Continuano i casting per il film
Superman: Legacy,
per il quale si starebbero attualmente testando un numero ristretto
di attori per i ruoli di Clark Kent e Lois
Lane. Il film, che è stato scritto e sarà diretto dal
co-CEO della DC James
Gunn, è come noto uno dei progetti di punta del nuovo
Universo DC e tutti i fan sono impazienti di scoprire che
interpreterà i ruoli principali. Borys Kit di The Hollywood
Reporter ha dunque condiviso su Twitter un aggiornamento sul
cast di Superman: Legacy, affermando che:
“Nel frattempo, proprio ora nel
lotto della Warner, James Gunn sta provando con Nicholas Hoult, David Corenswet
e Tom Brittney + Emma Mackey, Phoebe Dynevor e Rachel Brosnahan, in completo
trucco e guardaroba, per i ruoli di Clark Kent e Lois Lane per
SUPERMAN: LEGACY”. Nessuna particolare novità, dunque, per
quanto riguarda i nomi riportati. I sei attori erano già stati
indicati come principali favoriti nelle scorse settimane e il loro
ricomparire continuamente nei rumor e nelle parole degli insider di
Hollywood non fa che confermare che uno dei tre attori interpreterà
Superman e una delle tre attrici sarà invece Lois Lane.
Il fatto però che ora i sei siano,
stando a quanto riportato da Kit, alle prese con le prove dei
costumi, lascia immaginare che Gunn sia ad un passo dal fare la sua
scelta. Dopo aver visto i sei nei panni dei due personaggi per cui
si cercano interpreti, il regista potrebbe avere le idee più chiare
su chi può effettivamente funzionare nei panni dell’uno e
dell’altro. I fan potrebbero dunque non dover aspettare ancora
molto per scoprire chi sarà dunque il nuovo Superman del DC
Universe chi invece la giornalista Lois Lane, personaggio
altrettanto importante all’interno del film.
Superman:
Legacy non sarà un’altra storia sulle origini, ma
il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un
“giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già
incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni
eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che
l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting è
attualmente in corso, con la speranza che venga fatto un annuncio
ufficiale al Comic-Con di San Diego di quest’anno.
Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025
Secondo quanto riferito, Gunn ha
consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello
sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la
produzione non subirà alcun impatto in futuro. “Superman:
Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per
l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della
tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori
di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto
il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista
DCU. “Non vedo
l’ora di presentarti la nostra versione di Superman che
il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film
d’animazione e giochi”.
I fan della Marvel sono ansiosi di scoprire chi
interpreterà i Fantastici
Quattro nell’imminente riavvio cinematografico
targato Marvel Studios che introdurrà la
“Prima Famiglia della Marvel” nel MCU, e l’attrice Vanessa Kirby
ha finalmente commentato le voci secondo cui potrebbe essere lei ad
interpretare la Donna Invisibile, Sue Storm. Da settimane infatti
circolano voci secondo cui la Kirby sarebbe nella rosa dei
candidati per interpretare tale personaggio, insieme ad altre
potenziali candidate come Margot Robbie ed
Emma stone.
Attualmente impegnata nella
promozione di Mission: Impossible – Dead Reckoning, Parte
Uno – dove riprende il ruolo di “White Widow” Alanna
Mitsopolis al fianco di Tom Cruise – l’attrice
parlando con ComicBook.com ha dichiarato
riguardo ai rumor che la legano a Fantastici Quattro
che “sì, ho sentito parlare di quei rumor… sarebbe un
onore“. Una risposta che in realtà non dice molto, ma non è
una negazione o una vera e propria affermazione di ignoranza, e
suggerisce che l’attrice sarebbe effettivamente disposta a
interpretare Sue Storm se si presentasse l’opportunità.
Fantastici Quattro, tutto quello che sappiamo sul
film
Il film Fantastici Quattro sarà
diretto da Matt Shakman (WandaVision), con Jeff
Kaplan e Ian Springer che scriveranno la
sceneggiatura. Ad oggi non vi sono attori confermati per i ruoli
principali, ma i principali indiziati sono Adam Driver per
il ruolo di Reed Richards, mentre Margot Robbie
ha nelle ultime settimane scalato la lista delle attrici che
potrebbero interpretare Sue Storm/Invisible Woman. Il candidato
all’Oscar Paul Mescal
sarebbe invece il candidato ideale ad interpretare Johnny
Storm/Torcia Umana, mentre Daveed Diggs si
potrebbe trasformare nel sempre possente Ben Grimm/La Cosa.
Il candidato all’Oscar Antonio
Banderas sarebbe il principale candidato ad assumere
il ruolo del villain Galactus, mentre ancora non ci sono certezze
circa la presenza o meno del suo araldo, il popolare Silver Surfer.
Ad ora, dunque, le informazioni relative al film sono ancora molto
scarse e l’unica certezza – per adesso – è che il film arriverà in
sala il 2 maggio 2025. C’è ancora tempo dunque per
i Marvel Studios per fare tutti gli
annunci del caso, anche se si presume che molto riguardo al film
potrebbe essere svelato in occasione del ComicCon di Luglio.
A cinque anni dalla quinta stagione
(qui la recensione), torna su
Netflix uno dei titoli di punta della
piattaforma streaming, ovvero Black
Mirror. La serie ideata da Charlie Brooker dove, con uno
sguardo cinico e pessimista, si propongono scenari distopici e
futuristici che richiamano tuttavia realtà già ampiamente radicate
nel nostro presente. O meglio, così è stato fino alla quarta
stagione, perché a partire dalla quinta la capacità di anticipare i
tempi e mostrare con lucidità il distorto riflesso dato dagli
“specchi neri”, sembra essersi esaurita. Questa sesta stagione,
composta da cinque nuovi episodi, è un ulteriore triste conferma di
ciò.
Black Mirror 6, la trama dei nuovi episodi
Cinque nuovi episodi, cinque nuove
storie che hanno come obiettivo quello di mostrare quanto possa
essere orripilante l’essere umano quando si specchia nello schermo
nero dei propri dispositivi tecnologici (e in generale nel suo
rapporto con la tecnologia o con i media). Ecco allora che in
Joan è terribile una donna scopre suo
malgrado che una nota piattaforma streaming sta realizzando una
serie basata sulla sua vita. In Lock
Henry, invece, una coppia di documentaristi scopre
un’intrigante storia collegata a scioccanti eventi del passato,
finendo però con lo spingersi troppo in là con la ricerca dello
scoop.
C’è poi l’episodio fantascientifico
dal titolo Beyond The Sea, interpretato
da Aaron Paul e ambientato
in un 1969 alternativo, dove due astronauti in una stazione
spaziale si trovano a dover gestire le conseguenze di una terribile
tragedia sulla terra. Si passa poi agli ultimi due episodi,
entrambi con elementi soprannaturali: Mazey
Day, dove una tormentata attrice di Hollywood si
trova a dover sfuggire a orde di paparazzi mentre affronta le
conseguenze di un incidente stradale; e Demone
79, nel quale una timida commessa scopre di dover
compiere atti terribili per impedire un disastro imminente.
Annie Murphy nell’episodio Joan è terribile di Black
Mirror.
Black Mirror non riesce
più a stare al passo con i tempi
Le prime quattro stagioni di
Black Mirror riuscivano a proporre racconti capaci di
incutere forti timori in quanto abili ad intercettare i cambiamenti
tecnologici in atto nel nostro mondo e immaginare – spesso
anticipando ciò che sarebbe poi effettivamente avvenuto – gli
effetti collaterali del nostro rapporto con essi. La quarta
stagione risale al 2017 e sappiamo quanto il mondo sia cambiato
profondamente e rapidamente in questi ultimi anni, spesso
proponendo vere e proprie situazioni “allaBlackMirror“, con la realtà che, come al solito, supera la
fantasia. È dunque oggettivamente difficile riuscire a stare al
passo con i tempi, eppure Brooker accetta la sfida.
Sfortunatamente, la fallisce sotto
diversi punti di vista. Nessuno dei cinque nuovi episodi riesce
infatti a proporre scenari capaci di raccontare qualcosa di nuovo,
che sappia scuotere gli animi. Quando non cerca di offrire
sfumature alternative su tematiche già precedentemente affrontate
nella serie, Broker finisce con l’offrire storie che si crogiolano
su tematiche ormai già “vecchie”. L’esempio più evidente è proprio
il primo episodio, Joan è terribile, che pur mantenendosi
fedele alla natura delle storie a cui Black Mirror ha
abituato il suo pubblico, va a riflettere sull’impatto della
piattaforma streaming Streamberry (che non fa nulla per
nascondere il suo essere un alter ego di Netflix) nelle vite dei
suoi abbonati e dell’intera industria audiovisiva.
C’è di tutto in questo episodio: la
questione sui necessari cambiamenti in fase di adattamento; la
pericolosità dell’accettare contratti mai veramente letti; fino
alle problematiche etiche che la CGI e la tecnica del deepfake
comportano. Come si può notare, però, sono tutte questioni su cui
si dibatte ormai già da anni e lo stesso ironizzare su
Streamberry/Netflix è un qualcosa che poteva far più rumore nel
2017, quando l’azienda iniziò ad affermarsi nella produzione di
contenuti originali sfidando i grandi colossi dell’industria.
Insomma, non si ricava nulla di nuovo da tale episodio e di
conseguenza non si avverte alcun brivido lungo la schiena tale da
farci rivalutare il nostro rapporto con tali tecnologie.
Una sesta stagione che non ha nulla
di nuovo da dire
Per quanto riguarda gli altri
episodi, Lock Henry vuole essere una
riflessione sulla popolarità di cui godono oggi i docu-crime (un
trend che Netflix ha aiutato a costruire e a consolidare nel
tempo), proponendo però interrogativi circa l’eticità delle
ricerche che si conducono al fine di ottenere una “storia forte”.
Anche in questo caso, tuttavia, la riflessione sembra arrivare in
ritardo sui tempi. Maizey Day nel suo
concentrarsi sull’invasività dei fotoreporter, invece, non aggiunge
nulla che non sia già stato detto dal film del 2014 Lo sciacallo –
Nightcrawler. E insieme a Demone
79, con i loro elementi sovrannaturali, più che
appartenere al mondo di Black Mirror sembrano essere
episodi sfuggiti alla serie antologica Guillermo del
Toro’sCabinet of Curiosities.
Beyond the
Sea è probabilmente l’episodio più riuscito della
stagione, merito anche di una durata pari a 80 minuti che ha
naturalmente permesso un maggiore sviluppo del racconto e dei suoi
personaggi. In essa, come per Joan è terribile, si propone
un contesto “tipico” della serie, attraverso il quale riflettere in
questo caso sulle difficoltà di stabilire cosa sia vero e cosa
falso in un mondo sempre più caratterizzato da intermediari
tecnologici, attraverso cui vivere esperienze che altrimenti non si
avrebbe modo di fare. Anche qui nulla di nuovo, ma la cornice
narrativa rende l’episodio particolarmente intrigante, pur non
sfuggendo ad una risoluzione decisamente prevedibile.
Zazie Beetz nell’episodio Mazey Day di Black Mirror.
Lo stato di salute di Black Mirror
Alla luce di questa nuova stagione,
cosa possiamo dedurre dello “stato di salute” di Black
Mirror? Sia chiaro, nessuno degli episodi proposti è
inguardabile, ma anzi sono tutti realizzati con una certa cura e
gusto per la messa in scena, oltre ad essere arricchiti da valide
interpretazioni e, talvolta, momenti molto toccanti. Il problema è
che nessuno riesce a tenere fede allo scopo originario della serie,
che continua dunque a perdere per strada quelli che erano i suoi
caratteri identitari. I risvolti soprannaturali degli ultimi due
episodi sembrano a tal proposito l’incipit di un’evoluzione che, se
verrà portata avanti, chiuderà definitivamente ogni legame con il
passato.
Sbrigativamente si potrebbe
addossare la colpa di tale “declino” a Netflix, ma la sensazione è
che sia in realtà Brooker ad aver perso la voglia di ricercare,
anticipare e analizzare le tendenze della società umana. L’ideatore
della serie sembra infatti essersi accomodato sulla volontà di
intrattenere in modo blando anziché scioccare e scuotere le
coscienze. Allo stesso tempo, il “problema” potrebbe essere
riconducibile – come già anticipato – al cambiare dei tempi, che
nel loro correre così in fretta hanno ormai reso gli schermi neri
parte integrante del nostro quotidiano. Black Mirror,
dunque, non può che prenderne atto e rivolgere altrove le proprie
attenzioni, con buona pace dei fan delle prime stagioni.
In occasione di
TUDUM, l’evento globale di questa notte da San
Paolo in Brasile, Netflix ha
diffuso un primo video relativo a Outer Banks 4, attesa quarta
stagione della popolare serie adolescenziale (leggi qui la recensione della terza
stagione). Il racconto, come noto, si concentra su gruppo di adolescenti provenienti dalla parte sbagliata
della città che si imbattono su una mappa del tesoro a partire
dalla quale si svelerà un segreto sepolto nel tempo.
Il video diffuso ora da Netflix ci ripresenta i protagonisti della serie,
pronti per nuove avventure dopo quelle vissute nella terza
stagione. Ancora non è stata ufficializzata una data d’uscita per
la nuova stagione, le cui riprese sarebbero però attualmente in
corso. Dato che la terza stagione è uscita nel febbraio del 2023, è
lecito ipotizzare che bisognerà attendere il 2024 prima di scoprire
come proseguiranno le avventure del gruppo di protagonisti.
Outer Banks 4, il cast
della quarta stagione
Outer Banks è creato e prodotto
esecutivamente da Jonas Pate, Josh
Pate e Shannon Burke. La
serie è interpretata da Chase Stokes, Madelyn Cline,
Madison Bailey,
Jonathan Daviss, Rudy Pankow,
Austin North, Drew Starkey e
Charles Esten, con Elizabeth
Mitchell, Caroline Arapoglou,
Carlacia Grant, Cullen Moss,
Julia Antonelli, Nicholas Cirillo
e Deion Smith.
Inizialmente trasmessa su YouTube,
nel 2020 la serie Cobra Kai è
stata acquistata dalla piattaforma Netflix, ottenendo da quel momento una popolarità
ancor maggiore. Come sapranno bene i fan, questa è ambientata
diversi anni dopo gli eventi narrati dal primo film della serie
Karate Kid, con Johnny Lawrence trasformatosi in un
fallito di mezza età che vive alla giornata. Nel tentativo di
risollevare le proprie sorti, decide di riaprire il famigerato dojo
di karate Cobra Kai. Questa serie, interpretata da William
Zabka, Ralph Macchio e Tanner Buchanan
riprende dunque l’eredità di Karate Kid e porta avanti il
racconto dei suoi protagonisti, tra risate a colpi di karate.
Dopo cinque gloriose stagioni,
Netflix si prepara ora a rilasciare sulla piattaforma la sesta ed
ultima stagione, che porterà dunque a compimento il racconto fin
qui narrato. In occasione del TUDUM 2023, l’evento
globale che annuncia tutte le novità in arrivo su Netflix, il cast
della serie si è dunque riunito per leggere il copione della
stagione 6. La clip qui di seguito mostra proprio tale momento,
anticipando alcuni eventi della stagione e soprattutto promettendo
un finale particolarmente emozionante.
Cobra Kai, perché la sesta stagione sarà l’ultima
In molti hanno pensato che la
decisione di chiudere Cobra Kai alla sua sesta stagione
sia da imputare a Netflix, ma come dichiarato da creatore dello
show Jon Hurwitz: “Non è stata Netflix a dirci
che sarebbe stata l’ultima stagione, ma siamo stati noi. Volevamo
da sempre chiudere Cobra Kai alle nostre condizioni e siamo grati
di aver avuto questa opportunità. Ma questo non significa che
abbiamo finito di raccontare storie nel Miyagiverse. Adoriamo
questo mondo”. Le parole dello showrunner lasciano dunque
spazio alla possibilità di vedere altri prodotti legati al
franchise di Karate Kid in futuro, magari con il ritorno
di alcuni dei protagonisti di Cobra Kai.
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E’ stato svelato a
Tudum in Brasile un nuovo contributo video che
annuncia l’uscita di Elite 7, l’attesa settima
stagione della serie Originale NetflixElite che tornerà il 20 ottobre solo sulla
piattaforma Netflix.
Al cast della prossima stagione si
uniranno Mirela Balic, Fernando Líndez, Gleb Abrosimov,
Ivan Mendes, Alejandro Albarracin e Maribel Verdu. Nadia
Al Saidi, nei panni di Sonia nella stagione 6, e Omar Ayuso, che ha
interpretato Omar nelle stagioni 1, 2, 3, 4 e 5, riprenderanno i
propri ruoli nei nuovi episodi. I nuovi episodi della serie ideata
da Carlos Montero e Jaime Vaca saranno diretti da Lino Escalera,
Menna Fité, Roger Gual e Ana Vázquez.
Un nuovo trailer di
Tutta la luce che non vediamo è stato presentato in
anteprima a Tudum, e ci offre una lunga anteprima dell’attesa
prossima serie originale Netflix sulla seconda guerra mondiale. Tutta
la luce che non vediamo sarà presentato in anteprima su
Netflix il 2 novembre 2023.
Tutti e quattro gli episodi di
Tutta la luce che non vediamo sono stati diretti
da Shawn Levy. La serie limitata è interpretata da
Louis Hofmann, vincitore dell’Emmy Award e
candidato all’Oscar
Mark Ruffalo, Lars Eidinger,
vincitore del Golden Globe e candidato all’Emmy
Hugh Laurie, e Marion Bailey. La
serie introduce anche le attrici Aria Mia Loberti e Nell
Sutton. Dai un’occhiata al trailer di Tutta la
luce che non vediamo qui sotto :
Di cosa parla Tutta la luce che non
vediamo
Tutta la luce che non
vediamo racconta la storia dell’adolescente francese con
cecità Marie-Laure e del soldato tedesco Werner le cui strade si
incontrano nella Francia occupata mentre entrambi cercano di
sopravvivere alla devastazione della Seconda guerra mondiale.
Il bestseller premiato al
Pulitzer Tutta la luce che non
vediamo di Anthony Doerr diventerà una miniserie
in quattro episodi targata Netflix e prodotta da 21 Laps
Entertainment (Stranger
Things, Free Guy – Eroe per gioco, Tenebre e ossa, Arrival) di
Shawn Levy con la sceneggiatura di Steven Knight (Peaky
Blinders).
Basato sul romanzo vincitore del
Premio Pulitzer, Tutta la luce che non
vediamo racconta la storia dello straordinario potere
della connessione umana. Nel corso di un decennio, questa serie
limitata intreccia le vite di Marie-Laure Leblanc, una ragazza
francese cieca che si rifugia presso suo zio durante la seconda
guerra mondiale, e Werner Pfennig, un brillante adolescente tedesco
esperto di riparazioni radio. Attraverso una connessione segreta
condivisa, trovano la fede nell’umanità e la possibilità della
speranza. Dal regista Shawn Levy, All the Light We Cannot See è
interpretato da Louis Hofmann, Lars Eidinger, Marion Bailey, con
Hugh Laurie e Mark Ruffalo. E presentando la nuova arrivata Aria
Mia Loberti. In arrivo su Netflix, 2 novembre 2023.
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Durante l’evento Tudum in
Brasile è stato rilasciato un nuovo trailer di
Il
problema dei 3 corpi, che mostra in anteprima
la serie Netflix
dei co-creatori di Game of
Thrones David Benioff e DB
Weiss. Uscirà a gennaio 2024. 3 Body Problem è
diretto dal regista candidato all’Oscar Derek Tsang e da altri
registi non annunciati. David Benioff e DB
Weiss hanno co-creato la serie con Alexander
Woo e sono anche showrunner e produttori esecutivi.
Di cosa Il problema dei 3
corpi?
“Il
problema dei 3 corpi è una nuova serie drammatica
ispirata alla famosa ed epica trilogia di libri, che racconta la
storia di ciò che accade quando l’umanità scopre di non essere sola
nell’universo”, si legge nel logline della serie. Nel cast
Jovan Adepo, John Bradley, Liam Cunningham,
Eiza Gonzalez, Jess Hong, Marlo Kelly, Alex Sharp, Sea
Shimooka, Zine Tseng, Samer Usmani, Benedict Wong, Jonathan Pryce,
Rosalind Chao, Ben Schnetzer ed Eve Ridley.
3 Body Problem è una
nuova serie drammatica ispirata all’epica trilogia di libri di
grande successo, che racconta la storia di ciò che succede quando
l’umanità scopre che non siamo soli nell’universo.
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CAST: Jovan Adepo (pronomi
maschili), John Bradley (pronomi maschili), Liam Cunningham
(pronomi maschili), Eiza González (pronomi femminili), Jess Hong
(pronomi femminili), Marlo Kelly (pronomi femminili), Alex Sharp
(pronomi maschili), Sea Shimooka (pronomi femminili), Zine Tseng
(pronomi femminili), Saamer Usmani (pronomi maschili), Benedict
Wong (pronomi maschili), Jonathan Pryce (pronomi
maschili) (I due papi, The
Crown); Rosalind Chao (pronomi
femminili) (Better Things, Panama Papers,
Mulan); Ben Schnetzer (pronomi maschili) (Y –
L’ultimo uomo sulla Terra); Eve Ridley (pronomi
femminili) (Peppa Pig, Casualty)
REGIA: il candidato agli
Oscar Derek Tsang (Better Days) si occuperà della regia
insieme ad altri non ancora annunciati
PRODUZIONE: David Benioff e
D.B. Weiss (Il trono di
spade) ricoprono il ruolo di showrunner e produttori
esecutivi. Alexander Woo (The Terror:
Infamy,True Blood) ha coideato la serie con
Benioff e Weiss, oltre a occuparsi della produzione esecutiva e
della sceneggiatura. Bernadette Caulfield (Il trono di spade,
X-Files – Il film) è la produttrice esecutiva. Rian Johnson
(Cena con delitto – Knives Out,Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi), Ram
BergmaneNena Rodrigue sono prodotturi
secutivi per T-Street. Lin Qi, il compianto ex amministratore
delegato di Yoozoo Group, e Zhao Jilong, CEO della società titolare
dei diritti (The Three-Body Universe), sono produttori esecutivi.
Plan B Entertainment, la società di Brad Pitt, Dede Gardner e
Jeremy Kleiner (Okja, Moonlight) sono
produttori esecutivi. Rosamund Pike e Robie
Uniackesono produttori esecutiviper
Primitive Streak.
In occasione di
TUDUM, l’evento globale di questa notte da San
Paolo in Brasile, Netflix ha
diffuso una clip relativa alla prima scena della seconda stagione
di Heartstopper, la serie televisiva
britannica tratta dall’omonima serie di romanzi grafici e webcomic
scritta e ideata da Alice Oseman. La serie
racconta la storia d’amore adolescenziale tra Charlie Spring e Nick
Nelson, esplorando anche le vite dei loro amici Tao, Elle, Isaac,
Tara e Darcy.
Nella clip, che dura circa 90
secondi, Charlie (Joe Locke) si sveglia con un
messaggio del suo fidanzato ora ufficiale, Nick (Kit
Connor). Con un sorriso, Charlie inizia allora a
prepararsi per la scuola mentre i due si scambiano messaggi
sfacciati. Quando arriva, è sorpreso da Nick, che gli si avvicina
da dietro e si copre gli occhi mentre Charlie si trova sulla soglia
dell’aula.
Di cosa parla Heartstopper?
Prodotta fuori dal Regno Unito, la
prima stagione dello show è stata un successo travolgente per
Netflix ed è già stata commissionata per altre due
stagioni. La commedia romantica di formazione segue Charlie e Nick,
che si incontrano al liceo e scoprono rapidamente che la loro
improbabile amicizia sta sbocciando in una storia d’amore
inaspettata. La seconda stagione vedrà ora la coppia riprendere i
propri ruoli accanto a artisti del calibro di Stephen
Fry, Olivia Colman e
Yasmin Finney.
La sinossi fornita da Netflix per
gli otto nuovi episodi in arrivo è la seguente: “Nick e Charlie
affrontano la loro nuova relazione, Tara e Darcy si trovano di
fronte a sfide impreviste e Tao ed Elle capiscono se possono essere
più che semplici amici. Con gli esami all’orizzonte, una gita
scolastica a Parigi e un ballo di fine anno da organizzare, il
gruppo di amici avrà molto cui pensare mentre attraversa le
prossime fasi della vita, dell’amore e dell’amicizia“.
L’uscita su Netflix è fissata al 3 agosto.
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Jenna Ortega ha
parlato della seconda stagione di Mercoledì in
arrivo su Netflix, discutendo di possibili trame e teorie per
la nuova stagione della serie di enorme successo dello
streamer.
Netflix ha confermato che
Mercoledì,
la serie tv che ha battuto tutti i record, tornerà con una seconda
stagione solo su Netflix. Maggiori dettagli sulla seconda stagione
saranno condivisi prossimamente. In un’intervista esclusiva su
Tudum.com i creatori, showrunner e produttori esecutivi
Alfred Gough e Miles Millar hanno
dichiarato:
“È stato incredibile
creare uno show che ha connesso persone da tutto il mondo. Siamo
entusiasti di continuare il tortuoso viaggio di Mercoledì verso la
seconda stagione. Non vediamo l’ora di tuffarci a capofitto in
un’altra stagione ed esplorare il bizzarro e spettrale mondo di
Nevermore. Dobbiamo solo assicurarci che Mercoledì non abbia
svuotato prima la piscina.”
Mercoledì, prodotto da
MGM Television, continua ad avere un clamoroso impatto culturale in
diversi ambiti: dall’intrattenimento al web, dalla musica alla
moda, passando per la cosmesi.
Da quando la serie ha
debuttato a novembre 2022:
Mercoledì è ora una delle serie di
maggior successo di sempre su Netflix. Si colloca al secondo posto
nella classifica dei prodotti TV più popolari (in lingua inglese)
con 1,237 miliardi di ore visualizzate nei primi 28 giorni.
Più di 182 milioni di famiglie
hanno visto la serie dal suo debutto.
Mercoledì
ha superato il miliardo di ore di visualizzazioni solo tre
settimane dopo il debutto, unendosi a Stranger Things 4 e Squid
Game come terzo titolo a raggiungere questo traguardo nei suoi
primi 28 giorni.
La serie ha battuto il record per
il maggior numero di ore visualizzate in una settimana per una
serie TV in lingua inglese su Netflix – non una, ma due volte –
quando ha debuttato al primo posto con un record di 341,23 milioni
di ore visualizzate, e di nuovo nella sua seconda settimana con
l’incredibile cifra di 411,29 milioni di ore visualizzate.
Ad oggi, Mercoledì è
stata sei settimane consecutive con oltre 100 milioni di ore
visualizzate nella classifica dei prodotti TV più popolari (in
lingua inglese): un altro record!
Su TikTok, #WednesdayAddams ha
accumulato oltre 22 miliardi di visualizzazioni.
La colonna sonora di
Mercoledì ha raggiunto il primo posto nella
classifica delle colonne sonore di iTunes, dove è rimasta nella Top
10 per tre settimane. MercoledìAddams
ha ora oltre 1 milione di follower su Spotify.
Su Spotify, “Goo Goo Muck” dei The
Cramps ha registrato un aumento dello streaming di oltre il 9500%
rispetto al mese precedente l’uscita della serie.
L’iconica scena del ballo di
Mercoledì è diventata virale sui social media di tutto il mondo. I
contenuti generati dai fan che utilizzano “Bloody Mary” di Lady
Gaga hanno portato a un aumento dello streaming di oltre il 1800%
della canzone su Spotify rispetto al mese precedente l’uscita della
serie. Anche Lady Gaga si è unita al divertimento.
Con oltre 80 milioni di
visualizzazioni, i fan non ne hanno mai abbastanza della reazione
del cast all’iconico video della scena del ballo.
Il trucco virale di Mercoledì è
stato cercato e visto oltre 100 milioni di volte dai fan su
TikTok.
I
prodotti di Mercoledì sono molto richiesti con articoli selezionati
esauriti presso rivenditori come Hot Topic, MAC e Cakeworthy.
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Durante una recente intervista
con The Wrap,
Jennifer Lee – meglio conosciuta per aver diretto
i primi due film di Frozen – ha confermato
che non tornerà come regista di Frozen
3, che è stato annunciato per la prima volta
all’inizio di quest’anno. Ha rivelato che la storia per
l’imminente terza parte è stata lanciata da un nuovo regista.
“Non posso dire dove siamo [con
Frozen
3.] Tutte le nostre storie sono guidate dagli artisti
in studio. Dove stiamo andando con Frozen non è venuto da me“,
ha detto Lee. “È venuto da una persona
incredibile. Questo è un pezzo nuovo, non l’ho detto a
nessuno. E ne sono rimasto sbalordito e mi sto divertendo un
mondo con quella squadra”.
Lee è attualmente il direttore
creativo dei Walt Disney Animation Studios. Prima di fare il
suo debutto alla regia con Frozen nel 2013, aveva già scritto la
sceneggiatura di
Ralph Spaccatutto. Il suo prossimo progetto è l’imminente
musical d’animazione della Disney Wish,
che ha co-scritto con Allison Moore.
Il successo di successo di Frozen
Franchise
La serie Frozen è incentrata sul
legame tra le sorelle Elsa e Anna, con Elsa che fa del suo meglio
per controllare i suoi poteri di ghiaccio. Oltre a vincere
l’Oscar per il miglior film d’animazione, il film del 2013 è stato
anche un successo al botteghino con un incasso mondiale di oltre
1,2 miliardi di dollari. Nel frattempo, il sequel del 2019 è
stato anche in grado di incassare oltre $ 1 miliardo durante la sua
corsa nelle sale.
Il franchise presenta un cast
vocale con Kristen Bell (The Good Place) nei panni di
Anna,
Idina Menzel ( Wicked ) nei panni di Elsa, Jonathan Groff
(Hamilton) nei panni di Kristoff e Josh Gad (Murder on the Orient
Express) nei panni di Olaf the Snowman, insieme a Sterling K.
Brown, Martha Plimpton, Rachel Matthews, Ciarán Hinds,
Evan Rachel Wood e molti altri.
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Rebel
Moon è la nuova saga fantascientifica ideata da
Snyder, e dopo una genesi durata anni vi mostriamo oggi il primo
first look ufficiale composto da sedici splendide immagini. Il film
è diviso in due parti e la prima è in arrivo il 22 dicembre solo su
Netflix, mentre la seconda sarà disponibile prossimamente.
Nel cast Sofia Boutella,
Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray
Fisher, insieme a
Charlie Hunnam ed
Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a
loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin,
Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees,
E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e
Corey Stoll.
Rebel
Moon diretto da Zack Snyder, scritto
dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e
Shay Hatten, e prodotto da Deborah
Snyder, Eric Newman, Zack
Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile
solo su Netflix dal 22 dicembre.
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Da Zack Snyder, il regista di
300,
L’Uomo d’Acciaio e
Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento
cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una
pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata
dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di
un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza.
Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei
per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un
piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani
di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune
necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero
Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa
una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce
un nuovo esercito di eroi.
L’evento live Tudum
di Netflix ha presentato una
nuova clip di The
Witcher – Stagione 3 dalla
prossima stagione dell’adattamento di The
Witcher di Netflix. La clip
mostra Geralt, Yennefer e Ciri che combattono un numero di nemici
mentre usano i portali, mentre gli spettatori possono vedere ancora
una volta il gioco di spade di Geralt in azione. La terza stagione
sarà composta da 8 episodi e sarà rilasciata questa estate in due
parti in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo: il volume
1 debutterà il 29 giugno con i primi 5 episodi, mentre il volume 2
il 27 luglio con gli ultimi 3 episodi.
Dai un’occhiata alla nuova clip di The
Witcher Stagione 3 qui sotto :
Mentre monarchi, maghi e bestie del
Continente fanno a gara per catturare Ciri di Cintra, Geralt cerca
di nasconderla, determinato a proteggere la famiglia appena riunita
da coloro che minacciano di distruggerla. Incaricata di insegnare
la magia a Ciri, Yennefer li conduce verso la fortezza di Aretuza,
un luogo protetto in cui sperano di scoprire di più sui poteri
inutilizzati della ragazza. Invece si rendono conto di essere
giunti in un campo di battaglia, devastato dalla corruzione
politica, dalla magia nera e dai tradimenti. Insieme dovranno
difendersi e tentare il tutto per tutto o rischiare di perdersi di
vista per sempre.
La serie è guidata da
Henry Cavillnei panni di Geralt
di Rivia,
Freya Allan nei panni della principessa Ciri,
Anya Chalotra nei panni di Yennefer di Vengerberg
e Joey
Batey nei panni di
Jaskier. La stagione 3 segna l’ultima stagione di
Henry Cavillcome cacciatore
titolare, poiché
sarà sostituito dall’attore di Hunger Games
Liam Hemsworth nella quarta puntata.
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Un nuovo video
You 5,
l’annunciata quinta stagionedi
You è stato rilasciato
all’evento Tudum di Netflix, con Penn Badgley che ha offerto ai fan
un’anticipazione dell’ultima stagione. Guarda il nuovo video di You
Stagione 5 qui sotto :
You è stato
sviluppato da Sera Gamble e Greg Berlanti, con Gamble come
showrunner. La serie è prodotta da Berlanti Productions, Man Sewing
Dinosaur e Alloy Entertainment in associazione con Warner Horizon
Scripted Television. Berlanti, Gamble, Sarah Schechter, Leslie
Morgenstein, Gina Girolamo e Marcos Siega sono i produttori
esecutivi.
Nell’ottobre 2021, prima della
premiere della terza stagione, la serie è stata rinnovata per una
quarta stagione , che è stata rilasciata in due parti il 9
febbraio e il 9 marzo 2023. La stagione è interpretata anche da
Charlotte Ritchie , Tilly Keeper , Amy-Leigh Hickman , Ed
Speleers e Lukas Gage. Nel marzo 2023, la serie è stata
rinnovata per una quinta e ultima stagione.
Tratta dal bestseller di Caroline
Kepnes “Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore
di una libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è
chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social
media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della
ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa
diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi
ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio. Nella
quarta stagione, Joe Goldberg, fingendosi “Johnathan Moore”, ora
risiede a Londra, lavora come professore di inglese presso un
istituto rispettato e conduce un’esistenza tranquilla. Ha
anche seguito Marienne in giro per l’Europa nel tentativo di
localizzarla. La sua nuova vita di solitudine, tuttavia, viene
interrotta quando inizia a legare con una cerchia di ricchi
socialiti, che iniziano a morire uno per uno mentre un serial
killer inizia a prendere di mira il loro gruppo d’élite.
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Squid
Game 2 è ufficialmente programmato poiché Netflix
ha rilasciato oggi un video che conferma che la seconda stagione della serie di enorme
successo globale Squid
Gameè in arrivo e una dichiarazione che conferma
diversi ritorni.
Chi è il cast della seconda stagione di
Squid Game?
Gli attori di ritorno nel cast
della seconda stagione di Squid Game
sono Lee Jung-jae, Lee Byung-Hun, Wi Ha-jun e Gong
Yoo. A loro si uniranno quattro nuovi arrivati:
Yim Si-Wan, Kang Ha-Neul, Park Sung-Hoon e Yang
Dong-Geun. Dai un’occhiata al trailer teaser di Squid Game
2 qui sotto:
Lee Jung-jae, Lee Byung-Hun, Wi Ha-jun, and
Gong Yoo will all be returning for Squid Game Season 2! And
#TUDUM just revealed four new actors who will be joining the
cast! pic.twitter.com/kH0pmTtyqT
“Ci sono voluti 12 anni per dare vita alla prima stagione
di Squid
Game l’anno scorso. Ma ci sono voluti 12
giorni perché Squid Game diventasse la serie
Netflix più popolare di sempre. Come
sceneggiatore, regista e produttore di Squid
Game , un grande ringraziamento ai fan di tutto
il mondo. Grazie per aver guardato e amato il nostro
spettacolo“, ha detto Dong-Hyuk. “E ora, Gi-hun
ritorna. Il Front Man ritorna. La stagione 2 sta
arrivando. L’uomo in giacca e cravatta con ddakji potrebbe
essere tornato. Ti verrà presentato anche il fidanzato di
Young-hee, Cheol-su. Unisciti a noi ancora una volta per un
round completamente nuovo.
Grazie al suo successo di critica e commerciale, la serie ha
ottenuto tre nomination ai Golden Globe, tra cui l’attore
sudcoreano O Yeong-su che ha vinto il premio come miglior attore
non protagonista in una serie per la sua interpretazione di Oh
Il-nam/Player 001. Ha anche fatto la storia diventando il primo
spettacolo non inglese a ricevere quattro importanti nomination ai
SAG, tra cui Miglior interpretazione di un attore maschio per Lee
Jung-jae, Miglior interpretazione di un’attrice per Jung Ho-yeon,
Miglior interpretazione di un ensemble e Miglior interpretazione di
uno stunt Ensemble .
Squid Game è scritta dallo
sceneggiatore e regista Dong-Hyuk, meglio conosciuto per il suo
lavoro in film sudcoreani come The Fortress, Miss Granny e
Silenced. Nella serie un misterioso invito a partecipare alla gara
è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456
partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo
segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni
turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come
“Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è
il vero motivo della gara?
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In occasione di
TUDUM, l’evento globale di questa notte da San
Paolo in Brasile, Netflix ha
diffuso le prime immagini della terza stagione di Bridgerton.
La terza stagione della serie
riprende con la storia d’amore di Penelope Featherington
(Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke
Newton). Dopo aver sentito i suoi commenti sprezzanti su
di lei, e quindi aver finalmente rinunciato ai suoi sentimenti a
lungo non corrisposti per Colin, Penelope ha deciso che è ora di
prendere un marito, preferibilmente uno che le fornisca abbastanza
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano dalla madre e dalle sorelle. Ma i suoi
tentativi finora non hanno fatto germogliare alcun potenziale
pretendente.
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Colin, d’altra parte, torna per
la terza stagione con una nuova spavalderia, ma è scoraggiato nello
scoprire che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato,
gli si rivolge in maniera fredda. Nel disperato tentativo di
ricucire la loro relazione, Colin offre aiuto a Penelope nella sua
impresa di trovare marito nella stagione, ma quando le sue lezioni
iniziano a funzionare troppo bene, Colin deve decidere se i suoi
sentimenti per Penelope sono solo amichevoli o nascondono qualcosa
di più. Nel frattempo, la rottura di Penelope con Eloise
(Claudia Jessie) continua a complicare le cose e
la sua crescente presenza rende ancora più difficile mantenere
segreto il suo status di Lady Whistledown.
Daniel Francis, Sam
Phillips e James Phoon si uniscono al
cast in questa stagione. Francis (“Stay Close“)
interpreta Marcus Anderson, una presenza carismatica che attira
l’attenzione di alcune matriarche e il fastidio di altre. Phillips
(“The
Crown“) interpreta Lord Debling, un signore geniale
con interessi insoliti che ha ricchezza e un titolo nobiliare a
sostegno delle sue eccentricità e una lunga serie di giovani
interessi romantici. Phoon (“Wreck“) interpreta
Harry Dankworth. Sebbene non sia necessariamente il più brillante,
l’aspetto di Danworth gli apre molte porte nell’alta società.
Jess Brownell ha
firmato come showrunner per la terza stagione dopo le dimissioni di
Chris Van Dusen. Brownell è anche produttore
esecutivo insieme a Van Dusen, Shonda Rhimes, Betsy
Beers e Tom Verica di
Shondaland.
1 di 4
Oltre alle due stagioni precedenti,
il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di
La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha
raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza
stagione.
Un nuovo video di Emily
in Paris 4, la quarta stagione
della serie tv
Lily Collins è stato rilasciato durante
l’evento Tudum di Netflix, con la
star della serie Lily Collins che ha rivelato
dettagli sulla nuova stagione. Nel video, Collins rivela che la
quarta stagione porterà Emily e gli spettatori in
una “vacanza romana”. Guarda il video di Emily in Paris 4 qui sotto :
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Di cosa parla Emily in
Paris ?
Emily
in Paris si concentra su un’ambiziosa dirigente di
marketing di Chicago, che inaspettatamente ottiene il lavoro dei
suoi sogni a Parigi quando la sua azienda acquisisce una società di
lusso francese. La nuova vita di Emily a Parigi è piena di
avventure inebrianti e sfide sorprendenti mentre si destreggia tra
conquistare i suoi colleghi di lavoro, fare amicizia e affrontare
nuove storie d’amore.
La serie è interpretata da
Lily Collins (Love Rosie), Ashley Park (Tales of the City),
Philippine Leroy Beaulieu (Call My Agent), Lucas Bravo (Smart Ass),
Samuel Arnold (Antony & Cleopatra), Camille Razat (The 15:17 a
Parigi) e Bruno Gouery (Doc Martin). Il cast ricorrente
include Kate Walsh, William Abadie e Arnaud Viard.
Emily
in Paris è creata e prodotta da Darren Star,
creatore di famosi classici come Beverly Hills 90210, Melrose Place
e Sex and the City. I produttori sono Collins e Andrew Fleming
insieme a Tony Hernandez e Lilly Burns di Jax Media. Nella terza
stagione Un anno dopo essersi trasferita da Chicago a Parigi per il
lavoro dei suoi sogni, Emily si trova a un bivio fondamentale in
ogni aspetto della sua vita. Di fronte a due strade molto diverse
deve scegliere esattamente a chi essere fedele (al lavoro e nella
vita sentimentale), capire cosa comportano queste decisioni per il
suo futuro in Francia e naturalmente continuare a vivere le
avventure e i sorprendenti colpi di scena che Parigi le offre.
Nell’ambito dell’evento Tudum
di oggi, Netflix ha mostrato
una clip della terza stagione di
Lupinper
la serie thriller guidata da Omar
Sy. Nella terza stagione Assane ora è in clandestinità e
deve imparare a vivere lontano dalla moglie e dal figlio. Le
sofferenze che lui stesso ha causato lo spingono a tornare a Parigi
con una folle proposta: abbandonare la Francia e ricominciare da
capo altrove. Ma gli spettri del passato sono sempre dietro
l’angolo e un ritorno inatteso sconvolgerà i suoi piani.
La
serie Netflix Lupin
Creato da George Kay, Lupin è
interpretato dal vincitore del César Award Omar Sy
(The Intouchables,
Jurassic World) insieme a Ludivine Sagnier, Clotilde
Hesme, Nicole Garcia, Hervé Pierre, Soufiane Guerrab, Antoine Gouy,
Fargass Assandé, Vincent Londez e Shirine Boutella.
Omar Sy è meglio conosciuto per la
sua acclamata interpretazione nel film drammatico del 2011 The
Intouchables, che gli è valso il César Award come miglior attore,
rendendolo il primo attore nero a ricevere il premio. Dopo il
successo della serie Lupin, Sy ha firmato un contratto
cinematografico pluriennale con Netflix.
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Netflix è
attualmente in trattative per sviluppare Tyler Rake
3. Il primo film, interpretato da Chris Hemsworth nei panni del mercenario
australiano che dà il titolo alla versione italiana del film (in
originale il franchise prende il nome di
Extraction), è stato presentato in anteprima su
Netflix
nel 2020 ed è diventato all’epoca la più grande premiere di film
originale sul servizio di streaming.
Il sequel, Tyler Rake
2, è stato presentato in anteprima all’inizio di questa
settimana il 16 giugno e ha ricevuto una risposta critica ancora
più forte grazie a una valutazione del 74% su Rotten Tomatoes.
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Appena un giorno dopo la premiere
del primo sequel, Chris Hemsworth ha aperto l’evento globale per
i fan di Netflix TUDUM in
onore dell’uscita di Tyler Rake 2. Era
accompagnato dal regista Sam Hargrave, che ha
discusso di cosa è successo nella realizzazione della
sequenza one-shot del film, che è durata oltre 20 minuti.
Discutendo della forte reazione dei fan al nuovo film, Hemsworth ha
rivelato che la piattaforma sta già “parlando” della realizzazione
di un terzo capitolo.
Questa notizia implica che il
numero di spettatori del primo giorno del secondo film di quello
che potremmo già chiamare un franchise sia stato incredibilmente
alto. Resta da vedere se il nuovo film corrisponderà al record
stabilito dal film precedente, e in tal caso, sembra inevitabile
che Tyler Rake 3 avrà il via libera.
Se il franchise si dovesse
estendere a un terzo film, potrebbe anche potenzialmente
continuare. Netflix ospita
molti franchise cinematografici, anche se finora la maggior parte
dei suoi successi è legato alle serie. Se continua a muoversi a
questo ritmo, Tyler Rake potrebbe rapidamente
crescere fino a diventare uno dei loro franchise più longevi di
sempre.
I concorrenti non dovranno
affrontare situazioni di vita o di morte, ovviamente, ma potrebbe
sembrare, visto che il premio in denaro per il vincitore è di $
4,56 milioni. Con un totale di 465 concorrenti iniziali, ogni sfida
sarà in stile eliminazione, così da ridurre il numero totale di
giocatori all’interno di ogni competizione. Le sfide sono
progettate per garantire che ogni giocatore sia spinto al limite,
ma ovviamente senza lasciarci le penne, come nella serie.
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Netflix ha rilasciato un teaser per l’attesissimo
Squid Game: The Challenge durante TUDUM, il loro
Global Fan Event da San Paolo, Brasile. Dando una piccola anteprima
di ciò che verrà, il teaser di Squid Game: The
Challenge stagione 1 mostra l’arena in cui i concorrenti
gareggeranno in costruzione all’interno di una grande location. La
costruzione avviene attraverso un time-lapse, che si interrompe con
i giocatori che escono dalla loro area di attesa, aspettando
ulteriori istruzioni.
Fubar è stata rinnovata per una seconda
stagione da Netflix. La serie, che ha
debuttato lo scorso maggio, presenta l’icona del cinema action
Arnold Schwarzenegger nel suo primo ruolo
televisivo da protagonista. Apparentemente una derivazione delle
dinamiche di True Lies, la serie d’azione vede la star interpretare
Luke Brunner, un agente della CIA che scopre che anche sua figlia
Emma (Monica Barbaro) lavora per
l’organizzazione.
Durante l’evento globale per i fan
di Netflix, Tudum, Arnold Schwarzenegger è salito sul palco
per condividere un blooper reel della prima stagione di
Fubar e ha anche rivelato che la seconda stagione è ufficialmente
in lavorazione. Dopo aver fatto l’annuncio, ha detto: “Sapete
quanto amo i sequel. Quindi siamo tornati, ragazzi, siamo
tornati!”
Oltre a recitare in film che hanno
generato i propri remake e franchise, tra cui
Predator e Total Recall, la
leggendaria star è apparsa in molti dei suoi sequel. Sebbene ciò
includa in gran parte i sequel dei film in cui ha recitato
originariamente, tra cui I Mercenari 2 e 3, e
cinque sequel di Terminator, è apparso anche in
sequel o spin-off di altri franchise, come in Batman &
Robin e Kung Fury 2.
Oltre ad essere la sua prima grande
incursione in televisione, Fubar potrebbe essere una nuova occasione per
Arnold Schwarzeneggerdi
dare vita a un franchise d’azione, cosa che potrebbe risarcirlo
degli esiti non troppo felici di Terminator:
Genisys e Terminator: Destino Oscuro.
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La serie di Stranger
Things ha messo a segno un altro enorme colpo di
casting per la sua ultima stagione: Linda Hamilton farà visita a Hawkins! La
serie, che segue pericolosi avvenimenti soprannaturali dentro e
intorno alla cittadina immaginaria, nell’Indiana, nel corso degli
anni ’80, è stata originariamente presentata per la prima volta su
Netflix nel 2016. Dopo anni di enorme successo, la
serie si concluderà con la prossima quinta stagione.
Durante l’evento globale per i fan,
Tudum, Netflix
ha fatto un annuncio importante sulla stagione 5 di
Stranger
Things. L’ultima stagione dello show vedrà
Linda Hamilton aggiungersi al cast in un ruolo non
ancora specificato. Lo streamer ha pubblicato una foto di Hamilton
sul suo account ufficiale per celebrare l’evento: una polaroid in cui compare
l’attrice in character in bianco e nero a testa in giù, forse a
segnalare un legame del personaggio con il Sottosopra, anche se il
suo ruolo è ancora misterioso.
Fin dall’inizio, Stranger
Things ha cercato di evocare gli anni ’80 in
molti modi diversi. Oltre alla colonna sonora e allo sfondo della
cultura pop nello show, uno dei modi più importanti in cui la serie
ha rievocato il decennio è stato coinvolgere attori che hanno
rappresentato delle vere e proprie icone in quegli anni. A partire
da Winona Ryder, che ha interpretato Joyce Byers
per tutti i 42 episodi.
In ogni stagione, i creatori di
Stranger
Things hanno alimentato la nostalgia con le loro
scelte di casting. Nel corso delle 4 stagioni precedenti la serie
ha visto sfilare Sean Astin di The
Goonies e Paul Reiser di
Aliens nella stagione 2, poi nel terzo ciclo c’è
stato Cary Elwes di La Storia
Fantastica. Più recentemente, la stagione 4 ha visto
l’icona di A Nightmare on Elm StreetRobert Englund interpretare la leggenda locale
Vittorio Creel.
E ora la quinta stagione di
Stranger Things ci propone il coinvolgimento di Linda
Hamilton, vera icona action degli anni ’80 grazie al ruolo di Sarah
Connor in Terminator, che è stato un successo che ha
cambiato il genere.
Stranger
Things è ambientato negli anni ’80 nella città
immaginaria di Hawkins, nell’Indiana. Quando un ragazzino scompare,
una piccola città scopre un mistero che coinvolge esperimenti
segreti, terrificanti forze soprannaturali e una strana ragazzina.
Stranger
Things è attualmente interpretata da
Winona
Ryder, David
Harbour, Finn
Wolfhard, Millie
Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin , Natalia Dyer,
Charlie Heaton, Cara Buono, Matthew Modine, Noah
Schnapp, Sadie
Sink, Joe Keer, Dacre Montgomery, Sean Astin, Paul Reiser ,
Maya Hawke , Priah Ferguson e Brett Gelman
La
quarta stagione di Stranger
Things ha stabilito un record per Netflix,
essendo stata vista per oltre 287 milioni di ore durante la
settimana dal 23 al 30 maggio. Questo non è solo un ottimo
risultato per il primo posto della settimana per Netflix, ma è
anche più che sufficiente per battere il record per il più grande
fine settimana di premiere della piattaforma di streaming per una
serie in lingua inglese, che era precedentemente detenuto dalla
seconda stagione di Bridgerton
(193 milioni di ore).
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Sono arrivate in rete le prime
immagini e il teaser del remake televisivo live-action di Netflix di
Avatar: The Last Airbender. La serie è stata
annunciata a settembre 2018 e adatta l’omonima serie animata del
2005. Si tratta del secondo adattamento in live action per questa
storia, dopo il film di M. Night Shyamalan del
2010, L’Ultimo dominatore dell’Aria.
Ora, Netflix ha diffuso in rete un teaser trailer e le
prime immagini per la serie live-action Avatar: The Last
Airbender in occasione di TUDUM,
rivelando un primo sguardo ad Aang, Katara, Sokka e Zuko.
Nel video, vengono mostrati gli
elementi di acqua, terra, fuoco e aria, rispecchiando l’ordine in
cui sono stati introdotti nell’introduzione della serie animata. Il
trailer, come visto sopra, rivela anche una finestra di uscita del
2024, promettendo che Avatar: The Last Airbender
arriverà il prossimo anno.
Avatar: The Last Airbender è stato sviluppato per
Netflix dal
produttore di Sleepy Hollow e Nikita,
Albert Kim. Il cast principale della serie sarà
composto da Gordon Cormier nei panni di Aang,
Kiawentiio nei panni di Katara, Ian
Ousley nei panni di Sokka, Dallas Liu nei
panni di Zuko e Paul Sun-Hyung Lee nei panni di
Iroh. Inoltre, Daniel Dae Kim interpreterà il
Signore del Fuoco Ozai, Ken Leung interpreterà il
Comandante Zhao ed Elizabeth Yu interpreterà il
ruolo della Principessa Azula.
In occasione di
TUDUM, l’evento Netflix dedicato ai fan, è stato proiatteto il
trailer di Heart of Stone, il nuovo film della
piattaforma in arrivo nel 2023 con Gal Gadot,
protagonista di Wonder Woman.
Gal Gadot,
Jamie Dornan e Alia Bhatt ti
invitano a scoprire il loro nuovo thriller di spionaggio
Heart of Stone, in arrivo su Netflix nel 2023.
Nel film, Gal Gadot è la
superspia Rachel Stone, che deve impedire che una risorsa chiamata
Cuore, un dispositivo elettronico in grado di controllare
operazioni globali di vitale importanza, cada nelle mani
sbagliate.
Il trailer mostra rapidamente la
vita solitaria sotto copertura di Rachel Stone e la sua devozione a
The Charter, l’organizzazione sotterranea di
mantenimento della pace per cui lavora. In seguito, ciò che ne
consegue è una rapida raccolta di tradimenti, tensioni e sequenze
d’azione, tra cui quella in cui Stone vola su un aereo con una tuta
da aliante e precipita giù da una montagna innevata con un
paracadute luminoso.
Netflix ha diffuso il
primo trailer dell’adattamento live-action di One
Piece, mostrando le prime immagini dell’avventura di
Monkey D. Rufy (Rubber nella versione italiana) per
diventare il Re dei Pirati. One
Piece è una serie manga creata da Eiichiro Oda, con oltre 1.000 capitoli e
racconta il viaggio di Rufy insieme alla sua ciurma, i Pirati di
Cappello di Paglia. Dopo essere stato trasformato in un adattamento
anime di successo, Oda ha ora collaborato con Netflix per adattare la serie in uno show televisivo
live-action.
Nel cast della serie compaiono
Iñaki Godoy, nei panni di Rufy, Zoro con il volto
di Mackenyu, Nami interpretata da Emily
Rudd, Usopp che ha il volto di Jacob Romero
Gibson, e infine il biondo Sanji, Taz
Skyler. La serie sarà disponibile nel 2023 in tutti i
Paesi in cui il servizio è attivo, e sarà composta da 8
episodi.
One Piece, la trama
Basato sulla serie manga
più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda,
One
Piece è una leggendaria avventura di mare come
nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha
sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo
villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un
leggendario tesoro, il ONE
PIECE, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il
bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato
e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei
vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi
rivali ad ogni occasione.
A comporre la ciurma
saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy,
Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero Gibson
(Usopp) e Taz Skylar (Sanji). Faranno parte del cast anche
McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan,
Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots,
Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven
Ward. In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da
Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli
sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda,
Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.
La figura di Pablo
Escobar è divenuta particolarmente ricorrente nel cinema e
nella serialità degli ultimi anni. Personalità controversa e
dall’innegabile fascino, egli ha calcato più volte lo schermo
interpretato da diversi celebri interpreti e ogni opera basata su
di lui ne ha esplorato aspetti e punti di vista diversi. Tra i
titoli più recenti si ricordano Escobar – Il fascino delmale, con Javier Bardem
nel ruolo del protagonista, e le prime due stagioni della serie
NetflixNarcos, dove si ripercorre ascesa e
declino del suo impero della droga. Un altro interessante film
dedicato al noto narcotrafficante è
Escobar (qui la recensione).
Uscito in sala nel 2014, il film
rappresenta il debutto alla regia dell’attore italiano
Andrea Di Stefano, cimentatosi con una storia
diversa rispetto alle altre dedicate a El Patrón
(soprannome con cui veniva chiamato Escobar. La vicenda è infatti
narrata da un punto di vista esterno, facendo di Escobar più una
figura in secondo piano ma ugualmente presente e minacciosa. Un
modo diverso dunque per raccontare gli anni del massimo potere del
narcotrafficante, mostrandone l’avidità e la brutalità e il modo in
cui tali aspetti si riflettevano sull’intera Colombia. Anche in
questo caso ad interpretare Escobar c’è un noto attore:
Benicio del Toro.
Anche solo per poter guardare
l’incredibile performance dell’attore nei panni di Escobar, è
questo un film che ogni appassionato di cinema dovrebbe recuperare.
Attraverso di esso si può scoprire molto di più sul leggendario
narcotrafficante. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
vera storia dietro il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
Escobar: la trama e il
cast del film
Protagonista del film è Nick
Brady, un giovane canadese che insieme al fratello
Dylan si reca in Colombia per aprire una scuola di
surf. Mentre si gode la tranquillità della sua nuova vita e
attività, Nick viene stregato dalla bellezza di
Maria, una giovane del posto. Iniziando a
frequentarla, però, il ragazzo scopre che questa è la nipote di
Pablo Escobar, il potente e intoccabile signore
della droga colombiano. Dopo aver incontrato proprio quest’ultimo,
Nick inizia a lavorare presso la sua tenuta chiamata
l’Hacienda, lasciando pertanto la scuola di surf e
incrinando il rapporto con il fratello, il quale non gradisce le
sue nuove frequentazioni. Ben presto, però, Nick capirà di essersi
introdotto in qualcosa di più grande e pericoloso del previsto, dal
quale non sarà semplice scappare.
Come anticipato, ad interpretare
Pablo Escobar vi è il premio Oscar Benicio del
Toro, trasformatosi fisicamente per il ruolo. La sua è
stata indicata come una delle interpretazioni più vicine a come
realmente era Escobar. Nei panni di Nick, il vero protagonista del
film, vi è invece l’attore Josh
Hutcherson, noto per essere stato Peeta Mellark nella
saga di Hunger Games. L’attrice Claudia
Traisac interpreta invece la nipote di Escobar, Maria. Lei
e Hutcherson, conosciutisi sul set, hanno poi intrapreso una breve
relazione. Sono poi presenti Brady Corbet nei
panni di Dylan e Carlos Bardem, fratello maggiore
di Javier, nel ruolo di Drago, scagnozzo di Escobar.
Escobar: la vera storia
dietro il film
Nonostante la figura di Escobar e il
suo potente cartello della droga visti nel film si ispirino alla
realtà degli eventi, la maggior parte del film si basa su
personaggi ed eventi non altrettanto veritieri. Non vi sono infatti
dei corrispettivi nella realtà dei personaggi di Nick e Maria,
pertanto tutto il rapporto tra di loro è principalmente frutto
dello sceneggiatore del film, ovvero lo stesso Di Stefano. Egli ha
tuttavia raccontato di non essersi inventato del tutto la storia
del film, ma di essere partito nel concepirla dopo aver saputo di
un non meglio identificato ragazzo che, recatosi in Colombia per
andare a trovare il fratello, si è avvicinato alla famiglia di
Escobar, finendo poi nei guai.
Di reale, dunque, ci sono tutti gli
aspetti che raccontano la vita del narcotrafficante e in
particolare le vicende che descrivono il suo stato di potere in
Colombia. Come noto, Escobar è infatti stato uno degli uomini più
potenti e ricchi in assoluto nei primi anni Ottanta. Con un
patrimonio stimato in oltre 76 miliardi di dollari, guidando il
cartello di Medellin egli divenne un’autorità tale da poter sfidare
il governo statunitense. Il suo declino arrivò con l’inizio degli
anni Novanta, quando dopo un periodo in prigione e la successiva
fuga, venne localizzato e ucciso, il 2 dicembre del 1993, da una
squadra colombiana di sorveglianza elettronica.
Escobar: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Escobar grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili
Cinema e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di sabato 17giugno alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Emily Blunt ha
condiviso un aggiornamento sul tanto atteso Edge of
Tomorrow 2, sequel del film del 2014 Edge of Tomorrow – Senza
domani.Emily Blunt ha recitato al fianco diTom Cruise nel film di fantascienza del
2014. Cruise ha interpretato il ruolo di William Cage
(Cruise), che sfrutta la sua nuova capacità di loop temporale con
l’aiuto del sergente Rita Vrataski (Blunt) per combattere gli
alieni.
Diretto da Doug Liman, l’ambizioso
film d’azione non è stato un grande successo al cinema. Tuttavia,
alla fine ha trovato il suo successo in tv e in home video. Da
allora, i fan da tempo hanno invocato a gran voce un potenziale
sequel del film senza successo fino ad oggi. In
un’intervista con Deadline ,
Blunt ha dichiarato: “Beh, mi piacerebbe farne un altro. Non so
quando e non so come, ma mi piacerebbe. Non so se la mia schiena
potrebbe sopportarlo”.
Il film è stato in varie fasi
di pre-produzione per anni. Inizialmente era stato annunciato che
Doug Liman sarebbe tornato a dirigere il sequel, con Tom Cruise e Emily Blunt che avrebbero ripreso i loro
ruoli. Il sequel provvisorio era intitolato Live Die Repeat and
Repeat. Tuttavia, il progetto è rimasto fermo quasi dieci anni
dopo l’uscita del film originale. Dunque al momento le
dichiarazioni dell’attrice non ci danno una grande speranza
rispetto al tanto agognato sequel, ma come spesso accade, la
speranza è l’ultima a morire.
Edge of Tomorrow – Senza domani in
streaming è attualmente disponibile su NOW. Diretto da Doug
Liman con una sceneggiatura scritta da Christopher
McQuarrie e il team di sceneggiatori Jez e John-Henry
Butterworth , la storia è adattata dalla light novel giapponese del
2004 All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Il film si svolge
in un futuro in cui la maggior parte dell’Europa è occupata da una
razza aliena. Il maggiore William Cage (Cruise), un addetto alle
pubbliche relazioni con limitata esperienza di combattimento, è
costretto dai suoi superiori a unirsi a un’operazione di sbarco
contro gli alieni, solo per ritrovarsi a sperimentare un loop
temporale mentre cerca di trovare un modo per sconfiggere gli
invasori.
La Warner Bros. ha speso oltre 100 milioni di dollari per
pubblicizzare Edge
of Tomorrow . È uscito nelle sale cinematografiche nel fine
settimana del 30 maggio 2014, in 28 territori e in altri 36
territori una settimana dopo. Il film ha ricevuto recensioni
positive dalla critica, che ha elogiato la trama, la regia, le
sequenze d’azione e le performance. Ha incassato oltre 370,5
milioni di dollari in tutto il mondo nella sua corsa teatrale.
Avrebbe dovuto
partecipare al Festival
di Cannes del 2020, quando l’edizione fu annullata a causa
della pandemia Covid, tra i vari film inseriti in una selezione
ufficiale virtuale e non competitiva, ma da allora il Last
Words di Jonathan Nossiter (Sunday,
Mondovino) ha continuato a viaggiare nel circuito: da
Deauville a Sitges, a partire da Il Cinema Ritrovato, promosso
dalla Cineteca di Bologna, che dal 15 giugno lo distribuisce nei
nostri cinema. Dando finalmente la possibilità al pubblico italiano
di vedere una favola profetica dal cast importante, visto che
intorno al sorprendente Kalipha Touray – diciannovenne esordiente
scoperto dal regista nel campo dei rifugiati di Palermo – vediamo
ruotare Nick Nolte, Charlotte Rampling, Stellan
Skarsgaard e Alba Rohrwacher.
Il
cinema e la fine dell’Umanità
Solo alcuni tra gli
abitanti del Pianeta ricordati dal protagonista – e ultimo
sopravvissuto – nel suo racconto. Che dal 2086 ci riporta indietro
a due anni prima, su una Terra abbandonata nella quale non ci sono
più elettricità o macchinari e i pochi sopravvissuti al disastroso
declino dell’Umanità e alle grandi alluvioni si aggirano guidati da
una misteriosa “Chiamata“. Che da Londra a Parigi, dove
viveva con la sorella in una stanza tappezzata di film, spinge Kal
(Touray) verso Bologna, in cerca della Cineteca. Qui trova
Shakespeare, un vecchio dallo sguardo selvaggio che vive nei
sotterranei del palazzo ormai abbandonato e che lo introduce a un
mondo fatto di immagini e ricordi. Quelli stessi che i due
inizieranno a ricreare una volta arrivati in Grecia in quella che
sembra essere una comunità di uomini e donne destinata
all’estinzione.
La
profezia di Jonathan Nossiter
Come nel libro Mis
últimas palabras di Santiago H. Amigorena, la
causa dell’apocalisse sembra esser stata un virus, della tosse,
come ci dice Nossiter, che ci racconta di un mondo bagnato da un
mare rosso nel quale agli sono concessi solo cibo in polvere e un
litro d’acqua a settimana. Una favola ecologica con la quale il
regista di Washington cerca di trasmettere amore e solidarietà
anche nella catastrofe, ambientale prima di tutto, tema a lui molto
caro, vista l’esperienza accumulata nel suo orto-laboratorio in
Italia, dove coltiva centinaia di varietà di vegetali frutto della
ricerca di semi ancestrali, tramandati da generazioni.
Dove lo ha bloccato la
pandemia, a Bolsena, alla fine della lavorazione, dopo che durante
le riprese la stessa Rampling aveva convinto Nolte a non tornare
oltreoceano nonostante l’incendio della sua villa di Malibu. Una
conferma della forte comunione di intenti che ha unito tutto il
cast e dell’amore per il nostro Paese, dove è stato girato il film
– tra il Parco Archeologico di Paestum e Bologna – e che vediamo
citato a più riprese (come nel murales dedicato a Lucio
Dalla o gli spezzoni di Risate di gioia
con Totò e Anna Magnani).
Tra
memorie del passato, in fuga dal futuro
Cinema, libri, musica e
pittura sono le armi con le quali il regista sceglie di combattere,
e alle quali si affidano i momenti più edificanti in questa lunga
apologia dell’ingegno umano e della capacità creativa, anche della
Natura. Una cronaca di una morte annunciata, stando a quanto ci
viene spiegato nel prologo, che mentre non consente speranza allo
spettatore, lo lascia con un monito, e un suggerimento. Che il
regista esplicita: “il pianeta è lì, a mezzo millimetro dal
crollo totale, che può succedere dal un giorno all’altro. Ho voluto
mettere il pubblico davanti a un futuro possibile, per spingerlo a
pensare a tutte le ragioni per lottare e non ritrovarsi a quel
punto”.
Un messaggio che sarebbe
bello credere qualcuno potesse cogliere, o almeno estrapolare ed
evidenziare in una narrazione troppo prolissa e involuta, che
alterna momenti di regressione belluina e di violenza, ma che poi
insiste sulla capacità espressiva della triade di vecchie glorie
Nolte, Rampling & Skarsgaard affidandosi ai loro virtuosismi più
che privilegiare equilibrio e coerenza. Anche perché nemmeno la
rappresentazione idilliaca di una comune tanto elevata etica e
spiritualmente riesce a spazzare via la disperazione, anzi la
acuisce.
Analogamente, il
coinvolgimento intellettuale resta piuttosto fine a se stesso in
questa distopia d’autore nella quale il cinema è insieme mezzo e
fine, nella quale la vita resta sullo schermo, bidimensionale.
Almeno fino alla definitiva consapevolezza dell’inutilità di una
tanto magra consolazione e della solo apparente centralità del
racconto per la sopravvivenza della specie. Tutti elementi che
fanno di questo Last Words un film utopico fuori
tempo massimo, al quale abbandonarsi, nel quale fuggire, ma lontano
dal mondo al quale vorrebbe parlare, forse non solo
stilisticamente.
I film citati in Last Words di
Jonathan Nossiter
Tarzan l’uomo scimmia di W.S Van Dyke
(1932)
Bestia di Aleksander Hertz (1917)
Andrej Rublëv di Andrej Tarkovskij (1966)
La palla nº 13 (Sherlock Jr.) di Buster Keaton
(1924)
Metropolis di Fritz Lang (1927)
I dimenticati (Sullivan’s Travels) di Preston
Sturges (1941)
Tampopo di Jûzô Itami (1985)
Risate di gioia di Mario Monicelli (1960)
An Interview with Dennis Potter di Melvyn Bragg
(Channel 4, 1994)
L’innaffiatore innaffiato di Louis Lumière
(1895)
Un chien andalou – Un cane andaluso di Luis Buñuel
(1929)
Candy Says di Beth Gibbons (2003)
L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov
(1929)
Monty Python – Il senso della vita di Terry Jones,
Terry Gilliam (1983)
Le Squelette Joyeux di Auguste and Louis Lumière
(1898)
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FLASH
The
Flash non è riuscito a fornire una spiegazione
del motivo per cui il Batman di Michael Keaton ha capito come funzionano
i viaggi nel tempo. All’inizio del film, Barry viaggia indietro nel
tempo per salvare la vita di sua madre, riuscendoci con successo.
Tuttavia, viene anche rivelato che Barry ha incasinato la sequenza
temporale, atterrando in un universo in cui alcuni elementi sono
gli stessi che Barry conosceva una volta e alcune cose sono
diverse. Ma la spiegazione sul multiverso di Bruce Wayne chiude il
cerchio mentre Barry deve affrontare le conseguenze.
Sebbene Batman esista ancora nel
nuovo universo di Barry, così come un kryptoniano che si è
schiantato sulla Terra, non è il Batman di Ben
Affleck che Barry conosce né l’alieno è Cal-El, che invece
non è mai atterrato in Kansas. Batman di Michael Keaton e Supergirl di
Sasha Calle sono i due eroi principali della nuova
realtà di The
Flash, con il primo che spiega attraverso l’efficace
metafora degli spaghetti perché alcuni elementi del multiverso
rimangono gli stessi, alcuni rimangono solo leggermente cambiati e
alcuni sono completamente diversi. Detto questo, The Flash non
riesce a fornire una spiegazione esplicita del motivo per cui il
Batman di Keaton sa come funzionano il multiverso e il viaggio nel
tempo.
Sfortunatamente, è improbabile che
il Batman di Keaton ritorni in una potenziale storia di The
Flash 2, il che significa che un sequel del film non
approfondirà il personaggio né scioglierà le domande su di lui.
Tuttavia, il film fornisce alcuni suggerimenti su come Batman
avrebbe potuto capire il funzionamento del multiverso. In primo
luogo, è stabilito che il Batman di Ben Affleck è
in qualche modo consapevole dell’esplorazione spazio-temporale,
poiché discute gli svantaggi del viaggio nel tempo con Barry nel
primo atto di The Flash. Ciò potrebbe significare
che Bruce Wayne in ogni universo, a causa del rispettivo status di
genio, potrebbe essere a conoscenza dei concetti di base del
viaggio nel tempo.
A seguito di ciò, Barry ha passato
del tempo a spiegare la sua situazione al Batman di Keaton. Ancora
una volta, poiché Bruce Wayne è una persona incredibilmente
intelligente, è possibile che abbia iniziato a sviluppare un
processo per spiegare il multiverso mentre Barry raccontava la sua
storia. Un altro possibile motivo per cui il Batman di Keaton
sapeva così tanto del viaggio nel tempo potrebbe derivare da quanto
tempo è stato Batman. Il Batman mostrato in The
Flash è stato attivo abbastanza a lungo da
vedere Gotham diventare una delle città più sicure del pianeta, il
che significa che è in pensione da molto tempo.
Questo ritiro avrebbe potuto significare che Bruce passava il suo
tempo a fare ricerche su molte cose diverse. Come di solito accade
per le menti più curiose e geniali, il viaggio nel tempo e le
dimensioni alternative avrebbero potuto essere uno di questi
argomenti, contribuendo a informare le sue conoscenze
sull’argomento in The Flash. Un’altra possibilità
è che Batman avrebbe potuto fare ricerche sui viaggi nel tempo
all’inizio della sua carriera spinto dal trauma della perdita dei
suoi genitori. Proprio come ha fatto Barry in The
Flash, il Batman di Keaton avrebbe potuto sperimentare il
viaggio nel tempo per salvare i suoi genitori, giustificando perché
sapeva come spiegare la situazione multiversale a Barry.
Indipendentemente da come il Batman
di Michael Keaton sapesse come funzionava il
viaggio nel tempo, era essenziale per la storia. Come nel caso di
qualsiasi racconto di viaggio nel tempo, devono esserci ampie scene
esplicative che spieghino al pubblico le regole che regolano la
storia.
Tuttavia, per gran parte di
The
Flash, Batman è come mentore di Barry Allen, sia
nella versione di Ben Affleck che in quella di
Michael Keaton. Per questo motivo, avere Bruce
che spiega il viaggio nel tempo a Barry non solo fornisce un modo
per spiegarlo al pubblico, ma si adatta alla relazione
mentore-allievo di Bruce e Barry. Di conseguenza, questa scena dà
inizio alla commovente relazione tra Barry e Bruce.
Allo stesso modo, Bruce ha anche
esperienza con traumi passati. L’intenzione di Barry di viaggiare
indietro nel tempo era salvare sua madre è qualcosa in cui Bruce
può identificarsi. Avere Bruce che poi spiega le conseguenze delle
azioni di Barry fa molto per stabilire quanto sia seria la posta in
gioco del film, dato che Bruce in qualche modo disapprova i metodi
di Barry nonostante entri in empatia con le sue motivazioni.
Il regista Andy
Muschietti condivide il motivo per cui il film
The
Flash (leggi qui la nostra recensione)
dei DC Studios, dal 15 giugno al cinema, non sarà un adattamento
fedele della popolare trama di Flashpoint
della DC Comics. Dopo che Muschietti ha ufficialmente aderito al
progetto del supereroe nel 2019, era infatti stato confermato che
il fumetto Flashpoint del 2011 sarebbe servito come
ispirazione principale per il racconto del film. Parlando con EW,
Muschietti ha però spiegato perché ha poi deciso di non includere
alcune delle parti principali del materiale originale, tra cui
Thomas Wayne nei panni di Batman e la guerra tra Themyscira e
Atlantide.
Non adattare quei dettagli nel film
live-action, ha detto il regista, ha permesso di sviluppare un film
di supereroi con una “forte storia emotiva“. “Non
volevamo dare al pubblico un adattamento letterale del fumetto.
Penso che sia una delle buone decisioni che abbiamo preso“, ha
spiegato Muschietti. “Se vedi il film, non sai dove sta
andando. E per quanto ad alcune persone sarebbe piaciuto vedere un
adattamento fedele, penso che abbiamo fatto la cosa giusta. Penso
che saranno gratificati vedendo che la storia prende un’altra
direzione”.
Inoltre, la produttrice
Barbara Muschietti ha anche confermato che le
modifiche alla trama di Flashpoint hanno dato loro la
possibilità di esplorare meglio il rapporto di Barry con i suoi
genitori. “Se non ne avessimo potuto avere abbastanza di loro,
per inserire invece altre parti del fumetto, sarebbe stato un film
molto diverso“. Come visto nei trailer, ad ogni modo, il film
The Flash mantiene la premessa iniziale della trama di
Flashpoint, con il Barry Allen di Ezra
Miller che finisce in una realtà alternativa in cui non
esiste nessuno dei suoi alleati di supereroi e il generale Zod di
Michael Shannon è tornato per continuare il suo
piano per annientare l’umanità.
The Flash: la trama e il cast del film
The
Flashè uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.