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Enola Holmes: il trailer del film con Millie Bobby Brown

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Enola Holmes: il trailer del film con Millie Bobby Brown

Netflix ha diffuso il primo trailer ufficiale di Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito dalla piattaforma a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e Helena Bonham Carter nei panni della nuova famiglia Holmes.

Le ultime due incarnazioni di Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo ha visto al fianco di Martin Freeman / John Watson.

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

Kate Winslet e Saoirse Ronan amanti nel trailer di Ammonite

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Kate Winslet e Saoirse Ronan amanti nel trailer di Ammonite

Avremmo dovuto vederlo al Festival di Cannes 2020, ma a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, Ammonite arriverà in anteprima a Toronto e poi, speriamo, in sala. Il film, interpretato da Kate Winslet e Saoirse Ronan è un intenso dramma storico che racconta l’amore tra due donne, legate da una passione proibita. La trama ricorda vagamente quella di Ritratto di una giovane in fiamme di Celine Sciamma, che aveva stregato Cannes 2019.

Ammonite, il film di Francis Lee, è ambientato nell’Inghilterra del 1840, dove la celebre cercatrici di fossili Mary Anning (Kate Winslet), ormai caduta in disgrazia, lavora in solitudine sull’aspra costa meridionale del paese.

Passato il tempo delle grandi scoperte, la donna ormai si accontenta di trovare fossili di poco valore da vendere ai turisti, per mantenere se stessa e la madre malata. Un giorno arriva un ricco uomo che le chiede di occuparsi di sua moglie Charlotte Murchison (Saoirse Ronan), venuta a passare lì la sua convalescenza. E’ un’offerta che Mary non può rifiutare.

All’inizio le due donne si trovano spesso a scontarsi, ma presto, nonostante le differenze sociali e caratteriali, tra Mary e Charlotte si sviluppa un intenso legame che le porta ad interrogarsi sulla vera natura del loro rapporto.

Daisy Ridley: “Ho faticato a trovare ruoli dopo la fine di Star Wars”

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Daisy Ridley è diventata il nuovo volto del franchise di Star Wars dopo aver ricoperto il ruolo di Rey nella trilogia sequel. Eppure, in seguito all’uscita de L’Ascesa di Skywalker nelle sale, l’attrice ha rivelato che non è stato facile per lei trovare dei nuovi progetti a cui prendere parte.

In una recente intervista con Entertainment Weekly, l’attrice ha infatti spiegato che, ancora prima del lockdown che ha messo in ginocchio l’industria cinematografica mondiale, quindi nel periodo immediatamente successivo alla fine della saga degli Skywalker, nulla stava succedendo nella sua carriera professionale.

“È stato molto triste chiudere con Star Wars”, ha spiegato l’attrice alla celebre rivista. “Quando il film è uscito, non facevo altro che esclamare: ‘Oh mio Dio’. È stato un capitolo davvero importante per la saga. Stranamente, nei mesi a venire non ho ricevuto molte offerte di lavoro. Naturalmente, ora come ora, è davvero bello poter lavorare, ma non aver avuto molto all’epoca mi ha spinto ad elaborare troppo gli ultimi cinque anni.”

“Essere costretta a rallentare, è stato in parte un bene per la mia salute mentale, perché Star Wars ha davvero stravolto la mia vita”, ha continuato l’attrice. “Stranamente, però, all’inizio dell’inizio non ho ricevuto davvero nessuna chiamata o proposta. Continuavo a pensare: ‘Nessuno vuole assumermi!’. Effettivamente, all’inizio dell’anno ho sostenuto davvero un sacco di provini, e non sono riuscita ad ottenere neanche una parte.”

Daisy Ridley come Hayden Christensen?

E se il successo di Star Wars avesse “danneggiato” la carriera di Daisy Ridley come già accaduto in passato, ad esempio, ad Hayden Christensen? Ovviamente è troppo presto per dirlo. Sperando che le cose per la giovane attrice possano cambiare, ricordiamo che il prossimo anno la vedremo in Chaos Walking, il nuovo sci-fi di Doug Liman in cui reciterà al fianco di Tom Holland.

John Wick vs Neo: chi avrebbe la meglio in combattimento?

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John Wick vs Neo: chi avrebbe la meglio in combattimento?

Keanu Reeves, protagonista dei franchise cinematografici di Matrix e John Wick, ha espresso la sua in merito a chi potrebbe vincere in uno scontro corpo a corpo tra Neo e il letale assassino. Entrambe le saghe hanno rappresentato senza ombra di dubbio un punto di svolta nella carriera dell’attore canadese.

Grazie a Matrix, si consolidò ufficialmente la fama di Reeves come una delle star action più richieste e amate di sempre, mentre il grande successo di John Wick ha contribuito a riportare in auge la sua carriera, per troppo tempo offuscata da ruoli sbagliati e da scelte rivelatesi non particolarmente azzeccate.

Proprio sulla scia dell’enorme successo di questi due franchise, Keanu Reeves  si prepara ad essere il protagonista di anni particolarmente intensi: l’attore è infatti impegnato con le riprese dell’attesissimo Matrix 4 (da poco ripartite a Berlino dopo lo stop causato dalla pandemia di Covid-19), mentre un quarto e un quinto capitolo della saga di John Wick hanno ufficialmente ricevuto il via libera, con la conferma che verranno girati contemporaneamente.

Keanu Reeves rivela chi potrebbe avere la meglio in un ipotetico scontro tra Neo e John Wick

Adesso, durante un’intervista con Stephen Colbert (via Screen Rant) in occasione della promozione di Bill & Ted Face the Music, a Reeves è stato chiesto di riflettere su quelli che, ad oggi, possono essere universalmente riconosciuti come i due personaggi più iconici da lui interpretati, e di rivelare chi tra Neo e John Wick potrebbe avere la meglio in un ipotetico combattimento.

In maniera assolutamente diplomatica, Keanu Reeves  ha risposto: “Beh, come prima cosa non combatterebbero! Anche in una situazione in cui Neo accidentalmente colpisse il cane di John Wick con la sua auto, riporterebbe il cane in vita manipolando la Matrice e poi farebbe squadra con John.”

Stephen Colbert ha provato ad estorcere una risposta più convincente all’attore, che a quel punto ha ammesso: ““No! No, non combatterebbero. Forse John Wick potrebbe provare ad aiutare Thomas Anderson nel mondo reale. Magari contro le macchine.”

Proprio di recente, Keanu Reeves ha ammesso che gli sarebbe piaciuto interpretare la versione di Wolverine di Frank Miller in uno dei film della saga degli X-Men. Nonostante il grande amore per il personaggio, però, Reeves è consapevole di non avere più l’età giusta per poterlo interpretare, soprattutto in vista del recasting che i Marvel Studios si apprestano a mettere in atto per l’introduzione dei mutanti nel loro universo condiviso.

Star Wars IX: il regista di The New Mutants critica il bacio gay del film

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Uno degli aspetti più discussi di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il capitolo finale della trilogia sequel nonché dell’intera saga degli Skywalker, è stato certamente il bacio omosessuale tra due donne della Resistenza che è possibile vedere nel finale.

All’epoca J.J. Abrams, regista e co-sceneggiatore del film, aveva così spiegato il motivo dell’inserimento di quella scena: “Ho voluto assicurarmi che gli spettatore delle comunità LGBTQ+ si sentissero rappresentati”. In realtà, quel passaggio non ha avuto una grande rilevanza narrativa all’interno dell’economia del film, e di quella scena si è parlato più che altro per i problemi relativi alla censura: a Dubai e negli Emirati Arabi, infatti, quel momento è stato tagliato dalla versione del film arrivata nelle sale.

In occasione della promozione del suo ultimo film The New Mutants, primo cinecomic Marvel in cui viene rappresentata una relazione apertamente gay (tra i personaggi di Wolfsbane e Moonstar), il regista John Boone ha criticato senza mezzi termini la scena del bacio omosessuale presente in Star Wars IX

“È uno degli esempi più imbarazzanti in materia di rappresentazione LGBTQ+. Sono semplicemente due persone sullo sfondo, una roba messa lì dai filmmaker per far sì che poi uscissero degli articoli online che ne parlassero.”

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

The Batman: i test drive della Batmobile in vista delle nuove riprese

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Di recente abbiamo appreso che le riprese di The Batman riprenderanno ufficialmente a Settembre. Proprio per questo, la troupe del film è tornata a lavoro sull’atteso nuovo adattamento delle avventure dell’iconico personaggio DC. Grazie a Mail Online, infatti, sono approdate in rete alcune foto dall’aerodromo di Cardington, in Inghilterra, che ci mostra non una, ma ben due Batmobile pronte ad entrare in azione.

Il sito riferisce che i veicoli sono stati scaricati sull’aerodromo, con i conducenti al volante pronti a testarli per un giro di prova. Già nel primo teaser trailer del film – diffuso online in occasione del DC FanDome – abbiamo visto il Crociato di Gotham che insegue il Pinguino a bordo del veicolo, quindi è lecito aspettarci che l’automobile personale del supereroe avrà parecchio screentime a disposizione nel film in arrivo al cinema ad Ottobre del prossimo anno.

Come sappiamo, ad oggi è stato girato circa il 25% del film, quindi ci vorrà un po’ di tempo prima di poter vedere del nuovo materiale ufficiale di The Batman. D’altronde, già il fatto che in occasione del grande evento online dedicato all’universo DC sia stato mostrato il primo trailer ufficiale è stato alquanto sorprendente.

Le riprese del film sono state interrotte lo scorso Marzo a causa della pandemia di Covid-19, e da allora il cast e la troupe sono stati costretti a prendersi una pausa. Ora sono tutti pronti per tornare al lavoro e siamo certi che la Warner Bros. voglia mantenere il progetto in carreggiata, in modo che il debutto del film già fissato per Ottobre del 2021 non sia soggetto a variazioni. 

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

L’unico e insuperabile Ivan: la recensione del film con Bryan Cranston

Nell’attuale panorama produttivo della Disney, particolarmente impegnata nel proporre versioni live-action dei suoi Classici animati, vi è spazio anche per storie nuove, pensate come sempre per un pubblico di grandi e piccoli. È il caso di L’unico e insuperabile Ivan, trasposizione dell’omonimo libro pubblicato nel 2013 da Katherine Applegate e ispirato ad una storia vera. L’autrice, infatti, ebbe l’idea dopo essersi imbattuta in un articolo del New York Times dove si raccontava di un gorilla che aveva vissuto per 27 anni in un centro commerciale. Da qui parte anche il titolo diretto da Thea Sharrock (Io prima di te), che arriverà direttamente sulla piattaforma Disney+ a partire dall’11 settembre.

Tutto si concentra su Ivan (voce originale di Sam Rockwell), un gorilla di 180 kg che condivide la gabbia in un centro commerciale di periferia con Stella l′elefante (voce originale di Angelina Jolie), Bob il cane (voce originale di Danny DeVito) e altri animali. Egli è la star di un piccolo circo gestito da Mack (Bryan Cranston), suo padrone di vecchia data. Egli, tuttavia, si rivela tutt’altro che amante del palcoscenico. Preferisce invece trascorrere il proprio tempo a disegnare e a ricordare la giungla dove è nato. L’arrivo di un′elefantina di nome Ruby, sconvolge completamente la sua vita interiore. Ivan inizierà infatti a mettere in discussione la sua esistenza, il luogo da cui proviene e quello in cui vorrebbe davvero essere.

Il racconto della memoria

Ormai non ci si stupisce quasi più nel vedere interagire un attore in carne ed ossa con animali ricreati grazie alla CGI. In questo la Disney, tra Il libro della giungla e Il re leone ha abituato bene i suoi spettatori, svelando il sempre maggior progresso della tecnica a riguardo. Forse è per questo motivo che con L’unico e insuperabile Ivan si punta più sull’emozione che non sulla ricerca di stupore visivo. Non che il film sia privo di quest’ultimo, poiché gli effetti che animano i protagonisti animali restano ad ogni modo sempre più realistici e convincenti. Il cuore del film sembra però essere racchiuso altrove.

Con una storia “piccola”, contenuta pressoché in tre soli ambienti, e che si discosta dalle classiche narrazioni costruire in modo ferreo e canonico, si dà vita al potere del racconto e della memoria. È per questo che assumono tanta importanza le storie del suo passato che Ivan racconta alla piccola Ruby. Esse sono occasione per venire a patti con i traumi dell’infanzia e motivo di rinnovato desiderio di libertà. Attraverso il racconto si costruisce il personaggio del gorilla protagonista, la sua umanità e il percorso che egli ha bisogno di compiere. Non avventure spettacolari ma un viaggio interiore altrettanto significativo.

Tale scelta, certamente coraggiosa e non scontata, non assolve il film dal rischio di risultare rallentato nel suo svolgersi. Si rende infatti necessario approcciarsi al film non alla ricerca di eventi eclatanti quanto invece di un’atmosfera emotivamente coinvolgente. Da questo punto di vista, la pellicola dimostra la capacità di aprirsi a riflessioni toccanti, come anche di confezionare immagini a cui è difficile rimanere indifferenti. Si tratta di quell’equilibrio ricercato attraverso la sottrazione, che se anche può non soddisfare tutti certamente attrarrà molti tra grandi e piccoli.

L'unico e insuperabile Ivan Bryan Cranston

Il cuore dell’uomo, la libertà dell’animale

Non è la prima volta che la Disney porta al cinema un film in cui si inneggia alla libertà per gli animali. L’esempio più recente è il Dumbo di Tim Burton, con cui il film della Sharrock presenta più di una somiglianza. Eppure, una significativa novità sta nel modo in cui vengono trattati i personaggi umani, e in particolare quello di Mack. Questi, che altrove avrebbe finito con l’essere il villain di turno, appare qui essere nient’altro che un semplice essere umano. Egli non gode nel vedere i suoi animali chiusi in gabbia, ma intrattiene invece un rapporto affettuoso con loro. Non mancano i momenti in cui si lascia andare al nervosismo, ma questo appare essere dettato da sue frustrazioni personali, non da un’innata cattiveria.

È una caratteristica, questa, non così scontata. Si sottrae al film un elemento importante come il “cattivo” di turno, per dar vita a qualcosa che possa risultare più inclusivo e fedele alla realtà. Uno scambio che se, come già accennato, toglie ulteriore possibilità di dinamismo ad un film già di per sé piuttosto statico, aggiunge umanità al racconto e ai suoi personaggi. Si fa carico di temi importanti L’unico e insuperabile Ivan, i quali vengono riproposti in modo particolare, forse non propriamente compiuto, ma che permette di svelare il cuore dell’operazione. E in un panorama di opere rese sempre più sterili dall’eccessiva ricerca del dettaglio è questo un valore da non sottovalutare.

Black Widow: in arrivo un nuovo trailer, confermata l’uscita a Novembre

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Negli ultimi mesi i fan del MCU non hanno fatto altro che chiedersi quale sarebbe stato il destino di Black Widow, l’atteso cinecomic dedicato al personaggio interpretato da Scarlett Johansson che, a causa della pandemia di Covid-19, è stato posticipato da Maggio a Novembre di quest’anno.

Nell’ultimo periodo, proprio a causa della mancanza di aggiornamenti sul film, i fan hanno cominciato a credere che la pellicola potesse – alla fine – saltare la sala cinematografica e arrivare direttamente su Disney+, o che addirittura potesse essere posticipata al 2021. A quanto pare, però, i Marvel Studios sono ancora intenzionati a far uscire Black Widow al cinema, come dimostra un nuovo trailer del film associato alle copie statunitensi di The New Mutants.

Come riportato da Andy Signore, creatore di Honest Trailers, su Twitter (via The Direct), un nuovo trailer di Black Widow è stato associato all’uscita di The New Mutants nelle sale americane: secondo la fonte, il nuovo trailer include diverse scene inedite con Taskmaster e ancora più dettagli sulla trama. Inoltre, il trailer conferma che la data di uscita del film è ancora fissata per il prossimo 6 Novembre.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

The Suicide Squad: svelato il villain segreto del film?

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The Suicide Squad: svelato il villain segreto del film?

Chi sarà il vero antagonista dell’atteso The Suicide Squad? Secondo alcuni fan, potrebbe trattarsi di Starro, introdotto per la prima volta dalla DC Comics durante la “Silver Age” e destinato a diventare il primo cattivo sconfitto dalla Justice League of America.

Anche se è difficile immaginare che la versione per il grande schermo di quella squadra eroica possa effettivamente combattere l’alieno che assomiglia ad una stella marina gigante, la sua capacità di plagiare le menti delle persone attaccando stelle marine in miniatura ai loro volti, lo rende innegabilmente un personaggio formidabile.

Le prove di tale capacità sembrerebbero essere state notate da alcuni fan all’interno della featurette esclusiva dedicata a The Suicide Squad di James Gunn diffusa in occasione del DC FanDome dello scorso weekend. Come spiegato da CBM, rispettivamente a 15 e a 45 secondi dall’inizio del contenuto, uno sguardo più attento sembrerebbe rivelare alcuni soldati abbattuti con stelle marine attaccate ai loro volti. Onestamente, è molto difficile immaginare cos’altro potrebbe essere!

Non esiste regista migliore di James Gunn per portare un personaggio come Starro sul grande schermo, e ha senso che la Task Force X venga inviata in missione contro una minaccia del genere. Fino ad oggi in molti erano convinti che sarebbe stato il personaggio di Peter Capaldi il principale antagonista di The Suicide Squad, ma duranto il grande evento online dedicato all’universo DC Comics è stato rivelato che l’attore sarà in realtà un membro del team, ossia il supercriminale Pensatore.

Usare Starro come il grande villain del film potrebbe rivelarsi una mossa parecchio divertente: inoltre, spiegherebbe perché i membri della Squadra Suicida sono necessari per abbattere tutti quei soldati in quello che sembra essere un paese sudamericano.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Get Duked! recensione del film di Ninian Doff

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Get Duked! recensione del film di Ninian Doff

È disponibile dal 28 agosto su Prime Video Get Duked! (Boys in the woodz), l’opera prima di Ninian Doff che, con un incredibile collage di generi e toni, realizza un film sghembo, ribelle, fuori dagli schemi e imperfetto, eppure con un’anima giocosa molto divertente.

La storia è quella di tre adolescenti di Glasgow, Dean (Rian Gordon), Duncan (Lewis Gribben) e DJ Beatroot (Viraj Juneja), che decidono di partire per un campeggio, il Duke of Edinburgh’s Award, per rafforzare il loro carattere e avere così la possibilità di dare una svolta alla loro vita, lontano dagli agi della città. Il campeggio, sito sulle Highlands scozzesi, ha un rigido programma, mirato alla formazione dei teenagers: i ragazzi, infatti, devono provvedere a se stessi autonomamente, andando alla ricerca di cibo, cercando di orientarsi nella natura e avendo come unico punto di forza il lavoro di squadra.

Ai tre amici si aggiunge però Ian (Samuel Bottomley), un giovane dal temperamento austero e restio a trasgredire le regole, e questo porterà un po’ di scompiglio nei piani originari dei ragazzi, che pensavano di potersi “sballare” sulle highlands, senza dar troppo peso al vero significato del Duke of Edinburgh’s Award. I quattro scopriranno molto presto che, mentre cercano di orientarsi e di raggiungere il campo base, oltre a giocare, sono loro stessi vittime di un gioco, prede a loro volta di cacciatori, nobili annoiati che hanno perfezionato lo sport della nobiltà britannica, cominciando a dare la caccia all’uomo, piuttosto che alle volpi.

Get Duked! è un pastiche irriverente

Get Duked! è un simpaticissimo pastiche di riferimenti, generi e toni, come accennato all’inizio, e tutto è accostato con uno spirito di amatorialità che rende il prodotto finito grezzo ma non per questo non godibile, anzi. Proprio nella mescolanza sbilenca dei generi e dei riferimenti, l’opera prima di Doff acquista la sua dignità.

Il film parte infatti come se fosse una stoner comedy, ovvero una commedia i cui protagonisti, in genere adolescenti, fanno uso massiccio di droghe leggere, tuttavia, ambientazione e la trasformazione della scampagnata in lotta per la sopravvivenza richiamano alla memoria film come Battle Royale in cui gli adulti cacciano i bambini, i giovani, mascherati alla meglio da nobili inglesi.

Il film è debitore anche delle origini del regista che ha lavorato molto nel mondo dei videoclip, e che riporta anche al cinema una visione frammentata e a tratti completamente anarchica di racconto. L’intenzione naturalmente è quella di far ridere, con uno stile grafico, violento, e che non lascia troppo spazio all’immaginazione, ma l’intento non sempre è raggiunto e spesso la sensazione è soltanto di disordine e di idee molto poco chiare. Questo rende il film poco organico e più simile ad una serie di sketch non sempre divertenti che però cercano di dare un tono al progetto e che qualche volta hanno una loro dignità, soprattutto quando il film sfocia nella satira sociale, soprattutto attraverso la messa in scena delle forze armate locali, bersaglio prediletto di presa in giro, per tutto il film.

Fuori fuoco ma vince il politically uncorrect

Tra stereotipi culturali ridicolizzati e tentativi forzati ma nobili di strappare un sorriso alla platea, Get Duked! è un’opera prima piena di belle premesse e di spunti per una carriera interessante e irriverente nel mondo del cinema; nonostante sia fuori fuoco per quello che riguarda l’ironia, il film si salva per il suo essere bizzarro e politically uncorrect.

Wonder Woman: 10 storyline dai fumetti per un ipotetico terzo film

Di recente, la regista Patty Jenkins ha confermato di avere un’idea per un terzo ipotetico film dedicato a Wonder Woman. In attesa dell’arrivo al cinema di Wonder Woman 1984, ComicBookMovie ha immaginato 10 possibili storyline tratte dai fumetti che potrebbero essere adattate in un eventuale terza avventura cinematografica dedicata al personaggio di Diana Prince.

A League of One

Se Patty Jenkins decidesse di ambientare Wonder Woman 3 nel presente, allora il film dovrebbe necessariamente includere le apparizioni di alcuni suoi compagni eroi (come Shazam, Aquaman e Flash). In “A League of One” la guerriera amazzone viene a conoscenza di una profezia secondo cui un antico drago si sveglierà e ucciderà i membri della Justice League durante uno scontro organizzato per cercare di fermarlo.

Di conseguenza, Diana decide che sarà l’unico membro della squadra ad affrontare la temibile bestia: la guerriera procede a sconfiggere ognuno dei suoi compagni di squadra nella speranza di prevenire la loro morte. Sarebbe una direzione certamente sorprendente da intraprendere in un film, ma senza dubbio interessante e con svolte potenzialmente divertenti.

Eyes of the Gorgon

Ad un certo punto nella storia della DC, Themyscira è stata trasferita in un’area vicino alla costa degli Stati Uniti. Ovviamente, in qualità di loro ambasciatrice, Diana è stata costretta ad affrontare le ramificazioni politiche di un’isola piena di Amazzoni superpotenti che vivono al fianco di un paese ossessionato dalla sicurezza nazionale.

Come se ciò non fosse abbastanza impegnativo per l’eroina, i nemici di Wonder Woman decidono di trarne vantaggio unendosi e inviando l’antica Medusa contro di lei. La cosa servirebbe come pretesto per far scontrare i due mondi di Diana Prince nel presente. Parallelamente, Gordon sarebbe un cattivo che si legherebbe al background mitologico del personaggio. 

Superman/Wonder Woman

Henry Cavill dovrebbe tornare a vestire i panni di Superman nel DCEU: sappiamo che il personaggio giocherà un ruolo di supporto nel futuro dell’universo condiviso, quindi non è escluso che possa presentarsi in un ipotetico Wonder Woman 3. Nei fumetti dedicati alla Justice League, Wonder Woman e Superman si sono resi conto di quanto siano simili, fino ad intraprendere una relazione amorosa.

All’epoca, la DC Comics aveva anticipato che ciò avrebbe avuto alcune serie ripercussioni in futuro, e Batman era tutt’altro che felice del fatto che i due supereroi più potenti del mondo fossero così strettamente allineati. Di recente, i due sono stati avvertiti: “Vi daranno la caccia”. Quando Superman chiede a chi si stesse riferendo, il Crociato di Gotham ha affermato semplicemente: “Chiunque abbia paura di quello che potreste fare insieme”.

Blood

La mitologia greca ha sempre avuto un ruolo importante nelle storie di Wonder Woman, ma la stessa è stata portata ad un livello completamente nuovo in “The New 52”, quando è stato rivelato che Zeus è in realtà suo padre! Ciò ha spinto Diana a scontrarsi con tutta una serie di personaggi mitologici mentre era intenta a partire per una missione volta a proteggere un neonato che era anche uno dei tanti figli degli Dei dell’Olimpo.

Wonder Woman ha ovviamente stabilito i legami di Diana con questo mondo, ma un eventuale terzo film potrebbe scavare un po’ più a fondo nel suo legame con tale mitologia, prendendo in prestito elementi dall’acclamato fumetto di Brian Azzarello. Siamo inoltre certi che Zeus avrebbe certamente qualcosa da dire su quello che è successo ad Ares nel primo film!

Paradise Lost

Paradise Lost” era una raccolta di storie in cui Wonder Woman si dirige a Gotham City. Tuttavia, non si è scontrata con il Crociato di Gotham, poiché i due hanno collaborato per affrontare un nemico comune. Quando Ares – il dio della guerra – ed i suoi figli uniscono le forze con alcuni dei peggiori cattivi che la città natale di Batman ha da offrire (tra cui Joker e Poison Ivy), i due membri della Justice League hanno dovuto unire le forze per affrontarli.

Ovviamente sarebbe necessario apportare alcune modifiche alla storia affinché ciò funzioni sul grande schermo, con Ares che potrebbe essere sostituito da un altro dio greco. Tuttavia, un team-up di Diana con il Batman di Michael Keaton, o anche Batgirl, sarebbe fantastico.

Challenge of the Gods

Scritta dal leggendario George Perez insieme a Len Wien, “Challenge of the Gods” vede Zeus esigere che Wonder Woman diventi sua moglie. Inutile dire che ciò non accadrà mai in Wonder Woman 3 dal momento che si tratta di suo padre, ma potrebbe comunque chiederle, altrettanto facilmente, di combattere per l’Olimpo.

Rifiutando la sua richiesta (Diana protegge tutti, è bene ricordarlo!), la guerriera amazzone è quindi costretta a viaggiare nelle profondità di Themyscira per affrontare una serie di sfide, la maggior parte delle quali sono mostri appartenenti alla mitologia greca. Ciclopi, arpie e persino un’idra entrano in gioco alla fine, mentre viene approfondito il rapporto di Diana con sua madre. Si tratta di una reunion che sarebbe bello vedere sul grande schermo.

The Circle

La fumettista Gail Simone si è unita a Wonder Woman proprio nel momento giusto e “The Circle” presenta diversi momenti fantastici da cui un ipotetico terzo film potrebbe prendere ispirazione. Anche se una buona parte del fumetto rivisita la storia delle origini di Diana, è adesso il suo ruolo come agente del Dipartimento degli Affari Metaumani ad avere la meglio.

Si lancia anche in una nuova storia d’amore con il suo partner al DMA, Tom Tresser: quest’avventura potrebbe consolidare il nuovo posto di Wonder Woman nel DCEU, aiutandola a superare il suo passato con Steve Trevor. Non siamo certi che i gorilla geneticamente potenziati che danno del filo da torcere alla guerriera amazzone in questa run siano la scelta migliore per l’antagonista principale del film, ma Gorilla Grodd sarebbe sicuramente un nemico inaspettato per l’eroina.

The Hiketeia

Quando Wonder Woman prende parte a un antico rituale chiamato Hiketeia, le viene conferito l’onore di proteggere una giovane donna di nome Danielle Wellys. Sfortunatamente, la ragazza sembra essere sul radar di Batman a Gotham City, perché pare abbia ucciso gli spacciatori responsabili della morte di sua sorella. Ciò porta Diana a doversi confrontare con un grande dilemma, poiché si trova costretta a scegliere tra il voltare le spalle alla giustizia e l’essere rinnegata dall’intera Themyscira.

Inevitabilmente, Wonder Woman viene alle mani con il Crociato di Gotham e mentre il duo combatte sulla cima di una scogliera, Danielle si suicida per liberare la guerriera amazzone dai suoi doveri. Batman non dovrebbe necessariamente essere l’eroe con cui Diana si scontra poiché ci sono molti potenziali team-up che potrebbero venirsi a creare, ma eliminare un altro eroe da questa storia non la renderebbe meno d’impatto. Ad esempio: quanto sarebbe divertente vedere Wonder Woman scontrarsi con Harley Quinn? 

The Contest

Nonostante sia un fumetto degli anni ’90 abbastanza datato, c’è molto in “The Contest” che potrebbe funzionare sul grande schermo. Spogliata da sua madre della sua identità di “Wonder Woman”, Diana deve scoprire chi è veramente senza quel titolo, e una nuova “Wonder Woman” – Artemis – finisce per prendere il suo posto.

Molto è destinato a cambiare su Themyscira da quando Diana se n’è andata, quindi sarebbe interessante scoprire Artemis in azione e magari qualcun altro che vuole prendere il posto di Wonder Woman. Ovviamente, quando verrà rivelato il motivo per cui è stata davvero scelta per sostituire Diana, la storia del film potrebbe prendere una svolta davvero oscura…

War-Torn

Dopo la serie di Azzarello, David e Meredith Finch hanno preso le redini Wonder Woman e hanno raccontato una storia in cui Diana cercava di convincere le sue amazzoni ad accettare uomini su Themyscira. Nel frattempo Donna Troy (un personaggio che i fan vorrebbero sicuramente vedere sul grande schermo) si è fatta avanti per rubare il ruolo a Wonder Woman come Regina delle Amazzoni, posizione che potremmo vederla assumere all’inizio di un ipotetico Wonder Woman 3.

Anche se non sono sorelle in questa continuity, potrebbero esserlo nel DCEU. La cosa avrebbe parecchio potenziale e se Gal Gadot decidesse di abbandonare il personaggio dopo l’uscita del terzo film, Donna potrebbe diventare la nuova Wonder Woman… la domanda è: quale attrice dovrebbe interpretarla?

Crescendo: la recensione del film di Dror Zahavi

Crescendo: la recensione del film di Dror Zahavi

Nel 1977 il regista Steven Spielberg utilizzò la musica per far dialogare gli umani con gli extraterrestri in Incontri ravvicinati del terzo tipo. E che da sempre la musica sia considerata un linguaggio universale, in grado di avvicinare popoli tra loro altrimenti distanti per ideologie e cultura è fatto ormai risaputo e accettato. Si basa su questo principio anche il nuovo film del regista israeliano Dror Zahavi, intitolato Crescendo, e il cui sottotitolo è #makemusicnotwar. Questo si ispira alla reale orchestra West-Eastern Divan, creata da Daniel Barenboim e Edward Said, dove condividono la scena musicisti israeliani e palestinesi. In questa ricerca di dialogo attraverso popoli da sempre in guerra tra loro si forma un film avvincente, capace di trasmettere con forza un messaggio di speranza.

La storia è quella di Eduard Sporck (Peter SimonischekVi presento Toni Erdmann), musicista di fama mondiale, a cui viene proposto di costituire un’orchestra composta da giovani palestinesi e israeliani. Per i musicisti scelti sarà però dura mettere da parte la guerra esistente tra i loro popoli. A guidare le due fazioni vi sono la fiera palestinese Layla e il vanitoso israeliano Ron, i quali portano alla luce il conflitto che li separa. Grazie alla tenacia di Sporck e al potere aggregante della musica, quella che sembra essere una missione senza speranza lascia però gradualmente spazio all’illusione che una pace tra le due parti possa essere un giorno possibile.

La musica che unisce i popoli

Sarebbe estremamente facile, con un tema come il conflitto arabo-israeliano, scadere in un semplicistico racconto degli orrori e delle sofferenze causate da questo. Zahavi, invece, traendo ispirazione da reali esperimenti a riguardo, riesce in modo delicato a raccontare una divisione che prosegue ormai da oltre 70 anni. Lo fa attraverso l’elemento della musica, ma anche con una messa in scena mirata a sottolineare la divisione presente tra i due popoli. Il tutto evitando quanto più possibile superflue sottolineature o prese di posizione nei confronti dell’una o l’altra delle due parti. La soluzione, la pace, si trova infatti in quel precario luogo a metà strada tra le due ideologie. Raggiungerlo è però più complesso del previsto, come spesso le composizioni scelte da Zahavi indicano.

Israeliani e palestinesi, infatti, si ritrovano in più occasioni divisi all’interno dello spazio dell’inquadratura. Che ne siano consapevoli o meno, vi sono ricorrenti linee di demarcazione o ostruzioni varie che ne evidenziano le differenze e le distanze. Sono separazioni che sembrano generarsi più per abitudine all’odio reciproco che non per altri motivi, proprio come se si volesse indicare che questi giovani hanno ereditato un conflitto nato ben prima di loro. È solo nel momento in cui si ritrovano a suonare nella stessa orchestra, con la richiesta di mescolarsi tra di loro, che iniziano a cedere i muri tra di loro. I musicisti si scoprono come simili, in grado di poter comunicare attraverso quel linguaggio comune che è la musica.

E nel desiderio di abbattere ulteriormente le differenze, ecco che prende vita una storia d’amore tra un ragazzo palestinese ed una ragazza israeliana. I due novelli Romeo e Giulietta si ritrovano ovviamente a vivere l’impossibilità del loro amore, come da subito chiarito ad inizio film. Ostacolati dalle famiglie, dal loro credo e dal conflitto tra i rispettivi popoli, i due dimostrano una volta di più come l’odio non porti ad altro che alla sofferenza. Come Sporck tenta però loro di insegnare, una riconciliazione deve essere possibile. E se l’incomunicabilità data dalla differenza di lingua sembra insuperabile, la musica è l’elemento che può permettere di superare tale ostacolo.

Crescendo Dror Zahavi

La speranza nei giovani

Come sottolinea il titolo stesso, Crescendo vive un progressivo intensificarsi delle situazioni e delle emozioni messe in gioco. Ciò aiuta il film a diventare sempre più coinvolgente ed appassionante, rivelandosi una visione tutt’altro che pesante. Certamente, le iniziali sequenze in cui si ricerca un dialogo terapeutico tra le due fazioni, per quanto utili al tema, potrebbero risultare un non indifferente freno nei confronti del ritmo. Si ha invece la sensazione di una maggior naturalità della cosa proprio nel momento in cui le parole lasciano spazio alla musica. Zahavi non propone concrete soluzioni al conflitto, che altrimenti rischierebbe di venir sminuito, ma rivolge con il suo film uno sguardo di speranza alle nuove generazioni.

Qui rappresentati dal gruppo di musicisti, i giovani sono il pubblico ideale di questo film. Per loro il regista costruisce una storia non priva di pessimismo, ma dove questo non esclude l’esistenza della speranza. Quando tutto sembra infatti perduto, è quest’ultima a manifestarsi. Nel dar vita ad un insolito concerto finale, il regista costruisce quella che è probabilmente una delle sequenze più belle del film. Anche se forse eccessivamente didascalica, questa manifesta una volta di più la magia della musica e del cinema. È lì che il crescendo delle emozioni raggiunge il suo apice. La musica non accetta separazioni, infrange ogni barriera e arriva al cuore di quanti la ascoltano. Allo stesso modo, il film di Zahavi colpisce per le sue intenzioni e regala una storia che riafferma la forza dell’amore e della pace.

https://www.youtube.com/watch?v=hqW_6JtYDFU

Harry Potter: al via il tour digitale, Back to Hogwarts

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Harry Potter: al via il tour digitale, Back to Hogwarts

Il 1° settembre di ogni anno, i fan di Harry Potter si riuniscono alla stazione di Kings Cross di Londra. Alle 11:00 precise, sollevano con gioia le bacchette magiche per celebrare la partenza dell’Hogwarts Express dal binario nove e tre quarti, che porta gli studenti alla leggendaria scuola di Stregoneria e Magia, per un altro anno ricco di incantesimi e avventura. Per la classe del 2020, i festeggiamenti sono passati in digitale, e i fan di tutto il mondo avranno l’opportunità di partecipare!

Quest’anno, per evitare il sovraffollamento della stazione, il Wizarding World estende apertamente l’invito a tutti di riunirsi virtualmente per il primissimo “Back To Hogwarts” digitale. Questo evento virtuale, in piena atmosfera magica e completamente gratuito, è stato pensato per mantenere tutti al sicuro, nelle comodità della propria casa. Pertanto, i fan potranno organizzarsi e sintonizzarsi online senza dover viaggiare.

Dal 29 agosto, i fan potranno visitare il Back to Hogwarts Hub sul sito WizardingWorld.com, potranno unirsi all’Harry Potter Fan Club, organizzarsi e prepararsi a festeggiare con un’incredibile selezione di contenuti, tra cui:

  • Ascoltare alcune delle menti creative che danno vita agli incantesimi (incluso il geniale coreografo della bacchetta Paul Harris, che dimostrerà e insegnerà l’arte del combattimento con la bacchetta)
  • Lasciarsi trasportare dal mondo babbano a quello magico, ascoltando il Journeys to Hogwarts Soundscape, la coinvolgente audio esperienza di Harry Potter, con tutti i suoni che si potrebbero ascoltare durante questo iconico viaggio. Chiudi semplicemente gli occhi e fai viaggiare la tua immaginazione!
  • Uno spettacolo CineConcerts con orchestre di tutto il mondo che suonano selezioni musicali memorabili, tratte da ciascuno degli otto film di Harry Potter
  • Un’anteprima della nuovissima House of MinaLima il giorno di apertura, con Miraphora Mina ed Eduardo Lima, oltre all’esclusiva grafica celebrativa del Back To Hogwarts 2020, creata appositamente per l’occasione, disponibile anche come stampa artistica in edizione limitata!*
  • Tornare al punto in cui è iniziata la magia con le letture di personaggi famosi di “Harry Potter e la pietra filosofale” (accessibile esclusivamente ai membri registrati all’Harry Potter Fan Club)
  • E inoltre, una miriade di idee creative ispirate a Hogwarts e tutorial creativi per tutte le età.

Inoltre, il 1° settembre, tutti i fan potranno partecipare all’esclusivo appuntamento, per la prima volta in virtuale, Back To Hogwarts Livestream e vivere l’entusiasmo della festa dei fan a Kings Cross, (incluso il conto alla rovescia) senza dover uscire di casa! Il livestream sarà caratterizzato da una varietà di sorprese e divertimento, comprese le presenze di ospiti speciali, tra cui James e Oliver Phelps (Fred e George Weasley) e Jason Isaacs (Lucius Malfoy) e Bonnie Wright (Ginny Weasley).

Condividendo l’entusiasmo per essere stato coinvolto nei festeggiamenti di quest’anno, James Phelps ha dichiarato:

“Sono davvero felice di essere presente al primo Back To Hogwarts digitale in assoluto! Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare, ed è davvero importante che tutti facciamo il possibile per stare al sicuro, incluso restare a casa. Spero che i fan si uniranno a noi, e manterranno vivi i festeggiamenti virtuali”.

Oliver Phelps ha aggiunto: “I fan del Wizarding World sono fantastici, e avere la possibilità di condividere questo giorno speciale con persone di tutto il mondo sarà meraviglioso. Non vedo l’ora di scoprire tutto ciò che questo Back To Hogwarts digitale ha in serbo, ed è un vantaggio poterlo fare tutti dal proprio divano!”.

Oltre ai volti familiari che appariranno, ci saranno dei giochi a quiz a cui gli appassionati potranno partecipare, e persino la presenza di un membro del cast di “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, prima che inizi il conto alla rovescia dei fan.

Inoltre, i fan potranno avvicinarsi ancor di più alla magia, inviando una propria foto per partecipare al “Back To Hogwarts – Classe 2020“. Le foto verranno inserite in un mosaico digitale che crescerà durante il giorno per dare vita alla community. Un’opportunità per gli appassionati di tutto il mondo di mostrare il proprio miglior cosplay, il proprio House Pride o semplicemente celebrare il loro fandom! I membri dell’Harry Potter Fan Club riceveranno anche un ricordo della giornata, poiché il mosaico sarà disponibile esclusivamente per loro come download digitale da conservare.

Le immagini inviate dai fan verranno visualizzate anche all’interno della stazione di Kings Cross, offrendo ai partecipanti una presenza virtuale sul posto per tutto il giorno! Non è necessario recarsi alla stazione per verificare, poiché sarà disponibile per tutta la mattinata in live streaming e sui social.

Il Back To Hogwarts Livestream supporterà anche Lumos, poiché i fan avranno la possibilità di cliccare un pulsante durante lo streaming e fare una donazione nell’ambito dell’evento digitale.

L’evento digitale si svolgerà tra le 11:30 e le 12:30 del 1° settembre, i fan potranno sintonizzarsi in qualsiasi momento visitando il sito www.wizardingworld.com, dove verrà trasmesso il live streaming.

Ma c’è ancora tanto altro…per essere tra i primi a ricevere gli aggiornamenti, è possibile visitare il sito www.wizardingworld.com e iscriversi all’Harry Potter Fan Club. Qui si potrà anche consultare il Back to Hogwarts Hub per ricevere ulteriori informazioni su ciò che accadrà prima e  durante il Back To Hogwarts 2020, mentre il Wizarding World porterà a casa la magia in tutta sicurezza.

The Flash: il villain principale potrebbe non essere Anti-Flash

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The Flash: il villain principale potrebbe non essere Anti-Flash

In occasione del DC FanDome dello scorso sabato, è stato ripo che Barry Allen sfoggerà un nuovo costume in The Flash, come hanno dimostrato anche i primi concept ufficiali diffusi online. Quei concept anche svelato anche la versione di Batman di Michael Keaton che ritroveremo nel film insieme a quella di Ben Affleck.

Proprio per questo, è chiaro che The Flash sarà un film particolarmente impegnativo, in cui in cui il Velocista Scarlatto viaggerà nel tempo per evitare la morte di sua madre. Sappiamo anche che il film si baserà sulla miniserie a fumetti “Flashpoint”, quindi introdurrà sul grande schermo il concetto di “Multiverso”, ma a quanto pare ci saranno alcune differenze sostanziali rispetto al materiale originale: una di queste, potrebbe riguarda il principale villain di quella storia, ossia Anti-Flash.

Secondo quanto riportato da Heroic Hollywood, infatti, Eobard Thawne non sarà l’antagonista principale del cinecomic di Andy Muschietti. Sfortunatamente, il sito non specifica se Anti-Flash farà comunque la sua apparizione nel film, né anticipa quali altri cattivi saranno pronti a combattere potenzialmente contro l’uomo più veloce del mondo.

Tuttavia, è difficile credere che in  The Flash non ci sarà spazio per Anti-Flash, anche solo per un cameo, soprattutto perché stiamo parlando del personaggio responsabile della morte di Nora Allen, facendo ricadere la colpa sul padre di Barry. Al momento si tratta di un semplice rumor, quindi non ci resta che attendere eventuale conferme o smentite in merito.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Spaccapietre: presentato alle GDA 2020, dal 7 settembre in sala

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Spaccapietre: presentato alle GDA 2020, dal 7 settembre in sala

SPACCAPIETRE, il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, che sarà in sala – distribuito da La Sarraz Distribuzione –  dal 7 settembre, in contemporanea al passaggio al Lido, dove sarà l’unico film italiano in concorso alle Giornate degli Autori.

Uno straordinario e inedito Salvatore Esposito interpreta Giuseppe, spaccapietre che dopo un grave incidente sul lavoro è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e fantastica sull’occhio vitreo del padre, come se fosse il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e giocare a raccontarsi una storia. In questa storia irromperà Rosa, una donna incontrata nei campi che le sopraffazioni del “padrone” non hanno corrotto, e la cui umanità sarà per entrambi rifugio, forza e ribellione.

«In Spaccapietre – spiegano i registi – arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d’amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell’amore, della vendetta».

Nel cast anche Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile.

Justice League Snyder Cut: svelata la data di debutto su HBO Max?

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Sappiamo ormai da diverso tempo che la Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max il prossimo anno. Quello che ancora non sappiamo con precisione è quando effettivamente sarà disponibile, ossia la data ufficiale di debutto.

Inizialmente si era parlato dei primi mesi del 2021, ma adesso, grazie ad un leak proveniente dall’area stampa del sito DC Comics, potremmo finalmente aver scoperto il giorno esatto in cui il film verrà rilasciato sul servizio di streaming.

Come riportato via Twitter dall’account King Zairois (via Screen Rant), il film potrebbe arrivare su HBO Max a partire dal 5 Settembre 2021. Naturalmente non si tratta di una conferma ufficiale: potrebbe semplicemente trattarsi di un placeholder che sarà soggetto a cambiamenti. Vi terremo aggiornati sull’evolversi della vicenda…

CORRELATE:

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

The New Mutants: il film non potrà contare sulla “spinta” delle recensioni

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The New Mutants arriverà nelle sale americane domani 28 Agosto, ma a quanto pare il film non potrà contare sulla spinta della critica. Come riportato da IndieWire, infatti, parte della stampa d’oltreoceano si sarebbe rifiutata di partecipare all’anteprima del film organizzata dalla Disney a causa delle misure di sicurezza che, dal punto di vista dei giornalisti, non sarebbero state adeguate.

Come riportato dalla fonte, il film non è stato concesso alla stampa in maniera digitale, costringendo i giornalisti a recarsi necessariamente all’anteprima per poter visionare il film e recensirlo. AA Dowd, critico di AV Club, ha pubblicato un lungo saggio in cui ha indicato una serie di prove esibite dai maggiori esperti di salute americani a sostengo del boicottaggio dell’anteprima stampa di The New Mutants: “Gli esperti scientifici non hanno usato mezzi termini: ci sono ottime possibilità che tu possa ammalarti. E questo è un rischio che A.V. Club non si prenderà per recensire un film. Nessuno film”, ha scritto Dowd.

“Stiamo adottando la politica ufficiale di recensire solo i film che i nostri critici potranno guardare in totale sicurezza, che si tratti di una proiezione stampa con distanziamento sociale o di uno screener digitale”, ha continuato Dowd. “Questo vale per tutti i nostri critici, anche quelli disposti a correre il rischio per un incarico. Non siamo disposti a monetizzare quel rischio.”

Altre testate che si sono unite al coro sono, oltre ad AV Club e alla stessa IndieWire, anche il Boston Globe e il rinomato sito RogertEbert. L’editore di quest’ultimo, Brian Tallerico, ha spiegato via Twitter che “il sito non fornirà una recensione di The New Mutants perché non esiste un modo sicuro per scriverla.”

Tuttavia, nelle ultime ore è apparsa online la prima – e al momento unica – recensione di The New Mutants ad opera di The Hollywood Reporter, che ha quanto pare ha scelto di partecipare alla proiezione (o comunque, ha avuto modo di vedere il film). La recensione dell’autorevole rivista non è delle più entusiasmanti. In un estratto, si legge: “The New Mutants è un generico film di supereroi che si sforza di essere il più sincero possibile. Il film di Josh Boone è uno spin-off con vaghi riferimenti al franchise degli X-Men che tenta di stare in piedi da solo. Purtroppo, ci riesce raramente.”

CORRELATE:

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Venezia 77: premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2020 ad Abel Ferrara

La Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre annunciano che è stato attribuito al regista statunitense Abel Ferrara (Pasolini, Il cattivo tenente, King of New York) il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre 2020), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker ad Abel Ferrara avrà luogo sabato 5 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle ore 14, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, il documentario Sportin’ Life (Italia, 65’) con Abel Ferrara, Willem Dafoe, Cristina Chiriac, Anna Ferrara, Paul Hipp, Joe Delia.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Tra i molti meriti di Abel Ferrara, apprezzato da tutti a dispetto della fama di regista tra i più controversi del cinema contemporaneo, è la sua indiscussa coerenza e fedeltà a un tragitto personale, ispirato ai principi del cinema indipendente anche quando il regista ebbe l’occasione di confrontarsi con produzione più tradizionali e consolidate. Dai primi film a basso budget, direttamente influenzato dalla scena newyorkese popolata da immigrati, artisti, musicisti, poliziotti e tossicodipendenti, passando per i suoi capolavori universalmente riconosciuti – The King of New York (1990), Bad Lieutenant (1992), e Body Snatchers (1994) – sino agli ultimi lavori, progressivamente più introspettivi e autobiografici, Ferrara ha dato vita un universo personale ed esclusivo. Dai conflitti originali tra colpa ed innocenza, redenzione e religione, peccato e tradimento che prevalgono al lungo nel suo cinema, insieme con la rappresentazione della violenza urbana, notturna e degradata delle metropoli, Ferrara è approdato a riflessioni originali sulla fine del mondo e l’impossibilità di attribuire un senso alle relazioni fra gli individui e la collettività, che lo confermano tra i registi non riconciliati più interessanti del momento”.

Su Sportin’Life

Lo sguardo profondo ed esuberante di Abel Ferrara sulla propria vita, il suo mondo riflesso attraverso la sua arte: la musica, il cinema, i suoi collaborator, le ispirazioni… la sua compagna Cristina Chiriac e la loro figlia Anna, la loro vita nella città eterna, Roma… quando il coronavirus arriva e paralizza il mondo.

Su Abel Ferrara

Nato nel Bronx, a New York, il 19 luglio 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo e ha presto collaborato con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre. Nei tardi anni ’70 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer (1979) e L’angelo della vendetta (1981). Negli anni ’90 i suoi successi internazionali comprendono King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Ultracorpi – L’invasione continua (1993), The Addiction (1995) e Fratelli (1996). Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, è stato presentato al Festival di Cannes nel 1992 in Un Certain Regard. L’anno dopo Ferrara è ritornato a Cannes con Ultracorpi – L’invasione continua. The Addiction, con Christopher Walken, è stato selezionato alla Berlinale nel 1995, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini ha vinto due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Mary, con Juliette Binoche, Forest Whitaker e Heather Graham, ha vinto quattro premi a Venezia nel 2005. Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il Pardo d’onore a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato 4:44 L’ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Alive in France (2017), presentato a Cannes alla Quinzaine, Pasolini (2014), pure presentato a Venezia, Tommaso (2019) e di recente Siberia, proiettato all’ultima Berlinale.

Jaeger-LeCoultre è per il sedicesimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e per il tredicesimo del premio Glory to the Filmmaker.  Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore Scola (2013), James Franco (2014), Brian De Palma (2015), Amir Naderi (2016), Stephen Frears (2017), Zhang Yimou (2018) e Costa-Gavras (2019).

In linea con lo spirito creativo della sua storia, la Maison Jaeger-LeCoultre è guidata dalla ricerca dell’eccellenza. Condividendo molti valori con l’arte del cinema, la manifattura Jaeger-LeCoultre, con sede nella valle di Joux, in Svizzera, ha elevato la realizzazione di orologi a forma d’arte, unendo abilità tecniche e artistiche.

La 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre 2020, diretta da Alberto Barbera.

Dune: il trailer online a Settembre, ecco la descrizione

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Dune: il trailer online a Settembre, ecco la descrizione

I fan di Dune aspettano ormai trepidanti l’arrivo del primo trailer ufficiale del nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert ad opera di Denis Villeneuve. Finalmente abbiamo un aggiornamento sull’uscita delle prime immagini ufficiali e anche una descrizioni delle stesse.

Un teaser trailer della durata di 1 minuto e 37 secondi sarà allegato alle copie di Tenet – il nuovo film di Christopher Nolan – a partire dal prossimo 31 Agosto: online, però, arriverà soltanto a partire dal 9 Settembre. Inside the Film Room ha avuto la possibilità di vedere il trailer, fornendone un’analisi dettagliata che vi riportiamo di seguito.

Il trailer inizia con la scena del test di Gom Jabbar ben nota ai lettori del romanzo, mentre Paul Atreides (Timothée Chalamet) viene presentato alla Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam (Charlotte Rampling) del Bene Gesserit e costretto a sopportare un dolore atroce per testare la sua umanità, la sua consapevolezza e i suoi istinti animali. Da lì, vediamo una vasta ripresa di Arakkis e rapide inquadrature del resto dei personaggi principali, incluso uno sguardo fugace all’orribile barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgard).

Per chi non ha familiarità con il materiale originale, Dune segue le vicende della famiglia Atreides mentre si trasferisce sul desolato pianeta di Arrakis per assumere il controllo della produzione della risorsa più preziosa della galassia, la spezia melange. Sfortunatamente, un atto di tradimento trasforma presto in un reietto il figlio più giovane del duca Atreides, Paul, che deve accettare il suo destino di potente profeta dei nativi di Arrakis, noti come I Fremen.

CORRELATE:

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 Dicembre 2020.

Hugh Jackman n’è certo: Wolverine può battere Hulk

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Hugh Jackman n’è certo: Wolverine può battere Hulk

Di recente, Hugh Jackman ha partecipato come ospite al Jess Cagle Show su SiriusXM. Durante l’intervista (via ComicBook), si è discusso della sua candidatura agli Emmy 2020 come miglior attore in una miniserie per il suo ruolo in Bad Education, categoria in cui è stato riconosciuto anche il lavoro di Mark Ruffalo per la sua interpretazione in I Know This Much Is True. 

Proprio per questo, la conversazione si è inevitabilmente allargata e l’attore è finito a parlare della competizione tra supereroi, con particolare riferimento all’Hulk interpretato nel MCU proprio da Ruffalo. In base alle dichiarazioni di Jackman, l’attore australiano è fermamente convinto che Wolverine, il celebre mutante che ha interpretato per circa vent’anni nella saga degli X-Men, potrebbe tranquillamente battere il Gigante di Giada in uno scontro corpo a corpo.

“Sto cercando di contattare Mark da un po’, ma non risponde mai alle mie chiamate! Credo che si stiano creando i presupposti per un’altra faida”, ha ironizzato Hugh Jackman. “Mark è un caro amico e in realtà non abbiamo mai parlato di questa cosa. È uno dei migliori attori in circolazione. Di certo, uno dei migliori della mia generazione. Anche se, e lo dico tanto per mettere le cose in chiaro, Wolverine lo batterebbe di sicuro. Non so se lo sapete, ma la prima apparizione di Wolverine è stata addirittura in un fumetto di Hulk. Nell’ultima pagina… è da lì che è cominciata la faida.”

Hugh Jackman e il grande successo del personaggio di Wolverine

Per quello che riguarda Hugh Jackman, il personaggio di Wolverine gli ha regalato la fama internazionale imperitura, il successo e sicuramente la visibilità che lo ha portato ad interpretare molti dei suoi ruolo più importanti, nel corso della sua carriera, sempre divisa tra cinema e musical.

L’ultima volta che lo abbiamo visto nei panni dell’iconico mutante è stato in  Logan – The Wolverine, sicuramente il migliore adattamento dedicato al singolo personaggio e in generale il miglior film sugli X-Men mai visto al cinema. Il film ha debuttato al Festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar per la migliore sceneggiatura adattata, primo cinecomic a raggiungere tale livello di riconoscimento dall’industria.

Kate Winslet sulle differenze tra il set di Titanic e i sequel di Avatar

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Kate Winslet ha parlato delle differenze riscontrate sul set di Avatar 2 e Avatar 3 rispetto alla sua esperienza con James Cameron durante la lavorazione di Titanic. Il kolossal del 1997 cambiò radicalmente le carriere della Winslet e di Leonardo DiCaprio, che in breve tempo sarebbero diventate due star mondiali. Adesso, a più di vent’anni di distanza dall’uscita di quel film, l’attrice premio Oscar e Cameron si sono ritrovati a lavorare insieme per la prima volta.

Nonostante l’enorme successo di Titanic, Winslet non ha mai fatto mistero di quanto siano state difficili le riprese, soprattutto a causa delle richieste avanzate da Cameron: a quanto pare, il regista era talmente rigido in merito al calendario delle riprese che gli attori preferivano fare pipì nell’enorme piscina adibita per le riprese piuttosto che chiedere una pausa per andare al bagno. Dopo Titanic, Cameron ha focalizzato tutta la sua attenzione  e tutte le sue energie nella realizzazione del primo Avatar, mentre Winslet, attraverso una serie di scelte ponderate che hanno saputo mettere in risalto il suo sconfinato talento, si è gradualmente imposta come una delle più grandi attrici viventi.

Adesso Kate Winslet e James Cameron sono finalmente tornati lavorare insieme: questa volta, però, l’attrice ha sottolineato il nuovo comportamento adottato dal regista sul set dei sequel del blockbuster campione d’incassi del 2009. Intervista da THR (via Screen Rant), Winslet ha parlato della rinnovata collaborazione con Cameron per Avatar 2 e Avatar 3: l’attrice ha elogiato il lavoro del regista, solitamente noto per essere piuttosto intransigente durante la produzione di un suo film.

“È stato fantastico lavorare di nuovo con Jim… il tempo lo ha cambiato. Da quando abbiamo lavorato insieme la prima volta, è diventato padre ancora un paio di volte. È una persona molto più calma. Rilassata. Questa volta lo percepisci davvero che si sta divertendo molto di più.”

Il rapporto tra Kate Winslet e James Cameron all’epoca della realizzazione di Titanic

Dalle parole di Winslet si evince quanto l’atteggiamento di Cameron sul set sia molto cambiato rispetto al passato. Le riprese di Titanic sono state decisamente complesse per l’attrice premio Oscar, che non solo ha subito diversi infortuni durante la produzione, ma ha anche più volte riferito che Cameron aveva un carattere abbastanza tosto.

Probabilmente, all’epoca della realizzazione del film, il regista accusò in maniera particolare la pressione dovuta al budget del film, che arrivò a superare i 200 milioni di dollari: probabilmente, tale pressione ha avuto conseguenze in merito al suo atteggiamento durante le riprese. Oggi, proprio grazie al successo di Titanic e anche a quello del primo Avatar, è probabile che Cameron abbia acquisito una maggior libertà capace di svincolarlo da qualsiasi mera preoccupazioni relativa al budget, e che sicuramente gli ha permesso di avere sul set un atteggiamento molto più pacato.

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Justice League Snyder Cut: la morte di Superman verrà rivisitata

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Justice League Snyder Cut: la morte di Superman verrà rivisitata

Durante la battaglia finale di Batman v Superman: Dawn of Justice, l’Uomo d’Acciaio ha sacrificato la sua vita per fermare Doomsday. Sia la versione teatrale che la Snyder Cut di Justice League presentano la resurrezione dell’eroe, nonostante i presupposti alla base di tale svolta narrativa saranno diversi nella versione del cinecomic di Zack Snyder che arriverà il prossimo anno su HBO Max.

In una recente intervista con Reel in Motion, è stato proprio Snyder a confermare che il suo taglio del film in arrivo sul servizio di streaming rivisiterà la morte di Superman. Spiegando che i titoli di testa della sua versione mostreranno nuovamente gli ultimi istanti di vita dell’eroe kryptoniano da una prospettiva diversa, il regista ha paragonato la sequenza al mondo in cui nella scena iniziale di Batman v Superman è stata rivisitata la morte di Thomas e Martha Wayne.

“C’è una parte in cui Superman spinge la kryptonite, e in quel momento c’è molta di questa strana energia che proviene da Doomsday e ci sono rocce che fluttuano… quel tipo di frame rate, quel tipo di super slow motion, è dove siamo quando ritroveremo quel momento. Quindi è una specie di rivisitazione, in un certo senso, da una nuova prospettiva.”

Snyder ha anche promesso che, nella stessa scena, assisteremo anche ad una reazione del personaggio di Lois Lane interpretato da Amy Adams, momento che stabilirà la sua “traiettoria attraverso Justice League in termini di come reagirà alla morte di Superman.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Natalia Dyer: 10 cose che non sai sull’attrice

Natalia Dyer: 10 cose che non sai sull’attrice

Continuiamo a indagare nel mondo delle serie tv e oggi vi parliamo dell’attrice Natalia Dyer, famosa per aver interpretato il ruolo di Nancy Wheeler nella famosissima serie tv targata Netflix, dal titolo Stranger Things.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Natalia Dyer, sulla sua vita privata e sulla sua carriera divisa tra cinema e televisione, dagli esordi fino a oggi.

Natalia Dyer film: l’esordio con Hannah Montana

10. Nata il 13 gennaio del 1995 a Nashville, Natalia Dyer, età 25 anni, cresce e studia sempre in Tennessee. Dopo aver conseguito il diploma alla Nashiville School of the Arts, famosa scuola di musica, danza, arte e teatro della città, Natalia intraprende la carriera d’attrice.

9. Subito dopo il diploma, Natalia comincia con i primi provini e audizioni e nel 2009, ottiene il suo primo ruolo in un film. In quell’anno vediamo, seppur in un ruolo minore, Natalia Dyer in Hannah Montana: The Movie, al fianco della famosa Miley Cyrus.

Il film, diretto da Peter Chelsom, è il primo esperimento cinematografico tratto dalla famosa sit-com americana per ragazzi targata Disney Channel, Hannah Montana. Cronologicamente ambientato tra la seconda e terza stagione della serie, il film racconta la storia di Miley Stewart (Miley Cyrus), in arte Hannah Montana, una cantante adolescente che fa fatica a giostrarsi tra la sua vita privata e pubblica. Nessuno, infatti, sa che Hannah e Miley sono la stessa persona ma per la ragazza è difficile mantenere il segreto.

Spesso si trova a dover mentire per nascondere la sua vera identità, sia alla stampa che ai suoi amici, comportamento che le causa non pochi problemi. In particolare, in questo film, Miley, impegnata a organizzare tutto per l’esibizione di Hannah Montana ai Musica Awards, finisce col trascurare gli impegni presi con la sua migliore amica Lily (Emily Osment) e il suo ragazzo Jackson (Jason Earles), che delusi e feriti le voltano le spalle.

Stanca delle menzogne e della frenetica vita di star/adolescente, Miley prenderà una decisione molto importante…

8. Natalia Dyer in Hannah Montana: The Movie, interpreta Clarissa Granger figlia del malvagio Oswald Granger (Peter Gunn), giornalista sotto copertura, nonché antagonista di Hannah, deciso a fare di tutto per scoprire la vera identità della giovane artista.

Natalia Dyer filmografia

7. Dopo il suo debutto nel film per ragazzi Hannah Montana, Natalia continua la sua scalata nel mondo del cinema. Negli anni successivi la vediamo impegnata in vari progetti come Too Sunny For Santa (2010, cortometraggio), The Greening of Whitney Brown (2011), Blue Like Jazz (2012) e Don’t Let Me Go (2013).

6. Nel 2014 Natalia Dyer viene scelta per interpretare il ruolo della protagonista nel film I Believe in Unicorns. Diretto da Leah Meyerhoff, il film racconta la storia di un amore tormentato tra due adolescenti dal passato problematico.

Davina (Natalia Dyer) è una ragazza timida che, abbandonata dal padre, vive prendendosi cura della madre che soffre di sclerosi multipla. Un giorno la ragazza incontra Sterling (Peter Vack), un ragazzo un po’ punk e dall’aria misteriosa. Nonostante sembrino vivere vite completamente diverse, Davina e Sterling cominciano a frequentarsi e ben presto i ragazzi scoprono di avere molto in comune.

Tra di loro comincia però uno strano tira e molla, fatto di incontri incandescenti, confessioni a cuore aperto e litigi violenti. Mentre, infatti, Davina sembra essersi innamorata follemente di Sterling, il ragazzo continua a respingerla e a usarla per il suo tornaconto. Sarà solo un road trip verso San Francisco ad aprire finalmente gli occhi di Davina e a mettere un punto a questa relazione tossica e malata.

5. La carriera di Natalia continua negli anni successivi con i film Long Night Short Mornings (2016), Mountain Rest (2018), After Darkness (2018), Velvet Buzzsaw (2018), Yes God Yes (2019), The Nearest Humang Being (2019), Tuscaloosa (2019) e infine Things Heard and Seen, ancora fermo in post-produzione.

Natalia Dyer in Stranger Things

4. Parallelamente alla sua carriera cinematografica, Natalia Dyer comincia a muovere i primi passi anche in televisione. Nel 2016, infatti, viene scelta per la nuova serie targata Netflix, dal titolo Stranger Things.

Ideata da Matt e Ross Duffer, la serie è ambientata negli anni ottanta e racconta della misteriosa sparizione di un bambino nella città immaginaria di Hawkins, nell’Indiana.

Il 6 novembre del 1983, un ragazzino di dodici anni, Will Byers (Noah Schnapp), parte di un gruppo di quattro amici fraterni, scompare in circostanze assai misteriose. Contemporaneamente, subito dopo la scomparsa di Will, in città compare una misteriosa ragazzina dai capelli rasati e dotata di straordinari poteri psicocinetici. La ragazza, è scappata da un laboratorio segreto proprio nei pressi di Hawkins, grazie alla distrazione fornita dall’attacco di una inquietante creatura ai danni di un ricercatore.

Approfittando dell’incidente, la ragazza scappa dal laboratorio dove era rinchiusa e, durante la fuga, si imbatte nei migliori amici di Will, Mike Wheeler (Finn Wolfhard), Dustin Henderson (Gaten Matarazzo) e Lucas Sinclair (Caleb McLaughlin). I ragazzi, alla disperata ricerca del loro amico, decidono di aiutare la ragazza che, grazie al numero tatuato sul suo braccio, viene identificata con il nome di Undici (Millie Bobby Brown). Mike decide quindi di nasconderla a casa sua e la ragazza, per sdebitarsi, aiuta i tre amici nelle ricerche di Will. Ma presto i ragazzi scopriranno che il loro amico è in guai molto grossi…

3. Nella serie Natalia Dyer interpreta il ruolo di Nancy Wheeler, sorella maggiore di Mike, ragazza molto forte e indipendente. Stranger Things, in onda dal 2016 e attualmente in corso d’opera, a oggi conta 3 stagioni e 25 episodi, disponibili in streaming su Netflix. La quarta stagione, già annunciata, è tuttora in sospeso a causa della pandemia di Corona Virus in corso.

Natalia Dyer e Charlie Heaton

2. Nelle tre stagioni di Stranger Things le relazione sentimentali tra i personaggi cambiano e si evolvono. Nella seconda stagione, il personaggio di Nancy Wheeler, si lega a quello di Jonathan Byers, interpretato da Charlie Heaton, fratello maggior di Will, il ragazzino scomparso.

Nonostante Jonathan sia un ragazzo un po’ strano, schivo e solitario, emarginato dai suoi coetanei, Nancy sente subito una forte attrazione verso di lui. La ragazza scoprirà, infatti, che sotto quella corazza di timidezza, si nasconde un ragazzo molto intelligente e sensibile, amante della musica e della fotografia e molto legato alla sua famiglia.

Come spesso accade, però, un semplice amore televisivo talvolta riesce a bucare lo schermo…

1. Natalia Dyer e Charlie Heaton si sono conosciuti sul set di Stranger Things nel 2016 e pochi mesi dopo hanno iniziato a frequentarsi. La loro relazione, tuttavia, è stata ufficializzata soltanto un anno più tardi. I due attori, impegnati con le riprese della serie, hanno tentato di ‘contenere i danni’, tenendo la loro relazione quanti più privata possibile.

Oltre alle poche apparizioni insieme a qualche evento mondano, Natalia Dyer e il suo fidanzato Charlie hanno tenuto il loro privato lontano dai social e hanno sapientemente evitato tutte le domande dei giornalisti curiosi riguardo la loro relazione. Soltanto di recente, grazie a un’intervista per GQ, Charlie Heaton ha spiegato i motivi di tanta segretezza

“Non sapevamo cosa fosse davvero questa relazione […] Non volevamo fare i misteriosi ma essendo entrambi molto giovani e colleghi e impegnati in un progetto molto ambizioso e importante, non volevamo rovinare tutto”. [fonte GQ]

Per essere sempre aggiornati sulla vita professionale e sentimentale dell’attrice, vi consigliamo di seguire il suo account ufficiale Natalia Dyer Instagram.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom, GQ

Notturno: il trailer del film di Gianfranco Rosi in Concorso a Venezia 77

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Ecco il trailer con le prime immagini dell’atteso film di Gianfranco RosiNotturno, in concorso al Festival di Venezia, e in sala dal 9 settembre con 01 Distribution.

Con Notturno Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei confini. La guerra non appare direttamente: la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico. Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli… Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.

SINOSSI BREVE

Notturno racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS: Rosi ha girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, per raccontare storie diverse, al di là delle divisioni geografiche ma unite dalla narrazione. Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un Notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.

Dichiara Gianfranco Rosi – Leone d’Oro con Sacro Gra, Orso d’Oro e Nomination agli Oscar con Fuocoammare«Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno. Durante i tre anni di viaggio ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro»

Dopo Venezia, Notturno è stato selezionato dai tre Festival americani tra i più importanti  – Toronto, Telluride e New York Film Festival – confermando l’interesse degli USA verso il cinema di Rosi, dopo la Nomination agli Oscar con Fuocoammare.

Tenet: una previsione sugli incassi internazionali nel primo weekend

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Deadline ha pubblicato un interessantissimo report circa le stime d’incasso per questo primo fine settimana di Tenet, il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan che proprio oggi arriva in diversi mercati internazionali (Italia compresa).

Secondo la fonte, c’è chi si aspetta un’apertura di 25 milioni di dollari e chi, sulla scia dell’ottimismo, prevede invece che il film possa aTenet: una previsione sugli incassi internazionali nel primo weekendrrivare a guadagnare tra i 30 e i 40 milioni di dollari. Si tratta di previsioni non facili che ovviamente tengono conto delle misure precauzionali dovute all’emergenza Covid-19, quindi della capacità ridotta dei cinema e dell’assegnazione dei posti basata sul distanziamento sociale.

Le più grandi soddisfazioni in termini di incasso dovrebbero arrivare dai principali mercati quali l’Inghilterra, la Francia, la Corea del Sud, la Germania e l’Australia, e c’è inoltre chi si aspetta un contributo notevole dal Taiwan, dove i cinema non hanno restrizioni numeriche relative agli ingressi e alle sedute.

Tenet: la recensione del film di Christopher Nolan

Provando a suddividere gli ipotetici 30 milioni d’incasso, Tenet dovrebbe incassare in Inghilterra e Corea più di 5 milioni di dollari, mentre Francia, Australia e Germania dovrebbero, singolarmente, garantire fra i 3 e i 5 milioni. Infine, Spagna e Italia dovrebbe garantire oltre 2 milioni. Naturalmente, con l’arrivo del film in Cina la prossima settimana, la performance al botteghino del film potrebbe risultare ancora più confortante.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiMichael CaineKenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

The Flash: 10 universi DC alternativi che potrebbero essere esplorati

Con la conferma che The Flash introdurrà il concetto di realtà alternative e ci condurrà alla scoperta del Multiverso DC, ComicBookMovie ha stilato dieci possibili universi che il Velocista Scarlatto potrebbe visitare nell’atteso film in arrivo al cinema nel 2022.

L’universo di Lanterna Verde

Ryan Reynolds ha negato che tornerà nel DC Universe per la Snyder Cut of Justice League, ma se la Warner Bros. riuscisse a convincerlo a tornare per The Flash, non sarebbe un’idea poi così malvagia. Rivisitare la sua versione di Hal Jordan dopo più di un decennio sarebbe innegabilmente divertente, e siamo certi che Reynolds si divertirebbe tantissimo a tornare nei panni del personaggio.

Chissà, il film potrebbe persino riscattare in qualche modo la sua incarnazione di Lanterna Verde, lasciando la porta aperta per un possibile ritorno. Un team-up tra Flash e Lanterna Verde è qualcosa che i fan vogliono vedere al cinema ormai da anni, e il cinecomic di Andy Muschietti potrebbe rendere finalmente quella fantasia una realtà concreta. 

L’Arrowverse

Uno dei momenti più memorabili di “Crisi sulle Terre Infinite” è stato quando la versione per il grande schermo di Barry Allen ha incontrato la sua controparte televisiva. È stata la versione del personaggio di Ezra Miller che ha appreso dell’esistenza del Multiverso, quindi perché non rivisitare quello scambio anche nel film di Muschietti?

Per i fan della serie The CW, sarebbe un momento gratificante e un ottimo modo per dire addio alla versione dell’eroe di Grant Gustin (che ha firmato soltanto per altre due stagioni). Non ci aspetteremmo altro che un semplice cameo, ma dopo quello che è successo sul piccolo schermo in quel crossover, sarebbe una vera occasione mancata non sfruttare l’onda dell’importanza dell’Arrowverse. Dopotutto, è un universo in circolazione da molto più tempo del DCEU…

L’universo DC Comics

Sarebbe difficile da realizzare, soprattutto perché i fumetti DC Universe sono in continua evoluzione. Tuttavia, sarebbe bello vedere Barry Allen entrare a far parte di quella realtà e trovarsi circondato da volti familiari, magari con costumi che rispecchiano la tradizione (basati forse su The New 52).

Sarebbe davvero un bel momento, e gli effetti visivi potrebbero anche essere usati per far sembrare questa realtà alternativa un vero fumetto che prende vita, qualcosa di molto simile a quanto visto in Spider-Man: Un Nuovo Universo. Sarebbe meglio se in The Flash venisse individuata un’epoca specifica per questa realtà, ma il materiale di partenza merita di essere menzionato in modo significativo, e questo potrebbe essere un espediente per omaggiarlo in maniera decisamente efficace.

L’universo dei Batman di Joel Schumacher

Se è stato confermato che Michael Keaton e Ben Affleck torneranno ufficialmente in The Flash, perché allora non far tornare anche il Batman di Val Kilmer? Il film del 1995 di Joel Schumacher ha sempre avuto fan particolarmente devoti, e comunque sarebbe un cameo molto più probabile di quello di George Clooney (il quale ha sempre ammesso che Batman & Robin rappresenta una sorta di “macchia” nella sua carriera). D’altronde, più incarnazioni di Bruce Wayne che condividono lo schermo sarebbe qualcosa di davvero epico da vedere…

L’universo animato

Sia che si parli di Batman: The Animated Series, Justice League Unlimited o anche delle serie animate uscite direttamente in home video che sono diventate un punto di riferimento negli ultimi anni, l’Universo DC ha una ricca storia nel campo dell’animazione. In base a ciò, non ci sarebbe motivo per non esplorarlo anche al cinema.

Sarebbe troppo sciocco presentare una versione animata di Barry Allen in un film pensato per essere un live action? Sì e no! Tuttavia, se il Velocista Scarlatto correrà da una dimensione all’altra, quindi da un universo all’altro, non c’è motivo per cui una delle sue destinazioni non possa essere in forma animata, magari nello stile unico di Bruce Timm. Alcuni dei doppiatori leggendari delle serie tv potrebbero essere arruolati e alcune grandi storie potrebbero finalmente essere celebrate attraverso il grande schermo. 

L’universo della trilogia de Il Cavaliere Oscuro

Sembra altamente improbabile che Christian Bale torni a vestire i panni di Batman, ma se la Warner Bros. riuscisse a convincerlo per un breve cameo? La sua storia ovviamente si è conclusa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, ma questo non significa che Barry Allen non possa fare una visita nel suo mondo e incontrare il nuovo Batman (il “Robin” di Joseph Gordon-Levitt).

Sarebbe un momento certamente strano, data la natura “autonoma” della trilogia di Christopher Nolan, ma è difficile credere che la Warner Bros. ignorerebbe una parte così importante della storia del grande schermo del Crociato di Gotham. Vedere Bale tornare nei panni di Batman sarebbe ovviamente un sogno che diventa realtà.

L’universo di Superman

Christopher Reeve è ovviamente morto da tempo, ma ciò non significa che non si possa fare riferimento ai sui anni come Superman in The Flash. “Crisi delle Terre infinite” ha battuto sul tempo l’atteso cinecomic dedicato Velocista Scarlattao, quando abbiamo esplorato un mondo post-Superman Returns per ritrovare Brandon Routh, vecchia incarnazione dell’uomo d’acciaio.

Tornare così indietro nel tempo potrebbe essere un tantino ridondante, ma la Warner Bros. potrebbe optare per la computer grafica per riportare Reeve sullo schermo e fare in modo che il Barry Allen di Ezra Miller conosca quel Superman del passato in qualche modo, magari “da lontano”. Rivisitare una parte così iconica della storia della major sarebbe sicuramente un must.

L’universo di Watchmen

Questa è forse l’ipotesi più azzardata di tutte, poiché è difficile immaginarci di tornare al Watchmen del 2008 e, ancora più difficile, credere che Barry Allen possa entrare in contatto con il mondo creato da Damon Lindelof grazie all’acclamata serie HBO.

Tuttavia, dal momento che la DC Comics fa uso di questi personaggi, siamo certi che l’uomo più veloce del mondo potrebbe arrivare brevemente in una versione desolata di New York City e vedere un titolo di giornale che fa riferimento ad un gigantesco attacco di calamari. È vero, si tratterebbe di un mero easter egg, ma potrebbe comunque essere molto apprezzato dai fan. 

L’universo di Flashpoint

È chiaro ormai che The Flash non adatterà soltanto “Flashpoint”. Ciò significa che molto probabilmente i momenti più importanti della miniserie a fumetti non entreranno a far parte del film, come la guerra tra Atlantide e Themyscira. È un peccato, ma ciò non significa che il film di Muschietti non possa in qualche modo renderle omaggio.

Mentre Barry Allen corre attraverso il Multiverso, potrebbe facilmente ritrovarsi in un mondo in cui Aquaman e Wonder Woman stanno combattendo. Questo lo aiuterebbe a capire quanto diversi i suoi amici potrebbero finire per essere nel nuovo mondo che andrebbe a creare, andando a creare un set d’azione epico. Anche i camei di Jason Momoa e Gal Gadot sono molto più probabili di ruoli principali in piena regola.

Un nuovo DCEU

Per quanto The Flash arriverà al cinema, siamo fiduciosi che sarà stato creato un nuovo DC Extended Universe. Ci sono già indizi che l’incarnazione del Crociato di Gotham da parte di Michael Keaton sarà il nuovo Batman di quel mondo, e ciò ha senso, soprattutto per chi ha familiarità con i fumetti.

Resta da vedere quanto drasticamente la Warner Bros. intenda riavviare questo univerdso, ma è probabile che lo “SnyderVerse” diventerà una cosa separata per semplificare la continuity. Bisogna tener presente che il film di Andy Muschietti potrebbe non tener conto di molte storyline, quindi potrebbe dare per scontato che si sono già svolte in mondi separati. La domanda è: il nuovo DCEU riuscirà a rivaleggiare con il MCU?

Keanu Reeves rivela di aver sempre voluto interpretare Wolverine

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Keanu Reeves rivela di aver sempre voluto interpretare Wolverine

Keanu Reeves ha rivelato di aver sempre voluto interpretare Wolverine in un film della saga di X-Men. In parte anche grazie alla sua interpretazione di Ted in Bill & Ted’s Excellent Adventure e nel sequel Bill and Ted’s Bogus Journey, durante gli anni ’90 Reeves è riuscito a conquistare uno status (improbabile per molti) di star amata e riconosciuta a livello internazionale. Naturalmente, ben presto l’attore sarebbe passato dalla commedia al genere che lo ha consacrato al grande pubblico, ossia l’action, e a pellicole come Point Break, Speed ​​e – soprattutto – Matrix. 

Tuttavia, dopo il grande successo della trilogia di Matrix, sembrava che gli anni d’oro di Reeves come star dei film d’azione fossero giunti al termine, ed in effetti la sua carriera – più o meno dal 2006 al 2014 – ha avuto una notevole battuta d’arresto. Fortunatamente, nel 2014, con l’uscita del primo capitolo della saga di John Wick, la stella di Reeves è tornata nuovamente a risplendere, e il prossimo anno lo vedremo di nuovo anche nei panni di Neo nell’attesissimo Matrix 4.

Sebbene Keanu Reeves abbia interpretato molti ruoli incredibili e persino iconici nella sua carriera, c’è un personaggio che l’attore avrebbe sempre voluto interpretare e che purtroppo non è mai arrivato nel suo radar. Intervistato da SiriusXM (via CinemaBlend), Reeves ha rivelato che avrebbe sempre voluto interpretare Wolverine, l’eroe degli X-Men, personaggio reso famoso al cinema da Hugh Jackman.

La versione di Wolverine che Keanu Reeves avrebbe voluto interpretare

Reeves ha specificato che la versione del mutante dagli artigli di adamantio che avrebbe voluto interpretare è quella di Frank Miller. Nonostante il grande amore per il personaggio, però, Reeves è consapevole di non avere più l’età giusta per poterlo interpretare, soprattutto in vista del recasting che i Marvel Studios si apprestano a mettere in atto per l’introduzione dei mutanti nel loro universo condiviso.

Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman nel MCU. Chiunque si ritroverà ad interpretare il ​​personaggio di Wolverine avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con il ritratto dell’attore australiano, che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per quanto riguarda i film di supereroi. A voi sarebbe piaciuto vedere Keanu Reeves nei panni di Wolverine?

The Witcher: dietro le quinte della serie Netflix

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The Witcher: dietro le quinte della serie Netflix

Netflix per ingannare l’attesa per la seconda stagione ha diffuso lo spettacolare dietro le quinte di The Witcher.

Confermati Henry Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt di Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan: Jaskier.

Si uniranno al cast per la seconda stagione di The Witcher Yasen Atour (Young Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn (Monster) nel ruolo di Vereena, Paul Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia, Kristofer Hivju (Il Trono di Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia Simson, nel ruolo di Francesca.

La serie The Witcher sarà diretta da Stephen Surjik (The Umbrella Academy) per gli episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman (Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e 02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels) per gli episodi 02×06 e 02×07.

Riconfermati inoltre nei propri ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia, Tom Canton (Good Karma Hospital) Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo) Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir, Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz, Terence Maynard (Maledetto) Artorius, Lars Mikkelson (House of Cards) Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson (Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte (Hunter Street)Dara, Anna Shaffer(Harry Potter)Triss Merigold, Therica Wilson Read (Young Wallander) Sabrina.

The Batman: nel film vedremo una seconda Batsuit?

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The Batman: nel film vedremo una seconda Batsuit?

Il primo trailer ufficiale di The Batman mostrato in occasione del DC FanDome ci ha permesso finalmente di dare un primo sguardo al protagonista Robert Pattinson in azione. Uno degli aspetti più interessanti che sono emersi durante il grande evento online dedicato all’universo DC è arrivato proprio dalla parole del regista Matt Reeves, il quale ha anticipato che il costume di Bruce Wayne si sarebbe evoluto insieme all’eroe.

Al momento non possiamo sapere nello specifico cosa possa significare quest’affermazione, ma una nuova teoria portata alla luce da The Direct suggerisce che Pattinson indosserà almeno un altro costume nel film, diverso ovviamente da quello che abbiamo visto nel teaser. Secondo un utente di Reddit che afferma di aver lavorato al film, il primo costume di Bruce Wayne verrà distrutto molto presto nella storia, probabilmente da un cattivo.

Ciò costringerà il vigilante a fabbricarne un altro, che l’utente in questione ha descritto come “grigio, con guanti completamente neri che si estendono agli avambracci e stivali neri”, con un cappuccio realizzato con un “materiale di qualità superiore” ed una cintura multiuso di un “colore bronzo-oro sbiadito”. L’utente ha descritto il materiale come simile a quello della Stealth Suit sfoggiata dall’Uomo Ragno in Spider-Man: Far From Home.

In che modo la Batsuit si “evolverà” in The Batman

Sono in molti a nutrire dei forti dubbi in merito al fatto che la Batsuit possa essere distrutto, ma è innegabile quanto la descrizione del secondo ipotetico costume sia molto vicina ai fumetti. Per ora si tratta di mere speculazioni, ma stando alle parole di Reeves è naturalmente aspettarsi che il costume del Crociato di Gotham si evolverà in qualche modo nel corso della storia. L’aspetto interessante sarà cercare di capire in che modo…

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Gli Incredibili: le curiosità sui due film della Pixar

Gli Incredibili: le curiosità sui due film della Pixar

In un contesto cinematografico dominato dai supereroi, è impensabile non considerare tra i più riusciti anche i due film che la Pixar ha dedicato alla famiglia de Gli Incredibili. Il primo dei due, distribuito al cinema nel 2004, è in breve divenuto il film d’animazione con supereroi di maggior successo commerciale. Per il sequel sono invece dovuti passare ben quattordici anni prima che, nel 2018, Gli Incredibili 2 arrivasse al cinema, riuscendo addirittura a battere gli incassi del primo film.

A dirigere entrambi i film vi è Brad Bird, veterano dello studio di animazione. Questi dichiarò che l’ispirazione per la storia nacque nel momento in cui, negli anni Novanta, si trovava a doversi districare tra la famiglia e i tentativi di ottenere successo come regista. La condizione del protagonista, Bob Parr, è ispirata proprio a tale situazione personale. La sceneggiatura del film venne poi proposta alla Pixar, la quale mise in produzione il film. All’epoca, venne considerato uno dei film più complessi realizzati fino a quel momento.

Per il secondo film, la sfida principale divenne invece quella di differenziare il progetto da tutti i film di supereroi usciti sino a quel momento, come quelli del Marvel Cinematic Universe. Bird affermò infatti che per lui il cuore dei due film sta nella dinamica famigliare e che sarebbe sempre stata questa a dettare lo sviluppo della storia. A favorire il grande successo del film vi fu anche il grande lavoro d’animazione svolto. Con le nuove tecnologie sviluppatesi negli anni, il team di lavoratori ebbe infatti modo di dar vita a quanto non era stato possibile realizzare nel 2004.

Gli Incredibili: la trama dei film

Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi (2004)

Protagonisti della storia sono Robert “Bob” Parr, alias Mr Incredibile, provvisto di una forza eccezionale, Helen, alias Elastigirl, il cui corpo può allungarsi a dismisura, e i tre figli Violetta, Flash e Jack-Jack. I supereroi vengono però messi al bando e così i Parr sono “costretti” a trascorre una tranquilla esistenza, lontano dalle mille avventure vissute nel passato. Per Bob però questa vita è fin troppo noiosa. Desideroso di indossare nuovamente il suo costume, accetta infatti un incarico segreto.

Questo si rivela però essere una trappola, architettata da un nemico proveniente dal passato di Bob. Helen, intanto, comprende che il marito si trova in pericolo, e non perderà tempo nel correre in suo soccorso. Non sarà però sola, aiutata dai due figli maggiori, desiderosi di mettere alla prova anche loro i propri poteri. Violetta può infatti dar vita a potenti campi di forza, mentre Flash è dotato di una velocità supersonica. Per salvare Bob, sarà loro richiesto di agire come una famiglia.

Gli Incredibili 2 (2018)

In seguito agli eventi del primo film, la famiglia di supereroi si trova nuovamente messa al bando e costretta nuovamente a rinunciare alla loro attività preferita. Tuttavia, si fa avanti in loro soccorso Winston Deavor, proprietario di un’agenzia di telecomunicazioni e grande fanatico dei supereroi, il quale ha in serbo per loro una missione. L’uomo desidera dar vita ad una pubblicità positiva nei confronti dei supereroi, mostrando quanto essi siano indispensabili. Il progetto, però prevede che sia Helen a cominciare la missione. Ciò costringe Bob a rimanere a casa a badare ai suoi figli, un compito che si rivelerà essere tutt’altro che semplice.

In tutto ciò, la missione coinvolgerà Helen sempre di più, finendo con l’allontanarla progressivamente dalla sua famiglia. Quando però stavolta ad essere in pericolo sarà lei, toccherà a Bob riprendere i panni di Mr. Incredibile per soccorrerla. Ancora una volta, al suo fianco vi saranno i figli Violetta e Flash, a cui si aggiungerà anche Jack-Jack. Il neonato, infatti, dimostra di possedere incredibili superpoteri, che si riveleranno particolarmente utili nello scontro contro il nuovo temibile e misterioso nemico.

Gli Incredibili: i doppiatori dei personaggi

Sia la versione inglese che quella italiana dei film presenta dei celebri doppiatori. Per quanto riguarda l’originale, a dar voce a Bob Parr è l’attore Craig T. Nelson, celebre per i suoi numerosi ruoli tra cinema e televisione. Vi sono poi Holly Hunter, premio Oscar per il film Lezioni di piano, nel ruolo di Helen Parr, Sarah Vowell, per quello di Violetta Parr, e Spencer Fox per Flash. È poi particolarmente noto il doppiaggio di Samuel L. Jackson per il personaggio di Lucius Best, alias Siberius, alleato dei Parr. Il ruolo della stilista Edna Mode è invece doppiato dallo stesso Brad Bird. A dar voce al villain, Buddy Pine, alias Sindrome, vi è invece l’attore Jason Lee.

Per il sequel vennero grossomodo riconfermati tali doppiatori, con l’eccezione di Fox. Il ruolo di Flash viene infatti qui doppiato da Huck Milner. Data la presenza di nuovi personaggi, la produzione intraprese una lunga ricerca per i doppiatori più adeguati a questi. Il ruolo di Winston Deavor è ricoperto dall’attore Bob Odenkirk, celebre per essere l’interprete di Saul Goodman. Evelyn Deavor, invece, è doppiata dall’attrice Catherine Keener, celebre per il suo ruolo nel film Essere John Malkovich.

Per la versione italiana, invece, vennero scelti Adalberto Maria Merli e Laura Morante per i ruoli di Bob ed Helen Parr. Nel sequel, questi sono poi stati sostituiti da Fabrizio Pucci e Gio Giò Rapattoni. Rimane invece la stessa la voce di Violetta, affidata all’attrice Alessia Amendola. Tra i doppiatori italiani del film, la più nota è però certamente Amanda Lear, la quale con la sua particolarissima voce ha reso ulteriormente iconico il personaggio di Edna Mode. Pel secondo dei due film è inoltre presente l’attrice Ambra Angiolini, impegnata a dar voce a Evelyn Deavor.

Gli Incredibili personaggi

Gli incredibili: dove vedere i film in streaming

Per gli appassionati dei due film, o per chi volesse vederli per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla loro presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I due film de Gli Incredibili sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, e Tim Vision. Sono inoltre disponibili su Disney+, piattaforma ufficiale dello studios. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, AllMovie

 

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