Joe Russo,
co-regista di Avengers: Endgame, ha rivelato che il film
di Star
Wars affidato a Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios, sarà unico ed
emozionante. L’Ascesa di
Skywalker potrà anche aver messo la parola fine alla saga
degli Skywalker, ma sappiamo che la Disney e la Lucasfilm non hanno
alcuna intenzione di fermarsi con il franchise.
Tra i numerosi progetti in sviluppo,
ci sarebbe anche un film ambientato nella Galassia lontana,
lontana alla quale sta attualmente lavorando Kevin
Feige. Il boss della Casa delle Idee aveva così commentato
il suo coinvolgimento nella celebre saga: “Adoro quel mondo e
adoro l’idea di esplorare nuovi personaggi e nuovi luoghi in
quell’universo. Ma questo è tutto ciò che si può dire per
ora.”
Adesso, in una recente intervista
con THR, Joe
Russo, co-regista di Avengers: Endgame, ha
parlato brevemente del coinvolgimento di Feige nella saga di
Star Wars, sottolineando quanto siano
autentici l’amore e la passione del produttore cinematografico nei
confronti del franchise:
“Star Wars è il primo vero amore
di Feige”, ha spiegato Russo. “Ha un seminterrato
veramente, veramente grande, pieno zeppo di memorabilia di Star
Wars sufficienti a riempire un museo. Qualsiasi cosa farà con la
saga, sarà appassionato, emozionante e unico.”
In attesa di nuovi dettagli su
quello che sarà il film attualmente in sviluppo per mano di Feige,
ricordiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata
affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie
e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era stato
affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il
duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
In Black
Widow potremmo vedere alcuni flashback con una
giovane Natasha Romanoff. Vedova Nera è uno dei
membri fondatori degli Avengers, nonché uno dei primi supereroi ad
essere stato introdotto nell’Universo Cinematografico Marvel. Nel corso della sua
carriera, Scarlett Johansson è apparsa in 7 film
del MCU, a partire da Iron Man 2 del 2010. In
Avengers: Endgame abbiamo visto il personaggio sacrificare
la propria vita per ottenere la Gemma dell’Anima, ma adesso sarà
finalmente protagonista di uno standalone che i fan hanno sempre
richiesto a gran voce.
In occasione del red carpet della
92esima edizione degli
Oscar, Variety ha avuto
l’opportunità di intervistare Paul Gooch e
David White, nominati nella categoria Miglior
Trucco e Acconciatura per Maleficent: Signora del Male.
Parlando brevemente del loro lavoro in Black
Widow, i due hanno spiegato: “Torneremo indietro
nel tempo, a quando i personaggi erano molto più giovani. Abbiamo
attori che interpretano gli stessi personaggi ma in età
differenti.”
Essendo Black
Widow il primo film interamente dedicato al
personaggio di Vedova Nera, è quasi scontato che la trama
racconterà delle sue origini. Sicuramente, il film spiegherà come
Natasha ha incontrato Red Guardian e tutti gli altri personaggi
della storia. Ad ogni modo, le parole di Gooch e White non sembrano
lasciare spazio all’immaginazione: saranno gli stessi attori ad
interpretare le versioni più giovani dei loro personaggi; è
probabile, dunque, che verrà impiegata anche la CGI.
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel,
mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi
da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
È stato un red carpet “neutro”
quello degli Oscar 2020. Un anno che ha visto la
rivoluzione scendere in campo per quello che riguarda i premi
assegnati, si è invece rivelato molto tradizionalista e anonimo dal
punto di vista dei look e dell’abbigliamento sfoggiato dalle star
sul tappeto rosso sul Hollywood Boulevard.
Quest’anno, proprio a sottolineare
l’austerità all’insegna della quale i vip hanno operato le loro
scelte di stile, nessuno degli invitati uomini è stato inserito
nella nostra gallery, con la sola eccezione del sempre magnifico
Billy Porter. Tutti gli altri, con sporadiche
eccezioni, si sono affidate allo smoking nero, un capo basic,
oseremo dire, che non ha fatto sfigurare nessun in favore di altri.
Un socialismo dello stile che, forse motivato da scelte politiche,
appiattisce il brio e la bellezza del red carpet più importante
dell’anno (con le dovute eccezioni, vedi Spike Lee
e Timothée Chalamet).
E veniamo invece alle ospiti,
attrici, produttrici, regista, alcune nominate, altre solo invitate
a presentare. In poche hanno osato e ancora in meno sono riuscite a
lasciare il segno. Tra le migliori, in fatto di stile, spiccano
senz’altro le bionde Charlize Theron e
Margot Robbie. Affidatesi rispettivamente a
Dior e Chanel, le due bellissime bionde sono tra
le meglio vestite, complice anche un look (anche qui) semplice che
si concede solo un sorriso rosso fuoco sul viso di Margot.
Nota di merito a Natalie
Portman, che accompagna un elegante Dior lungo e
nero con inserti in oro con un cappotto che sui bordi porta i
cognomi delle registe non nominate agli Oscar 2020. Politicamente
impegnata, sì, ma con grande stile.
Non sfigura affatto anche la ex
vincitrice premio Oscar, Regina King, che in un
principesco Versace rosa cipria arricchito da ricami
argento era tra le più eleganti e particolari della serata. La
nostra preferita però è Scarlett Johansson. Una
sirena d’argento (in Oscar de la Renta) con abito aderente
sui fianchi e corpetto a rete metallica, Scarlett vince soprattutto
per il look, che evidenzia lo sguardo e lascia libero un sorriso
nude. Assolutamente radiosa.
Tra chi ha invece fatto scelte
azzardate, annoveriamo da una parte Sandra Oh, che
ha scelto un Elie Saab senza rinunciare al tulle, ai
ricci, alle paillettes e al velluto, risultando comunque molto
elegante, dall’alta Kristen Wiig, in un rosso
Valentino strutturato, accompagnato da guanti neri.
Probabilmente la peggiore della serata.
In un limbo di medietà,
comunque gradevole, si posizionano le due vincitrice dell’Oscar per
la recitazione, Laura Dern e Renee
Zellwegger, e quasi tutte le altre ospiti, non
particolarmente ispirate, quest’anno a voler fare bella figura su
quello che, in fin dei conti, non è stato affatto il più elegante
red carpet della stagione.
Ecco tutti i vincitori degli
Oscar 2020 fotografati con i loro premi, durante
il loro discorso di ringraziamento o nel backstage. I nuovi
Oscar winner!
Gli Oscar
2020 hanno riservato moltissime sorprese ma anche un
certo numero di film e personaggi snobbati, lasciati in un angolo e
ignorati dall’Academy.
1Sorpresa: Toy Story 4 vince la migliore
film d’animazione
Questa è in realtà una mezza sorpresa.
Toy Story 4 è stato scelto per vincere il
premio come miglior film d’animazione, ma c’è stato un momento in
cui, dopo la vittoria di Missing Link ai
Golden Globe e quella di Klaus agli Annie
Awards, sembrava che il film potesse perdere la sua pole position.
Entrambi i premi sono infatti buoni indicatori da Oscar. La
divisione di questi riconoscimenti ha mostrato che Hollywood non
era univocamente schierata, tuttavia è stato chiaro che l’Academy
almeno non ha avuto “curiosità” e si è affidata al titolo
rassicurante Pixar.
Sorpresa:
Eminem ci riporta al 2002
Ci fu delusione agli
Academy Awards del 2003 quando, nonostante la nomination alla
migliore canzone, Eminem non si esibì in “Lose
Yourself” durante la cerimonia. Non era nemmeno lì, in effetti,
eppure vinse nella categoria. Ma la scorsa notte, Hollywood ha
ottenuto il suo risarcimento con 17 anni di ritardo. Dopo un
omaggio alle canzoni degli Oscar del passato,
Eminem è apparso sul palco per eseguire il
successo del 2002, brano portante della colonna sonora di
8 Mile. La folla è rimasta sicuramente
sorpresa!
La 92° edizione degli
Academy Awards, gli Oscar 2020
(tutti i vincitori), è
partita con tutti i presupposti per essere una delle cerimonie più
noiose e scontate della storia del premio e di questa season
awards. La (quasi) certezza dei premi che sarebbero stati
assegnati e l’assenza, per il secondo anno consecutivo, di un
presentatore ufficiale sembravano, su carta, elementi che avrebbero
determinato il fallimento dello show e invece, come nei film più
belli, la serata ha riservato sorprese e qualche momento
genuinamente emozionante insieme a sporadiche ma memorabili
sequenze di spettacolo.
La ABC, network
che ha ancora una volta ospitato le oltre tre ore di cerimonia, ha
portato a casa un risultato discreto, date le premesse, e questo
grazie alle decisioni dell’Academy, che una volta tanto si è spinta
oltre la sua confort zone.
È
Parasite show agli Oscar
2020
Parasite,
film sud coreano, scritto e diretto da Boong
Joon-Ho, ha portato a casa quattro statuette, quattro
premi che rendono il film un pezzo di storia dell’Academy. Si
tratta infatti del primo film in lingua non inglese ad aver vinto
nella categoria più ambita, quella di Miglior Film (a chi punta il
dito su The Artist, film di produzione
francese diretto da Michel Hazanavicius,
ricordiamo che quello era un film muto, e che l’unica battuta
recitata nel film è in inglese, caso chiuso).
Non solo, Bong ha portato a casa
anche i premi alla sceneggiatura, battendo l’agguerrita concorrenza
di Quentin Tarantino, dato per favorito, al
miglior film Internazionale, ovvero il miglior film straniero che
da quest’anno cambia dicitura, in nome di una nomenclatura più
inclusiva e universale, alla migliore regia, premio letteralmente
strappato dalle mani di Sam Mendes, che aveva
vinto ai BAFTA, ai Golden
Globes e persino ai DGA.
La sorpresa è stata generale e
comunque bene accolta, dato l’impatto che ha avuto Parasitein
tutto il mondo. Dalla sua presentazione al Festival di
Cannes 2019, dove ha vinto la Palma
d’Oro, il film ha raccolto consensi a strascico, che
si sono concretizzati in recensioni entusiaste e incassi
importanti. E sembra quindi quasi logico che l’Academy abbia voluto
tenere la scia.
Il quartetto di attori vincenti,
invece, non ha sorpreso nessuno. Dai Golden Globes
fino a questi Oscar 2020, Joaquin Phoenix, Renée
Zellweger, Laura
Dern e Brad
Pitt hanno fatto un percorso netto, dritti alla meta e
al premio che corona carriere incredibili e, nel caso di Zellweger,
segna un ritorno importante.
Con le sorprese ai “vertici della
classifica” e le retrovie abbastanza prevedibili, gli Oscar 2020
hanno visto i migliori guizzi nei molti momenti musicali, da
Eminem che con Lose Yourself ha dato una
scossa ad una platea (ed una compagine casalinga) addormentata, a
Billie Eilish, che invece ha ammaliato tutti con
la sua versione di Yesterday, come sottofondo al video
In Memoriam, a Cynthia
Erivo e Idina Menzel che hanno brillato con le loro
performance canore.
Oscar 2020 – In Memoriam
https://www.youtube.com/watch?v=FKmqtaxIS3Y
La performance spettacolare di
Janelle Monáe in apertura ha fatto intendere che
il tono della serata potesse essere più vivace, e invece, dopo il
discorso di ringraziamento di Brad Pitt che ha
tirato in gioco anche l’impeachment trumpiano, la serata
si è assestata su una costante ma diluita e poco incisiva richiesta
di unione e impegno. Esemplari di questa tendenza sono stati i
discorsi di ringraziamento di Phoenix e
Zellwegger, ma non sufficienti a rimanere
memorabili.
Quello che il pubblico italiano non
ha visto, sono stati però i commercial andati in onda
sulla ABC durante la serata, pubblicità davvero
incredibili con protagonisti attori, registi, protagonisti delle
passate edizioni degli Oscar. Certo, l’organizzazione ha comunque
tentato di dare movimento alla serata, affidando il monologo
iniziale a Steve Martin e Chris
Rock, oppure le premiazioni a coppie comiche collaudate,
come Maya Rudolph e Kristen Wiig
oppure Rebel Wilson e James
Corden (che si sono profusi in una auto parodia
dell’orribile Cats), tuttavia non è
bastato.
Un breve sketch di
Olivia Colman, introduttivo alla proclamazione del
miglior attore protagonista, è stato più trascinante di molti dei
discorsi e delle battute preparate a tavolino dei presentatori che
si sono avvicendati sul palco. Forse l’attrice britannica potrebbe
essere proposta il prossimo anno come host, e fare in modo
che la cerimonia sia di nuovo degna di essere seguita, al netto dei
numeri musicali.
Netflix ha diffuso
il trailer ufficiale di Raccontami di un giorno
perfetto, il film originale
Netflix con protagonisti
Elle Fanning e Justice Smith.
Diretto da Brett
Haley e scritto da Liz Hannah, il film si
basa sull’omonimo romanzo scritto da Jennifer
Niven. Echo Lake Entertainment e FilmNation Entertainment
hanno prodotto il film, con Fanning, Paula Mazur, Mitchell Kaplan,
Doug Mankoff, Andrew Spaulding e Brittany Kahn come produttori,
mentre Hannah sarà il produttore esecutivo.
Raccontami di un giorno perfetto:
quando esce e dove vederlo in streaming
Raccontami di un giorno perfetto in
streaming debutterà solo su Netflix il 28
febbraio.
Raccontami di un giorno perfetto:
la trama e il cast
Sconvolta dalla morte della
sorella, l’introversa Violet Markey (Elle
Fanning) riscopre la gioia di vivere quando incontra
l’eccentrico e imprevedibile Theodore Finch (Justice Smith). Tratto
dal romanzo bestseller internazionale di Jennifer Niven.
Nel cast anche Alexandra
Shipp nel ruolo di Kate, Keegan-Michael
Key nel ruolo di Embry, Luke Wilson come
James, Kelli O’Hara nel ruolo di Sheryl,
Felix Mallard nel ruolo di Roamer,
Virginia Gardner nel ruolo di Amanda,
Lamar Johnson nel ruolo di Charlie e Sofia Hasmik
nel ruolo di Brenda.
Il romanzo
All the Bright
Places è un romanzo per adulti scritto da Jennifer Niven
ed è stato pubblicato per la prima volta il 6 gennaio 2015 tramite
la società di edizioni Knopf Publishing Group ed è il primo lavoro
per giovani adulti di Niven. All the Bright Places è scritto in uno
stile soggettivo dal punto di vista dei due personaggi principali,
Finch e Violet. Il romanzo è composto da brevi sezioni narrate da
Finch e Violet, che generalmente si alternano tra i due personaggi.
Questo stile di scrittura permette ai lettori di comprendere i
cambiamenti in Violet mentre guarisce dalla morte di sua sorella e
Finch mentre si ammala progressivamente più mentalmente durante il
romanzo.
Showtime ha
diffuso il teaser promo di Billions 5, la quinta
stagione della serie tv di Billions
con protagonista
Damian Lewis e Paul Giamatti.
La stagione 5 di Billions
sarà presentata in anteprima domenica 3 maggio su SHOWTIME. Nella
quinta stagione di Billions,
Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck Rhoades (Giamatti) vedono
riaccendersi la loro feroce rivalità, mentre nuovi nemici si alzano
e prendono la mira. Il pioniere dell’impatto sociale Mike Prince
(Stoll) rappresenta una vera minaccia per il dominio di Axe e Chuck
fa la febbre con un formidabile procuratore distrettuale. Taylor
Mason (Asia
Kate Dillon) è costretto a tornare ad Ax Capital, dove
devono lottare per proteggere i loro dipendenti e le loro risorse.
Wendy Rhoades (Maggie Siff) rivaluta la sua lealtà e crea
sorprendenti nuove alleanze che la mettono in contrasto sia con
Chuck che con Ax. In questa stagione, la lotta per il potere
diventa una lotta per la sopravvivenza e tutti i personaggi devono
adattarsi o rischiare l’estinzione. Margulies interpreterà
Catherine Brant, professore di sociologia della Ivy League e autore
di bestseller.
Billions 5
In Billions 5 protagonisti sono il premio
Oscar, vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden
Globe
Damian Lewis, Billions
è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una
media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le
piattaforme. Le prime tre stagioni di Billions
sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su
Now Tv.
Quando tutti sono fuori per cercare
vendetta, nessuno è al sicuro. Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck
Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff),
moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti
per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace,
mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor
Andolov (guest star
John Malkovich), Taylor Mason (Asia
Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon
“Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il
tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa
stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il
prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie
vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad,
Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e
Malin Akerman.
Billions
è stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian
Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew
Ross Sorkin.
È senza dubbio Parasiteil
vincitore della serata che ha visto assegnare gli Oscar 2020
dall’Academy of Motion Pictures. Il film di Bong
Joon-Ho, già Palma d’Oro ha portato a casa ben 4 premi
Oscar, miglior film internazionale, migliore sceneggiatura,
migliore regia e miglior film, il primo non in lingua inglese a
vincere il riconoscimento.
I premi agli attori non hanno
riservato sorprese, Phoenix, Zellwegger, Pitt e Dern portano a casa
le statuette, mentre un po’ penalizzato rispetto alle aspettative è
stato 1917, che porta a casa solo
fotografia, missaggio sonoro e effetti visivi.
Ecco tutti i vincitori dei 92°
Academy Awards, gli Oscar 2020
Celebre interprete britannico,
HughGrant si è reso celebre
grazie ai suoi ruoli da protagonista in diverse celebri commedie
romantiche. Negli anni Grant ha saputo però rinnovarsi anche
attraverso ruoli di ben diverso genere, affermandosi presso un
pubblico sempre più ampio, e ottenendo in più occasioni importanti
riconoscimenti da parte della critica.
Ecco 10 cose che non sai su
Hugh Grant.
Hugh Grant: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore diventa celebre sin dal suo
debutto con il film Maurice (1987), e ottiene poi
ulteriore fama grazie a film come Luna di miele (1992),
Quel che resta del giorno (1993), Quattro matrimoni e
un funerale (1994), Ragione e sentimento (1995) e
Notting Hill
(1999), con cui si consacra al grande pubblico. Negli anni
successivi recita in celebri commedie come Criminali da
strapazzo (2000), Il diario di Bridget Jones (2001),
Love Actually –
L’amore davvero (2003), Che pasticcio, Bridget
Jones! (2004), Che fine hanno fatto i Morgan? (2009),
e poi in film di vario genere come Cloud Atlas
(2012), Professore per amore (2014), Operazione
U.N.C.L.E. (2015), Florence
(2016), Paddington 2 (2017) e The Gentlemen
(2020).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. All’inizio della propria carriera
Grant ha preso parte ad episodi di diversi film televisivi come
La bella e il bandito (1989), Fino al prossimo
incontro (1989) e Our Sons (1991). Ha inoltre preso
parte a serie come Performance (1991-1993), La
tata (1996), A Very English Scandal (2018) e The
Undoing (2020), dove è tra i protagonisti nel ruolo di
Jonathan Sachs.
Hugh Grant: i suoi figli
3. Ha avuto cinque figli da
due donne diverse. Grant diventa padre per la prima volta
nel 2011, quando dà alla luce una bambina avuta durante una breve
relazione con Tinglan Hong, receptionist in un ristorante cinese. I
due danno alla luce alla secondo figlio nel dicembre del 2012. Con
Anna Eberstein, produttrice televisiva e attuale moglie di Grant,
l’attore ha invece avuto gli altri suoi tre figli, nati
rispettivamente nel 2012, 2015 e nel 2018.
Hugh Grant e la Brexit
4. Si è schierato contro la
manovra politica. Nel dicembre del 2019 l’attore si è reso
protagonista di una campagna porta a porta per incentivare la
popolazione al voto contro la Brexit, una manovra giudicata in modo
profondamente negativo dall’attore, che ha in più occasioni
espresso la propria preoccupazione per le generazioni future che
dovranno scontrarsi con gli effetti derivati dall’uscita
dall’Europa.
Hugh Grant in Notting Hill
5. Era la prima scelta per
il ruolo. Il regista del film Notting Hill ha
dichiarato che Grant era la prima scelta per il ruolo di William
Thacker, poiché questi era divenuto esperto nel recitare le
sceneggiature di Richard Curtis, che aveva scritto anche questo
film. Il personaggio è diventato tra i più celebri nella carriera
dell’attore, che vi sarà sempre grato e ricorderà il momento in cui
gli fu offerta la parte come uno dei punti di svolta della sua
vita.
6. Era restìo all’idea di
baciare Julia Roberts. L’attore dichiarò di essere stato
piuttosto scontento di dover baciare l’attrice Julia
Roberts, sua co-protagonista nel film. Grant disse che
il motivo era la bocca di lei particolarmente grande, che lo
rendeva nervoso. In seguito l’attrice ha perdonato Grant per il
commento, dichiarandosi disponibile a lavorare nuovamente con
lui.
7. È simile ad un suo
precedente film. Dopo aver visto il film ultimato, lo
sceneggiatore Richard Curtis ha dichiarato di
averlo trovato particolarmente simile al suo precedente film,
Quattro matrimoni e un funerale, dove il protagonista è
sempre Grant, il quale interpreta un uomo che, attraverso una serie
di occasioni sociali, incontra la donna della sua vita.
Hugh Grant: il suo patrimonio
8. È un attore
particolarmente ricco. Grazie alla sua lunga carriera da
interprete, l’attore si è affermato come uno dei più ricchi del
panorama cinematografico. Grant ha infatti un patrimonio stimato di
circa 150 milioni di dollari, dovuti anche al grande successo
ottenuto dai suoi film, che hanno incassato complessivamente oltre
tre miliardi di dollari.
Hugh Grant: il suo 2019
9. Ha partecipato alle
riprese di un atteso film. Nel 2019 Grant ha partecipato
alle riprese del film The Gentlemen, dove reciterà accanto
agli attori Matthew McConaughey e Henry
Golding. Nel film Grant recita nel ruolo di Fletcher,
maestro del crimine affianco al protagonista, interpretato ta
McConaughey.
Hugh Grant: età e altezza
10. Hugh Grant è nato a
Londra, Inghilterra, il 9 settembre 1960. L’attore è alto
complessivamente 180 centimetri.
Apprezzato attore e regista
italiano, Sergio Castellitto si è distinto negli
anni per aver partecipato ad alcuni importanti film del panorama
cinematografico nazionale, affermandosi anche grazie alle sue
collaborazioni estere. Nel corso della sua carriera Castellitto ha
dimostrato di saper compiere scelte non scontate, che lo hanno
portato ad essere un interprete di tutto rispetto, distintosi anche
per la sua versatilità.
Ecco 10 cose che non sai su
Sergio Castellitto.
Sergio Castellitto: i suoi
film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Castellitto esordisce al cinema con il film
Tre fratelli (1981), per poi acquistare maggiore
popolarità grazie ai film Sembra morto… ma è solo svenuto
(1985), Piccoli equivoci (1989), In viaggio con
Alberto (1990), Stasera a casa di Alice (1990),
La carne (1991), L’uomo delle stelle (1995),
L’ultimo bacio (2001), L’ora di religione (2002),
Caterina va in città (2003), Non ti muovere
(2004), Il regista di matrimoni (2006), Le cronache di
Narnia – Il principe Caspian (2008), Italians (2009),
La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo
(2012), Una famiglia
perfetta (2012), La buca
(2017), Fortunata (2017), Il tuttofare (2018) e
Ricchi di fantasia (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera,
l’attore ha preso parte a diverse produzioni televisive, tra cui i
film Il grande Fausto (1995), Don Milani il
priore di Barbiana (1997), Fuga per la libertà –
L’aviatore (2008), Il sindaco pescatore (2016) e
Aldo Moro – Il professore (2018). È inoltre noto per il
ruolo di Giovanni Mari nella serie In Treatment
(2013-2016), per la miniserie Padre Pio (2000) e
per la fiction Pezzi unici (2019).
3. È un noto
regista. Castellitto si è distinto anche per la regia di
diversi lungometraggi, per la maggior parte dei quali ha anche
firmato la sceneggiatura. Tra questi si annoverano Libero
Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza
del somaro (2010), Venuto al mondo (2012),
Nessuno si salva da solo (2015) e Fortunata
(2017).
Sergio Castellitto non è su
Instagram
4. Non ha un profilo sul
social network. Castellitto ha confermato di non possedere
un profilo Instagram, preferendo probabilmente tenere lontana la
propria vita privata dall’esposizione mediatica di tali
piattaforme. Esiste tuttavia un fan club ufficiale, la cui pagina è
seguita da un totale di 14,3 mila persone, dove è possibile trovare
foto recenti e gli ultimi aggiornamenti circa i progetti
dell’attore.
Sergio Castellitto: chi è sua
moglie
5. È sposato con una nota
scrittrice. Dal 1987 l’attore è sposato con
Margaret Mazzantini, celebre scrittrice premio
Strega, di cui Castellitto ha adattato i romanzi Non ti
muovere, Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo per il
cinema. I due hanno collaborato anche alla scrittura delle
sceneggiature di tali trasposizioni, in aggiunta agli altri film da
regista di Castellitto non ispirati a romanzi. La coppia ha avuto
nel corso degli anni quattro figli.
Sergio Castellitto in Le Cronache
di Narnia
6. Ha accettato il ruolo per
i suoi figli. L’attore è tra i villain del film Le
Cronache di Narnia – Il principe Caspian, dove ricopre il
personaggio di Re Miraz, zio del giovane Caspian. Castellitto ha
dichiarato di aver accettato il ruolo nel celebre film fantasy,
poiché i suoi figli avevano particolarmente apprezzato il primo
capitolo e desideravano vedere il padre prendere parte al prosieguo
della saga fantasy.
Sergio Castellitto è Padre Pio
7. Ha ricoperto il ruolo del
celebre frate. Nel 2000 Castellitto prende parte alla
miniserie, composta da due puntate, dedicata alla figura di Padre
Pio. L’attore ha affermato di essersi calato nel ruolo nel modo più
approfondito possibile, e di essere rimasto talmente tanto
impressionato dalla vita del frate da sognarlo ancora oggi o
ripensare frequentemente a quella parte, che ha contribuito
all’affermazione dell’attore anche in televisione.
Sergio Castellitto in Pezzi
unici
8. È il protagonista della
fiction. Nel 2019 l’attore torna in televisione
interpretando Vanni, artigiano fiorentino costretto a fare i conti
con la morte del figlio Lorenzo, ex tossicodipendente. Castellitto
si è dichiarato particolarmente interessato a poter dar vita ad un
personaggio ferito da un dolore indicibile, il quale trova
occasione di redenzione attraverso alcuni giovani ragazzi,
riscoprendo la possibilità di relazioni umane autentiche.
Sergio Castellitto: i film del
2019
9. Ha preso parte alle
riprese di diversi film. Il 2019 è stato un anno
particolarmente ricco per l’attore, che ha recitato in diversi film
con cui si appresta a tornare al cinema. Tra questi vi è il film
Mafia Inc, thriller canadese basato sulle vicende
riguardanti una nota famiglia di mafiosi italiani. Nel film
Castellitto ricoprirà il ruolo di Frank Paterno. L’attore è poi
atteso nel ruolo di Gabriele d’Annunzio nel film biografico Il
cattivo poeta, e con il suo ritorno alla regia per il film
Un drago a forma di nuvola, scritto insieme alla
moglie.
Sergio Castellitto: età e
altezza
10. Sergio Castellitto è
nato a Roma, Italia, il 18 agosto 1953. L’attore è alto
complessivamente 178 centimetri.
Apprezzata per il suo talento
multiforme, l’attrice Tilda Swinton si è distinta
per le scelte fatte durante la sua carriere, che l’hanno portata a
dar vita ad un parallelo tra film mainstream hollywoodiani e film
d’autore all’avanguardia. Per il suo aspetto androgino, inoltre, la
Swinton ha negli anni potuto ricoprire ogni più diverso ruolo,
sfoggiando una versatilità che l’ha resa sempre più celebre e
richiesta all’interno del panorama cinematografico.
Ecco 10 cose che non sai di
Tilda Swinton.
Tilda Swinton: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema recitando nel
film Caravaggio (1986), e ottiene grande popolarità grazie
al film Edoardo II (1991). Successivamente acquisisce
ulteriore popolarità recitando in film come Orlando
(1992), Perversioni femminili (1996), The Beach
(2000), Vanilla Sky(2001), Il ladro di
orchidee (2002), Constantine (2005), Le cronache
di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio (2005), L’uomo
di Londra (2007) e Michael Clayton (2007), con cui
ottiene nuovi e ampi riconoscimenti. In seguito partecipa ai film
Synecdoche, New York (2007), Burn After Reading
(2008), Il curioso caso di
Benjamin Button (2008), … e ora parliamo di
Kevin (2011), Snowpiercer
(2013), Ave, Cesare (2016), Doctor
Strange (2016), Okja (2017)
e La vita straordinaria di David Copperfield (2019).
2. È l’attrice ricorrente di
alcuni noti registi. Nel corso della sua carriera
l’attrice ha dato vita a diverse importanti collaborazioni, ma più
di tutti è solita partecipare ai film di tre celebri registi, che
hanno fatto di lei una vera e propria musa. Questi sono Wes
Anderson, per cui la Swinton ha recitato nei film Moonrise
Kingdom (2012), Grand Budapest Hotel (2014),
L’isola dei
cani (2018) e The French Dispatch (2020); il
regista italiano Luca Guadagnino, che ha voluto
l’attrice per i film The Protagonist (1999), Io sono
l’amore (2009), A Bigger Splash
(2015) e Suspiria
(2018). In ultimo la Swinton vanta anche diverse collaborazioni con
il regista Jim Jarmusch, con cui ha collaborato
per i film Broken Flowers (2005), The Limits of
Control (2009), Solo gli amanti
sopravvivono (2013) e I morti non
muoiono (2019).
3. Si è distinta come
produttrice. La Swinton ha in diverse occasioni ricoperto
il ruolo di produttrice, in particolare per piccoli progetti
indipendenti, spendendosi così per una loro maggiore affermazione
nel mercato. Tra questi si annoverano i film Io sono
l’amore (2009), … e ora parliamo di Kevin (2011) e
Okja (2017), di cui è anche interprete.
Tilda Swinton: i suoi figli
4. Ha avuto due
gemelli. Nel 1997 l’attrice dà alla luce due gemelli,
avuti dalla sua relazione con il pittore e commediografo scozzese
John Byrne. Nel 2003, tuttavia, la coppia si separa, e la Swinton
si trasferisce a vivere insieme ai figli con l’artista tedesco
Sandro Kopp, con cui ha una relazione dal 2004.
Tilda Swinton e David Bowie
5. Potrebbe interpretare il
noto artista. Numerosi fan dall’attrice vorrebbero che
fosse lei ad interpretare il celebre David Bowie
in un biopic dedicato all’artista. Per il suo aspetto androgino,
non sarebbe poi la prima volta che la Swinton ricopre un ruolo
maschile. Questa aveva inoltre collaborato con lo stesso Bowie per
il videoclip del brano The Stars (Are Out Tonight).
Tilda Swinton in Le cronache di
Narnia
6. Non conosceva il
romanzo. L’attrice è stata la prima scelta per il ruolo
della malvagia Jadis, la strega bianca del film Le cronache di
Narnia – Il leone, la strega e l’armadio. Tuttavia la Swinton
ha affermato che quando le fu proposto il personaggio non conosceva
il romanzo e che solo a quel punto lo lesse per avere un’idea più
chiara del progetto.
Tilda Swinton in Suspiria
7. Ha interpretato più
ruoli. Nel film Suspiria, remake della
celebre opera di Dario Argento, l’attrice ricopre
diversi ruoli, il più dei quali sotto un pesante trucco che rende
impossibile riconoscerla. Il principale personaggio da lei
interpretato è quello di madame Viva Blanc, severa insegnante di
danza, ma è possibile ritrovare la Swinton anche nei panni della
malvagia strega Helena Markos e nel dottor Jozef Klemperer,
sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi.
Tilda Swinton in Doctor
Strange
8. Ha ricevuto critiche per
la sua scelta. Quando fu reso noto che l’attrice era stata
scelta per il ruolo dell’Antico nel film Doctor Strange,
questa e la produzione ricevettero critiche per l’ennesimo caso di
un attore caucasico che interpreta un personaggio orientale. La
scelta fu tuttavia spiegata con motivi politici, avvalorata dal
fatto che la particolare fisionomia dell’attrice la rende quanto
più neutra nella rappresentazione etnica del personaggio.
Tilda Swinton è Orlando
9. È la protagonista del
film tratto dall’opera della Woolf. Nel 1992 l’attrice
ricopre il ruolo di Orlando, aspirante poeta, il quale dall’epoca
elisabettiana viaggia attraverso i secoli fino ai primi del ‘900
senza mai invecchiare. La Swinton si è detta particolarmente
affezionata a questo romanzo di Virginia Woolf, tanto da volerne
realizzare una trasposizione cinematografica. Con il suo ritratto
del protagonista l’attrice dà vita ad una delle più celebri
interpretazioni androgine del cinema, consacrandosi come interprete
delle diversità.
Tilda Swinton: età e altezza
10. Tilda Swinton è nata a
Londra, Inghilterra, il 5 novembre 1960. L’attrice è alta
complessivamente 179 centimetri.
Celebre per aver preso parte ad
alcune popolari commedie sentimentali, l’attore Noah
Centineo ha potuto affermarsi in breve tempo grazie ai
suoi ruoli cinematografici e televisivi. Con un ampio seguito di
fan, l’attore vive infatti da un paio d’anni un periodo d’oro, che
lo ha visto particolarmente richiesto in progetti spesso differenti
gli uni dagli altri. Ecco 10 cose che non sai di Noah
Centineo.
1Parte delle cose che non sai
sull’attore
Noah Centineo in Austin & Ally
5. È stato il suo debutto
televisivo. Nel 2011 l’attore partecipa nel ruolo di
Dallas alla serie di Disney Channel Austin & Ally,
incentrata su due ragazzi caratterialmente opposti che, con la
passione per la musica, diventeranno particolarmente popolari
vincendo le loro paure. Centineo ha in particolare recitato negli
episodi Secrets & Songbooks, Club Owners & Quinceaneras e
World Records & Work Wreckers.
Noah Centineo in Tutte le volte che ho scritto
ti amo
4. Ci ha messo un po’ per stringere
amicizia con la protagonista. Nel film distribuito da
Netflix Tutte le volte che ho scritto ti amo, l’attore
recita insieme all’attrice Lana Condor. Durante
un’intervista, Centineo ha raccontato che durante i primi giorni
sul set i due non avevano ancora stretto un legame. L’attore cercò
di farsi intraprendente chiedendo alla co-protagonista di ripassare
insieme le battute, ma lei declinò gentilmente l’invito. In seguito
sono tuttavia diventati migliori amici.
3. Ha annunciato il sequel con un post
su Instagram. Tramite il proprio profilo Instagram
l’attore ha comunicato ai fan che Netflix aveva deciso di dare un
sequel al fortunato film. In P.s. Ti amo ancora, in
arrivo il 12 febbraio 2020 sulla piattaforma streaming, sarà
possibile scoprire quali evoluzioni ha assunto la storia d’amore
tra Lara Jena e Peter, i due protagonisti.
Noah Centineo in Swiped
2. È il protagonista del
film. Tra gli altri lungometraggi interpretati dall’attore
nell’ultimo periodo vi è Swiped, che ruota intorno al
personaggio di Lance Black, interpretato da Centineo, il quale
decide di realizzare un’app di incontri che possa aiutarlo a
portare il proprio successo con le donne ad un altro
livello.
Noah Centineo: età e altezza
1. Noah Centineo è nato a
Miami, in Florida, Stati Uniti, il 9 maggio 1996. L’attore
è alto complessivamente 185 centimetri.
Tra le più celebri personalità di
Hollywood vi è Ben Affleck, attore, regista e
produttore che negli anni si è affermato grazie ad alcuni brillanti
ruoli in film particolarmente celebri. Da anni uno dei nomi di
punta dell’industria, Affleck ha saputo distinguersi per la sua
poliedricità, ottenendo alcuni tra i più ambiti riconoscimenti
cinematografici.
Ecco 10 cose che non sai di
Ben Affleck.
Ben Affleck: i suoi film
1. È stato protagonista di
celebri lungometraggi. Affleck debutta al cinema con il
film Buffy – L’Ammazza Vampiri (1992), ma ottiene
celebrità grazie ai suoi ruoli nei film La vita è un sogno
(1993) e Generazione X (1995). Successivamente recita nei
film Will Hunting – Genio ribelle (1997), Armageddon –
Giudizio finale (1998) e Shakespeare in Love (1998)
che ne aumentano la popolarità. Da quel momento prende parte a
celebri film come Dogma (1999), Pearl Harbor
(2001), Daredevil (2003),
Amore estremo (2003), Jersey Girl (2004), La
verità è che non gli piaci abbastanza (2008), The Company
Men (2010), The Town (2010), Argo (2012),
To The Wonder
(2012), L’amore bugiardo –
Gone Girl (2014), Batman v Superman:
Dawn of Justice (2016), The
Accountant (2016), La legge della
notte (2016), Justice
League (2017), Triple
Frontier (2019), Tornare a vincere (2020) e
Il suo ultimo desiderio (2020).
2. È un apprezzato
regista. Nel 2007 Affleck debutta alla regia con il film
Gone Baby Gone (2007), seguito da The Town
(2010). Entrambi i film ottengono un ottimo riscontro da parte
della critica, che apprezza le qualità registiche di Affleck. Il
successo avviene con Argo (2012), suo terzo film, che
vince l’Oscar come miglior film. Nel 2016 dirige invece La
legge della notte.
3. Ha vinto un Oscar per la
miglior sceneggiatura. Oltre ad aver scritto le
sceneggiature dei propri film, Affleck è noto per essere, insieme
all’amico Matt
Damon, l’autore della sceneggiatura del film Will
Hunting – Genio ribelle. Proprio per questo loro scritto, i
due vinsero l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale,
imponendosi sin da giovanissimi all’interno dell’industria
hollywoodiana.
Ben Affleck: chi è sua moglie
4. È stato
sposato. Dopo aver conosciuto l’attrice Jennifer
Garner sul set dei film Pearl Harbor e
Daredevil, i due si sposano nel giugno del 2005. Dalla
loro relazione nascono tre figli, rispettivamente nel 2005, nel
2009 e nel 2012. Dopo dieci anni di matrimonio, tuttavia, nel
giugno del 2015 la coppia annuncia l’intenzione di divorziare,
avviando la pratica nel 2017. Nonostante ciò hanno affermato di
essere rimasti in buoni rapporti, e di voler continuare a crescere
i figli insieme.
Ben Affleck e suo fratello
5. Suo fratello è un noto
attore. Affleck ha un fratello minore, Casey
Affleck, anch’egli attore e vincitore di un premio
Oscar. I due hanno in più occasioni condiviso il set, sia recitando
insieme nel film Will Hunting – Genio ribelle, sia nei
ruoli di attore e regista per il film The Town. Gli
Affleck sono una delle coppie di fratelli più note dell’attuale
panorama cinematografico, ed entrambi hanno raggiungo importanti
traguardi in tale campo, manifestando sempre il loro supporto
reciproco.
Ben Affleck: il suo fisico
6. È stato criticato per il
suo crollo fisico. Tra i motivi per cui Affleck è noto
presso il grande pubblico vi è anche la sua imponenza. L’attore,
particolarmente alto, ha infatti sfoggiato in più occasioni un
fisico particolarmente scolpito e allenato per i ruoli d’azione
previsti per alcuni film da lui interpretati. Negli ultimi anni
tuttavia l’attore ha ricevuto critiche per il suo decadimento
fisico, dalle quali si è difeso affermando che è la conseguenza di
alcuni difficili momenti famigliari e della sua dipendenza
dall’alcol.
Ben Affleck è Batman
7. Ha ricevuto critiche per
il suo casting. Nel 2016 l’attore ricopre il ruolo del
celebre supereroe nel film Batman v Superman. Affleck
è stato ampiamente criticato, giudicato una scelta errata per il
ruolo. Egli ha affermato di aver evitato di leggere ogni commento
negativo per evitare di esserne influenzato, e ha cercato di dar
vita ad una versione differente del personaggio, che ha infine
riscosso l’apprezzamento da parte di una fetta di fan del cavaliere
oscuro.
8. Ha acquisito molta massa
muscolare. Per dar vita ad una nuova versione del
personaggio di Batman, l’attore ha messo su circa dieci chili di
muscoli, raggiungendo il livello di solo l’8% di massa grassa nel
suo corpo. Quello di Affleck è infatti un Batman particolarmente
possente, ma che si dimostra anche appesantito dagli anni.
Ben Affleck, oggi
9. È pronto a tornare al
cinema. Dopo un periodo di silenzio in cui l’attore ha
avuto modo di risolvere alcuni problemi personali, Affleck è pronto
a tornare al cinema recitando nel film Tornare a vincere,
dove interpreta un ex promessa della pallacanestro che trova una
possibilità di riscatto nell’allenare una squadra giovanile. Un
ruolo particolarmente sentito da Affleck, per un film da lui anche
prodotto.
Ben Affleck: età e altezza
10. Ben Affleck è nato a
Berkeley, in California, Stati Uniti, il 15 agosto 1972.
L’attore è alto complessivamente 192 centimetri.
Di origine malaysiana, l’attore
Henry Golding intraprende la propria carriera
prima come conduttore televisivo e in seguito come attore
cinematografico. In pochi anni recita in alcune tra le commedie di
maggior successo, affermandosi così presso il grande pubblico.
Particolarmente richiesto, Golding sembra ora essere in cerca del
ruolo che possa consacrarne popolarità e carriera.
Ecco 10 cose che non sai di
Henry Golding.
Henry Golding: i suoi film
1. È stato protagonista di
una celebre commedia. Nel 2018 l’attore esordisce al
cinema nel ruolo di Nick Young nel film Crazy Rich Asians,
commedia campione d’incassi della stagione che permette subito a
Golding di ottenere una buona popolarità nell’ambiente
hollywoodiano. Prende poi parte con un ruolo di rilievo al film
thriller Un piccolo
favore (2018), dove recita accanto alle attrici
Anna Kendrick e Blake
Lively, mentre durante il periodo natalizio del 2019 è
al cinema con la commedia sentimentale Lash
Christmas, dove recita con l’attrice Emilia
Clarke. Nel 2020 sarà invece tra i protagonisti del
nuovo film di Guy Ritchie, intitolato The
Gentlemen.
2. Ha condotto diversi
programmi televisivi. Prima di diventare un noto attore di
Hollywood, Golding ha lavorato in più occasione come conduttore di
alcuni programmi documentaristi come Welcome to the Railworld
Malaysia (2012), The Travel Show (2014), Welcome
to the Railworld Japan (2015) e Surviving Borneo
(2017). La maggior parte di questi programmi sono stati trasmessi
su note emittenti come BBC World News o Discovery Channel Asia, che
hanno permesso all’attore di ottenere una prima visibilità.
Henry Golding è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,1 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
curiosità quotidiane o luoghi visitati, ma non mancano anche
numerose immagini e video promozionali dei suoi progetti da
interprete. Diverse sono anche le foto scattate in momenti di
svago, o ancora durante le premier a cui Golding ha preso
parte.
Henry Golding: chi è sua
moglie
4. La sua è una storia
d’amore da film. Durante le celebrazioni di Capodanno, il
1 gennaio del 2011 l’attore incontra in un locale Liv
Lo, presentatrice televisiva ed istruttrice di yoga. Dopo
una serata in cui si erano limitati ad osservarsi, i due hanno
infine trovato il coraggio di parlarsi, dandosi appuntamento per
rivedersi. Hanno poi intrapreso una relazione coronatasi,
nell’agosto del 2016, con il matrimonio.
Henry Golding in Crazy Rich
Asians
5. Aveva rifiutato il
ruolo. Quando fu contattato per la parte da protagonista
nel film Crazy Rich Asians, Golding rifiutò più volte
l’offerta, non sentendosi adeguato al ruolo e avendo all’attivo
solo esperienze da conduttore. Fu soltanto quando il regista si
presentò fisicamente da lui per parlare del progetto che Golding si
convinse ad accettare la parte, che gli avrebbe poi aperto le porte
di Hollywood.
6. Ha dovuto ridurre la
propria luna di miele. Nel momento della pre-produzione
del film, l’attore si era da poco sposato ed aveva intrapreso il
tradizionale viaggio per la luna di miele. Tuttavia fu costretto a
rientrare in anticipo, poiché i produttori avevano fissato una
prima prova tra Golding e l’attrice Constance Wu,
scelta per il ruolo di protagonista femminile.
Henry Golding in Last
Christmas
7. Ha recitato nel film
natalizio. Nel film Last Christmas l’attore
ricopre il ruolo di Tom, e proprio il suo personaggio è al centro
di un importante snodo narrativo. Golding ha dichiarato di essere
rimasto particolarmente sorpreso quando questo gli fu rivelato,
dovendo a quel punto esercitarsi a partire da quello spunto ed
evitare che altri potessero intuire di cosa si trattava. Un compito
che ha richiesto tutta la concentrazione possibile da parte
dell’attore.
Henry Golding ed Emilia Clarke
8. Ha recitato a stretto
contatto con la celebre attrice. Per rendere credibile il
rapporto tra i due protagonisti, Golding e l’attrice Emilia
Clarke hanno trascorso diverso tempo insieme, imparando a
conoscersi e a stabilire una chimica di coppia. Golding ha
scherzosamente ammesso di aver approfittato della presenza della
Clarke per cercare di farsi rivelare il finale di Il Trono
di Spade, senza ottenere risultati.
Henry Golding in The Gentlemen
9. Sarà il villain del
film. Nell’atteso film The Gentlemen, l’attore si
ritroverà a ricoprire il ruolo di Dry Eye, il villain che si
contrapporrà al personaggio interpretato da Matthew
McConaughey. L’attore ha dichiarato di aver accettato
il ruolo anche per liberarsi dall’etichetta di attore per commedie,
potendo così finalmente dar vita ad un personaggio per lui
inedito.
Henry Golding: età e altezza
10. Henry Golding è nato a
Betong, in Malesia, il 5 febbraio 1987. L’attore è alto
complessivamente 186 centimetri.
La serata fresca e la leggera
pioggia che hanno “funestato” il tappeto rosso srotolato nelle
ultime ore sul Hollywood Boulevard, davanti al Dolby Theatre non
hanno scoraggiato le star nominate e invitate alla serata degli
Oscar
2020. La passerella è stata infatti (come da
tradizione) affollata di vip, ospiti, nominati e presentatori,
tutti al loro meglio per la serata più importante dell’anno. Ecco
il red carpet degli Oscar 2020.
Come da tradizione, 24 ore prima
della cerimonia degli Oscar, che celebra il meglio di Hollywood e
dell’industria cinematografica americana, vengono assegnati gli
Spirit Awards, i premi al cinema indipendente
americano.
Ma come quest’anno, con pochissime
eccezioni, i titoli nominati e quelli che saranno i vincitori
differiscono in maniera quasi diametrale, dal momento che il
vincitore della categoria Miglior Film è stato Una Bugia
Buona – The Farewell, neanche nominato agli
Oscar, mentre Diamanti
grezzi, ugualmente ignorato dall’Academy, ha
vinto tre premi molto importanti, regia, montaggio e Adam
Sandler miglior protagonista.
Ecco di seguito tutti i vincitori dei 2020 Spirit
Awards
Best Feature
A HIDDEN LIFE
CLEMENCY THE FAREWELL (Winner)
MARRIAGE STORY
UNCUT GEMS
Best Director
Robert Eggers – THE LIGHTHOUSE
Alma Har’el – HONEY BOY
Julius Onah – LUCE Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS
(Winner)
Lorene Scafaria – HUSTLERS
Best First Feature BOOKSMART (Winner)
THE CLIMB
DIANE
THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
THE MUSTANG
SEE YOU YESTERDAY
Best Female Lead
Karen Allen – COLEWELL
Hong Chau – DRIVEWAYS
Elisabeth Moss – HER SMELL
Mary Kay Place – DIANE
Alfre Woodard – CLEMENCY Renée Zellweger – JUDY (Winner)
Best Male Lead
Chris Galust – GIVE ME LIBERTY
Kelvin Harrison Jr. – LUCE
Robert Pattinson – THE LIGHTHOUSE Adam Sandler – UNCUT GEMS (Winner)
Matthias Schoenaerts – THE MUSTANG
Best Supporting Female
Jennifer Lopez – HUSTLERS
Taylor Russell – WAVES Zhao Shuzhen – THE FAREWELL (Winner)
Lauren “Lolo” Spencer – GIVE ME LIBERTY
Octavia Spencer – LUCE
Best Supporting Male Willem Dafoe – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Noah Jupe – HONEY BOY
Shia Labeouf – HONEY BOY
Jonathan Majors – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
Wendell Pierce – BURNING CANE
Best Screenplay Noah Baumbach – MARRIAGE STORY (Winner)
Jason Begue, Shawn Snyder – TO DUST
Ronald Bronstein, Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS
Chinonye Chukwu – CLEMENCY
Tarell Alvin Mccraney – HIGH FLYING BIRD
Best First Screenplay Fredrica Bailey, Stefon Bristol – SEE YOU YESTERDAY
(Winner)
Hannah Bos, Paul Thureen – DRIVEWAYS
Bridget Savage Cole, Danielle Krudy – BLOW THE MAN DOWN
Jocelyn Deboer, Dawn Luebbe – GREENER GRASS
James Montague, Craig W. Sanger – THE VAST OF NIGHT
Best Cinematography
Todd Banhazl – HUSTLERS Jarin Blaschke – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Natasha Braier – HONEY BOY
Chananun Chotrungroj – THE THIRD WIFE
Pawel Pogorzelski – MIDSOMMAR
Best Editing
Julie Béziau – THE THIRD WIFE Ronald Bronstein, Benny Safdie – UNCUT GEMS
(Winner)
Tyler L. Cook – SWORD OF TRUST
Louise Ford – THE LIGHTHOUSE
Kirill Mikhanovsky – GIVE ME LIBERTY
John Cassavetes Award
BURNING CANE
COLEWELL GIVE ME LIBERTY (Winner)
PREMATURE
WILD NIGHTS WITH EMILY
Robert Altman Award
Storia di un Matrimonio
Best Documentary AMERICAN FACTORY (Winner)
APOLLO 11
FOR SAMA
HONEYLAND
ISLAND OF THE HUNGRY GHOSTS
Best International Film
INVISIBLE LIFE, Brazil
LES MISERABLES, France PARASITE, South Korea (Winner)
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE, France
RETABLO, Peru
THE SOUVENIR, United Kingdom
Piaget Producers Award
Mollye Asher
Krista Parris
Ryan Zacarias
Someone to Watch Award
Rashaad Ernesto Green – PREMATURE
Ash Mayfair – THE THIRD WIFE
Joe Talbot – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
Truer Than Fiction Award
Khalik Allah – BLACK MOTHER
Davy Rothbart – 17 BLOCKS Nadia Shihab – JADDOLAND (Winner)
Erick Stoll & Chase Whiteside – AMÉRICA
Annual Bonnie Award
Marielle Heller
Lulu Wang Kelly Reichardt (Winner)
Domenica notte verranno assegnati
gli Oscar 2020 (qui le nomination) e,
mentre alcune previsioni per i 92° Academy Awards
sono scontate, è divertente “giocare” a “chi vincerà e chi dovrebbe
vincere”, tenendo d’occhio da una parte le probabilità e quello che
la stagione dei premi ha raccontato fino a questo momento, e
dall’altra i meriti effettivi di una performance (nella
recitazione, nella scrittura, nella regia) rispetto ad
un’altra.
Ecco chi vincerà e chi dovrebbe
vincere nelle categorie principali agli Oscar 2020
1Migliore film
internazionale
VINCERÀ: Parasite
La
vittoria di Parasite in questa categoria è la scommessa più sicura
della prossima notte degli Oscar. Il primo film sudcoreano mai
nominato per la categoria ha altre cinque nomination tra cui
fotografia, regia e sceneggiatura. Certo, Dolore e Gloria, per la
Spagna, ha anche una nomination per il migliore attore (Antonio
Banderas), mentre Parasite non compare nella categoria, ma gli
attori del sindacato di Hollywood hanno assegnato il SAG al cast,
la prima volta che un cast non inglese vince un tale
riconoscimento.
DOVREBBE VINCERE: Dolore e
Gloria
Si
tratta del migliore film di Almodovar da moltissimo tempo, un film
tanto intimo quanto universale che si avvale di performance intense
e di una sensibilità incredibile. Il regista madrileno è al suo
meglio, e sarebbe bello se vincesse in questa categoria, visto che
il principale favorito, Parasite, potrebbe spuntarla in una delle
altre 5 categorie in cui è nominato.
È arrivato come ogni anno
l’appuntamento più atteso dal mondo del cinema: nella notte tra
il 9 e il 10 febbraio Sky trasmetterà in
diretta la 92ª edizione degli Academy
Awards®. Appuntamento dalle 22.45 su
Sky Cinema Oscar® (canale 303 di Sky) per la
magica Notte degli Oscar 2020 con il Red Carpet e
tutte le premiazioni dal Dolby Theatre di Los Angeles. La diretta
della cerimonia sarà trasmessa anche su Sky Uno
(dalle 00.30) e in chiaro su TV8
(dalle 23.50).
Dagli studi Sky Francesco
Castelnuovo accompagnerà gli spettatori per l’intera
serata, commentando i momenti salienti insieme al “Cinemaniaco”
Gianni Canova e la giornalista di Sky Cinema
Barbara Tarricone. Insieme a loro, ospiti in
studio la giornalista di Sky TG24 Denise Negri, il
ristoratore, musicista e showman Joe Bastianich,
il giornalista esperto di moda Ildo Damiano e
l’attrice Euridice Axen.
La Notte degli Oscar®
2020 sarà riproposta integralmente lunedì 10
febbraio su Sky Cinema Oscar® a partire
dalle 10.45 circa, mentre in prima serata
l’appuntamento con “Il meglio della Notte degli Oscar®
2020” sarà in onda dalle 21.15 su
Sky Cinema Oscar® e su Sky Uno,
disponibile anche on demand su Sky e NOW TV.
Tutte le notizie e gli aggiornamenti
sulla programmazione e sul live sono disponibili su
skycinema.it/oscar, sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter di
Sky Cinema.
Arriva al cinema il 16 aprile
A Quiet Place
2, sequel del thriller horror rivelazione della scorsa
stagione cinematografica, con 341 milioni di dollari incassati nel
mondo. Il secondo capitolo comincia proprio lì dove era terminato
il primo: tra suspense e il terrificante silenzio ci fa scoprire
qualcosa di più sull’invasione delle misteriose creature che
infestano il pianeta. Dietro la macchina da presa
torna John Krasinski, regista e
sceneggiatore, con lui la moglie e protagonista Emily
Blunt, insieme a Millicent Simmonds e Noah Jupe,
componenti della famiglia Abbot; al cast conosciuto si aggiunge
Cillian Murphy (Peaky
Blinders, Dunkirk, Inception), che
preparerà i protagonisti ai pericoli del mondo “esterno”.
A Quiet place IIsarà
il primo film di Paramount
Pictures distribuito in Italia da Eagle
Pictures, in sala dal 16 aprile.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio
personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di
sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
Arriverà il prossimo 19 marzo,
distribuito da Vision Distribution, il nuovo film di
Francesco Bruni, dal titolo Andrà
tutto bene.
Nel cast del film KIM
ROSSI STUART,LORENZA INDOVINA, BARBARA
RONCHI,GIUSEPPE PAMBIERI, RAFFAELLA
LEBBORONI,
FOTINÍ PELUSO, TANCREDI GALLI, NICOLA NOCELLA. Il
film è prodotto
da PALOMAR con VISION
DISTRIBUTION.
Andrà tutto
bene – sinossi
La vita di Bruno Salvati è in una
fase di sospensione. I suoi film non hanno mai avuto successo e il
suo produttore fatica a mettere in piedi il suo prossimo progetto.
Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già
avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non
riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.
Un giorno Bruno scopre di avere una
forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa
competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e
proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo
obiettivo è trovare un donatore compatibile di cellule staminali:
dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente
paura.
Il padre Umberto, rivelandogli un
segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.
Bruno e la sua famiglia
intraprendono un inatteso percorso di rinascita, con la certezza in
fondo al cuore che per loro Andrà tutto
bene.
Illumination Italia ha
diffuso il primo trailer italiano di Minions 2 – Come
Gru Diventa Cattivissimo.
Arriverà al cinema il prossimo 27
agosto Minions 2: come Gru diventa
cattivissimo, la seconda avventura dei personaggi
tutti gialli della Illumination che si congiungeranno con il loro
padrone originale, Gru, alla scoperta di come il piccolo è
diventato il più cattivo di tutti.
Minions è un film d’animazione
del 2015 diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. Il film è uno
spin-off/prequel dei film Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e
Cattivissimo me 3 e vede come protagonisti i minions, personaggi
creati da Sergio Pablos.
Kevin Feige non ha ancora rivelato
in che modo il Deadpool di Ryan
Reynolds verrà integrato all’interno dell’Universo
Cinematografico Marvel ora che la Disney ha
acquisito i diritti di sfruttamento sul personaggio.
Wade Wilson ha funzionato sul grande
schermo in maniera spettacolare, e la risposta del pubblico ai film
r-rated usciti sotto la Fox è stata davvero incredibile. L’ingresso
di Deadpool nel MCU potrebbe rappresentare una ghiotta occasione
per tantissimi personaggi dell’Universo Marvel di essere
protagonisti di un film vietato ai minori.
Ecco di seguito 10 personaggi che ci
piacerebbe vedere in un film R-Rated come Deadpool
3:
1Spider-Man
Peter Parker – in particolare
l’incarnazione del personaggio di Tom Holland – è una delle figure
più tenere e innocenti dell’Universo Marvel. Parte del divertimento
nelle sue interazioni con Tony Stark è dovuta proprio a
quell’innocenza che viene spesso a scontrarsi con la persona
sfacciata e disinteressata di Tony.
Una collaborazione
con Wade Wilson in un film r-rated renderebbe tutto ancora più
divertente. L’accordo tra Sony e Disney potrebbe impedirlo, ma è
certo che i fan della Marvel perderebbero la testa se il Deadpool
di Reynolds e lo Spidey di Holland dovessero mai comparire insieme
sullo schermo…
Downton
Abbey, il fenomeno globale celebrato in tutto il mondo
fa ritorno nelle case dei propri fan con le edizioni Dvd,
Blu-ray e DigitalHD a partire
dall’11 febbraio con Universal Pictures Home Entertainment
Italia.
Dopo essersi guadagnato una A su
CinemaScore, il film – definito dai critici “una vera e propria
lettera d’amore ai fan” – arriva in home video con una grande
varietà di contenuti speciali, tra cui dietro le quinte esclusivi
con il cast, scene eliminate ed un recap della serie completa che
trasporta il pubblico in un’altra epoca.
Basato sulla premiata serie
televisiva, il film di Downton
Abbey vede il ritorno del cast originale affiancato da
alcuni nuovi personaggi. L’incredibile gruppo di attori è stato
oggetto di plauso da parte della critica e definito “divertente e
affascinante come sempre”. Il film racconta le vicende della
famiglia Crawley un anno dopo la conclusione della serie Tv, nel
bel mezzo dei preparativi per l’evento più importante delle loro
vite: una visita da parte della famiglia reale. Unitevi allo
sfarzo, allo stile e allo spettacolo, godetevi lo scandalo, le
storie d’amore e l’intrigo che si scatenano durante i preparativi
per la speciale visita tra la famiglia più amata dai fan e i suoi
domestici. Ideato e scritto dallo sceneggiatore e
produttore della serie Julian Fellowes, il film è
prodotto da Gareth Neame e Liz Trubridge.
Il film sarà inoltre disponibile
per i fan più affezionati nell’esclusiva HIGHCLERE CASTLE
LIMITED EDITION, nel doppio formato Dvd e Blu-ray del film
racchiusi in un packaging premium imperdibile, che comprende un
album fotografico da collezione e alcune delle migliori ricette
preparate nella cucina di Downton.
All’inizio del mese di gennaio,
Rian
Johnson aveva rivelato di essere al lavoro sul sequel
di Cena con delitto – Knives
Out, il crime mystery da lui
scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre.
Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto
dal pubblico, il regista de Gli Ultimi
Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît
Blanc interpretato da Daniel
Craig proseguiranno sul grande schermo.
Adesso, come apprendiamo grazie a
Deadline, la
Lionsgate ha ufficialmente dato il via libera al
sequel, come confermato alla fonte da Jon
Feltheimer, CEO della casa di distribuzione e produzione
americana. Lo stesso Feltheimer ha dichiarato che le riprese del
sequel sono “imminenti”: ipotizziamo, quindi, che la
sceneggiatura del nuovo film – firmata nuovamente da Johnson – sia
già pronta o comunque in fase di revisione.
Precedentemente, Rian
Johnson aveva spiegato che il nuovo film sarà incentrato
su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il
detective Benoît Blanc: fatta eccezione per Daniel
Craig, il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il
nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.
Ricordiamo che Cena con delitto – Knives Out è
stato un grande successo al botteghino: a fronti di un budget di
“soli” 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati 294 milioni a
livello mondiale.
In Cena con delitto – Knives
OutHarlan Thrombey
(Christopher Plummer) è un agiato romanziere che
viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà
la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre
detective Benoit Blanc (Daniel
Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è
incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.
In perfetto stile “crime”
la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono
potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo
più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza
e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il
fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e
disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più
complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.
Un contesto familiare
costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni
contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di
vita. Quando Marta (Ana de
Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di
Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro
che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il
film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi
continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato
sospeso dall’inizio alla fine.
Dopo Birds of
Prey, Margot Robbie è ancora
interessata a tornare nei panni di Harley Quinn in
Gotham City Sirens, uno dei quattro
progetti dedicati alla Mattacchiona che la Warner Bros. ha messo in
cantiere dopo l’uscita di Suicide Squad.
Nel film – che stando alle recenti dichiarazioni del
regista David Ayer è ancora nei panni della
major -, Harley Quinn avrebbe dovuto combattere
contro i criminali di Gotham al fianco di Catwoman
e Poison Ivy. Il film sarebbe dovuto arrivare
nelle sale prima di Birds of Prey: i piani sono poi
cambiati, e alla fine la Warner (con l’approvazione della
stessa Robbie) ha optato per la realizzazione della pellicola
diretta da Cathy Yan.
Adesso, in una recente intervista
con ScreenRant proprio in
occasione della promozione di Birds of
Prey, è stata proprio Margot
Robbie a rivelare di essere ancora interessata al
progetto Gotham City Sirens e che
amerebbe esplorare la relazione tra Harley, Catwoman e Poison Ivy
sul grande schermo. Allo stesso tempo, però, l’attrice ha ammesso:
“Non so cosa la Warner sia intenzionata a fare adesso con
Harley Quinn… se Gotham City Sirens, un sequel di Birds of Prey o
un’altra cosa ancora.”
Sappiamo che il prossimo progetto in
cui ritroveremo Harley Quinn è The Suicide
Squad, il riavvio cinematografico della Task
Force X che sarà scritto e diretto da James Gunn.
Probabilmente, soltanto una volta che Birds of Prey avrà
terminato la sua corsa al box office e la Robbie avrà concluso le
riprese del cinecomic di Gunn, la Warner Bros. renderà pubblici i
suoi piani sul futuro della Mattacchiona al cinema.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale italiane il 6 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Nota prevalentemente per alcuni film
horror, l’attrice Jane Levy ha nel tempo
guadagnato una buona notorietà, grazie anche ad alcuni ruoli in
celebri serie TV. Tramite collaborazioni con importanti attori e
registi, l’attrice ha avuto modo di far crescere le proprie
abilità, ottenendo le dovute attenzioni da parte di critica e
pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Jane Levy.
Jane Levy: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film
Nobody Walks (2012), per poi recitare in Fun Size
(2012) e ottenere una prima celebrità con il film La casa
(2013). Successivamente recita in About Alex (2014) e
Man in the Dark
(2016), altro horror che le permette di ottenere maggior
riconoscibilità. Negli ultimi anni recita poi nei film Monster
Trucks (2016), I Don’t Feel at Home in This World
Anymore (2017) e Pretenders (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni
episodi di Shameless (2011), l’attrice ottiene un ruolo di
rilievo in Suburgatory (2011-2014). Prende poi parte ad
alcuni episodi della terza stagione di Twin Peaks (2017),
per poi recitare da protagonista nelle serie Castle Rock
(2018) e What/If (2019).
Jane Levy è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 167 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, con amici o colleghi. Particolarmente
presenti sono però anche i video e le immagini promozionali dei
progetti da interprete dell’attrice.
Jane Levy e Emma Stone
4. Viene spesso confusa con
la nota attrice. In più di un’occasione la Levy è stata
confusa con l’attrice premio Oscar Emma Stone. Sul
Web è infatti possibile trovare numerose foto che pongono a
confronto le due attrici, sottolineando le somiglianze a anche le
differenze. Risulta evidente come le due abbiano più di un tratto
in comune, abbastanza da confondere chi le vede sul grande
schermo.
Jane Levy: chi è suo marito
5. È stata
sposata. Nel marzo del 2011 la Levy ha annunciato il
matrimonio con l’attore Jaime Freitas. Tuttavia la loro relazione
dura assai poco, e nell’ottobre dello stesso anno i due si
separano, ottenendo il divorzio nell’aprile del 2013, indicando
come causa alcune differenze inconciliabili.
Jane Levy è Mandy Milkovich in
Shameless
6. Ha lasciato la serie dopo
alcuni episodi. Nella serie Shameless l’attrice
ha inizialmente ricoperto il ruolo di Mandy Milkovich. Tuttavia ha
in seguito annunciato l’abbandono del personaggio per ricoprire un
ruolo da protagonista nella serie Suburgatory. Per ovviare
a tale mancanza la produzione ha operato un recasting del
personaggio.
Jane Levy in La Casa
7. Ha sostituito un’altra
attrice. L’attrice è stata protagonista del film La
casa, remake dell’originale del 1981. Inizialmente per il
ruolo della protagonista Mia era stata scelta
l’attrice Lily Collins, che all’ultimo
rinunciò. Fu a quel punto che le subentrò la Levy, che grazie al
film ottenne una prima popolarità.
Jane Levy in What/If
8. È la protagonista della
serie. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Lisa
Ruiz-Donovan nella serie What/If. Qui l’attrice fa parte
di una coppia di novelli sposi che, date le difficoltà economiche,
si ritrova costretta ad accettare la pericolosa proposta di una
misteriosa benefattrice, interpretata dall’attrice Renée
Zellweger.
9. Era intimidita dal
lavorare con l’attrice premio Oscar. La Levy ha affermato
che recitare con la Zellweger è stata una delle occasioni più
preziose della sua carriera, ma che proprio per via dell’esperienza
dell’attrice premio Oscar si è trovata in più occasioni ad essere
intimidita dalla sua presenza, nonostante la gentilezza
dell’interprete.
Jane Levy: età e altezza
10. Jane Levy è nata a Los
Angeles, in California, Stati Uniti, il 29 dicembre
1989. L’attrice è alta complessivamente 156 centimetri.
Sappiamo tutti che prima di
Chris Evans, i Marvel Studios avevano pensato a
John Krasinski per il ruolo di Captain
Amerca nel MCU. Adesso, in una nuova
intervista con Total Film in
occasione della promozione di A Quiet Place 2,
è stato proprio Krasinski a ricordare quel momento della sua
carriera e a rivelare che non avrebbe saputo interpretare il
personaggio come poi ha fatto Evans.
Ma sarebbe davvero stata diversa la
carriera di Krasinski se avesse accettato il ruolo che ha fatto poi
la fortuna dell’amico e collega? Questa la sua risposta: “So
per certo che non avrei potuto interpretare quel personaggio così
bene come ha fatto Chris. Almeno ho visto qualcuno di veramente
bravo interpretare il personaggio. Ne ho parlato anche con lui. Non
aver ottenuta la parte mi ha dato una grande libertà. Se l’avessi
ottenuta, probabilmente la mia carriera da regista e sceneggiatore
non sarebbe mai iniziata. Sicuramente non ci sarebbe mai stato A
Quiet Place se avessi ottenuto il ruolo di Captain
America”.
Ciononostante, John
Krasinski ha comunque rivelato di essere ancora
interessato ad un ruolo nell’Universo Cinematografico Marvel.
Sempre durante la medesima intervista, infatti, l’attore ha
espresso nuovamente il desiderio di interpretare Reed
Richards/Mister Fantastic in un eventuale reboot dei
Fantastici Quattro (facendo così la gioia
dei fan, che da sempre desiderano vedere l’attore/regista nel
ruolo):
“Mi piacerebbe essere parte
dell’Universo Marvel”, ha spiegato Krasinski. “Mi
piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che
siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che
recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando
o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo
Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi
piacerebbe interpretarlo.”
A Quiet Place
2 arriverà nelle sale il 15 maggio
2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio
di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere
vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa
la morte, Evelyn (Emily
Blunt) e Lee (John Krasinski) sono
determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre
tentano disperatamente di contrattaccare.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui
il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio
di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
Dissacrante e inarrestabile,
Sacha Baron Cohen è una delle personalità più
brillanti dell’attuale panorama hollywoodiano, in grado di mettere
in luce le contraddizioni presenti nella società di tutti i giorni.
Grazie ai suoi personaggi l’attore ha potuto esplorare la natura
dell’americano medio, ma non ha mancato di evolversi come artista,
dimostrandosi anche un interprete di alto livello pronto a ruoli
ben diversi da quelli comici.
Ecco 10 cose che non sai di
Sacha Baron Cohen.
Sacha Baron Cohen: i suoi film
1. Ha interpretato celebri
personaggi. L’attore esordisce al cinema nel 2002 con il
film Ali G, il primo dei suoi celebri e dissacranti
personaggi. Il successo mondiale arriva però con il secondo film,
Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della
gloriosa nazione del Kazakistan (2006), che mette in luce il
suo intento dissacrante. Recita poi in un ruolo drammatico nel film
Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street
(2007), e nei film Brüno (2009), Hugo Cabret
(2011), Il dittatore
(2012), Les Misérables
(2012), Grimsby – Attenti a quell’altro (2016) e Alice attraverso lo
specchio (2016).
2. È noto anche per i ruoli
televisivi. Cohen diventa celebre grazie al Da Ali G
Show (2000-2004), dove nei panni del rapper Ali G conduceva
una serie di irriverenti interviste a celebrità, i quali non
sapevano di avere a che fare con un personaggio comico. L’attore è
poi ideatore e interprete della serie satirica Who Is
America? (2018), dove si fornisce uno spaccato di diversi
individui che popolano gli Stati Uniti. Nel 2019 viene invece
apprezzato per il suo ruolo drammatico nella serie The
Spy.
3. È anche sceneggiatore e
produttore. Personalità dominante e poliedrica, Cohen si è
distinto per essere spesso anche l’autore e il produttore dei suoi
film. Ha ricoperto tali ruoli in particolare per i film Ali G,
Borat, Brüno, Il dittatore e Grimsby – Attenti a
quell’altro. Ha inoltre prodotto la serie Who Is
America?.
Sacha Baron Cohen è Borat
4. Ha ricevuto numerose
denunce. Per il suo controverso film, l’attore ha ricevuto
denunce da ogni dove, sia da singoli cittadini americani, che da
comunità della Romania e fino al governo del Kazakistan. Tutte
queste cause legali si sono tuttavia risolte in un nulla di fatto,
e l’attore si è limitato a dichiarare che l’intento del film era
proprio quello di creare polemiche, cosa riuscita fin troppo
bene.
5. È stato nominato al
premio Oscar. Il film Borat è stato scritto e
girato per avere l’aspetto di un mockumentary, dove tutti coloro
che si imbattono nel protagonista non sono a conoscenza del reale
fine delle riprese. Per la sua brillante scrittura, Cohen è stato
in seguito nominato al premio Oscar per la miglior sceneggiatura
non originale.
Sacha Baron Cohen in Who Is
America?
6. Ricopre numerosi
personaggi. All’interno della serie Who Is
America? l’attore ha ricoperto diversi personaggi, così da
offrire un ampio ventaglio di quella che è la società media
americana. Tra questi si annoverano un teorico della cospirazione
di estrema destra, un ex detenuto scarcerato che tenta di
reintegrarsi nella società e un esperto anti-terrorista
israeliano.
Sacha Baron Cohen in The Spy
7. Ha ricoperto il ruolo di
una nota spia. Nella miniserie thriller The Spy,
l’attore ha interpretato la spia israeliana Eli Cohen. Per tale
ruolo l’attore si è preparato a lungo, studiando la sua vita e
allenandosi a lungo per raggiungere la forma fisica richiesta per
la parte.
Sacha Baron Cohen: chi è sua
moglie
8. È sposato con una nota
attrice. Nel 2004 Cohen si è fidanzato con l’attrice
Isla
Fisher, che ha poi sposato nel 2010. La coppia si è in
più occasioni distinta per l’affiatamento che li unisce, dando vita
in più occasioni a divertenti gag anche sui rispettivi social
network. La Fisher ha inoltre lavorato con il marito nel film
Grimsby. I due hanno inoltre avuto tre figli, nati
rispettivamente nel 2007, nel 2010 e nel 2015.
Sacha Baron Cohen: il suo
patrimonio
9. Possiede un ampio
patrimonio. Grazie ai suoi lavori come attore,
sceneggiatore e produttore, Cohen ha potuto ricoprire più campi del
settore cinematografico, raggiungendo negli anni un patrimonio
stimato di circa 130 milioni di dollari, il che lo rende anche uno
dei più ricchi di Hollywood.
Sacha Baron Cohen: età e
altezza
10. Sacha Baron Cohen è nato
a Londra, in Inghilterra, il 13 ottobre 1971. L’attore è
alto complessivamente 191 centimetri.
Tra le più apprezzate interpreti
della sua generazione, l’attrice Michelle Williams
ha negli anni conquistato le attenzioni di critica e pubblico
grazie alle sue interpretazioni, dove ha dato voce a donne
delicate, ferite, ma mai spezzate dalla vita. La Williams è infatti
una di quelle interpreti a cui bastano pochi minuti in scena per
mostrare il suo talento e la sua grande generosità da emotiva.
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. La Williams diventa inizialmente
celebre grazie al ruolo di Jen Lindley nella serie Dawson’s
Creek, in cui recita dal 1998 al 2003. Successivamente torna a
recitare in televisione per la miniserie Fosse/Verdon
(2019), dove recita da protagonista accanto all’attore Sam
Rockwell, nel ruolo di Gwen Verdon.
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttrice. Oltre a distinguersi come interprete, la
Williams ha ricoperto in diverse occasioni il ruolo di produttrice.
La prima volta avviene per il film Blue Valentine, del
quale è anche protagonista insieme all’attore Ryan
Gosling. Successivamente è produttrice esecutiva della
serie Fosse/Verdon, e riprenderà il ruolo per
l’annunciato film This Is Jane, di cui sarà anche
protagonista.
Michelle Williams ha una
figlia
4. Ha avuto una figlia dalla
relazione con un noto attore. Nel 2005 l’attrice da alla
luce Matilda Ledger, avuta durante la sua relazione con il
compianto attore Heath Ledger, conosciuto sul set
del film I segreti di BrokebackMountain, con cui è stata fidanzata sino al
2007.
Michelle Williams: chi è il
marito
5. Ha avuto un breve
matrimonio. Particolarmente riservata circa la sua vita
sentimentale, l’attrice annunciò nel luglio del 2018 di aver
sposato in gran segreto il musicista Phil Elverum. Tuttavia la
coppia si separa soltanto sei mesi più tardi, dichiarando però di
essere rimasti in buoni rapporti.
Michelle Williams: i suoi
capelli
6. Il suo look è un pegno
d’amore. L’attrice, nota anche per il suo taglio di
capelli particolarmente corto, ha affermato di sentirsi a suo agio
con questo look. La decisione di portare i capelli corti deriva
anche dal fatto che era come piacevano ad Heath
Ledger, e l’attrice ha deciso di portarli così anche in
suo onore e del loro amore.
Michelle Williams in Venom
7. Ha accettato il ruolo per
lavorare con Tom Hardy. Nel 2018 l’attrice recita al
fianco di Tom
Hardy nel film Venom, dove ricopre il ruolo
di Anne Waying, ex compagna del protagonista. La Williams ha
affermato che uno dei motivi per chi ha accettato di ricoprire il
ruolo è stato per poter lavorare insieme ad Hardy, attore che lei
ammira molto per la capacità di trovare elementi di verità anche in
contesti stranianti.
8. È il suo primo film di
supereroi. Tutti prima o poi partecipano ad un film di
supereroi, e per la Williams Venom è stata la prima volta.
L’attrice ha affermato di essersi voluta mettere in gioco,
sperimentando ruoli, generi e cose mai fatte prima.
Michelle Williams: il suo 2019
9. Ha ottenuto importanti
premi. Nel 2019 l’attrice è stata protagonista della
miniserie Fosse/Verdon, per cui ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Ha infatti vinto il prestigioso Emmy Award come
miglior attrice protagonista in una miniserie o film, ottenendo poi
anche un Golden Globe per la medesima categoria.
Michelle Williams: età e
altezza
10. Michelle Williams è nata
a Kalispell, in Montana, Stati Uniti, il 9 settembre 1980.
L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.