Il network americano della CBS ha diffuso il promo
ufficiale di Star Trek: Discovery 3, l’attesa
terza stagione della serie Star
Trek: Discovery.
Star Trek: Discovery 3
Star Trek: Discovery
3 è la terza attesa stagione della serie tv
Star
Trek: Discovery creata da Bryan
Fuller e Alex Kurtzman per il network
americano della CBS, in Italia trasmessa
da Netflix.
La terza stagione della serie televisiva americana Star Trek:
Discovery segue l’equipaggio della USS Discovery mentre viaggiano
per il futuro, oltre 900 anni dopo gli eventi del originale di Star
Trek serie . La stagione è prodotta da CBS Television Studios in
associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment, con
Alex Kurtzman e Michelle Paradise come showrunner .
In Star
Trek:
Discovery 3protagonisti
sono Sonequa Martin-Green come Michael Burnham,
Doug Jones nel ruolo di Saru, Anthony
Rapp come Paul Stamets, Mary Wiseman nel
ruolo di Sylvia Tilly, Wilson Cruz nel ruolo di
Hugh Culber, David Ajala nel ruolo di Cleveland
“Book” Booker. Nei ruoli ricorrenti troviamo Adil
Hussain, mentre tra le guest star confermata Michelle Yeoh come Philippa Georgiou.
Start Trek, uno degli show
più iconici del mondo televisivo mondiale, torna 50 anni
dopo la première di Star Trek: Discovery. Nella
serie vedremo una nuova navicella, nuovi personaggi e missioni,
ritrovando però gli stessi valori e la stessa speranza per il
futuro che ha ispirato una generazione intera di sognatori.
Star
Trek: Discovery è prodotta da CBS Television Studios in
associazione con Secret Hideout di Alex Kurtzman, Living Dead Guy
Production di Bryan Fuller e Roddenberry Entertainment. Alex
Kurtzman, Bryan Fuller, Heather Kadin, Gretchen J. Berg & Aaron
Harberts, Akiva Goldsman, Rod Roddenberry e Trever Roth sono i
produttori esecutivi.
Inserita nella lista delle cento
persone più influenti del mondo Shonda Rhimes è
una delle più acclamate produttrici e sceneggiatrici televisive.
Grazie alle serie da lei ideate e realizzate ha significativamente
contribuito all’accresciuta popolarità che oggi vantano i prodotti
televisivi. Ancora oggi, la Rhimes non manca di emozionare i propri
spettatori con alcune delle storie più seguite del piccolo schermo.
Ecco 10 cose che non sai di Shonda Rhimes.
Parte delle cose che non sai sulla
produttrice
Shonda Rhimes: le serie da lei
prodotte
10. Si è formata come
sceneggiatrice. La Rhimes ha compiuto i primi passi nel
mondo della televisione scrivendo sceneggiature per quelle che sono
poi diventate apprezzate serie. I suoi primi lavori a riguardo sono
stati per i film Vi presento Dorothy Dandridge (1999),
Crossroads – Le strade della vita (2002) e Principe
azzurro cercasi (2004), con Anne
Hathaway. La svolta nella sua carriera arriva però
grazie alla serie Grey’s Anatomy,
in onda ancora oggi e composta da un cast di attori come
Ellen Pompeo,
Patrick Dempsey,
Sandra Oh e
James Pickens
Jr. Divenuta una vera e propria autorità televisiva,
la Rhimes continua ad affermarsi per le sue sceneggiature di
Private Practice (2007-2013), con Caterina
Scorsone, Scandal
(2012-2018) e Station 19 (2018-in
corso), con Jaina Lee
Ortiz.
9. È nota come
produttrice. L’attività principale della Rhimes, e quella
che più l’ha resa celebre, è quella legata alla produzione. Le
prima serie per cui ha ricoperto tale ruolo sono state Grey’s
Anatomy (2005-in corso) e Private Practice
(2007-2013) da lei anche ideate. In seguito, ha prodotto acclamati
titoli come Scandal,Le regole del delitto
perfetto(2014-2020), conViola
Davis, The
Catch (2016-2017), For the
People (2018-2019), Station
19 (2018-in corso) eBridgerton (2020). Nel
2020 produrrà anche la serie NetflixInventing
Anna.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Estremamente popolare in ambito
televisivo, la Rhimes ha ottenuto da subito l’attenzione
dell’industria. Nel 2006 viene infatti nominata per la miglior
serie drammatica per Grey’s Anatomy, ottenendo anche una
candidatura come miglior sceneggiatrice. Il successo si replica nel
2007, con una nuova nomination per la serie. Pur non riportando
vittorie, la visibilità ottenuta ha permesso alla Rhimes di
diventare un’autorità del settore. Nel 2007 vince invece il
Producers Guild Award per la miglior serie drammatica, e nel 2016
le viene conferito, sempre dai PGA, il Lifetime Achievement Award
in Television.
Shonda Rhimes: la sua vita
privata
7. È molto
riservata. La vita privata della produttrice e
sceneggiatrice è da sempre al centro di speculazioni e
pettegolezzi. La Rhimes si è però dimostrata molto riservata a
riguardo, evitando di condividere dettagli a tal proposito. È noto,
tuttavia, che non è sposata, ma non vi sono notizie riguardo ad una
possibile frequentazione.
Shonda Rhimes ha dei figli
6. È madre di tre
figlie. Pur non essendosi mai sposata, la Rhimes è
diventata madre per tre volte, e quelli riguardo i figli sono tra i
pochi annunci pubblici da lei fatti. La produttrice diventa madre
per la prima volta nel 2002, quando adotta una prima bambina, per
poi adottarne una seconda nel 2012. Nel 2013 dà invece alla luce la
terza figlia, nata tramite madre surrogata.
Parte delle cose che non sai sulla
produttrice
Shonda Rhimes su Netflix
5. Produrrà delle nuove
serie per la piattaforma. Nel 2018 viene rivelato che
la produttrice è pronta a compiere il suo debutto sulla celebre
piattaforma di streaming. Grazie ad un accordo stretto tra Netflix
e la produttrice, infatti, sono previste per il 2020 le
serie Bridgerton e Inventing Anna. Di
quest’ultima la Rhimes è anche ideatrice e sceneggiatrice.
Shonda Rhimes e Grey’s Anatomy
4. Aveva un’idea diversa per
i protagonisti. Al momento di sviluppare la serie, la
Rhimes aveva intenzione di rendere i due protagonisti una coppia
interraziale, affidando i ruoli agli attori Ellen
Pompeo e Isaiah Washington. Tuttavia, fu
proprio la Pompeo a suggerirle di cambiare idea. L’attrice,
infatti, vive realmente una relazione interraziale, e temeva che
riproporre una situazione del genere sul set l’avrebbe fatta
sentire troppo vicina al suo vissuto.
3. Ha dovuto cambiare il
finale della serie. Durante un’intervista, la Rhimes ha
dichiarato di aver avuto da sempre in mente come si sarebbe dovuta
concludere la serie. Tuttavia, il successo inaspettato ha con il
tempo reso inutilizzabile quell’idea, per via delle nuove storie
venutesi a generare nel tempo, ma è stata invece proposta nel corso
della serie all’interno di una storyline. La Rhimes non ha però mai
rivelato quale essa sia.
Shonda Rhimes: il suo
patrimonio
2. È tra le più pagate della
televisione. Ad oggi la Rhimes è tra le più acclamate e
celebrate produttrici e celebrità del piccolo schermo. Grazie alle
sue numerose serie di successo, divenute tra le più longeve della
TV, la Rhimes ha potuto negli anni affermarsi e veder crescere il
proprio patrimonio, il quale ammonta oggi a circa 140 milioni di
dollari.
Shonda Rhimes: età e altezza
1. Shonda Rhimes è nata il
13 gennaio del 1970 a Chicago, Illinois, Stati Uniti.
L’altezza complessiva della produttrice è di 163 centimetri.
L’attore Brandon
Routh è noto, sia al cinema che in televisione, per aver
interpretato celebri supereroi tratti dai fumetti. Non priva di
alti e bassi, la carriera dell’attore conosce oggi un nuovo periodo
di popolarità grazie proprio al piccolo schermo, dove Routh ha
potuto riaffermare le proprie doti da interprete, ottenendo
l’apprezzamento del pubblico. Ecco 10 cose che non sai di
Brandon Routh.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Brandon Routh: i suoi film e le
serie TV
10. Ha interpretato un
supereroe al cinema. Nel 2006 l’attore diventa popolare in
tutto il mondo grazie al ruolo di Clark Kent, alias Superman in Superman
Returns, dove recita accanto all’attore Kevin
Spacey. Successivamente, tuttavia, si dedica a film di
minor rilievo, come Lie to Me (2008), Zack & Miri –
Amore a… primo sesso (2008), con Seth
Rogen, Life Is Hot in Cracktown (2009),
Kambakkht Ishq (2009), e Unthinkable (2010). Nel
2010 interpreta il protagonista in Dylan Dog – Il
film, per poi comparire in Scott Pilgrim vs. the
World (2010). Le sue ultime apparizioni al cinema
risalgono ai film 400 giorni (2015) e Lost in the
Pacific (2016).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. L’attore intraprende la propria carriera
recitando in alcuni episodi di serie come Undressed
(2000), Una mamma per amica (2001) e Will e Grace
(2004). Ottiene notorietà grazie al ruolo di Daniel Shaw nella
serie Chuck (2010-2011), con Zachary
Levy. Negli anni recita poi in serie come
Partners (2012-2013) e Chosen (2013-2014), ma il
ruolo più importante arriva grazie a Legends of
Tomorrow, dove dal 2016 recita nel ruolo del supereroe
Atomo, accanto all’attrice Caity
Lotz. Ha recitato tale ruolo anche per le serie
facenti parte dell’Arrowverse, ovvero
Arrow(2014-2016),
con Stephen
Amell, The Flash(2015-2019),
con Grant
Gustin, Supergirl(2019),
con Melissa
Benoist, e Batwoman(2019),
con Ruby
Rose.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Anche se il film Superman Returns
non ha ottenuto il successo sperato, l’interpretazione dell’attore
è stata particolarmente lodata. Routh è stato inoltre premiato con
un Saturn Award al miglior attore, nonché con uno Scream Award per
il miglio supereroe dell’anno. Ha poi ricevuto tre nomination ai
Teen Choice Awards in tre differenti categorie, senza tuttavia
riportare la vittoria.
Brandon Routh è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 1,2 milioni di persone.
All’interno di questo Routh è solito condividere curiosità dai set
in cui ha lavorato, come anche numerose immagini e video
promozionali dei suoi progetti da interprete. Non mancano, infine,
anche post dedicati a momenti di svago, in compagnia di amici o
colleghi.
Brandon Routh e Courtney Ford
6. Ha sposato
un’attrice. Nel 2006, dopo tre anni di frequentazione,
Routh annuncia il fidanzamento con l’attrice Courtney
Ford, nota per i suoi ruoli televisivi in serie come
Dexter
(2009) e Supernatural (2016-in corso). La coppia si sposa
poi nel novembre del 2007 a Santa Barbara, e nel 2012 nasce il loro
primo figlio.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Brandon Routh è Superman
5. Ha firmato per il film
senza aver letto la sceneggiatura. Quando gli fu proposto
di interpretare Superman, Routh era ancora un attore alle prime
esperienze, ed era ben consapevole che dar vita al celebre
supereroe gli avrebbe permesso di ottenere una grandissima
notorietà. Per questo motivo, firmo per accettare la parte senza
neanche voler leggere la sceneggiatura.
4. Un piccolo incidente gli
ha permesso di ottenere il ruolo. Il primo colloquio con
il regista Bryan Singer avvenne in un bar, dove
questi dimostrò il suo interesse nell’affidare la parte a Routh.
Per l’agitazione, tuttavia, l’attore rovesciò tutto il caffè sul
tavolo. Temette allora di aver rovinato e perso la sua possibilità
di entrare a far parte del film, ma in realtà quell’incidente
convinse Singer che Routh poteva benissimo interpretare il
maldestro e timito Clark Kent.
3. Ha ripreso il ruolo molti
anni dopo. Nel 2019 l’attore a vestire i panni di Superman
per l’episodio Crisis on Infinite Earths: Part Two e
Part Three, delle serie Batwoman e The
Flash. Questi sono infatti ambientati sul pianeta
Terra-96, dove Superman ha le sembianze dell’attore. Per Routh, che
nell’Arrowverse, ricopre invece il ruolo di Atomo, è stata una
gioia poter indossare quel costume ancora una volta.
Brandon Routh in Arrow
2. Era stato proposto per un
ruolo diverso. Dal 2014 l’attore è noto in televisione
grazie al ruolo di Ray Palmer, alias Atomo, all’interno
dell’Arrowverse. La sua prima apparizione nei panni del personaggio
risale all’episodio The Calm, il primo della terza
stagione di Arrow. Inizialmente, tuttavia, i produttori volevano
affidargli il ruolo di Ted Kord, alias Blue Beetle. Non possedendo
però i diritti del personaggio, finirono con l’assumerlo per la
parte di Palmer.
Brandon Routh: età e altezza
1. Brandon Routh è nato a
Des Moines, Iowa, Stati Uniti, il 9 ottobre 1979. L’attore
è alto complessivamente 189 centimetri.
L’attore Colin
Morgan è oggi famoso in particolare per il ruolo di
Merlino nella serie dedicata al personaggio, ma negli anni ha dato
prova di versatilità ricoprendo spesso ruoli diversi per genere e
carattere. Di recente, Morgan ha intrapreso anche la scalata verso
il successo cinematografico, partecipando ad alcuni film di grande
incasso. Ecco 10 cose che non sai di Colin
Morgan.
9. È noto per i ruoli
televisivi. Tra i primi, e più fortunati, ruoli che
l’attore ricopre vi è quello di Merlino per la serie
Merlin, andata in onda dal 2008 al 2012. Sempre nel 2008
recita nel decimo episodio della quarta stagione di Doctor
Who, con David
Tennant, mentre negli ultimi anni ha fatto parte del
cast di The Fall – Caccia al serial killer (2014-2016),
Humans (2015-2018), dove recita nel ruolo di Leo, accanto
alle attrici Gemma
Chan e Carrie-Anne
Moss, e The Living and the Dead (2016). Nel
2019 recita nel quarto episodio della terza stagione di The Crown,
con protagonista Olivia
Colman.
Colin Morgan non è su
Instagram
8. Non è presente sul social
network. L’attore ha affermato di non possedere alcun
profilo su Instagram, non apprezzando il modo in cui la piattaforma
porta ad un eccessiva esposizione mediatica. È tuttavia possibile
trovare su questa alcune fan page a lui dedicate, la più seguita
delle quali vanta 26,8 mila followers. All’interno di questa, è
possibile ritrovare gli ultimi aggiornamenti legati all’attore, sia
riguardanti i suoi progetti sia legati alla sua vita al di fuori
dal set.
Colin Morgan: chi è la sua
fidanzata
7. Ha una lunga relazione
sentimentale. A partire dal 2010 Morgan vive una relazione
con l’attrice Katie McGrath, celebre per il ruolo
di Lena Luthor in Supergirl. I due si sono conosciuti sul
set della serie Merlin, e da quel momento sono diventati
una solida coppia del mondo dello spettacolo. Negli anni, hanno poi
manifestato la volontà di non condividere dettagli della loro vita
privata, dichiarandosi entrambi contrari al mondo dei social
media.
Colin Morgan in Doctor Who
6. Ha avuto un ruolo nella
celebre serie. Nel 2010 l’attore partecipa al decimo
episodio della quarta stagione di Doctor Who, intitolato
Midnight. Nella puntata in questione, il dottore organizza
un viaggio verso il pianeta che dà il nome al titolo, e per
raggiungerlo riempie un particolare autobus corazzato, all’interno
del quale si può ritrovare anche Morgan, nei panni di Jethro Cane,
figlio ribelle di una famiglia invadente.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Colin Morgan in Merlin
5. Desiderava ardentemente
di far parte dello show. Parlando della serie che lo ha
reso celebre, l’attore ha raccontato di aver spinto molto per poter
ottenere un colloquio per la parte del protagonista. Ad
affascinarlo della serie, era infatti la possibilità di misurarsi
con luoghi lontani e situazioni appartenenti al mondo del
fantasy.
4. Voleva dar vita ad un
Merlino diverso dal canone. Nel ricoprire il ruolo del
mago Merlino, Morgan desiderava poter infrangere l’idea che si ha
spesso del personaggio, di un uomo anziano e dalla lunga barba
grigia. Il suo Merlino è invece un giovane goffo alle prime armi
con la magia, e dar vita a questo percorso di crescita era
l’aspetto che più lo affascinava del personaggio.
3. È entusiasta del
finale. Conclusasi con la quinta stagione, la serie ha
portato a termine il viaggio del personaggio. Nel ricordare il
finale, l’attore racconta di essersi emozionato molto al momento
delle riprese, e di considerarlo il miglior modo con cui la serie
potesse terminare, tanto per il protagonista quanto per i
personaggi intorno a lui.
Colin Morgan in Legend
2. Ha avuto un ruolo di
rilievo. Nel film Legend, dove Tom
Hardy interpreta entrambi i malavitosi gemelli Kray,
Morgan ricopre il ruolo di Frankie Shea, personalità di bel
aspetto, incaricato come autista dei Kray. Il suo personaggio, pur
se non tra i principali, avrà particolare importanza all’interno
del film.
Colin Morgan: età e altezza
1. Colin Morgan è nato a
Armagh, Inghilterra, il 1° gennaio 1986. L’attore è alto
complessivamente 183 centimetri.
A sorpresa, è stato rivelato il logo
del sequel di Space Jam, che riporta
anche il titolo del film, che sarà Space Jam: A New
Legacy. Il logo è stato diffuso insieme ad una foto
di LeBron James che indossa un berretto con lo
stesso stampato sulla parte frontale.
Ecco di seguito il logo:
Questi invece dovrebbero essere i personaggi del sequel:
Dom, uno dei figli
di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per
divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i
videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo
dare al di là della pallacanestro.
Malik, il
direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio
destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si
conoscono da quando erano bambini.
Darius, il figlio
maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo,
nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto
vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo
compagno di squadra.
Xosha, la figlia
più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul
campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.
Vi ricordiamo che pellicola vanterà
la produzione di Ryan Coogler, regista
di Black
Panther, Creed e Fruitvale
Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio
2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il
campione di basket americano Michael
Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul
campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella
degli amici.
Cardinal è la
serie tv canadese del 2017 adattamento del romanzo Quaranta
modi per dire dolore di Giles Blunt, in cui
degli investigatori indagano sull’omicidio di una giovane ragazza.
La serie tv è ideata da Aubrey Nealon ed è diretta
da Daniel Grou e Jeff Renfroe.
CTV canale che per
primo ha trasmesso la serie, dopo la prima messa in onda ha deciso
di rinnovarla per una seconda e una terza stagione di sei episodi
ciascuno. Una quarta stagione è in arrivo.
Cardinal: quando è uscita e dove vederla in streaming
La serie tv è andata in onda nel 2017 per la prima volta sul
canale CTV. In Italia, la serie va in onda dal 20 novembre 2018 su
La EFFE.
Cardinal: la trama e il cast
Nella serie L’investigatore John
Cardinal e la collega Lise Delorme indagando su una serie di
crimini commessi nella città di Algonquin Bay, nel tentativo di
salvare le prossime possibili vittime degli assassini.
Nella serie protagonisti sono
Billy Campbell nei panni di Det. John Cardinal,
Karine Vanasse nei panni di Det. Lise Delorme,
Glen Gould nei panni di Det. Jerry Commanda,
Eric Hicks nei panni di Connestabile Derek K. Fox,
Kristen Thomson nei panni di Det. Serg.
Noelle Dyson, Deborah Hay nel ruolo di Catherine
Cardinal, Alanna Bale come Kelly Cardinal,
David Richmond-Peck come Serg. Malcolm Musgrave,
James Downing come il Det. Ian McLeod,
James Thomas come il Det. Hannam e Zach
Smadu come il Det. Ash Kular.
Cardinal, le stagioni
La prima stagionedi Cardinal racconta di quando nella baia di
Algonquin, in Ontario, viene ritrovato in una miniera abbandonata
il corpo di una ragazza di 13 anni. Il detective John Cardinal, che
stava indagando sulla vittima, Katie Pine, che è scomparsa da mesi,
è sulle tracce del suo assassino. Per questa indagine, è sostenuto
contro la sua volontà dalla poliziotta Lise Delorme, la sua nuova
collega imposta dalla sua gerarchia. Per John Cardinal, i segni
dell’omicidio corrispondono al modo di operare di un assassino
seriale. Inizialmente scettica, la sua nuova compagna di squadra,
convinta dalle nuove scoperte, aiuta a rintracciare l’assassino
negli ampi spazi aperti di questa regione, in un’atmosfera pesante
e gelata.
Nella seconda stagione di
Cardinal la giovane donna, che soffre di amnesia dopo
essere stata colpita alla testa, appare ad Algonquin Bay. Presto
vengono scoperti corpi mutilati, secondo alcuni riti religiosi
occulti. I corpi sono membri di un gruppo locale di motociclisti
noti per il traffico di droga. John Cardinal e la squadra
sospettano che qualcuno stia cercando di eliminarli. Nel frattempo,
la salute mentale della moglie preoccupa Cardinal e Musgrave pensa
di aver finalmente trovato le prove che sta cercando contro di lui.
La terza stagione è attualmente inedita. La quarta stagione
debutterà nel 2020.
Cardinal: trailer
https://www.youtube.com/watch?v=TNhoovuhLIU
https://www.youtube.com/watch?v=NAsu6J5E8Pk
La serie è prodotta da Jessica
Daniel, mentre produttori esecutivi sono Jennifer Kawaja, Julia
Sereny, Daniel Grou, Jocelyn Hamilton, Armand Leo, Aubrey Nealon,
Sarah Dodd, Patrick Tarr.
Intervista a
Lillo che, insieme a Greg, esordisce alla
regia con D.N.A. (Decisamente Non
Adatti), dal 30 aprile disponibile on demand su Sky
Prima Fila Premiere, TimVision, Chili, Google Play, Infinity, CG
Digital e Rakuten Tv., distribuito da Vision Distribution e Lucky
Red.
D.N.A. (Decisamente Non
Adatti) è la storia didue ex-compagni di
scuola elementare, molto diversi tra loro, che si
rincontrano da adulti e decidono di scambiarsi i codici genetici
per migliorare le proprie vite. Tra esperimenti scientifici
maldestri e hackeraggi del DNA dagli effetti nefasti, i due
risulteranno Decisamente Non Adatti a queste nuove vite.
Vision Distribution
e Lucky Red sono lieti di annunciare che
D.N.A. (Decisamente Non Adatti), la
commedia che segna l’esordio alla macchina da
presa di Lillo & Greg, con protagonisti
Lillo, Greg e Anna Foglietta, sarà disponibile on
demand dal 30 aprile.
Il film, inizialmente previsto per
un’uscita in sala il 30 aprile, mantiene la data di lancio andando
direttamente on demand sulle piattaforme SKYPRIMAFILA
Premiere, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, INFINITY, CG
Digital e RAKUTEN TV nell’ambito
dellacampagna
#IORESTOACASA.
Interpretato da Lillo & Greg e Anna
Foglietta, e scritto da Edoardo Falcone, Claudio Gregori (Greg),
Lillo Petrolo (Lillo), D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è
una produzione Lucky Red e Vision Distribution con la
collaborazione di Sky e Amazon Prime Video, distribuito da Vision
Distribution.
In passato, per un certo periodo, si
è parlato piuttosto con insistenza del fatto che James Gunn avrebbe dovuto visionare
l’Universo Cosmico della Marvel dal punto di vista
cinematografico, in relazione al ben più ampio MCU. Il progetto è
poi caduto nel dimenticatoio dopo il licenziamento del regista da
parte della Disney, che nel frattempo venne assunto dalla Warner
Bros. per occuparsi della regia di The Suicide Squad. Gunn è stato poi
reintegrato dalla Casa di Topolino e il terzo capitolo dei
Guardiani della Galassia è tornato ufficialmente
sotto la sua egida.
Se Gunn tornerà prima o poi ad
occuparsi dell’Universo Cosmico rimane ad oggi un mistero, ma con
l’arrivo al cinea de Gli Eterni il prossimo anno, sembra
che i Marvel Studios si stiano preparando ad introdurre sul grande
schermo numerose Entità Cosmiche. Di seguito abbiamo raccolto i 10
personaggi dell’Universo Cosmico della Marvel che non sono ancora
stati introdotti al cinema e che meriterebbero una possibilità:
Adam Warlock
In Guardiani della Galassia Vol. 2 di James
Gunn è presente un easter egg che fa riferimento ad Adam
Warlock. Si tratta della scena post-credits, in cui Ayesha crea un
essere artificiale per sconfiggere i Guardiani e lo chiama proprio
Adam.
Ciononostante, il vero Adam Warlock
non ha ancora fatto il suo debutto nel MCU. L’occasione perfetta
sarebbe stato Avengers:
Infinity War, dal momento che nella serie a fumetti, il
personaggio gioca un ruolo fondamentale nella storia. Purtroppo,
ciò non è accaduto.
Nova
Come accaduto per Adam Warlock,
anche per Nova il regista e sceneggiatore James Gunn ha spianato la
strada per l’introduzione del supereroe nel MCU. La Nova Corps ha
giocato un ruolo importante nel primo film sui
Guardiani della Galassia: nonostante l’organizzazione sia
composta da diversi membri, nel cinecomic di Gunn non abbiamo visto
Richard Rider, la prima incarnazione del personaggio dei
fumetti.
Ad ogni modo, il modo migliore per
introdurre Nova nel MCU sarebbe attraverso l’incarnazione di Sam
Alexander, il figlio di un ex-Centurione Nova, Jesse Alexander, che
potrebbe tranquillamente unirsi agli Young Avengers.
Galactus
Il personaggio di Galactus è già
apparso sul grande schermo, ma è stato ne I Fantastici 4 e
Silver Surfer, il film Fox del 2007 con Ioan
Gruffudd, Jessica
Alba, Chris
Evans (futuro Captain America del MCU) e Michael Chiklis.
In quel film, però, nonostante il
personaggio fosse l’antagonista principale, restava piuttosto
nell’ombra, dal momento che la sua presenza non viene mai mostrata
esplicitamente. Nel MCU, un personaggio come Galactus potrebbe
finalmente risplendere di luce propria e avere la giustizia che
merita.
Silver Surfer
Silver Surfer è stato uno dei
personaggi principali del film I Fantastici 4 e Silver
Surfer del 2007, diretto da Tim Story. Nel film è interpretato,
grazie all’utilizzo della motion capture, da Doug Jones, mentre la
voce, nella versione originale, era di
Laurence Fishburne. Sicuramente, uno dei personaggi migliori
che il MCU non ha ancora introdotto…
Amatsu-Mikaboshi
Amatsu-Mikaboshi, conosciuto anche
come il Re del Caos, è il villain dell’Universo Cosmico che guida
la Guerra del Caos nei fumetti. Il personaggio, che si ispira alla
mitologia giapponese, è rappresentato, di solito, come un
supercattivo e demoniaco dio del male, tra i nemici principali
degli Dei, inclusi Ercole e Thor.
Morte
Per molto tempo si è parlato
dell’ingresso del personaggio di Morte nel MCU. Secondo vecchi
rumor, il personaggio dovrebbe fare il suo debutto ufficiale in
Doctor Strange in the Multiverse of Madness,
ma ad oggi non esistono conferme in merito.
Conosciuta anche come Lady Morte, si
tratta di un’entità astratta, l’incarnazione della fine della vita
nell’Universo Marvel, controparte negativa di Eternità,
l’incarnazione di ogni forma di vita nell’Universo. Il modo in cui
il personaggio potrebbe essere introdotto nel MCU resta di
grandissimo interessante per tutti i fan dell’universo
condiviso…
Entità Cosmiche
Al di là di Morte, ci sono tanti
altri personaggi dai poteri sconfinati che potrebbero essere
introdotti nel MCU. Questi personaggi rispondono al nome di Entità
Cosmiche, tra gli esseri più potenti dell’universo, in grado di
gestire l’equilibrio dei mondi. Tra le più celebri Entità Cosmiche
che potrebbe fare il loro ingresso nell’Universo Cinematografico
Marvel figurano certamente Eternità, Tribunale Vivente e
Infinità.
L’Osservatore
Gli Osservatori sono già stati
introdotti in un divertente momento della scena post-credits di
Guardiani della Galassia Vol. 2. Tuttavia, il più celebre
degli Osservatori, ossia Uatu, potrebbe essere introdotto nel MCU
grazie ad un nuovo film dedicato ai Fantastici 4: la prima
apparizione nei fumetti dell’umanoide extraterrestre avanzato,
infatti, è stata proprio nel numero 13 della prima serie dedicata
ai personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby.
Zona Negativa
Quando i
Fantastici 4 faranno finalmente il loro debutto nel MCU, ci
sarà bisogno che il film introduca necessariamente anche la
dimensione della Zona Negativa, il cui accesso è stato scoperto da
Mister Fantastic, nel tentativo di fornire un’alternativa di
conquista a Galactus.
Abitanti della Zona Negativa sono
numerose forme di vita, tra le quali Annihilus, acerrimo nemico dei
Fantastici 4. L’idea che un personaggio come Annihilus (conosciuto
anche come “la Morte che cammina”) possa apparire nel MCU è
sicuramente interessante, ma senza l’introduzione della Zona
Negativa, ciò non potrà mai accadere.
L’Impero di Shi’ar
Quando la Marvel introdurrà
finalmente gli
X-Men sul grande schermo, la cosa più importante che dovrà fare
sarà differenziarsi completamente dai film della Fox. Se infatti
quei film si sono focalizzati principalmente sul concetto di
diversità, sappiate che c’è ancora tanto da esplorare per quanto
riguarda i celebri mutanti.
Al di là dei Fantastici 4, l’unico
team della Marvel che ha esplorato lo spazio più di qualsiasi altro
sono stati proprio gli X-Men: ecco perché prima o poi dovrà
arrivare il momento di portare l’Impero di Shi’ar al cinema.
Come annunciato dai Me contro
Te nei giorni scorsi, il loro primo film, Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor
S, sarà finalmente disponibile da
domani, 1 Maggio, per l’acquisto in digitale. Luì e Sofì (Me
contro Te) inoltre domani, per l’occasione, presenteranno la
Premiere dei primi 10 minuti del film sul loro canale YouTube.
SINOSSI –Il
Signor S sta tramando vendetta e lavora ad un piano per diventare
il padrone del mondo. Luì e Sofì (i Me contro Te) saranno chiamati
ad impedirglielo in una nuova avventura, regalando ai loro piccoli
fan e a tutte le famiglie divertimento e tante sorprese.
Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor
S è diretto da Gianluca Leuzzi,
da un soggetto di Luigi Calagna e Sofia Scalia, e scritto
da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia
Scalia.
La fotografia del film è di Davide
Crippa, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario
Torre e i costumi di Cristina Audisio. Le musiche originali del
film sono di Stefano Della Casa.
Me contro Te Il Film – La
vendetta del Signor S è una produzione Warner Bros.
Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te.
Me contro Te Il Film –
La Vendetta del Signor Ssarà disponibile da
domani, 1 Maggio, per l’acquisto in digitale su Apple Tv,
Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV, mentre dal 14 Maggio il film sarà
disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e
VVVVID.
Inoltre il 5
maggio arriva in libreria il terzo
Fantalibro dei Me contro te,
Sfida il Signor S con Luì e Sofì,
edito da Mondadori Electa.
Negli USA, Greg
Daniels è una vera e propria divinità della
comedy. Basterebbe citare The
Office e Parks and
Recreations per avere la dimensione del talento
comico dell’autore che, con Upload, la sua prima collaborazione con
Prime Video, mette a segno un altro
colpo vincente.
La serie, disponibile sulla
piattaforma dal 1° maggio, può essere definita una comedy sci-fi,
con risvolti romantici e thriller. In questi termini, Upload sembra
quindi un grande crogiolo di temi e trame, ma Daniels riesce a
sviluppare in maniera coerente e lineare tutti questi aspetti.
Upload, la trama
Siamo nel 2033. Nathan è un
programmatore, il suo bell’aspetto e le sue abitudini lasciano
pensare che sia una persona superficiale. Ha una bella fidanzata di
nome Ingrid, ricca e appariscente, un socio con cui sta progettando
un’invenzione che cambierà il mondo, una vita piena di promesse.
Tuttavia, una sera, mentre è in un’autobomobile “autopilotata”, di
quei modelli che nel 2033 sono la norma, Nathan (Robbie
Amell) ha un incidente. Con la vita del ragazzo appesa
ad un filo, la bella Ingrid, innamorata ed intenzionata a passare
tutta la sua vita accanto al ragazzo, decide di fargli fare un
upload. Una nuova tecnologia, in questo futuro prossimo, permette
infatti di scaricare da un corpo dcestinato a decadere la memoria,
i ricordi, la personalità, tutte quelle qualità che rendono ogni
essere umano unico e irripetibile, per conservarle e “caricarle”
poi in un paradiso digitale.
Nathan si risveglia così a
Lakeview, un vero e proprio paradiso digitale in cui il suo corpo è
stato ricreato grazie alla tecnologia e che esiste solo in forma di
codici e numeri. Si tratta, alla vista, di un albergo di super
lusso su un lago, in mezzo alla natura, in cui si può soggiornare
soltanto se esiste qualcuno dall’altra parte disposto a pagare per
questo. Con la ricchezza apparentemente illimitata di Ingrid,
Nathan ottiene un posto in prima fila in questo lussuoso albergo.
Può rimanere in vacanza per sempre, può continuare a rimanere in
contatto con i suoi cari, può addirittura fisicamente interagire
con loro, grazia a speciali tecnologie. Insomma, sembra che la
morte sia stata definitivamente ingannata.
Tuttavia esiste un prezzo per il
paradiso che non si quantifica solo in banconote e cifre. Nathan
scoprirà di “appartenere” a tutti gli effetti ad Ingrid, di essere
un burattino nelle sue mani che lei vizia e addirittura vesta,
proprio come una bambola. Inoltre, entrerà in contatto con Nora,
un’impiegata di Horizon, la multinazionale che gestisce questi
paradisi digitali, e pian piano si innamorerà di lei. Non solo.
Proprio con l’aiuto di Nora, scoprirà che alcune delle sue memorie
sono state alterate e cancellate durante l’Upload, e comincerà a
pensare che il suo incidente con la macchina “autopilotante”
potrebbe non essere stato tale.
Un episodio pilota travolgente
In un solo, folgorante episodio
Greg Daniels condensa una storia complicata, con
tanti risvolti e toni e cattura decisamente l’attenzione del
pubblico.
Se il pilota è quindi confezionato
perfettamente per far appassionare lo spettatore alla vicenda,
promettendo commedia, romanticismo e mistero, la serie si sviluppa
prevalentemente sul binario della comedy, affidandosi a situazioni
sopra le righe ma nascondendo qua e la riflessioni relative al
ruolo della tecnologia nel nostro mondo, parlando direttamente al
pubblico del 2020.
In un mondo in
cui le app per smartphone stanno diventando un surrogato della vita
vera, non è troppo fantascientifico immaginare che prima o poi la
morte fisica potrà essere ingannata salvando i nostri software
(memoria, carattere, esperienza). Non è dopotutto un’idea nuova
alla narrazione di fantascienza, tuttavia Daniels ne ha anche una
riflessione consumistica, dal momento che l’aldilà di Update
mantiene a tutti gli effetti le differenze di classe che esistono
nel mondo reale. Il livello di lusso nel paradiso di Lakeview
dipende da quanti soldi si possiedono, l’accesso a servizi o anche
cibo dipende da quello che puoi o non puoi pagare. Allo stesso
tempo, l’assenza di soldi, nella vita vera, ti consente una mera e
grigia sopravvivenza in un mondo in cui la tua coscienza continua a
vivere. No, non c’è grande differenza tra la vita come la
consociamo e la morte come la immagina Daniels nel suo show.
Una riflessione sull’invasione tecnologica nella vita
Greg Daniels si
cura di inserire nel suo mondo futuristico numerosi accorgimenti
che mostrano l’avanzamento della tecnologia, piccoli dettagli, come
i cellulari olografici che si attivano tra pollice e indice, oppure
i dispositivi per registrare il video consenso prima di un rapporto
sessuale, che mostrano in che modo la tecnologia può penetrare in
maniera sempre più capillare, più di adesso, nella vita e nelle
abitudini sociali.
Upload è
quindi una continua riflessione su come la tecnologia, guidata
dall’estremizzazione del Capitalismo (non troppo distante dal
nostro quotidiano), può cambiare, dare o togliere valore alla vita
di ognuno. E tutto viene raccontato attraverso un linguaggio
leggere, un tono comico e una serie di sequenze da sit-com,
costruite grazie ad un ventaglio di comprimari che arricchiscono e
vivacizzano non solo la stramba comunità di Lakeview, ma anche il
mondo reale, la New York in cui vive e si muove Nora.
La visione di Daniels non è affatto
allegra o rosea, eppure con Upload ci racconta un mondo che
potrebbe essere, ce ne mostra i possibili orrori, ma ci continua a
regalare la possibilità di riderne con consapevolezza.
Nel 2017 venne annunciato che
Gareth Evans, regista di The Raid –
Redenzione, avrebbe diretto uno standalone dedicato a Deathstroke, il villain DC interpretato da
Joe Manganiello in una delle due scene
post-credits di Justice
Leauge. In seguito al flop del film di
Zack Snyder e alla nuova linea intrapresa dalla
Warner Bros. in merito al DCEU, il progetto è stato ufficialmente
accantonato.
Adesso, in una recente intervista
con Yahoo Movies UK, è
stato lo stesso Gareth Evans a svelare i dettagli
su quel film che non ha mai visto la luce. Il regista ha spiegato
che quando venne incaricato di dirigere un film su Deathstroke, era “abbastanza entusiasta ed
eccitato all’idea”, impegnandosi in quel periodo a fare
diverse ricerche sul personaggio. Nei piani di Evans c’era
l’intento di raccontare “una storia lineare ed asciutta, una
sorta di racconto delle origini del personaggio. Un film della
durata di 100 minuti, massimo 110, che non avrebbe comunque dovuto
superare le due ore.”
Gareth Evans ha
aggiunto di essere stato influenzato dal cinema noir dei registi
sud-coreani, e che avrebbe voluto basarsi su quei toni e quello
stile per il suo Deathstroke: “Questi film sono
incredibili: la trama, le tonalità dei colori… la grinta e
l’aggressività di questi film erano tutti elementi super
interessanti per raccontare la storia di Deathstroke.”
In base alle dichiarazioni di Evans,
è probabile che il film su Deathstroke, nella linea temporale del DCEU,
si sarebbe collocato prima dei fatti narrati in Justice
League, dal momento che Slade Joseph Wilson,
nella scena post-credit del film, aveva già assunto l’identità del
celebre mercenario dei fumetti.
In Billions 5×01
che si intitolerà dall’episodio “The New Decas” Bobby Axelrod
raggiunge un traguardo importante. Chuck fa fatica a
orientarsi, e lui e Wendy navigano in una nuova normalità. Le
tensioni sono alte ad Ax Cap ora che Taylor Mason è
tornato. Axe affronta il nuovo rivale Mike Prince. Taylor
lotta con una decisione nella premiere della
quinta stagione.
Billions 5×01
In Billions
5 protagonisti sono il premio Oscar, vincitore di
Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden
Globe
Damian Lewis, Billions è
una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una
media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le
piattaforme. Le prime tre stagioni di BILLIONS sono
andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su Now
Tv.
Quando tutti sono fuori per cercare
vendetta, nessuno è al sicuro. Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck
Rhoades (Paul
Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades
(Maggie
Siff), moglie del primo e fidata consigliere del se
condo, si sono uniti per formare un’alleanza difficile da pensare
ma molto efficace, mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali,
tra cui Grigor Andolov (guest star
John Malkovich), Taylor Mason (Asia
Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e
Waylon “Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il
tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in
questa stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è
alto il prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La
serie vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola
Rashad, Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e
Malin Akerman.
BILLIONS 5 è stato
creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian Koppelman e
David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross
Sorkin.
Stando ad un nuovo report di
Disinsider (che in passato si è rivelato alquanto affidabile in
materia di rumor e notizie esclusive), i Walt Disney Studios
sarebbero al lavoro sul live action di
Hercules, il classico d’animazione del
1997, diretto da Ron Clements e John Musker.
Il film, a differenza del più
recente Lilli e il Vagabondo, non
sarà destinato a Disney+, ma arriverà sul grande schermo
e sarà prodotto da Jeffery Silver(Il re
leone, Tron: Legacy) e Karen
Gilchrist (Il re leone, The Mandalorian).
Come già accaduto per La Bella e la Bestia, Aladdin e per
l’attesissimo La sirenetta, anche la colonna sonora del live action
di Hercules sarà composta da brani già
presenti nel classico originale e da nuove canzoni.
Al momento si tratta di semplici
voci di corridoio. Restiamo in attesa di eventuali conferme o
smentite. Ricordiamo tra i prossimi live action Disney in cantiere,
figurano Cruella con Emma
Stone, Pinocchio di Robert
Zemeckis, ma anche Biancaneve e i sette nani,
Bambi e La spada nella
roccia.
Hercules è
il primo film di animazione Disney basato sulla mitologia greca e
racconta le avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo
nome latino Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle
famose dodici fatiche quanto sulla meno
nota Gigantomachia.
La Paramount Pictures e la eOne di
proprietà della Hasbro hanno annunciato lo sviluppo di un film
animato sui Transformers che sarà diretto da
Josh Cooley, regista di Toy Story
4. La notizia arriva in esclusiva da
Deadline, che conferma che il film sarà a tutti gli effetti un
prequel.
La storia del film animato sarà
ambientata su Cybertron ed esplorerà la relazione tra Optminus
Prime e Megatron. Al momento non sono stati rivelati ulteriori
dettagli sulla trama. La sceneggiatura porterà la firma di
Andrew Barrer e Gabriel Ferrari,
noti per aver curato lo script del film MarvelAnt-Man
and the Wasp.
Per quanto riguarda la saga
cinematografica principale di
Transformers, lo scorso gennaio abbiamo
appreso che
la Paramount aveva ingaggiato due diversi sceneggiatori per
riavviare il franchise campione d’incassi, lanciato dal regista
Michael Bay nel lontano 2007.
Joby
Harold (King Arthur – Il potere della spada, Army of
the Dead) e James Vanderbilt (Zodiac, Murder
Mystery), infatti, sono stati incaricati di lavorare a due
differenti sceneggiature per due differenti nuovi film. Al momento
i dettagli sulle trame di entrambi i progetti non sono stati
rivelati. In cantiere dovrebbe esserci anche un sequel di
Bumblebee, lo spin-off
di Travis
Knight con Hailee
Steinfeld, uscito nel 2018.
Sempre in merito alla saga
principale, l’ultimo film ad essere arrivato nelle sale è stato
Transformers
– L’ultimo cavaliere del 2017, con
protagonisti Mark Wahlberg, Josh Duhamel, John
Turturro, Glenn Morshower e Anthony
Hopkins.
Sono molte le novità dei prodotti
legati al mondo di Star
Wars che il prossimo 4 maggio festeggia lo
Star Wars Day, l’evento mondiale
nato spontaneamente dai fan per celebrare la saga galattica più
amata di sempre. Dalle edizioni speciali per il quarantesimo
anniversario dell’iconico film Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora, fino alle
proposte ispirate a The
Mandalorian, la serie evento live action
disponibile sulla piattaforma streaming Disney+.
PlaysetLego Star Wars A-Wing
Starfighter
I fan di Star Wars possono unirsi
all’Alleanza Ribelle nella lotta contro il lato oscuro, grazie
all’iconico Starfighter A-wing del film Star Wars: Il Ritorno
dello Jedi che arricchisce la LEGO® Star Wars™ Ultimate
Collector Series. Il nuovo set è decorato con dettagli autentici e
include un’esclusiva minifigure del pilota A-wing, che potrà essere
facilmente rimosso grazie alla calotta removibile dell’astronave.
Per la prima volta i costruttori potranno accedere alla cabina di
pilotaggio molto dettagliata della nuova navicella spaziale.
Prezzo
consigliato: €199,99 Citazione: Lego per Lucasfilm
Casco di Stormtrooper Star Wars di LEGO
Replica super dettagliata
dell’iconico casco da Stormtrooper, per mettersi alla prova e
rivivere le scene epiche della saga di Star Wars. Il misterioso
look degli Stoormtrooper è fedelmente riprodotto con mattoncini
LEGO e dettagli adesivi ed è corredato da una base con targa per
esporlo in casa.
Prezzo
consigliato: €59.99
Citazione: LEGO per Lucasfilm
Casco di Boba Fett Star Wars di LEGO
Replica del casco di Boba Fett, uno dei più pericolosi cacciatori
di taglie della Galassia, da costruire ed esporre in casa. Questo
set è il regalo perfetto per i fan grandi e piccoli di Star Wars e
una grande sfida per i costruttori di Lego. Il kit riproduce le
forme e i dettagli autentici dello splendido casco di Boba Fett,
ricreati con i mattoncini LEGO. Prezzo
consigliato: €59.99 –
Citazione: LEGO per Lucasfilm.
Special Boxset Star Wars Saga Home Video (DVD, Blu-Ray,
4K UHD)
Special Boxset per rivedere tutti
i film dell’epica saga di Star Wars comodamente a casa. Disponibile
in vari formati per garantire la visione a tutta la famiglia su
qualsiasi dispositivo. Disponibili per la prima volta in assoluto
tutti gli episodi in formato 4K UHD. Anche nelle versioni DVD e
Blu-Ray, gli episodi dal I al V sono configurati con aggiornamento
digitale del master. Il Boxset 4K include anche un libro illustrato
con litografie iconiche.
Prezzo
consigliato: DVD € 97,90 – Blu-Ray €129 – 4K UHD
€229
Citazione:
Lucasfilm – Walt Disney Home Video
Peluche piccolo Il Bambino Star Wars: The
Mandalorian Disney Store
“Il Bambino” è pronto a ricevere
grandi abbracci e a vivere avventure intergalattiche in formato
peluche piccolo. Nota anche come “Baby Yoda”, l’adorabile creatura,
icona della
cultura pop, compare nella serie Star Wars: The
Mandalorian.
Prezzo al pubblico : €30.90 Citazione: Disney Store
Set da gioco personaggi deluxe Star Wars: l’Impero Colpisce
Ancora Disney Store
I piccoli Jedi potranno rivivere
le epiche scene di Star Wars con qesto set da gioco di personaggi
deluxe! Il set inclde 9 personaggi classici per celebrare il 40°
anniversario di
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora.
Prezzo al pubblico: €35.90 Citazione: Disney Store
Pin Star Wars: May the 4th Be with You 2020 Disney
Store
Questa splendida pin di Star Wars
in edizione limitata è il regalo perfetto per celebrare lo Star
Wars Day: May the 4th be with you! Non importa se al
fianco del Primo Ordine o dell’Alleanza Ribelle, questa pin farà
contenti tutti i fan!
Prezzo al
pubblico: €14 Citazione: Disney Store
Tazza anniversario Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora Disney
Store
Questa tazza di
Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora in versione
anniversario è perfetta per godersi un momento di pausa prima di
combattere al fianco del Primo Ordine o dell’Alleanza Ribelle!
Perfetta per tutti i fan di Star Wars, questa tazza celebra il 40°
anniversario del film.
Prezzo al pubblico: €15 Citazione: Disney Store
Action Figure Die-Cast Droide Imperial Probe Élite Series
Disney Store
Progettati per esplorare lo Spazio
più profondo, i droidi Imperial Probe sono utilizzati sia per scopi
militari che scientifici. Perfetta per catturare anche i cacciatori
più tenaci, questa Action Figure darà un tocco classico alle
collezioni dei fan di Star Wars.
Prezzo al
pubblico: €36 Citazione: Disney Store
Felpa Spirit Jersey “Il Bamino”
Star Wars: The Mandalorian Disney Store
Questa felpa Spirit Jersey ispirata alla serie Disney+Star Wars: The
Mandalorian è perfetta per i fan dell’icona pop “Il Bambino”,
anche noto come Baby Yoda. In arrivo da una galassia lontana, la
comoda felpa è decorata con una stampa a sbuffo fronte/retro.
Prezzo al pubblico: €60 Citazione: Disney Store
Peluche Il Bambino Star Wars: The Mandalorian di
Mattel
Morbido peluche in vinile da 28cm ispirato a uno dei personaggi
più amati della serie Disney+Star Wars: The
Mandalorian.
Prezzo consigliato : €39.99 Citazione: Mattel per Lucasfilm
Casco elettronico di Boba Fett Star Wars: The Black Series di
Hasbro
L’Impero colpisce ancora con questo casco elettronico di Boba
Fett della linea Star Wars: The Black Series di Hasbro. Questo
imperdibile oggetto da collezione è arricchito con decorazioni
premium, dettagli realistici e design ispirato all’iconico film.
Include un visore mobile corredato di flash a LED e un display HUD
rangefinder illuminato, con cui riprodurre le avventure galattiche
del cacciatore di taglie.
Prezzo consigliato: €139.99 Citazione: Hasbro per Lucasfilm.
Figure Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora – 40° anniversario –
Star Wars: The Black Series di Hasbro
Assortimento di Figure da 15cm Star
Wars: The Black Series di Hasbro per celebrare il 40° anniversario
di
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora. Decorate
con dettagli e design ispirati al film, le Figure sfoggiano tutta
la qualità e il realismo ricercati dai veri fan di Star Wars.
Queste Figure da esposizione sono ispirate al film Star
Wars: l’Impero Colpisce Ancora e includono la Principessa
Leia, Luke Skywalker Bespin, Han Solo, Yoda e un pilota di AT-AT.
Skywalker, R2-D2, Lando Carlisian, il pilota dell’Imperial TIE
Fighter e il Soldato Ribelle.
Prezzo consigliato: €24.99 cad. Citazione: Hasbro per Lucasfilm
Disponibile su Amazon
Action Figure Droide Imperial Probe deluxe Black Series di
Hasbro
Con questa Action Figure deluxe
Star Wars: The Black Series di Hasbro ispirata al droide Imperial
Probe, i fan potranno celebrare il 40° anniversario di
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora. Progettati per
esplorare lo Spazio più profondo, i droidi Imperial Probe sono
temibili esploratori e cacciatori. Questa Action Figure è corredata
da uno stand che permette ai fan di esporlo nella propria
collezione di Star Wars. Finemente decorato come il droide del film
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora,
l’Imperial Probe deluxe da 15cm presenta dettagli premium e diversi
punti di articolazione.
Prezzo consigliato: €36.99 Citazione: Hasbro per Lucasfilm
Esclusiva Amazon
Personaggi in vinile Star Wars Pop! di Funko – Luke su Thaun
Thaun e Darth Vader in meditazione
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora.Ecco i nuovissimi
personaggi in vinile Pop! di Funko della serie Star Wars per
celebrare il quarantesimo anniversario del film.
Prezzo consigliato: € 29,99 Citazione: Funko per Lucasfilm
Personaggi in vinile Star Wars Pop! di Funko – Capanna di Yoda
e Han Solo e Leia
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora.Ecco i nuovissimi
personaggi in vinile Pop! di Funko della serie Star Wars per
celebrare il quarantesimo anniversario del film.
Prezzo consigliato: €34,99 / € 29,99 Citazione: Funko per Lucasfilm
Personaggi in vinile Star Wars Pop! di Funko – Luke in training
e Han Solo nella Carbonite
Star Wars: l’Impero Colpisce Ancora.Ecco i nuovissimi
personaggi in vinile Pop! di Funko della serie Star Wars per
celebrare il quarantesimo anniversario del film.
Prezzo consigliato: € 14,99 Citazione: Funko per Lucasfilm
Anni prima di debuttare al cinema
in qualità di registi, Chad Stahelski e
David Leitch hanno lavorato come stuntman alla
trilogia di Matrix. Addirittura,
Stahelski ha lavorato in qualità di controfigura di
Keanu Reeves in Matrix e Matrix:
Reloaded, e anche in qualità di coordinatore degli stunt nel
secondo capitolo della saga e in Matrix:
Revolutions.
Chad Setahelski e
David Leitch hanno descritto il loro
coinvolgimento nel nuovo capitolo in questi termini: “Ci
occuperemo più che altro dei concept di alcune delle coreografie e
ci confronteremo di volta in volta con il resto dello
stuff”. Palando invece del lavoro della Wachowski in
qualità di regista, il duo ha spiegato: “Lana dirige ogni scena
da sola, anche quelle d’azione. Le riprese di seconda unità servono
soltanto per altre inquadrature utili alla costruzione della scena
o per altre inquadrature in location diverse. Ma è Lana ad
occuparsi delle scene d’azione ed è lei che unisce il lavoro
realizzato dall’unità principale. Ecco perché ciò che fa è sempre
incredibile.”
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è
stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell,
mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare
nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io
abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono
ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi
personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di
lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la
Wachowski. “Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in
The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente
della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista
creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che
dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di
Matrix“.
Lo scorso marzo, Kevin Smith aveva lanciato una vera e propria
bomba a proposito di Spider-Man 3: il
noto regista e sceneggiatore, infatti, aveva rivelato di aver
sentito un rumor secondo il quale la Marvel vorrebbe portare il
personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie
Cox in Daredevil
nell’attesissimo nuovo film con Tom
Holland.
Adesso, a diverse settimane dalle
dichiarazioni di Smith, è stato lo stesso Cox a commentare le voci
in una recente intervista con
ComicBook: “Non ho sentito nulla a proposito di questi
rumor, ma se dovesse accadere, non sarà di certo con il mio
Daredevil. Non sono coinvolto in Spider-Man 3. Se è vero che il
personaggio apparirà nel film, non sarà la mia incarnazione. Ci
sarà probabilmente un altro attore.”
Daredevil non
apparirà quindi nel prossimo film dedicato a
Spider-Man, ma ciò non significa che Charlie Coxx non
abbia intenzione di tornare a vestire i panni dell’Uomo Senza Paura
nel MCU. A tal proposito, l’attore ha dichiarato: “Da fan dei
film Marvel, ho amato quelle piccole cose che sono apparse qua e là
nei nostri show, ma dal momento che eravamo vincolati a Netflix, non abbiamo potuto fare di più per questioni
legali. Onestamente, non so perché. Ma adoro l’idea che personaggi
come quelli di Jessica e Matt possano apparire sul grande schermo…
che Matt, ad esempio, sia l’avvocato che assiste Peter Parker.
Sarebbe davvero fantastico.”
Spider-Man
3 vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno. Le riprese del
film sarebbero dovute partire quest’estate, ma a causa della
pandemia di Covid-19 sono state momentaneamente sospese.
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man:
Far From Home. La scorsa estate,
un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Numerosi sono i progetti che
Fede Alvarez, regista di Evil Dead e
Man in the Dark, ha in cantiere al momento: tra questi
figurano il riavvio del franchise di Non aprite quella
porta (in cui sarà coinvolto in qualità di
produttore) e uno zombie movie per conto della Lionsgate e
intitolato 16 States.
Circa tre anni fa, però, era stato
annunciato che Alvarez avrebbe diretto il sequel di
Labyrinth, il fantasy del 1986 con
protagonisti il compianto David Bowie e il premio Oscar Jennifer Connelly.
All’epoca venne annunciato che il
sequel sarebbe stato direttamente collegato al classico di
Jim Henson, “una continuazione di quella
storia ambientata soltanto diversi anni dopo”. Adesso, in un
recente podcast di
Bloody Disgusting, Fede Alvarez ha confermato di aver
ufficialmente accantonato il progetto e che non sarà lui a dirigere
il nuovo film.
“È veramente difficile quando
devi decidere come impegnare il tuo tempo. Ed è altrettanto
difficile capire cosa il pubblico vuole vedere. Labyrinth è stato
un progetto che avrei dovuto realizzare, ma poi ho deciso di fare
un passo indietro”, ha spiegato Alvarez. “Quando le
persone hanno dei preconcetti e immaginano a priori come dovrebbe
essere qualcosa, è davvero difficile riuscire a sorprenderle.
Semplicemente, si aspettano di rivedere la stessa cosa. Da regista,
ho capito che non mi interessa dedicarmi a progetti del genere,
dove il pubblico si aspetta già determinate cose. E Labyrinth è uno
di quei film a cui le persone si approccerebbero in quel modo.
Così, ho deciso di non farlo.”
Circa tre anni fa, quando Fede Alvarez venne annunciato come regista del
sequel, lo stesso aveva dichiarato: “È uno dei film seminali
della mia infanzia che mi ha fatto innamorare del cinema. Non
potrei essere più eccitato all’idea di espandere l’universo di Jim
Henson, e portare una nuova generazione di spettatori indietro nel
labirinto.”
Al momento non sappiamo se la Sony
Pictures e la TriStar Pictures decideranno di portare avanti il
progetto su un sequel di Labyrinth.
Chiaramente vi terremo aggiornati.
Lo scorso weekend ComicBook
ha organizzato un #QuarantineWatchParty dedicato ad Avengers:
Endgame in occasione del quale
Christopher Markus e Stephen
McFeely, gli sceneggiatori del cinecomic campione
d’incassi, si sono divertiti a rispondere ad alcune curiosità dei
fan in merito alla realizzazione del film.
Tra le tante domande che sono state
poste al duo di sceneggiatori, non sono mancante quelle relative a
Vedova Nera, il personaggio di
Scarlett Johansson che muore su Vormir nel
tentativo di recuperare la Gemma dell’Anima, sicuramente uno dei
momenti più scioccanti del film di Anthony e Joe
Russo.
Grazie alla domanda di un fan, è
emerso che Markus e McFeely avevano pensato di inserire nel film la
scena del funerale di Natasha, ma che alla fine non hanno trovato
un modo per farla funzionare all’interno del racconto: “Abbiamo
fatto alcune prove. Ma non abbiamo trovato una soluzione che
potesse funzionare bene e, soprattutto, che non ti distraese
dall’azione e da ciò che sarebbe accaduto subito dopo.”
Ricordiamo che Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Endgame ha
ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo
numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella
storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi
cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti
speciali.
Bambina prodigio, Drew
Barrymore ha iniziato a recitare molto presto,
affermandosi come astro nascente dell’industria. Nei primi anni
della sua carriera partecipa infatti ad alcuni celebri film, e se
anche conosce un fase d’arresto per via della sua turbolenta vita
privata, la Barrymore ha dimostrato di poter risorgere dalle
proprie ceneri, reinventandosi e divenendo una figura
particolarmente autoriale a Hollywood. Ecco 10 cose che non
sai su Drew Barrymore.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Drew Barrymore: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo
all’età di 5 anni con il film Stati di allucinazione
(1980), con William
Hurt, per poi diventare estremamente popolare per il
suo ruolo in E.T. –
L’extraterrestre (1982). Negli anni successivi continua ad
affermare la propria fama con titoli come L’occhio del
gatto (1985), Lontano da casa (1989), La mia
peggiore amica (1992), Bad Girls (1994), Batman
Forever (1995), Tutti dicono I Love You (1996),
Scream (1996), Prima o poi me lo sposo (1998),
Mai stata baciata (1999), Charlie’s Angels
(2000), con Cameron
Diaz,Donnie Darko (2001), con Jake
Gyllenhaal,Confessioni di una mente
pericolosa (2002), Duplex (2003), di Danny
DeVito, 50 volte il primo
bacio (2004), La verità è che non
gli piaci abbastanza (2009), Whip It (2009),
Qualcosa di
straordinario (2012), Insieme per
forza (2014), con Adam
Sandler, e Miss You Already (2015).
9. È stata protagonista
anche per la televisione. Negli ultimi anni l’attrice è
diventata nota grazie ad alcuni ruoli televisivi. Assente sul
piccolo schermo dagli anni Novanta, la Barrymore vi torna a
recitare per il film Grey Gardens – Dive per sempre
(2009), con cui ottiene un Golden Globe. Successivamente ottiene
popolarità con il personaggio di Sheila Hammond nella serie
Santa Clarita
Diet, dove recita dal 2017 al 2019.
8. È un’affermata
produttrice. Tra le principali attività ricoperte
dall’attrice vi è anche quella della produzione. La Barrymore
ricopre per la prima volta tale ruolo nel 1999 con il film Mai
stata baciata, per poi produrre anche i film Charlie’s
Angels, Donnie Darko, Charlie’s Angels – Più che mai, Duplex,
L’amore in gioco, La verità è che non gli piaci abbastanza, e
Whip It, tutti film per i quali ha anche recitato. Ha poi
prodotto anche le serie Charlie’s Angels, Tough Love e
Santa Clarita Diet.
Drew Barrymore è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 13,2 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie che
la ritraggono durante sue attività quotidiane, ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete. Particolarmente
presenti sono anche i post dedicati alla sua linea di prodotti di
bellezza.
Drew Barrymore: i suoi figli
6. Ha avuto figli
dall’ultimo matrimonio. Nel corso della sua vita l’attrice
è stata sposata per tre volte, ma solo con l’ultimo marito, Will
Kopelman, ha avuto dei figli. Nel 2012 e nel 2014 nascono infatti
le sue due bambine, e anche se poi la Barrymore ha annunciato il
divorzio nel 2016, è rimasta legata al marito da buoni rapporti per
poter crescere insieme le due figlie.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Drew Barrymore in Scream
5. Le era stato offerto il
ruolo della protagonista. Per il film horror
Scream, alla Barrymore era stato proposto di ricoprire il
ruolo di Sidney Prescott, personaggio protagonista del film.
Tuttavia, in modo anche sorprendente, l’attrice rifiutò la parte
preferendo quella di Casey Becker, personaggio che si vede a inizio
film e che viene ucciso dopo pochi minuti. L’attrice era infatti
convinta che se lei, con la sua notorietà, avesse ricoperto quel
personaggio destinato ad uscire presto di scena, il pubblico
avrebbe pensato che il film sarebbe stato ricco di
imprevedibilità.
4. Ha spaventato un reale
poliziotto. Nella sua scena a inizio film, l’attrice
in preda al panico compone il numero della polizia in cerca di
aiuto. Chi di dovere, tuttavia, dimenticò di staccare il
collegamento del telefono, e ciò portò ad una reale chiamata alle
forze dell’ordine. Un operatore della polizia all’altro capo del
telefono, dunque, sentì le grida della Barrymore, credendo di
ascoltare un vero omicidio in diretta.
Drew Barrymore in E.T.
3. Fu sgridata erroneamente
dal regista. Durante una giornata di riprese del film,
l’attrice, che all’epoca aveva sette anni, continuava a scordare le
proprie battute. Annoiato dalla situazione, il regista
Steven Spielberg la sgridò alzando
la voce. Più tardi venne però a sapere che la bambina aveva la
febbre e per quello non riusciva ad essere concentrata. Scusatosi
più volte, le permise di andare a casa per riprendersi.
2. Aveva problemi con il
pupazzo dell’alieno. L’attrice ha più volte ricordato di
aver vissuto diversi piccoli disagi nel rapportarsi con il pupazzo
che dava le sembianze al personaggio dell’alieno protagonista. La
Barrymore era infatti turbata dai piedi del personaggio, da cui
fuoriuscivano diversi cavi per l’elettricità, mentre data la
distanza tra i due occhi dell’extraterrestre trovava faticoso
guardarlo in entrambi, finendo con lo sceglierne uno solo.
Drew Barrymore: età e altezza
1. Drew Barrymore è nata a
Culver City, in California, Stati Uniti il 22 febbraio
1975. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.
Diventato celebre grazie ad alcuni
popolari film per il cinema, l’attore Lucas Till
si è distinto per il suo passare con naturalezza da grandi
blockbuster a più piccoli film d’autore. Di recente, ha ottenuto
grande notorietà anche sul piccolo schermo, per il quale è
protagonista di un’apprezzata serie televisiva. Ecco 10
cose che non sai di Lucas Till.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Lucas Till: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 2003 con il
film Le avventure della piccola Ociee Nash, ma ottiene
particolare notorietà recitando in Quando l’amore brucia
l’anima (2005), con Joaquin
Phoenix. Il ruolo che lo rende famoso è quello di
Havok nel cinecomic X-Men –
L’inizio (2011), con James
McAvoy. Successivamente recita nei film Stoker (2013),
con Mia
Wasikowska, Wolves (2014), X-Men – Giorni di un
futuro passato (2014), con Hugh
Jackman, Bravetown (2015), X-Men –
Apocalisse (2016), con Oscar
Isaac, The Disappointments Room (2016) e
Monster Trucks (2016).
9. È protagonista in
televisione. Dopo aver partecipato all’episodio numero
undici della quinta stagione della serie Dr. House
(2008), con Hugh
Laurie, Till compare anche in alcune puntate delle
serie Medium (2009) e Blue Mountain State (2010).
Il vero successo sul piccolo schermo arriva però grazie alla serie
MacGyver, dove dal 2016 è
protagonista nel ruolo di Angus MacGyver, dove recita accanto a
Tracy
Spiridakos.
8. È anche
produttore. Till si è distinto per aver ricoperto in
diverse occasioni anche il ruolo del produttore. Ha iniziato
producendo i film All Superheroes Must Die (2011), Wet
and Reckless (2013) e My Eleventh (2014), di cui è
stato anche interprete. Recentemente ha invece prodotto dieci
episodi della serie di cui è protagonista, MacGyver.
Lucas Till è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 396 mila persone. All’interno
di questo Till è solito condividere fotografie scattate in momenti
di svago o durante i set dei film o serie in cui ha recitato.
Particolarmente presenti sono anche le immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Lucas Till e Taylor Swift
6. Ha recitato per la
celebre cantante. Nel 2008 Till prende parte in qualità di
interprete al videoclip del brano You Belong with Me,
della cantante TaylorSwift. Per
un breve periodo, subito dopo le riprese, i due si frequentano,
generando la curiosità dei fan a riguardo. Tuttavia, la cosa dura
molto poco, e Till ha in seguito ricordato che tra loro due
semplicemente non funzionò.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Lucas Till è Havok
5. Era stato scelto per un
ruolo diverso. Originariamente la produzione del film
X-Men – L’inizio scelse Till per il ruolo di Bestia.
L’attore tuttavia decise di declinare, spaventato dal numero di ore
richiesto per il trucco. Il ruolo venne allora affidato a Nicholas
Hoult, mentre Till venne ricontattato per ricoprire la
parte del mutante denominato Havok.
4. Ha avuto un ruolo ridotto
nell’ultimo film. L’attore ha ripreso per la terza volta i
panni di Havok per il film X-Men – Apocalisse. Tuttavia,
il suo ruolo nel film è particolarmente breve, poiché in quello
stesso periodo l’attore era impegnato nelle riprese della serie
MacGyver, per la quale era stato scelto come
protagonista.
Lucas Till in MacGyver
3. È l’opposto del suo
personaggio. Parlando del personaggio ricoperto nella
serie MacGyver, Till ha raccontato di sentirsi l’esatto
opposto. Ha infatti rivelato di invidiare il coraggio di MacGyver,
come anche la sua grande manualità. L’attore non si è mai sentito
portato in tali attività, mentre al contrario suo padre veniva
soprannominato proprio MacGyver per via delle sue abilità.
2. Non ha avuto bisogno di
controfigure. Interpretando il ruolo, l’attore ha avuto
modo di fare sempre più pratica con le scene che richiedevano
particolari abilità fisiche, e arrivato alla terza stagione ha
potuto fare a meno di controfigure, eseguendo da sé le spericolate
manovre che vedono protagonista MacGyver.
Lucas Till: età e altezza
1. Lucas Till è nato a Fort
Hood, Texas, Stati Uniti, il 10 agosto 1990. L’attore è
alto complessivamente 177 centimetri.
In attesa dell’arrivo sul grande
schermo di Wonder
Woman 1984, in una recente intervista
con
Total Film, la regista Patty Jenkins ha confermato l’intenzione da
parte della Warner Bros. di realizzare uno spin-off di Wonder
Woman dedicato alle Amazzoni. Alla fine
del 2019, in occasione del Comic Con Experience di San Paolo, in
Brasile, la
Jenkins aveva già anticipato che lei e la major stavano
pensando ad un possibile film interamente dedicato alle guerriere e
alla mitologia di Themyscira.
Nell’intervista rilasciata a
Total Film, però, Patty Jenkins ha confermato anche che non sarà
lei a dirigere lo spin-off: “Non ho intenzione di pensare a
nessun altro progetto fino a quando Wonder Woman 1984 non uscirà
nelle sale. Voglio sgombrare la mia mente ed avere le idee chiare.
Però, ecco… sì, posso confermare di avere già un’idea per un film
dedicato alle Amazzoni e per un terzo ipotetico film su
Diana.”
Parlando nello specifico della regia
dello spin-off sulle guerriere di Themyscira, la Jenkins ha
aggiunto: “Spero davvero di non doverlo dirigere. Cercherò in
tutti i modi di non farlo, anche se so che non sarà una scelta
facile. Io e Geoff Johns abbiamo lavorato alla storia, abbiamo
venduto il soggetto e ci impegneremo per realizzarlo. La cosa
certa, al momento, è che lo produrrò.”
Vi ricordiamo che Wonder
Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film
è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“,
che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello
stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente
capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito
tradizionale definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder
Woman. Il sequel vedrà ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redidivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal.
Pur con ancora pochi titoli presenti
nella propria filmografia, l’attrice Sophie Rundle
ha saputo affermarsi come interprete di livello. Vanta infatti la
partecipazione a celebri serie TV, che le hanno permesso di dar
vita a ruoli di rilievo grazie ai quali ha provato in più occasioni
le proprie doti. Apprezzata da critica e pubblico, l’attrice
continua ad ottenere consensi, in attesa del ruolo da protagonista
che possa consacrarla. Ecco 10 cose che non sai di Sophie
Rundle.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Sophie Rundle: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in alcuni
film per il cinema. Nel 2007 l’attrice ottiene un primo
piccolo ruolo nel film horror Small Town – La città della
morte, per poi distinguersi nel ruolo di Clara in Grandi
speranze (2012), con gli attori Helena Bonham
Carter e Ralph
Fiennes. Nel 2014 recita invece nel film Meredith
– The Face of an Angel, con gli attori Daniel
Brühl e Valerio
Mastandrea. Prossimamente tornerà sul grande schermo
con il film The Midnight Sky, con l’attrice Felicity
Jones. Sarà poi protagonista dell’horror
Rose, previsto per il 2020.
9. È nota per i suoi ruoli
in televisione. La Rundle è particolarmente nota per i
personaggi ricoperti per il piccolo schermo. Dopo aver inizialmente
recitato in alcuni episodi di serie come Titanic (2012) e
Merlin (2012), ottiene il ruolo di Lucy in The
Bletchley Circle (2012-2014) e di Labia in Episodes
(2012-2014). Nel 2013 viene scelta per dar vita al personaggio di
Ada Shelby in Peaky Blinders, dove recita
ancora oggi accanto all’attore Cillian
Murphy. Contemporaneamente, l’attrice ottiene ruoli
anche nelle serie Happy Valley (2014), Dickensian
(2015-2016), Brief Encounters (2016), Jamestown
(2017-2019), Gentleman Jack (2019) e The Nest
(2020).
Sophie Rundle è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 294 mila persone. Qui è solita
condividere immagini personali, scattate durante momenti di svago
quotidiano. In particolare, sono molto presenti foto dove è
ritratta insieme ai suoi cani. Non mancano però anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Sophie Rundle e Emma Watson
7. In molti credevano
fossero parenti. Numerosi fan dell’attrice hanno fatto
notare come questa condivida alcune caratteristiche somatiche in
comune con Emma
Watson, e in diversi hanno ipotizzato che tra le due
vi potesse essere un legame famigliare. Niente di tutto ciò, in
realtà, e le due interpreti sembrano soltanto condividere alcuni
tratti del viso.
Sophie Rundle in The Nest
6. È la protagonista della
nuova serie. In The Nest, serie che ha debuttato
nel marzo del 2020, l’attrice ricopre il ruolo di Emily,
personaggio che incontra difficoltà nel rimanere incinta del
proprio compagno. Tutto cambierà nel momento in cui nella loro vita
entrerà una giovanissima ragazza, la quale si offre di fare per
loro da madre surrogato. Ciò porterà ovviamente degli squilibri
all’interno della coppia.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Sophie Rundle in Peaky
Blinders
5. Ha un ruolo di rilievo
nella serie. Il ruolo che ha reso celebre l’attrice è
senza dubbio quello di Ada Shelby, l’unica sorella dei fratelli
Shelby. La Rundle recita nella serie a partire dalla prima
stagione, ed è ad oggi comparsa in tutti i 31 episodi che
compongono le cinque stagioni della serie. Il suo ruolo ha inoltre
acquisito importanza nel corso del tempo, diventando una delle vere
e proprie figure chiave della storia.
4. È fiera del suo
personaggio. Parlando del suo ruolo, la Rundle si è
dichiarata particolarmente entusiasta di aver avuto l’occasione di
dar vita a Ada Shelby. Questo perché non è facile imbattersi in
personaggi femminili caratterialmente forti e autoritari, mentre il
suo si trova perfettamente a suo agio nel crudele mondo raccontato.
L’attrice si è inoltre divertita a poter dar vita ad un personaggio
spesso più crudele di figure maschili.
3. Non le piace
riguardarsi. Molti attori non amano riguardare le proprie
interpretazioni per il grande o piccolo schermo. La Rundle è tra
questi. L’attrice ha infatti raccontato di non essersi rivista nel
ruolo di Ada Shelby, poiché vedere il proprio volto su di un
personaggio che lei si era immaginata in un modo diverso, le
farebbe troppo strano.
Sophie Rundle in Merlin
2. Ha avuto un ruolo da
guest star. Nel 2012, ancora agli esordi come interprete,
l’attrice ha recitato negli episodi Artur’s Bane: Parte
Uno e Parte Due, rispettivamente primo e secondo
episodio della quinta stagione della serie Merlin. Qui ha
ricoperto il ruolo di Sefa, nuova cameriera di Gwen, che cerca di
farsi strada in quel di Camelot. La sua goffaggine nasconde però un
segreto, esplorato nel corso degli episodi.
Sophie Rundle: età e altezza
1. Sophie Rundle è nata a
Bournemouth, Inghilterra, il 21 aprile 1988. L’attrice è
alta complessivamente 165 centimetri.
Risale a circa tre anni fa
l’annuncio ufficiale del reboot di Resident
Evil, nuovo riavvio sul grande schermo del franchise
videoludico che dovrebbe discostarsi palesemente dalla saga che ha
visto protagonista Milla Jovovich per ben sei film.
La produzione del nuovo film sarebbe
dovuta partire il prossimo giugno, ma è ovviamente stata
posticipata a causa della pandemia di Covid-19. Nel frattempo,
The
Illuminderdi suggerisce nuove indiscrezioni a
proposito del cast del film, che potrebbe includere l’attrice
Hannah John-Kamen, nota per la serie
Killjoys ma anche per aver interpretato Ava Starr/Ghost
nel film MarvelAnt-Man
and the Wasp. All’attrice sarebbe stato offerto
il ruolo di Jill Valentine.
Il resto del cast dovrebbe includere
anche Kaya Scodelario (la saga di Maze
Runner), alla quale sarebbe stato offerto invece il ruolo
di Claire Redfield. Tra gli altri personaggi che dovremmo vedere
nel reboot figurano anche Chris Redfield, Leon Kennedy e Albert
Wesker.
Il reboot di Resident
Evil sarà diretto da Johannes
Roberts(47 Metri) e
sceneggiato da Greg Russo. Nel progetto sarà coinvolto anche
James Wan(Aquaman, le
saghe di Insidious e
The Conjuring) in qualità di produttore esecutivo.
Il franchise di Resident
Evil arrivò al cinema per la prima volta nel 2002 ed
ha avuto cinque seguiti: Apocalypse, uscito il 10
settembre 2004, Extinction, uscito il 12 ottobre
2007, Afterlife, uscito nelle sale italiane il 10
settembre 2010 e Retribution, uscito il 28 settembre 2012.
Il capitolo conclusivo della saga,
The Final Chapter, è uscito nele sale italiane il 16
febbraio 2017.
Manca ormai poco alla fine di
Aprile, il quarto mese del 2020 che ricorderemo per molti anni
avvenire dato che è il secondo che abbiamo vissuto in quarantena a
causa della pandemia del COVID-19. Ebbene come ogni fine mese vi
segnaliamo le novità di Maggio 2020 che troverete su
Prime
Video.
Qua La Zampa 2
Contrariamente da quando annunciato
in precedenza Qua La Zampa 2 sarà disponibile su Amazon Prime
Video dal 4 Maggio. Alcune amicizie durano più di una
vita. In Qua La Zampa 2, sequel del commovente Qua la
Zampa, l’amato cane Bailey trova una nuova sistemazione e forma un
nuovo legame indistruttibile che porterà lui e le persone che ama
in situazioni che non avrebbero mai immaginato.
Bailey (doppiato da Josh
Gad, Frozen) trascorre la sua vita in Michigan nella
fattoria dei suoi padroni Ethan (interpretato da Dennis Quaid, The Special
Relationship) sua moglie Hannah (interpretata da Marg
Helgenberger, CSI: Crime Scene Investigation). Ha
anche una nuova compagna di giochi: la nipotina di Ethan ed Hanna,
CJ. Il problema è che la madre di CJ, Gloria (interpretata da
Betty Gilpin, Glow) decide di
portare via con sè CJ lontano dalla fattoria. Bailey si prepara
quindi a lasciare la sua vecchia vita per una nuova ma promettendo
a Ethan di proteggere CJ ad ogni costo.
Diretto dalla regista premiata due
volte agli Emmy Gail Mancuso (Modern Family), Qua la Zampa
2 è prodotta da Gavin Polone (A Dog’s Purpose, Zombieland) e
scritto da W. Bruce Cameron e Cathryn Michon, Maya Forbes e Wally
Wolodarskyand ed è basato sul romanzo di Cameron. Il film è
prodotto da Amblin Entertainment e Reliance Entertainment,in
collaborazione con Walden Media e Alibaba Pictures. Ti ricordiamo
che dal mese di Aprile sono stati resi disponibili in esclusiva su
Amazon Prime
Video tre attesissimi film.
Dall’autore premiato agli
Emmy Greg Daniels (The Office, Parks
and Recreations) arriva Upload,
una nuova commedia fantascientifica ambientata in un futuro
tecnologicamente avanzato in cui telefoni con ologrammi, stampanti
3D di cibo e supermercati automatizzati sono la norma. Ma la cosa
più particolare è che gli umani possono scegliere di essere
“caricati” in un aldilà virtuale nel momento in cui si avvicinano
alla morte. La serie segue le avventure di un giovane sviluppatore
di app, Nathan Brown (Robbie
Amell), che finisce in ospedale per un incidente in
una automobile autopilotata e deve decidere velocemente il suo
destino.
Dopo una veloce decisione, presa
insieme alla sua ragazza superficiale Ingrid (Allegra
Edwards), decide di farsi caricare sul lussuoso aldilà dei
suoi genitori “Lakeview” della Horizen Company. Una volta
caricato su Lakeview, Nathan incontra il suo
“angelo” dell’assistenza clienti Nora Anthony (Andy
Allo), che inizialmente è solo la sua guida carismatica ma diventa
velocemente un’amica e una confidente che lo aiuta a navigare nella
nuova estensione digitale della sua vita.
Upload è una serie Amazon Original in dieci episodi
con Robbie
Amell, Andy Allo, Kevin Bigley, Allegra
Edwards, e Zainab Johnson. La serie
è creata da Greg Daniels che ne è anche
produttore esecutivo insieme a Howard
Klein. La serie sarà disponibile in
versione originale e sottotitolata dall’ 1 Maggio.
THE LAST NARC: UNA NUOVA
DOCUSERIE DAL 15 MAGGIO
The Last
Narc è la nuova provocatoria docuserie in 4 episodi
che racconta l’assassinio avvenuto nella DEA (Drug Enforcement
Administration): il rapimento e l’omicidio, nel 1985, dell’agente
della DEA Enrique “Kiki” Camarena. La serie sarà disponibile dal 15
Maggio 2020 su Prime Video in più di 200 paesi.
The Last Narc è la
storia di un eroe caduto, degli uomini che lo hanno ucciso e
dell’uomo che ha rischiato tutto per scoprire cosa fosse realmente
successo e perchè. Il decorato agente speciale Hector Berellez, a
cui era stata assegnata l’indagine sull’omicidio di Camarena,
esamina tutti gli strati del mito e della propaganda per rivelare
la spaventosa verità su un complotto che spazia dai “killing field”
messicani ai palazzi del potere a Washington, D.C.
La testimonianza di Berellez sarà
affiancata dalle dichiarazioni della vedova di Camarena e dalle
testimonianze di tre infiltrati nei cartelli di Guadalajara.
The Last Narc è diretto da Tiller Russell ed è una
produzione Amazon Studios e The Intellectual Property Corporation
(IPC) di Industrial Media. Eli Holzman e Aaron Saidman di IPC sono
i produttori esecutivi.
A partire dal 22 Maggio la
serie Homecoming,
acclamata dalla critica, ritorna con una seconda stagione, un nuovo mistero e una
nuova protagonista, Janelle Monáe. Il personaggio che
interpreta si risveglia senza memoria su una barca in mezzo a
un lago. Non ha idea di come sia arrivata lì e non si ricorda
chi è. La sua ricerca di identità la porta nel cuore
del Geist Group, la compagnia che si occupa dell’iniziativa
soprannominata Homecoming. Nella seconda stagione Stephan James
ritorna nel ruolo di Walter Cruz, che sta cercando di costruirsi
una nuova vita e di riprendersi dai traumi della guerra e dal
progetto Homecoming, quando si accorge che ne esiste una versione
ancora più insidiosa. Se solo riuscisse a ricordare!
Hong Chau riprende
il ruolo di Audrey Temple, una impiegata del Geist che si ritrova
inaspettatamente ai vertici della scala gerarchica della compagnia.
Per la seconda stagione si uniscono al cast l’attore premio Oscar
Chris Cooper nei panni di Leonard Geist, l’eccentrico fondatore
della compagnia e l’attrice vincitrice di un Emmy Joan Cusack nel
ruolo di Francine Bunda, militare e altrettanto eccentrica.
Gli showrunner e produttori esecutivi
di Homecoming sono Eli Horowitz e Micah
Bloomberg, che sono anche i creatori del podcast di Gimlet Media su
cui è basata la serie. Tutti gli episodi della seconda stagione
sono diretti da Kyle Patrick Alvarez, che ha svolto anche il
ruolo di produttore
esecutivo.Homecomingè
co-prodotto da Amazon Studios e UCP, tra I produttori esecutivi si
annoverano anche: Julia Roberts con la sua casa di produzione Red
Om Films, Sam Esmail e la sua casa di produzione Esmail Corp, Chad
Hamilton di Anonymous Content, e Chris Giliberti, Alex Blumberg e
Matt Lieber di Gimlet Media.
SELAH AND THE SPADES
Nel piccolo mondo di un collegio
d’élite della Pennsylvania, Haldwell, il corpo studentesco è
gestito da cinque fazioni. La diciassettenne Selah Summers (Lovie
Simone) dirige il gruppo più dominante, The Spades, con un’autorità
irremovibile. Le tensioni tra le fazioni aumentano e quando il
migliore amico e braccio destro di Selah, Maxxie (Jharrel Jerome)
viene distratto da un nuovo amore, Selah assume una protégée del
secondo anno Paloma (Celeste O’Connor), a cui insegna la sua
saggezza per governare la scuola quando lei si sarà diplomata.
Nel suo primo lungometraggio, la
scrittrice e regista Tayarisha Poe ci immerge in una
rappresentazione accresciuta degli equilibri adolescenziali. Questo
film mostra quanto può essere inebriante il potere per una ragazza
adolescente che sente fortemente la minaccia di vederselo negare.
Contrariamente da quanto annunciato in precedenza il film sarà
disponibile su Amazon Prime Video dal 29 Maggio.
Serie TV
Shameless – la nona stagione dall’1
Maggio
Battlestar Galactica – tutte le quattro stagioni dall’1
Maggio
The Orville – la prima stagione dall’1 Maggio
Futurama – tutte le sette stagioni dall’1 Maggio
Secrets and Lies – le prime due stagioni dal 4 Maggio
Ugly Betty – le quattro stagioni dal 6 Maggio
Film e documentari – Originali e in
Esclusiva
Gemini Man – dall’11 Maggio
Figli – dall’11 Maggio
Blackkklansman – dal 16 Maggio
Pope Francis: A Man Of His Word – dal16 Maggio
Constatata l’inattuabilità della
manifestazione nella sua regolare forma fisica a causa
dell’emergenza sanitaria e delle odierne direttive delle autorità
federali riguardanti i grandi eventi, il Consiglio direttivo e il
Consiglio di amministrazione del Locarno Film
Festival, sotto la presidenza di Marco
Solari, annunciano che, non essendo possibile un’edizione
incentrata sull’incontro e la condivisione degli spazi fisici, il
Festival cambia forma e rilancia con Locarno 2020
– For the Future of Films, un’iniziativa volta al
sostegno del cinema d’autore indipendente.
Con rammarico il Consiglio direttivo
del Locarno Film Festival annuncia l’annullamento di Locarno73.
Costretta quindi a rinunciare alla consueta selezione di
lungometraggi in prima visione e di principio ai luoghi fisici di
incontro, a partire dall’iconica Piazza Grande, la manifestazione
ha deciso di proporre un’alternativa all’idea classica di festival
cinematografico con cui sostenere nella misura possibile, grazie ai
suoi partner, l’industria cinematografica internazionale e
svizzera, che sta affrontando una profonda
crisi. Locarno 2020 – For the Future
of Films, con una serie di progetti mirati,
fornirà un supporto al cinema d’autore indipendente e alle sale
cinematografiche, e proporrà al pubblico e ai professionisti
dell’industria contenuti speciali su diverse piattaforme tra cui,
qualora gli scenari in continua evoluzione lo permettessero,
proiezioni fisiche in totale sicurezza.
Il Presidente del Locarno Film
Festival, Marco Solari: “La decisione odierna del Consiglio
federale non ci coglie impreparati. In queste ultime settimane la
Direzione artistica e la Direzione operativa, in stretta
collaborazione con il Consiglio direttivo, hanno elaborato vari
scenari in parte forzatamente abbandonati nel tempo. Nella sua
ultima seduta il Consiglio di Amministrazione del Festival, tenendo
conto dei rischi sanitari anche per incontri tra meno di mille
persone e non potendo preservare lo spirito di Locarno con
soluzioni a prima vista anche accattivanti, ha
deciso all’unanimità di rinunciare di principio alla
manifestazione fisica. il Festival vuole confermare la sua presenza
al fianco del pubblico e dell’industria cinematografica con un
progetto atto a tradurre in una nuova forma, su altri palcoscenici
e piattaforme, i valori che hanno caratterizzato la sua decennale
storia”
Locarno
2020 è pensata per intervenire sull’immobilismo
forzato dell’industria cinematografica, interagendo con gli autori
che hanno dovuto interrompere la lavorazione delle proprie opere,
assegnando dei Pardi speciali e altri premi alle produzioni
cinematografiche internazionali e svizzere (in collaborazione con
Swiss Films) ferme a causa dell’emergenza sanitaria globale.
La Direttrice artistica Lili
Hinstin: “Il Festival deve anzitutto servire i film, e
organizzare delle première online nel mese di agosto non ci sembra
il modo migliore per farlo. Il nostro ruolo è quello di fare da
trait d’union fra i film, l’industria e il
pubblico, e abbiamo quindi cercato proposte alternative per
svolgere questa nostra missione, verificando dove il nostro
intervento potesse rivelarsi più utile in questo momento. Siamo al
lavoro per concepire un progetto coerente, in linea con la storia
del Festival, all’insegna della solidarietà, e che possa giovare al
nostro pubblico e ai registi in difficoltà.”
A rendere
possibile Locarno 2020 è ancora
una volta il connubio tra istituzioni e partner privati che fin da
subito hanno voluto dimostrare sensibilità e sostegno nei confronti
del Festival e del cinema d’autore, nonostante la complessità del
momento: i partner pubblici tra cui il Cantone Ticino con Swisslos,
l’Ufficio federale della cultura – UFC, la Direzione dello sviluppo
e della cooperazione – DSC del Dipartimento federale degli affari
esteri DFAE, la Città e la Regione di Locarno e i partner privati,
tra cui i Main partner UBS, la Mobiliare, Manor, Swisscom, il
Destination partner Ascona-Locarno Turismo e il Media
Partner SSR/RSI.
Il Direttore operativo, Raphaël
Brunschwig: “Il nostro ringraziamento è destinato anzitutto a
tutti nostri partner, che ci hanno sempre sostenuto e che
continuano a farlo in questo momento. Forti di un team altamente
motivato, ci impegniamo a valorizzare le opportunità che ha portato
questa situazione di crisi. Il nostro sguardo rimane rivolto alla
continuità della manifestazione e alle sue sfide future, che
saranno ancora più complesse dopo questo anno
difficile.”
Arriva il 29 aprile su NetflixSummertime, la
nuova serie originale Made in Italy della piattaforma di streaming
che porta un po’ d’estate nelle case di quelli che, per la maggior
parte, vedranno la bella stagione solo attraverso i ricordi degli
anni passati e le finestre aperte su un cielo che diventa sempre
più blu, man mano che ci si avvicina a giugno.
Liberamente ispirato a
Tre Metri Sopra il Cielo di
Federico Moccia,
Summertime mantiene soltanto l’argomento
del materiale originale, ovvero gli amori giovanili, e trasporta
tutte la narrazione sulla riviera adriatica, a Cesenatico,
all’inizio della stagione balneare. Inoltre i protagonisti ultra
tradizionali della racconto originale vengono sostituiti da un
gruppetto di simpatici protagonisti “aggiornati” ai tempi.
Ispirato a Tre Metri Sopra il Cielo
La protagonista è
Summer, una liceale molto centrata, studiosa e
curiosa, afro-italiana, che odia l’estate, nonostante il nome,
perché le ricorda l’assenza del papà, trombettista jazz che nella
bella stagione è sempre in giro per concerti e trascura lei, la
sorellina e la madre, che a suo tempo rinunciò anche lei alla
passione per la musica per stare con le figlie e permettere al
padre di continuare la carriera artistica.
I migliori amici di
Summer sono Edo e
Sofia, lui introverso, spiritoso e dolce, lei
tutta pepe, sveglia e simpatica. A questo terzetto di partenza si
uniscono Alessandro, motociclista a livello
agonistico, in crisi con se stesso e con la sua passione. È l’anima
delle feste, popolare tra i ragazzi che vogliono essere suoi amici
e la ragazze che sgomitano per la sua attenzione. Il suo migliore
amico è Dario, meccanico di grande talento che
sogna di essere arruolato nella scuderia di Ale, una volta che
l’amico farà il grande salto.
I comprimari più interessanti dei protagonisti
Quante volte ci troviamo di fronte
ad un film in cui l’eroe senza macchia porta avanti la sua quest
con granitica convinzione, attorniato da spalle comiche o
personaggi secondari molto più interessanti di lui? È proprio
questo che accade in Summertime in cui
Summer ed Ale, i protagonisti che si innamorano tra mille
difficoltà e diffidenze, sono molto meno interessanti dei
personaggi secondari Sofia, Dario e Edo.
Tuttavia la storia, nell’arco degli
otto episodi, si sviluppa mettendo al centro del racconto, di volta
in volta, uno dei ragazzi, indagando i suoi sentimenti, i suoi
percorsi, la sua situazione familiare che presenta sempre qualche
difficoltà o “anomalia”, i suoi rapporti con gli altri. Insomma, la
storia di Summer e Ale è solo il centro di un intreccio di vite,
piccole e grandi, che si intrecciano nel corso di un’estate.
I colori e l’atmosfera dell’estate
Visivamente,
Summertime adotta una palette satura,
vivace, che restituisce, come fossimo in una pubblicità patinata,
un’immagine brillante e festosa della costiera adriatica. Ragazzi
che corrono in spiaggia, tutti giovani e belli, feste in piscina,
allegria, musica e romantici amori estivi. Una scelta che gioca sul
sicuro con gli stereotipi del racconto per ragazzi, di cui Netflix
sembra farsi grande promotore, visto che le sue produzioni
originali sono quasi univocamente dirette ad un target
adolescenziale.
Se da una parte
Summertime centra il bersaglio
restituendo allo spettatore quell’aria di mare e salsedine, la
spensieratezza e la fugace bellezza degli amori estivi, non è in
grado di conferire autenticità ai personaggi, nessuno dei quali è
particolarmente ispirato né come scrittura né come interpretazione.
Gli interpreti, tutti molto belli e per la maggior parte alla loro
prima volta davanti alla macchina da presa (Ludovico
Tersigni è il più famoso del gruppo), compensano la
mancanza di esperienza con la spontaneità in rari e preziosi
momenti, ma le parole che pronunciano sono frutto di una
costruzione artificiosa di un linguaggio giovanile che non esiste,
una unione finta di contenuto e forma che non trova una
corrispondenza nella realtà e allontana i personaggi dallo
spettatore.
I dialoghi stereotipati di Summertime
In particolare il personaggio di
Sofia, che insieme a Summer doveva essere quello di rottura con la
tradizione del romanzo di partenza (dal momento che una è nera e
l’altra lesbica), parla per aforismi e stereotipi come fosse un
libro stampato, cosa che non rende affatto giustizia alla
freschezza e spontaneità della bella interprete Amanda
Campana.
Summertime ci farà rimpiangere senza
dubbio l’estate che non avremo mai, quella in cui saremo costretti
a non avvicinarci, a non baciarci, a non giocare scherzare ballare
e bere, ma allo stesso tempo riesce a restituirne l’atmosfera e la
leggerezza.
Richard
Jewell, il film diretto da Clint
Eastwood e basato su fatti realmente accaduti, la storia
di ciò che può accadere quando quel che viene riportato oscura la
verità, a partire dal 30 aprile sarà disponibile per
l’acquisto in digitale (anche in 4K UHD)* su
Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV,
PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 14 maggio sarà
inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky
Primafila, Infinity e VVVVID.
In occasione dell’uscita digitale
del film, i primi 10 minuti di “Richard Jewell” sono già
disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros.
Italia a questo
link.
Tra i contenuti
extra spiccano uno speciale dietro le
quinte, con la ricostruzione del Centennial Park e di
tutte le scene diventate nel tempo tristemente iconiche,
interviste con il cast e il regista Clint
Eastwood, un focus dedicato alla ricostruzione dei
fatti del 1996 e al perchè Richard Jewell sia un uomo che
merita di essere onorato e ricordato.
“C’è una bomba al Centennial Park.
Avete solo trenta minuti di tempo”. Il mondo viene così a
conoscenza di Richard Jewell, una guardia di sicurezza che
riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo
di Atlanta del 1996. Il suo tempestivo intervento salva numerose
vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni, l’aspirante alle
forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI,
diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al
crollo della sua vita. Rivoltosi all’avvocato indipendente e contro
il sistema Watson Bryant, Jewell professa con fermezza la sua
innocenza. Ma Bryant scopre di doversi scontrare con i poteri
combinati dell’FBI, del GBI e dell’APD per scagionare il suo
cliente, e tenta di impedire a Richard di fidarsi delle stesse
persone che cercano di distruggerlo.
Il film è interpretato dai premi
Oscar Sam Rockwell (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”) nei panni
di Watson Bryant, e Kathy Bates (“Misery non deve morire”,
“American Horror Story” in TV) in quelli di Bobi, la madre di
Richard; mentre Jon Hamm (“Baby Driver – Il genio della fuga”) è
l’investigatore capo dell’FBI; Olivia Wilde (“La vita in un
attimo”) ritrae Kathy Scruggs la giornalista dell’ Atlanta
Journal-Constitution, e Paul Walter Hauser (“Tonya”) interpreta
Richard Jewell.
Il premio Oscar Eastwood ha diretto
il film da una sceneggiatura del candidato all’Oscar Billy Ray
(“Captain Phillips – Attacco in mare aperto”), basata sull’articolo
di Vanity Fair “American Nightmare — The Ballad of Richard Jewell”
di Marie Brenner. Eastwood ha anche prodotto il film con la sua
Malpaso, insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher, Leonardo DiCaprio, Jennifer Davisson e
Jonah Hill.
Il team creativo di Eastwood
comprende il direttore della fotografia Yves Bélanger e lo
scenografo Kevin Ishioka, insieme alla sua consueta costumista
Deborah Hopper e al montatore premio Oscar Joel Cox (“Gli
spietati”), che nel corso degli anni ha collaborato con Eastwood su
numerosi progetti. Musiche di Arturo Sandoval, lo stesso
compositore di “Il corriere – The Mule” del 2018. Warner Bros.
Pictures presenta una produzione Malpaso, Appian Way / Misher Films
/ 75 Year Plan Plan Production, “Richard Jewell”, già disponibile
per il preordine:
*Disponibile anche in 4K UHD sui
dispositivi abilitati
CONTENUTI EXTRA
THE MAKING OF RICHARD
JEWELL – Il regista Clint Eastwood e il suo incredibile
cast raccontano come questa intrigante storia abbia finalmente
visto la luce, arrivando sul grande schermo.
THE REAL STORY OF RICHARD
JEWELL – Cast e filmmakers rivivono gli eventi del 1996,
raccontando la straziante storia di Richard Jewell, e il perchè
Richard sia un uomo che merita di essere onorato e ricordato.
La distribuzione in VOD di Trolls World
Tour da parte della Universal ha generato dei
risultati che hanno condotto ad una riflessione molto interessante
sulla distribuzione cinematografica in questi mesi di chiusura
della filiera cinematografica.
Lo scorso mese, a causa della
chiusura mondiale delle sale cinematografiche, la Comcast Corp.
CMCSA, che rappresenta il 2,83% dei dirigenti della
Universal Pictures, ha preso una decisione che
sembrava controversa, ma che si è rivelata una scelta giusta.
Lo studio aveva in corso una
massiccia campagna di marketing per l’uscita in sala di Trolls World Tour, sequel del film
d’animazione del 2016, prevista per il 10 aprile. La scommessa
Universal è stata quella di non posticipare l’uscita del film, ma
di rendere disponibile il film in VOD. Negli USA, il film è stato
messo a noleggio al costo di 19,99 dollari su Apple TV di Apple
Inc.
A tre settimane dal lancio, Trolls World Tour ha guadagnato quasi
100 milioni di dollari in noleggi. Con 5 milioni di noleggi, il
film distribuito in digitale ha guadagnato, in tre settimane, più
di quanto Trolls ha incassato in 5 mesi
in sala. Questi numeri hanno convinto i dirigenti della
Universal che le uscite digitali possono essere una strategia
vincente e possono ridurre l’impatto negativo della chiusura delle
sale nel corso della pandemia.
Distribuzione in tempo di pandemia, un nuovo modello
Per anni, gli studi hanno discusso
dell’importanza di avere un film in sala per almeno due mesi prima
che lo stesso potesse essere diffuso in visione domestica, con la
vendita degli Home Video o il film reso disponibile in VOD, tutto
mentre le piattaforme come Netflix stavano lentamente ma
inesorabilmente conquistando il mercato dell’intrattenimento
domestico.
Con i cinema chiusi, gli studi sono
costretti a sperimentare nuove modalità di fruizione per lo
spettatore, reinventandosi in questo modo l’ultimo anello della
catena produttiva cinematografica, ovvero la visione da parte dello
spettatore.
Per Jeff Shell,
capo della NBCUniversal, la campagna per sperimentare il mercato
digitale noto come video premium on demand o PVOD è sempre stata un
obiettivo di primaria importanza, prima che si scatenasse la
pandemia.
“I risultati di Trolls World
Tour hanno superato le nostre aspettative e dimostrato la
fattibilità di PVOD – ha affermato Shell – Non appena i
cinema riapriranno, prevediamo di distribuire i film in entrambi i
formati”.
Per gli Studios, la prospettiva è
particolarmente allettante perché per il canone di noleggio o per
l’acquisto digitale, trattengono circa l’80%, rispetto a circa il
50% delle vendite al botteghino. Finora la Universal ha realizzato
oltre 77 milioni di dollari di entrate dal Trolls World Tour. Ciò significa che
il film ha generato circa 95 milioni di dollari in canoni di
locazione da quasi cinque milioni di clienti dalla sua data
d’uscita (stando a quanto riporta una fonte interna).
Se si fosse trattato di una
distribuzione cinematografica, per guadagnare la stessa cifra,
l’incasso al botteghino sarebbe dovuto essere di circa 154 milioni,
che è la cifra intorno alla quale si aggira l’incasso finale di
Trolls. Il film del 2016 ha incassato 153,7 milioni, dei quali 77
milioni sono andati alla Universal e il resto alle sale.
Gli Studios traggono maggiore profitto dalla distribuzione
VOD
Secondo il WSJ c’è anche da
considerare un ulteriore elemento. Non si sa infatti se la
strategia di noleggio a 20 dollari influenzerà le vendite future di
DVD e i download digitali di Trolls World
Tour. I ricercatori della Universal hanno stabilito
che il 51% delle persone che hanno noleggiato il sequel ha
dichiarato di aver “sicuramente” visto il film nelle sale, e circa
un quinto ha affermato di noleggiare raramente o mai film dai
servizi digitali. Il titolo ha stabilito record digitali su
piattaforme gestite da Amazon.com Inc., dal servizio Xfinity di
Apple e Comcast.
Il film ha inoltre beneficiato di un
mercato quasi privo di concorrenza, dal momento che gli studi hanno
rinviato la maggior parte delle uscite e le famiglie rimaste in
quarantena obbligata cercano prodotti da guardare in compagnia. La
Universal dice che implementerà la stessa strategia anche per la
distribuzione di The King of Staten
Island, una nuova commedia diretta da Judd
Apatow che sarebbe dovuta arrivare nelle sale USA il 19
giugno.
A marzo, Universal ha distribuito
altri quattro film su piattaforme digitali per il noleggio da 20
dollari, sempre a sale chiuse:
L’Uomo Invisibile,
The Hunt,
Emma e Never RarelySometimes Always. Questi quattro film hanno
generato in totale circa 60 milioni di dollari in noleggi fino ad
oggi, con un guadagno per Universal di circa 48 milioni di
dollari.
Prima della chiusura dei
cinema, il film con il maggior incasso tra quei titoli, il reboot
del classico horror L’Uomo invisibile,
aveva raccolto circa 64 milioni negli Stati Uniti e in Canada. Gli
altri tre film avevano incassato 16 milioni. Le loro prestazioni
digitali sono l’equivalente di 96 milioni di dollari traslati in
incassi al botteghino.
I blockbuster restano fedeli alla sala
Certo è che per titoli di
grandissimo richiamo come il nuovo capitolo di Fast and
Furious, per esempio, una diffusa uscita in sala
rimane troppo redditizia per trasformarla in uscita PVOD. Infatti,
Universal (così come molti studi concorrenti) ha posticipato
l’uscita dei titoli più importanti e di maggiore richiamo per il
pubblico da sala, in attesa della riapertura degli esercizi
cinematografici.
Nel frattempo, sembra che la
Universal abbia comunque dettato quello che potrebbe diventare un
trend. Infatti la Warner Bros di AT&T Inc ha annunciato che il
suo prossimo film d’animazione, molto simile a Trolls World Tour
per target, ovvero Scoob!, andrà direttamente in digitale, nel
giorno in cui era stata programmata la sua uscita in sala, il 15
maggio prossimo, con noleggio a 19,99 e acquisto a 49,99
dollari.
La Warner sta integrando questo tipo
di distribuzione inserendo nella sua offerta anche la promozione
del suo canale HBO Max, che è offerto in abbonamento a 14,99
dollari al mese, e sul quale sarà disponibile il film in streaming.
Stessa sorte toccherà a An American
Pickle di Seth Rogen, che doveva
arrivare in sala distribuito da Sony Pictures Entertainment entro
la fine del 2020.
L’operazione di portare il cinema
direttamente nelle case, saltando la filiera dell’esercizio
cinematografico, è un’operazione che Jeff Shell ha
portato avanti a partire dal 2015, quando è arrivato a
Hollywwod. La sua opera si è comunque confrontata con un
elemento di fondamentale importanza nella produzione e
distribuzione, proprio la sala, e quindi la finestra di esclusiva
di 75 giorni non è mai stata scalfita.
Tuttavia, la pandemia in corso ha
finalmente spianato la strada a tali cambiamenti. Quando la
Universal ha annunciato il suo piano di uscita per
Trolls World Tour a marzo, gli esercenti
hanno accusato lo studio di approfittare della situazione mondiale
per far finalmente progredire il piano che era nel cassetto da
ormai 5 anni.
Chiaramente quando la situazione
sanitaria si normalizzerà, sembra normale che le sale riapriranno e
che anche il mercato tornerà a prediligere la sala con la finestra
di esclusiva di 75 giorni. “Un numero limitato di eccezioni non
crea davvero un modello di business solido” ha infatti
dichiarato John Fithian, amministratore delegato
della National Association of Theatre Owners.
Resta il fatto che l’esempio della Universal rappresenta
un’apertura verso un nuovo sistema di sfruttamento del prodotto
cinematografico che amplia il ventaglio di mercato per determinati
prodotti e anche per un determinato tipo di pubblico.
Gli anni del liceo
sono un ricordo nostalgico per chiunque, e nonostante le difficoltà
adolescenziali intrise in quel periodo della nostra vita, è
innegabile quanto fascino si nasconda in quel periodo, tant’è che
innumerevoli sono stati i film che hanno
raccontato quel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, andando
a toccare nel profondo i ricordi (belli e meno belli) di ognuno di
noi.
Sono davvero tanti gli
high school movies che sono stati
realizzati, e spesso c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si
ha voglia di una serata all’insegna della nostalgia e dei ricordi.
In tal senso, Netflix e altre piattaforma di streaming
offreno una vasta gamma di film tra cui scegliere. Di seguito
abbiamo raccolto 10 film ambientati durante gli anni del liceo che
vi consigliamo di vedere:
Breakfast Club (1985)
Breakfast Club di John
Hughes è uno dei capisaldi della commedia adolescenziale
americana. Il film racconta la storia di cinque adolescenti che
vengono obbligati a trascorre un intero sabato in detenzione: dopo
gli screzi iniziali, scopriranno in realtà di avere molte cose in
comune, nonostante le loro vite così diverse al di fuori dei
corridoi liceali.
“Don’t
You (Forget About Me)” dei Simple Minds, tema
portante della colonna sonora, è stata ai vertici della classifica
rock di Billboard per sedici settimane, mantenendo il primo posto
per tre settimane. Un film ancora oggi attualissimo, nonostante
risalga a ben 35 anni fa.
Noi siamo infinito (2012)
Noi siamo infinito è la storia di un ragazzo
di nome Charlie che grazie all’amicizia con Sam e Patrick riesce a
vincere la sua timidezza e a prendere maggiore consapevolezza di se
stesso. Il film mette al centro della storia le relazioni umane,
affrontando al tempo stesso tematiche molto importanti con estrema
delicatezza. I
l film è basato sul libro omonimo
scritto da Stephen Chbosky, che del film è anche
il regista. È interpretato da
Logan Lerman,
Emma Watson ed
Ezra Miller. Il film si avvale anche della presenza di
Paul Rudd e di una colonna sonora
straordinaria.
La vita è un sogno (1993)
La vita è un
sogno è ambientato ad Austin (Texas) nel 1976,
durante la notte che precede l’ultimo giorno di scuola. Nell’arco
di un’intera giornata si snodano le vicende parallele di Mitch
Kramer e Sabrina Davis, due matricole studentesche del Liceo che
subiscono vessazioni tipiche da “rituale d’iniziazione” da parte
degli studenti più anziani.
A Sacramento, nel 2002,
un’adolescente volitiva che si fa chiamare “Lady Bird” cerca di
superare indenne il suo ultimo anno di liceo. Lady
Bird ruota attorno ai rapporti tra la
protagonista e la sua migliore amica, sua madre, suo padre e –
naturalmente – quello più conflittuale di tutti: il rapporto con se
stessi.
Per il suo debutto alla regia,
Greta Gerwig si affida ad una regia efficace e ad
una scrittura superba, entrambe supportate dalla bravura della
protagonista
Saoirse Ronan e dell’intero cast di supporto, che
include anche Laurie Metcalf e
Timothée Chalamet.
L’attimo fuggente (1989)
Ambientato in un collegio per soli
uomini, L’attimo fuggente di Peter
Weir è un film dotato di una bellezza e – al tempo stesso
– di una tragicità sconvolgenti. Il compianto Robin Williams interpreta il professor John
Keating, un insegnante di inglese colto e solidale con i suoi
studenti. Instilla in loro l’amore per la parola scritta, in
particolare per la poesia, tanto da spingerli a creare un club
notturno segreto in cui si cimentano nella lettura di opere di
grandi autori. È così che questi giovani ragazzi, attraverso la
cultura e il nutrimento tanto della mente quanto dello spirito,
scoprono se stessi e l’importanza dei proprio desideri.
Una pazza giornata di vacanza (1986)
Ancora un film diretto dal grande
John Hughes, ricco di citazioni e scene
memorabili. Una pazza giornata di vacanza
racconta quel periodo della vita agli occhi di un adolescente, il
futuro ormai imminente sembra essere davvero troppo grande per
affrontarlo. È così che il protagonista Ferris Bueller
(Matthew Broderick) si finge malato in modo da
poter saltare la scuola. Trascorrerà una pazza ed indimenticabile
giornata per le strade di Chicago… naturalmente, il Ferris che
ritroveremo alla fine del film sarà un ragazzo molto diverso.
Suxbad – Tre menti sopra
il pelo (2007)
Michael Cera,
Jonah Hill e Christopher Mintz-Plasse
nel ruolo di tre adolescenti che tentano di perdere
la verginità prima della fine delle scuole superiori. Diretto
da Greg Mottola e scritto da
Seth Rogen e Evan Goldberg,
Suxbad – Tre menti sopra il pelo è uno
dei coming-of-age di maggior successo dello scorso
decennio, proprio grazie alla capacità di descrivere l’universo
degli adolescenti in maniera divertente e a dir poco
esilarante.
La rivincita delle sfigate (2019)
Da molti etichettato come la
versione femminile di Suxbad – Tre menti sopra il pelo,La rivincita delle sfigate, debutto alla
regia di Olivia Wilde, è uno dei coming-of-age
più acclamati della passata stagione cinematografica, e forse anche
dell’ultimo decennio.
Raccontato da una prospettiva
selvaggia, originale e moderna, il fiolm è una commedia senza
filtri sul rapporto tra due migliori amiche durante gli anni del
liceo e quei legami destinati a durare per tutta la vita.
Catturando lo spirito dei nostri tempi, il film si è imposto in
breve tempo come la storia di formazione per eccellenza dedicate
alle prossime generazioni.
Mean Girls (2004)
Mean Girls di Mark
Waters è un pezzo di storia delle recente commedia
americana. Basato sul libro “Queen Bees &
Wannabees” di Rosalind Wisenman, negli anni il film è
divenuto un piccolo cult non solo per via dei suoi iconici
personaggi (su tutti la perfida Regina King interpretata da
Rachel McAdams), ma anche grazie alla
spumeggiante colonna sonora.
Costato appena 17 milioni di
dollari, il film ne incassò ben 130 in tutto il mondo, diventando
il film della carriera di Lindsay Lohan ad
aver guadagnato di più. Mean Girls ha ispirato un musical, un videogame
e anche il videoclip della canzone “Thank U,
Next” di Ariana Grande.
Easy A (2010)
Easy A, diretto da Will
Gluck e interpretato da Emma Stone, è ispirato parzialmente al romanzo
“La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne. Il film
segue la storia di Olive, un’adolescente che per sfuggire a un fine
settimana di campeggio con la migliore amica e i suoi genitori,
inventa una scusa dicendo di aver perso la verginità con un
ragazzo.
La bugia diventa così argomento di
discussione per tutto il liceo e l’inizio di un circolo vizioso; e
se da una parte i ragazzi la pagano per proteggere la propria
reputazione, quella di Olive viene a poco a poco distrutta.