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Premi David di Donatello: un David d’eccezione per un anno “straordinario”

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In considerazione della gravità del momento, la Presidente Piera Detassis e il Consiglio Direttivo dell’Accademia del Cinema Italiano all’unanimità hanno deciso che, esclusivamente per l’anno in corso, siano considerati eleggibili per le candidature dei Premi David di Donatello 2020/21 tutti i film italiani la cui uscita era stata prevista in origine per la sala e che invece, a causa dell’emergenza epidemica e della chiusura dei cinema in diversi periodi dell’anno, sono stati diffusi attraverso le piattaforme streaming e VOD (video on demand).

L’Accademia, come esplicitato nell’Articolo 2 del regolamento, si allinea per questa edizione alle deroghe stabilite dai decreti ministeriali, assecondando criteri di ammissione al concorso più ampi ed inclusivi.

Una scelta che ha lo scopo di non penalizzare ulteriormente la nostra industria cine-audiovisiva e il tanto lavoro creativo dei talenti che la animano e ne determineranno certamente la ripresa.

Il David, che rappresenta tutti i lavoratori, i mestieri, le categorie e le associazioni del cinema, intende così esprimere vicinanza a tutti coloro che stanno affrontando con ansia, ma anche inesausta energia, modalità distributive restrittive inedite e più che mai complesse.

IRISH FILM FESTA: interamente online dal 27 al 29 novembre

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IRISH FILM FESTA: interamente online dal 27 al 29 novembre

La 13a edizione di IRISH FILM FESTA si sarebbe dovuta svolgere dal 25 al 29 marzo scorso presso la Casa del Cinema di Roma. A causa dell’emergenza COVID, è stata annullata, come tantissime altre manifestazioni. Il programma prevedeva come sempre proiezioni di lungometraggi e cortometraggi, incontri e masterclass con gli ospiti, e una sezione letteraria.

Oggi IRISH FILM FESTA torna in un’edizione speciale, con 18 cortometraggi selezionati, divisi in due categorie, Live Action e Animazione, che saranno disponibili gratuitamente per il pubblico italiano su irishfilmfesta.org

“La selezione è stata impegnativa, con diversi corti assai validi che sono dovuti, nostro malgrado, rimanere fuori”, commenta il direttore artistico Susanna Pellis. “Fa piacere, per l’ennesima volta, veder confermato il livello e la considerazione raggiunti dal cortometraggio in Irlanda; e fa altrettanto piacere riconoscere attori molto noti nei titoli in concorso, come Moe Dunford, Kate O’Toole, Martin McCann, Ian McElhinney, Pat Shortt, Stuart Graham”.

L’evento online IRISH FILM FESTA in short non vuole sostituire l’esperienza reale del festival, per il quale la presenza degli artisti irlandesi è sempre stata e resta imprescindibile. L’iniziativa nasce dal desiderio di continuare a offrire agli spettatori italiani, sia pure in forma ridotta, una finestra sul cinema irlandese contemporaneo e su uno dei suoi settori più vivaci, quello del cortometraggio.

Élite serie TV Netflix: trama, cast, streaming

Élite serie TV Netflix: trama, cast, streaming

Élite è una tra le più famose serie TV spagnole disponibili in streaming su Netflix, assieme a La casa di carta e a Vis a Vis. In attesa del suo ritorno, scopriamo insieme, in questo articolo di approfondimento, tutto ciò che c’è da sapere su questo teen drama di genere thriller: la trama, il cast, ma anche alcune informazioni riguardanti le stagioni e gli episodi da cui è composta.

Inoltre, leggendo i prossimi capitoli, potrai anche sapere quando esce la nuova stagione e come vederla in streaming. Continua, quindi, a leggere, per saperne di più.

Élite trama

Elite

La trama di questa serie televisiva è incentrata su un gruppo di rampolli delle più ricche famiglie di Spagna, che frequentano la prestigiosa scuola Las Encinas.  

La loro vita agita verrà però presto sconvolta, a seguito dell’abbattimento del divario tra le classi sociali: nell’istituto privato, infatti, arriveranno Samuel, Nadia e Christian, tre ragazzi di umili origini.

Il loro arrivo, chiaramente, non verrà visto di buon occhio da coloro che rappresentano la classe elitaria e, tra risse, problemi adolescenziali e tensioni sociali, la situazione precipiterà drasticamente, fino a sfociare in un omicidio.

Il compimento di un gesto così estremo avrà notevoli conseguenze sulla persona che ha compiuto l’omicidio, ma anche sulle vite di coloro che, direttamente o indirettamente, ne verranno coinvolti.

A partire da questo evento, quindi, la storia della serie TV ripercorre le vicende che hanno portato al folle gesto, esplorandone anche le successive conseguenze.

Élite cast e personaggi

Élite cast e personaggiNel cast di questa serie televisiva spagnola è possibile ritrovare alcuni attori già visti nella serie TV La casa di carta come per esempio l’attrice María Pedraza nei panni di Martina, ma anche l’attore Miguel Herrán nel ruolo di Christian e Jaime Lorente in quello di Nano.

Detto ciò, per maggiori informazioni sul cast di questa serie TV, fai riferimento all’elenco che trovi qui di seguito, in modo da conoscere i nomi degli altri principali interpreti e anche quelli dei rispettivi personaggi.

  • María Pedraza: Marina Nunier Osuna
  • Itzan Escamilla: Samuel García Domínguez
  • Miguel Bernardeau: Guzmán Nunier Osuna
  • Miguel Herrán: Christian Valera Expósito
  • Jaime Lorente: Fernando “Nano” García Domínguez
  • Álvaro Rico: Leopoldo “Polo” Benavent Villada
  • Arón Piper: Ander Muñoz
  • Mina El Hammani: Nadia Shanaa
  • Ester Expósito: Carla Rosón Caleruega
  • Omar Ayuso: Omar Shanaa
  • Danna Paola: Lucrecia Montesinos Hendrich
  • Jorge López: Valerio Montesinos Hendrich
  • Claudia Salas: Rebeka de Bormujo Ávalos
  • Georgina Amorós: Cayetana Grajera Pando
  • Leïti Sène: Malick
  • Sergio Momo: Yeray

Élite trailer

Se sei curioso di dare un primo sguardo a questa serie televisiva, ti consiglio di vedere il trailer ufficiale in italiano pubblicato su YouTube da Netflix che trovi qui di seguito.

Élite stagioni ed episodi

La serie TV è composta, al momento attuale, da tre stagioni, ciascuna delle quali è formata da otto episodi. A seguito del suo notevole successo, però, è stata rinnovata per una quarta e una quinta stagione, al termine della quale, presumibilmente, dovrebbe concludersi.

Detto ciò, qui di seguito puoi trovare un breve riepilogo riguardante tutte le stagioni della serie televisiva, con anche le informazioni relative alla data della messa in onda.

Élite 1

La prima stagione della serie televisiva, composta da 8 episodi, è stata interamente distribuita su Netflix il 5 ottobre 2018.

La trama vede come protagonisti Samuel, Nadia e Christian, i primi studenti di bassa estrazione sociale a venir ammessi a Las Encinas, il prestigioso istituto spagnolo in cui è ambientata questa serie televisiva.

I tre ragazzi, però, faticano ad ambientarsi a causa delle differenze sociali, ma la storia oltre a raccontare le difficoltà della loro integrazione, esplorerà le vicende che hanno portato a un omicidio: quello di Marina, una studentessa dell’istituto, nonché la figlia di un ricco impresario edile.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere la nostra recensione.

Élite 2

Élite 2 stagione

La seconda stagione della serie televisiva, composta anch’essa da 8 episodi, è stata pubblicata su Netflix il 6 settembre 2019.

Le vicende sono ambientate a seguito della conclusione della prima stagione e i protagonisti sono tre nuovi giovani studenti ammessi a Las Encinas: Cayetana, Valerio e Rebeka. In parallelo, la polizia è alla ricerca di uno studente scomparso: si tratta di Samuel.

Per maggiori informazioni al riguardo, leggi il nostro articolo di approfondimento dedicato alla seconda stagione.

Élite 3

Élite 3 stagione

La terza stagione di questa serie televisiva spagnola, formata da 8 puntate, è stata distribuita su Netflix il 13 marzo 2020.

La storia conclude l’arco narrativo aperto a seguito della morte di Marina nella prima stagione: Polo, l’assassino della ragazza che era rimasto finora impunito, viene trovato morto in discoteca. Chi sarà stato a ucciderlo e, quindi, a vendicare la morte di Marina?

Per maggiori informazioni al riguardo, leggi il nostro articolo di approfondimento dedicato alla terza stagione.

Élite 4

Elite 4 stagione

Nonostante abbia concluso il suo arco narrativo, la serie TV è stata rinnovata per una quarta stagione che, presumibilmente, dovrebbe arrivare nel 2021.

La trama non è stata ancora annunciata, tuttavia la storia rinuncerà sicuramente ad alcuni personaggi, dato che parte del cast è uscito di scena. Pertanto, maggiore spazio verrà probabilmente dato alle storie di alcuni nuovi studenti in arrivo a Las Encinas.

Per maggiori informazioni al riguardo, leggi il nostro articolo di approfondimento dedicato alla quarta stagione.

Élite streaming

Ti stai chiedendo come vedere Élite in streaming ita perché vorresti recuperare le puntate di questa serie televisiva? In tal caso, devi sapere che, al momento attuale, in Italia i diritti relativi alla distribuzione sono in mano a Netflix ed è quindi necessario possedere un abbonamento a questa piattaforma, per vederla.

Delitti in Paradiso: cast, trama e dove vederlo in streaming

Delitti in Paradiso: cast, trama e dove vederlo in streaming

Il genere poliziesco/investigativo è indubbiamente il più amato dagli spettatori e questo è il motivo per cui in tv e sulle piattaforme streaming spuntano sempre nuove serie, miniserie e film a tema. A sfidare i giganti del crime americano come Law & Order – serie decisamente hard core – e classici dell’investigazione vecchio stile come La Signora in Giallo, ci prova il vecchio continente con Delitti in Paradiso.

Creata da Robert Thorogood per la BBC One, Delitti in Paradiso è una serie franco-britannica ambientata tra il Regno Unito e i Caraibi. In onda dal 2011 e ancora in corso d’opera, la serie è arrivata a 9 stagioni e 72 episodi. Tuttavia, a causa della pandemia da Coronavirus, la decima stagione, già annunciata, si è fermata in preproduzione e purtroppo ancora oggi non sappiamo quando arriverà sul piccolo schermo.

Delitti in Paradiso cast e trama

Un famoso e talentuoso detective inglese, Richard Poole (Ben Miller), viene trasferito a Saint Maire, una fittizia isola caraibica, per risolvere un difficile caso d’omicidio. Sull’isola, infatti, è stat trovato senza vita il corpo di un agente della polizia britannica e il colpevole di questo delitto pare sia ancora a piede libero. Poole viene quindi inviato a Saint Marie per risolvere il caso e per prendere il posto del suo defunto collega a capo dell’unità investigativa.

Per Richard cominciano quindi le indagini che lo porteranno alla risoluzione del caso e all’inizio di una nuova esperienza lavorativa. Lontano da Londra e dalla società inglese, Poole dovrà abituarsi presto a un nuovo stile di vita, entrando a contatto con una diversa cultura e con personaggi a dir poco coloriti.

[SPOILER ALERT]

Nel corso delle stagioni, Poole continua il suo lavoro di investigazione e riesce a risolvere numerosi casi d’omicidio. In ogni episodio, infatti, lo vediamo impegnato con un nuovo mistero da risolvere. Purtroppo però la sua carriera si interrompe all’inizio della terza stagione quando viene brutalmente assassinato.

A sostituire il defunto Poole, arriva da Londra un nuovo detective, Humphrey Goodman (Kris Marshall), meno ‘raffinato’ del suo predecessore ma non per questo incapace. Il compito di Goodman, come per Poole prima di lui, è quello di indagare sulla morte del suo collega e di prendere il suo posto al comando della stazione di Saint Marie. Ma anche il ‘regno’ di Goodman è di breve durata.

Nella sesta stagione della serie, Humphrey incontra di una turista, Martha Lloyd (Sally Bretton), in vacanza a Saint Maire per un mese. Durante questo periodo, i due cominciano a frequentarsi e, inevitabilmente, si innamorano l’uno dell’altra. Così anche Goodman decide di seguire la sua bella a Londra, lasciando l’isola.

Delitti in Paradiso 9

Gli avvicendamenti di cast nella serie Delitti in Paradiso, purtroppo (o per fortuna), continuano anche dopo la partenza di Goodman. Nuovamente senza un detective al comando, l’isola di Saint Marie si prepara ad accoglie un nuovo ‘rimpiazzo’.

[SPOILER ALERT]

Questa è la volta di Jack Mooney (Ardal O’Hanlon), uno dei detective più famosi di Londra, già conosciuto alla squadra di Saint Marie. A causa della morte di sua moglie, Mooney decide di accettare l’incarico sull’isola nella speranza di riuscire a spazzare via il suo dolore. Ma purtroppo i problemi tendono sempre a seguirci. Ecco perché anche il povero Jack, a metà della nona stagione, decide di abbandonare Saint Marie e di affrontare finalmente il suo lutto. Il detective, insieme a sua figlia, abbandona l’isola e si trasferisce nuovamente a Londra.

A sostituzione di Mooney, arriva dalla capitale inglese l’ennesimo detective. Stavolta si tratta di Neville Parker (Ralf Little), un uomo relativamente giovane ma molto in gamba, per nulla preparato, tuttavia, alla vita nei caraibi. Pieno di piccole fissazioni e allergie, Parker sin da subito sembra non gradire il clima tropicale di Saint Marie né tantomeno le fastidiose punture degli insetti.

Inviato sull’isola solo come rimpiazzo momentaneo, Parker è poi costretto a restare più del dovuto. A causa di un infortunio sul lavoro, il detective non può mettersi in viaggio ed è quindi obbligato a rimanere almeno per un paio di mesi. Rassegnato all’idea di non poter rivedere presto la sua cara e vecchia Londra, Parker comincia ad ambientarsi e a esplorare quel nuovo piccolo angolo di paradiso.

Delitti in Paradiso 10

Tra le tantissime serie poliziesco investigative disponibili in tv e in streaming, Delitti in Paradiso è senza alcun dubbio una delle più amate dagli spettatori non solo britannici. Nonostante, infatti, la struttura degli episodi sia quasi sempre la stessa, c’è qualcosa che spinge il pubblico a restare incollato allo schermo.

Un po’ come nei racconti di Agatha Christie, i detective di turno si impegnano a raccogliere tutte le prove, analizzare le scene del crimine e interrogare i sospetti. Solo alla fine, dopo una lunga serie di indagini, i novelli Miss Murple e Hercule Poirot riescono ad acciuffare il colpevole che di solito è il più insospettabile tra i sospettati.

Ma se le puntate della serie sono in effetti ripetitive nel loro schema narrativo, cos’è che rende Delitti in Paradiso un tale successo? Uno degli ingredienti fondamentali della serie è lo straordinario humor inglese che trova la sua massima espressione nello scontro tra culture.

Ognuno dei detective assegnati al comando dell’isola di Saint Marie, rappresenta il tipico englishman, amante del freddo, con la giacca di tweed, un po’ nevrotico e leggermente ipocondriaco. Tuttavia, nonostante le difficoltà iniziali, Regno Unito e Caraibi trovano il modo di comunicare tra loro e di unire le forze per combattere la criminalità e difendere quell’isola meravigliosa.

La componente comica quindi, unita al crime vecchio stile, ha decretato negli anni il successo della serie che è arrivata nel 2020 alla sua decima stagione. Mentre nona stagione è in onda su Fox Crime dal 22 ottobre di quest’anno, Delitti in Paradiso 10 è purtroppo ancora bloccata in fase di pre-produzione a causa della pandemia da Coronavirus.

Delitti in Paradiso, dove vederlo in streaming

Tutte le stagioni di Delitti in Paradiso sono disponibili in streaming a pagamento su NOW TV e su Sky On Demand. Mentre sulla piattaforme di Amazon Prime Video trovate in streaming solo le prime quattro stagioni della serie.

Fonte: Wiki, IMDB

#IoRestoInSala: Gli Anni Amari, introduzione in diretta streaming

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#iorestoinSALA, il circuito digitale cui aderiscono più di 50 cinema italiani prosegue nella sua missione! L’obiettivo è quello di arricchire e rendere più completa l’offerta di qualità portando nelle case del pubblico italiano non solo i film ma anche gli autori del nostro cinema. Il nuovo incontro/live streaming sarà quindi con il regista Andrea Adriatico e l’attore Nicola Di Benedetto che introdurranno martedì 17 alle 20.30 il loro film GLI ANNI  AMARI (distribuito da I Wonder Pictures).

Il film, evento di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma, ripercorre la vita e i luoghi di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale italiano nei primi anni 70. Nato nel 1952 a Milano e morto suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu attivista, intellettuale, scrittore, performer, provocatore, ma soprattutto pensatore e innovatore dimenticato.

Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, vive una vita intera in un rapporto complicato con il padre Walter e la madre Liderica.

Secondo il regista Andrea Adriatico GLI  ANNI  AMARI  è  l’attraversamento  di un’epoca, di  quei  vitali, difficili,  creativi, dolorosi  e  rimossi  anni  ’70. È  anche  la rievocazione di un necessario movimento  per  i diritti, come  quello  omosessuale,  che  doveva  inventare forme nuove per farsi riconoscere. Ed è soprattutto il ritratto di un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore e la cui gioia di vivere erano troppo intense per il mondo che lo circondava. Gli anni amari è tutto questo, o almeno cerca di esserlo.

GLI ANNI AMARI
di Andrea Adriatico, Italia 2019, 112’
#IORESTOINSALA
17 novembre ore 20.30
Biglietto €6,90

Per info: 

www.iorestoinsala.it 

Amazon Prime Video dona 1 milione di euro in Italia per sostenere i lavoratori del mondo dello spettacolo

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Amazon Prime Video dona 1 milione di euro in Italia per sostenere i lavoratori del mondo dello spettacolo duramente colpiti dalla crisi per il COVID-19. La donazione è destinata al Fondo Scena Unita, creato da un gruppo di artisti e personalità del mondo dello spettacolo con il supporto iniziale di Amazon Prime Video. Le donazioni a questo fondo sono aperte anche ad altre società, affinché il maggior numero possibile di lavoratori dello spettacolo possano beneficiarne. www.scenaunita.org

Scena Unita è un progetto creato da un gruppo di artisti, musicisti e personalità dello spettacolo tra cui Fedez, Carlo Verdone, Achille Lauro, Sabrina Ferilli, Gianna Nannini e molti altri, che hanno deciso di unire le loro forze per supportare i lavoratori dell’industria dell’intrattenimento che più di altri hanno subìto la crisi creata dalla diffusione del COVID-19, dopo la chiusura di set e produzioni indipendenti, teatri, live club e gli spazi dedicati allo spettacolo.

“La crisi provocata dal COVID-19 ha colpito centinaia di lavoratori dello spettacolo in Italia e in Europa,” ha dichiarato Georgia Brown, Director of European Amazon Originals for Prime Video. “Si tratta di un periodo particolarmente difficile e siamo consapevoli delle avversità che tante persone stanno affrontando. Dato che nei prossimi mesi inizieremo la produzione di numerose serie Amazon Original in Italia e in tutta Europa, vogliamo impegnarci e continuare a sostenere questa grande comunità creativa a superare la crisi”.

“Voglio ringraziare innanzitutto i colleghi che generosamente stanno sostenendo questo progetto e Amazon Prime Video che ha subito appoggiato la nostra idea di un fondo dedicato ai lavoratori dei concerti dal vivo, degli spettacoli teatrali, fino all’industria dell’intrattenimento, stanno subendo le inimmaginabili conseguenze della crisi causata dal COVID-19,” ha detto Fedez. “Questo sicuramente non risolverà tutti i problemi che stanno affrontando ma ci sembrava doveroso fare qualcosa. Sono sicuro che gli spettacoli dal vivo ricominceranno ma questo succederà solo unendo le forze e sostenendo questi lavoratori, che sono i pilastri di ogni show”.

Il progetto di raccolta fondi di Scena Unita è promosso dal CESVI, un’organizzazione indipendente che lavora da oltre 30 anni per far fronte alle peggiori emergenze umanitarie, in collaborazione con il coordinamento La Musica che gira e l’impresa sociale Music Innovation Hub.

“Il contributo entusiasta di Amazon Prime Video a Scena Unita è per noi di Cesvi la conferma che per trovare le risposte concrete alle impellenti sfide sociali, soprattutto in situazioni emergenziali come quella che sta affrontando il nostro Paese, è indispensabile una stretta collaborazione tra imprese e mondo non profit” dichiara Gloria Zavatta, Presidente della Fondazione Cesvi. “Avere un partner che crede nei valori umani e che investe su quei valori ha reso possibile lo sviluppo di progetti importanti come Scena Unita. Ci auguriamo che molte altre società seguano la scia di Prime Video.”

Tutte le donazioni effettuate saranno raccolte da CESVI che metterà a disposizione la propria struttura operativa per valutare le domande ed erogare i fondi ai lavoratori.  Per far sì che tutto si svolga con la massima trasparenza, i criteri per accedere al fondo dedicato ai lavoratori del settore della musica e dello spettacolo saranno definiti attraverso bandi redatti da un Comitato Tecnico che coinvolge diversi esperti del settore che porteranno il loro contributo. Il comitato tecnico sarà affiancato da un altro comitato che vigilerà sulla trasparenza e la tracciabilità di tutta l’operazione. Tutti i bandi saranno resi pubblici attraverso il sito di Cesvi, un sito dedicato all’iniziativa, www.cesvi.org/scenaunita.

La donazione di 1 milione di Euro di Amazon Prime Video in Italia è parte dei 6 milioni di dollari di beneficienza annunciati nei mesi scorsi per supportare la comunità creativa delle produzioni cinematografiche e televisive in Europa a superare la crisi data dal COVID-19. Le donazioni che sono già state annunciate comprendono 1 milione di sterline destinato in Gran Bretagna al Film and TV Charity’s COVID-19 Response per dare il via a un finanziamento per aiutare l’industria a ripartire, e le 500.000 sterline donate al Theatre Community Fund, lanciato da Olivia Colman, Phoebe Waller-Bridge e Francesca Moody, per stanziare dei finanziamenti in favore dei lavoratori teatrali e i freelance in difficoltà di tutta la Gran Bretagna.

Amazon Studios ha realizzato oltre 20 progetti Original in tutta Europa dal 2016 ad oggi, incluso il primo show Amazon Original italiano Celebrity Hunted – Caccia all’uomo e il documentario appena uscito FERRO. Amazon Studios ha anche annunciato la produzione di altre serie italiane originali come Bang Bang Baby, Vita da Carlo, Dinner Club, Everybody Loves Diamonds e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 2.

Noelle arriverà in Italia su Disney+ il 27 novembre 2020.

Noelle arriverà in Italia su Disney+ il 27 novembre 2020.

Non è mai troppo presto per entrare nello spirito natalizio, soprattutto se Anna Kendrick si è già portata avanti. Il film di Natale Noelle arriverà in Italia su Disney+ il 27 novembre 2020.

Nella commedia natalizia di Disney+ Noelle, la figlia di Babbo Natale, Noelle Kringle (Anna Kendrick) è piena di spirito natalizio e di gioia per le feste, ma il suo più grande desiderio è realizzare qualcosa di “importante” come il suo amato fratello Nick Kringle (Bill Hader), che quest’anno erediterà il ruolo di Babbo Natale dal padre. Quando Nick è sul punto di sgretolarsi come un pezzo di pan di zenzero a causa del troppo stress, Noelle gli suggerisce di prendere una pausa e di partire… ma non vedendo tornare il fratello, Noelle decide di lasciare il Polo Nord per ritrovarlo e riportarlo indietro in tempo per salvare il Natale. L’improvvisa scomparsa del nuovo Babbo Natale getta il Polo Nord nel caos, tanto che la signora Kringle (Julie Hagerty) è costretta ad intervenire per tenere a freno il temporaneo sostituto hi-tech di Babbo Natale, il cugino Gabe (Billy Eichner). Nel frattempo, Noelle insieme all’elfo Polly (Shirley MacLaine), la tata pungente ma di buon cuore della famiglia, è al sud impegnata nella missione di ricerca e recupero, durante la quale si renderà conto di avere molto in comune con suo padre, cominciando così a capire il vero significato del Natale.

Scritto e diretto da Marc Lawrence, Noelle vede nel cast Anna Kendrick, Bill Hader, Kingsley Ben-Adir, Billy Eichner, Julie Hagerty e Shirley MacLaine. Il film è prodotto da Suzanne Todd con John G. Scotti come produttore esecutivo. Noelle debutterà in Italia il 27 novembre, in streaming solo su Disney+.

La vita davanti a sé, recensione del film con Sophia Loren

La vita davanti a sé, recensione del film con Sophia Loren

Dopo Cuori estranei Edoardo Ponti torna a dirigere sua madre, Sophia Loren, affidandole il personaggio di una donna forte anche se provata dalla vita. La vita davanti a sé è basato sul romanzo di Romain Gary, La vie devant soi, che aveva già avuto un adattamento cinematografico, peraltro di grande successo: La vita davanti a sé di Moshé Mizrahi, protagonista Simone Signoret, vincitore dell’Oscar come Miglior film straniero nel 1978. Ponti adatta la vicenda ai tempi d’oggi.

La vita davanti a sé, la trama

Madame Rosa, Sophia Loren, è una ex prostituta ebrea, reduce da Auschwitz, che accoglie in casa propria i figli delle colleghe che non possono tenerli, dietro compenso. Ne ha già due quando il suo vecchio amico, il dottor Cohen, Renato Carpentieri, le propone di prendere con sé anche Momo, Ibrahima Gueye, un bambino di 12 anni originario del Senegal che ha perso la madre. Madame Rosa è anziana e stanca e Momo si presenta subito come un ragazzino problematico. Lei però accetta e inizia una convivenza che si trasformerà in un legame affettivo molto stretto. Quando la salute di Madame Rosa inizia a peggiorare, la donna si fa promettere da Momo che non la farà portare in ospedale, perché non vuole subire un accanimento terapeutico. Il ragazzo farà di tutto per cercare di mantenere la promessa fatta a Madame Rosa.

La vita davanti a sé, un racconto edificante

La storia di Momo e Madame Rosa, raccontata da Edoardo Ponti, anche autore del soggetto e della sceneggiatura assieme a Ugo Chiti, mette insieme una serie di marginalità e invita lo spettatore a guardarvi dentro senza pregiudizi. Ecco dunque che tra i vicoli di Bari vecchia si incontrano la stessa Rosa, due volte emarginata, perché ebrea e prostituta, il transessuale Lola, Abril Zamora, che affida sua figlia alle cure dell’anziana donna, e ovviamente, immigrati di varie generazioni, dal negoziante musulmano da decenni in Italia, interpretato da Babak Karimi, che prenderà Momo sotto la sua ala, fino a Momo stesso, appena arrivato dal Senegal, e al suo compagno di stanza, Iosif Diego Pirvu, con cui litiga sempre, ma a cui in fondo vuole bene. C’è poi la marginalità di un sud in cui le opportunità e le lusinghe della criminalità sono sempre dietro l’angolo. Nel suo percorso di formazione Momo le sperimenterà, incontrando personaggi come quello interpretato da Massimiliano Rossi (Gomorra – La serie, Indivisibili, Il primo re), che sfrutta ragazzi di origine africana come bassa manovalanza per lo spaccio.

Obiettivo di Ponti, però,  è mostrare come sia possibile intraprendere strade forse meno facili della criminalità e del pregiudizio, dell’odio contro il diverso, l’estraneo. Mostrare che queste strade ci sono, sono ampiamente percorribili e portano senz’altro a un futuro più luminoso e che i ragazzi come Momo, apparentemente ribelli, in realtà, vogliono solo essere visti e amati – come suggerisce la canzone Io sì, interpretata da Laura Pausini. È importante, poi, riannodare i fili della memoria, ricordare il passato per non ripeterne gli errori, come il personaggio di Madame Rosa insegna.

Sophia Loren e il cast de La vita davanti a sé

È proprio lei, Sophia Loren, ad impedire che la trattazione didascalica appesantisca troppo il lavoro. Questo avviene solo in misura contenuta proprio perché Sophia Loren è capace di dare grazia e poesia alla sua Rosa, non senza la ruvidezza necessaria a dare corpo a un’altra donna forte, che va ad aggiungersi alla lunga galleria di personaggi interpretati dall’attrice, premio Oscar per La Ciociara. Accanto a lei, un altro pilastro del cinema italiano come Renato Carpentieri e tre bambini ben scelti, protagonisti insieme di momenti anche buffi. Massimiliano Rossi, Abril Zamora e Babak Karimi completano il gruppo offrendo buone prove. Come dimenticare poi Bari, anch’essa protagonista del film: il fascino dei vicoli della città vecchia, i palazzoni di recente costruzione, il mercato del pesce. Una città multiculturale che pur con tutti i suoi problemi resta simbolo di integrazione.

La vita davanti a sé in streaming, dove e quando vederlo 

La vita davanti a sé, prodotto da Palomar e distribuito da Netflix, è disponibile dal 13 novembre sulla piattaforma streaming.       

MCU: le 10 cose più eccitanti in arrivo con la Fase 4

MCU: le 10 cose più eccitanti in arrivo con la Fase 4

Nonostante lo strabiliante finale di Avengers: Endgame e l’allettante scena post-credits di Spider-Man: Far From Home, l’avvio della Fase 4 del MCU è purtroppo stato posticipato a causa della pandemia di Covid-19. Se tutto fosse andato secondo i piani, ad oggi la Fase 4 sarebbe già in corso con l’uscita nelle sale di Black Widow lo scorso maggio e l’imminente arrivo de Gli Eterni entro la fine dell’anno. Ma purtroppo, il mondo sta affrontando una crisi sanitaria che entrerà nella storia. In attea di tempi migliori, Screen Rant ha raccolto le 10 cose più eccitanti che bisogna aspettarsi con l’arrivo della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel:

Risposte sul passato di Vedova Nera

Anche se gran parte della Fase 4 sarà alla scoperta del futuro del franchise con l’introduzione del Multiverso, l’inaugurazione avverrà con un prequel che guarderà al passato. Secondo quanto riferito, il tanto atteso Black Widow si svolgerà tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War, con molti personaggi del passato di Nat che faranno la loro apparizione.

Finalmente, oltre un decennio dopo il debutto di Scarlett Johansson nei panni di Natasha Romanoff in Iron Man 2, il personaggio sarà protagonista di un’avventura in solitaria. Meglio tardi che mai! Il film promette di rispondere a molte domande sul misterioso passato dell’ex spia russa e sulla vita personale (e familiare) di uno degli eroi più amati della Marvel.

Il team-up Thor/Guardiani della Galassia

La Fase 4 porterà avanti, per la gioia di tutti i fan, le avventure del folle e “rivitalizzato” Thor di Taika Waititi. L’ultima volta che abbiamo visto il Dio del Tuono, stava chiedendo un passaggio ai Guardiani della Galassia, informandosi da Peter Quill su chi fosse davvero il leader della squadra.

Da allora è stato confermato che i Guardiani appariranno nel prossimo Thor: Love and Thunder di Waititi. Anche se probabilmente saranno presenti solo in una scena, si tratta comunque di una prospettiva esaltante.

Il Multiverso

Dopo il finto Multiverso visto in Spider-Man: Far From Home, il vero Multiverso del MCU diventerà un punto importante della trama nella Fase 4. In particolare, WandaVision, Loki e Doctor Strange in the Multiverse of Madness si concentreranno sulla scoperta delle dimensioni parallele.

Alcuni fan si aspettano persino una versione live action dello Spider-Verse con il ritorno del Peter Parker di Tobey Maguire, proprio perché Sam Raimi è stato scelto per dirigere il sequel di Doctor Strange

Il debutto di Moon Knight

La Marvel sta lavorando ad una serie dedicata a Moon Knight per Disney+ che debutterà in anteprima nel 2022 (pandemia permettendo!). Moon Knight è uno dei personaggi più affascinanti dei fumetti: è molto simile a Batman, tranne per il fatto che ha dei superpoteri acquisiti da un dio egizio e possiede identità multiple per mantenere segreta la sua identità e indagare sulla malavita criminale senza essere scoperto.

Ma Moon Knight è ben lungi dall’essere l’unico amato personaggio Marvel in arrivo su Disney+ nella Fase 4, poiché ci sono anche serie pianificate per Ms. Marvel, She-Hulk e Kate Bishop

Jane Foster diventerà Mighty Thor

Il personaggio di Jane Foster interpretato da Natalie Portman ha subito diversi cambiamenti nel corso dei primi due film dedicati a Thor. All’inizio era semplicemente l’interesse amoroso del Dio del Tuono, mentre nel sequel è diventata un personaggio sullo sfondo che ha avuto soltanto il compito di capitalizzare la popolarità di Loki dopo The Avengers.

Non c’è da meravigliarsi, dunque, che Portman si sia rifiutata di tornare per il terzo film. Ma Taika Waititi è pronta a dare finalmente alla talentuosa attrice un ruolo sostanziale nel MCU con Thor: Love and Thunder, che vedrà Jane assumere il ruolo di Thor, proprio come accade nei fumetti.

Il teamp-up Spider-Man/Doctor Strange

È stato recentemente annunciato che Benedict Cumberbatch tornerà nei panni di Stephen Strange nel terzo film in solitaria di Spider-Man, l’attesissimo Spider-Man 3. In qualità di eroe con base a New York che ha un rapporto consolidato con Spidey, Strange potrebbe essere chiamato ad aiutare l’arrampicamuri subito dopo gli eventi visti nella scena post-credits di Spider-Man: Far From Home, in cui è stata rivelata l’identità segreta di Peter e il giovane è stato incastrato per l’omicidio di Mysterio.

Strange potrebbe assumere un ruolo simile a quello di Tony Stark, ossia diventare il nuoo mentore di Peter Parker, o potrebbe semplicemente fare un cameo come ha fatto in Thor: Ragnarok.

Il debutto di Black Knight

I fan della Marvel non vedevano l’ora di vedere questo supereroe medievale nel MCU, soprattutto da quando una città con una bolla è stata avvistata nel Regno Quantico in Ant-Man and the Wasp, con diverse speculazioni su cosa potesse realmente significare.

Kit Harington è stato scelto per interpretare il Cavaliere Nero insieme al suo vecchio co-protagonista di Game of Thrones, Richard Madden, nell’attesissimo film di prossima uscita Gli Eterni

La serie What If…?

Disney+ rilascerà una serie antologica animata basata su fumetto What If…?, esplorando scenari ipotetici su vari personaggi Marvel. La prima stagione dello show avrà un episodio per ciascuno dei film della Saga dell’Infinito. Ognuno modificherà qualcosa nella trama di quel film, seguendo la nuova storia che si verrà a concretizzare.

E se Tony Stark non fosse mai scappato dai Dieci Anelli? E se l’altra metà dell’universo fosse stata eliminata per sempre? E se Thanos avesse vinto la Battaglia della Terra?

Il ritorno dell’Electro di Jamie Foxx

Mentre il terzo film in solitaria di Spider-Man ambientato nel MCU è attualmente in fase di produzione, uno degli annunci dell’ultimo minuto più sorprendenti sul threequel è che Jamie Foxx interpreterà nuovamente Electro.

Foxx aveva già interpretato il ruolo nel tanto diffamato The Amazing Spider-Man 2, ma quella caratterizzazione del personaggio ha soltanto sprecato l’immenso talento dell’attore. Si spera che il MCU riesca a fare meglio… 

Il vero Mandarino

Una delle più grandi delusioni del MCU è stato certamente il plot-twist di Iron Man 3 che ha rivelato che il Mandarino, il temibile arcinemico di Tony Stark dei fumetti, era in realtà soltanto un attore assunto per essere il volto dei Dieci Anelli, e non il vero leader con sinistre abilità magiche.

La Marvel correggerà quest’errore proprio nella Fase 4, con l’introduzione del vero Mandarino in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. Sarà interpretato dal leggendario Tony Leung e sostituirà Fu Manchu come padre del personaggio del titolo.

Animali Fantastici 3: J.K. Rowling favorevole al licenziamento di Johnny Depp?

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Un nuovo report di THR suggerisce che J.K. Rowling non si sarebbe opposta al licenziamento di Johnny Depp dalla saga di Animali Fantastici. Lo scorso 6 novembre, Depp è stato licenziato dal franchise e ha annunciato che il ruolo del villain Gellert Grindelwald sarebbe stato affidato ad un altro attore.

La decisione è arrivata dopo che un giudice del Regno Unito si è pronunciato contro le accuse di diffamazione mosse da Depp al quotidiano The Sun dopo che la rivista l’aveva etichettato come un “picchiatore di mogli”. La causa è solo l’ultimo capitolo di una lunga battaglia legale intrapresa tra l’attore e l’ex moglie Amber Heard, che ha chiesto il divorzio da Depp nel 2016, adducendo come motivazione una relazione violenta e tossica.

La loro lunga battaglia legale, che dura ancora oggi, ha letteralmente diviso i fan dei  rispettivi franchise di cui Depp e Heard sono i protagonisti: alcuni sostenitori della star di Pirati dei Caraibi, infatti, hanno risposto al licenziamento di Depp dalla saga spin-off di Harry Potter avviando una petizione per la rimozione di Heard da Aquaman 2.

Con altre cause e battaglie tra i due attori ancora da risolvere, Animali Fantastici 3 sarebbe andato incontro ad ulteriori ritardi qualora a Depp fosse stato chiesto di comparire in tribunale. Il film è già stato posticipato numerose volte, sia a causa della performance al box office del secondo episodio (I Crimini di Grindelwald) sia per colpa della pandemia di Coronavirus. Alla fine, le riprese del film sono partite a Londra alla fine dello scorso settembre.

Secondo THR, il licenziamento di Johnny Depp sarebbe dipeso dalle decisioni in merito ai casi giudiziari in cui l’attore è attualmente coinvolto. Quando il giudice si è pronunciato contro di lui nella causa per diffamazione ed è stata presa la decisione di allontanarlo dal franchise di Animali Fantastici, pare che J.K. Rowling non sia sia opposta al licenziamento dell’attore, nonostante in passato la scrittrice aveva sostenuto Depp e la decisione di ingaggiarlo come interprete di Grindelwald. Tuttavia, a causa di alcuni vincoli contrattuali, Depp riceverà comunque il suo intero stipendio: ben 10 milioni di dollari, compenso nettamente superiore a quello dei due co-protagonisti del franchise, Eddie Redmayne e Jude Law.

La nuova data di uscita di Animali Fantastici 3

Di recente abbiamo appreso che Mads Mikkelsen è in trattative con la Warner Bros. per sostituire Depp ed interpretare Gellert Grindelwald a partire da Animali Fantastici 3. In attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Warner Bros., ricordiamo che il film -inizialmente previsto per il 12 novembre 2021 – arriverà adesso nelle sale il 15 luglio 2022.

Christopher Nolan e le critiche di alcuni colleghi per l’uso del suono in Interstellar

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Sebbene Christopher Nolan sia uno dei registi più apprezzati di Hollywood, ha ricevuto diverse lamentele da parte di alcuni suoi colleghi registi per l’utilizzo del suono in Interstellar. A differenza dei suoi lavori di     maggior successo come Il cavaliere oscuro, Inception e Dunkirk, lo sci-fi del 2014 diretto da Nolan non ha performato secondo le aspettative al box office e ha ricevuto un’accoglienza per lo più mista.

Indipendentemente da ciò, Nolan è ancora molto rispettato nel settore per la innegabile capacità di attirare un vasto pubblico in sala. Tuttavia, più di recente, nonostante le recensioni per lo più positive, l’uscita della sua ultima fatica, Tenet, in piena emergenza sanitaria ha palesato che il pubblico non è ancora pronto a tornare al cinema, come hanno dimostrato anche i risultati al botteghino globale non proprio entusiasmanti.

Alcuni fan devoti all’opera di Nolan sostengono che Interstellar sia uno dei suoi più grandi film. Tuttavia, l’accoglienza riservata da parte della critica sembrerebbe affermare l’esatto contrario. Il film si svolge nel futuro, quando il pianeta Terra sta diventando ormai inabitabile. La storia segue il Professor Brand (interpretato da Micheal Caine), un fisico della NASA che cerca di salvare l’umanità intraprendendo un viaggio attraverso la galassia ed un wormhole. All’87esima edizione degli Academy Awards, Interstellar ha ricevuto una manciata di nomination, ma è riuscito a portare a casa soltanto la statuetta per i migliori effetti visivi.

Nel libro di Tom Shone, “The Nolan Variations: The Movies, Mysteries, and Marvels of Christopher Nolan” (via Indiewire), il regista britannico dichiara che spesso riceve lamentele dal pubblico per il suono dei suoi film e che anche altri registi si sono lamentati con il regista per l’uso del suono nei suoi lavori. In particolare, è stato proprio in riferimento ad Interstellar che i colleghi di Christopher Nolan hanno espresso il maggior senso di frustrazione: come spiegato nel libro, molti non sono stati in grado di comprendere i dialoghi. Nolan ha adottato un approccio non convenzionale in merito al missaggio del film. In Interstellar, infatti, sono stati eliminati i filtri tradizionali nel software che filtra le frequenze di fascia bassa. Di conseguenza, l’organo è esagerato nella colonna sonora, con Nolan che sostiene che tale effetto è ancora più notevole nell’esperienza IMAX.

Christopher Nolan su Interstellar: “Se proponi il suono in una certa maniera, la gente si infuria.”

“Abbiamo ricevuto parecchie lamentele sul sound design di Interstellar. Ho anche ricevuto chiamate da parte di altri registi che mi hanno detto: ‘Ho appena visto il tuo film, ma i dialoghi non sono udibili’. Alcuni pensavano che la musica fosse troppo alta, ma la verità è che si trattava di tutta l’enchilada che avevamo scelto per il missaggio. Era un mix molto, molto radicale. Sono rimasto alquanto spiazzato da quanto le persone tendano ad essere conservative quando si parla del sonoro. Puoi fare un film con qualsiasi aspetto dal punto di vista visivo, puoi girarne uno con l’iPhone e nessuno si lamenterebbe. Ma se proponi il suono in una certa maniera o se scegli certe sub-frequenze, la gente si infuria e si ribella.”

Anche se la ricezione dell’utilizzo del suono da parte di Nolan continuerà probabilmente a dividere l’opinione di addetti ai lavori e non, è emozionante ascoltare un regista che si trova a proprio agio nello sperimentare con il suono per cercare di migliorare l’esperienza dello spettatore. Nel cinema, il suono è sempre l’ultimo elemento che la maggior parte degli spettatori nota; tuttavia, il suono è anche il primo elemento che riduce l’esperienza visiva se ci sono problemi minori. Indipendentemente dal fatto che il sound design di Interstellar abbia avuto o meno successo, Nolan ha dimostrato di essere più disposto a sperimentare con il suono rispetto ad alcuni dei suoi colleghi.

WandaVision: il motion poster annuncia la data di uscita

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WandaVision: il motion poster annuncia la data di uscita

Disney+ e i Marvel Studios hanno diffuso un motion poster che annuncia la data di uscita di WandaVision, l’annunciata serie tv in arrivo.

WandaVision, la serie tv

WandaVision è uno delle prossime miniserie in uscita su Disney+ creata da Jac Schaeffer e basata sui personaggi Marvel  Scarlet/Scarlet Witch interpretato da Elizabeth Olsen e Vision interpretato da Paul Bettany. La serie è ambientato nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e ne condividendo la continuità con i film.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame dove in qualche modo Visione tornerà in vita e insieme all’amata Wanda inizieranno la loro vita di coppia in una New York negli anni ’50. La nuova serie tv sarà strettamente collegata con il film Doctor Strange in the Multiverse of Madness previsto per il 2021 dove la Olsen riprenderà il suo ruolo in tale film come co-protagonista accanto a Benedict Cumberbatch l’interprete di Doctor Strange. La serie tv fa parte della Fase 4 del franchise.

 Elizabeth Olsen e Paul Bettany. riprendono rispettivamente i ruoli di Wanda Maximoff / Scarlet Witch e Vision della serie cinematografica. Anche Teyonah Parris, Kat Dennings, Randall Park e Kathryn Hahn sono i protagonisti.

Big Sky 1×01: clip dalla season premiere

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Big Sky 1×01: clip dalla season premiere

Dopo la trama il network americano ABC ha diffuso cinque clip di Big Sky 1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in arrivo questo autunno.

In Big Sky 1×01 protagonisti sono Ryan Phillippe nei panni di Cody Hoyt, Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy e John Carroll Lynch nei panni di Rick Legarski.

I guest star di Big Sky 1×01 sono Gage Marsh nel ruolo di Justin Hoyt, Jeffrey Joseph nel ruolo di Joseph Dewell, Brooke Smith nel ruolo di Merilee Legarski e Gabriel Jacob-Cross nel ruolo di Kai Dewell. “Pilot” è stato scritto da David E. Kelley e diretto da Paul McGuigan.

https://youtu.be/ZnQKgGvf5uE

https://youtu.be/Mwxjh2rmXFI

https://youtu.be/OdeyA948cXY

https://youtu.be/lrUqlNbwAsI

https://youtu.be/QDcOrdUjjCY

Big Sky 1×01

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, Big Sky è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Monster Hunter: dal numero di mostri al possibile sequel

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Monster Hunter: dal numero di mostri al possibile sequel

Paul W.S. Anderson, regista dell’adattamento cinematografico di Monster Hunter, ha rivelato di aver usato un numero nettamente inferiore di mostri rispetto a quanti ne sono presenti nella serie di videogiochi. Parlando con Total Film, Anderson ha dichiarato che, nonostante gli piacerebbe esplorare ancora quell’universo in un potenziale sequel, per il primo film di Monster Hunter ha scelto di usare solo cinque/sei mostri.

Anderson ha ammesso di essere stato costretto ad usare un numero ridotto di mostri nel film, anche se non ha specificato se ciò è stato dovuto alla sceneggiatura o a causa di alcune restrizioni di budget imposte dallo studio. Anderson ha anche aggiunto che il film in arrivo al cinema a dicembre “gratta solo la superficie” del più ampio universo rappresentato dalla saga videoludica. “Ci sono centinaia di mostri nel gioco”, ha spiegato Anderson. “Ho potuto usarne solo cinque o sei nel film. È un mondo grande e divertente di cui penso che abbiamo soltanto iniziato a grattare la superficie.”

Nel frattempo, intervistata sempre da Total Film, Milla Jovovich, che nel film avrà il ruolo della protagonista, ha anticipato che Anderson “sta già scrivendo qualcosa” per un potenziale sequel di Monster Hunter. “Sicuramente ci piacerebbe farne un altro. Spero che la gente apprezzerà questo film, perché so che a Paul piacerebbe realizzare un sequel. Sta già scrivendo qualcosa…”, ha dichiarato l’attrice.

Tutto quello che sappiamo su Monster Hunter

Monster Hunter è l’adattamento dell’omonimo videogioco sviluppato da Capcom. Il film, scritto e diretto da Paul W.S. Anderson (regista della saga di Resident Evil), annovera nel cast Milla Jovovich, Tony Jaa, T.I., Ron Perlman, Meagan Good e Diego Boneta. L’uscita nelle sale americane è fissata per il 30 dicembre 2020.

Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock. Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di reagire.

David Fincher sul predominio dei cinecomics e dei film “Oscar bait”

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Il regista David Fincher, impegnato con la promozione del suo nuovo attesissimo film, Mank, ha riflettuto sul predominio dei cinecomics e degli “Oscar bait” (cioè quei film che sembrano essere stati prodotti al solo scopo di guadagnare nomination agli Oscar) nell’attuale panorama cinematografico.

Dopo un inizio di carriera alquanto difficile a causa del travagliato Alien 3, David Fincher si è rapidamente affermato come uno dei migliori registi di Hollywood grazie ad una serie di classici come Seven, Fight Club e Zodiac. Nel 2010 Fincher ha realizzato quello che molti considerano il suo capolavoro, il dramma biografico The Social Network, grazie al quale Aaron Sorkin ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Tuttavia, in seguito all’uscita di The Social Network, il regista ha iniziato a realizzare sempre meno film: Millennium – Uomini che odiano le donne risale infatti al 2011, mentre L’amore bugiardo – Gone Girl è uscito soltanto nel 2014. Parallelamente, Fincher è stato comunque impegnato sul versante televisivo, grazie alle serie House of Cards e all’acclamatissima Mindhunter. Adesso, Fincher è finalmente tornato dietro la macchina da presa con Mank, biopic dedicato alla realizzazione del capolavoro di Orson Welles, Quarto potere, che sarà disponibile su Netflix dal prossimo 4 dicembre.

Mank ha già ricevuto ottime recensioni da parte della critica americana ed è probabile che figurerà tra i grandi protagonisti della prossima stagione dei premi. Tuttavia, a David Fincher non sembra importante molto dei riconoscimenti e della conseguente fanfara che è in grado di scatenarsi attorno ad un film. Intervistato da Total Film (via Games Radar), Fincher ha parlato del suo disdegno per l’intero concetto di “stagione dei premi” e di come l’idea stessa favorisca i dirigenti cinematografici nel cercare di prevedere le aspettative del pubblico in un modo che Fincher ritiene palesemente malsano.

“Ormai ci sono soltanto due stagioni per i film. C’è ‘l’estate spandex’ e poi c’è ‘l’inverno d’afflizione”. Ormai quando giri un film sai che lo stai realizzando per una delle due stagioni. E se ti perdi, cadrai inevitabilmente in una di quelle altre due stagioni, che ormai vengono considerate come delle discariche. Ha davvero senso tutto ciò?”

Tutto quello che sappiamo su Mank di David Fincher

Mank, un progetto dalla lunghissima gestazione per David Fincher, racconta dell’uomo che ha condiviso con Orson Welles il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale di Quarto Potere. A interpretare lo sceneggiatore, Herman J. Mankiewicz, ci sarà Gary Oldman, mentre il film è stato scritto da Howard Fincher, il padre defunto di David. Il film è stato girato in bianco e nero e il cast include anche Amanda SeyfriedLily CollinsCharles Dance, Arliss Howard e Tom Pelphrey.

Mankiewicz è stato uno degli sceneggiatori più noti e meglio pagati nei primi anni di Hollywood e ha lavorato con Orson Welles per Quarto Potere. Ex-corrispondente di Berlino per il Chicago Tribune e critico teatrale del New York Times e del New Yorker, Mankiewicz ha scritto alcuni dei film più importanti del suo periodo, e sia lui che Welles hanno condiviso l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale per Quarto Potere nel 1941. Altri film a cui ha lavorato durante la sua carriera includono Il mago di Oz, L’uomo del mondo, Pranzo alle otto, L’idolo delle folle e The Pride of St. Louis. 

Wonder Woman 1984: HBO Max a gennaio o estate 2021 tra le ipotesi di uscita

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Considerata l’attuale pandemia globale, è sempre più improbabile che l’attesissimo Wonder Woman 1984 riesca davvero ad arrivare in sala per il prossimo 25 dicembre. Adesso, un nuovo report di Variety suggerisce che la Warner Bros. e la DC Films stanno ancora riflettendo in merito all’uscita del film, ma pare che entrambi gli studio siano vicini a prendere l’ennesima nuova decisione.

Sebbene sia altamente improbabile che il film salti completamente l’uscita in sala, la fonte riferisce che i dirigenti della Warner starebbero seriamente prendendo in considerazione di posticipare definitivamente la seconda avventura in solitaria di Diana Prince all’estate del 2021. Tuttavia, sembra che lo studio stia anche valutando di far uscire comunque il film il giorno di Natale e di renderlo poi disponibile su HBO Max – la piattaforma di streaming di proprietà di WarnerMedia – all’inizio del mese di gennaio.

Posizionare un enorme tent-pole supereroistico come Wonder Woman 1984 direttamente su HBO Max dopo una cosa in sala decisamente limitata, sarebbe una mossa senza precedenti. Sono ore cruciali per la Warner Bros., che presterà sicuramente molta attenzione a come gestire l’affaire WW84 dopo la deludente performance di Tenet al box office globale. Tuttavia, sono in molti a ritenere che uno slittamento diretto all’estate del 2021 sia la soluzione migliore. Non ci resta che attendere un comunicato ufficiale della Warner Bros., che a questo punto non dovrebbe tardare ad arrivare… 

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Justice League Snyder Cut: un nuovo sguardo al film nel giorno del terzo anniversario?

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A quanto pare, il 17 novembre – proprio in occasione del terzo anniversario dell’uscita del film nelle sale – i fan avranno l’occasione di dare un nuovo sguardo alla Snyder Cut di Justice League. Uscito nel 2017, la versione cinematografica del cinecomic che ha riunito sullo schermo i più importanti supereroi DC ha dovuto fare a meno del regista Zack Snyder, che ha dovuto abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione a causa di una tragedia familiare.

A maggio, i fan che avevano sostenuto la campgna #ReleaseTheSnyderCut hanno finalmente ottenuto ciò che volevano: la versione di Justice League ad opera di Zack Snyder arriverà su HBO Max il prossimo anno, sotto forma di miniserie divisa in quattro parti. Nei mesi successivi sono stati rivelati numerosi dettagli a proposito del taglio del film ad opera del regista, dettagli che non hanno fatto altro che accrescere l’hype attorno al progetto. Ora, in occasione del terzo anniversario dell’uscita di Justice League al cinema, sembra proprio che Snyder abbia qualche nuova sorpresa in serbo per i suoi fan. 

Il direttore della fotografia Fabian Wagner, infatti, ha condiviso attraverso il suo account Instagram una nuova foto di Snyder con in mano un oggetto di scena. Anche se l’immagine stessa non anticipa in realtà nulla, è la didascalia che ha accompagnato la foto ad aver attirato l’attenzione dei più: nella stessa, Wagner fferma che ci saranno nuove sorprese in arrivo il 17 novembre, ossia la data dell’anniversario dell’uscita di Justice League. È molto probabile che Wagner si stesse riferendo a nuovi contenuti per la Snyder Cut in arrivo nel 2021.

Le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League

Non è chiaro se quest’immagine di Zack Snyder sia stata scattata mentre il regista era impegnato con le riprese principali di Justice League o di recente, poiché Snyder è attualmente impegnato con le riprese aggiuntive per il suo taglio voluto da HBO Max. In base ai report delle ultime settimane, Batman, Cyborg e Mera torneranno sul set per girare nuove scene, così come i cattivi Deathstroke e Joker. Henry Cavill, che nel film interpreta Superman, aveva già confermato che non sarebbe tornato per i reshoot. Al momento non sappiamo cosa vedremo di preciso il 17 novembre, né se i nuovi contenuti includeranno anche materiale appena girato.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Amber Heard nega i rumor e conferma il suo ritorno in Aquaman 2

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Amber Heard nega i rumor e conferma il suo ritorno in Aquaman 2

L’attrice Amber Heard ha smentito categoricamente le voci secondo cui un’altra attrice interpreterà il ruolo di Mera nell’attesissimo Aquaman 2. Heard ha interpretato la principessa xebelliana Mera nel primo film di Aquaman, recitando al fianco di Jason Momoa, che ha interpretato il supereroe del titolo. Il film ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica e del pubblico; il sequel è atteso nelle sale per il il mese di dicembre del 2022.

Amber Heard è stata recentemente al centro di un’accesa disputa con l’ex marito Johnny Depp. Heard ha chiesto il divorzio dall’attore e ha affermato che Depp è stato violento sia verbalmente sia fisicamente durante il loro matrimonio. Depp, d’altra parte, ha affermato che è stata Heard ad aver abusato di lui, non il contrario. Di recente, l’attore ha citato in giudizio il quotidiano britannico The Sun per averlo definito un “picchiatore di mogli”. Dopo aver perso la causa in tribunale, a Depp è stato chiesto di abbandonare il franchise di Animali Fantastici della Warner Bros. Ciò ha indignato molti fan di Depp, che hanno chiesto che anche Heard venga licenziata dal franchise di Aquaman. A tal fine, una petizione online che chiede il recasting del personaggio di Mera ha già raggiunto oltre 1 milione di firme.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Amber Heard ha smentito le voci secondo cui verrà sostituita in Aquaman 2. Heard ha affermato che i rumor e le campagne online contro di lei non hanno alcun fondamento. Ha inoltre dichiarato di essere entusiasta all’ide adi iniziare a girare il film ed esplorare ulteriormente la relazione tra Aquaman e Mera.

“Sono super entusiasta per la quantità di amore da parte dei fan e per la quantità di apprezzamento che Aquaman ha ricevuto. Aquaman e Mera hanno raccolto così tanto entusiasmo che un sequel era inevitabile. Sono davvero entusiasta del film… tutte quelle voci e tutte quelle campagne contro di me non hanno nulla a che fare con i casting, perché non hanno alcun riscontro nella realtà. Sono i fan che hanno permesso la realizzazione di Aquaman e Aquaman 2. Sono entusiasta all’idea di iniziare a girare il prossimo anno.”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel di Aquaman, film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa per Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Allen Greene: a lui la dedica del film Le Ali della Libertà

Allen Greene: a lui la dedica del film Le Ali della Libertà

Ci sono film che ti entrano nel cuore e ci restano, film che anche dopo decenni continuano a fare emozionare gli spettatori, occupando il loro meritato posto d’onore nella storia del cinema. Uno tra questi è il film Le Ali della Libertà che, oltre a fregiarsi del titolo di capolavoro, è legato alla storia di un’amicizia lunga una vita intera. Il film è infatti dedicato alla memoria di Allen Greene, un personaggio di cui quasi nessuno conosce la storia.

Ma prima di arrivare a parlare di Allen Greene, facciamo un piccolo passo indietro e cominciamo il nostro viaggio dal 1994, anno d’uscita del celebre film Le Ali della Libertà.

Tratto dal racconto del genio letterario di Stephen King, dal titolo Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank – pubblicato nella raccolta Stagioni Diverse -, Le Ali della Libertà (titolo originale The Shawshank Redemption) è un film drammatico diretto da Frank Darabont. Definito dalla rivista Empire come uno dei “cinquecento migliori film della storia”, Shawshank Redemption racconta la storia di un uomo innocente finito in carcere per sbaglio.

Le Ali della Libertà trama: il dramma di Shawshank

La storia è ambientata nella Portland del 1947 e ha come protagonista Andy Dufresne (Tim Robbins), il vice-direttore di una banca. Accusato dell’omicidio di sua moglie e del suo amante – un famoso giocatore di golf -, Andy viene condannato a ben due ergastoli da scontare nel terribile carcere di Shawshank. Nonostante l’uomo gridi a gran voce la sua innocenza, la sentenza viene emessa e Andy viene condotto in galera.

Si sentono tante storie sul carcere di Shawshank ma nessuna sembra rispecchiare perfettamente la realtà. La struttura sembra essere sotto il controllo dello spietato direttore Norton (Bob Gunton) e delle sue terribili guardie che impongono leggi e severe punizioni. Andy è il nuovo arrivato e come tale deve piegarsi allo status quo per cercare di sopravvivere.

le ali della libertà allen green
dal film Le Ali della Libertà – da sinistra: Morgan Freeman e Tim Robbins

Per i primi tempi l’uomo cerca di tenersi in disparte per non creare problemi con gli altri detenuti ma purtroppo la sua presenza non passa inosservata. Per i primi due anni, quindi, Andy è costretto a subire i violenti atti di bullismo da alcuni dei detenuti più pericolosi di Shawshank. Punizioni corporali, violenze fisiche, sessuali e psicologiche porteranno Andy alla disperazione e poi alla silenziosa rassegnazione.

Durante i suoi giorni di prigionia, Andy cerca di aggrapparsi a ogni spiraglio di luce in quel luogo di tenebra. Grazie al suo buon carattere e a un pizzico di furbizia, il prigioniero Dufresne riesce a sopravvivere e, incredibilmente, a farsi dei nuovi amici. Primo fra tutti c’è Ellis Boyd Redding (Morgan Freeman), detto Red, che controlla il contrabbando di oggetti di ogni tipo all’interno del carcere.

Tra i due nasce una bella e sincera amicizia, rapporto che permetterà a entrambi di sopravvivere ai lunghi anni di reclusione e alla vita da uomini liberi.

Allen Greene in Shawshank Redemption

Il meraviglioso e toccante dramma di Stephen King, diretto da Frank Darabont, ha commosso intere generazioni. Negli anni i cinefili più accaniti si sono divertiti a scoprire tutti i segreti e i retroscena più curiosi de Le Ali della Libertà. Ma c’è un dettaglio del film che ancora oggi sembra essere per molti un mistero. Alla fine del film, poco prima dei titoli di coda, appare un messaggio, un dedica che per parecchio tempo ha sollevato molte domande.

“In memory of Allen Greene” [In memoria di Allen Greene]

 

le ali della libertà
dal film Le Ali della Libertà – Credits: Castle Rock Entertainment

Chi è costui? E come mai The Shawshank Redemption è stato dedicato proprio a lui? La domanda è legittima e la risposta è molto meno complessa di quello che ci si aspetti. Greene è stato per anni l’agente del regista Frank Darabont, nonché uno dei suoi più cari amici. A loro collaborazione, cominciata all’inizio degli anni ottanta, si è trasformata in una bellissima amicizia, interrotta bruscamente dalla morte di Greene.

Allen Greene è purtroppo deceduto nel 1989 quando aveva appena 36 anni, a causa di complicazioni dovute all’AIDS. Greene, malato da tempo, non ha mai smesso di lavorare e pare sia stato proprio lui a spingere affinché Le Ali della Libertà vedesse la luce. Nel 1987, Allen fu il primo a capire le potenzialità del racconto di Stephen King e a sottoporre il progetto alla Castle Rock Entertainment. Inoltre, fu lo stesso Greene a proporre l’amico Frank Darabont come regista e sceneggiatore del film.

Gli sforzi di Greene sono stati abbondantemente ripagati. Le Ali della Libertà è stato un successo nel 1994 – anno della sua uscita al cinema – e il film nel tempo è diventato un vero e proprio capolavoro del cinema. A causa della sua prematura scomparsa, Greene non si è potuto godere i frutti del suo duro lavoro. Per questo motivo Darabont ha deciso di rendere omaggio alla memoria del suo caro amico, dedicandogli il film per cui insieme hanno tanto lottato. Una dedica inaspettata, sobria ma molto toccante, associata a un finale catartico che celebra la libertà e l’importanza dell’amicizia.

Le Ali della Libertà in streaming: dove vederlo

Il film Le Ali della Libertà, diretto da Frank Darabont e dedicato ad Allen Greene, è disponibile in acquisto o noleggio a pagamento su Amazon Prime Video, Youtube, Google Play Film. Inoltre il film è disponibile in streaming in abbonamento su Netflix.

Fonte: Wiki,

MCU: le più grandi rivelazioni dal libro tie-in “The Wakanda Files”

“The Wakanda Files” è una nuova pubblicazione ufficiale collegata al MCU che ha portato alla luce diversi dettagli nascosti in merito alle storie e ai personaggi dell’universo condiviso. ComicBookMovie ha raccolto le 10 rivelazioni più importanti contenute al suo interno e riguardanti l’Universo Cinematografico Marvel:

I tentativi di Bruce Banner di sbarazzarsi di Hulk

In Avengers: Endgame, Bruce Banner è finalmente riuscito a fare i conti con Hulk, diventando un ibrido che i fan hanno chiamato “Smart Hulk” (o “Professor Hulk”). Tuttavia, molto prima di imparare a trattenere i muscoli di Hulk e la sua intelligenza, Bruce ha fatto parecchi tentativi per provare a sbarazzarsi del Gigante di Giada.

Nei suoi appunti si legge: “I miei recenti studi hanno condotto alla creazione di un antiaritmico in grado di rallentare il mio polso a circa un battito al minuto. Mi ha colpito il fatto che con la giusta configurazione, il potenziale cardiologico del farmaco potrebbe aiutare a lenire lo stress che incita gli incidenti di Hulk”. Tuttavia, gli sforzi di Bruce si sono rivelati infruttuosi. Queste rivelazioni sono assolutamente in linea con i fumetti, e non dovrebbe sorprendere più di tanto che Banner abbia cercato di distruggere Hulk, nonostante i suoi tentativi siano stati vani e abbia persino tentato il suicidio (come rivelato in Avengers: Age of Ultron).

Perché War Machine ha cambiato identità?

War Machine ha sempre avuto un ruolo attivo nel MCU, ma è diventato un membro a pieno titolo degli Avengers solo durante gli eventi di Captain America: Civil War. Prima di indossare nuovamente la sua armatura da War Machine, Rhodey è passato per Iron Patriot in Iron Man 3, ma cosa ha portato a questo cambio di nome?

In una lettera dalla scrivania del Presidente degli Stati Uniti, vengono menzionati “problemi di ottica” quando si tratta del mantello da “War Machine”, e la decisione di dargli un nuovo nome è stata presa poco dopo la battaglia di New York in The Avengers. Sembra che il governo degli Stati Uniti si sia reso conto che non aveva senso per “l’avanguardia in prima linea che protegge il popolo americano” avere un nome che richiamasse letteralmente il concetto di “macchina da guerra”.

I pensieri iniziali di Tony Stark su Spider-Man

L’introduzione di Spider-Man in Captain America: Civil War è sembrata per alcuni un po’ affrettata, nonostante sia stato brevemente spiegato che Tony Stark aveva tenuto sotto controllo il simpatico arrampicamuri dopo averlo visto su YouTube (presumibilmente usando le sue numerose risorse per capire che Peter Parker e Spider-Man erano la stessa persona). Nel libro c’è una voce in riferimento ad Iron Man che riporta: “Questo ragazzo del Queens che sta esplodendo su YouTube è solo leggermente più interessante di un gatto che suona l’armonica. Un adolescente viene morso da un ragno e improvvisamente è degno di entrare a far parte dei Vendicatori? Non credo che questi siano effetti speciali. Questo ragazzo sta catturando un veicolo in movimento che viaggia a 45 miglia all’ora. Sono circa 3.000 libbre di veicolo. Come è possibile?”

Sembra che Tony fosse anche affascinato dalla capacità di Peter di creare il proprio spararagnatele. “Da dove ha creato questa ragnatela? Ha usato prodotti da banco che ha trovato in una cantina? Se ha creato tutta questa tecnologia mettendo insieme spazzatura, pensa a cosa potrebbe fare con il parco giochi che abbiamo costruito nel nord dello stato.” Chiaramente, l’Avenger corazzato aveva sempre avuto grandi progetti per Spidey!

I miglioramenti di Bucky sono legati a una Gemma dell’Infinito

Shuri è affascinata dai “super soldati” del MCU e ad un certo punto parla anche di Extremis. Tuttavia, alla fine deduce che le radiazioni sono fondamentali per la loro creazione. “La trasformazione di Teschio Rosso è fallita perché il suo siero mancava di esposizione radioattiva”, deduce l’eroe. “Rogers è stato esposto ai Vita-Rays. Banner è diventato un enorme mostro fatto di rabbia perché è stato esposto a radiazioni gamma. È probabile che Zola abbia utilizzato le radiazioni gamma del Tesseract per migliorare Barnes. L’Hydra ha trovato un modo per esporre i soggetti a qualsiasi cosa i raggi cosmici della Gemma della Mente emettano, e li ha trasformati”.

Questa è una rivelazione molto interessante su Bucky: anche se sapevamo che Zola aveva apportato alcune modifiche alla sua fisiologia, modifiche che lo hanno reso molto più forte e più veloce, non sapevamo che fossero legate al Tesseract. Questo è sicuramente qualcosa che i Marvel Studios potrebbero decidere di esplorare in futuro. 

Il Multiverso non era esattamente una novità per Iron Man

Vi siete mai chiesti come mai Iron Man fosse in grado – almeno all’apparenza – di capire così facilmente il concetto di viaggio nel tempo? Bene, il libro allude al fatto che Tony Stark aveva già discusso dell’esistenza del Multiverso con Bruce Banner, come rivelato da un testo che Tony ha inviato al suo compagno Avenger. “L’alterazione degli eventi del passato non potrebbe mai influenzare il loop continuo. Tuttavia, potrebbe creare linee temporali divise e tangenziali. Non preoccupiamoci per il momento. Una realtà alla volta!”

Guardando al futuro del MCU, è chiaro ora che le realtà alternative sono qualcosa che i Marvel Studios non vedono l’ora di poter esplorare. Anche se Tony non ha avuto il tempo di approfondire davvero cosa significhi tutto ciò, il terreno è stato già preparato per ulteriori viaggi nel tempo e anche per un viaggio attraverso lo stesso Multiverso (insieme a Stephen Strange e Scarlet Witch nel sequel di Doctor Strange che sarà diretto da Sam Raimi).

L’eredità di Black Panther potrebbe non essere finita

In base a ciò che Shuri ha realizzato a Wakanda negli ultimi anni, una grande rivelazione contenuta nel libro riguarda il fatto che la sorella di T’Challa ha trovato un modo per ricreare l’Erba a Forma di Cuore. Erik Killmonger l’aveva distrutta durante gli eventi di Black Panther dopo averla ingerita e aver reclamato il trono per se stesso, rendendo T’Challa l’ultima Pantera Nera dopo la morte del villain.

Shuri ha trovato un modo per creare una versione sintetica e sta anche considerando di aggiungerci il Vibranio. “Se vogliamo sintetizzare, e attraverso il processo, migliorare, un’antica erba di Wakanda, dobbiamo prima studiare le integrazioni che hanno permesso ad altri di provare e di avere successo. Ed eventualmente, anche di fallire”, ha spiegato il giovane genio. Ciò porterebbe chiunque lo ingerisca a guadagnare il potere di quell’elemento misterioso, un potenziale punto di svolta per il futuro del MCU, specialmente dopo la tragica morte di Chadwick Boseman

Ciò che l’HYDRA ha fatto davvero a Bucky Barnes

Abbiamo stabilito che Bucky è stato trasformato in un super soldato grazie ad alcuni miglioramenti apportati tramite il Tesseract, ma i danni che l’HYDRA ha fatto al suo cervello sono scioccanti. Shuri descrive ciò che gli scienziati gli hanno fatto come “un livello completamente diverso di follia”, rivelando che “i metodi dell’HYDRA erano efficaci nel rendere Barnes iperconsapevole e altamente suggestionabile”.

“Un EEG su Barnes ha rivelato quanto fosse oscuro ed esteso il suo danno cerebrale”, osserva Shuri, rivelando che l’organizzazione malvagia ha messo a dura prova il migliore amico di Cap. “Il programma Winter Soldier dell’HYDRA ha sottoposto Barnes ad una terapia elettroconvulsiva seguita da parole chiave e frasi suggestive per attivare un nodo cerebrale che potrebbe richiedere anni per sciogliersi”. In maniera ancora più scioccante, Shuri nota che il suo sistema limbico, la parte del suo cervello che si occupa dei ricordi e delle emozioni, è paragonabile “ad un albero di Natale degli psicofarmaci” grazie all’HYDRA.

La formula per lo spararagnatele di Peter Parker

Il libro conferma che la formula per lo spararagnatele di Peter Parker contiene prodotti chimici come acido salicilico, toluene, metanolo, tetracloruro di carbonio, carbonato di potassio e acetato di etile. Le note di Spider-Man mostrano che ha preso in considerazione molti materiali diversi prima di creare il proprio fluido per la ragnatela, e ha riflettuto molto sulle varie tipologie di spararagnatele proprio in base a questa nota.

“Un dispositivo sui miei polsi come un braccialetto con un grilletto nel palmo della mano attivato dalle mie dita centrali? In questo modo posso tagliarlo o tenerlo collegato secondo necessità”, riflette Peter. “PSI dovrebbe essere piuttosto alto per portare la fettuccia alle distanze che sto pensando. 10.000 PSI? Potrebbe essere troppo da sopportare per il mio polso”. Inizialmente, Peter pensava di usarlo esclusivamente come arma prima di renderlo un mezzo per viaggiare!

Il Widow’s Bite di Vedova Nera

Vedova Nera ha dimostrato in più di un’occasione di essere in grado di reggere il confronto con il resto degli eroi più potenti della Terra, ma il suo Widow’s Bite è in realtà ancora più potente di quanto pensassimo. Fino alla sua morte, sembrava che l’eroina non avesse mai  avuto realmente intenzione di usarlo contro un suo nemico! Si dice che Natasha Romanoff stesse usando l’impostazione più bassa dell’arma (40.000/50.000 volt), anche se avrebbe potuto facilmente portarla a 350.000 volt, rendendola così più letale.

Shuri afferma che l’impostazione più bassa porterebbe probabilmente a “muscoli indeboliti o doloranti, a crampi, ustioni epidermiche, a danni temporanei ai nervi e a interruzioni temporanee della coscienza” mentre la più alta causerebbe “danni ai nervi permanenti, ustioni sottocutanee di terzo grado, perdita della vista e persino la morte.” Forse la vedremo usare quell’impostazione nell’attesissimo Black Widow?

L’incredibile metabolismo di Steve Rogers

Ci sono alcuni fatti molto interessanti su Captain America nel libro, incluso il fatto che, a riposo, Steve Rogers riesce a bruciare quasi 8000 calorie al giorno! Nella vita reale, Dwayne Johnson mangia più di 5000 calorie al giorno per mantenersi in forma, quindi questo potrebbe aiutare a contestualizzare il paragone.

Questo metabolismo potenziato spiega anche come Steve sia riuscito a sopravvivere nel ghiaccio per 67 anni, con Shuri che ha rivelato che è stata proprio questa caratteristica che ha portato l’eroe ad essere messo in “ibernazione criogenica”. Diventare un super soldato significa anche che Cap può fare distensioni su panche di “diverse tonnellate” ed è in grado di “correre comodamente tredici miglia in trenta minuti”. Ciò significa che può mantenere una velocità di circa 26 mph su base costante, un’impresa piuttosto incredibile per l’eroe.

Doctor Strange 2 e Blade? Una sfida per la Marvel secondo Jason Blum

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Jason Blum si è espresso in merito a Doctor Strange in the Multiverse of Madness e a Blade, teorizzando che potrebbero rappresentare una sfida per i Marvel Studios. Sebbene entrambi i film siano attualmente in fase di sviluppo, Doctor Strange 2 è l’unico ad avere già una data di uscita: arriverà infatti nelle sale il 25 marzo 2022. Ci sono anche molte più informazioni su quel film, come ad esempio il fatto che sarà Sam Raimi ad occuparsi della regia. In confronto, si sa molto poco di Blade allo stato attuale. Tuttavia, come è stato annunciato al San Diego Comic-Con 2019, sarà il premio Oscar Mahershala Ali ad interpretare il personaggio del titolo.

Sebbene Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Blade usciranno probabilmente almeno ad un paio di anni di distanza l’uno dall’altro, i film sono stati spesso associati perché entrambi presenteranno elementi horror, genere che la Marvel non ha ancora mai realmente esplorato. Al contrario, la società di Jason Blum, la Blumhouse Productions, è senza dubbio la più conosciuta quando si parla di film dell’orrore, avendo sfornato negli ultimi vent’anni alcuni tra i più grandi successi del genere. Ciò rende Blum particolarmente qualificato se si tratta di valutare i prossimi tentativi di realizzare qualcosa in materia…

In una recente intervista con Inverse (la stessa in cui ha aggiornato in merito al reboot di Spawn), Jason Blum ha fatto proprio questo. Al produttore è stato chiesto, infatti, un parere su Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Blade, in particolare se la Marvel sarà in grado di creare un film dalle venature horror di successo.

“Sono indeciso. Non scommetterei mai contro la Marvel. Hanno un curriculum relativamente buono… ovviamente scherzo, hanno uno dei migliori curriculum di sempre, siamo d’accordo? Penso anche che sia una vera sfida provare a fare un horror ad alto budget, ma se qualcuno può farlo, quel qualcuno è senza ombra di dubbio la Marvel.”

Doctor Strange 2 e Blade saranno degli horror in senso canonico?

La risposta di Blum è piuttosto diplomatica. Tuttavia, ha senso il suo commento sulla difficoltà di realizzare film horror con budget elevati a disposizione. Molti dei film horror dell’ultimo decennio, compresi quelli della Blumhouse, sono stati realizzati per budget davvero esigui rispetto a quanto la Marvel investe generalmente per i suoi film. Tuttavia, titoli come Scappa – Get Out dimostrano che creare una storia avvincente e genuinamente spaventosa è ciò che conta davvero nel genere horror, molto più di sequenze costose e strabilianti.

Ovviamente, resta da vedere quanto la Marvel prenderà davvero in prestito dagli elementi tipici del genere horror sia per Doctor Strange in the Multiverse of Madness sia per –Blade. Vale la pena ricordare che Scott Derrickson aveva parlato della componente horror di Doctor Strange 2 quando era ancora a bordo del progetto, mentre il boss della Marvel, Kevin Feige, aveva chiarito in seguito che il film avrebbe avuto alcune “sequenze spaventose”, ma che non sarebbe stato un vero e proprio film horror. Considerando che il personaggio centrale di Blade è un cacciatore di vampiri, sembra che sarà più difficile evitare l’elemento horror in quel film, anche se l’accoglienza nei confronti di Doctor Strange 2 potrebbe certamente giocare un ruolo nei confronti della direzione da intraprendere con il film con protagonista Ali.

Fischia il Vento: il cortometraggio d’animazione di Alessandro Dordoni

Si intitola Fischia il Vento il cortometraggio d’animazione scritto e diretto da Alessandro Dordoni.

Basato sulle memorie del ventenne partigiano Lino Dordoni, Fischia il Vento è un cortometraggio di animazione disegnato a mano di 15 minuti. Il film racconta gli eventi accaduti durante la Battaglia di Monticello, nel nord Italia, il 16 Aprile 1945, dove 450 soldati delle SS attaccarono a sorpresa i circa 25 partigiani che presidiavano il castello di Monticello. Lino e la sua squadra sono appostati in una stalla abbandonata nelle vicinanze e, svegliati di soprassalto dai colpi d’arma da fuoco provenienti dalla rocca, si lanciano di corsa nella vallata per portare aiuto ai compagni il più in fretta possibile.

Il titolo Fischia il Vento si ispira ad una canzone popolare italiana i cui testi furono scritti nel settembre del 1943, all’inizio della Resistenza. Sebbene la canzone provenisse dalla Russia dal compositore Matvei Blanter, la melodia orecchiabile ispirò il paroliere Felice Cascione (1918-1944) a scrivere Fischia il Vento per incitare il movimento partigiano.

Il progetto non vuole rappresentare un classico film di guerra. Lo scopo è quello di mostrare il lato umano e psicologico dei giovani combattenti italiani che si sono trovati ad affrontare una situazione ben al di sopra di loro. Questa non è una storia del bene contro il male, ma un’attenta analisi ad uno dei tanti episodi di guerra che ha cambiato per sempre la vita dei suoi protagonisti, a prescindere dal loro schieramento ideologico durante gli avvenimenti raccontati.

Questo è un progetto collaborativo nato dalla passione per l’arte e per il cinema, ed ogni individuo coinvolto è mosso dal desiderio di dare vita a questa storia mai raccontata e renderla un’esperienza fortemente cinematica dal punto di vista visivo e sonoro, con l’obiettivo di aprire gli occhi per molti sul mondo dell’animazione, che troppo spesso rimane una forma d’arte di poco interesse nell’immaginario collettivo.

Fischia il Vento, un cortometraggio d’animazione

Fischia il Vento è animato interamente ad inchiostro da Natasza Cetner. Utilizzando carta ruvida dà l’impressione di pagine di diario da sfogliare e ci immerge nel mezzo delle memorie personali di Lino Dordoni. Seguendo lo storyboard animatic come riferimento, l’animazione viene eseguita prima digitalmente, al fine di testare al meglio i movimenti e le tempistiche, viene quindi poi disegnata a mano con inchiostro su carta. I movimenti di telecamera e l’uso espressivo delle pennellate permettono all’animazione di trasmettere l’intensità delle emozioni dei protagonisti e di offuscare il confine tra realtà e ricordi.

ALESSANDRO DORDONI
Alessandro lavora come Montatore a Londra dal 2012. Attualmente è senior editor presso Chrome Productions, il suo lavoro comprende pubblicità, contenuti online, documentari e cortometraggi. Il suo stile è caratterizzato da un uso forte e dettagliato della musica e del suono. Ha vinto numerosi premi per i suoi lavori nel settore pubblicitario. Questo sarà il suo primo film come Sceneggiatore/Regista, ed è un progetto molto vicino al suo cuore.

NATASZA CETNER
Natasza è un’Animatrice, Regista ed llustratrice. I suoi film sono stati selezionati e nominati per molti festival cinematografici tra cui Edimburgo, Berlino, Dubai e Montreal. Rappresentata dalla casa di produzione irlandese Cardel, i suoi lavori si distinguono dalla massa per l’uso sorprendente dell’animazione analogica e disegnata a mano in un settore sempre più guidato dal digitale.

JAMES LAWSON
James è un Artista con oltre 12 anni di esperienza nel creare storyboard per l’industria pubblicitaria, per la TV e per il cinema. Ha avuto la fortuna di essere stato coinvolto in alcune delle campagne più iconiche e premiate dell’ultimo decennio. L’elenco dei clienti per cui ha lavorato include i più grandi nomi del settore di oggi come Apple, John Lewis, Nike, Adidas, Mercedes, Amazon e così via.

FRANCESCO POIANA
Francesco è un Artista ed Illustratore con un’ampia conoscenza di diversi mezzi artistici, tra cui disegno, pittura ed incisione. Lavora come Illustratore Freelance, collaborando con molti clienti come case di produzione, case editrici e studi di moda. La sua arte è stata esposta in tutta Italia e nel Regno Unito, recentemente ha partecipato alla “Emerging Talents Exhibition” del 2020 al Messum’s Mayfair di Londra.

Fischia il vento: la scheda tecnica

Titolo: Fischia il Vento (The Wind Whistles)
Durata: 15 min (Inclusi Materiale d’Archivio e Titoli di Coda))
Aspect Ratio: 2048 x 858
Colore: Bianco e Nero
Genere: Animazione, Drama, Guerra
Lingua: Italiano (Sottotitoli in Inglese)
Scritto e Diretto da: Alessandro Dordoni (UK)
Regia di Animazione: Natasza Cetner (UK/Polonia)
Case di Produzione: Cardel (Irlanda) & OAK9 (Lituania)
Produttori Esecutivi: Kelley Daniel / Rhiannon Crothers (US)
Produttori Animazione: Carla Mooney / Delwyn Mooney (Irlanda)
Produttrice: Mimi Thomas (UK)
Co-Produttore: Mindaugas Jokubaitis (Lituania)
Attori in Ordine di Apparizione: Denio Derni, Luca Torchiani, Francesco Wolf, Andrea Tagliabue,
Marco Troiano, Joe Prestia, Vito Buchicchio, Giuseppe Magazzù
Montaggio e Suono: Alessandro Dordoni (UK)
Archivio Colour Grade: Ben Turze (UK)
Sound Design/Mix: Steve Bond (UK)
Illustratore: Francesco Poiana (UK, Italia)
Storyboard Artist: James Lawson (UK)
Compositore: Paolo Fornasari (Germania)
Script Editor: Costanza Bongiorni (Francia)
Traduttore Memorie: Bartolomeo Sala (UK)
Graphic Designer: Edoardo Balordi (Spagna)
Studio di Registrazione: Marco Versari (Italia)
Supportato da: ANPI Piacenza, Chrome Productions,
Banca di Piacenza, Rotary Club Piacenza
Budget: £20,000
Inizio Produzione: Luglio 2020
Stima di Fine Produzione: Aprile 2021
IMDB Page: Fischia il Vento

Zack Snyder anticipa l’esistenza di Catwoman nel suo universo DC

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Il regista di Justice League, Zack Snyder, ha anticipato l’esistenza di Catwoman nel suo universo DC. Durante gli anni trascorsi a lavorare per la Warner Bros. e la DC Films, a Snyder è stata concessa una certa libertà creativa. Anche se ha iniziato a perdere un po’ di quel controllo con Batman v Superman: Dawn of Justice e alla fine ha dovuto abbandonare la produzione di Justice League, Zack Snyder aveva dei piani già particolarmente elaborati per una storia suddivisa in cinque parti. Questi piani sono cresciuti fino ad includere i film in solitaria di Wonder Woman, Aquaman e Flash, e l’istinto naturale di Snyder di arricchire i suoi progetti con diversi dettagli ha contribuito a creare l’universo espanso.

La vera portata dei piani di Snyder sta iniziando a concretizzarsi grazie alla HBO Max. Il servizio di streaming ha risposto alle richieste dei fan ed è diventato la casa della Snyder Cut di Justice League a circa due anni di distanza dalla massiccia campagna a sostegno della visione originale di Snyder. Il regista ha alimentato continuamente la discussione anticipando di continuo – attraverso i suoi canali social – come sarebbe stata la sua versione del cinecomic uscito in sala nel 2017. Negli ultimi mesi, Snyder ha condiviso molte anticipazioni su ciò che aveva pianificato per il futuro e pare che la Snyder Cut offrirà un assaggio di ciò che potrebbe arrivare in seguito (basti pensare alla presenza di personaggi come Darkseid, Martian Manhunter, Deathstroke e, soprattutto il Joker di Jared Leto).

Adesso, Zack Snyder sembra aver anticipato quale ruolo potrebbe svolgere Catwoman nel suo universo DC. Di recente, il regista ha partecipato ad una chat in live streaming con The Nerd Queens per discutere di diversi argomenti, tra cui anche il personaggio di Selina Kyle. Snyder ha suggerito che Catwoman e il Batman di Ben Affleck potrebbero essere stati coinvolti romanticamente un decennio prima. Dal momento che la storia d’amore tra Catwoman e Batman che ha molti sostenitori tra i lettori dei fumetti, la dichiarazione di Snyder ha mandato in visibilio tantissimi fan. Ma il regista non si è fermato qui, poiché ha anche condiviso un’immagine sul suo profilo Vero proprio dei due iconici personaggi. 

Vedremo mai la Catwoman di Zack Snyder in azione?

Non è chiaro se Zack Snyder abbia mai pensato di includere davvero Catwoman nei suoi precedenti film DC o magari in Justice League. Tuttavia, ha condiviso diverse idee su quale retroscena potrebbe funzionare per una storia dedicata a Catwoman e Batman nel suo universo, dimostrando di essere comunque legato al personaggio. Dal momento che Snyder è in genere abbastanza sicuro di quali siano i piani relativi alle storie che intende raccontare, la spiegazione relativa alla storia di Catwoman e Batman suggerisce che forse è qualcosa a cui ha iniziato a pensare di recente e che forse potrebbe sviluppare in futuro, magari in un sequel di Justice League (a cui – tra l’altro – il regista sembra aver già iniziato a pensare).

Spawn: la storia del reboot ha richiesto più tempo del previsto

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Spawn: la storia del reboot ha richiesto più tempo del previsto

Il produttore Jason Blum è al lavoro sul riavvio cinematografico di Spawn, anche se l’adattamento della storia – come dichiarato dallo stesso – ha richiesto più tempo del previsto. Il personaggio è stato creato da Todd McFarlane negli anni ’90, ma ancora oggi è uno dei personaggi dei fumetti più popolari di sempre.

La storia di Al Simmons è piuttosto oscura, principalmente a causa delle sue attività da antieroe. Spawn è stato protagonista di una serie tv animata e di un film live-action, usciti entrambi alla fine degli anni ’90. In particolare, il film è stato interpretato da Michael Jai White nei panni del personaggio del titolo ed è stato accolto piuttosto negativamente dalla critica. Tuttavia, viene ricordato come uno dei primi film con un attore afroamericano nei panni di un grande supereroe.

Dall’uscita del film originale, si è parlato a lungo di un sequel o di un riavvio. Sebbene l’attuale iterazione sia ancora lontana dal vedere concretamente la luce, diversi dettagli sono già noti. Sappiamo infatti che il premio Oscar Jamie Foxx è stato ingaggiato per interpretare il protagonista. Inoltre, il progetto sarà diretto dallo stesso McFarlane, che ha più volte parlato delle sue condizioni e della volontà di realizzare un film vietato ai minori.

Il reboot vedrà coinvolto anche Jason Blum e la sua Blumhouse Productions (Insidious, Scappa – Get Out), con Blum che ha più volte parlato del progetto e della sua volontà di voler portare sullo schermo la “storia giusta”. Adesso, in una nuova intervista con Inverse, il produttore ha parlato ancora una volta dell’attesissimo nuovo adattamento, rivelando che proprio il lavoro sulla storia ha richiesto più tempo del previsto.

“Sarà molto diverso. Sarà davvero tagliente. Ciò che mi ha entusiasmato è che Spawn è come se fosse l’ultimo grande fumetto mai sfruttato veramente. Quindi, sembrava un’opportunità straordinaria. Ci è voluto più tempo di quanto speravo per dare vita alla storia giusta, ma ci stiamo lavorando.”

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

Kate Winslet orgogliosa di aver battuto il record subacqueo di Tom Cruise

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Kate Winslet è orgogliosa di aver battuto il personalissimo record nella subacquea di Tom Cruise grazie ad Avatar 2. Di recente, è emersa online una nuova foto dal backstage del sequel del blockbuster di James Cameron che ritraeva proprio l’attrice premio Oscar impegnata a realizzare una sequenza sott’acqua.

Per realizzare quella scena (lo scatto ha mostrato l’attrice mentre eseguiva un ballo come parte di una cerimonia Na’vi), Winslet ha dovuto trattenere il respiro per ben sette minuti, battendo così i sei minuti raggiunti da Cruise durante le riprese di Mission: Impossible – Rogue Nation. Come dichiarato dall’attrice in una recente intervista con ET, la stessa non avrebbe mai potuto immaginare la portata di quanto raggiunto fino a quando altre persone non gliel’hanno fatto notare.

È davvero divertente, perché non leggo mai recensioni o cose legate al mondo dei media. Non sono su Instagram. È come se da quel punto di vista fossi completamente disconnessa dalla realtà. Proprio per questo, nelle ultime settimane c’erano persone che venivano da me al lavoro e divevano: ‘Oh mio Dio, 7 minuti e 14 secondi?’. E io: ‘Cosa? Aspetta, aspetta un attimo. Come fai a saperlo?’. È stato fantastico. Sono molto orgogliosa di me stessa, anche perché è una cosa che quasi sicuramente non riuscirò più a fare. Ci sono volute quattro settimane di duro allenamento per realizzare quelle scene. Ma è stato un momento che ho adorato.”

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Time is up, al via le riprese del nuovo film di Elisa Amoruso con Bella Thorne

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Sono iniziate a Roma le riprese del teen movie TIME IS UP diretto da Elisa Amoruso con Bella Thorne, attrice americana amata dal pubblico, e Benjamin Mascolo, popstar musicale da anni al vertice delle classifiche italiane, prodotto da Marco Belardi.

Coppia nella vita e ora insieme anche sul set, Bella e Benjamin sono i protagonisti della storia d’amore tra Vivien e Roy, due adolescenti dalle personalità apparentemente opposte.

Vivien è una studentessa talentuosa con la passione per la fisica e il desiderio di entrare in una prestigiosa università americana. Vive la sua vita come una formula matematica che la spinge a rimandare al futuro la propria felicità. Roy invece è un ragazzo tormentato e problematico. A causa di un trauma vissuto da bambino, vede i propri desideri continuamente minati dal suo passato che sembra rincorrerlo inesorabilmente. Ma anche la matematica ha le sue variabili e, come sempre accade, la vita riesce ad intrecciare i suoi eventi in modi sorprendenti e inaspettati.

Nel cast insieme a Bella Thorne (Il sole di mezzanotte – Midnight Sun, Sei ancora qui – I Still See You, The babysitter, Famous in love) e Benjamin Mascolo, al suo debutto come attore, Sebastiano Pigazzi (We are who we areBonnie Baddoo (Ruthless, Doctors), Giampiero Judica (The App, Uno di famiglia, Succede, All the Money in the World), Roberto Davide (Dr. Who, Rome), Nikolay Moss (vincitore di un Emmy Award per il suo ruolo da protagonista nella serie TV The Cobblestone Corridor) e Giulio Brizzi (Curon).

Scritto da Elisa Amoruso (Chiara Ferragni – Unposted, Maledetta Primavera, Bellissime), Lorenzo UraPatrizia FiorelliniTIME IS UP è una produzione Lotus Production una società di Leone Film Group con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution.

Le riprese sono iniziate il 9 novembre 2020, dureranno 6 settimane e si svolgeranno in gran parte a Roma. Il film è interamente girato in inglese.

Star Wars: ecco quando Palpatine ha scoperto del legame tra Vader e Luke

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Un nuovo libro di Star Wars rivela finalmente che l’Imperatore Palpatine ha appreso che Luke Skywalker è il figlio di Darth Vader durante L’Impero Colpisce Ancora. Dopo che Anakin Skywalker passò al lato oscuro e divenne Vader, i suoi figli vennero nascosti per tenerli al sicuro dalle grinfie dell’Imperatore. Tuttavia, entrambi diventarono figure di spicco dell’Alleanza Ribelle durante la Guerra Civile Galattica. Luke è diventato famoso dopo aver distrutto la Morte Nera, mettendosi da solo nel mirino dell’Impero. Ne L’Impero Colpisce Ancora, Vader sta cercando ossessivamente Luke a causa del loro legame di sangue.

Nel canone di Star Wars, Vader scopre la vera identità di Luke – ossia che si tratta di suo figlio – in un fumetto ambientato tra gli eventi di Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora, che lo descrive proprio mentre è intento a cercare suo figlio. Ovviamente, Vader non era l’unico Signore dei Sith ad interessarsi ai figli di Anakin. Inizialmente, Palpatine vedeva Luke come una minaccia, ma cambiò atteggiamento quando iniziò a pensare a lui come ad una risorsa per l’Impero che potesse prendere il posto di Vader in qualità di suo apprendista. Palpatine era noto per aver sempre mosso da lontano le redini dell’intera Galassia, ma tale elemento si è concretizzata abbastanza tardi nella trilogia cinematografica originale.

Per celebrare il 40° anniversario de L’Impero Colpisce Ancora, è stato pubblicato un nuovo libro intitolato “From a Certain Point of View: The Empire Strikes Back”. Il romanzo racconta gli eventi del film dalla prospettiva di vari personaggi. Un capitolo è totalmente incentrato sull’Imperatore Palpatine, ambientato poco prima di convocare Vader per discutere di Luke. Il libro descrive nel dettaglio le specificità del turbamento che Palpatine ha visto: essenzialmente, si tratta della fantasia del potere di Vader di governare la galassia. Invece di essere nel suo tradizionale costume, Vader sembra un Anakin più anziano che non ha mai ricevuto ferite devastanti, con Padmé e Luke (che ha abbattuto Palpatine) che sono al suo fianco. È durante queste visioni che Palpatine realizza che Luke – che conosceva solo come il ribelle che ha distrutto la Morte Nera – è il figlio di Anakin. 

Passano tre anni tra Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora, e Vader ha scoperto la verità su Luke poco dopo il primo film. Ciò significa che ha tenuto segreta l’identità di suo figlio a Palpatine per tutto quel tempo, mentre complottava e tramava un modo per detronizzare Palpatine. Considerando quanto fosse emotivo Anakin, è interessante che non abbia inavvertitamente rivelato i suoi legami con Luke prima di allora. Mentre i suoi pensieri alla fine lo hanno tradito, con Palpatine ha assistito ai sogni di Vader, è impressionante che qualcuno potente come Palpatine sia stato tenuto all’oscuro per così tanto tempo. Nel libro “From a Certain Point of View”, Palpatine ammette che la febbrile caccia di Vader alla leadership ribelle avrebbe potuto essere un po’ esagerata, ma ciò non gli importava. Quando viene a sapere di Luke, tutto ha più senso per Palpatine, che escogita un nuovo piano per eliminare Vader e modellare Luke in un potente Sith.

Star Wars, Palpatine e la lotta di Vader per controllare i suoi desideri…

Nelle ristampe home video de L’Impero Colpisce Ancora, il dialogo nella scena di Vader con l’Imperatore è stato modificato. In particolare, Palpatine dice: “Non ho dubbi che questo ragazzo sia il figlio di Anakin Skywalker” invece di “Luke Skywalker”. La rivelazione contenuta in “From a Certain Point of View” aiuta a contestualizzare un po’ questo cambiamento. Sapendo che Palpatine ha appreso la verità solo pochi istanti prima, la nuova battuta può essere interpretata come un modo per stimolare Vader. Il libro specifica che mentre Vader parla con Palpatine, il vecchio maestro percepisce la “lotta di Vader per controllare i suoi desideri”, il che conferma i suoi sospetti. Questo è solo un esempio di come “From a Certain Point of View” possa aiutare ad aggiungere elementi in più ai film, consentendo ai fan di lunga data di ottenere un maggiore senso di apprezzamento. 

Aquaman 2: una petizione chiede il licenziamento di Amber Heard

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Aquaman 2: una petizione chiede il licenziamento di Amber Heard

Una petizione per rimuovere Amber Heard da Aquaman 2 ha già raggiunto oltre 900.000 firme. Heard è apparsa per la prima volta nei panni di Mera, la principessa di Xebel, uno dei regni sottomarini, in Justice League di Zack Snyder del 2017. Ha continuato ad interpretare il personaggio al fianco di Jason Momoa in Aquaman del 2018, ad oggi il film DC con il maggior incasso di tutti i tempi. L’attrice tornerà nell’annunciato Aquaman 2, la cui uscita nelle sale è prevista per il 2022.

Amber Heard è stata di recente al centro di una controversia con l’ex marito Johnny Depp. I du si sono incontrati sul set nel 2011 e si sono sposati nel 2015. Dopo aver chiesto il divorzio nel 2016, Heard ha ottenuto un’ordinanza restrittiva contro Depp, accusandolo di abusi fisici e verbali. Altre accuse mosse contro l’attore sostenevano che lo stesso avesse provato a far licenziare l’ex moglie da Aquaman e a impedirle di prendere parte ai futuri progetti della Warner Bros. Tali accuse hanno generato una valanga di critiche in merito al casting di Depp nei panni di Grindelwald nella saga di Animali Fantastici.

Johnny Depp ha citato in giudizio Amber Heard per diffamazione nel 2019, dopo aver scritto un editoriale per il Washington Post sostenendo di essere stato vittima di violenza domestica durante il loro breve matrimonio. Depp ha anche citato il quotidiano britannico The Sun dopo essere stato definito in uno dei loro articoli un “picchiatore di mogli”. Il caso è andato in giudizio a luglio e lunedì scorso il giudice si è pronunciato contro Depp, affermando che c’erano prove sufficienti per sostenere le accuse di Heard. Poco dopo, Depp ha annunciato che gli è stato ufficialmente chiesto dalla WB di lasciare il franchise di Animali Fantastici, con lo studio che nel frattempo ha confermato che il ruolo sarebbe stato affidato ad un altro attore (probabilmente a Mads Mikkelsen).

La decisione della major ha scatenato l’indignazione dei fan, che hanno deciso di lanciare una petizione online chiedendo che Amber Heard venga licenziato da Aquaman 2 e sostenendo che l’attrice debba affrontare le stesse conseguenze dell’ex marito. La petizione avviata su Change.org e intitolata “Remove Amber Heard from Aquaman 2 ha già raggiunto oltre 900.000 firme. Come si legge su Screen Rant, la petizione (che fa riferimento al comportamento abusivo di cui Depp ha accusato l’ex moglie durante il caso finito tribunale) recita:

“Amber Heard è stata denunciata da Johnny Depp in quanto molestatrice domestica. Nella sua causa da 50 milioni di dollari, Johnny Depp descrive molti episodi di abusi domestici che ha subito per mano della sua ex moglie Amber Heard, incluso un incidente in cui lo ha colpito due volte in faccia e un altro in cui gli ha fracassato il dito con una bottiglia di vodka, che è stato poi sistemato chirurgicamente. Porterà le cicatrice di tale gesto per il resto della sua vita.”

La petizione sottolinea anche che Amber Heard è stata arrestata nel 2009 per abusi domestici nei confronti del suo ex partner, sottolineando così un apparente schema perpetrato dell’attrice. Inoltre, la petizione sottolinea che Heard ha tentato di rovinare la carriera di Depp dal giorno del loro divorzio, dichiarando il falso in merito agli abusi e cercando di fargli perdere numerosi ingaggi.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel di Aquaman, film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa per Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Emily In Paris 2 stagione: Netflix annuncia il rinnovo

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Emily In Paris 2 stagione: Netflix annuncia il rinnovo

Netflix ha annunciato Emily in Paris 2, il colosso dello streaming ha rinnovata la serie per la seconda stagione di Emily in Paris .

Emily in Paris 2 è interpretata da Lily Collins ed è prodotta da MTV Studios, Darren Star Productions e Jax Media. Oltre a Star, Tony Hernandez e Lilly Burns di Jax Media, e Andrew Fleming sono produttori esecutivi con Lily Collins che è anche produttore della serie.

La prima stagione di Emily in Paris che ha debuttato il 02 ottobre raccontava di Emily Copper una ragazza statunitense di venti anni proveniente da Chicago, che si trasferisce a Parigi per un’opportunità di lavoro inaspettata. Ha il compito esportare un punto di vista americano a una venerabile società di marketing francese. Mentre si manifesta inevitabilmente lo scontro tra le due culture, la giovane si adatta alla vita di Parigi e si destreggia tra la sua carriera, le nuove amicizie e la vita amorosa.

Nella seconda stagione di Emily in Paris  ritorneranno i protagonisti Lily Collins  nei panni di Emily Cooper, un’americana ventenne che si trasferisce da Chicago a Parigi per un lavoro di strategia sui social media al Savoir. Philippine Leroy-Beaulieu nel ruolo di Sylvie, il duro capo francese di Emily al Savoir di Parigi, Ashley Park come Mindy Chen, una tata e prima amica di Emily a Parigi, Lucas Bravo nei panni di Gabriel, l’attraente vicina di casa di Emily, che è uno chef e l’interesse amoroso di Emily, Samuel Arnold nei panni di Julien, il collega di Emily, trendy e drammatico, suona un divertente duo con Luc, Bruno Gouery nei panni di Luc, l’altro eccentrico collega di Emily, interpreta un duo divertente con Julien e Camille Razat è Camille, la nuova amica di Emily e la fidanzata di Gabriel, Kate Walsh nei panni di Madeline Wheeler, il capo americano di Emily a Chicago che non può accettare il lavoro a Parigi dopo aver appreso di essere incinta, William Abadie nei panni di Antoine Lambert, il cliente di Emily che possiede una compagnia di profumi chiamata Maison Lavaux e ha una relazione con Sylvie e Arnaud Viard  come Paul Brossard, il proprietario di Savoir.

WandaVision: foto promozionali della serie Marvel

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WandaVision: foto promozionali della serie Marvel

I Marvel Studios hanno diffuso le prime foto promozionali di WandaVision, l’attesissma nuova serie tv che vede nel cast Elizabeth Olsen e Paul Bettany, e che verrà trasmessa in esclusiva streaming su Disney+.

WandaVision unisce televisione classica e Marvel Cinematic Universe e vede protagonisti Wanda Maximoff e Visione, due individui dotati di super poteri che conducono vite di periferia idealizzate, che iniziano a sospettare che ogni cosa non sia come sembra.

WandaVision, la serie tv

WandaVision è uno delle prossime miniserie in uscita su Disney+ creata da Jac Schaeffer e basata sui personaggi Marvel  Scarlet/Scarlet Witch interpretato da Elizabeth Olsen e Vision interpretato da Paul Bettany. La serie è ambientato nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e ne condividendo la continuità con i film.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame dove in qualche modo Visione tornerà in vita e insieme all’amata Wanda inizieranno la loro vita di coppia in una New York negli anni ’50. La nuova serie tv sarà strettamente collegata con il film Doctor Strange in the Multiverse of Madness previsto per il 2021 dove la Olsen riprenderà il suo ruolo in tale film come co-protagonista accanto a Benedict Cumberbatch l’interprete di Doctor Strange. La serie tv fa parte della Fase 4 del franchise.

 Elizabeth Olsen e Paul Bettany. riprendono rispettivamente i ruoli di Wanda Maximoff / Scarlet Witch e Vision della serie cinematografica. Anche Teyonah Parris, Kat Dennings, Randall Park e Kathryn Hahn sono i protagonisti.

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