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The New Mutants: il Limbo e Smiley Men nelle foto inedite

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The New Mutants: il Limbo e Smiley Men nelle foto inedite

La rivista Cinefex, che si occupa di effetti visivi digitali per il cinema, ha diffuso alcune nuove immagini da The New Mutants, il film “maledetto” di Josh Boone, prodotto dalla Fox e poi passato di mano a Disney, in seguito alla fusione delle due aziende e dell’acquisizione della prima da parte della seconda.

La rivista specializzata ha diffuso delle immagini inedite dal film, che ci mostrano un cattivo e anche il Limbo! Cinefex #170 (via ComicBook.com) ha pubblicato due bellissime eppure inquietanti immagini di Smiley Men, l’essere mostruoso che avevamo intravisto nel trailer, mentre dall’ombra minacciava i nostri eroi. Secondo la rivista, la creatura sarà legata in qualche modo a Magik e al suo passato, oltre ad essere creata dalle abilità di Dani Moonstar, che è capace di rendere concrete le peggiori paure di una persona.

Le altre immagini mostrano Magik (Anya Taylor Joy) alle prese con un portale che sembra essere quello del Limbo, fonte del suo potere di teletrasportarsi. Inoltre, abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo a quello che sarà Demon Bear, villain già anticipato nel film:

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

What We Do In The Shadows 2×05: promo e trama

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What We Do In The Shadows 2×05: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×05, il quinto episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 2×05 che si intitolerà “Colin’s” Colin Robinson viene promosso al lavoro e il suo nuovo potere minaccia l’equilibrio del potere nella casa dei vampiri. Scritto da Shana Gohd; diretto da Jemaine Clement.

What We Do In The Shadows 2×05

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie comica creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Avengers: Endgame, il vero senso della riconciliazione tra Tony e Steve

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Anthony e Joe Russo hanno preso parte ad un watch party su Instagram per celebrare un anno dall’uscita nelle sale di Avengers: Endgame. All’evento social ha partecipato anche Robert Downey Jr., intervenuto in diretta per salutare i fan: il destino ha voluto che l’apparizione dell’iconico Tony Stark coincidesse con la scena della riconciliazione tra Iron Man e Captain America.

L’attore ne ha dunque approfittato per svelare il significato profondo di quella scena che ha visto protagonisti i due più grandi supereroi del MCU, tenuti separati fin dalla rottura avvenuta in Captain America: Civil War (i due, infatti, non si incontrano neanche in Infinity War, dal momento che la loro riconciliazione avviene soltanto in Endgame). Ecco le sue dichiarazioni in merito:

“Tutto ruotava attorno al fatto che lui mi perdonasse per non averlo perdonato, così da poter iniziare a prepararci a chissà cosa… forse per gettare la spugna e fare ciò che andava fatto. Non si trattava soltanto di seppellire l’ascia di guerra, ma di metterci una croce sopra definitivamente. È stata una scena complessa.”

Nel MCU, Tony e Cap hanno affrontato le conseguenze dello schiocco delle dita di Thanos in modi totalmente differenti: il primo ha abbandonato gli Avengers e si è ritirato a vita privata insieme a Pepper Potts e a sua figlia; il secondo, invece, ha continuato a far parte dei Vendicatori. Quando i due si incontrano brevemente la prima volta dopo la sconfitta inferta dal Titano Pazzo, Tony è ancora troppo scosso emotivamente, soprattutto dalla perdita di Peter Parker. Il confronto tra i due personaggi avverrà soltanto in seguito, sancendo uno dei momenti più significativi di Endgame. 

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Avengers: Endgame, Smart Hulk nel Regno dell’Anima, in una scena tagliata

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Dopo lo snap di Thanos, il titano finisce nel Regno dell’Anima, e si confronta con ciò che ha sacrificato per raggiungere la sua impresa, tanto che si trova a parlare anche con la versione bambina di Gamora. Ma cosa accade, in Avengers: Endgame, quando è Smart Hulk a schioccare le dita?

Salman artwork ha immaginato cosa sarebbe potuto succedere alla versione “addomesticata” di Hulk, dopo il suo snap. L’art che vedete di seguito, infatti, mostra Hulk che si confronta con Bruce Banner (Mark Ruffalo), e sembra che la scena non sia stata solo frutto della fantasia dell’artista, ma che sia la rappresentazione di una scena tagliata dal film, che però era presente in sceneggiatura.

Gli autori dello script, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno rivelato che c’erano due diverse sequenze ambientate nel Mondo dell’Anima prese in considerazione per Smart Hulk. Uno era dedicato al suo rapporto “intimo” con Natasha Romanoff (Scarlett Johansson), ma questa scena non è stata mai neanche girata. L’altra presentava una conversazione tra Hulk e Banner, le due parti di Bruce che per quasi tutto il MCU lo hanno lacerato, e che per Endgame, invece, hanno coesistito pacificamente.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Star Wars Day: nuovi avatar a tema su Disney+

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Star Wars Day: nuovi avatar a tema su Disney+

Continua su Disney+ l’omaggio allo Star Wars Day. Gli utenti di Disney+ avranno a disposizione 7 nuovi avatar per personalizzare i propri profili. I nuovi avatar sono tutti ispirati a Star Wars e includono i seguenti personaggi:

• Darth Maul
• Jabba the Hutt
• Bo Katan
• D-O
• Capitano Rex
• Porg
• Clone Trooper della 332esima compagnia

L’arrivo degli inediti avatar si aggiunge alla speciale personalizzazione della piattaforma iniziata lo scorso venerdì 1° maggio. Gli artwork nella parte superiore della schermata iniziale di Disney+ si sono arricchiti con la concept art di Star Wars realizzata dal leggendario Ralph McQuarrie nel 1975, che raffigura i droidi nel deserto. Una volta immersi nella pagina dedicata al brand di Star Wars, i fan possono inoltre trovare un adattamento dei personaggi raffigurati nel murale commemorativo realizzato da Jason Palmer e altri celebri artisti in occasione della Star Wars Celebration 2019. L’aggiunta di concept art si concluderà il 4 maggio (May the Fourth): le locandine di ogni film e serie verranno sostituite con le concept art originali per tutti i titoli dell’universo Star Wars.

Inoltre, su Disney+ i fan potranno celebrare lo Star Wars Day attingendo ad un ampio catalogo di film e programmi dedicati a Star Wars. Domani, lunedì 4 maggio, arriveranno sulla piattaforma streaming la premiere della docuserie di 8 episodi Disney Gallery: The Mandalorian e il finale della pluripremiata serie animata Star Wars: The Clone Wars. A questi contenuti originali si unirà Star Wars: L’Ascesa di Skywalker che completerà la saga degli Skywalker presente su Disney+, per la prima volta tutta in un unico posto. La line-up del 4 maggio è stata anticipata dall’episodio finale della prima stagione di The Mandalorian, disponibile sulla piattaforma dallo scorso venerdì 1° maggio, in Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera.

John Wick 4: la Lionsgate annuncia la nuova data di uscita

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John Wick 4: la Lionsgate annuncia la nuova data di uscita

A causa della pandemia di Covid-19, anche la Lionsgate ha dovuto apportare una serie di modifiche al calendario dei suoi prossimi film in uscita. Attraverso un post condiviso via Twitter, infatti, la compagnia di intrattenimento statunitense ha annunciato le nuove release di alcuni attesissimi titoli, tra cui l’annunciato John Wick 4 e il sequel di Come ti ammazzo il bodyguard.

Per quanto riguarda la commedia action con protagonisti  Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson, il seguito arriverà al cinema il 20 agosto 2021 (inizialmente era previsto per il 20 agosto di quest’anno). Il titolo originale ufficiale sarà The Hitman’s Wife’s Bodyguard e vedrà nel cast anche Salma Hayek. La pellicola sarà diretta ancora una volta da Patrick Hughes, già regista del primo film.

A proposito di John Wick 4, invece, il quarto capitolo della saga action di successo con protagonista Keanu Reeves, il film è stato posticipato dal 21 marzo 2021 al 27 maggio 2022. Il nuovo episodio della saga, quindi, non uscirà più in contemporanea con Matrix 4, altro atteso ritorno di Reeves in uno dei franchise più celebri della sua carriera (la data di uscita del film è fissata per il 21 marzo 2021, ma è quasi certo che verrà posticipata).

Tra gli altri titoli che sono stati posticipati dalla Lionsgate, figurano anche Spiral – L’eredità di Saw, nuovo capitolo della celebre saga horror che passa dal 15 maggio 2020 al 21 maggio 2021, e Antebellum, horror di Gerard Bush e Christopher Renz con protagonista Janelle Monáe, che dallo scorso 24 aprile 2020 è stato posticipato al prossimo 21 agosto.

Hercules: Josh Gad rifiuta il ruolo di Filottete per “colpa” di Danny DeVito

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La scorsa settimana è arrivata l’ufficializzazione del live action di Hercules, il classico d’animazione del 1997, diretto da Ron Clements e John Musker. Il remake vedrà Anthony e Joe Russo, registi di  Avengers: Endgame, impegnati in qualità di produttori, mentre Dave Callaham (Wonder Woman 1984) firmerà la sceneggiatura.

Al momento non sappiamo né chi dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare gli iconici personaggi del classico originale, ma pare che i fan vogliano a tutti i costi Josh Gad (doppiatore di Olaf nella versione originale di Frozen, nonché interprete di Le Tont nel live action de La bella e la bestia) nei panni di Filottete, il satiro che addestra gli eroi della mitologia greca.

Gad ha appreso del fantacasting e via Twitter ha già espresso la sua volontà di non essere interessato ad interpretare il personaggio nell’adattamento live action, dal momento che dal suo punto di vista c’è soltanto un attore che può interpretare il burbero satiro dal cuore d’oro: quest’attore è naturalmente Danny DeVito, doppiatore del personaggio nella versione originale del classico animato.

Il film, a differenza del più recente Lilli e il Vagabondo, non sarà destinato a Disney+, ma arriverà sul grande schermo e sarà prodotto anche da Jeffery Silver (Il re leone, Tron: Legacy) Karen Gilchrist (Il re leone, The Mandalorian). Come già accaduto per La Bella e la Bestia, Aladdin e per l’attesissimo La sirenetta, anche la colonna sonora del live action di Hercules sarà composta da brani già presenti nel classico originale e da nuove canzoni.

Hercules è il primo film di animazione Disney basato sulla mitologia greca e racconta le avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo nome latino Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle famose dodici fatiche quanto sulla meno nota Gigantomachia.

Ricordiamo tra i prossimi live action Disney in cantiere, figurano Cruella con Emma StonePinocchio di Robert Zemeckis, ma anche Biancaneve e i sette nani, Bambi e La spada nella roccia

G.I. Joe: un nuovo film del franchise dopo Snake Eyes

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Arriva da The Hollywood Reporter (via ScreenRant) la notizia che la Paramount e la Hasbro sono in trattative con gli sceneggiatori Joe Shrapnel e Anna Waterhousee per la stesura dello script di un nuovo film della saga di G.I. Joe. Il film in questione non sarà un sequel dell’atteso Snake Eyes che dovrebbe arrivare il prossimo ottobre nelle sale americane, ma un’espansione dell’universo che poterà gli spettatori a scoprire ancora più in profondità la squadra speciale anti-terrorismo.

Per quanto riguarda Snake Eyes, il film basato sul personaggio presente nei fumetti avrà come protagonista Henry Golding (Crazy & Rich, Last Christmas) e dovrebbe raccontare le origini del personaggio. La data di uscita nelle sale americane è fissata per il prossimo 23 ottobre, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto causa pandemia di Covi-19. Robert Schwentke (RED) dirigerà su una sceneggiatura firmata da Evan Spiliotopoulos (La bella e la bestia).

Il personaggio Snake Eyes è un membro chiave del team G.I. Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe, G.I. Joe: La nascita dei Cobra del 2009 e il G.I. Joe: La vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di problemi di schedule degli attori.

LEGGI ANCHE – Snake Eyes: terminate le riprese dello spin-off di G.I. Joe

Snake Eyes è stato interpretato negli ultimi due film dall’attore e artista marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il personaggio è stato assegnato a Golding, attore che sta cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo schermo.

Snake Eyes ruoterà intorno alla nascita del protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage, team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.

Wonder Woman 1984: ecco perché ci saranno due villain

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Wonder Woman 1984: ecco perché ci saranno due villain

Dopo aver parlato dei motivi che spingeranno Barbara Ann Minerva a trasformarsi nella villain Cheetah in Wonder Woman 1984, la regista Patty Jenkins è tornata a parlare del personaggio interpretato da Kristen Wiig nell’atteso sequel, rivelando che all’inizio Cheetah doveva essere l’unica villain del film.

In una recente intervista con Total Film (via ComicBookMovie), la Jenkins ha rivelato che Cheetah doveva essere inizialmente il principale antagonista della storia; in seguito, però, si è resa necessaria l’introduzione del personaggio di Maxwell Lord interpretato da Pedro Pascal: per far sì che il film funzionasse, c’era bisogno che anche Lord avesse un ruolo chiave. Ecco le dichiarazioni della regista in merito:

“Mentre lavoravamo alla sceneggiatura, ci siamo accorti che la storia richiedeva la presenza di entrambi i personaggi. Non avevo mai pensato che avrei avuto bisogno di entrambi. Cheetah era il cattivo su cui ci eravamo concentrati, ma poi è arrivato anche Max Lord, che all’interno dei fumetti di Wonder Woman ha avuto quasi sempre un’utilità narrativa meccanica.”

In Wonder Woman 1984 i personaggi di Minerva e di Lord dovrebbero essere in qualche modo collegati. Al momento non sappiamo quale sarà la vera natura della loro relazione, ma un’immagine nello specifico sembra aver anticipato che Minerva potrebbe nutrire dei sentimenti nei confronti del potente uomo d’affari, sentimenti che non sembrerebbero essere ricambiati.

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Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

The Flash: si pensa al recasting di Irish West?

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The Flash: si pensa al recasting di Irish West?

In attesa di scoprire se sarà davvero Ezra Miller a vestire i panni di Barry Allen nell’atteso standalone dedicato a The Flash (il coinvolgimento dell’attore sarebbe a rischio dopo alcune sconcertanti immagini che lo hanno visto protagonista), sembra che un altro personaggio all’interno del film potrebbe subire un recasting.

Un nuovo report di The Illuminerdi, infatti, suggerisce che la Warner Bros. starebbe considerando l’idea dei ingaggiare una nuova attrice per Irish West, l’interesse amoroso di Barry, personaggio interpretato da Kiersey Clemons in Justice League di Zack Snyder, ma tagliato dalla versione cinematografica del film.

Secondo la fonte, la Warner sarebbe alla ricerca di una nuova attrice, tra i 21 e i 25 anni, per il ruolo di Iris, descritta come una reporter del Central Citizen intelligente e coraggiosa, a tratti esagerata ma dotata di una grandissima energia capace di contagiare le persone che la circondano. Sempre la fonte descrive il personaggio come un misto tra la Carrie Bradshaw della popolare serie tv Sex and the City e la celebre giornalista britannica Christiane Amanpour.

Al momento non è chiaro se la major è intenzionata ad ingaggiare un’attrice afro-americana per la parte, sulla scia di quanto fatto con Candice Patton per la serie tv The Flash targata The CW. La fonte specifica, inoltre, che il personaggio avrà un ruolo di supporto nella storia.

LEGGI ANCHE – The Flash: Andy Muschietti adatterà una versione “diversa” di Flashpoint

The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Christina Hodson è attualmente in trattative per scrivere una nuova versione del film, dopo i suoi lavori in pellicole come Bumblebee Birds of Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente alla figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente da Margot Robbie.

L’attore Ezra Miller ha più volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e con la conferma di Andy Muschietti alla regia sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della produzione.

The Flash avrà nuovamente Miller nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra confermato anche Billy Crudup nel ruolo di Herny Allen.

Karine Vanasse: 10 cose che non sai sull’attrice

Karine Vanasse: 10 cose che non sai sull’attrice

Il nome di Karine Vanasse potrà forse essere poco noto ai più, ma negli ultimi anni l’attrice canadese si è distinta per la sua partecipazione ad alcune opere di rilievo, in particolare all’interno dei confini nazionali. Ha poi raggiunto una più ampia celebrità grazie ai suoi ruoli televisivi, che le hanno permesso di dar prova della sua versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Karine Vanasse.

Parte delle cose che non sai di Karine Vanasse

Karine Vanasse Pan Am

Karine Vanasse: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 1999 con la pellicola canadese Emporte-moi, per poi ottenere ruoli anche in Du pic au coeur (2001) e Séraphin: un homme et son péché (2002), grazie al quale ottiene maggior notorietà. Nel 2004 è nel cast del film Gioco di donna, accanto alle attrici Charlize Theron e Penélope Cruz. Ottiene poi un ruolo da protagonista nel film Polytechnique, del regista Denis Villeneuve, per poi recitare in Obiettivo mortale (2011) e Midnight in Paris (2011), con Owen Wilson. Negli anni successivi recita poi in ruoli di rilievo in Switch (2011), French Immersion (2011), In solitario (2013), con Guillaume Canet, e X-Men – Giorni di un futuro passato (2014), dove ha un cameo. Negli ultimi ha poi recitato in Buddha’s Little Finger (2015) e Malek (2019).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Negli anni l’attrice ha costruito buona parte della sua fama grazie alla sua partecipazione ad alcune note serie televisive. Dopo essere comparsa sugli schermi canadesi con 2 frères (1999-2001), recita anche in October 1970 (2006), nel film Maria Antonietta (2006), dove è la sovrana del titolo, e Pan Am (2011-2012), dove diventa celebre con il ruolo di Colette Valois. Nella serie recita accanto all’attrice Margot Robbie. Ottiene poi ulteriore popolarità grazie a Revenge (2013-2015), nel ruolo di Margaux LeMarchal, Blue Moon (2016-2018) e Cardinal (2017-in corso).

8. È anche produttrice. La Vanasse negli anni ha dimostrato un interesse verso l’ambito produttivo, arrivando a ricoprire il ruolo di produttrice per alcuni dei film in cui ha recitato. In particolare, ha ottenuto ampi riconoscimenti per aver prodotto il film Polytechnique, divenuto particolarmente popolare per via della storia ispirata al massacro avvenuto nella scuola che dà il titolo alla pellicola. In seguito, ha prodotto anche la commedia canadese Paul à Québec, di cui è anche interprete.

Karine Vanasse è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 207 mila persone. All’interno di questo, è solita condividere fotografie di natura artistica, ma anche diversi momenti di svago quotidiano. Non mancano infine curiosità dai set frequentati e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Karine Vanasse e Hughes Harvey

6. È molto riservata sulla propria vita privata. Della vita sentimentale dell’attrice si sa molto poco. L’attrice non è solita condividere sui propri social immagini legate al proprio privato. Un’eccezione è stata fatta nell’aprile del 2018, quando ha annunciato tramite Instagram di aver dato alla luce il primo figlio insieme al compagno Hughes Harvey, di cui non si hanno notizie. Viene poi rivelato, nel dicembre del 2019, che la coppia si è ufficialmente separata.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Karine Vanasse Cardinal

Karine Vanasse in Revenge

5. È entrata a far parte del cast ufficiale. L’attrice ha interpretato per la prima volta il personaggio di Margaux LeMarchal in Revenge a partire dalla terza stagione, dove appariva però in modo non continuativo. Dalla quarta stagione, tuttavia, è entrata a far parte del cast ufficiale, e il suo è diventato uno dei personaggi principali intorno a cui si snodano le vicende.

4. Era fan della serie. Pur essendo entrata a far parte di Revenge soltanto dalla terza stagione, l’attrice ha raccontato di esserne stata una fan sin dall’inizio. Ciò le ha permesso di essere a conoscenza da subito delle varie linee narrative verificatesi nel tempo, così da potersi orientare una volta entrata a farne parte.

Karine Vanasse in Pan Am

3. Si è preparata a lungo per il ruolo. Nella serie incentrata sulle vicende di alcuni piloti e assistenti di volo della compagnia aerea Pan Am, durante gli anni ’60, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Colette Valois, hostess francese. Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha raccontato di aver condotto numerose ricerche, sia per quanto riguarda le movenze adeguate, sia per il modo di parlare e agire in quell’epoca.

Karine Vanasse in Cardinal

2.  È rimasta entusiasta dal cambiamento del suo personaggio. Arrivata alla quarta e ultima stagione di Cardinal, dove interpreta il detective Lise Delorme, l’attrice ha raccontato di essere rimasta particolarmente contenta dalle trasformazioni che hanno caratterizzato il suo personaggio, passando dall’essere una persona cinica al vedere più sfumature nel mondo e nelle persone che la circondano.

Karine Vanasse: età e altezza

1. Karine Vanasse è nata a Drummondville, in Québec, Canada, il 24 novembre 1983. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Billy Campbell: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Campbell: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Billy Campbell naviga da anni, con grande naturalezza, tra cinema e televisione. Ma è sul piccolo schermo che ha trovato quelli che sono i ruoli che lo hanno reso più celebre. Protagonista di affermate serie televisive, Campbell ha negli anni conquistato una sempre maggiore popolarità, ottenendo un ampio numero di spettatori a lui fedeli. Ecco 10 cose che non sai di Billy Campbell.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Campbell Instagram

Billy Campbell: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore ha esordito al cinema con pellicole come Bandiera a scacchi (1990) e Le avventure di Rocketeer (1991). Ottiene però ulteriore notorietà grazie al ruolo del texano Quincey P. Morris in Dracula di Bram Stoker (1992), con Gary Oldman. Successivamente, ha ricoperto ruoli di rilievo nei film Gettysburg (1993), La notte che non c’incontrammo (1993), Via dall’incubo (2002), con Jennifer Lopez, Gods and Generals (2003), Ghost Town (2008), con Ricky Gervais, Copperhead (2013) e Missione suicida (2014).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Campbell esordisce sul piccolo schermo nel 1984, recitando in alcune puntate della soap opera Dynasty. Successivamente si distingue per i suoi ruoli in Crime Story (1986-1988), Tales of the City (1993) e Ancora una volta (1999-2002), dove ha ricoperto il ruolo di Rick Sammler. Negli anni seguenti si fa apprezzare in titoli come The O.C. (2005), The 4400 (2004-2007), Shark – Giustizia a tutti i costi (2007-2008) e The Killing (2011-2014), con Joel Kinnaman. È diventato poi ulteriormente celebre per il ruolo del dottor Alan Farragut in Helix (2014-2015) e per quello del protagonista John Cardinal in Cardinal (2017-2020).

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Ad aver portato particolare prestigio all’attore, è stato il suo ruolo nella serie Ancora una volta, per la quale è stato nominato al Golden Globe come miglior attore protagonista in una serie drammatica. Per lo stesso ruolo ha invece vinto un People’s Choice Awards nel 2000. Campbell è stato poi nominato agli International Emmy Awards come miglior attore per la serie Cardinal.

Billy Campbell non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. In diverse interviste l’attore si è dichiarato diffidente nei confronti di social network come Instagram, non apprezzando il loro funzionamento né l’esposizione mediatica che essi portano con sé. Per tali motivi, Campbell non possiede un proprio profilo, preferendo mantenere un velo di riservatezza sulla propria vita privata.

Billy Campbell: moglie e figli

6. È sposato. Dopo aver frequentato l’attrice Jennifer Connelly dal 1991 al 1996, l’attore ha deciso di mantenere una netta distinzione tra la propria vita lavorativa e quella sentimentale, evitando di diffondere notizie riguardanti quest’ultima. Attualmente, l’attore è sposato una donna norvegese, con la quale ha avuto un figlio. Queste sono tuttavia le uniche notizie note riguardanti la vita privata dell’attore.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Campbell Cardinal

Billy Campbell in Cardinal

5. Inizialmente aveva rifiutato il ruolo. Quando all’attore fu proposto il ruolo da protagonista in Cardinal, questi ne rimase affascinato, ma si trovò costretto a rifiutare per motivi famigliari. I produttori, tuttavia, non si arresero e tornarono a proporgli nuovamente il ruolo. Dopo aver letto la sceneggiatura, Campbell ne parlò anche con sua moglie, la quale lo convinse ad accettare.

4. Lo considera il miglior ruolo della sua vita. Nel corso di alcune interviste l’attore ha dichiarato di considerare quello del detective John Cardinal il ruolo migliore che si sia mai trovato a ricoprire. Questo gli ha permesso non solo di tornare ad essere protagonista di un prodotto di successo, ma anche di potersi misurare con una personalità estremamente complessa e ricca di sfumature.

3. È d’accordo sulla conclusione della serie. La quarta stagione di Cardinal sarà anche l’ultima, e benché questo possa essere fonte di dispiacere per i fan, l’attore ha dichiarato di essere d’accordo con la decisione di non prolungare ulteriormente le cose. Le quattro stagioni hanno infatti coperto tutti e sei i libri da cui sono tratte, e per Campbell proseguire inventando nuove storie potrebbe rivelarsi un terreno troppo pericoloso.

Billy Campbell in The O.C.

2. Ha compreso la serie solo anni dopo. Nel 2005 l’attore compare nel quindicesimo episodio della seconda stagione della serie The O.C., ricoprendo il ruolo di Carter Buckley. Essendo stato un personaggio minore, presente in soli otto episodi, Campbell si è dichiarato sorpreso che in molti si ricordi di lui per tale parte. Lo stesso attore ha poi affermato di non aver da subito compreso il potenziale della serie, ma di averlo fatto soltanto diversi anni dopo la sua conclusione.

Billy Campbell: età e altezza

1. Billy Campbell è nato a Charlottesville, in Virginia, Stati Uniti, il 7 luglio 1959. L’attore è alto complessivamente 192 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Annabelle Wallis: 10 cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Annabelle Wallis passa con naturalezza dal cinema alla televisione, e per entrambi ha ricoperto ruoli di rilievo in film di grande successo. Negli anni ha spaziato tra i generi, affermando così la propria versatilità, particolarmente lodata da critica e pubblico. Ad oggi, la Wallis continua a partecipare a titoli di prim’ordine, affermando sempre di più il proprio status nell’industria hollywoodiana. Ecco 10 cose che non sai di Annabelle Wallis.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis Peaky Blinders

Annabelle Wallis: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film per il cinema. Tra i primi ruoli di rilievo ricoperti dall’attrice si annoverano quello nel film Nessuna verità (2008), con Leonardo DiCaprio, in X-Men – L’inizio (2011), con Michael Fassbender, e W.E. – Edward e Wallis (2011). Nel 2014 viene scelta come protagonista dell’horror Annabelle, mentre negli anni successivi recita in Grimsby – Attenti a quell’altro (2016), con Sacha Baron Cohen, Mine (2016), King Arthur – Il potere della spada (2017), con Charlie Hunnam, La mummia (2017), con Tom Cruise, e Prendimi! (2018), con Jon Hamm.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Sul piccolo schermo l’attrice si distingue per la sua interpretazione di Jane Seymour nella serie I Tudors (2009-2010), per poi recitare anche in The Lost Future (2010) e Pan Am (2011), con Margot Robbie. La consacrazione definitiva arriva però grazie a Peaky Blinders (2013-2019), dove ricopre il ruolo di Grace Shelby recitando accanto all’attore Cillian Murphy. Nel 2019 è poi tra i protagonisti della mini-serie The Loudest Voice, con Russell Crowe.

Annabelle Wallis è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 554 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, da sola o in compagnia di amici. Non mancano poi anche curiosità, immagini tratte da eventi di gala o foto promozionali dei suoi progetti da interprete.

Annabelle Wallis: chi è il suo fidanzato

7. Ha avuto una relazione con un noto musicista. Nel 2015 l’attrice conosce Chris Martin, noto per essere il frontman della band Coldplay. I due hanno iniziato a frequentarsi poco dopo essersi incontrati la prima volta, e subito diverse fotografie hanno confermato la loro relazione. I due, molto riservati, hanno raramente rilasciato annunci pubblici, e tra questi vi è stato quello relativo alla loro separazione, nel 2017.

6. Ha un nuovo compagno. A partire dal 2018 l’attrice ha una relazione con l’attore Chris Pine, noto per i suoi ruoli in Star Trek e Wonder Woman. Pine ha reso pubblico il loro coinvolgimento sentimentale soltanto nel 2019, dichiarandosi particolarmente protettivo nei confronti della donna amata. Al momento non esistono infatti foto ufficiali della coppia.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis La mummia

Annabelle Wallis in Peaky Blinders

5. È stata attratta dall’ambientazione. Uno dei motivi principali per cui l’attrice ha accettato di partecipare alla serie è stato il fatto che fosse ambientato in un mondo criminale, raffigurato alla vecchia maniera dei gangster movie. La possibilità di recitare in questo contesto era per l’attrice irresistibile, poiché è sempre più raro oggi poter partecipare a progetti di tale genere.

Annabelle Wallis in La Mummia

4. Ha eseguito da sé una complessa scena. All’interno del film La mummia, reboot del celebre classico dell’horror, l’attrice è coinvolta in una scena a zero gravità all’interno di un aereo in procinto di precipitare. Pur essendo ricostruita in studio, la scena si è rivelata particolarmente complessa, dando la nausea a molti dei presenti. A non soffrire affatto è però stata l’attrice, che si è dichiarata entusiasta di aver potuto eseguire personalmente tale scena.

3. Tom Cruise l’ha voluta nel film. A richiedere che l’attrice venisse sottoposta ad un provino per il film fu proprio il protagonista Tom Cruise. Questi è infatti un grande fan della serie Peaky Blinders, e dopo aver visto la Wallis recitare lì ritenne che fosse perfetta per il ruolo di Jenny Halsey.

Annabelle Wallis in I Tudors

2. Ha sostituito un’altra attrice. La Wallis compare nella serie I Tudors a partire dalla terza stagione, interpretando Jane Seymour, moglie di Enrico VIII Tudor. Il personaggio era in realtà già comparso nelle stagioni precedenti, ma ad interpretarlo era l’attrice Anita Briem. Questa, tuttavia, rinunciò al ruolo, e per sostituirla venne scelta proprio la Wallis.

Annabelle Wallis: età e altezza

1. Annabelle Wallis è nata a Oxford, Inghilterra, il 5 settembre 1984. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Tornare di Cristina Comencini in uscita sulle piattaforme

Tornare di Cristina Comencini in uscita sulle piattaforme
I produttori Lionello Cerri e Cristiana Mainardi per Lumière & Co. e la regista Cristina Comencini con Rai Cinema e Vision Distribution annunciano il lancio del film sulle piattaforme Sky Primafila Premiere, Timvision, Chili,  Google Play, Infinity, CG Digital, Rakuten TV.
Tornare di Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno, Vincenzo Amato e Beatrice Grannò, inizialmente previsto al cinema per lo scorso 12 marzo, è disponibile da oggi, lunedì 4 maggio, direttamente on demand, una scelta dettata dalla volontà di continuare ad incontrare il pubblico, nonostante le restrizioni imposte in questo periodo, che hanno richiesto la chiusura temporanea delle sale.
Il film può essere acquistato su Sky Primafila Premiere, Timvision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital, Rakuten TV. TORNARE è una produzione Lumière & Co. con Rai Cinema. Prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi il film è interamente ambientato a Napoli: “Napoli è ricordata, deformata, angosciante e bellissima, luogo anche della mia memoria giovanile” – come ha dichiarato Cristina Comencini.
La regista ha così commentato: “Tornare è l’indagine di una donna, Alice, su quello che è accaduto prima della fuga dalla sua città, Napoli. E’ anche un thriller dell’inconscio e un film sul tempo, che non esiste come siamo abituati a pensarlo: basta uno spazio straordinario, una casa sugli scogli, un luogo fermo e sempre in movimento come il mare che la scuote, e gli eventi passati sembrano di nuovo tutti lì presenti. Tornare è forse il film più libero che ho fatto ed è stata una bellissima esperienza di lavoro in comune con i produttori, le scrittrici, i collaboratori artistici. Non sappiamo quando riapriranno le sale cinematografiche, speriamo prima possibile, ma sono felice di fare vedere questo mio ultimo film alle persone che sono a casa e a cui il cinema manca. A me manca moltissimo.”

Tornare: la trama

Napoli, anni Novanta. Alice (Giovanna Mezzogiorno), 40 anni, rientra dall’America dopo una lunga assenza. È morto il padre. Alice si ferma nella casa di famiglia, disabitata: con la sorella (Barbara Ronchi) hanno deciso di venderla, e occorre svuotarla degli oggetti di una vita, di tante vite. Ma, inaspettatamente, Alice scopre che la casa è abitata da una ragazza giovane e bellissima (Beatrice Grannò). Con lei inizia un dialogo intenso, come sembra promettente anche il legame che si crea con Marc (Vincenzo Amato), un uomo affascinante e gentile incontrato alla commemorazione del padre. Per Alice si schiude un mondo nuovo, intrigante e pericoloso, che apre squarci sul suo passato e sulla sua esistenza.

Ant-Man: uno dei villain potrebbe tornare in futuro

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Ant-Man: uno dei villain potrebbe tornare in futuro

Attraverso il suo account Twitter, il regista Peyton Reed ha risposto ad alcune domande dei fan relative ad Ant-Man e al futuro del personaggio all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, in riferimento ovviamente all’annunciato Ant-Man 3. Tra i dettagli che sono stati rivelati, figura anche la possibilità di un ritorno dell’attore Walton Goggins.

Quest’ultimo, infatti, ha interpretato il ruolo di Sonny Burch, un “criminale di basso livello”, in Ant-Man and the Wasp; in effetti, ci sono diverse cose a proposito del personaggio – ossessionato dal profitto che può generare la ricerca di Hank Pym – che non sono state chiarite nel sequel: ad oggi, i fan non conoscono l’identità del misterioso “acquirente” per conto del quale agiva il commerciante del mercato nero.

Adesso, il regista Peyton Reed sembra aver anticipato che, prima o poi, rivedremo Burch nel MCU: Reed, infatti, non ha confermato che lo rivedremo ufficialmente in Ant-Man 3, ma alla domanda di un fan: “Spero che Walton Goggins faccia ritorno nel MCU. C’è una qualche possibilità?”, il regista ha risposto: “C’è sempre una possibilità.”

Interrogato invece sul primo film, Peyton Reed ha rivelato un dettaglio decisamente curioso che riguarda una delle scene più divertenti: Falcon che combatte contro Ant-Man quando questi prova ad entrare nel quartier generale dei Vendicatori. Dopo essere stato battuto da Scott Lang, Sam Wilson parla con qualcuno attraverso la sua ricetrasmittente, ironizzando sul fatto che Captain America non debba mai venire a sapere quanto accaduto. Ebbene, Reed ha rivelato che il vendicatore a cui si rivolge Falcon è in realtà Vedova Nera!

LEGGI ANCHE – Ant-Man 3: Michael Peña sulle riprese e sul ritorno di Luis

Per quanto riguarda Ant-Man 3, il film non ha ancora una data di uscita ufficiale. La sceneggiatura porterà la firma di Jeff Loveness, lo sceneggiatore della serie del blocco Adult Swim, Rick e Morty, che affiancherà Paul Rudd nella stesura del copione.

Il solista di Joe Wright e la musica come liberazione

Il solista di Joe Wright e la musica come liberazione

Joe Wright non è solo il regista di Orgoglio e pregiudizio, Espiazione, o L’ora più buia. Non è solo maestro dell’estetica, ammaliato lui stesso dalla fascinazione dei film in costume e della ricostruzione d’epoca, come riesce ad ammaliare lo spettatore. Anche se questa sembra essere la sua cifra, ed è certo quella che gli ha dato fama internazionale, portando la sua musa Keira Knightley alla consacrazione e Gary Oldman al meritato Oscar proprio con il magistrale L’ora più buia, Wright sa anche tuffarsi nella contemporaneità e sa farlo con la stessa grazia. È ciò che accade quando, nel 2009, traspone sullo schermo il libro del giornalista americano Steve Lopez, che racconta il suo incontro e l’amicizia con Nathaniel Ayers, senzatetto e suonatore di violoncello nei bassifondi di Los Angeles. Non un romanzo ottocentesco, dunque, ma neppure un testo di finzione contemporaneo, bensì una storia vera, che lo porta a lasciare la sua Inghilterra per l’America e ad esplorare anche artisticamente territori nuovi. Così nasce Il solista.

Ne Il solista (The Soloist) Steve Lopez (Robert Downey Jr.) scrive per il Los Angeles Times, ma da tempo non ha una buona storia da raccontare. È separato dalla moglie Mary (Catherine Keener), che è anche il suo editore, e gli rimprovera di non essere capace di assumersi le proprie responsabilità. In più, un incidente in bicicletta gli ha temporaneamente sfigurato la faccia. L’incontro con Nathaniel Ayers (Jamie Foxx), un senzatetto affetto da schizofrenia che suona il violino con due sole corde ed ha un talento unico, adora Beethoven e da ragazzo ha frequentato la Juiliard, cambierà la vita di entrambi. Lopez scoprirà di aver trovato molto di più di una buona storia, entrerà in contatto con un mondo per lui nuovo e cercherà di aiutare Ayers. Sperimenterà quanto sia difficile farlo nel modo giusto, senza cedere alla tentazione di sentirsi un salvatore. Nathaniel tornerà a suonare con uno strumento integro e potrà dedicarsi pienamente alla sua passione per la musica, scoprendo anche una nuova vita che, in cambio di qualche limitazione alla libertà, offre alcuni innegabili vantaggi. Entrambi conosceranno il valore dell’amicizia e della condivisione.

La regia di Joe Wright

Il regista riesce con un sapiente uso delle inquadrature e dei colori a rendere il concetto della musica come qualcosa che unisce ed è profondamente liberatorio. In una delle sequenze più coinvolgenti del film, le note della musica di Beethoven sono viste da Nathaniel come un insieme di colori, le immagini esemplificano perfettamente come la musica dia colore al suo mondo. Nel cinema di Wright l’aspetto visivo è sorprendentemente evocativo. Qui rende bene quest’idea di superamento dei confini, di libertà e anche di pace data dalla musica. In ciò è coadiuvato dalla fotografia di Seamus McGarvey, dalle musiche di Dario Marianelli, Oscar nel 2007 per Espiazione e dal montaggio di Paul Tothill. Grazie al lavoro del regista britannico, la musica diventa l’emblema dell’anelito alla libertà che percorre tutto il film, assieme al riferimento ricorrente al volo degli uccelli. A Nathaniel non si può negare né l’esperienza della musica, né quella vita povera, ma libera da costrizioni che ha scelto di vivere.

Le note, però, fanno uscire anche Steve dai limiti angusti della propria realtà, mostrandogli che c’è molto altro al di fuori di essa e creando una reale comunione tra i due protagonisti – si veda la scena del sottopasso, in cui Ayers torna dopo molti anni a suonare il violoncello.

Il solista non è solo musica come liberazione e riconciliazione con il mondo. Il regista allarga lo sguardo a un discorso sul disagio mentale, col quale Ayers è in continua lotta e che lo ha relegato ai margini della società. Il tema diventa così anche sociale e politico, un discorso sugli ultimi, i senzatetto delle grandi metropoli occidentali. Ed è questo un focus importante del film: la condizione degli ultimi. La musica è il grimaldello per entrare in contatto emotivo profondo con questo mondo, per aprire una finestra su di esso. È quello che succede a Steve Lopez e per suo tramite, agli spettatori. I senzatetto sono l’altra faccia di Los Angeles, città del cinema. Wright cerca e trova l’autenticità soffermandosi sui volti e sui racconti di vita di veri senzatetto scelti per interpretare sé stessi nel film. Coloro che non sono mai sotto i riflettori nella città delle stelle.

L’abilità del regista sta anche nel saper rinunciare ad ogni forma di falso buonismo in favore di uno sguardo disincantato. Lopez si avvicina ad Ayers con uno scopo puramente utilitaristico e per buona parte del film è anche infastidito dai suoi modi e dalle sue eccentricità, dai risvolti difficilmente gestibili della sua malattia. È un giornalista che punta al successo sul lavoro, non un filantropo che vuole fare del bene. Solo in un secondo momento la relazione si trasforma in una vera amicizia.

Il solista Robert Downey Jr

Jamie Foxx e Robert Downey Jr. protagonisti de Il solista

La bravura dei due protagonisti è innegabile e ben si accompagna all’ampio respiro visivo del film. Jamie Foxx, che aveva ottenuto l’Oscar e il Golden Globe nel 2004 per la sua interpretazione di Ray Charles in Ray di Taylor Hackford,  interpreta Nathaniel Ayers con convincente trasporto, toccando vette di lirismo. L’attore è anche un buon pianista e per l’occasione ha preso lezioni di violoncello.

Robert Downey Jr mostra tutto il suo talento nell’interpretare personaggi in crisi che attingono a tutte le loro risorse per uscirne, vestendo ottimamente i panni del giornalista che riscopre il valore del proprio mestiere e torna in contatto con la parte migliore di sé grazie all’incontro con Ayers.

 Il solista secondo Wright e i suoi protagonisti

 Sono le stesse parole di Joe Wright  a chiarire in un’intervista la sua idea del film e il suo sentirsi, da britannico, un outsider rispetto ad una storia così “americana”: “Mi sono sempre interessato di salute mentale e del potenziale che ha il cinema di esprimere realtà soggettive anche molto estreme, ma non ero sicuro di avere l’autorità per fare un film che riguardasse così intrinsecamente l’esperienza americana”.  “Steve Lopez mi ha portato a conoscere i senzatetto e lì [al Lamp, un rifugio per persone affette da malattia mentale ndr. ] ho realizzato che questo era un film sugli outsider e che, essendo io stesso un outsider, potevo dare qualcosa al film”.

Sull’esperienza con gli homeless di Los Angeles e sul loro impiego come attori nel film il regista ha così commentato: “Ho trascorso molto tempo con la comunità dei senzatetto”.Ho incontrato persone davvero fantastiche e mi sono innamorato di tutti loro. Ero affascinato da loro e ho potuto impiegarli come attori”. “E’ stato molto importante che venissero a fare il film con noi”.

Jamie Foxx ha definito una vera sfida quella di interpretare un personaggio complesso come Nathaniel Ayers: “E’ stata un vera sfida, mi ha messo a dura prova. Questo accade soprattutto quando hai a che fare con questioni che riguardano la mente”. “Quando riesco a catturare un personaggio […], se riesco a  scomparire nel personaggio, allora sono bravo […]. Penso sia ciò per cui sono fatto: trovare questi personaggi ed essere completamente onesto nell’interpretarli”.Questo film è un punto di svolta per me. È molto intenso”.

Ecco il punto di vista di Robert Downey Jr. sull’ambientazione americana del film: “Penso che l’America abbia a che fare con il meglio e il peggio di tutto. […] Ecco perché è il posto giusto per raccontare una storia”.

Frasi significative de Il solista

  • Steve Lopez alle prese con la difficile relazione con Ayers: “E se quindici giorni di medicine, una finestra di quindici giorni su quella che potrebbe essere la sua vita, gli cambiasse la vita, la salvasse?”.
  • David: “Se tradisci quell’amicizia, distruggi l’unica cosa che ha a questo mondo”.
  • Steve Lopez:“Io non voglio essere la sua unica cosa”.
  • Due momenti che chiariscono l’anelito costante alla libertà di Ayers.
  • Nathaniel Ayers: “Questo posto è molto bello, perché suoni e i piccioni applaudono volando via. […] Mi basta alzare gli occhi e so dove sto: sono a Los Angeles, Los Angeles, California”.
  • “Los Angeles significa: angeli. Non puoi negare le ali agli angeli”.
  • Steve Lopez e l’insegnamento più importante di Nathaniel Ayers: “La sua fiducia nella forza della sua arte mi ha insegnato la dignità di essere fedeli a ciò in cui si crede, a non rinunciarvi mai. E soprattutto a credere, senza il minimo dubbio, che ci permetterà di sopravvivere”.

Spider-Man in quarantena, i video virali di Tom Jauncey

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Spider-Man in quarantena, i video virali di Tom Jauncey

Un video divenuto virale immagina in modo creativo quale potrebbe essere la routine di Spider-Man nelle attuali condizioni di isolamento causate dalla pandemia di coronavirus. In risposta allo scoppio di COVID-19, i paesi di tutto il mondo hanno implementato diverse politiche di blocco, chiudendo la maggior parte delle imprese e incoraggiando i cittadini a lasciare le proprie case solo per cose essenziali.

Queste misure hanno effettivamente fermato tutto, compresa l’industria cinematografica, con i cinema chiusi e le produzioni sospese. Di conseguenza, praticamente tutti i film in arrivo hanno ritardato le loro date di uscita, tra cui anche i film legati allo Spider-Verse.

Morbius, ambientato nello Spider-Verse SONY, è stato spostato a marzo 2021. Anche Venom 2: Let There Be Carnage è stato spostato, da ottobre 2020 a giugno 2021. Entrambi  gli altri due progetti su Spider-Man, entrambi senza titolo, sono stati sospesi, sia quello in live action con Tom Holland, che quello in animazione, sequel di Into the Spider-Verse.

Chiaramente, si dovrà aspettare un po’ di tempo prima che qualsiasi avventura di Spider-Man venga vista sul grande schermo. Nel qual caso, nel frattempo, potrebbe valere la pena dare un’occhiata a questi nuovi cortometraggi creati da un fan speciale che ricreano un giorno della vita di Spider-Man in quarantena.

La serie di video si chiama Quarantine Spider-Man ed è stata realizzata da Tom Jauncey, un fotografo e regista di viaggi che (secondo il suo profilo Instagram) è stato “morso da un ragno durante la quarantena” e ora “qualcosa gli sta accadendo qualcosa di strano”. È certamente qualcosa di strano ma è anche piuttosto bello.

I cortometraggi offrono uno scorcio di come potrebbe essere la vita di Spider-Man se fosse rimasto bloccato in casa per cinque settimane. Il primo video include anche alcuni omaggi a Into the Spider-Verse, con questo Spider-Man che condivide il metodo di coping di Peter B. Parker per piangere sotto la doccia e una colonna sonora di “Sunflower” di Post Malone. Jauncey ha incluso questi pochi video di Quarantine Spider-Man (sotto) sul suo Instagram, ma la maggior parte sarà resa disponibile sul suo TikTok.

Fonte: Tom Jauncey

Transformers: la Paramount opziona giugno 2022 per un nuovo film

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Transformers: la Paramount opziona giugno 2022 per un nuovo film

La Paramount ha fissato una data di uscita nel giugno 2022 per il suo nuovo film del franchise di Transformers. Attualmente, Paramount ha due diversi film del marchio in fase di sviluppo ed è poco chiaro quale dei due sia stato posizionato a giugno 2022.

Può darsi che la Paramount debba ancora decidere quale progetto passerà per primo alla produzione e, nel frattempo, vuole assicurarsi una data imminente per qualunque film scelga di sviluppare. Recentemente, le date di uscita sono cambiate in risposta alla pandemia di COVID-19, ed è probabilmente nel miglior interesse di Paramount rivendicare quella data ancora prima di decidere quale film dei due in sviluppo far uscire prima.

A seguito della disastrosa performance di Transformers: The Last Knight e il moderato successo di Bumblebee, Paramount ha rivalutato il futuro della serie. Ciò ha comportato lo sviluppo di due diversi modi di realizzare film sui Transformers. Secondo quanto riferito, uno dei due film sarà il seguito di Bumblebee del 2018, mentre l’altro è uno spin-off basato sulla serie Transformers, Beast Wars. James Vanderbilt (Zodiac, Murder Mystery) sta scrivendo il presunto film di Beast Wars, e Joby Harold (King Arthur: Legend of the Sword, Army of the Dead) sta lavorando alla sceneggiatura ambientata nell’universo di Bumblebee.

Secondo quanto riferisce Deadline (via Screenrant), la data scelta da Paramount è il 24 giugno 2022. Non è stato rivelato nient’altro oltre la data, quindi non si sa quale dei film di Transformers uscirà in quella data. Tuttavia, la notizia suggerisce una solida fiducia nel franchise e la volontà di continuare a lavorare per svilupparlo.

Iron Man: i Russo pronti a riportarlo in vita se necessario

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Iron Man: i Russo pronti a riportarlo in vita se necessario

L’anniversario dell’arrivo al cinema di Avengers: Endgame corrisponde anche con il primo anniversario del sacrificio di Iron Man per la salvezza dell’Universo intero. Il Vendicatore con l’Armatura, il più grande difensore della Terra (parola di Steve Rogers) ha dato la sua vita per salvare tutti e il film dei fratelli Russo rende anche omaggio all’incredibile arco narrativo di questo personaggio.

Alla luce del sacrificio, dunque, è plausibile un ritorno al cinema dell’Iron Man di Robert Downey Jr.? I fratelli Russo ne hanno parlato durante la visione di Endgame in video-party con il cast, in occasione dell’anniversario del film.

I registi non sono contrari ad un eventuale ritorno, ma sono senza dubbio consapevole che un ritorno deve essere costruito in modo tale da non rendere vano il sacrificio che Tony ha fatto e che è una conclusione perfetta per il suo arco narrativo.

Hanno dichiarato: “Voglio dire, certo, l’abbiamo sempre detto e crediamo che la posta in gioco (per un ritorno di Iron Man, ndr) debba essere reale, e ci deve essere un investimento emotivo da parte del pubblico, come accaduto con quei personaggi e quella narrazione.

(…)

Quindi, per rispondere alla domanda, penso che dipenda tutto dal contesto. Dipende da come il personaggio viene riportato. Dipende dalla narrazione, ma è certamente qualcosa che deve essere valido, deve essere guadagnato. È certamente qualcosa che sconvolgerebbe e sorprenderebbe il pubblico, quindi non puoi semplicemente riportarlo indietro. Un evento narrativo davvero avvincente, innovativo e imprevedibile deve guadagnarsi la sua esistenza per valerne la pena.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Pedro Pascal: “Vi racconto il mio Mandaloriano”

Pedro Pascal: “Vi racconto il mio Mandaloriano”

Il suo personaggio in The Mandalorian ha fatto impazzire tutti i fan di Guerre Stellari e non, questo cacciatore di taglie imperturbabile, algido, silenzioso, che non toglie mai l’elmo che gli copre il volto in tutti e gli otto episodi della serie, è già un cult. Pedro Pascal, conosciuto dal pubblico per i suoi iconici ruoli ne Il Trono di Spade (Oberyn Martell) e Narcos (Javer Pena), è il personaggio del momento.

La serie, creata da Jon Favreu e Dave Filoni, racconta di un mercenario rimasto orfano e cresciuto da quello che resta di un popolo sfuggito alle angherie dell’Impero, i mandaloriani, appunto. Le ambientazioni ricordano i film di Sergio Leone e Akira Kurosawa, (come dichiarato dallo stesso Pascal), e la tecnica usata sul set, la stagecraft, potrebbe essere l’inizio della rivoluzione cinematografica. Infatti quella che la Disney sta sperimentando da cinque anni, usandola a piccole dosi anche in Solo: A Star Wars Story, in The Mandalorian ha costituito il 90% della scenografia.

Si tratta di riprodurre in maniera virtuale le ambientazioni, in questo modo l’attore non avrà intorno il famoso telo verde, dove poi vengono ricreate le scene in Cgi, ma si ritroverà immerso in vero e proprio set, seppur virtuale. Anche grazie alla serie di Favreau e Filoni,  punta di diamante della piattaforma, Disney+ ha già registrato più di 50 milioni di abbonati in tutto il mondo, un vero e proprio successo.

Abbiamo chiesto al diretto interessato, Pedro Pascal, come è stato lavorare a questa serie, durante una telefonata via Zoom, in pieno stile lockdown.

Intervista a Pedro Pascal, protagonista di The Mandalorian

Lei è il protagonista di quello che è stato definito il più bel Guerre Stellari da tempo, ma non mostra mai il suo volto. Le dispiace un po’?

“No, non mi dispiace, fare parte di questo progetto e essere entrato in questa grande famiglia è una sensazione bellissima. Io sono il piccolo pezzo di un puzzle enorme che costituisce il successo e la riuscita di questa serie, non avete idea di quanto lavoro ci sia dietro e quante persone di talento siano parte dell’ingranaggio”.

Ci racconta come è stato recitare costantemente con il volto coperto?

“È stato diverso, ma per chi come me viene dal teatro, è stato come un rendezvous con un vecchio amico. L’esperienza sul palco ti aiuta ad imparare a saper usare tutto il tuo corpo come veicolo di emozioni, è la disciplina della recitazione, per il mio Mandaloriano ho usato la voce e la fisicità per dare spessore al mio personaggio, con una fessura come visuale”.

L’esperienza con lo stagecraft invece è stata strana?

“È stata stranissima, ma anche lì, tutte le persone che sono dietro a questa innovazione tecnologica, mi hanno aiutato a farne parte. Ho messo insieme questi scenari che evocavano Sergio Leone, il senso di grande moralità dei samurai di Kurosawa come suggerito da Jon (Favreau) con le tecniche teatrali della mia esperienza e ho dato spessore al mio personaggio”.

Questo Mandaloriano ha un trascorso simile al suo per alcune cose, si è rivisto in lui?

“Siamo molto diversi ma comparandolo a Star Wars anche i miei genitori sono fuggiti da un “regime imperiale”- dice ridendo– “La mia storia l’ho capita con consapevolezza mentre crescevo, chi era la mia famiglia e come è stata la mia infanzia”

Guerre Stellari è un franchise enorme con milioni di fan in tutto il mondo, non ha avuto un po’ paura ad iniziare questa avventura?

“Ho avuto paura di deludere i fan all’inizio ma poi quando ho capito cosa stavamo realizzando non ci ho più pensato, si raccontano tante storie sui fan di Guerre Stellari, io posso solo dire che mi sento come se mi avessero invitato a far parte di un club, con tantissimi iscritti eppure dall’aria familiare e, in famiglia, si sa, ci si protegge e ci si vuole bene. È una sensazione meravigliosa davvero”.

La serie ha già pronta una seconda stagione che sono riusciti a girare prima dell’emergenza del Coronavirus e il 4 maggio in occasione dell’annuale Star Wars Day (May The Fourth), uscirà sulla piattaforma una sorpresa per i fan, Disney Gallery: The Mandalorian, un documentario che racconta il dietro le quinte della serie, la lavorazione e le tecniche usate, il tutto raccontato dai protagonisti. In attesa di rivederlo nei panni di questo polveroso mandaloriano, Pascal sarà al cinema (si spera presto) nel nuovo Wonder Woman 1984, in cui interpreterà il perfido Max Lord, questa volta a viso scoperto.

Star Trek: Discovery 3: promo ufficiale della nuova stagione

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Star Trek: Discovery 3: promo ufficiale della nuova stagione

Il network americano della CBS ha diffuso il promo ufficiale di Star Trek: Discovery 3, l’attesa terza stagione della serie Star Trek: Discovery.

Star Trek: Discovery 3

Star Trek: Discovery 3 è la terza attesa stagione della serie tv Star Trek: Discovery  creata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman per il network americano della CBS, in Italia trasmessa da Netflix. La terza stagione della serie televisiva americana Star Trek: Discovery segue l’equipaggio della USS Discovery mentre viaggiano per il futuro, oltre 900 anni dopo gli eventi del originale di Star Trek serie . La stagione è prodotta da CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment, con Alex Kurtzman e Michelle Paradise come showrunner .

In Star Trek: Discovery 3 protagonisti sono Sonequa Martin-Green come Michael Burnham, Doug Jones nel ruolo di Saru, Anthony Rapp come Paul Stamets, Mary Wiseman nel ruolo di Sylvia Tilly, Wilson Cruz nel ruolo di Hugh Culber, David Ajala nel ruolo di Cleveland “Book” Booker. Nei ruoli ricorrenti troviamo Adil Hussain, mentre tra le guest star confermata Michelle Yeoh come Philippa Georgiou.

Start Trek, uno degli show più iconici del mondo televisivo mondiale, torna 50 anni dopo la première di Star Trek: Discovery. Nella serie vedremo una nuova navicella, nuovi personaggi e missioni, ritrovando però gli stessi valori e la stessa speranza per il futuro che ha ispirato una generazione intera di sognatori.

Star Trek: Discovery è prodotta da CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout di Alex Kurtzman, Living Dead Guy Production di Bryan Fuller e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Bryan Fuller, Heather Kadin, Gretchen J. Berg & Aaron Harberts, Akiva Goldsman, Rod Roddenberry e Trever Roth sono i produttori esecutivi.

 

Shonda Rhimes: 10 cose che non sai sulla produttrice

Shonda Rhimes: 10 cose che non sai sulla produttrice

Inserita nella lista delle cento persone più influenti del mondo Shonda Rhimes è una delle più acclamate produttrici e sceneggiatrici televisive. Grazie alle serie da lei ideate e realizzate ha significativamente contribuito all’accresciuta popolarità che oggi vantano i prodotti televisivi. Ancora oggi, la Rhimes non manca di emozionare i propri spettatori con alcune delle storie più seguite del piccolo schermo. Ecco 10 cose che non sai di Shonda Rhimes.

Parte delle cose che non sai sulla produttrice

Shonda Rhimes patrimonio

Shonda Rhimes: le serie da lei prodotte

10. Si è formata come sceneggiatrice. La Rhimes ha compiuto i primi passi nel mondo della televisione scrivendo sceneggiature per quelle che sono poi diventate apprezzate serie. I suoi primi lavori a riguardo sono stati per i film Vi presento Dorothy Dandridge (1999), Crossroads – Le strade della vita (2002) e Principe azzurro cercasi (2004), con Anne Hathaway. La svolta nella sua carriera arriva però grazie alla serie Grey’s Anatomy, in onda ancora oggi e composta da un cast di attori come Ellen Pompeo, Patrick Dempsey, Sandra Oh e James Pickens Jr. Divenuta una vera e propria autorità televisiva, la Rhimes continua ad affermarsi per le sue sceneggiature di Private Practice (2007-2013), con Caterina Scorsone, Scandal (2012-2018) e Station 19 (2018-in corso), con Jaina Lee Ortiz.

9. È nota come produttrice. L’attività principale della Rhimes, e quella che più l’ha resa celebre, è quella legata alla produzione. Le prima serie per cui ha ricoperto tale ruolo sono state Grey’s Anatomy (2005-in corso) e Private Practice (2007-2013) da lei anche ideate. In seguito, ha prodotto acclamati titoli come Scandal, Le regole del delitto perfetto (2014-2020), con Viola Davis, The Catch (2016-2017), For the People (2018-2019), Station 19 (2018-in corso) e Bridgerton (2020). Nel 2020 produrrà anche la serie Netflix Inventing Anna.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Estremamente popolare in ambito televisivo, la Rhimes ha ottenuto da subito l’attenzione dell’industria. Nel 2006 viene infatti nominata per la miglior serie drammatica per Grey’s Anatomy, ottenendo anche una candidatura come miglior sceneggiatrice. Il successo si replica nel 2007, con una nuova nomination per la serie. Pur non riportando vittorie, la visibilità ottenuta ha permesso alla Rhimes di diventare un’autorità del settore. Nel 2007 vince invece il Producers Guild Award per la miglior serie drammatica, e nel 2016 le viene conferito, sempre dai PGA, il Lifetime Achievement Award in Television.

Shonda Rhimes: la sua vita privata

7. È molto riservata. La vita privata della produttrice e sceneggiatrice è da sempre al centro di speculazioni e pettegolezzi. La Rhimes si è però dimostrata molto riservata a riguardo, evitando di condividere dettagli a tal proposito. È noto, tuttavia, che non è sposata, ma non vi sono notizie riguardo ad una possibile frequentazione.

Shonda Rhimes ha dei figli

6. È madre di tre figlie. Pur non essendosi mai sposata, la Rhimes è diventata madre per tre volte, e quelli riguardo i figli sono tra i pochi annunci pubblici da lei fatti. La produttrice diventa madre per la prima volta nel 2002, quando adotta una prima bambina, per poi adottarne una seconda nel 2012. Nel 2013 dà invece alla luce la terza figlia, nata tramite madre surrogata.

Parte delle cose che non sai sulla produttrice

Shonda Rhimes Greys Anatomy

Shonda Rhimes su Netflix

5. Produrrà delle nuove serie per la piattaforma. Nel 2018 viene rivelato che la produttrice è pronta a compiere il suo debutto sulla celebre piattaforma di streaming. Grazie ad un accordo stretto tra Netflix e la produttrice, infatti, sono previste per il 2020 le serie Bridgerton e Inventing Anna. Di quest’ultima la Rhimes è anche ideatrice e sceneggiatrice.

Shonda Rhimes e Grey’s Anatomy

4. Aveva un’idea diversa per i protagonisti. Al momento di sviluppare la serie, la Rhimes aveva intenzione di rendere i due protagonisti una coppia interraziale, affidando i ruoli agli attori Ellen Pompeo e Isaiah Washington. Tuttavia, fu proprio la Pompeo a suggerirle di cambiare idea. L’attrice, infatti, vive realmente una relazione interraziale, e temeva che riproporre una situazione del genere sul set l’avrebbe fatta sentire troppo vicina al suo vissuto.

3. Ha dovuto cambiare il finale della serie. Durante un’intervista, la Rhimes ha dichiarato di aver avuto da sempre in mente come si sarebbe dovuta concludere la serie. Tuttavia, il successo inaspettato ha con il tempo reso inutilizzabile quell’idea, per via delle nuove storie venutesi a generare nel tempo, ma è stata invece proposta nel corso della serie all’interno di una storyline. La Rhimes non ha però mai rivelato quale essa sia.

Shonda Rhimes: il suo patrimonio

2. È tra le più pagate della televisione. Ad oggi la Rhimes è tra le più acclamate e celebrate produttrici e celebrità del piccolo schermo. Grazie alle sue numerose serie di successo, divenute tra le più longeve della TV, la Rhimes ha potuto negli anni affermarsi e veder crescere il proprio patrimonio, il quale ammonta oggi a circa 140 milioni di dollari.

Shonda Rhimes: età e altezza

1. Shonda Rhimes è nata il 13 gennaio del 1970 a Chicago, Illinois, Stati Uniti. L’altezza complessiva della produttrice è di 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Brandon Routh: 10 cose che non sai sull’attore

Brandon Routh: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Brandon Routh è noto, sia al cinema che in televisione, per aver interpretato celebri supereroi tratti dai fumetti. Non priva di alti e bassi, la carriera dell’attore conosce oggi un nuovo periodo di popolarità grazie proprio al piccolo schermo, dove Routh ha potuto riaffermare le proprie doti da interprete, ottenendo l’apprezzamento del pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Brandon Routh.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Brandon Routh Arrow

Brandon Routh: i suoi film e le serie TV

10. Ha interpretato un supereroe al cinema. Nel 2006 l’attore diventa popolare in tutto il mondo grazie al ruolo di Clark Kent, alias Superman in Superman Returns, dove recita accanto all’attore Kevin Spacey. Successivamente, tuttavia, si dedica a film di minor rilievo, come Lie to Me (2008), Zack & Miri – Amore a… primo sesso (2008), con Seth Rogen, Life Is Hot in Cracktown (2009), Kambakkht Ishq (2009), e Unthinkable (2010). Nel 2010 interpreta il protagonista in Dylan Dog – Il film, per poi comparire in Scott Pilgrim vs. the World (2010). Le sue ultime apparizioni al cinema risalgono ai film 400 giorni (2015) e Lost in the Pacific (2016).

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. L’attore intraprende la propria carriera recitando in alcuni episodi di serie come Undressed (2000), Una mamma per amica (2001) e Will e Grace (2004). Ottiene notorietà grazie al ruolo di Daniel Shaw nella serie Chuck (2010-2011), con Zachary Levy. Negli anni recita poi in serie come Partners (2012-2013) e Chosen (2013-2014), ma il ruolo più importante arriva grazie a Legends of Tomorrow, dove dal 2016 recita nel ruolo del supereroe Atomo, accanto all’attrice Caity Lotz. Ha recitato tale ruolo anche per le serie facenti parte dell’Arrowverse, ovvero Arrow (2014-2016), con Stephen AmellThe Flash (2015-2019), con Grant GustinSupergirl (2019), con Melissa Benoist, e Batwoman (2019), con Ruby Rose.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Anche se il film Superman Returns non ha ottenuto il successo sperato, l’interpretazione dell’attore è stata particolarmente lodata. Routh è stato inoltre premiato con un Saturn Award al miglior attore, nonché con uno Scream Award per il miglio supereroe dell’anno. Ha poi ricevuto tre nomination ai Teen Choice Awards in tre differenti categorie, senza tuttavia riportare la vittoria.

Brandon Routh è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,2 milioni di persone. All’interno di questo Routh è solito condividere curiosità dai set in cui ha lavorato, come anche numerose immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete. Non mancano, infine, anche post dedicati a momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.

Brandon Routh e Courtney Ford

6. Ha sposato un’attrice. Nel 2006, dopo tre anni di frequentazione, Routh annuncia il fidanzamento con l’attrice Courtney Ford, nota per i suoi ruoli televisivi in serie come Dexter (2009) e Supernatural (2016-in corso). La coppia si sposa poi nel novembre del 2007 a Santa Barbara, e nel 2012 nasce il loro primo figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Brandon Routh è Superman

Brandon Routh Superman

5. Ha firmato per il film senza aver letto la sceneggiatura. Quando gli fu proposto di interpretare Superman, Routh era ancora un attore alle prime esperienze, ed era ben consapevole che dar vita al celebre supereroe gli avrebbe permesso di ottenere una grandissima notorietà. Per questo motivo, firmo per accettare la parte senza neanche voler leggere la sceneggiatura.

4. Un piccolo incidente gli ha permesso di ottenere il ruolo. Il primo colloquio con il regista Bryan Singer avvenne in un bar, dove questi dimostrò il suo interesse nell’affidare la parte a Routh. Per l’agitazione, tuttavia, l’attore rovesciò tutto il caffè sul tavolo. Temette allora di aver rovinato e perso la sua possibilità di entrare a far parte del film, ma in realtà quell’incidente convinse Singer che Routh poteva benissimo interpretare il maldestro e timito Clark Kent.

3. Ha ripreso il ruolo molti anni dopo. Nel 2019 l’attore a vestire i panni di Superman per l’episodio Crisis on Infinite Earths: Part Two e Part Three, delle serie Batwoman e The Flash. Questi sono infatti ambientati sul pianeta Terra-96, dove Superman ha le sembianze dell’attore. Per Routh, che nell’Arrowverse, ricopre invece il ruolo di Atomo, è stata una gioia poter indossare quel costume ancora una volta.

Brandon Routh in Arrow

2. Era stato proposto per un ruolo diverso. Dal 2014 l’attore è noto in televisione grazie al ruolo di Ray Palmer, alias Atomo, all’interno dell’Arrowverse. La sua prima apparizione nei panni del personaggio risale all’episodio The Calm, il primo della terza stagione di Arrow. Inizialmente, tuttavia, i produttori volevano affidargli il ruolo di Ted Kord, alias Blue Beetle. Non possedendo però i diritti del personaggio, finirono con l’assumerlo per la parte di Palmer.

Brandon Routh: età e altezza

1. Brandon Routh è nato a Des Moines, Iowa, Stati Uniti, il 9 ottobre 1979. L’attore è alto complessivamente 189 centimetri.

Fonte: IMDb

Colin Morgan: 10 cose che non sai sull’attore

Colin Morgan: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Colin Morgan è oggi famoso in particolare per il ruolo di Merlino nella serie dedicata al personaggio, ma negli anni ha dato prova di versatilità ricoprendo spesso ruoli diversi per genere e carattere. Di recente, Morgan ha intrapreso anche la scalata verso il successo cinematografico, partecipando ad alcuni film di grande incasso. Ecco 10 cose che non sai di Colin Morgan.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin Morgan fidanzata

Colin Morgan: i film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un ruolo di rilievo nel film Parked (2010), per poi ottenere successivi ruoli in Island (2011) e Testament of Youth (2014), dove recita accanto agli attori Alicia Vikander, Taron Edgerton e Dominic West. Un ruolo di prestigio arriva poi nel 2015, quando è Frankie Shea in Legend, film con protagonista l’attore Tom Hardy. Successivamente, recita in Il cacciatore e la regina di ghiaccio (2016), con Chris Hemsworth, Emily Blunt e Jessica Chastain. Nel 2018 è invece nel cast dei film Benjamin e The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde.

9. È noto per i ruoli televisivi. Tra i primi, e più fortunati, ruoli che l’attore ricopre vi è quello di Merlino per la serie Merlin, andata in onda dal 2008 al 2012. Sempre nel 2008 recita nel decimo episodio della quarta stagione di Doctor Who, con David Tennant, mentre negli ultimi anni ha fatto parte del cast di The Fall – Caccia al serial killer (2014-2016), Humans (2015-2018), dove recita nel ruolo di Leo, accanto alle attrici Gemma Chan e Carrie-Anne Moss, e The Living and the Dead (2016). Nel 2019 recita nel quarto episodio della terza stagione di The Crown, con protagonista Olivia Colman.

Colin Morgan non è su Instagram

8. Non è presente sul social network. L’attore ha affermato di non possedere alcun profilo su Instagram, non apprezzando il modo in cui la piattaforma porta ad un eccessiva esposizione mediatica. È tuttavia possibile trovare su questa alcune fan page a lui dedicate, la più seguita delle quali vanta 26,8 mila followers. All’interno di questa, è possibile ritrovare gli ultimi aggiornamenti legati all’attore, sia riguardanti i suoi progetti sia legati alla sua vita al di fuori dal set.

Colin Morgan: chi è la sua fidanzata

7. Ha una lunga relazione sentimentale. A partire dal 2010 Morgan vive una relazione con l’attrice Katie McGrath, celebre per il ruolo di Lena Luthor in Supergirl. I due si sono conosciuti sul set della serie Merlin, e da quel momento sono diventati una solida coppia del mondo dello spettacolo. Negli anni, hanno poi manifestato la volontà di non condividere dettagli della loro vita privata, dichiarandosi entrambi contrari al mondo dei social media.

Colin Morgan in Doctor Who

6. Ha avuto un ruolo nella celebre serie. Nel 2010 l’attore partecipa al decimo episodio della quarta stagione di Doctor Who, intitolato Midnight. Nella puntata in questione, il dottore organizza un viaggio verso il pianeta che dà il nome al titolo, e per raggiungerlo riempie un particolare autobus corazzato, all’interno del quale si può ritrovare anche Morgan, nei panni di Jethro Cane, figlio ribelle di una famiglia invadente.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin Morgan Merlin

Colin Morgan in Merlin

5. Desiderava ardentemente di far parte dello show. Parlando della serie che lo ha reso celebre, l’attore ha raccontato di aver spinto molto per poter ottenere un colloquio per la parte del protagonista. Ad affascinarlo della serie, era infatti la possibilità di misurarsi con luoghi lontani e situazioni appartenenti al mondo del fantasy.

4. Voleva dar vita ad un Merlino diverso dal canone. Nel ricoprire il ruolo del mago Merlino, Morgan desiderava poter infrangere l’idea che si ha spesso del personaggio, di un uomo anziano e dalla lunga barba grigia. Il suo Merlino è invece un giovane goffo alle prime armi con la magia, e dar vita a questo percorso di crescita era l’aspetto che più lo affascinava del personaggio.

3. È entusiasta del finale. Conclusasi con la quinta stagione, la serie ha portato a termine il viaggio del personaggio. Nel ricordare il finale, l’attore racconta di essersi emozionato molto al momento delle riprese, e di considerarlo il miglior modo con cui la serie potesse terminare, tanto per il protagonista quanto per i personaggi intorno a lui.

Colin Morgan in Legend

2. Ha avuto un ruolo di rilievo. Nel film Legend, dove Tom Hardy interpreta entrambi i malavitosi gemelli Kray, Morgan ricopre il ruolo di Frankie Shea, personalità di bel aspetto, incaricato come autista dei Kray. Il suo personaggio, pur se non tra i principali, avrà particolare importanza all’interno del film.

Colin Morgan: età e altezza

1. Colin Morgan è nato a Armagh, Inghilterra, il 1° gennaio 1986. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Space Jam 2: ecco il logo e il titolo ufficiale

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Space Jam 2: ecco il logo e il titolo ufficiale

A sorpresa, è stato rivelato il logo del sequel di Space Jam, che riporta anche il titolo del film, che sarà Space Jam: A New Legacy. Il logo è stato diffuso insieme ad una foto di LeBron James che indossa un berretto con lo stesso stampato sulla parte frontale.

Ecco di seguito il logo:

Questi invece dovrebbero essere i personaggi del sequel:

  • Dom, uno dei figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo dare al di là della pallacanestro.
  • Malik, il direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si conoscono da quando erano bambini.
  • Darius, il figlio maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo, nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo compagno di squadra.
  • Xosha, la figlia più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.

Vi ricordiamo che pellicola vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed e Fruitvale Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio 2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il campione di basket americano Michael Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella degli amici.

Cardinal: stagioni, episodi, trama, cast e dove vederlo

Cardinal: stagioni, episodi, trama, cast e dove vederlo

Cardinal è la serie tv canadese del 2017 adattamento del romanzo Quaranta modi per dire dolore di Giles Blunt, in cui degli investigatori indagano sull’omicidio di una giovane ragazza. La serie tv è ideata da Aubrey Nealon ed è diretta da Daniel Grou e Jeff Renfroe. 

CTV canale che per primo ha trasmesso la serie, dopo la prima messa in onda ha deciso di rinnovarla per una seconda e una terza stagione di sei episodi ciascuno. Una quarta stagione è in arrivo.

Cardinal: quando è uscita e dove vederla in streaming

La serie tv è andata in onda nel 2017 per la prima volta sul canale CTV. In Italia, la serie va in onda dal 20 novembre 2018 su La EFFE.

Cardinal: la trama e il cast

Nella serie L’investigatore John Cardinal e la collega Lise Delorme indagando su una serie di crimini commessi nella città di Algonquin Bay, nel tentativo di salvare le prossime possibili vittime degli assassini.

Nella serie protagonisti sono Billy Campbell nei panni di Det. John Cardinal, Karine Vanasse nei panni di Det. Lise Delorme, Glen Gould nei panni di Det. Jerry Commanda, Eric Hicks nei panni di Connestabile Derek K. Fox, Kristen Thomson nei panni di Det. Serg. Noelle Dyson, Deborah Hay nel ruolo di Catherine Cardinal, Alanna Bale come Kelly Cardinal, David Richmond-Peck come Serg. Malcolm Musgrave, James Downing come il Det. Ian McLeod, James Thomas come il Det. Hannam e Zach Smadu come il Det. Ash Kular.

Cardinal, le stagioni

La prima stagione di Cardinal racconta di quando nella baia di Algonquin, in Ontario, viene ritrovato in una miniera abbandonata il corpo di una ragazza di 13 anni. Il detective John Cardinal, che stava indagando sulla vittima, Katie Pine, che è scomparsa da mesi, è sulle tracce del suo assassino. Per questa indagine, è sostenuto contro la sua volontà dalla poliziotta Lise Delorme, la sua nuova collega imposta dalla sua gerarchia. Per John Cardinal, i segni dell’omicidio corrispondono al modo di operare di un assassino seriale. Inizialmente scettica, la sua nuova compagna di squadra, convinta dalle nuove scoperte, aiuta a rintracciare l’assassino negli ampi spazi aperti di questa regione, in un’atmosfera pesante e gelata.

Nella seconda stagione di Cardinal la giovane donna, che soffre di amnesia dopo essere stata colpita alla testa, appare ad Algonquin Bay. Presto vengono scoperti corpi mutilati, secondo alcuni riti religiosi occulti. I corpi sono membri di un gruppo locale di motociclisti noti per il traffico di droga. John Cardinal e la squadra sospettano che qualcuno stia cercando di eliminarli. Nel frattempo, la salute mentale della moglie preoccupa Cardinal e Musgrave pensa di aver finalmente trovato le prove che sta cercando contro di lui. La terza stagione è attualmente inedita. La quarta stagione debutterà nel 2020.

Cardinal: trailer

https://www.youtube.com/watch?v=TNhoovuhLIU

https://www.youtube.com/watch?v=NAsu6J5E8Pk

La serie è prodotta da Jessica Daniel, mentre produttori esecutivi sono Jennifer Kawaja, Julia Sereny, Daniel Grou, Jocelyn Hamilton, Armand Leo, Aubrey Nealon, Sarah Dodd, Patrick Tarr.

D.N.A. (Decisamente Non Adatti), intervista a Lillo

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D.N.A. (Decisamente Non Adatti), intervista a Lillo

Intervista a Lillo che, insieme a Greg, esordisce alla regia con D.N.A. (Decisamente Non Adatti), dal 30 aprile disponibile on demand su Sky Prima Fila Premiere, TimVision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital e Rakuten Tv., distribuito da Vision Distribution e Lucky Red.

D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è la storia di due ex-compagni di scuola elementare, molto diversi tra loro, che si rincontrano da adulti e decidono di scambiarsi i codici genetici per migliorare le proprie vite. Tra esperimenti scientifici maldestri e hackeraggi del DNA dagli effetti nefasti, i due risulteranno Decisamente Non Adatti a queste nuove vite.

D.N.A. (Decisamente Non Adatti), il trailer dell’esordio alla regia di Lillo e Greg

Vision Distribution e Lucky Red sono lieti di annunciare che D.N.A. (Decisamente Non Adatti), la commedia che segna l’esordio alla macchina da presa di Lillo & Greg, con protagonisti Lillo, Greg e Anna Foglietta, sarà disponibile on demand dal 30 aprile.

Il film, inizialmente previsto per un’uscita in sala il 30 aprile, mantiene la data di lancio andando direttamente on demand sulle piattaforme SKYPRIMAFILA Premiere, TIMVISION, CHILI,  GOOGLE PLAY, INFINITY, CG DigitalRAKUTEN TV nell’ambito della campagna #IORESTOACASA.

Interpretato da Lillo & Greg e Anna Foglietta, e scritto da Edoardo Falcone, Claudio Gregori (Greg), Lillo Petrolo (Lillo), D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è una produzione Lucky Red e Vision Distribution con la collaborazione di Sky e Amazon Prime Video, distribuito da Vision Distribution.

MCU: 10 personaggi dell’Universo Cosmico che non abbiamo ancora visto

In passato, per un certo periodo, si è parlato piuttosto con insistenza del fatto che James Gunn avrebbe dovuto visionare l’Universo Cosmico della Marvel dal punto di vista cinematografico, in relazione al ben più ampio MCU. Il progetto è poi caduto nel dimenticatoio dopo il licenziamento del regista da parte della Disney, che nel frattempo venne assunto dalla Warner Bros. per occuparsi della regia di The Suicide Squad. Gunn è stato poi reintegrato dalla Casa di Topolino e il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia è tornato ufficialmente sotto la sua egida.

Se Gunn tornerà prima o poi ad occuparsi dell’Universo Cosmico rimane ad oggi un mistero, ma con l’arrivo al cinea de Gli Eterni il prossimo anno, sembra che i Marvel Studios si stiano preparando ad introdurre sul grande schermo numerose Entità Cosmiche. Di seguito abbiamo raccolto i 10 personaggi dell’Universo Cosmico della Marvel che non sono ancora stati introdotti al cinema e che meriterebbero una possibilità:

Adam Warlock

In Guardiani della Galassia Vol. 2 di James Gunn è presente un easter egg che fa riferimento ad Adam Warlock. Si tratta della scena post-credits, in cui Ayesha crea un essere artificiale per sconfiggere i Guardiani e lo chiama proprio Adam.

Ciononostante, il vero Adam Warlock non ha ancora fatto il suo debutto nel MCU. L’occasione perfetta sarebbe stato Avengers: Infinity War, dal momento che nella serie a fumetti, il personaggio gioca un ruolo fondamentale nella storia. Purtroppo, ciò non è accaduto.

Nova

Come accaduto per Adam Warlock, anche per Nova il regista e sceneggiatore James Gunn ha spianato la strada per l’introduzione del supereroe nel MCU. La Nova Corps ha giocato un ruolo importante nel primo film sui Guardiani della Galassia: nonostante l’organizzazione sia composta da diversi membri, nel cinecomic di Gunn non abbiamo visto Richard Rider, la prima incarnazione del personaggio dei fumetti.

Ad ogni modo, il modo migliore per introdurre Nova nel MCU sarebbe attraverso l’incarnazione di Sam Alexander, il figlio di un ex-Centurione Nova, Jesse Alexander, che potrebbe tranquillamente unirsi agli Young Avengers.

Galactus

Il personaggio di Galactus è già apparso sul grande schermo, ma è stato ne I Fantastici 4 e Silver Surfer, il film Fox del 2007 con Ioan Gruffudd, Jessica AlbaChris Evans (futuro Captain America del MCU) e Michael Chiklis.

In quel film, però, nonostante il personaggio fosse l’antagonista principale, restava piuttosto nell’ombra, dal momento che la sua presenza non viene mai mostrata esplicitamente. Nel MCU, un personaggio come Galactus potrebbe finalmente risplendere di luce propria e avere la giustizia che merita.

Silver Surfer

Silver Surfer è stato uno dei personaggi principali del film I Fantastici 4 e Silver Surfer del 2007, diretto da Tim Story. Nel film è interpretato, grazie all’utilizzo della motion capture, da Doug Jones, mentre la voce, nella versione originale, era di Laurence Fishburne. Sicuramente, uno dei personaggi migliori che il MCU non ha ancora introdotto…

Amatsu-Mikaboshi

Amatsu-Mikaboshi, conosciuto anche come il Re del Caos, è il villain dell’Universo Cosmico che guida la Guerra del Caos nei fumetti. Il personaggio, che si ispira alla mitologia giapponese, è rappresentato, di solito, come un supercattivo e demoniaco dio del male, tra i nemici principali degli Dei, inclusi Ercole e Thor.

Morte

Per molto tempo si è parlato dell’ingresso del personaggio di Morte nel MCU. Secondo vecchi rumor, il personaggio dovrebbe fare il suo debutto ufficiale in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma ad oggi non esistono conferme in merito.

Conosciuta anche come Lady Morte, si tratta di un’entità astratta, l’incarnazione della fine della vita nell’Universo Marvel, controparte negativa di Eternità, l’incarnazione di ogni forma di vita nell’Universo. Il modo in cui il personaggio potrebbe essere introdotto nel MCU resta di grandissimo interessante per tutti i fan dell’universo condiviso…

Entità Cosmiche

Al di là di Morte, ci sono tanti altri personaggi dai poteri sconfinati che potrebbero essere introdotti nel MCU. Questi personaggi rispondono al nome di Entità Cosmiche, tra gli esseri più potenti dell’universo, in grado di gestire l’equilibrio dei mondi. Tra le più celebri Entità Cosmiche che potrebbe fare il loro ingresso nell’Universo Cinematografico Marvel figurano certamente Eternità, Tribunale Vivente e Infinità.

L’Osservatore

Gli Osservatori sono già stati introdotti in un divertente momento della scena post-credits di Guardiani della Galassia Vol. 2. Tuttavia, il più celebre degli Osservatori, ossia Uatu, potrebbe essere introdotto nel MCU grazie ad un nuovo film dedicato ai Fantastici 4: la prima apparizione nei fumetti dell’umanoide extraterrestre avanzato, infatti, è stata proprio nel numero 13 della prima serie dedicata ai personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby.

Zona Negativa

Quando i Fantastici 4 faranno finalmente il loro debutto nel MCU, ci sarà bisogno che il film introduca necessariamente anche la dimensione della Zona Negativa, il cui accesso è stato scoperto da Mister Fantastic, nel tentativo di fornire un’alternativa di conquista a Galactus.

Abitanti della Zona Negativa sono numerose forme di vita, tra le quali Annihilus, acerrimo nemico dei Fantastici 4. L’idea che un personaggio come Annihilus (conosciuto anche come “la Morte che cammina”) possa apparire nel MCU è sicuramente interessante, ma senza l’introduzione della Zona Negativa, ciò non potrà mai accadere.

L’Impero di Shi’ar

Quando la Marvel introdurrà finalmente gli X-Men sul grande schermo, la cosa più importante che dovrà fare sarà differenziarsi completamente dai film della Fox. Se infatti quei film si sono focalizzati principalmente sul concetto di diversità, sappiate che c’è ancora tanto da esplorare per quanto riguarda i celebri mutanti.

Al di là dei Fantastici 4, l’unico team della Marvel che ha esplorato lo spazio più di qualsiasi altro sono stati proprio gli X-Men: ecco perché prima o poi dovrà arrivare il momento di portare l’Impero di Shi’ar al cinema.

Fonte: Screen Rant

Me contro Te Il Film, dal 1° maggio disponibile l’acquisto digitale

Come annunciato dai Me contro Te nei giorni scorsi, il loro primo film, Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor S, sarà finalmente disponibile da domani, 1 Maggio, per l’acquisto in digitale. Luì e Sofì (Me contro Te) inoltre domani, per l’occasione, presenteranno la Premiere dei primi 10 minuti del film sul loro canale YouTube.

SINOSSI – Il Signor S sta tramando vendetta e lavora ad un piano per diventare il padrone del mondo. Luì e Sofì (i Me contro Te) saranno chiamati ad impedirglielo in una nuova avventura, regalando ai loro piccoli fan e a tutte le famiglie divertimento e tante sorprese.

Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor S è diretto da Gianluca Leuzzi, da un soggetto di Luigi Calagna e Sofia Scalia, e scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia Scalia.

La fotografia del film è di Davide Crippa, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario Torre e i costumi di Cristina Audisio. Le musiche originali del film sono di Stefano Della Casa.

Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor S è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te.

Me contro Te Il Film – La Vendetta del Signor S sarà disponibile da domani, 1 Maggio, per l’acquisto in digitale su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, mentre dal 14 Maggio il film sarà disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

Inoltre il 5 maggio arriva in libreria il terzo Fantalibro dei Me contro te, Sfida il Signor S con Luì e Sofì, edito da Mondadori Electa.

Upload: recensione della serie Prime Video

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Upload: recensione della serie Prime Video

Negli USA, Greg Daniels è una vera e propria divinità della comedy. Basterebbe citare The Office e Parks and Recreations per avere la dimensione del talento comico dell’autore che, con Upload, la sua prima collaborazione con Prime Video, mette a segno un altro colpo vincente.

La serie, disponibile sulla piattaforma dal 1° maggio, può essere definita una comedy sci-fi, con risvolti romantici e thriller. In questi termini, Upload sembra quindi un grande crogiolo di temi e trame, ma Daniels riesce a sviluppare in maniera coerente e lineare tutti questi aspetti.

Upload, la trama

Siamo nel 2033. Nathan è un programmatore, il suo bell’aspetto e le sue abitudini lasciano pensare che sia una persona superficiale. Ha una bella fidanzata di nome Ingrid, ricca e appariscente, un socio con cui sta progettando un’invenzione che cambierà il mondo, una vita piena di promesse. Tuttavia, una sera, mentre è in un’autobomobile “autopilotata”, di quei modelli che nel 2033 sono la norma, Nathan (Robbie Amell) ha un incidente. Con la vita del ragazzo appesa ad un filo, la bella Ingrid, innamorata ed intenzionata a passare tutta la sua vita accanto al ragazzo, decide di fargli fare un upload. Una nuova tecnologia, in questo futuro prossimo, permette infatti di scaricare da un corpo dcestinato a decadere la memoria, i ricordi, la personalità, tutte quelle qualità che rendono ogni essere umano unico e irripetibile, per conservarle e “caricarle” poi in un paradiso digitale.

Nathan si risveglia così a Lakeview, un vero e proprio paradiso digitale in cui il suo corpo è stato ricreato grazie alla tecnologia e che esiste solo in forma di codici e numeri. Si tratta, alla vista, di un albergo di super lusso su un lago, in mezzo alla natura, in cui si può soggiornare soltanto se esiste qualcuno dall’altra parte disposto a pagare per questo. Con la ricchezza apparentemente illimitata di Ingrid, Nathan ottiene un posto in prima fila in questo lussuoso albergo. Può rimanere in vacanza per sempre, può continuare a rimanere in contatto con i suoi cari, può addirittura fisicamente interagire con loro, grazia a speciali tecnologie. Insomma, sembra che la morte sia stata definitivamente ingannata.

Tuttavia esiste un prezzo per il paradiso che non si quantifica solo in banconote e cifre. Nathan scoprirà di “appartenere” a tutti gli effetti ad Ingrid, di essere un burattino nelle sue mani che lei vizia e addirittura vesta, proprio come una bambola. Inoltre, entrerà in contatto con Nora, un’impiegata di Horizon, la multinazionale che gestisce questi paradisi digitali, e pian piano si innamorerà di lei. Non solo. Proprio con l’aiuto di Nora, scoprirà che alcune delle sue memorie sono state alterate e cancellate durante l’Upload, e comincerà a pensare che il suo incidente con la macchina “autopilotante” potrebbe non essere stato tale.

Un episodio pilota travolgente

In un solo, folgorante episodio Greg Daniels condensa una storia complicata, con tanti risvolti e toni e cattura decisamente l’attenzione del pubblico.

Se il pilota è quindi confezionato perfettamente per far appassionare lo spettatore alla vicenda, promettendo commedia, romanticismo e mistero, la serie si sviluppa prevalentemente sul binario della comedy, affidandosi a situazioni sopra le righe ma nascondendo qua e la riflessioni relative al ruolo della tecnologia nel nostro mondo, parlando direttamente al pubblico del 2020.

Upload recensioneIn un mondo in cui le app per smartphone stanno diventando un surrogato della vita vera, non è troppo fantascientifico immaginare che prima o poi la morte fisica potrà essere ingannata salvando i nostri software (memoria, carattere, esperienza). Non è dopotutto un’idea nuova alla narrazione di fantascienza, tuttavia Daniels ne ha anche una riflessione consumistica, dal momento che l’aldilà di Update mantiene a tutti gli effetti le differenze di classe che esistono nel mondo reale. Il livello di lusso nel paradiso di Lakeview dipende da quanti soldi si possiedono, l’accesso a servizi o anche cibo dipende da quello che puoi o non puoi pagare. Allo stesso tempo, l’assenza di soldi, nella vita vera, ti consente una mera e grigia sopravvivenza in un mondo in cui la tua coscienza continua a vivere. No, non c’è grande differenza tra la vita come la consociamo e la morte come la immagina Daniels nel suo show.

Una riflessione sull’invasione tecnologica nella vita

Greg Daniels si cura di inserire nel suo mondo futuristico numerosi accorgimenti che mostrano l’avanzamento della tecnologia, piccoli dettagli, come i cellulari olografici che si attivano tra pollice e indice, oppure i dispositivi per registrare il video consenso prima di un rapporto sessuale, che mostrano in che modo la tecnologia può penetrare in maniera sempre più capillare, più di adesso, nella vita e nelle abitudini sociali.

Upload è quindi una continua riflessione su come la tecnologia, guidata dall’estremizzazione del Capitalismo (non troppo distante dal nostro quotidiano), può cambiare, dare o togliere valore alla vita di ognuno. E tutto viene raccontato attraverso un linguaggio leggere, un tono comico e una serie di sequenze da sit-com, costruite grazie ad un ventaglio di comprimari che arricchiscono e vivacizzano non solo la stramba comunità di Lakeview, ma anche il mondo reale, la New York in cui vive e si muove Nora.

La visione di Daniels non è affatto allegra o rosea, eppure con Upload ci racconta un mondo che potrebbe essere, ce ne mostra i possibili orrori, ma ci continua a regalare la possibilità di riderne con consapevolezza.

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