Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano,
ideato da Gianni Canova in accordo con
Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival
in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono
sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori
del Premio fra i noir di produzione italiana
usciti in sala tra novembre 2021 e novembre 2022.
I sei film finalisti verranno
proiettati fra il 4 e il 6 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di
IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione
degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria
popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata
da tre critici cinematografici tra cui un
Presidente/moderatore.
Dopo una discussione collettiva al
termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno
esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il
loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria
finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei tre critici
partecipanti avrà valore 5. In caso di parità nella deliberazione
finale, il voto del Presidente sarà determinante.
Da quest’anno, inoltre, la redazione
di Cinecittà News assegnerà a uno dei sei
finalisti una Menzione Speciale. I vincitori
verranno annunciati durante la serata di premiazione, l’8 dicembre.
I titoli finalisti di quest’anno sono:
Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio
De Leonardis
domenica 4 dicembre, ore 17.00
Piove di Paolo Strippoli
martedì 6 dicembre, ore 18.15
Una
femmina di Francesco Costabile
martedì 6 dicembre, ore 20.00
“La conferma del Premio Caligari
tra gli assi portanti del Noir in Festival”, dicono
Gianni Canova e Giorgio Gosetti,
“così come la novità della partecipazione di Cinecittà News a
sostegno del buon cinema italiano, conferma che in pochi anni
autori e produttori hanno imboccato una via nuova e vitale che
rilancia una tradizione del nostro cinema: la passione per i
generi. Nella scelta dei finalisti di quest’anno, dovendo
fronteggiare una scena in profonda trasformazione tra prodotto per
la sala, serialità per i network, cinema per le piattaforme,
abbiamo voluto premiare in primis lo sforzo di chi ha ideato e
realizzato il film per la comunità che si riunisce al cinema. E le
felici sorprese, come vedrete, ci sono state.”
Per iscriversi gratuitamente alla giuria è
necessario essere maggiorenni e inviare, entro mercoledì 30
novembre 2022, una mail a [email protected]
con oggetto GIURIA CALIGARI 2022 segnalando: nome, cognome, mail di
riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente
universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir).
Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad
esaurimento dei posti disponibili.
I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una
riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve
critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da
indirizzare entro e non oltre l’11 dicembre all’indirizzo mail
[email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti
sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno
pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al
termine della manifestazione.
Giancarlo Giannini
è protagonista nella serie Sky,
Il Grande Gioco, dove recita al fianco di Francesco Montanari ed Elena
Radonicich. Il suo ruolo è quello di uno spietato
procuratore di una importante società. Durante la prima della serie
che si è tenuta al Teatro Eliseo, il cast era presente per la
conferenza stampa. Durante la conferenza sono emersi i dettagli che
hanno portato alla realizzazione della serie ma anche dei
retroscena della vita dei nostri protagonisti.
In questa occasione,
Giancarlo Giannini ha dichiarato: “A Febbraio
sarò a Los Angeles perché riceverò la stella sulla Walk of
Fame”. Il suo nome va ad aggiungersi a quello di altri
quindici tra gli italiani più celebrati a Hollywood. Dopo Bernardo
Bertolucci ed Ennio Morricone, anche Giancarlo Giannini potrà
celebrare la sua carriera con la tanto desiderata stella. Questa
notizia era stata già annunciata nel 2020 ma è stata poi rimandata
a causa della pandemia da Covid-19. Infatti, oltre all’attore era
stato annunciato lo stesso riconoscimento per Luciano Pavarotti –
cerimonia che si è tenuta ad agosto 2022.
Nel 2020, Giannini dopo l’annuncio
ha ringraziato la Filming Italy Los Angeles per il risultato
ottenuto: “Felicissimo per questo importante riconoscimento e
dedico questa preziosa stella a Franco Zeffirelli e Lina
Wertmuller”. Anche l’ex Ministro per i beni e le attività
culturali, Dario Franceschini aveva dichiarato: “Giancarlo
Giannini e Luciano Pavarotti: due nuove stelle italiane brillano da
oggi nella celebre Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard di Los
Angeles, andando ad aggiungersi alle altre celebrità tricolore che
già ornano la celebre camminata”.
Rivisitando il capolavoro
letterario in chiave moderna, adattandolo cioè non soltanto alla
società contemporanea con le sue contraddizioni ma anche alle
esigenze di un pubblico sempre più smaliziato, Spirited – Magia di Nataleporta
a compimento un’operazione che fonde con pienezza e coerenza
classico e nuovo, creando una commistione che sprizza energia e
vitalità da ogni fotogramma. A partire proprio dai numeri musicali
e coreografici che rappresentano il meglio della confezione del
film: già le prime due sequenze che presentano i rispettivi
protagonisti – il fantasma del presente interpretato da
Will Ferrell e lo Scrooge dei nostri giorni che invece
ha volto e fisico di
Ryan Reynolds – regalano al pubblico momenti che
appartengono di diritto al miglior musical contemporaneo.
Uno spettacolo “sprecato” per lo
streaming
La messa in scena è
elegante nelle scenografie, moderna nei costumi, curata nella
fotografia: una confezione che permette ad Anders di “liberare” la
propriainventiva e
costruire col montaggio uno spettacolo che appare quasi sprecato
per lo schermo ridotto di un televisore o ancor peggio di un
computer. Spirited è chiaramente stato ideato e
realizzato senza alcun risparmio di inventiva o energia, sia a
livello visivo che nella costruzione narrativa: ci troviamo infatti
finalmente di fronte a un prodotto le cui continue trovate,
capovolgimenti e sorprese non solo volti solamente
all’intrattenimento vorticoso quanto piuttosto a creare una trama
che permetta lo sviluppo preciso dei due personaggi principali.
Pur risultando un film
che non ci spaventa definire scatenato, Spirited
possiede una sua progressione narrativa ben precisa e soprattutto
ci permette di scoprire scena dopo scena due psicologie che, magari
non nuovissime, sono comunque dotate di un arco narrativo solido,
coinvolgente. E pur trattandosi di un film che vuole portare al
pubblico un messaggio positivo, quello di Anders non è
assolutamente buonista, tutt’altro.
La novità della trasposizione
cinematografica
La novità di questa
trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si
deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone
migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si
può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Un discorso
affatto scontato e soprattutto sviluppato con intelligenza e una
discreta dose di tatto.
E questo ci porta a
scrivere di Ferrell e Reynolds, due interpreti per molto, forse
troppo tempo abbiamo visto sprecare la loro innata simpatia andando
incontro al facile consenso del pubblico. Per carità, in qualche
occasione hanno entrambi azzeccato film di genere con un certo
spessore e qualcosa da dire: ma chi non ci è riuscito a Hollywood?
Ebbene, con Spirited – Magia di Natale fronteggiano il
possibile preconcetto di chi scrive – perché, meglio ammetterlo, di
questo potrebbe trattarsi… – offrendo due prove maiuscole, complete
sotto ogni punto di vista: i due riempiono lo schermo grazie a
un’alchimia impossibile da ignorare, si esibiscono in notevoli
numeri musicali così come in scene di forza emotiva indubbia. Ad
aiutarli un cast di supporto encomiabile, in cui dobbiamo citare la
sempre efficace
Octavia Spencer e una carismatica Sunita
Mani.
Lo spirito di Dickens viene
rispettato e abbracciato
Realizzato per Apple TV
+, Spirited è probabilmente il miglior musical
americano dai tempi di The Greatest Showman. Lo
spirito del romanzo di Charles Dickens viene
abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel
nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si
affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders,
arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale
che il cuore del pubblico. Un prodotto impeccabile, che si rivela
capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che
semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte
di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in
profondità e scaldare gli animi senza retorica. Speriamo che
l’imminente stagione dei premi non si “dimentichi” di questo
piccolo gioiello, in particolar modo di
Will Ferrell e Ryan
Reynolds. Due attori verso i quali speriamo di aver
fatto la dovuta ammenda con questo articolo…
Torna sul grande schermo la famiglia
Verneuil, una delle famiglie preferita dai francesi. La commedia
francese è diventata preso immediatamente un successo al botteghino
pur avendo ricevuto delle critiche da parte della stampa. Il film
dello scrittore e regista Philippe de Chauveron
non riesce a non strappare una risata con una premessa che incrocia
lo stile delle classiche commedie familiari al politicamente
scorretto. Non sposate le mie figlie! 3 è il terzo film della saga
iniziata nel 2014 che ci promette nuove risate con dei siparietti
al limite dell’assurdo.
Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3
uscirà nelle sale italiane il 1° dicembre dopo aver fatto il suo
debutto con successo nei cinema francesi.
Riunione di Famiglia – Non sposate
le mie figlie 3, la trama
Nei precedenti film Claude
Verneuil (Christian Clavier) e sua moglie
Marie (Chantal Lauby), si dimostrano subito una
famiglia poco convenzionale. Le quattro figlie
Isabelle (Frédérique Bel), Odile
(Alice David), Ségolène (Émilie Caen) e
Laure (Élodie Fontan) hanno sposato un ebreo, un
arabo, un cinese e un ivoriano. I Verneuil ovviamente fingono di
accettare i loro generi ma non nascondono il loro disagio,
soprattutto quando incontrano i consuoceri. In questo terzo film
Claude e Marie Verneuil festeggeranno presto il loro 40°
anniversario di matrimonio. Per l’occasione, le loro quattro figlie
decidono di organizzare una grande festa a sorpresa nella casa di
famiglia a Chinon. Decidono inoltre di invitare, ciascuna, i
genitori dei rispettivi mariti: Rachid Benassem
(Medi Sadoun), David Benichou (Ary Abittan),
Chao Ling (Frédéric Chau) e Charles
Koffi (Noom Diawara).
Nei primi minuti del film i Verneuil
fanno di tutto per evitare l’invasione dei generi. Il loro
desiderio di voler festeggiare un anniversario in solitudine viene
subito interrotto. Le loro figlie hanno la generosa idea di
organizzare una festa a sorpresa per il loro quarantesimo
anniversario di matrimonio, invitando i genitori dei loro coniugi.
Così in un continuo susseguirsi di siparietti ironici e momenti
melodrammatici, Riunione di Famiglia – Non sposate le mie
figlie! 3 mette in discussione anche la resistenza dei
rapporti.
Una famiglia a passo con i
tempi
Se i primi due film navigano nel
successo generale al botteghino questo terzo film, uscito in aprile
in Francia, ha riscontrato dei dissapori. I nostri protagonisti
vengono ancora una volta descritti nel loro immancabile mutamento:
Laure (Élodie Fontan), diventata vegana, vuole
imporre il suo cibo a tutti; Charles (Noom
Diawara) interpreta un Gesù afroamericano in una rappresentazione
teatrale. E mentre questi personaggi fanno da contorno, questo
terzo film ha in realtà una protagonista ben definita nel
personaggio di Ségolène. La giovane artista espone
le sue opere di denuncia alla condizione umane e viene notata da un
famoso critico e collezionista, Helmut. Il suo
arrivo sconvolgerà la trama di Riunione di Famiglia – Non
sposate le mie figlie! 3 e conferirà al film una ventata
di aria fresca da troppo confinata nelle storie della famiglia
Verneuil. Il ricco ed estroso collezionista d’arte farà da subito
innamorare Claude e Marie, che da
sempre sognano un genero bianco, cattolico e altolocato.
La sua presenza in Riunione
di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 farà luce su un
argomento molto importante anche nell’attualità: la discriminazione
per l’età. Lo vediamo in una delle prime scene quando Marie va dal
suo macellaio di fiducia per poi ascoltare un commento dello stesso
che la etichetta come “anziana”. Invece, Helmut fa
di tutto per ingraziarsi Marie che inizia a porsi
delle domande riguardo la sua vita e al suo matrimonio. Il
collezionista metterà in crisi anche un’altra relazione quella tra
Ségolène e Chao che, ormai ai
ferri corti, litigano per qualsiasi cosa. Chao non
riesce a comprendere l’estro artistico della moglie e cerca in
tutti i modi di frenare la sua ribalta, impedendole di partire per
New York.
Il futuro della famiglia
Verneuil
Riunione di Famiglia – Non
sposate le mie figlie! 3 conserva tutti gli ingredienti
vincenti che hanno favorito i precedenti successi al botteghino:
umorismo politicamente scorretto, gag e dialoghi assurdi e persino
un po’ di tenerezza in più. Il duo Lauby-Clavier
si mostra ancora una volta ben collegato e la loro chimica come
marito e moglie è la colonna portante del film. In futuro potrebbe
esserci ancora occasione di rivederli sul grande schermo anche se
precedentemente i due attori hanno dichiarato che questo sarebbe
stato l’ultimo film della saga.
Anche la critica sostiene questa
ipotesi. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie!
3 non convince come i precedenti anzi le situazioni
assurde e grottesche che si vengono a creare sono in realtà delle
copie di scene susseguite nei precedenti due film. Neanche
l’introduzione del personaggio di Helmut riesce a
riportare a galla i Verneuil che pare abbiano esaurito le
definitivamente le cartucce. Seppur con una buona dose di novità
che mette in luce, in questo film più di altri, il ruolo dei
genitori, Claude e Marie sono
destinati a una non solitaria e non silenziosa vecchiaia, ma alla
fin fine questa condizione è quella che ha portato avanti da sempre
la loro famiglia.
L’attore Arón
Piper è ancora molto giovane, ma vanta già diversi ruoli
in progetti che, tra cinema e televisione, gli hanno permesso di
dar prova del suo talento. Oggi che è sul punto di rinnovarsi e
mettersi nuovamente alla prova con nuove avventure, la sua carriera
sembra essere ricca di promesse ed entusiasmanti novità.
Ecco 10 cose che non sai
suArón
Piper.
Arón Piper: i suoi film e le serie
TV
1. È noto per alcune serie
TV. Ad aver reso celebre l’attore vi sono alcune popolari
serie televisive. La prima in cui ha recitato è Centro
medico (2016-2017), ma è stata Élite, disponibile su Netflix, ha fargli ottenere la fama internazionale.
Qui recita nei panni di Ander Muñoz accanto agli attori Jaime Lorente,
Miguel Herran e
Maria Pedraza.
Ha poi recitato anche in Il caos dopo di te (2020) e
Élite – Storie brevi (2021). Nel 2022 recita poi in El
Silencio, nel ruolo di Sergio Ciscar.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Piper ha esordito come attore di un film per
il cinema già da molto piccolo, quando all’età di sette anni ha
recitato in Una promessa mantenuta (2004). In seguito è
apparso in Maktub (2011), 15 años y un dìa
(2013), La corona partida (2016) e Los Rodrìguez y el
mas alla (2019). Prossimamente reciterà invece nei film
Sayen e Fatum.
3. Ha scritto una canzone
per un film. Come noto, nel tempo libero Piper si dedica
alla sua seconda passione, il rap, che lo porta, nel 2014, ad
essere candidato ai premi Goya (gli Oscar spagnoli) nella sezione
miglior canzone per il film 15 años y un día. Si tratta del
brano più noto e apprezzato dell’attore, che nel 2021 ha poi
pubblicato anche il suo primo album dal titolo Nieve.
Arón Piper in Élite
4. È stato uno dei
protagonisti. Nella popolare serie spagnola
Élite, disponibile su Netflix, l’attore ha interpretato
uno dei protagonisti, Ander Muñoz. Questi è il migliore amico di
Guzmán e Polo, tennista emergente e campione scolastico, anche se
in realtà detesta questo sport e lo pratica solo perché il coach è
suo padre e non vuole deluderlo. A differenza di quasi tutti gli
studenti, non è ricco, ma frequenta Las Encinas perché figlio della
preside. Omosessuale, si innamora poi di Omar e si fidanzerà con
lui.
5. Ha abbandonato la
serie. L’attore ha recitato solamente nelle prime quattro
stagioni, abbandonandola poi per la tristezza dei fan del suo
personaggio. L’attore non ha mai detto molto su tale abbandono,
affermando solamente che è avvenuto in quanto il percorso di Ander
nella serie si era concluso. Ad aver portato a tale risvolto
sembrerebbe però esserci stata anche la volontà dell’attore di
intraprendere nuovi progetti.
Arón Piper e Dua Lipa
6. Potrebbe aver avuto una
relazione con la cantante. Nulla di ufficializzato, ma nel
corso dell’estate del 2022 l’attore è stato in diverse occasioni
paparazzato insieme alla celebre cantante Dua
Lipa. I due, insieme durante alcune serate lontani dai
riflettori, sono sembrati ai loro fan una coppia piuttosto affiata,
cosa che ha spinto a supporre una relazione tra di loro. I diretti
interessati non hanno però mai commentato la cosa, né per smentire
né per confermare. Ad oggi, però, qualunque cosa ci sia stata tra
di loro sembra essere finita.
Arón Piper: chi è la sua fidanzata
8. Ha una nuova
fidanzata. Piper ha sempre cercato di mantenere quanto più
possibile privata la propria vita sentimentale, ma nelle ultime
settimane ha iniziato a circolare la voce che lo vorrebbe impegnato
in una relazione con la modella Jessica
Goicoechea. I due sono infatti stati visti insieme in
diverse occasioni e solo di recente sul profilo Instagra di lei è
comparsa una foto che la ritrae insieme all’attore. Questa sarebbe
dunque la prova definitiva di una loro frequentazione.
Arón Piper è su Instagram
8.Ha un
profilo sul social network.Arón Piper è naturalmente presente sul
social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da
13.3 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi
pubblicato appena un’ottantina di post, tutti relativi alle sue
attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare
diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti o dedicate a momenti di svago
quotidiano. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue
attività.
Arón Piper: il suo fisico
9. È molto attento al
proprio corpo. L’attore è noto anche per il suo fisico
asciutto ma scolpito, che lo ha fatto diventare nel tempo un vero e
proprio sex symbol. Non mancano le occasioni in cui l’attore
compare a torso nudo, dimostrando di essere continuamente intento a
mantenersi in forma, praticando sport e altre attività
salutari.
Arón Piper: età e altezza
dell’attore
10.Arón Piper è nato a Berlino, il 29 marzo
del1997, ed ha dunque oggi
25 anni. L’attore è alto complessivamente 1.80
metri.
Il dirigente dei Marvel Studios, Nate
Moore, non crede che il Marvel Cinematic
Universe finirà mai. L’MCU è iniziato nel 2008 con
Iron Man e The Incredible Hulk,
ed è diventato il più grande franchise cinematografico di tutti i
tempi negli ultimi 14 anni. L’ultimo capitolo è arrivato con
Black Panther: Wakanda Forever, che ha
ufficialmente concluso la Fase 4. L’ultimo lotto di film e il primo
round di serie Disney+ è arrivato mentre cresce il
dibattito sulla eventuale stanchezza del MCU si sta diffondendo tra
il pubblico. Questo ha favorito le conversazioni sulla possibilità
che l’MCU debba finire.
L’argomento del finale del MCU è
stato ora affrontato da Nate Moore, vicepresidente
della produzione e dello sviluppo presso i Marvel Studios. Di
recente è apparso nel podcast di The
Town con Matthew Belloni (tramite The
Direct) per parlare del futuro della Marvel dopo Black Panther: Wakanda Forever. Il conduttore
Matthew Belloni ha chiesto a bruciapelo a
Nate Moore se il MCU può andare avanti per sempre,
e il dirigente della Marvel crede che potrebbe farlo fintanto che i
Marvel Studios rimangono impegnati a esplorare cosa può essere un
film o una serie MCU.
“Voglio dire, penso che possa
durare a lungo. Penso che dobbiamo continuare a… Non possiamo
sederci sugli allori. Non possiamo pensare di avere le risposte.
Dobbiamo continuare a spingere i format per quanto riguarda il
genere e ciò che siamo disposti a esplorare. Ma per me i film
Marvel sono solo film. Il nostro materiale originale è solo…
Sarebbe come dire: “Ehi, i film sui libri andranno avanti per
sempre?” Probabilmente.”
Le prime reazioni a Babylon
di Damien Chazelle sono straordinariamente
controverse, indicando che il film sarà uno sguardo emozionante
sulla Hollywood degli anni ’20. Secondo il sito web ufficiale di
Babylon, il film racconta “una storia di ambizione
sproporzionata ed eccessi oltraggiosi [e] ripercorre l’ascesa e la
caduta di più personaggi durante un’era di sfrenata decadenza e
depravazione all’inizio di Hollywood”. Interpretato da
Brad Pitt,
Margot Robbie e Diego Calva, con un
cast corale che include Jovan Adepo, Li
Jun Li e Jean Smart, il film presenta
anche un ruolo minore del produttore esecutivo
Tobey Maguire.
Se la sinossi e le scelte di casting
non sono abbastanza allettanti, le prime proiezioni di Babylon
stanno generando reazioni ad ampio raggio. Lo status di
Damien Chazelle come regista che nell’ultimo
decennio ha contribuito alla rivoluzione del linguaggio
cinematografico cresce, poiché i suoi progetti sono stati
storicamente ben accolti dalla critica. Sebbene i dettagli della
trama siano scarsi, la maggior parte del divario critico deriva
dalla narrativa casuale del film. Il pubblico lamenta anche le
incoerenze tonali di Babylon, con il film che dura
oltre tre ore. Mentre le interpretazioni principali stanno
raccogliendo elogi, ci sono accoglienze contrastanti che circondano
i presunti personaggi unidimensionali del film. Indipendentemente
dalle diverse risposte, il pubblico concorda sul fatto che Babylon
ha successo come resa frenetica della dissolutezza di
Hollywood.
Dal Premio Oscar Damien
Chazelle, regista di
LA LA LAND e WHIPLASH, un
racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20.
Babylon,
una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che
ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in
un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante
Hollywood.
A sorpresa, un poster e un video teaser di Netflix hanno rivelato un nuovo progetto intitolato
Gamera: Rebirth, che arriverà sulla piattaforma di
streaming in futuro. Il kaiju simile a una tartaruga fece il suo
debutto per la prima volta nel 1965 in Gamera, il mostro
gigante, dove fu inizialmente ritratto come una forza
antagonista dell’umanità, simile all’originale
Godzilla. Nel corso del tempo, tuttavia, Gamera è
diventata una figura più pacifica, spesso eroica, combattendo
mostri come Gyaos e Viras che minacciavano il
mondo. Gamera si sarebbe poi guadagnato il soprannome di “Amico di
tutti i bambini” a causa della sua natura benevola nei confronti
dei bambini, anche nel suo primo film.
Netflix ha rivelato attraverso un
nuovo poster e teaser che Gamera tornerà sullo schermo in
Gamera: Rebirth. Seguendo le orme di Godzilla,
il film sarà prodotto dallo studio giapponese originale
del Guardian of the Universe,
Kadokawa. Mentre il formato del progetto è
attualmente sconosciuto, un video teaser per Gamera:
Rebirth sembra promettere una rivitalizzazione oscura e
fredda del personaggio.
La presunta apparizione di Silver
Surfer in Guardiani della Galassia Holiday Special è
stata ufficialmente smentita dal regista James
Gunn. Prima che il pubblico riesca a vedere il tanto
atteso terzo capitolo della serie Guardiani della
Galassia, i fan avranno la possibilità di stare altro
tempo con i personaggi con un regalo extra sotto forma di un nuovo
speciale delle vacanze dei Marvel Studios.
Guardiani della Galassia Holiday Special si
concentra su Drax (Dave Bautista) e Mantis
(Pom Klementieff) mentre tentano di rapire
Kevin Bacon per rallegrare Star-Lord
(Chris Pratt). È confermato che lo speciale
include più eroi Marvel che sono già apparsi nel Marvel Cinematic
Universe.
Dopo il rilascio delle prime
reazioni a Guardiani della Galassia Holiday Special, un
utente di Twitter ha suggerito che Silver Surfer comparirebbe a
sorpresa nella scena post-crediti. James Gunn ha
risposto rapidamente all’utente dicendo che questo suggerimento è
falso. Da allora l’account Twitter ha ammesso che stavano tentando
di diventare virale condividendo notizie false e non vi è alcuna
indicazione che l’account abbia effettivamente visto Guardiani della Galassia Holiday Special. In
ogni caso, Gunn ha confermato che il pubblico non dovrebbe
aspettarsi di vedere Silver Surfer nello speciale Disney+.
#GOTGholidayspecial@JamesGunn
the guardians of the Galaxy holiday special was truly wonderful and
will become repeat viewing every holiday season!! Also make sure to
watch the post credit scene for a silver surprise!! pic.twitter.com/RDpff9cCZs
Il tempo di
Chris Hemsworth nei panni di Thor nell’universo
cinematografico Marvel potrebbe volgere al termine,
poiché l’attore pensa che la sua prossima apparizione dovrebbe
essere l’ultima.
Il Thor di Hemsworth è uno degli
ultimi membri rimasti del team originale dei Vendicatori nell’MCU.
Thor: Love and Thunder ancora
una volta ha cambiato drasticamente la traiettoria della sua vita,
poiché adesso il Dio del Tuono adotta una figlia e riacquista
Mjolnir dopo la morte di Jane Foster. Il finale di Thor
4 indica che il dio del tuono sta entrando in una nuova
fase del suo viaggio da supereroe, che potrebbe presto raggiungere
una conclusione eroica e definitiva se Hemsworth realizzasse il suo
desiderio.
Durante una nuova intervista con
Vanity Fair, Hemsworth ha
affrontato l’argomento di una potenziale uscita dal MCU per il suo
Avenger originale. L’outlet gli ha chiesto se sperava di ottenere
una conclusione per la storia dell’MCU di Thor dopo aver visto Iron
Man di Robert Downey Jr. e Captain America di
Chris Evans salutare il franchise. Nonostante in
precedenza avesse affermato di essere interessato a continuare a
interpretare il dio del tuono, la musica per
Chris Hemsworth è cambiata. Ora l’attore
suggerisce che la prossima apparizione di Thor nell’MCU dovrebbe
essere l’ultima e potenzialmente dargli la morte di un eroe.
“Sento che probabilmente
dovremmo chiudere il libro se lo facessi di nuovo, capisci cosa
intendo? Penso che probabilmente lo giustifichi. Sento che sarebbe
il finale, ma non si basa su qualcosa che qualcuno mi ha detto o su
qualsiasi tipo di piano. Hai questa nascita di un eroe, il viaggio
di un eroe, poi la morte di un eroe, e non so, sono in quella fase?
Chi lo sa?”
Chris Hemsworth è stato Thor sin dal 2011 e sembra
normale, dopo tutto questo tempo, per l’attore voler voltare
pagina.
Dopo anni di voci e speculazioni,
Henry Cavill è finalmente tornato nei panni di
Superman nella scena dei titoli
di coda di Black
Adam, e secondo quanto riferito è destinato a
svolgere un ruolo importante nel DCU che andrà avanti sotto la
supervisione di James Gunn, a capo del DC Studios.
Amy Adams ha debuttato come Lois Lane
al fianco di Cavill in L’uomo d’Acciaio (Man of
Steel) di Zack
Snyder prima di apparire in Batman
V Superman e Justice
League , ma quello che tutti si chiedono e se
anche si unirà alla sua costar in questa nuova era di film basati
su DC? Ad
Adams è stata posta proprio questa domanda mentre parlava con
Variety del suo nuovo film, Disenchanted.
La candidata all’Oscar ha condiviso
la sua eccitazione per il ritorno di Cavill, ma ha rivelato di non
essere stata contattata per riprendere il ruolo di Lois
Lane. Sembra che sarebbe aperta alla possibilità, ma dice che
sosterrà “qualunque direzione vadano” se un’altra attrice dovesse
essere ingaggiata per interpretare il personaggio. Di seguito il
video dell’intervista.
Vedremo Amy Adams nuovamente nei panni di Lois Lane
C’è sempre la possibilità che
Amy Adams sia stato in contatto con
la Warner Bros./DC Studios per un potenziale ritorno nei panni
dell’intrepido giornalista del Daily Planet e semplicemente non sia
autorizzato a divulgare tali informazioni. Dopotutto, Lois Lane
sarà sempre una parte vitale di quasi tutte le storie di Superman,
ed è difficile immaginare che riportino Cavill senza Adams.
Detto questo, parecchi fan si sono
lamentati di una percepita mancanza di chimica tra Cavill e Adams
nel corso degli anni, ed è probabilmente giusto dire che la sua
interpretazione di Lois (anche se noi dissentiamo fortemente!) si è
rivelata complessivamente controversa. Che cosa ne pensate? Ti
piacerebbe rivedere Adams nel ruolo o preferiresti che fosse scelta
un’altra attrice?
Amazon sta ufficialmente
andando avanti per sviluppate serie tv live-action basati sui
personaggi Marvel controllati da Sony. A darne
notizia è stato il noto sito americano Variety. La prima serie
dell’accordo Amazon sarà
Silk: Spider
Society, sviluppata dalla showrunner di The Walking Dead, Angela
Kang, insieme ai produttori di
Spider-Man: Un nuovo universo (Spider-Man: Into
the Spider-Verse), Phil Lord e Christopher
Miller. Angela Kang sarà sia
showrunner che produttore esecutivo di Silk come parte di un
nuovo accordo televisivo pluriennale che ha firmato con Amazon.
Kang, Lord e Miller sono tutti produttori
esecutivi insieme all’ex capo della Sony Amy
Pascal. Sony Pictures Television ha firmato con Lord
e Miller un accordo globale.
Silk: Spider Society debutterà a livello
nazionale sul canale lineare di MGM+ (nata Epix) seguito da un
lancio globale su Prime Video. Lo spettacolo è basato sui
personaggi creati da Dan Slott e Humberto Ramos per Marvel Comics. La seguirà le gesta di
Cindy Moon, descritta come “una donna coreano-americana morsa dallo
stesso ragno che ha morso
Peter Parker, mentre fugge dalla prigione e cerca la sua
famiglia scomparsa per diventare il supereroe noto come Silk”.
“La recente rivisitazione
live-action e animata del franchise di Spider-Man da parte di Amy
Pascal, Phil Lord, Chris Miller e Sony ha rappresentato alcune
delle storie di supereroi più dinamiche del film”, ha
affermato Jennifer Salke, capo di Amazon Studios. “Insieme
alla visione creativa di Angela Kang, non potremmo essere più lieti
di portare ‘Silk: Spider Society’ ai nostri clienti MGM+ e Prime
Video.”
La serie Silk e non solo!
La serie Silk e gli altri spettacoli basati
sui personaggi Marvel controllati dalla Sony erano stati
originariamente segnalati come in lavorazione nel settembre 2020. A
quel tempo, Lauren Moon stava scrivendo Silk, mentre nel 2021 è
stato riferito che Tom Spezialy si era unito alla serie come
showrunner come parte del suo accordo generale con Amazon.
“Non vediamo l’ora di dare vita alle
avventure di Cindy Moon, grazie al dream team creativo di Chris e
Phil, Angela e Amy, insieme ai nostri partner di Marvel e
Amazon“, ha dichiarato Katherine Pope, presidente di Sony
Pictures Television. Monolocali. “Sappiamo che questa
entusiasmante serie con personaggi e trame nuovi e mai visti prima
entusiasmerà il pubblico che la guarderà prima su MGM+ lineare e
poi in tutto il mondo su Prime Video”.
“Angela è una professionista di cui
rispettiamo e ammiriamo il punto di vista e la creatività”, hanno
aggiunto Lord e Miller. “È anche molto
divertente. Adora questi personaggi e ci sentiamo davvero
fortunati per la possibilità di lavorare con lei per portare la
storia di Cindy Moon al mondo”.
Kang è meglio conosciuta per il suo lavoro
in “The Walking Dead”. È diventata scrittrice dello show nel
2011 e coproduttrice esecutiva nel 2013. È stata promossa a
produttrice esecutiva e showrunner nel 2018 a partire dalla
nona stagione della serie AMC. “The Walking Dead” andrà in
onda il suo finale di serie il 20 novembre, con Kang che ha anche
co-creato uno spin-off incentrato sul personaggio di Norman Reedus, Daryl Dixon. Ha lanciato la sua
società di produzione, Kang & Co Entertainment, nel 2020.
“Sono oltremodo entusiasta di unirmi alla
famiglia di Amazon Studios per questo prossimo capitolo della mia
carriera”, ha detto Kang. “Non vedo l’ora di lavorare con il
team esecutivo su spettacoli diversificati, incentrati sui
personaggi e watercooler per un pubblico globale e sono così
entusiasta di tuffarmi nella mia prima sfida: portare in vita sullo
schermo il supereroe coreano-americano Silk”.
Al momento non è noto quali altri personaggi
Marvel saranno presenti negli spettacoli di Amazon, sebbene Sony
attualmente controlli oltre 900 di questi personaggi associati al
franchise di Spider-Man. Sony ha rilasciato diversi film
live-action di Spider-Man in passato e
attualmente lavora con i Marvel Studios sulla serie di film
riavviati con Tom Holland tramite la Columbia Pictures. Sony è
anche dietro “Into the Spider-Verse”, che ha vinto l’Oscar come
miglior film d’animazione nel 2019. Due sequel di quel film sono
attualmente in lavorazione, con il primo – “Spider-Man:
Across the Spider-Verse” – in uscita nelle sale
nel giugno 2023.
Ad oggi, Sony ha anche rilasciato i film
live-action
Venom e il suo sequel
La furia di Carnage” con
Tom Hardy, così come
Morbius con
Jared Leto. Un terzo film Venom è
attualmente in fase di sviluppo, mentre la Sony è anche al lavoro
su versioni cinematografiche di personaggi come Kraven the
Hunter con Aaron Taylor-Johnson
e Madame
Web con Dakota Johnson, tra
molti altri.
Era il 2007 quando al
cinema arrivò Come d’Incanto e in quell’anno il
mondo conobbe finalmente un’attrice che sarebbe poi diventata una
delle più brave della sua generazione:
Amy Adams. Dopo 15 anni, numerosi film culto
all’attivo e cinque nomination agli Oscar, Adams torna al mondo che
l’ha resa famosa, nei panni di Giselle, una principessa Disney a
tutti gli effetti che cerca il suo “per sempre felici e contenti”
nella New York della contemporaneità. Ma come ben sappiamo, i film
finiscono sempre all’inizio delle storia d’amore, e così Come
per DisIncanto si chiede che fine ha fatto il “felici
e contenti” di Robert (Patrick
Dempsey) e Giselle, dopo 10 anni di
matrimonio.
In occasione della
conferenza stampa internazionale,
Amy Adams ha spiegato cosa l’ha convinta a tornare nei
vestiti a fiori colorati e romantici di Giselle: “Per me è
stato interessante perché cercavamo di capire a che punto fosse
Giselle adesso. Da quando l’abbiamo lasciata nel primo film, c’è
stata già un’evoluzione rispetto a quello che era Giselle
all’inizio della sua storia. Quindi prendere quell’evoluzione di
chi sarebbe potuta essere dopo aver trascorso 10 anni nel mondo
reale, e assicurarci di mantenerla radicata in una sorta di verità
dei suoi sentimenti, senza perdere quella gioia, quell’ingenuità,
l’innocenza e la purezza che rendono Giselle così speciale (…) è
più o meno lì che ho fissato il mio punto di partenza, ho preso
tutto ciò che amavo di Giselle nel primo film, e poi avere
l’opportunità di farlo crescere durante questo secondo film. È
stato un vero piacere ritrovare il cast originale. È stato così
divertente vedere tutti tornare indietro, siamo stati abbastanza
fortunati da avere tutti con noi. E non posso ringraziarli
abbastanza, sono molto riconoscente. Ed ero così felice anche per i
nuovi membri del cast.”
Proprio trai nuovi membri
del cast di Come
per DisIncanto c’è la nuova Morgan, ovvero la figlia
di Robert che Giselle in qualche modo adotta, diventandone la
matrigna, interpretata da GabriellaBaldacchino, ma
anche la villain del film (anche se sarebbe improprio definirla
così…) Maya Rudolph, che interpreta invece Malvina
Monroe.
Per Rudolph si tratta di
un’esperienza nuova, nonostante un curriculum lungo e vario:
“Ho avuto altre volte l’opportunità di cantare, ma non è mai
stato come in questo caso. E sapere che avrei scritto questa
canzone di Menken & Schwartz è stato davvero, davvero quasi come un
traguardo della vita. Come se mi stessi allenando per la maratona,
mi sono allenata per tutta la vita fare questa cosa, ed è quello
che facevamo davvero. Andavamo alle prove vocali, e andavamo alle
prove di ballo, e lavoravamo sodo per il giorno in cui avremmo
girato la canzone. E poi l’abbiamo fatto. È stato
incredibile.”
Baldacchino ha un ruolo
davvero importante nella storia, e non è difficile immaginarlo,
data la sua natura di “figliastra” rispetto a Giselle. Per la
giovane attrice però stare sul set di Come
per DisIncanto è stato un sogno che si avvera, dal
momento che lei può certamente dire di essere cresciuta con questo
film (è classe 2001).
“Penso, onestamente,
che fare questo film per me sia stato davvero un desiderio che si
avvera – ha spiegato Baldacchino – Voglio dire, quando ero
piccola, e anche crescendo, Come D’Incanto era il mio film
preferito. Quindi, essere in grado di unirmi a tutte queste persone
è stato surreale per me. Era il mio sogno far parte di qualcosa del
genere. È che ha cambiato completamente la mia vita. E sono così,
così grata di cantare la musica scritta da Alan Menken e Stephen
Schwartz. Sono cresciuta esibendomi. Amavo il teatro musicale e il
canto, quindi non era una novità per me. Ma arrivare a dare origine
a qualcosa che hanno scritto, è un onore, no?”
Nell’ultimo decennio hanno preso
vita al cinema una serie di popolari e film per young
adult ambientate in mondi post-apocalittici, dove la speranza
di una vita futura è interamente affidata alle giovani generazioni.
Dopo titoli come Maze Runner, Divergent e Hunger Games è così
arrivato sul grande schermo anche La quinta
onda. Diretto nel 2016 da J
Blakeson, qui al suo secondo film dopo La scomparsa di
Alice Creed, questo ha alla sua base una serie di invasioni
aliene che hanno decimato la popolazione terrestre. Un contesto
particolarmente cupo, dunque, dove i protagonisti umani aspirano a
ribaltare le sorti di quella battaglia per la supremazia.
Il film è un vero e proprio racconto
di fantascienza, dove all’azione più sfrenata si unisce anche la
paura di crescere e il desiderio di affermazione insito in ognuno
di noi. Quella qui raccontata non è però una storia originale,
bensì la trasposizione dell’omonimo romanzo scritto da Rick
Yancey. Pubblicato nel 2013, questo è il primo di una
trilogia proseguita poi con Il mare infinito e
L’ultima stella. Divenuto particolarmente popolare, questo
venne acquistato dalla Columbia Pictures, che diede così il via
all’adattamento cinematografico. Girato prevalentemente nella città
di Atlanta, in Georgia, il film si è avvalso di grandi effetti
speciali e un cast ricco di grandi celebrità di Hollywood.
Arrivato in sala, però, questo venne
accolto senza particolare entusiasmo. Pur avendo guadagnato circa
109 milioni, a fronte di un budget di 54, questo risultato non fu
ritenuto soddisfacente al punto da dar vita ai due successivi
sequel. La quinta onda rimane però ancora oggi un film da
riscoprire, contenente non pochi elementi di fascino. Prima di
intraprendere una visione del film sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle differenze tra il
libro e il film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La quinta onda: la trama
del film
Il film racconta la storia
dell’adolescente Cassie, la cui vita scorre
tranquillamente tra la famiglia, gli amici e la scuola. Tutto ciò
verrà però sconvolto dall’arrivo nei cieli di un’imponente
astronave aliena. A pochi giorni da quella comparsa, ha inizio una
vera e propria guerra, con gli extraterrestri intenti ad uccidere
quanti più umani possibile. Gli attacchi, noti come “onde”, hanno
lo scopo di compromettere la vita sul pianeta, spianando la strada
alla discesa degli alieni sul suolo terrestre. Con suo padre e suo
fratello minore, Cassie inizia così un disperato viaggio in cerca
di rifugio. Ben presto, però, capirà di non potersi nascondere a
lungo, ma di essere invece destinata a guidare la ribellione che
porterà speranza nel futuro dell’umanità.
La quinta onda: il cast
del film
A dar vita alla protagonista,
Cassie, vi è l’attrice Chloe Grace
Moretz. Divenuta celebre per il ruolo della combattiva
Hit-Girl in Kick-Ass, questa si è dichiarata estremamente
entusiasta di poter recitare nel film. Ha infatti rivelato di
essere una grande fan del romanzo, che ha letto per ben tre volte.
Cassie è inoltre il suo personaggio preferito, e si è dedicata alla
sua interpretazione con grande cura. Non solo si è infatti basata
su quanto scritto su di lei nel libro, ma ha anche lavorato sul
costruire e approfondire nuovi aspetti del personaggio. Il suo
impegno è in seguito stato particolarmente apprezzato, e in molti
l’hanno indicata come l’interprete migliore per la parte.
Accanto a lei, nel ruolo del padre
Oliver, vi è invece l’attore Ron Livingston.
Maggie Siff,
nota per la serie Mad Men, è invece la madre Lisa.
Nick Robinson, celebre in particolare come
protagonista di Tuo, Simon, dà qui vita al personaggio di
Ben Thomas Parish, uno dei ragazzi che aiuterà Cassie nella sua
missione. Evan Walker, altro alleato della protagonista, ha invece
il volto di Alex Rose, mentre la dura Ringer è
interpretata da Maika Monroe,
divenuta celebre grazie al film It Follows. Di particolare
importanza è il personaggio del colonnello Vosch, comandante della
resistenza. Questi ha il volto di Liev Schreiber,
attore scelto dopo numerosi provini. Maria Bello,
attrice nota per A History of Violence, recita invece nei
panni del controverso colonnello Reznik.
La quinta onda: le
differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo di Yancey,
gli autori hanno cercato di mantenersi quanto più fedeli possibile
a questo, così da rispettare quanto amato dagli appassionati della
storia. Per dar vita al film, però, si sono ovviamente rese
necessarie alcune modifiche, così da permettere al racconto di
assumere una forma più cinematografica. La prima differenza la si
ritrova nella costruzione del racconto. Nel libro, infatti, il
passato arrivo degli alieni sul pianeta è intervallato al racconto
di quanto si svolge nel presente. Per il film, invece, gli autori
hanno preferito non mischiare troppo le cose, raccontando prima
dell’intera invasione e soltanto dopo arrivando al presente, con la
fuga e la ribellione di Cassie.
Ulteriori differenze sono per lo più
riguardanti alcuni dei personaggi protagonisti. In particolare, il
sergente Reznik, passa dall’essere un uomo nel romanzo all’essere
una donna nel film. Questo cambiamento viene motivato dal desiderio
di inserire ulteriori personaggi femminili, come anche quello di
rendere diverso dal solito uno dei cattivi principali. Più ambiguo
è anche il colonnello Vosch, che se nel libro si macchia
dell’assassinio del padre di Cassie, nel film non viene
ufficialmente indicato come artefice di ciò. Un’ultima differenza
riguarda il programma “Mnemolandia”. Nel romanzo, questo serve per
“vedere” i ricordi delle persone tratte in salvo dal campo
profughi. Tutto ciò viene però ad essere completamente assente dal
film, risultando un elemento non più indispensabile alla
narrazione.
La quinta onda: il trailer
e dove vedere il film in streaming
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La quinta
onda è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e
Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno giovedì 17
novembre alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Dopo esser stato
presentato fuori concorso nell’ultima edizione del Festival di
Cannes e aver raggiunto oltre 500.000 spettatori in Francia nei
primi 10 giorni di programmazione, arriva nelle sale italiane, dal
21 dicembre, il nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri
d’amore, che vede protagonisti Pierre Niney,
Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle
Devos e Laura Morante.
Masquerade –
Ladri d’amore è un affresco corale che parte dalle storie di
Adrien e Margot – Niney e Vacth -, giovani e bellissimi che sognano
una vita migliore, a qualunque costo. Le loro vite e le loro scelte
si intrecciano inesorabilmente a quelle degli altri personaggi in
scena, in una trama carica di relazioni e colpi di scena.
La Costa Azzurra
con i suoi colori sgargianti e i suoi panorami mozzafiato fa da
cornice a un film sul desiderio, sul denaro, sulla gloria e
sull’illusione. Un vero e proprio omaggio a Nizza, quello di Bedos,
alle sue feste, alla follia immobiliare, a quella ‘nostalgia
fitzgeraldiana’ come la definisce il regista, che torna con
Masquerade – Ladri d’amore sul grande schermo dopo il
successo, tra gli altri, de La Belle Époque.
Sinossi:
Adrien, un attraente ballerino che ha dovuto lasciare la danza,
spreca la sua giovinezza nell’ozio della Costa Azzurra, dove vive
mantenuto da Martha, vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando
incontra la giovane e bellissima Margot ed è subito colpo di
fulmine. Insieme, fantasticano su una vita migliore e mettono in
piedi una truffa ai danni di un ricco imprenditore. In Masquerade –
Ladri d’amorenulla è come sembra.
La cantante e attrice Giulia
Ottonello torna a prestare la propria voce a Giselle nelle
canzoni di Come per
disincanto e vissero infelici e
scontenti, la nuova commedia musicale
live action che debutta domani, venerdì 18 novembre, in esclusiva
su Disney+.
Giulia Ottonello aveva prestato la
propria voce nelle canzoni interpretate da Giselle anche nel primo
film di successo Come d’incanto. A poche
ore dal debutto dell’atteso sequel, Giulia ha raccontato il suo
ritorno al doppiaggio per i brani di questo nuovo live action.
Per celebrare l’arrivo del film, il
cast e i filmmaker si sono riuniti ieri sera a El Capitan Theatre
di Hollywood. Presenti alla premiere
Amy Adams, Patrick Dempsey,
Idina Menzel,James
Marsden, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown,
Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, Oscar Nunez, Kolton
Stewart e Griffin Newman, insieme al
regista Adam Shankman, la sceneggiatrice Brigitte Hales, il
produttore Barry Josephson e il compositore/autore Alan Menken. Tra
gli ospiti della serata anche Darren Criss, Rachel Covey, Spencer
Stevenson e Riele Downs.
Sarà disponibile a partire dal
1° di dicembre su Prime Video, Improvvisamente Natale, commedia
family diretta da Francesco Patierno (Il
mattino ha l’oro in bocca, La gente che sta bene). Il
cast comprende molti tra i volti più noti e apprezzati del cinema
italiano: Diego Abatantuono, Violante
Placido, Lodo Guenzi, Anna
Galiena, Antonio Catania, Michele
Foresta (in arte Mago Forest), Nino
Frassica, Gloria Guida con il suo ritorno
sugli schermi dopo anni di assenza, affiancati dalla giovanissima
protagonista Sara Ciocca (Il giorno più bello
del mondo, La dea fortuna, Una famiglia
mostruosa). Al centro della storia, un nonno che rischia di
dover vendere il suo amato hotel e cerca di preservare la sua
adorata nipotina, una coppia apparentemente in crisi e un prete che
non accetta il fallimento di un matrimonio da lui celebrato. Tutti
insieme riuniti per festeggiare il Natale… a Ferragosto!
Improvvisamente Natale – la
trama
Per Chiara (Sara Ciocca) il Natale è
un momento speciale, ancor più di quanto lo sia per ogni bambino.
Ogni anno, infatti, il Natale è anche l’occasione per rivedere
l’adorato nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario del
delizioso alberghetto d’alta montagna che ospita i festeggiamenti
della famiglia. Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta
(Violante Placido) e Giacomo (Lodo Guenzi), hanno deciso di
mettersi in macchina sotto il sole bollente d’agosto, per una
visita fuori stagione a Lorenzo, perché hanno bisogno di lui per
dare a Chiara l’amara notizia: si stanno separando. Forse, se
glielo dicesse lui, la piccola soffrirebbe meno… Il nonno, già in
crisi perché rischia di dover vendere il suo amato hotel, accetta
l’ingrato incarico di dare la notizia alla nipotina, ma prima vuole
regalarle l’ultimo Natale felice… a Ferragosto
A un anno esatto dal debutto di
Strappare lungo i bordi, il primo progetto
seriale di Zerocalcare osannato da pubblico e
critica, il fumettista romano annuncia, attraverso una delle sue
tavole, il titolo della seconda, attesissima serie di animazione
per Netflix: Questo mondo non mi renderà
cattivo, un progetto completamente originale, che sarà
disponibile sul servizio nel 2023.
Prodotta da Movimenti Production,
società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing,
scritta e diretta da Zerocalcare,Questo mondo non
mi renderà cattivo sarà composta da 6 episodi, da circa
mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle
tematiche care all’autore.
Il titolo dello show rappresenta una
sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete,
quasi per auto-convincersi, in quei momenti della vita in cui ci si
sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile
fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi
dai guai. Una frase che ciascuno, con le proprie esperienze, le
proprie vite e le proprie storie, potrebbe trovare utile
ripetersi.
In Questo mondo non mi
renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il
linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili
dell’universo di Zerocalcare. Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo,
l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla
voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, saranno
i protagonisti di una narrazione fatta di digressioni,
aneddoti, emotività e colpi di scena.
Questo mondo non mi renderà cattivo – l’annuncio del
titolo
In anteprima il
trailer e il poster di Tre di
troppo, la nuova commedia per tutta la famiglia diretta e
interpretata da Fabio De Luigi con Virginia
Raffaele, in uscita al cinema il 1 gennaio 2023
distribuita da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche Fabio
Balsamo, Marina Rocco e Barbara
Chichiarelli.
Marco (Fabio
De Luigi) e Giulia (Virginia
Raffaele) vivono la propria vita di coppia in modo
armonioso e passionale. Entrambi sfoggiano una forma invidiabile e
una mise sempre alla moda. Per loro il mondo si divide in due:
l’Inferno, abitato da genitori esasperati e soggiogati da piccoli
esseri pestiferi, e il Paradiso, dove uomini e donne liberi da
sensi di colpa, si godono i piaceri della vita senza figli e fieri
di vivere in appartamenti sempre in perfetto ordine. Loro sanno
bene da che parte stare, ben distanti da quelle coppie di amici in
perenne crisi coniugale e logorati dalla vita da genitori. Eppure,
il destino è già all’opera per sconvolgere le loro vite e
sgretolare tutte le loro certezze: all’improvviso e
inspiegabilmente, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni
che li chiamano mamma e papà. Liberarsene e tornare alla felice
vita “precedente” diventerà il loro unico obiettivo. Una commedia
sulle gioie e le difficoltà di essere o diventare genitore.
Il soggetto è di
Michele Abatantuono, che ne firma anche la
sceneggiatura insieme a Lara Prando e
Fabio De Luigi.
Tre di
troppo è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia,
Colorado Film Production e Alfred Film ed è prodotto da
Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio
Straffi per Colorado Film e da Roberto
Amoroso e Maria Theresia Braun per Alfred
Film.
Il film della Fase Quattro che forse i fan rivedrebbero meno
è Eternals. Con una durata eccessiva, scarse
scene d’azione e sviluppo dei personaggi, Eternals
fatica a coinvolgere già a una prima visione. Partendo da 10
personaggi principali, Eternals ne riesce a sviluppare troppo pochi
per farne dei protagonisti memorabili e degni di essere ricordati.
Come sempre, ci sono un paio di punti fermi nella pellicola, come
l’esilarante botta e risposta di Kingo con il suo
valletto e la simpatica interpretazione di Gemma
Chan nel ruolo di Sersi, ma nel complesso
Eternals è un esperimento audace che non ha funzionato.
Il film è visivamente stupefacente,
dal momento che il premio Oscar Chloé Zhao ha
girato in esterna piuttosto che in studio, utilizzando il più
possibile la luce naturale, ma non ha una trama avvincente o un
cast di personaggi convincenti a supporto di queste splendide
location. Portare una sensibilità d’essai in un film Marvel sarebbe
stata un’idea interessante, in teoria, ma il risultato finale non
ha soddisfatto né i fan più di nicchia che i fedelissimi della
Marvel.
Black Widow (2021)
Dopo aver atteso un
decennio per un film tutto suo, Natasha Romanoff
ha dovuto attendere una pandemia globale prima che la sua prima
uscita da solista nel MCU
arrivasse finalmente al pubblico. Il film su Black Widow prometteva di essere un thriller
di spionaggio serrato, che avrebbe segnato un rinfrescante cambio
di ritmo rispetto ai soliti film action su larga scala della
Marvel, ma la sua più grande debolezza ha finito per essere il suo
approccio formulaico. Ci sono un paio di sequenze ben calibrate,
come l’inseguimento in moto, ma il film culmina nell’ennesima
battaglia royale in computer grafica con oggetti che cadono
inspiegabilmente dal cielo.
La trama di Black Widow è fin troppo complicata e la
rivelazione di Taskmaster fallisce perché il film non è riuscito a
presentare in maniera efficace cattivo misterioso che si cela sotto
la maschera. Tuttavia, Scarlett Johansson è sempre convincente nel
ruolo di Nat e condivide un’ottima chimica con Florence Pugh, alla quale passa il testimone.
Inoltre, il film ha una fantastica scena d’apertura!
All’inizio dell’anno, Taika Waititi
è tornato nel Marvel Cinematic
Universe con Thor: Love and Thunder. Purtroppo, la seconda
uscita di Waititi nel MCU
non è neanche lontanamente paragonabile alla prima. Mentre il suo
primo film Marvel, Thor: Ragnarok, non invecchia mai,
Love and Thunder è così disarticolato e sbilanciato sui toni che
regge solo in un paio di sequenze. A ogni rewatch di Love and Thunder, probabilmente, i difetti del
film diventano sempre più evidenti. Korg ha troppo
tempo sullo schermo, dato che passa dall’essere comico al ruolo di
narratore, mentre tutti gli altri – da Valchiria
ai Guardiani della Galassia – non godono di un
arco caratteriale tangibile che fornisca uno sviluppo
sostanziale.
Il tono di Love and Thunder, forse, ne costituisce la
maggiore problematica: le tematiche serie della storia, come la
battaglia di Jane Foster contro il cancro e il
regno del terrore seminato da Gorr il Macellatore di
Dei, risultano fuori luogo accanto a gag sciocche come le
capre spaziali urlanti e una rappresentazione cartoonesca di
Zeus. Il film ha una durata piacevole e veloce,
che si aggira intorno alle due ore, ma il risultato è che molti dei
suoi personaggi e delle sue trame risultano poco sviluppati.
Tuttavia, la scena finale emotivamente risonante – in cui Thor
trova un nuovo scopo di vita diventando padre – conclude il film
con una nota positiva.
Doctor Strange nel multiverso della
follia (2022)
Il
sequel di Doctor Strange di Sam Raimi è
certamente all’altezza del suo titolo e della leggendaria
reputazione del suo regista. Film di Raimi da cima a fondo (in
egual misura divertente e terrificante), il secondo film da solista
dello stregone non spreca nemmeno un minuto del suo minutaggio
(tranne la scena della famigerata canzone del gelato).
Nel film c’è molta azione, ma anche
tante spiegazioni. Una volta che lo spettatore ha acquisito
familiarità con concetti come le incursioni e il dream-walking,
diventa un po’ noioso guardare i personaggi che li spiegano in
continuazione. Tuttavia, quando l’esposizione viene lasciata un po’
da parte, Multiverse of Madness si trasforma in un vero
e proprio Evil Dead con uno Strange zombificato che vola
su ali fatte con le anime addomesticate dei dannati per combattere
una strega che usa il potere demoniaco di un libro maledetto.
Black Panther: Wakanda Forever
(2022)
L’ultimo film della
Fase Quattro, Black Panther: Wakanda Forever, è anche il più
lungo. E non solo: con ben 161 minuti, è il film più lungo del
MCU
dopo le famigerate tre ore di Avengers: Endgame. Ma Wakanda
Forever ha molto da raccontare. Introduce Riri
Williams nell’ensemble del MCU,
istituisce un’intera nazione sottomarina, la contrappone al Wakanda
nel momento di massima vulnerabilità geopolitica e, soprattutto,
affronta la tragica perdita della sua amata star. È sufficiente
dire che Wakanda Forever ha molto materiale da trattare, quindi il
pubblico viene catturato dall’inizio alla fine, sia dallo
spettacolo del cinecomic che dai commoventi omaggi a Chadwick Boseman.
Ci sono alcune sequenze lente, come
ogni volta che Shuri sviluppa gadget high-tech nel
suo laboratorio fortificato, e il tutto culmina in una battaglia
finale standard, dalla CGI “pesante”, a bordo di una nave
wakandiana rovesciata. Ma, per la maggior parte, il sequel è
un’avvincente avventura supereroistica. Le scene d’azione, come
l’inseguimento in auto di Ironheart e l’invasione del Wakanda, sono
entusiasmanti, e abbondano le sequenze di profonda commozione per i
personaggi. Il tempo ci dirà quanto Wakanda Forever goda del fattore rewatch, ma
il film ha già superato un esame veramente difficile.
Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli (2021)
Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli di
Destin Daniel Cretton è un film d’azione che
mischia arti marziali, il buddy movie, l’avventura fantasy piena di
VFX e un dramma familiare intimo sull’amore e il dolore.
Simu Liu offre la quintessenza della performance
del supereroe Marvel nel ruolo del protagonista: è esilarante,
affascinante, profondamente commovente ed è facilissimo tifare per
lui. Shang-Chi presenta molte delle caratteristiche
familiari dei film d’origine Marvel – in primo luogo un eroe
“prescelto” con la sindrome dell’impostore e problemi con il padre
– ma la sua struttura non lineare mantiene salda l’azione e rende
la narrazione archetipica sorprendentemente fresca.
Spider-Man: No Way Home (2021)
Il film che rivedremmo
mille volte della Fase Quattro è Spider-Man: No Way Home. Il trequel di
Jon Watts è riuscito a portare a termine il suo
ambizioso crossover di franchise concentrandosi sul culmine del
viaggio di Tom Holland nel MCU come
Peter Parker. No Way Home porta con sé i due Spider-Man
“precedenti” e cinque dei loro cattivi, ma sono tutti funzionali
all’arco narrativo di Holland. Soprattutto, No Way Home è un film molto intenso. Inizia
con la rivelazione al mondo dell’identità segreta di Peter, Doctor
Strange apre il continuum spaziale alla fine del primo atto e,
quando si arriva alla battaglia finale, lo Spidey di Holland ha
fatto squadra con Tobey Maguire e Andrew
Garfield.
Non c’è un solo momento di noia in
questa avventura fumettistica dal ritmo incalzante, divertente ed
emotivamente coinvolgente. Non solo è una miniera d’oro per i fan
dei supereroi; No Way Home è una delle storie di Peter Parker
per eccellenza. Non c’è limite al numero di volte in cui un fan di
Spider-Man può godersi questo film: non invecchierà mai.
Sono disponibili il primo trailer e
il poster del nuovo film Disney e Pixar Elemental, un lungometraggio
originale ambientato a Element City, dove gli abitanti di fuoco,
acqua, terra e aria vivono insieme.
Il film introduce Ember, una tenace,
acuta e “ardente” giovane donna, la cui amicizia con un ragazzo di
nome Wade, divertente, sdolcinato e “che segue la corrente”, mette
alla prova le sue convinzioni sul mondo in cui vivono.
Diretto da Peter
Sohn, prodotto da Denise Ream e con le
voci di Leah Lewis e Mamoudou
Athie rispettivamente nei ruoli di Ember e Wade nella
versione originale del film, Elementalarriverà
nel 2023 nelle sale italiane.
Attrice e modella cubana,
Lorena Forteza ha conosciuto in Italia la sua
fortuna e la sua sfortuna. Divenuta popolarissima nella seconda
metà degli anni Novanta grazie ad alcuni film, si è in seguito
distaccata dal mondo dello spettacolo, fino al ritirarsi quasi del
tutto a vita privata. Di lei si ha però ancora il meraviglioso
ricordo delle sue interpretazioni, le quali ancora oggi sono un mix
tra umorismo e sensualità.
Ecco 10 cose che non sai di Lorena Forteza.
Lorena Forteza: i suoi film e la televisione
1. Ha recitato in alcuni
noti film. Il debutto sul grande schermo per l’attrice
arriva nel 1996 con il film commedia Il ciclone, diretto e
interpretato da Leonardo Pieraccioni, dove la
Forteza ricopre il ruolo di Caterina De Cantar. In seguito ha
recitato in Facciamo fiesta (1997), commedia dove recita
al fianco di Alessandro
Gassmann e Gianmarco Tognazzi. Nel
1998 ha invece preso parte al film Colpo di stadio, una
co-produzione tra Italia, Spagna e Colombia, dove ha interpretato
Barbara Berleti.
2. Ha lavorato anche a
progetti per la televisione. Dopo anni di assenza, nel
2005 la Forteza è tornata alla recitazione con il film per la TV
Il mondo è meraviglioso, una commedia dove ha ricoperto il
ruolo di Elena Martinez recitando accanto ad attori quali
Enrico Montesano e Antonello
Fassari. Ad oggi questa è la sua ultima interpretazione
come attrice.
3. Ha svolto diversi ruoli
come modella. Parallelamente all’attività di attrice, la
Forteza ha continuato anche a lavorare come modella, comparendo in
numerosi servizi di vario tipo. Grazie al suo fisico longilineo ed
elegante, unito alla sensualità latina, ha avuto modo di apparire
sull’edizione italiana del mensile Playmen nel 1997. Nel
2002 è invece stata modella e testimonial di una casa di moda
specializzata in abiti femminili di taglia extra-forte.
Lorena Forteza: oggi
4. Ha affrontato diversi
problemi personali. Grazie a Il ciclone, la
Forteza divenne estremamente popolare in un tempo molto breve.
Impreparata a quella improvvisa notorietà, l’attrice ha ricordato
di esserne rimasta stordita, finendo con lo sviluppare problemi di
peso e depressione, che hanno segnato da quel momento i suoi anni a
venire. Di recente, tuttavia, l’attrice ha rilasciato un’intervista
dove afferma di aver quasi del tutto superato i propri problemi,
ritrovando un proprio equilibrio e riprendendo anche a lavorare
come testimonial dl alcune linee di abbigliamento curvy.
Lorena Forteza non è su Instagram
5. Non possiede un profilo
sul social. Come si può notare effettuando una ricerca su
Instagram, non vi sono profili ufficiali dell’attrice. Dati i suoi
problemi personali, la Forteza ha infatti preferito non dedicarsi a
tali piattaforme, le quali spesso possono diventare una fonte di
ulteriore stress e complessi di varia natura. Ogni profilo presente
sotto il nome di Lorenza Forteza è dunque da intendersi come non
ufficiale e gestito piuttosto da omonimi dell’attrice.
Lorena Forteza in Il ciclone
6. È stata scelta grazie ad
uno spot TV. Alla ricerca di un’attrice per il suo nuovo
film, Il ciclone, Pieraccioni raccontò di essersi
imbattuto nella Forteza dopo averla vista in una pubblicità
televisiva. Questa apparteneva ad una linea di scarpe sportive e la
Forteza vi prendeva parte in qualità di modella e testimonial.
Rimasto affascinato dal suo sex-appeal, decise di offrirle la parte
di Caterina. Per lei si trattò così del debutto nel mondo della
recitazione.
7. È stata la protagonista
femminile del film. Nel film l’attrice ricopre il ruolo di
Caterina, una ballerina spagnola di flamenco che insieme al suo
gruppo si ritrova inavvertitaente a soggiornare presso il casolare
del protagonista, Levante. Quest’ultimo si innamora perdutamente
della bella fanciulla, la quale però sta vivendo una storia
burrascosa con il fidanzato Alejandro. Una serie di imprevisti
porteranno però i due a conoscersi sempre meglio e a far crescere
il sentimento che c’è tra loro.
Lorena Forteza: età e altezza dell’attrice
8. È piuttosto
alta. Nata il 10 marzo del 1976 a Bogota, in Colombia, la
Forteza ha oggi 45 anni. L’attrice è alta complessivamente 1.73
metri, un’altezza che le ha permesso di distinguersi sia come
modella che come attrice.
Lorenza Forteza: il marito e i figli
9. Ha un figlio.
Dal suo matrimonio con Damiano Spelta, l’attrice
ha avuto un figlio chiamato Ruben Spelta. In
seguito al divorzio dei due e ai problemi personalli della Forteza,
questo è stato affidato a Damiano, il quale se ne è preso cura nel
corso degli anni. Con il migliorare della sua situazione, l’attrice
è poi stata in grado di rivedere il figlio, recuperando il rapporto
con lui.
Lorena Forteza: ingrassata
10. Era ingrassata
molto. Nel corso degli anni l’attrice ha avuto, come
accennato, diversi problemi di peso e depressione. Con il tempo era
arrivata ad essere in sovrappeso, con rischi per la sua salute.
Resasi conto dei pericoli che correva, la Forteza si è affidata a
dei buoni medici, che le hanno indicato le corrette modalità di
guarigione. Rimessasi così in sesto, la Forteza non ha certamente
riacquistato il fisico di un tempo, ma è arrivata comunque ad una
forma fisica che le permette di piacersi e di continuare a
lavorare.
La Fase
4 dell’MCUsi è conclusa
con Black
Panther: Wakanda Forevere con l’introduzione nel franchise
del cattivo Namor il
Submariner. In breve
tempo, l’ MCUsi
tufferà nella Fase Cinque: il
primo prodotto sarà lo speciale di Natale
dei Guardiani della
Galassia, a
cui seguiràAnt-Man
and the Wasp: Quantumania.
I nuovi cattivi
non tarderanno ad arrivare: giàQuantumania introdurrà Kang il
Conquistatore (Jonathan
Majors), presumibilmente
il grande nemico della Saga del
Multiverso. Prima
di entrare nel vivo della Fase5, è doveroso fare un ripasso dei
cattivi che hanno ancora un ruolo rilevante sul finire della
Fase 4. Oltre al
nuovo Namor, ci sono ancora diversi antagonisti
che si muovono
nell’MCU e che potrebbero
rappresentare una minaccia per il Multiverso.
Abominio
Per anni, le vicende legate a
Hulk sono state un argomento dibattuto per l’MCU,
principalmente per motivi legati ai diritti cinematografici e di
distribuzione. Tuttavia, un cattivo essenziale delle storyline di
Hulk è stato portato in vita nella Fase 4: stiamo
parlando di Emil Blonsky o Abominio. Abbiamo visto
Blonsky prima in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci
Anelli e poi in She-Hulk: Attorney at Law. Attualmente,
il personaggio è in carcere per aver rotto il suo accordo di
libertà vigilata.
Per quanto abbiamo visto fino ad ora, Abominio non sembra un
vero cattivo e nemmeno una grande minaccia, ma potrebbe tornare in
azione nella Fase 5. Secondo le teorie dei fan, The
Incredible Hulk 2 potrebbe essere in fase di lavorazione, cosa
che permetterebbe al nemico di Bruce un ritorno in grande
stile.
Justin Hammer
Uno dei più celebri film MCU
è Iron Man 2. Nel lungometraggio compare uno dei cattivi più
divertenti del franchise: Justin Hammer di Sam
Rockwell. L’ultima volta che abbiamo visto il personaggio è
stato in “All Hail the King“. Come Blonsky, anche
Hammer viene incarcerato.
Il personaggio non si vede nell’MCU da più di dieci anni e
molti fan sperano che Justin Hammer possa finalmente tornare
nella Fase 5 con Armor Wars. Il prodotto, che doveva
essere un film, è stato recentemente trasformato in una serie
Disney+. Quale ruolo spetterebbe a Hammer ora che
Tony Stark è fuori dai giochi? Non vediamo l’ora di
scoprirlo.
Teschio Rosso
Dopo Capitan America: Il Primo
Vendicatore, molti fan si erano convinti che Teschio
Rosso fosse stato ucciso dal Tesseract, quindi è stata
una grande sorpresa vederlo ricomparire come spettro per proteggere
la Pietra dell’Anima in Avengers: Infinity War. Sembrava
che il personaggio fosse stato sottoposto a quel destino per tutta
l’eternità ma, quando Thanos ha distrutto le Gemme
dell’Infinito in Avengers: Endgame, Teschio
Rossso si è liberato. La speranza è che il prossimo Capitan
America: New World Order possa riportare in vita non solo il
protagonista, ma anche il nemico Teschio Rosso.
Barone Zemo
Come anche altri cattivi di questa
lista, Barone Zemo è finito in prigione. Ciò è successi in
The Falcon and the Winter Soldier. I fan sperano di
assistere al ritorno di Zemo con il film Thunderbolts, tuttavia quando è stata
annunciata la lista del cast durante il Comic-Con della
scorsa estate, non si è parlato del cattivo. Nonostante ciò, il
personaggio potrebbe apparire a sorpresa in questo o in un altro
prodotto MCU della Fase 5.
Dormammu
Il film di Doctor
Strange non è riuscito a mostrare il vero potenziale
dell’antagonista Dormammu. Il leader della Dimensione
Oscura potrebbe comunque tornare in gioco in futuro: il finale
di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia ha introdotto Clea (Charlize
Theron), la nipote di Dormammu.
Clea ha portato
Strange nella Dimensione Oscura per evitare
un’incursione, creando in questo modo un possibile incipit per
Doctor Strange 3 o, più probabilmente, per Avengers: The Kang Dynasty.
Speriamo che in tutti questi sviluppi della Fase 5 MCU entri
in gioco anche Dormammu.
Barone Mordo
C’è un altro dei nemici storici di
Doctor Strange che non ha ancora avuto modo di affrontare lo
stregone sullo schermo. Stiamo parlando di Mordo
(Chiwetel Ejiofor): alla fine di Doctor Strange,
viene detto che Mordo è in missione per rubare la magia di
tutto il mondo. Questa storia, per ora solo accennata, non ha
ancora portato da nessuna parte, come anche la scena cancellata da
Doctor Strange nel Multiverso della Follia in cui
Scarlet rivela di aver ucciso Mordo. Chissà se nella
Fase 5 MCU vedremo finalmente l’incontro-scontro tra
Mordo e Doctor Strange.
Ayesha
Anche se è Ego il cattivo
principale di Guardiani della Galassia, Vol. 2, il film si
conclude con l’introduzione di un nuovo nemico estremamente
vendicativo: Ayesha (Elizabeth Debicki). Attraverso
Adam Warlock, Ayesha crea l’arma perfetta per
vendicarsi e distruggere i Guardiani. Per come finisce il
Volume 2, è probabile che Ayesha tornerà in Guardiani
della Galassia Vol. 3 ma anche questa volta non sarà lei
l’antagonista principale del film: questo onore spetta all’Alto
Evoluzionario (Chukwudi Iwuji).
Yon-Rogg
In Capitan Marvel,
Jude Law
interpreta Yon-Rogg, il leader della Starforce che si
rivela essere il vero cattivo: è lui a portare Carol Danvers
lontano dalla Terra quando ottiene i poteri dal Tesseract.
Forse il personaggio è stato creato per fare soltanto
un’apparizione nella serie, ma dal momento che Law è ottimo nei panni di Yon-Rogg, si spera in
un ritorno nell’MCU, magari già nella Fase 5.
Agatha
Harkness
Il nemico principale di
WandaVisionè
Agatha Harkness (Kathryn
Hahn). Dopo la sconfitta di Wanda,
Agatha è costretta a rimanere a Westview. Tuttavia,
ora che la Strega Scarlatta sembra essere uscita di scena –
almeno temporaneamente – Agatha potrebbe essere libera di
tornare in azione. Il prossimo lavoro MCU che la vedrà
coinvolta è la serie Dinsey+Agatha: Coven of Chaos:
lo show trasformerà la storia del cattivo affamato di potere in
quella di un anti-eroe. Proprio per questo passaggio, Agatha
dovrà affrontare a sua volta dei cattivi: secondo alcune teorie
essi saranno Nicholas Scratch e Salem Seven.
Power Broker (Sharon Carter)
Scostandosi dalla sua storia nei
fumetti, nel finale di The
Falcon and the Winter Soldier Sharon Carter si rivela
essere il misterioso Power Broker. Quando in Capitan
America: Civil WarSharon torna negli Stati Uniti, viene
perdonata per le sue azioni e permette ai suoi compatrioti
l’accesso a tecnologie pericolose e ai grandi segreti di stato.
Molto probabilmente, l’arco del personaggio sarà risolto nel film
MCUCaptain America: New World Order, film
in cui potremmo vedere il ritorno all’eroismo di Carter.
Xu Xialing
In Shang-Chi e la leggenda dei
Dieci Anelli, Tony Leung ha dato una performance
incredibile nei panni del Mandarino. Anche se la sua era una
storia fatta e finita per il film, la sua eredità vive attraverso
la figlia Xu Xialing, personaggio che ora ha assunto il
comando dell’organizzazione criminale. È interessante notare che il
film termina con l’annuncio che i Dieci Anelli torneranno.
Ora resta da vedere se, sotto il controllo di Xialing, il
gruppo si trasformerà in un’organizzazione più eroica o se rimarrà
un mucchio di cattivi. Molto probabilmente, i Dieci Anelli
torneranno in gioco in Armor Wars e/ o in Shang-Chi
2, entrambi previsti nella Fase 6 MCU.
Kingpin
Per anni, le serie Netflix–Marvel sono state snobbate
dall’MCU, ma ora appare certo il collegamento tra le due
realtà. Proprio dai prodotti NetflixSpider-Man: No Way
Home e Hawkeye hanno ereditato rispettivamente
Daredevil e Kingpin e ad entrambi i personaggi spetta
un futuro nell’MCU.
Daredevil e Kingpin
torneranno nella Fase 5 per Echo e poi per Daredevil:
Born Again. Sarà interessante vedere Kingpin
comportarsi come un boss del crimine nell’MCU accanto a
concorrenti come i Dieci Anelli.
Damage
Control
Ms. Marvel è
uno show interessante, soprattutto per la storia dell’antagonista
principale. Najma è il rivale numero uno, ma viene uccisa
nel penultimo episodio, cedendo il posto alla Damage Control
per il finale. Nella serie, l’organizzazione è drasticamente
diversa rispetto alla sua introduzione in Spider-Man:
Homecoming. In Ms. Marvel la società è focalizzata sulla
caccia di individui potenziati e rivela che Kamala Khan è un
mutante. Come altri, anche questo gruppo di nemici potrebbe tornare
in Armor Wars.
Titania
She-Hulk: Attorney At Law fa una deviazione rispetto alla
classica formula MCU. Nel finale viene evitata la
grande lotta contro l’Intelligencia e Titania non
sembra essere particolarmente turbata. Se fino ad ora Jameela
Jamil ha interpretato il ruolo dell’influencer egoista e
vendicativa, ora il personaggio potrebbe passare dalla parte di
She–Hulk.
Come nei fumetti, Titania
diventerebbe un anti-eroe anche nell’MCU. Si spera che il
suo ruolo verrà chiarito prima della seconda stagione di She-Hulk. Se al contrario Titania dovesse
rimanere un cattivo al 100%, potrebbe avere un ruolo accanto ai
Thunderbolts o in Captain America: New World
Order.
Namor
Forse i tempi non sono ancora
maturi per affermare ciò ma, stando alla fanbase, Namor (Tenoch Huerta) potrebbe
diventare una grande figura nell’MCU. È il perfetto esempio
dell’anti-eroe: può essere un alleato feroce, ma nel momento in cui
la situazione si modifica non esita a fare il cattivo. I fan
chiamano a gran voce un film incentrato su Namor, magari già
per la Fase 6. Tuttavia, sarà difficile rivedere il
personaggio prima della convergenza del Multiverso in Avengers:
The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars.
I fan di Black Panther: Wakanda
Forever stanno condividendo le loro
esilaranti reazioni all’apprendere che i Marvel Studios potrebbero aver
modificato digitalmente l’aspetto di una particolare area del corpo
di Namor. Il film, che Ryan Coogler dirige
ancora una volta, ha ottenuto recensioni per lo più positive da
parte del pubblico e della critica che lodano il suo trattamento
rispettoso della morte di Chadwick Boseman, le
buone interpretazioni e l’antagonista sfaccettato interpretato da
Tenoch Huerta.
Dopo che un utente di Twitter dagli
occhi d’aquila di nome @belovasoup ha notato che l’area inguinale
dei pantaloncini di Namor sembrava essere stata resa meno
pronunciata nel cut cinematografico di Black Panther:
Wakanda Forever rispetto ai trailer, i fan dell’MCU si
sono rivolti ai social media per condividere le loro esilaranti
reazioni alla modifica. Mentre alcuni utenti chiedono con tutto il
cuore che l’anatomia di Namor venga ripristinata al suo stato
naturale, altri stanno sollevando preoccupazioni interessanti
sull’allocazione delle risorse VFX da parte della Marvel e sulla
moralità dell’alterazione digitale dei corpi degli attori. Che ne
pensate?
Nel film Marvel
Studios Black Panther: Wakanda
Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku
(Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence
Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle
invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli
abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo
della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog
Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross
(Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per
il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel
ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è
interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel,
Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda
Foreverè diretto
da Ryan Coogler e prodotto da Kevin
Feige e Nate Moore.
Brendan Fraser ha dichiarato che non
parteciperà alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes anche
se sarà nominato per la sua performance in The Whale di Darren
Aronofsky. L’attore ha avuto la sua grande occasione in
una serie di film dei primi anni 2000, in poco tempo, è diventato
il protagonista di film d’avventura di grande successo come La
Mummia e Viaggio al centro della Terra, salvo poi interrompere
bruscamente la serei di successi. Il 2022 lo vede però tornare
sotto i riflettori grazie alla bella performance in The Whale, di
Darren Aronofsky, che già ha raccolto grandi consensi sin dalla sua
prima proiezione a Venezia 79, tanto che per lui si parla di corsa
agli Oscar 2023.
GQ ha ora pubblicato una cover story proprio su Brendan Fraser in cui riporta alcune
dichiarazioni molto importanti relative ai Golden Globes. Durante
la conversazione, l’attore di Doom Patrol ha
rivelato che non parteciperà alla cerimonia di premiazione della
HFPA del prossimo anno anche se dovesse essere nominato come
miglior attore. “Ho più problemi con la Hollywood Foreign Press
Association che rispetto per la Hollywood Foreign Press
Association. No, non parteciperò. È a causa dei trascorsi che ho
con loro. E mia madre non ha cresciuto un ipocrita. Puoi chiamarmi
un sacco di cose, ma non quello.”
I Golden Globes hanno avuto anni
complicati a causa di varie controversie che turbinavano intorno
alla Hollywood Foreign Press Association. Negli
ultimi decenni, l’organizzazione è stata ripetutamente richiamata
per aver consentito ai suoi membri di essere sostanzialmente
corrotti da regali, viaggi e feste in cui possono intrattenersi con
i candidati. Tuttavia, l’anno scorso è emerso un nuovo boicottaggio
quando è stato riferito che i membri dell’organizzazione non
includevano giornalisti neri. Ciò ha portato alla mancata
trasmissione televisiva dei premi nel 2021 e l’organizzazione ha
rilasciato una dichiarazione condividendo il suo piano per
riformare il proprio organo di voto che avrebbe dovuto essere
completato questo agosto.
Tuttavia, Brendan Fraser ha una connessione più
personale con il lato oscuro dell’HFPA. Diversi anni fa, in
un’intervista a tutto tondo, ha affermato che l’ex presidente
dell’HFPA Philip Berk lo ha aggredito a un pranzo
al Beverly Hills Hotel nel 2003, cosa che Berk ha poi negato.
L’anno scorso, Berk è stato espulso dall’HFPA a causa dell’uso di
un linguaggio razzista in un’e-mail interna, ma era stato membro
dell’organizzazione per 44 anni. Fraser riferisce che la cattiva
condotta dell’ex presidente ha influenzato la sua vita in una
miriade di modi, rendendo quindi naturale il suo aprioristico
rifiuto a partecipare a qualsiasi manifestazione legata
all’associazione.
Sembra che Guardiani
della Galassia Vol. 3 sarà l’ultima
apparizione di Gamora nel MCU, a detta di Zoe
Saldana. Dopo la sua assenza trai Guardiani in
Thor: Love and Thunder,
sappiamo che il terzo film del franchise diretto da James
Gunn potrebbe essere incentrato sulla ricerca della Gamora
del passato rimasta bloccata nel futuro alla fine di
Avengers: Endgame. Ma sappiamo
anche che il Volume 3 sarà l’ultimo di questi personaggi,
informazione che mette vagamente in crisi la speranza di un happy
ending.
I Marvel Studios non hanno
annunciato alcun piano per riportare Gamora in gioco dopo
Guardiani
della Galassia Vol. 3, lasciando Zoe
Saldana in balia delle domande sul futuro del suo
personaggio. Durante una nuova intervista con Variety, l’attrice ha
risposto ad alcune domande sui suoi piani per la Fase 5 del MCU, ed
ecco cosa ha risposto: “Non riesco mai a dire di no a niente,
ma quel trucco verde? Non mi arrabbierei se non accadesse di nuovo.
[Ride] Mi manca Gamora ma non mi mancano le telefonate alle 3:30
del mattino e le sessioni di trucco di cinque ore e le successive
visite dal dermatologo.”
La risposta è molto vaga, ma come al
solito in questi casi, non conferma né smentisce. Si tratta di un
vero e proprio saggio di diplomazia! Non ci resta che aspettare,
intanto sappiamo per certo che vedremo Zoe
Saldana in Guardiani della Galassia Vol.
3 e in Avatar: La via dell’Acqua,
a dicembre.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani
della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale
nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora
comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente
entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris
Pratt, Zoe
Saldana, Dave
Bautista, Pom
Klementieff,Karen
Gillan, Will Poulter insieme a Vin
Diesel e Bradley
Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel
film è atteso anche Chris
Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i
nuovi arrivati del MCU Will Poulter e
Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di
interpretare il ruolo di Adam Warlock.
Nel film Marvel Studios l’amato
gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill,
ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé
la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di
loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo,
potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li
conosciamo.
Il nuovo film del
franchise di Alien prodotto da Disney e 20th
Century sta finalmente andando avanti, alla luce degli importanti
aggiornamenti su cast e stato delle riprese. Il franchise farà
quindi ritorno, dopo lo stop causato dalla fusione di Fox con
Disney e la conseguente sospensione di tutti i progetti di sequel e
prequel. All’inizio
del 2022 è stato annunciato che il regista di Don’t
BreatheFede Álvarez era incaricato di
dirigere il film, che dovrebbe fungere da soft reboot del
franchise.
Lo stato del riavvio del film
Alien targato Disney ha recentemente ricevuto due importanti
aggiornamenti grazie a un report di Deadline che ha rivelato che
l’attrice di Pacific Rim: UprisingCailee
Spaeny è in trattative per recitare nel ruolo principale
dopo essere diventata la prima scelta dello studio dopo numerosi
incontri con i produttori e con Álvarez. È stato anche rivelato che
lo studio è così soddisfatto dello stato attuale del nuovo film di
Alien che il progetto sta andando avanti e la
speranza è di iniziare le riprese all’inizio del 2023, anche se non
è stata ancora annunciata nessuna data d’uscita.
I piani per un nuovo film di
Alien hanno assunto molte forme negli ultimi anni.
Non solo Ridley Scott aveva in programma un terzo
film prequel dopo Prometheus e Alien: Covenant, ma Fox stava sviluppando
Alien 5 come una potenziale possibilità per
riportare in vita Ripley di Sigourney Weaver. Questi piani sono cambiati
dopo l’acquisizione di 20th Century da parte della Disney, portando
entrambi i progetto allo stop. Invece di continuare ciò che era già
in produzione, la Disney e la 20th Century hanno assunto
Fede Álvarez per realizzare il nuovo film di
Alien.
L’illustratrice Rachel
Hoo ha condiviso su
Instagram una toccante fanart che i fan del MCU non si
possono perdere. Si tratta di un tributo ai caduti del Marvel Universe: vediamo
T’Challa che è seduto tra Tony Stark e Natasha
Romanoff mentre si gode l’aldilà. Ovviamente è immancabile la
battuta ironica ma affettuosa di Tony, estremamente “in
character”.
Dopo la scomparsa di Chadwick
Boseman, i Marvel Studios non hanno voluto sostituire l’interprete
di T’Challa per il sequel di Black Panther, attualmente in sala, e
così anche nella finzione del MCU, il personaggio è scomparso a
causa di una misteriosa malattia che il re del Wakanda aveva tenuto
nascosta a tutti.
Nel film Marvel
Studios Black Panther: Wakanda
Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku
(Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence
Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle
invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli
abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo
della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog
Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross
(Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per
il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel
ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è
interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel,
Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda
Foreverè diretto
da Ryan Coogler e prodotto da Kevin
Feige e Nate Moore.
Negli anni il regista M.
Night Shyamalan ci ha abituato a film carichi di tensione,
sempre al limite tra la realtà e la fantasia. Opere come Il
sesto senso,Unbreakable – Il predestinato,
Signs, The Visit o il recente
Old sono esemplari a
riguardo, presentando atrmosfere suggestive e inquietanti e
dimostrando tutta la maestria del regista nel rendere questo il
punto di forza dei suoi lavori. Uno dei suoi lavori meno citati e
meno apprezzati al momento della sua distribuzione è invece
Lady in the Water (qui la recensione), film del
2006 che ha segnato per il regista l’inizio di una nuova fase della
sua carriera.
Si tratta in questo caso di un
thriller psicologico, ispirato ad una fiaba che lo stesso regista
aveva ideato per i suoi figli, poi pubblicata come Lady in the
Water: A Bedtime Story, in concomitanza con l’uscita del film.
Un’opera dunque dai toni profondamente fiabeschi, incentrato sullo
scopo delle persone nella vita, dove bene e male si affrontano
attraverso quei continui colpi di scena con cui il regista ha da
sempre abituato i suoi fan. Come anticipato, però, il film è stato
accolto piuttosto male dalla critica e dal pubblico, con incassi di
molto al di sotto delle aspettative e addirittura candidato ai
Razzie Awards.
Pur con i suoi limiti, Lady in
the Water risulta oggi essere un film piuttosto incompreso,
che attraverso lo stile del regista propone sì riflessioni non
originali ma dotate comunque di un certo fascino. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Lady in the Water: la
trama del film
Protagonista del film è
Cleveland Heep, un addetto alla manutenzione in un
residence con piscina a Filadelfia. Negli ultimi tempi nota che
qualcuno utilizza la piscina condominiale di sera contro il
regolamento condominiale. Una notte, sente dei rumori in piscina e,
intenzionato a catturare il misterioso nuotatore, comincia a
perlustrare la zona, ma all’improvviso scivola sul bordo bagnato,
batte la testa e rotola svenuto nell’acqua. Si risveglia nella sua
camera e una giovane donna nuda è seduta di fronte a lui. Si scopre
che si chiama Story ed è una Narf, cioè una specie
di ninfa proveniente dal misterioso “Mondo Azzurro”.
La misteriosa ragazza sembra avere
il compito di motivare un grande scrittore a completare il suo
lavoro, che migliorerà il futuro dell’umanità. Ma la ninfa è
inseguita da uno Scrunt, una feroce creatura simile a un lupo, che
proverà a ucciderla prima che possa completare il suo compito.
Affinché possa tornare nel suo mondo, la ninfa ha bisogno
dell’aiuto di diverse persone, ognuna delle quali svolgerà una
precisa funzione. Heep si imbarca così in un’imprevedibile
avventura, ricca di mistero e pericoli, che lo porterà a
confrontarsi con segreti inaspettati e anche con il suo traumatico
passato.
Lady in the Water: il cast
del film
Ad interpretare Cleveland Heep vi è
l’attore PaulGiamatti, noto per film come Sideways,
Cinderella Man e La versione di Barney. L’attore era
il primo della lista stilata da Shyamalan per il protagonista e
accettò subito con grande entusiasmo, avendo particolarmente
apprezzato la sceneggiatura. Per la parte si era pensato anche al
premio Oscar Kevin Costner, ma Giamatti confermò
la sua disponibilità prima che quest’ultimo potesse anche solo
essere contattato. Accanto a lui, nei panni della misteriosa donna
di nome Story, vi è invece l’attrice Bryce Dallas
Howard.
Oggi nota per film come Jurassic
World o The Help, l’attrice era qui in uno dei suoi
primi ruoli da protagonista. Lady in the Water è stata
inoltre la sua seconda collaborazione con Shyamalan, avendo già
recitato per lui in The Village. Sono poi presenti nel
film gli attori Bob Balaban nei panni di Harry
Farber, Jeffrey Wright
in quelli di Mr. Dury e Cindy Cheung come
Young-Soon Choi. Di particolare rilievo è poi la presenza
dell’attore Jared Harris
nel ruolo di Goatee Smoker. Lo stesso M. Night
Shyamalan, come suo solito, si è ritagliato un cameo nel
film. Egli è lo scrittore Vick Ran.
Lady in the Water: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Lady in the Water grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 16 ottobre alle ore
21:00 sul canale Warner TV.
Cast
Away(qui la recensione) è uno di quei
film diventato un cult ed entrato, ormai, nell’immaginario
collettivo. La storia di Chuck Noland, uomo di mezza età e
dalla vita sedentaria, schiavo del lavoro, che rimane solo per
cinque lunghi anni su un’isola deserta, ha straziato il cuore di
milioni di persone in tutto il mondo. Diretto nel 2000 dal premio
Oscar Robert Zemeckis, celebre per aver diretto
anche Ritorno al futuro e Forrest Gump, il film è
dunque una rilettura contemporanea del mito
di Robinson Crusoe, che riflette sui ritmi
della vita e sullo stato odierno dell’animo umano.
Questo film ha infatti totalmente
ridefinito la figura del naufrago, analizzando la psicologia
dell’uomo, il rapporto con la sua solitudine e la sua rinascita
fisica e mentale. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori e molto
altro. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
Cast Away: la trama del film
La storia che viene raccontata è
quella di Chuck Noland, un ingegnere di Memphis
che lavora per la compagnia FedEx. Per Chuck la sua vita è
praticamente perfetta: ha un lavoro che lo appaga, con buone
prospettive di carriera, ed è fidanzato con Kelly
con cui ha intenzione di sposarsi. Eppure Chuck un problema ce l’ha
ed è l’essere totalmente assorbito dal lavoro. Per via di questo la
sua vita è anche molto frenetica e proprio il giorno di Natale deve
urgentemente partire per la Malesia. Tuttavia, l’aereo su cui si
trova precipita nell’Oceano Indiano e lui rimane l’unico
sopravvissuto, naufrago su un’isola deserta. Per lui lì la vita
assume dunque nuove forme, lontana dai ritmi a cui era abituato.
Nel tentativo di sopravvivere e forse tornare a casa, Noland dovrà
ora fare affidamento soltanto su sé stesso.
Cast Away: il cast del
film, da Tom Hanks a Wilson
Come anticipato, in Cast
Away,Tom Hanks
interpreta Chuck Noland, un dirigente della FedEx che pensa
soltanto al lavoro e che vive una vita piuttosto sedentaria. Per
realizzare il film e, quindi, le parte in cui Hanks recita la parte
di Noland prima nella vita quotidiana e poi in quella di naufrago,
ci sono voluti due periodi di tempo separati per le riprese.
L’attore americano è ingrassato circa 23 kg per dare vita al Noland
di mezza età tutto casa e lavoro: i primi ciak furono battuti nel
gennaio del 1999 e le riprese si concentrarono sulla vita civile
del protagonista.
Successivamente, si è aspettato fino
all’inizio dell’anno successivo per far si che Hanks perdesse i
chili presi in fase di pre-produzione e mantenuti per la prima
parte delle riprese, facendo in modo che ne perdesse poi altri per
interpretare la parte di Noland dopo il naufragio. Hanks accettò
subito di partecipare al progetto, asserendo che era giunto il
tempo di ridefinire il concetto di “essere bloccati su un’isola
deserta”: secondo l’attore fino a qual momento l’associazione
che veniva fatta al concetto di naufrago era limitata a Robinson
Crusoe e a L’isola di Gilligan mentre c’era lo spazio per
un nuovo personaggio, che fosse radicato nei tempi moderni.
Accanto a lui, memorabile è il
“personaggio” di Wilson. Questo non è altro che un
pallone da pallavolo che Noland decide di chiamare con lo stesso
nome della marca, disegnandogli un volto con l’impronta della sua
mano insanguinata. Wilson diventa dunque un vero e proprio compagno
di vita, un amico e un confidente, pur essendo un oggetto
inanimato. Per Wilson, furono utilizzati ben 3 palloni e uno di
essi è poi stato venduto all’asta per circa 18.400 dollari, a
conferma di quanto tale oggetto sia divenuto estremamente celebre
in seguito all’uscita del film.
Oltre a loro, nel film compaiono
anche alcuni personaggi umani, specialmente nella prima parte. Tra
questi vi sono Kelly Frears Lovett, la donna amata da Noland,
interpretata da Helen Hunt, e Stan, il migliore
amico di Noland, interpretato da Nick Searcy.
Chris Noth, noto per essere stato Big nella sitcom
Sex and the City, interpreta Jerry Lovett, il nuovo marito
di Kelly. Lari White è invece Bettina Peterson, la
donna che spedisce il pacco mai aperto della FedEx. Vince
Martin, infine, interpreta il pilota Albert Miller,
seppellito da Noland sull’isola.
Cast Away: la storia vera
dietro il film
Contrariamente a quanto immaginato
da molti, dietro Cast Away non vi è una storia vera. O
meglio, non nei termini in cui è raccontata nel film. La vicenda di
un ingegnere della FedEx che si ritrova naufrago per cinque anni su
di un’isola disabitata è una pura invenzione narrativa degli autori
del film. Vi sono però degli ovvi riferimenti al romanzo
Robinson Crusoe, scritto da
Daniel Dafoe nel 1719, il quale sarebbe stato
ispirato alla vicenda del corsaro britannico Alexander
Selkirk. Questi visse da naufrago per quattro anni e
quattro mesi, dall’ottobre 1704 al 2 febbraio 1709, dopo essere
stato abbandonato dal suo capitano nei mari del sud dell’oceano
Pacifico su un’isola deserta facente parte dell’arcipelago Juan
Fernández.
Rimasto sull’isola con null’altro se
non alcuni vestiti, un moschetto, della polvere da sparo,
un’accetta e alcuni strumenti da falegname, un coltello, un piatto
da cucina, una Bibbia, un materasso, Selkirk iniziò ad adattarsi
procurandosi il cibo, esplorando l’isola e sfruttando le risorse
che essa offriva. L’uomo fu poi salvato da una nave arrivata
sull’isola nel 1709 e ben presto la sua storia si diffuse
rapidamente in tutta l’Inghilterra, ispirando Dafoe nella scrittura
del suo romanzo. Se dunque bisogna ricercare una storia vera dietro
il film Cast Away, questa è certamente quella di Selkirk,
uno dei più noti naufraghi di cui si è a conoscenza.
Cast Away: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Cast Away grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Paramount+, Microsoft Store, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 16 novembre alle ore
21:00 sul canale Iris.