Home Blog Pagina 757

Spider-Man: No Way Home, come cambierà il futuro del personaggio nel MCU?

Spider-Man: No Way Home segna la conclusione della trilogia di Spider-Man: Homecoming del Marvel Cinematic Universe. Con la Sony, che possiede i diritti cinematografici del personaggio, e i Marvel Studios entrambi al lavoro sui futuri film con protagonista il Peter Parker di Tom Holland, il futuro di Spider-Man all’interno del MCU si prospetta luminoso.

Con il finale esplosivo e straziante di No Way Home, il MCU ha fatto calare il sipario su alcune storyline della trilogia di Spider-Man: Homecoming, aprendo al contempo nuove porte alle opportunità per il futuro dell’Uomo Ragno del MCU; vediamo assieme le 10 maggiori conseguenze che potrebbero esserci per il personaggio all’interno del MCU.

Il ruolo dello zio Ben nel MCU

Spider-Man zio benLa morte di zia May è una delle scene in assoluto più strappalacrime di No Way Home, che denota una notevole somiglianza con la compianta morte dello zio Ben di Peter Parker nei fumetti e in altri franchise dell’Uomo Ragno. Il personaggio di May sembra ora aver assunto il ruolo da mentore di Ben Parker, poiché la sua morte si identifica come la forza trainante che ha condotto alla maturazione di Peter come individuo ed eroe.

Anche se la famosa frase di Ben – “da un grande potere deve derivare anche una grande responsabilità” – è stata finalmente pronunciata nel MCU, No Way Home ha anche regalato ai fan la più vicina allusione alla figura di zio Ben finora, facendo sì che molti spettatori speculino su un’ipotetica apparizione dell’amato personaggio in un futuro film. Data la morte di zia May, è possibile che Ben venga presentato come vivo e vegeto nel MCU, il che sarebbe sicuramente scioccante per molti fan.

Il futuro di MJ e Ned nella vita di Peter Parker

Spider-Man: No Way Home film 2021Il finale di No Way Home ha visto Peter dover compiere un grande sacrificio, facendo dimenticare al resto del mondo la propria esistenza, compreso il suo migliore amico Ned e la fidanzata MJ. Scambiandosi l’ultimo addio, Peter ha promesso di ricongiungersi coi suoi compagni, per riportare in vita il loro rapporto.

Anche se Peter sembra cambiare idea dopo che l’incantesimo del Doctor Strange ha fatto effetto, credendo che Ned e MJ possano vivere più al sicuro e sereni senza di lui, è inevitabile che le loro strade si incroceranno di nuovo in futuro; resta da vedere se ricorderanno o meno i loro momenti più belli assieme a Peter.

La carriera di Peter Parker con il Daily Bugle

I fan sono rimasti estasiati quando la scena post credit di Spider-Man: Far From Home ha riportato J.K. Simmons nei panni del perfido editore del Daily Bugle, J. Jonah Jameson, riprendendo il suo ruolo iconico della trilogia di Sam Raimi su Spider-Man; il personaggio è poi ritornato con un ruolo di maggior rilievo nel franchise MCU con Tom Holland.

Con Jameson di nuovo in azione, è più che mai probabile che lui e il Peter Parker di Tom Holland si incroceranno, specialmente ora che Peter è da solo in città e ha un disperato bisogno di un lavoro. La carriera di Peter come freelance per il Bugle è stata così fondamentale per il personaggio di Spider-Man in altre iterazioni, che è difficile immaginare che lui e Jameson non avranno contatti nel futuro del MCU.

La vita di Peter Parker come studente universitario

Dopo che l’incantesimo del Dottor Strange cancella il ricordo di Peter Parker nella memoria di tutti, sembra che anche tutti i documenti delle scuole superiori dell’eroe siano andati perduti, e Peter viene mostrato con in mano un libro di esercizi GED nel suo nuovo appartamento alla conclusione del film. Di conseguenza, è probabile che il prossimo film di Spider-Man mostri Peter che frequenta il college.

Dato che Ned e MJ hanno confermato di essere stati accettati al MIT per il prossimo anno scolastico, Peter Parker potrebbe recarsi in Massachusetts forse già nel prossimo film. Tuttavia, dato che Spider-Man è un personaggio così intrinsecamente legato a New York City, è più probabile che frequenterà una scuola più locale, forse la fittizia Empire State University, l’alma mater di Peter nei fumetti.

La crescente maturità di Peter Parker come Spider-Man

Spider-Man: No Way Home, Tom HollandI film di Homecoming si sono concentrati sulla giovinezza di Peter Parker, mostrandocelo frequentare il liceo per tutta la durata della trilogia. Di conseguenza, il Parker di Holland è stato raffigurato come meno maturo e occasionalmente più arrogante rispetto alle precedenti interpretazioni del personaggio.

L’ultimo film, tuttavia, ha messo Peter sotto torchio, scuotendo lo status quo del personaggio e spingendolo a crescere in modi che sicuramente lo cambieranno per sempre. Tom Holland, che ha dato una delle sue migliori performance in Spider-Man: No Way Home, ha certamente le capacità recitative per sviluppare una versione più matura del personaggio, che i fan sono ansiosi di vedere ora che è finalmente diventato maggiorenne.

Il ristabilimento dell’identità segreta di Spider-Man

No Way Home si conclude con il freno a mano tirato per tutto il cast di supporto, ormai privato di ogni ricordo di Peter Parker e del suo legame con la figura dell’Uomo Ragno. Questo azzeramento di memoria conduce a nuove storyline per il futuro dell’Uomo Ragno del MCU, soprattutto perché la sua identità segreta è stata ripristinata.

Che la gente abbia scoperto la vera identità di Spider-Man è stato indubbiamente un plot twist indovinato e originale, anche se questa rivelazione ha reso infinitamente più arduo il pianificare future storyline, che non scadano nell’assurdo e nell’inspiegabile. Ora che lo status quo è stato ristabilito, sarà interessante vedere quali nuovi sforzi Peter dovrà fare per preservare il suo segreto dall’essere nuovamente rivelato.

La presenza della Oscorp di Norman Osborn nel MCU

Una delle clamorose esclusioni del MCU dal retaggio dell’Uomo Ragno è la Oscorp, la società fondata e gestita dall’arci-nemesi di Spider-Man Norman Osborn, alias il Green Goblin. No Way Home ha rivelato che Oscorp non è stata definitivamente inclusa nel MCU, ma non ha fatto alcuna rivelazione sugli Osborn stessi.

Ora che Peter ha affrontato una variante di Norman Osborn, il palcoscenico è pronto per una versione MCU del personaggio e della sua compagnia, forse anche per aprire un negozio nella misteriosamente gestita ex Avengers Tower. La versione a fumetti della Oscorp è responsabile della nascita di molti super cattivi di Spidey, alcuni dei quali potrebbero anche servire come antagonisti principali nei film futuri.

Il costume classico di Spider-Man

Una delle caratteristiche più criticate dell’Uomo Ragno del MCU è stata la sua eccessiva dipendenza dalla tecnologia: questo problema, per i fan, si è manifestato più spesso in particolare quando si tratta dei suoi costumi, che sono tutti dotati di armi, sistemi informatici e altre tecnologie per gentile concessione delle Stark Industries, tecnologie su cui il personaggio ha spesso fatto affidamento e che non fanno tradizionalmente parte dell’arsenale di Spider-Man.

La scena finale di No Way Home ha dato un rapido sguardo al nuovo costume di Spider-Man, questa volta cucito da Peter Parker stesso, senza tutti i gingilli e marchingegni dei suoi costumi precedenti. Per la gioia dei fan, il costume sembra assomigliare molto a quello originale dell’Uomo Ragno dei fumetti e questa tuta avrà senza dubbio molto tempo per brillare nelle future avventure di Spidey nel MCU.

Il futuro dei villain di Spider-Man

In No Way Home, Peter ha combattuto alcuni dei migliori cattivi dei precedenti film di Spider-Man, tra cui Green Goblin, Doctor Octopus, Electro, Sandman e Lizard. La versione del personaggio di Tom Holland ha ufficialmente affrontato il maggior numero dei classici villain della Marvel Comics di qualsiasi adattamento cinematografico, ma ce ne sono ancora molti altri che deve ancora incontrare sul grande schermo.

Nella battaglia finale del film, Doctor Strange fa del suo meglio per bloccare l’ingresso dal Multiverso di infinite varianti di personaggi dell’Uomo Ragno, dando ai fan un assaggio dei potenziali futuri cattivi che l’arrampica-muri dovrà affrontare. Anche se nessuna delle identità di queste figure oscure è stata confermata, alcuni fan sostengono di aver intravisto Kraven il Cacciatore e Rhino.

La presenza di Venom nel MCU

Quando il Venom di Tom Hardy ha fatto la sua comparsa nel MCU nella scena post-credits di Venom: la furia di Carnage, ciò sembrava confermare la teoria di vecchia data secondo la quale lui e Spider-Man sarebbero arrivati alle mani. No Way Home ha però confutato assolutamente questa teoria, rivelando che Eddie è stato riportato nel suo universo insieme agli altri cattivi dell’Uomo Ragno del Multiverso.

Tuttavia, non tutte le speranze sono state deluse per un film di Venom vs. Spider-Man, dato vediamo rimanere sul tavolo del pub dov’è Eddie un residuo del simbionte Venom, il che implica che prima o poi troverà il modo di arrivare a Peter Parker. È solo una questione di tempo prima che il personaggio di Holland abbia il suo primo incontro con il simbionte alieno, anche se ciò non dovesse includere la versione di Hardy del personaggio.

Gal Gadot in un buffo video dal backstage di Wonder Woman 1984

0
Gal Gadot in un buffo video dal backstage di Wonder Woman 1984

Gal Gadot ha condiviso un divertente video dal set di Wonder Woman 1984 per celebrare un anno dall’uscita del film. Nel video in questione, l’attrice gioca con il lazo di Estia e si colpisce la fronte per caso, senza però perdere il suo amabile sorriso. Ecco il video:

https://www.instagram.com/p/CX6wbtQB3cW/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=embed_video_watch_again

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

Harry Potter: un video dal set del primo film mostra i piccoli protagonisti

0

Tom Felton, interprete di Draco Malfoy nella saga di Harry Potter, ha condiviso sui social un breve video dal set di Harry Potter e la Pietra Filosofale, in cui lui e Emma Watson (Hermione) giocano e la giovane collega si dimostra davvero competitiva, come dice la didascalia al video, ma anche il piccolo Daniel Radcliffe (Harry) che appare nel filmato.

Nel video che segue potete vedere anche Rupert Grint, nei panni di Ron Weasley, e Jamie Waylett, nei panni di Tiger, uno degli scagnozzi di Malfoy.

Il primo gennaio andrà in onda su HBO Max e sui canali Sky la speciale reunion di Harry Potter in occasione del ventennale del film.

Spider-Man: No Way Home, la redenzione degli Spider-Man precedenti

ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Spider-Man: No Way Home

Un film affollato

Come già i trailer ci avevano anticipato, Spider-Man: No Way Home è un film molto affollato, anche più affollato di quello che si immaginava. Questa folla comprende ovviamente molti cattivi, tra cui il Green Goblin di Willem Dafoe, personaggio trai meglio scritti del film, grazia anche all’incredibile espressività dell’attore che dopo 20 anni è tornato nel ruolo di Norman Osborn.

È facile dimenticare, dopo due decenni traboccanti di film sui supereroi, quanto sia stato cruciale il confronto finale di Peter Parker con il Green Goblin alla fine di Spider-Man di Sam Raimi. Il personaggio ha tracciato una linea precisa di quello che dovrebbe essere un villain.

I cattivi migliori sono legati agli eroi

Prima di tutto, Norman Osborn non era un estraneo, ma il padre del migliore amico d’infanzia di Peter. Senza le maschere, i due andavano molto d’accordo; Peter ha visto il dottor Osborn come un modello e un mentore, mentre Norman è rimasto colpito dall’amore per la scienza di Peter, al punto che Harry Osborn è diventato geloso del fatto che a suo padre piacesse Peter più del suo stesso figlio.

In tutto il MCU, emerge uno schema simile in cui i cattivi più interessanti sono quelli che l’eroe non può ferire senza ferirsi, quelli che sono legati agli eroi: Loki (fratello adottivo di Thor), Killmonger (cugino di T’Challa), Thanos (il padre adottivo di Gamora) e, naturalmente, Adrian Toomes, AKA l’Avvoltoio. Quando Spider-Man: Homecoming si avvicinava al suo atto finale, scopriamo che il cattivo altri non è che il padre dell’interesse amoroso di Peter, situazione che complica le cose.

La dimensione tragica

Poi c’è la tragedia. Per quanto Dafoe sia divertente quando fa esplodere il suo ghigno, Norman Osborn è in realtà un personaggio piuttosto tragico. No Way Home traccia parallelismi tra lui e il dottor Otto Octavius, un altro scienziato i cui esperimenti lo hanno portato a perdere parte della sua mente e a cederne il controllo a una metà più oscura. In Spider-Man, la scena in cui la mente disordinata di Norman lo induce a comportarsi in modo rude durante il pranzo del Ringraziamento è probabilmente ancora più inquietante delle scene in cui sfreccia su un aliante in un costume verde.

E alla fine del film, Spider-Man crede ancora che Norman possa essere salvato, fino a quando Green Goblin non viene violentemente impalato sul suo stesso aliante in un ultimo disperato tentativo di uccidere Spider-Man.

La redenzione di Peter/Maguire

Apparentemente non contento di concludere una trilogia dei film con Tom Holland, Spider-Man: No Way Home si occupa anche di concludere il lavoro incompiuto delle due precedenti rappresentazioni del franchise. Mentre gli Spider-Men stanno lavorando allo sviluppo di una cura per ogni criminale, Peter/Maguire rivela tranquillamente che sa esattamente come curare Green Goblin perché ci ha pensato molto nel corso degli ultimi due decenni. Quando Peter/Maguire intercede per impedire a Peter/Holland di uccidere Norman con l’aliante, non solo riesce a salvare il primissimo nemico che abbia mai visto morire, ma ritorna anche in senso figurato alla notte della morte di zio Ben, e impedisce al suo sé più giovane di uccidere per vendetta.

La differenza tra Peter 2 e Peter 3

Uno degli elementi più interessanti della terapia di gruppo degli Spider-Men è scoprire cosa è successo a Peter 2 e Peter 3 negli anni da quando i loro rispettivi franchise si sono conclusi/interrotti. Peter Parker 2 di Tobey Maguire è il più equilibrato dei due; ha avuto più tempo per maturare come persona e ha Mary Jane Watson al suo fianco che gli fa da ancora al mondo reale. Sì, No Way Home conferma che Peter di Maguire e MJ di Kirsten Dunst hanno avuto il loro lieto fine, anche se ci è voluto un po’ per arrivarci.

Spider-Man di Garfield non è stato così fortunato. Apparentemente la MJ dell’universo di The Amazing Spider-Man non è mai emerso (Shailene Woodley ha girato scene di The Amazing Spider-Man 2, ma non sono state montate nel film), e nonostante Peter 3 sembrasse scuotersi dalla depressione alla fine del film per combattere Rhino, il suo dolore non è certo sparito. Mentre Peter 2 è riuscito a trovare un equilibrio tra le due metà della sua personalità, la versione del personaggio di Garfield risponde negativamente quando gli viene chiesto se ha qualcuno di importante per lui, dicendo a Peter 2 che semplicemente non ha tempo per “le cose ​​di Peter Parker”.

La redenzione di Peter/Garfield

In verità, lo Spider-man di Garfield potrebbe anche trovare il tempo per le cose di Peter Parker, ma sceglie di non farlo. Peter 3 confessa a Peter 1 che dopo la morte di Gwen è diventato arrabbiato e amareggiato. Ha abbracciato completamente la sua identità di Spider-Man e ha lasciato Peter Parker in un angolo – timoroso di avvicinarsi a qualcuno nel caso in cui finisse allo stesso modo di Gwen. Per Peter 3, incontrare Peter 1 gli permette di riconnettersi con il se stesso, più giovane. E come Peter 2 e Green Goblin, il viaggio di Peter 3 attraverso il multiverso gli offre una possibilità di redenzione.

In Spider-Man: No Way Home, quando MJ precipita nel vuoto e Peter/Holland è preso da Green Goblin, solo l’intervento di Peter/Garfiled riesce a salvarla, riuscendo con successo a fare ciò che non è riuscito a fare anni fa nel suo universo: salvare la ragazza di Spider-Man dalle fauci della morte. È un momento potente per il personaggio di Garfield, i cui occhi sono pieni di lacrime mentre controlla per assicurarsi che MJ stia bene. Quando Peter 3 torna a casa alla fine del film, c’è una forte sensazione che il suo incontro con gli altri Spider-Men lo abbia curando, e forse inizierà a dedicare un po’ più di tempo alle “cose di Peter Parker”.

Aline – La voce dell’amore al cinema dal 20 gennaio

Aline – La voce dell’amore al cinema dal 20 gennaio

Dopo il debutto internazionale Fuori Concorso al 74. Festival di Cannes e dopo il passaggio in chiusura al 39. Torino Film Festival, il film diretto e interpretato da Valérie Lemercier, Aline – La voce dell’amore“, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 gennaio 2022, distribuito da Universal Pictures e Lucky Red. Nel cast accanto alla regista e protagonista del film Valérie Lemercier, troviamo Sylvain Marcel, Danielle Fichaud, Roc Lafortune, Antoine Vézina, Pascale Desrochers e Jean-Noël Brouté.

Ispirato alla vita di Céline Dion, una delle cantanti più famose di sempre, il film è stato campione di incassi in Francia, con oltre un milione di biglietti venduti al botteghino.

Aline – La voce dell’amore

La protagonista della storia è Aline, nata con il dono di una voce straordinaria. Quando il produttore musicale Guy-Claude la ascolta per la prima volta, si prefigge un unico scopo: fare di Aline la più grande cantante del mondo. Sostenuta dalla sua famiglia e guidata dall’esperienza e poi dall’amore crescente di Guy-Claude, Aline vivrà un destino straordinario.

Spider-Man: No Way Home, il merchandise spoilera un cameo!

0
Spider-Man: No Way Home, il merchandise spoilera un cameo!

Sono passate due settimane dall’uscita in sala di Spider-Man: No Way Home e internet è ormai un groviglio di spoiler dal film. Ora anche il merchandise ufficiale ci mette il suo zampino, promuovendo oggetti legati al film con veri e propri spoiler, come sta accadendo su Amazon.

Disponibile sulla piattaforma, c’è ora una t-shirt con sopra stampata l’immagine in silhouette di Charlie Cox nei panni di Matt Murdock/Daredevil, così come appare in No Way Home, nella prima mezz’ora del film.

Nella scena in questione, Matt prende al volo un mattone lanciato nel soggiorno di zia May, che avrebbe colpito in faccia Peter, giustificando la sua abilità con la frase, riportata sulla t-shirt in questione: Sono un avvocato molto bravo.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

The Batman: Matt Reeves rivela una sorprendente ispirazione horror per la nuova Batmobile

0

La Batmobile è uno degli elementi distintivi di Batman. È stata adattata molte volte per le sue avventure live-action al cinema e ogni nuovo design ha attirato spesso l’entusiasmo e le speculazioni dei fan. The Batman non è diverso. Il film diretto da Matt Reeves, l’ultima avventura cinematografica del pipiestrello ci offrirà una nuova versione della fidata compagna d’avventure di Bruce Wayne, ed è destinata a essere una delle più uniche finora. Matt Reeves ha ora rivelato di aver trovato ispirazione in una fonte in qualche modo inaspettata: ovvero il romanzo “Christine” di Stephen King. Parlando con Empire Magazine (Via Bloody Disgusting), il regista ha dichiarato di aver concepito la Batmobile a qualcosa di simile all’auto diabolica concepita da Stephen King: “[La Batmobile] deve apparire dall’ombra per intimidire, quindi l’ho pensata quasi come nel romanzo di ‘Christine’ di Stephen King. Mi piaceva l’idea dell’auto stessa come una figura horror, che aveva un aspetto animalesco per spaventare davvero a morte le persone che Batman sta inseguendo”.

Per coloro che non hanno familiarità con il romanzo, “Christine”, la storia è incentrata su un’auto protagonista – una Plymouth Fury posseduta del ’58 – mentre compie una serie di omicidi dopo aver lentamente preso il corpo e posseduto il suo proprietario. Il romanzo è stato anche adattato in un lungometraggio nel 1983, diretto da John Carpenter. Al DC FanDome del 2020, Matt Reeves ha offerto alcuni dettagli interessanti sulla sua interpretazione del Cavaliere Oscuro e ha spiegato come la Batmobile si inserisce nella realtà di The Batman “Quando ti immergi nell’idea di questa macchina, che [si sente] collegata a questa versione del personaggio – una versione radicata del personaggio – questo è qualcosa che ha letteralmente costruito.” Con questo parole in mente, il confronto con “Christine” è decisamente appropriato, poiché c’è un’interessante dicotomia con la nuova Batmobile. Anche con la natura chiara dell’auto (sembra, dopo tutto, qualcosa che è stata costruito a mano da scarti per soddisfare le esigenze nella lotta al crimine di Bruce Wayne), c’è qualcosa di intenso nel suo design. È una combinazione intelligente di elementi realistici e quasi ultraterreni, che lo rendono una presenza spaventosa nell’ambiente noir di The Batman. Dopo queste parole la voglia di ammirare questa belva in azione è decisamente aumentata e a voi? Vi ricordiamo che The Batman arriverà nelle sale il 4 marzo 2022. 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: No Way Home oltre 1 miliardo di dollari al box office

0

Le stime di ieri erano un po’ premature, ma Spider-Man: No Way Home ha ora superato la soglia del miliardo di dollari al botteghino mondiale in un record di 12 giorni (eguagliando Star Wars: Il risveglio della forza  come il terzo film più veloce a superare quella cifra). Gli unici film in grado di ottenere quel risultato più velocemente sono stati Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, e non sono rilasciati senza la pandemia! Spider-Man: No Way Home ha guadagnato 81 milioni di dollari durante il fine settimana di Natale in Nord America, un’impresa non facile con una sfilza di nuovi film da affrontare. Il film di Sony Pictures/Marvel Studios ha anche guadagnato 121,4 milioni a livello internazionale, contribuendo a portarlo a uno spettacolare totale di 1,05 miliardi di dollari a livello globale. Ora il film punterà a superare il bottino di 1,13 miliardi di dollari di Spider-Man: Far From Home.

In seconda posizione negli USA troviamo Sing 2 con 23,7 milioni di dollari durante il fine settimana festivo e 41 milioni di dollari da mercoledì. Ha ricevuto una A+ da CinemaScore (come Spider-Man: No Way Home), quindi è probabile che continui a fare bene nei giorni e nelle settimane a venire. Sfortunatamente, le notizie non sono così positive per Matrix Resurrections; durante il fine settimana ha guadangato solo $ 12 milioni negli ultimi giorni, il suo totale nazionale USA che si attesta a circa $ 22,5 milioni con altri 47,3 milioni dall’estero per un totale di $ 69,8 milioni. Con un budget di 200 milioni di dollari, Matrix Resurrections potrebbe rappresentare un vero e proprio flop e difficilmente sarà l’inizio di una nuova trilogia di film. Altro titolo che difficilmente potrà avere un nuovo seguito è The King’s Man – Le origini che ha guadagnato soli 6,3 milioni di dollari per un totale dal giorno d’apertura che si attesta sui 10 milioni. Va detto che The King’s Man – Le origini  è un film che ha subito diversi cambi di uscita e questo ha contribuito notevolmente al calo di interesse nei confronti di un franchise invece molto interessante. 

Jeremy Renner: 10 cose che non sai sull’attore

0
Jeremy Renner: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Renner è uno degli attori più apprezzati della storia del cinema recente. Grazie ai tanti suoi ruoli, tra cui quello di Occhio di falco in Avengers, Renner ha saputo farsi amare dal pubblico di mezzo mondo. La sua è stata una gavetta lunga e, in quasi 25 anni di carriera, Jeremy Renner ha dimostrato molte volte il suo talento innato, il suo carisma e la sua umiltà.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jeremy Renner.

Jeremy Renner: i suoi film

1. Jeremy Renner: i film e la carriera. La carriera di Jeremy Renner è iniziata nel 1995, a 24 anni, quando debuttò sia al cinema, con Senior Trip – La scuola più pazza del mondo (1995). Tornare al cinema nel 2002 con Dahmer – Il cannibale di Milwaukee. In seguito, recita in S.W.A.T. – Squadra speciale anticrimine (2003), North Country – Storia di Josey (2005), L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007), The Hurt Locker (2008) e The Town (2010). Jeremy Renner inizia la nuova decade con Mission: Impossible – Protocollo fantasma (2011), The Avengers (2012), The Bourne Legacy (2012), Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013), C’era una volta a New York (2013) e American Hustle – L’apparenza inganna (2013). Tra gli ultimi film da lui realizzati ci sono Avengers: Age of Ultron (2015), Mission: Impossible – Rogue Nation (2015), Captain America: Civil War (2016), Arrival (2016), I segreti di Wind River (2017) e Prendimi! (2018) e Avengers: Endgame (2019).

2. Jeremy Renner è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera Jeremy Renner ha vestito anche i panni del doppiatore e del produttore: l’attore, infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di un episodio della serie animata Robot Chicken (2011) e di alcuni episodi di World Wars – Il mondo in guerra (2014). Più recentemente ha partecipato in qualità di doppiatore ai film Arctic – Un’avventura tra i ghiacci (2019) e Back Home Again (2021), ma anche alla serie animata What If (2021). Come produttore, ha prodotto i film La regola del gioco (2014), The Throwaways – Gli specialisti (2015), The Founder (2016) e la miniserie Knightfall (2017).

jeremy renner

Jeremy Renner: la fidanzata e la figlia Ava Berlin Renner

3. Jeremy Renner è stato sposato. Jeremy Renner, classe 1971, ha già un matrimonio alle spalle, quello avuto con l’attrice e modella Sonni Pacheco. I due hanno iniziato a frequentarsi nell’ottobre del 2011 e sono convolati a nozze il 13 gennaio del 2014. Tuttavia, i due hanno fatto richiesta di divorzio dopo soli 10 mesi di matrimonio. I due sono genitori di una bambina, Ava Berlin Renner, nata nel marzo del 2013, e di cui condividono la costudia.

4. Jeremy Renner ha smentito di essere omosessuale. Negli ultimi anni circola la voce tale per cui Jeremy Renner sarebbe omosessuale, soprattutto per via del fatto che non lo si vede mai accompagnato da donne (anche gli sono stati affibiati dei flirt, negli anni precedenti al matrimonio, con le attrici Janet Montgomery, Jes Macallan e Rashida Jones) e di non aver avuto ufficialmente nessuno al suo fianco dopo la separazione dalla sua attuale ex moglie. In ogni caso, Renner ha ammesso pubblicamente di fregarsene di tutto ciò che viene detto su di lui e che sarebbe un mondo migliore se le persone non continuassero a giudicare.

Jeremy Renner è Occhio di falco in Avengers

 

5. Jeremy Renner ha preso lezioni da arcieri olimpionici. Per poter dare vita al personaggio di Occhio di Falco, Jeremy Renner ha dovuto prendere lezioni da professionisti del settore. Quello del vendicatore non è un ruolo proprio semplice: un soldato abbandonato che ha una grande connessione con Natasha e che, con lucidità e freddezza, riesce a scagliare frecce alla velocità della luce e con estrema precisione. Per poter rendere realistico il personaggio, dunque, Renner si è fatto addestrare da alcuni atleti olimpionici per imparare le posizioni, i passaggi chiave del tiro e di come tendere l’arco in breve tempo.

6. Si è fatto male sul set del primo Avengers. Lo sceneggiatore e regista Joss Whedon ha rivelato che sul set di The Avengers Jeremy Renner si è ferito durante un’acrobazia e ha causato l’interruzione della produzione per diversi giorni. Ciò è avvenuto durante la scena della battaglia finale in cui Occhio di Falco si schianta contro una finestra. Renner, che ha eseguito lui stesso l’acrobazia, si è strappato un muscolo dalla schiena alla spalla.

7. Ha accettato di recitare in una miniserie dedicata al personaggio. Nel 2021 è arrivata sulla piattaforma Disney+ la miniserie Hawkeye, dedicata al personaggio di Occhio di Falco e alla sua eredità. Questa si colloca temporalmente dopo gli eventi di Avengers: Endgame, e vede il protagonista fare i conti con quanto accaduto in quella terribile battaglia. Originariamente, la storia qui raccontata doveva essere contenuta in un film, ma quando all’attore fu proposto di espanderla in una miniserie, egli ne fu più che felice.

Jeremy Renner Occhio di Falco

Jeremy Renner è su Instagram

8. Jeremy Renner ha un profilo Instagram ufficiale. Come tutti i suoi colleghi, anche Jeremy Renner ha dato vita ad un account Instagram ufficiale, seguito da qualcosa come 16,6 milioni di persone. La sua bacheca è un susseguirsi di post che lo vedono protagonista di tanti momenti della giornata, sia essa lavorativa che non. Al di là di ciò, sono molte le foto dedicate a sua figlia, dimostrando il pieno amore che l’attore ha nei suoi confronti.

Jeremy Renner: oggi

9. Jeremy Renner ha diversi progetti tra le mani. Se c’è un attore che ha sempre lavorato sodo, quello è Jeremy Renner. L’attore, infatti, ha diversi progetti cinematografici all’orizzonte, specialmente considerando che il suo ruolo all’interno del Marvel Cinematic Universe sembra essere tutt’altro che concluso. Renner ha infatti ripreso il personaggio di Occhio di Falco per la miniserie Hawkeye, disponibile su Disney+ e interamente dedicata a lui. Lo si vedrà poi anche nella serie crime Mayor of Kingstown.

Jeremy Renner ha un tattoo speciale

10. Condivide un tatuaggio con alcuni colleghi. Per mostrare il suo amore verso il franchise degli Avengers, Renner, insieme ai colleghi Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Chris Evans, Scarlett Johansson e Mark Ruffalo, si è fatto tatuare a il simbolo dei Vendicatori sulla parte superiore della schiena e il numero sei sotto di esso per rappresentare i sei Vendicatori originali dei film. Lui e il resto del clan originale l’hanno fatto nel decimo anniversario del franchise di Avengers per celebrare la loro esperienza.

Fonti: IMDb, biography, ranker

Jean-Marc Vallée, morto a 58 anni il regista di Dallas Buyers Club

0

Si è spento domenica, a 58 anni, il regista Jean-Marc Vallée, autore, tra gli altri, di Dallas Buyers Club. Tra le opere di maggior successo di Vallée c’è la prima stagione della serie Big Little Lies – Piccole grandi bugie. L’annuncio della morte è stato dato dalla famiglia che non ne ha però comunicato le cause.

Classe 1963, aveva studiato all’Università del Québec e aveva raggiunto il successo negli anni 2000, con C.R.A.Z.Y, nel 2005, The Young Victoria, nel 2009 e Café de Flore, nel 2011. Il 2013 è l’anno di Dallas Buyers Club, per il quale sia Matthew McConaughey che Jared Leto vinsero un premio Oscar.

A seguire, Vallée ha diretto Wild, che pure è arrivato a raggiungere diverse nomination agli Oscar e, per la HBO, Big Little Lies e Sharp Object.

Yellowstone 4×09: anticipazioni dall’episodio

0
Yellowstone 4×09: anticipazioni dall’episodio

Paramount+ dopo l’ottavo episodio ha diffuso le anticipazioni di Yellowstone 4×09, il nono episodio della quarta stagione di Yellowstone, l’acclamata serie tv con protagonista Kevin Costner.

In Yellowstone 4×09 che si intitolerà “No Such Thing as Fair” John e Beth iniziano a litigare; Jimmy fatica a fare una scelta importante dopo aver completato la Cowboy School; Kayce muove i primi passi all’inizio di un nuovo viaggio; Jamie si rende conto dell’effetto che Garrett potrebbe avere sul suo futuro.

Yellowstone 4×09

Yellowstone 4 è la quarta stagione della serie tv Yellowstone creata da Taylor Sheridan e John Linson per il Paramount Network con Kevin Kostner.

In Yellowstone 4 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Danny Huston nel ruolo di Dan Jenkins, un miliardario sviluppatore di terreni dalla California con l’aspirazione di costruire su parti di Yellowstone.

Yellowstone 4×08: anticipazioni dall’episodio

0
Yellowstone 4×08: anticipazioni dall’episodio

Paramount+ dopo il settimo episodio ha diffuso le anticipazioni di Yellowstone 4×08, l’ottavo episodio della quarta stagione di Yellowstone, l’acclamata serie tv con protagonista Kevin Costner.

In Yellowstone 4×08 che si intitolerà  “No Kindness for the Coward ” Beth ha una proposta per affrontare i manifestanti mentre le tensioni raggiungono il punto di rottura; La relazione di Jimmy ed Emily si approfondisce man mano che si avvicinano; Monica e Kayce trascorrono del tempo speciale insieme e condividono un momento.

Yellowstone 4×08

Yellowstone 4 è la quarta stagione della serie tv Yellowstone creata da Taylor Sheridan e John Linson per il Paramount Network con Kevin Kostner.

In Yellowstone 4 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Danny Huston nel ruolo di Dan Jenkins, un miliardario sviluppatore di terreni dalla California con l’aspirazione di costruire su parti di Yellowstone.

Ludacris: 10 cose che non sai sull’attore

0
Ludacris: 10 cose che non sai sull’attore

La carriera del poliedrico Ludacris non può che essere descritta come incredibile. Come musicista, ha venduto più di quindici milioni di dischi solo negli U.S.A., rinnovando il genere rap, mentre come attore ha partecipato ad alcuni tra i più celebri film d’azione degli ultimi anni. Portando avanti queste due attività, egli è oggi una delle personalità più influenti del mondo dello spettacolo, capace di reinventarsi continuamente per stupire sempre di più i suoi fan.

Ecco 10 cose che non sai di Ludacris.

Ludacris: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto cinematografico per Ludacris avviene nel 2001 con il film The Wash. Nel 2003 ottiene grande notorietà grazie al personaggio di Tej in 2 Fast 2 Furious, recitando accanto a Paul Walker e Tyrese Gibson. Successivamente recita nel film premiato all’Oscar Crash – Contatto fisico (2004), Hustle & Flow (2005), Fred Claus – Un fratello sotto l’albero (2007), RocknRolla (2008), Max Payne (2008), Gamer (2009) e Amici, amanti e… (2011). Riprende poi il ruolo di Taj nei film Fast & Furious 5 (2011), Fast & Furious 6 (2013), Fast & Furious 7 (2015), Fast & Furious 8 (2017) e Fast & Furious 9 – The Fast Saga (2021), recitando accanto ad attori come Vin Diesel, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez e Nathalie Emmanuel.

2. Ha preso parte anche a progetti televisivi. Oltre a recitare per il cinema, negli anni Ludacris è comparso anche in alcuni programmi e serie come Soul Food (2002), Eve (2005), Law & Order – Unità vittime speciali (2007), Being Mary Jane (2014) ed. Empire (2015). Ha invece partecipato in qualità di doppiatore a serie come I Simpson (2007), Robot Chicken (2008), Dottoressa Peluche (2017) e Il mondo di Karma (2021). Di quest’ultimo titolo è anche sceneggiatore e produttore.

3. Le sue canzoni sono presenti in numerosi film. Nel corso degli anni molte delle canzoni di Ludacris sono state utilizzate come colonna sonora di celebri film. Tra i casi più noti si annoverano quelli dei brani Area Codes, presente in Fast & Furious, Rollout (My Business) presente in Bad Boys II, The Potion, presente in Step Up 2, e Move Bitch, presente in Hancock. Altri suoi brani si possono però ritrovare anche in film come Una notte da leoni, Fast & Furious 5, Fast & Furious 6, 22 Jump Street, Magic Mike XXL, La grande scommessa e Charlie’s Angels.

Ludacris figli

Ludacris in Fast & Furious

4. L’ingresso del suo personaggio è merito di Vin Diesel. Al momento di dover realizzare il sequel del primo Fast & Furious, i produttori non erano certi che Vin Diesel avrebbe accettato di partecipare nei panni di Dominic Toretto. L’attore, infatti, preferì poi non comparire nel progetto. Il suo abbandono ha reso necessaria l’introduzione di nuovi personaggi che potessero colmare quella mancanza. Ciò ha dunque portato alla realizzazione del personaggio interpretato da Gibson e quello interpretato da Ludacris, il quale ha ringraziato Diesel affinché ciò si realizzasse.

5. Non è stato il primo considerato per la parte. Prima di ottenere il ruolo di Tej, per il quale aveva espresso il suo interesse, Ludacris dovette attendere e sperare che colui che era stato considerato prima di lui rinunciasse alla parte. I produttori, infatti, avevano seriamente preso in considerazione di affidare il ruolo al rapper Redman. Per via di altri impegni, questi infine si fece da parte, portando così alla scelta ufficiale di Ludacris per il personaggio.

Ludacris e la figlia Karma Bridges

6. Ha avuto una figlia nel 2001. Dalla relazione avuta con un anonima avvocatessa di Atlanta, Ludacris ha avuto una figlia di nome Karma Bridges, nata nell’agosto del 2001. La nascita di questa ha completamente cambiato la vita del rapper e attore, il quale ha affermato che da quel momento si è impegnato principalmente ad essere un buon padre e ad avere con la figlia un ottimo rapporto. Anche se oggi non è più legato alla madre di lei, Ludacris non manca di essere una figura genitoriale molto attenta verso Karma.

7. Ha avuto altri figli. Nel dicembre del 2013 Ludacris diventa nuovamente padre, con una figlia chiamata Cai Bella Bridges e avuta da Tamika Fuller, un’amica di vecchia data. Nel 2014, invece, ha sposato la modella Eudoxie Mbouguiengue, dalla quale ha poi avuto una figlia, nata nel giugno del 2015. Nel maggio del 2021, invece, ha annunciato tramite il proprio profilo Instagram di attendere un secondo figlio dalla moglie.

Ludacris Act a Fool

Ludacris canta Act a Fool

8. Ha segnato il suo ritorno alla musica. Dopo una breve pausa, Ludacris è tornato sulla scena musicale con il singolo Act a Fool, il quale è stato inserito nel film 2 Fast 2 Furious, il primo della saga a cui il rapper ha partecipato come attore. Di genere hip hop, questo, brano si ritrova nella colonna sonora ufficiale del film e nell’album Chicken-n-beer ed ha rappresentato un grande successo per Ludacris. Gli ha infatti fatto ottenere la nomination ai Grammy Award come miglior canzone scritta per un film.

Ludacris: il significato del nome

9. Ha un nome basato sulla propria personalità. In molti si sono sempre chiesti da dove derivi il nome Ludacris, il quale altro non è che uno pseudonimo di Christopher Brian Bridges, vero nome dell’attore e rapper. Ludacris ha dichiarato in un’intervista al programma hip hop di MTV Direct Effect di aver inventato il suo nome d’arte basato sulla sua “personalità divisa” che considerava “ridicola” (termine traducibile con ludicrous).

Ludacris e la canzone Get Back

10. È uno dei suoi brani più noti. Tra i tanti singoli di successo rilasciati da Ludacris, Get Back è senza ombra di dubbio uno dei più noti. Il brano, di genere hardcore hip hop e Gangsta rap, fa parte dell’album The Red Light District, e il suo videoclip è stato girato sotto la regia di Spike Jonze, meglio noto come l’autore di film quali Essere John Malkovich e Her. Il brano, inoltre, è stato utilizzato per il trailer del film I Simpson, mentre è presente nella commedia demenziale Tropic Thunder, di Ben Stiller.

Fonte: IMDb

L’acqua l’insegna la sete – Storia di classe dal 22 dicembre in Prima Visione On Demand

L’acqua l’insegna la sete – Storia di classe di Valerio Jalongo è disponibile dal 22 dicembre in Prima Visione On Demand, a noleggio e in acquisto digitale, su CG Digital e sulle principali piattaforme (Amazon, Apple Tv, iTunes, Google Play e Chili). Dopo il successo de “Il senso della bellezza”, Valerio Jalongo torna con un nuovo documentario, 15 anni nella vita di una classe, alla scoperta dell’emozione e della libertà di crescere. I loro sogni, le loro speranze, la loro rivelazione.

Scritto da Linda Ferri e Valerio Jalongo in collaborazione con Gianclaudio Lopez, “L’acqua l’insegna la sete – Storia di classe”  è una coproduzione svizzera-italiana AURA Film, RSI Radiotelevisione svizzera, AMEUROPA International con RAI Cinema; distribuito nelle sale italiane dal 22 novembre “L’acqua l’insegna la sete – Storia di classe” approda ora in Prima Visione On Demand sulle principali piattaforme digitali grazie a CG Entertainment.

Il film è stato presentato in concorso al 50° Festival Visions du Réel, al 42° Cinemed di Montpellier, al 18° Berlin Festival Zeichen der Nacht, al 18° Guangzhou Documentary Film Festival, ha ricevuto la nomination come miglior film al 56° Solothurner Filmtage, ed è stato premiato come Miglior film Giuria giovani a Visioni dal Mondo, Miglior Film e Miglior Sceneggiatura alla 22esima edizione di Inventa un Film.

La trama

Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe “L’acqua, l’insegna la sete”, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegni il valore delle cose. Il prof. Lopez ha conservato tutto di quella classe: compiti, temi, perfino un videodiario girato insieme ai ragazzi quindici anni prima. Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto di quegli anni passati insieme; parte così alla ricerca dei suoi alunni, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. Porta in dono i loro vecchi temi: rileggendoli insieme, riaffiorano confessioni, storie, momenti di scuola che quasi magicamente riprendono vita davanti ai nostri occhi: nelle immagini del videodiario, eccoli adolescenti pieni di slancio, ingenuità, entusiasmo per la vita… Ma dopo tutti questi anni anche gli alunni, diventati dei giovani adulti, hanno in serbo molte sorprese e doni per il loro vecchio prof.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: tutti i dettagli del trailer

Doctor Strange nel Multiverso della Follia raccoglierà i frutti di ciò che è iniziato in WandaVision, è diventato più grande in Loki ed è davvero esploso in Spider-Man: No Way Home. Il Multiverso è in piena mostra nel primo trailer del film con Benedict Cumberbatch, il prossimo film dei Marvel Studios che arriverà in sala il 4 maggio 2022.

Questa volta al timone c’è il leggendario regista Sam Raimi e il primo teaser, che è anche allegato come seconda scena post-credits a No Way Home, è ufficialmente online. È breve ma zeppo di dettagli davvero intriganti, che di seguito si proverà ad analizzare.

I dialoghi di Spider-Man: No Way Home

Il trailer inizia con i dialoghi di Spider-Man: No Way Home. Wong dice a Strange di non lanciare l’incantesimo, poi sentiamo Strange dire a Peter Parker quanto poco si sappia del multiverso. Lentamente il nero si dissipa mentre la telecamera si muove lungo quello che sembra il pavimento a Kamar-Taj e diverse candele si spengono.

Quindi vediamo Strange nel riflesso di un orologio in frantumi. Nel primo film, Strange ha una vasta collezione di orologi, quindi supponiamo che questo non sia solo uno dei suoi orologi, ma qualcosa di più, l’unico che non aveva venduto quando cercava disperatamente una cura per le sue mani, quello che gli aveva regalato Christine. Nel riflesso vediamo anche una camicia bianca, che forse viene dalla sequenza del matrimonio che vediamo poi.

Il ritorno di Mordo

Appare poi di nuovo Mordo, l’ex amico di Strange che alla fine del primo film del 2016 è diventato cattivo, interpretato da Chiwetel Ejiofor. Lo abbiamo visto l’ultima volta nei titoli di coda di Doctor Strange che acquisisce nuovi poteri, e ora dice: “La tua profanazione della realtà non rimarrà impunita”.

Sembrerebbe che stia parlando degli eventi di No Way Home, ma non è certo. Potrebbe essere qualcosa che avverrà in questo film. Ma, cosa più importante, Mordo è tornato con gli Stregoni? Sembrava la sua strada fosse solitaria, anche se le cose potrebbero essere cambiate durante l’intera parentesi di Thanos.

Una nuova dimensione

Strange esce da un vicolo innevato di New York e guarda in fondo alla strada; anche se a prima vista sembra che questa sia la nostra realtà, gli edifici sono decrepiti e si piegano l’uno sull’altro. È arrivato in una nuova dimensione? Potrebbe essere la Dimensione Specchio?

“Era l’unico modo”, dice Strange. Ma lo era? Se si riferisce a No Way Home, come suggerisce il trailer, non ha dovuto lanciare l’incantesimo per Peter Parker. Ha scelto di farlo e lo ha fatto in maniera approssimativa. Ad ogni modo, Strange sale le scale di una versione del Sanctum Sanctorum, che sembra essere abbandonato e allagato. Questa non sembra la nostra realtà. “Non ho mai voluto che accadesse nulla di tutto questo”, dice.

Christine Palmer si sposa

Seguono diverse immagini rapide, tra cui Strange che solleva una mano verso la vetrata del Sanctum Sanctorum, Strange in piedi per strada a guardare quello che probabilmente è Shuma-Gorath, seguito da alcune brevi clip della mano di Wanda pronta a liberare un po’ di potere, poi Christine Palmer (Rachel McAdams) vestita da sposa a un matrimonio.

Strange è al matrimonio, ma non come sposo. La sposa Christine gli passa accanto così come al collega chirurgo Nicodemus West, interpretato da Michael Stuhlbarg, e sembra che dopotutto Strange abbia perso la sua ragazza. Almeno è ancora viva, visto che in What If…? l’abbiamo vista morire innumerevoli volte.

Seguono diversi tagli rapidi tra cui un corvo (non abbiamo idea di cosa possa rappresentare) e una donna con una giacca con una stella dietro. Questo è quasi certamente America Chavez interpretato da Xochitl Gomez. Appare spesso in questo trailer ma non viene mai menzionata direttamente. Pensiamo che abbia un ruolo importante e qui la vediamo mentre si sta intrufolando in quello che sembra essere Kamar-Taj.

Un portale a forma di Stella

C’è una rapida ripresa di Wong in catene spaventato da qualcosa, poi una versione di Doctor Strange in una fascia (il possibile Defender Strange come rivelato in una serie di giocattoli) che cade attraverso una sorta di portale. Da notare, tuttavia, che questo portale è a forma di stella. È possibile che abbia qualcosa a che fare con l’America, o forse sia stata addirittura creata dall’America.

E tutto questo prima del logo dei Marvel Studios, che è tutto fratturato, nel caso in cui ci fosse sfuggito che stiamo avendo a che fare con una storia di rotture e cataclismi.

Il ritorno di Wanda

Ora siamo in un campo remoto, pieno di alberi dai fiori bianchi. Wanda Maximoff è qui e il primo pensiero è che questo è il luogo in cui l’abbiamo vista fuggire durante i titoli di coda di WandaVision. Tuttavia, questo posto sembra molto più esteso e aperto. È una nuova realtà creata da Wanda? O ha solo comprato un pezzo di terra più grande?

Strange arriva e Wanda dice che lo stava aspettando, data la sua piccola disavventura quando ha ridotto in schiavitù centinaia di persone in una piccola città. Tuttavia, Strange non è lì per parlare di Westview. È lì per parlare di multiversi e per dirle che “noi” abbiamo bisogno dell’aiuto di Wanda. Chi siamo “noi?” Sono lui e Wong? Qualcun altro? Lui e America? Non è chiaro. Ma Wanda si rivolge a lui con uno sguardo di consapevole terrore.

Altre visioni indistinte

Passando dal bellissimo verde campo, una porta si apre su quella che sembra essere una sorta di nave o sottomarino. Si apre in un mondo viola e rosa con una piattaforma galleggiante al centro. Al centro della piattaforma c’è una luce brillante in cima a una colonna. È una specie di fonte di energia centrale del multiverso o qualcosa del genere?

Sulla soglia e dietro Strange, tuttavia, ci sono due donne. Una sembra essere America Chavez e l’altra è… non chiaro, ma potrebbe anche essere Christine. La porta fluttua in questo spazio ed è circondata da ogni sorta di rovine, per lo più provenienti da antichi edifici. Questo è un posto dove si accumulano le cose rotte che ci ricorda un po’ il posto in cui risiede Kang, dal finale di Loki.

Il nuovo look di Mordo

Taglio su Mordo, che sfoggia un nuovo look con dei lunghi dreadlocks, dicendo che è dispiaciuto con Strange. Probabilmente per quello che è in procinto di fargli per fargli pagare i suoi errori. Una nuvola di fumo si muove rapidamente sul cortile di Kamar-Taj; Strange e Wong lo guardano con paura.

Scarlet Witch

Diamo un’occhiata a Wanda, di nuovo in tenuta da Scarlet Witch, seduta in un cerchio di candele. È su un simbolo geometrico che non riconosciamo ma, nella sequenza del montaggio, è probabilmente a Kamar-Taj.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Mordo continua a parlare con Strange su una serie di immagini che lo includono mentre brandisce una spada contro una persona che assomiglia a Strange, anche se le sue mani sono legate. L’abito blu scuro suggerisce che questo potrebbe essere il malvagio Strange della fine del trailer.

Lo stregone minotauro Rintrah

Segue una serie di esplosioni coordinate all’esterno di Kamar-Taj. Ci sono diversi personaggi, la maggior parte dei quali sono indistinguibili nel trailer, ma un grande personaggio bestiale è probabilmente lo stregone minotauro Rintrah, che è stato confermato anche da una linea di giocattoli.

Strange usa la magia di Wanda?

Segue un Wong ferito che alza lo sguardo. Nell’inquadratura successiva, Strange è tornato al Sanctum Sanctorum di New York con la vetrata caratteristica in frantumi dietro di lui e tutti i suoi averi impolverati, lo vediamo che sprigiona una sorta di incantesimo che assomiglia molto più alla magia di Wanda che a quella di Strange, sia nel colore che nel modo in cui la lancia.

Quindi, di nuovo a Kamar-Taj, Strange rilascia un altro incantesimo che assomiglia a due serpenti che escono dalle sue mani. America può essere vista in piedi dietro di lui.

Shuma-Gorath in azione

Da qui passiamo a Shuma-Gorath, un cattivo Marvel molto malvagio e molto grosso, che si trova a New York City mentre lancia un autobus lungo Spring Street. Strange taglia il bus con un po’ della sua magia, proteggendo America che, di nuovo, è dietro di lui. Come ci è arrivata?

La voce di Mordo e lo Strange cattivo

Mentre tutto questo accade, si sente la voce di Mordo che dice: “Spero che tu capisca … La più grande minaccia per il nostro universo… sei tu.” Strange e Mordo sono al Sanctum Sanctorum e guardano una sorta di enorme portale fumoso. E sul “sei tu” vediamo un “cattivo” Doctor Strange. “Le cose sono appena sfuggite di mano”, dice questo strano Strange.

Ora, il pensiero ovvio qui è che questo è Supreme Strange di What If…?

I due sono vestiti in modo diverso. Supreme Strange ha il grande colletto, con le vesti intessute d’oro. Questo no. Sappiamo che ci sono già più Doctor Strange in questo film, quindi anche se questo potrebbe essere lo stesso di What If…? è altrettanto probabile che sia completamente nuovo.

Inoltre, non è sicuro che il portale di fumo dell’inquadratura precedente e l’inquadratura di Strange cattivo siano allineate. La finestra di Sanctum Sanctorum è dietro Strange cattivo, ma qui la finestra è sostituita da questo portale. A meno che non si trovi in ​​una dimensione in cui esiste ancora… Insomma le possibilità sono infinite e dovremo avere pazienza fino al 4 maggio 2022, quando Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà nei nostri cinema.

Star Wars: i personaggio con meno battute in tutti i film

Star Wars: i personaggio con meno battute in tutti i film

Star Wars ha creato un universo di personaggi densissimo. Tutti, a loro modo, sono ben definiti. Non si può negare che la sceneggiatura e i dialoghi abbiano un ruolo essenziale nell’identificazione dei volti sullo schermo, ma non sempre. Alcuni tra i più iconici personaggi di Star Wars hanno pochissime battute, e nemmeno troppo d’effetto. Vediamo insieme i dieci personaggi più taciturni della saga di Guerre Stellari.

Chewbacca: simbolo d’azione in Star Wars

Gran parte della performance di Chewbacca si basa sul suo linguaggio del corpo e sulla sua presenza in scena. In Star Wars Chewbacca è simbolo della velocità e dell’azione, non spreca tempo con le parole. Nonostante i continui versi emessi, pochi di questi sono comprensibili: è sempre necessario un altro personaggio che guidi il discorso con Wookie.

Crix Madine

Star-WarsPotenzialmente, Crix Madine sarebbe un personaggio estremamente interessante per l’universo di Star Wars. Lo vediamo solo in una scena de Il ritorno dello Jedi, dove discute il piano per inserire una squadra d’assalto su Endor per eliminare, con un raid di commando, il generatore di scudi della Seconda Morte Nera.

Nonostante la sua breve apparizione e le poche battute, Madine ha tutte le carte in regola per essere fonte d’interesse per i fan della saga. Non a caso, il personaggio viene articolato in modo più dettagliato nel materiale dell’Universo Espanso.

Dak Ralter

In L’impero colpisce ancora, vediamo Dak apparire e scomparire durante la Battaglia di Hoth. I ribelli usano alcuni “Snowspeeders”, e, guidati dal comandante Luke Skywalker, sono pronti a combattere una battaglia a terra. Mentre Luke ed il compagno di navicella Dak si avvicinano ai camminatori, quest’ultimo viene brutalmente colpito e ucciso.

In sostanza, nel film della saga Star Wars, Ralter ha solo un paio di righe, poche battute prima di venire mortalmente ferito.

Ki-Adi-Mundi: tra prequel e serie animate di Star Wars

Star WarsKi-Adi-Mundi è molto rilevante nel mondo di Guerre Stellari ma, nonostante ciò, al coreano è riservato un numero davvero irrisorio di battute nella trilogia prequel di Star Wars. Il personaggio viene ucciso nel terzo episodio della saga di George Lucas, La vendetta dei SithPer sua fortuna, Mundi ha più dialoghi nella serie animata Clone Wars.

Darth Maul

Terrificante dalla testa ai piedi, Maul è inserito in Star Wars – La minaccia fantasma, giusto per aggiungere una buona dose di terrore ai Signori dei Sith. Emette solo una manciata di brevi frasi nell’intero film e non dice mezza parola durante l’iconico combattimento con Obi-Wan e Qui-Gon.

Come Ki-Adi-Mundi, anche Darth Maul ha avuto una seconda possibilità in una serie animata: Star Wars Rebels.

Boba Fett: il più silenzioso di Star Wars

Star-WarsIl suo essere contemporaneamente forte e silenzioso è ciò che ha reso Boba Fett così popolare. Pragmatico, parla davvero poco nei film. Originariamente introdotto come un giovane clone di Jango Fett in L’attacco dei cloni, il personaggio cresce fino a diventare il più temuto cacciatore di taglie di tutta la galassia. Solo con l’uscita della seconda stagione di The Mandalorian su Disney+, il pubblico ha potuto vedere una versione più prolissa del personaggio.

Generale Jan Dodonna

Star-WarsDodonna ha avuto una piccola parte nell’atto finale del primo Guerre stellari dove ha discusso gli schemi della Morte Nera e il piano per attaccare la stazione di battaglia su Yavin 4. Una parte non principale ma allo stesso tempo estremamente necessaria nella storia.

Il generale fa un’apparizione anche in Rogue One: A Star Wars Story (2016): è interpretato da un altro attore, ma ha sempre poco da dire, anche se è uno dei membri più influenti e di alto rango della Ribellione.

Biggs Darklighter

Star-WarsL’amico d’infanzia di Luke Skywalker è Biggs Darklighter. Riesce a uscire dal mondo molto prima del compagno e si unisce alla Rebellion come pilota X-Wing. Nel film, il personaggio riesce a guadagnarsi solo pochi minuti della pellicola. Come se non bastasse, l’unico suo attimo di gloria è inserito in una parte tagliata del film, aggiunta solo successivamente. È la scena in cui incontra Luke Skywalker nella baia di lancio su Yavin 4. I due riescono a recuperare un po’ di tempo insieme, poco prima dell’attacco in cui Biggs va incontro alla sua sfortunata fine.

Zia Beru vs zio Owen in Star Wars

Gli zii Beru e Owen, prima di venire ammazzati dagli Stormtrooper dell’Impero, non si sono visti granché nel primo film di Star Wars. Tra i due però, zio Owen ha un numero di battute molto più alto di Beru. Per quanto ne sappiamo ora, il personaggio potrebbe avere un’altra possibilità nella serie Obi-Wan di Disney+, ma resta da vedere in che modo.

Lobot

Star-WarsLobot non dice assolutamente nulla ne L’impero colpisce ancora: è lì principalmente per attestare il fatto che Lando Calrissian ha un piano di riserva, nel caso le cose vadano male. Come suo aiutante, Lobot supporta Lando nella gestione di Cloud City, grazie ai suoi impianti cibernetici. A causa di un tremendo incidente, viene cancellata la sua mente umana, concedendo a quella cibernetica di prendere il sopravvento.

Anche per questo motivo, Lobot rientra tra quei personaggi che esprimono se stessi, la loro essenza, con il corpo e l’azione piuttosto che con la parola.

Lasciarsi un giorno a Roma: recensione del film di e con Edoardo Leo

La conclusione di un amore, anzi due. La nuova commedia romantica Sky OriginalLasciarsi un giorno a Roma, affronta la fase più amara di una relazione in modo tanto ironico quanto profondo. Il film di Edoardo Leo ha come protagoniste due coppie in crisi che parallelamente tentano di rimarginare le proprie storie. Riusciranno entrambe a superare la crisi?

Lasciarsi un giorno a Roma: la trama

Tommaso (Edoardo Leo) è uno scrittore: ha pronto un libro che non vuole essere pubblicato dall’editore per il finale troppo triste. Nel frattempo, scrive una posta del cuore su un magazine femminile in cui, spacciandosi per Gabriel Garcia Marquez, dà consigli amorosi a sconosciuti. Un giorno, tra le tante anonime e strampalate lettere, Tommaso trova una storia a lui famigliare: la sua compagna Zoe ha scritto alla rubrica di Marquez perché vuole lasciarlo, ma non sa come farlo in modo indolore. Lo scrittore, nascosto dietro l’identità del finto Marquez, inizia quindi a chattare con la compagna. In un tentativo disperato di rimarginare il rapporto con la compagna, fa di tutto, cambia se stesso pur di non perdere Zoe.

Contemporaneamente, anche una coppia di amici di Tommaso è in crisi: lei (Claudia Gerini) è il sindaco di Roma e, oberata dal lavoro, sta completamente trascurando la figlia e il marito (Stefano Fresi) vuole separarsi dalla ”fredda signora” che è diventata la moglie.

Coppie parallele e opposte

Lasciarsi un giorno a Roma segue le due storie, cogliendo all’interno delle coppie simmetrie ma anche sfumature e differenze. Da un lato, la donna in carriera, fredda e estremamente indipendente, vuole lasciare il compagno pacato, accomodante e, in fin dei conti, poco stimolante. Dall’altro, abbiamo una moglie nuovamente molto affermata sul lavoro – Claudia Gerini è il sindaco di Roma – che sta per essere lasciata dal marito: Fresi rivuole la vita tranquilla di coppia, resa impossibile dalla carriera di lei. Le dinamiche sono le stesse, ma gestite in modo completamente diverso dalle persone coinvolte.

Entrambe le coppie sono squilibrate: un partner vuole farla finita, l’altro no. I motivi sono credibilissimi e comprensibili al pubblico. Molti argomenti affrontati sono quelli in cui anche la maggior parte delle persone s’imbatte dopo anni vissuti accanto a qualcun altro, soprattutto nelle fasi di cambiamento.

Un film conflittuale

Amore contro carriera. Indipendenza contro condivisione. Ecco i temi che mettono in crisi i protagonisti di Lasciarsi un giorno a Roma. I motivi di scontro nelle coppie sono attualissimi e rappresentati realisticamente. Non è difficile immedesimarsi in Tommaso o Zoe, nei loro turbamenti e nei litigi che non portano mai ad una soluzione.

Le discussioni sono essenziali all’interno di Lasciarsi un giorno a Roma: sono ciò che dà emozione alle scene e carattere ai personaggi, mostrandone luci e ombre. Il film è un racconto intimo delle relazioni, che vuole mostrare di tutti i protagonisti, anche di quelli apparentemente più freddi, le debolezze, le insicurezze. In sostanza, tutti quei particolari che emergono solo nelle storie d’amore, soprattutto quelle lunghe e profonde.

L’intraprendenza femminile spaventa?

Marta Nieto è una manager di una azienda che realizza videogiochi. Claudia Gerini interpreta il sindaco di Roma. Accanto a entrambe ci sono due uomini meno affermati a livello lavorativo, ma soprattutto con caratteri molto più pacati. Lasciarsi un giorno a Roma mette da parte lo stereotipo, ormai antico, dell’uomo in giacca e cravatta accompagnato dalla moglie casalinga, ma ne crea uno nuovo. Perché una donna che lavora ‘ai piani alti’ deve per forza essere fredda e acida? Perché il suo partner dev’essere un ‘mammo’, un perdigiorno, un eterno ragazzino?

Nonostante la volontà di Leo di mostrare la nuova coppia di oggi, il film non va troppo oltre lo stereotipo dei personaggi costruiti.

C’è un vero finale in Lasciarsi un giorno a Roma?

Ad un certo punto della storia, ci si chiede dove il film voglia andare a parare. La trama alterna momenti abbastanza concitati a pause e dilatazioni non sempre necessarie. Certo, il film è riflessivo e non reggerebbe senza i fiumi di parole, le dichiarazioni e le frasi romantiche di cui è denso. Tutto questo parlare, per due ore di film, ostacola però l’azione e, indubbiamente, l’attenzione per lo spettatore.

In sostanza, Lasciarsi un giorno a Roma è la commedia che ci si aspetta di vedere nel 2021: un mix di romanticismo e umorismo, un po’ di esagerazione all’italiana e un tocco superficiale a temi sociali.

Disney+: tutte le novità di Gennaio 2022

0
Disney+: tutte le novità di Gennaio 2022

Anno nuovo, streaming nuovo! C’è tanto per cui essere entusiasti in questo nuovo anno su Disney+. Assicurati di non perdere questi titoli in arrivo nel 2022: Pam & Tommy, Welcome to Wrexham, Pistol, The Dropout, Fleishman is in Trouble, Immigrant e tanti altri. Celebra un epico 2021 su Disney+ con tutti i titoli che hanno contribuito a rendere quest’anno così speciale, da Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza a Loki, da WandaVision a Only Murders in the Building. E in arrivo ancora più contenuti! Nuove serie e film ti accompagneranno in questo inizio di anno: gli inediti episodi de Il mondo secondo Jeff Goldblum, The Book of Boba Fett, due nuovi episodi di Grey’s Anatomy in arrivo su Disney+ rispettivamente il 5 e il 12 gennaio e la quinta stagione di 9-1-1 e Station 19.

Tutti i film in arrivo su Disney+

Eternals dal 12 gennaio

Eternals cosa ha funzionatoIl film Marvel Studios Eternals segue un gruppo di eroi sovrumani che ha protetto la Terra fin dall’alba dell’umanità. Quando mostruose creature chiamate Devianti, ritenute scomparse da tempo, ritornano misteriosamente, gli Eterni devono riunirsi per difendere l’umanità ancora una volta. Il cast del film comprende Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh. Kit Harington interpreta Dane Whitman, mentre Salma Hayek interpreta la leader saggia e spirituale Ajak e Angelina Jolie veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena.

Eternals è diretto da Chloé Zhao e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso e Kevin de la Noy sono i produttori esecutivi. Il soggetto è di Ryan Firpo & Kaz Firpo, mentre la sceneggiatura è firmata da Chloé Zhao e Chloé Zhao & Patrick Burleigh e Ryan Firpo & Kaz Firpo.

Antlers – Spirito Insaziabile dal 5 gennaio

Dal visionario mondo dell’acclamato regista Scott Cooper e dal maestro dell’horror vincitore del premio Oscar Guillermo del Toro, arriva Antlers – Spirito Insaziabile. In un’isolata cittadina dell’Oregon, un’insegnante di scuola media (Keri Russell) e suo fratello, lo sceriffo (Jesse Plemons), vengono trascinati negli oscuri segreti di un suo misterioso studente (Jeremy T. Thomas) che porteranno a terrificanti incontri con una leggendaria creatura ancestrale. Basato sul racconto “The Quiet Boy” di Nick Antosca e con una sceneggiatura di C. Henry Chaisson & Nick Antosca e Scott Cooper, il film è prodotto da Guillermo del Toro, David S. Goyer e J. Miles Dale. Antlers – Spirito Insaziabile è interpretato da Keri Russell (The Americans, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker), Jesse Plemons (The Irishman), Graham Greene (I Segreti di Wind River), Scott Haze (Venom), Rory Cochrane (Black Mass – L’ultimo Gangster) e Amy Madigan (Gone Baby Gone) e dagli esordienti Jeremy T. Thomas e Sawyer Jones.

Tutte le serie tv in arrivo su Disney+

MARVEL’S HIT-MONKEY – la prima stagione dal 26 gennaio

Dopo che la tribù di un macaco giapponese è stata massacrata, la scimmia si allea con il fantasma di un sicario americano. Insieme, i due cominciano a combattere e a farsi strada nella malavita di Tokyo.

Big Sky, la seconda stagione della serie originale in streaming dal 5 gennaio

Quando le detective private Cassie Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente d’auto vicino Helena, nel Montana, scoprono ben presto che il caso non è così semplice come sembra. Mentre cercano di scoprire cosa ci sia dietro al misterioso incidente, le loro vite si scontrano con una gang di insospettabili adolescenti, un personaggio seducente proveniente dal passato di Jenny e un crudele sconosciuto determinato a trovare delle risposte.

Queens – Regine dell’Hip Hop dal 19 gennaio

Queens – Regine dell’Hip Hop segue un gruppo di ragazze in crisi che vive nell’ombra della propria dinastia hip-hop un tempo famosa. Lontane e non più in contatto, queste quattro donne quarantenni si riuniscono per cercare di riconquistare la loro fama e ritrovare il fascino di una volta, quando erano le Nasty Bitches, il gruppo degli anni ‘90 che al tempo veniva considerato come uno dei più grandi gruppi femminili della loro generazione dopo l’uscita del singolo “Nasty Girl”.

The Real Queens of Hip-Hop: The Women Who Changed the Game dal 14 gennaio

The Real Queens of Hip-Hop: The Women Who Changed the Game offre uno sguardo all’evoluzione e all’impatto delle donne emcees e rapper, raccontato dalle artiste all’avanguardia che hanno contribuito a creare un impero musicale e culturale. Con una serie di interviste tutte al femminile, dalle pioniere degli anni ‘70 & ’80, alle artiste in vetta alle classifiche degli anni ‘90 e ’00 fino alle star di oggi, queste donne rivoluzionarie racconteranno i momenti più importanti delle loro carriere e condivideranno i dietro le quinte delle loro storie personali.

Il mondo secondo Jeff Goldblum, i nuovi episodi dal 9 gennaio

Jeff Goldblum è tornato con nuovi episodi. In questa seconda stagione de Il mondo secondo Jeff Goldblum, Jeff scopre sorprendenti segreti che si nascondono dietro una nuova serie di argomenti. Mentre incontra un nuovo cast di personaggi fantastici formato da fan appassionati ed esperti che svelano nuove tecnologie che cambiano la vita, Jeff scopre come questi argomenti abbiano plasmato il mondo in cui viviamo.

9-1-1 5 dal 12 gennaio

All’inizio della quinta stagione di 9-1-1, i primi soccorritori entrano in azione quando una serie di attacchi ransomware colpisce i sistemi informatici, le torri di controllo del traffico aereo e gli ospedali e un massiccio blackout provoca il caos nella città di Los Angeles. Nel frattempo, Athena si occupa di un’emergenza familiare, la depressione post-partum di Maddie peggiora, Eddie ha un problema di salute e un nuovo operatore del call center prende il controllo.

Station 9 dal 5 gennaio

Praticamente cresciuta nella Stazione 19 di Seattle, Andy Herrera è una vigilessa del fuoco sicura di sé ed è anche la figlia di Pruitt Herrera, il formidabile capo della caserma. Il capitano Pruitt è stato l’ispirazione principale di Andy per diventare un pompiere ed è un mentore sia per lei che per Jack Gibson, il tenente della stazione. Jack è impavido come Andy, ma quando i due sono insieme, volano scintille e gli opposti si attraggono.

The Chi dal 5 gennaio

Jake, Papa e Kevin si confrontano con la dura realtà di come il mondo veda i giovani uomini di colore all’indomani di un atto di brutalità da parte della polizia. Mentre i tre amici fanno i conti con un sistema malato, gli effetti dell’atto disumano della forza pubblica si ripercuotono in tutto il South Side, motivando amici e vicini a reagire. Come fa una comunità a trovare la forza di andare avanti? Questa è la forza di The Chi.

Mayans M.C. dal 12 gennaio

Mayans M.C. segue la vita di Ezekiel “EZ” Reyes, un nuovo membro della gang Mayans M.C. al confine tra California e Messico. Un tempo un ragazzo d’oro con il sogno americano a portata di mano, EZ e suo fratello Angel ora sono più uniti che mai dopo aver scoperto la verità dietro l’omicidio della loro madre. Di fronte alla necessità di ritagliarsi una nuova identità nella sua piccola città, il bisogno di vendetta di EZ lo spinge verso una vita che non ha mai voluto. Nel frattempo, il loro padre Felipe lotta per riconciliare le scelte che lui e i suoi figli hanno fatto.

Illusioni Perdute: intervista al protagonista Benjamin Voisin

0
Illusioni Perdute: intervista al protagonista Benjamin Voisin

Ecco la nostra intervista a Benjamin Voisin, protagonista di Illusioni Perdute, il film di Xavier Giannoli in uscita in Italia in anteprima dal 23 dicembre a Roma, Milano, Torino, Bologna e dal 30 dicembre in tutte le sale con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Uncharted: il trailer ufficiale con Tom Holland

0
Uncharted: il trailer ufficiale con Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il nuovo trailer ufficiale italiano di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 17 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas.

Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il costume di Christine Palmer in una foto ufficiale

0

Dopo il primo emozionante trailer che sembra svelare molto su quello che accadrà in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Marvel Studios ha diffuso una prima foto dal film in cui vediamo Strange (Benedict Cumberbatch), insieme a Christine Palmer (Rachel McAdams) e America Chavez (Xochitl Gomez).

Se Gomez è una new entry nel franchise, sappiamo che McAdams torna nel ruolo di Christine dopo un’apparizione nel primo film del 2016 non proprio esaltante. Nell’immagine però l’attrice indossa un costume che non sembra né un abito civile, né un camice da infermiera, ma promette piuttosto di essere un costume, che potrebbe fare di lei “l’infermiera di notte”.

Già quando Netflix portò in vita Daredevil, si immaginava che il personaggio di Rosario Dawson potesse essere “l’infermiera di notte”, ma poi la serie non è andata in quella direzione. Che si decida di far debuttare il personaggio sul grande schermo con questo film?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Aquaman and the Lost Kingdom: diffusa una prima sinossi del film

0
Aquaman and the Lost Kingdom: diffusa una prima sinossi del film

La Warner Bros ha diffuso una nuova breve sinossi per Aquaman and the Lost Kingdom che accenna a un cambiamento di sentiero per l’Arthur Curry di Jason Momoa. Secondo quanto riporta la trama di seguito, Arthur dovrà unire le sue forze con un inaspettato alleato proveniente da Atlantide. Ecco la nuova sinossi di Aquaman and the Lost Kingdom:

“Quando un antico potere viene scatenato, Aquaman deve stringere una difficile alleanza con un improbabile alleato per proteggere Atlantide e il mondo dalla devastazione irreversibile”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Paul Feig arrabbiato con SONY che non include il suo film del 2016 nel cofanetto di Ghostbusters

0

Paul Feig non ha preso molto bene la decisione di SONY di realizzare un cofanetto celebrativo dedicato al franchise di Ghostbusters senza inserire nella raccolta il suo Ghostbusters del 2016.

In un recente tweet, Paul Feig ha richiamato Sony Pictures per aver ignorato Ghostbusters (2016) nel Ghostbusters Ultimate Gift Set. Il set regalo di otto dischi è composto dai primi due film di Ghostbusters originali incapsulati in una confezione Ghost Trap, così come Ghostbusters: Legacy del 2021 di Jason Reitman e due dischi sconosciuti avvolti nelle copertine della Neutrona Wand e dello Zaino Protonico. La collezione include anche la ristampa del raro Making of Ghostbusters, che segue i processi creativi alla base del primo film.

Ecco di seguito il tweet di Feig!

https://twitter.com/paulfeig/status/1473715393965572099?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1473715393965572099%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fghostbusters-2016-reboot-movie-box-set-paul-feig%2F

Doctor Strange nel Multiverso della Follia smaschera la teoria sul finale di WandaVision

0

Il primo trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia smentisce una popolare teoria dei fan che la lega al finale di WandaVision. Wanda Maximoff ha realizzato il suo vero potenziale ed è diventata la Scarlet Witch alla fine di WandaVision, ma il suo viaggio ha previsto l’uso dei suoi poteri di deformazione della realtà per fare il lavaggio del cervello a un’intera città. Molti presumevano che gli eventi della serie Disney+ si sarebbero collegati direttamente a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma il trailer mette presto a tacere questa teoria.

Dopo che le false affermazioni di Mysterio di provenire da una realtà diversa sono state scoperte alla fine di Spider-Man: Far From Home, il multiverso del MCU è finalmente diventato parte integrante delle trame di Loki e What If…? della Marvel, prima di fare il suo debutto cinematografico in Spider-Man: No Way Home. Dopo aver prevenuto una catastrofe multiversale, Strange lavorerà al fianco di Scarlet Witch e della nuova arrivata America Chavez per evitare un altro cataclisma.

Nel suo dolore per aver perso Pietro, Visione e le sue speranze di un futuro con quest’ultimo, Wanda ha usato i suoi poteri per trasformare una piccola città in una fantasia simile a una sitcom, una vita ideale per lei e suo marito sintezoide. Sebbene Maximoff sia felice per un po’, i suoi poteri rimuovono il libero arbitrio di numerosi innocenti, costringendoli a giocare secondo le sue regole. Alla fine di WandaVision, Maximoff libera la gente di Westview, nel New Jersey, ma molti si aspettavano che le sue azioni attirassero l’attenzione del Dottor Strange. Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che è stato presentato in anteprima alla fine di No Way Home, ha visto Strange avvicinare Wanda e le ha detto che non è interessato a discutere dell’incidente a Westview, smentendo la teoria e indicando che ha bisogno del suo aiuto per questioni più inquietanti.

Il dialogo del Dottor Strange con Wanda nel teaser rivela che sa già dell’incidente a Westview, anche se il film probabilmente esplorerà quando e come Strange ne è venuto a conoscenza e perché era assente. Dietro le quinte, Doctor Strange doveva originariamente apparire in WandaVision, ma gli showrunner hanno deciso di non farlo, dando la priorità alla storia di Wanda Maximoff. Strange è stato indirettamente menzionato, tuttavia, poiché Agatha Harkness ha affermato che i poteri della magia del caos di Scarlet Witch erano maggiori di quelli dello Stregone Supremo, un titolo un tempo detenuto da Strange ma ora appartenente a Wong.

Considerando la potenziale scala di Doctor Strange nel Multiverso della Follia e il fatto che un malvagio Strange da un universo alternativo (forse Strange Supreme di What If…?) potrebbe essere l’antagonista principale del film, la versione mainstream di Doctor Strange avrà bisogno di assistenza. I poteri di Scarlet Witch sembrano essere maggiori di quelli di Strange, quindi sarebbe un’alleata inestimabile contro il suo malvagio doppelgänger. Inoltre, la magia del caos di Wanda potrebbe essere ugualmente preziosa per riparare qualsiasi danno venga fatto al multiverso.

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Batman: Colin Farrell ha rivelato di essersi ispirato a Fredo de Il Padrino

0

The Batman di Matt Reeves introdurrà nuove versioni di diversi famosi cattivi di Gotham City, incluso uno dei nemici più noti e riconoscibili del Cavaliere Oscuro, il Pinguino. Non sappiamo ancora molto su quest’ultima interpretazione live-action di Oswald Cobblepot o su come influenzerà esattamente la storia, ma l’uomo che lo porterà in vita nel film (Colin Farrell), anche se è irriconoscibile sotto tonnellate di make-up – ora ha rivelato che per interpretarlo si è ispirato ad un personaggio del film Il Padrino (The Godfather) di Francis Ford Coppola. Infatti durante una chiacchierata con Empire, l’attore ha rivelato che la sua interpretazione di “Oz” è stata influenzata dal fratello condannato di Michael Corleone, Fredo:

“[Reeves] mi ha menzionato Fredo”, ha rivelato Colin Farrell alla rivista. “Perché Fredo è paralizzato dall’insignificanza in cui vive, in una famiglia che è piena di uomini molto forti, molto intelligenti, molto capaci, molto violenti. Ecco perché commette l’atto di tradimento che fa, perché è debole, è un po’ rotto, e lui sta soffrendo. C’è una sorta di frattura al centro di Oz, che alimenta il suo desiderio e la sua ambizione di elevarsi all’interno di questa cabala criminale. Dove va a finire quell’ascesa… Mi piacerebbe arrivare a esplorarlo nel secondo film, se mai dovesse succedere”.

A pensarci bene FREDO è sicuramente un’interessante fonte di ispirazione, soprattutto considerando il fatto che Il Pinguino è stato spesso descritto nei fumetti come una persona che soffre di un pericoloso complesso di inferiorità. Dunque il parallelo non è poi così fuori luogo. Resta da vedere se The Batman avrà un sequel, ma sappiamo che Farrell riprenderà il ruolo per la già annunciata serie spinoff di Penguin per HBO Max. Lo spettacolo, che è descritto come una “serie in stile Scarface sull’ascesa del personaggio del Pinguino”, approfondirà l’ascesa al potere del cattivo nel mondo criminale di Gotham, e sarà prodotto esecutivamente dal duo di Batman Dylan Clark e Matt Reeves.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Milla Jovovich: 10 cose che non sai sull’attrice

0
Milla Jovovich: 10 cose che non sai sull’attrice

Milla Jovovich è una di quelle attrici che ha saputo conquistare una grande fetta di pubblico con il suo fascino, la sua unica bellezza, il suo carisma e il suo talento recitativo. Protagonista di un famossimo franchise, quest’attrice non si è mai montata la testa, rimanendo sempre con i piedi ben saldati a terra. La sua è stata una bella gavetta e ha sempre lavorato sodo per arrivare dove è ora, senza fermarsi neanche nel periodo seguente alle sue gravidanze. Tra zombie, sparatorie, scene hot e tanto sarcasmo, il pubblico non può fare altro che ammirarla e seguirla per tutti i suoi film di cui è protagonista.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Milla Jovovich.

Milla Jovovich: i suoi film

 

1. Milla Jovovich: i film e la carriera. Dopo qualche esperienza da modella, Milla Jovovich ha cominciato a 13 anni a debuttare nel mondo della recitazione, apparendo in film come Congiunzione di due lune (1988), Ritorno a laguna blu (1991), Poliziotto in blue jeans (1992) e Charlot (1992). In seguito, lavora in film come La vita è un sogno (1993), Il quinto elemento (1997), Giovanna d’Arco (1999), Zoolander (2001), Resident Evil (2002), per poi continuare con Resident Evil: Apocalypse (2004), Resident Evil: Extinction (2007) e A Perfect Gateway – Una perfetta via di fuga (2009). Tra i suoi ultimi film vi sono Resident Evil: Afterlife (2010), Il quarto tipo (2010) I tre moschettieri (2011), Resident Evil: Retribution (2012), Cymbeline (2014), Survivor (2015), Zoolander 2 (2016), Resident Evil: The Final Chapter (2017), Hellboy (2019) e Monster Hunter (2020).

2. Milla Jovovich ha lavorato anche in televisione ed è anche produttrice. La carriera di Milla Jovovich non si è evoluta solo nell’ambito cinematografico, ma anche nel piccolo schermo. L’attrice, infatti, ha preso parte in alcune serie tv come Paradise (1988) e Parker Lewis Can’t Lose (1990). Oltre a ciò, la Jovovich ha vestito anche i panni della produttrice, lavorando alla produzione del film Faces in the Crowd – Frammenti di un omicidio (2011) e del corto Withorwithout (2018).

Milla Jovovich: oggi

3. Ha dei nuovi progetti in lavorazione. Da poco divenuta mamma per la terza volta, la Jovovich non sembra avere alcuna intenzione di prendersi una pausa dalla recitazione. Oltre ad essere stata protagonista, nel 2020, del film Monster Hunter, ha infatti già altri due film in programma. Si tratta di Hummingbird, dove ricoprirà il ruolo di un’assassina chiamata a compiere una missione particolarmente controversa, e In the Lost Lands, film che la vedrà tornare a collaborare con il marito Paul W. S. Anderson e recitare accanto all’attore Dave Bautista.

Milla Jovovich marito

Milla Jovovich è su Instagram

4. Ha un profilo Instagram molto seguito. Come molti altri suoi colleghi, anche Milla Jovovich ha deciso di aprire un suo account ufficiale su Instagram, seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. La sua bacheca è molto variegata, contraddistinta dai molti post che la vedono protagonista insieme ai suoi colleghi di set o insieme ai membri della sua famiglia, sempre sorridente e piena di energia. Sul suo profilo Instagram non compaiono però solo immagini di questo tipo, ma vi sono anche diversi post che la mostrano mentre è impegnata in alcuni allenamenti.

Milla Jovovich: chi è suo marito

5. Milla Jovovich è stata sposata con Luc Besson. Della vita sentimentale di Milla Jovovich non si è mai saputo più di tanto, tranne il fatto che è stata sposata con il celebre regista francese Luc Besson. L’attrice, infatti, lo ha sposato nel dicembre del 1997, per poi divorziare da lui circa due anni dopo: i due si erano conosciuti sul set del film Il quinto elemento e hanno collaborato anche per Giovanna d’Arco.

6. Milla Jovovich è sposata con Paul W. S. Anderson. Dopo il divorzio da Luc Besson, avvenuto nel giugno del 1999, l’attrice si era rimessa al lavoro e sul set del primo film del franchise Resident Evil l’attrice ha conosciuto il regista del film, Paul W. S. Anderson. I due hanno cominciato a frequentarsi nel 2003, per poi sposarsi il 23 agosto del 2009. Da loro amore sono nate tre figlie, Ever Gabo Jovovich Anderson nel novembre del 2007, Dashiel Edan Jovovich Anderson nata il 1° aprile del 2015 e Osian Lark Elliot, nata nel 2020.

Milla Jovovich in Resident Evil

7. Milla Jovovich si è sentita minacciata da Michelle Rodriguez. Ormai Milla Jovovich era sulla cresta dell’onda con Resident Evil, ma ha vissuto un momento in cui si è sentita minacciata dall’entrata in scena di Michelle Rodriguez che doveva vestire i panni di Rain. I motivi? La Rodriguez andava molto forte in quel periodo e la sceneggiatura era stata riscritta quasi completamente più su di lei che sul personaggio di Alice. Dopo aver letto la sceneggiatura ed essersi adirata, ha contattato subito il marito per discutere e per ridimensionare il personaggio che, a detta sua, avrebbe oscurato quello di Alice, la vera e unica protagonista del franchise.

8. Milla Jovovich non sarebbe contraria ad un reboot di Resident Evil. Da qualche anno si parla di un rinnovo del franchise di Resident Evil, la saga che ha reso famosa in tutto il mondo Milla Jovovich e che ha avuto un grande successo. La stessa attrice ha ammesso di non essere del tutto contraria al reboot di cui si ventila da diverso tempo. È chiaro che il discorso in questione è prettamente finanziario e per l’attrice non c’è problema, ma invita a scegliere correttamente il cast e il team che realizzerà il film.

Milla Jovovich Il quinto elemento

Milla Jovovich in Laguna blu

9. Ha recitato nel sequel del film. Il primo ruolo da protagonista per la Jovovich arrivò all’età di 15 anni con il film Ritorno alla laguna blu, sequel del classico degli anni Ottanta. In questo, pur considerando la giovane età, l’attrice decise di interpretare personalmente anche le scene che la prevedevano senza veli. In seguito, tuttavia, la Jovovich ha ricordato questo come il peggior film in cui abbia mai recitato, considerandolo fondamentalmente stupido.

Milla Jovovich in Il quinto elemento

10. Ha contribuito alla particolare lingua parlata nel film. La “lingua divina”, parlata da Leeloo, il personaggio interpretato dalla Jovovich in Il quinto elemento è stata inventata dal co-sceneggiatore e regista Luc Besson, e ulteriormente perfezionata dalla Jovovich stessa, che ha avuto pochi problemi nell’apprenderla e svilupparla, poiché parlava già quattro lingue. La lingua, inoltre, aveva solo quattrocento  parole e Besson e la Jovovich hanno tenuto conversazioni e si sono scritti lettere nella lingua come pratica. Alla fine delle riprese, sono stati in grado di avere conversazioni complete in questa lingua.

Fonti: IMDb, dreadcentral, inverse, cinemablend

Tom Holland commenta l’esperienza nel condividere lo schermo con [SPOILER] e [SPOILER]

0

Il povero Tom Holland ha passato la maggior parte dell’anno a negare due attori noti sarebbero comparsi nel film. Ebbene oggi finalmente l’attore e star di Spider-Man: No Way Home ha rivelato cosa ha provato a condividere lo schermo e il set con Tobey Maguire e Andrew Garfield, ora che finalmente molti di noi che hanno visto il film sanno che  ciascuna delle loro varianti di Peter Parker fa parte del trequel. Parlando con il sito ufficiale Marvel.com, all’attore è stata finalmente offerta l’opportunità di condividere i suoi pensieri sulla condivisione dello schermo con i suoi compagni Spider-Men. “Tobey era così divertente”, ricorda Tom Holland. “Abbiamo così tante piccole battute che sono venute fuori dal lavoro con Tobey. “tipo: ‘Sicuramente non tuo padre.’ Era davvero entusiasta di essere tornato. Si capiva che significava davvero molto per lui. Lui si è rimesso il vestito. Siamo tornati insieme. È stato fantastico.”

Per quanto riguarda Andrew Garfield, Tom Holland ha fatto eco ai pensieri di molti fan riconoscendo il fatto che Spider-Man: No Way Home ha offerto all’attore una possibilità di redenzione dopo che The Amazing Spider-Man 2 ha concluso prematuramente la sua storia. “La leggenda in persona. È un ragazzo così adorabile. Penso che questo film sia stato il suo modo di fare pace con Spider-Man. È stato un tale privilegio lavorare con lui. So che ha significato molto per lui”. Nella stessa intervista, ha anche elogiato i cattivi e suoi co-protagonisti, tra cui il Green Goblin di Willem Dafoe. Secondo Tom ha rubato il palcoscenico nei panni del demente Norman Osborn: “Non ho mai lavorato con un attore che fosse in grado di offrire così tante opzioni a un regista”, ammette Holland. “Ha questo discorso nel film in cui parla del tipo di crisi esistenziale di Peter. Deve aver girato la scena 30 volte ed erano tutte diverse”.

Spider-Man: No Way Home ha chiaramente rappresentato qualcosa di speciale per Tom Holland come lo è stato per molti di noi fan. Questa è la prima volta che parla di lavorare con Tobey e Andrew, e siamo decisamente ansiosi di sentire le sensazioni avute dai suoi colleghi che hanno riprese questo iconico ruolo per l’occasione. Dunque non resta che aspettare ulteriori aggiornamenti.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Spider-Man: la statua ultra realistica di Iron Spider vi lascerà a bocca aperta!

0

Spider-Man ha fatto compiuto un viaggio impressionante nel Marvel Cinematic Universe, passando dalla protezione di New York City dalla pericolosa minaccia dell’Avvoltoio, al salvataggio dell’universo da Thanos, all’affrontare i pericoli del multiverso in Spider-Man: No Way Home. Per celebrare quel viaggio i Queen Studios hanno sviluppato una statua a grandezza naturale ultra realistica basata sull’armatura di Iron Spider del Wall-Crawler apparso in Avengers: Infinity War.  La compagnia in passato si è superata nella riproduzione e nelle somiglianze di attori e personaggi, con incredibili statue basate su personaggi del calibro di Wonder Woman, Venom e Aquaman. Questo Iron Spider non fa eccezione, dando l’impressione che lo stesso Peter Parker sia saltato fuori dallo schermo ed è entrato nelle nostre case. Di seguito tutte le foto del prezioso oggetto da collezione: 

Queen Studios Spider-Man-1La cosa più impressionante di questa statua è come porta con successo un abito realizzato nel film completamente in CGI nel mondo reale. L’armatura sembra pratica e, cosa forse più importante, abbastanza forte da resistere ai pugni diretti dello stesso Thanos senza mettere in pericolo chi la indossa (ovviamente, per preservare l’integrità della statua, non consigliamo di testarla contro un gigantesco alieno viola con manie di grandezza). In aggiunta al suo realismo, il collezionabile include diversi pezzi luminosi, in particolare i suoi occhi e i suoi palmi, per ricreare accuratamente l’armatura high-tech di Spider-Man.

La base presenta anche una illuminazione interna per evidenziare la statua. La creazione di un oggetto da collezione come questo richiede una notevole quantità di lavoro e i Queen Studios ha diffuso alcune informazioni sul suo processo di sviluppo discutendo lo sforzo che ha portato a rendere l’Iron Spider il più accurato possibile: “Realizzato in polystone, il team di [Queen Studios] ha scolpito meticolosamente l’edizione limitata da collezione con una precisione mozzafiato, riproducendo ogni linea e contorno. Infine, gli artisti dei Queen Studios hanno sapientemente dipinto la statua per catturare l’aspetto metallico blu e rosso dell’armatura con rifiniture dorate. La statua Iron Spider dei Queen Studios è realizzata in polystone ed è alta 192 cm, con una larghezza di 97 cm e una profondità di 108 cm. Se hai intenzione di acquistarlo, ti consigliamo di iniziare a cercare andare negli USA, scovare uno store abbastanza grande e ammirarla nel giusto modo. La statua è venduta al dettaglio per $ 7.060 ed è un edizione limitata con 299 copie, il che significa che la sua disponibilità sarà notevolmente limitata.

Queen-Studios-Spider-Man-6-Dimensions

Sing 2 – sempre più forte, la recensione del film Illumination

Sing 2 – sempre più forte, la recensione del film Illumination

Dopo l’enorme successo del primo Sing, realizzato dalla Illumination Studios cinque anni fa, ecco arrivare Sing 2 – sempre più forte il nuovo episodio che propone in pratica la stessa formula vincente inserendola in quelle che sono le coordinate maggiormente attese dal pubblico quando si tratta di sequel: visione ingrandita, spettacolo fantasmagorico ed avvincente.

I numeri di Sing 2 non gareggiano con quelli del primo film

Sing 2 – sempre più forte riesce soltanto a metà nell’impresa dal momento che se l’estetica viene aggiornata e resa maggiormente sfavillante grazie a una nuova ambientazione, allo stesso modo l’emozione che i numeri musicali con cui l’originale aveva saputo conquistare il cuore del pubblico in questo caso viene a mancare, o almeno appare sviluppata con minore forza propositiva. Il regista Garth Jennings, confermato dopo l’exploit del primo Sing, sembra preoccuparsi maggiormente di inserire i personaggi conosciuti in un nuovo contesto che di approfondire la loro personalità attraverso storie o archi narrativi in grado di raccontarli più in profondità.

Ecco quindi che Buster (Matthew McConaughey in originale), Rosita (Reese Witherspoon), Ash (Scarlett Johansson) e tutte le altre figure principali di Sing 2 non presentano alcun approfondimento rispetto a quanto già sapevamo di loro, e di conseguenza non riescono ad entrare sul serio nel cuore dello spettatore quando devono affrontare gli ostacoli che si propongono loro. Ad aiutarli non contribuisce poi una sceneggiatura che si rivela poco più di un canovaccio, che propone conflitti sia interiori che esteriori ai personaggi piuttosto approssimativi e in alcuni casi neppure veramente risolti.

Manca il coinvolgimento emozionale

Sing 2 si dipana senza che vi sia un vero e proprio coinvolgimento emozionale con quanto accade sul grande schermo. La sottotrama più forte è probabilmente quella che riguarda il nuovo personaggio di Clay Calloway (Bono Vox), ma anche in questo caso si tratta più di una suggestione che di una storia realmente sviluppata (anche se a essere sinceri un’inquadratura nel pre-finale risulta capace di scuotere l’animo e strappare la proverbiale lacrimuccia, vi accorgerete quale è quando la vedrete…). 

La cosa più interessante di Sing 2, alla fine, si rivela proprio l’ambientazione che in un certo qual modo si fa “manifesto” della politica non soltanto del film ma della stessa Illumination. Grandi successi come Cattivissimo Me, Minions, Pets – Vita da Animali o lo stesso Sing sono stati costruiti con intelligenza e una decisa propensione ad andare incontro alla voglia di divertimento del pubblico, in particolar modo quello più giovane.

Rimane comunque impossibile non notare quanto i titoli appena citati lavorino maggiormente in superficie rispetto a molti dei grandi film d’animazione realizzati in questi anni ad esempio dalla Pixar. Non che sia necessariamente un difetto, ma a livello di puro spessore artistico e cinematografico la differenza rimane innegabile. Scegliendo di ambientare quasi tutto il film in una città che è chiaramente una copia animata di Las Vegas – in pratica il tempio dello spettacolo di largo e veloce consumo –  Sing 2 sembra abbracciare metaforicamente tale politica dell’entertainment, “confessando” la propria natura e il motivo intrinseco dell’esistenza stessa del film. Nulla di male come detto, tutt’altro: giocando a carte scoperte il lungometraggio di Jennings risulta in qualche modo più sincero rispetto ad alcuni dei precedenti film della Illumination, maggiormente camuffati da opere in possesso di uno statuto che in realtà non apparteneva loro. 

Uno spettacolo scintillante e una struttura narrativa non soddisfacente

Seguito fiacco di un film d’animazione a nostro avviso già non particolarmente memorabile – seppur efficace – Sing 2 – sempre più forte possiede purtroppo il difetto principale di quei progetti che intendono sfruttare il successo del precedente episodio tentando di amplificare quello che ha funzionato a livello di intrattenimento senza invece provare strade realmente nuove, in grado di fornire prospettive interessanti su personaggi e dinamiche tra essi. Garth Jennings ha confezionato uno spettacolo scintillante il quale si poggia però su una struttura narrativa fin troppo aleatoria perché l’operazione possa dirsi soddisfacente.

Batgirl, Michael Keaton riprenderà il ruolo di Batman

0
Batgirl, Michael Keaton riprenderà il ruolo di Batman

Michael Keaton ha firmato per riprendere il suo ruolo di Batman nell’imminente film Batgirl, come conferma Deadline. Reciterà nell’ultimo film di Warner Bros e DC insieme a Leslie Grace, J.K. Simmons e Brendan Fraser.

La Warner Bros. non ha commentato il casting quando è stata contattata da Deadline, ma la notizia arriva dopo l’annuncio che Keaton ha nuovamente indossato il mantello per il protagonista di Ezra Miller, The Flash, la cui uscita è prevista nei cinema il 4 novembre 2022.

Mentre la trama di Batgirl viene tenuta nascosta, i primi dettagli confermano che la storia è incentrata su Barbara Gordon (Grace), la figlia del commissario di polizia di Gotham City Jim Gordon. Adil El Arbi e Bilall Fallah (Bad Boys for Life) stanno dirigendo il film da una sceneggiatura di Christina Hodson.

All’inizio di quest’anno, è stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità