Tra gli aspetti dell’attesissimo
The
Batman di Matt Reeves a destare maggiore curiosità,
figura sicuramente il tono che avrà il nuovo cinecomic dedicato al
Crociato di Gotham e, di conseguenza, le atmosfere che pervaderanno
la pellicola. Sulla questione è stato interrogato da
Collider il direttore della fotografia del film, Greig
Fraser, che però non ha potuto anticipare nulla a
proposito del cinecomic.
“Niente, niente, niente,
niente”, ha detto Fraser quando la celebre rivista gli ha
chiesto di anticipare qualche dettaglio sul cinecomic. “Posso
dire, però, quello che hanno già detto alcuni attori del cast. Sarà
un film basato sui personaggi: personaggi come quello di Robert
Pattinson e come quello di Andy Serkis. La sceneggiatura è ottima,
come tutte le sceneggiatura dei film di Matt. È davvero ben
strutturata.”
Parlando nel dettaglio
dell’atmosfera del film, Fraser ha spiegato: “C’è oscurià nel
personaggio e ovviamente c’è bisogno di creare atmosfera. Una cosa
abbastanza ovvia trattandosi di un film di Batman. Non credo però
che visivamente sarà opprimente. Non è quello il nostro obiettivo.
Non è una gara a chi realizza il film più cupo di tutti. Ciò che
vogliamo è creare qualcosa di affascinante. Adoro l’atmosfera di
alcuni fumetti e di alcune graphic novel… dove si vede tutto molto
chiaramente. Mi diverto molto quando devo preparare l’illuminazione
dei set. È dura, ma è anche soddisfacente.”
La rinnovata collaborazione tra
Matt Reeves e il direttore della fotografia Creig Fraser per The
Batman
A proposito della rinnovata
collaborazione con Reeves (con cui aveva già lavorato per l’horror
Let Me In), ha poi aggiunto: “Ovviamente il casting
ricopre una parte importantissima nel processo, ma è il lavoro di
un regista veramente, veramente bravo che alla fine riesce a farti
provare emozioni anche parlando di cose che naturalmente sono prive
di qualsiasi emozione. Parlo di animali, di scimmie… Matt ha fatto
un lavoro incredibile in quel senso. Ecco perché sono veramente
eccitato in merito alla possibilità di poter lavorare di nuovo con
lui su Batman.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
In una recente intervista con
Empire, il regista Colin Trevorrow ha parlato
di Jurassic
World: Dominion, riflettendo in particolare sulla
sospensione delle riprese e sull’imminente ripartenza: proprio
questo mese, infatti, grazie alle nuove regole imposte dal governo
UK in materia di Covid-19, la produzione del film potrà finalmente
tornare sul set.
Trevorrow ha parlato prima dello
stop obbligatorio a cui hanno dovuto sottostare tantissime
produzioni a livello internazionale, sia cinematografiche che
televisive, sottolineando qual è stato – dal suo punto di vista –
l’unico aspetto positivo dell’intera vicenda: “Per molti di
noi, Dominion era già la sfida creativa più difficile della
nostra vita prima del lockdown. Il programma di riprese è andato a
nostro vantaggio. Durante le prime quattro settimane abbiamo girato
principalmente sequenze che coinvolgevano dinosauri. Perciò la cosa
ci ha dato modo di iniziare a lavorare agli effetti visivi e a
tutta una serie nuovi elementi senza la pressione di una scadenza
all’orizzonte.”
Il regista ha poi fatto riferimento
al tanto agognato ritorno sul set, dichiarando: “Sono certo che
le linee guida ci possano tenere al sicuro. La parte difficile sarà
costruire un ambiente creativo nell’ambito di tutte le precauzioni.
Ogni volta che ci troveremo a girare, dovremo dimenticare il nostro
mondo e vivere in quello del film. Potrebbe volerci un po’ di
pratica. Mi ha davvero commosso il modo in cui ci siamo supportati
a vicenda in questo periodo. Siamo tutti entusiasti di poter
finalmente tornare al lavoro. Questo è ciò che facciamo e non
vediamo l’ora di tornare a farlo.”
Le riprese di Jurassic World: Dominion
Le riprese di Jurassic
World: Dominiondovrebbero
ripartire a breve ai Pinewood Studios di Londra. La Universal
Pictures dovrà implementare sul set tutta una serie di
rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri
coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i
protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata
che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test
sierologici e tamponi.
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel
Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm,
interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per
tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Un nuovo report di
The Playlist (via Disney
Insider) suggerisce che il tanto chiacchierato Tron
3, sequel di Tron: Legacy del 2010, è
ufficialmente tornato in sviluppo e che il premio Oscar
Jared Leto(Suicide
Squad, Morbius) è
ancora collegato al progetto. Secondo la fonte, la Disney sarebbe
impegnata nella ricerca di un regista a cui affidare il film.
Come si legge nel report,
Tron 3 dovrebbe essere un vero e proprio sequel e
non un reboot del franchise iniziato nel lontano 1982. Secondo la
fonte, il cast principale di Tron: Legacy, composto da
Jeff Bridges,
Garrett Hedlund e Olivia Wilde,
potrebbe tornare. Già lo scorso aprile si erano riaccese le
speranze in merito al tanto auspicato Tron 3, grazie ad
alcune dichiarazioni di Joseph Kosinski, regista di Legacy,
che aveva dichiarato: “La Disney sta soltanto aspettando il
momento giusto!”
La veridicità di quanto riportato
prima da Disney
Insider e poi da
The Playlist è stata supportata anche da una serie di
dichiarazioni di Mitchell Leib, presidente del
reparto musiche della Disney, che ha parlato del lavoro fatto dai
Daft Punk per la colonna sonora di
Legacy, spiegando di essere intenzionato a ricontattare il
gruppo per affidarli anche le musiche del terzo film.
I Daft Punk coinvolti ancora una volta in Tron 3?
“Stiamo pensando di
fare Tron 3”, ha dichiarato Leib. “Abbiamo una grande
sceneggiatura. Una sceneggiatura davvero fenomenale di cui siamo
felicissimi. Se anni fa non era il momento giusto per farlo, adesso
lo è. Abbiamo imparato diverse lezioni da Tron: Legacy. La
prima cosa giusta da fare è riavere i Daft Punk e sentire
se sono interessati. Ancora non sappiamo chi dirigerà il film.
Speriamo che Joe Kosinski tornerà per fare un nuovo film.
Molte cose devono andare al posto giusto”.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto
da Joseph Kosinski, seguito del
film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista
di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto
originale di Brian Klugman e Lee Sternthal. I protagonisti
originali, Bruce Boxleitner e
Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli,
mentre Garrett
Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra
gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde,
Michael Sheen e James
Frain.
Arriva da
Variety la notizia che Jude Law è in trattative con i Walt Disney
Studios per interpretare il ruolo di Capitan Uncino nell’annunciato
live action di Peter Pan, il cui titolo
ufficiale sarà Peter Pan and Wendy. Se le
trattative dovessero andare a buon fine, Law raccoglierà l’eredità
di attori quali
Dustin Hoffman, Jason Isaacs e
Hugh Jackman, che prima di lui avevano interpretato il
celebre antagonista al cinema.
Secondo un rumor emerso diversi
mesi fa, inizialmente la Disney aveva offerto la parte a
Joaquin Phoenix: ad oggi non sappiamo se l’attore
premio Oscar per Joker abbia
davvero mai discusso con la Casa di Topolino del progetto. Come
riportato da Justin Kroll su
Twitter, prima che il ruolo venisse ufficialmente offerto a
Law, pare che la multinazionale avesse considerato un altro attore
per la parte, ossia Will Smith, che aveva già interpretato il
Genio nel live action di Aladdin.
Peter Pan and
Wendy sarà diretto da David
Lowery, già regista del live action deIl
Drago Invisibile.
L’esordiente Alexander Molony avrà il
ruolo di Peter, mentre l’esordiente Ever
Anderson sarà Wendy. La Anderson è la figlia
di Milla Jovovich e del
regista Paul W.S. Anderson, ed è apparsa
brevemente in Resident
Evil: The Final Chapter nei panni di una giovanissima
Alice.
Peter Pan and
Wendy dovrebbe arrivare al cinema: al contrario di quanto
accaduto con Lilli e il
Vagabondo, dunque, non sarà destinato a
Disney+. Il film d’animazione originale, prodotto da Walt
Disney e basato sull’opera teatrale “Peter e
Wendy” di J. M. Barrie, è il 14°
Classico Disney e venne distribuito nei cinema americani il 5
febbraio 1953.
Attrice di nazionalità tedesca,
Maja Schöne ha sempre lavorato nel proprio paese
di origine, costruendo lì la sua fama e la sua carriera. A partire
dagli ultimi anni si è però resa celebre grazie ad una popolare
serie Netflix, la quale le ha permesso di oltrepassare i confini
nazionali, ricevendo apprezzamenti da ogni parte del mondo per il
suo carisma e le sue doti interpretative.
Ecco 10 cose che non sai di
Maja Schöne.
2Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Maja Schöne in Dark
5. È la madre del
protagonista. Nella complessa serie Dark,
l’attrice ricopre il ruolo di Hannah Kahnwald. Questa è la madre di
Jonas, il protagonista, e la moglie di Michael. La Schöne
interpreta la versione adulta del personaggio, poiché quella più
giovane mostrata in alcuni segmenti della serie è affidata ad
un’altra attrice. Il suo personaggio si è inoltre fanno notare
anche per i sentimenti provati nei confronti di Ulrich Nielsen, un
altro dei personaggi principali della serie.
4. Non ha mai giudicato il suo
personaggio. Proprio per questa sua relazione segreta,
sarebbe stato facile giudicare il personaggio incolpandolo di
tradimento. La Schöne ha però scelto di non cadere in tale
trappola, preferendo lavorare sul cercare di capire le azioni del
personaggio per poterlo comprendere e interpretare meglio. L’idea
che ne ha generato è quella di una donna sola, che si abbandona
istintivamente a ciò che sente possa darle una maggiore stabilità
nella propria vita.
3. Era emozionata all’idea di far
parte della serie. L’attrice ha raccontato di essere stata
da subito particolarmente entusiasta di far parte della serie,
affermando che leggendone il copione sentiva che possedeva il
potenziale per affermarsi a livello internazionale. In quanto prima
grande produzione televisiva tedesca per Netflix, inoltre, è
convinta che possa portare nuova luce sulle produzioni del suo
paese, permettendo uno sviluppo dell’industria.
2. L’esperienza del set è stata
estremamente positiva per lei. Nell’intraprendere le
riprese della serie, l’attrice ha affermato che i lunghi tempi di
lavorazione l’avevano inizialmente preoccupata, temendo di
ritrovarsi sottopressione. Ciò fortunatamente non si è verificato,
e se anche il clima di Dark è
particolarmente cupo, la Schöne ha raccontato che sul set si è
instaurato un’atmosfera di positività che ha aiutato tutti gli
attori a vivere al meglio l’esperienza.
Maja Schöne: età e altezza
1.Maja Schöne è nata
a Stuttgart, in Germania, nel 1976. L’attrice è alta
complessivamente 165 centimetri.
Pur essendo giovanissima, l’attrice
tedesca Lisa Vicari vanta già alcuni importanti
titoli relativi al cinema e alla televisione del proprio paese. Di
recente ha poi preso parte ad una celebre serie televisiva che le
ha permesso di ottenere successo anche a livello internazionale.
Grazie ad essa ha infatti potuto sfoggiare il suo talento e un
promettente carisma.
Ecco 10 cose che non sai di
Lisa Vicari.
2Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Lisa Vicari parla italiano
5. Ha origini italiane. Nata
in Germania, l’attrice vanta comunque origini italiane da parte dei
suoi famigliari. Ciò è, ovviamente, suggerito anche dal nome e dal
cognome dell’attrice. Nonostante ciò, la Vicari non ha ancora avuto
occasione di recitare per il cinema italiano, pur esprimendone il
desiderio. Anche se non in modo fluente, ha infatti dimostrato di
poter parlare tranquillamente la lingua del Bel Paese.
Lisa Vicari: chi è la sua
doppiatrice
4. Ha una celebre
doppiatrice. Per doppiare la Vicari nella serie
Dark è stata chiamata Veronica Puccio,
nota per aver prestato la propria voce anche al personaggio di Luna
Lovegood nella saga di Harry Potter. Tra le altre attrici
da lei doppiate si annoverano Emma
Roberts e Chloe Grace
Moretz. Per il film Isi & Ossi, invece, la
Vicari è stata doppiata da Emanuela Ionica.
Lisa Vicari in Dark
3. Interpreta uno dei personaggi
principali. Nell’acclamata serie tedesca Dark,
l’attrice ricopre il ruolo Martha Nielsen, come anche una delle
versioni alternative di questa, chiamata Ava. La versione ricoperta
dall’attrice è quella relativa all’anno 2020. Dalla prima stagione
ad oggi, l’attrice è comparsa in quasi tutti gli episodi della
serie, per un totale di 20 su 26.
2. È rimasta entusiasta della
sceneggiatura. Nel leggere la sceneggiatura della serie,
l’attrice ha affermato di essere rimasta sorpresa dalla complessità
della trama, trovando avvincente proseguire nella lettura per
scoprirne il finale. Ad attrarla verso il progetto è stata poi
l’occasione di poter recitare in un prodotto tedesco di portata
internazionale, che avrebbe così portato ulteriore prestigio
all’industria del proprio paese.
Lisa Vicari: età e altezza
1. Lisa Vicari è nata a Monaco di
Baviera, in Germania, l’11 febbraio del 1997. L’attrice è
alta complessivamente 175 centimetri.
Halle Berry è nella bufera a causa di un
annuncio di qualche giorno fa. L’attrice premio Oscar aveva infatti
annunciato che aveva in programma di interpretare un uomo
transgender e che era intenta a immergersi nello studio e
nella ricerca per dare giustizia al personaggio che le era stato
affidato. Tuttavia, la valanga di critiche arrivate all’attrice,
l’hanno spinta a rinunciare al ruolo con il seguente messaggio:
“Durante il fine settimana ho
avuto l’opportunità di discutere la possibilità di interpretare un
uomo transgender, e volevo chiedere scusa per i miei commenti.
Capisco ora che non avrei dovuto accettare la parte, cosa che
spetta alla comunità transgeder, che merita l’opportunità di
raccontare la propria storia. Sono grata per tutte le critiche
costruttive dei giorni scorsi che sto continuando a seguire con
attenzione, per migliorarmi dopo questo errore. Voglio essere
un’alleata e usare la mia voce per promuovere una migliore
rappresentazione sia fuori che sullo schermo.”
Halle Berry si scusa per aver accettato il ruolo di un
transgender
Non è la prima volta che capita una
situazione del genere, qualche tempo fa anche Scarlett Johansson si era vista costretta a
rinunciare ad un ruolo per una ragione simile, anche se la
sua reazione è stata decisamente differente, visto che a poco
tempo dall’accaduto, aveva dichiarato che il politicamente corretto
nell’arte era una pratica nociva. L’attrice si fece all’epoca
sostenitrice del lavoro dell’interprete a tutti i livelli.
“Personalmente ritengo che, in
un mondo ideale, qualsiasi attore dovrebbe essere in grado di
interpretare chiunque e che l’arte, in tutte le sue forme, dovrebbe
essere immune dal politicamente corretto. Questo è il punto che
stavo sottolineando, anche se forse non mi sono spiegata così bene.
Riconosco che, in realtà, c’è una discrepanza diffusa nella mia
industria che favorisce gli attori di caucasici cis gendered, e che
non a tutti gli attori vengono state date le stesse opportunità che
io ho avuto il privilegio di avere. Continuo a sostenere la
diversità in ogni settore e continuerò a lottare per progetti in
cui tutti vengano inclusi.” Aveva dichiarato.
Il gruppo editoriale
NetAddiction è lieto di annunciare la prima
edizione di UltraPop Festival, il nuovo evento
digitale dedicato all’intrattenimento, nato con l’idea raccontare e
di vivere insieme gli aspetti più salienti di questa prima,
atipica, metà del 2020 e di analizzare quello che
succederà nella seconda metà dell’anno. Un
festival gratuito aperto a tutti che, con la sospensione
momentanea degli eventi fisici, vuole dare il suo contributo ed
intrattenere gli appassionati di cinema, serie TV,
videogiochi, scienza e cultura nerd con appuntamenti che
possono essere seguiti comodamente da casa, dal
lavoro e dalle vacanze.
Le dirette si svolgeranno dal 13
luglio al 19 luglio, tutti i giorni, dalle 15.00 alle 22.00 sui
canali Twitch di
NetAddiction.
Siamo onesti, la maggior parte dei
film con Chris Hemsworth, che non siano parte
dell’universo Marvel, non è stata
grandiosa. In effetti, ci sono solo due di quei film che sono stati
accolti con favore e sono Rush e
Tyler Rake.
Da Blackhat a In the Heart of the Sea passando per Men in Black: International, Hemsworth ha
cercato di differenziare la sua carriera, virando qualche volta
anche sul registro comedy, con Come ti rovino le vacanze e
Ghostbusters in cui, nonostante il film non
abbia avuto grande successo, lui è riuscito ad emergere con il suo
talento per quel genere.
Anche se il suo futuro come Thor non
è chiarissimo, Chris Hemsworth sta lavorando già per il suo
prossimo progetto, che sarà un biopic su Hulk
Hogan che è attualmente in lavorazione. Pochi attori sono
fisicamente imponenti come Hemsworth, il che lo rende un perfetto
interprete per il wrestler. Ma è anche vero che l’attore dovrà
costruire il suo corpo ad un livello completamente nuovo, data la
massa fisica del soggetto del film.
In un’intervista a Total
Film (via ComicBook), la star
di Thor ha parlato di quanto questo ruolo presenterà nuove sfide
per lui e il suo fisico, spiegando: “Questo film sarà un
progetto davvero divertente. Come puoi immaginare, la preparazione
per il ruolo sarà follemente fisica. Dovrò mettere su più
dimensioni di quanto abbia mai fatto prima, anche più di quanto
abbia messo su per Thor. C’è l’accento del personaggio da
costruire, ma anche la fisicità e l’atteggiamento. Dovrò anche fare
un tuffo profondo nella tana del coniglio, ovvero il mondo del
wrestling, che non vedo davvero l’ora di fare!”.
Oltre ai muscoli, Hogan ha anche un
aspetto molto distinto, compresi i baffi a manubrio e un taglio di
capelli caratteristico, oltre ad un colore specifico. Il film
biografico,
annunciato più di un anno fa, sarà diretto da Todd
Phillips. Mentre è principalmente noto come regista di
commedie, i suoi ultimi due film, War Dogs e Joker, sono più orientati verso temi più
impegnativi.
La prossima edizione della Mostra
del Cinema di Venezia 77, in programma dal 2 al 12 settembre,
prevede alcune novità, rese necessarie a seguito
dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza Covid-19. Per
consentire l’assunzione delle misure intese a garantire lo
svolgimento della Mostra in piena sicurezza per tutti i
partecipanti – prima fra tutte il distanziamento fisico – il numero
complessivo dei film della selezione ufficiale sarà ridotto, benché
in misura contenuta.
Il programma prevede infatti la
conferma delle sezioni competitive Venezia 77 e
Orizzonti, che si terranno secondo le
modalità e le dimensioni consuete, allo stesso modo della
sezione Fuori Concorso, come pure
Biennale College Cinema. Le proiezioni si terranno nelle
sale tradizionalmente allestite al Lido, con l’adozione di tutte le
misure di sicurezza sanitaria stabilite dalle autorità competenti
alla data dell’evento. Il concorso Venezia Virtual
Reality invece, anziché sull’isola del Lazzaretto Vecchio,
sarà interamente fruibile online, grazie a una piattaforma
innovativa a esso dedicata, accessibile a tutti gli accreditati, in
collaborazione con VRChat e HTC Vive Pro.
Venezia 77 in tempo di Covid
Per quanto riguarda la sezione
Venezia Classici, sarà ospitata all’interno del
programma del festival Il Cinema Ritrovato,
promosso dalla Cineteca di Bologna, che si
svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana.
Questa collaborazione tra i due festival offre una soluzione senza
precedenti a una situazione straordinaria. La selezione di Classici
restaurati, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a
Venezia nei mesi successivi.
La 77. Mostra del Cinema rinuncia
invece per quest’anno a organizzare la sezione
Sconfini, allo scopo di garantire il maggior
numero di posti disponibili alle repliche dei film delle sezioni
principali testé confermate.
Si segnala infine che saranno
disponibili anche due arene all’aperto, una ai
Giardini della Biennale e una al pattinodromo del
Lido. La maggior parte dei film del programma
ufficiale sarà inoltre replicata ai Cinema Rossini
di Venezia e al Centro Culturale Candiani di
Mestre, nell’ambito del programma Esterno Notte
organizzato dal Circuito Cinema del Comune
di Venezia. La Biennale di Venezia, per far svolgere la
Mostra in sicurezza, seguirà tutti protocolli anti Covid-19 sulle
procedure sanitarie, nel pieno rispetto della salute del
pubblico.
In merito a questa riorganizzazione
temporanea del programma della Mostra, il Direttore artistico
Alberto Barbera ha dichiarato: “Sono estremamente
lieto che la Biennale Cinema possa tenersi con una minima riduzione
di titoli e sezioni. Senza dimenticare le tante vittime di questi
ultimi mesi, il primo festival internazionale dopo la forzata
interruzione imposta dalla pandemia assume il significato di
un’auspicata celebrazione della ripartenza, e di messaggio di
concreto ottimismo per l’intero mondo del cinema duramente colpito
dalla crisi”. Ha poi aggiunto: “La Selezione Ufficiale di Venezia
77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la
consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica
ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria
che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili
condizioni di lavoro di questi ultimi mesi. Una nutrita presenza di
autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti
via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa
per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito
delle restrizioni di viaggio tuttora attive”.
Per quanto riguarda il
Venice Production Bridge, la 5a edizione (3 – 11
settembre 2020) si terrà sia in presenza al Lido con le strutture
abituali al terzo piano dell’Hotel Excelsior, sia online con
progetti specifici. Incontri one-to-one saranno
organizzati anche online, permettendo che alcuni progetti in
presenza siano seguiti anche da quegli accreditati che non potranno
raggiungere Venezia.
E’ confermata l’organizzazione in
presenza del Venice Gap Financing Market (VGFM,
lungometraggi) e del Book Adaptation Rights
Market, che offriranno anche molte possibilità di
partecipare da remoto (VGFM per tutti i progetti di Realtà
Virtuale, Final Cut in Venice, le proiezioni del Mercato e
l’European Film Forum). Convegni ed eventi si terranno fisicamente
all’Hotel Excelsior e saranno per la prima volta visibili in
streaming sul sito web del Venice Production
Bridge, sul quale potrà essere trovato ogni altro
dettaglio sul programma.
Il pubblico di Venezia 77 potrà
scoprire il programma completo, con maggiori dettagli sulla Mostra,
in occasione della conferenza stampa del 28 luglio
pv.
Dopo il grande successo al Festival
di Berlino nel 2019 e dopo essere stato presentato in anteprima
nazionale allo scorso Bif&st Bari International Film Festival,
l’emozionante film Il
corpo della sposa arriva su MioCinema.
Come di consueto, la presentazione
potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di
Miocinema, senza alcun bisogno di registrazione. A seguire, il
film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.
Attraverso la storia di una
donna che arriva persino a mettere a rischio la propria salute per
soddisfare un canone estetico imposto da altri, Il corpo della
sposa, vuole raccontare la complessità del rapporto tra le
donne e i loro corpi su una scala molto più ampia. Fino a che punto
i modelli sociali, spesso costruiti per soddisfare i desideri
maschili, influenzano e condizionano le donne nel mondo? La
Mauritania nel film funziona come un “altrove”, in opposizione al
mondo da cui provengo e vivo, e tuttavia, nella sua paradossale
inversione di una serie di rapporti, si trasforma in uno specchio
che mostra il modo distorto in cui il corpo delle donne viene
sempre percepito.
Michela Occhipinti
SINOSSI de Il corpo della
sposa
Ambientato in un’inedita
Mauritania, Il corpo della sposa – Flesh out racconta la
storia di Verida (l’esordiente Verida Beitta Ahmed Deiche), una
ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i
social network, si diverte con le amiche. Quando la famiglia
sceglie per lei un futuro sposo, Verida – come molte sue coetanee –
si vede costretta a prendere peso affrontando il “gavage”, per
raggiungere l’ideale di bellezza e lo status sociale che la
tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si
avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in
discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari,
il suo modo di vivere e – non ultimo – il suo stesso corpo.
La prossima uscita,
su HBO Max, di Justice League Snyder Cut è una
grande vittoria dei fan che da tanto chiedono di vedere il film
sugli eroi DC Comics così come lo aveva pensato il regista del
progetto.
Snyder ha dovuto abbandonare il suo
ruolo di regista di Justice League a metà della
produzione per motivi personali. La Warner Bros. ha poi assunto il
regista di The Avengers, Joss
Whedon per finire il film, ma ciò che è stato distribuito
è stata una versione drasticamente diversa da ciò che Snyder aveva
immaginato. Da allora molti hanno supportato un’uscita del cut
originale di Snyder, inclusi i membri del cast, molti fan e, a
quanto pare, anche altri registi.
In un’intervista con Comic Book Movie,
Joe Russo, uno dei due registi di
Avengers: Endgame, ha condiviso i suoi pensieri
sulla versione di Snyder in arrivo, dicendo: “Penso che sia
sempre bello quando la visione originale di un regista riesce a
farsi strada sullo schermo”.
Russo ha anche commentato
l’esperienza che ha avuto lavorando come regista per la Marvel: “Siamo stati molto,
molto fortunati nelle nostre carriere perché tutto ciò che abbiamo
fatto per la Marvel. Erano molto gentili e deferenti e molto
favorevoli alla nostra visione per quei film, e non c’è niente di
quello che è stato deciso in sala di montaggio che non sia stato
condiviso. Abbiamo lavorato molto duramente su quello che è
l’attuale versione di quei film, quindi siamo molto fortunati ad
aver visto distribuita la nostra visione dei quattro film che
abbiamo diretto.”
Come ha giustamente commentato
Joe Russo, un regista lavora molto duramente per
realizzare la sua visione del film ed è bello vedere che Snyder ha
il supporto dei suoi pari nel completare la sua visione. Se la
versione di Snyder sarà migliore della Justice
League di Whedon è ancora da vedere, ma lo scopriremo
nel 2021.
Non sappiamo esattamente quando
accadrà, ma prima o poi gli X-Men faranno il loro debutto nell’Universo
Cinematografico Marvel. Naturlamente, ci sono molti
“mutanti” che non vediamo l’ora di vedere nell’universo condiviso,
al fianco degli eroi più potenti della Terra. Tra questi, Wolverine
è sicuramente in cima alla lista. In attesa di scoprirà quale sarà
l’attore che raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman (che ha interpretato il
personaggio per circa 20 anni nella saga degli X-Men targata Fox),
ComicBookMovie ha raccolto 10 storyline relative al mutante
dagli artigli d’adamantio che meriterebbero di essere raccontata
nel MCU:
1Old Man Logan
“Old Man Logan” è giustamente considerata una
delle più grandi storie di Wolverine di tutti i tempi, e portare un
adattamento fedele del celebre arco di Mark Millar e Steve McNiven
sul grande schermo è qualcosa che i Marvel Studios potrebbero
realizzare solo nell’Universo Cinematografico Marvel.
Personaggi come Hulk, Venom (che è di
proprietà della Sony Pictures, quindi probabilmente non accadrà),
Occhio di Falco e Teschio Rosso recitano tutti un ruolo chiave in
questa storia. Con Logan
– The Wolverine i fan hanno già avuto un assaggio
potenziale di come quella storia potrebbe essere adattata. La
domanda adesso è: come funzionerebbe nel MCU? Con i viaggi nel
tempo e le realtà alternative che diventeranno un luogo comune,
dirigersi verso il futuro remoto di questo mondo condiviso
sicuramente non sarà una possibilità che verrà esclusa.
Matteo Garrone ha diretto il nuovo spot di
Dior, per la promozione della nuova collezione
Autunno/Inverno 2020-2021 Haute Couture firmata da
Maria Grazia Chiuri. Il regista ha realizzato un
piccolo racconto di ninfe, muse e divinità boschive, tutte donne
eteree e immerse in un ambiente naturale. Creature mitologiche a
volte donne solo a metà che indistintamente avvertono il fascino
della collezione Dior e chiedono di poter indossare quegli abiti
sontuosi.
Matteo Garrone è reduce da una grande serata,
quella dei Nastri d’Argento 2020, che ha premiato il suo Pinocchio con ben sei riconoscimenti, tra cui
proprio quello alla regia.
Una nuova inserzione su Amazon
rivela un nuovo sguardo al film inaugurale della Fase 4 del
MCU: Black
Widow. Sul portale di shopping on-line è stato
infatti messo in vendita un libro dettagliato sulla produzione del
film, disponibile per $ 19,99 USD e che contiene interviste con i
più grandi nomi del cast e della troupe, tra questi la
regista Cate Shortland e Scarlett
Johansson, protagonista e produttore esecutivo. L’elenco
su Amazon include anche quattro immagini che offrono non solo
dettagli dal libro, ma anche uno sguardo ravvicinato a quelli che
saranno i costumi di Natahsa, Yelena e di Taskmaster:
1 di 4
A Scarlett Johansson è stato chiesto
nella sua intervista su come lei e il team della Marvel hanno
deciso il tono del film, e ha risposto: “Non c’era un
fumetto o una trama specifici che volevamo davvero adattare. La
Vedova Nera come personaggio ha migliaia di storie diverse nel
corso degli anni, quindi non era ovvio cosa avremmo raccontato.
Doveva essere una continuazione di qualcosa che avevamo già
iniziato e che stavamo completando”.
Florence Pugh ha
anche fornito alcune informazioni sul film, approfondendo il suo
personaggio, Yelena Belova, con questa
dichiarazione: “Quando incontra il personaggio di
Scarlett, Natasha, Yelena sta in qualche modo riscoprendo chi è
dopo essere stata nella Stanza Rossa per così tanto tempo. Così
insieme si rendono conto che entrambe soffrono in modo molto
simile. C’è un’amicizia adorabile e unica tra loro due perché alla
fine sono sorelle perdute da tempo.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Rispondendo alle domande dei suoi
fan su Vero, il regista Zack
Snyderha
promesso che la versione di Justice
League che vedremo su HBO Max il prossimo anno
non sarà compromessa in alcun modo. La versione del film arrivata
in sala nel 2017 è stata sottoposta ad una massiccia sessione di
riprese aggiuntive e rimaneggiata da Joss
Whedon (regista di
The Avengers), dal momento che Snyder aveva dovuto
abbandonare il progetto a causa di un lutto familiare.
Alla domanda di un fan che ha voluto
sapere quanto sarà diversa la Snyder Cut di Justice
League dalla versione cinematografica, Snyder ha
risposto: “Non ci sarà alcun compromesso. Nella versione del
2017, tutto è stato compromesso”. Sembra dunque che la Warner
Bros. abbia finalmente concesso a Zack
Snyder la possibilità di rappresentare la sua
versione degli iconici supereroi della DC: una mossa sicuramente
intelligente, che promette entro la prima metà del prossimo anni
(periodo in cui la Snyder Cut dovrebbe essere rilasciata) di far
aumentare in maniera esponenziale il numero di abbonati a HBO
Max.
Un altro fan ha invece chiesto a
Snyder se il trailer ufficiale della Snyder Cut utilizzerà ancora
una volta la canzone “Come Together” dei Beatles, che
abbiamo già avuto modo di sentire nel primissimo teaser trailer;
Snyder ha risposto che per il trailer ci sarà “qualcosa di
meglio”. Ancora non sappiamo quando avremo la possibilità
di vedere il filmato, ma è probabile che sarà in occasione del
DC FanDome, l’annunciato evento virtuale e gratuito
dedicato all’Universo DC, che si svolgerà il prossimo 22
agosto.
La colonna sonora di Junkie XL per
la Snyder Cut di Justice Leauge
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Il primo capitolo della saga
cinematografica di Jack Reacher, dal titolo
Jack Reacher – La prova decisiva, è uscito nel 2012 ed è
stato diretto da Christopher McQuarrie, che
avrebbe poi ritrovato il protagonista Tom Cruise per la saga di Mission
Impossibile (ha infatti diretto gli episodi Rogue Nation e Fallout,
e sarà anche il regista degli annunciati capitoli 7 e 8).
Sfortunatamente, il franchise di
Jack Reacher non ha riscosso molto successo, al
punto che dopo il sequel del 2016 Jack Reacher – Punto di non ritorno (soltanto prodotto
da McQUarrie e diretto invece da Edward Zwick), il
franchise basato sul personaggio creato da Lee Child non è più
andato avanti. Adesso, in una recente intervista con
Empire, è stato proprio Christopher McQuarrie
a rivelare che lui e Cruise avevano (e in realtà, hanno ancora) in
cantiere di realizzare un terzo capitolo della saga.
In base alle dichiarazioni del
regista e sceneggiatore, sembra che il terzo ipotetico film avrebbe
fatto sembrare i primi due film “roba per bambini”: “Tom e io
abbiamo discusso del fatto che, se la serie fosse continuata,
avremmo potuto portare Jack Reacher in un posto dove, in un mondo
post Deadpool e post Joker, sarebbe potuto diventare un franchise
vietato ai minori capace di attingere da tutta la brutalità dei
libri. Eravamo pronti ad addentrarci in quel territorio.”
Christopher McQuarrie sul futuro di
Jack Reacher: “Sono davvero, davvero eccitato.”
McQuarrie ha poi aggiunto: “È un
personaggio poco in linea con i classici interpretati da Tom, ed io
e lui potremmo avere qualcos’altro in serbo… Un film molto poco in
linea con i soliti personaggi di Tom. Ne stiamo parlando e sono
speranzoso. Il franchise è andato avanti, ma noi no. E adesso
abbiamo qualcosa che bolle in pentola. La roba di Jack Reacher di
cui stavo parlando è roba da bambini al confronto. Sono davvero,
davvero eccitato.”
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a breve, dopo le
nuove eccezioni varate dal governo UK in materia di quarantena,
Christopher McQuarrie e
Tom Cruise avranno la possibilità di tornare sul
set per dedicarsi alla realizzazione di Mission
Impossible 7 e Mission Impossible 8,
che arriveranno nelle sale rispettivamente il 19 novembre 2021 e il
4 novembre 2022.
Indicata come una delle commedie
chiave degli anni Novanta, Tutti pazzi per
Mary andò contro ogni aspettative, rivelandosi un
punto di svolta tanto nella carriera dei due registi quanto in
quella degli attori protagonisti. Bobby e
Peter Farrelly, infatti, conobbero grazie a
tale titolo ulteriore popolarità, raggiungendo lo status di maestri
della commedia. Il film poi, si rivelò un grandissimo successo di
critica e box office, arrivando ad incassare circa 370 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Merito di tale successo è la natura
politicamente scorretta dell’opera, ricca di personaggi dissacranti
e situazioni spesso al limite tanto per contenuti quanto per stile
di comicità. I due autori, infatti, volevano distaccarsi dalla
tipica commedia per grandi e piccini, realizzando invece un film
pensato esclusivamente per un pubblico più adulto. Ciò gli permise
di utilizzare gag comiche altrimenti impensabili, donando all’opera
un’atmosfera più sessualmente esplicita.
Gli sceneggiatori, inoltre, si
basarono un reale fatto di cronaca. Questo riguardava un uomo che
aveva ingaggiato un detective privato per ritrovare una sua
compagna del liceo del quale era stato innamorato. Il gruppo di
autori iniziò dunque a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se
quell’investigatore fosse risultato più perverso del previsto,
innamorandosi egli stesso della ragazza in questione. A partire da
tale suggestione si costruì così la vicenda del film, arricchita
poi di dettagli, personaggi e situazioni comiche.
Tutti pazzi per Mary: la trama del
film
La vicenda del film si apre nel
1985, quando il liceale Ted Stroehmann è in procinto di andare ad
un appuntamento con la ragazza dei suoi sogni, Mary Jensen. Una
volta recatosi da lei, però, rimane vittima di un incidente,
venendo di conseguenza ricoverato in ospedale. Nel frattempo, Mary
si trasferisce a Miami e il ragazzo la perde di vista. Tredici anni
dopo, Ted sta ancora cercando di dimenticare la ragazza, ma non
riuscendovi decide di accettare il consiglio del suo migliore
amico, ingaggiando un detective per ritrovarla. Il caso viene così
affidato all’investigatore Patrick “Pat” Healy, il quale dopo aver
ritrovato Mary, e averla osservata per alcuni giorni, se ne
innamora perdutamente.
Decide perciò di mentire a Ted,
affermando che la donna è in sovrappeso e ha quattro figli di tre
uomini diversi. Dopodiché, Patrick lascia il suo lavoro e torna a
Miami per conquistare Mary grazie ai pedinamenti e all’ascolto
delle sue conversazioni private, che gli forniscono tutte le
informazioni su gusti e passioni della ragazza. Scoperto però
l’inganno del detective, Ted decide di partire a sua volta per
Miami. Qui si ritrova però costretto a fare i conti con più
spasimanti di quello che avrebbe mai immaginato. Per riuscire a
prevalere su questi, finirà così con il cacciarsi in situazioni
sempre più assurde.
Tutti pazzi per Mary: il cast del
film
Il film contribuì a lanciare
definitivamente la carriera dell’attrice Cameron
Diaz, che dà qui vita alla Mary del titolo. Questa fu
da sempre la prima scelta per i Farrelly, i quali la consideravano
la “donna perfetta”. Questa fu entusiasta della sceneggiatura e
accettò da subito di partecipare al film, nonostante il suo agente
glielo avesse sconsigliato ritenendolo deprecabile. Per prepararsi
al ruolo, l’attrice decise poi di fare visita al suo vecchio liceo
per cercare la giusta ispirazione per potersi comportare come una
teenager. La sua interpretazione fu poi premiata con diversi
riconoscimenti, tra cui l’MTV Movie Awards per la miglior
performance femminile.
Nel ruolo di Ted vi è invece
Ben
Stiller, anch’egli all’epoca poco conosciuto. Per via
di ciò, infatti, i produttori erano contrari alla sua scelta,
suggerendo invece un attore più popolare come Jim
Carrey. I Farrelly decisero allora di proporre l’ancor
meno noto Owen
Wilson, e a quel punto i produttori accettarono
l’opzione di Stiller. Ricordando anni dopo la sua partecipazione al
film, l’attore affermò di essersi raramente divertito come in
quell’occasione, e che quella è stata l’opera che gli ha permesso
di raggiungere una popolarità internazionale. Stiller ha inoltre
indicato Tutti pazzi per
Marycome il suo film preferito
tra quelli a cui ha partecipato.
L’altro personaggio principale del
film è quello del detective Patrick, interpretato dall’attore
Matt
Dillon. Anche per lui i produttori furono inizialmente
scettici, non convinti che l’attore potesse risultare idoneo in una
commedia, non avendone fatte negli anni precedenti. Dopo il suo
provino furono però tutti certi delle sue potenzialità. Dillon, dal
canto suo, ha lodato il progetto esprimendo particolare entusiasmo
per la libertà d’improvvisazione lasciatagli dai due registi. Anche
per lui il film si rivelò un decisivo punto di svolta,
permettendogli di ottenere una più ampia gamma di ruoli e diversi
prestigiosi riconoscimenti.
Tutti pazzi per Mary: le scene più
celebri
Quando si pensa a questo film, la
prima scena che viene in mente è molto probabilmente quella con il
famoso “gel” che Mary utilizza per pettinarsi i capelli. Tale scena
rischiò tuttavia di non rientrare nel montato finale, poiché tutti
si dichiararono scettici nei suoi confronti. I due attori
coinvolti, Stiller e la Diaz, affermarono infatti che poteva
risultare eccessiva, rovinando il film e le loro carriere. Allo
stesso tempo, i Farrelly realizzarono venti versioni di tale scena,
essendo anche loro incerti sulla sua realizzazione. Dopo circa sei
mesi di dibattito con la produzione, questa venne però inserita nel
film, divenendo immediatamente iconica.
Altra famosissima scena del film è
una di quelle poste ad apertura del film, dove si mostra
l’incidente che impedisce a Ted di uscire con Mary. Divenuta
celebre come “la scena della zip”, questa è stata in seguito
descritta dai due registi come basata su un fatto realmente
avvenuto. Stando a quanto da loro raccontato, un amico della loro
sorella minore si ritrovò infatti invischiato in tale problema. Una
volta venuti a conoscenza di tale evento, estremamente doloroso e
comico allo stesso tempo, i due registi si convinsero sulla
necessità di riutilizzarlo in qualche loro film.
Tutti pazzi per Mary: il trailer e
dove vedere il film in streaming
Per chi ha amato il film, o per chi
non l’avesse ancora visto e desidera poter recuperare tale titolo,
è possibile fruirne grazie alla sua presenza in alcune tra le
principali piattaforme streaming oggi presenti in rete.
Tutti pazzi per Mary è infatti
disponibile su Rakuten TV, Infinity, Chili Cinema, Apple iTunes e
Google Play. Per vederlo, in base alla piattaforma prescelta,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Ciò permetterà di riprodurlo in modo pratico e al meglio
della qualità video.
La giovane attrice britannica
Dominique Provost-Chalkley sta ancora costruendo
la propria carriera ma già vanta alcuni titoli particolarmente
importanti. Primo tra tutti è la serie Wynonna Earp, dove
ricopre uno dei ruoli principali. Oltre a questo, si è divista tra
cinema e televisione dando prova di versatilità e un carisma sempre
crescente. Ad oggi le aspettative nei suoi confronti sono
particolarmente alte, in attesa di poterla vedere in un ruolo da
protagonista assoluta.
Ecco 10 cose che non sai di
Dominique Provost-Chalkley.
2Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Dominique Provost-Chalkley è
fidanzata?
5. È molto riservata.
L’attrice si è dimostrata particolarmente restia a condividere
dettagli circa la propria vita privata, rendendo particolarmente
difficile sapere quale sia il suo status sentimentale. Attualmente,
tuttavia, sembra essere single. Nel marzo 2020, in seguito al suo
coming out come queer, si è parlato di conseguenza di un’ipotetica
fidanzata per l’attrice. Ma nessuna delle voci a riguardo e stata
da lei confermata.
Dominique Provost-Chalkley e Katherine
Barrell
4. Ha stretto un ottimo rapporto con
la sua collega. In Wynonna Earp l’attrice ricopre
il ruolo di Waverly Earp, che scopertasi omosessuale sviluppa
sentimenti verso l’agente Nicole Haught. Quest’ultima è
interpretata dall’attrice KatherineBarrell, con la quale la Provost-Chalkley ha
realmente stretto un buon rapporto al di la del set. Le due,
infatti, si sono dichiarate in più occasioni ottime amiche e tale
legame le ha aiutate nel rendere ulteriormente credibile il
rapporto che si sviluppa tra i loro personaggi.
Dominique Provost-Chalkley in Wynonna
Earp
3. Si era presentata per il ruolo
della protagonista. Ad oggi l’attrice è conosciuta per il
ruolo di Waverly Earp, sorella minore della protagonista Wynonna.
Inizialmente, però, l’attrice si era presentata a sostenere il
provino proprio per tale ruolo, finendo però con l’essere scartata
in favore di Melanie Scrofano. Tuttavia, la
produzione rimase particolarmente colpita dalle doti della giovane
e decise di richiamarla per assegnarle il ruolo di
Waverly.
Dominique Provost-Chalkley in Avengers: Age of
Ultron
2. Ha avuto un piccolo ruolo nel film
Marvel. Nel 2015 l’attrice si fa notare per un piccolo ma
rilevante ruolo nel film Marvel Avengers: Age of Ultron.
Qui ha infatti interpretato il personaggio di Zrinka, una donna che
viveva in Sokovia con il fratello minore durante l’attacco di
Ultron e del suo esercito. Il personaggio si fa in particolare
notare per il suo desiderio di protezione nei confronti del
fratellino, fornendo così anche il punto di vista degli abitanti
della città riguardo all’attacco subito.
Dominique Provost-Chalkley: età e
altezza
1. Dominique Provost-Chalkley è nata a
Bristol, in Inghilterra, il 24 marzo 1990. L’attrice è
alta complessivamente 161 centimetri.
Joe e Anthony Russo hanno sicuramente lasciato
il segno nel Marvel Cinematic Universe
firmando la regia di alcuni dei migliori capitoli della saga
decennale, tra cui Captain America: The Winter
Soldier e Avengers:
Infinity War. Nelle scene conclusive di
Endgame, Captain America fa un viaggio indietro
nel tempo per riportare le Gemme dell’Infinito nei loro luoghi
legittimi (prima di fare una sosta di mezzo secolo per vivere la
sua vita con il suo primo amore, Peggy Carter).
I fan hanno spesso fatto congetture
su questo viaggio nel tempo: esiste o no il progetto di un film o
una serie tv su questo momento della vita di Steve Rogers? Adesso a
parlarne sono gli stessi Joe e Anthony Russo, che sembrano accarezzare
l’idea di un racconto dettagliato di questa ultima missione di
Captain America.
ComicBookMovie ha recentemente intervistato i Russo e ha
chiesto loro informazioni su un potenziale racconto del viaggio nel
tempo di Cap. Joe Russo ha dichiarato questo sulla questione:
“Sarebbe una bella storia da raccontare, nessun dubbio. Non so
se debba essere raccontata, ma sarebbe una bella storia da
raccontare, e ci piacerebbe farlo, ma penso che ci siano altre
storie su cui soffermarci, ora.”
La probabilità che i Marvel Studios
raccontino quella particolare storia sembra piuttosto bassa.
Avengers:
Endgame sembra aver quasi chiuso la storia di Captain
America nel MCU dopo averlo mostrato anziano, che ha passato il suo
iconico scudo a Sam Wilson, aka Falcon. Per non parlare poi del
coinvolgimento di Chris Evans, che ha più volte dichiarato di
aver finito con il ruolo.
Detto questo, sarebbe interessante
sapere esattamente cosa è successo durante il viaggio di Rogers
attraverso il continuum spazio-temporale. Come è andato ad Asgard
sotto lo sguardo di Heimdall che vede tutto mentre restituisce la
Gemma della Realtà? E poi c’è “l’elefante nella
stanza”, ovvero com’è stato l’incontro dopo tanto tempo con Teschio
Rosso, su Vormir, quando Steve è andato a restituire la
Gemma dell’Anima. Forse è meglio lasciare
questi scenari all’immaginazione e all’interpretazione dei fan,
aspettando il momento giusto per raccontare anche quest’altra
storia.
All’inizio dell’anno abbiamo
appreso la notizia che la Warner Bros. svilupperà film e serie tv
basati sulla serie a fumetti
Justice League Dark, che saranno destinati alla
piattaforma di streaming HBO Max. A quanto pare, però, sembra che i
piani della major sul gruppo di supereroi DC con con poteri
soprannaturali siano ancora più ambiziosi…
Come riportato da
The Direct, infatti, “una fonte affidabile” avrebbe rivelato al
sito che la Warner avrebbe messo in cantiere lo sviluppo di un
nuovo film dedicato al personaggio di Constantine,
creato da Alan Moore, John Totleben e Stephen
Bissette nel 1985, e già portato al cinema nel 2005 da
Francis Lawrence, attraverso l’omonimo film che aveva come
protagonista Keanu Reeves.
Secondo quanto riferito, la
Bad Robot di J.J. Abrams figurerà in qualità di produttore.
Ricordiamo che il regista delle saghe di Star Trek e
Star
Wars sarà coinvolto con la sua compagnia anche nei
sopracitati film e serie tv basati sulla
Justice League Dark. Al momento non sappiamo se il
nuovo film sarà un possibile sequel della pellicola uscita nel 2005
(con Reeves che potrebbe tornare nei panni del detective
dell’occulto), o se sarà un vero e proprio reboot.
Il personaggio di Constantine sul piccolo schermo
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che il personaggio di John Constantine è stato
protagonista anche della serie tv Constantine,
trasmessa durante la stagione
televisiva 2014-2015 dalla NBC. A vestire i panni
del protagonista c’era l’attore Matt Ryan. La
serie è stata cancellata dopo una sola stagione. Il personaggio di
Constantine è poi apparso in un episodio della quarta stagione di
Arrow e nella terza stagione di Legends of
Tomorrow: dalla quarta stagione, è diventato un personaggio
regolare nello show.
Nel corso dell’ultimo decennio
l’attrice Jamie Chung ha conquistato una notevole
popolarità grazie alla sua partecipazione ad alcuni titoli per il
grande schermo di grande successo. Attiva anche in televisione,
l’attrice è oggi protagonista di apprezzate serie televisive,
grazie alle quali ha potuto confermare il proprio talento e la
capacità di passare con naturalezza da un genere ad un altro.
Ecco 10 cose che non sai di
Jamie Chung.
2Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jamie Chung e Bryan Greenberg
5. Ha sposato un attore.
Anche se particolarmente riservata circa la propria vita privata,
l’attrice ha reso pubblica la propria relazione, iniziata nel 2012,
con l’attore Bryan Greenberg, noto prevalentemente
per la serie One Tree Hill. I due si fidanzano poi
ufficialmente l’anno successivo, arrivando al matrimonio
nell’ottobre del 2015. Per l’occasione hanno scelto la località di
Santa Barbara in California. Ad oggi, la coppia non ha ancora avuto
figli, e tende ad essere riservata su aspetti privati della propria
relazione.
Jamie Chung in Gotham
4. Ha interpretato un personaggio
ricorrente nella serie. L’attrice è entrata a far parte
della terza stagione della serie Gotham, incentrata sulle
vicende criminali della celebre città prima dell’avvento di Batman,
ricoprendo il ruolo di Valerie Vale per un totale di sei episodi.
Questa è una giornalista pronta a tutto pur di ottenere uno scoop,
e la Chung si è dimostrata particolarmente credibile nell’esprimere
la sua fame di notizie. Pur essendo comparsa per poco, è diventato
uno dei personaggi più apprezzati della stagione.
Jamie Chung in C’era una volta
3. Ha interpretato la celebre
guerriera. L’attrice ha fatto la sua comparsa nella serie
C’era una volta a partire dal primo episodio della seconda
stagione, ricoprendo il ruolo della celebre guerriera Mulan. Con il
suo ingresso, la Chung è diventata la prima attrice a dar vita ad
un personaggio non tratto dalle favole ma da una reale leggenda
dell’Oriente. Il personaggio è diventato uno dei più apprezzati
della sua carriera fino ad ora, con i fan che hanno giudicato
perfetta la scelta dell’attrice per il ruolo.
2. Si è allenata molto per il
ruolo. Per dar vita alla guerriera cinese, l’attrice ha
dovuto sottoporsi a diverse settimane di allenamento in differenti
discipline. Questo le ha permesso di acquisire le competenze e la
disinvoltura richiesta per la parte. Il personaggio, infatti, nella
serie è solito dar vita a complesse sequenze di combattimento, che
hanno richiesto alla Chung quanta più preparazione fisica
possibile.
Jamie Chung: età e altezza
1. Jamie Chung è nata a San
Francisco, in California, il 10 aprile 1983. L’attrice è
alta complessivamente 168 centimetri.
Con all’attivo una serie di
acclamati titoli cinematografici e televisivi, l’attrice
Shannyn Sossamon ha negli anni conquistato le
attenzioni di Hollywood, dimostrandosi interprete versatile e
carismatica. Protagonista di film poi divenuti cult, la Sossamon
continua ancora oggi a distinguersi in progetti di grande
interesse, rinnovandosi e riaffermando la propria popolarità.
Ecco 10 cose che non sai di Shannyn Sossamon.
2Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Shannyn Sossamon: i suoi figli e la sua vita
privata
5. È madre di due figli.
L’attrice è particolarmente riservata circa la sua vita privata, e
di questa si sa poco o nulla. È tuttavia noto che dalla relazione
avuta con il disc jockey Dallas Clayton, durata dal 2002 al 2004,
ha avuto un figlio chiamato Audio Science, nome divenuto iconico.
Nel 2011 l’attrice ha poi avuto un secondo figlio, chiamato
Mortimer. Di questo non è però stato rivelato il padre.
4. Ha avuto diverse relazioni con
personalità dello spettacolo. Pur essendo il più riservata
possibile riguardo la sua vita privata, l’attrice ha negli anni
confermato alcune sue relazioni di cui si vociferava. Tra queste vi
sono quella con il musicista André Benjamin, quella con il disc
jockey Dallas Clayton, e quella con il cantante Eugene Goreshter.
Nel 2010 ha invece avuto una relazione con l’attore Tygh Runyan.
Attualmente, tuttavia, l’attrice sembra essere single.
Shannyn Sossamon e Heath Ledger
3. Ha recitato in più occasioni
accanto al noto attore. Con il suo primo film per il
cinema, Il destino di un cavaliere, la Sossamon ha
occasione di recitare accanto al celebre attore Heath
Ledger. Nel film i due interpretano rispettivamente uno
scudiero e una dama di corte, i quali dopo numerose peripezie
riusciranno a coronare il loro amore. I due hanno poi nuovamente
recitato insieme nel film horror La setta dei
dannati.
2. Sono stati nominati insieme a
diversi premi. Grazie alle loro scene di coppia presenti
nel film Il destino di un cavaliere, la Sossamon e Ledger
hanno ricevuto diverse nomination di coppia. Nel 2001 sono infatti
stati candidati nella categoria alla “miglior chimica di coppia” ai
Teen Choice Awards, per poi ricevere l’anno seguente la candidatura
al “miglior bacio” agli MTV Movie Award.
Shannyn Sossamon: età e altezza
1. Shannyn Sossamon è nata a
Honolulu, nelle Hawaii, Stati Uniti, il 3 ottobre 1978.
L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.
L’arrivo di Black
Widow al cinema è ancora lontano, e la speranza è
quella che il prossimo novembre riusciremo finalmente a vedere il
film con Scarlett
Johansson sul grande schermo. Purtroppo, i casi
di Covid-19 negli Stati Uniti continuano ad aumentare, quindi fare
una previsione su quando le cose torneranno finalmente alla
normalità è al momento impossibile.
I piani del MCU sono quindi in continua
evoluzione (ricordiamo che Black
Widow inaugurerà ufficialmente la Fase 4 e che già una
volta, proprio a causa della pandemia di Coronavirus, i Marvel
Studios hanno totalmente stravolto il calendario delle loro uscite
in sala). In una recente intervista con Empire (via
CBM), la regista Cate Shortland ha parlato del
film e del futuro del personaggio di Vedova Nera nell’universo
condivsio.
“Kevin Feige ha capito che il
pubblico si sarebbe aspettato una storia di origini; ovviamente,
siamo andati nella direzione opposta”, ha spiegato la regista.
“E non sapevamo quanto sarebbe stata grandiosa Florence Pugh.
Sapevamo che sarebbe stata grandiosa, ma non sapevamo quanto lo
sarebbe stata. Scarlett è stata così gentile. Sapeva che le stava
consegnando il testimone. Il film getterà le basi per un’altra
storyline femminile.”
Black Widow chiuderà in maniera
degna la storia di Natasha Romanoff
Ciò sembra confermare le voci che
ormai si susseguono da diverso tempo, e ciò che il “mantello” di
Vedova Nera passerà ufficialmente a Yelena Belova, e anche se
Natasha indossava il suo giubotto in Avengers:
Infinity War, la cosa potrebbe essere “giustificata”
dal fatto che pensasse che sua “sorella” fosse morta (in realtà era
stata presa in custodia dal generale Thunderbolt Ross e reclutata
nel suo team).
Naturalmente, per ora si tratta di
mere speculazioni, ma appare evidente che Black
Widow chiuderà in maniera degna le avventure di
Natasha suil grande schermo, come sottolineato anche da Shortland:
“In Endgame, i fan erano sconvolti dal fatto che Natasha non
avesse avuto un funerale. Eppure, quando ho parlato con Scarlett di
questo, è stata lei stessa a dirmi che che Natasha non avrebbe
voluto un funerale.”
“È troppo riservata… E comunque
le persone non sanno davvero chi sia”, ha continuato la
regista. “Quindi, ciò che abbiamo fatto in questo film è stato
assecondare il dolore che i singoli individui hanno provato,
piuttosto che proporre una celebrazione pubblica. Penso che sia un
finale appropriato per lei.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
George Miller ha
confermato di recente che il quinto capitolo della saga di
Mad Max sarà un prequel dedicato al personaggio di
Furiosa,
con un’attrice più giovane che raccoglierà l’eredità del premio
Oscar Charlize Theron, interprete dell’Imperatrice
in Fury Road del 2015.
Nonostante la lavorazione del film
sia stata particolarmente estenuante e i rapporti con Tom Hardy sul set non siano stati propriamente
idilliaci (qui
maggiori dettagli), la star di Atomica
Bionda ha sempre sostenuto di amare molto il personaggio e
che, qualora le fosse stata data la possibilità, sarebbe tornare
con piacere ad interpretare Furiosa.
Proprio per questo, quando
The Hollywood Reporter – in occasione della promozione del suo
nuovo film The Old
Guard (in arrivo su Netflix dal 10 luglio) – ha chiesto
alla Theron cosa ne pensasse di un prequel dedicato al personaggio
da lei tanto amato, l’attrice ha rivelato che la notizia di
un’interprete più giovane per la parte è stata “una cosa
difficile da mandare giù”.
“Sì, mi spezza un po’ il cuore
questa cosa”, ha spiegato Charlize Theron. “Adoro veramente quel
personaggio, e sono veramente grata di aver avuto una piccola parte
nel processo di creazione dello stesso. Sarà per sempre un
personaggio a cui penserò e sui rifletterò con affetto. Ovviamente,
mi piacerebbe vedere quella storia andare avanti, e se George pensa
che questo sia il modo migliore per andare avanti, allo mi fido di
lui. Ci concentriamo così tanto su dettagli insignificanti che poi
ci dimentichiamo di ciò che ci fa emozionare, che non ha nulla a
che vedere con quei dettagli.”
Le possibili candidate al ruolo della “nuova” Furiosa
Anche se è stato ufficialmente
confermato da George Miller, sappiamo in
realtà ancora poco sullo spin-off di Mad Max dedicato
al personaggio di Furiosa.
Sia Anya
Taylor-Joy(The New
Mutants) che Jodie
Comer(Killing Eve) sarebbero le
favorite per interpretare la versione giovane dell’Imperatrice nel
prequel, ma al momento nessun annuncio ufficiale in merito al
casting è stato fatto. Se Theron non sarà nel film, è possibile che
Hardy possa apparire in un cameo, anche se tutto dipenderà
dall’ambientazione.
Di recente abbiamo appreso la
notizia che Michael Keaton, dopo aver interpretato Batman
nei due film diretti da Tim Burton e usciti rispettivamente nel
1989 e nel 1992, è in trattative per tornare nei panni del Crociato
di Gotham in The
Flash, lo stand-alone che vedrà Ezra Miller interpretare ancora una volta il
Velocista Scarlatto dopo il cameo in Batman v Superman e dopo Justice
League.
Naturalmente la notizia ha fatto la
gioia dei moltissimi fan dell’incarnazione dell’eroe da parte di
Keaton, anche se al momento i dettagli sul modo in cui il suo
Batman verrà inserito all’interno della timeline del DCEU non sono
ancora stati rivelati. Da quando è esplosa la notizia, molto
persone hanno deciso – comprensibilmente – di rivedere entrambi i
film diretti da Burton, e gli spettatori più attenti sono
addirittura riusciti a scovare un riferimento all’uomo più veloce
del mondo in Batman –
Il ritorno.
Durante il ballo in maschera a cui
partecipano Bruce Waye (Keaton) e Selina Kyle (Michelle
Pfeiffer), sullo sfondo è possibile vedere una
comparsa che è palesemente mascherata da Jay Garrick, il primo a
vestire l’identità di Flash nei fumetti. La comparsa in questione
ha anche una partner, che indossa un cappuccio e una maschera
rossa, un costume che sembra ricordare quello del personaggio di
Jesse Quick.
Flash in Batman – Il Ritorno: le possibili spiegazioni
È probabile che il regista Tim
Burton l’abbia incluso perché fan della versione di
Flash della Golden Age; potrebbe anche essere che uno dei
costumisti del sequel abbia deciso che sarebbe stato un divertente
easter egg da inserire. Qualunque sia il caso, è sicuramente un
riferimento decisamente degno di nota rispetto al passato,
soprattutto in vista del debutto del Batman di Keaton nel DCEU. Di
seguito un video che mostra l’easter egg nel dettaglio, via
CBM:
I quattro film dell’Universo
Cinematografico Marvel diretti da Anthony e Joe Russo si sono
sempre distinti per l’introduzione di nuovi personaggi, come
Spider-Man, Black Panther e il Barone Zemo. È innegabile quanto i
film del MCU diretti dai due fratelli abbiano gettato le basi per
ciò che avremmo visto in futuro, con Avengers:
Endgame che ufficialmente sancito la fine
dell’universo condiviso così come abbiamo imparato a conoscerlo
fino ad oggi.
Se l’accordo Disney/Fox fosse stato
finalizzato prima dell’uscita di Endgame,
è probabile che all’interno del film avremmo potuto vedere alcuni
dei personaggi appartenenti all’universo degli X-Men. Adesso, in una recente intervista con
ComicBookMovie, sono stati proprio i Russo a rivelare quale
celebre mutante avrebbero voluto inserire nel loro cinecomic
campione d’incassi.
“Wolverine è sempre stato uno
dei miei personaggi preferiti”, ha rivelato Joe
Russo. “L’incredibile Hulk #181 è stato uno dei primi
fumetti che ho iniziato a collezionare, in cui il personaggio di
Wolverine appariva per la prima volta. Nel corso degli anni, Hugh
Jackman ha fatto un lavoro incredibile con il personaggio. Penso
che si vogliamo prendere una pausa prima che qualcun altro ci
provi.”
Vedere Wolverine combattere al
fianco degli eroi più potenti della Terra sarebbe stato qualcosa di
veramente speciale; eppure, in base alle dichiarazioni dello stesso
regista, sembra che Russo ritenga necessario che il personaggio sia
ancora lontano dallo schermo per un po’, considerando soprattutto
quanto memorabile sia stata la performance offerta da Hugh Jackman nell’arco di quasi 20 anni.
Avengers: Endgame, il cinecomic
campione d’incassi di Anthony e Joe Russo
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film
Robert Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Divenuto un vero e proprio cult per
via della sua complessa trama e degli elementi fantascientifici in
essa presenti, il film Vanilla Sky ha
negli anni conquistato sempre più spettatori, affascinati
dall’intreccio tra sogno e realtà proposto. Con un incasso
complessivo di oltre 200 milioni di dollari, a fronte di un budget
di “soli” 68, il film diretto da Cameron Crowe si
è così affermato come uno dei maggiori successi del 2001.
La pellicola è il remake americano
dello spagnolo Apri gli occhi, divenuto un grande successo
internazionale al momento della sua uscita, nel 1997. Dopo averlo
visto proiettato al Sundance, l’attore Tom
Cruise decise di acquistarne i diritti per un
rifacimento in lingua inglese, rimasto colpito dall’universalità
della storia e dei suoi temi. Cruise avrebbe poi ricoperto il ruolo
del protagonista.
Il titolo del film è stato a lungo
al centro di dibattiti, poiché in esso sembra essere nascosta la
chiave d’interpretazione del film. Vanilla Sky,
traducibile come “cielo color vaniglia” deriva dal quadro La
Seine à Argenteuil, del pittore espressionista Monet. Il suo
ruolo sarebbe quello di sottolineare come quella in cui il
protagonista si trova per buona parte del film non sia la realtà
effettiva, quanto piuttosto una realtà fittizia, dove il cielo può
essere di color vaniglia invece che azzurro.
Vanilla Sky: la trama e il
significato del film
Protagonista del film è David
Aames, affascinante ereditiere che, innamoratosi della bellissima
Sofia Serrano, suscita la gelosia della sua amante, Julianna
Gianni. La donna, infatti, per vendicarsi decide suicidarsi
gettandosi da un ponte con l’auto dove sta viaggiando insieme a
David. Dopo lunghi mesi di coma, però David si risveglia in preda
all’emicrania e con il volto completamente sfigurato. In seguito a
delle terribili visioni, David capisce che l’artefice di tutti suoi
problemi potrebbe non essere l’incidente o le cure troppo invasive.
L’uomo sarà allora costretto a recarsi nell’unico luogo che gli
permetterà di riceve le risposte che cerca.
Come si scoprirà alla fine del
film, quanto fino a quel momento visto non è altro che un sogno del
protagonista, il quale si trova in realtà in uno stato di criogenia
in seguito all’incidente d’auto. Alla luce di questa scoperta,
stando alle parole del regista, si può optare per una serie di
interpretazioni. La prima, e quella più comunemente accettata,
prevede che David sia realmente in tale stato e che siano passati
150 anni dal suo incidente, periodo nel quale con la medicina del
futuro si è potuto riportare in vita l’uomo.
Un’altra interpretazione, meno
gettonata, prevede invece che quanto visto sia ugualmente un sogno,
ma dovuto ai farmaci somministrati a David nel corso
dell’operazione chirurgica a cui viene sottoposto in seguito
all’incidente. Ciò che comunemente ritorna nell’interpretazione del
film, è la quasi indistinguibile alternanza tra realtà e mondo
onirico, il quale sembra tuttavia avere una particolare
predominanza nel corso della pellicola.
Vanilla Sky: il cast del film
Nel ruolo del protagonista, come
anticipato, vi è l’attore Tom Cruise, il quale
espresse grande desiderio nel realizzare e partecipare al film.
Stando a quanto da lui affermato, Vanilla Sky è il miglior
film realizzato nel corso della sua carriera. Al suo fianco, nel
ruolo di Sofia Serrano, Cruise ha voluto l’attrice Penélope
Cruz. Questa era stata protagonista anche della
versione spagnola, e fu proprio vedendola lì che l’attore decise di
offrirle lo stesso ruolo anche nel remake. Dal loro incontro sul
set, i due intrapresero poi una relazione sentimentale durata due
anni.
Nei panni di Julianna Gianni vi è
invece Cameron
Diaz, che all’epoca viveva il suo momento di massima
popolarità. Per l’occasione, l’attrice decise di esibirsi anche
come cantante. Ha infatti interpretato il brano I Fall
Apart, presente nella colonna sonora. Questo venne però
accreditato sotto il nome del personaggio da lei interpretato. Per
il suo ruolo nel film, la Diaz ha poi ricevuto alcuni dei maggiori
riconoscimenti nel corso della stagione dei premi. Tra questi si
annoverano le nomination ai Golden Globe, ai SAG Awards, e ai
Saturn Award nella categoria alla miglior attrice non
protagonista.
Nel film sono poi presenti anche
altri celebri attori, a partire da Kurt
Russell, il quale accettò il ruolo del dottor Curtis
McCabe senza neanche voler prima leggere la sceneggiatura. Tilda
Swinton e Michael
Shannon appaiono rispettivamente nei ruoli di Rebecca
Dearborn e Aaron, che anche se minori permettono di rendere
riconoscibili i due interpreti all’interno del film. Vi è poi
l’illustre cameo del regista Steven Spielberg, il
quale può essere individuato nella scena di compleanno presente
all’inizio del film.
Vanilla Sky: il trailer e dove
vedere il film in streaming
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Vanilla Sky è
infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Amazon Prime Video, Google Play e Apple iTunes.
In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo.
In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta
comodità e al meglio della qualità video.
Attore particolarmente versatile,
nel corso degli ultimi quattro decenni John Cusack
si è distinto per la sua partecipazione a noti titoli per il
cinema. Spaziando dal horror al drammatico, dalla commedia al
thriller, ha così avuto modo di costruirsi un notevole status
all’interno dell’industria, conquistando allo stesso tempo
spettatori di ogni tipo. Ancora oggi lo si ricorda come
protagonista di memorabili pellicole.
Ecco 10 cose che non sai di
John Cusack.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
John Cusack in Stand By Me
5. Ha avuto un ruolo nel
film. Tra i più classici e celebri tra i film coming of
age, Stand By Me narra del difficile processo di
crescita di quattro giovani ragazzi e del delicato sentimento
d’amicizia che li unisce e li unirà sempre. All’interno del film,
in uno dei suoi primi ruoli per il grande schermo, è possibile
ritrovare anche Cusack. Questi, pur comparendo solamente in poche
scene, è riconoscibile nei panni di Denny Lachance, fratello
deceduto del protagonista Gordie.
4. È stata la sua prima partecipazione
ad un film tratto dalle opere di Stephen King. Cusack ha
più volte affrontato il genere horror nella sua carriera, e ciò lo
ha portato quasi inevitabilmente a legarsi alla trasposizione di
alcuni romanzi del celebre autore del brivido Stephen
King. Stand By Me è stato il primo titolo a
riguardo, e sarebbe poi stato seguito anni dopo da 1408,
il più celebre in cui Cusack ha recitato, e
Cell.
John Cusack in Sixteen Candles – Un compleanno
da ricordare
3. È uno degli amici del
protagonista. Come suo secondo film, Cusack viene chiamato
a partecipare alla commedia Sixteen Candles – Un compleanno da
ricordare, celebre titolo per giovani degli anni Ottanta. Qui
ha modo di farsi notare come Bryce, uno dei bizzarri amici del
protagonista, Anthony Michael Hall. Il ruolo,
seppur non centrale, ha permesso all’attore di ottenere ulteriore
popolarità, venendo poi chiamato per numerosi altri film di
rilievo.
John Cusack: il suo patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Ad oggi l’attore continua ad essere
particolarmente richiesto, spaziando di genere in genere. I tanti
lavori svolti nel corso della sua carriera, come anche quelli non
relativi alla recitazione, lo hanno portato nel tempo a raggiungere
un considerevole patrimonio di 50 milioni di dollari. Ciò è merito
anche del successo al box office dei film a cui ha partecipato, che
gli ha permesso di affermare sempre di più il suo
status.
John Cusack: età e altezza
1. John Cusack è nato a
Evanston, nell’Illinois, Stati Uniti, il 28 giugno 1966.
L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Attore candidato all’Oscar,
Terrence Howard ha negli anni costruito una
carriera ricca di titoli di successo, che lo hanno portato a
distinguersi per talento e versatilità. Attivo anche in
televisione, Howard è divenuto celebre per essere stato il
protagonista di una nota serie TV, che lo ha tenuto particolarmente
impegnato negli ultimi anni.
Ecco 10 cose che non sai di
Terrence Howard.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Terrence Howard in Iron Man
5. Ha condotto ricerche sul luogo per
il suo ruolo. Nel film Iron Man, primo del
Marvel Cinematic Universe, l’attore
ha ricoperto il ruolo del colonnello James Rhodes. Per poter
comprendere meglio il personaggio, Howard visitò diverse basi
militari, come la Nellis Air Force, dove passò diverso tempo a
stretto contatto con il personale, osservandone la routine e i
compiti principali. Tutto ciò si rivelò per lui fondamentale al
fine di risultare realistico nel ruolo.
4. Era entusiasta di recitare nel
film. Per l’attore partecipare al film era non solo
l’occasione per dar vita a qualcosa di nuovo nella sua carriera, ma
anche per poter recitare a stretto contatto con Robert
Downey Jr. Howard si è infatti dichiarato suo fan sin dai
suoi primi film, e lo ha in più occasioni citato come uno dei suoi
interpreti preferiti. Per loro fu tuttavia l’unica possibilità di
lavorare insieme, poiché i loro rapporti si incrinarono in seguito
al film.
Terrence Howard e Robert Downey
Jr.
3. Ha accusato il collega del suo
mancato rinnovo nel ruolo. Al momento delle riprese di
Iron Man, Howard era l’attore più pagato sul set. Dopo il
successo del film, tuttavia, fu chiaro che ciò sarebbe ben presto
cambiato. Stando a quanto riportato dall’attore infatti, la Marvel
andò contro il loro precedente accordo offrendogli un compenso
particolarmente ridotto. Ciò era dovuto anche alla necessità di
offrire di più a Downey Jr. Howard decise infine di rinunciare al
ruolo, dando la colpa al collega per il trattamento ricevuto. Nei
film successivi è poi stato sostituito da Don
Cheadle.
2. I due attori erano in aperta
competizione. Del set di Iron Man Howard ha
raccontato la gioia di poter collaborare con Downey Jr., che
ammirava molto. Tale sentimento venne poi in parte a decadere nel
momento in cui tra i due attori si generò una forte competizione,
specialmente da un punto di vista fisico. I due sembra fossero
infatti soliti sfidarsi a chi sfoggiava una corporatura più
massiccia e muscolosa. Da qui sembra siano nati i primi contrasti
tra di loro, che portarono poi all’allontanamento di
Howard.
Terrence Howard: età e altezza
1. Terrence Howard è nato a
Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, l’11 marzo 1969.
L’attore è alto complessivamente 164 centimetri.