Sono stati annunciati i
BAFTA 2024, i riconoscimenti cinematografici della
British Academy of Film and Television Arts che
ogni anno si accodano alla stagione dei premi dell’industria
cinematografica, spesso anticipando quelli che saranno poi i
vincitori anche del premio Oscar (la cui cerimonia di premiazione
si svolgerà il 10 marzo). Grandi vincitori della serata sono stati
i film Oppenheimer
e Povere creature!, il primo risultato vincitore
in 7 categorie su 13, portando a casa anche i premi per il Miglior
attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior regia
e Miglior film.
Il film di Yorgos
Lanthimos ottiene invece 5 BAFTA su 11 nomination, tra cui
quello per la Miglior attrice protagonista. Buon risultato anche
per
The Holdovers – Lezioni divita, che
ottiene due premi, tra cui quello alla Miglior attrice non
protagonista. Altro grande premiato della serata è La
zona d’interesse, che vince 3 premi: Miglior sonoro,
Miglior film internazionale e Miglior film britannico. Sono invece
rimasti completamente a bocca asciutta i film Estranei
(6 nomination), Past
Lives (3 nomination), Killers
of the Flower Moon (9 nomination), Maestro (7
nomination) e Barbie
(5 nomination). Di seguito, ecco allora tutti i vincitori.
BAFTA 2024: l’elenco di tutti i vincitori
Miglior Film
“Oppenheimer” —
Christopher Nolan, Charles Roven, Emma Thomas –
VINCITORI
“Spider-Man:
Across the Spider-Verse” — Joaquim Dos Santos, Kemp Powers,
Justin K. Thompson, Avi Arad, Phil Lord, Christopher Miller, Amy
Pascal, Christina Steinberg
La notte più attesa dagli amanti del
cinema si sta avvicinando: il 10 marzo scopriremo i vincitori degli
Oscar 2024, che andranno a coronare un annata di
cinema che ha visto alcune delle migliori proposte provenire dal
circuito festivaliero extra-hollywoodiano – complice anche lo
sciopero degli attori e degli sceneggiatori nella City of
stars.
Proprio per questo, c’è grande
fermento attorno alla categoria del Miglior film internazionale:
saranno La zona d’interesse per il Regno Unito,
La Società della Neve per la Spagna, Perfect Days per il Giappone, La sala professori per la Germania e Io capitano per l’Italia a contendersi l’abita
statuetta, dopo i già numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso di
questa Awards season. In questo articolo, analizziamo insieme la
cinquina dei candidati, alla luce dei successi già raccolti ad
altre premiazioni importanti, cercando di capire chi potrebbe
trionfare nella categoria del miglior film
internazionale.
La zona d’interesse – Regno
Unito
Jonathan
Glazer ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar come
miglior regista con La zona d’interesse, pellicola già lodata da
pubblico e critica nel corso di questa Awards Season. Il dramma
storico, che ha vinto Gran premio della
giuria e premio FIPRESCI al
Festival di
Cannes 2024, racconta la storia del primo comandante del campo
di concentramento di Auschwitz Rudolf Höß e
della moglie Hedwig, che cercano di costruire una vita da sogno
per la loro famiglia nella loro magione situata proprio accanto al
luogo del terrore. dando vita a uno sguardo avvincente e brutale
sui terribili eventi della Seconda Guerra Mondiale attraverso una
lente diversa. La zona d’interesse è stato apprezzato
soprattutto per la grande capacità di Glazer di raccontare i
terribili eventi della Seconda Guerra Mondiale attraverso una lente
diversa, con uno sguardo brutale ma sempre rispettoso.
Il filmnon
solo è riuscito a ottenere una nomination nella categoria del
miglior film agli Oscar 2024, ma ben cinque nomination
complessive, tra cui quella per la miglior regia.
Ricordiamo che si tratta del primo lungometraggio a cura del
regista britannico dopo Under the Skin del 2013.
Per gli Oscar 2024 la Spagna, che
l’anno scorso ha mancato la nomination nella categoria Miglior film
internazionale con
Alcarras di Carla Simon, vincitore dell’Orso d’Oro a
Berlino, punta tutto sulla trasposizione di questa
tragica storia vera, firmata J. A. Bayona e
targata Netflix. In maniera analoga a The Impossible (2012), precedente incursione
del disaster movie da parte del regista spagnolo, La
Società della Neve analizza il comportamento
dell’essere umano in circostanze di estremo pericolo – in questo
caso l’incidente aereo del 1972 di una squadra di rugby
universitaria uruguaiana nelle Ande ghiacciate. Precedentemente
trasposta in versione cinematografica da Frank
Marshall con Alive (1993) questo racconto
di uomini che compiono difficili scelte morali per sopravvivere è
presentato qui con un’enfasi sull’autenticità, che si riflette in
un cast relativamente sconosciuto di attori per lo più sudamericani
che recitano in spagnolo.
Ricordiamo che Netflix ha trionfato
proprio in questa categoria l’anno scorso con Niente di nuovo sul fronte occidentale. Dal
canto suo, a Bayona era stato affidato il compito
di rappresentare la Spagna agli Oscar 2008 con The Orphanage, che non è purtroppo riuscito a
entrare nella shortlist. La Spagna ha all’attivo quattro vittorie e
16 nomination in questa categoria: l’ultima vittoria risale al 2005
con Mare dentro di Alejandro
Amenabar, mentre l’ultima nomination risale al 2020 con
Dolore e gloria di Pedro Almodovar.
Perfect Days – Giappone
L’aver selezionato
Perfect Days come rappresentante del Giappone
nella corsa agli Oscar, segna la prima volta che il Paese sceglie
un regista non giapponese in oltre 70
anni di candidature agli Oscar. In questo modo, il Giappone torna a
far parte della shortlist dei lungometraggi internazionali dopo che
Plan 75 di Chie Hayakawa non vi era riuscito
un anno fa, mentre ha vinto l’Oscar con Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi, la seconda
vittoria del Paese nell’era competitiva del premio. Il film di
Wim Wenders, regista tedesco veterano, segue
le vicende di un addetto alla pulizia dei bagni di Tokyo
(Koji Yakusho) che sembra completamente
soddisfatto della sua routine quotidiana, ma una serie di incontri
inaspettati rivelano gradualmente il suo misterioso passato.
Yakusho ha vinto il premio come miglior attore a Cannes, dove il
film è stato presentato in Concorso, prima di passare ai festival
di Toronto e Tokyo.
Wenders ha già diretto tre film presentati
dalla Germania per l’Oscar internazionale – L’amico
americano nel 1978, Il cielo sopra Berlino nel 1988 e
Pina
nel 2012 – di cui solo Pina
è arrivato fino alla shortlist, ma non è stato ufficialmente
candidato. Tuttavia, Wenders è stato nominato agli Oscar nella
categoria miglior documentario con Buena Vista Social Club
nel 2000, Pina
nel 2012 e Il sale della terra nel 2015.
La sala professori – Germania
La Germania ha un ottimo
curriculum nella categoria del miglior film internazionale: ha
vinto l’anno scorso con Niente di nuovo sul fronte occidentale di
Edward Berger, ha ottenuto altre due nomination
nel decennio precedente (Opera
senza autore di Florian Henckelvon Donnersmarck e Vi presento Toni Erdmann di Maren
Ade) e ha altre quattro candidature nello stesso periodo.
La proposta di quest’anno è La sala professori, dramma di
IlkerÇatak con protagonista
un’insegnante di scuola elementare (Leonie
Benesch) che deve affrontare pressioni da tutte le parti
dopo aver accusato una collega di furto: un’analisi affilatissima
su questioni quanto mai attuali come il razzismo e la cancel
culture.
La sala professori è stato presentato in
anteprima mondiale nella sezione Panorama della
Berlinale di quest’anno e ha vinto cinque
Lola ai German Film Awards2023, battendo Niente di nuovo sul fronte occidentale come
miglior film. Benesch è stata nominata attrice
europea agli European Film Awards, mentre Çatak ha
ottenuto una nomination come sceneggiatore europeo.
Io capitano – Italia
Matteo
Garrone entra finalmente nella rosa dei candidati
all’Oscar per i lungometraggi internazionali dopo che i suoi film
Gomorra e Dogman erano stati presentati dall’Italia per
i premi del 2009 e del 2019, ma entrambi non avevano superato la
selezione. Presentato in anteprima alla
Mostra del Cinema di Venezia a settembre, dove è valso
a Garrone il
Leone d’argento per la miglior regia e il premio per il
miglior attore esordiente al protagonista Seydou
Sarr, questa storia ricca di emozioni segue lo
straziante viaggio di due adolescenti senegalesi da Dakar
all’Italia. Raccontata in wolof e francese, l’odissea contemporanea
vede i protagonisti affrontare le insidie del deserto, gli orrori
dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare mentre si
dirigono verso le coste europee.
Già in questa stagione dei premi,
Io capitano è stato nominato ai Golden Globe come miglior film in lingua straniera e
ha ottenuto due nomination agli European Film Awards, per il film europeo e per la
regia. Nonostante la precedente sconfitta agli Oscar, Garrone è
stato nominato ai Bafta sia per Gomorra che per Dogman nella categoria film non in lingua
inglese.
Chi vincerà?
Il premio per il miglior film
internazionale agli Oscar 2024 sarebbe praticamente già stato certo
se la Francia avesse candidatoAnatomia
di una caduta, il che avrebbe visto due candidati al
miglior film contendersi il premio, non solo La zona d’interesse. Dopo questa sorprendente
bocciatura (che si è ritorta contro la mancata candidatura del
francese La Passion de Dodin Bouffan), non è da
sottovalutare il film di successo di NetflixLa Società della Neve, che sembra essere un
forte concorrente, soprattutto sulla scia della vittoria della
piattaforma streaming lo scorso anno con Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Tuttavia, è l’acclamatissimo
La zona d’interesse a essere il chiaro
favorito. Essendo in lizza per alcuni premi importanti, tra cui
quello per il film e quello per la regia, e considerato il successo
ottenuto non solo al Festival
di Cannes, ma anche a quello di Toronto e al
Telluride e, sopratutto, le nomination raccolte a
ben 43 premi cinematografici
distinti, non sembrano esserci molti dubbi su chi
trionferà in questa categoria.
Mark Millar è uno dei
più noti e apprezzati fumettisti del panorama mondiale. Autore di
titoli come Kick-Ass e Kingsman, ma anche noto
per le sue collaborazioni con la DC Comic e la Marvel Comics, per le quali si è occupato di
opere come Swamp Thing, The
Flash, Superman, Vecchio Logan e Captain America: Civil War.
Molte delle storie da lui scritte sono poi state portate con
successo anche al cinema (si vedano ad esempio i film
Kick-Ass, Kingsman:
Secret Service,Logan
– The Wolverine e lo stesso Captain
America: Civil War). Il primo grande successo di Millar
rimane però la miniserie a fumetti Wanted, pubblicata nel
2004 e portata poi al cinema nel 2008 con il film
Wanted – Scegli il tuo destino.
A diregere il lungometraggio – il
primo tratto da una serie pubblicata per l’etichetta
Millarworld, di cui Wanted è stata appunto il
primo titolo – vi è il regista Timur Bekmambetov, qui al suo
primo lungometraggio hollywoodiano prima di passare poi a dirigere
titoli come
La leggenda del cacciatore di vampiri e Ben-Hur. Scelto per via del suo stile che ben si
adatta all’animo oscuro, torbido ed iperviolento ma anche dotato di
tocchi di umorismo ed ironia del fumetto, Bekmambetov realizza così
una trasposizione non del tutto fedele all’opera di Millar ma
capace di coglierne appieno lo spirito, regalando così agli
spettatori un film avvincente e ricco di emozioni.
Wanted – Scegli il tuo
destino si affermò dunque come un grande successo, incassando
circa 341 milioni di dollari a livello globale. Ancora oggi è
ricordato per il suo discostarsi dallo stereotipo dei supereroi,
offrendo una visione molto più cinica e controversa di questa
tipologia di racconti. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Wanted – Scegli il tuo destino
Protagonista del film è
Wesley Gibson, timido e ipocondriaco ragazzo di
venticinque anni che detesta la propria vita. Il giovane ha un
lavoro senza prospettiva di carriera con un capo prepotente, prende
pillole per l’ansia e viene abitualmente tradito dalla sua ragazza
con il suo migliore amico e collega, Barry. Per lui tutto cambia
quando viene raggiunto da una sconosciuta di nome
Fox, che informa Wesley che il padre che non ha
mai conosciuto è stato recentemente ucciso ed era un assassino lui
stesso. Inoltre Cross, l’uomo che lo ha ucciso,
ora sta dando la caccia proprio a lui. Il giovane scopre così di
essere il discendente di una confraternita di asssassini dotati di
poteri sovrumani ed ora è chiamato ad assumere egli stesso questo
ruolo, eliminando chi gli dà la caccia.
Il cast di Wanted – Scegli il tuo destino
Ad interpretare Wesley Gibson vi è
l’attore James McAvoy. Egli aveva fatto un provino per
tale ruolo già all’inizio del 2006, ma era stato scartato perché lo
studio voleva un protagonista più “convenzionale”. In seguito è
stato richiamato quando i produttori decisero che il personaggio di
Wesley doveva apparire più stravagante e indifeso rispetto agli
altri. A quel punto McAvoy ottenne la parte. Per poter recitare nel
film si è però dovuto allenare per migliorare il suo fisico in
vista delle scene d’azione del film e ha subito diversi infortuni
durante le riprese, tra cui una distorsione alla caviglia e una
ferita al ginocchio.
Ad interpretare la misteriosa e
letale Fox vi è invece l’attrice Angelina Jolie. Il personaggio del film è
stato riscritto proprio pensando a lei e Jolie in seguito ha
raccontato di aver basato la freddezza di Fox su quella del regista
Clint Eastwood, con il quale aveva appena
collaborato per
Changeling. Recitano poi nel film gli attori Morgan Freeman nel ruolo di Mr Sloan,
Terence Stamp in quello di Pekwarsky e
Thomas Kretschmann come Cross. Nel ruolo de
L’Armaiolo vi è il rapper Common, entrato nel cast
perché interessato a recitare assieme a McAvoy, Jolie, e Freeman.
Per prepararsi per il ruolo, ha dovuto acquisire una buona
conoscenza delle armi da fuoco, nonostante le disprezzi.
Wanted – Scegli il tuo destino 2: ci sarà un
sequel?
Già prima dell’uscita del film,
Mark Millar aveva annunciato che il regista
Timur Bekmambetov stava progettando un sequel che
avrebbe seguito l’idea del primo film di una gilda internazionale
di assassini. Tutto sembrava pronto per partire già nel 2009, ma a
quel punto Jolie ha fatto sapere che non era interessata a
riprendere il suo ruolo. Ciò ha comportato una riscrittura della
sceneggiatura per rimuovere il suo personaggio, ma da quel momento
la realizzazione del sequel è divenuta incerta e gli stessi
coinvolti hanno espresso dubbi sull’effettiva realizzazione del
film. Ad oggi, nonostante l’argomento esca nuovamente di tanto in
tanto, non sembrano esserci piani per riportare i personaggi di
Wanted sul grande schermo.
Il trailer di Wanted – Scegli
il tuo destino e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
Wanted – Scegli il tuo destino grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17
febbraio alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
La figura del fantasma non è mai
fine a sé stessa, ma è sempre portatrice di significati metaforici
che nella maggior parte dei casi hanno a che fare con il passato.
Si possono dunque intendere come la manifestazione di qualcosa di
irrisolto apparentemente rimasto indietro nel tempo ma che
puntualmente torna ad infestarci. Questo concetto sta alla base di
molti film, tra cui quello del 2015
Backtrack, diretto da Michael Petroni, principalmente
noto per essere stato lo sceneggiatore di noti film quali Le
cronache di Narnia – Il viaggio del veliero,Storia di una
ladra di libri ma anche di Il rito e L’esorcista
del Papa, più vicini a ciò che egli è interessato a raccontare
con Backtrack.
Il film offre infatti un
protagonista tormentato dalla visione di fantasmi, un enigma da
risolvere e un passato con cui riappacificarsi. Tra mistery,
thriller ed elementi soprannaturali, Backtrack fa dunque
dei fantasmi quanto detto in apertura, ovvero la manifestazione di
un trauma irrisolto che deve necessariamente essere affrontato se
si vuole liberarsene e poter andare avanti con la propria vita. Per
gli appassionati del genere è dunque un film da non lasciarsi
sfuggire, che grazie al suo passaggio televisivo può ora essere
scoperto dopo essere stato a lungo lasciato nel dimenticatoio.
Al momento della sua uscita il film
non ottenne infatti un riscontro particolarmente positivo di
pubblico, finendo con il passare rapidamente in sordina. Ci sono
però elementi di questo film dotati di un certo fascino, che non
mancheranno di entusiasmare i fan del genere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e
alla spiegazione del finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Backtrack
Protagonista del film è
Peter Bower, psicoanalista tormentato da
angoscianti incubi e inquietanti visioni che minano la sua
stabilità mentale. La recente e violenta morte di sua figlia
potrebbe avere la propria parte in tutto ciò, ma nonostante questo
suo precario stato psicofisico Peter decide di continuare a
ricevere pazienti disturbati inviategli dal dottor
Stewart. Così facendo, aiutandoli nei loro
problemi, Peter sembra convinto di poter guarire anche i propri. Ma
una sconvolgente sorpresa gli si presenta ben presto dinanzi: tutte
quelle persone, non sono altro che fantasmi di individui morti
molti anni prima in un tragico incidente ferroviario.
Sconvolto da quella scoperta e
temendo di perdere la ragione, Peter capisce di dover raggiungere
immediatamente il suo paese natale, convinto che proprio lì si
nasconda l’origine del suo delirio. Costretto a scavare nel suo
passato per salvarsi la vita, Peter intraprenderà una ricerca che
lo porterà inevitabilmente a confrontarsi con le proprie paure e i
propri demoni, facendo lentamente riaffiorare in superficie un
terribile segreto rimasto nell’ombra per più di vent’anni. A quel
punto, Peter sarà chiamato a prendere delle sofferte decisioni, a
partire dalle quali la sua esistenza cambierà per sempre.
Il cast di Backtrack
Ad interpretare il protagonista
Peter Bower vi è Adrien Brody, il più giovane vincitore del
premio Oscar al Miglior attore protagonista per il
film Il
pianista. Accanto a lui, nel ruolo del dottor Duncan
Stewart VI è invece l’attore Sam
Neill, celebre per aver interpretato Alan Grant nel
filmJurassic
Park e nei suoi sequel. Vi sono poi gli
attori Bruce Spence, Emma
O’Farrell e Chloe
Bayliss nei ruoli dei fantasmi Felix, Evie (figlia di
Peter) ed Elizabeth. L’attrice Robin McLeavy
interpreta l’ufficiale Barbara Henning, mentre Malcolm Kennard è
Barry, amico d’infanzia di Peter. George Shevtsov
è William Bower, padre di Peter, mentre Jenni
Baird è Carol Bower, moglie del protagonista.
La spiegazione del finale del film Backtrack
Cosa accade nel finale del film
Backtrack? Nel momento in cui Peter comprende che tutti i
suoi pazienti sono dei fantasmi, inizia ad indagare sulla loro
morte nel tentativo di comprendere perché si manifestino a lui.
Scopre così che sono tutti accomunati da due elementi: la morte
avvenuta il 7 dicembre del 1987 o intorno a quella data e che tutti
vivevano lungo la linea ferroviaria che porta alla sua città
natale, False Creek. Decide allora di recarsi lì dove è cresciuto
per cercare di risolvere il mistero, arrivando a stabilire che quei
fantasmi erano i passeggeri di un treno che Peter è convinto sia
deragliato per colpa sua e del suo amico Barry.
Nel finale, tuttavia, Peter scopre
di non essere lui il responsabile di quell’incidente, bensì suo
padre. William Bower aveva infatti rapito, violentato e ucciso
Elizabeth Valentine, la quale nella sua lotta per la vita aveva
tirato accidentalmente la leva che commutava i binari del treno,
causando il deragliamento che uccise 47 persone. William ha poi
gettato il corpo di lei tra i rottami, così da farlo credere parte
dell’incidente. Nello scontro finale con William, il quale sta
avendo la meglio, interviene proprio Elizabeth la quale lo fa
finire con l’auto sui binari della ferrovia, dove in quel momento
passa un treno che schiaccia e uccide l’uomo.
Peter vede a quel punto lo spirito
tranquillo di Elizabeth allontanarsi, finalmente in pace. Risolto
l’enigma, Peter è finalmente libero dalle sue visioni e dal peso
del passato. Poco tempo dopo, è sulla spiaggia con il fantasma di
sua figlia Evie, che dopo avergli dato un bacio si alza e cammina
verso l’oceano, dove scompare a sua volta finalmente in pace. Sua
moglie Carol lo raggiunge e gli chiede a cosa stia pensando, al che
Peter le dice che sta pensando ai bambini, lasciando intendere di
essere pronto a voltare pagina e costruire una nuova famiglia con
lei. Il backtrack, ovvero il percorso a ritroso, è dunque
quello che Peter compie per risolvere il proprio passato e potersi
aprire al futuro.
Il trailer di Backtrack e dove vedere il film in
streaming
È possibile fruire di
Backtrack grazie alla sua presenza su une
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà
così modo di accedere al catalogo e al film, guardandolo in totale
comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di sabato 17 febbraio
alle ore 21:20 sul canale Rai
4.
Finita la settimana sanremese
eccoci qui con un nuovo appuntamento settimanale con la serie
Doc – Nelle tue mani 3. Il dottore Andrea
Fanti, interpretato sempre da
Luca Argentero, è scosso dalla consapevolezza che forse non
recupererà più i ricordi del suo passato. Intanto in questi due
nuovi episodi si scorge uno spiraglio di luce per il futuro di una
nuova coppia, quella di due specializzandi così diversi tra loro ma
con una situazione familiare complicata.
La trama di Doc – Nelle
tue mani 3 episodio 9
Il primo
episodio intitolato “Evitarsi” mostra un Doc diverso, anzi
sembra tornato quello di una volta, cioè il primario di Medicina
Interna freddo e distante dai suoi pazienti. In reparto viene
ricoverata Lia, una donna con un doloroso
pluritoche cambia lavoro ogni due per tre,
che soffre di allergia ai pollini e di depressione. Il team di
medici però diagnosticherà una forte epatite e l’urgenza di
un trapianto di fegato, che riuscirà grazie alla
donazione da un familiare consanguineo.
Intanto Riccardo,
l’attore Pierpaolo
Spollon, inizia a frequentare Laura, la
pallavolista, di qulache puntate fa, che ha perso una gamba proprio
come lui, che ora gioca a pallanuoto. Il tutor e
specializzando senior recandosi sempre più in piscina, dove si
allenano paratleti, inizia a pensare ad un futuro non più tra le
mura del Policlinico Ambrosiano.
Proseguendo il primario di psichiatria
Enrico,
Giovanni Scifoni , deve fronteggiare i continui assalti di
Barbara, l’assistente personale dell’amico Andrea,
che nasconde più di una semplice infatuazione ma una vera patologia
ossessiva.
Per smorzare i toni tra malattie
almeno all’inizio sconosciute e Doc che chiede a
Giulia, l’attrice
Matilde Gioli,
una pausa, per fortuna ci sono Federico e Lin, i
nuovi enemies to lovers di questa
stagione. Il giovane specializando,
Giacomo Giorgio, scoprendo che la collega ha litigato con la
famiglia, anche per colpa sua, invita Lin a vivere da lui nel suo
enorme appartamento in centro Milano, pieno di
stanze per gli ospiti ma sempre vuote.
La trama dell’episodio 3
e 10
Nel secondo episodio della quinta
serata di
Doc – Nelle tue mani 3 si affronta e si parla
dell’Intelligenza Artificiale. Doc e la sua
squadra dovranno affrontare una competizione contro l’A.I. per
trovare una diagnosi corretta per una paziente prima che a farlo
sia un computer, se non vogliono essere sostituiti da una
macchina. Per fortuna Andrea Fanti con l’aiuto di Giulia e
i colleghi riuscirà a battere il nemico proprio utilizzando “Il
fattore umano”, che è anche il titolo di questo decimo episodio, ed
è quello che non possiedono, almeno per ora, le macchine.
Alla specializzanda
Martina viene invece affidato un caso che la
costringe a fare i conti con la propria coscienza.
All’ospedale infatti viene ricoverato un vecchio professore
di filosofia della ragazza, che non è riuscita mai a
laurearsi in Medicina. Finalmente la giovane dottoressa svela il
mistero ma solo all’ex insegnante del liceo. Il motivo era un esame
che gli provocava ansia e mai superato, ma poi è arrivata la
Pandemia, quindi lei ha iniziato a lavorare in un reparto
Covid di Brescia perchè, in periodo d’emergenza sanitaria,
non serviva aver finito tutto il ciclo di studi. Nel frattempo
Federico e Lin continuano la loro
convivenza da coinquilini, conoscendosi sempre di
più nel privato.
Alla fine dell’episodio viene
svelato, ma non del tutto, anche un’altro segreto, quello di
Agnese,
Sara Lazzaro, su cui ruota tutta questa terza stagione. La
donna confessa, sul tetto dell’ospedale, all’ex marito che nel
2011 che durante il loro soggiorno a New York, lui
ha scoperto della sua relazione con Bramante,
Andrea ovviamente reagisce male e con sdegno alla notizia, ma
chissà se Agnese ha rivelato veramente tutto.
Un nuovo mistero e una nuova
coppia
La puntata di
Doc – Nelle tue mani è stata all’insegna di svelare qualcosa ma
non tutto, visto che mancano ancora sei episodi, certo almeno ora
il pubblico a casa ha scoperto il mistero di Martina. Per
concludere una delle novità più intriganti di
questa quinta serata è la coppia formata da Federico e Lin, che
possiede tutti le qualità per diventare una delle più amate,
speriamo in risvolti positivi settimana prossima.
Tra i più celebri film d’animazione
degli ultimi anni, Cattivissimo me
(qui
la recensione), distribuito nel 2010, è in breve tempo
diventato un grande successo per la sua natura comica e l’originale
punto di vista, che porta gli spettatori dalla parte dei
supercattivi. Il film ha dato vita ad un vero e proprio fenomeno,
composto da ben 3 sequel, 2 spin-off e numerose altre incursioni
nel recente immaginario culturale. Apprezzato dalla critica nella
sua totalità, Cattivissimo me è infatti ad oggi il
franchise d’animazione di maggior successo, con un guadagno
complessivo di oltre 3,7 miliardi di dollari. Qui di seguito, ecco
quello che c’è da sapere sui film e il loro ordine cronologico.
Cattivissimo me: come
guardare i film in ordine cronologico
L’ordine cronologico secondo cui
vedere i film prevede dunque di iniziare con i due capitoli
dedicati ai Minions, pensati infatti per essere dei
prequel che spiegano le origini dei simpatici omini gialli e di
come hanno poi incontrato Gru. Dopo Minions 2 – Come Gru
diventa cattivissimo, si può allora proseguire con la
tetralogia di Cattivissimome, dove ogni film
narra eventi successivi a quelli del precedente.
Gru è un supercattivo che prova
piacere dalle proprie malefatte. Quando scopre che un certo Vector
ha rubato la Grande Piramide di Giza grazie a un raggio
restringente, Gru con l’assistenza del fidato Dr. Nefario e dei
suoi Minion, decide di elaborare una contromossa super malvagia,
rubando la Luna dopo averla ristretta. Gru, chiede quindi un
prestito alla Banca, ma il presidente Perkins, approverà il
prestito solo quando il raggio di restringimento necessario a
realizzare la missione sarà nelle mani di Gru. Per riuscire a
rubarlo al suo arcinemico, Gru deciderà allora di adottare tre
ragazze orfane – Margot, Edith, Agnes – per sfruttare la loro
attività di venditrici di biscotti porta a porta per potersi
infiltrare nella base di Vector e impossessarsi finalmente del
raggio. Così facendo si ritroverà però a confrontarsi con una
missione ancor più difficile: fare il padre.
Cattivissimo me 2
(2013)
In Cattivissimo
me 2 (qui
la recensione) una nave misteriosa ruba, da un laboratorio
segreto nel circolo polare artico, un siero noto come PX-41, che
trasforma ogni essere vivente in una belva viola molto potente. La
Lega Anti Cattivi, guidata da Silas Caprachiappa, invia allora
l’agente Lucy Wilde a reclutare Gru, ex supercattivo, per
rintracciare il colpevole e recuperare il siero. Gru rifiuta,
sostenendo che ora è un padre e un uomo d’affari, ma in un secondo
momento ricorda con malinconia la sua vita da criminale e così si
convince ad indagare sul furto e a lavorare con Lucy,
intraprendendo una nuova folle avventura.
Minions (2015)
Il prequel Minions
racconta di questi esserini che sin dall’alba dei tempi hanno un
solo compito: servire il più cattivo della Terra. Nel corso della
storia i Minion hanno servito tanti padroni come il T-Rex,
Napoleone, ma anche Dracula e lo Yeti. A un certo punto si rendono
conto che non sono capaci di servire degnamente, perché combinano
sempre grandi guai che portano al fallimento dei piani dei super
cattivi. Un giorno allora, consapevoli dei loro limiti, i Minions
decidono di chiudersi in Antartide e cominciare lì da soli una
nuova vita. Tuttavia, presto si rendono conto che una vita così non
li rende felici e quindi Kevin insieme a Bob e Stuart decidono di
partire insieme per un’importantissima missione: trovare un nuovo
supercattivo da seguire.
Cattivissimo Me 3
(2017)
In Cattivissimo
me 3 (qui
la recensione), Gru e Lucy stanno finalmente insieme e lavorano
per la Lega Anticattivi, finché non subentra una nuova e spietata
direttrice che li licenzia per non essere riusciti a catturare e a
impedire che rubasse un prezioso diamante il nuovo ricercatissimo
cattivo Balthazar Bratt, ex bambino prodigio e protagonista di una
serie cult anni Ottanta, poi caduto in disgrazia a causa della
pubertà. Come se non bastasse, il Dottor Nefario si congela con
della carbonite e i Minions si dimettono, poiché Gru non vuole
tornare alla vita di supercattivo. Quest’ultimo inoltre viene
sorpreso da una sconvolgente notizia: ha un fratello gemello, da
cui è stato diviso quando i genitori si sono separati, pattuendo
che ognuno si prendesse cura di uno di loro.
Minions 2 – Come Gru diventa
cattivissimo (2020)
Il secondo prequel,
Minions
2 – Come Gru diventa cattivissimo – racconta del dodicenne
Gru che cresce nei sobborghi della città nutrendo una grande
passione per i Vicious 6, ovvero i Malefici 6, un gruppo di
supercattivi. Il giovane aspira a diventare uno di loro, così
quando uno dei leader del malefico gruppo viene licenziato, Gru si
presenta ai colloqui per sostituirlo. Purtroppo, però, le selezioni
non vanno come lui spera, i Malefici 6 lo reputano solo un bambino
e inizialmente non rimangono affatto impressionati da lui. Ma
deciso a diventare un vero supercattivo, Gru mette in atto un
malvagio piano e ruba una pietra ai Malefici 6, che si mettono
immediatamente sulle sue tracce per recuperare l’artefatto.
Cattivissimo me 4 (2024)
Nel quarto film della serie, Gru, il
supercattivo più amato del mondo diventato agente della Lega
Anti-Cattivi, torna per una nuova ed entusiasmante era di caos
Minions, insieme a sua moglie e collega agente della Lega
Anti-Cattivi Lucy, alle loro tre bambine adottate – Margo, Edith e
Agnes – e al nuovo membro della famiglia, Gru Jr. che è
intenzionato a tormentare suo padre. La famiglia sarà però ben
presto costretta a fuggire quando viene presa di mira dal criminale
evaso Maxime Le Mal e dalla sua fidanzata femme fatale Valentina.
Cattivissimo Me 4 uscirà al cinema il
22 agosto 2024.
Cattivissimo me: i doppiatori originali e italiani dei
film
Nella versione in lingua originale,
il personaggio di Gru è doppiato dall’attore Steve
Carell, in quello che è ad oggi il suo ruolo da
doppiatore più celebre. In italiano il personaggio è doppiato
da Max Giusti. Le tre bambine adottate da Gru
sono doppiate dalle attrici Miranda Gosgrove, Dana
Gaier e Elsie Fisher. L’attore Jason
Segel ricopre invece ruolo di Vector, nemesi di Gru.
La celebre Julie Andrews è invece la doppiatrice
della madre di Gru, mentre l’attore Russell Brand
dà voce al dottor Nefario. Compare con un piccolo ruolo anche la
voce dell’attrice Kristen
Wiig, la quale dà vita a Miss Hattie, proprietaria
dell’orfanotrofio a cui Gru si rivolge.
Per il secondo film, a questi
doppiatori si sono uniti Benjamin Bratt nel ruolo
di Eduardo alias El Macho, mentre Kristen
Wiig ha cambiato personaggio, dando voce all’agente
Lucy Wilde, in italiano doppiata dalla
cantante Arisa. Nel terzo film, invece, la
voce dell’antagonista Balthazar Bratt è di Trey
Parker, mentre in italiano si ha quella di
PaoloRuffini. Per il quarto film
vi sono invece Will Ferrell e Sofia Vergara per gli antagonisti Maxime Le
Mal e Valentina, e Joey King per il personaggio
Poppy. In Minions si hanno invece le voci di Sandra Bullock (Scarlett Sterminator),
Jon Hamm (Herb Sterminator),
Michael Keaton (Walter Nelson) e
Allison Janney (Madge Nelson), con i primi due doppiati
rispettivamente da Luciana Litizzetto e
Fabio Fazio.
Uno degli ultimi grandi progetti in
prevendita dell’European Film Market a essere rivelato è uno dei
più intriganti: il vincitore del SAG Caleb Landry Jones (Three Billboards Outside
Ebbing Missouri) è stato scelto come protagonista insieme al due
volte vincitore dell’Oscar Christoph Waltz (Inglourious Basterds) per una
rivisitazione ad alto budget della storia di
Dracula da parte del regista Lucy e del
creatore di TakenLuc Besson.
Basato sull’iconico romanzo di
Bram Stoker, fonti vicine alla produzione ci
confermano che il progetto sarà il prossimo film di
Besson e segnerà la sua personale rivisitazione
del classico vampiro sul Principe Oscuro condannato alla vita
eterna.
Abbiamo sentito che questo film ha
un elemento di origin story che esplora in modo un po’ più
approfondito la storia d’amore gotica tra il principe
Vladimir e sua moglie, la cui perdita lo spinge ad
abbandonare Dio e a diventare un vampiro. Gli acquirenti che hanno
familiarità con la sceneggiatura di Besson ci dicono che ci sono
alcuni pezzi epici e potenzialmente spettacolari.
Caleb Landry Jones interpreterà Dracula. Non è
ancora chiaro quale personaggio sarà interpretato da Christoph Waltz, ma sono in corso trattative
con altri attori del cast che si uniranno agli altri ruoli
chiave.
Il progetto dovrebbe avere un
budget elevato per un film europeo, ma non si avvicina ai livelli
di Valerian. Luc Besson Productions produce e
EuropaCorp co-produce. L’obiettivo è quello di girare
quest’anno.
DogMan
è stato presentato come una sorta di ritorno per il visionario
regista Besson, un totem del cinema francese famoso anche per la
sua sensibilità statunitense, essendosi fatto conoscere con film
come Big Blue, La Femme Nikita, Leon, la serie Taxi e poi
Il quinto elemento. Negli ultimi anni la sua carriera è
stata tormentata dall’esperienza finanziaria del mega-budget
Valerian e la città dei mille pianeti e dalle
accuse di cattiva condotta sessuale, anche da parte di un’attrice
di quella produzione. Besson ha negato con fermezza qualsiasi
illecito e l’anno scorso il regista è stato scagionato da tutte le
accuse in quel caso dall’equivalente francese della Corte Suprema
degli Stati Uniti.
Briarcliff distribuirà DogMan
in patria questa primavera, dopo che il film è stato largamente
acquistato in Europa, Asia e America Latina. Luc
Besson è anche in fase di post-produzione del dramma
intimo June And John, un film sperimentale che ha
girato durante l’isolamento del Covid con gli esordienti Luke
Stanton Eddy e Matilda Price.
Christopher Nolan, regista dell’acclamato
Oppenheimer
in odore di Oscar, vorrebbe fare un film horror, ma secondo il
regista londinese non è ancora riuscito a trovare l’idea perfetta
che potrebbe spingerlo a mettere in cantiere l’incursione nel
genere
Christopher Nolan affascinato dal
genere horror
Ieri Christopher Nolan è intervenuto a un evento
del BFI a Londra e un membro del pubblico gli ha
chiesto se avrebbe mai preso in considerazione l’idea di fare un
film
horror, rispondendo brevemente: “Mi piacerebbe fare un film
horror. Ma credo che un buon film horror richieda un’idea davvero
eccezionale. E queste sono poche e lontane tra loro. Quindi non ho
trovato una storia che si presti a questo“.
Ma Christopher Nolan non si è fermato qui e ha
approfondito ciò che trova affascinante del genere. “Ma penso
che sia un genere molto interessante dal punto di vista
cinematografico“, ha detto Nolan. “È anche uno dei pochi
generi in cui gli studios realizzano molti di questi film, e sono
film che hanno molta cupezza, molta astrazione. Hanno molte delle
qualità che Hollywood è generalmente molto restia a inserire nei
film, ma questo è un genere in cui è consentito“.
Christopher Nolan ha anche ammesso che
Oppenheimer ha degli elementi horror, perché
pensa che “siano appropriati al soggetto“.
Nella sua carriera, Christopher Nolan si è già dilettato con
elementi horror prima di Oppenheimer,
senza però dedicarsi completamente a questo genere. Le sequenze
dello
Spaventapasseri di Batman Begins ne sono certamente un
esempio.
Secondo un recente rapporto, i
dirigenti dello studio sono rimasti incredibilmente impressionati
dalle prime scene mostrate de Il
Gladiatore 2 di Ridley Scott.
Secondo Deadline,
i dirigenti della Paramount hanno visto in anteprima alcune scene
delIl
Gladiatore 2, la cui produzione è terminata nel
gennaio 2024. “Secondo le fonti, i primi filmati hanno lasciato
a bocca aperta i dirigenti“, si legge nell’articolo.
Lo studio è tutt’ora in trattative
con il regista Ridley Scottper dirigere il film senza
titolo Bee Gees dello studio. Scott produrrà insieme al partner di
produzione Michael Pruss di Scott Free, Graham King attraverso la
sua GK Films e Stacey Snider. La Paramount
distribuirà il film in tutto il mondo, con Amblin e Sister che
hanno il diritto di cofinanziarlo. Barry Gibb è il produttore
esecutivo. John Logan ha scritto la
sceneggiatura.
Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il
figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat
Clark nel film originale), ne Il
Gladiatore 2. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di
Lucilla.
“[Lucius] è stato nelle terre
selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva
12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten
Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono
passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha
perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con
lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.
La produzione de Il
Gladiatore 2 è iniziata nel giugno 2023, ma è stata
sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen
Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists
(SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la
produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024.
Ridley Scott produce Il
Gladiatore 2 insieme a Michael Pruss, Douglas Wick,
Lucy Fisher e David Franzoni. Il
Gladiatore 2 arriverà nelle sale statunitensi il
22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.
Il Gladiatore è attualmente disponibile in streaming
su Paramount+.
Che lo si ami o lo si odi,
Rotten Tomatoes è oggi più importante che
mai quando si tratta di decidere se gli spettatori decidono di
vedere gli ultimi film in uscita sul grande schermo (almeno negli
USA), e non è raro che gli studios vantino i punteggi con lo stesso
orgoglio delle stelle.
Nel corso degli anni, il franchise
dell’Uomo Ragno è stato un vero e proprio viaggio. Il film del 2002
ha cambiato le carte in tavola per il genere, e quello che è
seguito è stato un viaggio sorprendente e a volte deludente per il
Folletto della Rete. Naturalmente, l’universo continua dei
film Marvel della Sony ad
espandersi ed è per questo che abbiamo incluso Venom, Venom: La furia di
Carnage,
Morbius e il recente Madame
Web.
Non abbiamo aggiunto le apparizioni
di Spidey in Captain
America: Civil War, Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, ma troverete gli altri film della
Sony/Marvel Studios, i loro punteggi e la nostra
opinione su di essi. Per dare un’occhiata a questa rubrica, non
dovete fare altro che cliccare sul pulsante “Avanti” qui sotto.
Madame Web
Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Celeste O’Connor e Isabela Merced
in Madame Web.
Score: 14% Rotten or Fresh?
Rotten
Consenso della critica: TBC
Sarebbe improprio parlare di
delusione, mentre ci si accinge a scrivere la recensione di
Madame Web, dal momento che le aspettative degli
spettatori, in generale, non erano altissime. C’era però tanta
curiosità, dal momento che il film si preannunciava insolito anche
per il genere cinefumettistico che ormai vanta una grande varietà
di declinazioni. E in effetti il film prende una strada mai battuta
prima, raccontando la storia di una giovane veggente che
intraprende un viaggio personale alla scoperta di sé, mentre trova
lungo il suo cammino una serie di figure che la completeranno,
formando con lei una sorellanza di reiette che trovano il loro
senso di esistere nella comunione reciproca. La
recensione completa qui.
Morbius
Score: 15% Rotten or Fresh?
Rotten
Consenso della critica:
Maledetto per gli effetti poco ispirati, le interpretazioni
rozze e una storia al limite del nonsense, questo squallido
pasticcio è un tentativo di realizzare Morbius in vena.
La faccenda, purtroppo, è molto
semplice. Jared Leto ha un suo apporto ai personaggi che
incarna che è estremamente definito e, per così dire, accurato.
Sarebbe stato un dottor Morbius senza sbavature se fosse stato
guidato a dovere, ma così non è stato. Il flusso della personalità
del film gli viene lasciata follemente in mano, concedendo ai suoi
lunghi ciuffi corvini, e alla sua svenente asessualità, di prendere
delle vie che né si compiono – figuriamoci – né si definiscono.
Come se attirasse l’attenzione su di sé promettendo fascino a
palate, per poi girarsi sui tacchi e andarsene. Morbius non è un film fatto male, è
solo inconsistente.
La recensione completa qui.
Venom
Score: 30% Rotten or Fresh?
Rotten
Consenso della critica: Il primo
film standalone di Venom si rivela simile al personaggio dei
fumetti in tutti i modi sbagliati: caotico, rumoroso e con un
disperato bisogno di un legame più forte con Spider-Man.
“… l’ammasso informe del simbionte,
una poltiglia che fatica a prendere forma ma che riesce, in un modo
misterioso, ad attirare lo sguardo.La
recensione completa qui.
The Amazing Spider-Man 2
Score: 51% Rotten or Fresh?
Rotten
Consenso della critica: Sebbene il
cast sia eccezionale e gli effetti speciali siano di prim’ordine,
l’ultimo capitolo della saga di Spidey soffre di una narrazione
poco focalizzata e di una sovrabbondanza di personaggi.
The Amazing Spider-Man 2 è un
buon prodotto di intrattenimento che indulgendo eccessivamente, e
con toni oltremodo edulcorati, nella storia d’amore perde tutto il
potenziale disturbante della storia potente e importante che si è
deciso di raccontare. La
recensione completa qui.
Venom: La furia Carnage
Score: 57% Rotten or Fresh?
Rotten
Consenso della critica: Sequel
mirato ai fan della strana chimica di coppia dell’originale, Venom:
Let There Be Carnage abbraccia con entusiasmo il lato più sciocco
del franchise.
Distorsioni nel tono e una
sceneggiatura sciatta mettono in film in scia con quello che era
stato il primo capitolo del 2018. La
recensione completa qui.
Spider-Man 3
Score: 63% Rotten or Fresh?
Fresh
Consenso della critica: Anche se ci
sono più personaggi e trame, e le sequenze d’azione continuano a
stupire, Spider-Man 3 non è tuttavia così raffinato come i primi
due. La recensione completa qui.
The Amazing Spider-Man
Score: 71% Rotten or Fresh?
Certified Fresh
Consenso della critica: Un cast ben
scelto e una regia sicura permettono a The Amazing Spider-Man di
emozionare, nonostante la rivisitazione di molti degli stessi punti
della trama di Spider-Man del 2002.
The Amazing
Spider-Man era un film del quale non si sentiva necessità,
essendo un reboot così vicino all’originale, tuttavia può essere
una rilettura interessante che, una volta messa in carburazione,
potrà far meglio per i sequel (non ufficiali ma facilmente
intuibili) a venire. La
recensione completa qui.
Spider-Man
Score: 90% Rotten or Fresh?
Certified Fresh
Consenso della critica: Spider-Man
non solo offre una buona dose di divertimento a colpi di ragnatela,
ma ha anche un cuore, grazie al fascino combinato del regista
Sam Raimi e della star
Tobey Maguire. La recensione completa qui.
Spider-Man: Far From Home
Score: 90% Rotten or Fresh?
Certified Fresh
Consenso della critica: Una miscela
imprevedibile di romanticismo adolescenziale e azione
supereroistica,
Spider-Man: Far from Home getta con stile le basi per
la prossima era del MCU.
Tutto è orchestrato alla
perfezione, tra colonna sonora divertente e nostalgica, un’amore
adolescenziale degno delle migliori teen-comedy, effetti speciali
notevoli (c’è una sequenza in particolare che confonderà la mente e
vi farà venire un ansia pazzesca!) e nuovi scenari che non sono i
grattacieli di New York ma cattedrali e turisti. La
recensione completa qui.
Consenso della critica: Spider-Man:
Homecoming fa tutto quello che può fare un secondo
reboot, offrendo un’avventura colorata e divertente che si
inserisce perfettamente nel vasto MCU senza impantanarsi
nella costruzione di un franchise.
Spider-Man: No Way Home
rappresenta un cambiamento, è proprio vero che non c’è strada del
ritorno a casa e che ora Peter è diventato grande, che ha preso la
sua prima vera decisione da Spider-Man e ha abbracciato a pieno le
sue responsabilità. La
recensione completa qui.
Spider-Man 2
Score: 93% Rotten or Fresh?
Certified Fresh
Consenso della critica: Con un
cattivo divertente e un’attenzione emotiva più profonda, è un
sequel agile che migliora l’originale.
Spider-Man: No Way Home
Rotten or Fresh? Certified Fresh
Consenso della critica: Un sequel
di Spider-Man più grande e più audace, No Way Home espande la
portata e la posta in gioco del franchise senza perdere di vista il
suo umorismo e il suo cuore.
Consenso della critica: Un sequel
di Spider-Man più grande e più audace, No Way Home espande la
portata e la posta in gioco del franchise senza perdere di vista il
suo umorismo e il suo cuore.
Spider-Man: No Way Home rappresenta un cambiamento, è
proprio vero che non c’è strada del ritorno a casa e che ora Peter
è diventato grande, che ha preso la sua prima vera decisione da
Spider-Man e ha abbracciato a pieno le sue responsabilità. La
recensione completa qui.
Spider-Man: Across the Spider-Verse
Score: 95% Rotten or Fresh? Certified Fresh
Consenso della critica: Visivamente
abbagliante e ricco d’azione come il suo predecessore, Spider-Man:
Across the Spider-Verse emoziona dall’inizio alla fine.
Spider-Man: Across the Spider-Verse si addentra nel caos del
Multiverso, sfruttando l’occasione per dar sfogo ad una maggior
varietà nelle tecniche d’animazione, nei colori e negli scenari. Il
risultato è un film visivamente travolgente, che riempie gli occhi
senza dimenticare di fare lo stesso con il cuore. Perché la tecnica
non prende mai il sopravvento sulle emozioni, le quali vengono qui
evocate grazie ad un’attenta costruzione di ogni elemento della
storia e dei personaggi. La
recensione completa qui.
Spider-Man: un nuovo universo
Score: 97% Rotten or Fresh?
Certified Fresh
Consenso della critica: Spider-Man:
Into the Spider-Verse abbina una narrazione audace a un’animazione
sorprendente per un’avventura puramente piacevole con cuore,
umorismo e tanta azione da supereroe.
Il film comprende in sé grande
divertimento ma anche toni ben più drammatici e riflessivi, che
rendono Spider-Man: Un nuovo universo un film per tutti, in grado
di parlare a grandi e piccoli, di divertire, emozionare e stupire
costantemente. La
recensione completa qui.
Vi siete mai chiesti quali siano le
vere funzionalità e quali segreti nasconde il costume di
Darth Vader, indimenticabile personaggio della
saga di Star
Wars? Cos’è che ha resto questo
villain così forte, o forse più debole, rispetto
agli altri?
Ecco qualche curiosità che potrebbe esservi
sfuggita:
La funzione principale di Darth
Vader
Sappiamo tutti che la
massiccia armatura indossata da Anakin Skywalker gli ha permesso di
sopravvivere dopo il tragico incidente di Episodio III grazie alla sua vasta gamma di
sistemi di supporto vitale.
Il principale tra questi sistemi
includeva un autorespiratore situato nel centro della tuta,
costituita da una lega metallica impenetrabile chiamata
durasteel.
Le ragioni dietro l’aspetto
“obsoleto”
C’è una ragione dietro
l’aspetto obsoleto e i dolori da sopportare mentre si indossa
questa uniforme: dal prurito della pelle sintetica al suono del
respiratore, passando per gli spilli che penetravano nel suo corpo,
tutto ciò lo teneva sveglio quando cercava di dormire e questo
influiva negativamente sulla sua sanità mentale.
Meno calmo e comodo era Vader, più
vicino era al Lato Oscuro e ai poteri pieni di
rabbia che gli infondeva.
Il segreto degli stivali di Darth
Vader
Esteticamente più
gradevoli e utili nel combattimento, gli stivali
di Darth Vader nascondono anche diverse
funzionalità, come uno spazio per ospitare il Durasteel sui lati
dei piedi (che gli permetteva di camminare) e le suole con un
nucleo ferromagnetico che poteva essere attivato dai comandi vocali
e generare campi magnetici.
Il peso sulle spalle
L’armatura di Darth
Vader era, come avrete immaginato, molto pesante. Ogni
elemento sulla spalla pesa più di venticinque libbre, ed è in grado
di trattenere bulloni e colpi di spada laser. Insieme al design
delle sue braccia robotiche, questo dettaglio gli impedisce però di
alzarle sopra la testa.
Un prurito costante
I fuochi di
Mustafar hanno distrutto completamente la pelle di
Darth Vader, e per risolvere questo problema, gli
venne sostituita con una pelle sintetica artificiale che gli
provocava un costante prurito. Il fastidio era così insopportabile
da obbligare il suo corpo a regolari pulizie tramite droni.
La funzione della maschera
La
maschera è una parti più dolorose della tuta, ma
anche una delle più utili. Al suo interno ci sono display inseriti
nelle lenti che gli forniscono un flusso costante di dati e
amplificano la sua già considerevole connessione con la Forza.
Guanti magici
Il guanto destro di
Darth Vader che copriva la sua mano cibernetica
era un Mandalorian Crushgaunt montato attorno a un
indistruttibile amuleto Sith che un tempo apparteneva a Lord Skere
Kaan.
L’altro guanto invece era
fabbricato con lo stesso tessuto di ferro mandaloriano e lo
protegge dagli attacchi della spada laser aiutandolo a deviare un
colpo diretto di Han Solo in L’impero colpisce ancora.
Regolazione della temperatura
Il costume di Darth Vader
può anche regolare la temperatura corporea proprio come il corpo
umano, aiutato da un sensibile sistema di regolazione controllato
da una scatola funzionale posta sulla cintura.
I Poteri nascosti di Darth
Vader
Esiste inoltre un
dispositivo posizionato sotto il collo del personaggio che
rappresenta un’unita di anti-distruzione a prova di fuoco,
flessibile e rifinito, con una piccola tasca all’interno che
consente l’accesso a una cartuccia di sostanze chimiche che hanno
ridotto la percezione del dolore di Vader nei momenti di
bisogno.
Dona forza a chi lo indossa
Nonostante tutti gli
svantaggi della tuta, questa uniforme ha donato a Darth Vader una
forza incredibilmente disumana. Nel romanzo The Rise of
Darth Vader, si parla addirittura di modifiche agli
avambracci e alle mani in modo tale da poter schiacciare l’elsa
altrimenti impenetrabile della sua spada laser.
La Marvel Television non ha perso
tempo nel riunire Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e
Iron Fist per formare The Defenders su
Netflix, utilizzando Claire Temple
come mezzo per collegare i rispettivi show. Durante le sue numerose
apparizioni, la “Night Nurse” ha dato una mano all’Uomo
senza Paura ed è persino diventata un interesse amoroso, seppur
breve, per il “Power Man” che presto tornerà in
Daredevil:
Born Again.
Con i Marvel Studios che stanno lentamente portando
molti di questi personaggi nel Marvel Cinematic Universe
(e con ogni serie finalmente considerata “canonica”), molti fan
sperano di vedere Rosario Dawson interpretare nuovamente il
ruolo di Claire.
L’attrice, che nel frattempo è
entrata a far parte del franchise di Star Wars
nel ruolo di Ahsoka Tano, ha chiesto ancora una volta
sui social media di un potenziale ritorno nel MCU e ha chiarito che sarebbe
“ovviamente” disponibile a riprendere il suo ruolo in
Daredevil:
Born Again. Ha taggato il suo post con
“#UnfinishedBusiness“.
“Oh sì. Sicuramente”, ha
detto Dawson nel 2022 a proposito di un possibile ritorno alla
Marvel. “Non la si vede nemmeno in
quell’ultimo momento ‘di’ a Claire di andare a casa’ in Luke Cage.
Quindi che cos’è? Sai che è terribile. Quindi, sì, sarei super
curioso, ma sono così entusiasta per tutti. È stato un lungo
periodo di tempo”.
“Sono stata davvero entusiasta
di sapere che tutti i nostri show fanno effettivamente parte del
MCU ora, con Charlie [Cox]
e Vincent [D’Onofrio] che stanno entrando in questi diversi
progetti“, ha aggiunto. “Quindi, sì, 18 episodi [di
Daredevil:
Born Again]? Ci sono! Disney, Marvel,
Star Wars, sanno dove sono“.
Ci sono sicuramente altre storie da
raccontare con Claire, e avrebbe perfettamente senso che avesse un
qualche ruolo in Daredevil:
Born Again. Al momento non è chiaro quanto questi
personaggi cambieranno nel passaggio al MCU, ma la Rosario Dawson potrebbe facilmente comparire
in qualsiasi film o serie televisiva di prossima uscita.
Cosa sappiamo sulla serie Disney+
Daredevil: Born Again
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che la
serie stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Quando George
Lucas ha iniziato a realizzare Star
Wars, non aveva un grande piano di nove film. Una Nuova Speranza è passato attraverso innumerevoli
iterazioni, così come L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi; quando sono arrivati i prequel,
la storia era già stata raccontata e George
Lucas ha dovuto capire come raccontare ciò che li
aveva preceduti.
Ci sono stati problemi di
continuità, ma per la maggior parte, La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith si collegano efficacemente alla
trilogia originale. La sfida più grande per il regista è stata
quella di trasformare Anakin Skywalker dal simpatico ragazzo che abbiamo
conosciuto su Tatooine allo spregevole Signore dei
Sith, Darth Vader.
Questa trasformazione è avvenuta
solo nel momento conclusivo di Episodio III; tuttavia, i
fan hanno a lungo incolpato Obi-Wan Kenobi per gli orrori che Darth Vader ha poi inflitto alla
Galassia, perché non si è assicurato che il suo ex
Padawan fosse morto.
Durante il loro duello con la spada
laser su Mustafar,Obi-Wan Kenobi tagliò il braccio e le
gambe di Anakin, lasciandolo bruciare.
L’Imperatore Palpatine arrivò appena in tempo
per salvare il suo nuovo apprendista, utilizzando la tecnologia
dell’Impero per creare un Darth Vader più macchina che uomo.
Parlando con Empire, il produttore
di lunga data del franchise di Star
Wars, Rick McCallum, ha condiviso la
sua opinione sul perché Obi-Wan abbia abbandonato
Anakin senza sferrargli un colpo mortale definitivo.
“Penso anche che non creda che
Anakin si riprenderà – pensa che morirà“, spiega. “È solo
perché Palpatine arriva e usa tutto per salvarlo e creare questo
mostro [che sopravvive]“.
In un altro punto della rivista,
Hayden Christensen ha riflettuto sul ruolo di
Anakin e ha ammesso che non si aspettava di ottenere l’ambito
ruolo. “Avevo 18 anni e ho ricevuto una telefonata dal mio
agente che mi diceva che stavano facendo il casting per Anakin
Skywalker in Star Wars
e ho pensato: ‘Wow, che figata‘. Ma mi sembrava troppo
grande”, ricorda l’attore. “E ricordo di aver chiesto al mio
agente: ‘C’è forse un altro ruolo per il quale stanno facendo il
casting in questo momento e per il quale puoi propormi? Perché
Anakin sembra irraggiungibile”. E non c’era. Così ho buttato il mio
nome nel cappello come tutti gli altri“.
Negli ultimi anni, abbiamo visto
Hayden Christensen tornare al ruolo di
Anakin/Fener sia in Obi-Wan
Kenobi che in Ahsoka.
Il primo ha esplorato il tributo emotivo e mentale che il
combattimento su Mustafar ha avuto su “Ben”, riunendo poi
gli amici-nemici per un confronto che ha affrontato gli evidenti
buchi di trama creati da George Lucas.
Madame
Web è una strana aggiunta alla serie di film
Marvel della Sony. Con
un’ambientazione nel 2003, avrebbe potuto facilmente gettare le
basi per alcune grandi storie ambientate ai giorni nostri,
potenzialmente anche legate a franchise come Venom
e Kraven
il cacciatore.
Dopotutto, se il Peter
Parker in carne e ossa è off-limits per la Sony per tutta
la durata dell’accordo con i Marvel Studios, perché non mettere la squadra
che l’Avvoltoio ha iniziato a mettere insieme in
Morbius contro Madame
Web e le sue Spider-Women?
Ben Parker e sua
cognata Mary sono presenti nel film Madame
Web, ma quest’ultima dà alla luce un bambino che non
viene mai nominato. Come molti di voi hanno già sottolineato, è
come se la Sony si fosse dimenticata di possedere i diritti
dell’uomo-ragnatela e di poterlo citare nei suoi film.
Inoltre, il fatto che la storia si
svolga nel 2003 solleva ancora più interrogativi, dato che nessuno
degli Spider-Man live-action è compatibile con la
data.
Spider-Man: No Way Home, ad esempio, è ambientato nel
2024 e Peter ha 17 anni. È possibile aggiustare i numeri tenendo
conto di The Blip, ma Madame
Web non è un film del MCU, il che ci porta a chiederci
come l’eroe possa viaggiare da quella realtà alla Terra-616. È un
pasticcio
Ora, però, alcuni fan attenti hanno
notato che gli ultimi istanti di Madame
Web riciclano le riprese di
Spider-Man 2 del 2004. Si tratta di un
intelligente Easter Egg o la Sony ha cercato
di risparmiare denaro prendendo in prestito una scena dai suoi
archivi invece di girare per strada una nuova versione?
Nessuna delle due cose ci
sorprenderebbe, ma nella sequenza trapelata qui sotto, si può anche
notare che un ladro che combatte contro la Spider-Woman di
Sydney Sweeney ha un’impressionante
somiglianza con Dennis Carradine (interpretato da Michael
Papajohn) di Spider-Man.
Era l’uomo che pensavamo avesse
ucciso lo zio Ben e presenta innegabili
somiglianze – fino all’abbigliamento – con quello che abbiamo visto
sullo schermo nel lontano 2002. Questo significa che
Spider-Woman lo sta involontariamente indirizzando
nella casa di Ben Parker?
Se è così, Ben non è mai stato
ucciso?! È difficile da dire, anche se non possiamo fare a meno di
chiederci se questi flashforward non siano già stati fatti. In ogni
caso, è chiaro che la Sony Pictures ha fatto un grosso passo falso
con Madame
Web e, come per Morbius, scommettiamo sul fatto che il film
fosse molto diverso un tempo…
Il
primo trailer di X-Men
’97 è stato pubblicato ieri e uno dei punti di
maggiore interesse è stato il fatto che questa serie utilizza lo
stesso stile di animazione di X-Men: The Animated
Series.
Questo ha senso per via del fatto
che il revival è un sequel di quella serie classica, ma è comunque
una mossa coraggiosa da parte della Marvel Animation. Un’altra cosa che
mantiene X-Men
’97 in linea con il suo predecessore,
naturalmente, è il ritorno di alcuni costumi familiari (che
avrebbero potuto essere facilmente ridisegnati per il 2024).
Secondo lo sceneggiatore Beau
DeMayo, c’è un motivo ben preciso per cui non sono stati
aggiornati. “Ogni scelta di design è in realtà un indizio delle
trame che stiamo portando avanti“, ha dichiarato a
Entertainment Weekly. “Nulla è arbitrario… è per riportare gli
X-Men a un’epoca in cui stanno pensando: Quale parte di questa
storia voglio mantenere? Era davvero più semplice allora, o eravamo
solo più ingenui?“.
Mentre le tute possono essere le
stesse, il leader della squadra è cambiato. Al posto del
Professor X, Magneto si è inaspettatamente fatto
avanti per prendere il comando degli X-Men, una dinamica che secondo DeMayo
“prenderà il sogno di Xavier e lo stravolgerà“.
Spiega: “Quando mi sono
avvicinato a questa storia, stavo pensando a come era il mondo
degli anni ’90, anche alle questioni di accettazione sociale e a
cosa significa essere diversi? Era molto più semplicistico di
oggi“.
“[Gli X-Men] hanno passato anni
a dire all’umanità di abbracciare il futuro, di camminare insieme
verso il futuro. Cosa succede quando vengono colpiti da un futuro
che non avevano previsto? Come ci si sente a essere dall’altra
parte quando si ha la sensazione che quel futuro ci stia lasciando
alle spalle?“.
Abbiamo anche altre notizie sul
casting delle voci originali. Come già detto, Cal
Dodd (Wolverine), Alison Sealy-Smith
(Tempesta), George Buza (Bestia), Adrian
Hough (Nightcrawler), Lenore Zann (Rogue)
e Chris Britton (Mister Sinister) riprenderanno
tutti i loro ruoli in X-Men: The Animated Series.
Tuttavia, Catherine
Disher, l’originale Jean Grey, è ora la voce della
dottoressa Valerie Cooper. Chris Potter,
il Gambit originale, interpreta ora Cable. Lawrence
Bayne, il Cable originale, interpreta ora X-Cutioner.
Ron Rubin, il Morph originale, interpreta ora il
Presidente Robert Edward Kelly. Alyson
Court, la Jubilee originale, assumerà il ruolo di
Abscissa.
Ray Chase è il
nuovo Ciclope e sarà affiancato da Jennifer Hale
nel ruolo di Jean Grey, AJ LoCascio nel ruolo di
Gambit, Holly Chou nel ruolo di Jubilee,
JP Karliak nel ruolo di Morph, Isaac
Robinson-Smith nel ruolo di Bishop, Matthew
Waterson nel ruolo di Magneto, Ross
Marquand nel ruolo del Professor X, Giu
Augustini nel ruolo di Sunspot, Gil
Birmingham nel ruolo di Forge ed Eric
Bauza nel ruolo delle Sentinelle.
Il sito conferma che la star di
DivergentTheo James, che ha
lavorato con DeMayo in The
Witcher: Nightmare of the Wolf, è stato scritturato come
“personaggio preferito dai fan” che, secondo lo
showrunner, “sorprenderà le persone“. Forse
Deadpool?
Dopo una giornata d’esordio
deludente da 6,05 milioni di dollari, giovedì le cose sono andate
di male in peggio per Madame
Web. Secondo
Deadline, l’ultimo film Marvel della Sony
Pictures ha raccolto 2,15 milioni di dollari nel suo
secondo giorno di programmazione.
Si tratta di un calo del 64% al box
office nord americano che non lascia presagire nulla di buono per i
sei giorni di apertura. In effetti, gli addetti ai lavori non sono
sicuri che Madame Web riuscirà a raggiungere i 20 milioni di
dollari entro la fine del weekend; è quasi a metà strada con un
totale di 8,2 milioni di dollari, ma il passaparola e le
recensioni sono disastrose e sembra che la maggior parte degli
spettatori si diriga invece verso Bob
Marley: One Love.
La Sony Pictures sembra aver
rinunciato a promuovere il film, dato che l’account ufficiale di
Madame
Web su X non ha pubblicato nulla dal 13 febbraio. A
parte qualche repost, l’account principale della Sony è rimasto in
silenzio dal 6 febbraio.
Tuttavia, lo studio si aspetta
un’apertura festiva di 27 milioni di dollari e crediamo che alla
fine il film si fermerà a 5-7 milioni di dollari al di sotto di
questa cifra. Anche se Madame
Web dovesse in qualche modo superare le aspettative,
il risultato sarebbe comunque inferiore di 12 milioni di dollari al
debutto in tre giorni di Morbius nel 2022.
La Sony terrà sicuramente d’occhio
l’andamento di Venom
3 e Kraven
il cacciatore nel corso dell’anno; se anche questi
dovessero fallire, allora sarà sicuramente il momento per lo studio
di tornare al tavolo di sviluppo e ricominciare con le sue offerte
Marvel prima che il marchio sia
danneggiato in modo irreparabile (se non lo è già).
La trama e il cast di Madame Web
Madame
Web è la storia delle origini di una delle eroine più
enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la
protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri
di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni
del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate
a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un
presente pieno di minacce.
Madame
Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti
Marvel creato da
Dennis O’Neil e John Romita Jr.
Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is
the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal)
da una sceneggiatura di Claire Parker e S.
J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor,
Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott. Madame
Web è nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
È stata una settimana ricca di
novità per il MCU, con i
Marvel Studios che hanno finalmente
annunciato il cast de Fantastici
Quattro:
Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic),
Vanessa Kirby (Sue Storm/Donna
invisibile), Joseph Quinn (Johnny Storm/Torcia
umana) e Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/La
Cosa).
Ora che abbiamo la Prima Famiglia
Marvel, tutti gli occhi si
sono spostati su chi interpreterà il grande cattivo del reboot. Da
tempo si sente dire che Galactus sarà al centro del film,
un cambio di passo rinfrescante dopo che il Dottor
Destino è stato fortemente presente in tutti e tre i
precedenti film.
Secondo The Insneider, Javier Bardem rimane la scelta principale per
interpretare Galactus, ma questo dipenderà molto dal fatto
che possa trovare il tempo nella sua fitta agenta per girare
Fantastici
Quattro dopo che gli scioperi dello scorso anno hanno
ritardato il lavoro sul film di Formula
1 di Apple TV+ guidato
da Brad Pitt.
Sono già iniziati gli incontri tra
i Marvel Studios e gli
attori che vorrebbero prendere parte al film nei panni
di Silver Surfer, quindi sembra che le voci su
Anya Taylor-Joy come interprete di una versione
gender-swap dell’eroe non fossero corrette.
Il sito ribadisce inoltre che anche
il Dottor Destino apparirà ne Fantastici
Quattro, ma solo alla fine del film, mentre il casting
sarà stabilito a posteriori (in altre parole, probabilmente si
tratterà di una controfigura sul set con la voce aggiunta in fase
di post-produzione).
In un’altra parte del rapporto si
dice che il nuovo CEO della Disney Bob Iger ha
concesso ai Marvel Studios più tempo
per concentrarsi sui singoli progetti rispetto alle direttive
impartite da Bob Chapek. Tuttavia, lo studio non
vuole che quattro film del MCU vengano distribuiti in un solo
anno. Quest’ultima informazione suggerisce che Blade
potrebbe slittare effettivamente al 2026.
Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul
film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in,
beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore
pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.
Matt Shakman
(“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”)
dirigerà Fantastici
Quattro, da una sceneggiatura di Josh
Friedman, Jeff Kaplan e Ian
Springer. La notizia del casting di Pascal era già
trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da
recenti indiscrezioni. Pedro Pascal è noto al mondo per le sue
interpretazioni in The
Mandalorian, The Last of
Us e prima ancora in Game of
Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di
Mission Impossible e di
Fast and Furious, mentre Joseph
Quinnè diventato il beniamino dei
più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4. Ebon
Moss-Bachrach sta vivendo un momento d’oro grazie al
suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Il film è atteso al
cinema il 25 luglio 2025.
Il comico egiziano-americano
Bassem Youssef è balzato agli onori della cronaca
negli Stati Uniti grazie a una nuova intervista rilasciata a
Salon, in cui afferma di aver perso un ruolo in Superman:
Legacy a causa dei suoi commenti espliciti sulla
Palestina.
In particolare, è diventata virale
l’intervista rilasciata da Youssef a Piers Morgan
nell’ottobre del 2023, in cui si era espresso a favore della
Palestina nella crisi in corso a Gaza.
Negli Stati Uniti d’America si può
parlare di Joe Biden, di Donald
Trump, ma non si può criticare un governo straniero, il
che è molto triste, sapete? E poi, per questo motivo, sono stato
scritturato per il film Superman, e poi mi hanno detto:
‘Abbiamo cambiato il copione‘ dopo l’intervista di
Piers Morgan, e voglio presumere la buona fede“.
Ha poi aggiunto: “Capisco che
forse le persone che sono, sapete, al comando, hanno preso la
decisione, mi hanno guardato e non hanno voluto avermi e forse
capisco. Se io fossi un arabo musulmano e fossi a capo della Warner
Bros, non vorrei che un filo-sionista o filo-Isreal fosse nel mio
film se attaccasse il mio popolo. Questa è la cosa che dobbiamo
analizzare: quando attacco Israele, attacco la sua politica, non
attacco il popolo ebraico“.
Non ci è voluto molto perché
James Gunn e altre fonti della Warner Bros.
intervenissero, affermando che Youssef era stato effettivamente
tagliato dal film prima della sua intervista virale. Sembra che
dovesse interpretare un personaggio minore dei fumetti DC Comics di
nome Rumaan Harjavti, ma che sia stato rimosso per
motivi di durata del film.
I commenti di Youssef sollevano
anche un’altra questione interessante riguardo alle precedenti
affermazioni secondo cui un conflitto mediorientale avrebbe avuto
un ruolo nel film.
James Gunn ha
smentito questa affermazione, ma sembra che ci fosse del vero in
quella voce e che questa parte del film sia stata semplicemente
tagliata per motivi di tempo.
Vale anche la pena di notare che
Rumaan Harjavti è un personaggio apparso durante la serie
Justice League International di Keith
Giffen e J.M. DeMatteis alla fine degli anni ’80.
Con così tanti membri della
Justice League International che appaiono in Superman:
Legacy, questo sembra un indizio piuttosto
significativo del fatto che sarà questa squadra di supereroi, e non
i Terrifics o la Justice League tradizionale, a
comparire in Superman:
Legacy.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Per quanto sia difficile crederci,
sono passati più di quattro anni da quando i Marvel Studios hanno annunciato per
la prima volta i piani per un reboot di Blade
con protagonista Mahershala Ali durante il Comic-Con di San
Diego e, se i rapporti sono accurati, da allora il progetto è stato
afflitto da problemi di produzione.
Un recente articolo ha delineato
alcuni dei (presunti) problemi che il progetto ha dovuto affrontare
negli ultimi tempi, e si dice che lo studio abbia avuto difficoltà
a definire la storia di Blade (il
che non è esattamente una grande rivelazione, vista la quantità di
scrittori e registi che sono stati coinvolti in vari momenti).
È stato anche affermato che la star
Mahershala Ali, a un certo punto, ha
minacciato di abbandonare il film a causa delle frustrazioni legate
alla sceneggiatura. A quanto pare, alcune prime bozze vedevano la
nuova interpretazione di Mahershala Ali del Daywalker “relegata a
terzo o quarto protagonista” del suo stesso film e, sebbene
ciò sia stato smentito da uno sceneggiatore che ha lavorato a una
bozza prima degli scioperi, è chiaro che questa
produzione è stata tutt’altro che tranquilla.
Ieri sera è circolata in rete una
voce secondo cui Mahershala Ali ne avrebbe avuto abbastanza e
avrebbe lasciato il film dopo un litigio con
Kevin Feige. All’epoca non ci avevamo creduto troppo,
ma Jeff Sneider ha dichiarato di credere che
Ali sia ancora a bordo del progetto nell’ultima edizione della
sua Newsletter.
Sneider sembra sicuro che Mahershala Ali sia soddisfatto dello stato
attuale della sceneggiatura, ma questo non significa che Blade entrerà
in produzione a breve, poiché ha anche sentito dire che potrebbe
realisticamente finire per essere spostato nel 2026, mentre
I
Fantastici Quattro si sposterebbe alla data di uscita
(non confermata) del 25 luglio 2025.
Nel cast di Blade
ci saranno anche Aaron Pierre, Delroy Lindo e
Mia Goth. Il Bladedi
Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo
questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie
sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda
il look del protagonista e dell’opera in sé.
I villain sono
solitamente complessi e sfaccettati come gli eroi, se non di più.
In questo senso, il Marvel Cinematic
Universe ha presentato al suo pubblico un’ampia gamma di
antagonisti di vari livelli di potenza. Dai primi eroi del MCU,
come Iron Man e Thor, ai nuovi arrivati, come
Shang-Chi e gli Eterni, gli eroi hanno bisogno di un cattivo
originale ed emozionante che li metta alla prova e li costringa a
crescere. Anche se non tutti i cattivi funzionano, il MCU
ha fatto un ottimo lavoro nell’imparare a bilanciare le minacce una
tantum e le forze del male di più film. I cattivi assumono molte
forme nella linea temporale in corso del MCU,
dalle loro abilità ultraterrene e cosmiche all’intelligenza e alle
menti strategiche che permettono loro di eseguire i loro piani. Dai
meno sfruttati dalle caratterizzazioni deboli a quelli veramente
minacciosi, ecco la classifica definitiva dei villain
Marvel!
Todd Phelps
Dato l’approccio comico di
She-Hulk, non è una sorpresa che la serie
abbia difficoltà a creare un cattivo veramente minaccioso. Per gran
parte della narrazione, Todd Phelps appare come un
semplice ragazzo ricco e viziato e il finale della serie non riesce
a cambiare questa percezione in modo significativo. Solo alla fine
scopriamo che Todd è il leader dell’Intelligencia, un gruppo di
troll di Internet che ha violato la privacy di Jennifer Walters intercettando il suo
telefono. Sebbene questo sia un gesto deplorevole, il fatto che
Todd venga arrestato fuori schermo mostra quanto fosse limitato il
suo potere effettivo. C’è un accenno alla possibilità che Todd
diventi un avversario più formidabile dopo essere stato modificato
da Hulk, ma Jennifer Walters decide di non
approfondire questa strada.
Sadie Deever
È evidente che ci sia
qualche difficoltà nell’individuare un antagonista principale nella
trama di Ms. Marvel, tuttavia, Sadie
Deever emerge come villain predominante per gran parte
della prima stagione. Essendo un’agente di Damage Control, Deever
cerca di ostacolare Ms. Marvel, ma non riesce a mostrare
una forza significativa nonostante l’apparente potenza
dell’organizzazione. Alla fine, Deever si dimostra incompetente nel
suo ruolo e viene licenziata in modo anticlimatico durante una
telefonata. Sebbene Damage Control possa continuare a crescere come
minaccia, sappiamo che Deever non sarà più coinvolta
nell’organizzazione.
Ivan Vanko
Iron
Man 2 è spesso considerato il punto più debole del
franchise, principalmente a causa del personaggio di Ivan
Vanko, conosciuto come Whiplash, che
risulta poco convincente come nemico. Vanko appare come una replica
delle minacce già affrontate da Tony Stark nel
primo film, soprattutto quando utilizza la tecnologia dei reattori
ad arco per costruire una sua versione della tuta (e
successivamente, in collaborazione con Hammer, dei droni). Anche se
all’inizio sembra una minaccia credibile quando attacca Stark a
Monaco, alla fine Tony e Rhodey
riescono a sconfiggerlo relativamente facilmente nel climax del
film. Questo contribuisce alla percezione di Vanko come un cattivo
poco memorabile e alla sensazione di déjà vu per quanto riguarda la
trama.
Obadiah Stane
Come primo antagonista nel
MCU,
Obadiah Stane ha lasciato un’impronta
significativa nonostante sia stato poi eclissato da altri cattivi
successivi. Fin da prima di indossare l’imponente armatura di
Iron Monger, Stane è ritratto
come una figura potente nel mondo degli affari, capace di
esercitare la sua influenza con efficacia per perseguire i suoi
obiettivi. Anche senza il supporto della super-tuta, Stane risulta
intimidatorio grazie alla sua abilità nel manipolare le situazioni
a suo vantaggio: è importante riconoscere che
Stane rappresenta una minaccia anche come essere
umano privo di poteri, grazie alla sua determinazione e alla sua
spietatezza nell’ottenere ciò che vuole.
Darren Cross
Darren Cross emerge
come un altro “cattivo aziendale” che risulta molto più efficace
come minaccia quando agisce con astuzia e ingegno piuttosto che
quando indossa una supertuta. La sua intelligenza, equiparabile a
quella di Hank Pym, gli consente di ricreare la
formula delle Particelle Pym, diventando così una minaccia non solo
fisica per Pym e gli altri, ma anche un pericolo per l’eredità di
Hank, poiché cerca di militarizzare la loro ricerca. In Ant-Man and the Wasp: Quantumania, scopriamo
che Cross è sopravvissuto alla sua presunta fine in
Ant-Man, quando è stato trascinato nel Regno
Quantico. Deformato e armato da Kang, diventa noto come
M.O.D.O.K., rappresentando così l’unico cattivo
nel MCU
ad assumere due identità criminali diverse. Sebbene inizialmente
possa sembrare spaventoso, M.O.D.O.K. non si rivela mai
eccessivamente minaccioso o efficace e alla fine viene sconfitto
con una certa facilità, dimostrandosi più incline ai piagnistei che
a essere una vera minaccia.
Ghost
Il personaggio di
Ghost, noto anche come Ava Starr,
è un antagonista unico nel Marvel Cinematic
Universe, poiché possiede poteri straordinari ma non si
identifica completamente con il suo lato malvagio. Comparso in
Ant-Man
and the Wasp, a sua capacità di attraversare la materia la
rende estremamente pericolosa in combattimento, ma la sue flebile
sensibilità limita di molto il pieno potenziale delle sue abilità.
Con il suo inserimento nei Thunderbolts,
potrebbe aver perfezionato ulteriormente le sue capacità,
rendendola ancora più formidabile e imprevedibile, e offrendo allo
stesso tempo una nuova prospettiva sul suo personaggio e le sue
motivazioni.
Adrian Toomes/L’Avvoltoio
L’Avvoltoio, uno
dei principali nemici di Spider-Man, ricopre un
ruolo ben diverso in Spider-Man: Homecoming, dove è raffigurato
come un criminale “da colletto blu” specializzato nel furto e nella
vendita di armi ad alta tecnologia. Nonostante la sua abilità nel
crimine, sotto la superficie è un uomo comune, riluttante a
commettere omicidi veri. Questo lo rende un antagonista
particolarmente inquietante. Anche se appare solo in Spider-Man: Homecoming, una scena post-credits
di Morbius suggerisce che potrebbe essere
utilizzato nel futuro dell’Universo Spider-Man della
Sony, aprendo così nuove possibilità per il
personaggio.
Wilson Fisk/Kingpin
Kingpin,
interpretato da Vincent D’Onofrio nel Marvel Cinematic
Universe, è un individuo senza abilità sovrumane, ma il suo
potere criminale lo rende estremamente influente e potente, dato
che gestisce una vasta rete di controllo sul crimine organizzato di
New York ed è coinvolto in attività commerciali illegittime.
Inoltre, nel corso degli eventi di Daredevil:
Born Again, si propone anche di intraprendere una
carriera politica. Tuttavia, la sua resistenza fisica è stata
oggetto di incoerenze, mostrando vulnerabilità in certe occasioni
ma resistenza sorprendente in altre: ciò rende poco chiaro il vero
livello di potere di Wilson Fisk.
John Walker
John Walker, sebbene non sia
unanimemente considerato il principale antagonista di The Falcon and the Winter Soldier, emerge come
una figura di grande rilievo negativo nella serie. La sua caduta
dal ruolo di nuovo Capitan America è evidente
nell’offuscamento dell’idealismo associato al titolo che porta.
Grazie a una versione moderna del Siero del Super Soldato, che ha
conferito a Steve
Rogers la sua straordinaria forza, Walker mostra già
doti eccezionali anche prima di assumerlo. Tuttavia, la sua
emotività e la rabbia talvolta compromettono il suo discernimento,
rendendolo più vulnerabile e meno impressionante del suo
predecessore. Questa complessità lo rende un antagonista il cui
desiderio di emulare il ruolo di Capitan America
lo spinge spesso a compiere azioni impulsiva e controverse,
contribuendo alla sua percezione come una minaccia all’interno
della trama della serie.
Yon-Rogg
Yon-Rogg, essendo un guerriero
Kree, avrebbe dovuto rappresentare un avversario
più temibile, ma nessun antagonista sembra potersi confrontare con
Captain Marvel. Benché possieda la
forza e le abilità di combattimento tipiche dei
Kree, non riesce a tenere testa a Carol Danvers. Tuttavia, la sua impressione
cresce se si considerano i sotterfugi psicologici con cui ha
manipolato Carol. Riconoscendo il suo potenziale come arma, l’ha
convinta per anni di essere un membro dei Kree.
Dreykov
Dreykov si presenta
come il tipo di cattivo che preferisce delegare il lavoro sporco
agli altri piuttosto che farlo personalmente, un approccio si
dimostra piuttosto efficace, poiché crea la Stanza Rossa e
sottopone ragazze come Natasha Romanoff a un lavaggio del cervello,
trasformandole nelle sue assassine personali. Tuttavia, il potere
che Dreykov esercita su queste ragazze sembra avergli dato un ego
smisurato. Questa sicurezza e arroganza si rivelano fatali quando
rivela con presunzione l’intero piano a Natasha, senza rendersi
conto di essere caduto nella sua trappola. Questo errore porta
rapidamente alla sua sconfitta, poiché l’intera faccenda viene
smascherata e Dreykov si trova privato del
controllo che credeva di avere.
Malekith
Il leader degli Elfi Oscuri,
Malekith, è spesso indicato come uno dei
peggiori cattivi del MCU
principalmente a causa della sua mancanza di motivazioni
convincenti e di uno sviluppo del personaggio interessante.
Tuttavia, anche come minaccia,
Malekith non riesce a lasciare un’impressione duratura: sebbene
il suo piano di scatenare l’Aether per cancellare l’intero universo
sia ambizioso, non sembra fare molto per realizzarlo. Questo rende
Malekith particolarmente deludente se confrontato con la sua
controparte nei fumetti Marvel, dove è una vera minaccia
multireale, capace di comandare eserciti e padroneggiare la magia
in modo impressionante. Nel MCU,
al contrario,
Malekith manca della profondità e della pericolosità che lo
caratterizzano nei fumetti.
Kaecilius
Kaecilius, anche se considerato un cattivo
principale piuttosto dimenticabile, mostra comunque abilità e
determinazione come maestro delle arti mistiche. Come fedele
servitore di Dormammu, è disposto a compiere
azioni spietate per realizzare gli obiettivi del suo signore. La
sua abilità nel manipolare le arti mistiche lo rende un avversario
formidabile, soprattutto considerando che in quel momento della sua
carriera sembra superare il Dottor Strange. Tuttavia, la sua totale
dedizione a Dormammu limita la sua prospettiva e lo porta alla sua
rovina.
Aldrich Killian
Aldrich Killian,
sebbene si sia rivelato essere il vero cattivo dietro le quinte in
Iron
Man 3, ha dimostrato una notevole intelligenza e
capacità manipolatoria nel corso del film. Anche se il suo
coinvolgimento è stato percepito come un colpo di scena controverso
per il MCU,
ha messo in evidenza la sua astuzia e abilità nel manipolare gli
eventi a suo vantaggio. Killian può sembrare un
po’ difficile da prendere sul serio a causa del suo piano che
coinvolge gli esperimenti falliti con Extremis, ma il fatto che sia
riuscito a ingannare il mondo convincendolo dell’esistenza di un
falso terrorista dimostra la sua intelligenza e abilità strategica
superiori alla media dei cattivi.
Arthur Harrow
Arthur Harrow,
di Moon
Knight, si distingue come un cattivo il cui potere deriva
principalmente dalla sua capacità di convincere le persone a
seguirlo. Manipolando le menti dei suoi adepti, Harrow li convince
che il suo scopo di “ripulire” il mondo da coloro che considera
corrotti porterà alla salvezza dell’umanità. La sua abilità di
togliere la vita a coloro che giudica indegni gli conferisce
un’enorme influenza su coloro che lo seguono. Inoltre, Harrow
sembra essere sostenuto da un dio immensamente potente come
Ammit, sebbene questo alleato divino non appaia
frequentemente al suo fianco. La presenza di un sostegno divino
contribuisce ulteriormente alla sua aura di potere e mistero,
rendendolo ancora più intimidatorio per coloro che si oppongono a
lui..
L’Alto Evoluzionario
L’Alto
Evoluzionario si distingue come un cattivo completamente
irredimibile nel Marvel Cinematic
Universe, che il pubblico non vede l’ora di vedere cadere.
Sebbene possieda una tecnologia vagamente definita che gli
conferisce pseudo superpoteri, come la manipolazione della gravità,
il suo vero potere deriva dal suo intelletto scientifico e dalla
sua abilità nel manipolare gli eventi a suo vantaggio. L’Alto
Evoluzionario potrebbe non essere il cattivo più impegnativo da
affrontare uno contro uno in termini di abilità fisiche, ma la sua
capacità di creare intere società e manipolare le forze della
natura gli conferisce un potere superiore alla maggior parte degli
altri antagonisti del MCU.
Alexander Pierce
Alexander Pierce,
visto in Captain
America: The Winter Soldier, è uno dei cattivi politici
più intriganti del MCU,
che sembra sempre avere il controllo della situazione. Grazie alla
sua abilità manipolatoria e alla sua intelligenza astuta, è
riuscito a salire ai vertici dello SHIELD, ingannando persino
l’abile spia Nick Fury, mentre ricostruiva segretamente
l’HYDRA dall’interno. Ciò che rende Pierce particolarmente
pericoloso è la sua capacità di operare dietro le quinte, lasciando
che il Soldato d’Inverno e gli altri agenti dell’HYDRA facciano il
lavoro sporco per lui. Nonostante non sia un combattente, il suo
potere politico e la sua abilità nel muoversi nell’ombra gli
consentono di avvicinarsi alla realizzazione dei piani di
Red Skull senza destare sospetti.
Ronan l’Accusatore
Sebbene sia un assassino spietato e
barbaro, determinato a “ripulire” la galassia, Ronan
l’Accusatore manca della genialità e della strategia di
altri antagonisti. Ronan dimostra di essere un formidabile
combattente, capace di affrontare avversari come
Drax con relativa facilità e di resistere a eventi
devastanti come l’esplosione diretta di un cannone che distrugge la
luna, nonché di essere investito da un’astronave. Armato della
Pietra del Potere, avrebbe avuto il potere di
conquistare l’universo intero. Tuttavia, il suo potere viene
sprecato a causa della sua arroganza e della sua ossessione per la
vendetta. La sua attenzione si devia facilmente da obiettivi più
importanti, come dimostrato dal suo essere distratto da una
semplice danza durante il momento cruciale della battaglia. Questo
evidenzia la sua debolezza e la sua mancanza di visione a lungo
termine, rendendo il suo potere inefficace e il suo ruolo di
cattivo meno minaccioso di quanto potrebbe essere stato.
Agatha Harkness
Dopo essere stata introdotta come la
vicina ficcanaso Agnes per gran parte di WandaVision, Agatha Harkness
riceve una grande presentazione come cattiva nel MCU.
Agatha dimostra gradualmente la sua potenza come strega nel corso
della serie. Un flashback rivelatore la mostra mentre elimina da
sola un’intera congrega di streghe e dimostra di essere in grado di
controllare la mente di Wanda Maximoff senza che lei ne sia
consapevole. Tuttavia, quando Wanda si scontra finalmente con
Agatha, dimostra che nessuno può competere con la Strega Scarlatta.
Wanda mette in mostra il suo straordinario potere e la sua abilità
unica nel manipolare la realtà, superando Agatha e riaffermando il
suo status come una delle più potenti figure nel Marvel Cinematic
Universe.
Mysterio
Uno dei colpi di scena più
sottovalutati del Marvel Cinematic Universe è
sicuramente la rivelazione che Quentin Beck,
meglio conosciuto come Mysterio, è sempre stato un cattivo.
Inizialmente presentato come un eroe proveniente da un altro
universo che combatte gli Elementali per salvare la Terra, Beck si
rivela in realtà essere un ex dipendente scontento di Tony
Stark che cerca di manipolare Spider-Man
per i suoi scopi.
Sebbene Mysterio potrebbe non possedere poteri
sovrumani, la sua abilità nel mettere in atto un così elaborato
stratagemma è sorprendente. La sua capacità di creare illusioni
convincenti e ingannare non solo Spider-Man, ma
anche molte altre persone, dimostra la sua ingegnosità e la sua
astuzia. Tuttavia, una volta che le illusioni di Mysterio vengono
smascherate, viene facilmente sconfitto. Questo sottolinea il fatto
che, nonostante la sua abilità nel manipolare le percezioni e
ingannare gli altri, alla fine è solo un uomo che utilizza trucchi
e inganni per raggiungere i suoi obiettivi.
Gravik
Gravik, in quanto
Skrull, ha accesso a un flusso di energia elevato
grazie alla sua abilità di trasformarsi in altre persone che ha
visto. Tuttavia, una volta che utilizza il DNA collettivo di tutti
i partecipanti al combattimento finale di Endgame per diventare un Super
Skrull, diventa probabilmente il personaggio fisicamente
più potente tra le entità non cosmiche del MCU. Tuttavia,
non avendo familiarità con i suoi nuovi poteri, nel finale di
Secret
Invasion viene mostrato come incerto nel loro utilizzo
e viene eliminato relativamente in fretta da un’esplosione di
energia al petto. Nonostante la sua rapida eliminazione, la Terra
ospita ancora diversi Skrull nel MCU,
suggerendo che il loro tempo nel franchise potrebbe non essere
finito. Ciò apre la porta a future trame e sviluppi che coinvolgono
questa razza aliena, lasciando spazio per ulteriori avventure e
intrighi nel MCU.
Green Goblin
Green Goblin era un nemico formidabile dello
Spider-Man di Sam Raimi, ma
lo abbiamo visto diventare ancora più cattivo con il suo ingresso
nel Marvel Cinematic Universe in
Spider-Man: No Way Home. Questo lato malvagio di
Norman Osborn è dotato di superforza, abilità di
combattimento e un arsenale di armi gobliniche. Tuttavia, Goblin
mostra anche la capacità di manipolare gli altri e colpire gli eroi
al cuore. L’uccisione di zia May può sembrare un
accadimento minore rispetto al massiccio numero di vittime causate
da altri cattivi del MCU,
ma suscita forse la più forte reazione emotiva del MCU
moderno. Zia May è un personaggio amato e la sua morte colpisce
duramente non solo Peter Parker, ma anche gli spettatori,
aggiungendo una dimensione di tragico realismo al conflitto tra il
supereroe e il suo avversario.
Red Skull
Come prima persona a prendere il
siero del super-soldato, Red Skull ne mostra sia i
benefici che i difetti. Sicuramente beneficia della superforza,
dimostrando di essere all’altezza di Steve Rogers
in termini di abilità fisica e combattimento. Il siero sembra anche
gonfiare le sue ambizioni: Red Skull afferma con orgoglio che
l’Hydra è una superpotenza destinata a conquistare il mondo,
compresi i nazisti per cui lavora. Tuttavia, una volta che
Capitan America entra in guerra, Red
Skull subisce una sconfitta militare dopo l’altra: questo
suggerisce che la sua ambizione supera le sue capacità effettive.
Nonostante la sua forza sovrumana, Red Skull può
essere ostacolato dalle sue tendenze da melagomane e dalla mancanza
di strategia militare efficace. Questo lo rende un avversario
temibile, ma anche vulnerabile alle proprie ambizioni e agli errori
di giudizio.
Ultron
Ultron è uno dei molti cattivi del MCU
di cui è responsabile Tony Stark. È un super robot
progettato per salvare il mondo, ma si rivela una minaccia
catastrofica: dimostra di essere incredibilmente potente, capace di
costruire il suo esercito di robot, di progredire con gli
aggiornamenti e persino di prendere il controllo di Internet per
diffondere il suo dominio. Tuttavia, nonostante sia un’intelligenza
artificiale, Ultron è soggetto a difetti molto umani, tra
cui un ego smisurato che può essere facilmente adescato. Questo ego
lo spinge ad agire per conto proprio, spesso ignorando le
conseguenze delle sue azioni e mettendo il mondo intero in
pericolo. È necessario l’intervento di tutti i
Vendicatori, insieme ad alcuni nuovi membri, per
fermare
Ultron prima che possa portare alla distruzione totale. Questo
sottolinea la gravità della minaccia rappresentata da
Ultron e la necessità di unire le forze per combatterla.
Helmut Zemo
Ci sono molti cattivi del
MCU
che si credono eroi, tra cui Helmut Zemo. Quest’uomo apparentemente
ordinario non ha superpoteri e nemmeno alleati. Eppure è uno dei
pochi cattivi che può vantare di aver battuto i
Vendicatori. Zemo non è un gran
combattente, ma manipola e pianifica le sue mosse per far
combattere gli eroi da soli; anche se viene abbattuto con facilità,
i danni che infligge hanno un impatto duraturo.
Emil Blonsky/Abominio
Anche se ha trovato
redenzione in She-Hulk, Emil Blonsky era un
cattivo piuttosto intimidatorio quando è apparso per la prima volta
ne L’incredibile Hulk. Come semplice soldato, si
dimostra migliore di tutti gli altri membri della squadra d’élite.
Tuttavia, una volta ottenuto il siero del super-soldato, diventa
ancora più pericoloso. Ma nulla è paragonabile alla sua
trasformazione in Abominio, che distrugge
Harlem ed eguaglia Hulk in
termini di potenza.
Dar-Benn
The
Marvels riserva la maggior parte del tempo sullo schermo a
Capitan Marvel, Ms.
Marvel e Monica
Rambeau, ma il trio si deve scontrare con un cattivo
adeguatamente potente, Kree Dar-Benn, una minaccia
formidabile con l’aiuto della sua Arma Universale e il comando
delle forze militari Kree. Quando acquisisce le Bande Quantiche in
The Marvels, minaccia la realtà stessa.
Ottiene la capacità di creare portali nello spazio e di aprire
buchi tra le realtà: il fatto di non sapere quando fermarsi la
uccide, ma se avesse mostrato moderazione avrebbe potuto
dimostrarsi quasi inarrestabile.
Ikaris
Uno dei migliori colpi di scena
della Fase 4 del Marvel Cinematic
Universe è sicuramente la rivelazione che Ikaris è in realtà il cattivo. Non solo si
tratta di un tradimento straziante per gli altri eroi, ma anche
estremamente difficile da affrontare, poiché
Ikaris è il membro più forte della squadra degli Eterni. Dotato di superforza, capacità di
volare e raggi oculari potenti,
Ikaris è come il Superman del MCU,
ma purtroppo si rivela molto meno eroico di quanto ci si
aspettasse. La sua abilità nel fronteggiare contemporaneamente
diversi compagni cosmici lo rende una minaccia formidabile per gli
altri Eterni e per l’intero universo. Tuttavia, nonostante la sua
potenza e il suo tradimento, il rimorso alla fine sembra far
crollare
Ikaris. Forse, nonostante i suoi errori e la sua caduta nel
lato oscuro, c’è ancora una speranza per il suo riscatto e il suo
ritorno alla giustizia.
Wenwu
C’era grande fermento attorno al
cattivo che aveva ispirato la leggenda del
Mandarino aveva, ma Wenwu, interpretato da Tony Leung, non ha deluso le
aspettative. Dopo aver trovato i mistici e misteriosi Dieci Anelli
secoli fa, Wenwu è in grado di conquistare terre e sconfiggere
interi eserciti da solo grazie al potere conferitogli da queste
potenti armi. Tuttavia, per quanto gli anelli permettano a Wenwu di
acquisire alcune abilità inumane, anche Shang-Chi
dimostra di essere in grado di padroneggiarli e persino di
sottrarli al padre. Ciò mette in discussione quanto impressionante
sarebbe Wenwu senza queste armi, ma resta innegabilmente potente
con esse, dimostrando la sua abilità nel combattimento e la sua
autorità sulla malvagia organizzazione dei Dieci Anelli.
Namor
Namorsi
pone come un antagonista potente, sospeso tra l’essere un vero e
proprio malvagio e un antieroe dai confini sfumati. Nel contesto
dell’MCU,
emerge come un villain affascinante, che assume il ruolo di
difensore del suo popolo, vittima di secoli di oppressione sin dai
tempi dei Conquistadores. Nonostante ciò, non esita a
sacrificare vite umane pur di garantire questa protezione. Le sue
abilità in acqua lo rendono una minaccia formidabile, in grado di
sfidare anche i più potenti eroi del MCU.
Tuttavia, Shuri mette in luce la sua vulnerabilità
quando viene privato di tale elemento.
Gorr
Nonostante il suo nome
intimidatorio, Gorr il Macellatore di Dei è uno dei cattivi
minori del MCU,
un padre di famiglia che intraprende la missione di uccidere tutti
gli dei. Con la Necrospada, Gorr acquisisce l’abilità di vivere
nell’ombra e di creare creature d’ombra. Anche se il momento in cui
uccide gli dei non viene mostrato sullo schermo, è chiaro che si
dimostra più che all’altezza di alcuni degli esseri più potenti del
MCU,
in base ai commenti di Thor sulla sua furia.
Inoltre,
Gorr riesce a battere davvero Thor e
Jane: il suo piano di uccidere tutti gli dei
“fallisce” solo dopo che Thor fa appello all’amore di
Gorr per sua figlia.
Loki
Loki
è stato il primo antagonista considerato abbastanza formidabile da
sfidare tutti i Vendicatori. In qualità di Dio dell’inganno,
possiede la forza necessaria per affrontare avversari del calibro
di Iron Man e Capitan America, ma
la sua astuzia gli consente anche di superare gli eroi e di tendere
loro trappole. Nelle
stagioni 1 e 2 di Loki, il personaggio raggiunge il suo pieno
potenziale, trasformandosi in un eroe molto più potente, il che
suggerisce che, se avesse concentrato maggiormente le sue abilità
magiche anziché dedicarsi a vendette e desideri di riconoscimento
meschini, avrebbe potuto diventare un cattivo ancora più
terrificante.
Erik Killmonger
Nonostante non disponga di
poteri per gran parte della sua presenza nell’MCU,
ErikKillmonger si distingue come
uno degli antagonisti più efficaci dell’intero franchise. Motivato
dal desiderio di vendetta nei confronti di un mondo che ha oppresso
le minoranze, Killmonger mette in atto un piano elaborato
per conquistare il trono di Wakanda, rischiando di
innescare una guerra mondiale. Anche se alla fine ottiene i poteri
della Pantera Nera attraverso l’ingestione dell’Erba a forma di
cuore, il suo obiettivo principale rimane quello di diventare
sovrano della nazione più potente del pianeta.
Scarlet Witch
Il percorso di Wanda Maximoffnell’MCU è stato uno
degli archi caratteriali più complessi e affascinanti. Da
un’iniziale inclinazione al lato oscuro, ha abbracciato il ruolo di
Vendicatrice fedele, solo per poi cadere nuovamente nella
corruzione del Darkhold. Ma ciò che rende ancora
più impressionante la sua evoluzione è l’incremento esponenziale
dei suoi poteri ad ogni sua apparizione. Inizialmente limitata a
illusioni mentali e scariche di energia Scarlet
Witch, grazie al Darkhold, ha acquisito
la capacità di manipolare la stessa realtà.
Ego
Come primo cattivo
celestiale introdotto nell’MCU,
Ego incarna il potere divino di
queste entità cosmiche. Assumendo la forma di un pianeta vivente,
Egli possiede la capacità di generare vita e di modificare la sua
forma con disinvoltura, oltre a replicarsi in tutto l’universo nel
suo tentativo di conquista. Il suo potere immenso si manifesta nel
momento in cui pianta i semi di se stesso per convertire numerosi
pianeti in estensioni di sé. Tuttavia, nonostante la sua
maestosità, Ego mostra una sorprendente
vulnerabilità: può essere ucciso con relativa facilità da una
semplice bomba posizionata nel suo nucleo, anche se raramente è
semplice realizzarla.
Le varianti di Kang
Il livello di potenza di
Kang è difficile da giudicare perché nessuna
variante è così impressionante come l’idea collettiva di infiniti
Kang che aspettano nel multiverso per colpire. Tuttavia, sia
Kang il Conquistatore che Colui che
Rimane si sono dimostrati finora varianti particolarmente
potenti. Kang il Conquistatore è stato sconfitto piuttosto
rapidamente in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma il film
rivela che in precedenza aveva distrutto diverse realtà intere.
Inoltre, Colui che Resta ha tenuto al guinzaglio l’intero
multiverso, tagliando le linee temporali per assicurarsi di
rimanere al potere. Cosa saranno in grado di fare le altre varianti
di
Kang è da stabilire.
Hela
Dopo aver distrutto il
Mjolnir a mani nude, Hela si è immediatamente
affermata come uno degli esseri più potenti nell’universo cinematografico
Marvel. Questa straordinaria dimostrazione di potenza ha
segnato solo l’inizio del suo dominio: Hela ha
continuato a crescere in potenza, attingendo alla forza di Asgard e
diventando sempre più formidabile e praticamente invincibile. Dal
sconfiggere facilmente l’intero esercito asgardiano al resistere
all’esplosione più devastante di Thor e avanzare impavida, sembrava
quasi indistruttibile. Il suo regno di terrore si è interrotto solo
quando Thor ha risvegliato Surtur, il quale ha distrutto
Asgard e con essa la fonte del potere di
Hela.
Thanos
Thanos è
il villain per eccellenza dell’universo. L’aver eliminato
Hulk e Thor nella prima scena di
Avengers: Infinity War è stato di per sè
impressionante, ma era solo l’inizio. Grazie al pieno potere delle
Gemme dell’Infinito, ha acquisito anche il controllo dello spazio,
del tempo e di tutti gli abitanti dell’universo. Sconfigge i
Vendicatori e i loro alleati, e viene battuto in Avengers: Endgame solo dopo aver abbassato la
guardia. Rimane ancora oggi la più grande minaccia del
MCU.
Nato come film per denunciare una
volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande
classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È
inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera
dell’attore Sylvester
Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi
della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto
diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben
5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Proprio in
quest’ultimo anno è infatti uscito Rambo: Last
Blood (qui
la recensione), diretto da Adrian Grunberg e
scritto dallo stesso Stallone insieme a Matthew
Cirulnick.
Il titolo, come intuibile, si
riferisce a quel Primo sangue nome originale del primo
film della saga. Sono ora passati 37 anni da quel lungometraggio e
undici da John Rambo, il capitolo
che nel 2008 aveva ravvivato la saga. Nonostante il passare del
tempo e il trasformarsi della società e del mondo, Rambo è un uomo
costantemente in guerra. Questa, infatti, pur cambiando nei luoghi,
nelle modalità e nelle fazioni coinvolte, sembra essere sempre la
stessa. Con Rambo: Last Blood l’azione si sposta infatti
sui conflitti al confine tra Stati Uniti e Messico, dando vita ad
un film da molti definito “trumpiano”.
Politicamente controverso, il film
non ha mancato di dividere nuovamente critica e pubblico,
dimostrandosi in ogni caso essere un’opera che racconta a suo modo
la contemporaneità. Rimane ora il dubbio se questo sarà davvero o
meno l’ultimo capitolo della saga. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Rambo: Last Blood
Decisosi a tornare negli Stati Uniti
alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace
con sé stesso, e vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove
vive insieme alla nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in
procinto di partire per il college, e l’ormai anziano veterano già
manifesta una certa malinconia per la cosa. Molto protettivo nei
confronti della giovane, non riesce a vivere senza il terrore che
qualcosa di brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso
della sua vita non possono infatti essere dimenticati. Una sera
quanto da lui temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e
Rambo inizia così subito a cercarla.
Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre
che la nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani
in Messico. Imbracciata l’artiglieria pesante, si reca
immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso confine.
Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di
messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile
del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro
modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione.
Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso
con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che
nonostante l’età rimane sempre il più temibile dei guerrieri.
Rambo: Last Blood: il cast del film
Tornato a vestire i panni di Rambo,
Sylvester
Stallone si è per l’occasione preparato sottoponendosi
a diversi mesi di duro allenamento, così da implementare la propria
massa muscolare e raggiungere una forma fisica ideale. Allo stesso
tempo, si è cimentato nell’utilizzo di diverse tipologie di armi e
di stili di combattimento. Durante le riprese del film, però,
Stallone aveva affermato che questo sarebbe stato l’ultimo capitolo
della saga, ritenendosi ormai troppo anziano per interpretare tale
ruolo. Successivamente, però, egli si è smentito dichiarando che in
caso di buon successo di Rambo: Last Blood si sarebbe
potuto realizzare anche un sesto capitolo.
Accanto a lui, nel ruolo della
nipote Gabrielle vi è la giovane attrice YvetteMonreal, anche nota per i suoi ruoli nelle serie
Faking It e Stargirl. Questo per lei è stato il
primo film di rilievo in cui ha recitato. Adriana
Barraza è invece Maria Beltran, la vecchia amica di Rambo
che vive con lui nel ranch in Arizona. L’attrice Paz
Vega, recentemente vista in film come Vendetta
finale e nella serie The OA, è qui presente nei panni
della giornalista Carmen Delgado, la quale aiuterà Rambo nella sua
missione. Gli attori Oscar Jaenada e
Sergio Peris-Mencheta sono invece i fratelli
Victor e Hugo Martinez, i comandanti del cartello messicano.
Rambo: Last Blood: come
finisce il film?
Nel finale del film, dopo che Rambo
ha fatto irruzione nel covo dei trafficanti ed ha ucciso numerose
guardie del corpo, il boss di nome Hugo decide di guidare un gruppo
di sicari al ranch di Rambo per farla finita una volta per tutte.
Questi vengono però neutralizzati dalle trappole ivi lasciate.
Rambo, infine, sventra Hugo uccidendolo strappandogli il cuore dal
petto. Stanco e ferito, egli si siede poi sotto il portico della
casa di suo padre. Il film finisce senza chiarire se Rambo sia
morto o si sia semplicemente addormentato. Durante i crediti
finali, si però vedono i flashback delle sue avventure passate nei
film precedenti, lasciando dunque intendere che Rambo sia oramai
morto e quindi libero dalla violenza che lo ha seguito per tutta la
vita.
Il trailer di Rambo: Last
Blood e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rambo: Last
Blood è infatti disponibile nei cataloghi di
Google Play, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 16 febbraio
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
Honoré de Balzac è
non solo uno dei più importanti letterati francesi di tutti i
tempi, ma anche il principale maestro del romanzo realista del XIX
secolo durante la fase finale del romanticismo. Molte delle sue
opere, facenti parte della sua monumentale La Comédie
humaine, sono state fonte di ispirazione per intere
generazioni di scrittori ma sono in più occasioni state anche
oggetto di adattamenti cinematografici e televisivi. Tra i più noti
si ricordano L’amabile ingenua (1949), La bella
scontrosa (1991) e La duchessa di Langeais (2007). La
trasposizione più recente di una sua opera è però Illusioni
perdute, tratta dall’omonimo romanzo e
portata al cinema nel 2021 da XavierGiannoli.
Già regista di apprezzati film come
Quand j’étais chanteur (2007),
Marguerite (2015) e L’apparizione (2018),
Giannoli ha con questo nuovo film assunto un compito tanto
ambizioso quanto rischioso, ovvero adattare uno dei romanzi più
lunghi, complessi e apprezzati dell’intera opera di Balzac. Lo ha
fatto avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore
Jacques Fieschi, con cui aveva già collaborato in
passato. Presentato poi in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica
di Venezia, il film si è dimostrato una scommessa vinta per i
due autori.
Acclamato da critica e pubblico,
Illusioni
perdute è poi arrivato ad ottenere 15 nomination ai Premi
César, vincendone sette, incluso Miglior film e Miglior
adattamento. Si tratta dunque di uno dei titoli più importanti del
suo anno, che è bene non farsi sfuggire! Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori ma anche qualche dettagli in più sull’opera da cui
è tratto. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Illusioni perdute: il libro di Honoré de Balzac
Pubblicato da Honoré de
Balzac in tre parti (I due poeti, Un grande uomo di
provincia a Parigi e Eva e David) tra il 1837 e il
1843, Illusioni
perdute è la decima opera delle Scene di vita
di provincia, il secondo degli svariati cicli narrativi
dell’ambiziosa serie de La Comédie humaine. Tra i libri
più lunghi dell’intera serie è, nel giudizio di molti scrittori e
studiosi, il migliore mai scritto dall’autore. In esso si racconta
del fallimento esistenziale di Lucien Chardon, giovane provinciale
alla ricerca d’amore e gloria, e delle sue illusioni perdute
mentre affronta il mondo letterario alla ricerca di un suo
futuro.
In Illusioni
perdute si affrontano temi come lo stile di vita delle
province contrapposto a quello delle metropoli (da qui la
collocazione all’interno delle Scene di vita di
provincia), la vita artistica di Parigi nel 1821-22 e la
natura della vita artistica in generale e la duplicità di tutte le
cose. Nel far ciò Balzac offre un ritratto della società del suo
tempo particolarmente ampio e preciso. Il suo obbiettivo con La
Comédie humaine era d’altronde quello di descrivere nel modo
più esaustivo possibile la società che lo circondava, racchiudendo
tutta la propria epoca nella sua Commedia umana.
La trama di Illusioni
perdute, il suo finale e il cast del film
Il film racconta dunque di
Lucien, un giovane poeta che, nella Francia del
XIX secolo, aspira a diventare un noto artista. Pieno di speranze e
aspettative, lascia la tipografia di famiglia nella sua città
natale, per trasferirsi a Parigi in cerca di successo. Mentre
Lucien affronta il mondo letterario alla ricerca del proprio
futuro, si renderà presto conto che avrà a che fare con una realtà
spietata, sottoposta alla legge del guadagno e della finzione, dove
tutto ha un prezzo. Riuscirà allora il giovane ragazzo di provincia
a rimanere sé stesso e riuscire a realizzare i propri sogni?
La trama del film non copre però
l’intero libro di Balzac, ma si concentra soprattutto sulla seconda
parte, intitolata Un grande uomo di provincia a Parigi. In
essa si racconta appunto dell’arrivo a Parigi di Lucien, del suo
tentativo di realizzare una grande opera letteraria e del suo
cedere al giornalismo per ottenere rapidamente la fama. La
corruzione morale a cui va incontro lo porta però a venire
completamente screditato nell’ambito lavorativo e a ritrovarsi
economicamente rovinato, costretto così a tornarsene nella sua
provincia. Ad interpretare il protagonista Lucien vi è l’attore
Benjamin Voisin, già visto in
Estate ’85 e affermatosi poi proprio grazie a questo
film.
Accanto a lui si ritrovano gli
attori Cécile de France nel ruolo di Louise
de Bargeton, Vincent Lacoste (premiato ai
César come Miglior attore non protagonista) nel ruolo di Étienne
Lousteau e il noto attore-regista Xavier Dolan in quello di Raoul Nathan.
Il suo personaggio è in realtà una sintesi di tre personaggi del
romanzo: Raoul Nathan, un giornalista intrigante, Daniel d’Arthez,
uno scrittore laborioso e Melchior de Canalis, un poeta di
successo. Completano poi il cast Salomé Dewaels
nel ruolo di Coralie, Jeanne Balibar in quello di
Marchesa d’Espard, Gérard Depardieu come Dauriat e
Louis-Do de Lencquesaing nel ruolo di Finot.
Il trailer di Illusioni
perdute e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Illusioni
perdute grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 16 febbraio alle ore
21:20 sul canale Rai 3.
Confidenza,
il nuovo film di Daniele Luchetti, tratto dal romanzo omonimo
di Domenico Starnone (edito da Einaudi), scritto
da FrancescoPiccolo e
Daniele Luchetti, interpretato da
Elio Germano, Federica Rosellini,
Vittoria Puccini,
Pilar Fogliati e Isabella Ferrari,
con musiche e brani originali di Thom Yorke,
arriverà al cinema dal 24 aprile con Vision
Distribution.
Presentato in concorso
all’IFFR – International Film Festival Rotterdam nella sezione “Big
Screen”, Confidenza è
una produzione Indiana Production e Vision
Distribution, società del gruppo Sky, in collaborazione
con Sky, in collaborazione con Netflix.
Confidenza,
la trama
Può la minaccia di un segreto
spingerti a vivere una vita da uomo onesto? Tratto dall’omonimo
libro di Starnone, Confidenza è
un thriller dei sentimenti che racconta come la paura o l’amore
possano condizionare la nostra vita per sempre.
Circa un anno fa, nel marzo del
2023, era trapelata la notizia secondo cui una versione da 9 ore di
Avatar
3 avrebbe potuto essere
rilasciata su Disney+ sotto forma di miniserie. È però ora
James Cameron in persona a smentire la cosa,
affermando che la notizia è frutto di un fraintendimento. Il
regista è andato subito al sodo spiegandoo di avere nove ore di
materiale per i prossimi tre film, non per uno solo di essi. “A
proposito, posso smentire subito una cosa che è stata
diffusa?“, ha chiesto Cameron all’intervistatore di Temple of Geek
con cui stava parlando.
“Non c’è nessuna versione di
nove ore di Avatar
3… Mi metterei un fucile in bocca se mai facessi una versione
di nove ore. No, quello che ho detto è che ci sono nove ore di
materiale, cioè Avatar 3, Avatar 4 e Avatar 5, cioè tre ore per
ciascun film. In qualche modo questo si è trasformato in un film di
nove ore… ve lo immaginate?“. Ciò conferma dunque che Cameron
si sta concentrando unicamente sulla versione cinematografica dei
suoi film, senza pensare ad eventuali riadattamenti e versioni
estese.
Avatar 3, quello che sappiamo sul prossimo film della
saga
Con l’uscita in sala di Avatar – La via
dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica
ideata da James Cameron e
ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri
tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di
questi sarà Avatar 3, ancora senza titolo ufficiale,
che come noto introdurrà importanti novità, a partire dal primo
popolo Na’Vi caratterizzato come “cattivo”, ovvero il Popolo della
Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei
personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà
dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga.
L’uscita del film in sala è attualmente prevista per il 19
dicembre 2025.
Oltre al Popolo della Cenere ci sarà
infatti almeno anche un altro popolo introdotto in Avatar 3, anche se al momento quest’ultimo
rimane del tutto sconosciuto. Come sappiamo, il terzo film della
saga è già stato in buona parte girato, dunque potrebbe essere solo
questione di tempo prima di scoprire qualche dettaglio in più a
riguardo e soprattutto sapere se i popoli saranno effettivamente
solo due o anche di più e se staranno dalla parte dei buoni o dei
cattivi. Protagonisti saranno però naturalmente gli attori Sam Worthington, Zoe
Saldana,
Kate Winslet,
Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore,
Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH
Pounder.
Il cult degli anni ’80
Repo Man riceverà a sorpresa un sequel
con il suo regista originale Alex Cox. Uscito
originariamente nel 1984, è questo una commedia dark dalle tinte
fantscientifiche su un giovane che viene reclutato da un’agenzia di
pignoramenti per trovare una Chevy Malibu ricercata per una taglia
di 20.000 dollari. Negli anni successivi alla sua uscita, il film è
diventato un cult movie. Come riporta Variety, quella pellicola avrà
ora un sequel. Intitolato Repo Man 2: The Wages of
Beer, il quale sara interpretato dall’attore
Kiowa Gordon, che sostituirà il protagonista
dell’originale, Emilio Estevez (noto per essere
stato tra i protagonisti di The Breakfast Club).
Cosa c’è da aspettarsi dal sequel di Repo Man
Gli autori spiegano così le loro
speranze per Repo Man 2: “[Vogliamo] offrire un mix
coinvolgente di energia punk, commedia esistenziale e narrazione
non convenzionale, navigando nell’assurdo e caotico mondo dei repo
men in una nuova era di brinkmanship nucleare e auto senza
conducente“. Sono passati quattro decenni dall’uscita del film
originale di Repo Man, per cui questo sequel è una grande
sorpresa. Nel 1984 la pellicola ha avuto problemi al botteghino
alla sua prima uscita, ma ha ricevuto ampi consensi di critica. Nei
quarant’anni successivi alla sua uscita, è diventato ancora più
amato e oggi mantiene il suo status di cult ed è ampiamente
considerato uno dei migliori film degli anni Ottanta.
Il cast di Repo Man è parte
di ciò che gli ha conferito lo status di icona che detiene. Estevez
interpretava il ruolo principale, mentre l’amato caratterista
Harry Dean Stanton aveva un ruolo di supporto.
Stanton è deceduto nel 2017, rendendo impossibile la sua
partecipazione al sequel, ed Estevez, almeno secondo quanto
riferito, non reciterà nel film. La perdita dei due memorabili
protagonisti del film potrebbe essere un problema non da poco per
il sequel, che dovrà dunque cercare di reinventarsi per la nuova
generazione. Il fatto che dietro la macchina da presa ci sia di
nuovo Cox, rende però il tutto più promettente. Si spera dunque che
il regista riesca a trovare una certa continuità con la pellicola
dell’84.
Dopo essere tornato sul piccolo
schermo con Good Omens
2 e Fargo
5, Jon Hamm si è ora unito al cast della prossima
serie Paramount+ di Taylor
Sheridan, dal titolo Landman. Come riportato da Variety, Hamm apparirà nella
serie in un ruolo ricorrente di guest star, andando così ad
affiancare il già annunciato protagonista della serie Billy Bob Thornton e ai membri del cast
Ali Larter, Michelle Randolph,
Jacob Lofland, Kayla Wallace,
James Jordan, Mark Collie,
Paulina Chávez e Demi Moore. La
serie è basata sul podcast “Boomtown” ed è “ambientata nelle
proverbiali boomtown del Texas occidentale” e nel mondo delle
piattaforme petrolifere. La serie è inoltre descritta come “una
storia di piani alti e bassi, di rozzi e miliardari selvaggi che
alimentano un boom così grande da rimodellare il nostro clima, la
nostra economia e la nostra geopolitica“.
Landman ha recentemente
dato il via alla produzione a Fort Worth e dintorni, in Texas.
Sheridan e Christian Wallace sono co-creatori della serie e
produttori esecutivi. Sheridan produce esecutivamente sotto la sua
insegna Bosque Ranch Productions, che attualmente ha un ricco
accordo globale con Paramount Global. David Glasser, David Hutkin,
Ron Burkle e Bob Yari sono anche produttori esecutivi attraverso i
101 Studios. Geyer Kosinski, Michael Friedman e Stephen Kay
producono esecutivamente con Dan Friedkin e Jason Hoch per
Imperative Development LLC, e J.K. Nickell e Megan Creydt per Texas
Monthly producono esecutivamente. Peter Feldman è il produttore
esecutivo. MTV Entertainment Studios a sua volta produce la
serie.
Jon Hamm tra TV e cinema
Nella serie Jon Hamm interpreterà
Monty Miller, descritto come “un titano dell’industria
petrolifera texana che ha una lunga relazione personale e
professionale con Tommy Norris (Thornton)“. Hamm è noto
soprattutto per il suo ruolo, vincitore di un Emmy, nella serie
drammatica della AMC “Mad Men“, in cui ha interpretato Don
Draper per tutte le sette stagioni dello show. La serie è valsa a
Hamm due Golden Globe e numerosi altri riconoscimenti. Hamm è noto
anche per le sue collaborazioni con Tina Fey, essendo apparso sia
in “30 Rock” che in “The Unbreakable Kimmy
Schmidt“, con il suo lavoro in quest’ultimo show che gli è
valso un’altra nomination agli Emmy e il suo lavoro nel primo che
gliene ha fatti guadagnare tre.
Recentemente, Jon Hamm ha recitato
nella quinta stagione della serie antologica FX “Fargo“,
nella seconda stagione della serie Amazon “Good Omens” e
nella terza stagione di “The Morning Show” di Apple
TV+. I suoi ruoli cinematografici includono invece
“Confess, Fletch“, “Top Gun: Maverick“, “Wild
Mountain Thyme“, “Bridesmaids” e “Baby
Driver“. Attualmente è doppiatore della serie animata della
Fox “Grimsburg” e sarà protagonista della serie della
Apple “Your Friends and Neighbors“.
L’attore di Gli
spiriti dell’isola e Saltburn,
Barry Keoghan sarà il protagonista di
Amo Saddam, il nuovo film del regista di
Chernobyl,Johan Renck, incentrato sugli
ultimi giorni di vita del terrorista Saddam
Hussein. Stando a quanto riportato da THR, Keoghan interpreterà un
soldato americano incaricato di sorvegliare Saddam durante il suo
processo e la sua esecuzione. Il film è basato sul best-seller di
Will Bardenwerper dal titolo The
Prisoner in His Palace: Saddam Hussein, His American Guards, and
What History Leaves Unsaid, un resoconto dei 12
soldati americani che hanno sorvegliato Hussein durante il suo
processo per crimini contro l’umanità. Darby
Kealey ha adattato il libro per lo schermo.
“Nei sei mesi che precedono
l’esecuzione di Saddam, il nostro soldato si avvicina a Saddam,
condividendo l’aria stantia di un palazzo bombardato trasformato in
una prigione di massima sicurezza e navigando sulla sottile linea
che separa fatti e finzione“, si legge nel trafiletto del
progetto. “Amo Saddam cerca di fare i conti con la macchina
imperiale americana che è arrivata a definire il XXI secolo“.
Parlando con THR, Renck ha detto che spera di catturare “in
modo davvero coinvolgente e autentico” l’esperienza di
trovarsi a Baghdad nel 2006 senza i “tipici tropi di un film di
guerra“. L’azione del film si svolge a Camp Victory, il
complesso che fungeva da base per le forze di occupazione in
Iraq.
“C’è questa enclave americana
circondata da mura, mentre fuori c’è Baghdad, questo quadro di
violenza settaria alla Goya, dove si svolge tutto il caos scatenato
dalle azioni del mondo occidentale. Questo contrasto è qualcosa a
cui attingiamo nella sceneggiatura”, dice Renck. “In un
modo strano, è un film sulle carceri, un film di guerra e quasi un
film dell’orrore. C’è un po’ di mescolanza tra questi generi“.
Ad oggi l’attore che andrà ad interpretare Saddam non è ancora
stato scelto, ma Renck ha detto di essere alla ricerca di un
“attore molto bravo della regione, che parli arabo e possa
incarnare autenticamente il ruolo“.
Johan Reneck sul perché ha scelto
Barry Keoghan come protagonista
“Barry ha dimostrato più volte
di essere un attore molto abile nell’interpretare personaggi molto
complessi e non potremmo essere più felici di averlo come
protagonista per quello che sarà un film impegnativo, ambizioso e,
speriamo, davvero speciale“, ha dichiarato Michael Parets, che
produrrà Amo Saddam insieme a Reneck. Le riprese
principali sono previste per l’autunno. Renck ha vinto un Emmy per
la sua regia di Chernobyl della HBO ed è noto per il suo
lavoro su Breaking Bad e Bloodline. Il suo ultimo
film, Spaceman
– prodotto da Parets per Netflix e interpretato da Adam
Sandler, Paul Dano e Carey
Mulligan – sarà presentato in anteprima mondiale al
Festival di Berlino la prossima settimana.
Il film Barbie di Greta
Gerwig ha un cast decisamente ricco di star e ne
avrebbe avute anche di più se attori come Saoirse Ronan, Timothée Chalamet e Matt Bomer fossero stati disponibili a
partecipare. A questi nomi che era inizialmente previsto facessero
parte del film si aggiunge ora anche quello di Ben Affleck, stando a quanto rivelato da
Michael Cera, interprete di
Allan in Barbie. L’attore ha infatti raccontato in un
Q&A con Josh Horowitz sul podcast Happy Sad
Confused che Affleck inizialmente doveva fare un’apparizione
durante quella che è poi diventata la sequenza di lotta tra il suo
personaggio e alcuni Ken.
“Non dovevo nemmeno combattere
nel film“, ha detto Cera. “Mi è permesso dire cosa doveva
essere? Doveva essere Ben Affleck. Mi è permesso dirlo?“. Cera
ha poi spiegato che Affleck ha dovuto tirarsi indietro a causa del
suo impegno in un altro progetto. “Penso che Ben volesse farlo,
ma stava dirigendo il suo film, ma l’hanno scoperto solo
all’ultimo“. “A quel punto hanno detto: ‘Ok, Ben è fuori.
Qui deve succedere qualcosa, quindi dovrai lottare con loro“,
ha ricordato Cera, sottolineando che l’addestramento degli stunt è
stato piuttosto impegnativo. “Ho dovuto esercitarmi la squadra
degli stunt. Ero appena guarito dal Covid, mi hanno fatto allenare
e sono quasi morto solo per il riscaldamento“.
“Mi sono dovuto sdraiare nella
roulotte, hanno mandato un’infermiera a visitarmi e mi hanno
mandato a casa. Poi abbiamo fatto una seconda prova e ho imparato
la coreografia“. L’attore ha poi aggiunto, a proposito della
specifica scena di combattimento, che lo vede far fuori diversi
Ken: “Non ha mai fatto parte del viaggio di Allan. Durante le
prove abbiamo fatto una cosa in cui uccidevo il tizio con la pala,
ed era come uno scherzo. Poi ci siamo detti: ‘Greta non mi
permetterà di uccidere qualcuno nel film’, e invece è nel
film“.
Chi c’era nel film di Barbie?
Barbie è stato diretto da Greta
Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a
Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da
Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon
Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha
ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di
dollari, diventando così il film di maggior incasso del
2023. Il film è interpretato da Margot Robbie,
Ryan Gosling,
America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate
McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp,
Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell,
Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.
“Avevo 18 anni e ho ricevuto una
telefonata dal mio agente che mi diceva che stavano facendo il
casting per Anakin Skywalker in Star Wars e ho pensato: “Wow, che
figata”. Ma mi sembrava troppo grande. E ricordo di aver chiesto al
mio agente: “C’è forse un altro ruolo per il quale stanno facendo
il casting in questo momento e per il quale puoi propormi? Perché
Anakin sembra irraggiungibile”. E non c’era. Così ho buttato il mio
nome nel cappello come tutti gli altri“. Christensen ha poi
spiegato che quando ha saputo che erano stati presi in
considerazione attori di grande calibro come Leonardo DiCaprio, era sicuro che fosse la
fine della corsa per lui. Come noto, così non è stato.
George Lucas ha
visto proprio in quel giovane semi sconosciuto il volto ideale per
il suo Anakin Skywalker, un giovane impulsivo con tanta voglia di
imparare ma incline a lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni.
L’attore ha poi ricordato
il momento in cui ha saputo di essere stato scelto e anche se
la sua interpretazione di Anakin non è inizialmente stata molto
apprezzata dai fan della saga – che in generale sul momento hanno
fortemente criticato la trilogia prequel – con il passare del tempo
quei film e i loro protagonisti sono stati riscoperti e rivalutati
e lo stesso Christensen è infine diventato un beniamino dei fan,
che oggi chiedono a gran voce di poterlo vedere ancora una volta
nei panni dell’iconico Jedi diventato Sith.
Dove rivedremo Hayden Christensen
nel ruolo di Anakin Skywalker/Darth Vader?
Nella serie Ahsoka –
con protagonista Rosario Dawson nei panni del Jedi preferito
dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal Grande
Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta dell’Impero
Galattico – Anakin si riunisce con la sua ex Padawan nel Mondo tra
i mondi, un modo per permettere a Hayden Christensen di apparire come ologramma
nel tempo delle Guerre dei Cloni per una sessione di addestramento.
Secondo un rumors dello scooper Daniel Richtman,
Hayden Christensen tornerà effettivamente
anche nella seconda stagione di Ahsoka, stavolta con un ruolo ben più ampio.
Al momento non sono però stati forniti ulteriori dettagli.
Disney+ ha
diffuso il teaser trailer della serie originale Nell –
Rinnegata. Composta da otto episodi, la serie è scritta e
creata dalla sceneggiatrice vincitrice del premio BAFTA
Sally Wainwright (Happy Valley) e diretta
dal regista Ben Taylor (Sex
Education). Tutti gli episodi saranno disponibili dal 29
marzo in esclusiva su Disney+.
In Nell –
Rinnegata Nell Jackson, una giovane donna scaltra e
coraggiosa, si ritrova incastrata per un omicidio e diventa
inaspettatamente la più famosa fuorilegge dell’Inghilterra del
XVIII secolo. Ma quando appare uno spirito magico chiamato Billy
Blind, Nell capisce che il suo destino è più grande di quanto
avesse mai immaginato.
Nell – Rinnegata è
interpretato da Louisa Harland (Derry Girls) nel ruolo
principale di “Nell Jackson” con Frank Dillane nei panni di
“Charles Devereux”, Alice Kremelberg in quelli di “Sofia Wilmot”,
Ényì Okoronkwo nel ruolo di “Rasselas”, Jake Dunn in quello di
“Thomas Blancheford”, Bo Bragason nei panni di “Roxy Trotter”,
Florence Keen nel ruolo di “George Trotter”; Nick Mohammed è “Billy
Blind”, Joely Richardson interpreta “Lady Eularia Moggerhangar” e
Adrian Lester “Robert Hennessey, Conte di Poynton”. Inoltre, Pip
Torrens interpreta “Lord Blancheford” e Craig Parkinson è “Sam
Trotter”.
Nell – Rinnegata è
prodotta da Lookout Point. I produttori esecutivi sono Sally
Wainwright, Ben Taylor, Faith Penhale, Will Johnston e Louise
Mutter per Lookout Point e Johanna Devereaux per Disney+. Anche Amanda Brotchie
(Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no) e MJ
Delaney (Ted Lasso) dirigono gli episodi. Jon Jennings è
produttore della serie e Stella Merz è produttrice.