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Guy Pearce: 10 cose che forse non sai sull’attore

Guy Pearce: 10 cose che forse non sai sull’attore

Guy Pearce è uno dei più iconici attori dagli anni Novanta ad oggi, grazie alle sue diverse intepretazioni, davvero uniche ed indimenticabili. L’attore ha iniziato ben presto la sua carriera, partendo dalle soap opera per arrivare al grande cinema, riuscendo a conquistare una gran fetta di pubblico in tutto il mondo e diventando uno dei professionisti più amati del settore. Troppo a lungo sottovalutato, oggi sta fortunatamente vivendo una nuova fase della sua carriera grazie a titoli di rilievo che ne mettono in risalto tutto il talento.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Guy Pearce.

I film di Guy Pearce

I film da giovane di Guy Pearce

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore inizia nel 1990, quando debutta sul grande schermo in La caccia, per poi lavorare in Priscilla – La regina del deserto (1994), Nella sua pelle (1996), L.A. Confidential (1997), Regole d’onore (2000) e Memento (2000). In seguito, ha partecipato a diversi film come The Time Machine (2002), La proposta (2005), Houdini – L’ultimo mago (2007), The Hurt Locker (2008), The Road (2009), Animal Kingdom (2010) e Il discorso del re (2010), Solo per vendetta (2011), Prometheus (2012), Lawless (2012), Iron Man 3 (2013) e The Rover (2014).

I film di oggi di Guy Pearce

Equals (2015), Genius (2016), Alien: Covenant (2017), Maria regina di Scozia (2018), Domino (2019), Bloodshot (2020) e Senza rimorso (2021), Il settimo giorno (2021), Zona 414 (2021), Memory (2022) e La macchina infernale (2022).

I film del 2024 di Guy Pearce

Nel 2024 l’attore prende parte a due importanti film, ovvero The Shrouds, regia di David Cronenberg e presentato in concorso a Cannes, e The Brutalist, dove recita accanto ad Adrien Brody e Felicity Jones. Ha poi recitato anche in Sunrise, con Alex Pettyfer, e Inside.

L.A. Confidential spiegazione finale
Russell Crowe and Guy Pearce in L.A. Confidential © 1997 – Warner Bros. Entertainment

2. Ha lavorato anche per il piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attore non ha prestato la propria opera solo per il cinema, ma ha lavorato spesso in progetti dedicati al piccolo schermo. Egli, infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione con le soap opera Neighbours (1986-1989) e Home and Away (1991). Per poi lavorare in serie tv come La saga dei McGregor (1993-1996), Mildred Pierce (2011), When We Rise (2017), Jack Irish (2016-2018) e The Innocents (2018). Nel 2019 ha interpretato Ebenezer Scrooge nella miniserie A Christmas Carol, mentre ha poi recitato nelle miniserie Omicidio a Easttown (2021), Una spia tra noi – Un amico leale fedele al nemico (2022) e In the Clearing (2023).

 

Guy Pearce in Memento

3. Non è stata la prima scelta. Per il ruolo di Leonard, protagonista del film Memento, il regista Christopher Nolan aveva considerato gli attori Alec Baldwin, Brad Pitt e Charlie Sheen. Tuttavia, la parte è andata poi a Guy Pearce, anche se non era la prima scelta. L’attore è stato scelto poiché Nolan si è infine deciso ad affidare il ruolo ad un interprete meno noto ma ugualmente talentuoso, che potesse così non attirare troppo su di sé le attenzioni del pubblico.

4. È dimagrito molto. Per poter interpretare Leonard, protagonista del film, l’attore si è dovuto sottoporre ad una dieta piuttosto serrata. Infatti, prima del film pesava circa 104 kg ed è riuscito ad arrivare al peso giusto appena prima delle riprese. Tale rapido dimagrimento gli ha inoltre permesso di acquisire un aspetto particolarmente trascurato, che ben si adattava alla natura del personaggio.

Guy Pearce Memento
Guy Pearce in Memento

Guy Pearce in Iron Man 3

5. Non è stato scelto per primo. In origine, prima che il ruolo di Aldrich Killian in Iron Man 3 andasse a lui, la produzione aveva pensato di coinvolgere Jude Law, che aveva già condiviso il set con Robert Downey Jr. in Sherlock Holmes (2009) e Sherlock Holmes – Gioco di ombre (2011). Si era ipotizzato questo tipo di collaborazione proprio per il tipo di connessione che esisteva tra i due attori, ma in seguito si è preferito optare per Pearce, il quale ha saputo rendere memorabile il suo villain.

Guy Pearce in Priscilla – La regina del deserto

6. Ha vissuto una speciale preparazione al film. Secondo il regista di Priscilla – La regina del deserto, Stephan Elliott, prima dell’inizio delle riprese i tre protagonisti con indosso i costumi sono stati portati in un locale per drag queen. Nessuno di loro è stato riconosciuto: Guy Pearce ne approfittò per essere oltraggiosamente maleducato, Terence Stamp alla fine dimenticò di essere travestito e cominciò a provarci con le ragazze, e Hugo Weaving si ubriacò di brutto e rimase sdraiato sotto un tavolo per ore, battendo il dito a tempo di musica. Quest’ultimo dettaglio è stato incorporato nel film nella scena della camera d’albergo.

Guy Pearce nominato all’Oscar per The Brutalist

7. Ha ottenuto una nomination all’Oscar. Grazie al film The Brutalist Pearce ha ottenuto quella nomination all’Oscar che fino ad oggi gli era sfuggita. Per lui si tratta infatti della prima candidatura, nella categoria di Miglior attore non protagonista. Una soddisfazione molto importante per l’attore, la cui carriera può da qui conoscere nuove vette all’interno dell’industria hollywoodiana.

Guy Pearce in The Brutalist (2024)
Guy Pearce in The Brutalist

 

La moglie e i figli di Guy Pearce

8. È stato sposato per molto tempo. L’attore ha avuto una lunga relazione con la psicologa Kate Mestitz: i due si sono conosciuti negli anni ’90 e si sono sposati nel 1997. Tuttavia, dopo diciotto anni di matrimonio, la coppia si è separata nel 2015. Pearce e la Mestitz non hanno rivelato i veri motivi della rottura, citando unicamente delle differenze inconciliabili sorte nel tempo.

Guy Pearce e Carice van Houten

9. Attualmente è impegnato come compagno e come padre. Nello stesso anno della sua separazione, l’attore ha iniziato a frequentare la collega olandese Carice van Houten, celebre per aver interpretato il personaggio della sacerdotessa Melisandre nella serie Il Trono di Spade. Per ora la coppia non si è ancora sposata, ma dalla loro unione è nato, nell’agosto del 2016, il loro primo figlio, Monte.

L’età e l’altezza di Guy Pearce

10. Guy Pearce è nato il 5 ottobre del 1967 a Ely, nel Cambridgeshire, in Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde e 1,79 metri.

Fonti: IMDb, The Famous People

Perché The Brutalist è così lungo e ha un intervallo?

Perché The Brutalist è così lungo e ha un intervallo?

The Brutalist, una storia straziante sulla brutalità del sogno americano, è uno dei film più emozionanti del 2024. La storia segue il protagonista László Tóth (Adrien Brody), un architetto ebreo-ungherese che parte per gli Stati Uniti dopo essere sopravvissuto a un campo di concentramento. Si trasferisce a Philadelphia, incontra il ricco Harrison Van Buren (Guy Pearce) e suo figlio Harris, e presto inizia il progetto architettonico della sua vita. L’ultimo lavoro del regista Brady Corbet ha ricevuto ben 10 nomination agli Academy Awards, tra cui quella per il miglior film e quella per Brody come miglior attore.

Tuttavia, il film non è esente da critiche. The Brutalist è stato criticato per l’uso dell’intelligenza artificiale per integrare alcuni dialoghi in ungherese pronunciati da Brody. Alcuni spettatori si sono anche chiesti perché The Brutalist sia uno dei film più lunghi degli ultimi anni. La durata del film, oltre tre ore, ricorda titoli come Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese o The Irishman, ma The Brutalist vanta una caratteristica rara che la maggior parte dei film recenti non ha: un intervallo ufficialmente autorizzato.

La durata e gli atti di The Brutalist

The Brutalist include due atti e un epilogo

The Brutalist ha un finale dopo il finale, poiché è diviso in quattro parti: due atti, un intervallo e un epilogo. Il primo atto, “Parte I: L’enigma dell’arrivo”, dura circa un’ora e 40 minuti e ci introduce a László e al mondo grigio e inquietante di The Brutalist nel 1947. L’apertura segue il duro inizio di László negli Stati Uniti, fino alla decisione dei Van Buren di commissionargli un centro sociale. Dopo questo atto c’è l’intervallo, poi il film si tuffa nel secondo atto, più breve, “Parte II: Il nucleo duro della bellezza.

La seconda parte, in inglese “The Hard Core of Beauty”, riprende nel 1953 e continua a seguire le lotte di László con il suo lavoro, le droghe e i Van Buren. Il secondo atto di The Brutalist introduce la moglie di László, Erzsébet (Felicity Jones), che diventa rapidamente uno dei personaggi più emozionanti del film. Nella seconda parte, Harrison Van Buren decide però di abbandonare il suo centro sociale, licenziando tutti i suoi dipendenti, il che alla fine porta László e la sua famiglia a trasferirsi a New York. Tuttavia, l’architetto si ritrova presto a tornare sul posto per finire l’opera. Il resto del secondo atto è un’immersione oscura e inquietante nella sete di potere dei Van Buren e nella lotta di László per completare il suo capolavoro architettonico.

Dopo la conclusione dei due atti ufficiali, The Brutalist termina con un breve epilogo: “La prima Biennale di Architettura”. Mentre i primi due atti si concentrano su László e sul suo percorso professionale e personale, l’epilogo pone l’attenzione sulla nipote di László, Zsófia (Ariane Labed). Descrive il lavoro di László, spiegando come il Van Buren Community Center sia stato progettato per assomigliare a un campo di concentramento e come la costruzione sia servita a Làszló per elaborare il suo trauma. Mentre il suo anziano zio osserva, Zsófia conclude The Brutalist con un messaggio che lui una volta le disse: “Non importa cosa gli altri cercano di venderti, è la destinazione, non il viaggio”.

Il lungo tempo di esecuzione di The Brutalist è necessario per mostrare il tempo impiegato da László per completare il suo progetto architettonico

The Brutalist

L’intervallo di The Brutalist è simbolico

A metà del primo atto di The Brutalist, Làszló si assume il compito enorme di costruire un centro comunitario con biblioteca, teatro, palestra e cappella per la ricca famiglia Van Buren. La creazione inizia a consumare László, che dedica le sue giornate al progetto. La costruzione estesa continua durante l’intervallo, nascosta agli occhi del pubblico, ma implicita quando la seconda parte salta sei anni nel futuro.

The Brutalist presenta un montaggio di riprese della costruzione, che mostrano il massiccio centro Van Buren che prende lentamente forma. La scena è bellissima e mostra non solo il lavoro del fittizio László, ma anche il forte occhio registico di Corbet. Il centro Van Buren non è stato creato dall’oggi al domani, ma piuttosto nel corso di diversi anni difficili. La tregua di 15 minuti che segue serve a rappresentare quanto tempo è passato, mostrando quanto tempo ha richiesto il lavoro di László.

Perché il regista Brady Corbet ha incluso un intervallo nel film The Brutalist

Guy Pearce e Adrien Brody in The Brutalist (2024)

Il pubblico ha bisogno di una pausa

L’intervallo di The Brutalist arriva alla fine della “Parte I: L’enigma dell’arrivo”, che si conclude a circa metà del film di 3 ore e 35 minuti, al minuto 1 ora e 40. L’intervallo dura 15 minuti, durante i quali lo schermo mostra prima una foto della famiglia Tóth e poi un conto alla rovescia fino a zero, momento in cui riprende The Brutalist. Durante l’intervallo, viene riprodotta la musica per pianoforte che Corbet ha commissionato a John Tilbury per la colonna sonora diretta da Daniel Blumberg.

Corbet ha anche aggiunto l’intervallo a The Brutalist per il pubblico che aveva bisogno di una pausa durante la visione del lungo film. In un’intervista con IndieWire, ha spiegato che anche a lui piace fare una pausa durante una lunga visione. Ha osservato che ha “difficoltà a stare seduto per tre ore e mezza, quindi ne aveva bisogno”. Durante l’intervallo, gli spettatori possono elaborare ciò che hanno appena visto.

Parlando con The Times, Corbet ha anche spiegato che la durata specifica di 15 minuti dell’intervallo di The Brutalist è stata un’altra scelta intenzionale:

“Sono 15 minuti perché è generalmente il tempo necessario alle persone per uscire, usare il bagno, fumare e tornare in tempo per la seconda parte. Si spera che il pubblico apprezzi l’esperienza comune”.

Anche la partner di Corbet, la regista Mona Fastvold, ha fornito la sua opinione sull’intervallo. Ha paragonato l’esperienza di guardare The Brutalist a quella di abbuffarsi di una serie televisiva:

“Sai, la gente si siede a casa e guarda da otto a sedici ore di una serie limitata con piccole pause in mezzo, quindi se applichi quell’idea a questo film, ti stai solo abbuffando di questo film con una piccola pausa nel mezzo. Quindi, non aver paura dell’intervallo.”

In alcune proiezioni di The Brutalist, l’intervallo iniziava dopo alcuni minuti di schermo vuoto. Queste interruzioni erano dovute al fatto che il film veniva proiettato su pellicola da 35 o 70 millimetri in alcuni cinema (il film era stato girato utilizzando VistaVision, una forma di pellicola da 35 millimetri), quindi i proiezionisti dovevano rimuovere e sostituire fisicamente la bobina, aggiungendo tempo alla già lunga durata di The Brutalist.

The Brutalist, la spiegazione del finale: cosa succede a Harrison e Laszlo

The Brutalist di Brady Corbet offre un finale con un denso materiale tematico da esaminare. Adrien Brody interpreta The Brutalist nei panni di László Tóth, un architetto ebreo ungherese che è stato separato dalla moglie durante la seconda guerra mondiale. Arriva in America e si ritrova alle dipendenze di Harrison Lee Van Buren, un uomo ricco affascinato dal talento architettonico innovativo di Tóth, che gli commissiona la costruzione di un centro comunitario in memoria di sua madre.

Nel finale del film, Harrison contatta László per far ripartire i lavori di costruzione. Durante il loro viaggio in Italia, Harrison stupra László ubriaco per dimostrare il suo potere su di lui. Questo fa precipitare László, che si scaglia con rabbia contro i suoi amici e dipendenti. Alla fine, sua moglie Erzsébet finisce le medicine e László le inietta eroina per alleviare il dolore, provocandole un’overdose. Lei sopravvive e i due progettano di lasciare il paese, ma prima lei affronta Harrison per quello che ha fatto. A casa sua, Harrison scompare dopo essere stato accusato davanti alla famiglia e ai colleghi.

L’ultimo discorso di Zsófia in The Brutalist. Ecco cosa significa.

L’epilogo di The Brutalist si svolge nel 1980 in occasione di una Biennale per László Tóth, che espone il suo lavoro architettonico degli ultimi due decenni e celebra la sua vita. È un momento scioccante, vista la situazione disperata in cui si trovava alla fine del film, ma sembra che il viaggio di Erzsébet in Pennsylvania sia stato fruttuoso per la sua carriera. Tuttavia, non è chiaro come László sia diventato un architetto famoso nel tempo trascorso dall’ultima volta che lo ha visto. Dato che il centro comunitario di Van Buren è menzionato come una delle sue realizzazioni, sembrerebbe che il lavoro gli sia stato attribuito.

All’evento, Zsófia tiene un discorso sulla vita di László Tóth, riassumendo la carriera dello zio e mostrando un lato del suo carattere che il pubblico non conosceva direttamente, poiché László non aveva condiviso l’ispirazione per il suo lavoro. Descrive come la sua vita personale abbia influenzato il suo processo creativo, ispirando diversi aspetti del centro comunitario. In particolare, gli interni del centro comunitario sono stati realizzati in modo da assomigliare ai campi di concentramento a cui László è stato sottoposto, il che significa che il suo trauma è stato sviluppato nel suo lavoro.

Il suo punto è suggerire che László ha attraversato l’inferno per raggiungere la sua arte, ma alla fine ciò che conta è il risultato finale.

C’è un’affermazione di Zsófia che riflette perfettamente la narrazione. Chiude il discorso dicendo: “Non importa cosa gli altri cerchino di venderti, è la destinazione, non il viaggio”. Il suo punto è suggerire che László ha attraversato l’inferno per raggiungere la sua arte, ma il risultato finale è ciò che contava. La sua vita personale era costantemente piena di conflitti e tragedie, eppure ha realizzato opere che alla fine sono state rispettate e ammirate.

Cosa è successo a Harrison dopo che Erzsébet lo ha accusato

Guy Pearce in The Brutalist (2024)

Harrison scompare, lasciando il suo destino sconosciuto

Il destino di Harrison Lee Van Buren è uno dei misteri più strani della fine de The Brutalist. Nonostante l’importanza del suo personaggio nella narrazione, dopo che Erzsébet lo accusa di aver violentato László, fugge dalla scena. Suo figlio e i domestici non riescono a trovarlo sul posto e il film passa all’epilogo senza risolvere la sua scomparsa. Inoltre, l’epilogo non fornisce ulteriori informazioni su Harrison. Brady Corbet lascia la decisione allo spettatore.

Ci sono diverse questioni riguardanti questa scena su cui si può teorizzare. Per quanto riguarda il destino di Harrison, è possibile che si sia ucciso o semplicemente sia fuggito, nascondendosi dalla vergogna e partendo per ricominciare la vita altrove. Un altro dettaglio interessante della scena è la reazione di suo figlio Harry. Harry è un tipo pomposo per tutto il film, e questa è l’unica scena in cui mostra una vera disperazione. Sembra che, a parte il fatto che suo padre è accusato di aver fatto qualcosa di terribile, sia inorridito perché crede o sa che sia vero.

Un’altra scena del film mostra Harry che si avvicina a Zsófia mentre è seduta vicino all’acqua in costume da bagno. Le chiede se le andrebbe di fare una passeggiata, ma la scena si interrompe prima di mostrare cosa succede. La volta successiva, Zsófia si allontana da Harry, coprendosi intenzionalmente dove prima mostrava la pelle. Il film potrebbe insinuare che Harry abbia tentato di palparla… o peggio. È pura speculazione, ma questo potrebbe suggerire che Harry abbia sviluppato queste tendenze imitando il padre o sperimentandole attraverso il padre.

Erzsébet è morta prima dell’epilogo del film?

Felicity Jones e Raffey Cassidy in The Brutalist (2024)

Presumibilmente è morta a causa dell’osteoporosi

Erzsébet non è presente nell’epilogo, il che implica che sia morta negli ultimi vent’anni. Fortunatamente, è sopravvissuta all’overdose nel 1960, vivendo abbastanza a lungo da tornare in Europa con László. Le era stata diagnosticata l’osteoporosi intorno al 1953, il che probabilmente ha influito sulla sua aspettativa di vita. Anche se nel finale del film la si vede camminare su una barella, la sua condizione non sembra essere migliorata nei sette anni trascorsi in The Brutalist.

László Tóth era un vero architetto?

Guy Pearce e Adrien Brody in The Brutalist (2024)

László Tóth è un personaggio di fantasia

Il personaggio di Adrien Brody, László Tóth, è completamente fittizio, anche se il film è così ben costruito che sembra vivo. In un’intervista con la CNN, Adrien Brody ha spiegato come la sua vita abbia influenzato la creazione del personaggio, dicendo: “Ho la fortuna di comprendere l’esperienza dell’immigrazione e i molti parallelismi con il percorso di un artista”. La performance di Brody, la sceneggiatura di Brady Corbet e Mona Fastvold e altri artisti di talento coinvolti nella proiezione hanno contribuito a sviluppare un personaggio affascinante da studiare.

Il vero significato di The Brutalist

The Brutalist

The Brutalist esamina l’esperienza americana di immigrati e artisti

The Brutalist è un’epopea del dopoguerra che esamina le somiglianze tra immigrati e artisti. László è entrambe le cose e non solo viene rifiutato perché diverso dalla gente del posto per religione e cultura, ma viene anche frainteso come creativo. È circondato da americani che non possono capire alcun aspetto della sua vita e non ci provano nemmeno. In questo senso, Harrison Lee Van Buren è emblematico dell’America nella sua forma più tossica, un capitalista che non si preoccupa di capire la situazione di László o addirittura l’arte, eppure desidera possederla.

In misura estrema, Harrison impone il suo bisogno di potere su László, aggredendolo anche sessualmente mentre gli ricorda che non sta vivendo al massimo delle sue potenzialità.

Harrison è invidioso del genio creativo di László, e suggerisce che la sua vasta ricchezza abbia portato solo a un’esistenza profondamente superficiale. The Brutalist è in definitiva il ritratto di László, e il film suggerisce che, nonostante il tragico viaggio, egli raggiunga la sua destinazione e il mondo si diletti nella sua creazione.

Profilo Falso – stagione 3 si farà? tutto quello che sappiamo

Profilo Falso – stagione 3 si farà? tutto quello che sappiamo

La telenovela colombiana Profilo Falso, piena di colpi di scena, ha avuto un successo inaspettato quando è arrivata su Netflix nel 2023, ma la serie sarà rinnovata per la terza stagione? La prima stagione della serie segue le vicende di una ballerina esotica di nome Camila (Carolina Miranda), che incontra l’uomo dei suoi sogni su un’app di incontri. Tuttavia, le cose prendono una brutta piega quando scopre che il suo nuovo partner non è esattamente chi dice di essere. Giocando sulle paure moderne riguardo al catfishing e alla privacy online, il dramma esagerato ha offerto una serie di colpi di scena da soap opera per tutta la prima stagione.

La seconda stagione è stata rinnovata, ma la serie originale di Netflix è rimasta in gran parte inattiva per tutto il 2023 e il 2024, senza quasi nessun aggiornamento sostanziale. Tuttavia, quando la serie è finalmente tornata in onda all’inizio del 2025, Profilo Falso: Killer Match (questo il sottotitolo della stagione) ha regalato ancora una volta emozioni forti. Qualcuno sta usando il vecchio profilo di Camila per adescare uomini e ucciderli, e la polizia vuole arrestare la tormentata innamorata come colpevole. Alzando la posta nella seconda stagione, Profilo Falso ha posto le basi per una saga in corso che potrebbe continuare nella terza stagione e oltre.

La terza stagione di Profilo Falso non è confermata

Profilo Falso

Il destino di Camila è sospeso nel limbo per ora

Il modello di Netflix di pubblicare le serie originali in blocco ha contribuito a trasformare il pubblico televisivo, ma rende anche un po’ più difficile giudicare il successo immediato di una stagione televisiva. Non sorprende (considerando la novità della seconda stagione) che Netflix non abbia rinnovato Profilo Falso per una terza stagione, e non è del tutto chiaro se lo farà mai. Poiché lo streamer mantiene i propri dati per lo più segreti, il successo o il fallimento dell’uscita della seconda stagione di Profilo Falso è difficile da valutare.

A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che la stagione 2 ha impiegato molto tempo a concretizzarsi ed è stata rilasciata con pochissimo clamore.

Tuttavia, se la stagione 2 dovesse avere un grande successo per lo streamer, non dovrebbero tardare a buttarsi sulla stagione 3. La stagione 2 è stata rinnovata settimane dopo l’uscita della stagione 1, anche se la stagione 1 è stata una sorta di sensazionale successo improvviso che non è facile replicare. Ciò che complica ulteriormente le cose è che la seconda stagione ha impiegato molto tempo a concretizzarsi ed è stata rilasciata con pochissimo clamore. La seconda stagione è stata rinnovata nel giugno 2023 e ci sarebbe voluto più di un anno e mezzo prima della sua prima. Poiché la seconda stagione è arrivata senza molto preavviso, potrebbe significare che gli spettatori impiegheranno più tempo a scoprirla.

La seconda stagione di FProfilo Falso è andata in onda l’8 gennaio 2025.

Dettagli sul cast della terza stagione di Profilo Falso

Chi è sopravvissuto ai colpi di scena della seconda stagione?

In fondo, programmi come Profilo Falso esistono solo per i colpi di scena esagerati che tengono incollati gli spettatori, ma devono comunque creare personaggi a cui il pubblico tenga. La telenovela ha fatto un buon lavoro in questo senso nelle due stagioni finora andate in onda, e il cast principale è necessario nella terza stagione se Profilo Falso vuole continuare ad avere lo stesso impatto sullo spettatore. A condurre lo show è Carolina Miranda nei panni dell’ingenua ma amorevole Camila, che purtroppo si ritrova nel bel mezzo di una intricata rete di amore e bugie.

Ad unirsi a lei nella terza stagione sarà il suo fidanzato, Miguel, interpretato da Rodolfo Salas. Anche se non è sempre stato onesto con lei, la seconda stagione ha chiarito che Miguel e Camila hanno un vero legame, e alla fine della stagione sono finiti insieme. Non è chiaro se l’ex marito di Camila, David (interpretato da Lincoln Palomeque), tornerà, dato che ha fatto la scelta matura di lasciarla andare perché lei amava ancora Miguel. Un ritorno certo è quello dell’arcinemica della serie, Ángela (Manuela González), soprattutto dopo che l’assassina evasa ha promesso di vendicarsi.

Il cast della terza stagione di Profilo Falso includerà probabilmente:

  • Carolina Miranda è Camila
  • Rodolfo Salas è Miguel
  • Lincoln Palomeque è David
  • Manuela González è Ángela

Dettagli della trama della terza stagione di Profilo Falso

Ora che Profilo Falso ha preso un po’ di ritmo, è molto più facile indovinare il tipo di cose che vedremo nella terza stagione. La torrida relazione tra Miguel e Camila non era finita dopo la conclusione della prima stagione, e David ha divorziato da lei con maturità in modo che potesse stare con l’uomo che ha veramente il suo cuore. Tuttavia, considerando quanto sia stata difficile la loro relazione finora, è chiaro che un lieto fine non sarà mai possibile per la coppia. Oltre alle bugie quasi compulsive di Miguel, dovranno anche fare i conti con la sanguinaria Ángela, che è sfuggita alla custodia nella seconda stagione.

Chicago Med – Stagione 10, episodio 12 regala ad Hannah Asher un arco di redenzione

Hannah Asher (Jessy Schram) ha avuto una stagione 10 di Chicago Med terribile e difficile, tra la perdita di un paziente durante un cesareo d’emergenza, la gestione di un disastro cittadino durante l’esplosione di un edificio e il crollo di un tunnel, e la gestione della sua nuova relazione con Mitch Ripley (Luke Mitchell), che ha avuto la sua giusta dose di alti e bassi. Ma durante l’episodio 12 di Chicago Med, “In The Wake”, le cose iniziano finalmente a cambiare per Hannah, che alla fine ottiene alcune vittorie tanto necessarie, almeno su alcuni fronti. Su altri, riceve molte critiche e purtroppo funge da presagio di sventura.

Professionalmente, le cose stanno finalmente migliorando per la dottoressa. Purtroppo, la storia con Mitch ha incontrato un altro ostacolo. Ecco tutti gli alti e bassi che Hannah vive durante “In the Wake” e il modo in cui questo potrebbe portarla a lasciare Mitch dopo mesi di litigi e accuse.

Hannah ha successo come medico

Come i fan sanno, Hannah ha dovuto affrontare il fatto di aver perso una paziente a causa di un cesareo fallito durante episodio 3 della stagione 10 di Chicago Med, “Trust Fall”. La parte peggiore è che la paziente, Elise (Ito Aghayere), si era fidata di Hannah per aiutarla dopo aver avuto una serie di esperienze negative con medici e ginecologi bianchi. Elise ha un arresto sul tavolo operatorio a causa di un’emorragia interna massiccia, anche se Hannah salva il bambino, e per gli otto episodi successivi Hannah ha lottato con il senso di colpa e l’auto-accusazione.

Hannah ha finalmente la possibilità di riscattarsi durante “In the Wake”, quando un’altra donna arriva per un cesareo d’urgenza. Hannah esegue con successo l’operazione e madre e bambino stanno bene. È un miracolo considerando quello che ha già passato ed è un riscatto positivo in un episodio pieno di momenti bui. Ora almeno può continuare a eseguire interventi chirurgici senza quella nuvola scura sopra la testa.

Ma ha dovuto anche affrontare i suoi problemi di dipendenza

Sul piano personale, Hannah cerca di offrire a Mitch una spalla su cui piangere la morte del suo caro amico d’infanzia, Sully, a causa del cancro. Purtroppo, il suo lutto assume la forma di abbuffate di alcol con gli amici, a cui Hannah non può partecipare per ovvie ragioni.

Hannah è stata introdotta nella quinta stagione come eroinomane in via di guarigione. Una relazione tossica con il dottor Will Halstead (Nick Gehlfuss) le fa ricadere nella dipendenza e lei se ne va per riprendere il controllo della sua vita. È stata riportata al “Chicago Med” durante la stagione 7 come una donna cambiata, libera dalla droga, e da allora si è aggrappata alla sua sobrietà. È discutibile se il suo passato la renda un medico migliore, ma limita alcune delle sue interazioni.

Ecco perché le cose con Ripley diventano così aspre durante “In the Wake”; è chiaramente il tipo di serata a cui non può partecipare, e anche se accetta le sue scuse per la sbronza, lo bacia appassionatamente e si offre di passare la notte sul divano con lui, lui se ne va comunque per andare a bere qualcosa con i suoi amici. Questo, secondo le anteprime dell’episodio 13 di Chicago Med, potrebbe costare caro a Ripley alla fine.

Se tu o qualcuno che conosci ha bisogno di aiuto per problemi di dipendenza, l’aiuto è disponibile. Visita il sito web della Substance Abuse and Mental Health Services Administration o contatta la National Helpline di SAMHSA al numero 1-800-662-HELP (4357).

Ripley potrebbe pagare il prezzo per il suo stesso bere

Anche Mitch Ripley ha avuto una stagione 10 piuttosto brutta, trascorsa in gran parte a cercare di combattere contro le false accuse di aggressione da parte di un paziente. Sfortunatamente, potrebbero esserci delle accuse di aggressione vere e proprie in vista dopo “In the Wake”, perché dopo aver litigato con Hannah per le sue accuse riguardo al suo abuso di alcol, il suo viaggio al bar prende una brutta piega. Ripley si scontra con un tizio, i due finiscono per azzuffarsi e l’ultima volta che lo vediamo lo sta riducendo a brandelli.

In base alle anteprime dell’episodio 13 di Chicago Med, “Take a Look in the Mirror”, che andrà in onda il 19 febbraio, la vittima di Ripley appare su una barella diretta al pronto soccorso. È una brutta notizia sia per Ripley che per l’uomo che ha aggredito. Il tempo ci dirà se Mitch farà la cosa giusta, se il ragazzo ce la farà, se il rapporto tra Mitch e Hannah sopravviverà, nonostante a questo punto sia evidente che non sono fatti l’uno per l’altra, e se Hannah potrà continuare il suo percorso verso un posto migliore.

Cosa è successo a Bill nella quarta stagione di Il colore delle magnolie? la spiegazione del suo scioccante destino e le conseguenze 

Bill subisce un destino inaspettato nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, scioccando tutti coloro che gli sono legati a Serenity e sconvolgendo la pace a causa delle conseguenze dell’evento. La terza stagione di Il colore delle magnolie si concludeva con lui e Kathy che interrompevano per l’ultima volta i festeggiamenti della città, quando si recavano alla cerimonia di rinnovo delle promesse di matrimonio di Dana Sue e Ronnie per consegnare loro il regalo prima di annunciare la loro partenza per il Texas, ma la quarta stagione di Il colore delle magnolie stabiliva che era passato un anno da quegli eventi. In effetti, Bill aveva lasciato Serenity per avvicinarsi ai suoi genitori e la tragedia che li aveva colpiti poteva solo significare la riunione delle loro famiglie.

Durante tutta la serie Il colore delle magnolie, Bill ha causato non pochi problemi. Dal chiedere molto nella sua richiesta di divorzio da Maddie al comportarsi male con Noreen, lasciando Maddie e chiedendo a Noreen di sposarlo solo perché era incinta, Bill aveva molto da perdonare a se stesso e da chiedere perdono. Nonostante i suoi errori con le loro madri, Bill ha comunque cercato di essere presente per tutti i suoi figli e ha davvero cercato di redimersi nella Il colore delle magnolie – stagione 3. Ricominciare da capo più vicino alla sua famiglia gli ha dato questa possibilità, che è stata interrotta dalla sua morte inaspettata nella Il colore delle magnolie – stagione 4.

La madre di Bill rivela che è morto di infarto nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodio 2

L’arrivo di Bonnie Townsend ha colto tutti di sorpresa nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodio 2, dopo che il suo nome è stato ripetuto scherzosamente tre volte nella prima puntata della quarta stagione. La mamma Townsend non era mai apparsa prima in Dolce Magnolia, il che ha lasciato perplessi sia Cal che il pubblico prima che Maddie potesse riconoscerla e accoglierla. Se il suo arrivo li lasciò tutti sconcertati, la notizia di Bonnie Townsend scioccò profondamente Maddie e la sua famiglia, quando rivelò che Bill Townsend era morto di infarto in Texas.

Alla quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodio 2, Bill era stato assente dalla sua vita familiare per un anno, avendo scelto di raggiungere sua madre e suo padre in Texas nel finale della terza stagione.

Il modo in cui i cari di Bill a Serenity reagirono alla sua morte fu molto diverso da quello che immaginava Bonnie. Gli ultimi anni di Bill causarono grande dolore a tutti i suoi figli, il sentirsi in conflitto era un’emozione comune, per Maddie e Noreen, ma anche per Ty e Kyle. Anche la situazione di Isaac era particolarmente difficile, poiché Isaac sapeva di essere il figlio biologico di Peggy e Bill, ma pochissimi lo sapevano a parte lui, il che lo costringeva a gestire il suo dolore in privato e la situazione gli ricordava anche quanto gli mancasse la madre adottiva morta anni prima, il che aveva provocato la sua rapida partenza.

L’arrivo di Mama Townsend sconvolge la vita familiare di Maddie con le sue intromissioni

Non sono state solo le notizie di Bonnie a sconvolgere Maddie e i suoi cari. In effetti, Maddie è stata così gentile da offrire a Bonnie di stare a casa sua, anche se non erano sempre state d’accordo, perché Maddie non poteva immaginare il dolore di Bonnie per aver perso e sopravvissuto a sua figlia. Tuttavia, Bonnie non l’ha ripagata con la gentilezza. Dai commenti su ciò che tutti stavano facendo di sbagliato al voler avere un ruolo più attivo nel funerale di Bill, Bonnie si è rivelata un problema in ogni momento della quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodi 3 e 4.

Bonnie ha reso il suo dolore un problema di tutti nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, avendo un’opinione su tutto ciò con cui non era d’accordo e facendola conoscere. In effetti, senza pensare a ciò che tutti gli altri devono provare, Bonnie ha dato filo da torcere a Maddie per aver continuato a vivere la sua vita e ha rimproverato Ty per aver ancora intenzione di andare in tour con la sua band, rendendo la vita estremamente più difficile a tutti i suoi nipoti. Bonnie è stata ingiusta con Maddie, commentando negativamente tutto ciò che faceva, anche quando si è schierata dalla parte dei suoi figli e del loro benessere, e ancora di più con Noreen, ignorandola completamente.

Il funerale di Bill rivela quanto sia cambiato in meglio in Il colore delle magnolie

La morte di Bill ha scosso molti tra i personaggi di Il colore delle magnolie, non solo la sua famiglia stretta. A parte Bonnie e Tripp, il cui dolore era evidente, tutti gli altri hanno espresso il loro dolore in modo diverso, e le manifestazioni più effusive hanno coinvolto Ronnie alla cena nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodio 3, e il sermone del pastore June. Se le parole di Ronnie erano per lo più motivate dalla consapevolezza della propria mortalità, essendo della stessa età di Bill, le gentili parole di June dipingevano un uomo che Maddie faticava a riconoscere.

Le parole di June ritraevano un uomo che si preoccupava della sua comunità e credeva nel lasciare il mondo un posto migliore di come lo aveva trovato, descrivendolo come qualcuno profondamente cambiato nel suo ultimo anno.

In effetti, la prima immagine che Il colore delle magnolie dipinse di Bill era quella di qualcuno egoista, che non pensava all’impatto che le sue azioni avevano sugli altri. Il comportamento di Bill ha causato molto dolore nelle stagioni 1 e 2 di Il colore delle magnolie. Invece, le parole di June ritraggono un uomo che si preoccupava della sua comunità e credeva nel lasciare il mondo un posto migliore di come lo aveva trovato, descrivendolo come qualcuno profondamente cambiato nel suo ultimo anno, ancora più di quanto la terza stagione di Il colore delle magnolie avesse già mostrato. Questo ha suscitato sentimenti contrastanti in Maddie, che avrebbe voluto conoscere il Bill che June e Kathy descrivevano.

Kathy ritorna per il funerale di Bill e mostra quanto è cresciuta

La ricomparsa di Kathy in Serenity l’ha resa essenzialmente la cattiva della terza stagione di Il colore delle magnolie, soprattutto per come ha minacciato Dana Sue e Ronnie. Mentre il finale della terza stagione di Il colore delle magnolie mostrava già un cambiamento nel comportamento di Kathy, che chiedeva scusa per le sue azioni irregolari durante la stagione e regalava a Ronnie il servizio da tè della nonna che aveva sempre desiderato, la quarta stagione di Il colore delle magnolie mostrava una Kathy ancora più cambiata, che non creava problemi, ma li risolvesse.

Kathy era la persona su cui Tripp e Bonnie potevano contare nella quarta stagione di Il colore delle magnolie, episodi dal 3 al 5. Nonostante il suo stretto rapporto con i genitori di Bill, Kathy era anche leale con Maddie, trovandosi d’accordo con lei ogni volta che sorgeva un conflitto tra Bonnie e Maddie. Mentre Kathy era il personaggio inaffidabile che causava così tanti drammi nella terza stagione di Dolci Magnolie, passare del tempo con un Bill cambiato la cambiò in meglio, rendendola un’alleata di Maddie in tutto ciò che riguardava il funerale di Bill.

La cena funebre di Bill rivela in modo scioccante a tutti il segreto sulla parentela di Isaac

La ricerca dei genitori naturali di Isaac alla fine gli ha dato alcune risposte nella terza stagione di Il colore delle magnolie, quando ha finalmente scoperto di essere il figlio biologico di Peggy e Bill, che lo hanno avuto quando erano ancora adolescenti. Anche se la scoperta ha portato Isaac e Peggy ad avere un rapporto più stretto, entrambi non volevano condividere la verità con l’intera Serenity, poiché la città era nota per i pettegolezzi e volevano che rimanesse privata.

Il salto temporale nella quarta stagione di Il colore delle magnolie ha reso la morte di Bill ancora più scioccante, poiché la notizia della sua scomparsa è arrivata solo due episodi dopo l’ultima volta che era stato visto sullo schermo nel finale della terza stagione.

L’intromissione di Bonnie ha comunque avuto un impatto anche su Isaac e Peggy, poiché vedere Isaac e conoscere il suo nome ha spinto Bonnie a rivelare il loro segreto davanti a tutti gli amici e alla famiglia di Maddie. Ciò ebbe gravi ripercussioni su Ty, Kyle e Katie, che scoprirono di avere un altro fratello biologico, ma anche su Noreen, che era la migliore amica di Isaac e alla quale Isaac aveva nascosto la verità sulla sua parentela biologica. Il segreto isolò ancora di più Isaac, dimostrando quanto la morte di Bill, che riportò Bonnie a Serenity, avesse complicato le cose nella quarta stagione di Il colore delle magnolie.

Lo spot di Ben Affleck per il Super Bowl 2025 di Dunkin’ sostituisce Jennifer Lopez con due volti familiari

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L’affinità di Ben Affleck per la catena Dunkin’ di Boston è ben documentata da anni, quindi non è stata una sorpresa quando Affleck ha iniziato a recitare nelle pubblicità di Dunkin’ nel 2023, servendo caffè a ignari clienti al drive-through durante uno spot del Super Bowl LVII. La cosa sorprendente è che ha convinto la sua allora moglie Jennifer Lopez a fare da testimonial anche per il gigante del caffè e delle ciambelle, con la pop star nata nel Bronx che fa un cameo mentre si avvicina alla finestra per rimproverare Ben mentre ordina una ciambella glassata.

La coppia ha portato le cose al livello successivo durante il Super Bowl del 2024, quando Affleck e Lopez, insieme alle altre superstar Matt Damon e Tom Brady, hanno fatto girare la testa per la pubblicità ridicolmente esagerata di Dunkin’ (anche se era ben lontana dalla peggiore pubblicità del Super Bowl di tutti i tempi) che vedeva Affleck, Damon e Brady, in tute da ginnastica arancioni e rosa shocking di Dunkin’, interrompere la sessione di registrazione di J. Lo per mostrare le discutibili abilità hip-hop di Ben come leader dei DunKings.

Bene, ora è un altro anno e c’è un altro Super Bowl, il che significa che Ben è tornato per promuovere ancora una volta Dunkin’. Ma l’ultimo spot di Dunkin’ con Affleck per il Super Bowl 2025 lo vede tornare con un po’ di sangue nuovo al suo fianco: Casey Affleck e Jeremy Strong. Non è una sorpresa, considerando che il suo matrimonio con Lopez nel 2022 si è sciolto dopo soli due anni.

Casey Affleck e Jeremy Strong sono i protagonisti del nuovo spot di Dunkin

Sembra naturale che il fratello minore di Ben Affleck, Casey Affleck, abbia preso il posto di Matt Damon, e il legame con la città natale rende l’attore di Succession e concittadino di Boston Jeremy Strong un’interessante aggiunta alla squadra di Dunkin.
Nella pubblicità che è uscita prima del Super Bowl del 2025 (intitolata “The Bean Method”), Strong, noto per il suo intenso stile di recitazione, è immerso in un barile di caffè macinato dove cerca di diventare un tutt’uno con il suo nuovo personaggio. Nel frattempo, Ben e Casey litigano sul metodo di recitazione di Strong e si chiedono se avrebbero dovuto sborsare i soldi extra per lavorare di nuovo con il loro amico di lunga data Matt Damon.
Anche se non ha lo stesso impatto in termini di stravaganza e sfarzo che lo spot del 2024 aveva con la semplice presenza di J.Lo, Damon e la leggenda della NFL Tom Brady, “The Bean Method” è comunque un’altra aggiunta degna di una risata al perfetto abbinamento di Affleck con il marchio Dunkin’.

Scissione – stagione 2: la spiegazione dell’incubo di Irving nell’episodio 4

Mentre gli altri membri del team MDR sembrano non risentirne quando vanno a dormire, Irving soffre di un incubo inquietante di Scissione – stagione 2, episodio 4, che aiuta a rivelare uno dei più grandi colpi di scena della serie. Anche se Scissione – stagione 2, episodio 3, si è conclusa con il reinserimento di Mark, la seguente uscita cambia ritmo quando gli MDR Innies vengono portati a Woe’s Hollow, un luogo di grande importanza per il retroscena e la filosofia di Kier Eagan. Mentre scoprono la storia del fratello gemello di Kier, Dieter, e di come ha domato “Woe”, la “gita” fornisce a MDR diverse altre rivelazioni personali.

Da quando la storia di Helly sul suo Outie ha menzionato un “giardiniere notturno”, Irving è stato sospettoso nei confronti della sua collega. In Scissione – stagione 2, nell’episodio 4, affronta Helly sulle sue incoerenze e la accusa di essere un Outie, con questa discussione che porta Irving a fuggire nel bosco con una torcia. Mentre Helly e Mark diventano intimi nella sua tenda, Irving si addormenta al freddo gelido, scivolando in un incubo che coinvolge i numeri di MDR, Burt e la Sposa Scarnificata della storia di Kier. Per quanto orribile diventi l’incubo di Irving, alla fine gli dà le risposte che cercava su Helly e Lumon.

Perché Irving vede “Woe” e Burt nei cubicoli di MDR nel suo incubo

Woe e Burt sono stati aspetti correlati della sua storia di fine rapporto, stagione 2, finora

Nell’incubo di Irving, si ritrova a indossare un completo mentre cammina attraverso una radura nel bosco dove si trova il cubicolo MDR. Alla scrivania di Irving, le falene sciamano sullo schermo del suo computer, mentre Burt G. siede alla scrivania accanto a lui, aprendo e chiudendo lentamente la parete divisoria. Direttamente di fronte alla scrivania di Irving c’è la Sposa Macilenta, che rappresenta il Disgusto nella filosofia dei Quattro Temperamenti di Kier Eagan. Mentre Disgusto scrive alla sua scrivania, Irving nota numeri e lettere che formano strani disegni sullo schermo del suo computer. Improvvisamente, la sposa appare proprio accanto a lui, svegliando Irving.

Le apparizioni di Burt e Woe sembrano strane nell’incubo di Irving, ma hanno significati molto diversi. Il fatto che Irving abbia recentemente sentito la storia della Sposa spettrale a Woe’s Hollow ha senza dubbio contribuito alla sua inclusione, mentre la presenza di Burt alla scrivania può essere spiegata da quanto domini i pensieri di Irving quando è sveglio: perché non dovrebbe apparire anche nei suoi sogni? Questa è la prima volta che a Irving è stato permesso di dormire completamente in Scissione, al di fuori dei brevi sonnellini che gli erano stati sconsigliati nella prima stagione, quindi i pensieri interiori del suo Innie si stanno riversando in modi terrificanti.

Burt che apre e chiude i divisori potrebbe essere un simbolo della loro storia d’amore.

Durante Scissione – stagione 2, anche Irving è stato fortemente influenzato dalle emozioni legate a Woe, a causa del pensionamento di Burt G. e della scoperta che la sua Outie ha già una relazione. Il fatto che Burt apra e chiuda i divisori potrebbe essere simbolico della loro storia d’amore, che sembrava realizzabile durante i loro primi incontri, per poi essere interrotta nel finale della prima stagione di Scissione, solo per essere nuovamente presente nella seconda stagione. Il Outie di Burt ha seguito il Outie di Irving da quando si è presentato alla sua porta, quindi l’incubo potrebbe essere quello di dire a Irving che la loro storia non è finita.

L’apparizione di Guai, che è associata alla tristezza e alla malinconia, potrebbe essere quella di dire a Irving di incanalare la sua tristezza e la sua rabbia e di usarla per scoprire la verità su ciò che sta accadendo a Lumon.

Dopo che Woe inizia a digitare sul suo computer, Irving guarda il suo e vede strani schemi nei numeri e nelle lettere, che gli rivelano esattamente ciò che ha bisogno di sapere sulla vera identità di Outie di Helly. Lei poi lo sveglia di soprassalto, forse cercando di far uscire Irving dalla sua malinconia e ispirarlo ad agire.

Cosa significano veramente i numeri e le lettere sullo schermo del computer di Irving

Quando Irving fissa lo schermo del computer dal reparto Macrodata Refinement del suo incubo, la prima serie di numeri include “1”, “4”, “7” e “5”. Non è ancora chiaro a cosa si riferiscano esattamente questi numeri, ma potrebbero essere collegati a un file che verrà assegnato a uno dei raffinatori in Scissione. In alternativa, questi numeri potrebbero rappresentare coordinate o numeri in codice che Irving avrebbe bisogno per accedere a certe parti di Lumon, forse collegati ai dipinti di Irving del corridoio nero che conduce all’ascensore del piano prove.

Il nome del file che appare sullo schermo del computer di Irving è “Montauk”, dal nome di una città dello stato di New York.

Le serie di lettere che appaiono nell’incubo di Irving sono un po’ più chiare in termini di ciò che gli rivelano. Lo schermo del computer mostra diverse varianti delle lettere “E”, “A”, “G” e “N”, che dovrebbero suggerire a Irving che le risposte di cui ha bisogno sono collegate alla famiglia Eagan. Quando si sveglia, Irving mette insieme i pezzi e si rende conto che “Helly” non è solo la sua Outie, ma anche una Eagan. Come spiega Irving, solo un Eagan avrebbe il potere di inviare il proprio Outie al piano reciso invece del proprio Innie.

Sullo stesso schermo delle lettere che compongono la parola “Eagan”, Irving vede ripetizioni dei numeri “1”, “0”, “3” e “5”, in vari ordini. Come la precedente serie di numeri, il significato simbolico di questi numeri come gruppo non è molto ovvio. Il significato dei numeri di Macrodata Refinement, in generale, è ancora in gran parte un mistero, ma potrebbero essere collegati a un certo insieme di dati che rivela di più sulle intenzioni di Lumon con il file Cold Harbor di Scissione – stagione 2.

Il vero significato delle falene che volano sullo schermo del computer di Irving

Mentre Irving si avvicina al cubicolo nel suo incubo, scopre che le tarme sciamano intorno allo schermo del suo computer. Certo, fuori è buio e le tarme sono attratte dalle fonti di luce, ma c’è un significato più profondo nella loro presenza. Le tarme sono spesso associate a simboli di amore, morte e trasformazioni, temi che ben si adattano ai viaggi dei personaggi principali di Scissione. Una possibile interpretazione è che le falene rappresentino l’amore di Irving per Burt, il dolore per la “morte” dell’innie di Burt e le trasformazioni successive a quella perdita.

In alternativa, le falene potrebbero simboleggiare la rivelazione che Helena si è segretamente trasformata in Helly, e che questo colpo di scena porterà alla “morte” dell’Innie di Irving quando verrà licenziato. Un altro possibile significato della falena sullo schermo del computer di Irving potrebbe essere collegato al file Cold Harbor di Scissione – stagione 2. Potrebbero simboleggiare che Gemma non è effettivamente morta, ma si sta trasformando in una persona completamente nuova attraverso il perfezionamento dei dati e gli esperimenti sul piano di prova.

Come l’incubo di Irving a Woe’s Hollow riporta alla mente una storia della prima stagione di Scissione

Anche se questo è il primo vero incubo che l’Innie di Irving ha vissuto, non è l’unica volta che ha ricevuto strani segnali mentre dormiva. Nella prima stagione di Scissione, Irving aveva l’abitudine di arrivare esausto e di fare un breve sonnellino in ufficio. Ogni volta che si assopiva, Irving aveva delle allucinazioni di una sostanza viscida nera che si formava sul suo computer e in tutto l’ufficio. Solo più tardi si capì che si trattava di un messaggio dell’Outie di Irving relativo ai dipinti a olio nero dell’ascensore del piano prove, quindi l’Outie di Irving probabilmente gli stava inviando un altro messaggio di Scissione – stagione 2, episodio 4.

Il colore delle magnolie: showrunner racconta come il nuovo lavoro di Maddie influenzerà la quinta stagione

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La showrunner Sheryl J. Anderson anticipa come il nuovo lavoro di Maddie influenzerà la potenziale quinta stagione di Il colore delle magnolie. Basato sulla serie di libri di Sherryl Woods, il dramma di Netflix segue le vite di tre amiche di lunga data a Serenity, nella Carolina del Sud, che si sostengono a vicenda mentre si destreggiano tra relazioni, famiglia e carriera. Il cast di Il colore delle magnolie comprende JoAnna Garcia Swisher nel ruolo di Maddie, Brooke Elliott nel ruolo di Dana Sue e Heather Headley nel ruolo di Helen. La serie ha ottenuto un punteggio favorevole del 71% su Rotten Tomatoes.

Secondo Netflix Tudum, la quarta stagione si è conclusa con una domanda importante sul futuro di Maddie. Secondo Anderson, la decisione di introdurre questo dilemma è stata intenzionale, in quanto riflette una sfida comune che molte donne devono affrontare. I profondi legami di Maddie con la comunità di Serenity, le sue amicizie e la sua nuova relazione rendono la scelta particolarmente difficile. Anderson ha sottolineato che, se l colore delle magnolie sarà rinnovato per la quinta stagione, la sua situazione sarà ulteriormente approfondita, dando a Maddie la possibilità di capire se può dare priorità alle sue aspirazioni. Ecco i commenti di Anderson:

Spero davvero che ci sarà una quinta stagione, così potremo rispondere a questa domanda. Ma il motivo per cui abbiamo sollevato la questione alla fine della quarta stagione è perché pensiamo che molte donne si chiedano: “Posso mettere me stessa al primo posto, almeno per questa volta?” E quanto sia complicato per una come Maddie, che si è appena sposata, con dei figli piccoli e con amici molto cari che si vedono tutti i giorni da una vita. È profondamente legata alla comunità. Questo significa che deve rinunciare a un sogno?

Cosa significa per Sweet Magnolias – Stagione 5

Il colore delle magnolie 4 finale

Il colore delle magnolie continua a esplorare le relazioni, la stagione 5 potrebbe seguire questo formato

Se rinnovata, la quinta stagione si concentrerà probabilmente su come Maddie concilia il suo nuovo lavoro con i figli, essendo una nuova moglie di Cal (Justin Bruening), e su come affronta lo sfortunato destino di Bill dopo tutti gli sviluppi del finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie. Durante la sua messa in onda, Il colore delle magnolie è rimasta strettamente legata al materiale originale, anche se ha apportato modifiche per ampliare alcune trame. Anche se Netflix deve ancora confermare una quinta stagione, la popolarità della serie e i cliffhanger irrisolti della quarta stagione suggeriscono che c’è ancora molto da raccontare.

Poiché la quarta stagione è appena iniziata, è troppo presto per valutare i dati di ascolto. Tuttavia, la serie ha storicamente ottenuto buoni risultati nel portafoglio del servizio e le stagioni precedenti hanno trascorso del tempo nella lista delle prime 10 della piattaforma. Al momento, i dettagli di produzione per una potenziale Il colore delle magnolie – stagione 5 non sono stati rivelati, ma le stagioni precedenti hanno seguito un ciclo di rilascio di circa un anno. Se la serie dovesse essere rinnovata, potrebbe tornare intorno a questo periodo nel 2026.

Åremorden – Gli omicidi di Åre: lo straziante show di Netflix è basato su una storia vera?

Åremorden – Gli omicidi di Åre è il nuovissimo poliziesco scandinavo su Netflix, nel caso in cui non ne avessi avuto abbastanza con La Prova all’inizio di questo mese. Come per La Prova, potresti chiederti se anche Åremorden – Gli omicidi di Åre sia basato su una storia vera.

La trama è incentrata su una giovane agente di polizia di nome Hannah Ahlander, che è stata sospesa dal lavoro e lasciata dal suo partner. Decide di lasciare Stoccolma e andare a stare nella casa delle vacanze di sua sorella ad Åre, una piccola e bellissima cittadina dove si svolge la storia.

Naturalmente, come in ogni dramma poliziesco, una giovane donna scompare e l’agente sospeso non può NON abboccare all’amo. Inizia a indagare sulla situazione e ad aiutare la stazione di polizia locale a corto di personale. Ma di chi può davvero fidarsi? Dun dun dun!

C’è un omicidio basato su una storia vera?

Åremorden - Gli omicidi di Åre
Åremorden. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

È interessante notare che Åremorden – Gli omicidi di Åre non è basato su una storia vera, ma su una serie di due libri di un’autrice svedese di best seller, Viveca Sten. I libri si chiamano Hidden in Snow e Hidden in the Shadows.

Se avete notato, anche gli episodi sono divisi in due parti, la prima si chiama Hidden in Snow e la seconda Hidden in the Shadows. È un cenno alla serie di libri originali su cui si basa la serie ed è un’ottima guida se state leggendo insieme.

Åremorden – Gli omicidi di Åre inizia il suo viaggio in streaming su Netflix il 6 febbraio. La serie esplora il viaggio di Hanna Ahlander nel tentativo di risolvere un mistero nella pittoresca e tranquilla cittadina innevata di Åre. Chi ha seguito i promo o lo show si è chiesto se la serie sia basata su una storia vera. Esploriamo.

I romanzi dietro a Åremorden – Gli omicidi di Åre

Åremorden – Gli omicidi di Åre non è basato su una storia vera, ma sulla serie di libri The Åre Murders di Viveca Sten. Viveca è l’autrice dell’acclamata serie Sandham Murders, che le è valsa il titolo di bestseller n. 1. La serie degli Omicidi di Åre è composta da due libri, Nascosto nella neve e Nascosto nell’ombra. I libri, così come lo show, trattano delle indagini condotte da Hanna Ahlander, che è alle prese con i suoi problemi personali e professionali mentre cerca di risolvere i misteri. Questa particolare stagione dello show è incentrata sul libro Nascosto nella neve, dove il punto centrale della trama è la scomparsa di un’adolescente.

La trama della serie è ancora più interessante in quanto il crimine è raro nella località sciistica, che di solito è associata alle vacanze e all’allegria. La Svezia è nota da tempo per essere un luogo sicuro con bassi tassi di criminalità, tuttavia nel recente passato si sono verificati casi di violenza di gruppo che hanno portato a tassi di criminalità elevati.

Il paese sta attualmente affrontando un problema legato all’immigrazione, con omicidi in pieno giorno e sparatorie di massa. Per quanto riguarda le persone scomparse, sono stati segnalati rapimenti di bambini musulmani, sponsorizzati dallo Stato. Tuttavia, il primo ministro Ulf Kristersson ha definito queste notizie una campagna di disinformazione.
La maggior parte di questi incidenti si sono verificati a Stoccolma e nelle zone circostanti e nelle principali aree metropolitane, mentre Åre è rimasta solitamente al di fuori dell’influenza di tali crimini.

Il colore delle magnolie: guida alla colonna sonora della stagione 4: ogni canzone e quando viene riprodotta

Il colore delle magnolie, l’amata serie Netflix incentrata sulla piccola (e fittizia) cittadina di Serenity, nella Carolina del Sud, ha appena pubblicato la quarta stagione. Sweet Magnolias è una delle tante serie Netflix in uscita nel 2025 ed è una delle più attese, dato che la terza stagione di Il colore delle magnolie è stata pubblicata quasi due anni fa, nel luglio 2023. Molti dei personaggi del cast di Il colore delle magnolie sono tornati nella quarta stagione e sono stati introdotti alcuni aggiornamenti davvero scioccanti per i personaggi preferiti dai fan della serie.

Oltre ad alcuni importanti colpi di scena, come il matrimonio a sorpresa di Maddie e Cal ad Halloween di cui nemmeno le migliori amiche di Maddie, Helen e Dana Sue, erano a conoscenza, la quarta stagione di Il colore delle magnolie ha visto anche alcuni momenti devastanti. Forse il più scioccante è stato la morte di Bill, l’ex marito di Maddie e padre di diversi personaggi, tra cui Isaac, Bex, la figlia di Noreen, e tutti e tre i figli di Maddie e Bill (Ty, Kyle e Katie). La quarta stagione di Il colore delle magnolie ha scandito molti di questi momenti chiave con delle canzoni. Ecco tutte le canzoni che suonano in questa stagione della serie.

Titolo della canzone e Artisti

  • “Destination” Nickel Creek
  • “The Monster’s Song” Push Pop Jr.
  • “The Night The Zombies Came To Town” Alistair Chant and Josh Powell
  • “Mopin’ Around” Trevor McSpadden
  • “Creature of the Night” The Home of Happy & Lana McDonagh
  • “Get Freaky” Krissie Karlsson and Karl Karlsson
  • “Golden Hour” Kacey Musgraves
  • “Come On Over” Jeff Taylor
  • “Liberty” Ashley Clark and Matthew Simon Clark
  • “Stand By Me” Sung by Dana Sue
  • “Angel” Peter Malick and Amyl Justin
  • “You Are The Reason” Calum Scott
  • “Margarita Christmas” Dylan Rysstad
  • “This Christmas” Donny Hathaway
  • “O Come, All Ye Faithful” Sung by Helen

Sweet Magnolias – Stagione 4 Episodio 1 Canzoni

“The Other Side Of The Veil”

“Destination” di Nickel Creek: “Destination” viene riprodotta durante i titoli di testa di ogni episodio di Sweet Magnolias, non solo nella quarta stagione, ma in tutti gli episodi finora trasmessi. La canzone dà il tono alla serie, con testi come “I’ve gotta make a destination / find where I’ll be loved”, che riassumono i temi della serie. Come altri programmi incentrati su una piccola città, come Virgin River e Una mamma per amica, Sweet Magnolias si concentra su storie di famiglia, amicizia e amore.

“The Monster’s Song” di Push Pop Jr.: il primo episodio della quarta stagione di Sweet Magnolias si svolge durante la stagione di Halloween e, come è prassi comune per le migliori amiche Dana Sue, Helen e Maddie, le donne si riuniscono per un drink celebrativo. Durante il loro incontro di Halloween, le amiche scherzano sul fatto che l’ex suocera di Maddie, Bonnie, si presenterà se diranno il suo nome tre volte. Mentre fanno lo scherzo, in sottofondo suona “The Monster’s Song” dei Push Pop Jr.

“The Night The Zombies Came To Town” di Alistair Chant e Josh Powell: un altro punto fondamentale della trama della quarta stagione di Sweet Magnolias, episodio 1, è la festa di Halloween che Maddie, Cal e i tre figli di Maddie organizzano a casa loro. Durante la festa vengono suonate varie canzoni di Halloween, tra cui “The Night the Zombies Came to Town”. Come ci si potrebbe aspettare, dato il genere e il contesto, la canzone è giocosa e allegra, perfetta per il ballo e i festeggiamenti della festa.

“Mopin‘ Around” di Trevor McSpadden: un’altra canzone suonata durante la festa di Halloween di Maddie e Cal, “Mopin’ Around” può essere ascoltata mentre si svolge uno degli eventi più significativi della quarta stagione di Sweet Magnolias. Dopo anni di tensione romantica tra Maddie e i figli di Dana Sue, Ty e Annie, Ty finalmente confessa i suoi sentimenti per Annie. Questo è stato un momento davvero monumentale nello show, poiché molti avevano atteso a lungo questo sviluppo.

“Creature of the Night” di The Home of Happy & Lana McDonagh: Subito dopo l’enorme rivelazione che Ty prova qualcosa per Annie, i due si baciano. Sfortunatamente, non passa molto tempo prima che i fratelli minori di Ty, Kyle e Katie, entrino nella stanza e li sorprendano mentre si baciano. Fortunatamente per Annie e Ty, i due ragazzi sono felici di vedere i due finalmente insieme. Mentre tutto questo accade, in sottofondo si sente “Creature of the Night”, ancora in tema con la festa.

“Get Freaky” di Krissie Karlsson e Karl Karlsson: la canzone finale della quarta stagione di Sweet Magnolias, episodio 1, dà il via all’evento più emozionante dell’intera puntata e probabilmente dell’intera stagione, quando Cal e Maddie rivelano che questa festa di Halloween è stata una copertura per il loro matrimonio a sorpresa. È proprio quando “Get Freaky” termina bruscamente che viene rivelato questo colpo di scena. L’episodio si conclude con Maddie che scende le scale nel suo abito da sposa.

Sweet Magnolias Stagione 4 – Episodio 2 Canzoni

“Practical Dreams”

“Golden Hour” di Kacey Musgraves: nella stagione 4, episodio 2, di Sweet Magnolias, la canzone “Golden Hour” è stata incredibilmente importante, poiché questa è la canzone che Cal e Maddie hanno usato per il loro primo ballo da sposati. Questa canzone era davvero perfetta per loro, con testi come “Tutto ciò che so / È che mi hai preso al momento giusto”. Cal e Maddie non hanno avuto vita facile prima di mettersi insieme, ma alla fine erano fatti l’uno per l’altra.

Sweet Magnolias Stagione 4 – Episodio 3 Canzoni

“Abundant Grace”

“Come On Over” di Jeff Taylor: la quarta stagione di Sweet Magnolias, episodio 2, si è conclusa con la scioccante e tragica rivelazione che Bill, l’ex marito di Maddie e padre di Isaac, Ty, Kyle, Katie e Bex, era morto improvvisamente. Nell’episodio 2, tuttavia, solo Maddie e Cal lo sapevano, poiché la madre di Bill, Bonnie, era arrivata a casa di Maddie per informarla dell’accaduto. Nell’episodio 3, Maddie inizia a spargere la voce, ed entrambe Helen e Dana Sue ricevono messaggi con la triste notizia mentre suona “Come on Over”.

“Liberty” di Ashley Clark e Matthew Simon Clark: nonostante la morte di Bill sia triste, i ragazzi, Maddie, Noreen e molti altri personaggi provavano sentimenti molto complessi nei suoi confronti e il loro dolore era diverso da quello che ci si potrebbe aspettare. Un ottimo esempio di ciò è la decisione di Ty e Kyle di andare in una pista di pattinaggio con le rispettive fidanzate. Mentre Kyle pattina intorno alla pista, in sottofondo si sente la canzone “Liberty”.

Sweet Magnolias Stagione 4 – Episodio 5 Canzoni

“True North”

“Stand By Me” cantata da Dana Sue: Anche la quarta stagione di Sweet Magnolias, l’episodio 5, è un episodio pieno di azione, ma molto più stressante degli altri. Nell’episodio 5, un pericoloso uragano colpisce la città e Helen, in particolare, si trova in una situazione precaria. Mentre Erik esce alla ricerca di Helen e gli altri personaggi di Sweet Magnolias si riuniscono dopo che è andata via la corrente, Dana Sue canta una versione di “Stand By Me”. Il tono cupo della canzone si adatta perfettamente alle circostanze.

Sweet Magnolias Stagione 4 – Episodio 7 Canzoni

“Hide And Seek”

“Angel” di Peter Malick e Amy Lee: la tensione è stata alta per tutta la quarta stagione di Sweet Magnolias, ma nell’episodio 7 c’è stato un momento di pace, sottolineato dalla canzone “Angel”. Mentre la canzone suona, un montaggio mostra ciascuna delle protagoniste della serie, Dana Sue, Helen e Maddie, circondate dalla famiglia. Nel caso di Helen, è con Erik, il suo ex fidanzato che diventa il suo fidanzato nella quarta stagione. Dana Sue e Maddie sono con i loro mariti e i loro figli mentre la canzone suona.

Sweet Magnolias Stagione 4 Episodio 8 Canzoni

“Walls And Doors”

“You Are The Reason” di Calum Scott: Dopo le strazianti esperienze vissute da Helen ed Erik con l’uragano, i due si rendono conto di ciò che conta veramente e ammettono finalmente i loro sentimenti reciproci. Una volta tornati insieme, non ci mettono molto a fare sul serio. Per fare un esempio, nella quarta stagione, episodio 8, Erik rivela la sua passione segreta per l’arte, in particolare la ceramica. Helen ed Erik lavorano quindi insieme alla creazione di un oggetto di ceramica mentre suona “You Are The Reason”, anche se la canzone si interrompe con un colpo alla porta.

Sweet Magnolias Stagione 4 Episodio 10 Canzoni

“Do Not Be Afraid”

“Margarita Christmas” di Dylan Rysstad: la quarta stagione è iniziata con Halloween, ma il finale della quarta stagione di Sweet Magnolias, l’episodio 10, “Do Not Be Afraid”, è ambientato a Natale. L’episodio finale è pieno di momenti scioccanti e di addii importanti, tutti sullo sfondo del Natale. Questo rendeva già “Margarita Christmas” la canzone ideale, ma i suoi riferimenti alla “dolce dolce serenità” e ai margarita, che le tre migliori amiche preparano sempre, la rendevano assolutamente perfetta. Forse è per questo che la canzone viene riprodotta all’inizio dell’episodio e di nuovo proprio alla fine.

“This Christmas” di Donny Hathaway: come le attività di Halloween nella quarta stagione, l’episodio 1, “Do Not Be Afraid” è pieno di festività natalizie, tra cui un villaggio di Natale in città. Mentre i personaggi si muovono nel villaggio di Natale, viene riprodotta la famosa canzone natalizia “This Christmas”. Questa canzone diventa ancora più importante quando Isaac e Michael finalmente si baciano e ballano insieme, dopo che la loro storia d’amore si era sviluppata per un po’ di tempo.

“O Come, All Ye Faithful” cantata da Helen: anche se tecnicamente non è l’ultima canzone della stagione, poiché “Margarita Christmas” viene riprodotta ancora una volta nei momenti finali dell’episodio 10, l’ultima nuova canzone della quarta stagione è “O Come, All Ye Faithful” cantata da Helen. Questo è successo proprio dopo che la pastora June ha avuto le doglie ed è dovuta lasciare la funzione natalizia. Questa canzone è stata un modo bellissimo per concludere la stagione, poiché non solo si adattava all’ambientazione natalizia dell’episodio, ma era anche un’interpretazione davvero appassionata della canzone da parte di Helen.

Il colore delle magnolie – Stagione 5: si farà? tutto quello che sappiamo

L’affascinante serie drammatica di Netflix Il colore delle magnolie è diventata uno dei più grandi successi dello streaming, ma sarà presto rinnovata per la quinta stagione? Basata sui romanzi di Sherryl Woods (e debuttata nel 2020), la serie racconta la storia di un trio di amici di lunga data che vivono in una pittoresca cittadina della Carolina del Sud. Pur cercando di occuparsi delle proprie famiglie e delle proprie carriere, il gruppo si sostiene a vicenda attraverso i tanti alti e bassi che la vita gli riserva. Amata per il suo dramma a bassa posta in gioco, Il colore delle magnolie  ha già accumulato una serie impressionante su Netflix.

La quarta stagione di Il colore delle magnolie torna a Serenity e raggiunge il gruppo dopo un breve salto temporale. Nonostante siano presenti le solite storie d’amore, colpi di scena e svolte, anche le Magnolie titolari iniziano ad affrontare i rapidi cambiamenti della loro vita. Il finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie vede i personaggi principali tutti in posti nuovi (sia letteralmente che figurativamente) e questo pone le basi per una quinta stagione altrettanto eccitante e unica. Sebbene l’intimità di Sweet Magnolias sia la sua più grande attrazione, la possibilità di un cambio di ritmo potrebbe garantire il successo della quinta stagione.

La quinta stagione di Sweet Magnolias non è confermata

Il colore delle magnolie 4 finale

Netflix deve ancora rinnovare l’affascinante commedia drammatica del sud

Con la quarta stagione ancora fresca, non sorprende particolarmente che Netflix non abbia ancora rinnovato la quinta stagione di Il colore delle magnolie. Tuttavia, è improbabile che l’attesa sia troppo lunga per conoscere il destino della commedia drammatica, poiché Netflix è stata piuttosto coerente quando si tratta di ordinare nuovi episodi. Con la serie che ora sta facendo grandi cambiamenti con i suoi personaggi, è chiaro che Sweet Magnolias è in un periodo di transizione. Ciò potrebbe significare che sono sicuramente in arrivo altri episodi, oppure potrebbe rappresentare una certa ansia riguardo al dramma familiare in corso.

La quarta stagione di Il colore delle magnolie è stata presentata in anteprima il 6 febbraio 2025.

Considerando le lunghe attese per altre popolari serie Netflix, Il colore delle magnolie è stata piuttosto costante nella pubblicazione degli episodi. Se abbinata a serie come Virgin River, Netflix ha accumulato un elenco piuttosto impressionante di successi inattesi, e quei programmi più piccoli (ma comunque molto popolari) sono necessari per compensare i capisaldi come Stranger Things e Wednesday.

Dettagli del cast della quinta stagione di Sweet Magnolias

https://www.cinefilos.it/serie-tv/approfondimento/il-colore-delle-magnolie-guida-al-cast-e-ai-personaggi-della-quarta-stagione-667526
Sweet Magnolias. (L to R) Brooke Elliott as Dana Sue Sullivan, JoAnna Garcia Swisher as Maddie Townsend, Caroline Lagerfelt as Paula Vreeland and Heather Headley as Helen Decatur in episode 404 of Sweet Magnolias. Credit: Courtesy of Netflix/© 2025 Netflix, Inc.

Chi ritorna e chi lascia nella quinta stagione

Sebbene il grande cast di Il colore delle magnolie sia forse il suo aspetto più forte, c’è un personaggio che non tornerà nella quinta stagione. Anche se ha avuto i suoi alti e bassi durante le prime stagioni, Bill Townsend (interpretato da Chris Klein) era senza dubbio parte del tessuto di Serenity, e la sua morte nella quarta stagione è stata davvero scioccante. Per passare a qualcosa di più leggero, si prevede che il trio delle Magnolia tornerà con JoAnna Garcia Swisher nei panni di Maddie Townsend, Brooke Elliott nei panni di Dana Sue Sullivan e Heather Headley nei panni di Helen Decatur.

Si prevede anche il ritorno di vari altri personaggi secondari, tra cui Anneliese Judge nei panni di Annie, che sta ancora cercando di portare avanti la sua relazione con Ty (Carson Rowland), nonostante le loro vite stiano prendendo due strade diverse. Anche i coniugi dovrebbero tornare, con Erik (Dion Johnstone), il fidanzato di Helen, che alla fine le chiederà di sposarlo nella quarta stagione, e Ronnie (Brandon Quinn) che finalmente si impegnerà per un futuro con Dana Sue. Cal Maddox, interpretato da Justin Bruening, ha iniziato una nuova storia con Maddie, ma non è chiaro come la sua mossa cambierà il loro amore nascente.

Il presunto cast della quinta stagione di Sweet Magnolias include:

  • JoAnna Garcia Swisher – Maddie Townsend
  • Brooke Elliott è Dana Sue Sullivan
  • Heather Headley è Helen Decatur
  • Anneliese Judge è Annie Sullivan
  • Carson Rowland è Ty Townsend
  • Dion Johnstone è Erik Whitley
  • Brandon Quinn è Ronnie Sullivan
  • Justin Bruening è Cal Maddox
  • Chris Medlin è Isaac Downey

Dettagli della storia della quinta stagione di Il colore delle magnolie

Il colore delle magnolie
Sweet Magnolias. (L to R) Caroline Lagerfelt as Paula Vreeland, JoAnna Garcia Swisher as Maddie Townsend, Wynn Everett as Kathy and Don Henderson Baker as Tripp Townsend in episode 404 of Sweet Magnolias. Credit: Courtesy of Netflix/© 2025 Netflix, Inc.

Grandi cambiamenti in arrivo per i Magnolia

La quarta stagione di Il colore delle magnolie aveva molto da recuperare e, dopo un salto temporale tra la terza e la quarta stagione, c’erano già stati alcuni grandi cambiamenti a Serenity. Tuttavia, con il progredire delle cose, il finale di stagione ha dipinto un quadro più chiaro delle potenziali trame della quinta stagione. Forse la questione più urgente che dovrà essere esplorata nella quinta stagione è la decisione di Maddie riguardo al trasferimento a New York. Le è stato offerto il lavoro della sua vita in un’azienda di Manhattan e sta seriamente pensando di accettarlo. Questo le permetterebbe di realizzare le sue ambizioni professionali, ma la porterebbe anche lontano da Serenity e dai suoi amici di una vita.

Questo le permetterebbe di realizzare le sue ambizioni professionali, ma la porterebbe anche lontano da Serenity e dai suoi amici di una vita.

Dana si sta preparando per la sua nuova scuola di cucina, mentre Helen sta finalmente iniziando a fare sul serio con Erik dopo la proposta di matrimonio. Un’altra grande domanda riguarda lo stato della relazione tra Annie e Ty, e sembra che i due piccioncini stiano prendendo strade diverse. Annie è stata accettata nella scuola dei suoi sogni in California, mentre la band di Ty sta per intraprendere un tour enorme. Poiché Annie ha rifiutato l’offerta di Ty di andare in tour, potrebbero provare a far funzionare la relazione a distanza o invece lasciarsi.

Con tutti i cambiamenti in corso a Serenity, è chiaro che la quinta stagione di Il colore delle magnolie potrebbe essere un capitolo completamente nuovo per la serie ed esplorare il mondo oltre la Carolina del Sud. La quinta stagione potrebbe seguire Annie in California e Maddie a New York, aprendo la porta a nuove amicizie (e forse anche all’amore) nelle due estremità opposte del paese. Ciò non significa che non ci saranno sviluppi entusiasmanti anche a Serenity, ma la portata potrebbe espandersi nei prossimi episodi.

The Last Of Us – Stagione 2: il controverso cambio di Abby è in realtà un’ottima notizia per lo show HBO

The Last of Us – Stagione 2 è stata criticata per aver scelto un’attrice non muscolosa per interpretare Abby, ma questa presunta controversia è in realtà un segno promettente per la serie HBO. Mentre l’adattamento televisivo inizia ad affrontare la narrazione non lineare e tentacolare del secondo gioco, The Last of Us – stagione 2 introdurrà la nemica mortale di Ellie, Abby Anderson. La star di Booksmart Kaitlyn Dever è stata scelta per interpretare Abby e, sebbene sia indubbiamente un’attrice straordinaria, ci sono state alcune lamentele sul fatto che non sia abbastanza robusta per interpretare Abby. Nel gioco, Abby è una combattente formidabile con il fisico di Sylvester Stallone.

I co-showrunner Neil Druckmann e Craig Mazin hanno recentemente difeso la loro scelta di scegliere la Dever per interpretare Abby. Druckmann, che ha creato la serie di videogiochi, ha detto che se avessero limitato il casting di Abby ad attori con una corporatura muscolosa, “avrebbero avuto difficoltà a trovare qualcuno bravo come Kaitlyn per interpretare questo ruolo”. Avrebbero limitato notevolmente il numero di opzioni e si sarebbero concentrati sulla ricerca di qualcuno che fosse più adatto fisicamente al personaggio che emotivamente. I commenti di Druckmann e Mazin confermano che la controversia sul casting di Dever è completamente infondata.

La seconda stagione di The Last Of Us rende Abby più “vulnerabile fisicamente” rispetto al gioco

The Last of Us
© HBO

La serie TV vuole dare una visione diversa della dinamica tra Ellie e Abby

L’allenamento rigoroso di Abby e il suo fisico imponente sono una parte importante del suo personaggio in The Last of Us – Part II: è un modo visivo per mostrare al pubblico quanto la sua sete di vendetta l’abbia consumata. È stata così concentrata sull’esigere vendetta contro l’assassino di suo padre che ha trascorso quattro anni in palestra, trasformando il suo corpo in una macchina da combattimento finemente messa a punto. È anche una parte funzionale del gameplay. Questo differenzia il modo di giocare di Abby da quello di Ellie; Ellie è elegante, furtiva e agile, mentre Abby è una forza brutale della natura.

Inoltre, traccia un chiaro parallelo con Joel. Il fatto che Abby prenda sotto la sua ala Lev e Yara e faccia tutto ciò che è in suo potere per proteggerli ricorda Joel che diventa una figura paterna per Ellie; questo parallelismo è rafforzato da un gameplay che ricorda il gioco nei panni di Joel nel primo gioco. Ma sembra che gli showrunner della serie televisiva stiano puntando più sui parallelismi di Abby con Ellie che su quelli con Joel. La somiglianza tra Abby ed Ellie è anche un fattore chiave nella storia. Sono entrambe motivate dalla stessa cosa: vendicare il padre.

Mazin ha detto che la versione di Abby nella serie TV è “forse fisicamente più vulnerabile rispetto ad Abby nel gioco, ma [il suo] spirito è più forte”.

Druckmann ha detto che, con Dever, hanno trovato un’attrice con cui il pubblico può entrare in contatto “come noi con Bella”. Confrontando l’interpretazione di Abby da parte di Dever con l’attaccamento emotivo che il pubblico ha già con Ellie, interpretata da Bella Ramsey, Druckmann conferma che la serie televisiva avrà una visione diversa della dinamica tra Abby ed Ellie. Per chi ha già giocato al videogioco, ci sarà qualcosa di nuovo. Mazin ha detto che la versione di Abby nello show televisivo è “forse fisicamente più vulnerabile rispetto a quella del gioco, ma [il suo] spirito è più forte”.

La diversa interpretazione di Abby nella seconda stagione di The Last Of Us significa che non sarà solo una copia del gioco

Bella Ramsey e Pedro Pascal in The Last of Us
The Last of Us Stagione 1 – Episodio 6. FOTO: LIANE HENTSCHER/HBO

Si chiama adattamento per un motivo

Reimmaginando il personaggio di Abby, la seconda stagione di The Last of Us garantisce che non sarà solo una copia del gioco. Si chiama adattamento per un motivo: una storia deve evolversi per avere successo in un nuovo mezzo. La TV è un mezzo molto diverso dai videogiochi. The Last of Us ha apportato alcune importanti modifiche al materiale originale nella prima stagione per riflettere questo aspetto. La serie TV ha reso Joel molto più vulnerabile e meno spietato, perché il pubblico televisivo è meno insensibile all’uccisione rispetto a quello dei videogiochi.

Abby è perfetta come personaggio di un videogioco. Dopo aver interpretato Ellie per tre giorni di fila, venendo sconfitta nella maggior parte degli scontri fisici, è piacevole giocare nei panni di qualcuno che può uccidere a mani nude gli stalker. Ma, proprio come l’omicidio a sangue freddo di Joel non si adatterebbe alla televisione, la gioia di schiacciare i pulsanti della forza bruta di Abby non si adatterebbe davvero alla televisione. I videogiochi hanno bisogno di personaggi in grado di massacrare decine di nemici alla volta, ma i drammi televisivi hanno bisogno di esseri umani simpatici con cui il pubblico possa identificarsi. Un vero adattamento è più emozionante di un remake diretto dal vivo.

The Last Of Us – Part II è una storia abbastanza complessa da consentire diverse interpretazioni

Bella Ramsey in The Last of Us (2023)
Bella Ramsey e Pedro Pascal in The Last of Us

The Last Of Us Part II ha molti pro e contro

Il primo gioco Last of Us è una storia lineare e semplice. Mentre la serie TV ha subito molti cambiamenti nel corso del tempo, gli elementi fondamentali sono rimasti gli stessi. È la storia di un padre in lutto che si è chiuso emotivamente in seguito alla morte prematura della figlia. Dopo 20 anni passati a fare cose orribili per sopravvivere in una terra desolata post-apocalittica, ottiene una seconda possibilità di paternità quando una ragazza adolescente viene affidata alle sue cure. Nel corso del loro incredibile viaggio attraverso l’America senza legge, lui abbraccia il suo amore paterno per lei, tanto da condannare l’umanità.

In sostanza, è una storia di vendetta che si sovrappone a una storia di redenzione. Ellie perde la sua umanità nella ricerca della vendetta, mentre Abby la riacquista dopo averla persa nella ricerca della vendetta (la vendetta per cui Ellie vuole vendetta).

Questa storia ha un inizio, una parte centrale e una fine ben definiti, con chiari sviluppi emotivi e una chiara posta in gioco drammatica. Se la serie televisiva avesse apportato drastiche modifiche alla dinamica tra Joel ed Ellie, la storia ne avrebbe risentito. Ma The Last of Us Part II è profondamente complessa, con molti dettagli, quindi è aperta a diverse interpretazioni. Fondamentalmente è una storia di vendetta che si sovrappone a una storia di redenzione. Ellie perde la sua umanità nella ricerca della vendetta, mentre Abby la ritrova dopo averla persa nella ricerca della vendetta (la vendetta per cui Ellie vuole vendicarsi).

Halley Gross, che ha scritto The Last of Us Part II, e Bo Shim si sono uniti a Druckmann e Mazin nella stanza degli sceneggiatori per la seconda stagione di The Last of Us.

All’interno di questi elementi fondamentali, c’è molto spazio per l’interpretazione. Ellie potrebbe diventare ancora più cupa prima di rendersi conto di aver esagerato, oppure potrebbe arrivarci prima di quanto non faccia nel gioco. La reazione di Abby alla morte di Joel è ambigua nel gioco, poiché sembra tormentata dal vuoto che prova dopo l’atto che avrebbe dovuto sistemare tutto. Piuttosto che prendere semplicemente tutto dal gioco, la seconda stagione di The Last of Us potrebbe reimmaginare il materiale originale.

Perché il casting di Abby nella seconda stagione di The Last Of Us è fantastico

Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà
Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà – Foto di 20th Century Studios/20th Century Studios – © 2023 20th Century Studios.

Kaitlyn Dever ha dimostrato di essere più che capace di interpretare Abby

Dever è la scelta perfetta per interpretare Abby nella seconda stagione di The Last of Us. Drammatici e realistici come Short Term 12 e No One Will Save You, hanno dimostrato che Dever è in grado di gestire la profondità e l’oscurità di Abby. Per anni, Dever è stata una scelta popolare tra i fan per il ruolo di Ellie. Scelta una persona che assomigli in modo impressionante a Ellie per il ruolo di Abby, la seconda stagione di The Last of Us renderà i parallelismi tra i due personaggi ancora più chiari di quanto non fosse il gioco.

Zack Snyder: il prossimo film è un’eccitante svolta nella sua carriera dopo i suoi film DC

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Zack Snyder ha annunciato il primo film che realizzerà dopo il disastroso Rebel Moon, e sembra un eccitante cambio di passo per il polarizzato regista. Snyder è un caso curioso nella Hollywood di oggi. Oltre a dirigere franchise per altri studios, Snyder ha creato franchise per conto proprio. Ha una base di fan ferventi, ma i suoi film tendono a dividere la critica. Può esercitare un controllo creativo e un margine di manovra sul budget di una IP originale pari a quello di Christopher Nolan o Quentin Tarantino, ma non è nemmeno lontanamente venerato come i suoi colleghi autori di blockbuster.

Il film più recente di Snyder, Rebel Moon, era un’ambiziosa opera spaziale in due parti destinata a dare il via a un nuovo franchise. Ha segnato l’incursione di Snyder in un altro genere fantastico che richiede un grande budget e molta CGI per essere realizzato. Questo è stato il terreno di gioco di Snyder fin dall’inizio della sua carriera, ma ora sta cambiando. Snyder aveva già fatto intendere che il suo prossimo film sarebbe stato più piccolo dopo le grandi ambizioni di Rebel Moon. Ora che questo film di dimensioni ridotte è stato confermato, è una direzione entusiasmante per la carriera di Snyder.

Il prossimo film di Zack Snyder è una storia sulla polizia di Los Angeles

Zack Snyder arriva alla premiere di Los Angeles di ‘Rebel Moon – Parte Uno di Netflix. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Zack Snyder sta dirigendo un thriller d’azione

Per il suo prossimo film, Snyder realizzerà un film d’azione sulla polizia di Los Angeles. Snyder sta collaborando con Netflix, suo partner in Rebel Moon e Army of the Dead, per la distribuzione. Non solo dirigerà il film, ma sarà anche coautore della sceneggiatura insieme al frequente collaboratore Kurt Johnstad, con il quale ha lavorato a 300, Rebel Moon e a una manciata di altri progetti. Il nuovo film di Snyder non ha ancora un titolo e la maggior parte degli altri dettagli sono stati tenuti nascosti, ma una logline ufficiale afferma che la storia ruoterà attorno a un’unità d’élite della polizia di Los Angeles alle prese con moralità e corruzione.

Perché un film in scala ridotta è il progetto giusto per Snyder dopo Rebel Moon

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REBEL MOON: (L-R) Director/writer/producer Zack Snyder and producer Deborah Snyder on the set of Rebel Moon. Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

L’ultimo film di Snyder, Rebel Moon, stroncato dalla critica, è crollato sotto il peso della sua stessa ambizione. Era un tentativo di dare il via a un nuovo universo fantascientifico come quello di Star Wars o Dune, ma ha fallito perché era interamente derivato da quei franchise esistenti. Tecnicamente è una IP originale, ma non c’è una sola idea originale in tutto il film: è solo un’accozzaglia di tropi e cliché della fantascienza. Sembrava che Snyder avesse incontrato un muro nella sua lunga tradizione di regista di blockbuster. Aveva finito le cose nuove ed eccitanti da fare nello spazio del genere a grande budget.

Il suo imminente passaggio a uno stile cinematografico completamente diverso è proprio quello di cui ha bisogno. Passare a una storia di dimensioni più ridotte potrebbe essere il campo perfetto dopo Rebel Moon.

Il suo imminente passaggio a uno stile cinematografico completamente diverso è proprio quello di cui ha bisogno. Il passaggio a una storia di dimensioni più ridotte potrebbe essere un perfetto nuovo inizio dopo Rebel Moon. Snyder si è trovato in una situazione di stallo con Rebel Moon; da oltre vent’anni vende lo stesso marchio di base – essenzialmente un edgelord che gioca con le action figures. Un film più grintoso e concreto, incentrato su persone reali nel mondo reale, potrebbe essere il progetto in grado di far uscire Snyder dalla routine e di farlo maturare come regista.

Steven Spielberg: il prossimo film riceve un importante aggiornamento sulle riprese e una conferma al cast

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La prossima epopea fantascientifica di Steven Spielberg ha ricevuto un importante aggiornamento sulle riprese, con l’attrice Meredith Hagner che ha rivelato che la produzione si sta intensificando e che una star della Marvel si sta ufficialmente unendo al cast. Il prossimo film, attualmente senza titolo, segna il ritorno di Spielberg al genere fantascientifico insieme allo sceneggiatore e collaboratore di lunga data David Koepp. Il film dovrebbe richiamare i precedenti film di Spielberg, che ricordano Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. Il film di Spielberg, ancora senza titolo, dovrebbe essere interpretato da Emily Blunt, Josh O’Connor, Colman Domingo, Colin Firth e Eve Hewson e dovrebbe arrivare nelle sale nel maggio 2026.

In un’intervista rilasciata a ScreenRant per il suo ultimo film You’re Cordially Invited (ora in streaming su Prime Video), la Hagner ha confermato che suo marito e la star della Marvel Wyatt Russell faranno parte dell’ultima epopea fantascientifica di Steven Spielberg. Ha anche confermato che le riprese inizieranno questa settimana, dato che l’intervista è stata condotta il 29 gennaio. Non è chiaro se Russell si unisca a una produzione che sta girando da tempo o se il film stesso stia iniziando. La Hagner ha condiviso questa informazione mentre spiegava come è nato il cameo di Russell in You’re Cordially Invited. La risposta completa è riportata di seguito:

È letteralmente uno scambio. Io faccio un progetto, lui fa un progetto, solo quello che viene da entrambe le parti, e questo era il mio turno di lavorare, e lui stava tenendo duro con i bambini, e io gli ho detto: “Tesoro, c’è questo piccolo cameo e il film”. E credo che lui abbia detto: “Beh, qual è la parte?”. E io: “Oh, il signor Hollywood deve avere la parte [specificata]”. E io: “È il mio film”. Ok, il mio film oltre a quello di Reese e Will.

Ma io ho detto: “Vai e basta. Hanno bisogno di una persona e tu sei in città, quindi vai”. L’ho spinto a farlo e lui mi ha detto: “Qual è la parte?”. E poi si è letteralmente tagliato la barba da montone. Diceva: “Ok, sono il conduttore di questa cosa”. E poi è durato letteralmente un secondo, il che mi ha fatto ridere tantissimo. Si è fatto la barba di montone per questo cameo di un secondo da non notare. È un attore molto impegnato che lavorerà letteralmente con Steven Spielberg la prossima settimana e ci ha dedicato un secondo del suo tempo.

Cosa significa questo per il film di fantascienza di Steven Spielberg

Steven Spielberg
Steven Spielberg alla 62esima edizione dei David di Donatello – Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Steven Spielberg sta tornando a uno dei suoi generi più forti

Russell è noto soprattutto per il ruolo di John Walker nella miniserie Marvel The Falcon and the Winter Soldier ed è pronto a riprendere il ruolo dell’ex-Capitano America nel prossimo film del MCU Thunderbolts*. Al di fuori del Marvel Cinematic Universe, Russell è apparso in diversi film e show televisivi, tra cui l’horror fantascientifico Overlord, il western spaziale Cowboys & Aliens di Jon Favreau e la serie per Apple TV+ Monarch: Legacy of Monsters. Sebbene l’attore sia entrato ufficialmente a far parte del cast, il ruolo esatto di Russell nel film di Spielberg sugli UFO non è ancora stato rivelato.

In particolare, Spielberg non realizza un blockbuster di fantascienza molto apprezzato da tempo. Il suo ultimo sforzo nel genere è stato Ready Player One nel 2018, che ha ricevuto reazioni contrastanti. Prima di allora, La guerra dei mondi del 2005 è stata la sua ultima uscita fantascientifica di rilievo. Tuttavia, il curriculum di Spielberg nel genere è leggendario, con film come Minority Report e classici precedenti come Incontri ravvicinati del terzo tipo e E.T. Mentre l’acclamato The Fabelmans si allontanava dai soliti blockbuster del regista, l ‘imminente progetto fantascientifico di Spielberg segna il suo ritorno alla cinematografia su larga scala e ad alto tasso di spettacolo.

Biancaneve: le prime proiezioni del box office prevedono una continua tendenza al ribasso per i remake Disney in live action

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A poco più di un mese dall’uscita del film, le prime proiezioni sugli incassi del remake live-action di Biancaneve si collocano a metà classifica. La vincitrice del Golden Globe Rachel Zegler guida il cast del film nel ruolo della protagonista. La storia vede ora Biancaneve come la figlia di un re che è stato usurpato dalla Regina Cattiva di Gal Gadot e, dopo essere fuggita dal suo castello, trama per reclamare il regno con l’aiuto di sette creature magiche. Diretto da Marc Webb, il remake di Biancaneve ha suscitato molte polemiche durante la sua produzione.

Nonostante le controversie, come riportato da Deadline, le prime proiezioni al botteghino di Biancaneve si stanno rivelando modeste. Il remake live-action di Zegler è attualmente sulla buona strada per un weekend di apertura nazionale di 63-70 milioni di dollari, come riportato sia da Quorum che dalle fonti della pubblicazione. Questo segnerebbe di fatto il weekend d’apertura di Zegler con i maggiori incassi fino ad oggi, mentre il record attuale è detenuto da Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes‘ 44,6 milioni di dollari.

Cosa significa per Biancaneve della Disney

Gal Gadot in Biancaneve
Foto Courtesy of Disney – © Disney

Sebbene un bottino di 63-70 milioni di dollari sia una cifra modesta, se dovesse rivelarsi più concreta all’uscita di Biancaneve il 20 marzo, non è un buon segno per il bilancio finale del film. Le notizie sul budget finale del film sono attualmente discordanti, anche se è stato riferito che il film potrebbe essere costato più di 269 milioni di dollari. Se si considerano i costi di marketing e di uscita nelle sale, che di solito sono pari a circa 2,5 volte il budget di produzione, il punto di pareggio del film sarebbe di circa 673 milioni di dollari.

Se si guarda al confronto tra l’apertura di Biancaneve e quella di altri remake Disney in live action, il film di Zegler si collocherebbe proprio a metà del gruppo, soprattutto se non si tiene conto di sequel e prequel. Oltre a essere il più basso dai tempi di Dumbo di Tim Burton, sarebbe anche una continuazione della tendenza al ribasso del genere al botteghino, con la maggior parte dei titoli che si collocano ben al di sotto dei 90-100 milioni di dollari che i primi remake hanno ottenuto nei loro weekend di apertura. Nel grafico che segue è possibile vedere come le previsioni di apertura di Biancaneve si confrontano con quelle di altri recenti remake e adattamenti Disney:

A parte Crudelia, che ha avuto un’uscita simultanea nelle sale e nella Disney+ Premiere a causa della pandemia COVID-19, la maggior parte degli altri remake Disney in live-action nello stesso weekend di apertura di Biancaneve sono stati ben al di sotto dei 600 milioni di dollari. Anche se Mufasa: Il Re Leone ha registrato una graduale ascesa dopo una partenza lenta, superando alla fine Sonic the Hedgehog 3 e diventando un successo, Biancaneve potrebbe non andare altrettanto bene, soprattutto dopo che le varie controversie del film hanno frenato l’attesa per il remake di Zegler.

Critics Choice Awards 2025: tutti i vincitori. Anora è il miglior film!

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Wicked, Emilia Pérez e The Substance hanno trionfato con tre vittorie a testa ai 30° Critics Choice Awards annuali di venerdì sera. Tuttavia, è stato Anora a vincere il premio per il miglior film alla cerimonia di quest’anno.

L’uscita Neon è entrata in gara con sette nomination, tra cui migliore attrice per Mikey Madison e miglior regista e sceneggiatura originale per Sean Baker. Ma alla fine, Anora se n’è andata con l’ambito premio per il miglior film, e niente di più.

Nel frattempo, il regista di Wicked Jon M. Chu, che non è stato nominato nella categoria miglior regista degli Academy Awards, ha battuto diversi candidati all’Oscar per vincere il premio come miglior regista ai Critics Choice Awards. “Vincerò quell’Oscar!” ha detto Chu scherzosamente sul palco.

Le categorie di recitazione cinematografica hanno avuto meno sorprese, poiché la cerimonia ha assegnato la migliore attrice a Demi Moore (The Substance), il miglior attore ad Adrien Brody (The Brutalist), la migliore attrice non protagonista a Zoe Saldaña (Emilia Pérez) e il miglior attore non protagonista a Kieran Culkin (A real pain).

Per quanto riguarda la televisione, “Shōgun” ha dominato con quattro vittorie, assicurandosi tutti i premi per i drama tranne quello per la migliore attrice, che è andato alla star di “MatlockKathy Bates, che ha superato la vincitrice dell’Emmy Anna Sawai. “Hacks” è seguito da vicino con tre vittorie, tra cui la migliore serie comica e i due premi per la recitazione femminile nella categoria commedia (Jean Smart e Hannah Einbinder).

Chelsea Handler ha presentato la 30a edizione annuale dei Critics Choice Awards, che è stata posticipata due volte a causa degli incendi di Los Angeles. La cerimonia si è tenuta al Barker Hangar di Santa Monica, in California.

Critics Choice Awards 2024Tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2025

CINEMA

BEST PICTURE – “Anora” (WINNER)

BEST ACTOR  – Adrien Brody – “The Brutalist” (WINNER)

BEST ACTRESS – Demi Moore – “The Substance” (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTOR – Kieran Culkin – “A Real Pain” (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTRESS – Zoe Saldaña – “Emilia Pérez” (WINNER)

BEST YOUNG ACTOR/ACTRESS – Maisy Stella – “My Old Ass” (WINNER)

BEST ACTING ENSEMBLE – “Conclave” (WINNER)

BEST DIRECTOR – Jon M. Chu – “Wicked” (WINNER)

BEST ORIGINAL SCREENPLAY – Coralie Fargeat – “The Substance” (WINNER)

BEST ADAPTED SCREENPLAY – Peter Straughan – “Conclave” (WINNER)

BEST CINEMATOGRAPHY – Jarin Blaschke – “Nosferatu” (WINNER)

BEST PRODUCTION DESIGN – Nathan Crowley, Lee Sandales – “Wicked” (WINNER) 

BEST EDITING – Marco Costa – “Challengers” (WINNER)

BEST COSTUME DESIGN – Paul Tazewell – “Wicked” (WINNER)

BEST HAIR AND MAKEUP – Hair and Makeup Team – “The Substance” (WINNER) 

BEST VISUAL EFFECTS – Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe, Gerd Nefzer – “Dune: Part Two” (WINNER)

BEST ANIMATED FEATURE – “The Wild Robot” (WINNER)

BEST COMEDY – “A Real Pain” (WINNER — TIE)/ Deadpool & Wolverine” (WINNER — TIE)

BEST FOREIGN LANGUAGE FILM – “Emilia Pérez” (WINNER)

BEST SONG – “El Mal” – “Emilia Pérez” – Zoe Saldaña, Karla Sofía Gascón, Camille (WINNER) 

BEST SCORE – Trent Reznor & Atticus Ross – “Challengers” (WINNER)

TELEVISIONE

BEST DRAMA SERIES – “Shōgun” (FX / Hulu) (WINNER)

BEST ACTOR IN A DRAMA SERIES – Hiroyuki Sanada – “Shōgun” (FX / Hulu) (WINNER)

BEST ACTRESS IN A DRAMA SERIES – Kathy Bates – “Matlock” (CBS) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA SERIES – Tadanobu Asano – “Shōgun” (FX / Hulu) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA SERIES – Moeka Hoshi – “Shōgun” (FX / Hulu) (WINNER)

BEST COMEDY SERIES – “Hacks” (HBO | Max) (WINNER)

BEST ACTOR IN A COMEDY SERIES – Adam Brody – “Nobody Wants This” (Netflix) (WINNER)

BEST ACTRESS IN A COMEDY SERIES – Jean Smart – “Hacks” (HBO | Max) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTOR IN A COMEDY SERIES – Michael Urie – “Shrinking” (Apple TV+) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY SERIES – Hannah Einbinder – “Hacks” (HBO | Max) (WINNER)

BEST LIMITED SERIES – “Baby Reindeer” (Netflix) (WINNER)

BEST MOVIE MADE FOR TELEVISION – “Rebel Ridge” (Netflix) (WINNER)

BEST ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION
Colin Farrell – “The Penguin” (HBO | Max) (WINNER)

BEST ACTRESS IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION – Cristin Milioti – “The Penguin” (HBO | Max) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION – Liev Schreiber – “The Perfect Couple” (Netflix) (WINNER)

BEST SUPPORTING ACTRESS IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION – Jessica Gunning – “Baby Reindeer” (Netflix) (WINNER)

BEST FOREIGN LANGUAGE SERIES – Squid Game” (Netflix) (WINNER)

BEST ANIMATED SERIES – “X-Men ’97” (Disney+) (WINNER)

BEST TALK SHOW – “John Mulaney Presents: Everybody’s in L.A.” (Netflix) (WINNER)

BEST COMEDY SPECIAL – “Ali Wong: Single Lady” (Netflix) (WINNER)

Act of Valor: la vera storia dietro il film

Act of Valor: la vera storia dietro il film

Più volte le gesta dei soldati sono diventate materia da film, dove si ricorda e celebra il loro valore. Il genere bellico è da sempre uno dei più popolari e apprezzati, perché permette di assistere a tutto il coraggio e la forza che l’essere umano scopre di disporre naturalmente in momenti di crisi. Titoli come The Hurt Locker, American Sniper o il più recente 1917 sono solo alcuni dei più acclamati a riguardo. Tra questi si colloca anche Act of Valor (qui la recensione del film), film del 2012 scritto da Kurt Johnstad e diretto da Mike McCoy e Scott Waugh. Come suggerisce il titolo, si tratta di un film che celebra gli atti di valore dei protagonisti.

In particolare, in questo caso, vengono portate sul grande schermo le gesta del corpo dei NAVI Seals. L’idea per il progetto è nata nei due registi dopo che ebbero realizzato un video promozionale per tale corpo militare. Passando molto tempo in mezzo a loro, decisero di dar vita ad un film che si ispirasse ad alcune delle loro vere missioni per mostrare le capacità e il coraggio di cui questi uomini e donne sono dotati. Nel realizzare Act of Valor, i due registi hanno potuto vantare anche la supervisione dello scrittore Tom Clancy, celebre per i suoi romanzi di spionaggio con protagonista Jack Ryan.

Il film si è poi affermato per il suo grande realismo, che sfiora il documentario, come anche per il suo essere un’opera che ribadisce come il punto di vista del cinema e quello dei videogiochi sparatutto inizi a coincidere sempre di più. Tantissima adrenalina e azione per un titolo imperdibile per i fan del genere. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ailsa Marshall e Rorke Denver in Act of Valor
Ailsa Marshall e Rorke Denver in Act of Valor. Courtesy of IATM LLC – © 2011 Relativity Media, LLC. All rights reserved.

La trama di Act of Valor

Il film segue le vicende di una squadra di Navy Seals inviati in Costa a Rica per un’operazione di salvataggio di due agenti della CIA, Walter Ross e Lisa Morales. Questi sono infatti stati sequestrati poiché sulle tracce di un pericoloso trafficante di droga noto come Mikhail “Christo” Troykovich. In loro soccorso arrivano dunque sul territorio sette soldati speciali, i quali grazie alle loro abilità riescono a rintracciare rapidamente i due agenti. Per loro è però soltanto l’inizio di quella che si rivela essere una missione più delicata e complessa del previsto.

Attaccati dagli uomini di Christo, i soldati si trovano a dover trovare rifugio presso un loro campo base, ma si tratta di una protezione temporanea. È solo questione di tempo prima che vengano circondati e abbattuti. Il motivo di tale spietato contrattacco sta nel fatto che fuggendo la Morales ha portato via con sé un prezioso cellulare con informazioni importantissime. Tra queste vi sono anche documenti che testimoniano del rapporto tra Christo e il pericoloso terrorista Abu Shabal. I Seals si troveranno così oltre a doversi salvare anche a scoprire quali sono i piani dei due criminali.

 

Il cast del film

Nel dar vita al film, i registi si resero conto ben presto che dei veri attori non avrebbero potuto interpretare realisticamente i ruoli dei soldati che avevano scritto e così i Seals passarono da semplici consulenti ad attori veri e propri. I nomi dei soldati sono però rimasti anonimi, in quanto per riservatezza nessuno dei loro nomi appare nei crediti del film. Tra gli attori professionisti si possono però ritrovare Roselyn Sanchez, attrice nota per il ruolo di Elana Delgado nella serie Senza traccia, che interpreta l’agente Lisa Morales. Nestor Serrano è invece l’agente Walter Ross, mentre Alex Veadov è il narcotrafficante Christo. Sono infine presenti Gonzalo Menendez nei panni del comandante Pedros ed Emilio Rivera in quelli di Sanchez, membro del cartello di droga.

Act of Valor film
Courtesy of IATM LLC – © 2011 Relativity Media, LLC. All rights reserved.

La vera storia dietro al film

Se le vicende raccontate nel film sono state scritte appositamente per il cinema, queste sono comunque basate su una serie di missioni realmente intraprese dai Seals nel corso degli anni, e che i due registi hanno avuto modo di apprendere durante le conversazioni dirette con i soldati. In particolare, sono state alcune delle loro operazioni ad averli colpiti a tal punto da spingere lo sceneggiatore a basarsi su di essere. In primis, è possibile notare che il film si apre con un attentato a Manila, nelle Filippine. La scelta di tale località non è un caso, poiché tra gli Stati Uniti e il Paese asiatico vige un controverso accordo militare noto come Visiting Forces Agreement, che stabilisce le regole che i soldati devono seguire sul territorio filippino.

Le vicende che nel film si concentrano invece sulla lotta dei Seals contro i narcotrafficanti richiama ovviamente le numerosissime operazioni antidroga condotte dalle truppe statunitensi nei Paesi latinoamericani. Quelli riportati nel film sono anche in questo caso eventi desunti dai veri racconti che i due registi hanno potuto udire. Allo stesso modo, i due Seals che nel film vengono inviati in Somalia è un riferimento all’Operazione Gothic Serpent del 1993, quando al culmine della battaglia di Mogadiscio i soldati statunitensi arrivarono nel Paese africano per porre fine alla guerra civile e alla presidenza del terrorista Mohamed Farrah Aidid.

Intensi scontri a fuoco, raffinati dispositivi di comunicazione e realistici assalti sono elementi chiave di Act of Valor. Così come i fondali appropriati girati in Messico, Cambogia, Porto Rico, Ucraina e Florida. Persino alcuni scambi di armi appaiono sorprendentemente reali, con alcune scene in cui vengono esplose munizioni ad alto calibro. “Siamo estremamente orgogliosi di come questo film sia riuscito a creare un nuovo genere di azione autentica”, ha dichiarato McCoy durante un’intervista. “Gli uomini e le donne in uniforme ci dicono che questo film è fedele alle loro esperienze”. In effetti, i SEAL del film hanno tranquillamente accolto Act of Valor come una rappresentazione accurata di ciò che fanno.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Act of Valor è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, un poster potrebbe nascondere in bella vista un cameo dai fumetti

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I Marvel Studios hanno pubblicato il primo teaser trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi all’inizio di questa settimana insieme ad alcuni poster unici che, brevemente, hanno causato qualche controversia relativa all’intelligenza artificiale (in realtà, era solo un pessimo Photoshop).

Guardando questi poster con attenzione, i fan credono di aver individuato un potenziale Easter Egg importante su uno dei poster, un riferimento che rende omaggio alla serie di fumetti in quattro numeri del 1994 di Kurt Busiek e Alex Ross, Marvels.

Come puoi vedere nel post di Reddit qui sotto, il fotografo in prima fila e al centro ha una sorprendente somiglianza con Philip Sheldon. Nel fumetto, Sheldon è un fotografo di cronaca che assiste ad alcuni momenti incredibili nella storia della Marvel Comics, nell’arco di diversi decenni, dalla prospettiva di un uomo qualunque. “Stesso vestito, un occhio coperto dalla telecamera (nasconde la benda?), stessa età”, sottolinea questo fan. “Sheldon stava fotografando tutti i principali eventi canonici dell’MCU durante l’età d’oro dei fumetti, quindi questo si adatterebbe.”

È difficile negare la somiglianza e, sebbene questo possa essere poco più di un divertente Easter Egg incluso nel poster per i fan, è possibile che Sheldon avrà un piccolo ruolo da svolgere in I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Dopotutto, con il regista Matt Shakman che abbraccia l’estetica degli anni ’60 e probabilmente rende omaggio a quell’era della narrazione dei fumetti Marvel, ci saranno sicuramente molti riferimenti profondi simili per i fan di lunga data dei fumetti.

Possible Philip Sheldon Cameo in F4 Poster?
byu/ellefeelds inmarvelstudios

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Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

Clayface: trovato il regista, ha una comprovata esperienza nell’horror

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C’è molta eccitazione attorno al film di Clayface dei DC Studios. Mike Flanagan di La caduta della casa degli Usher e Doctor Sleep ha scritto la sceneggiatura e non è un segreto che volesse provare a interpretare il personaggio da diversi anni ormai. Nel frattempo, James Gunn ha confermato che Clayface sarà ambientato nel DCU, il che significa che c’è almeno una possibilità che vedremo il Batman di The Brave and the Bold fare un cameo.

Oggi, lo scooper @MyTimeToShineH riporta la notizia che il regista James Watkins è in trattative per dirigere Clayface per i DC Studios. Dopo aver diretto l’agghiacciante film horror britannico, Eden Lake, il regista ha continuato a dirigere The Woman in Black e l’apprezzato – e decisamente brutale – remake di Speak No Evil dell’anno scorso.

Se Clayface sta percorrendo la strada dell’horror vietato ai minori, allora possiamo aspettarci che Watkins offra un’interpretazione agghiacciante del cattivo che vedrà questo film inclinarsi verso la grottesca natura di questo mostro. Indipendentemente da ciò, mentre il cattivo mutaforma ha già fatto il suo debutto nel DCU in Creature Commandos, ci sono più versioni del personaggio nel canone DC Comics, quindi potrebbe essere stato solo un Clayface (in entrambi i casi, la serie è stata sviluppata prima che questo film diventasse realtà, il che significa che Gunn potrebbe dover retcon la scomparsa del cattivo).

“Non avevo pianificato di fare un film su Clayface”, ha detto Gunn in precedenza del progetto. “Mike è entrato. Ha lanciato questa fantastica idea. Ho pensato, ‘Accidenti, non posso credere che mi hai fatto venire voglia di fare un film su Clayface.’ Ma lui deve scrivere la sceneggiatura e chissà come funzionerà.”

“Va e scrive la sceneggiatura. La prima bozza è fantastica. La seconda bozza è ancora meglio. E poi io dico, ‘Facciamolo'”, ha continuato il regista. “Quindi abbiamo trovato un posto per questo perché se c’è roba di qualità, possiamo trovare un modo per inserirla.”

Clayface arriverà nelle sale l’11 settembre 2026.

Daredevil: Rinascita, Ayelet Zurer condivide spoiler e nuovi dettagli sulla dinamica tra Wilson e Vanessa Fisk

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Durante la serie originale di Daredevil su Netflix, abbiamo iniziato lentamente a vedere l’influenza reciproca che Wilson Fisk e la mercante d’arte Vanessa hanno avuto l’uno sull’altra. I due alla fine si sono sposati e, quando è finita la terza stagione, lei era praticamente una vera e propria cattiva.

Parlando con Business Insider, Ayelet Zurer, che inizialmente è stata sostituita nella serie da Sandrine Holt prima della revisione creativa, ha condiviso alcuni dettagli intriganti su cosa è successo a Vanessa dopo il violento scontro tra The Kingpin e Daredevil.

“Da quando se n’è andato, lei ha preso un po’ il sopravvento ed è molto difficile staccarsi da questo. Quindi alcune cose trai due non vanno bene e devono farci i conti”, ha stuzzicato l’attore. “Le cose sono cambiate nella loro relazione. Arriviamo dopo un intervallo di tempo in cui non sono stati insieme, non dirò troppo a riguardo. Ma quando tornano, sono gli amanti molto strani che sono”.

Non è ancora chiaro come i Marvel Studios intendano colmare il divario tra la terza stagione di Daredevil e Daredevil: Rinascita. Hawkeye ha confermato che Fisk era a capo della malavita di New York City, anche se essere stato colpito alla testa da Maya Lopez lo avrà sicuramente messo da parte per un bel po’ di tempo.

Ora, si sta preparando a diventare sindaco della Grande Mela, un altro possibile motivo per cui Vanessa sarebbe incaricata di supervisionare l’impero criminale del marito in sua assenza. Zurer ha aggiunto che “partono dalla sfiducia e tornano alla fiducia, che è la loro essenza fondamentale” e ha continuato “È stata una bella sorpresa, sai, per me, perché mi è piaciuto davvero tanto lo show, e mi piace molto il rapporto, e lavorare con Vincent è sempre stato uno dei miei, sai, momenti salienti della carriera”, ha concluso.

Il cast di Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita debutta su Disney+ il 4 marzo 2025.

My Soul to Take – Il cacciatore di anime: la spiegazione del finale

Il regista Wes Craven è unanimemente considerato uno dei maestri del genere horror, con film come L’ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi, Nightmare – Dal profondo della notte e la saga di Scream affermatisi come titoli ancora oggi imprescindibili. Proprio prima di dirigere Scream 4, il suo ultimo film, Craven aveva dato vita sul grande schermo ad un nuovo slasher di particolare fascino. Si tratta di My Soul to Take – Il cacciatore di anime, il quale è anche il primo film che Craven scrive e produce dai tempi dell’ultimo capitolo di Nightmare.

All’interno di questo il regista ripropone una situazione classica dello slasher movie, con un mostro assassino di rara forza e un gruppo di adolescenti costretti a doversi confrontare con lui. Naturalmente il regista dà vita ad una serie di risvolti e colpi di scena che rendono questo un film diverso dai suoi simili, dotandolo anche di un’atmosfera quasi fiabesca che dona alla storia un atmosfera nuova. Il titolo, infatti, è tratto dalla conclusione di Now I Lay Me Down to Sleep, una preghiera della buonanotte originaria del XVIII secolo che recita: Se dovessi morire prima di svegliarmi, prego il Signore di prendere la mia anima.

Per tuttti gli amanti del genere e del cinema di Craven, si tratta dunque di un’opera da non perdere, uno degli ultimi regali del maestro dell’orrore ai suoi fan. Pur al netto dei suoi difetti, è infatti un titolo capace di regalare genuini brividi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

My Soul to Take - Il cacciatore di anime cast
Denzel Whitaker, Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take – Il cacciatore di anime

La trama di My Soul to Take – Il cacciatore di anime

Le vicende del film si svolgono nella cittadina di Riverton, terrorizzata da un assassino psicopatico. Dopo la presunta morte del serial killer, però, il clima di tensione non sembra svanire. Nel paese inizia infatti a circolare una leggenda, secondo la quale il pazzo omicida avrebbe giurato che sarebbe tornato per uccidere i sette bambini nati a Riverton la notte della sua scomparsa. Da quel momento, ogni anno, viene compiuto uno speciale rito che punta ad allontanare il ritorno del mostro. Il gruppo di sette bambini, ora divenuti adolescenti, si accinge dunque a compiere tale sortilegio, ma qualcosa sembra non andare come previsto.

Non passa molto tempo, infatti, che a Riverton cominciano a sparire misteriosamente alcune persone. Bug, uno dei sette ragazzi nati la notte della morte dell’assassino, inizia a soffrire a causa di spaventosi incubi, in cui sogna atroci uccisioni che sembrano quasi reali. Egli si convince dunque del ritorno del mostro e sa di dover fare qualcosa per salvare se stesso e gli altri sei ragazzi da un destino malvagio. Un atroce dubbio inizia però ad insinuarsi nel gruppo: l’assassino di Riverton è sopravvissuto a quella tragica notte di sedici anni prima o si è reincarnato in uno dei sette giovani?

Il cast del film

Per dar vita al gruppo dei sette ragazzi protagonisti, Craven si affidò ad attori con esperienze pregresse ma non particolarmente noti. Nel ruolo di Bug, il principale protagonista, vi è ad esempio l’attore Max Thieriot, visto anche in Jumper – Senza confini e nella serie Bates Motel. Originariamente era stato scelto l’attore Henry Hopper, figlio del celebre Dennis, ma dovette rinunciare dopo aver contratto una malattia. Accanto a Thieriot si ritrovano poi John Magaro nel ruolo di Alex Dunkelman e Emily Meade in quelli di Leah “Fang” Hellerman. Denzel Whitaker, noto per Training Day, Warrior e Black Panther, è invece Jerome King.

Nel ruolo di Brandon O’Neil vi è invece Nick Lashaway, promettente attore poi tragicamente deceduto in seguito ad un incidente d’auto nel 2016. Paulina Olszynski e Zena Grey interpretano invece Brittany Cunningham e Penelope Bryte. Nel cast sono poi presenti attori più noti come Frank Grillo, noto in particolare per il personaggio di Leo Barnes nella saga di La notte del giudizio, qui nel ruolo del detective Paterson. L’attrice Danai Gurira, celebre in particolare per essere Michonne nella serie a tema zombi The Walking Dead, è invece Jeanne-Baptiste. L’attore Raul Esparza, visto in serie come Law & Order – Unità vittime speciali e Hannibal, è invece l’assassino Abel Plenkov.

Max Thieriot e Emily Meade in My Soul to Take - Il cacciatore di anime
Max Thieriot e Emily Meade in My Soul to Take – Il cacciatore di anime. Photo Credit: Rogue Pictures – © 2010 Rogue Pictures. All Rights Reserved.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Fang rivela di essere la sorella di Bug e che entrambi sono i figli di Abel Plenkov, l’uomo affetto da disturbo dissociativo dell’identità che si era scoperto essere l’assassino noto come Lo Squartatore. Riguardo quest’ultimo, Alex si convince della sua reincarnazione in uno dei sette ragazzi di Riverton. Le cose precipitano quando, mentre fa visita a Bug, si imbattono proprio nell’assassino. Bug sta per essere ucciso ma lo Squartatore sente un rumore al piano superiore. Bug torna a quel punto nella sua stanza e scopre Jerome, ferito a morte, nel suo armadio.

Dopo la morte di Jerome, Alex riappare e suggerisce che Bug ha ereditato il Disturbo Dissociativo dell’Identità dal padre e che ha inconsapevolmente ucciso tutti. Bug rifiuta però questa idea. Sono proprio le anime dei sette morti, che sono ora parte di lui, ad aiutarlo a dedurre che Alex è, in realtà, quello con l’anima dello Squartatore. Alex ammette dunque la colpa e confessa la sua vendetta. Propone di uccidere Zanna e di incolpare Jerome degli omicidi per apparire loro due come eroi. Bug però si rifiuta, pugnalando Alex allo stomaco. Liberato dall’anima dello Squartatore, Alex muore come se stesso in un toccante momento tra migliori amici.

Sebbene Bug si aspetti di essere arrestato, Fang racconta tutto alla polizia, scagionando il suo nome. La città lo proclama eroe. Nonostante non si senta tale, racconta che “fingerà di essere buono” per onorare la memoria di Alex. Parlando del finale e dei temi del film, Craven ha poi affermato: “Penso che molte cose in questo campo – anime, paradiso, inferno, Dio – siano tentativi da parte degli esseri umani di attribuire parole a cose che sentiamo che ci sono – in qualche modo, forma o modo. Per me, un’anima potrebbe essere il DNA o i ricordi di una famiglia, per esempio. Ma tutti percepiamo che quando qualcuno muore, il corpo improvvisamente non è più quella persona“.

Quindi, qualunque cosa sia e dovunque vada, se va da qualche parte, per me è un concetto interessante da mettere al servizio della storia di un personaggio il cui padre influisce sul personaggio stesso a causa di chi era il padre. Questa sorta di “soulness”, credo che tutti noi abbiamo la sensazione istintiva che ci sia qualcosa del genere, che accade negli esseri umani. Ha a che fare con la consapevolezza di sé e con tutte quelle cose misteriose che abbiamo e che nessun altro animale ha”.

Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take - Il cacciatore di anime
Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take – Il cacciatore di anime. Photo Credit: Rogue Pictures – © 2010 Rogue Pictures. All Rights Reserved.

Ci sarà un sequel di My Soul to Take – Il cacciatore di anime?

Al momento dell’uscita, Wes Craven si è così espresso parlando con ScreenRant di un possibile sequel: “Onestamente, non ho mai pensato che avrebbe avuto un seguito. In effetti, ho ucciso la maggior parte dei personaggi. Si tratta di tenere questo pensiero fuori dalla mente e di cercare di non progettare le cose intorno a quell’idea, perché credo che questo possa davvero bloccare le cose. Si trattava piuttosto di mettere a punto la storia giusta, ed era già abbastanza difficile pensare a storie con sette personaggi e due archi temporali. Ho pensato soprattutto a questo: come si svolge questo dramma e come lo si risolve?”. La scomparsa di Craven nel 2015 ha poi posto una pietrà su ogni possibile sequel.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente My Soul to Take – Il cacciatore di anime non è presente su nessuna delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è però presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 febbraio alle ore 21:15 sul canale Italia 2, e di conseguenza anche sulla piattaforma Mediaset Play. Si potrà dunque vederlo in questa occasione, nella speranza che torni in seguito ad essere disponibile anche in streaming.

Weekend a Taipei: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Nel 2013, il regista Luc Besson e la produttrice Virginie Besson-Silla hanno girato a Taiwan il film di fantascienza francese Lucy. Il duo è rimasto così impressionato dai paesaggi della città da dichiarare di voler tornare lì per un altro progetto. Nel 2022, il regista taiwanese-americano George Huang ha concepito un film su una donna pilota mercenaria ambientato in Asia e ha contattato proprio Besson per aiutarlo a sviluppare il progetto. Inizialmente ambientato a Hong Kong, Besson suggerì poi a Huang di cambiare l’ambientazione a Taipei. È così stato realizzato Weekend a Taipei.

Qui al suo primo lungometraggio dopo How To Make a Monster del 2001, Huang ha scritto la sceneggiatura insieme allo stesso Besson. Insieme, hanno dunque dato vita ad un’adrenalinico film d’azione che trova molto del suo fascino proprio nell’esotica location, esplorata attraverso molteplici ambienti. Come quasi ogni film a cui Besson partecipa, come autore o produttore, anche Weekend a Taipei presenta degli importanti elementi sentimentali, che conferiscono così alla vicenda del protagonista una maggiore forza emotiva nei confronti dello spettatore.

Insomma, si tratta di un titolo che nessun appassionato del genere dovrebbe perdere e che può ora riscoprire grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Weekend a Taipei. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Luke Evans e Gwei Lun-mei in Weekend a Taipei
Luke Evans e Gwei Lun-mei in Weekend a Taipei

La trama di Weekend a Taipei

Protagonista del film è John Lawlor, un agente della DEA, che sotto copertura va in missione in un ristorante cinese a Minneapolis per trovare prove del traffico di droga da parte di un miliardario commerciante di pesce, Kwang. Un informatore anonimo di Taipei gli rivela di possedere il suo libro mastro e John informa il suo supervisore, che però non gli crede e lo manda in ferie. Lui, convinto della veridicità di quelle informazioni, si reca però a Taipei sotto falsa identità. Una volta lì, inizierà ad indagare per conto suo sulla facenda, imbattendosi però anche in inaspettati ritorni dal passato.

Il cast del film

Nel ruolo di John Lawlor, l’agente della DEA americana, vi è l’attore Luke Evans, celebre per i film Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, La bella e la bestia e Dracula Untold. Accanto a lui, nel ruolo di Joey, pilota di Taipei con cui Lawlor ha dei precedenti sentimentali, vi è invece Gwei Lun-mei, principalmente nota per i suoi lavori in Taiwan ma vista anche nel film Il lago delle oche selvatiche. Recita poi nel film Sung Kang nel ruolo di Kwang, il leader di un cartello della droga. L’attore è celebre come uno dei personaggi più amati dai fan del franchise di Fast and Furious, ovvero Han.

Recitano poi nel film Wyatt Yang nei panni di Raymond, il figlio di Joey e John e Pernell Walker nel ruolo di Charlotte Fields, supervisore della DEA di John. Tuo Tsung-hua ricopre il ruolo del vice Liu, un detective della polizia taiwanese, Lu Yi-ching quello di Po-po, la nonna di Joey e Patrick Lee quello di Bolo, guardia del corpo e braccio destro di Kwang. Nel film compaiono anche Andy Wu e Fay Wu nel ruolo degli assistenti di Kwang, Janet Hsieh in un cameo nel ruolo di una donna che assiste al test di gravidanza di Joey in bagno e Allison Lin in un cameo nel ruolo di un’assistente di volo.

Luke Evans e Wyatt Yang in Weekend a Taipei
Luke Evans e Wyatt Yang in Weekend a Taipei

Il finale del film

Nel finale del film, dopo essere sfuggita agli uomini di Kwang e alla polizia, Joey porta John e Raymond al villaggio di pescatori dove è cresciuta, rifugiandosi a casa della nonna. La donna rivela che John è in realtà il padre di Raymond, scioccando entrambi. John si confronta dunque con Joey, che ha conosciuto sotto copertura come trafficante di droga 15 anni prima, rivelandole la sua vera identità dopo essersi innamorato e averla aiutata a fuggire. Joey rivela che all’epoca era incinta, ma non aveva avuto modo di dirlo a John prima di partire, e le si spezza il cuore nel rendersi conto che John le aveva mentito per tutto il tempo.

Lui si scusa e promette di non abbandonare mai più lei e Raymond, giungendo così ad una riconciliazione. Nel frattempo, Raymond si accorge che la miniatura di un rinoceronte sulla scrivania di Kwang è in realtà una chiavetta contenente una versione digitale del suo libro mastro. Nonostante le obiezioni dei genitori, Raymond esce di nascosto dal villaggio per tornare a casa e rubare la chiavetta di Kwang, ma viene catturato da quest’ultimo. Kwang tiene quindi in ostaggio Raymond e chiama Joey e John per negoziare. Quest’ultimo si offre di scambiare le loro vite e le due fazioni accettano di incontrarsi a Ximending.

Durante l’incontro, però, Kwang non mantiene la promessa, rifiutandosi di liberare Raymond e rapendo anche Joey. Poco prima che i suoi uomini giustizino John, quest’ultimo li supera e abbatte tutti gli esecutori di Kwang. Poi si muove tra i vicoli del complesso e raggiunge il veicolo di Kwang in fuga, buttandolo fuori e costringendolo a fuggire a piedi. L’inseguimento continua, culminando in una rissa in un teatro, dove John sottomette Kwang e lo fa arrestare dalla polizia in arrivo. Riunita con Joey e Raymond, la famiglia si riconcilia e fa un viaggio a Parigi, dove Joey rivela di essere incinta del loro secondo figlio.

Il trailer di Weekend a Taipei e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Weekend a Taipei grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

The Island: la spiegazione del finale del film con Scarlett Johansson

Noto prevalentemente per film d’azione particolarmente esplosivi come Armageddon, The Rock e Transformers, il regista Michael Bay ha negli anni realizzato anche pellicole che corrispondono meno alle caratteristiche per cui è noto. Tra questi titoli si colloca anche il thriller di fantascienza del 2005 The Island. Incentrato sulle tematiche della clonazione e della maternità surrogata, il film si presenta quasi come un unicum nella filmografia del regista, dando vita a non pochi elementi fino a quel momento per lui inediti.

Si costruisce così un contesto a suo modo futuristico, simile a quello riscontrabile in film come Gattaca – La porta dell’universo o In Time. Più che con questi titoli, The Island vanta in realtà numerose somiglianze con il film del 1979 Parts: The Clonus Horror, anch’esso riguardante la clonazione umana a scopo di trapianto. Al di là del mondo narrativo, Bay ha poi lavorato minuziosamente per ricostruire un contesto futuristico ma allo stesso tempo vicino alla contemporaneità, così da permettere una maggior identificazione del pubblico nelle vicende e nei personaggi raccontati.

Il film è poi divenuto negli anni un vero e proprio cult, continuamente ricercato dai fan del genere di riferimento e del regista. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Island. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Island cast
Ewan McGregor e Djimon Hounsou in The Island. © TM &2005 DreamWorks Productions, LLC. All Rights Reserved.

La trama e il cast di The Island

La vicenda narrata si svolge in un distopico 2019 dove la contaminazione globale ha reso pressocché inabitabile la superficie terrestre. I pochi superstiti vivono ora in una gigantesca struttura altamente tecnologica dove la vita è organizzata e controllata sin nei minimi dettagli. Una vera e propria lotteria organizzata dai gestori della comunità seleziona a cadenza regolare alcuni di questi sopravvissuti per mandarli su di un’isola considerata l’ultimo ambiente naturale del pianeta, quello da cui l’umanità potrà ricominciare la propria vita.

Tutti scelgono di riporre fiducia in quel luogo paradisiaco, tranne Tom Lincoln. Egli, infatti, arriva a mettere in dubbio la reale esistenza di condizioni inospitali sulla terra, dimostrandosi determinato a scoprire cosa si nasconda oltre la struttura in cui l’umanità è ora confinata. Ben presto, giungerà a scoprire sconcertanti verità tanto su questo aspetto quanto sulla misteriosa isola. Divenuto una minaccia, Lincoln si ritrova a dover fuggire dal sicario Albert Laurent e dal dottor Merrick, potendo contare solo sull’aiuto dell’amica Sarah Jordan.

Il cast del film

Ad interpretare il protagonista del film, Tom Lincoln, vi è il noto attore Ewan McGregor, il quale si dichiarò da subito particolarmente entusiasta del progetto, contribuendo attivamente alla scrittura del suo personaggio. Lincoln ha così ereditato da lui alcuni dei suoi tratti caratteristici, come l’essere originario della Scozia e la predilezione per sport come il ciclismo. Accanto a lui, nei panni del sicario Albert Laurent vi è invece l’attore Djimon Hounsou, il quale aveva avuto modo di collaborare con Bay anni prima per un videoclip.

Sarah Jordan è invece interpretata da Scarlett Johansson. Come ormai noto, per una scena di sesso presente nel film l’attrice aveva proposto di recitare completamente nuda, non apprezzando i costumi che le erano stati proposti. Bay ha tuttavia rifiutato la cosa, consapevole che tale nudità avrebbe portato il film ad avere problemi con la censura. Nel film recitano poi Sean Bean nel ruolo del dottor Merrick, Steve Buscemi in quelli del tecnico James McCord e Michael Clarke Duncan nei panni di Starkweather, uno dei vincitori della lotteria.

The Island trama
Scarlett Johansson in The Island. © TM &2005 DreamWorks Productions, LLC. All Rights Reserved.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Tom Lincoln capisce così che non esiste nessun’isola e che i vincitori sono tutti destinati a una morte orrenda. Riuscendo a scappare dalla struttura scopre poi che questa si trova sottoterra e che il paesaggio che si vedeva dagli edifici è solo un ologramma. I sospetti di Lincoln vengono così confermati: non esiste nessuna contaminazione del pianeta Terra. Progressivamente, Tom e Sarah arrivano così a scoprire l’orrenda verità del luogo in cui hanno vissuto fino a quel momento.

I “sopravvissuti” della comunità sono in realtà cloni degli esseri umani che abitano nel mondo in superficie, creati dunque come vere e proprie riserve di organi dei loro originali. Viene così inscenata una vita fittizia per i cloni poiché, senza un’esistenza cosciente, gli organi risulterebbero inefficaci per i trapianti. La storia della “contaminazione” serve dunque unicamente a controllare e mantenere i cloni all’interno del complesso, e non è altro che il risultato di una memoria indotta artificialmente.

Il meccanismo della lotteria, infine, serve a prelevare i cloni al momento opportuno senza destare sospetti. Nel finale, Tom e Sarah riescono a disattivare questo sistema di ologrammi, svelando la verità a tutti gli altri cloni della comunità. Il film si chiude dunque con tutti loro che, successivamente alla morte di Merrick, escono nel mondo esterno che non hanno mai potuto conoscere, finalmente liberi di vivere una vita vera. Tom e Sarah, invece, hanno ora modo di vivere il loro amore, sentimento che prova a tutti gli effetti la loro umanità.

Il film, infatti, similmente a quanto avviene in titoli come Blade Runner, Lei o il recente I’m Your Man, affronta il tema della capacità delle intelligenze artificiali, dei replicanti o – in questo caso – dei cloni, di provare sentimenti ed emozioni che non dovrebbero essergli proprie. Nel loro riuscire ad accedere ad essi, però, si sollevano questioni riguardanti la natura della vita e dei sentimenti, che in The Island manifestano dunque l’effettiva umanità di persone ritenute fino all’ultimo sottoprodotti privi di questa qualità.

Il trailer di The Island e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Island grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Il colore delle magnolie – Stagione 4, la spiegazione del finale

Il colore delle magnolie – Stagione 4, la spiegazione del finale

Il finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie ha provocato una montagna russa di emozioni per Maddie, Helen e Dana Sue, tutte per motivi diversi, e ha delineato un futuro molto diverso per le Sweet Magnolias in una potenziale quinta stagione. Iniziata all’indomani delle dimissioni del sindaco di Serenity, la quarta stagione di Il colore delle magnolie ha mostrato una nuova normalità per gli abitanti della cittadina della Carolina del Sud, di cui le vite personali e professionali di Helen, Dana Sue e Maddie facevano parte in modo massiccio. Il loro lavoro alla fondazione ha continuato a tenere unita la città in momenti felici e difficili, come hanno dimostrato gli sforzi di ricostruzione dopo la tempesta.

Il finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie  è stato il culmine dei vari drammi della stagione, a partire dalla morte scioccante di Bill e dall’impatto che il suo funerale ha avuto su tutti gli abitanti di Serenity nel corso della quarta stagione, soprattutto attraverso sua madre Bonnie, che ha causato la sua parte di problemi. Con la tempesta che arriva subito dopo e che finalmente riunisce Helen ed Erik, Serenity non ha avuto un momento di calma nella quarta stagione di Il colore delle magnolie . Tuttavia, gli sviluppi più importanti si sono concentrati sui percorsi che hanno portato Maddie, Dana Sue e Helen in direzioni opposte, mettendo alla prova la loro amicizia in modi nuovi nonostante il loro legame sia più forte che mai nella quarta stagione di Il colore delle magnolie.

Perché Maddie accetta l’offerta di lavoro lontano da Serenity

È il lavoro dei sogni di Maddie e tutti sono felici per la sua carriera

La più grande minaccia alla vita felice di Maddie, Dana Sue e Helen a Serenity è il nuovo lavoro di marketing di Maddie a Manhattan con una casa editrice indipendente. Maddie, che studia marketing ma non è in grado di utilizzare la sua laurea, è stata una storia chiave di Il colore delle magnolie  fin dalla prima stagione, in quanto Maddie ha messo in pausa la sua carriera per fare la casalinga. Per questo motivo è stato molto difficile rifiutare la proposta della casa editrice, soprattutto dopo che la stessa Maddie ha ammesso che la parte migliore del diventare autrice è stata la commercializzazione del suo libro.

Maddie era riluttante ad accettare l’offerta di lavoro perché l’avrebbe allontanata da Serenity, ma oltre a farla uscire dalla sua zona di comfort, l’avrebbe resa finalmente felice dal punto di vista professionale. L’accettazione del cambiamento è stata al centro della quarta stagione di Il colore delle magnolie , con Dana Sue che ha dovuto accettare che i sogni di Annie la portassero via dal Serenity e la relazione tra Helen ed Erik che era abbastanza solida da essere disposta a superare qualsiasi tempesta potesse arrivare. Questo fa sì che Maddie accetti l’offerta di lavoro come unica scelta possibile, perché realizzerebbe il suo sogno, cosa a cui le Magnolie non si opporrebbero mai.

La storia d’amore tra Helen ed Erik sembra finalmente destinata a durare dopo la quarta stagione di Il colore delle magnolie 

JoAnna Garcia Swisher e justing Bruening in Il colore delle magnolie 4

Erik ed Helen si fidanzano finalmente nel finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie 

La vita sentimentale di Helen ha subito grandi sconvolgimenti dalla stagione 1 di Il colore delle magnolie , ma la sua chimica con Erik è sempre stata innegabile. All’inizio i due avevano cercato di esplorare i sentimenti romantici che provavano l’uno per l’altra, ma tra i problemi di Erik nel voltare pagina dopo la morte della moglie e il ritorno a Serenity di Ryan, il primo amore di Helen, Helen ed Erik non hanno mai potuto dedicarsi completamente l’uno all’altra. Anche l’ inizio della quarta stagione di Il colore delle magnolie  sembrava allontanarli, con Helen che usciva con Alexander ed Erik che stava ancora con Genevieve, ma il finale di stagione ha fatto finalmente sbocciare il loro amore.

La relazione che [Helen ed Erik] hanno costruito è stata finalmente aperta e solidale, con i due che hanno riconosciuto i problemi che hanno dovuto affrontare e come questo li abbia resi partner migliori l’uno per l’altro.

La consapevolezza che le loro rispettive relazioni non erano le storie d’amore che volevano dalle loro vite ha convinto Helen ed Erik a rompere, nonostante non sapessero che entrambi avevano intenzione di farlo. Tuttavia, è stata Helen a rischiare la vita guidando nella tempesta che ha effettivamente riunito Helen ed Erik, che l’ha salvata da un albero abbattuto. La relazione che hanno costruito è stata finalmente aperta e solidale, con i due che hanno riconosciuto i problemi che hanno dovuto affrontare e come questo li ha resi partner migliori l’uno per l’altro, con il finale della quarta stagione che ha consolidato il loro legame con Erik che ha chiesto a Helen di sposarlo.

Perché Annie rifiuta l’offerta di Tyler di andare in tournée

Tyler ha mostrato una mancanza di sostegno quando ha chiesto ad Annie di unirsi a lui nel tour

La quarta stagione di Il colore delle magnolie  ha visto anche un’altra coppia amata dai fan riunirsi finalmente dopo anni, con Ty che ha trovato il coraggio di ammettere i suoi sentimenti per Annie ad Halloween. Sebbene il loro incontro sia stato atteso per intere stagioni, è avvenuto in un momento particolarmente difficile per entrambi, poiché Annie era alle prese con le domande di ammissione al college e la band di Ty stava per partire per il tour. Questo ha fatto sì che Ty e Annie trascorressero i primi mesi a distanza e dopo una buona dose di sviluppi drammatici, visto che prima di partire Ty ha dovuto affrontare la morte del padre e scoprire che Isaac era segretamente suo fratello.

Il ritorno a Serenity per Natale ha fatto capire a Ty come voleva che fosse il suo futuro, essendo fiducioso e felice per il suo tour in Europa in apertura di una band conosciuta durante il tour negli Stati Uniti. Tuttavia, chiedere ad Annie di mettere da parte i suoi sogni di fotografa per seguirlo in Europa è stato del tutto ingiusto e qualcosa che Ty avrebbe dovuto aspettarsi che Annie rifiutasse, conoscendo il suo entusiasmo per la scuola dei suoi sogni che aveva accettato la sua domanda. Il fatto che Ty sia stato lontano da Annie per la maggior parte del tempo in cui sono stati insieme rende comprensibile la sua richiesta, ma avrebbe potuto distruggere il loro rapporto se Annie avesse detto di sì.

Come Dana Sue e Ronnie hanno finalmente risolto i loro problemi e cosa significa per la quinta stagione

Il loro primo impulso è quello di risolvere i loro problemi insieme

La relazione tra Ronnie e Dana Sue era praticamente finita all’inizio di Il colore delle magnolie, quando i due si erano separati, ma pian piano hanno riconquistato la fiducia reciproca e sono tornati insieme, con la terza stagione di Il colore delle magnolie che ha permesso loro di celebrare i progressi compiuti con il rinnovo delle promesse nuziali. La sorprendente morte di Bill ha comunque lasciato Ronnie alle prese con quale sarebbe stata la sua eredità dopo la sua morte, portando all’acquisto estemporaneo di una moto che ha ricordato a Dana Sue le volte in cui non poteva contare su Ronnie, cosa che l’ha portata a cacciarlo da Serenity.

Ronnie viene presentato solo nel finale della prima stagione, in Il colore delle magnolie, e la sua apparizione a sorpresa sottolinea quanto fosse grave la situazione tra lui e Dana Sue, che prima di allora lo aveva appena nominato.

Il superamento dei loro problemi nella stagione 3 di Il colore delle magnolie ha dato una chance alla relazione tra Dana Sue e Ronnie, ma l’acquisto spontaneo di Ronnie ha fatto temere a Dana Sue il ritorno dei suoi peggiori impulsi nella stagione 4 di Il colore delle magnolie. La loro prima reazione di andare volontariamente in terapia con il pastore June ha dimostrato quanto sia migliorato il rapporto tra Dana Sue e Ronnie, che non hanno dovuto affrontare troppe prove e tribolazioni prima di decidere di capire la causa principale delle azioni di Ronnie, dimostrando che i problemi principali che incombevano su di loro erano finalmente risolti.

Come il finale della stagione 4 di Sweet Magnolias prepara la stagione 5

Il colore delle magnolie 4 finale

Il finale della stagione 4 di Sweet Magnolias prepara una trama improbabile per la stagione 5

Anche se la quinta stagione di Il colore delle magnolie non è ancora stata confermata, il finale della quarta stagione la rende estremamente diversa da tutte le stagioni precedenti. Infatti, con la scelta di Maddie di accettare un’offerta di lavoro che la porterà fuori da Serenity, la quinta stagione di Il colore delle magnolie potrebbe includere la prima volta che le Magnolie del titolo vivono separate l’una dall’altra e non tutte a Serenity. Il lavoro di Maddie che la porta a Manhattan significherebbe anche che tutti i Townsend del bar Ty si trasferirebbero con lei, insieme a Cal, lasciando intendere un futuro inaspettato per molti dei personaggi centrali di Il colore delle magnolie.

Il finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie comprendeva anche la straziante separazione tra Ty e Annie dopo che lui l’aveva spinta a unirsi a lui nel suo tour invece di andare al college dei suoi sogni, incrinando il loro rapporto e lasciando intendere che il loro futuro immediato nella quinta stagione sarebbe stato trascorso separati. Allo stesso tempo, il fidanzamento di Helen ed Erik nel finale della quarta stagione di Il colore delle magnolie indica anche che Serenity vedrà presto un altro matrimonio, rendendo le vite di Helen e Dana Sue particolarmente impegnate nella loro città natale, dato che probabilmente saranno entrambe coinvolte nell’organizzazione della cerimonia di Helen ed Erik.

Il colore delle magnolie – Stagione 3: la spiegazione del finale: L’amicizia tra Maddie, Dana Sue e Helen è sopravvissuta?

Il colore delle magnolie – Stagione 3 ha preparato perfettamente la quarta stagione di Il colore delle magnolie. Basata sull’omonima serie di romanzi di Sherryl Woods, Il colore delle magnolie racconta la storia di tre amiche nella cittadina di Serenity, in South Carolina. Maddie (JoAnna Garcia Swisher), Dana Sue (Brooke Elliott) e Helen (Heather Headley) sono un trio di donne di mezza età molto affiatate che si definiscono “Sweet Magnolias”. Migliori amiche fin dall’infanzia, le donne si aiutano l’un l’altra a superare i vari ostacoli della vita adulta, tra cui la famiglia, la carriera e l’amore.

La serie ha debuttato nel maggio 2020 e la stagione 1 di Il colore delle magnolie si è conclusa con un tragico cliffhanger che ha portato alla stagione 2, che ha debuttato nel febbraio 2022. Nel luglio 2023, la terza stagione ha debuttato su Netflix, riportando in streaming il cast e i personaggi di Il colore delle magnolie. Il finale della terza stagione non avrebbe colpito così duramente se le Magnolie stesse non fossero state così ben sviluppate. La quarta stagione è arrivata nel febbraio del 2025 e il finale della terza stagione ha contribuito a molte storie che hanno preso il via nella nuova stagione dello show.

Cosa è successo nel finale della terza stagione di Il colore delle magnolie?

Dana Sue e Ronnie rinnovano le promesse di matrimonio

Il colore delle magnolie – stagione 3 riprende subito dopo gli eventi scioccanti del cliffhanger della seconda stagione, che ha lasciato in sospeso il litigio di Cal (Justin Bruening) con il suo sostenitore impiccione, Stu (David MacDonald). La trama si basa su questo sviluppo, portando a un finale che collega molte trame sviluppate nel corso della serie.

Dana Sue Sullivan rinnova i suoi voti con Ronnie (Brandon Quinn) per consolidare la forza del loro rapporto e il suo ruolo di collante della comunità. Molte persone partecipano alle promesse, anche se l’evento dovrebbe essere piccolo, con Ronnie che spera di usare i soldi per corrompere Kathy e allontanarla da Serenity. Poco prima del finale, la disapprovazione di Maddie e Dana Sue nei confronti di Ryan (Michael Shenefelt) porta a uno dei più grandi scontri della serie.

Tuttavia, il finale dI Il colore delle magnolie – stagione 3 rafforza l’amicizia tra Dana Sue, Maddie e Helen, che collaborano per organizzare il rinnovo dei voti. Con le tre amiche più unite che mai e con il programma di sicurezza alimentare che sarà il loro prossimo progetto, si conclude finalmente la storia del denaro di Miss Frances (Cindy Karr) misteriosamente lasciato a Dana Sue. Il finale dI Il colore delle magnolie – stagione 3 dimostra che Maddie, Helen e Dana Sue sosterranno sempre la loro comunità.

Bill che si scusa con Maddie chiude finalmente una storia irrisolta di Il colore delle magnolie – Stagione 1

Bill si assume finalmente le sue responsabilità

Il comportamento di Bill (Chris Klein) è stato spesso discutibile in Il colore delle magnolie; non si è mai assunto la responsabilità dei suoi errori e si è sempre aspettato che Maddie e Noreen lo perdonassero. Tuttavia, l’essersi fatto carico dei mancati appuntamenti di fisioterapia di Ty e l’avergli insegnato gli errori commessi, ha fatto capire a Bill che doveva assumersi la responsabilità delle sue malefatte.

La quarta stagione di Sweet Magnolias ha debuttato il 6 febbraio 2025.

Anche il rifiuto di Noreen di fargli passare del tempo con Rebecca ha spinto Bill a fare meglio, e le sue scuse a Maddie nel finale della terza stagione di Il colore delle magnolie hanno dimostrato che finalmente si è impegnato per migliorare se stesso. Dopo tre stagioni, Bill ha finalmente smesso di dare per scontati i suoi cari.

L’uscita di scena di Kathy e le scuse a Dana Sue e Ronnie 

Il ritorno della sorella di Ronnie, Kathy (Wynn Everett), aveva già fatto presagire qualcosa nel finale della seconda stagione di Il colore delle magnolie , e la terza stagione della serie tv di Netflix l’ha confermata come agente del caos. Non solo Kathy ha cercato di rubare Erik (Dion Johnstone) al Sullivan’s, ma ha anche distrutto la cucina del ristorante. L’ostinazione di Kathy nell’andare contro i desideri di Dana Sue e Ronnie l’ha portata persino a cercare di avvicinare Annie (Anneliese Judge) alla festa di compleanno della ragazza.

La terza stagione di Il colore delle magnolie ha dimostrato che Ronnie e Dana Sue avevano ragione nel volerla fuori dalle loro vite.

Il comportamento di Kathy durante la terza stagione di Il colore delle magnolie ha dimostrato che Ronnie e Dana Sue avevano ragione a volerla fuori dalle loro vite e lontano da Serenity. Tuttavia, il commovente regalo di Kathy per il rinnovo del voto di Dana Sue e Ronnie ha suggerito la sua volontà di seppellire l’ascia di guerra. Anche se Kathy ha sempre pensato che la Sullivan’s sarebbe dovuta andare a lei, le scuse per il caos e il danno che ha creato erano dovute.

Mentre sembrava che Dana Sue e Ronnie non avessero alcuna intenzione di riaccoglierla nelle loro vite in Il colore delle magnolie, il regalo e le scuse di Kathy hanno almeno permesso loro di voltare pagina. Il fatto che sia stato Bill a ispirarla a farlo è stato ancora più sorprendente ed è stato uno dei momenti più inaspettati della terza stagione di Sweet Magnolias.

Il sostegno di Ty ad Annie in Sweet Magnolias S3 lascia intendere la fine della loro storia d’amore

Ty e Annie hanno un futuro insieme

Annie ha trascorso la maggior parte della terza stagione di Sweet Magnolias uscendo con Jackson (Sam Ashby), ma era chiaro che i suoi sentimenti per Ty (Carson Rowland) erano ancora forti. Anche se il suo bacio ubriaco con Ty nella stagione 1 di Sweet Magnolias ha colto entrambi di sorpresa, la sua nota vocale trapelata ha fermato ogni possibilità che si mettessero insieme. La seconda stagione diSweet Magnolias è iniziata con Jackson come suo interesse amoroso.

Tuttavia, l’allontanamento dei Lewis da Serenity ha reso le cose difficili per Annie e Jackson, soprattutto perché Jackson era nervoso all’idea di farsi vedere in pubblico con Annie. Ty non solo ha tenuto nascosta la storia d’amore tra Annie e Jackson, ma si è anche spinto oltre, accompagnando Annie nei loro incontri per aiutarla a nascondere la sua relazione.

Il sostegno incrollabile di Ty nel corso della terza stagione conferma che i due finiranno per stare insieme.

Ty è stato un vero amico che ha sostenuto Annie, anche se i suoi sentimenti persistenti per lei sono stati evidenti per tutta la terza stagione. Annie si è opposta a Jackson e ha rotto con lui nel finale della terza stagione di Sweet Magnolias. L’abbraccio furtivo tra Ty e Annie nella scena finale della terza stagione di Sweet Magnolias, insieme al sostegno incrollabile di Ty per tutta la terza stagione, conferma che i due finiranno per stare insieme nella quarta stagione.

La rinnovata amicizia tra Maddie, Dana Sue e Helen torna al centro della storia

Il colore delle magnolie – Stagione 3 è migliore quando le amiche sono insieme

Anche se i problemi di rabbia di Cal potrebbero essere scambiati come il problema principale dI Il colore delle magnolie – Stagione 3, in realtà è stata la lite tra Dana Sue, Maddie e Helen nell’episodio 5, “On This Foundation”. Il punto di forza del drama di Netflix è sempre stato l’unione delle tre amiche che, pur non trovandosi d’accordo su tutto, raramente si sono perse una riunione “per discutere” e hanno sempre affrontato le sfide a testa alta.

Per questo motivo, la natura intensa del loro disaccordo dopo il viaggio di Helen a Tampa e la rabbia di Dana Sue nei confronti di Maddie è stata devastante. Sebbene si siano riappacificate prima del finale della terza stagione di Sweet Magnolias, è stata la pianificazione della cerimonia di rinnovo delle promesse di Dana Sue e Ronnie che ha davvero consolidato la riconciliazione delle tre amiche. Non solo hanno superato il loro più grande litigio, ma il trio ha anche organizzato un bellissimo evento che ha messo al centro la comunità di Serenity.

Le amiche hanno incanalato esattamente ciò che Miss Frances avrebbe voluto.

Così facendo, gli amici hanno incanalato esattamente ciò che Miss Frances avrebbe voluto, dimostrando che la sua scelta di lasciare loro la casa era giustificata. Con il decollo del loro progetto di sicurezza alimentare, Dana Sue, Maddie e Helen sono tornate al centro della storia, suggerendo che una potenziale quarta stagione di Sweet Magnolias si concentrerebbe sulla loro nuova impresa.

La chiusura di Helen con Ryan le permette finalmente di esplorare un futuro con Erik

Ryan ha lasciato Helen per il meglio

La rottura di Helen con Erik all’inizio dI Il colore delle magnolie – Stagione 3 è stata dolorosa per entrambi, ma lei ha dovuto dare una possibilità alla sua relazione con Ryan per liberarsi dalle preoccupazioni del “e se”. Tuttavia, Ryan la lascia presto perché non riesce a costruirsi una vita a Serenity, dimostrando che le loro differenze sono fondamentalmente inconciliabili. Questo è stato doloroso ma ha fornito a Helen la chiusura necessaria, confermando che Ryan non era quello giusto.

Sebbene la relazione di Erik con il nuovo personaggio di Sweet Magnolias, Genevieve (Nikki Estridge), sia un fattore di complicazione, nel finale della terza stagione di Sweet Magnolias è rimasto qualcosa di non detto tra Erik e Helen, lasciando intendere una possibile riconciliazione nella quarta stagione.

Il ruolo di Dana Sue in Serenity è solido come Frances avrebbe voluto

Miss Frances voleva che tutti si sentissero a casa in Serenity

Scoprire la verità sul perché Miss Frances abbia lasciato a Dana Sue tutti quei soldi è stato un punto di svolta in Il colore delle magnolie – Stagione 3. Ha finalmente messo in prospettiva molti sviluppi precedenti. Tuttavia, l’importanza di Dana Sue per Serenity poteva già essere una spiegazione, poiché Miss Frances ha sempre voluto far sentire chiunque a casa propria a Serenity e credeva che Dana Sue lo facesse con Sullivan.

Tuttavia, il nuovo progetto di sicurezza alimentare di Dana Sue, Helen e Maddie nella terza stagione di Sweet Magnolias ha dimostrato che Miss Frances ha scelto le persone giuste per continuare la sua missione comunitaria. Le tre amiche hanno lasciato un’impronta duratura su Serenity, che non sarebbe stata possibile senza l’ambizione di Dana Sue Sullivan.

Come il finale prepara la quarta stagione di Il colore delle magnolie 

Ty avrà probabilmente un ruolo importante insieme a Dana Sue, Maddie e Helen

La quarta stagione di Sweet Magnolias è arrivata nel febbraio 2025. Sulla base del finale della terza stagione, la stagione dovrebbe concentrarsi sulla nuova avventura di Dana Sue Sullivan, Maddie e Helen. Potrebbe anche esaminare le relazioni di Dana Sue e Maddie con Ronnie e Cal. Con il desiderio di Ty di prendersi un anno sabbatico per imparare cose più pratiche, la quarta stagione di Sweet Magnolias dovrebbe esplorare il suo viaggio, insieme a CeCe, Annie, Olivia e all’eccentrico gruppo di amici di Kyle.

Come è stato accolto il finale della terza stagione di Sweet Magnolias

I fan sono rimasti sorpresi dal fatto che non ci sia stato un finale con un cliffhanger

Mentre Sweet Magnolias è stata elogiata, con il 78% e l’80% di rating fresco per le prime due stagioni, è scivolata nella terza stagione, con il 57% su Rotten Tomatoes. I fan sono stati solo leggermente più divertiti, con una valutazione del 66%. Analizzando i problemi, un recensore del pubblico ha scritto di amare lo show, ma sembra che “stianocercando troppo di far sembrare tutti perfetti”. Ha sottolineato che gli argomenti sembrano costruiti e che la punizione di Cal sembra esagerata.

Le recensioni professionali della terza stagione sono state meno numerose di quelle delle prime due. In una recensione leggermente positiva per Collider, il critico Jay Snow ha scritto: “C’è molta più storia da raccontare, compresi gli sviluppi di questa stagione che hanno un fantastico potenziale per il futuro. Dopo tanta crescita dei personaggi, sarebbe davvero un peccato non vedere come le loro vite progrediscono dopo le rispettive valutazioni di ciò che è importante e di come le loro vite dovrebbero andare avanti”.

Per quanto riguarda il finale in sé, un utente di Reddit sembra sorpreso che la stagione si sia conclusa senza un cliffhanger, facendo pensare ad altri che lo show sia stato cancellato. Nat_berniice ha scritto: “Penso che l’unico ‘cliffhanger’ che hanno creato sia stato issac che dice a Noreen che devono parlare. Gli sguardi di Helen ed Eric alla fine dopo la cattura del boquete e Annie e Ty che si tengono per mano. Ma sicuramente non qualcosa che ti ha fatto venire voglia di guardare un’altra stagione”.

Avatar 3: il Capo Na’vi interpretato da David Thewlis svelato in una nuova immagine

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Avatar: Fuoco e cenere si arricchisce di una nuova immagine che rivela un primo sguardo al personaggio Na’vi di David Thewlis. Dopo il grande successo di Avatar: La via dell’acqua nel 2022, il franchise fantascientifico di James Cameron tornerà quest’anno con il suo terzo capitolo. La storia di Avatar 3 riprenderà dopo il finale de La via dell’acqua, con la famiglia Sully in lutto che entrerà in contatto con due nuovi clan Na’vi, il Popolo delle Ceneri e i Mercanti del Vento, con il primo che avrà un ruolo da cattivo. Il ruolo di Thewlis nella storia, tuttavia, è rimasto un mistero.

Empire condivide ora un nuovo sguardo ad Avatar 3, che rivela maggiori informazioni sul personaggio di Thewlis, Peylak. Peylak è il capo del nuovo clan dei Wind Trader, noto anche come Tlalim, e la prima immagine che lo ritrae suggerisce che ha un senso della moda piuttosto audace. Nella concept art è raffigurato con una veste arancione brillante e un’acconciatura a treccia unica nel suo genere, mai apparsa in un film di Avatar. Inoltre, presenta un colore della pelle blu più tradizionale, invece del verde acqua del clan Metkayina. Guardate il concept art di Peylak qui sotto:

La costumista di Avatar: Fuoco e cenere, Deborah L. Scott, ci parla anche dei Mercanti del Vento e ci dice che sono molto diversi dal più malvagio Clan Ash. Secondo la Scott, il pubblico può aspettarsi che i Mercanti del Vento siano molto più allegri, e Thewlis brilla davvero nel suo ruolo:

“Sono ottimisti, felici, colorati. E quando arrivano nel nostro film, tutti sono entusiasti di vederli. È come se il circo fosse in città”.

“In origine il mantello di [Peylak] era un po‘ più robusto, un po’ più rustico. Ma con lo sviluppo di tutti i clan, Jim [Cameron] ha detto: ‘Non credo che sia abbastanza grandioso’. Così sono tornato indietro e l’ho reinventato. Il modo in cui [Thewlis] si porta, ha un’ottima postura. È assolutamente stupefacente nel film”.

Thewlis è noto al pubblico soprattutto per il ruolo di Remus Lupin nei film di Harry Potter, ma è apparso anche in progetti come la serie televisiva Fargo, Wonder Woman (2017) e War Horse (2011).

Cosa significa l’introduzione di Peylak per Avatar 3

Fonte Empire

Fuoco e cenere complicheranno una dinamica chiave dei Na’vi

Il cast del sequel di Avatar del 2022 ha introdotto una serie di nuovi personaggi mentre Cameron esplorava nuove regioni di Pandora, e il terzo film non sarà diverso. Thewlis e Oona Chaplin sono le due aggiunte chiave al cast di Avatar: Fire and Ash, e ora è chiaro che i due potrebbero non essere amici. Sebbene Peylak sembri essere un Na’vi molto più amichevole, la Chaplin interpreterà Varang, il leader del clan delle ceneri.

Cameron ha già anticipato che il Popolo delle Ceneri complicherà la dinamica “Na’vi buoni contro umani malvagi” dei primi due film, con Varang disposta a fare di tutto per proteggere la sua gente. I Wind Traders, d’altra parte, sono un popolo nomade che viaggia pandora simile alle “carovane di cammelli della Via delle Spezie nel Medioevo”, ha detto Cameron a Empire in precedenza. È stato inoltre confermato che i Trafficanti del Vento utilizzano enormi creature volanti per viaggiare, molto più grandi di qualsiasi ikran.

Milla Blake è basata su una persona reale? la spiegazione del personaggio di Alycia Debnam-Carey in Apple Cider Vinegar

Apple Cider Vinegar si concentra principalmente su Belle Gibson, ma gli spettatori potrebbero chiedersi se una certa Milla Blake sia davvero in competizione con lei. Lo show di Netflix si basa sul romanzo giallo di Beau Donelly e Nick Toscano, “La donna che ingannò il mondo”, e cerca di raccontare e reimmaginare gli eventi e le azioni della donna che ha creato un impero del benessere mentendo sul cancro. Mentre l’attrice Kaitlyn Dever interpreta la famigerata influencer, Alycia Debnam-Carey ha un ruolo altrettanto importante, che sta già ricevendo elogi nelle recensioni di Apple Cider Vinegar.

Ambientata nei primi anni 2010 e con l’ascesa di Instagram, Apple Cider Vinegar indaga su una specifica influencer olistica e sul ruolo che potrebbe aver avuto nell’informare Belle Gibson delle sue terribili azioni. All’inizio di ogni episodio, tuttavia, i personaggi di Apple Cider Vinegar rompono la quarta parete per chiarire che, anche se la narrazione si basa su una verità, “alcuni nomi sono stati cambiati e alcuni personaggi inventati”. È il caso della Milla Blake di Alycia Debnam-Carey che, nonostante sia essenziale per il solido punteggio diApple Cider Vinegarsu Rotten Tomatoes, non è tecnicamente basata su una persona reale.

Milla Blake non è basata su una persona reale in Apple Cider Vinegar

Alycia Debnam-Carey e Aisha Dee in Apple Cider Vinegar
Photo by Ben King © Netflix

Milla Blake rappresenta le influencer a cui Belle Gibson si è ispirata

In Apple Cider Vinegar, Alycia Debnam-Carey interpreta Milla Blake, un’influencer del benessere che gestisce il blog greenstonehealing.com. La piattaforma online di Milla viene presentata come la cosa a cui Belle si ispira maggiormente, arrivando persino a copiare parola per parola gli scritti della Blake nei suoi discorsi. Dopo essersi convinta di aver sconfitto il cancro con i trattamenti olistici, Blake si impegna a condividere le sue scoperte con gli altri e a incoraggiare i malati di cancro a prendere il controllo del proprio corpo e a cercare la guarigione nella natura.

Sebbene il suo viaggio possa essere simile a quello di molte persone reali, non esiste una persona reale di nome Milla Blake nella storia vera. Piuttosto, Milla Blake vuole rappresentare un’amalgama di influencer olistici che diffondono la speranza quando la medicina convenzionale spesso non ci riesce. Apple Cider Vinegar sostiene che, avendo riconosciuto il messaggio potente e apprezzato dagli influencer del benessere dei malati, Gibson era motivato a replicarlo. Tuttavia, il viaggio di Milla va ben oltre la competizione con il personaggio di Kaitlyn Dever di The Last Of Us, poiché Milla ha effettivamente il cancro.

Tuttavia, secondo Today, Debnam-Carey ha dichiarato che Milla è stata parzialmente ispirata dalla storia vera di Jessica Ainscough. Alla quale è stato diagnosticato un sarcoma epitelioide nel 2008 all’età di 22 anni, la Ainscough era una redattrice della rivista per adolescenti Dolly che si era soprannominata “La guerriera del benessere” e aveva aperto un blog con lo stesso nome. Ainscough scriveva spesso delle sue esperienze con metodi alternativi per il trattamento del cancro, come la “Terapia Gerson”, e ospitava eventi “Wellness Warrior” per permettere ad altri di discutere le loro esperienze. Nel 2019 la Ainscough è morta di cancro all’età di 29 anni.

Cosa succede a Milla Blake in Apple Cider Vinegar

Apple Cider Vinegar storia vera Belle Gibson
Photo by Ben King © Netflix

Sebbene Milla Blake sia presentata come una donna forte e un po’ narcisista, è solo una vittima della disinformazione e della paura. Nel 2009, a Blake viene diagnosticato un cancro chiamato sarcoma pleomorfo indifferenziato, che ha formato dei tumori nel suo braccio. Quando i medici consigliano di amputare il braccio per evitare che si diffonda, Milla non riesce ad accettarlo. Va su Internet e cerca una miriade di alternative, convincendosi di non dover seguire la medicina convenzionale.

Il successo esterno di Milla sembra rispecchiare la sua guarigione interna, ma ciò non può essere più lontano dalla verità.

Di conseguenza, Milla si rivolge all’Istituto Hirsch in Messico, una cosiddetta clinica del cancro che utilizza un protocollo di salute olistico. Convinta che una dieta rigorosa a base di succhi misti e clisteri di caffè la stia curando, Milla inizia a condividere il suo viaggio e le sue scoperte online, dando la possibilità ad altri di prendere il controllo del proprio corpo e di cercare la guarigione nella natura. Diventa una popolare influencer e mentore, crea il suo marchio di succhi e pubblica persino un libro. Il successo esterno di Milla sembra rispecchiare la sua guarigione interna, ma non potrebbe essere più lontano dalla verità.

Sicura di sé, Blake arriva persino a convincere la madre a sottoporsi allo stesso trattamento quando le viene diagnosticato un cancro. Tuttavia, la madre di Milla muore proprio prima del loro volo verso l’Hirsch Institute, inducendo la donna a riconoscere finalmente il declino della propria salute. La storia di Milla Blake è la più straziante di Apple Cider Vinegar, soprattutto perché la sua tragica fine è opera sua. Il personaggio di Debnam-Carey muore perché il cancro al braccio si è diffuso in metastasi ai polmoni, alle costole e all’osso sacro.

Il vero significato del personaggio di Milla Blake in Apple Cider Vinegar

Per capire il ruolo di Alycia Debnam-Carey in Apple Cider Vinegar e il motivo per cui gli sceneggiatori hanno creato il suo personaggio, è importante analizzare il suo messaggio online e la sua esperienza di vita. A differenza di Belle, Milla ha il cancro. Anche se afferma di essere una sopravvissuta, Blake soffre per tutto il tempo dei sintomi della sua malattia e, come altre persone affette da una malattia terminale, odia la sensazione di non avere il controllo. Per questo motivo, e come molti altri, è pronta a credere nella medicina alternativa, che le dà la speranza di una cura magica e miracolosa.

Mentre Gibson ama l’attenzione e il successo, Blake pensa che la medicina olistica le abbia davvero salvato la vita. Belle non solo toglie a Milla la voce e l’esperienza reale, ma la usa per fare carriera. La presenza di Milla in Apple Cider Vinegar peggiora le azioni di Belle, che finge qualcosa che sta attivamente danneggiando e uccidendo gli altri. Sebbene lo show faccia credere che la distruzione di Belle da parte di Milla sia un atto di giustizia poetica, in definitiva, Apple Cider Vinegar mette in evidenza che il cancro non è una cosa da manipolare a proprio piacimento, ma una malattia molto seria e reale.

Sigourney Weaver parla del suo ruolo in The Mandalorian & Grogu

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Sigourney Weaver ha appena condiviso ciò che l’ha spinta a partecipare al prossimo film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu, e tutto ciò ha a che fare con il protagonista e il personaggio preferito dai fan, Grogu. The Mandalorian and Grogu è forse il film più atteso tra quelli in uscita di Star Wars, anche se i dettagli su The Mandalorian & Grogu sono ancora per lo più tenuti nascosti. Tuttavia, con l’avvicinarsi della data di uscita del film, il 22 maggio 2026, il pubblico è ansioso di scoprire di più su ciò che questa nuova storia di Star Wars potrebbe comportare.

Secondo GamesRadar, Grogu ha avuto un ruolo importante nella decisione di Sigourney Weaver di firmare per The Mandalorian & Grogu. La Weaver ha condiviso:

“Ho la possibilità di avere delle scene con un piccolo Grogu, che probabilmente è il motivo per cui ho fatto il film…. Ed è anche un po’ cazzuto. Sarà meraviglioso per le persone vedere cosa sta facendo Grogu ora, perché è cresciuto un po’ ed è capace di molto di più di quello che pensiamo guardando la serie”.

Oltre a condividere la spiegazione (piuttosto divertente) della Weaver sul suo interesse per The Mandalorian & Grogu, questa intervista rivela molto di più su come la storia di Grogu potrebbe essere sorprendente per molti nel film in uscita.

Grogu è diventato molto più potente dalla prima stagione di The Mandalorian

Grogu può aver iniziato come “baby Yoda” in The Mandalorian, ma è cresciuto in più di un modo nel corso delle tre stagioni dello show. Il finale della terza stagione di The Mandalorian lo ha dimostrato chiaramente quando Grogu ha usato l’incredibile potere della Forza Barriera di Forza e ha salvato se stesso, Din Djarin e Bo-Katan Kryze dall’essere inghiottiti dalle fiamme e morire insieme al Moff Gideon. Grogu è chiaramente passato da un bambino a un personaggio di Star Wars molto più potente e, evidentemente, The Mandalorian e Grogu lo vedranno crescere ancora di più.

Non è chiaro se i commenti di Weaver si riferiscano specificamente alle capacità della Forza di Grogu, soprattutto se si considera che Grogu ha deciso di allontanarsi dagli insegnamenti di Luke e dal percorso Jedi ne Il libro di Boba Fett. Che questi commenti si riferiscano o meno all’uso della Forza da parte di Grogu, comunque, è chiaro che è diventato un po’ più vecchio e ancora più potente dalla fine della terza stagione di The Mandalorian. Sarà emozionante vedere quale forma prenderà questo sviluppo.

Apple Cider Vinegar, la spiegazione del finale: cosa succede a Belle Gibson spiegato dal creatore e dalla star

Il finale di Apple Cider Vinegar è stato spiegato dalla creatrice Samantha Strauss e dalla star Kaitlyn Dever, che hanno spiegato cosa è successo a Belle Gibson nei momenti finali dello show. L’originale di Netflix racconta le imprese reali della Gibson (Dever), che ha finto di aver curato una falsa diagnosi di cancro al cervello al quarto stadio con rimedi naturali e una dieta sana. La storia vera di Apple Cider Vinegar si è conclusa con una disastrosa intervista a 60 Minutes , in cui la finta guru della salute ha cercato di evitare di rispondere alle domande sulla realtà della sua diagnosi di cancro. Questo si riflette anche nei momenti finali dello show.

Parlando con Tudum di Netflix, Strauss e Dever hanno spiegato che il finale di Apple Cider Vinegar sottolinea il rimpianto della Gibson per tutto ciò che ha fatto per promuovere una falsa cura per il cancro. Gli ultimi momenti in cui va in piscina con suo figlio e Clive (Ashley Zukerman) evidenziano come lei voglia davvero essere una brava persona per la sua famiglia. Tuttavia, c’è una tragedia di fondo a causa di tutto ciò che ha fatto, definita per sempre dal dolore che ha causato. Scoprite cosa hanno detto Strauss e Dever qui sotto:

Samantha Strauss: Sta dicendo: “Spero davvero di poter stare bene”. Belle pensa che sia una truffatrice? Penso che ognuno sia l’eroe della propria storia. Nessuno si vede come il cattivo.

Kaitlyn Dever: Vuole dare amore a suo figlio. In fondo, Belle vuole davvero essere una buona madre. È a questo che pensavo in quel momento. Quella scena è davvero contorta. È cupa, straziante, triste: sono tante emozioni racchiuse in una sola. Concludere la serie in questo modo è davvero, davvero potente.

Samantha Strauss è stata anche scrittrice della serie thriller e misteriosa Nine Perfect Strangers (2021) di Hulu.

Cosa dice la spiegazione del finale di Apple Cider Vinegar sullo show

Apple Cider Vinegar storia vera Belle Gibson
Photo by Ben King © Netflix

La complessa moralità della serie definisce i suoi momenti finali

Nel corso della serie, la falsa diagnosi di cancro di Belle e i successivi falsi programmi di cura sono evidenziati come dannosi e manipolativi, in quanto rovinano innumerevoli vite a scopo di lucro. Tuttavia, la serie sottolinea anche il suo senso di colpa per tutto ciò che è accaduto, bilanciando i suoi sentimenti interiori con la realtà delle molte vite che ha influenzato negativamente a causa di ciò che ha fatto. Questo spiega perché le recensioni di Apple Cider Vinegar sono così positive, sottolineando come lo show riesca a bilanciare la scrittura dei personaggi con la realtà oscura di ciò che ha fatto la sua protagonista.

I momenti finali dello show intersecano questi due elementi, indicando il senso di colpa che Belle prova per i suoi piani senza togliere il danno che ha fatto. Si tratta di un attento equilibrio evidenziato nella scena della piscina, con gli ultimi momenti dello show dedicati a simboleggiare l’oscurità della situazione che ha causato. Anche se ci sono alcuni elementi abbelliti in Apple Cider Vinegar, come il fatto che Milla (Alycia Debnam-Carey) sia un personaggio fittizio basato su Jessica Ainscough, le complessità del racconto generale sono ancora in linea con la storia su cui si basa.

La nostra opinione sul finale di Apple Cider Vinegar

Un finale appropriato per la serie di storie vere

Sebbene lo show offra un sottile strato di compassione per Belle nella sua umanizzazione, il finale rende l’idea che può sentirsi in colpa, ma non può essere completamente assolta da ciò che ha fatto. Essere presente per la sua famiglia è tutto ciò che può fare, ora, con l’Aceto di sidro di mele che sottolinea il suo nuovo scopo nella vita dopo tutti i danni che ha causato. Anche se non tutto può essere perdonato, questo aggiunge una giusta complessità allo show, demistificando il suo personaggio e mettendo in evidenza elementi che vanno oltre i suoi schemi da guru.

Apple Cider Vinegar in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

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