Qualsiasi progetto a marchio
Disney necessità della
giusta dose di immaginazione e di un’adeguata visione d’insieme
prima di passare dalla mente dei suoi creatori al processo di
effettiva realizzazione. Che si tratti di un film o di un
gigantesco parco a tema, tutte le idee alla base di qualsiasi
creatura che nasce all’interno della Casa di Topolino inizia come
un semplice schizzo o un più corposo storyboard.
Di seguito abbiamo raccolto alcuni
dei concept art più belli che sono stati
realizzati per i progetti più disparati e che, alla fine, sono
stati scartati dalla multinazionale statunitense:
Il Principe Filippo e il Drago

La bella addormentata nel
bosco, a differenza dei primi film d’animazione dello studio,
ha intrapreso una direzione diversa in termini di stile artistico,
volendo adottare un approccio più medievale ai fondali e alla
grafica. Un primissimo concept del film che ritrae il Principe
Filippo e Malefica sotto forma di gigantesco drago ricorda
moltissimo la copertina di un romanzo fantasy o la schermata
principale di un videogioco in stile D&D.
La Malefica di Marc Davies
A proposito
di Malefica, Marc Davis è stato uno dei primissimi animatori
originali della Disney, responsabile della creazione di personaggi
come Crudelia de Mon, Trilli e, soprattutto, Malefica. All’inizio
dello sviluppo del personaggio, Davis voleva un aspetto più
demoniaco o per la “Signora di tutti i mali”, quindi invece del
motivo viola e verde che tutti conosciamo, aveva pensato ad una
combinazione di rosso e nero per simulare le fiamme. I registi del
film, però, pensavano che la scelta di Davis andasse troppo in
contrasto con i fondali e gli ambienti.
Un Buon Non Compleanno

Se avete messo piede
in uno dei parchi a tema Disney almeno una volta nella vostra vita,
avrete sicuramente notato le opere di Mary Blair, disegnatrice nota
soprattutto per la sua opera con la Casa di Topolino. La Blari era
famoso per l’uso brillante dei colori, come dimostra questo
storyboard di Alice nel paese delle meraviglie. Sebbene
abbia lavorato anche ad altri film, come Cenerentola e
Peter Pan, i suoi disegni più famosi sono possono
essere ammirati all’interno dell’attrazione “It’s a Small World”,
installata in cinque parchi a tema Disney.
Il Taron e la pentola magica di Tim Burton

Il prolifico
Tim
Burton ha avuto una storia abbastanza travagliata con la Walt
Disney Company. Dall’inizio della sua carriera come animatore in
film quali Red e Toby – Nemiciamici, al suo lavoro per
Frankenweenie, Alice in Wonderland e Dumbo,
Burton ha sempre avuto uno stile visionario e contorto. In origine,
i suoi bozzetti per Taron e la pentola magica vennero
considerati troppo “dark” dalla Disney. Una vera e propria
contraddizione, considerando che stiamo parlando forse del film più
“dark” mai realizzato dalla Casa di Topolino. Il concept in alto fa
riferimento alla sala del trono del Re dalle Lunghe Corna, così
com’era stata immaginata da Burton.
La lotta tra Simba e Scar

Il re leone è senza ombra
di dubbio uno dei classici d’animazione più belli. Le ampie vedute
della savana africana, i colori e le tonalità vivaci e l’animazione
fluida e nitida si mescolano per dare vita ad un film assolutamente
memorabile. Il concept in alto è opera dell’artista Kevin Yasuda e
rappresenta uno dei momenti più tensivi del film, ossia lo scontro
finale tra Simba e Scar. Le ombre marcate e le fiamme minacciose
che divampano alle loro spalle potevano davvero creare l’atmosfera
perfetta per quest’ultimo decisivo confronto.
Lo Stitch di Chris Sanders
Prima di
dirigere la serie di film di Dragon Trainer, Chris Sanders è stato un
grande pilastro della Disney fin dagli anni ’80. I suoi crediti
nell’animazione a marchio Disney si sprecano, dalla serie
Muppet Babies a classici come La bella e la
bestia, anche se la sua creazione più famosa è quella del
piccolo piantagrane blu di nome Stitch. Il concept in alto rivela
che, inizialmente, Stitch era molto diverso dal personaggio che
abbiamo amato grazie al film uscito nel 2002: all’inizio, infatti,
Stitch era un prigioniero in fuga dallo spazio che doveva
nascondersi sulla terra per eludere le forze dell’ordine galattiche
e un gangster rivale.
Un Genio “giocoliere”

Insieme agli animatori citati in
precedenza, ossia Marc Davis e Chris Sanders, anche la leggenda
Eric Goldberg è responsabile di diversi personaggi iconici, come
Filottete, l’alligatore Louis e il più recente Maui. La sua “magnum
opus” in casa Disney resta comunque il Genio di Aladdin.
Goldberg non ha solo lavorato sull’animazione del personaggio, ma
ha anche lavorato a stretto contatto con il compianto Robin Williams per abbinare la performance
dell’attore alle sue bozze. Il concept in alto rivela davvero
quanto lo stile artistico di Goldberg sia ispirato a quello di
Harry Hershfield, abbinato con intelligenza al folle umorismo di
Williams.
Un volto familiare

Prima della sua apparizione in
Fantasia come apprendista stregone, Topolino aveva un
design molto semplicistico e riconoscibile, portato dalle menti
brillanti di Walt Disney e Ub Iwerks. Tuttavia, il celebre segmento
di Fantasia era un modo per la Disney di riportare in
primo piano la figura Topolino: ecco perché il design del topo
aveva bisogno di un rinnovamento. Prima che l’animatore Fred Moore
ci regalasse il Topolino che conosciamo e amiamo oggi, la Disney
provò a mantenere ancora il suo tradizionale volto per il segmento
“L’apprendista stregone”, come dimostra il concept in
alto.
Zootropolis in neon
È
impossibile non amare ogni singolo dettagli di
Zootropolis. Il bellissimo concept in alto è opera
dell’artista Mathias Lechner. La città immaginaria è bellissima in
pieno giorno, ma è probabilmente di notte che tutto il suo
splendere riesce ad emergere con impeto travolgente. Lo dimostra
questo concept del fiorente paesaggio urbano, una rappresentazione
della città che non può non riportare alla memoria la celebre
“Notte stellata” di Vincent van Gogh.
La casa dei fantasmi

Quale modo migliore di finire se non
con un’opera d’arte proveniente dai parchi a tema Disney? Il
concept in alto fa riferimento alla Haunted Mansion, l’attrazione
presente in tutti i parchi di divertimento della Casa di Topolino,
che ha ispirato il film del 2003 con Eddie Murphy, La casa dei
fantasmi. Anche da questa prima bozza dell’attrazione
originale, si evince quanto l’atmosfera inquietante fosse alla base
del progetto fin dall’inizio: basta guardare gli alberi scheletrici
simili ad una mano, i pipistrelli attorno alla torre e i ciuffi
spettrali dei muschi spagnoli.
Fonte: ScreenRant