Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Richie Palmer, ha accennato a Empire che il film dimostra
che Wanda è il personaggio più potente dell’MCU. Parlando della massimizzazione
dei nuovi poteri di Wanda Maximoff nel film, Palmer ha quasi
definito Scarlett Witch il “cane di punta” del MCU.
“Non so chi sia più potente di
Wanda. Incontrare Wanda Maximoff alla fine di Endgame sarebbe stato
molto per Strange. Chi finisce in cima come l’essere più potente
dell’universo? Forse lo scopriremo alla fine del film”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Disney+ ha diffuso il trailer
italiano de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck,
il nuovo capitolo della famosa franchise di successo che arriverà
in Italia il 25 marzo in esclusiva sulla piattaforma streaming.
In questo nuovo film animato,
Claudio Bisio tornerà a prestare la sua voce
al simpatico bradipo Sid, mentre Leo Gullotta
doppierà nuovamente il mammut Manny. Al cast dei doppiatori si
uniscono Germano Gentile e Lucia Ocone che daranno voce rispettivamente
ai personaggi di Orson e Zee.
L’Era Glaciale: Le Avventure di
Buck continua le esilaranti avventure dei mammiferi
preistorici più amati dal pubblico. Desiderosi di un po’ di
indipendenza dalla loro sorella maggiore Ellie, i fratelli opossum
in cerca di emozioni, Crash e Eddie, partono alla ricerca di un
posto tutto loro, ma si trovano rapidamente intrappolati in
un’enorme caverna sotterranea. Vengono salvati da Buck, il furetto
con un occhio solo, amante dell’avventura e della caccia ai
dinosauri e insieme dovranno affrontare gli indisciplinati
dinosauri che popolano il Mondo Perduto.
Si stanno svolgendo a Torino le
riprese del thriller L’uomo
sulla strada, opera prima di
Gianluca Mangiasciutti, regista e
sceneggiatore dei cortometraggi di successo Dove l’acqua
con altra acqua si confonde – candidato al Premio David
di Donatello e al Globo d’Oro -, A girl like you
– presentato alle Giornate degli Autori, vincitore del
Premio Nuovo Imaie -, Je ne veux pas
mourir e Butterfly – entrambi
candidati ai Nastri d’Argento nel 2019 e 2020. Il soggetto nel 2010
si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema, la
sceneggiatura è di Serena Cervoni e Mariano Di
Nardo.
L’uomo sulla strada è interpretato
da Aurora Giovinazzo (Anni da
cane, Freaks Out, La classe degli
asini, Una casa nel
cuore) e Lorenzo
Richelmy (Il talento del
Calabrone, Dolceroma, Ride, Una
vita spericolata, Una questione
privata, La ragazza nella nebbia, “Marco
Polo”), ed è prodotto e distribuito da Eagle Pictures.
Completano il cast di questo thriller drammatico Astrid Casali
(America Latina), Eugenio Gradabosco (“Don Bosco”, “Cuori
rubati”), Marit Nissen (Due piccoli italiani), Jozef Gjura
(trilogia “Sul più bello”) ed Elisa Lucarelli (“Gente di mare 2”,
“Le stagioni del cuore”).
L’uomo sulla strada sarà al cinema in autunno, il
progetto è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino
Piemonte.
La trama
Irene ha 8 anni quando assiste come
unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della
strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non
riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una
adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi
giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di
proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo
che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo,
lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto
di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in
amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e
confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il
cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato
avviene…
Lucky Red ha diffuso il trailer ufficiale di
Una vita in fuga, il nuovo film che vede il
ritorno di Sean Penn come regista e interprete. Ad
affiancarlo sul set la figlia Dylan Penn, nel suo primo
ruolo da protagonista. Nel cast anche
Josh Brolin,
Miles Teller,
Katheryn Winnick e Eddie
Marsan.
Una vita in fuga, la trama
Ispirato alla storia vera del più
noto falsario della storia americana. Sean Penn è
John Vogel, un padre anticonformista, emozionante e straordinario
che insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e
avventura. È esaltante per una bambina. Crescendo, la realtà inizia
a divorare l’immagine del suo eroe. Le sue storie inverosimili non
tornano più, ma le conseguenze sconsiderate sì. Jennifer costruisce
una vita tutta sua, lontana dalla sua infanzia instabile. Ma mentre
i piani folli di John continuano ad intensificarsi, non può fare a
meno di essere attratta da suo padre e dalla sua avventura più
devastante.
Emily Ratajkowski è
una delle modelle più richieste degli ultimi anni che ha svolto,
parallelamente, anche una promettente carriera di attrice,
dividendosi tra cinema e serie tv. La modella e attrice ha iniziato
ha praticare queste professioni sin da quando era solo una
ragazzina, in grado di diventare una delle persone più amate in
tutto il mondo e risultando una delle modelle più affascinanti.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Emily Ratajkowski.
Emily Ratajkowski: i suoi film e le
serie TV
1. I film e la carriera di
attrice. Parallelamente alla sua carriera di modella,
Emily ha sempre lavorato anche nel mondo della recitazione,
iniziando già a sperimentare questa professione nel 2005, quando
debutta come comparsa nel film A Year and a Day. In
seguito, ha interpretato ruoli sempre meno marginali in film come
in L’amore bugiardo – Gone
Girl (2014), We Are Your Friends
(2015) e In Darkness – Nell’oscurità (2018), con Natalie Dormer.
In seguito, ha lavorato anche in Come ti divento bella!
(2018), Welcome Home (2018), con Aaron
Paule Riccardo
Scamarcio, Cruise (2018) e L’arte della
truffa (2019).
2. Ha partecipato anche in
diverse serie tv. La modella e attrice non ha solo
sperimentato la recitazione nel mondo cinematografico, ma anche per
il piccolo schermo. Infatti, ha preso parte alla sua prima serie
televisiva, nel 2009, con iCarly, partecipando poi anche
ad un altro episodio nel 2010. Inoltre, è apparsa anche in The
Spoils Before Dying (2015) e Easy (2016). Per quanto
riguardano i film tv, ha lavorato in Bright Futures,
attualmente in fase di post-produzione.
Emily Ratajkowski è su Instagram
3. Ha un profilo molto
seguito. La modella ha un proprio account Instagram
ufficiale che è seguito da qualcosa come 28,9 milioni di persone in
tutto il mondo. Sulla sua bacheca sono numerosi i post che vedono
il suo corpo protagonista indiscusso, tra set fotografici, momenti
di lavoro e svago insieme al marito. Seguendola si potrà dunque
rimanere sempre aggiornati sulle sue attività, lavorative o meno,
scoprendo anche tante altre curiosità e le battaglie femministe
sostenute dalla modella.
Emily Ratajkowski e la carriera da modella
4. Ha calcato diverse
passerelle. Emily è nata prima di tutto come modella,
firmando il primo contratto a soli 14 anni con la Ford
Models. Nel corso della sua carriera nel mondo della moda, ha
lavorato per Forever 21, ha sfilato per Marc
Jacobs, debuttando anche alla New York Fashion Week, ed è
apparsa su numerose copertine, come Sport Illustrated,
Cosmopolitan, Marie Claire e GQ. Nel giro di pochi
anni si è imposta come una delle supermodelle più richieste al
mondo.
5. Non ha mai abbandonato
gli studi. A differenza della maggior parte delle modelle
che hanno smesso di studiare dopo aver dato il via alla propria
carriera, la Ratajkowski ha terminato prima la sua istruzione.
Infatti, parallelamente ai suoi primi passi nel mondo della moda, è
andata avanti a studiare, diventando modella a tempo pieno solo
dopo aver conseguito il diploma in belle arti.
Emily Ratajkowski ha scritto un
libro
6. Ha pubblicato una propria
autobiografia. Nel novembre del 2021 l’attrice ha
pubblicato una propria autobiografia dal titolo My Body,
tradotta in italiano come Sul miocorpo. In
questo libro l’attrice ha ripercorso tutte le sue principali tappe
come modella, attrice e donna di spettacolo. In particolare, però,
la Ratajkowski racconta del lungo percorso di presa di
consapevolezza e accettazione del suo corpo, da quando era
adolescente sino ad oggi. Nelle pagine di My Body emergono
dunque anche molte riflessioni sul corpo femminile e il libro è
stato per la modella anche un modo per portare una volta di più
alla luce queste tematiche.
Emily Ratajkowski: i suoi capelli
7. Sfoggia spesso
acconciature diverse. La Ratajkowski ha negli anni
abituato i suoi fan ad acconciature spesso diverse, richieste per
lavoro o fatte per puro piacere personale. Dal suo castano naturale
è infatti passata talvolta al biondo, mentre numerose sono anche le
volte in cui ha proposto tagli diversi, da un classico liscio a dei
capelli mossi, fino a passare a dei ricci particolarmente
sorprendenti o ad una frangia che ha fatto aumentare la richiesta
di questo taglio. La Ratajkowski, dunque, si dimostra essere sempre
capace di ispirare gli altri con i propri cambiamenti di look.
Emily Ratajkowski: il suo
matrimonio
8. È stata fidanzata con un
produttore. Dal 2014 al 2017, l’attrice e modella ha
vissuto una breve storia d’amore con il produttore Jeff
Magid. Tuttavia, la coppia si è lasciata nel corso del
2017. I due non hanno mai rivelato i reali motivi dietro questa
separazione, citando solamente alcune differenze inconciliabili
sorte nel tempo.
9. Si è sposata.
Poco dopo l’addio al produttore Jeff Magid, l’attrice ha conosciuto
l’attore Sebastian Bear-McClard, fondatore dello
studio cinematografico indipendente Elara Pictures. La coppia, dopo
pochi mesi di frequentazione, si è sposata nel febbraio del 2018.
L’11 marzo 2021 annunciò attraverso Instagram di essere diventata
madre di Sylvester Apollo.
Emily Ratajkowski: età, altezza e
peso
10. Emily Ratajkowski è nata
il 7 giugno del 1991a Londra, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 170
centimetri, mentre il suo peso sembra agirarsi intorno ai 54 chili.
Le sue misure, invece, sono 88-61-56.
In Captain America: Il Primo
Vendicatore, vediamo Steve Rogers (Chris
Evans) che entra in possesso dello
scudo in vibranio di Captain America. Si tratta della prima
versione dello scudo tondo, realizzata da Howard Stark, che non
presenta ancora i colori dell’eroe, ed è ancora lucido e
argentato.
Proprio a quella versione prototipo
dello scudo, Funko POP! ha dedicato una statuina,
che vede il giovane Steve Rogers, appena trasformato, che stringe
in mano il prezioso oggetto consegnatogli da Stark in persona.
Ricordiamo che il primissimo uso
dello scudo che ha fatto Steve, è stato difendersi dai colpi di
pistola di Peggy Carter (Hayley Atwell) che lo
aveva visto appartarsi con una delle assistenti del colonnello
Chester Phillips (Tommy Lee Jones).
L’attrice
Sandra Bullock ha annunciato che si sta prendendo una
pausa dalla sua carriera di attrice. Bullock è emersa per la prima
volta sulla scena di Hollywood nei primi anni ’90 con prestazioni
straordinarie in film come Demolition Man con Sylvester
Stallone, Speed con Keanu Reeves e
The Net di Irwin Winkler.
L’attrice ha continuato la sua
carriera con una serie di drammi e commedie romantiche che hanno
contribuito a definire la sua carriera, collaborando con altre star
di alto livello che potrebbero eguagliare il suo ingegno, tra cui
Nicole Kidman in Amori e
Incantesimi, Ben Affleck in
Piovuta dal cielo, Hugh Grant in
Due settimana per innamorarsi e Ryan
Reynolds in The Proposal.
Dopo un periodo interamente dedicato
alla commedia, Bullock si è poi reinventata, cominciando a
scegliere diversamente i suoi film. Arriva così l’Oscar per
The Blind Side, ma anche la partecipazione a
Gravity del regista Alfonso
Cuarón, che le è valso un’altra nomination all’Oscar. Dopo
aver recitato in Bird Box di Netflix e Ocean’s Eight, Sandra Bullock si è preso una piccola pausa,
prima di tornare con The Unforgivable dell’anno scorso e
The Lost City di questo mese.
Parlando con
ET Canada, Bullock ha rivelato che metterà ancora una volta in
sospeso la sua carriera di attrice e si prenderà una pausa per
stare con i suoi figli, dicendo che deve essere “nel posto che
mi rende più felice”. Bullock ha detto che è completamente
dedicata alla sua carriera quando lavora, dicendo: “Prendo
molto sul serio il mio lavoro quando sono al lavoro” e che ora
vuole cambiare marcia ed “essere 24 ore su 24, 7 giorni su 7
con i miei bambini e la mia famiglia .” Per quanto riguarda la
durata di questa pausa, l’attrice ha detto che ha intenzione di
stare con la sua famiglia “per un po’”, ma non ha fornito una
tempistica specifica per il suo ritorno.
Nel servizio di
Empire Magazine per Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Elizabeth Olsen anticipa cosa aspettarsi dalle
interazioni tra Doctor Strange e Wanda, comprese le loro scene
di combattimento. Mentre entrambi hanno preso parte alla lotta
contro Thanos (Josh Brolin) in Avengers: Endgame, non si sono
incontrati, almeno non sullo schermo e mai prima delle scene già
viste nel trailer del film. Leggi il commento completo di Olsen qui
sotto:
“Ero davvero entusiasta di
dialogare con lui. Mi è davvero piaciuta la nostra conversazione
costante, di analisi e di cercare di capire da dove vengono
entrambi i personaggi”. L’attrice ha anche riferito che i due
personaggi si scontreranno ad un certo punto, e questo potrebbe
essere il momento che i fan più attendono.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Secondo quanto riferito, il creatore di
Watchmen vincitore dell’Emmy Award, Damon
Lindelof, sta lavorando a un nuovo film di
Star
Wars. Lindelof, noto anche per aver co-creato
Lost e The Leftovers, è
conosciuto per la sua narrazione ambiziosa, i colpi di scena
bizzarri, gli insiemi tentacolari e le strutture uniche, tutti
punti che si adatterebbero bene al canone di Star
Wars. Al di fuori della televisione, Lindelof ha
contribuito a film come Star Trek Into Darkness,
Tomorrowland e The Hunt.
Una nuova voce arriva da un tweet
fatto da Jeff Sneider, un giornalista di
The Ankler, e afferma che Damon
Lindelof sta lavorando a un nuovo film di Star Wars. Poco
altro si sa del progetto, ma la reputazione di Lindelof in
televisione parla da sé, e la notizia potrebbe suscitare
l’entusiasmo dei fan. Con le tendenze di Lindelof per grandi cast e
narrazioni sfaccettate, ci sono molte parti dell’universo di Star
Wars in cui i suoi talenti potrebbero essere ben utilizzati.
Sono passati sei anni da quando
Tom
Holland è entrato nel Marvel Cinematic Universe come
Spider-Man, e da allora è diventato uno dei volti principali del
franchise. James Young, stuntman in forze ai
Marvel Studios, ha recentemente parlato
dell’audizione di Holland per il ruolo durante un’apparizione sul
canale YouTube di Corridor Crew e ha discusso di come la
performance di Holland nella sua audizione con Chris
Evans abbia sbalordito i dirigenti che assistevano
“Hanno fatto entrare gli attori con il costume di Spider-Man,
quello che indossa nel primo film. Hanno fatto tutta questa
sequenza di “Ehi, quello scudo non obbedisce affatto alle leggi
della fisica”, hanno fatto tutto… Chris è arrivato nel suo giorno
libero. Tom dice “Ehi Joe, ti dispiace se faccio il mio ingresso?”
e sento che Kevin, Joe e tutti loro mi dicono “Eh?”, e Tom
Holland continua a saltare e a fare capriole perffette.
Direttamente oltre Chris Evans, atterra nel segno, dice “Hey Cap,
come stai?” girandosi intorno, ‘Ti piace il mio vestito?’ Tutto ciò
che si sentito erano mascelle che cadevano… ho la pelle d’oca e le
lacrime agli occhi. Questo ragazzo è appena entrato, ed è Peter
Parker.”
Il popolare canale VFX, Corridor Crew, ha
recentemente incontrato gli stuntman di Hollywood James
Young e Gui DaSilva-Greene per analizzare
le migliori acrobazie del MCU. Young ha combattuto come Iron
Man in
Captain America: Civil War, indossando l’elmetto e
quelli che sono essenzialmente parastinchi e pantaloni del pigiama.
Oltre a spiegare come doveva fare la coreografia con
Chris Evans e
Sebastian Stan mentre seguiva uno scudo in CGI,
Young ha rivelato che il combattimento finale del film era stato
pianificato 20 minuti prima che fosse girato. Young ha detto:
“Questo combattimento finale è
davvero interessante perché abbiamo fatto delle anteprime, ma poi
credo che i set siano cambiati o le posizioni sui set siano
cambiate. I giorni cambiano, lo fanno sempre. Quindi, quello che
vedi è che, una volta che hanno iniziato a combattere corpo a corpo
giù nel silo, è
stato fatto tutto 20 minuti prima che lo girassimo … Puoi
pianificare tutto ma è un set cinematografico: possono succedere
più cose: qualcuno non è disponibile, questa storia, una nuova
idea, un nuovo set, [ecc]”.
Lo scontro tra Cap e Iron Man resta
una scena davvero incredibile e il fatto che sia stato coreografato
e ideato soltanto 20 minuti prima delle riprese lo rende un lavoro
ancora più impressionante.
Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di
Avengers: Age of
Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti
ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per
proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos, in Nigeria,
viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede
coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce
un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che
decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova
dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di
proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.
Richie Palmer, che
è uno dei produttori di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dà
una risposta piuttosto intrigante alla domanda sul ruolo del
Professor X nel film in un’intervista con
Empire. Mentre i fan hanno immediatamente concluso che
l’apparizione di Stewart significava un ritorno in stile No Way
Home di un personaggio amato, Palmer avverte gli spettatori di non
essere così frettolosi. Dato che il film racconterà numerose
realtà, il produttore suggerisce che questo Professor X potrebbe
non essere lo stesso dei film originali degli X-Men della Fox.
“Citerò il primo film degli
X-Men e dirò: “Sei sicuro di aver visto quello che hai visto?” Ci
sono infinite versioni di questi personaggi, e solo perché potresti
aver sentito qualcosa di familiare non significa che sia qualcuno
che hai visto prima.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Hayden Christensen ha inaugurato il suo ruolo
di Anakin Skywalker in Star
Wars: Episodio II – L’Attacco dei Cloni, in cui
interpreta il giovane padawan di Obi-Wan Kenobi/Ewan
McGregor. Sappiamo che i due torneranno nella
miniserie Disney+ dedicata al maestro jedi e in
arrivo alla fine di maggio.
Ora, nel corso di un’intervista,
Hayden Christensen ha ricordato il suo
primo incontro con McGregor sul set de L’Attacco dei Cloni. Rivolto
a Ewan McGregor ha detto: “Ricordo appena mi
hai visto. Hai detto: ‘Hayden!’ Non ci eravamo mai incontrati
prima, ma hai detto il mio nome come se fossimo amici da una vita e
mi hai dato un grande abbraccio e mi hai accolto in famiglia. Il
calore del tuo saluto ha lasciato un’impressione così duratura e ha
significato molto”.
Tutto il fandom di Star Wars è
eccitato all’idea di rivedere Ewan McGregor e Hayden Christensen nei panni, rispettivamente,
di Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker/Darth
Vader. L’evento è atteso per il 25 maggio su Disney+, nella serie limitata dedicata
al maestro Jedi.
Mentre ha rilasciato una breve
intervista prima della cerimonia di premiazione, l’attore si è
lasciato sfuggire il fatto di essere stato a Los
Angeles per continuare a lavorare al film. L’attore non ha
commentato la natura delle riprese, ma ha chiarito che erano in
corso e che era direttamente coinvolto.
“Mi sto divertendo molto [a Los
Angeles] a fare le riprese di Doctor Strange”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Zegler ha elogiato sia Ariana DeBose, che ha conquistato il premio
per la migliore attrice non protagonista, sia Cindy
Tolan, che ha portato a casa il riconoscimento per la
migliore direttrice di casting. Ecco il tweet:
West
Side Story, l’adattamento cinematografico del
musical diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven
Spielberg, arriverà il 23 dicembre nelle sale italiane,
distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Diretto dal vincitore dell’Academy
Award® Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del
Premio Pulitzer e del Tony Award® Tony Kushner, West
Side Story racconta la classica storia delle
feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La
rivisitazione dell’amato musical è interpretata da
Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David
Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff),
Josh Andrés Rivera (Chino), Ana
Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian
d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita
Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio
in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver
vinto i premi Oscar®, Emmy®, GRAMMY®, Tony® e Peabody, è anche una
dei produttori esecutivi del film.
La squadra creativa del film, che
unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che
è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award®
Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre
direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore
del GRAMMY Award® Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni
dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra
candidato all’Academy Award® David Newman
(Anastasia), che ha composto la colonna
sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award® Jeanine Tesori
(Fun Home, Thoroughly Modern
Millie), che ha supervisionato il cast per le parti
cantate; e il music supervisor candidato al Grammy® Matt Sullivan
(La Bella e la Bestia,
Chicago), produttore esecutivo delle musiche del
film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata
all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore
vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story
è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway
originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di
Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e
coreografato da Jerome Robbins.
Sappiamo ancora molto poco di
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma lo
sceneggiatore del film, Jeff Loveness, ha
condiviso un dettaglio emozionante in merito alla realizzazione
delle scene d’azione del film.
Durante una recente apparizione al
podcast I Said No Gifts! (tramite The Direct), Loveness ha
spiegato come Quantumania abbia utilizzato la stessa tecnologia
StageCraft di Industrial Light & Magic utilizzata da
The Mandalorian, che essenzialmente
proietta sfondi generati dal computer su schermi su cui gli attori
possono filmare. Ha descritto questa tecnologia come “uno schermo
verde vivente”. Per Ant-Man and the Wasp: Quantumania, è diventato
davvero utile durante una scena con Wasp di
Evangeline Lilly, come ha detto Loveness:
“C’era una sequenza complicata
in cui Wasp, molto piccola, vola in giro, sta attraversando la
foresta e la telecamera si muove con lei e la segue sullo schermo,
quindi sembra proprio una ripresa legittima del film, ed è molto
stridente vedere questo schermo gigantesco che si muove come una
telecamera”.
Durante un’intervista con
Polygon, la make-up artist di The
Batman, Naomi Donne, ha
ulteriormente discusso di come Matt Reeves sia
stato ampiamente ispirato da Kurt Cobain durante
la creazione del suo Batman. Con questa ispirazione, ha creato look
per eyeliner scuri per il ritratto di Robert
Pattinson.
Secondo Donne, ottenere il look è
stato un processo di tentativi ed errori e che tra l’ambientazione
piovosa di The
Batman e le intense scene d’azione, il trucco
doveva rimanere al suo posto. Il risultato finale è stato una
combinazione di pigmento, un eyeliner cremoso e un trucco con
vernice liquida che ha conferito a Batman il suo aspetto emo.
“Matt era davvero entusiasta che
ci fossero resti del [trucco degli occhi] quando Robert si è tolto
il cappuccio, quindi l’abbiamo tenuto. In realtà abbiamo tolto il
cappuccio e abbiamo guardato ciò che era rimasto, e l’abbiamo
usato. È davvero difficile togliere il trucco nero degli occhi e
l’abbiamo usato. E poi, per illuminarlo, abbiamo usato questo
pigmento leggermente scintillante per dargli un po’ di luce, in
modo che riflettesse le luci nello stesso modo in cui avrebbe fatto
il suo costume di Batman.”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
È stata caricata on line una lunga
scena di Spider-Man:
No Way Home, i primi 10 minuti del film, per
l’esattezza, che comprendono anche la scena cameo di
Charlie Cox nei panni di “un avvocato molto
bravo”, Matt Murdock!
Le case infestate da presenze
demoniache al cinema hanno sempre avuto un grande fascino. Sono
molti i film che vedono questo tipo di luogo come protagonista, dal
celebre Amityville Horror (1979) a Shining (1980), dai più
recenti L’evocazione – The
Conjuring (2013) e Crimson Peak (2015)
fino ad un capostipite come La casa (1981). Ancora oggi
sono molti i titoli, tra serie e film, che si basano sull’orrore
generato da questo ambiente speciale. Uno dei più recenti è
Aftermath – Orrori dal passato, diretto
nel 2021 da Peter Winther, qui al suo secondo film
cinematografico dopo il fantascientifico Painkillers.
Seguendo le caratteristiche di
questo filone cinematografico, Winther e la sceneggiatrice
Dakota Gorman confezionano un racconto che trova
le sue radici in una storia realmente accaduta. Naturalmente, gli
autori si sono qui sbizzarriti ad esagerare gli elementi
paranormali e orrorifici, discostandosi da quella che è stata la
vera vicenda da cui Aftermath – Orrori dal passato, prende
spunto. Ciò non toglie che il collegamento tra il film ed episodi
grossomodo simili e realmente accaduti non fa che aumentare il
senso di terrore provato nel corso della visione.
Aftermath – Orrori dal
passato è dunque un ottimo titolo da scoprire e guardare se si
è amanti di questa tipologia di racconti. Con colpi di scena, buone
interpretazioni e un finale come sempre a sorpresa, è questo un
titolo che difficilmente deluderà i suoi spettatori. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e la vera storia.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Aftermath – Orrori dal
passato: la trama e il cast del film
Protagonisti del film sono
Natalie e Kevin Dadich, una
giovane coppia di sposi in crisi, il cui matrimonio sembra ormai
irreparabilmente compromesso. Durante la terapia, però, ai due
viene consigliato di fare un’ultima prova prima chiudere per sempre
la loro relazione. Per fare questo tentativo, decidono di
trasferirsi nella speranza di chiudere con il loro passato,
riuscendo persino a trovare la casa dei loro sogni. Un’occasione
unica, che riuscendo a non farsi sfuggire sembra segnare davvero
l’inizio di qualcosa di nuovo e più positivo. Ben presto però,
alcuni avvenimenti inquietanti iniziano a disturbare l’apparente
serenità ritrovata della coppia, rivelando che l’edificio non è
affatto l’idilliaco paradiso che credevano.
Protagonisti del film, nel ruolo di
Natalie e Kevin, vi sono gli attori Ashley Greene
e Shawn Ashmore. Lei è nota in particolare per
aver interpretato la vampira Alice Cullen nella saga di
Twilight, ma la si ritrova anche in film quali LOL –
Pazza del mio migliore amico (2012) e Bombshell – La voce dello
scandalo (2019). Ashmore è invece noto per aver
interpretato Uomo Ghiaccio nella saga di X-Men, ma anche per la
serie The Following. Per prepararsi ai loro rispettivi
personaggi, i due attori hanno studiato attentamente la vera
vicenda, cercando di calarsi realisticamente in quella situazione.
Accanto a loro, nel film, si ritrovano Sharif
Atkins nel panni dell’ufficiale Richardson, Jason
Liles in quelli del misterioso Otto e Britt
Baron con il personaggio di Dani.
Aftermath – Orrori dal
passato: la vera storia dietro al film
Come anticipato, Aftermath –
Orrori dal passato è basato su una vicenda realmente accaduta,
come riferito anche dalla didascalia presente nel film. Per se gli
elementi paranormali e il colpo di scena finale sono stati
inventati dagli autori, molti dei disagi subiti dai protagonisti
nella loro nuova casa sono fedeli a quelli vissuti dai reali
protagonisti della vicenda. Questi sono Jerry Rice
e JaniceRuther, una coppia di
San Diego che nel 2011 ha acquistato una casa nel quartiere di
Carmel Valley, superando l’offerta di una certa Kathy
Rowe, la quale si era dimostrata fortemente interessata
all’acquisto dell’immobile. Dopo aver concluso l’affare, i coniugi
si sono dunque trasferiti nella loro nuova casa. Qui, nel giro di
breve, hanno iniziato a verificarsi però una serie di strani
eventi.
Inizialmente si è trattato di
situazioni innocue ma inspiegabili, come l’interruzione del
servizio postale o, in seguito, il recapito di numerose riviste che
i due non avevano però ordinato. Inconvenienti che sono però
costati loro migliaia di dollari. La situazione si è fatta più
controversa quando la vicina ha iniziato a ricevere cartoline
d’amore a nome di Jerry, mentre online sono comparsi annunci
sessuali a nome di Janice. Tramite quest’ultimi, la polizia è
infine riuscita a risalire all’autore di tutto ciò, ovvero proprio
Kathy Rowe, la quale non riusciva a sopportare di aver perso la
casa dei suoi sogni. La donna fu in seguito condannata a 5 anni di
libertà vigilita, mentre i due coniugi hanno frequentato sessioni
di terapia di coppia per superare la crisi generatasi tra loro a
causa di tali eventi.
Aftermath – Orrori dal
passato: il trailer del film e dove vederlo in streaming
Aftermath – Orrori dal
passato è stato acquistato e distribuito a livello
internazionale da Netflix e dunque è possibile trovarlo per
una visione in streaming unicamente sulla relativa piattaforma
dell’azienda. Per chi possiede già un account, basterà eseguire
l’accesso con i propri dati e riprodurre il film. Per chi invece
non possiede ancora un account, prima di vedere il titolo occorrerà
aprirne uno, sottoscrivendo un abbonamento mensile che permetterà
di avere accesso anche a tutti gli altri film presenti nel
catalogo. Si avrà a quel punto modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video.
Mentre i fan si preparano per i
futuri titoli del DCEU di
quest’anno come The
Flash e Aquaman e il Regno
Perduto, questo è un ottimo momento per riflettere sui
precedenti film del franchise e sui personaggi che hanno già fatto
il loro debutto cinematografico. Tra questi, ce ne sono diversi che
sono apparsi solo una volta sul grande schermo finora, per
motivi diversi.
Alcuni film hanno conosciuto
successivi reboot, come nel caso di Suicide Squad, o i personaggi visti una tantum
hanno incontrato la morte nei film in cui sono stati introdotti.
Altri ancora, sono stati momentaneamente “congelati” e devono
ancora ritornare sul grande schermo a causa di ritardi nei sequel
in preparazione. Indipendentemente da ciò, questi personaggi sono
alcuni di quelli che i fan vorrebbero vedere ritornare, dato che
sono riusciti a catturare l’interesse del pubblico anche con poco
tempo sullo schermo: che siano amici o nemici, molte di queste
performance meritano una menzione d’onore.
Renee Montoya
Renee Montoya
appare nel film Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley
Quinn). Esordisce come detective al dipartimento di
polizia di Gotham City, e il suo obiettivo è quello di consegnare
alla giustizia Black Mask, l’antagonista
principale del film.
Anche se finora è apparsa solo in
questo film, sarebbe un peccato escluderla dai potenziali sequel.
Renee Montoya lascia il suo lavoro come detective al GCPD, quando
comincia a capire che a volte è necessario andare al di là della
legge per trovare la giustizia; non ha capacità sovrumane, ma con
la sua intelligenza e il suo senso della giustizia, diventa un
potente membro delle Birds of Prey alla fine del
film, perciò sarebbe interessante vedere come la sua storia di
poliziotta potrebbe influenzare le storyline future.
Black Mask
Un altro notevole personaggio di
Gotham City è Roman Sionis, noto anche come
BlackMask, personaggio apparso
solo in Birds of Prey. Roman Sionis è uno squilibrato
signore del crimine nonché principale antagonista del film; in una
città piena di criminali, Black Mask si è fatto un nome e ha
dimostrato quanto potere ha a Gotham City prendendo di mira
Harley Quinn.
La sua scomparsa alla fine del film
ha portato molti a credere che non sarebbe più ritornato sugli
schermi. Ma i veri fan della DC, sanno bene che
potrebbe non essersene andato per sempre: Black Mask ha connessioni
tra le più disparate a Gotham, e sarebbe un degno antagonista nei
futuri film del DCEU,
specialmente nelle storyline dei personaggi che gravitano attorno a
Batman. Certo, non ha la stessa rilevanza del
Joker, ma il giusto potenziale per rappresentare
un villain radicato a Gotham, narcisista e incline alla violenza
c’è tutto.
Deadshot
Prima che arrivasse The Suicide Squad, c’era solo Suicide
Squad. Nel team-up del film originale,
Deadshot, il cui vero nome è Floyd
Lawton, una volta era un mercenario su commissione.
Tuttavia, dopo la sua prigionia, viene inserito nella Task
Force X per sconfiggere l’Incantatrice.
In bilico tra il criminale e
l’antieroe, si unisce alla Suicide Squad come uno straordinario
cecchino e, anche se il film potrebbe non essere stato accolto
favorevolmente, Deadshot si è subito convertito in
uno dei personaggi preferiti dai fan. È diventato un grande leader
all’interno della squadra e ha un’eccellente chimica con
Harley Quinn, che abbiamo poi rivisto in altri
film del DCEU. Il
suo personaggio, invece, non è apparso nel reboot e non si sa se
potrebbe essere reintrodotto in futuro. Sembra infatti che molti
personaggi originali di Suicide Squad potrebbero
non ripresentarsi più nel DCEU,
poiché ciò causerebbe confusione agli occhi dei fan.
Atlanna
Come madre di Arthur
Curry e regina di Atlantide, Atlanna è
apparsa solo nel primo film di Aquaman
finora, mentre suo figlio credeva che non fosse più viva. Benché
fosse innamorata del padre di Arthur, un umano sulla terraferma, è
stata fedele ai suoi doveri di regina e ha anche dato alla luce un
figlio per un re sottomarino.
Nel primo film di Aquaman,
viene rivelato che è appunto in realtà viva e si riunisce con
Thomas Curry sulla terraferma, dopo
l’incoronazione di Arthur ad Atlantide. Non ha fatto altre
apparizioni nei film del DCEU, ma è
stata confermata per il sequel di Aquaman. Sarà emozionante
assistere agli sviluppi del suo arco, soprattutto se il pubblico la
vedrà porsi come guida per il figlio Arthur; una maggiore presenza
di Atlanna sulla scena potrebbe anche significare che gli
spettatori impareranno di più sul suo esilio e su come ha trascorso
il suo tempo in solitaria nel Mare Nascosto.
Cassandra Cain
Cassandra Cain è un
altro personaggio introdotto dal film Birds of Prey; anche se ha solo dodici anni, è
un’incredibile borseggiatrice e, dopo aver ingoiato il diamante che
l’antagonista Roman Sionis sta cercando, diventa
un’improbabile spalla di Harley Quinn.
Il suo ritorno nei futuri progetti
del DCEU
potrebbe aprire le porte a diverse storyline dei fumetti
DC. Molti fan si sono innamorati della sua
personalità ribelle sul grande schermo, ma i lettori dei fumetti la
conosceranno come personaggio che assume il mantello di
Batgirl e, anche se Batgirl deve
ancora essere introdotta nel DCEU,
sarebbe interessante conoscere gli sviluppi futuri di Cassandra
Cain accanto a Harley Quinn.
Bloodsport
Nel film reboot, Robert DuBois
aka Bloodsport appare come il protagonista
principale di Suicide
Squad; per tutto il film, è riluttante a lavorare con
gli altri, tuttavia diventa rapidamente un leader all’interno del
gruppo, analogamente a Deadshot nel film
originale, e alla fine combatte per la libertà sua e dei suoi
compagni.
Bloodsport è un mercenario spietato,
noto per aver mandato Superman in terapia intensiva. È anche una
delle poche persone in grado di ricattare con successo
Amanda Waller, a testimonianza della sua astuzia.
Sembra che il reboot abbia avuto più successo dell’originale,
quindi molti sperano che Bloodsport ritorni nei
futuri film del DCEU; in
particolare, la sua relazione con la figlia è stata mostrata come
una delle motivazioni principali del personaggio, dunque una
ricomparsa del personaggio potrebbe portare alla risoluzione di
questa interessante storyline.
Victor Zsasz
Come braccio destro di
Romanis Sionis (alias Black
Mask), Victor Zsasz è un antagonista
significativo in Birds of Prey; è un serial killer e sicario
con evidenti cicatrici lungo il suo corpo, ognuna delle quali
rappresenta ogni sua singola vittima ed è un altro dei tanti
criminali di Gotham con una presenza sostanziale in tutto il
film.
La sua morte nel film ha permesso a
Helena Bertinelli di vendicare la morte della sua
famiglia. Anche se è improbabile che Victor Zsasz ritorni in un
qualche live action del DCEU (e in
qualsiasi veste) il suo piccolo ruolo ha contribuito ad aumentare
il livello di apprezzamento di Birds of Prey da parte dei fan. Lavorando
direttamente al servizio di Black Mask, la loro
alchimia è diventata rapidamente qualcosa di interessante per il
pubblico, il che ha conferito a un personaggio altrimenti sadico un
po’ più di umanità.
Black Manta
Come antagonista in agguato nel
primo film, il ruolo di Black Manta in Aquaman
è uno spettacolo minaccioso: egli è un alleato del fratellastro di
Aquaman, dotato di tecnologia aliena simile a
quella di Atlante e, alla fine, cerca vendetta per suo padre, che
non è stato salvato da Aquaman.
Black Manta, il cui vero nome è
David Kane, è un chiaro nemico di
Arthur: mentre nel primo film ha lavorato sotto la
discrezione del fratello di Arthur, Orm, è chiaro
che i suoi affari non sono finiti. E’ un cattivo di punta di
Aquaman,
quindi sarà interessante vedere come si comporta nel sequel.
Katana
Un altro membro del film originale
di Suicide
Squad che non è, ahimè, arrivato al reboot è Tatsu Yamashiro,
meglio conosciuta come Katana. Katana è la guardia
del corpo di Rick Flag in tutto il film e uno dei membri più
intransigenti dell’intera squadra.
Katana ha una triste storia alle
spalle, e sembra che il suo mondo sia circondato dalla morte; la
sua presenza è intimidatoria per molti degli altri personaggi a
causa della spada che brandisce, che è in grado di intrappolare le
anime delle sue vittime. È inflessibile e un personaggio che è
stato tragicamente inesplorato, ma sembra improbabile che possa
tornare nel DCEU a
causa del fatto che il suo personaggio è così strettamente legato a
quello di Rick Flag, che non è sopravvissuto al
reboot.
La Cacciatrice (Huntress)
Birds of Prey è
ricco di grandi introduzioni di personaggi dei fumetti DC, una
delle quali è Helena Bertinelli, facente parte
della famiglia criminale Bertinelli nonché unica sopravvissuta al
loro massacro. Per vendicarsi, è diventata una vigilante conosciuta
come Huntress: il suo obiettivo è Victor Zsasz,
che ha partecipato personalmente al massacro della sua
famiglia.
Come membro della famiglia
Bertinelli, il suo personaggio è un’altra figura importante di
Gotham City. In realtà, ha scaldato i cuori del pubblico perché,
mentre all’apparenza sembra una vigilante abile e spietata, Helena
è piuttosto goffa. Dato che alla fine diventa un membro delle
Birds of Prey, potrebbe tornare in progetti
futuri, insieme ai suoi nuovi amici.
Un’ombra negli
occhi è un
film storico-drammaticoNetflix
in grado di spiccare tra i tanti che
parlano di guerra. Il regista Ole Bornedal
sceglie di raccontare un episodio realmente accaduto durante la
Seconda Guerra Mondiale nella sua terra, la
Danimarca. Così facendo, colpisce nel segno: la sua opera è
tanto vera quanto profonda e struggente, un pugno nello stomaco per
i temi trattati e una perla rara a livello di immagini e
recitazione.
Un’ombra negli occhi: la storia
vera dell’attentato alla Shell House
Il film prende spunto da un evento
realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1945, la
Royal Air Force decide di attaccare la Shell
House di Copenaghen, sede della Gestapo e luogo di torture nei
confronti delle spie e dei disertori. Durante l’attacco aereo, un
errore delle forze britanniche fa si che parte dei bombardamenti
vengano diretta ad una scuola elementare: lo sbaglio causa la morte
di 125 civili, tra cui 86 bambini.
In Un’ombra negli
occhi vengono raccontate le vicende di alcune persone
coinvolte nell’attacco: un bambino rimasto traumatizzato dopo aver
assistito ad un bombardamento, una bimba che ha visto l’uccisione
di una spia in mezzo alla strada, una suora che non riesce a
trovare la forza di credere, un giovane poliziotto della Gestapo
disconosciuto dalla famiglia. Non i casi estremi, i soldati o gli
internati, ma persone che potrebbero essere chiunque e che, a causa
della guerra, sono impossibilitate a vivere serenamente.
Vite stravolte
In Un’ombra negli
occhi vengono toccati tanti temi profondi, ma il filo
conduttore del film è un concetto semplice quanto brutale: la
guerra arriva e, qualsiasi momento tu stia vivendo, chiunque tu
sia, invade ogni aspetto dell’esistenza. L’inizio del film
esplicita bene l’idea: le immagini sono allegre, campi lunghi
raffiguranti la campagna danese si alternano a scene allegre di una
famiglia in festa. Un bambino fischiettante sta pedalando in
bicicletta. Poco lontano, una macchina percorre le strade di
provincia quando, improvvisamente un aereo lancia una bomba
sull’auto, uccidendo la famiglia all’interno. L’idea è che anche
nei luoghi più desolati, anche negli attimi di pace, non è
possibile abbassare la guardia se si è in guerra.
La fede, l’infanzia e
l’amore sommersi dalla guerra
I protagonisti del film sono almeno
cinque. Tre di questi sono dei bambini che devono giostrare i
propri sentimenti tra l’infanzia e la guerra: la spensieratezza non
può esistere fino in fondo. Non mancano gli attimi gioiosi, ma sono
dei piccoli sprazzi nel generale clima di tensione del conflitto.
Gli altri due protagonisti sono una novizia e un nazista. Entrambi
molto giovani, faticano a costruire il proprio futuro nel contesto
della guerra: Teresa perde la fede e Frederik è
sommerso dai sensi di colpa.
Come se non bastasse la tensione del
mondo circostante, la vita dei protagonisti di Un’ombra
negli occhi – e quella delle persone attorno a loro –
è messa a repentaglio dall’attacco alla scuola. Come le bombe e le
macerie fanno con i personaggi del film, la guerra schiaccia e
sacrifica in maniera casuale e spesso erronea soggetti innocenti
per un ”bene più grande”. E cosa c’è di più innocente dei bambini,
delle suore e degli innamorati?
Cast, musiche e immagini a regola
d’arte in Un’ombra negli occhi
Il film è realmente una calamita per
lo spettatore. A partire dai titoli di testa fino a quelli di coda,
tutto è curato nei minimi dettagli per coinvolgere ed emozionare.
Realtà e finzione drammatica si mescolano perfettamente per elevare
ed esaltare i fatti storici. In tutto ciò, le musiche e il sonoro
sono essenziali a far funzionare Un’ombra negli
occhi: motivetti infantili e musica classica permettono
alle immagini di danzare davanti agli occhi del pubblico,
incantandolo. La regia e la fotografia sono eccelse e la
recitazione non è da meno. Bravissimi soprattutto i bambini, volti
di pietra di fronte agli orrori della guerra.
Particolare nota di merito va anche
al modo in cui il film parla della fede, vissuta come rifugio o
come assurdità nei momenti più disperati.
In conclusione Un’ombra
degli occhi è un film spettacolare nel vero senso della
parola: parte da un fatto reale e sentito, aggiunge la quantità di
finzione e di magia necessaria per farne una spettacolo e arriva
dritto al cuore dello spettatore. In un momento storico come quello
attuale, non possiamo non consigliarvi di vederlo!
Le innumerevoli opere scritte dal
celebre Stephen King sono da sempre fonte di
grande ispirazione per il cinema e moltissime di queste hanno poi
trovato il loro adattamento sul grande schermo. Dal celebre
Stand by Me a Le ali dellalibertà, da Carrie – Lo sguardo di Satana
fino alla più recente serie televisiva The Stand. Quello
realizzato dallo scrittore del brivido è un bacino di storie senza
eguali, contenenti tutti i sentimenti e i temi più ricorrenti
nell’esistenza umana. Uno dei film più affascinanti, e di cui forse
si parla meno, tratti da una sua opera è
L’acchiappasogni, scritto e diretto dal
celebre Lawrence Kasdan.
Thriller dai risvolti paranormali,
il cui titolo originale è Dreamcatcher, questo è stato
pubblicato per la prima volta nel 2001. Si è trattato di un romanzo
particolarmente complesso per King, essendo stato il primo da lui
completato dopo il terribile incidente che lo coinvolse nel 1999.
Nelle pagine di questo, dunque, lo scrittore ha riversato tutta una
serie di incubi e allucinazioni, che non hanno mancato di
emozionare ed entusiasmare i suoi fan. Dato il successo, non ci è
voluto molto prima che le vicende qui raccontate prendessero vita
anche sul grande schermo. Con un budget di quasi 70 milioni, si è
trattato di uno degli adattamenti fino a quel momento più ambiziosi
di un’opera di King.
Ancora oggi,
L’acchiappasogni rimane uno dei più enigmatici film di
questo genere, sollevando numerosi interrogativi e misteri. Pur con
i suoi difetti, questo continua a possedere un fascino non
indifferente, tutto da scoprire. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo significato generale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
L’acchiappasogni: la trama
del film
Da ragazzini
Jonesy, Henry,
Pete e Beaver salvano un bambino
con sindrome di Down di nome Duddits
dall’aggressione di alcuni bulli. Questi era dotato di un grande
potere paranormale che, in segno di gratitudine, trasmise in minima
parte anche ai suoi quattro nuovi amici. Il gruppo non si stupisce
di quello che è capace di fare Duddits avendo già intuito dal loro
primo incontro che egli è in qualche modo speciale. Ora che i
quattro sono cresciuti, ogni anno si ritrovano per la tradizionale
caccia al cervo e ricordano sempre quell’episodio che ha cambiato
le loro vite per sempre. Ma durante la loro reunion annuale, i
quattro scoprono che qualcosa di sinistro si sta aggirando nei
boschi e solo loro sono in grado di fermare quella che sembra
essere una minaccia aliena.
L’acchiappasogni: il cast del film
Protagonisti del film sono alcuni
noti attori del panorama statunitense. Damian
Lewis, celebre per la serie Homeland, interpreta
il personaggio di Gary “Jonesy” Jones. Thomas
Jane, recentemente visto nella serie The Expanse,
è Henry Devlin, mentre Jason Lee, protagonista di
My Name Is Earl, è Joe “Beaver” Clarendon”. Infine,
Timothy
Olyphant, celebre per le serie Justified, è
Pete Moore. L’attore Donnie Wahlberg interpreta
invece il personaggio di Duddits. Fu grazie a questo che ottenne la
popolarità che lo porterà poi a recitare nei panni del detective
Eric Matthews nella saga cinematografica di Saw. Nel film
vi è anche il premio Oscar Morgan Freeman,
nei panni del colonnello Abraham Curtis. Nonostante questi sia
stato indicato come uno dei protagonisti, fa in realtà la sua
comparsa soltanto dopo 40 minuti dall’inizio del film.
L’acchiappasogni: il
significato del film
Come quasi tutta l’opera di King,
anche L’acchiappasogni si concentra su una serie di
elementi ricorrenti, qui ovviamente riproposti in chiave a suo modo
unica. Ancora una volta, infatti, i protagonisti sono un gruppo di
antieroi, amici sin da bambini. Ad opporsi a loro, come sempre, vi
è una forza nemica che assume qui connotati paranormali. Il gruppo
deve infatti scontrarsi con una minaccia aliena alla ricerca della
conquista del mondo. Ciò che conta davvero, come sempre in King,
non è tanto ciò che si narra quanto ciò che avviene nell’animo dei
protagonisti. Il viaggio emotivo è ancora una volta ciò che
permette di individuare il cuore delle storie dell’acclamato
autore. In particolare, egli va qui ad esplorare il sacrificio che
si sceglie di compiere anche per chi sembrerebbe non meritarlo.
Estremamene indicativo a riguardo è
il personaggio di Duddits. Outsider per eccellenza, questi
è sin da subito presentato come l’emarginato di turno a causa di
quelli che erroneamente vengono indicati come difetti. Egli riesce
però a trovare amici sinceri nei quattro protagonisti, comprendendo
come vi sia sempre del bene in ogni essere umano. Sarà proprio in
nome di questo bene che egli si porrà come principale incaricato di
sventare la minaccia, difendendo quel mondo che lo ha sia respinto
che accolto. Con lui, King pone dunque nuovamente sul piedistallo
gli indifesi, personalità in grado di essere gli unici a fare
davvero la differenza. Osservando il film, l’importante non sarà
dunque tanto lo scontro con l’estraneo, quanto il legame che si
genera e unisce i protagonisti.
L’acchiappasogni: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per potersi immergere in tutto ciò,
è possibile fruire di L’acchiappasogni
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV,Chili Cinema,
Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 14 marzo alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Si chiama Marina
Occhionero, l’abbiamo vista al cinema e in tv tantissime
volte, e adesso, ogni martedì, per quattro martedì, farà compagnia
al pubblico di Raiuno con Studio Battaglia, la fiction RAI diretta da
Simone Spada e scritta da Lisa Nur
Sultan, con Barbora Bobulova, Lunetta
Savino e Miriam Dalmazio.
In
Studio Battaglia si seguono le vicende di una famiglia
di avvocatesse, madre e due figlie, mentre l’unica del gruppo a non
aver seguito la carriera forense ha il volto di Marina
Occhionero: chi è questa giovane donna che si
chiama Viola?
“È un contraltare
rispetto alla madre e alle sorelle, l’ha descritta così anche il
regista, quando ho fatto il provino, come un punto di luce che lei
porta, la freschezza che ha nel suo modo di approcciarsi alla vita.
All’inizio può sembrare più ingenua ma poi i suoi dubbi, questo suo
modo confusionario di affrontare le cose nascondono una profondità
ma anche una serenità insospettati.”
Viene anche da pensare
che Occhionero abbia messo del suo nel personaggio, dal momento che
proprio come Viola viene da una famiglia di avvocati e ha scelto
una strada diversa, quella dell’arte e della recitazione: “È
stata la prima cosa che ho pensato quando ho letto la
sceneggiatura.” Commenta l’attrice, in riferimento al
parallelismo con il suo ruolo.
Studio
Battaglia è una storia che ha per protagoniste delle donne ed
è anche scritto da una donna. Com’è lavorare in un contesto in cui
la voce femminile è preponderante?
“Simone Spada è un
regista molto intelligente, il fatto che il femminile sia
protagonista nella serie, non l’ha trattato come un’eccezionalità,
ma come se fosse semplicemente una storia di persone in cui le
vicende toccano le donne, ma non solo. Secondo me c’è stata una
bella collaborazione tra tutte le parti chiamate in causa, dalla
produzione alla sceneggiatura fino alla recitazione, e il fatto che
fosse una storia di donne è passato in secondo piano. Come è giusto
che sia, ormai. Dovrebbe essere la regola che venissero scritti
personaggi così tridimensionali per le donne.”
Intervista a Marina Occhionero, Viola di
Studio Battaglia
Marina
Occhionero è un volto familiare, riconosciuto e
riconoscibile grazie alla corposa mole di ruolo che ha
interpretato, tra cinema e tv, oltre al fatto che continua a fare
teatro. Ma nessuno tra questi tre mondi, al momento, esclude
l’altro o ha un posto preponderante nella sua carriera.
“Sono fortunata
perché mi sento a casa in tutti e tre i posti e non credo che
potrei fare a meno di uno dei tre, soprattutto perché mi sento in
un momento che è ancora di formazione e quindi è importante
sperimentare tanti ruoli diversi. Questo passare da una cosa
all’altra mi costringe a rimanere viva e attiva, e a continuare a
ricercare. Ogni nuovo ambiente stimola l’adattamento e questo è
quello che mi interessa di più in questo momento. Scelgo i progetti
non tanto in base al genere, ma soprattutto in base alle persone
che incontro. Loro sono la scuola più grande.”
Nel curriculum di Occhionero c’è
anche una piccola collaborazione con Ridely Scott,
per House of Gucci.
“(Lavorare per Scott
è stato) Molto emozionante, soprattutto quando ho fatto la prova
costume! C’era una disponibilità incredibile di abiti d’epoca,
vedere questa macchina in moto è emozionante. Poi la mia scena è
stata tagliata, ma tutto è stato emozionante, vedere lavorare Lady
Gaga e attori di quel calibro lì, vedere girare le scene in una
maniera diversa, il fatto che ci fossero più telecamere a girare
contemporaneamente… non ci potevo credere. A parte la recitazione,
per esempio, Lady Gaga riempie lo spazio in una maniera
incredibile, vedere lei e gli altri attori, vedere l’attitudine che
hanno è stato molto interessante.”
Come quasi tutti i personaggi
pubblico, Marina Occhionero ha dei profili social
personali, nei quali si racconta non solo come interprete ma anche
come persona, condividendo alcune cose del suo privato.
“Credo che quando
qualcuno comincia ad esporsi, facendo il nostro lavoro, è
inevitabile che ci sia una responsabilità legata all’immagine che
dà di sé e ai contenuti che condivide, se scegli di condividerli.
Nel mio caso i miei social corrispondono anche al mio lavoro, e il
mio lavoro è fatto anche di scelte di vita, per esempio, non vivere
a Roma. Per poter essere in grado di lavorare bene, io ho bisogno
di altre cose oltre al lavoro, altre esperienze che poi mi
permettono di avere contatti umani, che a loro volta mi rendono
essere un’attrice migliore.”
Quando si parla di sogni e progetti
per il prossimo futuro, Marina Occhionero è molto
sicura della risposta, mettendo forse da parte il sogno di bambina
di studiare giurisprudenza e lavorare all’ONU, Occhionero ha adesso
un sogno molto più concreto:
“Diciamo che i miei
sogni sono cambiati abbastanza, per fortuna i desideri cambiano. Ma
di cose che voglio fare ci sarebbe quello di trovare un posto mio,
in campagna, un luogo da curare. Io credo molto nelle persone che
prendono custodia dei posti e che li curano, e mi piacerebbe avere
un posto mio. Credo che questo desiderio dipenda anche dal fatto
che facendo l’attrice sono sempre in giro. Credo però che è una
cosa che accadrà, perché credo molto negli esseri umani che hanno
cura dei posti e mi piacerebbe dedicare una parte della mia vita a
questo. Penso che in fondo abbia molto a che fare con il mio lavoro
anche se apparentemente non sembra.”
Sono in corso le riprese del film
Mixed by Erry, scritto e diretto da
Sydney Sibilia, prodotto da
Groenlandia con Rai Cinema.
Una storia di passione e sogni
che da un basso di Napoli diventa un’incredibile avventura
internazionale. Nel magico capoluogo campano degli anni ’80, dove
Maradona è una divinità, Enrico “Erry” Frattasio trasforma i
mixtape che fa per i suoi amici in un impero, grazie all’aiuto dei
suoi fratelli Peppe e Angelo. Una clamorosa impresa che cambierà le
loro esistenze, reinventerà il concetto di pirateria in Italia e
porterà la musica nelle vite di tutti.
È una storia entusiasmante,
incredibile ma vera, piena di musica e ambizione, e soprattutto
ispirata a eventi realmente accaduti. Sono felicissimo di poter
finalmente raccontare la storia di Erry e dei suoi fratelli, una
storia che ho vissuto in prima persona da ragazzo, e che mi ha
sempre fatto pensare a come talento e passione non abbiano
nazionalità e superino ogni confine. Del resto “anche a Forcella
possono nascere i DJ”, dichiara Sydney Sibilia.
I tre fratelli Frattasio sono
interpretati da Luigi D’Oriano (Erry),
Giuseppe Arena (Peppe), Emanuele
Palumbo (Angelo). Nel cast troviamo inoltre
Fabrizio Gifuni, Francesco Di
Leva, Greta Esposito e Cristiana
Dell’Anna tra gli altri.
La fotografia del
film è di Valerio Azzali, la scenografia di
Tonino Zera, i costumi di Valentina
Taviani, mentre il casting è stato seguito da
Francesca Borromeo (u.i.c.d.).
Otto settimane di
riprese tra Roma, Napoli e Sanremo per il quinto lungometraggio di
Sibilia che firma la sceneggiatura insieme ad
Armando Festa.
Il film, prodotto da
Matteo Rovere, una produzione
Groenlandia con Rai Cinema con il
contributo della Regione Campania e della Fondazione Film
Commission Regione Campania e con il sostegno della
Genova Liguria Film Commission, uscirà nelle sale
cinematografiche distribuito da 01
Distribution.
Jaimie Alexander è
una di quelle attrici che ha contribuito a rivoluzionare il mondo
del cinema e delle serie tv grazie alle sua innumerevoli e
diversificate interpretazioni. L’attrice ha iniziato la sua
professione da giovane e non ha mai sbagliato un colpo nel
scegliere i ruoli migliori, diventando una delle professioniste più
apprezzate del mondo della recitazione.
Ecco dieci cose da sapere su
Jaimie Alexander.
Jaimie Alexander: i suoi film e le
serie TV
1. I film e la
carriera. La carriera dell’attrice americana è iniziata
nel 2004, con il debutto sul grande schermo in Squirrel
Trap, per poi apparire in Fuga dall’inferno – L’altra
dimensione dell’amore (2006) e Amore & altri rimedi
(2010, non accreditata). In seguito, ha lavorato in Thor (2011), L’amore non è
un crimine (2011), The Last Stand – L’ultima
sfida (2013) e Intersections (2013), mentre i
suoi ultimi lavori sono Savannah (2013), Thor: The Dark World
(2013), Seduzione fatale (2016) e London Fields
(2018). Nel 2022 tornerà al cinema con Thor: Love and Thunder. Inoltre,
ha preso parte anche ai cortometraggi Here Lies
Revelations (2008) e The Birds of Anger (2011).
2. Ha lavorato anche per il
piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice
non ha svolto la sua professione solo per il grande schermo, ma
anche per il mondo seriale. infatti, ha partecipato alla
lavorazione delle serie C’è sempre il sole a Philadelphia
(2005), Standoff (2006), Watch Over Me
(2006-2007) e Kyle XY (2007-2009). In seguito, è apparsa
in Bones (2009), CSI: Miami (2009), Nurse
Jackie – Terapia d’urto (2011), Covert Affairs
(2011), Perception (2012), Agents of S.H.I.E.L.D.
(2014-2015), The Blink (2015) e Blindspot
(2015-2019). Inoltre, ha preso parte anche ad alcuni film tv, come
Rest Stop (2006) e Hallowed Ground (2007).
Jaimie Alexander è su
Instagram
3. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice ha un proprio account Instagram che è
seguito da 1,2 milioni di persone. La sua bacheca è molto
variegata, da immagini che la ritraggono protagonista di momenti
lavorativi e di svago, a momenti in cui racconta la sua vita
quotidiana tra famiglia, fidanzato e progressi con il ginocchio
operato da poco. Seguendola si potrà dunque rimanere sempre
aggiornati su tutte le sue attività dentro e fuori dal set.
Jaimie Alexander in
Blindspot
4. È la protagonista della
serie. Dal 2015 al 2020 l’attrice ha interpretato il
personaggio Jane Doe, protagonista della serie poliziesca
Blindspot. Si tratta di una donna con il corpo
completamente tatuato e priva di memoria, la quale inizierà a
ricercare dettagli sul proprio passato a partire dai suoi tatuaggi,
i quali si rivelano essere indizi su quanto accadutole.
5. Ha passato parecchio
tempo al trucco. Per interpretare il suo personaggio nella
serie, l’attrice si è dovuta sottoporre ogni giorno a ben sette ore
e mezza di trucco nel reparto make-up affinché le venissero
applicati i vari tatuaggi sul corpo per ogni giorno di riprese.
Diverse erano poi le ore necessarie per rimuoverli. L’attrice ha
stimato, a serie conclusa, di aver passato più tempo in sala trucco
che a recitare sul set. Il suo amore per il personaggio le hanno
però permesso di sopportare l’attesa del trucco.
Jaimie Alexander: i suoi tattoo
6. Ha diversi
tatuaggi. Nella realtà, ovviamente, l’attrice non ha il
corpo costellato di tatuaggi come si vede nella serie
Blindspot. Di realmente suoi, però, ne ha circa 11. I più
noti sono quelli con le iniziali dei suoi quattro fratelli, uno
scarabeo che porta sul lato destro del bacino, una fenice
stilizzata sotto il braccio sinistro e diversi altri simboli sulle
braccia. Uno dei più particolari e celebri è però quello con le
iniziali ES. Queste stanno per “Elephant Shoe“, due parole
la cui pronuncia suona come “I Love You“.
Jaimie Alexander è Sif in
Thor
7. Si è infortunata sul
set. Durante le riprese di Thor: The Dark World, dove
interpretava Lady Sif, l’attrice si è ferita sul set. “Pioveva,
fuori era buio, erano le cinque del mattino, scendevo una scala
metallica e sono scivolata”. L’attrice ha avuto delle lesioni
alla colonna vertebrale, alla spalla sinistra e si è procurata uno
strappo al romboide sul lato destro. Questo incidente l’ha messa ko
per almeno un mese, facendo dunque alterare il calendario delle
riprese per rimandare quelle che la vedevano presente in scena.
Jaimie Alexander: chi è il suo
fidanzato
8. È stata fidanzata per
diversi anni. Nel 2012, l’attrice aveva iniziato una
relazione con il collega Peter Facinelli,
conosciuto sul set di L’amore non è un crimine. La loro
storia stava andando a gonfie vele, tanto che i due si erano
fidanzati ufficialmente nel marzo del 2015. Tuttavia, la coppia ha
annunciato la rottura nel febbraio dell’anno successivo.
9. Attualmente è
impegnata. L’attrice è attualmente fidanzata con il
collega Tom Pelphrey, uno dei protagonisti della
serie Iron First. Prima di questa relazione, però,
l’attrice ha frequentato, nel corso del 2016, Airon
Armstron, mentre tra il 2010 e il 2012 ha avuto una storia
con Milo
Ventimiglia.
Jaimie Alexander: età e
altezza
10. Jaimie Alexander è nata
il 14 marzo del 1984a Columbia, in South
Carolina. La sua altezza complessiva corrisponde a 175
centimetri.
La serie tv di prossima uscita dedicata
interamente ad Obi-Wan
Kenobi ha dimostrato di essere uno dei contenuti
di Star
Wars più attesi di sempre, con i fan che hanno chiesto
a gran voce maggiori dettagli sullo sviluppo del prodotto, da
quando questo è stato annunciato. Finalmente, un teaser trailer è
arrivato, che introduce il pubblico a quest’ultima e inedita
visione d’insieme del personaggio di Obi-Wan, così
come ai personaggi che si uniranno all’iconico Jedi.
Il trailer non ha invece mostrato
Darth Vader e nemmeno altri personaggi che si
pensava fossero presenti, come Qui-Gon e
Leia. Tuttavia fornisce piccoli, ma significativi,
dettagli e anche qualche grande rivelazione, elementi che saranno
probabilmente cruciali nei primi episodi della miniserie.
Alcuni membri del cast e i loro
ruoli
I
fan hanno sempre saputo che Ewan McGregor, Joel Edgerton
e Bonnie Piesse avrebbero rispettivamente ripreso
i loro ruoli di Obi-Wan, zio Ben
e zia Beru nella miniserie Obi-Wan
Kenobi, ma il teaser ci ha finalmente rivelato anche
alcuni dettagli inerenti gli altri personaggi della serie e chi li
interpreterà.
Rupert Friend
assumerà il ruolo del Grande Inquisitore, mentre
altri due Inquisitori (Reva e il Quinto
Fratello) saranno interpretati da Moses
Ingram e Sung Kang. I fan hanno anche
intravisto Indira Varma, che sembra interpretare
un ufficiale imperiale. Vi sarà poi un droide conosciuto come ‘NED’
che potrebbe essere doppiato da Kumail Nanjiani,
O’Shea Jackson Jr. o Benny Safdie
(che potrebbe essere apparso nel trailer mentre veniva affrontato
da Reva su Tatooine, ma non ne siamo ancora certi). Il Grande
Inquisitore minaccia inoltre qualcuno nel teaser che sembra
stranamente simile a Temura Morrison (ovvero ogni
singolo clone più Boba Fett, con personaggi come
Cody che sarebbero quindi in grado di integrarsi perfettamente in
questa storia).
John Williams
Come
i fan sanno, John Williams ha contribuito alla
colonna sonora di Obi-Wan
Kenobi e abbiamo potuto apprezzare ben sue tre
sinfonie nel teaser: “Battle Of The Heroes“, “Anakin’s
Dark Deeds” e “The Duel of the Fates“. Anche se, va
chiarito fin da subito, il titolo di quest’ultimo pezzo non implica
che i fan vedranno necessariamenteObi-Wan e Maul interagire.
Come è specificato in
Star Wars: Rebels, Maul
non sa dove si trovi Obi-Wan, scoprendo solo nel
corso della serie (ambientata qualche anno dopo Obi-Wan
Kenobi) che si trova su Tatooine. La colonna sonora
potrebbe in realtà non rivelare altro che il ritorno di
John Williams, le cui sinfonie andranno ad
impreziosire il viaggio di Obi-Wan. Tuttavia, in
fan non si sono potuti esimere dall’avanzare ipotesi riguardo
possibili sviluppi di trama, e il brano musicale
“Anakin/Vader” potrebbe indicare ai loro occhi un ritorno
del personaggio, connesso dunque a un’ipotetica apparizione di
Maul nello show, venendo braccato dagli
Inquisitori proprio come accade in
Rebels.
D’altra parte, il brano “Duel
of the Fates” potrebbe semplicemente rivelarsi parte vitale
della serie in termini di accompagnamento dello sviluppo di trama,
ma senza per forza dover introdurre fisicamente il personaggio di
Maul nella serie. Proprio come
Obi-Wan e il suo Maestro Qui-Gon
avevano brillantemente duellato con Maul per decidere il destino di
Anakin anni prima, lui potrebbe combattere un
Inquisitore per decidere il destino e dettare la sopravvivenza di
Luke Skywalker.
Daiyu
I
fan sarebbero perdonati se pensassero che il nuovo pianeta
mostratoci nel teaser di Obi-Wan
Kenobi, simile agli inferi, fosse Coruscant. Tuttavia,
il pianeta in questione è in realtà una creazione inedita della
serie, denominato Daiyu.
Questo è stato descritto a
Entertainment Weekly dallo sceneggiatore Joby
Harold come “un pianeta la cui vita notturna è tagliente,
popolata e piena di graffiti, seguendo un atmosfera molto
cyberpunk”. È sempre interessante scoprire come il team creativo di
Star Wars elaborerà nel dettaglio il world
building del pianeta, caratterizzandolo di tutto punto, e
rendendolo la casa di molti nuovi personaggi che siamo curiosi di
conoscere.
Il giovane Luke
Uno
dei momenti più emozionanti del trailer è sicuramente il
riconoscere
un giovane Luke, la cui immagine ci viene introdotta tramite il
binocolo di Obi-Wan. I fan si sono chiesti per
mesi se avrebbe avuto un ruolo nello miniserie dunque, con questa
rivelazione, l’entusiasmo è alle stelle.
Speriamo che il suo ruolo sia
semplicemente quello di essere osservato da
Obi-Wan: l’ultima cosa di cui la serie Obi-Wan
Kenobi ha bisogno è l’errore di fare avere al
personaggio interazioni costanti con il giovane Luke. Quello che
sappiamo di certo è che, essendo qui Luke ancora
un bambino, sono già passati alcuni anni dall’inizio dell’esilio
del Maestro Jedi. Potrebbe avere poco più dell’età di Ani al suo
primo incontro con Qui-Gon, e salta subito all’occhio la
somiglianza col padre… oltre al fatto che sembra ci venga mostrato
guidando uno sguscio.
La grotta
Come
tutti i fan sanno, Obi-Wan è stato inizialmente
descritto come “uno strano vecchio eremita”, che risiedeva oltre il
Mare delle Dune di
Tatooine nella sua capanna. In questo trailer, però, sembra vivere
in una grotta: scopriremo meglio se il personaggio ha scelto di
viverci, pensando di meritarsi di vivere nello squallore, o se si
tratta di un rifugio momentaneo lontano da casa.
Una delle cose interessanti di
questa grotta è come sia simile al pianeta Mortis,
che compare in The Clone Wars, in cui
Anakin Skywalker, Obi-Wan
Kenobi e Ahsoka Tano vengono attirati sul reame e
scatenano uno scontro che si conclude con la morte dei tre Signori
Supremi; è proprio qui che avviene un confronto tra
Obi-Wan e Qui-GonJinn, il suo vecchio Maestro. Di sicuro, se ciò
dovesse accadere, bisognerà determinare se quest’ultimo si
manifesterà a Obi-Wan come Fantasma della Forza o
solo come voce. Più probabilmente, però, Obi-Wan risiede nel grotta
per vegliare su Luke mentre si punisce per le sue
mancanze, sentendosi come se meritasse di vivere una vita isolata,
fredda e sola mentre sorveglia Luke da lontano.
L’Inquisitore
Ancora
più dello stesso Obi-Wan, questo teaser si
concentra molto su quelli che sembrano essere i principali cattivi
della serie, ovvero gli Inquisitori, cacciatori di
Jedi addestrati da Darth Vader che rintracciano e
uccidono i Jedi rimasti nella Galassia dopo l’Ordine
66.
Ne vediamo quattro nel trailer,
ovvero due che provengono da Rebels – il
Grande Inquisitore (il cui character design non è stato
esente da alcune critiche) e il Quinto Fratello,
oltre a due nuovi Inquisitori, il primo ignoto e il secondo che
dovrebbe essere l’apparentemente centrale antagonista
Reva. È davvero impressionante vedere questi
cattivi completamente realizzati in live-action, dopo averli
conosciuti come parte integrante dell’universo espanso, da
Star Wars Rebels a Star Wars: Jedi Fallen
Order.
Nur
Molti
fan non riconosceranno il pianeta su cui il nuovo quartier generale
degli
Inquisitori
può essere visto nel trailer, ma i giocatori diJedi: Fallen Order
saranno entusiasti di vedere il debutto live-action della Luna
d’acqua nel sistema
Mustafar
conosciuta come
Nur.
Con l’introduzione di
Nur nella serie e gli Inquisitori che sentiamo
valutare la cattura di Jedi, intuiamo che probabilmente si
metteranno in contatto con i loro superiori
(Vader, Sidious,
Tarkin, il Grande Inquisitore,
ecc.) per individuare nuovi bersagli come
Obi-Wan.
Obi-Wan abbandona Tatooine
Una
delle grandi domande che circondava la serie Disney+Obi-Wan è sempre stata: Obi-Wan lascerà
Tatooine? Il teaser trailer ha definitivamente
annunciato al pubblico che sì, ciò avverrà, identificando così una
mossa del personaggio potenzialmente rischiosa, ma che sembra
essere compiuta per le giuste ragioni. Obi-Wan,
per come lo conosciamo, non può semplicemente abbandonare Tatooine
per un altro pianeta solo perché “è un pozzo nero pieno della
gente più spregevole e cattiva della Galassia“.
Obi-Wan non
potrebbe mai abbandonare Tatooine durante il periodo di tempo che
trascorre tra La vendetta dei Sith e
Una nuova speranza senza una buona
ragione, e il suo viaggio a Daiyu sembra essere
funzionale a proteggere Luke, il che si configurerebbe come la
ragione perfetta per effettuare uno spostamento del genere. I
fan vedono inoltre dal traile che Obi-Wan verrà
cacciato violentemente mentre si trova a Daiyu, arrivando anche a
combattere con il blaster, l’arma per esseri
incivili, il più comune mezzo di offesa della Galassia.
L’Inquisitrice Reva si avvicina a
Luke senza nemmeno rendersene conto
Uno dei tanti
elementi affascinanti del trailer è l’interazione
dell’Inquisitrice Reva con lo zio
Owen. Senza nemmeno rendersene conto, l’Inquisitrice si
avvicina così tanto a Luke Skywalker, il figlio di
Darth Vader e futuro Jedi che
aiuterà a smantellare l’Impero.
L’idea che l’Inquisitrice si sia
inconsapevolmente avvicinata così tanto a Luke, potrebbe benissimo
condurre a delle battaglie tra loro e Obi-Wan e
probabilmente giocherà un ruolo fondamentale nella dinamica carica
di tensione tra Owen e Obi-Wan, che è già saldamente stabilita nei
fumetti e nell’universo esteso.
La voce fuori campo di
Obi-Wan
Nel
teser di Obi-Wan Kenobi, sentiamo la voce fuori campo
del personaggio che sottolinea la sua condizione stremata di Jedi
caduto in disgrazia e di uomo psicologicamente affranto.
Una prima chiave di lettura di
questa voce fuori campo potrebbe essere la scelta stilistica di far
narrare al personaggio ciò che scrive sul suo diario, e questa
sembra l’opzione più plausibile. Altrimenti,
Obi-Wan potrebbe anche stare parlando con
Qui-Gon Jinn, dal momento che la serie è
ambientata dieci anni dopo La vendetta dei
Sith, e l’anno scorso è stato rivelato in
Skywalker: A Family At War che
Obi-Wan ha impiegato dieci anni per capire come
comunicare con Qui-Gon. Non può essere
una coincidenza.
Domina 2 è la
seconda stagione della serie Sky
Original, Domina,
prodotta da Fifty Fathoms (Fortitude) e
Sky Studios, con Cattleya nel
ruolo di executive production service. Prodotta da Sky Studios e
Fifty Fathoms, con Cattleya nel ruolo di executive production
service, Dominaracconta
dal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il
principato di Gaio, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore
romano. La serie è stata ideata e scritta da Simon
Burke (Zen, Fortitude) e alla guida di un gruppo
di registi c’è l’acclamata regista australiana Claire
McCarthy (Ophelia, The Luminaries).
Le riprese del period drama
inizieranno in primavera nei Cinecittà Studios di
Roma.Una produzione Tiger Aspect Productions, in
associazione con EPIX Studios. Distributore internazionale Banijay
Rights
Domina 2 : data di uscita e
streaming
Domina 2 uscirà su
Sky Atlantic a Maggio del 2023. Domina 2 in
streaming arriverà su Now, la piattaforma streaming.
Domina 2: trama e cast
Nella prima stagione Livia Drusilla
è tornata a Roma dopo dieci anni di esilio, determinata a
riconquistare tutto ciò che le era stato rubato. In otto nuovi
episodi, la seconda stagione di Domina riprende
il racconto con l’erede dell’importante famiglia dei Claudii ormai
a capo di un impero frammentato e di una dinastia disfunzionale,
che dovrà lottare per preservare il suo matrimonio con Gaio e
sempre più determinata a fare in modo che sia uno dei suoi figli a
sedersi sul trono, mentre nuovi e vecchi rivali ambiscono agli
stessi onori, in un mondo dove è impossibile sapere di chi
fidarsi.
Kasia Smutniak guida un grande cast
internazionale formato da Matthew McNulty (Misfits) nel
ruolo di Gaio, l’imperatore Augusto, Claire
Forlani (Vi presento Joe Black) nei panni di
Ottavia, la sorella di Gaio; Christine Bottomley
(The End of the F***ing World) è Scribonia, seconda moglie
di Gaio e nemica mortale di Livia; Ben Batt
(Captain America: The First
Avenger) veste i panni di Agrippa, amico d’infanzia di
Gaio, poi generale e successivamente console. Eccellenze italiane
di rilievo internazionale nel cast tecnico, a partire dal Premio
Oscar Gabriella Pescucci, che ha curato i costumi
della serie, Luca Tranchino (Prison
Break) alla scenografia, Katia Sisto
(Penny Dreadful) al make-up e Claudia
Catini (Trust: Il rapimento Getty) all’hair
design.
A interpretare la protagonista
Livia Drusilla sarà Kasia Smutniak (Perfetti
Sconosciuti, Loro, Devils), insieme a un grande
cast internazionale che vanta la presenza di Liam
Cunningham (Il
Trono di Spade) nel ruolo di Livio, il padre di Livia,
Matthew McNulty (Misfits) nei panni del
futuro imperatore Gaio, Christine Bottomley
(The End of the F***ing World) è Scribonia,
Colette Tchantcho (The
Witcher) è Antigone, Ben Batt (Captain
America: Il primo vendicatore) è Agrippa, Enzo
Cilenti (Free Fire) è Tiberio Nero, mentre
Claire Forlani (Vi presento Joe Black)
interpreta Ottavia. Insieme a loro, anche la partecipazione di
Isabella Rossellini (Velluto Blu, La morte ti
fa bella) nel ruolo di Balbina.
Claire McCarty ha
dichiarato: «In questo periodo della storia romana la verità è
più sorprendente della finzione. Sono straordinariamente entusiasta
di dare vita a questo mondo ricco e viscerale, insieme a un cast
stellare e a una talentuosa troupe creativa. E che onore lavorare
anche negli studi di Cinecittà, dove così tanti grandi hanno
costruito la storia del cinema».
Domina è
una serie Sky Original prodotta da Fifty Fathoms e Sky Studios con
Cattleya nel ruolo di executive production service. Produttori
esecutivi sono Patrick Spence, Marcus Wilson, Faye Dorn, Simon
Burke e Claire McCarthy, insieme a John Phillips. La distribuzione
internazionale è affidata a NBCUniversal Global Distribution.
Domina è
la più recente produzione Sky nel piano di sviluppo di contenuti
originali. Il gruppo Sky si è infatti impegnato a raddoppiare il
proprio investimento in titoli originali drama, comedy e
documentari attraverso Sky Studios, la nuova struttura per lo
sviluppo e la produzione di contenuti a livello europeo. Sky
Studios porta sullo schermo storie uniche e originali con i
migliori talenti in Europa ed è la casa degli Sky Original premiati
e amati dai clienti Sky.
Fandango e
Rai Cinema ha diffuso il trailer ufficiale di
Il Muto di Gallura, il film di Matteo Fresi con
Andrea Arcangeli.
La trama
La storia ambientata nella Gallura di metà Ottocento, ruota
intorno alla faida tra due famiglie. Bastiano Tansu, interpretato
da Andrea Arcangeli, è un personaggio realmente vissuto, sordomuto
dalla nascita, maltrattato ed emarginato da tutti che diventò utile
alla causa della sua famiglia grazie alla sua mira prodigiosa.
Il Muto di Gallura prodotto da Fandango con Rai Cinema,
con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission è
distribuito da Fandango Distribuzione
Arriva in prima tv
martedì 15 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW
e disponibile on demand Drive My Car, pluripremiata
pellicola giapponese di Ryûsuke Hamaguchi, che,
dopo il riconoscimento per la migliore sceneggiatura al Festival di
Cannes e un Golden Globe come miglior film straniero, concorre
agli
Oscar 2022 con quattro nomination di peso: miglior film – primo
titolo giapponese di sempre a riceverla -, miglior film
internazionale, migliore regia e migliore sceneggiatura non
originale. La pellicola è un intenso road movie dell’anima, in
viaggio tra le strade di Hiroshima ma anche nelle solitudini dei
suoi protagonisti.
Drive My Car è uno
dei cinque titoli in concorso quest’anno agli Oscar che nel
mese di marzo arriveranno in prima tv sui canali Sky
Cinema, in attesa della cerimonia di premiazione
della 94ª edizione degli Academy Awards, che dalle
00.15 della notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo sarà
in diretta su Sky e in streaming su
NOW.
La trama
Ispirato alla raccolta di racconti
Uomini senza donne di Murakami Haruki, il film narra la
storia di Yûsuke (Hidetoshi Nishijima), attore e regista che, dopo
aver perso la moglie Oto (Reika Kirishima), si trasferisce a
Hiroshima per mettere in scena Zio Vanja di Cechov. Attraverso il
testo teatrale, il rapporto con gli attori e, soprattutto, con
quello con la ragazza che gli fa da autista, Misaki (Tôko Miura),
Yûsuke riuscirà finalmente a rielaborare il lutto e i traumi del
suo passato.
Nonostante la sua giovane età,
l’attore Tanner Buchanan vanta già diversi ruoli
cinematografici e televisivi che gli hanno permesso di affermarsi
presso il grande pubblico. Destregiandosi tra ruoli e generi
diversi, egli sta dimostrando di poter essere un valido interprete,
capace di calarsi in contesti e panni variegati e di mettere in
mostra sempre nuovi aspetti del suo talento. Per il futuro, sono
tante le aspettative nei suoi confronti.
Ecco 10 cose che forse non sai su Tanner
Buchanan.
Tanner Buchanan: i suoi film e le serie TV
1. È celebre per alcune
serie TV. L’attore ha debuttato nel 2010 come comparsa in
un episodio di Modern
Family, per poi apparire in serie come Grey’s Anatomy (2013), The
Goldbergs (2013-2014), Girl Meets World (2015),
The Fosters (2016) e Le amiche di mamma (2017). È
diventato poi celebre per il ruolo di Leo Kirkman nella serie
Designated Survivor (2016-2019), figlio del protagonista
Tom, interpretato da Kiefer
Sutherland. In seguito ha recitato in Game
Shakers (2015-2019) e, dal 2018, interpreta Robert Keen in
Cobra Kai.
2. Ha recitato in alcuni
noti film. Nel corso della sua carriera Buchanan ha avuto
modo di recitare anche in alcuni film, tra cui si anoverano
Jake Squared (2003), Bastardi insensibili (2015),
Anything (2017), Max Winslow and the House of
Secrets (2019), Crudele fissazione (2019) e
Chance (2020). Nel 2021 è tra i protagonisti del film
NetflixHe’s All That, con il ruolo di
Cameron Kweller. Nel 2022 interpreta invece Apollo nel
film The Hyperions.
Tanner Buchanan in Game Shakers
3. Ha recitato in alcuni
episodi della sitcom. Tra il 2015 e il 2019 l’attore ha
preso parte a 6 episodi della sitcom Game Shakers,
incentrata su un gruppo di ragazzi che gestiscono una società di
sviluppo di videogiochi. Tanner ha in tale contesto il ruolo
ricorrente di Mason Kendall, ragazzo per cui la protagonista Babe
ha una cotta. Sfortunatamente per lei, nell’episodio The Mason
Experience, egli decide di trasferirsi in Florida,
abbandonando dunque la serie.
Tanner Buchanan in Modern Family
4. Ha debuttato sul piccolo
schermo con la celebre sitcom. Quella di Modern
Family è una delle più longeve e apprezzate sitcom degli
ultimi anni. Sono tanti gli attori che vi hanno preso parte in
qualità di guest star o con piccoli ruoli di inizio carriera. In
questa seconda categoria si ritrova proprio Buchanan. Il suo primo
ruolo sullo schermo è infatti stato in Modern Family nel
2010, dove è apparso nell’episodio della seconda stagione
“Halloween” in qualità di comparsa.
Tanner Buchanan in Sinister Seduction
5. È tra i protagonisti del
film thriller. Tra gli ultimi film a cui Buchanan ha preso
parte vi è Sinister Seduction, in italiano tradotto come
Crudele fissazione. In questo l’attore interpreta Dylan,
un ragazzo molto popolare che stringe amicizia con Anthony, il
quale insieme alla madre Sharon sta attraversando il lutto per la
scomparsa del padre. È proprio a Sharon che Dylan sembra essere
interessato, con un terribile segreto da rivelare al momento più
opportuno. Si tratta di un film che ricorda vagamente Il
ragazzo della porta accanto e che ha permesso a Tanner di
farsi vedere anche in vesti diverse dalle solite.
Tanner Buchanan in Cobra Kai
6. È tra i protagonisti
della serie. Nella popolarissima serie Netflix Cobra
Kai sono presenti tanto nomi celebri del franchise di
Karate Kid quanto anche nuovi interpreti. Tra questi è
proprio Tanner Buchanan, che ricopre il ruolo di Robert Swayze
“Robby” Keene, figlio del protagonista Johnny Lawrence, verso il
quale il ragazzo prova molto risentimento. Nel corso della serie
egli si frapporrà tra il padre e lo storico rivale Daniel LaRusso,
dimostrando di meritarsi le attenzioni di entrambi.
7.È un
vero esperto di arti marziali. Tanner Buchanan ha il
maggior addestramento nelle arti marziali dei principali attori di
tutti e 4 i film di Karate Kid più questa serie, con una cintura
viola in Taek Won do, ed essendo circa a metà strada per una
cintura nera. Tuttavia, se si dovesse includere il riavvio del
franchise del 2010, Jackie Chan prenderebbe questo
titolo poiché possiede già una cintura nera nelle arti
marziali.
Tanner Buchanan e Steve Buchanan
8. Non è parente del
giocatore di football. Alcuni siti riportano erroneamente
un legame di parentela tra l’attore e Steve
Buchanan, giocatore di football professionista. Il più
delle volte, quest’ultimo viene indicato addirittura come il padre
dell’attore. Il problema è che Steve Buchanan, nato nel 1903, è
deceduto nel 1992, ovvero sei anni prima della nascita di Tanner. I
due, dunque, non hanno nulla che li lega se non il medesimo
cognome.
Tanner Buchanan è su Instagram
9. Ha un account sul celebre
social.L’attore ha deciso di aprire un proprio account
ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 4,1
milioni di persone. La sua bacheca, con circa 40 post, lo vede
protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai
set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche
qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o
della sua famiglia. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati
sulle sue attività.
Tanner Buchanan: età e altezza dell’attore
10. Tanner Buchanan è nato a
Lima, in Ohio, Stati Uniti, l’8 dicembre del 1998.
L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.