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The Good Doctor: ABC rinnova per la quarta stagione

The Good Doctor 3

La ABC ha rinnovato la serie drammatica di successo The Good Doctor per la quarta stagione che arriverà nel 2020-2021. La notizia è stata annunciata oggi da Karey Burke, presidente di ABC Entertainment. La serie The Good Doctor è prodotta da Sony Pictures Television e ABC Studios. ABC Studios fa parte di Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

“‘The Good Doctor è stato una pietra miliare il lunedì sera ed è una di quelle serie sentite che affronta senza paura l’incisività”, ha detto Burke. “Lo storytelling ponderato di David Shore, combinato con un cast incredibile guidato dalla performance sfumata di Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, è ciò che ha reso questa serie un successo eccezionale nelle ultime tre stagioni, e sono entusiasta di vedere dove ci porteranno dopo”

“Siamo incredibilmente grati alla ABC per tutto il suo continuo supporto e a David Shore per aver portato “‘The Good Doctor” in televisione nel momento giusto; il viaggio complicato, sorprendente ed emotivo dello spettacolo è la ricetta perfetta per ora”, ha dichiarato Jason Clodfelter, copresidente della Sony Pictures Television.

The Good Doctor è lo spettacolo più visto della ABC in questa stagione dopo 35 giorni di visione su tutte le piattaforme lineari e digitali, con una media di 15,6 milioni di visualizzatori totali con riproduzione multipiattaforma.

The Good Doctorè il miglior show televisivo della stagione nella riproduzione TV in Total Viewers, impennata di +6,41 milioni di spettatori dalla sua media Live + stesso giorno alla sua media Live + 35 giorni. Inoltre, il dramma della ABC quasi triplica la sua valutazione Live + Same Day Adult 18-49 dopo 35 giorni di riproduzione, aumentando del + 175% fino a diventare il miglior guadagno della trasmissione in questa stagione. Basato su trasmissioni originali, “The Good Doctor” è la serie numero 1 di lunedì in Total Viewers e si colloca tra le prime 10 serie della stagione in totale (n. 9).

The Good Doctor 4

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono anche produttori esecutivi.

In The Good Doctor 4 Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

 
 

Star Wars: il film di Kevin Feige sarà “unico ed emozionante”

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Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame, ha rivelato che il film di Star Wars affidato a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, sarà unico ed emozionante. L’Ascesa di Skywalker potrà anche aver messo la parola fine alla saga degli Skywalker, ma sappiamo che la Disney e la Lucasfilm non hanno alcuna intenzione di fermarsi con il franchise.

Tra i numerosi progetti in sviluppo, ci sarebbe anche un film ambientato nella Galassia lontana, lontana alla quale sta attualmente lavorando Kevin Feige. Il boss della Casa delle Idee aveva così commentato il suo coinvolgimento nella celebre saga: “Adoro quel mondo e adoro l’idea di esplorare nuovi personaggi e nuovi luoghi in quell’universo. Ma questo è tutto ciò che si può dire per ora.”

Adesso, in una recente intervista con THR, Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame, ha parlato brevemente del coinvolgimento di Feige nella saga di Star Wars, sottolineando quanto siano autentici l’amore e la passione del produttore cinematografico nei confronti del franchise:

“Star Wars è il primo vero amore di Feige”, ha spiegato Russo. “Ha un seminterrato veramente, veramente grande, pieno zeppo di memorabilia di Star Wars sufficienti a riempire un museo. Qualsiasi cosa farà con la saga, sarà appassionato, emozionante e unico.”

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In attesa di nuovi dettagli su quello che sarà il film attualmente in sviluppo per mano di Feige, ricordiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

 
 

Black Widow: una Natasha più giovane in alcuni flashback

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In Black Widow potremmo vedere alcuni flashback con una giovane Natasha Romanoff. Vedova Nera è uno dei membri fondatori degli Avengers, nonché uno dei primi supereroi ad essere stato introdotto nell’Universo Cinematografico Marvel. Nel corso della sua carriera, Scarlett Johansson è apparsa in 7 film del MCU, a partire da Iron Man 2 del 2010. In Avengers: Endgame abbiamo visto il personaggio sacrificare la propria vita per ottenere la Gemma dell’Anima, ma adesso sarà finalmente protagonista di uno standalone che i fan hanno sempre richiesto a gran voce.

In occasione del red carpet della 92esima edizione degli Oscar, Variety ha avuto l’opportunità di intervistare Paul Gooch e David White, nominati nella categoria Miglior Trucco e Acconciatura per Maleficent: Signora del Male. Parlando brevemente del loro lavoro in Black Widow, i due hanno spiegato: “Torneremo indietro nel tempo, a quando i personaggi erano molto più giovani. Abbiamo attori che interpretano gli stessi personaggi ma in età differenti.”

Essendo Black Widow il primo film interamente dedicato al personaggio di Vedova Nera, è quasi scontato che la trama racconterà delle sue origini. Sicuramente, il film spiegherà come Natasha ha incontrato Red Guardian e tutti gli altri personaggi della storia. Ad ogni modo, le parole di Gooch e White non sembrano lasciare spazio all’immaginazione: saranno gli stessi attori ad interpretare le versioni più giovani dei loro personaggi; è probabile, dunque, che verrà impiegata anche la CGI.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Fonte: ScreenRant

 
 

Oscar 2020: i top e i flop di un red carpet “neutro”

È stato un red carpet “neutro” quello degli Oscar 2020. Un anno che ha visto la rivoluzione scendere in campo per quello che riguarda i premi assegnati, si è invece rivelato molto tradizionalista e anonimo dal punto di vista dei look e dell’abbigliamento sfoggiato dalle star sul tappeto rosso sul Hollywood Boulevard.

Quest’anno, proprio a sottolineare l’austerità all’insegna della quale i vip hanno operato le loro scelte di stile, nessuno degli invitati uomini è stato inserito nella nostra gallery, con la sola eccezione del sempre magnifico Billy Porter. Tutti gli altri, con sporadiche eccezioni, si sono affidate allo smoking nero, un capo basic, oseremo dire, che non ha fatto sfigurare nessun in favore di altri. Un socialismo dello stile che, forse motivato da scelte politiche, appiattisce il brio e la bellezza del red carpet più importante dell’anno (con le dovute eccezioni, vedi Spike Lee e Timothée Chalamet).

E veniamo invece alle ospiti, attrici, produttrici, regista, alcune nominate, altre solo invitate a presentare. In poche hanno osato e ancora in meno sono riuscite a lasciare il segno. Tra le migliori, in fatto di stile, spiccano senz’altro le bionde Charlize Theron e Margot Robbie. Affidatesi rispettivamente a Dior e Chanel, le due bellissime bionde sono tra le meglio vestite, complice anche un look (anche qui) semplice che si concede solo un sorriso rosso fuoco sul viso di Margot.

Nota di merito a Natalie Portman, che accompagna un elegante Dior lungo e nero con inserti in oro con un cappotto che sui bordi porta i cognomi delle registe non nominate agli Oscar 2020. Politicamente impegnata, sì, ma con grande stile.

Non sfigura affatto anche la ex vincitrice premio Oscar, Regina King, che in un principesco Versace rosa cipria arricchito da ricami argento era tra le più eleganti e particolari della serata. La nostra preferita però è Scarlett Johansson. Una sirena d’argento (in Oscar de la Renta) con abito aderente sui fianchi e corpetto a rete metallica, Scarlett vince soprattutto per il look, che evidenzia lo sguardo e lascia libero un sorriso nude. Assolutamente radiosa.

Tra chi ha invece fatto scelte azzardate, annoveriamo da una parte Sandra Oh, che ha scelto un Elie Saab senza rinunciare al tulle, ai ricci, alle paillettes e al velluto, risultando comunque molto elegante, dall’alta Kristen Wiig, in un rosso Valentino strutturato, accompagnato da guanti neri. Probabilmente la peggiore della serata.

In un limbo di medietà, comunque gradevole, si posizionano le due vincitrice dell’Oscar per la recitazione, Laura Dern e Renee Zellwegger, e quasi tutte le altre ospiti, non particolarmente ispirate, quest’anno a voler fare bella figura su quello che, in fin dei conti, non è stato affatto il più elegante red carpet della stagione.

1I flop

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Oscar 2020: tutte le foto dei vincitori

Ecco tutti i vincitori degli Oscar 2020 fotografati con i loro premi, durante il loro discorso di ringraziamento o nel backstage. I nuovi Oscar winner!

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Oscar 2020: sorprese e snobbati alla 92° edizione

Gli Oscar 2020 hanno riservato moltissime sorprese ma anche un certo numero di film e personaggi snobbati, lasciati in un angolo e ignorati dall’Academy.

1Sorpresa: Toy Story 4 vince la migliore film d’animazione

Questa è in realtà una mezza sorpresa. Toy Story 4 è stato scelto per vincere il premio come miglior film d’animazione, ma c’è stato un momento in cui, dopo la vittoria di Missing Link ai Golden Globe e quella di Klaus agli Annie Awards, sembrava che il film potesse perdere la sua pole position. Entrambi i premi sono infatti buoni indicatori da Oscar. La divisione di questi riconoscimenti ha mostrato che Hollywood non era univocamente schierata, tuttavia è stato chiaro che l’Academy almeno non ha avuto “curiosità” e si è affidata al titolo rassicurante Pixar.

Sorpresa: Eminem ci riporta al 2002

Ci fu delusione agli Academy Awards del 2003 quando, nonostante la nomination alla migliore canzone, Eminem non si esibì in “Lose Yourself” durante la cerimonia. Non era nemmeno lì, in effetti, eppure vinse nella categoria. Ma la scorsa notte, Hollywood ha ottenuto il suo risarcimento con 17 anni di ritardo. Dopo un omaggio alle canzoni degli Oscar del passato, Eminem è apparso sul palco per eseguire il successo del 2002, brano portante della colonna sonora di 8 Mile. La folla è rimasta sicuramente sorpresa!

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Oscar 2020 commento: Parasite show ma poco spettacolo

La 92° edizione degli Academy Awards, gli Oscar 2020 (tutti i vincitori), è partita con tutti i presupposti per essere una delle cerimonie più noiose e scontate della storia del premio e di questa season awards. La (quasi) certezza dei premi che sarebbero stati assegnati e l’assenza, per il secondo anno consecutivo, di un presentatore ufficiale sembravano, su carta, elementi che avrebbero determinato il fallimento dello show e invece, come nei film più belli, la serata ha riservato sorprese e qualche momento genuinamente emozionante insieme a sporadiche ma memorabili sequenze di spettacolo.

La ABC, network che ha ancora una volta ospitato le oltre tre ore di cerimonia, ha portato a casa un risultato discreto, date le premesse, e questo grazie alle decisioni dell’Academy, che una volta tanto si è spinta oltre la sua confort zone.

È Parasite show agli Oscar 2020

parasite oscar 2020Parasite, film sud coreano, scritto e diretto da Boong Joon-Ho, ha portato a casa quattro statuette, quattro premi che rendono il film un pezzo di storia dell’Academy. Si tratta infatti del primo film in lingua non inglese ad aver vinto nella categoria più ambita, quella di Miglior Film (a chi punta il dito su The Artist, film di produzione francese diretto da Michel Hazanavicius, ricordiamo che quello era un film muto, e che l’unica battuta recitata nel film è in inglese, caso chiuso).

Non solo, Bong ha portato a casa anche i premi alla sceneggiatura, battendo l’agguerrita concorrenza di Quentin Tarantino, dato per favorito, al miglior film Internazionale, ovvero il miglior film straniero che da quest’anno cambia dicitura, in nome di una nomenclatura più inclusiva e universale, alla migliore regia, premio letteralmente strappato dalle mani di Sam Mendes, che aveva vinto ai BAFTA, ai Golden Globes e persino ai DGA.

La sorpresa è stata generale e comunque bene accolta, dato l’impatto che ha avuto Parasite in tutto il mondo. Dalla sua presentazione al Festival di Cannes 2019, dove ha vinto la Palma d’Oro, il film ha raccolto consensi a strascico, che si sono concretizzati in recensioni entusiaste e incassi importanti. E sembra quindi quasi logico che l’Academy abbia voluto tenere la scia.

Il quartetto di attori vincenti, invece, non ha sorpreso nessuno. Dai Golden Globes fino a questi Oscar 2020, Joaquin Phoenix, Renée Zellweger, Laura Dern e Brad Pitt hanno fatto un percorso netto, dritti alla meta e al premio che corona carriere incredibili e, nel caso di Zellweger, segna un ritorno importante.

Con le sorprese ai “vertici della classifica” e le retrovie abbastanza prevedibili, gli Oscar 2020 hanno visto i migliori guizzi nei molti momenti musicali, da Eminem che con Lose Yourself ha dato una scossa ad una platea (ed una compagine casalinga) addormentata, a Billie Eilish, che invece ha ammaliato tutti con la sua versione di Yesterday, come sottofondo al video In Memoriam, a Cynthia Erivo e Idina Menzel che hanno brillato con le loro performance canore.

Oscar 2020 – In Memoriam

https://www.youtube.com/watch?v=FKmqtaxIS3Y

La performance spettacolare di Janelle Monáe in apertura ha fatto intendere che il tono della serata potesse essere più vivace, e invece, dopo il discorso di ringraziamento di Brad Pitt che ha tirato in gioco anche l’impeachment trumpiano, la serata si è assestata su una costante ma diluita e poco incisiva richiesta di unione e impegno. Esemplari di questa tendenza sono stati i discorsi di ringraziamento di Phoenix e Zellwegger, ma non sufficienti a rimanere memorabili.

Quello che il pubblico italiano non ha visto, sono stati però i commercial andati in onda sulla ABC durante la serata, pubblicità davvero incredibili con protagonisti attori, registi, protagonisti delle passate edizioni degli Oscar. Certo, l’organizzazione ha comunque tentato di dare movimento alla serata, affidando il monologo iniziale a Steve Martin e Chris Rock, oppure le premiazioni a coppie comiche collaudate, come Maya Rudolph e Kristen Wiig oppure Rebel Wilson e James Corden (che si sono profusi in una auto parodia dell’orribile Cats), tuttavia non è bastato.

Un breve sketch di Olivia Colman, introduttivo alla proclamazione del miglior attore protagonista, è stato più trascinante di molti dei discorsi e delle battute preparate a tavolino dei presentatori che si sono avvicendati sul palco. Forse l’attrice britannica potrebbe essere proposta il prossimo anno come host, e fare in modo che la cerimonia sia di nuovo degna di essere seguita, al netto dei numeri musicali.

 
 

Raccontami di un giorno perfetto: trailer del film originale Netflix

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Raccontami di un giorno perfetto, il film originale Netflix con protagonisti Elle Fanning e Justice Smith.

Diretto da Brett Haley e scritto da Liz Hannah, il film si basa sull’omonimo romanzo scritto da Jennifer Niven. Echo Lake Entertainment e FilmNation Entertainment hanno prodotto il film, con Fanning, Paula Mazur, Mitchell Kaplan, Doug Mankoff, Andrew Spaulding e Brittany Kahn come produttori, mentre Hannah sarà il produttore esecutivo.

Raccontami di un giorno perfetto: quando esce e dove vederlo in streaming

Raccontami di un giorno perfetto in streaming debutterà solo su Netflix il 28 febbraio.

Raccontami di un giorno perfetto: la trama e il cast

Sconvolta dalla morte della sorella, l’introversa Violet Markey (Elle Fanning) riscopre la gioia di vivere quando incontra l’eccentrico e imprevedibile Theodore Finch (Justice Smith). Tratto dal romanzo bestseller internazionale di Jennifer Niven.

Nel cast anche Alexandra Shipp nel ruolo di Kate, Keegan-Michael Key nel ruolo di Embry, Luke Wilson come James, Kelli O’Hara nel ruolo di Sheryl, Felix Mallard nel ruolo di Roamer, Virginia Gardner nel ruolo di Amanda, Lamar Johnson nel ruolo di Charlie e Sofia Hasmik nel ruolo di Brenda.

Il romanzo

All the Bright Places è un romanzo per adulti scritto da Jennifer Niven ed è stato pubblicato per la prima volta il 6 gennaio 2015 tramite la società di edizioni Knopf Publishing Group ed è il primo lavoro per giovani adulti di Niven. All the Bright Places è scritto in uno stile soggettivo dal punto di vista dei due personaggi principali, Finch e Violet. Il romanzo è composto da brevi sezioni narrate da Finch e Violet, che generalmente si alternano tra i due personaggi. Questo stile di scrittura permette ai lettori di comprendere i cambiamenti in Violet mentre guarisce dalla morte di sua sorella e Finch mentre si ammala progressivamente più mentalmente durante il romanzo.

 
 

Billions 5: teaser promo dalla nuova stagione

Billions serie tv

Showtime ha diffuso il teaser promo di Billions 5, la quinta stagione della serie tv di Billions con protagonista Damian Lewis e Paul Giamatti.

La stagione 5 di Billions sarà presentata in anteprima domenica 3 maggio su SHOWTIME. Nella quinta stagione di Billions, Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck Rhoades (Giamatti) vedono riaccendersi la loro feroce rivalità, mentre nuovi nemici si alzano e prendono la mira. Il pioniere dell’impatto sociale Mike Prince (Stoll) rappresenta una vera minaccia per il dominio di Axe e Chuck fa la febbre con un formidabile procuratore distrettuale. Taylor Mason (Asia Kate Dillon) è costretto a tornare ad Ax Capital, dove devono lottare per proteggere i loro dipendenti e le loro risorse. Wendy Rhoades (Maggie Siff) rivaluta la sua lealtà e crea sorprendenti nuove alleanze che la mettono in contrasto sia con Chuck che con Ax. In questa stagione, la lotta per il potere diventa una lotta per la sopravvivenza e tutti i personaggi devono adattarsi o rischiare l’estinzione. Margulies interpreterà Catherine Brant, professore di sociologia della Ivy League e autore di bestseller.

Billions 5

In Billions 5 protagonisti sono il premio Oscar, vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden Globe Damian Lewis, Billions è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme. Le prime tre stagioni di Billions sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su Now Tv.

Quando tutti sono fuori per cercare vendetta, nessuno è al sicuro.  Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff), moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace, mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor Andolov (guest star John Malkovich), Taylor Mason (Asia Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon “Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad, Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e Malin Akerman.

Billions è stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross Sorkin.

 
 

Oscar 2020: i vincitori, il trionfo di Parasite

È senza dubbio Parasite il vincitore della serata che ha visto assegnare gli Oscar 2020 dall’Academy of Motion Pictures. Il film di Bong Joon-Ho, già Palma d’Oro ha portato a casa ben 4 premi Oscar, miglior film internazionale, migliore sceneggiatura, migliore regia e miglior film, il primo non in lingua inglese a vincere il riconoscimento.

I premi agli attori non hanno riservato sorprese, Phoenix, Zellwegger, Pitt e Dern portano a casa le statuette, mentre un po’ penalizzato rispetto alle aspettative è stato 1917, che porta a casa solo fotografia, missaggio sonoro e effetti visivi.

Ecco tutti i vincitori dei 92° Academy Awards, gli Oscar 2020

Miglior Film:

Parasite

Migliore attore protagonista:

Joaquin Phoenix – Joker

Migliore attrice protagonista:

Renee Zellweger – Judy

Migliore attore non protagonista:

Brad Pitt – C’era una volta a Hollywood

Migliore attrice non protagonista:

Laura Dern – Storia di un matrimonio

Regia:

Bong Joon Ho – Parasite

Sceneggiatura adattata:

Jojo Rabbit – Taika Waititi

Sceneggiatura originale:

Parasite – Bong Joon-ho, Jin Won Han

Miglior Fotografia:

1917 – Roger Deakins

Miglior film internazionale:

Parasite – Bong Joon Ho

Miglior montaggio:

Le Mans ’66 – Michael McCusker, Andrew Buckland

Miglior montaggio sonoro:

Le Mans ’66 – Don Sylvester

Miglior missaggio sonoro:

1917

Miglior Scenografia:

C’era una volta a Hollywood – Barbara Ling e Nancy Haigh

Miglior colonna sonora originale:

Joker – Hildur Guðnadóttir

Miglior canzone originale:

“I’m Gonna Love Me Again,” “Rocketman”

Trucco e capelli:

Bombshell

Migliori costumi:

Piccole Donne -Jacqueline Durran

Effetti visivi:

1917

Miglior film d’animazione:

Toy Story 4 – Josh Cooley

Corto d’animazione:

Hair Love – Matthew A. Cherry

Miglior documentario:

American Factory – Julia Rieichert, Steven Bognar

Miglior corto documentario:

Learning to Skateboard in a Warzone – Carol Dysinger

Miglior cortometraggio:

The Neighbors’ Window – Marshall Curry

 
 

Hugh Grant: 10 cose che non sai sull’attore

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Celebre interprete britannico, Hugh Grant si è reso celebre grazie ai suoi ruoli da protagonista in diverse celebri commedie romantiche. Negli anni Grant ha saputo però rinnovarsi anche attraverso ruoli di ben diverso genere, affermandosi presso un pubblico sempre più ampio, e ottenendo in più occasioni importanti riconoscimenti da parte della critica.

Ecco 10 cose che non sai su Hugh Grant.

Hugh Grant: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore diventa celebre sin dal suo debutto con il film Maurice (1987), e ottiene poi ulteriore fama grazie a film come Luna di miele (1992), Quel che resta del giorno (1993), Quattro matrimoni e un funerale (1994), Ragione e sentimento (1995) e Notting Hill (1999), con cui si consacra al grande pubblico. Negli anni successivi recita in celebri commedie come Criminali da strapazzo (2000), Il diario di Bridget Jones (2001), Love Actually – L’amore davvero (2003), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004), Che fine hanno fatto i Morgan? (2009), e poi in film di vario genere come Cloud Atlas (2012), Professore per amore (2014), Operazione U.N.C.L.E. (2015), Florence (2016), Paddington 2 (2017) e The Gentlemen (2020).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. All’inizio della propria carriera Grant ha preso parte ad episodi di diversi film televisivi come La bella e il bandito (1989), Fino al prossimo incontro (1989) e Our Sons (1991). Ha inoltre preso parte a serie come Performance (1991-1993), La tata (1996), A Very English Scandal (2018) e The Undoing (2020), dove è tra i protagonisti nel ruolo di Jonathan Sachs.

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Hugh Grant: i suoi figli

3. Ha avuto cinque figli da due donne diverse. Grant diventa padre per la prima volta nel 2011, quando dà alla luce una bambina avuta durante una breve relazione con Tinglan Hong, receptionist in un ristorante cinese. I due danno alla luce alla secondo figlio nel dicembre del 2012. Con Anna Eberstein, produttrice televisiva e attuale moglie di Grant, l’attore ha invece avuto gli altri suoi tre figli, nati rispettivamente nel 2012, 2015 e nel 2018.

Hugh Grant e la Brexit

4. Si è schierato contro la manovra politica. Nel dicembre del 2019 l’attore si è reso protagonista di una campagna porta a porta per incentivare la popolazione al voto contro la Brexit, una manovra giudicata in modo profondamente negativo dall’attore, che ha in più occasioni espresso la propria preoccupazione per le generazioni future che dovranno scontrarsi con gli effetti derivati dall’uscita dall’Europa.

Hugh Grant in Notting Hill

5. Era la prima scelta per il ruolo. Il regista del film Notting Hill ha dichiarato che Grant era la prima scelta per il ruolo di William Thacker, poiché questi era divenuto esperto nel recitare le sceneggiature di Richard Curtis, che aveva scritto anche questo film. Il personaggio è diventato tra i più celebri nella carriera dell’attore, che vi sarà sempre grato e ricorderà il momento in cui gli fu offerta la parte come uno dei punti di svolta della sua vita.

6. Era restìo all’idea di baciare Julia Roberts. L’attore dichiarò di essere stato piuttosto scontento di dover baciare l’attrice Julia Roberts, sua co-protagonista nel film. Grant disse che il motivo era la bocca di lei particolarmente grande, che lo rendeva nervoso. In seguito l’attrice ha perdonato Grant per il commento, dichiarandosi disponibile a lavorare nuovamente con lui.

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7. È simile ad un suo precedente film. Dopo aver visto il film ultimato, lo sceneggiatore Richard Curtis ha dichiarato di averlo trovato particolarmente simile al suo precedente film, Quattro matrimoni e un funerale, dove il protagonista è sempre Grant, il quale interpreta un uomo che, attraverso una serie di occasioni sociali, incontra la donna della sua vita.

Hugh Grant: il suo patrimonio

8. È un attore particolarmente ricco. Grazie alla sua lunga carriera da interprete, l’attore si è affermato come uno dei più ricchi del panorama cinematografico. Grant ha infatti un patrimonio stimato di circa 150 milioni di dollari, dovuti anche al grande successo ottenuto dai suoi film, che hanno incassato complessivamente oltre tre miliardi di dollari.

Hugh Grant: il suo 2019

9. Ha partecipato alle riprese di un atteso film. Nel 2019 Grant ha partecipato alle riprese del film The Gentlemen, dove reciterà accanto agli attori Matthew McConaughey e Henry Golding. Nel film Grant recita nel ruolo di Fletcher, maestro del crimine affianco al protagonista, interpretato ta McConaughey.

Hugh Grant: età e altezza

10. Hugh Grant è nato a Londra, Inghilterra, il 9 settembre 1960. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 
 

Sergio Castellitto: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato attore e regista italiano, Sergio Castellitto si è distinto negli anni per aver partecipato ad alcuni importanti film del panorama cinematografico nazionale, affermandosi anche grazie alle sue collaborazioni estere. Nel corso della sua carriera Castellitto ha dimostrato di saper compiere scelte non scontate, che lo hanno portato ad essere un interprete di tutto rispetto, distintosi anche per la sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai su Sergio Castellitto.

Sergio Castellitto: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Castellitto esordisce al cinema con il film Tre fratelli (1981), per poi acquistare maggiore popolarità grazie ai film Sembra morto… ma è solo svenuto (1985), Piccoli equivoci (1989), In viaggio con Alberto (1990), Stasera a casa di Alice (1990), La carne (1991), L’uomo delle stelle (1995), L’ultimo bacio (2001), L’ora di religione (2002), Caterina va in città (2003), Non ti muovere (2004), Il regista di matrimoni (2006), Le cronache di Narnia – Il principe Caspian (2008), Italians (2009), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Una famiglia perfetta (2012), La buca (2017), Fortunata (2017), Il tuttofare (2018) e Ricchi di fantasia (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera, l’attore ha preso parte a diverse produzioni televisive, tra cui i film Il grande Fausto (1995), Don Milani il priore di Barbiana (1997), Fuga per la libertà – L’aviatore (2008), Il sindaco pescatore (2016) e Aldo Moro – Il professore (2018). È inoltre noto per il ruolo di Giovanni Mari nella serie In Treatment (2013-2016), per la miniserie Padre Pio (2000) e per la fiction Pezzi unici (2019).

3. È un noto regista. Castellitto si è distinto anche per la regia di diversi lungometraggi, per la maggior parte dei quali ha anche firmato la sceneggiatura. Tra questi si annoverano Libero Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Nessuno si salva da solo (2015) e Fortunata (2017).

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Sergio Castellitto non è su Instagram

4. Non ha un profilo sul social network. Castellitto ha confermato di non possedere un profilo Instagram, preferendo probabilmente tenere lontana la propria vita privata dall’esposizione mediatica di tali piattaforme. Esiste tuttavia un fan club ufficiale, la cui pagina è seguita da un totale di 14,3 mila persone, dove è possibile trovare foto recenti e gli ultimi aggiornamenti circa i progetti dell’attore.

Sergio Castellitto: chi è sua moglie

5. È sposato con una nota scrittrice. Dal 1987 l’attore è sposato con Margaret Mazzantini, celebre scrittrice premio Strega, di cui Castellitto ha adattato i romanzi Non ti muovere, Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo per il cinema. I due hanno collaborato anche alla scrittura delle sceneggiature di tali trasposizioni, in aggiunta agli altri film da regista di Castellitto non ispirati a romanzi. La coppia ha avuto nel corso degli anni quattro figli.

Sergio Castellitto in Le Cronache di Narnia

6. Ha accettato il ruolo per i suoi figli. L’attore è tra i villain del film Le Cronache di Narnia – Il principe Caspian, dove ricopre il personaggio di Re Miraz, zio del giovane Caspian. Castellitto ha dichiarato di aver accettato il ruolo nel celebre film fantasy, poiché i suoi figli avevano particolarmente apprezzato il primo capitolo e desideravano vedere il padre prendere parte al prosieguo della saga fantasy.

Sergio Castellitto è Padre Pio

7. Ha ricoperto il ruolo del celebre frate. Nel 2000 Castellitto prende parte alla miniserie, composta da due puntate, dedicata alla figura di Padre Pio. L’attore ha affermato di essersi calato nel ruolo nel modo più approfondito possibile, e di essere rimasto talmente tanto impressionato dalla vita del frate da sognarlo ancora oggi o ripensare frequentemente a quella parte, che ha contribuito all’affermazione dell’attore anche in televisione.

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Sergio Castellitto in Pezzi unici

8. È il protagonista della fiction. Nel 2019 l’attore torna in televisione interpretando Vanni, artigiano fiorentino costretto a fare i conti con la morte del figlio Lorenzo, ex tossicodipendente. Castellitto si è dichiarato particolarmente interessato a poter dar vita ad un personaggio ferito da un dolore indicibile, il quale trova occasione di redenzione attraverso alcuni giovani ragazzi, riscoprendo la possibilità di relazioni umane autentiche.

Sergio Castellitto: i film del 2019

9. Ha preso parte alle riprese di diversi film. Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco per l’attore, che ha recitato in diversi film con cui si appresta a tornare al cinema. Tra questi vi è il film Mafia Inc, thriller canadese basato sulle vicende riguardanti una nota famiglia di mafiosi italiani. Nel film Castellitto ricoprirà il ruolo di Frank Paterno. L’attore è poi atteso nel ruolo di Gabriele d’Annunzio nel film biografico Il cattivo poeta, e con il suo ritorno alla regia per il film Un drago a forma di nuvola, scritto insieme alla moglie.

Sergio Castellitto: età e altezza

10. Sergio Castellitto è nato a Roma, Italia, il 18 agosto 1953. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 
 

Tilda Swinton: 10 cose che non sai sull’attrice

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Apprezzata per il suo talento multiforme, l’attrice Tilda Swinton si è distinta per le scelte fatte durante la sua carriere, che l’hanno portata a dar vita ad un parallelo tra film mainstream hollywoodiani e film d’autore all’avanguardia. Per il suo aspetto androgino, inoltre, la Swinton ha negli anni potuto ricoprire ogni più diverso ruolo, sfoggiando una versatilità che l’ha resa sempre più celebre e richiesta all’interno del panorama cinematografico.

Ecco 10 cose che non sai di Tilda Swinton.

Tilda Swinton: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema recitando nel film Caravaggio (1986), e ottiene grande popolarità grazie al film Edoardo II (1991). Successivamente acquisisce ulteriore popolarità recitando in film come Orlando (1992), Perversioni femminili (1996), The Beach (2000), Vanilla Sky (2001), Il ladro di orchidee (2002), Constantine (2005), Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio (2005), L’uomo di Londra (2007) e Michael Clayton (2007), con cui ottiene nuovi e ampi riconoscimenti. In seguito partecipa ai film Synecdoche, New York (2007), Burn After Reading (2008), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), … e ora parliamo di Kevin (2011), Snowpiercer (2013), Ave, Cesare (2016), Doctor Strange (2016), Okja (2017) e La vita straordinaria di David Copperfield (2019).

2. È l’attrice ricorrente di alcuni noti registi. Nel corso della sua carriera l’attrice ha dato vita a diverse importanti collaborazioni, ma più di tutti è solita partecipare ai film di tre celebri registi, che hanno fatto di lei una vera e propria musa. Questi sono Wes Anderson, per cui la Swinton ha recitato nei film Moonrise Kingdom (2012), Grand Budapest Hotel (2014), L’isola dei cani (2018) e The French Dispatch (2020); il regista italiano Luca Guadagnino, che ha voluto l’attrice per i film The Protagonist (1999), Io sono l’amore (2009), A Bigger Splash (2015) e Suspiria (2018). In ultimo la Swinton vanta anche diverse collaborazioni con il regista Jim Jarmusch, con cui ha collaborato per i film Broken Flowers (2005), The Limits of Control (2009), Solo gli amanti sopravvivono (2013) e  I morti non muoiono (2019).

3. Si è distinta come produttrice. La Swinton ha in diverse occasioni ricoperto il ruolo di produttrice, in particolare per piccoli progetti indipendenti, spendendosi così per una loro maggiore affermazione nel mercato. Tra questi si annoverano i film Io sono l’amore (2009), … e ora parliamo di Kevin (2011) e Okja (2017), di cui è anche interprete.

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Tilda Swinton: i suoi figli

4. Ha avuto due gemelli. Nel 1997 l’attrice dà alla luce due gemelli, avuti dalla sua relazione con il pittore e commediografo scozzese John Byrne. Nel 2003, tuttavia, la coppia si separa, e la Swinton si trasferisce a vivere insieme ai figli con l’artista tedesco Sandro Kopp, con cui ha una relazione dal 2004.

Tilda Swinton e David Bowie

5. Potrebbe interpretare il noto artista. Numerosi fan dall’attrice vorrebbero che fosse lei ad interpretare il celebre David Bowie in un biopic dedicato all’artista. Per il suo aspetto androgino, non sarebbe poi la prima volta che la Swinton ricopre un ruolo maschile. Questa aveva inoltre collaborato con lo stesso Bowie per il videoclip del brano The Stars (Are Out Tonight).

Tilda Swinton in Le cronache di Narnia

6. Non conosceva il romanzo. L’attrice è stata la prima scelta per il ruolo della malvagia Jadis, la strega bianca del film Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio. Tuttavia la Swinton ha affermato che quando le fu proposto il personaggio non conosceva il romanzo e che solo a quel punto lo lesse per avere un’idea più chiara del progetto.

Tilda Swinton in Suspiria

7. Ha interpretato più ruoli. Nel film Suspiria, remake della celebre opera di Dario Argento, l’attrice ricopre diversi ruoli, il più dei quali sotto un pesante trucco che rende impossibile riconoscerla. Il principale personaggio da lei interpretato è quello di madame Viva Blanc, severa insegnante di danza, ma è possibile ritrovare la Swinton anche nei panni della malvagia strega Helena Markos e nel dottor Jozef Klemperer, sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi.

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Tilda Swinton in Doctor Strange

8. Ha ricevuto critiche per la sua scelta. Quando fu reso noto che l’attrice era stata scelta per il ruolo dell’Antico nel film Doctor Strange, questa e la produzione ricevettero critiche per l’ennesimo caso di un attore caucasico che interpreta un personaggio orientale. La scelta fu tuttavia spiegata con motivi politici, avvalorata dal fatto che la particolare fisionomia dell’attrice la rende quanto più neutra nella rappresentazione etnica del personaggio.

Tilda Swinton è Orlando

9. È la protagonista del film tratto dall’opera della Woolf. Nel 1992 l’attrice ricopre il ruolo di Orlando, aspirante poeta, il quale dall’epoca elisabettiana viaggia attraverso i secoli fino ai primi del ‘900 senza mai invecchiare. La Swinton si è detta particolarmente affezionata a questo romanzo di Virginia Woolf, tanto da volerne realizzare una trasposizione cinematografica. Con il suo ritratto del protagonista l’attrice dà vita ad una delle più celebri interpretazioni androgine del cinema, consacrandosi come interprete delle diversità.

Tilda Swinton: età e altezza

10. Tilda Swinton è nata a Londra, Inghilterra, il 5 novembre 1960. L’attrice è alta complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Noah Centineo: 10 cose che non sai sull’attore

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Celebre per aver preso parte ad alcune popolari commedie sentimentali, l’attore Noah Centineo ha potuto affermarsi in breve tempo grazie ai suoi ruoli cinematografici e televisivi. Con un ampio seguito di fan, l’attore vive infatti da un paio d’anni un periodo d’oro, che lo ha visto particolarmente richiesto in progetti spesso differenti gli uni dagli altri. Ecco 10 cose che non sai di Noah Centineo.

1Parte delle cose che non sai sull’attore

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Noah Centineo in Austin & Ally

5. È stato il suo debutto televisivo. Nel 2011 l’attore partecipa nel ruolo di Dallas alla serie di Disney Channel Austin & Ally, incentrata su due ragazzi caratterialmente opposti che, con la passione per la musica, diventeranno particolarmente popolari vincendo le loro paure. Centineo ha in particolare recitato negli episodi Secrets & Songbooks, Club Owners & Quinceaneras e World Records & Work Wreckers.

Noah Centineo in Tutte le volte che ho scritto ti amo

4. Ci ha messo un po’ per stringere amicizia con la protagonista. Nel film distribuito da Netflix Tutte le volte che ho scritto ti amo, l’attore recita insieme all’attrice Lana Condor. Durante un’intervista, Centineo ha raccontato che durante i primi giorni sul set i due non avevano ancora stretto un legame. L’attore cercò di farsi intraprendente chiedendo alla co-protagonista di ripassare insieme le battute, ma lei declinò gentilmente l’invito. In seguito sono tuttavia diventati migliori amici.

3. Ha annunciato il sequel con un post su Instagram. Tramite il proprio profilo Instagram l’attore ha comunicato ai fan che Netflix aveva deciso di dare un sequel al fortunato film. In P.s. Ti amo ancora, in arrivo il 12 febbraio 2020 sulla piattaforma streaming, sarà possibile scoprire quali evoluzioni ha assunto la storia d’amore tra Lara Jena e Peter, i due protagonisti.

Noah Centineo in Swiped

2. È il protagonista del film. Tra gli altri lungometraggi interpretati dall’attore nell’ultimo periodo vi è Swiped, che ruota intorno al personaggio di Lance Black, interpretato da Centineo, il quale decide di realizzare un’app di incontri che possa aiutarlo a portare il proprio successo con le donne ad un altro livello.

Noah Centineo: età e altezza

1. Noah Centineo è nato a Miami, in Florida, Stati Uniti, il 9 maggio 1996. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

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Ben Affleck: 10 cose che non sai sull’attore

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Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Tra le più celebri personalità di Hollywood vi è Ben Affleck, attore, regista e produttore che negli anni si è affermato grazie ad alcuni brillanti ruoli in film particolarmente celebri. Da anni uno dei nomi di punta dell’industria, Affleck ha saputo distinguersi per la sua poliedricità, ottenendo alcuni tra i più ambiti riconoscimenti cinematografici.

Ecco 10 cose che non sai di Ben Affleck.

Ben Affleck: i suoi film

1. È stato protagonista di celebri lungometraggi. Affleck debutta al cinema con il film Buffy – L’Ammazza Vampiri (1992), ma ottiene celebrità grazie ai suoi ruoli nei film La vita è un sogno (1993) e Generazione X (1995). Successivamente recita nei film Will Hunting – Genio ribelle (1997), Armageddon – Giudizio finale (1998) e Shakespeare in Love (1998) che ne aumentano la popolarità. Da quel momento prende parte a celebri film come Dogma (1999), Pearl Harbor (2001), Daredevil (2003), Amore estremo (2003), Jersey Girl (2004), La verità è che non gli piaci abbastanza (2008), The Company Men (2010), The Town (2010), Argo (2012), To The Wonder (2012), L’amore bugiardo – Gone Girl (2014), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), The Accountant (2016), La legge della notte (2016), Justice League (2017), Triple Frontier (2019), Tornare a vincere (2020) e Il suo ultimo desiderio (2020).

2. È un apprezzato regista. Nel 2007 Affleck debutta alla regia con il film Gone Baby Gone (2007), seguito da The Town (2010). Entrambi i film ottengono un ottimo riscontro da parte della critica, che apprezza le qualità registiche di Affleck. Il successo avviene con Argo (2012), suo terzo film, che vince l’Oscar come miglior film. Nel 2016 dirige invece La legge della notte.

3. Ha vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura. Oltre ad aver scritto le sceneggiature dei propri film, Affleck è noto per essere, insieme all’amico Matt Damon, l’autore della sceneggiatura del film Will Hunting – Genio ribelle. Proprio per questo loro scritto, i due vinsero l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, imponendosi sin da giovanissimi all’interno dell’industria hollywoodiana.

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Ben Affleck: chi è sua moglie

4. È stato sposato. Dopo aver conosciuto l’attrice Jennifer Garner sul set dei film Pearl Harbor e Daredevil, i due si sposano nel giugno del 2005. Dalla loro relazione nascono tre figli, rispettivamente nel 2005, nel 2009 e nel 2012. Dopo dieci anni di matrimonio, tuttavia, nel giugno del 2015 la coppia annuncia l’intenzione di divorziare, avviando la pratica nel 2017. Nonostante ciò hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti, e di voler continuare a crescere i figli insieme.

Ben Affleck e suo fratello

5. Suo fratello è un noto attore. Affleck ha un fratello minore, Casey Affleck, anch’egli attore e vincitore di un premio Oscar. I due hanno in più occasioni condiviso il set, sia recitando insieme nel film Will Hunting – Genio ribelle, sia nei ruoli di attore e regista per il film The Town. Gli Affleck sono una delle coppie di fratelli più note dell’attuale panorama cinematografico, ed entrambi hanno raggiungo importanti traguardi in tale campo, manifestando sempre il loro supporto reciproco.

Ben Affleck: il suo fisico

6. È stato criticato per il suo crollo fisico. Tra i motivi per cui Affleck è noto presso il grande pubblico vi è anche la sua imponenza. L’attore, particolarmente alto, ha infatti sfoggiato in più occasioni un fisico particolarmente scolpito e allenato per i ruoli d’azione previsti per alcuni film da lui interpretati. Negli ultimi anni tuttavia l’attore ha ricevuto critiche per il suo decadimento fisico, dalle quali si è difeso affermando che è la conseguenza di alcuni difficili momenti famigliari e della sua dipendenza dall’alcol.

Ben Affleck è Batman

7. Ha ricevuto critiche per il suo casting. Nel 2016 l’attore ricopre il ruolo del celebre supereroe nel film Batman v Superman. Affleck è stato ampiamente criticato, giudicato una scelta errata per il ruolo. Egli ha affermato di aver evitato di leggere ogni commento negativo per evitare di esserne influenzato, e ha cercato di dar vita ad una versione differente del personaggio, che ha infine riscosso l’apprezzamento da parte di una fetta di fan del cavaliere oscuro.

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8. Ha acquisito molta massa muscolare. Per dar vita ad una nuova versione del personaggio di Batman, l’attore ha messo su circa dieci chili di muscoli, raggiungendo il livello di solo l’8% di massa grassa nel suo corpo. Quello di Affleck è infatti un Batman particolarmente possente, ma che si dimostra anche appesantito dagli anni.

Ben Affleck, oggi

9. È pronto a tornare al cinema. Dopo un periodo di silenzio in cui l’attore ha avuto modo di risolvere alcuni problemi personali, Affleck è pronto a tornare al cinema recitando nel film Tornare a vincere, dove interpreta un ex promessa della pallacanestro che trova una possibilità di riscatto nell’allenare una squadra giovanile. Un ruolo particolarmente sentito da Affleck, per un film da lui anche prodotto.

Ben Affleck: età e altezza

10. Ben Affleck è nato a Berkeley, in California, Stati Uniti, il 15 agosto 1972. L’attore è alto complessivamente 192 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 
 

Henry Golding: 10 cose che non sai sull’attore

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Di origine malaysiana, l’attore Henry Golding intraprende la propria carriera prima come conduttore televisivo e in seguito come attore cinematografico. In pochi anni recita in alcune tra le commedie di maggior successo, affermandosi così presso il grande pubblico. Particolarmente richiesto, Golding sembra ora essere in cerca del ruolo che possa consacrarne popolarità e carriera.

Ecco 10 cose che non sai di Henry Golding.

Henry Golding: i suoi film

1. È stato protagonista di una celebre commedia. Nel 2018 l’attore esordisce al cinema nel ruolo di Nick Young nel film Crazy Rich Asians, commedia campione d’incassi della stagione che permette subito a Golding di ottenere una buona popolarità nell’ambiente hollywoodiano. Prende poi parte con un ruolo di rilievo al film thriller Un piccolo favore (2018), dove recita accanto alle attrici Anna Kendrick e Blake Lively, mentre durante il periodo natalizio del 2019 è al cinema con la commedia sentimentale Lash Christmas, dove recita con l’attrice Emilia Clarke. Nel 2020 sarà invece tra i protagonisti del nuovo film di Guy Ritchie, intitolato The Gentlemen.

2. Ha condotto diversi programmi televisivi. Prima di diventare un noto attore di Hollywood, Golding ha lavorato in più occasione come conduttore di alcuni programmi documentaristi come Welcome to the Railworld Malaysia (2012), The Travel Show (2014), Welcome to the Railworld Japan (2015) e Surviving Borneo (2017). La maggior parte di questi programmi sono stati trasmessi su note emittenti come BBC World News o Discovery Channel Asia, che hanno permesso all’attore di ottenere una prima visibilità.

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Henry Golding è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità quotidiane o luoghi visitati, ma non mancano anche numerose immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete. Diverse sono anche le foto scattate in momenti di svago, o ancora durante le premier a cui Golding ha preso parte.

Henry Golding: chi è sua moglie

4. La sua è una storia d’amore da film. Durante le celebrazioni di Capodanno, il 1 gennaio del 2011 l’attore incontra in un locale Liv Lo, presentatrice televisiva ed istruttrice di yoga. Dopo una serata in cui si erano limitati ad osservarsi, i due hanno infine trovato il coraggio di parlarsi, dandosi appuntamento per rivedersi. Hanno poi intrapreso una relazione coronatasi, nell’agosto del 2016, con il matrimonio.

Henry Golding in Crazy Rich Asians

5. Aveva rifiutato il ruolo. Quando fu contattato per la parte da protagonista nel film Crazy Rich Asians, Golding rifiutò più volte l’offerta, non sentendosi adeguato al ruolo e avendo all’attivo solo esperienze da conduttore. Fu soltanto quando il regista si presentò fisicamente da lui per parlare del progetto che Golding si convinse ad accettare la parte, che gli avrebbe poi aperto le porte di Hollywood.

6. Ha dovuto ridurre la propria luna di miele. Nel momento della pre-produzione del film, l’attore si era da poco sposato ed aveva intrapreso il tradizionale viaggio per la luna di miele. Tuttavia fu costretto a rientrare in anticipo, poiché i produttori avevano fissato una prima prova tra Golding e l’attrice Constance Wu, scelta per il ruolo di protagonista femminile.

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Henry Golding in Last Christmas

7. Ha recitato nel film natalizio. Nel film Last Christmas l’attore ricopre il ruolo di Tom, e proprio il suo personaggio è al centro di un importante snodo narrativo. Golding ha dichiarato di essere rimasto particolarmente sorpreso quando questo gli fu rivelato, dovendo a quel punto esercitarsi a partire da quello spunto ed evitare che altri potessero intuire di cosa si trattava. Un compito che ha richiesto tutta la concentrazione possibile da parte dell’attore.

Henry Golding ed Emilia Clarke

8. Ha recitato a stretto contatto con la celebre attrice. Per rendere credibile il rapporto tra i due protagonisti, Golding e l’attrice Emilia Clarke hanno trascorso diverso tempo insieme, imparando a conoscersi e a stabilire una chimica di coppia. Golding ha scherzosamente ammesso di aver approfittato della presenza della Clarke per cercare di farsi rivelare il finale di Il Trono di Spade, senza ottenere risultati.

Henry Golding in The Gentlemen

9. Sarà il villain del film. Nell’atteso film The Gentlemen, l’attore si ritroverà a ricoprire il ruolo di Dry Eye, il villain che si contrapporrà al personaggio interpretato da Matthew McConaughey. L’attore ha dichiarato di aver accettato il ruolo anche per liberarsi dall’etichetta di attore per commedie, potendo così finalmente dar vita ad un personaggio per lui inedito.

Henry Golding: età e altezza

10. Henry Golding è nato a Betong, in Malesia, il 5 febbraio 1987. L’attore è alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 
 

Oscar 2020, le foto dal red carpet: tutti gli ospiti della serata

La serata fresca e la leggera pioggia che hanno “funestato” il tappeto rosso srotolato nelle ultime ore sul Hollywood Boulevard, davanti al Dolby Theatre non hanno scoraggiato le star nominate e invitate alla serata degli Oscar 2020. La passerella è stata infatti (come da tradizione) affollata di vip, ospiti, nominati e presentatori, tutti al loro meglio per la serata più importante dell’anno. Ecco il red carpet degli Oscar 2020.

1Florence Pugh

 

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2020 Spirit Awards: tutti i vincitori dei premi al cinema indie americano

The Farewell – Una Bugia Buona

Come da tradizione, 24 ore prima della cerimonia degli Oscar, che celebra il meglio di Hollywood e dell’industria cinematografica americana, vengono assegnati gli Spirit Awards, i premi al cinema indipendente americano.

Ma come quest’anno, con pochissime eccezioni, i titoli nominati e quelli che saranno i vincitori differiscono in maniera quasi diametrale, dal momento che il vincitore della categoria Miglior Film è stato Una Bugia Buona – The Farewell, neanche nominato agli Oscar, mentre Diamanti grezzi, ugualmente ignorato dall’Academy, ha vinto tre premi molto importanti, regia, montaggio e Adam Sandler miglior protagonista.

Ecco di seguito tutti i vincitori dei 2020 Spirit Awards

Best Feature
A HIDDEN LIFE
CLEMENCY
THE FAREWELL (Winner)
MARRIAGE STORY
UNCUT GEMS

Best Director
Robert Eggers – THE LIGHTHOUSE
Alma Har’el – HONEY BOY
Julius Onah – LUCE
Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS (Winner)
Lorene Scafaria – HUSTLERS

Best First Feature
BOOKSMART (Winner)
THE CLIMB
DIANE
THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
THE MUSTANG
SEE YOU YESTERDAY

Best Female Lead
Karen Allen – COLEWELL
Hong Chau – DRIVEWAYS
Elisabeth Moss – HER SMELL
Mary Kay Place – DIANE
Alfre Woodard – CLEMENCY
Renée Zellweger – JUDY (Winner)

Best Male Lead
Chris Galust – GIVE ME LIBERTY
Kelvin Harrison Jr. – LUCE
Robert Pattinson – THE LIGHTHOUSE
Adam Sandler – UNCUT GEMS (Winner)
Matthias Schoenaerts – THE MUSTANG

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Best Supporting Female
Jennifer Lopez – HUSTLERS
Taylor Russell – WAVES
Zhao Shuzhen – THE FAREWELL (Winner)
Lauren “Lolo” Spencer – GIVE ME LIBERTY
Octavia Spencer – LUCE

Best Supporting Male
Willem Dafoe – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Noah Jupe – HONEY BOY
Shia Labeouf – HONEY BOY
Jonathan Majors – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
Wendell Pierce – BURNING CANE

Best Screenplay
Noah Baumbach – MARRIAGE STORY (Winner)
Jason Begue, Shawn Snyder – TO DUST
Ronald Bronstein, Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS
Chinonye Chukwu – CLEMENCY
Tarell Alvin Mccraney – HIGH FLYING BIRD

Best First Screenplay
Fredrica Bailey, Stefon Bristol – SEE YOU YESTERDAY (Winner)
Hannah Bos, Paul Thureen – DRIVEWAYS
Bridget Savage Cole, Danielle Krudy – BLOW THE MAN DOWN
Jocelyn Deboer, Dawn Luebbe – GREENER GRASS
James Montague, Craig W. Sanger – THE VAST OF NIGHT

Best Cinematography
Todd Banhazl – HUSTLERS
Jarin Blaschke – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Natasha Braier – HONEY BOY
Chananun Chotrungroj – THE THIRD WIFE
Pawel Pogorzelski – MIDSOMMAR

Best Editing
Julie Béziau – THE THIRD WIFE
Ronald Bronstein, Benny Safdie – UNCUT GEMS (Winner)
Tyler L. Cook – SWORD OF TRUST
Louise Ford – THE LIGHTHOUSE
Kirill Mikhanovsky – GIVE ME LIBERTY

John Cassavetes Award
BURNING CANE
COLEWELL
GIVE ME LIBERTY (Winner)
PREMATURE
WILD NIGHTS WITH EMILY

Robert Altman Award
Storia di un Matrimonio

Best Documentary
AMERICAN FACTORY (Winner)
APOLLO 11
FOR SAMA
HONEYLAND
ISLAND OF THE HUNGRY GHOSTS

Best International Film
INVISIBLE LIFE, Brazil
LES MISERABLES, France
PARASITE, South Korea (Winner)
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE, France
RETABLO, Peru
THE SOUVENIR, United Kingdom

Piaget Producers Award
Mollye Asher
Krista Parris
Ryan Zacarias

Someone to Watch Award
Rashaad Ernesto Green – PREMATURE
Ash Mayfair – THE THIRD WIFE
Joe Talbot – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO

Truer Than Fiction Award
Khalik Allah – BLACK MOTHER
Davy Rothbart – 17 BLOCKS
Nadia Shihab – JADDOLAND (Winner)
Erick Stoll & Chase Whiteside – AMÉRICA

Annual Bonnie Award
Marielle Heller
Lulu Wang
Kelly Reichardt (Winner)

 
 

Oscar 2020 previsioni: chi vincerà, chi dovrebbe vincere

Oscar 2019

Domenica notte verranno assegnati gli Oscar 2020 (qui le nomination) e, mentre alcune previsioni per i 92° Academy Awards sono scontate, è divertente “giocare” a “chi vincerà e chi dovrebbe vincere”, tenendo d’occhio da una parte le probabilità e quello che la stagione dei premi ha raccontato fino a questo momento, e dall’altra i meriti effettivi di una performance (nella recitazione, nella scrittura, nella regia) rispetto ad un’altra.

Ecco chi vincerà e chi dovrebbe vincere nelle categorie principali agli Oscar 2020

1Migliore film internazionale

Parasite

VINCERÀ: Parasite

La vittoria di Parasite in questa categoria è la scommessa più sicura della prossima notte degli Oscar. Il primo film sudcoreano mai nominato per la categoria ha altre cinque nomination tra cui fotografia, regia e sceneggiatura. Certo, Dolore e Gloria, per la Spagna, ha anche una nomination per il migliore attore (Antonio Banderas), mentre Parasite non compare nella categoria, ma gli attori del sindacato di Hollywood hanno assegnato il SAG al cast, la prima volta che un cast non inglese vince un tale riconoscimento.

DOVREBBE VINCERE: Dolore e Gloria

Si tratta del migliore film di Almodovar da moltissimo tempo, un film tanto intimo quanto universale che si avvale di performance intense e di una sensibilità incredibile. Il regista madrileno è al suo meglio, e sarebbe bello se vincesse in questa categoria, visto che il principale favorito, Parasite, potrebbe spuntarla in una delle altre 5 categorie in cui è nominato.

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Oscar 2020: la cerimonia in diretta su Sky Cinema

Oscar 2019

È arrivato come ogni anno l’appuntamento più atteso dal mondo del cinema: nella notte tra il 9 e il 10 febbraio Sky trasmetterà in diretta la 92ª edizione degli Academy Awards®. Appuntamento dalle 22.45 su Sky Cinema Oscar® (canale 303 di Sky) per la magica Notte degli Oscar 2020 con il Red Carpet e tutte le premiazioni dal Dolby Theatre di Los Angeles. La diretta della cerimonia sarà trasmessa anche su Sky Uno (dalle 00.30) e in chiaro su TV8 (dalle 23.50).

Dagli studi Sky Francesco Castelnuovo accompagnerà gli spettatori per l’intera serata, commentando i momenti salienti insieme al “Cinemaniaco” Gianni Canova e la giornalista di Sky Cinema Barbara Tarricone. Insieme a loro, ospiti in studio la giornalista di Sky TG24 Denise Negri, il ristoratore, musicista e showman Joe Bastianich, il giornalista esperto di moda Ildo Damiano e l’attrice Euridice Axen.

La Notte degli Oscar® 2020 sarà riproposta integralmente lunedì 10 febbraio su Sky Cinema Oscar® a partire dalle 10.45 circa, mentre in prima serata l’appuntamento con “Il meglio della Notte degli Oscar® 2020” sarà in onda dalle 21.15 su Sky Cinema Oscar® e su Sky Uno, disponibile anche on demand su Sky e NOW TV.

Tutte le notizie e gli aggiornamenti sulla programmazione e sul live sono disponibili su skycinema.it/oscar, sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter di Sky Cinema.

 
 

A Quiet Place 2: al cinema dal 16 aprile

A quiet palce parte II

Arriva al cinema il 16 aprile A Quiet Place 2, sequel del thriller horror rivelazione della scorsa stagione cinematografica, con 341 milioni di dollari incassati nel mondo. Il secondo capitolo comincia proprio lì dove era terminato il primo: tra suspense e il terrificante silenzio ci fa scoprire qualcosa di più sull’invasione delle misteriose creature che infestano il pianeta. Dietro la macchina da presa torna John Krasinski, regista e sceneggiatore, con lui la moglie e protagonista Emily Blunt, insieme a Millicent Simmonds e Noah Jupe, componenti della famiglia Abbot; al cast conosciuto si aggiunge Cillian Murphy (Peaky Blinders, DunkirkInception), che preparerà i protagonisti ai pericoli del mondo “esterno”.

A Quiet place II sarà il primo film di Paramount Pictures distribuito in Italia da Eagle Pictures, in sala dal 16 aprile.

A Quiet Place II: il trailer del film con Emily Blunt

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

 
 

Andrà tutto bene, dal 19 marzo il nuovo film di Francesco Bruni

Andrà tutto bene

Arriverà il prossimo 19 marzo, distribuito da Vision Distribution, il nuovo film di Francesco Bruni, dal titolo Andrà tutto bene.

Nel cast del film KIM ROSSI STUART, LORENZA INDOVINA, BARBARA RONCHI, GIUSEPPE PAMBIERI, RAFFAELLA LEBBORONI,
FOTINÍ PELUSO, TANCREDI GALLI, NICOLA NOCELLA.
Il film è prodotto da PALOMAR con VISION DISTRIBUTION.

Andrà tutto bene – sinossi

La vita di Bruno Salvati è in una fase di sospensione.  I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il suo prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto.  E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.

Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il  primo obiettivo è trovare un donatore compatibile di cellule staminali: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura.

Il padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.

Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, con la certezza in fondo al cuore che per loro Andrà tutto bene.

 
 

Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo, trailer italiano

Illumination Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo.

Arriverà al cinema il prossimo 27 agosto Minions 2: come Gru diventa cattivissimo, la seconda avventura dei personaggi tutti gialli della Illumination che si congiungeranno con il loro padrone originale, Gru, alla scoperta di come il piccolo è diventato il più cattivo di tutti.

Minions è un film d’animazione del 2015 diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. Il film è uno spin-off/prequel dei film Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e Cattivissimo me 3 e vede come protagonisti i minions, personaggi creati da Sergio Pablos. 

 
 

Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

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Kevin Feige non ha ancora rivelato in che modo il Deadpool di Ryan Reynolds verrà integrato all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel ora che la Disney ha acquisito i diritti di sfruttamento sul personaggio.

Wade Wilson ha funzionato sul grande schermo in maniera spettacolare, e la risposta del pubblico ai film r-rated usciti sotto la Fox è stata davvero incredibile. L’ingresso di Deadpool nel MCU potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per tantissimi personaggi dell’Universo Marvel di essere protagonisti di un film vietato ai minori.

Ecco di seguito 10 personaggi che ci piacerebbe vedere in un film R-Rated come Deadpool 3

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Peter Parker – in particolare l’incarnazione del personaggio di Tom Holland – è una delle figure più tenere e innocenti dell’Universo Marvel. Parte del divertimento nelle sue interazioni con Tony Stark è dovuta proprio a quell’innocenza che viene spesso a scontrarsi con la persona sfacciata e disinteressata di Tony.

Una collaborazione con Wade Wilson in un film r-rated renderebbe tutto ancora più divertente. L’accordo tra Sony e Disney potrebbe impedirlo, ma è certo che i fan della Marvel perderebbero la testa se il Deadpool di Reynolds e lo Spidey di Holland dovessero mai comparire insieme sullo schermo…  

Fonte: ScreenRant

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Downton Abbey in home video, clip esclusiva dai contenuti speciali

Downton Abbey, il fenomeno globale celebrato in tutto il mondo fa ritorno nelle case dei propri fan con le edizioni Dvd, Blu-ray e Digital HD a partire dall’11 febbraio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

 

Dopo essersi guadagnato una A su CinemaScore, il film – definito dai critici “una vera e propria lettera d’amore ai fan” – arriva in home video con una grande varietà di contenuti speciali, tra cui dietro le quinte esclusivi con il cast, scene eliminate ed un recap della serie completa che trasporta il pubblico in un’altra epoca.

Basato sulla premiata serie televisiva, il film di Downton Abbey vede il ritorno del cast originale affiancato da alcuni nuovi personaggi. L’incredibile gruppo di attori è stato oggetto di plauso da parte della critica e definito “divertente e affascinante come sempre”. Il film racconta le vicende della famiglia Crawley un anno dopo la conclusione della serie Tv, nel bel mezzo dei preparativi per l’evento più importante delle loro vite: una visita da parte della famiglia reale. Unitevi allo sfarzo, allo stile e allo spettacolo, godetevi lo scandalo, le storie d’amore e l’intrigo che si scatenano durante i preparativi per la speciale visita tra la famiglia più amata dai fan e i suoi domestici. Ideato e scritto dallo sceneggiatore e produttore della serie Julian Fellowes, il film è prodotto da Gareth Neame e Liz Trubridge.

Il film sarà inoltre disponibile per i fan più affezionati nell’esclusiva HIGHCLERE CASTLE LIMITED EDITION, nel doppio formato Dvd e Blu-ray del film racchiusi in un packaging premium imperdibile, che comprende un album fotografico da collezione e alcune delle migliori ricette preparate nella cucina di Downton.

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI DVD E BLURAY:

  • Scene eliminate
  • Conversazioni con il cast
  • La visita reale
  • Fedele agli anni ‘20
  • Benvenuti a Downton Abbey
  • Il genio di Julian Fellowes
  • Commento al Film con il Regista Michael Engler
  • E molto altro!
 
 

Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

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All’inizio del mese di gennaio, Rian Johnson aveva rivelato di essere al lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out, il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande schermo.

Adesso, come apprendiamo grazie a Deadline, la Lionsgate ha ufficialmente dato il via libera al sequel, come confermato alla fonte da Jon Feltheimer, CEO della casa di distribuzione e produzione americana. Lo stesso Feltheimer ha dichiarato che le riprese del sequel sono “imminenti”: ipotizziamo, quindi, che la sceneggiatura del nuovo film – firmata nuovamente da Johnson – sia già pronta o comunque in fase di revisione.

Precedentemente, Rian Johnson aveva spiegato che il nuovo film sarà incentrato su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il detective Benoît Blanc: fatta eccezione per Daniel Craig, il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.

Ricordiamo che Cena con delitto – Knives Out è stato un grande successo al botteghino: a fronti di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

LEGGI ANCHE – Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

 
 

Margot Robbie è ancora interessata a Gotham City Sirens

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Dopo Birds of Prey, Margot Robbie è ancora interessata a tornare nei panni di Harley Quinn in Gotham City Sirens, uno dei quattro progetti dedicati alla Mattacchiona che la Warner Bros. ha messo in cantiere dopo l’uscita di Suicide Squad. Nel film – che stando alle recenti dichiarazioni del regista David Ayer è ancora nei panni della major -, Harley Quinn avrebbe dovuto combattere contro i criminali di Gotham al fianco di Catwoman e Poison Ivy. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale prima di Birds of Prey: i piani sono poi cambiati, e alla fine la Warner (con l’approvazione della stessa Robbie) ha optato per la realizzazione della pellicola diretta da Cathy Yan.

Adesso, in una recente intervista con ScreenRant proprio in occasione della promozione di Birds of Prey, è stata proprio Margot Robbie a rivelare di essere ancora interessata al progetto Gotham City Sirens e che amerebbe esplorare la relazione tra Harley, Catwoman e Poison Ivy sul grande schermo. Allo stesso tempo, però, l’attrice ha ammesso: “Non so cosa la Warner sia intenzionata a fare adesso con Harley Quinn… se Gotham City Sirens, un sequel di Birds of Prey o un’altra cosa ancora.” 

Sappiamo che il prossimo progetto in cui ritroveremo Harley Quinn è The Suicide Squad, il riavvio cinematografico della Task Force X che sarà scritto e diretto da James Gunn. Probabilmente, soltanto una volta che Birds of Prey avrà terminato la sua corsa al box office e la Robbie avrà concluso le riprese del cinecomic di Gunn, la Warner Bros. renderà pubblici i suoi piani sul futuro della Mattacchiona al cinema.

LEGGI ANCHE – Birds of Prey, recensione del film con Margot Robbie

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale italiane il 6 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

 
 

Jane Levy: 10 cose che non sai sull’attrice

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Nota prevalentemente per alcuni film horror, l’attrice Jane Levy ha nel tempo guadagnato una buona notorietà, grazie anche ad alcuni ruoli in celebri serie TV. Tramite collaborazioni con importanti attori e registi, l’attrice ha avuto modo di far crescere le proprie abilità, ottenendo le dovute attenzioni da parte di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Jane Levy.

Jane Levy: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Nobody Walks (2012), per poi recitare in Fun Size (2012) e ottenere una prima celebrità con il film La casa (2013). Successivamente recita in About Alex (2014) e Man in the Dark (2016), altro horror che le permette di ottenere maggior riconoscibilità. Negli ultimi anni recita poi nei film Monster Trucks (2016), I Don’t Feel at Home in This World Anymore (2017) e Pretenders (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni episodi di Shameless (2011), l’attrice ottiene un ruolo di rilievo in Suburgatory (2011-2014). Prende poi parte ad alcuni episodi della terza stagione di Twin Peaks (2017), per poi recitare da protagonista nelle serie Castle Rock (2018) e What/If (2019).

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Jane Levy è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 167 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi. Particolarmente presenti sono però anche i video e le immagini promozionali dei progetti da interprete dell’attrice.

Jane Levy e Emma Stone

4. Viene spesso confusa con la nota attrice. In più di un’occasione la Levy è stata confusa con l’attrice premio Oscar Emma Stone. Sul Web è infatti possibile trovare numerose foto che pongono a confronto le due attrici, sottolineando le somiglianze a anche le differenze. Risulta evidente come le due abbiano più di un tratto in comune, abbastanza da confondere chi le vede sul grande schermo.

Jane Levy: chi è suo marito

5. È stata sposata.  Nel marzo del 2011 la Levy ha annunciato il matrimonio con l’attore Jaime Freitas. Tuttavia la loro relazione dura assai poco, e nell’ottobre dello stesso anno i due si separano, ottenendo il divorzio nell’aprile del 2013, indicando come causa alcune differenze inconciliabili.

Jane Levy è Mandy Milkovich in Shameless

6. Ha lasciato la serie dopo alcuni episodi. Nella serie Shameless l’attrice ha inizialmente ricoperto il ruolo di Mandy Milkovich. Tuttavia ha in seguito annunciato l’abbandono del personaggio per ricoprire un ruolo da protagonista nella serie Suburgatory. Per ovviare a tale mancanza la produzione ha operato un recasting del personaggio.

Jane Levy in La Casa

7. Ha sostituito un’altra attrice. L’attrice è stata protagonista del film La casa, remake dell’originale del 1981. Inizialmente per il ruolo della protagonista Mia era stata scelta l’attrice Lily Collins, che all’ultimo rinunciò. Fu a quel punto che le subentrò la Levy, che grazie al film ottenne una prima popolarità.

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Jane Levy in What/If

8. È la protagonista della serie. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Lisa Ruiz-Donovan nella serie What/If. Qui l’attrice fa parte di una coppia di novelli sposi che, date le difficoltà economiche, si ritrova costretta ad accettare la pericolosa proposta di una misteriosa benefattrice, interpretata dall’attrice Renée Zellweger.

9. Era intimidita dal lavorare con l’attrice premio Oscar. La Levy ha affermato che recitare con la Zellweger è stata una delle occasioni più preziose della sua carriera, ma che proprio per via dell’esperienza dell’attrice premio Oscar si è trovata in più occasioni ad essere intimidita dalla sua presenza, nonostante la gentilezza dell’interprete.

Jane Levy: età e altezza

10. Jane Levy è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 29 dicembre 1989. L’attrice è alta complessivamente 156 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

John Krasinski spera ancora di entrare a far parte del MCU

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Sappiamo tutti che prima di Chris Evans, i Marvel Studios avevano pensato a John Krasinski per il ruolo di Captain Amerca nel MCU. Adesso, in una nuova intervista con Total Film in occasione della promozione di A Quiet Place 2, è stato proprio Krasinski a ricordare quel momento della sua carriera e a rivelare che non avrebbe saputo interpretare il personaggio come poi ha fatto Evans.

Ma sarebbe davvero stata diversa la carriera di Krasinski se avesse accettato il ruolo che ha fatto poi la fortuna dell’amico e collega? Questa la sua risposta: “So per certo che non avrei potuto interpretare quel personaggio così bene come ha fatto Chris. Almeno ho visto qualcuno di veramente bravo interpretare il personaggio. Ne ho parlato anche con lui. Non aver ottenuta la parte mi ha dato una grande libertà. Se l’avessi ottenuta, probabilmente la mia carriera da regista e sceneggiatore non sarebbe mai iniziata. Sicuramente non ci sarebbe mai stato A Quiet Place se avessi ottenuto il ruolo di Captain America”.

Ciononostante, John Krasinski ha comunque rivelato di essere ancora interessato ad un ruolo nell’Universo Cinematografico Marvel. Sempre durante la medesima intervista, infatti, l’attore ha espresso nuovamente il desiderio di interpretare Reed Richards/Mister Fantastic in un eventuale reboot dei Fantastici Quattro (facendo così la gioia dei fan, che da sempre desiderano vedere l’attore/regista nel ruolo):

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel”, ha spiegato Krasinski. “Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

LEGGI ANCHE – John Krasinski: 10 cose che non sai sull’attore

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Fonte: ScreenRant, ScreenRant

 
 

Sacha Baron Cohen: 10 cose che non sai sull’attore

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Dissacrante e inarrestabile, Sacha Baron Cohen è una delle personalità più brillanti dell’attuale panorama hollywoodiano, in grado di mettere in luce le contraddizioni presenti nella società di tutti i giorni. Grazie ai suoi personaggi l’attore ha potuto esplorare la natura dell’americano medio, ma non ha mancato di evolversi come artista, dimostrandosi anche un interprete di alto livello pronto a ruoli ben diversi da quelli comici.

Ecco 10 cose che non sai di Sacha Baron Cohen.

Sacha Baron Cohen: i suoi film

1. Ha interpretato celebri personaggi. L’attore esordisce al cinema nel 2002 con il film Ali G, il primo dei suoi celebri e dissacranti personaggi. Il successo mondiale arriva però con il secondo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (2006), che mette in luce il suo intento dissacrante. Recita poi in un ruolo drammatico nel film Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), e nei film Brüno (2009), Hugo Cabret (2011), Il dittatore (2012), Les Misérables (2012), Grimsby – Attenti a quell’altro (2016) e Alice attraverso lo specchio (2016).

2. È noto anche per i ruoli televisivi. Cohen diventa celebre grazie al Da Ali G Show (2000-2004), dove nei panni del rapper Ali G conduceva una serie di irriverenti interviste a celebrità, i quali non sapevano di avere a che fare con un personaggio comico. L’attore è poi ideatore e interprete della serie satirica Who Is America? (2018), dove si fornisce uno spaccato di diversi individui che popolano gli Stati Uniti. Nel 2019 viene invece apprezzato per il suo ruolo drammatico nella serie The Spy.

3. È anche sceneggiatore e produttore. Personalità dominante e poliedrica, Cohen si è distinto per essere spesso anche l’autore e il produttore dei suoi film. Ha ricoperto tali ruoli in particolare per i film Ali G, Borat, Brüno, Il dittatore e Grimsby – Attenti a quell’altro. Ha inoltre prodotto la serie Who Is America?.

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Sacha Baron Cohen è Borat

4. Ha ricevuto numerose denunce. Per il suo controverso film, l’attore ha ricevuto denunce da ogni dove, sia da singoli cittadini americani, che da comunità della Romania e fino al governo del Kazakistan. Tutte queste cause legali si sono tuttavia risolte in un nulla di fatto, e l’attore si è limitato a dichiarare che l’intento del film era proprio quello di creare polemiche, cosa riuscita fin troppo bene.

5. È stato nominato al premio Oscar. Il film Borat è stato scritto e girato per avere l’aspetto di un mockumentary, dove tutti coloro che si imbattono nel protagonista non sono a conoscenza del reale fine delle riprese. Per la sua brillante scrittura, Cohen è stato in seguito nominato al premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Sacha Baron Cohen in Who Is America?

6. Ricopre numerosi personaggi. All’interno della serie Who Is America? l’attore ha ricoperto diversi personaggi, così da offrire un ampio ventaglio di quella che è la società media americana. Tra questi si annoverano un teorico della cospirazione di estrema destra, un ex detenuto scarcerato che tenta di reintegrarsi nella società e un esperto anti-terrorista israeliano.

Sacha Baron Cohen in The Spy

7. Ha ricoperto il ruolo di una nota spia. Nella miniserie thriller The Spy, l’attore ha interpretato la spia israeliana Eli Cohen. Per tale ruolo l’attore si è preparato a lungo, studiando la sua vita e allenandosi a lungo per raggiungere la forma fisica richiesta per la parte.

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Sacha Baron Cohen: chi è sua moglie

8. È sposato con una nota attrice. Nel 2004 Cohen si è fidanzato con l’attrice Isla Fisher, che ha poi sposato nel 2010. La coppia si è in più occasioni distinta per l’affiatamento che li unisce, dando vita in più occasioni a divertenti gag anche sui rispettivi social network. La Fisher ha inoltre lavorato con il marito nel film Grimsby. I due hanno inoltre avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2007, nel 2010 e nel 2015.

Sacha Baron Cohen: il suo patrimonio

9. Possiede un ampio patrimonio. Grazie ai suoi lavori come attore, sceneggiatore e produttore, Cohen ha potuto ricoprire più campi del settore cinematografico, raggiungendo negli anni un patrimonio stimato di circa 130 milioni di dollari, il che lo rende anche uno dei più ricchi di Hollywood.

Sacha Baron Cohen: età e altezza

10. Sacha Baron Cohen è nato a Londra, in Inghilterra, il 13 ottobre 1971. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb