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Rocketman: Justin Timberlake fu considerato per il ruolo di Elton John

Taron Edgerton ha conquistato pubblico e critica grazie alla sua brillante performance in Rocketman, dove interpreta l’icona Elton John, ma a quanto pare il primo nome che il musicista aveva considerato per il progetto non era britannico ma americano, un attore e cantante che il mondo della cultura pop conosce molto bene.

Come dichiarato da David Furnish, produttore del film e marito di Sir Elthon, Justin Timberlake avrebbe potuto raccogliere la responsabilità di ritrarre il genio della musica dopo la convincente prova nel video di This Train Do not Stop There Anymore diretto da David LaChapelle nel 2001.

Formalmente non ci siamo mai approcciati a Justin perché non eravamo mai nel momento giusto per farlo“, ha spiegato Furnish all’Hollywood Reporter. “Il suo lavoro nel videoclip fu fantastico, con il trucco e le protesi al naso, e grazie a quello avevamo scoperto quanto fosse talentuoso anche nella recitazione“.

Nel video Elton John non compare e a interpretarlo è proprio Timberlake, con addosso i costumi classici degli anni settanta e sullo sfondo del backstage di un concerto. Qui sotto potete dargli uno sguardo.

Leggi anche – Rocketman: la recensione

La regia di Rocketman è stata affidata a Dexter Fletcher, che lo scorso anno ha sostituito Bryan Singer sul set di Bohemian Rhapsody (pellicola dedicata alla vita di Freddy Mercury con Rami Malek) dopo l’improvviso licenziamento da parte della produzione. Lee Hall, autore di Billy Elliott, si è invece occupato della sceneggiatura.

Rocketman ripercorrerà le fasi cruciali della vita pubblica e privata di Elton John, dagli inizi come grande talento al pianoforte alla consacrazione come artista internazionale, passando per gli eccessi e il periodo in cui collaborò con il compositore Bernie Taupin pubblicando i suoi più grandi successi.

Fonte: THR

 
 

Avengers: Endgame, Captain Marvel su Vormir in una scena eliminata

avengers: endgame Captain Marvel

Nuove immagini tratte dal dietro le quinte di Avengers: Endgame sembrano confermare che nella versione originale del film sarebbe stata Captain Marvel ad arrivare su Vormir, il pianeta dove è custodita la gemma dell’anima e dove ha perso la vita Vedova Nera sacrificandosi al posto di Occhio di Falco.

Le foto che vedete qui sotto, e che probabilmente fanno parte di una serie di clip che saranno incluse nell’edizione homevideo del film, mostrano l’eroina interpretata da Brie Larson in azione su quello che è a tutti gli effetti il set di Vormir (l’architettura caratteristica lo conferma).

Questo significa che, inizialmente, il piano degli sceneggiatori non prevedeva la morte di Natasha e che Carol Danvers avrebbe in qualche modo risolto la situazione al cospetto di Teschio Rosso per recuperare la gemma? Le supposizioni si sprecano, ma sappiamo quante volte la storia è cambiata nel corso degli ultimi anni e quante versioni di Endgame sono state girate prima del montaggio finale.

Di certo il look di Captain Marvel nella scena suggerisce che fosse ambientata prima del suo ritorno in azione nella battaglia conclusiva contro Thanos…che ne pensate?

https://twitter.com/msdamnvers/status/1133897059377897472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1133897059377897472&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Favengers%2Favengers_endgame%2Favengers-endgame-bts-photos-seemingly-confirm-that-captain-marvel-originally-went-to-vormir-a168662

Avengers: Endgame, Captain Marvel e Vedova Nera insieme in una scena inedita

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: Twitter

 
 

Onward: primo trailer e poster del nuovo film Disney Pixar

Il regista Dan Scanlon e la produttrice Kori Rae, che hanno firmato nel 2013 Monsters University, stanno per tornare al cinema con il nuovo sorprendente lungometraggio Disney•Pixar Onward. Il film arriverà nelle sale italiane a marzo 2020.

Ambientato in un immaginario mondo fantastico, Onward racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.

“In Pixar cerchiamo di creare storie che provengono da esperienze personali”, afferma Dan Scanlon“Questo film, infatti, è ispirato al rapporto con mio fratello”.

Nella versione originale del film, il cast di voci vede protagonisti Chris Pratt (Guardiani della Galassia), Tom Holland (Spiderman: Homecoming), Julia Louis-Dreyfus (Veep – Vicepresidente Incompetente) e Octavia Spencer (La Forma dell’Acqua – The Shape of Water).

Il primo poster di Onward

 
 

The Batman: è gara fra Robert Pattinson e Nicholas Hoult

Robert Pattinson film

Il cerchio si stringe e ora tutto sembra ufficiale: uno tra Robert Pattinson e Nicholas Hoult infosserà i panni di Bruce Wayne in The Batman, nuovo adattamento – e reboot – delle indagini del crociato di Gotham affidato a Matt Reeves (Cloverfield, Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie).

Da quanto riporta Umberto Gonzalez di the Wrap infatti, i due attori si starebbero contendendo la parte e negli studios della Warner Bros. sono iniziati i test con l’uniforme che verrà sfoggiata nel film.

Aggiornamento su BATMAN: Robert Pattinson e Nicholas Hoult stanno effettuando i test screening per il ruolo. Sospetto che si stiano provando la Batsuit, perché il reparto costumi avrà bisogno di una prova completa del guardaroba. Inoltre, la produzione del film inizierà nel primo trimestre del 2020″.

Chi la spunterà tra Pattinson e Hoult?

Di recente un post “misterioso” del dirigente del reparto creativo della DC Jim Lee sembrerebbe suggerire il casting dell’attore di Cosmopolis e Twilight, ma ovviamente attendiamo responsi dallo studio.

The Batman: un dirigente DC conferma il casting di Robert Pattinson?

In attesa che venga confermato il prossimo interprete di Bruce Wayne, vi ricordiamo che le prime indiscrezioni su The Batman circolate online ipotizzano un’ambientazione negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

The Batman: ecco i nomi dei primi villain del film

Fonte: The Wrap

 
 

Nastri d’Argento 2019: tutti i nominati dal sindacato dei giornalisti

Nastri d'argento Nastri d’Argento 2020

Sono state annunciate le candidature ai Nastri d’Argento 2019, i premi assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. A guidare la lista del film nominati c’è Il Traditore di Marco Bellocchio, film presentato all’ultimo Festival di Cannes che guadagna 11 nomination.

Staccati di tre nomination, si fermano “solo” a 8, ci sono  Il Primo Re di Matteo RovereLa Paranza dei Bambini di Claudio Giovannesi e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis. Mentre a sette nomination vediamo Euforia di Valeria Golino e Capri-Revolution di Mario Martone.

Ecco di seguito tutte le candidature ai Nastri d’Argento 2019

Miglior Film
Euforia
Il primo re
Il Traditore
La Paranza dei Bambini
Suspiria

Miglior Regista
Marco Bellocchio (Il Traditore)
Edoardo De Angelis (Il vizio della speranza)
Claudio Giovannesi (La paranza dei bambini)
Valeria Golino (Euforia)
Luca Guadagnino (Suspiria)
Mario Martone (Capri-Revolution)
Matteo Rovere (Il Primo Re)

Miglior Regista Esordiente
Leonardo D’Agostini (Il Campione)
Ciro D’Emilio (Un giorno all’improvviso)
Margherita Ferri (Zen sul ghiaccio sottile)
Valerio Mastandrea (Ride)
Michela Occhipinti (Il corpo della Sposa)

Miglior Soggetto
Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Angelo Pasquini
Sergio Rubini (La prima pietra, Il Grande Spirito)
Stefano Massini, Andrea Bassi, Nicola Guaglianone, Menotti (Non ci resta che il crimine, Ovunque proteggici)
Bonifacio Angius, Paola Randi (Tito e gli alieni)

Migliore Sceneggiatura
Francesca Marciano, Valia Santella, Valeria Golino
Con la collaborazione di Walter Siti (Euforia)
Edoardo De Angelis, Umberto Contarello (Il vizio della speranza)
Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo
Con la collaborazione di Francesco Licata (Il Traditore)
Maurizio Braucci, Roberto Saviano, Claudio Giovannesi (La Paranza dei Bambini)
Roberto Andò, Angelo Pasquini
Con la collaborazione di Giacomo Bendotti (Una storia senza nome)

Migliore commedia
Bangla (Phaim Bhuiyan)
Bentornato Presidente! (Carlo Fontana, Giuseppe G. Stasi)
Croce e delizia (Simone Godano)
DolceRoma (Fabio Resinaro)
Troppa Grazia (Gianni Zanasi)

Bibi Film (Ricordi? Una storia senza nome, Lo Spietato)
Groenlandia Film (Il Primo Re, Il Campione)
IBC Movie – Kavak Film (Il Traditore)
Indigo Film (Capri-Revolution)
Palomar (La Paranza dei Bambini)

Miglior Attore Protagonista
Alessandro Borghi (Il Primo Re)
Andrea Carpenzano (Il Campione)
Pierfrancesco Favino (Il Traditore)
Marco Giallini – Valerio Mastandrea (Domani è un altro giorno)
Riccardo Scamarcio (Euforia, Il Testimone invisibile, Lo Spietato)

Miglior Attrice Protagonista
Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso)
Marianna Fontana (Capri-Revolution)
Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome)
Thony (Momenti di trascurabile felicità)
Pina Turco (Il vizio della speranza)

Miglior Attore Non Protagonista
Stefano Accorsi (Il Campione)
Alessio Lapice (Il Primo Re)
Luigi Lo Cascio, Fabrizio Ferracane (Il Traditore)
Edoardo Pesce (Non sono un Assassino)
Benito Urgu (L’uomo che comprò la luna)

Miglior Attrice Non Protagonista
Marina Confalone (Il vizio della speranza)
Isabella Ferrari (Euforia)
Valeria Golino (I Villeggianti)
Maria Paiato (Il Testimone invisibile)
Anna Ferzetti (Domani è un altro giorno)

Miglior Attore di Commedia
Stefano Fresi (C’è tempo, L’uomo che comprò la luna)
Paolo Calabresi, Guglielmo Poggi (Bentornato Presidente!)
Corrado Guzzanti (La prima pietra)
Fabio De Luigi (10 giorni senza mamma, Ti presento Sofia)
Fabrizio Bentivoglio, Alessandro Gassmann (Croce e Delizia)

Margherita Buy (Moschettieri del Re)
Paola Cortellesi (Ma cosa ci dice il cervello)
Lucia Mascino (Favola, La prima pietra)
Paola Minaccioni, Carla Signoris (Ma cosa ci dice il cervello)
Alba Rohrwacher (Troppa Grazia)

Migliore Fotografia
Daniele Ciprì (Il primo re, La Paranza dei Bambini)
Daria D’Antonio (Ricordi?)
Michele D’Attanasio (Capri-Revolution)
Alberto Fasulo (Menocchio)
Vlada Radovic (Il Traditore)

Migliore Scenografia
Giancarlo Muselli (Capri-Revolution)
Dimitri Capuani (Favola)
Carmine Guarino (Il vizio della speranza)
Tonino Zera (Moschettieri del Re)
Daniele Frabetti (La Paranza dei Bambini)

Migliori Costumi
Giulia Piersanti (Suspiria)
Alessandro Lai (Moschettieri del Re)
Alberto Moretti (Non ci resta che il crimine)
Ursula Patzak (Capri-Revolution)
Daria Calvelli (Il Traditore)

Miglior Montaggio
Giorgio’ Franchini (Euforia)
Francesca Calvelli (Il Traditore)
Giuseppe Trepiccione (La Paranza dei Bambini)
Walter Fasano (Suspiria)
Desideria Rayner (Ricordi?)

Miglior Sonoro in Presa Diretta
Alessandro Zanon (Capri-Revolution)
Angelo Bonanni (Il Primo Re)
Gaetano Carito e Adriano Di Lorenzo (Il Traditore)
Emanuele Cicconi (La Paranza dei Bambini)
Vincenzo Urselli (Il vizio della speranza)

Miglior Colonna Sonora
Gratis Dinner (Checco Zalone) (Moschettieri del Re)
Danilo Rea (C’è tempo)
Enzo Avitabile (Il vizio della speranza)
Andrea Farri (Il Primo Re)
Nicola Piovani (Il Traditore)

La vitaaa – scritta e interpretata da Tony Tammaro (Achille Tarallo)
L’anarchico – di Giulio Base e Sergio Cammariere
Interpretata da Sergio Cammariere (Il banchiere anarchico)
A’ speranza – autore e interprete Enzo Avitabile (Il vizio della speranza)
Nascosta in piena vista – scritta e interpretata da I Cani (Niccolò Contessa) (Troppa Grazia)
Tic tac di Matteo Buzzanca e Lorenzo Vizzini – interpretata da Barbora Bobulova (Saremo giovani e bellissimi)

 
 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, smentito il rumor su Han Solo e Rey

Due giorni fa la voce diffusa dal sito Making Star Wars aveva lasciato intendere che il prossimo capitolo del franchise, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, avrebbe svelato l’identità del padre di Rey, che secondo i rumor sarebbe nientemeno che Han Solo. Come previsto è arrivata subito la smentita da parte di Pablo Hidalgo, capo dello storygroup della Lucasfilm.

Non si adatta alla cronologia degli eventi“, scrive Hidalgo su Twitter, rispondendo alla speculazione dei fan secondo cui mentre Leia si addestrava con Luke, Han avrebbe avuto una relazione con un’altra donna e da quel rapporto sarebbe nata una figlia. Dopo questo evento Ben Solo, adirato, sarebbe stato spedito da Han nell’accademia jedi di Luke.

https://twitter.com/pablohidalgo/status/1133573219695308800

Già in occasione della Star Wars Celebration era stato J.J. Abrams a confermare che Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker avrebbe fatto luce sulle misteriose origini di Rey esplorando il passato del personaggio in vista della conclusione della saga. Questo significa che la risoluzione dell’enigma arriverà il prossimo dicembre.

Sapevamo che il film doveva essere una conclusione soddisfacente ed eravamo ben consapevoli che le origini di Rey è uno degli argomenti più discussi…ora non voglio dire che ciò che è successo in Episodio VIII non conta, ma posso affermare che il prossimo capitolo racconterà molto di più della storia di quello che avete visto.

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Twitter

 
 

Biancaneve: Marc Webb in trattative per dirigere il live action

Variety riporta che Marc Webb (Gifted, The Amazing Spider-Man, 500 giorni insieme) si trova attualmente in trattative per dirigere il live action di Biancaneve e i sette nani, prossimo progetto targato Disney in arrivo nei prossimi anni. Nella notizia si specifica inoltre che il regista sarebbe il “preferito” dello studio.

Erin Cressida Wilson (La ragazza del treno, Secretary, Men, Women & Children) scriverà invece la sceneggiatura del film che, a quanto pare, esplorerà aspetti inediti del classico d’animazione uscito nel 1938, mentre Benj Pasek e Justin Paul, il duo che ha firmato i brani originali di La La Land, The Greatest Showman e Dear Evan Hansen, si occuperanno della colonna sonora.

Questo ovviamente è solo l’ultimo di una serie di adattamenti della favola dei fratelli Grimm, dopo il cartone Disney, Biancaneve (Mirror Mirror) del 2012 con Julia Roberts e Lily Collins, e la versione dark di Biancaneve e il cacciatore del 2012 targata Universal che vedeva protagoniste Charlize Theron e Kristen Stewart.

Per quanto riguarda i nuovi live action, è ora in sala Aladdin e in estate arriverà Il Re Leone, diretto da Jon Favreau. Prossimamente sarà il turno del sequel di Maleficent con Angelina Jolie e Elle Fanning, Lilly e il vagabondo, Mulan, Cruella con Emma Stone, La spada nella roccia, Pinocchio, Il gobbo di Notre Dame, Lilo & Stitch e La Sirenetta.

Disney: 10 live action da vedere assolutamente

Fonte: Variety

 
 

La grande scommessa: 10 cose che non sai sul film

la grande scommessa

La grande scommessa è uno di quei film cheche vale la pena di vedere una volta nella vita, in grado di coinvolgere il pubblico grazie al suo mix fatto di avvenutura, commedia, biografie e un pizzico di thriller.

Candidato a diversi premi Oscar, questo film ha saputo raccontare l’ambizione e la capacità di un gruppo di persone che hanno percepito l’arrivo di un periodo economico instabile.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su La grande scommessa.

La grande scommessa film

la grande scommessa

1. Christian Bale si era fatto male ad un ginocchio prima delle riprese. Il fatto che Christian Bale si fosse fatto male, significava che non avrebbe potuto realizzare la scena della batterie e del nuoto. E se il regista avrebbe voluto usare una controfigura, l’attore ha insistito per realizzare tutte le scene da sé. Tuttavia, McKey ha insistito per la presenza di due dottori durante l’intera scena della batteria, in caso Bale si fosse fatto male.

2. Una citazione del film è stata inventata. La citazione che appare sullo schermo “La verità è come la poesia e la maggior parte delle persone odia la poesia – Ascoltato in un bar di Washington D.C.” è stato scritto dallo stesso regista e co-sceneggiatore Adam McKay. Egli, infatti, ha deciso di scriverla dopo aver cercato, senza successo, la citazione perfetta da utilizzare per quel segmento.

3. il film è stato prodotto con una garanzia. Secondo Michael Lewis, l’autore del libro su cui il film si basa, la Paramount avrebbe permesso al regista di realizzare questo film solo se avesse accettato di dare vita ad un sequel di Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004).

La grande scommessa streaming

4. Il film è disponibile per la visione in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere La grande scommessa, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Netflix.

La grande scommessa cast

la grande scommessa

5. Christian Bale è rimasto condizionato dalla figura di Burry. Dopo aver incontrato il vero Dr. Michael Burry, Christian Bale ha chiesto di avere i pantaloncini cargo e la maglietta di Burry, indossata poi nel film. L’attore ha dichiarato che sperava che Burry venisse alla premiere del film a Los Angeles “perché voglio davvero sedermi accanto a lui e vedere se mi darà un pugno nella mia fottuta faccia”.

6. Adam McKay aveva già un attore in mente per il film. Nei contenuti speciali per la versione blu-ray del film, Adam McKay ha rivelato di aver scritto un ruolo con un attore particolare in mentre. il regista e sceneggiatore, infatti, nel realizzare il ruolo di Jared Vannett aveva in mente Ryan Gosling.

7. Nella sceneggiatura originale erano previsti altri camei. Invece di Margot Robbie che si trova in una vasca piena di schiuma, questa parte sarebbe stata scritta per Scarlett Johannson che si sarebbe dovuta trovare sotto una cascata. Invece di Selena Gomez che spiega i CDO sintetici, ci sarebbe dovuta essere Beyonce con l’assistenza di suo marito Jay Z.

La grande scommessa trama

8. Una scommessa contro un sistema complesso. Il film racconta la storia di un gruppo di speculatori che hanno intuito la futura crisi del mercato economico mondiale, avvenuta poi nel 2008, approfittando della situazione e uscendone da vincitori.

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9. Il film si basa su un libro del 2010. La grande scommessa è un film che si basa sul libro Il grande scoperto: la folle scommessa che ha sbancato Wall Street, di Michael Lewis, uscito nel 2010. Più che un libro, in realtà, esso sarebbe un saggio di economia che racconta la storia di quattro persone che avevano compreso la crisi che avrebbe colpito il sistema economico americano.

La grande scommessa frasi

10. Un fatto di frasi memorabili. Un film come La grande scommessa è riuscito a fissarsi nell’immaginario comune anche grazie ad una serie di frasi di impatto e di un certo grado di memorabilità. Ecco qualche esempio:

  • Ho la sensazione che tra qualche anno la gente dirà quello che dice sempre quando l’economia crolla. Daranno la colpa agli immigrati e alla povera gente. (Mark Baum)
  • Se abbiamo ragione la gente perderà la casa, la gente perderà il lavoro. Perderà i risparmi di una vita, perderà la pensione. Per le banche le persone sono dei numeri. Ecco un numero: ogni 1% in più di disoccupati, muoiono quarantamila persone. Lo sapevate? (Ben Rickert)
  • Non volevate diventare ricchi? Ora siete ricchi. (Ben Rickert)
  • Vendete allo scoperto tutto ciò che ha toccato (Mark Baum)
  • Dimmi la differenza che c’è tra stupido e illegale e faccio arrestare mio cognato. (Jared Vennett).

Fonti: IMDb

 
 

Deadpool: 10 cose che non sai sul film

deadpool

Deadpool è uno dei film più brillanti degli ultimi anni, capace di adattare sullo schermo l’omonimo fumetto e in grado di immettere tante diverse qualità, tra cui l’ironia, scatenata anche dalla grandiosa interpretazione del suo protagonista, Ryan Reynolds.

Questo è un film che si è rivolto ad una fascia di pubblico molto ampia, coinvolgendo più generazioni e facendosi amare per la sua genuinità.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Deadpool.

Deadpool film

deadpool

1. Ryan Reynolds è stato coinvolto in maniera attiva. L’attore protagonista del film è stato coinvolto nella revisione della sceneggiatura con gli sceneggiatori del film. Inoltre, ai membri del cast è stato permesso di improvvisare in alcune scene durante le riprese.

2. C’è un riferimento a X-Men: le origini – Wolverine. In questo film del 2009, Deadpool non indossa il suo tipico costume rosso, ma appare come un uomo sfigurato, senza maglietta, calvo e con la bocca chiusa. Possiede anche due katane retrattili incorporate nei suoi avambracci. Come riferimento a questo film precedente, c’è una scena che presenta brevemente questa versione del personaggio come una action figure.

3. In origine, la sceneggiatura era diversa. Le prime bozze della sceneggiatura contenevano uno scherzo in cui sarebbe stato rivelato che la maschera di Deadpool era, in realtà, una maschera di Spider-Man acquistata sul mercato che era stata rovesciata. Questo, presumibilmente, è stato tagliato a causa di potenziali problemi legali.

Deadpool streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes, Tim Vision e Infinity.

Deadpool cast

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5. Deadpool riflette i tempi odierni. Secondo Ryan Reynolds, attore protagonista del film, il fatto di rompere la quarta parete è un riflesso dei tempi attuali. Lo stesso attore ha rivelato “Penso che Deadpool stia arrivando al momento giusto perché parla a quella generazione che ha visto tutti questi cinecomic e li ha apprezzati tutti: è come parlare con loro, come se il tizio vestito di rosso fosse uno di loro. È come guardare il commento del DVD da parte di qualcuno che ha un po’ di buon senso della cultura popolare ed è divertente e un po’ odioso e sta dicendo le cose che non vorresti dire”.

6. Questo film ha richiesto una grande prestanza fisica. Per prepararsi ai ruoli, il cast è dovuto sottostare ha diversi allenamenti fisici. Ad esempio, per prepararsi al ruolo di Negasonic Teenage Warhead, Brianna Hildebrand si è allenata con il Muay Thai per diversi mesi.

7. Gina Carano voleva dare un valore aggiunto al suo personaggio. L’attrice aveva voluto indossare lenti a contatto gialle per abbinare il look di Angel Dust nei fumetti. Tuttavia, il truccare Bill Corso ha rifiutato la proposta, confrontato gli occhi gialli con qualcosa dei film di Twilight.

Deadpool trailer

8. Il trailer di Deadpool è a dir poco esplosivo. Prima di visionare il film, sarebbe un’ottima scelta dare un occhio al trailer del film per rendersi conto di cosa il lungometraggio possa riservare.

Deadpool costume

9. Il costume faceva sembrare Reynolds troppo grande. Il costume di Deadpool, in origine, aveva uno strato muscolare sottostante che, però doveva essere rimosso. Ryan Reynolds era molto muscoloso e il costume gli stava stretto. Inoltre, lo faceva più grosso di quanto sarebbe dovuto essere.

10. Il costume è stato lasciato al protagonista. A Ryan Reynolds è stato permesso di mantenere il costume di Deadpool dopo che le riprese erano terminate (anche se, tecnicamente, non lo ha chiesto, né ha dato la possibilità di prenderlo da lui). Quando la 20th Century Fox lo ha scoperto, a loro non è importato e glielo hanno lasciato tenere.

Fonti: IMDb, Ranker

 
 

Godzilla II – King of The Monsters: la recensione

godzilla II king of the monsters recensione

Nel 2014 la Legendary insieme alla Warner Bros portarono al cinema, di nuovo, Godzilla, affidandolo all’occhio personale e dilatato di Gareth Edwards. Il risultato fu un film anche troppo raffinato per il genere, un prodotto che lasciò la maggior parte del pubblico scontento, perché i mostri non erano così preponderanti e protagonisti come ci si aspettava. Nel 2019, lo stesso gruppo produttivo, porta al cinema il terzo film (dopo lo stesso Godzilla 2014 e Kong: Skull Island) di un universo condiviso, il MonsterVerse, in cui la filosofia di fondo sembra essere “bigger is better” (più grande è meglio). E così, affidato alla regia e co-sceneggiatura di Michael Dougherty, arriva in sala Godzilla II – King of The Monsters, sequel diretto del film di Edwards e che ne riprende pochi dettagli, a partire dal mostruoso protagonista, ovviamente, portandosi anche dietro un paio di personaggi (gli scienziati interpretati da Sally Hawkins e da Ken Watanabe) e la misteriosa MONARCH, l’agenzia di criptozoologia già vista in azione nel film del 2014 e citata in Skull Island. Nei panni dei nuovi protagonisti ci sono Kyle Chandler, Vera Farmiga e Millie Bobby Brown, ma anche Zhang Ziyi e Charles Dance.

La storia, lineare e molto esile, vede gli umani alle prese con il risveglio di questi enormi kaiju che, con la loro potenza distruttiva, hanno il potere di distruggere la Terra oppure di salvarla, sotto la guida del loro Re, Godzilla, appunto. Il personaggio del grande lucertolone giapponese perde quindi tutta la carica di denuncia e rabbia sociale che portava, nato dall’immaginazione di un Paese in cui la ferita degli attacchi atomici era ancora giustamente aperta, e si trasforma nella personificazione del divino e della speranza dell’umanità. Ma Godzilla non è l’unico mostro gigantesco del film, che questa volta si affolla di creature mitologiche che gli amanti di questo genere conoscono molto bene. Vediamo infatti Mothra, l’enorme falena che qui ricopre un ruolo inatteso, lo pterodattilo di fuoco Rodan, e infine la temibile nemesi di Godzilla stesso, King Ghidorah, la creatura a tre testa molto simile all’idra della mitologia classica.

Dougherty si arrampica sulla struttura narrativa esclusivamente per mettere in scena questi prodigi della natura, queste creature temute e adorate che sono le protagoniste assolute della scena. Godzilla II – King of The Monsters è infatti una vera ode al genere cinematografico che vede protagonisti i kaiju, curandosi poco e niente del resto, focalizzando tutta la sua attenzione sullo spettacolo apocalittico di eventi atmosferici e lotte tra mostri. Il trionfo della natura al suo stato più selvaggio al cospetto della finitezza umana. E in mezzo si staglia Godzilla, un Re per i mostri e un Dio per l’uomo, speranza per i secondi e guida per i primi,  grandezza e potenza radioattiva.

Godzilla II – King of The Monsters è divertimento e adrenalina, un monster movie caotico per i veri appassionati del genere.

 
 

Godzilla II – King of The Monsters: intervista al regista Michael Dougherty

Abbiamo intervistato Michael Dougherty, regista di Godzilla II – King of Monsters, dal 30 maggio al cinema.

[brid video=”417617″ player=”15690″ title=”Godzilla II King of Monsters intervista al regista Michael Dougherty”]

Godzilla II: King of Monsters è stato diretto da Michael Dougherty e vede nel cast anche Kyle Chandler, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

L’agenzia di criptozoologia M.O.N.A.R.C.H. e i suoi membri si scontrano contro una serie di kaijū di dimensioni divine, tra cui il potente Godzilla, che si scontra con Mothra, Rodan e la sua nemesi finale, il gigantesco drago a tre teste King Ghidorah. Quando queste antiche superspecie, ritenute delle semplici leggende, risorgono dalla terra, inizieranno a lottare tra loro per la supremazia nel mondo, lasciando in sospeso l’esistenza stessa dell’umanità.

 
 

Audimovie: pubblicità e fruizione cinematografica, nuova indagine

FCP–Associnema

Audimovie, la società che rileva i dati delle presenze nelle sale cinematografiche in Italia ha commissionato alla società di ricerca Episteme di Monica Fabris una indagine qualitativa sull’esperienza dell’andare al Cinema, sul valore che lo spettatore cinematografico gli attribuisce, sullo spessore esperienziale e motivazionale che si riflette e compenetra con la visione pubblicitaria.

L’analisi porta a considerare l’atto di andare al Cinema come un vero e proprio “customer journey”. Un’esperienza non riproducibile altrimenti, estremamente potente e stimolante, da cui deriva la distintività del mezzo Cinema, con ripercussioni anche nel ricordo della pubblicità, la cui efficacia sul grande schermo risulta potenziata nelle sue componenti – Impatto, Memorabilità, Decodifica e Persuasione – dalla fruizione stessa e dal “viaggio” che lo spettatore compie.

Basata su una specifica metodologia d’indagine qualitativa messa a punto da Episteme (il Qualitative Hub), attraverso un campione di individui dai 15 ai 65 anni distribuiti equamente sul territorio italiano la ricerca si pone molteplici obiettivi: ricostruire l’esperienza dell’andare al Cinema nel suo complesso, includendo le fasi precedenti e successive alla visione del film; definire le peculiarità del mezzo Cinema attraverso l’analisi dei vissuti, dei significati e dei valori ad essi associati; esplorare infine il contributo del mezzo Cinema alla pubblicità.

Lo studio ha individuato quattro tipologie di spettatore. Ci sono gli Spensierati per cui il Cinema è momento di evasione; gli Enciclopedici per cui è strumento di scoperta e conoscenza; gli Appassionati che ne apprezzano la dimensione magica e di totale immedesimazione onirica; i Cinefili per cui è strumento critico e culturale.

L’andare al cinema è una “experience” più ricca e diversa da tutte le altre

Per tutti i risultati hanno dimostrato che l’andare al Cinema è una “experience” totalmente diversa e più ricca della semplice fruizione di contenuti offerta oggi in alternativa da altre piattaforme video. È infatti nella sala, e in nessun altro luogo e tempo possibili della fruizione audiovisiva, che si verifica la magia del “qui e ora”.

L’andare al Cinema comporta un coinvolgimento prolungato nel tempo e esteso alle fasi preliminari e successive, che contiene valore in tutti i suoi passaggi. Un vero e proprio viaggio: dalla decisione di uscire di casa, alla scelta del film da vedere, del percorso da compiere per raggiungere il luogo della visione… In questo modo si esce alla fine della proiezione con una sensazione di stordimento e di reset prima di tornare nuovamente alla vita reale, trasformati, rigenerati e arricchiti dalla visione appena trascorsa e condivisa con altri.

La vocazione famigliare del Cinema: nella percezione di tutta la famiglia l’andare al Cinema si fa evento, diventando la “giornata Cinema”, il “pomeriggio Cinema”. Per gli adolescenti rappresenta una delle prime esperienze di rivendicazione del loro sentirsi cresciuti e da compiere con orgoglio in totale autonomia. Le coppie lo vivono come tassello della loro relazione.

Pubblicità e fruizione cinematografica: l’analisi effettuata ha riguardato anche la fruizione del messaggio pubblicitario sul grande schermo. L’efficacia pubblicitaria risulta potenziata dalla fruizione cinematografica in tutte le sue principali funzioni. Torna il concetto di “viaggio”. Quando comincia la visione degli spot lo spettatore è già all’interno della experience, in una fase di attenzione e coinvolgimento crescenti. Lo spettatore è in qualche modo predisposto, risultano bonificate le tradizionali insofferenze nei confronti degli spot. Per osmosi la pubblicità partecipa della ritualità del cinema e degli effetti discontinuità rispetto alla cosiddetta “vita ordinaria”.

La pubblicità, grazie al climax emotivo e all’esperienza vissuta, risulta parte integrante della programmazione filmica. Per questa ragione gli intervistati apprezzano soprattutto la pubblicità pensata per il Cinema, considerato come un luogo a sé, dotato di regole, di una funzione e di un linguaggio distintivo (il messaggio si iscrive su un patto di fruizione stipulato all’acquisto del biglietto).

 
 

Godzilla II – King of The Monsters: intervista a Millie Bobby Brown e O’Shea Jackson Jr.

Arriva in sala dal 30 maggio Godzilla II – King of Monsters, il nuovo film diretto da Michael Dougherty, con Vera Farmiga e Millie Bobby Brown. Di seguito potete vedere l’intervista alla giovane protagonista di Stranger Things e al co-protagonista O’Shea Jackson Jr..

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Godzilla II: King of Monsters è stato diretto da Michael Dougherty e vede nel cast anche Kyle Chandler, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

L’agenzia di criptozoologia M.O.N.A.R.C.H. e i suoi membri si scontrano contro una serie di kaijū di dimensioni divine, tra cui il potente Godzilla, che si scontra con Mothra, Rodan e la sua nemesi finale, il gigantesco drago a tre teste King Ghidorah. Quando queste antiche superspecie, ritenute delle semplici leggende, risorgono dalla terra, inizieranno a lottare tra loro per la supremazia nel mondo, lasciando in sospeso l’esistenza stessa dell’umanità.

 
 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

star wars the rise of skywalker

Mancano ancora diversi mesi all’uscita nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, e né il trailer, Né le dichiarazioni di attori e regista sembrano aver risolto i dubbi sulla trama del film che chiuderà la saga familiare iniziata nel 1977.

Ecco allora le domande che ci pone Episodio IX:

1Quale sarà il ruolo dell’imperatore Palpatine?

Come confermato dal primo teaser trailer diffuso poche settimane fa, l’imperatore Palpatine tornerà in Star Wars: The Rise Of Skywalker interpretato di nuovo da Ian McDiarmid, ma non è ancora chiaro il motivo e in che modo farà la sua comparsa nel capitolo finale della nuova trilogia.

Diverse le teorie (già elencate qui), ma quella suggerita da Makingstarwars sembra suggerire che nel film vedremo un’altra versione del personaggio, ovvero una sua reincarnazione, e a vestirne i panni sarà proprio Matt Smith. Ovviamente si tratta soltanto di una voce non ancora confermata, e vi ricordiamo che il casting dell’attore era stato smentito dal diretto interessato nei mesi scorsi.

Il sito riporta che questa figura verrà posseduta dallo spirito di Palpatine, e che il Leader Supremo Snoke era in realtà comandato mentalmente dall’ultimo dei Sith. Si arriverebbe poi ad un epico scontro tra due fazioni, la prima composta da Rey e Kylo Ren, la seconda da Palpatine e il personaggio interpretato da Smith, dove soltanto Kylo uscirà da vincitore diventando il prossimo “ospite” dell’oscuro villain.

Qual è allora la verità?

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Screenrant

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New Gods: Tom King scriverà il cinecomic con Ava DuVernay

Ava DuVernay ha svelato su Twitter il nome (e il volto) dell’autore che co-sceneggerà insieme a lei l’adattamento di New Gods per la DC Film: e come potete vedere qui sotto, si tratta di Tom King (fumetttista conosciuto per i suoi lavori su Mister Miracle, Swamp Thing, Nightwing, The Vision).

Gioca dunque in casa la Warner Bros, che produce il film, affidandosi ad una delle penne più affermate e amate dai lettori dei fumetti che ha contribuito al recente riavvio delle avventure di Batman (serie terminata prematuramente).

Restano da scoprire gli ulteriori dettagli sulla trama di New Gods, che a quanto pare presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali.

Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura.

https://twitter.com/ava/status/1133872711200063488?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1133872711200063488&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fnew_gods%2Fnew-gods-movie-taps-comic-writer-tom-king-to-co-write-screenplay-with-director-ava-duvernay-a168657

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips.

Vi ricordiamo che, anni fa, la DuVernay è stata ad un passo dal dirigere un altro atteso cinecomic, ovvero Black Panther, finito poi nelle mani di Ryan Coogler. Secondo alcune indiscrezioni, New Gods non sarà collegato all’universo cinematografico DC, dunque la speranza di vedere nel film i personaggi già introdotti è pari a zero.

New Gods: Ava DuVernay ha scelto personalmente il progetto

 
 

Avengers: Endgame, Captain Marvel e Vedova Nera insieme in una scena inedita

Brie Larson

Mentre aspettiamo che i Marvel Studios rendano ufficiali i dettagli delll’edizione homevideo di Avengers: Endgame, sono trapelate online alcune immagini tratte da scene inedite del film che vedono protagonista Brie Larson nei panni di Captain Marvel.

L’eroina ha debuttato nello suo standalone-prequel a Marzo ed è tornata protagonista nel quarto capitolo sui Vendicatori nelle battute iniziali, quando recupera Tony Stark e Nebula nello spazio e raggiunge l’Avengers Compound. Qui fa la conoscenza di Natasha Romanoff, Steve Rogers, Bruce Banner, Rocket, Thor e James Rhodes, i sopravvissuti di Infinity War, ma le loro presentazioni sono state evidentemente tagliate dal montaggio già di per sé ricco che ha sfiorato le tre ore.

Quello che vedete qui sotto è un estratto della sequenza, ed è probabile che la versione integrale sarà contenuta nei dischi dvd e blu-ray in arrivo nei prossimi mesi. Da notare il costume di Carol Danvers prima dell’intervento degli effetti speciali, leggermente diverso dall’uniforme indossata negli anni Novanta.

Avengers: Endgame, le scene chiave del finale prima e dopo gli effetti speciali

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: MCU Direct

 
 

The Suicide Squad: Joel Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag

Joel Kinnaman

Arriva direttamente da Joel Kinnaman la conferma del ritorno di Rick Flag in The Suicide Squad, sequel (?) che proverà a riavviare le sorti del franchise inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer. Stavolta, dietro la macchina da presa, ci sarà James Gunn, che firma anche la sceneggiatura.

L’attore si unirà quindi a Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Jai Courtney, che sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety ha fatto sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e gliene affiderà un altro (per ora ignoto).

Alcune teorie dei fan hanno ipotizzato che i membri originali della Task Force di Suicide Squad verranno uccisi nei primi minuti del film di Gunn, lasciando così lo spazio al nuovo team di personaggi che il regista intende introdurre. Sarà davvero così?

https://www.instagram.com/p/ByAyrCDCyke/?utm_source=ig_embed

The Suicide Squad: ecco chi potrebbe interpretare Idris Elba

Come riportato dal sito Geeks WorldWide, Benicio Del Toro potrebbe entrare nel cast e interpretare il villain, un “guerriero irascibile e anziano che vive per combattere” chiamato The Mayor.

Sempre il sito riporta che il misterioso supereroe di Idris Elba avrà una figlia, possibile indizio sulla sua identità: sarà forse Sportsmaster o proprio Deathstroke, i due assassini dei fumetti DC con forti legami familiari? Il rumor è da prendere con la dovuta cautela, visto che da quando l’attore è entrato nel cast si sono alternate varie speculazioni fuorvianti sul ruolo.

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: Joel Kinnaman

 
 

Il cardellino: Nicole Kidman e Ansel Elgort nel primo trailer

La Warner Bros ha diffuso in rete il primo trailer originale de Il Cardellino, il film adattamento cinematografico del romanzo premio Pulitzer scritto da Donna Tartt. Nel cast troviamo Ansel Elgort, Nicole Kidman, Sarah Paulson, Jeffrey Wright, Aneurin Barnard, Finn Wolfhard e Luke Wilson. Alla regia c’è John Crowley (Brooklyn).

Ecco di seguito la trama del romanzo:

Figlio di una madre devota e di un padre inaffidabile, Theo Decker sopravvive, appena tredicenne, all’attentato terroristico che in un istante manda in pezzi la sua vita. Solo a New-York, senza parenti né un posto dove stare, viene accolto dalla ricca famiglia di un suo compagno di scuola. A disagio nella sua nuova casa di Park Avenue, isolato dagli amici e tormentato dall’acuta nostalgia nei confronti della madre, Theo si aggrappa alla cosa che più di ogni altra ha il potere di fargliela sentire vicina: un piccolo quadro dal fascino singolare che, a distanza di anni, lo porterà ad addentrarsi negli ambienti pericolosi della criminalità internazionale. Nel frattempo, Theo cresce, diventa un uomo, si innamora e impara a scivolare con disinvoltura dai salotti più chic della città al polveroso labirinto del negozio di antichità in cui lavora. Finché, preda di una pulsione autodistruttiva impossibile da controllare, si troverà coinvolto in una rischiosa partita dove la posta in gioco è il suo talismano, il piccolo quadro raffigurante un cardellino che forse rappresenta l’innocenza perduta e la bellezza che, sola, può salvare il mondo.

 
 

C’era una volta a Hollywood: la moglie di Polanski accusa Tarantino

C'era una volta a... Hollywood trailer Once Upon a Time in Hollywood

Con un piccolo sfogo su Instagram Emanuelle Seigner, attrice e moglie di Roman Polanski, ha commentato negativamente un aspetto particolare del nuovo lavoro di Quentin Tarantino C’era una volta a Hollywood, che come saprete è ambientato sullo sfondo dell’omicidio della ex-partner del regista, Sharon Tate.

Secondo la Seigner infatti, il regista non avrebbe chiesto il permesso di trattare la vicenda ai diretti interessati, calpestando così una vicenda troppo personale. Queste le sue parole in merito al film, presentato nelle scorse settimane in concorso al Festival di Cannes:

Come si può usare la tragica vita di qualcuno e poi camminarci sopra? Chiarisco perché vedo che le persone non capiscono le mie parole. Non sto criticando il film. Sto solo dicendo che loro, a Hollywood, non si preoccupano di fare un film che parla di Roman e della sua tragica storia, mentre allo stesso tempo lo trattano come un reietto. E il tutto senza consultarlo, ovviamente“.

Dal 1977 Polanski non vive più negli Stati Uniti dopo la condanna per abusi sessuali ai danni di, Samantha Geimer, all’epoca dei fatti poco più che tredicenne.

https://www.instagram.com/p/BxzihCJo6LB/?utm_source=ig_embed

C’era una volta a Hollywood: Tarantino paragona il film a Pulp Fiction

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Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Fonte: Emmanuelle Seigner

 
 

X-Men: Dark Phoenix, il finale cambiato per colpa di Captain Marvel?

X-Men: Dark Phoenix

La conclusione di X-Men: Dark Phoenix che vedremo in sala non corrisponde a quella originariamente prevista dalla sceneggiatura, dettaglio del quale hanno discusso in una recente intervista con Yahoo UK James McAvoy e Michael Fassbender.

Parlando infatti delle riprese, l’attore scozzese ha rivelato che il finale del film è cambiato molto nel corso della lavorazione a causa di “sovrapposizioni e parallelismi con la trama di un altro cinecomic uscito qualche tempo fa“.

McAvoy ovviamente non ha fatto riferimento a nessun titolo in particolare, ma le speculazioni sono possibili se guardiamo alle uscite degli ultimi due anni, da quando insomma Dark Phoenix è stato annunciato. Ad oggi ben undici film targati DC o Marvel sono arrivati in sala in quel periodo: Thor: Ragnarok, Justice League, Black Panther, Avengers: Infinity War, Deadpool 2, Ant-Man and the Wasp, Venom, Aquaman, Captain Marvel, Shazam! e Avengers: Endgame, quindi uno fra questi potrebbe essere il “colpevole”.

Se poi consideriamo che soltanto Thor: Ragnarok, Infinity War, Captain Marvel e Endgame hanno presentato nella trama lunghe sequenze ambientate nello spazio, il raggio di ricerca dovrebbe ridursi ulteriormente, senza contare che lo standalone con Brie Larson ha un climax narrativo molto simile a quello di Dark Phoenix e le vicende della supereroina coinvolgono gli Skrull, alieni mutaforma che ritroviamo – anche se con un aspetto e un nome differente – nel film sui Mutanti.

Dunque è Captain Marvel il risultato dell’enigma?

Avevamo delle spie sul set“, scherza nell’intervista Michael Fassbender, “ci hanno fondamentalmente rubato le nostre idee“.

Leggi anche – X-Men: Dark Phoenix, la conferenza stampa con il cast

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Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men. “Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Yahoo UK

 
 

Philadelphia: 10 cose che non sai sul film

philadelphia

Philadelphia è il film che ha segnato gli anni ’90 e che è entrato di diritto nella storia del cinema mondiale, facendosi apprezzare in tutto il mondo per la sua delicatezza e per la profondità analitica degli argomenti trattati.

Uscito nel 1993, questo film era per lo più indirizzato alle persone che fossero scettiche o che avessero convinzioni distorte circa l’AIDS, sensibilizzando il pubblico verso questa malattia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Philadelphia.

Philadelphia film

philadelphia

1. Un film per chi non è affetto dalla malattia. Il regista Jonathan Demme voleva che il film venisse visto da persone che non avessero familiarità con l’AIDS. Sentiva, inoltre, Bruce Springsteen avrebbe portato alla visione del film un pubblico che normalmente non lo avrebbe visto, grazie alla sua canzone, inclusa nel film, The Streets of Philadelphia.

2. La scena della danza è stata ripresa con musica vera in sottofondo. Jonathan Demme ha deciso di registrare la scena dell’opera dal vivo, in modo che Hanks potesse ottenere una performance migliore con la musica. Ciò si è dimostrato estremamente complicato nel montaggio, poiché la musica viene aggiunta in post-produzione.

3. Nel film ci sono malati veri. Sembra che per Philadelphia siano stati scritturati dei malati veri di AIDS che hanno partecipato alla realizzazione del film. Tuttavia, la maggior parte di loro era in stato terminale, tanto che diversi morirono pochi mesi dopo il termine delle riprese.

Philadelphia streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Philadelphia, è possibile farlo grazie alla sua disponibilità sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play e iTunes.

Philadelphia cast

philadelphia

5. Per il suo ruolo, Tom Hanks è dimagrito molto. Tom Hanks ha dovuto perdere quasi tredici chili per apparire opportunamente scarno per le scene da realizzare in aula di tribunale. Al contrario, a Denzel Washington è stato chiesto di guadagnare qualche chilo.

6. In origine, Demme voleva ingaggiare un attore comico nel ruolo di Joe Miller. Scritturare un attore comico sarebbe stato un buon controbilanciamento per Tom Hanks, che era già stato scelto. Demme aveva preso in considerazione Bill Murray e Robin Williams, ma quando Denzel Washington mostrò interesse per il ruolo, decise di ingaggiare lui.

7. Demme voleva un altro attore come protagonista. Inizialmente, Jonathan Demme voleva che fosse Daniel Day-Lewis ad interpretare il ruolo da protagonista, ovvero Andrew Beckett. Tuttavia, l’attore rifiutò l’offerta per poter recitare in Nel nome del padre (1993).

Philadelphia frasi

8. Un film con frasi da non dimenticare. Un lungometraggio come Philadelphia non poteva non essere generatore di frasi iconiche ed indimenticabili. Ecco qualche esempio:

  • Fu in quel dolore che a me venne l’amore, una voce piena d’armonia dice: vivi ancora, io sono la vita… le lacrime tue io le raccolgo. Sto sul tuo cammino e ti sorreggo. Sorridi e spera, io sono l’amore. (Andrew Beckett)
  • Cosa sono mille avvocati incatenati al fondo dell’oceano? Un buon inizio… (Andrew Beckett)
  • Questa è l’essenza della discriminazione: il formulare opinioni sugli altri non basate sui loro meriti individuali, quanto alla loro appartenenza ad un gruppo con presunte caratteristiche. (Joe Miller)
  • Aver fede significa credere in qualcosa che non siamo in grado di provare. (Andrew Beckett)

Philadelphia colonna sonora

9. La canzone di Bruce Springsteen ha vinto diversi premi. Arrivando al 2018, Street of Philadelphia di Sprengsteen è il secondo brano ad aver vinto i tre primi premi principali – Oscar, Golden Globe e Grammy -, dietro a Let the River Run di Carly Simon per Una donna in carriera (1988).

10. La colonna sonora è composta da molti brani diversi. La colonna sonora di Philadelphia è stata composta da Howard Shore e ad essa si sono affiancati i brani di Springstreen e Neil Young.

Fonti: IMDb,

 
 

Profumo – Storia di un assassino: 10 cose che non sai sul film

profumo - storia di un assassino

Profumo – Storia di un assassino è un film di cui si parla poco immeritatamente. Questo film, infatti, è un piccolo gioiello capace di coinvolgere lo spettatore e di ammaliarlo sotto tutti gli aspetti.

Uscito nel 2006, questo film riunisce un cast stellare fatto di interpreti dal talento unico ed inimitabile, come il migliore dei profumi in circolazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Profumo – Storia di un assassino.

Profumo – Storia di un assassino film

profumo - storia di un assassino

1. È stata assunta una compagnia di ballo. Siccome lo sceneggiatore e regista Tom Tykwer considerò la scena delle orge una danza che necessitava di coreografia, si rivolse ad una compagnia di ballo per aiutarlo a mettere insieme la scena, La Fura Dels Baus.

2. Ci sono volute diverse settimane per ricercare i costumi. La costumista Pierre-Yves Gayraud ha trascorso circa quindici settimane alla ricerca di costumi prima di finalizzare qualsiasi cosa. In totale, furono realizzati oltre millequattrocento costumi. Dopo essere stati spediti da Bucarest, in Romania, i costumi doveva essere invecchiati e sporcati, e una volta pronti per essere indossati, il regista e sceneggiatore Tom Tykwer insistette che attori e attrici li indossassero di continuo per diversi giorni per rievocare questa pratica che, all’epoca in cui è ambientato il film, era molto comune.

3. Per realizzare il film, si è studiata la storia dell’arte. Durante la pre-produzione, Tom Tykwer, il direttore della fotografia Frank Griebe, lo scenografo Uli Hanisch e il costumista Pierre-Yves Gayraud hanno studiato le opere di Caravaggio, Rembrandt e Joseph Wright. Questo lavoro è servito al fine di garantire che l’estetica del film fosse correttamente acquisita nella Francia del XVIII secolo.

Profumo – Storia di un assassino streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili e Infinity.

Profumo – Storia di un assassino cast

profumo - storia di un assassino

5. A questo film hanno lavorato molte persone. Secondo il sito web ufficiale, questo film comprendeva qualcosa come sessantasette ruoli parlanti, cinquemiladuecento comparse e centodue set. Dietro le quinte, invece, hanno lavorato cinquecentoventi tecnici.

6. Ben Whishaw ha costruito il ruolo studiando gli animali. Secondo Ben Whishaw, iniziare a studiare gli animali gli è sembrato il punto giusto da dove partire per cercare di comprendere appieno il suo personaggio e per costruirlo. Questo studio, in particolare sui Loris (appartenente alla famiglia dei primati) gli è servito per vedere come l’olfatto influisce sul modo in cui si muovono, come interagiscono con il mondo.

Profumo – Storia di un assassino frasi

7. Frasi da ricordare come un intenso profumo. Profumo – Storia di un assassino ha dato vita a frasi uniche ed indimenticabili come un profumo così buono ed intenso che permane a lungo nelle narici. Ecco, dunque, qualche frase del film:

  • Fabbricherò tutti i profumi che desiderate ma voi dovete insegnarmi a catturare l’odore di ogni cosa che esiste, potete farlo? (Jean-Baptiste Grenouille)
  • Il talento vale pressoché niente, mentre l’esperienza acquisita con l’umiltà e il duro lavoro è inestimabile! (Giuseppe Baldini)
  • L’anima degli esseri è racchiusa nel loro odore. (Giuseppe Baldini)
  • Possedeva un potere più forte del potere del denaro o del terrore: l’invincibile potere di suscitare l’amore nell’umanità.

Profumo – Storia di un assassino libro

8. Il film si basa sul libro dal titolo Il profumo. Il produttore e sceneggiatore Bernd Eichinger aveva cercato di convincere l’autore del libro Il profumo, Patrick Suskind, con il quale era amico, a vendre i diritti del romanzo già al momento della sua pubblicazione originale nel 1985. Egli, però, riuscì ad averne i diritti solo nel 2001, acquistandoli per dieci milioni di euro.

9. Il libro ha ispirato anche i Nirvana. Oltre che ispirazione per il film, il libro di riferimento ha fatto da base alla canzone dei Nirvana intitolata Scentless Apprentice. Kurt Cobain sostenne di portare il libro in tasca, asserendo che si identificava con l’alienazione di Grenouille.

Profumo – Storia di un assassino colonna sonora

10. La colonna sonora è stata eseguita da un gruppo d’eccezione. Per questo film, infatti, si è deciso di far realizzare la colonna sonora alla Berliner Philharmoniker (la Filarmonica di Berlino), sotto la direzione di Simon Rattle.

Fonti: IMDb, indielondon

 
 

The Counselor – Il procuratore: 10 cose che non sai sul film

The Counselor

The Counselor – Il procuratore è uno dei film più intriganti degli ultimi anni, capace di coinvolgere lo spettatore nella storia e di farlo cadere nel vortice di cui è vittima il protagonista.

In grado di raccontare eventi non troppo lontani dalla realtà attuale, questo film è popolato da un cast decisamente stellare che difficilmente si potrebbe vedere in egual maniera in qualche altro film.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su The Counselor – Il procuratore.

The Counselor film

The Counselor

1. Ridley Scott voleva portare sullo schermo uno scritto di Cormac McCarthy. Questo film, di base, è nato dai tentativi falliti di Ridley Scott di adattare il romanzo Blood Meridian di Cormac McCarthy. I due si conoscevano da allora e quando lo scritto ha offerto la sceneggiatura di The Counselor, il regista non ha esitato, lo ha incontrato e ha acquisito lo script con cui realizzare il film.

2. La produzione è stata interrotta per la morte di Tony Scott. Il 20 agosto del 2012, Ridley Scott ha interrotto la produzione del film a causa della morte di suo fratello Tony. Le riprese si sono fermate per una settimana abbondante, periodo in cui il regista è andato a Los Angeles per stare con la sua famiglia. In seguito, Scott è tornato a Londra per riprendere la produzione il successivo 3 settembre.

3. Ci sono personaggi senza nome proprio. Il principale personaggio del film rimane senza nome per tutta la durata del lungometraggio. La stessa cosa accade con altri personaggi, che vengono generalmente chiamati La Bionda, Il commerciante di diamanti, Il prete o L’acquirente. Altri personaggi hanno invece solo il nome, ma non il cognome.

The Counselor streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Rivedere o vedere per la prima volta The Counselor – Il procuratore è possibile, grazie alla sua presenza sulla diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Google Play, Chili e Tim Vision.

The Counselor cast

5. Ci sarebbe potuta essere Angelina Jolie. In origine, per il ruolo di Malkina, era stata considerata Angelina Jolie, ma lei, in seguito, ha dovuto abbandonare il ruolo. Di conseguenza, la scelta dell’attrice che potesse interpretare questo ruolo è ricaduta su Cameron Diaz.

6. In molti volevano interpretare Reiner. Pare che si siano offerti diversi attori per poter interpretare questo personaggio: tra i tanti, si citano i nomi di Bradley Cooper e Jeremy Renner che erano anche stati considerati per il ruolo. Anche Brad Pitt era interessato verso il personaggio prima che venisse scelto per interpretare Westray.

7. Natalie Portman era stata considerata per un ruolo. L’attrice Natalie Portman era stata presa in considerazione per poter interpretare il personaggio di Laura. In seguito, però, la scelta è ricaduta su Penelope Cruz che si è trovata a recitare nello stesso film del marito Javier Bardem, pur non comparendo insieme in nessuna scena.

The Counselor: Cameron Diaz

The Counselor

8. Cameron Diaz si è dovuta doppiare. Inizialmente, Cameron Diaz aveva interpretato Malkina con un forte accento Bajan, esaminando l’efficacia con l’anteprima pubblica. La 20th Century Fox ha successivamente chiesto all’attrice di ridoppiare la maggior parte delle sue battute, suo malgrado. La Diaz si è poi rifiutata di promuovere il film dopo la sua uscita.

9. Il suo personaggio aveva tanti outfit diversi. Paula Thomas ha contribuito al guardaroba del film vestendo l’attrice con circa 15 abiti diversi. Questo perché il suo personaggio rappresenta una donna audace, moderna, sempre in vista.

The Counselor trailer

10. Un trailer da vedere. Prima di visionare il film, sarebbe buona cosa dare un occhiata al suo trailer. In questo breve lasso di tempo sarà possibile preparasi alla visione successiva del film e capire quali saranno gli elementi messi in gioco.

Fonti: IMDb, The Hollywood Reporter

 
 

Vedova Nera: prime foto e video dal set con Scarlett Johansson

Sono ufficialmente iniziate le riprese di Vedova Nera, lo standalone dedicato al personaggio visto di recente in Avengers: Endgame e che sarà interpretato ancora una volta da Scarlett Johansson. L’attrice è stata vista sul set a Seabo, città della Norvegia, come testimoniano le immagini e il video che trovate qui sotto, mentre girava alcune scene in abiti civili.

Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione del film è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

Resta ancora irrisolto il mistero sulla timeline del film: c’è chi pensa che si tratterà un prequel ambientato prima di Iron Man 2, tuttavia secondo quanto riferisce un recente rumor, Vedova Nera potrebbe svolgersi addirittura dopo gli eventi di Captain America: Civil War, e non alla fine degli anni Novanta come teorizzato negli ultimi mesi.

Deadline ha confermato nelle scorse settimane che O-T Fagbenle (Luke Bankole nella pluripremiata serie The Handmaid’s Tale) è entrato nel cast del film e interpreterà il principale antagonista.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Vedova Nera: 9 storie dei fumetti che il film potrebbe adattare

Fonte: Twitter

 
 

Dragon Trainer – il mondo nascosto: un mondo di draghi da scoprire

Dragon Trainer: Il Mondo Nascosto

Li abbiamo conosciuti come cacciatori di draghi temerari e allo stesso tempo spaventati dalle tremende creature alate, li abbiamo accompagnati nella loro scoperta della vera natura di quelli che loro consideravano solo rettili infestanti e in Dragon Trainer – il mondo nascosto, il terzo e ultimo capitolo della saga Dreamworks, accompagniamo gli abitanti di Berk nel loro viaggio per proteggere e difendere quei draghi che sono diventati non solo amici, ma anche aiutanti e difensori, coinquilini di quell’isoletta diventata troppo stretta per tutti i draghi ospitati dal popolo di Hiccup.

L’avventura, il mistero, le emozioni sono i protagonisti principali di queste tre avventure, ma con loro, inutile nasconderlo, i personaggi più amati sono proprio i draghi, diversi per forme, potenzialità e carattere, proprio come le persone. Dalla Furia Buia, simbolo della saga, ai temibili Deathgripper che conosciamo solo nel Il mondo nascosto, ecco una rapida guida per conoscerli meglio:

  • Furia Buia: è, come detto, l’esemplare più originale e famoso del franchise, grazie a Sdentato, il drago personale di Hiccup. Possiede un corpo quasi del tutto nero, due paia di grandi ali e due membrane sulla coda, essenziali per il volo. Ha una massiccia potenza di fuoco di cui può controllare l’intensità. Il suo comportamento è molto simile a quello di un gatto, mentre i denti retrattili sono quelli ai quali l’esemplare protagonista deve il suo nome. Nonostante la sua natura feroce, è il più intelligente fra i draghi, capace di analizzare le situazioni e risolvere problemi che metterebbero in difficoltà chiunque. Si tratta di una specie molto rara, perché in passato cacciata ferocemente dagli acchiappadraghi e Sdentato sembra essere l’ultima Furia Buia di tutta Berk.
  • Uncinato Mortale: ha solitamente un’indole aggressiva e un temperamento molto suscettibile e vanitoso. Somiglia ad un uccello sia nell’aspetto che nel comportamento ed è dotato di squame variopinte. Esemplare molto agile, possiede quattro zampe e le ali, è un volatore molto resistente. Possiede il fuoco più caldo di tutti i draghi. Dalla coda può lanciare spuntoni ossei come proiettili. L’esemplare più famoso è Tempestosa, cavalcata da Astrid.
  • Gronkio: si tratta di uno degli esemplari più forti e resistenti, ha una testa enorme e un corpo minuscolo, con una tozza coda a mazza, fornita di spuntoni, mentre la pelle è durissima e molto bitorzoluta. Le ali del Gronkio ricordano come movimento quelle delle libellule e dei colibrì, e per farlo volare battono molto velocemente; questo drago è noto per essere capace di dormire mentre vola, volare di lato e persino all’indietro. Generalmente pigro e scontroso, il Gronkio è un combattente spietato e tenace, ma allo stesso tempo molto leale al suo cavaliere. Un esemplare femmina, Muscolone (Meatlug), è cavalcato da Gambedipesce.
  • Incubo Orrendo: è uno dei più feroci e temuti tra i draghi. Differentemente dagli altri draghi, le sue zampe anteriori e le ali sono fuse insieme come in uno pterosauro; all’estremità delle ali possiede lunghissimi artigli a forma di uncini, che gli consentono di aggrapparsi a qualsiasi superficie verticale e strisciare lungo i muri e le pareti. La sua strategia d’attacco preferita è quella di infuocarsi; questa tecnica lo rende un avversario molto temibile. Moccicoso cavalca Zannacurva (Hookfang).
  • Orripilante Bizippo: è un esemplare molto raro ed ha due teste indipendenti. Una produce un gas nocivo e altamente infiammabile, l’altra genera scintille, creando insieme esplosioni letali. I suoi denti possono inoltre iniettare veleno per predigerire le prede. Ha le ali proporzionate al corpo e possiede pupille molto sottili. Questo drago ricorda molto l’Idra, il mostro mitologico. Un esemplare maschio è cavalcato da Testabruta, che cavalca la testa sputa-gas chiamata Vomito (Barf), e da Testaditufo, che cavalca la testa sputa-scintille chiamata Rutto (Belch).
  • Terribile Terrore: è uno dei più piccoli draghi esistenti, ha un corpo non più grande di quello di un gatto e due ali molto piccole. In genere si sposta in gruppo ed è un esemplare molto curioso. I Terribili Terrori sono anche molto litigiosi e territoriali, e combattono spesso tra di loro. Anche se è piccolo, ha una millimetrica precisione di fuoco e i suoi colpi sono più simili a spari, è considerato il cecchino del mondo dei draghi.
  • Morte Rossa: si tratta di un colosso armato di una grossa mazza chiodata sulla coda e sei orribili occhi. Sembra che questo drago viva 2000 anni, durante i quali depone fino a 3000 uova. I piccoli poi nel corso dei successivi 100 anni si divorano a vicenda finché non ne rimane uno solo. La sua pelle pesantemente corazzata gli consente di resistere al caldo più estremo, e di vivere persino all’interno dei vulcani. A differenza degli altri draghi non ha un punto cieco grazie ai suoi sei occhi, e produce giganteschi torrenti di fuoco.
  • Grande Bestia Selvaggia – Il Re dei Draghi: è un drago bianco gigantesco. Vive nelle caverne glaciali e negli oceani, sputa ghiaccio e nonostante le ali non può volare. Viene considerato il “Re dei Draghi” in quanto può assoggettare gli altri draghi al proprio volere ma, solitamente, ha natura gentile e più che sfruttarli li protegge.
  • Tagliatempeste: è un drago molto intelligente e possiede quattro ali che gli permettono una grande manovrabilità nel volo. La sua fiammata è molto potente e appare come un vortice di fuoco. Il suo comportamento è simile a quello dei gufi. Saltanuvole è un esemplare guidato da Valka.
  • GrugnoZoppo: hanno l’aspetto di dinosauri alati con un corno, e una cresta che gli permette di captare ciò che hanno intorno. Può cambiare il colore delle proprie squame a suo piacimento. Valka ne possiede un esemplare cieco chiamato Gruff.
  • Dragoncelli: assomigliano a un incrocio tra Uncinato Mortale (corpo e zampe) e Orribilante Bizzippo (testa, spine e coda). Il loro comportamento assomiglia a quello del Terribile Terrore e possono essere di vari colori. Sputano un fiamma verde.
    Nel film i protagonisti ne cavalcano dei cuccioli.
  • Ruttocaldo: probabilmente sono imparentati col Gronkio in quanto ne sono molto simili. Sono però un po’ più grandi e hanno gli occhi più lontani dalle orecchie. Nonostante possano cibarsi di rocce preferiscono i metalli. Mentre dormono possono fare pressoché qualsiasi cosa. Nel film Gobber ne cavalca un esemplare chiamato Broncio (Grump).
  • Cornotonante: sono draghi corazzati dall’olfatto molto sviluppato. Amano “sguazzare” nello sporco per scovare nuovi odori. Sparano dei “missili” di fuoco che esplodono all’impatto. Nel film Stoik ne cavalca un esemplare chiamato Spaccateschi (Skullcrusher).
  • TagliaPioggia: ama volare nella pioggia e stare nei posti umidi pieni di vermi e larve di cui si nutre. Possiede una cresta sulla schiena simile a quella dello spinosauro. Valka ne ha salvato un esemplare a cui una rete aveva spezzato un’ala.
  • Squotimari: questi esemplari vivono negli oceani e si nutrono di pesce. Dall’aspetto simile a quello di una manta hanno: due grandi ali, due pinne più piccole e due teste. Utilizzano dell’elettricità come arma.
  • Canino Affilato: è un drago azzurro coperto di macchie rosse. Le zampe anteriori sono piccolissime mentre quelle posteriori sono possenti. È munito di un randello al termine della coda.
  • Deathgripper: hanno tutti un colore rosso sangue, con spessi segni neri sul corpo e sulle zampe. Hanno anche un paio di zanne bianche e placche su schiena e coda. Ognuno di loro possiede anche un pungiglione velenoso all’estremità della coda. Di quelli che vediamo in Dragon Trainer – il mondo nascosto, tutti indossano un collare perché assoggettati a Grimmel che li controlla con il loro stesso veleno. Sono descritti come “assassini di draghi”, non hanno quindi un carattere facile e presentano un’indole adeguata al cattivo che se ne serve.
  • Furia chiara:ne incontriamo una all’inizio del terzo film. Sembra avere un temperamento selvaggio, che non vuole avere rapporti con gli umani. L’incontro con Sdentato la rende più mite, anche se mantiene la diffidenza nei confronti degli esseri umani. È determinata, forte e molto silenziosa, le sue scaglie diventano specchi, tanto che riesce a mimetizzarsi e il suo getto di fuoco apre dei portali nello spazio. Il suo corpo è candido, molto simile a quello della Furia Buia.

Insomma, la saga di Dragon Trainer non ci ha offerto solo esemplari umani bizzarri, con protesi meccaniche (da veri vichinghi) e dinamiche di amicizia autentiche, ma anche un bestiario fantastico di tutto rispetto, che arricchisce la fantasie e l’immaginazione dello spettatore.

Adesso, con l’uscita in Home video di Dragon Trainer – il Mondo nascosto, sarà possibile rivedere di nuovo tutti i rettili volanti in azione, e sul loro dorso volare all’avventura.

 
 

Spider-Man: Far From Home, 10 modi in cui potrebbe impostare la Fase 4

Spider-Man: Far From Home

Spider-Man: Far From Home chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU, e in qualche modo potrebbe impostare le basi per ciò che vedremo nella Fase 4 ancora in fase di costruzione. In attesa di vederlo nelle sale a luglio, ecco qualche interessante teoria sul film e gli indizi sul futuro dell’universo cinematografico:

1La nuova lineup dei Vendicatori

avengers endgame

Prima di Avengers: Endgame credevamo che non tutti i Vendicatori originali sarebbero sopravvissuti agli eventi, e così è stato: ma allora chi riempirà il vuoto lasciato da Iron Man e Vedova Nera?

Detto ciò guardando a Spider-Man: Far From Home e alle prospettive future, non sarebbe sbagliato immaginare che il nuovo team sarà composto da Peter Parker, Captain Marvel, Black Panther, Doctor Strange e molti altri…

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

Fonte: ScreenRant

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Kingsman: The Great Game, Liam Neeson entra nel cast

L’ultimo acquisto del cast di Kingsman: The Great Game è Liam Neeson, che raggiungerà sul set i già confermati Harris Dickinson, Ralph Fiennes, Aaron Taylor-Johnson, Stanley Tucci, Charles Dance e Daniel Bruhl. A riportare la notizia è Deadline insieme alle dichiarazioni del regista Matthew Vaughn (esclusiva di Digital Spy).

Concluderemo la storia del rapporto fra Eggsy e Harry. L’ultimo capitolo della loro saga doveva essere raccontato, e siamo pronti a farlo, sperando di iniziare le riprese entro il 2019 o almeno all’inizio del prossimo anno“.

È stato spiegato nei mesi scorsi che il terzo film del franchise sarà ambientato all’inizio del ventesimo secolo, descritto come un “dramma d’epoca” sulle vicende del mondo filtrate attraverso gli occhi dei Kingsmen.

Kingsman: l’espansione della saga, tra prequel e serie tv

Non abbiamo ulteriori dettagli sulla produzione, ma sembra che l’assenza di Taron Edgerton comprometterà il ritorno di Colin Firth nel ruolo di Harry Hart. Lo stesso Vaughn aveva recentemente spiegato che il terzo capitolo sarebbe stato “la conclusione del rapporto Harry Hart / Eggsy”, ma senza uno dei due sarà comunque possibile realizzare questa prospettiva?

Nonostante l’accoglienza tiepida avuta dal secondo capitolo, Kingsman: The Golden Circle  è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni. La franchigia ha incassato complessivamente oltre $ 825 milioni in tutto il mondo.

L’accordo in sospeso con la Disney, che sarà finalizzato entro la fine della prossima estate, non dovrebbe avere alcuna influenza sulla produzione di questo film dal momento che le riprese probabilmente inizieranno durante il primo trimestre del 2019.

Kingsman: dieci cose non sai sul franchise

Nel frattempo possiamo vedere Edgerton nei panni di Elton John in Rocketman, biopic presentato di recente al Festival di Cannes, fuori concorso, accolto con successo dalla stampa internazionale.

Qui trovate la nostra recensione.

Fonte: Deadline

 
 

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, diffusi nuovi rumor sui genitori di Rey

Rey Skywalker

In occasione della Star Wars Celebration era stato J.J. Abrams a confermare che Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker avrebbe fatto luce sulle misteriose origini di Rey esplorando il passato del personaggio in vista della conclusione della saga.

Sapevamo che il film doveva essere una conclusione soddisfacente ed eravamo ben consapevoli che le origini di Rey è uno degli argomenti più discussi…ora non voglio dire che ciò che è successo in Episodio VIII non conta, ma posso affermare che il prossimo capitolo racconterà molto di più della storia di quello che avete visto.

Il regista ovviamente faceva riferimento alla scena di Gli Ultimi Jedi in cui Kylo Ren confessa all’eroina che “è soltanto la figlia di due mercanti di Jakku che ti hanno venduta in cambio di soldi“, ma ora un nuovo rumor diffuso dal sito Making Star Wars sembra riferire che uno dei genitori di Rey è un volto noto del franchise.

Secondo questa voce, suo padre è nientemeno che Han Solo. A quanto pare mentre Leia si addestrava con Luke, Han avrebbe avuto una relazione con un’altra donna e da quel rapporto sarebbe nata una figlia. Dopo questo evento Ben Solo, adirato, verrà spedito da Han nell’accademia jedi di Luke.

Trattandosi di una notizia non ufficiale vi invitiamo a prenderla con cautela. Di certo se la teoria dovesse essere fondata, si spiegherebbe la speciale connessione tra Rey e Kylo Ren mostrata nei precedenti capitoli di Star Wars. Che ne pensate? Riuscirà Episodio IX  a sciogliere ogni dubbio sulla questione?

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, tutte le rivelazioni della cover di Vanity Fair

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Making Star Wars

 
 

Chris Hemsworth sul futuro di Thor, l’occasione mancata di X-Men e le paure dopo The Dark World

Chris Hemsworth Thor

Alla vigilia dell’uscita di Men In Black: International (quarto capitolo del franchise che lo vede protagonista al fianco di Tessa Thompson, già sua collega in Thor: Ragnarok), Chris Hemsworth ha concesso una lunga e interessante intervista a Variety ripercorrendo le fasi che hanno scandito la sua carriera a Hollywood, dall’inizio del percorso con i Marvel Studios alla sfida di mettersi in gioco con ruoli diversi.

Dopo il primo Thor mi sentivo limitato dall’atteggiamento rigido e serioso del personaggio. Così in vista di Ragnarok ho contattato Kevin Feige per proporgli un’idea abbastanza radicale. Il problema era che passati The Avengers e The Dark World ero come intrappolato nel ruolo, costretto in una tipologia di casting che mi avrebbe perseguitato per sempre. Quello era tutto ciò che aveva da offrirmi? Pensavo ci fosse dell’altro che potevamo fare.

Sappiamo dove ha portato questo “progetto” di cambiamento. In Avengers: Endgame Thor è irriconoscibile, alcoolizzato, sovrappeso, senza onore e nobiltà, rassegnato dagli eventi che gli hanno tolto la sua famiglia e il suo popolo.

Mi piaceva quella direzione“, dichiara l’attore a proposito del Lebowski Thor, “Perché stava contraddicendo tutte le aspettative.” E a quanto pare la bozza iniziale del film prevedeva un ritorno alla sua solita forma fisica verso la metà del film, decisione a cui Hemsworth si è opposto senza indugi. “Amavo quella versione di Thor, era così diversa da qualsiasi altro modo in cui avevo interpretato il personaggio che poi ha preso una piega tutta sua“.

Chris Hemsworth: dieci cose che non sai sull’attore

Ma l’intervista è anche la perfetta occasione per discutere dei successi e dei fallimenti, delle speranze e dei lavori mancati. Cominciando dal remake al femminile di Ghostbusters del 2016 dove è stato diretto da Paul Feig, un maestro della commedia contemporanea.

Ancora oggi resta uno dei miei ruoli preferiti, anche se stavo quasi per rinunciare. Tre o quattro settimane prima dell’inizio delle riprese Paul mi disse: ‘Sto per riscrivere il personaggio. Non preoccuparti.’ E poi ho ricevuto la sceneggiatura e non era cambiato nulla.” Secondo Hemsworth Feig aveva scelto di lasciare che gli attori improvvisassero molto sul set, dettaglio che lo spaventava a tal punto da pensare di mollare. “Avevo davvero paura, non avevo un piano, quindi mi stavo solo nutrendo del loro talento e mi sentivo semplicemente ridicolo nel farlo…ma l’ho usato.

E che dire della volta in cui stava per indossare i panni di un altro supereroe?

Ero davvero vicino dall’ottenere il ruolo di Gambit nel franchise di Wolverine, ma fu scelto Taylor Kitsch. Ero arrabbiato, i soldi stavano finendo, ma guardo le cose con filosofia: se avessi interpretato un X-Men, ora non sarei Thor“.

Per quanto riguarda il futuro, tra la rinuncia al nuovo film di Star Trek e i rumors su James Bond, la star australiana spiega che da qualche anno le sue scelte in termini professionali sono diventate più mirate e che si, gli piacerebbe tornare nel MCU per le prossime avventure del Dio del Tuono:

Vorrei fare di più, ad essere onesti, ma non so quale sia il piano. Mi sento come se avessimo aperto la porta ad un personaggio diverso, e non vedo l’ora di scoprire dove possa portarci“.

Fonte: Variety

 
 

Kit Harington in rehab per “problemi personali”

Kit Harington red carpet 2022

Kit Harington, star de Il Trono di Spade, ha partecipato a un “ritiro del benessere” prima della finale dello show su HBO, andato in onda lo scorso 19 maggio. L’addetto stampa dell’attore ha rilasciato una dichiarazione a Variety in cui dice: “Kit ha deciso di utilizzare questo break dall’attività lavorativa come un’opportunità di trascorrere del tempo in una struttura in cui potrà lavorare su alcuni problemi personali.”

Page Six ha riportato per la prima volta martedì la notizia in merito all’attore britannico, che ha interpretato Jon Snow nella serie HBO tratta dai romanzi di Martin. Secondo quanto riferito, Harington è arrivata al centro poche settimane prima della finale dello show il 19 maggio.

Nel recente documentario di Game of Thrones: Last Watch, possiamo vedere una scena che mostra l’attore che scoppia a piangere quando scopre che il suo personaggio ucciderà la sua amata Daenerys (Emilia Clarke) nell’episodio finale. Alla domanda su quel momento durante The Tonight Show di Jimmy Fallon, Harington ha detto: “Sono rimasto molto scioccato da certi eventi e poi mi si sono appannati gli occhi.”

In un’intervista, il trentaduenne, che è stato catapultato nella fama mondiale con il selvaggio successo dello show, si è aperto sul suo stato mentale ed emotivo mentre era impegnato nella serie, ammettendo che i suoi momenti “più oscuri” sono arrivati ​​quando Jon Snow è diventato il centro della narrazione.

“Non è stato un periodo molto bello nella mia vita – ha detto – Sentivo di essere la persona più fortunata al mondo quando, in realtà, ma mi sentivo molto vulnerabile, ho attraversato un periodo tremendo”.

“Il mio periodo più oscuro è stato quando lo show ha iniziato a pesare così tanto su Jon, da quando è stato ucciso a quando è tornato. Non mi piaceva molto l’attenzione dell’intero spettacolo su Jon, anche se quando diventi il ​​cliffhanger dello show televisivo, probabilmente il focus su di te è normale.”

In un’intervista con Esquire, Harington ha anche ammesso di avere avuto un crollo durante le riprese delle scene finali della serie.

“Il mio ultimo giorno di riprese, mi sentivo bene… mi sentivo bene… poi durante le ultime inquadrature ho cominciato a iperventilare – ha detto – Poi hanno chiamato la fine delle riprese, e sono crollato; è stato un sollievo il fatto di non doverlo rifare di nuovo.”

Non sappiamo cosa riserverà a Kit Harington il suo futuro professionale. Speriamo però di rivederlo presto in buona salute psicofisica alla prese con qualche altro personaggio amabile come Jon Snow.

Sappiamo che Kit Harington è anche trai protagonisti del primo film in lingua inglese di Xavier Dolan, The Death and Life of John F. Donovan, che non ha ancora una data d’uscita italiana ma che speriamo di vedere presto in sala.