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Grey’s Anatomy 17: promo crossover con Station 19

Grey's Anatomy

Dopo l’ultimo ingresso nel cast la ABC ha diffuso il promo crossover di Grey’s Anatomy 17 e Station 19 4, che come sappiamo avranno una season premiere combinata.

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Grey’s Anatomy 17

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020.  In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

 
 

The Watch: la nuova serie tv BBC America

The Watch

The Watch è la nuova serie televisiva fantasy della BBC America si ispira a Ankh-Morpork City Watch dalla serie di romanzi fantasy Discworld di Terry Pratchett. La serie ha avuto un ordine di una stagione in otto parti.

The Watch: quando esce e dove vederla in streaming

La prima stagione di The Watch debutterà in anteprima il 3 gennaio su BBC America. In Italia la serie non ha al momento una collocazione.

The Watch: la trama e il cast

Ambientato nella città principale dell’immaginario Discworld di Ankh-Morpork, The Watch è stato descritto da Terry Pratchett come un “CSI in stile Pratchett ” e da Narrativia come un “thriller punk rock”. Avrà una trama episodica, seguendo il formato di un “crimine della settimana” come affrontato dalle forze di polizia della città sotto il comando di Sam Vimes.

In The Watch protagonisti sono Sam Adewunmi nel ruolo di Carcer Dun, Matt Berry come voce di Wayne, Anna Chancellor come Lord Vetinari, Marama Corlett nel ruolo del caporale Angua, Richard Dormer nel ruolo di Sam Vimes, Jo Eaton-Kent nel ruolo di Constable Cheery, James Fleet come Arcicancelliere della Unseen University, Adam Hugill nel ruolo di Constable Carrot, Hakeem Kae-Kazim nel ruolo del Capitano John Keel, Ruth Madeley nel ruolo di Throat, Bianca Simone Mannie nel ruolo di Wonse, Ingrid Oliver nel ruolo del dottor Cruces, Wendell Pierce come voce della morte e  Lara Rossi nel ruolo di Lady Sybil Ramkin.

The Watch: teaser trailer

https://youtu.be/ymQMJDmhu70

Curiosità sulla serie tv

  • Anche prima dell’uscita della serie, la serie ha attirato una grande quantità di polemiche e critiche per essersi allontanata troppo dalle origini medievali della serie, approfondendo troppo le immagini “ punk rock ”, cambiando il genere, la personalità o le origini dei personaggi e rimuovendo completamente alcuni caratteri.
  • Queste controversie sono state esacerbate quando Simon Allen, capo sceneggiatore della serie, non ha menzionato Terry Pratchett durante il suo post per commemorare la fine delle riprese.
  • Dopo il panel del Comic Con di New York del 9 ottobre 2020 Rhianna Pratchett ha dichiarato che non condivideva “nessun DNA con l’orologio di mio padre”.
  • Neil Gaiman ha paragonato la serie a “Batman che ora è un giornalista con un trench giallo un pipistrello domestico”.
  • The Watch è stato annunciato nel 2011 come in fase di sviluppo da Prime Focus Productions, che in precedenza aveva creato tre adattamenti televisivi in ​​due parti dei romanzi di Discworld
 
 

Zoey 101: cast, trama, reboot e streaming

Zoey 101

I ragazzi nati negli anni novanta sono più o meno cresciuti tutti a pane e Nickelodeon. Tra la fine degli anni novanta e i primi del duemila, infatti, la quantità di film e serie tv dedicate agli adolescenti era sorprendente. Una tra le più amate, che riempiva i pomeriggi di tantissimi ragazzi e ragazza in tutto il mondo era Zoey 101.

Ideata da Dan Schneider, Zoey 101 è una serie tv per teenagers, girata interamente all’università Pepperdine di Malibù, in California, e andata in onda dal 2005 al 2008. Quella che potrebbe sembrare solo l’ennesimo programma per ragazzi, ha fatto storia grazie alla sua protagonista d’eccellenza. La Zoey della serie è infatti Jamie Lynn Spears, sorella minore della celebre cantante pop Britney Spears.

Andata avanti per 4 stagioni e 65 episodi, la serie si è purtroppo interrotta bruscamente nel 2007.

Zoey 101 cast e trama: una nuova ragazza in città

La prestigiosa Pacific Coast Academy di Malibù, fondata come scuola solo maschile, finalmente entra nel nuovo millennio e decide di aprire le porte anche alle donne, diventando quindi un istituto misto. All’inizio dell’anno scolastico 2005, dalla Louisiana arriva la teeneger Zoey Brooks (Jamie Lynn Spears), insieme al fratellino Dustin (Paul Butcher). Entrambi cominceranno al più presto le lezioni nella rinnovata Pacific.

Nonostante le polemiche per la nuova politica dell’accademia, Zoey sembra trovarsi a suo agio nella nuova scuola. Appena arrivata, infatti, fa subito nuove conoscenze. Il primo a incrociare il suo cammino è Chase Matthews (Sean Flynn-Amir), un ragazzo buffo e pasticcione che diventerà successivamente il suo migliore amico. Grazie a Chase, inoltre Zoey fa la conoscenza di molti altri ragazzi tra cui Michael Barrett (Christopher Massey), il burlone della scuola, Quinn Persky (Erin Sanders), pazza per la scienza, e Logan Reese (Matthew Underwood), il ragazzo più ricco e viziato della Pacific. Sarà proprio quest’ultimo a creare non pochi problemi alla protagonista, senza pronta a bacchettarlo e a difendere le vittime di Logan.

A guardare le spalle a Zoey, oltre a Chase, ci sono anche due new entry. Mentre la ragazza prende familiarità con l’istituto, conosce le sue nuove compagne di stanza. La prima è Dana Cruz (Kristin Herrera), una super sportivona definita da tutti un po’ come il maschiaccio del suo corso; la seconda è Nicole Bristow (Alexa Nikolas), l’esatto opposto di Dana, molto dolce e sensibile ma non troppo brillante.

Nella prima stagione della serie, Zoey comincia quindi ad ambientarsi nella nuova scuola e a creare nuovi legami d’amicizia. In ogni episodio per lei e i suoi amici ci sono nuove sfide da affrontare così come piccoli grandi drammi da superare. Tra gossip, primi amori e tradimenti, alla Pacific c’è poco da stare tranquilli!

Zoey 101 personaggi: i ragazzi della Pacific

Ma le cose per Zoey diventano sempre più complicate e interessanti col passare del tempo. Nella seconda stagione, infatti, la sua fidata amica e compagna di stanza, Dana, lascerà la Pacific per uno scambio culturale con l’Europa. Al posto di Dana in accademia arriva quindi Lola Martinez (Victoria Justice), una ragazza un po’ sopra le righe, nonché aspirante attrice di Hollywood. La presenza di questa nuova ragazza creerà scompiglio nella vita di Zoey e anche tra i ragazzi che faranno a gara per contendersi la nuova arrivata.

Tuttavia, il trambusto creato dall’arrivo di Lola durerà poco. Ben presto a rubarle la scena sarà invece Nicole che, ossessionata dai suoi coetanei dell’altro sesso, sarà spedita dalla famiglia in collegio femminile, lontana da tentazioni inutili. Con l’uscita di scena di Nicole, quindi, Quinn prende il suo posto come compagna di stanza di Zoey e Lola. Ma i ragazzi della Pacific hanno in serbo molte altre sorprese.

Nella terza stagione, infatti, subito dopo l’allontanamento di Nicole, è proprio Zoey a lasciare la scuola. La protagonista lascia la Pacific per trasferirsi in un celebre liceo di Londra, gettando i suoi amici nello sconforto più totale. A risentire più di tutti della mancanza della ragazza è Chase che, dopo tanto tempo, ha capito di essere innamorato di Zoey.

I ragazzi, a miglia di distanza l’uno dall’altra, si perdono di vista. Solo nella quarta e ultima stagione, dopo una serie di peripezie inutili fatte di viaggi inaspettati e rivali in amore, Zoey e Chase si rincontreranno e capiranno di essere fatti l’uno per l’altra.

Zoey 101 reboot: una nuova serie o un sequel?

Nel 2007 la fine di Zoey 101 è stata accompagnata da una lunga serie di polemiche, mosse principalmente alla sua protagonista. Nonostante la serie abbia avuto un finale vero e proprio, senza lasciare nessuna questione in sospeso, c’è chi si è lamentato della mancanza di una quinta stagione.

In particolare, le polemiche sono cominciate quando, nel 2007, Jamie Lynne Spears ha annunciato la sua gravidanza al mondo. Per molto tempo, infatti, i fan di Zoey 101 hanno impuntato la fine della serie allo stato interessante della Spears. Queste teorie però sono state sconfessate sia dalla protagonista che dagli autori della serie. Le riprese della quarta e ultima stagione sono terminate nell’agosto del 2007 e Jamie Lynn ha annunciato di essere incinta diverse settimane più tardi.

Le polemiche quindi si sono fermate ma la fine della serie ha segnato per molti la fine di un’era. Zoey 101 è stata ed è ancora una delle serie preferite dagli adolescenti di una quindicina di anni fa, record di ascolti sia in America che in Italia. Oltre a essere stata la colonna sonora dei pomeriggi di tantissimi ragazzi e ragazze, la serie è stata anche il trampolino di lancio di Jamie Lynne Spears, rimasta fino a quel momento nascosta nell’ombra mentre la sorella Britney scalava le classifiche di tutto il mondo.

Le avventure di Zoey sono quindi rimaste nel cuore di molti e negli ultimi mesi è stata la stessa Jamie a dirsi disposta a riportare la sua protagonista su piccolo schermo. Dopo la sorprendente reunion del cast della serie, avvenuta a luglio di quest’anno, tutti gli attori si sono detti disposti a ridare vita ai personaggi di Zoey 101. [fonte: Seventeen]

Nelle ultime settimane, quindi, Jamie si è divertita a punzecchiare i suoi fan pubblicando il video remix della celebre sigla della serie, video diventato subito virale.

leggi anche: Sam & Cat, sitcom: cast, trama, attori, curiosità

Qualcosa si sta muovendo dietro le quinte e presto potremmo tutti vedere i nuovi episodi di Zoey 101. Ma cosa sappiamo davvero a proposito di questo reboot?

Secondo le prime indiscrezioni di TMZ, dovrebbe trattarsi in effetti un sequel ambientato dieci anni dopo la fine della quarta stagione. In questa nuova serie Zoey, all’età di 28 anni, è ormai una donna fatta e finita e pare sia anche mamma di un paio di bambini. Quello che è ancora non è chiaro riguarda la sfera sentimentale della protagonista. Non si sa ancora, infatti, se Zoey sia single e/o se sia ancora innamorata di Chase, il suo ragazzo storico. [fonte: TMZ]

Le trattative con Nickelodeon quindi sembrano esser già cominciate ma passerà del tempo prima di poter rivedere Zoey & company In tv. Non c’è ancora una data precisa per l’uscita della serie anche perché, a causa della pandemia da Coronavirus, tutte le produzioni sono ancora quasi tutte bloccate. Non c’è nulla di ufficiale al momento ma Jamie Lynn sembra decisa a portare avanti il suo progetto. [Fonte: Seventeen]

Zoey 101 in streaming: dove vederla

Purtroppo al momento Zoey 101 non è disponibile su nessuna della più comuni piattaforme streaming. Le quattro stagioni della serie, tuttavia, sono disponibili per tutti gli abbonati Sky. Per maggiori informazioni vi invitiamo a controllare la guida Sky TV e la programmazione del canale di Nickelodeon.

Fonte: Wiki, IMDB, TMZ, Seventeen

 
 

Animali Fantastici 3: il film rimandato, Depp sostituito

Animali Fantastici e dove trovarli film 2016

Animali Fantastici 3 non arriverà nelle sale entro il 2021. La Warner Bros., che produce il franchise che si prefigge di espandere il Wizarding World di Harry Potter, intendeva distribuire il prossimo capitolo il 12 novembre 2021, ma adesso l’uscita del film è stata ufficialmente spostata all’estate 2022, senza però, per ora, una data precisa.

La Warner Bros. ha annunciato lo slittamento dell’uscita del film in un comunicato più ampio in cui ha riferito, dopo il post social di Johnny Depp, che l’attore è stato allontanato dalla produzione, abbandonando così il ruolo del villain principale della storia Gellert Grindelwald. Depp ha dichiarato: “Mi è stato chiesto di dimettermi dalla Warner Bros. dal mio ruolo di Grindelwald in Animali Fantastici e ho rispettato e accettato tale richiesta”. L’abbandono di Depp dal franchise arriva pochi giorni dopo che l’attore ha perso la sua causa per diffamazione contro il tabloid The Sun a causa di un articolo del 2018 in cui si affermava che era un “picchiatore della moglie”.

“Animali Fantastici 3 è attualmente in produzione e il ruolo di Gellert Grindelwald verrà affidato ad un altro attore. Il film debutterà nelle sale di tutto il mondo nell’estate del 2022” ha detto un portavoce della Warner Bros.

Animali Fantastici 3 risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio?

I crimini di Grindelwald si è concluso con diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che Credence Barebone (Ezra Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio.

Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di Animali Fantastici 3 sono ufficialmente cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter, l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di Katherine Waterson, Jude Law ed Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una volta alla sceneggiatura del film.
 
 

Anne Hathaway si scusa, a seguito della polemica contro Le Streghe

Le Streghe recensione Anne Hathaway

A seguito della polemica ai danni di Le Streghe di Robert Zemeckis (scoprite qui i dettagli), anche Anne Hathaway si è esposta sulla faccenda, chiedendo scusa in un lungo messaggio affidato a Instagram.

L’attrice ha scritto: “Molte grazie a Lucky Fin Project per avermi permesso di usare questo video. Ho recentemente imparato che molte persone con arti differenti, specialmente i bambini, stanno soffrendo a causa del ritratto della Strega Suprema in Le Streghe.

Vorrei iniziare dicendo che faccio del mio meglio per essere sensibile ai sentimenti e alle esperienze degli altri non per paura di un PC, ma perché non ferire gli altri sembra un livello base di decenza a cui tutti dovremmo tendere. Essendo una persona che crede davvero nell’inclusività e che detesta davvero la crudeltà, devo scusarmi per il dolore causato. Mi dispiace. Non ho collegato chi ha arti differenti con la Strega Suprema quando mi è stato sottoposto quell’aspetto del personaggio; se l’avessi fatto, vi assicuro che non sarebbe mai successo.

In particolare voglio dire che mi dispiace per i bambini con differenze agli arti: ora che so meglio, prometto che farò meglio. E devo scuse speciali a tutti coloro che vi amano tanto ferocemente quanto io amo i miei figli: mi dispiace di aver deluso la vostra famiglia.

Se non avete già familiarità con questa condizione, controllate il @Lucky_Fin_Project (video sopra) e l’hashtag #NotAWitch per avere una prospettiva più inclusiva e necessaria sulla differenza degli arti.”

 
 

Spider-Man 3: prima foto dal set di Tom Holland in costume

spider-man 3

Tom Holland ha condiviso, via Instagram, la prima foto dal set di Spider-Man 3. L’attore indossa il costume tradizionale di Spider-Man, in più una mascherina protettiva e nella didascalia scrive: “Indossate la mascherina! Io ne indosso due!”.

Jon Watts è stato chiamato a dirigere Spider-Man 3 che vede confermati nel cast, per adesso, Tom Holland, Zendaya, Marisa Tomei, Benedict Cumberbatch, Jamie Foxx, Jacob Batalon e Tony Revolori.

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

 

 
 

Johnny Depp licenziato: non sarà più Grindelwald in Animali Fantastici

johnny depp

La Warner Bros ha licenziato Johnny Depp dal franchise di Animali Fantastici. A renderlo pubblico è lo stesso attore in una breve nota condivisa sui suoi social:

Alla luce dei recenti eventi, vorrei fare la seguente, breve dichiarazione.
Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto dono del loro supporto e della loro lealtà.
Sono stato toccato dai vostri moltissimi messaggi e amore e preoccupazione, particolarmente negli ultimi giorni.
In secondo luogo, vorrei farvi sapere che mi è stato chiesto da parte di Warner Bros di dimettermi dal mio ruolo di Grindelwald nei franchise di Animali Fantastici e io ho rispettato e accordato tale richiesta.
Infine, vorrei dire questo.
Il surreale giudizio della Corte nel Regno Unito non cambierà la mia lotta per dire la verità e confermo che pianifico di fare appello.
La mia risoluzione rimane forte e intendo provare che le accuse contro di me sono false. La mia vita e carriera non saranno definite da questo periodo.
Grazie per aver letto,
Sinceramente
Johnny Depp

La produzione di Animali Fantastici 3 era stata sospesa prima per i problemi legali di Depp, che ha dovuto affrontare un luogo processo a seguito della separazione burrascosa con Amber Heard. Poi la pandemia ha ulteriormente peggiorato la timeline del film.

L’imposizione dello studio ai danni dell’attore arriva a pochi giorni dalla sentenza del giudice Andrew Nicol che dichiara invalida l’accusa di diffamazione che l’attore ha rivolto alla News Group Newspapers, gruppo editoriale di The Sun, sul quale, nel 2018, comparve un articolo dal titolo: “Gone Potty: How Can J.K. Rowling Be ‘Genuinely Happy’ Casting Wife Beater Johnny Depp in the New Fantastic Beasts Film?”.

Seguiranno sicuramente aggiornamenti e sicuramente un annuncio da parte di WB di un nuovo attore che darà il volto a Grindelwald nel franchise che, pare, sarà portato avanti.

 
 

#iorestoinSALA aderisce alla Giornata Europea del Cinema d’Essai

#iorestoinsala

In occasione della Giornata Europea del Cinema d’Essai, promossa da Europa Cinemas e Cicae (Confederazione Internazionale dei Cinema d’Arte e d’Essai), domenica 8 novembre sugli schermi virtuali di #iorestoinSALA – il circuito digitale cui aderiscono più di 50 cinema italiani – arriva ROUBAIX. UNE LUMIÈRE, noir francese firmato da Arnaud Desplechin e magnificamente interpretato da Lea Seydoux e da Roschdy Zem (vincitore del premio César 2020 per il Miglior Attore).

Ambientato a Roubaix, appunto, città natale del regista, il film prende spunto da una storia vera, un episodio di cronaca già raccontato da uno sconvolgente documentario televisivo trasmesso nel 2008 su France 3 e a cui Desplechin si è dichiaratamente ispirato. Un commissario e un giovane agente sono chiamati ad indagare sull’omicidio di un’anziana donna: le indiziate sono le due giovani vicine…

Desplechin realizza un thriller sociale teso, febbrile e spirituale, animato dall’intensità teatrale dei suoi attori. Un noir che trascende elegantemente le strutture di genere per scandagliare gli abissi dell’essere umano e la miseria del mondo di oggi. “Per la prima e unica volta nella mia vita – spiega il regista – ho solidarizzato con due criminali: ho voluto riconsiderare le parole crude delle vittime e delle colpevoli come la più pura delle poesie”. Il film sarà disponibile in streaming in versione originale francese con sottotitoli in italiano.

 
 

Sean Connery: i più grandi ruoli rifiutati dall’attore

Sean Connery film

Sebbene Sean Connery, scomparso lo scorso weekend all’età di 90 anni, possa essere noto ai più per la sua iconica interpretazione di James Bond nella longeva saga di 007, l’illustre carriera del leggendario attore è stata definita anche da una serie di opportunità mancate che gli hanno impedito di interpretare altri grandiosi personaggi. Connery, infatti, è divenuto celebre per aver rifiutato alcuni ruoli molto noti. Screen Rant ha raccolto tutti i grandi ruoli cinematografici che sono stati declinati dalla leggenda scozzese:

1Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire

La scelta migliore del regista John McTiernan per il supercriminale tedesco Simon Gruber nel suo sequel di Die Hard fu senza dubbio Sean Connery. Sfortunatamente, Gruber era un po’ troppo vile per i gusti di Connery, che alla fine rifiutò l’offerta, passando così il ruolo a Jeremy Irons. Come il magistrale Hans Gruber di Alan Rickman in Die Hard, così il Simon Gruber di Irons in Die Hard – Duri a morire raggiunge uno straordinario equilibrio tra crudeltà e raffinatezza.

È allettante immaginare come Connery potrebbe essersi approcciato ad un cattivo come Simon Gruber. Da un lato, Connery ha dimostrato una gamma simile in film come The Rock, in cui ha interpretato John Mason, un personaggio molto più ambiguo e fallibile di quello di James Bond. D’altra parte, è possibile che Connery abbia anche riconosciuto che le sue risorse sullo schermo più forti erano il fascino e il carisma, qualità che potrebbero non servire ad un cattivo incallito come Gruber.

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Harry Potter, la magia del knitting

HARRY POTTER

Arriva il primo libro ufficiale per riprodurre le ambientazioni magiche dei film di Harry Potter… con ferri e gomitolo! Panini Comics presenta La magia del Knitting, un volume contenente 28 schemi per realizzare tantissimi progetti, dai maglioni fatti a mano dalla Sig.ra Weasley alle inconfondibili sciarpe delle Case di Hogwarts, con diversi gradi di difficoltà, dai più semplici ai più complicati.

Questo volume, completo di progetti per peluche, oggetti per la casa, indumenti e persino copie autentiche dei costumi di scena, offre ai fan del mondo di Harry Potter un modo nuovo di vivere le atmosfere dei loro film preferiti e celebrare la loro passione attraverso la magica arte del lavoro a maglia. Gli schemi sono integrati con tecniche per tutti i livelli, come l’avvio a intreccio, le lavorazioni stranded a più colori, il merletto, gli effetti ombra, l’imperlatura e i ferri accorciati. Per ogni progetto è indicato il livello di difficoltà e sono incluse tutte le informazioni necessarie per ricrearlo a casa. Il volume è inoltre corredato da notizie e retroscena, illustrazioni e fotografie del set, per scoprire aneddoti e curiosità sulla serie epica mentre si realizzano a maglia i progetti ispirati e ripresi direttamente dal grande schermo.

HARRY POTTER

  • Uscita: 5 novembre 2020
  • Prezzo: 30 euro
  • Pagine: 208
  • Rilegatura: Cartonato
  • Formato: 20,5×25,5
  • Interni: A colori
  • Distribuzione: libreria, online
 
 

The Specials – Fuori dal comune in on demand dal 18 novembre

The Specials - Fuori dal comune

In seguito all’ultimo DPCM, che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, Europictures e Lucky Red annunciano che The Specials – Fuori dal comune sarà disponibile sulle principali piattaforme on demand a partire dal 18 novembre. Il film interpretato da Vincent Cassel e Reda Kateb, dopo aver chiuso con gran successo l’ultimo Festival di Cannes ed aver vinto il Premio del Pubblico al San Sebastián International Film Festival, è stato presentato ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

The Specials – Fuori dal comune sarà disponibile dal 18 novembre sulle piattaforme digitali Sky Primafila Premiere, oltre a MioCinema e IoRestoInSala che rappresentano, in gran parte, l’universo dell’esercizio a cui questo film era destinato. Dal 23 novembre sarà altresì disponibile su iTunes, Amazon Prime Video, Google Play, Chili, TimVision, Rakuten TV, Huawei Video, Infinity, CG Entertainment.

Lucy De Crescenzo, CEO di Europictures, ha dichiarato: “Non è stata una decisione facile uscire direttamente On Demand con The Specials. La sua uscita in sala era inizialmente prevista ad aprile, ma per la chiusura dei cinema è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di attesa, durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in considerazione per una volontà condivisa con Lucky Red, The Specials è approdato al Alice nella città, dove ha ricevuto un’accoglienza calorosa dal pubblico e dalla stampa. Purtroppo ancora una volta  ci scontriamo con la pandemia e i cinema sono stati nuovamente chiusi. Sono convinta che sia arrivato il momento che The Specialsvada incontro al suo pubblico. Tuttavia appena i cinema riapriranno il film sarà disponibile per la sala, che era il suo luogo ideale.”

L’attesissima nuova commedia agrodolce di Olivier Nakache e Éric Toledano (Quasi AmiciC’est la vie – Prendila come vieneSamba) porta alla luce e affronta le problematiche quotidiane vissute da ragazzi affetti da autismo, storie vere, tratte da esperienze reali delle Onlus parigine e dei casi sotto la loro tutela.

 
 

Chicago PD 8×01: dietro le quinte della season premiere

Chicago PD serie tv 2014

Il network americano della NBC dopo le foto ha diffuso il contributo video dietro le quinte di Chicago PD 8×01, il primo episodio dell’annunciata ottava stagione di Chicago PD.

https://youtu.be/yL28NRj5J4Q

Chicago PD 8×01

Chicago PD 8 è l’ottava stagione della serie tv Chicago PD creata da Dick Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato su Chicago trasmesso dal network americano NBC.

In Chicago PD 8 ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight (stagioni 1-in corso), interpretato da Jason Beghe è il capo dell’Unità Intelligence del Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie, Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato da Jesse Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da Patrick John Flueger, è il partner del Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande potenziale.

Kevin Atwater (stagioni 1-in corso), interpretato da LaRoyce Hawkins, è l’ex partner dell’agente Kim Burgess, promosso all’Intelligence. Nonostante sia cresciuto in un brutto quartiere, è un ragazzo onesto con un forte senso del dovere. Kimberly “Kim” Burgess (stagioni 1-in corso), interpretata da Marina Squerciati, è l’ex partner dell’agente Kevin Atwater ed è fidanzata con l’Agente Adam Ruzek. Prima di diventare un agente di polizia, era un’assistente di volo. Sergente Trudy Platt (stagioni 1-in corso), interpretata da Amy Morton, Sean Roman (stagioni 2-3, guest 7), interpretato da Brian Geraghty, Hailey Upton (ricorrente stagione 4, stagioni 5-in corso), interpretata da Tracy Spiridakos, Detective dell’unità rapine-omicidi, quando lavorerà insieme all’Intelligence in un caso di rapine in banca si unirà temporaneamente alla squadra sostituendo Kim la quale si era presa una pausa dal lavoro, per poi diventare un membro ufficiale del team in seguito alla partenza di Erin. Vanessa Rojas (stagione 7), interpretata da Lisseth Chavez, agente sotto copertura, è afro-latina, si unisce nell’Intelligence al posto del dimissionario Antonio Dawson. Quando era giovane ha vissuto in diverse case-famiglia, inoltre, prima di diventare un poliziotto, si metteva nei guai con la legge. È intelligente, ma anche impulsiva.

 
 

38TFF: a Isabella Rossellini il Premio Stella della Mole

38 TFF Isabella Rossellini

Il Premio Stella della Mole per l’innovazione artistica del 38 Torino Film Festival viene conferito a Isabella Rossellini, poliedrica artista di fama internazionale.

“Con questo Premio, che rappresenta non solo la Mole Antonelliana ma tutta la storica tradizione cinematografica della nostra città, il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival vogliono rendere omaggio alla Settima Arte e ai suoi protagonisti – sottolinea Enzo Ghigo Presidente del Museo Nazionale del Cinema. Il nuovo corso del TFF, che coniuga passato, presente e futuro, viene perfettamente sintetizzato dall’immagine della stella, ideale collegamento, simbolo prezioso e ricco di significati. Siamo felicissimi che la prima a riceverlo sia Isabella Rossellini, artista di fama internazionale, antesignana di quel cinema così vicino alla filosofia del TFF e da sempre impegnata nella conservazione della memoria storica”.

Il nuovo simbolo del Torino Film Festival è anche protagonista dell’immagine guida di questa edizione, poiché collega la storica eccellenza tecnologica di Torino con il suo spirito innovativo e una creatività in continua evoluzione. Questa spettacolare stella a 12 punte è originale, universale e senza tempo. Scegliendo la Stella come suo simbolo, il Torino Film Festival vuole celebrare il suo impegno per l’innovazione, la diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la “culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo che vengono celebrati al festival.

Motivazione

Novità del 38 Torino Film Festival è il Premio Stella della Mole per l’innovazione artistica che sarà attribuito ad artisti il cui contributo al cinema è altrettanto originale, universale e senza tempo.

Il Torino Film Festival ha l’onore di conferire quest’anno il Premio Stella della Mole per l’innovazione artistica a Isabella Rossellini quale riconoscimento per la sua inesauribile creatività, l’esplorazione di ogni forma d’arte e l’incommensurabile capacità di trasformarsi per interpretare con altrettanta efficacia sia Alfred Hitchcock che un ragno.

Con la sua grazia elegante, la sua raffinatezza e intrepida capacità di esplorare nuovi orizzonti ha saputo portare bellezza in ogni forma d’arte in cui si è misurata, dal cinema al teatro, ai video musicali, alla moda. Isabella Rossellini è amata e apprezzata in tutto il mondo per la sua arte originale, universale e senza tempo.

Il Premio ha una componente tecnologica del tutto unica ed è realizzato in alluminio attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing, grazie alla collaborazione del Politecnico di Torino e con il coinvolgimento di Competence Industry Manufacturing 4.0, il polo costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 partner industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria 4.0.

L’iniziativa fa parte di Torino Città del Cinema 2020, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino www.torinocittadelcinema2020.it

 
 

Samuel L. Jackson condivide una chat di gruppo con il cast di The Hateful Eight

The Hateful Eight

Samuel L. Jackson ha rivelato che il legame più forte che abbia mai costruito con un gruppo di suoi colleghi è quello che ha instaurato con il cast di The Hateful Eight. L’ottavo film diretto da Quentin Tarantino ha riunito un gruppo di attori a dir poco formidabile, tra cui anche Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins e Bruce Dern.

Jackson ha recitato in numerosi film di Tarantino, con l’attore che nel corso degli anni è diventato uno dei collaboratori più frequenti del regista. Jackson ha una lunga e leggendaria carriera alle spalle; tuttavia, l’esperienza sul set di The Hateful Eight non è stata la prima volta che l’attore si è dovuto confrontare con un ensemble. Jackson ha infatti interpretato Mace Windu nei prequel di Star Wars e, in quello che è forse diventato il suo ruolo più popolare negli ultimi anni, ha interpretato il direttore dello SHIELD Nick Fury nel MCU.

Di recente l’attore è stato insignito del Legend of Cinema Award al SCAD Savannah Film Festival e in occasione di un’intervista con EW, ha ricordato proprio il forte legame con gli altri attori del cast di The Hateful Eight, i celebri “The Haters”. Jackson ha ammesso che si tratta del legame tra colleghi più stretto che sia mai riuscito a costruire durante la sua carriera, anche più forte delle esperienze avute con la saga di Star Wars e con il MCU.

L’attore ha anche rivelato che il gruppo si sente periodicamente attraverso una chat di messaggistica: “Io e gli hater di Hateful Eight abbiamo una chat di gruppo in cui ci scambiamo messaggi tutte le settimane per sapere dove siamo, cosa facciamo e cosa ne pensiamo dell’attuale situazione politica. Si tratta del legame cinematografico più forte che abbia mai avuto.”

Samuel L. Jackson ha lavorato a stretto contatto con Quentin Tarantino per tutta la sua carriera e ha dato vita ad alcune delle sue migliori performance grazie al regista. Non sorprende, quindi, che sia stata proprio una collaborazione con Tarantino ad avergli suscitato tali sentimenti. Considerando il fatto che The Hateful Eight si svolge in gran parte in un unico ambiente, gli attori saranno stato sicuramente rinchiusi insieme in quel luogo per tutta la durata delle riprese, cosa che avrà certamente contribuito a rafforzare il loro legame così speciale.

 
 

Nikola Tesla – The Man from the Future, presentato in Alice nella Città

Nikola Tesla – The Man from the Future

È disponibile da novembre su Rai Play nella versione cinematografica e su Rai Cinema Channel VR per la versione VR 3D, il cortometraggio Nikola Tesla – The Man from the Future, scritto e diretto da Alessandro Parrello, che nel breve film interpreta anche il brillante protagonista.

Siamo a New York il 16 maggio 1888. Il visionario inventore serbo-croato Nikola Tesla sta per presentare un innovativo motore asincrono a corrente alternata. Prima della dimostrazione, il ricco uomo d’affari George Westinghouse incontra Tesla privatamente per convincerlo a vendergli il suo brevetto e mettersi in affari con lui. Tesla declina l’offerta milionaria ma durante la dimostrazione accade qualcosa che cambierà il mondo per sempre. Tesla è solo un giovane scienziato o un visionario venuto dal futuro?

Nikola Tesla – The Man from the Future è un progetto internazionale multipiattaforma, girato in lingua inglese, che prevede la versione cinematografica tradizionale e una versione VR 3D, realtà virtuale creata con un metodo di ripresa in soggettiva 3D a 10 camere, costruito dallo stesso regista Alessandro Parrello, che permette di catapultarsi dentro la storia e dentro il corpo di Tesla per un effetto sorprendente.

Tutti gli effetti in scena sono stati realizzati usando una vera bobina di Tesla portata sul set per ricreare la stessa magia dello scienziato attraverso il suo campo magnetico. Inoltre parte delle riprese del film si sono svolte presso l’antico ristorante Delmonico’s, dove Tesla andava spesso a cena e proprio nel posto dove lui sedeva.

Il cast internazionale vede Alessandro Parrello oltre che come regista e sceneggiatore, anche nei panni di Tesla, Sean Buchanan come Thomas Alva Edison, Ross McCall che interpreta George Westinghouse, uno dei più grandi estimatori delle invenzioni di Tesla, e Federico Ielapi, il “Pinocchio” di Matteo Garrone qui come Tesla bambino.

 
 

Assassinio sul Nilo e Free Guy: Disney rimuove i film dal calendario 2020

Assassinio sul Nilo

Assassinio sul Nilo e Free Guy – Eroe per gioco, due degli ultimi titoli di alto profilo del 2020 che sembravano essere sopravvissuti alle terribili conseguenze della pandemia di Covid-19 sulle sale cinematografiche, hanno ufficialmente lasciato vacanti le rispettive finestre di rilascio fissate per il prossimo dicembre, e ora si ritrovano senza una nuova data di uscita.

I 20th Century Studios, di proprietà della Disney, hanno rimosso dal proprio calendario 2020 sia la commedia d’azione di Shawn Levy ispirata al mondo dei videogiochi sia il seguito di Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh. Free Guy – Eroe per gioco, interpretato da Ryan Reynolds, sarebbe dovuto arrivare nei cinema il prossimo 11 dicembre, mentre Assassinio sul Nilo con Gal Gadot e Armie Hammer avrebbe dovuto fare il suo debutto il 28 dicembre.

Con i casi di Coronavirus che continuano a crescere negli Stati Uniti, il 55% delle sale rimane chiuso in diversi mercati essenziali come New York e Los Angeles, quindi tali ritardi erano semplicemente inevitabili. Al momento, l’unico grande tent-pole di una major a non aver ancora subito una variazione in termini di programmazione è Wonder Woman 1984, ma ci aspettiamo che Warner Bros. annunci a breve che il sequel del cinecomic DC diretto da Patty Jenkins venga definitivamente posticipato al 2021.

Le trame di Assassinio sul Nilo e Free Guy

In Assassinio sul Nilo, Linnet Ridgeway, bella e ricca ereditiera, ha appena sposato il fidanzato della sua migliore amica Jacqueline de Bellefort. Per la loro luna di miele, gli sposi decidono di fare una crociera sul Nilo. Tra i passeggeri del battello si trova il celebre detective belga Hercule Poirot. Una sera, Jacqueline fa irruzione sulla barca e spara al suo ex fidanzato, ferendola a una gamba. Scioccata dal suo proprio gesto e in preda a un esaurimento nervoso, la donna viene sedata con una potente dose di morfina che la lascia incosciente tutta la notte. La mattina dopo viene scoperto il corpo senza vita di Linnet Ridgeway.

In Free Guy – Eroe per Gioco, un impiegato di banca che scopre di essere un personaggio all’interno di un videogioco open world decide di diventare l’eroe della propria storia e di riscrivere il suo personaggio. In un mondo senza limiti, il protagonista è determinato a diventare colui che salverà il suo mondo a modo proprio…prima che sia troppo tardi.

 
 

Big Sky 1×01: foto dall’episodio

KATHERYN WINNICK
BIG SKY - From visionary storyteller David E. Kelley (ÒBig Little LiesÓ) comes ÒBig Sky,Ó an intense thriller that follows private detectives Cassie Dewell and Cody Hoyt as they join forces with his estranged wife and ex-cop, Jenny Hoyt, to search for two sisters who have been kidnapped by a truck driver on a remote highway in Montana. But when they discover that these are not the only girls who have disappeared in the area, they must race against the clock to find the women before itÕs too late. (ABC/Darko Sikman) KATHERYN WINNICK

Dopo l’inedito promo il network americano ABC ha diffuso le foto di Big Sky 1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in arrivo questo autunno.

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Big Sky

Big SkyBig Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

 
 

No Time to Die: perché James Bond non sarà più 007 nel film

no time to die

James Bond tornerà in No Time to Die, ma non sarà più 007. In una recente intervista Lashana Lynch, che nel film interpreta Nomi, un agente dell’MI6, ha confermato che sarà il suo personaggio ad aver ereditato il mantello dell’agente segreto.

Inizialmente, nell’estate del 2019, era stato riportato che Lynch avrebbe interpretato la prima 007 donna, ma all’epoca si trattava soltanto di una voce non di fatto non è mai stata confermata. Anche i vari trailer di No Time to Die hanno giocato molto circa l’ambiguità del personaggio, introducendo Nomi come agente Doppio 0 in carica da due anni. Ora è stato confermato che quando Bond tornerà all’MI6 scoprirà di essere stato sostituito.

Nel 2018 è stato pubblicato “Forever and a Day”, un romanzo prequel ufficiale di James Bond scritto da Anthony Horowitz e contenente materiale inedito dell’autore originale di Bond, Ian Fleming. Nel raccontare la storia della prima missione di Bond come 007, “Forever and a Day” ha confermato che gli agenti Doppio 0 vengono sostituiti dopo la loro morte o dopo il loro pensionamento, e che lo stesso James Bond non è stato il primo 007. In effetti, il romanzo inizia con le parole “Allora, 007 è morto!”, mentre M guarda le foto del predecessore di James Bond (che era stato ucciso sul posto di lavoro) e si prepara ad inviare il suo sostituto. Nonostante la mancanza di continuità, l’inclusione di altri agenti Doppio 0 nei film ha indicato che sono stati sostituiti: uno 009 viene ucciso in Octopussy, mentre un altro sfortunato 009 vede rubarsi la macchina da Bond in Spectre

Il nome in codice 007 è disponibile per permettere a Nomi di subentrare, poiché James Bond si è ritirato dal mondo dello spionaggio alla fine di Spectre. Dopo che Ernst Stavro Blofeld e l’organizzazione criminale SPECTRE sono stati resi la mano invisibile dietro tutti i precedenti cattivi che il Bond di Daniel Craig aveva affrontato, la super spia ha scelto di lasciare in vita il villain, lasciare l’MI6 e vivere laa sua storia d’amore con Madeleine Swann (anche se ha portato con sé l’Aston Martin).

I trailer di No Time to Die hanno rivelato che la felice vita di Bond con Madeleine sarà interrotta da un violento attacco che lo farà diffidare di lei, lo riporterà all’MI6 e lo costringerà a cercare l’aiuto di Blofeld contro un nuovo pericoloso nemico chiamato Safin. Dovrà anche lavorare con il nuovo 007, che nei trailer non sembra essere impressionato da Bond, dicendogli: “Il mondo è andato avanti, Comandante Bond” e avvertendolo di stare alla larga.

No Time to Die sarà l’ultimo film di Daniel Craig nel ruolo di James Bond, quindi sarà interessante vedere cosa succederà al nome in codice 007 alla fine del film. Avere un’agente donna di colore che erediti il ​​mantello di 007 è un espediente di sicuro interessante, ma resta da vedere se Nomi rimarrà nel futuro della saga.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

 
 

Ferro, recensione del documentario Amazon su Tiziano Ferro

ferro recensione

Quarant’anni, un album di cover, Accetto miracoli: l’esperienza degli altri, che esce in contemporanea con il film, vent’anni di carriera in cui si è fatto conoscere e amare non solo in Italia, ma anche all’estero. È l’occasione per guardarsi indietro e finalmente porgere la propria storia agli altri, come dice Tiziano Ferro raccontandosi in questo intenso documentario, Ferro, nato da una sua idea e diretto da Beppe Tufarulo, scritto dal regista assieme a Federico Giunta, proprio per offrire una soluzione a chi, come è accaduto a lui, si trova a combattere i propri demoni. Il film è un prodotto originale Amazon ed è disponibile su Prime Video dal 6 novembre.

Ferro, la trama

Usa, riunione di un gruppo di supporto per alcolisti. Ciascuno si presenta col proprio nome e cognome e le parole: sono un alcolista. Poi chi vuole racconta qualcosa di sé. Tra quei volti, anche quello di Tiziano Ferro, che prende il toro per le corna e comincia proprio da qui a raccontarsi davanti alle telecamere, dall’ultima lotta che ha dovuto combattere, quella contro la dipendenza dall’alcol. Da qui parte un viaggio nella sua vita e nella sua carriera, che ne ripercorre le tappe principali. L’adolescenza a Latina, dal bullismo subito a scuola alla bulimia, alla scoperta del canto e della musica, che gli danno “una finestra verso la quale urlare”. L’Accademia della Canzone di Sanremo, il primo contratto e il primo tour importante, ma anche il dimagrimento forzato e l’omosessualità nascosta. La vittoria agli MTV Europe Music Awards come Miglior artista italiano nel 2004 e quel compromesso troppo pesante che lo porta a rinunciare a una parte di sé per la carriera.

Fino a quando non decide, d’accordo col manager Fabrizio Giannini – altra voce del documentario assieme a Victor Allen, marito di Tiziano, e all’amica e modella Bianca Balti – di  fare coming out. “Il coming out l’ho fatto per me. La verità mi ha reso libero”, dice oggi a una classe di Los Angeles dove una docente insegna italiano con le sue canzoni. Il confronto continuo con sé stesso e quei problemi che elenca spesso nel corso del film: mancata accettazione, disturbi alimentari, dipendenze, depressione, ansia. Un lungo percorso che lo ha portato oggi a una vita serena, piena di successi professionali – tra cui la partecipazione a Sanremo 2020, ospite fisso per cinque serate sul palco dell’Ariston a reinterpretare grandi successi della canzone italiana – e soddisfazioni esistenziali come il matrimonio col compagno Victor, celebrato nell’estate 2019, e il quarantesimo compleanno a febbraio 2020, festeggiato a Latina con tutti i suoi cari. La narrazione procede attraverso filmati anche amatoriali e di repertorio, alternati a interviste in cui Ferro si racconta.

Ferro, guardare il mondo dal filtro delle proprie cicatrici

Ferro è un lavoro fatto un po’ per aiutare gli altri, un po’ per aiutare sé stesso, per segnare la linea di una ripartenza, di una rinascita. Molte cose colpiscono di questo lavoro, dai filmati amatoriali in cui si vede Tiziano adolescente, timido, impacciato, trasformarsi su un palco mentre canta con la stessa voce di adesso; allo scoprire dinamiche, fragilità e sofferenze che non si sarebbero sospettate dietro al volto di un ragazzo di talento, che otteneva il successo che meritava e appariva sempre sorridente e affabile. Si poteva pensare insomma che col canto fosse arrivato il riscatto di quel ragazzino timido e insicuro e che da lì in poi la sua strada fosse stata in discesa. Si scopre invece che non è stato così.

Se, come ribadisce Tiziano Ferro, la musica gli ha salvato la vita, per arrivare a viverla con serenità e accettando sé stesso fino in fondo, c’è voluta fatica e ce ne vuole ancora oggi.  Ferro è sì un inno alla rinascita, una speranza per quanti si trovano ad affrontare i propri demoni, un invito a valorizzare le proprie cicatrici che, dice il cantante, “hanno un ruolo essenziale”, ma restituisce anche una visione lucida e disincantata dell’impegno quotidiano che occorre per mantenere l’equilibrio, la serenità e gli altri traguardi raggiunti.

Ferro e gli affetti

Ferro è anche un documentario che mette al centro gli affetti, la famiglia, quella d’origine e quella che si è costruito col marito Victor, senza dimenticare gli amici. Senza gli affetti il percorso, soprattutto umano, sarebbe stato forse impensabile. Ecco il motivo per cui tanta parte del documentario è dedicata a loro, soprattutto all’incontro con Victor e al matrimonio, raccontato attraverso i filmati di famiglia. Forse questo è l’unico momento in cui si ha l’impressione di assistere a qualcosa di davvero troppo privato, che sarebbe dovuto restare solo della coppia, sebbene se ne comprenda il valore e l’importanza all’interno di un percorso di conquista della propria libertà. Vi sono poi sequenze che mostrano il quotidiano della coppia oggi, a Los Angeles, dove vive.

In Ferro c’è la partecipazione di chi si racconta in prima persona e si emoziona, si commuove, portando quella verità, quella spontaneità che tocca il pubblico, come accade spesso quando si tratta di Tiziano Ferro. Come accadde anche a Sanremo 2019 con la sua interpretazione di Almeno tu nell’universo, imperfetta perché l’emozione gli fece saltare alcuni versi, ma straordinariamente sentita ed emozionante per il pubblico perché vera, autentica.

È soprattutto questo che emerge: una sensibilità fuori dal comune, toccata nel profondo da tutto ciò che accade intorno, un artista sincero, che oggi accetta miracoli, ma guardando indietro riconosce che il vero miracolo ciascuno lo può fare per sé, come dimostra la sua storia, con tenacia, impegno e determinazione.

 
 

Charlie Hunnam amerebbe essere Bond, ma non crede che accadrà

Charlie Hunnam

L’ex star di Sons of Anarchy, Charlie Hunnam, ha ammesso che accetterebbe “al 100%” di interpretare James Bond se glielo chiedessero, ma crede anche di non essere nemmeno nella rosa dei candidati per il nuovo casting. Il ruolo dell’iconica spia britannica, infatti, spetterà ad un nuovo attore dopo l’uscita nelle sale di No Time To Die, dato che l’attuale Bond in carica, ossia Daniel Craig, lascerà ufficialmente i panni del personaggio.

Portato sullo schermo da Sean Connery, morto all’età di 90 anni lo scorso weekend, Bond è stato interpretato anche da George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton e Pierce Brosnan. Come risultato dell’abbandono del ruolo da parte di Craig, le speculazioni su chi raccoglierà l’eredità di 007 si susseguono ormai da mesi. Henry Cavill, il Superman del DCEU, è uno dei preferiti, in parte grazie alla sua età relativamente giovane, che gli permetterebbe di interpretare la parte per molto tempo, e in parte grazie alla sua partecipazione a film action come Mission: Impossible – Fallout. Tra gli altri contendenti ci sarebbero Tom Hardy, Richard Madden, Idris Elba e Tom Hiddleston. Tuttavia, alcuni fan hanno anche cercato di attirare l’attenzione su Charlie Hunnam.

Alla domanda di People su cosa pensa del desiderio dei fan di vederlo nei panni del prossimo Bond, Hunnam dice che, se glielo chiedessero, accetterebbe “al 100%” il ruolo. Tuttavia, ammette anche che è improbabile che accada dato che nessuno, oltre ai fan, lo ha chiamato o lo ha menzionato in relazione alla parte, sottolineando che sicuramente ci sono molti altri attori nel “radar” della MGM. Tuttavia, ha ammesso che i fan dovrebbero continuare a parlare della possibilità, poiché la cosa potrebbe incoraggiare lo studio a prenderlo in considerazione.

“Accetterai al 100%. Da britannico, sarei veramente lusingato e onorato di essere considerato per interpretare James Bond. Ma il mio intuito mi dice che non dovrei aspettarmi l’arrivo di una qualche telefonata. Penso che ci siano già molte persone in lizza davanti a me. È tutto questo dialogo tra i fan per me è soltanto lusinghiero. Nessuno del settore, a livello professionale, mi ha mai parlato della cosa. Ma se le persone vogliono vedermi nei panni di Bond e continuare a parlare, allora vi prego, continuate a farlo. Forse è così che vanno queste cose. Forse il supporto dei fan porta ‘i piani alti’ a parlarne in modo più serio e magari a prenderti in considerazione.”

La carriera di Charlie Hunnam

Charlie Hunnam è meglio conosciuto per aver interpretato Jax Teller nella serie FX, Sons of Anarchy, ma è anche apparso in film quali Pacific Rim di Guillermo Del Toro, Civiltà perduta di James Gray e in ben due film di Guy Ritchie, King Arthur e The Gentlemen. Hunnam ha sicuramente alcune caratteristiche che lo renderebbero un Bond perfetto: ha 40 anni, quindi non è troppo giovane per il ruolo, soprattutto considerando che la maggior parte degli attori ha interpretato l’agente proprio quando aveva quell’età; ha il fascino necessario e l’eredità britannica per entrare al meglio nella parte. A voi piacerebbe vederlo come nuovo 007?

 
 

Robert Pattinson sulla costruzione di Batman: “È una questione di sfumature”

The Batman

È spuntata online una nuova intervista di Robert Pattinson concessa a Vanity Fair France (via Batman-News.com) in cui la star di The Batman ha parlato dell’iconico ruolo che ricoprirà nell’attesissimo cinecomic di Matt Reeves e della strategia messa in atto per costruire una versione diversa, più “sfumata”, di Bruce Wayne.

“Cerco di studiare prima il personaggio e di capire cosa posso avere in comune con lui. Poi passo alla ricerca dell’eventuale sfumatura da dargli, in modo da renderlo sempre più complesso… sempre, ancora di più”, ha dichiarato la star di Tenet. “Batman è un ruolo grazie al quale ho dovuto imparare ad interpretare meglio il concetto di ambiguità. È fuori questione interpretare un personaggio così ed un usare una singola sfumatura. Ad ogni modo, è bellissimo. È come essere una persona che attraversa due stati emotivi nello stesso momento.”

“Con The Batman sto usando aspetti che sembrano incredibilmente fragili rispetto all’importanza del progetto”, ha continuato l’attore. “Dolore, conversazioni che ho avuto con amici intimi, embrioni di sogni. Questa è la parte segreta e più sensibile di un attore che affronta l’importanza di un progetto. In The Batman, come in Tenet, c’è un gigantesco team di tecnici che ti circonda e quando dicono: ‘Andiamo Robert… azione!’, devi dimenticare tutta questa enorme massa di gente e metterti in gioco soltanto con i tuoi pensieri, con i tuoi demoni. Fortunatamente ho l’entusiasmo di un attore per affrontare la tensione sul set, le aspettative smodate di tutte queste persone e trasformare tutto ciò in un dialogo tra me e me.”

È ormai chiaro, anche da queste ultime dichiarazioni di Pattinson, che i fan dovranno aspettarsi una versione molto diversa del Cavaliere Oscuro nel film di Reeves. Come ha rivelato anche il primo trailer, l’aspetto fisico e il look di Bruce Wayne avranno un’estetica davvero unica. The Batman è attualmente in fase di riprese in varie parti del Regno Unito. L’uscita è prevista per il 4 marzo 2022, a seguito di una serie di posticipi causati dalla pandemia di COVID-19.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

I am Greta in on demand dal 14 novembre

I am Greta film 2020

In seguito all’ultimo DPCM, che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, Koch Media annuncia oggi che I am Greta sarà disponibile sulle principali piattaforme on demand a partire dal 14 novembre. Il documentario diretto dal regista svedese Nathan Grossman, che racconta la storia dell’adolescente attivista per il clima Greta Thunberg, è stato presentato con grande successo di critica alla 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival.

I am Greta sarà disponibile sulle piattaforme digitali Sky Primafila, Google Play, Infinity, Timvision, Chili, Rakuten TV, oltre a MioCinema e IoRestoInSala che rappresentano, in gran parte, l’universo dell’esercizio a cui questo film era destinato.

Nell’agosto del 2018, Greta, una studentessa svedese di quindici anni, davanti al Parlamento svedese comincia uno sciopero per manifestare contro il cambiamento climatico, che nel giro di qualche mese si trasforma in un movimento globale, rendendola un’attivista di fama mondiale. Il documentario segue Greta dal suo primissimo giorno di protesta fino all’incredibile viaggio in barca a vela verso New York per presenziare al Summit sul clima dell’ONU.

 
 

X-Men nel MCU: il creatore della serie animata dubbioso

x-men

Il creatore della serie animata dedicata agli X-Men, Eric Lewald, ha condiviso le sue preoccupazioni circa il futuro ingresso dei mutanti nel MCU. Acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il progetto per il piccolo schermo – andato in onda dal 1992 – è considerato uno dei migliori adattamenti dei supereroi Marvel.

Data l’importantza che lo show è riuscito a conquistare negli anni, è lecito ritenere che valga la pena ascoltare i pensieri di Lewald riguardo all’imminente debutto degli X-Men nell’Universo Cinematografico Marvel. Alla fine del 2017, è arrivata la notizia che la Disney stava pianificando di acquisire le risorse televisive e cinematografiche della Fox e immediatamente i fan della Marvel si sono concentrati sulla possibilità che i mutanti e i loro personaggi si unissero finalmente agli Avengers.

Dopo mesi di rigorose trattative commerciali tra le due società, la storica vendita è stata finalizzata, il che significa che è solo una questione di tempo prima che Kevin Feige e il suo team utilizzino gli X-Men e i Fantastici Quattro separati da tempo nell’universo condiviso. Anche se tutti sono generalmente entusiasti all’idea, ci sono anche dei rischi nell’introdurre un franchise già così noto e amato, come ha sottolineato giustamente Lewald.

Parlando con il podcast Change My Mind di GWW, lo showrunner di X-Men: The Animated Series ha analizzato quella che potrebbe essere la cosa più complicata quando i Marvel Studios iniziano ad introdurre finalmente i mutanti e gli altri personaggi a loro collegati nel MCU. Relazionando questo alle sfide che ha affrontato con il suo amatissimo show, Lewald ha affermato che l’enorme numero di X-Men, di cattivi e di altri personaggi secondari rende assai difficile incorporarli in un franchise già consolidato.

“Non lo so. Non so come Kevin Feige riesca a dormire la notte cercando di tenere tutte queste sfere in equilibrio. Per quanto riguarda gli X-Men, quando le persone mi chiedono di integrarli nel MCU, ho sempre avuto il problema inverso. C’erano già troppi X-Men e troppi cattivi nell’universo X e troppi personaggi collegati. Mi sono ritrovato a tagliarne la metà e ad avere storie su tre degli X-Men. Solo per mantenere una lucidità e per non dover provare ad introdurli tutti in una volta in un episodio di 22 minuti. Quindi, l’idea che tutti gli X-Men e tutti i loro cattivi e tutto il loro equipaggio di supporto interagiscano con tutti i Vendicatori, e tutti i Thor e tutto il resto… è semplicemente folle per me. Non voglio nemmeno provare a pensarci.”

Gli X-Men nel MCU: una questione di tempo…

La verità è che è solo questione di tempo prima che questi personaggi Marvel debuttino nel MCU. Finora, non c’è stata ancora nessuna conferma ufficiale su quando e come saranno incorporati nel celebre franchise di successo, ma Feige ha menzionato brevemente gli X-Men quando ha annunciato la lista dei titoli della Fase 4 al SDCC 2019. È probabile che i Marvel Studios vogliano andarci con i piedi di piombo in merito ai loro piani sui mutanti, il che ha senso considerando la sfilza di progetti già confermati.

Se non altro, il ritardo nell’avvio della Fase 4 (dovuto alla pandemia di Covid-19) significa che ci vorrà ancora più tempo prima che vengano annunciati dei piani concreti sugli X-Men e sui Fantastici Quattro, a meno che i Marvel Studios non decidano di introdurli lentamente in altri progetti. Ciò significa che il MCU farà debuttare i mutanti uno per uno invece di lanciarli immediatamente come nuovo gruppo di supereroi, il che è simile a quello che hanno fatto nella Fase 1 durante l’assemblaggio degli Avengers originali.

 
 

Shazam 2: Mark Strong eccitato all’idea di tornare nei panni di Sivana

Dopo aver interpretato l’antagonista principale di Shazam!, ossia il Dr. Thaddeus Sivana, l’attore Mark Strong ha ammesso che amerebbe tornare per il sequel, l’annunciato Shazam! Fury of the Gods. Diretto da David F. Sandberg, Shazam! è un film di supereroi basato sull’omonimo personaggio della DC Comics.

Il film segue il tormentato orfano Billy Batson (Asher Angel) che dopo aver acquisito poteri da un antico mago, sviluppa la capacità di trasformarsi in un supereroe adulto (Zachary Levi). Batson successivamente si unisce alla sua famiglia adottiva superpotente, che lo aiuta a sconfiggere le malvage personificazioni dei Sette Peccati Capitali e l’astuto Dr. Sivana. Shazam! Fury of the Gods, sequel del film originale di Sandberg, arriverà al cinema il 2 giugno 2023.

Shazam! ha mostrato il Dottor Sivana interpretato da Strong come uno scienziato vendicativo che è disprezzato dalla sua famiglia. Quando Sivana era giovane, il Mago Shazam gli offrì di essere il suo campione, ma Sivana rifiutò l’opportunità. In seguito divenne un ospite delle personificazioni dei Sette Peccati Capitali, che lo informarono che Batson era il nuovo campione del mago. Deciso a rubare i suoi poteri, Sivana insegue Batson, prima di incontrare l’alter ego del supereroe Shazam in una battaglia decisiva, dove viene privato dei suoi poteri e preso in custodia. Mentre è in prigione, Sivana incontra il misterioso verme alieno Mister Mind e insieme progettano di conquistare i sette regni. 

Durante una recente conversazione con Collider, Mark Strong ha rivelato di essere piuttosto ansioso di riprendere il suo ruolo in Shazam! Fury of the Gods. Strong ha spiegato, però, che dal momento che il film è ancora in fase di sviluppo, non può confermare se tornerà effettivamente nel sequel. Tuttavia, sta aspettando con impazienza di avere notizie dalla produzione.

“Mi sono divertito davvero tanto con il primo, che si è rivelato un enorme successo. Sto solo aspettando di sentire le ultime novità. Penso che la sceneggiatura sia in fase di sviluppo e che stiano quindi cercando di prepararsi per le riprese. Ovviamente, le cose sono cambiante per colpa della pandemia, quindi tutto sarà sospeso fino a quando non sarà possibile tornare sul set in totale in sicurezza. Al momento, è tutto top secret. Onestamente ne so molto poco. Non è che non voglio dirti niente al riguardo. È solo che in realtà non ne so molto.”

Tutto quello che c’è da sapere su Shazam!

Shazam! è uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans Djimon Hounsou.

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

 
 

I Fantastici 4 e Silver Surfer: la trama e il cast del film Marvel

I Fantastici 4 e Silver Surfer film

Anni prima che il Marvel Cinematic Universe diventasse la potenza cinematografica che è oggi, alcuni dei suoi supereroi più celebri già calcavano autonomamente il grande schermo con film a loro dedicati. È questo il caso de I Fantastici 4, arrivati al cinema per la prima volta nel 2005. Dato il successo della pellicola, i personaggi creati dalla mano di Stan Lee e Jack Kirby ebbero l’occasione di ottenere un sequel nel 2007, intitolato I Fantastici 4 e Silver Surfer. Ancora una volta, ebbero così l’occasione di mostrare nuovamente tutto il loro potenziale, anticipando molte delle caratteristiche tipiche del cinecomic.

Per il secondo film, il regista Tim Story e gli sceneggiatori Don Payne, Mark Frost e Michael France decisero di basarsi sul fumetto The Galactus Trilogy, prevedendo di introdurre il celebre e potente villain. Nel tempo la storia ha però assunto ulteriori trasformazioni, arrivando ad includere in maniera più rilevante il ruolo di Silver Surfer. Molto interesse si generò intorno al personaggio e alla sua realizzazione, che si rivelò particolarmente complessa ed elaborata. A soli due anni di distanza dal precedente film, inoltre, si è notato un notevole miglioramento tanto negli effetti speciali quanto nella storia.

Al momento del suo arrivo in sala, il sequel venne comunque, e nuovamente, accolto da un giudizio prevalentemente negativo da parte della critica. Rispetto al precedente capitolo, però, I Fantastici 4 e Silver Surfer ottenne un incasso lievemente inferiore. A fronte di un budget di circa 130 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne circa 300 in tutto il mondo. Tale risultato spinse la Fox a non mettere in cantiere un terzo capitolo, lasciando in sospeso il futuro cinematografico del gruppo di supereroi.

I Fantastici 4 e Silver Surfer: la trama del film

Dopo gli eventi del primo film, dove hanno sventato i piani del malvagio Dottor Destino, i Fantastici 4 sono ora un celebre gruppo di supereroi. Questi sono però ora impegnati nell’imminente matrimonio tra Reed Richards, alias Mister Fantastic, e Susan Storm, alias la Donna Invisibile. Tale lieto evento viene pero preceduto da una serie di strani fenomeni atmosferici che allarmano le nazioni di tutto il mondo. Incaricati dal governo di scoprire cosa sta causando tutto ciò, i quattro intraprendono un’approfondita ricerca che li porta a individuare il responsabile in un alieno surfista di forma umana ma interamente di color argento. Questi, tuttavia, si presenta come un semplice messaggero di un nemico molto più potente di prossimo arrivo.

Mentre tentanto di capire contro cosa stanno per scontrarsi, i Fantastici 4 scoprono che il contatto con quello che si fa chiamare Silver Surfer permette loro di trasferirsi i rispettivi poteri. Tale scoperta potrebbe rivelarsi decisiva al momento dello scontro, ma prima il gruppo dovrà fare i conti anche con Dottor Destino, riuscito a fuggire dalla sua prigionia e intenzionato a sfruttare quanto sta accadendo per prendere il potere assoluto. Per i supereroi, diventerà sempre più chiaro che il tempo a disposizione è sempre meno, poiché ogni minuto che passa la mostruosa entità che Silver Surfer chiama Galactus si fa sempre più vicina al pianeta terra, con intenzioni tutt’altro che pacifiche.

I Fantastici 4 e Silver Surfer cast

I Fantastici 4 e Silver Surfer: il cast del film

Divenuticelebri grazie al precedente film, gli attori lì comparsi nel ruoli dei protagonisti ripresero qui i loro personaggi. Ioan Gruffud torna dunque nei panni di Mister Fantastic, dimostrandosi ancora una volta il volto giusto per il personaggio. Come per il precedente film, l’attore dovette impegnarsi in particolare nel nascondere il suo accento del Galles. Jessica Alba, invece, è la Donna Invisibile. Contrariamente a quanto avvenuto per il film del 2005, qui l’attrice ha indossato una parrucca bionda, preferendo non tingersi realmente i capelli. Chris Evans, oggi noto per il ruolo di Captain American nel Marvel Cinematic Universe, ha qui interpretato la Torcia Umana. Il personaggio è stato pensato per essere uno dei più rilevanti nel film, e presenta infatti un suo vero e proprio momento di gloria nel corso del finale.

Michael Chiklis, noto per la serie poliziesca The Shield, era l’unico dei protagonisti ad avere familiarità con il fumetto. Egli si è infatti dichiarato un fan del personaggio La Cosa sin da bambino. Poterlo interpretare è stato per lui un sogno divenuto realtà, anche se ogni giorno era costretto ad indossare una pesante tutta di latex. Questa venne tuttavia resa più leggera e confortevole rispetto a quella del precedente film. L’attore Doug Jones, noto per aver dato vita alle creature dei film Il labirinto del Fauno e La forma dell’acqua, presta qui il suo corpo al personaggio di Silver Surfer. Per farlo, egli si è trovato a sua volta a indossare una tuta poi modificata tramite CGI per permettergli di assumere il caratteristico aspetto del personaggio. A dare voce al surfista, però, non è lui bensì l’attore Laurence Fishburne. Julian McMahon riprende invece il ruolo di Dottor Destino.

I Fantastici 4 e Silver Surfer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di I Fantastici 4 e Silver Surfer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione giovedì 5 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Lego Star Wars – Christmas Special: trailer dello speciale

Disney+ ha rilasciato il trailer di LEGO Star Wars – Christmas Special, che debutterà il 17 novembre sulla piattaforma di streaming. Il nuovo speciale animato di LEGO è il primo a fare il suo debutto su Disney+ e dà seguito alla grande storia di collaborazione tra Lucasfilm e LEGO.

Subito dopo gli eventi di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Rey lascia i suoi amici che si stanno preparando al Life Day e parte per una nuova avventura con BB-8 per acquisire una maggiore conoscenza della Forza. In un misterioso Tempio Jedi, Rey viene proiettata in un’avventura nel tempo, attraverso i momenti più amati della storia cinematografica di Star Wars, entrando in contatto con Luke Skywalker, Darth Vader, Yoda, Obi-Wan e altri iconici eroi e antagonisti di tutti e nove i film della saga degli Skywalker. Ma farà in tempo a tornare per la celebrazione del Life Day e imparare il vero significato dello spirito delle feste?

Tra le star della franchise che ritorneranno a interpretare i propri ruoli nella versione originale di LEGO Star Wars – Christmas Special ci sono Kelly Marie Tran (Rose Tico), Billy Dee Williams (Lando Calrissian) e Anthony Daniels (C-3PO), così come i veterani di Star Wars: The Clone Wars Matt Lanter (Anakin Skywalker), Tom Kane (Yoda, Qui-Gon Jinn), James Arnold Taylor (Obi-Wan Kenobi) e Dee Bradley Baker (clone trooper).

Lo speciale è una produzione di Atomic Cartoons, The LEGO Group e Lucasfilm. È diretto da Ken Cunningham e scritto da David Shayne, che è anche il co-produttore esecutivo. James Waugh, Josh Rimes, Jason Cosler, Jacqui Lopez, Jill Wilfert e Keith Malone sono i produttori esecutivi.

 
 

MCU: tutti i buchi di trama che sono già stati risolti

Con la Saga dell’Infinito ormai ufficialmente conclusa, il MCU è stato in grado, in un modo o nell’altro, di risolvere i suoi buchi di trama più evidenti. I Marvel Studios sono sempre stati orgogliosi di aver mantenuto un’unica continuity da quando il primo Iron Man è uscito nel 2008. Tuttavia, gli errori sono stati commessi, con diversi film che includono dettagli contraddittori e, di conseguenza, palesi buchi di trama. Alcuni di questi errori, tuttavia, sono già stati “sistemati” grazie ad alcune spiegazioni creative, come evidenziato da un nuovo report di Screen Rant:

1Thanos, Loki e la Gemma della Mente

loki

Il tentativo di Loki di subentrare in The Avengers è stato reso possibile solo grazie all’aiuto di Thanos, che a quel tempo non era ancora adeguatamente stato introdotto nel MCU. Oltre a prestare al Dio dell’Inganno il suo esercito di Chituari, il Titano Pazzo ha anche fornito a Loki la Gemma della Mente. Ma perché Thanos rischierebbe di regalare una Gemma dell’Infinito se la sua missione era quella di collezionarle tutte? Sarebbe stato sicuramente controproducente. I Marvel Studios non hanno mai fornito una spiegazione esplicita a questa domanda, e con sia Loki che Thanos morti nella timeline principale del MCU, sarà difficile affrontare questo problema sul grande schermo andando avanti. Ecco perché hanno scelto di correggere semplicemente questo buco di trama aggiornando furtivamente il profilo ufficiale del MCU di Loki.

Sul sito della Marvel, è stato rivelato che Loki era “dotato di uno scettro che fungeva da dispositivo di controllo mentale” in The Avengers. Quello che non sapeva era che “anche lo scettro lo stava influenzando, alimentando il suo odio per suo fratello Thor e gli abitanti della Terra”. Questo spiega anche perché il Dio dell’Inganno è stato più spietato in The Avengers, specialmente all’inizio del film dove era più che felice di uccidere qualcuno a mani nude. Oltre a spiegare questo persistente buco di trama, ha anche fornito una scusa per quanto fosse stato diverso il suo comportamento durante la Battaglia di New York, dal momento che operava principalmente sotto il controllo di Thanos, rendendo più facile accettare la sua redenzione in seguito.

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Giona A. Nazzaro è il nuovo direttore artistico del Locarno Film Festival

Delegato generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dal 2016 e membro del comitato artistico di IFFR – International Film Festival di Rotterdam, Giona A. Nazzaro nasce a Zurigo nel 1965. Laureato in Lingua e letteratura tedesca e inglese, è stato già programmatore e curatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon dal 2010 al 2020 e ha anche partecipato al Locarno Film Festival in qualità di moderatore.

Giona A. Nazzaro ha collaborato con diversi Festival di cinema come il Torino Film Festival, il Festival internazionale di Roma e il Festival dei Popoli di Firenze. È stato autore e curatore di monografie dedicate a registi come Gus Van Sant, Spike Lee e Abel Ferrara. Ha inaugurato lo studio del cinema di Hong Kong in Italia, curando diversi libri, e approfondito lo studio di nuove strategie della narrazione seriale televisiva. Interessato alle nuove tecnologie nel cinema e nell’arte, è professore di Media Design and MultiMedia Arts alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). Giornalista di formazione, collabora con numerose testate internazionali. È anche membro della Commissione federale del cinema CFC.

Il Presidente Marco Solari ha dichiarato: “Con Giona Nazzaro abbiamo la persona che corrisponde pienamente al profilo artistico del Locarno Film Festival. Solide competenze, grande conoscitore della nostra manifestazione, capacità progettuale per l’indispensabile futura innovazione in campo digitale del nostro Festival. Giona A. Nazzaro ha una mentalità internazionale e allo stesso tempo un forte legame con il Ticino e la Svizzera.” 

Giona A. Nazzaro ha commentato così la propria nomina: “È un onore dirigere il Locarno Film Festival, istituzione che ha sempre promosso il cinema d’autore e di qualità, oggi più che mai un laboratorio di grande vitalità proiettato verso il futuro dell’immagine in movimento. Mi metterò subito al lavoro nella speranza di poter riaprire Piazza Grande, cuore pulsante della manifestazione e simbolo della resistenza del cinema.

Giona A. Nazzaro, che assumerà il pieno incarico il 1° gennaio 2021, lavorerà da subito al fianco di Nadia Dresti, responsabile ad interim della direzione artistica sino a fine dicembre 2020. Nadia Dresti manterrà la responsabilità del coordinamento di Locarno pro anche nei primi mesi del 2021, fino a nuovo avviso.

La 74esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Le modalità precise verranno indicate a tempo debito, qualora le condizioni sanitarie e le normative nazionali imponessero modifiche.

 
 

No Time to Die: Lashana Lynch conferma un dettaglio chiave sul suo personaggio

no time to die

Una nuova intervista rilasciata da Lashana Lynch, che interpreterà Nomi in No Time to Die, conferma che il suo personaggio erediterà il titolo di agente 007 da James Bond. Lynch apparirà nel 25esimo film ufficiale di Bond, che uscirà nell’aprile 2021 dopo essere stato posticipato due volte a causa della pandemia di Coronavirus. Daniel Craig interpreterà l’agente segreto per la quinta e ultima volta, ritirandosi dal ruolo dopo 15 anni.

Diretto da Cary Fukunaga, No Time to Die vedrà anche Rami Malek nei panni di Safin, un misterioso cattivo col volto sfigurato da cicatrici, e Ana de Armas nei panni di Paloma, un agente della CIA e nuova Bond Girl potente e realista. Nel film ci saranno anche Léa Seydoux e Christoph Waltz, che riprenderanno i loro ruoli della Dottoressa Madeline Swann e di Blofeld. Il casting di Lynch ha causato la più grande costernazione, dato che lo scorso anno già si parlava del suo personaggio come nuovo 007, rumor che molti hanno frainteso e hanno preso come conferma che Nomi avrebbe sostituito James Bond totalmente. Tuttavia, Lynch non ha mai confermato quelle voci in passato, ma adesso le cose sembrano essere cambiate.

Una nuova intervista su Harper’s Bazaar conferma che Lynch interpreterà il nuovo 007: viene specificato, infatti, che Nomi ha sostituito James Bond nell’universo della saga dopo il suo ritiro dal servizio. Lynch ha anche colto l’occasione per parlare della responsabilità di assumere un ruolo del genere. Ha spiegato che, nonostante gli attacchi contro di lei attraverso i social le abbiamo fatto male, alla fine ha capito che non erano personali e che assumere l’eredità di 007, in quanto donna di colore, era qualcosa di molto più grande, che andava al di là della sua scelta come interprete di Nomi.

“Sono una donna di colore. Se fosse stata scelta un’altra donna di colore per quella parte, sarebbe accaduto lo stesso, avrebbe ricevuto gli stessi attacchi, gli stessi abusi. Ho dovuto solo ricordare a me stessa che quella discussione era ormai in corso e che io sarei stata parte di qualcosa che sarebbe stato molto, molto rivoluzionario.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

 
 

Johnny Depp e Pirati dei Caraibi hanno ispirato la carriera di John Boyega

John Boyega ha ammesso che Johnny Depp e il suo ruolo nella saga di Pirati dei Caraibi lo hanno spinto a voler diventare un attore quando era ancora al college. Boyega è famoso per essere stato uno dei protagonisti della trilogia sequel di Star Wars, a partire da Il Risveglio della Forza uscito nel 2015. Boyega ha interpretato Finn, un’ex Stormtrooper che decide di unirsi alla Resistenza. Purtroppo, l’arco narrativo di Finn è stato messo da parte nei film successivi, qualcosa che ha deluso particolarmente anche lo stesso attore britannico.

Il franchise di Star Wars è solo uno dei tanti attualmente posseduti dalla Disney: una delle sue altre proprietà di maggior successo è la serie Pirati dei Caraibi. Il primo film ha visto nel cast Orlando Bloom, Keira Knightly e, naturalmente, Johnny Depp nei panni dell’iconico Jack Sparrow. Depp è diventato il simbolo del franchise, apparendo in tutti e cinque i capitoli usciti finora. Adesso John Boyega ha rivelato che lui e Depp hanno molto più in comune rispetto al fatto di aver semplicemente lavorato a due dei più grandi franchise Disney.

Boyega ha raccontato a THR la storia di come sia sempre stato convinto che la recitazione fosse la strada giusta per lui. Tutto è iniziato quando frequentava l’Università di Greenwich, luogo spesso utilizzato in molte produzioni cinematografiche. Boyega dice di aver sentito un forte scoppio un giorno, ed è praticamente corso via da un corso di cinema per vedere cosa fosse succedendo. Una volta sul posto, ha visto Johnny Depp girare una scena di Pirati dei Caraibi e ha preso quello come un segnale che, prima o poi, sarebbe riuscito a diventare un attore.

“Abbiamo guardato in basso e ho visto Johnny Depp in cima a due carrozze, in equilibrio, nei panni di Jack Sparrow. Davanti ai miei occhi c’era quello che volevo fare. Pensavo che Dio avesse mandato l’intero set del film proprio lì, per me, per un motivo. Mi stava mostrando un film in cui avrei amato recitare e di cui mi sarebbe piaciuto essere parte. Non mi sono più voltato indietro.”

John Boyega ha fatto molta strada da quel giorno all’università, circa dieci anni fa, dopo il suo esordio nei panni del protagonista in Attack the Block. Probabilmente, apparire nel più grande franchise cinematografico di tutti i tempi è già di pJohnny Depp e Pirati dei Caraibi hanno ispirato la carriera di John Boyegaer sé una grande vittoria. Tuttavia, Boyega è riuscito a ritagliarsi una carriera da attore di talento al di là del franchise di Star Wars, come hanno dimostrato film come Detroit e serie come Small Axe.