Cosa c’è di più spaventoso di qualcosa che non puoi vedere? Qualcosa che arriva con il favore delle tenebre diffondendosi in modo inarrestabile e letale? Sono queste le domande alla base del film It Comes at Night, scritto e diretto nel 2017 da Trey Edward Shults, e affermatosi come uno dei più affascinanti titoli horror recenti. Giocando sull’assenza di una minaccia fisica, questo lascia crescere l’orrore dentro lo spettatore, il quale alla fine si sentirà invaso da sentimenti incontrollabili e primordiali. Suggestivo e particolarmente adeguato all’attuale periodo storico, caratterizzato dalla diffusione di virus contagiosi, il film è infatti un vero e proprio gioiello senza tempo.
L’idea per il film nacque nel regista in seguito al suo bisogno di metabolizzare la scomparsa del padre. Nel farvi assumere forma, Shults ha poi fatto affidamento su diverse opere, dalle quali ha potuto trarre più o meno ispirazione. In particolare, egli ha citato il dipinto Il trionfo della morte, di Pieter Bruegel, il quale ricorre spesso all’interno del film. Nonostante questo sia ambientato in un contesto post-apocalittico, il regista ha preferito non guardare nessun titolo di questo genere, desideroso di dar vita ad una propria versione della fine del mondo. Di particolare influenza furono però i film Shining e La notte dei morti viventi. Per sviluppare i rapporti tra i personaggi, Shults ha invece tratto ispirazione dai film di John Cassavetes e Paul Thomas Anderson.
Accolto in modo estremamente positivo dalla critica, il film mancò però di ottenere un particolare successo di pubblico. It Comes at Night è infatti arrivato ad un guadagno di soli 20 milioni di dollari. Si tratta di un film poco noto, che merita tuttavia di essere riscoperto e celebrato come uno dei più affascinanti realizzati di recente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua spiegazione generale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
It Comes at Night: la trama del film
La vicenda del film si svolge in un mondo dove una malattia altamente contagiosa e letale ha sconvolto la società. Protagonista è Paul, il quale insieme alla moglie Sarah e al figlio Travis, vive da eremita nella loro casa immersa nei boschi. Qui sembrano essere al sicuro, isolati da tutto e tutti. La loro tranquillità viene però interrotta dall’arrivo di un uomo, Will, di sua moglie Kim e del loro figlio Andrew. I tre chiedono ospitalità, essendo anche loro in fuga dai centri abitati, dove è più facile contrarre la malattia. Pur se inizialmente diffidente, Paul decide di accogliere la famiglia. Per loro ha così inizio una convivenza insolita, destinata ben presto a degenerare nel momento in cui spaventose verità verranno alla luce.

It Comes at Night: il cast del film
Nel film sono presenti alcuni noti attori del panorama statunitense, a partire da Joel Edgerton, interprete di Paul. L’attore, noto per i suoi ruoli in Warrior e Loving, è stato tra i primi ad entrare a far parte del cast, affascinato dal progetto. Sua mogli Sarah è invece interpretata da Carmen Ejogo, attualmente nota per il ruolo di Seraphina Picquery nei film di Animali fantastici e dove trovarli. A dar vita al loro figlio Travis è l’attore Kelvin Harrison Jr.. Già apparso anche in 12 anni schiavo, questi ha ottenuto grandi lodi proprio per It Comes at Night, venendo anche candidato come miglior attore esordiente a diversi premi. Christopher Abbott, noto per la serie Girls, è invece presente nei panni di Will, mentre l’attrice Riley Keough, recentemente vista in Le strade del male, è Kim.
It Comes at Night: la spiegazione del film
A rendere particolarmente il film è la consapevolezza di non sapere contro chi o cosa ci si sta scontrando. L’orrore qui messo in scena non ha particolari forme fisiche, ma assume più che altro i connotati di pensieri, sogni, suggestioni e sensazioni capaci di scuotere irrimediabilmente l’animo dei personaggi. Ciò è sottolineato anche dal fatto che, al termine del film, non viene realmente spiegato cos’è che “arriva di notte”. Si parte dunque da numerosi misteri volutamente lasciati senza soluzione, dimostrando di come la mancata risposta possa essere più spaventosa anche di una riposta negativa. La storia non viene infatti raccontata da un punto di vista onnisciente, bensì da quello dei personaggi protagonisti. Lo spettatore, dunque, è portato a saperne quanto ne sanno loro, e non di più.
Per questo risulta difficile capire realmente chi infetti chi. Le teorie più gettonate vogliono che sia Travis a dare il via al tutto, anche se lo stesso modo in cui questi avrebbe contratto la malattia non viene mai realmente chiarito. Come ha dichiarato anche il regista, infatti, l’importante non sta in quello che sembra essere il principale mistero del film, ovvero cosa arrivi di notte, bensì nel modo in cui questo influisce sul rapporto tra i personaggi. La vera minaccia diventa dunque la paranoia, l’insinuarsi di questa nella mente dei protagonisti e nelle relazioni anche tra famigliari stretti. Sentimenti che oggi particolarmente noti e diffusi, e alla luce dei quali si potrebbe guardare il film sotto occhi diversi, comprendendolo di più.
It Comes at Night: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di It Comes at Night grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 febbraio alle ore 23:10 sul canale Rai 4.
Fonte: IMDb, ScreenRant


Patty Jenkins torna a raccontare l’Amazzone di Themyscira
Il cast di Wonder Woman 1984
Il personaggio di Dottie Jones è una delle figure più misteriose della città di Westview. Nell’episodio quattro, è uno dei residenti che Jimmy Woo non è stato in grado di identificare, e le sue apparizioni finora sembrano indicare che sia collegata ad una storia molto più ampia. Una delle teorie più accreditate è che Dottie, che controlla la comunità di Westview, sia in realtà proprio Mefisto.
Un utente di Reddit ha suggerito che il logo dello SWORD non sia in realtà quello della celebre organizzazione. Questa teoria si basa sull’iconografia demoniaca, dove una croce capovolta rappresenta spesso il satana biblico. Mefisto non è necessariamente Satana nei fumetti
Mefisto è già apparso in una serie di film live action. Il personaggio, infatti, è presente in entrambi i film di Ghost Rider intepretati da
Mefisto potrebbe fare il suo ingresso nel MCU grazie a Doctor Strange. Si tratta di uno degli antagonisti ricorrenti nei fumetti dedicati allo Stregone Supremo, e anche se Mefisto potrebbe non apparire effettivamente in
Un utente di Reddit ha suggerito che Mefisto, in realtà, è sempre stato presente nel MCU e che sia proprio lui la mente dietro lo Snap. L’ambiziosa teoria postula che proprio il Teschio Rosso di 
Mefisto ha fatto un’altra sorprendente apparizione sullo sfondo di una breve scena presente nel primo trailer della serie
Mefisto potrebbe già essere a Westview. Nel secondo episodio di
La connessione tra Agnes e Mefisto potrebbe non essere del tutto tangenziale. Agnes sembra infatti avere una conoscenza pratica di ciò che sta accadendo a Westview: inoltre, proprio come Dottie, neanche lei è stata identificata da Jimmy Woo come un residente standard della cittadina.
Agnes potrebbe anche non essere Mefisto: tuttavia, è probabile che ad esserlo sotto mentite spoglie sia suo marito. Finora, Agnes ha fatto numerosi riferimenti a suo marito Ralph, ma ancora non l’abbiamo visto. Nei fumetti, Agatha Harkness non aveva un marito, ma ha spesso cospirato con Mefisto.




Il concetto del manifesto vincitore trae ispirazione dalle origini del cinema e in particolare da quell’intuizione che è alla base della nascita della settima arte: la rapida successione di 24 fotogrammi al secondo che, da oltre 125 anni, “inganna” l’occhio umano regalandogli l’illusione del movimento. Il pardo dalle linee essenziali e futuristiche di Baragiola è stato così scomposto in 24 parti, per rappresentare l’immagine cinematografica e raccontare, al contempo, la direzione del Locarno Film Festival: una manifestazione che avanza decisa verso il futuro e l’innovazione, portando con sé la traccia profonda delle proprie origini e della storia del cinema.
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