Il futuro dell’Universo DC sta piano piano
diventando più chiaro, con molti nuovi progetti annunciato dai
nuovi co-CEO dei DC Studios James Gunn e
Peter Safran. Il duo ha ad oggi svelato dieci film
e programmi televisivi esclusivi per Max che faranno parte del
“Capitolo uno: Gods & Monsters”, con la
promessa di altri all’orizzonte. In un recente post sull’app di
social media Threads, Gunn ha ora confermato
un dettaglio sorprendente riguardo questi progetti aggiuntivi:
includeranno almeno un film d’animazione distribuito nelle
sale.
Pur confermando a un fan che i
prossimi film d’animazione di Watchmen e
Justice League: Crisis on Infinite
Earths non faranno parte della lista principale del
DCU, e sono invece storie “Elseworlds“, a Gunn è
stato chiesto se “possiamo aspettarci progetti animati
cinematografici” in il futuro, a cui Gunn ha risposto con un
semplice “Sì“. Dopo il recente successo dei supereroi
animati al cinema, tra cui spiccano Spider-Man: Un nuovo
universo e Spider-Man: Across the
Spider-Verse, sembra dunque che anche i DC Studios
porteranno qualche supereroe in versione animata al cinema.
Al momento non è noto qualche
progetto animato, facente parte del canone del DCU, avrà l’onore di essere proiettato nelle sale
cinematografiche. Attualmente, l’unico progetto d’animazione ad
oggi annunciato è la serie Creature
Commandos, che andrà però direttamente
sulla piattaforma MAX. Ciò significa che Gunn probabilmente ha già
stabilito quale film animato andrà al cinema, ma che questo non è
ancora stato annunciato. Non resta dunque che attendere maggiori annunci da parte dei DC
Studios, con i quali si farà sempre più luce sul già
entusiasmante DCU.
La star dell’atteso Napoleon, Joaquin
Phoenix, spiega perché è tornato a lavorare con
Ridley Scott
per l’imminente epopea storica dopo aver lavorato per la prima
volta con il regista più di due decenni fa in Il
Gladiatore. Rilasciato nel 2000, quel film è
stato uno dei film che ha consacrato Phoenix come astro nascente
della recitazione, portandolo anche ad essere nominato all’Oscar
come Miglior attore non protagonista. Ora, egli interpreterà
Napoleone Bonaparte nel prossimo film di Scott per
Apple
TV+, dove si raccontano le origini del famigerato
comandante militare, la sua ascesa al potere politico e la sua
tumultuosa relazione con Josephine (Vanessa
Kirby).
Prima della data di uscita di
Napoleon, attualmente fissata al 22
ottobre, Phoenix ha raccontato a Empire (in un’intervista
condotta prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFTRA), perché il
film in uscita è stato il giusto progetto con cui ricongiungersi
con Scott dopo così tanti anni. Secondo l’attore, da tempo
aspettava che arrivasse qualcosa che potesse offrire la stessa
portata e intensità del Il Gladiatore. “La verità è
che c’era semplicemente un’idea molto nostalgica di lavorare di
nuovo con Ridley“, ha dichiarato Phoenix.
“Ho avuto un’esperienza così
incredibile lavorando con Ridley su Il Gladiatore, ed ero così
giovane. È stata la mia prima grande produzione. Desideravo davvero
vivere di nuovo quell’esperienza, o qualcosa di simile. Mi ha
contattato per altre cose in passato, ma niente che sembrava
sarebbe stato così impegnativo per entrambi. E quindi mi è davvero
piaciuta l’idea di buttarmi in qualcosa con Ridley che avrebbe
avuto questa portata“, ha spiegato poi l’attore. Naturalmente,
i fan di Phoenix e di Scott non vedono l’ora di vedere il nuovo
lavoro svolto insieme dai due, che promette di essere uno dei film
più importanti dell’anno.
Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix
Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby
nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim
nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di
Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di
Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di
Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del
maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di
Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei
panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di
Talleyrand, John Hollingworth nei panni del
maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins
e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.
Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di
David Scarpa. Il film è una produzione congiunta
tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions.
Ridley Scott e
Joaquin Phoenix
producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam
mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i
produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e
caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato
dal premio Oscar Joaquin Phoenix
e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre
l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la
burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina,
mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande
condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e
spettacolari mai realizzate.
The Marvels è l’atteso
nuovo film del Marvel Cinematic Universe,
che in vista della sua uscita viene ora omaggiato da uno speciale
set Funko Pop! Questo presenta infatti le tre protagoniste,
Captain Marvel, Ms. Marvel e Photon,
interpretate nel film rispettivamente da Brie Larson,
Iman Vellani e
Teyonah Parris. Il POP! Moment set è attualmente
disponibile per il preordine esclusivamente su Target al prezzo di 39,99 dollari e sarà
ufficialmente disponibile a partire dal 22 ottobre.
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The Marvels, la trama
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain
Marvel deve farsi
carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli
della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.
Diverse battute nelle fasi 4 e 5 del
Marvel Cinematic Universe non sono andate a
segno. Uno degli elementi chiave che distingue le storie dello
studios da altri franchise di supereroi è l’inclusione di commedia,
spensieratezza e divertimento. In passato, questo è stato
utilizzato per attenuare alcune delle parti più oscure delle trame
dell’MCU, contribuendo al
contempo a creare personaggi memorabili. Ma le battute dei
Marvel Studios non sono sempre andate
a segno e negli ultimi anni sembra che la comicità abbia messo in
ombra le storie più serie e concrete. Ecco dieci esempi di alcune
delle peggiori battute fatte durante le Fasi 4 e 5
del MCU.
Peter Parker non riesce a prendere
sul serio il Dottor Octopus (Spider-Man: No Way Home)
Spider-Man: No Way Home è stato uno
dei progetti più attesi della Fase 4, che ha riunito Tom Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield nei panni di tre diversi
Spider-Man in una battaglia contro i cattivi dell’Uomo Ragno. Il
primo cattivo catturato in No Way Home è
stato l’Otto Octavius di Alfred Molina, alias Doctor Octopus, da
Spider-Man 2 di Sam Raimi, ma nonostante sia un’aggiunta
entusiasmante al MCU, Octavius è diventato
il oggetto di uno scherzo. Peter Parker, MJ e Ned Leeds hanno preso
in giro il vero nome di Octavius, il che non sembra poi così
divertente se si considera che alcuni degli eroi del
MCU hanno nomi ben più
ridicoli.
Thor scherza sulle ferite di Sif
(Thor: Love & Thunder)
Mentre la commedia di Taika Waititi ha eccelso in Thor: Ragnarok, Thor: Love & Thunder della Fase 4 non
ha avuto lo stesso effetto. L’umorismo del film ha sminuito
qualsiasi momento serio e ha fatto sì che l’ultimo film con Thor
come solista diventasse uno dei progetti più controversi del
MCU. Un momento in
particolare coinvolgeva Thor che salutava una Lady Sif ferita dopo
una rissa con Gorr il Dio Macellaio e ironizzava sul fatto che il
suo braccio mozzato potesse trovarsi nel Valhalla, essendo morto in
battaglia.
L’assistente di volo offre manzo o
vegetariano (Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli)
Simu Liu ha debuttato nel ruolo di Shang-Chi
in Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli, e i Marvel Studios hanno comunque
cercato di portare la sua caratteristica comicità nella storia.
L’amicizia tra Shang-Chi e Katy è
stata fantastica, soprattutto mentre Shang-Chi informava Katy della
sua storia oscura e del rapporto teso con suo padre, il vero
“Mandarino” del MCU. Tuttavia, questo
momento è stato rovinato quando un flashback dettagliato è stato
interrotto da un assistente di volo sul loro aereo che offriva loro
la possibilità di mangiare carne o vegetariano, prima di rivelare
che il vegetariano era in realtà esaurito.
Il cameo di Quicksilver si conclude
con una battuta grossolana (WandaVision)
WandaVision
ha dato il via alla Fase 4 dell’MCU su Disney+, ritrovando la Scarlet Witch di
Elizabeth Olsen e Vision di Paul Bettany dopo Avengers: Endgame. Mentre la serie ha
fornito una grande esplorazione del trauma di Wanda Maximoff,
WandaVision ha anche anticipato il
debutto di Evan Peters nel ruolo di Pietro, alias
Quicksilver, un ruolo precedentemente interpretato da Aaron Taylor-Johnson in Avengers: Age of Ultron. Mentre
sembrava che i Marvel Studios stessero integrando
il franchise degli X-Men della Fox nel
MCU, è stato invece
rivelato che Peters interpreta un attore controllato dalla mente di
nome Ralph Bohner.
Doctor Strange fa un riferimento
imbarazzante (Spider-Man: No Way Home)
L’inclusione di Benedict Cumberbatch nel ruolo di
Doctor Strange in Spider-Man: No Way Home aveva senso
in quanto lui e Peter Parker avevano legato durante Avengers: Infinity War, ma questo ha
anche fornito uno dei momenti più irritanti di Strange. Mentre
cerca di convincere Peter, MJ e Ned a dare la caccia ai cattivi
multiversali portati nel MCU, Strange fa un
riferimento esplicito a Scooby Doo il che sarebbe stato divertente
se questa battuta fosse stata usata solo una volta. Questo ha fatto
sì che la scena si trascinasse troppo a lungo e che lo stesso
riferimento non dovesse essere usato due volte.
La nuova gelateria di Asgard è di
cattivo gusto (Thor: Love & Thunder)
Non molti aspetti della commedia di
Thor: Love & Thunder hanno funzionato
per gli spettatori dei Marvel Studios. Prima che
la Jane Foster di Natalie Portman si diriga verso Nuova Asgard,
ora governata dalla Valchiria di Tessa Thompson e trasformata in una popolare
destinazione turistica, al pubblico vengono offerti alcuni scorci
della città. Una nuova location è una gelateria chiamata “Infinity
Conez”, un gioco di parole con le Pietre dell’Infinito raccolte da
Thanos in Infinity War.
Sebbene questa possa essere un’aggiunta divertente per il pubblico,
nel mondo dell’MCU sembra una presa in
giro a buon mercato delle azioni genocide di massa di Thanos in
Infinity War, forse una delle esperienze
più traumatiche per l’intero universo.
MODOK prima di morire (Ant-Man
& The Wasp: Quantumania)
Ant-Man and the Wasp: Quantumania di
Peyton Reed ha segnato l’inizio della Fase 5
del MCU e si è discostato
dalle avventure in scala ridotta dello Scott Lang di Paul Rudd. Nel Regno Quantico, la squadra che
cambia dimensioni si imbatte in un Darren Cross deforme, non più
Yellowjacket di Ant-Man, ma MODOK (Organismo
Meccanizzato Progettato Solo per Uccidere). Per tutto il film,
MODOK continua il suo percorso da cattivo, ma
durante la battaglia finale di
Quantumania, improvvisamente cambia idea
e proclama di “non essere un cazzone” mentre affronta Kang
il Conquistatore. Questo non aveva senso per il percorso
del personaggio e ha fatto sì che la scena della sua morte si
protraesse troppo a lungo.
Doctor Strange si prende gioco
degli Illuminati (Doctor Strange nel multiverso della
follia)
Doctor Strange è diventato la pietra
miliare della Fase 4 del MCU, poiché la sua apparizione in
Spider-Man: No
Way Home ha portato al suo sequel, Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, che ha sviluppato ulteriormente il
concetto di multiverso. Dopo essersi recato sulla Terra-838 con
America Chavez, Strange viene portato al cospetto
dei potentissimi Illuminati, ma invece di essere stupito da un
gruppo di nuovi ed entusiasmanti eroi, Strange si prende gioco di
loro. Scherzando sul nome di Black Bolt, sull’omonimo musical dei
Fantastici Quattro e sulle capacità inumane di
Black Bolt, l’arroganza di Strange mette in ombra quello che
avrebbe dovuto essere un momento importante del MCU: il debutto dei
mutanti, dei Fantastici Quattro e degli
Inumani.
Il tormentone di Jane Foster su
Thor non è divertente (Thor: Love & Thunder)
Uno degli aspetti più emozionanti di
Thor: Love & Thunder è stato il fatto
che Jane Foster sia diventata il Potente Thor, brandendo il
Mjolnir per tenere a bada i sintomi del suo
cancro. Tuttavia, anche il debutto di Mighty Thor nel
MCU è stato avvolto da
un’inutile comicità, soprattutto perché ha trascorso la maggior
parte del film a inventarsi un tormentone da supereroe. Alla fine,
la Foster ha scelto il deludente “mangia il mio martello” e lo usa
durante la battaglia finale contro Gorr di Christian Bale. Sebbene questo avrebbe dovuto
essere un momento intenso ed emozionante, l’urlo della Foster
“mangia il mio martello” ha diminuito l’impatto della battaglia, un
vero peccato perché avrebbe potuto essere una scena di riscatto del
film.
Il team degli effetti visivi di
She-Hulk (She-Hulk: Attorney At Law)
Presentata come la prima serie di
commedie legali della Marvel,
She-Hulk: Attorney at Law ha fatto delle battute
intenzionali e alcune sono state volutamente cattive, permettendo
alla Jennifer Walters di Tatiana Maslany di rompere la quarta parete.
Tuttavia, il finale di She-Hulk include una battuta a spese della
troupe quando She-Hulk saluta KEVIN e le viene
chiesto di trasformarsi nella sua forma umana perché è “molto
costosa” e perché “il team degli effetti visivi è passato a un
altro progetto”. Sebbene questa battuta fosse divertente, era anche
un commento tragico sulle condizioni in cui i team CGI dei Marvel Studios lavoravano durante
la Fase 4 del MCU e, il che rende la
battuta molto meno piacevole.
L’universo cinematografico della DC
ha una storia molto travagliata, durata ben dieci anni. In questo
periodo, nel tentativo di arrivare agli stessi livelli del MCU, il
DCEU – in cui Zack Snyder ha
contribuito in maniera sostanziosa a dare una sua visione e
versione – ha creato da una parte personaggi avvincenti, dall’altra
personaggi, anche essenziali, che sono
falliti. Questo, con molta probabilità, è causa
dei continui cambi di gestione della DC, che è poi recentemente
culminata con la creazione dei DC Studios
e l’arrivo al comando di
James Gunne Peter Safran, i quali hanno dato il
via ad un nuovo mondo DC tratto dai fumetti. I due registi hanno
infatti deciso di abbandonare il vecchio DCEU,
riassettando tutto e ricominciando da zero, con l’obiettivo di far
splendere l’universo come merita. Ma tornando al “vecchio mondo”, è
un peccato notare quanti personaggi importanti siano andati alla
deriva, fra alcuni interrotti e altri evoluti a metà, che forse
sono la ragione per la quale il DCEU non ha avuto
il successo desiderato tanto. Ma vediamo quali sono.
Jimmy Olsen
Il DCEU non ha
saputo inserire Jimmy Olsen all’interno del suo
universo nel migliore dei modi, tanto che il personaggio è stato
sbagliato completamente. L’uomo, che dovrebbe essere il migliore
amico di
Clark Kent, è comparso solo in un cameo, ed era interpretato
dall’attore Michael Cassidy. In realtà, però,
appare come un agente della CIA sotto copertura che finge di essere
un fotografo del Daily Planet. Il personaggio prende perciò solo il
nome di Jimmy Olsen, ma in realtà non ha nessun tratto del
character tanto amato dai fan nei fumetti. L’uomo è stato tra
l’altro ucciso nella sua prima apparizione nel
DCEU.
J’onn J’onzz
Guardiano di Marte, chiamato anche
J’onn J’onzz, è uno dei membri fondatori della
Justice League, ma quando nel 2017 debuttò
Justice League, il marziano non era presente. Il
personaggio è stato poi inserito nel film Justice
League di Zack Snyder, uscito nel 2021, nel quale è stato
rivelato che era già una presenza fissa nel DCEU,
ed era stato Harry Lennix a interpretarlo nella
sua versione umana in due pellicole precedenti. Il problema, però,
è che J’onn J’onzz è apparso solo nella versione in streaming del
film, indi per cui il debutto del personaggio è sfuggito a
molti.
Deadshot
Nel 2016 debutta poi Suicide
Squad, film sovrastato da numerose polemiche, che ha poi
avuto una sua seconda versione, The Suicide Squad, nel 2021, sotto la direzione di
James
Gunn. È però con quel film che arriva Deadshot, interpretato da Will Smith, che
alla fine si conferma una delle note positive presenti nella
pellicola difettosa. Tanto che il personaggio è diventato così
famoso da far iniziare ai fan una campagna per ottenere un film
tutto suo. Da quanto si apprende, ad un certo punto era in fase di
sviluppo un film stand-alone di Deadshot per la DC, ma alla fine
non è mai andato avanti e Deadshot non è più tornato nel
DCEU.
Jonathan Kent
Altro fallimento della
DCEU riguarda il padre adottivo di Superman, il
Jonathan Kent interpretato da
Kevin Costner. Nei fumetti l’uomo è rappresentato come
amorevole nei confronti di Clark, che si prende sempre cura del
figlio. La versione cinematografica restituita è però molto
diversa, e Jonathan viene mostrato come un genitore che insinua
continuamente che Clark dovrebbe sopprimere i suoi poteri. La sua
posizione rimane invariata anche quando è in pericolo di vita,
tanto che quando è minacciato da un tornado, chiede al figlio di
non salvarlo e lasciarlo morire proprio per non rivelare al mondo
le sue doti.
Cyborg
La stessa sorte si ha con Cyborg, costruito male all’interno del
DCEU più di una volta. Il personaggio avrebbe
dovuto essere uno dei pezzi essenziali di Justice League prima che Zack Snyder lasciasse il film
a causa della tragedia personale oramai a tutti nota. Quando al
timone è poi arrivato Joss Whedon, il ruolo di
Cyborg (Ray Fisher) è stato drasticamente ridotto.
In verità, nella versione di Snyder uscita in piattaforma, la sua
presenza diventa più importante e cruciale, dopodiché Cyborg non
appare in nessun altro film. Il supereroe avrebbe dovuto avere una
storia stand-alone e un ruolo di supporto in The Flash,
ma entrambi sono stati eliminati a causa della disputa pubblica fra
Fisher e i dirigenti della Warner Bros.
Lois Lane
Nel 2013 con L’uomo
d’acciaio, il pubblico ha potuto fare la conoscenza della
Lois Lane di Amy Adams. Una scelta, questa, molto
azzeccata, peccato però che il suo personaggio non è stato
trasposto su schermo come meritava. Della Lane, infatti, è
restituita una versione diversa da quella a cui i fan erano
abituati. Il DCEU ha sfruttato Lois Lane più come
una damigella continuamente in pericolo, piuttosto che come una
figura dotata di potere dal carattere intrepido. A questo punto, la
speranza è che la Lane interpretata da Rachel
Brosnahan in Superman:
Legacy possa avere nel nuovo universo DC più spazio per
essere approfondita ed esplorata, cosa che purtroppo non è accaduta
con quella della Adams.
Batman
La storia del Batman di Ben Affleck è vista sotto un duplice aspetto:
uno positivo e uno negativo. Se da una parte il suo personaggio è
stato uno degli aspetti migliori del DCEU,
conferendo al Cavaliere Oscuro una fisicità intimidatoria,
dall’altro è l’unico a non avere un film stand-alone in questo
universo. L’attore, in realtà, avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare un film da solista su Batman, ma alla fine il progetto
è stato cancellato. Ciò che più si avvicinava a un film su di lui,
ma che poi non lo era, è stato Batman v Superman: Dawn of Justice, che poi non è
stato neppure ben accolto.
Deathstroke
Fra i supercattivi del DC Comics vi
è
Deathstroke/Slade Wilson, che nell’adattamento
cinematografico è interpretato da Joe Manganiello,
noto per essere stato anche protagonista delle prime due pellicole
di Magic Mike. L’attore è considerato uno dei più grandi
“what-if” del DCEU, ed ha debuttato all’interno
dell’universo nella scena post-credits di Justice League. Essa lasciava perciò intendere che il
suo villain sarebbe stato una minaccia ancor più grande per la
squadra di eroi nei prossimi capitoli, alleandosi con Lex Luthor.
Peccato però che Deathstroke non ha mai ricevuto l’attenzione che
meritava nel DCEU.
Darkseid
Fra i personaggi che hanno subito
dei danni vi è poi Darkseid, un altro villain che
avrebbe dovuto essere molto importante nel DCEU,
salvo poi avere solo una piccola parte in Justice League. Questo
supervillain della DC doveva avere grande rilievo all’interno
dell’universo, e lo dimostra il suo ruolo in Justice
League di Zack Snyder. Il personaggio si sarebbe poi
lentamente sviluppato negli altri sequel del film previsti dal
regista, che poi purtroppo sono stati cancellati, mandando a monte
tutta la sua storia.
Superman
Neanche per il Superman
di Henry Cavill è andata bene come si sperava e
pensava inizialmente. Nel DCEU il supereore è
sempre stato avvolto dall’oscurità e, seppur Snyder avesse tutte le
intenzioni di costruire per lui un arco caratteriale che sarebbe
culminato in un personaggio dalla grande positività e speranza, il
suo Superman non ha avuto il tempo di evolversi a causa dei
continui cambiamenti dell’universo apportati dalla dirigenza della
DC. Così Clark Kent si è guadagnato solo un film da solista, e
oramai le speranze di poter vedere il suo destino compiersi sono
andate in fumo dopo il cambio di direzione di Gunn e Safran e
l’abbandono dello stesso Cavill.
Lex Luthor
Non è andata nel migliore dei modi
neppure per il Lex Luthor di Jesse Eisenberg
che, nella rappresentazione su schermo, è stato designato con un
carattere molto diverso da quello che si conosce nei fumetti.
Batman v Superman: Dawn of Justice ha infatti mostrato
un Lex Luthor più maniacale e spiritoso nel suo modo di parlare,
ben lontano dal suo temperamento calmo e raccolto. Nella scena
post-credits di Justice League il personaggio sembrava
però essersi avvicinato alla sua controparte fumettistica, con
tanto di calvizie compresa, ma alla fine il DCEU
non si è mai spinto oltre, lasciando di Luthor solo una
caricatura.
Joker
Delle tante versioni che nel corso
del tempo il Joker ha avuto al cinema, quella di Jared Leto è stata sicuramente la peggiore.
L’attore ha debuttato nei panni di uno dei nemici principali di
Batman in Suicide
Squade, ma la DCEU ne ha dato una
versione completamente sbagliata. Forse è stato un bene che molte
scene di lui siano state tagliate, ma quello che si è potuto vedere
è bastato per poter ammettere che l’interpretazione del villain da
parte del DCEU sia molto sgonfia e carente. Dalla
scelta del design alla performance di Leto su schermo, tutto
contribuisce ad evidenziare un character per nulla trascinante e
coinvolgente, tanto da farlo essere il personaggio più fallito di
quell’universo della DC.
Arrivano nuove foto dal set
di Fallout, l’annunciato e atteso adattamento
in serie tv Prime Video del popolare videogioco
sviluppato da Bethesda. Pubblicate su Twitter da @_XboxNews (tramite VGC ), le
immagini sembrano mostrare un magazzino con il logo Vault-Tec sul
terreno vicino ad esso. È presente qualcuno apparentemente
vestito da Raider, accanto ad alberi morti e foglie sparse qua e
là. Guarda le foto del set di Fallout qui sotto:
Set photos from the upcoming Amazon Prime
Fallout TV series by Jonathan Nolan (writer of Westworld, The Dark
Knight, Interstellar) pic.twitter.com/PrwhpHcQ94
Fallout è ambientato negli anni ’40
dopo una guerra nucleare e la serie televisiva vedrà la
partecipazione di Geneva Robertson-Dworet e Graham
Wagner come showrunner. Robertson-Dworet
ha scritto film come Captain Marvel e il film Tomb Raider del 2018, mentre Wagner ha
esperienza come produttore esecutivo di Portlandia, Silicon
Valley e Baskets. Jonathan
Nolan dirigerà il primo episodio. Kyle MacLachlan,
Xelia Mendes-Jones, Aaron Moten, Ella Purnell e Walton
Goggins sono stati tutti confermati per lo show come
protagonisti.
Fallout è una serie di giochi di
ruolo iniziata nel 1997. Ambientata negli Stati Uniti
post-apocalittici degli anni ’50, la serie Fallout mette i
giocatori nei panni di vari vagabondi e sopravvissuti mentre
attraversano liberamente una terra desolata americana piena di
mutanti, animali irradiati e banditi. Il prossimo titolo
principale, Fallout 5, apparentemente entrerà in fase di sviluppo
una volta completato The Elder Scrolls VI.
Nel 2020,
McQuarrie ha
espresso la sua intenzione di realizzare un
film più oscuro e grintoso con Cruise che sarebbe stato
classificato come R, al contrario dei loro precedenti film
PG-13. “E’ un personaggio molto diverso da Tom, e abbiamo
piani per un personaggio ancora più diverso da Tom di cui abbiamo
parlato, di cui sono fiducioso in futuro”, ha detto
McQuarrie.McQuarrie ha recentemente
condiviso un aggiornamento sul progetto. “C’è un film di
cui Cruise e io stiamo parlando di fare il prossimo o in qualche
probabile futuro, che io e Erik [Jendresen, sceneggiatore] abbiamo
sviluppato insieme – quello che su Internet è stato chiamato ‘The
Gnarly Movie‘”, ha detto. “È quel film che tutti
chiedono e che vogliamo fare.” Inizieranno a lavorare al
film dopo aver terminato Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part 2.
Questa nuovo progetto sarebbe
un ritorno ai film più piccoli per Tom Cruise, che ha trascorso la maggior parte
dell’ultimo decennio apparendo in progetti blockbuster
PG-13.Il suo unico film R-rated degli anni 2010 è
stato American Made. Ha
interpretato ruoli più oscuri e grintosi all’inizio della sua
carriera in film come Collateral,
Magnolia e Eyes Wide
Shut. Potrebbe essere interessante
vedere Tom Cruise in un ruolo in cui può liberarsi
del suo famoso personaggio da star del cinema
Angus Cloud, noto
per aver interpretato Fezco nelle due stagioni della serie Euphoria, è morto all’età
di 25 anni, come confermato dalla sua famiglia. In una
dichiarazione rilasciata a TMZ, è stato detto: “È con
il cuore pesante che abbiamo dovuto dire addio a un essere umano
incredibile oggi. Come artista, amico, fratello e figlio, Angus è
stato speciale per tutti noi in tanti modi. La scorsa settimana ha
seppellito suo padre e ha lottato intensamente con questa perdita.
L’unico conforto che abbiamo è sapere che Angus è ora riunito con
suo padre, che era il suo migliore amico“.
La dichiarazione continua poi
riportando che “Angus non ha mai nascosto la sua battaglia con
la salute mentale e speriamo che la sua scomparsa possa essere un
promemoria per gli altri che non sono soli e non dovrebbero
combattere da soli in silenzio. Speriamo che il mondo lo ricordi
per il suo umorismo, le risate e l’amore per tutti. Chiediamo
privacy in questo momento poiché stiamo ancora elaborando questa
devastante perdita“. Come già riportato, Angus era diventato
particolarmente noto grazie al suo ruolo di Fezco, ricoperto dal
2019 al 2022 in Euphoria, dove recitava al fianco di Zendaya.
Un ruolo che gli ha permesso di
raggiungere il cuore del pubblico della serie, che poteva ritrovare
in lui un giovane segnato dalle brutte esperienze ma con la volontà
di riemergere e potersi migliorare, anche alla luce di nuovi
sentimenti provati nel corso della storia. Fezco è sempre stato
descritto come uno dei personaggi migliori di Euphoria,
specialmente nella seconda stagione. Oltre a quella serie, Cloud
aveva da poco terminato le riprese del film The Line, dove
ha recitato accanto ad Alex Wolff ed Halle Bailey,
ma anche in Freaky Tales, con Pedro Pascal,
Ben Mendelsohn
e Jake Champion.
L’attore di Yellowstone 5Luke
Grimes, che interpreta Kayce Dutton nella serie,
ha affrontato il ritardo delle riprese della seconda metà della
quinta stagione della serie di successo Paramount. La prima parte
della quinta stagione di Yellowstone è
stata presentata in anteprima il 13 novembre 2022, ma le riprese
dei sei episodi rimanenti sono state posticipate. Ciò è
accaduto anche per via dello sciopero in corso della Writers Guild
of America, in cui gli scrittori si battono per una migliore
retribuzione e migliori condizioni di lavoro.
In un’intervista a People, l’attore ha
confermato che la produzione della seconda parte della
quinta stagione non riprenderà fino a quando lo
sciopero non sarà risolto. “Non abbiamo [iniziato le
riprese della seconda metà della quinta stagione] a causa dello
sciopero degli sceneggiatori“, ha confermato
Grimes. “Penso che lo avremmo fatto se non fosse iniziato
lo sciopero“, ha detto Grimes. “Ma questo ha la precedenza
su tutto. Devono sistemare tutto e poi ci occuperemo
noi”.
Yellowstone si conclude con la stagione
5
Dopo la scioccante notizia
dell’uscita di Kevin Costner, Paramount Network ha annunciato
che Yellowstone terminerà la sua corsa dopo la quinta stagione,
attualmente in sviluppo con la seconda e ultima parte della quinta
stagione. Attualmente è stato annunciato uno
spin-off di Yellowstone
guidato da
Matthew McConaughey che è in lavorazione. “La serie
racconta la famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla
il più grande ranch contiguo negli Stati Uniti”, si legge nella
sinossi. “Tra alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite
aperte e rispetto meritato – il ranch è in costante conflitto con
quelli con cui confina – una città in espansione, una riserva
indiana e il primo parco nazionale d’America”.
Yellowstone è
stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast oltre
al protagonista, troviamo Luke Grimes,
Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken
Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen,
Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn
Kelly. “La serie racconta la famiglia Dutton, guidata
da John Dutton, che controlla il più grande ranch contiguo negli
Stati Uniti“, si legge nella sinossi. “Tra alleanze
mutevoli, omicidi irrisolti, ferite aperte e rispetto meritato – il
ranch è in costante conflitto con quelli con cui confina – una
città in espansione, una riserva indiana e il primo parco nazionale
d’America“.
Secondo quanto riferito una scena
post-credits di Barbie poi cancellata avrebbe incluso un cameo
a sorpresa. A confermarlo è stato il montatore del film Nick Houy,
che in conversazione su Art of the Cut
ha rivelato la cosa. L’editor ha segnalato che se si guarda la
sezione bacheca nel libro “Midge in Labor” che riprende ogni scena
del film, si nota una vignetta dedicata a una scena che avrebbe
visto Midge (Emerald Fennell) andare in travaglio.
Se si guarda più da vicino, si può
vedere Helen Mirren presente in tale scena, il che
sarebbe stata la sua prima apparizione fisica nel film.
Helen Mirren ha infatti un ruolo solo da
narratrice in Barbie e non la si vede mai fisicamente.
La sua voce appare alcune volte nel film, ma questa scena
cancellata dopo i titoli di coda sarebbe stata una piacevole
sorpresa in quanto l’avrebbe effettivamente portata davanti la
macchina da presa.
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Il regista Spike
Lee ha realizzato nel corso della sua carriera numerosi
lungometraggi di grande impatto culturale e sociale. Dal recente
BlacKkKlansman a titoli
come Fa’ la cosa giusta, Malcolm X e La 25a
ora. Proprio quest’ultimo, uscito al cinema nel 2002,
è tutt’ora giudicato come uno dei suoi migliori film, una storia
particolarmente drammatica che coniuga la fine della libertà di un
uomo a quella di una città, se non del mondo intero. Presentato con
successo nel concorso al Festival di Berlino, il film ha
conquistato ampie lodi per la forza visiva e narrativa con cui sono
comunicate le sue tematiche.
Alla sceneggiatura del film vi è
David Benioff (oggi noto per essere uno degli
ideatori di Il Trono di
Spade), il quale ha così personalmente curato
l’adattamento del suo omonimo romanzo, pubblicato nel 2001. Nel
momento in cui il film prendeva vita, però, New York veniva
sconvolta dall’attacco alle Torri Gemelle del 11 settembre. Lee
decise pertanto di apportare una serie di aggiunte alla
sceneggiatura, convinto che non si potesse far finta che la città
non avesse subito cambiamenti. La 25a ora divenne così il
primo film a mostrare Ground Zero, la zona dove sorgevano le Torri
Gemelle.
Il film diventa dunque il manifesto
di un’umanità smarrita in un contesto quantomai incerto e in crisi.
Nel tempo il titolo è poi diventato sempre più popolare, sia per i
suoi contenuti che per alcuni particolari in esso presenti. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al celebre
monologo recitato dal protagonista. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La 25a ora: la trama del
film
Protagonista del film è
Monty Brogan, spacciatore di New York, fidanzato
con la bella portoricana NaturelleRiviera e sempre accompagnato dai suoi
inseparabili amici Jacob Elinsky e Frank
Slaughtery. La sua vita prende una svolta inaspettata
quando, in seguito ad una soffiata, la polizia si reca presso il
suo appartamento trovandovi numerosi contanti e chili di droga.
Monty viene così condannato a sette anni di carcere e si trova a
dover dire addio a tutto il suo mondo. Nella sua ultima giornata di
libertà, egli decide di vivere quante più esperienze possibili.
Riflettendo su quanto capitatogli, Monty non potrà far altro che
andare incontro al suo destino.
La 25a ora: il cast del
film
Originariamente, l’attore Tobey Maguire
espresse grande interesse a ricoprire il ruolo di Monty Brogan.
Tuttavia, quando egli fu scelto per interpretare Peter Parker in
Spider-Man, si tirò indietro dal progetto, rimanendovi
però in qualità di produttore. Per dar vita al protagonista venne
così scelto Edward Norton,
il quale fu così affascinato dal personaggio da curarlo in ogni suo
aspetto. Norton richiese anche di poter avere, tramite il trucco,
il picco della vedova all’attaccatura dei capelli, proprio come
descritto da Benioff nel libro. Per il ruolo del padre di Monty, si
ritrova il noto attore Brian Cox.
L’attrice Rosario Dawson
interpreta Naturelle, personaggio per il quale era stata
considerata anche la cantante Alicia Keys. Per la
parte dei due migliori amici di Monty, Lee scelse invece
Barry Pepper, attore allora poco conosciuto, come
Frank, e il futuro premio Oscar Philip Seymour
Hoffman per Jacob. Per quanto riguarda il ruolo di Mary
D’Annunzio, la studentessa che Jacob ama segretamente, fu scelta
Brittany Murphy, che però fu subito licenziata
perché non mostrava l’impegno necessario. Per sostituirla fu scelta
quindi la premio Oscar Anna Paquin.
Il monologo di La 25a ora,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Tra gli elementi di maggior fama del
film vi è senza dubbio il lungo monologo in cui Monty, non
capacitandosi della sua colpa, inizia ad insultare un lungo elenco
di persone ed etnie, rendendosi però infine conto che l’unico a cui
dover dare la colpa di quanto accaduto è sé stesso.
Originariamente, Benioff non aveva incluso tale monologo nella
sceneggiatura finale, convinto che non fosse adattabile per il
grande schermo. Lee lo convinse invece ad inserirlo, affermando di
poter trovare la giusta messa in scena per questo. Ad oggi,
infatti, è una delle scene più iconiche del cinema dal Duemila ad
oggi.
Per rivedere questa è l’intero film,
è possibile fruire della sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La 25a
ora è infatti disponibile nei cataloghi di
Microsoft Store e Apple
TV+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di lunedì 31 luglio alle ore
22:50 sul canale Rai 4.
Secret
Invasion è iniziata nel migliore dei modi, ma ha
faticato a mantenere lo stesso slancio nelle settimane successive.
Ci sono state sicuramente delle sorprese ma, dopo aver fatto finta
di uccidere un personaggio e poi averne eliminato un altro, la
serie si è dimostrata piuttosto divisiva. Purtroppo, il finale di
stagione è stato probabilmente l’episodio più deludente della serie
Marvel su
Disney+, e ci lasciato con alcune grandi domande senza
risposta. Non sappiamo se, e quando, queste verranno affrontate
nuovamemente ma, in questo articolo, abbiamo cercato di spiegarle
al meglio!
Cosa succederà al Super-Skrull
Gi’ah?
Gi’ah ha
acquisito i poteri di quasi tutti i supereroi e supercriminali
immaginabili, il che la rende probabilmente l’essere più potente
dell’intero MCU.
Anche se sembra che ci sia un limite al numero di abilità che può
usare contemporaneamente (il che crea un livello di vulnerabilità),
anche solo il fatto di poter entrare in azione in stile
Capitan Marvel la rende una vera
forza con cui fare i conti e ora è una delle spie di Sonya
Falsworth. Sostiene di voler rendere la Terra sicura sia
per gli umani che per gli Skrull, con il piano di combattere la guerra
che il Presidente Riston ha dichiarato agli alieni. Tutto questo si
svolgerà in uno spin-off? Avremo la seconda stagione di Secret Invasion? Gi’ah è il
Super-Skrull del MCU,
anche se in versione eroica e non come nemico dei
Fantastici Quattro? Non ne abbiamo assolutamente
idea.
Il Presidente Ritson è un nuovo
cattivo del MCU?
Secret
Invasion si conclude con il Presidente degli Stati
Uniti Ritson che dichiara guerra a tutti gli
alieni che vivono sulla Terra. Il Presidente si presenta come un
uomo al limite del maniacale, e forse non è una grande sorpresa
dopo che è stato manipolato da “Rhodey” e quasi
ucciso. Lo show sembra configurarlo come un nuovo grande cattivo
del MCU,
dato che la sua guida porta i vigilanti a uccidere sia gli umani
che gli Skrull. Tuttavia, sappiamo già che il
Generale “Thunderbolt” Ross è il prossimo
Comandante in Capo di questo mondo condiviso, il che conferma che
Fury ha ragione quando dice che Ritson servirà solo per un mandato.
Qual è il punto allora? A meno che questo non venga rivisitato come
un importante punto della trama in Captain America: New World Order o Thunderbolts,
consigliamo ai Marvel Studios di evitare di addentrarsi
troppo nella politica…
Per quanto tempo Rhodey è stato uno
Skrull?
Il fatto che
Rhodey sia uno Skrull è uno dei fili conduttori più
importanti di Secret Invasion, e ci ha fatto molto piacere
vedere l’impostore beccarsi un meritato proiettile in testa. La
cosa sconcertante, però, è che il vero Colonnello Rhodes non ha
nemmeno una riga di dialogo. Si intuisce che è stato sostituito fin
da Captain America: Civil War (indossa un camice
da ospedale e cammina a fatica), ma se è così, ha davvero
importanza? Guardando alle apparizioni di War
Machine nel MCU
da allora, non c’è nulla che suggerisca che fosse uno Skrull o che
agisse fuori dal personaggio in qualche modo. Sfortunatamente,
pensiamo che tutte le cose davvero importanti siano accadute fuori
dalle telecamere, poi verranno semplicemente citate per fare in
modo di costruire una svolta cruciale con Armor Wars. Tra queste, probabilmente, ci sarà
lo Skrull Rhodey che non combina nulla di buono con la tecnologia
di Iron Man e che viene a sapere che il suo più vecchio amico è
morto.
Da dove viene tutto quel DNA?
Sì, siamo stati attenti e
sappiamo bene che il DNA dell’Harvest è stato,
beh, raccolto da Avengers: Endgame nella Battaglia della Terra.
Se è così, però, come sono finiti lì i campioni di
Abominio e Ghost? Dobbiamo forse
credere che anche loro fossero presenti alla battaglia? Ricordiamo
che quando Iron Man ha usato il Guanto dell’Infinito ha ridotto in polvere
Thanos e il suo esercito, dunque, è rimasta in
qualche modo traccia del loro sangue? I conti non tornano e, anche
se Fury potrebbe aver raccolto dei campioni altrove, ciò sarebbe in
contraddizione con quanto sappiamo sulle origini dell’Harvest
(supponiamo che sia possibile che abbia acquisito parte di quel DNA
mentre era a capo dello S.H.I.E.L.D., ma anche in
questo caso la serie lo ha smentito). Comunque sia, il MCU
ha appena guadagnato il supereroe più potente di sempre.
L’invasione è finita?
Nei momenti conclusivi
del finale di Secret Invasion, Fury
comunica a Varra che i Kree hanno
accettato di avviare trattative di pace con gli Skrull. Sembra che siano finalmente disposti a
porre fine alla loro guerra con i mutaforma, ma non possiamo
immaginare che questo significhi che saranno più vicini a ottenere
la loro casa. The
Marvels potrebbe almeno fare riferimento a questa
svolta, ma cosa ne sarà degli Skrull rimasti sulla Terra?
Sonya Falsworth entra in un magazzino che sembra
contenere migliaia di umani rapiti, e la sensazione è che
l’invasione sia tutt’altro che conclusa… anche se il tentativo di
Gravik di iniziare la Terza Guerra Mondiale lo è.
I Marvel Studios avrebbero
potuto anticipare una seconda stagione, ma in base alla risposta
della critica e ai recenti commenti di Bob Iger,
sembra ormai improbabile. È chiaro che ci sono ancora degli Skrull
sul nostro pianeta, e questo problema dovrà essere affrontato in un
futuro non troppo lontano.
Dopo un folgorante esordio nella
serie NetflixSex Education, per l’attrice Emma
Mackey si sono spalancate le porte per una promettente
carriera. Di grande talento, la Mackey ha dimostrato di saper
tirare fuori tutte le emozioni del proprio personaggio, fornendone
un interpretazione sentita e coinvolgente. Capace di destreggiarsi
tanto sui toni comici quanto su quelli drammatici, l’attrice ha
conquistato il pubblico e la critica, ricevendo numerose lodi e
apprezzamenti.
2. È diventata celebre
grazie ad una serie TV. Nel 2019 l’attrice diventa
estremamente popolare grazie al suo ruolo di Maeve Wiley nella
serie Netflix Sex
Education, dove recita, tra gli altri, accanto all’attore
Asa
Butterfield. L’attrice ha poi ripreso il ruolo anche
per la seconda, la terza e la quarta ed ultima stagione della
serie.
Emma Mackey non è su
Instagram
3. Ha avuto un profilo sul
social network. L’attrice era inizialmente presente sul
social network Instagram con un proprio account personale, seguito
da 1,9 milioni di persone. Qui l’attrice era solita condividere
scatti realizzati per riviste ma anche foto scattate in momenti di
svago. Tuttavia, in seguito ha deciso di chiudere tale profilo per
mantenere maggiormente privata la propria vita. Non è dato sapere
se sia una chiusura temporanea o definitiva.
Emma Mackey nel film Eiffel
Emma Mackey e Margot Robbie
4. Ha una forte somiglianza
con l’attrice. Dopo aver raggiunto una grande popolarità,
molti fan si sono accorti di quanto l’attrice nutra delle forti
somiglianze con l’attrice Margot
Robbie. Sul Web è possibile trovare numerose foto che
lo pongono a confronto, sottolineandone somiglianze e differenze.
In molti continuano inoltre a confondere le due, attribuendo
all’una i ruoli dell’altra. Le due hanno infine avuto modo di
recitare insieme in Barbie.
Emma Mackey in Eiffel
5. È stata la musa di
Eiffel. Nel film francese del 2021 Eiffel si
racconta dell’ingegnere Gustave Eiffel, chiamato a realizzare
un’opera grandiosa in occasione dell’Esposizione Universale di
Parigi. L’incontro con Adrienne Bourgès, una donna con cui aveva
intrecciato una relazione anni prima, ora sposata col suo amico
Antoine de Restac, sarà il punto di svolta. Il loro amore proibito
lo ispirerà infatti nella creazione della Torre Eiffel. Nel film,
la Mackey interpreta proprio la Bourgès, recitando in francese e
cimentandosi nel primo nudo della sua carriera.
Emma Mackey in Sex
Education
6. È innamorata del suo
personaggio. In Sex Education l’attrice
interpreta Maeve Wiley, divenuta popolare per il suo carattere
forte e indipendente, il quale nasconde tuttavia anche profonde
fragilità. Parlando del suo personaggio, l’attrice ha dichiarato di
apprezzarlo molto per il suo saper essere sempre sé stessa, per la
sua umanità ed il suo grande cuore.
7. Ha provato a lungo le
scene più intime. Per le riprese delle sue scene di sesso,
l’attrice ha affermato di essersi sentita molto rassicurata dal
clima generatosi sul set con gli altri attori e i tecnici. Nelle
sue scene con l’attore Kedar Williams-Stirling, il quale interpreta
Jackson, l’attrice è riuscita a raggiungere una grande naturalezza
per via di numerose prove, dove ha gestito il tutto come fosse una
coreografia.
Emma Mackey nella serie Sex Education
Emma Mackey in Assassinio sul
Nilo
8. Ha recitato nel film
basato sul celebre romanzo. Nel 2022 il personaggio di
Hercule Poirot è tornato sul grande schermo dopo il successo di
Assassinio sull’Orient
Express (2017), dove durante una crociera sul Nilo si
imbatte in un nuovo omicidio, trovandosi a dover risolvere un nuovo
complesso caso. Nel film la Mackey interpreterà il personaggio di
Jacqueline de Bellefort, una delle principali sospettate
dell’omicidio.
Emma Mackey ha un fidanzato?
9. È molto
riservata. Nel gennaio del 2018 la Mackey aveva iniziato a
frequentare un attore, Dan Whitlam,
ufficializzando poi la loro relazione su Instagram in un post ora
cancellato. In realtà, con il fatto che l’intero profilo
dell’attrice non è ora più attivo è difficile sapere se sia ancora
impegnata con Whitlam o meno. Dal profilo di lui, sembrerebbe che
ci sia un’altra donna nella sua vita, lasciando dunque suppore che
la storia con la Mackey sia finita. Non è però noto se l’attrice
sia attualmente single o impegnata in una nuova storia d’amore.
Emma Mackey età e altezza
10. Emma Mackey è nata a Le
Mans, in Francia, il 4 gennaio 1996. L’attrice è alta
complessivamente 1,74 metri.
Un thriller fantascientifico con
agghiaccianti risvolti etici, ecco come descrivere il film
di NetflixParadise, di produzione tedesca.
Diretto da Boris Kunz (Hindafing), il
film è infatti un racconto oscuro pieno di commenti sociali sulla
bellezza, l’età, lo stato socioeconomico e l’industria tecnologica
in continua crescita. Con un cast di talento, un’estetica
inquietante e una premessa quantomai intrigante, Paradise
si sta consolidando come uno dei migliori film di fantascienza su Netflix,
divenendo in breve uno dei titoli più visti sulla piattaforma, che
ogni appassionato del genere non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
La trama e il cast di Paradise
Il film è ambientato in un futuro
non troppo lontano, in cui la società AEON è diventata un grande
conglomerato farmaceutico multimiliardario. La start-up ci è
riuscita con una tecnologia rivoluzionaria che permette di
trasferire la durata della vita da una persona all’altra. Ciò ha
naturalmente gravi conseguenze per parti della società.
Protagonista del racconto è Elena, la quale si
trova a dover affrontare richieste di risarcimento assicurative che
lei e suo marito Max non possono pagare. La donna,
quindi, si sente obbligata a vendere 40 anni della sua vita ad
AEON.
Max, che lavora proprio per
l’azienda, cerca però ogni modo possibile per poter poi recuperare
gli anni perduti di sua moglie. Nel corso di questa ricerca, però,
egli si rende conto che il CEO di AEON, Sophie
Theissen, sembra stia prendendo proprio di mira la vita di
Elena, per motivi però sconosciuti. Per Max ed Elena inizia dunque
una vera e propria caccia, che non solo li porterà oltre i confini
nazionali, ma anche al limite dei propri concetti morali.
L’obiettivo, ad ogni modo, rimarrà sempre quello di riuscire a
recuperare gli anni di Elena prima che sia troppo tardi.
L’attore tedesco Kostja
Ullmann interpreta Max. Egli ha avuto il suo primo ruolo
da protagonista con Sommersturm (Tempesta
estiva). Ha poi continuato a lavorare per produzioni tedesche
per la maggior parte della sua carriera, ritagliandosi però alcuni
ruoli in alcuni film internazionali, come A Most Wanted Man.
L’attrice Marlene Tanczik interpreta invece Elena.
Il cast del film include poi rispettati attori tedeschi come
Iris Berben (Triangle of Sadness),
Corinna Kirchhoff (Ein Leben Lang),
Lisa-Marie Koroll (Wir sind jetzt),
Alina Levshin (Combat Girls),
Lorna Ishema (Der Überfall),
Numan Acar (Homeland) e Lisa
Loven Kongsli (Justice League di Zack Snyder).
Paradise: la spiegazione
del finale del film
Sebbene Elena abbia accettato il suo
destino di donna di quasi 70 anni, andando a vivere con i suoi
genitori e riprendendo il suo lavoro di medico in un ospedale
pubblico, Max è determinato a trovare una soluzione. Egli pensa che
il suo capo potrebbe dar loro una mano, ma presto scopre che il CEO
di AEON, Sophie Theissen, è in realtà il beneficiario della
donazione di sua moglie. C’è di peggio: è del tutto possibile che
l’incendio della loro casa non sia stato affatto un incidente, ma
un modo calcolato per costringere Elena a diventare una donatrice e
permettere a Sophie di aumentare la sua durata di vita.
Dopo aver scoperto che ci sono
cliniche illegali in Lituania che eseguono procedure di trapianto
di età al di fuori della portata di AEON, Max escogita un piano:
rapire Sophie e recarsi in uno di questi luoghi clandestini in modo
che Elena possa riavere i suoi anni. Dopodiché, ricominceranno una
vita insieme da qualche altra parte. Non tutto però va secondo i
piani. Non del tutto sicuro di come sia una Sophie Theissen di 38
anni più giovane, Max commette infatti un errore e rapisce sua
figlia Marie. Teoricamente, dal momento che
condividono lo stesso DNA, Marie andrebbe ugualmente bene per un
trapianto di età con Elena.
Subentra però un problema etico: Max
e Elena intendono davvero rubare quattro decadi a una donna
innocente che per giunta si oppone alle idee di sua madre? Quella
domanda persiste mentre superano gli ostacoli per raggiungere la
Lituania, il tutto mentre sono seguiti dall’esercito privato di
Theissen. Quando stanno per farcela, vengono però intercettati da
un gruppo noto come Adam, che ha combattuto contro il lavoro di
AEON uccidendo persone che hanno beneficiato di trapianti di età.
La loro leader, Lilith, rivela che Max ha
incontrato Elena solo perché Sophie ha voluto così, sapendo che
Elena era l’unica persona compatibile con il suo DNA.
Il piano di Lilith è dunque quello
di usare Max ed Elena come esca per attirare Sophie in un edificio
lituano abbandonato. Quando l’incontro avviene, le forti tensioni
tra i due eserciti portano allo scoppio di un massiccio scontro a
fuoco. Lilith viene uccisa, ma Sophie sopravvive. Max riesce a
scappare dall’edificio con Elena e Marie. Mentre si assicura
un’auto, Marie cerca di sparare a Elena con una pistola scarica,
dissipando ogni dubbio che Elena potrebbe avere sull’usarla per
riavere la sua giovinezza. Max, d’altra parte, ha cambiato idea.
Guidando verso la clinica illegale, cerca di convincere sua moglie
a non andare avanti con il piano.
Come mostrano le ultime scene di
Paradise, Elena esegue l’intervento e il suo corpo ringiovanisce
lentamente di 38 anni, mentre Marie invecchia. Il film poi fa un
indeterminato salto nel tempo per rivelare i destini di Max ed
Elena. Nell’ultima scena, Max guarda da lontano un’Elena incinta,
che è sulla spiaggia con il suo nuovo ragazzo. Quindi torna
indietro e va verso un’auto dove lo stanno aspettando i membri
sopravvissuti del gruppo Adam. Apparentemente, Max si è unito alla
lotta contro AEON, ancora in corso. Un finale che lascia dunque
aperta una porta ad un possibile sequel, che racconti i tentativi
di abbattere per sempre la AEON.
Il trailer di Paradise e
come vedere il film in streaming su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Paradise unicamente grazie alla sua
presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente
è al 1° posto della Top 10 dei film più
visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà
dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma
scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare
il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video,
avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel
catalogo.
Midnight Factory annuncia l’arrivo
nei cinema italiani dal prossimo 28 settembre del nuovo teen
horror soprannaturale Talk To
Me. La pubblicazione del poster e del teaser trailer
accompagnano l’annuncio, dato in concomitanza con l’uscita
wide del film negli Stati Uniti con A24 (la
nota casa di produzione e distribuzione che ha trionfato agli Oscar
2023 con
Everything Everywhere All at Once e The Whale, e ha
lanciato alcuni fra gli horror più iconici degli
ultimi anni, tra cui Hereditary,
X – A Sexy Horror Story e
Pearl).
Dai produttori
di Babadook, Talk to
Me vede tra i protagonisti anche la star internazionale
de Il Signore degli AnelliMiranda Otto e segna
il debutto alla regia dell’emergente duo australiano composto dai
gemelli Danny e Michael Philippou, già molto noto per aver
firmato e diffuso video horror-comedy controversi sul loro canale
YouTube RackaRacka, generando oltre 2 miliardi di
visualizzazioni.
In stile Ouija, il film
risponde ai canoni classici dell’horror seguendo il filone delle
possessioni demoniache. Con il 97% di punteggio su Rotten Tomatoes,
Talk
To Me è attualmente l’horror con il rating più alto del
2023, definito da Vice come “uno dei film più spaventosi del
decennio”.
Talk To
Me è una discesa all’inferno che ha inizio quando dei
ragazzi si spingono troppo oltre aprendo le porte al mondo degli
spiriti. Un gruppo di giovani ragazzi – interpretati da Sophie
Wilde (Bird), Alexandra
Jensen(Beat),Joe
Bird(Rabbit),Otis Dhanji (Aquaman) – si imbattono in una serie di video
virali che ritraggono gli effetti sconvolgenti di un gioco al
limite del soprannaturale: una seduta spiritica in cui il soggetto
entra in contatto con gli spiriti dell’aldilà attraverso una mano
imbalsamata che funge da portale tra i due mondi. In cerca di una
distrazione nell’anniversario della morte di sua madre,
l’adolescente Mia (Sophie Wilde) e il suo gruppo di amici decidono
di cimentarsi in una prova di coraggio evocando gli spiriti
seguendo il semplice rituale in un pericoloso gioco al rilancio,
accettando a turno di sfidarsi ad aprire il varco che collega vivi
e morti fino a infrangere le regole del gioco. I giovani amici
vivranno un’esperienza sconvolgente e si ritroveranno intrappolati
in un vortice di terrore causato dalle misteriose forze
soprannaturali sprigionate dal rituale.
Presentato in anteprima mondiale al
Sundance Film Festival del 2023 dove ha raccolto il plauso della
critica, Talk To
Me uscirà nelle sale italiane il 28
settembre con Midnight Factory, etichetta horror di Plaion
Pictures.
La trama
Un gruppo di giovani amici
scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano
imbalsamata, finché uno di loro si spinge troppo oltre aprendo
irrimediabilmente le porte al mondo degli spiriti. Perseguitato
così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova
inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che
porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o
dei morti?
A più di una settimana dalla sua
prima uscita nei cinema italiani, Barbie ha scalato
le classifiche del box office ed ha già stabilito alcuni primati:
miglior weekend del 2023 in Italia e
pellicola diretta da una donna ad aver incassato di più nel
primo giorno di programmazione. Al suo secondo fine
settimana di programmazione, Barbie incassa €1.365.585, su un
totale ad oggi di più di 18 milioni di euro.
Al secondo posto ritroviamo
Mission impossible: dead reckoning
parte uno; la pellicola, settimo capitolo della
saga action con Tom Cruise,
raggiunge un incasso di €171.843 a fronte di un
totale di più di 4 milioni di euro.
Al quarto e quinto si ritrovano
rispettivamente Elemental, con un
incasso di €78.589 a fronte di un totale di quasi
6 milioni di euro dalla sua prima uscita nelle
sale il 21 giugno, e Papà scatenato, che
incassa €32.814.
Al sesto e settimo posto si
stabiliscono Il castello nel cielo, il
film d’animazione dello studio Ghibli, con un incasso di
€28.531, e Ruby Gillman la ragazza con i
tentacoli, pellicola animata nei cinema dal
5 luglio, che ha incassato €23.051.
Ottavo classificato è La
maledizione della Queen Mary, nuovo horror nelle sale
dal 19 luglio, con un incasso di €20.186 a
fronte di un totale di €318.405 guadagnato ad oggi
dalla sua uscita al cinema.
Al nono e decimo posto ritroviamo
due pellicole italiane, entrambi nei cinema dal 27 luglio.
Hai mai avuto paura?, pellicola
drammatica e horror, è il nono classificato con un incasso
€16.790, mentre ultimo per box office è
Noi anni luce,
pellicola drammatica diretta da Tiziano Russo, che
guadagna €16.214 a fronte di un totale di
quasi 50 mila euro.
Il franchise Spy
Kids di Robert Rodriguez è
sempre stata una delle serie di film d’avventura per famiglie
preferite dai fan. Quindi non è stata una sorpresa quando è
stato annunciato un riavvio nel gennaio 2021. Mentre i film
originali mettevano al centro una famiglia Latinx, il
riavvio si concentrerà sulla famiglia multiculturale
con Gina
Rodriguez e Zachary
Levicome genitori spia,
mentre Everly Carganilla,
e Connor Esterson interpreterà i figli
degli agenti segreti. Ora diamo il nostro primo sguardo alla
famiglia al centro del prossimo riavvio. Guarda la nuova
immagine qui sotto:
La pellicola è
l’annunciato
reboot del franchise Spy Kids targato Netflix. I
dettagli della trama per il nuovo film di Spy
Kids sono tenuti nascosti, ma The Hollywood Reporter
anticipa che l’intenzione attuale è quella di introdurre una nuova
famiglia di spie. Non è chiaro se qualcuno del cast originale,
inclusi Antonio
Banderas o Carla
Gugino, tornerà a riprendere i propri ruoli a
qualsiasi titolo.
Spy Kids, l’originale
Il franchise originale
di Spy Kids vedeva Antonio
Banderas e Carla
Gugino nei panni di due spie che vengono rapite, con
i loro figli (interpretati da Alexa Vega e Daryl Sabara) incaricati
di salvarli mentre svelano anche il passato segreto di spionaggio
della famiglia. Originariamente pubblicato nel 2001, il franchise
ha generato tre sequel ufficiali, l’ultimo dei quali
è Spy Kids: All the Time in the
World del 2011, con Jessica Alba e Joel McHale.
Dopo il nuovo look di ieri
al Napoleon
di Ridley
Scott, Empire ha ora svelato un’altra fotografia
inedita del film che vede il personaggio protagonista di Joaquin
Phoenix che pone la corona di Francia sulla testa
di Joséphine de Beauharnais di Vanessa
Kirby. Il
primo trailer del film è stato rilasciato all’inizio di questo
mese, e ha mostrato la scala di grandezza che c’è dietro al
progetto di lunga data di Ridley Scott e le scene di battaglia erano
assolutamente impressionanti.
Inizialmente previsto per un lancio
esclusivo su Apple TV+,
il film è riuscito a ottenere un debutto nelle sale. Apple
Studios e Sony Pictures porteranno questa grande esperienza
cinematografica sul grande schermo, una piattaforma adatta per un
film di proporzioni così epiche. Insieme a
Killers
of the Flower Moon di
ottobre, questa mossa suggerisce come la
dedizione di Apple ad abbracciare sia l’esperienza cinematografica
tradizionale che la diffusione attraverso la sua piattaforma di
streaming digitale. Di seguito, ecco l’immagine:
Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix
Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby
nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim
nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di
Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di
Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di
Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del
maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di
Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei
panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di
Talleyrand, John Hollingworth nei panni del
maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins
e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.
Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di
David Scarpa. Il film è una produzione congiunta
tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions.
Ridley Scott e
Joaquin Phoenix
producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam
mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i
produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta
dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal
premio Oscar Joaquin Phoenix
e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre
l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la
burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina,
mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande
condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e
spettacolari mai realizzate.
I Marvel Studios hanno rilasciato il primo
trailer e un nuovo poster per la seconda stagione di LOKI,
con il filmato che solleva molte più domande di quanto si poteva
prevedere. Come saprà chi ha visto la prima stagione, nei momenti
finali di essa il dio dell’inganno si è ritrovato perso in una
linea temporale alternativa, in cui Kang il
Conquistatore governa apertamente sulla TVA. Dal
trailer della seconda stagione si suggerisce ora che quella era
solo una delle tante linee temporali alternative in cui atterrerà
il protagonista.
Con questo in mente, è difficile
dire se questo Mobius, il personaggio interpretato daOwen
Wilson, sia quello che abbiamo conosciuto nella
stagione precedente. Il Giudice Renslayer a sua volta sembra essere
a caccia di Kang, mentre anche una Miss Minutes delle dimensioni di
un kaiju è a piede libero. Il trailer ci anticipa invece che
Sylvie, nel frattempo, sembra aver creato una nuova vita per se
stessa. Infine, sembra che gran parte della prossima stagione di
Loki sarà dedicata a salvare la TVA e la Terra-616
impedendo che la Sacra Linea Temporale vada fuori controllo.
Per quanto riguarda Kang il
Conquistatore, si possono vedere varie statue e dipinti che adorano
la sua immagine, anche se l’unico scorcio che abbiamo del cattivo
stesso è quando vediamo la sua variante nota come Victor Timely,
già vista nella scena post-credits di Ant-Man and the
Wasp:Quantumania. Il nuovo
poster rilasciato, similmente a quello precedente,
vede il protagonista correre o camminare su quella che potrebbe
essere una linea temporale. Stavolta, però, al centro non vi è più
Miss Minutes bensì lo stesso Loki. Infine, Variety ha pubblicato su
Twitter alcune nuove foto provenienti direttamente dalla nuova
stagione. Di seguito, ecco il poster e le foto:
Tom Hiddleston's God of Mischief can't stop
slipping through time in the
#Loki Season 2 trailer, which also teases Ke Huy Quan's
Marvel debut and Jonathan Major's
return as Kang.
Loki 2, tutto quello che sappiamo sulla seconda
stagione
LOKI
sarà la “prima seconda stagione in assoluto” dello studio,
e che tornerà a raccontare le imprese del Dio dell’Inganno e
dei suoi tentativi di preservare l’integrità del Multiverso. La
sinossi ufficiale rilasciata dalla Disney recita: “la seconda
stagione di Loki riprende all’indomani dello scioccante finale di
stagione, quando Loki si ritrova coinvolto in una battaglia per
l’anima della Time Variance Authority. Insieme a Mobius, Hunter
B-15 e a una squadra di personaggi vecchi e nuovi, Loki naviga in
un Multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla
ricerca di Sylvie, Judge Renslayer e Miss Minutes per comprendere
su cosa significhi possedere il libero arbitrio e uno scopo
glorioso“.
Tom Hiddleston
interpreterà naturalmente il Dio dell’inganno, mentre è confermato
anche il ritorno di
Owen Wilson e Sophia DiMartino,
così come l’arrivo della new entry Ke Huy Quan, reduce
dalla vittoria dell’Oscar per Everything Everywhere All
at Once.
Jonathan Majors tornerà invece nel ruolo di Kang,
anche se il suo personaggio non viene citato nel sinossi. La
seconda stagione di Loki, infatti, dovrebbe fornire
agli spettatori maggiori indizi su quello che sarà il suo futuro
nell’MCU. Il debutto
della nuova stagione è previsto su Disney+ per il
6 ottobre.
La fredda stagione invernale sembra
il momento perfetto per accoccolarsi con un buon film horror per
una notte di paura. Tuttavia, ci sono anche alcuni film
horror per i mesi più caldi. Dagli slasher che danno la
caccia ai consulenti del campeggio alle vacanze estive andate male.
Film come Sleepaway
Camp e Summer Camp sono
film horror inquietanti che giocano sui temi tipici dei film
estivi. Altri, come Cabin Fever e
La
casa, utilizzano un’ambientazione appropriata per
spaventare il pubblico con una location apparentemente realistica.
Questi sono alcuni dei migliori film sulle vacanze estive che
potrebbero far ricredere gli spettatori sui loro divertenti piani
stagionali.
Incubo finale (1998)
Incubo
finale è il sequel del film slasher So cosa hai
fatto. Sebbene la serie di film non sia tra le
più popolari e abbia ricevuto aspre critiche, soprattutto per
quanto riguarda l’apparentemente immeritevole final girl, il
franchise ha un seguito di culto. Con il titolo originale di
I Still Know What You Did Last Summer, il
film è un horror d’atmosfera per una notte d’estate spettrale.
Ambientato alle Bahamas, le vittime dello slasher armato di uncino
lottano per la sopravvivenza durante una tempesta tropicale in un
resort sulla spiaggia quasi deserto.
Piranha 3D (2010)
Piranha
non è certo l’apice dei film horror con creature spaventose, ma in
termini di film horror di serie B cruenti e leggermente umoristici,
è una visione estiva divertente. Ambientato in una città lungo il
lago Vittoria, i turisti in vacanza sono terrorizzati quando delle
scosse sotterranee liberano dei pesci preistorici simili a piranha.
Il film è la scelta perfetta per gli appassionati di questo genere
di pellicole con una buona dose di suspense. Anche se presenta
alcune immagini particolarmente inquietanti, come quella di un uomo
che viene mangiato dalla vita in giù. Questi inquietanti pesci
mangia-uomini faranno riflettere lo spettatore prima di fare un
tuffo nella piscina locale.
It Follows (2015)
In It Follows, l’adolescente
Jay (Maika Monroe)
contrae inconsapevolmente una maledizione trasmessa attraverso un
rapporto sessuale. Insieme ai suoi amici, Jay cerca di sfuggire
alla creatura che la insegue costantemente, apparendo in forme
strane e terrificanti. It Follows è un
film horror che racconta anche una storia di adolescenza che si
concentra su un gruppo di giovani adulti che cercano di sfuggire a
un mostro durante un periodo caldo in cui non sono apparentemente
sorvegliati dai genitori. L’ambientazione è stranamente pittoresca
e idilliaca, in contrasto con la terrificante lotta per la
sopravvivenza che questi adolescenti affrontano per combattere e
spezzare questa maledizione.
Summer Camp (2015)
Non sono molti i film horror zombie
che si inseriscono perfettamente nella categoria delle emozioni
estive. Tuttavia, Summer Camp è
un’eccezione unica. Seguendo un gruppo di animatori americani in
Europa in attesa dell’apertura della stagione, la trama è una
frenetica lotta per la sopravvivenza contro uno strano virus che
provoca rabbia. Sebbene Summer Camp non
parli esplicitamente di non-morti, il film è perfetto per gli
appassionati di zombie alla ricerca di una svolta inquietante del
genere. La trama di questo film horror “campy” include un paio di
colpi di scena sconcertanti che tengono il pubblico con il fiato
sospeso in attesa della risoluzione.
Sleepaway Camp (1983)
Venerdì
13 è l’iconico slasher da campo estivo degli anni
’80. Tuttavia, Sleepaway
Camp è un altro inquietante classico cult di
quell’epoca. Un film horror da campeggio per adolescenti con
qualche stranezza in più che lo rendono una visione allettante.
Sleepaway Camp è il perfetto film horror
campy, che offre ai fan la suspense, l’inquietudine e
l’eccentricità per cui il sottogenere è noto. Il classico cult
degli anni ’80 ha anche un’aggiunta di mistero nella trama, che
porta a un finale che è entrato nella storia del cinema come uno
dei colpi di scena più scioccanti in uno slasher apparentemente
banale.
Cabin Fever (2002)
In Cabin
Fever, un gruppo di amici si reca in vacanza in una
baita remota dove, attraverso l’acqua, contraggono un virus mortale
mangia-carne che li fa ammalare violentemente. Questo film horror
estivo è un classico del cinema, nonostante alcune scene
discutibili. Cabin Fever ha l’effetto intenso di far accapponare la
pelle allo spettatore. Le immagini sono cruente e inquietanti e
ritraggono questa misteriosa malattia con un realismo nauseante.
Questo film è un horror unico, ambientato in una baita nel bosco,
che si allontana dal genere slasher per entrare nella categoria
delle epidemie virali, rendendo il film affascinante e
inquietante.
Quella casa nel bosco
(2002)
Quella casa nel
bosco è un film horror incredibilmente metaforico
che inizialmente fa pensare allo spettatore di essere incappato in
un altro film di genere con una trama prevedibile e campanilistica.
Tuttavia, il film prende una piega sconvolgente, che si adatta a
tutti i tropi del genere e allo stesso tempo li decostruisce.
Quando cinque amici fanno una gita in una baita remota, lottano per
la sopravvivenza quando dei mostri non morti attaccano. Tuttavia,
questa è solo la punta dell’iceberg di questa trama agghiacciante.
Mentre un team segreto di scienziati controlla gli eventi
terrificanti, il pubblico diventa sempre più sospettoso della
natura misteriosa di questi eventi da incubo.
The Final Girls
(2015)
The Final
Girls è un altro film horror che gioca su uno dei
tropi più popolari del genere. In questa trama, un gruppo di amiche
va a vedere la proiezione di un film horror di cui è stata
protagonista una delle loro madri, quando improvvisamente si
ritrovano nel film. The Final Girls non
si limita a giocare il luogo comune ai film di genere da cui prende
il nome, ma punta i riflettori sugli aspetti più iconici dei film
slasher. Questo metafilm tocca punti comuni e crea una trama
inaspettatamente emozionante e accattivante che si regge da
sola.
La casa (1981)
La
casa è uno dei film più iconici sulla possessione
demoniaca, che si distingue anche per essere un’inquietante storia
di una baita nel bosco. Quando un gruppo di amici si reca per un
fine settimana in una location isolata, liberano accidentalmente un
antico male che terrorizza e ferisce per piacere. Con il titolo
originale di The Evil Dead, il film
horror ha resistito alla prova del tempo, continuando ad avere una
forte base di fan che ha portato a diversi sequel e a un revival
del franchise negli ultimi anni. L’atmosfera isolata e spettrale
del film lo rende uno dei migliori film horror dell’estate.
It (2017)
It, il
primo capitolo del remake in due parti di
It di Stephen King, è
uno dei migliori film horror moderni. Pennywise, una forma di vita
extraterrestre che si finge clown, tormenta un gruppo di ragazzi in
una pittoresca e ignara cittadina del Maine. È l’apice dell’horror
estivo, che trascina il pubblico in un incubo terrificante su una
vacanza estiva contorta che si trasforma in una lotta per la
sopravvivenza per un gruppo di giovani adulti tormentati. La
suspense e la costruzione del terrore del film lasciano
un’impressione duratura, così come le eccellenti interpretazioni
degli eroici ragazzi che lottano contro la creatura
manipolatrice.
“Siamo stati ingaggiati per
sviluppare Street Fighter, che ha una tradizione, dei personaggi e
un mondo incredibili. Ma poi abbiamo anche così tante idee
originali“, ha spiegato Michael. Della libertà creativa che
avranno con il progetto, Danny ha aggiunto: “Con Street
Fighter, quelli della Legendary sembra che ci lasceranno prendere
il controllo e fare davvero le cose che vogliamo. È molto
eccitante. E così si tratta solo di negoziare quanti cuochi ci
saranno in questa cucina e quanta libertà avremo“.
“Vogliamo che si sappia che
abbiamo dato il cento per cento in ogni nostro film e che è davvero
opera nostra, e che dunque non lo facciamo solo per uno stipendio o
qualcosa del genere“, ha continuato Michael, spiegando come
entrambi condividano una grande passione per Street
Fighter. “Vogliamo fare cose che ci appassionano davvero e
metterci tutto dentro. Questo è quello che vogliamo. Quindi, ci
sono state offerte cose, ma vogliamo essere legati a cose a cui
vogliamo davvero dedicarci per i prossimi anni e metterci il
massimo dell’impegno“.
La serie videoludica è stata
adattata in film live-action più volte negli anni precedenti,
sebbene l’accoglienza della critica non sia mai stata
particolarmente positiva. Il film originale di Street
Fighter, uscito nel 1994, era interpretato da
Jean-Claude Van Damme al fianco di Raul
Julia. Kristin Kreuk avrebbe poi guidato
il cast del reboot non connesso Street Fighter: The Legend of
Chun-Li nel 2009. Ci sono stati anche programmi web e
adattamenti animati del marchio Street Fighter. Nel
frattempo, anche la serie di videogiochi sta andando forte, con
Street Fighter 6 in uscita all’inizio di agosto. Poi, non
resterà che aspettare il nuovo film.
Il settore cinematografico ha
globalmente subito un duro colpo negli anni dalla pandemia, con le
sale chiuse per periodi prolungati di tempo e magri incassi al box
office. Il guadagno inaspettato di quasi un miliardo di dollari
complessivamente prodotto dai film campione d’incassi Barbie
e Oppenheimer, usciti nello
stesso giorno in gran parte del mondo – è una grande vittoria per
l’industria, secondo l’iconico regista premio Oscar Francis
Ford Coppola, che ha condiviso la sua pensieri a riguardo
tramite le Instagram Stories del suo profilo ufficiale.
“Devo ancora vedere Barbie e Oppenheimer, ma il fatto che le persone stiano
riempiendo i cinema pur di vederli e che entrambi i film non siano
né sequel né prequel, né abbiano nessun altro tipo di numero legato
a loro, nel senso che sono veri pezzi unici, è una vittoria per il
cinema”, ha scritto Coppola, rispondendo ad un follower che
gli chiedeva un parere riguardo ai due film del momento. In un
altra Storia, Coppola è poi andato oltre, affermando che “la
mia impressione è che siamo sull’orlo di una nuova età dell’oro.
Cinema meraviglioso e illuminante visto nelle grandi sale.
Francis Ford Coppola torna al cinema con
Megalopolis
Come noto, anche Coppola
prossimamente tornerà al cinema con un suo blockbuster d’autore, il
tanto atteso Megalopolis. Il
film è caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà
incentrato su un ambizioso architetto che cova l’innovativa idea di
ricostruire New York City come un’utopica città all’indomani di un
disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture di quella
originale. Fanno parte del cast di MegalopolisAdam Driver,
Forest Whitaker,
Nathalie Emmanuel, Jon Voight,
Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire,
Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn
Hunter e James Remar.
Dopo diversi decenni e qualche
polemica, il progetto di passione di Coppola ha dunque finalmente
iniziato a prendere vita, con le riprese che si sono ora concluse.
Come noto, la prima idea molto ambiziosa per il progetto è da lui
stata sviluppata nel 1980, ma il film richiedeva un finanziamento
molto importante e così è stato davvero difficile metterlo in
piedi. Contro ogni previsione, Coppola è però riuscito a far
decollare il film tramite un proprio investimento, permettendo così
di far iniziare ufficialmente la sua produzione. Attualmente, non è
ancora stata comunicata la data di uscita in sala.
Tutto quello che c’è da sapere su Barbie e
Oppenheimer
Barbie
(qui la recensione) è il film
della sceneggiatrice e regista candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird),
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. In esso si racconta del viaggio di Barbie da Barbieland al
mondo reale per scoprire da cosa sono dovuti gli strani sintomi che
la rendono meno perfetta delle altre. Da quando è uscito al cinema,
il 21 luglio, Barbie ha ad oggi incassato 774 milioni,
affermandosi come un successo clamoroso per la Warner Bros., lo
studio che distribuisce il film.
Oppenheimer (qui la recensione) è invece il
film scritto e diretto daChristopher Nolan, un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia dell’enigmatico uomo che deve rischiare di
distruggere il mondo per poterlo salvare. Cillian Murphy
interpreta J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica,
mentre accanto a lui si ritrovano anche Emily Blunt,
Emily Blunt,
Robert Downey Jr. e
altri ancora. Ad oggi il film, uscito a sua volta il 21 luglio, ha
incassato ben 400 milioni di dollari, affermandosi come uno dei
maggiori successi di Nolan.
Robert Kirkman,
meglio conosciuto per aver ideato i fumetti The Walking
Dead e Invincible,
ha condiviso un aggiornamento sullo stato attuale dell’adattamento
in live-action di quest’ultimo, che i fan attendono da molto tempo.
Il famoso scrittore ha citato gli scioperi di Hollywood in corso
come una delle ragioni dietro gli attuali ritardi, assicurando però
che la Universal, lo studio di produzione dietro il film, è ancora
interessata al progetto e che ci stanno lavorando. “Con gli
scioperi e tutto il resto, è tutto bloccato, e giustamente. Tutti
stanno facendo una grande cosa cercando di assicurarsi che le
generazioni future possano lavorare, prosperare e sopravvivere in
questo industria”, ha dichiarato Kirkman a ScreenRant.
“È qualcosa verso cui so che la
Universal prova molto interesse, ed è qualcosa su cui abbiamo
lavorato dietro le quinte fino a questo punto. Spero di poter
rispondere a questa domanda [quando il progetto entrerà in
fase di produzione] in modo più comprensibile a un certo punto
nel futuro“, ha dichiarato lo scrittore. Come noto, il film è
stato annunciato nel 2017 con Seth Rogen e
Evan Goldberg chiamati a scrivere la
sceneggiatura. Pur dovendo ora affrontare le sfide dovute agli
scioperi in corso di sceneggiatori e attori, il team rimane dunque
fiducioso che i progressi riprenderanno quando l’industria si
stabilizzerà.
Nel frattempo, la serie animata,
Invincible,
tornerà su Prime Video da novembre con la sua
seconda stagione in due parti dopo una pausa di quasi tre anni. La
seconda stagione vedrà Mark venire a patti con la verità su suo
padre, in seguito agli eventi del finale della prima stagione. I
nuovi episodi, inoltre, introdurrano anche Angstrom Levy, un
formidabile supercriminale con la capacità di attraversare più
dimensioni e formare un multiverso. Nel frattempo è stato
rilasciato anche uno speciale autonomo su Atom Eve. Per quanto
riguarda il film live action, invece, non si sa ancora se e in che
modo si porrà nei confronti della serie animata.
Continua a tenere banco la
questione scioperi in corso a Hollywood, e dopo avervi segnalato
il forte intervento di Bryan Cranston durante uno dei tanti picchetti
in corso negli USA, oggi dalle pagine del THR
arriva anche un forte monito da una delle star che ha collaborato
di recente con lo lo studios diretto da Bob Iger, Tatiana Maslany, che è stata protagonista
della serie Marvel Studios diffuso via Disney+She-Hulk:
Attorney at Law.
L’attrice non ha usato mezzi
termini per commentare le dichiarazioni diffuse dal CEO,
definendole “fuori dal mondo”. “Penso che sia
completamente fuori dal mondo”, ha
detto a
THRdai picchetti a New York
City. “È completamente fuori contatto con
i lavoratori che realizzano i suoi spettacoli, che fanno sì che le
persone guardino questi spettacoli, che portano gli spettatori a
lui e gli fanno fare soldi”.
“Avendo lavorato a uno
spettacolo Disney, so dove le persone cadono nelle fessure del
sistema e dove le persone vengono sfruttate ed è oltraggiosa la
quantità di ricchezza che non viene condivisa con le persone che
effettivamente realizzano il prodotto. Questi sono la troupe, il
cast, gli scrittori, “ Maslany ha aggiunto.
Allo stato attuale, è
impossibile prevedere quanto dureranno gli scioperi e alcuni
analisti del settore ritengono che potrebbero continuare fino al
2024.Sony Pictures è diventato il primo grande studio
a ritardare molte delle sue prossime uscite sul grande schermo, ma
non dovrebbe essere l’unico.
She-Hulk: Attorney at Law segue Jennifer Walters mentre naviga nella complicata vita
di un avvocato single di 30 anni che è anche un hulk superpotente
di 6 piedi e 7 pollici. La serie di nove episodi dà il benvenuto a
una serie di veterani del MCU, tra cui Mark Ruffalo nei panni di Smart Hulk, Tim Roth nei panni di Emil Blonsky/l’Abominio
e Benedict Wong nei panni di Wong. Il cast include
anche Ginger Gonzaga, Josh Segarra, Jameela Jamil, Jon Bass
e Renée Elise Goldsberry. I produttori esecutivi sono
Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Brad Winderbaum, Kat Coiro e Jessica
Gao. I produttori co-esecutivi sono Wendy Jacobson
e Jennifer Booth. Tutti gli episodi di She-Hulk: Attorney at Law sono ora
disponibili per lo streaming su Disney+. Non si sa nulla su
una seconda stagione.
È stato rivelato un nuovo
aggiornamento per The
Way of the Wind, l’epico dramma biblico è scritto e
diretto da Terrence Malick (La
sottile linea rossa,
The New World,
The Tree of life). Questo film “racconta diversi
episodi della storia della vita di Gesù Cristo”. Il film è stato
girato nel 2019, ma non è ancora uscito.
Un aggiornamento diffuso da
World of Reel afferma che il film è attualmente ancora in fase
di montaggio, ma si prevede che uscirà nel 2024. La pellicola come
molti film del regista potrebbe essere presentato in anteprima al
Festival di
Cannes nel maggio del 2024. The
Way of the Wind dovrebbe raccontare passaggi
“nella vita di Cristo” attraverso la rappresentazione di parabole
evangeliche. Si dice che la discesa di Gesù Cristo nel mondo dei
morti, nota anche come la sua “discesa negli inferi”, sia una delle
parabole che saranno incluse nel film.
Chi c’è nel cast de The Way of the
Wind?
The
Way of the Wind è interpretato da Geza
Rohrig nei panni di Gesù Cristo, Mark
Rylance nei panni di Satana, Matthias Schoenaerts nei panni di San Pietro,
Philip Arditti nei panni di Osea, Nabil
Elouahabi nei panni di Santo Stefano, Aidan
Turner nei panni di Sant’Andrea, Con
O’Neill nei panni di Enoch, Joseph Mawle nei panni di Saul
e Karel Roden come Mamon, Martin
McCann come Marcellus, Sarah-Sophie
Boussnina come Claudia, Laetitia Eido
come Anna, Ali Suliman come Cleopas e
Shadi Mar’i come Asher.
Il cast comprende anche
Selim Bayraktar nei panni di Jonathan, Ori
Pfeffer nei panni di Ahaziah, Selva
Rasalingam nei panni di Jeroboam, Tawfeek
Barhom nei panni di John, Sebastiano
Filocamo nei panni del fratello maggiore prodigo,
Makram Khoury nei panni di Jonas. Nel cast anche
Ben Kingsley, Joseph Fiennes,
Douglas Booth, Sarah Greene, Mathieu Kassovitz, Numan Acar,
Björn Thors, Franz Rogowski e Leila Hatami nel ruolo di
Maria Maddalena.
Come noto, DC
Universe Infinite ha recentemente reso noti i quattro fumetti che hanno ispirato
il filmSuperman: Legacy, scritto
e diretto da James Gunn.
Questi sono: Superman: Birthright di Mark
Waid, Leinil Francis Yu e Gerry
Alanguilan (2003-04); All-Star Superman di
Grant Morrison e Frank Quitely
(2005- 06); Superman: Ending Battle di
Johns, Joe Casey, Joe
Kelly e Mark Schultz (2002); e
Superman: Brainiac di Geoff Johns e
Gary Frank (2008). Proprio rivelando quest’ultimo,
la DC potrebbe aver inavvertitamente svelato il villain del
film.
Quest’ultimo, infatti, vede l’alieno
ossessionato dalla conoscenza di nome Brainiac che rivolge le sue
attenzioni al pianeta Terra. Il cattivo, come noto, ha la tendenza
a recarsi in vari mondi per rapire la sua popolazione e le sue
città aggiungendole così alla sua vasta collezione di reperti
provenienti da ogni parte dell’universo. Naturalmente, Superman
cercherà di impedire che ciò avvenga anche alla Terra e alle sue
persone. Si tratterebbe di una buona storia per dimostrare il
legame che il supereroe ha sviluppato con il nostro pianeta e come
dunque egli si impegni al massimo pur di poterlo proteggere.
Al momento non si hanno però notizie
ufficiali riguardo il villain, dunque quella di Brainiac è una
possibilità da prendere con le pinze per il momento. È però
difficile pensare che la serie a fumetti con Brainiac
esplicitamente nel titolo venga inclusa in un elenco come questo se
poi l’iconico cattivo non fosse effettivamente coinvolto in qualche
modo nel film. Certo, James
Gunn potrebbe aver ripreso alcuni aspetti della storia e non
necessariamente l’antagonista, ma, appunto, sembra difficile
crederlo. Non resta però che attendere ulteriori notizie per poter
avere conferma di quanto ad ora riportato da The Direct.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman: Legacy, scritto e
diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Le lunghe e calde notti d’estate si
illuminano con la magia del grande schermo grazie a
Cinema Nights, l’iniziativa del Circuito
UCI Cinemas che offre ai cinefili e alle famiglie di tutta Italia
la possibilità di vedere i film più attesi della stagione e le
nuove uscite a un prezzo scontato negli spettacoli serali. A
partire dal 29 luglio i biglietti delle proiezioni
incluse nella promozione acquistati tramite i canali online del
Circuito costeranno solo 4.90 euro, 5,90
euro quelli acquistati direttamente alla cassa del cinema
o tramite ATM. Nei cinema Luxe aderenti il costo del biglietto
online sarà invece di 6.90 euro, 7,90 euro per l’acquisto in cassa
e presso gli ATM.
Le multisala che parteciperanno
all’iniziativa dalla domenica al mercoledì a partire dalle
ore 22:00 sono: UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Luxe
Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Lissone (MB), UCI Luxe
Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Porta di Roma (RM), UCI Romagna
Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst (RM), UCI Verona (VR), UCI
Torino Lingotto (TO), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Cinepolis
Marcianise (CE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Curno (BG), UCI
Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI
Firenze (FI), UCI Megalò (CH), UCI Certosa (MI), UCI Palermo
(PA).
A UCI MilanoFiori (MI), UCI
Pioltello (MI), UCI Perugia (PG), UCI Fiumara (GE), UCI Cinemas
Meridiana Bologna (BO), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino
(CO), UCI Piacenza (PC), UCI Catania (CT) e UCI Luxe Palladio (VI)
la promozione sarà attiva dal sabato al mercoledì a partire
dalle ore 22:00.
A UCI Bolzano (BZ), UCI Villesse
(GO), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Seven Gioia del Colle (BA),
UCI Ferrara (FE), UCI Sinalunga (SI) e UCI Parco Leonardo (RM), il
divertimento inizia prima, saranno infatti incluse nella promozione
tutte le proiezioni in programma dalla domenica al
mercoledì a partire dalle ore 21:00.
Dopo il debutto nelle sale italiane
arriva in prima tv
Romantiche, divertentissima opera prima di
Pilar Fogliati, lunedì 31 luglio alle
21.15 su Sky Cinema Uno(alle 21.45 anche su Sky
Cinema Romance), in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Nel film Pilar
Fogliati – oltre a curare la regia – interpreta quattro ritratti
ironici che danno vita a una commedia a episodi. Il film vede la
partecipazione di Barbora Bobulova,
Levante, DianeFleri, Giovanni Toscano,
Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio
e Giovanni Anzaldo, con l’amichevole
partecipazione di Rodolfo Laganà ed
Edoardo Purgatori. Il soggetto è di
Giovanni Veronesi e Pilar
Fogliati. La sceneggiatura è di Giovanni Veronesi, Pilar
Fogliati e Giovanni Nasta. Il film è stato premiato con il Nastro
D’Argento 2023 per la Migliore attrice in un film commedia a Pilar
Fogliati e con il Globo d’Oro 2023 per la per la Miglior Commedia e
quello per la Miglior Attrice (sempre a Pilar Fogliati).
ROMANTICHE è una produzione INDIANA
PRODUCTION e VISION DISTRIBUTION, in collaborazione con SKY,
PRIME VIDEO e con OGI Film.
La trama del film
Le storie di quattro ragazze che
vivono a Roma e dintorni: Eugenia Praticò, l’aspirante
sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché
sia di nicchia; Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e
addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro;
Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia
a Guidonia; Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole
avere tutto sotto controllo, anche i desideri del suo fidanzato. E
tutte e quattro, a modo loro, cercano il loro posto nel mondo.
Lionsgate dopo la data di uscita ha
diffuso il trailer ufficiale di Saw X, il
nuovo horror del franchise di successo SAW che
vedrà il ritorno di Tobin Bell nei panni
dell’iconico personaggio Jigsaw/John Kramer. Il
decimo capitolo della serie di lunga data arriverà il 29 settembre
negli USA. Il film presenta Tobin Bell che ritorna nei panni
dell’iconico personaggio Jigsaw/John Kramer e si svolge tra il
primo film e il suo sequel. Anche Kevin Greutert , che ha diretto
Saw VI e Saw: The Final Chapter, torna a dirigere
Saw
X.
Il regista ha anche notato che
spera di mantenere il titolo provvisorio di Saw
X come nome del film, sottolineando che “torna
alle radici di ciò che rende Saw così
speciale”. Ha poi elogiato l’intero cast, inclusa la star di
ritorno Tobin Bell, così come altri che hanno lavorato al
film. “Spero che potremo usare il titolo Saw
X perché questo capitolo torna davvero
alle radici di ciò che rende Saw così
speciale per me e per tutti gli altri che amano la saga di John
Kramer“, ha detto Greutert. “Grazie di cuore a tutto
il cast, non tutti quelli che posso nominare qui ma inclusi Tobin
Bell, Shawnee Smith, Synnøve Lund, Steven Brand, Renata Vaca… e
tutti gli altri che hanno contribuito a realizzare tutto questo,
così come i produttori Mark Burg, Oren Koules, Ulrich Maier, Erick
Ahedo e Lionsgate per avermi affidato questa bestia sputa sangue di
una storia. Questo è un giorno incredibile per me, non vedo
l’ora che il mondo veda il film finale“.
L’ultimo film di
Saw,Spiral, è stato scritto da Josh Stolberg e
Pete Goldfinger e diretto da Darren Lynn Bousman, che in precedenza
aveva diretto Saw II, Saw
III e Saw IV. Il
film è stato generalmente considerato una delusione, con il
progetto che ha ricevuto recensioni contrastanti e ha incassato
solo circa $ 40 milioni al botteghino. Saw
X uscirà negli USA il 29 settembre 2023.
Sony ha
annunciato la data di uscita di Bad Boys
4, il film d’azione con protagonisti
Will Smith e Martin Lawrence e sequel di
Bad Boys for Life.La data di uscita di
Bad Boys 4 è fissata per il 14 giugno 2024. Questa
uscita estiva lo rende un film di alto profilo ed è sequel
all’ultima puntata, Bad Boys for Life del 2020, uscita il 17
gennaio. Il secondo film del franchise uscì il 18 luglio 2003,
mentre l’originale è uscito il 7 aprile 1995.
Chi sta realizzando Bad
Boys 4?
Bad Boys 4 è
diretto dai registi di Bad Boys for Life Adil El Arbi e Bilall Fallah
e scritto da Chris Bremner. Il duo di registi ha anche diretto
il film inedito di Batgirl con Leslie Grace e
Brendan Fraser e due episodi della serie Disney+ della Marvel Ms. Marvel. Poco si sa dei
dettagli della storia.Jerry Bruckheimer, Will Smith
per Westbrook, Doug Belgrad e Chad Oman produrranno, con Martin
Lawrence, James Lassiter, Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone
come produttori esecutivi.