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Iron Spider: ecco 20 segreti del costume di Spider-Man

Iron Spider: ecco 20 segreti del costume di Spider-Man

Nella Marvel Comics, l’Iron Spider è un costume speciale realizzato da Tony Stark per Spider-Man. Serve per aumentare le capacità di combattimento durante la Guerra Civile. Nella MCU, Tony offre la tuta a Peter Parker alla fine di Spider-Man: Homecoming, per dargli il benvenuto negli Avengers. Peter inizialmente rifiuta ma prende poi la tuta per unirsi alla lotta contro la potenza di Thanos.

Per i supereroi l’armatura è un elemento importantissimo. Non soltanto un abito fatto su misura, ma anche un simbolo di potenza e di identità, che è in grado di condensare l’essenza stessa dell’eroe. I fan lo sanno bene e sono curiosi di scoprire i dettagli celati dietro la tuta del loro personaggio preferito. Ecco quindi svelate la storia, le origini e le caratteristiche dell’Iron Spider!

Era l’uniforme dei Ragni Rossi

Gli Scarlet Spiders o Ragni Rossi sono tre cloni di Michael Van Patrick. Per questo motivo, i loro nomi sono Michael, Van e Patrick e si identificano come Red Team. Sono dotati di una versione potenziata e aggiornata dei poteri di Spider-Man e indossano  l’armatura Iron Spider. Dopo la Guerra Civile, lavorano per un periodo insieme ai Vendicatori.

Spider-Man ricrea l’armatura

Peter realizza le incredibili potenzialità dell’Iron Spider e, dopo la distruzione della tuta, la ricrea da zero utilizzando le proprie risorse. Cosa non affatto semplice, considerando la differenza di tecnologia a disposizione di Peter rispetto alle conoscenze di Tony Stark. Chissà se la versione dell’MCU seguirà questa linea, considerando che Peter stesso ha progettato la sua tuta alare.

Sono tante e sparse in tutto il Multiverso

Se la versione MCU dell’uniforme Iron Spider è stata indossata solo da Peter, nel Multiverso ci sono state innumerevoli altre iterazioni di questo costume iconico.

Terra-12041 è la denominazione usata per l’universo Marvel animato, dove Peter, insieme a Amadeus Cho, indossa l’armatura. L’universo di Ultimate vede Peter con indosso l’Iron Spider guidare la squadra di Ultimates, mentre nel mondo dei videogiochi Earth-TRN562 c’è Mary Jane nella tuta.

È stata usata dalla polizia

Esiste una realtà nel Multiverso in cui l’uniforme è usata dalle forze della polizia: su Terra-TRN562, l’Uomo Ragno crea una nuova arma di polizia, con una gamma completa di vigilanti.

Tra questi, c’è un ufficiale che viene indicato come Iron Spider. Rimanendo nascosto dentro l’armatura, il personaggio lotta per la giustizia mostrando una vasta gamma di abilità grazie alla tecnologia del suo costume.

È adatta a viaggiare nello Spazio

Tra le numerose caratteristiche dell’Iron Spider, c’è la possibilità di indossare l’uniforme nello Spazio, come Peter fa in alcune occasioni.

L’armatura lo salva dalla morte imminente mentre viene gettato nel cosmo e lo protegge dalle pressioni di viaggio creando una camera che continua a fornire aria respirabile. Non a caso, per la tuta Stark ha usato alcune delle migliori tecnologie a sua disposizione.

La nanotecnologia della tuta

L’armatura ”Bleeding Edge” di Iron Man è dotata di nanotecnologie, minuscole particelle in grado di muoversi e cambiare a piacimento.

Nella MCU, l’Iron Spider sembra avere la stessa composizione. Visto il creatore della tuta, non c’è da sorprendersi: Tony Stark può aver utilizzato anche per questa tuta la tecnologia più avanzata a sua disposizione.

Nei fumetti ha colori differenti

L’originale Iron Spider della Marvel Comics ha uno schema di colori molto luminoso incentrato sul rosso. Per emulare i colori rosso e oro dell’armatura classica di Iron Man, l’Iron Spider è simbolo della fedeltà di Spidey a Stark.

Nella MCU, manca questo legame fiduciario legato all’armatura: rispetto ai fumetti, qui la tuta Iron Spider ha una combinazione di colori rosso e blu più scuri, con riflessi dorati. È un’interpretazione più lucida e più scura del look classico di Spider-Man e si distanzia molto dal materiale di partenza.

Può fare tutto, come la prima tuta di Spider-Man

Le funzionalità della tuta dell’eroe includono una varietà di ragnatele, un drone da ricognizione, un paracadute, un computer di bordo di nome Karen e lenti ottiche avanzate. In Homecoming, Spider-Man scopre che la nuova tuta, donatagli per la prima volta da Tony in Captain America: Civil War, aumenta notevolmente le sue capacità di combattimento…

Le ragnatele

Grazie alla nanotecnologia, le munizioni a disposizione di Spider-Man possono essere aggiornate: l’Iron Spider può fabbricare le ragnatele al volo, creando una riserva inesauribile. Con la tecnologia fantasiosa a disposizione di Stark, viene cancellato un grande limite di Spider-Man, permettendogli di combattere senza doversi preoccupare delle munizioni.

Una corazza per Spider-Man

L’Iron Spider è l’armatura che permette all’Uomo Ragno di combattere contro potenti eroi e cattivi. Usando la stessa tecnologia della tuta di Iron Man, Stark crea una tuta flessibile, resistente e antiproiettile.

In Infinity War, Iron Man viene colpito da Thanos. L’eroe non sembra prendere bene quel pugno, ma la sua armatura regge senza quasi nessuna rottura visibile. Se l’Iron Spider ha un simile livello di difesa, l’Uomo Ragno sarà in grado di prendere seri pugni, forse anche da Thanos.

Camouflage

Dal momento che la tuta di Iron Spider è fatta di nanotecnologie, le particelle possono riorganizzarsi come l’eroe vuole. Nei fumetti, la tuta permette a Spider-Man di apparire come desidera e potenzia la sua capacità di mimetizzarsi e di nascondersi.

Indossata da molti

Se nell’MCU è Parker l’unico a indossare l’Iron Spider, così non accade nei fumetti. Quando Spider-Man cambia lato durante la Guerra Civile, allontanandosi da Iron Man, altri hanno la possibilità di provare la sua tuta.

A indossarla, oltre ai Ragni Rossi, i tre eroi impiegati da Stark per combattere nell’armatura, contiamo lo zio di Miles Morales, Aaron Davis, vari criminali, e persino Mary Jane Watson.

Un’aderenza impossibile

Se la maggior parte dei supereroi Marvel sul set di Infinity War aveva almeno qualche elemento addosso che rimandasse ai costumi dei propri eroi, perfezionati poi in post-produzione, ciò non è stato possibile per Spider-Man

Nella realtà, il reparto costumi non ha potuto creare qualcosa di attillato e aderente come l’Iron Spider. L’armatura è stata creata interamente in CGI. Mentre tutti gli altri sul set indossavano costumi che costavano migliaia di dollari, Tom Holland aveva una tuta motion capture, paragonabile, stando all’attore, ad un pigiama.

Permette a Spider-Man di volare

Il web-slinging è uno dei poteri più riconoscibili e divertenti di Spider-Man, che si muove per New York usando le sue ragnatele come Tarzan.

Nei fumetti, l’Iron Spider essenzialmente rende obsoleto il web-slinging, in quanto permette a Spider-Man di volare. Nell’MCU, anche se non è ancora successo, c’è la possibilità che l’eroe si trovi costretto a volare, sorprendendo tutti.

La temperatura corporea

La tuta Iron Spider può raffreddare la temperatura corporea di Spider-Man in modo che non si surriscaldi durante lo sforzo in battaglia. In realtà soddisfa uno scopo più importante…

L’Iron Spider non solo raffredda chi lo indossa, ma può abbassare la temperatura corporea così tanto da rendere invisibili di fronte alle telecamere a infrarossi. Combinando ciò al camuffamento, diventa molto difficile per i nemici vedere Spider-Man, sia ad occhio nudo che attraverso la tecnologia.

Braccia meccaniche per Spider-Man

I ”Waldoes” sono i tre iconici bracci meccanici dell’Uomo Ragno. Nella Marvel Comics, hanno una moltitudine di funzioni. Sono leggeri, flessibili, durevoli e Spider-Man può riporli in una sorta di zaino high-tech sulla schiena.

La MCU ha sfruttato il design, mettendo in mostra i Waldoes in una serie di situazioni pericolose e sono una delle ragioni per cui Spider-Man continua a utilizzare questa tuta più di altre.

Può fornire soccorso

L’Iron Spider non solo protegge dal male con la sua struttura potenziata e le armi offensive, ma può anche soccorrere chi la indossa se viene ferito. Nulla di troppo complicato, ma comunque utile: la nanotecnologia della tuta può manovrare se stessa per proteggere Spider-Man, per esempio, se perde troppo sangue.

Permette di origliare le conversazioni della polizia

Tony è noto per la sua propensione alla sorveglianza, come dimostrato sia nei fumetti che nell’Universo Cinematografico Marvel. La tuta di Spider-Man che Tony dà a Peter ha anche funzioni di monitoraggio e registrazione per controllare i movimenti dell’eroe.

Tony vuole avere accesso a più informazioni possibili, e se deve hackerare le comunicazioni della polizia, tanto meglio. Naturalmente, l’Iron Spider ha questa capacità: il suo computer di bordo è in grado di trasmettere importanti informazioni.

Si può scomporre

Non sono solo le braccia meccaniche. La nanotecnologia dell’Iron Spider permette a Spider-Man anche di staccare pezzi di se stesso per proteggersi da oggetti pericolosi. L’idea è che, essendo fatto da nanotecnologie, il costume può muoversi sulla pelle di e addirittura staccarsi dalla pelle.

Registra tutto per Spider-Man

Nei fumetti, l’Iron Spider è creato per la Guerra Civile, evento in cui la mania di controllo e l’autoritarismo di Tony Stark raggiungono il loro apice. Tony crea l’armatura per guardare ogni mossa di Spider-Man, con  telecamere in grado di registrare tutto e inviarlo a Tony. 

Nella MCU, Tony è più una figura mentore di Spider-Man, quindi questa caratteristica della tuta non è troppo preoccupante.

Matrix Resurrections: prima clip dal “The Game Awards”

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Matrix Resurrections: prima clip dal “The Game Awards”

In occasione del “The Game Awards” la Warner Bros ha diffuso una prima clip esclusiva di Matrix Resurrections, l’attesissimo sequel della trilogia culto di Matrix. Diretto dalla regista visionaria Lana Wachowski, il nuovo film riunisce nuovamente le star Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss negli iconici ruoli di Neo e Trinity. Lana Wachowski ha diretto il film da una sceneggiatura di Wachowski & David Mitchell & Aleksander Hemon, basato sui personaggi creati dai Wachowski. Il film è stato prodotto da Grant Hill, James McTeigue e Lana Wachowski. I produttori esecutivi sono Garrett Grant, Terry Needham, Michael Salven, Jesse Ehrman e Bruce Berman.

Il film è interpretato anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

Will Poulter: 10 cose che non sai sull’attore

Will Poulter: 10 cose che non sai sull’attore

Nel giro di un decennio Will Poulter si è affermato come uno degli attori più talentuosi e interessanti della sua generazione. Spaziando tra generi come il fantasy, il western, il dramma e l’horror, egli ha avuto modo di dar vita a personaggi memorabili, dando prova delle sue tante sfumature come interprete. Ora che si appresta a diventare più famoso che mai, è bene sapere qualcosa di più su di lui.

Ecco 10 cose che non sai di Will Poulter.

Will Poulter: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto sul grande schermo è arrivato per Poulter nel 2008 con il film Son of Rambow – Il figlio di Rambo (2008). Nel 2010 ha invece recitato in Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero (2010), ottenendo maggiori attenzioni. Da quel momento si è reso sempre più celebre grazie a film come Wild Bill (2011), Come ti spaccio la famiglia (2013), Plastic (2014) e Maze Runner – Il labirinto (2014). In seguito ha recitato in Revenant – Redivivo (2015), Kids In Love (2016), War Machine (2017), Detroit (2017), Maze Runner – La rivelazione (2018), L’ospite (2018) e Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019).

2. Ha recitato in alcune serie TV. Nel corso della sua carriera Poulter ha avuto anche modo di dedicarsi alla televisione, prendendo parte nel 2009 alla serie School of Comedy. Di recente ha invece recitato nel ruolo di Sam nel secondo episodio di La ferrovia sotterranea (2021), serie Amazon. Sempre nel 2021 ha recitato nei panni di Billy Cutler in Dopesick. Nel 2018, invece, Poulter era apparso nei panni di Colin Ritman in Black Mirror: Bandersnatch, l’episodio della serie celebre per la sua natura interattiva.

3. Ha doppiato un videogioco. Nel 2020 l’attore ha prestato le proprie sembianze e la propria voce al videogioco The Dark Picture: Little Hope, secondo capitolo di una saga horror. In questo Poulter interpreta Andrew, uno degli studenti del professor Joh, il quale insieme ai suoi colleghi si perdono nel villaggio di Little Hope, scoprendo di una terribile maledizione che infesta quel luogo. Questo videogioco è un survival-horror in terza persona, con il giocatore chiamato a compiere una serie di scelte nel corso dell’avventura.

Will Poulter Marvel

Will Poulter: il suo 2021

4. È un anno molto importante per lui. Il 2021 si è rivelato essere un anno particolarmente importante per Poulter, che è ora coinvolto in una serie di progetti particolarmente entusiasmanti. Egli è infatti attualmente impegnato nelle riprese della nuova miniserie Why Didn’t They Ask Evans?, dove ricopre il ruolo di Bobby Jones, il quale è chiamato a scoprire il significato delle ultime parole di un uomo. Allo stesso tempo, egli sta lavorando per il suo ritorno sul grande schermo, previsto per il 2023, recitando nel film Guardiani della Galassia vol. 3, con un ruolo molto speciale.

Will Poulter sarà Adam Warlock per la Marvel

5. Interpreterà il potente supereroe. Dopo diversi rumor circolati nelle ultime settimane, il regista James Gunn ha confermato che sarà Poulter ad interpretare il supereroe Adam Warlock nel terzo film dei Guardiani della Galassia, ed introducendosi dunque nel Marvel Cinematic Universe. Warlock, apparso per la prima volta nei fumetti nel 1967, è considerato uno dei personaggi più potenti dell’universo Marvel, dotato di forza sovrumana, capacità di manipolare l’energia e numerosi altri poteri magici.

6. Si sta allenando molto per il ruolo. Per poter assumere il ruolo di Warlock, Poulter ha anticipato che si sottoporrà ad una considerevole trasformazione fisica. Allenandosi molto in vista delle riprese, egli potrà sfoggiare un fisico più che mai possente, come anche le capacità necessarie ad interpretare senza problemi ogni tipologia di scena. Ad oggi non si hanno naturalmente ancora dettagli circa il look del personaggio, ma con il tempo l’attore e la Marvel non mancheranno di rilasciare dettagli a riguardo.

Will Poulter in Le cronache di Narnia

7. Ha recitato nel terzo film della trilogia. Ancora alle prime esperienze nel mondo della recitazione, Poulter ottenne il ruolo di Eustachio Scrubb nel film Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero, terzo e ultimo capitolo della trilogia cinematografica. Eustachio è il cugino odioso e insopportabile dei quattro fratelli protagonisti, il quale però al termine del viaggio imparerà ad essere una persona migliore. Per poter prendere parte alle riprese, Poulter si trovò a compiere il suo primo grande viaggio di lavoro, trasferendosi sei mesi in Australia.

Will Poulter meme

Will Poulter è su Instagram

8. Ha un account sul social network. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 818 mila persone. All’interno di questo, con circa sessanta post, Poulter non sembra intenzionato a far sfoggio della sua celebrità, preferendo piuttosto condividere e sensibilizzare su alcune campagne etiche che gli stanno a cuore. La trasparenza e l’impegno con cui porta avanti queste cause lasciano intravedere nuovi aspetti dell’attore, il quale sempre più si conferma come una persona ricca di umanità.

Will Poulter e i meme

9. È celebre un meme tratto da un suo film. Uno dei meme più famosi e ricorrenti degli ultimi anni, la cui popolarità sembra non tramontare mai è quello noto come Will Poulter Gettin Paid. Si tratta di un frame tratto dal film Come ti spaccio la famiglia, dove l’attore interpreta Kenny Rossmore. Tale meme mostra l’attore con un’espressione perplessa e viene utilizzato per situazioni in cui le lamentele altrui risultano essere poca cosa in confronto a quelle che altri individui potrebbero fare.

Will Poulter: età e altezza

10. Will Poulter è nato il 28 gennaio del 1993 a Londra, Inghilterra. L’attore ha dunque oggi 28 anni. Poulter, inoltre, è particolarmente alto, vantando ben 191 centimetri.

Fonte: IMDb

The Counselor: trama e cast del film di Ridley Scott

The Counselor: trama e cast del film di Ridley Scott

Con un cast all star, il regista Ridley Scott porta al cinema nel 2013 il thriller The Counselor – Il procuratore. Questo si basa su una sceneggiatura originale dello scrittore Cormac McCarthy, autore anche dei romanzi Non è un paese per vecchi e The Road. Anche in questa sua nuova storia non mancano tematiche centrali della sua poetica, come l’avidità, la corruzione e la fiducia, il tutto inserito all’interno del pericoloso mondo del narcotraffico. Scott, dopo aver diretto il fantascientifico Prometheus, ebbe così modo di dedicarsi ad una storia più quotidiana, ma non priva di elementi di fascino.

Il film è inoltre dedicato al fratello del regista, Toni Scott, venuto a mancare nel corso delle riprese. Queste furono sospese proprio in occasione di tale tragico evento, avvenuto nell’agosto del 2012, e ripresero solo una settimana dopo l’accaduto. Conseguenza più evidente fu il rallentamento della produzione, che prevedeva ampi spostamenti comprendendo location negli Stati Uniti tra le città di El Paso, Los Angeles e Salt Lake City. Ma alcune delle riprese si svolsero anche a Londra, in Spagna nella città di Alicante. Nonostante l’interruzione, il film riuscì infine a rispettare i tempi ed uscire nelle sale americane dall’ottobre del 2013, mentre in Italia è arrivato al cinema nel gennaio del 2014.

The Counselor – Il procuratore è stato accolto in modo piuttosto misto da parte di critica e pubblico. A fronte di un budget di 25 milioni il film arrivò ad incassarne circa 71, affermandosi comunque come un discreto successo. A favorire questo risultato ha certamente contribuito il cast di grandi attori. La critica però non apprezzò particolarmente il lungometraggio, sottolineando come la sceneggiatura stessa manchi di quella tensione richiesta ad un thriller. Ad ogni modo, negli anni è comunque risultato un titolo particolarmente ricercato, sia per via dei grandi nomi ad esso legati sia per la fama del suo sceneggiatore.

The Counselor – Il procuratore: la trama del film

Protagonista del film è un avvocato di successo, in procinto di sposarsi con la bella fidanzata Laura. Nonostante il suo lavoro, però, l’uomo fatica ad avere le disponibilità economiche necessarie a dar vita al grande evento. Disposto a tutto pur di soddisfare i desideri della sua futura moglie, questi finisce per accettare una controversa proposta da un suo vecchio cliente, Reiner. Questo, che ha contatti con la malavita messicana impegnata nel traffico di droga, assegna all’avvocato il compito di recuperare un carico di cocaina dal valore di 20 milioni di dollari. Per farlo, però, dovrà recarsi al confine con il Messico. Ad aiutarlo nel corso della missione vi è anche Westray, un tipo dall’aria non raccomandabile e che sembra ben più conscio dei pericoli dell’operazione.

Con loro vi è anche Malkina, la conturbante fidanzata di Reiner, la quale li seguirà in ogni loro spostamento per assicurarsi che tutto vada secondo i piani. Naturalmente, però, la situazione sfugge di mano e precipita inesorabilmente in un crescendo di violenza e morte. Ben presto, l’avvocato si renderà conto di non essere affatto portato per quel mondo, ma per uscirne vivo e riabbracciare Laura dovrà andare fino in fondo, dando sfogo a tutta la sua avidità. In un contesto in cui non può fidarsi di nessuno, egli si trova così ad affrontare le conseguenze di un’operazione di narcotraffico mal riuscita, con tutte le pericolosità che questo comporta.

The Counselor cast

The Counselor – Il procuratore: il cast del film

Protagonista del film, nel ruolo dell’avvocato, è il candidato all’Oscar Michael Fassbender. Questi aveva già recitato con Scott per il precedente Prometheus, e accettò la proposta del regista di recitare anche in questo nuovo progetto. L’attore tuttavia, ricevette reazioni contrastanti circa la sua performance, da molti giudicata al di sotto delle sue precedenti. Nel ruolo della sua fidanzata Laura si ritrova invece la premio Oscar Penelope Cruz, che all’epoca delle riprese era incinta. Il suo ruolo, in realtà, era stato originariamente pensato per l’attrice Natalie Portman, la quale però preferì rifiutare in favore di altri progetti. Nel film, è presente anche l’attore Javier Bardem, marito della Cruz, ma i due non condividono alcuna scena e non si sono mai incontrati sul set.

Bardem dà infatti vita al misterioso Reiner. Prima di lui, però, erano stati considerati gli attori Bradley Cooper e Jeremy Renner per la parte. Assunti i panni del personaggio, l’attore spagnolo iniziò a lavorare con il regista sul look di Reiner, e fu proprio sua l’idea di conferirgli la particolare capigliatura visibile nel film. Tale elemento, infatti, è secondo l’attore indicativo della personalità del personaggio. Gli stessi abiti sono stati scelti con il contributo di Bardem, e sono principalmente capi firmati Versace. L’attrice Cameron Diaz, infine, recita nel ruolo di Malkina. Per tale parte, l’attrice lavorò su un accento tipico delle Barbados, luogo di origine del personaggio. Il risultato però non convinse i produttori, che le chiesero di ridoppiare le sue scene togliendo tale particolarità.

Nel film sono poi presenti anche altri noti attori. Si ritrova infatti Natalie Dormer nei panni del personaggio chiamato La Bionda. Questa è la ragazza chiamata a sedurre Westray per accedere al suo conto in banca, ed è protagonista di una scena sexy presente però soltanto nel trailer. Édgar Ramirez è invece Il prete, altra figura ricorrente nel film, mentre John Leguizamo è Randy. L’attore Dean Norris, noto per il ruolo dell’agente DEA Hank Schrader in Breaking Bad interpreta invece qui la parte di un acquirente. Infine, si ritrova anche il celebre attore tedesco Bruno Ganz nei panni di un commerciante di diamanti.

The Counselor – Il procuratore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. The Counselor – Il procuratore è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per giovedì 9 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

It – Capitolo Due: trama, cast e curiosità sul film

It – Capitolo Due: trama, cast e curiosità sul film

Nel 1986 viene pubblicato il libro It di Stephen King, il quale diventa da subito una pietra miliare tanto del genere horror quanto del romanzo di formazione. Al suo interno si ritrovano infatti numerose tematiche universali, le quali si svelano attraverso lo spaventoso processo di crescita di un gruppo di amici, chiamati a combattere con paure più o meno metaforiche. Da questo imponente libro di oltre mille pagine era stata tratta inizialmente una miniserie nel 1990, mentre nel 2017 è arrivato al cinema l’omonimo It, il quale adattava però solo il racconto della gioventù dei protagonisti. Con It – Capitolo Due (qui la recensione), la loro storia si è infine conclusa.

Questo, uscito nel 2019 sempre per la regia di Andrés Muschietti, adatta infatti le parti del libro incentrate sull’età adulta dei protagonisti. Stando alle intenzioni del regista, però, tale secondo capitolo non è da intendersi come un sequel bensì come una vera e propria seconda metà del racconto, strettamente connessa alla prima. La realizzazione di due film si è resa necessaria al fine di poter includere quanti più eventi e personaggi del libro, cercando dunque di rendere giustizia ad uno dei racconti più complessi e ricchi dello scrittore del brivido. Con un incasso di 472 milioni, anche It – Capitolo Due si è affermato come un buon successo.

In questo, i fan del romanzo ritrovano infatti molti dei principali orrori raccontati da King, resi ancor più avvincenti grazie a notevoli effetti speciali e un cast di celebri interpreti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il libro e il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

It – Capitolo Due: la trama del film

Ambientato 27 anni dopo gli eventi raccontati nel primo film, durante il quale il gruppo di ragazzi noto come I Perdenti riuscì a sconfiggere il malvagio Pennywise, questo vede ora un adulto Mike costretto a richiamare nella città di Derry i suoi vecchi amici. Una serie di inquietanti manifestazioni preannunciano infatti il ritorno di Pennywise, il quale è dunque ancora vivo. Pur se con un ricordo confuso di quel loro passato, Bill, Richie, Eddie, Ben e Beverly accettano di tornare, senza sapere a cosa vanno incontro. Ben presto, infatti, il gruppo scoprirà che sconfiggere Pennywise sarà molto più complesso e occorrerà ricreare quella magica alchimia che li unì da ragazzi, scavando nel doloroso passato di ognuno di loro.

It – Capitolo Due: il cast del film

Per quanto riguarda il cast del film, pur se in minor misura rispetto al primo film, gli attori Jaeden Martell, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor, Finn Wolfhard, Chosen Jacobs, Jack Dylan Grazer e Wyatt Oleff riprendono i ruoli dei giovani Bill, Beverly, Ben Richie, Mike, Eddie e Stan. Ad interpretare le loro versioni adulte, invece, vi sono James McAvoy e Jessica Chastain come Bill e Beverly, mentre Bill Hader è Richie. Jay Ryan interpreta Ben, mentre Isaiah Mustafa è Mike. James Ransone ricopre il ruolo di Eddie e Andy Bean quello di Stanley. Nel film compare poi anche il regista e attore canadese Xavier Dolan con un cameo nei panni di Adrian Mellone. Egli fece di tutto per essere coinvolto in questo secondo capitolo dopo essere rimasto stregato dal primo.

Ad interpretare il ruolo di Pennywise torna invece l’attore Bill Skarsgård. Per lui il set di questa seconda parte fu molto più entusiasmante. Innanzitutto, per applicare il trucco dello spaventoso pagliaccio non ci vollero più 5 ore bensì 2, e in secondo luogo egli ebbe modo di trascorrere più tempo in compagnia dei colleghi adulti. Sul set del primo film, invece, egli si tenne a debita distanza dai ragazzini al fine di poter risultare più spaventoso nei loro confronti. A lungo in realtà si era creduto che Skarsgård non avrebbe ripreso il ruolo per via degli effetti negativi che stava avendo sulla sua salute mentale. L’attore, infatti, ha dichiarato di aver fatto ricorrenti incubi in cui si trovava a lottare per la sua vita contro Pennywise.

It - Capitolo Due cast

It – Capitolo Due: le differenze tra il libro e il film

Per quanto riguarda le differenze tra il film e le parti del romanzo che questo adatta, la prima è certamente da ritrovarsi nella struttura. Il libro di King, infatti, intreccia dall’inizio alla fine il passato e il presente dei protagonisti. Così facendo permette a determinati eventi di trovare maggior chiarezza o risonanza in base a cose già accadute. Differenziando le due linee temporali, invece, molti di questi legami vengono inevitabilmente a perdersi. Numerosi sono poi i personaggi che vengono eliminati dal film e che avrebbero rischiato di rendere fin troppo caotico un racconto che non poteva dilungarsi eccessivamente. Come noto, infine, la parte conclusiva del romanzo è pressocché inadattabile, con lo scontro tra i Perdenti e Pennywise che raggiunge livelli ultraterreni.

A parte questi dettagli, tuttavia, il film cerca di essere il più fedele possibile al romanzo. La triste fine di Adrian Mellon è qui raccontata in modo molto simile a come avviene nel libro, mentre presente è anche il cupo suicidio di Stan. Con il ritorno dei perdenti a Derry, inoltre, ognuno di loro si trova a rivivere i propri traumi giovanili, proprio come avviene nel romanzo. Cambiano naturalmente alcuni degli eventi legati a questi momenti, senza però alterare eccessivamente il racconto. In ultimo, parte dello scontro finale è fedele a quello narrato nel romanzo. Per il regista era infatti indispensabili riuscire a raccontare questo in modo più realistico di quanto fatto dalla miniserie del 1990.

It – Capitolo Due: il trailer, la durata del film e dove vederlo in streaming e in TV

It – Capitolo Dueil quale ha una durata di 2 ore e 49 minuti, è fruibile grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

The Acolyte: annunciata la protagonista della serie

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The Acolyte: annunciata la protagonista della serie

Arriva da Deadline la notizia che la Lucas Film ha trovato la protagonista di Star Wars: The Acolyte, l’annunciata prossima serie basata sull’Universo di Star Wars in televisione. Si tratta di Amandla Stenberg che si unirà all’universo di Star Wars in un ruolo che è stato definto principale della prossima serie di Disney+ Star Wars: The Acolyte. Disney ha descritto la serie al suo annuncio nel dicembre 2020 come un thriller misterioso che porterà gli spettatori in una galassia di segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica.  Nel vero universo di Star Wars, un accolito può riferirsi a individui con abilità di forza che imparano da un Signore dei Sith più esperto. I dettagli sul personaggio di Stenberg non sono stati rivelati. Headland sarà sceneggiatore, produttore esecutivo e showrunner. Secondo Variety, che ha dato la notizia per primo, Star Wars: The Acolyte dovrebbe iniziare la produzione nel 2022.

Iscriviti a Disney+ per guardare The Acolyte e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La Stenberg, che ha ricevuto il plauso della critica per il ruolo da protagonista in The Hate U Give, è apparso di recente nell’adattamento della Universal Dear Evan Hansen uscito da pochissimo nelle sale italiane. I suoi crediti televisivi includono The Eddy, Drunk History, New Yokio, Mr. Robinson e Sleepy Hollow. E’ per il loro lavoro in The Hunger Games, Everything, Everything e apparirà presto in Bodies, Bodies e Ozi .

Star Wars: The Acolyte, la serie tv

Star Wars: The Acolyte  è descritto come  “un thriller misterioso che porterà gli spettatori in una galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica. Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto”.

Star Wars: The Acolyte vedrà protagonisti Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Carrie-Ann Moss, Manny Jacinto, Dafne Keen, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Charlie Barnett e Dean-Charles Chapman. Star Wars: The Acolyte sarà trasmesso in streaming esclusivamente su Disney+, anche se la data della premiere deve ancora essere rivelata.

Superman & Lois 2: trailer della serie con Tyler Hoechlin

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Superman & Lois 2: trailer della serie con Tyler Hoechlin

Il network americano The CW ha diffuso il trailer di Superman and Lois 2, l’ annunciata seconda stagione di Superman & Lois. The CW Network ha rinnovato oggi la sua nuova serie di successo SUPERMAN & LOIS per una seconda stagione, è stato annunciato oggi da Mark Pedowitz, Presidente e CEO di The CW Network.

“Il fenomenale debutto multipiattaforma di SUPERMAN & LOIS, che ci ha offerto in grande stile sia su base lineare che in streaming, è una testimonianza della creatività, del duro lavoro e della dedizione delle persone di talento che hanno lavorato instancabilmente davanti e dietro il fotocamera, soprattutto in questo ambiente difficile “, ha detto Pedowitz. “Siamo entusiasti di avere ora due nuovi successi autentici in SUPERMAN & LOIS e WALKER, entrambi rinnovati per la prossima stagione insieme ad altri 11 dei nostri spettacoli, posizionandoci ulteriormente per forza e stabilità continue per la prossima stagione.”

La serie ha avuto un’anteprima di 90 minuti. Il pubblico di SUPERMAN & LOIS è aumentato vertiginosamente grazie alla visualizzazione ritardata, ottenendo un ulteriore milione di spettatori (da 1,7 milioni a 2,7 milioni di spettatori) su base Live + 3, mentre quasi raddoppia il numero di spettatori dal vivo più lo stesso giorno tra gli adulti 18 -34, in crescita del 93% su base L + 3.

Superman and Lois 2

Superman and Lois 2 è la seconda stagione della serie tv Superman & Lois  creata e prodotta da Todd Helbing e prodotta per Warner Bros Television che sarà trasmessa da The CW.

Dopo anni passati ad affrontare supercriminali megalomani, mostri che seminano il caos su Metropolis e invasori alieni intenti a spazzare via la razza umana, il supereroe più famoso del mondo, The Man of Steel aka Clark Kent (Tyler Hoechlin, “Teen Wolf”) e i fumetti ‘ la giornalista più famosa, Lois Lane (Elizabeth Tulloch, “Grimm”), si trova faccia a faccia con una delle loro più grandi sfide di sempre: affrontare tutto lo stress, le pressioni e le complessità che derivano dall’essere genitori che lavorano nella società odierna. A complicare il lavoro già arduo di crescere due ragazzi, Clark e Lois devono anche preoccuparsi se i loro figli Jonathan (Jordan Elsass, “Little Fires Everywhere”) e Jordan (Alexander Garfin, “The Peanuts Movie”) possano ereditare il loro padre. I superpoteri kryptoniani quando invecchiano.

Superman & Lois è la nuova serie tv che sarà prodotta e diretta da diretto Todd Helbing  produttore esecutivo di The Flash e architetto dell’universo DC al fianco di Greg Berlanti per la Warner Bros. TV.

Scritto da Helbing e basato sui personaggi DC creati da Jerry Siegel e Joe Shuster, Superman & Lois ruoterà attorno a due giornalisti (Tyler Hoechlin ed Elizabeth Tulloch) trai più noti al mondo e uno di essi è nientemeno che Superman  mentre affrontano tutto lo stress, le pressioni e complessità che derivano dall’essere genitori che lavorano nella società di oggi. Superman & Lois è prodotta da Berlanti, Sarah Schechter e Geoff Johns per la Berlanti Productions.

Hawkeye 1×04: clip dall’episodio “We’re Not Partners”

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Hawkeye 1×04: clip dall’episodio “We’re Not Partners”

Disney+ ha diffuso una clip di Hawkeye 1×04, il quarto episodio della prima stagione di Hawkeye, la serie tv in onda su Disney+ che vede Clint Barton AKA Occhio di Falco riprendere arco e frecce.

Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Hawkeye 1×04

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

Hawkeye, la serie tv

Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

Chloë Grace Moretz vorrebbe tornare a essere Hit Girl

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Chloë Grace Moretz vorrebbe tornare a essere Hit Girl

In una recente apparizione al The Tonight Show con Jimmy Fallon, l’ospite del talk show ha chiesto a Chloë Grace Moretz dello stato di un chiacchierato eppure ancora misterioso Kick-Ass 3 , interessato soprattutto al suo eventuale ritorno al ruolo.

Moretz ha detto che è aperta a riprendere il suo ruolo e a raccontare la storia di Hit-Girl ormai adulta. Tuttavia, ha affermato che vorrebbe che tutti tornassero, compresi Aaron-Taylor Johnson e Christopher Mintz-Plasse insieme alla troupe, probabilmente il regista originale Matthew Vaughn e la sceneggiatrice Jane Goldman.

“Mi piacerebbe fare un Kick-Ass 3, penso che sarebbe davvero divertente vedere dove va Hit-Girl e com’è da adulta. Penso che dovrebbe essere perfetto. Penso che però sarebbe necessario che Aaron-Taylor Johnson e Christopher Mintz-Plasse e l’intero equipaggio tornassero tutti.”

Sei candidate al ruolo di Hit Girl

Kick Ass e Kick Ass 2 hanno avuto un discreto successo, e per un po’ di tempo si è parlato di realizzare un terzo film, ma senza che questo proposito prendesse vita. Si è anche vociferato di uno spin-off solo su Hit Girl, ma anche questo progetto è naufragato.

Jennifer Lawrence ha un dente in CGI in Don’t Look Up

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Jennifer Lawrence ha un dente in CGI in Don’t Look Up

Durante la sua apparizione in The Late Show con Stephen Colbert per promuovere il suo nuovo film, Don’t Look Up, Jennifer Lawrence racconta una storia dal set del film che fa immaginare un ambiente di lavoro decisamente ilare.

In una fase molto precoce della produzione, all’attrice è caduta una copertura dentale, rivelando una “zanna appuntita” sotto. Anche se normalmente il problema sarebbe stato facilmente risolto con una breve visita dal dentista, i protocolli di ripresa del COVID-19 le hanno impedito di andare a farsi sistemare il dente, quindi Netflix ha ripiegato con il classico “lo sostituiamo in post”.

Ecco cosa ha dichiarato Jennifer Lawrence: “E ho perso un dente, tipo, molto presto, all’inizio della produzione… mangiando un lecca lecca, è stato davvero stupido. Era una copertura al dente che è saltata. Ma se qualcuno sa cosa c’è sotto un rivestimento, è molto peggio, è come questa zanna appuntita. E così, ho perso la copertura, e non potevo andare dal dentista, a causa del COVID, quindi mi hanno solo aggiunto il dente in CGI […] Non ne abbiamo nemmeno discusso, io ero tipo, ‘Va tutto bene, farò così, non preoccupatevi per me.’ Nessuno ha detto nulla. […] Grazie a Dio per i soldi di Netflix!”

Don’t Look Up, recensione del film di Adam McKay

Don’t Look Up , in sala dall’8 dicembre, segna il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence a due anni di distanza da X-Men: Dark Phoenix. Il film è diretto da Adam McKay (regista de La grande scommessa) e vedrà l’attrice recitare al fianco di Leonardo DiCaprioTimothée Chalament e Meryl StreepDon’t Look Up uscirà in cinema selezionati dall’8 dicembre e sarà poi disponibile su Netflix dal 24 dicembre.

The Marvels: Brie Larson mostra il logo ufficiale

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The Marvels: Brie Larson mostra il logo ufficiale

Brie Larson, che tornerà a interpretare Carol Danvers in The Marvels, il sequel diretto di Captain Marvel, ha condiviso un’immagine sui suoi account social in cui mostra un ciondolo con quello che sembra essere il logo ufficiale del film.

Insieme alla foto c’è anche una data: 17 febbraio 2023. Si tratta della data d’uscita americana del film che la vedrà insieme a Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). 

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 17 febbraio 2023.

Avatar 2: Sam Warthington e James Cameron insieme sul set

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Avatar 2: Sam Warthington e James Cameron insieme sul set

Total Film ha diffuso una bella foto dal set di Avatar 2 in cui vediamo il regista James Cameron riunito con il suo protagonista, Sam Warthington, alle prese con la CGI necessaria per portare in vita il suo magnifico Sully in versione Na’vi.

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Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Uncharted: una nuova foto con la coppia Holland-Wahlberg

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Uncharted: una nuova foto con la coppia Holland-Wahlberg

Total Film ha diffuso una nuova foto di Tom Holland e Mark Wahlberg in Uncharted, l’adattamento del celebre videogioco che arriverà nei cinema il prossimo febbraio 2022.

La trama

Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

Spider-Man: No Way Home è una questione personale per Kevin Feige

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Durante l’intervista esclusiva di Screen Rant con Kevin Feige per Spider-Man: No Way Home, il capo della Marvel ha spiegato perché il film è speciale per lui. Feige ha ripensato all’inizio della sua carriera nel mondo dei fumetti al cinema, ricordando di aver lavorato con Amy Pascal sulla trilogia di Sam Raimi e quanto fosse “surreale” riportare Dafoe e Molina di nuovo al cinema.

Per una nota personale, è molto surreale che Willem sia tornato e Alfred Molina sia tornato da due film che erano all’inizio della mia carriera, e la prima volta che ho incontrato Amy e l’ho vista dirigere uno studio e mettere insieme quei film, per me è stata una scuola incredibile e ora farlo insieme è surreale e un sogno”.

Fonte foto

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela una scena tagliata dal film

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Morta Lina Wertmuller, aveva 93 anni

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Alla veneranda età di 93 anni, si è spenta Lina Wertmuller, la regista italiana autrice di film straordinari quali Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” , Mimì metallurgico ferito nell’onore, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto e Pasqualino Settebellezze, film che le valse tre nomination agli Oscar, per miglior film straniero, migliore sceneggiatura e migliore regia, prima donna nella storia del premio ad entrare in cinquina.

Nel 2020 ha ricevuto il premio alla carriera dall’Academy Awards, oltre ad aver avuto una carriera lunga e riconosciuta, anche se mai abbastanza. L’Accademia del cinema italiano che assegna i David le ha conferito solo nel 2010 il premio alla Carriera.

“Ho sempre avuto un carattere forte fin da piccola. Sono stata addirittura cacciata da undici scuole e sul set ho sempre comandato io.Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva“. Raccontava di sé. Il cinema mondiale perde una delle sue stelle più luminose e uno degli sguardi più ironici e intelligenti che abbia mai avuto.

Elle Fanning: 10 cose che non sai sull’attrice

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Elle Fanning: 10 cose che non sai sull’attrice

Elle Fanning è una di quelle attrici da tenere d’occhio perchè sicuramente farà parte del mondo del cinema per diversi anni. La sua carriera dura già da un quindicina d’anni e non ha sbagliato un colpo.

La giovane attrice americana, sorella minore di Dakota Fanning, ha dimostrato molte volte di avere dalla sua un gran talento per la recitazione, oltre che l’avere una bellezza unica, quasi di porcellana, unita a tanta, tantissima energia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Elle Fanning.

Elle Fanning: film

 

1. Elle Fanning: i film e la carriera. Elle Fanning inizia la sua carriera molto presto, a soli tre anni, quando interpreta la versione più giovane del ruolo interpretato da sua sorella Dakota in Mi chiamo Sam. Da qui in poi, lavorerà nella serie Taken (2002), e nei film L’asilo dei papà (2003), The Door in the Floor (2004), Il mio amico a quattro zampe (2005), Babel (2006) e Déjà Vu – Corsa contro il tempo (2006). In seguito, ha recitato in Il curioso caso di Benjamin Button (2008), Lo schiaccianoci in 3D (2010), Super 8 (2011), Twixt (2011), Maleficent (2014), 3 Generation – Una famiglia quasi perfetta (2015), The Neon Demon (2016) e La legge della notte (2016). I suoi ultimi film sono L’inganno (2017), How to Talk to Girls at Parties (2017), Mary Shelley – Un amore immortale (2017), I Think We’re Alone Now (2018) e Teen Spirit (2018), Un giorno di pioggia a New York (2019), Maleficent – Signora del male (2019) e Raccontami di un giorno perfetto (2020).

2. Ha recitato anche in note serie. Nel corso della sua carriera, Elle Fanning ha dedicato una parte di essa al mondo delle serie tv: infatti, l’attrice ha partecipato ad alcuni episodi di serie come Giudice Amy (2003), CSI: Miami (2003), Dr. House – Medical Division (2006), The Lost Room (2006), Criminal Minds (2006 e 2007) e Dirty Sexy Money (2007). Dal 2020 ha ottenuto grande popolarità recitando nei panni di Caterina in The Great, rinnovata poi per una seconda stagione. Prossimamente reciterà invece nella serie The Girl from Plainville.

Elle Fanning Instagram

Elle Fanning è su Instagram

3. Elle Fanning ha un profilo Instagram ufficiale. Seguendo l’orma delle tante star, compresa sua sorella Dakota, anche Elle Fanning ha ceduto e qualche anno fa ha dato vita al suo account Instagram ufficiale, seguito da qualcosa come 5,4 milioni di persone. Oltre a postare foto che la ritraggono protagonista di momenti lavorativi, come i suoi progetti cinematografici oppure degli eventi mondani, dalla sua bacheca si può notare la spensieratezza dei suoi vent’anni e di come la sua sia una bellezza acqua e sapone.

4. Elle Fanning ha condiviso una foto sul set di Maleficent 2. Elle Fanning è una ragazza solare, energica e molto ironica e ciò si è notato quando, il 29 maggio del 2018, ha postato un paio di immagini tutte da ridere, dal set di Maleficent 2. Se la prima foto ritrae Elle photobombata da Angelina Jolie, nella seconda appaiono entrambe gioiose e felici di dare vista al seguito, dopo il successo di Maleficent.

Elle Fanning: hot

5. Elle Fanning ha stregato il Festival di Cannes nel 2017. Il luogo è il festival di Cannes, l’anno è il 2017 e l’occasione è la presentazione di How to Talk to Girls at Parties. Sul red carpet di quella sera, Elle Fanning ha letteralmente stregato tutti, con la sua semplice bellezza e con vestito decisamente sexy: Elle, infatti, aveva un lungo vestito in tulle completamente ricamato, con uno strascico bordato con fiori gialli e con un sideboob da far girare la testa.

Elle Fanning in Maleficent

6. Elle Fanning ha lavorato in un live action Disney. Nel 2014, la Disney stava sperimentando i live action, prima che questi diventassero una vera e propria fase e, nello stesso anno, uscì l’adattamento de La Bella Addormentata nel Bosco. In questo film, intitolato però Maleficent, Elle Fanning ha interpretato la principessa Aurora, dandole vita con la sua pura bellezza, la sua grazia innata e il suo candore.

7. Secondo Elle Fanning, Angelina Jolie è una donna straordinaria. Le riprese di Maleficent 2 sono terminate nell’agosto del 2018, e i quattro mesi di lavoro al film sono bastati ad Elle Fanning per stabilire che Angelina Jolie è una persona pazzesca. Con questo film, le due hanno avuto modo di conoscersi meglio e di instaurare un fantastico legame. La giovane attrice ha dichiarato che lavorare con Angelina è molto stimolante, perché è sempre piena d’energia.

elle fanning

Elle Fanning e Dakota Fanning

8. È molto legata a sua sorella. Le malelingue provano sempre a mettere zizzania tra le persone, soprattutto quando si tratta di due sorelle come le Fanning. Elle ha sempre dichiarato di amare sua sorella Dakota e di detestare qualsiasi modo di farla passare come se fossero in rivalità. Perché se è pur vero che le due sorelle si assomigliano fisicamente, è anche vero che sono due persone con un modo di recitare completamente diverso. Con gli anni che passano, inoltre, Elle si sente meno sorella minore e più amica di Dakota, forti di un legame che, nonostante gli impegni di lavoro, viene sempre nutrito. Le due, inoltre, sono pronte a recitare insieme per la prima volta in The Nightingale, atteso per il 2023.

Elle Fanning e Max Minghella

9. Elle Fanning ha una vita molto privata. Come sua sorella Dakota, anche Elle Fanning tiene molto alla sua vita privata, tanto che non se e ne sa molto, soprattutto per quanto riguarda la sua vita sentimentale. Sembra, però, che l’estate del 2018 abbia fatto sbocciare un nuovo amore, quello tra Elle e Max Minghella, figlio di Anthony Minghella. I due hanno lavorato sul set di Teen Spirit, film d’esordio alla regia per il giovane Minghella. I due sono stati visti diverse volte in quel di Londra con un fare molto affiatato, con qualche scambio di baci e tenendosi per mano.

Elle Fanning: età e altezza dell’attrice

10. Elle Fanning è nata il 9 aprile del 1998 a Conyers, in Georgia, Stati Uniti. L’attrice ha dunque oggi 23 anni, ed è alta complessivamente 1.75 metri.

Fonti: IMDb, Biography, dailymail

10 Supereroi Marvel degli anni ’80 da introdurre nel MCU

10 Supereroi Marvel degli anni ’80 da introdurre nel MCU

Sempre più personaggi iconici dei Marvel Comics vengono adattati per il grande e piccolo schermo e ora che il MCU ha già trasposto le stoyline principali della maggior parte dei personaggi storici della Silver Age dei fumetti, ha l’opportunità di concentrarsi meglio su altri dei decenni successivi, per le prossime Fasi. Senza dubbio, verranno presi in considerazione eroi precedentemente trascurati degli anni ’80: vediamo quali potrebbero diventare i prossimi preferiti dei fan.

Psylocke

Marvel anni '80Betsy Braddock era un personaggio di supporto a Captain Britain a metà degli ultimi anni ’70, ma è veramente entrata a far parte della storia dei fumetti quando è stata presentata come la mutante Psylocke nel 1986, unendosi poi alla squadra degli X-Men dopo averli aiutati contro il super cattivo Sabretooth in Uncanny X-Men #213.

Una versione MCU di Psylocke non sarebbe il primo adattamento live-action del personaggio, dato che fatto una breve apparizione in X-Men: The Last Stand e ha avuto un ruolo di maggior rilievo in X-Men: Apocalypse, interpretato da Olivia Munn. Ora che i diritti cinematografici degli X-Men e degli altri mutanti sono di proprietà dei Marvel Studios Psylocke potrebbe finalmente avere l’opportunità di essere messa sotto i riflettori come merita.

Speedball

Marvel anni '80Speedball è un personaggio creato da Tom DeFalco e Steve Ditko nel 1988. Comparso per la prima volta in The Amazing Spider-Man Annual #22, il liceale Robbie Baldwin ottenne il potere di generare bolle energetiche dopo un incidente di laboratorio, che lo fece diventare appunto Speedball. Il personaggio sarebbe poi diventato un membro cruciale della squadra dei New Warriors, con un ruolo significativo all’inizio della storyline Civil War del 2006.

Con le voci che circolano sui vari super team sui cui la Marvel vorrebbe soffermarsi, inclusi i Giovani Vendicatori e i Thunderbolts, questo sarebbe il momento perfetto per introdurre i Nuovi Guerrieri, tra cui Speedball. Molti fan sanno che questa squadra ha quasi visto la luce sotto forma di una serie televisiva diversi anni fa, in cui Calum Worthy era stato scelto come Baldwin: forse è giunto il momento per la Marvel di concretizzare quell’idea accantonata da tempo.

Puma

Marvel anni '80Il Puma, conosciuto anche come Thomas Fireheart, è l’ultima evoluzione di un esperimento genetico durato generazioni da parte di una tribù di indigeni, che mirava a dar vita al guerriero perfetto. Fireheart si trasforma in un gatto mannaro simile a un puma per combattere il male e l’ingiustizia, e ha avuto più volte una rivalità con l’Uomo Ragno, che disdegna la sua modalità di lotta al crimine.

Il Marvel Cinematic Universe è specializzato nel riuscire a fare apprezzare al pubblico anche i personaggi meno popolari dei fumetti e, anche se Puma non ha mai guadagnato la stessa notorietà che hanno avuto altri supereroi, ha giocato un ruolo affascinante in diverse storyline dell’Uomo Ragno degli anni ’80 e dei primi anni ’90. Se ci fosse la possibilità di introdurlo nel MCU, questo personaggio potrebbe far impazzire il pubblico.

Dazzler

Marvel anni '80Alison Blaire, alias Dazzler, è una mutante con la capacità di manipolare le onde sonore e usarle come potenti armi contro i suoi nemici. Apparsa per la prima volta in The Uncanny X-Men #130, è stata in effetti una collaboratrice piuttosto degna di nota della squadra titolare, mentre perseguiva anche una carriera musicale professionale.

Con i mutanti pronti a fare il loro debutto nel MCU in un futuro molto prossimo, Dazzler sarebbe un’eccellente aggiunta; ha anche fatto un breve cameo in Dark Phoenix, interpretata da Halston Sage, ma non ha avuto altre trasposizioni in live-action. Con il recente casting della Marvel di Harry Styles come Eros, forse potremmo aspettarci un’altra pop star nel ruolo di Dazzler.

Firestar

Marvel anni '80Firestar fa parte di una classe d’elite nella tradizione dei fumetti che, in realtà, ha debuttato nella serie animata Spider-Man and His Amazing Friends, in cui Angelica “Angel” Jones ha sostenuto la squadra titolare come suo alter ego supereroe, guadagnando abbastanza popolarità da essere aggiunta all’universo dei fumetti della Marvel poco dopo.

Questo personaggio sarebbe un’aggiunta perfetta ai Vendicatori nelle prossime fasi del MCU; i suoi poteri, che includono il volo, la manipolazione delle onde radioattive, le esplosioni di energia e altro ancora, rendono Firestar una forza da tenere in considerazione, capace di andare contro personaggi del calibro di Thanos, o qualsiasi altro cattivo che i Vendicatori potrebbero dover combattere prossimamente.

Cannonball

Marvel anni '80Creato nel 1982 dal leggendario scrittore di fumetti degli X-Men Chris Claremont e dal disegnatore Bob McLeod, Cannonball è stato uno dei primi membri principali della squadra dei Nuovi Mutanti. Ha la capacità di spingersi come un jet a velocità incredibili, il che lo rende un potente alleato per i suoi compagni di squadra e un pericoloso nemico per qualsiasi super cattivo che incontri sul cammino.

Samuel Zachary Guthrie ha fatto un’apparizione nell’ultimo film sui mutanti della Fox, The New Mutants del 2020, in cui è stato interpretato da Charlie Heaton, ma non gli è mai stato concesso di realizzare il suo vero potenziale, il che lo rende un candidato perfetto per un reboot del MCU. Con i Marvel Studios che probabilmente prenderanno in considerazione alcuni mutanti periferici per inaugurare l’era degli X-Men, Cannonball porterebbe sicuramente una ventata di freschezza.

Jubilee

Marvel anni '80Jubilee è una mutante che ha spesso giocato un ruolo minore nella squadra degli X-Men, guadagnandosi tuttavia un seguito fidatissimo dopo la sua apparizione in X-Men: The Animated Series. Da allora, ha fatto il suo debutto live-action in diversi film degli X-Men, ma queste apparizioni non sono mai ammontate a niente di più di gloriosi camei.

Dal momento che i precedenti franchise degli X-Men hanno fortemente caratterizzato i membri classici della squadra come Wolverine, Ciclope e Jean Grey, i Marvel Studios potrebbero scegliere di presentare gli X-Men secondari in ruoli più prominenti nel prossimo reboot. Come tale, Jubilee sarebbe un’eccellente aggiunta, con finalmente l’adattamento live-action che i fan hanno sperato di vedere.

Elektra

Elektra Natchios è una letale assassina e guerriera, che è stata associata sia al lato giusto che a quello sbagliato della legge nella sua lunga storia nei fumetti. È un’abile spadaccina e atleta, capace di tenere testa a personaggi come Daredevil, The Punisher e Typhoid Mary.

Molti fan della Marvel riconosceranno Elektra dalla sua interpretazione di Jennifer Garner nel film Daredevil del 2003 e dal successivo (e disastroso) film su Elektra di alcuni anni dopo. Anche se il personaggio è stato riavviato per la serie Netflix Daredevil del 2015, deve ancora fare un’apparizione nel MCU; con le voci che circolano sul fatto che l’attore di Daredevil di Netflix Charlie Cox potrebbe tornare in Spider-Man: No Way Home, questo è il momento perfetto per riportare in auge anche Elektra.

Kitty Pryde

Kitty Pryde, a volte conosciuta come Shadowcat, è un popolare membro della squadra degli X-Men, che possiede la qualità di diventare completamente intangibile, il che le permette di camminare attraverso qualsiasi struttura solida con facilità. Anche se i suoi poteri sono lontani dal renderla un mutante di livello Omega, Kitty ha avuto diverse varianti estremamente potenti di se stessa nei fumetti che dimostrano il valore aggiunto che conferisce alla squadra.

Molti appassionati di film di supereroi ricorderanno che Kitty Pryde è apparsa in un certo numero di film originali degli X-Men, anche se è stata più che altro lasciata in disparte, concedendole più tempo sullo schermo solo quando Elliot Page, che la interpretava, ha guadagnato popolarità. È giunto il momento, tuttavia, che a Shadowcat venga concesso spazio in una squadra di X-Men del MCU.

Beta Ray Bill

Beta Ray Bill è uno dei personaggi più insoliti della Marvel degli anni ’80. Proveniente dal pianeta Korbin, Beta Ray Bill è una creatura simile a un cavallo che è apparsa per la prima volta in The Mighty Thor #337. Si allea spesso con gli Asgardiani e non si separa mai dall’ascia Stormbreaker, che è l’attuale arma prediletta di Thor nel MCU.

I fan della Marvel desiderano da tempo un adattamento live-action di Beta Ray Bill nel MCU, e i Marvel Studios continuano a scherzare sull’idea, accennando alle sue sembianze in una delle statue giganti che compongono il palazzo del Gran Maestro in Thor: Ragnarok. Il personaggio si abbina anche perfettamente allo stile coloratamente assurdo del regista Taika Waititi, facendo così credere a molti fan che la sua inclusione nel prossimo Thor: Love and Thunder sia inevitabile.

Quattro Metà: la nuova commedia corale su Netflix dal 5 gennaio

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Quattro Metà: la nuova commedia corale su Netflix dal 5 gennaio

Quattro Metà la commedia corale diretta da Alessio Maria Federici, scritta da Martino Coli e interpretata da Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari arriva solo su Netflix dal 5 gennaio. Il film è una produzione Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Vision Distribution e in associazione con IMPREBANCA S.p.A.

Che per ogni persona esista un’anima gemella è una teoria molto romantica ma forse poco scientifica, e per Luca e Sara la tentazione di metterla alla prova è forte.  Ma soprattutto, quest’anima gemella, com’è fatta? Ci somiglia o è il nostro opposto? È così che quasi per sfida i due invitano a cena quattro amici che, guarda caso, sono single: Chiara, Matteo, Giulia e Dario. Quattro Metà – di cui da oggi sono disponibili anche il poster e le prime foto – è una commedia romantica che racconta le storie di quattro personaggi e delle quattro coppie che questi potrebbero formare in due possibili realtà alternative. Chi si innamorerà di chi?

I personaggi

ILENIA PASTORELLI è CHIARA: Medico anestesista, solo apparentemente svagata e ingenua, Chiara è una donna istintiva e passionale che ha le idee piuttosto chiare: è in cerca di una storia seria. Non ha paura di ammetterlo, e non ha paura di viverne una. Praticamente irresistibile.

MATILDE GIOLI è GIULIA: Ricercatrice in statistica e matematica per la finanza, Giulia è una donna consapevole delle proprie potenzialità, nel lavoro come nella vita privata. Pragmatica, schietta, non si aspetta molto dagli altri -e in questo forse si sbaglia- ma a sé stessa chiede tutto. Forse troppo?

GIUSEPPE MAGGIO è DARIO: Avvocato, donnaiolo, Dario sa di piacere. Sarà la battuta pronta, sarà quello sguardo un po’ così, ma le ragazze non sembrano in grado di resistergli. Tranne una…In realtà, dietro quell’aria strafottente, anche lui ha un cuore. E forse sta solo aspettando la persona giusta per dimostrarlo.

MATTEO MARTARI è MATTEO: Collabora con una una casa editrice ma non è affatto un noioso intellettuale. Spontaneo e affettuoso, Matteo, come Chiara, non ha paura di mettersi in gioco. Ama scherzare ma non è di quelli che ruba la scena. Anzi: più di una volta dimostrerà di essere in grado di farsi da parte…

Dakota Fanning: 10 cose che non sai sull’attrice

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Dakota Fanning: 10 cose che non sai sull’attrice

Dakota Fanning è sempre stata considerata una bambina prodigio ed in effetti, chi ha decretato ciò, non si è affatto sbagliato. Ad oggi, Dakota ha 27 anni e recita da una ventina, il pubblico l’ha vista crescere, affrontare le diverse fasi della vita e ha imparato a volerle bene.

Il segreto di Dakota sta nel non montarsi mai la testa: è un attrice di successo, ha lavorato con artisti di livello ed ha saputo imporsi sulla scena mondiale anche come volto copertina. Eppure, bisogna darle atto di essere sempre stata con i piedi per terra e non contemplare nessun tipo di rivalità con sua sorella Elle.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dakota Fanning.

Dakota Fanning: film

1. Dakota Fanning: i film e la carriera. Dopo alcuni piccoli ruoli televisivi, l’attrice debutta al cinema nel 2001 in I gattoni e, nello stesso anno, il mondo la conosce per il film Mi chiamo Sam. Da qui in poi la carriera è tutta in ascesa: recita in Tutta colpa dell’amore (2002), Le ragazze dei quartieri alti (2003), Man on Fire – Il fuoco della vendetta (2004), Nascosto nel buio (2005), La guerra dei mondi (2005), La tela di Carlotta (2006), La vita segreta delle api (2008), Push (2009), The Twilight Saga: New Moon (2009), Eclipse (2010) e Breaking Dawn – Parte 2 (2012), Night Moves (2013), Franny (2015), American Pastoral (2016) e Ocean’s 8 (2018) e C’era una volta a… Hollywood (2019).

2. Dakota Fanning è anche doppiatrice e regista. Nel corso della sua carriera, che l’ha vista dividersi tra serie tv, come Taken (2002) e L’alienista (2018), e cinema, Dakota Fanning è diventata anche doppiatrice: infatti, ha partecipato al doppiaggio de Il mio vicino Totoro (versione Disney del 2005), a Lilo & Stitch 2 – Che disastro Stitch! (2005), Coraline e la porta magica (2009) e al film tv Kim Possible – Viaggio nel tempo (2003). Ma Dakota ha iniziato da poco anche la carriera da regista: l’attrice ha esordito dietro la macchina da presa con il cortometraggio Hello Apartment (2018).

dakota fanning

Dakota Fanning in Twilight

3. Dakota Fanning ha partecipato a 3 capitoli di Twilight. Il suo può essere considerato un ruolo minore, quello della vampira Jane, membro dei Volturi: eppure, Dakota Fanning è riuscita a dare un valore aggiunto ai capitoli a cui ha partecipato. L’attrice, infatti, ha recitato in ben 3 capitoli della Twilight Saga: New Moon, Eclipse e Breaking Dawn – Parte 2, affermandosi come uno dei vampiri più potenti e spietati tra i tanti che si possono incontrare.

4. Dakota Fanning è diventata molto amica di Kristen Stewart. È normale che un attore, su ogni set, possa instaurare delle amicizia, soprattutto se i film condivisi sono più di uno. Questo, infatti, è il caso di Dakota Fanning e di Kristen Stewart: le due si sono conosciute sul set di New Moon e sono subito diventate molto amiche. La loro amicizia è continuata poi sul set di Eclipse, Breaking Dawn – Parte 2 e anche durante le riprese di The Runaways.

5. Nell’ultimo film della saga pronuncia solo una parola. Come anticipato, il ruolo della vampira Jane nella saga di Twilight è tanto breve quanto significativo. Questa è infatti capace di infliggere dolore semplicemente grazie alla forza del pensiero. Nell’ultimo film di questa, Breaking Dawn – Parte 2, il personaggio compare ancora una volta soltanto per un tempo limitato, durante il quale l’attrice ha modo di pronunciare solo una parola: “dolore”.

Dakota Fanning recita da quando era bambina

6. Ha iniziato a recitare sin da giovanissima. Appassionata di recitazione sin da quando era bambina, i genitori accompagnarono Dakota a diversi provini a Los Angeles, decidendo poi di trasferirsi qui. La bambina venne inizialmente scelta per alcuni spot pubblicitari, fino ad ottenere numerosi riconoscimenti con il film Mi chiamo Sam, nel quale ha recitato all’età di sette anni. Da quel momento venne indicata come una vera e propria bambina prodigio, che nel corso del tempo ha consolidato la propria fama lavorando in grandi film e con celebri registi.

Dakota Fanning è su Instagram

7. Dakota Fanning ha dovuto difendere il suo stile d’abbigliamento. Come tutte le star, anche Dakota Fanning ha ceduto e ha dato vita ad un profilo ufficiale su Instagram, seguito da 3,4 milioni di persone. Eppure, ha dovuto utilizzare il social per difendersi dalle critiche che sono piovute in seguito ad un pantalone un po’ bizzarro che l’attrice aveva indossato. Al di là di ciò, il suo profilo raccoglie tutta la vitalità, la spensieratezza e la professionalità della giovane Dakota, con immagini relative alle sue attività lavorative e ai momenti di svago.

dakota fanning

Dakota Fanning e Elle Fanning

8. Dakota Fanning è molto legata a sua sorella Elle. Le malelingue provano sempre a mettere zizzania tra le persone, soprattutto quando si tratta di due sorelle come le Fanning. Dakota ha sempre dichiarato di amare sua sorella Elle e di detestare qualsiasi modo di farla passare come se fossero in rivalità. Perché se è pur vero che le due sorelle si assomigliano fisicamente, è anche vero che sono due persone con un modo di recitare completamente diverso. Con gli anni che passano, inoltre, Elle si sente meno sorella minore e più amica di Dakota, forti di un legame che, nonostante gli impegni di lavoro, viene sempre nutrito.

Dakota Fanning: fidanzato

9. Dakota Fanning è fidanzata. Quella che era una bambina prodigio, ormai è diventata una donna e anche lei ha trovato un compagno. La persona che la riempie di amore e di attenzioni si chiama Henry Frye e i due sono insieme ormai dal 2017. La storia va a gonfie vele, tanto che li si vede sempre sorridenti e molto innamorati. La vita personale di Dakota Fanning è sempre stata però molto privata, e la sua vita sentimentale non è stata da meno. Tuttavia, si è a conoscenza che dal 2013 al 2016, Dakota è stata fidanzata con un modello, tale Jamie Strachan.

Dakota Fanning in C’era una volta a… Hollywoood

10. Ha recitato nel nuovo film di Tarantino. Nel 2019 l’attrice torna al cinema ricoprendo il ruolo di Lynette “Squeaky” Fromme, membro della Famiglia Manson. Pur comparendo soltanto in una sequenza del film, il personaggio si è affermato in modo piuttosto incisivo grazie all’intensa interpretazione della Fanning. Originariamente, in realtà, per questo ruolo Tarantino aveva contattato la premio Oscar Jennifer Lawrence, salvo poi decidere di affidare la parte a Dakota.

Fonti: IMDb, biography, people

Daniel Craig: 10 cose che non sai sull’attore

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Daniel Craig: 10 cose che non sai sull’attore

Daniel Craig è un attore tanto bravo quanto misterioso. Rispetto agli altri suoi colleghi, l’attore britannico gode di un fascino unico e forse è anche per questo che è stato scelto per interpretare James Bond.

Alto, biondo e occhi azzurri splendenti, Daniel Craig ha sempre dimostrato di essere un attore particolarmente capace e di essere molto versatile, oltre un uomo distinto, molto riservato e con i piedi per terra.

Ecco dieci cose da sapere su Daniel Craig.

Daniel Craig: film

1. Daniel Craig: i film e la carriera. La carriera nel mondo del cinema inizia quando Daniel Craig aveva 24 anni, a seguito di una laurea alla Guidhall School of Music and Drama. Nel 1992, inizia la carriera cinematografica recitando in film come La forza del singolo, per proseguire con Un ragazzo alla corte di re Artù (1995), Elizabeth (1998), The Trench – La trincea (1999), Sognando l’Africa (2000) e Lara Croft: Tomb Raider (2001). Il successo comincia a raggiungerlo negli anni Duemila, grazia a film come Era mio padre (2002), The Mother (2003), Sylvia (2003), The Pusher (2004), The Jacket (2005), Munich (2005) e grazie al suo primo film da James Bond, Casino Royale (2006). In seguito, Craig recita in Invasion (2007), La bussola d’oro (2007), Quantum of Solace (2008), Cowboys & Aliens (2011), Millennium – Uomini che odiano le donne (2011), Dream House (2011) Skyfall (2012), Spectre (2015) e La truffa dei Logan (2017), Cena con delitto (2019) e No Time To Die (2021).

2. Daniel Craig ha lavorato in televisione ed è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Daniel Craig ha lavorato anche per il piccolo schermo, soprattutto agli inizi, in serie tv come Zorro (1993), Heartbeat (1993), Le avventure del giovane Indiana Jones (1994), I racconti della cripta (1996) e The Hunger (1997). Ma Craig ha doppiato se stesso nei videogiochi Quantum of Solace (2008), James Bond 007: Blood Stone (2010) e GoldenEye 007 (2010), ed è anche produttore: l’attore, infatti, è stato produttore esecutivo di Flashbacks of a Fool (2008) e lo sarà delle serie Purity (che dovrebbe uscire nel 2019), mentre è stato co-produttore di Spectre.

Daniel Craig: altezza

3. Daniel Craig è piuttosto alto. Daniel Craig è conosciuto per la sua prestanza fisica, ma poco si è detto sulla sua altezza. L’attore britannico, infatti, è alto ben 178 centimetri: insomma, un’altezza da far girare un po’ la testa, soprattutto quando in cima vi sono quegli occhi azzurri profondi e cristalllini.

daniel craig

Daniel Craig è 007, James Bond

4. Daniel Craig è stata la prima scelta di Barbara Broccoli per interpretare Bond. Barbara Broccoli, figlia di Albert Broccoli, lo storico produttore di tutti i film di James Bond, ha preso lei le fila della produzione dei film, dopo la morte del padre. Dopo la scadenza del contratto con Pierce Brosnan, si era alla ricerca di un nuovo Bond per poter realizzare Casino Royale: stando alle dichiarazioni della Broccoli, pare Craig sia stata la prima scelta per il ruolo di 007, maturata dopo averlo visto recitare in The Pusher.

5. Daniel Craig ha rifiutato due volte di interpretare Bond, senza riuscirci veramente. Nel corso della sua carriera, Daniel Craig si è trovato, per ben due volte, a rifiutare di interpretare James Bond, ma senza mai riuscirci veramente. La prima volta successe nei primi anni Duemila, quando gli venne proposta la parte per Casino Royal: l’attore rifiutò, salvo poi ricredersi ed accettare dopo aver letto la sceneggiatura finale. La seconda volta è avvenuta di recente quando, dopo aver girato Spectre, Craig decretò di non voler più vestire i panni dell’agente 007. Dopo molti dubbi, alla fine l’attore ha confermato la sua presenza per un ultimo film, ovvero No Time To Die.

6. Ha dovuto rinunciare ad eseguire personalmente alcune scene pericolose. A differenza dei precedenti film dedicati a 007, per No Time To Die Craig ha dovuto rinunciare ad eseguire personalmente molti degli stunt più pericolosi previsti per il personaggio. Sul set di Spectre, infatti, Craig ha riportato un brutto infortunio al ginocchio, con ripercussioni presenti ancora oggi. Anche per questo motivo, sua moglie ha fortemente insistito affinché egli non si spingesse più così all’estremo. Per il nuovo film, dunque, Craig ha dovuto accettare di farsi sostituire da alcuni stuntman e controfigure per le scene più pericolose.

Daniel Craig: fisico

7. Daniel Craig ha giocato a rugby. Di Daniel Craig si è sempre saputo che è un gran appassionato di sport, sia come spettatore, sia come praticante. Al suo fisico tiene parecchio, tanto da tenersi sempre in forma, al di là del personaggio da interpretare. Eppure, non è a tutti noto il fatto che Craig abbia una vera passione per il rugby: sebbene vi abbia giocato parecchio, conseguendo brillanti risultati quando era ragazzino, ha continuato a coltivare la passione, tanto da partecipare, in qualità di spettatore a diverse partite.

8. Daniel Craig non ha niente da invidiare agli altri attori. Non si sa quale sia il suo segreto, ma Daniel Craig gode di un fascino misterioso: saranno i capelli biondi, gli occhi azzurri, la raffinatezza e l’eleganza, mista ad un tono muscolare non indifferente. Insomma, Daniel Craig non ha di certo nulla da invidiare agli altri suoi colleghi attori, tanto che in passato è stato dichiarato come l’attore con i migliori pettorali, visti bene in Casino Royale, tanto da battere colleghi come Brad Pitt, Gerard Butler e Leonardo DiCaprio.

Daniel Craig Rachel Weisz

Daniel Craig e Rachel Weisz

9. Daniel Craig è sposato con Rachel Weisz dal 2011. Sia Daniel Craig che Rachel Weisz hanno sempre mantenuto il più stretto riserbo riguardo alla loro vita privata, senza mai raccontare molto a riguardo. Eppure, i due attori si sono sposati dopo appena sei mesi dal primo incontro, durante il set di Dream House nel 2011. In seguito sono diventati genitori di una bambina nell’estate del 2018.

10. Daniel Craig ha anche un’altra figlia. Se Rachel Weisz ha un altro figlio di 12 anni di nome Harry, nato dall’unione con il regista Darren Aronofsky, anche Daniel Craig è già genitore: l’attore, infatti, nel 1993 ha avuto una figlia, Ella, che ora ha 25 anni, nata dall’allora unione con Fiona Loudon.

Fonti: IMDb, biography, dailymail

James Cameron sul suo Spider-Man: “Il mio più grande film”

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James Cameron sul suo Spider-Man: “Il mio più grande film”

James Cameron oltre ad essere uno dei più grandi registi del cinema americano è stato anche trai registi più critici nei confronti dei cinecomics odierni ma forse non tutti si ricordano che il regista è stato molto vicino a dirigere un adattamento cinematografico di Spider-Man. Accadde ancor prima che Peter Parker diventasse l’eroe rappresentato nei film di Sam Raimi. Il regista ci lavorò tra Terminator 2: Il giorno del giudizioTitanic e trascorse diversi anni cercando di far decollare un film di Spider-Man. Nel 2021, sembra quasi impossibile che James Cameron, il talento dietro ai successi di Terminator e  Aliens, non riuscito a convincere qualcuno a finanziare la sua versione di Spider-Man. Ma gli anni ’90 erano un’epoca diversa e fino ad allora, la Marvel aveva ancora un solo film per il cinema al suo attivo: Howard il Papero. Chiunque volesse trasformare un fumetto Marvel in un film di Hollywood ha dovuto affrontare una dura battaglia. Anche qualcuno di successo come James Cameron.

In una recente intervista fatta da James Cameron con Screen Crush, il regista ha parlato del progetto definendolo: “Il più grande film che non ha mai girato”. A giudicare dalle sue dichiarazioni avrebbe dovuto essere un film di origini con un adolescente “strano, poco popolare, che passava sempre inosservato”dunque un film generazionale che avrebbe affrontato l’adolescenza e i cambiamenti che comportano. L’occasione per parlare del film è avvenuta per promuovere il suo nuovo libro Tech Noir: The Art of James Cameron, un enorme volume dove il regista descrive anche le sue lotte per realizzare il film di Spider-Man, oltre a contenere un di opere d’arte di Cameron – schizzi, dipinti, concept art – insieme al commento di Cameron sulle sue ispirazioni e sulla sua tecnica. Il libro si conclude con due illustrazioni che Cameron ha dipinto mentre stava sviluppando  Spider-Man  per mostrare ai potenziali sostenitori come voleva che fosse il suo film. Entrambi i dipinti di Cameron Spidey scrutano il personaggio mentre si arrampica sul lato di un edificio mentre New York City si agita sotto di lui.

Il regista ha poi aggiunto: “Penso che sarebbe stato molto diverso”. Cameron ha lavorato sul suo trattamento con “la benedizione di Stan Lee” e consigli. “Non ho fatto una mossa senza chiedergli il permesso”, ha aggiunto, prima di delineare il suo concetto per il personaggio. “La prima cosa a cui devi pensare”, ha continuato Cameron, “E’ che non è Spider-Man. Si fa chiamare Spider-Man, ma non è Spider-Man. È Spider-Kid. È il ragazzo del liceo-ragno. È un po’ geek e nessuno lo nota ed è socialmente impopolare e tutte quelle cose”. Con questo concetto in mente, Cameron ha visto Spider-Man come “una grande metafora”, con i suoi superpoteri che rappresentano “quella riserva inutilizzata di potenziale che le persone hanno e che non riconoscono a riconoscere in se stesse. Ed era anche nella mia mente una metafora per la pubertà e tutti i cambiamenti nel tuo corpo, le tue ansie sulla società, sulle aspettative della società, le tue relazioni con il tuo genere preferito da cui sei attratto, tutte quelle cose.” 

In merito alle sue idee sul personaggio si è soffermato sullo spara ragnatele rivelando che era più per una mutazione biologica “Andavamo verso l’idea di uno spara-ragnatele biologico come parte del suo mutamento al morso del ragno radioattivo. Qveva senso per me Stan Lee era d’accordo” – e mentre Cameron non ha mai realizzato il suo film, quell’idea è finita nello Spider-Man di Sam Raimi (e più tardi anche nelle pagine dei fumetti di The Amazing Spider-Man).

Volevo fare qualcosa che avesse una sorta di realtà grintosa”, ha continuato Cameron. “I supereroi in generale mi sono sempre sembrati fantasiosi e volevo fare qualcosa che fosse più simile a Terminator e Aliens., che combini subito nella realtà. Quindi sei in un mondo reale, non in una mitica Gotham City. O Superman e il Daily Planet e tutto quel genere di cose, dove sembrava sempre molto metaforico e fiabesco. Volevo che fosse: è New York. Nevica. Un ragazzo viene morso da un ragno. Si trasforma in questo ragazzo con questi poteri e ha questa fantasia di essere Spider-Man, e fa questo vestito ed è terribile, e poi deve migliorare il vestito, e il suo grosso problema è il dannato vestito. Cose così. Volevo radicarlo nella realtà e radicarlo nell’esperienza umana universale. Penso che sarebbe stato un film divertente da realizzare”. Sfortunatamente, Cameron non ha mai avuto la possibilità. Negli anni ’80, la Marvel aveva venduto i diritti per realizzare un  film di Spider-Man allo studio a basso budget Cannon Films. Quando Cannon è fallito, Cameron ha convinto Carolco, lo studio dietro  Terminator 2, a comprare i diritti di Spider-Man per lui, ma poi anche questo studio è andato in bancarotta prima che potesse far decollare il film.

“All’improvviso è stata una proprietà libera”, ha detto Cameron. “Ho cercato di convincere la Fox a comprarlo, ma a quanto pare i diritti erano un po’ offuscati e Sony aveva un attaccamento molto discutibile ai diritti e la Fox non si sarebbe battuta per questo. [L’ex presidente della Fox] Peter Chernin non voleva finire in una lite legale. E io sono tipo ‘Stai scherzando? Questa cosa potrebbe valere, non so, un miliardo di dollari!». 10 miliardi di dollari dopo…”

Andrew Garfield rivela cosa pensa veramente di Spider-Man: No Way Home con Tom Holland

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Anche se lui potrebbe negare sul fatto che non apparirà in Spider-Man: No Way Home, qualcuno ha finalmente convinto Andrew Garfield a parlare direttamente dei nuovi film di Spider-Man. Ovviamente, è stata solo l’occasione per dire la sua opinione personale su Tom Holland, come parte di un video intervista di Wired. Se non conoscete il programma di Wired, il format è strutturato con una serie di domande che vengono rivolte all’intervistato/celebrità basate sulle ricerche più popolari fatte su google su di lui, in questo caso Andrew Garfield. Generalmente vengono selezionate le domande più scottanti da internet, tra queste ovviamente i fan hanno fatto ricerche sul nuovo film e su Tom Holland come Peter Parker, della serie “Cosa pena Andrew Garfield del nuovo Spider-Man” etc etc. Rileggendo queste richieste l’attore in persona è stato chiamato a commentarle e sentite cosa ha risposto:

Mi piace molto”, dice Garfield nel video, [che puoi vedere qui sotto]. “Penso che sia una persona meravigliosa. L’ho incontrato una volta ai BAFTA un anno. Abbiamo fatto una bella chiacchierata. È un ragazzo di Kingston, [quindi] siamo praticamente vicini di casa. Viene dal Surrey. Come attore, penso che sia assolutamente meraviglioso. Sono super grato che sia lui a riprendere il vestito. Adoro quei film. Penso che abbiano appena fatto un lavoro incredibile il prossimo film.”

Alcuni rumors hanno rivelato che sia Garfield che la star di Spider-Man Tobey Maguire appariranno nel nuovo film No Way Home al fianco di Tom Holland.  Sono state diffuse in rete persino alcune foto e i video dal set che ritraggono i tre attori di Spider-Man insieme ma in questo senso c’è tanta confusione tra i materiali veri rubato dal set e veri e propri fotomontaggi orchestrati ad arte da qualche accanito fan. Inoltre il cast e i produttori hanno ignorato o addirittura negato quelle immagini. In merito a questa ecco quello che l’attore ha recentemente rivelato su Variety: “Capisco perché le persone stanno impazzendo per questo concetto perché anche io sono un fan. Non puoi fare a meno di immaginare scene e momenti di ‘Oh, mio ​​Dio, quanto sarebbe figo se lo facessero? Ma è importante per me dire agli atti che questo non è qualcosa in cui sono consapevole di essere coinvolto. Ma so che non sarò in grado di dire nulla che possa convincere nessuno che non so cosa sia succedendo. Non importa quello che dico, sono fottuto. O sarà davvero deludente per le persone o sarà davvero eccitante.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

Il Pinguino: Colin Farrell protagonista della serie spinoff di The Batman

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Arriva da Deadline la notizia che Il Pinguino di Colin Farrell che apparirà in The Batman, l’atteso film sul pipistrello firmato da Matt Reeves che debutterà il  il 4 marzo 2022  diventerà il protagonista di una serie spin-off per HBO MAX. Colin Farrell sarà protagonista e produttore esecutivo della nuova serie HBO Max che sarà  incentrata sull’ascesa al potere di Penguin nel mondo criminale di Gotham. Lauren LeFranc è accreditata come la scrittrice della serie tv.  Il regista Matt Reeves e il produttore di The Batman, Dylan Clark saranno coinvolti nelle vesti di produttori esecutivi della serie Penguin rispettivamente con le loro società 6th & Idaho e Dylan Clark Productions. Lo show sarà prodotto da Warner Bros Television. HBO Max non ha fornito alcun commento a riguardo.

The Penguin  sarebbe il secondo spin-off HBO Max dell’imminente The Batman di ReevesIl primo, ambientato al dipartimento di polizia di Gotham, vedrà Joe Barton coinvolgo come showrunner. La sinossi ufficiale di The Batman rilasciata dalla Warner Bros rivela che il film mostrerà il disilluso e arrabbiato Batman di Pattinson che indaga su un inquietante mistero che ha terrorizzato Gotham. Questa sinossi sottolinea anche il comportamento violento di Batman e la presa di coscienza che non è migliore dei criminali che sta fermando. Il riassunto piuttosto dettagliato ha continuato a descrivere una serie di indizi che condurranno Batman attraverso il mondo sotterraneo di Gotham, dove affronterà la Catwoman di Selina Kyle e una galleria di ladri che si rifugiano nel ventre criminale della città. Questo indica un film che potenzialmente corre il rischio di essere molto sovraffollato.

Il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

People Choice Awards 2021: Marvel e Disney portano tutto a casa

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People Choice Awards 2021: Marvel e Disney portano tutto a casa

L’edizione 2021 dei People Choice Awards ha confermato che il pubblico ama la Disney (e la Marvel). Tra supereroi, animazione e rivisitazione di classici, la Casa di Topolino ha messo in saccoccia tutti i premi dei riconoscimenti assegnati dal pubblico. Ecco di seguito la winner list:

  • THE MOVIE OF 2021 Black Widow
  • THE COMEDY MOVIE OF 2021 Free Guy
  • THE ACTION MOVIE OF 2021 Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli
  • THE DRAMA MOVIE OF 2021  Crudelia
  •  THE FAMILY MOVIE OF 2021 Luca
  •  THE MALE MOVIE STAR OF 2021  Dwayne Johnson
  •  THE FEMALE MOVIE STAR OF 2021 Scarlett Johansson
  • THE DRAMA MOVIE STAR OF 2021  Kevin Hart
  • THE COMEDY MOVIE STAR OF 2021  Dwayne Johnson
  • THE ACTION MOVIE STAR OF 2021  Simu Liu
  •  THE SHOW OF 2021 Loki
  •  THE DRAMA SHOW OF 2021  Grey’s Anatomy
  • THE COMEDY SHOW OF 2021  Never Have I Ever
  • THE MALE TV STAR OF 2021   Tom Hiddleston
  •  THE FEMALE TV STAR OF 2021  Ellen Pompeo
  •  THE DRAMA TV STAR OF 2021  Chase Stokes
  •  THE COMEDY TV STAR OF 2021  Selena Gomez
  • THE BINGEWORTHY SHOW OF 2021  Squid Game

King’s Man – Le origini, l’incontro con i protagonisti

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King’s Man – Le origini, l’incontro con i protagonisti

Dopo due avventure di grande successo per la saga di Kingsmen: Secret Service, Matthew Vaughn ha deciso di tornare indietro nel tempo alla fondazione dell’organizzazione segreta di intelligence, e così ci ha regalato King’s Man – Le origini, che arriverà al cinema il prossimo 16 dicembre.

All’incontro virtuale con la stampa per promuovere il film che riserverà sorprese ed emozioni, hanno partecipato il protagonista Ralph Fiennes, il giovane Harris Dickinson, Djimon Hounsou, Rhys Ifans, Gemma Arterton, Tom Hollander e ovviamente il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn.

Tutti i personaggi hanno una loro unicità e delle caratteristiche che li rendono speciali, tuttavia Tom Hollander ha avuto a che fare con delle unicità più stratificate, visto che ha interpretato Re Giorgio V, Guglielmo II e Nicola II, tutti insieme. “C’è stato un sacco di lavoro di make up – ha spiegato l’attore – ma a volte ho avuto difficoltà a differenziare gli accenti, soprattutto tra il tedesco e il russo che, in inglese, hanno dei suoi simili. Ma sono personaggi molto diversi tra loro e quindi questo mi ha aiutato molto. Per Matthew era importante che fosse lo stesso attore a interpretare i tre cugini, perché doveva essere chiaro che i tre personaggi erano imparentati, dopotutto, la Prima Guerra Mondiale è stata una specie di affare di famiglia.”

Da tre personaggi storici interpretati dallo stesso attore, si passa ad un personaggio che si muove a cavallo tra storia e mito, strabordante e misterioso, proprio come l’attore che lo ha interpretato. Com’è stato per Rhys Ifans il processo di ricerca per mettere in scena il Monaco Rasputin?

Naturalmente l’attore conosceva già la figura storica: “Sapevo della sua influenza sulle persone, del suo carisma e si conosceva già all’epoca come un personaggio mitico, cosa che è rimasta anche nelle lezioni di storia. Aveva questo look incredibile, nelle foto storiche si vede bene. Sembrava consapevole dell’impatto della sua immagine, ti guardava davvero attraverso le foto, aveva lo sguardo fisso in macchina. Era un mistico e un guaritore, era consapevole di quanto un elemento di performance nella sua persona, con fumi e specchi, fosse importante per la sua immagine, era stato capace di farsi strada nella vita, fino ad alti livelli e posizione di potere. Nello specifico, nel suo caso, aveva acquisito il potere di iniziare e finire le guerre, è stato un grande personaggio.”

L’azione di King’s Man – Le Origini è stata impegnativa ma soddisfacente, a risultato raggiunto

Un altro nome di grande spessore presente nel cast di King’s Man – Le origini è Djimon Hounsou, che nel film interpreta Shola, amico e assistente dell’Orlando Oxford di Ralph Fiennes. Proprio a lui sono dedicate alcune delle sequenze di lotta più concitate del film, cosa della quale l’attore non sembrava essere troppo grato a Vaughn! “Ero eccitato di far parte della storia, di lavorare con Matthew, finalmente, di andare a raccontare la fondazione del mito dei Kingsmen. Abbiamo raccontato un pezzo di Storia dell’Europa che io personalmente non conoscevo. Credo sia stato bello portare luce in quel periodo storico, ma fare le scene d’azione in questo film è stata una vera sfida. Non avevo assolutamente idea di quanto potesse essere impegnativo, non sapevo qual era il suo metodo di lavoro. Non avevo idea di come sarebbero venute le scene, e mi sono fatto male durante le riprese, è stata una vera sfida, ma è davvero gratificante guardare il prodotto finito.”

Il vero motore dell’azione però è Conrad, il coraggioso figlio di Oxford, interpretato da Harris Dickinson. E anche lui, come Hounson, si è trovato alle prese con un lavoro fisico che non pensava di dover fare. “Non avevo mai fatto cose così prima, sono stato fortunato a guardare il lavoro degli stunt in studio. Eravamo tutti molto contenti di questo aiuto e questo esempio che ci veniva dato, perché era come essere di nuovo studenti, di stare l’ì ad imparare. Per me è stata una sfida mentale e fisica, sono grato per essere stato in questo contesto. Se penso al piccolo me, ho sempre sognato questo tipo di cose, diventare un eroe, salvare il mondo, fare queste acrobazie. Il me piccolo sarebbe davvero contento di questo ruolo.”

In un mondo di uomini, le poche donne presenti devono farsi valere il doppio, e così quale migliore scelta di Gemma Arterton per interpretare Polly, la tata del giovane Conrad, che lo ha cresciuto come un figlio suo, insegnandogli la disciplina e la necessità di essere sempre puliti per la cena. Ma lungi dall’essere un ruolo negli schemi, Polly è molto di più di quello che appare. Per interpretarla, Arterton si è ispirata alle suffragette che però sono venute dopo, storicamente, ma gran parte della sua base per il ruolo è arrivata dalla sua vita: “Mi sono ispirata principalmente alle donne con cui sono cresciuta. Erano molto caparbie, serie e efficienti, ma erano di quelle che avevano uno spirito forte. E così è Polly, ho amato interpretarla, lei è sempre molto composta, sempre ordinata e pulita, si potrebbe pensare che sia severa, ma ha gli occhi che le brillano”… e quello scintillio dice molto più di lei di tutti i corpetti inamidati, aggiungiamo.

Come Harry era stato la porta d’ingresso di Eggsy nel mondo dei Kingsmen, così Orlando Oxfort è la porta d’ingresso in questa nuova storia che in realtà racconta come siamo arrivati a Harry, Eggsy e Merlino. Nessuno come Ralph Fiennes, nei panni di “erede” e “predecessore” allo stesso tempo di Colin Firth, poteva rivestire questo ruolo: “È stata una grande proposta. Interpreto un uomo che ha un passato feroce, di guerra e combattimenti, che perde la moglie in maniera violenta, tra le sue braccia, e si vota alla non violenza, cresce un figlio da solo, con l’aiuto di Polly. E mi piace perché il film mostra questo uomo deciso e incrollabile che però si rende conto ad un certo punto che deve cambiare, deve prendere una decisione. C’è un momento in cui “devi prendere le armi” e questa persona che drammaticamente sceglie di non cedere mai più alla violenza, alla fine trova il coraggio di cambiare e fare la scelta giusta. La sceneggiatura è stata subito allettante per me.”

E veniamo infine alla mente del progetto, Matthew Vaughn, che ancora una volta firma regia e sceneggiatura e spiega perché il passo naturale per proseguire con il franchise è stato quello di tornare indietro, alle origini: “Nei due film precedenti, abbiamo visto Harry che spiega a Eggsy come sono nati i Kingsman. In questo modo avevamo già una storia, sapevamo già cosa raccontare, esisteva un folklore del franchise, dovevo solo attenermi a ciò che avevo già raccontato e scritto. E poi c’è stato il casting di Ralph. Scegliere lui per interpretare Oxford mi ha messo davanti a una serie di domande intelligenti che mi hanno aiutato a portare in vita la storia, e ho amato lavorare con tutti, è stato divertente.”

E altrettanto divertente è guardare King’s Man – Le origini, che arriverà in sala il 16 dicembre e che riserverà davvero tante sorprese agli spettatori. Oltre agli intervenuti alla conferenza, nel cast del film ci sono anche Matthew Goode, Daniel Brühl, Aaron Taylor-Johnson, Charles Dance e Alexandra Maria Lara.

Star Wars: la classifica degli 8 migliori antieroi

Star Wars: la classifica degli 8 migliori antieroi

Come nella mitologia classica che ha ispirato George Lucas nella creazione della saga, in Star Wars ci sono principalmente eroi o cattivi. In una scissione netta del bene e del male, Luke Skywalker è un ottimista sempre volto a fare la cosa giusta, mentre Darth Vader è, almeno inizialmente, introdotto come l’incarnazione senza volto del male puro.

Non si può negare però che esistano in Star Wars personaggi che si muovono sul confine tra bene e male: gli antieroi. I personaggi grigi, fatti di luci e ombre, nuovi veri protagonisti della serialità contemporanea non mancano nemmeno nella saga di Guerre Stellari. Vediamo ora chi sono gli antieroi meglio costruiti in Star Wars.

Gli antieroi di Star Wars: Migs Mayfeld

Nell’episodio “Capitolo 6: The Prisoner” della prima stagione di The Mandalorian, un ruolo importante è svolto dall’ex tiratore scelto Migs Mayfeld, membro di una banda di fuorilegge. Inizialmente alleato di MandoMayfeld è un cattivo tradizionale in questo episodio: quando rompe il patto con Din Djarin, ribalta la situazione in suo favore e lo lascia bloccato in una cella chiusa a chiave.

Quando Mayfeld ritorna nell’episodio della seconda stagione “Capitolo 15: Il Vendicatore”, collaborando con Mando riesce a redimersi almeno in parte. Da ricordare è il lungo monologo di Migs sul relativismo delle regole e sull’assenza di una netta distinzione tra bene e male. 

Jango Fett nel secondo capitolo di Star Wars

In Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni, Jango Fett ha il compito di uccidere Padmé. Il personaggio è chiaramente un cattivo: è scoperto da Obi-Wan e si trova a scontrarsi con il leggendario Jedi.

Ciò che muove Fett non sono le solite cattive intenzioni di un malvagio: il personaggio ha bisogno di soldi per poter dare una vita dignitosa al figlio clonato. Si dichiara lui stesso “solo un uomo semplice che cerca di farsi strada nell’universo.”

Lando Calrissian

Star WarsAl centro de L’impero colpisce ancora, Ian e i Ribelli fuggono dalla flotta imperiale per cercare riparo. Trovano rifugio grazie a Lando Calrissian.

Lando è un amico di vecchia data di Ian ma lo vende a Darth Vader. Cambiando di nuovo rotta nel corso delle vicende, poiché Vader continua a modificare il loro accordo, Lando, pentito del proprio tradimento, aiuta Leila e gli altri a scappare.

Asajj Ventress

Asajj Ventress fu introdotta come un oscuro criminale nella serie Star Wars: The Clone Wars, ma si è rivela molto più complessa di quanto sembri inizialmente.

Nella quarta stagione di The Clone Wars, Ventress cambia la sua condotta e diventa un antieroe più retto moralmente: tradita da Dooku, cerca senza successo vendetta contro di lui, trasformandosi in un cacciatore di taglie e collaborando con alcuni dei suoi ex nemici Jedi.

Din Djarin

“Posso portarti al caldo, o posso portarti al freddo.” Nell’episodio pilota di The Mandalorian, Din Djarin è introdotto come un malvagio che uccide facilmente i sicari e dice la sua frase d’effetto.

Anche se successivamente si prende a cuore un bambino e, eroicamente, fa di tutto per proteggerlo, Mando rimane un freddo assassino dalla morale discutibile.

Anakin Skywalker umanizza il male in Star Wars

L’emblema del male in Star Wars è Darth Vader, introdotto nel film del 1977. Ne L’impero colpisce ancora viene però umanizzato: è Anakin, il padre biologico di Luke Skywalker.

Nella trilogia prequel, Anakin Skywalker appare come un eroe tragico paragonabile ad Amleto o a Michael Corleone. Ma è la serie animata Star Wars: The Clone Wars a far leva ancora di più sugli aspetti antieroici del personaggio.

Boba Fett

Il cacciatore di taglie Boba Fett, abilmente interpretato da Jeremy Bulloch, viene introdotto come criminale secondario ne L’impero colpisce ancora. Darth Vader assume il pistolero western per rintracciare il Millennium Falcon.

A partire dalla seconda stagione di The Mandalorian, Boba viene riportato in vita dall’attore Temuera Morrison, che riprenderà il suo ruolo anche nella serie spin-off The Book of Boba Fett: qui Fett assumerà il controllo della malavita criminale di Tatooine.

Han Solo

Quando viene introdotto nella Taverna Mos Eisley, Han Solo sembra preoccuparsi solo dei suoi interessi e di quelli del compagno Chewbacca: accetta di accompagnare Luke e Obi-Wan semplicemente per la ricompensa in denaro. Eppure, alla fine della trilogia, Ian è uno degli eroi della ribellione.

Unitosi ai Ribelli, continua però ad essere un antieroe. Han è il pistolero che s’imbatte in sparatorie, debiti e scontri continuamente e che, dopo la caduta dell’Impero e l’ascesa del Primo Ordine, torna alle origini.

West Side Story: il giovane cast racconta il remake di Steven Spielberg

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Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Corey Stoll (Tenente Schrank) e Brian d’Arcy James (Agente Krupke) sono i protagonisti del remake di West Side Story ad opera di Steven Spielberg, che, coraggiosamente, si cimenta nel genere musical e va a scomodare una pietra miliare di Hollywood, il capolavoro di Robert Wise del 1961.

L’intenzione di Spielberg si evince immediatamente dalla scelta di questi nomi: sono giovani, quasi tutti sconosciuti (a parte Elgort e gli adulti Stoll e d’Arcy James) e di etnie varie, il che evidenzia la sua intenzione di mettere in scena un conflitto etnico e generazionale, tra bande, ma anche tra culture.

Rachel Zegler è Maria

Durante l’incontro con il cast, Rachel Zegler, l’erede di Natalie Wood nel ruolo di Maria, ha ricordato Stephen Sondheim, autore delle canzoni e delle musiche originali, che ha affiancato Kushner alla sceneggiatura ed ha presenziato alle sedute di registrazione con il cast insieme a Spielberg, in sala di registrazione.

“Penso di poter parlare per tutti qui oggi quando dico che molti di noi non sarebbero qui senza le parole di Steve Sondheim. Siamo stati così fortunati non solo a poter cantare i suoi testi, ma anche a parlargliene. È stato davvero stimolante come artista guardare qualcuno che aveva creato quest’opera d’arte e dopo 64 anni ancora ne parlava come qualcosa che potesse essere cambiato e perfezionato.”

Uno dei ruoli più temuti del film è senza dubbio quello di Anita, non solo perché è valso l’Oscar alla sua interprete originale, Rita Moreno, ma soprattutto perché Moreno è nel cast del film, nel ruolo di Valentina, e accettare di essere la nuova Anita era anche mettersi in gioco sotto gli occhi di Rita Moreno, un EGOT!

Ariana DeBose è Anita

A Ariana DeBose è toccato l’onere e l’onore, e possiamo dire con certezza che la Anita del 2021 non ha nulla da invidiare a quella del 1961. “Mi sento come se la risposta a questa domanda cambi ogni volta che me la pongono – ha esordito DeBose di fronte alla domanda sul senso di responsabilità che il ruolo richiedeva – Quando mi è stato chiesto per la prima volta di fare un’audizione, ho dovuto essere spinta nella stanza. Di per sé non pensavo che questo fosse mai un lavoro che sarei riuscita ad ottenere. Perché Anita non assomiglia a nessuno di noi, Anita è Rita Moreno. E io ero proprio stupita che Steven e Tony fossero aperti a prendere in considerazione questa cosa. Ero come se non volessimo toccare quel determinato tasto, in virtù del fatto che sono una donna di colore, come se si volesse parlare di ciò che io potevo portare al personaggio per questo motivo.Ma pensavo che non fossi la scelta giusta. Dopo aver ottenuto la parte ho pensato che fosse bellissimo, mi sentivo preparata, sapevo di potercela fare. Pensavo che sarebbe andato tutto bene. Poi ho incontrato Rita Moreno, e ho subito pensato ‘ma cosa diavolo pensavo?’ È una pessima idea! Insomma mi sono dovuta calmare parecchio perché se provavo a cercare di raggiungere quel successo, quella performance, sarei andata incontro al disastro. Invece ho dovuto capire che dovevo fare cosa era meglio per questa versione di Anita.”

Ansel Elgort è Tony

A interpretare Tony, il lanciatissimo (e altissimo) Ansel Elgort, che forse del gruppo è quello più noto e anche la sorpresa più grande, visto che tutto quello che aveva fatto vedere del suo talento, fino a questo momento, escludeva canto e danza, e invece in West Side Story si rivela una sorpresa scena dopo scena. Quello che però ha determinato la bontà della sua performance, a suo dire, è stata la mole di prove e la condivisione di tempo e spazi con Mike Faist, che interpreta Riff, il leader dei Jets.

“Io e Mike siamo stati come Riff e Tony, abbiamo passato molto tempo insieme e abbiamo costruito quella specie di amicizia, abbiamo immaginato insieme cosa potesse essere essere dei bambini che giocano a fare i Jets, prima che le cose diventino troppo violente. Abbiamo cercato di costruire quell’amicizia frequentandoci tanto. Devo dare molto credito per la mia performance alle persone con cui sono stato tanto fortunato da lavorare. Persone straordinarie, anche perché quando sono arrivato alle prove, non ero proprio un ballerino molto forte, anzi, ero sicuramente il più debole, eppure tutti questi ballerini incredibili che sono tutt’intorno a me non hanno fatto altro che supportarmi. Harrison Cole, il coach, mi ha aiutato tantissimo con i miei passi. E Justin Peck e Patty e Craig Solstein, è stata una squadra di persone che hanno cercato di rendermi migliore. Ma in realtà l’intero processo, fare tutto, cantare, ballare, recitare, è stato come stare in un’incubatrice. E Steven voleva che tutti noi fossimo al nostro meglio. Devo dare davvero il merito del mio risultato al fatto che faccio parte di un tale incredibile insieme in cui tutti si migliorano a vicenda… e mi hanno reso il meglio che potevo essere.”

David Alvarez è Bernardo

Nessuna storia funziona senza un cattivo, ma nel caso di Bernardo si tratta più che altro di un antagonista. David Alvarez ha costruito un personaggio carismatico e affascinante, forse un po’ cocciuto ma niente affatto semplice. E per lui è stato “spaventoso… perché non sapevo se lo stavo facendo bene per metà del tempo. Mi sentivo bene in questo ambiente protetto in cui tutti mi mostravano cosa potevo fare, volevano solo che mi fidassi di me stesso per avere fiducia e cercare dentro di me cosa pensavo davvero di poter portare a questo personaggio. E questo è davvero raro, in un progetto così grande, poi. In questo modo però mi hanno anche spaventato perché è come se avessi avuto la responsabilità creativa di qualcosa. Ma allo stesso tempo, questo è ciò che ti rende un artista migliore, quindi mi sento che questa esperienza ci ha aiutati a diventare tutti artisti migliori, grazie a questo processo.”

Mike Faist è Riff

Il leader dei Jets, Riff, ha il volto di Mike Faist che conoscerà chi ha visto Panic, serie Amazon Prime, disponibile sulla piattaforma. A dispetto del ruolo taciturno dello show Prime Video, in questo caso Riff parla tanto, ma canta e balla anche alla perfezione, doti su cui ha dovuto costruire un personaggio che in qualche modo nasce dalle macerie del West Side.

“Mi sono dovuto appoggiare al luogo da dove lui proviene. Da dove viene la paura fortissima che prova? Questi ragazzi non hanno una famiglia, cercano di ottenere un posto nella città che si trasforma intorno a loro, ma non hanno nessun modello, solo questo atteggiamento tossico di una tribù, una relazione familiare che hanno costruito tra loro e che si esplica in questo modo malsano. Ed è l’unica cosa che hanno. E così quando Tony torna dalla prigione e sta davvero cercando di cambiare e di essere diverso, il mio personaggio non la prende bene. Riff è incapace di riconoscere il cambiamento in Tony, così come non vede il cambiamento nella città, la sua è riluttanza a lasciar andare le cose, è questa la sua paura e se ci penso bene nasce dal suo amore per le cose, per la città com’era, per Tony, come lo conosceva.”

Josh Andrés Rivera è Chino

Esordire al cinema in un film di Spielberg non è per tutto, ma è ciò che può vantare nel suo curriculum Josh Andrés Rivera, scelto dal regista per interpretare Chino, una gioia ma anche una responsabilità: “Questo film rappresenta un sacco di cose, e per me è il mio primo film, ed è diretto da Steven Spielberg! Mi ha dato persino la possibilità di portare avanti la rappresentazione dell’eredità portoricana, di cui faccio parte. Inoltre mi è piaciuto aggiungere sfumature a un personaggio che già si conosce, perché Chino è quello gentile e studioso, ma poi passa al lato oscuro! Ringrazio Tony Kushner che mi ha dato questa possibilità, ma penso anche che sia stata una grande fortuna avere la possibilità di fare un film come questo, è stato incredibile.”

Corey Stoll è l’Agente Schrank

Dei volti che vedremo in West Side Story, quello di Corey Stoll nei panni dell’Agente Schrank è sicuramente uno dei pochi noti al grande pubblico. Personaggio “non cantante né ballante”, Schrank è una specie di testimone delle vicende, che non può fare molto per arginare la lotta tra bande, ma che contribuisce alla conversazione sul dialogo e la lingua tra le bande.

“Il mio personaggio è fondamentalmente razzista, ma cerca comunque di fare quello che è giusto. Lui è l’esempio di come coloro che sono al potere si aggrappano esso… e, sai, io rappresento l’autorità, cerco di mantenere quella linea. E, sai, avevo di gran lunga il minor numero di giorni sul set rispetto a chiunque altro, qui. Alcuni di loro lavoravano da mesi prima che arrivassi io sul set, e questo amplifica la mia sensazione di essere il più vicino a quello che proverà il pubblico a vedere il film. E tutti i giorni c’erano questi ragazzi giovanissimi ma già super professionali, c’era quest’energia e poi c’era Steven Spielberg che ha 70 anni ed è la definizione di esperienza, ed entrambi con così tanto entusiasmo. Era come se questa fosse la cosa più eccitante che avessero mai fatto. E ogni giorno sul set era così. Um, quindi è stato solo un piacere per me che ero un estraneo, ma mi sono sentito davvero fortunato a poter assistere a questo spettacolo.”

Brian d’Arcy James è il Sergente Krupke

E non si può certo dire che l’esperienza di Brian d’Arcy James sia stata tanto differente, visto che anche il suo personaggio non ha grande parte nell’azione e nelle scene di ballo, nel film. Mi sono sentito allo stesso modo… Lo spirito di questo film è basato proprio sul fatto che tutti erano così innamorati del progetto. Così innamorati l’uno dell’altro che penso che tutti noi lo abbiamo apprezzato, cioè almeno noi testimoni della produzione lo abbiamo apprezzato, visto che per noi non c’era molto da fare!”

West Side Story, al cinema dal 23 dicembre

West Side Story, l’adattamento cinematografico del musical diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, arriverà il 23 dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del Premio Pulitzer e del Tony Award® Tony Kushner, West Side Story racconta la classica storia delle feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La rivisitazione dell’amato musical è interpretata da Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver vinto i premi Oscar®, Emmy®, GRAMMY®, Tony® e Peabody, è anche una dei produttori esecutivi del film.

La squadra creativa del film, che unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award® Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore del GRAMMY Award® Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra candidato all’Academy Award® David Newman (Anastasia), che ha composto la colonna sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award® Jeanine Tesori (Fun Home, Thoroughly Modern Millie), che ha supervisionato il cast per le parti cantate; e il music supervisor candidato al Grammy® Matt Sullivan (La Bella e la Bestia, Chicago), produttore esecutivo delle musiche del film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e coreografato da Jerome Robbins.

Godsend – Il male è rinato: trama, cast e curiosità sul film horror

Nella moderna genetica e nelle scienze biologiche applicate in genere, la clonazione è la tecnica di produzione di copie geneticamente identiche di organismi viventi tramite manipolazione genetica. In questa ultima accezione il termine è divenuto di uso comune a partire dagli anni novanta, con i primi esperimenti del caso. Con il diffondersi di tali studi, il cinema ne ha naturalmente tratto spunto per alcuni film di diverso tipo. In particolare si ricorda l’horror Godsend – Il male è rinato, uscito in sala nel 2004 per la regia di Nick Hamm, noto anche per i film The Hole e Killing Bono.

Scritto da Mark Bomback, il film rielabora dunque le principali teorie sulla clonazione per esplorarne le derive e le possibilità più mostruose. Si costruisce a partire da qui una storia particolarmente ricca di colpi di scena, segreti dal passato e orrore continuo. Ad impreziosire il film, in particolare, vi è la presenza di diversi attori particolarmente noti, tra cui vincitori o candidati al premio Oscar. Nonostante ciò, al momento della sua uscita il film non ottenne una particolare approvazione né dalla critica né dal pubblico, portando il film a passare piuttosto in sordina.

Negli anni, tuttavia, gli appassionati del genere lo hanno riscoperto e rivalutato come un piccolo cult, pur con tutti i suoi difetti. Tra la storia in sé e gli interpreti presenti, Godsend – Il male è rinato rimane dunque un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Godsend – Il male è rinato: la trama del film

Protagonisti del film sono i coniugi Paul e Jessie Duncan, i quali vedono la loro pacifica vita sconvolta dalla morte a 8 anni del figlio Adam, rimasto coinvolto in un terribile incidente. Al termine del funerale i due vengono avvicinati da un uomo che si presenta come il dottor Richard Wells, esperto di genetica al The Godsend Institution. Egli offre loro una possibilità tanto sconvolgente quanto allettante, ovvero quella di clonare il loro figlio semplicemente prelevano alcune cellule dal suo cadavere. La proposta genera inizialmente una profonda indignazione nei Duncan, i quali cambieranno però idea dopo aver scoperto che Jessie non può avere altri figli.

Il dottor Wells compie dunque l’operazione promessa e nasce così un “nuovo” Adam. Con lui, identico in tutto e per tutto all’originale, sembra tornare la pace nella famiglia Duncan. Otto anni dopo, però, il giorno del suo compleanno, Adam inizia ad avere degli strani incubi, i quali sembrano legati ad un bambino di nome Zachary. Questi, sempre più ricorrenti, spingeranno Paul e Jessie ad indagare a riguardo, scoprendo terribili verità. Il dottor Wells, infatti, sembra non aver clonato soltanto il figlio dei due, ma anche qualcosa di spaventoso, maligno, tornato dalla morte per diffondere nuovo orrore.

Godsend Il male è rinato cast

Godsend – Il male è rinato: il cast del film

Ad interpretare i coniugi Paul e Jessie Duncan vi sono rispettivamente gli attori Greg Kinnear e Rebecca Romijn. Lui è noto in particolare per il film Qualcosa è cambiato, per cui è stato candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista, mentre lei è celebre per aver interpretato Mystica nella prima trilogia degli X-Men. Accanto a loro, nei panni del figlio Adam vi è l’attore Cameron Bright. Questi, nello stesso 2004, ha recitato in altri due celebri film come The Butterfly Effect e Birth – Io sono Sean. In quest’ultimo ha interpretato, similmente a Godsend, un bambino piuttosto inquietante.

Nel ruolo del misterioso Zachary, invece, vi è invece l’attore Devon Bostick, noto per aver recitato nella serie The 100 e nei film di Diario di una schiappa. In ultimo, ad interpretare il dottor Richard Wells vi è l’attore Robert De Niro. Originariamente, il premio Oscar aveva in mente di partecipare al progetto semplicemente con un cameo. Tuttavia, dopo aver saputo del suo interessamento al progetto, il regista lo convinse a recitare in qualche scena in più del previsto. De Niro si è in seguito pentito di questa cosa, poiché permise ai produttori di promuoverlo come uno dei protagonisti del film, pur non essendolo.

Godsend – Il male è rinato: il finale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Di Godsend – Il male è rinato è rimasto particolarmente celebre il finale. Questo lascia il racconto piuttosto aperto, facendo dunque intuire che la vicenda narrata è tutt’altro che risolta. In seguito il regista ha raccontato di come siano stati girati ben cinque finali diversi e alla fine sia stato scelto il più “mansueto”. Secondo Hamm, infatti, si erano pensate anche delle soluzioni più controverse e orrorifiche, le quali potevano però risultare fin troppo cupe, inficiando sull’intera visione. I produttori, inoltre, affermarono che tale finale aperto avrebbe eventualmente permesso la realizzazione di ulteriori sequel. Dato lo scarso risultato del film, questi non vennero però mai prodotti.

È possibile fruire di Godsend – Il male è rinato grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rai Play e Chili Cinema. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Black Adam: delle intense foto dal backstage con Dwayne Johnson

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Black Adam: delle intense foto dal backstage con Dwayne Johnson

Dwayne Johnson ha recentemente incontrato Total Film per far luce sul suo ruolo di antieroe carico di magia, Black Adam, e sembra che questo personaggio sia sempre stato destinato a prendere in vita sullo schermo.

“C’era sempre qualcosa di unico, di diverso in Black Adam. Era un cattivo, un antieroe, a seconda della tua interpretazione di cosa sia un cattivo – spiega l’attore – Ho adorato l’idea che il suo dolore e la sua rabbia derivino dalla perdita ed è stato alimentato dall’oppressione. E a un certo punto, ha rifiutato di essere trattenuto. Se fai del male a lui, alla sua famiglia o alla sua gente, allora morirai. È così semplice.”

Ecco di seguito le immagini da Total Film:

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Justice League: i 9 villain più sottovalutati della Dc Comics

Justice League: i 9 villain più sottovalutati della Dc Comics

Non ci sarà un momento in cui la Justice League della DC passerà di moda, perché la squadra di supereroi continua a presentare scontri epocali tra eroi e villain iconici; Il più grande orgoglio della DC è sicuramente la schiera di villain affascinanti come Darkseid, Brainiac, Lex Luthor.

Alcuni sono stati vere e proprie colonne portanti dei fumetti, eppure sono estremamente sottovalutati; inoltre, ci sono state incursioni sporadiche di cattivi che hanno tentato di sconfiggere la Lega ma non hanno ricevuto un valido riconoscimento. Vale la pena rivisitare i migliori villain che la Justice League ha incontrato nel corso degli anni, esaminare le loro impressionanti prodezze e i modi in cui sono riusciti a sfidare i più grandi eroi della DC.

Maxwell Lord

Il ritratto di Maxwell Lord come un personaggio compassionevole in Wonder Woman 1984 ha fatto credere agli spettatori mainstream che non costituisca una grande minaccia, ma non è affatto così; eppure, anche i fan dei fumetti pensano a lui come a un cattivo di livello inferiore, nonostante il fatto che sia stato una figura determinante nella creazione della Justice League International.

Lord ha anche ingannato Superman per battere Batman controllando la sua mente, ed ha finito per essere ucciso da una disperata Wonder Woman in The OMAC Project dopo indicibili fatiche da parte di questa, data l’inarrestabilità dell’eroe. Tutto sommato, i poteri di Lord di controllare le persone attraverso la persuasione sono un contrasto perfetto per la Justice League, in quanto si tratta di una dinamica molto subdola impossibile da contrastare con la semplice forza fisica.

Il sindacato del crimine d’America

Introdotta in Justice League of America #29, questa fazione della Terra-3 era una versione totalitaria della Justice League, che vedeva nella propria ownership un vero e proprio diritto. Il gruppo è stato ridimensionato, perché avere versioni ridondanti degli stessi personaggi rischiava di diventare stucchevole per i fan.

Tuttavia, è sempre interessante vedere questa squadra confermare quanto sarebbe spaventosa la Justice League se lasciasse andare la sua moralità ed etica. Il Sindacato è stato anche adattato dai fumetti nella serie animata della Justice League, dove erano conosciuti come i Signori della Giustizia, aggiunta che portò un grande successo alla serie.

Dottor Destino

La Justice League si scontra per lo più con esseri dall’enorme potere, il che ha l’effetto collaterale di schierare sempre in prima linea i membri più vigorosi della squadra. Tuttavia, l’utilizzo del Materioptikon da parte del Dottor Destino, per manipolare i sogni dei personaggi, offre un diverso tipo di conflitto.

Un risultato sottovalutato da parte sua è stato quando ha costretto la Lega ad abbandonare la propria morale impedendogli di addormentarsi in Justice League of America #19, costringendo inavvertitamente la Lega a ricorrere a mezzi malvagi per contrastarlo. Le apparizioni del Dottor Destino offrono un raro sguardo ai pensieri più oscuri dei membri della Lega, quindi è davvero un peccato che non sia considerato alla pari degli altri cattivi.

L’imperatore Joker

cinecomicAnche se in generale le molte versioni a fumetti del Joker sono estremamente apprezzate, non c’è molta consapevolezza del suo ruolo in Adventures of Superman #583. In questo fumetto, ha raggirato Mr. Myxzptlk per farsi concedere dei poteri che alterano la realtà, in seguito ai quali Joker ha portato il caos in tutto l’universo, costringendo perfino la Lega a subire orribili torture e giochi contorti.

La versione originale del Joker è generalmente considerata la migliore, ma il Joker Imperatore merita più riconoscimento per il modo in cui ha praticamente disintegrato a Lega finché non è stato indotto con l’inganno a rinunciare ai suoi poteri. È stato anche divertente vedere il Joker alle prese con un’ingente quantitativo di poteri, per una volta.

Felix Faust

Sin dal suo debutto in Justice League of America #10, Felix Faust è stato in gran parte ostacolato dalla Lega ad ogni passo; con la sua apparizione ha evocato i Demoniaci Tre per sconfiggere la Lega fino a quando non si sono poi ricompattati.

Anche con i suoi fallimenti, Faust è sottovalutato per il modo in cui è costantemente apparso per sfidare la Justice League. Ha persino venduto l’anima di suo figlio Sebastian Faust per ottenere più poteri dell’Occulto, il che dimostra fino a che punto è disposto a spingersi per battere i suoi nemici.

La Banda della Scala Reale

Non ci sono molte squadre che sfidano esclusivamente la Justice League, dato che la maggior parte sono composte da arcinemici dei singoli eroi. Questo rende la Banda della Scala Reale unica per il modo in cui i membri si presentano come antagonisti della Lega vera e propria, fin da quando sono apparsi per la prima volta in Justice League of America #43.

L’estetica della gang è basata sui topoi delle carte da gioco e, benché i membri della squadra siano cambiati nel corso del tempo, sono comunque riusciti a mantenere una linea d’attacco univoca e un design originale. La loro occasionale alleanza con il Joker si aggiunge al modo in cui possono cogliere alla sprovvista la Lega, rendendo la Banda della Scala Reale nemici davvero imprevedibili.

Kanjar Ro

Kanjar Ro Justice LeagueIl conflitto tra Apokolips di Darkseid e la Nuova Genesi di Altopadre ha impedito a cattivi con profili simili di brillare. È un peccato che Kanjar Ro ne abbia sofferto, visto che è un super cattivo che è riuscito addirittura schiavizzare gli eroi in Justice League of America #3 per costringerli a lavorare per lui.

Kanjar Ro era il despota di Dhor, in guerra con tre dei suoi pianeti vicini, e ha tentato di servirsi della Lega per distruggerli. È riapparso numerose volte per combattere la Lega nei fumetti, quindi combinare il suo aspetto duraturo con la sua impresa originale di cattura degli eroi rende il personaggio degno di maggior rispetto.

Mongul

Mongul Justice LeagueMongul è un noto cattivo di Superman nei fumetti, ma questo è anche il motivo per cui è sottovalutato come cattivo della Justice League. Lo status di Mongul come sovrano di Warworld gli ha permesso di sottoporre i membri della Lega a giochi brutali, che hanno reso i numeri dei fumetti molto avvincenti.

Si è fatto vedere anche di recente, intrappolando ancora una volta la Lega in un’arena intergalattica in Dark Days: The Casting. Le storie che circondano la Justice League e Mongul hanno sempre un’atmosfera vivace e piena d’azione, e lui dovrebbe essere considerato molto più che un semplice rivale di Superman.

Starro il conquistatore

Starro Justice LeagueÈ difficile credere che i lettori di fumetti contemporanei tendano a non sapere che Starro è stato il primo cattivo della Justice League in Brave and the Bold #28. Se non fosse stato per Starro, la Lega non si sarebbe formata, rendendo il personaggio il motivo per cui la squadra di supereroi è diventata un’icona culturale.

Non è stato fino a quando The Suicide Squad del DCEU lo ha adattato come cattivo che il personaggio ha ricevuto l’attenzione del pubblico, ma il film non ha presentato la sua personalità malevola. Lo Starro dei fumetti cerca di catturare le persone sotto la sua influenza, come ha fatto con i membri della Lega; la sua capacità di controllare chiunque, da Superman al resto della Lega, lo rende davvero una minaccia enorme.

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