Arriva direttamente dal 1980 il
contributo video inedito del regista asiatico Jun’ichi
Yaoi che intervistò Stanley
Kubrick sul set di Shining in cui tentò
di spiegare il finale di 2001: Odissea nello
spazio.
Jun’ichi Yaoi è un
noto esperto di fenomeni paranormali e andò sul set per indagare i
presunti incidenti avvenuti nell’Overlook
Hotel. Nei materiali video oggi pubblicati possiamo
vedere il regista essere accolto dai collaboratori di Kubrick,
anche se poi l’intervista al regista avvenne solo telefonicamente,
nonostante fossero entrambi nello stesso luogo. In questa
telefonata surreale, tra le varie domande Jun’ichi
Yaoi chiede spiegazioni sul finale
di 2001: Odissea nello spazio. Per la nostra
fortuna il regista fu disponibile a parlarne.
La risposta di Stanley
Kubrick fu: “Ho cercato fino ad ora di
evitare di dare spiegazioni. Quando spieghi le tue idee finisce che
sembrano folli, mentre se le drammatizzi allora puoi farle sentire.
Comunque ci provo. L’idea è che il protagonista sia stato preso da
entità simil divine, creature di pura energia e intelligenza senza
corpo né forma. Loro lo mettono in un luogo che si può descrivere
come uno zoo umano per studiarlo e da quel momento in poi, la sua
vita scorre in quella stanza senza percepire il senso del tempo.
Semplicemente accade, così come lo si vede nel
film”.
“Queste entità scelgono una
stanza che replichi l’arredo francese, un arredo inaccurato perché
noi supponiamo che loro possano avere un’idea di qualcosa senza
esserne sicuri. Esattamente come noi non siamo sicuri di come
arredare gli zoo per gli animali e tentiamo di replicare il loro
ambiente naturale. Comunque, quando finiscono con lui, come accade
in molti miti e molte culture del mondo, si trasforma in una sorta
di super essere che viene rispedito sulla Terra, come se fosse una
specie di Superman. A questo punto
possiamo soltanto immaginare cosa succeda quando torna. È un
disegno di una grande mitologia ed è questo ciò che cerchiamo di
evocare”.
Variety ha riportato
che Keri Russell è entrata ufficialmente nel cast
di Star
Wars: Episodio IX, capitolo conclusivo della nuova
trilogia affidato a J.J.Abrams, le cui riprese
partiranno a fine luglio in Inghilterra.
L’attrice e il regista si erano già
incontrati sul set di Mission Impossible III, film
diretto da Abrams e uscito nelle sale nel 2006. Nella notizia viene
inoltre segnalato che la Lucasfilm porterà altri due nuovi volti
nel team prima di iniziare i lavori di produzione.
Episodio IX è
ora noto con il titolo di
lavorazione trIXie.
Non si hanno dettagli su cosa
voglia dire questo nome, a parte il gioco di lettere
all’interno che indica il numero romano 9, con cui è identificato
l’Episodio. Sembra interessante ricordare che il titolo di
lavorazione di Episodio VII era AVCO, un
riferimento al nome del cinema in cui J.J.
Abrams vide la prima volta Una Nuova Speranza, per
cui anche trIXie potrebbe essere un
riferimento personale riferito ad Abrams.
Alcuni dei titoli di lavorazione
dei recenti capitoli della saga contenevano piccoli riferimenti
alla storia del rispettivo film, come Los Alamos
per Rogue One, con riferimento al posto dove
si svolsero gli esperimenti nucleari, o Space Bear
per Gli Ultimi Jedi.
Per quanto
riguarda trIXie, può essere interessante
sottolineare che Trixie è un nomignolo che significa “portatore di
gioia”. Dal momento che Star Wars è un franchise che ha sempre
piacevolmente intrattenuto i fan, è plausibile congetturare che
questo titolo è il modo della Lucasfilm di assicurarci che tutto
andrà bene, alla fine, per gli Skywalker.
Come annunciato mesi fa,
Captain Marvel sarà ambientato nei
primi anni Novanta, un’epoca ancora inesplorata dai Marvel Studios
e vedrà protagonisti – oltre a Carol Danvers – anche Nick
Fury e l’Agente Coulson, i cui ruoli
verranno ripresi rispettivamente da Samuel L.
Jackson e Clark Gregg.
A questo punto è lecito chiedersi
come farà la produzione a “ringiovanire” i due personaggi che hanno
debuttato nel MCU dieci anni fa in Iron Man e che
sono ovviamente cambiati rispetto all’esordio; la risposta ce la
fornisce Kevin Feige:
“Penso
che avere l’opzione di poterli ringiovanire usando gli effetti
digitali sia fantastico. E senza svelarvi nulla, posso dirvi che
Samuel L. Jackson sta girando per noi un film dove è più giovane di
25 anni quindi…“
Su Coulson invece Feige ha
dichiarato che “per la prima volta avrà molto più spazio in un
film del MCU, e anche lui sarà più giovane. Quindi si, è possibile,
sperando che funzioni…“
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic
è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
L’omaggio a
Shining realizzato da Steven Spielberg in Ready
Player One ha ripreso un’intera sequenza del film
originale di Stanley Kubrick ricreando
meticolosamente i corridoi e le stanze dell’Overlook Hotel, oltre a
disseminare cenni come le gemelline di Grady, la macchina da
scrivere di Jack, il fiume di sangue e, ovviamente, anche la stanza
237 e molto altro.
Come spiegato dallo stesso
Spielberg durante la promozione della pellicola tratta dal romanzo
di Ernest Cline, si è trattato di un
omaggio nell’omaggio, innanzitutto per riconoscere la grandezza di
un autore come Kubrick, ma anche per ricordare il momento esatto in
cui il giovane Steven conobbe per la prima volta il grande Stanley:
il set dell’Overlook fu costruito infatti nello stesso posto in cui
Spielberg aveva appena finito di girare I predatori
dell’arca perduta, e mentre un capolavoro era stato appena
girato e uno si accingeva a prendere forma, i due registi si
incontrarono e divennero amici.
La storia di Ready Player
One vede come protagonista Wade
Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui
vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale
e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando
l’eccentrico creatore di OASIS muore
decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia
al tesoro, a cui Wade partecipa
scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a
tutto pur di accaparrarsi il bottino.
Nel cast Olivia
Cooke (Bates Motel, Quel fantastico
peggior anno della mia vita), nei panni della
protagonista Art3mis, Tye
Sheridan (The Tree of Life, X-Men
Apocalypse), che interpreta il protagonista
maschile Wade Owen Watts a.k.a. Parzival,
e Ben
Mendelsohn (Rogue One a Star
Wars Story), che invece sarà il
villain Nolan Sorrento. Si aggiungono Mark
Rylance,Simon Pegg, TJ
Miller e Win
Morisaki.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Hereditary – le radici del male, dal titolo “Follia”.
L’horror è scritto e diretto da Ari Aster con
protagonisti Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann
Dowd e Gabriel Byrne.
Hereditary – Le radici del
male
In Hereditary
quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano
lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti
sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico
destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari
Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di
profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo
terreno ancora più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Il film vanta un cast di grandi
attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United States
of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti
Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly
Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del
premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è
opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
Arriva qualche nuovo aggiornamento
su Birds of
Prey, spin-off di casa DC Film che vedrà protagonista
la gang tutta al femminile capitanata dalla Harley
Quinn di Margot Robbie. Proprio
l’attrice ha confessato in una recente intervista che il suo
personaggio avrà un look completamente rinnovato rispetto a
Suicide Squad e che le riprese
dovrebbero iniziare a gennaio 2019.
“Il film rifletterà anche la
diversità etnica del mondo reale, sarà insomma un’immagine della
realtà che ci circonda“, ha poi dichiarato la Robbie.
Il film vedrà Margot
Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn,
personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide
Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e a
momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.
A produrre il film ci sarà proprio
la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co
Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures
di Bryan Unkeless.
Dopo Patty
Jenkins, Cathy Yah sarà la seconda
regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che
potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che
quello della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero
registrato un grande successo.
Si è spento all’età di 90 anni
Steve Ditko, indimenticabile fumettista che
insieme a Stan Lee aveva creato il personaggio di
Spider-Man e ideato quello del Doctor
Strange per la Marvel Comics.
Ditko era
nato nel 1927 a Johnstown, in Pennsylvania, e fin da piccolo aveva
coltivato l’amore per i fumetti leggendo i primi numeri di Batman
nelle storie di Will Eisner. Ma è nel 1945, quando si arruola
nell’esercito, che ottiene il suo primo lavoro nell’industria dei
fumetti disegnando vignette per i giornali militari.
Steve Ditko: Muore il “papà” di
Spider-Man
Una volta congedato, Ditko
studia con il maestro Jerry Robinson a New York e più tardi
incontra l’allora redattore capo e futuro CEO della Marvel Comics
Stan Lee. Insieme a lui e a Jack
Kirby diventerà un membro insostituibile del team creativo
dell’azienda, creando nel 1962 Spider-Man e nel 1963 Doctor
Strange.
Nel 1968 passa alla
concorrenza DC Comics e lavora alla creazione di
Creeper, antagonista di Batman.
Fabio De Luigi e
Miriam Leone sono stati i protagonisti della
commedia italiana vero e proprio caso del box office di quest’anno,
Metti la Nonna in Freezer. L’attore, ospite
all’Ischia Film Festival 2018 con i due giovani registi del
film, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi,
ha parlato del film e del suo successo.
“Il grande successo è legato non
solo ai numeri, ma anche il periodo di programmazione – ha
esordito l’attore – E la cosa che ci ha colpito tutti è stato
il riscontro che il film ha avuto, uscendo in un periodo senza
giorni festivi, puntando tutto sui fine settimana in cui in genere
le persone vanno più numerose al cinema.”
A Fontana e Stasi, da
registi agli inizi come vi siete approcciati al lavoro con due
attori di successo che sono anche molto amati dal
pubblico?
Stasi: “Un po’ di timore c’era,
perché siamo entrambi cresciuti con Fabio e i suoi personaggi, la
sua tv, che in qualche modo ha anche condizionato il nostro modo di
approcciarci a questo lavoro. Poi abbiamo capito che avevamo un
universo di riferimento comune e anche delle idee sul film affini.
È stato abbastanza facile perché ci capivamo.”
Per quello che riguarda il
futuro della loro collaborazione invece, Stasi è
cauto.
“Ci auguriamo che la
collaborazione continui, ma come al solito ci vuole il progetto
giusto. In questo caso, leggendo la sceneggiatura avevamo già
pensato a lui, era perfetto per il ruolo oltre ad aver regalato al
film una personalità nuova e insolita.”
Fontana: “Miriam ha sempre
interpretato ruoli drammatici ed è stata un’intuizione.
Conoscendola si scopre che è una persona vitale e divertente.
Abbiamo fatto dei provini e abbiamo visto tantissime attrici, ma
con lei è stato amore a prima vista. È stata una grande
soddisfazione lavorare con questo cast.”
Qual è l’immaginario comune
che lega De Luigi a Fontana e Stasi?
De Luigi: “Una volta
incontratomi con loro e dopo esserci scambiati i dubbi sulla
sceneggiatura, abbiamo lavorato qualche giorno sul testo. Io ho
capito subito che entrambi avevano le idee talmente chiare che
dovevo affidarmi a loro, è così che faccio sempre, anche a costo di
non fare un buon lavoro e di pagarne le conseguenze. Magari ci
metto molto a decidere se fare un film o meno, ma quando dico sì,
mi affido completamente. Mi hanno fatto vedere dei film per darmi
esempi di riferimento, e quindi gli scambi e le battute sono venute
di conseguenza, in maniera molto naturale.”
Fautore di questo incontro è stato
però il produttore Nicola Giuliano, che con
pazienza ha aspettato che De Luigi si convincesse ad accettare il
ruolo. “Sceglie le persone giuste nel momento giusto e grazie a
lui ho accettato.” Ha commentato l’attore.
In rapporto al panorama
cinematografico italiano, in cui si stanno facendo finalmente
spazio molti giovani, Fontana e Stasi sembrano la conferma di un
movimento in pieno evolversi. “Le cose sono effettivamente un
po’ cambiate. Negli ultimi anni ci sono molti più registi
giovani.” Afferma Stasi.
Fabio De Luigi:
“Il problema è stato, negli ultimi anni, che ci siamo portati
dietro l’eredità della commedia all’italiana troppo a lungo. Questo
tipo di film, oggi, non funziona più perché il contesto sociale è
differente. I giovani di oggi sono più liberi mentalmente, non
hanno sovrastrutture o timore reverenziale verso chi è venuto prima
e sono riusciti a trovare uno spazio. Questo fenomeno dipende dal
fatto che il cinema è in crisi, e spesso dalle crisi nascono
opportunità.”
Hanno portato al cinema
Benedetta Follia nella scorsa stagione
cinematografica, e, ospiti all’Ischia Film Festival 2018 nella
sezione Best of, Carlo Verdone e
Nicola Guaglianone hanno parlato del loro lavoro e
delle difficoltà del cinema italiano oggi.
In che modo i luoghi dove
ambientate le storie influiscono sulle storie stesse?
Nicola Guaglianone:
“Quando passeggio per Roma ad agosto all’EUR e sento solo il
frinire delle cicale, non posso fare a meno di pensare ai
personaggi di Carlo. Quella è l’ambientazione che rispecchia lo
stato d’animo dei suoi personaggi comici, tutti che nascondono una
profonda fragilità e tristezza. Questa è la Roma che amo vedere, e
infatti con Benedetta Follia siamo tornati nel Centro Storico, con
tutti i personaggi, i comprimari, persone reali che vedevo nei film
di Carlo e che ho conosciuto quando abitavo a Campo de’ Fiori. Per
quanto riguarda i miei film, ho sempre scelto delle location di
carne a sangue, sono luoghi che interpretano un altro protagonista,
perché per Indivisibili o Lo Chiamavano Jeeg Robot, per esempio, ho
raccontato storie che avevano degli elementi fantastici
all’interno, e dovevano essere equilibrati e resi credibili con un
contesto iperrealista. Per forza, quindi, sono andato in quei mondi
dove si cade in tutte le trappole sociali possibili e questa scelta
mi è servita per rendere credibile qualcosa che credibile non
era.”
E questi film testimoniamo
anche una certa elasticità, tra un genere e l’altro.
Nicola Guaglianone:
“Io sono cresciuto con la televisione, con i manga giapponesi.
La mia generazione, più che la precedente, è cresciuta con le
immagini. E quando poi ti trovi a scrivere, queste immagini
riemergono. Quello che ho sempre amato fare era unire i vari mondi,
contaminarli. Unire Germi con Mazinga o con gli zombie. Io voglio
fare un film di zombie con Carlo da anni.”
In che stato è il cinema
nel momento in cui esistono adesso tanti altri mezzi per vedere un
film?
Carlo Verdone:
“Il cinema è in un momento di difficoltà, e non conosco le
soluzioni. Dipende molto dai produttori e dai distributori, ma io
posso parlare per gli autori e dire che tutto ciò che possiamo fare
è solo cercare di scrivere bene i film. Non vedo altre soluzioni.
Una volta fare 15 milioni di euro era un incasso di successo,
adesso ci siamo assestati intorno agli 8, 9 milioni, per dire che
un film è andato bene. Sarebbe davvero un peccato perdere la sala
cinematografica come posto per il cinema perché si perde anche un
luogo di aggregazione, mentre guardare i film a casa da soli sembra
un modo di fruire il cinema autistico, sembra che più nessuno abbia
voglia di condividere le esperienze. È il rapporto umano che è
cambiato.”
Se da un punto di vista
distributivo ed economico il cinema è in difficoltà, da un punto di
vista creativo non si registra un certo fermento?
Carlo Verdone:“La cosa incredibile è che ci sono film molto buoni, ma vengono
visti da poche persone. Per esempio Indivisibili, è un film bello,
poetico, è stato visto e premiato, ma meritava molto di più. La
gente non ha più la sensibilità, e questo mi dispiace, perché
perdiamo qualcosa di importante nelle nostre esperienze.”
Nicola Guaglianone:“Credo che ci siano degli autori molto bravi adesso, quest’anno
per esempio ho amato molto A Ciambra di Jonas Carpignano. Io credo
che paghiamo il prezzo di anni e anni di assistenzialismo, in cui
venivano elargiti dei soldi senza pensare a quella che era la
qualità della scrittura, c’era un rispetto verso l’autore che
poteva fare come gli pareva e così si realizzavano dei film senza
capo né coda, e l’autore considerava poi ignorante lo spettatore
che non lo capiva, invece di farsi delle domande su come aveva
lavorato. La presunzione ha allontanato il pubblico dalle sale per
quanto riguarda il cinema d’autore. La crisi del cinema, se c’è, è
dovuta a diversi fattori. Da una parte ai produttori, che hanno la
presunzione di sapere cosa piace al pubblico, ma questo è
difficilissimo da prevedere. L’idea dovrebbe essere quella di
creare il desiderio di un cinema nuovo. Un altro problema è quello
delle sale; spesso la gente guarda i film a casa, molte nostre sale
sono vecchie e non attrezzate. Bisognerebbe creare un’esperienza in
sala insostituibile con qualsiasi altro modo di vedere un film. Un
altro problema importante sono le scuole di cinema, che non
insegnano un mestiere, ma a sentirsi poeti. In questo modo tutti si
sentono autori ma nessuno sa fare un lavoro, almeno per quanto
riguarda le categorie di sceneggiatori e registi. e il risultato è
che si diplomano classi di disoccupati.”
Thor: Ragnarok,
il nuovo film del Marvel Cinematic
Universediretto da Taika
Waititi basato sull’omonimo fumetto della
saga Lunedì 9 luglio in prima tv alle 21.15 su Sky
Cinema Uno,alle 21.45 su Sky Cinema
Hits e disponibile anche on
demand.
Nel cast stellare: Chris
Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Mark Ruffalo e Anthony
Hopkins.
THOR: RAGNAROK, il nuovo film del
Marvel Cinematic Universe,
basato sull’omonimo fumetto della saga che racconta le avventure
dell’eroe della mitologia norrena e diretto da Taika Waititi
(Eagle vs Shark, Selvaggi in fuga), arriva
in prima tv lunedì 9 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno,
alle 21.45 su Sky Cinema Hits e disponibile anche on
demand.
Dopo aver vagato per il cosmo alla
ricerca delle
Gemme dell’Infinito, Thor (Chris
Hemsworth, Biancaneve e il Cacciatore, The
Avengers) torna ad Asgard e scopre che il fratellastro Loki
(Tom Hiddleston, Thor: The Dark World,
Avengers: Infinity
War) si è sostituito al padre sul trono. Il dio del
tuono riesce a rintracciare in Norvegia il padre Odino
(Anthony Hopkins, Hannibal,Tutti gli
uomini del re), il quale rivela ai figli di essere prossimo
alla morte e che con la sua dipartita Hela (Cate
Blanchett, The Aviator, Elizabeth: The Golden
Age), la sua primogenita, verrà liberata dalla prigione
in un cui era stata rinchiusa millenni fa. Proprio Hela, dea della
morte, è pronta a vendicarsi su Asgard.
Con un incasso del primo weekend
tra i migliori del 2017, il film ha riscosso anche un notevole
successo di critica in tutto il mondo: per il Washington Post il
film è “una favolosa miscela di azione e risate, gran
parte dell’umorismo è sublime”, mentre per l’Hollywood
Reporter “L’esperimento di inserire nel filmuna nota
comica riesce sapientement
Da non perdere sempre
lunedì 9 luglio alle 21.00 su Sky Cinema
Uno una nuova puntata di CINEPOP, il
programma quotidiano di infotainment che racconta il mondo del
cinema in sala e in onda su Sky Cinema con un
linguaggio nuovo, diretto ed ironico. Uno studio fantascientifico,
un luogo di incontro con i volti più famosi del cinema, abitato
ogni mese da una nota attrice che consiglia film imperdibili e ne
svela tutte le curiosità, grazie a rubriche, quiz e interviste ai
protagonisti. Al timone delle nuove puntate, l’attrice e regista
Michela Andreozzi(Tutta colpa di Freud,
Natale col boss, Nove lune e mezza).
THOR: RAGNAROK –
in prima tv lunedì 9 luglioalle
21.15 su Sky Cinema Uno, alle
21.45 su Sky Cinema Hitse
disponibile anche on demand.
Ischia Film Festival straordinario
fino all’ultimo giorno. Dopo un tour de force di due giorni in cui
sono arrivati al Castello Aragonese Carlo Verdone, Nicola
Guaglianone, Fabio De Luigi, Fontana & Stasi, i The Jackal e i
Manetti Bros, anche l’ultima sera avrà il suo ospite
d’eccezione. Sarà infatti Edoardo Leo a chiudere a
sorpresa una già ricchissima sedicesima edizione. Doveva arrivare
il primo giorno, per accompagnare Alessandro Aronadio nella
presentazione di Io c’è, di cui Leo è protagonista
e co-sceneggiatore. Impegni di lavoro glielo hanno impedito, ma non
voleva ripagare il pubblico di Ischia che lo aveva aspettato
all’inizio della settimana. Sabato 7 luglio sarà quindi sul palco,
prima quello della Piazza d’Armi, dove Gianni
Canova lo intervisterà sulla sua carriera e il suo cinema.
E a seguire su quello della Cattedrale dell’Assunta, per premiare
uno dei film vincitori dell’Ischia Film Festival 2018.
L’appuntamento in Piazza d’Armi è
per le 20:40, a seguire il cortometraggio Octa e
Easy – un viaggio facile facile, di Andrea
Magnani, con protagonista il candidato al David di Donatello
Nicola Nocella. La serata della Piazza d’Armi
verrà completata dalla proiezione dei film vincitori dell’Ischia
Film Festival 2018.
Alla Cattedrale dell’Assunta dalle
ore 20:30 andrà in scena l’ultimo atto di questa sedicesima
edizione, la cerimonia di premiazione, condotta dal co-direttore
artistico Boris Sollazzo e da Aurora
Cecchi. Comunque andrà, anche quest’anno all’Ischia Film
Festival ha vinto il cinema e la qualità.
Laurence Fishburne,
che presto sarà nelle sale con Ant-Man and The
Wasp (oggi esce in America, in Italia arriverà il 15
agosto), è soltanto l’ultimo della lista di attori che nel corso
degli anni è apparso sia nel Marvel Cinematic Universe
che nel DC
Extended Universe.
Scopriamo di seguito gli altri nomi
che forse vi saranno sfuggiti:
Laurence Fishburne (L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn
of Justice / Ant-Man and The Wasp)
Come detto qui sopra,
Laurence Fishburne esordirà nel MCU nei panni del
dottor Bill Foster, ex collega di Hank Pym in
Ant-Man and The Wasp (e c’è chi specula sul fatto
che sia lui il vero villain del film). Qualche anno fa invece era
apparso in L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman
nel ruolo di Perry White, caporedattore del Daily Planet.
Ayelet Zurer (L’Uomo d’Acciaio / Daredevil)
Ayelet
Zurer ha interpretato la madre naturale di Superman
ne L’Uomo d’Acciaio di Zack
Snyder prima di apparire nella serie targata Netflix di Daredevil con il ruolo
di Vanessa Marianna, gallerista che attraeva l’attenzione del
villain Kingpin.
Zachary Levi (Thor: The Dark World, Thor: Ragnarok /
Shazam!)
Zachary Levi ha
vestito i panni del guerriero Fandral nella saga di Thor
subentrando al posto di Joshua Dallas in Thor: The Dark
World e Thor: Ragnarok. Per la DC Film sarà
invece il supereroe Shazam! nello standalone in
uscita il prossimo anno, diretto da David F. Sandberg.
Florence Kasumba (Wonder Woman / Black Panther)
Florence
Kasumba ha debuttato nel MCU interpretando la guardia del
corpo di T’Challa in Captain America: Civil War,
riprendendo lo stesso ruolo in Black Panther e
Infinity War. I più attenti l’avranno notata anche
nel cinecomic DC Wonder Woman, tra le fila delle
amazzoni di Themyscira.
Adewale Akinnuoye-Agbaje (Suicide Squad / Thor: The Dark
World)
È probabile che non
ricordiate la presenza di Adewale
Akinnuoye-Agbaje in nessun film del MCU o del DCEU, questo
perché in entrambi i casi l’attore era coperto da un massiccio
make-up. Tuttavia è stato Killer Croc in Suicide Squad e Algrim in
Thor: The Dark World.
Callan Mulvey (Batman v Superman: Dawn of Justice / Captain
America: The Winter Soldier)
Callan
Mulvey si è fatto notare nei panni di Anatoli
Knyazev, il sicario ingaggiato da Lex Luthor che rapisce Martha
Kent in Batman v Superman, ma è anche apparso in
un ruolo piuttosto simile in Captain America: The Winter
Soldier, interpretando l’agente dell’HYDRA Jack
Rollins.
Kobna Holdbrook-Smith (Justice League / Doctor Strange)
Kobna Holdbrook-Smith ha
interpretato il fisioterapista che aiuta il protagonista durante la
sua riabilitazione in Doctor Strange, mentre è
apparso di recente anche in Justice League nei panni
del Detective Crispus Allen (nei fumetti è chiamato
Spectre).
Intervistata dall’Hollywood Reporter in occasione
dell’uscita di Ant-Man and The Wasp,
Evangeline Lilly ha dichiarato che se non fosse
stato per Lo Hobbit e Peter
Jackson, probabilmente avrebbe smesso di recitare,
accantonando la carriera da attrice lanciata dalla serie di culto
Lost.
Se non contiamo qualche piccola
apparizione in The Hurt Locker e Real
Steel, il percorso cinematografico della Lilly si è
concentrato sui set di alcuni dei più importanti franchise come Lo
Hobbit e i cinecomic Marvel, tuttavia la scelta di
continuare il mestiere è arrivata solo dopo la fine delle riprese
di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque
Armate.
“Girare
quei film è stato bellissimo, ho vissuto un anno in Nuova Zelanda e
mi sono sentita parte di quella famiglia. Tutto ciò mi ha aiutato
ad aprire gli occhi e a capire che si, questo lavoro può essere una
gioia, e dipende soltanto dal modo in cui ci si avvicina. Così,
mentre stavo finendo il tour promozionale de Lo Hobbit, ricevetti
la chiamata dai Marvel Studios, e pensai di smettere
definitivamente. Dovevo solo far pace con la cosa, e trovare un
modo per essere felice. È allora che presi una decisione,
anzi, decisi di decidere, ed eccomi qua“.
Vi ricordiamo
che Ant-Man
and the Wasp,arriverà al cinema in
Italia il 14 agosto 2018, diretto
da Peyton Reed, e sceneggiato
da Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd,
Andrew Barrer & Gabriel Ferrari.
La sinossi: Dal Marvel
Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo
del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di
cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America:
Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze
della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per
trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue
responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van
Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve
indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di
Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero
del passato.
È opera di Andrew V. M questo
fantastico fan-poster di Avengers 4 che riunisce gli eroi
sopravvissuti all’epilogo di Infinity War insieme
a Captain Marvel, posta sotto
Thanos che stringe il guanto dell’infinito
completo di gemme.
Nel poster compaiono anche
Ant-Man e Occhio di Falco, i
grandi assenti di Avengers: Infinity War, che
secondo quanto riportato finora avranno un ruolo più importante nel
prossimo capitolo.
La prima sinossi
di Avengers 4: “Il culmine di 22
film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.”
Peyton Reed,
regista di Ant-Man and The Wasp, non ha mai nascosto il
suo desiderio di lavorare ad un nuovo adattamento delle storie dei
Fantastici 4 per il cinema, possibilità che
potrebbe concretizzarsi nel caso in cui la Fox cedesse i diritti
dei personaggi alla Disney (la trattativa è ancora in corso).
Qualche giorno fa, durante la
promozione del cinecomic targato Marvel Studios, Reed aveva
dichiarato che “portare i Fantastici 4 nel MCU sarebbe un
sogno, quindi per ora lasciatemi sognare“, e ora è tornato a
ribadirlo raccontando che ha già un’idea in merito:
“Sviluppai una versione dei
Fantastici 4 nel 2003, molto vicina alla tipologia di film con la
quale sono cresciuto e che amerà sempre. Questi personaggi sono dei
gioielli, e credo che sarebbe incredibile rivederli in azione nel
MCU. Inoltre, a livello di tematiche e toni, sono molto simili a
ciò che abbiamo fatto con Ant-Man”.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, e deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott dovrà indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei misteri del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Ant-Man and
the Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Una storia di musica, d’amore e di
memoria. Così Ari Gold, regista indipendente
americano, definisce il suo ultimo film, The Song of Sway Lake, presentato
in concorso alla XVI edizione dell’Ischia film Festival e che
Variety considera trai titoli da tenere d’occhio nella
stagione 2018/2019.
“Per certi versi il mio è un
film sulla nostalgia e sul paradosso della bellezza che causa
dolore.” Ha spiegato Gold, con i suoi modi rilassati,
nonostante il fatto che con sole due ore di sonno si è costretto
giù dal letto per esplorare il posto, mentre l’isola dorme.
“The Song of Sway Lake è ambientato in un bel posto, come
questo, e la musica è fondamentale. In America c’è questa grande
cultura di musica jazz, che abbraccia più decenni. Queste musiche
non sono più tanto famose, ma per alcune persone hanno la stessa
influenza che nelle vite da tante persone hanno un bel posto o di
un buon odore perché innescano ricordi reali e anche ricordi
ancestrali, sensazioni. Quindi la ricerca di una canzone, nel film,
diventa la ricerca di un ricordo e la musica del film è una
combinazione di musiche del periodo che ho messo insieme alle
canzoni originali scritte da mio fratello Ethan. La musica e le
location sono state la parte più difficile del film, perché
riflettono la personalità dei personaggi.”
Vorrei che raccontassi
meglio il concetto della bellezza che causa dolore. Cosa
intendi?
“È un concetto astratto solo
perché le persone pensano che la bellezza sia piacere, ma la
ricerca della bellezza, in particolar modo la bellezza ideale, o
anche sessuale, o di un ricordo, causa dolore. Come mai? Questa
ricerca ti fa tendere in una direzione che non è il tuo stato nel
presente. Io medito, e sui social si vedono foto di persone che
meditano in bei posti, foto bellissime al mare, ma è ridicolo per
me. Perché se mediti puoi farlo ovunque, anche in mezzo alla
spazzatura, riguarda soltanto l’essere presente, esattamente dove
sei, non riguarda il mostrare dove sei. Se sei una persona
realmente felice sei sempre nel presente. Ora parlo con te, non
penso all’intervista che farò dopo, non penso a quella che ho fatto
ieri, sono qui adesso con te. Se riesco a farlo tutto il giorno,
sono felice, sempre. Tutti i miei personaggi sono bloccati nel
passato, e il risultato è che sono tutti congelati, tutti
sofferenti.”
Sei sempre nel tuo momento
presente, ma fai film nella vita, e questi durano per sempre, o
comunque più delle nostre vite. Perché fai film se sei proiettato
solo nel presente?
“Non credo di farli per una
specie di illusione di immortalità. È bello immaginare che altre
persone vedranno i miei film anche quando non ci sarò più. Sono un
regista indipendente, i miei film non sono visti da così tante
persone, quindi posso fantasticare che in futuro magari lo saranno.
In realtà, faccio film per comunicare con le persone adesso.
Viviamo in un momento in cui il sentire non è incoraggiato. Nella
struttura cassica del cinema hollywoodiano l’eroe è destinato a
vincere, e questo approccio riflette molto la situazione politica
attuale, quella del mio Paese, ma anche quella del tuo
Paese.”
E poi continua: “Le storie che
raccontiamo diventano i sogni della nostra cultura e quindi io
faccio film per insegnare a sentire, in opposizione ai film che
insegnano a vincere. Per me è una specie di atto politico,
nonostante si tratti di una storia che parla di musica e amore. Per
me è questo l’obbiettivo.”
Un mese fa circa le prime reazioni
al trailer di X-Men: Dark
Phoenix mostrato al CineEurope avevano segnalato
un netto cambio di tono del franchise, meno “dark” di quanto si
potesse immaginare e più leggero rispetto ai precedenti
capitoli.
Tuttavia le ultime dichiarazioni di
Sophie Turner, che tornerà protagonista nei panni di
Jean Grey, suggeriscono un approccio comunque
drammatico, “basato molto sulle emozioni di Jean e su temi
concreti. Ci saranno naturalmente gli
elementi soprannaturali, ma questo film è davvero dedicato alla
storia di una ragazza che combatte contro i suoi problemi mentali e
con l’essere un supereroe“. L’attrice ha poi aggiunto
che “questo è un film sulla lotta
personale, sull’abbandono e sul fatto che non conosciamo noi
stessi, e credo sia molto distante da Apocalypse“.
La produzione ha in programma un
reshoot di alcune scene, ma la Turner ha dichiarato di non sapere
ancora cosa dovranno rigirare e quando.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Di seguito
una breve sinossi del film:Jean Grey
inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la
trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se
la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che
vivono nel mondo.
Sebbene la sua presenza non sia
stata ancora ufficialmente confermata, un’incredibile fan-art ha
immaginato come potrebbe essere il look di Carnage
in Venom, spin-off che vedrà protagonista
Tom Hardy nei panni di Eddie Brock.
L’attore che in teoria dovrebbe
interpretare Carnage, Woody Harrelson, ha di
recente dichiarato che non ci sarà molto spazio per lui nel film,
ma che tornerà in azione nel sequel.
Venom è atteso
nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia
di Ruben Fleischer. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Di seguito la sinossi del film:
Eddie Brock è un giornalista
che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor
Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo
alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo
trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di
Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il
serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.
Come confermato settimane fa,
Spider-Man: Far From Home inizierà subito dopo gli
eventi di Avengers 4, con buona parte delle
scene ambientate a Londra, e sebbene i fan abbiano iniziato a
speculare sulla presenza o meno di altri personaggi del MCU, Kevin Feige
ha finalmente fatto chiarezza in merito:
“Non ci saranno cameo degli
Avengers, e non comparirà Doctor Strange. Non voglio che i fan si
entusiasmino troppo, ma posso dirvi che Tom Holland e Benedict
Cumberbatch si sono divertiti moltissimo a lavorare
insieme“.
È probabile che il presidente dei
Marvel Studios si riferisca ai giorni trascorsi sul set di
Infinity War e Avengers 4, e non
ad un eventuale ritorno in Spider-Man: Far From
Home.
Il sequelsarà
diretto ancora una volta da Jon Watts ed
uscirà nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in
trattative per interpretare Mysterio nel sequel
di Spider-Man: Far From Home, arriva una
nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom
Holland nei panni dell’Uomo Ragno.
Secondo Variety, Michael
Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà
tornare nel cast
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il
personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che
invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il
coinvolgimento del personaggio nel film.
Idris Elba è il
nuovo acquisto del cast dello spin-off di Fast &
Furious dedicato ai personaggi di Luke
Hobbs e Deckard Shaw,
interpretati rispettivamente da Dwayne Johnson e
Jason Statham. A confermare la notizia è Variety.
Elba, fa sapere il report,
ricoprirà il ruolo di villain, compito che gli era stato già
affidato nel franchise di Star Trek e nel live
action de Il Libro della Giungla. Ieri invece è
stata ufficializzato il casting di Vanessa Kirby
(The Crown).
Sarà David
Leitch (Atomica
Bionda, Deadpool 2) a
dirigere Fast &
Furious – Hobbs & Shawdedicato ai personaggi
di Luke Hobbs e Deckard
Shaw.
Il progetto era in cantiere da
diversi mesi in casa Universal, con la sceneggiatura che verrà
curata da Chris Morgan e gli attori
protagonisti già confermati nel cast. Nello spin-off
vedremo l’agente dei servizi segreti diplomatici Hobbs formare
un’improbabile alleanza con uno dei suoi nemici storici, ovvero
Shaw.
In una recente
intervista, Dwayne Johnson aveva
consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto
incerto su un suo eventuale ritorno in Fast and
Furious 9: “Non c’è altro franchise
che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci
lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le
mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia
per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da
veri professionisti, mentre altri no.“ Vi ricordiamo
che Fast and Furious 9 arriverà
al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious
10uscirà il 2 aprile 2020.
Alberto Rondalli e
Caterina Murino hanno presentato all’Ischia Film
Festival 2018, in Concorso, Agadah, l’ultimo film
del regista che, tra gli altri, ha scelto la Murino come componente
del numerosissimo cast della pellicola liberamente tratta dal
celebre “Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan
Potocki.
“Il progetto nasce molti anni fa
e parte da un romanzo del quale mi sono innamorato sperando di
riuscirne a fare un giorno una riduzione cinematografica,
complicatissima.” Così Rondalli ha spiegato da dove è arrivata
l’ispirazione e come ha proseguito a lavorare al progetto. “Mi
rendevo conto che l’impresa sarebbe stata impegnativa e allora ho
messo il progetto nel cassetto.”
Come spesso accade, a distanza di
anni, l’occasione giusta è arrivata: “Tre anni fa ho conosciuto
questo imprenditore che ha deciso di intraprendere questa nuova
attività, fare film. Mi ha chiesto se avessi già sceneggiature e ho
scelto questa storia, forse il progetto più complesso, che nessuno
avrebbe mai realizzato.”
Sulla scelta della Murino, Rondalli
è stato molto deciso, aveva bisogno di determinate caratteristiche,
nonostante il ruolo fosse molto piccolo: “Avevo bisogno di
un’attrice che potesse interpretare il ruolo di un demonio. Quindi
doveva essere molto bella ma anche carismatica. Doveva avere questa
caratteristica. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata ed è nata
questa intesa.”
Per quanto riguarda Caterina
Murino, nonostante la marginalità del ruolo,
Agadah era un progetto da sposare: “Tengo
tanto a questo film, come a ogni film che faccio. Perché quando
dico sì a un progetto, non solo voglio recitarci ma anche
partecipare fino alla fine, e non sopporto i miei colleghi che non
si interessano per niente alla promozione del film.”
“Quando credo in un’opera e
quando accetto di partecipare al film – continua la Murino –
lo faccio fino alla fine. Raramente mi interessano le cose
accessorie, chi è il regista e cosa ha fatto, potete vederlo dalla
mia carriera. Voglio leggere la sceneggiatura ed è la cosa che mi
interessa di più. Spielberg potrebbe fare dei brutti film, e anche
una scimmietta, messa davanti a un computer, potrebbe scrivere
Romeo e Giulietta, quindi anche un giovane regista può fare un
capolavoro. E per me lo è Agadah.”
La notte scorsa è scoppiato un
incendio in un magazzino della Cineteca di Bologna, un locale che
ospita l’archivio storico. Le prime stime parlano di danni, anche
se non sono state intaccate le pellicole più preziose. Le fiamme
sarebbero divampate intorno alle 2.30 e hanno bruciato una sezione
che custodiva bobine di vecchi film, che fanno parte dell’archivio
storico di pellicole custodite dalla Cineteca.
Per fortuna, il materiale della
Cineteca è custodito in sezioni separate, per contenere gli
eventuali danni e il sistema di sicurezza ha innescato
immediatamente l’allarme. Sul posto sono intervenute diverse
squadre dei vigili del fuoco, da Bologna e da Pianoro, che hanno
spento il rogo, scongiurando che l’incendio si estendesse al resto
della struttura.
Le cause dell’incendio non sono
ancora certe ma le prime stime non rilevano tracce di effrazione e
di introduzione di estranei. Tra le ipotesi i fulmini della notte
scorsa o un episodio di autocombustione.
La Cineteca di Bologna ha
dichiarato, “a riprova del perfetto funzionamento del sistema di
sicurezza, che, anche grazie al celere intervento dei vigili del
fuoco del comando provinciale di Bologna, ha impedito il
diffondersi delle fiamme in altre aree della struttura. La
particolare natura delle pellicole in nitrato è quella di essere
potenzialmente auto-combustibile, e purtroppo episodi di
auto-combustione negli archivi che nel mondo conservano pellicole
in nitrato avvengono con una certa regolarità. L’archivio di Sasso
Marconi è stato pensato e realizzato in modo tale da proteggere il
più possibile struttura e pellicole in caso di episodi di questa
natura, e fortunatamente le pellicole perdute a causa dell’incendio
della scorsa notte non sono tra le più rare e preziose della
collezione”.
Arriverà in edicola il 28 luglio
Profondo nero, il numero speciale di Dylan
Dog sceneggiato da Dario Argento.
L’indiscusso maestro dell’horror, celebre per film come Suspiria e
Profondo Rosso (a cui si ispira il titolo dell’albo), si è
cimentato per la prima volta nella scrittura di un fumetto dando
vita a un volume che si appresta a diventare un cult imperdibile
nella storia dell’Investigatore dell’Incubo, per la gioia di
lettori e collezionisti.
Quindici mesi di lavorazioni,
numerosi incontri, scambi e confronti con il team di Sergio Bonelli
Editore e con il curatore di Dylan Dog, Roberto
Recchioni. È da qui che nasce Profondo nero, un matrimonio
in paradiso (anzi all’inferno!) tra il re dei “gialli” horror
all’italiana e il personaggio creato da Tiziano
Sclavi.
Scritto da Dario Argento con la
collaborazione di Stefano Piani, il volume è il numero 383 della
serie regolare di Dylan Dog e i suoi disegni sono stati affidati a
Corrado Roi, una delle matite più apprezzate della scuderia
Bonelli, un Maestro delle Ombre il cui tratto resta tra i più
inquietanti, suggestivi e amati dai fan dell’Old Boy. La copertina
è invece opera dello straordinario talento di Gigi Cavenago e
arriverà in edicola con un inedito effetto argentato, per rendere
omaggio all’autore che ha dato vita alla storia.
1 di 2
In questo volume, Argento torna
infatti alle origini e propone un giallo che ricorda le prime
storie della sua carriera. Il linguaggio del suo cinema trova qui
la sua perfetta trascrizione in fumetto, ideando una storia capace,
come spiega Roberto Recchioni “di essere morbosa e romantica,
allo stesso tempo, violenta e delicata, divertente e terrorizzante,
sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande
estimatore del cinema di Argento quanto dei fumetti di
Sclavi”. L’albo racconta infatti le vicende della bellissima
Beatrix, scomparsa nel nulla all’improvviso. Ma cosa ha a che
vedere questa misteriosa sparizione con l’antica tradizione dei
whipping boy, ragazzi cresciuti accanto a coetanei di nobile casata
per essere puniti al loro posto quando questi ultimi trasgredivano
le regole? Spetterà a Dylan Dog il compito di indagare.
Spiega Michele
Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore:
“Profondo nero è la realizzazione di un sogno. O forse sarebbe
meglio dire di un incubo, date le circostanze! Racconta l’incontro
perfetto tra due icone dell’horror italiano, nel mondo del cinema e
in quello del fumetto. Pensiamo che per i lettori non potesse
esserci sorpresa più gradita. E il nostro Dylan Dog si è mosso con
orgoglio e maestria nelle idee del Maestro Dario Argento, che
ringraziamo vivamente per questa incredibile storia. Grazie a lui e
al talentuoso avvocato Simone Morandi che ha rappresentato il
maestro Argento nelle relazioni con noi di SBE. Un ultimo grazie a
tutto il team di Profondo nero -Roberto Recchioni, Corrado Roi,
Gigi Cavenago e Stefano Piani. I fan dell’Old Boy vivranno un
incubo in piena regola!”.
Penultima sera dell’Ischia
Film Festival 2018 e in attesa della cerimonia di
premiazione di sabato 7 si sparano gli ultimi grandi fuochi
d’artificio e non sono pochi.
La giornata si apre la mattina alle
10:00, con l’ormai consueto convegno sul
Cineturismo, un momento di confronto, riflessione,
proposte e case histories sul sempre più importante rapporto tra la
produzione cinematografica e la ricaduta economica e d’immagine sul
territorio. Il convegno sul Cineturismo è promosso da Direzione
Generale Cinema, Regione Campania, Cinecittà Luce e Film Commission
Regione Campania.
La sera invece si parte dalla Piazza
D’Armi, dove la coppia di registi Fontana e Stasi presentano il
loro fortunatissimo Metti la nonna in freezer,
aiutati dal protagonista del film Fabio De Luigi. A seguire i
The Jackal, il collettivo creativo napoletano
racconterà al pubblico com’è nato Addio Fottuti Musi
Verdi, il primo film di fantascienza precario della storia
del cinema italiano. Saranno presenti il regista Francesco Ebbasta
e gli ormai leggendari Ciro Priello e Fabio Balsamo.
Nella Cattedrale dell’Assunta alle
20:45 sarà protagonista assoluta l’isola che ci ospita, Ischia,
personaggio principale e insostituibile de La
Fortezza, film che sarà introdotto da Fabio De Caro e
Stefano Russo. A seguire, attraversiamo il mare e raggiungiamo la
Napoli musical dei Manetti Bros di Ammore e
Malavita, trionfatore ai David di Donatello di quest’anno
e non solo. Saranno gli stessi fratelli registi a salutare il
pubblico prima del film.
Nelle altre tre sale a cielo aperto
del Castello Aragonese si susseguono le ultime opere in concorso.
Tra queste segnaliamo Stella’s Last Weekend,
commedia indipendente americana con i fratelli attori e cantanti
Nat e Alex Wolff ( (Terrazzo degli Ulivi, ore 21:00). All
She Wrote, dramma tra sport e legami di famiglia con Gary
Dourden, già star delle prime stagioni di CSI (Casa del Sole,
22:35). Kupal, thriller iraniano insolito e
coinvolgente (carcere borbonico 22:30). Sempre al Carcere, il
programma della serata si apre con La Via Lattea,
cortometraggio interpretato da Daphne Scoccia e Andrea
Carpenzano.
Tutto questo e molto di più
all’Ischia Film Festival 2018.
Venerdì 6
Luglio
Ore 10:00 XVI Convegno Nazionale sul
Cineturismo riservato agli accreditati professionali
Piazza d’Armi
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con
Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi e Fabio De Luigi
Ore 21:15Metti la nonna in freezer
di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi
Ore 23:00 “Parliamo di Cinema” con
The Jackal: Francesco Ebbasta, Fabio Balsamo e Ciro Priello.
Ore 23:30Addio Fottuti Musi Verdi di
Francesco Capaldo
Cattedrale dell’Assunta
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con
Fabio De Caro e Stefano Russo
Ore 21:00La Fortezza di Stefano
Russo
Ore 21:20 “Parliamo di Cinema” con
Antonio e Marco Manetti
Ore 21:50Ammore e Malavita di
Antonio e Marco Manetti
Casa del Sole
Ore 21:00Federico Buffa racconta 1986:
Roma – Rombi di tuono
Ore 21:55The ocean currents brought us in
a lovely gift di Richard Horner
Ore 22:00Kerata di Kasım Ördek
Ore 22:20Humming Bird di Ajitpal
Singh
Ore 22:35All she wrote di Niki
Iliev
Carcere Borbonico
Ore 21:00Via Lattea di Valerio
Rufo*
Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con
Pippo Mezzapesa
Ore 21:40La giornata di Pippo
Mezzapesa
Ore 21:50Magic Alps di Andrea Brusa
e Marco Scotuzzi
È stata leakata, ovvero
rubata e fatta circolare in maniera non ufficiale, la scena post
credits di Ant-Man and the Wasp che arriverà al cinema il
14 agosto prossimo. Se non volete rovinarvi la sorpresa, non
guardate la clip, ma se siete curiosi affrettatevi! Potrebbe essere
oscurata molto presto.
Dopo il successo di
Ant-Man, il celebre supereroe torna sul grande
schermo con una nuova avventura ricca di azione: diretto dal
regista Peyton Reed e interpretato da Paul
Rudd, Evangeline Lilly, Michael Peña e il
premio Oscar® Michael Douglas, il nuovo film
MarvelAnt-Man and the
Wasp arriverà nelle sale italiane il 14 agosto 2018.
Scritto da Chris McKenna
& Erik Sommers, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari e
Paul Rudd, Ant-Man and The Wasp
vede inoltre il ritorno di Bobby Cannavale, Judy Greer,
Abby Ryder Fortson, Tip T.I. Harris e David Dastmalchian, ai quali
si uniscono i candidati all’Oscar® Michelle Pfeiffer e
Laurence Fishburne, insieme con Hannah
John-Kamen, Walton Goggins e Randall
Park.
Anche per il 2018 la Film
Commission Regione Campania, conferma l’impegno in favore
della crescita degli autori, dei professionisti e delle imprese
dell’audiovisivo campane, a sostegno della loro capacità di
affermarsi sul mercato nazionale ed internazionale, con la
promozione di iniziative e collaborazioni mirate a dare impulso
alla circolazione di idee e progetti. In tal senso, la Film
Commission Regione Campania in collaborazione con Ischia
Film Festival ha aderito al progetto Media
Talents on Tour , promosso da Creative Europe
Desk Italia MEDIA – Ufficio di Bari, in collaborazione con
le Film Commission del Sud Italia.
“MEDIA Talents on tour” è
un progetto rivolto a giovani produttori delle regioni del Sud
Italia e ha come obiettivo quello di favorirne l’accrescimento di
competenze, migliorarne le opportunità di accesso al mercato
europeo e incoraggiarne la partecipazione ai bandi rivolti ai
produttori previsti in Europa Creativa MEDIA.
Il progetto consiste in un tour di
eventi formativi rivolti ai produttori che attraverso i loro
progetti in fase di sviluppo, saranno seguiti da mentori ed esperti
del settore su tutti gli aspetti legati al ciclo di vita di un
progetto audiovisivo.
Il tour, che ha luogo da giugno a
ottobre è organizzato in 5 tappe in altrettante località del Sud,
Cosenza (22-23 Giugno), Ischia(6-7
Luglio), Maratea (27-28 luglio) Bari, (14-15 Settembre)
Palermo, (5-6 Ottobre)
I focus riguarderanno: business
development – aspetti legati alla costituzione della società e
strategie d’impresa, fase di sviluppo, produzione, co-produzione,
post-produzione, strategie di marketing e distribuzione, strategia
finanziaria e tecniche di pitching. Attraverso gli
incontri con esperti del settore, i produttori selezionati
avranno l’opportunità di migliorare la loro idea progettuale,
aumentando la qualità e il potenziale di distribuzione del
progetto, in linea con quanto previsto dagli obiettivi del
sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa. A conclusione delle 5
tappe, è prevista una giornata finale di presentazione dei progetti
a Roma durante il MIA – Mercato Internazionale dell’audiovisivo,
alla presenza del comitato di valutazione e di rappresentanti
dell’industria audiovisiva. Il miglior progetto riceverà come
riconoscimento l’opportunità di essere affiancato da un mentore
all’interno del mercato, per capirne l’importanza e le strategie in
termini produttivi.
Dopo la prima tappa di Cosenza con
il focus di Simona Nobile sullo Script Development,ad Ischia Simone Catania, della società di produzione
Indyca, partirà dall’idea embrionale per la realizzazione di un
film per il cinema per analizzarne le potenzialità
produttive.
La Film Commission Regione
Campania ha programmato la tappa campana del tour in concomitanza
con l’Ischia Film Festival per offrire ai giovani
produttori un’ulteriore occasione di networking professionale e di
partecipazione al programma del festival che da sempre coniuga
cultura e approfondimenti per gli addetti ai lavori, spettacolo e
promozione territoriale.
Ecco un video dal dietro le quinte
di Macchine Mortali, il nuovo fantasy prodotto da
Peter Jackson e basato sull’omonima serie di
romanzi fantasy per ragazzi.
Jackson produce il
progetto e firma la sceneggiatura con la moglie Fran
Walsh e alla loro storica partner Philippa
Boyens. Christian Rivers, collaboratore
di Peter Jackson in tutti i suoi film, si occupa
della regia.
Di seguito la sinossi del primo di
quattro romanzi pubblicatonel 2001 dalla Scholastic: Futuro
remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in
una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di
divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi
e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano
omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita
del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine.
Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio
Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità.
Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di
lettura: da 11 anni.
Nel cast Hugo
Weaving, Steven Lang
(Avatar, Into the Badlands),
Jihae (Mars)
e Leila George (Mother, May I
Sleep with Danger?).
Il livore e la cattiveria senza
giustificazioni manifestati da una parte del fandom di
Star
Wars hanno caratterizzato la storia del franchise
dall’uscita nelle sale della trilogia prequel di George
Lucas fino ad oggi.
Pochi giorni fa l’attore che aveva
interpretato Jar Jar Binks, Ahmed Best, ha
confessato su Twitter di aver pensato al suicidio dopo la valanga
di insulti e commenti negativi ricevuti dai fan; è più recente
invece la vicenda spiacevole che ha costretto
l’attrice Kelly Marie Tran ad
abbandonare i social in seguito alle continue aggressioni
verbali ricevute dopo la sua comparsa in Gli Ultimi
Jedi.
Star Wars: James Gunn contro gli
haters
Sulla questione è intervenuto
James
Gunn, regista e appassionato della saga, suggerendo al
fandom “tossico” di Star Wars di ricorre alla terapia come cura per
i comportamenti inaccettabili espressi virtualmente. Qui sotto
potete leggere il suo messaggio:
“Criticate pure. Siate liberi di
non apprezzare una cosa. Ma vomitare odio verso persone che hanno
fatto del loro meglio per raccontare una storia, anche se magari
questa storia alla fine è pessima, è patetico. Non guardatela […]
Star Wars o qualsiasi altro film può essere importante per voi, ma
non vi appartiene. Se la vostra autostima dipende tutta da quanto
siano validi i nuovi Star Wars o se la vostra infanzia viene
rovinata perché non amate qualcosa di un film ANDATE IN
TERAPIA!“
Captain
America ha spento ieri le candeline, e insieme ai
festeggiamenti per il suo centennale dalla nascita è arrivata un
interessante risposta alla domanda che molti fan ancora si ponevano
dall’uscita de Il Primo Vendicatore: come ha fatto
Steve Rogers a sopravvivere al congelamento per 70
anni?
Ebbene a porre fine a
questo interrogativo ci ha pensato la Marvel stessa, fornendo una
spiegazione logica a questa “magia” nella mostra interattiva in
programma a Las Vegas:
“Gli esami fisici sul
Capitano Rogers hanno rivelato che il suo sangue è diventato più
denso, ma non si è congelato. I test hanno rivelato che il sangue
conteneva un’eccessiva quantità di glucosio, che ha abbassato la
temperatura di congelamento del sangue e ha creato un
“crioproteggente”. Questo processo è simile a quello dei tardigradi
(gli orsi d’acqua) e delle rane di legno, che metabolizzano del
glicogeno nel fegato per ridurre il restringimento osmotico delle
cellule evitando il loro congelamento. Questa cosa, comunque, non
si era mai vista in un essere umano prima d’ora.”
La prima sinossi
di Avengers 4: “Il culmine di 22
film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.”
La nuova avventura d’animazione
targata Walt Disney Animation Studios Ralph
Spacca Internet arriverà nelle sale italiane il
22 novembre.
In attesa dell’uscita di Ralph
Spacca Internet, questa mattina a Milano il produttore
premio Oscar® Clark Spencer (Zootropolis, Ralph Spaccatutto, Bolt –
Un Eroe A Quattro Zampe) ha presentato in anteprima alla stampa
alcune sequenze del film, in un viaggio alla scoperta
dell’incredibile lavoro dietro le quinte di questo atteso sequel
ricco di divertimento e ironia.
Dopo il successo del film Disney
del 2012 Ralph Spaccatutto, per il quale ha ricevuto un PGA Award
come Miglior Produttore di un lungometraggio d’animazione, Clark
Spencer torna a lavorare con il regista Rich Moore e lo
sceneggiatore Phil Johnston: in Ralph Spacca Internet: Ralph
Spaccatutto 2 il pubblico lascerà la sala giochi di Litwak per
avventurarsi nel grande, inesplorato ed elettrizzante mondo di
Internet, che potrebbe anche non resistere al tocco non proprio
leggero di Ralph. Insieme alla sua compagna di avventure Vanellope
von Schweetz, Ralph dovrà rischiare tutto viaggiando per il World
Wide Web alla ricerca di un pezzo di ricambio necessario a salvare
“Sugar Rush”, il videogioco di Vanellope. Finiti in una situazione
fuori dalla loro portata, Ralph e Vanellope dovranno fare
affidamento sui cittadini di Internet per trovare la giusta
direzione.