nostra pelle lo svelamento intimo e doloroso della disperazione quieta, del dolore quotidiano. In questo modo la verità dei personaggi scaturisce alla stessa maniera dai loro pregi come dalle mancanze, a formare un quadro frastagliato di figure in chiaroscuro con cui diventa impossibile non condividere i sentimenti, sia quelli più puri che i decisamente meno nobili.

Come sempre Payne sa sfruttare al meglio gli script su cui lavora, supportando i dialoghi con una messa in scena precisa ma mai soffocante. E come sempre la direzione d’attori risulta eccelsa: Paul Giamatti regala al cineasta una prova superba, che si avvicina per molti versi a quella straordinaria di Sideways e al tempo stesso la smentisce. Il suo Paul Hunham, a differenza di Miles, si presenta come un “tipo fisso” che l’attore deve in qualche modo “scardinare”, esporre una parte per volta fino a ricostruirlo come essere umano. Accanto a lui l’esordiente Dominc Sessa sorprende come energetico, vitale contraltare al dogmatico docente. Insieme formano una coppia che racconta lo scontro tra età, potere, visione del mondo davvero difficile da dimenticare.

Payne torna ad altissimi livelli

Se non fosse per un ultimo quarto d’ora che incanala il film in binari forse leggermente prevedibili, The Holdovers – Lezioni di vita sarebbe un film da massimo dei voti per la potenza della narrazione emotiva e la pulizia della visione cinematografica. Dopo il passo forse non falso ma comunque maggiormente incerto di Downsizing, Alexander Payne è tornato ai livelli che gli competono con un dramma di indubbio spessore. Un film in cui si ride spesso, certo, ma sempre in qualche modo per nascondere la miseria, per allontanare quel dolore di vivere anche soltanto di un altro giorno. Perché i personaggi piû dolorosi in fondo non possono fare altro che vivere un giorno alla volta…

Ryan Reynolds condivide la foto di una location inedita di Deadpool 3

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Ryan Reynolds ha condiviso una nuova foto dal set di Deadpool 3 sui suoi social media, una foto che rivela una location mai vista prima per le riprese del film. Il terzo film con protagonista il Mercenario Chiacchierone è molto atteso e le foto dal set di Deadpool 3 hanno fatto il giro della rete. Reynolds ha cercato di tenere le cose nascoste ma non ha esitato a stuzzicare il suo pubblico su ciò che accadrà.

Sul suo account Instagram, Ryan Reynolds ha condiviso una storia con due sedie da set  affiancate che riportano i nomi di Logan e Wade Wilson, facendo riferimento al suo personaggio e al Wolverine di Hugh Jackman. Il set è inedito, non abbiamo mai visto questo scenario nelle foto trapelate e pubblicate on line, ma questo non fa altro che stuzzicare ancora di più la nostra curiosità, e Reynolds lo sa bene!

Chi c’è in Deadpool 3?

Deadpool 3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3 uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Ryan Golsing non ha ancora permesso alle sue figlie di vedere Barbie

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Ryan Gosling ha spiegato perché non ha ancora permesso alle sue figlie di guardare Barbie. Da quando il film ha fatto il suo debutto nelle sale, Gosling ha ricevuto elogi per la sua carismatica interpretazione di Ken, e non solo, la canzone che interpreta nel film, “I’m Just Ken” scritta da Mark Ronson, è diventata un vero e proprio tormentone, oltre che aggiudicarsi il premio ai Critics Choice Awards 2024.

Parlando con E Online, Ryan Gosling ha rivelato perché non ha permesso alle sue figlie di guardare Barbie. L’attore ha due figlie piccole, di 10 e 8 anni, avute dalla compagna e collega Eva Mendes, che devono ancora vedere Barbie perché Gosling non “sa se dovresti guardare tuo padre nei panni di Ken”. Ecco cosa ha raccontato l’attore:

“Non so se dovresti guardare tuo padre nei panni di Ken. Non so quale sia l’età giusta per vedere tuo padre fare una cosa del genere. Diventa davvero pazzesco. Ne hanno visto piccole parti e sono venute sul set un giorno quando ho fatto un grande numero musicale.” Ma non hanno ancora avuto l’opportunità di vederlo completamente. Magari tra qualche anno sarà Gosling a essere pronto a mostrarsi alle sue bambine nei panni di Ken!

Chi c’era nel film di Barbie?

Barbie è stato diretto da Greta Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di dollari, diventando così il film di maggior incasso del 2023.

Il film è interpretato da Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp, Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell, Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.

The Last of Us – seconda stagione ingaggia il regista di Loki

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The Last of Us – seconda stagione ingaggia il regista di Loki

Kate Herron, regista di Loki, si è unita alla serie HBO per dirigere la seconda stagione di The Last of Us.

Jeff Sneider di The InSneider ha dato la notizia che la Herron sarà una dei registi che lavoreranno a The Last of Us – seconda stagione, dichiarando che dirigerà “almeno un” episodio della prossima stagione dell’adattamento del videogioco.

Kate Herron ha diretto tutti gli episodi della prima stagione di Loki, nonché quattro episodi di Sex Education di Netflix e un episodio della serie Daybreak del 2019. Ha anche diretto diversi cortometraggi, tra cui Frank del 2010, Open House del 2013 e Fan Girl del 2016.

The Last of Us è attualmente interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Joel, Bella Ramsey nel ruolo di Ellie, Gabriel Luna nel ruolo di Tommy Miller e Rutina Wesley nel ruolo di Maria. La seconda stagione dovrebbe essere basata sull’acclamato sequel del videogioco The Last of Us Part II di Naughty Dog, che presenterà un significativo salto temporale introducendo una Ellie ormai cresciuta. Recentemente sono stati assegnati diversi nuovi ruoli per la seconda stagione, tra cui quello dell’antagonista Abby. I nuovi ingressi già annunciati saranno Kaitlyn Dever, Young Mazino e Isabela Merced

La prima stagione ha visto la partecipazione di Nico Parker, Anna Torv, Melanie Lynskey, Murray Bartlett, Nick Offerman e Storm Reid. La serie The Last of Us ha visto la partecipazione come guest-star degli attori del videogioco originale, Jeffrey Pierce, Merle Dandridge, Troy Baker e Ashley Johnson, che hanno interpretato nuovi personaggi.

La serie The Last of Us è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

The White Lotus 3: Walton Goggins e altri 5 attori nel cast

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The White Lotus 3: Walton Goggins e altri 5 attori nel cast

Il cast di The White Lotus 3, l’attesa terza stagione di The White Lotus si è arricchito di altri cinque attori, tra cui Walton Goggins.

Come riportato da Variety, Walton Goggins, Patrick Schwarzenegger, Sam Nivola, Sarah Catherine Hook e Aimee Lou Wood sono entrati a far parte del cast della terza stagione di The White Lotus. Goggins ha recentemente prestato la sua voce alla prima metà della seconda stagione di Invincible, mentre Patrick Schwarzenegger ha interpretato il ruolo di Golden Boy in Gen V. Nelle ultime settimane hanno firmato per la nuova stagione molte star, tra cui Carrie Coon e Christian Friedel.

Creata da Mike White, la prima stagione di The White Lotus ha debuttato nel 2021 e ha avuto come protagonisti Jennifer Coolidge, Murray Bartlett, Connie Britton, Alexandra Daddario, Fred Hechinger, Steve Zahn, Sydney Sweeney e altri. La Coolidge è tornata per la seconda stagione, andata in onda nel 2022, insieme a una serie di nuovi attori come F. Murray Abraham, Michael Imperioli, Haley Lu Richardson, Aubrey Plaza, Simona Tabasco e altri. La terza stagione di The White Lotus non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma probabilmente sarà trasmessa nel 2025. Le riprese inizieranno nel febbraio 2024.

Quando inizia la produzione della terza stagione di The White Lotus?

La produzione della terza stagione di The White Lotus inizierà il mese prossimo e le riprese si svolgeranno a Bangkok, Phuket e Ko Samui. Per quanto riguarda la storia, al momento non si sa molto della trama della terza stagione di The White Lotus.

The White Lotusè stato un successo per la HBO. La prima stagione, girata alle Hawaii, ha ricevuto 11 nomination ai 74° Primetime Emmy Awards, vincendone cinque, tra cui Outstanding Limited or Anthology Series. La seconda stagione, girata in Italia, ha ottenuto 12 nomination ai 75° Primetime Emmy Awards, con la vittoria di Jennifer Coolidge come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.

Il Gladiatore 2: si sono concluse le riprese del film di Ridley Scott

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Paul Mescal ha condiviso una storia sul suo account personale di Instagram in cui comunica ai suoi follower che le riprese de Il gladiatore 2, in cui è stato diretto da Ridley Scott, si sono concluse.

Come seguito del pluripremiato film del 2000 sempre di Ridley Scott, il sequel sarà la storia di Lucius Verus (Paul Mescal) molti anni dopo la morte di Massimo di Russell Crowe. Sebbene sia uno dei film più attesi del 2024, l’epico sequel ha dovuto affrontare ritardi nelle riprese a causa del doppio sciopero di Hollywood che ha costretto la produzione a fermarsi. Il gladiatore 2 ha ripreso la produzione nel dicembre 2023 dopo la fine degli scioperi, a quel punto Scott ha rivelato che il film necessitava ancora di circa 90 minuti in più di riprese.

In una conversazione con IndieWire, Scott ha rivelato di aver “finito quasi l’85% de Il Gladiatore 2”. Ha detto che aveva bisogno di altri dieci giorni di produzione prima di poter finire il sequel. E infatti adesso arriva la conferma che il set si è chiuso.

Intanto, Paul Mescal se pure emozionato all’idea di un film di così grande portata, ha espresso delle preoccupazioni in merito alla fama che questo film, che sarà visto da moltissimi presumibilmente, gli darà.

Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?

Il gladiatore 2 è diretto da Ridley Scott e si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare l’atteso sequel è Paul Mescal nel ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci saranno anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior Raz e altri ancora.

Il gladiatore 2  è prodotto da Ridley Scott, Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film è considerato una produzione in joint-venture tra Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo film. La produzione de Il gladiatore 2 è ripresa all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood. Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre 2024.

Game of Thrones: gli showrunner rivelano cosa cambierebbero della serie HBO

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Il Trono di Spade (Game of Thrones) della HBO si è infamemente conclusa in modo controverso, con i fan scontenti per come si sono svolti alcuni eventi del finale. Secondo i due showrunner della serie, ci sono alcune cose che con il senno di poi farebbero diversamente.

Parlando con The Hollywood Reporter, David Benioff e Dan Weiss hanno detto che cambierebbero qualcosa se potessero, anche se quasi sicuramente non è qualcosa che i fa apprezzerebbero.

Una cosa che so che avrei voluto fare è il personaggio di Mord il Carceriere“, ha detto Benioff. “È stato un errore non riportare Mord il Carceriere“, ha aggiunto Weiss.”Abbiamo sempre parlato di farlo“, ha osservato Benioff. “C’è una scena ambientata in una taverna. …

Ma ci siamo resi conto troppo tardi che Mord avrebbe potuto essere il proprietario della taverna“, ricorda Weiss. “Avremmo potuto avere quell’attore sullo sfondo che si comportava esattamente come il carceriere, ma ora come proprietario di una piccola impresa. È stata un’idea così ovvia, senza dubbio, del giorno dopo“.

Il Trono di Spade (Game of Thrones) si è conclusa suscitando pareri contrastanti

Sebbene i fan stessero aspettando notizie su una potenziale nona stagione o su revisioni dell’ottava, sembra che entrambi i creatori abbiano deciso di adottare un approccio più scanzonato alla questione.

Dopo essere stata una delle serie televisive di maggior successo della storia, Il Trono di Spade (Game of Thrones) si è conclusa nel 2019, con un’ultima stagione che, secondo molti, si è conclusa in modo più divisivo di quanto i fan immaginassero. All’epoca, molti erano scontenti di come si erano svolti alcuni eventi e della brevità della stagione (solo 6 episodi) rispetto a qualsiasi altra stagione.

Nonostante il malcontento, Il Trono di Spade (Game of Thrones) rimane oggi una delle serie più premiate e popolari. Attualmente, una serie spin-off, House of the Dragon, è in produzione con la sua seconda stagione per la HBO. Sono in lavorazione anche altre serie spin-off, tra cui una serie sequel basata su Jon Snow, in collaborazione con l’autore George R.R. Martin.

Jodie Foster ha quasi interpretato la Principessa Leia

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Jodie Foster ha quasi interpretato la Principessa Leia

Ospite da Jimmy Fallon, Jodie Foster ha confermato di aver ricevuto dalla Lucasfilm l’offerta per interpretare una giovane principessa Leia ma ha dovuto rifiutare perché era impegnata con la Disney per un’altra produzione.

Ospite al talk show per presentare la quarta stagione di True Detective, al momento disponibile su NOW, Foster ha confermato che avrebbero voluto che lei facesse un provino per interpretare il personaggio che poi è stato affidato a Carrie Fisher, all’epoca leggermente più grande di lei di tre anni. La scelta è stata poi premiata, dal momento che Foster sarebbe stata forse troppo giovane per alcune scene girate poi da Fisher, anche se non mancava certo del carisma necessario per dare vita alla Principessa Leia che ha fatto innamorare di sé tutto il mondo.

Ecco cosa ha raccontato Jodie Foster a Jimmy Fallon:

Nella quarta stagione di True Detective, quando la lunga notte invernale cala a Ennis, in Alaska, i sei uomini che gestiscono la Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Foster) ed Evangeline Navarro (Reis) dovranno affrontare i loro demoni e l’oscurità per scoprire segreti sepolti e ben custoditi dal ghiaccio. 

Issa López è showrunner, creatrice, regista ed executive producer. Jodie Foster, oltre ad essere protagonista, è anche executive producer insieme a Barry Jenkins, Adele Romanski, Mark Ceryak di PASTEL e Alan Page Arriaga. Per Anonymous Content hanno lavorato come executive producers Mari Jo Winkler, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e Nic Pizzolatto. True Detective: Night Country.

Chicago Fire: lo showrunner anticipa il finale di stagione di Kara Killmer

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Andrea Newman, showrunner di Chicago Fire, ha condiviso alcuni nuovi dettagli su come si svolgerà l’uscita di scena di Kara Killmer nella dodicesima stagione del procedurale della NBC. L’attrice interpreta il ruolo del paramedico Sylvie Brett dalla terza stagione del 2014, che ha sostituito il personaggio Leslie Shay interpretato da Lauren German.

La notizia dell’uscita di scena di Kara Killmer era stata diffusa l’anno scorso, ma all’epoca non era stato rivelato l’episodio specifico. L’annuncio, ovviamente, ha deluso alcuni fan, soprattutto alla luce dell’importanza del personaggio nella serie Chicago Fire. L’undicesima stagione si è conclusa con la proposta di matrimonio di Matthew Casey (Jesse Spencer) a Sylvie Brett, il che ha aperto ulteriori porte sul futuro del personaggio nello show.

Quando Kara Killmer lascerà Chicago Fire?

Parlando con TVLine, Newman ha rivelato che l’uscita di scena della Killmer non avverrà nei primi episodi della 12° stagione, lasciando intendere che l’ultima stagione della Killmer sarà piena di azione.

Dovete sintonizzarvi per scoprirlo! Ma dirò che ha un sacco di piani in atto quando la vediamo nella première, e tutto non va, ovviamente, esattamente secondo i suoi piani, come lei vorrebbe“, ha detto la Newman.

E ha continuato: “Kara è presente in una buona parte della stagione. Questa stagione è una montagna russa per [Brett]. Quest’anno ha un sacco di azione importante, e sta facendo molti piani che continuano a essere stravolti. Quindi si sta riadattando al volo. Ma ha un sacco di cose da eroe in questa stagione“.

Killmer è apparso in 193 episodi di Chicago Fire, con ruoli ricorrenti in altri spin-off di One Chicago, tra cui Chicago PD e Chicago Med.

La sinossi della dodicesima stagione di Chicago Fire: “In seguito a un incendio/minaccia estremista, la vita di Mouch è in bilico. La relazione di Sylvie con Dylan si è conclusa e una nuova porta si è aperta quando Casey le ha proposto di sposarlo, nel frattempo lei stava cercando di adottare una bambina. Stella prende la decisione di lasciare Chicago nella speranza di riportare indietro Kelly”.

Chicago Fire, la serie tv

Chicago Fire è la serie tv del 2012 creata da Michael Brandt e Derek Haas, con Dick Wolf come produttore esecutivo con Jesse SpencerTaylor Kinney, Monica Raymund,  Eamonn Walker, David EigenbergYuri SardarovJoe MinosoChristian Stolte.

Lo spettacolo esplora le vite, sia professionali che personali, dei vigili del fuoco, del personale di soccorso e dei paramedici dei vigili del fuoco di Chicago presso la fittizia Firehouse 51, sede della fittizia Engine Company 51, Truck Company 81, Rescue Squad Company 3, Battalion 25. e Ambulance 61. Sono guidati dall’eroico e determinato capo del battaglione Wallace Boden.

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