Il noto sito americano THR ha dedicato una delle loro copertine per
celebrare uno dei capolavoro realizzati dal regista premio Oscar
Steven SpielbergSchindler’s List. Nella
lunga intervista concessa dal regista e da molti dei protagonisti
di quel film vengono svelati molti retroscena e storie vere che
hanno portato a compimento l’opera molto sentita dal regista stesso
che ha ammesso di aver impiegato più di un decennio per poterla
realizzare.
“Schindler’s
Listnon è mai stato una cura per
l’antisemitismo“, sottolinea Steven Spielberg. “È stato un
promemoria dei suoi sintomi“.
Trent’anni dopo aver conquistato
gli Oscar,
Steven Spielberg,
Liam Neeson,
Martin Scorsese e altri rivelano la storia non
raccontata di uno dei film più apprezzati di tutti i tempi,
compreso il ruolo segreto di George Lucas dietro
le quinte, il modo in cui Mel Gibson fu proposto per interpretare
Schindler e altro ancora.
Lo speciale svela molti retroscena,
e svela come fosse in difficoltà nel trovare la sceneggiatura
giusta per il film e fu Martin Scorsese a sviluppare la prima bozza
grazie alla sua collaborazione con Steven
Zaillian. In merito a questo particolare le due leggende
ha svelato:
MARTIN SCORSESEEro appena uscito [dalla regia del film del 1988] L’ultima
tentazione di Cristo. Ci furono molte polemiche e difficoltà, e
molte colpe furono attribuite alla comunità ebraica, cosa che mi
spiazzò. Ero molto sensibile alle reazioni. Con quello cattolico
[L’ultima tentazione], potevo discutere; con gli altri gruppi,
dovevo stare molto attento. Avevo chiesto a Steven Zaillian di
occuparsi della sceneggiatura, ma alla fine sentivo che se fosse
emersa qualche controversia, non sapevo se sarei riuscito a
mantenere la mia posizione in termini di chi fosse l’uomo
[Schindler]. Non volevo danneggiare ulteriormente la comunità
ebraica. Sapevo che era il progetto che aveva appassionato Steve da
molti anni.
Quindi l’ho restituito.
SPIELBERGNon
avevo ancora fatto quello che definirei il mio primo film “adulto”,
ed ero terrorizzato all’idea che Schindler’s List fosse il mio
primo film, perché se non fossi stato abbastanza maturo? Ero certo
di non essere pronto ad affrontare la gravità di quell’argomento,
sia dal punto di vista morale che cinematografico, e sentivo di non
avere la saggezza necessaria per poter discutere la storia nelle
inevitabili conversazioni che tutti noi abbiamo dopo che i nostri
film sono pronti per essere distribuiti. Ma non volevo impedire che
la storia si diffondesse nello Zeitgeist, così mi sono rivolto a
Sydney Pollack. Lui ci ha provato e ha deciso che non era in grado
di farlo. Forse a un certo punto ne ho parlato con Barry Levinson;
credo che Barry sia passato. Poi sono andato da Marty [Scorsese] e
Marty ne è rimasto incuriosito. È stato Marty a ingaggiare Steve
Zaillian, quindi il più grande contributo di Marty è stato quello
di trovare il miglior sceneggiatore per adattare il libro di
Keneally.
Il contributo di George Lucas
SPIELBERGTom
Pollock, che dirigeva la divisione lungometraggi della Universal,
mi disse: “Penso che sia fantastico che tu sia interessato a fare
Schindler’s List, ma prima devi finire Jurassic Park”. Stavo
lavorando a
Jurassic Park. Ho detto: “Penso di potermi sovrapporre. Posso
fare Schindler’s List mentre finisco Jurassic Park”. Tom si oppose.
Disse: “Jurassic Park è un grosso affare per questa società, non
puoi abbandonarlo”. Io dissi: “Tom, non lo abbandonerò. Ho già
finito il montaggio del film. Tutto quello che mi resta da fare è
mixarlo, segnarlo e correggere il colore”. E lui ha detto: “Beh,
non puoi farlo dall’Europa dell’Est”. E io risposi: “Sì che
posso”.
Pollock acconsentì. Spielberg
progettò di montare
Jurassic Park dall’Europa, ma in privato cercò aiuto negli
Stati Uniti per il missaggio del suono. La sua soluzione non è mai
stata riportata in precedenza.
SPIELBERGHo
chiamato George [Lucas, amico di lunga data e collaboratore
occasionale di Spielberg]. Gli ho detto: “George, sono nei guai. Lo
studio è molto arrabbiato con me perché non ho intenzione di mixare
Jurassic Park e di andare in Europa a fare Schindler’s List.
Potresti mixare Jurassic Park?”. Avevo già i suoi mixer al lavoro
sul film, così George disse che avrebbe preso il suo posto. E lui e
Kathy Kennedy hanno mixato il film.
Parlando del suo lavoro con
Schindler’s List il regista ha ammesso.
SPIELBERGÈ il miglior film che abbia mai
realizzato. Non dirò che è il miglior film che abbia mai
realizzato. Ma attualmente è il lavoro di cui sono più
orgoglioso.
Schindler’s List è
stato selezionato per le liste AFI e Time dei 100 più grandi film
di tutti i tempi, per la lista del Vaticano dei 45 film più
importanti di sempre e per il National Film Registry della Library
of Congress.
Prima della formazione dei DC
Studios, la Warner Bros. stava progettando un film live-action su
Batman Beyond. L’idea era che il
Cavaliere Oscuro di Michael Keaton passasse il testimone a
Terry McGinnis, permettendo così al DCEU di
dotarsi di un nuovo Batman più giovane. Ora che c’è però in
programma il film
The Brave and the Bold, diretto da Andy
Muschietti, Batman Beyond sembrerebbe essere
stato abbandonato. Si apprende però che lo scrittore e regista
Patrick Harpin e lo scenografo/produttore
Yuhki Demers (anche coinvolto in Spider-Man: Across the
Spider-Verse) hanno proposto alla Warner Bros. un film
d’animazione proprio su Batman Beyond nel corso dello
scorso anno.
“Cinque mesi fa Patrick Harpin è
entrato alla Warner Bros. e ha proposto un film d’animazione di
Batman Beyond“, ha rivelato Demers su X (ex
Twitter). “Prima di proporlo, ci hanno avvertito: ‘Non c’è
assolutamente modo di fare un film su Beyond’, ma hanno apprezzato
il nostro entusiasmo“. “Abbiamo proposto la bozza
dell’intero film e quello che era iniziato come un ‘mai’ si è
trasformato in un ‘forse’“, ha aggiunto lo scenografo. Stando
a quanto riportato, non sembra che i DC Studios o James Gunn siano stati coinvolti in questo
incontro, dato che il regista ha poi aggiunto: “Da allora, ci
siamo fatti strada all’interno della compagnia sperando di arrivare
a James Gunn. Ma per ora, ecco un assaggio di ciò che abbiamo
preparato“.
Demers ha poi condiviso alcuni
accattivanti concept art del film su Batman Beyond da loro
proposto e risulta facile credere che il “mai” si sia trasformato
in un “forse”. Ad oggi il progetto non è ancora stato confermato,
ma potrebbe benissimo fare parte dell’Elseworlds,
insieme a quei titoli come The Batman – Parte 2 e
Joker: Folie à Deux che non fanno ufficialmente parte del
canone del DCU. Condividendo queste immagini sui social
media, si ha l’impressione che Demers e Harpin, raccogliendo un
eventuale risposta positiva dei fan, sperino di incentivare lo
studio a finanziare il progetto.
5 months ago Patrick Harpin walked into
@wbpictures @DCofficial
and pitched a 𝘉𝘢𝘵𝘮𝘢𝘯 𝘉𝘦𝘺𝘰𝘯𝘥 Animated Feature.
Before we pitched, they warned us "there is absolutely no way we
can do a 𝘉𝘦𝘺𝘰𝘯𝘥 movie", but they loved our enthusiasm. We pitched
the outline for the… pic.twitter.com/1mhFyu6NUp
La serie televisiva originale
Batman Beyond è stata presentata nel 1999
e seguiva Terry McGinnis, un adolescente che assume il mantello di
Batman sotto la guida dell’anziano Bruce Wayne. In questa Gotham
del futuro, Terry indossa una tuta da pipistrello altamente
tecnologica, ereditando l’eredità del Cavaliere Oscuro originale.
Si tratta della continuazione delle serie animate sul Cavaliere
oscuro dopo Batman e Batman – Cavaliere della
notte e si esplora il lato più oscuro di molti progetti di
Batman, giocando su elementi chiave come le emozioni, relazioni
personali, la paura dell’ignoto, il cyberpunk e altri elementi
della fantascienza, come le questioni e dilemmi dell’innovazione e
del progresso tecnologico e scientifico. È anche la prima serie di
Batman che ritrae l’eroe come un adolescente.
Come annunciato nel giugno dello
scorso anno, il regista Andy Muschietti, noto per
aver diretto la trasposizione cinematografica di It e il film The
Flash, è stato scelto da James Gunn per dirigere
The Brave and the Bold, incentrato su Batman e il
Damian Wayne, ovvero Robin. Recentemente, tuttavia, era emersa la
notizia secondo cui Muschietti era stato licenziato
dall’adattamento, forse per via dei lunghi tempi di attesa
richiesti dal regista, attualmente al lavoro sulla
serie Welcome
to Derry.
Jeff Sneider,
ex giornalista del settore di Hollywood e ora affidabile scooper,
ha però riferito che, stando almeno alle sue fonti, Muschietti è
ancora il regista del film. Inoltre, non appena si è diffusa la
voce del possibile licenziamento di Muschietti, sono anche emerse
le immagini del suo posto auto nel lotto della Warner Bros. con
tanto di golf cart a tema Batmobile, che sembrerebbero dunque
smentire ulteriormente tali rumor. Potrà forse volerci più del
previsto prima di avere novità su The
Brave and the Bold, ma Muschietti sarebbe dunque ancora
saldamente al timone del progetto.
Andy Muschietti is STILL ON to direct Batman
the ‘BRAVE AND THE BOLD’.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.
L’uscita di The
Batman – Parte 2 di Matt Reeves è prevista per il
2025, e ci aspettiamo che il Crociato incappucciato del
DCU faccia
il suo debutto – insieme a Robin – un po’ più avanti nel tempo, in
base a un precedente aggiornamento del co-CEO dei DC Studios
James Gunn. Alla domanda dello scorso novembre
su un possibile annuncio del casting di Bruce Wayne, il regista ha
risposto: “No. Non abbiamo ancora una sceneggiatura”.
È ancora molto presto per questo
progetto e probabilmente non arriverà nelle sale prima del 2027. Il
regista Andy Muschietti, che Gunn
ha ingaggiato dopo essere rimasto impressionato dal suo lavoro su
The
Flash, si pensa si stia concentrando sulla serie
televisiva Welcome
to Derry, quindi la pazienza sarà fondamentale quando
si tratterà di vedere il Cavaliere Oscuro del DCU sui nostri
schermi… a meno che non si presenti prima della sua uscita in
solitaria, ovviamente!
A differenza di Supergirl, questo
non accadrà in Superman:
Legacy, poiché James Gunn ha recentemente confermato che
Batman non sarà tra gli eroi che appariranno nel prossimo
reboot dell’Uomo del Domani.
Dopo la messa in onda degli
episodi 9 e 10 che abbiamo recensito
qui, oggi vi svegliamo le anticipazioni dei nuovi episodi di
terza stagione della serie tvDOC
– Nelle tue mani che andranno in onda questa sera
giovedì 22 Febbraio, in prima serata su Rai 1. Ecco
le anticipazioni dell’episodio settimo e ottavo, che si intitolano
rispettivamente “Lontani” e “La scossa”.
Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO
11, “Lontani”
Le parole di Agnese hanno creato
una frattura fra lei e Andrea, che deve fare anche i conti con la
lontananza da Giulia, in trasferta a Roma per la sua ricerca. In
reparto la situazione è al limite: Teresa deve fare miracoli per
trovare un posto per la figlia di Diana, donna rincontrata dopo
anni da Andrea, ricoverata nonostante i dubbi della madre. Anche
Elisabetta, paziente seguita da Damiano, viene ammessa in reparto
dopo alcuni giorni di malessere che potrebbero essere spia di un
problema ben più grave.
Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO 12
“La scossa”
Un violento terremoto semina il
panico all’Ambrosiano: Lin teme che possa essere successo qualcosa
alla sua famiglia; Ric arriva a una decisione sulla proposta fatta
da Laura, nuotatrice paralimpica; Federico deve effettuare un
intervento per cui non si sente pronto; Martina fa un incontro che
rischia di portare a galla il suo segreto; Giulia, invece, deve
gestire il reparto perché Doc è bloccato in un ascensore e deve
salvare una paziente incinta.
DOC
– Nelle tue mani è una produzione Lux Vide,
società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai
Fiction. Tra partenze e nuovi arrivi in DOC
– Nelle tue mani, nuove sfide attendono la squadra del
Policlinico Ambrosiano di Milano, guidata dall’amatissimo dottor
Andrea Fanti (Luca
Argentero), che torna finalmente a rivestire il ruolo di
primario mentre prova a recuperare quei ricordi che ormai tutti (o
quasi) ritenevano perduti per sempre.
DOC – Nelle tue mani, la
serie
DOC
– Nelle tue mani è la serie tv prodotta da RAI
FICTION scritta da Francesco Arlanch e Viola Rispoli. Una
produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in
collaborazione con Rai Fiction
Nel cast di DOC
– Nelle tue mani
Luca Argentero,
Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Sara Lazzaro, Marco Rossetti,
Laura Cravedi, Giacomo Giorgio, Elisa Wong, Elisa Di Eusanio,
Giovanni Scifoni, Aurora Peres e Diego Ribon. La
regia è affidata a Jan Maria Michelini (ep. 1-4),
Nicola Abbatangelo (ep. 5-10) e Matteo
Oleotto (ep. 11-16).
Le riprese della serie si sono
svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location
ospedaliera il
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Università Campus Bio-Medico di
Roma hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.
La Writers Guild of America
hanno annunciato le nomination per i WGA Awards
2024, i riconoscimenti di quest’anno in sceneggiatura,
televisione, nuovi media, notiziari, radio/audio e scrittura
promozionale durante il 2023. Ritardata a causa degli scioperi di
Hollywood, la cerimonia di quest’anno si svolgerà avrà luogo
domenica 14 aprile 2024.
Sarà strano quest’anno arrivare agli
Oscar 2024 (10 marzo) senza i vincitori dei WGA già
assegnati, tuttavia i nominati sono grosso modo quelli degli
Academy Awards, con il curioso caso di Barbie che per la gilda è
una sceneggiatura originale mentre agli Oscar 2024 gareggerà nella
categoria delle sceneggiature adattate.
Ecco tutti i nominati per i WGA Awards 2024
SCREENPLAY
NOMINEES
ORIGINAL SCREENPLAY
“Air,”
Written by Alex Convery; Amazon MGM Studios
“Barbie,” Written
by Greta Gerwig & Noah Baumbach; Warner Bros.
Pictures
“American
Fiction,” Screenplay by Cord Jefferson, Based
upon the novel “Erasure” by Percival Everett; Amazon MGM
Studios
“Are You There God? It’s Me, Margaret.,”
Screenplay by Kelly Fremon Craig, Based on the book by Judy Blume;
Lionsgate
“Killers
of the Flower Moon” Screenplay by Eric
Roth and Martin Scorsese, Based on the book by David
Grann; Apple Original Films
“Nyad,”Screenplay
by Julia Cox, Based on the book “Find a Way” by
Diana Nyad; Netflix
“Oppenheimer,” Screenplay by Christopher
Nolan, Based on the book “American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer” by Kai Bird and Martin J.
Sherwin; Universal Pictures
DOCUMENTARY SCREENPLAY
“Bella!,” Written by Jeff L. Lieberman; Re-Emerging Films
“It Ain’t Over,”Written
by Sean Mullin; Sony Pictures Classics
“The Pigeon Tunnel,”Written
by Errol Morris; Apple Original Films
“Stamped from the Beginning,”Written by David
Teague, Based on the book Stamped From the
Beginning by Dr. Ibram X. Kendi; Netflix
“What
the Hell Happened to Blood, Sweat & Tears?,” Written
by John Scheinfeld; Abramorama
TELEVISION, NEW MEDIA, AND NEWS NOMINEES
DRAMA SERIES
“The
Crown,” Written by Peter Morgan; Netflix
“The
Curse,” Written by Carmen Christopher, Nathan
Fielder, Alex Huggins, Carrie Kemper, Benny Safdie;
Showtime
“The
Diplomat,” Written by Eli Attie, Debora
Cahn, Mia Chung, Anna Hagen, Amanda
Johnson-Zetterstrom, Peter Noah;Netflix
“The Last of Us,” Written by Neil Druckmann, Halley Gross, Craig
Mazin, Bo Shim; HBO | Max
“Succession,” Written by Will Arbery, Jesse
Armstrong, Miriam Battye, Jon Brown, Jamie
Carragher, Ted Cohen, Nate Elston, Francesca
Gardiner, Callie
Hersheway, Lucy Prebble, Georgia
Pritchett, Tony Roche, Susan Soon He Stanton, Will
Tracy; HBO | Max
COMEDY SERIES
“Abbott
Elementary,” Written by Quinta Brunson, Ava Coleman, Riley
Dufurrena, Justin Halpern, Joya McCrory, Morgan Murphy, Brittani
Nichols, Kate Peterman, Brian Rubenstein, Patrick Schumacker,
Justin Tan, Jordan Temple, Garrett Werner; ABC
“Barry,” Written by Emma Barrie, Alec Berg, Duffy Boudreau, Bill
Hader, Nicky Hirsch, Taofik Kolade, Liz Sarnoff; HBO |
Max
“The
Bear,” Written by Karen Joseph Adcock, Joanna Calo, Kelly
Galuska, Rene Gube, Sofya Levitsky-Weitz, Stacy Osei-Kuffour, Alex
Russell, Catherine Schetina, Christopher Storer; FX Networks
“Jury
Duty,” Written by Tanner Bean, Lee Eisenberg, Marcos
Gonzalez, Cody Heller, Mekki Leeper, Katrina
Mathewson, Kerry O’Neill, Ese Shaw, Gene
Stupnitsky, Andrew Weinberg, Evan Williams; Amazon
Freevee
“Only
Murders in the Building,” Written by Matteo
Borghese, Madeleine George, Sas E. Goldberg, Joshua
Allen Griffith, John Hoffman, Elaine Ko, Noah
Levine, Tess Morris, J.J. Philbin, Ben
Philippe, Jake Schnesel, Ben Smith, Siena
Streiber, Pete Swanson, Rob Turbovsky; Hulu
NEW SERIES
“The
Diplomat,” Written by Eli Attie, Debora
Cahn, Mia Chung, Anna Hagen, Amanda
Johnson-Zetterstrom, Peter Noah;Netflix
“Jury
Duty,” Written by Tanner Bean, Lee Eisenberg, Marcos
Gonzalez, Cody Heller, Mekki Leeper, Katrina
Mathewson, Kerry O’Neill, Ese Shaw, Gene
Stupnitsky, Andrew Weinberg, Evan Williams; Amazon
Freevee
“The
Last of Us,” Written by Neil Druckmann, Halley
Gross, Craig Mazin, Bo Shim; HBO | Max
“Poker
Face,” Written by Christine Boylan, Wyatt
Cain, Chris Downey, CS
Fischer, Rian Johnson, Alice Ju, Joe
Lawson, Natasha Lyonne, Charlie Peppers, Lilla
Zuckerman, Nora Zuckerman; Peacock
“Shrinking,” Written by Wally Baram, Rachna
Fruchbom, Brian Gallivan, Neil Goldman, Brett
Goldstein, Bill Lawrence, Annie Mebane, Bill
Posley, Jason Segel, Sofia Selig; Apple
TV+
LIMITED SERIES
“A
Murder at the End of the World,” Written by Zal
Batmanglij, Cherie Dimaline, Brit Marling, Melanie
Marnich, Rebecca Roanhorse; FX Networks
“Beef,” Written by Joanna Calo, Bathsheba
Doran, Jean Kyoung Frazier, Niko
Gutierrez-Kovner, Lee Sung Jin, Alice Ju, Carrie
Kemper, Mike Makowsky, Marie Hanhnhon Nguyen, Kevin
Rosen, Alex Russell; Netflix
“Daisy
Jones & The Six,” Written by Susan Coyne, Jihan
Crowther, Harris Danow, Charmaine DeGraté, Will
Graham, Nora Kirkpatrick, Jenny Klein, Liz
Koe, Judalina Neira, Scott Neustadter, Stacy
Traub, Michael H. Weber; Prime Video
“Fargo,” Written by Thomas Bezucha, Bob DeLaurentis, Noah Hawley,
April Shih; FX Networks
“Lessons in Chemistry,” Written by Victoria
Bata, Lee Eisenberg, Hannah Fidell, Emily Jane
Fox, Susannah Grant, Rosa Handelman, Elissa Karasik,
Boo Killebrew, Mfoniso Udofia; Apple TV+
TV & NEW MEDIA MOTION PICTURES
“Finestkind,” Written by Brian Helgeland; Paramount +
“Mr.
Monk’s Last Case: A Monk Movie,” Written by Andy
Breckman; Peacock
“No One
Will Save You,” Written by Brian Duffield; Hulu
“Quiz
Lady,” Written by Jen D’Angelo; Hulu
“Totally Killer,” Screenplay by David
Matalon & Sasha Perl-Raver and Jen
D’Angelo, Story by David Matalon & Sasha
Perl-Raver; Prime Video
ANIMATION
“A
Mid-Childhood Night’s Dream” (The Simpsons), Written
by Carolyn Omine; Fox
“Carl
Carlson Rides Again” (The Simpsons), Written by Loni Steele
Sosthand; Fox
“Homer’s Adventure Through the Windshield Glass” (The Simpsons),
Written by Tim Long; Fox
“I Know
What You Did Next Xmas” (Futurama), Written by Ariel
Ladensohn; Hulu
“Thirst
Trap: A Corporate Love Story” (The Simpsons), Written by Rob
LaZebnik; Fox
EPISODIC DRAMA
“Crown
Jewels” (Queen Charlotte: A Bridgerton Story), Written
by Shonda Rhimes; Netflix
“Kill
List” (Succession), Written by Jon Brown & Ted Cohen; HBO |
Max
“The
Last Generation” (Star Trek: Picard), Written by Terry
Matalas; Paramount +
“Living+” (Succession), Written by Georgia Pritchett & Will
Arbery; HBO | Max
“Our
Black Shining Prince” (Godfather of Harlem), Written by Chris
Brancato & Michael Panes; MGM+
“Sleep,
Dearie Sleep” (The Crown), Written by Peter Morgan;
Netflix
EPISODIC COMEDY
“Escape
From Shit Mountain” (Poker Face), Written by Nora
Zuckerman & Lilla Zuckerman; Peacock
“Fishes” (The Bear), Written by Joanna
Calo & Christopher Storer; FX Networks
“Forks”
(The Bear), Written by Alex Russell; FX Networks
“House
Made of Bongs” (Reservation Dogs), Written by Tommy
Pico and Sterlin Harjo; FX Networks
“Ice”
(The Great), Written by Tony McNamara; Hulu
“Pride
Parade” (What We Do in the Shadows), Written by Jake
Bender & Zach Dunn; FX Networks
COMEDY/VARIETY TALK SERIES
“The
Daily Show,” Head Writer Dan Amira Senior
Writers Daniel Radosh, Lauren Sarver
Means Writers David Angelo, Nicole Conlan, Devin
Delliquanti, Anthony DeVito, Zach DiLanzo, Jennifer Flanz, Jason
Gilbert, Dina Hashem, Scott Hercman, Josh Johnson, David Kibuuka,
Matt Koff, Lenny Marcus, Joseph Opio, Randall Otis, Zhubin Parang,
Kat Radley, Lanee’ Sanders, Scott Sherman, Ashton Womack, Sophie
Zucker; Comedy Central
“Jimmy
Kimmel Live!,” Sketches by Rory Albanese Writers Jamie Abrahams,
Tony Barbieri, Jonathan Bines, Joelle Boucai, Bryan Cook, Blaire
Erskine, Devin Field, Gary Greenberg, Josh Halloway, Eric Immerman,
Jesse Joyce, Jimmy Kimmel, Greg Martin, Jesse McLaren, Molly
McNearney, Keaton Patti, Danny Ricker, Troy Walker, Louis Virtel;
ABC
“Last Week Tonight with John Oliver,” Senior Writers Daniel
O’Brien, Owen Parsons, Charlie Redd, Joanna Rothkopf, Seena Vali
Writers Johnathan Appel, Ali Barthwell, Tim Carvell, Liz Hynes,
Ryan Ken, Mark Kramer, Sofia Manfredi, John Oliver, Taylor Kay
Phillips, Chrissy Shackelford; HBO | Max
“Late
Night with Seth Meyers,” Head Writer Alex
Baze Writing Supervised By Seth Reiss, Mike
Scollins Closer Look Writing Supervised By Sal
Gentile Writers Jermaine Affonso, Karen Chee, Bryan
Donaldson, Matt Goldich, Dina Gusovsky, Jenny Hagel, Allison Hord,
Mike Karnell, John Lutz, Seth Meyers, Ian Morgan, Amber Ruffin,
Mike Shoemaker, Ben Warheit, Jeff Wright; NBC Universal
Television
“The
Late Show with Stephen Colbert,” Head Writers Ariel
Dumas, Jay Katsir WritersDelmonte Bent, Michael Brumm, Aaron
Cohen, Stephen T. Colbert, Paul Dinello, Glenn Eichler, Gabe
Gronli, Barry Julien, Michael Cruz Kayne, Eliana Kwartler, Matt
Lapin, Caroline Lazar, Pratima Mani, Carlos Felipe Torres Medina,
Opus Moreschi, Carley Moseley, Asher Perlman, Michael Pielocik, Tom
Purcell, Kate Sidley, Brian Stack, John Thibodeaux, Steve Waltien;
CBS Studios
“The
Problem with Jon Stewart,” Head Writer Kris
Acimovic Writers Henrik Blix, Rob Christensen, Jay
Jurden, Alexa Loftus, Tocarra Mallard, Maria Randazzo, Robby
Slowick, Jon Stewart, Kasaun Wilson; Apple TV+
COMEDY/VARIETY SKETCH
SERIES
“History of the World, Part II,” Writers Ike Barinholtz, Emmy
Blotnick, Guy Branum, Owen Burke, Adam Countee, Lance Crouther, Ana
Fabrega, Fran Gillespie, Janelle James, Jennifer Kim, Nick Kroll,
Sergio Serna, David Stassen, Wanda Sykes; Hulu
“How To
with John Wilson,” Written by John Wilson, Michael Koman,
Allie Viti; HBO | Max
“I
Think You Should Leave with Tim Robinson,” Writers Tim
Robinson, Zach Kanin, John Solomon, Gary Richardson, Reggie Henke,
Brendan Jennings, Patti Harrison; Netflix
“Saturday Night Live,” Head Writers Kent Sublette, Alison
Gates, Streeter Seidell Writers Rosebud Baker, Dan Bulla,
Megan Callahan-Shah, Michael Che, Mike DiCenzo, Alex English, Jimmy
Fowlie, Martin Herlihy, John Higgins, Steve Higgins, Vannessa
Jackson, Colin Jost, Erik Kenward, Steve Koren, Ben Marshall,
Dennis McNicholas, Lorne Michaels, Jake Nordwind, Ceara
O’Sullivan, Josh Patten, Gary Richardson, Pete Schultz, KC
Shornima, Ben Silva, Will Stephen, Bryan Tucker, Asha Ward, Auguste
White, Celeste Yim; NBC
COMEDY/VARIETY SPECIALS
“Adam
Sandler: The Kennedy Center Mark Twain Prize for American
Humor,” Written by Jon Macks, Rita Brent, Jeff
Stilson, Meggie McFadden; CNN
“Carol
Burnett: 90 Years of Laughter + Love,” Written by Jon
Macks, Carol Leifer; NBC
“Marc
Maron: From Bleak to Dark,” Written by Marc Maron; HBO |
Max
“Sarah
Silverman: Someone You Love,” Written by Sarah Silverman;
HBO | Max
QUIZ AND AUDIENCE PARTICIPATION
“Baking
It,” Writers Chad Carter, Neil Casey, Jessica McKenna,
Zach Reino, Nicolle Yaron; Peacock
“The Chase,” Head Writer David Levinson Wilk Writers Erik Agard,
Kyle Beakley, Micki Boden, Megan Broussard, Jonathan Daly, Brian
Greene, Robert King, Jason Lundell, Sierra Mannie, Amy Ozols, Bobby
Patton, Ellen Teitel, Ari Yolkut; NBC
“Jeopardy!,” Writers Marcus Brown, Michael
Davies, John Duarte, Mark Gaberman, Debbie Griffin,
Michele Loud, Robert McClenaghan, Jim Rhine, Billy
Wisse;ABC
“Weakest Link,” Head Writer Ann
Slichter Writers Chip Dornell, Ryan Hopak, Walter Kelly,
Stuart Krasnow, Jon Macks, Meggie McFadden, Rylee Newton, Ryan
O’Dowd, Scott Saltzburg, Doug Shaffer, Aaron Solomon, Grant Taylor,
Mia Taylor; NBC
DAYTIME DRAMA
“Days
of Our Lives,” Head Writer Ron Carlivati Creative
Consultant Ryan Quan Writers Sonja Alar, Jazmen
Darnell Brown, Joanna Cohen, Carolyn Culliton, Richard Culliton,
Cheryl Davis, Kirk Doering, Christopher Dunn, Jamey Giddens, David
Kreizman, Henry Newman, Dave Ryan, Katherine D. Schock; Peacock
“General Hospital,” Head Writers Dan O’Connor, Chris Van
Etten Writers Ashley Cook, Emily Culliton, Suzanne Flynn,
Charlotte Gibson, Lucky Gold, Kate Hall, Elizabeth Korte, Shannon
Peace, Stacey Pulwer, Dave Rupel, Lisa Seidman, Scott Sickles;
ABC
CHILDREN’S EPISODIC, LONG FORM AND
SPECIALS
“The
Ballad of the Last Men” (Sweet Tooth), Written by Jim
Mickle & Bo Yeon Kim & Erika Lippoldt;
Netflix
“I
Accidentally Vaporize My Pre-Algebra Teacher” (Percy Jackson and
the Olympians), Written by Rick
Riordan & Jonathan E. Steinberg; Disney+
“Romance Dawn” (One Piece), Written by Matt
Owens & Steven Maeda; Netflix
“Say
Cheese and Die!” (Goosebumps), Written by Rob
Letterman & Nicholas Stoller; Disney+
“What
Guy Are You” (American Born Chinese), Written by Kelvin
Yu & Charles Yu; Disney+
SHORT FORM NEW MEDIA
“Carpool Karaoke,” Written by Casey Stewart, David Young;
Apple TV+
“Command Z,” Written by Kurt Andersen, Larry Doyle, Emily
Flake, Akilah Hughes, Jiehae Park, Chloe Radcliffe, Nell Scovell,
Roy Wood, Jr.; commandzseries.com
DOCUMENTARY SCRIPT
“The
Busing Battleground” (American Experience), Written
bySharon Grimberg; PBS
“Clarence and Ginni Thomas: Politics, Power and the Supreme Court”
(Frontline), Written by Michael Kirk & Mike
Wiser; PBS
“Episode One: Blood Memory” (The American Buffalo), Written
by Dayton Duncan; PBS
NEWS SCRIPT – REGULARLY SCHEDULED, BULLETIN, OR BREAKING
REPORT
“Black
History Month – Hall Of Fame Hero” (CBS News New York), Written
by Joe McLaughlin; WCBS-TV
“Deadly
Tornadoes Unleash Terror Across the Central U.S.” (CBS Evening News
with Norah O’Donnell), Written by James Hutton, Rob Rivielle;
CBS News
“Surprise Attack!” (CBS Weekend News), Written by J. Craig
Wilson, Ambrose Raferty; CBS News
NEWS SCRIPT – ANALYSIS, FEATURE, OR
COMMENTARY
“Convoy
of Life” (60 Minutes), Written by Scott Pelley, Kristin Steve,
Nicole Young; CBS News
“Healing and Hope” (60 Minutes), Written by Scott Pelley, Nicole
Young, Kristin Steve; CBS News
“Hide
and Seek” (60 Minutes), Written by Sharyn Alfonsi, Oriana Zill
de Granados; CBS News
“Put To
The Test” (CBS Sunday Morning), Written by Richard
Buddenhagen, Lesley Stahl; CBS News
“Targeting Seniors” (60 Minutes), Written by Sharyn Alfonsi,
Emily Gordon, Oriana Zill de Granados; CBS News
DIGITAL NEWS
“How
Paris Kicked Out the Cars,” Written by Henry Grabar; Slate
“The
Persuaders: A 5-Part Investigation into the Union-Busting
Industry,” Written by Dave Jamieson; HuffPost
“The
Rise of ‘Gas Station Heroin,’” Written by Manisha Krishnan;
Vice News
“Want
to Stare Into the Republican Soul in 2023?,” Written
by Alexander Sammon; Slate
“The
Woman on the Line,” Written by Aymann
Ismail and Mary Harris; Slate
RADIO/AUDIO NOMINEES
RADIO/AUDIO DOCUMENTARY
“America’s Blackest Child” (Slow Burn: Becoming Justice Thomas),
Written by Joel Anderson; Slate
“The
Black Box: Even AI’s creators don’t understand it” (Unexplainable),
Written by Noam Hassenfeld; Vox
“The
Call” (This American Life), Written by Mary Harris; Slate
“Emmery” (Party Crews: The Untold Story), Written by Janice
Llamoca; Vice
“Expecting: Pregnancy Souvenirs” (Unexplainable), Written
by Byrd Pinkerton; Vox
RADIO/AUDIO NEWS SCRIPT – REGULARLY SCHEDULED, BULLETIN,
OR BREAKING REPORT
“The
Ballad of Tucker Carlson” (What Next), Written by Paige
Osburn and Mary Harris; Slate
“World
News This Week – Week of March 17, 2023,” Written by Joy
Piazza; ABC News Radio
“World
News Roundup Late Edition – October 9, 2023,” Written
by Spencer Raine; CBS News
RADIO/AUDIO NEWS SCRIPT – ANALYSIS, FEATURE, OR
COMMENTARY
“The
Diagnosis Was Fatal. She Couldn’t Get an Abortion” (What Next),
Written by Madeline Ducharme and Mary Harris;
Slate
“Lacrosse – Spirit of the Land” (ABC News Radio), Written
by Robert Hawley; ABC News
“Stephen King Is Just as Confused About Blue Checks as You Are”
(What Next: TBD), Written by Lizzie O’Leary and Evan
Campbell; Slate
PROMOTIONAL WRITING NOMINEES
ON AIR PROMOTION
“Cross
Walk, Cyber Bullying, VR Meditation” (KCAL News), Written
by Adam Thiele; CBS News
“Strange New Promos,” Written by Molly Neylan; CBS / Paramount+
“WCBS
AM Promos,” Written by Bill Tynan; WCBS Newsradio 880
Una delle personalità più
affascinanti e misteriose del mondo della letteratura è senz’altro
J. D. Salinger, l’autore del celebre Il
giovane Holden che proprio dopo aver pubblicato questo romanzo
si ritirò sempre più a vita privata, fino a scomparire del tutto
senza più rilasciare alcuna intervista né pubblicare qualcosa di
nuovo. Proprio questa sua scelta così radicale lo ha fatto
diventare ulteriormente celebre per la regola secondo cui meno si
appare più si è sulla bocca di tutti. I suoi fan non smisero
infatti mai di pensarlo e di scrivergli e proprio sulle lettere
indirizzate nel tempo allo scrittore si fonda il racconto del film
Un anno con Salinger.
Diretto da Philippe Falardeau, anche
regista di Monsieur Lazhar e The Bleeder – La storia del
vero Rocky Balboa, il film ripercorre le vicende di
un’assistente presso l’agenzia letteraria che aveva come cliente lo
stesso Salinger. Una storia vera, questa, tratta dal romanzo
autobiografico di Joanna Rakoff in cui si riflette
proprio sulla vita e l’importanza di Salinger ma anche sul trovare
la propria strada senza emulare pedissequamente i maestri. Da
alcuni descritto come un “Il
diavolo veste Prada nel mondo dell’editoria”, il film
parte infatti dall’aura del celebre scrittore per raccontare in
realtà il percorso di formazione di una nuova scrittrice.
Un film leggero, divertente,
commovente, che non ha mancato di entusiasmare i propri spettatori,
sia che questi fossero alla ricerca di una commedia con lezioni di
vita sia che fossero alla ricerca di curiosità sul grande Salinger.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad
esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla storia
vera. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Un anno con Salinger
Nella New York degli anni Novanta
Joanna, una giovane aspirante scrittrice, ottiene
un lavoro come assistente di Margaret, un’agente
letteraria, che vanta tra i suoi autori il celebre e misterioso
J. D. Salinger, autore de “Il giovane
Holden“, che vive volutamente da recluso e lontano dalle luci
della ribalta. Il compito di Joanna è molto semplice: rispondere in
modo impersonale alla montagna di lettere che lo scrittore riceve
ogni giorno dai suoi fan. Leggendo l’emozione e la stima che le
persone trasmettono con le loro parole, la ragazza si rifiuta però
di adottare la risposta imposta dall’agenzia e inizierà a risponde
ai lettori in modo più originale. Le conseguenze, però, non
tarderanno a presentarsi.
Ad interpretare Joanna vi è
l’attrice Margaret Qualley, vista in
C’era una volta a… Hollywood ma anche nella miniserie
Maid e nel film Drive-Away
Dolls. L’attrice Sigourney Weaver interpreta invece la sua
datrice di lavoro Margaret, mentre nel ruolo di J. D. Salinger si
ritrova Tim Post. Completano poi il cast gli
attori Douglas Booth nel ruolo di Don, il ragazzo
di Joanna, Colm Feore – noto per il ruolo di
Reginald Hargreeves nella serie The
Umbrella Academy – in quello di Daniel e Hamza
Haq in quello di Karl, ex compagno di Joanna.
SeánaKerslake ricopre il ruolo
di Jenny, mentre Brían F. O’Byrne è Hugh.
La storia vera dietro Un anno con Salinger
Come anticipato, il film è basato
sul romanzo autobiografico omonimo di Joanna
Rakoff, la quale nel 1996, all’età di 23 anni, accettò un
lavoro presso una delle più antiche agenzie letterarie di New York,
la Harold Ober Associates. All’insaputa di Rakoff,
l’agenzia curava gli interessi dello scrittore J. D.
Salinger, notoriamente restìo a mostrarsi pubblicamente.
Durante il suo periodo di lavoro presso l’agenzia, Rakoff aveva
dunque il compito di rispondere alla grande quantità di lettere dei
fan che Salinger riceveva e venne incaricata di rispondere con una
risposta generica che spiegava che lo scrittore semplicemente non
leggeva la posta dei fan e dunque non era possibile
contattarlo.
Rakoff, tuttavia, non riuscì a
nascondere la commozione suscitata da quelle lettere e iniziò a
scrivere risposte personalizzate. Il suo periodo all’agenzia – che
coincise con la pubblicazione in forma di romanzo unico dei
racconti di Salinger oggi noti sotto il nome di “Hapworth 16,
1924” – le permise di farsi notare come scrittrice e di
incontrare in diverse occasioni lo stesso Salinger. I loro incontri
sono poi stati dalla Rakoff descritti proprio nel suo romanzo
autobiografico. Successivamente al suo periodo di lavoro presso la
Harold Ober Associates, Rakoff svolse altri lavori nel mondo
dell’editoria, fino a pubblicare il suo primo romanzo, A
Fortunate Age, nel 2009.
Nel 2010, a seguito della scomparsa
di Salinger, Rakoff ha creato un documentario radiofonico sullo
scrittore e la sua corrispondenza con i fan per BBC Radio 4,
intitolato Hey Mr Salinger. Prima della messa in onda di
questo, la sceneggiatura è circolata nell’industria editoriale
britannica, un editore l’ha letta e si è messo in contatto con
Rakoff, incoraggiandola a espandere la sceneggiatura in un libro di
memorie sul periodo in cui ha lavorato per l’agenzia. Questo libro
di memorie è così diventato il secondo libro di Rakoff; intitolato
My Salinger Year, pubblicato nel 2014 con ampio successo
di critica.
Il trailer di Un anno con
Salinger e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 21 febbraio alle ore
21:10 sul canale Rai Movie. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si
potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
Considerata il polmone verde della
Terra, l’Amazzonia negli ultimi anni è stata vittima non solo del
disboscamento, ma anche del traffico illegale di fauna selvatica, e
solo recentemente ha iniziato a gravare su di lei la minaccia della
siccità, che rischia di farla diventare una savana. Da sempre
la salvaguardia dell’ambiente e delle specie
protette che popolano queste aree del pianeta sono
al centro di numerose campagne di protesta organizzate da
attivisti in tutto il mondo. Non è un’impresa facile, ecco perché
spesso si ricorre a più strumenti di comunicazione. Ed è così che
Gilles de Maistre, documentarista e giornalista
francese già noto per opere quali Mia
e il leone bianco, torna dietro la macchina da presa per
un nuovo
film, Emma e il giaguaro nero, con
l’intenzione di seguire sullo schermo un’altra storia di amicizia
(e amore) fra una bambina e un animale selvaggio, inseriti in un
contesto a rischio come quello della foresta pluviale brasiliana,
muovendo così una protesta sociale. Nel cast troviamo Paul
Green nel ruolo del padre di Emma, quest’ultima
interpretata da Airam Camacho e Lumi Pollack
rispettivamente da bambina e da adolescente. Emma e il giaguaro
nero è nelle sale italiane dal 22 febbraio
distribuito da 01 Distribution.
Emma e il giaguaro nero, la
trama
Una delle cose più belle che la vita
possa regalare, al di là dei rapporti umani, è un forte legame con
gli animali. Lo sa bene Emma, cresciuta nella foresta amazzonica
con genitori animalisti, che ogni giorno si mobilitano per fermare
i bracconieri. È lì che la piccola, per pura fortuna del destino,
fa un incontro speciale con un piccolo giaguaro nero, al quale si
affeziona dando il nome di Hope. Il tempo passa, Emma e Hope
crescono insieme, finché uno spiacevole evento costringe la bambina
a tornare a New York, dove inizia una nuova vita pur ancora avendo
dentro di sé il desiderio di tornare in quella che lei definisce la
sua vera casa. L’occasione si presenterà quando scoprirà che il suo
villaggio d’infanzia è minacciato dai trafficanti di animali,
decidendo così di tornare in Amazzonia dalla sua Hope per poterla
salvare e portarla in un’area protetta, mentre nel frattempo
proverà anche a fermare coloro che vogliono distruggere la foresta
pluviale.
Nel cuore dell’Amazzonia, per la
tutela degli animali
Già dal suo Mia e il leone bianco, pellicola dell’autore più
conosciuta, Gilles de Maistre si è incasellato in quella cerchia di
registi che si battono ogni giorno, insieme ad ambientalisti e
animalisti, per sensibilizzare riguardo la tutela degli
animali e dell’ambiente, con un occhio di riguardo sul
problema dell’estinzione dei primi. Se nel primo portava avanti una
denuncia su ciò che di orribile si può celare dietro l’allevamento
di leoni, in Emma e il giaguaro nero
l’attenzione si sposta sul commercio illecito di specie protette, a
cui si lega a doppio giro l’abuso edilizio. Nel far comprende
tematiche così complesse ai più piccoli (ricordiamo che è un
racconto per famiglie) il film mette al centro un’eroina coraggiosa
che, nel salvare la sua amica d’infanzia Hope, insegna agli adulti
il rispetto verso il pianeta in cui vivono. Un’epica avventura che
va a dimostrare quanto si possa imparare dalla purezza di cuore dei
bambini, non contaminati dall’avidità che ad oggi corrode il
tessuto umano e capitalista.
E se già la bellezza del messaggio
basta per rendere Emma e il giaguaro nero
una pellicola riuscita, lo è ancor di più sapere che, come nel caso
di Mia e il leone bianco, anche qui si è ricorso a
un vero legame sviluppatosi gradualmente fra due giaguari in carne
e ossa e le attrici. Quello che fa vedere il regista è
quanto più reale, tanto che il trasporto affettivo messo in scena
nelle sequenze fra Lumi Pollack e il felino ci investe totalmente,
perché autentico e non intaccato dall’uso posticcio della CGI, la
quale spesso e volentieri rovina la portata emotiva delle scene.
L’unica scelta meno condivisa, al netto di quanto scritto, è l’aver
dato alla prima parte molto più spazio di racconto, sacrificando un
po’ il finale, più affrettato e in evidente ansia di chiusura.
Emma e il giaguaro nero resta comunque un
film per famiglie ben confezionato, che pur avendo alcuni
personaggi stereotipati e dei risvolti prevedibili che fondano il
genere, riesce a gestirli al meglio regalando al contempo sia una
riflessione sulle tematiche ambientaliste che del puro e sano
intrattenimento.
I film dedicati a casi di scomparsa
o di omicidio, che presentano dunque un’indagine da svolgere per
determinare cosa realmente sia accaduto, sono sempre
particolarmente affascinanti. O almeno lo sono se l’intreccio
proposto non è scontato e permette di rimanere continuamente
sorpresi colpo di scena dopo colpo di scena. Titoli relativamente
recenti come Gone Baby Gone e Prisoners
sono alcuni esempi di ciò, ma un altro buon titolo che riesce in
tale operazione è Doppia colpa, film del
2018 diretto da Simon
Kaijser, regista svedese oggi anche noto per la
miniserie The Unlikely Murderer.
La trama di questo film presenta in
realtà una forte somiglianza con il film italiano La
ragazza nella nebbia, con protagonista ToniServillo, di cui sembra
quasi un remake americano, ma con un finale diverso che lascia
trasparire un certo velo di ambiguità oltre ad intenti differenti.
Obiettivo di Doppia colpa è infatti quello di proporre un
racconto incentrato sull’indiziato numero uno di un caso di
rapimento e su come la sua vita viene stravolta da tale evento. Si
costruisce così un solido thriller arricchito dalle interpretazioni
di celebri attori.
Per gli appassionati del genere,
Doppia colpa è dunque un film da non perdere, capace di
tenere viva l’attenzione fino alla fine, sorprendendo
continuamente. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ma anche
alla spiegazione del suo finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Doppia colpa
Protagonista del film è Evan
Birch, uomo affascinante, marito felice, padre amorevole e
stimato professore di filosofia. Quando però
Joyce, una studentessa di un college vicino dove
lavora, scompare misteriosamente, i sospetti ricadono proprio su
Evan a causa di alcuni eventi del passato che ritornano a
perseguitarlo. Proprio per quest’ultimo motivo, sua moglie
Ellen fatica a credere al suo alibi, così come
anche il detective Malloy, che s’insospettisce
ancor di più a seguito di alcune prove che indicano l’uomo come il
colpevole. Da questo momento in poi Evan dovrà cercare in tutti
modi di dimostrare la sua innocenza, spesso sbagliando l’approccio
e cacciandosi lui stesso nei guai.
Ad interpretare il protagonista,
Evan Birch, vi è l’attore Guy Pearce, celebre per film come L. A.
Confidential e Memento. Ad interpretare sua moglie Ellen vi è invece
l’attrice Minnie Driver, celebre per aver
interpretato Skylar nel film Will Hunting – Genio ribelle. Pierce Brosnan interpreta invece il detective
Robert Malloy, mentre la studesse scomparsa Joyce è interpretata da
Odeya Rush, nota per i film L’incredibile vita
di Timothy Green e Piccoli
brividi. Completano il cast gli attori Alexandra
Shipp nel ruolo di Hannah, Jamie Kennedy
in quello di Ross e
Clark Gregg in quello di Paul.
La spiegazione del finale di
Doppia colpa: chi è il colpevole?
Il film, che si suddivide in salti
temporali, cambia nel momento in cui ad Evan viene posta la domanda
“Hai mai avuto problemi a ricordare le cose?”. Da questo
interrogativo, sia il protagonista che lo spettatore iniziano a
chiedersi se non sia effettivamente lui ad aver ucciso Joyce,
dimenticato poi di averlo fatto e credendo dunque di essere davvero
innocente. Si apprende da quel momento che Evan soffre di problemi
psicologici e già in passato era stato costretto a cambiare città
per via di un presunto tradimento nei confronti della moglie Ellen,
di cui lei sarebbe a conoscenza. Ciò che realmente è avvenuto tra
loro, però, rimane un mistero.
In ogni caso, risulta chiaro che
Evan soffra di momenti di blackout e tenda a confondere la realtà
con la sua immaginazione. Convintosi di aver effettivamente ucciso
Joyce si reca allora in commissiariato a confessare, ma dal suo
racconto si evince che confonde le due ragazze, quella che è morta
e quella con cui aveva avuto una storia. Malloy, però, non lo
arresta, in quanto comprende che Evan non ha colpe e che in realtà
nessuno le ha. Dal referto dell’autopsia viene infatti fatto notare
che la ragazza sarebbe semplicemente scivolata da sola dalla
scogliera. Non c’è traccia di rapporti sessuali né di un tentativo
di difesa da parte della ragazza.
Evan è dunque libero di andare,
sentendosi però sollevato per aver apparentemente confessato la
propria infedeltà nei confronti della moglie. Si potrebbe pensare
che l’autopsia abbia dato risultati errati e che ci sia
effettivamente un colpevole nella morte di Joyce, ma il film non
fornisce ulteriori prove a sostegno di questa tesi. Il senso ultimo
del film non sarebbe dunque quello di fornire un caso di omicidio
da risolvere, bensì lo studio di come l’essere umano possa reagire
dinanzi al senso di colpa e all’incertezza su cosa sia reale o
meno. Il titolo originale del film, Spinning Man,
dà infatti l’idea di un uomo che gira in tondo senza arrivare mai a
risposte concrete riguardo tali interrogativi.
Il trailer di Doppia colpa
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Doppia colpa grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì
21 febbraio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Jason
Blum deve correre ai ripari, e in fretta, mentre arriva al
cinema il
suo ultimo “figlio”, Night Swim. Il giocattolo
che ha sapientemente costruito negli anni, al momento sta
funzionando a meraviglia ma potrebbe rompersi presto, un po’ come
sta succedendo alla Disney con proporzioni ovviamente diverse. La
Blumhouse sta infatti rischiando di inflazionare
il proprio marchio di fabbrica immettendo sul mercato una serie di
horror che possiedono uno spunto di partenza ammiccante ma davvero
poco altro, e Night Swim lo testimonia con preoccupante
evidenza.
Avere una buona idea di
partenza non significa avere una storia solida o personaggi
interessanti, in grado di sostenere la tensione e il dramma insito
nell’horror. Magari basterà per portare ancora una volta il
pubblico in sala e garantire un successo economico (vedi i recenti
M3gan,
Five Nights at Freddy’s e parzialmente anche L’esorcista – Il credente) ma quanto potrà
durare ancora l’incantesimo? Se la qualità dei suoi prodotti
rimarrà questa, probabilmente non molto.
Night Swim, la
trama
Il secondo
lungometraggio diretto da Bryce McGuire vede una
famiglia trasferirsi in una casa abbandonata nella cui piscina anni
prima era avvenuta una tragedia. Il capofamiglia Ray Waller
(Wyatt
Russell) è una stella del baseball che sta affrontando
una terribile malattia, supportato dalla moglie Eve (Kerry
Condon) e dai due figli. Sorprendentemente le sue
condizioni di salute iniziano a migliorare man mano che l’uomo
inizia ad adoperare la piscina con maggiore costanza. Ma quale sarà
il tributo che quelle acque chiederanno in cambio?
Se non bastasse il fatto
che dietro l’idea di partenza manca completamente o quasi uno
sviluppo narrativo efficace, a complicare ulteriormente la riuscita
del lungometraggio si aggiunge il fatto che il suo regista,
evidentemente un amante e conoscitore del genere, vuole volare
decisamente alto.
Un compendio della storia
dell’horror
Ecco dunque che
Night Swim si trasforma in un compendio
sconclusionato di storia dell’horror, con rimandi più o meno
espliciti a Poltergeist – poteva essere altrimenti
se la protagonista è una piscina maledetta? –
Shining, il prolifico filone dell’horror
giapponese di Ringu e compagni, addirittura un
omaggio a Il migliore di Barry
Levinson. Ecco allora che lo spettatore passa più tempo a
contare le citazioni che a interessarsi a quello che i personaggi
in scena stanno attraversando, in particolar modo perché non c’è
reale tensione negli eventi, sviluppati quasi soltanto l’uso
scontato dei cosiddetti “cheap-thrills”.
Night
Swim non riesce mai a coinvolgere e paradossalmente
neppure a far paura, anche quando adopera l’oscurità come mezzo per
nascondere quella che col passare delle scene di rivela una
fastidiosa mancanza di mezzi oltre che di idee. Va bene il budget
basso e la volontà di mantenere la storia “piccola”, ma qualche
dollaro in più poteva, anzi doveva essere speso…
Ultimo tasto dolente del
nuovo
horror targato Blumhouse è il cast: la
recentemente candidata all’Oscar Kerry Condon è
l’unica che offre una prova accettabile mantenendo il suo
personaggio appena sopra la superficie della credibilità,
tratteggiando comunque l’ormai fin troppo stereotipata madre di
famiglia che vuole proteggere i propri figli dal male che si sta
impossessando della casa. Molto peggio fa un Wyatt
Russell che invece paradossalmente nelle prime scene aveva
dotato della necessaria malinconia il suo atleta alle prese con
l’accettazione della malattia. Man mano che invece l’uomo diventa
schiavo delle forze oscure, Russell dimostra dei limiti evidenti,
se non addirittura involontariamente comici, nel tratteggiare il
lato oscuro del personaggio.
Night Swim scopre
le carte di Blumhouse
Dopo gli ultimi
exploit al botteghino, Night Swim si
presenta un po’ come quel lungometraggio che scopre le carte della
Blumhouse, espone l’artificio che regge il gioco di prestigio della
casa di produzione. E l’effetto crea onestamente una sensazione di
fastidio, in quanto si tratta di un film messo in piedi e
realizzato in maniera sbrigativa, quasi raffazzonata. Si meritano
questo gli amanti dell’horror che in questi anni hanno decretato il
successo di Jason Blum? Se si pensa poi che il producer ha lavorato
a titoli notevoli come Scappa – Get Out o Black
Phone, ecco che allora pare lecito pretendere da lui
di meglio. Molto meglio.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di
quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi
i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da
Vendetta finale a Io sono vendetta. Uno dei più importanti e
riconosciuti a livello internazionale è però Io vi troverò, titolo italiano di
Taken, film scritto dal regista francese Luc
Besson e diretto da Pierre Morel. Dopo il
grande successo di questo, nel 2012 è uscito il suo sequel,
Taken – La vendetta (qui
la recensione), diretto svolta da Olivier
Megaton.
L’idea alla base del film è delle più
semplici, con un padre disposto a tutto pur di ritrovare e
proteggere sua figlia. Nelle mani di Besson e Morel, però, tale
progetto si trasforma in qualcosa di più grande, con tanta
adrenalinica azione e molta emotività. Il merito dei due autori sta
proprio nel dosare al meglio questi ingredienti, dando vita ad
un’opera intelligente, capace di intrattenere ed emozionare. La
formula ha funzionato anche per questo sequel, affermatosi come un
successo ancora maggiore rispetto al precedente. A fronte di un
budget di 45 milioni, Taken – La vendetta è infatti
arrivato ad incassarne ben 376.
Divenuto oggi parte della cultura
di massa per alcune sue celebri sequenze o frasi, il film è uno
splendido esempio di thriller d’azione, che ha non a caso dato vita
ad una lunga serie di imitatori. Sono però molteplici i fattori che
rendono questo un titolo unico, assolutamente da non perdere. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e a suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Taken – La vendetta
Protagonista del film è nuovamente
Bryan Mills, un ex agente della CIA residente a
Los Angeles, grande esperto di arti marziali e uso delle armi,
dotato di una impressionante capacità di uccidere e torturare
persone a sangue freddo senza il minimo rimorso. Dopo aver salvato
sua figlia e aver sgominato il traffico di esseri umani della
malavita albanese, egli è ora un bersaglio estremamente ambito e
ricercato. I vertici della mafia desiderano infatti vendicarsi di
lui, cercando di ottenere quante più informazioni possibili. Nel
frattempo, Bryan è tornato alla sua vita a Los Angeles e cerca di
recuperare il rapporto con l’ex moglie Lenore,
vigilando sulla figlia Kim.
Quando un influente sceicco assolda
Mills come sua personale guardia del corpo, l’uomo invita Lenore e
Kim ad unirsi a lui e partire alla volta di Istanbul. La notizia
dell’imminente partenza di Mills raggiunge Parigi e il boss
albanese Murad Hoxha pianifica di tendere un
agguato al suo rivale. Così, i malviventi giungono ad Istanbul,
riuscendo a rapire sia Bryan che sua moglie, mentre Kim riesce
momentaneamente a scappare. Compresi i piani di vendetta dei
criminali, Bryan si troverà a dover nuovamente scatenare tutta la
sua furia pur di difendere la propria famiglia. Pronto a non
risparmiare nessuno, egli si dimostrerà ancora una volta il più
letale degli assassini.
Taken – La vendetta: il cast del film
Quando il film venne annunciato, non
è certo se Liam Neeson avrebbe
ripreso il ruolo di Bryan Mills. I produttori erano dunque pronti a
sostituire il personaggio con uno nuovo, che avrebbe dovuto essere
interpretato da Mickey Rourke. Tuttavia, Neeson si disse
pronto a partecipare al progetto e ciò permise di mantenere lo
stesso protagonista. Per prepararsi al ruolo, Neeson si è
nuovamente addestrato insieme al soldato Mick Gould, ex Special
Air Service (SAS), nel combattimento corpo a corpo e
nell’uso delle armi. Egli ha inoltre praticato il Nagasu
Do. Si tratta uno stile di arte marziale ibrido che prende in
prestito mosse dal Judo, Aikido e Ju Jitsu.
Accanto a lui, nei panni di sua
figlia Kim vi è l’attrice Maggie Grace, nota per essere stata Shannon
Rutherford nella serie televisiva Lost. Ad interpretare
l’ex moglie di Bryan, Lenore, vi è invece l’attrice
Famke Janssen, nota per essere stata Jean Grey nella
prima trilogia di X-Men. Girare i film di Taken ha spinto
l’attrice ad agire nella vita reale contro la corruzione. Oggi la
Janssen è Ambasciatrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la
droga e il crimine. Nel ruolo del criminale Murad Hoxha vi è invece
l’attore croato Rade Šerbedžija. Sono poi presenti
gli attori Leland Orser nei panni di Sam Gilroy e
LukeGrimes in quelli di Jamie
Conrad.
Il sequel di Taken – La
vendetta
Dato il grandissimo successo di
questo secondo film, Besson e Megaton si dissero interessati a
realizzare almeno un terzo capitolo di quella che è così diventata
una trilogia. Nel 2015 è dunque uscito l’ultimo capitolo,
intitolato Taken 3 – L’ora della
verità. In questo il protagonista, nuovamente interpretato
da Neeson, si trova a doversi difendere dalle accuse di omicidio,
nel disperato tentativo di ricercare il vero colpevole. Accanto a
Neeson, che riprende il ruolo di Bryan Mills, si ritrova ora anche
l’attore premio Oscar Forest Whitaker nei panni di Franck Dotzler,
il quale darà la caccia al protagonista. Con questo terzo capitolo
si è dunque apparentemente conclusa la trilogia e a quasi dieci
anni di distanza sembra proprio che i film siano destinati a
rimanere solo tre.
Lo stesso Neeson ha infatti in più
occasioni dichiarato che non ci sarà un Taken 4 o che in
ogni caso lui non è interessato a riprendere il ruolo di Bryan
Mills. Senza l’attore, diventa allora improbabile la realizzazione
di un nuovo lungometraggio, considerando anche che la serie
realizzata nel 2017, Taken, strutturata come una origin
story per Mills, è stata cancellata dopo solo una stagione per lo
scarso interesse dimostrato dai fan nei confronti di un interprete
diverso da Neeson per il ruolo. Nulla è mai certo ad Hollywood e un
quarto film potrebbe sempre essere realizzato prima o poi, ma per
ora non sembra esserci alcun tipo di piano a riguardo.
Il trailer di Taken – La
vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di vedere tali sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Taken 2 – La vendetta è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple
TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo
temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21
febbraio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Dal regista Luca
Guadagnino arriva Challengers,
con protagonista Zendaya nel ruolo di Tashi Duncan, un’ex
prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura
che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo.
Sposata con un fuoriclasse reduce
da una serie di sconfitte (Mike
Faist), la strategia di Tashi per la redenzione del marito
prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare
sul campo l’oramai rovinato Patrick (Josh
O’Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di
Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la
tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della
vittoria.
Il candidato all’Oscar e al BAFTA
Luca Guadagnino (“Chiamami col tuo nome”, “Io sono
l’amore”), ha diretto il film da una sceneggiatura di
Justin Kuritzkes. I produttori di
Challengers sono Amy Pascal, Guadagnino,
Zendaya e Rachel O’Connor, con Bernard Bellew in veste
di produttore esecutivo. La vincitrice del Golden Globe,
Zendaya (i film “Dune”, la serie TV “Euphoria”) recita
al fianco del vincitore del Golden Globe e del SAG Award e
candidato ai BAFTA Josh O’Connor (“The Crown”) e
al candidato ai BAFTA Mike Faist (“West Side Story”).
Il team creativo di Guadagnino
include collaboratori abituali come il direttore della fotografia
Sayonbhu Mukdeeprom, la scenografa Merissa Lombardo, il montatore
Marco Costa e il costumista Jonathan Anderson. La colonna sonora
del film è opera dei vincitori dei premi Oscar, Golden Globe e
BAFTA Trent Reznor e Atticus Ross (“Soul”, “The Social Network”,
“Bones and All”). Metro Goldwyn Mayer Pictures presenta una
produzione Why Are You Acting? / Frenesy Films / Pascal Pictures,
un film di Luca Guadagnino, “Challengers“.
Il film uscirà nelle sale italiane il 24 aprile 2024, e sarà
distribuito dalla Warner Bros. Pictures.
Un nuovo report di The Hollywood
Reporter ha rivelato che i reshoots di
Agatha: Diari di Darkhold si sono conclusi molto più
velocemente del solito. Secondo il rapporto, i Marvel
Studios di solito mettono in conto cinque giorni nel loro
programma per i reshoots, mentre
Agatha: Diari di Darkhold ha richiesto solo un giorno.
Le fonti del sito sottolineano che lo studio ha “prospettive
rosee” per la serie al suo interno, in parte alimentate dalla
rapidità dei reshoots.
Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries)
vedrà Kathryn Hahn riprendere il ruolo di Agatha
Harkness di
WandaVision, tanto amato dai fan. Per la sua
interpretazione, apprezzata dai fan, ha ottenuto una nomination
agli Emmy come miglior attrice non protagonista. La serie vedrà
anche il ritorno di Emma Caulfield Ford e
Debra Jo Rupp, che riprenderanno il loro ruolo di
abitanti di Westview. A loro si aggiungono le new entry
del MCUAubrey Plaza, Joe Locke, Ali
Ahn, Maria Dizzia, Sasheer Zamata e Patti LuPone. Si dice
che Locke sarà il protagonista maschile e LuPone interpreterà la
strega siciliana Lilia Calderu.
La LuPone ha anche confermato in
precedenza che la serie conterrà diversi numeri musicali degli
autori di Agatha All Along Kristen Anderson-Lopez e Robert
Lopez.
Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries)
proviene dallo scrittore capo Jac Schaeffer, che è anche produttore
esecutivo insieme a Kevin Feige. La squadra di
regia sarà composta da Schaeffer, Gandja Monteiro e Rachel
Goldberg.
L’imminente film dei Marvel
StudiosThunderboltsha arruolato un nuovo scrittore che si è aggiunto al suo
roster, in particolare la penna che ha scritto la popolare serie di
Hulu/FXThe
Bear.
Secondo The
Hollywood Reporter, la showrunner e scrittrice di
The BearJoanna
Caloè stata chiamata ad entrare a far parte della
produzione di Thunderbolts
per lavorare alla sceneggiatura. La fonte del sito ha anche
affermato che le precedenti bozze della sceneggiatura erano basate
sull’idea di antieroi e cattivi che partecipavano a una sorta di
missione che avrebbe dovuto finire con la loro morte. La produzione
del film inizierà ad Atlanta il mese prossimo.
Durante il panel dei Marvel
Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios Kevin
Feige ha svelato il cast
del prossimo film Thunderbolts,
che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e
antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de
Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian
(David
Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent
(Wyatt Russell), Taskmaster (Olga
Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow
(Florence
Pugh ) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian
Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina
Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà
insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente
responsabile della creazione di Sentry. Thunderbolts
è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio
2025. Harrison Ford – ammesso che sia presente –
sostituirà
il defuntoWilliam Hurt nei panni di Thaddeus
“Thunderbolt” Ross.
Chi dirige Thunderbolts?
Il film sarà diretto
da Jake Schreier, la cui
storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo
a Robot & Frank del 2012, Paper
Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance
the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.
Lionsgate Films
dopo
la preview di ieri ha rilasciato il primo trailer di
Borderlands per l’imminente adattamento
cinematografico della popolare serie di videogiochi di Gearbox
Software. L’uscita nelle sale americane è prevista per il 9 agosto
2024.
“Lilith (Blanchett), una famigerata
cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore
nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”,
recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa
di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith
stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati:
Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina
(Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg
(Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno
scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un
robot saccente.
Insieme, questi improbabili eroi
devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per
scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino
dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per
qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di
videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in
Borderlands”.
Borderlands
è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe
Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions,
insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto
esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO
di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron
Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu
di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.
Chi è il protagonista di
Borderlands?
Borderlands è
interpretato da
Cate Blanchett,
Jamie Lee Curtis,
Kevin Hart,
Jack Black,
Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu,
Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina
Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis,
Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.
Alla fine di True
Detective: Night Country, i misteri più importanti della
stagione sono stati per lo più risolti. Ma per arrivare a questo
punto la serie ha dovuto affrontare molti colpi di scena, svolte e
rivelazioni (alquanto ambigue).
Dopo uno straziante penultimo
episodio che ha visto Danvers (Jodie
Foster), Navarro (Kali Reis) e Prior
(Finn Bennett) mettersi alle strette per venire a
capo dei casi interconnessi di Annie K (Nivi
Pederson) e Tsalal, il finale offre quello che Bennett ha
descritto come un pugno di emozioni.
“Per fare una serie poliziesca
davvero buona, devi essere soddisfatto del finale“, ha
dichiarato all’Hollywood Reporter. “A volte i finali possono
sembrare pigri, ma in questo caso non è stato così. Rimane fedele
all’opera. Ricordo di aver guardato il finale per la prima volta e
di essere scoppiato in lacrime, perché ero così orgoglioso di ciò
che avevamo creato, ma anche perché il finale è semplicemente
bellissimo“.
Tutti i riferimenti alla prima
stagione di True Detective nel finale di True Detective: Night
Country
Dalla spirale storta alla Tuttle
United al mantra di Danvers sul non fare le domande
giuste, Night Country ha offerto numerosi richiami
alla caccia al killer del Re Giallo da parte dei detective Rust
Cohle (Matthew
McConaughey) e Marty Hart (Woody
Harrelson) nella
prima stagione di True
Detective. Ma quando Raymond Clark pronuncia la frase
“Il tempo è un cerchio piatto” nel finale di Night
Country, il collegamento tra le due storie raggiunge un nuovo
livello.
Chiunque abbia visto la prima
stagione riconoscerà la frase di Rust “Il tempo è un cerchio
piatto“. Detta per la prima volta a Rust dall’occultista
Reggie Ledoux poco prima che Marty gli spari, Rust adotta
questa massima come sua visione del mondo e la usa in seguito
durante un’intervista sul caso del Re Giallo, quasi 20 anni dopo.
La frase fa riferimento a un concetto reso popolare dal filosofo
tedesco del XIX secolo Friedrich Nietzsche, noto come “eterna
ricorrenza“, la teoria secondo cui, poiché il tempo è
infinito, si è destinati (o condannati, se si ha una mentalità
simile a quella di Rust) a ripetere la propria vita un numero
infinito di volte esattamente nello stesso modo in cui la si sta
vivendo ora.
In Night Country,
Clark mette in relazione l’idea che il tempo sia un cerchio piatto
con Annie che si vendica degli scienziati di Tsalal: “Si
nasconde in quelle caverne da sempre, prima di nascere, dopo che
tutti noi saremo morti“. Ma il
finale di Night Country, ancor più della prima stagione, sembra
rifiutare questa filosofia.
Dopo aver scritto film britannici
di successo come 28 giorni dopo e Sunshine,
il regista Alex Garland è poi passato dietro la
macchina da presa per dirigere film di fantascienza di successo
come Ex Machina e
Annihilation. Nel 2022, Garland ci ha spaventati tutti con
il suo film horror, Men, e il prossimo è
Civil
War di A24, un film che ci porta in un futuro
distopico che non è poi così lontano dalla realtà visti quello che
è accaduto non poco tempo fa.
I
dettagli sulla trama sono ancora sconosciuti. Secondo World of
Reel, Civil
War è stato descritto come “un road movie e un
film di guerra con elementi satirici” e “un gioco
sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al The Telegraph
che Civil
War è “ambientato in un punto indeterminato del
futuro, abbastanza avanti da permettermi di aggiungere
un’idea“
Recentemente il sito Empire Online ha
chiesto al regista perché il Texas e la California si sono uniti
contro lo stato centrale, e Garland ha detto: “La risposta è
nel film. Nei film tendo a non spiegare le cose. A volte mi sento
eccessivamente imboccato dal cinema, e quindi probabilmente
reagisco contro questa tipologia di narrazione. Questa domanda,
perché il Texas e la California, è una domanda che voglio che il
pubblico si ponga“.
È interessante notare che,
nonostante Civil
War sia pubblicizzato come un film di fantascienza,
questa non è una descrizione con cui lo stesso regista sembra
essere d’accordo. “L’ho visto descritto come
fantascienza, ma non lo vedo affatto come
fantascienza”, ha spiegato Garland.
“Non c’è niente di
‘scientifico’ in questo, tanto per cominciare. I giornalisti
vengono diffamati, spesso, da tutti i tipi di persone diverse. Dai
politici, dal pubblico. Non è necessariamente una parte di uno
spettro politico. E la verità è che se volete un governo con pesi e
contrappesi, avete bisogno di giornalisti.”
Quando uscirà Civil War?
Secondo la data riportata sul
poster, Civil
War uscirà nella primavera del 2024 negli USA. Il
pubblico potrà vedere il film in IMAX. Gregory Goodman,
Andrew Macdonald e Allon Reich produrranno il film. Le
case di produzione di Civil War sono A24 e DNA
Films.
Civil
War è scritto e diretto da Alex
Garland. Il film è interpretato da
Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee
Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e Jess
Matney.
Civil War è il
quarto film diretto da Alex Garland. Il primo,
Ex Machina, gli è valso una nomination
all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Garland ha
scritto e diretto anche
Annihilation e Men. Nel 2020, Garland
ha creato, scritto e diretto Devs, una serie
limitata di fantascienza per FX su Hulu.
Il creatore di True
Detective, Nic Pizzolatto, è finito
ancora una volta sotto tiro per aver criticato pubblicamente
True
Detective: Night Country, la quarta stagione della
serie antologica della HBO.
Pizzolatto, che è
stato la forza creativa dietro le tre stagioni precedenti, ha
recentemente detto cose non particolarmente lusinghiere su
True
Detective: Night Country e, dopo il finale di
domenica, è tornato sui social media per condividere alcune
reazioni negative che alcuni spettatori avevano pubblicato sulle
community.
Sebbene abbia poi cancellato il
post su Instagram in questione, Pizzolatto ha evidenziato i
commenti che si riferivano a True
Detective: Night Country come a un
“pasticcio” che “massacrava e si appropriava
indebitamente” del “dialogo classico di sempre” della
prima stagione, tra le altre cose.
Dopo essere stata messa al corrente
del post, la star di True
Detective: Night Country, Kali Reis
(Evangeline “Siqiññaatchiaq” Navarro), ha pubblicato su Twitter la
sua reazione al comportamento di Pizzolato. “È un vero
peccato“, ha scritto Reis. “Ma ehi, credo che se non hai
niente di buono da condividere, cagare su quello degli altri sia la
nuova onda lol“.
La nuova showrunner Issa
López, che ha co-scritto e diretto tutti e sei gli episodi
della nuova stagione, ha commentato i commenti iniziali di
Pizzolatto la scorsa settimana.
“Credo che ogni narratore abbia
un rapporto molto specifico, peculiare e unico con le storie che
crea, e qualunque siano le sue reazioni, ne ha diritto. È una sua
prerogativa. L’ho scritto con profondo amore per l’opera che ha
realizzato e per le persone che l’hanno amata. È una reinvenzione,
è diverso, ed è fatto con l’idea di sedersi intorno al fuoco e di
divertirsi, di provare dei sentimenti e di avere dei pensieri. E
chiunque voglia partecipare è il benvenuto“.
True
Detective: Night Country – e soprattutto il finale –
si è rivelato piuttosto divisivo, ma se Pizzolatto sta cercando di
far passare la stagione come una sorta di fallimento, i numeri
degli ascolti non lo confermano.
Secondo The Hollywood Reporter,
l’episodio finale è riuscito a segnare un record di prima serata
della stagione, con 3,2 milioni di spettatori multipiattaforma.
Queste cifre riflettono “la
prima messa in onda su HBO, due repliche più tardi nella notte e lo
streaming su Max“. True
Detective: Night Country ha registrato una media di
12,7 milioni di spettatori totali per episodio, diventando così la
stagione più seguita dello show.
“La testa della
lepre” e “Ragione e sentimento” sono gli
episodi 3 e 4 di Mare Fuori 4, che, dovendo
gestire le conseguenze del
finale a sorpresa della seconda puntata, virano completamente i
toni e regalano un doppio episodio di grande intensità e
drammaticità. Non solo, gli sviluppi legati a dei personaggi in
particolare porteranno grandi cambiamenti e stravolgimenti nelle
dinamiche trai protagonisti.
Mare Fuori 4, Rosa Ricci torna al
lato oscuro?
Tra coloro che vengono
investiti in pieno da quello che succede nel finale della seconda
puntata c’è ovviamente Rosa Ricci. Tarantella,
come la chiama il suo innamorato Carmine, deve assorbire un colpo
fortissimo, ora è lei la capofamiglia dei Ricci e si carica
dell’eredità criminale del padre e del fratello, quelli che nella
scala di comando dovevano guidarla nel mondo. A nulla servono le
“poesie”, come le chiama lei, di Carmine. Il ragazzo sembra ora
destinato a diventare un innamorato triste e solo, che perde
l’oggetto del suo amore. La ragazza infatti preferisce, almeno per
ora, raccogliere quella sanguinosa eredità, cosa che riposiziona il
ragazzo nella schiera dei suoi nemici naturali.
Alla loro storia, sempre
raccontata con toni quasi da tragedia teatrale, enfatizzati da
fotografia e musica, si aggiunge e si intreccia in maniera
inaspettata la storia di Cucciolo. Se nei primi due episodi ci
siamo affacciati sul passato di Rosa e di sua madre, personaggio
rimasto nel mistero che potrebbe anche tornare nella linea
temporale del presente, adesso gli sceneggiatori scelgono di
raccontarci pezzetti del passato di Cucciolo. Ma anche di Carmine.
I due non sono poi tanto diversi: due anime buone cresciute in un
mondo duro e cattivo che riescono a mantenere una loro purezza
nonostante l’inferno che attraversano. Peccato che la storia sembra
metterli adesso l’uno contro l’altro e che le conseguenze delle
scelte altrui, ancora una volta, faranno dei due delle vittime.
Scopriamo la nuova arrivata,
Alina
Negli episodi 3
e 4, Mare Fuori 4 apre anche una piccola porticina a Alina
(nella serie ancora non parla e non sappiamo nulla di lei) e
Cardiotrap, il quale sembra l’unico insieme a Beppe a trovare un
canale di comunicazione con la ragazza. Il tempo e gli altri otto
episodio della stagione ci diranno quello che abbiamo bisogno di
sapere. Non solo, gli episodi 3 e 4 di Mare Fuori
4 ci danno anche un assaggio di quello che sta
attraversando Mimmo, dilaniato tra il suo desiderio di perdono e di
redenzione e il mondo che lo trascina sul fondo, e testimone
involontario di un evento decisamente traumatico che corre il
rischio di cambiare per sempre gli equilibri della serie. Sembra
che la salvezza sia ancora molto lontana per lui, ma per fortuna
non si può dire lo stesso di Pino, che ha molto spazio in questi
episodi e che sembra finalmente aver acquisito gli strumenti per
gestire la sua rabbia, la sua “pazzia”, e affrontare il mondo come
non aveva mai fatto prima, combattendo per quello in cui crede.
La tragedia del
Comandante
Sarà invece molto
interessante capire come il pubblico accoglierà la scelte che sono
state fatte per il Comandante. L’uomo, che vive per l’IPM e per i
ragazzi rinchiusi in quel posto, subirà un danno irreparabile, una
ferita vera e propria che corre il rischio di infettarsi
(metaforicamente) e di lasciar entrare il veleno del rimpianto e
del senso di colpa in quello che, fino a questo momento, era stato
un punto fermo, un’ancora per i ragazzi. Il personaggio
interpretato da Carmine Recano ha sempre incarnato il vero e
proprio “mare fuori”, colui che costantemente crede in questi
ragazzi e li spinge a migliorarsi, un padre per tutti loro che
spesso un genitore non lo hanno mai avuto, una guida che vorrebbe
rimettere al mondo ognuno di loro, dandogli una seconda
possibilità.
La writing room di Mare
Fuori 4 spinge l’acceleratore sul dramma, questi nuovi
episodi sembrano mettere da parte ogni leggerezza e ogni tentativo
di speranza, riuscendo a giocare su toni altissimi da dramma
shakespeariano pur rimanendo estremamente sporchi e cattivi, ma
anche feriti e dilanianti, come questi ragazzi.
Il mondo di Mare Fuori si espande,
non solo con i ragazzi che dal mondo di fuori portano dentro le
mura della struttura carceraria le loro storie, i loro “che ha
fatto?”, ma anche in senso proprio. Sono sempre più frequenti gli
avvenimenti che si svolgono al di fuori dell’IPM. Il carcere è
ormai un punto di riavvio, dove i nostri anti-eroi tornano per
ripartire, dopo che si è verificato qualcosa all’esterno. Questa
scelta di ampliare i margini dell’azione rende sicuramente più
semplice inventare e elaborare nuove svolte narrative, tuttavia
sembra distrarre il fuoco della serie, il suo cuore emotivo, che
fino a questo momento era rappresentato dal desiderio di tornare a
quel mare che si vede oltre le sbarre e ricominciare a vivere.
È disponibile il trailer della
docuserie al femminile Queens: Le regine della
natura che debutterà il 5 marzo su Disney+ in Italia. Sulle
note del brano elettropop di Billie Eilish “you should see me in a
crown”, il trailer introduce gli spettatori in sei mondi iconici
governati dalle fiere matriarche del regno animale, ponendo
le basi per una serie innovativa.
Con un team di produzione composto
da donne provenienti da tutto il mondo – una novità assoluta nel
settore della storia naturale – e narrata, nella versione
originale, dalla potente voce della pluripremiata attrice
Angela Bassett (Black
Panther: Wakanda Forever, The
Flood, Good Night Oppy), Queens: Le
regine della natura mette a fuoco per la prima volta
il mondo naturale attraverso la lente femminile,
raccontando storie di sacrificio e resilienza, ma anche di
amicizia e amore. Dalle bonobo amanti della pace del bacino del
Congo alle spietate jewel bees della Costa Rica, fino
alle potenti elefantesse della Savana: osservando le loro lotte, i
successi e i dolori, è possibile capire l’importanza
dell’amore ela determinazione con cui una madre lotta
per i propri figli, come la sete di potere possa distruggere le
famiglie e come, anche di fronte alla tragedia, una madre debba
andare avanti.
Realizzata in quattro anni,
Queens: Le regine della natura si avvale di
tecnologie all’avanguardia per rivelare come le popolazioni
femminili del mondo naturale salgano al potere, spesso
affidandosi alla cooperazione e alla saggezza piuttosto che alla
forza. Le telecamere hanno catturato per la prima volta molti
momenti sbalorditivi, tra cui un infanticidio di iena, la prima
ripresa ai bonobo tra le canopie realizzata da una
piattaforma tra gli alberi, la documentazione a colori del cratere
di Ngorongoro durante la notte e un time-lapse di sviluppo di
una covata di api delle orchidee. L’episodio finale della
serie celebra le donne che si sono spinte fino ai confini della
Terra e hanno dedicato la loro vita a documentare e proteggere le
regine animali.
Queens: Le regine della
natura è prodotta da Wildstar Films per National
Geographic. Per Wildstar Films, Vanessa Berlowitz è produttrice
esecutiva e Chloe Sarosh è showrunner e sceneggiatrice. Sophie
Darlington e Justine Evans sono i direttori della fotografia della
serie. Per National Geographic, Pamela Caragol è produttrice
esecutiva e Janet Han Vissering è senior vice president of
Development and Production.
Il regista Christopher
Nolan spiega il senso di Tenet
in un nuovo affascinante video. Nolan è il regista di numerose
opere degne di nota, tra cui Interstellar,
Dunkirk,
Inception e Oppenheimer.
Nonostante una filmografia prevalentemente vincente, Tenet è
certamente uno dei titoli meno riusciti e più confusi del
regista.
Ora, un nuovo TikTok di @guywithamoviecamera vede
Christopher Nolan discutere della logistica di
Tenet. Il regista ha spiegato il concetto di
entropia, che definisce la “direzione del tempo”. Sebbene
ci siano opinioni divergenti nel campo della fisica su come
l’entropia si inserisca nel concetto di tempo, il principio di
Nolan posiziona “l’entropia come causa” della direzione
del tempo. Ciò che il pubblico vede in Tenet è il
tempo che si muove in modo “simmetrico” mentre il film esplora un
mondo in cui “sono state sviluppate macchine in grado di
cambiare la direzione del tempo per un oggetto o una persona”.
Ecco la spiegazione completa:
“Questa è la cosa divertente di
Tenet per me, è che è più difficile parlarne che semplicemente
guardarlo e capirlo. Cercherò di analizzare alcuni dei meccanismi
del film. Tenet non è un film sui viaggi nel tempo nel senso
convenzionale. Riguarda la direzione del tempo. E questo è definito
da una cosa chiamata entropia. Tutte le leggi della fisica sono
simmetriche, sono identiche qualunque sia la direzione in cui
scorre il tempo, tranne l’entropia. E nel campo della fisica si
discute se questo definisca la direzione del tempo o se mostri
semplicemente la direzione del tempo, se ne sia la causa o se sia
un prodotto.
Tenet assume questa idea di
entropia come causa. Ciò che sta accadendo in Tenet è che invece di
limitarsi a spostarsi avanti e indietro nel tempo, sono state
sviluppate macchine in grado di cambiare la direzione del tempo per
un oggetto o una persona. Quindi stai mescolando le due direzioni
del tempo all’interno della stessa scena e dello stesso fotogramma.
Non è necessario vedere causa e effetto come definiti da uno che
viene prima dell’altro. Non c’è nulla nelle leggi della fisica che
vieti di guardare il tempo in una direzione diversa. Quindi, la
scena in cui il protagonista tiene la sabbia sopra il proiettile
rovesciato e questo gli salta in mano, sei stato tu a far sì che
ciò accadesse, che tu lasci cadere o meno il proiettile, che voli o
meno sulla tua mano, deve essere la tua volontà a far sì che ciò
accada. Gran parte di Tenet è costruito come il titolo. È un
palindromo.”
Non sappiamo se questa spiegazione
sia effettivamente chiarificatrice del film e di quello che
racconta, tuttavia è interessante che Christopher
Nolan provi a forzare il linguaggio del cinema in una
maniera che possa sostenere le sue idee e la sua intuizione.
Un nuovo casting call per
Superman:
Legacy di James Gunn
prefigura una novità all’interno del film. Dal momento che i
personaggi di Clark Kent, Lois Lane e Lex Luthor sono già stati
annunciati, ci si aspettava che il cast fosse grosso modo completo,
almeno quello per i ruoli importanti. Ma adesso scopriamo che le
cose non stanno così.
Mentre il cast di Superman:
Legacy si sta preparando a iniziare le
riprese principali il mese prossimo, sembra che il casting potrebbe
non essere ancora del tutto terminato. In un nuovo rapporto di DC
Film News, hanno condiviso un casting per “un ruolo chiave” per
Superman: Legacy (che ha come titolo di produzione
Genesis).
Open Casting Call: F&A Casting is
currently seeking an actor to play a key role in 'SUPERMAN:
LEGACY'.
The character is an older, weathered man hailing from South
Asian (Indian), Kurdish, or Pakistani backgrounds. pic.twitter.com/musUEFWaJB
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU).
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Durante un recente incontro con
Deadline, a Wright è stato chiesto se tornerà come parte del cast
di The
Batman – Parte 2. Anche se “questo è il piano”, Wright
ha spiegato che deve ancora leggere la sceneggiatura, condividendo
quanto segue: “Quello è il piano. Non ho ancora letto la
sceneggiatura, ma questo è il piano.” Come a dire che fino a prova
contraria lui è dentro anche per il sequel, anche se al momento non
ha ancora letto la sceneggiatura.
I DC Studios hanno
i loro piani per il loro Batman che sarà al centro della scena in
The Brave and the Bold. Andy
Muschietti, regista di The
Flash, è stato incaricato di dirigere il progetto, che
dovrebbe essere incentrato sull’addestramento del figlio
Damian da parte di Bruce Wayne come Robin
nel nuovo DCU.
Robert Pattinson riprenderà il ruolo del
Cavaliere Oscuro in The
Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci
sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti
quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a
Clayface.
Quali sono le ultime novità su The
Batman – Parte 2?
Nell’ultimo aggiornamento
sull’attesissimo seguito, le riprese di The
Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a
marzo 2024. La star principale Robert
Pattinson riprenderà il ruolo principale,
con Matt Reevesche
tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin
tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La
data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre
2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di
dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior
incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.
Nel cast di Batman c’erano anche
Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman,
Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del
GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone,
Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore
distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e
Colin Farrell nel ruolo di Oswald
Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento
del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore,
però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far
parte del film.
In
esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 marzo
la
seconda, attesissima stagione di Call my agent –
Italia, la serie Sky Original remake del cult Dix pour
cent, come annunciato dal trailer appena
rilasciato.
Prodotta da Sky
Studios e da Palomar, la nuova stagione della serie su segreti,
manie, vizi e virtù dei protagonisti del nostro showbiz è diretta
da Luca Ribuoli e scritta da Lisa Nur
Sultan con Federico Baccomo e
Dario D’Amato.
In sei nuovi
episodi, la seconda stagione promette di tornare a divertire
svelando nuovi aspetti del dietro le quinte del mondo dello
spettacolo. Luci e ombre, humour e glamour. Al centro ancora le
vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria
agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi
soci, sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti
dello showbiz e pronti a nuove sfide: un nuovo capo, storie d’amore
inaspettate, tormenti imprevisti e tante nuove, straordinarie,
special guest.
Tornano tutti i
protagonisti della prima stagione: Michele Di
Mauro, Sara Drago, Maurizio
Lastrico e l’appena scomparsa Marzia
Ubaldi, a cui sarà dedicato il primo episodio, ancora nei
ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi,
instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi
del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica,
interpretata da Sara Lazzaro, Pierpaolo
(Francesco Russo) e Camilla (Paola
Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da
torcere agli agenti e ai loro assistenti con le loro tragicomiche
vicende fra lavoro e vita privata, anche per questa stagione dei
grandissimi nomi del nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata
nei panni di se stessi.
Le due guest del
primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop? Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi. Claudio Santamaria è la guest star del
terzo episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da
lui molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy. Volano
scintille fra le guest del quarto episodio Serena
Rossi e Davide Devenuto, suo marito.
Stremati da una frenetica maratona di interviste, si sveleranno
segreti inconfessabili. La magica voce di Elodie
potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi, anche riportare in vita
il giovane Giuliano. Ma anche i fan più adoranti possono rivelarsi
un incubo. Sabrina
Impacciatoremadrina del
Festival di Venezia è la star del sesto episodio. Calcare quel
palco è per lei un sogno che si avvera, ma Lea sa che questo ruolo
non consentirà a Sabrina alcun margine di errore.
Si intitola Damsel
il prossimo film Netflix con
protagonista Millie Bobby Brown che ormai ha trovato una
vera e propria casa professionale all’ombra della grande N rossa.
Dopo il successo travolgente con Stranger Things,
che si avvia alla sua conclusione, l’attrice ha partecipato
Enola Holmes e ora tornerà a essere un’eroina
action nel fantasy diretto da Juan Carlos
Fresnadillo. Ecco di seguito una clip dal film che
arriverà sulla piattaforma il prossimo 8 marzo.
You could cut the tension with a sword.
Damsel premieres March 8. Starring Millie Bobby Brown, Angela
Bassett, Robin Wright, Nick Robinson, and Ray Winstone. pic.twitter.com/HpCTTN0elV
Millie Bobby Brown è una damigella che
non ha bisogno di essere salvata in Damsel,
il film diretto da Juan Carlos Fresnadillo, in arrivo solo su
Netflix dall’8 marzo 2024.
In Damsel
Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe,
per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio
per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un
drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per
sopravvivere.
La prima immagine diffusa del
film The Fantastic Four
David Krumholtz,
che interpreta il fisico Izzy Rabi in Oppenheimer,
ha insistito per essere nel cast di Fantastici
Quattro, e ora che ne è stato ufficialmente escluso,
non molla l’osso.
L’attore ha dichiarato che una volta
ha “supplicato” il regista di Fantastici Quattro,
Matt Shakman, per il ruolo di Ben Grimm/La Cosa,
ruolo poi affidato a Ebon Moss-Bachrach di
The Bear. Ora, Krumholtz ha gli occhi puntati su
un altro membro della vasta scuderia Marvel.
“È stato un mio obiettivo
grande, sfacciato, far parte del MCU in qualche modo. Ho incontrato
[il regista] Matt Shakman per Ben Grimm”, ha detto Krumholtz
in una nuova intervista con Entertainment Weekly. “L’ho
incontrato solo grazie a un post su Twitter o Instagram che ho poi
cancellato due ore dopo averlo pubblicato. Ero imbarazzato. Il mio
post diceva: ‘Voglio solo partecipare alla conversazione’. Ed era
una foto della Cosa, e Matt in qualche modo l’ha vista. E ho avuto
un incontro con lui e ne abbiamo discusso. E non sono mai stato
così audace in un incontro prima, semplicemente implorando il
ruolo, semplicemente vendendo l’idea di quanto fossi impegnato e
appassionato per questo.”
Krumholtz ha poi aggiunto che pensa
che potrebbe essere un la persona giusta nel caso in cui i Fantastici
Quattro entrassero in contatto con l’Uomo
Talpa. “Non è affatto uno scherzo. Voglio dire, è una
proposta per l’Uomo Talpa, vero? Ma non lo so. Farò tutto ciò che
la Marvel mi dice”, ha aggiunto l’attore. “Probabilmente
finirò per interpretare il terapista di un supereroe. Ammettiamolo.
Purtroppo ci sono pochi guadagni per ragazzi come me in quel mondo.
Sono vecchio e non sono in alcun tipo di forma accettabile. Quindi
vediamo come funziona, se funziona.”
L’attore si è assicurato di
sottolineare che il suo desiderio di apparire non è il risultato
del successo hollywoodiano del franchise, ma piuttosto è cresciuto
come un devoto lettore di tutti i fumetti pubblicati dalla Casa
delle Idee. “Ricordo di aver pensato, quando ero bambino,
mentre leggevo questi fumetti, che sarebbero stati film fantastici,
ma non potevano farli”, ha concluso. “Non c’era la
tecnologia per realizzarli correttamente. E all’improvviso c’è
stata, e all’improvviso stavano facendo tutto bene. Ed erano fedeli
ai costumi e fedeli ad ogni piccolo dettaglio.”
Matt Shakman
(“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I
Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh
Friedman, Jeff Kaplan e Ian
Springer. La notizia del casting di Pascal era già
trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da
recenti indiscrezioni.
Pedro Pascal è noto al mondo per le sue
interpretazioni in The Mandalorian, The Last of Us
e prima ancora in Game of Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di
Mission Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph
Quinnè diventato il beniamino dei
più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things
4. Ebon Moss-Bachrach sta vivendo un momento
d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.
Sono circolate voci secondo cui il
progetto potrebbe essere stato sospeso a tempo indeterminato mentre
lo studio lavora ai prossimi film dei Vendicatori, e si diceva che
il coinvolgimento del regista Destin
Daniel-Cretton fosse in sospeso. Tuttavia, la star del
film, Simu Liu, ha ora confermato che il regista
tornerà a dirigere il sequel.
“Oh cavolo, non lo so a dire il
vero”, ha detto Liu a ComicBook.com quando gli è stato
chiesto quando potremmo rivedere il suo personaggio nel MCU.
“Voglio dire, quelle cose sono così al di sopra della mia
retribuzione. Voglio solo continuare ad esserne un fan e rispondere
ogni volta che vengo coinvolto in un film o in una storia. E mi
presento. Ma generalmente succede sempre che vieni tenuto
all’oscuro delle grandi decisioni. Ma sai, Destin è un regista
davvero speciale e siamo molto felici di averlo nel sequel. Quindi
lavorerà su questo e siamo davvero entusiasti di vedere cosa si
inventa. Penso che farà un lavoro brillante.”
Non abbiamo ancora idea di quale
trama seguirà il sequel, ma Daniel-Cretton ha confermato di avere
alcune idee per un seguito già nel 2022. “Ci sono molte idee
che avevamo all’inizio, e alcune di queste idee vengono poste sotto
forma di domande, alla fine del nostro film. Ci sono cose che
potenzialmente vorremmo esplorare in futuro. Tutto cambia così in
fretta, quindi è difficile dire quante di queste idee arriveranno
effettivamente al traguardo, ma ce ne sono molte lì.”
Shang-Chi e la leggenda dei
dieci anelli è stato diretto da Destin
Daniel Cretton e si basava su una sceneggiatura che ha
scritto insieme a Dave Callaham e Andrew Lanham. Sebbene non ci sia
stata alcuna parola ufficiale su un sequel
di Shang-Chi o quando esattamente il
personaggio riapparirà nell’universo cinematografico Marvel, il
suggerimento di Liu suggerisce che la sua prossima apparizione
potrebbe non essere troppo lontana.
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony Leung nei panni
del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe
interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il
villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime
possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti
saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Variety rivela che Clark
Backo, meglio conosciuta per aver recitato in The Changeling, si è unito a Tom Hardy in
Venom 3 di Sony
Pictures. Sfortunatamente, i dettagli del personaggio vengono
tenuti nascosti, quindi al momento non abbiamo idea di chi
interpreterà l’attrice nel trequel SONY/Marvel.
Backo ha recentemente interpretato
il ruolo di Emma al fianco di LaKeith Stanfield
nella serie limitata di Apple
TV+The Changeling, creata e prodotta
esecutivamente proprio da Kelly Marcel, regista di
Venom 3. La regista è
stata anche showrunner del dramma che ha un punteggio di Rotten
Tomatoes del 74%.
Venom 3 segue i successi al botteghino
consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di
dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha
scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del
2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di
Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e
Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom 3.
Jurassic
World 4 sarà prodotto da Steven
Spielberg attraverso Amblin Entertainment. Frank
Marshall e Patrick Crowley produrranno, e
anche David Leitch e Kelly
McCormick produrranno attraverso 87North. David
Koepp, lo
sceneggiatore originale di Jurassic Park e
Jurassic Park: il regno perduto, scriverà la
sceneggiatura.
Il progetto Jurassic
World 4 attualmente senza titolo, la cui uscita è
prevista per il 2 luglio 2025, segnerà l’inizio di una nuova trama
nella serie decennale sui dinosauri. Non è ancora chiaro se qualche
star precedente, tra cui
Bryce Dallas Howard, Chris
Pratt, Laura
Dern, Sam Neill o Jeff
Goldblum, tornerà. Koepp è già stato
co-sceneggiatore dell’originale Jurassic Park con Michael
Crichton e ha scritto il primo sequel del franchise,
Il mondo perduto: Jurassic Park. Più
recentemente, Koepp ha scritto Indiana
Jones e il quadrante del destino e il prossimo film di
Steven Soderbergh Presence.
Il più recente credito alla regia
di Edwards è stato The Creator, film di fantascienza che segue un
ex agente delle forze speciali (John David
Washington) inviato a distruggere un’arma costruita per
ribaltare l’ago della bilancia della guerra tra l’umanità e
L’intelligenza artificiale. Il film è nominato per il miglior suono
e i migliori effetti visivi agli Oscar 2024. I suoi altri film
includono Monsters del 2010 e
Godzilla del 2014.
Le riprese di Blade
Runner 2099 di Prime
Video inizieranno questa primavera. Secondo Deadline,
Blade
Runner 2099 entrerà in produzione nell’aprile
2024. Originariamente le riprese della serie dovevano essere
effettuate nell’estate del 2023, ma sono state ritardate a causa
degli scioperi della Writers Guild of America (WGA) e della Screen
Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists
(SAG-AFTRA).
Jonathan van
Tulleken, che ha diretto i primi due episodi della serie
limitata Shōgun
di FX, sarà il regista e produttore esecutivo dei primi due episodi
di Blade
Runner 2099. Sostituisce Jeremy
Podeswa, che ha abbandonato il progetto a causa di
conflitti di programmazione.
Cosa sappiamo di Blade Runner
2099?
Al momento i dettagli sulla trama
di Blade
Runner 2099 sono stati tenuti nascosti; tuttavia,
in base al titolo della serie, sembra che lo show si svolgerà 50
anni dopo gli eventi di Blade
Runner 2049 del 2017, diretto da Denis Villeneuve.
Blade
Runner 2049, invece, è ambientato 30 anni dopo
Blade Runner di Ridley Scott, uscito nel 1982.
Silka Luisa è
scrittrice, produttrice esecutiva e showrunner di Blade
Runner 2099. Ridley Scott è
produttore esecutivo insieme a Michael Green, Andrew
Kosove, Broderick Johnson, Ben Roberts, David W. Zucker, Clayton
Krueger, Cynthia Yorkin, Frank Giustra, Isa Dick Hackett, Tom
Spezialy e Richard Sharkey.
Amazon Studios ha ufficialmente
acquisito la serie per Prime
Video nel settembre 2022. “L’originale Blade
Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e
influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti
di presentare Blade Runner 2099 ai nostri clienti globali di
Prime Video“, ha dichiarato all’epoca Vernon
Sanders di Amazon, secondo Deadline. “Siamo onorati di poter
presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e
siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon
Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa,
Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei
suoi predecessori“. La data di uscita di Blade Runner 2099 non
è ancora stata fissata.
Jessica Jones non ha avuto un destino felice,
dopo una buona prima stagione, tanto che la serie non è stata
rinnovata, tuttavia sia la protagonista Krysten
Ritter, che il villain, David Tennant, hanno regalato ai fan delle
ottime incarnazioni di Jessica e di Kilgrave, l’Uomo Porpora, che,
anche se viene fatto fuori, torna a tormentare gli incubi di
Jessica stessa.
Ma ora che i Marvel Studios e
Disney+ tornano a portare sullo schermo i
personaggi Marvel raccontati da Netflix, è legittimo chiedersi se i
vecchi interpreti possano essere disposti a tornare. In occasione
dei BAFTA, David Tennant ha dichiarato: “Mi piacerebbe fare di
nuovo Kilgrave, sì, Kilgrave sarebbe fantastico. Sì, sarebbe bello,
no?”. E poi ha continuato: “Voglio dire… si è rotto
il collo, era davvero morto… ma mai dire mai nell’Universo
Marvel”.
Nei fumetti Marvel, Killgrave è un
personaggio importante nella saga Devil’s Rein, in cui Kingpin è il
sindaco di New York. Con questo in mente, non possiamo fare a meno
di chiederci se l’Uomo Porpora potrebbe in qualche modo fare il suo
ritorno nella seconda metà di Daredevil:
Born Again, in particolare se Jessica finisse per
essere coinvolta.
Anche Krysten
Ritter aveva dichiarato la sua disponibilità a tornare nel
ruolo, e anzi ha addirittura lasciato intendere, con
un recente post sui social, che questo ritorno fosse
imminente.