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The Brave and the Bold: scelta la sceneggiatrice per il prossimo film DC Studios?

The Brave and the Bold film 2026

Dopo le voci che vogliono Andy Muschietti al timone di The Brave and the Bold, il prossimo film DC Studios che presenterà la Bat-family sul grande schermo, sembra che a scrivere il film sia stata chiamata Christina Hodson, che ha già firmato non solo The Flash, diretto proprio da Muschietti, ma anche Birds of Prey, il mai uscito Batgirl e altri blockbuster. Si tratterebbe quindi di una penna che ha familiarità con gli eroi DC.

Così come per la notizia legata a Muschietti, anche il coinvolgimento di Christina Hodson in The Brave and the Bold è da considerarsi un rumor e non c’è ancora certezza della sua assunzione. C’è però da dire che se la dirigenza WB è felice con il lavoro svolto dalla coppia Muschietti/Hudson per il film The Flash, è probabile che la riproponga per realizzare anche un altro capitolo del nuovo DCU.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The BatmanThe Brave and the Bold introdurrà “la Bat-family“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

E’ una strana storia padre-figlio su loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei fumetti di Batman scritti da Grant Morrison, che secondo James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul DCU. L’altro scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era Tom King, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori della DCU e conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy, mentre James Mangold è stato scelto per dirigere Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di Star Wars).

 
 

The Flash: Phil Lord e Chris Miller parlano del loro film mai realizzato

The Flash film 2023

Prima che Andy Muschietti venisse ufficialmente incaricato di dirigere The Flash, c’è stato un breve periodo in cui la Warner Bros era in procinto di affidare a Phil Lord e Chris Miller la direzione creativa del film DC Comics. Il duo, nel 2015 reduce dal successo di The LEGO Movie, aveva incontrato lo Studio per mettere in cassaforte l’eventuale collaborazione, proponendo le sue idee.

I fan erano comprensibilmente entusiasti, ma non si è più sentito parlare del progetto poi fino al 2017, quando il film era già passato in altre mani. Parlando con The Hollywood Reporter, i produttori di Spider-Man: Across the Spider-Verse hanno confermato di aver scritto un trattamento nel 2015 e di essere stati informati dei piani più ampi di Zack Snyder per il suo DCEU. “Il film comprendeva un viaggio nel tempo, ma non era una storia multiversale”, dice Miller della loro versione di The Flash. “Quindi penso che sia giusto dire che questa è la sua cosa unica.”

“Nella nostra storia ci sono sicuramente alcune cose che c’erano nei trailer che ho visto e che sono simili a elementi che sono nel nostro trattamento, ma sono certo che, da quello che so ora della storia, sembra abbastanza diverso da quello che avevamo pensato noi.” Lord ha aggiunto scherzosamente: “Gran parte del nostro trattamento riguardava la quantità di cibo che Barry doveva consumare”.

Per quanto ne sappiamo, Christina Hodson di Birds of Prey è ora l’unica sceneggiatrice accreditata di The Flash, una vera sorpresa quando così tanti sceneggiatori hanno lavorato al film nel corso di tutti gli anni che separano l’annuncio del film dalla sua uscita, il prossimo 15 giugno in Italia.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

 
 

Fear the Walking Dead 8: tutto quello che c’è da sapere sull’ultima stagione

Fear the Walking Dead 8
Lauren 'Lo' Smith/AMC

Fear the Walking Dead 8 è finalmente disponibile. L’ottava stagione dello spin-off di The Walking Dead segnerà anche la conclusione di questa storia. Fear the Walking Dead  si è dimostrato estremamente popolare da quando è iniziato nel 2015, e i fan sono ora pronti a dire addio a Morgan (Lennie James), Madison (Kim Dickens), Victor (Colman Domingo) e gli altri.

Fear the Walking Dead 8: quando esce e dove vederla in streaming

La stagione 8 sarà divisa in due parti di sei episodi. La prima metà della stagione Fear the Walking Dead 8 va in onda dal 14 maggio al 18 giugno 2023. La seconda parte di Fear the Walking Dead 8 uscirà nell’autunno 2023. Fear the Walking Dead va in onda su AMC negli Stati Uniti. In Italia, la stagione andrà in onda in prima visione satellitare su MTV, canale a pagamento della piattaforma Sky.

In merito al finale di serie lo showrunner ha dichiarato “Tutto ciò che riguarda il modo in cui la società è gestita  PADRE è progettato per battere quella connessione umana tra le persone – per separare i genitori dai loro figli , per crescere i figli in modo che non siano emotivamente connessi“.

Il cast di Fear the Walking Dead 8

La stagione 8 di Fear the Walking Dead vedrà tornare protagonisti molto volti noti della serie, con Kim Dickens annunciato come attore protagonista per la prima volta nella serie. Tornano in questa stagione:

  • Lennie James nel ruolo di Morgan Jones
  • Kim Dickens nel ruolo di Madison Clark
  • Colman Domingo nel ruolo di Victor Strand
  • Danay Garcia nel ruolo di Luciana Galvez
  • Austin Amelio nel ruolo di Dwight
  • Karen David interpreta Grace Mukherjee
  • Christine Evangelista nel ruolo di Sherry
  • Jenna Elfman nel ruolo di June Dorie
  • Rubén Blades nel ruolo di Daniel Salazar

Kim Dickens ha detto a ComicBook.com dell’ultima stagione: “Penso che il cast si sia presentato e abbia dato il proprio cuore e la propria anima e non abbia lasciato nulla sul tavolo. E penso che il pubblico lo sentirà. Penso che sarà molto soddisfacente. per loro.”

hristine Evangelista ha aggiunto: “Vedrai la riconnessione di tutti i personaggi che hai conosciuto, ma li vedrai riconnettersi tra loro in modi nuovi. E li vedrai anche connettersi con persone che non hanno [ connesso con] prima.”

Madison è nella stagione 8 di Fear the Walking Dead?

La stagione 8 di Fear the Walking Dead riprende dopo che è stato rivelato che Madison (Dickens) è ancora viva, dopo che i fan pensavano che fosse stata uccisa nella stagione 4 mentre si sacrificava per i suoi figli. Scopriamo che ha raccolto bambini e li ha separati dai loro genitori per usarli in PADRE, una comunità che mira a “ricostruire il mondo“. Tuttavia, diventa subito chiaro che è un percorso oscuro per lei. Dickens è stata annunciata come attrice protagonista per la prima volta nella stagione 8, quindi possiamo aspettarci di vedere molto di più da lei.

Trailer dell’ottava stagione di Fear the Walking Dead

 
 

Boogeyman 2: il regista Rob Savage parla dell’idea per il sequel e per il futuro

The Boogeyman film 2023

Il regista Rob Savage ha anticipato The Boogeyman 2 e cosa vorrebbe vedere in un potenziale futuro. In una recente intervista con Discussing Film, a Savage è stato chiesto di un potenziale progetto per proseguire la storia con il regista Sam Raimi. Savage ha rivelato che il progetto è ancora in lavorazione.

Sì, sono davvero entusiasta di quello con Sam“, ha detto Savage. “Quello è stato un lungo viaggio, ma lo stiamo solo portando in un punto in cui penso che sia quasi pronto per partire. In realtà ho un paio di progetti con Sam, ce ne sono un paio che non sono stati ancora annunciati che sono davvero eccitanti. Adoro lavorare con lui. C’è anche un adattamento di un cortometraggio che ho fatto io chiamato Salt, che è un altro tipo di horror demoniaco di cui sono davvero entusiasta e penso che potrebbe essere uno di quelli che verranno dopo.

Savage ha anche anticipato che sta lavorando a un film che chiama “Le colline hanno gli occhi per la prossima generazione” con i produttori di Barbarian. Il regista ha anche rivelato di avere una “grande idea per un sequel di Boogeyman“, cosa che potrebbe accadere se il primo andrà bene al box office di tutto il mondo! “In realtà sto girando un film di cui sono davvero fottutamente entusiasta e penso che potrebbe essere Le colline hanno gli occhi per la prossima generazione. È un film originale su cui sto lavorando con gli stessi ragazzi che hanno fatto Barbarian, gli stessi produttori. E poi abbiamo anche avuto un’ottima idea per un sequel di Boogeyman di cui tutti sono davvero entusiasti. Non è quello che ti aspetteresti da un grande sequel di un film in studio, ma è davvero terrificante. Ne sono davvero entusiasta. Quindi, se questo film non bombarda, forse potrebbe essere il prossimo! Anche questo è all’orizzonte”.

Tutto quello che c’è da sapere su The Boogeyman

La liceale Sadie Harper e sua sorella minore Sawyer sono sconvolte dalla recente morte della madre e non ricevono molto supporto dal padre, Will, un terapista che sta a sua volta affrontando il proprio dolore. Quando un paziente disperato si presenta inaspettatamente a casa loro in cerca di aiuto, lascia dietro di sé una terrificante entità soprannaturale che va a caccia di famiglie e si nutre della sofferenza delle sue vittime.

The Boogeyman è diretto da Rob Savage (Host), con una sceneggiatura di Scott Beck & Bryan Woods (A Quiet Place – Un posto tranquillo) e Mark Heyman (Il cigno nero), e un soggetto di Scott Beck & Bryan Woods basato sul racconto di Stephen King. Il film è interpretato da Sophie Thatcher (Yellowjackets), Chris Messina (Air – La storia del grande salto), Vivien Lyra Blair (Obi-Wan Kenobi), Marin Ireland (The Umbrella Academy), Madison Hu (Bizaardvark), LisaGay Hamilton (Vice – L’uomo nell’ombra) e David Dastmalchian (Lo strangolatore di Boston). The Boogeyman è prodotto da Shawn Levy (Stranger Things), Dan Levine (Arrival) e Dan Cohen (The Adam Project), mentre John H. Starke (Sicario), Emily Morris (Rosaline), Scott Beck, Bryan Woods, Ryan Cunningham, Adam Kolbrenner (La guerra di domani) e Robyn Meisinger sono i produttori esecutivi.

“The Boogeyman è un classico film dell’orrore sullo stampo di Poltergeist – Demoniache presenze, che incute paura e fa emozionare allo stesso modo”, afferma il regista Rob Savage. “Ricordo vividamente il terrore che ho provato leggendo il racconto di Stephen King da bambino, ed è proprio questa sensazione di paura tipica dell’infanzia che volevo suscitare nel pubblico cinematografico di tutto il mondo. Questo film è stato realizzato in collaborazione con un team creativo di incredibile talento e interpretato in modo meraviglioso e intenso dal nostro fantastico cast. Mi hanno tutti davvero incantato. Siamo incredibilmente orgogliosi di questo film e non vediamo l’ora di dare a tutti voi un motivo per avere di nuovo paura del buio”.

 
 

Jeremy Renner pronto a tornare nei panni di Occhio di Falco, se la Marvel dovesse chiamare

Jeremy renner

Jeremy Renner si è dimostrato un vero eroe all’inizio di quest’anno, quando ha salvato suo nipote da uno spazzaneve che lo stava investendo. Di conseguenza, Renner stesso è stato vittima di molteplici ferite e fratture, rischiando la vita.

Inizialmente, non era chiaro quanto bene Jeremy Renner si sarebbe ripreso dalle sue ferite quasi mortali, ma l’attore si è rivelato essere caparbio almeno quanto l’eroe Marvel che interpreta sul grande schermo con i Marvel Studios (Occhio di Falco), poiché la sua guarigione si è rivelata rapida e procede a gonfie vele. Anche se ha ancora molta strada da fare (attualmente sta usando un bastone da passeggio, per esempio), sembra che Renner sia pronto e disposto a vestire di nuovo i panni di Clint Barton, se la Marvel dovesse chiederglielo.

Durante un panel all’evento Phoenix Fan Fusion questo fine settimana, alla star di Avengers: Endgame è stato chiesto del suo futuro come Occhio di Falco, e lui ha confermato che sta solo aspettando di ricevere una chiamata dai Marvel Studios.

È difficile dire se sarà pronto a girare film come Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, i prossimi film collettivi in programma nel MCU, perché rientrano dentro a una pianificazione precisa dello studio, anche se i ritardi causati dallo sciopero degli sceneggiatori WGA in corso potrebbero andare a favore di Renner, regalandogli altro tempo per rimettersi completamente.

L’ultima apparizione di Clint Barton/Occhio di Falco è stata quella nella serie Disney+ al fianco di Hailee Steinfeld nei panni di Kate Bishop. La serie è stata un successo, ma non c’è mai stata alcuna indicazione che fosse in programma una seconda stagione.

 
 

The Out-Laws – Suoceri fuorilegge: trailer del film Netflix con Pierce Brosnan

The Out-Laws - Suoceri fuorilegge

Netflix USA ha diffuso il trailer ufficiale di The Out-Laws – Suoceri fuorilegge. Il film è interpretato da Adam DeVine nei panni di un direttore di banca che scopre che i suoi futuri suoceri sono famigerati ladri. Il film sarà disponibile in streaming dal 7 luglio.

Il contributo presenta Owen di DeVine mentre incontra i genitori della sua fidanzata Parker, interpretati da Pierce Brosnan ed Ellen Barkin. Dopo che Parker viene rapita per un riscatto dai nemici dei suoi genitori, Owen si allea con i suoceri in una rapina in banca per ottenere i soldi.

In The Out-Laws – Suoceri fuorilegge Owen Browning (Adam Devine) è un onesto direttore di banca che sta per sposare Parker (Nina Dobrev), l’amore della sua vita. Quando la banca dove lavora viene rapinata dai famigerati Banditi Fantasma nella settimana prima del suo matrimonio, Owen crede che i futuri suoceri (Pierce Brosnan, Ellen Barkin), appena arrivati in città, siano i famosi fuorilegge.

 
 

The Flash: Bruce Wayne barbuto nella nuova clip dal film

The Flash

Una nuova clip di The Flash (che potete vedere qui) è arrivata on line e ci mostra uno sguardo inedito a Michael Keaton nei panni di un Bruce Wayne barbuto e invecchiato. Mentre aspettiamo che il film arrivi nelle nostre sale, le reazioni alle prime proiezioni in anteprima sono state per la maggior parte estremamente positive, ci sono state voci fuori dal coro.

Dalla clip, oltre al nuovo look di Bruce, apprendiamo che Gotham City non ha più bisogno di Batman perché è diventato uno dei posti più sicuri in cui vivere in America. Sembra che il Cavaliere Oscuro sia riuscito a ripulire le strade, solo per ritrovarsi senza scopo, solo a Wayne Manor.

Nella clip ascoltiamo Barry Allen (Ezra Miller) parlare di quanto sia importante trovare Superman in quella linea temporale, perché nella sua c’è molto bisogno di aiuto. Sappiamo però che in questa linea non c’è nessun Superman, bensì una Supergirl che è pronta a fare il suo esordio sul grande schermo.

https://www.youtube.com/watch?v=TSbtu9f5ZIk&t=27s&pp=ygUOVGhlIEZsYXNoIGNsaXA%3D

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

 
 

Blue Beetle: il protagonista spera possa diventare “… una trilogia”

Bluee Beetle

L’attore Xolo Maridueña sogna una trilogia per Blue Beetle. Il prossimo film sui supereroi DC vedrà Maridueña nei panni di Jaime Reyes, un ragazzo comune che riceve dei super poteri dopo aver esser tornato a casa dal college. Jaime viene scelto per diventare un ospite simbiotico dello Scarabeo, una reliquia aliena che gli garantisce un potente esoscheletro. Con i suoi nuovi poteri, Jaime diventa l’eroe protagonista del fumetto e del film Blue Beetle.

Maridueña parlando del lavoro fatto è sembrato entusiasta che il pubblico veda il suo nuovo film. Se otteniamo un film o una trilogia e f–king lo pieghiamo nella Justice League s–t, siamo pronti per tutti e nove“, ha detto a Empire . “Per me e Angel [Manuel Soto, regista] e il team, abbiamo preso a calci in culo questo film. Dipende solo dai numeri”.

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Al fianco di Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo, Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax, il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez.

Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggiDC. John Rickard e Zev Foreman sono i produttori e Walter Hamada, Galen Vaisman e Garrett Grant sono i produttori esecutivi. Il team creativo del regista che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Pawel Pogorzelski (“Midsommar”,“Hereditary”), lo scenografo John Billington (“Bad Boys for Life”), il montatore Craig Alpert (“Deadpool 2”, “The Lost City”), la costumista candidata all’Oscar® Mayes C. Rubeo (“Jojo Rabbit”, i film di “Thor”), il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain (“The Suicide Squad”, “Aquaman”) e il compositore Bobby Krlic (“Midsommar”, la serie “Snowpiercer”). Una presentazione Warner Bros. Pictures, una produzione Safran Company, “Blue Beetle” sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

 
 

Il Re Leone potrebbe diventare una saga in stile Star Wars per Disney

Il re leone film

Il Re Leone potrebbe diventare un franchise simile a Star Wars! Ad annunciarlo è stato Sean Bailey, presidente di Walt Disney Pictures. Il Re Leone potrebbe espandersi in una grande saga epica, come il franchise di Star Wars“, ha detto Bailey al New York Times. “C’è molto spazio per correre se riusciamo a trovare le storie.”

Il remake “live-action” del classico Disney è uscito nei cinema nel 2019 e ha incassato oltre 1,7 miliardi di dollari al botteghino globale. Diretto da Jon Favreau da una sceneggiatura di Jeff Nathanson, il film segue la trama del film originale del 1994 e presenta una colonna sonora dei compositori originali Hans Zimmer, Elton John e del paroliere Tim Rice. Il cast delle voci originali includeva Donald Glover, Seth Rogen, Billy Eichner, Eric Andre, Keegan-Michael Key, Shahadi Wright Joseph, Chiwetel Ejiofor, Alfre Woodard, John Kani, John Oliver, Florence Kasumba, JD McCrary e Beyonce.

Dopo il successo del film, la Disney ha annunciato, Mufasa: Il re leone, un prequel fotorealistico diretto da Barry Jenkins, che è ancora in lavorazione e la sua uscita è prevista per l’estate 2024. Il film racconterà la vita di Mufasa da giovane cucciolo e creerà le origini della sua faida con Scar. Se questa notizia diventerà un vero e proprio programma di sviluppo la Disney potrebbe continuare a trovare nuove storie da raccontare nell’universo de Il Re Leone, e chi può dire che non potrebbe espandersi ulteriormente per vedere Mufasa e Scar lottare come Luke Skywalker e Darth Vader?  Mufasa: Il re leone uscirà nelle sale il 5 luglio 2024. 

 
 

Spider-Man: Across the Spider-Verse, spiegazione del finale del film

Spider-Man: Across the Spider-Verse 2

Spider-Man: Across the Spider-Verse si conclude con un grosso cliffhanger che lascia Miles Morales e il destino del multiverso in grave pericolo. La prima incursione di Miles Morales nel multiverso lo ha portato a unire le forze con Spider-People provenienti da diverse dimensioni per impedire a Kingpin di rompere il tessuto della realtà. Quello che Miles non sapeva è che la sua prima missione come Spider-Man era solo l’inizio di una battaglia più grande, con La Macchia e Spider-Man 2099 che lo costringono a scegliere tra salvare i suoi cari e proteggere il multiverso.

Miles Morales ora capisce che tutte le varianti dell’Uomo Ragno nel multiverso sono collegate da una serie di eventi che danno forma ai loro viaggi personali. Tuttavia, non accetta l’obbligo di essere limitato dal destino. Decide di opporsi alla Spider Society e di evitare la tragedia nella sua vita, indipendentemente dalle conseguenze. Questo lo porta a fuggire nella realtà sbagliata mentre La Macchia, un cattivo da lui creato e ua nemesi, minaccia di uccidere i suoi cari. Con la conferma che Spider-Man: Beyond the Spider-Verse riprenderà da dove si era interrotto Spider-Man: Across the Spider-Verse, il finale del secondo film lascia Miles Morales a dover affrontare il peggior scenario possibile: analizziamolo insieme in questo articolo con spoiler.

1Cosa significa davvero il finale di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Spider-Man: Across the Spider-Verse si prende il tempo necessario per approfondire Miles Morales, Gwen Stacy e Miguel O’Hara, nonché il multiverso e l’importanza degli eventi canonici. Pur offrendo una soddisfacente riconciliazione tra Gwen e suo padre, Spider-Man: Across the Spider-Verse lascia aperti tutti gli altri filoni narrativi in modo che il sequel abbia abbastanza tempo per risolverli. Tuttavia, il tema principale di Spider-Man: Across the Spider-Verse è chiaro: il destino è già scritto, ma tutti hanno la possibilità di sfidarlo. Se cercare di sfuggire al proprio destino sia la decisione giusta è un altro discorso.

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L’incredibile Hulk: tutto quello che c’è da sapere sul film

L-incredibile-hulk-film

Subito dopo l’Iron Man di Jon Favreau e con Robert Downey Jr. protagonista, il secondo supereroe della Marvel a fare il suo ingresso nell’MCU è stato il possente Hulk, protagonista di L’incredibile Hulk. Uscito al cinema nel 2008 per la regia di Louis Leterrier, il film ha dunque riportato sul grande schermo il celebre gigante verde, già protagonista di un film intitolato semplicemente Hulk, diretto nel 2003 da Ang Lee. Questa nuova versione del personaggio, poi modificata nel corso dell’evoluzione del Marvel Cinematic Universe, rimane ancora oggi particolarmente apprezzata per presenza scenica e aspetto complessivo.

Questo nuovo film dedicato al supereroe non ignora del tutto il lungometraggio di Lee, non dilungandosi dunque a raccontare il come il protagonista abbia subito la trasformazione che lo affligge. Si è però cercato di affrontare in modo più esplicito i temi che riguardano la natura del personaggio e le responsabilità che comporta essere dotati di quella forza sovrumana. L’incredibile Hulk introduce così una nuova versione del gigante verde particolarmente scissa tra rabbia totale ed aspetti emotivi, una cosa che sarebbe poi con il tempo stata resa meno evidente dalla Marvel, che ha in anni recenti proposto un Hulk più quieto, interpretato come noto da Mark Ruffalo.

L’incredibile Hulk rappresentò un passo avanti rispetto al suo predecessore, ma anche in questo caso ottenne pareri contrastanti da parte di critica e pubblico. In particolare, si dibatte ancora oggi sul valore dell’azione presente nel film, da alcuni giudicata eccessiva. Se però si apprezzano queste opere dal ritmo esagitato, L’incredibile Hulk è un titolo da recuperare assolutamente. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’incredibile Hulk: la trama del film

Protagonista del film è il dottor Bruce Banner, uno scienziato impegnato in un esperimento il cui intento è rendere gli esseri umani immuni alle radiazioni gamma. Per via di un incidente, Banner viene però colpito proprio da questi, che fanno nascere in lui un gigantesco e incontrollabile mostro verde, chiamato Hulk. Scappato e nascostosi dal mondo per evitare di fare del male a qualcuno, Banner cerca di condurre un’esistenza che lo tenga lontana dalla rabbia, elemento che fa uscire allo scoperto Hulk. Quando però viene localizzato dal generale Thaddeus Ross, egli si trova a dover nuovamente fuggire e combattere contro le forze militari. I guai per lui sono però appena iniziati.

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L’incredibile Hulk: il cast del film

Il regista del film avrebbe preferito Mark Ruffalo come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Edward Norton, il quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però, l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel. A sostituirlo da The Avengers in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del personaggio. Pur non venendo accreditato, Norton ha collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk, contribuendo in particolare ad approfondire le conseguenze psicologiche derivate dalla trasformazione del protagonista. Per dar vita ad Hulk, inoltre, ebbe modo di sperimentare con la motion capture.

L’attrice Liv Tyler interpreta invece il ruolo di Betty Ross e come noto ha accettato di prendere parte al progetto senza il bisogno di leggere la sceneggiatura. Ad interpretare il generale Ross vi è invece il premio Oscar William Hurt, il quale accettò in quanto grande fan del personaggio. Hurt ha poi ripreso tale ruolo anche per successivi film della Marvel. L’attore Tim Roth, invece, interpreta il soldato Blonsky, che si trasforma poi in Abominio. Egli ha affermato di aver preso parte al progetto solo per far contenti i suoi figli, nutrendo poi un sempre maggior interesse nei confronti del personaggio e dell’uso della motion capture, necessaria per dar vita al mostruoso Abominio.

Il sequel di L’incredibile Hulk, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come noto, diversi attori del film avevano già firmato per riprendere i rispettivi ruoli in un sequel di L’incredibile Hulk. Il risultato non del tutto entusiasmante al box office e il fatto che i diritti di distribuzione del personaggio fossero di proprietà della Universal hanno però impedito l’effettiva realizzazione di un sequel, poi cancellato a seguito del disinteresse di Norton. Il personaggio non ha dunque più avuto un film interamente dedicato a sé, ma come noto è in più occasioni stato co-protagonista di altri film della Marvel, da quelli dedicati agli Avengers fino a Thor: Ragnarok e la recente serie She-Hulk.

È possibile fruire di L’incredibile Hulk grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

 
 

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: tutte le curiosità sul film

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Sull’onda del successo di Transformers, la Hasbro ha fatto sì che un’altra sua celebre linea di giocattoli divenisse protagonista di un film per il cinema. Arriva così in sala, nel 2009, il film G.I. Joe – La nascita dei Cobra (qui la recensione) ha portato sul grande schermo la squadra speciale ispirata all’omonima serie di action figures, il cui obiettivo, come nel più classico dei casi per questo genere opere, è quello di salvare il mondo da un pericoloso gruppo terroristico. A dirigere il film vi è Stephen Sommers, regista divenuto famoso per La mummia e il suo sequel La mummia – Il ritorno.

Da tempo si pensava a come portare sul grande schermo questi personaggi, celebri in particolare per il loro essere dotati di sofisticati mezzi bellici, tecnologicamente avanzati. Dopo una prima sceneggiatura trafugata in rete e mal recepita dai fan, i produttori della Di Bonaventura Pictures (stessa casa di produzione di Transformers) si sono impegnati per riscrivere il progetto affinché fosse più fedele a ciò che si sa degli omonimi personaggi Hasbro. Tali operazioni non hanno però impedito al film di affermarsi solo come un modesto successo, con un incasso globale di 302 milioni a fronte di un budget di 175.

Nonostante ciò, si è poi deciso di realizzare anche un sequel, che ha portato avanti quanto da questo primo film lasciato in sospeso. Ad ogni modo, per gli amanti del genere si tratta di un buon titolo d’azione, ricco di colpi di scena e personaggi iconici. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di G.I. Joe – La nascita dei Cobra

Quando il proprietario della MARS James McCullen, discendente dell’omonimo commerciante d’armi che nel XVII secolo sconvolse gli equilibri d’Europa, vende la sua nuova letale arma alla Nato, i G.I. Joe vengono incaricati dal governo di trasportarla al sicuro. Mentre la squadra, composta da Duke, Ripcord, Scarlett, Snake Eyes e Heavy Duty si recano alla base segreta in Egitto per incontrare il loro capo, il Generale Hawk, McCullen sembra però cambiare idea sulla sua donazione, intenzionato ora ad usare la pericolosa arma per tenere sotto controllo i governi di tutto il mondo. Per rientrarne in possesso, ingaggia la Baronessa e Storm Shadow, due pericolosi mercenari. Per i G.I. Joe ha dunque inizio una delicata missione che ha come obiettivo la salvezza del mondo intero.

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G.I. Joe – La nascita dei Cobra: il cast di attori del film

Ad interpretare il principale protagonista del film, l’agente Duke, vi è l’attore Channing Tatum. Egli, però, non era intenzionato a recitare nel film, il quale a suo dire glorifica la guerra, ma fu costretto a prendervi parte per via di obblighi contrattuali. Tatum cercò allora di avere per sé il ruolo di Snake Eyes, suo personaggio preferito, ma gli fu invece assegnato Duke. Il ninja Snake Eyes è dunque stato interpretato da Ray Park, attore noto per aver interpretato il Sith Darth Maul in Star Wars – La minaccia fantasma. Interpretare tale ruolo fu per lui una sfida non da poco, poiché il costume presentava un certo peso e lo rallentava anche nel più semplice dei movimenti. L’attore Dennis Quaid, invece, ricopre il ruolo del generale Hawk.

L’attrice Rachel Nichols era invece la prima scelta per interpretare Scarlett e accettò tale ruolo attratta dalle scene d’azione previste. Sono poi presenti gli attori Marlon Wayans nei panni di Ripcord e Adewale Akinnuoye-Agbaje in quelli di Heavy Duty. Joseph Gordon-Levitt interpreta The Doctor, comandante del gruppo criminale Cobra. L’attore ha raccontato di aver accettato il ruolo dopo aver visto il trucco che gli sarebbe stato applicato e il costume che avrebbe indossato. L’attrice Sienna Miller, che interpreta invece la Baronessa, ha affermato di essersi interessata al ruolo poiché diverso da quelli che normalmente le venivano offerti. Infine, Christopher Eccleston interpreta James McCullen e Lee Byung-hun è Storm Shadow.

Il sequel di G.I. Joe – La nascita dei Cobra, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il discreto successo del film e il suo finale particolarmente aperto, sono stati i motivi per cui si è deciso di dar vita ad un sequel. Questo è arrivato in sala nel 2013 con il titolo G.I. Joe – La vendetta (qui la recensione). Qui, oltre agli attori del primo film, vi sono anche nuovi personaggi, come Roadblock interpretato da Dwayne Johnson e Joseph Colton, ideatore dei G.I. Joe, interpretato da Bruce Willis. Si sarebbe dovuto realizzare anche un terzo film, poi però ritardato e infine cancellato nel 2017. Nel 2021 è invece stato realizzato il reboot della serie, dal titolo Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (qui la recensione), con un cast completamente diverso.

È possibile fruire di G.I. Joe – La nascita dei Cobra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Paramount+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 23:35 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Dragon – La Storia di Bruce Lee: la vera storia dietro al film

Dragon - La storia di Bruce Lee cast

Considerato uno dei più influenti artisti marziali di tutti i tempi, Bruce Lee ottenne grande popolarità portando tali pratiche al cinema, divenendone il maggior esponente in film come I 3 dell’Operazione Drago e Dalla Cina con furore. La sua vita è divenuta leggendaria a tal punto che divenne oggetto del film Dragon – La storia di Bruce Lee, diretto nel 1993 da Rob Cohen. Questo ripercorre, in maniera semi-romanzata, le principali vicende avvenute nella vita dell’attore e lottatore, basandosi grossomodo sulla biografia intitolata Bruce Lee: The Man Only I Knew.

Questa venne scritta nel 1975 dalla moglie di Lee, Linda Lee Cadwell, in seguito alla tragica scomparsa dell’attore. Il regista, tuttavia, non voleva dar vita ad un classico film biopic, e decise piuttosto di realizzare una pellicola simile a quelle interpretate dallo stesso Lee. Vi sono infatti numerosi elementi mistici, come anche una grande esaltazione delle scene di combattimento, costruite in linea con quelle presenti nei film a cui l’attore aveva partecipato. Tali scelte di messa in scena si rivelarono particolarmente vincenti, permettendo al film di affermarsi al di sopra della media del suo genere.

A fronte di un budget di soli 16 milioni, il film arrivò ad ottenere un incasso complessivo a livello globale di circa 63 milioni di dollari. Particolarmente positivo fu anche il riscontro ottenuto dalla critica, che elogiò la sperimentazione visiva e tematica ricercata dal regista. Tale successo permise al film di diventare un titolo estremamente noto, ricercato ancora oggi dai fan dell’attore e continuamente apprezzato per le sue particolarità.

Dragon – La storia di Bruce Lee: la trama e il cast del film

La storia è quella di Bruce Lee, nato a San Francisco ma cresciuto ad Hong Kong. Trasferitosi a 18 anni negli Stati Uniti, Lee inizia a lavorare in un ristorante, manifestando però il meglio di sé nelle arti marziali. Dopo aver aperto una propria palestra, decide di sposare Linda Emery, dalla quale avrà due figli. La sua vita viene però complicata dai pregiudizi e dal razzismo nei confronti degli orientali, ma dopo una lunga gavetta Lee riesce a fare il suo ingresso nel mondo del cinema. Qui prenderà parte ad una serie di film basati sulle arti marziali che gli daranno stabilità finanziaria e fama mondiale. Lee riuscirà così a sconfiggere il demone che lo attanaglia sin da bambino, e che ha influenzato la sua intera esistenza.

Trovare il giusto attore per interpretare Lee era tutt’altro che semplice, e la produzione decise di pertanto di condurre attente ricerche. Inizialmente la parte era stata offerta a Brandon Lee, figlio di Bruce, il quale si era a sua volta distinto in alcuni film sulle arti marziali. Questi, tuttavia, non desiderava essere paragonato al padre e decise pertanto di non ricoprire il ruolo. La produzione, a quel punto, considerò diversi attori di origine cinese, ma a vincere la parte fu Jason Scott Lee, il quale nonostante il cognome non ha alcuna parentela con Bruce. Questi fu ritenuto idoneo per via della sua grande preparazione atletica.

L’attore si sottopose così ad un lungo allenamento nelle arti marziali, divenendone a sua volta un grande esperto. Ad allenarlo fu Jerry Poteet, il quale in gioventù era stato allievo di Lee. Poteet lodò le abilità di Jason, e lo aiutò a convincersi che sarebbe stato un ottimo interprete per il ruolo. L’attore era infatti particolarmente spaventato da tale responsabilità, che avvertiva però come un’occasione irrepetibile nella sua vita. La sua performance venne poi particolarmente lodata, e la stessa vedova di Lee si complimentò con lui per l’umanità con cui aveva dato vita al leggendario Bruce.

Dragon - La storia di Bruce Lee film

Dragon – La storia di Bruce Lee: le differenze con la vera vita dell’attore

Nonostante si tratti di una biografia dell’attore, e si basi su diversi testi a riguardo, il film, come anticipato, si prende diverse libertà rispetto alla storia vera. Tutte le modifiche attuate dal regista vennero fatte con lo scopo di dar vita ad un film su Bruce Lee simile ai film con Bruce Lee. Numerosi sono infatti gli elementi romanzati, come anche l’inserimento di dettagli e particolari non presenti nella realtà, ma che aiutano nella narrazione cinematografica. Tali differenze non sono state giudicate in modo negativo, ma anzi comprese e apprezzate, poiché riescono a raccontare in modo non didascalico la vita del celebre attore.

Tra le principali rivisitazioni si annoverano quella relativa all’origine della passione per le arti marziali di Lee. Nel film questa avviene per via della sua lotta contro dei demoni interiori, ma nella realtà Lee iniziò a praticare tale disciplina all’età di 13 anni dopo aver perso un combattimento contro alcuni bulli. Diversa è anche la descrizione del nucleo famigliare di Lee, che nel film viene descritto come figlio unico e orfano di madre. Nella realtà, egli aveva ben quattro fratelli, e la madre era ancora viva al momento della morte dell’attore. Lo stesso rapporto con il padre viene descritto in modo diverso. Nel film, Bruce ha un forte legame affettivo con questi, mentre nella realtà il loro rapporto fu sempre dettato da un rigido formalismo.

Notevoli divergenze si ritrovano anche nel racconto del leggendario scontro con Wong Jack Man. Nel film, questi ingaggia una dura lotta con Lee, arrivando infine a colpirlo in modo scorretto e provocandogli un profondo trauma alla schiena, costringendolo ad una lunga e tormentata riabilitazione. In realtà, sebbene l’episodio sia sempre rimasto misterioso, sembra che lo scontro si concluse con una netta vittoria di Lee, e che anzi il suo avversario fuggì terrorizzato. Infine, anche il momento in cui a Lee viene offerto il ruolo di protagonista in un film presenta differenze rispetto alla realtà. In Dragon egli è restìo ad accettare non volendo tornare negli Stati Uniti, mentre nella realtà aveva soltanto paura di fallire.

Dragon – La storia di Bruce Lee: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati di Dragon – La storia di Bruce Lee, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Il film è infatti presente a noleggio su Amazon Prime Video, Now, Google Play e Apple TV. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film, avendo modo di fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, ScreenRant

 
 

Fanum, intervista alla regista Iris Gaeta e al cast

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Sono attualmente in corso le riprese di Fanum, un mistery thriller ambientato a Tarquinia in cui una giovane archeologa esperta di civiltà etrusca e vicina a una scoperta epocale si trova coinvolta in una serie di omicidi diventandone la principale indiziata. Il film, diretto da Iris Gaeta, qui al suo esordio come regista di un lungometraggio, e scritto da Cristiano Gazzarrini, Nicolò Gaetani e Enrico Savini e prodotto da Play Entertainment, è finanziato dal MIC, Lazio Cinema International 2022, in co-produzione con Agresywna Banda e con il patrocinio del Comune di Tarquinia.

Tra i protagonisti si annoverano Valeria Solarino (Quando, la trilogia di Smetto quando voglio, Quanto basta), Valeria Bilello (Il Giorno più bello, Security, Made in Italy) e Michele Rosiello (Guida Astrologica per cuori infranti, La voce che hai dentro), ma anche Fortunato Cellino (Gomorra – La serie, Nero a metà) e Lorenzo de Moor (Pezzi unici, Rapiniamo il Duce!). Proprio con questi ultimi due e la regista abbiamo avuto il modo di parlare, durante una pausa dalle riprese, per scoprire di più sul film e sui suoi personaggi.

“Mi piacciono le storie in cui sono i personaggi a portare avanti il racconto.” – afferma la regista Iris Gaeta. Classe 1996, con Fanum compie il suo debutto alla regia di un lungometraggio ma vanta già la realizzazione di alcuni cortometraggi e il lavoro svolto come assistente alla regia di grandi produzioni internazionali (da House of Gucci di Ridley Scott a The Palace di Roman Polanski). “Ho scelto tutti gli attori – che poi in realtà hanno a loro volta scelto me, quindi c’è stata una scelta reciproca – come persone prima e poi come attori, perché la persona potesse portare il personaggio a diventare a sua volta persona. Quindi per me la parte tecnica viene dopo”.

“Fanum non è quindi soltanto un film di genere, ma anche un film molto incentrato sulla parte emotiva dei personaggi. È un incontro tra le due cose. Il film di genere ha di per sé la storia, dei canoni ricorrenti, ma intorno a questo ho cercato di raccontare dei personaggi indipendenti con un proprio percorso che esula da questi canoni. E poi mi interessava raccontare una realtà italiana davvero aderente alla realtà, perché ci sono delle sfumature del nostro Paese, del nostro popolo, che possiamo raccontare solo noi e se non lo facciamo noi chi lo farà?”, conclude la regista.

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Fortunato Cerlino in una scena di Fanum.

Fortunato Cerlino racconta invece del suo processo di coinvolgimento, affermando che “ho conosciuto Iris sul set del film di Polanski, dove lei era assistente alla regia. Ho parlato a lungo con lei e ho capito che è piena di talento, di capacità, con grandi idee. Quindi quando mi ha parlato di questa sua opera prima ho fatto in modo di esserci, perché penso che Iris ci stupirà tutti. Il motivo quindi è proprio affettivo. Poi c’è anche l’aspetto della narrazione. Fanum fa parte di un genere poco praticato in Italia, dove si associa il thriller al contesto della storia del nostro Paese”.

Nel film interpreto il Conte Vipereschi, che vive a Tarquinia ed è molto dentro la materia degli Etruschi a tal punto da portare avanti delle proprie ricerche personali sulla base di alcune sue teorie. Rimarrà poi ovviamente coinvolto nella storia degli omicidi a diversi livelli.”, ha raccontato Cerlino parlando del proprio personaggio. “Mi sono preparato al ruolo del Conte guardando al noir in generale, soprattutto nella narrativa. Credo sia un genere troppo spesso trattato con sufficienza e che invece richiede grandi competenze”. 

Parlando invece del lavoro che la regista sta svolgendo con gli attori, l’attore afferma che “Iris sta facendo una cosa molto intelligente secondo me. Perché in genere con un’opera prima gli autori vogliono un po’ dimostrare chi sono, quindi spesso mettono ogni cosa al proprio servizio per urlare al mondo la propria autenticità. Ma non sempre è la strada giusta, perché devi capire se la tua visione è matura o meno. Se non lo è, è meglio fare come sta facendo Iris, che è un lavoro di mestiere e così facendo riesce a portare a casa la giornata. Se non apprendi le basi della tecnica, difficilmente andrai lontano”.

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Lorenzo de Moor in una scena di Fanum.

La parola passa infine a Lorenzo de Moor, che in Fanum interpreta “Alfieri, un giovane poliziotto in carriera con grandi aspettative su sé stesso, molto concentrato, affamato, desideroso di fare carriera quanto più in fretta possibile. Per questo motivo cerca di essere sempre sul pezzo, in prima linea. Per poterlo interpretare ho studiato approfonditamente il percorso che un giovane poliziotto si trova a dover fare, comprendendo così ogni dinamica di questo ambiente. Con Iris abbiamo poi parlato molto di Alfieri, individuando i suoi obiettivi ed eventualmente apportando alcune modifiche alla sceneggiatura affinché questi emergessero meglio”.

Girare qui a Tarquinia è per me un’esperienza molto interessante, conclude poi de Moor – è un luogo tanto misterioso, con un’energia piena di una storia misteriosa e tutto questo lo respiri davvero. È un’influenza, per noi attori, estremamente positiva, perché ti permette di entrare ancor di più nel racconto. E la cosa bella è che per quanto Fanum sia un’opera di genere, allo stesso tempo sono i mondi interiori dei personaggi a portare avanti la narrazione”.

Fanum, la sinossi del film

Marianne (Valeria Solarino) è un’archeologa anglo-italiana, grande esperta della civiltà etrusca, che torna a Tarquinia per vendere la casa di famiglia. Nello studio ritrova le ultime ricerche della madre, appena morta, sul Fanum Voltumnae, luogo sacro per gli etruschi da sempre studiato ma mai localizzato con certezza. Per la giovane donna scoprire questo luogo significa rimettersi in gioco e ritrovare se stessa. Ma la sua ricerca viene ostacolata da un fanatico assassino che sembra giungere da un lontano passato mietendo vittime con sacrifici rituali tra chiunque tenti di profanare i segreti degli Etruschi. Tra omicidi e colpi di scena, Marianne si troverà costretta a mettersi personalmente sulle tracce del diabolico killer per scagionarsi dalle accuse del rigido commissario Braschi (Michele Rosiello) che la considera il principale sospettato.

 
 

Fanum, intervista all’attore Michele Rosiello

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Sono attualmente in corso le riprese di Fanum, un mistery thriller ambientato a Tarquinia in cui una giovane archeologa esperta di civiltà etrusca e vicina a una scoperta epocale si trova coinvolta in una serie di omicidi diventandone la principale indiziata. Il film, diretto da Iris Gaeta, qui al suo esordio come regista di un lungometraggio, e scritto da Cristiano Gazzarrini, Nicolò Gaetani e Enrico Savini e prodotto da Play Entertainment, è finanziato dal MIC, Lazio Cinema International 2022, in co-produzione con Agresywna Banda e con il patrocinio del Comune di Tarquinia.

Tra i protagonisti si annoverano Valeria Solarino (Quando, la trilogia di Smetto quando voglio, Quanto basta), Valeria Bilello (Il Giorno più bello, Security, Made in Italy) e Michele Rosiello (Guida Astrologica per cuori infranti, La voce che hai dentro). Proprio con quest’ultimo abbiamo avuto il modo di parlare, durante una pausa dalle riprese, per scoprire di più sul film e sul suo personaggio.

“In Fanum interpreto il commissario Alessio Braschi, che è arrivato a Tarquina da poco tempo. Nel corso del film questo personaggio si svelerà caratterizzato da alcune ombre e ha anche una certa difficoltà ad ambientarsi col posto e con le persone, ma anche con il suo stesso vice”. – racconta Rosiello – “È un personaggio brusco, che inaspettatamente si ritrova ad affrontare questa serie di omicidi che avvengono qui, legati ai reperti etruschi. Piano piano si ritrova sempre più coinvolto in questo caso anche da un punto di vista personale, oltre che semplicemente come detective”.

La storia di questo film non è semplicemente un giallo, dove l’importante è scoprire chi è l’assassino” – spiega poi l’attore – “Si raccontano degli esseri umani, quindi ad esempio il passato di Braschi si percepirà come ancora molto presente nonché causa della persona che impariamo a conoscere nel film. Durante i giorni d’indagine quel passato porta necessariamente il commissario ad un lavoro su sé stesso. Questo vale per lui come anche per altri personaggi del film, dovendo dunque risolversi anche come essere umani”.

Possiamo definire Fanum un mistery, un crime, ma credo che il film abbia un’unicità che è quella di far ruotare tutto intorno alla storia degli Etruschi, che è una storia che tutti pensiamo di conoscere ma di cui in realtà sappiamo molto poco.” – afferma Rosiello parlando delle caratteristiche di Fanum  Io stesso in questi giorni mi sento turista e sto scoprendo cose nuove e importantissime su questa civiltà. Fa parte della nostra storia ed è quel quid in più che arricchisce questo film di genere”.

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Michele Rosiello in una scena di Fanum.

Il lavoro sul personaggio

“Il mio approccio sui personaggi si basa molto sull’approfondimento del loro passato”. – dichiara poi Rosiello, passando a parlare più nello specifico del suo lavoro in Fanum“In questo caso avevamo degli elementi che tornano all’interno del racconto, ma è stato per me fondamentale costruirmi una storia di chi è stato Braschi fino a quando lo incontriamo per la prima volta nel film. Quindi tutto quello che c’era dietro come persona e come poliziotto. Iris, la regista, ci ha fornito delle reference molto utili per entrare nel tipo di racconto a cui lei voleva dare forma”.

Ma la cosa più importante per entrare in contatto con il personaggio e la storia è stato il luogo”. – spiega poi l’attore – “Abbiamo avuto la fortuna di girare qui a Tarquinia e nei dintorni, dove la storia che andiamo a raccontare è strettamente legata a questi posti, non poteva essere ambientata altrove. E quindi quando ti trovi a girare non in dei teatri di posa ricostruiti ma sei qui davvero, tutto questo ti mette a stretto contatto con il posto e di conseguenza con la storia. Quindi è stato un lavoro tutto sommato abbastanza naturale, mentre di preparazione c’è stato appunto un lavoro sul passato del personaggio”.

Una difficoltà, se vogliamo, è data dal fatto che questi elementi del passato, queste ombre, non vengono mai svelati del tutto. O meglio, alla fine del film tutto torna un po’ al suo posto ma tanto sta nell’interpretazione, perché non ci sono fatti o racconti a sostegno di quello che succede per giustificare il carattere di Braschi e come si pone nel lavoro e con i colleghi e con le persone con cui ha a che fare. Quella è stata una difficoltà ma anche uno stimolo in più per me come attore perché devi riuscire a comunicare la tua storia senza raccontarcela.”

Con Iris abbiamo lavorato in fase di preparazione soprattutto sul rapporto tra Braschi e il suo vice, Alfieri, perché come poi andremo a vedere sarà un rapporto fondamentale nell’economia della storia del personaggio. Poi sull’indagine e tutto quello che riguarda la storia del film in realtà siamo andati abbastanza spediti, perché una volta che hai chiaro chi sei e qual è il rapporto con le persone che ti sono vicine, dopo devi vivere la storia. Devo dire che con Iris ci siamo trovati bene da subito, ha le idee chiare e sa cosa vuole, sia in termini registici ma soprattutto con la direzione degli attori, che non è una cosa scontata”.

Fanum, la sinossi del film

Marianne (Valeria Solarino) è un’archeologa anglo-italiana, grande esperta della civiltà etrusca, che torna a Tarquinia per vendere la casa di famiglia. Nello studio ritrova le ultime ricerche della madre, appena morta, sul Fanum Voltumnae, luogo sacro per gli etruschi da sempre studiato ma mai localizzato con certezza. Per la giovane donna scoprire questo luogo significa rimettersi in gioco e ritrovare se stessa. Ma la sua ricerca viene ostacolata da un fanatico assassino che sembra giungere da un lontano passato mietendo vittime con sacrifici rituali tra chiunque tenti di profanare i segreti degli Etruschi. Tra omicidi e colpi di scena, Marianne si troverà costretta a mettersi personalmente sulle tracce del diabolico killer per scagionarsi dalle accuse del rigido commissario Braschi (Michele Rosiello) che la considera il principale sospettato.

 
 

Box office Italia: La sirenetta prima nella classifica

incassi

Nel fine settimana appena concluso La Sirenetta, l’attesissimo live action dell’omonimo cartone Disney, ha ottenuto i risultati migliori al Box office! Con più di 104 mila presenze, la storia di Ariel continua ad attirare grandi e piccini. Gli incassi del solo fine settimana hanno raggiunto i €788.940 al fronte di €8.495.436 totali dalla prima uscita il 24 maggio.

Secondo film per incassi è Spider-man: Across the Spider-verse, sequel di Spider-man: un nuovo universo, film d’animazione SONY del 2018 che vinse non solo l’Oscar di categoria, ma anche il cuore dei fan, con la storia di Miles Morales. Al suo primo week-end al cinema, il supereroe Marvel non è riuscito a superare La sirenetta, attestandosi su un incasso di €525.378 a fronte di un totale di €2.420.941.

Tutti gli incassi al Box office Italia

Al terzo e quarto posto ritroviamo Fast X, decima puntata della saga Fast and Furious, e Rapito, film italiano diretto da Marco Bellocchio e presentato in concorso a Cannes. L’action movie di Vin Diesel mantiene salda la sua presenza nelle sale, pur essendo nei cinema dal 18 maggio, con un incasso nel fine settimana di €229.556 e totale che supera i 10 milioni di euro. Vola decisamente più bassa la pellicola italiana di ambientazione storica, con degli incassi di €139.036 a fronte di €1.065.451 di incassi totali.

Ottiene un buon risultato al quinto posto Suga-agust d tour d-day in Japan: live viewing, con €102.001 di incassi nel weekend; un po’ più deludente il risultato di The Boogeyman al suo primo fine settimana in sala, con € 87.686 di incassi ed al sesto posto in classifica. Scendono fisiologicamente gli incassi di Guardiani della galassia vol.3 dopo un mese dall’uscita, e di Super Mario Bros- il film, da quasi due mesi nei cinema. Il film Marvel incassa €64.594 a fronte di un totale di €10.705.622, ottenendo il settimo posto al box office, mentre Super Mario, ottavo in classifica, arriva a €23.807 a fronte di più di 20 milioni di incassi totali!

Gli ultimi due film in classifica sono Blueback, dramma australiano, e Il sol dell’avvenire, pellicola di Nanni Moretti. Il primo ottiene soli €16.205 al suo primo weekend nelle sale, mentre il secondo, nei cinema dal 20 aprile, mantiene un incasso di €13.620 a fronte di un incasso totale di €3.858.082.

 
 

Guardiani della Galassia: i 10 personaggi più intelligenti

Guardiani della Galassia photogallery

Il Marvel Cinematic Universe non è solo un universo ricco di storie avvincenti, ma anche di personaggi sorprendenti in grado di reggere sulle loro spalle narrazioni variegate e complesse con il loro appeal. Molti sono affascinanti per la loro incredibile forza fisica, altri per la loro spiccata intelligenza sia sul campo di battaglia che nella sua fase progettuale. I Guardiani della Galassia fanno parte di questo secondo blocco, potendo essere considerati fra gli eroi più perspicaci e funzionali all’interno del MCU.

Seppur siano stati presentati come un gruppo di sgangherati idioti – sono loro stessi a chiamarsi così – e sembrano non ragionare sulle loro mosse, in realtà sono una squadra astuta e piena di risorse, che si rivela essere molto preziosa anche quando viene inserita nei film degli Avengers. Ognuno di loro presenta però un’intelligenza diversa, e alcuni sono più propensi di altri alla fisicità. Capiamo quindi quali sono i Guardiani della Galassia più intelligenti, in ordine di importanza.

1Rocket Raccoon

Rocket è l’attaccabrighe per eccellenza. Il suo temperamento aggressivo, spesso litigioso, è difficile da nascondere o sfumare, eppure Rocket è un Guardiano molto attento, preciso e, in fondo, dal grande cuore. Fedele e leale alla sua squadra, ha un innato spirito da leader e le sue strategie sono sempre azzeccate e indiscutibili. Per i Guardiani è un componente fondamentale, senza il quale molte delle missioni non andrebbero a buon fine. Astuto, furbo, sagace, Rocket è stato progettato per avere un’intelligenza fuori dal comune, che supera il livello medio degli altri, nonostante sia un animale.

Seppur con un passato difficile da digerire e affrontare, e molti traumi causati dall’Alto Evoluzionario che ha sperimentato sul suo corpo per tentare di plasmare delle specie perfette, Rocket riesce a sfruttare la sua rabbia repressa e il suo essere stato risultato di un progetto infelice in maniera sapiente e brillante. Riuscendo, alla fine, a trovare una sua pace interiore e guadagnandosi il posto di leader nella nuova formazione dei Guardiani della Galassia.

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The Idol 1×01: recensione della serie HBO con Lily-Rose Depp e The Weeknd

The Idol 1x01 recensione

Jocelyn ha una doppia vita. Quella sotto i riflettori e un altro sotto lo sguardo attento – giudicante – e preoccupato delle persone che le stanno intorno. Manager, addetti alla sicurezza, creativi: tutti vogliono qualcosa da Jocelyn ma la giovane pop star interpretata da Lily-Rose Depp sente il peso di questo fama, di queste aspettative. The Idol 1×01 ha il sapore di tutto questo ma anche di alcool, fumo, sudore.

La serie è incentrata su un’aspirante idol pop (Lily-Rose Depp) e sulla sua complessa relazione con un guru e leader di una setta, Tedros (The Weeknd). Tra i protagonisti anche Suzanna Son, Troye Sivan, Moses Sumney, Jane Adams, Dan Levy, Jennie Ruby Jane, Eli Roth, Rachel Sennott, Hari Nef, Da’Vine Joy Randolph, Mike Dean, Ramsey e Hank Azaria. La serie segna anche l’ultima apparizione televisiva di Anne Heche, morta l’11 agosto 2022.

The Idol 1×01, la trama

In The Idol 1×01 di Sam Levinson non siamo cosi lontani dal suo Euphoria. La nuova serie che ha presentato i primi due episodi al Festival di Cannes 2023 racconta la vita di questa pop star un po’ Britney Spears, un po’ Miley Cyrus. Nel primo episodio si capisce che questa giovane diva ne ha passate tante: la scomparsa della madre in seguito alla malattia, un mental breakdown e un burnout in corso. Non si conoscono i dettagli relativi al suo passato perché è circondata da persone che la tutelano, che tutelano la sua fama solo per compiacerla. Tutti le dicono “sì, sei fantastica”, “sì il nuovo album sarà una bomba”, Joss però dubita, anche di sé stessa.

Una serie voyeuristica che si lascia guardare, che emana tensione sessuale, la stessa che si scambiano Tedros e Joss nei dietro le quinte del night club, dove per la prima volta si ritrovano faccia a faccia. Tedros sembra l’unico a tenerle testa, a dirle la verità e questo conquista la giovane pop star che un attimo prima sembra emancipata e un attimo dopo suggestionabile. Ed è con questi sentimenti che il personaggio di The Weeknd cerca di persuaderla e allo stesso tempo manipolarla. La Jocelyn vista all’inizio dell’episodio non si sottrae se non all’opinione che ha di sé.

The Idol 1x01 Lily-Rose Depp

Ce la puoi fare, Joss

Una frase come un mantra quando sta per tornare di nuovo la carica emotiva che l’ha portata a crollare. Joss se lo ripete e parla in quarta, dimostra sotto gli sguardi attenti del suo plotone di esecuzione che può fare tutto, che si è ripresa, che non si lascia abbattere. Non lo farà neanche quando gli verrà mostrata una foto scabrosa sui social che la riguarda e per la quale tutti sono preoccupati per la sua immagine. Infatti, per i primi venti minuti assistiamo alla formazione di piccoli incendi l’uno dopo l’altro. Un piccolo sguardo satirico e scandaloso di come l’industria musicala tenta di salvare il salvabile. Poi lo scandalo delle foto passa, dimenticato quasi con la stessa rapidità con cui è scoppiato.

E con la stessa rapida scoppia la passione tra Jocelyn e Tedros al night club. Si capisce già da The Idol 1×01 l’influenza che l’uomo avrà sulla popstar. Attirare la sua attenzione, sedurla e fare in modo che cada sotto la sua influenza è stato troppo facile e veloce. Così Levinson ci spiega ancora una volta le difficoltà di questo mondo corrotto, di questa giovane artista che cerca il suo master. L’avvicinamento di Tedros non sembra fine a stesso: lo vediamo quando la telecamera indugia sugli sguardi attenti della sua cerchia di adepti. Servendosi dell’animo fragile di Joss, The Idol potrebbe cambiare rotta svelando la sua vera maschera e i suoi veri scopi.

The Idol 1x01 Abel “The Weeknd” Tesfaye, Lily-Rose Depp

Quando sei famosa tutti ti mentono

In The Idol 1×01 scopriamo poco del passato di Jocelyn ma captiamo il fatto che la giovane popstar è diventata famosa da ragazzina. Questo non fa altro che calcare ancora di più le similitudini con il personaggio di Miley Cyrus. Personaggio controverso all’interno del mondo di Hollywood e della musica spesso al centro di grossi scandali dopo il suo debutto per Disney. Ma dato che si tratta di una serie di Sam Levinson questi scandali vengono portati all’eccesso, vengono anche stereotipati. Da questo primo episodio è difficile comprendere il modo in cui la serie volverà ma ci son alcuni riferimenti che possono darci una mano. Basic Instinct è il più lampante. Sia perché appare proprio Sharon Stone in una scena del film sia per la fine stessa dell’episodio. Joss accompagna Tedros nella sala studio di casa sua e imita l’iconica posa di Catherine.

Questo potrebbe aprire diverse porte al futuro della serie che fin ora non ha riscosso molti pareri positivi. Presentata al mondo come shockante, ma se questo commento dovesse essere circoscritto a The Idol 1×01 non ci sarebbe niente di sovverivo nell’usare il sesso come elemento di trasgressione e trattarne le sue mille sfaccettature in modo provocatorio. Il primo episodio, sicuramente introduttivo e che lascia comunque degli input per i successivi cinque episodi (dei sei totali di cui è composta la serie), fa satira di questo mondo patinato – rinchiude letteralmente un coordinatore dell’intimità in un bagno quando nessuno vuole ascoltarlo – e si limita a un commento amaro sulla società.

 
 

Blu e Flippy – Amici per le pinne, una clip dal film

Ecco una clip di Blu e Flippy – Amici per le pinne, il nuovo film d’animazione che arriva direttamente dall’Iran. Blu e Flippy – Amici per le pinne, il primo lungometraggio di animazione del regista iraniano Mohammad Kheirandish, arriverà nei cinema da giovedì 8 giugno, distribuito in esclusiva per l’Italia da Adler Entertainment. Un’avventura acquatica in compagnia del bimbo Blu e del suo amico Flippy, un piccolo delfino, che trasporterà le famiglie in un mondo fantastico, in cui tutto è possibile.

Quando un aereo precipita in mare, i delfini salvano un bambino e lo crescono come una famiglia. Il ragazzo vive una vita spensierata sotto le onde, fino a quando un mostro malvagio prende il potere sul mondo sottomarino. Il ragazzo viene esiliato sulla terraferma, dove un capitano dal cuore gentile lo accoglie. Con l’aiuto del capitano, il ragazzo intraprende un viaggio per risolvere il mistero della sua vera identità.

 
 

Tommaso Ragno: tra Nostalgia e Siccità, un anno d’oro

Tommaso Ragno

Grazie ai recenti successi di Nostalgia di Mario Martone e Siccità di Paolo Virzì Tommaso Ragno si è definitivamente imposto come uno degli attori più versatili e carismatici del panorama cinematografico italiano. Un traguardo professionale e artistico che lo ha portato a partecipare alla 22a edizione di Open Roads, la rassegna di nuovo cinema italiano organizzata dalla Film Society of Lincoln Center e Cinecittà. Ed è proprio nella prestigiosa cornice situata nell’Upper West Side di New York che abbiamo incontrato l’interprete, il quale ci ha raccontato con precisione il suo personale processo creativo:

Quello che risulta evidente vedendo Nostalgia e Siccità è il notevole lavoro che ha fatto sul linguaggio del corpo dei due personaggi Oreste e Alfredo, un processo quasi antitetico. Come lavora alla creazione della fisicità dei suoi ruoli?

Partiamo col dire che Oreste e Alfredo sono accomunati dall’ostentazione del corpo, lo mettono in scena in maniera aperta, quasi sfrontata. Il loro body language è molto sottolineato, se si fosse trattato di film muti avremmo capito comunque molto dalla fisicità di questi ruoli. È un approccio diretto che quasi ritorna alle origini del cinema, quando si doveva esprimere il massimo possibile senza l’aiuto della parola. Le sceneggiature richiedevano ovviamente un approccio differente ai personaggi: Oreste in particolar modo viene spesso evocato dagli altri personaggi, lo spettatore impara a conoscerlo prima di tutto attraverso quello che dicono di lui. Ho iniziato a pensare a quest’uomo come a un fantasma in una casa infestata, una specie di presenza. È stato il modo in cui ho potuto dare qualcosa di mio a questa figura, tratteggiare in maniera personale. Quando Oreste finalmente si palesa al protagonista Felice, è l’ultima apparizione in una galleria di fantasmi del passato.

Tommaso Ragno, l’intervista da Open Roads

Nostalgia regia di Mario Martone
Produzione MAD Entertainment
fotografie di scena Mario Spada

Tommaso Ragno ha una sua metodologia specifica di approccio ai ruoli che interpreta?

Per me il primo passo per entrare in un personaggio è il cliché. È un processo antropologico per avvicinarsi a un’altra lingua, che significa un’altra cultura. Vi sono contenute delle verità che poi devo stare molto attento a non tramutare in macchietta. Non bisogna cercare necessariamente l’originalità, spesso è addirittura meglio lavorare sulle proprie paure per comporre un personaggio. In questo modo puoi trattenerti, non concedere troppo davanti alla macchina da presa, lasciare che sia magari il pubblico a cercare di capire le zone d’ombra del personaggio. Sono fortunato perché ho avuto il tempo necessario per pensare molto al ruolo di Oreste. Il lavoro dell’attore in qualche modo è come quello di un geologo: se hai tempo e pazienza puoi andare in profondità, portare in superficie i vari strati della tua ricerca fino a trovare quello che cerchi. Il mio background teatrale poi è fondamentale per me. Lo stesso nome di Oreste appartiene alla tragedia greca in maniera indelebile. Attraverso il ruolo, d’accordo con Mario Martone, ho esplorato nuovamente temi antichi come il passato che affligge l’essere umano, la colpa o il rimorso.

Passando a parlare di Siccità, come ha lavorato con Paolo Virzì nel trovare l’equilibrio tra il tono della commedia nera presente nel film e i vari temi invece più seri che racconta?

La commedia è un genere complesso, che affronta discorsi spesso tutt’altro che divertenti. Anzi, il miglior modo di realizzarla è proprio quello di tentare di far ridere mettendo in scena il dramma nascosto. Abbiamo girato il film in pieno lockdown, un momento in cui molti colleghi attori erano disposti attraverso i social a offrire intrattenimento con le migliori intenzioni. Io ho preferito fare un passo indietro, tenermi lontano da quel tipo di esposizione, probabilmente per un tipo di pudore che posseggo. Un momento drammatico come ad esempio è stata la pandemia ognuno l’ha affrontata come meglio si è sentito, e con pieno diritto. Io ho preferito non far nulla. Tra parentesi, non trovo i social media “pericolosi”, semmai pericoloso può essere il modo in cui vengono adoperati. Però tutte quelle esperienze ho poi potuto portarle nel ruolo di Alfredo: tutto quello che non ho fatto durante la pandemia l’ho invece lasciato esplodere durante le riprese del film.

L’ultima domanda non può che essere su New York e il cinema americano: cosa prova a presentare un suo film in uno dei luoghi iconici della settima Arte?

La fascinazione parte da lontano, da molto prima di me. Ascoltando le interviste a Sergio Leone o Federico Fellini, tanto per citare alcuni dei nostri grandi autori del passato, si capisce quanto il cinema americano sia stato la loro formazione. Significa moltissimo anche per me, per la mia formazione. Si tratta di un tipo di narrazione ormai archetipica, allo stesso livello del grande romanzo americano. Penso ad esempio a Moby Dick di Melville o a Walt Whitman. Quando ho lavorato nella quarta stagione di Fargo mi sono sentito come un astronauta che atterra sulla luna, come un bambino che realizza il proprio sogno.

 
 

Hypnotic: recensione dell’Hitchcock sotto steroidi di Robert Rodriguez – Cannes 76

Hypnotic recenisone

Nel 2002 l’aveva definita “una delle mie storie preferite“, ma in venti anni qualcosa potrebbe essere cambiato nella sceneggiatura di Hypnotic, che Robert Rodriguez ha presentato come Midnight Screening tra i Fuori Concorso del Festival di Cannes 2023. Sulla Croisette, il regista era già stato in concorso nel 2005 con il Sin City co-diretto con Frank Miller, e stavolta torna con un fanta-action realizzato tutto in famiglia (i cinque figli del regista hanno collaborato a colonna sonora, sceneggiatura, produzione, storyboards, animatiche e montaggio). Il protagonista è Ben Affleck, in un ruolo che ricorda quello da lui interpretato nel 2003 per John Woo.

Chi controlla il controllore?

In analisi, il detective Danny Rourke continua a lavorare sul trauma vissuto dopo che la figlia piccola è scomparsa mentre era al parco con lui, quando il lavoro lo trascina improvvisamente alla realtà. Una strana rapina in banca e un misterioso soggetto si frappongono sulla sua strada, costringendolo a una indagine che rischia di trascinarlo sempre più a fondo.

Cosa lo collega al più abile ipnotista del mondo? Come potrà essergli d’aiuto la sensitiva Diana Cruz, per quanto inquietantemente dotata? E’ davvero possibile che il progetto Domino e il pericoloso criminale abbiano a che fare con la sua storia e possano aiutarlo a ritrovare la bambina? Forse, ma solo mettendo in discussione le proprie convinzioni e tutto ciò che lo circonda.

Hypnotic: troppi twist, troppe storie

Che piaccia o meno, non si può negare che Rodriguez abbia sempre avuto un suo stile, mostrando spesso una buona dose di originalità nelle storie che raccontava sullo schermo… fino a oggi. Per quanto la mano del regista – sceneggiatore, produttore, montatore, scenografo, compositore e chi più ne ha più ne metta – faccia senz’altro capolino, qui e lì, la lunga genesi di questa intricata vicenda sembra averla nascosta.

Per altro sotto una coltre di riferimenti che se da una parte possono facilitare l’orientamento dello spettatore, dall’altra rendono la storia continuamente simile ad altre già viste, dal Nolan di Tenet o Inception ai vari Terminator, Nemico pubblico, Matrix, The Game, Edge of Tomorrow, oltre ovviamente al Paycheck citato inizialmente.

Niente da dire, ai fini del risultato, che sicuramente è quello di un buon film di genere, furbo il giusto, godibile e intrigante nell’intreccio, soprattutto per quando arriverà – anche da noi, probabilmente – su qualche piattaforma. Ma nel quale Rodriguez rimane sacrificato dietro siffatta compilation, in maniera analoga a quel che vediamo in uno dei (meta) finali della articolata ‘costruzione’ messa in scena.

Hypnotic è “un thriller di Hitchcock sotto steroidi“, come lo ha giustamente e giocosamente fotografato il suo regista, senza nascondersi, senza sentire il bisogno di giustificare l’accumulo di livelli e di colpi di scena necessari a farci dubitare della realtà che di volta in volta ci viene ridefinita, ma non del canone di base. Sostanzialmente rispettato, nel bene e nel male, a partire dalla presentazione di premesse da accettare a meno di non rovinarsi lo show. Che gioca le carte migliori nella prima parte – soprattutto con l’entrata in scena del Lev Dellrayne di William Fichtner, volto perfetto per questo mix di Professor X e Magneto – per poi rimescolarle troppe volte solo per spiegarci che la follia è negli occhi di chi la vede, che i poteri forti si vestono (o sono?) tutti uguali e che solo l’amore – e dei forti principi morali – può/possono salvarci.

 
 

Olga: una clip esclusiva del film in sala dall’8 giugno

Ecco una clip esclusiva dal film sportivo Olga, diretto da ELIE GRAPPE Con Anastasia Budiashkina e Sabrina Rubtsova, dall’8 giugno al cinema distribuito da Wanted Cinema. Qui la nostra recensione del film.

OLGA racconta in modo originale la dicotomia tra vita privata e dedizione assoluta allo sport della giovanissima Olga – interpretata da Anastasia Budiashkina, ginnasta professionista anche nella realtà – campionessa in erba tra le migliori ucraine, che punta a prendere parte ai Campionati europei. Quando le inchieste della madre giornalista, che in Ucraina segue da vicino la “rivoluzione della dignità” in piazza Majdan a Kiev, contraria al presidente Yanukovych (tra il 2013 e il 2014), mettono a rischio le loro vite, Olga viene mandata ad allenarsi in Svizzera, dove vive il padre, separato. Lì potrà vivere al sicuro senza dover rinunciare alle sue ambizioni sportive, aggregata alla nazionale elvetica che si prepara a disputare i prossimi campionati europei, ma il prezzo da pagare sarà emotivamente molto alto. Ospitata da una famiglia che non conosce, Olga dovrà mettersi alla prova non solo con gli attrezzi, ma anche con la quotidianità del suo esilio e con l’amara prospettiva di rinunciare alla nazionalità ucraina. Intanto Olga vive in costante contatto video con la mamma, che ogni giorno rischia la vita nei tumulti che investono il suo paese.

Olga, la trama

2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena per il Campionato Europeo per le Olimpiadi, e l’Ucraina, dove sua madre, una giornalista, segue gli eventi per la testata Euromaidan.

 
 

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, partecipa alla premiere con il cast! Ecco come

Mission: Impossible - Dead Reckoning

Alice nella Città, grazie a Paramount Pictures,  dà la possibilità al pubblico di partecipare alla première dell’attesissimo “Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One” di Christopher McQuarrie, che si terrà a Roma lunedì 19 giugno alla presenza del cast. Per assicurarsi uno dei biglietti a disposizione consultare il sito web o i social di Alice nella città a partire da mercoledì 7 giugno. I biglietti saranno disponibili fino a esaurimento posti.

L’attività rientra all’interno del ciclo “Aspettando Alice – Premiere and Talks”  realizzato in collaborazione con all’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale che comprende iniziative, eventi e momenti di incontro aperti al pubblico e, in particolare, ai ragazzi, volti a farli appassionare al cinema e a far riscoprire e vivere loro luoghi iconici della Capitale: il Campidoglio, i Fori Imperiali, l’Ara Pacis, i complessi museali e il centro storico.

Mission: Impossible Dead Reckoning – Parte Uno” è il settimo capitolo della saga action “Mission: Impossible”, diretto da Christopher McQuarrie con Tom Cruise ancora una volta nei panni Ethan Hunt. Il film girato in parte anche nella capitale , uscirà in Italia il 12 luglio distribuito da Eagle Pictures.

 
 

The Nun 2: prime foto del sequel con il demone Valak

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The Nun 2, il prossimo capitolo del The Conjuring Universe sarà presto nei cinema e in  attesa di ciò l’account Twitter ufficiale del film ha rilasciato le prime immagini, più terrificanti che mai. Cinque anni dopo che il lungometraggio originale, The Nun, ha riscosso un grande successo di critica e pubblico, il demone Valak tornerà dunque a perseguitare ancora una volta i poveri sventurati protagonisti di questo sequel. Le nuove immagini vedono infatti il demone titolare in una casa inquietante, in piedi davanti alla porta, che ci guarda, mentre un’altra immagine vede suor Irene che guarda una suora con puro terrore. Queste immagini anticipano dunque un film ancor più spaventoso e cupo nelle sue atmosfere.

Il lungometraggio originale vedeva suor Irene e padre Burke indagare sulla morte di una suora nel monastero di Santa Carta in Romania. Mentre la loro indagine si approfondisce, suor Irene affronta il demone, scappato possedendo l’ignaro uomo delle consegne Maurice aka Frenchie. Questo sequel è invece ambientato quattro anni dopo gli eventi del film originale e nel quale scopriremo quali orrori causerà stavolta il demone. È inoltre lecito immaginare che il film andrà a congiungersi con gli altri film del franchise, ricollegandosi dunque ad alcune storie rimaste ancora in sospeso.

The Nun 2 è interpretato da Storm Reid, insieme agli attori del primo film Taissa Farmiga nei panni della sorella Irene, Anna Popplewell nei panni di Kate, Katelyn Rose Downey nei panni di Sophie, Bonnie Aarons nei panni della suora, Jonas Bloquet nei panni di Frenchie. Il film è diretto da Michael Chaves e scritto da Akela Cooper, Ian Goldberg e Richard Naing da una storia di Cooper. James Wan e Peter Safran tornano come co-produttori, con Judson Scott come produttore. La data di uscita nelle sale è fissata per l’8 settembre. Di seguito, ecco le foto rilasciate:

The-nun-2-valak The-nun-2-foto

Fonte: Twitter

 
 

Captain America: New World Order, il film avrà un tono più realistico di altri film Marvel

captain america 4 Captain America: New World Order

Il film Captain America: New World Order avrà, come rivelato, un tono più realistico rispetto ad altri film del Marvel Cinematic Universe. Lo scenografo Ramsey Avery, che sta lavorando sia al prossimo film di Captain America che alla seconda stagione di Gli Anelli del Potere di Prime Video, ha recentemente parlato con Collider dei suoi progetti, affermando di essere entusiasta del fatto che i Marvel Studios stiano “provando alcune cose nuove” con New World Order, adottando un approccio più “lungimirante” durante la produzione. “L’intento di questo è di essere molto realistico, per assicurarsi che trasmetta il senso di un qualcosa che possa accadere davvero nel mondo“, ha detto Avery.

Quindi è stato diverso in molti modi rispetto ad alcuni altri film Marvel recenti. Ed è una scelta molto deliberata, affascinante ed eccitante. E offre con tutta una serie di diversi tipi di domande relative”. Come noto, New World Order riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, anche la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar e il wrester della WWE Seth Rollins sono stati scelti come membri della Serpent Society, con l’attrice che interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film sembra riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: New World Order è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5 e la sua uscita in sala è prevista per il 3 maggio 2024.

 
 

The Brave and the Bold, secondo alcune fonti Andy Muschietti sarà il regista del film

The Brave and the Bold film 2026

Nelle ultime settimane sono circolate voci secondo cui il regista di The Flash, Andy Muschietti, sarebbe stato scelto per dirigere The Brave and the Bold, il film che introdurrà Batman e Robin nel DCU di James Gunn Peter Safran. Il regista si è mostrato restìo a rispondere quando gli è stato chiesto di questa possibilità, di fatto alimentando le ipotesi a riguardo. Secondo quanto riferito ora riferito da One Take News, la notizia sarebbe stata “confermata da più fonti” e Muschietti sarebbe dunque effettivamente stato scelto per dirigere il riavvio di Batman nel nuovo DC Universe.

James Gunn aveva già espresso interesse a portare il regista dalla sua parte, e con tutti, da lui al CEO della Warner Bros. David Zaslav e fino allo scrittore Stephen King che esaltano The Flash come uno dei migliori film di supereroi mai realizzati, affidare a Muschietti la regia di tale progetto deve sembrare una buona idea ai DC Studios. Dopotutto, anche le prime reazioni al film sono state per lo più molto positive, con molti che hanno elogiato il lavoro che Muschietti ha fatto con il ritorno del Batman di Michael Keaton. Tutto ciò potrebbe renderlo quindi una scelta ideale per reinventare il personaggio insieme a suo figlio Damian Wayne, alias Robin.

Sebbene sia stata scritta una sceneggiatura per un sequel di The Flash, questo ha probabilmente una priorità bassa per i DC Studios, a meno che il weekend di apertura previsto di 70 milioni di dollari non si traduca alla fine in un bottino globale da record (cosa non al di fuori della risma di possibilità in base a ciò che è accaduto con Aquaman nel 2018). Muschietti, che prima di dirigere The Flash aveva portato al cinema la trasposizione di It, il romanzo di King, non ha ancora confermato la cosa, ma se quanto ad oggi riportato si rivelasse vero, l’ufficialità potrebbe arrivare a breve.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The BatmanThe Brave and the Bold introdurrà “la famiglia Bat“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

E’ una strana storia padre-figlio su loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei fumetti di Batman scritti da Grant Morrison, che secondo James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul DCU. L’altro scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era Tom King, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori della DCU e conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy, mentre James Mangold è stato scelto per dirigere Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di Star Wars).

 
 

The Dark Tower: Stephen King ha dato la sua approvazione alla serie!

The Dark Tower

The Dark Tower del 2017 aveva il potenziale per essere un grande film e doveva essere l’inizio di un nuovo franchise che avrebbe raccontato storie ambientate in quel mondo sia nei cinema che in streaming. Sfortunatamente, è stato un disastro totale che nemmeno i protagonisti di indiscusso talento Idris Elba e Matthew McConaughey sono riusciti a salvare.

Di conseguenza, la proprietà – che si basa su una fenomenale serie di romanzi di Stephen King – è caduta nel dimenticatoio e l’interesse di Hollywood è diminuito. Il regista Mike Flanagan (The Haunting of Hill HouseDoctor Sleep), tuttavia, sta ritentando la strada dell’adattamento per produrre una serie televisiva in streaming che spera di realizzare.

Il regista ha acquisito i diritti dell’epico racconto fantasy fantascientifico di Stephen King lo scorso dicembre, quindi è chiaramente ancora agli inizi di uno sviluppo. In precedenti interviste, il diretto interessato ha confermato che la sceneggiatura del primo episodio è stata completata e ha rivelato che il suo adattamento sarebbe durato per un totale di cinque stagioni. Questo, potrebbe essere un dettaglio che ci suggerisce che una serie così concepita possa essere il modo migliore per portare sul piccolo schermo una visione fedele dei romanzi.  Di questo parere è stato anche l’autore del materiale originale Stephen King che ha dato la sua approvazione attraverso recente Tweet:

Cosa sappiamo sulla serie The Dark Tower (La torre nera)

Ad oggi nessun canale o piattaforma streaming è collegato al progetti di serie de The Dark Tower (La torre nera) firmato da Mike Flanagan (The Haunting of Hill HouseDoctor Sleep). Inoltre, con lo sciopero WGA in corso, Flanagan ha probabilmente interrotto tutti i lavori su questo e su qualsiasi altro progetto a cui è legato.

In una recente intervista il diretto interessato ha spiegato: “[L’adattamento di My Dark Tower] non potrebbe essere più diverso [dal film]. Questo è stato l’approccio sbagliato al materiale, un po’ su tutta la linea, ed è stato un approccio talmente sbagliato che penso che abbia in qualche modo salato la terra per chiunque altro volesse piantare qualcosa sotto lo stendardo della Torre Nera per chissà per quanto.”

 
 

Denti da squalo: recensione del film con Virginia Raffaele e Claudio Santamaria

Denti da squalo film recensione

Una scomparsa difficile da metabolizzare, quella di Walter che a soli 13 anni si ritrova orfano di padre e con una madre che non sa come gestire il lutto. Ma alla fine dei conti, chi lo sa? L’eredità dei padri che ricadono sui figli: questo è il centro di Denti da squalo, opera prima di Davide Gentile alla regia, prodotto da Gabriele Mainetti, con Tiziano Menichelli (Walter) e Stefano Rosci (Carlo) fanno di questo coming of age un racconto di elaborazione del lutto e romanzo di formazione.

Scritto da Valerio Cilio e Gianluca Leoncini, Denti da squalo vede anche le partecipazioni di Claudio Santamaria, Edoardo Pesce e Virginia Raffaele. Il film sarà al cinema dall’8 giugno e potrebbe arrivare su qualche piattaforma tra qualche mese. Un progetto ambizioso che non ha paura di mostrare i denti da squalo, appunto, e che potrebbe essere una buona occasione per portare le persone nelle sale.

Denti da squalo, la trama

Questa è la storia di Walter e della più incredibile estate della sua vita. La scuola è finita e Walter, 13 anni, ha appena perso suo padre. Nel suo vagare apparentemente senza meta per il litorale romano, è un luogo affascinante e misterioso a catturare la sua attenzione: una villa abbandonata con una gigantesca, torbida, piscina. Ma la villa non è incustodita e inizierà per lui un viaggio indimenticabile.

L’estate di Walter sta per cambiarlo per sempre. In verità, lo ha già fatto. Scoprendo della morte del padre Antonio – interpretato da Claudio Santamaria – qualcosa inevitabilmente nella sua giovane età si è come spezzato. Prende coscienza che da quel momento in poi nulla sarà come prima, come se avesse una famiglia da mandare avanti. Ecco perché non accetta aiuto dalla madre per elaborare il lutto, perché non vuole per il momento affrontare l’argomento, vuole semplicemente fare qualcosa che abbia un senso nella vita, che lo faccia sentire un eroe, come suo padre. Conosce quasi tutto del passato del padre ecco perché si reca nella villa con piscina. Di questa villa si raccontano fiabe e racconti di pirati, anzi di Corsari. In quella villa Walter trova in Carlo un amico fraterno e insieme impareranno a non avere paura.

Denti da squalo Tiziano Menichelli

La paura

Più volte il tema della paura ritorna in Denti da squalo. C’è la paura di una madre – Interpretata da Virginia Raffaele – e di una moglie rimasta vedova troppo presto di accudire il figlio. La paura di non essere abbastanza e di essere messa da parte ancora una volta per quella vita malavitosa nella quale il marito era boss. La paura di un ragazzino di 13 anni che, una volta persa la figura paterna, perde tutto, una parte di sé e pur di riconquistare quel rapporto ormai eterno fa di tutto. Si avvicina a quella vita criminale, in quella stessa villa dove il padre e il Corsaro – interpretato da Edoardo Pesce – si erano dati l’ultimo saluto.

La paura Walter la vuole mordere, la vuole guardare dritta negli occhi, non scappa di fronte a uno squalo, ci nuota insieme perché non avere paura è quello che gli ha insegnato il padre ma è anche un modo per rivederlo. Ecco perché dopo il funerale si reca subito alla villa che appare abbandonata. Lì incontra Carlo nel suo mondo da bimbo sperduto, quasi ne è affascinato ma capisce subito che dietro la maschera da bad boys c’è solo un ragazzino come lui. Per cui la loro estate, al netto di qualche lavoretto per una banda locale di altri bimbi sperduti, sarà insegnare all’altro qualcosa. Crescere insieme, avere un fratello.

Denti da squalo Edoardo Pesce

Lo squalo

In Denti da squalo, l’animale predatore che nuota in piscina diventa il simbolo di questa paura. La paura di crescere di Walter, la paura di sbagliare della madre, la paura dell’eredità di Antonio. Lo squalo fa paura, è sempre predatore e come vediamo solo preda di un individuo: l’essere umano. Lo stesso essere umano che lo mette in cattività, che lo rapisce dal suo habitat per metterlo all’interno di una piscina. Così Denti da squalo porta in scena anche la questione climatica di un essere umano predatore e mai preda, una narrazione che sempre più nel cinema internazionale prende il sopravvento, come nel caso de Le règne animale presentato a Cannes 76.

Walter è l’unico a capire che lo squalo va liberato e così liberandolo lui stesso, che in questi mesi d’estate è cresciuto in cattività potrà liberarsi di un peso. Il giovane ragazzo di 13 anni non ha mai avuto paura di mostrare i denti da squalo. Sul finale Walter decide di non proseguire con quella vita criminale in cui stava per cadere solo per intraprendere le orme del padre, per averlo più vicino. E così il film finisce per come inizia: siamo sul litorale laziale e Walter guarda il mare. Siamo distanti però dal giorno del funerale dove lo stesso ragazzo guardava l’orizzonte senza una meta, perso nel vuoto dei suoi pensieri, come uno squalo dentro una piscina. Ora guardando il mare ritrova il sorriso di suo padre, l’abbraccio di sua madre e lui stesso come lo squalo che ha avuto il coraggio di liberare.

 
 

AHSOKA: nuove foto della serie dallo speciale di Empire

Star Wars: Ahsoka

Di recente abbiamo appreso che l’imminente spin-off Disney+ The Mandalorian, Ahsoka, sarà presentato in anteprima il 31 agosto e Empire Magazine ha ora condiviso un nuovo sguardo all’attesissima serie tv con uno speciale e le sue copertine. Durante la celebrazione di Star Wars ad aprile, abbiamo finalmente avuto la conferma che Ahsoka presenterà l’introduzione live-action del cattivo di Star Wars Rebels, il Grand’ammiraglio Thrawn (Lars Mikkelsen), anche se un’immagine ufficiale deve ancora essere diffusa.

Dai un’occhiata a entrambe le copertine di seguito e ulteriori notizie su Ahsoka arriveranno nei prossimi giorni.

 

Diversi progetti di Star Wars sono attualmente all’orizzonte, tra cui la serie Disney+ Ahsoka The Acolyte e  Skeleton Crew. Per quanto riguarda i giochi, Star Wars Jedi: Survivor è stato recentemente rilasciato, mentre Star Wars: Hunters, Star Wars: Eclipse e un remake di Star Wars: Knights of the Old Republic sono tutti all’orizzonte.

Tutto quello che sappiamo su Ahsoka

Ahsoka è la prossima serie Disney+ che ha come protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si rivolgesse al lato oscuro e diventasse Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.

Kathleen Kennedy e Jon Favreau hanno elogiato lo showrunner di Ahsoka Dave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che interpreterà Hera Syndulla di Rebels.

 
 

How Do You Live?, ecco come lo Studio Ghibli promuoverà il nuovo film di Hayao Miyazaki

How Do You Live? Hayao Miyazaki

In un’era in cui il marketing digitale la fa da padrone in tutte le principali distribuzioni sul mercato con numerosi trailer, spot televisivi e poster, Hayao Miyazaki e il suo Studio Ghibli stanno adottando una strategia completamente diversa per il film How Do You Live?, nuovo lungometraggio dell’acclamato regista giapponese, a dieci anni da Si alza il vento, e che stando a quanto annunciato sarà anche il suo ultimo. Secondo il produttore Toshio Suzuki, lo studio si limiterà infatti a utilizzare il poster, già disponibile, come unico elemento per la sua campagna promozionale. Prima che il film arrivi nelle sale giapponesi quest’estate, non verrà utilizzato alcun trailer o poster diverso da quello rilasciato per promuovere il film.

La mancanza di informazioni sul progetto, sviluppato da Miyazaki come lettera d’amore al suo nipotino, potrebbe far sì che i fan di lunga data del regista si sentano ancora più interessati alla storia che verrà raccontata. Mentre i dettagli della trama di How Do You Live? sono tenuti in gran segreto, sappiamo che il film è tratto da un’omonimo libro. In questo, datato 1937, un ragazzino soprannominato Koperu vive con sua madre dopo la morte del padre. È molto vicino a suo zio, che lo visita costantemente e documenta la maggior parte delle loro interazioni in un diario. L’uomo spera di lasciare questo a Koperu quando sarà più grande, in modo da poter ripercorrere il sentiero della memoria e rivisitare alcuni dei loro momenti migliori insieme.

Quella commovente storia sarà dunque al centro della trama del prossimo film di Miyazaki, anche se non sappiamo in che modo sia stata sviluppata e a questo punto non lo sapremo finché il film non arriverà in sala. In Giappone la sua uscita è prevista il 14 luglio, mentre non è ancora nota una data di distribuzione nei cinema italiani. Come noto, i lavori più celebri della carriera di Miyazaki sono oggi dei classici dello Studio Ghibli come Il mio vicino Totoro, Porco Rosso e La città incantata, che hanno ridefinito cosa significa usare l’animazione per raccontare una storia, diventando subito amati dal pubblico di tutto il mondo. How Do You Live? potrebbe facilmente unirsi a questi titoli nell’offrire una narrazione indimenticabile e ricca di umanità. Di seguito, ecco il poster diffuso:

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