Nella giornata di ieri sono state
ufficialmente annunciate le nomination dei
Golden Globes 2020, la cui cerimonia di
premiazione si svolgerà il prossimo 5 gennaio.
Le scelte dell’Hollywood Foreign
Press Association in merito alle migliori produzioni
cinematografiche e televisive dell’anno che sta per chiudersi ci
indicano in linea di massima quale sarà l’orientamento della
stagione dei premi (Oscar inclusi) in materia di candidature, salvo
gli immancabili colpi di scena dell’ultimo minuto.
Come da tradizione, l’annuncio delle
nomination – che si tratti dei Globi d’Oro o di qualsiasi altro
premio – comporta sempre una certa dose di disappunto, soprattutto
in vista di quei film, quei registi o quegli attori che secondo la
maggioranza non hanno ricevuto la giusta considerazione.
Di seguito abbiamo raccolto i più
grandi titoli e le più grandi personalità (tra registi e attori)
“snobbati” dalla 77esima edizione dei Golden
Globes:
Piccole Donne
Il nuovo adattamento
dell’iconico romanzo di Louisa May Alcott farà il
suo esordio nelle sale cinematografiche a breve ed è già uno dei
film più attesi della stagione 2019/2020. La regista
Greta Gerwig (Lady Bird) ha diretto un
cast a dir poco stellare, che include – tra gli altri –
Saoirse Ronan, Emma Watson, Timothée Chalamet, Laura
Dern e Meryl Streep. Ciononostante,
il film è riuscito a conquistare soltanto due candidature: Migliore
Attrice Protagonista in un film Drammatico (Saoirse Ronan) e
Miglior Colonna Sonora Originale (Alexandre
Desplat).
Lo scarso apprezzamento che
l’Hollywood Foreign Press Association ha dimostrato nei confronti
della pellicola potrebbe condizionare il resto della stagione dei
premi e rendere la corsa di Piccole Donne
agli Oscar meno appetibile di quello che la Sony Pictures avrebbe
desiderato.
Adam Sandler, Uncut Gems

Per quanto concerne gli attori, il
più grande snobbato di questa edizione è sicuramente
Adam Sandler, che ha ricevuto grandi
lodi da parte della critica per la sua interpretazione nella
commedia drammatica Uncut Gems. Diretto
da Josh Safdie e Benny Safdie, il
film vede Sandler nei panni di Howard Ratner, un gioielliere
vittima del gioco d’azzardo, raccontandone gli alti e bassi della
dipendenza, inclusi i metodi sperimentati dall’uomo per cercare di
restare a galla.
Il film arriverà nelle sale
americane soltanto a Natale, ma per Adam Sandler
si è parlato fin dall’inizio di una possibile candidatura agli
Oscar. Nonostante la vittoria di un National Board of Review e di
una candidatura ai Critics’ Choice, l’HFPA lo ha deliberatamente
escluso dalla cinquina del Miglior Attore. Solo il tempo ci dirà se
toccherà all’Academy onorare il suo lavoro con una sorprendente ma
a quanto pare più che meritata nomination…
Robert De Niro, The Irishman

Si è ampiamente discusso dell’ultima
epopea cinematografica di Martin Scorsese. Ancor
prima del suo arrivo su Netflix, il film aveva già fatto parlare di sé per la
lunga e travagliata lavorazione e per l’utilizzo della tecnica del
de-aging. A The Irishman è già stato
conferito il titolo di capolavoro, anche se la lunga durata avrà
certamente messo a dura prova lo spettatore più pigro.
Il film è riuscito a conquistare una
serie di candidature importanti, ma con grande sorpresa il
protagonista Robert De Niro è stato escluso dalla
cinquina del Miglior Attore in un film Drammatico: alla sua
interpretazione del sicario Frank Sheeran, l’HFPA ha preferito le
interpretazioni di Christian Bale, Antonio Banderas, Adam Driver,
Joaquin Phoenix e Jonathan Pryce.
When They See Us

Per quanto riguarda il mondo della
televisione, una delle più grandi sorprese è stato vedere come
When They See Us, la miniserie creata e diretta da
Ava DuVernay e basata sul noto caso della jogger
di Central Park del 1989, sia rimasta letteralmente a mani vuote,
senza riuscire a conquistare neanche una nomination. La
miniserie aveva fatto incetta di candidature all’ultima edizione
degli Emmy Awards (ben 11), portando a casa il premio per il
Miglior Attore Protagonista in una miniserie o film per la
televisione, conferito al talentuosissimo Jharrel
Jerome.
Tuttavia Netflix, che ha prodotto e
distribuito la miniserie, non potrà di certo ritenersi
insoddisfatta, dal momento che grazie ad altri suoi suoi show – tra
cui The
Crown, Unbelievable e The
Politician – è riuscita a mettere a segno un totale
di 17 candidature.
Bombshell

Un altro film che non è ancora
arrivato al cinema, ma che sta già raccogliendo numerosi consensi,
soprattutto per la presenza nel cast di tre attrici straordinarie:
Charlize Theron, Margot Robbie e Nicole
Kidman. Eppure, nonostante l’incredibile e attuale storia
vera alla base del film (le accuse di molestie sessuali ai danni di
Rogert Ailes, ex direttore di Fox News interpretato nel film da
John Lithgow), il dramma biografico di Jay
Roach sembra non essere riuscito a conquistare totalmente
i membri dell’HFPA.
Soltanto due le candidature ricevute
dal film, entrambe per le attrici: la Theron nominata come Migliore
Attrice in un film Drammatico e la Robbie candidata come Migliore
Attrice Non Protagonista. Vedremo se una maggiore attenzione verrà
riservata a Bombshell nei mesi a venire:
riuscirà il film a fare meglio in vista dei prossimi Oscar?
Noah Baumbach, Storia di un matrimonio

L’ultima fatica di Noah
Baumbach, Storia di un
matrimonio, è riuscita a conquistare ben sei
candidature, quasi tutte nelle categorie principali; ma a quanto
pare Baumbach deve essere apprezzato più per le sue doti di
sceneggiatore che di regista. Il film ha infatti ricevuto una
candidatura per la Miglior Sceneggiatura Originale, ma Noah
Baumbach non è riuscito a rientrare nella cinquina per il Miglior
Regista.
È innegabile che il lavoro svolto da
Baumbach con Adam Driver e Scarlett Johansson – un lavoro
che ha conferito ancora più intensità alle loro struggenti
interpretazioni – non abbia nulla da invidiare a quello degli altri
illustri colleghi nominati, ossia Bong Joon-ho, Sam Mendes,
Todd Phillips, Martin Scorsese e Quentin
Tarantino.
Lupita Nyong’o, Noi

Il debutto sul grande schermo di
Jordan Peele, Scappa – Get
Out, ha permesso al regista e sceneggiatore
statunitense di conquistare addirittura un premio Oscar. Ecco
perché c’era moltissima attesa per la sua seconda creatura
cinematografica, Noi, una storia
affascinante dalle atmosfere dark, in cui all’intero cast è stato
chiesto di interpretare due ruoli: il personaggio della storia ed
il suo relativo doppelganger.
Tra questi, il più importante è
sicuramente Adelaide/Red, interpretato dal premio Oscar
Lupita Nyong’o. Una performance bizzarra e al
tempo stesso sbalorditiva, che a quanto pare non sembra aver
conquistato il cuore dei membri dell’HFPA: l’attrice, infatti, non
è stata candidata per la sua interpretazione. Al suo posto, nella
categoria “Drama”, le favorite sono risultate Cynthia
Erivo, Scarlett Johansson, Saoirse Ronan, Charlize Theron
e Renée Zellweger. Un brutto colpo per tutti gli
appassionati del genere horror…
Matt Damon, Le Mans ’66 – La Grande Sfida

Le Mans ’66 – La Grande
Sfida è un altro di quei film che in molti pensavano
sarebbe diventato uno dei protagonisti della stagione dei premi.
Così non è stato, dal momento che l’ultima fatica di James
Mangold non è riuscita a conquistare nessuna importante
nomination, fatta eccezione per il co-protagonista
Christian Bale, incluso nella cinquina del Miglior
Attore in un film Drammatico.
E proprio a proposito di questa
categoria, non si può fare a meno di notare come Matt
Damon – altro co-protagonista del film – sia stato
altamente snobbato. Naturalmente, i Golden Globes non sono un
indicatore preciso e infallibile di quelle che saranno le
nomination degli Oscar: speriamo, quindi, che Damon possa avere
ancora una possibilità!
Avengers: Endgame

Nonostante abbia infranto qualsiasi
record e sia diventato il film con il maggior incasso nella storia
del cinema, Avengers: Endgame è stato
completamente snobbato dalle candidature dei Golden Globes, non
riuscendo a conquistare alcuna nomination, nonostante la Disney
abbia spinto il film a suon di campagne promozionali in occasione
della stagione dei premi. Ma lo sappiamo: i cinecomic hanno da
sempre un rapporto piuttosto complicato con i premi e le
candidature, nonostante i recenti successi di Deadpool,
Logan e Black Panther (che
a modo loro sono riusciti a scrivere la storia del genere) e le
quattro nomination conquistate quest’anno da
Joker di Todd
Phillips.
Avengers:
Endgame non ha raccolto i medesimi consensi,
nonostante il successo planetario, gli effetti speciali
sbalorditivi e una storia profondamente incentrata sui personaggi.
Probabilmente, viste le numerose candidature ottenute da
The Irisham e le recenti dichiarazioni di
Martin Scorsese sui film Marvel, il dibattito sui cinecomics e sul loro essere o meno cinema
continuerà ancora a causa delle decisioni dell’HFPA…
Euphoria

Tornando a parlare di piccolo
schermo e di serie tv, insieme a When They See
Us non si può non annoverare
Euphoria tra i grandi snobbati di
quest’anno. Nonostante sia stata elogiata dalla critica, che ne ha
particolarmente apprezzato l’autenticità nel raccontare la cruda
realtà giovanile, la serie creata da Sam
Levinson per HBO con protagonista Zendaya non ha ricevuto neanche una
candidatura.
Un vero e proprio smacco nei
confronti di uno show che si è fatto notare per la finezza della
scrittura e per la bellezza delle immagini. Un prodotto che avrebbe
meritato maggiore considerazione in questa stagione dei premi, dal
momento che sempre più raramente si utilizzano forme così eleganti
per raccontare di sofferenze ed abissi così profondi.