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La favolosa Signora Maisel 3: recensione della serie con Rachel Brosnahan

La favolosa Signora Maisel 3

Arriva il 6 dicembre su Prime Video la terza stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, La favolosa Signora Maisel 3, serie di enorme successo ideata e scritta da Amy-Sherman Palladino. Giunta al terzo ciclo, la storia di Midge ha preso finalmente la piega che la giovane donna desiderava.

Impegnata per la prima volta in un vero e proprio tour, mentre vede il suo sogno di diventare stand-up comedian professionista realizzarsi, la casalinga bene di New York si trova a fare i conti con una nuova realtà, completamente differente da ciò che aveva conosciuto prima. La seconda stagione si era chiusa con una consapevolezza cristallina da parte della protagonista: Midge riceve un’offerta incredibile e l’immediatezza nell’accettare la proposta, dimenticando famiglia, ex marito, casa e soprattutto i figli, le fa capire qual è la sua vera strada. Questa strada però ha un prezzo, la terza stagione ce lo mostrerà.

La favolosa Signora Maisel 3, la trama

Senza lasciar andare troppi elementi della nuova stagione, in questo terzo ciclo seguiamo Midge in tour, mentre cerca di tenere il passo con i suoi figli che crescono lasciati a Joel, con i genitori, sempre più ingombranti e portatori di un’esasperata drammaticità, gli ex suoceri, pittoreschi parenti acquisiti che continuano a far parte della sua vita attraverso Joel e i bambini. In viaggio con lei c’è Susie, l’amica e agente cinica e critica, che non si fa mai mancare una battuta acida o un’osservazione che possa generare una reazione della sua compagna di viaggio che, invece, sembra sempre perfettamente a suo agio nei suoi abiti elegantissimi e i suoi cappelli alla moda.

La nuova stagione, dunque, rimette in gioco tutti i personaggi che conoscevamo, proponendo altri ritratti umani puntuali, divertenti, affilati. Tra le migliori new entry della stagione spiccano Cary Elwes che si confronta con la Sophie Lennon di Jane Lynch nei panni di un regista teatrale, l’affascinante Sterling K. Brown che interpreta l’agente di Shy Baldwin (Leroy McClain) e infine Liza Weil, l’indimenticabile Paris Geller di Una Mamma per Amica (quindi, vecchia conoscenza della Palladino).

La Weil in particolare detiene il ruolo che più si connette con quello della protagonista, perché interpreta un’altra artista in tour e con la quale Midge si confronta e stringe una salda amicizia che permette alle due donne di mettere a confronto le loro esperienze lontano dalla famiglia e dai figli.

La favolosa Signora Maisel 3 espande gli orizzonti

Come si era ampliato lo scenario con la trasferta a Parigi nella seconda stagione, anche in questo terzo ciclo la Palladino si prende più spazio, seguendo la sua eroina in tour, raccontando camere d’albergo, lussuose hall e condomini con piscina che circondano Midge. Insieme a spazi più grandi, anche il guardaroba di Midge si espande, i costumi occupano un posto ancora più importante e la nostra eroina non perde occasione per cambiarsi d’abito (con immancabile cappellino abbinato) di fronte allo stupore di Susie, perennemente chiusa, non importa la temperatura esterna, nella sua giacca di pelle.

Midge impara che non tutti gli spettatori sono uguali, che non tutte le realtà sono vicine alla sua e che esiste, anche nella commedia, un linguaggio adeguato a ogni contesto, che sia il pubblico di un albergo di lusso a Las Vegas o che sia un gruppo di soldati in licenza. Così facendo, affina le sue battute e impara a tenere il polso del suo pubblico, la sua stella brilla sempre più alta, tanto che potrebbe addirittura arrivare ad essere d’interesse della stampa scandalistica, ma non riveliamo di più.

Il turbinio di coloriti personaggi che hanno circondato Midge nelle altre stagioni tornano più agguerriti e confusionari che mai, da Abe che riscopre una passione politica, a Rose che cerca di trovare un ordine nella nuova quotidianità che lei e suo marito cercano di affrontare nella maniera più elegante possibile. Persino Joel, dopo aver tentato invano di riconquistare la moglie, trova una sua strada, una sfida che lo tiene impegnato e finalmente appassionato.

La favolosa Signora Maisel 3 mantiene altissimi gli standard

La favolosa Signora Maisel 3 mantiene altissimi gli standard da ogni punto di vista, a partire dalla scrittura, passando per le interpretazioni e il lavoro di messa in scena, aumentando in maniera esponenziale la quantità di input per lo spettatore, riempiendo le scene di oggetti, colori, suoni (numerosi i numeri musicali) e figuranti. Un turbinio di emozioni che sembra emulare tutti gli stimoli che investono la nostra Midge in questa nuova avventura che la vede, finalmente, diventare una stand-up comedian.

Proprio Midge, nonostante la ricchezza di paesaggi e personaggi, resta il fuoco del racconto. La giovane casalinga separata con figli di New York, cresciuta in un ambiente ricco e benestante e alla ricerca della sua affermazione si rivela un esempio di femminismo e femminilità davvero raro: la sua intelligenza, la sua dolcezza, la sua ironia si sposano alla perfezione sia con gli abiti neri di classe per i suoi numeri, con le sue doti culinarie, con la sua abilità a calmare i figli e la sua scioltezza nel flirtare con classe con gli uomini che la circondano.

Midge fugge dagli stereotipi

Quello che la serie di Palladino riesce a restituire con estrema efficacia, e questa terza stagione lo conferma, è proprio la parabola di una donna perfettamente incasellata in uno stereotipo (prima stagione) che scappa da quella “casella” (seconda stagione) e impara a conciliare ciò che dello stereotipo le appartiene e ciò che invece vuole trasformare della sua vita, per renderlo aderente alle sue aspirazioni.

Midge riesce a cucinare ed esibirsi con lo stesso perfezionismo, fugge da ogni classificazione e si autodetermina in maniera sempre più autentica e completa, si scosta dai canoni e si conferma il personaggio moderno e positivo che Amy-Sherman Palladino ama raccontare.

 
 

Venom 2: Stephen Graham si unisce al film con Tom Hardy

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Deadline riporta che l’attore inglese Stephen Graham si è unito al cast di Venom 2, sequel della Sony Pictures, che sarà diretto da Andy Serkis (Breathe; Mowgli: Legend of the Jungle) e avrà come protagonista Tom Hardy che torna ad interpretare l’antieroe del titolo.

Non si hanno molti dettagli sul suo ruolo, per adesso sappiamo solo che Graham si unisce a un cast che vedrà anche Michelle Williams (Fosse / Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di Cletus Kasady / Carnage e Naomie Harris ( No Time to Die) nei panni di Shriek.

Venom 2: Tom Hardy pubblica la prima foto dal set

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

 
 

Birds of Prey: la descrizione della scena d’apertura

Birds of Prey
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In vista del CCXP Brasile, la Warner Bros ha diffuso nuove immagini di Birds of Prey, contenuti esclusivi che forse verranno messi on line più avanti. Per adesso possiamo avere una descrizione delle scene, con tanto di sequenza di apertura che mostra una Gotham selvaggia.

La scena iniziale del film è stata proiettata davanti al trailer, e ha mostrato la rottura di Harley con Joker e il tentativo di iniziare una nuova vita a Gotham. La scheggia impazzita si gode la sua libertà da Mister J e compra due animaletti da compagnia, le iene Wayne e Bruce e fa saltare in aria la Ace Chemicals (qui la descrizione completa).

Birds Of Prey: tutto quello che c’è da sapere sui fumetti

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

 
 

Avengers: Endgame, la vera ragione del salto temporale di 5 anni

Avengers: Endgame

Una delle più grandi sorprese all’inizio di Avengers: Endgame è il salto temporale di cinque anni dopo che gli eroi sopravvissuti dell’universo cinematografico Marvel si sono resi conto che Thanos ha completamente atomizzato le Gemme dell’Infinito nei suoi ultimi momenti di vita, per impedire che la sua vittoria venisse annullata.

Quando la morte della famiglia e degli amici divenne una realtà deprimente, i Vendicatori e i Guardiani della Galassia hanno passato cinque anni ad elaborare il lutto e la sconfitta prima di formulare un nuovo audace piano per riportare i caduti senza compromettere completamente la propria cronologia.

Tuttavia, alla fine del film, era stato stabilito uno status quo completamente nuovo per il MCU mentre gli eroi risorti si trovavano in un mondo che era progredito di cinque anni interi da quando erano stati ridotti in polvere personalmente dal Titano Pazzo. Mentre la MCU si sposta nella Fase 4 oltre la Infinity Saga, le ramificazioni del salto temporale influenzeranno sicuramente la prossima serie di film dei Marvel Studios, con le conseguenze immediate già rilevate nel seguito diretto di Endgame, Spider-Man: Far From Home.

Dalle decisioni narrative per esplorare il peso emotivo della vittoria di Thanos per i principali personaggi della MCU sopravvissuti, allo sviluppo di uno status quo molto diverso nel frattempo, il salto temporale di cinque anni spiazza le aspettative del pubblico e dà ai personaggi della storia il tempo di esplorare lo stato attuale, sia sul grande schermo che su Disney +. Man mano che l’MCU passa alla Fase 4, l’impatto più ampio di questo spostamento cronologico avrà sicuramente un ruolo. Insomma, questi 5 anni aprono il racconto a molteplici possibilità che si potranno sviluppare in seguito.

Fonte: CBR

 
 

Todd Phillips al lavoro su altri due film DC Black Label

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Il regista di Joker, Todd Phillips, ha rivelato di aver originariamente proposto alla Warner Bros. tre film diversi con tre registi diversi come parte di un progetto realizzato sotto una nuova etichetta cinematografica chiamata DC Black Label.

“L’ho proposta come un pacchetto di tre film, Joker è il primo diretto da me, e poi questi altri due film, con altri due registi – ha detto Phillips a IGN – Ma non voglio davvero nominarli, perché non voglio anticipare informazioni fino a che non saranno cose certe, anche per gli altri registi coinvolti. Sono stato solo io a parlarne con Warner Bros.”

Phillips prevedeva che i film della DC Black Label fossero studi di personaggi più a basso budget, sull’esempio di Joker. Anche se Warner Bros. ha respinto l’idea per l’etichetta del film, Phillips ha detto che pensa che sia ancora una “buona idea”.

Diretto da Todd Phillips, Joker è interpretato da Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Bill Camp, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Douglas Hodge, Marc Maron, Josh Pais e Shea Whigham.

Joker vincitore del Leone D’Oro per il Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d’ Arte Cinematografica di Venezia, a partire dal 6 febbraio sarà disponibile in DVD, Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta definizione) e 4K UHD.

Dal 16 gennaio, il film acclamato dalla critica, che ha già superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà inoltre disponibile per l’acquisto in digitale.

 
 

Avengers: Endgame, una esilarante scena eliminata con Hulk, Spidey e Ant-Man

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Sembra che le idee per Avengers: Endgame fossero davvero senza fine. Dopo tutte le scene memorabili che abbiamo visto in sala, continuano a spuntare concept di momenti pensati ma scartati dal film.

La battaglia finale del film includeva alcuni momenti memorabili, tra cui l’aperture di portali spaziali che riportavano in campo gli eroi morti in Infinity War e una riunione emozionante tra Iron Man e Spider-Man. Poi ci sono combattimenti epici, tra cui quello da applausi in sala di Capitan America che brandisce Mjolnir e Giant-Man, di ritorno dopo l’apparizione in Civil War, che schiaccia brutalmente i nemici che si mettevano sulla sua strada.

Dopo la formica gigante formata da tante formiche, che vi abbiamo mostrato ieri, ecco una serie di concept che mostrano Ant-Man, Hulk e Spider-Man pronti ad una mossa combo davvero micidiale.

Ecco le immagini in cui vediamo Hulk che lancia Spidey mentre entrambi vengono lanciati da Giant Man!

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

 
 

Spider-Man: Tom Holland era ubriaco quando ha convinto Disney e Sony a un nuovo accordo

Sappiamo che una parte del merito per il nuovo accordo tra Disney e Sony su Spider-Man va a Tom Holland che, intercedendo per amore del personaggio tra i due studi ha contribuito a far trovare loro una nuova intesa.

L’accordo ha concesso a Holland di rimanere legato al personaggio per almeno altri due film. Adesso, l’attore ha spiegato come sono andate le cose, raccontando che, durante quella telefonata con Bob Iger, boss Disney, seduto in un bar, con la sua famiglia, ed era ubriaco!

“Eravamo al D23 quando la notizia è venuta fuori ed ero ovviamente devastato. È stato terribile. Ho chiesto se potevo ricevere l’e-mail di Bob Iger perché volevo solo dire: “Grazie, sono stati cinque anni incredibili della mia vita. Grazie per avermi cambiato la vita nel migliore dei modi e spero che potremo lavorare insieme in futuro.” Mi hanno dato il suo indirizzo e gli ho scritto, lui ha risposto molto rapidamente dicendo che avrebbe voluto parlare al telefono e ha chiesto quando ero libero.”

“Passarono due o tre giorni e io andai in un pub con la mia famiglia, nella nostra città. Era una di quelle serate con i quiz ai tavoli e noi stavamo giocando, stavamo bevendo e io non avevo mangiato molto. Mi chiama all’improvviso questo numero sconosciuto e credo di ricordare che sia andata più o meno “Penso che Bob Iger mi stia chiamando ma io sono ubriaco”.”

Considerando che uno degli uomini più potenti di Hollywood era dall’altra parte del suo telefono, Holland ha risposto ugualmente passando tutta la telefonata a spiegare a Iger perché avrebbe voluto di nuovo e ancora interpretare Spider-Man nel MCU.

Ecco il video della “confessione” di Tom Holland, durante un incontro con Jimmy Kimmel:

L’attore era già amato dai fan grazie alla sua interpretazione sincera e divertente di Peter Parker, e questo sviluppo lo renderà sicuramente ancora più simpatico al pubblico. Certo, non ci illudiamo che una semplice telefonata da parte del giovane Tom abbia smosso da sola gli enormi interessi economici dietro questo progetto, ma è chiaro che l’attore ci tiene molto a mantenere uno status che gli permette di interpretare il personaggio e di essere presente nell’universo cinematografico più imponente che la storia del cinema ricordi.

 
 

L’Inganno Perfetto: intervista a Helen Mirren e Ian McKellen

Helen Mirren e Ian McKellen hanno parlato di Bill Condon e de L’Inganno Perfetto, di come sono arrivati a recitare nel film, dal 5 dicembre in sala distribuito da Warner Bros, e di quanto hanno amato lavorare insieme.

Bill Condon, lo sceneggiatore vincitore dell’Oscar per “Demoni e dei”, dirige e produce il film da una sceneggiatura di Jeffrey Hatcher (“Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto”), tratta dall’acclamato romanzo di Nicholas Searle.

L’inganno perfetto, la trama

Il genio della truffa Roy Courtnay (McKellen) non riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la benestante vedova Betty McLeish (Mirren). Mentre Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che sarebbe dovuta essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un percorso da funambolo – il più infido della sua vita. Tra i protagonisti di “L’inganno perfetto” anche Russell Tovey (serie TV “Quantico”) e Jim Carter (serie TV “Downton Abbey”). Greg Yolen affianca Condon come produttore.

I produttori esecutivi sono Richard Brener, Andrea Johnston, Aaron L. Gilbert, Jason Cloth, Anjay Nagpal, Jack Morrissey e Nick O’Hagan. Nella squadra dietro le quinte, il direttore della fotografia Tobias Schliessler (“La bella e la bestia”, “Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto”) e lo scenografo John Stevenson (candidato BAFTA, “Burton and Taylor”), al montaggio Virginia Katz (“La bella e la bestia,” “Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto”) e per i costumi Keith Madden (miniserie “Patrick Melrose”, “Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto”).

La musica è del compositore candidato a due premi Oscar, Carter Burwell (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, “Carol”). “L’inganno perfetto”, girato a Londra e Berlino, sarà nelle sale cinematografiche dal 5 dicembre 2019.New Line Cinema presenta, in associazione con BRON Creative, una produzione 1000 Eyes, un film di Bill Condon, “The Good Liar”. Il film sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

 
 

Mulan: Nuovo Trailer Ufficiale Italiano

La regista Niki Caro firma la rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione Disney del 1998 Mulan, che arriverà nelle sale italiane il 26 marzo 2020. Basato sul poema narrativo “La ballata di Mulan”, il film racconta l’epica storia della leggendaria guerriera, una giovane donna senza paura che rischia ogni cosa per proteggere la propria famiglia e il proprio Paese, diventando uno dei più grandi guerrieri che la Cina abbia mai conosciuto.

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

La storia della leggendaria guerriera è uno dei racconti popolari più celebri della Cina e fa ancora parte dei programmi scolastici cinesi.

Liu Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon a Time) interpreta la protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin Si, Arma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

 
 

20 cinecomic Marvel e DC dell’ultima decade mai realizzati

cinecomic

L’ultimo decennio è stato davvero rivoluzionario per i supereroi dei fumetti, al cinema. Basta pensare che nel 2010 gli Avengers non esistevano ancora, bisognava aspettare il 2012, che La Trilogia del Cavaliere Oscuro era in corso e che Spider-Man e X-Men erano brand forti in mano alla Fox.

Sono cambiate tante cose nel corso di questi 10 anni, e a fronte di molti film arrivati in sala con grande successo, soprattutto dai Marvel Studios, molti altri progetti messi in cantiere non sono poi stati realizzati. Ecco di seguito 20 cinecomic Marvel e DC dell’ultima decade mai realizzati (e il motivo per cui non sono mai stati realizzati).

1Silver & Black

Nonostante abbia collaborato con i Marvel Studios per l’acclamato Spider-Man: Homecoming, la Sony Pictures era ancora determinata a lanciare una serie di spin-off, tra cui un film guidato da donne che ruota attorno ai famosi personaggi secondari Black Cat e Silver Sable.

Gina Prince-Bythewood era stata assunta per dirigere il film dal titolo il titolo Silver & Black, e mentre la produzione stava per iniziare a marzo 2018, dei problemi legati alla sceneggiatura hanno comportato un ritardo “indefinito”.

Ciò ha portato alla perdita della sua data di uscita, prevista per l’8 febbraio 2019, e in seguito è stato rivelato che il film era stato cancellato e i due personaggi avranno due film dedicati. Secondo quanto riferito, Prince-Bythewood produrrà entrambi, ma non ci sono aggiornamenti da molto tempo ormai, quindi o sono stati accantonati o semplicemente non sono una priorità per Sony Pictures in questo momento.

Gotham City Sirens

Quando i critici e gli spettatori hanno criticato il tono oscuro di Batman v Superman: Dawn of Justice, alla Warner Bros. si sono fatti prendere dal panico e hanno ordinato le riprese di Suicide Squad film con una atmosfera completamente differente.

Mentre sarebbe diventato un successo al botteghino, l’adattamento della DC Comicsè stato massacrato dalla critica e quindi non è stata una vera sorpresa quando i piani che vedevano David Ayer dirigere Gotham City Sirens sono stati cambiati. Non sappiamo fino a che punto fosse arrivato, ma era destinato a raccontare di Catwoman, Poison Ivy e Harley Quinn.

Con Birds of Prey in uscita, è probabile che questo progetto sia invece morto.

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NoirFest2019 – Il festival fa pokerissimo

noir in festival

Cambia la scena e cambiano i protagonisti ma il Noir in Festival che si apre venerdì 6 dicembre a Como non abbassa la guardia: tre giorni fitti di impegni, spettacoli e protagonisti sulle rive del Lago con un’offerta che raddoppia grazie alla collaborazione con AGICI (Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti), che ha scelto il festival come partner per il suo evento annuale, MICI19.

Come sempre in sintonia con la Città dei Balocchi grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Como, storico partner del festival, il Noir 2019 si inaugura quest’anno nella cornice suggestiva di Villa Olmo messa cortesemente a disposizione dall’Amministrazione Comunale e per la quale ringraziamo l’attenzione dell’Assessore Carola Gentilini. Sullo sfondo neoclassico della storica Villa si daranno il cambio, tra venerdì e domenica, ospiti eccellenti provenienti da tutta Europa. Si comincia venerdì con i segreti del set più misteriosi nella storia del Noir, Il terzo uomo di Carol Reed con Orson Welles, Alida Valli e Joseph Cotten, raccontati da una protagonista d’eccezione come Angela Allen (allora segretaria di edizione a fianco del regista) che dialogherà con il direttore di Film London, Adrian Wootton, al termine della proiezione nella magnifica versione restaurata.

Sarà poi la volta di tre scrittori che declinano in modo personale il loro rapporto col genere: Piernicola Silvis, il cui racconto della corruzione negli organi dello stato è destinato a fare clamore (Gli illegali, SEM editore), presentato da Vittorio Nessi il 6 dicembre alle ore 18:15; Gino Vignali (della premiata ditta Gino&Michele) con le sue storie di cabaret e intrighi sul filo dell’ironia collocate questa volta nel mondo del fashion e dello spettacolo a Rimini (La notte rosa, Solferino Editore) presentato da John Vignola sabato 7 dicembre alle ore 18:00; per finire con Giancarlo De Cataldo, il maestro di Romanzo Criminale, che a Como porta il suo nuovo giallo storico, Quasi per caso, edito da Mondadori e ambientato ai tempi della repubblica romana nel 1848. A presentarlo sarà ancora John Vignola sabato 7 dicembre alle ore 19:00.

Il noir scandinavo è protagonista anche quest’anno a Como con l’anteprima della serie televisiva Stockholm Requiem in onda a gennaio su LaF dai romanzi di Kristina Ohlsson (da non perdere venerdì e sabato alle ore 15:00) ma anche con la trilogia cinematografica Intrigo diretta dal regista di Millennium, Daniel Alfredson, e ispirata ai romanzi dell’asso del noir svedese Håkan Nesser. Entrambi sono presenti al Noir per accompagnare l’anteprima italiana della trilogia di cui a Como sabato 7 dicembre si vedono i due primi capitoli Morte di uno scrittore (con Ben Kingsley) e Samaria. “Sin dall’inizio – dice Daniel Alfredson – ho avuto l’idea della trilogia, o meglio di un’antologia: tre storie ambientate nello stesso mondo creato da Nesser. Non perché coinvolgano gli stessi personaggi, ma perché affrontano gli stessi temi e il tempo ha in tutte le tre storie un ruolo essenziale. Così è nato il progetto Intrigo”.

E per finire il vincitore del Raymond Chandler Award, il grande scrittore americano Jonathan Lethem che riceverà il prestigioso riconoscimento, una sorta di Nobel per la letteratura noir, dalle mani di Dario Argento che torna a Como per il suo grande affetto per questa terra e i suoi misteri. Esponente di spicco della migliore letteratura postmoderna americana, grande appassionato di cinema e di noir, autore di Motherless Brooklyn, oggi diventato film con la regia di Edward Norton e presente in libreria con il suo romanzo Il detective selvaggio (La Nave di Teseo), Jonathan Lethem dialogherà a Villa Olmo con il critico Sebastiano Triulzi.

Ma il programma nel Noir 2019 (totalmente a ingresso libero) ha anche altre frecce al suo arco: dalla mostra dedicata a Diabolik, il campione del fumetto thriller all’italiana nell’anno in cui il festival celebra anche gli 80 anni del Cavaliere Oscuro, Batman, agli incontri del MICI19 che portano a Como oltre 50 tra autori, produttori e addetti ai lavori in un’edizione spettacolare tutta dedicata al cinema e alla televisione di genere, con la collaborazione della Ticino Film Commission, fino alla presentazione dei nuovi libri di Pietro Berra e Michele Lo Foco (il primo autentico genius loci del cinema sul Lario e il secondo comasco d’adozione).

E poi, da domenica sera… tutti a Milano nel campus universitario di IULM per un programma cinematografico e letterario ricco di sorprese da scoprire giorno dopo giorno, nel segno del noir all’italiana (con la presenza d’eccezione di Marco Bellocchio, invitato da IULM che gli conferisce la Laurea Honoris Causa) e del concorso internazionale per il cinema. Si chiude con le premiazioni la sera di mercoledì 11 dicembre per darsi appuntamento tra un anno, dal 4 al 10 dicembre 2020.

 
 

Cena con Delitto con Daniel Craig da oggi al cinema

Cena con Delitto

Arriva oggi al cinema distribuito da 01 Distribution Cena con delitto – Knives Out (recensione), il nuovo film del regista e sceneggiatore Rian Johnson (Brick-Dose Mortale, Looper, Star Wars: Gli Ultimi Jedi) che rende il proprio omaggio alla regina del giallo Agatha Christie con questo film, intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno escluso, possono essere il possibile assassino.

La trama e il cast di Cena con Delitto

In Cena con Delitto, imprevedibile che si snoda tra svolte narrative e stilistiche soprendenti. Harlan Thrombey (Christopher Plummer), è un agiato romanziere, viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Trailer e clip

 
 

Avengers: Endgame, il concept scartato di… Ant-Ant!

ant-man and the wasp Avengers: Endgame

La scena della battaglia finale di Avengers: Endgame poteva mostrare al pubblico un magnifico e un pizzico raccapricciante esemplare di… Ant-Ant, o Giant-Ant. Alla fine di Endgame, i Vendicatori riescono a ripristinare lo stato l’universo, ma devono combattere un’epica battaglia per distruggere Thanos una volta per tutte.

Quella battaglia includeva alcuni momenti memorabili, tra cui l’aperture di portali spaziali che riportavano in campo gli eroi morti in Infinity War e una riunione emozionante tra Iron Man e Spider-Man. Poi ci sono combattimenti epici, tra cui quello da applausi in sala di Capitan America che brandisce Mjolnir e Giant-Man, di ritorno dopo l’apparizione in Civil War, che schiaccia brutalmente i nemici che si mettevano sulla sua strada.

Sebbene quella scena di battaglia fosse una delle più ambiziose nella storia del cinema moderno, avrebbe potuto includere un altro dettaglio davvero epico, per quanto disgustoso. Il concept artist Jackson Sze ha condiviso alcune opere d’arte su Twitter che mostrano una formica gigante, o meglio una creatura fatta da formiche giganti, rivestita da un’armatura realizzata da Groot e armata da Rocket Raccoon, il tutto tenuto insieme dalla magia di Doctor Strange.

Insomma, si trattava di un Giant-Ant, o un Ant-Ant, che faceva eco a un AT-TA. Eccone il concept:

https://twitter.com/JacksonSze/status/1201933383225331712?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1201933383225331712&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-endgame-concept-art-at-at-giant-ant%2F

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

 
 

L’Immortale, recensione del film di e con Marco D’Amore

recensione L'immortale marco d'amore

Ciro L’Immortale è vivo. Lo abbiamo capito ovviamente dall’annuncio del film scritto, diretto e interpretato da Marco D’amore. Ma lo avevamo già intuito (volendo esagerare) da quelle bollicine d’aria che salivano mentre il corpo del boss affondava, nel tragico finale di Gomorra 3. Lo avevamo un po’ sperato, anche, a causa di quel nomignolo che gli conferiva un’aura misteriosa e minacciosa. L’Immortale è tornato, questa volta sul grande schermo, dal 5 dicembre nelle sale italiane, in un’operazione produttiva che si mette in comunicazione diretta con la serie tv.

L’immortale è infatti uno spin-off, una origin story, un’espansione, ma anche un ponte tra la quarta e la quinta stagione di Gomorra – La serie, un film che sposa i tempi, le sonorità, l’aspetto dello show e esalta tutto nel formato cinematografico, raccontandoci di un personaggio che non ha nulla da invidiare ai grandi cattivi della letteratura shakespeariana.

L’Immortale, la storia

La storia segue l’avventura di Ciro Di Marzio, redivivo, ai margini dell’Europa, dove le nuove mafie si affannano per trovare un loro posto nel mercato, dove la malavita russa si scontra con quella locale (siamo in Lettonia a Riga) e dove un nucleo di famiglie napoletane sopravvive alla periferia della città grazie all’”antica arte” dei magliari, contraffattori di grandi marche d’abbigliamento.

L’arrivo di Ciro è come l’avvento di un nobile in un paese di contadini: lui è il boss di Scampia, ritornato in vita e pronto, nonostante i rischi, a dare una nuova vita e una nuova ambizione a queste persone. In questo nucleo partenopeo a Riga, Ciro ritrova Bruno, e da questo incontro la narrazione si biforca, portandoci anche nella Napoli degli anni ’80, dopo il terremoto, in una città ferita ma vitale in cui il piccolo Ciro è cresciuto troppo in fretta insieme ad una banda di scugnizzi, orfani come lui.

Questo doppio binario su cui si muove la storia funge infatti sia da veicolo per raccontarci dell’infanzia di Ciro, per farci capire da dove viene quest’uomo, da dove nasce il suo rapporto con Bruno, fondamentale nello sviluppo della storia, sia da ponte narrativo verso una nuova vita che Ciro stesso deve costruirsi da zero, dopo che la sua esistenza è stata cancellata da un colpo di pistola al torace, esploso da Gennaro Savastano.

L’Immortale, solenne e tragico

La solennità della recitazione di Marco D’Amore va di pari passo con la sua altissima considerazione del personaggio, che a ben vedere merita a pieno titolo di essere inserito nel novero dei grandi cattivi della cultura (che sia storia letteraria o audiovisiva). Ciro è un uomo che ha perso tutto, per sua stessa mano o responsabilità, è un uomo senza paura, è un antieroe e un criminale feroce e tutta la sua storia, nella serie e nel film, lo pone a confine tra una figura che ci vergogniamo di amare e una che il nostro senso morale ci impone di odiare, per via delle efferatezze di cui si macchia.

Quello che è estremamente chiaro, nel film, e che emerge con forza più che in ogni altra vicenda legata al personaggio, è il vero senso del suo nomignolo. Ciro è davvero “Immortale”, ma per la prima volta questa sua identità è spogliata dell’aura eroica per rivelare la sua anima tragica. Il personaggio di Marco D’amore è immortale perché sopravvive a tutto e tutti, e vive la sua condizione come una condanna all’eterna solitudine. Tuttavia riesce a volgere a suo favore la maledizione, diventando il più bravo di tutti, il più forte, ovviamente il più cattivo.

L’Immortale è un ottimo prodotto cinematografico, che sfuma ancora di più i confini tra salotto e sala, ci regala un approfondimento doveroso di un personaggio che amiamo odiare, soprattutto per regia, scrittura, fotografia e musica è un buon esempio di coraggio premiato.

 
 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’incredibile CGI sul volto di Maz Kanata

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker Maz Kanata Star Wars: Episiodi IX

L’abbiamo vista pochissimo in Gli Ultimi Jedi, ma il personaggio di Maz Kanata, interpretato da Lupita Nyong’O, tornerà in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.

Un primo sguardo al personaggio nel film è stato rivelato e ci mostra una incredibile evoluzione nell’utilizzo della CGI su modelli completamente realizzati a computer sui movimenti dell’attrice premio Oscar.

Su Twitter, Star Wars News Net ha condiviso diverse immagini dalla global press conference di oggi in vista dell’uscita del film, incluso un incredibile close up di Maz Kanata.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

 
 

Intesa San Paolo celebra il cinema a Torino

torino film festival 37 Torino Film Festival

Il Torino Festival Festival si è appena chiuso e anche quest’anno Intesa Sanpaolo è stata Main Sponsor di uno degli appuntamenti più attesi del cinema italiano, che per questa 37sima edizione – intitolata  “Si può fare!” – Dal dottor Caligari agli zombie” ha voluto rendere omaggio all’horror classico dal 1920 al 1970.

L’edizione di quest’anno, che ha avuto come guest director Carlo Verdone, è stata ancora più speciale per aver anticipato le celebrazioni in programma il prossimo anno per Torino Città del Cinema 2020 in occasione dei vent’anni della Torino Film Commission e dell’inaugurazione del Museo del Cinema nella Mole Antonelliana.

Tra i numerosi appuntamenti del Festival due in particolare hanno visto la presenza di Intesa Sanpaolo: la pre-inaugurazione del 21 novembre al Teatro Regio, per “Prendete posto, inizia il film”,  il concerto/spettacolo con le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema nostrano, suonate dall’Orchestra del Teatro Regio di Torino; e il giorno dopo al Cinema Massimo il film di apertura Jojo Rabbit, una satira sferzante e spiazzante del nazismo e dei suoi miti.

Per il tredicesimo anno Intesa Sanpaolo ribadisce quindi l’importanza della settimana arte in una città che, oltre ad ospitare un Festival importante, è stata essa stessa set di significativi film del cinema italiano.

 
 

American Film Institute: la top 10 del 2019, due titoli per Netflix

American film institute

L’American Film Institute ha stilato la sua classifica dei migliori film del 2019. Trai titoli di maggiore spicco, oltre a quelli di autori del calibro di Martin Scorsese (The Irishman) e Quentin Tarantino (C’era una volta a Hollywood), spiccano titoli diversissimi, di registi in ascesa, progetti interessanti e originali.

Su tutti segnaliamo la presenza, nella lista, di Una Bugia buona – The Farewell, di Lulu Wang, e Jojo Rabbit, la satira anti-nazista di Taika Waititi. Inoltre, la lista prevede anche la presenza di un cinecomic (sui generis), ovvero il Joker di Todd Phillips, che dopo aver vinto il Leone d’Oro a Venezia 76, “corre il rischio” di essere il primo film di questo genere ad arrivare all’Oscar. Dopotutto già il personaggio era andato a segno, con il premio a Heath Ledger per la sua interpretazione dello stesso personaggio, e quest’anno, tra la categoria miglior film e quella migliore attore protagonista (Joaquin Phoenix), il Clown Principe del Crimine potrebbe davvero scrivere la storia dell’Academy, come avevano già cominciato a fare Suicide Squad, Logan e Black Panther negli ultimi anni.

Tra gli altri titoli insoliti, l’AFI ha scelto anche il giallo deduttivo di Rian Johnson, Cena con Delitto, in sala dal 5 dicembre in Italia, e Piccole Donne di Greta Gerwig, sempre in altissima considerazione dalle istituzioni cinematografiche americane. Da notare che Netflix, anche quest’anno, si affaccia ad una stagione dei premi davvero fortunata, e in questa classifica compare ben due volte, con il film di Scorsese e con quello di Noah Baumbach (Storia di un Matrimonio).

Ecco la top 10 dell’American Film Institute

  • 1917
  • Una Bugia Buona
  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • Joker
  • Cena con delitto – Knives Out
  • Piccole donne
  • Storia di un Matrimonio
  • C’Era una volta a Hollywood
  • Richard Jewell

Parasite di Bong Joon-Ho ha invece conquistato una menzione speciale. Il film coreano è il frontrunner per la corsa all’Oscar al miglior film non in lingua inglese.

 
 

Capodanno a New York: 10 cose che non sai sul film

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Celebre commedia sentimentale, Capodanno a New York è un film diretto da Garry Marshall nel 2011, che vanta un grande cast corale di celebri attori di Hollywood tutti riuniti insieme per uno spaccato di New York nella notte di Capodanno. Il film ha ottenuto buoni riscontri al botteghino, risultando un piacevole intrattenimento per una serata di vacanza.

Ecco 10 cose che non sai di Capodanno a New York.

Capodanno a New York: la trama del film

1. È un film corale. All’interno del film si intrecciano numerose storie, e in ognuna di queste emergono le vite, le speranze, i sogni e gli amori di alcuni newyorkesi durante la serata di Capodanno, i quali tra un evento e l’altro troveranno un motivo in più per festeggiare in compagnia di vecchi amici o accanto ai propri cari.

Capodanno a New York: il cast del film

2. Vanta un cast di celebrità. Il film raccoglie al suo interno una serie di grandi attori dello spettacolo hollywoodiano, ognuna con la propria storia da raccontare. Tra queste si annoverano Halle Berry, Jessica Biel, Hilary Swank, Katherine Heigl, Jon Bon Jovi, Sarah Jessica Parker, Abigail Breslin, Robert De Niro, Zac Efron, Ashton Kutcher, Michelle Pfeiffer, Sarah Paulson e Jim Belushi.

3. Halle Berry aveva originariamente un altro ruolo. L’attrice Halle Berry fu inizialmente scritturata per un ruolo al quale dovette poi rinunciare per via di altri impegni. Il ruolo fu così affidato all’attrice Katherine Heigl. La Berry riuscì infine a prendere parte al film, ottenendo però un personaggio diverso.

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4. Vede la presenza di diversi premi Oscar. Tra gli attori facenti parte del cast principale, ben 3 sono dei premi Oscar, ovvero De Niro, Berry e Swank, mentre 3 sono gli attori che hanno ricevuto una nomination agli Oscar, ovvero Breslin, Pfeiffer e Bon Jovi.

5. Abigail Breslin ha dovuto fare molte prove per la sua scena del bacio. Nel film la giovane attrice ricopre il ruolo di Hailey, la quale ha in programma un bacio a mezzanotte con il fidanzato Seth. Per riuscire ad ottenere una buona scena, i due attori hanno dovuto baciarsi più di quindici volte.

Capodanno a New York: streaming

6. È disponibile in streaming. Per gli appassionati del film, sarà possibile rivederlo su alcune celebri piattaforme streaming, tra cui TIM Vision, Chili, Apple iTunes, Infinity, Google Play e Rakuten TV. Per riprodurre il film basterà noleggiarlo o acquistarlo singolarmente, o se richiesto sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma.

Capodanno a  New York: la colonna sonora del film

7. Contiene numerose celebri canzoni. Per un film di questo genere, la colonna sonora è un elemento fondamentale, che può aiutare a costruire la giusta atmosfera. Tra i brani più celebri si annoverano What a Wonderful World di Louis Armstrong, New York, New York di Frank Sinatra, Raise Your Glass di Pink, Can’t Turn You Loose e Two Out of three Ain’t Bad di Jon Bon JoviGive Me Everuthing di Pitbull.

Capodanno a New York: il trailer del film

8. Racchiude le varie storie presenti nel film. Sintetizzare un film con così tanti personaggi e storie è molto complicato, così nel trailer è possibile ritrovare rapidi accenni a questi, i quali hanno generato negli spettatori di vedere di più, andando poi al cinema al momento dell’uscita del film.

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Capodanno a New York: film simili

9. Vi sono diversi film simili di questo genere. Il film nasce come sequel spirituale del film Appuntamento con l’amore, diretto dallo stesso Garry Marshall nel 2010. Un altro film simile è anche Mother’s Day, diretto anche questo dallo stesso regista e figurante anche in questo caso una storia corale.

Capodanno a New York: le frasi più belle del film

10. Contiene numerose frasi romantiche. Per un film così ricco di sentimenti, è importante avere numerose frasi in grado di poterli sintetizzare e trasmettere al meglio al cuore degli spettatori. Ecco alcune delle frasi più belle del film.

C’è chi giura che nel mondo non c’è più bellezza, nè magia…allora come si spiega che il mondo intero si riunisce in una notte per celebrare la speranza nell’anno che verrà? (Hilary Swank)

A volte sembra che ci siano troppe cose al mondo che non possiamo controllare, terremoti, alluvioni, guerre, film in 3D, ma è importante ricordare le cose che possiamo controllare come il perdono, seconde occasioni, nuovi inizi perchè l’unica cosa che trasforma il mondo da posto solitario in posto bellissimo, è l’amore, l’amore in ogni sua forma, l’amore ci da speranza, soprattutto per il nuovo anno. Per me è questa la notte di capodanno, speranza e una bella festa. (Josh Duhamel)

Un’altra cosa che mi fa veramente incazzare di queste feste è tutta questa finta bontà. Prendi oggi, mi sono arrivati almeno cinquanta sms con il classico: “Buon Anno Nuovo!” da persone che hanno premuto invio a tutta la rubrica, pensa che la maggior parte non la sento da almeno un anno… (Ashton Kutcher)

Fonte: IMDb

 
 

Oliver Twist: 10 cose che non sai sul film

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Diretto dal premio Oscar Roman Polanski, Oliver Twist è stato distribuito in sala nel 2005, conoscendo un buon favore di critica e pubblico, i quali ne hanno particolarmente apprezzato la ricostruzione della Londra ottocentesca e la recitazione dei protagonisti. Il film è così divenuto uno dei più popolari degli ultimi realizzati dal regista polacco, che realizza una trasposizione appassionata del celebre romanzo di Charles Dickens.

Ecco 10 cose che non sai di Oliver Twist.

Oliver Twist: la trama del film

1. Racconta la storia di un giovane orfano nella Londra dell’Ottocento. Oliver Twist, protagonista del film, è costretto a stare in un istituto per giovani orfani in seguito alla morte dei genitori. Riuscito a fuggire da questo, si unisce ad un gruppetto di ladruncoli, i quali gli insegnano il mestiere. Tuttavia al suo primo furto, il ragazzo viene arrestato dalla polizia. Ma quella che sembrava una tragedia si dimostra invece una svolta felice, dopo che il facoltoso signor Brownlow ritira la denuncia e lo accoglie in casa. I compagni di Oliver tuttavia non intendono rinunciare a lui.

2. Polanski voleva realizzare un film per i suoi figli. Dopo aver diretto Il pianista, il regista Polanski sentì il desiderio di realizzare un film che potesse essere apprezzato dai suoi bambini. Dopo essersi reso conto che erano passati più di quarant’anni dall’ultimo film su Oliver Twist, decise che era giunto il momento per una nuova trasposizione.

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Oliver Twist: il cast del film

3. C’è un premio Oscar nel cast del film. Il film si regge sulle spalle del giovane Barney Clark, il quale ricopre il ruolo di Oliver Twist. Grande rilievo ha anche il personaggio del subdolo Fagin, interpretato dal premio Oscar Ben Kingsley. Arricchiscono il cast anche gli attori Jamie Foreman, Leanne Rowe, Harry Eden e Edward Hardwicke.

4. Kingsley è rimasto sempre nel personaggio. Per aiutare i giovani protagonisti a sentirsi più partecipi, Kingsley è rimasto nei panni del personaggio di Fagin anche durante le pause, continuando così a muoversi con la sua andatura e a parlare con la sua voce, in modo che per i ragazzi la sensazione fosse di non trovarsi mai in pausa.

Oliver Twist è in streaming

5. È possibile guardare il film in streaming. Per gli appassionati del film di Polanski, sarà possibile rivederlo grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune piattaforme streaming. Tra queste vi sono Rakuten TV, Chili e Infinity. Per le prime due sarà sufficiente noleggiare o acquistare il singolo film, per l’ultima di queste occorrerà invece sottoscrivere un abbonamento.

Oliver Twist: il personaggio di Fagin

6. Kingsley è stato lodato per la sua interpretazione. Per il suo ruolo del capo della banda di giovani ladruncoli, l’attore Ben Kingsley ha ricevuto le lodi della critica, che ne hanno sottolineato la buona caratterizzazione e l’essere riuscito a rendere molto complesso il personaggio, più di tutte le altre impersonificazioni precedenti.

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Oliver Twist: il romanzo di Charles Dickens

7. Il romanzo ha avuto numerose trasposizioni cinematografiche. La storia di Oliver Twist viene raccontata nel romanzo del 1839 dello scrittore inglese Charles Dickens. Tale storia ha avuto numerose trasposizioni cinematografiche, prevalentemente all’epoca del cinema muto. La versione di Polanski, l’ultima realizzata è la decima in totale.

Oliver Twist: il trailer del film

8. Ha incantato numerosi spettatori. All’uscita del trailer del film, questi ha in breve registrato numerose visualizzazioni sui canali dove era stato rilasciato. Da una parte vi era la curiosità nei confronti del nuovo film del regista premio Oscar, dall’altra il trailer riesce ad incantare per le sue scenografie e i personaggi che da sempre attraggono il grande pubblico.

Oliver Twist: il rating del film

9. È stato sconsigliato ai bambini minori di 13 anni non accompagnati. Quella di Oliver Twist è una realtà cruda e triste, per tanto negli Stati Uniti il film è stato sconsigliato a bambini inferiori di 13 anni non accompagnati dai genitori, in particolar modo per la presenza di alcune, seppur lievi scene di violenza, e un linguaggio in alcune occasioni colorito.

Oliver Twist: le frasi più belle del film

10. Contiene numerose frasi di particolare bellezza. All’interno del film si ritrovano quelle che sono le frasi più belle contenute anche nel romanzo di Dickens. Frasi che raccontano in modo semplice ma preciso la dura vita di quel periodo storico. Ecco alcune delle frasi più belle del film.

La bontà viene premiata. Ricordalo figlio mio e vivi di conseguenza. (Fagin)

Sai qual è secondo me il più grande peccato del mondo, mio caro? L’ingratitudine. È di questo che sei colpevole, di ingratitudine. (Fagin)

Fonte: IMDb

 

 

 
 

Willem Dafoe nel trailer di Togo, nuovo film originale Disney +

Ecco il trailer di Togo, il nuovo film originale Disney+, disponibile sulla piattaforma (nei Paesi in cui è già attiva) da dicembre, con protagonista Willem Dafoe in un paesaggio innevato ed ostile.

Il film parla di un cane da slitta, Togo, il cui coraggio e determinazione lo aiuteranno ad attraversare la gelida tundra dell’Alaska. Il film ricorda moltissimo la classica avventura di Balto, in un mix di emozione ed avventura, con tanto di corsa contro il tempo. Ecco il poster e a seguire la trama:

Quando un’epidemia mortale colpisce Nome, in Alaska, e l’unica cura è a più di 600 miglia di distanza, la città si rivolge al campione addestratore di cani da slitta Leonhard Seppala (Willem Dafoe) per aiutare a trasportare un siero antitossico. Seppala si rivolge a Togo, un husky siberiano, piccolo e vecchio, per essere il suo apripista. Sua moglie (Julianne Nicholson) ha difeso Togo fin da quando era un cucciolo birichino e Seppala, avendo osservato la lealtà e lo spirito tenace del cane, sa che Togo è la sua unica possibilità di sopravvivere a questa missione.

Senza farsi scoraggiare dall’enorme tempesta che si sta facendo strada o dalle suppliche di sua moglie gli chiede di non andare, Seppala e Togo si avventurano nella tempesta per salvare delle vite umane. È un viaggio straziante in cui Togo salva Seppala da una morte certa, facendo sì che il veterano musher capisca a fondo la profondità e l’intensità dei suoi sentimenti per il suo cane guida, anche se il rischio, per il cane, è quello di farlo correre fino alla morte.

 
 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker: sarà Leia ad allenare Rey?

Star wars: l'ascesa di skywalker

Dopo la parabola padre/figlio di Han e Ben ne Il Risveglio della Forza e quella allieva/maestro di Rey e Luke in Gli Ultimi Jedi, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker avrebbe dovuto vedere Leia protagonista insieme ai giovani eredi del franchise, e della Forza.

Tuttavia la morte improvvisa di Carrie Fisher ha impedito che la storia proseguisse come era stata immaginata, e così ci sono stati dei cambiamenti strutturali, tanto che il suo ruolo nell’Episodio IX è stato ridotto al minimo indispensabile, recuperato dai filmati inutilizzati de Il Risveglio della Forza.

Screen Rant ha partecipato alla mostra dedicata a L’Ascesa di Skywalker, dove erano esposti i costumi del film. Piccole targhe con descrizioni dei personaggi facevano parte della mostra, in relazione ad ogni costume e non sorprende che accanto al costume di Leia ci fosse la descrizione di leader della Resistenza. Desta invece più curiosità il fatto che sia proprio lei ad occuparsi di parte dell’addestramento Jedi di Rey:

Il generale Leia Organa continua a guidare l’eroica Resistenza, ricostruendo una forza di combattimento dopo aver subito grandi perdite. Leia sta anche addestrando Rey sulle vie della Forza, poiché la galassia ha ancora bisogno di uno Jedi.

Questo sviluppo potrebbe in parte spiegare la storia iniziale di Episodio IX che doveva essere diretto da Colin Trevorrow. I fan possono ricordare che il piano iniziale era quello di rivelare che era Leia l’ultimo Jedi, ma a causa della morte di Fisher non è stato più il caso di giocarsi questa carta.

Tuttavia, sembra essere un’idea che Abrams e il co-sceneggiatore Chris Terrio volevano in qualche modo mantenere nel film. Dopotutto, Rey è ancora giovane e potrebbe sicuramente aver bisogno di un insegnante man mano che cresce di potenza e perfeziona le sue capacità. Sebbene Leia non sia mai diventata una Jedi, è la migliore e forse unica opzione per Rey di apprendere a fondo le vie della Forza.

Questo nuovo elemento porta ordine in alcune delle nozioni sul film trapelate di recente, ovvero quella di Rey che si addestra come aveva fatto tanto tempo prima Luke (foto) e quella in cui è Leia ad impugnare una spada laser, vista in una degli ultimi spot tv.

Le due situazioni appartengono quasi con certezza alla stessa scena che si svolge sul pianeta giungla Ajan Kloss, dove la Resistenza sembra aver allestito il quartier generale in L’Ascesa di Skywalker.

Dovrebbe essere interessante guardare Leia mentre istruisce Rey, poiché i fan avranno l’opportunità di vedere il Generale Organa sotto una nuova luce. Leia è sempre stata una leader feroce e determinata indipendentemente dall’età, ma non è mai stata chiamata a istruire un potente discepolo della Forza. Insieme alle sue responsabilità in guerra, non è fuori questione chiedersi se Leia non sia completamente preparata per l’addestramento Jedi, dopotutto in Gli Ultimi Jedi ha dimostrato di saper utilizzare la Forza. Insegnare a Rey sarà senza dubbio una sfida per Leia, ma dopo tutto quello che ha conquistato e per cui ha combattuto, una nuova sfida non spaventerà la nostra Principessa.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

 
 

Quentin Tarantino: la sua bizzarra Top 3 dei film del 2019

Si fosse trattato di qualsiasi altro regista, la cosa avrebbe sorpreso un po’, eppure, visto che stiamo parlando di Quentin Tarantino, tutto sembra perfettamente “in parte”. Il regista di Jackie Brown aveva già espresso all’inizio di novembre il suo grande amore per Crawl – Intrappolati, un film uscito quasi in sordina nel nostro Paese, diretto da Alexandre Aja (Le colline hanno gli occhi) e prodotto da Sam Raimi. Si tratta di un thriller-horror in cui i protagonisti (Barry Pepper e Kaya Scodelario) sono minacciati da alligatori durante un’alluvione che rende le loro case habitat naturale per gli aggressivi rettili.

Oltre a questa rivelazione, Quentin Tarantino ha aggiunto altri due titoli alla sua Top 3, senza mancare di sorprendere, ancora una volta, il suo pubblico. Oltre a Crawl, il regista ha nominato The Irishman di Martin Scorsese, che promette di fare la parte del leone durante la prossima stagione dei premi, e Doctor Sleep di Mike Flanagan, il sequel di Shining che invece tutta la stampa, e anche il pubblico, non ha affatto apprezzato.

Dal canto suo, lo stesso Tarantino ha realizzato quest’anno, con C’era una volta a Hollywood, un film che siamo sicuri comparirà trai nominati della prossima season awards (con Brad Pitt che punta dritto all’Oscar come migliore non protagonista) e che sicuramente sarà in molte Top 10 dei migliori film usciti in sala negli ultimi 12 mesi.

Fonte

 
 

Justice League #SnyderCut: ecco le prove che esiste e la durata del film

L’intervento di Henry Cavill che metteva in discussione l’esistenza della #SnyderCut di Justice League (leggi tutto qui) ha generato una reazione immediata da parte di Zack Snyder, che tramite i suoi canali social ha, non solo provato l’esistenza della sua versione del film, ma ha anche fornito i dettagli sulla durata del montaggio che lui aveva in mente, una durata che senza dubbio non sarebbe mai potuta arrivare in sala.

Il regista ha condiviso su Vero una foto che mostra le pizze con sopra il film. Sui supporti che contengono la pellicola possiamo leggere che il film, nella sua interezza, dura 214 minuti, circa tre ore e mezza. In sovrimpressione, Snyder ha scritto: “È reale? Esiste? Naturalmente esiste.”

Justice League, le prove che la #SnyderCut esiste

A questo punto sembra davvero naturale che la Warner Bros possa lavorare ad una edizione in home video del “film perduto” di Zack Snyder, magari in una edizione senza troppi contenuti extra, non troppo costosa, che possa mantenere contenuti i costi di produzione e che possa comunque far felice la schera di fan del regista di Watchmen.

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

 
 

Wonder WOman 1984: ecco il look di Cheetah… e promette polemica!

Wonder Woman 1984

Sappiamo che in Wonder Woman 1984, Diana se la vedrà anche con Cheetah, ovvero Barbara Anne Minnerva, interpretata da Kristen Wiig che per la prima volta la commedia presta al genere cinecomic.

A parte qualche scatto rubato dal set, non abbiamo ancora avuto il piacere di vedere quale sarà il look del personaggio dell’attrice de Le Amiche della Sposa, fino ad oggi, quando arriva in rete questa immagine dal merchandise che potete vedere di seguito:

La foto in questione mostra una raffigurazione del personaggio su una tazza e la cosa che salta subito all’occhio è il fatto che si tratta di una ragazza normale vestita con abiti a stampe leopardate. Questo dettaglio potrebbe far infuriare i fan che avrebbero voluto un look più simile a quello dei fumetti, nonostante sia molto difficile da rendere in live action in maniera efficace, scongiurando l’effetto Cats.

Potrebbe anche darsi però che siamo di fronte a una rappresentazione iniziale del personaggio della Wiig, che nel corso del film affronterà dei cambiamenti che la porteranno ad apparire più simile alla controparte a fumetti. Che ne pensate?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

Daisy Ridley riguarda la scena della sala del trono de Gli Ultimi Jedi

Daisy Ridley

Daisy Ridley ha posato per GQ British in una tenuta da tom boy che ne valorizza la bellezza acqua e sapone. Sempre in occasione del servizio fotografico ha anche realizzato un video con il magazine inglese in cui ha riguardato e commentato la famosa scena della sala del trono de Gli Ultimi Jedi, in cui ha recitato gomito a gomito con Adam Driver che interpreta Kylo Ren.

Rivedremo Daisy Ridley nei panni di Rey in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, dal 18 dicembre al cinema. Ecco il video, mentre a seguire gli scatti dal set fotografico:

 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli indizi che confermano Dark Rey

 
 

Mulan in posa da battaglia nel nuovo poster del film

Mulan film live action 2020

Arriva un nuovo poster di Mulan, il remake in live action della Disney, in arrivo il prossimo anno, in cui vediamo l’eroina cinese in posa da battaglia. Eccolo di seguito:

Nel cast figurano anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story), Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny), Yoson An (Shark – Il Primo Squalo), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch Perfect), Ron Yuan (Marco Polo), Tzi Ma (Arrival), Rosalind Chao (Star Trek: Deep Space Nine), Cheng Pei-Pei (La Tigre e il Dragone), Nelson Lee e Chum Ehelepola, Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) e Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4).

Di seguito trovate la sinossi e la versione in lingua originale del teaser:

Mulan narra l’epica avventura di una intrepida giovane donna che si traveste da uomo per difendere la Cina dall’attacco di invasori provenienti dal Nord. Figlia maggiore di uno stimato guerriero, Hua Mulan è energica, determinata e agile. Quando l’Imperatore decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale, Mulan prende il posto del padre malato e si arruola con il nome di Hua Jun, diventando una delle più grandi guerriere nella storia della Cina.

 
 

Harley Quinn come la Venere di Botticelli nel poster di Birds of Prey

Birds Of Prey Harley Quinn

È stato diffuso un nuovo poster di Birds of Prey in cui Harley Quinn compare ritratta come la Venere di Botticelli, nel celebre dipinto dell’artista fiorentino del Rinascimento. Il poster mostra Harley che “nasce” dalla conchiglia, mentre le altre protagoniste del film occupano i ruoli che nel dipinto sono di altre figure mitologiche secondarie.

Ecco di seguito il poster, il cui effetto è decisamente insolito:

Birds Of Prey: tutto quello che c’è da sapere sui fumetti

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

 
 

New York Film Critics Circle: The Irishman è il miglior film

Golden Globes 2020

È stato assegnato a The Irishman il premio per il miglior film del 2019 dal New York Film Critics Circle. L’epico dramma criminale di Martin Scorsese – con Robert De Niro e Al Pacino – ha anche ottenuto un premio per il migliore attore non protagonista per Joe Pesci.

Il premio alla regia è andato a Benny e Josh Safdie per Uncut Gems, mentre I Lost My Body ha vinto per la categoria dedicata all’animazione. Nelle categorie di recitazione, i premi migliori sono stati assegnati ad Antonio Banderas per Dolor y Gloria e a Lupita Nyong’o per Noi. Laura Dern è stata premiata come migliore attrice non protagonista sia per Storia di un Matrimonio che per Piccole Donne.

Il New York Film Critics Circle, fondato da Wanda Hale del New York Daily News, assegna i suoi premi dal 1935. L’85° cerimonia di premiazione si terrà il 7 gennaio al gala annuale di New York Film Critics.

Tutti i premi assegnati dal New York Film Critics Circle

Best Film:The Irishman

Best Director: Benny and Josh Safdie, “Uncut Gems”

Best First Film: “Atlantics,” Mati Diop

Best Actor: Antonio Banderas, “Dolore e Gloria

Best Actress: Lupita Nyong’o, “Noi

Best Supporting Actor: Joe Pesci, “The Irishman

Best Supporting Actress: Laura Dern for “Storia di un Matrimonio” e “Piccole Donne”

Best Non-Fiction Film: “Honeyland”

Best Screenplay:C’era una volta a Hollywood,” Quentin Tarantino

Best Cinematography:Ritratto della giovane in fiamme,” Claire Mathon

Best Foreign Language Film:Parasite

Best Animated Film: “I Lost My Body”

Special Award: Randy Newman

Special Award: Indie Collect

 
 

Hobbs & Shaw arriva in Home Video, il racconto del press tour in Inghilterra

Il press tour organizzato da Universal Home Entertaiment Italia in occasione del lancio in DVD e Blu-Ray di Hobbs & Shaw il 4 dicembre, si è svolto in tre giorni in alcune delle location più esclusive nei pressi di Londra.

Il primo giorno abbiamo potuto assistere ad una partita di football americano allo stadio di Wembley tra i Los Angeles Rams e i Cincinnati Bengals, avendo l’opportunità di scendere letteralmente in campo e girare a due passi dagli atleti in allenamento, i lanci dei servizi, per vivere a pieno l’atmosfera che si respira a bordo campo.

Il giorno dopo, sveglia prestissimo convocazione alle 6,00 di mattina direzione il circuito di Silvestone dove ad aspettarci c’era un vero e proprio team di guidatori pronti a farci vivere l’esperienza più bella della nostra vita: guidare una McLaren.

Il primo step è stato capire come non morire e cosa avremmo dovuto fare una volta dentro la macchina, la risposta era semplice: divertirsi! L’esperienza di guida è stata divisa in tre fasi: guida, guida con driver, guida con driver stunt come nel film. Il risultato che vedrete nel video sono di un’emozione talmente forte da essere indescrivibile, c’è una bella differenza dal guidare come una lumaca una McLaren e farsi guidare da un driver esperto che gareggia in pista come nel film, la differenza sta nei circa 300 chilometri orari che lui raggiunge con una scioltezza tale da farti dimenticare dove sei, se non fosse per il cuore che arriva dritto in gola!

Subito dopo siamo stati portati al quartier generale della McLaren, (disegnato come casa di Tony Stark), dove ad attenderci c’era il regista di Hobbs & Shaw, David Leitch, per le interviste, un tour privato all’azienda e una cena di gala fra alcune delle macchine più lussuose al mondo.

Il terzo e ultimo giorno conclusivo del tour, non è stato da meno, siamo stati ospiti del centro trainer stunt guidato da Chris O’Hara, (ovvero il capo degli stuntman del film), dove ci hanno insegnato a rifare la famosa scena di combattimento con protagonisti Hobbs & Shaw nella sala dei tatuaggi, con dei veri, pazienti, stuntman, per poi cenare tutti insieme al Trader Vic’s dell’Hotel Hilton di Londra, per un vero e proprio saluto stile hawaiano.

Una delle esperienze più belle e memorabili che si possano fare e che danno di sicuro la percezione di quanto lavoro, quanta fatica ci sia dietro un film d’azione come Hobbs & Shaw. Il DVD e Blu-Ray del film uscirà il 4 dicembre, fossi in voi non lo perderei.

Hobbs and Shaw, leggi la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

 
 

No Time to Die: primo trailer italiano

Guarda il primo trailer italiano di No Time to Die, il nuovo film di 007, il 25esimo film del franchise sulla spia britannica, che avrà ancora una volta il volto di Daniel Craig.

No Time to Die, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di No Time to Die sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

No time to Die, la sinossi

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.