Una recente indiscrezione ha
affermato di aver rivelato il titolo del misterioso film sui
vampiri del regista di Black PantherRyan
Cooger, interpretato dall’attore di Killmonger
Michael B. Jordan, e la Warner Bros. ha ora confermato
che il progetto si chiama effettivamente Sinners.
Abbiamo anche un breve teaser, che
non contiene alcun filmato del film, ma il primo trailer vero e
proprio sarà online domani. Qui di seguito potete leggere il titolo
del film, che conferma che Jordan interpreterà due fratelli
gemelli.
“Cercando di lasciarsi alle
spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli (Jordan)
tornano nella loro città natale per ricominciare, solo per scoprire
che un male ancora più grande li aspetta per accoglierli di
nuovo”. Guardate il teaser al link sottostante.
Quando abbiamo sentito parlare per
la prima volta di questo progetto, si diceva che fosse talmente top
secret che “dirigenti e compratori erano costretti a recarsi in
pellegrinaggio negli uffici di Beverly Hills della WME, l’agenzia
che rappresenta Coogler e Jordan, per poter dare
un’occhiata alla sceneggiatura”, ma da allora sono trapelati alcuni
dettagli.
Inizialmente il film era stato
descritto come un “lungometraggio di genere”, con un “elemento
d’epoca nella storia”, ma in seguito si è appreso che in realtà
sarebbe stato ambientato nel Sud dell’epoca Jim Crow e avrebbe
potuto coinvolgere sia i vampiri che le tradizioni soprannaturali
del Sud.
Hailee Steinfeld
(Hawkeye, Edge of Seventeen) ha
recentemente firmato per un ruolo non rivelato, che si aggiunge ai
già annunciati membri del cast Wunmi Mosaku, Delroy Lindo e
Jack O’Connell.Mosaku dovrebbe
interpretare l’amante di Jordan (non si sa quale gemello), mentre
O’Connell sarebbe stato scelto come “antagonista razzista”.
Coogler ha anche scritto la
sceneggiatura ed è a bordo come produttore principale insieme a
Zinzi Coogler e Sev Ohanian. L’ultimo film di Coogler è stato
Black Panther: Wakanda
Forever dei Marvel Studios che ha visto Jordan
riprendere il suo ruolo di Erik Killmonger per un cameo
nell’aldilà. L’ultima notizia è che il regista stava lavorando a un
terzo capitolo di Black Panther, ma non
ci sono notizie ufficiali sui suoi progressi. Si dice anche che
Coogler sia coinvolto in almeno uno spin-off di BP previsto per il
piccolo schermo e recentemente si è vociferato di un possibile
candidato alla regia di
Avengers:Secret
Wars.
In quella che si preannuncia come
un’accoppiata di prim’ordine per il film di Emerald
Fennell, Cime tempestose, MRC ha scelto
l’attrice e produttrice candidata all’Oscar Margot Robbie e l’attore candidato ai BAFTA
Jacob Elordi come protagonisti
dell’adattamento del romanzo classico. MRC sta inoltre affidando a
LuckyChap la produzione del prossimo adattamento cinematografico
dell’iconico romanzo d’amore di Emily Brontë. Come
riportato da Deadline, oltre a essere lo
studio del progetto, MRC finanzierà anche il film.
Questa è inoltre la terza
collaborazione tra LuckyChap e Fennell, che ha prodotto anche i
suoi precedenti film Saltburn
e Una
donna promettente, che è valso a Fennell un Oscar per la
sceneggiatura originale. Nel nuovo film, Margot Robbie interpreterà Catherine Earnshaw,
mentre Jacob Elordi vestirà i panni di Heathcliff.
Come precedentemente riportato, Fennell scriverà, dirigerà e
produrrà. Il film è in fase di pre-produzione per essere girato nel
Regno Unito nel 2025. Al momento non si conoscono i dettagli della
trama dell’adattamento di Fennell, che potrebbe presentare alcune
rivisitazioni del romanzo.
Di cosa parla Cime tempestose?
Cime tempestose
segue l’intreccio generazionale tra gli Earnshaw e i Linton, due
famiglie di nobili terrieri che vivono nella brughiera del West
Yorkshire. Un giovane orfano di nome Heathcliff viene adottato
dagli Earnshaw e nasce un’amicizia con la figlia del suo
benefattore, Catherine, che si trasforma in un amore segnato dagli
abusi, dalla disperazione e dai vincoli della classe sociale man
mano che i due crescono, dando vita a un’oscura storia di strazio e
crudeltà che permane anche dopo la loro scomparsa e ben oltre il
loro legame. Unico romanzo pubblicato dalla Brontë sotto lo
pseudonimo di Ellis Bell, questo gode ancora oggi di una grande
influenza.
Emerald Fennell non
sarà certo la prima a cercare di portare in vita questo capolavoro
della letteratura gotica. Cime tempestose è stato
adattato per il grande schermo ben 13 volte, in diverse lingue e
con varie trasformazioni della storia originale presentata nel
romanzo della Brontë. Senza contare le numerose versioni
televisive, gli adattamenti audio e le rappresentazioni teatrali
che hanno tratto ispirazione dall’opera. Nonostante i numerosi
tentativi di catturare tutta la grandezza dell’originale, il
romanzo si è guadagnato la reputazione di essere al limite
dell’adattamento cinematografico.
Kyle Chandler,
vincitore di un Emmy, è in trattative per recitare in Lanterns,
la serie di alto profilo della HBO basata sul fumetto di Lanterna
Verde della DC, secondo quanto riferiscono fonti a Deadline. Al momento non ci sono
commenti ufficiali, ma si dice che Chandler sia pronto a
interpretare Hal Jordan, il personaggio di
Lanterna Verde interpretato da
Ryan Reynolds nel film del 2011. In precedenza, per il ruolo
sono stati fatti i nomi di Josh Brolin, Matthew McConaughey, Ewan McGregor e Chris Pine, ma non è noto se questi siano
effettivamente stati contattati. La ricerca di un attore che
interpreti John Stewart è invece ancora in corso.
Cosa sappiamo di
Lanterns?
La serie Lanterns
segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta
John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia
vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro
mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore
dell’America, una premessa molto intrigante che promette una
miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e
qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.
James Gunn e Peter Safran,
Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo
entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO
con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono
due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in
vita in una storia poliziesca originale che è una parte
fondamentale delDCUunificato
che lanceremo la prossima estate con Superman”.
Il creatore di Lost e
Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon
Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio
pilota insieme allo showrunner di OzarkChris
Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom
King. Si dice che anche Justin
Britt-Gibson, Breannah Gibson e
Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la
notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns
dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il
che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.
L’attrice Jennifer
Garner è principalmente nota per le sue partecipazioni a
film di genere commedia, come 30 anni in 1 secondo o
Appuntamento con l’amore. Nel corso della sua carriera,
tuttavia, ha dimostrato di possedere anche una notevole
predisposizione per il genere action, cimentandosi in questo con il
film del 2005 Elektra. In seguito, la
Garner è tornata su un territorio simile con il più recente
Peppermint – L’angelo della vendetta,
film del 2018 diretto dal regista francese Pierre
Morel, noto anche per aver diretto thriller d’azione come
Io vi troverò, From Paris with Love e
The Gunman.
Il nuovo film dei due non è però
solo una storia ricca di azione, ma prende in sé anche elementi del
vigilante movie e del revenge movie, due
sottogeneri che prevedono un protagonista che si erge a difensore
dei più deboli contro le minacce del mondo, mentre ricerca allo
stesso tempo una propria vendetta personale. Poco apprezzato dalla
critica, il film si è comunque affermato come un buon prodotto del
suo genere, con un’eroina carismatica e molteplici sequenze ricche
di colpi di scena e combattimenti ben coreografati.
Inserendosi in un filone dove il
protagonista è quasi sempre maschile, Peppermint – L’angelo
della vendetta offre delle piacevoli novità che i fan del
genere non mancheranno di apprezzare. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast del film
Peppermint – L’angelo della vendetta
Protagonista del film è
Riley North, una donna felicemente sposata con
Chris e con una figlia di dieci anni a cui badare.
La sua vita, priva di particolari eventi, si svolge dunque tra
lavoro e affetti, ovvero tutto ciò che a Riley basta per essere
felice. Questa perfezione viene però spezzata nel momento in cui la
donna vede morire il marito e la figlia per mano del capo della
malavita locale Diego Garcia. Riley riesce a
riconoscere gli assassini, ma nel processo che segue l’omicidio, il
giudice, essendo stato segretamente corrotto da Garcia, fa
rapidamente chiudere il caso, adducendo come motivazione
l’insufficienza di prove. Da quel momento, avrà dunque inizio la
sua spietata vendetta.
Come anticipato, a ricoprire il
ruolo di Riley North vi è l’attrice Jennifer
Garner, la quale torna a cimentarsi con un ruolo
particolarmente fisico. Per assumere tali panni, la Garner si è
dovuta allenare per diversi mesi in molteplici specialità, dall’uso
di armi come coltelli o pistole sino al combattimento corpo a
corpo. Per quest’ultimo è stata seguita da un maestro di MMA, le
arti marziali miste, che l’ha aiutata nell’eseguire al meglio tutte
le principali mosse a cui si può ricorrere durante combattimenti
come quelli riscontrabili nel film. Ovviamente l’attrice non ha
eseguito tutte le scene che la vedono protagonista, affidandosi in
tali casi a Shauna Duggins, sua storica controfigura.
Accanto a lei, nel ruolo di suo
marito Chris vi è l’attore Jeff Hephner, mentre la
giovane Cailey Fleming è la figlia Carly North.
Quest’ultima è meglio nota per il ruolo di Judith Grimes nella
serie The Walking Dead. Sono poi presenti gli attori
John Ortiz e John Gallagher Jr.
nei panni dei detective dell’FBI
Moises Beltran e Stan Carmichael. Ad interpretare il crudele boss
criminale Diego Garcia vi è invece l’attore colombiano Juan
Pablo Raba, visto anche in Narcos, Agents of
S.H.I.E.L.D. e Coyote. Completano poi il cast
Annie Llonzeh nei panni di Lisa Inman,
Method Man in quelli dell’agente Barker e
Richard Cabral con il ruolo di Salazar.
La spiegazione del finale del film
Apprendiamo che Riley ha viaggiato
per il mondo e ha imparato a combattere, a sparare con una pistola
e a sopravvivere in condizioni ostili. Quando torna in città, Riley
ha smantella sistematicamente l’intera operazione di Garcia. Semina
la discordia tra i leader del Cartello e Garcia facendo sparire
diverse spedizioni e poi mette la mafia coreana contro di lui
attaccando la loro impresa comune di riciclaggio di denaro e
bruciando tutti i contanti. Uccide i tre assassini nel quinto
anniversario della morte della figlia e del marito. Il suo metodo è
quasi rituale. È il suo modo di dichiarare che è tornata.
Garcia tenta a quel punto di
ucciderla, riorganizzando il suo laboratorio di droga e attirandola
lì, ma lei riesce a fuggire attraverso una fogna. Più tardi,
attacca la casa di Garcia e quasi lo uccide, ma proprio in quel
momento arriva sua figlia. Nonostante tutte le cose mostruose che
ha fatto nella sua vita, sua figlia non merita di vedere suo padre
morire prima di lei. Mentre Riley esita e ha una visione di Carly,
Garcia la pugnala e fugge con la figlia. Anche Riley se ne va prima
dell’arrivo della polizia e si nasconde in un edificio abbandonato
vicino a Skid Row. Quando il mondo viene a conoscenza della sua
storia, il sostegno si riversa sui social media.
Viene acclamata non solo come
vigilante, ma come eroina. Non c’è dubbio che la sua strada sia
legalmente sbagliata, ma quando la giustizia viene negata proprio
dal sistema che dovrebbe proteggerti, l’unica cosa che ti rimane da
fare è ribellarti al sistema. In seguito, Riley riesce ad ottenere
un nuovo scontro con Garcia. Stavolta riesce a metterlo fuori gioco
e Beltran le assicura che Diego sarà messo nelle mani della
giustizia. Ma Riley non è convinta, poiché il sistema giudiziario
l’ha delusa in precedenza. Non avendo alcuna possibilità di fuga e
sottovalutando la determinazione di Riley, Diego si prende gioco di
Riley, convinto che non possa ucciderlo ora e che passerà più tempo
in prigione di lui.
Tuttavia, Riley afferma che non
andranno in prigione e spara con la pistola, facendo saltare la
testa di Diego; la polizia spara contro Riley, ma lei riesce a
fuggire. Beltran trova poi Riley ferita sulla lapide della sua
famiglia. Nonostante il desiderio espresso da Riley di morire,
Beltran la fa portare in ospedale. In seguito Beltran fa visita a
Riley, dicendole che ci sono persone che sono d’accordo con quello
che ha fatto. È d’accordo anche con ciò che lei ha fatto aiutandolo
a smascherare i poliziotti corrotti del suo dipartimento e le passa
la chiave delle manette, permettendo a Riley di fuggire di nuovo e
di andare dove c’è bisogno di lei.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Peppermint – L’angelo della vendetta grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Apple TV,Prime Video, Now, Mediaset Infinity e
Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
23 settembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Sono molti i casi in cui cinema e
sport hanno incrociato il loro percorso, e il più delle volte è
stato per raccontare le vite di alcuni dei più grandi atleti di
sempre. Personalità che con le loro capacità hanno scritto pagine
importanti della storia dello sport. Da Race – Il colore della
vittoria a Eddie the Eagle – Il coraggio della
follia, si può ritrovare in quest’elenco anche il noto
The Blind Side, diretto nel 2009 da John
Lee Hancock (regista anche di The Founder e Fino all’ultimo
indizio) e tratto dal libro di Michael
Lewis intitolato The Blind Side: Evolution of a
Game.
Tale pellicola si affermò come uno
dei maggiori successi del suo anno e il merito sta nella
struggente storia narrata, basata su eventi reali, che coinvolgono
un ragazzo di colore proveniente da un contesto difficile e la
donna generosa che ha creduto in lui sin dal primo momento,
spingendolo ad inseguire il suo sogno di diventare un giocatore di
football professionista. Ripercorrendo tutto ciò, The Blind
Side è dunque diventato uno dei lungometraggi sportivi dal
maggior successo di sempre, guadagnando anche la nomination come
Miglior film agli Oscar.
Il lungometraggio ha inoltre
completamente rilanciato la carriera della sua attrice
protagonista, Sandra Bullock, che ha da questo momento in
poi guadagnato sempre più consensi distinguendosi in ruoli
drammatici. Si tratta dunque di un titolo da non lasciarsi
sfuggire, specialmente se si è amanti del genere. In questo
articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative
ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla storia vera
dietro al film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Michael, un povero adolescente orfano di padre e
con una madre tossicodipendente. Il ragazzo viene dato in
affidamento a diverse famiglie, ma scappa ogni volta che viene
messo in una nuova casa. Giunto nell’ennesima famiglia, trova
finalmente un amico in Sean Jr., figlio di
Leigh Anne, una designer di interni dal carattere
forte, e Sean Tuohy, ricco uomo d’affari. Saranno
proprio questi a offrire a Micheal una seconda opportunità.
Lentamente, la vita del giovane e quella della famiglia Tuohy si
intreccieranno sempre di più, portando il giovane ad inseguire il
suo sogno di una carriera nel football.
Ad interpretare il protagonista vi è
Quinton Aaron, il quale svolgeva come lavoro
principale quello di guardia privata. Egli disse infatti ai
produttori che in caso non fosse stato scelto per il ruolo si
sarebbe comunque offerto di lavorare come security sul set. Con sua
sorpresa ottenne però la parte. Nel ruolo di Leigh Anne Tuohy,
invece, vi è Sandra Bullock,
che ha poi vinto l’Oscar come Miglior attrice. Originariamente,
però, la Bullock aveva rifiutato la parte convinta di non poter
interpretare una donna tanto religiosa. Completano poi il cast gli
attori Tim McGraw nel ruolo di Sean Tuohy Sr. e
Lily Collins in
quelli di Collins Tuohy. Jae Head è invece Sean
Tuohy Jr., mentre Ray McKinnon è il coach
Cotton.
La vera storia dietro al film
La storia raccontata da The
Blind Side è quella di Michael Oher, oggi
ex giocatore di football americano che ha militato nel ruolo di
offensive tackle nella NFL. Proveniente da un contesto povero e
particolarmente difficile, egli è uno dei dodici figli di
Denise Oher e Michael Jerome
Williams. Cresciuto con una madre alcolizzata e
tossicodipendente, e un padre più volte finito in carcere, Michael
ebbe una scarsa educazione, cambiando spesso scuola e venendo
bocciato più volte. Nel momento in cui entrambi i genitori morirono
(suo padre fu ucciso in circostanze non chiarite), Michael venne
preso sotto la custodia di Tony Henderson,
meccanico del quartiere. Egli aiutò il giovane ad iscriversi a
scuola e portare avanti i suoi studi.
Prima di potersi iscrivere,
tuttavia, Michael dovette frequentare alcuni corsi preparatori. La
sua provenienza povera e i non conseguiti risultati accademici
furono infatti motivo di particolare ostacolo alla sua iscrizione.
Qui Michael ha modo di conoscere Collins Tuohy,
figlia di Sean e Leigh Anne
Tuohy. La ragazza lo presenta poi ai due genitori, i quali
si interessarono alla sua condizione aiutandolo economicamente. A
differenza di quanto mostrato nel film, fu Sean ad occuparsi
inizialmente del ragazzo. Nel 2004, la famiglia Tuohy adotta
Michael, permettendogli di avere tutto il sostegno possibile come
anche il suo primo vero letto. Grazie ad un lungo periodo di
pratica, Michael inizia ad ottenere i primi successi nel football e
nel 2009 firma un contratto con i Baltimore Ravens.
Di recente tuttavia, Oher ha fatto
causa ai suoi tutori, rilasciando diverse dichiarazioni che offrono
un risvolto inaspettato sulla vicenda. Secondo l’ormai ex campione
della NFL, infatti, i Tuohy non l’avrebbero mai veramente adottato,
ma lo avrebbero posto sotto una conservatorship, cosa che dava loro
il controllo di tutte le decisioni che lo riguardavano da un punto
di vista finanziario, permettendo alla famiglia di approfittare dei
milioni di dollari di royalties derivanti da The Blind
Side, senza invece corrispondere a lui alcun compenso.
Oher sostiene infatti di essere
stato convinto che la conservatorship da lui stesso
firmata equivalesse di fatto a un’adozione e che invece solo di
recente si è però reso conto che solo i Tuohy traevano beneficio
dallo sfruttamento della sua immagine. I due coniugi della famiglia
si sono però difesi dichiarandosi addolorati dalle parole di Oher,
affermando di aver sempre agito per il suo bene. Sulla vicenda è
dunque attualmente in corso un’indagine, che se da una parte ha
fatto tornare in auge il film, dall’alttro ne ha in parte
screditato la credibilità.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di The
Blind Side grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Amazon Prime Video, Apple TV e
Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
23 settembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Il concetto di What if… è ormai
estremamente diffuso nella cultura popolare, con film, serie,
romanzi e altro ancora pronti a chiamarlo in causa per far
interrogare su quanto determinati momenti della vita possano
stabilire il futuro di un’intera esistenza. Tra i film che hanno
riflettuto su tale dinamica, uno dei più popolari ed esplicativi è
senza dubbio Sliding Doors, il
lungometraggio del 1998 diretto da Peter Howitt e
prodotto da Sydney Pollack. Naturalmente, un film
che affronta le possibili ramificazioni della vita a partire da
precisi eventi non poteva che prendere spunto da un episodio
realmente avvenuto.
L’idea per il film è infatti venuta
a Howitt dopo che il regista è stato quasi investito da un’auto. In
ritardo ad un appuntamento, Howitt ha impulsivamente attraversato
la strada, rischiando di andare incontro alla morte. È stato quel
mancato incidente che ha spinto Howitt a domandarsi cosa sarebbe
potuto accadere se fosse effettivamente stato investito e quali
eventi si sarebbero potuti generare in seguito. Il regista ha così
iniziato a sviluppare la sceneggiatura del film, riprendendo l’idea
centrale dai film Destino cieco e Le doppia vita di
Veronica, entrambi del regista polacco Krzysztof
Kieslowski.
Ancora oggi, il suo Sliding
Doors rimane un titolo molto apprezzato, capace di rendere
perfettamente il concetto filosofico e psicologico che investe chi
si trova a porsi domande relative alle proprie scelte di vita. In
questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità
relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del suo finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Helen Quiley, una giovane donna che lavora nel
mondo delle pubbliche relazioni, almeno fino a quando non viene
improvvisamente licenziata. Da quel momento, mentre se ne torna
sconsolata verso casa, la sua vita si divide in due distinte ma
parallele realtà. La prima si genera quando perde per un soffio la
metropolitana, evento che la porterà a vivere una precisa serie di
conseguenze, mentre la seconda ha luogo dal suo riuscire a prendere
la metro, cosa che la porterà dunque ad imbattersi in tutt’altri
eventi. Ben presto, però, le due versioni inizieranno ad
intrecciarsi tra loro.
Ad interpretare Helen vi è l’attrice
Gwyneth
Paltrow, anche se il ruolo era originariamente stato
offerto a Minnie Driver (Will Hunting – Genio
ribelle). Per distinguere le due Helen, Paltrow ha poi
accettato di indossare una parrucca castana per la Helen che non
riesce a prendere la metro. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato
Gerry vi è invece l’attore John Lynch, mentre
John Hannah è James, nuovo interesse amoroso di
Helen. Hannah ha raccontato che dopo questo film ha smesso di
preoccuparsi di prendere i treni. “Non corro più per prendere i
treni. Se devo prendere il treno, lo prendo“, ha dichiarato.
“Se non lo prendo, ce ne sarà un altro qualche minuto
dopo“.
Nella linea narrativa in cui Helen
ha preso la metro, la protagonista si rifà una vita con
l’affascinante James, di cui rimane incinta. Scopre però che lui è
già sposato ma lui le spiega che sta ottenendo il divorzio e che
finge di essere ancora sposato regolarmente per non turbare la
madre. I due si chiariscono e riconfermano i loro sentimenti
reciproci. Subito dopo, mentre Helen attraversa la strada, passa
però un’auto che la investe. Nella linea narrativa in cui ha perso
la metro, invece, Helen scopre solo molto dopo che il suo fidanzato
Gerry la tradisce. Mentre scappa da lui sconvolta, cade dalle scale
perdendo i sensi. Viene allora portata in ospedale.
È a partire da qui che le due linee
narrative iniziano ad intrecciarsi. Nella prima, Helen viene
portata in ospedale e i medici dicono al fidanzato James che era
incinta e che ha perso il bambino. Mentre James tiene la mano di
Helen ancora in coma, lei infine muore. Nella seconda, invece,
Helen si risveglia dall’intervento e chiude definitivamente la
storia con Gerry. Dimessa dall’ospedale, incontra James che sta
uscendo dopo la visita alla madre; mentre sono in ascensore le cade
un orecchino e lui glielo raccoglie, proprio come aveva già fatto
prima che lei perdesse la metropolitana.
Quando James prova a tirarla su di
morale chiedendole cosa dicessero i Monty Python, lei risponde con
la battuta “Nessuno si aspetta l’inquisizione spagnola”, che James
usava spesso con la Helen della prima “storia”. I due si guardano
sorpresi, mentre le porte dell’ascensore si chiudono, lasciando
presumere che in questa linea narrativa potranno vivere più
serenamente il loro amore. Questo scambio di battute, inoltre,
lascia intendere che pur se distinte le due linee narrative
sembrano risentire l’una degli eventi dell’altra, riuscendo in un
qualche modo ad influenzarsi.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 23 settembre alle ore
21:15 sul canale Cielo.
Midnight
Factory, etichetta di proprietà di Plaion
Pictures che racchiude il meglio dell’offerta horror,
cinematografica e home video, è lieta di festeggiare oggi l’arrivo
al cinema dell’evento horror dell’anno. Dal 23 al 25 settembre, in
occasione del 50° anniversario di uno dei più grandi capolavori
dell’horror, Non aprite quella porta di
Tobe Hooper ritorna sul grande schermo in Italia con una nuova,
straordinaria versione restaurata in 4K. Questo iconico film,
proiettato per la prima volta nei cinema italiani in
versione originale sottotitolata, sarà disponibile
inversione integrale, frutto di un meticoloso
restauro supervisionato dallo stesso Hooper.
Questo evento
cinematografico rappresenta un’occasione imperdibile per i fan del
genere horror, vecchi e nuovi, per vivere o riscoprire il film che
ha ridefinito i confini del terrore sul grande schermo.
Non aprite quella porta, rilasciato
originariamente nel 1974, è considerato il capostipite del genere
slasher e ha introdotto una delle figure più terrificanti della
storia del cinema: Leatherface. Con la sua
motosega e la maschera fatta di pelle umana, Leatherface è
diventato un’icona intramontabile dell’horror, ispirando numerose
generazioni di registi.
Non aprite quella porta è un’opera che non solo
ha scioccato il pubblico di tutto il mondo con la sua crudezza e il
suo stile visivo disturbante, ma ha anche lasciato un’impronta
indelebile nella cultura pop. Dalla sua uscita, il film ha
continuato a influenzare autori e registi, consolidando il proprio
status di pietra miliare dell’horror. Questa nuova versione del
film,restaurata e portata per la prima volta sul grande
schermo in 4K, offre un’esperienza cinematografica senza
precedenti. Gli spettatori maggiorenni potranno godere di ogni
dettaglio del capolavoro di Tobe Hooper con una qualità
audio-visiva impeccabile, che esalta l’oscura atmosfera e
l’inquietante brutalità del film.
Le proiezioni si
terranno dal 23 al 25 settembre 2024, per soli tre giorni, offrendo
agli appassionati la possibilità di rivivere la paura e il massacro
come mai prima d’ora o di scoprire per la prima volta l’orrore
originale che ha dato vita a una delle saghe horror più celebri di
sempre.
La trama di Non aprite
quella porta
A Newt, nel
Texas, qualcuno ha profanato alcune tombe, amputando gli arti e la
testa ai cadaveri. Le autorità sono allertate, ma sembrano incapaci
di venirne a capo. Nel frattempo, un gruppo di giovani decide di
trascorrere il week-end in quella regione a bordo di un furgoncino.
Rimasti a corto di benzina, i ragazzi e le ragazze raggiungono
separatamente una casa abitata da una famiglia di macellai: il cui
pater familias, però, ha tutta l’intenzione di alimentare il
proprio mattatoio con i loro corpi.
Lo scorso luglio, al San Diego
Comic-Con, i Marvel Studios hanno condiviso con i fan il
primo trailer di Thunderbolts*.
Non c’è voluto molto perché
trapelasse online, ma la versione pubblicata oggi… beh, ci sono
alcune differenze fondamentali. Se tutti i segnali indicano che
l’asterisco è un riferimento ai Nuovi (o Oscuri) Vendicatori, non
c’è dubbio sull’importanza di questo film per il più ampio MCU.
Kevin Feige ha confermato che questi
personaggi appariranno in Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars. In attesa di poter vedere il film in sala dal
30 aprile 2025, analizziamo qui di seguito tutti i momenti e le
rivelazioni più importanti del trailer rilasciato oggi, dal nuovo
scudo dell’Agente degli Stati Uniti ai grandi accenni a Sentry e a
cosa sta succedendo esattamente tra Bucky Barnes e la nuova squadra
di Yelena Belova.
Una riunione di famiglia
Il trailer di Thunderbolts*
si apre con Yelena Belova che rintraccia suo padre, Alexei. Non
sembra che la sua vita sia molto movimentata dall’ultima volta che
l’abbiamo visto in Black
Widow, anche se ha finalmente trovato una casa in America…
dove per lo più si limita a oziare e a ordinare DoorDash!
Yelena dice al padre che c’è un
vuoto in lei e che, nonostante si dedichi al lavoro, non ha uno
scopo. A questo punto vediamo l’ex Vedova Nera fare un breve lavoro
su diverse persone che incontra, anche se dopo Occhio di Falco
potrebbe aver rinunciato a fare la killer su commissione.
A un certo punto, attacca quello che
sembra un laboratorio di qualche tipo e se ne va con una cavia che
esplode dietro di lei; potrebbe essere che Yelena, pur essendo
senza una direzione, stia ora cercando di rendere orgogliosa sua
sorella?
“La caduta di un eroe”
Nel trailer di Thunderbolts*,
durante la voce fuori campo di Yelena, vediamo anche John Walker a
casa. Ora ha una bambina e, mentre è seduto accanto alla culla, è
chiaramente sconfortato mentre legge un articolo sul suo telefono
intitolato “Fall Of A Hero: The John Walker Story”.
In The Falcon e The Winter Soldier, John è stato nominato
nuovo Capitan America, ma è cresciuto sempre di più e alla fine ha
assunto il siero del Super Soldato. Tuttavia, ha anche ucciso uno
degli Spaccabandiera, non lasciandogli altra scelta se non quella
di abbandonare il mantello e lo scudo.
Valentina Allegra de Fontaine lo ha
poi nominato “Agente degli Stati Uniti”, ma sembra che lo utilizzi
per le operazioni segrete piuttosto che come figura pubblica.
Bucky, nel frattempo, è ora un membro del Congresso, ma potrebbe
essere altrettanto insoddisfatto della sua posizione.
Un primo incontro inaspettato
In seguito seguiamo Yelena mentre si
introduce in una misteriosa struttura di qualche tipo. Mentre
l’eroina si guarda intorno, arriva un agente americano che tenta di
ucciderla a colpi di pistola, scatenando un combattimento.
L’assassina viene salvata da Taskmaster, ma anche Ghost fa la sua
comparsa.
Questa sembra essere la prima volta
che i membri di questa squadra si incrociano e viene confermato che
sono stati tutti “mandati” lì. Dopo che Yelena sottolinea che tutti
hanno fatto cose brutte e qualcuno deve volerli eliminare, la
struttura viene improvvisamente messa in isolamento.
Un timer di un minuto inizia il
conto alla rovescia e le cose non si mettono bene per loro, che
rischiano di essere bruciati vivi. Un nemico ignoto ha fatto in
modo che questi quattro rischino la morte o potrebbe avere a che
fare con il nuovo misterioso personaggio che incontrano?
Il nuovo scudo di John Walker
Costretto da Falcon e Bucky a
rinunciare allo scudo di Capitan America, lo scapestrato John
Walker ne ha poi realizzato una propria versione (che, come è
ovvio, non ha avuto lo stesso potere di resistenza della versione
in Vibranio).
Ora ne ha una nuova versione, che
sembra fedele ai fumetti fino al cerchio nero al centro. John non
aveva uno scudo quando Val lo ha nominato Agente degli Stati Uniti
e, dato l’interesse di Val per il Wakanda, forse anch’esso è di
Vibranio… o di Adamantio dopo Capitan America: Brave New World!
Vale anche la pena di sottolineare
che il gala in cui Bucky osserva Val ha come tema la battaglia di
New York in The Avengers. Lo scettro di Loki è impossibile
da non notare e scommettiamo che questa scena sia piena di
riferimenti al film del 2012.
Bob
Torniamo a Bob e, prima dell’inizio
dell’isolamento, Yelena, l’agente americano, Taskmaster e Ghost
incontrano il misterioso personaggio di Lewis Pullman. Non è stato mandato
lì e sembra che sia stato trattenuto prima che tutti gli altri se
ne andassero.
Naturalmente,
sappiamo che “Bob” è Robert Reynolds, alias The Sentry. Il
super soldato più potente del mondo ha un’oscurità interiore
chiamata “Il Vuoto”, e ci chiediamo se l’apparente scomparsa degli
scienziati e degli agenti che un tempo presidiavano questa
struttura sia opera del cattivo.
Questi quattro dovevano salvare Bob,
ucciderlo o semplicemente recuperarlo? Non lo sappiamo, ma poco
dopo nel trailer di Thunderbolts*
vediamo l’iconico logo della Sentinella su una fibbia della
cintura, a conferma del fatto che si vestirà. Bob viene anche
affrontato da una pletora di guardie armate, anche se le loro
centinaia di proiettili non hanno alcun effetto.
Il ritorno di Val
Abbiamo incontrato per la prima
volta Valentina Allegra de Fontaine in The
Falcon e The Winter Soldier dove, come abbiamo già detto,
ha reclutato John Walker come suo agente americano.
Successivamente, ha inviato Yelena Belova a uccidere Occhio di
Falco dopo aver affermato che Clint Barton aveva ucciso sua
sorella.
Poi è apparsa in Black
Panther: Wakanda Forever, che ha rivelato che Val è la
direttrice della C.I.A. Ha grandi piani ed è stata designata come
la grande cattiva dei Thunderbolts*
grazie a una voce fuori campo minacciosa e a un teso confronto con
la squadra.
In base all’aspetto malconcio di
tutti loro, sembra che questa sia la fine del film e che Val si
rivelerà come una figura in stile Amanda Waller che manipola questi
aspiranti eroi dall’ombra. Hanno superato il test e sono diventati
i suoi Vendicatori Oscuri?
Il ritorno del Soldato
d’Inverno?
Dopo aver superato il periodo in cui
era un assassino dell’HYDRA in The Falcon e The Winter Soldier, sembra che Bucky sia
concentrato a fare del bene nel governo degli Stati Uniti.
Tuttavia, sta tenendo d’occhio Val e potrebbe avere una missione
separata da quella dei Thunderbolts.
Negli ultimi istanti del trailer di
Thunderbolts*,
la squadra sembra essere in fuga dai militari quando Bucky arriva
sulla scena per fare un breve lavoro sui loro veicoli prima di
distruggere l’auto con cui gli antieroi stanno fuggendo.
Walker è scioccato nel vederlo e in
rete si ipotizza che Val abbia fatto il lavaggio del cervello a
Bucky, rendendolo un assassino involontario. Più che di un ritorno
del Soldato d’Inverno, crediamo si tratti di un malinteso,
soprattutto perché in seguito si unirà alla squadra per il
confronto con Val.
Una nuova clip dell’atteso Transformers
One è stata diffuso online. Orion Pax, il personaggio
doppiato da Chris Hemsworth è il protagonista della nuova
clip del film che debutterà al cinema in Italia questo 26 settembre
2024.
Chris Hemsworth
(Thor) dà la voce a Pax, mentre
Brian Tyree Henry (Eternals) interpreta D-16. Il film
presenta i due amici di allora come semplici bot operai, incapaci
di trasformarsi nelle loro forme di veicoli e armi. Quando
riuniscono un gruppo di guerrieri per combattere un misterioso
cattivo, acquisiscono la capacità di diventare “Robot
travestiti”.
“In un certo senso, ho
continuato a pensare a questo film come all’originale Star
Wars, solo il primo”, ha detto il regista Josh Cooley
della sua interpretazione della storia durante un’intervista con
io9.“Se sei un superfan, bene, ma
puoi anche entrare in questo film completamente a freddo ed essere
catapultato nell’universo e capire la storia e tutto il
resto.È stato un compito arduo, perché c’è così
tanta tradizione e a volte siamo stati molto pesanti con la
tradizione.Altre volte siamo stati molto
leggeri.Quindi abbiamo trovato un equilibrio,
sai, mentre facevamo diverse proiezioni.E poi,
qualsiasi cosa fosse il miglior filo conduttore per sostenere il
rapporto tra Orion e D-16.Questo è sempre stato
il mio centro.Era come dire: “Queste sono idee
fantastiche, ma supportano davvero la storia che dobbiamo
raccontare?””.
Dopo la clip esclusiva
rilasciata la settimana scorsa in occasione della Geeked Week, è
disponibile da ora anche il trailer de Il
Buco – Capitolo 2, la seconda parte dell’universo de
Il Buco, l’attesissimo sequel di uno dei film spagnoli più
popolari della storia di Netflix (con oltre 82 milioni di visualizzazioni). Il
Buco – Capitolo 2, con Milena Smit (Madres paralelas, La ragazza di
neve) e Hovik Keuchkerian (La Casa Di Carta), arriverà solo su
Netflix dal 4 ottobre.
Mentre un misterioso
leader impone il proprio dominio nel Buco, un nuovo “inquilino”
viene coinvolto nella lotta contro questo controverso metodo per
combattere il brutale sistema di alimentazione. Ma quando mangiare
dal piatto sbagliato diventa una condanna a morte, fino a che punto
saresti disposto a spingerti per salvarti la vita?
Il Buco – Capitolo 2, che
vede nel cast anche Natalia Tena (Game of Thrones) e Óscar Jaenada
(Luis Miguel: The Series), è diretto da Galder Gaztelu-Urrutia (Il
Buco) e prodotto da Carlos Juárez, Galder Gaztelu-Urrutia, e Raquel
Perea, per Basque Films.
The
Batman ha dato una nuova svolta ai cattivi iconici
della DC Comics come Riddler, Penguin, Catwoman e Joker. Per quanto
rinfrescante sia stato l’approccio del regista Matt
Reeves nei loro confronti, molti fan sono ansiosi di
vedere il Cavaliere Oscuro affrontare nemici che non sono mai
apparsi in un film prima. Un gruppo in cima alla lista dei desideri
di molti, e una buona scelta per un franchise solido come “The
Batman Epic Crime Saga”, è la Corte dei Gufi.
Durante il tour promozionale di
The
Penguin, Swosha ha chiesto a Reeves se i
fan possono aspettarsi di vedere i cattivi in The
Batman – Parte 2. Ha risposto: “Non possiamo
commentare il film perché lo stiamo facendo e poi sapresti che film
stiamo facendo e non lo diremo ancora”. Non ci dice molto, ma
il commento arriva dopo settimane di speculazioni sul fatto che la
Corte dei Gufi faccia parte del sequel di The
Batman.
Ad esempio, quando al regista di
The
Penguin Craig Zobel è stato chiesto se il nome di
Oswald Cobblepot fosse stato cambiato in Oz Cobb per far sì che
avesse un legame familiare con l’assassino della Corte dei Gufi
William Cobb, ha risposto: “Non posso rispondere al 100% perché
non so tutto nella mente di Matt Reeves”.
Sembra che stiano giocando
deliberatamente a fare i timidi e, mentre immaginiamo che Reeves
lascerebbe perdere molti degli elementi fantastici del gruppo se
questo dovesse apparire in The Batman – Parte 2,
di certo non nega di avere dei piani per loro. Nel 2022, Robert Pattinson ha detto: “Mi
piacerebbe fare qualcosa come la Corte dei Gufi”.
Per chi non lo sapesse, la
Corte dei Gufi è un’organizzazione segreta e potente introdotta in
Batman #1 nel 2011 da Scott Snyder e Greg Capullo.
Nascosta a Gotham City per secoli, la Corte manipola l’élite della
città e influenza gli eventi dall’ombra. Sono noti per l’uso di
assassini altamente addestrati chiamati Talon, che sono quasi
immortali grazie a una speciale tecnologia di resurrezione.
L’esistenza della Corte sfida la convinzione di Batman di sapere
tutto di Gotham, poiché sono rimasti nascosti persino a lui. La
loro influenza si estende in profondità nella storia di Gotham,
rendendoli uno dei nemici più pericolosi e misteriosi di
Batman.
Tutto quello che sappiamo su
The Batman – Parte 2
Come già sottolineato, The
Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie
di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le
voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per
interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del
sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista
per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA del 2023, The
Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le
riprese del sequel inizieranno all’inizio del 2025.
Reeves spera che il suo prossimo
film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The
Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al
botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il
mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste
recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione
dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli
Oscar. Nel frattempo, Reeves è intenzionato a espandere la serie
DC Elseworlds, dato che la serie spin-off di
Batman, Il Pinguino, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia,
è uscito e disponibile su Sky e NOW, per l’Italia.
Dopo la presentazione
del programma
ufficiale della Festa del Cinema di Roma, sono oggi stati
svelati i film e gli eventi che faranno parte della XXII edizione
di Alice nella città, la sezione parallela della
Festa diretta da Gianluca
Giannelli e Fabia Bettini, che
si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone dal 16 al 27 ottobre
2024.
Sezione che nasce l’obiettivo di dare spazio al cinema interessato a
indagare desideri, turbamenti, gioie e dolore di giovani, piccoli e
piccolissimi. Ecco allora che nel programma di quest’anno si
ritrovano una serie di film come Bird,
Julie Keeps Quiet e When the Light Breaks attenti proprio nel dar
voce ai ragazzi e al loro mondo emotivo.
Non mancano però anche i grandi
eventi, come la presentazione di Megalopolis di Francis
Ford Coppola, Il ragazzo dai pantaloni
rosa di Margherita Ferri, e del film collettivo
100 di questi anni. Senza dimenticare il
documentario Super/Man: The Christopher Reeve
Story di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui.
In
tutto, l’edizione di quest’anno presenta 14 film nel
concorso internazionale, di cui 8 diretti da
registe; 6 film fuori concorso e
9 proiezioni speciali; 7 film in
concorso, 4 fuori concorso e 2
proiezioni speciali nel Panorama Italia;
2 restauri, 40 cortometraggi,
5 serie tv; 4 film nella sezione
Sintonie, in collaborazione con la Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. In totale, si
hanno 19 opere prime, 11 opere
seconde e 18 film diretti da
donne.
Alice nella Città 2024: il programma ufficiale
CONCORSO INTERNAZIONALE
Bird
di Andrea Arnold The Courageous di Jasmin Gordon Flow di Gints
Zilbalodis Holy Cow di Louise Courvoisier Julie Keeps Quiet di Leonardo Van Dijil Lads di Julien Menanteau Milano di Christina Vandekerckhove Non dirmi che hai paura di Yasemin Samdereli The Outrun di Nora Fingscheidt A Real Pain di
Jesse Eisenberg Rita di Paz
Vega Under the Volcano di Damian Kocur When the Light Breaks di Rúnar Rúnarsson When We Were Sisters di Lisa Brühlmann
FUORI CONCORSO
Janet Planet di Annie Baker Luce di Luca Bellino, Silvia Luzi Mi Bestia di Camila Beltrán Rabia di Mareike Engelhardt Sur un fil di Reda Kateb (Film di chiusura) War on Education di Stefano Di Pietro (Scelte di
classe)
PROIEZIONI SPECIALI
100 di questi anni di AA.VV. Blitz
di Steve McQueen In viaggio con mio figlio di Tony Goldwyn A Look Through His Lens di Matthew Berkowitz,
Gregory Hoblit Megalopolis
di Francis Ford Coppola Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita
Ferri Sauvages di Claude Barras A Sudden Case of Christmas di Peter Chelsom Super/Man: A Christopher Reeve Story di Ian
Bonhote, Peter Ettedgui
PANORAMA ITALIACONCORSO
Il complottista di Valerio Ferrara La cosa migliore di Federico Ferrone L’era d’oro di Camilla Iannetti Il mio compleanno di Christian Filippi No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta di
Tommaso Romanelli L’origine del mondo di Rossella Inglese I racconti del mare di Luca Severi
FUORI CONCORSO
Anime galleggianti di Maria Giménez Cavallo Balentes di Giovanni Columbu Still Here di Suranga D. Katugampala Squali di Alberto Rizzi
PROIEZIONI SPECIALI
Come quando eravamo piccoli di Camilla
Filippi Ogni pensiero vola di Alice Ambrogi
SERIE
Adorazione, regia
di Stefano Mordini La legge di LidiaPoet – Seconda
stagione, di Letizia Lamartire, Matteo Rovere, Pippo Mezzapesa Never Too Late, di Lorenzo Vignolo e Salvatore de
Chirico Nudes – Seconda stagione, di Laura Luchetti e
Marco Danieli The Bad Guy, di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo
Fontana
Dopo sei anni, il Marvel Cinematic Universe
ha finalmente rivelato chi è il nuovo proprietario
dell’Avengers Tower nel
primo trailer di Thunderbolts*.
Gli eroi più potenti della Terra sono stati assenti per un bel po’
di tempo, inattivi nell’MCU da Avengers: Endgame del 2019. Ciò
spiega sia il fatto che gli Avengers non appaiono nei film, sia che
il team non ha missioni in background, poiché i trailer di Captain America: Brave New World mostrano
Thunderbolt Ross che chiede a Sam Wilson di riavviare gli
Avengers.
Uno dei più grandi misteri legato al
team di supereroi del MCU è stato infine svelato. Dopo
che è stato rivelato che Tony Stark l’ha venduta, la Marvel ha trascorso molti anni a
tenere segreta l’identità del nuovo acquirente
dell’Avengers Tower. Il team dell’MCU si è trasferito ad
Avengers Compound, lasciando la loro prima e più
iconica casa a un destino incerto. Tuttavia, il primo trailer di
Thunderbolts*
del 2025 ha finalmente rivelato chi ha acquistato la location, e la
risposta sicuramente porterà ancora più domande.
Valentina Allegra de
Fontaine è la nuova proprietaria dell’Avengers Tower
Il nuovo trailer di Thunderbolts* si prende il suo tempo per
mostrare quali personaggi faranno parte del team MCU più oscuro, con antieroi come
US Agent, Yelena Belova e Ghost
che si uniscono lentamente. Alcuni membri del team, tra cui
Bucky Barnes di Sebastian Stan,
vanno a incontrare la contessa Valentina Allegra de
Fontaine. L’incontro si svolge in quella che sembra essere
l’Avengers Tower, poiché l’interno dell’edificio sembra
corrispondere all’iconica location, rivelando che Valentina ha
preso il controllo dell’ex quartier generale degli Avengers.
Chi fa parte della squadra dei
Thunderbolts della Marvel?
Come accennato, non tutti i membri
del cast dei Thunderbolts* erano visibili nel primo filmato
del film. Questo porta a chiedersi come sia l’intero roster della
squadra titolare. Evidentemente, cinque dei membri dei Thunderbolts sono
Red Guardian e Yelena Belova di Vedova Nera, Ghost di
Ant-Man and the Wasp, Bucky Barnes di Captain
America e U.S. Agent, che ha debuttato in The Falcon and the Winter
Soldier.
Gli altri due membri della squadra
che non vengono mostrati nel filmato della Marvel sono
personaggi a dir poco interessanti. Uno di essi proviene dalla
Vedova Nera, il Taskmaster del MCU. Taskmaster è
stato poco approfondito in Vedova Nera, il che rende la
sua apparizione nei Thunderbolts* molto più intrigante. L’ultimo
membro della squadra dei Thunderbolts dovrebbe essere il loro leader,
Valentina Allegra De Fontaine, un personaggio che è apparso in
tutte le fasi 4 e 5 del MCU.
Sin dalla nascita delle prime forme
artistiche, il genere comico è sempre stato uno dei più popolari.
Dal teatro antico all’odierna stand-up comedy, tale
tipologia di spettacolo si è basata in particolare sulle capacità
dell’attore di far ridere con battute linguistiche o siparietti
fisici tesi a sovvertire l’ordine costituito. Con l’avvento del
cinema, sono stati molteplici gli interpreti che hanno reso questo
genere un arte, basti pensare a nomi come Charlie
Chaplin, Buster Keaton, Harry
Langdon, Stan Laurel e Oliver
Hardy o Totò per l’Italia. Nel tempo i
film comici si sono trasformati e rinnovati, fino
ad arricchirsi di sfumature e caratteristiche che li rendono ancora
oggi estremamente popolari e apprezzati dal grande pubblico.
Il genere comico si differenzia
dalla commedia per il metodo e la natura di provocare divertimento.
La commedia comprende in sé diverse situazioni (anche drammatiche)
che spesso prevedono un finale positivo, riconciliante e
consolatorio. Il film comico può, in alcuni casi, risultare meno
“ricercato”, soprattutto se il linguaggio rimanda a scenette e
trovate vicine allo slapstick, e facenti leva su una comicità più
basica e compulsiva, lontana da ogni forma di riflessione e
sentimento. La distinzione comunque non sempre viene certificata
dalla critica che sovente ha preferito coniare la doppia
espressione comico/commedia bilanciando e accorciando le
distanze tra i due generi.
Ogni anno vengono prodotti numerosi
film comici, per cui è facile perdersi qualche titolo che potrebbe
essere invece di proprio gusto. Grazie alle tante piattaforme oggi
presenti, però, i film comici stanno approdando anche su di esse,
permettendo dunque al pubblico di poter ritrovare grandi classici o
di scoprire nuovi titoli. Per fare ordine in tutto ciò, qui di
seguito si propone un accurato elenco dei migliori film comici, da
quelli italiani a quelli
americani, da quelli presenti su Netflix
a quelli da vedereassolutamente.
Inoltre, si riporteranno anche alcuni tra i migliori film comici
del 2022, del 2021, del
2020 e del 2019. Le risate sono
garantite. Ecco un elenco di film comici da vedere
assolutamente.
La comicità
italiana è particolare, a volte grottesca, a volte
incompresa. A volte coinvolge grandi attori, sceneggiatori, e
registi. Ci sono film comici italiani che rimangono impressi nella
memoria collettiva di generazioni. Dagli anni Settanta ad oggi,
sono numerosissimi i film comici prodotti, da quelli puri a quelli
che si macchiano con altri generi, come l’horror e l’erotico. La
produzione italiana di questo genere è davvero sconfinata e tutta
da scoprire.
Amici Miei, di Mario Monicelli (1974). Il film
della “supercazzola”, uno dei film comici meglio scritti e meglio
diretti di sempre. Parla di quattro uomini amici da sempre che
spendono il loro tempo ad organizzare scherzi contorti e terribili,
per tutte le persone che incontrano, o in giro per la Toscana. Uno
degli scherzi finisce per portarli in un ospedale.
Audace colpo dei soliti ignoti, di Nanny Loy
(1959). Peppe, capo di una combriccola di ladruncoli romani, viene
avvicinato da un collega milanese, che lo invita a partecipare coi
suoi ad un grosso colpo. Si tratta di bloccare il furgone che ogni
domenica porta al sicuro le somme delle giocate incassate dal
Totocalcio.
Fantozzi, di Luciano Salace (1975). Il primo
film della saga dello sfortunatissimo e tragico Fantozzi. Parla di
un anno della vita del personaggio. È una serie di sketch e
sequenze provocatorie, che ne hanno fatto un film cult per gli
italiani.
Febbre da cavallo, di Steno (1976). Film che
usa una serie di flashback per raccontare le vicende di tre amici,
Mandrake, Pomata e Felice, la cui vita ruota attorno al mondo delle
corse dei cavalli e alle scommesse.
Totò, Peppino e la… malafemmina, di Camillo
Mastrocinque (1956). Totò e Peppino sono i buffi zii di uno
studente universitario, presumibilmente traviato da una ballerina.
I due cercano di risolvere la situazione a modo proprio, ma
nonostante la brutta fama, la ragazza sogna solo una casa e tanti
bambini.
Vacanze di Natale, di Carlo Vanzina (1983).
Una galleria di esuberanti personaggi, ritratti di diverse
tipologie di italiani, si ritrova a festeggiare il Natale a Cortina
d’Ampezzo, dando vita ad esilaranti avventure e scomode storie
d’amore, che si intrecciano con risultati imprevedibili e
comici.
Bianco rosso e Verdone, di Carlo Verdone
(1981). Una sorta di road movie all’italiana, nel quale tre uomini
sono in viaggio per raggiungere i rispettivi seggi elettorali.
Tutti e tre i personaggi sono interpretati da Verdone: l’Italia
secondo lui.
Ricomincio da tre, di Massimo Troisi (1981).
Gaetano è un ragazzo napoletano in cerca di nuovi stimoli e decide
così di lasciare casa, lavoro e amici per trasferirsi a Firenze
dalla zia. Tra situazioni divertenti, il giovane conosce Marta e
iniziA con lei un nuovo capitolo della propria vita.
Non ci resta che piangere, di Massimo Troisi e
Roberto Benigni (1984). Un
maestro elementare e un bidello si ritrovano, per uno strano
scherzo del caso, nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in
Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire
le Americhe.
Quo vado?, di
Gennaro Nunziante (2016). Un uomo che vive ancora con la famiglia,
per timore dell’indipendenza, viene costretto a cambiare la propria
vita e doversi adattare ad ogni lavoro, anche i più improbabili e
pericolosi.
Tolo Tolo, di Luca Medici (2020). Dopo che il
suo ristorante di sushi è fallito miseramente, Checco deve scappare
dai suoi creditori e decide di rifugiarsi in Africa, dove si
improvvisa cameriere in una struttura alberghiera.
Film comici Netflix
Su Netflix sono presenti numerosissimi
film comici, più o meno recenti. Si possono
infatti ritrovare cult come Tre uomini e una gamba, Bugiardo Bugiardo, Ace Ventura – Missione
Africa o ancora titoli di Carlo Verdone,
Ficarra e Picone, Jim Carrey, Ben Stiller e molti altri. Qui di seguito,
però, si propone un elenco di film comici targati Netflix, dove
l’azienda ha dunque partecipato o in fase di produzione o
distribuzione. Si tratta di film meno noti, ma ugualmente dall’alto
tasso di comicità.
Sei gemelli, di
Michael Tiddes (2019). Dopo aver scoperto di avere ben cinque
gemelli, un futuro padre parte alla loro ricerca per conoscerli e
recuperare gli anni persi. Lungo la strada, naturalmente, si
presenteranno imprevisti comici a non finire. L’attore
Marlon Wayans interpreta tutti e sei i
protagonisti.
Ricomincio da
nudo, di Michael Tiddes (2017). Parodia del film
Ricomincio da capo, Ricomincio da nudo ha per
protagonista l’attore Marlon Wayans nei panni di
Rob Anderson, un uomo il quale ogni volta che si sta per sposare si
risveglia completamente nudo nell’ascensore di un hotel, trovandosi
a dover rivivere da capo il giorno del suo matrimonio.
Murder Mystery,
di Kyle Newacheck (2019). AdamSandler è protagonista della commedia
Murder Mystery, dove forma una brillante coppia
insieme all’attrice JenniferAniston. I due, marito e moglie, si ritrovano
a dover risolvere il mistero dietro un omicidio avvenuto a bordo
dello yacht su cui si trovano. Distribuito sulla piattaforma
Netflix, il film ha stabilito un nuovo record di visualizzazioni,
spingendo dunque i produttori a mettere in cantiere un sequel con
gli stessi due protagonisti.
La Missy sbagliata, di
Tyler Spindel (2020). Protagonista è Tim, il quale pronto per
recarsi ad un importante evento aziendale nelle Hawaii, decide di
invitare ad andare con lui una ragazza di nome Missy. Purtroppo per
lui, si accorge di aver scritto alla Missy sbagliata, facendo
dunque partire con lui una ragazza incontrata durante un
appuntamento da incubo.
Matrimonio a Long
Island, di Robert Smigel (2018). Adam
Sandler e Chris Rock sono i protagonisti
di questo film, dove interpretano due padri con punti di vista
profondamente contrastanti circa l’imminente matrimonio dei loro
figli. I due, arrivati a Long Island, dove avrà luogo la cerimonia,
dovranno cercare di andare d’amore e d’accordo, ma la convivenza
sarà tutt’altro che semplice.
Natale a 5
stelle, di Marco Risi (2018). Divertente commedia
corale italiana dove, durante il periodo natalizio, la visita del
Presidente del Consiglio a Budapest viene scombussolata
dall’incontro con la sua amante, nonché sua rivale politica. Si
genereranno da qui numerose situazioni comiche e imprevisti a dir
poco scottanti.
Film comici americani
I film comici
americani sono altrettanto celebri, e vanno dal demenziale
e grottesco al satirico, ma hanno sempre qualcosa da dire sulla
società degli Stati Uniti e la loro comicità è irresistibile anche
per questa loro capacità di parlare di temi molto attuali in modo
particolarmente dissacrante. Ecco i migliori film comici
americani da vedere, dai creatori di South
Park e alle star della commedia statunitense come Seth Rogen,
Will Ferrell e
John. C.
Reilly.
Team America, di
Trey Parker (2005). Quando il dittatore nordcoreano Kim Jong-il
organizza un complotto terroristico globale, il Team America, una
squadra speciale che combatte l’uso di armi di distruzione di
massa, dovranno cercare di fermarlo. Ma dovranno vedersela anche
con Hollywood, che li accusa di rovinare l’immagine degli USA nel
mondo.
Molto incinta, di
Judd Apatow (2007). La giornalista Alison Scott scopre di essere
incinta dopo una notte passata con l’irresponsabile e fannullone
Ben Stone. Anziché decidere di crescere il bambino da sola, Alison
decide di dare una possibilità a Ben di provare ad essere un buon
padre. Oltre ai dubbi sulle capacità di Ben, ne emergono altri
sulla loro compatibilità come partner.
Fratellastri a 40
anni, di Adam McKay (2008). Brennan e Dale sono due
scansafatiche disoccupati che vivono ancora con i loro genitori.
Quando la madre di Brennan e il padre di Dale si sposano e vanno a
vivere insieme, le novità sconvolgono la vita dei due. Ci sono
momenti di complicità, ma anche rivalità e narcisismo che rischiano
di rovinare la nuova famiglia.
Un disastro di
ragazza, di Judd Apatow (2015). Una donna
in carriera con la fobia delle relazioni impegnate incontra un
bravo ragazzo. Dovrà rivalutare le proprie convinzioni e affrontare
le proprie paure.
Borat, diLarry
Charles (2006). Il presentatore televisivo Kazako Borat,
interpretato da Sacha Baron
Cohen, arriva negli Stati Uniti per raccontare uno dei
paesi più grandi e affascinanti del mondo, in compagnia della sua
troupe. Ma il suo principale interesse diventerà trovare e sposare
Pamela
Anderson.
Il rompiscatole, di Ben Stiller (1996). Quando
Steven prova a convincere l’uomo che installa i televisori,
interpretato da Jim Carrey, a
impostare tutti i canali, la reazione non è quella che sperava e
finisce per essere perseguitato e tormentato dal tecnico.
American Pie, di Paul Weitz (1999). Jim,
Kevin, Paul e Chris sono quattro amici che stanno per diplomarsi al
liceo e sono ossessionati dalla loro verginità. Dopo un’altra festa
passata in bianco, decidono di stringere un patto di reciproco
aiuto al fine di fare sesso prima della fine dell’anno scolastico.
L’ultima occasione è la festa a casa di Stifler in riva al lago,
dove tutti si recano dopo il ballo di fine anno.
Una notte da
leoni, di Todd Phillips (2009). Arrivati a
Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato del loro amico Doug,
un trio di amici si dà alla pazza gioia prendendo una sbornia
colossale. Al risveglio, però, qualcosa non va. Interpretato da
Bradley Cooper,
Zach
Galifianakis ed Ed Helms.
Ti presento i
miei, di Jay Roach (2000). Greg Focker, infermiere di
Chicago, vuole chiedere la sua ragazza in sposa, tuttavia, quando
scopre che secondo la tradizione di famiglia di Pam, deve
rivolgersi a suo padre per chiedergli il permesso, decide di
partire per parlare con lui. L’uomo è costretto ad affrontare molti
imprevisti durante il viaggio e, una volta giunto a casa Byrnes,
Jack, interpretato da Robert De Niro,
avanza delle critiche nei suoi confronti riguardo le differenze tra
lui e la sua famiglia.
Zoolander, di
Ben Stiller (2001). Derek Zoolander vuole lasciare il mondo della
moda quando al suo rivale, Hansel, viene assegnato il premio di
modello dell’anno, ma si ritrova coinvolto in un complotto per
l’assassinio di un leader mondiale.
Tutti pazzi per
Mary, di Peter Farrelly e Bobby Farrelly (1998). Dopo
averla persa di vista per anni, il goffo e impacciato Ted, decide
di ritrovare la donna della sua vita, Mary, interpretata da
Cameron Diaz.
Quel che Ted non sa, però, è che la concorrenza è numerosa e
spietata.
Old School, di Todd Phillips (2003). Tre
uomini trentenni sono determinati a rivivere gli anni di
spensieratezza del college e superare le delusioni d’amore. Per
farlo decidono di fondare una confraternita al di fuori del campus
universitario.
Una notte al museo, di Shawn Levy (2006). A
New York, Larry Daley è un padre divorziato che vive di precariato.
La situazione poco stabile dell’uomo non giova ai già difficili
rapporti col figlio Nick, che ha dieci anni e vive con la madre.
Finalmente il giovane trova lavoro come guardiano notturno al Museo
di Storia Naturale. Un impiego semplice, a detta dei tre anziani
predecessori di Larry, Cecil, Gus e Reginald che stanno per andare
in pensione.
2 single a
nozze, di David Bobkin (2005). John e Jeremy,
interpretati da Owen Wilson e
Vince Vaughn,
sono due mediatori legali e amici per la pelle non più
giovanissimi, partecipano ai matrimoni senza essere invitati con lo
scopo di mangiare gratuitamente e conquistare giovani donne.
Durante la cerimonia della figlia del segretario del tesoro, però,
qualcosa va storto.
Film comici da vedere
Sono qui raccolti tutti i più
grandi classici del genere comico. Si ritrovano in particolare
celebri pellicole statunitensi, che si sono affermate non solo come
dei grandi successi ma anche per il loro aver proposto
caratteristiche e trovate che hanno poi fatto scuola tra i film a
venire.
Frankenstein
Junior, di Mel Brook (1974). Film di culto che dagli
anni Settanta, questo lungometraggio diverte ancora oggi intere
generazioni. Gene Wilder veste qui i panni del
nipote del Dottor Frankestein, che torna nel castello del nonno per
continuare gli esperimenti sui cadaveri da dove erano stati
lasciati. Seguiranno avventure assurde ed estremamente
divertenti.
Scuola di
polizia, di Hugh Wilson (1984). Altro grandissimo cult del
genere comico, il film offre le pazze avventure di un gruppo di
aspiranti poliziotti durante il loro percorso di formazione. Anche
in questo caso si verificano sketch e situazioni irresistibili, che
non mancano di generare risate su risate.
Mamma ho perso l’aereo, di Chris Columbus
(1990). Classico film di Natale, il film vede la famiglia
McCallister pronta a partire per le vacanze. Ma una volta decollato
l’aereo, la madre si rende conto di avere dimenticato qualcosa: il
figlio piccolo Kevin. Il bambino, rimasto in casa, saprà però
cavarsela benissimo, difendendosi da due imbranati ladri che
cercano di entrare nell’abitazione.
Scemo & più
scemo, di Peter Farrelly (1994). Due amici alquanto
insoliti e strambi si innamorano della stessa ragazza e la
inseguono in un circolo vizioso di bizzarre avventure al limite del
demenziale. Questo film cult è il titolo che ha consacrato Jim
Carrey a Re della Comicità, a cui è poi seguito un sequel nel 2014.
Scary Movie, di
Keenen Ivory Wayans (2000). Il primo capitolo della fortunatissima
epopea comic-horror è un concentrato di divertimento, dove si
propone una spietata parodia dei più iconici film horror realizzati
nel corso dei decenni precedenti.
Film comici del 2024
Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos. Tre storie
ruotano attorno a un uomo che cerca di prendere il controllo della
propria vita, a un poliziotto la cui moglie sembra un’altra persona
e a una donna che cerca una persona con una capacità speciale.
Pensati sexy, di Micaela Andreozzi. Bloccata da una
carriera senza prospettive e da una serie di appuntamenti
terribili, la vita di Maddalena è un vero disastro. Finché un
giorno incontra un improbabile angelo custode, sotto forma della
pornostar Valentina Nappi.
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna
di Greg Berlanti. Kelly Jones, una dirigente di marketing, e Cole
Davis, un funzionario della NASA, finiscono per avvicinarsi mentre
infervono i preparativi per il lancio dell’Apollo 11 e di un finto
allunaggio che serve come piano di riserva.
Beverly Hills Cop IV di Mark Molloy Dopo che la vita di sua
figlia è stata minacciata, l’arguto investigatore Axel Foley si
allea con un nuovo partner e con alcuni vecchi amici per mettere in
atto una cospirazione.
Un mondo a parte
di Riccardo Milani. Michele, un insegnante di una scuola romana
insoddisfatto della sua vita professionale, decide di dare una
svolta alla propria esistenza trasferendosi in un piccolo paese nel
cuore del parco nazionale d’Abruzzo.
A Family Affair
di Richard LaGravenese. Una sorprendente storia d’amore dà il via a
conseguenze comiche per una giovane donna, sua madre e il suo capo,
stella del cinema, mentre affrontano le complicazioni dell’amore,
del sesso e dell’identità.
Argylle – La super
spia di Matthew Vaughn Argylle, una super spia, viene
coinvolto in una caccia al tesoro che lo porta in giro per il
mondo. Tuttavia, il passato tormentato dell’agente segreto potrebbe
compromettere la missione.
The
Fall Guy di David Leitch Uno stuntman di Hollywood, reduce da
un incidente che ha segnato la sua carriera, si ritrova al centro
di una cospirazione mentre indaga sulla misteriosa sparizione di
una star del cinema action.
Film Comici del 2023
The Holdovers – Lezioni di vita di
Alexander Payne. Un’insegnante scontrosa è costretta a trascorrere
le vacanze di Natale con un gruppo di alunni, sviluppando
un’insolita relazione con un piantagrane intelligente e con il capo
cuoco di una scuola del New England.
Un anno difficile
di Olivier Nakache, Éric Toledano. Albert e Bruno sono due amici
indebitati fino al collo che cercano di sopravvivere con l’astuzia
e l’inganno. Privi di convinzione, si uniscono a un gruppo di
ambientalisti e riescono a volgere ogni situazione a proprio
vantaggio.
C’è ancora domani
di Paola Cortellesi. Nella Roma della seconda metà degli anni
Quaranta, Delia riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre,
mentre il marito Ivano è il capofamiglia. Il fidanzamento della
primogenita, con un ragazzo proveniente dal ceto borghese, crea
fermento in famiglia. Quando Delia riceve una misteriosa lettera,
la donna è determinata a rovesciare i ruoli prestabiliti e riesce
finalmente a immaginare un futuro migliore.
Wonka di Paul King. Il giovane Willy Wonka è
un inventore con grandi sogni: vuole diventare il più grande
produttore di cioccolato del mondo. Sulla sua strada, incontra
delle creature chiamate Umpa Lumpa, che lo aiutano a realizzare i
suoi grandi piani.
Guardiani della Galassia Vol.
3 di James
Gunn. Peter Quill, ancora sofferente per la perdita di Gamora,
raduna la sua squadra per difendere l’universo e proteggere uno dei
suoi. Se la missione fallisce, potrebbe significare la fine dei
Guardiani.
Cattiverie a domicilio di Thea Sharrock.
Quando gli abitanti di Littlehampton iniziano a ricevere lettere
piene di oscenità, i sospetti ricadono sulla schietta Rose, che
rischia di perdere la custodia della figlia. Un gruppo di donne
cerca di risolvere il mistero.
Film comici 2022
Anche il 2022 promette grandi
risate in sala, con tanti nuovi film comici tutti da scoprire.
Italiani o esteri che siano, sapranno certamente affermarsi presso
il grande pubblico. Ecco alcuni titoli da non perdere
assolutamente.
Il sesso degli
angeli, di Leonardo Pieraccioni (2022). Nel suo nuovo
film Pieraccioni è don Simone, uno sgangherato prete che si ritrova
ad ereditare un misterioso locale in Svizzera. Recatosi sul posto,
si accorgerà con orrore che si tratta di una casa per appuntamenti
di lusso. Indeciso sul da farsi, don Simone dovrà ragionare sulla
propria fede, tra sacro e profano.
Gli idoli delle
donne, di Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Eros
Puglielli (2022). Una storia che parla di tecniche di seduzione, di
vero amore, di frasi da rimorchio che non funzionano mai e del
coraggio di essere se stessi in un mondo che dà così tanta
importanza alla bellezza.
Marry Me –
Sposami, di Kat Coiro (2022). Con protagonista
Jennifer Lopez, il film è un’improbabile storia
d’amore che parla di due persone diverse alla ricerca di qualcosa
di vero in un mondo dove il valore di ciascuno è dettato dalla
quantità di “mi piace” e numero di follower.
Jackass Forever,
di Jeff Tremaine (2022). Quarto lungometraggio della serie,
Jackass Forever è a metà tra il documentario e il film
comico e offre una raccolta di acrobazie, scenette e scherzi
intrecciati portati avanti dal cast.
Film comici 2021
Il 2021 ha visto arrivare in sala
diversi film comici particolarmente apprezzati, che hanno saputo
raccontare qualcosa di nuovo di un genere troppo spesso considerato
saturo e tendente alla non originalità.
Si vive una volta
sola, di Carlo Verdone (2021). Tre uomini e una donna, un
quartetto di medici tanto abili in sala operatoria, visto che
persino il Papa si affida alle loro cure, quanto inaffidabili,
fragili e maldestri nella vita privata. Quando uno scherzo di
troppo diventa fonte di crisi, i quattro personaggi si troveranno a
dover rivalutare il loro rapporto.
Benvenuti in casaEsposito, di Gianluca Ansanelli
(2021). Il film racconta le vicende della famiglia allargata di
Tonino Esposito, mettendo in ridicolo la camorra in una chiave
ingenuamente fiabesca e infantile.
Una famiglia
mostruosa, di Volfango De Biasi (2021). Un ragazzo
deve far conoscere alla sua fidanzata la sua anomala famiglia di
mostri, dando così vita ad una commedia che ammicca all’horror per
parlare, tra una risata e l’altra, di diversità e pregiudizi.
Il principe cerca
figlio, di Jonathan Levine (2021). Dopo più di
trent’anni torna il principe africano più famoso d’America,
interpretato ancora una volta da Eddie Murphy, e
stavolta impegnato nella ricerca del figlio perduto da tempo.
Locked Down, di
Doug Liman (2021). Paxton e Linda sono una coppia di Londra in
crisi da tempo, costretti a condividere gli spazi della loro
abitazione durante il lockdown per la pandemia da COVID-19.
Insoddisfatti della loro vita e del loro lavoro, stremati
dall’isolamento e dal rapporto logoro, troveranno il modo di
riavvicinarsi quando scopriranno la possibilità di rubare un
diamante preziosissimo e farla franca.
Agente speciale 117 al
servizio della Repubblica – Allerta rossa in Africa Nera,
di Nicolas Bedos (2021). Il Premio Oscar Jean Dujardin
che torna per la terza volta nei panni della celebre spia francese.
Dopo una missione in Afghanistan, l’agente 117 viene parcheggiato
dietro un computer mentre una nuova recluta, l’agente 1001, parte
per salvare una dittatura africana appoggiata dalla Francia che
rischia di essere deposta. L’uomo non può però vedersi rimpiazzato
e darà ancora prova del suo valore.
Film comici 2020
Anche il 2020, nonostante la
pandemia, è stato ricco di film comici, che hanno aiutato a
superare i momenti difficili. Dai film italiani a quelli che si
mescolano con il fantasy e gli effetti speciali, ecco alcuni titoli
da non perdere.
Odio
l’estate, di Massimo Venier (2020).
Le famiglie di Aldo, Giovanni e Giacomo, che non si conoscono e
sono molto diverse tra loro, partono per una vacanza in Puglia e si
ritrovano, a causa di un disguido, a dover condividere
l’abitazione. Tra nervosismi, risate e imprevisti, le tre famiglie
impareranno a conoscersi e condividere molto l’un l’altra.
Palm Springs – Vivi come se non ci
fosse un domani, di Max Barbakow (2020). Bloccato a un
matrimonio a Palm Springs, Nyles incontra Sarah, damigella d’onore
e pecora nera della famiglia. Dopo essere stata salvata da un
brindisi disastroso, Sarah inizia ad essere attratta da Nyles. I
due, però, si ritrovano inspiegabilmente incastrati in un loop
temporale che li porta a rivivere continuamente quel giorno.
Figli, di
Giuseppe Bonito (2020). Nicola e Sara sono una coppia innamorata e
felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita
che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce
fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l’arrivo di
Pietro, il secondo figlio della coppia. Quella che sembrava una
perfetta famiglia media inizia a mostrare i primi squilibri e i due
coniugi si ritroveranno a scontrarsi con l’imprevedibile.
Dolittle, di Stephen
Gaghan (2020). Con protagonista Robert Downey Jr. Il
dottor John Dolittle vive insieme ad alcuni animali esotici, con
cui parla quotidianamente. Quando la giovane regina Vittoria si
ammala, l’eccentrico dottore e i suoi amici si imbarcano in
un’epica avventura per trovare la cura.
Film comici 2019
Ecco infine un elenco, non
esaustivo, di quelle che sono alcune tra le migliori pellicole
comiche del 2019. Si tratta di film piccoli che hanno però raccolto
grandi lodi, affermandosi come grandi campioni del loro genere.
Non è romantico?,
di Todd Strauss-Schulson
(2019). Con protagonista la
vulcanica Rebel
Wilson, il film si è affermato come una
delle commedie più apprezzate dell’anno, ottenendo ottimi riscontri
di pubblico e critica. Al centro della vicenda vi è Natalie,
giovane architetto convinta che il romanticismo sia una piaga da
evitare a tutti i costi. Quando però, in seguito ad un incidente,
la sua vita assume le caratteristiche di una commedia romantica, la
ragazza imparerà piano piano ad abbandonarsi ad esso, scoprendo che
l’amore può essere un’infinita gioia.
Attenti a quelle
due, di Chris Addison (2019). Di nuovo Rebel
Wilson, stavolta in coppia con la premio Oscar
Anne
Hathaway nel film Attenti a quelle due, remake
al femminile della pellicola Due figli di… del 1988. Le
due interpreti ricoprono i ruoli di due truffatrici che si sfidano
ad eseguire un colpo perfetto ai danni di un celebre miliardario.
Quella di loro che perderà, sarà costretta a lasciare la città. Pur
se poco apprezzato dalla critica, il film è stato ampiamente
premiato dal pubblico, che gli ha permesso di guadagnare quasi
cento milioni di dollari a fronte di un budget di “soli” 21
milioni.
Non succede, ma se
succede…, di Jonathan Levine (2019). Tra i più apprezzati film comici dell’anno,
che ha permesso all’attore Seth
Rogen di confermare ancora una volta il proprio
talento comico, e all’attrice Charlize Theron di dimostrare di possedere
tutte le caratteristiche per avere successo anche in tale genere.
Nel film, i due interpretano rispettivamente un giornalista nerd e
la segretario di Stato ora candidata alle elezioni presidenziali.
Dal loro improbabile rapporto lavorativo nascerà un inaspettato
sentimento, che scombussolerà i piani di entrambi.
La rivincita delle
sfigate, di Olivia Wilde (2019). L’attrice Olivia Wilde
debutta alla regia con una delle più acclamate commedie dell’anno,
che mischia racconto adolescenziale e commedia di stampo
indipendente, raccontando i tentativi di scalata al successo delle
due amiche Molly e Amy. Le due, prossime al terminare il liceo,
decidono di godersi al meglio questi ultimi momenti, desiderose di
recuperare il tempo perso sui libri.
Il
primo trailer di Thunderbolts* offre uno sguardo alla squadra
titolare che si riunisce, con un nuovo personaggio di nome
Bob. Il cast del film, come noto, è composto da
personaggi già esistenti nel MCU, dalla Yelena Belova di
Florence Pugh al Bucky Barnes di Sebastian Stan. Essendo uno dei tanti film
Marvel in uscita nel 2025, il
progetto è molto atteso, soprattutto per l’assemblaggio dei membri
della squadra Thunderbolts del MCU. È interessante notare che un
nuovo personaggio completa il roster con il nome di Bob.
Il trailer di Thunderbolts* mostra i membri Yelena, John
Walker/U.S. Agent, Ghost e Taskmaster scontrarsi in un gigantesco
magazzino, ignari di chi abbia mandato gli altri. È presente anche
Bob, un uomo apparentemente normale con pochi poteri o abilità
degne di nota che si trovava semplicemente nel magazzino piuttosto
che essere stato mandato da un individuo. In base al trailer, Bob
avrà evidentemente un ruolo importante nella storia del MCU di Thunderbolts*, il che porta a chiedersi chi sia
e quale sia la sua identità segreta.
Bob è il Sentry dei
Thunderbolts
In Thunderbolts*, il personaggio di Bob sembra in
realtà essere Sentry. Sentry proviene dai fumetti Marvel ed è un supereroe
incredibilmente potente, spesso considerato la versione Marvel di Superman. Dato che il
film è incentrato su una squadra datata di forza bruta, sembra che
Sentry/Bob sarà la principale potenza del gruppo. Non resta a
questo punto che attendere di scoprire in che modo acquisirà i suoi
poteri o manifesterà la sua forza all’interno del film.
Chi interpreta Bob in
Thunderbolts*
In Thunderbolts*, Bob/Sentry sarà interpretato da
Lewis Pullman. L’attore è noto per film come
La battaglia dei sessi, The Strangers: Prey at Night e, più recentemente,
Top Gun: Maverick. Alcune apparizioni televisive hanno
visto Pullman interpretare ruoli in Outer Range e
Lezioni di chimica. Inizialmente, la star di The
Walking DeadSteven Yeun era stata scritturata per il ruolo
di Bob in Thunderbolts*, ma ha dovuto abbandonare il
progetto per motivi di programmazione e Pullman è stato assunto al
suo posto.
Chi fa parte della squadra dei
Thunderbolts della Marvel?
Come accennato, non tutti i membri
del cast dei Thunderbolts* erano visibili nel primo filmato
del film. Questo porta a chiedersi come sia l’intero roster della
squadra titolare. Evidentemente, cinque dei membri dei Thunderbolts sono
Red Guardian e Yelena Belova di Vedova Nera, Ghost di
Ant-Man and the Wasp, Bucky Barnes di Captain
America e U.S. Agent, che ha debuttato in The Falcon and the Winter
Soldier.
Gli altri due membri della squadra
che non vengono mostrati nel filmato della Marvel sono
personaggi a dir poco interessanti. Uno di essi proviene dalla
Vedova Nera, il Taskmaster del MCU. Taskmaster è
stato poco approfondito in Vedova Nera, il che rende la
sua apparizione nei Thunderbolts* molto più intrigante. L’ultimo
membro della squadra dei Thunderbolts dovrebbe essere il loro leader,
Valentina Allegra De Fontaine, un personaggio che è apparso in
tutte le fasi 4 e 5 del MCU.
Il 22 dicembre 1980
Shiningdi Stanley
Kubrick arrivava per la prima volta nelle sale italiane. A
quasi quarantacinque anni di distanza, il
capolavorodiretto, prodotto e co-sceneggiato dal
grande maestro, torna sul grande schermo in versione
restaurata in 4k.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Stephen King, Shining è universalmente riconosciuto come
un assoluto cult della settima arte, avendo lasciato impresse
nell’immaginario collettivo alcune delle scene più iconiche dalla
storia del cinema (a
cosa vi fa pensare un’ascia?).
Appuntamento il 7, 8 e 9 ottobre.
Tre giorni per ritrovare i corridoi dell’Overlook Hotel in cui il
piccolo Danny (Danny Lloyd) corre con il suo triciclo, l’istrionico
Jack Nicholson nei panni del tormentato scrittore
Jack Torrance e l’indimenticata Shelley Duvall in
quelli della moglie Wendy in uno dei film più inquietanti di
sempre.
Shining, la
trama
Lo scrittore Jack Torrance (Jack
Nicholson) accetta di lavorare come custode, per il periodo
invernale, nell’elegante e isolato Overlook Hotel, nelle Rocky
Mountains, insieme alla moglie (Shelley Duvall) e al figlio (Danny
Lloyd). Ma quando la prima bufera di neve si abbatta sull’hotel
bloccando ogni via di fuga, spettri sembrano riemergere dal
passato. Torrance non era mai stato in quel luogo, o forse si?
La Paramount ha appena rilasciato
un altro sguardo all’attesissimo sequel del
Gladiatore di Ridley Scott, Il Gladiatore
II, in uscita il 22 novembre, e promette di
essere uno dei film dell’anno. E questo trailer ha anche rivelato
un vero e proprio shock… Paul Mescal interpreta il
figlio del Massimo di
Russell Crowe.
Mescal, come sappiamo, interpreta
Lucio, il figlio di
Massimo e il nipote di Commodo dell’originale del 2000, mentre
Pedro Pascal interpreta un generale che
è stato scacciato. Denzel Washington veste i panni di
Macrinus, un ex schiavo diventato mercante che cerca di vendicarsi
su larga scala. Joseph Quinn e Fred
Hechinger interpretano i due imperatori gemelli Gata e
Caracalla. Derek Jacobi e Connie
Nielsen riprenderanno i loro ruoli dall’originale.
L’azione sbalorditiva del trailer è
di un’altra scala e di un altro livello rispetto all’originale, con
i gladiatori che ora affrontano squali e rinoceronti, oltre che tra
di loro. Lucius deve lottare per rivendicare il suo nome e per
tenersi stretta la sua vita, con il tema dell’eredità che lo
attraversa. Lucius dichiara che non sarà mai uno strumento,
ma avrà la sua vendetta.
Il Gladiatore 2 sarà la fine
della storia?
Beh, se Scott ha la sua strada, non
sembra probabile. Sebbene il film sia in lavorazione da oltre due
decenni, Scott ha già messo gli occhi su un terzo capitolo del
franchise e la scorsa settimana ha condiviso i suoi piani
durante un’intervista con Premiere in Francia. Le citazioni
sono state tradotte dal francese, in cui sono state originariamente
pubblicate.
“Per questo motivo, sto già giocando con l’idea del
Gladiatore 3.No, sul serio!Ho acceso
lo stoppino…La fine del Gladiatore II evoca quella
del Padrino, con Michael Corleone che si ritrova con un lavoro
che non voleva e che si chiede: “E ora, padre, cosa sto
facendo?”.Il prossimo [film] sarà quindi su un uomo che
non vuole essere dov’è”.
Quando, una settimana dopo, Mescal
ha parlato con la pubblicazione a sostegno del film all’inizio del
suo percorso pubblicitario, gli è stato chiesto cosa ne pensasse
dei piani di Scott. Con grande sorpresa di tutti, Mescal si è detto
interessato a tornare, ma ha avvertito con cautela che la storia
doveva avere un senso. “Sì, Ridley me ne ha parlato, ma solo ieri”,
ha detto. “Quindi sto aspettando di vedere cosa succede, ma
sono interessato, ovviamente.Ma non possiamo
affrettare nulla: la storia deve reggere”.L’uscita del Gladiatore II è prevista per il
22 novembre 2024.
NUDES. Seconda
stagione, una produzione BIM Produzione (Una Società del
Gruppo Wild Bunch) in collaborazione con Rai
Fiction,saràpresentata in
anteprima ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela
della Festa del cinema di Roma dedicata alle giovani
generazioni.
La serie, diretta da Laura Luchetti
e Marco Danieli con Michele Rosiello, Emma Valenti, Astrid
Meloni, Leo Gassmann, Fortunato Cerlino, Lorenzo Sarcinelli, Lucia
Mascino eSveva
Alviti sarà disponibile su RaiPlay dal 25 ottobre.
Tre nuovi casi – Silvia ed
Emilio, Luca e Giacomo, Michela e Francesca – affrontano in
9 episodi da 25’ il fenomeno del revenge porn da un inedito punto
di vista. La “pornografia non consensuale” sembra un problema
lontano dal nostro vissuto quotidiano. E se così non fosse? Questo
ha raccontato la prima stagione di Nudes, affrontando
il revenge porn come piaga nella vita di tre adolescenti. Ma si
potrebbe andare avanti parlando di sextortion, diffamazione,
trattamento illecito di dati… perché purtroppo il fenomeno è tanto
diffuso quanto variegato.
Pur conservando il punto di vista
privilegiato dei giovanissimi, la seconda stagione di
Nudes racconta anche vite adulte minacciate
dalle insidie legate all’uso disinvolto dei social. La posta in
gioco allora aumenta, perché i fatti travolgono la sfera
lavorativa, relazionale, familiare in un devastante effetto
domino.
Lo spunto da cui nasce tutto questo
è il confronto con PermessoNegato, una delle più importanti
associazioni no-profit del Paese (che ogni anno segue centinaia di
casi legati al fenomeno). Grazie ai loro racconti è stato possibile
apprendere che è impressionante la varietà nella tipologia di
vittime: donne e giovani, certo, ma più spesso di quanto si pensi
anche uomini e persone over 45.
Il documentario, scritto e diretto
da Francesco Zippel, è una coproduzione Quoiat Films, Rai Documentari e Luce Cinecittà con il contributo di Rai
Teche, distribuito da Lucky Red.
In occasione dell’uscita al cinema
del documentario il regista e il cast incontrano il pubblico in
sala con quattro proiezioni speciali a Roma. A questo link e di seguito le
info sul tour.
Lunedì 23 settembre al cinema Eden (Piazza Cola di Rienzo, 74)
alle ore 20.30, presenti il regista Francesco Zippel, Felice
Laudadio e Gianna Gissi;
Martedì 24 settembre al cinema Giulio Cesare (Viale Giulio Cesare,
229) alle ore 18:30, presenti Francesco Zippel e il fondatore
presidente di Lucky Red, Andrea Occhipinti;
Martedì 24 settembre cinema Greenwich (Via Giovanni Battista
Bodoni, 59) ore 21.00 con Francesco Zippel e Fabio
Ferzetti
Mercoledì 25 settembre al
cinema Troisi (Via Girolamo Induno, 1) ore 20.00
con Francesco Zippel, il consulente scientifico del film Alberto
Crespi e il produttore Amedeo Pagani
Volonté – L’uomo dai mille volti poster film – BOOM
PR
La trama di Volonté – L’uomo dai
mille volti
Il 2024
segna il trentennale della morte di Gian Maria Volonté, uno dei più
importanti e amati attori della storia del cinema italiano.
“Volonté – L’uomo dai mille volti” ne ricorda il percorso personale
e artistico sottolineando quanto Volonté sia ancora oggi un
riferimento assoluto per i più importanti interpreti contemporanei.
Saranno loro, insieme alla famiglia e agli amici, a raccontarne
l’unicità e l’attualità, accompagnandoci a scoprire le tematiche
che lo hanno definito nel suo cammino artistico e militante. Il
racconto è arricchito da immagini, clip e filmati inediti.
Il
primo trailer di Thunderbolts* ha
finalmente trovato la sua via ufficiale in rete. Marvel Studios ha diffuso il primo video
ufficiale promozionale del film, dopo i
tanti leak dalle fiere estive. E mentre la curiosità cresce
intorno al progetto, lo studio ha diffuso anche un primo poster
ufficiale che vi proponiamo di seguito:
Chi di voi si sentisse confuso
avrebbe ragione ad esserlo, o meglio più che confusione è una
sensazione di déjà vu: dove abbiamo già visto questa
immagine? Chi ha la memoria lunga non esiterà a rispondere:
l’immagine assomiglia tantissimo al poster ufficiale di Sons of
Anarchy, la serie andata in onda tra il 2088 e il 2014 ideata
da Kurt Sutter e trasmessa su FX (disponibile
su Disney+).
La somiglianza è così evidente che
si potrebbe quasi pensare a un omaggio voluto, un po’ come sempre
Marvel Studios ha fatto per la
promozione di Agatha All Along, la sua serie disponibile
in questi giorni su Disney+. Se così dovesse essere siamo
sicuri che nelle prossime ore usciranno altri poster con altri
omaggi a prodotti per cinema e tv di successo.
Chi fa parte della squadra dei
Thunderbolts della Marvel?
Come accennato, non tutti i membri
del cast dei Thunderbolts* erano visibili nel primo
filmato del film. Questo porta a chiedersi come sia l’intero roster
della squadra titolare. Evidentemente, cinque dei membri dei
Thunderbolts sono Red Guardian e Yelena Belova
di Vedova Nera, Ghost di Ant-Man and the Wasp, Bucky Barnes di Captain
America e U.S. Agent, che ha debuttato in The Falcon and the Winter
Soldier.
Gli altri due membri della squadra
che non vengono mostrati nel filmato della Marvel sono personaggi a dir poco
interessanti. Uno di essi proviene dalla Vedova Nera, il Taskmaster del MCU. Taskmaster è stato poco
approfondito in Vedova Nera, il che rende la sua
apparizione nei Thunderbolts* molto più intrigante.
L’ultimo membro della squadra dei Thunderbolts dovrebbe essere il loro leader,
Valentina Allegra De Fontaine, un personaggio che è apparso in
tutte le fasi 4 e 5 del MCU.
Chi fa parte della squadra dei
Thunderbolts della Marvel?
Come accennato, non tutti i membri
del cast dei Thunderbolts* erano visibili nel primo
filmato del film. Questo porta a chiedersi come sia l’intero roster
della squadra titolare. Evidentemente, cinque dei membri dei
Thunderbolts sono Red Guardian e Yelena Belova
di Vedova Nera, Ghost di Ant-Man and the Wasp, Bucky Barnes di Captain
America e U.S. Agent, che ha debuttato in The Falcon and the Winter
Soldier.
Gli altri due membri della squadra
che non vengono mostrati nel filmato della Marvel sono personaggi a dir poco
interessanti. Uno di essi proviene dalla Vedova Nera, il Taskmaster del MCU. Taskmaster è stato poco
approfondito in Vedova Nera, il che rende la sua
apparizione nei Thunderbolts* molto più intrigante.
L’ultimo membro della squadra dei Thunderbolts dovrebbe essere il loro leader,
Valentina Allegra De Fontaine, un personaggio che è apparso in
tutte le fasi 4 e 5 del MCU.
Nella cornice dello splendido
Museo del Cinema di Torino, il regista, animatore e
illustratore Stefano Bessoni presenta il suo
ultimo libro, dedicato a uno dei maestri della settima Arte,
‘Greenaway, morte e decomposizione del cinema’.
Nella descrizione ufficiale, il
volume è “Un quaderno di appunti, riflessioni e illustrazioni su
Peter Greenaway, colui che mi ha fatto capire che un film altro non
è che un contenitore illimitato, nel quale rinchiudere concetti,
teorie e ossessioni. È uno degli autori più importanti del cinema
contemporaneo, un artista che si nutre di pittura, scrittura,
musica, teatro, danza e di ogni forma espressiva che si possa
immaginare. Il suo cinema complesso, enciclopedico e artificioso, è
un gioco creativo infinito che strizza l’occhio a Lewis Carroll,
Jorge Luis Borges e Italo Calvino, un territorio fiabesco, spesso
crudele, sconcertante, nel quale smarrirsi per esplorare le
sfaccettature più inattese dell’animo umano, dell’intelletto e del
corpo.”
Greenaway, morte e decomposizione
del cinema di Stefano Bessoni
Questo volume di
Stefano Bessoni è una guida assolutamente originale per addentrarsi
nella “complessità controllata” del cinema di Greenaway.
Sfogliandone le pagine, si ripercorrono la vita e la carriera di
Greenaway, le sue influenze e le sue ossessioni, e allo stesso
tempo si scopre di più sull’autore del libro, il cui immaginario
stravagante e visionario si è nutrito delle stesse inquietudini
formali e della stessa sostanza artistica del maestro gallese. La
sua duplice prospettiva di profondo conoscitore della materia e di
appassionato artista appare chiaramente nel libro e si traduce in
un racconto ricco di aneddoti, episodi e soprattutto di volti e
personaggi. Tra grana e pixel, carta e matita, la narrazione
procede in parallelo tra l’interpretazione dei suoi film e la
creazione dei disegni, per mettere in luce ciò che Greenaway ha
saputo alimentare e arricchire con il suo sguardo d’artista, per
celebrare la morte di “un” cinema e la nascita di molto
altro.
Bessoni, regista e
illustratore oltre che amico, vive il suo essere artista con tale
intensità ed entusiasmo da dedicare a due suoi maestri – Tim Burton
e Peter Greenaway – un omaggio profondo e appassionato. Per questo
insieme alle parole sono le illustrazioni a fornire un catalogo
ragionato di ritratti dei personaggi che popolano l’immaginario
surreale e intrigante di Greenaway.
E potrebbero e
dovrebbero intrigare anche voi.
Domenico De
Gaetano
1 di 8
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and
Decomposition of Cinema - Per gentile concessione dell'autore,
Stefano Bessoni
Greenaway, the Death and Decomposition of
Cinema
Di Stefano Bessoni – testo e illustrazioni
120 pagine
60 illustrazioni a colori
Testo bilingue italiano e inglese
Formato 17 x 24 cm
Copertina cartonata
Prefazione di Domenico De Gaetano
Realizzato e pubblicato da Bakemono Lab in
collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino
L’incredibile interpretazione, le
protesi e il trucco di Colin Farrell sono alcuni degli aspetti
migliori di The
Penguin (la
nostra recensione). In quasi tutte le scene, la natura dura e
carismatica di Oz Cobb ci fa entrare nel mondo della malavita,
rendendo il film un viaggio divertente e terrificante nel ventre
molle di Gotham. Come per la maggior parte dell’universo di
The Batman di Matt
Reeves, il soprannome di Oz Cobb, Il Pinguino, è
stato messo in pratica grazie al fatto che deriva dalla zoppia del
personaggio, che fa oscillare l’omone in modo
doloroso.
La zoppia di Farrell ha introdotto
una nuova interpretazione del personaggio che lo separa dai fumetti
ed è un richiamo molto più doloroso dal punto di vista fisico del
soprannome di Cobb, creando un personaggio forse più profondo dal
punto di vista emotivo rispetto alle precedenti incarnazioni. Nel
complesso, la zoppia di Oz Cobb sarà la causa della mancanza di
rispetto e della sottovalutazione da parte di alcuni, ma anche il
motivo per cui si fa rispettare dagli altri. Lo ha trasformato nel
Pinguino e lo rende un personaggio affascinante.
Nei fumetti, tradizionalmente,
il soprannome di Oswald Cobblepot deriva dal bullismo
infantile a causa del suo amore per gli uccelli e del suo
aspetto sfortunato. Tuttavia, altre interpretazioni, come quella di
Robin Lord Taylor che ritrae l’iconico
cattivo in Gotham, hanno
utilizzato la zoppia per spiegare la condizione dell’anca del
Pinguino. Cambiando la patologia in un disturbo molto più visibile
e doloroso che causa la zoppia, la versione di Colin Farrell del
Pinguino sembra immediatamente un personaggio più duro rispetto
alle precedenti incarnazioni, che in genere si sentivano
mentalmente intelligenti e inquietanti, ma mai una minaccia fisica
veramente spaventosa. Tuttavia, questo non è l’unico cambiamento
rispetto ai fumetti che rende il personaggio più concreto, e il
cambiamento è molto probabilmente il motivo per cui la zoppia è
entrata nel personaggio.
Oz Cobb è una versione abbreviata
dell’Oswald Cobblepot dei fumetti, in quanto gli showrunner
stavano cercando di creare una versione più “terrena” del
personaggio, e questo aiuta in molti modi a farlo.
Abbreviare Cobblepot in Cobb elimina l’aristocrazia dal
personaggio. Come abbiamo visto in questo episodio, la madre di
Cobb, Francis (Deirdre O’Connell), vive in una
casa di periferia piuttosto piccola, il che fa pensare che
il personaggio abbia un background più da classe operaia.
Se a questo si aggiunge la zoppia, è logico che il personaggio non
abbia avuto tutto l’aiuto che potenzialmente avrebbe potuto avere
con il suo disturbo fisico, creando per Oz una sfida molto più
grande da superare fin dalla nascita.
L’interpretazione e le protesi
di Colin Farrell fanno capire quanto sia viscerale la zoppia di Oz
Cobb
L’interpretazione e il trucco di
Farrell rendono la zoppia un aspetto brutale e chiaramente doloroso
del personaggio di Cobb. In The
Penguin , lo vediamo per la prima volta
quando trasporta il corpo di Alberto (Michael
Zegen) con Victor Aguilar (Rhenzy
Feliz) che lo assiste con riluttanza dopo essere stato
catturato mentre cercava di scassinare l’auto di Oz Cobb. Cobb
accenna al fatto che il trasporto di Alberto gli ha fatto male alla
gamba e in seguito vediamo un tutore al piede mentre sale le scale.
Una volta in camera da letto, Oz si toglie il tutore per scoprire
che le sue dita sono unite e storte e gli showrunner
hanno confermato che ha un piede torto. Il sound
design del tutore pesante e scricchiolante che viene lentamente
tolto dalla gamba di Cobb lo inquadra come un emarginato incompreso
che vive nel dolore. Il fatto che prima di questa scena si veda
Farrell camminare a passo di marcia per tutta la durata de The
Penguin aiuta davvero a far capire il
dolore e il peso con cui Oz deve convivere e accentua l’orribile
rivelazione della scena.
La zoppia di Oz Cobb mostra
molto del suo personaggio ne The
Penguin
La zoppia di Oz non è solo una
menomazione fisica del cattivo, una tendenza che viene sfruttata
in modo eccessivo e che risulta decisamente problematica. Serve
invece a ricordare le sfide che deve affrontare nel
tentativo di diventare un boss, ma anche un punto di forza
nel modo in cui le persone lo sottovalutano, come sottolinea
Sofia Falcone (Cristin Milioti). Allo
stesso modo, Alberto ha detto a Oz che non sarebbe mai stato amato,
anche se l’ha punzecchiato con “un bel ragazzo come te”.
L’atmosfera di La Bella e la Bestia si
riflette anche nell’appartamento di Cobb, che si trova sopra una
gioielleria, la Burgess Jewelry, un riferimento all’attore
Burgess Meredith che interpretava il
personaggio nella serie televisiva Batman
degli anni Sessanta, con le porte a forma di caveau della
gioielleria usate per chiudere la camera da letto di Cobb. In un
certo senso, Cobb si sta rinchiudendo, nascondendosi dal
mondo. Il modo in cui Oz si barrica quasi nella sua stanza
dietro le porte metalliche prima di togliersi il tutore,
strofinarsi il piede e poi tirare fuori l’anello della canottiera
sembra collegare la sua menomazione alla sua capacità di prendere
il controllo del mondo sotterraneo.
La zoppia di Cobb non solo fa sì
che alcuni personaggi lo sottovalutino, ma lo ha anche trasformato
in un uomo che si fa rispettare dagli altri, soprattutto dai meno
abbienti. Ad esempio, Cobb si rifiuta di prendere il posto per i
disabili quando sale sulla metropolitana di Gotham. Questo dimostra
la sua visione di sé stesso, che non si considera menomato, ma che
la sua zoppia è semplicemente qualcosa con cui convive e
che supera ogni giorno , e il suo desiderio di aiutare gli
altri – a patto che li consideri degli emarginati – in modo simile
a quanto ammirava Rex Calabrese. Questo gli fa guadagnare il
rispetto di Victor ed è uno dei primi momenti di crescita nel
rapporto tra i due personaggi.
Nel complesso, la zoppia di Oz Cobb
è stata efficacemente calata nella realtà dell’universo di Matt
Reeves The
Batman, modificandola rispetto all’origine dei fumetti
per rendere il personaggio un avversario più duro per i suoi
avversari. Rendendo la zoppia un disturbo più viscerale per Cobb,
essa diventa un promemoria molto più doloroso di come le persone lo
sottovalutino, il che è molto apprezzato dalle protesi
raccapriccianti e dalla fantastica interpretazione di Farrell nei
panni del gangster di Gotham. Tuttavia, la zoppia di Oz
Cobb non è solo una cicatrice che spaventa la gente, ma lo
ha trasformato in una persona che gli altri possono rispettare.
L’intero settore dovrebbe
festeggiare la magnifica ripresa del box office negli ultimi due
anni. Quest’estate ha regalato un’ampia serie di successi in tutti
i generi, comprese alcune importanti sorprese. Tra queste spicca il
film romantico It Ends with Us, che ha
debuttato sulla scia di Deadpool & Wolverine e ha
travolto il suo pubblico con un dramma sia dentro che fuori dallo
schermo. Interpretato da Blake Lively, il film si sta
avvicinando a importanti traguardi al botteghino sia nazionale che
mondiale.
Con 146 milioni di dollari in
patria e altri 188 milioni di dollari provenienti dai mercati
esteri, il film ha raggiunto un totale di 335 milioni di
dollari a livello globale, a dimostrazione del suo
successo non solo tra i fan del romanzo di partenza di Colleen Hoover,
ma anche tra il pubblico occasionale. Sebbene le possibilità che il
film superi i 350 milioni di dollari a livello nazionale possano
sembrare scarse, considerando che sta per uscire dalle sale, c’è la
possibilità che superi i 340 milioni di dollari prima della fine
della sua corsa globale. E se si considera il budget
relativamente ridotto di 25 milioni di dollari, i
risultati ottenuti dal film appaiono ancora più ammirevoli.
It Ends with Us doveva uscire all’inizio dell’anno, ma
è stato rimandato a dopo Deadpool & Wolverine. La mossa non solo ha
aperto la possibilità di una controprogrammazione, ma ha anche
permesso alla Lively di promuovere il film insieme al marito, la
star di Deadpool Ryan Reynolds. L’attrice è apparsa in
un breve cameo nel blockbuster di supereroi, che ha generato
oltre 1,3 miliardi di dollari in tutto il mondo, e ha
dichiarato in un’intervista a E! News che Reynolds ha contribuito alla scrittura di
It Ends with Us. Il film si è imposto come il suo più
grande successo, avendo superato gli incassi di
Lanterna Verde del 2011, che vedeva
Reynolds nel ruolo di protagonista.
Quest’anno i film di Lively e
Reynolds hanno incassato oltre 1,8 miliardi di dollari in tutto il
mondo
It Ends with
Us ha superato anche altri adattamenti letterari al
femminile come La ragazza del treno (173
milioni di dollari), Where the Crawdads
Sing (145 milioni di dollari),
Crazy Rich Asians (237 milioni di
dollari) e The Fault in Our Stars
(307 milioni di dollari). Tuttavia, il film non sarà in grado di
eguagliare le performance dei film di Twilight, e nemmeno di
Cinquanta sfumature di grigio (570
milioni di dollari) e dei suoi due sequel, Cinquanta
sfumature di nero (381 milioni di dollari) e
Cinquanta sfumature liberate (371 milioni
di dollari).
It Ends with Us ha
debuttato tra le voci di una faida tra la Lively e il suo
co-protagonista e regista, Justin Baldoni.
L’attrice è stata anche criticata per aver minimizzato il tema
centrale del film, ovvero l’abuso domestico, nelle interviste
precedenti all’uscita del film, cosa che ha affrontato
successivamente in un post sui social media. Ciononostante, It
Ends with Us è stato accolto con favore dal
pubblico e si è guadagnato il badge “verified hot” del
sito aggregatore Rotten
Tomatoes, annunciato di recente, grazie al suo punteggio di
pubblico del 91%.
È stata un’altra grande settimana
per i fan dei fumetti: due importanti serie hanno fatto il loro
attesissimo debutto. Per quanto riguarda la DC, il debutto è stato
quello de The
Penguin (la
nostra recensione). Il sequel diretto dell’epopea criminale di
Matt Reeves del 2022, The
Batman, vede ancora una volta protagonista
Colin Farrell, che assume il titolo di signore
del crimine di Gotham City. Il film è stato presentato come un
thriller criminale di strada, incentrato esclusivamente sull’ascesa
al potere di Oz Cobb, alias il Pinguino, e sulla sua battaglia con
le famiglie Maroni e Falcone. Tuttavia, questo non significa che
l’episodio di debutto della serie limitata non abbia avuto qualche
intelligente Easter egg con l’universo più ampio di Batman.
Uno di questi era infatti nascosto in bella vista e
piuttosto sconcertante , in quanto ha a che fare con il
cattivo principale di The
Batman. L’Enigmista.
Attenzione agli spoiler.
L’intera premessa dell’episodio 1
de Il Pinguino era Oz che cercava di farla franca
con un omicidio, uccidendo impulsivamente il figlio diCarmine Falcone, Alberto.
Quest’ultimo era il nuovo capo della famiglia criminale, ma ha
avuto vita breve. Il Pinguino escogita un elaborato piano per
nascondere il cadavere e incolpare i coniugi Maroni per far perdere
le tracce a Sofia Falcone. Circa a metà dell’episodio, Oz e
il suo nuovo apprendista, Victor, stanno viaggiando in
metropolitana quando un attivista con un volantino con un codice
QR dice a ogni passeggero di scansionarlo per rivelare “il
vero volto di Gotham”.
Sebbene all’apparenza possa
sembrare un momento di scarto e Oz lo mandi subito a quel paese,
gli spettatori che hanno scansionato il volantino sono
stati mandati in un luogo molto familiare per i fan di
Batman. Si tratta di ratalada.com,
meglio conosciuto come il sito segreto dell’Enigmista, utilizzato
sia nel film che nel mondo reale per scopi di marketing. Il “ratto”
in questione in The Batman si è rivelato essere Carmine Falcone. Il
messaggio attuale del sito recita come segue:
Cl0ckbreak3r:Ciò che è stato messo in moto non può
essere fermato. xxREIGNITINxx: Arkham sta rilasciando pazienti e Blackgate è un
casino… nessuno è veramente prigioniero lì dentro.Nemmeno
il nostro vecchio amico Sal Maroni.
HOLDTHELINE81:La gente dice di volere la verità, ma
si copre gli occhi quando noi facciamo luce.
DETERMINATORE: Assicuriamoci che non siano di nuovo accecati
dalla corruzione, dagli omicidi, dalla presa di potere di
Falcone…
HOLDTHELINE81:Cominciamo nelle strade.Stasera alle 21.00.Incontriamoci alla metropolitana
fuori Crown Point. Cl0ckbreak3r:Fatto e fatto.La rivoluzione è
appena iniziata.
Un assaggio di ciò che
verrà?
Anche se Edward Nashton, alias
l’Enigmista (Paul
Dano), è rinchiuso ad Arkham, due membri
della famiglia Falcone sono morti, Batman è apparentemente
disperso in azione e Gotham City si sta ancora riprendendo
dall’enorme alluvione causata dagli eventi di The Batman.
Questa potrebbe essere un’ascesa al potere incentrata sul Pinguino,
ma i danni dell’Enigmista sono già stati fatti. L’intera
città è in una pentola a pressione politica a causa delvuoto di potere lasciato. Questo vale anche
per la mafia, che al momento si sta mangiando viva. L’episodio 1 ha
mostrato che le cose stanno andando a favore di Oz, ma questo
potrebbe far parte dell’ultimo gioco dell’Enigmista. C’è una guerra
in corso tra i Maroni e i Falconi, che sta creando un
percorso per una nuova era di corruzione. Qualcosa che vedremo
svolgersi nel resto della serie e potenzialmente in
The Batman Part II.
A quando il prossimo episodio
de “The Penguin”?
Mentre il primo episodio del
Pinguino è stato trasmesso di giovedì, i restanti sette
episodi debutteranno di domenica. L’episodio 2 sarà
trasmesso a Gotham il 29 settembre alle 21:00 su HBO e
Max. Anche The Batman Part II sarà proiettato
nelle sale il 2 ottobre 2026. La trama e i cattivi del film sono
stati chiusi nella Batcaverna. Tuttavia, qualunque cosa sia in
serbo per Gotham, l’Enigmista molto probabilmente ne farà parte.
Per questo motivo, sarà interessante vedere se ci saranno altri
codici QR o indovinelli misteriosi che appariranno nei prossimi
episodi del The
Penguin.
La nuova leadership di
Gerrard nella
stagione 8 di 9-1-1
scuoterà le dinamiche che i fan si aspettano tra i personaggi.
Vincent Gerrard (Brian Thompson) è un capitano
senza peli sulla lingua, che si assicura che tutti seguano le
regole secondo quanto stabilito. Alcune immagini della prossima
stagione lo ritraggono mentre mette in fila i vigili del fuoco
per un’ispezione, cosa che si vede raramente nella serie. Se a
questa rigidità si aggiunge il suo disinvolto bigottismo, lavorare
sotto di lui diventa un incubo per diversi membri del 118. Le
reazioni di ognuno varieranno, ma per Buck, Gerrard è un no.
Oliver Stark e il cast di 9-1-1 hanno partecipato a un panel con il Paley
Center for Media, dove hanno discusso di tutto ciò che riguarda
il 9-1-1. Stark ha svelato in anteprima le ragioni delle
azioni del suo personaggio nella prossima stagione, che lo
vedrà ai ferri corti con il suo superiore.
“Buck forse sta lottando con
Gerrard, o almeno sta lottando di più con il
cambiamento. È piuttosto fissato con le sue abitudini e
penso che si senta molto fedele a Bobby, e sicuramente si scontra
con Gerrard nel primo episodio”, ha detto Stark. “Buck è
una persona che, nelle prime stagioni, abbiamo visto avere qualche
problema con l’autorità e con il sapere qual è il suo
posto, e questo problema si ripresenta di nuovo”, ha
continuato, anticipando un problema delle prime stagioni che Buck
pensava di aver superato. Data la natura autoritaria di Gerrard,
Buck non la prenderà bene.
L’impatto di Bobby su Buck
emerge nella stagione 8 di 9-1-1
“Si era in qualche modo
stabilizzato, sai, nel suo ruolo con Bobby come capitano”, ha detto
Stark, riferendosi alla natura evoluta del loro rapporto in cui
Bobby è come una figura paterna per Buck. “Ma il cambio di
leadership ha fatto emergere di nuovo il vecchio sé”. “E
si sta ribellando un po’ in questa stagione, e non con molto
successo. Pulisce un sacco di bagni, diventando molto bravo”, ha
anticipato le conseguenze delle azioni di Buck.
Questi commenti di Stark ampliano quanto detto dallo showrunner
Tim Minear a Entertainment Weekly sullo stato d’animo di Buck. Ha
parlato del motivo per cui la situazione di Buck è unica,
dicendo,
“Penso che per Buck sia più
difficile che per gli altri.Eddie era nell’esercito, e sia
Hen che Chimney hanno già prestato servizio sotto quest’uomo – sono
stati vaccinati, in un certo senso.Sanno come non farsi
condizionare da lui.Bobby è l’unico capitano sotto cui Buck
abbia mai prestato servizio.Bobby è davvero il suo padre
surrogato, quindi per Buck è molto più difficile”.
Se un personaggio del film The
Batman (2022) di Matt Reeves
meritasse un proprio spin-off, Oz Cobb (Colin
Farrell) sarebbe probabilmente il primo a proporsi per
questo privilegio. All’epoca degli eventi del film, Oz è il
luogotenente numero uno del boss mafioso Carmine Falcone
(John Turturro/MarkStrong), ma si trova in una
posizione unica di opportunità dopo che Falcone viene ucciso
dall’Enigmista (Paul Dano) sui gradini
dell’Iceberg Lounge. Se finora Oz è stato un dirigente di medio
livello, la nuova serie limitata The
Penguin (la
nostra recensione), creata da Lauren LeFranc,
sembra pronta a mostrare la sua ascesa (o discesa, a seconda del
punto di vista) in un potente mafioso a sé stante.
Prima della messa in onda dello
show su Max, Collider ha avuto l’opportunità di incontrare il
regista e produttore esecutivo Craig Zobel,
che ha diretto i primi tre episodi de Il Pinguino, per
analizzare i momenti più importanti della première. Nel corso
dell’intervista, che potete leggere qui sotto, Zobel spiega come ha
firmato per il Pinguino, come ha portato alcune influenze
visive da The Batman e quali elementi sono stati scritti in
anticipo nella sceneggiatura rispetto a quelli decisi il giorno
stesso. Parla anche di alcune delle scene più importanti
dell’Episodio 1, dell’introduzione della Sofia Falcone di
Cristin Milioti, del significato del film noir che
Oz sta guardando e di altro ancora.
Ho visto il film di Matt Reeves
il giorno della prima e ne sono rimasto entusiasta. Ho pensato che
fosse molto intelligente. Mi sono detto: “Oh, una versione di
Batman in stile Fincher è quello che volevo. È un’ottima idea”. Ho
pensato che fosse così bello che l’ho contattato, senza alcun
motivo e senza alcun programma, per dirgli: “Ehi, ben fatto. È
stato molto bello. Ero davvero, davvero, davvero entusiasta”. In
seguito, quando lo show era già pronto e Lauren [LeFranc] era stata
coinvolta, e c’erano sceneggiature e cose del genere, mi hanno
contattato. Dylan Clark mi ha contattato e io ho pensato: “Sì, mi
piace già. È fantastico e il mondo è fantastico”. È così che sono
entrato a farne parte.
In merito al look della serie The Penguin
Penso davvero che sia venuto
fuori dal personaggio, in un modo strano. All’inizio ho pensato che
fosse davvero importante assicurarsi che fossimo, almeno all’inizio
del primo episodio, nella tavolozza di ciò che Greig Fraser e Matt
Reeves avevano fatto e nel modo in cui l’avevano fatto apparire.
Abbiamo parlato con loro dell’attrezzatura che hanno utilizzato.
Abbiamo usato gli stessi obiettivi, le stesse attrezzature e il mio
pensiero era che ci sarebbero state persone che avrebbero finito di
guardare The
Batman per poi premere play su Penguin subito dopo, quindi
c’era bisogno di continuità in questo senso.
Il Pinguino è un uomo diverso.
Il punto di vista di questa serie è davvero diverso da quello di
Bruce Wayne, questa persona che guarda dall’alto la città. Questo è
un personaggio che si muove all’interno della città, che opera
durante il giorno e che opera in luoghi che non sono sempre
visibili, almeno nel primo film. Questo ha iniziato a dettare il
tenore del film, e poi si è arrivati a cose come “Beh, è piuttosto
paranoico”, almeno nel primo episodio, e cose del genere, volendo
assicurarsi che ci fosse una rappresentazione visiva di questo
all’interno dello show. Questo ci ha portato a quella che spero sia
la stessa tavolozza, ma forse usando solo altri colori,
essenzialmente.
Nel film c’è molta luce
calda e questo è stato sicuramente un aspetto che abbiamo
notato e di cui abbiamo parlato. Anche in questo caso, si trattava
almeno della parte iniziale dello spettacolo, quando si era ancora
abituati a capire cosa fosse il film. Mi è sembrato importante
partecipare a queste cose. Inoltre, è bello avere una tavolozza
contenuta e avere delle regole, anche solo per aiutarci a
divertirci giocando all’interno del recinto di sabbia.
Sebbene Sony
Pictures abbia fatto alcuni passi falsi con il franchise
di Venom dal suo lancio nel 2018, una
delle più grandi delusioni per i fan è stato il fatto che la storia
dell’antieroe si è svolta in un mondo PG-13.
Sì, il Protettore Letale ha
mangiato cervelli, ma senza l’aggiunta di sangue. Questo non è
stato un problema importante in Venom, ma
quando Venom:La furia di Carnage, ci sono state
molte lamentele per il fatto che Cletus Kasady è stato scatenato
senza un rating R.
Dopo aver rivelato che i biglietti
saranno messi in vendita il 1° ottobre, lo scooper ha fatto notare
che una fonte ha confermato che la Sony Pictures spera di mantenere
il trequel di Venom in versione PG-13. Perché? A quanto
pare, i soldi (il che ha senso: Deadpool & Wolverine ha battuto i
record, ma avrebbe fatto ancora più soldi se la gente avesse potuto
portare i propri figli a vederlo).
Venom: The Last Dance
L’eccitazione per il trequel ha
iniziato a crescere da quando è stato pubblicato il trailer finale,
con la conferma della presenza di Knull, Dio dei Simbionti, che ha
generato una grande discussione tra i fan.
Poi, c’è la voce che Venom e
Spider-Man si uniranno nel MCU per un’avventura multiversale…
vera o no, la fuga di notizie è andata a favore della Sony e ha
aumentato notevolmente l’interesse per ciò che è previsto per
l’Eddie Brock di
Tom Hardy in Venom:The Last Dance e
oltre.
Potete rivedere il trailer finale e
la nostra intervista con il regista di Venom:Let
There Be Carnage di Andy Serkis, qui sotto.
With you to the end. 🖤 Witness the epic
conclusion in
#Venom: The Last Dance exclusively in theatres October 25.
pic.twitter.com/mzYsJopAQI
Per un certo periodo, sembrava che
il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige volesse puntare tutto su un cesto
a forma di Rick & Morty. Ha scelto alcuni sceneggiatori di
quella serie per lavorare alla
Saga del Multiverso, tra cui Jeff Loveness e Michael
Waldron.
Kevin Feige aveva così tanta fiducia in
Waldron da collaborare con lui per un film di Star Wars che non è
mai stato realizzato e da fargli sostituire Loveness in La
dinastia dei Kang. Tuttavia, le cose sono cambiate e il tempo
di Waldron nel MCU sembra essere finito.
Nonostante Loki abbia
ricevuto un ampio consenso da parte della critica, si ritiene che
lo sceneggiatore della seconda stagione Eric Martin abbia avuto un
ruolo molto più importante nel primo gruppo di episodi rispetto a
quanto inizialmente riportato. Nel frattempo, i fan si sono
rivoltati contro Waldron per il modo in cui ha interpretato
Scarlet Witch nel sequel di Doctor Strange.
Elizabeth Olsen ha precedentemente confermato
che Waldron “non aveva visto”WandaVision e ora la creatrice
principale dello show ha condiviso i suoi pensieri sulla discesa di
Scarlet Witch nella malvagità durante la promozione di Agatha
All Along.
Elizabeth Olsen partecipa al photocall di “Wind River” durante il
70° Festival
di Cannes al Palais des Festivals – Foto di Denis
Makarenko
Parlando con
Radio Times, Jac Schaeffer ha dichiarato: “Amo Wanda e
amo tutti i personaggi con cui ho avuto il privilegio di lavorare:
Natasha [in Black Widow], Carol Danvers [in Captain Marvel], tutti.Ma
uno degli accordi di far parte del MCU è che si prendono in prestito
personaggi e trame per un certo periodo”.
È interessante notare che la Olsen
è sembrata prendere di mira Waldron mentre discuteva del possibile
ritorno di
Scarlet Witch nel MCU.
“Penso di sì.Lo penso anch’io”, ha detto quando le è stato
chiesto se la Vendicatrice è ancora viva. “Sì, e c’era una
luce rossa di energia esplosiva.Penso di essere
morto.Implorerei di lasciare una finestra
aperta.Mi sono divertita così tanto a fare questi
film.Mi piacerebbe capire come essere
intelligentemente un non-morto”.
“Dobbiamo trovare gli
scrittori più intelligenti per capire come dare un senso a tutto
questo.Sono aperta alle idee”, ha
sottolineato.
Si dice che la Schaeffer scriverà il film su Scarlet
Witch, anche se non ci aspettiamo che venga
distribuito prima dell’uscita di Vision e Avengers: Secret
Wars (quindi probabilmente nella prossima Saga che,
se le teorie dei fan sono accurate, sarà la “Saga dei
mutanti”).
Nelle ultime settimane si è parlato
molto dei piani di Marvel Studios e Sony Pictures per
Spider-Man 4, con tutti gli indizi che puntano a
vedere il Peter Parker di Tom Holland incontrare finalmente il Venom di
Tom Hardy per combattere Knull.
L’accordo tra i due studios è
saltato durante la produzione di
Spider-Man: Far From Home e, per un certo
periodo, sembrava che la Sony avrebbe realizzato un terzo film
senza alcun contributo da parte di Kevin Feige (qualcosa ci dice
che non sarebbe finita bene).
Per fortuna, i fan hanno cambiato
le cose, ma almeno in parte il motivo per cui No Way
Home è finito nel modo in cui è finito è perché
nessuno era sicuro che avremmo rivisto Holland nel MCU. Inoltre, non essendo più sotto
contratto, Holland ha più volte messo in dubbio il suo futuro come
personaggio in generale.
Lo scooper Daniel Richtman è intervenuto oggi
per rivelare che i piani per l’eroe vanno ben oltre Spider-Man
4. Ha sentito che Spidey avrà un ruolo molto più ampio in
Avengers:Doomsday rispetto a Infinity
War e Endgame e che Holland
girerà entrambi i progetti all’inizio del 2025.
Richtman non ha menzionato Secret
Wars, anche se immaginiamo che tornerà per questo un po’
più tardi, dato che si suppone sia stato messo a punto un piano per
il prossimo anno che permetterà a Holland di girare Spider-Man
4 e Avengers:Doomsday nello stesso periodo.
Cosa hanno suggerito i nuovi rumors su Tom Holland?
Per quel che vale, anche @MyTimeToShineH
ha commentato: “C’è un nuovo accordo Marvel-Sony che prevede che Tom
Holland riprenda il suo ruolo di Spider-Man/Peter Parker in altri
tre film da solista (Spider-Man 4-6) e in altri tre film del
MCU (tra cui Secret Wars e altri
due)”.
“L’accordo precedente
riguardava solo No Way Home e Avengers.E parte
dell’accordo prevedeva che avesse un ruolo importante nei film
degli Avengers”.
Se questo è vero, significa che
Spider-Man avrà una presenza massiccia nel MCU sia nella
Saga del Multiverso che in qualsiasi altro film che verrà dopo
Avengers:Secret Wars. Questo potrebbe portare il personaggio a
essere fondamentale per il franchise quanto Iron Man e, cosa forse
più eccitante, aprirà sicuramente le porte all’incrocio di Peter
con i Fantastici Quattro.
Tuttavia, il ruolo molto più ampio
in Doomsday ci porta a credere che la dinamica di Spider-Man con il
Dottor Destino – che ha il volto di
Tony Stark – sarà molto più importante dei potenziali
legami del villain con Mister Fantastic.
Destin Daniel Cretton dirigerà
Spider-Man 4, mentre gli sceneggiatori di
Spider-Man: No Way Home Chris McKenna ed
Erik Sommers torneranno a scrivere la sceneggiatura. La data di
uscita del film non è stata annunciata, ma ci aspettiamo che arrivi
nelle sale il 24 luglio 2026.