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The Batman: una nuova versione del Joker nell’universo di Matt Reeves?

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Sappiamo che nel nuovo The Batman di Matt Reeves ritroveremo tantissimi iconici nemici dell’Uomo Pipistrello, tra cui Catwoman, Pinguino ed Enigmista. Una domanda che però non ha ancora trovato risposta è quella relativa all’eventuale presenza nel film del personaggio di Joker. Adesso, un nuovo rumor suggerisce che ci sarebbero una serie di piani per introdurre un nuovo Clown Principe del Crimine nell’universo ideato da Reeves.

Stando infatti a quanto riportato da The Direct, il regista vorrebbe introdurre una nuova versione del Joker nella sua trilogia, e i piani sarebbero quelli di far apparire il supercriminale nel secondo e nel terzo capitolo – quindi non nel The Batman in arrivo il prossimo anno -, insieme ad altri iconici villain (di cui, ovviamente, non è stata rivelata l’identità).

Secondo quanto riportato dalla fonte, questa nuova versione del Joker dovrebbe essere soltanto “menzionata” nel The Batman che arriverà al cinema nel 2021, per poi fare ufficialmente il suo debutto nel secondo e nel terzo capitolo della trilogia pensata da Matt Reeves (anche se tutto dipenderà da come The Batman verrà accolto dal pubblico): ciò significa che la nuova ipotetica versione del Clown Principe del Crimine che vedremo sul grande schermo non sarà l’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix, ma un nuovo attore che – ovviamente – non è ancora stato ingaggiato per la parte.

Un’incarnazione del Joker più radicata nella realtà nella trilogia di The Batman concepita da Matt Reeves?

Come sarà questa possibile nuova incarnazione del Joker? Probabilmente, un personaggio molto più radicato nella realtà rispetto alle precedenti versione cinematografiche. Ovviamente è importante ricordare che al momento si tratta di un puro e semplice rumor, quindi non possiamo far altro che attendere eventuali conferme circa la realizzazione di una trilogia di The Batman… cosa che, considerato anche l’attuale panorama hollywoodiano, è davvero prematura.

CORRELATE: 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Evil Dead 4: Bruce Campbell svela regista e titolo del film

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Evil Dead 4: Bruce Campbell svela regista e titolo del film

Il franchise di Evil Dead ha dominato il piccolo schermo negli ultimi anni grazie alla serie Ash vs. Evil Dead, ma in realtà c’è un nuovo film della celebre saga horror in sviluppo, e adesso il leggendario Bruce Campbell ha rivelato nuovi dettagli a proposito di ciò che i fan dovranno aspettarsi. In una recente intervista, l’attore ha confermato che lo sceneggiatore e regista Lee Cronin (Hole – L’abisso) è attualmente impegnato con i lavori sul film, nonostante la pandemia di Covid-19 che ha messo letteralmente in ginocchio Hollywood.

“Abbiamo appena finito di parlare al telefono con Lee Cronin, che scriverà e dirigerà il nuovo capitolo della saga di Evil Dead”, ha spiegato Campbell ad Empire Magazine. “Il film si chiamerà Evil Dead Now. Sam ha girato un horror davvero molto cool che si chiama Hole – L’abisso. Lo inizieremo a girare non appena sarà possibile.”

Sempre in base a quanto rivelato da Campbell, il nuovo Evil Dead non avrà come protagonista il personaggio di Ash, ma riproporrà nuovamente una protagonista femminile (come accaduto nel remake del 2013 di Fede Alvarez). A tal proposito, l’attore ha spiegato: “È arrivato il momento che i film si reggano sulle proprie gambe. È una cosa decisamente liberatoria. Puoi avere eroine differenti, in questo caso. È una prospettiva dinamica. Vogliamo che la serie sia in grado di andare avanti e che, soprattutto, sia adeguata ai tempi. Il nostro mantra è che gli eroi o le eroine siano persone normali. È sulla scia della tradizione che vogliamo andare avanti.”

La saga di Evil Dead, diretta e prodotta da Sam Raimi

Evil Dead (in italiano La Casa) è il titolo di una serie di film horror, diretti e prodotti da Sam Raimi ed interpretati da Bruce Campbell. Le trame dei film girano attorno alle storie di cinque ragazzi che hanno intenzione di trascorrere un week-end in uno chalet di montagna, ma il ritrovamento di un libro, che solo dopo scopriranno essere un libro dei morti, comincerà a creare loro qualche problema. Il primo film è uscito nel 1981; il sequel – La Casa 2 – è uscito nel 1987, mentre il terzo capitolo – L’Armata delle Tenebre – nel 1992.

Matrix 4: il perché del ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss

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Dopo anni di rumor e speculazioni, ad agosto dello scorso anno è stato ufficialmente annunciato dalla Warner Bros. l’attesissimo Matrix 4, il nuovo capitolo della celebre saga fantascientifica. Lana Wachowski, co-regista e co-sceneggiatrice della trilogia originale insieme alla sorella Lilly, tornerà dietro la macchina da presa, insieme a Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss che torneranno rispettivamente nei panni di Neo e Trinity.

In una recente intervista con Empire Magazine, sono stati proprio i due storici protagonisti del franchise a parlare del nuovo film. Naturalmente, né Reeves né Moss hanno potuto rivelare alcun dettaglio sulla trama del quarto capitolo; entrambi, però, hanno voluto spiegare i motivi che li hanno spinti a voler tornare ad interpretare i loro iconici personaggi.

“Lana Wachowski ha scritto una sceneggiatura bellissima e una storia meravigliosa che mi ha molto colpito”, ha spiegato Keanu Reeves. “Era quella l’unica ragione per farlo. Avere la possibilità di lavorare di nuovo con lei è semplicemente fantastico. È stato davvero speciale all’epoca e credo che la storia abbia molte cose significative da dire, e dai cui possiamo trarre nutrimento.”

Carrie-Ann Moss credeva che Matrix 4 non avrebbe mai visto la luce

Carrie-Ann Moss ha fatto più o meno eco alle sensazioni di Reeves, spiegando inoltre di quanto fosse rimasta sorpresa dalla notizia che un quarto film fosse effettivamente in sviluppo: “Non ho mai pensato che potesse accadere. Non mi era mai passato per la mente”, ha spiegato l’attrice. “Quando il progetto mi è stato presentato nel modo in cui mi è stato presentato, con una profondità incredibile e con tutta l’integrità e l’arte che si può immaginare, ho pensato: ‘Questo è un  dono’. È stato veramente eccitante.”

Sia Neo che Trinity sono stati uccisi alla fine di Matrix: Revolutions del 2003, quindi sarà interessante capire quale spiegazione fornirà il nuovo film in merito alle resurrezioni dei due personaggi. Al momento, tra gli altri storici personaggi che ritroveremo in Matrix 4 figurano anche Niobe e il Merovingio.

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 21 maggio 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

No Time to Die: rivelato un grande spoiler sul film?

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No Time to Die: rivelato un grande spoiler sul film?

Nonostante sia stato posticipato al prossimo novembre, grazie ai trailer e al materiale promozionale sappiamo già diverse cose a proposito della trama di No Time to Die, il nuovo attesissimo capitolo della saga di 007, che vedrà per l’ultima volta il ritorno di Daniel Craig nei panni dell’amatissimo agente segreto. Naturalmente, i più grandi colpi di scena che la storia ci riserverà non sono ancora stati rivelati, e proprio nelle ultime ore un interessante rumor a proposito del film si è fatto strada tra le pagine del web…

ATTENZIONE: LA NOTIZIA CONTIENE SPOILER!

Stando infatti a quanto rivelato dal Guardian, nel venticinquesimo capitolo della saga, James Bond scoprirà di avere… una figlia! Nel report della fonte si legge che l’anno scorso, in Italia, sarebbe stata girata una scena con protagonista una bambina di cinque anni di nome Mathilde, che si rivelerà essere proprio la figlia dell’iconica spia.

Al momento non è chiaro se la Madeleine Swann interpretata da Léa Seydoux sia la madre della bambina o se la maternità sia da attribuire a qualche vecchia fiamma di Bond. Ciononostante, è probabile che sia proprio Swann la madre della piccola, dal momento che No Time to Die è ambientato cinque anni dopo gli eventi di Spectre e che nel film Bond deciderà di andare in pensione per cominciare una nuova vita proprio con Madeleine.

Il modo in cui questo grande spoiler influenzerà la trama principale è ovviamente un mistero. Se la cosa dovesse essere davvero confermata, si tratterebbe di un espediente che porterebbe all’interno della tipica struttura narrativa di un film della saga di Bond una nuova dinamica, sicuramente inesplorata.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen Whishaw, Jeffrey Wright, Ana De Armas, Rory Kinnear, Dali BenssalahBilly Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Sul più bello, ripartono le riprese del film

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Sul più bello, ripartono le riprese del film

Ripartono il 18 giugno a Torino le riprese di Sul più bello – teen dramedy prodotto da Eagle Pictures e diretto da Alice Filippi – interrotte a causa dell’emergenza Covid-19. La lavorazione del film si concluderà in cinque settimane con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte; il film nasce da un soggetto di Roberto Proia (Come non detto) che ha scritto la sceneggiatura con Michela Straniero, e arriverà in sala il prossimo autunno.

“Ci siamo dovuti interrompere proprio… Sul più bello e quindi l’emozione di ricominciare è chiaramente ancora più forte di prima. Siamo felici di ritrovarci sul set e di dare al pubblico un nuovo motivo per tornare in sala in autunno” ha commentato Roberto Proia, Responsabile Area Cinema e Produzioni di Eagle Pictures.

La pellicola, opera prima della Filippi dopo la realizzazione del documentario ’78 – Vai piano ma vincinominato ai David di Donatello 2018, narra delle vicissitudini della giovanissima Marta (Ludovica Francesconi) alla ricerca di un amore che possa stravolgere la sua vita; al suo fianco davanti la macchina da presa Giuseppe MaggioJozef Gjura Gaja Masciale.

I personaggi di Sul più bello prenderanno vita anche nelle pagine dell’omonimo libro della nota influencer e attrice Eleonora Gaggero, in uscita il 23 giugno edito da Fabbri Editore. In seguito al successo dei suoi primi tre romanzi (“Se è conte, sempre”, “L’ultimo respiro”, “Dimmi che ci credi anche tu”) la Gaggero si conferma una tra le giovani scrittrici più amate e apprezzate degli ultimi anni, oltre ad essere una delle interpreti del film nei panni della rivale della protagonista. Il preorder è disponibile da oggi su tutte le principali piattaforme digitali.

La trama di Sul più bello

Sul più bello è la storia della giovanissima Marta (Ludovica Francesconi), tanto simpatica quanto bruttina, che dalla nascita soffre di una rara malattia genetica. Nonostante tutto, Marta è la ragazza più solare che abbiate mai conosciuto. Carattere travolgente ha fretta di fare tutto e subito. A 19 anni come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore ma lei non è una che si accontenta e prima che la sua malattia degeneri vuole sentirsi dire “ti amo” da un ragazzo bello… il più bello di tutti. I suoi amici e coinquilini Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale) sono la sua famiglia e ogni volta fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finché ad una festa Marta vede Arturo (Giuseppe Maggio) bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole: la preda perfetta. Ma mentre i fedeli amici si preparano a gestire l’ennesima delusione, lei sente che stavolta le cose andranno in maniera diversa anche se dovrà vedersela con Beatrice (Eleonora Gaggero), una temuta rivale che tenterà di scombinare il suo piano d’amore.

Star Wars: ecco chi sarà il protagonista della trilogia di Rian Johnson?

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Di recente, abbiamo sentito notizie contrastanti sulla trilogia di Star Wars di Rian Johnson, ma sembra che il progetto stia ancora nelle prime fasi di sviluppo. IMDb.com conferma che il regista è al lavoro sulla sceneggiatura di una trilogia di Star Wars, ma non ci sono molte nuove conferme in merito a questo progetto che, già sulla carta, fa arrabbiare i fan che già avevano odiato Gli Ultimi Jedi. Sono passati più di due anni dall’uscita del film, ma l’acredine intorno a quella storia non si è ancora sopita.

Di contro, l’accoglienza mista riservata al film successivo, L’Ascesa di Skywalker, ha messo sul tavolo un discorso ancora diverso, ovvero quello che ha considerato il film diretto da J.J. Abrams come una lunga retcon a ciò che invece aveva fatto Johnson, seguendo il motto del “lasciare morire il passato” e portare Star Wars in una nuova direzione. In questo scenario, la Trilogia sequel della Disney è irredimibile, principalmente a causa del fatto che le decisioni prese da Johnson non sono state seguite da J.J. Abrams, che ha fatto marcia indietro.

Rian Johnson crea la sua mitologia di Star Wars

Dato il malcontento del pubblico, è stranissimo che la Disney abbia affidato proprio a Rian Johnson una nuova trilogia, della quale però non si sa nulla da gennaio scorso, quando lo stesso sceneggiatore e regista aveva aggiornato il pubblico sul suo progetto. Ora, fonti vicine a We Got This Covered, riferiscono che Johnson ha già risolto il problema legato alla sua traccia narrativa portante. E anche se non è ancora chiaro se la trilogia proposta sarà mai prodotta o meno, sembra che il regista almeno sappia esattamente che storia vuole raccontare.

Da quello che si è detto, la trama ruoterà attorno al ragazzo sensibile alla Forza che abbiamo visto alla fine de Gli Ultimi Jedi e si svolgerà in un arco temporale successivo a L’Ascesa di Skywalker. Ora ci sono molti Jedi nella galassia e Rey sarà il mentore per il ragazzo di cui sopra. La figlia di Rey, d’altra parte, sarà il nuovo maestro dei Sith, a capo dell’equivalente dell’Impero in quell’epoca.

Certo, probabilmente ci vorrà un po’ di tempo prima di avere altre notizie certe sulla trilogia di Star Wars di Johnson, ma questo tono suona sicuramente in linea con la visione originale di George Lucas per ogni narrazione che sarebbe seguita alla sua originale, dove ogni storia funziona in rima con l’ultima raccontata.

Thor: Ragnarok, un nuovo costume per Loki, che ricorda un altro eroe Marvel

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Il concept artist Alexei Bricklatt ha diffuso via Instagram alcuni concept inediti che raffigurato Tom Hiddleston nel costume di Loki per Thor: Ragnarok. Nel film, il personaggio compare e combatte, non solo. Come sua abitudine, riesce a sopravvivere e il film finisce con l’asgardiano d’adozione sulla nave arca che trasporta i sopravvissuti alla distruzione del regno.

Il look di Loki si è trasformato molto nel corso degli anni, e in Thor: Ragnarok poteva apparire molto diverso rispetto a come lo abbiamo visto. Bricklatt ha proposto una versione molto glamour per il costume alternativo di Loki, pur ammettendo lui stesso che si tratta di un look troppo simile a quello che potrebbe indossare “un altro eroe che vive sott’acqua”, riferendosi a Namor, ovviamente. Ecco di seguito il concept:

Un look a là Namor per Loki

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Matrix 4: i personaggi della saga che non torneranno

Matrix 4: i personaggi della saga che non torneranno

Il franchise di Matrix tornerà ufficialmente sul grande schermo a ben 19 anni di distanza dall’uscita dell’ultimo capitolo della trilogia. Anche se le riprese dell’annunciato Matrix 4 sono state momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Covid-19, il film è ancora atteso nelle sale per il prossimo anno. Nel cast torneranno Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Jada Pinkett Smith e Lambert Wilson, rispettivamente nei panni di Neo, Trinity, Niobe e del Mervovingio. Quali sono invece i personaggi che non rivedremo sicuramente? Scopriamoli insieme grazie a Screen Rant:

L’Oracolo

L’Oracolo è stato una figura fondamentale in tutti e tre i film di Matrix. Se da un punto di vista narrativo la sua funzione principale è stata quella di profetizzare la venuta dell’Eletto, il personaggio si poi rivelato una parte integrante della natura dello stesso universo e dell’esistenza all’interno di esso.

È difficile immaginare cosa Matrix 4 possa raccontare senza la presenza dell’Oracolo, dal momento che il personaggio rappresenta “la madre di Matrix”, presentatasi agli umani dall’inizio della resistenza contro il sistema.

Seraph

Se in Matrix 4 non rivedremo l’Oracolo, naturalmente non tornerà neanche la sua fedele guardia del corpo Seraph, nonostante l’ultima volta che lo abbiamo visto, Matrix: Revolutions, il personaggio fosse vivo e vegeto.

Interpretato da Collin Chou nei due sequel del 2003, Seraph agisce come una sorta di portale che garantisce l’accesso all’Oracolo: chiunque desideri parlare con lei, deve dimostrare di possedere certe abilità di combattimento. 

L’Architetto

L’Architetto è il creatore di Matrix e rappresenta la fredda logica delle macchine, operando in qualità di amministratore principale del sistema. Di conseguenza, un personaggio come l’Architetto non potrebbe tornare senza l’Oracolo, e viceversa, dato che la struttura del potere nell’universo concepito dalla saga è basata sulla filosofia dello Yin e dello Yang.

Inoltre, lo stesso franchise può essere interpretato come una battaglia tra il libero arbitrio (rappresentato dall’Oracolo) e il determinismo (rappresentato invece dall’Architetto). Se l’atteso Matrix 4 decidesse davvero di lasciarsi alle spalle questi due personaggi, dovrebbe trovare una filosofia completamente nuova su cui basarsi.

Morpheus

Nonostante sia un personaggio chiave della saga, al pari di Neo (Reeves) e Trinity (Moss), Laurence Fishburne non è stato confermato in Matrix 4; tuttavia ci sono diverse voci su un possibile ritorno di Neo, probabilmente in una versione più giovane di se stesso.

Operatore di Sion e figura spirituale ampiamente rispettata dai cittadini della città, Morfeo ha avuto un ruolo cruciale nella trilogia originale in quanto combattente per la libertà, credente nella profezia e mentore di Neo. Se una versione più giovane di Morfeo dovesse essere confermata, l’attore Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman) si rivelerebbe la scelta perfetta.

Sati

Sati (Tanveer K. Atwal) ha iniziato la sua vita in qualità di programma in esilio, ma ben presto L’Oracolo avrebbe presto la ragazzina sotto la sua ala, facendole credere di avere un ruolo importante nel futuro di Matrix.

Anche se il personaggio non è ancora stato confermato nel quarto film, non è escluso che non possa farvi ritorno. Magari la produzione vuole mantenere il segreto circa un suo eventuale ritorno… e chissà, forse potremmo rivederla in versione adulta, magari interpretata da Priyanka Chopra, da tempo confermata nel cast.

Ghost

Dato che il ritorno di Jada Pinkett Smith nei panni di Niobe è stato confermato, avrebbe senso che anche Anthony Wong tornasse a vestire i panni di Ghost, nonostante il suo ritorno non sia stato annunciato.

Ghost era il Primo Compagno, nonché cannoniere, della nave Logos, uno dei soli tre membri dell’equipaggio, che includeva anche il capitano Niobe e l’operatore Sparks. Ha anche avuto una stretta relazione con Trinity, altro celebre personaggio che tornerà in Matrix 4.

Persephone

Con Lambert Wilson che ha confermato il suo ritorno nei panni del Merovingio in Matrix 4, non sarebbe una sorpresa se anche sua moglie Persefone, interpretata da Monica Bellucci, apparisse nel nuovo film.

Sebbene il loro matrimonio sia infelice e Persefone abbia precedentemente tradito suo marito per aiutare la Resistenza, li abbiamo ancora visti insieme nel Club Hel dopo che entrambi avevano aiutato Neo, suggerendo così che il loro matrimonio avesse superato il tradimento. Sarebbe quindi abbastanza strano se il Merovingio tornasse da solo in Matrix 4, anche se forse troverà un’altra partner.

James Gandolfini: 10 cose che non sai sull’attore

James Gandolfini: 10 cose che non sai sull’attore

Acclamato come uno degli interpreti più istrionici della sua generazione, James Gandolfini ha guadagnato nel giro di due decenni una popolarità invidiabile all’interno di Hollywood. Grazie al cinema, e ancor di più alla televisione, ha potuto mettere alla prova le proprie abilità, il proprio carisma e la capacità di rendere affascinante qualunque personaggio.

Ecco 10 cose che non sai di James Gandolfini.

Parte delle cose che non sai sull’attore

James Gandolfini moglie

James Gandolfini: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore ha debuttato sul grande schermo con il film Una estranea fra noi (1992), per poi recitare in titoli come Milionario per caso (1993), Una vita al massimo (1993), Allarme rosso (1995), con Denzel Washington, Il giurato (1996), She’s So Lovely (1997), e A Civil Action (1998). Nel 2001 recita poi nei film The Mexican – Amore senza la sicura e L’uomo che non c’era, con Frances McDormand. Negli anni seguenti continua ad affermarsi grazie a ruoli di sempre maggior rilievo in film come Romance & Cigarettes (2005), di John Turturro, Tutti gli uomini del re (2006), Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana (2009), con John Travolta, Cogan – Killing Them Softly (2012), con Brad Pitt, Zero Dark Thirty (2013), con Jessica Chastain, The Incredible Burt Wonderstone (2013), Non dico altro (2014) e Chi è senza colpa (2014), con Tom Hardy.

9.È noto per una celebre serie TV. Dopo aver recitato nel film televisivo La parola ai giurati (1997), nel 1999 Gandolfini viene scelto per ricoprire il ruolo di Tony Soprano, potente boss criminale soggetto ad attacchi di panico, nella serie I Soprano. Andata in onda fino al 2007, la serie ha significativamente contribuito al rinnovamento del linguaggio televisivo, facendo inoltre del proprio protagonista una vera e propria celebrità.

8. È stato accreditato come produttore per una nota serie. Nel 2012 l’attore era stato contattato per prendere parte alla miniserie The Night Of – Cos’è successo quella notte?. Tuttavia, a causa dell’improvvisa scomparsa nel 2013 di Gandolfini, il progetto venne messo in pausa. Nel 2016 venne infine realizzato e dedicato alla sua memoria. Il nome di Gandolfini viene tuttavia citato come produttore esecutivo, ruolo per il quale egli era riuscito a dare un contributo prima della scomparsa.

James Gandolfini: moglie e figli

7. Si è sposato due volte. Gandolfini è sempre stato particolarmente riservato circa la propria vita privata. È tuttavia noto che da un primo matrimonio, avuto con una donna di nome Marcy Wudarski, ebbe il primo figlio, nato nel 2000. Nel 2002, tuttavia, la coppia divorzia. In seguito, Gandolfini sposa la modella Deborah Lin, nel 2008. Nel 2012 nasce la prima e unica figlia della coppia.

James Gandolfini: le sue origini

6. Ha origini italiane. Come può suggerire il cognome, l’attore possedeva profonde radici italiane. Suo padre era infatti un immigrato originario della provincia di Parma. Sua madre, invece, pur essendo nata negli Stati Uniti era a sua volta figlia di immigrati italiani. Gandolfini cresce così in un ambiente profondamente radicato nella cultura italiana, imparando la lingua dai suoi genitori, i quali la usavano continuamente all’interno dell’ambiente domestico.

Parte delle cose che non sai sull’attore

James Gandolfini I Soprano

James Gandolfini in I Soprano

5. Ricevette consigli da veri boss criminali. Per il suo ritratto del boss Tony Soprano, Gandolfini ricevette numerosi complimenti, molti dei quali provenienti da veri criminali. Questi si complimentarono con lui per l’autenticità del suo personaggio e della serie. Gli diedero inoltre consigli e spunti di riflessione per perfezionarsi, tra cui il suggerimento di non indossare mai più degli shorts, poiché non è l’abbigliamento che si addice ad un boss.

4. Ha usato uno stratagemma per alcune scene. Gandolfini era continuamente alla ricerca di modi per poter sembrare più realistico possibile con il suo ruolo. Nel momento in cui doveva interpretare una scena in cui era arrabbiato o infastidito, ad esempio, era solito infilarsi dei sassolini nelle scarpe. Ciò lo aiutava ad ottenere il turbamento che gli occorreva. Nel momento in cui doveva apparire stanco in volto, semplicemente rimaneva sveglio tutta la notte, andando poi direttamente sul set per le riprese.

3. Ha diviso il proprio salario con gli altri attori. Dopo la quarta stagione, alcuni degli interpreti principali chiesero un aumento dello stipendio. Ciò portò a degli scontri con la produzione che rischiarono quasi di far terminare la produzione della serie. Per risolvere la controversia, Gandolfini propose di dare di tasca propria circa 33 mila dollari ad ognuno degli interpreti principali.

James Gandolfini: il suo patrimonio

2. Era uno degli attori più ricchi della televisione. Per via dell’impatto culturale che la serie ebbe sulla televisione, Gandolfini si ritrovò in breve tempo ad essere una vera e propria celebrità, nonché uno degli attori più richiesti di Hollywood. Apparso in ogni episodio di I Soprano, egli arrivò ad ottenere una paga particolarmente elevata, che lo portò a raggiungere un patrimonio stimato di circa 70 milioni di dollari.

James Gandolfini: l’età, l’altezza e la morte

1. James Gandolfini è nato a Westwood, nel New Jersey, Stati Uniti, il 18 settembre 1961. È deceduto all’età di 51 anni a Roma, il 19 giugno del 2013. L’attore era alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

Deadpool 3: un amore non corrisposto da parte di un X-Man?

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Deadpool 3: un amore non corrisposto da parte di un X-Man?

Ryan Reynolds ha ammesso di non sapere quando avrà la possibilità di dedicarsi di nuovo a Deadpool 3, nella sua “nuova casa” presso i Marvel Studios, ma ciò non ha impedito alle voci di internet di cominciare a valutare come e quando rivedremo il Mercenario Chiacchierone. Soprattutto non ha impedito congetture e fughe di notizie più o meno fondate in merito al franchise con protagonista Deadpool.

Sembra che l’anno prescelto per il ritorno di Deadpool al cinema possa essere il 2023, e per allora dovremmo anche avere un’idea molto più chiara di come gli X-Men si adatteranno all’universo cinematografico Marvel. La versione “riavviata” del team di supereroi mutanti da parte dello studio non dovrebbe arrivare prima di una presunta Fase Sei, ma data la stretta compenetrazione dei due franchise nei fumetti, è possibile che Deadpool e X-Men si incontrino propriamente molto prima.

In che modo Deadpool si inserirà nel MCU?

Abbiamo già appreso che il Deadpool del MCU potrebbe rispecchiare la sua controparte di carta e inchiostro e sviluppare un’ossessione malsana per lo Spider-Man di Tom Holland, ma ora sembra che Wade Wilson sarà oggetto di molte altre questioni, forse più frivole ma sicuramente avvincenti. Secondo le informazioni di We got this covered , l’Uomo Ghiaccio degli X-Men è pronto a sviluppare una cotta importante nei confronti del mercenario chiacchierone, una infatuazione che potrebbe essere unilaterale.

Naturalmente, Iceman è uno dei personaggi gay più famosi dei fumetti, ha fatto “coming out  editoriale” nel 2015 e, secondo quanto riferito, il MCU sta spingendo per presentare nei suoi film una maggiore diversità e inclusione. Avrebbe quindi senso, per un riavvio efficace degli X-Men, affidare un ruolo di primo piano all’Uomo Ghiaccio anche al cinema. Tuttavia sappiamo anche che la Disney opererà queste scelte in maniera molto cauta e che già ne Gli Eterni ci dovrebbe essere spazio per personaggi chiaramente omosessuali. Staremo a vedere come si svilupperà questa linea narrativa.

Il creatore di Punisher chiede alla Disney di far causa alla Polizia americana per l’uso del teschio

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Se da un lato un discreto numero di agenti di polizia ha espresso solidarietà con le proteste riguardanti i diritti civili che hanno infiammato in questi giorni gli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd, la maggioranza sembra essere rimasta dalla parte della “legge”, con alcuni membri delle forze dell’ordine che hanno addirittura raddoppiato gli sforzi per cercare di tutelare la propria immagine.

Di fronte alle crescenti pressioni dei cittadini che – in teoria – sarebbero chiamati a proteggere, sempre più poliziotti si stanno unendo al #BlueLivesMatters, un contromovimento creato dai sostenitori dei membri polizia che vengono perseguiti e condannati. Poiché molti di loro hanno adottato il logo di The Punisher, il celebre anti-eroe della Marvel, per indicare la loro fedeltà alla nazione, la cosa sembra non essere andata giù a diversi fumettisti, che pare ora stiano esortando la Disney a perseguire un’azione legale contro coloro che si sarebbero appropriati del logo senza alcun permesso. 

La decisione degli ufficiali di polizia di identificarsi con The Punisher è stata accolta in maniera molto negativa. Conosciuto anche come Frank Castle, Il Punitore è un vigilante che opera al di fuori della legge e molte delle sue storie – tra cui una assai nota ai fan in cui uccide diversi personaggi dell’Universo Marvel – lo caratterizzano per possedere una forza  tanto cieca quanto eccessiva.

Gli ufficiali che utilizzano il logo di The Punisher? “Una vergogna” per Gerry Conway

Gerry Conway, co-creatore di The Punisher, ha definito gli ufficiali che hanno utilizzato il logo del suo personaggio “una vergogna”, anche se non è la prima volta che lo stesso esprime la sua opinione in merito. Come ex membro del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, e in quanto vigilante senza superpoteri, Frank Castle si trova sempre in contatto con le forze dell’ordine e, in una particolare serie a fumetti, arriva anche a minacciare esplicitamente alcuni poliziotti che tentano di imitarlo.

Tuttavia, ogni giorno sembra che un’altra grande personalità americana faccia sentire la sua voce e si unisca alle miriadi di proteste contro la brutalità della polizia e del razzismo sistematico. Registi come J.J. Abrams e attori come Michael B. Jordan hanno donato milioni di dollari a enti di beneficenza affiliati al movimento #BlackLivesMatter.

Via WeGotThisCovered

Fantastic 4 – I fantastici quattro: Josh Trank voleva una Sue Storm nera

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Nel reboot di Fantastic 4 – I Fantastici Quattro del 2015, il personaggio di Johnny Storm è stato interpretato da un attore di colore, ossia Michael B. Jordan, mentre suo padre Franklin è stato portato sul grande schermo dal compianto Reg E. Cathey. Durante il film scopriamo che Sue Storm (figlia di Red e sorella di Storm) è stata adottata: il personaggio è infatti interpretato dall’attrice Kate Mara.

Una delle più grandi controversie legate al film è stato proprio il fatto che il personaggio della Torcia Umana venisse interpretato da un attore afroamericano. All’epoca Stan Lee in persona rilasciò una dichiarazione in merito a tutte le polemiche sorte, ricordando ai fan dell’Universo Marvel che la stessa Casa delle Idee è un posto concepito per accogliere la diversità e che i personaggi non devono essere definiti in base al colore della pelle o alla loro razza.

Eppure, durante una recente intervista con Geeks of Color, il regista Josh Trank ha rivelato che avrebbe voluto ingaggiare un’attrice di colore per il ruolo di Sue Storm, ma che la 20th Century Fox glielo impedì: “Ci furono parecchie conversazioni molto controverse, dietro le quinte, riguardo la possibilità che avessimo una Sue Storm di colore”, ha spiegato Trank. “A me interessava molto avere un Johnny Storm nero, una Susan Storm nera e un Franklin Storm nero. Quando lavori con uno studio gigantesco ad un film come Fantastici Quattro, tutti vogliono dimostrare di avere una mentalità aperta per quanto riguarda le star che saranno coinvolte.”

Josh Trank sui Fantastici Quattro: “Quando ci ripenso mi rendo conto che avrei solo dovuto lasciar perdere e andarmene.”

Poi ha aggiunto: “Quando si è arrivati a discutere dell’argomento, ho trovato un sacco di pareri respingimenti, anche piuttosto pesanti, sul fatto che una donna di colore si unisse al cast per interpretare quel personaggio. Quando ci ripenso mi rendo conto che avrei solo dovuto lasciar perdere e andarmene. Mi sento davvero in imbarazzo per tutto ciò, per non essermene andato per una questione di principio. Questi non sono i valori che perseguo nella mia vita, non sono mai stati i miei valori.”

L’esperienza di Josh Trank con Fantastic 4 – I Fantastici Quattro è soltanto uno dei numerosi esempi di registi che spesso si sono trovati a dover lottare contro gli studi cinematografici, ma in tal senso ne rappresenta sicuramente uno dei più estremi. Quanto accaduto con la Fox ha inoltre spinto Trank ad accontonare il suo spin-off della saga di Star Wars dedicato a Boba Fett e l’adattamento del videogame Shadow of the Colossus. Il regista ha ribadito di non essere più interessato a trasporre sul grande schermo “videogame o proprietà di altro genere.”

Ricordiamo che l’ultima fatica cinematografica di Josh Trank è Capone, film in cui Tom Hardy interpreta Al Capone, il noto mafioso statunitense di origine italiana. La pellicola è uscita negli Stati Uniti, direttamente in VOD, lo scorso 12 maggio.

Jane Fonda: 10 cose che non sai sull’attrice

Jane Fonda: 10 cose che non sai sull’attrice

Considerata una delle più carismatiche e versatili interpreti del cinema, Jane Fonda si è affermata negli anni come vera e propria icona per stile e personalità. Con due premi Oscar vinti, l’attrice ha negli anni dato vita ad alcuni tra i più affascinanti personaggi femminili che il grande schermo abbia mai visto, mentre al di fuori dal set si è più volte resa nota per le sue battaglie sociali su temi come l’ambientalismo, la politica e la religione.

Ecco 10 cose che non sai di Jane Fonda.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jane Fonda aerobica

Jane Fonda: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice ha esordito al cinema con il film In punta di piedi (1960), per poi distinguersi in pellicole come La caccia (1966), A piedi nudi nel parco (1967), con Robert Redford, Tre passi nel delirio (1968), Barbarella (1968), e Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), con cui si consacra. Successivamente ottiene sempre maggior popolarità grazie a film come Una squillo per l’ispettore Klute (1972), Casa di bambola (1973), Giulia (1977), Tornando a casa (1978), Il cavaliere elettrico (1979), Sindrome cinese (1979), Dalle 9 alle 5… orario continuato (1980), Sul lago dorato (1981), Il mattino dopo (1986).

9. Si era ritirata dalla recitazione. Nel 1991 l’attrice annuncia di volersi ritirare dall’industria cinematografica, smettendo di fatto di prendere parte a qualunque progetto per tutto il decennio. Nel 2005, tuttavia, annuncia il suo ritorno sulle scene, prendendo parte alla commedia Quel mostro di suocera, con Jennifer Lopez. Negli anni seguenti recita poi in Donne, regole… e tanti guai! (2007), E se vivessimo tutti insieme? (2011), The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca (2013), con Forest Whitaker, Youth – La giovinezza (2015), con Michael Caine, Padri e figlie (2015), con Russel Crowe, Le nostre anime di notte (2017) e Book Club – Tutto può succedere (2018).

8. Ha preso parte a note serie TV. Negli ultimi anni la Fonda si è dedicata principalmente al piccolo schermo, recitando in ruoli di rilievo nelle serie The Newsroom (2012-2014), Elena di Avalor (2016-2018) e nella comedy Grace and Frankie, dove dal 2015 ricopre il ruolo di Grace Hanson, la cinica e snob protagonista della serie. Grazie a tale ruolo, nel 2017 l’attrice ha vinto il premio come miglior attrice protagonista ai prestigiosi Emmy Awards.

Jane Fonda e l’aerobica

7. Ha rivoluzionato il settore del fitness. A partire dagli anni Ottanta, quando era già una star affermata, l’attrice iniziò a diradare i propri progetti cinematografici per concentrarsi invece su di una nuova attività. Nel 1981, infatti, rilasciò il video Jane Fonda’s Workout, reinventandosi insegnante di ginnastica aerobica. Tale attività ebbe un inaspettato successo, con tale titolo divenuto il video in ambito fitness più venduto di tutti i tempi.

6. Ha realizzato numerosi altri progetti. Ormai una celebrità dell’aerobica, l’attrice ha negli anni dato vita ad oltre venti video di esercizi, nonché svariate registrazioni solo audio e sette libri basati su tale disciplina, dove si approfondivano le radici, gli esercizi e i benefici dell’aerobica. Il suo è divenuto un modello spesso imitato da molte altre attrici o personalità della televisione, arrivando a diventare una delle caratteristiche culturali degli anni Ottanta e Novanta.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jane Fonda Barbarella

Jane Fonda è Barbarella

5. È il suo unico film di fantascienza. Nel 1968, ancora poco nota, l’attrice prende parte al film Barbarella, ricoprendo la protagonista del titolo. Questi è tutt’ora l’unico film di fantascienza a cui la Fonda ha preso parte nel corso della sua carriera. La trama è infatti incentrata sulle avventure di una giovane ragazza, viaggiatrice del tempo con una missione da portare a termine. Inizialmente, l’attrice voleva rifiutare la parte, ma il regista, che all’epoca era anche suo marito, la convinse sottolineando la grande importanze di quel genere all’interno di Hollywood.

4. Cercò di distaccarsi da quel ruolo. Il personaggio di Barbarella permise all’attrice di essere eletta come una delle icone sexy degli anni Sessanta. La Fonda tuttavia non desiderava rimanere confinata in tale stereotipo, e pertanto negli anni seguenti ricercò personaggi totalmente diversi da quello di Barbarella e sempre più impegnati. Parallelamente, si distinse anche come donna dalle acute riflessioni politiche e sociali.

Jane Fonda: i suoi figli

3. Ha avuto due figli da matrimoni diversi. Dal suo primo matrimonio, avvenuto nel 1965 con il regista Roger Vadim, l’attrice ebbe la prima figlia, Vanessa, nata nel 1968. In seguito, dopo aver divorziato dal marito, la Fonda sposò l’attivista Tom Hayden, con cui diede alla luce, nel 1973, Troy O’Donovan Garity, anch’egli divenuto attore. Nel 1982, invece, Fonda e Hayden hanno adottato un’adolescente di origini afroamericane. Questa è divenuta così a tutti gli effetti la terza figlia dell’attrice.

Jane Fonda: il suo patrimonio

2. Possiede un ampio patrimonio. Ad oggi, grazie ai grandissimi successi ottenuti tanto nel campo cinematografico quanto in quello del fitness, l’attrice è una vera e propria leggenda vivente. Il suo status, affermatosi sempre di più negli anni, l’ha portata a distinguersi continuamente. Grazie a tale ricca carriera, ha così potuto formare un patrimonio stimato di circa 200 milioni di dollari.

Jane Fonda: età e altezza

1. Jane Fonda è nata a New York, Stati Uniti, il 21 dicembre del 1937. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

The Room – La Stanza del Desiderio in on demand

The Room – La Stanza del Desiderio in on demand

Per continuare a vivere il grande cinema anche da casa, dall’11 giugno sarà disponibile a noleggio su Infinity il film The Room – La Stanza del Desiderio che debutterà direttamente in streaming, un thriller dalle tinte dark che racconta di desideri che si trasformano in terribili incubi quando si è costretti a goderne solo dentro le mura domestiche.

Il film, con la regia di Christian Volckman, ha come protagonisti Olga Kurylenko (che abbiamo visto sugli schermi nel ruolo di bond girl in Quantum of Solace e al fianco di Tom Cruise in Oblivion) e Kevin Janssens.

The Room – La Stanza del Desiderio: la trama

Kate e Matt sono una giovane coppia di trent’anni in cerca di una vita più autentica e sana. Poco dopo essersi trasferiti in una grande casa abbandonata da tempo, scoprono una stanza segreta che ha lo straordinario potere di materializzare tutto ciò che desiderano. Dopo un primo periodo da sogno – durante il quale la coppia si circonda di gioielli, opere d’arte, soldi – Matt e Kate scoprono che dietro questo apparente stato di felicità, si nasconde qualcosa di più oscuro: tutto ciò che la stanza crea sopravvive solo all’interno della casa. Quando la stanza offre loro ciò che stavano aspettando da sempre e che la natura gli stava negando, presto capiscono che il loro più grande sogno è destinato a essere il loro più terribile incubo…

L’Amore a domicilio: trailer del film con Miriam Leone

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L’Amore a domicilio: trailer del film con Miriam Leone

Adler ha diffuso il trailer ufficiale di L’Amore a domicilio, il film diretto da Emiliano Corapi con Miriam Leone e Simone Liberati.

L’amore a domicilio prodotto da Andrea Petrozzi per la World Video Production, con Rai Cinema e in collaborazione con Frame by Frame e Marvin Film, si avvale di un cast tecnico d’eccezione, con la direzione della fotografia di Vladan Radovic (David di Donatello per Anime Nere), i costumi di Nicoletta Taranta (vincitrice di un David di Donatello e due Nastri d’Argento), la presa diretta di Maricetta Lombardo (due David di Donatello e tre Nastri d’Argento), le musiche di Giordano Corapi, il montaggio di Marco Costa, le scenografie di Luisa Iemma.

L’amore a domicilio: la trama del film

Sentimentalmente pavido, Renato si è sempre tenuto lontano da relazioni che lo coinvolgessero davvero. Ma quando scopre che Anna, conosciuta per caso, è reclusa agli arresti domiciliari, decide di lasciarsi andare ai sentimenti sempre temuti. In quella casa, dove è l’unico uomo, è convinto di poter controllare la situazione. In amore, però, non esistono vie sicure e ben presto la situazione si complica…

J.K. Rowling accusata di transforbia: il commento di un membro del cast di Harry Potter

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J.K. Rowling è tornata nell’occhio del ciclone dopo aver commentato in maniera sarcastica, su Twitter, un articolo della rivista Devex dal titolo: “Opinione: creare un mondo più equo, dopo il Covid-19, per le persone che hanno le mestruazioni”. La scrittrice della saga di Harry Potter ha ritwittato l’articolo e ha aggiunto: “Persone che hanno le mestruazioni… sono sicura che ci fosse una parola per definire queste persone. Qualcuno mi aiuti. Wumben? Wimpund? Woomud?”

Sostanzialmente, la Rowling ha contestato il fatto che nel titolo dell’articolo non venga menzionata la parola “donne”, ma si parli di “persone che hanno le mestruazioni”. La contestazione della scrittrice ha naturalmente scatenato un putiferio sul web: la Rowling è stata infatti accusata di transforbia, dal momento che anche le persone transgender possono avere le mestruazioni.

Ovviamente la scrittrice britannica, senza indorare la pillola, ha subito risposto alle accuse, dichiarando: “Ho passato buona parte degli ultimi tre anni a leggere libri, blog e pubblicazioni scientifiche di persone trans, medici e specialisti di genere. So esattamente la differenza. Non bisogna mai dare per scontato che siccome qualcuno la pensa in maniera diversa da te, allora non ha le conoscenze.”

Poi ha aggiunto: “Rispetto il diritto di tutte le persone trans di vivere in un modo che sia autentico e confortevole per loro. Marcerei con voi se foste discriminati per essere trans. Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo esprima odio il fatto che lo dica.”

Numerosi sono stati i commenti critici anche da parte di diversi personaggi famosi, tra cui Sarah Paulson, Jonathan Van Ness e anche Katie Leung, che proprio nella saga cinematografica di Harry Potter ha interpretato il ruolo di Cho Chang, la studentessa di Corvonero e cercatrice della squadra di Quidditch, di cui Harry si innamora ne Il Calice di Fuoco, chiedendole di accompagnarlo al Ballo del Ceppo. In realtà la Leung non ha risposto direttamente alla Rowling, ma sulle scia delle polemiche ha invitato i suoi follower a donare il più possibile alla “Homeless Black Trans”, un’associazione che si occupa di sostenere le persone trans, di colore e senzatetto:

Ricordiamo che non è la prima volta che J.K. Rowling viene accusata di transfobia: già nel dicembre dello scorso anno, infatti, la scrittrice aveva fatto parlare di sé ed era stata ampiamente critica per aver sostenuto la ricercatrice Maya Forstater, che aveva perso il lavoro a causa delle sue posizioni transfobiche.

Taron e la pentola magica: la Disney pensa al live action?

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Taron e la pentola magica: la Disney pensa al live action?

Un nuovo report di CBR suggerisce che la Disney starebbe valutando l’ipotesi di un live action di Taron e la pentola magica, il 25° classico secondo il canone ufficiale, uscito nel 1985 e diretto da Ted Berman e Richard Rich. La voce sarebbe arrivata da tale Daniel Richtman, che non ha però fornito ulteriori dettagli in merito all’eventuale progetto: non sappiamo dunque se il live action sarà destinato al grande schermo o se arriverà direttamente su Disney+, come accaduto con il recente  Lilli e il Vagabondo.

Taron e la pentola magica è basato sui primi due libri della serie Le cronache di Prydain” di Lloyd Alexander. Il film appartiene all’epoca del Medioevo Disney ed è ancora oggi considerato il film più dark mai realizzato dalla compagnia statunitense: si tratta, infatti, del primo classico ad aver ottenuto un rating. All’epoca della sua uscita in sala fu un autentico flop, ma nel corso negli anni – anche a causa della sua storia così “unica e particolare” – è diventato un piccolo cult.

Taron e la pentola magica racconta la storia di Taron, l’aiutante dell’anziano guardiano di maiali Dallben che sogna di diventare un guerriero e di impossessarsi della leggendaria pentola magica. Tuttavia, deve mettere da parte i suoi sogni quando la maialina che gli è stata affidata, Ewy (in realtà un oracolo), viene rapita da un malvagio stregone Lich, Re Cornelius, il quale sta cercando la pentola magica per dominare il mondo.

Oltre Taron e la pentola magica: i prossimi live action Disney in arrivo

Di recente abbiamo appreso che anche Robin Hood ed Hercules avranno i loro adattamenti in live action: il primo sarà destinato al servizio di streaming Disney+, mentre il secondo arriverà al cinema e sarà prodotto da Anthony e Joe Russo, registi di Avengers: Endgame. Ricordiamo tra i prossimi live action in cantiere figurano anche Cruella con Emma StonePinocchio di Robert Zemeckis, ma anche Biancaneve e i sette naniBambi e La spada nella roccia. Ancora incerto, invece, il futuro dell’atteso Mulan: dopo essere stato posticipato a causa della pandemia di Covid-19, il film dovrebbe adesso arrivare al cinema il prossimo luglio. Sarà davvero così?

Justice League: Cyborg è il cuore del film per Zack Snyder

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Justice League: Cyborg è il cuore del film per Zack Snyder

Quando Zack Snyder ha scelto Ray Fisher come interprete di Cyborg in Justice League, l’attore statunitense era praticamente sconosciuto al grande pubblico e noto soltanto per i suoi ruoli in numerosi spettacoli teatrali. A quanto pare, Fisher sembra essere molto grato a Snyder per avergli concesso tale opportunità, ma forse nel legame tra l’attore e il regista c’è qualcosa di molto più profondo…

Nelle ultime ore, infatti, Ray Fisher ha condiviso via Twitter una foto inedita di Cyborg tratta dalla Snyder Cut di Justice League (che arriverà il prossimo anno su HBO Max), scrivendo: “Non voglio lodare Chris Terrio e Zack Snyder per avermi semplicemente fatto recitare in Justice League. Voglio lodarli per avermi dato potere (un uomo di colore senza alcuna esperienza cinematografica) attraverso un posto al tavolo dei creativi, ascoltando i miei spunti prima ancora che ci fosse una sceneggiatura.”

Sembra quindi che Fisher abbia contribuito alla delineazione dei caratteri del personaggio di Cyborg, cosa che a quanto pare è stata confermata dallo stesso Zack Snyder. In risposta proprio al tweet dell’attore, infatti, il regista ha esclamato: “Ray… tu sei il cuore del film!”.

La Snyder Cut di Justice League arriverà sul servizio di streaming HBO Max il prossimo anno

Vi ricordiamo che la Justice League Snyder Cut uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO MAX che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Godzilla vs. Kong: la sinossi anticipa un nuovo “Re dei Mostri”

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Godzilla vs. Kong: la sinossi anticipa un nuovo “Re dei Mostri”

Una possibile sinossi ufficiale di Godzilla vs. Kong è arrivata online nelle ultime ore, anticipando una battaglia decisiva che incoronerà il nuovo “Re dei Mostri”. L’attesissimo nuovo capitolo del MonsterVerse ad opera della Legendary Pictures è probabilmente uno dei titoli della Warner Bros. più attesi dell’anno. Ciononostante, sul film sappiamo ancora poco o nulla.

Di recente abbiamo appreso che il film è stato ufficialmente classificato come PG-13: sarà, cioè, vietato ai minori di 13 anni per “intense scene di violenza e distruzione e linguaggio volgare”. Se il film è stato classificato dalla MPAA, ossia la Motion Picture Association of America, l’associazione che si occupa di associare il divieto alle pellicole distribuite negli Stati Uniti, significa che è stato completato: ciononostante, ancora non abbiamo visto nulla di ufficiale riguardo la pellicola…

Adesso, come riportato da ComicBook, via IMDb è emersa online una nuova sinossi del film, che anticipata un importante dettaglio in merito all’attesissimo crossover. Se in passato una prima sinossi del film aveva anticipato una cospirazione che avrebbe potuto “spazzare via l’intera vita dal pianeta Terra”, questa nuova sinossi mette in luce il conflitto tra Godzilla e Kong, che dovrebbe culminare con l’elezione di uno dei due a nuovo “Re dei Mostri”. La nuova sinossi recita: “Mentre il gigantesco Kong incontra l’inarrestabile Godzilla, il mondo osserva per scoprire chi di loro diventerà il Re dei Mostri.”

Godzilla vs. Kong: quale mostro trionferà sul grande schermo?

La cosa da tenere bene a mente è che questa nuova sinossi di Godzilla vs. Kong non è ancora stata confermata dalla Legendary Pictures, e che naturalmente IMDB non è una fonte ufficiale dello studio. Tuttavia, la sinossi in questione sembra allinearsi con le premesse intrise già nel titolo ufficiale del film. La storia del personaggio ci insegna che Godzilla è praticamente impossibile da battere. C’è soltanto un altro celebre mostro che potrebbe sconfiggerlo: King Kong, appunto. Sarà proprio quest’ultimo ad avere la meglio in uno degli scontri cinematografici più attesi di sempre?

Godzilla vs. Kong sarà diretto da Adam Wingard e vedrà nel cast Alexander SkarsgårdMillie Bobby BrownRebecca Hall, Brian Tyree Henry, Shun Oguri,Eiza González, Jessica Henwick, Julian Dennison, Kyle Chandler Demián Bichir. Il film farà parte di un nuovo universo condiviso, denominato MonsterVerse, a cui appartengono anche Godzilla (2014), Kong: Skull Island (2017) e Godzilla II: King of the Monsters (2019).

Tenet: Kenneth Branagh non sa se interpreterà il villain

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Tenet: Kenneth Branagh non sa se interpreterà il villain

A quanto pare, sembra che Kenneth Branagh non sappia se sarà effettivamente lui ad interpretare l’antagonista principale di Tenet. L’ultima fatica di Christopher Nolan si preannuncia già come il film più criptico della carriera del regista britannico, a tal punto che neanche gli stessi attori che vi hanno preso parte sembrano conoscere i dettagli sulla trama.

L’ultimo trailer ufficiale del film ci ha mostrato anche il personaggio interpretato da Branagh: nonostante il filmato non abbia rivelato molto sulle motivazioni dello stesso, sembra che il regista e attore britannico interpreterà il villain della storia, nei cui piani dovrebbe esserci essenzialmente lo scoppio di una fantomatica Terza Guerra Mondiale.

Quello legato al personaggio di Kenneth Branagh è solo uno dei tanti misteri che circondano Tenet, che stando a quelle poche informazioni in nostro possesso dovrebbe giocare con i tradizionali canoni del genere spionistico e rivoluzionare – da un punto di vista narrativo – il concetto di “inversione del tempo”. Un altro grande interrogativo che circonda l’attesissimo nuovo film di Nolan è la data di uscita: ad oggi il film è ancora fissato per il prossimo 17 luglio, ma è solo questione di giorni prima che la Warner Bros. ne annunci ufficialmente il rinvio.

Kenneth Branagh sulla complessità che circonda l’operazione Tenet e sull’evoluzione del suo personaggio

In una recente intervista con Total Film (via SYFY Wire), è stato proprio Kenneth Branagh ad affrontare il tema della complessità che circonda l’intero progetto, dichiarando: “Non vi sto prendendo in giro: ho letto la sceneggiatura del film più volte di quanto abbia mai letto qualsiasi altra cosa a cui abbia mai lavorato. Immagino fosse come fare il cruciverba del Times, ogni giorno”. Quando si è parlato della possibilità di interpretare l’antagonista principale della storia, Branagh ha spiegato:

“Data la natura del film, e considerato che Chris – in larga parte – sta reinventando un genere, molte persone iniziano ad interagire con il personaggio di John David Washington nei modi previsti… quindi potreste aspettarvi che sia io l’antagonista. La storia, però, non segue esattamente il corso che ci si potrebbe aspettare mentre la stessa storia si svolge…”

Branagh ha poi aggiunto: “Le mie conversazioni con Nolan a proposito del mio personaggio sono state costanti, perché la sua evoluzione non è stata impostata. È stata una serie di continue sorprese”. Le dichiarazioni dell’attore e regista non chiariscono ovviamente la natura del suo personaggio, ma è innegabile che suggeriscano una serie di colpi di scena che lo coinvolgeranno durante la narrazione.

CORRELATE: 

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 17 luglio. Il cast annovera John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

The Irishman: ecco il vero budget del film di Martin Scorsese

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The Irishman: ecco il vero budget del film di Martin Scorsese

Il dibattito che ha accompagnato l’uscita di The Irishman è stato uno degli aspetti più affascinanti dell’ultimo grande film di Martin Scorsese, soprattutto per quel che riguarda la tecnica di ringiovanimento utilizzata nel film. Ma c’è anche un altro aspetto che ha tenuto alta l’attenzione sul film, ovvero il suo costo di produzione. Con un cast di primissimo piano e un minutaggio di oltre 200 minuti, è stato chiaro fin da subito che la pellicola rappresentasse un titolo a grosso budget e sapevamo già che la produzione avrebbe avuto un sostegno finanziario da film di fascia alta (dichiarati circa 160 milioni).

Ebbene oggi però apprendiamo grazie ad un nuovo articolo di The Hollywood Reporter, che il film è costato ben oltre la cifra dichiarata. Infatti il sito ha riferito che la cifra attuale supera i 225 milioni di dollari spesi e considerato che la pellicola non ha mai avuto un percorso di distribuzione tradizionale come tutti i film di fascia alta, lo rende ancora più straordinario. Ora non sappiamo esattamente come funzioni l’economia di Netflix ma questa cifra è certamente un esborso economico dal quale rientrare in qualche modo.

Ma mentre per altri film di fascia alta come Blade Runner 2049 o Avengers: Endgame, un budget considerevole è visibile ad occhio nudo, con tutti gli effetti speciali presenti. In un film come The Irishman, la questione è molto più sottile. Per cominciare un cast come quello presente Al Pacino, Robert De Niro, Joe Pesci e Martin Scorsese probabilmente ha imposto una pesante base di partenza. Senza contare tutta la post produzione per ringiovanire gli attori, tecnica che ha obbligato il regista ad utilizzare due cineprese sul set, cosa che ha imposto quindi l’utilizzi di grandi set concepiti per poter garantire dei movimenti di macchina e lasciare tutta la libertà possibile al regista, notoriamente un talento a cui piace un certo virtuosismo. Dunque il film oltre ad essere stato un successo di notiziabilità per NETFLIX rappresenta certamente un capitolo ancora aperto alla voce ENTRATE, e la cosa potrebbe ripetersi con il nuovo film del regista Killers of the Flower Moon, annunciato da poco che sarà finanziato nientemeno che da APPLETV+, guarda caso un concorrente diretto di NETFLIX.

Pensate che secondo le prime notizie APPLE che si è aggiudicato il finanziamento del film battendo proprio NETFLIX e la MGM, Killers of the Flower avrà un costo di partenza simili a quello di The Irishman. Pare che l’attuale costi di produzioni sia proprio 225 milioni di dollari, motivo che ha indotto la Paramount ad abbandonare il progetto. Parte dell’alto budget sarà dedicato al costo del cast. Leonardo DiCaprio è un attore da 20 milioni di dollari, e Scorsese guadagna una cifra simile al protagonista. Robert De Niro, che è anche a bordo per recitare nel film, riceverà un ingaggio da 15 milioni. Dunque il solo coinvolgimento di questi tre pone il budget sopra la linea a $ 55 milioni di partenza. Quindi sembra che il prossimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, non sarà diverso da The Irishman, almeno per quel che riguarda l’aspetto economico.

Wolverine e Spider-Man: secondo un report saranno i nuovi leader dell’MCU

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Oltre ad essere stato il primo protagonista del primo film, il Tony Stark di Robert Downey Jr. è stato senza dubbio il volto principale del Marvel Cinematic Universe in tutta la saga Infinity, con tutte le principali trame collegate a lui. Ora però che il suo Iron Man è ormai uscito di scena degnamente, la domanda che sorge spontanea è quella legata alla sua eredità. Senza dimenticare che il secondo personaggio più popolare e carismatico dell’MCU, Steve Rogers, è uscito di scena allo stesso modo in ENDGAME.

Molto probabilmente lo studios è tutt’ora alla ricerca di un nuovo “leader” che diventi centro narrativo sul quale costruire la nuova fase.  In un primo momento si è ipotizzato che questo personaggio potesse essere Captain Marvel, considerato da molti il volto futuro di tutto il MCU. Ma proprio l’evoluzione che il personaggio ha avuta negli ultimi due capitoli ha lasciato molti dubbi su questa ipotesi, dato che il ruolo alla fine stato trattato palesemente cone un contorno anziché assumere le sembianze di potenziale riferimento e leader. Nell’arco dell’ultimo anno inoltre più volte è stata lanciata l’ipotesi che questo eroe potesse essere Spider-Man, ma anche qui i dubbi sono tanti e sopratutto sono legati tutti alla giovane età del personaggio, che è bel lontano dall’essere un uomo maturo.

Ebbene oggi la stessa fonte che ha rivelato il riavvio della saga su Percy Jackson e sul sequel Extraction in casa NETFLIX, ha diffuso un report che aggiunge alla lista di pretendenti un nuovo nome, ovvero WOLVERINE, un eroe già dalla fama consolidata e che proprio grazie all’acquisizione di 20th Century FOX è tornato alla casa madre. Pare che il report confermi che il piano attuale vede proprio WOLVERINE come personaggio che alla fine si affermerà come nuovo eroe leader del Marvel Cinematic Universe.

Ma quale potrà essere il percorso di WOLVERINE, personaggio da introdurre nel MCU?

Secondo il report la Marvel ha tutta l’intenzione di giocare con LOGAN e all’inizio avrà solo un ruolo minore nella loro versione degli X-MEM, ma col tempo le intenzioni sono quelle di far diventare il personaggio uno dei principali volti di tutto il Marvel Cinematic Universe, un po’ come accaduto alla versione interpretata magistralmente da Hugh Jackman, il cui ultimo acuto LOGAN è considerato uno dei migliori film di supereroi mai usciti al cinema. Tuttavia è del tutto logico che Kevin Feige abbia tutta l’intenzione di procedere a piccoli passi con il personaggio, dato che la performance di Hugh Jackman non verrà facilmente dimenticata, ma il mutante con il corpo di adamntium è ancora uno dei personaggi più riconoscibili e popolari che hanno a disposizione.

A questo si aggiunge il fatto che secondo la fonte Carol Danvers ha un ruolo enorme da svolgere nell’immediato futuro del franchise, nonostante la battuta d’arresto avuta nelle ultime due puntate, ma i Marvel Studios coglieranno al volo l’occasione di sfruttare pienamente la popolarità di Wolverine e, lungo la strada, il personaggio sarà posizionato allo stesso livello di Captain Marvel e Spider-Man e diventerà uno dei tre nomi di principali della MCU.

Vi ricordiamo che i prossimi film in uscita del Marvel Cinematic Universe saranno in ordine di uscita Black Widow, Gli Eterni e Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. Due dei quali serviranno ad introdurre potenzialmente nuovo “carismatici personaggi”.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

L’amore a domicilio con Miriam Leone su Prime Video

L’amore a domicilio con Miriam Leone su Prime Video

Esce il 10 giugno prossimo, distribuito da Adler Entertainment in esclusiva direttamente su Prime Video, L’amore a domicilio, commedia del regista Emiliano Corapi, già autore del pluripremiato Sulla strada di casa, con un ricco cast formato da Miriam Leone, Simone Liberati, Fabrizio Rongione, Anna Ferruzzo, Antonio Milo, Valeria Perri, Eleonora Russo e con la partecipazione di Renato Marchetti e Luciano Scarpa.

L’amore a domicilio prodotto da Andrea Petrozzi per la World Video Production, con Rai Cinema e in collaborazione con Frame by Frame e Marvin Film, si avvale di un cast tecnico d’eccezione, con la direzione della fotografia di Vladan Radovic (David di Donatello per Anime Nere), i costumi di Nicoletta Taranta (vincitrice di un David di Donatello e due Nastri d’Argento), la presa diretta di Maricetta Lombardo (due David di Donatello e tre Nastri d’Argento), le musiche di Giordano Corapi, il montaggio di Marco Costa, le scenografie di Luisa Iemma.

L’amore a domicilio: la trama del film

Sentimentalmente pavido, Renato si è sempre tenuto lontano da relazioni che lo coinvolgessero davvero. Ma quando scopre che Anna, conosciuta per caso, è reclusa agli arresti domiciliari, decide di lasciarsi andare ai sentimenti sempre temuti. In quella casa, dove è l’unico uomo, è convinto di poter controllare la situazione. In amore, però, non esistono vie sicure e ben presto la situazione si complica…

L’amore a domicilio: le note del regista

Credo che la capacità di mettersi in gioco nelle relazioni affettive e sentimentali sia un tema che tocchi la vita di gran parte delle persone; qualcosa con cui tutti si trovino a fare i conti prima o poi, nel bene e nel male. Quando ho avuto l’idea de “L’amore a domicilio” ho pensato che questa potesse esplorare in maniera originale e divertente proprio questo tema e il suo dilemma fondamentale, vale a dire se sia meglio lasciarsi andare, rischiando di soffrire, o tenersi alla larga da ogni coinvolgimento, rinunciando però a una parte fondamentale della vita.

La storia, infatti, si incentra sull’impresa maldestra di una persona convinta di poter aggirare quest’antitesi, approfittando della reclusione domiciliare della donna di cui si è invaghito. Avendone la piena disponibilità ed essendo l’unica presenza maschile nella sua casa, pensa di poter superare angosce e insicurezze profonde, che in un contesto normale lo avrebbero fatto fuggire. Ovviamente l’idea, oltre che meschina, è ingenua sino a rasentare l’idiozia. Anche perché – e non è un caso – la donna in cui si è imbattuto è pericolosa, non solo socialmente, ma anche sentimentalmente, avendo risolto il problema in questione con un atteggiamento autarchico che la rende impermeabile agli affetti.

Proprio per la presenza di questi elementi, ho pensato che il film potesse mescolare bene dramma e commedia attraverso una rappresentazione tra favola metropolitana e realtà, dove personaggi pronti a tutto, si muovono, giocando vigliaccamente i propri opportunismi e le proprie debolezze, salvo poi trovarsi a fare i conti con la loro parte migliore, risvegliata proprio da quei sentimenti che pensavano di poter gestire. Nei rapporti, infatti, non ci sono scorciatoie, e una volta che si è deciso di giocare, non è possibile tornare indietro.

 

Il Signore degli Anelli: il premier irlandese cita il discorso di Sam

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L’Italia si sta piano piano aprendo, per l’inizio della Fase 3, dopo il totale lockdown della scorsa primavera. Adesso tocca al resto del mondo e nelle scorse ore ha fatto parlare di sé il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, che nel discorso alla nazione in occasione dell’inizio della loro Fase 2, ha citato il discorso di Sam Gamgee in Il Signore degli Anelli – Le due Torri.

Dopo aver introdotto le nuove norme di circolazione, Varadkar ha concluso il suo discorso con una citazione letterale: “Alla fine è solo una cosa passeggera, quest’ombra, anche l’oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso”. Di seguito l’originale, a partire dal secondo 37, la citazione precisa:

L’ultima volta che abbiamo parlato del film di Peter Jackson, è stata la scorsa settimana, quando grazie a Reunited Apart di Josh Gad, abbiamo assistito alla reunion del cast de Il Signore degli Anelli quasi al completo.

Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

Giornata Mondiale degli Oceani: al via la campagna Sky Ocean Rescue

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In occasione della XXVIII Giornata Mondiale degli Oceani  indetta dall’ONU, lunedì 8 giugno Sky proporrà una programmazione dedicata per sensibilizzare il pubblico sul tema della salvaguardia dei mari. Prosegue dunque l’impegno di Skynella difesa degli oceani con la campagna Sky Ocean Rescue, grazie alla quale ha eliminato la plastica monouso dalle sedi e dal packaging dei propri prodotti, e più in generale nella salvaguardia dell’ambiente, con la campagna Sky 0, con cui si impegna a divenire la prima azienda media e di intrattenimento net zero carbon in Europa entro il 2030.

Diversi contenuti saranno sui canali della piattaforma durante tutta la giornata, mentre sarà disponibile on demand su Sky e NOW TV una collezione dedicata con film, documentari e approfondimenti sul tema.

Oltre a ricordare la giornata con servizi e interviste ad esperti, Sky TG24, proporrà alle 21.00 il documentario “Plastic Busters”. Prodotto dalla testata all news e realizzato da Daniele Moretti, il doc racconta gli effetti della presenza di plastica e microplastica nel santuario di Pelagos, un’area del Mediterraneo con una incredibile biodiversità. Al seguito dei ricercatori impegnati sul campo del progetto Plastic Busters, promosso dal Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena in collaborazione con un consorzio di partner internazionali, il documentario mostra gli sforzi degli studiosi per analizzare le conseguenze delle micro e macro-plastiche sulla flora e la fauna marina e sulle specie a rischio di estinzione e cerca di spiegare non solo quale sia la situazione presente nell’area, ma anche come la ricerca provi a combattere questo preoccupante fenomeno.  

Sempre lunedì 8 giugno, Sky Cinema Family trasmetterà alcuni film a tema ambientale, incentrati sulla salvaguardia dell’oceano e delle creature che lo abitano: si parte alle 16.25 con Echo il mio amico delfino, il film ambientato su un’isola paradisiaca che celebra l’amicizia tra un bambino e uno splendido delfino; si prosegue alle 18.00 con l’avventurosa animazione Il Delfino nel variopinto mondo degli abissi, seguita alle 19.30 da Bernie il delfino, la fiaba ambientata sulle spiagge della Florida che vede protagonista una giovanissima studiosa dell’oceano, in grado di parlare con i delfini. In prima serata alle 21.00, appuntamento con Qualcosa di straordinario, la storia vera in cui John Krasinski e Drew Barrymore interpretano un reporter e una volontaria di Greenpeace che si mobilitano per salvare tre balene intrappolate nei ghiacci. Chiude la giornata sul canale il film Flipper, la commedia ecologista tratta dalla famosa serie tv che vede protagonista un giovane Elijah Wood.

Infine, anche i canali Discovery Channel e National Geographic Wild proporranno una programmazione speciale dedicata alla Giornata Mondiale degli Oceani. In particolare, Discovery Channel lunedì 8 giugno trasmetterà alle 21.55, Missione pianeta pulito, lo speciale con Zac Efron, in cui la star hollywoodiana viaggia in giro per il mondo alla scoperta di gruppi di volontari che si sono organizzati per ripulire alcuni dei mari e territori più inquinati del mondo. Un viaggio emozionante che lancia un messaggio di sensibilizzazione in merito al tema dell’inquinamento da rifiuti e come tutti noi possiamo fare qualcosa per ridurre questo fenomeno disastroso.

Su National Geographic Wild, invece, la programmazione dedicata alla salvaguardia degli oceani inizierà il 10 giugno e si prolungherà per tutto il mese. Ogni mercoledì alle 21.10, verrà proposta una selezione di titoli nei quali si andrà alla scoperta delle barriere coralline, di luoghi esotici e di bizzarre e straordinarie creature che vivono in fondo agli abissi. Tra i titoli in programmazione: Le meraviglie dell’oceano, Balene assassine, Meraviglie dagli abissi, Abissi: Animali assassini e Monster Fish: Squali mortali.

Harry Potter: la scuola di magia italiana si chiama Torrebruma

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Harry Potter: la scuola di magia italiana si chiama Torrebruma

Anche l’Italia ha la sua scuola di magia, si chiama Torrebruma e si trova in un luogo imprecisato accessibile solo a maghi e streghe provenienti da famiglie tanto del mondo magico quanto di quello babbano. Questa è la premessa di Torrebruma Online, il nuovo format ispirato alla saga di Harry Potter proposto dall’associazione culturale Eryados ai ragazzi dagli 11 ai 13 e dai 14 ai 17 anni.

Torrebruma Online è un LARP, acronimo per Live Action Role-Playing, ovvero un’attività di interpretazione di un personaggio all’interno di una cornice narrativa. Per definizione queste attività avvengono dal vivo, ma Eryados ha deciso di proporre un format alternativo per continuare a raccontare e vivere storie emozionanti insieme ai partecipanti, pur restando a casa.

Smistati nelle quattro case italiane Cervomanto, Forteguscio, Lestapiuma e Scorpioscuro, i ragazzi interpreteranno il ruolo di uno studente di Torrebruma e ne vivranno le avventure. Seguiranno le lezioni delle materie della scuola – Erbologia, Incantesimi, Pozioni, Storia della Magia ecc. – si sfideranno nella Coppa delle Case ed intervisteranno il Ministro della Magia italiano, il comandante degli Auror e perfino un mago oscuro. Se il format è nuovo, non lo è l’Arcaniverso, l’universo narrativo originale creato per i cinque capitoli della serie blockbuster LARP Arcaniversitas e per i tre di Magicampus che hanno riscosso grande successo di pubblico e critica.

Oltre all’attività ludica, i ragazzi parteciperanno a workshop che li introdurranno alle tecniche del LARP, all’interpretazione del ruolo, allo studio del personaggio e alla scrittura creativa. Il calendario delle lezioni – che si svolgono sulla piattaforma Zoom – è già partito ed è in continuo aggiornamento, dato che è possibile inserirsi in Torrebruma Online in qualunque momento successivo.

Per partecipare non occorre avere predisposizioni particolari, l’unico requisito è la voglia di divertirsi e la consapevolezza di non sentirsi del tutto babbani. L’associazione culturale Eryados organizza i LARP Arcaniversitas, Magicampus e Stranger Town. Gli organizzatori sono sceneggiatori, registi, LARP designer, game designer e docenti, impegnati da anni su base volontaria nello sviluppo di esperienze dal vivo (e online) di storytelling condiviso.

Per ulteriori informazioni e richiesta foto ad alta risoluzione: [email protected]

The Vast of Night, recensione del film Amazon con Sierra McCormic

Presentato allo Slamdance Festival 2019, dove si è aggiudicato il Premio del pubblico, e poi di scena al Toronto International Film Festival, The Vast of Night – L’immensità della notte, opera prima di Andrew Patterson è un lavoro totalmente indipendente, prodotto dall’etichetta del regista, la Ged Media Production, che recupera atmosfere anni ’50 per ambientarvi un thriller fantascientifico ricco di suspense e stilisticamente molto curato.

The Vast of Night, la trama

Alla fine degli anni ’50 in una tranquilla cittadina del New Mexico, una notte la giovane centralinista Fay, Sierra McCormick, e il suo amico Everett, Jake Horowitz, conduttore radiofonico, scoprono una strana frequenza audio, che emette un segnale sconosciuto. Everett decide di trasmettere il segnale nel suo programma alla radio per sapere se qualcuno riesce ad identificarlo. Mentre i due cercano di capire di più, accade qualcosa di inaspettato: la linea che cade più volte al centralino dove Fay lavora, un blackout elettrico, un uomo, Billy, Bruce Davis, che dice di sapere cosa sia quel suono e racconta una storia inquietante, un’anziana donna, Gail Cronauer, che vuole dare la sua testimonianza. Intanto, nel cielo di Cayon si avvertono strane presenze.

Lo stile di Andrew Patterson e il tributo ai classici della fantascienza

The Vast of Night è senza dubbio un tributo alle pietre miliari del mondo fantascientifico, ai primi film sugli alieni, come Ultimatum alla Terra di Robert Wise (1951) o Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1977). Per far tornare lo spettatore indietro a quelle atmosfere, il regista sceglie un’ambientazione anni ’50, immaginando che si guardi il film attraverso una delle prime tv in bianco e nero, magari da un salotto d’epoca. Ecco quindi la scelta del bianco e nero sgranato per alcune parti del film, che cede poi il passo al colore e a un’immagine più nitida nel momento in cui si vuole che lo spettatore sia partecipe ed entri nel vivo della narrazione. La resa stilistica è molto efficace e ben curata e riesce davvero a trasportare indietro nel tempo.

 A contribuire a queste atmosfere rétro e rendere credibile la messa in scena, l’utilizzo di apparecchi d’epoca che riportano istantaneamente la mente dello spettatore indietro nel tempo. Si è già detto dei primi televisori, ma un ruolo hanno anche i vecchi telefoni – Fay lavora in un centralino – e la radio. Tutto rigorosamente analogico e apparentemente lontano anni luce dal mondo di oggi. Un’epoca quella, verso cui il regista nutre forse una certa nostalgia e che indubbiamente ama, vista la cura con cui la ricrea.

The Vast of Night, un racconto semplice ma intrigante

Un altro elemento chiave del racconto è il buio della notte, come si evince dal titolo stesso. Un buio nel quale tutto può accadere. Il film segue un filo narrativo molto semplice e si sviluppa in un’unità di tempo breve, ovvero nell’arco di una sola notte. Il regista preferisce concentrarsi sull’organizzare bene una materia circoscritta piuttosto che rischiare di perdersi in qualcosa di troppo complesso. La scelta si rivela saggia, anche se in un primo momento il materiale può apparire davvero troppo esiguo. Il film riesce però man mano a coinvolgere creando una buona dose di mistero.

Come in un noto classico più recente della serialità televisiva di fantascienza, che pure torna alla mente, X-Files, si punta a creare la suspense suggerendo una misteriose presenze che non vengono quasi mai mostrate. Il regista crea questa sensazione perturbante anche attraverso abili movimenti di macchina, utilizzandola in modo originale ed espressivo.

Ad accrescere la suspense e a catturare lo spettatore con un effetto quasi ipnotico, poi, alcune parti del film, come l’intenso monologo dell’anziana madre ottimamente interpretata da Gail CronauerJFK, Boys don’t cry. Scelte efficaci che si debbono alla sceneggiatura, curata da James Montague e Craig W. Sanger.

I protagonisti Sierra McCormic e Jake Horowitz

The Vast of Night conta su due giovani e capaci protagonisti: Sierra McCormic e Jake Horowitz. La prima è nota per aver interpretato il ruolo di Olive Doyle nella serie tv A.N.T. Farm – Accademia Nuovi Talenti . È poi approdata al cinema con il genere thriller, essendo tra i protagonisti de L’odio che uccide- Some kind of hate e Sorelle di sangue. Jake Horowitz, dopo aver esordito in teatro e partecipato alla serie tv Manifest e a diversi cortometraggi è stato recentemente protagonista di Adam Bloom per la regia di Noah David Smith. Qui entrambi si mettono alla prova rendendo Fay e Everett una coppia di amici che mentre affrontano un mistero più grande di loro si scoprono più vicini.

The Vast of Night è un lavoro dalla trama semplice, ma ben costruito, stilisticamente valido e ben recitato, che guarda ai classici tra nostalgia e originalità, svelando il talento di un regista già capace di guidare lo spettatore nel suo mondo e coinvolgerlo. Distribuito da Amazon Studios, il film è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

Top Gun: Maverick, Jennifer Connelly esprime ammirazione per Tom Cruise

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Jennifer Connelly è stata scelta per essere la protagonista femminile di Top Gun: Maverick, il sequel del film culto degli anni ’80 che vedrà Tom Cruise tornare nei panni del pilota scavezzacollo che ha fatto innamorare una intera generazione di spettatrici. L’attrice premio Oscar ha di recente raccontato la sua esperienza sul set e la sua collaborazione con Cruise.

Connelly ha raccontato di non aver mai lavorato accanto ad un partner così preparato e così intenzionato, in ogni singola occasione, a dare sempre il massimo. “Fa tutto ciò che è in suo potere per dare il meglio” ha detto l’attrice, confessando anche di essere stata leggermente sotto pressione per le sue battute di fronte a tanta dedizione e preparazione. La cosa non ci sorprende, per quanto sia un personaggio bizzarro nella sua vita reale, Cruise è un attore dedito e metodico, sicuramente un ottimo collega di set e un partner stimolante.

LEGGI ANCHE – Top Gun: Maverick, Val Kilmer ha pregato per essere nel film

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer Connelly, Jon Hamm Miles Teller. Il film arriverà al cinema il 23 dicembre 2020.

Spider-Gwen: che fine ha fatto lo spin off di Spider-Man: Un Nuovo Universo?

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Hailee Steinfeld, che ha prestato al voce a Spider-Gwen in Spider-Man: Un Nuovo Universo, non sa se lo spin-off sull’amatissimo personaggio è ancora in produzione. Il film è stato un travolgente successo per SONY, che ha addirittura vinto il premio Oscar per il miglior film d’animazione, e, anche prima dell’uscita in sala, lo studio ha capito che aveva in mano un prodotto che avrebbe potuto generare molti derivati e spin-off. In particolare, il personaggio di Spider-Gwen, amatissimo, era davvero efficace a schermo e poteva essere un ottimo punto focale di un nuovo film.

Da allora, la produttrice Amy Pascal ha confermato che lo spin-off al femminile includerà (almeno) Cindy Moon aka Silk e Jessica Drew aka Spider-Woman, oltre a Gwen Stacy. È stato anche riferito che il veterano dell’animazione Lauren Montgomery (Voltron, Batman: Year One) dirigerà il film, con Bek Smith sta già scrivendo la sceneggiatura. Tuttavia, non ci sono stati aggiornamenti importanti per diverso tempo, e anche Steinfeld è nell’oscuro sullo stato attuale del progetto.

Durante una recente intervista, ET ha chiesto a Steinfeld se lo spin-off su Spider-Gwen sta ancora andando avanti, e la cantante e attrice ha risposto: “Non che io sappia, non sono al corrente di queste cose.” Ha poi aggiunto che le piacerebbe davvero tanto se il film si facesse e che, data la situazione di stop in tutto il mondo a causa della pandemia, bisognerà soltanto pazientare per capire in che modo si svilupperanno questi progetti.

Shazam!, svelate le scene tagliate dal film

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Shazam!, svelate le scene tagliate dal film

Henry Gayden, sceneggiatore di Shazam!, film ambientato nel DC Extended Universe e uscito nel 2019, ha raccontato di una serie di scene cancellate del film tramite Twitter mentre, in cambio dei suoi racconti, prova a raccogliere donazioni per le organizzazioni collegate a Black Lives Matter. Gayden ha scritto il film sul supereroe, che vede come protagonista Zachary Levi, con Darren Lemke, e tornerà a scrivere il sequel ancora senza titolo, che uscirà nel 2022.

Shazam! faceva parte del progetto che avrebbe dovuto riportare in carreggiata il DCEU, che sembrava completamente deragliato dopo gli insuccessi di Suicide Squad del 2016 e Justice League del 2017. Da quel momento in poi, in effetti, sia critica che pubblico si sono posti con rinnovata fiducia nei confronti di questi prodotti, visto che Wonder Woman (2017) Aquaman (2018) e Shazam! sono stati bene accolti.

Ora Gayden sta raccontando di volta in volta su Twitter una serie di scene tratte dalla sceneggiatura del film. Non si tratta di scene eliminate al montaggio, che ci aspettiamo di vedere come contenuto extra di un’edizione in Home Video, ma sono scene scritte che non sono state girate. Gayden ha finora svelato due scene e dice che ne pubblicherà sette in totale nella prossima settimana. La prima scena non realizzata vedeva Shazam saltare in un grattacielo e spaventare un gruppo di persone in riunione prima di fare uno scherzo. La seconda scena vedeva invece Shazam sollevare un bulldozer da terra con una mano.

Shazam! è uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans Djimon Hounsou.

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

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