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Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Cassie Lang avrà un ruolo chiave?

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Sapevamo già che quasi sicuramente Cassie Lang avrebbe fatto parte del terzo film di Ant-Man, soprattutto dopo che abbiamo ritrovato il personaggio ormai sedicenne in Avengers: Endgame. La vera sorpresa è stata quando Kevin Feige, in occasione dell’Investor Day di Disney dello scorso anno, ha annunciato che Kathryn Newton avrebbe sostituito Emma Fuhrmann nella parte.

In una recente intervista con Entertainment Tonight, è stata proprio Newton a parlare per la prima volta del suo coinvolgimento in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, spiegando come sia riuscita ad ottenere il ruolo e rivelando che la cancellazione della serie Netflix The Society, alla fine, sia stata una sorta di benedizione. “Nel bel mezzo della quarantena, dovevamo iniziare a girare la seconda stagione, ma la serie è stata cancellata. In quel momento ho visto tutto nero. Non avevo idea di cosa avrei fatto. E poi, una settimana dopo, ho ricevuto una chiamata dalla Marvel…”, ha spiegato la giovane attrice.

“Ho sempre desiderato recitare in un film Marvel, da tutta la vita. Sono sempre stata una grande fan di quei film. Ogni volta che ne usciva uno, andavo al cinema con mio padre. Era come se fosse un rituale, un momento tutto per noi. Amavamo quei film. Ma all’epoca non ero neanche lontanamente in grado di pensare ad un eroe che mi sarebbe piaciuto interpretate. O semmai, un giorno, ne avessi avuto la possibilità.”, ha aggiunto.

Cassie dovrebbe avere un ruolo fondamentale in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, con buone probabilità che il personaggio finisca per assumere ufficialmente l’identità di Stature. Newton non ha potuto rivelare nulla al riguardo, ma ha comunque lasciato intendere che ci saranno grandi cose in futuro per il suo personaggio. “Tutto quello che posso dire è che sono entusiasta di far parte dell’Universo Marvel. È un sogno che si avvera e farò del mio meglio per essere il miglior supereroe di tutti i tempi.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Black Panther 2, Michael B. Jordan sul ritorno di Killmonger: “Non posso dire molto”

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Nonostante l’apparente morte di Erik Killmonger in Black Panther, nel corso degli ultimi mesi ci sono state diverse voci secondo cui Michael B. Jordan avrebbe ripreso il ruolo del villain nell’annunciato sequel. Dopo la tragica morte di Chadwick Boseman, il personaggio di Erik potrebbe rappresentare un’aggiunta ancora più importante al franchise di quanto previsto in origine.

Certo, il pubblico ha conosciuto Erik in quanto cattivo, ma Killmonger – che ha diritto al trono di Wakanda – potrebbe ora essere riscattato e assumere il mantello di Pantera Nera direttamente dal cugino caduto. Già in passato Jordan aveva dichiarato che sarebbe stato disposto a tornare in Black Panther 2, ma ora sembra che in gioco ci sia molto più di una semplice volontà. “Non posso dire molto al riguardo”, ha detto l’attore durante un’intervista a Good Morning America proprio in merito al sequel.

“Onestamente, con l’anno che abbiamo vissuto e con la perdita di un caro amico… stavano cercando di capire tutto quello che dovevano fare o cosa era meglio per il franchise. Siamo come una famiglia, quindi se avessi l’opportunità di tornare in quel franchise… lo farei”. Tutto quello che sappiamo su Black Panther 2 è che Ryan Coogler ha riscritto la sceneggiatura del sequel in seguito alla morte di Boseman, quindi non c’è davvero modo di sapere (almeno per ora) cosa è cambiato da quando la prima bozza originale è stata completata.

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Robert Downey Jr. riflette sul ruolo di Iron Man: “Potevo capire Tony Stark”

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Robert Downey Jr. ha spiegato perché, dal suo punto di vista, la Marvel ha avuto così tanto successo nel corso degli anni. Il MCU è stato inaugurato nel lontano 2008 con il primo film incentrato su Iron Man, supereroe che Downey ha interpretato per l’ultima volta in Avengers: Endgame del 2019. Il personaggio di Tony Stark è diventato in breve tempo uno dei preferiti da parte dei fan, grazie soprattutto alla performance di Downey nei panni del carismatico ma imperfetto capo delle Stark Industries, in cui l’attore statunitense ha messo molto della sua esperienza personale.

Downey ha interpretato il ruolo di Iron Man in ben nove film del MCU e, insieme al Captain America di Chris Evans, è diventato a tutti gli effetti il simbolo dell’ormai longevo franchise. Il 2021 sarà probabilmente uno degli anni più importanti per la Marvel: dopo l’avvio ufficiale della Fase 4 con la serie WandaVision, lo studio si prepara a lanciare ben quattro film (pandemia permettendo!) e diversi altri show televisivi (tra cui The Falcon and the Winter Soldier). Ad oggi, sono in molti a sostenere che gran parte del successo del franchise può essere tranquillamente attribuito alla figura di Downey, ma lo stesso attore sembra avere un’opinione leggermente diversa al riguardo…

In una recente apparizione durante lo show di Stephen Colbert, Robert Downey Jr. ha elencato quali sono dal suo punto di vista i motivi del grande successo del MCU. L’attore ha ricordato gli anni precedenti al suo ingresso nel franchise di successo, in cui la sua figura era stata in qualche modo offuscata da tutta una serie di scandali pubblici, per poi collegare il suo viaggio come attore a quello tipico di qualsiasi ero all’interno dell’universo condiviso. Downey ha anche spiegato che i film del MCU esprimono alla perfezione alcuni degli ideali americani che condivide maggiormente, come la possibilità che nella vita di ognuno di noi ci sia una possibilità di redenzione.

“Credo che, nonostante il feedback attuale, siamo parte di un settore molto indulgente. In passato ho avuto dei comportamenti scorretti e mi ritengo fortunato che tutto sia avvenuto prima dell’avvento di internet, ma penso comunque di avere un pizzico di moralità ed è per questo che ho sempre voluto fare la cosa giusta, anche se per alcuni può non valere nulla. Poi arriva il momento in cui devi soltanto accettarle determinate cose. Costruisci, abbatti… torni indietro. A modo suo, è proprio come il viaggio dell’eroe. Mi sono sentito molto vicino a Tony Stark quando l’ho interpretato.”

Il futuro di Robert Downey Jr. al cinema e nel MCU

Robert Downey Jr. non ha avuto ancora la fortuna che cercava dopo aver chiuso con il MCU, dal momento che Dolittle, il primo film post-Avengers, è stato un colossale flop. È possibile che l’attore possa riprendere il suo ruolo in una delle prossime serie Disney+, anche se ciò potrebbe offuscare l’eredità “cinematografica” del suo Iron Man.

Tuttavia, dovremmo rivedere il personaggio di Iron Man un’ultima volta nell’atteso Black Widow, che sarà ambientato tra gli eventi di Civil War e Infinity War. Anche se non è stato ancora confermato ufficialmente, è probabile che il personaggio di Tony Stark apparirà in un flashback.

Critics Choice Awards 2021, tutte le nomination

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Critics Choice Awards 2021, tutte le nomination

Sono state annunciate questo pomeriggio le nomination ai Critics Choice Awards 2021, che saranno assegnati nella sera del 7 marzo prossimo, in una cerimonia presentata da Taye Diggs alla sua terza volta. Di seguito potete leggere la lista completa delle nomination, per cinema e televisione, in cui a fare la parte del leone c’è Netflix, con 46 nomination complessive.

Tutte le nomination ai Critics Choice Awards 2021

Serie tv

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
Better Call Saul (AMC)
The Crown (Netflix)
The Good Fight (CBS All Access)
Lovecraft Country (HBO)
The Mandalorian (Disney+)
Ozark (Netflix)
Perry Mason (HBO)
This Is Us (NBC)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jason Bateman – ‘Ozark’ (Netflix)
Sterling K. Brown – ‘This Is Us’ (NBC)
Jonathan Majors – ‘Lovecraft Country’ (HBO)
Josh O’Connor – ‘The Crown’ (Netflix)
Bob Odenkirk – ‘Better Call Saul’ (AMC)
Matthew Rhys – ‘Perry Mason’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Christine Baranski – ‘The Good Fight’ (CBS All Access)
Olivia Colman – ‘The Crown’ (Netflix)
Emma Corrin – ‘The Crown’ (Netflix)
Claire Danes – ‘Homeland’ (Showtime)
Laura Linney – ‘Ozark’ (Netflix)
Jurnee Smollett – ‘Lovecraft Country’ (HBO)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jonathan Banks – ‘Better Call Saul’ (AMC)
Justin Hartley – ‘This Is Us’ (NBC)
John Lithgow – ‘Perry Mason’ (HBO)
Tobias Menzies – ‘The Crown’ (Netflix)
Tom Pelphrey – ‘Ozark’ (Netflix)
Michael K. Williams – ‘Lovecraft Country’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Gillian Anderson – ‘The Crown’ (Netflix)
Cynthia Erivo – ‘The Outsider’ (HBO)
Julia Garner – ‘Ozark’ (Netflix)
Janet McTeer – ‘Ozark’ (Netflix)
Wunmi Mosaku – ‘Lovecraft Country’ (HBO)
Rhea Seehorn – ‘Better Call Saul’ (AMC)

MIGLIOR SERIE COMEDY
Better Things (FX)
The Flight Attendant (HBO Max)
Mom (CBS)
PEN15 (Hulu)
Ramy (Hulu)
Schitt’s Creek (Pop)
Ted Lasso (Apple TV+)
What We Do in the Shadows (FX)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Hank Azaria – ‘Brockmire’ (IFC)
Matt Berry – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Nicholas Hoult – ‘The Great’ (Hulu)
Eugene Levy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Jason Sudeikis – ‘Ted Lasso’ (Apple TV+)
Ramy Youssef – ‘Ramy’ (Hulu)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Pamela Adlon – ‘Better Things’ (FX)
Christina Applegate – ‘Dead to Me’ (Netflix)
Kaley Cuoco – ‘The Flight Attendant’ (HBO Max)
Natasia Demetriou – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Catherine O’Hara – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Issa Rae – ‘Insecure’ (HBO)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
William Fichtner – ‘Mom’ (CBS)
Harvey Guillén – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Daniel Levy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Alex Newell – ‘Zoey’s Extraordinary Playlist’ (NBC)
Mark Proksch – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Andrew Rannells – ‘Black Monday’ (Showtime)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Lecy Goranson – ‘The Conners’ (ABC)
Rita Moreno – ‘One Day at a Time’ (Pop)
Annie Murphy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Ashley Park – ‘Emily in Paris’ (Netflix)
Jaime Pressly – ‘Mom’ (CBS)
Hannah Waddingham – ‘Ted Lasso’ (Apple TV+)

MIGLIOR LIMITED SERIES
I May Destroy You (HBO)
Mrs. America (FX)
Normal People (Hulu)
The Plot Against America (HBO)
La regina degli scacchi (Netflix)
Small Axe (Amazon Studios)
The Undoing (HBO)
Unorthodox (Netflix)

MIGLIOR FILM REALIZZATO PER LA TV
Bad Education (HBO)
Between the World and Me (HBO)
The Clark Sisters: First Ladies of Gospel (Lifetime)
Hamilton (Disney+)
Sylvie’s Love (Amazon Studios)
What the Constitution Means to Me (Amazon Studios)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
John Boyega – ‘Small Axe’ (Amazon Studios)
Hugh Grant – ‘The Undoing’ (HBO)
Paul Mescal – ‘Normal People’ (Hulu)
Chris Rock – ‘Fargo’ (FX)
Mark Ruffalo – ‘I Know This Much is True’ (HBO)
Morgan Spector – ‘The Plot Against America’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Cate Blanchett – ‘Mrs. America’ (FX)
Michaela Coel – ‘I May Destroy You’ (HBO)
Daisy Edgar-Jones – ‘Normal People’ (Hulu)
Shira Haas – ‘Unorthodox’ (Netflix)
Anya Taylor-Joy – ‘La regina degli scacchi’ (Netflix)
Tessa Thompson – ‘Sylvie’s Love’ (Amazon Studios)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Daveed Diggs – ‘The Good Lord Bird’ (Showtime)
Joshua Caleb Johnson – ‘The Good Lord Bird’ (Showtime)
Dylan McDermott – ‘Hollywood’ (Netflix)
Donald Sutherland – ‘The Undoing’ (HBO)
Glynn Turman – ‘Fargo’ (FX)
John Turturro – ‘The Plot Against America’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Uzo Aduba – ‘Mrs. America’ (FX)
Betsy Brandt – ‘Soulmates’ (AMC)
Marielle Heller – ‘La regina degli scacchi’ (Netflix)
Margo Martindale – ‘Mrs. America’ (FX)
Winona Ryder – ‘The Plot Against America’ (HBO)
Tracey Ullman – ‘Mrs. America’ (FX)

MIGLIOR TALK SHOW
Desus & Mero (Showtime)
Full Frontal with Samantha Bee (TBS)
The Kelly Clarkson Show (NBC/Syndicated)
Late Night with Seth Meyers (NBC)
The Late Show with Stephen Colbert (CBS)
Red Table Talk (Facebook Watch)

MIGLIOR SPECIALE COMICO
Fortune Feimster: Sweet & Salty’ (Netflix)
Hannah Gadsby: Douglas (Netflix)
Jerry Seinfeld: 23 Hours to Kill (Netflix)
Marc Maron: End Times Fun (Netflix)
Michelle Buteau: Welcome to Buteaupia (Netflix)
Patton Oswalt: I Love Everything (Netflix)

MIGLIOR SERIE CON EPISODI DI BREVE DURATA
The Andy Cohen Diaries (Quibi)
Better Call Saul: Ethics Training with Kim Wexler (AMC/Youtube)
Mapleworth Murders (Quibi)
Nikki Fre$h (Quibi)
Reno 911! (Quibi)
Tooning Out the News (CBS All Access)

Film

Miglior Film

Da 5 Bloods (Netflix)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Mank (Netflix)
Minari (A24)
News of the World (Universal Pictures)
Nomadland (Searchlight Pictures)
One Night in Miami (Amazon Studios)
Promising Young Woman (Focus Features)
Sound of Metal (Amazon Studios)
The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Attore Protagonista

Ben Affleck – The Way Back (Warner Bros.)
Riz Ahmed – Sound of Metal (Amazon Studios)
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Tom Hanks – News of the World (Universal Pictures)
Anthony Hopkins – The Father (Sony Pictures Classics)
Delroy Lindo – Da 5 Bloods (Netflix)
Gary Oldman – Mank (Netflix)
Steven Yeun – Minari (A24)

Miglior Attrice Protagonista

Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday (Hulu)
Sidney Flanigan – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman (Netflix)
Frances McDormand – Nomadland (Searchlight Pictures)
Carey Mulligan – Promising Young Woman (Focus Features)
Zendaya – Malcolm & Marie (Netflix)

Miglior Attore Non Protagonista

Chadwick Boseman – Da 5 Bloods (Netflix)
Sacha Baron Cohen – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Bill Murray – On the Rocks (A24/Apple TV+)
Leslie Odom, Jr. – One Night in Miami (Amazon Studios)
Paul Raci – Sound of Metal (Amazon Studios)

Miglior Attrice Non Protagonista

Maria Bakalova – Borat Subsequent Moviefilm (Amazon Studios)
Ellen Burstyn – Pieces of a Woman (Netflix)
Glenn Close – Hillbilly Elegy (Netflix)
Olivia Colman – The Father (Sony Pictures Classics)
Amanda Seyfried – Mank (Netflix)
Yuh-Jung Youn – Minari (A24)

Miglior Attore/Attrice Emergente

Ryder Allen – Palmer (Apple TV+)
Ibrahima Gueye – The Life Ahead (Netflix)
Alan Kim – Minari (A24)
Talia Ryder – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Caoilinn Springall – The Midnight Sky (Netflix)
Helena Zengel – News of the World (Universal Pictures)

Miglior Cast

Da 5 Bloods (Netflix)
Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Minari (A24)
One Night in Miami (Amazon Studios)
The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Regista

Lee Isaac Chung – Minari (A24)
Emerald Fennell – Promising Young Woman (Focus Features)
David Fincher – Mank (Netflix)
Spike Lee – Da 5 Bloods (Netflix)
Regina King – One Night in Miami (Amazon Studios)
Aaron Sorkin – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Miglior Sceneggiatura Originale

Lee Isaac Chung – Minari (A24)
Emerald Fennell – Promising Young Woman (Focus Features)
Jack Fincher – Mank (Netflix)
Eliza Hittman – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Darius Marder & Abraham Marder – Sound of Metal (Amazon Studios)
Aaron Sorkin – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Sceneggiatura Non Originale

Paul Greengrass & Luke Davies – News of the World (Universal Pictures)
Christopher Hampton and Florian Zeller – The Father (Sony Pictures Classics)
Kemp Powers – One Night in Miami (Amazon Studios)
Jon Raymond & Kelly Reichardt – First Cow (A24)
Ruben Santiago-Hudson – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Miglior Fotografia

Christopher Blauvelt – First Cow (A24)
Erik Messerschmidt – Mank (Netflix)
Lachlan Milne – Minari (A24)
Joshua James Richards – Nomadland (Searchlight Pictures)
Newton Thomas Sigel – Da 5 Bloods (Netflix)
Hoyte Van Hoytema – Tenet (Warner Bros.)
Dariusz Wolski – News of the World (Universal Pictures)

Migliori Scenografie

Cristina Casali, Charlotte Dirickx – The Personal History of David Copperfield (Searchlight Pictures)
David Crank, Elizabeth Keenan – News of the World (Universal Pictures)
Nathan Crowley, Kathy Lucas – Tenet (Warner Bros.)
Donald Graham Burt, Jan Pascale – Mank (Netflix)
Kave Quinn, Stella Fox – Emma (Focus Features)
Mark Ricker, Karen O’Hara & Diana Stoughton – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)

Miglior Montaggio

Alan Baumgarten – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Kirk Baxter – Mank (Netflix)
Jennifer Lame – Tenet (Warner Bros.)
Yorgos Lamprinos – The Father (Sony Pictures Classics)
Mikkel E. G. Nielsen – Sound of Metal (Amazon Studios)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Migliori Costumi

Alexandra Byrne – Emma (Focus Features)
Bina Daigeler – Mulan (Disney)
Suzie Harman & Robert Worley – The Personal History of David Copperfield (Searchlight Pictures)
Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Nancy Steiner – Promising Young Woman (Focus Features)
Trish Summerville – Mank (Netflix)

Miglior Trucco e Acconciature

Emma (Focus Features)
Hillbilly Elegy (Netflix)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Mank (Netflix)
Promising Young Woman (Focus Features)
The United States vs. Billie Holiday (Hulu)

Migliori Effetti Speciali

Greyhound (Apple TV+)
The Invisible Man (Universal Pictures)
Mank (Netflix)
The Midnight Sky (Netflix)
Mulan (Disney)
Tenet (Warner Bros.)
Wonder Woman 1984 (Warner Bros.)

Miglior Commedia

Borat Subsequent Moviefilm (Amazon Studios)
The Forty-Year-Old Version (Netflix)
The King of Staten Island (Universal Pictures)
On the Rocks (A24/Apple TV+)
Palm Springs (Hulu and NEON)
The Prom (Netflix)

Miglior Film in Lingua Straniera

Another Round (Samuel Goldwyn Films)
Collective (Magnolia Pictures)
La Llorona (Shudder)
The Life Ahead (Netflix)
Minari (A24)
Two of Us (Magnolia Pictures)

Miglior Canzone Originale

Everybody Cries – The Outpost (Screen Media Films)
Fight for You – Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Husavik (My Home Town) – Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga (Netflix)
Io sì (Seen) – The Life Ahead (Netflix)
Speak Now – One Night in Miami (Amazon Studios)
Tigress & Tweed – The United States vs. Billie Holiday (Hulu)

Miglior Colonna Sonora

Alexandre Desplat – The Midnight Sky (Netflix)
Ludwig Göransson – Tenet (Warner Bros.)
James Newton Howard – News of the World (Universal Pictures)
Emile Mosseri – Minari (A24)
Trent Reznor & Atticus Ross, Jon Batiste – Mank (Netflix)
Trent Reznor & Atticus Ross – Soul (Disney)

Tom Clancy’s Without Remorse con Michael B. Jordan in esclusiva su Prime Video

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Amazon Studios e Outlier Society di Michael B. Jordan ampliano l’intesa produttiva già esistente per includere un accordo complessivo in esclusiva in ambito televisivo e un first-look film deal. Nell’ambito dell’accordo sui film, Outlier Society produrrà e acquisirà pellicole di alto livello con filmmaker e talenti innovativi ed eterogenei, per arricchire sempre di più la crescente offerta di film originali dello Studio. Questo accordo giunge con l’avvicinarsi dell’uscita di Tom Clancy’s Without Remorse, prodotto e interpretato da Michael B. Jordan, disponibile dal 30 Aprile 2021 su Prime Video in più di 240 paesi e territori nel mondo.

La partnership creativa a 360 gradi con Jordan e Outlier Society coinvolgerà anche diverse altre linee di business di Amazon da fashion a Audible e Music, a altri – a partire dal debutto di Jordan nello spot di Alexa andato in onda durante l’ultimo Superbowl. Lo spot, che gioca sul titolo di uomo più sexy del mondo di cui Jordan è stato insignito da People, e in cui diventa il “corpo” di Alexa, ha debuttato durante l’ultimo quarto della partita.

Siamo entusiasti di approfondire la nostra intesa con Outlier Society! Michael, Liz e il team saranno partner fondamentali nel nostro impegno per creare contenuti accattivanti, ambiziosi e coinvolgenti che possano raggiungere il nostro pubblico globale. Condividono con noi la passione nel dare spazio a voci nuove ed emozionanti, e un’attenzione per la diversity a tutti i livelli” ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “Non vediamo l’ora che tutti possano vedere Without Remorse, la nostra nuova incursione nell’universo di Tom Clancy – un giro sulle montagne russe ricco di azione che i fan ameranno”.

“Portare le produzioni di film, contenuti televisivi e multimediali di Outlier Society tutte sotto lo stesso tetto è un nuovo passo per noi”, ha affermato Michael B. Jordan, CEO di Outlier Society. “L’estensione globale e in continua crescita di Amazon ci offre la possibilità di coinvolgere e intrattenere il nostro pubblico in modo innovativo, ma sempre mantenendo il nostro impegno nel dare spazio a una grande varietà di storie e autori. Sono molto contento di dare il via alla partnership con l’uscita, questa primavera, di Without Remorse “.

In Tom Clancy’s Without Remorse, l’esplosiva storia delle origini dell’action hero John Clark – uno dei personaggi più noti creati da Tom Clancy e appartenenti all’universo di Jack Ryan – un esperto Navy Seal alla ricerca di giustizia per l’omicidio della moglie incinta, rivela una cospirazione internazionale. Quando una squadra di soldati russi uccide la sua famiglia in una rappresaglia per il suo ruolo in un’operazione top-secret, il Sr. Chief John Kelly (Michael B. Jordan) cerca gli assassini a qualsiasi costo. Unendo le forze con un compagno dei Navy Seal (Jodie Turner-Smith) e un misterioso agente della CIA (Jamie Bell), nella sua missione Kelly rivela involontariamente un complotto che minaccia di travolgere gli Stati Uniti e la Russia in una guerra totale. Combattuto tra l’onore personale e la lealtà verso il suo paese, Kelly deve affrontare i nemici senza alcun rimorso se vuole evitare un disastro e rivelare i potenti che si celano dietro la cospirazione. Nel cast Michael B. Jordan, Jamie Bell, Jodie Turner-Smith, Lauren London, Brett Gelman, Jacob Scipio, Jack Kesy, Colman Domingo e Guy Pearce.

Da Paramount Pictures, Skydance e New Republic Pictures, Tom Clancy’s Without Remorse è diretto da Stefano Sollima. Il film è prodotto da Weed Road Pictures, The Saw Mill e Outlier Society. La sceneggiatura è scritta da Taylor Sheridan e Will Staples. I produttori sono Akiva Goldsman, Josh Appelbaum, André Nemec e Michael B. Jordan, mentre gli executive producer sono David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Brian Oliver, Bradley J. Fischer, Valerii An, Alana Mayo, Denis L. Stewart e Gregory Lessans.

Jordan ha recentemente designato Elizabeth Raposo come Presidente di Outlier Society. Raposo, precedentemente President of Production di Paramount, sarà responsabile della supervisione di tutti gli aspetti di produzione e sviluppo al fianco di Jordan. Jordan ha fondato Outlier Society nel 2016 con l’obiettivo di portare nel mercato voci e storie originali e diverse. Nella notevole serie di nuovi progetti in arrivo si annoverano anche il film diretto da Denzel Washington Journal for Jordan, con Jordan nel ruolo di protagonista e produttore; Creed III, il terzo capitolo della saga di Rocky, per MGM che vedrà Jordan nuovamente nel ruolo di Adonis Creed, e Static Shock della DC.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il film esplorerà un nuovo lato di Hope

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Ant-Man del 2015 ci ha presentato ufficialmente il personaggio di Hope Van Dyne, la figlia di Hank Pym e Janet Van Dyne, interpretato da Evangeline Lilly. Dopo il primo film, il personaggio di Hope ha acquisito sempre un’importanza sempre maggiore nel franchise, già a partire dal sequel del 2018 Ant-Man and the Wasp, assumendo a tutti gli effetti un ruolo da comprimaria. Ora, Lilly tornerà a vestire i panni di Hope nell’attesissimo terzo capitolo della saga Marvel, dal titolo Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Durante una recente intervista con Beyond the Mouse, è stata proprio Evangeline Lilly ad anticipare l’esplorazione di un lato diverso della personalità del suo personaggio nel prossimo film, che a quanto pare la porterà ad allontanandosi dal tradizionale aspetto “da ragazza tosta”. “In questo periodo mi sto ritrovando spesso a lottare contro il cliché della ragazza dura, tosta. È molto interessante, perché all’inizio della mia carriera stavo invece lottando per svilupparlo il più possibile. Ad esempio, in Lost, Kate doveva essere una ragazza tosta, perché volevo che stesse al passo con tutti gli altri personaggi. Poi, all’improvviso, c’è stato quest’enorme cambiamento nel settore dell’intrattenimento. Improvvisamente, le ragazze toste erano dappertutto. Penso di essere una bastian contraria per natura. Perché in questo periodo mi ritrovo a pensare: ‘Beh, aspetto un attimo’. Siamo tutti fragili e vulnerabili.”

“Le donne non dovrebbero essere solo uomini con le tette. Credo che la domanda più importante sia cosa significa essere una donna: è estremamente importante in questo momento. Ciò che sostegno sia davvero cruciale è esplorare il senso di questo interrogativo proprio attraverso le nostre storie.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, rivedremo l’agente Jimmy Woo?

“Sono davvero entusiasta”, ha detto poi l’attrice parlando di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. “Non posso rivelare nulla ma penso, la mia impressione è che potrei aver davvero manifestato qualcosa nel mondo Marvel con Hope in riferimento a tutto ciò. Penso che la direzione che abbiamo intrapreso con questo personaggio potrebbe essere molto soddisfacente per me da questo punto di vista.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

 

Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2

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Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2

Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2, nonostante le recenti voci circa una sua potenziale apparizione nel sequel. Shazam 2, il cui titolo ufficiale sarà Shazam! Fury of the Gods, è il sequel del cinecomic del 2019 che ha ufficialmente introdotto sul grande schermo il personaggio di Billy Batson, il suo alter-ego supereroistico Shazam e la sua famiglia adottiva intrisa di poteri magici. Il primo capitolo è stato un successo di pubblico e critica, alzando di parecchio l’asticella in merito a ciò che vedremo nella nuova avventura diretta ancora una volta da David F. Sandberg.

Shazam! È ambientato nel DCEU e già nel finale del primo film è apparso brevemente Superman, interpretato però da uno stunt e non da Henry Cavill: il volto dell’eroe, infatti, non viene mai mostrato. In passato, è stato lo stesso Sandberg a confermare che, in origine, Cavill avrebbe dovuto girare quel cameo, ma purtroppo le cose si sono poi evolute in maniera diversa. Ora, negli ultimi giorni si è diffuso un rumor anche parecchio insistente secondo cui l’iterazione dell’Uomo d’Acciaio ad opera dell’attore britannico potrebbe fare davvero capolino nel sequel, che dovrebbe essere rilasciato nel 2023 (salvo nuovi slittamenti causa pandemia di Covid-19).

Tuttavia, Variety ha prontamente smentito questo rumor, sostenendo che Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2, e soprattutto che la questione del ritorno dell’attore nei panni del supereroe è ancora decisamente aperta. Cavill ha interpretato Superman per la prima volta ne L’uomo d’acciaio del 2013, sancendo ufficialmente il suo debutto nel DCEU. Ha ripreso l’iconico ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder e nello sfortunato Justice League, la cui versione cinematografica è stato ultima da Joss Whedon.

Justice League Snyder Cut: per Henry Cavill la sua uscita è davvero importante

Ad oggi, il futuro del supereroe sul grande schermo rimane incerto. Una recente voce aveva confermato che Henry Cavill avrebbe ripreso il ruolo che gli ha regalato la fama mondiale in uno dei prossimi progetti di Warner Bros. e DC Films, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti in merito. All’epoca, i vari report avevano confermato che si sarebbe trattato soltanto di un cameo e non del tanto agognato sequel de L’uomo d’acciaio o, addirittura, di un vero e proprio riavvio delle avventure del kryptoniano sul grande schermo.

In attesa di nuovi dettagli in merito alla questione, ricordiamo che dal prossimo 18 marzo rivedremo Henry Cavill nei panni di Superman nella Snyder Cut di Justice League, la versione originale del cinecomic uscito al cinema nel 2017. Si tratta del taglio del cinecomic ad opera di Zack Snyder, ossia la versione del film che il regista ha sempre voluto realizzare e che purtroppo non è mai riuscito a completare (a causa di una tragedia familiare che lo costrinse ad abbandonare all’epoca la produzione del film). La Snyder Cut arriverà direttamente su HBO Max.

 

 

 

 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 rivelazioni dal trailer del Super Bowl

In occasione del SuperBowl, i Marvel Studios hanno diffuso online il nuovo trailer ufficiale di The Falcon and the Winter Soldier, la serie Marvel in arrivo su Disney+ il prossimo 19 marzo, sulla scia dell’incredibile successo di WandaVision, che ha fatto da apripista alla Fase 4 del MCU. Naturalmente, il nuovo trailer, oltre a contenere tutta una serie di sequenze inedite, è anche pieno di zeppo di alcune importanti rivelazioni. Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli più importanti che sono contenuti all’interno della nuova anteprima:

Falcon e Il Soldato d’Inverno sottoposti al debriefing

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier si apre con una scena che suggerisce che Sam e Bucky stanno lavorando per una sorta di agenzia di spionaggio e che stanno facendo rapporto per un debriefing. La scena è chiaramente ironica, dal momento che la donna che vi compare e che conduce l’interrogatorio – e che al momento non sappiamo chi sia – li tratta come se fossero una vecchia coppia sposata sempre pronta a litigare.

Per quanto possa essere divertente, però, la scena non contiene ulteriori informazioni utili: ad esempio, non si cono loghi nella stanza né tantomeno sull’abito della donna. Sembra che qualcuno stia cercando di convincere Sam e Bucky a lavorare insieme, dal momento che la prima domanda che la donna pone a Bucky è: “Perché Sam ti irrita?”

Un primo sguardo a Madripoor?

Diverse scene del nuovo trailer sembrano essere ambientate in una sorta di futuristica città asiatica, che potrebbe essere l’immaginaria nazione insulare di Madripoor. Diverse immagini dal set di The Falcon and the Winter Soldier hanno mostrato chiaramente la bandiera di Madripoor, suggerendo che ad un certo punto della storia i due Vendicatori si recheranno nella famigerata location dell’universo degli X-Men.

Madripoor è un’isola tropicale dominata da un’unica città divisa in due fazioni: Hightown e Lowtown. Entrambe le fazioni sono ugualmente corrotte, anche se Hightown funge da “paradiso fiscale” utilizzato da organizzazioni criminali e terroristiche. La maggior parte dell’azione che vediamo nel trailer sembra essere ambientata a Hightown. Di sicuro, è emozionante vedere la Marvel integrare le ex proprietà della Fox nel MCU in maniera così repentina. Sarà interessante vedere se nello show ci saranno riferimenti ad alcuni dei residenti di Hightown, molti dei quali sono legati a Wolverine…

La maschera del Barone Zemo dai fumetti

Daniel Bruhl tornerà nei panni del Barone Zemo, uno dei più celebri nemici di Captain America che ha fatto il suo debutto sul grande schermo in Captain America: Civil War. Alcuni fan dei fumetti sono rimasti delusi dal ritratto di Zemo nel film di Anthony e Joe Russo, dal momento che la versione cinematografica presenta numerose differenze rispetto alla controparte fumettistica.

Tuttavia, pare che quel film sia stato solo l’inizio della storia di Zemo nel MCU, e nel trailer di The Falcon and the Winter Soldier in occasione del Super Bowl, i fan hanno finalmente visto per la prima volta l’iconica maschera del personaggio che appare nei fumetti. La Marvel ha sempre sfruttato la maschera come parte integrante del materiale promozionale della serie… era solo una questione di tempo prima che facesse capolino anche in uno dei trailer ufficiali.

La missione del Barone Zemo è incompiuta

Ci sono state tantissime speculazioni sul ruolo di Zemo in The Falcon and the Winter Soldier, con alcuni suggerimenti che indicano che, alla fine, il villain potrebbe davvero ritrovarsi a lavorare con Sam e Bucky. Tuttavia, il trailer del Super Bowl ha confermato che Zemo è ancora il cattivo della storia, dal momento che intende finire la sua missione e liberare il mondo dai supereroi.

Nel MCU, la famiglia del Barone Zemo è morta a causa delle azioni dei Vendicatori in Avengers: Age of Ultron, con lo stesso che incolpa i supereroi della tragedia. Mentre il mondo è in lutto per la caduta degli eroi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, sembra proprio che Zemo abbia intenzione di approfittare del caos scatenato dal Blip per continuare a provocare morte e distruzione. In una scena del trailer lo vediamo al Sokovian Memorial, intendo probabilmente a riflettere sulla sua prossima mossa…

Il gruppo terroristico di Spezzabandiera

Il Barone Zemo non è l’unico cattivo che vedremo in The Falcon and the Winter Soldier. Il trailer del Super Bowl, infatti, mostra anche un gruppo di terroristi che indossano delle maschere misteriose. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che si tratta del logo di Spezzabandiera, un terrorista contrario al nazionalismo che nel corso della sua storia nei fumetti ha lanciato una serie di attacchi a quello che lui stesso ha definito “i simboli del separatismo mondiale”.

Ciò significa che odia tutto ciò che Captain America rappresenta. Pare che lo Spezzabandiera del MCU non sarà un uomo, ma bensì una donna, una combattente abbastanza formidabile da dare al Soldato d’Inverno parecchio filo da torcere…

Sam Wilson e lo scudo di Captain America

Avengers: Endgame si è concluso con Steve Rogers che ha scelto Sam Wilson come suo erede e, quindi, come nuovo Captain America. Sfortunatamente, pare che il governo degli Stati Uniti abbia altre idee in mente. Pare, infatti, che Sam avrà non poche difficoltà a sostenere con forza il motivo per cui dovrebbe essere lui il successore di Steve Rogers.

La sezione “In Memoriam” di Spider-Man: Far From Home suggerisce che i Vendicatori, pur di non rivelare al mondo che hanno capito come viaggiare nel tempo, sostengono che Captain America sia morto combattendo Thanos. E così, piuttosto che onorare il desiderio di Rogers, il governo degli Stati Uniti è pronto a nominare il proprio Captain America, ossia US Agent. Una scena nel trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier ci mostra Sam Wilson in abiti militare che fissa lo scudo con un senso di profonda tristezza. È probabile che gli sia appena stato detto di rinunciarvi…

Sharon Carter affronta Sam e Bucky

The Falcon and the Winter Soldier vedrà anche il ritorno della Sharon Carter di Emily VanCamp, nipote del grande amore di Cap, Peggy Carter. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che Sharon è in fuga per aver infranto gli accordi di Sokovia in Captain America: Civil War, quando ha rubato lo scudo di Cap e le ali di Falcon armare i fuggitivi Avengers.

Se Sharon non è morta in seguito allo Snap di Thanos, è probabile che sia stata lei stessa una fuggitiva per sette lunghi anni. Il personaggio di Sharon, nel MCU, non è mai stato realmente approfondimento, dal momento che è stato sempre impiegato come semplice interesse amoroso di Steve Rogers e nulla più (cosa decisamente inquietante, dal momento che l’eroe, in realtà, era sempre stato innamorato di sua zia!). Tuttavia, il trailer del Super Bowl conferma che Sharon sarà una forza da non sottovalutare nella serie: proprio un’eccellente sequenze d’azione, infatti, mostra le sue incredibili abilità di combattimento. Sharon è chiaramente uno dei migliori membri dello SHIELD: ciò potrebbe spiegare come sia riuscita a sfuggire ai suoi inseguitori per così tanto tempo…

Le ali di Falcon sono uno scudo

Sam Wilson potrebbe aver rinunciato allo scudo di Steve Rogers, ma questo non significa che sia indifeso: come visto in Captain America: Civil War, è anche in grado di usare le proprie ali come scudo antiproiettile. Il trailer del Suiper Bwol mostra quanto sia abile Falcon con le sue ali, mentre passa senza alcuno sforzo da eccezionali acrobazie con propulsione alare al difendersi in pochissimi istanti.

Sam lancia lo scudo

Uno delle scene più emozionanti del trailer del Super Bowl mostra Falcon che lancia lo scudo di Captain America. Questa è, in realtà, la prima volta che vediamo Sam in azione con lo scudo, dal momento che fino ad ora lo avevo visto soltanto allenarsi con esso… o magari contemplarlo perché sul punto di rinunciarvi.

Nei fumetti, US Agent si rivela un Captain Amercia particolarmente indegno, un vero e proprio ladro: supponendo che alla fine lo stesso accadrà anche nel MCU, ciò potrebbe avvenire verso il finale dello show, con Sam che afferra lo scudo la cui eredità è stata macchiata e lo rivendica come suo.

Il debriefing diventa una gara avvincente

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier utilizza il debriefing sia per la fine che per la fine del filmato, terminando con tipico umorismo della Marvel. Ora, la dinamica tra Sam Wilson e Bucky Barnes sembra decisamente più profonda rispetto a quella che può instaurarsi tra due bambini che si rifiutano di andare d’accordo.

Alla fine, i due sembrano come bloccati in una gara di sguardi, dove nessuno dei due è pronto a cedere. È del tutto possibile che i due stiano deliberatamente agendo per confondere la donna che li sta interrogando: se fosse davvero così, il trucco sta funzionando alla perfezione!

Blade: la Marvel ingaggia la sceneggiatrice di Watchmen

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Blade: la Marvel ingaggia la sceneggiatrice di Watchmen

I Marvel Studios hanno ingaggiato la sceneggiatrice di Watchmen, Stacy Osei-Kuffour, per scrivere l’attesissimo Blade con Mahershala Ali. All’indomani della performance da record al botteghino di Avengers: Endgame, Kevin Feige ha svelato il futuro del MCU al San Diego Comic-Con 2019. L’evento è stato pieno di annunci attesi e di alcune grandi sorprese, come appunto la conferma che Ali avrebbe interpretato il cacciatore di vampiri dell’universo condiviso.

È passato più di un anno da quando Blade è stato annunciato ufficialmente, tuttavia la Marvel non ha in alcun modo affrettato lo sviluppo del reboot. A quanto pare, i Marvel Studios non avevano in programma di riavviare il personaggio che Wesley Snipes aveva interpretato in precedenza nei primi anni 2000 prima di incontrare Ali. L’attore, che aveva appena vinto il suo secondo Oscar come miglior attore non protagonista per Green Book, ha detto a Kevin Feige che voleva unirsi al MCU e interpretare proprio Eric Brooks. È stato in quel momento che il progetto di un nuovo film ha iniziato a concretizzarsi, anche se da allora la Marvel non ha più confermato nulla in merito. Per fortuna, le cose stanno iniziando a cambiare…

Secondo quanto riportato da THR, infatti, i Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura di Blade. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. La conferma del suo coinvolgimento arriva dopo che la Marvel ha trascorso ben sei mesi a incontrarsi con più scrittori per discutere sulla direzione del film. Lo studio ha preso seriamente in considerazione soltanto sceneggiatori di colore e, secondo quanto riferito, Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. È curioso notare che THR si riferisce al film usando Blade, the Vampire Slayer, ma potrebbe trattarsi di un titolo non ancora ufficiale.

Viggo Mortensen spiega perché rifiutò il ruolo di Wolverine

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Viggo Mortensen spiega perché rifiutò il ruolo di Wolverine

È risaputo che Hugh Jackman non è mai stato la prima scelta della 20th Century Fox o del regista Bryan Singer per il ruolo di Wolverine nel primo X-Men del 2000. L’attore australiano è stato suggerito per la parte dal premio Oscar Russell Crowe dopo che quest’ultimo aveva rifiutato, ma tra gli attori che erano stati presi in considerazione c’era anche Viggo Mortensen.

Nonostante i fan l’abbiamo sempre voluto vedere nei panni di un personaggio dei fumetti, in realtà la star de Il Signore degli Anelli non ha mai preso parte a un cinecomic. Adesso, durante una recente ospitata all’interno del podcast Happy Sad Confused, Mortesen ha rivelato che uno dei motivi per cui ha deciso di non accettare la parte del celebre mutante dagli artigli di adamantio è stato suo figlio, che aveva portato con sé in qualità di “portafortuna” quando ha incontrato il regista, che però non esitò a far notare al padre quanto la versione del personaggio nel film fosse diversa rispetto ai fumetti.

“La cosa che mi ha infastidito in quel momento era l’impegno per più e più film che un ruolo del genere avrebbe richiesto”, ha spiegato l’attore. “Era una cosa che mi rendeva nervoso. Ho portato mio figlio Henry all’incontro che ho avuto con il regista, come una sorta di guida e insieme di portafortuna. Nella mia mente pensavo che avrebbe potuto aiutarmi, perché ho lasciato che leggesse la sceneggiatura e infatti mi disse: ‘Questo è sbagliato. Nei fumetti non è così’.”

Wolverine: Kevin Feige nega che sia stato scelto il nuovo volto del MCU

Viggo Mortensen ha continuato dicendo che Singer ha poi chiesto a suo figlio se conosceva il personaggio: “Lui ha risposto: ‘Sì, ma non ha quest’aspetto’. E allora per tutto il resto dell’incontro il regista è stato lì a spiegare ad Henry per quale motivo si stesse prendendo tutte quelle libertà creative. Quando ce ne siamo andati, Henry mi ha chiesto se il regista avesse cambiato le cose di cui gli aveva parlato, e io gli ho risposto che molto probabilmente non l’avrebbe fatto. Ad ogni modo, non avrei accettato comunque, perché non ero sicuro di volermi impegnare in un ruolo per così tanti anni. Tuttavia, un paio di anni dopo mi sono impegnato con Il Signore degli Anelli. Quindi… chissà”. Alla fine la parte è stata affidata a Jackman: il resto è storia. “Penso che sia stato bravissimo”, ha ammesso Mortensen riguardo al modo in cui l’attore australiano ha interpretato Logan. “Sono certo che nessuno poteva immaginare che qualcuno lo avrebbe comunque interpretato meglio di lui.”

Jennifer Lawrence: incidente sul set di Don’t Look Up

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Jennifer Lawrence, vincitrice dell’Oscar come migliore attrice protagonista per Il lato positivo, è rimasta ferita sul set del film Netflix di Adam McKay, Don’t Look Up. L’ultimo progetto del regista de La grande scommessa è in fase di riprese in Massachusetts dallo scorso novembre. Il cast del film è pieno zeppo di star pluripremiate e acclamate.

Lawrence è diventata famosa grazie al ruolo di Katniss Everdeen negli adattamenti per il grande schermo di Hunger Games, la fortunata serie young adult dell’autrice Suzanne Collins, prima di ottenere il plauso della critica per una varietà di ruoli drammatici. Don’t Look Up segnerà il suo ritorno alla commedia drammatica dai tempi de Il lato positivo. Il cast del film è probabilmente uno dei più promettenti dell’anno, dal momento che include ancheLeonardo DiCaprioJennifer LawrenceTimothée ChalametChris EvansCate BlanchettMeryl StreepJonah Hill, Matthew Perry, Ariana Grande, Tyler Perry e Kid Cudi. Il film racconta la storia di due astronomi di basso livello che devono intraprendere un tour mediatico per avvertire la popolazione globale che una cometa presto distruggerà la Terra.

Don’t Look Up: Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nelle prime foto

Sfortunatamente, nonostante l’hype per l’arrivo di Don’t Look Up sulla piattaforma di streaming, la produzione del film ha subito un’importante battuta d’arresto. Durante le riprese di una scena che coinvolge un’esplosione, pare che Jennifer Lawrence sia stata colpita abbastanza vicino agli  occhi da alcuni detriti volanti. La notizia arriva per gentile concessione del Boston Globe, rivelando che Lawrence è stata portata d’urgenza in ospedale dopo l’incidente. Fortunatamente, l’attrice 30enne sta bene e le riprese dovrebbero riprendere già la prossima settimana.

Big Sky 1×07: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×07: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×07, il settimo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

In Big Sky 1×07 che si intitolerà  “I Fall To Pieces” Cassie e Jenny lavorano contro il tempo per trovare Ronald e dimostrare la colpevolezza di Legarski, chiedendo a Grace di unirsi ai loro sforzi e di aiutarli coraggiosamente nel processo. Proprio quando tutti i pezzi iniziano a sistemarsi, le emozioni di Ronald hanno la meglio su di lui mentre prende una decisione impensabile, anche per lui. Merilee gioca un ruolo riluttante e che cambia la vita nel ribaltare il caso.

In Big Sky 1×07 protagonisti sono Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe nel ruolo di Cody Hoyt.  Guest star è Patrick Gallagher nei panni dello sceriffo Tubb. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Big Sky 1×07

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

La nave sepolta, la recensione del film con Ralph Fiennes

La nave sepolta, la recensione del film con Ralph Fiennes

Simon Stone, acclamato regista teatrale australiano –  nonostante la sua giovane età ha già portato in scena opere tratte da Ibsen e Brecht, Strindberg e Garcia Lorca – al suo secondo lavoro cinematografico dopo il debutto con The Daughter, anch’esso adattamento da Ibsen, con Geoffrey Rush e Sam Neill, presentato alle Giornate degli Autori a Venezia 72 nel 2015, arriva ora su Netfilx con il suo La nave sepolta – titolo originale The dig, lo scavo. 

La storia vera alla base de La nave sepolta

Il film, tratto da una storia vera e basato sul romanzo omonimo di John Preston, ricostruisce le vicende che ruotano attorno alla storica scoperta archeologica degli scavi di Sutton Hoo, ovvero il rinvenimento di una serie di monumenti funerari risalenti ad epoca anglosassone, dunque databili VI- VII secolo d. C., nella contea del Suffolk, il principale dei quali costituito da un’intera nave e destinato ad ospitare la sepoltura di un re, con relativo pregiatissimo corredo funerario.  

La trama de La nave sepolta

Suffolk, Inghilterra, 1939. L’archeologo autodidatta Basil Brown, Ralph Fiennes, viene contattato dalla giovane vedova Edith Pretty, Carey Mulligan, per condurre uno scavo archeologico nelle sue terre. È infatti convinta che nel sottosuolo vi siano dei reperti di epoca vichinga, di cui però il museo della piccola cittadina di Sutton Hoo non intende occuparsi, visto che l’Inghilterra potrebbe presto prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale e ciò bloccherebbe qualsiasi tipo di lavoro. Brown accetta e dopo un primo ritrovamento che conferma la presenza di reperti, prosegue lo scavo, arrivando ad una scoperta sensazionale: un monumento funebre costituito da una nave di epoca anglosassone con annesso corredo funerario. A questo punto però, la scoperta ha già attirato l’attenzione del British Museum, che si è precipitato sul posto con una squadra per assumere la direzione dei lavori, non accettando che questa sia affidata a un seppur esperto autodidatta come Brown.  Man mano che lo scavo procede, dunque, diventa sempre più un’opera collettiva e dall’alto valore simbolico. Il sito si anima di uomini e donne impegnati in una corsa contro il tempo per preservare bellezza, cultura, arte e memoria in un mondo dove la furia cieca della guerra sta per portare distruzione. 

la nave sepolta recensioneUn cast stellare made in UK per il racconto corale de La nave sepolta

Per portare sullo schermo la storia di uno degli scavi più prestigiosi dell’archeologia britannica, Stone non può non affidarsi a un cast di attori in massima parte provenienti dal Regno Unito, che ben si accordano con la dettagliata ricostruzione d’epoca – i costumi sono di Alice Babidgee con gli splendidi panorami della campagna inglese, qui ben resi dalla fotografia di  Mike Eley. È così che mette insieme stelle del calibro di Ralph Fiennes – della cui lunga e fruttuosa carriera si possono citare Schindler’s List, Il paziente inglese, Grand Budapest Hotel, ma anche Harry Potter e il calice di fuoco, Harry Pottere e l’ordine della Fenice – e Carey Mulligan Shame, il grande Gatsby, Suffragette. I due interpreti sanno dar vita ai protagonisti lavorando con cura e misura sulle sfumature del rapporto di vicinanza tra due spiriti profondamente inquieti, segnati da malattia e morte, ma anche animati da una grande passione comune per l’archeologia, l’arte e la cultura.

Stone sceglie però abilmente anche i comprimari nelle loro varie caratterizzazioni e ciò gli consente di rendere il racconto davvero corale e ricco di temi e filoni narrativi che si fondono e lo fanno apprezzare a più livelli. Tra gli esperti del British Museum spiccano il direttore dei lavori Charles Phillips, interpretato da Ken Stott (Lo Hobbit, Casanova, ma anche La guerra di Charlie Wilson, Le cronache di Narnia – Il principe Caspian) e i coniugi Piggott, interpretati da Lily James (Downtown Abbey, Cenerentola di Kenneth Branagh, L’ora più buia) e Ben Chaplin (Quel che resta del giorno, La sottile linea rossa, Dorian Gray, Snowden). La loro relazione è travagliata e introduce l’elemento dell’omosessualità trattandolo in modo non stereotipato e assai moderno. L’arrivo di Rory Lomax, Jhonny Flynn (Sils Maria, Emma, Stardust), cugino della signora Pretty, fotografo che si offre di raccontare per immagini i lavori di scavo in attesa di arruolarsi nell’aeronautica, metterà definitivamente in crisi il rapporto. A completare un cast affiatato e di spessore, che sostiene il film, Monica Dolan, che interpreta la moglie di Brown, James Dryden e Robert Wilfort.

La nave sepolta, dramma poetico ma non stucchevole, tra impegno e sentimenti

Stone fonde i due elementi che ritiene fondamentali in una storia. Sceglie un contenuto “politico”, il tema della guerra, della distruzione che essa porta con sé, contrapposta al valore fondamentale della cultura, dell’arte e della storia per il futuro sviluppo dell’umanità e dunque al valore della conservazione. Riesce però a coinvolgervi il pubblico con scene d’impatto dall’alto valore simbolico, come quella assai suggestiva in cui Brown resta sepolto sotto il suo stesso scavo e ne viene estratto scavando a mani nude. È quanto di più efficace per veicolare l’idea dell’abnegazione di un uomo che è tutt’uno col suo lavoro, di un uomo che fin dall’infanzia vive per l’archeologia e di un paesino di anime che, sia pur incolte, non si tirano indietro e collaborano con lui. Ciò introduce poi all’altro tema politico, quello della rivalità e dello snobismo di una grande istituzione museale come il British Museum, che stenta ad accettare di collaborare con Brown e ancor più a riconoscere il valore del suo lavoro e delle sue conoscenze, solo perché questi non fa parte dell’ambiente accademico.

Il regista australiano, però, non perde di vista la necessità di coinvolgere anche il pubblico più distante dalle tematiche fin qui descritte. Perciò introduce altri filoni nell’assetto narrativo, grazie al solido contributo della sceneggiatrice Moira Buffini, anche drammaturga, regista e attrice teatrale – già sceneggiatrice di Tamara Drew, come del Jane Eyre diretto da Cary Fukunaga. Non tralascia sfumature romantiche e più in generale si dedica a quella che è l’altra sua passione: l’esplorazione dell’interiorità e delle relazioni umane. È così che si inquadrano il rapporto fra Brown e il giovane Robert Pretty, Archie Barnes, orfano di padre, o quello fra il protagonista e la sua committente, signora Pretty, o ancora quello con la moglie May, oltre al filone più propriamente romantico, che coinvolge la giovane archeologa Peggy Piggott e il fotografo Rory. Il regista ama i toni pacati e realistici, dialoghi che rivelano uno spirito disincantato e concreto, riuscendo per lo più a tenersi lontano da stereotipi e retorica. Vira invece verso un approccio poetico e forse pecca di virtuosismo, quando sceglie di proporre dialoghi asincroni rispetto all’azione dei personaggi, mentre si concentra sulle loro espressioni o sugli sguardi che si scambiano.  

La nave sepolta è senz’altro un film che merita la visione – e meriterebbe anche il grande schermo – mostrando le qualità di un regista giovane ma di talento, accurato, che riesce a unire poesia e realismo, impegno e interiorità e ricorda a chi guarda che la cultura è memoria, è storia e allo stesso tempo, lavoro e fatica. Da lì si riparte per costruire il futuro dopo i momenti più bui.

Avengers: Endgame, la parodia nello spot della Bud Light al Super Bowl

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In occasione del Super Bowl LV, la Bud Light ha presentato il suo nuovo spot per la birra a basso contenuto calorico, e ha scelto di sviluppare una parodia di Avengers: Endgamemettendo in scena una nuova versione della scena dei portali.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Elijah Wood in uno spot a tema Signore degli Anelli per il Super Bowl LV

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Elijah Wood è il protagonista di uno spot televisivo dedicato alla AT&T Fiber, una linea di fibra per una connessione internet veloce. Lo spot è stato realizzato in occasione del Super Bowl LV e l’attore si è prestato al progetto dal momento che omaggia Il Signore degli Anelli e la sua partecipazione alla trilogia.

Ricordiamo che ora il franchise è nelle mani di Amazon Prime Studios che ne sta realizzando una serie tv che sarà ambientata nella Seconda Era della Terra di Mezzo.

Il principe cerca figlio: lo spot dal Super Bowl LV

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Il principe cerca figlio: lo spot dal Super Bowl LV

Ecco il nuovo spot de Il principe cerca figlio, il nuovo film Amazon Prime Studios che riporta, dal 5 marzo, Eddie Murphy nei panni di Re Akeem, sovrano di Zamunda.

Il principe cerca figlio è diretto da Craig Brewer e si basa su una sceneggiatura scritta da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield, su un soggetti diBarry W. Blaustein, David Sheffield e Justin Kanew. Basato sui personaggi creati da Eddie Murphy e prodotto da Kevin Misher e Eddie Murphy. Costumi di Ruth E. Carter Executive producer: Brian Oliver, Bradley Fischer, Valerii An, Kenya Barris, Charisse Hewitt-Webster, Michele Imperato Stabile e Andy Berman Con: Eddie Murphy, Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Tracy Morgan, KiKi Layne, Shari Headley, con Wesley Snipes e James Earl Jones. A cui si uniscono John Amos, Teyana Taylor, Vanessa Bell Calloway, Paul Bates, Nomzamo Mbatha, Bella Murphy

Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Eddie Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Arsenio Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

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Old: il trailer del film di M. Night Shyamalan dal Super Bowl

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Old: il trailer del film di M. Night Shyamalan dal Super Bowl

M. Night Shyamalan torna al cinema con un nuovo progetto, Old, che ha sfruttato il palcoscenico del Super Bowl LV per presentare il suo primo trailer.

Deadline ha riportato di recente che il cast del film è formato da Rufus Sewell, Embeth Davidtz e Emun Elliott, in aggiunta a Gael Garcia Bernal, Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Alex Wolff, Vicky Krieps, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird e Ken Leung.

Shyamalan sarà ancora una volta produttore, sceneggiatore e regista del film, che si intitola Old. I dettagli della trama sono segreti, ma sembra che possiamo aspettarci una storia interconnessa con i suoi film precedenti. Secondo Collider, il nuovo film è ispirato al fumetto francese Sandcastle di Pierre Oscar Levy e Frederik Peeters. L’uscita del film è al momento fissata per il 23 giugno 2021.

MCU: rivedremo ancora Darcy Lewis, ma non in Thor: Love and Thunder

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Durante una recente intervista, Kat Dennings ha rivelato di aver preso parte ad altri progetti del MCU: tra questi, però, non figura Thor: Love and Thunder. Nel 2011, Dennings ha fatto la sua prima apparizione nel MCU nei panni di Darcy Lewis, l’assistente dell’astrofisica Jane Foster (Natalie Portman), nel primo Thor diretto da Kenneth Branagh. Nonostante Dennings abbia ripreso il suo ruolo in Thor: The Dark World, è stata assente nei successivi film dedicati agli Avengers. Tuttavia, il suo personaggio è riemerso di recente in WandaVision.

Nel quarto episodio dell’acclamata serie Disney+, Darcy Lewis è tornata dopo essere stata reclutata dallo S.W.O.R.D. per valutare le bizzarre anomalie che si verificano a Westview, dove Wanda e Visione risiedono attualmente come coppia sposata. In quanto scienziato rispettato con un dottorato di ricerca alle spalle, Lewis collabora con l’agente Jimmy Woo (Randall Park) per indagare sulle irregolarità confusionarie all’interno della cittadina suburbana. L’arrivo di Lewis ha suscitato molte domande sul futuro del personaggio: sarà coinvolta in altre storie del MCU?

Intervistata da Extra proprio in occasione della promozione di WandaVision, Kat Dennings ha confermato di aver preso parti ad altri progetti del MCU che devo ancora essere distribuiti: “Ci sono altre cose che ho girato per la Marvel, oltre WandaVision, che stanno per uscire… ma non posso rivelare di più al riguardo”. L’attrice ha poi confermato che queste “altre cose” non includono l’attesissimo Thor 4, le cui riprese sono attualmente in corso in Australia.

Il futuro di Darcy Lewis nel MCU

Anche se Dennings potrebbe non scambiare più battute in futuro con Chris Hemsworth, il suo personaggio ha ingrandito ulteriormente la portata di WandaVision, fungendo da punto di contatto attraverso cui gli spettatori possono imparare a poco a poco sempre di più sui misteriosi obiettivi dello S.W.O.R.D.

Negli ultimi episodi, Lewis ha trascorso gran parte del suo tempo con l’agente Woo, che abbiamo visto per la prima volta sullo schermo in Ant-Man and the Wasp come ufficiale dell’FBI che supervisionava gli arresti domiciliari di Scott Lang (Paul Rudd). Il loro rapporto ha deliziato sia gli spettatori che i critici: ad oggi, sono in molti che vorrebbero uno spin-off in stile X-Files sui possibili misteri extraterrestri legati al Multiverso con protagonisti proprio i due personaggi.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Raya e l’Ultimo Drago: lo spot del Super Bowl LV

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Raya e l’Ultimo Drago: lo spot del Super Bowl LV

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

WandaVision: il promo degli episode 6 – 9

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WandaVision: il promo degli episode 6 – 9

Disney+ ha diffuso il promo ufficiale degli episodi 6 – 9 di WandaVision, la nuova serie tv Marvel Studios in programmazione e  streaming in esclusiva su Disney+.

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WandaVision, la serie tv 

WandaVision di Marvel Studios unisce televisione classica e Marvel Cinematic Universe e vede protagonisti Wanda Maximoff e Visione, due individui dotati di super poteri che conducono vite di periferia idealizzate, che iniziano a sospettare che ogni cosa non sia come sembra.

WandaVision

WandaVision, la prima serie targata Marvel Studios, creata in esclusiva per Disney+, ha per protagonisti Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff e Paul Bettany in quello di Visione. Kathryn Hahn è Agnes e Teyonah Parris è Monica Rambeau, personaggio che è stato presentato al pubblico in Captain MarvelKat Dennings riprenderà il suo ruolo di Darcy da Thor e Thor: The Dark World, mentre Randall Park tornerà a vestire i panni di Jimmy Woo da Ant-Man and The Wasp. La serie è diretta da Matt Shakman mentre Jac Schaeffer è il capo sceneggiatore. Composta da nove episodi, WandaVision è disponibile in streaming su Disney+.

Io sono nessuno: lo sport del Super Bowl LV con Bob Odenkirk

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Io sono nessuno: lo sport del Super Bowl LV con Bob Odenkirk

Il vincitore dell’Emmy Bob Odenkirk (Better Call Saul, The Post, Nebraska) è protagonista di Io sono nessuno, in cui interpreta Hutch Mansell, un padre sottovalutato e un marito trascurato, che prende le umiliazioni della vita in faccia, senza mai respingerle. Un signor nessuno.

Quando una notte due ladri entrano nella sua casa di periferia, Hutch si rifiuta di difendere se stesso e la sua famiglia, sperando di prevenire una violenza maggiore. Suo figlio adolescente Blake (Gage Munroe, The Shack), rimane deluso da lui, e sua moglie Becca (Connie Nielsen, Wonder Woman) sembra volerlo tenere sempre più lontano.

Le conseguenze dell’incidente si scontrano con la rabbia ribollente di Hutch, innescando istinti dormienti e spingendolo verso un percorso brutale che farà emergere oscuri segreti e abilità letali. In un turbine di pugni, sparatorie e stridore di pneumatici, Hutch dovrà salvare la sua famiglia da un pericoloso avversario (il popolare attore russo Aleksey Serebryakov, Amazon’s McMafia) e assicurarsi che non sarà mai più trattato come un “nessuno” qualunque.

Io sono nessuno è diretto dall’acclamato regista Ilya Naishuller (Hardcore Henry), da una sceneggiatura di Derek Kolstad, l’architetto narrativo della serie di John Wick, con la partecipazione del leggendario vincitore dell’Emmy Christopher Lloyd nel ruolo del padre di Hutch e dell’eclettico attore e musicista RZA nel ruolo del fratello di Hutch, il cui talento nascosto aiuta Hutch nella sua ricerca di vendetta.

Il film è prodotto da Kelly McCormick e David Leitch, i creatori dello spinoff di Fast & Furious, Hobbs & Shaw, di Deadpool 2 e di Atomica Bionda, con la loro società 87North, da Braden Aftergood (Hell or High Water, Wind River) per la Eighty Two Films, e da Bob Odenkirk e Marc Provissiero (Hulu’s PEN15) per la Odenkirk Provissiero Entertainment. I produttori esecutivi sono Derek Kolstad, Marc S. Fischer e Tobey Maguire.

Fast and Furious 9: lo spot del Super Bowl LV

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Fast and Furious 9: lo spot del Super Bowl LV

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release dopo un primo spostamento all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020), è fissata al 28 maggio 2021.

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, rivedremo l’agente Jimmy Woo?

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania, rivedremo l’agente Jimmy Woo?

L’attore Randall Park è attualmente uno dei co-protagonisti della serie WandaVision nei panni dell’agente Jimmy Woo, ma ad oggi l’attore non sa se tornerà in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. I Marvel Studios hanno recentemente dato il via alla Fase 4 del MCU con la prima serie Disney+ ambientata nell’universo condiviso. WandaVision è solo il primo di ben 25 progetti – tra film e serie tv – che la Marvel distribuirà da qui al prossimo futuro. Nonostante la serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany non sia ancora giunta al termine, è chiaro che uno dei personaggi chiave della storia è proprio l’agente dell’FBI Jimmy Woo.

Il MCU ha introdotto al pubblico il personaggio di Park, per la prima volta, in Ant-Man and the Wasp del 2018, anche se in quel film il suo ruolo è stato piuttosto limitato. Il sequel di Ant-Man del 2015 si concludeva con Jimmy Woo che liberata Scott Lang (Paul Rudd) dagli arresti domiciliari e con i due personaggi che ironizzavano sulla possibilità di rivedersi. Questo finale, unito al ritorno di Woo in WandaVision, ha spinto diversi fan a sperare che l’agente possa fare ritorno anche nell’annunciato Ant-Man and the Wasp: Quantumania, anche se ad oggi Park non fa ancora parte dei membri del cast confermati.

Anche grazie al successo di WandaVision, i fan vorrebbero certamente vedere una nuova apparizione di Jimmy Woo nel MCU. Proprio per questo, Extra ha chiesto a Randall Park del futuro del suo personaggio in una recente intervista in occasione della promozione dell’acclamata serie. La fonte ha chiesto specificamente all’attore se tornerà in Ant-Man 3 dopo essere già apparso nel sequel. Allo stato attuale, però, Park ammette di non sapere se effettivamente Jimmy Woo tornerà in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Naturalmente, l’attore sarebbe pronto a tornare qualora la Marvel glielo chiedesse.

“Non lo so. Non ho ricevuto ancora nessuna chiamata”, ha detto Park. “Se dovessi ricevere una chiamata, sicuramente accetterei di tornare. Se non dovessi ricevere nessuna chiamata, andrebbe bene lo stesso. Anche perché in questo momento sono a Westview, nel New Jersey. Sai, bisogna concentrarsi su un caso alla volta…”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

The Falcon and the Winter Soldier: trailer ufficiale della serie Marvel

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Dopo la finale del Super Bowl di questa notte, è disponibile il nuovissimo trailer della serie Marvel Studios The Falcon And The Winter Soldier. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021. Nella serie tornano in azione due noti personaggi Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes).

The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon And The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon And The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon And The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Pelé: il re del calcio: trailer del film originale Netflix

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Pelé: il re del calcio: trailer del film originale Netflix

Netflix Italia ha diffuso il trailer ufficiale del film originale Netflix Pelé: il re del calcio, il docufilm sulla leggenda del Brasile.

Il nuovo documentario Netflix “Pelé: il re del calcio” racconta la vita del calciatore brasiliano Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelé. Il documentario ripercorre lo straordinario periodo in cui Pelé, l’unico giocatore ad aver vinto tre Coppe del mondo, è passato da giovane superstar nel 1958 a eroe nazionale nel mezzo di un’era radicale e turbolenta nella storia del Brasile. Il film narra l’incredibile percorso di Pelé, culminato con il titolo di “Re del calcio” e con la storica vittoria della sua squadra nazionale ai Campionati del mondo del 1970.

Attraverso rari ed esclusivi filmati con Pelé stesso, il film mette in primo piano la star in maniera toccante mentre riflette sulla sua impressionante carriera. Il documentario include inoltre rare apparizioni e interviste d’archivio di ex leggendari compagni di squadra del Santos Futebol Clube e della nazionale brasiliana, tra cui Zagallo, Amarildo e Jairzinho, così come straordinarie testimonianze da parte di familiari, giornalisti e celebrità che hanno vissuto gli anni d’oro del calcio brasiliano. Disponibile su Netflix in tutto il mondo il 23 febbraio 2021.

Timothee Chalamet interpreta il figlio di Edward Mani di Forbice nello spot del Super Bowl

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Cadillac ha appena diffuso il suo spot realizzato per il Super Bowl. Per l’occasione, il marchio di automobili si è affidato a Timothee Chalamet, che per l’occasione interpreta il figlio di… Edward Mani di Forbice!

Proprio così, l’attore, insieme a Wynona Rider, recita in uno spot che ricostruisce il film di Tim Burton, con protagonista Johnny Depp. Eccolo di seguito!

https://www.youtube.com/watch?v=0KAlqthD6Gc&feature=emb_title

Fonte: Variety

Giuseppe Rotunno: è morto il maestro direttore della fotografia

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Giuseppe Rotunno: è morto il maestro direttore della fotografia

È morto Giuseppe Rotunno, che molti conoscono con il nome affettuoso di Peppino, uno dei grandi direttori della fotografia dell’intero mondo, collaboratore stretto di Luchino Visconti e di Federico Fellini, all’età di 97 anni. È sua la firma sulla fotografia di AmarcordIl gattopardo e Rocco e i suoi fratelli e Il Casanova.

Il suo palmares vede scintillare sette Nastri d’Argento, due David di Donatello e una nomination agli Oscar per All That Jazz – Lo spettacolo continua di Bob Fosse, nel 1980, un BAFTA per il film di Fosse e una nomination ai premi britannici per Il Casanova di Federico Fellini. Attivo fino alla fine, ha supervisionato il restauro di moltissimi film, tra cui Rocco e i suoi fratelli di Visconti, di Amarcord di Fellini.

Ha lavorato con i più grandi del cinema italiano, molto apprezzato anche all’estero: Vittorio De Sica, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli, Valerio Zurlini, Mario Soldati, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Massimo Troisi e Roberto Benigni, Roberto Faenza, Dario Argento, Stanley Kramer, Martin Ritt, John Huston, Mike Nichols, Monte Hellman, Bob Fosse, Robert Altman, Alan J. Pakula, Fred Zinnemann, Terry Gilliam, Sydney Pollack.

Raised by Wolves – Una nuova umanità: recensione della serie di Ridley Scott

Veterano della fantascienza al cinema, il regista Ridley Scott ha nel corso degli anni partecipato alla produzione di diverse serie televisive. Mai però si era cimentato nella regia per il piccolo schermo. Il suo debutto (limitato ai primi due episodi) è infine arrivato con Raised by Wolves – Una nuova umanità, disponibile in Italia su Sky Atlantic a partire dall’8 febbraio. Dalle immagini e dai trailer rilasciati negli scorsi mesi si poteva già intuire il perché Scott abbia deciso di dedicarsi proprio a questo progetto. La serie, ideata da Aaron Guzikowski, presenta infatti caratteristiche e tematiche particolarmente ricorrenti nella filmografia del regista di Alien.  Dagli interrogativi sul senso stesso della vita agli estremismi religiosi e i conflitti che questi generano, il tutto inserito in un contesto futuristico e post-apocalittico non nuovo per Scott.

La storia, infatti, si concentra su due androidi, Madre (Amanda Collin) e Padre (Abubakar Salim). Questi sono fuggiti da una Terra devastata dalla guerra tra atei militanti e un ordine religioso di derivazione cristiana noto come Mitraici. Il loro obiettivo è quello di raggiungere e colonizzare il pianeta Kepler-22b. Gli androidi portano con sé embrioni umani con cui iniziare una nuova civiltà. Dodici anni dopo, solo un bambino, Campion (Winta McGrath), è sopravvissuto. Mentre le prospettive per il futuro della colonia appaiono cupe, i tre scopriranno di non essere più soli sul pianeta. Una colonia umana, capitanata da Marcus (Travis Fimmel), è infatti sbarcata su questo, e le loro intenzioni sono quanto mai misteriose.

L’immaginario fantascientifico di Raised by Wolves – Una nuova umanità

Ancora una volta l’umanità e la sua esistenza sono minacciate in modo irreparabile. La causa stavolta non sono gli effetti del cambiamento climatico, bensì lo scontro tra atei ed estremisti religiosi. Una contrapposizione che non può che risuonare ora più attuale che mai. A partire da tale evento si snoda il racconto della fine dell’esistenza così come nota, e la nascita di una nuova civiltà. Se è vero però che la storia tende a ripetersi, anche quest’ultima, nel suo piccolo, sarà vittima delle stesse minacce già riscontrate. Guzilowski, insieme a Scott, concepisce dunque una storia dalle tematiche estremamente umane e contemporanee, inserita però in un puro contesto fantascientifico.

Per questi motivi, Raised by Wolves – Una nuova umanità si presenta allora come un universo esteticamente e tematicamente molto simile a film come Prometheus e Blade Runner, non a caso entrambi diretti da Scott. Il regista si sbizzarrisce infatti con la possibilità di approfondire quanto già trattato grazie ai tempi più dilatati che la serialità offre. Il titolo in questione non raggiunge ovviamente, né intende farlo, il livello o l’impatto dei film succitati. Si offre però come un’affascinante rielaborazione di quello stesso immaginario. Sono infatti molte le immagini che, nella loro ricercata messa in scena, riescono a trasmettere quanto basta per suscitare l’attenzione e la curiosità dello spettatore. Molte di queste, non a caso, sono legate allo studio del corpo degli androidi, in particolare quello di Madre.

Dalla sua capacità di poter generare la vita sino alla trasformazione in vera e propria macchina da guerra, attraverso di lei si snoda un racconto che riflette sulle possibilità del corpo biotecnologico di cambiare, di diventare più umano di quello degli umani. Se è ormai appurato che gli androidi possono sognare pecore elettriche, viene di conseguenza anche a decadere l’unica differenza che distingueva questi dall’uomo, ovvero la mancanza di empatia. Dal Roy Batty di Roger Hauer al David di Michael Fassbender, Scott ha lentamente smontato tale certezza. Con Madre, la quale risulta estremamente più soggetta agli sconvolgimenti emotivi rispetto agli umani presenti nella serie, raggiunge ora un nuovo risultato.

Raised by Wolves Ridley Scott

Un intero mondo da esplorare

Raised by Wolves – Una nuova umanità appare dunque essere un progetto quanto mai ambizioso, che riesce a raggiungere i propri obiettivi anche a scapito di una narrazione non propriamente ricca di particolari colpi di scena. L’interesse non sta infatti nell’azione, comunque presente, ma appunto nell’analisi della protagonista, della sua emotività e del suo ruolo in una storia molto più grande. Ci si trova dunque di fronte ad un prodotto che non si dota di un ritmo particolarmente esagitato, e che per molti potrebbe rappresentare una visione sin troppo pesante. Occorre pertanto superare l’iniziale diffidenza, entrando piano piano nel mondo qui presentato e da questo lasciarsi conquistare episodio dopo episodio.

Non è vero infatti, come può inizialmente sembrare, che la serie non offra intrattenimento. Al contrario riesce a coinvolgere grazie alle sue immagini, alle sonorità futuristiche e alle atmosfere cupe, sottolineate da una fotografia tendente ad un grigio che ricorda quello delle tute dei due androidi. Con il progredire della narrazione, e delle tematiche citate, verrà poi sempre più naturale sentirsi parte della colonia gestita da Madre, con tutti i pro e i contro che questo può rappresentare. Già rinnovata per una seconda stagione, Raised by Wolves – Una nuova umanità sembra dunque rielaborare un preciso immaginario di fantascienza biopunk per aggiungervi qualcosa di nuovo. Un qualcosa che pur mantenendo un sapore fantascientifico rimane strettamente connesso alla nostra realtà.

Sotto lo zero, la recensione del film Netflix 

Sotto lo zero, la recensione del film Netflix 

Lluís Quílez , regista catalano classe ’78, autore di numerosi cortometraggi tra cui Avatar (2005) Graffiti (2015) e 72% (2017), oggi al suo secondo lungometraggio dopo  Out of the dark del 2014, continua a scandagliare l’universo dell’azione e del thriller con storie inquietanti, ambientate in contesti proibitivi, che mettono a dura prova i suoi protagonisti, spingendoli al limite delle proprie capacità. Lo fa con Sotto lo zero, dove azione e suspense si mescolano, con risultati non sempre ugualmente efficaci.

Sotto lo zero, la trama

Il poliziotto Martìn Salas, Javier Gutiérrez, sta trasportando sei detenuti – Ramìs, Luis Callejo, Nano, Patrick Criado,  il Romeno, Florin Opritescu, Ray, Edgar Vittorino, Pardo, Miquel Gelabert, e Golum, Andrés Gertrúdix – in una notte di gelo e neve. Con lui c’è il collega Montesinos,  Isak Férriz. I due però si trovano a fronteggiare i malumori dei detenuti, che crescono quando il furgone blindato improvvisamente si ferma, bloccato da qualcosa, oggetto di un agguato. Alcuni vogliono approfittare dell’occasione per scappare, mentre l’individuo misterioso che li ha bloccati è interessato a uno dei prigionieri, Nano, con cui sembra avere una questione in sospeso, e minaccia di uccidere tutti se non glie lo consegneranno vivo. Quanti di loro riusciranno a salvarsi? Il furgone blindato a prova di assalto è davvero il luogo più sicuro?  

Il cast di Sotto lo zero

Per il suo secondo lavoro dietro la macchina da presa, Quílez conta su un variegato manipolo di attori. Alcuni hanno un’esperienza consolidata, come Karra Elejalde, cui è affidato il compito di caratterizzare Miguel, l’assalitore, puntando con sapienza su luci e ombre di un uomo fiaccato dal dolore. L’attore, infatti, ha lavorato con registi come Pedro Almodóvar, Alex de la Iglesia e Alejandro Amenábar, senza disdegnare serie tv come Le verità nascoste. Altra garanzia è Javier Gutiérrez, noto soprattutto per essere stato il protagonista de La isla minima di Alberto Rodríguez Librero, che gli è valso il Premio Goya, come anche Il movente di Manuel Martín Cuenca. Qui ha a che fare con un personaggio che intende coniugare l’umanità con il suo essere tutto d’un pezzo, non senza una inaspettata evoluzione. Peccato che una sceneggiatura a tratti forzata lo penalizzi. Buon lavoro quello di Luis Callejo, qui un ex criminale che  vuole lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare da zero, e che era stato personaggio centrale ne La vendetta di un uomo tranquillo di Raul Arévalo. Nel cast vi sono però anche giovani promesse del cinema spagnolo, come Patrick Criado, entrato nel cast de La casa di carta 5.

sotto lo zero recensioneSotto lo zero con qualche passaggio a vuoto 

Il film sembra partire da buone premesse, con l’atmosfera nebbiosa, il gelo incombente, la notte, il buio, a creare il clima adatto per far crescere la suspense – la fotografia è curata da Isaac Vila. Eppure la sceneggiatura, firmata dal regista assieme a Fernando Navarro, ha qualche pecca. La prima parte è lenta e alcuni passaggi risultano perfino noiosi, tanto che dopo 45 minuti sembra difficile riuscire a mantenere l’attenzione per un’altra ora. Stancano le continue liti tra i prigionieri, come una sequenza di inseguimento che poco aggiunge all’economia del film. 

Il protagonista, poi, viene dipinto come un campione di abnegazione e un paladino della legge, ligio e intransigente fino all’eccesso, considerata la natura degli eventi che si trova ad affrontare. La sua sembra quasi una crociata da supereroe, sebbene ci si sforzi di sottolinearne il lato umano. Si percepisce in questo qualcosa di forzato, nonostante faccia poi risaltare maggiormente il passaggio finale.

Sotto lo zero, un finale inaspettato che pone domande

E’ infatti proprio un finale inatteso, preceduto da una sequenza claustrofobica e letteralmente agghiacciante, di forte impatto, a riscattare il film, spostando  inoltre la narrazione su un livello più alto. Un finale che pone domande anziché dare risposte e spinge lo spettatore a interrogarsi, a chiedersi: cos’è allora la giustizia? Cosa si può definire una “giusta causa”? Infine, quanto contano le apparenze e chi è davvero il criminale? È così che Quílez cerca di conquistare uno spettatore un po’ scettico, riuscendovi almeno in parte.

Dove vedere in streaming Sotto lo zero

Prodotto da Film Factory, ESCine Espanol, Morena Films e Amoros Producciones, con RTVE e 3 Televisió de Catalunya, con il finanziamento del governo spagnolo, Sotto lo zero è disponibile in streaming su Netfilx dal 29 gennaio. 

L’ultimo bacio: trama, cast e sequel del film con Stefano Accorsi

Giunto al suo terzo film, il regista Gabriele Muccino firma quello che è ancora oggi considerato uno dei titoli più importanti e significativi della sua carriera, che ha decretato un primo grande successo a livello internazionale. Si tratta di L’ultimo bacio, una cinica e disillusa riflessione sulle difficoltà della vita di coppia di quella generazione di trentenni di cui il regista faceva parte. Adulti affetti dall’ormai nota sindrome di Peter Pan, costantemente in fuga dalla responsabilità che la loro età comporta, inseriti qui in un film che ha definito lo stile del regista, ricco di emozioni forti e momenti di grande impatto visivo. Uscito in sala nel 2001, si tratta di un film che a distanza di vent’anni ancora definisce il cinema e la cultura italiana.

Il film ebbe talmente tanto successo al momento della sua uscita da rimanere in sala per ben 6 settimane, arrivando ad un incasso di circa 13 milioni di euro. Era però solo l’inizio della sua fortuna, coronata poi con la vittoria di ben 5 David di Donatello, tra cui quello per la miglior regia. Uscito dai confini nazionali, L’ultimo bacio arrivò a vincere il Premio del pubblico anche al prestigioso Sundance Film Festival. Proprio negli Stati Uniti, dove Muccino avrebbe poi trovato fortuna con La ricerca della felicità, prese vita un remake del film, intitolato The Last Kiss, e con protagonisti Zach Braff e Casey Affleck.

Arricchito dalla canzone di Carmen Consoli L’ultimo bacio, a cui si ispira il titolo, il film è dunque ormai parte dell’immaginario culturale italiano. Un’opera imprescindibile, che racconta in modo estremamente brillante degli italiani e della loro attitudine verso la vita, il futuro e le passioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’ultimo bacio: la trama del film

Protagonisti del film sono un gruppo di amici alla soglia dei trent’anni, i quali desiderosi di sentirsi ancora adolescenti e volendo rifuggire le responsabilità della propria età si trovano a mettere in discussione l’intera loro vita. Tra questi vi è Carlo, da tempo fidanzato con Giulia. Nel momento in cui quest’ultima gli rivela di aspettare un bambino, egli inizia a vivere la paura di diventare padre. Per nascondersi da questa, si rifugia in una relazione clandestina con la bella Francesca. Allo stesso tempo, Adriano vive un periodo di forte crisi con la moglie Livia, mentre Alberto non fa che passare da una relazione all’altra, e Paolo si trova a dover gestire la malattia del padre e l’abbandono della ragazza. Tra drammi, tradimenti e perdite, ciascuno di loro cercherà di rimettere insieme i pezzi di una vita che non li appaga quanto vorrebbero.

L'ultimo bacio cast

L’ultimo bacio: il cast del film

Personaggi centrali del film sono la coppia formata da Carlo e Giulia, interpretati rispettivamente da Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno. I due attori, già con diversi film all’attivo, divennero delle celebrità del cinema italiano proprio grazie a questo film. Al momento delle riprese, inoltre, i due stavano vivendo una vera relazione sentimentale, iniziata qualche anno prima, e terminata poco dopo l’uscita di L’ultimo bacio. Memorabile nel film è la scena della loro litigata, dove l’attrice finisce con il ferire realmente Accorsi con un coltello. Accanto a loro, nei panni della seducente Francesca, si ritrova invece Martina Stella, qui al suo debutto cinematografico. Pierfrancesco Favino, altro frequente collaboratore di Muccino, interpreta invece il ruolo di Marco.

L’attore Giorgio Pasotti interpreta invece Adriano, ruolo originariamente offerto a Enrico Silvestrin. Diversi sono poi gli interpreti qui presenti e che hanno più volte collaborato con Muccino anche in altri dei suoi successivi film. Si tratta di Claudio Santamaria nei panni di Paolo, Sabrina Impacciatore in quelli di Livia, e Stefania Sandrelli in quelli di Anna, la madre di Giulia. Sergio Castellitto interpreta invece il professore Eugenio Bonetti. Completano il cast anche Marco Cocci nei panni di Alberto, e Luigi Diberti in quelli di Emilio. Si ritrova inoltre, in un piccolo ruolo, anche Silvio Muccino, fratello del regista. La cantante Carmen Consoli, oltre ad aver eseguito il brano che dà il titolo al film, appare in un cameo nei panni di una delle fiamme di Alberto.

L’ultimo bacio: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A quasi dieci anni dall’uscita del film, il regista ha deciso di riprendere quei personaggi tanto amati per vedere come erano cresciuti e quali percorsi di vita avevano intrapreso. Nel 2010 è così arrivato al cinema il sequel Baciami ancora, il cui titolo coincide stavolta con quello della canzone di Jovanotti, scritta appositamente per il film. In questo mancano però all’appello diversi degli attori protagonisti di L’ultimo bacio, come Giovanna Mezzogiorno, Martina Stella, Stefania Sandrelli e Sergio Castellitto. Si aggiungono però attori come Valeria Bruni Tedeschi, Primo Reggiani e Adriano Giannini. Vittoria Puccini assume qui i panni di Giulia, dal momento che la Mezzogiorno si era rifiutata di interpretare nuovamente il personaggio, insoddisfatta dal suo sviluppo.

Prima di vedere il sequel, però, è possibile fruire di L’ultimo bacio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 6 febbraio alle ore 21:45 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

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