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Fantastici Quattro: anticipazioni sul grande cattivo che la famiglia affronterà nel film!

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È stata una settimana ricca di novità per il MCU, con i Marvel Studios che hanno finalmente annunciato il cast de Fantastici Quattro: Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic), Vanessa Kirby (Sue Storm/Donna invisibile), Joseph Quinn (Johnny Storm/Torcia umana) e Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/La Cosa).

Ora che abbiamo la Prima Famiglia Marvel, tutti gli occhi si sono spostati su chi interpreterà il grande cattivo del reboot. Da tempo si sente dire che Galactus sarà al centro del film, un cambio di passo rinfrescante dopo che il Dottor Destino è stato fortemente presente in tutti e tre i precedenti film.

Secondo The Insneider, Javier Bardem rimane la scelta principale per interpretare Galactus, ma questo dipenderà molto dal fatto che possa trovare il tempo nella sua fitta agenta per girare Fantastici Quattro dopo che gli scioperi dello scorso anno hanno ritardato il lavoro sul film di Formula 1 di Apple TV+ guidato da Brad Pitt.

Sono già iniziati gli incontri tra i Marvel Studios e gli attori che vorrebbero prendere parte al film nei panni di Silver Surfer, quindi sembra che le voci su Anya Taylor-Joy come interprete di una versione gender-swap dell’eroe non fossero corrette.

Il sito ribadisce inoltre che anche il Dottor Destino apparirà ne Fantastici Quattro, ma solo alla fine del film, mentre il casting sarà stabilito a posteriori (in altre parole, probabilmente si tratterà di una controfigura sul set con la voce aggiunta in fase di post-produzione).

In un’altra parte del rapporto si dice che il nuovo CEO della Disney Bob Iger ha concesso ai Marvel Studios più tempo per concentrarsi sui singoli progetti rispetto alle direttive impartite da Bob Chapek. Tuttavia, lo studio non vuole che quattro film del MCU vengano distribuiti in un solo anno. Quest’ultima informazione suggerisce che Blade potrebbe slittare effettivamente al 2026.

Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul film

Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in, beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh Friedman, Jeff Kaplan e Ian Springer. La notizia del casting di Pascal era già trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da recenti indiscrezioni. Pedro Pascal è noto al mondo per le sue interpretazioni in The Mandalorian, The Last of Us e prima ancora in Game of Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di Mission Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4. Ebon Moss-Bachrach sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.

Bassem Youssef dice di aver perso un ruolo in Superman: Legacy a causa delle dichiarazioni sulla Palestina

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Il comico egiziano-americano Bassem Youssef è balzato agli onori della cronaca negli Stati Uniti grazie a una nuova intervista rilasciata a Salon, in cui afferma di aver perso un ruolo in Superman: Legacy a causa dei suoi commenti espliciti sulla Palestina.

In particolare, è diventata virale l’intervista rilasciata da Youssef a Piers Morgan nell’ottobre del 2023, in cui si era espresso a favore della Palestina nella crisi in corso a Gaza.

Negli Stati Uniti d’America si può parlare di Joe Biden, di Donald Trump, ma non si può criticare un governo straniero, il che è molto triste, sapete? E poi, per questo motivo, sono stato scritturato per il film Superman, e poi mi hanno detto: ‘Abbiamo cambiato il copionedopo l’intervista di Piers Morgan, e voglio presumere la buona fede“.

Ha poi aggiunto: “Capisco che forse le persone che sono, sapete, al comando, hanno preso la decisione, mi hanno guardato e non hanno voluto avermi e forse capisco. Se io fossi un arabo musulmano e fossi a capo della Warner Bros, non vorrei che un filo-sionista o filo-Isreal fosse nel mio film se attaccasse il mio popolo. Questa è la cosa che dobbiamo analizzare: quando attacco Israele, attacco la sua politica, non attacco il popolo ebraico“.

Non ci è voluto molto perché James Gunn e altre fonti della Warner Bros. intervenissero, affermando che Youssef era stato effettivamente tagliato dal film prima della sua intervista virale. Sembra che dovesse interpretare un personaggio minore dei fumetti DC Comics di nome Rumaan Harjavti, ma che sia stato rimosso per motivi di durata del film.

I commenti di Youssef sollevano anche un’altra questione interessante riguardo alle precedenti affermazioni secondo cui un conflitto mediorientale avrebbe avuto un ruolo nel film.

James Gunn ha smentito questa affermazione, ma sembra che ci fosse del vero in quella voce e che questa parte del film sia stata semplicemente tagliata per motivi di tempo.

Vale anche la pena di notare che Rumaan Harjavti è un personaggio apparso durante la serie Justice League International di Keith Giffen e J.M. DeMatteis alla fine degli anni ’80.

Con così tanti membri della Justice League International che appaiono in Superman: Legacy, questo sembra un indizio piuttosto significativo del fatto che sarà questa squadra di supereroi, e non i Terrifics o la Justice League tradizionale, a comparire in Superman: Legacy.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

BLADE: Mahershala Ali ancora nel cast, ma il film potrebbe subire ulteriori ritardi

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Per quanto sia difficile crederci, sono passati più di quattro anni da quando i Marvel Studios hanno annunciato per la prima volta i piani per un reboot di Blade con protagonista Mahershala Ali durante il Comic-Con di San Diego e, se i rapporti sono accurati, da allora il progetto è stato afflitto da problemi di produzione.

Un recente articolo ha delineato alcuni dei (presunti) problemi che il progetto ha dovuto affrontare negli ultimi tempi, e si dice che lo studio abbia avuto difficoltà a definire la storia di Blade (il che non è esattamente una grande rivelazione, vista la quantità di scrittori e registi che sono stati coinvolti in vari momenti).

È stato anche affermato che la star Mahershala Ali, a un certo punto, ha minacciato di abbandonare il film a causa delle frustrazioni legate alla sceneggiatura. A quanto pare, alcune prime bozze vedevano la nuova interpretazione di Mahershala Ali del Daywalker “relegata a terzo o quarto protagonista” del suo stesso film e, sebbene ciò sia stato smentito da uno sceneggiatore che ha lavorato a una bozza prima degli scioperi, è chiaro che questa produzione è stata tutt’altro che tranquilla.

Ieri sera è circolata in rete una voce secondo cui Mahershala Ali ne avrebbe avuto abbastanza e avrebbe lasciato il film dopo un litigio con Kevin Feige. All’epoca non ci avevamo creduto troppo, ma Jeff Sneider ha dichiarato di credere che Ali sia ancora a bordo del progetto nell’ultima edizione della sua Newsletter.

Sneider sembra sicuro che Mahershala Ali sia soddisfatto dello stato attuale della sceneggiatura, ma questo non significa che Blade entrerà in produzione a breve, poiché ha anche sentito dire che potrebbe realisticamente finire per essere spostato nel 2026, mentre I Fantastici Quattro si sposterebbe alla data di uscita (non confermata) del 25 luglio 2025.

Vale la pena notare che l’ultimo aggiornamento di Ali durante un’intervista con EW è stato positivo.

Nel cast di Blade ci saranno anche Aaron Pierre, Delroy Lindo e Mia Goth. Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda il look del protagonista e dell’opera in sé.

MCU: la classifica dei villain Marvel dal più debole al più forte

I villain sono solitamente complessi e sfaccettati come gli eroi, se non di più. In questo senso, il Marvel Cinematic Universe ha presentato al suo pubblico un’ampia gamma di antagonisti di vari livelli di potenza. Dai primi eroi del MCU, come Iron Man e Thor, ai nuovi arrivati, come Shang-Chi e gli Eterni, gli eroi hanno bisogno di un cattivo originale ed emozionante che li metta alla prova e li costringa a crescere. Anche se non tutti i cattivi funzionano, il MCU ha fatto un ottimo lavoro nell’imparare a bilanciare le minacce una tantum e le forze del male di più film. I cattivi assumono molte forme nella linea temporale in corso del MCU, dalle loro abilità ultraterrene e cosmiche all’intelligenza e alle menti strategiche che permettono loro di eseguire i loro piani. Dai meno sfruttati dalle caratterizzazioni deboli a quelli veramente minacciosi, ecco la classifica definitiva dei villain Marvel!

Todd Phelps

Todd she-hulkDato l’approccio comico di She-Hulk, non è una sorpresa che la serie abbia difficoltà a creare un cattivo veramente minaccioso. Per gran parte della narrazione, Todd Phelps appare come un semplice ragazzo ricco e viziato e il finale della serie non riesce a cambiare questa percezione in modo significativo. Solo alla fine scopriamo che Todd è il leader dell’Intelligencia, un gruppo di troll di Internet che ha violato la privacy di Jennifer Walters intercettando il suo telefono. Sebbene questo sia un gesto deplorevole, il fatto che Todd venga arrestato fuori schermo mostra quanto fosse limitato il suo potere effettivo. C’è un accenno alla possibilità che Todd diventi un avversario più formidabile dopo essere stato modificato da Hulk, ma Jennifer Walters decide di non approfondire questa strada.

Sadie Deever

Ms Marvel Damage ControlÈ evidente che ci sia qualche difficoltà nell’individuare un antagonista principale nella trama di Ms. Marvel, tuttavia, Sadie Deever emerge come villain predominante per gran parte della prima stagione. Essendo un’agente di Damage Control, Deever cerca di ostacolare Ms. Marvel, ma non riesce a mostrare una forza significativa nonostante l’apparente potenza dell’organizzazione. Alla fine, Deever si dimostra incompetente nel suo ruolo e viene licenziata in modo anticlimatico durante una telefonata. Sebbene Damage Control possa continuare a crescere come minaccia, sappiamo che Deever non sarà più coinvolta nell’organizzazione.

Ivan Vanko

Iron Man 2 è spesso considerato il punto più debole del franchise, principalmente a causa del personaggio di Ivan Vanko, conosciuto come Whiplash, che risulta poco convincente come nemico. Vanko appare come una replica delle minacce già affrontate da Tony Stark nel primo film, soprattutto quando utilizza la tecnologia dei reattori ad arco per costruire una sua versione della tuta (e successivamente, in collaborazione con Hammer, dei droni). Anche se all’inizio sembra una minaccia credibile quando attacca Stark a Monaco, alla fine Tony e Rhodey riescono a sconfiggerlo relativamente facilmente nel climax del film. Questo contribuisce alla percezione di Vanko come un cattivo poco memorabile e alla sensazione di déjà vu per quanto riguarda la trama.

Obadiah Stane

Jeff BridgesCome primo antagonista nel MCU, Obadiah Stane ha lasciato un’impronta significativa nonostante sia stato poi eclissato da altri cattivi successivi. Fin da prima di indossare l’imponente armatura di Iron Monger, Stane è ritratto come una figura potente nel mondo degli affari, capace di esercitare la sua influenza con efficacia per perseguire i suoi obiettivi. Anche senza il supporto della super-tuta, Stane risulta intimidatorio grazie alla sua abilità nel manipolare le situazioni a suo vantaggio: è importante riconoscere che Stane rappresenta una minaccia anche come essere umano privo di poteri, grazie alla sua determinazione e alla sua spietatezza nell’ottenere ciò che vuole.

Darren Cross

Yellowjacket Ant-Man

Darren Cross emerge come un altro “cattivo aziendale” che risulta molto più efficace come minaccia quando agisce con astuzia e ingegno piuttosto che quando indossa una supertuta. La sua intelligenza, equiparabile a quella di Hank Pym, gli consente di ricreare la formula delle Particelle Pym, diventando così una minaccia non solo fisica per Pym e gli altri, ma anche un pericolo per l’eredità di Hank, poiché cerca di militarizzare la loro ricerca. In Ant-Man and the Wasp: Quantumania, scopriamo che Cross è sopravvissuto alla sua presunta fine in Ant-Man, quando è stato trascinato nel Regno Quantico. Deformato e armato da Kang, diventa noto come M.O.D.O.K., rappresentando così l’unico cattivo nel MCU ad assumere due identità criminali diverse. Sebbene inizialmente possa sembrare spaventoso, M.O.D.O.K. non si rivela mai eccessivamente minaccioso o efficace e alla fine viene sconfitto con una certa facilità, dimostrandosi più incline ai piagnistei che a essere una vera minaccia.

Ghost

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Il personaggio di Ghost, noto anche come Ava Starr, è un antagonista unico nel Marvel Cinematic Universe, poiché possiede poteri straordinari ma non si identifica completamente con il suo lato malvagio. Comparso in Ant-Man and the Wasp, a sua capacità di attraversare la materia la rende estremamente pericolosa in combattimento, ma la sue flebile sensibilità limita di molto il pieno potenziale delle sue abilità. Con il suo inserimento nei Thunderbolts, potrebbe aver perfezionato ulteriormente le sue capacità, rendendola ancora più formidabile e imprevedibile, e offrendo allo stesso tempo una nuova prospettiva sul suo personaggio e le sue motivazioni.

Adrian Toomes/L’Avvoltoio

Michael-Keaton-as-Adrian-Toomes-in-Spider-Man-Homecoming-MarvelL’Avvoltoio, uno dei principali nemici di Spider-Man, ricopre un ruolo ben diverso in Spider-Man: Homecoming, dove è raffigurato come un criminale “da colletto blu” specializzato nel furto e nella vendita di armi ad alta tecnologia. Nonostante la sua abilità nel crimine, sotto la superficie è un uomo comune, riluttante a commettere omicidi veri. Questo lo rende un antagonista particolarmente inquietante. Anche se appare solo in Spider-Man: Homecoming, una scena post-credits di Morbius suggerisce che potrebbe essere utilizzato nel futuro dell’Universo Spider-Man della Sony, aprendo così nuove possibilità per il personaggio.

Wilson Fisk/Kingpin

Daredevil: Born AgainKingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio nel Marvel Cinematic Universe, è un individuo senza abilità sovrumane, ma il suo potere criminale lo rende estremamente influente e potente, dato che gestisce una vasta rete di controllo sul crimine organizzato di New York ed è coinvolto in attività commerciali illegittime. Inoltre, nel corso degli eventi di Daredevil: Born Again, si propone anche di intraprendere una carriera politica. Tuttavia, la sua resistenza fisica è stata oggetto di incoerenze, mostrando vulnerabilità in certe occasioni ma resistenza sorprendente in altre: ciò rende poco chiaro il vero livello di potere di Wilson Fisk.

John Walker

Falcon and the Winter Soldier John Walker MCU

John Walker, sebbene non sia unanimemente considerato il principale antagonista di The Falcon and the Winter Soldier, emerge come una figura di grande rilievo negativo nella serie. La sua caduta dal ruolo di nuovo Capitan America è evidente nell’offuscamento dell’idealismo associato al titolo che porta. Grazie a una versione moderna del Siero del Super Soldato, che ha conferito a Steve Rogers la sua straordinaria forza, Walker mostra già doti eccezionali anche prima di assumerlo. Tuttavia, la sua emotività e la rabbia talvolta compromettono il suo discernimento, rendendolo più vulnerabile e meno impressionante del suo predecessore. Questa complessità lo rende un antagonista il cui desiderio di emulare il ruolo di Capitan America lo spinge spesso a compiere azioni impulsiva e controverse, contribuendo alla sua percezione come una minaccia all’interno della trama della serie.

Yon-Rogg

Yon Rogg MCUYon-Rogg, essendo un guerriero Kree, avrebbe dovuto rappresentare un avversario più temibile, ma nessun antagonista sembra potersi confrontare con Captain Marvel. Benché possieda la forza e le abilità di combattimento tipiche dei Kree, non riesce a tenere testa a Carol Danvers. Tuttavia, la sua impressione cresce se si considerano i sotterfugi psicologici con cui ha manipolato Carol. Riconoscendo il suo potenziale come arma, l’ha convinta per anni di essere un membro dei Kree.

Dreykov

Dreykov si presenta come il tipo di cattivo che preferisce delegare il lavoro sporco agli altri piuttosto che farlo personalmente, un approccio si dimostra piuttosto efficace, poiché crea la Stanza Rossa e sottopone ragazze come Natasha Romanoff a un lavaggio del cervello, trasformandole nelle sue assassine personali. Tuttavia, il potere che Dreykov esercita su queste ragazze sembra avergli dato un ego smisurato. Questa sicurezza e arroganza si rivelano fatali quando rivela con presunzione l’intero piano a Natasha, senza rendersi conto di essere caduto nella sua trappola. Questo errore porta rapidamente alla sua sconfitta, poiché l’intera faccenda viene smascherata e Dreykov si trova privato del controllo che credeva di avere.

Malekith

Il leader degli Elfi Oscuri, Malekith, è spesso indicato come uno dei peggiori cattivi del MCU principalmente a causa della sua mancanza di motivazioni convincenti e di uno sviluppo del personaggio interessante. Tuttavia, anche come minaccia, Malekith non riesce a lasciare un’impressione duratura: sebbene il suo piano di scatenare l’Aether per cancellare l’intero universo sia ambizioso, non sembra fare molto per realizzarlo. Questo rende Malekith particolarmente deludente se confrontato con la sua controparte nei fumetti Marvel, dove è una vera minaccia multireale, capace di comandare eserciti e padroneggiare la magia in modo impressionante. Nel MCU, al contrario, Malekith manca della profondità e della pericolosità che lo caratterizzano nei fumetti.

Kaecilius

Kaecilius, anche se considerato un cattivo principale piuttosto dimenticabile, mostra comunque abilità e determinazione come maestro delle arti mistiche. Come fedele servitore di Dormammu, è disposto a compiere azioni spietate per realizzare gli obiettivi del suo signore. La sua abilità nel manipolare le arti mistiche lo rende un avversario formidabile, soprattutto considerando che in quel momento della sua carriera sembra superare il Dottor Strange. Tuttavia, la sua totale dedizione a Dormammu limita la sua prospettiva e lo porta alla sua rovina.

Aldrich Killian

Aldrich Killian, sebbene si sia rivelato essere il vero cattivo dietro le quinte in Iron Man 3, ha dimostrato una notevole intelligenza e capacità manipolatoria nel corso del film. Anche se il suo coinvolgimento è stato percepito come un colpo di scena controverso per il MCU, ha messo in evidenza la sua astuzia e abilità nel manipolare gli eventi a suo vantaggio. Killian può sembrare un po’ difficile da prendere sul serio a causa del suo piano che coinvolge gli esperimenti falliti con Extremis, ma il fatto che sia riuscito a ingannare il mondo convincendolo dell’esistenza di un falso terrorista dimostra la sua intelligenza e abilità strategica superiori alla media dei cattivi.

Arthur Harrow

Arthur Harrow, di Moon Knight, si distingue come un cattivo il cui potere deriva principalmente dalla sua capacità di convincere le persone a seguirlo. Manipolando le menti dei suoi adepti, Harrow li convince che il suo scopo di “ripulire” il mondo da coloro che considera corrotti porterà alla salvezza dell’umanità. La sua abilità di togliere la vita a coloro che giudica indegni gli conferisce un’enorme influenza su coloro che lo seguono. Inoltre, Harrow sembra essere sostenuto da un dio immensamente potente come Ammit, sebbene questo alleato divino non appaia frequentemente al suo fianco. La presenza di un sostegno divino contribuisce ulteriormente alla sua aura di potere e mistero, rendendolo ancora più intimidatorio per coloro che si oppongono a lui..

L’Alto Evoluzionario

Alto Evoluzionario

L’Alto Evoluzionario si distingue come un cattivo completamente irredimibile nel Marvel Cinematic Universe, che il pubblico non vede l’ora di vedere cadere. Sebbene possieda una tecnologia vagamente definita che gli conferisce pseudo superpoteri, come la manipolazione della gravità, il suo vero potere deriva dal suo intelletto scientifico e dalla sua abilità nel manipolare gli eventi a suo vantaggio. L’Alto Evoluzionario potrebbe non essere il cattivo più impegnativo da affrontare uno contro uno in termini di abilità fisiche, ma la sua capacità di creare intere società e manipolare le forze della natura gli conferisce un potere superiore alla maggior parte degli altri antagonisti del MCU.

Alexander Pierce

Alexander Pierce, visto in Captain America: The Winter Soldier, è uno dei cattivi politici più intriganti del MCU, che sembra sempre avere il controllo della situazione. Grazie alla sua abilità manipolatoria e alla sua intelligenza astuta, è riuscito a salire ai vertici dello SHIELD, ingannando persino l’abile spia Nick Fury, mentre ricostruiva segretamente l’HYDRA dall’interno. Ciò che rende Pierce particolarmente pericoloso è la sua capacità di operare dietro le quinte, lasciando che il Soldato d’Inverno e gli altri agenti dell’HYDRA facciano il lavoro sporco per lui. Nonostante non sia un combattente, il suo potere politico e la sua abilità nel muoversi nell’ombra gli consentono di avvicinarsi alla realizzazione dei piani di Red Skull senza destare sospetti.

Ronan l’Accusatore

Sebbene sia un assassino spietato e barbaro, determinato a “ripulire” la galassia, Ronan l’Accusatore manca della genialità e della strategia di altri antagonisti. Ronan dimostra di essere un formidabile combattente, capace di affrontare avversari come Drax con relativa facilità e di resistere a eventi devastanti come l’esplosione diretta di un cannone che distrugge la luna, nonché di essere investito da un’astronave. Armato della Pietra del Potere, avrebbe avuto il potere di conquistare l’universo intero. Tuttavia, il suo potere viene sprecato a causa della sua arroganza e della sua ossessione per la vendetta. La sua attenzione si devia facilmente da obiettivi più importanti, come dimostrato dal suo essere distratto da una semplice danza durante il momento cruciale della battaglia. Questo evidenzia la sua debolezza e la sua mancanza di visione a lungo termine, rendendo il suo potere inefficace e il suo ruolo di cattivo meno minaccioso di quanto potrebbe essere stato.

Agatha Harkness

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Dopo essere stata introdotta come la vicina ficcanaso Agnes per gran parte di WandaVision, Agatha Harkness riceve una grande presentazione come cattiva nel MCU. Agatha dimostra gradualmente la sua potenza come strega nel corso della serie. Un flashback rivelatore la mostra mentre elimina da sola un’intera congrega di streghe e dimostra di essere in grado di controllare la mente di Wanda Maximoff senza che lei ne sia consapevole. Tuttavia, quando Wanda si scontra finalmente con Agatha, dimostra che nessuno può competere con la Strega Scarlatta. Wanda mette in mostra il suo straordinario potere e la sua abilità unica nel manipolare la realtà, superando Agatha e riaffermando il suo status come una delle più potenti figure nel Marvel Cinematic Universe.

Mysterio

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Uno dei colpi di scena più sottovalutati del Marvel Cinematic Universe è sicuramente la rivelazione che Quentin Beck, meglio conosciuto come Mysterio, è sempre stato un cattivo. Inizialmente presentato come un eroe proveniente da un altro universo che combatte gli Elementali per salvare la Terra, Beck si rivela in realtà essere un ex dipendente scontento di Tony Stark che cerca di manipolare Spider-Man per i suoi scopi.

Sebbene Mysterio potrebbe non possedere poteri sovrumani, la sua abilità nel mettere in atto un così elaborato stratagemma è sorprendente. La sua capacità di creare illusioni convincenti e ingannare non solo Spider-Man, ma anche molte altre persone, dimostra la sua ingegnosità e la sua astuzia. Tuttavia, una volta che le illusioni di Mysterio vengono smascherate, viene facilmente sconfitto. Questo sottolinea il fatto che, nonostante la sua abilità nel manipolare le percezioni e ingannare gli altri, alla fine è solo un uomo che utilizza trucchi e inganni per raggiungere i suoi obiettivi.

Gravik

MCU Gravik

Gravik, in quanto Skrull, ha accesso a un flusso di energia elevato grazie alla sua abilità di trasformarsi in altre persone che ha visto. Tuttavia, una volta che utilizza il DNA collettivo di tutti i partecipanti al combattimento finale di Endgame per diventare un Super Skrull, diventa probabilmente il personaggio fisicamente più potente tra le entità non cosmiche del MCU. Tuttavia, non avendo familiarità con i suoi nuovi poteri, nel finale di Secret Invasion viene mostrato come incerto nel loro utilizzo e viene eliminato relativamente in fretta da un’esplosione di energia al petto. Nonostante la sua rapida eliminazione, la Terra ospita ancora diversi Skrull nel MCU, suggerendo che il loro tempo nel franchise potrebbe non essere finito. Ciò apre la porta a future trame e sviluppi che coinvolgono questa razza aliena, lasciando spazio per ulteriori avventure e intrighi nel MCU.

Green Goblin

Green Goblin

Green Goblin era un nemico formidabile dello Spider-Man di Sam Raimi, ma lo abbiamo visto diventare ancora più cattivo con il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe in Spider-Man: No Way Home. Questo lato malvagio di Norman Osborn è dotato di superforza, abilità di combattimento e un arsenale di armi gobliniche. Tuttavia, Goblin mostra anche la capacità di manipolare gli altri e colpire gli eroi al cuore. L’uccisione di zia May può sembrare un accadimento minore rispetto al massiccio numero di vittime causate da altri cattivi del MCU, ma suscita forse la più forte reazione emotiva del MCU moderno. Zia May è un personaggio amato e la sua morte colpisce duramente non solo Peter Parker, ma anche gli spettatori, aggiungendo una dimensione di tragico realismo al conflitto tra il supereroe e il suo avversario.

Red Skull

Come prima persona a prendere il siero del super-soldato, Red Skull ne mostra sia i benefici che i difetti. Sicuramente beneficia della superforza, dimostrando di essere all’altezza di Steve Rogers in termini di abilità fisica e combattimento. Il siero sembra anche gonfiare le sue ambizioni: Red Skull afferma con orgoglio che l’Hydra è una superpotenza destinata a conquistare il mondo, compresi i nazisti per cui lavora. Tuttavia, una volta che Capitan America entra in guerra, Red Skull subisce una sconfitta militare dopo l’altra: questo suggerisce che la sua ambizione supera le sue capacità effettive. Nonostante la sua forza sovrumana, Red Skull può essere ostacolato dalle sue tendenze da melagomane e dalla mancanza di strategia militare efficace. Questo lo rende un avversario temibile, ma anche vulnerabile alle proprie ambizioni e agli errori di giudizio.

Ultron

Ultron MCU

Ultron è uno dei molti cattivi del MCU di cui è responsabile Tony Stark. È un super robot progettato per salvare il mondo, ma si rivela una minaccia catastrofica: dimostra di essere incredibilmente potente, capace di costruire il suo esercito di robot, di progredire con gli aggiornamenti e persino di prendere il controllo di Internet per diffondere il suo dominio. Tuttavia, nonostante sia un’intelligenza artificiale, Ultron è soggetto a difetti molto umani, tra cui un ego smisurato che può essere facilmente adescato. Questo ego lo spinge ad agire per conto proprio, spesso ignorando le conseguenze delle sue azioni e mettendo il mondo intero in pericolo. È necessario l’intervento di tutti i Vendicatori, insieme ad alcuni nuovi membri, per fermare Ultron prima che possa portare alla distruzione totale. Questo sottolinea la gravità della minaccia rappresentata da Ultron e la necessità di unire le forze per combatterla.

Helmut Zemo

baron zemo mcuCi sono molti cattivi del MCU che si credono eroi, tra cui Helmut Zemo. Quest’uomo apparentemente ordinario non ha superpoteri e nemmeno alleati. Eppure è uno dei pochi cattivi che può vantare di aver battuto i Vendicatori. Zemo non è un gran combattente, ma manipola e pianifica le sue mosse per far combattere gli eroi da soli; anche se viene abbattuto con facilità, i danni che infligge hanno un impatto duraturo.

Emil Blonsky/Abominio

Anche se ha trovato redenzione in She-Hulk, Emil Blonsky era un cattivo piuttosto intimidatorio quando è apparso per la prima volta ne L’incredibile Hulk. Come semplice soldato, si dimostra migliore di tutti gli altri membri della squadra d’élite. Tuttavia, una volta ottenuto il siero del super-soldato, diventa ancora più pericoloso. Ma nulla è paragonabile alla sua trasformazione in Abominio, che distrugge Harlem ed eguaglia Hulk in termini di potenza.

Dar-Benn

The Marvels cattivo villainThe Marvels riserva la maggior parte del tempo sullo schermo a Capitan Marvel, Ms. Marvel e Monica Rambeau, ma il trio si deve scontrare con un cattivo adeguatamente potente, Kree Dar-Benn, una minaccia formidabile con l’aiuto della sua Arma Universale e il comando delle forze militari Kree. Quando acquisisce le Bande Quantiche in The Marvels, minaccia la realtà stessa. Ottiene la capacità di creare portali nello spazio e di aprire buchi tra le realtà: il fatto di non sapere quando fermarsi la uccide, ma se avesse mostrato moderazione avrebbe potuto dimostrarsi quasi inarrestabile.

Ikaris

Ikaris Eternals

Uno dei migliori colpi di scena della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe è sicuramente la rivelazione che Ikaris è in realtà il cattivo. Non solo si tratta di un tradimento straziante per gli altri eroi, ma anche estremamente difficile da affrontare, poiché Ikaris è il membro più forte della squadra degli Eterni. Dotato di superforza, capacità di volare e raggi oculari potenti, Ikaris è come il Superman del MCU, ma purtroppo si rivela molto meno eroico di quanto ci si aspettasse. La sua abilità nel fronteggiare contemporaneamente diversi compagni cosmici lo rende una minaccia formidabile per gli altri Eterni e per l’intero universo. Tuttavia, nonostante la sua potenza e il suo tradimento, il rimorso alla fine sembra far crollare Ikaris. Forse, nonostante i suoi errori e la sua caduta nel lato oscuro, c’è ancora una speranza per il suo riscatto e il suo ritorno alla giustizia.

Wenwu

Wenwu

C’era grande fermento attorno al cattivo che aveva ispirato la leggenda del Mandarino aveva, ma Wenwu, interpretato da Tony Leung, non ha deluso le aspettative. Dopo aver trovato i mistici e misteriosi Dieci Anelli secoli fa, Wenwu è in grado di conquistare terre e sconfiggere interi eserciti da solo grazie al potere conferitogli da queste potenti armi. Tuttavia, per quanto gli anelli permettano a Wenwu di acquisire alcune abilità inumane, anche Shang-Chi dimostra di essere in grado di padroneggiarli e persino di sottrarli al padre. Ciò mette in discussione quanto impressionante sarebbe Wenwu senza queste armi, ma resta innegabilmente potente con esse, dimostrando la sua abilità nel combattimento e la sua autorità sulla malvagia organizzazione dei Dieci Anelli.

Namor

Namor Black Panther Wakanda ForeverNamor si pone come un antagonista potente, sospeso tra l’essere un vero e proprio malvagio e un antieroe dai confini sfumati. Nel contesto dell’MCU, emerge come un villain affascinante, che assume il ruolo di difensore del suo popolo, vittima di secoli di oppressione sin dai tempi dei Conquistadores. Nonostante ciò, non esita a sacrificare vite umane pur di garantire questa protezione. Le sue abilità in acqua lo rendono una minaccia formidabile, in grado di sfidare anche i più potenti eroi del MCU. Tuttavia, Shuri mette in luce la sua vulnerabilità quando viene privato di tale elemento.

Gorr

Gorr

Nonostante il suo nome intimidatorio, Gorr il Macellatore di Dei è uno dei cattivi minori del MCU, un padre di famiglia che intraprende la missione di uccidere tutti gli dei. Con la Necrospada, Gorr acquisisce l’abilità di vivere nell’ombra e di creare creature d’ombra. Anche se il momento in cui uccide gli dei non viene mostrato sullo schermo, è chiaro che si dimostra più che all’altezza di alcuni degli esseri più potenti del MCU, in base ai commenti di Thor sulla sua furia. Inoltre, Gorr riesce a battere davvero Thor e Jane: il suo piano di uccidere tutti gli dei “fallisce” solo dopo che Thor fa appello all’amore di Gorr per sua figlia.

Loki

Tom Hiddleston Loki seconda stagioneLoki è stato il primo antagonista considerato abbastanza formidabile da sfidare tutti i Vendicatori. In qualità di Dio dell’inganno, possiede la forza necessaria per affrontare avversari del calibro di Iron Man e Capitan America, ma la sua astuzia gli consente anche di superare gli eroi e di tendere loro trappole. Nelle stagioni 1 e 2 di Loki, il personaggio raggiunge il suo pieno potenziale, trasformandosi in un eroe molto più potente, il che suggerisce che, se avesse concentrato maggiormente le sue abilità magiche anziché dedicarsi a vendette e desideri di riconoscimento meschini, avrebbe potuto diventare un cattivo ancora più terrificante.

Erik Killmonger

Nonostante non disponga di poteri per gran parte della sua presenza nell’MCU, Erik Killmonger si distingue come uno degli antagonisti più efficaci dell’intero franchise. Motivato dal desiderio di vendetta nei confronti di un mondo che ha oppresso le minoranze, Killmonger mette in atto un piano elaborato per conquistare il trono di Wakanda, rischiando di innescare una guerra mondiale. Anche se alla fine ottiene i poteri della Pantera Nera attraverso l’ingestione dell’Erba a forma di cuore, il suo obiettivo principale rimane quello di diventare sovrano della nazione più potente del pianeta.

Scarlet Witch

Scarlet Witch Wanda Maximoff MCUIl percorso di Wanda Maximoff nell’MCU è stato uno degli archi caratteriali più complessi e affascinanti. Da un’iniziale inclinazione al lato oscuro, ha abbracciato il ruolo di Vendicatrice fedele, solo per poi cadere nuovamente nella corruzione del Darkhold. Ma ciò che rende ancora più impressionante la sua evoluzione è l’incremento esponenziale dei suoi poteri ad ogni sua apparizione. Inizialmente limitata a illusioni mentali e scariche di energia Scarlet Witch, grazie al Darkhold, ha acquisito la capacità di manipolare la stessa realtà.

Ego

Ego MCUCome primo cattivo celestiale introdotto nell’MCU, Ego incarna il potere divino di queste entità cosmiche. Assumendo la forma di un pianeta vivente, Egli possiede la capacità di generare vita e di modificare la sua forma con disinvoltura, oltre a replicarsi in tutto l’universo nel suo tentativo di conquista. Il suo potere immenso si manifesta nel momento in cui pianta i semi di se stesso per convertire numerosi pianeti in estensioni di sé. Tuttavia, nonostante la sua maestosità, Ego mostra una sorprendente vulnerabilità: può essere ucciso con relativa facilità da una semplice bomba posizionata nel suo nucleo, anche se raramente è semplice realizzarla.

Le varianti di Kang

Kang il Conquistatore MCUIl livello di potenza di Kang è difficile da giudicare perché nessuna variante è così impressionante come l’idea collettiva di infiniti Kang che aspettano nel multiverso per colpire. Tuttavia, sia Kang il Conquistatore che Colui che Rimane si sono dimostrati finora varianti particolarmente potenti. Kang il Conquistatore è stato sconfitto piuttosto rapidamente in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma il film rivela che in precedenza aveva distrutto diverse realtà intere. Inoltre, Colui che Resta ha tenuto al guinzaglio l’intero multiverso, tagliando le linee temporali per assicurarsi di rimanere al potere. Cosa saranno in grado di fare le altre varianti di Kang è da stabilire.

Hela

HelaDopo aver distrutto il Mjolnir a mani nude, Hela si è immediatamente affermata come uno degli esseri più potenti nell’universo cinematografico Marvel. Questa straordinaria dimostrazione di potenza ha segnato solo l’inizio del suo dominio: Hela ha continuato a crescere in potenza, attingendo alla forza di Asgard e diventando sempre più formidabile e praticamente invincibile. Dal sconfiggere facilmente l’intero esercito asgardiano al resistere all’esplosione più devastante di Thor e avanzare impavida, sembrava quasi indistruttibile. Il suo regno di terrore si è interrotto solo quando Thor ha risvegliato Surtur, il quale ha distrutto Asgard e con essa la fonte del potere di Hela.

Thanos

Thanos MCUThanos è il villain per eccellenza dell’universo. L’aver eliminato Hulk e Thor nella prima scena di Avengers: Infinity War è stato di per sè impressionante, ma era solo l’inizio. Grazie al pieno potere delle Gemme dell’Infinito, ha acquisito anche il controllo dello spazio, del tempo e di tutti gli abitanti dell’universo. Sconfigge i Vendicatori e i loro alleati, e viene battuto in Avengers: Endgame solo dopo aver abbassato la guardia. Rimane ancora oggi la più grande minaccia del MCU.

Rambo: Last Blood, tutte le curiosità sul film con Sylvester Stallone

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Proprio in quest’ultimo anno è infatti uscito Rambo: Last Blood (qui la recensione), diretto da Adrian Grunberg e scritto dallo stesso Stallone insieme a Matthew Cirulnick.

Il titolo, come intuibile, si riferisce a quel Primo sangue nome originale del primo film della saga. Sono ora passati 37 anni da quel lungometraggio e undici da John Rambo, il capitolo che nel 2008 aveva ravvivato la saga. Nonostante il passare del tempo e il trasformarsi della società e del mondo, Rambo è un uomo costantemente in guerra. Questa, infatti, pur cambiando nei luoghi, nelle modalità e nelle fazioni coinvolte, sembra essere sempre la stessa. Con Rambo: Last Blood l’azione si sposta infatti sui conflitti al confine tra Stati Uniti e Messico, dando vita ad un film da molti definito “trumpiano”.

Politicamente controverso, il film non ha mancato di dividere nuovamente critica e pubblico, dimostrandosi in ogni caso essere un’opera che racconta a suo modo la contemporaneità. Rimane ora il dubbio se questo sarà davvero o meno l’ultimo capitolo della saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Rambo: Last Blood

Decisosi a tornare negli Stati Uniti alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace con sé stesso, e vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove vive insieme alla nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in procinto di partire per il college, e l’ormai anziano veterano già manifesta una certa malinconia per la cosa. Molto protettivo nei confronti della giovane, non riesce a vivere senza il terrore che qualcosa di brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso della sua vita non possono infatti essere dimenticati. Una sera quanto da lui temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e Rambo inizia così subito a cercarla.

Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre che la nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani in Messico. Imbracciata l’artiglieria pesante, si reca immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso confine. Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione. Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che nonostante l’età rimane sempre il più temibile dei guerrieri.

Rambo Last Blood cast

Rambo: Last Blood: il cast del film

Tornato a vestire i panni di Rambo, Sylvester Stallone si è per l’occasione preparato sottoponendosi a diversi mesi di duro allenamento, così da implementare la propria massa muscolare e raggiungere una forma fisica ideale. Allo stesso tempo, si è cimentato nell’utilizzo di diverse tipologie di armi e di stili di combattimento. Durante le riprese del film, però, Stallone aveva affermato che questo sarebbe stato l’ultimo capitolo della saga, ritenendosi ormai troppo anziano per interpretare tale ruolo. Successivamente, però, egli si è smentito dichiarando che in caso di buon successo di Rambo: Last Blood si sarebbe potuto realizzare anche un sesto capitolo.

Accanto a lui, nel ruolo della nipote Gabrielle vi è la giovane attrice Yvette Monreal, anche nota per i suoi ruoli nelle serie Faking It e Stargirl. Questo per lei è stato il primo film di rilievo in cui ha recitato. Adriana Barraza è invece Maria Beltran, la vecchia amica di Rambo che vive con lui nel ranch in Arizona. L’attrice Paz Vega, recentemente vista in film come Vendetta finale e nella serie The OA, è qui presente nei panni della giornalista Carmen Delgado, la quale aiuterà Rambo nella sua missione. Gli attori Oscar Jaenada e Sergio Peris-Mencheta sono invece i fratelli Victor e Hugo Martinez, i comandanti del cartello messicano.

Rambo: Last Blood: come finisce il film?

Nel finale del film, dopo che Rambo ha fatto irruzione nel covo dei trafficanti ed ha ucciso numerose guardie del corpo, il boss di nome Hugo decide di guidare un gruppo di sicari al ranch di Rambo per farla finita una volta per tutte. Questi vengono però neutralizzati dalle trappole ivi lasciate. Rambo, infine, sventra Hugo uccidendolo strappandogli il cuore dal petto. Stanco e ferito, egli si siede poi sotto il portico della casa di suo padre. Il film finisce senza chiarire se Rambo sia morto o si sia semplicemente addormentato. Durante i crediti finali, si però vedono i flashback delle sue avventure passate nei film precedenti, lasciando dunque intendere che Rambo sia oramai morto e quindi libero dalla violenza che lo ha seguito per tutta la vita.

Il trailer di Rambo: Last Blood e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rambo: Last Blood è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 16 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Illusioni perdute: il libro di Balzac e le curiosità sul film

Illusioni perdute: il libro di Balzac e le curiosità sul film

Honoré de Balzac è non solo uno dei più importanti letterati francesi di tutti i tempi, ma anche il principale maestro del romanzo realista del XIX secolo durante la fase finale del romanticismo. Molte delle sue opere, facenti parte della sua monumentale La Comédie humaine, sono state fonte di ispirazione per intere generazioni di scrittori ma sono in più occasioni state anche oggetto di adattamenti cinematografici e televisivi. Tra i più noti si ricordano L’amabile ingenua (1949), La bella scontrosa (1991) e La duchessa di Langeais (2007). La trasposizione più recente di una sua opera è però Illusioni perdute, tratta dall’omonimo romanzo e portata al cinema nel 2021 da Xavier Giannoli.

Già regista di apprezzati film come Quand j’étais chanteur (2007), Marguerite (2015) e L’apparizione (2018), Giannoli ha con questo nuovo film assunto un compito tanto ambizioso quanto rischioso, ovvero adattare uno dei romanzi più lunghi, complessi e apprezzati dell’intera opera di Balzac. Lo ha fatto avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore Jacques Fieschi, con cui aveva già collaborato in passato. Presentato poi in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film si è dimostrato una scommessa vinta per i due autori.

Acclamato da critica e pubblico, Illusioni perdute è poi arrivato ad ottenere 15 nomination ai Premi César, vincendone sette, incluso Miglior film e Miglior adattamento. Si tratta dunque di uno dei titoli più importanti del suo anno, che è bene non farsi sfuggire! Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori ma anche qualche dettagli in più sull’opera da cui è tratto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Illusioni perdute: il libro di Honoré de Balzac

Pubblicato da Honoré de Balzac in tre parti (I due poeti, Un grande uomo di provincia a Parigi e Eva e David) tra il 1837 e il 1843, Illusioni perdute è la decima opera delle Scene di vita di provincia, il secondo degli svariati cicli narrativi dell’ambiziosa serie de La Comédie humaine. Tra i libri più lunghi dell’intera serie è, nel giudizio di molti scrittori e studiosi, il migliore mai scritto dall’autore. In esso si racconta del fallimento esistenziale di Lucien Chardon, giovane provinciale alla ricerca d’amore e gloria, e delle sue illusioni perdute mentre affronta il mondo letterario alla ricerca di un suo futuro.

In Illusioni perdute si affrontano temi come lo stile di vita delle province contrapposto a quello delle metropoli (da qui la collocazione all’interno delle Scene di vita di provincia), la vita artistica di Parigi nel 1821-22 e la natura della vita artistica in generale e la duplicità di tutte le cose. Nel far ciò Balzac offre un ritratto della società del suo tempo particolarmente ampio e preciso. Il suo obbiettivo con La Comédie humaine era d’altronde quello di descrivere nel modo più esaustivo possibile la società che lo circondava, racchiudendo tutta la propria epoca nella sua Commedia umana.

Illusioni perdute cast

La trama di Illusioni perdute, il suo finale e il cast del film

Il film racconta dunque di Lucien, un giovane poeta che, nella Francia del XIX secolo, aspira a diventare un noto artista. Pieno di speranze e aspettative, lascia la tipografia di famiglia nella sua città natale, per trasferirsi a Parigi in cerca di successo. Mentre Lucien affronta il mondo letterario alla ricerca del proprio futuro, si renderà presto conto che avrà a che fare con una realtà spietata, sottoposta alla legge del guadagno e della finzione, dove tutto ha un prezzo. Riuscirà allora il giovane ragazzo di provincia a rimanere sé stesso e riuscire a realizzare i propri sogni?

La trama del film non copre però l’intero libro di Balzac, ma si concentra soprattutto sulla seconda parte, intitolata Un grande uomo di provincia a Parigi. In essa si racconta appunto dell’arrivo a Parigi di Lucien, del suo tentativo di realizzare una grande opera letteraria e del suo cedere al giornalismo per ottenere rapidamente la fama. La corruzione morale a cui va incontro lo porta però a venire completamente screditato nell’ambito lavorativo e a ritrovarsi economicamente rovinato, costretto così a tornarsene nella sua provincia. Ad interpretare il protagonista Lucien vi è l’attore Benjamin Voisin, già visto in Estate ’85 e affermatosi poi proprio grazie a questo film.

Accanto a lui si ritrovano gli attori Cécile de France nel ruolo di Louise de Bargeton, Vincent Lacoste (premiato ai César come Miglior attore non protagonista) nel ruolo di Étienne Lousteau e il noto attore-regista Xavier Dolan in quello di Raoul Nathan. Il suo personaggio è in realtà una sintesi di tre personaggi del romanzo: Raoul Nathan, un giornalista intrigante, Daniel d’Arthez, uno scrittore laborioso e Melchior de Canalis, un poeta di successo. Completano poi il cast Salomé Dewaels nel ruolo di Coralie, Jeanne Balibar in quello di Marchesa d’Espard, Gérard Depardieu come Dauriat e Louis-Do de Lencquesaing nel ruolo di Finot.

Il trailer di Illusioni perdute e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Illusioni perdute grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 16 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Confidenza: il teaser trailer del film di Daniele Luchetti

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Confidenza: il teaser trailer del film di Daniele Luchetti

Confidenza, il nuovo film di Daniele Luchetti, tratto dal romanzo omonimo di Domenico Starnone (edito da Einaudi), scritto da Francesco Piccolo e Daniele Luchetti, interpretato da Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati e Isabella Ferrari, con musiche e brani originali di Thom Yorke, arriverà al cinema dal 24 aprile con Vision Distribution.

Presentato in concorso all’IFFR – International Film Festival Rotterdam nella sezione “Big Screen”, Confidenza è una produzione Indiana Production e Vision Distribution, società del gruppo Sky, in collaborazione con Sky, in collaborazione con Netflix.

Confidenza, la trama

Può la minaccia di un segreto spingerti a vivere una vita da uomo onesto? Tratto dall’omonimo libro di Starnone, Confidenza è un thriller dei sentimenti che racconta come la paura o l’amore possano condizionare la nostra vita per sempre.

Avatar 3: James Cameron nega l’esistenza di una versione di 9 ore

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Circa un anno fa, nel marzo del 2023, era trapelata la notizia secondo cui una versione da 9 ore di Avatar 3 avrebbe potuto essere rilasciata su Disney+ sotto forma di miniserie. È però ora James Cameron in persona a smentire la cosa, affermando che la notizia è frutto di un fraintendimento. Il regista è andato subito al sodo spiegandoo di avere nove ore di materiale per i prossimi tre film, non per uno solo di essi. “A proposito, posso smentire subito una cosa che è stata diffusa?“, ha chiesto Cameron all’intervistatore di Temple of Geek con cui stava parlando.

Non c’è nessuna versione di nove ore di Avatar 3… Mi metterei un fucile in bocca se mai facessi una versione di nove ore. No, quello che ho detto è che ci sono nove ore di materiale, cioè Avatar 3, Avatar 4 e Avatar 5, cioè tre ore per ciascun film. In qualche modo questo si è trasformato in un film di nove ore… ve lo immaginate?“. Ciò conferma dunque che Cameron si sta concentrando unicamente sulla versione cinematografica dei suoi film, senza pensare ad eventuali riadattamenti e versioni estese.

Avatar 3, quello che sappiamo sul prossimo film della saga

Con l’uscita in sala di Avatar – La via dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica ideata da James Cameron e ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di questi sarà Avatar 3, ancora senza titolo ufficiale, che come noto introdurrà importanti novità, a partire dal primo popolo Na’Vi caratterizzato come “cattivo”, ovvero il Popolo della Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga. L’uscita del film in sala è attualmente prevista per il 19 dicembre 2025.

Oltre al Popolo della Cenere ci sarà infatti almeno anche un altro popolo introdotto in Avatar 3, anche se al momento quest’ultimo rimane del tutto sconosciuto. Come sappiamo, il terzo film della saga è già stato in buona parte girato, dunque potrebbe essere solo questione di tempo prima di scoprire qualche dettaglio in più a riguardo e soprattutto sapere se i popoli saranno effettivamente solo due o anche di più e se staranno dalla parte dei buoni o dei cattivi. Protagonisti saranno però naturalmente gli attori Sam WorthingtonZoe Saldana, Kate Winslet, Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore, Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH Pounder.

Repo Man: in arrivo il sequel del film

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Repo Man: in arrivo il sequel del film

Il cult degli anni ’80 Repo Man riceverà a sorpresa un sequel con il suo regista originale Alex Cox. Uscito originariamente nel 1984, è questo una commedia dark dalle tinte fantscientifiche su un giovane che viene reclutato da un’agenzia di pignoramenti per trovare una Chevy Malibu ricercata per una taglia di 20.000 dollari. Negli anni successivi alla sua uscita, il film è diventato un cult movie. Come riporta Variety, quella pellicola avrà ora un sequel. Intitolato Repo Man 2: The Wages of Beer, il quale sara interpretato dall’attore Kiowa Gordon, che sostituirà il protagonista dell’originale, Emilio Estevez (noto per essere stato tra i protagonisti di The Breakfast Club).

Cosa c’è da aspettarsi dal sequel di Repo Man

Gli autori spiegano così le loro speranze per Repo Man 2: “[Vogliamo] offrire un mix coinvolgente di energia punk, commedia esistenziale e narrazione non convenzionale, navigando nell’assurdo e caotico mondo dei repo men in una nuova era di brinkmanship nucleare e auto senza conducente“. Sono passati quattro decenni dall’uscita del film originale di Repo Man, per cui questo sequel è una grande sorpresa. Nel 1984 la pellicola ha avuto problemi al botteghino alla sua prima uscita, ma ha ricevuto ampi consensi di critica. Nei quarant’anni successivi alla sua uscita, è diventato ancora più amato e oggi mantiene il suo status di cult ed è ampiamente considerato uno dei migliori film degli anni Ottanta.

Il cast di Repo Man è parte di ciò che gli ha conferito lo status di icona che detiene. Estevez interpretava il ruolo principale, mentre l’amato caratterista Harry Dean Stanton aveva un ruolo di supporto. Stanton è deceduto nel 2017, rendendo impossibile la sua partecipazione al sequel, ed Estevez, almeno secondo quanto riferito, non reciterà nel film. La perdita dei due memorabili protagonisti del film potrebbe essere un problema non da poco per il sequel, che dovrà dunque cercare di reinventarsi per la nuova generazione. Il fatto che dietro la macchina da presa ci sia di nuovo Cox, rende però il tutto più promettente. Si spera dunque che il regista riesca a trovare una certa continuità con la pellicola dell’84.

Jon Hamm si unisce alla serie di Taylor Sheridan “Landman”

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Jon Hamm si unisce alla serie di Taylor Sheridan “Landman”

Dopo essere tornato sul piccolo schermo con Good Omens 2 e Fargo 5, Jon Hamm si è ora unito al cast della prossima serie Paramount+ di Taylor Sheridan, dal titolo Landman. Come riportato da Variety, Hamm apparirà nella serie in un ruolo ricorrente di guest star, andando così ad affiancare il già annunciato protagonista della serie Billy Bob Thornton e ai membri del cast Ali Larter, Michelle Randolph, Jacob Lofland, Kayla Wallace, James Jordan, Mark Collie, Paulina Chávez e Demi Moore. La serie è basata sul podcast “Boomtown” ed è “ambientata nelle proverbiali boomtown del Texas occidentale” e nel mondo delle piattaforme petrolifere. La serie è inoltre descritta come “una storia di piani alti e bassi, di rozzi e miliardari selvaggi che alimentano un boom così grande da rimodellare il nostro clima, la nostra economia e la nostra geopolitica“.

Landman ha recentemente dato il via alla produzione a Fort Worth e dintorni, in Texas. Sheridan e Christian Wallace sono co-creatori della serie e produttori esecutivi. Sheridan produce esecutivamente sotto la sua insegna Bosque Ranch Productions, che attualmente ha un ricco accordo globale con Paramount Global. David Glasser, David Hutkin, Ron Burkle e Bob Yari sono anche produttori esecutivi attraverso i 101 Studios. Geyer Kosinski, Michael Friedman e Stephen Kay producono esecutivamente con Dan Friedkin e Jason Hoch per Imperative Development LLC, e J.K. Nickell e Megan Creydt per Texas Monthly producono esecutivamente. Peter Feldman è il produttore esecutivo. MTV Entertainment Studios a sua volta produce la serie.

Jon Hamm tra TV e cinema

Nella serie Jon Hamm interpreterà Monty Miller, descritto come “un titano dell’industria petrolifera texana che ha una lunga relazione personale e professionale con Tommy Norris (Thornton)“. Hamm è noto soprattutto per il suo ruolo, vincitore di un Emmy, nella serie drammatica della AMC “Mad Men“, in cui ha interpretato Don Draper per tutte le sette stagioni dello show. La serie è valsa a Hamm due Golden Globe e numerosi altri riconoscimenti. Hamm è noto anche per le sue collaborazioni con Tina Fey, essendo apparso sia in “30 Rock” che in “The Unbreakable Kimmy Schmidt“, con il suo lavoro in quest’ultimo show che gli è valso un’altra nomination agli Emmy e il suo lavoro nel primo che gliene ha fatti guadagnare tre.

Recentemente, Jon Hamm ha recitato nella quinta stagione della serie antologica FX “Fargo“, nella seconda stagione della serie Amazon “Good Omens” e nella terza stagione di “The Morning Show” di Apple TV+. I suoi ruoli cinematografici includono invece “Confess, Fletch“, “Top Gun: Maverick“, “Wild Mountain Thyme“, “Bridesmaids” e “Baby Driver“. Attualmente è doppiatore della serie animata della Fox “Grimsburg” e sarà protagonista della serie della Apple “Your Friends and Neighbors“.

Barry Keoghan protagonista del film Amo Saddam

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Barry Keoghan protagonista del film Amo Saddam

L’attore di Gli spiriti dell’isola e Saltburn, Barry Keoghan sarà il protagonista di Amo Saddam, il nuovo film del regista di Chernobyl, Johan Renck, incentrato sugli ultimi giorni di vita del terrorista Saddam Hussein. Stando a quanto riportato da THR, Keoghan interpreterà un soldato americano incaricato di sorvegliare Saddam durante il suo processo e la sua esecuzione. Il film è basato sul best-seller di Will Bardenwerper dal titolo The Prisoner in His Palace: Saddam Hussein, His American Guards, and What History Leaves Unsaid, un resoconto dei 12 soldati americani che hanno sorvegliato Hussein durante il suo processo per crimini contro l’umanità. Darby Kealey ha adattato il libro per lo schermo.

Nei sei mesi che precedono l’esecuzione di Saddam, il nostro soldato si avvicina a Saddam, condividendo l’aria stantia di un palazzo bombardato trasformato in una prigione di massima sicurezza e navigando sulla sottile linea che separa fatti e finzione“, si legge nel trafiletto del progetto. “Amo Saddam cerca di fare i conti con la macchina imperiale americana che è arrivata a definire il XXI secolo“. Parlando con THR, Renck ha detto che spera di catturare “in modo davvero coinvolgente e autentico” l’esperienza di trovarsi a Baghdad nel 2006 senza i “tipici tropi di un film di guerra“. L’azione del film si svolge a Camp Victory, il complesso che fungeva da base per le forze di occupazione in Iraq.

C’è questa enclave americana circondata da mura, mentre fuori c’è Baghdad, questo quadro di violenza settaria alla Goya, dove si svolge tutto il caos scatenato dalle azioni del mondo occidentale. Questo contrasto è qualcosa a cui attingiamo nella sceneggiatura”, dice Renck. “In un modo strano, è un film sulle carceri, un film di guerra e quasi un film dell’orrore. C’è un po’ di mescolanza tra questi generi“. Ad oggi l’attore che andrà ad interpretare Saddam non è ancora stato scelto, ma Renck ha detto di essere alla ricerca di un “attore molto bravo della regione, che parli arabo e possa incarnare autenticamente il ruolo“.

Johan Reneck sul perché ha scelto Barry Keoghan come protagonista

Barry ha dimostrato più volte di essere un attore molto abile nell’interpretare personaggi molto complessi e non potremmo essere più felici di averlo come protagonista per quello che sarà un film impegnativo, ambizioso e, speriamo, davvero speciale“, ha dichiarato Michael Parets, che produrrà Amo Saddam insieme a Reneck. Le riprese principali sono previste per l’autunno. Renck ha vinto un Emmy per la sua regia di Chernobyl della HBO ed è noto per il suo lavoro su Breaking Bad e Bloodline. Il suo ultimo film, Spaceman – prodotto da Parets per Netflix e interpretato da Adam Sandler, Paul Dano e Carey Mulligan – sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino la prossima settimana.

Barbie: Ben Affleck doveva avere un cameo nel film

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Barbie: Ben Affleck doveva avere un cameo nel film

Il film Barbie di Greta Gerwig ha un cast decisamente ricco di star e ne avrebbe avute anche di più se attori come Saoirse Ronan, Timothée Chalamet e Matt Bomer fossero stati disponibili a partecipare. A questi nomi che era inizialmente previsto facessero parte del film si aggiunge ora anche quello di Ben Affleck, stando a quanto rivelato da Michael Cera, interprete di Allan in Barbie. L’attore ha infatti raccontato in un Q&A con Josh Horowitz sul podcast Happy Sad Confused che Affleck inizialmente doveva fare un’apparizione durante quella che è poi diventata la sequenza di lotta tra il suo personaggio e alcuni Ken.

Non dovevo nemmeno combattere nel film“, ha detto Cera. “Mi è permesso dire cosa doveva essere? Doveva essere Ben Affleck. Mi è permesso dirlo?“. Cera ha poi spiegato che Affleck ha dovuto tirarsi indietro a causa del suo impegno in un altro progetto. “Penso che Ben volesse farlo, ma stava dirigendo il suo film, ma l’hanno scoperto solo all’ultimo“. “A quel punto hanno detto: ‘Ok, Ben è fuori. Qui deve succedere qualcosa, quindi dovrai lottare con loro“, ha ricordato Cera, sottolineando che l’addestramento degli stunt è stato piuttosto impegnativo. “Ho dovuto esercitarmi la squadra degli stunt. Ero appena guarito dal Covid, mi hanno fatto allenare e sono quasi morto solo per il riscaldamento“.

Mi sono dovuto sdraiare nella roulotte, hanno mandato un’infermiera a visitarmi e mi hanno mandato a casa. Poi abbiamo fatto una seconda prova e ho imparato la coreografia“. L’attore ha poi aggiunto, a proposito della specifica scena di combattimento, che lo vede far fuori diversi Ken: “Non ha mai fatto parte del viaggio di Allan. Durante le prove abbiamo fatto una cosa in cui uccidevo il tizio con la pala, ed era come uno scherzo. Poi ci siamo detti: ‘Greta non mi permetterà di uccidere qualcuno nel film’, e invece è nel film“.

Chi c’era nel film di Barbie?

Barbie è stato diretto da Greta Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di dollari, diventando così il film di maggior incasso del 2023. Il film è interpretato da Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp, Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell, Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.

Hayden Christensen non credeva di ottenere il ruolo di Anakin Skywalker

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In una recente intervista con Empire Magazine, Hayden Christensen, che ha interpretato Anakin Skywalker e Darth Vader in diversi progetti di Star Wars, ha rivelato di come inizialmente pensava che non avrebbe mai ottenuto la parte. Dato che Christensen ha interpretato Anakin/Fener non solo in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, ma anche nelle recenti Obi-Wan Kenobi e Ahsoka, è oggi difficile immaginare un altro attore al suo posto, eppure all’inizio egli era quasi restìo a presentarsi per la parte.

Avevo 18 anni e ho ricevuto una telefonata dal mio agente che mi diceva che stavano facendo il casting per Anakin Skywalker in Star Wars e ho pensato: “Wow, che figata”. Ma mi sembrava troppo grande. E ricordo di aver chiesto al mio agente: “C’è forse un altro ruolo per il quale stanno facendo il casting in questo momento e per il quale puoi propormi? Perché Anakin sembra irraggiungibile”. E non c’era. Così ho buttato il mio nome nel cappello come tutti gli altri“. Christensen ha poi spiegato che quando ha saputo che erano stati presi in considerazione attori di grande calibro come Leonardo DiCaprio, era sicuro che fosse la fine della corsa per lui. Come noto, così non è stato.

George Lucas ha visto proprio in quel giovane semi sconosciuto il volto ideale per il suo Anakin Skywalker, un giovane impulsivo con tanta voglia di imparare ma incline a lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni. L’attore ha poi ricordato il momento in cui ha saputo di essere stato scelto e anche se la sua interpretazione di Anakin non è inizialmente stata molto apprezzata dai fan della saga – che in generale sul momento hanno fortemente criticato la trilogia prequel – con il passare del tempo quei film e i loro protagonisti sono stati riscoperti e rivalutati e lo stesso Christensen è infine diventato un beniamino dei fan, che oggi chiedono a gran voce di poterlo vedere ancora una volta nei panni dell’iconico Jedi diventato Sith.

Dove rivedremo Hayden Christensen nel ruolo di Anakin Skywalker/Darth Vader?

Nella serie Ahsoka – con protagonista Rosario Dawson nei panni del Jedi preferito dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal Grande Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta dell’Impero Galattico – Anakin si riunisce con la sua ex Padawan nel Mondo tra i mondi, un modo per permettere a Hayden Christensen di apparire come ologramma nel tempo delle Guerre dei Cloni per una sessione di addestramento. Secondo un rumors dello scooper Daniel Richtman, Hayden Christensen tornerà effettivamente anche nella seconda stagione di Ahsoka, stavolta con un ruolo ben più ampio. Al momento non sono però stati forniti ulteriori dettagli.

Nell – Rinnegata: teaser trailer della nuova serie Disney+

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Nell – Rinnegata: teaser trailer della nuova serie Disney+

Disney+ ha diffuso il teaser trailer della serie originale Nell – Rinnegata. Composta da otto episodi, la serie è scritta e creata dalla sceneggiatrice vincitrice del premio BAFTA Sally Wainwright (Happy Valley) e diretta dal regista Ben Taylor (Sex Education). Tutti gli episodi saranno disponibili dal 29 marzo in esclusiva su Disney+.

In Nell – Rinnegata Nell Jackson, una giovane donna scaltra e coraggiosa, si ritrova incastrata per un omicidio e diventa inaspettatamente la più famosa fuorilegge dell’Inghilterra del XVIII secolo. Ma quando appare uno spirito magico chiamato Billy Blind, Nell capisce che il suo destino è più grande di quanto avesse mai immaginato.

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Nell – Rinnegata è interpretato da Louisa Harland (Derry Girls) nel ruolo principale di “Nell Jackson” con Frank Dillane nei panni di “Charles Devereux”, Alice Kremelberg in quelli di “Sofia Wilmot”, Ényì Okoronkwo nel ruolo di “Rasselas”, Jake Dunn in quello di “Thomas Blancheford”, Bo Bragason nei panni di “Roxy Trotter”, Florence Keen nel ruolo di “George Trotter”; Nick Mohammed è “Billy Blind”, Joely Richardson interpreta “Lady Eularia Moggerhangar” e Adrian Lester “Robert Hennessey, Conte di Poynton”. Inoltre, Pip Torrens interpreta “Lord Blancheford” e Craig Parkinson è “Sam Trotter”.

Nell – Rinnegata è prodotta da Lookout Point. I produttori esecutivi sono Sally Wainwright, Ben Taylor, Faith Penhale, Will Johnston e Louise Mutter per Lookout Point e Johanna Devereaux per Disney+. Anche Amanda Brotchie (Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no) e MJ Delaney (Ted Lasso) dirigono gli episodi. Jon Jennings è produttore della serie e Stella Merz è produttrice.

Madame Web: Dakota Johnson disponibile ad un sequel

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Madame Web: Dakota Johnson disponibile ad un sequel

Il nuovo film della Sony Pictures dedicato al Sony’s Spider-Man Universe, Madame Web, è ora nelle sale e, sebbene le recensioni non siano state eccezionali (per usare un eufemismo) e le prospettive al botteghino siano piuttosto scarse, la protagonista Dakota Johnson non esclude la possibilità di un sequel, per il quale sarebbe ben disposta a riprendere il ruolo di Madame Web. “Se vogliono che torni, lo farò sicuramente“, dice la Johnson a Total Film, “ma non ho idea di cosa ci sia in serbo“. Ad ora, secondo le stime, questo spin-off di Spider-Man dovrebbe incassare appena 25 milioni di dollari in sei giorni negli Stati Uniti.

Un risultato che ovviamente non fa presagire nulla di simile a un successo nelle sale e rende dunque altamente improbabile la possibilità di un sequel diretto. Il film come noto non include alcuna scena post-credits, non anticipando dunque possibili piani futuri, e nonostante il film si concluda con un finale che apre ad ulteriori racconti, ad oggi sembra improbabile che i dirigenti della Sony Pictures possano dimostrarsi interessati a realizzare un sequel. Non resta però che attendere dati più certi per poterlo stabilire.

La trama e il cast di Madame Web

Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web è nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Invincible: trailer della seconda parte della seconda stagione

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Invincible: trailer della seconda parte della seconda stagione

Prime Video ha svelato il trailer ufficiale della seconda parte della seconda stagione dell’acclamata serie animata di supereroi per adulti Invincible, coprodotta da Skybound Animation e Amazon MGM Studios. Invincible sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

La seconda metà della stagione, composta da otto episodi complessivi, debutterà il 14 marzo, con nuovi episodi in streaming ogni settimana. La prima metà della seconda stagione ha ricevuto il Golden Tomato Award di Rotten Tomatoes per la Migliore Serie Animata e continua ad essere “Certified Fresh” con un punteggio del 100%. Amazon MGM Studios aveva precedentemente annunciato il rinnovo di Invincible per una terza stagione.

Invincible

Basato sul rivoluzionario fumetto di Robert Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley, la storia ruota attorno al diciottenne Mark Grayson, un ragazzo come tanti alla sua età, se non fosse per il fatto che suo padre è (o era) il più potente supereroe sulla faccia della terra. Ancora scosso dal tradimento di Nolan nella prima stagione, Mark fatica a ricostruire la sua vita, mentre affronta una serie di nuove minacce, il tutto combattendo la sua più grande paura: rischiare di diventare suo padre senza nemmeno saperlo.

Nel voice cast di Invincible  Steven Yeun, con Sandra Oh,  Gillian JacobsZazie Beetz, Grey DeLisle, Chris Diamantopoulos, Walton Goggins, Jason Mantzoukas, Ross Marquand, Khary Payton, Zachary Quinto, Andrew Rannells, Kevin Michael Richardson, Seth Rogen e JK Simmons. Gli executive producer sono Kirkman, David Alpert, Catherine Winder, Simon Racioppa, Margaret M. Dean, Rogen e Evan Goldberg, accanto ai co-executive producer Helen Leigh e Walker.

Deadpool & Wolverine: Kevin Feige vorrebbe i due protagonisti in Avengers 5

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In seguito all’uscita del trailer da record di Deadpool & Wolverine, divenuto in poche ore il più visto di sempre, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige starebbe sempre più pensando ai prossimi piani per il duo titolare. Secondo l’insider Daniel Richtman, colpito da quanto visto nel film, Feige starebbe infatti pensando di aggiungere Deadpool e Wolverine al film oggi noto come Avengers 5 (precedentemente intitolato Avengers: The Kang Dynasty). Negli scorsi mesi era stata riportata la volontà di conservare i due personaggi per Avengers: Secret Wars, ma a quanto pare i due potrebbero tornare sul grande schermo già prima di quel film, atteso per il 2027. Ad oggi Avengers 5 è previsto per il 2026 e l’eventuale presenza di questi due nuovi personaggi potrebbe portare a importanti modifiche.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), con quest’ultimo nel ruolo di Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Thunderbolts: un importante personaggio potrebbe non essere nel film

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Dopo i ritardi causati dagli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA, il film Thunderbolts sembra sia finalmente pronto per entrare in fase di produzione. Infatti, nonostante un paio di membri del cast si siano chiesti pubblicamente se il film sarà mai realizzato, lo scooper Daniel Richtman ha dichiarato che la pre-produzione inizierà la prossima settimana in vista di riprese fissate a marzo. Nonostante le speculazioni sul fatto che la squadra si riunirà per combattere Sentry e Hulk Rosso, Richtman afferma che il generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross di Harrison Ford non sarà presente nel film e non avrà nulla a che fare con la trama.

Se ciò si rivelasse vero, potrebbe significare che il gruppo noto come Thunderbolt non prenderebbe il nome dal celebre generale. Si tratterebbe di un’assenza dunque piuttosto importante, che rimetterebbe in discussione molti degli aspetti del film. In ogni caso, sembra che la Yelena Belova interpretata da Florench Pugh e Sentry siano al centro della storia e che non è previsto, nonostante le speculazioni, che Thunderbolts sia vietato ai minori.

Cosa sappiamo sul film Thunderbolts?

In Thunderbolts, Harrison Ford – ammesso che sia presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Il resto del cast è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ US Agent (Wyatt Russell) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Thunderbolts è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025.

Superman: Legacy, Rachel Brosnahan avverte la responsabilità del ruolo di Loise Lane

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Rachel Brosnahan ha battuto una forte concorrenza per assicurarsi il ruolo di Lois Lane in Superman: Legacy di James Gunn, e ora diventerà la quarta attrice a interpretare l’iconico personaggio della DC Comics sul grande schermo dopo Margot Kidder, Kate Bosworth e Amy Adams. La star di La fantastica signora Maisel ha già parlato in passato dell’opportunità di ottenere la parte e, ancora una volta, ha condiviso la sua eccitazione durante una breve intervista con Sky News: “Sono molto entusiasta – ha dichiarato l’attrice – ho una grande responsabilità e delle grandi scarpe da riempire, ma sono entusiasta di questa opportunità.”

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Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Midnight Sons: Michael Gioacchino potrebbe dirigere il film Marvel

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È da un po’ di tempo che si sente dire che i Marvel Studios potrebbero progettare un film sui Midnight Sons e il progetto starebbe effettivamente facendo dei passo avanti, secondo alcune indiscrezioni. Come riportato da Comicobookmovie.com, secondo l’insider Daniel Richtman, il regista di Werewolf by Night Michael Giacchino – meglio noto come compositore e premio Oscar per la colonna sonora di Up – sarebbe in trattative per dirigere il film.

Anche se un film dei Midnight Sons non è ancora stato annunciato ufficialmente, i Marvel Studios potrebbero facilmente riunire il loro roster di personaggi soprannaturali/magici per un evento di squadra. Nel corso degli anni, diversi personaggi hanno fatto parte o sono stati associati alla squadra nei fumetti, ma la formazione del MCU includerebbe probabilmente Moon Knight, Doctor Strange, Il lupo mannaro di Werewolf By Night, Man-Thing e Blade.

Già Oscar Isaac, interprete di Moon Knight, ha recentemente mostrato interesse a riprendere il suo ruolo per un progetto sui Midnight Sons. “Penso che ci sia un’opportunità interessante con i Midnight Sons. Ci sono personaggi così interessanti e ora che abbiamo gettato le basi per capire chi sono Marc, Steven e Jake, potrebbe essere un’opportunità interessante vederlo come parte di una squadra e quale sarebbe la dinamica. Quindi penso che sarebbe eccitante e spero proprio che ci sia spazio per esplorare questa possibilità“.

Midnight Sons: chi sono nei fumetti Marvel

I Figli della Mezzanotte (Midnight Sons) sono un gruppo di personaggi dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics, spesso impegnati in avventure a sfondo soprannaturale, sono i successori di un antico ordine di protettori mistici. La squadra venne creata dai Ghost Rider, Danny Ketch e Johnny Blaze, quando lo spirito della vendetta ebbe una visione in cui Lilith, madre di tutti i demoni, resuscitava e progettava di conquistare la Terra. Successivamente, gli eroi dovettero riunirsi per combattere un loro stesso membro, Blade, posseduto da un’entità demoniaca. Del gruppo fa parter anche il vampiro Morbius.

Evil: la quarta stagione sarà l’ultima, ordinati altri episodi per il gran finale

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È stato annunciato che la quarta stagione di Evil sarà l’ultima stagione della serie drammatica psicologica di Paramount+.

Secondo The Hollywood Reporter, la piattaforma di streaming ha ordinato altri quattro episodi per la quarta stagione per consentire una conclusione adeguata. La quarta stagione doveva essere precedentemente composta da 10 episodi, quindi questi quattro nuovi ordini porteranno quel numero fino a 14 episodi in totale.

Vogliamo ringraziare Paramount+ per averci dato quattro episodi bonus per porre fine al Male nel mondo con stile“, hanno detto i creatori e showrunner della serie Robert e Michelle King. “Ci mancherà questo spettacolo e il cast. Per molti versi era un progetto da sogno, ma purtroppo il male sopravviverà al male. Ci vediamo a maggio.”

È difficile sottolineare l’abilità di Robert e Michelle King nel creare abilmente storie stimolanti che spingono i confini creativi più e più volte, e Evil non fa eccezione“, ha affermato David Stapf, presidente di CBS Studios. “Siamo orgogliosi di chiamarli partner e vogliamo ringraziare entrambi, Liz Glotzer, l’intero cast e la troupe per aver dato vita a questi personaggi complessi anno dopo anno mentre celebriamo questa stagione finale di Evil”.

Quando uscirà la quarta stagione di Evil?

Le riprese della stagione 4 di Evil sono iniziate all’inizio di quest’anno, anche se la produzione è stata interrotta a causa degli scioperi di Hollywood, ormai terminati. Non è ancora stata fissata una data di uscita precisa per la quarta stagione, ma si prevede che la prima sarà nel 2024.

Di cosa parla Evil?

Evil ruota attorno alla dottoressa Kristen Bouchard, una psicologa forense che, nonostante i suoi dubbi e il suo scetticismo, risolve crimini legati al soprannaturale insieme a David Acosta.

La sinossi ufficiale di Evil recita come segue: “La psicologa scettica Kristen Bouchard si unisce a David Acosta, che si sta formando per diventare sacerdote cattolico, e a un operaio mentre indagano sugli arretrati misteri inspiegabili della chiesa, tra cui presunti miracoli, possessioni demoniache e altri eventi straordinari. Il loro compito è valutare se c’è una spiegazione logica o se c’è qualcosa di veramente soprannaturale all’opera, esaminando le origini del male lungo la linea di demarcazione tra scienza e religione“.

Creato da Robert e Michelle King, il resto del cast di Evil comprende Kurt Fuller nel ruolo del Dr. Kurt Boggs, Marti Matulis nel ruolo di George, Brooklyn Shuck nel ruolo di Lynn Bouchard, Skylar Gray nel ruolo di Lila Bouchard, Maddy Crocco nel ruolo di Lexis Bouchard, Dalya Knapp nel ruolo di Laura Bouchard, Christine Lahti nel ruolo di Sheryl Luria e Michael Emerson nel ruolo del Dr. Leland Townsend.

Jennifer Garner in trattative per unirsi al thriller di Ben Affleck ‘Animals’

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Come riportato da THR, l’attrice Jennifer Garner sarebbe in trattative per unirsi al nuovo film da regista di Ben Affleck, il crime thriller Animalsal quale parteciperà anche l’attore Matt Damon. Garner e Affleck sono stati sposati per 13 anni e prima del matrimonio avvenuto nel 2005 sono apparsi insieme davanti alla macchina da presa in tre film: Pearl Harbor del 2001, Daredevil del 2003 e lo spinoff di quel film, Elektra, uscito nel 2005. Tuttavia, l’attrice non è ancora mai stata diretta dall’ex marito, cosa a cui si potrebbe però rimediare qualora venisse confermata come parte del cast del film.

Scritto da Connor McIntyre con revisioni di Billy Ray, il thriller criminale riguarda un candidato sindaco e sua moglie il cui figlio viene rapito. Circondati da numerosi nemici, politici e non, i due coniugi non hanno altra scelta che sporcarsi le mani per salvare il figlio. Garner, qualora confermata, andrebbe ad interpretare il ruolo della moglie del candidato sindaco, ruolo ricoperto da Damon. I tasselli sono ancora in via di definizione, compreso l’accordo con la Garner, ma se tutto dovesse incastrarsi a dovere, le riprese del thriller potrebbero partire già nel corso del prossimo mese.

Jennifer Garner e Netflix

I diritti del film sono stati acquisiti da Netflix, che si occuperà dunque di produrre e distribuire il lungometraggio. Per Garner si tratterebbe dell’ennesima collaborazione con l’azienda, avendo giaà recitato da protagonista o co-protagonista nei successi Family Switch, The Adam Project e Yes Day. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni a riguardo e se davvero le riprese di Animals potrebbero partire già il prossimo mese c’è da aspettarsi che le conferme riguardo il suo cast vengano confermate già nei prossimi giorni.

Margot Robbie rivela che Aragorn è la sua cotta cinematografica

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Margot Robbie rivela che Aragorn è la sua cotta cinematografica

È difficile non amare un uomo con il coraggio di andare senza paura fin nelle terre di Mordor, ed è quindi comprensibile che la star di Barbie, Margot Robbie abbia indicato proprio Aragorn, figlio di Arathorn, della trilogia del Signore degli Anelli, come una delle sue prime cotte cinematografiche. Parlando con W Magazine insieme alla sua co-star di Barbie, Ryan Gosling, la Robbie ha rivelato che l’87enne Aragorn è la sua cotta cinematografica. Questo ha portato a una battuta scherzosa con Gosling, che le ha chiesto se si riferisse al personaggio del libro. La Robbie ha chiarito che no, parla ovviamente dell’interpretazione del personaggio data da Viggo Mortensen nella trilogia cinematografica dei primi anni 2000.

Margot Robbie è Barbie

Barbie è stato diretto da Greta Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a Noah Baumbach. Nel film, Robbie è la celebre bambola che vive a “Barbieland”, da cui viene poi allontanata in quanto tacciata di non essere perfetta al punto giusto. Parte così alla volta di un’avventura nel mondo reale, per scoprire ciò che significa essere una bambina, una donna, una figlia e una madre. Il film ha ottenuto 8 nomination agli Oscar, tra cui Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior attore non protagonista e Miglior attrice non protagonista. Robbie è candidata in quanto produttrice del film.

Barbie è infatti stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di dollari, diventando così il film di maggior incasso del 2023. Il film è interpretato da Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp, Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell, Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.

Lily Gladstone critica i Kansas City Chiefs, “promemoria di ciò che Hollywood ha fatto ai nativi americani”

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La star di Killers of the Flower Moon, Lily Gladstone, ha comprensibilmente deciso di utilizzare la notorietà ottenuta grazie al film per difendere la comunità indigena nella speranza di aprire la strada ad altri attori come lei. Durante una conversazione in occasione dei Virtuosos Awards del Santa Barbara International Film Festival, Gladstone – di origini Siksikaitsitapi e Niimiipuu – ha affrontato il tema delle rappresentazioni e dei riferimenti dannosi agli indiani nei media, citando in particolare i Kansas City Chiefs il giorno prima della loro vittoria al Super Bowl. “Onestamente, si potrebbero ritenere responsabili entrambe le squadre“, dice Gladstone a Variety.

I 49ers si basano sulla corsa all’oro della California, che fu un periodo incredibilmente brutale per gli indiani della California. E poi i Chiefs. Ci sono molti modi in cui si può interpretare il nome ‘chief’. Non è il nome a darmi fastidio. È sentire quel maledetto Tomahawk Chop. Ogni volta, è un forte richiamo a ciò che Hollywood ci ha fatto, perché il Tomahawk Chop si ricollega direttamente ai suoni dei vecchi film western in cui non recitavamo noi stessi, o se lo facevamo, eravamo solo attori di sfondo. È questo “rivendicare” quel suono e dire che è in “onore” e la mercificazione di ciò che siamo come persone. È bello amare il gioco e i propri giocatori, ma fa comunque male”.

Lily Gladstone in Killers of the Flower Moon

Basato sul libro di David Grann del 2017 “Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI“, il film diretto da Martin Scorsese racconta la tragica storia vera dei membri della tribù Osage assassinati in circostanze sospette negli anni Venti. Il film stesso ha ricevuto 10 nomination agli Oscar, tra cui miglior film, regia, attrice (Gladstone), attore non protagonista (Robert De Niro), design della produzione (Jack Fisk, Adam Willis), fotografia (Rodrigo Prieto), design dei costumi (Jacqueline West), montaggio (Thelma Schoonmaker), colonna sonora originale (Robbie Robertson postumo) e canzone originale (“Wahzhazhe [A Song for My People]” di Scott George).

La Gladstone è la prima donna nativa americana a ricevere una nomination come miglior attrice agli Academy Awards per il suo ruolo significativo della donna Osage e figura storica Mollie Burkhart nell’epopea di Scorsese. Oltre ad aver vinto il maggior numero di premi della critica in questa stagione, la Gladstone ha vinto anche il Golden Globe come miglior attrice (drammatica) ed è stata nominata per lo Screen Actors Guild Award.

Anya Taylor-Joy conferma a sorpresa la sua presenza nel cast di Dune – Parte Due

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Come se il cast di Dune – Parte Due di Denis Villeneuve non potesse essere più ricco e bello, Anya Taylor-Joy ha confermato la sua presenza nel film con un’apparizione a sorpresa alla premiere mondiale a Londra.

Nei giorni precedenti la première mondiale del film a Londra, hanno iniziato a circolare voci secondo cui Taylor-Joy avrebbe avuto un ruolo nel film guidato da Timothée Chalamet e Zendaya. Durante la notte, c’è stata agitazione online, quando i fan hanno visto il titolo del film di Villeneuve nell’elenco dei crediti di Taylor-Joy. Il credito è stato poi rimosso, ma gli screenshot hanno continuato a circolare.

Ora, via Variety, sappiamo che è vero: Anya Taylor-Joy farà un’apparizione in Dune – Parte Due, interpretando un personaggio importante della serie che non verrà anticipato qui. E per finire, l’attrice nominata agli Emmy e vincitrice del SAG e del Golden Globe ha fatto un’apparizione a sorpresa alla première londinese, sfilando sul tappeto rosso ricoperto di dune di sabbia a Leicester Square con i suoi compagni di cast.

Anya Taylor-Joy nel cast di Dune – Parte Due

In un’intervista trasmessa in streaming in diretta su TikTok della Warner Bros., Taylor-Joy ha confermato timidamente il suo coinvolgimento. “Questo è un sogno che diventa realtà”, ha detto, quando la conduttrice Yinka Bokinni le ha chiesto come ci si sente a far parte del franchise. “I libri sono incredibili, ma con questo cast e con Denis, non c’è niente di meglio di così.” L’attrice ha anche condiviso un parere entusiasta sul film, descrivendolo come “uno dei migliori film che abbia mai visto in tutta la mia vita. Sinceramente, Denis ha spaccato”.

Il casting a sorpresa di Taylor-Joy si aggiunge al vasto elenco di star del film, Austin Butler, Florence Pugh, Léa Seydoux, Souheila Yacoub e Christopher Walken si uniscono al franchise. Mentre di ritorno dal primo episodio ci sono Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling e Javier Bardem.

Per quanto riguarda Anya Taylor-Joy, il 2024 era già un grande anno per lei, considerando il suo ruolo da protagonista nell’attesissimo Furiosa: A Mad Max Saga, che uscirà nei cinema il 24 maggio, presentato al CCXP, il più grande evento Comic-Con del Brasile, lo scorso autunno.

Cosa aspettarsi da Dune – Parte Due?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film Dune – Parte Due vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024.

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Laz Alonso in Fountain of Youth di Guy Ritchie

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Laz Alonso in Fountain of Youth di Guy Ritchie

Laz Alonso di The Boys si è unito al cast di Fountain of Youth di Apple, un film basato su un’idea originale che sarà diretto da Guy Ritchie e proviene da Skydance Media. Con la partecipazione di Natalie Portman e John Krasinski, il film sarà prodotto per Apple da Skydance, Vinson Films e Project X Entertainment.

Scritta da James Vanderbilt, la pellicola segue i fratelli (Krasinski e Portman) che collaborano in una rapina globale per trovare la mitologica Fonte dell’Eterna Giovinezza. Dovranno usare la loro conoscenza della storia per seguire gli indizi in un’avventura epica che cambierà le loro vite e forse li porterà all’immortalità.

Meglio conosciuto per il suo ruolo del vigilante Mother’s Milk nella serie di grande successo di Prime Video The Boys, Laz Alonso ha interpretato Fenix al fianco di Vin Diesel in diversi episodi della serie Fast & Furious, apparendo anche in Avatar di James Cameron. Altri crediti cinematografici degni di nota includono Detroit, Miracolo a Sant’Anna, Stomp the Yard, Jarhead e Constantine.

Cos’altro ha diretto Guy Ritchie?

Guy Ritchie ha avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di Aladdin della Disney. Il regista è attualmente impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della Disney.

Meryl Streep tornerà nella quarta stagione di Only Murders in the Building

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Meryl Streep apparirà nella quarta stagione di Only Murders in the Building. Streep riprenderà il ruolo ricorrente di Loretta Durkin, che ha esordito nella terza stagione della serie Hulu. Il personaggio fa parte del cast dello spettacolo di Broadway che dirige Oliver (Martin Short) e intreccia con lui una relazione sentimentale.

I dettagli della trama della quarta stagione sono tenuti nascosti, anche se è noto che la stagione inizierà con il trio principale che farà un viaggio a Los Angeles prima di tornare a New York. Martin, Hoffman, Short e Gomez sono tutti produttori esecutivi della serie insieme a Dan Fogelman e Jess Rosenthal.

Only Murders in the Building ha dimostrato di essere molto popolare per Hulu sia tra il pubblico che tra la critica. Lo spettacolo ha ottenuto 29 nomination agli Emmy e quattro vittorie fino ad oggi. La serie ha avuto il suo debutto in onda a gennaio, quando la ABC ha trasmesso tutti i 10 episodi della terza stagione nel corso di quattro settimane, durante le quali la serie ha raggiunto 11 milioni di spettatori lineari.

Only Murders in the Building nasce dai co-creatori e scrittori Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La terza stagione vede Charles, Oliver e Mabel (interpretati da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez) indagare su un omicidio dietro le quinte di uno spettacolo di Broadway. Ben Glenroy (Paul Rudd) è una star di film d’azione di Hollywood il cui debutto a Broadway viene interrotto da una morte prematura. Aiutato dalla co-protagonista Loretta Durkin (Meryl Streep), il trio si imbarca nel caso più difficile che abbia mai affrontato, mentre il regista Oliver tenta disperatamente di rimettere insieme il suo spettacolo. Su il sipario!

Ridley Scott in trattative finali per dirigere un biopic sui Bee Gees

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Mentre il film Bob Marley: One Love arriverà a breve nelle sale italiane, la Paramount Pictures si sta muovendo rapidamente su un altro film biografico musicale di alto profilo e sembra aver trovato un regista di prim’ordine per guidare il progetto. Anche se l’accordo non è stato concluso, Deadline rivela che Ridley Scott è in trattative per dirigere il film dedicato ai Bee Gees che non ha ancora un titolo. Scott produrrà insieme al partner di produzione Michael Pruss di Scott Free, Graham King attraverso la sua GK Films e Stacey Snider.

La Paramount distribuirà il film in tutto il mondo, con Amblin e Sister che hanno il diritto di cofinanziarlo. Barry Gibb è il produttore esecutivo. John Logan ha scritto la sceneggiatura. Anche se non sembra trattarsi di un tipo di film che potrebbe comodamente rientrare nella filmografia del regista, sono entrati in gioco diversi fattori che hanno portato lo studio a inseguirlo e Ridley Scott ha accettato di salire a bordo.

Per quanto riguarda Scott, il regista ha un legame con il leggendario gruppo che risale a quando cercava di lanciare la sua carriera da regista. Questo collegamento è con l’allora manager di lunga data del gruppo, Robert Stigwood, il magnate della musica che gestiva il gruppo dagli anni ’60 e giocò un ruolo importante nella sua rinascita negli anni ’70 durante l’era della discoteca, mentre allo stesso tempo entrava nel mondo del cinema.

Questo segna anche una riunione per Scott e Logan, che hanno lavorato insieme su Il Gladiatore e Alien: Covenant. Logan e King, nel frattempo, hanno lavorato insieme su Rango, The Aviator e sul prossimo film biografico su Michael Jackson, Michael. Il prossimo film di Scott sarà il sequel del Gladiatore, che uscirà il 22 novembre e vedrà protagonisti Paul Mescal, Barry Keoghan e Denzel Washington.

Connected: il doc che racconta il potere trasformativo dell’intelligenza artificiale

BIP, multinazionale di consulenza, lancia Connected, il documentario che racconta il viaggio sul potere trasformativo dell’intelligenza artificiale e la sua capacità di ridefinire l’essenza dell’umanità. 

Il film, che segna l’ingresso di BIP nel settore audiovisivo, è distribuito da Direct To Digital sulle piattaforme Prime Video e Apple TV in 74 Paesi del mondo. La regista e sceneggiatrice Simona Calo e l’autore e produttore Luca Monaco, Global Head of Creative & Production di BIP, hanno realizzato un film dalla struttura composita, che racconta il rapporto simbiotico tra l’umanità̀ e la tecnologia, in cui i loro destini intrecciati plasmano il corso del nostro futuro collettivo. La trama alterna interviste con esperti del mondo accademico, del business, della politica, della creatività e della medicina, alla storia di un musicista che si trova ad affrontare una questione cruciale che potrebbe ridefinire il suo futuro professionale. L’intelligenza artificiale segnerà la fine della sua carriera o gli permetterà di esplorare nuovi orizzonti creativi?

Connected parte dall’assunto che la tecnologia ricopra un ruolo centrale nella vita di ciascun individuo, estendendosi alla sfera sociale, lavorativa e domestica, a differenza delle epoche passate. Dal punto di vista etico, è cruciale affrontare il divario generazionale, poiché oggi non tutti hanno la stessa accessibilità agli strumenti tecnologici. Il documentario propone una visione olistica, basata sulla collaborazione e il sostegno reciproco, soprattutto per chi è più vulnerabile ai cambiamenti. In un contesto così trasformativo, diventa imperativo per l’umanità assicurare la massima inclusione e neutralizzare i potenziali esiti negativi.

Connected sarà presentato a Milano presso il cinema Anteo in una serata ufficiale in cui saranno coinvolti esponenti istituzionali, politici, aziendali e la stampa. La presentazione anticiperà la messa in onda del film sulle piattaforme Prime Video e Apple Tv, dove il documentario sarà disponibile dal 23 febbraio 2024.

Parteciperanno alla presentazione: Lorena Gandolfini, CMO BIP; Luca Monaco, Global Head of Content BIP, Simona Calo, regista e sceneggiatrice; Tom Feasby, attore; Vincenzo Adelini, Composer; Tommaso Agnese, distributore Direct to Digital. Dopo la proiezione interverranno in un talk: Brando Benifei, Eurodeputato e relatore dell’AI Act, Maurizio Molinari, Head of Liaison Office Milan Parlamento Europeo; Andrea Taglioni, Global Data and AI Competence Manager BIP xTech e Maura Nespoli, VP of Sales for Renewables and Sustainable solutions Prysmian.

Connected

Lover Stalker Killer: recensione del docu-crime diretto da Sam Hobkinson

È un San Valentino decisamente alternativo quello proposto da Netflix che, a partire dal 9 febbraio scorso, ha reso disponibile sulla piattaforma il film Lover Stalker Killer diretto da Sam Hobkinson. Un titolo-spoiler sintetizza infatti l’involuzione della storia che a partire da un incontro si trasforma molto rapidamente in molestia, truffa digitale, persecuzione, omicidio. Lover Stalker Killer ripercorre dunque un caso di cronaca realmente accaduto negli Stati Uniti, ricostruendo le tappe di una vera e propria caduta fino agli abissi di un omicidio, a partire dalle interviste del protagonista e degli inquirenti che hanno lavorato al caso. 

La storia vera di Lover, Stalker, Killer

È il 2012 e Dave Kroupa si è appena stabilito in Nebranska, dopo che la fine di quello che sembrava essere l’amore della propria vita e la separazione della moglie e dei figli. La storia dell’incubo di stalking che per anni lo ha tenuto prigioniero inizia online, su una delle più note e utilizzate dating app, ‘Plenty of Fish’, ovvero un mare di opportunità per chi, come Kroupa, deve ricostruire la propria vita. Quando il tanto agognato match arriva, dall’altra parte del display c’è Shanna “Liz” Golyar, con cui inizia una frequentazione senza impegno che però non soddisfa l’uomo al punto da tenerlo lontano dalla ricerca di nuove amicizie online.

Arriva così Cari Farver, già conosciuta nella realtà. Il loro primo incontro viene però tempestivamente interrotto con una banale motivazione da Golyar: troppo improvviso per lasciar pensare a una casualità anche allo spettatore meno avveduto. Nonostante ‘l’incidente di percorso’, che si chiude con gelide occhiate tra le due protagoniste femminili del triangolo, Cari e Dave iniziano a frequentarsi perché, stavolta, la scintilla è scattata. Due settimane e una notte d’amore più tardi, a Dave arriva un messaggio da Cari con la ‘proposta’ di andare a convivere. Alla richiesta di un maggiore impegno e alla comprensibile empasse dell’uomo seguono pretese, insulti, minacce, prima dallo stesso telefono, poi da oltre 40 account tra recapiti telefonici ed email nei successivi 4 anni. Tutti account intestati a Cari Farver che, nel frattempo, sembra essere scomparsa nel nulla.

Un messaggio della donna alla madre annuncia una partenza per il Kansas, tanto che la polizia si dimostra inizialmente restia ad avviare le ricerche. Poi arrivano la morte del padre e il compleanno del figlio ma nessuna manifestazione da parte di Cari. È allora che scattano i sospetti sul suo destino e arriviamo al terzo step di Lover Stalker Killer. Alcuni poliziotti iniziano a indagare, ma solo a titolo volontario, per risalire, dopo ben tre anni di indagini, all’origine IP delle decine di migliaia di minacce digitali e fisiche ricevute dal protagonista, che nel frattempo si è visto incendiare anche la propria abitazione. Indagini che, tuttavia, non sono mai riuscite a rispondere alla domanda: ‘Dov’è Cari Farver?‘.

Perché, l’avrete capito dallo spoiler di Netflix, non è andata a finire nel migliore dei modi. Ad essere condannata per omicidio è stata Golyar, tuttora in custodia al sistema di detenzione statunitense che non ha ancora, a tuttoggi, rivelato tutta la verità sulla vicenda. Il corpo di Cari Farver non è mai stato ritrovato e la sua morte è stata accertata solo grazie ad una foto rintracciata su una scheda di memoria utilizzata dalla killer di quello che potremmo definire un triangolo amoroso solo se avessimo voglia di scherzare.   

Lover Stalker Killer Netflix

Una regia cupa cattura lo spettatore nella trama di un incubo

La definizione docu-crime in realtà poco si adatta alla narrazione di Lover Stalker Killer, che dal punto di vista stilistico sconfina nel mostruoso, come la storia vera che racconta, e attorno alla quale la regia confeziona un contesto notturno per tutta la durata del film. La visione è incanalata in meccanismi di comprensione irrigiditi dall’utilizzo di un apparato stilistico fin troppo incisivo: tra lenti fish-eye, cromìe azzerate e un ritmo serrato che non conosce un crescendo ogni frame è teso a suscitare un preciso range di emozioni, mai meno che afferenti al terrore.

Una scelta precisa che predilige inquadrature ai limiti dell’horror per palesare l’incubo che sta per bussare alla porta della nostra vita, come è accaduto a Dave Kroupa, protagonista della vicenda e del docufilm. Hobkinson vuole che lo spettatore assuma il punto di vista del protagonista e il suo totale disorientamento all’interno di un tunnel di specchi dai contorni sempre più frastagliati e pericolosi, prigioniero di un severo processo di stalking. Un obiettivo raggiunto, senza dubbio, ma a scapito della libertà di percezione.

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