Ci sono già piani per altri
filmMission:
Impossible dopo Dead
Reckoning, parte One e Two.Il settimo capitolo della serie Mission: Impossible arriva nelle sale a
luglio. Questa sarà la prima parte di Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part One, in due parti,
con la seconda
parte in arrivo nel 2024. Mentre molti franchise
cinematografici tendono a terminare con finali in due parti, come
Harry Potter e Spider-Verse, il regista del
franchising Christopher McQuarrie ha affermato il
contrario.
McQuarrie ha detto
a Fandango che
Dead Reckoning Part 1 e 2 non sarà la fine della
serie. Ha anche aggiungo che hanno già idee per quello che verrà
dopo.Varietyha riferitoche Dead
Reckoning dovrebbe rappresentare l’atto finale di
Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt. Ciò
significa che sebbene il franchise di Mission: Impossible non andrà da nessuna
parte, è possibile che Dead Reckoning consentirà aEthan di lasciare in eredità alla storia un nuovo
protagonista.
In Mission: Impossible – Dead
Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom
Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte
alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e
disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera
umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi
a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il
mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di
fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze
oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare
tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli
stanno più a cuore.
Il settimo capitolo di MI si
intitolerà Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo,
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two. Nei
prossimi due capitoli della saga di Mission
Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham(Kong: Skull Island),Hayley
Atwell(Captain America: Il primo
vendicatore),Pom
Klementieff(Guardiani della
Galassia) e Esai Morales(Ozark).Christopher McQuarrie scriverà e
dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.
Le scene post-credits di solito
servono a impostare i sequel e lasciano il pubblico a chiedersi
cosa succederà in seguito, ma ci sono stati molti casi in cui
questi seguiti hanno finito per essere cancellati. Le scene
post-credits sono ormai diventate una pratica comune nell’industria
cinematografica, soprattutto per i franchise e i cinecomics. Sebbene negli ultimi anni il pubblico
abbia ormai imparato a rimanere in sala fino alla fine dei titoli
di coda di un film per vedere se c’è una sorpresa extra da
gustarsi, la pratica di aggiungere post-credits non è affatto una
novità, anzi, queste state aggiunte a vari film per anni.
L’ascesa di universi collegati come
il Marvel
Cinematic Universe e il DCEU e DC Universe ha reso le
scene post-credits un must, soprattutto per preparare i sequel e
mantenere il pubblico coinvolto. Anche altri franchise le hanno
utilizzate per rendere più fluida la transizione verso un sequel,
ma non tutte le scene post-credits hanno dato i loro frutti, come
le 10 che andiamo ad analizzare in questo articolo.
Street Fighter (1994)
Street
Fighter è un film d’azione diretto da Steven E. de
Souza e basato sul famoso videogioco omonimo, che segue
vagamente la trama di Street Fighter II: The World
Warrior. Nello specifico, ci vengono presentate le
avventure del colonnello Guile (Jean-Claude
Van Damme) nel tentativo di sconfiggere il generale
M. Bison (Raul Julia). Guile
riesce poi a batterlo ma, in una scena post-credits, Bison viene
resuscitato quando l’energia solare attiva il sistema della sua
base e vediamo il suo pugno emerge dalle macerie. Sebbene
Street Fighter sia stato un successo commerciale,
non è stato ben accolto dalla critica e il sequel non è mai stato
realizzato.
I dominatori dell’universo
(1987)
I dominatori
dell’universo è un film di supereroi diretto da
Gary Goddard e basato sull’omonima linea di
giocattoli Mattel. Racconta la storia del leggendario
He-Man (Dolph Lundgren), l’uomo
più potente dell’universo, che sbarca con i suoi amici sulla Terra
dal loro pianeta natale Eternia. Con l’aiuto di due adolescenti –
Julie (Courteney Cox) e
Kevin (Robert Duncan McNeill) –
He-Man e compagnia vanno in missione per salvare
l’universo dal malvagio Skeletor (Frank
Langella).Naturalmente He-Man sconfigge Skeletor, ma una
scena post-credits mostra la testa di Skeletor emergere dall’acqua
sul fondo della fossa in cui era stato gettato, affermando
“Tornerò“… anche se non è mai tornato.
Battleship (2012)
Battleship
è un film d’azione militare e fantascientifico basato sull’omonimo
gioco da tavolo e diretto da Peter Berg. La sua
trama segue un gruppo di navi da guerra costrette a combattere
contro una flotta navale aliena per fermare i loro piani
distruttivi. Naturalmente, la minaccia aliena viene eliminata alla
fine, ma una scena post-credits rivela che la battaglia non è
davvero finita. In essa, tre adolescenti scozzesi trovano un pezzo
della navicella di comunicazione aliena. Con un aiuto extra
riescono ad aprirla, ma finiscono tutti per fuggire terrorizzati
mentre un alieno striscia fuori. Battleship è stato un fallimento critico e
commerciale, quindi possiamo concludere che questa scena
post-credits non abbia mai dato i suoi frutti.
Ghostbusters (2016)
Prima che Ghostbusters:
Legacy riportasse in vita il franchise degli
acchiappafantasmi, un tentativo era stato fatto nel 2016. Il film,
intitolato semplicemente Ghostbusters e diretto da
Paul Feig, era incentrato su quattro donne
interessate alla parapsicologia che avevano avviato una propria
attività di acchiappafantasmi a New York. Dopo aver portato a
termine la loro prima missione e aver ottenuto i fondi necessari,
le acchiappafantasmi si trasferiscono in una caserma dei pompieri
in disuso, dove costruiscono altre attrezzature. Mentre indagano
sul fenomeno delle voci elettroniche, Patty
(Leslie Jones) sente qualcosa di strano e chiede a
Erin (Kristen Wiig) se sa cosa
significa “Zuul“. Tuttavia, il sequel di questo
Ghostbusters è stato cancellato a causa degli scarsi risultati del
film al botteghino.
Green Lantern
Prima che il genere dei
supereroi diventasse quello che è ora, ha attraversato molti
fallimenti, e uno dei più famosi è Lanterna Verde di Martin
Campbell. Il film seguiva Hal Jordan
(Ryan
Reynolds), un pilota collaudatore selezionato per
diventare il primo membro umano della forza di polizia
intergalattica del Corpo delle Lanterne Verdi. Hal riceve un anello
che gli conferisce superpoteri e deve affrontare
Parallax (Clancy Brown), che
minaccia di alterare l’equilibrio del potere nell’universo. Una
scena mid-credits vede il mentore di Hal, Sinestro
(Mark
Strong), prendere l’anello giallo e indossarlo,
facendo diventare gialli la sua tuta e i suoi occhi verdi.
Power Rangers (2017)
Power
Rangers è stato un altro tentativo fallito di reboot
di un franchise, e anch’esso ha una scena post-credits che non ha
funzionato in termini di apertura a un sequel. Diretto da
Dean Israelite, Power Rangers segue un gruppo di adolescenti
che, dopo aver trovato le Monete del Potere, ottengono dei poteri
che devono usare per proteggere la Terra da un’antica minaccia
risvegliata. Una scena mid-credits prepara l’arrivo di
Tommy Oliver, alias il Green
Ranger, mentre l’insegnante annuncia che si unirà a loro,
ma la sua scrivania è vuota, con solo una giacca verde lasciata lì.
Sfortunatamente, l’accoglienza contrastante da parte della critica
e gli scarsi risultati al botteghino hanno portato alla
cancellazione di tutti i sequel previsti dei Power Rangers.
Terminator Genisys (2015)
La saga di
Terminator ha attraversato molti alti e bassi, e
uno dei suoi momenti più bassi è stato Terminator
Genisys. Diretto da Alan Taylor,
Terminator
Genisys vedeva Kyle Reese
(Jai Courtney) rispedito dal 2029 al 1984 per
impedire la morte di Sarah Connor (Emilia
Clarke). Con sua grande sorpresa, la timeline era
stata alterata da Skynet e Sarah
era stata cresciuta da un Terminator riprogrammato
(Arnold
Schwarzenegger) inviato per proteggerla. Sebbene siano
riusciti a impedire a Genisys
(Skynet) di entrare in funzione, la scena
mid-credits di Terminator Genisys rivela che il
nucleo del sistema è sopravvissuto all’esplosione. Nonostante il
successo commerciale di Terminator Genisys, i suoi
sequel sono stati cancellati perché il risultato è stato comunque
inferiore alle aspettative.
Justice League (2017)
Prima dell’arrivo della
Justice League di Zack
Snyder, c’è stato Justice League, che è diventato uno dei film
più controversi del DCEU. Ambientato dopo gli
eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League vedeva Batman
(Ben
Affleck) e Wonder Woman (Gal
Gadot) reclutare Flash (Ezra
Miller), Aquaman (Jason
Momoa) e Cyborg (Ray
Fisher) per salvare il mondo da Steppenwolf e i suoi
Parademoni dopo la morte di Superman. In una scena a metà dei
titoli di coda, Lex Luthor (Jesse
Eisenberg) è fuggito dal manicomio di Arkham e ha
reclutato Deathstroke (Joe
Manganiello) per formare una sua lega. La rivelazione
di una serie di problemi dietro le quinte, lo scarso rendimento al
botteghino e i cambiamenti nel DCEU hanno fatto sì che
questa scena non portasse a nessun sequel.
Black Adam (2002)
Un altro film del DCEU
con una scena mid-credits per niente fruttuosa è Black Adam. Diretto da Jaume
Collet-Serra, Black Adam vede Teth-Adam
(Dwayne
Johnson), un antico superuomo, liberato dalla sua
prigionia magica da un gruppo di archeologi per salvare la nazione
di Kahndaq dal sindacato criminale Intergang. Per prendere il
controllo, il leader della banda progetta di ottenere un’antica
reliquia, la Corona di Sabbac, ma alla fine viene fermato da
Black Adam.
In una scena mid-credits,
Amanda Waller (Viola
Davis) comunica con Black Adam e lo
mette in guardia dal lasciare Kahndaq, mentre
Superman (Henry
Cavill) arriva per parlare con Adam. Un sequel di
Black Adam potrebbe non essere realizzato
nell’Universo DC, e con la conferma che Cavill che non interpreterà
più Superman, questa scena rimarrà come un’anticipazione di ciò che
avrebbe potuto essere.
X-Men Origins: Wolverine
X-Men
Origins: Wolverine è stato diretto da Gavin
Hood ed è il primo capitolo della trilogia di
Wolverine. racconta la vita del protagonista
(Hugh
Jackman), dalla sua infanzia come James
Howlett al periodo trascorso con la Squadra X del Maggiore
William Stryker e alla sua trasformazione in
Wolverine. X-Men Origins: Wolverine è stato anche il
debutto sul grande schermo di Wade Wilson/Deadpool
(Ryan
Reynolds), il cui futuro è stato anticipato in una
scena post-credits. In essa è stato rivelato che
Wade, chiamato Arma XI, è sopravvissuto alla
decapitazione, prefigurando il suo ritorno in altri film di
Wolverine o degli X-Men. Mentre Wolverine ha avuto
altri due film, Wade non è mai tornato in questa linea temporale,
bensì in una nuova continuity che ora fa parte del MCU.
La produttrice di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente, Nina Jacobson, anticipa che
il prossimo prequel sembrerà molto diverso dai film con
protagonista Jennifer Lawrence. Diretto da
Francis Lawrence e basato sull’omonimo libro
dell’autrice Suzanne Collins, il film prequel di
prossima uscita è ambientato 64 anni prima degli eventi del primo
film di Hunger Games. Il film segue un giovane
Coriolanus Snow (Tom Blyth) che fa da mentore e si
innamora del tributo del Distretto 12 Lucy Grey Baird
(Rachel Zegler) durante la decima edizione degli
Hunger Games.
In vista dell’uscita di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente, Jacobson spiega perché il pubblico dovrebbe
aspettarsi che il film sia un po’ diverso dai precedenti
precedenti. Mentre alcuni elementi sembreranno familiari, anticipa,
altri saranno completamente nuovi, distinguendo il prequel dai film
originali.
“[Hunger
Games – La ballata dell’usignolo e del serpente] non
sembra che stia cercando di duplicare i film del passato. È una
nuova storia, con un nuovo terreno e nuovi personaggi. Siamo stati
in grado di creare un linguaggio visivo completamente diverso… uno
in cui è ancora riconoscibile Panem, ma anche diverso e
fresco”.
La trama di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente
Anni prima di diventare il tirannico
presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima
speranza per il buon nome della sua casata in declino:
un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di
Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger
Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato
mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile
Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di
Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura,
Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore.
Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow
e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro
il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.
Ma cosa ci racconta della trama del
film? Vediamo il giovane Sergei, un Russell Crowe
molto ruvido nei panni di suo padre e Fred
Hechinger nei panni di Dmitri Smerdyakov, meglio noto come
il cattivo di Spider-Man, Chameleon. I flashback
raccontano di come Sergei sia stato vicinissimo alla morte dopo
essere stato attaccato da un leone e come la sua famiglia lo abbia
lasciato indietro a morire. Tuttavia, il ragazzo sopravvive e
acquisisce abilità sovrumane una volta che una goccia di sangue –
apparentemente dello stesso leone – cade in una sua ferita
aperta.
Sembra esserci un conflitto di
qualche tipo tra Sergei e Dmitri, con il fratellastro di Kraven che
apparentemente non approva le azioni del personaggio di
Taylor-Johnson, affermando: “Sei esattamente come nostro padre,
solo un altro uomo a caccia di un trofeo”. Il trailer di
Kraven – Il
Cacciatore vede anche il personaggio scontrarsi
con Crowe, suggerendo che forse uno dei cattivi della storia è la
sua stessa famiglia.
Ultimo ma non meno importante, una
rapida occhiata ad Alessandro Nivola nei panni del
cattivo di Spider-Man, Rhino, conclude il trailer,
mentre il suo braccio inizia a trasformarsi nella sua corazza e
poco prima di sentirne il fiero ruggito.
Ariana DeBose viene anche presentata come Calypso, che
è l’interesse amoroso di Kraven nei fumetti. Resta da vedere se
Kraven – Il
Cacciatore sarà o meno il film che avvicinerà
questo franchise all’introduzione definitiva di Spider-Man in
questo mondo. La breve scena in cui Sergei è circondato da ragni
sembra decisamente un piccolo omaggio, ma il tempo dirà se sarà
effettivamente il segnale di qualcosa.
Kraven – Il
Cacciatore, scritto da Art Marcum, Matt
Holloway e Richard Wenk, sarà solo al
cinema dal 5 ottobre prodotto da Sony Pictures e distribuito da
Eagle Pictures.
Kraven – Il Cacciatore: tutto quello che sappiamo sul
film!
Kraven – Il
Cacciatore sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron)
mentre assume il mantello del cattivo di
Spider-Man, che è un immigrato russo di nome
Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il
prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony,
va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore
del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione
R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon,
il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar
Ariana DeBose (West Side Story) nel
ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di
Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli
sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro
Nivola sono stati scelti come cattivi principali.
Kraven – Il
Cacciatore
è diretto dal candidato all’Oscar J. C. Chandor
(A
Most Violent Year)
da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The
Equalizer),
Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno
producendo il progetto.
Kraven – Il
Cacciatore racconta la violenta storia della
nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua
famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson
interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14
anni.
Il creatore di Star
Wars George Lucas era davvero in anticipo sui tempi,
poiché una recente scoperta scientifica conferma l’esistenza di un
pianeta simile a Tatooine con soli gemelli. Per decenni, l’idea di
pianeti in orbita attorno a soli gemelli è stata vista come
qualcosa di fondamentalmente impossibile. Tuttavia, la storia è
piena di idee ritenute impossibili fino a quando la scienza non ha
dimostrato il contrario, e qualche volta capita che la storia
dell’arte e della fantascienza abbia preceduto le scoperte
scientifiche.
Il creatore di Star
Wars ha finito per essere 37 anni avanti rispetto alla
scienza quando ha creato Tatooine, un pianeta che non sembra più
impossibile. Parlando con Space.com, l’autore
Matthew Standing ha spiegato perché i pianeti con
soli gemelli sembravano assurdi e come questa visione è stata
cambiata dalle nuove scoperte.
“Inizialmente si pensava che i
pianeti circumbinari non esistessero, dal momento che le stelle
binarie agitano i dischi che formano i pianeti, creando un ambiente
difficile per la formazione dei pianeti”, ha detto a Space.com l’autore principale
dello studio Matthew Standing, astrofisico della
Open University in Inghilterra. “Tutto è cambiato con la
scoperta di Kepler-16b nel 2011 da parte del telescopio spaziale
Kepler. Questa scoperta ha dimostrato che deve essere possibile la
formazione di questi pianeti”.
Ciò alla fine ha portato alla
recente scoperta di BEBOP-1c, “il secondo sistema planetario
conosciuto in orbita attorno a stelle gemelle”, riaffermando
che Lucas era in anticipo sui tempi quando ha creato Tatooine per
il film originale di Star Wars.
E’ stato diffuso un nuovo
video The
Witcher 3, l’attesa terza stagione della serie
originale NetflixThe
Witcher che ci offre uno sguardo dietro lequinte della popolare serie. Il video presenta le
star della serie
Henry Cavill,
Anya Chalotra,
Freya Allan e Joey Batey mentre discutono di ciò che i
loro personaggi fanno nella terza stagione e riflettono su alcuni
dei loro momenti preferiti durante le riprese.
Mentre monarchi, maghi e bestie del
Continente fanno a gara per catturare Ciri di Cintra, Geralt cerca
di nasconderla, determinato a proteggere la famiglia appena riunita
da coloro che minacciano di distruggerla. Incaricata di insegnare
la magia a Ciri, Yennefer li conduce verso la fortezza di Aretuza,
un luogo protetto in cui sperano di scoprire di più sui poteri
inutilizzati della ragazza. Invece si rendono conto di essere
giunti in un campo di battaglia, devastato dalla corruzione
politica, dalla magia nera e dai tradimenti. Insieme dovranno
difendersi e tentare il tutto per tutto o rischiare di perdersi di
vista per sempre.
La serie è guidata da
Henry Cavillnei panni di Geralt
di Rivia,
Freya Allan nei panni della principessa Ciri,
Anya Chalotra nei panni di Yennefer di Vengerberg
e Joey
Batey nei panni di
Jaskier. La stagione 3 segna l’ultima stagione di
Henry Cavillcome cacciatore
titolare, poiché
sarà sostituito dall’attore di Hunger Games
Liam Hemsworth nella quarta puntata.
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Le prime immagini di
Kraven – Il
Cacciatore, il nuovo film prodotto da Sony
Pictures in associazione con Marvel, che racconta la storia di
Sergei Kravinoff, personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditko nel 1964 e uno dei villain più amati
dell’universo di Spider-Man. Il film diretto da J. C.
Chandor è interpretato da Aaron Taylor-Johnson,
Ariana DeBose, Fred Hechinger,
Alessandro Nivola, Christopher
Abbott e Russell Crowe.
Kraven – Il
Cacciatore, scritto da Art Marcum, Matt
Holloway e Richard Wenk, sarà solo al
cinema dal 5 ottobre prodotto da Sony Pictures e distribuito da
Eagle Pictures.
Kraven – Il Cacciatore: tutto quello che sappiamo sul
film!
Kraven – Il
Cacciatore sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron)
mentre assume il mantello del cattivo di
Spider-Man, che è un immigrato russo di nome
Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il
prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony,
va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore
del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione
R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon,
il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar
Ariana DeBose (West Side Story) nel
ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di
Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli
sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro
Nivola sono stati scelti come cattivi principali.
Kraven – Il
Cacciatore
è diretto dal candidato all’Oscar J. C. Chandor
(A
Most Violent Year)
da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The
Equalizer),
Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno
producendo il progetto.
Kraven – Il
Cacciatore racconta la violenta storia della
nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua
famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson
interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14
anni.
Negli ultimi anni Netflix non si è risparmiata nel proporre ai
propri abbonati film di propria produzione di genere
action. Veri e propri blockbuster dalle grandi ambizioni
tecniche, che possono però essere goduti nella comodità del proprio
salotto. Titoli come 6 Underground, Red Notice o The Grey Man. In mezzo a questi, spicca
però Tyler Rake (qui la recensione), diretto nel
2020 dall’esordiente Sam Hargrave e prodotto dai
fratelli Anthony e Joe Russo
(registi di Avengers: Infinity War e
Avengers: Endgame), con il secondo dei
due anche sceneggiatore del film. A distanza di tre anni, è ora
arrivato il suo sequel: Tyler Rake 2.
Basato sulla graphic novel
Ciudad, il film porta avanti le avventure del mercenario
protagonista per dar vita ad un epico racconto che fa della
spettacolarità tecnica il suo maggior pregio. Ci sono infatti
sequenze ad alto impatto visivo anche in questo secondo film, tra
cui un piano sequenza estremamente complesso di ben 21 minuti (10
in più rispetto a quello visto nel precedente film). Una sequenza
che ha richiesto una preparazione di circa cinque mesi e circa 29
giorni per essere girata. La difficoltà è stata data soprattutto
dal fatto che il 95% di ciò che si vede avviene realmente, senza
l’uso di effetti speciali aggiunti in post-produzione.
Come è stato per il primo film,
divenuto in breve tempo tra i più visti tra quelli presenti nel
catalogo dell’azienda, anche Tyler Rake 2 si sta
affermando come il nuvo titolo di punta su Netflix, che gli amanti
degli action movie non posso assolutamente perdere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori, al finale e al suo
sequel già ufficialmente confermato.
La trama e il cast di Tyler Rake 2
Dopo essere stato creduto morto al
termine del primo film, Tyler Rake, ex membro
delle forze speciali dell’esercito australiano, si rivela in realtà
essere ancora vivo ed è pronto per nuove missioni. L’occasione non
tarda ad arrivare quando, lui e la sua squadra, vengono ingaggiati
Per salvare una donna di nome Ketevan e i suoi due
figli Sandro e Nina, attualmente
tenuti prigionieri dal marito gangster di lei, Davit
Radiani, nella prigione di Tkachiri in Georgia. Durante la
missione di salvataggio, però, le cose non vanno come previsto e in
seguito ad una rivolta Davit muore. Quando suo fratello
Zurab, altrettanto spietato, viene a sapere della
cosa, decide di dare la caccia a Tyler e alla sua squadra per
vendicarlo.
L’attore Chris Hemsworth
riprende i panni di Tyler Rake, ruolo per cui si è preparato molto
da un punto di vista della resistenza fisica, così da poter
interpretare personalmente quante più scene possibile. L’attrice
Golshifteh
Farahani ricopre il ruolo di Nik Khan, un mercenario e
partner di Tyler, mentre Adam
Bessa interpreta suo fratello Yaz Kahn, anche lui
membro del team di Rake. L’attrice Olga Kurylenko
veste i panni di Mia, ex moglie di Tyler e sorella di Ketevan, con
quest’ultima interpretata da Tinatin Dalakishvili.
Davit è invece interpretato da Tornike Bziava,
mentre principale antagonista, Zurab, è infine interpretato da
Tornike Gogrichiani. Si annovera poi un breve
cameo dell’attore Idris Elba nei
panni di un uomo di nome Alcott.
La spiegazione del finale di Tyler Rake 2
Se al termine del primo Tyler
Rake si rimaneva con il dubbio sulla morte o meno del
protagonista, il secondo capitolo propone un finale meno ambiguo.
In esso, Rake riesce a sconfiggere Zurab, ponendo dunque fine alle
sue minacce. Il mercenario si ritrova però arrestato e sbattuto in
prigione insieme a Nik. Per Rake non è però un problema, perché con
la nuova missione appena portata a compimento sente di aver chiuso
anche i conti con un suo trauma passato. La donna salvata, Katevan,
è infatti la sorella della sua ex moglie Mia, con la quale deve
dunque avere di nuovo a che fare e con lei è costretto ad
affrontare una dura verità.
Quando il figlio era molto malato e
la sua morte era dolorosamente vicina, Rake ha lasciato la
famiglia. Ha scelto di seppellire il suo dolore, non riuscendo ad
accettare la situazione, continuando il suo lavoro di soldato
all’estero e lasciandosi alle spalle tutto il resto. In questo
secondo film impara ad accettare la sua colpa e trovare una sorta
di assoluzione per i suoi peccati. Parte di ciò arriverà salvando
il figlio adolescente di Ketevan dagli artigli di suo zio. Se può
salvare il figlio di qualcun altro, forse può ripristinare un po’
di equilibrio dentro di sé. Tuttavia, Rake e Nik vengono fatti
uscire di prigione dal personaggio interpretato da Elba, il quale
offre loro una missione per conto di personalità ancora ignote.
Tyler Rake 3: il sequel è confermato
In pochi giorni, Tyler
Rake 2 è diventato il film più visto del momento
sulla piattaforma Netflix. Dato il successo che ha avuto, la
notizia che Tyler Rake3
è in arrivo non è stata una sorpresa. Essendo stato approvato da
poco, non ci sono notizie confermate su questo terzo film. Non
sappiamo infatti se esiste già una sceneggiatura o meno e pertanto
non si hanno notizie sul cast o sulla data di uscita prevista. Come
è stato per il secondo film, tuttavia, è lecito aspettarsi di
vedere Rake coinvolto in una nuova missione, alle prese con
personaggi già visti nei primi due film ma anche con nuovi volti.
Il personaggio interpretato da Idris Elba, ad esempio, potrebbe
trovare maggiore spazio proprio nel terzo film.
Al termine di Tyler Rake 2,
infatti, egli offre a Tyler la libertà a condizione che faccia un
altro lavoro per lui, il che pone le basi per Tyler Rake
3, dove egli avrà senza dubbio un ruolo più importante.
Qualunque sarà la storia del terzo film, probabilmente manterrà la
tradizione del franchise di esplorare nuovi luoghi in ogni film.
Come il franchise giramondo di James
Bond, ogni nuovo capitolo della serie potrebbe inviare Rake in
nuovi angoli del mondo. Il primo film lo aveva portato a Dhaka, in
Bangladesh, mentre il secondo lo ha portato in Georgia. Tuttavia,
se i produttori e il regista volessero scuotere le cose e
sovvertire le aspettative, Tyler Rake 3 potrebbe vedere il
protagonista combattere contro i cattivi nel suo territorio, in
Australia.
Per quanto riguarda l’ipotetica
distribuzione sulla piattaforma del film, si potrebbe dover
attendere il 2026. Tra il primo e il secondo film sono infatti
passati tre anni e altrettanti potrebbero volercene per il terzo.
Netflix e i produttori del film potrebbero però decidere di non far
aspettare tutto questo tempo, dando dunque massima priorità al
progetto accorciando i tempi di attesa. È inoltre bene considerare
che i tre anni trascorsi tra i primi due film sono stati
caratterizzati dalla pandemia di Covid-19, che ha contribuito a
rallentare i lavori di realizzazione del secondo film. Dunque alla
luce di ciò è possibile considerare il 2026 come una data d’uscita
qualora le cose dovessero andare per le lunghe, ma presumibilmente
il film potrebbe arrivare molto prima nel catalogo di Netflix.
Il trailer di Tyler Rake 2
e dove vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, è possibile fruire
di Tyler Rake unicamente grazie alla sua
presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente
è al 1° posto della Top 10 dei film più
visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà
dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma
scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare
il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video,
avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel
catalogo.
Alla prima mondiale di Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part One tenutasi ieri a
Roma, il leader del franchise Tom Cruise si è impegnato con lo
spettacolo cinematografico. Secondo Variety, la star del
blockbuster ha promesso che lavorerà a più immagini di alta qualità
realizzate pensando ad una esperienza per un pubblico
cinematografico.
“C’è una comunità di cui facciamo tutti
parte: culture e stili di vita diversi, ci uniamo tutti per goderci
il cinema”, ha detto Cruise, vestito con un abito blu fresco e con
occhiali da sole da aviatore. “È qualcosa con cui sono
cresciuto, che mi ha fatto sognare e mi ha ispirato a viaggiare per
il mondo. “Il mio obiettivo sin da quando ero piccolo era fare film
e viaggiare. E non essere solo un turista, ma lavorare in quel
mondo e capire la loro cultura. Attraverso i miei film, sono
riuscito ad averlo perché tutti qui mi hanno permesso di
intrattenerli. È un privilegio che non ho mai dato per
scontato. È la mia passione intrattenerti e lotterò sempre per
i grandi teatri e quel tipo di esperienza per tutti.
Cruise ha anche reso omaggio al regista di
“Mission: Impossible”, Christopher McQuarrie, definendo il regista
il suo “fratello creativo”. “Ha preso parte a ogni singolo film
che ho realizzato negli ultimi 16 anni”, ha dichiarato
Cruise. “Non accreditato, ha scritto ‘Mission: Impossible
– Protocollo fantasma”. Ha contribuito all’editing e alla
scrittura di ogni singolo che ho fatto. È il mio fratello
creativo e un essere umano eccezionale”.
In Mission: Impossible – Dead
Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom
Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte
alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e
disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera
umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi
a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il
mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di
fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze
oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare
tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli
stanno più a cuore.
Il settimo capitolo di MI si
intitolerà Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo,
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two. Nei
prossimi due capitoli della saga di Mission
Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham(Kong: Skull Island),Hayley
Atwell(Captain America: Il primo
vendicatore),Pom
Klementieff(Guardiani della
Galassia) e Esai Morales(Ozark).Christopher McQuarrie scriverà e
dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.
Nuove foto dal set di Wicked
mostrano Ariana Grande e Cynthia
Erivo che si preparano a filmare insieme. Adattamento del
popolare musical con lo stesso nome – a sua volta basato su
Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West
di Gregory Maguire – il film in uscita segue la
storia della futura Strega Cattiva dell’Ovest, Elphaba
(Cynthia Erivo), mentre si trasforma lentamente
nel personaggio che Dorothy incontra in Il mago di
Oz. Grande interpreta la sua migliore amica diventata
nemica, Glinda la Strega Buona.
Mentre Erivo e Grande sono già state
avvistate sul set di Wicked,
questi nuovi scatti (tramite Daily Mail Celebrity) catturano
i due personaggi insieme mentre si preparano per la scena
successiva.
Ariana Grande and Cynthia Erivo are seen on
the set of Wicked together for the first time https://t.co/BJVmyA3qr4
Wicked
– Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway,
che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del
1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West, che a sua volta è basato sul classico del
1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di
Oz e il film del 1939 Il
mago di Oz. Wicked
– Parte 1 racconta la storia di due amiche,
Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre
si separano. La storia funge da prequel de Il mago di
Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi
all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte
2 dovrebbe invece arrivare l’anno successivo, ovvero il
2025.
L’adattamento cinematografico sarà
prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc
Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente
esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente
dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il
progetto per conto della Universal Pictures. Il
musical teatrale Wicked ha
vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di
Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del
compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen
Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente
collaborando all’adattamento cinematografico come
sceneggiaturi.
La star di Harry
PotterTom Felton, che interpretava Draco Malfoy,
visita un Warner Bros. Studio Tour e si emoziona vedendo tutti gli
oggetti di scena e i costumi originali, così come le ricreazioni di
set iconici. Basato sui romanzi di J.K. Rowling, il primo film di
Harry Potter è uscito nel 2001, presentando al
pubblico Harry di Daniel Radcliffe, Hermione di Emma
Watson, Ron di Rupert Grint e Draco di Felton. L’attore ha
mantenuto uno stretto rapporto con il franchise da quando è
terminato nel 2011, scrivendo persino un libro sulla sua esperienza
nella realizzazione degli otto film.
Ora, Tom Felton e l’account Instagram ufficiale del
Warner Bros. Studio Tour Tokyo hanno condiviso i
post che mostrano la visita dell’attore alla mostra “Making of
Harry Potter“. Un video mostra l’attore che si emoziona dopo
essersi avvicinato a una serie di oggetti di scena, costumi e
luoghi, mentre un altro lo vede unirsi ai membri del cast di Harry
Potter Matthew Lewis (Neville Paciock) ed Evanna Lynch (Luna Lovegood) per esplorare la
mostra a fondo.
“La guerra arriva in ogni
mondo”.Netflix ha
presentato una
featurette dietro le quinte per Rebel
Moon di Zack Snyder durante il suo
evento TUDUM, e di seguito ha diffuso anche un primo poster
dell’avventura fantascientifica del regista di Justice League. L’immagine mette
in luce la protagonista principale interpretata da Sofia Boutella, Kora, mentre si trova su un
pianeta che sembra disabitato, mentre una nave può essere vista nel
cielo sopra di lei.
Il suo personaggio è descritto come
“una giovane donna con un passato misterioso che cerca
guerrieri dai pianeti vicini per aiutare una pacifica colonia ai
margini della galassia a prendere posizione contro il tirannico
reggente Balisarius”.
Nel cast Sofia Boutella,
Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray
Fisher, insieme a
Charlie Hunnam ed
Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a
loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin,
Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees,
E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e
Corey Stoll.
Rebel
Moon, diretto da Zack Snyder, scritto
dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e
Shay Hatten, e prodotto da Deborah
Snyder, Eric Newman, Zack
Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile
solo su Netflix dal 22 dicembre.
Da Zack Snyder, il regista di
300,
L’Uomo d’Acciaio e
Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento
cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una
pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata
dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di
un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza.
Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei
per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un
piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani
di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune
necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero
Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa
una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce
un nuovo esercito di eroi.
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Secret Invasion, lo show della Fase
5 del Marvel Cinematic Universe
su Disney+, si concentra sugli alieni noti come
Skrull. Introdotti per la prima volta nel MCU in Captain Marvel, gli Skrull
sono stati un aspetto un po’ dimenticato della storia generale dei
Marvel Studios. Questo è dovuto in gran parte
al fatto che la specie è stata introdotta direttamente prima del
culmine della Saga dell’Infinito, ma la
Fase 5 promette di approfondire gli Skrull in modo
molto più intenso.
Secret Invasion sarà la punta di diamante di
questa esplorazione. Allo stesso modo, gli Skrull
sono stati importanti per la Marvel Comics nel corso degli anni, fungendo da
catalizzatore per la storia a fumetti Secret Invasion, su cui si basa l’omonimo
show. Detto questo, ci sono dei dettagli sulla razza aliena da
conosce prima dell’inizio della serie previsto per il 21
giugno.
Mutaforma
L’aspetto più importante da sapere
sugli Skrull del MCU
è senza dubbio che si tratta di esseri mutaforma. Come già visto in
Captain Marvel, gli Skrull possono assumere la
forma di qualsiasi essere su cui hanno posato gli occhi. Questo
permette loro di essere esperti infiltrati in varie società e
civiltà del cosmo Marvel.
Questa capacità di mutare forma è
alla base della serie Secret Invasion, con Nick Fury di Samuel L. Jackson e Talos di
Ben Mendelsohn – uno Skrull di
Captain Marvel – che scoprono un’invasione
Skrull della Terra attraverso gli alieni che
impersonano importanti figure mondiali, il che significa che
qualsiasi personaggio del MCU potrebbe essere uno Skrull.
Skrull vs Kree
Un’altra cosa che Captain Marvel, insieme a film come Guardiani della Galassia, ha stabilito nel
MCU è che gli Skrull erano
coinvolti in una guerra contro i Kree. L’Impero
Kree iniziò a espandersi nella galassia, cercando di
costringere il pianeta natale degli Skrull a sottomettersi alla
loro volontà.
Gli Skrull si rifiutarono,
provocando una guerra totale tra l’Impero Kree e
gli Skrull. Ciò causò la distruzione di Skrullos,
il pianeta natale degli Skrull, costringendo gli alieni a
rifugiarsi in tutta la galassia. Questa base funge da introduzione
agli Skrull in Capitan Marvel e sarà probabilmente
approfondita in Secret Invasion.
Gli Skrull non sono cattivi
Dopo l’inizio della guerra
Kree-Skrull, i Kree iniziarono
un’intensa campagna di propaganda che etichettò gli
Skrull come mostri assetati di sangue. I
Kree avvertivano i pianeti che gli
Skrull stavano usando i loro poteri di mutamento
di forma per infiltrarsi nei pianeti e nei rispettivi governi, al
fine di distruggere i civili del cosmo del MCU.
In Capitan Marvel, è stato rivelato che questa
campagna propagandistica era falsa e che gli Skrull si infiltravano
nei mondi come mezzo di sopravvivenza, in modo da potersi
nascondere dagli esecutori Kree inviati per ucciderli.
Il gruppo Skrull di Talos cercava
di fuggire dalla guerra Kree
Inizialmente, Capitan Marvel aveva indicato
Talos e il suo gruppo di Skrull
come i cattivi del film. Tuttavia, è stato rivelato che gli
Skrull di Talos erano
semplicemente un gruppo di civili sfollati dai
Kree durante la guerra.
Gli Skrull si
infiltrarono quindi sulla Terra per cercare un motore a velocità
luminosa che avrebbe permesso loro di fuggire definitivamente
dall’Impero Kree. A questo punto divenne chiaro
che non tutti gli Skrull erano come li dipingevano i
Kree, spingendo Capitan Marvel ad aiutare gli
Skrull di Talos a trovare un mondo dove poter
vivere in pace senza la paura del dominio Kree sulle loro
teste.
Capitan Marvel e gli Skrull
All’inizio, Capitan Marvel faceva parte dello squadrone
d’élite Kree noto come Starforce,
incaricato di setacciare il cosmo alla ricerca di invasioni Skrull
e di consegnare i mostri alla giustizia. Tuttavia, dopo che tutto
ciò fu rivelato come propaganda dell’Impero Kree, Capitan
Marvel decise di aiutare
Talos e la sua famiglia, insieme al resto dei rifugiati che
vivevano tra loro.
Questa decisione è stata in parte
influenzata da Mar-Vell, uno scienziato
Kree che ha aiutato gli Skrull dalla Terra e che è
stato anche il mentore di Capitan Marvel prima che quest’ultimo venisse
a conoscenza dell’origine Kree del primo. Capitan
Marvel termina con l’eroina
titolare che parte con gli Skrull per trovare un
pianeta sicuro su cui vivere.
Gli Skrull di Talos dopo Captain
Marvel
Nonostante Captain Marvel si concluda con gli
Skrull che hanno trovato un mondo natale da
qualche parte nel cosmo del MCU, il franchise non ha chiarito esattamente
dove dal 2019. Questo sarà probabilmente importante da notare,
poiché sarà quasi certamente menzionato in Secret
Invasion, che ora è incentrato su un’invasione della
Terra guidata dagli Skrull.
I personaggi del film, come
Talos e sua figlia G’iah, sono
tornati nell’MCU
dopo esserne usciti per trovare una casa, e la mancanza di una casa
sarà probabilmente ancora un grande punto di discussione per gli
Skrull.
Gli Skrull da Spider-Man: Far From
Home
Un altro sviluppo molto
interessante che è importante conoscere riguardo agli
Skrull del MCU è che hanno
impersonato alcuni personaggi fin da Spider-Man: Far From Home. Il finale di quel
film includeva un grande colpo di scena, ovvero che Nick
Fury e Maria Hill erano Skrull travestiti
per tutta la storia.
Pur non cambiando in modo
particolare la storia di Spider-Man: Far From Home, questo si ricollega
a Secret Invasion in modo importante, in quanto
dimostra la capacità degli Skrull di infiltrarsi facilmente nei
pianeti. Lo stesso è accaduto in WandaVision, dove un impiegato dell’FBI è
stato mostrato come uno Skrull che ha reclutato Monica Rambeau.
Gli Skrull di Talos sono solo un
piccolo gruppo della razza aliena
Per quanto riguarda Secret Invasion, è importante ricordare che
gli Skrull di Talos sono solo una
piccola parte della specie aliena. Gli Skrull sono
incredibilmente numerosi e potrebbero essere nascosti su più
pianeti in tutta la galassia.
I rifugiati di
Talos sono solo un gruppo di
Skrull, mentre molti altri esistono nell’universo
e sono stati colpiti dalla guerra Kree-Skrull.
Nick Fury lavora a stretto
contatto con gli Skrull
Captain Marvel include anche
Nick Fury, che lavora con gli
Skrull dagli anni ’90 nel MCU. Questo è stato dimostrato alla fine di
Spider-Man: Far From Home, in cui Nick
comunicava con Talos – il suo imitatore – mentre lavorava con gli
Skrull nello spazio.
Questo aspetto sarà probabilmente
approfondito in Secret Invasion, in cui Fury e Talos
lavoreranno a stretto contatto per fermare un’invasione Skrull
della Terra.
Gli Skrull sono legati allo
S.W.O.R.D. di WandaVision
Infine, l’alleanza di
Nick Fury con gli Skrull è legata
anche alla S.W.O.R.D. Questa compagnia è stata
introdotta in WandaVision e sta per Sentient Weapons
Observation and Response Division.
La S.W.O.R.D ha sede principalmente
nello spazio, e Fury viene mostrato su una nave
appartenente all’organizzazione e circondato da
Skrull in Far From Home. Anche in
questo caso, è probabile che ciò si leghi a Secret
Invasion, che si spera risponda alle molte domande del
MCU sugli Skrull che sono
state sollevate da Captain Marvel del 2019.
Le prime reazioni di
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part
One sono arrivate e stanno esaltando le sue
impressionanti sequenze d’azione. Ritardato più volte negli ultimi
anni a causa della pandemia di coronavirus, il settimo film di
Mission: Impossible arriva al cinema il prossimo
luglio. Tom Cruise ritorna nei panni dell’agente
del FMI Ethan Hunt in quella che potrebbe essere la sua ultima
avventura, che continuerà in Dead Reckoning Part
Two la prossima estate. Ving Rhames, Simon
Pegg e
Rebecca Ferguson tornano a interpretare la squadra
operativa regolare di Ethan insieme ai nuovi arrivati Hayley Atwell, Vanessa Kirby, Esai
Morales e
Pom Klementieff.
Dopo l’anteprima mondiale del film
a Roma, sono arrivate online le prime reazioni al film diretto da
Christopher McQuarrie. Ci sono molti elogi per
l’azione strabiliante del film, che è fatta su misura per il grande
schermo. C’è anche qualche elogio per i nuovi arrivati, tra cui
Atwell che ruba la scena nei panni dell’ambiguo personaggio di
Grace.
#MissionImpossibleDeadReckoning is incredible. The fastest 2 hr
30 min movie I’ve seen in a long time. One of the best films I’ve
seen this year and @TomCruise
has done it again. Demands to be seen on the biggest screen. Cannot
recommend this movie enough. pic.twitter.com/GOB1WyX2Mi
#MissionImpossibleDeadReckoning is incredible. The fastest 2 hr
30 min movie I’ve seen in a long time. One of the best films I’ve
seen this year and @TomCruise
has done it again. Demands to be seen on the biggest screen. Cannot
recommend this movie enough. pic.twitter.com/GOB1WyX2Mi
#MissionImpossible – Dead Reckoning Part One is another winner
for the franchise. Yet again, the production value is THROUGH THE
ROOF with some of the most well-defined and exhilarating set pieces
photographed in ways that truly make you feel like you’re in the
middle of the… pic.twitter.com/yAX0eJ1t1t
Le prime reazioni al film offrono
una sana dose di clamore per l’azione esilarante del film, in
particolare la sequenza del treno, che coinvolge Cruise e Morales
che combattono in cima a un treno a vapore in corsa prima che si
schianti, provocando la distruzione sia del treno che di un ponte.
La scena sembra mettere in ombra Cruise in sella a una moto da un
dirupo, che è stato uno degli obiettivi principali della campagna
di marketing, anche se le reazioni non lo menzionano
specificamente. Tuttavia, con la durata di Mission: Impossible 7 di
oltre due ore e 30 minuti, sembra traboccare di emozionanti
sequenze d’azione e quindi siamo sicuri che ci sarà spazio per
tantissime emozioni.
Il settimo capitolo di MI si
intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part
One, mentre l’ottavo, Mission: Impossible – Dead
Reckoning Part Two.
Nei prossimi due capitoli della
saga di Mission Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham(Kong: Skull Island),Hayley
Atwell(Captain America: Il primo
vendicatore),Pom
Klementieff(Guardiani della
Galassia) e Esai Morales(Ozark).Christopher McQuarrie scriverà e
dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.
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Arriva in prima tv su Sky NOPE, nuova pellicola scritta e
diretta dal premio Oscar® Jordan Peele, che torna
con una nuova, epica esperienza thriller, da mercoledì 21
giugnoalle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle
21.45 anche su Sky Cinema Sci-Fi), in streaming su NOW e
disponibile on demand. Il film sarà disponibile
anche in 4K su Sky Cinema 4K (21 giugno, ore 21.15) e on
demand.
Il film riunisce
Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya, dopoScappa – Get Out, a cui si aggiungono Keke
Palmer e il candidato all’Oscar Steven Yeun nei panni dei residenti di una
valle solitaria dell’entroterra della California, testimoni di una
scoperta inquietante e agghiacciante. Con loro nel cast anche
Michael Wincott, Brandon Perea e il premio Emmy
Keith David.
La trama di
NOPE
Dopo la scioccante morte del padre,
l’addestratore di animali di Hollywood OJ (Daniel Kaluuya) e la
sorella Emerald (Keke Palmer) iniziano a osservare fenomeni
inspiegabili nel loro vasto ranch della California meridionale. Ciò
li conduce in una spirale ossessiva mentre pianificano numerosi
tentativi per filmare il mistero. Insieme all’ex bambino prodigio
(Steve Yeun) ora direttore di circo in un parco a tema per famiglie
vicino al ranch dei fratelli, gli sforzi della coppia per inseguire
e riprendere lo spettacolo portano con sè conseguenze terrificanti
e un orrore inimmaginabile.
E in occasione della prima visione
di NOPE, da lunedì 19 a domenica 25 giugno arriva Sky
Cinema Sci-Fi, un canale dedicato al genere letterario e
cinematografico che ha contribuito a ridefinire il nostro
immaginario culturale e che ci ha aiutati a sognare il futuro,
con oltre 40 titoli in programmazione.
Tra questi anche DEEP
IMPACT con Morgan Freeman, Robert Duvall, Téa Leoni,
Elijah Wood, e Vanessa Redgrave, MOONFALL, diretto
da Roland Emmerich e interpretato da Halle Berry e Patrick Wilson,
MARS ATTACKS!, omaggio al cinema di fantascienza
anni ‘50 di Tim Burton che dirige un super cast capitanato da Jack
Nicholson e Glenn Close; i tre capitoli della saga “galattica” in
cui Will Smith e Tommy Lee Jones sono una coppia agenti
supersegreti che sorveglia gli alieni che vivono sulla Terra e la
proteggono dalle minacce, MEN IN BLACK,
MIIB – MEN IN BLACK II e MEN IN BLACK
3; e lo spettacolare EDGE OF TOMORROW – SENZA DOMANI con Tom
Cruise.
Inoltre, le pellicole tratte dai
geniali scritti di fantascienza dello scrittore Philip K. Dick:
MINORITY REPORT diretto da Steven Spielberg e interpretato da Tom
Cruise; PAYCHECK di John Woo con Ben Affleck e Uma
Thurman; e il cult di fantascienza di Ridley Scott con Harrison
Ford e Rutger Hauer BLADE RUNNER.
E ancora: Harrison Ford in
ENDER’S GAME, PASSENGERS, con Jennifer Lawrence e
Chris Pratt, ELYSIUM, con Matt Damon e Jodie
Foster, e il blockbuster di Luc Besson VALERIAN E LA CITTÀ
DEI MILLE PIANETI con Cara Delevingne e Dane DeHaan.
In occasione della Festa del Papà
negli Stati Uniti, è stato diffuso un nuovo trailer di
Tartarughe Ninja: Caos Mutante che si concentra
sulla figura del Maestro Splinter, il padre
adottivo delle tartarughe protagoniste del film.
Basato sui personaggi delle
Teenage Mutant Ninja Turtles creati da Peter Laird e
Kevin Eastman, il film è prodotto da
Seth Rogen, p.g.a., Evan Goldberg, p.g.a., James
Weaver, p.g.a. Produttori esecutivi Ramsay McBean, Josh
Fagen. Cast Micah Abbey, Shamon Brown Jr., Hannibal Buress,
Rose Byrne, Nicolas Cantu, John Cena, Jackie Chan, Ice Cube,
Natasia Demetriou, Ayo Edebiri, Giancarlo Esposito, Post Malone,
Brady Noon, Seth Rogen, Paul Rudd, Maya Rudolph
Dopo anni di addestramento nelle
arti marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo
sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di
criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della
loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro
abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il
loro valore come eroi.
Il regista di
Platoon e Natural Born KillersOliver
Stone ha criticato pesantemente le sequenze d’azione
di John
Wick: Capitolo 4, parlando addirittura di disgusto per
l’uso eccessivo della violenza simile a quella di un
videogioco.
Il regista, produttore e
sceneggiatore ha dedicato gran parte della sua carriera
concentrandosi a raccontare controverse questioni politiche
americane. Ex soldato di fanteria che ha prestato servizio durante
la guerra del Vietnam, molte delle sue esperienze in tempo di
guerra avrebbero continuato a riversarsi nei suoi film come il
citato Platoon, Nato il 4 luglio e Tra cielo e terra.
Durante una recente intervista con
Variety, Oliver
Stone ha espresso la sua frustrazione per molti dei
franchise cinematografici basati sulla cultura pop, concentrandosi
sul recente John Wick
4 come esempio. Definendo il film “disgustoso
oltre ogni immaginazione”, il regista veterano ha continuato a
criticare i film d’azione guidati da Keanu Reeves
additando la distanza dalla realtà come loro problema principale:
“Ho visto ‘John Wick 4’ sull’aereo. Penso che il film sia
disgustoso oltre ogni immaginazione. Disgustoso. Non so cosa
possano pensare le persone, forse stavo guardando ‘G.I. Joe’ quando
ero bambino. Ma [Keanu Reeves] uccide, quanti? tre, quattrocento
persone nel fottuto film. E come veterano, devo dirtelo, nessuna di
queste uccisioni è credibile. Mi rendo conto che è un film, ma è
diventato un videogioco più che un film.”
“Ha perso il contatto con la
realtà. Al pubblico forse piace il videogioco. Ma mi annoio. Quante
auto possono schiantarsi? Quante acrobazie puoi fare? Qual è la
differenza tra “Fast and Furious” e qualche altro film? È solo una
cosa dopo l’altra. Che si tratti di un personaggio Marvel superumano o solo di un
essere umano come John Wick, non fa alcuna differenza. Non è
credibile.”
La posizione di Oliver
Stone è sicuramente comprensibile, in quanto poi
alfiere di una cinematografia realistica, è chiaro che le iperbole
action di franchise come Fast and Furious o John Wick si
allontanano dal suo gusto, ma è anche chiaro che entrambi i
franchise citati appartengono a un modo di intrattenere e
raccontare che non vuole certo essere realistico.
Un nuovo lotto di foto e video dal
set di
The Walking Dead: Daryl Dixon sono arrivate
online per l’imminente spin-off horror di AMC
di The Walking Dead. I nuovi video
confermato che Melissa McBride tornerà nei
panni di Carol, dopo essere stata vista girare con Norman
Reedus in Francia. La McBride può essere
vista indossare una giacca di pelle rossa, mentre sfoggia
l’acconciatura caratteristica del suo personaggio delle precedenti
stagioni di The Walking Dead.
Il logline ufficiale della serie,
attualmente intitolata “The
Walking Dead: Daryl Dixon“, afferma che “Daryl
(Reedus)
arriva sulle sponde della Francia e fatica tenta di ricostruire
come ci sia arrivato e perché. La serie segue il suo viaggio
attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di
trovare un modo per tornare a casa. Mentre fa il viaggio,
però, le connessioni che crea lungo la strada complicano il suo
piano finale.”
Insieme a Norman Reedus nel cast ci sono
Clémence Poésy, l’attore di Chernobyl Adam
Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard,
Romain Levi e il nuovo arrivato Louis Puech
Scigliuzzi.
Basata sull’omonima serie a fumetti
di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, la serie
The Walking Dead: Daryl Dixon è prodotta dallo
showrunner David Zabel. I produttori sono Reedus, Scott M. Gimple,
Greg Nicotero, Brian Bockrath, Angela Kang e Daniel Percival.
Attualmente è in fase di riprese in Francia e dovrebbe debuttare su
AMCe AMC+ più avanti nel
2023. David Zabel è produttore esecutivo e showrunner,
con Scott M. Gimple, Angela Kang, Reedus, Greg
Nicotero, Brian Bockrath e Daniel Percival sono anche
produttori esecutivi per conto di AMC Studios.
Il vicepresidente esecutivo
della programmazione alternativa per la Warner Bros. Animation
Peter Girardi ha rivelato l’approccio cheBruce Timm avrà
sulla prossima serie Prime
VideoBatman: Caped
Crusader.
In un articolo riassuntivo di Annecy di Variety,
Girardi ha suggerito che Batman: Caped Crusader
sarà “tutto ciò che Bruce Timm voleva fare” in Batman: The
Animated Series del 1992 ma che non fece per via del fatto
che il prodotto fosse destinato ad un pubblico giovane.
“È tutto ciò che Bruce
Timm voleva fare nella serie originale [Batman del 1992, la serie
animata] ma dato che girava su un canale per bambini, non è stato
in grado di farlo“, ha affermato Girardi. “Quindi
questo sicuramente distorce l’età. È più della sua visione
completa”.
Batman: Caped
Crusader è stato annunciato per la prima volta nel 2021 ed
è pubblicizzato come una serie animata più per adulti incentrata
sull’iconico Batman. Il team
dello show include oltre Bruce Timm, anche nel team di
produttori creative
JJ Abrams e Matt Reeves. Sebbene non si sappia molto
della trama, si dice che sia una rivisitazione del personaggio che
mira a riportare le cose alle loro radici noir e si concentra sui
primi anni del viaggio di Batman nella Gotham City
mentre diventa il combattente del crimine prima ancora
dell’amicizia con il commissario James Gordon e la collaborazione
con la GCPD.
Tutto quello che sappiamo sulla serie tv Batman: Caped
Crusader
Batman: Caped
Crusader è una serie animata di Batman. La serie debutterà
su Amazon, anche se non è stata confermata alcuna data di
uscita. La serie è stata annunciata all’evento WarnerMedia
Upfront il 19 maggio 2021 con Matt Reeves ,
JJ Abrams e Bruce Timm che hanno rivelato di essere i
produttori della serie. Si dice che la serie “Reimmagini la
mitologia di Batman”, con Timm, Reeves e Abrams che la descrivono
come “emozionante, cinematografica ed evocativa delle radici noir
di Batman mentre si tuffa più a fondo nella psicologia di questi
personaggi iconici”. Il 7 gennaio 2022, Ed Brubaker è stato
annunciato come scrittore capo. La serie era stata originariamente
annunciata come data di uscita nel 2023. Nel marzo 2023, è
stato annunciato che la serie era stata acquisita da Amazon
Studios per Prime Video e che erano state ordinate due
stagioni.
Un trailer
del thriller Peter Five Eight che vede
protagonistaKevin Spacey è ufficialmente
uscito, in seguito all’acquisizione del film da parte di
SPI International.Oltre a Kevin Spacey, il film protagonisti anche Jet
Jandreau. Jandreau interpreta Sam, “un affascinante agente
immobiliare che si rivela essere un alcolizzato sfrenato e
problematico con un oscuro segreto“. Rebecca De Mornay
interpreta anche Brenda, che Peter prende di mira per
ottenere informazioni per volere del suo oscuro capo, il signor
Lock.
Dai un’occhiata al trailer di
Peter Five Eight qui sotto:
https://youtu.be/KJF0QG6g77s
Quando è stato girato Peter Five
Eight?
Secondo quanto riferito, il
film è stato girato nel settembre 2021 nella contea di Siskiyou, in
California. Secondo il regista Michael Zaiko
Hall, Spacey non è stato un problema sul set. “È
stato un piacere lavorare con Kevin, ha fatto ridere tutti tra una
ripresa e l’altra e ha consegnato quello che penso sarà un regalo
sorprendente per i suoi fan“, ha detto Hall in una e-mail a
The Hollywood Reporter.
Una volta considerato come un
attore leggendario, la carriera di Kevin Spacey si è interrotta nel 2017.
Quell’anno, Spacey è stato accusato di aver fatto avance sessuali
all’attore Anthony Rapp – quattordici all’epoca – nel 1986. Sono
seguite altre accuse, che hanno portato Netflix a tagliare i rapporti con Kevin Spacey sul loro film in programma Gore.
È stato anche licenziato dall’ultima stagione diHouse of Cards. Tuttavia alcuni anni dopo
una giuria di New York ha assolto Kevin Spacey nella causa civile da 40 milioni
di dollari che gli aveva intentato Anthony Rapp. Il tribunale di
New York ha deciso che la ricostruzione dell’accusa avesse troppe
incongruenze, sulle quali gli avvocati di Spacey avevano
particolarmente insistito. Dopo la sentenza Rapp ha rilasciato un
comunicato sui suoi social in cui non ha parlato direttamente
dell’esito del processo ma ha ringraziato per l’ascolto che la sua
storia ha avuto.
La featurette include anche il
commento di
Samuel L. Jackson,
Cobie Smulders, il regista Ali Selim e il produttore
Kevin Feige, mentre discutevano del ruolo di Nick
Fury all’interno del MCU. Prendono anche in giro la
sua trasformazione mai vista prima nella prossima serie. Le
clip suggeriscono quanto il Blip abbia avuto un impatto su Fury e
perché abbia lasciato la Terra dopo
Endgame.
Nella nuova serie Marvel Studios Secret
Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza
di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di
Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett
Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita
sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil
Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle
Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim
come registi.
Iron Man (Robert
Downey Jr.) è stato il volto del Marvel Cinematic Universe per circa
12 anni, da Iron Man del 2008 fino all’uscita di
Avengers:
Endgame nel 2019. Anche se il personaggio è apparso
nella sua trilogia e in quattro film dei Vendicatori prima di
sacrificarsi per il bene superiore dell’universo, i fan continuano
a sperare in un suo potenziale ritorno. Dopotutto, i Marvel Studios hanno abbondantemente
introdotto il multiverso e l’eventualità che sia tutto possibile,
da qui in avanti.
Ora, lo stesso Downey ha commentato
un potenziale ritorno, aggirando magistralmente la domanda con una
battuta. Alla premiere di Downey’s Dream Cars, a Downey è stato
detto che Tom Cruise era ansioso di realizzare un sequel
di Tropic Thunder. L’intervistatore di extratv si è poi avventurato in una domanda su un
quarto film di Iron Man. “Vuole farlo?!” Downey ha
scherzato sul suo amico Tom Cruise. “Tom, non prenderlo!”
Dato che i Marvel Studios hanno in gran parte
esaurito le storie da raccontare sugli Avengers originali, è
improbabile che Iron Man di Downey ritorni in modo importante, con
un film tutto per sé. Recentemente, nel 2019, il regista di
Iron Man Jon Favreau ha confermato che lui, Downey
o la Marvel non hanno parlato di un
quarto film della serie.
“Non abbiamo parlato del
quarto”, ha detto Favreau di se stesso e di Downey. “Ne ho
parlato con [il presidente dei Marvel Studios] Kevin [Feige] per
vedere cosa stanno facendo, ma amiamo decisamente lavorare insieme
e adoriamo questi personaggi. Parliamo di come sarebbe e scherziamo
sempre su una trama bizzarra di Happy Hogan che si trasforma in un
personaggio simile a Hulk. Ci scherziamo su. Nessun piano, per
ora.”
Sarebbe divertente vedere
Robert Downey Jr.in un cameo nel prossimo film
collettivo del Marvel Cinematic Universe, ma siamo
certi che la parabola narrativa del personaggio si sia
brillantemente compiuta con il sacrificio in Endgame.
Un film su Death
Stranding è stato
annunciaoto tempo fa ed è tuttora in lavorazione presso
Kojima Productions e Hammerstone Studios. Secondo il
creatore Hideo Kojima, lui stesso sarà molto
coinvolto nel progetto.
Cosa farà Hideo Kojima per il film
Death Stranding?
In un recente tweet, Kojima ha
rivelato che sarebbe stato “profondamente coinvolto nella
produzione, supervisione, trama, aspetto, design e contenuti” del
film in uscita. Tuttavia, non dirigerà il
progetto. Questa affermazione arriva dopo che Kojima ha anche
rivelato che avrebbe avuto un ruolo di supervisione nel film.
Just to be clear, I am deeply involved in
producing, supervising, plotting, look, design and content of the
film adaptation of DS, just not in charge of directing.
Al momento non è chiaro chi scriverà o dirigerà il
progetto. Al momento dell’annuncio dello scorso anno, è stato
riferito che il film avrebbe introdotto nuove idee e personaggi nel
mondo di
Death Stranding. In precedenti interviste sul
progetto, Kojima ha anche confermato che il film
avrà più
un aspetto “d’essai”.
Death Stranding è stato
originariamente pubblicato nel 2020 ed è interpretato Norman Reedus nel ruolo di Sam Porter
Bridges, un corriere che ha il compito di consegnare rifornimenti
alle colonie isolate in tutta la Terra. Il gioco comprendeva
anche
Mads Mikkelsen, Léa
Seydoux, Margaret Qualley, Troy Baker, Tommie Earl Jenkins e
Lindsay Wagner.
Senza dubbio la presenza di Michael Keaton nel ruolo di Batman in
The
Flash sarà un incentivo importante per recarsi in
sala a vedere il film con Ezra Miller. Lo studio
aveva puntato talmente tanto sul ritorno di Keaton che il film
sarebbe dovuto finire diversamente, con la sequenza temporale di
Flashpoint ancora “valida” e con Batman e
Supergirl con un ruolo di primo piano.
Questo finale avrebbe mantenuto
Keaton nel DCEU nei panni di una figura simile a un mentore per i
supereroi più inesperti del DCEU: il piano era che Keaton fungesse
da “Nick Fury” per il DCEU. Questo nuovo ruolo sarebbe stato più
evidente nel film solista di Batgirl, poi
cancellato, poiché il ruolo di Keaton sarebbe stato un “cameo
fondamentale”.
Secondo quanto riferito, Keaton
aveva successivamente filmato un cameo anche per
Aquaman e il Regno
Perduto, ma ovviamente è molto probabile che ora il
suo cameo verrà tagliato dalla versione finale del film. Un altro
progetto che avrebbe visto protagonista Michael Keaton sarebbe
dovuto essere Batman Beyond, in cui quella versione di Batman
avrebbe poi consegnato il mantello da supereroe a un Robin più
giovane, che si sarebbe impegnato a guidare.
Sembra dunque che il ruolo di
Michael Keaton sarebbe stato molto
impegnativo, cosa che l’avvento di Gunn e Safran e la necessità di
fare piazza pulita hanno tolto dal tavolo.
The Flash: la trama e il cast del film
The
Flash è uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Il regista David
Cronenberg ha terminato le riprese del suo film horror
The Shrouds. Cronenberg, che ha
diretto film come
La mosca e Crimes of the Future, ha iniziato la
produzione di The Shrouds a metà maggio a
Toronto. “Karsh, un uomo d’affari innovativo e vedovo in
lutto, costruisce un dispositivo per connettersi con i morti
all’interno di un sudario funerario“, recita la trama del
film.
Un mese dopo l’inizio della
produzione, il regista ottantenne ha
conclusoil film. Al momento la pellicola non ha
una data di uscita ufficiale e non ha nemmeno una
distribuzione. Inizialmente il film avrebbe dovuto iniziare
la produzione lo scorso marzo, ma i problemi di casting hanno
comportato piccoli ritardi. Léa
Seydoux è stata sostituita da
Diane Kruger. Si vociferava che Viggo Mortensen fosse
presente nel, ma alla fine sembra abbia rinunciato.
Cronenberg in un’intervista
dell’anno scorso aveva rivelato che “Shrouds” faceva parte di un
progetto Netflix che poi è stato interrotto. Presumibilmente,
il gigante dello streaming ha avuto dei ripensamenti dopo aver
letto la seconda stesura. Il film è coprodotto da Saïd Ben
Saïd. Al San Sebastián Film Festival dello scorso anno,
Cronenberg ha ammesso di aver quasi smesso di fare film e di essere
stato molto serio al riguardo. “Pensavo di essere finito, ma
spero di commettere più crimini in futuro, realizzando più
film“, ha affermato durante la sua presenza al festival.
Secondo alcune fonti il regista è già al lavoro sul suo prossimo
progetto che conta di girare l’anno prossimo.
Chi c’è nel cast di The Shrouds?
The Shrouds
avrà come protagonista Vincent Cassel. Nel cast anche
Guy Pearce,
Diane Kruger, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders, Jennifer Dale,
Matt Willis e Steve Switzman. Kruger ha sostituito
Léa
Seydoux nel suo ruolo per conflitti di
programmazione.
Aaron Taylor-Johnson è a caccia di selvaggina
grossa nel primo trailer di Kraven the
Hunter di Sony. Il nuovo film anticipa una
storia sulle origini del villain Marvel. Nelle trame dei fumetti,
Kraven è un predatore assassino che punta gli occhi su
Spider-Man. Spesso è anche ritratto come un membro
della squadra di supercriminali dei Sinistri Sei.
Kraven the Hunter, il poster
Kraven the Hunter: tutto quello che sappiamo sul
film!
Kraven the
Hunter sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron)
mentre assume il mantello del cattivo di
Spider-Man, che è un immigrato russo di nome
Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il
prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony,
va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore
del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione
R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon,
il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar
Ariana DeBose (West Side Story) nel
ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di
Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli
sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro
Nivola sono stati scelti come cattivi principali.
Kraven the
Hunter è diretto dal candidato all’Oscar JC
Chandor (A
Most Violent Year
) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk
(The
Equalizer),
Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno
producendo il progetto.
KravenIl Cacciatore racconta la violenta storia
della nascita e del destino di uno dei villain più iconici della
Marvel. Ambientato prima della sua
famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson
interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14
anni.
Con i suoi film
TerrenceMalick ha esplorato temi
come la trascendenza, la natura e i conflitti tra ragione e
istinto. Sono opere tipicamente caratterizzate da ampie riflessioni
filosofiche e spirituali, nonché dall’uso di voci fuori campo
meditative dei personaggi protagonisti. Per far emergere il cuore
tematico delle sue opere, Malick rifugge dunque da trame e sviluppi
narrativi solidi per affidarsi piuttosto alla contemplazione, alle
immagini, alla luce e al suono. Nel 2005 egli ha realizzato uno dei
suoi film meno citati ma più esplicativi della sua poetica, il cui
titolo è The New World – Il nuovo mondo,
liberamente basato sulla vera storia di
Pocahontas.
Egli concepì la sceneggiatura già
negli anni Settanta, ma il progetto rimase a lungo in stato
embrionale fino a quando, dopo aver diretto La sottile linea rossa
nel 1998, il regista decise di dargli forma. Egli ripercorre così
la storia della fondazione di Jamestown, in Virginia, ispirandosi
alle figure storiche del capitano John Smith,
Pocahontas della tribù Powhatan e dell’inglese
John Rolfe. Il film, che segna la prima
collaborazione tra Malick e il direttore della fotografia premio
Oscar Emmanuel Lubezki, divise profondamente
critica e pubblico, tra chi lo disprezzò e chi invece lo indicò
come uno dei migliori film del decennio.
Per gli appassionati del cinema di
Malick o del cinema contemplativo, che si pone più come esperienza
visiva e sensoriale che non narrativa, The New World – Il nuovo
mondo è senz’altro un titolo da recuperare, capace di
suscitare grandi emozioni e profondi sconvolgimenti d’animo. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di The New World – Il nuovo mondo
Il film è ambientato del 1607,
quando Pocahontas, l’avventurosa figlia del capo
Powhatan, e altri membri della sua tribù assistono all’arrivo di
tre navi inviate dalla carta reale inglese per fondare una colonia
nel Nuovo Mondo. A bordo di una nave c’è il capitano John
Smith, condannato a morte per comportamenti ribelli, ma
una volta a terra graziato dal capitano Christopher
Newport, capo della spedizione. Gli uomini coinvolti in
quella spedizione sono però impreparati ad affrontare le avversità
naturali presenti nel nuovo continente e ben presto devono
abbandonare i loro sogni di gloria, lottando piuttosto per la
propria sopravvivenza.
Quando il capitano Newport invia
John Smith e i suoi uomini a cercare rifornimenti, il gruppo viene
infatti attaccato dai membri della tribù Powhatan, che uccidono
tutti tranne John, fatto prigioniero e condotto al villaggio. Lì
incontra la figlia del capo, Pocahontas, con cui in breve sviluppa
una profonda relazione che cambierà per sempre la loro vita. Gli
scontri tra gli inglesi e i Powhatan però sono tutt’altro che
finiti e quando i due popoli verranno nuovamente alle armi,
Pocahontas sarà costretta a prendere decisioni durissime, che
comprometteranno il suo posto nel mondo e tutto ciò in cui
crede.
The New World – Il nuovo mondo: il cast del film
Noto per la sua maniacalità affinché
tutto sia il più autentico possibile, dalle luci alle
interpretazioni, Malick ricercò a lungo i giusti attori per i ruoli
principali, lavorando poi con loro per rendere più realistici i
rispettivi personaggi. Il casting per il personaggio di Pocahontas
si è rivelato però particolarmente difficile. I produttori hanno
esaminato oltre duemila attori prima di decidere di estendere i
loro criteri di ricerca a tutti gli attori indigeni sia del Nord
che del Sud America. Alla fine ad ottenere la parte fu
Q’orianka Kilcher, all’epoca quattordicenne. Per
prepararsi al ruolo, l’attrice dovette imparare a parlare una forma
ricostruita dell’estinta lingua Powhatan.
Nel ruolo di John Smith vi è invece
l’attore Colin Farrell,
il quale per interpretare tale personaggio decise di leggere tutti
i libri scritti dal vero Smith, riguardandi le sue esperienze di
viaggio. Per preservare la spontaneità tra di loro, Farrell e la
Kilcher dovettero evitare di incontrarsi sul set fino al momento
della loro prima scena. Christian Baleè
invece presente nei panni di John Rolfe. L’attore fu voluto da
Malick in quanto egli aveva partecipato al doppiaggio del film
Disney Pocahontas, di cui il regista era fan. Il
premio Oscar Christopher Plummer, infine,
interpreta il capitano Christopher Newport. L’attore, dopo aver
visto il film e il modo in cui la sua presenza era stata ridotta al
montaggio, si infuriò moltissimo con il regista.
Il trailer di The New World –
Il nuovo mondo e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The New World – Il nuovo mondo grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Google Play e Amazon
Pri
me Video. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 19 giugno alle ore
21:00 sul canale Iris.
La prima particolarità di
questo capitolo del franchise rispetto ai quattro precedenti è che
sulla sedia di regia non c’è Steven Spielberg, ma il bravo
James Mangold che, dell’esperienza a dirigere Ford
e compagnia dice: “Emozionante, stimolante. Uno degli elementi
più attraenti nel decidere di far parte di questa impresa è stata
la compagnia. Sono cresciuto ammirando questi film. Sono cresciuto
ammirando Harrison, Steven, Kathy Kennedy, George Lucas, John
Williams. Queste sono tutte persone che hanno plasmato il mio amore
per la cinematografia. Quindi l’opportunità è stata gloriosa, ma
anche il calore con cui mi hanno accolto a bordo è stato ciò che mi
ha davvero fatto desiderare di fare questo film, mi sentivo come se
stessi per vivere una delle grandi esperienze della vita.”
La sfida più difficile
per Mangold è stata la componente action del film: “Ovviamente,
c’è molta logistica, acrobazie, sparatorie e molte location
diverse, ci siamo spostati tanto e abbiamo avuto una squadra
eccezionale. Ma la sfida più grande è stata assicurarmi che il film
avesse un cuore e che queste persone meravigliose avessero lo
spazio per portare l’umanità in quello che è un film su larga
scala. Non c’è nessuna ragione per cui un film su larga scala non
debba avere umanità. Il mio obbiettivo è coniugare le due cose:
possiamo avere spettacolo e un’avventura sul grande schermo, ma
anche le eccentricità e le meravigliose contraddizioni della
condizione umana. E questo è, più di ogni altra cosa, la vera sfida
per me perché in mezzo a tutta la tecnologia, e le infrastrutture,
le dimensioni dell’equipaggio e dimensioni di tutto, devi
proteggere questo tipo di bolla che non può essere pianificato in
uno storyboard e non può essere riprodotta al computer. Quello di
cui ha bisogno per accadere, deve accadere organicamente attraverso
la recitazione di queste persone meravigliose, e gli altri nel
cast, e io stesso che riprendo, e con la sceneggiatura. È un
altro tipo di effetto speciale, qualcosa di magico.”
Torna a indossa Fedora e
frusta
Harrison Ford, che nonostante gli anni è ancora in
splendida forma, ironico e ruvido, proprio come abbiamo imparato ad
amarlo nel ruolo del professore archeologo con la fobia dei
serpenti. “Penso che i punti di forza di Indiana Jones siano
vari – spiega Ford – Li abbiamo raccontati nel corso di
quattro film e ora stiamo entrando in una nuova fase della sua
vita. E lo stiamo vedendo dopo un’assenza di 15 anni. È invecchiato
un po’. Sta andando in pensione. Lo incontriamo nel giorno del suo
ritiro dall’accademia, che non è stata stimolante per lui. Penso
che lo incontriamo in un momento in cui si trova nel punto più
basso della sua vita. Credo che drammaturgicamente funzioni davvero
bene perché, in quel momento, stiamo anche introducendo il
personaggio di Phoebe che è coliche lo stimola a tornare in campo.
Quindi suppongo che la sua debolezza sia l’incedere del tempo. Ho
ho sempre voluto completare la storia e vederlo alla fine della sua
carriera e in definitiva alla fine della sua vita.”“Quando ho letto la sceneggiatura di Indiana
Jones e il Quadrante del Destino – continua
Harrison Ford – ho pensato che fosse una bella
storia, un film ambizioso, un modo diverso di raccontare il
personaggio e di dirgli addio. La storia ha pensato a un modo per
riportare l’interesse in una vita che non ne aveva più.”
Al fianco di
Indiana Jones, nel film, c’è la sfuggente Helena,
interpretata da
Phoebe Waller-Bridge. “Penso che l’arguzia di
Helena sia una grande forza, ma anche il suo essere una persona
creativa e autosufficiente, ha un buon senso dell’umorismo. C’è una
forma di coraggio in lei che può essere frainteso come incoscienza.
Quindi anche se è un aspetto che amo di lei, penso anche che sia la
cosa che poi la mette nei guai. Penso che lei probabilmente non
sappia davvero come chiedere aiuto in modo reale e questo l’ha resa
dura.”
E che tipo di relazione
instaura con Indy? “Penso che lei sia la persona giusta ad
entrare nella sua vita in questo momento perché sembra che lui sia
dentro e un vicolo cieco emotivo. È giusto? E penso anche che ora
stia vivendo in un’epoca in cui l’attenzione si è spostata. Le
persone guardano al futuro. La gente guarda la luna. E non c’è
molta passione per quello di cui lui invece è appassionato, cioè il
passato. E così, quando arriva lei nella sua vita, non solo porta
una ventata di passione per l’archeologia e il passato, ma anche
l’avventura e il ricordo del suo vecchio amico, padre di Helena. E
credo che questa cosa lo illumini. Solo che lei lo fa in maniera
furba, perché ha i suoi scopi secondari. E poi attraverso
l’esperienza di questa avventura con Indie impara di nuovo a essere
vulnerabile. Mi è piaciuto che questo tipo di rapporto si instauri
tra due persone di generazioni diverse.”
Nei panni del villain, il
nazista Jürgen Voller,
Mads Mikkelsen non perde occasione di diffondere il
suo fascino: “Penso che la sua più grande forza, ovvero la fede
nel Terzo Reich, sia anche la sua più grande debolezza, perché non
è che sia una cosa proprio edificante.” Un villain terribile,
quindi, a cui Mikkelsen riesce a dare personalità e carisma, come a
tutti i suoi magnifici ritratti di antagonista. “La verità è
che non dipende da me, il personaggio era scritto molto bene e i
miei colleghi mi hanno aiutato a tirarlo fuori nel migliore dei
modi. Ho interpretato tanti cattivi, ma questo è il mio primo
nazista, quindi questo fa la differenza. Cerco di trovare ciò che
umanizza anche il personaggio peggiore e se non riesco a
relazionarmi con ciò che sognano, lo sostituisco con qualcos’altro
che posso capire per restituire il grado di passione del
personaggi. E così, si spera, il lavoro finale darà sostegno alla
storia.”
A quasi un anno da
She-Hulk:
Attorney at Law, tornano su
Disney+ le serie Marvel Studios e questa volta è il
turno della misteriosa Secret Invasion,
guidata da un ritrovato Nick Fury, molto diverso dalla sua ultima
apparizione nel MCU. Avevamo infatti lasciato l’ex
leader dello SHIELD su un’astronave Skrull, molto distante dalla
Terra, che cercava di trovare un mondo su cui gli alieni metafora
potessero vivere. Lo ritroviamo, molto provato, di ritorno sulla
Terra, in un mondo decisamente cambiato.
“Questa è la mia
seconda apparizione dopo il BLIP – comincia Samuel L.
Jackson, che interpreta Fury da ormai 15 anni – ed
era stato via un bel po’ di tempo. È un po’ stanco, un po’
vulnerabile, ma torna sulla Terra perché è stato convocato. E
vedremo cosa succede. Adesso ho anche un ginocchio malandato, non
ne sono così tanto felice.”
Convocato da chi? Ma da
Talos, naturalmente, che avevamo visto l’ultima volta nella scena
post credits di Spider-man: Far From Home.
L’amicizia tra Fury e il leader degli Skrull, che abbiamo visto
nascere in Captain Marvel, è qui al centro della storiate
quindi insieme a Samuel L.
Jackson torna anche Ben Mendelsohn che indossa ancora una volta la
sua maschera verde. “È stato un lavoro molto più difficile per
me perché troviamo Talos in un momento difficile. Non riuscirei ad
andare avanti senza fare spoiler, quindi mi limiterò a dire che per
lui è un brutto momento, e che con Nick lassù tutto quel tempo, non
è riuscito a fare di meglio.”
Un altro volto amatissimo
dal pubblico del MCU torna per Secret Invasion,
quello di Cobie Smulders
nei panni di Maria Hill: “È stato davvero eccitante tornare,
ma, parlando della tensione che si respira nella serie, credo che
la relazione tra Maria e Nick sia piuttosto tesa perché quando lei
lo ha chiamato lui non ha risposto.”
Parlando di veterani di
ritorno nel MCU, troviamo anche Don
Cheadle, che riporta a schermo il suo James ‘Rhodey’
Rhodes. “Penso che scopriremo cosa sta succedendo con Rhodey
mentre questa serie va avanti – spiega l’attore – Ha un
ruolo diverso rispetto al suo solito. Lo vediamo più come un
animale politico rispetto al passato. È stato più un militare in
altre circostanze, ma ora è una specie di braccio destro del
presidente. Ma penso che quello che non vedo l’ora di vedere è come
si evolve la sua relazione con Nick Fury e con gli altri
personaggi.”
Non solo volti conosciuti
e amati, in Secret Invasion,
tutt’altro! La serie presenta infatti le due new entry del MCU più interessanti di questa Fase
5: Emilia Clarke, esperta di franchise e volto
pop amatissimo dal pubblico, che interpreta G’iah e
Olivia Colman, premio Oscar e talento immenso del
grande schermo, che dà il volto alla potente Sonya Falsworth. Con
loro anche Kingsley Ben-Adir, nel ruolo fondamentale di Gravik.
E quando Emilia Clarke spiega cosa l’ha convinta ad
unirsi al MCU, la risposta è immediata:
“Tutte le persone che vedete sedute qui – ha spiegato la
ex Madre dei Draghi – Chi diavolo non vorrebbe essere
seduto qui con queste incredibili persone? E poi sono stata
ben preparata per affrontare un ruolo che richiede segretezza e
attenzione agli spoiler. Quindi sapevo in cosa mi stavo ficcando.
Ma penso che quello che posso sicuramente dire è che quello di
Secret Invasion è
stato il set più caldo, meraviglioso, sicuro, adorabile, felice e
giocoso in cui sia mai stata. Entrare nel mondo Marvel vuol dire che sei arrivato
in cima all’albero, sei lì, e poi scopri che tutti quelli che sono
lì si stanno divertendo davvero.”
E alla stessa domanda,
Olivia Colman risponde: “Dopo ogni film Marvel che è arrivato nei cinema,
dicevo al mio agente che volevo fare parte di quel franchise.
Quindi non è che ho accettato Secret Invasion. È stata
Secret Invasion a
chiamarmi. Ogni menzione della parola Marvel e io dicevamo: “Sì, per
favore”. E spero di essere stata all’altezza di tutto ciò.” Il
personaggio di Colman, Sonya Falsworth, sembra aver un passato di
amicizia con Nick Fury e forse sono addirittura amici, “ma da
qui a dire che si fidano l’uno nell’altra è complicato!”,
spiega l’attrice “Sonya lavora per l’MI6. E le piace vestirsi
di rosso. Ed è abbastanza divertente, ma a volte un po’ antipatica.
Ed è tutto ciò che posso dire”.
Per quanto riguarda la
linea temporale del MCU, Secret Invasion è
ambientato nella contemporaneità del Marvel Universe: “Esiste
fondamentalmente lungo la linea temporale in cui escono le serie
– ha dichiarato il produttore Jonathan
Schwartz– Quindi post-She-Hulk, post-blip proprio in questo esatto giorno
presente nel MCU. Penso che sia tutto quello che
posso dire.”
A dirigere tutti gli
episodi della serie è stato chiamato Ali Selim che
definisce Secret
Invasion“uno show molto umano” “È la storia
di Nick Fury – continua -Lui è un essere umano. Ha la sua
versione di superpoteri, ma non sono come i superpoteri dei
supereroi. Ed è una storia su di lui che rimette i piedi per terra
ancora una volta dopo un po’ di tempo. E mi piace perché mi
piacciono le storie umane che vengono dal cuore e sono a misura
d’uomo e raggiungono un fascino universale piuttosto che il
contrario. E mi è piaciuta la componente di spionaggio, l’elemento
politico-thriller, e siamo tornati a guardare Il Terzo Uomo, La
Conversazione, e cose del genere che sono molto radicate e davvero
umane. E spero che abbiamo portato abbastanza elementi per
ricrearne il tono. E poi c’è un punto nella storia in cui Nick Fury
in cui si rende conto che questa è la sua battaglia, e diventa una
specie di classico eroe western americano. E il tono cambia negli
episodi successivi e Nick Fury diventa una specie di John
Wayne.”
E come si racconta una
storia thriller con al centro Nick Fury? Lo spiega Kevin
Feige: “Questa è sempre stata l’idea. Sapevamo che non
avremmo avuto tutti i personaggi dell’Universo Marvel così come accade nei
fumetti, ed era il momento buono per concentrarci su Sam Jackson e
su questo ensemble che vedete qui oggi. E abbiamo avuto un
fantastico gruppo di sceneggiatori e il nostro fantastico regista,
che ci ha aiutato a gestire tutto.” Per Jonathan Schwartz si
tratta di una evoluzione di qualcosa cominciato con Captain
Marvel, “anche se non era
ancora un’idea di Secret Invasion. Penso che
fosse l’idea di approfondire il rapporto tra questi due personaggi,
Nick e Talos. E poi abbiamo iniziato, la porta Disney Plus si è in
qualche modo aperta e abbiamo avuto l’opportunità di giocare di più
trai generi ed espandere la scatola dei giochi di ciò che potevamo
fare. E questo ha reso Secret Invasion di per sé una
storia che aveva un ottimo materiale di base, perché è un evento
dei fumetti che molte persone conoscevano e a cui hanno risposto
con entusiasmo, ed era un genere molto interessante, in particolare
per questi due personaggi.”
E per Samuel L.
Jackson, vero e proprio protagonista di questa serie,
non è “solo una storia di Nick Fury, perché ci
sono tutte queste altre persone interessanti che circolano. È una
storia di Gravik, è la storia di Emilia, è la storia di Olivia.
Sono tutte queste persone che vengono presentate allo spettatore
che ti fanno venire voglia di dire, beh, anch’io voglio vedere cosa
gli sta succedendo.”
The
Flash (qui la
recensione), al cinema in Italia il 15 giugno scorso, è
riuscito subito a scalare la classifica al botteghino, arrivando in
vetta e conquistandosi il podio al suo primo weekend nelle sale
nostrane. Seppur negli States il risultato sia invece diverso, non
avendo ancora raggiunto al box office cifre entusiasmanti, il
film diretto da Andy Muschietti è – fra i
capitoli del vecchio
DCEU – uno dei migliori e meglio riusciti. In The
Flash, la cui storia è adattata dalla trama originale del
fumetto Flashpoint della DC Comics, Barry
Allen torna indietro nel tempo per tentare di salvare la madre e
impedire che il padre venga giudicato come colpevole della sua
morte.
In questo modo, attraverso il
Velocista Scarlatto, viene introdotto per la prima volta in maniera
chiara e funzionale il concetto di multiverso del DCU e delle linee temporali
alternative, che nascono nel momento in cui Flash cerca di
riscrivere la storia. A differenza del
MCU, però, il multiverso del
DCU non è lineare ma anzi risulta molto più complesso e
intricato di quanto si possa immaginare. Cerchiamo perciò di capire
come funziona insieme alle diverse timeline.
Come viaggia nel tempo Flash?
In The
Flash il viaggio nel tempo è uno dei temi
portanti, ed è sia pretesto che problema dell’intera
narrazione. Nel primo atto Barry Allen torna nel passato quando,
dopo aver ricordato la sua infanzia e la morte della madre, corre
così velocemente da entrare nella Speed Force. Qui capisce di poter
tornare indietro nel tempo, e inizia ad esplorare e studiare la sua
nuova capacità: è proprio nel suo “regno temporale” che Barry può
accedere a quello che chiama “cronobaleno”, qualcosa che gli
permette di poter vedere in contemporanea diversi esiti di eventi e
linee temporali.
In questo modo, Barry può entrare in
uno di quei punti del tempo e modificarlo. Anche se ha la capacità
di cambiare le cose, ciò non vuol dire che gli esiti siano
prevedibili una volta fatto ritorno nel presente. Nel
multiverso della DC, infatti, le cose
funzionano diversamente rispetto a quanto si potrebbe vedere nel
MCU (molto più lineare). In questo universo, una sola
alterazione del passato non va a intaccare solo il presente e il
futuro, ma anche il passato antecedente l’alterazione, grazie alla
retrocausalità.
Quindi, di conseguenza, non si può
prevedere nulla. Abbiamo un esempio con una scena del film molto
toccante, quando Barry Allen torna indietro nel tempo per mettere
il barattolo di pomodoro – che la madre aveva dimenticato – nel suo
carrello, facendo sì che il padre dopo non debba uscire per andarlo
a comprare e impedendo, quindi, che lei venga uccisa. Da questa
azione, però, i cambiamenti che si generano sono tantissimi e Flash
non ha potuto prevedere nessuno di questi.
Batman e il multiverso spaghetti:
cosa significa?
Quando in The
Flash Barry Allen torna indietro nel tempo e incontra
il Barry alternativo, gli dice di dover rintracciare la
Justice League che, in quell’universo, non esiste. L’unico è
Batman, dal quale i due si recano per poter capire come aggiustare
le cose. Quando però Barry arriva, quello che si trova di fronte –
dopo una lotta in cucina – è il Bruce Wayne di
Michael Keaton, non di
Ben Affleck, uno degli esempi proprio di retrocasualità
inaspettata e imprevedibile. La versione di Keaton conosce però il
multiverso e i concetti su cui si fonda, dando conferma ai due
Barry della sua esistenza. Dice anche che le linee temporali del
multiverso DC sono molto più interconnesse e intrecciate e per
niente lineari, e una volta scolati gli spaghetti, mette il piatto
davanti ai due ragazzi per usarli come metafora.
Esattamente come gli spaghetti, ci
sono dei punti in cui le linee temporali sono ingarbugliate, ed
alcuni di questi punti si incrociano come fulcri nel multiverso.
Vengono chiamate “inevitabilità intersezionali”, ciò vuol dire che
alcuni personaggi ed eventi non possono essere cambiati e, proprio
come li descrive Barry Allen stesso, sono momenti di destino. Così
Flash scopre e capisce che ci sono alcune intersezioni che
non possono essere soggette a modifiche, per quanto si
tenti di cambiarle. Come, ad esempio, sua madre: Barry non può
salvarla e impedire al tempo stesso che l’intero universo si
distrugga: è una conseguenza inevitabile.
La spiegazione delle tre linee
temporali di The Flash
All’interno di The
Flash ci sono ben tre linee temporali principali. La
prima, è quella principale DC, quella che il pubblico già conosce
grazie ai film precedenti, e che ha al suo interno tutti gli eventi
del
DCEU, iniziando con L’uomo d’acciaio del 2013. In questa timeline, la
madre di Barry è stata uccisa quando lui era al piano di sopra a
disegnare e il padre era andato a comprare il barattolo di pomodori
che lei aveva dimenticato. È la linea temporale che Barry Allen
prova a modificare, tornando indietro nel tempo e mettendo la
lattina dentro il carrello della madre al supermarket, in modo tale
che il padre non debba uscire per andarlo a prendere, evitando così
la sua morte.
La seconda timeline è la conseguenza
dell’alterazione di Barry Allen. In questa linea temporale la madre
di Barry è ancora viva, il padre non è in carcere e Barry cresce
con entrambi i genitori. Il problema, però, è che l’universo a
causa di questa modifica è cambiato, e i metaumani non esistono. Di
conseguenza, la Terra non è mai stata protetta prima dell’arrivo di
Zod. Non c’è traccia di
Wonder Woman, Cyborg gioca ancora a football,
Aquaman non esiste e
Superman è stato ucciso da Zod quando era piccolo, diversamente
da come invece vediamo in L’uomo d’acciaio di Snyder. In questa
timeline esiste solo il
Batman di
Michael Keaton, che si è ritirato dopo aver reso sicura Gotham
City.
L’ultima – e terza – timeline si
forma invece quando Flash, dopo aver visto gli universi del
multiverso collidere e aver capito che non può lasciar vivere la
madre, torna ancora una volta indietro per aggiustare i suoi errori
e non mettere mai quel barattolo di pomodoro nel carrello della
madre, facendola morire (di nuovo). Quando però riposiziona la
lattina sullo scaffale, sistema anche tutti gli altri più in alto,
in modo tale che la telecamera possa riprendere il padre mentre va
al supermercato, poiché quel filmato gli serve nel presente, al
processo, per scagionarlo dalle accuse dell’uccisione della madre.
Così agendo, Barry inevitabilmente crea altri cambiamenti: Batman, quando torna nel
suo presente, è diverso, ed è interpretato da
George Clooney, mentre della Justice League non è chiaro il destino. Solo
la scena post-credits conferma
Jason Momoa come
Aquaman.
Tutti gli universi del multiverso
DC
In The
Flash non è compresa solo la timeline del
DCEU o le sue linee temporali alterate, ma come è ben chiaro
nel finale, quando Barry Allen e Dark Flash sono nella Speed Force,
ci sono tanti altri universi presenti nel multiverso, che fra
l’altro sono quelli che contengono i camei più amati del film.
Troviamo infatti, ad esempio, l’universo DC in bianco e nero, in
cui appare in digitale il Superman di George Reeves degli anni
’50.
C’è anche l’universo della serie
televisiva di Batman degli anni
Sessanta, in cui è Adam West a vestire i panni del Cavaliere Oscuro
e il suo più grande villain,
Joker, è interpretato da Cesar Romero. È presente poi
l’universo del Superman di Christopher
Reeves e della Supergirl di Helen Slater (spin-off dei film di
Richard Donner). E, infine, quello del Superman di
Nicolas Cage, mai visto su schermo in quanto il film in cui lo
rappresentava, Superman Lives di Tim Burton, fu poi cancellato.
Nella Speed Force, questi mondi stanno per essere distrutti, prima
che Flash torni ancora indietro per evitare il disastro.