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Christopher Nolan, intervista al regista di Oppenheimer: “La relazione tra i film e il tempo mi ha sempre affascinato”

Trai registi più riconoscibili della contemporaneità, Christopher Nolan si avvia da protagonista nella stagione dei premi 2024, grazie al grande successo di critica e pubblico di Oppenheimer, che al momento gli è già valso 5 Golden Globe, tra cui miglior film drammatico e soprattutto migliore regia. È la prima volta che la Hollywood Foreign Press Association riconosce infatti il lavoro di Nolan dietro alla macchina da presa.

Ma com’è nato il progetto di Oppenheimer, cosa lo ha spinto a addentrarsi così in profondità nel conflitto etico e morale dello scienziato che ha a tutti gli effetti inventato l’arma di distruzione di massa più temibile mai concepita dall’uomo? Abbiamo incontrato Christopher Nolan, a New York ed ecco cosa ci ha detto.

Quale è stata la scintilla che l’ha spinta a voler dirigere un film su Robert Oppenheimer?

<<Si è trattato di una confluenza di fattori in realtà. Essendo cresciuto nel regno Unito, gli anni ‘80 li ho vissuto all’insegna della minaccia di una guerra nucleare. Nella cultura di quel decennio era un problema ben presente. Gli Stati Uniti progettavano missili, c’erano proteste praticamente ovunque. La prima volta che ho sentito il nome di Oppenheimer è stato grazie a Sting e alla sua canzone Russians. Sapevo della sua associazione con la bomba atomica, ma ho sempre voluto scoprire qualcosa in più della sua storia. Anche se non sapevo esattamente cosa, c’era sempre stata una specie di cortina grigia intorno a questa figura di scienziato.

Poi a un certo punto ho scoperto che a Trinity non avevano completamente eliminato la possibilità che l’intera atmosfera si incendiasse allo scoppio della bomba, distruggendo l’intero pianeta. Ma andarono avanti e spinsero il bottone. Non c’è mai stato un momento come quello nella storia dell’umanità. Avevo già fatto riferimento a Oppenheimer nel mio film precedente Tenet. Così Robert Pattinson che era nel cast mi regalò questo libro su di lui e su quel gruppo di scienziati che cercavano di non teorizzare, di non razionalizzare questa minaccia che possedevano. Una storia che mi sembrava essere sempre più drammatica.

Emma ed io visitammo il nostro amico Charles Roven, con cui abbiamo prodotto la trilogia de Il Cavaliere Oscuro, e lui mi ha suggerito di leggere American Prometheus, un libro che lui stava tentando di tradurre in film. Appena ho iniziato a leggerlo ho visto subito la connessione tra la vita privata di questo personaggio e la storia globale di cui è parte. Per esempio Los Alamos, dove avvenne tutta la preparazione e lo scoppio della prima bomba prototipo, è dove Robert amava andare a cavalcare con suo fratello.>>

Intervista a Christopher Nolan, regista di Oppenheimer

Oppenheimer set Christopher Nolan Home Video
Cillian Murphy e Christopher Nolan sul set di OPPENHEIMER. © Universal Pictures.

Come ha lavorato alla sceneggiatura? È vero che c’è un draft scritto in prima persona?

<<Quando ho cominciato a scrivere non volevo usare la voce off, ma allo stesso tempo sentivo che mancava qualcosa, non riuscivo a penetrare nel punto di vista soggettivo che volevo aggiungere. Così a un certo punto ho cominciato a scrivere note di regia in prima persona. Non so se altri adoperano questo metodo. E questo mi ha immediatamente precipitato nel punto di vista di Oppenheimer, sia come scrittore che come spettatore, al modo di una voce off.

Nel momento in cui usi la prima persona, inizi a prestare attenzione a molte altre cose oltre il dialogo. E per questo film era fondamentale, anche per costruire degli appigli simbolici nei vari salti temporali che la storia propone.>>

È un processo che ha adoperato anche in fase di riprese?

<<Certamente. Con il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema abbiamo costantemente cercato un punto di vista che fosse il più vicino possibile all’essere soggettivo, quello di Robert Oppenheimer. Sia nelle scene a colori che in quelle in bianco e nero, spesso non interessandoci delle ombre o delle luci. Ci è parso un modo per essere onesti riguardo il punto di vista a cui volevamo aderire. Abbiamo seguito questa idea in maniera molto rigorosa, quasi religiosa direi. Mentre vedevamo il girato giornaliero ci siamo accorti che stava funzionando.>>

Quale metodo ha adoperato per restituire il lato emotivo sia del protagonista che della vicenda storica?

<<Alla base c’è il libro di Kai Bird, un volume estremamente accurato con delle prospettive nuove sia sull’uomo che sul suo lavoro. Ci sono voluti quasi venticinque anni di ricerche prima che Bird decidesse di farlo pubblicare. Gli è costato molto tempo e fatica scriverlo. Dopo ho ascoltato le registrazioni e letto le trascrizioni degli interrogatori a Oppenheimer. Poi ho letto il libro di nuovo e ho iniziato a prendere note, senza il testo ma basandomi soltanto su quello che ricordavo. Quello che mi aveva impressionato e che ritenevo essenziale. Una volta capita quale era la struttura con i due diversi piani temporali che avevo in mano ho cominciato a scrivere. Devo sempre avere un’ossatura, è il mio modo di lavorare.>>

I suoi film sono spesso intricati a livello narrativo ma molto chiari quando si tratta di emozioni: come lavora su questo doppio binario?

<<Quando ho girato il mio primo film Following volevo assolutamente usare una struttura con tre piani temporali che si alternavano. Pensavo che ci sarei riuscito scrivendo la storia in ordine cronologico e poi l’avrei assemblata seguendo la mia struttura.

Così ho scoperto che ci voleva moltissima riscrittura per rendere comprensibile il mio progetto. Così mi sono ripromesso di non farlo più. In tutte le sceneggiature successive sono state scritte seguendo la logica dei personaggi, al fine di rendere comprensibile il loro viaggio emotivo. Anche Memento.

Le connessioni le lascio fare in fase di riprese, ci sono collaboratori molto validi che mi aiutano. Quando segui i tuoi personaggi in un certo senso ti metti dalla parte dello spettatore. Di solito mi organizzo secondo strutture e diagrammi piuttosto astratti, cercando di dare forma alla storia. Scrivo un sacco di note. Non inizio mai a scrivere una sceneggiatura se non mi sento pronto e ho capito di aver esplorato tutte le possibili vie che mi interessavano nel raccontare i personaggi.>>

Christopher Nolan sul set di Oppenheimer
© Immagini universali. Tutti i diritti riservati.

Cosa la spinge a frammentare il concetto di tempo in molti dei suoi progetti?

<<La relazione tra i film e il tempo mi ha sempre affascinato. Il modo in cui i film convenzionali si confrontano con la nozione di tempo è qualcosa di molto sofisticato. Io sono uno spettatore molto esigente, se guardo una commedia romantica ad esempio sono sempre fin troppo cosciente della scala temporale della storia.

Si è svolta nell’arco di due anni, due mesi o due settimane? la gente non lo sa veramente. c’è sempre questo senso di fantasia nel cinema. A me invece piace esporre questo meccanismo, smontarlo e mostrarlo all’attenzione del pubblico, in modo che possa avere accesso al modo in cui egli stesso connette le informazioni riguardanti la narrazione. I romanzieri adottano questo meccanismo praticamente da sempre. Orson Welles lo ha fatto con Quarto potere.>>

Quando scrive una sceneggiatura pensa già agli attori che potrebbero interpretare i ruoli?

<<Provo a non farlo. Qualche volta però certi volti ti si insinuano nella mente e non se ne vanno, c’è poco o nulla da fare. Quando ad esempio ho scritto Batman Begins avevo  Morgan Freeman fisso in mente per il ruolo di Lucius Fox. Lui il film non lo voleva fare, ho davvero dovuto convincerlo.

Provo comunque a non farlo, mi sembra come se in qualche modo stessi tradendo il personaggio. Invece di costruirlo mi aggrappo a qualcosa che ho già visto in un attore. Invece vorrei consegnare loro qualcosa che non hanno mai fatto in precedenza. Sono molto fiero del ruolo che ho consegnato a Cillian in Oppenheimer e del modo in cui lo ha sviluppato, lo ha fatto proprio. Allo stesso modo la performance di Robert Downey Jr. è maestosa.>>

Five Nights at Freddy’s 2: Josh Hutcherson conferma che il sequel è in lavorazione

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Five Nights at Freddy’s 2 è sicuramente in lavorazione, secondo la star del primo film, Josh Hutcherson. Parlando con Variety, l’ex star di Hunger Games Josh Hutcherson ha confermato che il sequel è in cantiere, ma che la produzione è ancora agli inizi e che molte cose sono ancora un mistero per lui.

So che in questo momento stanno definendo la storia e vogliono iniziare il prima possibile“, ha dichiarato Josh Hutcherson, attualmente impegnato nella promozione del film d’azione di Jason Statham The Beekeeper. L’attore ha poi sottolineato quanto sia entusiasta di ritornare in quel mondo e di fare un regalo ai fan, dopo essere rimasto sorpreso dalla reazione al film.

Speravamo che il pubblico fosse soddisfatto, ma non credo che nessuno, nemmeno da parte nostra, si aspettasse che il film fosse così coinvolgente. Non vedo l’ora di tornare sul set. Emma Tammi, la nostra regista, è stata fantastica, ed è stato un mondo così divertente in cui giocare. Non vedo l’ora di vedere cosa faranno in seguito“.

La storia di Five Nights at Freddy’s 2 è in fase di definizione

Ryan Turek, produttore della Blumhouse, la scorsa settimana ha dichiarato che il sequel non è ancora stato ufficialmente autorizzato, anche se è emerso che il seguito dell’adattamento del videogioco di successo dovrebbe essere girato nella primavera del 2024 con un rapido avvicendamento per un’uscita nelle sale ad Halloween. Questo potrebbe ancora accadere una volta ottenuto il via libera.

Hutcherson ha anche raccontato che la co-star di Hunger Games, Jennifer Lawrence, gli ha mandato un messaggio per congratularsi del successo di “Five Nights at Freddy’s“. “Jen mi ha mandato un messaggio quando è uscito ‘Freddy’s’“, ha ricordato Hutcherson. “Mi ha detto: ‘Il mio film è al primo posto su Netflix e il tuo è al primo posto al botteghino! Andiamo! E io: “Ti amo!“”.

Five Nights at Freddy’s è uscito il 27 ottobre 2023 e segue una guardia giurata problematica che inizia a lavorare al Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre trascorre la sua prima notte di lavoro, si rende conto che il turno di notte da Freddy’s non sarà così facile da superare.

Five Nights at Freddy’s è stato diretto e co-scritto da Emma Tammi e vede protagonisti Josh Hutcherson (The Hunger Games), Piper Rubio, Elizabeth Lail e Matthew Lillard (Scream).

Patrick Stewart rivela che il film su Star Trek: Picard è in fase di scrittura

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La star di Star Trek: The Next Generation Patrick Stewart ha rivelato che un film su Star Trek: Picard è attualmente in lavorazione. Durante la sua partecipazione al podcast Happy Sad Confused, Patrick Stewart ha spiegato che gli è stato detto di aspettarsi che la sceneggiatura del film di Star Trek: Picard gli arriverà a breve, perché è stata scritta pensando a lui per interpretare ancora una volta l’iconico capitano.

Ho sentito parlare, solo ieri sera, di una sceneggiatura che sta per essere scritta con l’attore Patrick che vi reciterà [nei panni di Picard]“, ha rivelato Patrick Stewart. “Mi è stato detto di aspettarmelo entro una settimana o giù di lì, e sono così eccitato, perché sembra il tipo di progetto in cui la sperimentazione che voglio fare sarà essenziale per questo tipo di materiale“. È possibile vedere l’episodio completo su YouTube qui sotto:

Quando è finita Star Trek: Picard?

La terza stagione di Star Trek: Picard iniziò ad andare in onda il 16 febbraio 2023, mentre il finale debuttò il 20 aprile 2023. La serie era interpretata da Patrick Stewart, Jeri Ryan, Michelle Hurd e Ed Speleers. Akiva Goldsman e Terry Matalas hanno prodotto esecutivamente la serie, oltre a ricoprire il ruolo di showrunner. I produttori esecutivi sono Alex Kurtzman, Michael Chabon e Doug Aarniokoski.

Napoleon in streaming on-demand dal 9 gennaio

Napoleon in streaming on-demand dal 9 gennaio

Apple Original Films ha annunciato oggi che Napoleon, il dramma storico di Ridley Scott, sarà disponibile su premium video-on-demand e per l’acquisto digitale presso i principali rivenditori digitali, in collaborazione con Sony Pictures Home Entertainment, a partire da martedì 9 gennaio in oltre 100 Paesi, prima di essere trasmesso in streaming su Apple TV+.

Diretto da Ridley Scott, da una sceneggiatura di David Scarpa, Napoleon vede protagonista Joaquin Phoenix nel ruolo dell’imperatore e leader militare francese. Il film offre uno sguardo originale e personale sulle origini di Napoleone e sulla sua rapida e spietata ascesa a imperatore, vista attraverso il prisma della sua relazione dipendente e spesso instabile con la moglie e unico vero amore, Josephine, interpretata da Vanessa Kirby. Il film cattura le famose battaglie, l’implacabile ambizione e la stupefacente mente strategica di Napoleone, straordinario leader militare e visionario della guerra.

Fin dal suo debutto nelle sale cinematografiche, Napoleon ha riscosso un ampio consenso da parte della critica ed è recentemente entrato nelle shortlist degli Oscar dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nelle categorie Best Makeup and Hairstyling, Best Sound and Best Visual Effects, nonché nelle long list degli EE British Academy of Film and Television Arts Awards nelle categorie Outstanding British Film, Cinematography, Costume Design, Make Up and Hair, Original Score, Production Design and Sound, ottenendo anche una nomination ai Critics Choice Award per i Migliori costumi.

Una produzione di Apple Studios in collaborazione con la Scott Free Productions, Napoleon è prodotto dallo stesso Scott, da Kevin Walsh, Mark Huffam e Joaquin Phoenix; Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi.

Aquaman: trama, cast e sequel del film con Jason Momoa

Aquaman: trama, cast e sequel del film con Jason Momoa

Dopo essere stato brevemente anticipato nel film Batman v Superman, e poi più ampiamente presentato in Justice League, il personaggio di Arthur Curry è stato protagonista di un film interamente dedicato a lui. Arrivato al cinema nel 2018, Aquaman (qui la recensione) ha così finalmente portato sul grande schermo le origini di uno dei supereroi più celebri della DC Comics. A dirigere il tutto vi è il regista James Wan, ideatore delle saghe di Saw, Insidious e The Conjuring, che firma così il sesto film dell’ormai concluso DC EXtended Universe, modellato sul ben più noto Marvel Cinematic Universe.

Ideato nel 1941 da Mort Weisinger e Paul Norris, il personaggio di Aquaman è da sempre uno dei più noti e apprezzati supereroi dei fumetti. Con il progetto di realizzare un film sulla Justice League, il gruppo di supereroi composto anche da Batman, Superman e Wonder Woman, era dunque lecito immaginarsi l’arrivo sul grande schermo anche del possente dio dei mari. Data la grande accoglienza nei suoi confronti, è così stato realizzato un film che esplora le sue origini. Girato prima in Australia e poi anche nel comune siciliano di Erice, il film vanta grandi effetti speciali e intrattenimento, merito di un budget particolarmente ricco.

Stimato intorno ai 200 milioni di dollari, questo fu da subito visto come un grande rischio, e i non entusiasmanti risultati al box office dei precedenti film DC contribuirono ai dubbi circa il successo di questo nuovo film. Aquaman, tuttavia, ottenne un risultato straordinario, arrivando ad un incasso globale di circa 1 miliardo e 148 milioni di dollari. Questo stabilì così diversi primati, divenendo il maggior incasso di un film tratto dai fumetti DC Comics. Prima di lanciarsi nella visione di questo, potrà certamente tornare utile approfondire ulteriormente dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si vedrà infine su quali piattaforme è possibile ritrovare il film.

La trama di Aquaman

Ambientato dopo gli eventi di Justice League, il film si concentra sul possente Arthur Curry, noto anche come il protettore degli oceani Aquaman. Questi è una personalità particolarmente tormentata, che cerca di far convivere la sua natura umana con quella di divinità. Egli esita a prendere il posto che gli spetterebbe, alla guida del regno sottomarino di Atlantide, preferendo impiegare i propri superpoteri per fare del bene aiutando i più deboli. La sua lealtà è così divisa tra gli abitanti della terra, che continuano a inquinare il pianeta, e il popolo subacqueo, che progetta invece di invadere la superficie e reclamare la propria superiorità. Su tali posizioni belliche si pone il fratellastro Orm, il quale mira naturalmente al trono. Per poterlo ottenere, però, dovrà assicurarsi che Arthur non possa intralciare i suoi malvagi piani.

Aquaman: il cast del film

Come già avvenuto per Justice League, a dare volto al possente protagonista vi è l’attore Jason Momoa. Divenuto celebre grazie alla serie Il Trono di Spade, questi si dichiarò particolarmente sorpreso di aver ottenuto il ruolo del supereroe, da sempre disegnato con caratteristiche caucasiche. Gli autori, tuttavia, rivelarono l’intenzione di dar vita ad un personaggio diverso, che potesse essere simbolo di maggior inclusività. Momoa accettò entusiasta il ruolo, essendo da sempre un grande amante del mondo marino e di suddetto supereroe. Per darvi vita, l’attore si sottopose ad un allenamento fisico volto a riconfermare il proprio fisico scultoreo. Accanto a lui, nei panni di Mera, vi è l’attrice Amber Heard, la quale ha dichiarato di aver ottenuto il ruolo grazie alla sua carriera nella boxe non professionistica.

La premio Oscar Nicole Kidman è invece la regina Atlanna, madre di Arthur. L’attrice ha accettato il ruolo dopo che le fu garantito che il suo personaggio sarebbe stato non solo una reale ma anche una grande combattente. Willem Dafoe, invece, ricopre il ruolo di Nuidis Vulko, capo consulente scientifico di Atlantide nonché mentore di Arthur. L’attore Patrick Wilson è invece presente nei panni di Orm Marius, fratellastro del protagonista che aspira al trono del regno. Per non sfigurare accanto a Momoa, l’attore decise di guadagnare una notevole massa muscolare. Ad interpretare il secondo villain del film, Black Manta, è invece l’attore Yahya Abdul-Mateen II, divenuto celebre grazie alla miniserie Watchmen. L’attore Temuera Morrison è invece stato espressamente voluto da Momoa per interpretare Thomasu Curry, padre di Arthur.

Aquaman cast

Aquaman: il sequel del film

Dato il grandissimo successo del film, era prevedibile che la Warner Bros. decidesse di mettere in cantiere un sequel di Aquaman. Questo, dopo numerosi ritardi e problemi produttivi, è infine uscito al cinema nel dicembre 2023 e si trova tutt’ora in sala. Il titolo di questo sequel è Aquaman e il Regno Perduto (qui la recensione) e vede il protagonista chiamato a dover fare squadra con il fratellastro Orm per fermare la minaccia rappresentata da Black Manta e dal suo misterioso tridente magico. Il film è inoltre il capitolo conclusivo del DC Extended Universe, giunto al capolina in vista del reboot di James Gunn e Peter Safran con il DC Universe.  Sembra dunque che non ci sarà un terzo Aquaman, cosa che fa di questo film l’ultima avventura per il personaggio interpretato da Momoa.

Il trailer di Aquaman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Aquaman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 8 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

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Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

Officine UBU ha diffuso il trailer italiano della brillante commedia francese Una Bugia per due, diretta da Rudy Milstein con protagonisti Vincent Dedienne, Clémence Poésy e Géraldine Nakache, in arrivo nelle sale italiane da giovedì 1 febbraio.

Una commedia intelligente, sottile e delicata che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre, di essere accettati e di compiacere alla società. Protagonista dell’originale opera prima di Milstein è l’avvocato Louis, interpretato da Vincent Dedienne, il classico (fin troppo) bravo ragazzo ‘costretto’ dalle circostanze a ricoprire il ruolo di bugiardo. A far da contorno, una serie di personaggi che verranno coinvolti dalle imprevedibili conseguenze delle “piccole” bugie di Louis, tra cui Elsa, la spregiudicata e affascinante manager dello studio legale presso cui lavora Louis, interpretata da Clémence Poésy, l’incorruttibile e determinata Hélène interpretata da Géraldine Nakache, gli eccentrici genitori di Louis e Bruno, il bizzarro vicino di casa, che apparentemente non riesce a provare emozioni, interpretato dallo stesso regista, nel doppio ruolo di autore e attore.

La trama del film

Louis è gentile. È così gentile che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis le opportunità personali e professionali improvvisamente abbondano. Quando lo studio legale presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale da uno scandalo, questa diventa per Louis l’occasione per farsi finalmente notare. Tutto però ha un prezzo, e Louis sarà costretto a ricorrere a una bugia “buona” per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri e poter compiere, finalmente, qualcosa di grande.

 

Stranger Things 5: la produzione è ufficialmente iniziata

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Stranger Things 5: la produzione è ufficialmente iniziata

Lettera d’amore ai classici film di genere degli anni ’80 che hanno affascinato una generazione intera, Stranger Things è un drama emozionante ambientato nell’apparentemente normale cittadina del Midwest di Hawkins, Indiana. Dopo che un ragazzo scompare nel nulla, il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca delle risposte e viene trascinato in una serie di eventi rischiosi e mortali. Sotto la superficie della loro ordinaria cittadina si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme a esperimenti governativi top-secret e a un pericoloso portale che collega il nostro mondo a un regno potente e sinistro. Le amicizie saranno messe alla prova e le vite saranno sconvolte, perché ciò che scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo, per sempre.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things ha debuttato a luglio del 2016 ed è rapidamente diventata una delle più popolari serie TV Netflix di sempre, con la sola quarta stagione che ha totalizzato oltre 140,7 milioni di visualizzazioni a livello globale. Radicata nella nostalgia degli anni ’80, a ogni nuova stagione ha dato vita a una rinascita di oggetti della cultura pop di quel decennio, come le cialde Eggo e la New Coke. Più di recente ha riportato alla ribalta il brano di Kate BushRunning Up That Hill“, facendo registrare un aumento degli streaming su Spotify e catapultandolo nella Top 10 della classifica Billboard Hot 100 per la prima volta nei suoi 38 anni di storia.

Stranger Things ha inoltre ottenuto oltre 70 riconoscimenti in tutto il mondo tra cui Emmy e lo Screen Actors Guild Award  per il Miglior cast in una serie drammatica ed è stata nominata per oltre 230 premi. I fan di Stranger Things di tutto il mondo festeggiano il 6 novembre – giorno della scomparsa di Will Byers – come lo “Stranger Things Day”, un giorno speciale in cui condividono il loro amore per il mondo di Stranger Things.

Stranger Things 5 è stata annunciata come la stagione finale di Stranger Things, ma sono in cantiere altri progetti legati all’universo, tra cui: Stranger Things: The First Shadow in scena nel West End di Londra e una serie spinoff animata senza titolo.

Jonathan Majors rompe il silenzio: “Sono stato imprudente con il suo cuore, non con il suo corpo”

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Jonathan Majors ha partecipato a Good Morning America in quella che è la sua prima intervista da quando il mese scorso è stato dichiarato colpevole di aggressione e molestie nei confronti dell’ex fidanzata Grace Jabbari e, dopo la breve anteprima di venerdì, sono stati condivisi online i dettagli del segmento completo.

La star di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e Loki è stata dichiarata colpevole di due reati minori di molestie e aggressione, oltre che non colpevole di altre due accuse di aggressione intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di secondo grado.

Com’era prevedibile, Jonathan Majors si è dichiarato innocente e ha negato di aver causato lesioni a Jabbari. “Non è successo“, ha detto l’attore alla conduttrice Lindsey Davis quando lei gli ha chiesto se fosse responsabile. Quando la conduttrice ha chiesto come Jabbari si fosse ferita, l’attore ha risposto: “Vorrei tanto saperlo. Questo mi darebbe chiarezza, mi darebbe un po’ di pace“.

Jonathan Majors ha poi detto di essere rimasto “assolutamente scioccato e spaventato” quando è stato letto il verdetto di colpevolezza. “Ero lì in piedi e il verdetto è stato emesso. Mi sono detto: ‘Com’è possibile? Sulla base delle prove – sulla base delle prove dell’accusa, per non parlare delle nostre prove – come è possibile?“.

Jonathan Majors sostiene di non aver “mai picchiato una donna“, ma ammette che la sua relazione con Jabbari non era sana. “Sono stato imprudente con il suo cuore, non con il suo corpo“. Majors è stato licenziato dal ruolo di Kang nel MCU quasi subito dopo l’annuncio del verdetto.

Quando gli è stato chiesto se crede che la sua carriera sia finita o se pensa di lavorare ancora a Hollywood, l’attore ha risposto: “Sì, lo penso… Prego di farlo“.

In una dichiarazione in risposta all’intervista di Jonathan Majors, l’avvocato di Jabbari, Brittany Henderson, ha affermato: “Non è affatto sorprendente che il signor Majors continui a non assumersi la responsabilità delle sue azioni. La sua denigrazione del nostro sistema di giuria non è dissimile dall’atteggiamento al di sopra della legge che ha mantenuto durante tutto il processo. La tempistica di queste nuove dichiarazioni dimostra una chiara mancanza di rimorso per le azioni per cui è stato giudicato colpevole e dovrebbe rendere le decisioni di condanna abbastanza facili per la Corte“.

Jonathan Majors sarà condannato il mese prossimo. Rischia fino a un anno dietro le sbarre, ma non dovrebbe scontare alcuna pena detentiva.

DCU: le 10 trame più emozionanti che ci aspettano nel 2024

DCU: le 10 trame più emozionanti che ci aspettano nel 2024

L’Universo DC si sta lentamente delineando e ci sono molte storyline in arrivo nel 2024 per cui vale la pena entusiasmarsi. Aquaman e il Regno Perduto ha ufficialmente messo fine al DCEU, e ora tutti gli occhi sono puntati al rinnovato DCU, guidato da James Gunn e Peter Safran. Sebbene non sia ancora stato rivelato molto sul nuovo universo condiviso, si sa abbastanza sui prossimi film della DC da far pensare a diversi personaggi e storie interessanti. Anche se alcuni personaggi preesistenti, come il Peacemaker di John Cena e il Blue Beetle di Xolo Maridueña rimarranno nel nuovo DCU, l’universo è pronto a introdurre nuove versioni dei suoi eroi, come Superman, Lanterna Verde e molti altri. Da una storia di origini di stampo horror (Swamp Thing) a una serie mystery in stile True Detective (Lanterns), le prossime trame previste per l’universo cinematografico si prospettano brillanti e innovative. Senza contare i film Elseworld come Joker: Folie a Deux e The Batman – Part II, che sono progetti molto attesi.

Una storia d’amore musicale tra Joker e Harley

Lady-Gaga-JokerLa versione del Joker di Joaquin Phoenix è stata certamente improntata al realismo, affrontando una tematica quasi mai attuale come la salute mentale. Anche se Todd Phillips ha diretto Joker come una grintosa opera neo-noir, il sequel assumerà le sembianze di un musical. Il cast di Joker: Folie a Deux si prospetta incredibilmente allettante, con Lady Gaga che interpreta la tragica amante e partner del crimine di Joker, Harley Quinn. Sappiamo che almeno parte del film sarà ambientato ad Arkham, dunque è evidente che Arthur Fleck non è riuscito a fuggire dalla struttura alla fine del primo film. Il sottotitolo in francese del film si traduce in “follia a due”, e sarà interessante vedere come Phillips sovvertirà la controversa storia d’amore tra Joker e Harley.

Batman affiancato da un figlio

The Brave and the BoldUno dei titoli più attesi del Capitolo Uno del DCU: Dei e Mostri è The Brave and the Bold, una storia padre-figlio tra Batman e suo figlio Damian Wayne. Dando il via alla Bat-famiglia in questo nuovo Universo DC, The Brave and the Bold offrirà finalmente a un Batman in carne e ossa l’opportunità di fare da padre. Tutti i precedenti film di Batman hanno parlato di come la morte dei suoi genitori abbia plasmato la visione della vita del Crociato incappucciato. Combattendo il crimine al fianco di suo figlio, il pubblico potrebbe dare uno sguardo emotivo a Batman come mai prima d’ora. La madre di Damian Wayne è Talia al Ghul, apparsa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, interpretata da Marion Cotillard.

Un mistero per le Lanterne Verdi

Lanterns serie tv 2024Il DCU ha in programma anche serie televisive come l’imminente Lanterns. Il motivo per cui Lanterns non si chiama Lanterne Verdi potrebbe indicare che il DCU è pronto a ramificarsi oltre il Corpo delle Lanterne Verdi e a inglobare molti altri corpi dello spettro emotivo. Sperando di rimediare agli errori del film su Lanterna Verde, universalmente criticato, Lanterns promette di essere un thriller investigativo, ed è stato paragonato da James Gunn a True Detective. Con le iconiche Lanterne Verdi Hal Jordan e John Stewart al comando, i fan della DC potrebbero avere un duo di detective paragonabile agli indimenticabili personaggi interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione della serie antologica targata HBO.

Il debutto in live action di Stormwatch

The Authority film 2026Stormwatch, la squadra segreta di agenti dotati di superpoteri che di solito si occupa di minacce extraterrestri, è un team piuttosto oscuro della DC Comics. Creato dai pesi massimi del fumetto Warren Ellis e Jim Lee, Stormwatch è stato introdotto nell’omonimo fumetto del 1993 e da allora ha acquisito uno status di culto con antieroi grintosi e iperviolenti paragonabili a quelli di Watchmen e The Boys. Dai precedenti progetti di James Gunn, come Guardiani della Galassia e Peacemaker, è chiaro che ama portare all’attenzione del grande pubblico i personaggi più bizzarri e sottovalutati. Con The Authority, un’entrata a sorpresa nel calendario dei film del DCU, Stormwatch potrà finalmente avere il suo grande momento.

Themyscira prima di Wonder Woman

Wonder-Woman-1984-filmEntrambi i film di Wonder Woman del DCEU hanno offerto uno sguardo all’antica isola greca di Themyscira, una società militarista gestita dalle Amazzoni: le connessioni di Themyscira con le altre divinità greche e le sue complicate reti politiche potranno finalmente essere approfondite nella serie prequel di Wonder Woman, Paradise Lost. A differenza della maggior parte dell’attuale serie di film e spettacoli del DCU ambientati nel mondo moderno, Paradise Lost sarà un divertente sguardo al passato. Il genere fantasy è uno dei più apprezzati nell’era post-Game of Thrones e questo dramma politico ambientato nell’antichità è un prospetto sicuramente innovativo per la prima fase del DCU.

Il ritorno di Weasel

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Interpretato da Sean Gunn per alcune sequenze di Suicide Squad, Weasel tornerà in Creature Commandos, una serie animata scritta da James Gunn che darà ufficialmente inizio al DCU. La serie, che precederà il debutto del DCU sul grande schermo, seguirà un gruppo di eroi mostruosi, tra cui Erik Frankenstein e il Dottor Phosphorus, oltre a Weasel. Weasel è già il terzo personaggio che sarà interpretato da Sean Gunn, oltre a GI Robot (voce, Creature Commandos) e Maxwell Lord (live-action, progetto sconosciuto).

Le avventure di Booster Gold nel tempo

booster-gold-fumettiBooster Gold è apparso in TV, ma non è mai stato incluso nel canone del DCEU. L’eroe del futuro che viaggia nel tempo avrà il suo momento di gloria nell’Universo DC, dove sarà protagonista di una serie televisiva tutta sua. I dettagli sono stati tenuti nascosti, ma dato il legame dell’eroe con Blue Beetle nei fumetti DC, potrebbe essere il progetto perfetto per Jaime Reyes per passare dal DCEU al DCU.

La discesa nella malvagità di Amanda Waller

Fin dal suo debutto in Suicide Squad del 2016, la leader dell’A.R.G.U.S. Amanda Waller è stata un personaggio moralmente ambiguo: le sue intenzioni potrebbero essere per il bene dell’umanità, ma le sue decisioni hanno un costo devastante. Proprio come la sua controparte nei fumetti, l’Amanda Waller di Viola Davis è destinata ad avere dei momenti veramente cattivi nel DCU, considerando il suo coinvolgimento nella seconda stagione di Peacemaker. Con la prima stagione di Peacemaker che introduce anche la figlia Leota Adebayo, il franchise potrebbe continuare ad approfondire la misteriosa vita personale della Waller.

L’orrore di Swamp Thing

swamp-thing-vertigoMembro integrante della Justice League Dark, le apparizioni live-action della Cosa della Palude hanno avuto una risposta contrastante. Sebbene non si sappia molto del prossimo film di James Mangold su Swamp Thing, le cose potrebbero cambiare per il mostro vegetale elementale, che sarà sottoposto a un trattamento horror classico. Con il regista di Logan che ha descritto il suo progetto a Variety come “horror gotico“, il DCU ha l’opportunità di esplorare la tragica dualità del personaggio come lo scienziato defunto Alec Holland e la sua forma di pianta solitaria. Con Logan, Mangold ha già dimostrato di saper dirigere film di supereroi standalone cupi e grintosi: Swamp Thing può permettergli di fare lo stesso per la DC.

Il futuro del Pinguino

Colin Farrell ha dato vita a un minaccioso Oswald Cobblepot, alias il Pinguino, un personaggio con tantissimo potenziale da esplorare nel mondo neo-noir del Batman di Matt Reeves. La serie The Penguin di Max, ambientata una settimana dopo The Batman, si concentrerà sulla continua ascesa del criminale mentre Gotham si riprende dalla distruzione di massa e sarà una delle numerose storie “Elseworlds” non canoniche dell’Universo DC.

Sentry: 10 attori che potrebbero sostituire Steven Yeun per il personaggio del film Thunderbolts

Steven Yeun non interpreterà più Sentry nel prossimo progetto Thunderbolts dei Marvel Studios, ma ci sono diversi attori brillanti che potrebbero prendere il suo posto nel MCU. Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha annunciato lo sviluppo del film nel luglio del 2022, con questo titolo che segnerà il ritorno di David Harbour, Florence Pugh, Sebastian Stan, Hannah John-Kamen, Olga Kurylenko, Wyatt Russell e Julia Louis-Dreyfus nei panni di una nuova squadra di antieroi. L’uscita di Thunderbolts nel MCU è prevista per il 25 luglio 2025, ma alcuni problemi produttivi e l’abbandono di Yeun (recentemente vincitore di un Golden Globe) per via di conflitti di programmazione potrebbero far ritardare l’uscita del film. Nell’attesa di avere maggiori notizie a riguardo, ecco 10 attori che potrebbero assumere il ruolo di Sentry al posto di Yeun.

Alexander Skarsgård

Alexander Skarsgård

L’attore svedese Alexander Skarsgård è molto più simile alla rappresentazione della Sentinella dei fumetti rispetto a Steven Yeun, con i suoi capelli biondi e il suo fisico muscoloso. Il ruolo di Skarsgård in The Northman di Robert Eggers lo ha visto calarsi perfettamente nella brutalità, nel realismo e nella forza del guerriero Amleth, che potrebbero tradursi perfettamente nel Sentry del MCU.

Andrew Koji

Snake Eyes G.I. Joe - Le origini Andrew Koji

Famoso per i suoi ruoli in Warrior, Snake Eyes e Bullet Train, Andrew Koji è diventato di recente un fan-cast popolare per il ruolo di Sentry nel MCU. Koji si è spesso calato nei panni di un combattente, utilizzando il suo background di arti marziali per dare vita a scene di combattimento efficaci. Questo forse fa di Koji il candidato perfetto per Sentry. I Marvel Studios hanno spesso preso attori all’inizio della loro carriera e li hanno portati alla notorietà, e Andrew Koji potrebbe presto ricevere lo stesso trattamento.

Boyd Holbrook

Boyd Holbrook
Boyd Holbrook al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Boyd Holbrook è noto per i suoi ruoli d’azione in progetti come Narcos, Indiana Jones e il quadrante del destino e The Sandman, e la Sentinella gli darebbe l’opportunità di mostrare una gamma di abilità ancora più ampia. Holbrook si è già avventurato nel mondo dei supereroi, avendo interpretato il cattivo Donald Pierce in Logan – The Wolverine del 2017 e Miracle Guy in We Can Be Heroes del 2020.

Nikolaj Coster-Waldau

The Silencing film Nikolaj Coster-Waldau

Forse più famoso per il ruolo di Jaime Lannister in Game of Thrones della HBO, Nikolaj Coster-Waldau è stato uno dei nomi più gettonati per sostituire Steven Yeun nel ruolo della Sentinella del MCU. L’attore danese ha una lunga esperienza come protagonista di progetti d’azione, sci-fi e thriller, il che rende imminente un ruolo nel MCU per la star di Gods of Egypt e The Silencing. Coster-Waldau potrebbe anche sfruttare i suoi ruoli più cattivi per interpretare l’alter ego di Sentry, il Vuoto, con drammaticità, intensità e impatto.

Ryan Hurst

10 attori Thunderbolts

Ryan Hurst è forse una scelta non convenzionale per interpretare la Sentinella nei Thunderbolts del MCU, ma è l’interesse dell’attore stesso per il ruolo dell’eroe superumano dei fumetti Marvel Comics che lo rende un chiaro candidato. Già nel 2021, Hurst ha condiviso sul suo Instagram molte fan art che lo immaginavano nei panni della Sentinella, esprimendo il suo diretto interesse a entrare nel MCU, quindi è possibile che questo si realizzi finalmente in Thunderbolts.

Keanu Reeves

Ballerina keanu Reeves

Da diversi anni molti desiderano che il leggendario attore Keanu Reeves entri a far parte del MCU e ci sono state numerose speculazioni su quali personaggi della Marvel Comics potrebbe interpretare. Mentre i cast dei fan suggeriscono che Reeves potrebbe debuttare nei panni di Ghost Rider, Wolverine o del demone Mephisto, Reeves sarebbe perfetto anche per Sentry dei Thunderbolts. Reeves ha la capacità drammatica di rappresentare il personaggio stratificato e complesso di Robert Reynolds, ma ha anche il fisico, la simpatia e l’esperienza nel campo dell’azione per affrontare un ruolo così impegnativo.

Charlie Hunnam

Charlie Hunnam The Gentleman

Come Keanu Reeves, anche Charlie Hunnam è stato regolarmente fan-cast in una varietà di ruoli nel MCU, tra cui quelli di Captain Britain, Wolverine e del membro degli X-Men Iceman. L’esperienza di Hunnam in progetti d’azione come Triple Frontier e King Arthur: Il potere della spada lo ha preparato perfettamente per un ruolo nel MCU, mentre il suo lavoro in progetti fantascientifici come Pacific Rim e Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco dimostra che è in grado di assumere un ruolo più mistico come quello della Sentinella.

Antony Starr

The Boys 4

L’attore neozelandese Antony Starr ha raggiunto il successo nel ruolo di Homelander nella satira sui supereroi di Amazon Prime Video The Boys, un ruolo in realtà molto simile a quello di Sentry. Sia Homelander che Sentry hanno dei lati oscuri e, sebbene Sentry abbia anche una personalità eroica e buona, mentre Homelander forse no, Antony Starr si è dimostrato capace di interpretare entrambi i lati di questo spettro. Ad oggi, egli sarebbe l’attore ideale per il ruolo.

Ryan Gosling

The Fall Guy Ryan Gosling

Da tempo si vocifera di un ingresso di Ryan Gosling nel MCU, anche perché ha l’aspetto perfetto per molti supereroi della Marvel Comics, tra cui Sentry. Recentemente è stato riferito che Gosling è di nuovo in trattativa con i Marvel Studios per entrare nel MCU, anche se non è chiaro chi potrebbe interpretare, dato che alcune scelte popolari lo collocano nei ruoli di Quasar, Nova, Ciclope e Ghost Rider. Ryan Gosling, uno dei nomi più in voga di Hollywood, sarebbe una fantastica aggiunta al cast di Thunderbolts, portando al progetto un livello di credibilità e presenza sullo schermo che potrebbe giovare al più ampio mondo dei Marvel Studios.

Henry Cavill

Henry Cavill Batman v Superman

L’attore britannico Henry Cavill è forse più noto per aver interpretato Superman nel DC Extended Universe, dando il via al franchise in Man of Steel del 2013. La Sentinella è stata spesso definita la versione Marvel di Superman, il che significa che Henry Cavill potrebbe cercare il riscatto passando al MCU interpretando proprio tale personaggio.

Spider-Man 4: Daredevil potrebbe avere un ruolo “importante” insieme a Ant-Man

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L’interpretazione di Tom Holland di Spider-Man è stata affiancata da una figura paterna in tutti e tre i suoi precedenti film da solista, e sembra che la tendenza possa continuare anche nel prossimo quarto film dell’uomo ragno.

Anche se per il momento si tratta solo di voci, l’insider Daniel Richtman ha sentito dire che Daredevil (Charlie Cox) ha un “ruolo importante” nell’attuale bozza della sceneggiatura di Spider-Man 4.

Non è la prima volta che si vocifera di una partecipazione dell’Uomo senza paura nel film, ma potrebbe non essere l’unico personaggio importante a comparire. Richtman riferisce anche che i Marvel Studios vogliono che un altro eroe assuma il ruolo di “Iron Man/Nick Fury/Doctor Strange“, e Ant-Man (Paul Rudd) è l'”idea attuale”.

Non ci risulta che uno sceneggiatore sia già stato coinvolto nel film (potrebbe anche essere già ingaggiato, ma non è stato annunciato nulla), quindi è bene non dare troppo credito a questo tipo di notizie. Questo non vuol dire che non siano vere, semplicemente le idee nella fase di sviluppo possono cambiare molto.

Detto questo, la presenza del Diavolo di Hell’s Kitchen avrebbe senso dopo il cameo di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home, ma non siamo così sicuri della presenza di Scott Lang. Anche se c’è del vero in questa notizia, non è forse il momento di lasciare che Spidey se la cavi da solo, senza mentori?

Un team-up con Daredevil potrebbe funzionare molto bene, e non credo che i fan siano troppo contenti dell’aggiunta di un altro personaggio in veste di mentore. Un’altra recente indiscrezione suggeriva che Jon Watts potrebbe non essere in grado di tornare alla regia e i Marvel Studios potrebbero puntare su Drew Goddard come possibile sostituto.

Anche se Tom Holland tornerà quasi sicuramente, questa potrebbe essere la sua ultima volta nei panni del Wall-crawler. Durante una recente intervista, l’attore ha dichiarato di essersi abituato troppo alla “coperta di sicurezza di Spider-Man“.

Voglio fare cose che mi spaventano, cose che mi mettono a disagio. Quando fai quello che facciamo noi, devi essere a tuo agio nell’essere scomodo. Questo show ne è un esempio perfetto. Ben mi dice sempre che se non ti impegni non ti crederanno. Il motivo per cui non mi impegnavo è che avevo paura. Non avevo mai fatto niente del genere prima. Mi ero così abituato alla macchina Marvel e alla coperta di sicurezza di Spider-Man, sentendomi protetto. Quindi, fare una cosa del genere è stato incredibilmente spaventoso, ma proprio perché era così spaventoso, è stato così appagante e gratificante. In futuro, se c’è qualcosa che sento di non poter fare, voglio farlo. Interpretare una specie di stupido inglese non è quello che voglio fare perché quella è la mia vita, giusto?“.

Box office: Succede anche nelle migliori famiglie di nuovo primo in classifica

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La classifica box office del fine settimana appena concluso vede nuovamente trionfare il cinema italiano, con Succede anche nelle migliori famiglie tornato primo classificato. Il film, diretto, scritto e interpretato dall’attore Alessandro Siani, incassa infatti €647.512 nel week end e arriva quasi a 4 milioni di euro di incassi dalla sua uscita il 31 dicembre.

Secondo classificato è Il ragazzo e l’airone, nuovo film d’animazione dello studio Ghibli, diretto da Hayao Miyazaki. La nuova pellicola dello Studio Ghibli, dopo l’apparente ritiro del regista nel 2013, riscuote grande successo in fatto d’incassi: nel fine settimana Il ragazzo e l’airone raggiunge infatti un incasso di €535.880, a fronte di un totale che sfiora i 4 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale l’1 gennaio.

Al terzo posto troviamo Wish, film d’animazione targato Disney con il quale gli studios festeggiano i loro cento anni. La pellicola incassa altri €474.096 nel week end, arrivando a più di 8 milioni dalla sua uscita nei cinema il 21 dicembre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono rispettivamente Wonka, prequel sul personaggio di Willy Wonka con Timothée Chalamet, e 50 km all’ora, commedia italiana diretta e interpretata da Fabio De Luigi. Wonka incassa €421.038 a fronte di un totale di quasi 13 milioni di euro, mentre 50 km all’ora raggiunge un incasso di €368.129 nel week end e poco più di un milione di euro dal suo arrivo nelle sale il 4 gennaio. Al sesto posto si posiziona Come può uno scoglio, altra commedia italiana con il duo comico Pio e Amedeo; il film incassa €345.493 a fronte di un totale di quasi 3 milioni e mezzo di euro.

Al settimo e ottavo posto ritroviamo C’è ancora domani, in classifica ormai da diversi mesi, e Perfect Days, nuovo film giapponese diretto da Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino). Il film di e con Paola Cortellesi incassa €247.103 a fronte di un totale di ormai 34 milioni e mezzo di euro dalla sua uscita il 26 ottobre, mentre Perfect days raggiunge un incasso di €227.670.

Ultimi due classificati al box office di questo week end sono Aquaman e il regno perduto, sequel di  Aquaman con Jason Momoa, e Wonder – White Bird, spin-off di Wonder. Il primo incassa €192.959 a fronte di un totale di 5 milioni di euro, mentre il secondo raggiunge un incasso di €134.352 per un totale di €435.660.

ECHO: Vincent D’Onofrio rivela come Kingpin sia sopravvissuto dopo HAWKEYE

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Il ritorno di Kingpin in Hawkeye rimane una delle più grandi e migliori sorprese della Saga del Multiverso. Molti fan avevano teorizzato che sarebbe potuto accadere, ma non avremmo mai immaginato che Wilson Fisk si sarebbe scontrato con Kate Bishop e che persino Clint Barton avrebbe avuto paura del “pezzo grosso” di New York.

Sfortunatamente, la storia del cattivo sembra giungere a una fine piuttosto insoddisfacente dopo essere stato ucciso da Maya Lopez. Ci siamo chiesti se questo significasse che il suo ritorno fosse una tantum, ma Fisk è sopravvissuto e sarà protagonista di Echo, Daredevil: Born Again  e forse anche in Spider-Man 4.

Parlando con TV Line, l’attore Vincent D’Onofrio ha parlato del ritorno del Kingpin del crimine e ha affrontato il fatto che è tornato dalla morte con solo una benda sull’occhio per il proiettile che ha preso in testa. “Se siete fan di Kingpin e di Daredevil – i vecchi fumetti – sapete che Kingpin non muore mai“, ha dichiarato al sito. “Dovevamo solo trovare un modo intelligente di [passare] da quel colpo alla faccia e come portarlo in Echo, e abbiamo trovato una cosa davvero bella. Si fa molto male“.

Siamo sicuri che Fisk avrà trovato un modo per guarire prima di candidarsi a sindaco di New York e sarà in Daredevil: Born Again dove si svolgerà questa storia. In una conversazione separata con Collider, Vincent D’Onofrio ha parlato della revisione dello show e ha espresso la sua eccitazione nel tornare a lavorare al progetto. “Ci stiamo divertendo molto in questo momento“, ha detto l’attore. “Ci stiamo rimettendo in piedi. Inizieremo presto, speriamo il prima possibile, e io e Charlie [Cox] sentiamo che c’è la giusta atmosfera“.

Penso che tutti i poteri là fuori che controllano questo intero mondo creativo del MCU, credano anche che siamo nel posto giusto in questo momento“, ha aggiunto D’Onofrio. “Devo dire che è davvero una fortuna. Voglio dire, le mie serie preferite finora sono state Moon Knight e Loki, e abbiamo quei ragazzi come registi, quindi è una fortuna. E abbiamo Dario [Scardapane], uno scrittore incredibile che ha scritto The Punisher. Siamo in un momento molto felice“.

È bello sentirlo dire, soprattutto perché sembrava che Daredevil: Born Again si trovasse in gravi difficoltà ad un certo periodo. Mentre Echo è la storia di Maya Lopez, è chiaro che la serie colmerà il divario tra le apparizioni di Fisk in Hawkeye e il seguito di Daredevil. Come spiega Vincent D’Onofrio, scopriremo come è sopravvissuto a quel proiettile e, anche se la sua esperienza di quasi morte non viene menzionata in Daredevil: Born Again, il suo ritorno in Echo dovrebbe rendere la serie una visione essenziale per i fan.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno trasmessi in anteprima il 9 gennaio.

What If…? – terza stagione: America Ferrera è stata scelta per il ruolo di Ranger Morales

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Poco prima di la seconda stagione di What If…? finisse, una clip della prossima terza stagione dello show è arrivata online offrendo un primo sguardo alla squadra tra Red Guardian e Bucky Barnes, alias The Winter Soldier.

Si sono incrociati con Bill Foster – che sembrava essere un regolare agente dello SHIELD in questa realtà – e sono stati poi inseguiti da lui e da un personaggio identificato solo come “Ranger Morales“. Puoi dare un’occhiata all’anteprima estesa cliccando qui.

Con il cognome “Morales”, i fan hanno subito ipotizzato che il ranger potesse essere imparentato con Miles Morales/Spider-Man e hanno iniziato a fare il giro del web. Parlando con ComicBook.com (via Toonado.com), lo sceneggiatore e produttore di What If…? Matthew Chauncey si è affrettato a sfatare l’idea, comunque eccitante.

Solo per il clickbait; il suo cognome è Morales, la gente si è eccitata molto per questo“, ha detto prima di aggiungere che si tratta di “un personaggio quasi originale” interpretato dalla star di Barbie  America Ferrera.

L’ex capo sceneggiatore dello show, A.C. Bradley, ha poi aggiunto: “America è fantastica. Sono felice che stia ricevendo i suoi riconoscimenti quando si tratta di Barbie, perché – non dovrei dirlo, ma non lavoro più alla Marvel – Barbie è stato il mio film preferito dell’anno, il mio film di supereroi preferito, perché Barbie è un’eroina. E anche l’America lo è“.

È stato il massimo. Siamo così felici che sia stata disposta a partecipare e a fare questa parte in questo episodio casuale di What If…? È stata così gentile a riguardo“.

Nei fumetti, esiste un Agente Morales, meglio conosciuto come Alisande Morales dello S.H.I.E.L.D.. Una creazione relativamente oscura, apparsa per la prima volta nel 2004 in Captain America and the Falcon #1 di Christopher Priest e Bart Sears, con il compito di indagare su qualcuno che si spacciava per Steve Rogers.

In seguito Morales ha combattuto contro i Purificatori e da allora è apparsa sporadicamente, anche nel videogioco Marvel’s Avengers. Non è chiaro se questo significhi che potremmo vedere Ferrera interpretare il personaggio in un progetto live-action come Captain America: Brave New World.

A proposito della sua partenza dai Marvel Studios, Bradley – che ha scritto questo episodio della terza stagione con il Guardiano Rosso e Bucky – ha recentemente dichiarato: “Ho concluso la relazione tra l’Osservatore e Peggy in un punto di cui sono molto orgoglioso, e sono entusiasta di vedere dove andrà lo show come spettatore. Ma dirò che l’episodio della terza stagione è probabilmente il mio preferito in assoluto tra quelli che ho scritto per la Marvel. E non solo perché ha come protagonista Alexei, che è il nome del mio gatto“.

Jared Leto prende in giro se stesso mentre presenta ai Golden Globe: “Ho imparato l’arte di tenere una busta”.

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Jared Leto si è unito ad Angela Bassett come presentatore ai Golden Globe 2024 e si è preso un momento per ironizzare sul suo status di uno dei più famigerati attori dal rigido metodo di Hollywood. Il premio Oscar ha contribuito ad annunciare le categorie di quest’anno per la migliore attrice non protagonista e il miglior attore in un film. I vincitori sono stati rispettivamente Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers e Robert Downey Jr. per Oppenheimer.

Sono in modalità presentatore da settimane“, ha detto Jared Leto al pubblico. “Ho fatto ricerche per sviluppare il mio personaggio, ricordando incessantemente a tutti quelli che mi circondano di chiamarmi con il nome del mio personaggio, dannazione“.

“Vuoi dire ‘Jared Leto?'” Ha chiesto Angela Bassett. “Esattamente! Ho anche imparato l’arte di tenere una busta“, ha continuato Jared Leto. “È una questione di angolazione, di presa. È una questione di sottigliezza, di connessione significativa tra il presentatore e la carta. È un viaggio profondamente emotivo… Questo è incarnare lo spirito dei Golden Globes. Sentire le speranze e i sogni di ogni candidato sulla punta delle dita, mentre si tiene in mano il loro destino e i bonus dei loro agenti“.

Le storie di Jared Leto sulla recitazione sono state ben documentate, sia che si tratti di ingrassare o perdere peso per un ruolo (è dimagrito di quasi 40 chili per il suo ruolo da Oscar in “Dallas Buyers Club“) o di immedesimarsi così tanto nel Joker per “Suicide Squad” da inviare ai membri del cast regali disgustosi.

Apprezzo il termine, ma credo che la definizione sia un po’ confusa“, ha detto Jared Leto a Variety nel 2020 a proposito dell’essere etichettato come attore di metodo. “E potrebbe anche essere davvero pretenzioso. Io pensavo che il mio lavoro fosse quello di presentarmi e fare il miglior lavoro possibile. È il mio lavoro presentarmi, fare tutto quello che posso, essere iperpreparato. E consegnare. È anche mio compito presentarmi e, insomma, essere un piacere lavorare con loro. Essere collaborativo e avere una buona esperienza sul set“.

Jared Leto è apparso di recente in “The Haunted Mansion” della Disney l’anno scorso e sarà il prossimo protagonista del tentpole “Tron: Ares“.

Margot Robbie rivela di non aver parlato con Lady Gaga riguardo a Harley Quinn

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Margot Robbie ha stupito i presenti sul red carpet dei Golden Globes 2024 indossano sul tappeto rosso un look tipico di Barbie. La candidata ha rivelato durante il pre-show dei Golden Globes presentato da Variety ed Entertainment Tonight di aver collaborato con Armani per ricreare l’outfit dell’unica e sola Superstar Barbie del 1977.

È giusto che Margot Robbie si sia vestita da Barbie sul tappeto rosso dei Globes, considerando che l’omonimo film era in lizza per nove premi alla cerimonia del 2024, tra cui quello per il miglior film – commedia o musical. La stessa Robbie ha ottenuto una nomination come miglior attrice in una commedia o musical. Barbie  ha incassato 1,4 miliardi di dollari al botteghino mondiale durante l’estate, diventando il film di maggior incasso del 2023 e il film di maggior incasso nella storia della Warner Bros.

Si tratta più che altro di ciò che quel numero rappresenta“, ha detto Margot Robbie quando gli è stato chiesto dell’incasso al botteghino. “Quando andavamo al cinema nel weekend di apertura e vedevamo questo mare di persone vestite di rosa o vestite da Ken, era una sensazione così selvaggia e non ho vissuto questo tipo di esperienza comune da quando ero bambino“.

Alla Robbie è stato anche chiesto di dire la sua sulla prossima interpretazione di Lady Gaga nei panni di Harley Quinn in “Joker: Folie à Deux“, che uscirà nelle sale il prossimo ottobre. Margot Robbie ha interpretato Harley Quinn in film come “Suicide Squad” e “Birds of Prey“, ma non ha contattato Gaga per il personaggio, almeno non ancora.

Lo distruggerà! Sarà fantastica“, ha detto Margot Robbie a proposito di Lady Gaga. “In realtà non ne ho ancora parlato con lei. Quasi non voglio saperlo, così posso conservarlo per una sorpresa quando vedrò il film“.

La Robbie ha dichiarato in precedenza a Variety di essere entusiasta che un altro attore possa dare la sua impronta ad Harley Quinn e di non sentirsi padrona del ruolo della supereroina.

Ho sempre voluto che Harley fosse un personaggio che sarebbe passato ad altre attrici per interpretarlo, come ci sono tanti personaggi maschili iconici“, ha detto la Robbie. “Questo è sempre stato il suo sogno. Harley è così divertente e può andare in tante direzioni diverse. Se la metti nelle mani di qualcun altro, ti viene da chiederti: “Cosa ne faranno?”. Le opzioni sono infinite“.

Per quanto riguarda il prossimo film di Margot Robbie, non si tratterà di un sequel di Barbie. Almeno non subito. “È divertente la reazione istintiva di questi tempi, quando tutti chiedono immediatamente di un sequel“, ha dichiarato l’attrice a Variety. “Non credo che 20 anni fa fosse così. Non era stato progettato per essere una trilogia“.

Non so come potrebbe essere il seguito“, ha aggiunto. “Vogliamo fare altri film che abbiano l’effetto che ha avuto ‘Barbie’. Non so se debba essere per forza ‘Barbie 2’. Perché non può essere un’altra idea grande, originale e coraggiosa in cui un regista straordinario, un grande budget con cui giocare e la fiducia di un enorme conglomerato dietro di loro possono andare a giocare davvero? Io voglio farlo”.

UCI CINEMAS: Film in English – 10 gennaio Wonder – White Bird

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UCI CINEMAS: Film in English – 10 gennaio Wonder – White Bird

Mercoledì 10 gennaio sarà proiettato, in tutte le multisala del circuito UCI Cinemas, in versione originale con sottotitoli in italiano Wonder – White Bird, il nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, Wonder: White Bird. Il film, distribuito da Notorious Picture,  vede tra i suoi protagonisti Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Gillian Anderson e il Premio Oscar Helen Mirren.

Dopo gli eventi di Wonder, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende, gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Wonka verrà proiettato nelle multisala: UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Bicocca (MI), UCI Showville Bari (BA), UCI Curno (BG), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Bolzano (BZ), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Certosa (MI), UCI Catania, (CT), UCI Ferrara (FE), UCI Firenze (FI), UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Lissone (MB), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Luxe Maximo (RM), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe Marcon (VE), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Megalò (CH), UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Orio (BG), UCI Palermo (PA), UCI Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (RN), UCI Roma Est (RM), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Sinalunga (SI), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona (VR), UCI Luxe Palladio (VI) e UCI Villesse (GO).

Reese Witherspoon conferma di essere al lavoro sulla terza stagione di Big Little Lies

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Reese Witherspoon ha confermato che la terza stagione della serie HBO Big Little Lies è in lavorazione. Sul tappeto dell’81° Golden Globes, Reese Witherspoon ha dichiarato a Variety: “Ci stiamo lavorando. Io e Nic ci abbiamo lavorato molto“.

Anche la co-star Nicole Kidman ha anticipato il ritorno dell’acclamata serie drammatica scritta e creata da David E. Kelly. “Vi porteremo una terza serie, per vostra informazione“, ha detto l’attrice mentre partecipava a un Q & A al CME Group Tour Championship.

Basata sull’omonimo libro di Liane Moriarty del 2014, la prima stagione di Big Little Lies ha debuttato nel 2017 e segue un gruppo di donne di Monterey, CA – interpretate da Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley, Laura Dern e Zoë Kravitz – che si trovano coinvolte in un’indagine per omicidio. La seconda stagione, che ha debuttato nel febbraio 2019, ha introdotto nel cast principale Meryl Streep nel ruolo della suocera del personaggio della Kidman, Celeste.

Reese Witherspoon è stata candidata al Golden Globe per la migliore interpretazione di un’attrice in una serie televisiva – drammatica per il suo ruolo di protagonista nella serie Apple TV+The Morning Show“, in cui interpreta la conduttrice di un notiziario televisivo. In precedenza aveva vinto un Golden Globe nel 2018 per la migliore serie televisiva limitata, serie antologica o film realizzato per la televisione per “Big Little Lies“, di cui è anche produttrice.

Christopher Nolan rende omaggio al “Caro amico” Heath Ledger mentre vince il Golden Globe come miglior regista

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Christopher Nolan è stato premiato come miglior regista ai Golden Globes per “Oppenheimer“, il cupo dramma storico di tre ore che ha infiammato il botteghino.

Per Christopher Nolan si tratta della prima vittoria ai Golden Globes, dopo le precedenti nomination per la sceneggiatura di “Memento” del 2000, la scrittura e la regia di “Inception” del 2010 e la regia di “Dunkirk” del 2017. Nella corsa alla regia di quest’anno, Christopher Nolan si è confrontato con Bradley Cooper per “Maestro”, Greta Gerwig per “Barbie”, Yorgos Lanthimos per “Poor Things”, Martin Scorsese per “Killers of the Flower Moon” e Celine Song per “Past Lives”.

L’unica volta che sono salito su questo palco è stato per accettare uno di questi premi per conto del nostro caro amico Heath Ledger, ed è stato complicato e impegnativo per me“, ha detto Nolan. “Nel bel mezzo del discorso, mi sono bloccato, e Robert Downey Jr. ha incrociato il mio sguardo e mi ha rivolto un’occhiata d’amore e di sostegno, la stessa che mi sta rivolgendo ora“.

Nolan ha diretto Heath Ledger nel film “Il cavaliere oscuro“, un successo del 2008. L’attore è morto all’età di 28 anni per un’overdose accidentale dopo aver terminato le riprese ma prima dell’uscita del film. La sua ammaliante interpretazione del Joker gli è valsa numerosi premi postumi, tra cui il Golden Globe e l’Oscar come miglior attore non protagonista.

Questa volta, Christopher Nolan ha detto dal palco: “Pensavo che sarebbe stato più semplice accettare me stesso. Ma, come regista, mi rendo conto che posso accettarlo solo a nome delle persone. Come registi, mettiamo insieme le persone e cerchiamo di farle dare il meglio di sé“. Il regista ha poi elogiato l’ensemble di “Oppenheimer“, tra cui Cillian Murphy, che Nolan ha definito “il mio partner in crime per 20 anni”, e “l’incredibile lavoro della nostra straordinaria troupe“.

Nel corso della serata, Cillian Murphy  ha portato a casa il Globe per l’attore protagonista in un film drammatico e ha ringraziato Christopher Nolan per “aver avuto fiducia in me per 20 anni”.

La prima volta che sono entrato sul set di Christopher Nolan ho capito che era diverso“, ha detto Cillian Murphy, che ha lavorato con Nolan alla trilogia de “Il cavaliere oscuro“, a “Inception” e a “Dunkirk“, durante il suo discorso di ringraziamento. “Ho capito dal livello di rigore, dal livello di concentrazione, dal livello di dedizione, dalla completa mancanza di opzioni di posti a sedere per gli attori che ero nelle mani di un regista e maestro visionario“.

Oppenheimer, il più antipatico dei blockbuster estivi, ha distrutto le aspettative diventando il terzo maggior incasso del 2023 con 951 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film, tratto dal romanzo vincitore del Premio Pulitzer “American Prometheus”, vede Cillian Murphy nei panni del fisico teorico americano J. Robert Oppenheimer, che guidò lo sviluppo della bomba atomica. Robert Downey Jr., Matt Damon, Emily Blunt, Florence Pugh e Alden Ehrenreich completano il cast.

Kieran Culkin vince il Golden Globe e scherza: “Beccati questo, Pedro” Pascal

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Kieran Culkin ha vinto il Golden Globe 2024 come miglior attore in una serie televisiva, affermando nel suo discorso di accettazione che non si sarebbe mai aspettato di essere sul palco. “Beccati questa, Pedro“, ha detto scherzando al suo collega candidato Pedro Pascal.

Sono stato nominato per un Golden Globe circa 20 anni fa, e quando è passato quel momento, ricordo ancora di aver pensato: “Non tornerò mai più in questa stanza“”.

Ma grazie a ‘Succession‘, sono stato qui un paio di volte. Questo non è mio, ma della squadra. Voglio ringraziare tre donne straordinarie della mia vita: la mia manager, senza la quale non avrei avuto una carriera, mia moglie Jazz, per aver sopportato tutto questo e tutto ciò che ne consegue, e la mia meravigliosa mamma“.

Kieran Culkin ha sconfitto una nutrita categoria di concorrenti, tra cui Brian Cox (“Succession”), Dominic West (“The Crown”), Gary Oldman (“Slow Horses”), Pedro Pascal (“The Last of Us”) e Jeremy Strong (“Succession”). L’attore ha interpretato Roman Roy in Succession della HBO, che nella sua ultima stagione ha visto il disfacimento del membro della famiglia Roy, subito stordito dalla perdita del padre e incaricato di gestire temporaneamente l’azienda di famiglia.

Questa è la prima vittoria di Kieran Culkin ai Golden Globes. Nel corso della sua carriera ha ricevuto cinque nomination. La sua prima nomination risale al 2003 per la sua interpretazione in “Igby Goes Down“. Le sue nomination tra il 2019 e il 2024 sono state ricevute per la sua partecipazione alla serie HBO. Anche Succession ha ricevuto una nomination per il miglior dramma televisivo. L’81ª edizione dei Golden Globe si è svolta domenica al Beverly Hilton ed è stata condotta da Jo Koy.

Suits: Patrick J. Adams e Gabriel Macht parlano della serie sequel, sono pronti a “vestirsi di nuovo”.

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Suits non va in onda da quattro anni, ma il fandom rimane più forte che mai. I membri del cast Patrick J. Adams e Gabriel Macht si sono riuniti all’81esima edizione dei Golden Globes sul red carpet di domenica sera; in seguito sono stati raggiunti sul palco per presentare insieme a Gina Torres e Sarah Rafferty.

Parlando con ET in occasione del pre-show dei Golden Globes presentato da Variety, Patrick J. Adams e Gabriel Macht hanno commentato il grande successo che la serie ha avuto recentemente su Netflix. Il duo ha interpretato Mike Ross e Harvey Specter nell’amato legal drama.

È una cosa incredibile“, ha detto Macht. “Abbiamo avuto un grande successo quando la serie era in onda. In tutto il mondo c’era gente che lo scaricava, lo piratava, lo scaricava. A un certo punto, Netflix è arrivata e ha detto: ‘Perché non lo mettiamo in onda’. E ha ricevuto un’attenzione incredibile. E ne siamo molto grati“.

Il duo ha anche parlato del recente annuncio che è in lavorazione uno spin.off di “Suits” ambientato a Los Angeles. “Penso che sia tutto nelle fasi iniziali“, ha detto Adams. “È uno show nell’universo di ‘Suits’, come un ‘Suits L.A.’ Comunque, il nostro impavido showrunner Aaron [Korsh] ci sta lavorando. Se mi chiamassero, sarei pronto a vestirmi di nuovo. Ho amato lo show, ho amato il personaggio e ho amato lavorare con tutte queste persone“.

Quando si è parlato di un possibile ritorno di Meghan Markle nello spin.off, Adams ha accettato la possibilità: “Certo, Mike e Rachel a Seattle devono venire a Los Angeles a sistemare alcune cose“.

Il legal drama prodotto da UCP è andato in onda su USA Network per nove stagioni dal 2011 al 2019. Sebbene abbia avuto successo durante la sua prima stagione, “Suits” è rientrato nella conversazione quest’anno quando ha debuttato nuovamente in streaming su Netflix. Ha raggiunto la vetta delle classifiche per diverse settimane e ha battuto il record del maggior numero di apparizioni al numero 1 nella classifica Streaming Top 10 di Nielsen.

La serie SUITS

Il cast di Suits comprendeva anche Rick Hoffman, Meghan Markle, Amanda Schull, Dulé Hill e Katherine Heigl. A novembre, la Markle ha parlato in esclusiva a Variety della recente popolarità dello show, che ha superato i 45 miliardi di minuti di streaming su Netflix e Peacock messi insieme.

Non è incredibile?“, ha detto durante il nostro evento annuale Power of Women. “È stato bello lavorarci, con un cast e una troupe davvero fantastici. Ci siamo divertiti molto. Ci ho lavorato per sette stagioni, quindi un bel po’. Ma al giorno d’oggi è difficile trovare uno show di cui si possano guardare così tanti episodi, quindi questo potrebbe avere a che fare con la cosa. Ma i buoni show sono eterni“.

Christopher Nolan ha “solo amore” per l’istruttore di Peloton, ma per ora “può solo saltare” gli allenamenti

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Christopher Nolan ha iniziato il suo percorso di guarigione con il marchio di fitness Peloton dopo che uno degli istruttori dell’acclamato regista aveva criticato il suo film “Tenet” durante una lezione di allenamento.

Christopher Nolan ha dichiarato a Variety nel backstage della cerimonia dei Golden Globes di domenica, quando gli è stato chiesto se avesse ricevuto le scuse dell’istruttrice Jenn Sherman per aver criticato la trama bizzarra del film di fantascienza del 2020. “Ma oggi non ci sono salito sopra. Potrei saltarlo per un po‘”.

Le probabilità che lo stesso Christopher Nolan si imbattesse in una classe registrata di quattro anni fa ha incantato internet per giorni. Il regista ha ricevuto una sorta di premio di consolazione, aggiudicandosi il premio per la miglior regia ai Golden Globes – la sua prima vittoria nella categoria – dove “Oppenheimer” ha dominato anche tra i principali premi cinematografici. Cillian Murphy e Robert Downey Jr. hanno vinto rispettivamente come miglior attore e miglior attore non protagonista in un film drammatico, mentre il film ha vinto come miglior colonna sonora e miglior film drammatico.

Signor Nolan, la invito a venire a fare un giro con me nello studio Peloton“, ha scritto Sherman in risposta al momento imbarazzante. “Potrà criticare la mia classe. Si divertirà un mondo. Ti siederai in prima fila. E ti prometto che non ci saranno insulti“. Sebbene la Sherman non sia riuscita a seguire “Tenet“, ha molto apprezzato “Oppenheimer“.

Forse non ho capito un minuto di quello che succedeva in “Tenet“. Quella roba mi è passata sopra la testa“, ha aggiunto la Sherman. “Ma ho visto ‘Oppenheimer’ due volte. E sono sei ore della mia vita che non voglio mai che mi vengano restituite“.

The Mandalorian e LOKI sono le serie “originali” in streaming più viste nel 2023

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La guerra dello streaming ha portato a un mercato incredibilmente affollato, con contenuti sparsi in un elenco apparentemente infinito di piattaforme costose. È difficile dire come ci si possa aspettare che qualcuno si abboni a tutte le piattaforme, ma almeno i contenuti di Marvel e Star Wars si trovano tutti in un unico posto… almeno la maggior parte. Come si può vedere qui sotto, la popolarità di questi marchi ha dato a Disney+ i primi due posti in una lista che rivela quali sono le serie originali in streaming più visti del 2023.

The Mandalorian è al primo posto, con la seconda stagione di Loki al secondo posto. Sorprendentemente, anche Secret Invasion è entrato nella Top 10 al 7° posto, nonostante abbia ricevuto recensioni ampiamente negative, mentre Ahsoka è al nono posto, il che suggerisce che i fan più accaniti erano interessati a continuare la storia di Star Wars Rebels.

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Nonostante alcuni fan si siano lamentati del fatto che i riflettori si siano spostati su Bo-Katan Kryze nella terza stagione di The Mandalorian, questo dimostra che la serie continua ad avere una grande attrattiva, un piccolo problema per Disney+ visto che è improbabile che ritorni per la quarta stagione non prima del 2025.

All’orizzonte ci sono The Acolyte e Skeleton Crew, ma immaginiamo che avranno un rendimento simile a quello di Ahsoka. Dopo gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA dello scorso anno, ci si aspetta che gli streamer siano un po’ più trasparenti con i dati di ascolto. Nel frattempo, aziende come Whip Media continueranno senza dubbio a utilizzare i loro dati analitici per stilare liste come questa.

1. The Mandalorian (Disney+)
2. Loki (Disney+)
3. Ted Lasso (Apple TV+)
4. You (Netflix)
5. Only Murders in the Building (Hulu)
6. Black Mirror (Netflix)
7. Secret Invasion (Disney+)
8. The Bear (Hulu)
9. Ahsoka (Disney+)
10. The Witcher (Netflix)

Il resto dell’elenco presenta un’ampia gamma di titoli, anche se è significativo che non si trovi una sola serie Max. Con titoli DC come The Penguin e Creature Commandos in arrivo sulla piattaforma nel 2024, siamo certi che lo streamer spererà di risollevare la situazione quest’anno.

11. Gen V (Amazon Prime Video)
12. Tom Clancy’s Jack Ryan (Amazon Prime Video)
13. Manifest (Netflix)
14. Outer Banks (Netflix)
15. Silo (Apple TV+)
16. Shrinking (Apple TV+)
17. The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon Prime Video)
18. Invincible (Amazon Prime Video)
19.The Night Agent (Netflix)
20. Ginny & Georgia (Netflix)
21. 1923 (Paramount+)
22. Upload (Amazon Prime Video)
23.BEEF (Netflix)
24. Shadow and Bone (Netflix)
25. Criminal Minds (Paramount+)
26. How I Met Your Father (Hulu)
27. Poke Face (Peacock)
28. The Morning Show (Apple TV+)
29. Sex Education (Netflix)
30. Queen Charlotte (Netflix)

Jennifer Lawrence scherza: “Se non vinco, me ne vado!” ai Golden Globes, poi perde contro Emma Stone

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Jennifer Lawrence ha regalato ai Golden Globes 2024 una delle gag più divertenti e indimenticabili. Durante l’annuncio del premio per la migliore attrice in un film commedia o musicale, la vincitrice dell’Oscar ha detto “Se non vinco, me ne vado!” direttamente alla telecamera quando è stata annunciata la sua nomination. La Lawrence è stata nominata nella categoria per la sua interpretazione nella commedia vietata ai minori “No Hard Feelings“.

Emma Stone ha vinto il Golden Globe per la sua interpretazione in “Poor Things“. La Stone  e la Lawrence sono amiche intime e la Lawrence si è alzata in piedi e ha applaudito quando il nome della Stone  è stato annunciato come vincitore. Altri candidati nella categoria erano Fantasia Barrino per “Il colore viola“, Natalie Portman per “May December“, Alma Pöysti per “Fallen Leaves” e Margot Robbie per “Barbie“.

La vittoria del 2024 ha segnato il secondo Golden Globe della carriera per Emma Stone dopo “La La Land” del 2017. Alla fine ha vinto l’Oscar come miglior attrice grazie a “La La Land“. Quest’anno Emma Stone è stata anche nominata ai Golden Globe per la migliore interpretazione in una serie televisiva drammatica grazie al suo lavoro nella serie di Showtime “The Curse“. Negli anni passati, la Stone è stata nominata ai Globes per “Easy A“, “Birdman“, “Battle of the Sexes“, “The Favourite” e “Cruella“.

Per quanto riguarda la Lawrence, ha recitato in “Fidanzata in affitto” nel ruolo di un’autista di Uber di Montauk che rischia la bancarotta e che accetta un annuncio su Craigslist per uscire e sedurre un goffo diciannovenne (Andrew Barth Feldman) perché i suoi genitori non vogliono che parta per il college da vergine. La trama si basa su un vero annuncio su Craigslist che il regista Gene Stupnitsky ha scoperto una volta.

Gene mi ha letto l’annuncio su Craigslist e sono morta dalle risate“, ha raccontato Jennifer Lawrence a Entertainment Weekly l’anno scorso, prima dell’uscita della commedia nelle sale. “Ho pensato che fosse esilarante, ma non c’era una sceneggiatura o altro. Ho solo pensato che avesse avuto un’idea divertente. E poi, un paio di anni dopo, mi ha consegnato la sceneggiatura più divertente che abbia mai letto in vita mia“.

Paul Giamatti dedica la vittoria del Golden Globe agli insegnanti: “È un duro lavoro”

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Paul Giamatti ha dedicato la sua vittoria ai Golden Globe agli insegnanti, ritirando il premio per la migliore interpretazione di un attore in un film musicale o commedia. Giamatti è il protagonista di The Holdovers di Alexander Payne, nel ruolo di un istruttore bisbetico di una scuola preparatoria del New England che deve rimanere nel campus durante le vacanze invernali, stringendo legami con uno studente (Dominic Sessa) e con la cuoca della scuola (Da’Vine Joy Randolph).

È un film su un insegnante. Io interpreto un insegnante. Tutta la mia famiglia è composta da insegnanti. Tutti, da generazioni“, ha detto Paul Giamatti alla folla nel suo discorso. “Gli insegnanti sono brave persone. Dobbiamo rispettarli. Fanno una cosa buona. È un lavoro duro. Quindi questo è per gli insegnanti“.

Giamatti ha iniziato il suo discorso di accettazione con una battuta veloce: “Quante scale! Le mie ginocchia sono distrutte, ve lo dico io. Su e giù, tutta la notte, in piedi e seduto tutta la notte. Di questo passo non sarò mai in ‘John Wick 5‘”. Ha anche osservato che “sicuramente è la prima volta che questo premio viene assegnato a un attore che ha interpretato un uomo che puzza di pesce“.

L’attore ha poi ringraziato il suo regista, i suoi co-protagonisti Randolph e Dominic Sessas, nonché i membri della troupe di Boston che hanno lavorato a “The Holdovers“, insieme a suo figlio e alla sua fidanzata: “Non so perché vi siate preoccupati di me”.

Giamatti ha battuto i colleghi candidati Nicolas Cage (“Dream Scenario”), Timothée Chalamet (“Wonka”), Matt Damon (“Air”), Joaquin Phoenix (“Beau is Afraid”) e Jeffrey Wright (“American Fiction”).

Giamatti ha ricevuto nomination ai Golden Globe per cinque precedenti interpretazioni. Nel 2009 ha vinto il premio per la migliore interpretazione in una serie limitata, in una serie antologica o in un film per la televisione per “John Adams” e nel 2011 per la migliore interpretazione in un musical o in una commedia per “La versione di Barney“. Per la sua precedente collaborazione con Alexander Payne in “Sideways“, è stato nominato come miglior attore in un musical o in una commedia.

Anche la Randolph, co-protagonista di “The Holdovers“, ha vinto ai Globes, aggiudicandosi il premio come miglior attrice non protagonista. Il film è stato nominato anche nella categoria miglior film commedia o musicale.

Golden Globe 2024: tutti i vincitori

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Golden Globe 2024: tutti i vincitori

Si è svolta al Beverly Hilton Hotel la cerimonia di premiazione dei Golden Globe 2024 che ha visto trionfare Oppenheimer e Povere Creature nelle categorie cinematografiche, mentre per le serie è stata la meritata serata di The Bear, BeefSuccession.

Un po’ di delusione per Barbie, che da film più nominato torna a casa con sole due statuette, contro le cinque conquistate dal film di Christopher Nolan che, per la prima volta, ha vinto un Golden Globe per il suo lavoro. Lily Gladstone ha tenuto alto il nome di Killers of the Flower Moon che ha portato a casa solo il premio per la migliore attrice.

Ecco tutti i vincitori dei Golden Globe 2024:

Miglior film drammatico

Oppenheimer” (Universal Pictures)

Miglior film commedia o musical

Povere Creature” (Searchlight Pictures)

Miglior regia

Christopher Nolan — “Oppenheimer

Migliore Sceneggiatura

Anatomia di una caduta” — Justine Triet, Arthur Harari

Migliore attore, Drama

Cillian Murphy — “Oppenheimer

Migliore attrice, Drama

Lily Gladstone — “Killers of the Flower Moon

Migliore attrice, Musical o Comedy

Emma Stone – “Povere Creature

Migliore attore, Musical o Comedy

Paul Giamatti — “The Holdovers – Lezioni di vita

Miglior attore non protagonista

Robert Downey Jr. — “Oppenheimer

Miglior attrice non protagonista

Da’Vine Joy Randolph — “The Holdovers – Lezioni di vita

Miglior serie, Drama

Succession” (HBO)

Miglior serie, Musical o Comedy

The Bear” (FX)

Miglior attore in una serie tv, Drama

Kieran Culkin — “Succession

Miglior attrice in una serie tv, Drama

Sarah Snook — “Succession

Miglior attrice in una serie tv, Musical o Comedy

Ayo Edebiri — “The Bear

Miglior attore in una serie tv, Musical o Comedy

Jeremy Allen White — “The Bear

Miglior attore non protagonista, Televisione

Matthew Macfadyen — “Succession

Miglior attrice non protagonista, Televisione

Elizabeth Debicki — “The Crown

Miglior serie limitata, antologica o film per la tv

“Beef”

Miglior attore in una serie limitata, antologica o film per la tv

Steven Yeun — “Beef

Miglior attrice in una serie limitata, antologica o film per la tv

Ali Wong — “Beef

Miglior colonna sonora

Ludwig Göransson — “Oppenheimer

Miglior film in lingua non inglese

Anatomia di una caduta” (Neon) — Francia

Miglior canzone originale

Barbie” — “What Was I Made For?” by Billie Eilish and Finneas

Miglior film d’animazione

Il ragazzo e l’airone

Best Performance in Stand-Up Comedy or Television

Ricky Gervais — “Ricky Gervais: Armageddon”

Cinematic and Box Office Achievement

Barbie” (Warner Bros.)

Golden Globe 2024, red carpet: i look dalla serata

Golden Globe 2024, red carpet: i look dalla serata

Il primo grande red carpet della season award di Hollywood è sempre quello dei Golden Globe, che per l’edizione 2024, la numero 81, ha visto sfilare la maggior parte dei grandi nomi dell’industria cinematografica, agghindati a festa, per arrivare al Beverly Hilton Hotel, dove si svolge la cerimonia di premiazione. Ecco di seguito le star sul red carpet dei Golden Globe 2024:

Rosamund Pike

Jennifer Lopez

Julia Garner

Quinta Brunson

Heidi Klum

Selena Gomez

Hailee Steinfeld

Barry Keoghan

Will Ferrell

Dua Lipa

Cillian Murphy

Meryl Streep

Jennifer Aniston

Margot Robbie

Elle Fanning

Hunter Schafer

Gillian Anderson

Hannah Waddingham

Bella Ramsey

Jonathan Bailey

Jennifer Lawrence

Amanda Seyfried

Bradley Cooper

Emily Blunt e John Krasinski

Kieran Culkin e Jazz Charton

Matt Bomer

Elizabeth Olsen

Pedro Pascal

Taylor Swift

Timothée Chalamet

Jeremy Allen White

Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone

Jacob Elordi sarà la creatura di Frankenstein per Guillermo del Toro

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Jacob Elordi, Christoph Watlz, Felix Kammerer, Lars Mikkelsen, David Bradley e Christian Convery faranno parte del cast stellare di Frankenstein di Guillermo del Toro su Netflix. Elordi in particolare interpreterà l’iconico mostro al posto di Andrew Garfield, che ha lasciato la produzione a causa di un conflitto di pianificazione generato dallo sciopero. Oscar Isaac interpreterà Victor Frankenstein, e Mia Goth sarà la protagonista femminile.

Del Toro scrive, dirige e produce il progetto insieme a J. Miles Dale, che è stato produttore di Del Toro’s Cabinet Of Curiosities per Netflix. Il romanzo classico di Mary Shelly segue la storia di Victor Frankenstein, uno scienziato brillante ma egoista che dà vita a una creatura in un mostruoso esperimento che alla fine porta alla distruzione sia del creatore che della sua tragica creazione.

Del Toro sta sviluppando il progetto Frankenstein da diverso tempo e da tempo desiderava realizzare un film incentrato sull’iconica storia di Shelley, ma non si sa ancora quale sarà il suo punto di vista sul racconto classico.

Abbiamo visto Jacob Elordi in Saltburn, disponibile su Prime Video e lo vedremo presto in Priscilla di Sofia Coppola, nel quale interpreta Elvis.

The Brothers Sun: recensione della serie con Michelle Yeoh

The Brothers Sun: recensione della serie con Michelle Yeoh

L’intreccio di scene di azione e commedia, anche negli stessi combattimenti, creano una combo perfetta molto amata dal pubblico. Uno dei registri che maggiormente ha utilizzato la violenza divertente nei suoi film è probabilmente Quentin Tarantino. The Brothers Sun, la nuova serie Netflix, utilizza questo elemento in maniera molto sapiente. Formata da una stagione di 8 episodi, ognuno da circa un’ora, è co-diretta e ideata da Brad Falchuk (Glee, American Horror Story, Scream Queens) e nel cast ritroviamo una delle grandi star del momento nel cinema internazionale: stiamo parlando di Michelle Yeoh, vincitrice del premio Oscar come miglior attrice protagonista nel 2023 per la sua performance in Everything, everywhere, all at once.  Qui l’attrice interpreta Eileen Sun, madre dei due fratelli Sun, Charles e Bruce, interpretati rispettivamente da Justin Chien e Sam Song Li.

The Brothers Sun: da Taipei a L.A.

La famiglia Sun è una delle dinastie più influenti e potenti nella criminalità di Taiwan: negli anni i nemici sembrano essersi moltiplicati. Ora degli attacchi vengono però mossi ai membri della famiglia, partendo da Charles Sun, figlio maggiore, e al padre. Charles parte allora alla volta di Los Angeles, dove si trovano la madre Eileen e il fratello minore Bruce, vissuti per quindici anni nell’ombra e lontani dal crimine. Bruce, all’oscuro della realtà sulla propria famiglia, si ritrova perennemente sotto attacco, senza alcun addestramento e con il solo desiderio di voler tornare alla sua vita di sempre.

Charles farà di tutto per proteggere la sua famiglia: cerherà di scovare Sleepy Chan, un capo rivale della criminalità asiatica, da cui il ragazzo deduce arrivino gli attacchi. Ma la realtà sembra essere più complicata di quanto sembra: le vicende finiranno per coinvolgere la polizia, guidata dal procuratore Alexis Kong, amica d’infanzia di Charles, e gli altri grandi della mafia di Taiwan.

The Brothers Sun: stesso sangue, diversa natura

Il primo elemento che risalta nella visione di The Brothers Sun è proprio la totale differenza tra Charles e Bruce, sia come carattere che come passato di vita. Mentre Bruce è un giovane di buon cuore, con una vita apparentemente normale, divisa tra l’università e il corso di improvvisazione, Charles è schivo, un assassino temuto da tutti, semplicemente un’arma letale nelle mani del padre. È proprio la differenza tra i due che porta a dei contrasti iniziali: Charles vede il proprio fratello solo come un peso e nei primi episodi si distingue chiaramente una sorta di invidia nei confronti di Bruce e del modo in cui viene protetto e amato dalla loro madre, un affetto che lui non aveva ricevuto.

Bruce e Charles hanno una prospettiva ed un modo di vedere le cose totalmente diverso, ed insieme vivono una crescita personale durante tutto l’arco della serie. Bruce diventa finalmente un adulto, riuscendo a trovare il coraggio di fare ciò che ritiene giusto e a proteggere la sua famiglia. Charles trova l’affetto familiare e fraterno, che fino a quel momento gli era stato negato: grazie a questo trova la forza di scegliere con la propria testa e di non vivere più la vita che gli era stata imposta dal padre.

The Brothers Sun Michelle Yeoh

La premio Oscar Michelle Yeoh nei panni di Eileen

La figura che rende The Brothers Sun così degna di nota è però indubbiamente quella di Michelle Yeoh. L’attrice, nota oltre che per il ruolo che le ha portato l’ambita statuetta anche per la sua performance in Memorie di una Geisha e più di recente in The witcher: blood origin, qui dà nuovamente prova della sua bravura. Eileen Sun dimostra fin da subito di essere una donna arguta, che preferisce la furbizia alla forza, le alleanze alla violenza. Sono questi gli elementi che le hanno permesso di sopravvivere lontana dalla propria famiglia, dalla propria terra, per proteggere Bruce. Ciononostante, nel proseguire le vicende si vede come l’arguzia sia dovuta anche ad una sete di potere.

L’elemento comico nell’azione

Un fattore interessante che caratterizza The Brothers Sun si ritrova soprattutto nei primi episodi, ed è la comicità. Molti combattimenti iniziali vengono resi fortemente ironici: un esempio è la lotta tra Charles e degli aggressori travestiti da dinosauri. Se ciò non sembra già abbastanza paradossale, si aggiunge anche la presenza di Bruce, totalmente incapace di combattere in alcun modo. Ad ogni modo, l’aspetto ironico sembra scemare con il proseguire degli episodi: si nota come gran parte delle scene divertenti dipendano da Bruce e dall’amico TK, quindi nel momento in cui il minore dei Sun sembra maturare e affrontare gli avvenimenti in maniera più seria, la comicità svanisce. Ciò non toglie però valore ad serie godibile ed entusiasmante fino alla fine.

Dopo Oliver: recensione del film Netflix

Dopo Oliver: recensione del film Netflix

Il dolore rende vulnerabili. È come essere spogliati di tutti i vestiti e sapere che anche una folata di vento tipieda potrà far ammalare. Perché con il corpo nudo la salute diventa più attaccabile, e allora bisogna fare di tutto per evitarlo anziché tentare di creare degli anticorpi. E se lo si cala nel contesto dell’elaborazione di un lutto, è una sensazione che si amplifica ed espande. Marcus, il protagonista di Dopo Oliver, lo sa molto bene. Netflix inizia il nuovo anno introducendo nel suo catalogo un film che fonda la sua narrazione proprio sulla perdita di qualcuno che si ama, e sui meccanismi incontrollati – e incontrollabili – che si mettono in moto nel cervello della persona colpita.

Dopo Oliver segna il debutto alla regia di Dan Levy per un lungometraggio in cui la sua firma è apposta anche sulla sceneggiatura oltre che sul soggetto. L’attore canadese presta il volto al suo stesso protagonista, nel tentativo – non troppo riuscito, lo anticipiamo – di indagare la fragilità dell’essere umano quando è sottoposto al forte stress del lutto. Levy ce lo mostra come un lavoro richiedente un grande sforzo fisico e mentale, e che proprio per la sua difficile portata si tende a non affrontarlo, credendo – erroneamente – di superare prima il trauma. Accanto a Dan Levy troviamo i comprimari Ruth Negga e Himesh Patel, rispettivamente Sophie e Thomas, i due migliori amici di Marcus che navigano con lui dentro le acque oscure della sofferenza.

La trama di Dopo Oliver

Marcus e Oliver vivono una vita agiata a Londra. Il primo è un artista, il secondo è uno scrittore di gran fama. Nel momento in cui inizia il film è Natale, e i due stanno cantando nel loro lussuoso appartamento con amici e parenti, e non c’è niente che possa rompere la magia. Sono una coppia sposata e si amano come il primo giorno, e il loro amore è celebrato da tutte le persone che gli stanno attorno, in particolare da Sophie e Thomas, i migliori amici di Marcus. Quella stessa sera, però, Oliver è costretto a partire per via di una presentazione del libro che si terrà l’indomani a Parigi, ma subito dopo aver preso il taxi muore davanti agli occhi del marito.

Traumatizzato da quanto accaduto, Marcus – già scosso per la perdita della madre – decide di non metabolizzare realmente l’evento e volta le spalle al lutto, evitando persino di leggere una lettera che Oliver gli aveva lasciato prima dell’incidente. Dopo diversi mesi, Sophie e Thomas lo spingono ad aprirla per capire cosa il marito gli avesse scritto, ed è in quel momento che Marcus si scontra con alcune verità scomode e inaspettate. Deciso ad andare fino in fondo, parte con i suoi amici alla volta di Parigi, dove sarà messo di fronte alla dura realtà grazie alla quale dovrà affrontare la morte di Oliver: perdere qualcuno è difficile, ma in qualche modo bisogna pur elaborarlo.

Good Grief

La difficoltà di elaborare un lutto

Come accennavamo in apertura, elaborare un lutto è un’esperienza dentro cui è facile smarrirsi. Un tunnel infinito nel quale si entra, senza sapere quando si vedrà la luce. È un atto di coraggio, in fondo, in cui si spendono molte energie per non esserne totalmente assorbiti. A volte, però, complice una fragilità mentale – o emotiva – si attua quel poco produttivo meccanismo di autodifesa per il quale si tende a fuggire, magari riempendonsi con qualsiasi altra cosa che possa alienare dalla realtà. Il risultato è che, se non ci si accorge dello sbaglio, alla fine ci si lascia sopraffare dal vuoto. Era questa la premessa e l’ossatura contenutistica di Dopo Oliver. Levy prova a parlarci dell’importanza di processare un trauma di questo tipo, senza però costruire per la sua storia un protagonista solido e tridimensionale, il quale invece si perde facilmente negli angoli di una sceneggiatura incompleta e frammentata, in cui spesso i dialoghi fra i personaggi sono dei filler inconcludenti inseriti solo per muovere in avanti la trama.

Ogni sequenza in cui il regista/attore esamina un aspetto del lutto e del suo rifiuto viene spezzata da un cambio di scena, facendo rimanere in sospeso i concetti di cui ci vuole parlare, quasi come se nel trasmettere dei messaggi allo spettatore non fosse in grado di esprimersi in maniera esaustiva. A giocare di contro è anche la palette di colori, che se fino all’incidente scatenante risultava calda per poi mutare in fredda per esigenze di scena e racconto (scelta funzionale), torna poco dopo ai suoi colori iniziali in modo estemporaneo, confondendo di conseguenza, e rinunciando ad essere “in tono” con il tono generale del film.

Persino la regia è poco ispirata e pressoché statica, una scelta che non permette di infilarsi né nelle crepe del lutto, né nella psicologia del protagonista, ma rimane a guardarlo impassibile dall’esterno, rendendo molto difficile empatizzare con Marcus e avvertire qualsiasi trasporto emotivo. Dopo Oliver si trasforma dunque in un film troppo spento, e un’occasione mancata per Dan Levy di parlare di lutto – e morte – con un’intimità e una delicatezza tale da poter far legare il pubblico alla sua arte cinematografica.