L’attrice di Black
Panther: Wakanda Forever, Dominique
Thorne, la nuova Ironheart del MCU, conferma di aver terminato le
sue riprese del film. Attualmente previsto per l’11 novembre,
Wakanda Forever è l’attesissimo sequel del grande
successo del 2018 Black Panther. Ryan
Coogler ritorna come regista, mentre il cast è in gran
parte composto da attori di supporto del primo film come Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross). Purtroppo, Black
Panther 2 arriverà senza il suo protagonista
Chadwick Boseman, scomparso nel 2020.
I dettagli della trama del film sono
ancora tenuti segreti. Ci sono state numerose teorie dei fan sui
vari personaggi e trame che potrebbero essere inclusi nel film, ma
la Marvel è stata a bocca chiusa su tutto. Nel cast sono stati però
annunciati new entry, come Michaela Coel il cui
ruolo è ancora segreto. Anche Thorne farà il suo debutto nel MCU
nel ruolo di Riri Williams, alias Ironheart, in questo film, mentre
in seguito reciterà nella sua serie Disney+, anche se non è ancora chiaro
quando sarà presentata.
A partire da questo fine settimana,
Thorne celebra il completamento del suo primo progetto MCU.
L’attrice di Judas and the Black Messiah ha
pubblicato un piccolo video sulle sue storie di Instagram con la
didascalia “E questa è una foto di Riri Williams”. Secondo
il suo post, sta lavorando a Black
Panther: Wakanda Foreverdal 21
giugno dello scorso anno. Thorne ha anche scritto: “Dio, è così
buono. Ci vediamo a novembre”. Facendo ovviamente riferimento
all’uscita del film.
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel
Studios per interpretare il villain principale del
sequel.
Il concept artist Jaime
Jones ha condiviso su Twitter alcuni dei primi concept
art dipinti che ha sviluppato in collaborazione con lo scenografo
James Chinlund, per la realizzazione di
The Batman. Caratterizzati dall’architettura
gotica e dai vicoli pieni di sporcizia, i dipinti mostrano anche
l’affollata Gotham Square, un luogo ispirato a Times Square a New
York. Un dipinto mostra anche l’esplosione alla Wayne Tower, che ha
quasi ucciso Alfred durante il film.
A few of my paintings for The Batman.
Working with designer James Chinlund on Gotham City was an amazing
experience! pic.twitter.com/djrGayua7y
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Mentre Spider-Man:
No Way Home era in fase di sviluppo, l’artista
Josh
Nizzi aveva alcune idee alternative su come poteva
essere l’aliante di Green Goblin. Come prima idea,
l’artista ha suggerito di aggiungere la maschera rotta del Goblin,
che presenta il contorno frastagliato del suo viso nella parte
anteriore, sul davanti come tributo al suo aspetto da fumetto.
Questo progetto avrebbe avuto anche
un’artiglieria più prominente e l’artista suggerisce che doveva
essere costruito utilizzando una tecnologia Stark come aveva già
fatto Mysterio in Spider-Man: Far From Home.
Sebbene sia triste vedere il design
inutilizzato, l’artista alla fine crede di aver fatto la scelta
giusta.
Mentre
The
Batman di Matt Reeves sta
letteralmente volando al box office di tutto il mondo oggi arrivano
dei concept inediti del The
Batman di Ben Affleck, il film che avrebbe dovuto vedere
Affleck nei panni di attore principale, regista e co sceneggiatore.
Come molto di voi sapranno dopo un filmato di prova di
Deathstroke apparso in rete, Ben Affleck ha
prima rinunciato alla regia e poi ha definitivamente abbandonato il
ruolo dopo che la Warner Bros ha incaricato Matt
Reeves di lavorare ad una sua personale versione di un
film nuovo del
Cavaliere Oscuro. Questo film è tutt’ora realtà e a giudicare
dal suo successo darà via ad una nuova era targata Robert Pattinson.
Ebbene
molti fan però continuano ad essere nostalgici sul Batman di
Ben Affleck che comunque rivedremo nell’atteso
The
Flash. Tuttavia c’è chi vorrebbe comunque vedere
qualcosa di quel film mai realizzato e oggi quel desiderio potrebbe
avverarsi perché il concept artist Keith Christensen ha diffuso due
concept inediti del costume che avrebbe dovuto indossare Ben
proprio nel suo film incompiuto da solista:
Christensen ha confermato nella didascalia che il concept è della
versione di Affleck di The Batman: “Ed ecco
la vista posteriore. Ho cercato di progettare una tuta coerente,
modulare e funzionale realizzata con materiali balistici
L’ abito è stato disegnato quando [Ben Affleck] dirigeva e
recitava in [ The Batman ]. Da come
possiamo vedere il costume è un significativo allontanamento da
quello che il Cavaliere Oscuro indossava durante le sue apparizioni
nel DCEU. La versione di Christensen è molto più corazzata e sembra
essere in parte ispirata dall’aspetto del personaggio in Injustice
2. Di seguito altri dettagli:
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Guy Pearce è uno di
quegli attori che ha contribuito a fare la storia del cinema
moderno grazie alle sue diverse intepretazioni, davvero uniche ed
indimenticabili. L’attore ha iniziato ben presto la sua carriera di
attore, partendo dalle soap opera per arrivare al grande cinema,
riuscendo a conquistare una gran fetta di pubblico in tutto il
mondo e diventando uno dei professionisti più amati del
settore.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Guy Pearce.
Guy Pearce film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attore inizia nel 1990, quando
debutta sul grande schermo in La caccia, per poi lavorare
in Priscilla – La regina del deserto (1994), Nella sua
pelle (1996), L.A. Confidential (1997), Regole
d’onore (2000) e Memento (2000). In
seguito, ha partecipato a diversi film come The Time Machine
(2002), La proposta (2005), Houdini – L’ultimo
mago (2007), The Hurt Locker (2008),
The Road (2009), Animal Kingdom (2010) e Il discorso del re
(2010). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Prometheus (2012),
Lawless (2012),
Iron Man 3
(2013), The Rover (2014), Equals (2015), Genius (2016), Alien: Covenant (2017),
Maria regina di Scozia
(2018), Domino (2019),
Bloodshot (2020) e Senza rimorso (2021).
2. Ha lavorato anche per il
piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attore
non ha prestato la propria opera solo per il cinema, ma ha lavorato
spesso in progetti dedicati al piccolo schermo. Egli, infatti, ha
debuttato nel mondo della recitazione con le soap opera
Neighbours (1986-1989) e Home and Away (1991).
Per poi lavorare in serie tv come La saga dei McGregor
(1993-1996), Mildred Pierce (2011), When We Rise
(2017), Jack Irish (2016-2018) e The Innocents
(2018). Nel 2019 ha interpretato Ebenezer Scrooge nella miniserie
A Christmas Carol. Nel 2021 ha poi recitato nella
miniserie Omicidio a Easttown.
Guy Pearce in Memento
3. Non è stata la prima
scelta. Per il ruolo di Leonard, protagonista del film
Memento, il regista Christopher
Nolan aveva considerato gli attori Alec Baldwin, Brad Pitte
Charlie Sheen. Tuttavia, la parte è andata poi a Guy
Pearce, anche se non era la prima scelta. L’attore è stato scelto
poiché Nolan si è infine deciso ad affidare il ruolo ad un
interprete meno noto ma ugualmente talentuoso, che potesse così non
attirare troppo su di sé le attenzioni del pubblico.
4. È dimagrito
molto. Per poter interpretare Leonard, protagonista del
film, l’attore si è dovuto sottoporre ad una dieta piuttosto
serrata. Infatti, prima del film pesava circa 104 kg ed è riuscito
ad arrivare al peso giusto appena prima delle riprese. Tale rapido
dimagrimento gli ha inoltre permesso di acquisire un aspetto
particolarmente trascurato, che ben si adattava alla natura del
personaggio.
Guy Pearce in
Prometheus
5. Ha passato diverso tempo
in sala trucco. Per il suo ruolo nel film
Prometheus, dove interpreta l’anziano e ambizioso Peter
Wyeland, fondatore della Weyland Corporation. Per assumere
l’aspetto previsto per il personaggio, all’attore era richiesto di
sedere al reparto make-up per circa cinque ore tutti i giorni.
Inoltre, per togliere sia il trucco che le parti prostetiche ci
voleva più di un’ora. L’attore fece inoltre ricerche su come
imitare il modo di parlare e di muoversi di un uomo anziano.
Guy Pearce in Iron Man
3
6. Non è stato scelto per
primo. In origine, prima che il ruolo di Aldrich Killian
in Iron Man 3 andasse a lui, la produzione aveva pensato
di coinvolgere Jude Law, che
aveva già condiviso il set con Robert Downey
Jr. in Sherlock Holmes (2009)
e Sherlock Holmes – Gioco di
ombre (2011). Si era ipotizzato questo tipo di
collaborazione proprio per il tipo di connessione che esisteva tra
i due attori, ma in seguito si è preferito optare per Pearce.
Guy Pearce: chi è sua moglie
7. È stato sposato per molto
tempo. L’attore ha avuto una lunga relazione con la
psicologa Kate Mestitz: i due si sono conosciuti
negli anni ’90 e si sono sposati nel 1997. Tuttavia, dopo diciotto
anni di matrimonio, la coppia si è separata nel 2015. Pearce e la
Mestitz non hanno rivelato i veri motivi della rottura, citando
unicamente delle differenze inconciliabili sorte nel tempo.
8. Attualmente è impegnato
come compagno e come padre. Nello stesso anno della sua
separazione, l’attore ha iniziato a frequentare la collega olandese
Carice van Houten, celebre per aver
interpretato il personaggio della sacerdotessa Melisandre nella
serie Il Trono di Spade. Per ora la coppia non si è ancora
sposata, ma dalla loro unione è nato, nell’agosto del 2016, il loro
primo figlio, Monte.
Guy Pearce non è su Instagram
9. Non ha un profilo
ufficiale. A differenza della compagna Carice van
Houten, l’attore non ha un account ufficiale sul social.
Tuttavia, ha un profilo su Twitter seguito da 28.400 persone e sul
quale è abbastanza attivo, condividendo pensieri e promuovendo
campagne umanitarie e ambientali. Su Instagram, però, si possono
ritrovare alcune fan page a lui dedicate e grazie alle quale si può
rimanere aggiornati sulle sue attività lavorative.
Guy Pearce: età e altezza
dell’attore
10. Guy Pearce è nato il 5
ottobre del 1967a Ely, nel Cambridgeshire, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde e 179
centimetri.
Con l’arrivo di The Batman nelle sale italiane a marzo, una
nuova era di villain del Crociato Incappucciato si è
presentata sul grande schermo. Molti di questi erano volti già noti
ai fan di Batman, eppure i loro ruoli sono stati
rielaborati a fronte dell’approccio più misterioso e dark della
pellicola di Matt Reeves. Ad esempio, il regista
ha preferito introdurci la figura del Pinguino
come signore del crimine, piuttosto che outsider,
Catwoman come un anti-eroina in cerca di vendetta,
e l’Enigmista come un giovane serial killer in
chiave totalmente inedita.
Con queste nuove aggiunte
nell’universo di Batman, è quindi necessario
ripensare alle precedenti iterazioni di villain, per poter
decretare chi sono stati gli antagonisti migliori, che hanno
maggiormente arrecato minacce e pericoli al Crociato Incappucciato
e agli abitanti di Gotham City.
L’Enigmista (Batman Forever)
Quando Joel
Schumacher ha assunto la direzione del franchise di
Batman, le cose sono decisamente cambiate e la
sensibilità gotica dei film di Tim Burton è
svanita a favore di una rielaborazione fumettistica e cartoonesca
del mondo di Batman. E’ proprio questo il motivo per cui, in
termini di malvagità dei villain di Joel Schumacher, solo
uno è presente in questa lista.
E’ l’Enigmista di
Jim Carry a entrare di diritto nella
classifica, dal momento che la sua performance stravagante e sopra
le righe è stata uno dei punti di forza di Batman
Forever e lo ha reso di gran lunga il miglior cattivo
della serie di Schumacher.
Max Shreck (Batman Returns)
In Batman Returns,
un attore su cui nessuno avrebbe mai puntato si è calato nel ruolo
di un cattivo dei fumetti ancor meno conosciuto, ma il risultato è
stato una performance assolutamente iconica. Sebbene la maggior
parte delle persone ricordi i personaggi di
Pinguino e Catwoman come i
principali cattivi del film, l’antagonista principale era in realtà
il Max Shreck di Christopher
Walken.
Shreck era il
milionario che ha cercato di uccidere Selina Kyle
all’inizio del film, facendola poi diventare Catwoman ed è sempre
lui che ha manipolato Pinguino per fargli
intraprendere la strada del crimine. Personaggio gloriosamente
sopra le righe, solo Walken è stato in grado di
interpretarlo in maniera impeccabile.
United Underworld (Batman
1966)
La serie tv Batman
è stata un classico della televisione kitsch degli anni ’60 e ha
introdotto una versione tutt’altro che oscura del vigilante di
Gotham, mai visto così eccentrico e frizzantino, ballare e giocare
a scacchi con il suo giovane protetto Dick
Grayson. Nel 1966, inoltre, arrivò un film basato sullo
show che presentava quattro dei migliori cattivi di Batman.
Joker
(Cesar Romero), Pinguino
(Burgess Meredith), e l’Enigmista
(Frank Gorshin) furono affiancati da una nuova
Catwoman (Lee Meriwether) e si
allearono nella squadra United Underworld per fermare la
grande minaccia del Dinamico Duo, composto da
Batman e Robin. Una cosa è certa: questa versione
dei villain di Batman era gloriosamente sopra le
righe, nel miglior modo possibile.
Carmine Falcone (The Batman)
Carmine Falcone è
stato uno dei principali criminali che agivano dietro le
quinte di Gotham in The Batman. In realtà, quella di John
Turturro non è stata la prima apparizione del boss del
crimine di Gotham City sul grande schermo: Tom
Wilkinson lo ha interpretato in
Batman Begins, mentre Eric Roberts ha
assunto il ruolo di Sal Maroni in Il Cavaliere Oscuro. Eppure, la performance di
John Turturro ha indubbiamente battuto quelle dei predecessori.
Il film ci ha introdotto la figura
di Falcone come parte del passato della famiglia
Wayne, suggerendo anche che Thomas
Wayne possa essere stato implicato in alcuni affari loschi
di Falcone. The Batman ha anche suggerito che Falcone
potrebbe essere stato responsabile della morte di Thomas e
Martha Wayne, il che aggiungerebbe dunque altro sangue
alle mani dell’uomo.
Spaventapasseri (Batman
Begins)
Christopher Nolan ha inserito
alcuni grandi villain di Batman nella sua Trilogia
del Cavaliere Oscuro e vogliamo ricordare la grandiosa performance
di Cillian Murphy tra questi. Pensando alla quantità, e qualità, di
antagonisti introdotti da Nolan, sembra quasi difficile credere che
sia stata proprio la figura dello Spaventapasseri
a legare tutti e tre i film assieme dal punto di vista del
villain.
Lo Spaventapasseri ci è apparso
estremamente inquietante, stratificato come personaggio e
assolutamente pericoloso, specialmente in
Batman Begins. Ahimè, unica nota negativa nei
confronti del personaggio è che non è mai stato raffigurato come il
cattivo principale, e questo è probabilmente il motivo per cui
rimane così tremendamente sottovalutato.
Joker (Lego Batman – Il Film)
Ci sono state diverse
rappresentazioni di Joker nei film, dalla versione di Cesar
Romero al ritratto di Heath Ledger per cui l’attore ha vinto l’Oscar
postumo, fino all’ultimissima interpretazione di Joaquin Phoenix nel film di Todd
Philipps, l’unica che si è effettivamente discostata dalle
radici della contrapposizione Joker-Batman, per raccontare uno
studio sul personaggio. Sembra impossibile, ma una delle
versioni più interessanti di Joker è stata inoltre quella
presentataci da LEGO Batman
– Il Film.
Questo film è stato l’adattamento di
Batman sul grande schermo più vicino al kitsch dell’era Adam
West. Il rapporto tra Batman e Joker è stato un
highlight fondamentale della pellicola, con i due che
dimostravano quanto avessero bisogno l’uno dell’altro,
sottolineandone la dicotomia irreprensibile ma, contemporaneamente,
permettendo ai bambini e giovani spettatori di partecipare al
divertimento.
Bane (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno)
Anche se Bane non
era il cattivo principale in Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, e si è
rivelato essere non altro che il tirapiedi di Talia al
Ghul, è stato comunque il miglior villain del film senza
alcun dubbio, un mostro genuinamente terrificante. Aveva una grande
backstory alle spalle, di cui è stata messa in evidenza la nota
tragica, in quanto il suo desiderio era sì quello di proteggere
Talia, ma nulla gli ha impedito di diventare un terrificante
mercenario allo stesso tempo.
Tom Hardy e Christopher Nolan
hanno ricevuto qualche critica a causa dei modificatori di voce che
rendevano il parlato del personaggio quasi impossibile da
decifrare, ma questo non ha mai avuto effettivamente importanza
agli occhi dei film. Quel che conta è la potenza del personaggio di
Bane che, nel momento in cui ha avuto l’occasione di spezzare la
schiena di Batman, ci ha regalato uno dei migliori momenti del
film.
Pinguino (Batman Returns)
Colin Farrell ha
dovuto confrontarsi con l’oneroso retaggio del
Pinguino quando ha scelto di accettare questo
ruolo nel film di Matt Reeves: stiamo parlando,
ovviamente, dell’iconica performance di Danny DeVito in Batman
Returns, che ha reso il Pinguino uno dei villain di Batman
più noti al pubblico cinematografico.
La vena ironica che
DeVito ha apportato al personaggio ha contribuito
a tratteggiare un ritratto caricaturale ed esuberante del Pinguino,
soprattutto in linea con la filmografia dell’attore, caratterizzata
da interpretazioni grottesche ed estremamente divertenti.
L’Enigmista (The Batman)
Il cattivo principale di The Batman è l’Enigmista, ma
nessuno aveva mai visto sul grande schermo una versione del villain
come quella di Matt Reeves. Infatti, l’unica cosa
che forse collega l’Enigmista di Paul Dano al celebre personaggio dei fumetti è
l’abitudine a fornire indizi a Batman sotto forma di indovinelli
ma, per il resto, siamo di fronte a un ritratto dell’antagonista
totalmente inedito.
Quest’uomo è infatti un serial
killer, che crede di poter diventare l’eroe della sua stessa
storia. Punisce i corrotti di Gotham City, credendo che Batman
sia suo complice, che sia “vendetta” come lui. Paul
Dano ha fornito una performance eclettica del personaggio,
che ha raggiunto l’acme quando è finito ad Arkham, scelta narrativa
che ha reso l’Enigmista un’aggiunta memorabile a questo nuovo
franchise.
Ra’s Al Ghul (Batman Begins)
Liam Neeson ha
interpretato quello che sembrava essere un alleato di Bruce
Wayne nella prima parte di Batman Begins,
o meglio finché non rivela che, in realtà, non è affatto
Henri Ducard, ma il malvagio Ra’s al
Ghul. E’ così che la pellicola inizia ad assumere le
sfumature da vero film di supereroi.
Neeson è eccellente
nei panni del leader della Lega delle Ombre, un
maestro della tattica, abile nel manipolare le sue pedine sulla
scacchiera per ottenere ciò che desidera. Era un personaggio
talmente essenziale nella trama dei film di Batman che sua figlia è
arrivata quasi a mettere fuori gioco il Crociato Incappucciato nel
film finale della trilogia.
Pinguino (The Batman)
Pur non essendo il cattivo
principale, Pinguino è stato un personaggio di
spicco in The Batman di Matt Reeves. Un
Colin Farrell quasi irriconoscibile si è trasformato
nel villain di Batman di lunga data seguendo un tipo di
caratterizzazione totalmente distaccata dalla performance di
Danny DeVito in Batman Returns,
il che fa sembrare le due versioni del personaggio villain
completamente diversi.
Come nei fumetti,
Pinguino qui è il proprietario di un club che
aspira ad obiettivi ancora più grandi. Con Carmine
Falcone scomparso, Pinguino ha ora la possibilità di
diventare il nuovo boss del crimine a Gotham City, e una prossima
serie della HBO
Max andrà a sviscerare molto probabilmente questa
linea di trama.
Catwoman (Batman Returns)
Ci sono state quasi tante attrici
che hanno interpretato Catwoman quanti sono gli
attori che hanno assunto i panni di Batman nel
tempo. Tra la serie TV originale e il film del 1966, abbiamo visto
tre attrici cimentarsi nel ruolo di Selina Kyle:
Halle Berry ne ha interpretato una versione in un
film da solista, mentre ce ne sono state altre due nei film
mainstream di Batman, con Anne Hathaway in
Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno, e Michelle Pfeiffer in
Batman Returns.
La maggior parte dei fan concorda
sul fatto che la Pfeiffer è in cima alla lista quando si tratta
di Catwoman: la sua performance nei panni di
Selina Kyle è ormai associata a un sex appeal
potenziato del personaggio, oltre alla simpatia come qualità
distintiva, che fa sì che Batman alla fine cerchi di salvarla.
Joker (Batman)
Per oltre un decennio, i fan dei
film di Batman hanno potuto godere di un
modello perfetto che incarnava il più grande nemico del
Crociato di Gotham, ovvero Jack Nicholson, che ha rivisitato la figura
del Joker con uno stile inedito e frizzante. Rifacendosi alla
teatralità di Cesar Romero, Nicholson ha incupito
il personaggio, mostrando che Joker poteva uccidere chiunque e
farlo con un sorriso.
Heath Ledger,
Joaquin Phoenix e Jared Leto
hanno portato le loro versioni del Joker negli anni successivi, ma
molti fan considerano ancora Nicholson come il
miglior Joker della storia del cinema.
Due Facce (Il Cavaliere
Oscuro)
Nel Batman di
Tim Burton del 1989, è stato introdotto il
personaggio di Harvey Dent, interpretato da
Billy Dee Williams. Mentre questa versione del
villain è ironica e divertente, Il Cavaliere Oscuro di Nolan
ci ha presentato Harvey Dent come uno dei più
grandi cattivi di Batman di tutti i tempi, in tutta la sua
gloria.
Aaron Eckhart ha
interpretato Dent come un vero eroe, ma come ha
profetizzato nel film, gli eroi muoiono da eroi, o vivono
abbastanza a lungo da diventare cattivi. Quando Dent ha perso la
donna che amava e metà della sua faccia, è divenuto quindi un
tragico eroe caduto ma anche il cuore e l’anima del miglior
film di Batman mai realizzato.
Joker (Il Cavaliere Oscuro)
Anche se Due Facce
era rappresentato come il cattivo perfetto ne Il Cavaliere Oscuro, l’eroe caduto che si
ritrovava ad essere il villain più pericoloso di Batman, anche
il vero e miglior cattivo dei film di Batman di tutti i
tempi, è apparso in quel film: Heath Ledger ha infatti assunto il ruolo di
Joker nel secondo capitolo della trilogia
di Nolan, rimodellando lo statuto di villain del Joker in
maniera unica e brillante.
In questa versione del Joker, non ci
sono più le battute comiche di Jack Nicholson, ma un sociopatico oscuro e
sarcastico che uccide chiunque per divertimento, senza prendere mai
sul serio la situazione. Ledger ha vinto un Oscar
postumo per il ruolo, estremamente meritato: il suo
Joker è infatti il portabandiera per eccellenza
dei cattivi dei film di supereroi.
Su Netflix
è uscito The Weekend Away, film di Kim
Farrant tratto dall’omonimo libro di Sarah
Alderson. Il lungometraggio si pone tra il thriller, il
revenge movie e la dark comedy e
racconta della scomparsa di una donna dopo una serata sfrenata.
Paesaggi da sogno e scenografie da commedia romantica sono lo
strano sfondo delle vicende da incubo vissute da Beth, la
protagonista.
The Weekend Away: cosa succede nel
film
Beth (Leighton
Meester) decide di far visita a Kate
(Christina Wolfe), un’amica che vive in Croazia,
nella cittadina marittima di Spalato. Beth non vede l’ora
di svagarsi: è da poco diventata madre e sta attraversando un
periodo difficile con il compagno. Dal canto suo, Kate è
carichissima: ha da poco divorziato e si sente più libera che mai.
Le due decidono di passare una serata in discoteca: non appena
arrivano, incontrano due ragazzi che sembrano far loro delle
avance. Complice l’alcool (e forse qualche altra sostanza),
Beth si risveglia la mattina dopo senza ricordare cos’è
successo durante la notte. Come se non bastasse, all’appello manca
Kate: la donna sembra essere scomparsa.
Inizia per Beth una ricerca
disperata dell’amica, seguendo le poche tracce presenti nei suoi
ricordi annebbiati e nel telefono di Kate. L’indagine si
trasforma in un vortice che finisce per coinvolgere tutti:
sconosciuti, tassisti più e meno gentili, polizia, mariti ed
ex-mariti.
Un uragano distruttivo che dura
un’ora e mezza
Come appena detto, The
Weekend Away è un vortice, una spirale sotto molteplici
aspetti. Per prima cosa, Kate è un personaggio
vertiginoso: in confronto a Beth è piena di energia, non
sta ferma un attimo, entra sulla scena e catalizza l’attenzione con
la sua appariscenza, fisica e verbale. In poche
ore, Kate travolge e stravolge la vita di
Beth e cerca di portarla ”sulla cattiva strada”:
prima vuole farla bere, poi la spinge ad andare con i due ragazzi
conosciuti in discoteca.
Tutto quello che accade
dopo la scomparsa di Kate è un vero e proprio incubo.
Beth scopre una verità agghiacciante dopo l’altra, non sa
più di chi fidarsi e allo stesso tempo viene lei stessa sospettata.
Quanto descritto può sembrare avvincente ma, per il modo in cui
vengono assemblate le vicende nel film, non riesce a convincere
fino in fondo. La sensazione che lo spettatore prova nel vedere
The Weekend Away è un costante spaesamento. La
confusione è mal gestita e il film nel complesso risulta
un’esagerazione poco credibile.
Una Croazia fin troppo da
favola
The Weekend Away è
un thriller, ma non sembra. Il film ci illude fin dalle prime
inquadrature: i toni sono quanto più vivaci, la luce irradia i
paesaggi da sogno della Croazia, le scogliere, il mare, il lussuoso
appartamento di Kate. Con l’incupirsi delle vicende, la
luminosità delle scene non cambia, creando un contrasto tutt’altro
che sensato. La pesantezza dei temi trattati si perde nella
immagini variopinte e negli ambienti poco evocativi. La scelta è
stata sicuramente pensata ma non è d’effetto, anzi: la storia viene
sminuita dalla leggerezza gridata dalle immagini.
Troppi plot twist in The Weekend
Away
Un colpo di scena sorprende, due
sconvolgono, tre stufano. Senza fare spoiler, possiamo solo dire
che la scelta di bombardare lo spettatore con un evento inaspettato
dopo l’altro non è ottimale. Viene da chiedersi costantemente: chi
ha fatto che cosa?!
The Weekend Away
rende plausibili anche le possibilità più assurde e, così facendo,
fa scemare minuto dopo minuto l’interesse dello spettatore. A
condire il tutto si aggiunge una recitazione tutt’altro che
drammatica e profonda. Non solo la protagonista, ma tutti i
personaggi sembrano usciti da una soap opera. Il drama è tanto, è
stucchevole e sicuramente supera la componente crime e
investigativa della storia. The Weekend Away è
quindi un film da vedere se si ha voglia allo stesso tempo di
thriller e di leggerezza: a parer nostro, un connubio alquanto
improbabile.
Il MCU
ha già portato in vita decine di personaggi dei fumetti Marvel sul grande e piccolo
schermo, quindi è difficile pensare che non abbia ancora raggiunto
il suo pieno potenziale in termini di adattamento in live-action
dei suoi più famosi personaggi. Come sappiamo, i film del MCU
hanno infatti guadagnato il plauso dei fan per la loro capacità di
trasformare eroi di serie B come Iron Man e
Thor nei pilastri del loro universo.
La Marvel Comics ha creato personaggi
iconici per più di 60 anni, e continua a presentare ai fan dozzine
di volti nuovi che potrebbero poi diventare i capisaldi di un nuovo
franchise cinematografico. Tuttavia, ci sarebbero diversi
personaggi iconici dei fumetti che non sono ancora stati introdotti
ai fan sullo schermo, alcuni dei quali sono in circolazione,
pensate un po’, da quando casa Marvel ha iniziato
la sua attività. La loro esclusione dal MCU
inizia a diventare quindi evidente agli occhi dei fan più
affezionati ai fumetti, come ha evidenziato ScreenRant,
classificando i personaggi che, più di altri volti freschi,
meritano da tempo di essere considerati come veri e propri
protagonisti dell’universo.
X-Men
Gli X-Men sono talmente iconici nei fumetti che
l’unica ragione per cui non sono già stati rappresentati nel
MCU
è per una questione di diritti e autorizzazioni. I fan hanno
ovviamente chiesto a gran voce la loro inclusione per anni e, con
l’acquisizione della Fox da parte di Disney, sembra molto probabile
che gli X-Men approderanno nel MCU
nel futuro prossimo.
Alcuni personaggi dei film degli
X-Men della Fox potrebbero anche apparire in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma
non è ancora stato annunciato il cast originale della prossima
generazione di attori che interpreteranno gli X-Men. In ogni caso,
il desiderio dei fan, e l’opzione più probabile, è che diversi
X-Men avranno progetti da solisti nel MCU, ma non resta che
aspettare notizie ufficiali.
I Fantastici Quattro
Con tre film dei
Fantastici Quattro negli ultimi vent’anni che
hanno fatto parte di franchise non riusciti, è stata avanzata
l’idea che forse i personaggi non siano poi così adatti al grande
schermo. Ma i Marvel Studios non sembrano essere
d’accordo, e chi altro potrebbe veramente portare in vita una delle
“famiglie” di eroi più apprezzati in assoluto?
Il MCU conosce
sicuramente la ricetta più adatta per portarli sullo schermo e, ora
che possiede i diritti legali di alcune delle più grandi storie di
casa Marvel, sarà emozionante vedere che cosa escogiteranno i
Marvel Studios. Speriamo davvero che notizie riguardo al cast di
questo futuro film vengano rilasciate al più presto, perché i fan
non stanno più nella pelle!
Ghost Rider
Come per i Fantastici
Quattro, ci sono stati alcuni tentativi fallimentari di
trasposizione su pellicola delle storyline di Ghost Rider. Entrambi hanno avuto come
protagonista Nicholas Cage, e nessuno dei due ha ottenuto
più di uno scarso 26% di approvazione su Rotten Tomatoes. Tuttavia,
sembra che alcuni fan siano in qualche modo ancora affezionati ai
film, visto l’entusiasmo che circondava un plausibile cameo di
Nicholas Cage in Doctor Strange nel
Multiverso della Follia.
Nessuna scelta di casting è già
stata annunciata per un nuovo film su Ghost Rider,
ma i fan hanno speculato su un certo numero di attori diversi che
potrebbero interpretare il personaggio, avanzando inoltre l’ipotesi
del formato miniserie, che meglio permetterebbe di
sviscerare al meglio le avventure dei fumetti.
Beta Ray Bill
Con lo stravagante mondo di
Thor ideato da Taika Waititi e
dai Marvel Studios, sembra più che probabile che
vedremo Beta Ray Bill nel futuro prossimo del
MCU,
soprattutto visto che, ricordiamo, era apparsa una statua della sua
testa su Sakaar.
Bill è anche un
personaggio che si adatterebbe perfettamente ai film dei Guardiani della Galassia, con i loro continui
viaggi intergalattici. Se Chris Hemsworth decidesse mai di ritirarsi e
il cavallo protagonista di War Horse (Steven Spielberg, 2011) volesse nuovamente
mettersi alla prova, Beta Ray Bill potrebbe essere
una divertente aggiunta al franchise.
Namor il Sub-Mariner
Con
l’espansione celeste che hanno conosciuto le più recenti
avventure Marvel, una profonda immersione nell’oceano sembrerebbe
una divagazione curiosa, ma si spera che i Marvel
Studios trovino il momento giusto per rendere giustizia a
uno dei supereroi più antichi del mondo.
E’ anche vero che, con la popolarità
raggiunta dai film della DC su
Aquaman, un futuro film Marvel basato sul
personaggio di Atlantide potrebbe sembrarne “una
copia” agli occhi dei detrattori. Ma non sarà un’affermazione del
genere a far desistere il MCU
dall’adattamento delle storyline di Atlantide, a maggior ragione
dato che la creazione del personaggio, in termini di pubblicazione
originale, è venuta molto prima rispetto a quella di Acquaman.
Silver Surfer
Silver
Surfer, alter ego di Norrin Radd, ha
fatto il suo debutto in live action nel film I Fantastici 4
e Silver Surfer, interpretato dal bravissimo Doug Jones. Il film è stato, come già abbiamo
riportato, un grande fallimento, ma è ormai passato del tempo e i
fan richiedono numerosi una nuova iterazione del personaggio.
Silver Surfer
potrebbe apparire in un film dei Fantastici Quattro in qualità di
antagonista, oppure si potrebbe decidere di dedicargli una
miniserie da solista, similmente a quanto è stato fatto con
l’anti-eroe Loki.
Personaggi di supporto di
Spider-Man
“I personaggi di
supporto delle storyline dell’Uomo Ragno che devono ancora
debuttare nel MCU”
costituisce da sé una lista a parte: infatti, come ben sanno i fan
dei fumetti o di Spider-Man: The Animated Series
degli anni ’90, la profondità del mondo di Spider-Man è
immensa.
Tra la rogues gallery e gli
altri eroi, ci sarebbe una valanga di personaggi tra cui scegliere:
speriamo davvero che gli spinoff di Spider-Man della Sony come
Venom e Morbius,
così come il seguito dell’amatissimo Spider-Man: Un Nuovo Universo, rendano
giustizia ad almeno alcuni di questi personaggi sul grande
schermo.
Magneto
Il personaggio di
Magneto ha già avuto alcuni fantastici adattamenti
live action, tra cui ricordiamo le interpretazioni di Ian McKellen e Michael Fassbender: la ricerca di un attore
altrettanto capace di incarnare al meglio i tratti del personaggio
sarà quindi una vera sfida per i Marvel
Studios.
Il personaggio potrebbe funzionare
alla grande come antagonista degli X-Men, o anche
come super cattivo nel MCU,
data la sua grande capacità di raccogliere discepoli che lo seguano
attentamente nei suoi malefici piani. La Confraternita dei
Mutanti sarebbe una sicuramente una grande squadra
avversaria degli X-Men e dei Vendicatori.
Galactus
Anche se sembra che
Kang il Conquistatore sarà il prossimo
super-villain del MCU,
cosa ci sarebbe di male ad averne due? Superare lo status di
Thanos come il villain per eccellenza
sarebbe un compito difficile, e pochi personaggi riuscirebbero a
tenergli testa tanto quanto Galactus.
Galactus potrebbe
essere introdotto attraverso i Fantastici Quattro,
o anche in un futuro sequel di Eternals, a maggior ragione perché, con
l’espansione dell’universo per mezzo di esseri così potenti, il
MCU
ha bisogno di cattivi dello stesso calibro.
Il Dottor Destino
Essendo uno dei migliori
villain dell’interno Universo Marvel, è necessario
che il MCU
colpisca nel segno con il personaggio del Dottor Destino, soprattutto considerando i
precedenti fallimentari tentativi di adattamento sul grande schermo
che gli sono stati riservati.
Il Dottor Destino è
un altro personaggio che potrebbe apparire come un cattivo sia per
i Fantastici Quattro, sia come un potente villain
per i Vendicatori.
La EE British Academy Film Awards ha
assegnato domenica sera i premi BAFTA 2022 al
meglio del cinema mondiale e britannico. A vincere i premi
principali è stato Il
Potere del cane, che ha portato a casa le due
categorie più ambite, film e regia, mentre nelle categorie dedicate
agli attori, si profila una linea retta fino agli Oscar 2022 per
Troy Kotsur e Ariana DeBose nelle
categorie riservate ai non protagonisti, mentre si fa sempre più
confusa la corsa alla statuetta alla migliore attrice protagonista,
visto che i BAFTA hanno premiato Joanna Scanlan,
che agli Oscar non è nemmeno nominata. D’altro canto, Will
Smith sembra invece sempre più vicino alla sua
desideratissima statuina, mentre porta a casa anche la prestigiosa
maschera dei BAFTA.
Premiati anche
Belfast, come miglior film britannico, e Dune,
che ha conquistato diversi premi tecnici. Paul Thomas
Anderson si “accontenta”, si fa per dire, del premio alla
sceneggiatura originale, risultato che probabilmente doppierà agli
Oscar 2022.
BAFTA 2022: la lista completa dei vincitori
BEST FILM
Il
Potere del cane
Jane Campion, Iain Canning, Roger Frappier, Tanya Seghatchian,
Emile Sherman
Gli Annie Awards
2022 ha sancito il trionfo di I Mitchell contro le macchine e di Netflix nel corso della serata di premiazione, lo
scorso weekend in quel di Hollywood. Il film d’animazione si è
portato a casa tutti i premi principali della serata, mentre per la
sezione dedicata alla televisione, Arcane ha fatto lo stesso,
rendendo doppio il trionfo della piattaforma della grande N
rossa.
Ecco di seguito tutti i vincitori degli Annie Awards 2022
Arcane
Episode: When These Walls Come Tumbling Down
A Riot Games and Fortiche Production for Netflix
As ‘Jinx’: Ella Purnell
Editing, Feature
I Mitchell contro le macchine
Sony Pictures Animation for Netflix
Editorial Team: Greg Levitan, Collin Wightman, T.J. Young, Tony
Ferdinand, Bret Allen
Editing, TV
What If…?
Episode: What If…Ultron Won? Marvel Studios
Editorial Team: Joel Fisher, Graham Fisher, Sharia Davis, Basuki
Juwono, Adam Spieckermann
Animated Effects, Feature
I Mitchell contro le macchine
Sony Pictures Animation for Netflix
FX Team: Christopher Logan, Man-Louk Chin, Devdatta Nerurkar, Pav
Grochola, Filippo Maccari
Animated Effects, TV
Arcane
Episode: Oil and Water
A Riot Games and Fortiche Production for Netflix
FX Team: Guillaume Degroote, Aurélien Ressencourt, Martin Touzé,
Frédéric Macé, Jérôme Dupré
Character Animation, Feature
Encanto
Walt Disney Animation Studios
Animator: Dave Hardin
Character Animation, TV
Arcane
Episode: The Monster You Created
A Riot Games and Fortiche Production for Netflix
Animator: Léa Chervet
Character Animation, Live Action
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings
Marvel Entertainment, Weta Digital
Animation Team: Karl Rapley, Sebastian Trujillo, Richard John
Moore, Merlin Bela Wassilij Maertz, Pascal Raimbault
Character Animation, Video Game
Ratchet & Clank: Rift Apart
Insomniac Games
Animation Team: Insomniac Games Animation Team
La gilda dei registi di Hollywood ha
incoronato Jane Campion per la migliore regia
cinematografica dell’anno, in occasione dei DGA Awards
2022. La regista sta collezionando tutti i premi di
categoria per Il
Potere del cane, corsa cominciata a Venezia 2021, dove
conquistò il Leone d’Argento.
A vincere invece il premio per il
miglior esordio è stata Maggie Gyllenhaal per
La figlia Oscura, adattamento dell’omonimo
romanzo di Elena Ferrante. Di seguito la lista completa di
vincitori per cinema e tv.
FILM
Outstanding Achievement in Theatrical Feature Film
Outstanding Achievement of a First-Time Feature Film
Director
WINNER:Maggie Gyllenhaal, “La
figlia Oscura” (Netflix)
TELEVISION
Dramatic TV Series
WINNER: MARK MYLOD Succession, “All the Bells Say” (HBO) Directorial Team:
Unit Production Managers: Gabrielle Mahon, Scott Ferguson
First Assistant Director: Christo Morse
Second Assistant Directors: Michelle Flevotomas, Nicholas Notte
Location Manager: Paul Eskenazi
Comedy TV Series
WINNER: LUCIA ANIELLO
Hacks, “There Is No Line” (HBO Max) Directorial Team:
Unit Production Managers: Melanie J. Elin, David Hyman
First Assistant Director: Jeff Rosenberg
Second Assistant Director: Erin Stern Linares
Second Second Assistant Director: Heidi Hinzman
Additional Second Assistant Director: Alaina
Neumann
Movies for Television and Limited Series
WINNER: BARRY JENKINS
The Underground Railroad (Amazon Prime Video) Directorial Team:
Unit Production Manager: Richleigh Heagh
First Assistant Director: Liz Tan
Second Assistant Director: Elaine Wood
Second Second Assistant Director: Wayne Witherspoon
Additional Second Assistant Directors: Jesse Carmona, AJ
Bruno
Variety/Talk/News/Sports — Series
WINNER: DON ROY KING
Saturday Night Live, “Keegan-Michael Key; Olivia Rodrigo” (NBC) Directorial Team:
Associate Directors: Michael Mancini, Michael Poole, Laura
Ouziel-Mack
Stage Managers: Gena Rositano, Chris Kelly, Eddie
Valk
Variety/Talk/News/Sports — Specials
WINNER: PAUL DUGDALE
Adele: One Night Only (CBS) Directorial Team:
Associate Director: Hayley Collett
Stage Managers: Gary Natoli, Erica Christensen, Zachary Figures,
Jackie Stathis
Reality Programs
WINNER: ADAM VETRI
Getaway Driver, “Electric Shock” (Discovery Channel) Directorial Team:
First Assistant Director: John Esposito
Second Assistant Director: Eric Pai
Children’s Programs
WINNER: SMRITI MUNDHRA
Through Our Eyes, “Shelter” (HBO Max)
Commercials
WINNER: BRADFORD YOUNG (Serial Pictures x
Somesuch)
Super. Human., Channel 4 Paralympics – 4Creative First Assistant Director: Jez Oakley
Si è svolta nel fine settimana la
cerimonia di premiazione dei Critics Choice Awards
2022. A trionfare nella categoria FILM, Il
Potere del cane si conferma il frontrunner per gli
Oscar 2022, che si terranno il 27 marzo,
mentre Belfast
porta a casa ben tre vittorie, tra cui la migliore sceneggiatura
originale, invece per la categoria TV, Ted
Lasso porta a casa ben quattro premi.
Ecco di seguito i vincitori del Critics Choice Awards 2022
Il network americano NBC ha diffuso il promo
e la trama di Chicago PD 9×16, il sedicesimo episodio
dell’annunciata nona stagione diChicago
PD.
In Chicago PD 9×16 che si intitolerà
“Closer” Quando un giovane viene colpito a colpi di arma da
fuoco fuori dalla panetteria Cárabo, la squadra lavora per
collegare le riprese al proprietario della panetteria Javier
Escano, che è stato sotto sorveglianza. Nonostante il pericolo
crescente, Voight aiuta l’informatrice Anna Avalos ad avvicinarsi
ancora di più al loro obiettivo.
Chicago PD
9×16
Chicago PD
9 è la nona stagione della serie tv Chicago
PD creata da Dick
Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato
su Chicago trasmesso dal network americano NBC.
In Chicago PD
9 ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight
(stagioni 1-in corso), interpretato da Jason
Begheè il capo dell’Unità Intelligence del
Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto
che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non
rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è
sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente
di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie,
Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato
daJesse
Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner
del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua
fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che
occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo
discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto
reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da
Patrick John Flueger, è il partner del
Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un
agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande
potenziale.
William Hurt,
l’attore Premio Oscar per “Il bacio della donna ragno” è
morto domenica per cause naturali. Aveva 71 anni. La morte di Hurt
è stata confermata a Variety dal suo amico, Gerry
Byrne.
Suo figlio Will ha dichiarato in
una dichiarazione: “È con grande tristezza che la famiglia Hurt
piange la scomparsa di William Hurt, amato padre e attore vincitore
di un Oscar, il 13 marzo 2022, una settimana prima del suo 72esimo
compleanno. È morto serenamente, in famiglia, per cause
naturali”.
Hurt è stato nominato per quattro
Oscar nel corso della sua lunga carriera, ottenendo due nomination
come miglior attore per ” Broadcast News ” e “Children of a Lesser
God” e una nomination ce non protagonista per meno di 10 minuti
sullo schermo in “A History of Violenza.” È stato uno degli artisti
più acclamati degli anni ’80, diventando una sorta di sex symbol
cerebrale e una star del cinema indipendente. Hurt in seguito ha
continuato a regalare notevoli interpretazioni negli anni ’90 e ha
alternato ruoli con successo progetti per il grande schermo e la
televisione, ottenendo nomination agli Emmy per il suo lavoro come
informatore in “Damages” e per la sua interpretazione del
Segretario al Tesoro Henry Paulson in “Too Big to Fail”.
Più recentemente, Hurt è diventato
famoso tra le giovani generazioni di amanti del cinema con il suo
ritratto del generale Thaddeus Ross nel 2008 “L’incredibile Hulk”.
In seguito ha ripreso il ruolo in “Captain
America: Civil War” e “Avengers:
Infinity War“, “Avengers:
Endgame” e “Black Widow”.
Ecco il primo trailer di
The Boy 3 l’attesa terza stagione di The
Boys che arriverà su Amazon Prime Video il prossimo 8
luglio.
The Boys 3 sarà la
terza stagione della serie originale Amazon Studios The
Boys, ideata da Eric Kripke per
conto di Amazon Studios, basata sull’omonimo fumetto
creato da Garth Ennis e Darick
Robertson. La serie tv racconta in un modo divertente e
irriverente cosa succede quando i supereroi – che sono famosi come
celebrità, influenti come politici e venerati come dei – abusano
dei loro superpoteri piuttosto che usarli per salvare le persone. E
‘l’impotente contro il superpotere di The Boys, che intraprende una
ricerca eroica per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il
conglomerato multimiliardario che gestisce questi supereroi.
Nella terza stagione di
The
Boys torneranno i protagonisti sono William
“Billy” Butcher (stagione 1-in corso), interpretato da Karl Urban, Hugh “Hughie” Campbell (stagione
1-in corso), interpretato da Jack Quaid, John /
Patriota (stagione 1-in corso), interpretato da Antony
Starr, Annie January / Starlight (stagione 1-in corso),
interpretata da Erin Moriarty, Queen Maeve
(stagione1-in corso), interpretata da Dominique
McElligott, A-Train (stagione 1-in corso), interpretato da
Jessie Usher, Marvin / Latte Materno (stagione
1-in corso), interpretato da Laz Alonso, Kevin /
Abisso (stagione 1-in corso), interpretato da Chace Crawford, Frenchie (stagione 1-in
corso), interpretato da Tomer Kapon, Kimiko / Femmina (stagione
1-in corso), interpretata da Karen Fukuhara, Black
Noir (stagione 1-in corso).
Nei ruoli ricorrenti Agente
Susan Raynor (stagione 1-in corso), interpretata da
Jennifer Esposito, Ashley Barrett (stagione 1-in
corso), interpretata da Colby Minifie, Hugh
Campbell Sr. (stagione 1-in corso), interpretato da Simon Pegg, Ezechiele (stagione 1-in corso),
interpretato da Shaun Benson, Nathan (stagione
1-in corso), Donna January (stagione 1-in corso), interpretata da
Ann Cusack, Seth Reed (stagione 1-in corso),
interpretato da Malcolm Barrett, Evan Lambert
(stagione 1-in corso), interpretato da David
Reale, Cherie (stagione 1-in corso), interpretata da
Jordana Lajoie, Shockwave (stagione 1-in corso),
interpretato da Mishka Thébaud e Becca Butcher
(stagione 1-in corso), interpretata da Shantel
VanSanten.
Esce oggi direttamente su
Netflix, The Adam Project, diretto dal canadese
Shawn Levy, che vanta la paternità di una
filmografia piuttosto nutrita, tra cui spicca La Pantera
Rosa del 2006 con Steve Martin, la
serie di Una notte al museo, il recentissimo
Free Guy – Eroe per gioco con
protagonista Ryan Reynolds (proprio come nella
pellicola in questione), e This is where I leave
you del 2014, con Jane Fonda, Jason
Bateman e Adam Driver, tratto da un
romanzo di Jonathan Tropper, che anche per The Adam Project ha curato la
stesura della sceneggiatura, insieme a Jennifer Flackett,
Mark Levin e T.S. Nowlin. Da quest’ultimo
era iniziata la prima scrittura del soggetto nel 2012, che in
origine aveva il titolo di Our name is
Adam, e avrebbe dovuto avere nel cast Tom
Cruise. Gli anni sono passati e nel 2020 è stata
Netflix a riavviarne l’idea con, appunto, Ryan Reynolds al timone
dell’astronave.
La trama di The Adam Project
La storia inizia con Adam
Reed (Reynolds) che varca un tunnel spazio-temporale trasferendosi
dal 2050 al 2022, anche se in realtà stava puntando al 2018. “Gimme
some lovin’” è in sottofondo mentre in orbita c’è un inseguimento
serrato con annesse sparatorie laser tra la navicella del
protagonista e un’altra. Subito dopo facciamo la conoscenza di un
delizioso bimbo biondo (Walker Scobell), che ha
dodici anni ma ne dimostra molti meno: è sveglio, simpaticissimo ed
è un discolo a scuola. La sua mamma affannata e che non si sente
mai all’altezza, è una sempre splendida
Jennifer Garner e il suo papà è
Mark Ruffalo.
Tutto è intriso di
implacabili atmosfere anni ’80, con Spielberg che trasuda da ogni
luce, colore e raggio che attraversa nella notte gli alti alberi
della foresta che circonda l’abitazione dei Reed. E ogni fotogramma
fa sentire come a casa, ritrovando un’aria che così bene abbiamo
imparato a ri-osservare nei suoi tratti estetici dell’ultimo
decennio.
Ed è proprio di casa che
vuole parlare The Adam Project: accostando una storia
familiare dolce, seppur piuttosto immaginabile, ma mai condotta con
scontatezza, all’inarrestabile recitazione di Ryan Reynolds che ha
ormai fatto del suo stesso essere attore un personaggio consolidato
e che ripropone sempre in modo ben posizionato. Il tutto insieme
all’encomiabile performance del giovanissimo Walker Scobell, a sua
volta a sfiorare il prodigio nel tenere testa al temperamento del
carattere di Adam Reed.
In coppia, facendosi
l’uno lo specchio dell’altro, compiono una missione che dovrà
fargli compiere viaggi nel tempo: alla ricerca del papà,
dell’amore, di loro stessi, e per salvare tutto dalla deflagrazione
globale, ovviamente.
Una miriade di riferimenti
La narrazione di
Shawn Levy è continuamente in un adorabile sfondo
di continui rimandi e citazioni dei capisaldi dell’universo
cinematografico, a partire da Ritorno al
Futuro, arrivando fino a Star
Wars passando per
Terminator e i
Goonies. È naturale che non ci sia nulla di
avanguardistico in questo, piuttosto anche i richiami stessi son
già verso prodotti comunque più recenti:
daGuardiani della Galassia in poi. Ma
la bravura di Shawn Levy sta nel riuscire a confezionare una storia
che porta avanti con ritmo perfetto, inserendo i giusti elementi
metacinematografici, autoironici e cinici, sfruttando quindi
l’immaginario di quando eravamo giovinetti che ci fa tanto battere
il cuore, rimescolandolo con lo smarrimento dei giorni nostri, e la
tenerezza delle relazioni messe in piedi dai protagonisti.
Un gustoso racconto
d’azione inzuppato di quella soffice malinconia d’infanzia, con le
migliori canzoni che si possano immaginare, chiaramente, battute
brillanti e ottimamente assestate e attori che sanno esattamente
cosa fare e come farlo, sempre. Un prodotto Netflix degno di nota e
serata revival, con qualche piccola riflessione su una delle cose
della vita che più diamo per scontata e che invece è d’inestimabile
valore: il tempo.
Shawn Levy entra
ufficialmente nel MCU. Il regista di The Adam
Project e di Free Guy dirigerà Deadpool
3, portando appunto a tre il numero di film in cui
dirigerà Ryan Reynolds.
Rhett Reese e
Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due
film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel.
Ci sono storie talmente tanto ricche
di avventura, ostacoli da superare e passioni che sembrano essersi
svolte appositamente per divenire poi film per il cinema. Una di
queste è quella narrata in L’ultima
tempesta, pellicola del 2016 direta da Graig
Gillespie (regista oggi noto per Tonya, Crudelia e la miniserie
Pam & Tommy), basata su
un reale episodio di salvataggio in mare avvenuto negli anni
Cinquanta. Un racconto tanto eroico e adatto per il grande schermo
da invogliare subito la Walt Disney Pictures a
realizzarne una trasposizione cinematografica, avvalendosi di un
cast di tutto rispetto.
Scritto da Paul
Tamasy ed Eric Johnson, il film è basato
sul libro del 2009 The Finest Hours: The True Story of a Heroic
Sea Rescue, di Michael Tougias. In questo si
riporta un fedele resoconto di quanto avvenuto al largo della costa
della Nuova Inghilterra, regione degli Stati Uniti situata nella
parte nordorientale del Paese. Tougias, che aveva avuto anche modo
di intervistare i sopravvissuti a quel terribile incidente, poté
raccontare nei minimi dettagli ciò che avvenne e tale precisione fu
utile agli sceneggiatori per cercare di dar vita ad un racconto per
il cinema altrettanto realistico, pur con le dovute modifiche a
fini di spettacolarizzazione di determinati eventi.
Nonostante la premessa di essere
basato su una storia vera e il cast di richiamo, L’ultima
tempesta finì con l’essere un flop al box office, passando di
conseguenza in sordina. A distanza di anni, è però un titolo da
riscoprire, anche solo per l’intrattenimento offerto da un regista
che sa come costruire i suoi film. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
L’ultima tempesta: la
trama e il cast del film
Ambientato nel febbraio 1952, il
film ha per protagonista Bernard Webber, un
sottufficiale presso una stazione della guardia costiera sulla
costa del Massachusetts. Una forte tempesta, in corso in mare
aperto, ha danneggiato due petroliere al punto che sembra certo il
loro affondamento. Su una nave cisterna, la Pendleton, l’ingegnere
capo, Ray Sybert, sta usando tutta la sua
ingegnosità esperienza per mantenere la nave a galla e guadagnare
tempo fino all’arrivo dei soccorsi. Questi, però, sono stati
inviati prima in aiuto dell’altra petroliera, lasciando Sybert e i
suoi uomini a dover gestire la situazione. In loro soccorso si
lancerà proprio Webber più altri suoi uomini, ma trovare la nave e
portare al sicuro l’equipaggio nel mezzo di quel mare in tempesta
sarà una sfida quanto mai ai limiti dell’impossibile.
Ad interpretare il protagonista, il
sottoufficiale Bernard Webber, vi è l’attore Chris Pine,
celebre per essere il capitano Kirk nei nuovi film di Star Trek.
Accanto a lui, nei panni di Ray Sybert, l’ignere capo della
Pendleton, vi è il premio Oscar Casey Affleck.
Recitato noi nel film anche gli attori Ben Foster
nel ruolo di Richard Livesey, John Ortiz in quello
di Wallace Quirey e Josh Stewart nei panni di
Tchuda Southerland. L’attore Eric Bana è il
capitano Daniel Cluff, che guidò l’operazione di salvataggio.
Completano poi il cast Holliday Grainger nel ruolo
di Miriam Pentinen Webber, moglie di Bernard, e Rachel
Brosnahan in quelli di Bea Hansen. Tutti gli attori
che si trovarono a dover recitare nelle sequenze ambientate in mare
aperto, vennero addestrati per superare le difficoltà date dal
dover svolgere le riprese all’interno di vere vasche d’acqua
fredda.
L’ultima tempesta: la vera
storia dietro il film
Come anticipato, quella di
L’ultima tempesta è una vera vicenda che ha luogo il 18
febbraio del 1952. Un potente ciclone extratropicale colpì la costa
orientale degli Stati Uniti, danneggiando irreparabilmente le
pretroliere SS Fort Mercer e SS Pendleton. La prima delle due,
spezzata a metà dalla violenza delle onde, riuscì a contattare i
soccorsi e diverse unità della Guardia Costiera si mobilitarono in
suo soccorso. Anche la Pendleton si spezzo poi in due, come
riscontrabile nel film, ma non fece in tempo a contattare i
soccorsi. Un addetto portuale, tuttavia, riuscì a sentire la sirena
di emergenza della nave e avvertì la stazione. Subito partì una
motovedetta, l’unica imbarcazione rimasta disponibile, con a bordo
Webber e alcuni uomini.
Dopo diverse difficoltà
nell’orientarsi nel mare in tempesta, questi riuscino a raggiungere
la sezione di poppa della petroliera e a salvare 32 dei 33 uomini
che si erano qui rifugiati. L’operazione fu particolarmente
rischiosa, specialmente considerando che la motovedetta era pensata
per trasportare un massimo di 12 persone. A fronte di queste vite
salvate, per tante altre non si poté invece far nulla. I restanti
membri della petroliera che erano rimasti nella sezione di prua
morirono quando la loro parte di nave affondò. Ancora oggi,
l’operazione eseguita da Webber e il suo piccolo equipaggio è
considerata uno dei più grandi salvataggi mai eseguiti dalla United
States Coast Guard tramite piccola imbarcazione.
L’ultima tempesta: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
L’ultima tempesta grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di venerdì 11 marzo alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Prime Video ha diffuso il trailer
ufficiale di La cena delle spie, il nuovo film con
protagonisti Chris Pine, Thandiwe Newton, Laurence
Fishburne e Jonathan Pryce che debutterà sulla
piattaforma l’8 Aprile 2022. La cena delle spie è basato
sul libro di Olen Steinhauer che ha scritto anche
la sceneggiatura ed è stato diretto da Janus
Metz.
Quando la CIA scopre che uno dei
suoi agenti ha divulgato informazioni che sono costate la vita a
più di 100 persone, l’agente veterano Henry Pelham (Chris Pine)
viene incaricato di scovare la talpa tra i suoi vecchi colleghi
nella sede di Vienna dell’agenzia. La sua indagine lo porta
dall’Austria all’Inghilterra fino alla California, dove si
ricongiunge con la sua ex-collega ed ex-amante Celia Harrison
(Thandiwe Newton). La coppia è costretta a confondere il confine
tra professione e passione in questa storia avvincente di
spionaggio mondiale, ambiguità morale e tradimento mortale. Diretto
dall’acclamato regista danese Janus Metz e scritto da
Olen Steinhauer, nel cast del film si annoverano anche Laurence
Fishburne e Jonathan Pryce.
Guarda il trailer di I
Cassamortari, il nuovo film di Claudio
Amendola con Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi,
Lucia Ocone, Alessandro Sperduti, Sonia Bergamasco, Piero Pelù,
Alice Benvenuti, con Giuliana Lojodice, con l’amichevole
partecipazione di Massimo Dapporto, e con la partecipazione di
Antonello Fassari
e con la partecipazione di
Edoardo Leo.
Una coproduzione italo-spagnola
PACO CINEMATOGRAFICA – NEO ART PRODUCCIONES con la collaborazione
di PRIME VIDEO prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo
Paglia
“Tutti devono mori’, ma solo in
pochi ce guadagnano”: è il motto della famiglia Pasti che da
generazioni gestisce un’agenzia di pompe funebri. Dopo la morte del
capofamiglia Giuseppe (Edoardo Leo), un uomo disposto a tutto pur
di trasformare una salma in una pila di banconote (preferibilmente
in nero), l’azienda di famiglia è passata nelle mani dei figli
Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gian Marco
Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti). Giovanni ha ereditato dal
padre una patologica avarizia che guida ogni sua scelta; Maria ha
una forte compulsione a portarsi a letto tutti i vedovi che
incontra; Marco è un mago della tanatoestetica (leggasi: trucca i
cadaveri); Matteo vuole diventare un influencer e il suo contributo
agli affari di famiglia si basa su un’irriverente quanto cattivo
gusto nella gestione della comunicazione social. Quando l’azienda
naviga in cattive acque (il nero non rimane nero per sempre), è
proprio il suo modo di comunicare anticonvenzionale e politicamente
scorretto a offrire ai Pasti un’ancora di salvezza: la manager
Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco) decide di contattarli per il
funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù), suo
assistito, morto di overdose nel bel mezzo di una campagna di
sensibilizzazione contro le droghe; in fondo la “Spregiudicatezza”
è proprio ciò di cui ha bisogno.
Sony Picture Italia ha diffuso il
teaser trailer di Hopper e il Tempio Perduto, il
nuovo film d’animazione che debutterà il 21 Aprile 2022 solo al
cinema!
Hopper e il Tempio Perduto, la
trama
Hopper è il giovane e
coraggioso protagonista di questa storia, il cui più grande
desiderio è quello di essere accettato da tutti e diventare un
grande avventuriero al pari del suo padre adottivo, il re
Peter.
Quando suo zio Lapin, il “cattivo” del Regno, scappa di prigione e
minaccia di rovesciare il Re, Hopper mette da parte ogni esitazione
e decide di imbarcarsi in un’epica corsa contro il tempo insieme ad
Abe la tartaruga, suo sarcastico aiutante e amico, e Meg, una
spericolata puzzola esperta di arti marziali, per fermare le
ambizioni dello zio e scoprire così la sua vera natura di lepre un
po’ “speciale”. Hopper e il Tempio perduto racconta un viaggio
ricco di emozioni e avventure, ma anche una storia di crescita e
amicizia per tutta la famiglia.
Sembra che Obi-Wan
Kenobi porterà sulla scena tanti personaggi
iconici di Star
Wars. La
miniserie Disney+ nasce come uno spin-off
basato sui film Rogue One e Solo ed è
ambientata dieci anni dopo gli eventi del film Star Wars:
Episodio III – La vendetta dei Sith.
L’uscita di Obi-Wan
Kenobi è prevista per il 25
maggio. Nell’attesa, possiamo intanto vedere il
trailer
dello show. Il filmato è pieno di indizi interessanti, in grado di
rivelare quali personaggi di Star Wars faranno la loro comparsa: accanto ai
volti già noti, c’è anche chi debutterà in live-action.
Principessa Lelia
Il trailer lascia intuire
che un giovane Luke Skywalker farà parte della serie. Dal momento che
Obi-Wan lascerà Tatooine, Luke avrà sicuramente bisogno di aiuto. Molto
probabilmente cercherà il sostegno del vecchio amico Bail
Organa.
Considerando ciò, non è da
escludere un ritorno della principessa Leila in Obi-Wan
Kenobi. Tra le poche motivazioni che potrebbero
spingere Obi-Wan a lasciare Tatooine, ci sarebbe
Leila: una crisi che coinvolge la Principessa
potrebbe spingere Ban ad andare su Alderaan.
Bail Organa
Il senatore Bail Organa ha
fatto solo una breve comparsa in live-action con Rouge
One: il suo cameo, seppur breve, era inaspettato e ha sorpreso
i fan. Dato il suo forte legame con il Maestro Jedi,
Bail potrebbe benissimo apparire anche in Obi-Wan
Kenobi.
Se la Principessa Leila o
Obi-Wan venissero colpiti da qualche disgrazia, la
presenza di Bail diventerebbe quasi inevitabile
Mon Mothma
Se ci sarà Bail Organa,
allora non si può escludere la presenza di altre figure importanti
dell’Alleanza Ribelle. Tra tutti, il capo Mon
Mothma avrebbe un ruolo più che giustificato nella
crescente ribellione.
Mon Mothma già sa
dell’esistenza di Obi-Wan: scopre il tutto in
una conversazione con Bail Organa – uno dei momenti
più alti di Rogue One. Nel il corso degli eventi della
nuova serie, Mothma potrebbe venire a sapere della
missione segreta di Obi-Wan su
Tatooine ed entrare di conseguenza nel vivo
dell’azione.
Padmé Amidala
Non mancheranno i flashback in
Obi-Wan
Kenobi: sappiamo già che Hayden
Christensen tornerà a vestire i panni di Darth
Vader. Se la serie retrocedesse fino all’era prequel,
potrebbero apparire altri personaggi del passato, tra cui Padmè
Amidala.
Un cameo di Natalie
Portman nel ruolo di Padmé porterebbe alla
reunion del trio protagonista della trilogia prequel. Inoltre, si
creerebbe l’opportunità di approfondire meglio il personaggio,
mostrando ai fan aspetti mai visti prima.
Ahsoka Tano
La presenza di flashback in
Obi-Wan Kenobi apre la strada anche per il
personaggio Ahsoka Tano. Ogni flashback riferito all’era delle
Guerre dei Cloni potrebbe coinvolgere Ahsoka,
cosa che permetterebbe di riproporre in live-action alcuni dei
migliori episodi della serie animata Star Wars: The Clone
Wars.
Obi-Wan
Kenobi offre l’opportunità di esplorare ulteriormente
la dinamica tra Anakin, Ahsoka e Obi-Wan
nell’era prequel. In realtà, Ahsoka potrebbe anche
incontrare Obi-Wan nell’attuale linea temporale,
magari su Tatooine o in un altro mondo.
Cad Bane
Sembra che gli Inquisitori
saranno i principali antagonisti della serie, almeno fino
all’arrivo di Darth Vader. Ciò non significa che il gruppo non
farà affidamento sull’aiuto di altri criminali: l’Impero
quasi sicuramente userà cacciatori di taglie come Cad Bane
per catturare Jedi inafferrabili.
I fan di Star Wars sanno che Cad Bane è uno
dei cacciatori di taglie più famosi della galassia e, visto il suo
debutto in live-action con The Book of Boba Fett, non è assurdo immaginare la sua
presenza anche in Obi-Wan
Kenobi.
Cassian Jeron Andor
Il personaggio di Cassian Andor si è già accaparrato una serie tutta per
sè. Voci dicono che uscirà verso fine anno e che sarà ambientata in
un periodo non lontano da quello di Obi-Wan
Kenobi.
Nelle vesti di spia o di soldato
per la Ribellione, Andor è esattamente il tipo di
ribelle che potrebbe essere utile per tirar fuori dai
guai Obi-Wan. Inoltre, Andor potrebbe
aiutarlo a lasciare Tatooine in modo quanto più
discreto…
Darth Maul
La serie Obi-Wan
Kenobi sembra focalizzarsi principalmente sugli
Inquisitori e su Darth Vader, ma ciò non significa che non ci sia
spazio anche per un cameo di Darth Maul. Se l’identità di
Obi-Wan venisse scoperta, Maul potrebbe
essere facilmente inserito nella trama.
A questo punto della linea
temporale, Darth Maul è il leader di Crimson
Dawn. La sua ultima apparizione in live-action risale al film
Solo: A Star Wars Story, lungometraggio che si svolge
approssimativamente nello stesso periodo della serie.
Qi’ra
Ancora più di Maul, in
Obi-Wan
Kenobi potrebbe esserci il suo luogotenente,
Qi’ra. Se il protagonista della serie decidesse di
avventurarsi nel mondo criminale della galassia, potrebbe
facilmente imbattersi nel luogotenente di Maul.
Qi’ra è un soggetto che
genera tantissimo interesse tra i fan – soprattutto nei fumetti – e
la sua storia è tutt’altro che compiuta, soprattutto se si pensa ad
una seconda stagione dello show e alla necessità di un nuovo
cattivo.
Imperatore Palpatine
Un cattivo che certamente apparirà
nella serie è l’imperatore Palpatine. Visto il ritorno
di Darth Vader, non potrà mancare il suo padrone.
Ian McDiarmid sarebbe un cameo molto interessante
nella serie: i fan amerebbero vederlo mentre dirige gli eventi da
lontano come suo solito.
L’imperatore Palpatine è
il più grande male del mondo di Star Wars ed è difficile immaginare che non
sia interessato all’esito della rivincita epica tra Obi-Wan
Kenobi e Darth Vader.
La colonna sonora di The
Batman, firmata da Michael Giacchino, ha
ricevuto una splendida edizione in vinile Mondo.
Mondo, in
collaborazione con WaterTower Music, ha pubblicato la colonna
sonora di The Batman in vinile, ed è ora
disponibile per il preordine sul sito di Mondo. Il vinile includerà un nuovo
artwork di Henry Abrams, stampato su un vinile da
180 grammi a colori in esclusiva per il webstore Mondo, con
disponibile anche un vinile nero da 180 grammi. Conterrà quasi due
ore di colonna sonora all’interno di tre dischi, con il prezzo di
circa $ 50. Il direttore creativo di Mondo, Mo
Shafeek, ha condiviso i suoi pensieri sul vinile appena
annunciato.
“Nel 2022, cinque decenni e
quasi due dozzine di riprese sul personaggio e sulla musica del suo
mondo, dovrebbe essere impossibile affrontare il più grande
detective del mondo con una versione così fresca e iconica. Ma
eccoci qui e la colonna sonora di The Batman è ispirata ed
essenziale come il film stesso”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Josh Peck si unisce
a Oppenheimer di
Christopher Nolan, in un cast di
stelle che include Cillian Murphy nel ruolo del protagonista,
Robert Downey Jr. nel ruolo del Commissario
statunitense per l’energia atomica Lewis Strauss e
la star di Black WidowFlorence Pugh nel ruolo della psichiatra
americano Jean Tatlock.
A completare l’impressionante
formazione c’è
Matt Damon nel ruolo del direttore del Manhattan
Project Leslie Groves Jr., Emily Blunt nel ruolo della moglie di Robert
Oppenheimer, Kitty Oppenheimer, Benny
Safdie nel ruolo del fisico teorico del “padre della bomba
all’idrogeno” Edward Teller e Josh Hartnett nei panni del fisico vincitore
del premio Nobel Ernest Lawrence. Altri membri del cast in ruoli
non specificati includono Rami Malek di No Time to
Die, Matthew Modine, Alden
Ehrenreich, Jason Clarke, James
D’Arcy e Kenneth Branagh.
L’uscita del film è prevista per il
21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con
Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno con un enorme successo. La capacità virtuosistica di
Nolan di realizzare “film evento” assicura che non manchi mai
l’interesse dei più grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett
sicuramente non sarà l’ultimo annuncio del casting di
Oppenheimer.
Oppenheimer, il
film
Universal distribuirà Oppenheimer
nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America.
Christopher Nolan produrrà anche insieme a
Emma Thomas e Charles Roven di Atlas
Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del
Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J.
Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin.
Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett,Jason Clarke, Josh
Peck e
Matt Damon.
Il ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way
Home ha fatto felici tutti, ma ha richiesto uno sforzo
importante alla produzione per ricreare i costumi di quei due Uomo
Ragno precedenti. In particolare, la costumista del film,
Sanja Milkovic Hays, ha commentato il processo
richiesto per ricreare la tuta di Tobey
Maguire.
“La tuta di Spider-Man di Tobey
è stata dovuta rifare completamente perché l’originale stava
assolutamente cadendo a pezzi, perché era stata realizzata con la
tecnologia del 2001”, ha detto Hays. “Abbiamo messo le cerniere in
una posizione leggermente più facile, quindi l’abbiamo resa un po’
più comoda e facile da togliere. È stato molto divertente quando
[gli attori di Spider-Man] parlavano tra loro e ognuno di loro era
geloso del gli altri [abiti].”
L’icona musicale Lenny
Kravitz ha fatto le sue tenere congratulazioni a
Zoe Kravitz, sua figlia, per il ruolo di Selina
Kyle in The
Batman. Il cantante ha condiviso una immagine di
Kravitz con il costume nero, dicendo che è (giustamente,
aggiungiamo noi) incredibilmente fiero del lavoro che ha fatto,
sottolineando anche l’iconicità del ruolo attribuitole.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Durante la promozione del il suo
ultimo film, All The Old Knives,
Chris Pine ha commentato la notizia (tramite
Variety) relativa al ritorno di tutto il cast di
Star Trek nel prossimo film Star Trek
4.
Chris Pine ha detto però che nessuno di loro era
informato a dovere sull’annuncio: “Di solito siamo le ultime
persone a scoprirlo, ma so che siamo tutti eccitati”, ha detto
Pine, che chiarisce che devono ancora vedere una sceneggiatura per
il nuovo film, dicendo: “Non appena vogliono inviarci una
sceneggiatura, noi siamo già pronti per questo”. Alla domanda
sulla storia, Pine ha detto che non sapeva “nulla a
riguardo“. Tuttavia, a Pine è stato poi chiesto se si fidava
dello studio e dei registi per firmare Star Trek 4 senza una
sceneggiatura, dicendo: “Non mi fido di nessuno, ma sono
entusiasta. Amo la storia. Adoro Star Trek. Amo la mia
gente.”
La Paramount è pronta a tornare
coraggiosamente nel mondo di Star Trek al fianco
del produttore J.J. Abrams che proprio in queste ultime ore
ha annunciato che un quarto film
della serie è in fase di sviluppo.
La notizia è stata annunciata dal
regista in persona durante la presentazione dell’Investors Day
della Paramount il 15 febbraio, ma J.J. Abrams non sarà alla regia del film
che lo coinvolgerà solo in feste di produttore. Star Trek
4 sarà diretto da Matt Shakman
(WandaVision)
e si baserà su una sceneggiatura scritta da Josh
Friedman (Avatar
2) e Cameron Squires (WandaVision)
basata su una precedente bozza di Lindsey Beer
( Sierra Burgess Is a Loser) e Geneva
Roberston-Dworet (Captain Marvel).
Dopo il suo ritorno in scena in
Spider-Man:
No Way Home, Lizard è tornato alla ribalta,
soprattutto per il suo design umanizzato, rispetto a quanto si vede
nei fumetti. Ora la nuova concept art condivisa dall’artista
Ian Joyner su Twitter rivela uno sguardo
ravvicinato al Dottor Connors.
Questo particolare artista ha
lavorato anche a The Amazing Spider-Man nel 2012
ed è stato in grado di tornare per No Way Home. L’aspetto squamoso
di Lizard varia leggermente dal prodotto in CGI finale visto nel
film, anche se non di molto.
— rachel zegler (she/her/hers) (@rachelzegler)
March 10, 2022
Cosa sappiamo di Shazam! Fury of
the Gods
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al
cinema il 12 dicembre 2023. Nel cast è confermato il ritorno di
Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati
dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Parlando alla recente riunione
annuale degli azionisti della Disney, Chapek ha offerto una breve
anticipazione per il prossimo progetto MCU. Riconoscendo l’attesa
che circonda l’uscita di Doctor Strange 2, Chapek
ha condiviso che il film “spinge i confini della
narrazione” prima di confermare ulteriormente che
“collegherà pezzi del Marvel Cinematic Universe in modi
inaspettati”. Ecco cosa ha dichiarato:
“Dai Marvel Studios, abbiamo l’attesissimo film Doctor Strange nel
Multiverso della Follia, in anteprima in sala il prossimo 6 maggio
(in Italia il 4, ndr), con un cast stellare guidato da Benedict
Cumberbatch. Questo film forza davvero i confini della narrazione e
collega alcuni pezzi dell’universo Marvel in modi davvero
inaspettati. Non vedo l’ora che lo vedano tutti.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.