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John Cena si unisce al film sulle auto Matchbox della Mattel

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John Cena si unisce al film sulle auto Matchbox della Mattel

La star di Peacemaker, John Cena, si sta dirigendo verso Matchbox. Secondo Deadline, Cena sarà il protagonista del film in live-action ispirato alla linea di giocattoli pressofusi della Mattel. Inoltre, Apple Original Films ha ottenuto il pacchetto cinematografico da Skydance e Mattel Films. In precedenza è stato riferito che il regista di Tyler Rake, Sam Hargrave, dirigerà il film, che avrà una sceneggiatura di David Coggeshall e Jonathan Tropper.

Al momento i dettagli sulla trama di Matchbox non sono stati resi noti, ma secondo lo studio, “Matchbox sarà ispirato all’omonima linea di veicoli giocattolo pressofusi, icona del mondo reale, della Mattel. Il leggendario marchio Matchbox è stato inventato nel 1953 da Jack Odell, appassionato di automobili, per risolvere una sfida per sua figlia, che poteva portare a scuola un giocattolo solo se era abbastanza piccolo da entrare in una scatola di fiammiferi“.

Quando anche i compagni di scuola della figlia cominciarono a chiedere a gran voce una “matchbox car”, nacque un marchio iconico. Gli elevati standard di autenticità delle auto pressofuse Matchbox hanno guidato il marchio per oltre 70 anni e generazioni di fan. Oggi, ogni secondo vengono vendute due auto Matchbox in tutto il mondo”. Matchbox sarà prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger e Robbie Brenner di Skydance per Mattel Films.

The Penguin: Carmen Ejogo parla del possibile legame del suo personaggio con Clayface

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Anche se nella serie The Penguin della HBO non è prevista l’apparizione del Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson, sappiamo che lo spin-off di The Batman getterà le basi per il prossimo sequel di Matt Reeves. A giugno, dopo il debutto del primo trailer completo della serie, i fan hanno notato che il personaggio dell’attrice Carmen Ejogo si chiamava Eve Karlo, il che ha portato a speculazioni sul fatto che potrebbe essere una versione di genere diverso di Basil Karlo, alias Clayface, o essere una sua parente.

Questo potrebbe sembrare un po’ azzardato, ma diverse fonti hanno affermato che una versione di questo classico cattivo della DC Comics apparirà nel prossimo film, anche se con un’interpretazione molto più concreta del cattivo mutaforma di Batman. The Hollywood Handle ha incontrato la Ejogo e il regista Craig Zobel alla prima di The Penguin e ha chiesto loro di eventuali collegamenti con Basil Karlo.

I due si sono rifiutati di fornire qualsiasi dettaglio (ovviamente), ma Karlo sembra un cognome molto specifico da dare a un personaggio creato per questa serie, quindi pensiamo che possa esserci qualcosa di vero. Come sempre, per scoprire quali direzioni potrebbe prendere questo dettaglio non resta che attendere di vedere la serie e scoprire cosa riserverà.

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

I 30 migliori film thriller psicologici e dove vederli in streaming

Uno dei generi cinematografici di maggiore appeal sul grande pubblico è senza dubbio il thriller psicologico. Questi film richiedono un coinvolgimento totale da parte del pubblico che spesso si lancia in congetture e ipotesi su come i thriller psicologici possano evolversi nel corso del loro svolgimento.

Trai film thriller psicologici da vedere, ci sono senza dubbio titoli recenti come Oppenheimer di Christopher Nolan che ha vinto ben 7 Oscar alla recente cerimonia di premiazione o il film più piccolo L’Uomo Invisibile con Elizabeth Moss, ma anche titoli più datati, che hanno vinto la prova del tempo, come l’intramontabile Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich con la straordinaria e inquietante Bette Davis.

Nell’elenco di seguito troverete i migliori thriller psicologici che abbiamo visto al cinema nel corso del tempo, e sfogliando l’articolo avrete la possibilità di avere sottomano un elenco di film psicologici da vedere comodamente a casa. La lista è in ordine di anno di uscita e non di importanza.

Oppenheimer (2023)

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Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer.

Film epico biografico thriller drammatico scritto, diretto e prodotto da Christopher Nolan. Segue la vita di J. Robert Oppenheimer, il fisico teorico americano che contribuì a sviluppare le prime armi nucleari durante la Seconda Guerra Mondiale. Basato sulla biografia American Prometheus di Kai Bird e Martin J. Sherwin del 2005, il film racconta gli studi di Oppenheimer, la sua direzione del Laboratorio di Los Alamos e la sua udienza di sicurezza del 1954.

Cillian Murphy interpreta Oppenheimer, insieme a Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss, membro della Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti. Il cast di supporto comprende Emily Blunt, Matt Damon, Florence Pugh, Josh Hartnett, Casey Affleck, Rami Malek e Kenneth Branagh.

Oppenheimer ha ricevuto il plauso della critica, che ha lodato quasi unanimemente l’accuratezza storica, la fotografia, la colonna sonora, la regia e la sceneggiatura di Nolan e le interpretazioni del cast, in particolare quelle di Murphy, Downey e Blunt. Destinatario di numerosi riconoscimenti, Oppenheimer ha vinto sette premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regista per Nolan, miglior attore per Murphy e miglior attore non protagonista per Downey. Ha vinto anche cinque Golden Globe (tra cui quello per il miglior film drammatico) e sette British Academy Film Awards (tra cui quello per il miglior film) ed è stato nominato tra i dieci migliori film del 2023 dal National Board of Review e dall’American Film Institute.

Oppenheimer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Killers of the Flower Moon (2023)

Leonardo DiCaprio Robert De Niro Killers of the Flower Moon
Gentile concessione di © 01 Distribution

Film epico western drammatico e criminale co-scritto, prodotto e diretto da Martin Scorsese. Eric Roth e Scorsese hanno basato la loro sceneggiatura sul libro di David Grann del 2017. Ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20, il film è incentrato su una serie di omicidi di membri e parenti della Nazione Osage dopo la scoperta del petrolio sul territorio tribale. I membri della tribù avevano mantenuto i diritti minerari sulla loro riserva, ma un boss politico locale corrotto aveva cercato di rubare la ricchezza.

Killers of the Flower Moon in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Titane (2021)

Titane Julia Docurnau

La coproduzione franco-belga ha come protagonista Agathe Rousselle, al suo debutto nel lungometraggio, nel ruolo di Alexia, una donna che, dopo essere rimasta ferita da bambina in un incidente d’auto, si fa applicare una placca di titanio sulla testa. In età adulta, Alexia diventa una modella assassina con una fascinazione erotica per le automobili, che porta a un bizzarro incontro sessuale che dà il via a una serie di eventi sempre più stravaganti. Nel cast anche Vincent Lindon, Garance Marillier e Laïs Salameh.

Il film Titane è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes il 13 luglio 2021, dove Ducournau è diventata la seconda regista donna a vincere la Palma d’Oro, il massimo riconoscimento del festival, nonché la prima regista donna a vincere da sola. Il film ha ricevuto il plauso della critica ed è stato selezionato come candidato francese per il miglior lungometraggio internazionale alla 94ª edizione dei Premi Oscar, ma non è entrato nella rosa dei candidati. Alla 47ª edizione dei Premi César, il film è stato candidato a quattro premi, tra cui quello per la miglior regia a Ducournau e quello per l’attrice più promettente a Rousselle. Alla 75ª edizione dei British Academy Film Awards, Ducournau ha ricevuto una nomination come miglior regista. All’11° Premio Magritte, Titane ha ricevuto cinque nomination e ha vinto due premi, tra cui quello per il miglior film straniero.

Titane in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

L’uomo Invisibile di Leigh Whannell (2020)

L'uomo invisibile

Trai migliori film thriller psicologici del 2020 L’uomo Invisibile è il film scritto e diretto da Leigh Whannell e adattamento moderno del romanzo L’uomo invisibile di H. G. Wells, nonché reboot dell’omonimo adattamento del 1933, vero e proprio fil culto. Nel film ntrappolata in una relazione violenta e manipolatrice con un ricco e brillante scienziato, Cecilia Kass (Moss) scappa nel cuore della notte facendo perdere le sue tracce, con l’aiuto di sua sorella (Harriet Dyer), di un loro amico d’infanzia (Aldis Hodge) e dalla figlia adolescente di quest’ultimo (Storm Reid).

Ma quando il violento ex di Cecilia (Oliver Jackson-Cohen) si suicida e le lascia in eredità una parte cospicua della sua vasta fortuna, Cecilia sospetta che la sua morte sia solo una messa in scena. Mentre una serie di inquietanti coincidenze diventano letali e minacciano la vita di coloro che ama, la sanità mentale di Cecilia inizia a vacillare, nel suo disperato tentativo di dimostrare di essere braccata da qualcuno che nessuno può vedere.

L’uomo Invisibile in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

The Lighthouse di Robert Egger (2019)

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Uno dei titolo più discussi di recente, certamente uno dei film thriller psicologici del 2019 più interessanti è The Lighthouse scritto e diretto da Robert Egger, già regista dell’apprezzatissimo horror The Witch. Presentato il 19 maggio 2019 alla 72ª edizione del Festival di Cannes, nella Quinzaine des Réalisateurs la pellicola racconta di Ephraim Winslow che si reca su un’isola remota al largo delle coste del New England per lavorare un mese come guardiano del faro, sotto la supervisione dell’anziano e irascibile custode, Thomas Wake. Nei suoi alloggi, Winslow scopre nascosta la statuetta di una sirena che decide di tenere per sé. Wake assegna al giovane lavori pesanti e gli vietandogli però categoricamente di accedere alla cima, da dove proviene la luce.

The Lighthouse in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il gioco di Gerald di Mike Flanagan (2017)

Il gioco di Gerald di Mike Flanagan

Trai migliori film thriller psicologici su Netflix Il gioco di Gerald di Mike Flanagan è uscito nel 2017 diretto da Mike Flanagan, noto regista del genere, infatti sono suoi film thriller/horror di discreto successo come Oculus – Il riflesso del male, Hush – Il terrore del silenzio e la serie Ouija. Ha inoltre creato e diretto la prima stagione di The Haunting of Hill House, la serie Netflix di enorme successo. Distribuito in tutto il mondo dal colosso dello streaming il il 29 settembre 2017 Il gioco di Gerald racconta di Jessie che mentre cerca di ravvivare il loro matrimonio nella loro remota casa sul lago, deve combattere per sopravvivere quando suo marito muore inaspettatamente, lasciandola ammanettata al telaio del letto. Protagonisti del film sono Carla Gugino e Bruce Greenwood.

Il gioco di Gerald in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos (2017)

Il sacrificio del cervo sacro cast

Accaldatissimp nel 2017 al Festival di Cannes dove ha vinto il Prix du scénario (premio per la Migliore Sceneggiatura), Il sacrificio del cervo sacro è un film che riprende elementi del mito greco del sacrificio di Ifigenia. Nel film Steven (Colin Farrell) è un famoso chirurgo cardiotoracico. Insieme alla moglie Anna (Nicole Kidman) e ai loro due figli, Kim (Raffey Cassidy) e Bob (Sunny Suljic), vive una vita felice e ricca di soddisfazioni.

Un giorno Steven stringe amicizia con Martin (Barry Keoghan), un sedicenne solitario che ha da poco perso il padre, e decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice. Quando il ragazzo viene presentato alla famiglia, tutto ad un tratto, cominciano a verificarsi eventi sempre più inquietanti, che progressivamente mettono in subbuglio tutto il loro mondo, costringendo Steven a compiere un sacrificio sconvolgente per non correre il rischio di perdere tutto.

Il sacrificio del cervo sacro in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Scappa – Get Out di Jordan Peele (2017)

scappa - get out Daniel Kaluuya Allison Williams

Forse il film thriller piscologico di maggior successo degli ultimi anni, sia di pubblico che di critica, è Scappa – Get Out scritto, diretto e co-prodotto da Jordan Peele. Opera prima che è riuscita ad ottenere nel 2017 ben quattro candidature all’Oscar, ha incassato più di 175 milioni nei soli Stati Uniti e quasi 77 milioni nel resto del mondo, per un totale di più di 252 milioni di dollari.

In Scappa – Get Out della Universal Pictures un giovane afro-americano visita la tenuta di famiglia della sua fidanzata bianca dove si scontra con il vero motivo che si cela dietro l’invito. Ora che Chris (Daniel Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri, lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley Whitford). In un primo momento, Chris legge il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia, come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia; ma con il passare del tempo, fa una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo portano ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.

Scappa – Get Out in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Animali notturni di Tom Ford (2016)

Animali Notturni

Lo stilista di successo Tom Ford torna nel 2016 dietro la macchina da presa con Animali notturni, secondo film dopo A Single Man. Presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel film racconta  la storia di una donna (Amy Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Jake Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

Animali notturni in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Green Room di Jeremy Saulnier (2015)

Uscito nel 2015 e diretto da Jeremy Saulnier, Green Room è stato presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes. Una band punk sfortunata accetta l’offerta di suonare in un club rurale dell’Oregon prima di chiudere il tour. Quando arrivano sul luogo, sono turbati dalla grande presenza neonazista, ma decidono comunque di andare avanti con il loro concerto.

A fine performance si ritirano nella stanza del backstage, ma dietro le quinte scoprono  il cadavere di una giovane donna sul pavimento e dai neonazisti in piedi sopra di lei. Temendo che la band possa contattare le autorità, la banda li tiene in ostaggio mentre il loro leader (Patrick Stewart) cerca di pensare a una soluzione a questa situazione difficile.

Green Room in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Gone Girl – l’amore bugiardo di David Fincher (2014)

L'amore bugiardo - Gone Girl
ph: Merrick Morton/TM & copyright ©20th Century Fox Film Corp. All rights reserved/courtesy Everett Collection

Altro Titolo del regista David Fincher, già presente in questa lista con Seven. Il film è basato sul romanzo omonimo di Gillian Flynn, che cura anche la sceneggiatura del film. Gone Girl – l’amore bugiardo racconta un viaggio convulso attraverso la moderna cultura dei media e lungo le profonde, oscure linee di frattura di un matrimonio americano, con tutte le sue false promesse, gli inganni inevitabili e l’umorismo cupo.

Al centro della storia troviamo l‘ex scrittore newyorkese Nick Dunne e la moglie ed ex ragazza dei suoi desideri Amy, che cercano di sbarcare il lunario nel Midwest americano in piena recessione. La loro storia traccia la sinuosa silhouette della vita di una coppia contemporanea felicemente sposata. Ma il giorno del quinto anniversario di matrimonio, Amy scompare e quella silhouette si sgretola in un labirinto di crepe. Nick, avvolto in una nebbia di comportamenti ambigui, diventa il principale indiziato, mentre la ricerca di Amy segue il suo corso in una crescente frenesia mediatica, davanti agli occhi di un mondo assetato di rivelazioni.

Gone Girl – l’amore bugiardo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Ex Machina (2014)

Ex Machina

Dalla mente sempre intrigante di Alex Garland, Ex Machina è un thriller fantascientifico profondamente contemplativo che sfrutta il suo piccolo ma spettacolare cast e la sua storia emozionante e concentrata. Domhnall Gleeson interpreta Caleb Smith, un programmatore che vince un concorso d’ufficio per visitare la remota tenuta dell’eccentrico CEO dell’azienda, Nathan Bateman (Oscar Isaac).

Durante la visita, Caleb partecipa a un esperimento che lo vede valutare le capacità di un sistema avanzato di intelligenza artificiale, Ava (Alicia Vikander), interagendo con il robot femminile. Come molte delle più grandi storie di fantascienza di tutti i tempi, Ex Machina si impegna direttamente a mettere in discussione il significato di essere umano. I

l thriller fantascientifico, scarno ma cerebrale, costruisce gradualmente la tensione mentre la storia si svolge lentamente e con suspense. Mentre la manipolazione di Caleb e Nathan da parte di Ava è esilarante da vedere, l’attrazione contrastata di Caleb per il robot conferisce al film un’irresistibile sfumatura di romanticismo, tragicamente sincero o pericolosamente ingannevole.

Ex Machina in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Prisoners di Denis Villeneuve (2013)

Prisoners

Il film che ha posto l’attenzione mondiale sul regista Denis Villeneuve, Prisoners è la pellicola di ottimo successo al box office e vede protagonisti Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal. Nel film Keller Dover (Hugh Jackman) si trova ad affrontare il peggiore incubo per un genitore. Sua figlia di sei anni, Anna, scompare insieme alla sua amica Joy e mentre i minuti diventano ore, il panico prende il sopravvento. A capo dell’investigazione c’è il Detective Loki (Jake Gyllenhaal) che arresta il proprietario di un camper sospetto. Tuttavia, la mancanza di prove lo costringe al suo rilascio. Mentre la polizia segue diverse piste, la pressione cresce e sapendo che è in gioco la vita di sua figlia, Dover, ormai fuori di sè, decide di non avere altra scelta che quella di prendere in mano la situazione.

Prisoners in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Millennium – Uomini che odiano le donne (2011)

Millennium Uomini che odiano le donne film

Come i film svedesi che l’hanno preceduto, Millennium – Uomini che odiano le donne (The Girl with the Dragon Tattoo) di David Fincher è un adattamento ricco di atmosfera, ossessionante e assolutamente coinvolgente del celebre romanzo poliziesco di Steig Larsson.

Il film segue Mikael Blomkvist (Daniel Craig), un giornalista caduto in disgrazia che viene assunto da un ricco industriale svedese per risolvere l’omicidio di sua nipote avvenuto 40 anni prima. Mentre inizia la sua indagine, Mikael assume Lisbeth Salander (Rooney Mara), un’ingegnosa investigatrice e hacker informatica con una predisposizione diffidente.

Sinistro e inquietante, il film esemplifica Fincher al suo meglio, freddo e insensibile, ma anche stilisticamente assertivo e tecnicamente magistrale. Lo svelamento del mistero centrale è gestito con perizia, così come le sottotrame dei personaggi principali e l’evoluzione del loro rapporto. Tuttavia, la storia d’amore che sboccia tra Mikael e Lisbeth è un elemento sottovalutato del film, che crea una dinamica affascinante tra i due personaggi e giunge a un finale agrodolce ma interessante.

Millennium – Uomini che odiano le donne in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Shutter Island di Martin Scorsese (2010)

Shutter Island

La pellicola è il thriller del 2010 diretto dal premio Oscar Martin Scorsese ed è basato sul romanzo del 2003 L’isola della paura (Shutter Island) di Dennis Lehane. Nel film Nel 1954, un maresciallo americano indaga sulla scomparsa di un assassino scappato da un ospedale per pazzi criminali. Nel cast protagonisti Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Emily Mortimer e Max von Sydow. La spiegazione del finale di Shutter Island

Shutter Island in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella (2009)

Il segreto dei suoi occhi

Il segreto dei suoi occhi noto con il nome originale El secreto de sus ojos è il film artentino del 2009 di enorme successo che ha vinto il premio come miglior film straniero agli Oscar 2010. Il film racconta di un consulente legale in pensione  che scrive un romanzo sperando di trovare una conclusione per uno dei suoi precedenti casi di omicidio irrisolti e per il suo amore incondizionato con il suo superiore, entrambi i quali lo perseguitano ancora decenni dopo.

Il segreto dei suoi occhi in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

L’uomo senza sonno con Christina Bale (2004)

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Diretto da Brad Anderson The Machinist, il titolo originale del film L’uomo senza sonno è la pellicola che segna una delle più incredibili performance attoriali di Christian Bale. Per questo film Bale si è profondamente trasformato nel fisico, perdendo circa venticinque chili di peso e arrivando a pesarne solo cinquantaquattro. Nel film Un operaio industriale che non dorme da un anno inizia a dubitare della propria sanità mentale.

L’uomo senza sonno in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Old Boy di Park Chan-Wook (2003)

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Badato sull’omonimo manga di di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya il film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes ed è parte della trilogia della vendetta del regista, iniziata nel 2002 da Mr. Vendetta e conclusa nel 2005 da Lady Vendetta. In Old Boy Oh Dae-su nel giorno del quarto compleanno di sua figlia, dopo essere stato rilasciato dalla polizia (che lo aveva arrestato per ubriachezza molesta), viene rapito. L’uomo si risveglia e scopre di essere rinchiuso in una piccola e squallida cella-appartamento, dalla quale è impossibile fuggire: è dotata di un letto, un bagno ed una vecchia TV con pochi canali.

Old Boy in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

The Bourne Identity (2002)

The Bourne Identity film

Uno dei thriller spionistici più importanti dei primi anni 2000, che si colloca tra i più grandi film del genere, The Bourne Identity è ricordato per la sua grinta e il suo senso di suspense e azione. Tuttavia, contiene anche una storia d’amore un po’ sottovalutata tra il protagonista Jason Bourne (Matt Damon) e Marie Kreutz (Franka Potente).

The Bourne Identity segue Bourne, un agente segreto americano d’élite che, dopo un lavoro andato male, si risveglia su un peschereccio italiano senza ricordare il suo passato. Mettendo a frutto le sue avanzate capacità di combattimento e il suo talento nello spionaggio, si mette alla ricerca di chi è con l’aiuto di Marie, una donna tedesca che rimane coinvolta nel mistero quando Bourne la paga per portarlo a Parigi. Non è la storia d’amore più convenzionale, ma il rapporto tra Bourne e Marie è sincero ed efficace e definisce la progressione di Bourne nei sequel.

The Bourne Identity in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Strade perdute di David Lynch (1997)

Strade perdute

Uno dei film di maggior successo di David Lynch Strade perdute è il crime story surreali scritto dal regista assieme a Barry Gifford. Nel Videocassette anonime presagiscono la condanna per omicidio di un musicista e la ragazza di un gangster porta fuori strada un meccanico.

Strade perdute in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Se7en di David Fincher (1995)

Seven

Uscito nel 1995 Seven è il film cult diretto da David Fincher e che vede protagonisti un cast d’eccezione composto da Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey. La pellicola è considerata da molto un vero masterpiece del genere e racconta la storia William Somerset è un saggio e anziano poliziotto che a circa una settimana dalla pensione, viene affiancato dal giovane impulsivo e istintivo David Mills, destinato a sostituirlo. I due in quei giorni finiscono per imbattersi in un efferato delitto, infatti sono chiamati sulla scena di un efferato crimine, che ha come vittima n uomo obeso che è stato costretto a mangiare oltre misura fino alla morte. Somerset dalle caratteristiche del delitto intuisce di trovarsi di fronte a un caso fuori dall’ordinario che li porterà ad inseguire uno spietato serial killer.

Se7en in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I soliti sospetti di Bryan Singer (1995)

I soliti sospetti

Vincitore di ben due Oscar nel 1996 I Soliti Sospetti è la pellicola diretta dall’allora giovane Bryan Singer, considerato uno dei migliori thriller di tutti i tempi. Il film fu presentato fuori concorso al 48º Festival di Cannes. Nel film l’unico sopravvissuto di una ambigua vicenta racconta gli eventi tortuosi che hanno portato ad un orribile scontro a fuoco su una barca, iniziato quando cinque criminali si imbattono in un manipolo di poliziotti in maniera apparentemente casuale.

I soliti sospetti in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Una vita al massimo (1993)

Un thriller poliziesco con un nucleo romantico intriso di stile e violenza, Una vita al massimo (True Romance) è un’esperienza di visione ambiziosa e contagiosa che rappresenta un perfetto connubio tra il fascino narrativo di Quentin Tarantino e la potenza registica di Tony Scott. Il film segue lo sbocciare della storia d’amore tra un nerd dei fumetti e una prostituta che si mettono in viaggio per sfuggire alla mafia dopo che Clarence (Christian Slater) ha ucciso il pappone di Alabama (Patricia Arquette) ed è scappato con una scorta di droga.

Il film è in grado di destreggiarsi con disinvoltura tra i generi, mostrando un dramma criminale, una commedia, una storia d’amore, un’azione e un sacco di emozioni mentre segue gli sforzi speranzosi di Clarence e Alabama per trovare una vita migliore. La litania di interpretazioni stravaganti rende la tensione e la comicità particolarmente evidenti, ma Slater e Arquette sfruttano il tono stravagante per trovare una sincerità e una dolcezza nell’improbabile storia d’amore dei loro personaggi.

Una vita al massimo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La moglie del soldato (The Crying Game, 1992)

Un altro thriller con i piedi per terra, La moglie del soldato (The Crying Game) può essere conosciuto da molti per il suo scioccante colpo di scena, ma in realtà prospera come dramma politico criminale con un’attenzione intrinseca ai suoi personaggi principali e ai loro valori. Fergus (Stephen Rea) è un soldato dell’IRA che stringe un’improbabile amicizia con Jody (Forest Whitaker), il soldato britannico che ha il compito di sorvegliare. Quando Jody chiede a Fergus di andare a trovare la sua ragazza a Londra, si ritrova attratto dall’enigmatica Dil (Jaye Davidson).

Con le sue ambizioni tematiche, The Crying Game esplora ogni aspetto, dal senso di colpa al cameratismo, fino alle complicate nozioni di romanticismo, che sono ancora attuali e urgenti. Questo thriller riflessivo rimane uno dei film più celebri e significativi dei primi anni ’90, che sfrutta le sue sfumature romantiche in modo eccellente.

La moglie del soldato in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Blood Simple – Sangue facile (1988)

Blood Simple - Sangue facile

I fratelli Coen non sono certo estranei alla commistione di generi, intrecciando toni e tropi per creare film originali, tanto unici quanto avvincenti. Il loro film d’esordio, Blood Simple, non fa eccezione, seguendo gli eventi che si susseguono quando un barista scappa con la moglie del suo capo, spingendo il proprietario del bar ad assumere un detective privato per indagare sulla relazione della moglie prima di pagarlo per uccidere la nuova coppia di innamorati, un colpo che porta a risultati inaspettati.

Al suo meglio, Blood Simple è un palpitante neo-noir al cardiopalma che trasmette l’appetito dei registi per le narrazioni non convenzionali ma avvincenti che avrebbero appassionato il pubblico per gli anni a venire. Al centro della suspense ci sono il tradimento e l’angoscia romantica che definiscono le dinamiche caratteriali dei protagonisti. Il film è ancora oggi un’opera emozionante ma sottovalutata dei celebri registi.

Blood Simple – Sangue facile in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il maratoneta (1977)

Il maratoneta

Con una sceneggiatura dinamica e le eccellenti interpretazioni di Dustin Hoffman e Laurence Olivier, Il Maratoneta è un film che non molla mai. In contrasto con altri film degli anni ’70 che a volte avevano un ritmo più lento, questo film su un uomo che viene coinvolto in una bizzarra e contorta cospirazione vi farà rimanere senza fiato come se steste correndo una vera maratona. Alcuni potrebbero affermare che il genere dà il meglio di sé quando è più stressante, e Marathon Man è davvero un film stressante da far tremare le unghie.

Ci sono anche momenti in cui Il Maratoneta si avvicina pericolosamente a diventare un film dell’orrore macabro, e probabilmente farà temere agli spettatori un viaggio dal dentista ancora più di quanto avrebbero potuto fare prima. In ogni caso, si tratta di un buon film, sufficientemente emozionante per coloro che desiderano qualcosa che acceleri il battito cardiaco.

Il maratoneta in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Frank Costello faccia d’angelo (1967)

Frank Costello faccia d'angelo (Le Samouraï)

Essere un assassino non è mai stato così cool come in Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï), va detto. Sebbene il film non glamorizzi la vita del suo protagonista, né suggerisca che il suo lavoro sia facile in alcun modo, Le Samouraï è ridicolmente elegante e semplicemente soave senza sforzo, grazie al suo ritmo deliberato, all’estetica visiva e all’interpretazione principale di Alain Delon.

È stato anche uno dei migliori film usciti nel 1967, che è stato un anno molto fresco e radicale per il cinema, sotto molti aspetti. Racconta la semplice storia di un assassino che lotta per la sua vita dopo un colpo andato male, e lo fa in un modo senza tempo e molto efficace che fa di Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï) un singolare film poliziesco/thriller, un classico intramontabile del cinema francese e un fulgido esempio di quanto possano essere buoni i film polizieschi d’essai.

Frank Costello faccia d’angelo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich (1962)

Che fine ha fatto Baby Jane?

Thriller psicologico del 1962 diretto da Robert Aldrich e basato sul romanzo What Ever Happened to Baby Jane? di Henry Farrell (1960) presentato in concorso al Festival di Cannes del 1963 e candidato a cinque Premio Oscar. Fa parte al 63º posto della lista AFI’s 100 Years… 100 Thrills istituita dall’American Film Institute.

La pellicola racconta della piccola Jane Hudson, una bambina prodigio che, grazie alla sua bellezza e alle doti canore, si esibisce nei teatri di vaudeville degli Stati Uniti d’America insieme a suo padre, il quale, oltre a farle da manager, l’accompagna come pianista sul palcoscenico. Il successo è tale che viene addirittura creata la bambola in porcellana Baby Jane Hudson; le bambole vanno a ruba e Baby Jane assume ben presto atteggiamenti da star viziata e capricciosa trattando tutti, e particolarmente la timida sorella maggiore Blanche, in modo altezzoso e sprezzante.

Che fine ha fatto Baby Jane? in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Intrigo internazionale (1959)

Intrigo internazionale film

Definito il maestro della suspense per la sua eccellenza nel creare thriller iconici e immortali, Alfred Hitchcock rimane una figura hollywoodiana apprezzata per i suoi numerosi e brillanti film. Tra i suoi migliori c’è Intrigo internazionale, che vede Cary Grant nel ruolo di Roger Thornhill, un pubblicitario che deve darsi alla fuga quando delle spie straniere lo scambiano per un agente governativo. Sulla strada, incontra l’enigmatica e incantevole Eve Kendall (Eva Marie Saint) e comincia a innamorarsi di lei nonostante dubiti della sua lealtà.

Capolavoro spionistico dalla suspense implacabile e avventura visivamente sorprendente, Intrigo internazionale rappresenta Hitchcock al suo massimo splendore. Come molti dei capolavori del regista, è invecchiato superbamente nel corso dei decenni, grazie soprattutto alle eccezionali interpretazioni di Grant e della Saint, che realizzano perfettamente la suspense romantica del film.

Intrigo internazionale in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La finestra sul cortile (1954)

La finestra sul cortile

Un altro classico di Hitchcock che funziona esclusivamente come thriller avvincente, ma che ha anche una forte componente romantica, La finestra sul cortile è considerato da molti il più grande thriller misterioso di tutti i tempi. Il film segue L. B. Jeffries (Jimmy Stewart), un fotografo costretto su una sedia a rotelle a causa di una gamba rotta, che passa il tempo spiando i vicini con la sua macchina fotografica. Ben presto, però, diventa ossessionato quando crede di aver assistito a un omicidio e si affida all’aiuto della moglie e dell’infermiera per confermare i suoi sospetti.

Incredibilmente intenso e inesorabilmente eccitante, La finestra sul cortile vede Hitchcock operare in piena regola, con una storia che si dipana in modo così fluido e senza interruzioni che è impossibile non rimanere affascinati. Con Grace Kelly come co-protagonista nel ruolo della moglie di Jeffries, Lisa Fremont, il thriller classico presenta un fascino romantico e un’arguzia comica che non fanno che accrescere il suo valore di intrattenimento.

La finestra sul cortile in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

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Transformers: il produttore conferma che il prossimo film è il crossover che i fan aspettano da tempo

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Il tanto atteso film crossover tra i Transformers e i G.I. Joe è sempre più vicino a diventare realtà. Il finale di Transformers – Il risveglio ha mostrato che il protagonista, Noah (Anthony Ramos), viene reclutato dall’organizzazione dei Joe, creando un legame tra questi ultimi e i Transformers. A maggio di quest’anno, Chris Hemsworth è stato chiamato a guidare il cast di questo crossover. Ora, con il film d’animazione Transformers One nelle sale, il franchise sta guardando alla sua prossima avventura live-action.

Parlando con Collider proprio di Transformers One, il produttore del franchise Lorenzo di Bonaventura ha confermato che il film crossover con G.I. Joe sarà il prossimo film live-action che uscirà dal mondo dei Transformers. “Beh, anche in questo caso, a seconda del successo, faremo un sequel di questo film, e ci sarà una versione animata, che esisterà completamente separata da qualsiasi cosa faremo in live-action. Il prossimo film live-action sarà un crossover”, ha detto il produttore.

L’aspetto che sarà particolarmente influenzato è il fatto che ora sappiamo di cosa sono capaci questi robot dal punto di vista emotivo. Quindi dovremo capire come creare quella stanza, che possiamo permetterci, e creare una storia che possa trarre maggior vantaggio da questo. Quindi una delle cose che mi interessa particolarmente fare, e siamo ancora in fase di sviluppo, quindi niente è assolutamente scritto nella pietra, ma penso che ora dobbiamo fare di più dal punto di vista dei robot nel live-action perché è l’unico modo per entrare davvero dentro di loro”.

Cosa sappiamo sul crossover tra Transformers e G. I. Joe?

Di Bonaventura ha poi spiegato la grande differenza tra i precedenti film di Transformers e questo prossimo crossover, oltre all’introduzione dei Joe. Transformers One dà agli Autobot e ai Decepticon una propria agenzia, separata dai personaggi umani che sono stati presenti nei film live-action. Il franchise mira a portare questa nozione nel crossover. “Invece di reagire agli umani o di reagire alla trama umana, ora la loro pulsione deve far parte della storia”, ha spiegato. “Quindi sarà complicato, perché la cosa più difficile di molti film in franchising è il numero di personaggi, e più personaggi si cerca di gestire, più è difficile fare un gruppo di personaggi veramente buoni“.

Bisogna andare avanti, ridurre il numero di personaggi, ridurre il numero di personaggi. Quindi, per un po’ di tempo, inizieremo con un gruppo di Joe e un gruppo di Transformers e io dirò: “Umani normali”, e poi farete questo. È più o meno questo il punto in cui ci troviamo adesso, stiamo cercando di mettere in piedi un progetto più ampio. Il trucco in questo caso, come dicevamo qui, nel cercare di trovare il tono e l’equilibrio è: “Quanto vuoi dei Joe? E quanto dei Transformers vuoi?”.

Dopo aver preparato il terreno per l’atteso film crossover Transformers/G.I. Joe, i fan non vedono l’ora di vederlo prendere forma. Il regista di Transformers – Il risveglio, Steven Caple Jr., era stato brevemente invitato a dirigere il film, ma ora non è più in lizza e, fino a questo momento, non si è ancora parlato di uno sceneggiatore. È invece stato riportato che Derek Connolly è stato ingaggiato dalla Paramount Pictures per scrivere la sceneggiatura del film, ancora senza titolo.

Connolly è noto per essere un frequente collaboratore del regista Colin Trevorrow e per aver scritto le sceneggiature di Jurassic World e Jurassic World – Il regno distrutto. Connolly ha collaborato con Safety Not Guaranteed e ha lavorato anche per Kong: Skull Island, Star Wars – L’ascesa di Skywalker e Detective Pikachu. Recentemente ha lavorato alla sceneggiatura di The Legend of Zelda per il regista Wes Ball e la Sony Pictures.

“Non mi piacciono i bei ragazzi”: Deirdre O’Connell di The Penguin dice di preferire ‘Oz’ a Colin Farrell

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La serie limitata della HBO The Penguin con Colin Farrell nei panni di Oz Cobb, il suo personaggio di The Batman, ha molto da offrire. Tuttavia, nonostante i talenti che scrivono, dirigono e recitano nella serie, il trucco prostetico progettato da Mike Marino è quasi un personaggio a sé stante. In effetti, l’attore che ha interpretato Francis Cobb, la madre di Oz, preferisce Oz all’attore incredibilmente bello e curato che lo porta in vita.

Deirdre O’Connell si è unita alle sue co-star Christin Milioti, Rhenzy Feliz, Farrell, Marino e la showrunner Lauren LeFranc alla conferenza stampa della serie. In quell’occasione, le è stato chiesto se avesse incontrato solo “di recente” il vero Colin Farrell e non l’uomo che è diventato dopo tre-cinque ore di trucco ogni mattina. Farrell ha subito scherzato dicendo che la sua co-star “non era una fan” del vero personaggio. Lei non lo ha disconosciuto, almeno non subito.

Sono decisamente del Team Oz, è strano. Non mi piace il bel ragazzo. Non mi piacciono i bei ragazzi, non fanno per me. Mi piacciono quelli più duri, sai, con più cicatrici. Mi piace. Mi piace l’oro nei denti. Mi piace un uomo più grande. Mi piace un uomo ferito”, ha detto Deirdre O’Connell ridendo, aggiungendo subito: ‘Sto scherzando’. In effetti, la O’Connell aveva già incontrato il suo co-protagonista senza trucco, ma non era stato un incontro lungo.

“Non sono mai stato antipatico con tanto favore”, ha detto Colin Farrell, ridendo, a Dierdre O’Connell.

Penso che ci siamo incontrati per 10 minuti e ci siamo detti ‘ciao‘“, ha detto lei, aggiungendo: ‘Sono stata molto, sai, colpita dal ’bastone di Colin Farrell’ di sicuro”. Ha detto di essere “una grande fan e… era un po’ terrorizzata” dal fatto che l’affermato attore sarebbe stato il suo partner di scena per la maggior parte dello show. O’Connell ha detto che il ruolo di Farrell in The Batman è stato come “un parafulmine” e che se dovesse recitare con lui “forse… anch’io avrei quell’elettricità”. L’attrice ha detto che l’interpretazione di Farrell nel ruolo di Oz l’ha fatta “immedesimare” nel personaggio stesso. “Lo adoro”, ha detto, aggiungendo di aver ‘riso così tanto, così tante volte’ sul set tra una ripresa e l’altra e durante le riprese. Farrell “era così spaventoso e solo l’appetito della [sua interpretazione] era così emozionante da guardare”, ha detto O’Connell. “Mi sono sentita come se avesse scatenato qualcosa di delizioso” e lei era ‘molto eccitata’.

Anche Christin Milioti ha un forte affetto per il pinguino

Il rapporto di Oz con la madre Francis è una parte centrale della serie, ma in quanto protagonista condivide lo schermo con molti degli attori della serie. Christin Milioti interpreta Sofia Falcone, con la quale Oz ha un rapporto profondamente complicato, a volte conflittuale. Tuttavia, dopo aver girato la serie, fa ancora fatica a separare l’uomo che conosce come Colin Farrell dal personaggio che ha interpretato, anche se i due si sono “incontrati un paio di volte” prima che lui vestisse i panni di Oz Cobb.

È molto inquietante”, ha detto Milioti alla conferenza stampa. È sempre un po’ strano perché associo i suoi occhi e la sua voce a una persona che per me è molto reale, perché ho girato con lui tutto il tempo per otto mesi”. È molto bello e… non so in quale altro contesto avrei vissuto questa [esperienza]”. Ha poi aggiunto che è stata una prova sia dell’interpretazione di Farrell che del lavoro meticoloso di Mike Marino con le protesi. Tuttavia, per quanto Colin Farrell possa essere affascinante e gentile nella vita reale, è piaciuto molto anche agli attori che hanno lavorato con “Oz Cobb”.

Mad Men: spiegazione del finale

Mad Men: spiegazione del finale

Mad Men si è conclusa nel 2015 dopo sette magnifiche stagioni. Sebbene la trama dello show sia uno dei suoi punti di forza, il suo finale ambiguo ha ancora impegnato i fan in infiniti dibattiti. Tuttavia, è proprio questo finale aperto che conferisce alla storia un approccio realistico, ricco e complesso. Con trame ben scritte e personaggi ben sviluppati, la serie si addentra nel mondo della pubblicità, seguendo il viaggio di un gruppo di persone che sono cresciute molto nel corso delle sette stagioni.

Non tutti i personaggi della serie acclamata dalla critica hanno un lieto fine e, a volte, anche un finale relativamente felice sembra in qualche modo privo di eventi, con la possibilità di un cambiamento. A causa dell’autenticità di Mad Men nella rappresentazione di questi personaggi, molti fan faticano a trovare pace quando lo show finisce: nella vita reale le cose cambiano sempre; un evento felice è solo una pausa nella vita, non la sua destinazione. Inoltre, il creatore della serie, Matthew Weiner, è un fan dell’ambiguità, il che rende il finale della serie ancora più inquietante nel miglior modo possibile.

Mad Men è riconosciuta come una delle serie televisive più eccezionali e ben scritte degli ultimi decenni. Il suo impatto ha fatto impennare la carriera di Jon Hamm e ha portato avanti i period show. Il finale vede la chiusura di tutti i personaggi della serie, ma lascia anche alcune zone d’ombra che il pubblico potrà riempire. Abbiamo aggiornato questo articolo per aggiungere un’ulteriore analisi al finale di Mad Men, un finale di cui si parla da quasi un decennio.

Peggy e Joan trovano la felicità in posti diversi

mad men stagione 2 Peggy Joan
Credit © AMC

Molti sostengono che Mad Men sia terminato durante il suo periodo di massimo splendore. Joan è una donna ricca e indipendente e, nonostante sia una madre negli anni ’60, la sua ambizione risiede negli affari. Nell’ultimo episodio di Mad Men, Joan (Christina Hendricks) decide di investire il suo tempo e i suoi sforzi per avviare una propria società di produzione. Propone a Peggy  (Elisabeth Moss) di unirsi a lei e questo diventa il motivo per cui lei e Richard si separano. Richard era contrario all’idea di Joan di rientrare nel mondo degli affari, perché avrebbe occupato tutta la sua attenzione e il suo tempo. Nonostante la perdita di un partner romantico, Joan sembra soddisfatta della strada che ha scelto, come si addice a un personaggio che ha sempre apprezzato la propria indipendenza.

Peggy, invece, decide di rimanere alla McCann. A differenza di Joan, il cui percorso consiste nel trovare la propria ricchezza e il proprio valore come donna in affari, Peggy ha dovuto lottare per sette stagioni per trovare un equilibrio tra lavoro e amore. Anche se l’offerta di Joan sembra intrigante, Peggy vuole salire di livello alle sue condizioni. Il lieto fine di Peggy è con Stan Rizzo, che non solo la conosce professionalmente come stacanovista e copywriter di talento, ma anche a livello personale. Stan può ridare vita a Peggy, che ha perso di vista la vita e la felicità personale nella sua ricerca di carriera.

Pete Campbell si affaccia a un futuro più luminoso mentre Roger trova l’amore

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Credit © AMC

Pete Campbell era un personaggio sgradevole nella stagione 1 di Mad Men; un copywriter junior viziato e impulsivo che sarebbe stato licenziato se non fosse stato per il suo potente nome di famiglia e per i vantaggi che portava all’azienda. Non solo Pete era un opportunista, ma aveva anche cercato di ricattare Don Draper (Joh Hamm) quando aveva accidentalmente scoperto il passato nascosto di Don. Nel corso della serie, Pete si trasforma in una persona migliore: diventa un giocatore di squadra e alla fine si fa in quattro per proteggere il segreto di Don. Alla fine di Mad Men, Pete se ne va da McCann con una nuova offerta di lavoro, felicemente sposato e in procinto di diventare ricchissimo, proprio come i suoi genitori.

Roger, invece, continua a godere della sua mancanza di convenzioni nella vita. Finalmente incontra una coetanea anticonvenzionale come lui, l’ex suocera di Don Draper, Marie Calvet, che finisce per sposare. Aggiunge anche il figlio di Joan, Kevin, al suo testamento. A differenza di Pete, Roger potrebbe sembrare sempre lo stesso nel corso delle sette stagioni, ma il finale rende giustizia al personaggio, che è finalmente pronto a sistemarsi.

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Credit © AMC

Don Draper trova la pace interiore?

I Drapers hanno un finale un po’ cupo in Mad Men, ma che si sposa bene con il percorso stabilito nel corso della serie. Sarebbe stato irrealistico per Don e Betty (January Joners) ottenere un lieto fine dopo tutte le loro lotte, bugie e differenze. Betty riceve la notizia di avere un cancro ai polmoni dopo aver trovato la sua direzione nella vita, il che è comprensibile dato che Betty fuma in quasi tutte le scene della serie. Decide di arrendersi, lasciando che la natura faccia il suo corso. A sua volta, Sally Draper si assume la responsabilità di prendersi cura dei fratelli minori.

La profonda lotta di Don Draper con la sua identità continua per tutte le sette stagioni di Mad Men. Il direttore creativo di una prestigiosa azienda pubblicitaria, la Sterling Cooper, ha apparentemente tutto ciò che una persona può desiderare, ma non è mai stato felice. Inseguito dai fantasmi del suo passato, Don è in fuga per tutta la durata di Mad Men. Ha iniziato a bere prima di colazione. Fumava e aveva un gran numero di relazioni. Nel finale della settima stagione, “Person to Person”, Don scappa di nuovo in California per cercare se stesso, e non è la prima volta.

Nonostante abbia tutto, Don soffre della sindrome dell’impostore e ha costantemente bisogno di una via di fuga. C’era un buco nella sua anima, un vuoto che nulla poteva colmare: tutto si riduceva all’unica grande bugia che ha cambiato la vita di Don e gli ha dato tutto ciò che poteva chiedere. Ambientato negli anni ’60, la vera identità di Don è Dick Whitman, figlio illegittimo di una prostituta e di un ubriacone. Era stato maltrattato dalla matrigna ed era cresciuto in povertà. Whitman ha prestato servizio nella guerra di Corea sotto il vero tenente Don Draper. Dopo che Draper fu ucciso in un’esplosione, Dick assunse la sua identità e tornò in patria, separandosi dalla sua vecchia vita.

Tutto ciò che Don aveva costruito era basato su una menzogna. Essendo dissociato dal suo passato e portando con sé il segreto come una vergogna, Don non è mai riuscito a fare pace con se stesso fino all’ultimo episodio. Nel finale, dopo che la nipote Stephanie lo abbandona al ritiro, Don è costretto a rimanere in un ambiente in cui non si sente a suo agio. In preda alla disperazione, chiama Peggy, che lo esorta a tornare al suo vecchio lavoro perché era bravo in quello che faceva e la Sterling Cooper era la sua casa. La telefonata termina con Don che riattacca il telefono, ma invece di andarsene, Don sembra aprirsi gradualmente all’idea di guarire.

L’abbraccio tra Don e Leonard ha un significato più profondo

Mad Men è stato fonte di ispirazione per molte serie televisive a venire. Anche Leonard, come Don, lotta con l’identità. Nel finale di stagione, l’uomo non più che ordinario confida al gruppo che anche lui si sente profondamente infelice nella sua vita. Si trova noioso, la sua vita è priva di eventi. L’unico momento in cui sembra felice è quando è circondato da altre persone. Don piange dopo aver ascoltato la storia di Leonard. Si avvicina a Leonard e lo abbraccia e da quel momento Don sembra essere una persona nuova.

L’abbraccio tra Don e Leonard sembra apparentemente senza conseguenze, ma rappresenta un punto di svolta per Don. L’abbraccio rappresenta compassione e accettazione, sia nei confronti di Leonard che di se stesso. Invece di cercare di allontanare la vergogna e il vuoto, Don affronta per la prima volta i suoi demoni, ammettendo che il suo passato e il suo presente sono entrambi ciò che è. Abbraccia la parte rotta in lui, riconoscendone l’esistenza, e inizia il suo viaggio verso la guarigione – Don viene visto con un grande sorriso sul volto verso la fine dell’episodio. Si sta godendo la sua esperienza al ritiro, cantando “Om” per la pace. L’abbraccio vede Don ricucire il suo passato di Dick Whitman con la nuova identità che ha costruito da solo: anche l’essere un “pazzo” fa parte di ciò che è.

Don Draper ha creato la pubblicità della Coca-Cola?

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Credit © AMC

Il finale un po’ ambiguo ha turbato molti fan che hanno faticato a capire il vero significato della pubblicità della Coca-Cola. Una delle domande più grandi che i fan si pongono è: è Don Draper la mente dietro la pubblicità che si vede alla fine dell’episodio? Dopotutto, lo show ha utilizzato la pubblicità della Coca-Cola “Hilltop” del 1971. Il creatore di Mad Men Matthew Weiner ha spiegato in un’intervista che è stato proprio Don a creare la pubblicità. L’idea del finale deriva dal suo amore per l’ambiguità.

Alcuni hanno interpretato il finale in modo cinico. Nonostante i progressi compiuti, Don torna alla sua vita vuota di uomo che lavora nella pubblicità. Tuttavia, molti ritengono che lo spot concluda lo spettacolo con una nota di speranza: Don è chiaramente ispirato dalla sua esperienza al ritiro. Lo spot presenta delle analogie con la scena del canto di gruppo. Sembra che Don sia risorto con grandi idee dopo una lunga ricerca. In risposta a ciò, Weiner ha chiarito che il finale era all’insegna della felicità e dell’illuminazione. Alla fine, il finale dello show è aperto all’interpretazione.

“L’idea che qualcuno in uno stato di illuminazione possa aver creato qualcosa di molto puro – anno, c’è della soda con un buon sentimento, ma quello spot per me è il miglior spot mai realizzato… Questo spot in particolare è così importante per il suo tempo, così bello e, non credo, così… non so quale sia la parola giusta – scellerata come lo snark di oggi”.

Il finale di Mad Men è aperto alle interpretazioni, nonostante le prospettive positive di Weiner

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Credit © AMC

Mad Men parla di un’epoca in cui la maggior parte delle aziende nascondeva le proprie intenzioni maligne dietro pubblicità sane, divertenti e piene di speranza, che rimangono una parte agrodolce ma iconica della storia. Lo stesso Don è responsabile dell’iconico slogan della Lucky Strike, un’azienda che ha passato anni a nascondere il fatto che il fumo provoca il cancro, che è proprio quello che uccide sua moglie. Di questo dilemma si parla nello spettacolo quando Don, insieme al suo team, cerca cinicamente di dare un’altra prospettiva a un’abitudine che è stata lentamente e costantemente associata alla morte.

Non è un caso, quindi, che così come Don Draper è riuscito a trovare un involucro scintillante per molti prodotti, Draper ha anche curato un’identità completamente nuova per se stesso. Draper, molte volte burattino della Sterling Cooper & Partners, è anche un prodotto ben confezionato in una società consumistica che vende. I capi e i colleghi di Draper provengono da strati sociali molto diversi, il che rende ancora più toccante il fatto che Draper sia lì, con una facciata, per renderli ancora più ricchi.

Tuttavia, anche Dick Whitman ha trovato un senso di scopo, identità e fiducia in se stesso nel ruolo di Don Draper, il marito perfetto e il direttore creativo della Sterling Cooper. Ma c’era sempre l’ombra del suo passato a tormentarlo. Il finale, quindi, sembra riconciliare entrambi i lati di questo personaggio misterioso e complesso. Molti potrebbero leggere il finale di Mad Men come il cammino di Draper verso la libertà professionale, sociale e personale, oppure come l’ingresso del personaggio in un’altra gabbia, tornando alla Sterling Cooper e lavorando come braccio destro dell’agenda capitalista e rimanendo ancora una volta invischiato nella vita stressante dei “Mad Men”, che è per lo più ritratta come una corsa allo status e al denaro.

Agatha All Along: ecco cosa i primi due episodi hanno rivelato sul destino di Scarlet Witch

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Con l’arrivo su Disney+ di Agatha All Along, emergono nuovi dettagli sui personaggi e vicende legati a questo progetto, a partire dalla Scarlet Witch di Elisabeth Olsen. In WandaVision, Wanda Maximoff è finalmente diventata Scarlet Witch dopo che Agatha Harkness ha fatto capire alla Vendicatrice quanto sia realmente potente. Corrotta in seguito dal Darkhold, Wanda si scatena nel Multiverso alla ricerca dei figli che ha perso quando l’Hex che circondava Westview è caduto.

Questo percorso oscuro l’ha portata a distruggere ogni copia di quel libro (in ogni realtà) e a seppellirsi sotto il Monte Wundagore. Le decisioni prese in Doctor Strange nel Multiverso della Follia non sono piaciute alla maggior parte dei fan e la speranza è che la Strega Scarlatta venga riportata in vita nel suo film solista, di cui si parla da tempo. Nel mentre, come ci si aspettava, Agatha All Along affronta il destino di Wanda, ma esattamente quanto apprendiamo in questi primi due episodi?

Sebbene il corpo che la “detective Agnes O’Connor” scopre nel bosco sia chiaramente quello di Wanda, il suo volto non viene mai mostrato. Apprendiamo inoltre che l’intero scenario si svolge nella testa della cattiva dopo che la scomparsa di Scarlet Witch e la distruzione della Darkhold hanno distorto il suo incantesimo. L’insinuazione è che sia stata la morte di Wanda a causarla, ma quando Herb dice ad Agatha che la vittima è sicuramente morta, spingendo “Agnes” a rispondere “Non si sa mai” con un ammiccamento sfacciato.

Rio Vidal dice poi che Wanda è semplicemente “sparita”, ma nel secondo episodio Teen accenna di sfuggita al fatto che sua madre è morta (e se lui è davvero Billy, allora sembra che Scarlet Witch sia almeno creduta morta in questo momento). Sebbene i primi due episodi non forniscano le risposte che speravamo – anzi, a malapena otteniamo qualcosa di più di quello che c’era nei trailer – sembra che i Marvel Studios stiano adottando l’approccio alla morte apparente di Wanda alla Steve Rogers, non confermando il suo status.

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In questo modo, si lascia aperta la porta a un ritorno o, se Elisabeth Olsen rifiutasse, a lasciare il personaggio definitivamente sullo scaffale. Tuttavia, abbiamo la sensazione che le risposte definitive arriveranno nel finale, soprattutto perché Scarlet Witch ha una storia interessante con la Strada delle Streghe. Potrebbe essere lei ciò che Teen sta cercando? Non resta che attendere di vedere i prossimi episodi di Agatha All Along per sperare di avere maggiori dettagli a riguardo.

LEGGI ANCHE: WandaVision Recap: 10 cose da sapere prima di guardare Agatha All Along

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutta su Disney+ il 18 settembre.

Spider-Noir: otto nuovi ingressi nel cast della serie

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Spider-Noir: otto nuovi ingressi nel cast della serie

La prossima serie TV live-action di Amazon dedicata a Spider-Man, Spider-Noir, ha aggiunto otto membri del cast ricorrenti. Si tratta di Lukas Haas (Babylon, Inception), Cameron Britton (Mindhunters, The Umbrella Academy), Cary Christopher (Days of Our Lives, Fuller House), Michael Kostroff (The Wire, Wizard of Lies), Scott MacArthur (El Camino: A Breaking Bad Movie, The Mick), Joe Massingill (Killing It, Barry), Whitney Rice (Jury Duty, Suits) e Amanda Schull (Suits). Sfortunatamente, i dettagli specifici sui personaggi sono stati tenuti nascosti, quindi al momento non sappiamo chi di loro interpreterà chi.

Tutto quello che sappiamo sulla serie Spider-Noir

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Sappiamo però che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri protagonisti figurano la star di New Girl Lamorne Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola, Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas, The Rig), Li Jun Li (Babylon, Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk Empire, Ben-Hur).

Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

The Penguin: primo sguardo ufficiale al Carmine Falcone di Mark Strong

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Da tempo si vociferava che Mark Strong sarebbe apparso in The Penguin, ma finalmente la notizia è ufficiale al 100% grazie a un nuovo post dell’account X dello spin-off di The Batman. Strong interpreterà una versione più giovane di Carmine Falcone nella serie, considerato che John Turturro ha interpretato il personaggio in The Batman ed è stata la sua morte a creare il vuoto di potere che Oz Cobb cerca ora di colmare nel suo show televisivo.

Alcuni sostengono che nel Bat-verso c’erano ruoli più importanti e migliori di questo per Strong, mentre ci si chiede anche perché Turturro non sia stato riportato per interpretare questa versione più giovane di Falcone (il trucco e i VFX minimi sarebbero stati sufficienti per farlo). Tuttavia, non vediamo l’ora di vedere cosa porterà in tavola la star di Kingsman e Shazam!. Di seguito, qui si può ritrovare la prima immagine di Strong nel ruolo.

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

La truffa dei Logan: la spiegazione del finale del film

La truffa dei Logan: la spiegazione del finale del film

Nel 2013 il regista premio Oscar Steven Soderbergh aveva annunciato il suo ritiro dal cinema, per dedicarsi esclusivamente a progetti televisivi. Quattro anni dopo, tuttavia, egli ritratta quanto dichiarato per tornare sul grande schermo con La truffa dei Logan (qui la recensione), film corale ricco di grandi attori e basato su uno strampalato tentativo di rapina. Un heist movie in piena regola dunque, che si tinge però di comicità e azione divenendo uno dei titoli più apprezzati del suo anno.

Per il suo grande ritorno, Soderbergh decise dunque di sfidare nuovamente i canoni di Hollywood producendo e distribuendo il film in modo del tutto indipendente tramite la sua compagnia Fingerprint Releasing, dando così vita ad una strategia da lui qui sperimentata per la prima volta. A fronte di un budget di circa 29 milioni di dollari, La truffa dei Logan è poi riuscito ad incassarne circa 49 in tutto il mondo, affermandosi come un discreto successo.

Come anticipato, nel film è poi possibile ritrovare celebri attori alle prese con personaggi inediti per loro, i quali diventano però da subito particolarmente iconici e memorabili. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La truffa dei Logan. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Adam Driver e Channing Tatum in La truffa dei Logan
Channing Tatum e Adam Driver in La truffa dei Logan. Foto di Claudette Barius – © Fingerprint Releasing, All Rights Reserved

La trama e il cast di La truffa dei Logan

Protagonisti del film sono i fratelli Jimmy, Clyde e Mellie Logan. Il primo è un minatore ritrovatosi improvvisamente disoccupato e abbandonato dalla moglie, che tenta di crescere come può la giovane figlia. L’altro fratello, invece, è un veterano della guerra in Iraq, durante la quale ha perso un braccio. La loro sorella, infine, è una giovane parrucchiera ossessionata dai motori e dalle automobili. Tutti e tre si ritrovano a vivere una profonda crisi finanziaria, e per tentare di risollevare le proprie sorti decidono di dar vita ad un gesto disperato: una rapina ai danni del Charlotte Motor Speedway durante la leggendaria gara NASCAR.

Per il suo ritorno al cinema, Soderbergh si è assicurato la partecipazione di alcuni tra i più apprezzati e popolari interpreti oggi in circolazione. Per il ruolo del protagonista Jimmy Logan, il regista si è così affidato a Channing Tatum, con il quale aveva già collaborato anche per Knockout – Resa dei conti, Magic Mike ed Effetti collaterali. Accanto a lui, nel ruolo del fratello Clyde vi è invece Adam Driver, divenuto celebre come Kylo Ren nei nuovi film di Star Wars. Nel ruolo della sorella Mellie, invece, vi è Riley Keough. Anche lei aveva già avuto modo di collaborare con il regista per il film Magic Mike.

Oltre a loro, memorabile è la presenza di Daniel Craig nel ruolo dell’espereto di esplosivi Joe Bang. Noto per essere stato James Bond, Craig si è trasformato quanto più possibile per questo ruolo, tingendosi di biondo platino i capelli. Nel cast sono poi ancora presenti l’attrice Katie Holmes nei panni di Bobbie Jo Chapman, ex moglie di Jimmy, Katherine Waterston in quelli di Sylvia Harrison, ex compagna di scuola di Jimmy, e la premio Oscar Hilary Swank, la quale dà invece vita all’agente FBI Sarah Grayson. Sebastian Stan, noto per il ruolo di Bucky Barnes nel MCU, è invece il pilota NASCAR Dayton White.

Riley Keough in La truffa dei Logan
Riley Keough in La truffa dei Logan. Foto di Claudette Barius – © Fingerprint Releasing, All Rights Reserved

La spiegazione del finale

Per il loro piano, Clyde e Jimmy coinvolgono altre tre persone: lo scassinatore di casseforti Joe Bang, la loro sorella minore Mellie e i fratelli di Joe, Sam e Fish. Poiché solo Joe sa come aprire i caveau, il primo passo del loro piano generale è farlo evadere di prigione. A tal fine, Clyde si fa arrestare speronando la sua auto contro un negozio. Nel frattempo, Mellie, Sam e Fish infestano i tubi dell’autostrada per determinare quali conducono al caveau centrale.

Per evadere dalla prigione per qualche ora, Joe Bang convince alcuni detenuti a scatenare una rivolta come diversivo. Poi finge di essere malato e finisce in infermeria. In infermeria, mentre Clyde convince un’infermiera che può aiutare Bang a recarsi alla toilette, la rivolta nella prigione porta a una chiusura totale. Nel frattempo, Fish e Sam seguono la guida del fratello per creare un esplosivo fatto in casa che li aiuta a far saltare un ripetitore. Quando il ripetitore smette di funzionare, i venditori della corsa sono costretti a pagare in contanti, con conseguente aumento del flusso di denaro sulla pista.

Dopo essere entrato nella stanza dei tubi attraverso il tunnel sotterraneo, Joe mette in mostra le sue abilità di scassinatore creando un esplosivo con oggetti fatti in casa come orsetti gommosi, candeggina e un’alternativa al sale dietetico. Dopo aver fatto esplodere il tubo collegato al caveau, lo collegano a una pompa a vuoto che aspira tutto il denaro in sacchi della spazzatura. Sebbene alcuni venditori si insospettiscano per il fumo dei tubi e le guardie vengano mandate a indagare, Earl li distrae convincendoli che il fumo proviene dalla sua sigaretta.

Daniel Craig Keith Hudson e Dwight Yoakam in La truffa dei Logan
Daniel Craig, Keith Hudson e Dwight Yoakam in La truffa dei Logan. Foto di Claudette Barius – © Fingerprint Releasing, All Rights Reserved

Alla fine Sam e Fish portano i soldi al furgone di Jimmy, mentre Joe e Clyde tornano in prigione travestiti da pompieri dopo che i detenuti hanno appiccato un piccolo incendio. Tutto sembra aver funzionato bene per la squadra. Tuttavia, con grande sorpresa di tutti, Jimmy abbandona il denaro e informa la polizia della sua ubicazione.

All’uscita dai tunnel, Clyde si imbatte in Chilblain, che lo riconosce da un combattimento avvenuto nei momenti iniziali del film. Clyde lo prende a pugni prima di partire per la prigione con Joe Bang. In seguito, Chilblain racconta all’agente Sarah Grayson del suo incontro con Clyde, rendendo Clyde e suo fratello Jimmy i principali sospettati dell’indagine. Con suo grande disappunto, l’agente non trova alcuna prova concreta che dimostri che hanno commesso la rapina.

Quando cerca di chiedere al direttore della prigione se ha notato qualcosa di sospetto il giorno del crimine, il direttore sostiene che nessuno avrebbe potuto fuggire dalla prigione sotto la sua sorveglianza. Anche il pilota Dayton White, che Chilblain aveva sponsorizzato, nega di essere un testimone oculare dell’interazione tra Chiblain e Clyde. Alla fine, anche il presidente dell’autodromo incoraggia gli agenti dell’FBI a chiudere il caso perché sembra soddisfatto della richiesta di risarcimento dell’assicurazione per l’incidente.

Sebbene Joe non speri di ottenere la sua parte di denaro dopo aver appreso che Jimmy ha abbandonato tutto, è sorpreso di scoprire un sacco della spazzatura sepolto nel suo giardino. Anche molti altri personaggi, tra cui Sylvia, la signora del caveau, e il detenuto che ha aiutato Bang, ricevono una parte del denaro. Il film rivela poi che Jimmy aveva nascosto alcuni sacchi di denaro in più durante il colpo e li aveva accuratamente nascosti in un cassonetto vicino, recuperandoli in seguito.

Il trailer e dove vedere il film in streaming

La truffa dei Logan è disponibile su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Mediaset Infinity e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato 5 febbraio alle ore 20:30 sul canale Rai 3.

Schegge di paura: la spiegazione del finale del film con Richard Gere

Gli anni Novanta sono stati un decennio particolarmente importante per il genere thriller. In quegli anni, infatti, hanno calcato il grande schermo alcuni titoli particolarmente importante nel ridefinire i canoni e le caratteristiche di tale tipologia di racconti. Tra i più importanti vi è senza dubbio Schegge di paura, uscito nel 1996 e capace con il suo finale di spingere a riconsiderare tutto ciò che si era visto fino a quel momento. Questo è stato diretto da Gregory Hoblit, qui alla sua prima regia e in seguito affermatosi con altre celebri opere thriller come Il caso Thomas Crawford e Nella mente del serial killer.

Il film in questione è tratto dal romanzo Prima Fear, dello scrittore William Diehl. Pubblicato nel 1993, questo divenne da subito un best seller del suo genere, attraendo tanto per la sua complessa trama quanto per l’ambiguità dei protagonisti. Adattato per il cinema da Steve Shagan e Ann Biderman, il film ha saputo riproporre tali centrali elementi, affermandosi a sua volta come un grande successo di critica e pubblico. Grazie a questo film, inoltre, si è affermato un nuovo attore sul panorama cinematografico: Edward Norton.

Complesso, cupo, intricato e infine sconvolgente, Schegge di paura è ancora oggi un brillante esempio di come un film possa portare ad infrangere le aspettative dello spettatore, lasciandolo con un misto di soddisfazione e turbamento. In questo articolo approfondiamo alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Richard Gere in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La trama e il cast di Schegge di paura

La vicenda del film ha inizio a partire dall’assassinio dell’arcivescovo Richard Rushman, brutalmente assalito da uno dei suoi protetti, il giovane Aaron Stampler. Balbuziente e timido, il ragazzo si dichiara però innocente e di ciò si convince anche l’avvocato Martin Vail. Nel corso delle sue indagini, però, questi arriva a scoprire una serie di motivi che potrebbero aver effettivamente portato il ragazzo a compiere l’omicidio. Tuttavia, ci sono ben altri segreti con cui Martin dovrà scontrarsi, tra cui il fatto che Aaron potrebbe essere realmente innocente, ma non nei modi che ci si aspetterebbe.

 

Ad interpretare il protagonista del film, l’avvocato Martin Vail, vi è l’attore Richard Gere. Accanto a lui, si ritrovano poi numerosi altri celebri nomi del cinema statunitense. La candidata all’Oscar Laura Linney ricopre il ruolo di Janet Venable, assistente distrettuale incaricata del caso, mentre Stanley Anderson dà volto all’arcivescovo Richard Rushman. La premio Oscar Frances McDormand è la dottoressa Molly Arrington, e Terry O’Quinn, noto per il ruolo di John Locke nella serie Lost, interpreta Bud Yancy. Alfre Woodard, infine, è il giudice Miriam Shoat.

Di particolare importanza, però, è il personaggio di Aaron Stampler. La ricerca del giusto attore per questo fu particolarmente lunga e complessa. Tra i tanti che vennero considerati per il ruolo vi sono stati Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Pedro Pascal, Wil Wheaton, James Marsden e James Van Der Beek. Alla fine, però, ad ottenere la parte fu l’esordiente Edward Norton, il quale venne scelto tra più di duemila candidati. Questi, infatti, aveva dimostrato di poter interpretare entrambe le differenti personalità del personaggio. Grazie a questa interpretazione, Norton ottenne numerose prestigiose nomination a svariati premi, tra cui l’Oscar.

Richard Gere e Laura Linney in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La spiegazione del finale del film

Nella scena finale, Vail va a trovare Aaron in prigione e il ragazzo ringrazia il suo avvocato per avergli salvato la vita in aula. Tuttavia, proprio mentre sta per andarsene, Vail si accorge che il ragazzo sta mentendo. Vail capisce infatti che Aaron non stava dicendo la verità quando gli ha detto di porgere le sue scuse per l’aggressione subita in aula dal pubblico ministero Janet Venable. Aaron ha affermato che ogni volta che “Roy” si impadronisce della sua mente e inizia a fare del male alle persone, perde i sensi e non ne conserva alcun ricordo.

Ma quando Aaron chiede a Vail di scusarsi per aver attaccato Venable, significa che deve aver ricordato ciò che ha fatto. All’inizio Vail pensò che questo significasse che non era mai esistito un Roy, ma il suo subdolo cliente lo corregge: “Non c’è mai stato un Aaron”. Il personaggio violento di Roy è sempre stato la vera personalità di Aaron, e il chierichetto dolce e ingenuo che si è presentato a Vail era solo una recita. Aaron si sentiva a suo agio nel rivelare la verità a Vail perché il giudice aveva già sciolto la giuria e aveva deciso di dichiararlo non colpevole per infermità mentale.

Il che significa che sarebbe stato mandato in una struttura psichiatrica, non in prigione. Dal punto di vista tematico, dunque, Schegge di paura è incentrato sulla dualità del genere umano. L’esempio più evidente è quello di Aaron e del suo lato oscuro Roy – Aaron è in grado di recitare la parte di un ragazzo dolce e innocuo, mentre Roy è capace di infliggere atti di violenza indicibili – ma può essere visto anche in Vail. Vail mette in scena la sua facciata di avvocato famoso che attira l’attenzione dei media facendo uscire dai guai criminali infami, ma nelle conversazioni con Aaron inizia ad abbandonare la recita e rivela di avere davvero a cuore i suoi clienti.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Schegge di paura è infatti disponibile nei cataloghi di  Apple TV+, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Dead Man Down – Il sapore della vendetta: la spiegazione del finale del film

Dopo aver girato la trilogia svedese di grande successo Uomini che odiano le donne con Noomi Rapace, il regista Niels Arden Oplev ha scelto come suo progetto successivo un thriller di vendetta intitolato Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Sebbene il film emuli fortemente lo stile thriller dei vigilanti di film come Io vi troverò, che sono diventati molto popolari nell’ultimo decennio, il film è anche visibilmente influenzato dai film noir e dai thriller degli anni Novanta.

Oplev porta infatti in Dead Man Down – Il sapore della vendetta lo stile cinematografico grintoso e cupo che ha utilizzato per Uomini che odiano le donne e per i film successivi, il che contribuisce decisamente alla storia di vendetta di Victor. Inoltre, condivide molti elementi della storia con il film del 1993 True Romance, che racconta di una coppia in fuga dalla mafia a Los Angeles, e con altri drammi criminali simili degli anni ’90 come Natural Born Killers e Thelma & Louise,

Un film che farà dunque la gioia degli appassionati di questo genere, che ritroveranno qui tutti gli elementi più validi e accattivanti di questo genere di opere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Terrence Howard e Colin Farrell in Dead Man Down - Il sapore della vendetta
Terrence Howard e Colin Farrell in Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Foto di John Baer – © 2013 – FilmDistrict

La trama e il cast di Dead Man Down – Il sapore della vendetta

Protagonista del film è Victor, ex operatore delle forze speciali, è il braccio destro di un grande boss della mafia newyorkese, Alphonse Hoyt, ed è in cerca di vendetta. L’aitante uomo in infatti è entrato da poco a far parte della banda, spinto dall’incontenibile necessità di vendicare la morte della moglie e della figlia, uccise proprio dai sicari dello spietato malavitoso. La sua strada si incrocia presto con quella di Beatrice, un’affascinante ragazza francese che vive da sola con la madre nell’appartamento davanti a quello di Victor. Una sera la donna vede Victor alle prese con un membro della sua banda.

Il braccio destro di Alphonse sta strangolando un malavitoso che ha scoperto il suo segreto e avendolo lei colto in flagrante, decide di ricattarlo: non parlerà con nessuno di quello che ha visto a patto che Victor uccida il pirata della strada responsabile del terribile incidente che le ha causato la profonda cicatrice al volto. I due, entrambi tormentati dal loro passato, affronteranno dunque insieme pericolosissime avventure. Ben presto, però, si cacceranno in grossi e potenzialmente letali guai.

Ad interpretare Victor vi è l’attore Colin Farrell, mentre Beatrice è interpretata da Noomi Rapace. Dominic Cooper interpreta Darcy, mentre Terrence Howard ricopre il ruolo del boss del crimine Alphonse. Entrambi sono apparsi in progetti legati ad Iron Man. In Iron Man (2008) Howard interpreta il colonnello Rhodes, migliore amico e spalla di Tony Stark. In Captain America: Il primo vendicatore (2011) Cooper interpreta Howard Stark, il padre di Tony. Nel cast ritroviamo anche la candidata all’Oscar Isabelle Huppert nel ruolo di Maman Louzon e il premio Oscar Murray Abraham in quello di Gregor.

Noomi Rapace in Dead Man Down - Il sapore della vendetta
Noomi Rapace in Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Foto di John Baer – © 2013 – FilmDistrict

La spiegazione del finale

Per vendicarsi di ciò che ha fatto ad Alphonse due anni prima, Victor cambia nome e si infiltra nell’impero criminale dell’uomo. Inizia quindi a minacciarlo anonimamente, mettendo in atto anche un finto attentato per torturare Alphonse. Alla fine, Victor inizia a organizzare una trappola finale per portare tutte le persone coinvolte nella morte della sua famiglia in un unico luogo, per farle fuori tutte insieme. Tra questi c’è anche un’altra figura potente del mondo del crimine, Ilir (James Biberi), così Victor rapisce e uccide il fratello di Ilir e incastra Alphonse per questo, o almeno ci prova.

Mentre tutto questo accade, infatti, Beatrice e Victor si avvicinano e iniziano a prendersi cura l’uno dell’altra, e Beatrice aiuta persino Victor nei suoi piani violenti. Uno dei suoi compiti è quello di spedire a Ilir un video di suo fratello in cui dice che c’è Alphonse dietro il suo omicidio. Ciò indurrebbe Ilir a dare la caccia ad Alphonse, portando i due in un unico luogo per l’atto finale di Victor. Ma Beatrice non lo fa, perché tiene troppo a Victor per permettergli di andare incontro a una morte certa. Sfortunatamente, Alphonse sa che dietro a tutto c’è Victor.

Alphonse rapisce dunque Beatrice e manda a Victor il messaggio di venire a casa sua. Fortunatamente per Victor, anche Ilir è a casa di Alphonse, quindi si carica di armi e si dirige verso la casa di Alphonse. Si verifica qui una grande sparatoria, durante la quale Beatrice riesce a fuggire e a giocare con la scheda di memoria. Ilir e Alphonse vedono finalmente il video e puntano le armi l’uno contro l’altro: entrambi muoiono, mentre Victor e Beatrice sopravvivono miracolosamente. Completata la missione di vendetta, la coppia torna a casa, concludendo il film con un bacio finale.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Dead Man Down – Il sapore della vendetta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Rakuten TV, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Joker: Folie à Deux, il trailer finale presenta un sacco di nuove scene “deliranti”

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Mancano solo poche settimane al debutto nelle sale di Joker: Folie à Deux, e la Warner Bros. ha rilasciato un trailer finale con un bel po’ di nuove riprese insieme ad alcuni degli elogi che sono stati riversati sul film da quando l’embargo sulle recensioni è stato revocato la scorsa settimana.

In questo ultimo teaser, vediamo Lee Quinzel (Lady Gaga) che incoraggia Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) ad abbracciare la sua personalità più oscura, mentre il caos scoppia ad Arkham e nelle strade di Gotham. Vediamo anche di più del processo di Arthur, mentre interroga il suo ex collega clown Gary (Leigh Gill) completamente truccato da Joker.

Tutto quello che sappiamo sul film Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

Deadpool e Wolverine: c’è una sola battuta che Bob Iger ha chiesto di eliminare

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Deadpool & Wolverine si sono rivelati un enorme successo per i Marvel Studios, ma entrare per la prima volta nel territorio vietato ai minori è stato un rischio che non è sfuggito alla star/produttore Ryan Reynolds, che aveva già qualche riserva sul rivisitare il Mercenario Chiacchierone dopo sei anni.

Mentre rifletteva sulla produzione del film durante un’apparizione al Fast Company Innovation Festival (tramite Deadline), l’attore che interpreta Wade Wilson ha rivelato il consiglio che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige gli ha dato e che lo hanno “ossessionato” durante il processo di scrittura.

“Ha detto qualcosa che sembra molto pedante e probabilmente non è la cosa da dire ad alta voce, ma in realtà, stranamente, è servito come motore creativo”, ha detto Reynolds al pubblico. “Era tipo, ‘Rendete ogni scena grandiosa’. E io ho pensato, ‘Grazie, Kev. Sembra una buona idea.'”

Deadpool e Wolverine continua a macinare milioni nonostante Beetlejuice Beetlejuice

Reynolds ha continuato ammettendo che le parole di Feige hanno finito per tormentarlo mentre lavorava alla sceneggiatura. “[Mi] hanno perseguitato. ‘Rendilo grandioso’, è dura.” Ha anche menzionato la battuta che Bob Iger della Disney gli ha chiesto di rimuovere, ma non è ancora disposto a divulgare alcun dettaglio!

“C’era solo una battuta in tutto il film che mi hanno chiesto di eliminare”, ha detto Reynolds, prima di respingere qualsiasi tentativo di fargliela rivelare. “No. No. No! E avevano ragione!”

“Non appena qualcuno dice qualcosa, tipo, ‘Ryan, sono Bob Iger. Mi piacerebbe molto se togliessi quella battuta. Ci renderebbe davvero la vita difficile qui.’ Non appena me lo ha detto, c’era qualcosa nella mia testa che diceva, ‘Devo mantenere la battuta! per forza!’ E poi non appena la nebbia della guerra si dirada e ci pensi due volte, è come, ‘Certo che posso toglierla. Posso dire qualcosa su Pinocchio invece? E la risposta è stata sì!”

Reynolds ha precedentemente promesso di portare quella battuta “nella tomba”, ma è certo che alla fine verrà fuori!

Constantine, il sequel potrebbe avere ancora una speranza a due anni dall’annuncio

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L’attesissimo sequel di Constantine sta finalmente diventando concreto, due anni dopo il suo primo annuncio, secondo una figura chiave coinvolta nella produzione dell’attesissimo sequel. In una recente intervista, il produttore Lorenzo di Bonaventura ha confermato che la sceneggiatura di Constantine 2 è terminata.

Sebbene non l’abbia ancora letta, il tempismo della domanda è stato fortuito, poiché di Bonaventura ha rivelato che l’avrebbe letta alla fine della settimana. Ha espresso entusiasmo, dicendo: “L’ha scritta Akiva Goldsman e sono super emozionato. La leggerò questo fine settimana”. Durante il panel Producers on Producing di Collider al SDCC, Goldsman ha confermato che stava lavorando alla sceneggiatura, che ora è nelle mani di Bonaventura.

Il sequel di Constantine è stato molto atteso da quando la Warner Bros. lo ha annunciato nel 2022, confermando il ritorno di Keanu Reeves come personaggio titolare. Il film originale del 2005, diretto da Francis Lawrence, ha creato una fanbase devota e il sequel mira a essere un film vietato ai minori, esplorando di più il mondo soprannaturale con Reeves che riprende il suo ruolo di esorcista cacciatore di demoni. Il progetto ha dovuto affrontare dei ritardi a causa dello sciopero della Writers Guild of America del 2023, ma con la sceneggiatura ora completata, segna un passo avanti significativo per il film. Di Bonaventura ha elogiato lo sceneggiatore Goldsman per il suo duro lavoro, accennando a uno sviluppo entusiasmante per i fan del film originale.

Constantine filmDi cosa parla Constantine?

L’originale Constantine (2005) segue John Constantine, un esorcista e demonologo che può vedere esseri soprannaturali. Quando aiuta la detective della polizia di Los Angeles Angela Dodson (interpretata da Rachel Weisz) a indagare sull’apparente suicidio della sorella gemella, scoprono un complotto dei demoni che cercano di entrare nel mondo umano. Il film fonde temi religiosi, azione ed elementi horror soprannaturali. Il film ha anche visto le performance di Tilda Swinton nel ruolo di Gabriel, un angelo con motivazioni discutibili; Djimon Hounsou nel ruolo di Papa Midnite, un ex stregone diventato neutrale; Peter Stormare nel ruolo di Lucifero, il diavolo in persona; Gavin Rossdale nel ruolo di Balthazar, un antagonista mezzo demone; e un giovane Shia LaBeouf nel ruolo di Chas Kramer, amico, apprendista e autista di Constantine.

Diretto da Lawrence, il film ha ricevuto recensioni contrastanti per le sue deviazioni dal materiale originale (il film è basato sulla serie di fumetti Hellblazer), ma tutti hanno elogiato la performance di Reeves e la sua atmosfera oscura. Con la sceneggiatura terminata, sono attesi presto altri aggiornamenti su Constantine 2, poiché i fan attendono con ansia il suo ritorno.

Lost: spiegazione del finale, cosa succede ai passeggeri del volo Oceanic 815?

Nei primi anni 2000, J.J. Abrams, Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno creato una serie televisiva innovativa che ha intrappolato gli spettatori nella sua mitologia in continua espansione. Lost ha debuttato nel 2004, con un episodio pilota memorabile che ha catturato l’attenzione del mondo intero, ed è diventato rapidamente una sensazione di fantascienza con un fandom molto appassionato. Lost poneva un’infinità di domande che, visto il rinnovo anticipato per tre stagioni, la maggior parte dei fan si aspettava trovassero risposta.

Tuttavia, quando la sesta e ultima stagione è stata rilasciata, settimana dopo settimana, sono state sollevate altre domande e alla fine non sono arrivate risposte sufficienti. L’accoglienza del finale della serie è stata e continua a essere divisiva, tanto da essere inserito in alcune delle liste dei migliori e peggiori finali del pubblico. In retrospettiva, la stagione finale di Lost non era incentrata sull’ottenimento di risposte, almeno non principalmente. Si trattava di concludere le storie dei nostri amati personaggi attraverso l’esclusivo dispositivo di narrazione a doppia linea temporale che era il fulcro della serie.

Lost esplorava realtà alternative e fantascienza complessa

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© Walt Disney Television

Per le prime tre stagioni di Lost, i flashback sono stati essenziali per conoscere i passeggeri del volo Oceanic 815. Introdotti nel finale della terza stagione e proseguiti nella quarta, i flashforward ci hanno permesso di dare uno sguardo alle vite di coloro che sono riusciti a fuggire dall’isola. Nella stagione 5, le storie a doppia ambientazione sono continuate con parti ambientate nel presente dell’isola e altre negli anni ’70, al culmine dell’Iniziativa DHARMA. Alla fine della quinta stagione, Jack (Matthew Fox) e l’equipaggio cercano di prevenire l’incidente che ha reso l’isola una sacca di energia elettromagnetica. In caso di successo, si sarebbe evitato l’incidente aereo che ha dato il via a tutto.

La sciatta sesta stagione di Lost inizia e il piano sembra aver funzionato: vediamo Jack sull’aereo che vola attraverso alcune turbolenze, ma alla fine riesce ad arrivare a Los Angeles. A rafforzare ulteriormente questa idea, c’è un’inquadratura che mostra l’isola sul fondo dell’oceano. Ma subito dopo i titoli di testa, i sopravvissuti vengono mostrati di nuovo sull’isola del presente. Sono solo riusciti a chiudere il cerchio temporale e tutto è andato come doveva andare. Lo scenario senza incidente era una realtà alternativa, il flash sideways. Per la maggior parte della stagione, il pubblico ha condiviso il dubbio su quale fosse il vero significato delle storie in quella linea temporale. La maggior parte di esse era troppo simile ai flashback visti in precedenza, solo con lievi cambiamenti che includevano più collegamenti tra i passeggeri.

La sesta stagione di Lost ha sacrificato lo sviluppo dei personaggi per la trama

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© Walt Disney Television

Anche la sesta stagione di Lost ha avuto un inizio difficile per quanto riguarda la linea temporale dell’isola. Per uno show così incentrato sui personaggi, nella sesta stagione ci sono state alcune trame che sembravano essere state inserite solo per far avanzare la trama. Sawyer (Josh Holloway), ad esempio, arrabbiato con Jack per la morte di Juliet (Elizabeth Mitchell), si schiera con l’Uomo in Nero. Claire (Emilie de Ravin) torna dopo l’assenza dalla quinta stagione, ma il contagio della malattia da parte dell’Uomo in Nero l’ha resa un cattivo senza un vero sviluppo.

Kate (Evangeline Lilly) è divisa tra l’assicurarsi che Sawyer stia bene e convincere Claire a tornare da suo figlio Aaron. Nel tentativo di salvare Sayid (Naveen Andrews) dalla morte, anche lui è stato infettato dalla Malattia. Dogen (Hiroyuki Sanada) è un nuovo personaggio che viene frettolosamente introdotto come leader di un’altra fazione di Altri e guardiano di un tempio di cui non si era mai sentito parlare. Nel frattempo, la presenza di Locke (Terry O’Quinn) era solo fisica, poiché l’Uomo in Nero continuava a usare il suo aspetto per manipolare coloro che erano disposti a eseguire i suoi ordini.

La sesta stagione di Lost ha avuto ricongiungimenti e perdite emozionanti, come quella di Sun e Jin

Dopo un notevole squilibrio nella prima metà della stagione finale di Lost, la seconda metà ha portato maggiore chiarezza sul significato di tutto ciò. Desmond Hume (Henry Ian Cusick), uno dei migliori personaggi introdotti dopo la prima stagione, è diventato il collegamento tra l’isola e la realtà dei flash-sideways. In quest’ultima, ha intrapreso un viaggio per risvegliare tutti, preparandoli a ciò che sta per accadere. Mentre i personaggi continuavano ad amalgamarsi, si sono verificati i tanto attesi ricongiungimenti – Charlie (Dominic Monaghan) e Claire, Hurley (Jorge Garcia) e Libby (Cynthia Watros), Faraday (Jeremy Davies) e Charlotte (Rebecca Mader), e Ben (Michael Emerson) con Danielle (Mira Furlan) e Alex (Tanya Raymonde) – dando una conclusione soddisfacente alle storyline precedentemente interrotte. Anche la resa emotiva sull’isola è stata intensa. Dopo il finale straziante della quarta stagione, Sun (Yunjin Kim) e Jin (Daniel Dae Kim) sono rimasti lontani per anni. Dopo essersi lasciati alle spalle la figlia, Sun torna sull’isola e si riunisce a Jin solo per pochi istanti prima di annegare nel sottomarino di Charles Widmore (Alan Dale). Durante lo stesso incidente subacqueo, Sayid si riscatta sacrificandosi per salvare gli altri da una bomba.

La storia delle origini dell’Uomo in Nero viene rivelata in “Across the Sea”.

In quello che può essere considerato l’episodio più controverso della stagione, se non dell’intera serie, è stata finalmente spiegata l’eterna lotta tra Jacob (Mark Pellegrino) e l’Uomo in Nero (Titus Welliver). Essendo nati gemelli e cresciuti dalla Madre (la sorprendente guest star Allison Janney), questa li ha confinati a non lasciare mai l’isola. L’Uomo in Nero la uccide e Jacob lo uccide praticamente a sua volta gettandolo nel tunnel di luce che avrebbe dovuto sorvegliare. Questo rompe il mito secondo cui Jacob era puramente buono e l’Uomo in Nero puramente malvagio. È vero che Jacob ha dedicato la sua esistenza a impedire che l’Uomo in Nero si scatenasse nel mondo esterno, ma è stato lui il responsabile della sua trasformazione in un mostro invincibile.

La conversione di Jack in un uomo di fede, contrariamente all’uomo di scienza che era, completa la sua narrazione. Accettando l’offerta di Jacob di essere il guardiano dell’isola, ha sacrificato il suo futuro. Così, i flashforward gli hanno dato la possibilità di realizzare ciò che gli è mancato nella vita: essere padre. La presenza di David (Dylan Minnette) in quella linea temporale permette a Jack di dimostrare a se stesso che non era suo padre. David è probabilmente il motivo per cui Jack era più restio a svegliarsi, quindi è straziante quando Locke gli dice che non ha un figlio. Il cerchio si chiude quando Jack finalmente si ricongiunge con Christian (John Terry) in chiesa per condurlo alla luce.

Erano morti per tutto il tempo in Lost?

Innanzitutto, dichiariamo l’ovvio. I passeggeri del volo Oceanic 815 di Lost non erano “morti per tutto questo tempo”. Il fatto che la realtà dei flash-sideways si sia svolta nell’aldilà non significa che siano morti nell’incidente aereo o che tutto sia stato un sogno. Quello che è successo sull’isola è stato reale. Ogni singolo momento di amore, rabbia, disperazione, sollievo, tristezza e gioia è accaduto. Per coloro che sono stati abbastanza fortunati da lasciare l’isola, le loro vite sono continuate e alla fine sono morti. La realtà del flash sideways rappresenta un luogo senza tempo in cui tutti erano destinati a incontrarsi di nuovo dopo la loro morte e ad andare avanti insieme.

Ma perché alla fine erano tutti lì? È una domanda valida. Dopotutto, dovevano avere amici e familiari con cui avrebbero voluto passare l’eternità, invece di un medico a caso del posto 23B. Ma questo era lo scopo dell’intera serie di Lost. Il dottor Jack Shephard non era più un incontro casuale nelle loro vite. Il trauma condiviso da queste persone rappresentava il momento più profondo e significativo della loro vita. Era il momento in cui imparavano e crescevano di più. A prescindere dal sentimento che si prova nei confronti dell’intera vicenda, la scena finale in chiesa, insieme alla colonna sonora di Michael Giacchino, ha toccato le note giuste e strazianti che un finale deve evocare negli spettatori.

Sebbene la maggior parte dei fan si aspettasse che l’ultima stagione di Lost risolvesse i misteri in sospeso, il risultato finale è stato più che altro un’esplorazione metafisica della chiusura. Le trame in flash-sideways sembravano inizialmente insignificanti, ma hanno finito per costruire il nucleo dei momenti finali dello show. Per alcuni è stato soddisfacente, per altri no, ma ciò che resta vero è che Lost si è consolidato come un elemento di disturbo della cultura pop di cui ancora oggi si parla e si guarda in streaming. La sua formula ha cercato di essere replicata da altri show, ma resta il fatto che Lost è ancora un progetto unico nel suo genere che non ha ancora trovato il suo riscontro.

È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

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È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

Prime Video svela il teaser trailer ufficiale dell’attesissimo film Original spagnolo È colpa tua?, dopo il successo di È colpa mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. Il sequel sarà disponibile in esclusiva su Prime Video il 27 dicembre, in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire bene?

È colpa tua? si preannuncia un sequel di successo

È colpa tua? vede nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo aspetti – Días mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, e Felipe Londoño (Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di Luca.

È colpa tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di produttori.

Idolos: iniziate le riprese del nuovo film con Claudio Santamaria

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Il 29 agosto sono iniziate le riprese di ‘IDOLOS, il film ambientato nel mondo del campionato mondiale di MotoGP™. ‘Idolos’ esplora il rapporto umano tra un padre e suo figlio – un manager e il suo pilota – e tutto ciò che ruota intorno a loro: ambizione, apprendimento, ego, adrenalina, amore, perdono e seconde possibilità. Interpretato da Óscar Casas, Ana Mena, Claudio Santamaria, Enrique Arce, Saul Nanni e Simone Baldasseroni per la regia di Mat Whitecross, le riprese del film si svolgeranno nell’arco di 10 settimane in diverse località della Spagna, dell’Italia e in altri Paesi del mondo.

Óscar Casas interpreta il ruolo del protagonista Edu, il giovane attore ha iniziato a recitare fin dall’infanzia, e ha fatto parte del cast di film come “Le ali della mia solitudine “, “Headless Chickens”, “Last Wishes”, “HollyBlood”, “Ivan’s Dream” e “The Orphanage”, e di serie TV come “El gran salto”, che sarà presentata in anteprima nel 2025 e in cui interpreta l’atleta Gervasio Deferr, così come “Jaguar”, “Instinto”, “Si fueras tù” e “Proyecto tiempo”.

Ana Mena recita al fianco di Casas nel ruolo di Luna. La cantante e attrice è nota non solo per la sua musica, che l’ha resa una delle artiste spagnole più ascoltate su tutte le piattaforme streaming, ma anche per il suo lavoro per il piccolo schermo in serie come ‘Benvenuti a Eden’ e ‘Marisol’, e per il cinema in film come ‘La pelle che abito’ di Pedro Almodóvar e ‘Viaje al cuarto de una madre’ di Celia Rico.

Idolos film Mat Whitecross
Credits ©Manolo Pavón

Claudio Santamaria trai protagonisti di Idolos

Completano il cast l’attore italiano Claudio Santamaría (‘Denti da Squalo’, ‘Educazione Fisica’, ‘Freaks Out’, ‘Gli anni più belli’, ‘Casino Royale’); lo spagnolo Enrique Arce (‘Rifkin’s Festival’, ‘Terminator: Destino oscuro’, ‘Amor en polvo’, ‘La casa di carta’); Saul Nanni (‘Supersex’, ‘Brado’, ‘Love & Gelato’), e il cantante e attore Simone Baldasseroni (‘Fabbricante di lacrime’, ‘Crazy for Football – Matti per il calcio’).

‘Idolos’ racconta e approfondisce la storia di due generazioni di piloti esplorando gli sviluppi del loro rapporto quando Antonio – il padre, un motociclista in pensione con traumi del passato – decide di allenare il talentuoso ed impulsivo figlio Edu affinché possa sviluppare tutto il suo potenziale e diventare il migliore nella sua stessa categoria… il tutto seguendo una preparazione rigorosa che non ammette distrazioni, una delle quali: innamorarsi.

Mat Whitecross (“This England”, “La musica di 007”, Orso d’argento per la Migliore Regia al Festival di Berlino per “The Road to Guantanamo”) dirige questo racconto frenetico e avvincente – da una storia originale di Jordi Gasull ( ‘Buffalo Kids’, ‘Mummie: A spasso nel tempo’, ‘Mike sulla luna, ‘Le avventure di Taddeo l’esploratore’) scritta a quattro mani con Inma Cánovas (‘Ángeles S.A.’) e Ricky Roxburgh (‘Ozi: Voice of the Forest’, ‘Monsters & Co. La serie – Lavori in Corso!’, premiato con un Daytime Emmy per la sceneggiatura di ‘Rapunzel – La serie’).

Idolos - film (2025)
Credits ©Manolo Pavón

IDOLOS‘ è una produzione 4 Cats Pictures, Warner Bros. Entertainment España, Mogambo Productions, Anangu Grup, Imperio Contraataca AIE, Warner Bros. Entertainment Italia, Greenboo Production e con la partecipazione di MAX e la collaborazione di MotoGP®. Il film sarà distribuito nelle sale da Warner Bros Pictures.

La trama di Idolos

Edu è un giovane pilota motociclistico particolarmente aggressivo di cui nessuna squadra si fida. Eli, team leader dell’ Aspar Team in Moto2, gli offre un’opportunità a condizione che sia suo padre, Antonio Belardi, ad allenarlo. Edu non vede il padre da molti anni, un ex pilota che si è ritirato dalle piste dopo aver causato la morte di un altro pilota durante una gara. Sebbene Edu odi il padre per averlo abbandonato, sa che solo con lui potrà aiutarlo a realizzare il suo sogno.

Edu decide quindi di sottoporsi alla rigida disciplina che Antonio gli impone, che prevede tra l’altro di mettere da parte l’amore… Fino a quando non incontra Luna, una giovane artista che ha appena aperto uno studio di tatuaggi proprio sotto casa sua.

MIA: 10 anni di storia per il Mercato Internazionale Audiovisivo promosso da ANICA e APA

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Dopo un’edizione 2023, con una partecipazione in crescita, il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo – promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia e diretto per il 3° anno da Gaia Tridente – torna a Roma dal 14 al 18 Ottobre 2024 con la sua decima edizione nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.

In questi 10 anni, oltre 100 sono state le opere audiovisiveMade in MIA” prodotte dopo la loro partecipazione al mercato di coproduzione del MIA, un’attestazione di successo per la capacità di selezione e per le importanti opportunità che il mercato offre in termini ricerca di co-produttori e partner internazionali (finanziari, distributivi e creativi).

Oltre 600 i progetti ricevuti quest’anno per il Co-Production Market e Pitching Forum con un +20% rispetto al 2023 e un incremento del 12,5% nel numero di paesi di provenienza, di tutti i continenti, che passano da 80 a 90. Di questi ne verranno presentati circa 60 tra opere di Animazione, Documentari, Drama (prodotti seriali) e Film.

Torna anche il programma di Innovazione per le industrie creative che ospiterà talk tematici e uno showcase di opere immersive e installazioni all’interno di MIA XR, un padiglione dove le più moderne tecnologie applicate all’industria audiovisiva saranno protagoniste.

Nel corso dei suoi 10 anni, il MIA ha affermato la sua natura di incubatore di business e internazionalizzazione, che promuove la valorizzazione dell’exporte la facilitazione delle co-produzioni internazionali, rafforzando il posizionamento dell’industria audiovisiva italiana nel panorama internazionale. La crescita del mercato di Roma nasce da una strategia di posizionamento mirato e da un costante scambio con gli attori del mercato internazionale che lo considerano oggi un appuntamento imprescindibile per l’intera industria a livello globale che vi partecipa per scoprire nuovi progetti e talenti, stringere accordi di collaborazione e co-produzione, commercializzare opere finite e approfondire tematiche relative a tutto il ciclo di vita dell’audiovisivo.

Obiettivo della direzione del MIA e delle sue divisioni editoriali (Animazione, Doc&Factual, Drama e Film) è rappresentare una visione il più possibile indipendente e plurale dando visibilità e opportunità alle opere audiovisive di valore artistico di tutti i generi e formati e in diversi stadi di sviluppo e produzione. Con la sua selezione di progetti di ampio respiro e adatti alla co-produzione, il MIA sostiene la libertà di espressione e rappresenta la diversità culturale e la cooperazione per garantire una provenienza geografica ricca e diversificata. 

Katie Leung entra nel cast di Bridgerton 4

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Katie Leung entra nel cast di Bridgerton 4

La star di Harry Potter Katie Leung si unirà al cast di Bridgerton per la quarta stagione. Leung si unisce alla serie di successo di Netflix nei panni di Lady Araminta Gun, due volte sposata e due volte vedova.

L’attrice asiatico-scozzese ha interpretato la strega Corvonero Cho Chang negli iconici film della Warner Bros. Da allora ha recitato in numerose serie TV, interpretando i ruoli di DC Blair Ferguson in Annika e Ash in The Peripheral.

Katie Leung sarà Lady Araminta Gun in Bridgerton 4

I creatori di Bridgerton descrivono il nuovo personaggio come “favoloso, perspicace e schietto”. Lady Araminta è madre di due ragazze che faranno il loro debutto nei prossimi episodi, Michelle Mao nei panni di Rosamund Li e Isabella Wei nei panni di Posy Li, e sentirà la pressione di far sposare almeno una di loro. Le due sorelle sono descritte come due personaggi molto diversi. Rosamund è soprannominata “bella, vanitosa e desiderosa di compiacere la madre“, mentre Isabella è descritta come “molto più gentile“.

Il cast al completo di Bridgerton 4

Emma Naomi (Alice Mondrich) e Hugh Sachs (Brimsley) faranno parte del cast principale di questa stagione.  Cast già annunciato: Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Yerin Ha (Sophie Baek), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton), Victor Alli (Lord John Stirling), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Julie Andrews (Lady Whistledown), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Masali Baduza (Michaela Stirling), Nicola Coughlan (Penelope Bridgerton), Hannah Dodd (Francesca Stirling), Daniel Francis (Lord Marcus Anderson), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Luke Newton (Colin Bridgerton), Golda Rosheuvel (Queen Charlotte), Will Tilston (Gregory Bridgerton), e Polly Walker (Portia Featherington).

Bridgerton espande l’area delle riprese

In questa stagione, Bridgerton espande le location delle riprese in uno dei backlot di nuova costruzione degli Shepperton Studios, mostrando splendide repliche dell’architettura georgiana e Regency, tra cui case, edifici, Mayfair Street e altro ancora. Questa pietra miliare, realizzata in 8 mesi, promette di avvolgere l’amato show in un’atmosfera ancora più suggestiva e autentica, trasportando il pubblico nello splendido mondo dell’epoca Regency. Questa iniziativa regale è stata progettata dalla Production Designer di Bridgerton, Alison Gartshore, insieme al Supervising Art Director Antony Cartlidge e all’Art Director Adam David Grant. La costruzione si estende su circa 8000 metri quadrati del backlot di Netflix a Shepperton, segnando un nuovo capitolo dell’incantevole viaggio della serie.

Cosa sappiamo su Bridgerton 4

I nuovi episodi di Bridgerton si concentreranno sul secondogenito bohémien, Benedict (Luke Thompson). Nonostante i suoi fratelli maggiore e minore siano entrambi felicemente sposati, Benedict è riluttante a sistemarsi, finché non incontra un’affascinante Dama in Argento al ballo in maschera organizzato da sua madre

  • Numero episodi: 8

  • Location delle riprese: Londra, UK

  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell

  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica e Chris Van Dusen

L’universo di Bridgerton

Bridgerton ha conquistato gli spettatori di tutto il mondo quando Netflix e Shondaland hanno fatto debuttare l’iconica serie nel 2020. Ciascuna delle sue tre stagioni si è classificata tra le Most Popular di Netflix, mentre il prequel amato dai fan, La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, ha dominato la Global Top 10.

Il franchise ha riunito un fandom globale che si rivolge ad un pubblico appassionato del genere romance, facendo il suo ingresso nella cultura di massa con un successo senza precedenti e scatenando trend, con fan che celebrano il loro amore per la serie attraverso meme, musica, libri, moda, arredamento e altro ancora.

Esperienze dal vivo come The Queen’s Ball: A Bridgerton Experience e una crescente collezione di prodotti hanno trasformato il nome “Bridgerton” in un brand di lifestyle straordinariamente ricercato, che delizia i fan permettendo loro di godersi la propria storia preferita di persona. Con la stagione 4 ora in produzione, il franchise continuerà a offrire alla sua fanbase nuove occasioni per immergersi nell’universo Bridgerton sia sullo schermo che fuori.

Wicked: il legame tra Elphaba e Glinda nella nuova featurette

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Wicked: il legame tra Elphaba e Glinda nella nuova featurette

Universal Pictures ha diffuso una nuova featurette di Wicked in cui viene indagato il legame tra le due protagoniste del film, Elphaba e Glinda, ovvero rispettivamente Cynthia Erivo e Ariana Grande. Da caratteri opposti, le due impareranno l’una dall’altra e diventeranno inseparabile nell’avventura che le aspetta. Ecco il video di seguito:

Tutto quello che sappiamo su Wicked

Divisa in due parti per motivi di tempo, la prima metà di Wicked presenterà al pubblico Galinda Upland (Grande) ed Elphaba Thropp (Erivo), due nuove studentesse della Shiz University che non potrebbero essere più diverse – o almeno così pensano. Galinda ha conosciuto solo una vita di popolarità e rosa, mentre Elphaba è sempre stata vista come un’emarginata, soprattutto grazie alla sua pelle verde. I loro mondi si scontrano all’università magica ed entrambe le giovani donne si influenzano a vicenda, stringendo un’amicizia che le porterà nella Città di Smeraldo, dove incontreranno il Mago di Oz. Ma le cose non sono come sembrano e presto le strade delle due donne si separeranno mentre lottano contro le ingiustizie che le circondano.

Cynthia Erivo e Ariana Grande ricoprono i ruoli di Elphaba (alias la Strega Malvagia dell’Ovest) e Glinda (la Buona). Sapevamo che il cast di Wicked sarebbe stato molto ricco, soprattutto quando Erivo e Grande hanno firmato, ma la lista dei partecipanti è cresciuta fino a diventare qualcosa di più grande dell’ego di Oz stesso. Al cast di quello che sarà senza dubbio uno dei film più importanti dell’anno partecipano Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once), Jeff Goldblum (Thor: Ragnarok), Jonathan Bailey (Fellow Travelers), Ethan Slater (Fosse/Verdon), Peter Dinklage (Game of Thrones), Bowen Yang (Saturday Night Live) e altri ancora.

Finalement: la clip in esclusiva del film di Claude Lelouch

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Finalement: la clip in esclusiva del film di Claude Lelouch

Esce il 19 settembre in Italia Finalement – Storia di una tromba che si innamorò di un pianoforte, un’avventura, emozionante e divertente, una summa della ricchissima cinematografia dell’iconico regista francese Claude Lelouch che, con il suo 51esimo film, è stato tra i protagonisti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Dopo aver distribuito nel nostro Paese il Leone d’Oro del 2021, La Scelta di Anne – L’Événement e I Figli degli altri in competizione nel 2022, Europictures è orgogliosa di portare nelle sale italiane Finalement da giovedì 19 settembre.

https://www.youtube.com/watch?v=nuoVq5oeclg

La trama di Finalement

In un mondo sempre più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per adulti, di un trombettista per rendersi conto alla fine, dopo una serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che accade nella vita è un bene.

Patricia Font, la regista di Il Maestro che Promise il Mare: “Il modo giusto per raccontare più di una sola storia”

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In sala dal 19 settembre con Officine UBU, Il Maestro che Promise il Mare (guarda il trailer) è l’emozionante e tragica storia vera di Antoni Benaiges, un insegnante che nel 1935, a causa dei suoi metodi di insegnamento progressisti e del suo aperto schieramento contro il regime franchista, venne torturato e ammazzato, non prima di aver comunque lasciato un segno sui bambini del piccolo paesino di Bañuelos de Bureba.

Abbiamo raggiunto telefonicamente la regista del film, Patricia Font (Vicini Davvero), che non conoscendo la storia del maestro Benaiges ha deciso di raccontarla. Ha spiegato che quando ha letto la sceneggiatura: “È stato quello il momento in cui ho avuto la possibilità di entrare in contatto con la sua storia ed è stato quello il momento in cui ho deciso che avrei voluto raccontare una storia così bella ed emozionante.”

I libri di Storia riportano solo i grandi eventi legati alla storia politica del mondo, alle dittature, le guerre. Le storie legate alle piccole individualità che nei periodi storici difficili hanno fatto la differenza diventano sempre di più di frequente trame di film che vediamo al cinema. Perché secondo te è importante raccontare storie come quella del maestro Benaiges?

“Credo che sia importante raccontare storie come queste per il modo in cui si empatizza con queste persone normali, che a loro modo ci hanno insegnato qualcosa. Credo sia per questo motivo. Queste persone di cui parliamo, in un certo senso, sono eroiche senza essere famose. Sono eroi umani e credo sia importante cercare queste storie che meritano di essere messe in immagini e di essere raccontate. È il modo per rendere note queste storie non raccontate e per diffonderne e preservarne la memoria.”

Il maestro che promise il mare
@SergiBernal

La storia vera di Il Maestro che Promise il Mare

Il film comincia con una sequenza ambientata 75 anni dopo i fatti che hanno visto protagonista Antoni Benaiges, con la storia di Arianna, una donna che cerca i resti del proprio bisnonno scomparso durante il nazionalismo autoritario del generale Franco. Era un’idea presente nella sceneggiatura oppure è stata un’aggiunta creativa in fase di preparazione?

“È stata un’idea che è arrivata durante la preparazione. Secondo me questa non era soltanto la storia dell’insegnante, ma anche una storia di attualità e della necessità di comprensione che quello che è accaduto ha ancora delle conseguenze. Non è solo una storia che riguarda il passato ma anche il presente, perché ci sono ancora così tante ferite aperte riguardo a quel periodo, ancora tanti corpi sotterrati e ancora tante famiglie che cercano i loro cari dispersi. Ho pensato che fosse il modo giusto per raccontare più di una sola storia.”

L’eredità di Antoni nella memoria dei suoi studenti

E così siete riusciti anche a raccontare l’eredità di Antoni, perché con i suoi metodi di insegnamento ha piantato dei semi nelle menti di questi bambini, che a loro volta hanno avuto dei figli, e i figli dei loro figli hanno adottato quel modo di pensare che il maestro aveva insegnato al loro bisnonni.

“Antoni Benaiges aveva un metodo di insegnamento che si preoccupava di incentivare i bambini a farsi delle opinioni proprie e dava loro l’opportunità di essere ciò che desideravano. Qualcosa di molto diverso di quello a cui si era abituato all’epoca. L’eredità del Maestro sta nel ricordo di chi lo ha conosciuto. Nel 2010, quando è stato girato il documentario El Retratista, che raccontava la stessa storia, alcuni suoi studenti erano ancora vivi e lo ricordavano benissimo. Anche se ora non sono più con noi, hanno raccontato il loro ricordo in quel documentario. Quando educhi delle persone a tenere aperta la mente e a essere curiosi del mondo, la tua eredità è la vita stessa delle persone a cui hai insegnato.”

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Patricia Font sul set de Il Maestro che Promise il Mare – Foto Credits Officine UBU

Quanto sono stati importanti i buoni maestri nella tua vita?

“Per me è sempre stato importante studiare. Sono stata fortunata perché quando andavo a scuola, negli anni ’80, le scuole erano molto tradizionaliste. Io invece sono stata fortunata perché studiare mi ha permesso di crescere e di sognare in grande. Credo che l’educazione sia la base per ottenere tutto quello che si vuole e per raggiungere i propri traguardi. Ho deciso che volevo fare film quando ero molto piccola e all’epoca era più comune desiderare altre cose, il mio non era un desiderio comune, soprattutto per una bambina. E se tutti ti dicono che puoi fare una cosa, cominci a crederci anche tu, è importante essere incoraggiati.”

Il Maestro che Promise il Mare di Patricia Font arriva in sala il 19 settembre distribuito da Officine UBU.

Transformers One sarà l’inizio di una trilogia? Lorenzo di Bonaventura risponde

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L’anno scorso, mentre cresceva l’entusiasmo per il nuovo film animato Transformers One, il produttore del franchise Lorenzo di Bonaventura ha dato la sua visione di una “trilogia naturale” incentrata sulla relazione tra Optimus Prime e Megatron. Il prossimo film, diretto da Josh Cooley, avrebbe segnato l’inizio, ambientato su Cybertron molti anni prima degli eventi dei film live-action e prima ancora che ai due robot venissero dati i loro nomi iconici o che scatenassero la loro feroce faida.

Con ogni nuovo film animato in uscita, gli spettatori avrebbero visto come la loro relazione si evolveva da colleghi e amici a nemici con differenze ideologiche che portavano il loro conflitto sulla Terra. Ora, con l’uscita di Transformers One che si avvicina (il prossimo 26 settembre), di Bonaventura e Cooley hanno entrambi detto a Steve Weintraub di Collider che la trilogia è ancora sul tavolo, con una condizione.

“Non credo che per noi sia cambiato nulla”, ha detto il produttore. “La verità è che non si arriva mai al secondo film se non si presentano tutti al botteghino. Ci siamo detti entrambi: ‘È troppo difficile fare un buon film per iniziare a pensare molto al secondo film'”. Senza soppesare la possibilità di un sequel, Transformers One è già un’impresa ambiziosa per di Bonaventura e Cooley, e segna il primo film animato di Transformers dal classico del 1986 The Transformers: The Movie e il primo lungometraggio animato sotto la direzione di Industrial Light and Magic da Rango.

Le possibilità su come costruire la relazione tra Optimus e Megatron erano troppo grandi per lasciarle in sospeso, come ha aggiunto, “Ma lungo la strada, ci sono state idee che ci hanno detto, ‘Beh, questo non può stare qui. Teniamocelo stretto. Non dimentichiamo quell’idea’. Anche se sono sicuro che ne abbiamo dimenticate alcune”.

Cooley si è assicurato che quelle idee fossero tenute al sicuro e concordava con il sentimento che era impossibile non pensare a cosa sarebbe successo dopo Transformers One. “Sì, stavamo pensando a questa storia per questo momento, per questo film, ma siamo quasi all’ultimo anno di un film in cui non posso fare a meno di dire, ‘Beh, come potrebbe progredire naturalmente?’ Abbiamo alcune idee, abbiamo parlato di alcune cose e vedremo cosa succede.” Resta da vedere se il film incasserà abbastanza per iniziare a preparare il sequel, ma le prime indicazioni sono positive.

Transformers One non diventerebbe una trilogia solo per i soldi

Una cosa che Bonaventura voleva sottolineare è che i soldi da soli non saranno la ragione per fare una trilogia, ma sono invece l’ostacolo alla sua realizzazione. In definitiva, vorrebbe che questi film dipingessero un quadro completo di come Optimus Prime di Chris Hemsworth e Megatron di Brian Tyree Henry diventano le versioni dei robot conosciuti e amati dagli spettatori. I Cybertroniani sono la loro stella polare e dice che hanno già un’idea di dove portare la coppia, ma le storie sui viaggi di quei personaggi devono ancora essere scritte:

“Non stiamo pensando a questo film come a una trilogia perché le trilogie possono essere fatte e fare un sacco di soldi e fare tutto questo… Non conosciamo le trame, ma sappiamo cosa attraverseranno i personaggi, il che è davvero interessante.”

Oltre alle loro idee su come continuare la storia, c’è una tabella di marcia che esiste già all’interno del canone di Transformers che la coppia sa essere disponibile. “Nella tradizione naturale di Transformers, c’è ovviamente, questi due non vanno d’accordo, c’è una guerra che scoppia, devono andare sulla Terra, quindi c’è naturalmente più storia da raccontare”, ha continuato Cooley.

Bonaventura ha rivelato che tra Transformers One e i film di Michael Bay passa molto tempo, lasciando ogni sorta di porta aperta tra la rappresentazione dei primi giorni del conflitto Cybertroniano, il deterioramento della relazione tra Optimus e Megatron e molto altro. “Penso che ci siano circa 3 miliardi di anni tra questo periodo e Michael Bay, anche se c’è chi direbbe che sono 300 milioni. Ma in entrambi i casi, c’è molta storia in 300 milioni di anni”.

La storia del film Transformers One

“Transformers One è la storia inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel primo film dei Transformers completamente animato in computer grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra cui Chris Hemsworth, Brian Tyree Henry, Scarlett JohanssonKeegan-Michael Key, Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm.”

Jabba the Hutt protagonista del prossimo set LEGO Star Wars

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Jabba the Hutt protagonista del prossimo set LEGO Star Wars

Jabba the Hutt è il protagonista in questo prossimo set LEGO Star Wars, che sarà ambientato in una location iconica di Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi. Jabba’s Sail Barge è il prossimo set di questa collezione, e presenta molti dei personaggi iconici del film e quasi 4.000 pezzi da assemblare. Questo set LEGO Star Wars fa parte della collezione del 25° anniversario di LEGO con il franchise Lucasfilms e dovrebbe uscire all’inizio di ottobre.

Jabba the Hutt è il protagonista del nuovo set LEGO Star Wars

Jabba’s Sail Barge (75397) costerà $ 499,99, conterrà 11 minifigure e un conteggio totale di 3942 pezzi. Una volta completamente costruito, Jabba’s Sail Barge misura 25 cm di larghezza, 77 cm di lunghezza e 25 cm di altezza. Oltre a Jabba the Hutt, altre minifigure incluse nel set sono Huttsalyer Leia, C-3PO, R2D2, Bib Fortuna, Max Rebo, Kithaba, Vizam, Wooof, una guardia gamorreana e Salacious Crumb. Poiché il set fa parte della celebrazione del 25° anniversario (qui le immagini), include anche un mattoncino celebrativo che può essere attaccato alla targa informativa del set.

Tutti i nuovi film di Star Wars in uscita

Jabba the Hutt è apparso in precedenti set LEGO Star Wars in passato. Una versione più piccola del suo Sail Barge è stata diffusa nel 2006. Aveva un prezzo al dettaglio di $ 74,99 e conteneva solo 781 pezzi e nove minifigure. Inoltre, il suo Palace ha avuto due uscite, una nel 2003 e l’altra nel 2012.

Il set si unisce alla vastissima gamma di giochi e memorabilia relativi al Franchise Lucasfilm, che hanno contribuito a consolidare nei decenni il successo della Saga di Star Wars.

Grandi cult della storia del cinema tornano nei The Space Cinema

Grandi cult della storia del cinema tornano nei The Space Cinema

Con l’arrivo dell’autunno 2024 è tutto pronto per il ritorno del Grande Cinema nei The Space Cinema.  Per tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni dei film dei grandi registi, riscoprire delle pietre miliari o immergersi nelle atmosfere dei grandi cult, The Space Cinema per tutta la stagione autunnale offre una ricca proposta.

Dal 23 al 25 settembre, in occasione del 50° anniversario dall’uscita, torna in sala “Non aprite quella porta”, in versione originale con i sottotitoli in italiano e restaurata in 4K, il cult horror di Tobe Hooper che sconvolse una generazione. A Newt, nel Texas, qualcuno ha profanato alcune tombe, amputando gli arti e la testa ai cadaveri. Le autorità sono allertate, ma sembrano incapaci di venirne a capo.

Dal 30 settembre all’01 ottobre è la volta del 40° anniversario di “Terminator”, il primo film della saga fantascientifica di James Cameron con protagonisti Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Un cyborg proveniente dal 2029 fa il proprio arrivo a Los Angeles per uccidere Sarah Connor, destinata a diventare madre del futuro capo della resistenza umana in un mondo governato da robot.

Dal 7 al 9 ottobre sarà invece possibile rivedere il capolavoro horror di Stanley Kubrick, “Shining”, nella versione estesa e restaurata in 4K. L’attore premio Oscar Jack Nicholson – custode di un resort isolato – va fuori di testa, terrorizzando il giovane figlio e la moglie (Shelley Duvall). Nicholson interpreta Jack Torrance, giunto all’elegante e isolato Overlook Hotel come custode fuori stagione. Torrance non è mai stato lì prima d’ora… o forse sì? La risposta si trova in un fantomatico arco temporale di follia e omicidio.

Compie 50 anni di storia del Cinema anche “Il Padrino – Parte 2”, che torna nelle sale dal 14 al 16 ottobre. La seconda parte della trilogia indimenticabile di Francis Ford Coppola segue la giovinezza di Don Vito Corleone (Robert De Niro) e le vicende del figlio Michael (Al Pacino). Il giovane Vito, scappato a New York dopo l’uccisione della sua famiglia, inizia una carriera criminale uccidendo il boss Fanucci e diventando il potente Don Vito Corleone. Michael, nel 1958, si trasferisce in Nevada per gestire il gioco d’azzardo, ma affronta il tradimento familiare e l’ostilità di Hyman Roth, un potente rivale che tenta di eliminarlo. La tensione con la moglie Kay culmina in uno scontro che segna la loro relazione. Il film vinse 6 premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista a Robert De Niro, miglior sceneggiatura non originale, migliore scenografia e miglior colonna sonora.

Un altro film di Stanley Kubrick tornerà nelle sale di The Space Cinema: si tratta di “Full Metal Jacket”, in arrivo dal 21 al 23 ottobre. Un pragmatico marine americano osserva gli effetti disumanizzanti della guerra del Vietnam sui suoi compagni di recluta, dal brutale addestramento nel campo di addestramento ai sanguinosi combattimenti di strada a Hue.

In occasione del 40° anniversario, dal 28 al 30 ottobre torna “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone con Robert De Niro con la colonna sonora di Ennio Morricone.

Nello stesso weekend, per chi vuole vivere un’atmosfera a tema “Halloween”, torna “Frankestein Junior” di Mel Brooks. Dal 31 ottobre al 3 novembre, invece, per il 15° anniversario dall’uscita, torna il film d’animazione a tinte dark “Coraline”.

Dall’11 al 13 novembre, per celebrare il 10° anniversario, torna “Interstellar”, capolavoro fantascientifico di Christopher Nolan con protagonisti Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine. Quando il nostro tempo sulla Terra sta per finire, una squadra di esploratori intraprende la missione più importante della storia dell’uomo: viaggiare oltre la galassia per scoprire se l’umanità ha un futuro tra le stelle.

Dal 18 al 20 novembre un altro grandissimo regista celebra un importantissimo anniversario: compie 30° annidall’uscita “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino, film con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e Bruce Willis che ha consacrato il regista nella storia del Cinema.

Infine, per immergersi completamente nell’atmosfera natalizia, The Space Cinema riporta nelle sale 2 grandi classici:dal 9 all’11 dicembre sarà infatti possibile rivedere “Una poltrona per due”, cult divenuto un classico delle feste per il pubblico italiano, con Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis;

invece, dal 28 al 31 dicembre, sarà il “Vacanza di Natale Day”, con la riproposizione del film di Carlo Vanina con Christian De Sica, Claudio Amendola e Jerry Calà.

Superman: un altro personaggio apparirà nel film e i fan ne saranno molto contenti!

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Sebbene gli aggiornamenti siano rallentati da quando le riprese di Superman di James Gunn sono terminate, uno scrittore di fumetti DC ha appena dato una notizia entusiasmante. Mentre parlava in un episodio del Capes and Lunatics Podcast, Mark Waid ha rivelato che Krypto, il cane superpotente, apparirà nel film DCU del 2025. Waid è noto soprattutto per aver scritto Batman/Superman: World’s Finest e ha anche scritto il famoso fumetto di Superman nel 1996, Kingdom Come. Waid ha recentemente lavorato con la Marvel anche su proprietà come Daredevil e Captain America, ma è ancora collegato alle operazioni presso DC. Mentre parlava di ciò che ammira di Gunn e che non vede l’ora di vedere nel Superman del 2025, Waid ha detto questo:

“Mi piace in generale l’approccio reverenziale di Gunn a questo genere di cose, e sai, reverenziale senza prenderlo troppo sul serio. Voglio dire, il film ha un cane, un cane superpotente con vista termica”.

Sembra che Superman avrà il suo iconico compagno canino nel film di debutto DCU, che attualmente dovrebbe uscire nelle sale l’11 luglio 2025. L’approccio reverenziale di Gunn alla narrazione dei fumetti è uno dei motivi per cui il suo Guardiani della Galassia ha avuto così tanto successo tra i fan.

Ha un’innata capacità di far sentire un gruppo di disadattati come una famiglia, e non come se uno studio stesse cercando di importi dei personaggi e di farti interessare a loro. Se Gunn si attiene a ciò che sa fare per quanto riguarda la nuova era della narrazione DC, i fan che aspettavano un fedele adattamento live-action dei personaggi DC più iconici saranno felicissimi.

Krypto – fumetti

Quello che sappiamo su Superman di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

La misura del dubbio: recensione del film di Daniel Auteuil

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La misura del dubbio: recensione del film di Daniel Auteuil

La misura del dubbio, thriller psicologico diretto e interpretato dal celebre attore francese Daniel Auteuil, arriva nelle sale italiane giovedì 19 settembre. Distribuito da Bim Distribuzione, il film promette di tenere gli spettatori con il fiato sospeso, catapultandoli nel mondo dei legal drama, dove un avvocato cinico e disilluso si trova a difendere un uomo accusato di omicidio.

L’opera, tratta dalla raccolta Au Guet-Apens, chroniques de la justice pénale ordinaire scritta dall’avvocato francese Jean-Yves Moyart (sotto lo pseudonimo di Maître Mô) è già stata presentata al Festival di Cannes 2024, e, oltre a Daniel Auteuil nei panni del protagonista, può vantare un cast di tutto rispetto, nel quale troviamo Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel e Aurore Auteuil.

La trama di La misura del dubbio

Jean Monier, un avvocato navigato e cinico, ha deciso di abbandonare il mondo della giustizia penale dopo un caso eclatante in cui è riuscito a far assolvere un assassino recidivo. La sua fiducia nella giustizia è stata profondamente scossa e ha scelto di isolarsi. La sua tranquilla esistenza viene sconvolta dall’incontro con Nicolas Milik, un padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie. A malincuore, Jean accetta di difenderlo, spinto dalla moglie-collega e da una sottile curiosità che lo riporta verso il mondo che aveva abbandonato.

Il rapporto tra Jean e Nicolas si evolve così in un duetto intenso e complesso e l’avvocato, inizialmente scettico, inizia a dubitare della colpevolezza del suo cliente. Via via che l’indagine procede, inoltre, emergono nuovi elementi che mettono in discussione le prove a carico di Nicolas. E Jean, scavando sempre più a fondo, si ritrova a confrontarsi con un labirinto di indizi contraddittori e testimonianze poco chiare.

La misura del dubbio film (2024)
Daniel Autiel in La misura del dubbio

La misura del dubbio: depistaggi

È un’opera di continui depistaggi La misura del dubbio di Daniel Auteuil. Un film che procede per sussurri, per suggestioni, che accompagna il pubblico e in qualche modo lo distrae, quasi come durante il trucco di un abile prestigiatore. Un film che ragiona sullo scarto tra percezione e reale, lavorando sulla dimensione psicologica del suo protagonista per tradire l’orizzonte d’attesa spettatoriale. Un legal drama che molto attinge dalla grande tradizione cinematografica del genere, per poi trovare un degno compromesso tra aderenza alla formula e ricerca identitaria. E che di fatto colpisce, pur senza probabilmente imprimersi nell’immaginario, per la cruda concretezza con cui, progressivamente, ci priva di redenzione e appigli morali – scardinando speranze e riconoscibilità narrativa a favore di uno spiazzante colpo di scena finale.

Daniel Auteuil, qui in veste di regista, co-sceneggiatore e principale interprete del racconto, sembra a più riprese appoggiarsi alla più recente deriva “processuale” francese – che ampio spazio ha trovato nella produzione transalpina degli scorsi anni, venendo probabilmente consacrata dal successo ottenuto da Anatomia di una caduta (con cui Justine Triet ha parzialmente ridefinito le regole del genere). E si dimostra al contempo capace di intercettare la solidità strutturale dei riferimenti, per usufruirne nella costruzione di un’architettura concettuale differente. In grado di tessere una rete di mezze verità atte a imprigionare occhio e mente di protagonista e spettatore e rivelare maglie strette quanto i primi piani dedicati all’avvocato Monier e al suo assistito. In un perpetuo e cadenzato gioco di ribaltamenti, che – prima di lasciare la parola ai giurati – confonde realtà e racconto in un groviglio mentale inestricabile e in un labirinto senza apparenti vie d’uscita.

La misura del dubbio
La misura del dubbio film (2024)

La misura del dubbio: spostare il focus

Rinchiuso tra le pareti del tribunale e una piccola selezione d’interni (casa e carcere), dai quali troviamo respiro quasi esclusivamente attraverso i flashback tramite cui il regista ripercorre lo svolgersi delle potenziali tappe del caso giudiziario raccontato dal film, La misura del dubbio procede così passo dopo passo nel suo “inganno”; svelando poco a poco i dettagli e i risvolti di trama che sembrano poter fare luce sulle atrocità prese in esame, ma erodendo invece le possibilità di risolvere il rompicapo presentatoci dal regista.

Purtroppo, la scelta di spostare focus e macchina da presa dall’imputato al suo difensore – con l’intento di lavorare anche sul senso di colpa che affligge l’avvocato di Auteuil per via di un vecchio caso risalente a quindici anni prima – finisce per impantanarsi nel poco spazio che, in modo paradossale, lo stesso regista dedica al passato del suo personaggio. Paradosso che confina il protagonista solo in una delle due dimensioni temporali tra cui avrebbe dovuto “fare da spola” e che dunque, inevitabilmente, toglie parte della forza espressiva del film. Disperdendo uno degli ingredienti della storia ed evocandolo solo in un paio di frasi che, sebbene inserite ad hoc, non bastano a bilanciare l’attenzione posta sul delitto che funge da fil rouge.

8 attori che hanno recitato in film di supereroi deludenti prima di approdare a ruoli iconici della Marvel e della DC

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Molti personaggi dei fumetti sono stati portati sul grande schermo nel corso degli anni, ma gli attori disposti a ricoprire questi ruoli sono davvero pochi. Ad esempio, Ryan Reynolds ha quasi stroncato la sua carriera interpretando Green Lantern nel flop del 2011; tuttavia, ha più che recuperato con il suo ruolo nel franchise di Deadpool, con Deadpool & Wolverine di quest’anno. Oggi analizziamo 8 attori che hanno interpretato personaggi dei fumetti in film di supereroi poco apprezzati, per poi riscattarsi con interpretazioni molto più riuscite in film e telefilm che non hanno fatto fiasco con i fan, la critica e il botteghino. Per vedere chi è stato scelto, basta premere i pulsanti “Avanti”/Indietro” qui sotto…

Scarlett Johansson

Scarlett Johansson

Prima di vestire i panni della Vedova Nera del MCU in Iron Man 2 del 2010, Scarlett Johansson ha interpretato la scienziata femme fatale Silken Floss nell’adattamento per il grande schermo di The Spirit di Frank Miller, stroncato dalla critica.

Il film è stato terribile e non ha rappresentato la giusta direzione per l’attrice, che cercava di entrare nel mondo dei blockbuster hollywoodiani. Fortunatamente, il ruolo di Natasha Romanoff è stato ripagato alla grande e, sebbene abbia avuto difficoltà con i film a grande budget (Lucy è stato solo un successo moderato, ma la Johansson ha Jurassic World Rebirth all’orizzonte), il suo tempo come Vendicatrice ha più che compensato gli errori del passato. In compenso, la Johansson è stata fenomenale nel flop del 2008 ed è facile capire perché Jon Favreau l’abbia vista come la perfetta femme fatale per il suo sequel di Iron Man.

Josh Brolin

Josh Brolin

Josh Brolin ha avuto un successo contrastante nel corso degli anni nel mondo dei film tratti da fumetti, soprattutto a causa dei suoi ruoli difficili da dimenticare (e non in senso positivo) in film come Jonah Hex e Sin City: A Dame to Kill For, che hanno entrambi fatto fiasco.

Tuttavia, il 2018 è stato decisamente il suo anno: l’attore ha interpretato un incredibile cattivo in motion-capture con Thanos in Avengers: Infinity War, per poi vestire i panni del mutante Cable, beniamino dei fan, in Deadpool 2. In entrambi i casi si è distinto per la sua bravura. Ha eccelso in entrambi e il suo lavoro in Avengers: Endgame è stato altrettanto impressionante.

Anche questi film hanno avuto un enorme successo e hanno consacrato Brolin come una delle migliori star di Hollywood. Secondo recenti indiscrezioni, il ruolo di Hal Jordan in Lanterns potrebbe essere il prossimo per lui, anche se si suppone che abbia rifiutato il ruolo.

Chris Evans

Chris Evans - Fantastici Quattro

Chris Evans ha interpretato in modo memorabile il ruolo di Johnny Storm nei terribili film della Fox sui Fantastici Quattro ed è stato altrettanto guardabile in The Losers (scommettiamo che molti di voi l’hanno dimenticato).

Tuttavia, anche se in seguito ha fornito un’interpretazione che ha rubato la scena in Scott Pilgrim vs. The World di Edgar Wright, è stata l’interpretazione di Capitan America che si è rivelata una svolta per l’attore. Quel ruolo lo ha visto diventare non solo un’icona, ma anche una star che non è più costretta a recitare in blockbuster e commedie romantiche di secondo piano. Certo, Ghosted non era un granché, ma guardate quanto è stato bravo in Knives Out di Rian Johnson.

Se Captain America: Il primo vendicatore non fosse arrivato nel 2011, chissà che direzione avrebbe preso la sua carriera.

Michael B. Jordan

Michael B. Jordan

La scelta di Michael B. Jordan per il ruolo di Johnny Storm nel reboot dei Fantastici Quattro di Josh Trank ha suscitato molte polemiche. La cosa è stata rapidamente dimenticata quando i fan si sono lasciati coinvolgere da tutte quelle notizie succulente su ciò che è accaduto dietro le quinte della 20th Century Fox.

Con la colpa sollevata per il pasticcio che è stato fatto, il cast ne è uscito per lo più indenne e Jordan, in particolare, è riuscito a riscattarsi assumendo il ruolo di Erik Killmonger in Black Panther.

È stata un’interpretazione incredibile che, dopo il suo lavoro in Creed, ha dimostrato che è uno dei migliori attori in circolazione. Prima della nascita dei DC Studios, sembrava che potesse vestire i panni della versione di Calvin Ellis di Superman.

Ryan Reynolds

Ryan Reynolds Blake Lively
Ryan Reynolds e Blake Lively in Lanterna Verde

Prima di ottenere il meritato successo con Deadpool, Ryan Reynolds ha tentato più volte di entrare nel genere dei film di supereroi con scarso successo. È stato piacevole da vedere in Blade: Trinity, ma quel film è stato una tale delusione dopo i primi due, che non è importato a nessuno.

Poi c’è stato X-Men Origins: Wolverine. Il primo film da solista di Logan ha fatto un grosso passo falso con il personaggio di Deadpool e, sebbene Reynolds si sia messo in luce in Lanterna Verde, è stato un altro disastro critico e commerciale. Anzi, ha rischiato di distruggere completamente la sua carriera.

Di conseguenza, solo quando ha vestito i panni del Merc with the Mouth è tornato nella A-List e da allora la sua stella è in ascesa. Dopo Deadpool e Wolverine, non vediamo l’ora di vedere il suo prossimo ruolo di Wade Wilson sullo schermo.

Brandon Routh

Superman Returns avrebbe dovuto fare di Brandon Routh un nome conosciuto in tutto il mondo, ma l’insistenza di Bryan Singer affinché l’attore interpretasse Christopher Reeve ha danneggiato la sua carriera in un modo da cui è stato difficile riprendersi.

Per fortuna, Edgar Wright gli ha dato l’opportunità di mostrare un lato molto diverso in Scott Pilgrim vs. The World, e in seguito ha trovato il successo come Ray Palmer in Arrow e con un ruolo principale nello spinoff Legends of Tomorrow. Sfortunatamente, il suo periodo in quest’ultimo si è concluso prematuramente, cosa per cui Routh e i fan hanno espresso il loro disappunto prima che le serie televisive DC di The CW venissero comunque cancellate.

Prima che ciò accadesse, ha avuto un’altra possibilità di interpretare Superman in Crisi sulle Terre Infinite e di dare l’addio all’Uomo d’Acciaio in modo sorprendente e soddisfacente.

Samuel L. Jackson

Samuel L. Jackson in The Spirit (2008)
© 2008 Lions Gate Films

Samuel L. Jackson ha cambiato per sempre il MCU quando ha interpretato Nick Fury alla fine di Iron Man, ma l’attore ha preso molte decisioni molto strane nel corso degli anni. Onestamente, The Spirit è stato probabilmente il suo ruolo più discutibile e il suo cattivo, Octopus, era, beh, terribile.

In effetti, se i fan avessero saputo che era stato scritturato per il ruolo di Nick Fury mentre guardavano questo pasticcio, qualcosa ci dice che non sarebbero stati entusiasti di vedere il leggendario attore come parte del mondo condiviso della Marvel.

Fortunatamente, Jackson ha avuto un impatto duraturo interpretando Fury, un ruolo che ha reso completamente suo. A distanza di anni, continua a interpretare l’ex direttore dello S.H.I.E.L.D. e noi lo amiamo per questo. Speriamo che il resto della Saga del Multiverso sia all’altezza.

Mark Strong

Mark Strong

Mark Strong ha ottenuto un discreto successo in film come Kick-Ass e i due Kingsman, ma il suo ruolo in Lanterna Verde ha perseguitato l’attore britannico per diversi anni (sia in senso positivo che negativo).

Sebbene fosse un’ottima scelta per il ruolo di Sinestro, appariva sciocco come Ryan Reynolds grazie alla sua pelle rosa acceso e al suo costume in CGI. Di conseguenza, quella che doveva essere un’eccitante scena post-credits si è rivelata un’aggiunta confusa e deludente a un film già piuttosto terribile.

Ci è voluto un po’ di tempo, ma Strong ha avuto la possibilità di tornare sul grande schermo dell’Universo DC dove ha interpretato il cattivo di Shazam!, il Dr. Sivana, un cattivo molto più memorabile del Sinestro che abbiamo avuto nel 2011. È un peccato che Shazam! La furia degli dei non gli abbia reso giustizia…

Jac Schaeffer, showrunner di Agatha All Along, sulle voci di un film su SCARLET WITCH: “Incrociamo le dita”

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Anche se siamo quasi certi che un film su Scarlet Witch, interpretato da Elizabeth Olsen, sia in lavorazione, i Marvel Studios non lo hanno ancora ufficializzato e coloro che sono (potenzialmente) coinvolti nel progetto non hanno voluto confermare o smentire nulla durante la proiezione di Agatha All Along di ieri sera.

Nonostante il giornalista di Variety abbia fatto del suo meglio per ottenere qualche dettaglio da Jac Schaeffer – che si dice stia lavorando alla sceneggiatura del film insieme a Megan McDonnell – la showrunner di Agatha All Along si è limitata a dire che tiene le “dita incrociate” per un film incentrato su Wanda. Interrogata sul fatto di non poter parlare con la stampa, la Schaeffer ha risposto ridendo: “Non in questo momento!”.

Variety ha avuto ancora meno fortuna con l’attrice Agatha Sasheer Zamata, che si è limitata a dire che vuole davvero partecipare al film, se e quando ci sarà.

Non vediamo Wanda dai tempi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, quando la potente ex Vendicatrice trovò un po’ di redenzione per le sue azioni malvagie distruggendo ogni copia del Darkhold e facendo crollare una montagna su di sé.

Molti fan ritenevano che la svolta oscura di Maximoff non fosse stata davvero meritata e che il passaggio del personaggio a cattivo a tutti gli effetti tra gli eventi di WandaVision e il sequel di Doctor Strange non avesse del tutto senso. Questo è certamente discutibile (le azioni di Wanda nella serie Disney+ erano molto… discutibili, dopo tutto), ma la stessa Olsen ha condiviso sentimenti simili.

In una recente intervista, l’attrice è stata interrogata sulla possibilità di riprendere il ruolo nel MCU e ha risposto come segue.

“È un personaggio a cui amo tornare quando c’è un modo per usarlo bene e credo di essere stata fortunata, quando ho iniziato sono stata usata bene… e per un attimo non sapevano cosa fare di me! Se c’è un buon modo per usarla, sono sempre felice di tornare”.

Sebbene Wanda appaia nella prossima serie Disney+ Agatha All Along (il suo corpo si vede nel trailer), non si prevede che la Olsen riprenda il ruolo – anche se non escludiamo un cameo nel finale di stagione.

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