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The Witcher 2; terminate le riprese, il video speciale dal set

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The Witcher 2; terminate le riprese, il video speciale dal set

A distanza di 158 giorni dall’inizio della produzione, la serie fantasy The Witcher ha terminato le riprese della seconda stagione e sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo entro la fine del 2021.

La serie The Witcher  è stata girata in 15 diverse località del Regno Unito e ha visto il coinvolgimento di 89 membri del cast, circa 1.200 membri della troupe e tantissimi nuovi mostri.

Oggi Netflix rilascia un video speciale dal set, che cattura l’entusiasmo del cast e della troupe – guidati dalla showrunner Lauren Schmidt Hissrich – per aver completato le riprese di questo attesissimo prossimo capitolo di The Witcher.

The Witcher, la trama

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. La storia dei destini intrecciati di tre individui nel vasto mondo de Il Continente, dove umani, elfi, witcher, gnomi e mostri combattono per sopravvivere e dove il bene e il male non sono facilmente identificabili.

Nella seconda stagione di The Witcher, convinto che Yennefer sia morta nell’epica battaglia di Colle Sodden, Geralt di Rivia porta Ciri nel luogo più sicuro che conosce, la sua casa d’infanzia, Kaer Morhen.

Mentre i re, gli elfi, gli umani e i demoni del Continente lottano per la supremazia fuori dalle sue mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da qualcosa di molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di sé.

MCU: 10 situazioni che potevano risolversi in maniera diversa

MCU: 10 situazioni che potevano risolversi in maniera diversa

Gli eroi del MCU sono ben noti per fare sempre tutto il possibile quando si tratta di salvare la situazione. Mettono le loro vite in gioco e combattono nemici tanto potenti quanto pericolosi per vedere ogni volta il bene trionfare sul male. Tuttavia, in alcuni casi la soluzione più semplice sarebbe stata una maggiore predisposizione all’ascolto. Gli eroi del MCU hanno molti tratti positivi, nonostante alcuni di loro sappiano come essere testardi quando ci si mettono. Ecco perché alcune situazioni che potevano essere gestite attraverso la razionalità e il confronto, alla fine si sono gonfiate a dismisura portando a eventi quasi sempre minacciosi per l’intero universo.

Bucky si ricorda di Steve

Una delle amicizie più amate nel MCU è quella tra Steve Rogers e Bucky Barnes. Steve era chiaramente devastato dalla perdita di Bucky durante la guerra. Per un tragico scherzo del destino, Steve si ritrova a combattere un nuovo cattivo noto come Winter Soldier, che si scoprirà essere proprio Bucky.

Mentre Bucky non sembra ricordare Steve in alcun modo quando si incontrano per la prima volta, in seguito dice ad Alexander Pierce di aver riconosciuto Steve prima che la sua memoria venga cancellata di nuovo. Se Bucky si fosse fermato per un momento e avesse posto a Steve alcune domande complementari, avrebbe potuto ricordare chi era e aiutare così il team a sventare il piano dell’Hydra.

Spider-Man mente a Tony

Dopo che Tony Stark recluta Spider-Man come membro della sua squadra in Captain America: Civil War, Peter Parker fa tutto il possibile per dimostrare di essere pronto a diventare un Vendicatore. Ma dopo che Tony sembra aver ignorato le informazioni di Peter su Adrian Toomes, il ragazzo tenta di ucciderlo da solo.

Ovviamente il piano di Peter va completamente a rotoli. Si scopre che Tony ha parlato alle autorità di Toomes e che l’FBI ha organizzato un’operazione per catturarlo, cosa che Peter ha poi sventato. Se Tony avesse spiegato la situazione, Toomes sarebbe stato arrestato molto prima. 

Hank non permette a Hope di essere “L’eroe”

Quando Scott Lang viene reclutato per diventare Ant-Man da Hank Pym, è chiaro che ha molto lavoro da fare per diventare un vero eroe. Hank lavora duramente per addestrarlo e insieme cercno di impedire la duplicazione delle particelle Pym.

Tuttavia, è chiaro fin dall’inizio che la figlia di Hank, Hop,  è pronta e in grado di portare a termine il lavoro in questo momento, ma Hank si rifiuta di non darle alcuna spiegazioni. Alla fine rivela la verità su quello che è successo alla madre di Hope in missione e vuole evitare Hope dalla stessa sorte. Se questa discussione fosse avvenuta molto prima, avrebbero potuto risolvere il problema e utilizzare Hope per la missione. 

Gli Skrull non sono cattivi

Prima di scoprire del suo passato sulla Terra, Carol Danvers era una guerriera Kree che combatteva contro i nemici giurati della razza aliena, gli Skrull, degli esseri mutaforma. Carol insegue gli Skrull sulla Terra, che apparentemente sembrano essere alla ricerca di un’arma. 

Dopo molti inseguimenti e combattimenti, Carol scopre la verità: gli Skrull sono rifugiati che stanno cercando di sfuggire al dominio del malvagio Kree. Questa sarebbe stata un’informazione preziosa da far emergere quando, in origine, gli Skrull catturarono Carol… 

La battaglia dell’aeroporto

Captain America e Iron Man sono probabilmente i due eroi centrali del MCU, ma si trovano a combattere l’uno contro l’altro in Captain America: Civil War. Dopo che il governo ha chiesto il controllo dei Vendicatori, Cap diventa un ladro per salvare Bucky e aiutare a sconfiggere un gruppo di super soldati che potrebbero generare il caos in tutto il mondo.

Sebbene gli eroi abbiano parlato a lungo degli Accordi senza raggiungere un punto d’incontro, in realtà non dovevano finire per litigare. Cap avrebbe dovuto prendersi il tempo per spiegare la gravità della situazione e Iron Man avrebbe dovuto ascoltare prima che iniziassero a prendersi a pugni.

Killmonger vuole vendetta

Dopo essere diventato il nuovo re di Wakanda, T’Challa viene a sapere dell’esistenza di Killmonger, suo cugino. Scopre che il padre di Killmonger ha tradito Wakanda ed è stato ucciso dal padre di T’Challa, che si è poi lasciato Killmonger alle spalle. T’Challa vede questo gesto compiuto da suo padre come una cosa terribile.

Ma quando Killmonger si presenta a Wakanda, T’Challa non gli mostra alcuna simpatia. Prima cerca di rinchiuderlo, poi accetta di combatterlo, invece di affrontare ciò che ha fatto suo padre e cercare di rimediare.

I Vendicatori si odiano a vicenda

Quando Loki prepara un esercito alieno a invadere la Terra, Nick Fury vede questo come il momento giusto per riunire i Vendicatori per la prima volta per salvare il mondo. Sfortunatamente, la super squadra è piena di ego enormi che si scontrano costantemente.

Invece di affrontare il problema Loki e come fermarlo, gli eroi passano il loro tempo litigando e punzecchiandosi l’un l’altro come dei bambini. Bastava che tutti si calmassero e considerassero il problema alla loro portata. Se non altro, il film sarebbe durato di meno… 

Peter Quill rovina tutto

Non appena Thanos entra in scena in Avengers: Infinity War, dimostra di essere un nemico estremamente potente. Ma ciò non impedisce ai Vendicatori di affrontarlo quasi prima che possa raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito. Dopo avergli teso un’imboscata su Titan, gli eroi riuniti sono molto vicini a rimuovere il suo guanto.

Purtroppo Peter Quill, forse l’eroe più immaturo del MCU, coglie l’occasione per interrogare Thanos su Gamora. Quando scopre che Thanos l’ha uccisa, Quill perde la calma e attacca Thanos, rovinando il piano. Se gli altri avessero calmato Quill, gli avrebbero potuto spiegare che avrebbe potuto comunque avere la sua vendetta non appena il guanto sarebbe stato sottratto a Thanos.

Wanda è il nemico

WandaVision è la prima serie collegata al MCU. Una delle cose più affascinanti è come Wanda sia l’antagonista della sua stessa storia, anche se al tempo stesso un personaggio molto comprensivo. Dopo aver perso Visione, costruisce una falsa realtà in cui entrambi possono vivere felici e contenti.

Wanda, però, non ha considerato cosa avrebbe fatto questa realtà alle persone intrappolate al suo interno. Soltanto nel finale si rende conto del dolore che ha causato, ma se le autorità l’avessero aiutata a rendersene conto prima, di conseguenza molti problemi si sarebbero potuti evitare.

Iron Man vuole uccidere Bucky

Dopo la battaglia dell’aeroporto in Captain America: Civil War, Tony capisce finalmente che Cap aveva ragione e si unisce a lui e Bucky per fermare Zemo. In realtà, è proprio quello che voleva Zemo. Con i tre eroi riuniti, Zemo rivela che Bucky ha ucciso i genitori di Tony.

Per quanto sconvolgente possa essere la notizia per Tony, un confronto diverso avrebbe potuto porre fine al piano di Zemo proprio in quel momento. Invece di spingere Bucky alla fuga, avrebbero potuto ricordare a Tony che era un assassino a cui è stato fatto il lavaggio del cervello che non aveva idea di cosa stesse facendo.

Una donna promettente: la recensione del film con Carey Mulligan

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Una donna promettente: la recensione del film con Carey Mulligan

Far sentire la propria voce è un lavoro difficilissimo, soprattutto quando questa voce è stonata, lontana dagli archetipi, anche se offre strumenti per farsi riconoscere ma allo stesso tempo sfugge alla catalogazione. È quello che fa Emerald Fennel, è quello che fa il suo film, Una donna promettente, è quello che fa la sua protagonista Cassie, attraverso il corpo di Carey Mulligan. 

La trama di Una donna promettente

Per il suo esordio alla regia, la sceneggiatrice /attrice Fennel sceglie di raccontare la storia di una giovane donna promettente, una studentessa in medicina brillante, con un futuro radioso che, a seguito di un bruttissimo incidente, che causerà la morte della sua più cara amica, anche lei giovane e promettente, lascia gli studi, abbandona le sue ambizioni e vive in silenzio, in ombra, con un lavoro poco ambizioso e nessuna interazione sociale, a parte quelle che le “servono” per sfogare il suo infinito rancore, la sua rabbia, la sua sete di vendetta.

Il trauma di Cassie si dipana davanti agli occhi dello spettatore in maniera graduale, le sue intenzioni si strutturano a mano a mano che scaviamo dentro a quel trauma, seguendo un percorso che si svela fino ad indicare precisamente quale sarà la decisione ultima della protagonista. E a quel punto arriva l’epifania: siamo di fronte ad un raffinatissimo e allo stesso tempo super pop revenge movie, un genere che nel post – MeToo assume un significato retroattivo importantissimo, per tutte le storie che non sono state raccontate, per tutte le voci che non sono state ascoltate. Pur trovandosi al posto giusto nel momento giusto, Promising Young Woman è anche un esercizio di stile e di scrittura, un lavoro di ricerca di inquadrature simmetriche che, neanche per un momento, rinuncia alla vivacità dei colori pastello e alla bellezza dell’immagine, nonostante stia raccontando una crudeltà senza limiti e la discesa all’inferno dell’essere umano.

Black Humor e consapevolezza

Lo sguardo di Fennel è spietato, condanna senza appello i cattivi, glorifica la vittima e lo fa con eleganza, un tocco di black humor, la costante consapevolezza che si sta raccontando una storia importante.

Quello che resta a fine film, oltre allo shock emotivo, è la consapevolezza di quanto Una donna promettente racconti una storia realistica, terribilmente attuale e più vicina ai toni della cronaca che a quelli della fiction. Allo stesso tempo, la storia di Cassie, la sua rabbia, la sua vendetta, il comportamento dei suoi aguzzini e di ognuno dei personaggi maschili raccontati nel film mostra in maniera chiara che l’unica via di rieducazione e riabilitazione è l’educazione, a partire dalla più tenera età, al rispetto, alla reciprocità, al piacere non più visto come colpa ma come pulsione vitale. Non è certo questo il posto per la compassione né per la commiserazione dei colpevoli, e Fennel non cade nel tranello, resta salda dalla parte della sua straordinaria protagonista, una Carey Mulligan intensa e straziante. 

Carey Mulligan al centro della scena e dell’inquadratura

L’attrice che si rivelò al mondo in An Education, la storia della formazione alla vita di una giovane donna, conferma il suo talento cristallino con un ruolo molto difficile, che lavora per sottrazione, introiettando tutte le violentissime emozioni che prova e affidando a micro-espressioni e a gesti controllati l’esito della sua performance. 

L’utilizzo della musica nel film non fa altro con corroborare lo sfasamento tra apparenza e realtà, tra ciò che appare, che “suona”, e ciò che è in realtà, come il fidanzato pediatra di Cassie, nella parentesi romantica a metà film, o come la vecchia amica del college, che adesso tra bebè appena nati, vita perfetta e marito ricco, teme anche la più piccola macchia sul suo curriculum. 

Un esordio eccellente

Emerald Fennel confeziona un lavoro eccellente, costruisce una cornice esteticamente splendida che flirta con la simmetria dell’immagine e la bellezza delle inquadrature, trai toni pastello pop e “infantili”, scegliendo questo linguaggio rassicurante per raccontare una delle storie più nere che il cinema abbia raccontato in questo periodo.

Una donna promettente trova la sua voce, una voce di rabbia, di dolore, di vendetta, una voce di donna che lontana da qualsiasi rappresentazione cristallizzata libera il suo potenziale e alla fine, nella maniera più amara e cattiva, vince la sua battaglia.

C’era una volta a Hollywood: esiste una versione del film lunga 20 ore

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Margot Robbie ha anticipato che esiste una versione lunga ben 20 ore di C’era una volta a Hollywood, l’ultima film di Quentin Tarantino in cui l’attrice candidata all’Oscar ha interpretato il ruolo di Sharon Tate, la compianta moglie del regista Roman Polanski, tragicamente assassinata nel 1969 dai membri del famigerato culto della Famiglia Manson.

Durante la sua carriera, Tarantino è diventato noto per i continui riferimenti e easter egg presenti all’interno dei suoi film. Inoltre, nel corso degli anni il celebre regista si è spesso divertito ad anticipare tagli inediti dei suoi lavori, senza che però nessuno di questi sia mai stato distribuito ufficialmente (ad esempio, Tarantino ha fatto spesso riferimento ad una versione “unica” del celebre Kill Bill). Non è certamente insolito per un regista voler far uscire versioni diverse dei propri film, ma spesso c’è bisogno di fare i conti con una serie di fattori, incluse alcune questioni puramente legali. Tuttavia, dato il totale controllo che Tarantino ha sui suoi film, è altrettanto insolito che il regista non abbia mai rilasciato versioni alternative o differenti dei suoi film.

Tuttavia, in una recente intervista con Variety, Margot Robbie ha svelato – forse inavvertitamente – che in realtà esiste un taglio alternativo, lungo circa 20 ore, di C’era una volta a Hollywood. L’attrice ha tirato in ballo questa versione mai vista del film dopo aver parlato della tanto chiacchierata Ayer Cut di Suicide Squad. Ironizzando sul fatto che le piacerebbe vedere un taglio di circa 5 ore di ogni film che ha realizzato, l’attrice ha detto:

“C’è un montaggio di circa 20 ore di C’era una volta a Hollywood che avrebbe… Mettiamola così, ci sono tante cose in più che non avete visto e che abbiamo girato. È stato fantastico. Ovviamente, per un milione di ragioni diverse, forse quel taglio non uscirà mai.”

Tutto quello che sappiamo su C’era una volta a Hollywood

La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso… Sharon Tate (Margot Robbie).

Nel cast del film Leonardo DiCaprioBrad Pitt e Margot Robbie al fianco di Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto il 4 marzo 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Quentin Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Sam Raimi spiega perché ha voluto portare Spider-Man al cinema

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Sam Raimi spiega perché ha voluto portare Spider-Man al cinema

Approfittando di una pausa dalle riprese dell’attesissimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il regista Sam Raimi ha avuto la possibilità di partecipare ad un Ask Me Anything su Reddit insieme allo sceneggiatore e regista Evan Spiliotopoulos.

Nonostante l’evento fosse stato organizzato in occasione della promozione dell’ultimo horror prodotto dal regista, The Unholy (e diretto proprio da Spiliotopoulos), alla fine Raimi si è ritrovato a parlare di una delle tappe più amate della sua carriera, ossia la trilogia di Spider-Man. Considerando che sono passati quasi due decenni da quando Raimi ha diretto il primo capitolo con Tobey Maguire, quasi tutti i principali dettagli sulla realizzazione dei vari film sono ormai stati rivelati. Tuttavia, il regista è comunque riuscito a sorprendere i fan dando una risposta sincera e anche emozionante quando gli è stato chiesto del motivo per cui aveva deciso di portare il personaggio di Peter Parker al cinema.

“Ho diretto i primi film di Spider-Man perché ero un grandissimo fan di questo brillantissimo personaggio di Stan Lee”, ha raccontato Raimi. “Peter Parker e Spider-Man sono stati una parte molto importante della mia adolescenza. Ho sempre pensato che fosse molto toccante il modo in cui si sacrificava per gli altri. Quanto abbia lavorato duro per proteggere le persone innocenti. Il tutto mentre si prendeva cura di sua zia May e mentre doveva pensare ai compiti e alla scuola. Il suo autosacrificarsi mi toccava profondamente. Era davvero una brava persona. Possiamo identificarci con personaggi che appartengono a storie comprensibili. Le storie di eroi come Peter Parker esistono per ricordarci di quello di cui siamo capaci. E forse anche voi apprezzate quando c’è qualcuno che vi ricorda di quanto bene siete capaci. Ora è il momento di agire e fare qualcosa in tal senso.” 

Anche se i fan continueranno a chiedersi, forse in eterno, come sarebbe potuto essere il quarto capitolo di Spider-Man che Sam Raimi non ha mai realizzato, al tempo stesso gli appassionati dell’opera del regista statunitense hanno accolto di buon grado la notizia che sarebbe tornato ad occuparsi di supereroi quando è stato confermato il suo coinvolgimento nel sequel di Doctor Strange con Benedict Cumberbatch, che arriverà al cinema il prossimo anno.

Millie Bobby Brown rivela di non aver mai visto un film Marvel o DC

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Millie Bobby Brown ha confessato di non aver mai visto un film di Harry Potter o di Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC. La giovane attrice ha raggiunto la fama mondiale grazie al ruolo di Undici nell’acclamata serie Stranger Things prodotta da Netflix. Il suo personaggio ha raggiunto in breve tempo un successo incredibile, al pari dello stesso show, diventato uno dei preferiti dei fan.

Il cast di Stranger Things è attualmente al lavoro sulla quarta stagione della serie, che dovrebbe debuttare nel 2022. Nel frattempo Brown ha recitato in diversi film di successo, tra cui Godzilla II: King of the Monsters (ritroveremo il suo personaggio anche nell’atteso Godzilla vs. Kong) ed Enola Holmes, film incentrato sulla sorella minore del celebre investigatore.

Ora, in una recente intervista con MTV News, Millie Bobby Brown ha amesso di non aver mai visto uno dei capitoli delle saghe di Harry Potter o Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC, generando costernazione tra i suoi più cari amici. L’attrice ha spiegato di preferire, da spettatrice, le commedie romantiche ai grandi blockbuster di successo. Proprio perché il suo lavoro l’ha portata ad essere protagonista di quel tipo di universo, ha spiegato che preferisce guardare “cose più aderenti alla realtà”.

“Non ho mai visto un film Marvel. Non ho mai visto un film DC. È una notizia, lo so!”, ha dichiarato l’attrice. “Non sono propriamente il mio genere, ma sarei comunque aperta ad una possibile visione. La verità è che quando scelgo di guardare un film, non penso mai a quel tipo di prodotto. Preferisco le storie romantiche, come Le pagine della nostra vita. Non impazzisco per i grande blockbuster, forse perché faccio già parte di quel mondo in quanto attrice. Ho già a che fare con quel genere di cose per lavoro, quindi preferisco vedere qualcosa che somigli più alla realtà. Non ho neanche mai visto Harry Potter o Star Wars. Ogni volta i miei amici mi guardano e mi chiedono: ‘Com’è possibile?’. E io rispondo semplicemente: ‘Non lo so’.”

Bruce Campbell prende in giro i fan di Doctor Strange e immagina un crossover con Evil Dead

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Bruce Campbell ha condiviso una finta pagina della sceneggiatura di Doctor Strange in the Multiverse of Madness che anticiperebbe un legame tra l’atteso sequel e La casa di Sam Raimi. Il film dei Marvel Studios è attualmente in produzione e sarà diretto proprio dal regista del celebre franchise horror e della prima trilogia cinematografica dedicata a Spider-Man.

In occasione del 1 aprile, la giornata in cui si celebra il tradizionale “Pesce d’aprile”, Campbell ha voluto prendersi gioco dei fan del MCU e giocare sul fatto che i due franchise – quello di Evil Dead e quello di Doctor Strange – saranno in qualche modo connessi tanto grazie a Raimi quanto all’iconico personaggio di Ash. Via Twitter, infatti, Campbell ha fatto finta di condividere “accidentalmente” una pagina della sceneggiatura di Doctor Strange 2.

Nella pagina condivisa dall’attore, lo Stregone Supremo viaggia attraverso il Multiverso e si ritrova catapultato in un bosco coperto dalla nebbia. All’improvviso, il suono di una motosega cattura la sua attenzione. Quando la nebbia inizia a calare, Doctor Strange si accorge dell’esistenza di una casetta di legno. Poco dopo si palesa un tizio con una motosega al posto del braccio desto che gli chiede: “Tu chi diavolo sei?”. Si tratta proprio di Ash. A quel punto Stephen Strange gli spiega di essere alla ricerca del Darkhold. Così Ash gli chiede: “Ha una faccia sulla copertina?” (in riferimento al Necronomicon de La casa). Decisamente sorpreso, Strange risponde in maniera negativa.

Bruce Campbell sarà davvero in Doctor Strange 2?

Non è la prima volta che Bruce Campbell stuzzica i fan in merito ad una sua possibile apparizione in Doctor Strange 2, anche se ad oggi non esiste ancora una conferma ufficiale circa il suo coinvolgimento.

Sappiamo bene che Campbell è uno degli attori feticcio di Sam Raimi: i due hanno lavorato insieme per la celebre trilogia horror di Evil Dead, e Campbell è persino apparso in tutte e tre i capitoli della saga di Spider-Man diretta da Raimi, interpretando ogni volta un personaggio diverso in un breve cameo. Inoltre, quando Saimi è stato ufficializzato al timone del sequel, è stato proprio Campbell a dichiarare che avrebbe voluto prendere parte al film.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in EndgameDoctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Avatar sequel: James Cameron ha minacciato di licenziare gli sceneggiatori

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Durante un’intervista all’interno del podcast di Marianne Williamson, James Cameron ha parlato del lungo processo di sviluppo degli attesissimi sequel di Avatar. Il regista ha spiegato che il suo obiettivo è sempre stato quello di restare fedele all’originale, nonostante la valanga di nuove idee presentate dagli sceneggiatori coinvolti nei nuovi film.

Cameron ha spiegato di essere stato talmente irremovibile da aver addirittura minacciato di licenziare la sua squadra al fine di tenerli concentrati sull’obiettivo principale. “Quando mi sono seduto per scrivere i sequel, sapevo che sarebbero stati tre in quel momento”, ha spiegato il regista. “Alla fine si sono trasformati in quattro, ho messo insieme un gruppo di sceneggiatori e ho detto loro: ‘Non voglio ascoltare le nuove idee o le proposte di nessuno finché non avremo speso un po’ di tempo per capire cosa ha funzionato nel primo film’. Loro continuavano a parlare di nuove storie e io continuavo a dire loro che non era ancora il momento. Alla fine ho dovuto minacciare di licenziarli tutti perché stavano facendo quello che di solito fanno gli sceneggiatori, ossia cercare di dare vita a nuove storie. Ho detto loro: ‘Dobbiamo capire quale fosse la connessione e proteggerla. Proteggere quel tizzone e quella fiamma.”

James Cameron ha spiegato di aver rifiutato le storie proposte dagli sceneggiatori perché il suo obiettivo è sempre stato quello di ricreare gli elementi che hanno contribuito al grandissimo successo del primo Avatar. Per il regista, la cosa più importante è sempre stata quella di ricreare quella sensazione di trasporto che gli spettatori hanno provato durante la visione del primo film. “Abbiamo creato ma poi rifiutato moltissime trame per il secondo e il terzo film, perché nessuna ci aveva regalato quella sensazione di trasporto, quella sensazione di stare sognando ad occhi aperti”, ha aggiunto Cameron.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

The Batman ambientato nell’universo Terra-Due del DCEU

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The Batman ambientato nell’universo Terra-Due del DCEU

Un nuovo report di THR afferma che The Batman sarà ambientato all’interno dell’universo fittizio Terra-Due del DCEU. Diretto da Matt Reeves, l’atteso cinecomic vedrà il debutto di Robert Pattinson nei panni di una nuova iterazione del Cavaliere Oscuro. I dettagli sulla trama del film non sono ancora stati rivelati, ma sappiamo che questa nuova versione del celebre eroe verrà ritratta durante i suoi primissimi anni in qualità di vigilante.

Presumibilmente, l’antagonista principale del film di Reeves dovrebbe essere l’Enigmista interpretato da Paul Dano. Al suo fianco, tutta un’altra serie di celebri personaggi appartenenti all’universo di Batman, tra cui Pinguino (Colin Farrell), Catwoman (Zoe Kravitz), Jim Gordon (Jeffrey Wright) e Alfred Pennyworth (Andy Serkis). Quando il progetto venne annunciato per la prima volta, doveva essere Ben Affleck ad occuparsi della regia e delle sceneggiatura. Alla fine, l’attore decise di accantonare ufficialmente il progetto, che passò così nelle mani di Reeves. Ad oggi, sappiamo che The Batman, al pari di Joker di Todd Phillips, sarà separato dal DCEU.

Dal momento che la Warner Bros. sta orientando i suo sforzi per cercare di dare vita ad un vero e proprio Multiverso, arriva ora la conferma che The Batman sarà ambientata all’interno dell’universo fittizio Terra-Due del DCEU. Nei fumetti, si tratta di una realtà alternativa a quella in cui si svolgono le vicende dei personaggi DC Comics pubblicate tra la metà degli anni ’50 e il 1985: Terra-Due, infatti, è un mondo parallelo stabilito retroattivamente come casa dei personaggi pubblicati nella Golden Age (ossia dagli anni trenta fino ai primissimi anni cinquanta).

Inoltre, la fonte afferma che, ad eccezione di The Batman, la DC sta pianificando che i suoi film e le sue serie condividano lo stesso universo. Ciò significa che il film di Matt Reeves resterà un caso isolato, probabilmente l’unico prossimo progetto ad essere totalmente scollegato dal resto del DCEU.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

New Gods e The Trench: la Warner Bros. cancella entrambi i film DC

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Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che New Gods di Ava DuVernay e lo spin-off The Trench basato sulle creature marine apparse in Aquaman di James Wan, sono stati ufficialmente cancellati dalla Warner Bros. Entrambi i progetti sono stati in sviluppo per diversi anni.

Attraverso una nota congiunta, Warner Bros. e DC Films hanno dichiarato: “Nonostante fossero parte della nostra lista DC, alcuni titoli legacy in sviluppo, come New Gods e The Trench, sono stati cancellati. Ringraziamo i nostri partner Ava DuVernay, Tom King, James Wan e Peter Safran per il loro tempo e per la loro collaborazione durante tutto il processo. Speriamo di poter continuare a lavorare con loro su altre storie DC. I progetti rimarranno nelle loro abili mani se dovessero ritornare in sviluppo in futuro.”

Ava DuVernay era impegnata con la sceneggiatura di New Gods insieme al celebre autore di fumetti Tom King. In seguito all’annuncio della cancellazione del progetto, la regista ha commentato via Twitter: “Tom, ho amato lavorare a New Gods con te. Sono sconvolta dal fatto che la saga di Barda, Scott, Granny, Highfather e Le Furie finisca in questo modo. Immergersi nel Quarto Mondo di Kirby è stata un’esperienza unica, di quelle che capitano una sola volta nella vita. E questo non potrà mai portarcelo via nessuno. Grazie per la tua amicizia.”

Di seguito, invece, la risposta di King: “Ava! Sono incredibilmente orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. È stata una gioia immensa vederti portare la tua passione e il tuo talento al servizio di questi personaggi. Sentivo davvero che l’eredità di Kirby veniva onorata questa volta e vorrei che avessimo potuto continuare. Quella scena di Barda/Scott dove… dannazione!”

La parola fine messa al progetto New Gods sembra essere stata un vero e proprio fulmine a cielo sereno per Ava DuVernay e Tom King, ma arriva in un momento in cui è innegabile che la Warner Bros. stia apportando una serie di profondi cambiamenti al futuro del DCEU. Tra i nuovi progetti annunciato dallo studio figurano film dedicati a personaggi come Zatanna, Blue Beetle, Static Shock e Hourman.

5 ragazzi per me: arriva su SKY in Italia il dating show UK

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5 ragazzi per me: arriva su SKY in Italia il dating show UK

Arriva in Italia, dopo il grande successo riscosso nel Regno Unito, 5 RAGAZZI PER ME, una variazione sul tema rispetto ai tradizionali dating show che inverte i classici step che abitualmente segnano le relazioni sentimentali: prima si convive e poi (eventualmente) ci si innamora.

Dal 22 aprile, ogni giovedì per 8 settimane, alle 21:15 su Sky e NOW, il programma – prodotto da Fremantle – promette così di eliminare ogni tipo di filtro o interferenza nel primissimo stadio dei rapporti di coppia, passando direttamente per una convivenza.

In ogni puntata, protagonista assoluta sarà infatti una donna single in cerca dell’anima gemella che accoglierà in casa cinque ragazzi – anche loro non impegnati e desiderosi di “fare sul serio” – selezionati in base ai suoi interessi. Ognuno di loro avrà caratteristiche e qualità che lei reputa interessanti e fondamentali per iniziare una storia d’amore.

I cinque uomini e la protagonista vivranno un’esperienza indimenticabile: saranno insieme, sotto lo stesso tetto, per almeno 4 giorni e condivideranno ogni momento della giornata, dalla colazione alla buonanotte. Una situazione che li obbligherà a mettere da parte tutti i filtri: vivendo per 96 ore nello stesso appartamento, i ragazzi non potranno che essere spontanei e naturali per conquistare la donna single. Ogni attimo sarà buono, per i cinque, per far colpo su di lei e instaurare da subito un rapporto stretto e confidenziale: tutto quello che nemmeno il miglior primo appuntamento potrebbe mai fare.

Le giornate trascorse insieme saranno intensissime, racchiuderanno tutte le canoniche “prime fasi” di una storia d’amore: la scoperta, il divertimento, la gelosia, le emozioni più forti e totalizzanti. Sarà la donna single a decidere cosa fare per conoscere meglio i suoi aspiranti partner e quali attività di coppia svolgere assieme, fino a chiedere, in qualche caso, l’“intervento” di amici e parenti cercando i loro consigli e facendo loro conoscere gli spasimanti.

Col passare delle ore, la ragazza avrà la possibilità di eliminare i suoi pretendenti che meno l’avranno colpita: uno dopo l’altro dovranno lasciare l’appartamento, finché non rimarrà solo un ragazzo, quello con cui lei sarà pronta a porre le basi per costruire una storia d’amore.

5 ragazzi per me (in arrivo dal 22 aprile, ogni giovedì, alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW) è una variazione sul tema rispetto ai classici dating show: è un “docu-dating” che entra nella vita dei suoi protagonisti ma anche nelle loro case e nelle loro abitudini, raccontandone la quotidianità senza meccanismi prestabiliti. Il tutto con un montaggio serrato e fitto (otto episodi da circa un’ora ciascuno), a creare uno sviluppo dal ritmo altissimo, irresistibile, come se fosse una serie TV.

Il programma è la versione italiana di “Five Guys a Week”, trasmesso nel 2020 con un ottimo riscontro da Channel 4, dove è stato anche il dating show più visto dell’anno sul web. In particolare, il titolo è diventato subito un cult per i più giovani: durante la messa in onda televisiva degli episodi, infatti, sul pubblico sotto i 34 anni ha battuto la media dei broadcaster concorrenti.

Il programma è stato realizzato nel pieno del rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da Sars-COV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.

5 RAGAZZI PER ME in streaming

5 RAGAZZI PER ME in streaming dal 22 aprile sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW.

Pantafa, al via le riprese dell’horror con Kasia Smutniak

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Pantafa, al via le riprese dell’horror con Kasia Smutniak

Sono finite le riprese di Pantafa, un film di Emanuele Scaringi con Kasia Smutniak,  Greta Santi, Mario Sgueglia, Mauro Marino, Giuseppe Cederna, Betti Pedrazzi  con la partecipazione di Francesco Colella.

Pantafa è scritto da Tiziana Triana, Vanessa Picciarelli ed Emanuele Scaringi ed è  prodotto da Fandango con Rai Cinema. In questo film horror, dalle atmosfere profondamente suggestive anche grazie ai costumi di Gabriella Pescucci, angoscianti disturbi del sonno vengono affiancati a oscure leggende popolari per raccontare la storia inquietante di una mamma che cerca di fare la cosa migliore per il bene della propria bambina.

La trama

In Pantafa Marta si trasferisce insieme a sua figlia Nina a Malanotte, un piccolo paese di montagna. La bambina da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, e Marta ha pensato che un po’ di aria di montagna e di lontananza dalla frenesia cittadina possano giovare alla piccola. La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina.

The Boys: Cara Becky, lavoro inedito di Ennis e Robertson

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The Boys: Cara Becky, lavoro inedito di Ennis e Robertson

Abbiamo imparato in questi anni a conoscere i Boys, i personaggi della saga creata da Garth Ennis e DarickRobertson, diventata un vero e proprio cult in tutto il mondo anche grazie alla serie di successo di Amazon Prime Video. Panini Comics presenta ora The Boys: Cara Becky, lavoro inedito di Ennis e Robertson con i disegni di Russ Braun (Jack of Fables).

Cara Becky  è il prequel di The Boys e si concentra sul passato di Becky, la moglie di Billy Butcher che scatena alcune delle dinamiche più importanti nel filone narrativo principale della serie.

Dodici anni dopo gli eventi narrati in The Boys, Hughie è tornato a vivere in Scozia e non si decide a sposare Annie. Ma l’apparizione di un vecchio documento – il diario di Becky – lo riporta nel violento passato di Butcher. Questa è una storia dei Boys di cui Hughie non sapeva nulla e con cui, volente o nolente, dovrà fare i conti.

 

Resident Alien 2: teaser promo

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Resident Alien 2: teaser promo

Il canale americano SyFY ha diffuso il teaser promo di Resident Alien 2, contributo che annuncia la seconda stagione della serie Resident Alien, basata sull’omonima serie a fumetti di Dark Horse Comics.

Resident Alien 2

Resident Alien 2 è la seconda stagione della serie  Resident Alien  basata sull’omonimo fumetto della Dark Horse Comics creato da Peter Hogan e Steve Parkhouse.

Prodotto Universal Content Productions (UCP), in associazione con Amblin TV e Dark Horse Entertainment, Resident Alien è stata adattata per la televisione dal produttore esecutivo Chris Sheridan (Family Guy). Mike Richardson (Hellboy) e Keith Goldberg (The Legend of Tarzan) di Dark Horse Entertainment (The Umbrella Academy), e Justin Falvey e Darryl Frank (The Americans) di Amblin Television saranno anche produttori esecutivi. David Dobkin ha prodotto e diretto il pilota.

Resident Alien racconterà la contorta e divertente storia di un alieno atterrato e schiantatosi sulla terra di nome Harry (Alan Tudyk) che, dopo aver assunto l’identità di un medico del Colorado, inizia lentamente a lottare con la morale dilemma della sua missione segreta sulla Terra: in definitiva porre la domanda “Vale la pena salvare gli esseri umani?”

In Resident Alien protagonisti sono Alan Tudyk nel ruolo di Harry. Fanno parte del cast anche Sara Tomko (Once Upon a Time), Corey Reynolds (The Closer), Alice Wetterlund (Popolo della Terra) e Levi Fiehler (Martian).

Il mio corpo vi seppellirà: recensione del film di Giovanni la Pàrola

Dopo la commedia E se domani, Giovanni la Pàrola realizza Il mio corpo vi seppellirà e si cimenta con un western ardito e originale, ambientato nel Regno delle due Sicilie. Nel cast, Miriam Dalmazio, Maragareth Madè, Rita Abela, Antonia Truppo e Guido Caprino. 

La trama di Il mio corpo vi seppellirà

Prima dello sbarco delle truppe garibaldine, i soldati di Vittorio Emanuele II sono volti a Sud per espandere e consolidare il proprio dominio, in un territorio ancora senza legge e dove prospera il brigantaggio. Il Colonnello Romano porta avanti una personale guerra contro i briganti, che ostacolano la sua missione di riscossione delle tasse ai signorotti siciliani. Il Colonnello punta in particolare su un quartetto di donne che si fanno chiamare Drude, che lo hanno ferito in uno scontro. Sulle tracce delle Drude è anche Murat, ex soldato borbonico ricattato dal Colonnello, ora divenuto cacciatore di taglie conosciuto come “Il Macellaio”. Al centro della narrazione troviamo quindi le Drude, che non combattono solo per un tornaconto economico ma anche, e soprattutto, guidate da una grande fame di vendetta.

Una rielaborazione encomiabile del genere western

La Pàrola ci consegna una storia all’insegna delle figure femminili, le Drude, brigantesse di cui ci viene svelato il passato difficile e violento, che porterà a una vendetta efferata e sanguinolenta. “Il mio corpo vi seppellirà” indaga tasselli della storia del Sud Italia difficilmente rappresentati dal cinema e che trovano un nuovo spazio tramite la regia e la scrittura di la Pàrola.

Le Drude sono un gruppo di brigantesse datesi alla macchia, nascoste tra le grotte dell’arido paesaggio siculo. Lo spettro del passato le perseguita, le ha plasmate ed è ciò che le condurrà alla vendetta. Seguiamo parallelamente le vicende di Murat e del colonnello Romano che si andranno poi ad intrecciare con la storyline principale delle Drude.  È un western dalle sfumature pulp ma anche fumettistiche, con qualche eco tarantiniano e che si riaggancia alla tradizione di un genere che non vediamo da tanto sugli schermi italiani. Siamo testimoni di una ribellione raccontata da una prospettiva innanzitutto  individualista e che, solo in secondo luogo, assurge a simbolo di una ribellione collettiva: in questo il film di La Pàrola si  differenzia dal cinema italiano dell’epoca che raccontava la ribellione come un qualcosa di collettivo (ne è un esempio Vamos a matar companeros). 

Il mio corpo vi seppellirà coinvolge irrimediabilmente lo spettatore, con un comparto tecnico altamente esaltato, una violenza grafica volutamente esagerata (la grande sparatoria finale ne è un esempio). L’estetica mitologica che prevaleva nei film di genere italiani viene qui mitigata da un focus narrativo particolarmente brillante e originale, facendoci adottare la prospettiva di un gruppo di brigantesse, che tengono ben salde le redini della narrazione. L’Italia pre-unificazione può essere assimilata agli Stati Uniti della Guerra di Secessione e la Pàrola lo fa attraverso la rivisitazione del genere western, in cui notiamo la grande somiglianza naturale tra il contesto del selvaggio West e dell’Italia dello stesso periodo storico. 

Una direzione registica e un cast di tutto rispetto

La Pàrola riesce a confezionare un prodotto dall’identità propria, che riesce ad ergersi ad accattivante ed intrigante per lo spettatore. I difetti tecnici e il budget limitato vengono qui superati da idee vincenti e originali, dal talento del team di produzione e degli attori: una ventata d’aria fresca nel cinema italiano che ci fa auspicare a numerosi prodotti futuri su questa falsariga.

 Un’audace lavoro di costumi e scenografia, enfatizzati da una regia vibrante e un ritmo serrato, che si innesta tra azione e splatter, e un cast corale ottimamente assemblato – un quartetto tutto al femminile in versione inedita – costituiscono i punti di forza della pellicola. L’accuratezza nei dettagli della messa in scena e della fotografia d’impatto, arida e calda, rendono palpabili l’atmosfera incendiaria e carica di tensioni del paesaggio siciliano, tensione che deriva anche dall’interazione tra i personaggi, caratterizzata da battute taglienti, scontri all’ultimo sangue e minacce perpetuate. La Pàrola dimostra un’ottima padronanza del mezzo cinematografico, riuscendo a confezionare un prodotto di genere di tutto rispetto, dominato dalla veracità e dall’implacabilità d’azione (e verbale) delle protagoniste femminili. La narrazione scomposta e il montaggio inusuale di cui si serve la Pàrola a primo impatto potrebbero apparire fuorvianti, tuttavia si riesce ad intrattenere lo spettatore grazie all’alto tasso di azione, rivelazioni e scene d’impatto che la pellicola ci riserva. 

Notevole è anche il minuzioso lavoro linguistico affrontato: i dialoghi del film sono infatti in dialetto siciliano e piemontese. Ne risulta un lavoro fonetico estremamente preciso, per immergere lo spettatore non solo nelle pagine storiche dell’Italia del 1860, ma anche nella diversità linguistica italiana, che, di lì a poco, avrebbe portato a dibattiti sullo statuto della lingua italiana e su come unire la penisola anche da un punto di vista linguistico.

Demonic: i primissimi dettagli sul nuovo film di Neill Blomkamp

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Demonic: i primissimi dettagli sul nuovo film di Neill Blomkamp

Il nuovo film di Neill Blomkamp, regista dell’acclamato District 9, si intitolerà Demonic. Il film è stato girato segretamente in Canada, durante la pandemia. Si tratta di un horror soprannaturale che arriverà nelle sale il prossimo 20 agosto grazie all’indipendente IFC Midnight.

Il cast di Demonic annovera Carly Pope, Chris William Martin e Michael Rogers. Si tratta della prima reale incursione del regista e sceneggiatore canadese nel genere horror. La sinossi ufficiale, riportata da Deadline, recita: “In Demonic, il nuovo thriller/horror del regista Neill Blomkamp, una giovane donna scatena demoni terrificanti quando alcune forze soprannaturali alla radice di una frattura vecchia decenni tra madre e figlia vengono spietatamente rivelate.”

Blomkamp ha girato il film in Canada, durante la scorsa estate, dopo che il suo prossimo lungometraggio, The Inferno, è stato ufficialmente posticipato al 2021. The Inferno sarà un thriller d’azione ad alto budget interpretato da Taylor Kitsch, mentre Demonic è stato realizzato con un budget inferiore, consentendo a Blomkamp a mostrare le sue rinomate capacità nel campo degli effetti visivi.

La carriera di Neill Blomkamp prima di Demonic

Dopo il grande successo di District 9, che ottenne anche quattro candidature agli Oscar (incluso miglior film), la carriera di Blomkamp è stata caratterizzata da una serie di insuccessi. Ad oggi, il regista ha diretto soltanto altri due lungometraggi, Elysium con Matt Damon, e Humandroid con Hugh Jackman, entrambi stroncati dalla critica.

In particolare, il regista non ha mai nascosto che il fallimento di Humandroid è stato “incredibilmente doloroso”: proprio per questo, dal 2016 Blomkamp si è dedicato esclusivamente alla produzione di una serie di cortometraggi attraverso la sua società, Oats Studios, nonostante abbia continuato a lavorare ad altri progetti sci-fi (incluso un quinto capitolo della saga di Alien mai realizzato).

Marvel: 10 eroi che nei fumetti hanno dato vita a team-up inaspettati

Tutti i fan dei fumetti sanno bene che la Marvel ospita una sacco di incredibili squadre formate dai più celebri supereroi. Ovviamente ci sono gli Avengers e gli X-Men, ma spesso è stato proprio grazie ai fumetti che i fan hanno avuto la possibilità di vedere supereroi unirsi per dare vita ad improbabili (almeno all’apparenza) team up. Screen Rant ha raccolto 10 eroi Marvel che non sapevi avessero fatto squadra nei fumetti:

Captain Marvel e Wolverine

I fan non possono aspettare che Wolverine venga introdotto nel MCU. Dopotutto, il personaggio sembra andare d’accordo con gli Avengers, in particolare con Captain Marvel. A quanto pare, i due sono amici di lunga data.

In “Logan: Shadow Society #1”, Carol Danvers era stata una spia prima di trasformarsi in un supereroe (anche se nel MCU le cose sono andate diversamente). Ad un certo punto, lei e Logan incontrano Victor Creed, alter ego di Sabretooth, e l’Hellfire Club.

Captain Marvel e i Guardiani della Galassia

Nei fumetti, Captain Marvel è un personaggio molto popolare che tende a collaborare con chiunque. Ad esempio, ha collaborato anche con i Guardiani della Galassia. Tutto è iniziato quando era determinata a salvare Tic, un profugo che era fuggito da Torfa per salvare il suo popolo dal re spartano J’Son, il padre di Star-Lord.

Durante il salvataggio, che Tic non ha reso facile a causa del tuo atteggiamento ostile, Carol finisce per fare la conoscenza di alcuni mercenari provenienti da tutta la galassia. Fortunatamente, i Guardiani si sono palesati per offrire assistenza a Carol.

Occhio di Falco, Vedova Nera e i Guardiani della Galassia

vedova neraProprio come in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, anche nei fumetti l’intero universo è stato minacciato. Per evitare che venisse distrutto, era ovviamente necessaria una squadra intergalattica.

Nella seriea del 2015 “Guardians Team-Up #2”, Gamora e Rocket Raccoon decidono di lavorare con Vedova Nera e Occhio di Falco per evitare che tutto il mondo cada a pezzi. Per scoprire se alla fine il team-up ha avuto successo, vi invitiamo a leggere i fumetti per non rovinarvi la sorpresa. Dopotutto, il lieto fine non è necessariamente una prerogativa, neanche nel mondo dei fumetti…

Gli Avengers e Wolverine

Come i fan hanno visto in Avengers: Endgame, ai Vendicatori non importa collaborare con altri gruppi se la situazione è disastrosa e sono necessari più supereroi sul campo. Nei fumetti, il gruppo ha persino combattuto al fianco di Wolverine a un certo punto. In “Marvel Team-Up Vol 3 #11”, Doctor Strange riunisce Hulk, Spider-Man, She-Hulk, Ms. Marvel e Nova.

Il gruppo si diresse verso il Giappone dove incontrarono Wolverine che stava già combattendo contro il cattivo Titannus. Certo, i fan di lunga data della Marvel potrebbero trovare questo gruppo strano considerando che Wolverine e Hulk di solito non vanno d’accordo…

Iron Man e Agents Of S.H.I.E.L.D.

Come i fan ricorderanno, l’agente Coulson (Clark Gregg) è apparso nel MCU prima di recitare in Agents of SHIELD. Quindi, se ci fosse qualcuno che potrebbe presentare i Vendicatori a quel gruppo, sarebbe di sicuro lui. Nei fumetti, però, le presentazioni non sono necessarie.

Dopo la Guerra Civile, Iron Man diventa il direttore sia della Avengers Initiative che dello S.H.I.E.L.D. Anche se Tony sembrava essere perfetto per il ruolo, alla fine è stato criticato per aver avuto una relazione con Maya Hansen.

Spider-Man e Ant-Man

Possono anche aver combattuto in due fazioni opposte in Captain America: Civil War, ma nei fumetti questi due supereroi sono stati alleati almeno una volta. È successo in un numero di “Marvel Team-Up” dove sono stati raggiunti anche dalla figlia di Ant-Man, Cassie, e dal John Jonah Jameson del The Daily Bugle.

Nella storia, Peter Parker viene inviato da Jameson per un incarico a New York. Mentre raggiunge la sua destinazione, tuttavia, incontra il malvagio Taskmaster. Spider-Man riceve quindi aiuto proprio da Ant-Man.

Spider-Man e i Fantastici Quattro

Nel mondo dei fumetti, Spider-Man fa squadra con chiunque. In effetti, lavora anche con i Fantastici Quattro in “Marvel Team-Up #100”. Qui, Spider-Man si ritrova ad essere soggiogato da una mutante sconosciuta. Questa donna usa quindi Spider-Man per entrare a una festa a cui stavano partecipando i Fantastici Quattro.

Più tardi, anche i Fantastici Quattro vengono sottoposti al controllo mentale, ma per fortuna sia loro che Spider-Man alla fine riescono a liberarsi e a salvare la situazione insieme. Oltre a loro, anche Charles Xavier appare in questa storia. 

Thor e Spider-Man

Nel MCU, Thor e Spider-Man devono ancora collaborare veramente, sebbene abbiano combattuto insieme in Avengers: Endgame. Nei fumetti, la storia si apre con il Monolito Vivente che scatena il caos a New York City. A peggiorare le cose, ha Spider-Man tra le sue grinfie e quasi riesce ad ucciderlo.

Fortunatamente, Thor appare e salva Spider-Man. I due supereroi poi lavorano insieme per sconfiggerlo. Durante il combattimento, incontrano anche il mutante Havok che è stato associato sia agli X-Men che ai Vendicatori.

Spider-Man e Vedova Nera

Nei fumetti, i due supereroi si incontrano dopo un attacco ad un Elivelivolo dello S.H.I.E.L.D. lascia Vedova Nera affetta da amnesia. Comincia così a credere di essere un’insegnante di scuola che si chiama Nancy Rushman. Dopo aver realizzato che c’è qualcosa che non va in Nat, Spider-Man contatta Nick Fury che invia Shang-Chi.

Nel frattempo, Spider-Man e Nancy finiscono per innamorarsi. Sfortunatamente, la loro storia d’amore viene interrotta quando Natasha recupera i suoi ricordi. Natasha dice persino a Peter: “I miei sentimenti non sono i suoi. Mi dispiace.”

Captain America e Wolverine

Se Captain Marvel e Wolverine hanno dato vita ad una squadra, ha senso che la Marvel ne abbia fatto un’altra coinvolgendo anche Wolverine e Captain America. Nei fumetti, i due finiscono per collaborare più volte. E sebbene di solito abbiano combattuto dalla stessa parte, ci sono stata alcune volte in cui Cap ha esitato a reclutare Wolverine per gli Avengers.

Detto questo, Iron Man porta Wolverine in “The New Avengers #1”. D’altra parte, vale anche la pena notare che Wolverine ha scelto di combattere al fianco degli Avengers anche durante gli eventi di “Avengers vs. X-Men #1”.

Laika: il celebre studio di animazione stop-motion produrrà il suo primo live action

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Laika, il celebre studio di animazione stop-motion statunitense, produrrà il suo primo live action. Da oltre 15 anni, Laika produce film d’animazione che hanno ricevuto ottime recensioni da parte della critica, come Coraline e la porta magica (candidato all’Oscar come miglior film d’animazione), ParaNorman e Kubo e la spada magica.

Tuttavia, nonostante il grande successo di critica, i film di Laika hanno sempre zoppicato parecchio al box office. Il più grande incasso dello studio è stato il sopracitato Coraline, mentre l’ultima loro fatica, Mister Link, si è purtroppo rivelato un autentico flop: a fronte di un budget di 100 milioni di dollari, ne ha portati a casa appena 26 milioni, con perdite per lo studio che ammontano a oltre 100 milioni di dollari.

Ora, sembra che lo studio abbia deciso di intraprendere una nuova strada. Come riportato da Deadline, infatti, Laika produrrà il suo primo live action, adattando per il grande schermo Seventeen, romanzo d’esordio di John Brownlow (sceneggiatore del film Sylvia con Gwyneth Paltrow) che uscirà prossimamente. Al momento non sono stati condivisi dettagli sulla trama, ma sappiamo che si tratterà di un thriller.

Travis Knight, CEO di Laika nonché regista di Kubo e la spada magica, ha dichiarato a proposito dell’opera di Brownlow: “Seventeen è un cocktail perfetto di malvagia arguzia, azione esilarante ed autentica emozione. John ha una voce davvero unica. Ha creato un universo brillante grazie alla sua potente identità. Seventeen è un thriller ricco di anima, un sinuoso action adrenalinico con un cuore sincero che batte sotto i suoi pettorali pompati.”

The Falcon and The Winter Soldier: perché Bucky è ancora il Soldato d’Inverno?

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Attenzione – spoiler da The Falcon and The Winter Soldier

the falcon and the winter soldier

Perché Bucky è ancora il Soldato d’inverno?

Nonostante la riprogrammazione subìta in Wakanda, Bucky Barnes è ancora indicato nel MCU come Winter Soldier, il Soldato d’Inverno, tanto che anche il titolo del nuovo show Disney+ che lo vede protagonista usa questo alias: The Falcon and the Winter Soldier. Per quale motivo?

Bucky può anche essere stato “guarito” dalla medicina avanzata della mistica nazione di Black Panther, ma è ben lungi dall’essere riparato completamente, dopo i decenni passati a fare l’assassino a sangue freddo per l’Hydra.

Il Lupo Bianco contro il Soldato d’inverno

The Falcon and the Winter Soldier ha già stabilito la dipendenza di Bucky dalla terapia e il suo percorso di guarigione che prevede la richiesta di perdono e le sue personali scuse dopo i crimini che ha commesso come Winter Soldier. Ha anche stabilito che Bucky si sentiva più in pace quando era il Lupo Bianco in Wakanda (come scopriamo nel secondo episodio della serie), come se quel modo di vedersi fosse più in linea con l’aspirazione esistenziale di Bucky stesso.

L’ereditarietà della colpa negli eroi MCU

Ma come molti dei suoi compagni eroi del MCU, Bucky è ossessionato da ciò che ha fatto in passato. Quel bagaglio di peccati commessi negli anni che si affaccia nel presente è qualcosa di cui il Marvel Universe è stato da sempre affascinato, come abbiamo visto per Thor, ma anche per Iron Man e per Vedova Nera.

La differenza rispetto a quanto accaduto a Iron Man, che, per esempio, si riappropria delle Stark Industries e ne converte l’utilizzo e lo scopo, è che Bucky non aveva il controllo delle sue azioni. Era controllato da Hydra contro la sua volontà ed era una vittima tanto quanto quelli che ha ucciso, ma la sua vera tragedia è che non sente che potrà mai pienamente redimersi. Ecco perché l’MCU si riferisce ancora a lui come a Il Soldato d’Inverno. Proprio come Falcon non è Cap, il titolo riflette il modo in cui ciascuno degli eroi vede se stesso e parla della dolorosa esistenza di Bucky.

Ryan Coogler spiega perché ha accettato Black Panther 2 nonostante la morte di Boseman

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Il mondo è rimasto letteralmente sconvolto quando, lo scorso agosto, è arrivata la notizia della tragica scomparsa di Chadwick Boseman. L’attore stava combattendo una lunga battaglia contro il cancro e coloro che lo conoscevano di persona hanno dovuto fare i conti non soltanto con la perdita di un illustre collega ma anche di un carissimo amico.

Per molto tempo c’è stata parecchia incertezza in merito al futuro del franchise di Black Panther, fino a quando il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige non ha ufficializzato il sequel, confermando che Boseman non sarebbe né stato ricreato in CGI né sostituito da un altro attore. All’epoca della morte dell’interprete di T’Challa, il regista Ryan Coogler aveva già terminato la sceneggiatura, che ha dovuto poi riscrivere dal momento che il personaggio del Re di Wakanda non sarà più al centro della storia.

Ora, in una recente intervista con The Hollywood Reporter, è stato proprio Coogler ha spiegare perché ha deciso di rimanere a bordo del progetto Marvel nonostante la dipartita di Boseman. “È difficile, ma devi comunque andare avanti quando perdi una persona a te cara. So che Chad non avrebbe voluto che ci fermassimo. Era una persona che aveva molto a cuore il concetto di collettività. E per lui, Black Panther era quello. È entrato a far parte del progetto prima di chiunque altro… prima che venissi assunto io, prima che venisse assunto qualsiasi altro attore.”

“Sul set del film, anche se stava passando quello che stava passando, era comunque a disposizione di tutti”, ha continuato Coogler. “Aveva tutto sotto controllo. Voleva assicurarsi che le cose andassero bene e che tutti si sentissero a loro agio. Anche se non fosse stato il protagonista del film, sarebbe comunque rimasto a bordo del progetto… chissà, forse per aiutare gli altri attori con le loro interpretazioni o con le loro battute. Quindi non avrei mai potuto decidere di non dirigere il sequel. Me lo immagino mentre mi urla contro: ‘Cosa stai facendo?’. Quindi si va avanti.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Emma Stone risponde a chi paragona Crudelia al Joker di Joaquin Phoenix

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Emma Stone ha commentato i recenti paragoni nati tra il personaggio che interpreterà nell’atteso live action Crudelia e il film Joker di Todd Phillips. L’attrice premio Oscar per La La Land è stata scelta per il ruolo della celebre villain nella nuova trasposizione live action de La carica dei 101. A differenza dei film con protagonista Glenn Close, però, Crudelia sarà una storia completamente nuova che racconterà delle origini dell’iconico personaggio Disney.

In seguito all’uscita del primo trailer ufficiale di Crudelia, molti fan hanno cominciato a fare alcuni paragoni tra la storia del film e quella raccontata in Joker con protagonista Joaquin Phoenix, a causa di alcune sorprendenti somiglianze non solo a livello tematico, ma anche in merito ai toni e alle atmosfere. Molti utenti di Twitter hanno persino coniato il termine Disney’s Joker per riferirsi a Crudelia.

Ora, in una recente intervista con Total Film, è stata proprio Emma Stone a commentare i paragoni tra la sua Crudelia e il Joker di Phoenix. Anche se l’attrice ha trovato il paragone molto divertente, al tempo stesso ha ammesso di comprendere perché alcuni pensano che ci siano delle somiglianze tra i due film. È interessante notare che Stone ha una connessione con Phoenix, dal momento che i due attori hanno recitato insieme in Irrational Man di Woody Allen.

“È un film molto diverso da Joker, sotto diversi aspetti”, ha dichiarato Stone. “È molto difficile etichettare una persona come cattiva quando scopri come ha avuto inizio la sua storia. Quindi posso capire perché siano venuti fuori questi parallelismi. Ad ogni modo, non mi paragonerei mai, neanche lontanamente, a Joaquin Phoenix. Ovviamente vorrei essere più simile a lui.”

La sinossi ufficiale di Crudelia

Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella (Emma Stone), una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra.

Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata (Emma Thompson). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Face/Off: Adam Wingard e il “problema” del body swap nel sequel

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Face/Off: Adam Wingard e il “problema” del body swap nel sequel

Secondo quanto riferito, l’annunciato sequel di Face/Off ad opera del regista Adam Wingard risolverà un errore del film originale legato al body swap, ossia allo scambio di corpi. Uscito nel 1997, l’action thriller di John Woo ha visto Nicolas Cage e John Travolta rispettivamente nei panni del terrorista Castor Troy e dell’agente dell’FBI Sean Archer che, in seguito ad un intervento di chirurgia plastica all’avanguardia, assumono l’uno l’identità dell’altro.

Face/Off è ancora oggi considerato il film hollywoodiano più celebre di Woo: con un budget pari a 80 milioni di dollari, il film ne incassò oltre 245 in tutto il mondo. Inoltre, all’epoca dell’uscita nelle sale, Cage e Travolta erano al culmine delle loro rispettive carriere. Un sequel è stato messo in cantiere nel 2019, ma solo di recente la Paramount Pictures ha annunciato Wingard alla regia, scelto probabilmente sulla scia del suo coinvolgimento in Godzilla vs. Kong

Ora, in una recente intervista con Uproxx, Adam Wingard ha parlato del suo Face/Off, ribadendo che non sarà un reboot ma un sequel diretto dell’originale di Woo e sottolineando la sua intenzione di correggere l’errore di body swap presente nel film originale. Parlando del fatto che nel predecessore i personaggi principali si scambiano i volti pur mantenendo gli stessi corpi, il regista ha spiegato:

“Cercheremo di risolvere quel problema in questo nuovo film, perché ovviamente sono trascorsi 20 anni dall’originale. Quindi la tecnologia, in termini di ciò che si potrà fare all’interno dell’universo di Face/Off è decisamente cambiata. Si è evoluta, lo sappiamo bene. Vogliamo assicurarci che quando arriverà il momento di girare tutto corrisponderà. Deve funzionare. È tutto quello che dirò per adesso, perché è solo uno dei tanti aspetti. Non voglio rivelare troppo. È ancora presto.”

Ricordiamo che la sceneggiatura del sequel di Face/Off porterà la firma del regista e di Simon Barret, che per Wingard aveva già scritto la maggior parte dei suoi precedenti lavori, tra cui gli horror You’re Next, V/H/S e Blair Witch. David Permut, produttore del film originale, sarà coinvolto nel sequel in qualità di produttore esecutivo.

Il grande successo dell’originale Face/Off

La trama di Face/Off (uscito in Italia col sottotitolo Due facce di un assassino) è incentrata sui personaggi di Sean Archer (Travolta), un agente dell’FBI, e Castor Troy (Cage), un terrorista, che a seguito di un intervento di chirurgia plastica all’avanguardia assumono rispettivamente l’uno le sembianze dell’altro. All’epoca della sua uscita in sala, il film riscosse un grandissimo successo sia di critica che di pubblico, incassando circa 245 milioni di dollari in tutto il mondo. Ottenne una candidatura agli Oscar del 1998 per il miglior montaggio sonoro.

Indiana Jones 4 – movie collection e Super 8 in arrivo in home video

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Koch Media ha annunciato che il prossimo 8 giugno 2021, i  due titoli targati Paramount Home Entertainment, Indiana Jones 4 – movie collection e Super 8, saranno disponibili per la prima volta in 4K Ultra HD.

Rivivi le indimenticabili gesta del mitico Indiana Jones, per la prima volta in uno spettacolare formato video 4K Ultra HD, con la Indiana Jones 4 – movie collection in uscita il prossimo 8 giugno. I predatori dell’arca perduta, il primo episodio della saga, compie quest’anno il suo 40° anniversario, avendo visto il debutto del celebre archeologo proprio il 12 giugno 1981. Quarant’anni dopo il leggendario eroe continua ad affascinare innumerevoli generazioni di fan.

Ora, per la prima volta in assoluto, tutti e quattro i film sono disponibili in 4K Ultra HD con Dolby Vision e HDR-10, per una qualità delle immagini ultra vivida. Ogni film è stato meticolosamente rimasterizzato dalle scansioni 4K dei negativi originali con un ampio lavoro sugli effetti visivi per garantire un’immagine incontaminata e di altissima qualità. Tutti i lavori sulle pellicole sono stati approvati dal regista Steven Spielberg.

La versione rimasterizzata de I Predatori Dell’Arca Perduta comprende anche il doppiaggio italiano originale. I 9 dischi della Indiana Jones 4 – movie collection includono: i 4 film in 4K Ultra HD,  i 4 film in Blu-ray e un Blu-ray con sette ore di contenuti extra (tra cui: dietro le quinte, making of e scene dal set). Sarà inoltre inclusa nella confezione una mappa da collezione.

La Indiana Jones 4 – movie collection sarà disponibile anche in una pregiata Steelbook in Limited Edition. Maggiori informazioni disponibili prossimamente.

SUPER 8

Lo sceneggiatore/regista J.J. Abrams e il produttore Steven Spielberg uniscono le forze in Super 8, uno straordinario racconto di formazione, mistero e avventura in arrivo in edizione steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray l’8 giugno.

Uscito nelle sale il 10 giugno 2011, Super 8 celebra quest’anno il suo 10° anniversario. Recentemente rimasterizzato per questa versione 4K Ultra HD + Blu-ray, il film acclamato dalla critica è interpretato da Joel Courtney (The Kissing Booth), Kyle Chandler (Friday Night Lights) ed Elle Fanning (The Great). Definito durante la sua uscita cinematografica come “il film mainstream più emozionante e sentimentale dell’anno” (Richard Corliss, Time), Super 8 è stato giudicato Certified Fresh da Rotten Tomatoes.

L’edizione in 4K Ultra HD + Blu-ray include più di due ore di contenuti speciali, tra cui:  analisi dell’incidente ferroviario,  8 documentari, 14 scene inedite HD, commento del regista J.J. Abrams & dei filmmaker.

La trama

Super 8 narra la storia di sei amici che assistono al deragliamento di un treno mentre girano un filmino in Super 8, e scoprono che qualcosa di inimmaginabile è sfuggito al disastro. Presto si rendono conto che il vero mistero non è rappresentato dall’esistenza della creatura…ma da ciò che essa desidera.

Koch Media è distributore ufficiale dei titoli Paramount Home Entertainment in Italia.

The Flash: Ray Fisher rivela che Cyborg era presente in tutte le versioni del film

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Secondo Ray Fisher, Cyborg è sempre stato uno dei personaggi di The Flash, nonostante la sceneggiatura del film abbia subito numerose revisioni nel corso degli anni. Il film da solista dedicato al Velocista Scarlatto è in lavorazione dall’inizio del 2010, con la Warner Bros. che lo ha ufficialmente confermato soltanto nel 2014.

All’epoca la major puntava a far uscire il film nel 2018, ma Phil Lord e Chris Miller – autori del primo trattamento originale del film – rifiutarono di occuparsi della regia. A quel punto subentrò Seth Grahame-Smith, che venne ingaggiato non solo per dirigere il film ma anche per rimaneggiare la sceneggiatura. Tuttavia, a causa di alcune divergenze creative con lo studio, anche Grahame-Smith decise di abbandonare il progetto.

Fu poi la volta del regista Rick Famuyiwa, che proprio come il suo predecessore, alla fine si tirò indietro sempre a causa di divergenze creative con Warner Bros. Quando il film sembrava essere ormai destinato all’annullamento definitivo, ecco che la major ha ufficializzato Andy Muschietti alla regia. Al fianco del Flash di Ezra Miller, diversi altri supereroi della DC sarebbe dovuto apparire nel film, incluso il Cyborg di Ray Fisher, che è stato poi definitivamente tagliato dal film dopo aver pubblicamente denunciato WB per la gestione della produzione di Justice League

Ora, in una recente ospitata durante il podcast LightCast, è stato proprio Fisher a specificare che, in realtà, il personaggio di Cyborg era presente in tutte le versione della sceneggiatura di The Flash che sono stata messe a punto durante tutti questi anni. Secondo l’attore, Famuyiwa, ad esempio, desiderava avere il personaggio nel film per avere la possibilità di esplorarlo in maniera più approfondita, anche in base al suo rapporto con Barry Allen. Inoltre, prima che Cyborg venisse definitivamente tagliato dal film, Fisher aveva discusso del ruolo insieme a Muschietti.

“Per quanto ne so, non c’è mai stata una versione del film The Flash che non avesse Cyborg al suo interno. Per quel che riguarda la versione di Rick Famuyiwa, penso che la sua prospettiva così specifica sarebbe fantastica per esplorare davvero Cyborg. Al tempo stesso lo sarebbe per noi spettatori del film solista, e non solo per quanto riguarda l’azione, perché le sue storie hanno davvero tanto cuore e molto significato. L’anno scorso c’è stata una bella chiacchierata con Andy Muschietti. La sceneggiatura così com’era era fantastiche, e anche le cose di cui abbiamo parlato in quel momento lo erano. Auguro loro il meglio.”

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Cena con delitto: Netflix acquista il franchise, in arrivo due sequel

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Arriva da Deadline la notizia che Netflix ha chiuso un accordo da 400 milioni di dollari per la distribuzione di ben due sequel del franchise Knives Out di Rian Johnson. Il primo film, noto in Italia col titolo Cena con delitto, è uscito nelle sale 2019 e ha ottenuto una candidatura agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Stando alla fonte, Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel insieme a Daniel Craig, che vestirà ancora una volta i panni del detective Benoît Blanc. Al momento non sappiamo quali altri membri del cast del primo film torneranno per Knives Out 2 e Knives Out 3. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia. La fonte specifica anche che il cast di entrambi i sequel sarà composto da un ensemble di attori completamente nuovo.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

Tutto quello che sappiamo su Cena con delitto

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

The Dreamers: trama, cast e frasi del film di Bernardo Bertolucci

Dopo aver diretto grandi film internazionali come L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto e Piccolo Buddha, il regista italiano premio Oscar Bernardo Bertolucci tornò a raccontare gli impulsi giovanili e le rivoluzioni degli anni Sessanta in The Dreamers – I sognatori, suo penultimo film distribuito in sala nel 2003. Per lui si tratta quasi di un ritorno alle origini, avendo già trattato tematiche simili nel suo secondo film, Prima della rivoluzione, risalente al 1964. Per raccontare nuovamente quegli anni e quei giovani, Bertolucci sceglie di affidarsi al racconto The Holy Innocents, dello scrittore scozzese Gilbert Adair, qui sceneggiatore del film.

In The Dreamers Bertolucci ha raccolto non solo una serie di sentimenti, ma anche tutto il suo grande amore per il cinema. Numerosi sono i film che vengono citati più o meno esplicitamente, sia attraverso i dialoghi sia attraverso semplici riproposizioni delle scene più famose di questi. Tra i titoli più celebri omaggiati si ritrovano Fino all’ultimo respiro, Gioventù bruciata, Luci della città, Bande à part, Scarface – Lo sfregiato, Persona, Mouchette e I 400 colpi. Allo stesso modo, per ricostruire l’epoca in cui è ambientato il film Bertolucci sceglie di affidarsi ad una colonna sonora pop di brani contemporanei agli eventi narrati, comprendente artisti come Édith Piaf, The Doors e Janis Joplin.

Accolto con grande entusiasmo da parte di critica e pubblico, The Dreamers si è affermato per la bellezza del suo racconto, dei suoi protagonisti e di un’epoca complessa che sembra non poter tornare mai più. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

The Dreamers: la trama del film

Protagonista del film è lo studente americano Matthew, il quale decide di trascorrere un periodo di tempo in Francia, a Parigi, per imparare a parlare il francese. Arrivato nella capitale, questi si ritrova da subito coinvolto nel fermento rivoluzionario che caratterizzerà il paese nel maggio del 1968. Durante uno dei suoi giri solitari, all’interno della Cineteca Nazionale egli si imbatte in Isabelle e Theo, due fratelli gemelli caratterialmente fuori dalle righe. In breve, Matthew si trasferisce da loro, trovandosi però a doversi confrontare con dinamiche alquanto particolari. Una forte tensione erotica inizia ad instaurarsi tra i tre, portando Matthew a dover gestire una situazione quanto mai inaspettata.

The Dreamers cast

The Dreamers: il cast del film

Per il ruolo dello studente americano Matthew, Bertolucci aveva inizialmente considerato gli attori Jake Gyllenhaal e Leonardo DiCaprio. Il primo rifiutò però il ruolo a causa delle scene di nudo particolarmente esplicite, mentre il secondo era già impegnato in altri progetti. Il ruolo venne allora affidato a Michael Pitt, affermatosi in quegli anni grazie alla serie Dawson’s Creek e scelto anche per via della sua somiglianza con DiCaprio. L’attore era consapevole delle scene di nudo presenti nel film, ma accettò ugualmente non considerandole un problema. Accanto a lui, nei panni di Théo vi è invece l’attore Louis Garrel, il quale divenne uno dei più popolari della sua generazione proprio a partire da questo film.

Nei panni del conturbante Isabelle vi è invece l’attrice Eva Green. Questa debuttò sul grande schermo proprio grazie a questo film, per il quale accettò di recitare nuda pur di poter lavorare per Bertolucci. Nel film sono in realtà presenti molte scene di nudo di tutti e tre i protagonisti, e per metterli a loro agio con ciò Bertolucci chiese loro di svestirsi ben prima delle riprese della scena, così da potersi abituare alla loro nudità. Durante le riprese, inoltre, la Green andò incontro ad un incidente nel momento in cui i suoi capelli presero fuoco. L’attrice però non si scompose, e Bertolucci decise di lasciare la scena nel film.

The Dreamers: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Dreamers – I sognatori è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 31 marzo alle ore 21:00 sul canale Cine 34.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Lo sai cos’ha detto qualcuno? Che non esiste l’amore. Esistono soltanto prove d’amore. Tu sei pronto a darci una prova del tuo amore? (Isabelle)
  • Ho letto ne “Les Cahiers du Cinéma” che un regista è come, come un guardone, un voyeur. È come se la macchina da presa fosse… il buco della serratura della porta dei tuoi genitori. E tu li spii, e sei disgustato… e ti senti in colpa… ma non puoi fare a meno di guardare. Fare i film è come un reato. Un regista è come un criminale. Dovrebbe essere illegale. (Matthew)
  • Parlavamo di politica e film, e di come i francesi non fossero mai riusciti ad avere un buon gruppo rock. Avrei voluto che quella notte non finisse mai. (Matthew)
  • Forse lo schermo era veramente uno schermo, schermava noi, dal mondo. Ma ci fu una sera nella primavera del ’68 in cui il mondo finalmente sfondò lo schermo. (Matthew)

Fonte: IMDb

Mortal Kombat: la Warner posticipa l’uscita

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Mortal Kombat: la Warner posticipa l’uscita

La data d’uscita di Mortal Kombat è stata posticipata dalla Warner Bros. Il film, previsto precedentemente per il 16 aprile, arriverà al cinema e su HBO Max a partire dal 23 Aprile. Si tratta del secondo tentativo, a distanza di 20 anni da Mortal Kombat: Annihilationdi portare al cinema i personaggi dell’amatissimo videogioco.

Mortal Kombat: il trailer italiano del film basato sul videogioco

In “Mortal Kombat”, il campione di MMA Cole Young, abituato a farsi picchiare per soldi, è ignaro della sua eredità—e anche del perché l’Imperatore dell’Outworld Shang Tsung abbia mandato il suo guerriero migliore, Sub-Zero, e altri Cryomancer ultraterreni, per dargli la caccia.  Preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, Cole parte alla ricerca di Sonya Blade responsabile della Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lei sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato.  Molto presto, si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che assicura riparo a tutti coloro che portano un marchio come il suo. Qui, Cole si allena con guerrieri esperti come Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, preparandosi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana—l’immenso potere custodito nella sua anima—in tempo non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per sconfiggere Outworld una volta per tutte?

Il variegato cast internazionale riflette la natura del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, fino alla televisione e alle arti marziali. Il gruppo include Lewis Tan (“Deadpool 2”, “Wu Assassins” per Netflix) come Cole Young; Jessica McNamee (“The Meg”) è Sonya Blade; Josh Lawson (“Bombshell”) è Kano; Tadanobu Asano (“Midway”) come Lord Raiden; Mehcad Brooks ( “Supergirl” per la TV) nel ruolo di Jackson “Jax” Bridges; Ludi Lin (“Aquaman”) è Liu Kang; Chin Han (“Skyscraper”) è Shang Tsung; Joe Taslim (“Star Trek Beyond”) è Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (“Skyscraper”) come Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre troviamo Max Huang come Kung Lao; Sisi Stringer come Mileena; Matilda Kimber è la giovane Emily; e Laura Brent in quello della giovane Allison.

McQuoid ha diretto da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (“Wonder Woman 1984”), da un soggetto di Oren Uziel (“Mortal Kombat: Rebirth”) e Russo, basato sul videogame creato da Ed Boon e John Tobias.  Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per trasporre la popolarissima franchise sul grande schermo, McQuoid ha guidato un team di cineasti australiani ed americani, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (“True Detective”, “Top of the Lake: China Girl”), lo scenografo Naaman Marshall (“Underwater”, “Servant”), i montatori Dan Lebental (“Spider-Man: Far From Home”) e Scott Gray (“Top of the Lake”, “Daffodils”), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (“Hacksaw Ridge”) e la costumista Cappi Ireland (“Lion”, “The Rover”). Le musiche sono di Benjamin Wallfisch (“Blade Runner 2049”, i film di “IT”).

The Suicide Squad: King Shark incontra… Baby Shark!

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The Suicide Squad: King Shark incontra… Baby Shark!

Era solo questione di tempo prima che qualcuno lo facesse, ebbene è arrivato l’incontro fan made tra King Shark, che vedremo in The Suicide Squad di James Gunn, e Baby Shark, il protagonista degli incubi di ogni neo genitore. Ecco di seguito il video condiviso su Twitter dallo stesso Gunn:

https://twitter.com/JamesGunn/status/1375932760662011904?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1375932760662011904%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsuicide-squad-king-shark-baby-shark-mashup-video%2F

The Suicide Squad – Missione Suicida: il nuovo trailer è ESPLOSIVO

The Suicide Squad – Missione Suicida di James Gunn con i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

 

Justice League Snyder Cut: l’esilarante trailer onesto

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Justice League Snyder Cut: l’esilarante trailer onesto

Il canale Youtube di Screen Junkies ha finalmente diffuso il trailer onesto di Justice League Snyder Cut e, come c’era da aspettarsi, è assolutamente esilarante. Eccolo di seguito:

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Venom: La furia di Carnage posticipato di una settimana

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Venom: La furia di Carnage posticipato di una settimana

Venom: La furia di Carnage è stato posticipato di nuovo, anche se i fan, almeno quelli americani, non dovranno aspettare troppo per vedere la seconda avventure del simbionte. Originariamente programmato per il 2020, Venom 2 è stato spostato per la pandemia di COVID-19 al 2021.

La SONY aveva posizionato la data d’uscita del film al 25 giugno 2021, ma dopo che la Universal ha posticipato il temuto (al box office) Fast and Furious 9 alla stessa data, la SONY ha pensato di farsi da parte e pianificare Venom: La furia di Carnage al 14 settembre prossimo.

L’uscita del film si posiziona adesso a tre settimane dalla distribuzione di Shang Chi della Marvel. Venom: La furia di Carnage sarà distribuito, negli USA, lo stesso giorno del film prequel The Sopranos, The Many Saints of Newark e l’adattamento dell’acclamato musical Dear Evan Hansen.

Quello che sappiamo di Venom: La furia di Carnage

In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

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