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Jennifer Lawrence e “l’incidente” con Emma Stone dopo i Golden Globes

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Che succede se la tua amica con cui dovevi andare ad un party ti dà buca all’ultimo minuto? Provate a chiederlo a Jennifer Lawrence, che domenica sera avrebbe dovuto accompagnare Emma Stone ad una festa dopo la cerimonia dei Golden Globes (dove la Stone era nominata nella categoria Miglior Attrice in una Commedia) e che, come potete vedere nel video qui sotto, si è ritrovata a casa con il viso truccato a metà.

Mi hai detto che ero la tua compagna per il party dei Golden Globes, così ho preso i biglietti, ho affittato una macchina ed ero a metà del mio processo glam quando mi hai chiamata per dirmi che non volevi più andarci“.

Golden Globes 2018: tutti i vincitori della 75° edizione

Nel video, pubblicato dalla Lawrence sul suo profilo Facebook ufficiale, l’attrice parla direttamente con la responsabile dell'”incidente” Emma Stone: “Volevi venire a casa mia, allora ho mandato a casa il mio team di truccatrici ed ecco il risultato“.

Le due sono ottime amiche da quando, qualche anno fa, Woody Harrelson le aveva fatte conoscere e da allora sembrano inseparabili. “Ci siamo scritte ogni giorno per un anno“, hanno raccontato in un’intervista, “E abbiamo anche uno stalker in comune!“.

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The Batman: Gary Oldman vorrebbe Joaquin Phoenix

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Poche ore fa abbiamo riportato delle dichiarazioni di Matt Reeves in merito a The Batman, secondo cui la storia sarebbe pronta, ma la sceneggiatura del film ancora no.

Adesso torniamo a parlare del film grazie alle dichiarazioni di un illustre ex: Gary Oldman. L’attore, che ha interpretato il Commissario Gordon nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, ha espresso la sua preferenza in merito a un nuovo interprete del Crociato di Gotham.

Parlando con TooFab l’attore, reduce da una magnifica vittoria ai Golden Globes per la sua interpretazione di Winston Churchill ne L’Ora Più Buia, ha dichiarato che gli piacerebbe vedere Joaquin Phoenix nel ruolo di Batman al posto di Ben Affleck.

Oldman ha dichiarato: “Mi piacerebbe vedere qualcuno come Joaquin Phoenix nel ruolo. Non intendo mancare di rispetto a Ben Affleck, penso sia tutto legato a chi è al timone del progetto.”

Phoenix era già in lizza per il ruolo di Doctor Strange per i Marvel Studios, ruolo andato poi a Benedict Cumberbatch, mentre Ben Affleck non è ancora stato dismesso da ruolo che ha già interpretato in tre film.

The Batman: 5 storie che vorremmo vedere nel DC Extended Universe

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The Batman sarà prodotto da Ben Affleck Geoff Johns che firmano anche la sceneggiatura. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke. Alla regia Matt Reeves.

Avengers: Infinity War, per Chris Hemsworth non ci sono spoiler nel trailer

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Dopo la fine delle riprese di Avengers 4, Chris Hemsworth è tornato a parlare del suo futuro nel MCU e del contratto in scadenza, ma sono altrettanto interessanti le recenti dichiarazioni in merito al trailer di Avengers: Infinity War, il prossimo film che lo vedrà fra i protagonisti insieme agli altri vendicatori. Per l’attore di Thor: Ragnarok infatti, il footage montato non svelerebbe nulla di importante ai fini della trama:

Di sicuro il trailer non contiene spoiler, perché ricordo di averlo guardato e pensato che non dicesse abbastanza al pubblico. Poi ho parlato con Joe Russo – uno dei due registi – e mi ha detto che non c’è bisogno di svelare qualcosa, perché non è ciò che i fan vogliono“.

Avengers: Infinity War, “il meglio deve ancora venire” secondo RDJ

Ciò nonostante, il trailer è diventato il più visto nella storia dopo sole 24 ore dal suo rilascio in rete, una prova del fatto che non è importante cosa le immagini possano o non possano raccontare della trama, quanto invece accontentare l’euforia e l’attesa degli appassionati.

Vi ricordiamo che Avengers: Infinity War è stato diretto da Anthony e Joe Russo e arriverà nei nostri cinema il 25 aprile 2018. Di seguito la sinossi del film.

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Chris Hemsworth: il futuro di Thor dopo Avengers 4 e il desiderio di lavorare con Wolverinwe

Fonte: CBM

Black Panther: uscirà un formato speciale per le proiezioni in IMAX

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Le prime immagini di Black Panther hanno rivelato che il film di Ryan Coogler, in arrivo a Febbraio, avrà trai protagonisti lo stesso stato del Wakanda, una nazione mitica, selvaggia e allo stesso tempo ultra-tecnologica.

Per dare la massima resa di questa ambientazione, e per dare giustizia alle mozzafiato sequenze d’azione, il regista ha realizzato una formattazione speciale del film per lo schermo IMAX, una versione che permetterà allo spettatore di vedere il 26% in più delle immagini del film.

Su Twitter, l’account ufficiale IMAX fa l’annuncio in concomitanza delle aperture delle prevendite per il Nord America.

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, Jude Law conosce tutti i segreti di Silente

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Jude Law ha dato un tocco di magia alla sua carriera, entrando a far parte del cast di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald nell’importante ruolo del giovane Albus Silente.

L’attore, reduce da una nomination ai Golden Globes per The Young Pope, ha partecipato all’evento di Los Angeles e ha parlato con ET del suo ruolo e di come si è preparato a interpretare il mago più famoso, dopo Harry Potter, della moderna cultura pop.

A quanto pare, Law ha avuto il privilegio di raccogliere informazioni dalla fonte diretta, J.K. Rowling in persona: “Sapete cosa ho fatto? Mi sono seduto a un tavolo con J.K. Rowling, e ho ascoltato le sue straordinarie parole di saggezza. Lei è stata abbastanza gentile da condividere con me l’intera storia e le sue future speranze per questa giovane versione di Silente, e questo ha disegnato il mio percorso. Ho semplicemente seguito quello che ha detto lei.”

Sembra quindi che l’attore inglese sia al corrente di tutto ciò che serve per dare giustizia al personaggio sul grande schermo, in questa nuova, giovane versione.

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwaldfirst look

In uscita il 15 novembre 2018, il film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp.

Alla fine del primo film, il potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.

Per sventare i piani di Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più frammentato.

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Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

Shazam!: Zachary Levi sogna un cameo di Wonder Woman

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Shazam!: Zachary Levi sogna un cameo di Wonder Woman

Mentre la Warner Bros. è al lavoro sulla pre-produzione del film, il protagonista di Shazam! Zachary Levi ha avuto modo di parlare delle sue previsioni e di quale supereroe vorrebbe incontrare nel cinecomic DC che sarà diretto da David F. Sandberg (Annabelle: Creation). Sembra proprio che l’attore abbia un’unica preferenza: Wonder Woman, o almeno è ciò che si evince dalle sue parole.

Vorrei lei perché è straordinaria. Certo, un qualsiasi altro cameo di un supereroe DC sarebbe grandioso, ma Gal Gadot è la mia preferita. Ha un tale fascino, è forte, è una mamma, è stata nell’esercito israeliano…Sarebbe bello vedere il giovane Billy Batson interagire con Wonder Woman che è una meravigliosa amazzone“.

Shazam!: il regista si difende dalle critiche

Le riprese di Shazam! partiranno tra un mese ad Atlanta, con Levi già confermato nel cast insieme ad Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Cooper Andrews e Faithe Herman. Nessun dettaglio sulla trama ufficiale del film è ancora trapelata e un cameo di Wonder Woman, a questo punto della produzione, appare davvero un’idea lontanissima. Ma staremo a vedere.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e dovrebbe essere pronto per debuttare al cinema nell’aprile 2019.

Fonte: Cinemablend

Spider-Man, un concept inutilizzato del costume omaggia Ben Reilly

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Ryan Meinerding ha condiviso un nuovo concept dedicato a Spider-Man, in cui possiamo vedere un look alternativo che l’Uomo Ragno avrebbe potuto avere nella sua breve apparizione in Captain America: Civil War.

Nella didascalia al concept, Meinerding ha specificato che il disegno è stato realizzato con lo scopo di porgere un omaggio al look dello Spider-Man di Ben Reilly, che è stato realizzato da Mark Bagley per i fumetti.

Ecco il concept:

Naturalmente, come ben sappiamo, il costume di Spidey di Civil War è stato poi realizzato secondo un design più classico, cosa che ha poi permesso uno sviluppo del costume del personaggio in Avengers: Infinity War, dove, stando al trailer, potremo vedere in azione Iron Spider, lo stesso presentatoci alla fine di Spider-Man: Homecoming.

Per quanto riguarda il personaggio, lo rivedremo, sempre interpretato da Tom Holland, in Infinity War, mentre dovremo aspettare il 2019 per vedere il sequel di Spider-Man: Homecoming, già in pre-produzione.

Spider-Man: Homecoming sequel, riprese a Giugno

Del film sappiamo ancora poco, tranne che Jon Watts tornerà alla regia e Holland a interpretare il protagonista. Inoltre sappiamo che si sta cercando un’attrice europea che dovrebbe interpretare Gwen Stacy.

Black Panther: lunga vita al re nel nuovo trailer

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Black Panther: lunga vita al re nel nuovo trailer

È stato diffuso un nuovo trailer di Black Panther in cui si inneggia “lunga vita al re”. Si tratta ovviamente di T’Challa, erede al trono di Wakanda dopo la morte (vista in Captain America: Civil War) di T’Chaka.

Ecco il trailer:

Black Panther trailer ufficiale

CORRELATI:

Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Fonte: Marvel Entertainment

Gal Gadot commenta il suo futuro come Wonder Woman

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A differenza degli altri film CD Comcis fino a questo momento arrivati al cinema, Wonder Woman ha avuto un discreto successo, anche da parte del pubblico che ha cominciato ad amare Gal Gadot, nonostante le iniziali critiche in merito alla sua scelta per interpretare Diana Prince.

Parlando con Entertainment Weekly , l’attrice ha spiegato come si è sentita a raccontare una Wonder Woman che passa da un film in solitaria a uno in cui è parte di un gruppo.

“Quando ho cominciato a girare Justice League era letteralmente il giorno dopo in cui ho finito le riprese di Wonder Woman. Quindi per me è stato lo stesso, ma allo stesso tempo differente, ed è stato molto bello dividere la scena con il gruppo, e tornare a lavorare con alcuni di loro. Molto divertente. Naturalmente non si trattava di Wonder Woman; in questo caso era di supporto alla storia più grande. Sono molto eccitata ora di tornare a lavorare per Wonder Woman 2.”

In merito al futuro del personaggio, Gal Gadot ha detto: “A parte ciò che ha fatto Lynda Carter in tv, questo personaggio non è mai stato davvero raccontato sul grande schermo, l’abbiamo vista solo nella sua storia di origini. Ma c’è così tanto da esplorare con un personaggio che ha un’eredità di 75 anni, c’è così tanto materiale e così tanti modi per raccontarlo che sono completamente assorbita.”

In merito a quanto altro tempo la vedremo nei panni di Wonder Woman, Gal è stata onesta dicendo: “Penso che nel momento in cui sono lì, e sentirò il desiderio di andare avanti, allora lascerò il ruolo. Per adesso non so quanto continuerò.”

Leggi la nostra recensione di Wonder Woman con Gal Gadot

Patty Jenkins tornerà alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema l’1 novembre 2019.

Ant-Man: è già in previsione una trilogia

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Ant-Man: è già in previsione una trilogia

Michael Pena, che in Ant-Man ha interpretato il divertentissimo Luis, amico di Scott Lang (Paul Rudd), sembra aver confermato che la Marvel ha già in mente una trilogia per il personaggio arrivato sul grande schermo nel 2016.

“Ne abbiamo parlato dal primo giorno – ha dichiarato Pena – Si tratta di un club completamente nuovo in cui essere, quello del Marvel Universe. Non so se mi useranno nel terzo film, ancora non lo so, ma è bello lasciare un piccolo segno in questo universo, è un bel club, i ragazzi guidano uno studio vincente.”

Sulla sua eventuale presenza in Infinity War, Pena ha replicato: “Non ho mai lavorato con nessun altro del Marvel Cinematic Universe. Ho lavorato con Paul ed Evangeline Lilly, e Michael Douglas, che è comunque una bella lista.”

Su quello che dovremmo aspettarci da lui nel secondo film, ha detto: “Non posso dire nulla ma credo che siano bravi ragazzi, lo sono sempre stati e immagino lo rimarranno. Devo rimanere molto vago, generale, ma credo che riguardi il sogno Americano e il fare del proprio meglio con se stessi. Luis ama quel mondo, e tutti conoscono Tony Stark. Sta cercando di migliorare la sua vita. È il miglior modo per dirlo.”

Ant-Man and the Wasp: terminate le riprese dopo soli tre mesi

CORRELATI:

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Fonte

Jennifer Lawrence diventa un’assassina nel trailer di Red Sparrow

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Ecco il secondo trailer di Red Sparrow, in cui Jennifer Lawrence diventa un’assassina. L’attrice premio Oscar è diretta da Francis Lawrence.

In italiano:

Francis Lawrence, che ha già diretto l’attrice premio Oscar omonima in tre dei quattro film della saga di Hunger Games, dirige su un film basato sull’omonimo romanzo di Jason Matthews. 

Red Sparrow, dal romanzo di Jason Matthews

La data d’uscita di Red Sparrow è il 10 novembre 2017. La sceneggiatura è firmata da Justin Haythe che ha rimaneggiato uno script precedentemente realizzato di Eric Warren Singer.

Il libro è ambientato in Russia ai nostri giorni, dove una giovane donna, che fa parte della sezione burocratica dei servizi segreti, che si sposta nella sezione operativa e diventa un passero (Sparrow del titolo), un’infiltrata nella CIA.

Jennifer Lawrence è una spia esperta di seduzione in Red Sparrow

The Batman: Matt Reeves ha una storia ma non una sceneggiatura

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Continuano a essere vaghe le notizie in merito a The Batman, il film standalone per l’Uomo Pipistrello, che sarà diretto da Matt Reeves.

In occasione della Q&A With Jeff Goldsmith, il regista ha però aggiornato il pubblico in merito allo stato della storia del film, spiegando: “Sto delineando. La storia è pronta, funziona, e sto delineando tutto.”

L’affermazione lascia immaginare che mentre la storia è pianificata, sembra che manchi ancora una sceneggiatura, il che vuol dire che lo script precedente è stato completamente cestinato.

The Batman: 5 storie che vorremmo vedere nel DC Extended Universe

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The Batman sarà prodotto da Ben Affleck Geoff Johns che firmano anche la sceneggiatura. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke. Alla regia Matt Reeves.

Golden Globes 2018: i ritratti dei vincitori

Ecco i ritratti dei vincitori dei Golden Globes 2018, realizzati per la Hollywood Foreign Press Association dalla fotografa Ramona Rosales.

– Golden Globes 2018: la notte delle women in black, tante conferme e nessuna sorpresa

– Golden Globes 2018foto dal red carpet della 75° edizione

15 cinecomic cancellati per ragioni assurde

15 cinecomic cancellati per ragioni assurde

Il genere dei cinecomic ha radici profonde nella storia dell’intrattenimento americano che risalgono agli anni Quaranta, con una serie di produzioni rivolte soprattutto ad un pubblico giovane che si sono poi evolute nella forma che conosciamo oggi. Dopo una prima fase di assestamento dal 1978 al 1999, il film di supereroi si è affermato come realtà assoluta dal grande potere economico, stabilendosi puntualmente in cima al box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del Marvel Cinematic Universe e del DC Universe (i due colossi dell’intrattenimento supereroistico attuale).

Eppure ci sono diversi titoli e progetti lasciati nel cassetto dei desideri di registi, attori e, ovviamente, fan, che ScreenRant ha raccolto in una lista di 15 cinecomic mai realizzati. Ecco quali sono:

Batman 3 di Tim Burton

Il terzo e mai realizzato capitolo di Batman firmato da Tim Burton resta tra i progetti più ambiti e desiderabili di tutti. Giudicato fin troppo dark per vendere giocattoli e quant’altro, il film venne interrotto per dare spazio ad una versione più commerciale del perdonaggio.

Spider-Man 4 di Sam Raimi

Dopo Spider-Man 3 Sam Raimi avrebbe accettato di tornare per un altro film del franchise, con una trama abbastanza tradizionale e nuove aggiunte al cast originale (come John Malkovich e Anne Hathaway). Non convinti del progetto in sè, gli studios lasciarono in sospeso tutto quanto, e solo successivamente si decise di riavviare la sorte di Spider-Man al cinema con The Amazing Spider-Man.

Green Arrow: Escape From Supermax

L’arrivo di Freccia Verde in tv, con la serie targata CW, ha allontanato la possibilità di vedere presto al cinema il personaggio, eppure esisterebbe uno script basato sulla trilogia Blade and Dark Knight e curato da David S. Goyer che sembrerebbe interessante.

X-Men Origins: Magneto

Che futuro attende gli X-Men dopo Dark Phoenix? Cosa ne sarà dei mutanti dopo l’accordo tra Disney e Fox? Verranno realizzati altri spin-off sui singoli personaggi? Tra questi, uno dei desiderabili è proprio quello sulle origini di Magneto, interpretato nelle trilogie da Ian McKellen e Michael Fassbender.

The Sinister Six

2014, la Sony fa uscire The Amazing Spider-Man 2 lasciando sui titoli di coda una scena che lasciava intendere il futuro del franchise legato ai Sinistri Sei. Come avrete visto, Spider-Man è tornato nelle mani dei Marvel Studios, mentre i villain dei fumetti sono oggi protagonisti di attesi spin-off (il primo è Venom con Tom Hardy), dunque potremmo aspettarci anche un film sui Sinistri Sei. Niente è ancora confermato.

Doctor Strange di Wes Craven

Da Doctor Mordrid a Doctor Strange, il progetto legato al personaggio dei fumetti Marvel doveva essere realizzato da Wes Craven all’inizio degli anni Novanta. Il regista si era poi spostato su altri lavori, lasciando in sospeso il cinecomic per occuparsi di franchise come Nightmare.

She-Hulk

Verso la fine degli anni Ottanta il regista di b-movie King Larry Cohen aveva iniziato a lavorare sul progetto di She-Hulk, potenzialmente trasformabile in una serie tv come L’incredibile Hulk. Non se ne fece più nulla.

Iron Man di Stuart Gordon

Altro progetto risalente agli anni Novanta mai realizzato, quello su Iron Man con la regia di Stuart Gordon e un’idea inedita di Tony Stark come moderno Howard Hughes depresso e ritiratosi dalla vita da supereroe. All’epoca la Marvel doveva fare i conti con la bancarotta, così decise di allontanare ogni ipotesi di realizzazione del film.

Silver Surfer

Dopo l’uscita del primo Fantastici 4, la Marvel era pronta a realizzare un film su Silver Surfer, idea successivamente naufragata nel sequel Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer. 

Spider-Man di James Cameron

Diversi anni fa James Cameron aveva tra le mani uno script su Spider-Man (incredibile ma vero), ovviamente mai trasformato in un film e incentrato su un Peter Parker adolescente. Ad interpretarlo, così si vociferava, sarebbe arrivato nientemeno che Leonardo DiCaprio.

Catwoman di Tim Burton

Dopo aver diretto i film su Batman, Tim Burton sembrava pronto ad affrontare un cinecomic dedicato a Catwoman con Michelle Pfeiffer nel ruolo della protagonista.  Preoccupati dal tono che avrebbe assunto, i vertici della Warner Bros. hanno continuato a rimandare la produzione finchè nel 2004 è uscito nelle sale Catwoman con Halle Berry, una sorta di riavvio del personaggio che abbandonava la continuity di Burton.

Dazzler

Musicista di giorno, supereroina di notte, Dazzler era tra i papabili progetti da portare sul grande schermo grazie alle atmosfere anni Settanta e il fascino retrò di un personaggio poco noto al pubblico.

Wonder Woman di Joss Whedon

Joss Whedon, alla regia dei primi due Avengers e prossimo regista di Batgirl, avrebbe dovuto dirigere anni fa un film su Wonder Woman (poi affidato, come sapete, a Patty Jenkins). Cosa è andato storto? Problemi sulla sceneggiatura, a quanto pare, con la Warner Bros. che continuava a rigettare ogni idea di Whedon, tra l’altro accusato dalla ex moglie di essere un falso femminista.

Superman Lives

Grazie a The Death of Superman Lives: What Happened?, il documentario sulla realizzazione (che non ha portato ad alcun film) del cinecomic con Nicolas Cage nei panni di Superman, abbiamo avuto un assaggio di ciò che avrebbe potuto essere, magari nelle mani di Tim Burton e Kevin Smith. Purtroppo il progetto non ha trovato seguito per ragioni ancora ignote.

Justice League: Mortal

Il progetto di George Miller legato a Justice League stava quasi per concretizzarsi quando la produzione ha deciso di annullare tutto dopo una serie di sventure, come la morte del costumista o il continuo rimando delle riprese che non coincideva con gli impegni degli attori. A detta di molti lo script era quanto di più fedele ai fumetti, ma la Warner Bros. ha preferito focalizzarsi sugli standalone dei personaggi singoli.

 

Golden Globes 2018: la notte delle women in black, tante conferme e nessuna sorpresa

Il nero come segno di protesta, il tappeto rosso orfano del colore, i discorsi pieni di rabbia e passione, poi i premi, le conferme, le sorprese, qualche delusione sparsa, tutto è stato inghiottito nel cuore della notte (ore 5 della mattina in Italia) al termine della cerimonia dei Golden Globes 2018.

Un evento mai come quest’anno caratterizzato dalla responsabilità politica e dai messaggi contro quel potere maschile che ha governato l’industria cinematografica – e non solo – sopprimendo la controparte femminile; ecco spiegata allora la scelta, delle attrici, di indossare solo abiti neri, l’assenza (finalmente!) di domande sciocche dal red carpet (“Cosa indossi stasera?”), la solidarietà collettiva opposta agli abusi sessuali, alle molestie, alle ingiustizie di ogni tipo.

“Il tempo è scaduto”, ha tuonato Oprah sul palco mentre riceveva il Cecil B. DeMille Award, una nuova pagina di storia sociale è stata scritta, e questi Golden Globes non fanno che ribadire la portata del movimento e la sua influenza, inevitabile, sulla direzione intrapresa dalla Hollywood Foreign Press nell’assegnazione dei premi. Ma procediamo con ordine.

Golden Globes 2018: tutti i vincitori della 75° edizione

Big Little Lies: la regina del piccolo schermo

Il prodotto televisivo che meglio cavalca il risveglio femminile-femminista dell’ultimo anno appartiene alla scuderia HBO – garanzia di qualità e di una certa libertà creativa – e ha praticamente spazzato via la concorrenza nella categoria miniserie dei Golden Globes 2018, vincendo quattro premi (Miglior Attrice Protagonista, Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Miniserie Drammatica).

Il “caso” della stagione appena trascorsa è la realizzazione di un progetto collettivo, nato dall’intuito imprenditoriale di Reese Witherspoon e dal coinvolgimento dell’amica Nicole Kidman (lei che nel 2017 avrebbe meritato una maggiore attenzione per la prova ne L’Inganno di Sofia Coppola, ma tant’è…) e incanala tutti i discorsi sollevati dopo lo scandalo Weinstein, ma va anche oltre i confini dell’industria dello spettacolo, tra le mura domestiche dove si consumano le violenze sulle donne, con un tempismo perfetto.

Non stupisce affatto l’entusiasmo scatenatosi attorno a Big Little Lies, che pure rimarrà un episodio degno di lode nel panorama televisivo (per il magnifico affiatamento del cast e la densità delle interpretazioni, la messa in scena e la regia di Jean Marc Vallée), come non è da sottovalutare l’impegno emotivo e sociale che permea la produzione; tuttavia questo sembra aver prevalso in maniera indiscutibile sulla concorrenza che invece della politica ha preferito altre strade. E in tempi come questi, è davvero difficile capire se il valore oggettivo possa essere oscurato dalla portata sociale. Visto l’andamento dei premi, la risposta è piuttosto chiara.

Golden Globes 2018: foto dal red carpet della 75° edizione

Mostri americani e giovani speranze: la sconfitta di I, Tonya e il trionfo di Lady Bird

Passiamo al nostro argomento favorito della serata, il confronto che più attendevamo con curiosità, trattandosi di due piccole produzioni entrambe “guidate” da una figura femminile molto forte. Stiamo parlando di Lady Bird, l’acclamata opera prima di Greta Gerwig e I, Tonya, atipico biopic dedicato alla pattinatrice olimpica Tonya Harding, pellicole lontane per intenzioni, genere e carattere cinematografico purtroppo finite nella stessa, già contraddittoria, categoria (quella della Commedia o Musical).

Ironia e dramma si fanno spazio tra le sceneggiature della Gerwig, da una parte, e di Steven Rogers dall’altra, mettendo sotto i riflettori storie di vere underdog, che in un’ottica generale di grandi titoli e anziana concorrenza sono parse le cose migliori della serata (e forse dell’intera stagione).

È però il dolce-amaro coming of age della Gerwig a dominare i premi: Miglior Commedia e Miglior Attrice Protagonista in una Commedia (Saoirse Ronan), praticamente sfilandoli dalla tasca di Margot Robbie e compagni. La stampa americana ha adorato Lady Bird, ma ha anche saputo apprezzare le oggettive potenzialità di I, Tonya, film scorretto, politicamente schierato, “uncomfortable” direbbero loro, ovvero scomodo. Forse troppo. E questo dice molto della difficoltà perpetua, di generazione in generazione di critici, di accettare il contraddittorio. L’America non è (ancora) pronta per premiare una pellicola come I, Tonya, come non è pronta per premiare chi le ride in faccia confessando la verità.

La vendetta della periferia sulla favola e il romanticismo: Three Billboards Outside Ebbing, Missouri batte The Shape of Water

L’altro grande scontro di questa edizione dei Golden Globes vedeva protagonisti The Shape of Water, ultima opera di Guillermo Del Toro già Leone D’oro a Venezia, e Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh.

L’amore puro che combatte barriere fisiche e sociali opposto al racconto di una vendetta personale e di un’acredine tutta femminile, sono stati i concorrenti in lizza per i premi più ambiti nella categoria Film Drammatico, portati a casa – tutti tranne uno – dalla pellicola di McDonagh; a Del Toro non resta che il riconoscimento alla Regia, in una cinquina che quest’anno non ha riservato sorprese.

Ciò che stupisce in effetti è l’assoluto disinteressamento dell’Hollywood Foreign Press nei confronti di The Shape Of Water, che seppure insignito del numero più alto di nomination, ha guadagnato prevedibilmente il premio che da diversi anni viene assegnato a filmaker messicani (vedi Alfonso Cuaron e Alejandro Gonzalez Inarritu). Così, tanto per alimentare i dubbi, sembra che dietro queste decisioni ci sia soltanto l’idea di un’integrazione, di un cinema americano che accoglie artisti stranieri, ma che poi di fatto non è mai in grado di sostenere pienamente. Ci voleva coraggio, quello che la Mostra di Venezia ha dimostrato, a premiare come Miglior Dramma un film di genere, anzi, un film di mostri che nasconde al suo interno un’infinità di discussioni etiche, sociali, culturali e politiche.

Di questi Golden Globes ci porteremo il ricordo di Frances McDormand, leonessa sul palco mentre riceve il suo meritatissimo premio, la fierezza di Allison Janney, la purezza di Saoirse Ronan che saluta la mamma in collegamento telefonico, l’emozione di Greta Gerwig che ringrazia Sacramento, ma anche la rivincita delle seconde linee, Sam Rockwell splendido cowboy e James Franco. Nemmeno la conduzione di Seth Meyers, tra alti e bassi, il monologo-sermone di Oprah e i riferimenti agli scandali sessuali di Hollywood potranno mai offuscare la bellezza offerta da tutti questi interpreti del cinema, dell’arte, e della vita.

Annientamento: Alex Garland non è interessato ai sequel

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Annientamento: Alex Garland non è interessato ai sequel

Nonostante il nuovo film di Alex Garland, Annientamento (qui il trailer), sia l’adattamento del primo romanzo di una trilogia, il regista non ha pianificato ancora nessun sequel per la storia che vedrà protagonista Natalie Portman.

Parlando con Coming Soon Garland ha dichiarato: “Non ho piani, non li ho mai. Quando ho scritto la sceneggiatura, ed eravamo nel cuore del processo per cominciare le riprese, Jeff (VanderMeer, autore della trilogia) stava ancora scrivendo il secondo e terzo capitolo. Ho letto la bozza del primo romanzo, non era stato ancora pubblicato, e non ho pensato che ci fossero altri due libri, non mi interessa l’idea di altre persone che lavorano a questo franchise. 

Non giudico, va bene, ma è qualcosa che non sono interessato a fare. Quello di cui parlo va da quello che ho raccontato in Ex Machina e in Annientamento, in Non Lasciarmi e in Dredd, o un 28 Giorni Dopo a Sunshine, I non voglio passare altro tempo nello stesso mondo in cui sono stato per tre anni. Voglio fare altro, quindi l’idea dei sequel non mi interessa nemmeno un po’. Non ne ho avuto nessun desiderio, senza disprezza nessuno che vuole realizzare la trilogia di Jeff o altro. Parlo da un punto di vista personale.”

Nel cast con Natalie Portman ci sono anche Oscar Isaac, Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez e Tessa Thompson.

Natalie Portman nella prima foto di Annihilation

Il romanzo è il primo della trilogia nota con il nome di Southern Reach composta dai romanzi Annihilation, Authority, e Acceptance.

La storia del romanzo ruota intorno a una biologa (Natalie Portman) in cerca di risposte in seguito alla tragica scomparsa del marito volontario per una spedizione governativa. Quello che scopre è una primigenia zona selvaggia e una misteriosa forza oscura.

X-Men: i produttori del franchise non vedono l’ora di lavorare con Kevin Feige

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I produttori del franchise degli X-Men alla Fox non vedono l’ora di partecipare alla produzione di un film sui mutanti Marvel in compagnia di Kevin Feige.

Ecco quanto ha dichiarato Lauren Shuler Donner, produttrice anche della serie tv The Gifted, che durante un’intervista con Rotten Tomatoes, ha espresso il suo essere elettrizzata all’idea di collaborare con Feige in futuro.

“Bisogna aspettare ancora 18 mesi, quindi chissà. Per me, penso che Bob Iger sia uno degli uomini più svegli in giro. Un vecchio amico di Alan Horn. Kevin Feige è stato un mio interno e assistente e poi mio produttore associato con gli X-Men. Io e Kevin abbiamo cominciato insieme con gli X-Men, quindi, se dovessi di nuovo lavorare con lui, ne sarei molto felice.”

Marvel: Disney rimugina sugli X-Men, ma la decisione spetta a Kevin Feige

Chiaramente l’accordo Fox-Disney deve essere ultimato e perfezionato, ma si sa che la Marvel ha dei piani in serbo per i mutanti.

Intanto, quest’anno si aspettano almeno tre film della “vecchia” Fox: Deadpool 2, che mira a confermare il grande successo del primo film con Ryan Reynolds; The New Mutants, un nuovo approccio ai mutanti, un teen movie in chiave horror; chiude il terzetto X-Men: Dark Phoenix, che prosegue invece il canone classico del franchise.

Box Office ITA: Jumanji vince il weekend dell’Epifania

Box Office ITA: Jumanji vince il weekend dell’Epifania

Nel fine settimana dell’Epifania, Jumanji trionfa al box office italiano, seguito da Coco e Come un gatto in tangenziale.

box office

Si chiude il periodo delle Feste con il fine settimana dell’Epifania, che vede Jumanji – Benvenuti nella Giungla trionfare al box office italiano con 3,1 milioni di euro. Uscito a Capodanno, il film con Dwayne Johnson è già a quota 5,6 milioni di euro.

Coco scivola in seconda posizione con 2,6 milioni di euro e sfiora il tetto degli 8 milioni complessivi alla sua seconda settimana di programmazione.

Come un gatto in tangenziale regge al terzo posto con 2,5 milioni, arrivando  a quota 6,4 milioni.

Wonder replica l’incasso dello scorso weekend con 1,9 milioni e arriva a ben 8,9 milioni di euro.

Ottima tenuta per Napoli velata, che incassa 1,4 milioni al suo secondo fine settimana per un globale di 4,2 milioni.

Tutti i soldi del mondo apre al sesto posto con 1,2 milioni di euro e un’ottima media per sala pari a quattromila euro.

Esordio sottotono per Il Ragazzo Invisibile: Seconda generazione, che incassa 915.000 euro in circa 340 sale e registra una media di 2700 euro per sala.

Ferdinand scende in ottava posizione con 642.000 euro e giunge a quota 5,5 milioni, mentre Star Wars: Gli Ultimi Jedi raccoglie altri 598.000 euro e arriva alla bellezza di 14,6 milioni di euro.

Chiude la top10 Assassinio sull’Orient Express, che con altri 481.000 euro supera il tetto dei 14 milioni complessivi.

Avengers: Infinity War, “il meglio deve ancora venire” secondo RDJ

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Robert Downey Jr., superstar del Marvel Cinematic Universe e atteso in Avengers: Infinity War, ha dichiarato che “il meglio deve ancora venire”.

A didascalia della sua ultima condivisione su Instagram, una foto in cui l’attore “sorregge” il logo degli Avengers, RDJ ha chiesto ai fan del franchise se sono pronti a fare la loro parte, visto che lui lo sta ancora facendo: il meglio deve ancora venire.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Spawn: il reboot non sarà un film di supereroi

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Spawn: il reboot non sarà un film di supereroi

Durante il prossimo weekend, Todd McFarlane presenterà il panel del ACE Comic-Con che avrà come ospite d’onore Stan Lee. Durante un’intervista con AZ Central in merito ai suoi progetti e al suo lavoro, McFarlane ha spiegato che il suo nuovo adattamento di Spawn non dovrà essere considerato un film di supereroi.

“Abbiamo concluso la sceneggiatura, e stiamo lavorando al budget. Stiamo anche cominciando a scegliere gli attori… Sarà oscuro e pesante, serio, un film con un rating R. Non sarà un film di supereroi. Sarà un thriller soprannaturale, come un sacco di altri bei film inquietanti. L’unica cosa fantastica del film sarà Spawn, il resto sarà tutto ordinario, normale.”

Nel 1997, Spawn ha già avuto un adattamento cinematografico, diretto da Mark A.Z. Dippé. Si tratta della trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto creato da Todd McFarlane per la Image Comics. Dippé ha anche partecipato alla stesura della sceneggiatura, mentre McFarlane ha svolto il ruolo di produttore esecutivo.

Tra gli interpreti si ricordano Michael Jai White nel ruolo di Al Simmons/Spawn, John Leguizamo nella parte del Clown/Violator e Melinda Clarke in quella di Jessica Priest.

Batgirl: una nuova candidata per il film di Joss Whedon

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Batgirl: una nuova candidata per il film di Joss Whedon

Dopo l’ingresso nel DC Universe dalla porta principale, con il lavoro a Justice League, Joss Whedon si deve mettere a lavoro su Batgirl, il prossimo progetto a cui lavorerà per la Warner Bros.

Il regista e sceneggiatore non ha ancora scelto l’attrice che interpreterà Barbara Gordon, ma non gli mancano certo le candidate, lunga lista a cui si aggiunge adesso un altro nome.

Lindsay Lohan ha esternato su Twitter la sua volontà di interpretare l’eroina dalla chioma rossa, chiedendo ai suoi follower un parere su un eventuale casting.

Sembra decisamente improbabile che la scelta di Whedon ricada sull’ex bambina prodigio di casa Disney, ma questo non ha fermato la Lohan dal fare la sua proposta.

Batgirl: Joss Whedon scriverà, dirigerà e produrrà il film alla WB

Sembra che nel film ci sarà spazio per altri personaggi di Gotham. Ci aspettiamo quindi di vedere il Commissario Gordon, o magari Batman, o addirittura il Joker e Harley Quinn.

La sceneggiatura sarà ispirata a New 52 di Gail Simone, uscito nel 2011. Il film sarà scritto, diretto e prodotto da Joss Whedon.

Ridley Scott ha un’idea per un nuovo sequel di Blade Runner

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Ridley Scott ha un’idea per un nuovo sequel di Blade Runner

Ridley Scott è al cinema con Tutti i Soldi del Mondo, film che racconta il rapimento di Paul Getty III, vicenda di cronaca che risale al 1973 e che ha tenuto con il fiato sospeso l’opinione pubblica.

Il regista è reduce da un anno molto impegnativo, che oltre al lavoro con Tutti i Soldi del Mondo lo ha visto impegnato anche nella produzione di Blade Runner 2049, sequel del suo film del 1982 che ha diretto Denis Villeneuve.

Parlando con Digital Spy, Scott ha spiegato che la storia dei cacciatori di Replicanti non si è ancora chiusa, e che ha altre idee che potrebbe sviluppare in futuro.

“Credo che ci possa essere un’altra storia. Ne ho un’altra pronta per essere sviluppata, quindi c’è sicuramente qualcosa che deve essere fatto.”

Blade Runner 2049: il regista Denis Villeneuve presenta alcune scene a Roma

Di seguito la sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepolto che potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”

Di quando Denis Villeneuvecacciò” dal set Ridley Scott

Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie JamesHiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Blade Runner 2049: recensione del film con Ryan Gosling

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.

Chris Hemsworth: il futuro di Thor dopo Avengers 4 e il desiderio di lavorare con Wolverine

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Chris Hemsworth ha partecipato ai Golden Globes 2018, dove ha presentato uno dei premi assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association in coppia con Jessica Chastain.

Abbiamo visto l’attore in sala alla fine del 2017, in Thor: Ragnarok, e il personaggio tornerà sullo schermo per Avengers: Infinity War. Come i suoi colleghi del MCU, Robert Downey Jr. e Chris Evans, anche Hemsworth potrebbe dire addio al personaggio dopo Avengers 4, anche se sembra che l’attore abbia altri programmi.

Innanzitutto, Chris vorrebbe incrociare il martello del Dio del Tuono con gli artigli di adamantio di Wolverine: “Amo molto il personaggio, sapete cosa intendo? Amo anche Hugh Jackman, ma purtroppo è morto nell’ultimo film, giusto?”

In merito ad Avengers 4, le cui riprese Chris Hemsworth ha terminato pochi giorni fa, sembra che l’attore non voglia lasciar andare il personaggio.

“Ho appena finito di girare due giorni fa Avengers 4, e il mio contratto è finito. Il mio preesistente contratto è completo adesso, quindi adesso non so. Due o tre film fa ho detto ‘Okay, facciamone un altro paio’. Mi è piaciuto ma mi sono sentito un po’ vincolato… Ma dopo l’esperienza con Taika e dopo gli ultimi due Avengers, mi sembra che il personaggio sia stato reinventato e persino con questi altri due si evolve ancora, e in genere, dopo un franchise non hai questa possibilità. Quindi mi sento decisamente rinnovato ed eccitato, mi piacerebbe continuare.”

Rivedremo Chris Hemsworth nei panni di Thor in Avengers: Infinity War.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Venom: in arrivo il primo sguardo ufficiale al film

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Venom: in arrivo il primo sguardo ufficiale al film

Dopo aver diffuso in esclusiva il trailer di Slender ManIGN promette ai suoi lettori un lungo elenco di anteprime per tutto il mese di Gennaio 2018, proseguendo con Venom.

Il sito non ha specificato di che contenuto si tratterà, se sarà un trailer o la prima foto ufficiale di Tom Hardy nei panni di Eddie Brock, tuttavia possiamo aspettarci qualcosa di molto interessante entro la fine della settimana.

 

Venom: ecco il modello CGI per il simbionte

L’uscita di Venom è stata fissata al 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, inedite foto dal film di Rian Johnson

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Il sito disenystudiosawards.com ha diffuso nuove inedite immagini da Star Wars: Gli Ultimi Jedi, foto dal film che non abbiamo mai visto e che rappresentano alcuni dei momenti più emozionante dell’avventura di Rian Johnson.

Tra questi, spica senz’altro la battaglia nella sala del trono di Snoke tra Kylo Ren e Rey, da una parte, e la guardia pretoriana dall’altra:

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Golden Globes 2018: tutti i vincitori della 75° edizione

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Golden Globes 2018: tutti i vincitori della 75° edizione

Ecco tutti i vincitori dei Golden Globes 2018, la 75° edizione dei premi che la stampa estera assegna al meglio del cinema degli ultimi 12 mesi.

Golden Globes 2018 – i vincitori

  • PREMI PER IL CINEMA

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE

Lady Bird

MIGLIOR REGISTA

Guillermo Del Toro, The Shape Of Water

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO

Gary Oldman, Darkest Hour

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO

Frances McDormand, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

James Franco, The Disaster Artist

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

Saoirse Ronan, Lady Bird

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Coco

MIGLIOR FILM STRANIERO

In the Fade

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Sam Rockwell, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Allison Janney, I, Tonya

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri -Martin McDonagh

MIGLIORE COLONNA SONORA ORIGINALE

Alexander Desplat, The Shape of Water

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

“This Is Me”, The Greatest Showman

  • PREMI PER LA TELEVISIONE

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA

The Handmaid’s Tale

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA

Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA

Sterling K. Brown, This Is Us

MIGLIOR SERIE COMMEDIA O MUSICALE

The Marvelous Mrs. Maisel

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE COMMEDIA O MUSICALE

Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE COMMEDIA O MUSICALE

Aziz Ansari, Master of None

MIGLIOR MINISERIE O FILM PER LA TELEVISIONE

“Big Little Lies”

MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINI-SERIE O FILM PER LA TELEVISIONE

Nicole Kidman, Big Little Lies

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINI-SERIE O FILM PER LA TELEVISIONE

Ewan McGregor, “Fargo”

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE, MINI-SERIE O FILM PER LA TELEVISIONE

Laura Dern, Big Little Lies

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE, MINI-SERIE O FILM PER LA TELEVISIONE

Alexander Skarsgard, Big Little Lies

Golden Globes 2018foto dal red carpet

Golden Globes 2018: foto dal red carpet della 75° edizione

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Golden Globes 2018: foto dal red carpet della 75° edizione

Ecco tutti i look dal red carpet dei Golden Globes 2018. Le celebrazioni della 75° edizione del premio, che ancora una volta si svolge al Hilton Hotel di Beverly Hills, sono state caratterizzate dai total black, in occasione di Time’s Up, la protesta al femminile che sta coinvolgendo tutti i vertici di Hollywood.

Golden Globes 2018: chi vincerà? Chi vorremmo vincesse?

Golden Globes 2018: chi vincerà? Chi vorremmo vincesse?

Nella notte tra il 7 e l’8 Gennaio, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei settantacinquesimi Golden Globes 2018, i premi che la stampa estera in USA assegna a cinema e tv.

Di seguito vi proponiamo le previsioni di Cinefilos.it: da una parte c’è chi dovrebbe vincere, dall’altra chi invece vorremmo vincesse. Perché i premi, si sa, sono il più delle volte simbolici o rappresentativi di altro e non sempre sanciscono “il migliore”, ma al cuore cinematografico di ognuno non si comanda, per cui, di seguito ecco congetture, preferenze e qualche riflessione sui possibili vincitori.

Qui l’elenco di tutti i nominati ai Golden Globes 2018

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Perché vincerà Martin McDonagh: Con Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, il regista e sceneggiatore britannico ha adottato ancora un altro punto di vista sul genere umano, tratteggiando, all’interno di un dramma, personaggi complessi, divertenti e sofferenti, con cui lo spettatore non può fare a meno di simpatizzare. La sua agile penna ha conquistato il riconoscimento della Giuria di Venezia 74, conquisterà anche l’HFPA. In attesa degli Oscar.

Perché vorremmo vincesse Greta Gerwig: L’attrice alla sua prima regia, firma anche la sceneggiatura di un film piccolo e comune, che riesce però a racchiudere con grande intensità la verità di un periodo della vita, l’adolescenza, a cui tutti gli adulti sono sopravvissuti. Sarebbe un buon modo per celebrare un’artista ancora poco nota ma che sembra avere molto da dire.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Perché vincerà Allison Janney: Parliamoci chiaro: Allison Janney è un’attrice pazzesca, e lo è da sempre. Chi ha avuto la fortuna di vederla a teatro almeno una volta confermerà, ma anche il suo percorso cinematografico non conosce punti bassi. È arrivato il momento di riconoscere a questa incredibile artista il primo Golden Globe della carriera (per lei già sei nomination) e la sua performance in I, Tonya sarebbe l’occasione perfetta.

Perché vorremmo vincesse Laurie Metcalf: Non c’è recensione d’oltreoceano di Lady Bird che non abbia speso parole entusiaste per l’interpretazione di Laurie Metcalf. L’attrice, nella parte della madre di Saoirse Ronan, si è rivelata la scelta più azzeccata per il ruolo da parte di Greta Gerwig, in un film che non fa che incoraggiare le doti di un’artista spesso sottovalutata e poco conosciuta.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Perché vincerà Christopher Plummer: Hollywood ha bisogno delle sue certezze e delle sue giustificazioni, e probabilmente l’uomo che ha “salvato” il film di Scott dalla presenza di un attore denunciato per abusi sessuali (Kevin Spacey) deve essere premiato, per riconoscerne il valore morale (a differenza di quello dell’attore che si è travato a sostituire). Poco importerà se Plummer ha effettivamente consegnato al pubblico una delle sue migliori interpretazioni di carriera.

Perché vorremmo vincesse Sam Rockwell: Perché l’attore che si muove da tempo ai margini dello star system lo fa sempre con ruoli particolari, attenti e mai sul filo della banalità. In Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Rockwell mette a nudo la sua anima e coglie la possibilità, offertagli da un copione straordinario, di mettere a segno la sua migliore interpretazione.

MIGLIOR FILM STRANIERO

Perché vincerà The Square: L’arte vista con occhio diverso, a metà tra adorazione e profanazione, in un’opera, già premiata a Cannes, che esalta il gesto e il genio, con approccio brillante, ironico, inedito.

Perché vorremmo vincesse Loveless: Perché è un piccolo gioiello di regia, che racconta una vicenda dolorosa, giocando con gli spazi e i silenzi.

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Perché vincerà Coco: Perché la Pixar ha messo a segno un nuovo colpo vincente, un piccolo gioiello d’animazione, che parla di famiglia e ricordi e che, ancora una volta, allarga i confini etnici dei protagonisti del grande cinema.

Perché vorremmo che vincesse The Breadwinner: Come già detto, nell’anno della “rivincita delle donne” il film d’animazione dà ulteriore dignità a una storia di tenacia e sacrificio, in un luogo dove la libertà è negata.

MIGLIORE ATTRICE COMICA

Perché vincerà Margot Robbie: Quest’anno non ha davvero rivali. La giovane attrice australiana scoperta da Scorsese, ha messo a segno una serie di performance interessanti (e altre memorabili) ma in I, Tonya è semplicemente incredibile. Il suo ritratto folle, spietato ma anche sensibile della pattinatrice olimpica è quasi commovente e merita il premio.

Perché vorremmo vincesse Saoirse Ronan: La splendida irlandese dal nome impronunciabile è una delle interpreti più delicate e intelligenti del panorama hollywoodiano. Dopo la conferma di Brooklyn, è arrivata l’occasione della vita: il ruolo da protagonista nell’esordio alla regia di Greta Gerwig, commedia pura dai risvolti drammatici. Un passo indelebile di una carriera già meravigliosa che meriterebbe almeno un riconoscimento. Sarebbe inoltre divertente sentir pronunciare quasi sicuramente male il suo nome.

MIGLIOR ATTORE COMICO

Perché vincerà Hugh Jackman: Dopo anni in cui ha sfruttato la sua prestanza fisica, Jackman ha finalmente abbracciato la sua vera natura artistica e, dopo la bella performance in Les Misérables, torna al musical, in cui è il vero mattatore. È lui il più grande showman di Hollywood.

Perché vorremmo vincesse James Franco: La sua prolifica attività di regista, produttore, sceneggiatore e attore fanno spesso pensare che dietro a tutto questo indaffararsi non ci sia un vero talento. Eppure, con The Disaster Artist, Franco ha esorcizzato i suoi demoni, non ha tradito la sua natura “alternativa” e, come fondamentale, ha offerto la sua migliore interpretazione in carriera.

MIGLIOR ATTRICE DRAMMATICA

Perché vincerà Frances McDormand: Dopo un anno di rivoluzione per le donne, premiare la McDormand sarebbe una simbolica affermazione di un modello di donna dello spettacolo che ha sempre fondato la sua carriera su solide interpretazioni, lontananza dall’attenzione dei media, dai lustrini, una donna concreta, intelligente, che potrebbe rappresentare un ottimo modello per le generazioni a venire. Oltre naturalmente al fatto che in Tre Manifesti offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera.

Perché vorremmo vincesse Sally Hawkins: Perché con femminilità, dolcezza e gentilezza, Sally ha portato sullo schermo un personaggio poetico, interpretato per sottrazione, con sguardi, espressioni, gesti delicati, come se fosse una principessa delle fiabe antiche, tuttavia consapevole come una donna moderna che lotta per ciò che vuole e che ama.

MIGLIOR ATTORE DRAMMATICO

Perché vincerà Gary Oldman: Perché ha offerto, ne L’Ora più Buia, la performance della vita, dando corpo e spirito a una delle personalità più complesse dello scorso secolo. Il lavoro di make up e trasformazione fisica hanno fatto il resto. Gary Oldman fa rivivere Winston Churchill. L’HFPA ne terrà conto.

Perché vorremmo vincesse Daniel Day-Lewis: È la sua ultima interpretazione al cinema, salvo miracolosi ripensamenti. Per Paul Thomas Anderson è già stato Oscar come miglior attore con Il Petroliere, e siamo piuttosto certi che anche con Il Filo Nascosto Day-Lewis ci possa consegnare l’ennesima performance indimenticabile. Più una previsione sulla fiducia che altro, ma l’attore è quasi sempre una certezza.

MIGLIORE REGIA

Perché vincerà Guillermo del Toro: Dai tempi de La Spina del Diavolo, Guillermo del Toro ha dimostrato di sapere ciò che fa con la macchina da presa. In una categoria di giganti, quest’anno la spunterà (secondo noi) lui perché ha realizzato un film al meglio delle sue possibilità, riportando il cinema all’essenza: la narrazione, i personaggi, la luce.

Perché vorremmo vincesse Christopher Nolan: Perché nonostante le divisioni che sempre generano i suoi film, Dunkirk è la conferma che Nolan è diventato grande. Messe da parte le velleità artistiche e le frivolezze che hanno reso troppo difficili i suoi ultimi film, con questo racconto il regista britannico ha elevato all’ennesima potenza il suo ruolo di regista, addomesticando ogni aspetto della produzione al suo volere.

MIGLIOR FILM COMMEDIA

Perché vincerà Scappa – Get Out: Perché è stato il caso al box office dell’anno e perché è stato amato dal pubblico e dalla critica, soprattutto negli USA. Il racconto, ironico, cinico, attraverso il linguaggio del thriller ha spiazzato gli spettatori. Il valore sociale è poi la ciliegina sulla torta e il premio sarebbe una chiusura perfetta per il film, che in altre sedi non avrebbe altrettanto spazio.

Perché vorremmo vincesse I, Tonya: Perché è il film più scorretto della stagione, una commedia nerissima che non ha paura di svelare il lato oscuro della cultura americana (nello sport e non solo), diretta, scritta e montata egregiamente. Un premio che riconoscerebbe il lavoro svolto da un regista molto sottovalutato nell’industria (Craig Gillespie) e il coraggio di una produzione indipendente (fondata dalla stessa Margot Robbie).

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

Perché vincerà The Shape of Water: Perché Guillermo del Toro, uscito trionfante da Venezia 74 con questo stesso film, ha lottato per mettere insieme una pellicola che rappresenta l’aspetto più autentico del fare cinema, realizzando una storia magica ma al tempo stesso attuale, che parla d’amore, di diversità, di paura. Estremamente realistico pur immerso nell’atmosfera di fiaba.

Perché vorremmo vincesse Tre Manifesti a Ebbing, Missouri: Perché è un film che racconta un’umanità straziata dalla vita, che però ride delle sue miserie con lucido cinismo. Un film cattivo che però vuole profondamente bene all’umanità rotta che racconta. Impreziosito da interpreti sublimi, scritto in maniera eccelsa.

Golden Globes 2018: la cerimonia in diretta su Sky

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Golden Globes 2018: la cerimonia in diretta su Sky

Domani, domenica 7 gennaio 2018, in diretta e in esclusiva su Sky Atlantic HD la 75° edizione della Cerimonia di Premiazione dei Golden Globes 2018. A partire dalle 23.25 la premiazione sarà preceduta da uno speciale sulla storia dello storico riconoscimento e all’01.00 dal red carpet, che sarà popolato come sempre dalle tante celebrities presenti all’evento.

La cerimonia, presentata dal popolare comico e conduttore televisivo americano Seth Meyers, inizierà alle 02.00 e si svolgerà al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. Quest’anno sarà possibile seguire la diretta su Sky Atlantic HD anche con i sottotitoli in italiano.

LEGGI ANCHE, Golden Globes 2018: ecco tutte le nomination

Quella del 2018 è un’edizione ricca di candidature per l’Italia: Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino è stato candidato come Migliore film drammatico, Miglior interprete protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior attore non protagonista (Armie Hammer). Candidata anche Helen Mirren come Migliore attrice protagonista per Ella & John – The Leasure Seeker di Paolo Virzì mentre Jude Law è candidato come Migliore attore protagonista in una serie o film per la tv per la sua interpretazione in The Young Pope, la serie originale Sky di Paolo Sorrentino.

Per le serie tv, spiccano le sei candidature del titolo HBO Big Little Lies (disponibile su Sky Box Sets) nella categoria Miglior miniserie per la televisione e con il supercast formato da Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Laura Dern, Shailene Woodley e Alexander Skarsgard.

Golden Globes 2018

Su Sky Cinema Cult HD, in occasione della cerimonia, l’intera giornata del 7 gennaio sarà dedicata ai Golden Globes con una maratona di alcuni memorabili “Golden Gentlemen” e “Golden Ladies” premiati per la migliore prova attoriale. Tra i film trasmessi, IL DISCORSO DEL RE (ore 16.40) con protagonista Colin Firth, vincitore nel 2011 per l’eccezionale interpretazione di Re Giorgio VI; BARRIERE (ore 18.40) di Denzel Washington con cui nel 2017 Viola Davis vinse il Golden Globe come miglior attrice non protagonista, mentre il protagonista della prima serata sarà Geoffrey Rush che, nei panni del pianista australiano David Helfgott in SHINE (ore 21.00), ha vinto come Miglior attore drammatico nel 1997.

LA 75° EDIZIONE DEI GOLDEN GLOBES IN DIRETTA IN ESCLUSIVA SU SKY ATLANTIC HD DOMENICA 7 GENNAIO DALLE 23.25.

IL MEGLIO DEI GOLDEN GLOBES LUNEDÌ 8 GENNAIO, DALLE 19.40 SU SKY ATLANTIC HD E SKY ON DEMAND

 

Outlander 4: Colin McFarlane nel cast

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Outlander 4: Colin McFarlane nel cast

Cresce il cast di Outlander 4, l’attesa quarta inedita stagione della serie tv di successo Outlander targata Starz. Secondo quanto apprendiamo oggi da EW l’attore Colin McFarlane è entrato a far parte del cast di protagonisti della prossima stagione.

Colin McFarlane interpreterà  Ulisse, il maggiordomo della piantagione di River Run in North Carolina. Come i lettori dei romanzi di Outlander già sapranno, Ulisse è un uomo istruito e incline alla musica che è stato venduto in schiavitù quando era giovane. Viene acquistato da Hector Cameron e diventa il fidato servitore della moglie di Hector, Jocasta.

Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

In merito al finale e alla quarta stagione Outlander Donald D Moore intervistato da Deadline ha rivelato

Tobias tornerà in qualche modo per la Stagione 4? 

MOORE: (ride) Penso che ci sia una forte possibilità che lo faremo. Abbiamo parlato del modo di riportare Tobias nello show della quarta stagione, almeno per alcuni flashback o qualche altro tipo di sequenze. Quindi niente è stato ancora impegnato, ma sì, è sul tavolo.

Outlander 4

Nella quarta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

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