Arriverà nelle nostre sale il primo
gennaio, ma negli Stati Uniti sta già facendo parlare (bene) di sé;
si tratta di Aquaman,
il nuovo film Warner Bros/DC Comics diretto da
James Wan che dovrebbe ripulire l’immagine
dell’universo condiviso dopo l’incredibile flop di Justice League.
Durante la promozione del film, il
regista James Wan ha parlato a lungo di ciò che
sarebbe potuto essere il film e di quelle che sono state le scene
eliminate dal montaggio finale. Durante una conversazione con
ComicBook.com, Wan ha
dichiarato di essere stato constretto a eliminare delle scene dal
film.
In particolare, per evitare che il
film non fosse oltremodo lungo, cosa che preoccupava molto il
regista, sono state sacrificate delle scene importanti, tra cui
quella in cui Arthur impara a respirare
sott’acqua. Nelle speranze del regista, la scena in
questione e le altre eliminate saranno inserite nelle edizioni in
Home Video del film, in Blu-Ray e
DVD.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista
Jason Momoa. Con lui ci sarà
Amber Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem
Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1
Gennaio 2019.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
In occasione dell’uscita di
Moschettieri
del Re abbiamo avuto il piacere di intervistare
anche i protagonisti Valerio Mastandrea, Sergio Rubini,
Rocco Papaleo e Lele Vannoli.
Gli attori interpretano,
rispettivamente, Porthos, Aramis e Athos, mentre Vannoli è il
divertente “servo muto”, indispensabile aiutante dei moschettieri
nella loro penultima missione!
Il cast
di Moschettieri del Re è completato da
Margherita Buy nei panni della Regina Anna e Pierfrancesco Favino
in quelli di D’Artagnan. Il film segna ritorno alla commedia
di Giovanni Veronesi. Il film nasce come una
co-produzione Indiana Production e Vision Distribution e sarà
distribuito nelle sale dal 27 dicembre
prossimo da Vision Distribution.
Moschettieri del Re, il film
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua). Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Il progetto di Tim
Burton, dal titolo Superman Lives, non ha
mai visto la luce, ma sono in molti i fan del regista e dei fumetti
che avrebbero voluto vedere sul grande schermo la versione
dell’uomo d’acciaio di Burton, che avrebbe avuto il volto di
Nicolas Cage.
Di seguito, via Instagram, ecco un’altra foto del costume che
Cage ha indossato negli screen test che sono diventati ormai
meraviglie della rete. Ecco il costume:
Dopo il progetto, che ha riscosso un
successo incredibile, di Batman, Tim
Burton era lanciato verso la produzione di quest’altro
film che però non ha mai visto la luce, passando poi la palla a
Bryan Singer che solo molti anni dopo ha riportato
sul grande schermo il primo Superman che non avesse il volto di
Christopher Reeves.
L’uomo d’acciaio “in carica” per
adesso è Henry Cavill, che ha interpretato il
personaggio nel film standalone di Zack Snyder e
in Batman v Superman: Dawn of Justice. Lo abbiamo
visto l’ultima volta in Justice League. Tuttavia,
le ultime voci vorrebbero un allontanamento di Cavill dal
personaggio DC.
Il Re Leone è
considerato uno dei gioielli del “rinascimento” della Disney, e tra
i molti momenti indimenticabili del film vincitore dell’Oscar c’è
il mantra “hakuna matata“, che descrive lo stile
di vita rilassato del duo comico del film, Timon e
Pumba. Mentre la Disney si prepara per il remake in CGI
del film, previsto per il 2019, il film è oggetto di critiche nei
confronti della frase in lingua swahili, che la
Casa di Topolino ha registrato come sua proprietà.
Le critiche sono iniziate con una
rubrica del Business Daily Africa, che ha
accusato la Disney di appropriazione culturale, con l’utilizzo di
quella frase. “È un peccato che nel corso degli anni ci siano
stato un sacco di furti della cultura africana, attraverso l’uso
dei diritti di proprietà intellettuale – ha scritto
Cathy Mputhia– Ciò significa che il
patrimonio che dovrebbe appartenere a un determinato gruppo di
persone viene invece rubato utilizzando metodi legali, in base al
quale a terzi vengono riconosciuti i diritti esclusivi.”
L’articolo di Mputhia ha attirato
l’attenzione dell’attivista dello Zimbabwe Shelton Mpala, che ha
avviato una petizione online che ha già raccolto oltre 140.000
firme. “Pur rispettando la Disney come istituzione di
intrattenimento responsabile della creazione di molti dei nostri
ricordi d’infanzia, la decisione di registrare il marchio “Hakuna
Matata” si basa esclusivamente sull’avidità e rappresenta un
insulto non solo per lo spirito del popolo swahili, ma anche per
l’Africa nel suo complesso”, scrive Mpala nella descrizione
della petizione.
La Disney ha richiesto la
registrazione del marchio nel 1994, contemporaneamente all’uscita
de Il Re Leone, per proteggere il loro uso della
frase sui prodotti Disney, oltre a impedire ad altri di incassare
la proprietà intellettuale. “La registrazione della Disney di
“Hakuna Matata”, che è stata depositata nel 1994, non ha mai
impedito alle persone di usare quella frase” ha detto la
società in una nota, citando poi altre frasi di uso comune, come
“Yahoo” e “Buon Natale”, i cui marchi non hanno mai impedito a
nessuno di utilizzarli in una conversazione casuale.
Questa non è la prima volta che il
film d’animazione Disney ha affrontato controversie sul suo
contenuto. Al momento della sua uscita, molte persone hanno messo
in dubbio le somiglianze de Il Re Leone con la
serie televisiva animata degli anni sessanta di Osamu
Tezuka, Kimba il Leone Bianco. Ha anche
affrontato altre controversie che coinvolgono messaggi o metafore
nascosti suggeriti nella sua animazione e nella rappresentazione
dei personaggi.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al momento,
sono stati confermati Donald Glover, nel
ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che sarà
Sarabi. Chiwetel Ejiofor
sarà Scar.
Al giorno d’oggi essere parte del
MCU è una fortuna
riservata a pochi e un’esperienza che garantisce agli attori una
carriera privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli
bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono
delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte
infelici con cui deve convivere.
Ecco allora seguito 8
attori che rimpiangono la loro partecipazione all’universo
condiviso:
1Jeremy Renner
Oggi la maggior parte degli attori farebbe di
tutto per entrare nella grande famiglia del Marvel Cinematic
Universe, ma qualche anno fa lo stesso non si poteva dire di
Jeremy Renner, che a quanto pare stava cercando di
uscirne.
Nel primo film degli Avengers
l’attore ebbe l’opportunità di brillare nei panni di Occhio di
Falco, tuttavia la frustrazione crebbe quando il suo
personaggio venne ridotto ad una cavia controllata da Loki per metà
del tempo complessivo. Renner era così scoraggiato da pensare che
l’eroe sarebbe stato ucciso alla fine del film.
Le
lamentele riguardavano anche il fatto che circa 90% del personaggio
non corrispondeva a ciò per cui aveva firmato sul
contratto.
Il 2019 si preannuncia un’altra
annata straordinaria per la Disney, che ha in programma alcune
delle uscite più attese della prossima stagione tra cui i cinecomic
Captain Marvel e Avengers:
Endgame e i nuovi classici riletti in versione live
action.
Di seguito tutti i titoli che vedremo nel 2019:
1Star Wars: Episodio IX (20
Dicembre)
Capitolo finale della nuova trilogia, Episodio
IX chiuderà la saga degli Skywalker il 20 Dicembre 2019. Nel
cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd. Si uniranno al cast di Star
Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante, le
recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
L’episodio diretto
da Anthony e Joe Russo ricevette il
plauso della critica, che l’ha paragonato a capolavori della storia
del cinema come I Tre giorni del Condor,
oltre a rilanciare sul grande schermo la figura del Soldato
d’Inverno interpretato da Sebastian Stan.
Proprio il personaggio di Bucky
torna protagonista in questa serie di concept alternativi che
potete vedere qui sotto e che mostrano diversi look del villain mai
finiti nella versione finale.
Il timore più grande che anticipa
l’uscita in sala di un nuovo live action Disney è che somigli
troppo al film d’animazione originale senza attuare alcune modifica
o variante “contemporanea”. Ma anche se il rischio di un’operazione
copia-carbone è dietro l’angolo, l’attore Mena
Massoud ha assicurato che non sarà questo il caso per
Aladdin:
“La più grande differenza con
l’altro film è che avrete la possibilità di guardare veri esseri
umani percorrere questo viaggio sullo schermo. Quando ero un
bambino, ho iniziato a recitare facendo delle voci, e ho già fatto
animazione prima, e capisco il mondo dell’animazione…inoltre i
doppiatori dell’originale sono incredibili perché ci aiutavano a
comprendere una storia incredibile. Tuttavia penso che con i veri
attori, guardando negli occhi le persone e vedendo quello che
provano percorrendo il viaggio con loro, la differenza è
grande“.
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), Aladdin
è interpretato da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che escogita
un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The LEGO
Movie), mentre il vincitore del Golden Globe
Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori,
vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Aladdin:
il teaser
trailer del
live action con Will
Smith
I salti temporali non sono certo una
novità nel franchise di Guerre Stellari, e sembra che anche
Star
Wars: Episodio IX (ancora senza titolo ufficiale)
inizierà un anno dopo gli eventi dell’ultimo capitolo, Gli
Ultimi Jedi, onorando la tradizione della saga.
A rivelarlo, senza tuttavia fornire
ulteriori dettagli in merito, è Empire Magazine con un nuovo report
sul film. Vi ricordiamo che il precedente episodio si chiudeva con
lo scontro tra la Ribellione e il Primo Ordine sul pianeta Crait e
l’epico duello tra Kylo Ren e Luke Skywalker.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli
Ultimi Jedi sia stato accolto in maniera
contrastante, le recensioni non sono state affatto negative;
tuttavia il film ha intiepidito i fan che non ne hanno determinato
il successo economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli
spettatori considerano molto meglio riuscito Il
Risveglio della Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Intervistato da Empire, Joe
Russo ha rivelato la durata (non ufficiale) di
Avengers: Endgame, e sembra che il quarto capitolo
sui Vendicatori batterà ogni record del MCU risultando il film più lungo
del franchise:
“Ci sono molte probabilità che
il film si aggiri intorno alle tre ore. D’altronde è un grande
blockbuster con molte storie da raccontare“.
Soltanto un mese fa il regista aveva
accennato all’ipotesi di un montaggio finale che sforasse le due
ore e trenta, ma si era detto ancora insicuro sulla riuscita
effettiva. La post-produzione dovrebbe concludersi a Marzo, giusto
in tempo per gli ultimi ritocchi in attesa dell’uscita in sala dopo
Captain Marvel.
Avengers:
Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e porterà
a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Robert Downey
Jr., Chris Evans,
Scarlet
Johansson sono alcuni dei volti più riconoscibili del
MCU. Protagonisti di molti
dei film che abbiamo visto nel corso degli ultimi dieci anni,
ambientati nell’Universo Marvel, sono ovviamente
indimenticabili. Ma ci sono molti altri attori che, pur avendo
partecipato a un film del MCU, sono stati quasi
dimenticati dai fan. Di seguito, eccone 20:
1Sam Neil in Thor: Ragnarok
Infine, torniamo indietro a quell’esilarante
scena teatrale di Thor: Ragnarok. Sì, il protagonista
preferito di tutti i Jurassic Park, Sam
Neil, è apparso nel film. Interpreta la versione
immaginaria di Odino, con l’armatura reale e tutto il resto, nella
folle commedia al fianco dei colleghi attori asgardiani
Matt Damon (Loki) e Luke
Hemsworth (Thor).
Il
cameo di Neill potrebbe essere il risultato del suo legame con la
regista di Ragnarok, Taika Waititi, con il quale
ha lavorato al suo precedente film Hunt for the
Wilderpeople. Ironia della sorte, il co-protagonista di
Jurassic Park di Neill, Jeff
Goldblum, appare nel film – sebbene in un ruolo molto più
grande – nei panni del Granmaestro.
Si sono concluse le riprese di
Wonder Woman 1984. Ad annunciarlo è Gal
Gadot tramite un lungo post e tre fotografie condivise su
Instagram.
“Lo abbiamo
finito – scrive l’attrice – Di nuovo!!! E anche se la
prima volta che giravamo Wonder Woman è stata incredibile, questa
volta è stata ancora più unica e speciale… Abbiamo girato in 4
location molto diversi in 3 Paesi differenti, e sono così fiera dei
quasi 1000 membri della crew che sono venuti a lavorare ogni
giorno, dando tutto ciò che hanno nel nostro film. Non potrei
chiedere migliori partner…
Sono così
fortunata ad avere la grande e unica Patty Jenkins
come mia regista. Ci porta tutti sulle spalle, ci dà le ali per
osare, e ogni giorno ci aiuta a trovare la versione più creativa di
noi stessi. Sono così grata che sia anche una mia amica. E al
nostro straordinario cast di talento che ha reso ogni giorno
divertente, grazie!
Onestamente… Le
parole non possono descrivere questa esperienza… Questo viaggio è
stato così impegnativo, ma tutti abbiamo fatto del nostro meglio
per ogni ciak, ogni giorno, mettendo tutto nel progetto, con tanto
orgoglio …
Grazie per
questa opportunità. Amo questo personaggio. E grazie a tutti voi
per essere i migliori fan del mondo. Siete stati voi a motivarmi
ogni giorno. Sono così felice ed emozionata, non vedo l’ora di
condividere il film con voi nel 2020!
È stato confermato
dalla Jenkins che Wonder Woman
1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al
pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman 1984
vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Nonostante il trailer di
Avengers: Endgame abbia finalmente soddisfatto la
curiosità dei fan, proponendo le prime immagini del film e anche il
titolo originale, il video stesso ha posto domande ancora più
precise e pressanti da parte degli spettatori, domande a cui i
registi del film, Anthony e Joe Russo, non hanno
intenzione di rispondere.
Tuttavia, pur non offrendo mai
risposte difinitive, come è giusto che sia, i due registi hanno
offerto degli indizi sul film durante una lunga intervista
rilasciata a Empire Magazine. I Russo hanno spiegato
in che modo il gesto di Thanos ha cambiato l’universo.
“Questi sono personaggi e una
storia che porta avanti le conseguenze di ciò che è accaduto in
Infinity War – ha detto Anthony Russo–
L’intero universo ha vissuto lo stesso destino ed è stato riunito
nel segno di questa esperienza.“
Per quanto riguarda invece il Titano
Pazzo, c’è una ragione per cui la sua fattoria dalla fine di
Avengers: Infinity War ha avuto un ruolo così
importante nel finale di quel film e nel primo trailer di Endgame.
“È riuscito nell’obbiettivo che si è proposto di portare a
termine – ha detto Joe Russo dello stato
attuale di Thanos nel MCU – Ha completato la sua
opera, ora è in pensione.”
I registi hanno rivelato altri
dettagli sul film, scherzando sul fatto che potrebbe essere molto
più lungo rispetto ad Avengers: Infinity War che
già durava 2 ore e 29 minuti.
“C’è un’alta probabilità che
questo film arrivi a circa tre ore – ha detto Joe
Russo – È un grande film con un sacco di storie.”
Quando è stato chiesto ai fan di portare i fazzoletti per
prepararsi a momenti emotivi o possibili morti di personaggi,
Anthony Russo ha cercato di deviare. “Ne
porterò uno”, ha però aggiunto Anthony ridendo.
Hanno poi continuando: “Che
superiamo le somme di Infinity War o meno, non lo saprei dire. Ma
proviamo a raccontare la migliore storia possibile con questi
personaggi. Questo film porterà a termine il primo decennio di
storie. Penso che già questo abbia un potere drammatico.”
Avengers: Endgame
arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Continua ad
essere Il
Ritorno di Mary Poppins, il film campioni d’incassi di
questa settimana al Box-Office Italia. Infatti il musical Disney
diretto da Rob Marshall anche ieri si è imposto in
cima alla classifica incassando altri 741mila euro; La
pellicola è ora a quota 1.3 Milioni e manca ancora il giorno di
domenica.
Diretto da
Rob Marshall e interpretato da Emily
Blunt, il nuovo film dedicato alla celeberrima tata
ha debuttato nelle sale italiane dal 20 dicembre. In seconda
posizione si conferma Amici Come Prima con oltre 400 mila euro
incassati. Terzo posto e ancora sul podio Bohemian
Rhapsody, il film della FOX incassa altri 400
mila euro per uno totale di oltre 16 milioni di euro. Con ogni
probabilità si confermerà uno degli incassi dell’anno.
Con oltre 250 mila
euro invece al quarto posto c’è Bumblebee;
il nuovo capitolo della saga dei Transformers è in salita e
potrebbe salire ancora la classifica questa domenica. Un
Piccolo Favore invece si posiziona al quinto posto con
140 mila euro, mentre al sesto posto Il Testimone
Invisibile incassa oltre 130 mila euro.
In settima posizione
il fantasy con oltre 110 mila euro mentre in ottava troviamo
Ben is Back con oltre 100 mila.
Il Ritorno di Mary Poppins
Prodotto dallo stesso Marshall
insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La
Land), il nuovo film Disney Il Ritorno di Mary
Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione
(il periodo in cui furono scritti i libri originali). Michael Banks
(Ben Whishaw) è ormai un uomo adulto con una famiglia tutta sua e
ha accettato un impiego temporaneo presso la Banca di Credito,
Risparmio e Sicurtà di Londra, la stessa istituzione finanziaria in
cui lavoravano suo padre e suo nonno. Michael vive con i suoi tre
figli Annabel (Pixie Davies), John (Nathanael Saleh) e Georgie
(Joel Dawson) al numero 17 di Viale dei Ciliegi, ma sono tempi
duri. Come se non bastasse, la famiglia sta tentando di superare la
recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della
loro inefficiente ma volenterosa domestica Ellen (Julie Walters),
la casa è malmessa e in un costante stato di caos. Jane (Emily
Mortimer) tenta di aiutare suo fratello Michael quando può, ma ha
ereditato da sua madre l’entusiasmo per l’attivismo e combatte per
i diritti dei lavoratori, un compito che la tiene sempre occupata.
Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che
gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere
responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo
rapidamente. Come risultato, la gioia e il fanciullesco senso della
meraviglia sono assenti dalle loro vite.
In occasione dell’uscita al cinema
di Moschettieri
del Re, abbiamo avuto il piacere di intervistare,
Giovanni Veronesi regista e autore del film e
Matilde Gioli, protagonista femminile.
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua).
Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Dopo la
foto inedita, la 20th Century FOX ha
diffuso un nuovo trailer internazionale inedito
di X-Men: Dark Phoenix, l’atteso nuovo film
sui mutanti che arriverà al cinema in Italia questa estate.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film
di X-Men .
“Lo vedo come un nuovo
capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia
in una direzione diversa con toni diversi. E questo non
significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che
il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti
anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il
genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il
primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo
fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto
popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà
degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,
e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero
rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli
X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di
loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio,
Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza
cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo
l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Arrivano in anteprima prime
immagini delle action figure della
collezione Diamond Select Toys dedicata a Captain
Marvel, l’attesissimo film
del Marvel
Cinematic Universe che segnerà il debutto nell’universo
del personaggio interpretato dall’attrice premio Oscar Brie
Larson.
Le action figure che fanno parte della collezione sono
MiniMates della collezione DST:
DST offre un nuovissimo
cofanetto di Marvel Minimates basato sul prossimo film e conterrà
quattro versioni di Captain Marvel, oltre ai
soldati Kree Att-Lass, Minn-Erva e lo Skrull
Nuro! Ogni mini-figura Minimates da 2 pollici
presenta 14 punti di articolazione e parti completamente
intercambiabili. Il set viene fornito in una
scatola di finestre a colori progettato da Barry
Bradfield!
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
SOLO: A STAR WARS STORY Alden
Ehrenreich is Han Solo
Nella storia di Star
Wars, la finestre pre-estiva era un classico
appuntamento per i fan. La maggior parte dei film classici del
franchise sono arrivati infatti a maggio sul grande schermo.
La nuova Era
Disney ha portato invece Il
Risveglio della Forza,
Rogue One e Gli Ultimi
Jedi a Natale, periodo fortunatissimo per il
cinema in generale, che si è rivelato remunerativo anche per il
nuovo corso del franchise.
Tuttavia, per
Solo: A Star Wars Story si è deciso di tornare al
periodo tradizionale, ovvero maggio. Sappiamo però che il film è
stato un vero e proprio fiasco da un punto di vista degli incassi.
Su un budget stimato di circa 250 milioni, l’incasso globale non ha
raggiunto i 400 milioni.
Indipendentemente dalle difficoltà
produttive del film, dal licenziamento dei registi a metà riprese e
dagli evidenti problemi di scrittura, lo sceneggiatore Jon Kasdan
si è chiesto, in un breve tweet su Twitter, se
unìuscita natalizia non poteva essere più adatta al film. Ecco il
tweet:
Il flop di Solo ha
causato un momentaneo stop alla produzione di altri spin-off per
Lucasfilm – Disney in attesa di completare la nuova trilogia
ufficiale con Star Wars: Episodio
IX, attualmente in lavorazione, e di portare invece
avanti i progetti televisivi, con nuove serie e storie da
raccontare. In particolare, in fase avanzata è il progetto sulla
serie, Mandalorian, del quale
abbiamo già le prime immagini.
Diretto da Ron
Howard, il cast di
Solo: A Star Wars Story comprende Alden
Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia),
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia
Clarke (Io prima di te, Game of Thrones),
Donald Glover (Spider-Man: Homecoming,
Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton
(Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul
Bettany (Captain America: Civil
War, Master & Commander – Sfida ai confini del
mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli
ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.
Scritto da Jonathan Kasdan &
Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è
prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I
produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil
Lord e Christopher Miller.
Si intitolerà Bad Boys
for Life, il terzo capitolo del noto franchise action
iniziato nel 1995 e che ha visto protagonisti Will
Smith e Martin Lawrence.
Arriva adesso da Variety la conferma
che al cast del film si è aggiunta anche Vanessa
Hudgens, con Alexander Ludwig e
Charles Melton. Era già stato confermato nel cast
Joe Pantoliani.
I tre nuovi membri del cast saranno
la nuova generazione che si scontrerà con i Bad
Boys già noti. Le riprese del film cominceranno il
prossimo mese, mentre la data d’uscita, dopo
numerosi posticipi, è stata confermata al 17 gennaio 2020.
A dirigere questo terzo film ci
saranno Adil El
Arbi e Bilall
Fallah. Bad Boys è un film
del 1995 diretto da Michael Bay. Prodotto da
Don Simpson e Jerry Bruckheimer,
vede come protagonisti gli attori Will Smith e
Martin Lawrence. A seguito di questo successo, nel
2003 ne è stato realizzato un sequel, Bad Boys
II, nuovamente diretto da Michael
Bay e nuovamente interpretato da Will
Smith e Martin Lawrence.
Il cacciatore di
Dinosauri, in onda su National Geographic
(Sky 403) il 25 dicembre alle 20:55, segue
un’importante spedizione volta a sviluppare un sistema che possa
ostacolare in modo concreto il contrabbando di fossili.
Federico Fanti, docente di Paleontologia
all’Università Bologna ed Explorer di National Geographic, coordina
la prima missione internazionale a guida italiana. La spedizione,
finanziata dall’Università di Bologna con il supporto di National
Geographic, e composta da 14 esperti, parte dalla capitale Ulan
Bataar per raggiungere Gurliin Tsaav e viaggia attraverso le
Montagne dell’Altai verso il Nemegt, il cuore della paleontologia
della Mongolia.
Ogni anno gli scienziati di tutto
il mondo riescono a recuperare dalla Mongolia circa 90 tonnellate
di fossili. Ma il fenomeno del contrabbando è in continua crescita
e raccoglie finanziamenti per almeno 10 milioni di dollari
all’anno. Un sistema che si muove nella piena illegalità e
finalmente salito agli onori della cronaca solo quando ha visto
star di Hollywood contendersi i fossili all’asta.
Al danno economico per la Mongolia,
si somma il danno incalcolabile che i tombaroli causa alla scienza.
Ogni anno un enorme quantità di fossili viene scoperta e portata
via cancellando, in modo definitivo, le ultime tracce di nuove
specie vissute milioni di anni fa.
L’obiettivo di Fanti e del suo team
è sviluppare un sistema che possa contrastare questo fenomeno,
tracciando i fossili per capire da quale località siano stati
scavati illegalmente. A tale scopo il paleontologo ha un prezioso
alleato: la radioattività dei fossili della Mongolia. Si tratta
infatti di una caratteristica unica, propria dei fossili
provenienti dal deserto del Gobi scoperta accidentalmente nei primi
anni ’60 quando alcune lastre ospedaliere risultarono
inutilizzabili dopo essere state per diversi mesi a contatto con i
reperti scavati. . Questa peculiarità unita alla più avanzata
tecnologia, che permette oggi la mappatura delle diverse aree
attraverso l’utilizzo di droni, ha consentito al team di Fanti di
sviluppare un sistema che potrebbe finalmente porre un argine al
mercato nero dei fossili provenienti dalla Mongolia.
“Non siamo qui solo per cercare
dinosauri e inseguire i nostri sogni di bambini” dichiara Fanti.
“Siamo qui per capire come funziona il Pianeta. I dinosauri hanno
affrontato come noi un Pianeta che cambiava rapidamente e per
milioni di anni sono riusciti a vincere la battaglia per la
sopravvivenza. Capire come, diventa fondamentale per i nuovi
abitanti della Terra”.
Come ogni anno,
Cinefilos.it propone la sua Top 10
2018 dei migliori film arrivati al cinema negli ultimi 12
mesi. Quest’anno però la formula è differente, e ogni redattore ha
avuto modo di scegliere i suoi 10 preferiti trai titoli che, tra
Gennaio e Dicembre, sono arrivati nelle nostre sale.
Le classifiche della redazione di
Cinefilos.it prevedono, quest’anno, tanto cinema
italiano, rispetto al solito, con titoli come
Dogman,Chiamami col tuo nome e Sulla mia pelle che si ripetono in diverse top
10, ma anche la presenza di grandi titoli americani come il
vincitore dell’ultimo premio Oscar La forma dell’acqua, o anche il preziosissimo
Il filo Nascosto. Ricorre anche Roma, di Alfonso Cuaron,
vincitore dell’ultimo Leone d’Oro.
Chi invece si presenta in diverse
classifiche con due film differenti è Steven
Spielberg, con Ready Player One e
The Post, usciti entrambi nel 2018. Ma c’è spazio
anche per film europei più piccoli ma di grande valore, come
Girl e Un affare di Famiglia (che arriverà
probabilmente agli Oscar 2019 nella cinquina dei migliori film
stranieri).
1Dogman
Dopo Gomorra e Reality (entrambi
vincitori del Grand Prix) e Il Racconto dei Racconti,
Matteo Garrone torna in Concorso al 71° Festival Di
Cannes con il suo nuovo film, DOGMAN.
In
una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove
l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un
uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel
suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia
Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex
pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima
sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello
immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.
“Dogman è un film che si ispira
liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma
che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che
siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici
anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte,
cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa,
l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua
umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così
cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo
che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si
illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio
quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre
uguale, e quasi indifferente”. – Matteo Garrone
La Disney ha confermato il reboot
della famosissima e amata (nonché remunerativa) serie di
Pirati dei Caraibi. A sorprendere i fan di lunga
data del franchise è che la Casa di Topolino ha
confermato che Johnny Depp, perno principale della
saga con il suo Jack Sparrow, non parteciperà al
progetto.
In un’intervista di fine anno, il
capo della produzione cinematografica della Disney, Sean
Bailey, ha confermato che gli sceneggiatori di Deadpool,
Rhett Reese e Paul Wernick,
stanno attualmente lavorando a un riavvio del franchise che era
stato inaugurato nel 2003 proprio con Depp al timone.
“Vogliamo portare nuova energia
e vitalità – ha spiegato Bailey a The Hollywood
Reporter – Adoro i film, ma parte del motivo per cui
Paul e Rhett sono così interessanti è che vogliamo dargli una
scossa ed è quello per cui li abbiamo assunti”.
Il ruolo del Capitano della Perla
Nera è valso a Depp una nomination agli Oscar e la vera e propria
notorietà in tutto il mondo, nonostante avesse già realizzato tanti
film di successo con autori di valore. Le voci del suo
allontanamento dal franchise si inseguono da ottobre.
Depp ha recitato nei panni del
Capitano Jack Sparrow in cinque film, che hanno
incassato oltre $ 4,5 miliardi al botteghino mondiale e hanno
lanciato un’intera ondata di merchandising. Al momento non è stata
annunciata la data di uscita o il regista per il riavvio di
Pirati dei Caraibi programmato dalla Disney.
Il primo trailer di
Hellboy ci ha riportato nel mondo dei fumetti di
Mike Mignola, in un’atmosfera forse meno cupa di
quello che ci aspettavamo ma comunque emozionante per i fan di
Big Red.
Questo rifacimento del personaggio,
nonostante qualche critica da parte dei fan che avrebbero preferito
un terzo adattamento della coppia Guillermo Del Toro/Ron
Perlman, ha avuto la benedizione dell’autore del fumetto e
creatore del personaggio, Mignola in persona.
Il fumettista ha parlato con
IGN proprio di questo nuovo
approccio al personaggio, da parte di David
Harbour, che raccoglie il testimone di Perlman, spiegando
le differenze di approccio trai due attori: “Hellboy di David è
un po’ più drammatico, ci sono più spigoli. Quello di Perlman era
molto più smussato e c’era una vera romantica molto diversa nel
personaggio di Ron, che interpretava quasi una specie di
adolescente troppo cresciuto. Hellboy di David è più grintoso, ed
emotivamente un po’ più turbolento.”
“È difficile da spiegare ma c’è
un approccio molto diverso – ha continuato Mignola – La
cosa bella è che entrambi, nelle loro maniere differenti, hanno
qualcosa di Hellboy. Sembra però che abbiano preso differenti
direzioni. C’è qualcosa di molto più selvaggio nel Hellboy di
Harbour.”
Il nuovo film diretto da
Neil Marshall (Il Trono
di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli
elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente
un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben
sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto
“spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio
2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio
dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile
2019.
Hellboy di
Neil Marshall vede David Harbor
nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di
Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di
Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan,
Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e
Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.
Fino a questo momento lo abbiamo
identificato semplicemente con
Hobbs & Shaw, ovvero i cognomi dei due personaggi
protagonisti, interpretati rispettivamente da Dwayne
Johnson e Jason Statham.
Adesso (via Games Radar)
sappiamo che il primo spin-off di Fast and Furious non rinuncerà al
marchio del franchise nel titolo e si chiamerà, almeno per l’uscita
ufficiale nel Regno Unito,
Fast & Furious – Hobbs & Shaw. Il regista
David Leicht ha parlato con Total Film:
“Stiamo andando avanti in questa corsa eccitante con questi due
personaggi del franchise molto amati, che sono sempre stati sotto i
riflettori. Scopriremo delle cose sul passato di Hobbs e della sua
famiglia, e scopriremo anche qualche cosa in più sul mondo di
Shaw.”
A dirigere lo spin
off Fast
& Furious – Hobbs & Shaw è stato
chiamato David Leitch, che gira il film
basandosi sulla sceneggiatura di Chris
Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson,
Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González e
Eddie Marsan.
In una recente
intervista, Dwayne Johnson aveva
consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto
incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious
9: “Non c’è altro franchise che mi
stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per
la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie
fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i
miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri
professionisti, mentre altri no.“
Una nuova immagine di Sophie
Turner nei panni di Jean Grey per Dark
Phoenix è stata diffusa da Total Film. La foto in questione
vede l’attrice de Il Trono di Spade nei panni dell’eroina mutante
che sarà protagonista della storia. Tuttavia il personaggio mostra
un costume inedito, che assomiglia molto a quello che Jean ha
indossato nei fumetti degli X-Men durante il lavoro di
Frank Quitely.
La tuta scura con la grande X gialla
a fasciare il busto sembra un richiamo abbastanza diretto ai
fumetti a cui ha lavorato l’illustratore. Potete vederlo di
seguito:
Di seguito la prima sinossi ufficiale del film:
In Dark Phoenix, gli X-Men devono
fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey.
Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi
uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una
volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa
infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Diretto da Simon Kingber, con Sophie
Turner, Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan
Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala a giugno
2019.
Ecco il trailer italiano di
Men In Black:
International, il nuovo capitolo che rivoluziona la
saga che ha visto protagonisti Tommy Lee Jones e
Will Smith. Questa volta è il turno di
Chris Hemsworth e Tessa Thompson
che si ritrovano dopo Thor: Ragnarok (dove
hanno interpretato Thor e Valchiria).
Di seguito, il trailer ci mostra
che il film sembra molto simile al primo film del franchise, con la
Thompson nel ruolo che è stato di Will Smith, la
nuova recluta degli uomini in nero. Nel cast del film anche
Liam Neeson e Emma Thompson.
Men In Black:
International, annunciato lo scorso anno, vedrà
tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e
proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e
aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che
si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor:
Ragnarok, in cui interpretavano il
protagonista Thor e la new entry
del MCUValchiria, stanno adesso affollando i social
network con foto e video dal backstage del film che li vede di
nuovo in coppia.
Tessa e
Chris rimpiazzeranno Will
Smith e Tommy Lee
Jones come protagonisti della storia, mentre nel film
tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O.
Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il
franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e
non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.
“Gli Uomini in Nero hanno
sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa
nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi:
una talpa nell’organizzazione Men in Black.
“
Non c’è niente di meglio che
godersi la meritata pausa natalizia in compagnia di un buon dolce,
una tazza di cioccolata calda e il piacere di gustarsi il film
perfetto per un pomeriggio o una serata in famiglia o con gli
amici.
Ecco di seguito 10 titoli da vedere a Natale disponibili su
Netflix:
1Sing
Perfetto per una serata con i
bambini, SING è il film
d’animazione targato Illumination Entertainment che vede come
protagonisti Buster Moon, un koala eternamente ottimista,
organizzare la più grande competizione canora mondiale per salvare
il proprio teatro.
Insieme a lui ci
saranno Rosita, la poco apprezzata e infaticabile madre di 25
porcellini alla disperata ricerca della propria diva interiore,
Ash, un porcospino punk-rock con una bellissima voce dietro un
aspetto esteriore alquanto spinoso e Johnny, un giovane gorilla
gangster che prova a liberarsi dalle cattive influenze della sua
famiglia.
La resa dei conti si avvicina e con
il passare dei giorni l’attesa di Avengers:
Endgame si fa sempre più insostenibile. D’altronde
trattandosi del capitolo che chiuderà la Fase 3 ci chiediamo cosa
accadrà e se i nostri eroi riusciranno a battere
Thanos.
Forse sarà proprio
Gamora, per alcuni rimasta intrappolata nella
gemma dell’anima, a conoscere la chiave per sconfiggerlo? Ecco 10
motivi per cui è la candidata numero uno:
1Ha già affrontato Thanos
Battersi con Thanos non è un’impresa facile:
persino Hulk, ampiamente riconosciuto come il più forte dei
Vendicatori, è stato costretto ad arrendersi dopo averlo affrontato
all’inizio di Avengers: Infinity
War.
Ma
nonostante la sua lunga e sofferta storia personale con il padre,
Gamora si è sempre detta disposta a combattere nel tentativo di
sovvertire i suoi sforzi per acquisire le gemme dell’infinito.
Coraggio da vendere non manca insomma.
Batman e
Wonder Woman sono tra i più conosciuti e amati
personaggi dell’universo DC, adattati per il piccolo e il grande
schermo numerose volte. Dal ritratto di Adam West
e Lynda Carter arrivando alle interpretazioni di
Ben Affleck e Gal Gadot nel DCEU,
abbiamo scoperto davvero poco del loro stretto rapporto dei
fumetti.
Ecco di seguito 10 curiosità che solo i veri fan
conosceranno:
1I loro destini sono legati
I
destini di Batman e Wonder Woman sono evidentemente legati a doppio
filo, ed è ciò che accade nello specifico nel riavvio della serie
di fumetti di Earth 2, nota anche come The
New 52, pubblicata dal 2012 al 2015.
Qui
si racconta di come Wonder Woman venga debilitata mentre prova a
trascorree del tempo con Batman; Superman viene ucciso poco dopo, e
a questo segue il sacrificio del crociato di Gotham.
La maggior parte di noi crede che
Steve Rogers morirà alla fine di Avengers:
Endgame, sacrificandosi per il bene dei suoi compagni,
tuttavia alcune teorie suggeriscono che non sarà questo il destino
dell’eroe e che forse gli sarà riservato un insperato happy
ending.
Lo ipotizza anche l’ultimo pensiero
comparso sul forum Reddit secondo cui Captain
America viaggerà indietro nel tempo, più precisamente
tornerà al 1945 per presentarsi a quel fatidico appuntamento con
Peggy Carter che non ha mai avuto luogo. Magari
questa scena sarà mostrata dopo i titoli di coda come congedo
finale e omaggio a Chris Evans,
che sarebbe sempre più vicino all’addio al MCU.
Avengers:
Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e porterà
a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.