Home Blog Pagina 41

Scream 7: Neve Campbell annuncia la data d’uscita USA

0
Scream 7: Neve Campbell annuncia la data d’uscita USA

La star Neve Campbell e il regista Kevin Williamson hanno annunciato che il settimo film di Scream, che per il momento sembra essere chiamato Scream 7 (abbandonando i numeri romani), uscirà nelle sale il 27 febbraio 2026.

Campbell, che tornerà nei panni della final girl del franchise originale Sidney Prescott dopo aver saltato Scream VI, ha condiviso il seguente poster promozionale sulla sua pagina Instagram (la nostra prima illustrazione ufficiale per il film).

Scream 7: Neve Campbell afferma che sarà incentrato su Sidney Prescott: “È il motivo per cui sono salita a bordo”

I dettagli della trama sono ancora segreti, ma le voci affermano che la storia ruoterà attorno a Sidney (Campbell), Gale Weathers (Courteney Cox) e alcuni nuovi personaggi che difendono la famiglia di Sid da una specie di setta di Ghostface.

Ci sono state segnalazioni contrastanti su quanti maniaci mascherati prenderanno di mira i nostri eroi, ma abbiamo sentito dire che ci sarà un “grande salto temporale” dopo gli eventi dell’ultimo film, presumibilmente per consentire ai figli di Sidney di raggiungere l’età adatta ai film slasher.

Adorazione, trailer e foto della nuova serie Netflix tratta dal romanzo di Alice Urciuolo

0

Adorazione, la serie young adult in 6 episodi liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Alice Urciuolo, sarà disponibile, solo su Netflix, dal 20 novembre 2024 e sarà presentata, in anteprima, ad Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma, dedicata ai giovani, agli esordi e alla scoperta del talento.

L’estate è appena iniziata sulla costa dell’Agro Pontino quando la scomparsa della sedicenne Elena getta un’ombra sulla piccola comunità. Data la sua natura ribelle, sia la polizia che i suoi amici pensano che si tratti dell’ennesimo tentativo di fuggire da una provincia soffocante… Ma si sbagliano.

Adorazione è un coming of age con una forte componente mistery che intreccia sentimenti e generazioni, in un susseguirsi di scoperte, rivelazioni sorprendenti e segreti gelosamente custoditi, finendo per distruggere le poche certezze di una vita di provincia sempre sul filo tra aspirazioni e sogni infranti. I giovani protagonisti si confrontano con le loro paure più profonde e le dinamiche del gruppo, rivelando tensioni nascoste e relazioni complicate, in una sfida costante con se stessi, col diventare adulti e con i loro genitori, per niente pronti ad accettare le molteplici verità sulle vite dei figli.

Nel teaser trailer le prime immagini video sulle note di Adorazione, l’omonimo inedito di Fabri Fibra, anche supervisore musicale per la colonna sonora della serie. “Ho perso le parole, ho un buco in mezzo al cuore” 

Nel cast Alice Lupparelli (Elena), Noemi Magagnini (Vanessa), Claudia Potenza (Manuela, madre di Vanessa), Beatrice Puccilli (Vera, cugina di Vanessa), Giulio Brizzi (Giorgio, cugino di Vanessa e fratello di Vera), Penelope Raggi (Diana), Luigi Bruno (Gianmarco), Tommaso Donadoni (Enrico), Federico Russo (Christian), Alessia Cosmo (Teresa), Federica Bonocore (Melissa), Barbara Chichiarelli (Chiara, zia di Melissa).

Con Ilenia Pastorelli (Enza, madre di Vera e Giorgio) e Noemi (Diletta, madre di Diana).

 

La serie, prodotta da Picomedia, è diretta da Stefano Mordini e scritta da Donatella Diamanti, Tommaso Matano, Giovanni Galassi, Gianluca Gloria e Francesca Tozzi.

 

Sinossi:

Adorazione è una serie young adult che racconta la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite. La scuola è appena finita e i turisti iniziano ad accorrere sulle splendide spiagge di Sabaudia, quando Elena, 16 anni e una voglia matta di fuggire dalla provincia dell’Agro Pontino, scompare. Ognuno degli amici di Elena sa qualcosa che non dice, ha un legame segreto con la ragazza e forse ha a che fare con la sua misteriosa sparizione. Sarà l’inizio di un viaggio che, tra sospetti e rivelazioni, porterà ognuno dei ragazzi a fare i conti con la verità delle proprie relazioni e della propria educazione sentimentale.

Andrew Garfield pronto a tornare Spider-Man con la giusta storia

0
Andrew Garfield pronto a tornare Spider-Man con la giusta storia

Andrew Garfield aveva un futuro luminoso come Spider-Man; tuttavia, quando The Amazing Spider-Man 2 non è riuscito a soddisfare le aspettative, la Sony Pictures ha fatto squadra con i Marvel Studios e ha scartato i piani per altri due film da solista, Sinister Six e una precedente iterazione di Venom.

Come Tobey Maguire prima di lui, il periodo di Garfield come Peter Parker non si è concluso esattamente con una nota positiva. Tuttavia, a entrambi gli attori è stata data una seconda possibilità quando si sono uniti a Tom Holland in Spider-Man: No Way Home del 2021.

Parlando con Esquire, Garfield ha ammesso di essere stato “lasciato in sospeso” quando The Amazing Spider-Man 3 è stato accantonato e ha detto che il suo debutto nell’MCU “è stato davvero curativo per me”.

Andrew Garfield è disposto a tornare a essere Spider-Man?

Quanto alla sua disponibilità a riprendere il ruolo, ha rivelato: “Di sicuro, tornerei al 100% se fosse la cosa giusta, se si integrasse alla cultura, se ci fosse un grande concetto o qualcosa che non è mai stato fatto prima, che fosse unico, strano ed eccitante e in cui puoi affondare i denti”. Garfield ha aggiunto: “Amo quel personaggio e porta gioia. Se parte di ciò che porto è gioia, allora sono gioioso anche io”.

La domanda ora è se tornerà o meno. Gli scooper dei social media stanno già suggerendo che il piano è che Garfield si presenti in Spider-Man 4, il che probabilmente significa che Peter #1 arruolerà Peter #2 e #3 per aiutarlo e Venom di Tom Hardy a combattere il Re in Nero… supponendo che le voci siano vere!

L’anno scorso, anche Tobey Maguire ha detto che sarebbe stato disponibile a indossare di nuovo il costume: “Adoro questi film e adoro tutte le diverse serie”, ha detto. “Se questi ragazzi mi chiamassero e mi dicessero, ‘Ti presenteresti stasera per uscire e fare lo scemo?’ o ‘Ti presenteresti per fare questo film o leggere una scena o fare una cosa alla Spider-Man?’ la risposta sarebbe ‘sì!’ Perché perché non dovrei volerlo fare?” È stato affermato che l’arrampicamuri di Holland sarà una parte importante dei prossimi film di Avengers, quindi non possiamo escludere la possibilità che Garfield e Maguire si presentino in Doomsday e Secret Wars.

Festa del Cinema di Roma 2024: il programma delle masterclass e degli incontri

0

La Festa del Cinema di Roma presenta il programma degli incontri della diciannovesima edizione che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

MASTERCLASS

Il Premio alla Carriera Viggo Mortensen sarà protagonista di una masterclass con il pubblico in occasione dell’anteprima del suo nuovo film, The Dead Don’t Hurt, da lui scritto, diretto e interpretato. Nel corso della Masterclass, Viggo Mortensen parlerà di questa sua seconda esperienza dietro la macchina da presa (dopo Falling – Storia di un padre) e ripercorrerà il suo straordinario percorso artistico, quarant’anni di grandi interpretazioni che rivelano la sua profonda versatilità e la capacità di immergersi in personaggi complessi, spesso ambigui, mostrandone la natura violenta e la fragilità identitaria. Un lungo viaggio che parte dalla metà degli anni Ottanta, dagli esordi con Witness – Il testimone di Peter Weir, Carlito’s Way di Brian De Palma e Ritratto di signora di Jane Campion, prosegue negli anni Duemila, quelli della notorietà internazionale grazie alla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, e giunge fino agli anni più recenti, con i titoli che gli sono valsi la candidatura al Premio Oscar® come miglior attore: nel 2008 per La promessa dell’assassino di David Cronenberg, nel 2017 per Captain Fantastic di Matt Ross e nel 2019 per Green Book di Peter Farrelly.

Il programma delle Masterclass proseguirà con Dennis Lehane, uno dei più amati scrittori a livello internazionale, autore di bestseller divenuti poi film di grande successo: fra questi, “Mystic River” (“La morte non dimentica”), portato al cinema da Clint Eastwood; “Shutter Island” (“L’isola della paura”), tradotto sul grande schermo da Martin Scorsese; “Gone, Baby, Gone” (“La casa buia”) e “Live by Night” (“La legge della notte”), entrambi adattati da Ben Affleck.

Protagonista della terza Masterclass sarà Chiara Mastroianni, ospite della Festa in occasione del centenario della nascita del padre, Marcello Mastroianni. Dopo aver esordito giovanissima nel film A noi due di Claude Lelouch, al fianco di sua madre, Catherine Deneuve, l’attrice ha poi ricevuto una nomination ai Premi César per l’interpretazione in Ma saison préférée di André Téchiné e ha vinto il premio come Miglior attrice protagonista al Festival di Cannes per il film L’hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré. La lunga collaborazione con il regista francese arriva fino al 2024 con Marcello mio, presentato anche in questo caso a Cannes, in cui l’attrice decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa, con un talento fuori dal comune, incredibile coraggio e irresistibile ironia.

PASO DOBLE

Paso Doble è la sezione che la Festa dedica al dialogo fra due autori.

Il primo incontro coinvolgerà due straordinarie personalità del cinema messicano, Gael Garcia Bernal e Diego Luna. Dopo aver condiviso il premio come Migliori attori esordienti alla Mostra di Venezia per il film Y tu mamá también di Alfonso Cuarón, aver fondato le case di produzione e distribuzione Canana Films e La Corriente del Golfo, e aver istituito il Festival Ambulante Gira de documentales, gli amici d’infanzia Gael Garcia Bernal e Diego Luna sono i protagonisti della serie La Máquina, che sarà presentata alla Festa 2024 nella sezione Freestyle.

Il secondo Paso Doble si svolgerà in occasione della proiezione di Stop Making Sense – 40th Anniversary, storico film concerto dei Talking Heads firmato dal premio Oscar® Jonathan Demme. La Festa del Cinema ospiterà la nuova edizione del film in 4K: a parlarne ci saranno James Mockoski di American Zoetrope, che ha supervisionato il restauro, e Jerry Harrison, chitarrista dei Talking Heads, curatore del remastering della colonna sonora.

Il programma dei Paso Doble si chiuderà con l’incontro che vedrà protagonisti Fabio e Damiano D’Innocenzo, pluripremiati autori di opere come La terra dell’abbastanza, FavolacceAmerica Latina, tutti presentati nei maggiori festival internazionali, e della miniserie televisiva Dostoevskij, che ha debuttato in anteprima all’ultima Berlinale.

ABSOLUTE BEGINNERS

La sezione in cui un autore affermato rievoca la storia del proprio esordio al cinema ospiterà, nel 2024, l’incontro con Saverio Costanzo. Il regista e sceneggiatore romano, uno dei cineasti più importanti e originali del cinema italiano contemporaneo, sarà alla Festa con Private (2004). Ispirato a fatti reali, il film racconta l’occupazione militare della Palestina dalla prospettiva intima e privata di una famiglia costretta condividere la sua abitazione coi soldati israeliani che si sono insediati al secondo piano. Un’opera senza schematismi, ma con la capacità rara di trasmettere un significato universale, premiata col Pardo d’Oro al Festival di Locarno.

Sedicicorto: ritorna a partire da venerdì 4 ottobre la 21a edizione

0

Per tutti gli amanti del cinema breve, ritorna a partire da venerdì 4 ottobre Sedicicorto Forlì International Film Festival, la cui 21a edizione si terrà fino al 13 ottobre. Un appuntamento imperdibile nel cuore di Forlì rivolto a registi, appassionati e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, che offre una vetrina unica dedicata al meglio della produzione cinematografica internazionale.

Sedicicorto resta infatti una manifestazione nevralgica per il formato del cortometraggio, esplorando le nuove tendenze e i talenti emergenti di questa settima arte. Questo l’obiettivo perseguito dai direttori artistici del festival, Gianluca Castellini e Joana Fresu de Azevedo.

“Si dice che ogni anno non sia mai lo stesso. La 21.a edizione conferma questo assunto. Un’edizione che parte dalla condivisione artistica, per accrescere quel valore atteso ad ogni nuova sfida. Come tutti i viaggi insieme, non è il luogo di arrivo a cogliere di sorpresa, ma l’occasione di trovare i giusti accordi. Sono passaggi ricchi di confronti e visioni oniriche che cavalcano il pensiero di chi pensa in grande per raggiungere la vetta di un traguardo insolito. Capacità di scelta e un pizzico di coraggio, sono alla base di una selezione che cerca di convincere ogni volta un pubblico esigente. Un compito non facile, ma ricco di stimolanti suggestioni. Aumenta la base sensoriale, la ricerca dell’ignoto e quella forza emotiva che si rinnova con magia. Il fascino si compone di dettagli minuziosi, da consegnare al nostro pubblico con la promessa di un nuovo imperdibile spettacolo.” commenta Gianluca Castellini.

“Qualche tempo fa, in un gioco social che abbiamo voluto fare con il nostro pubblico, abbiamo ironicamente sviscerato un decalogo su cosa sia un festival. Perché spesso è difficile spiegarlo. Al pubblico, agli ospiti come alle istituzioni partner.  Perché Sedicicorto non punta a un evento che miri alla mera kermesse cinematografica. Sedicicorto è comunità. Creata in 21 anni di storia. Fatta di persone. Appassionati cinefili, professionisti del settore, amanti del cinema e del cortometraggio. Persone. Convinte che, attraverso la visione di alcuni tra i più interessanti titoli del panorama internazionale e l’incontro con autori e attori che lo compongono, si possa comprendere al meglio il valore del proprio territorio, contribuendo a renderlo una eccellenza culturale. 21 anni di Sedicicorto. 21 anni di noi.”  prosegue Joana Fresu de Azevedo.

Sedicicorto Forlì International Film Festival, l’edizione 2024

Dieci giornate di festival in cui le 4 splendide location (Cinema Sala San Luigi, Fabbrica della Candele, Galleria Manoni 2.0, Circolo Aurora) si animeranno per accogliere un ricchissimo programma che comprende 8 sezioni competitive (Movie, Animalab, Cortinloco, Under5, Animare, Student Bendazzi e Sketching),  3 fuori concorso  (Apollo, Red e For Gaza) per un totale di 155 film: un connubio di generi per ogni palato, dalle opere di finzione ai documentari, dall’animazione allo sperimentale. Oltre ai film, il programma di Sedicicorto sarà arricchito da imperdibili eventi speciali, alla presenza di tanti protagonisti del nostro cinema.

Nella serata di apertura di venerdì 4 ottobre saranno presenti Marco Cortesi e Mara Moschini con Fango, podcast che racconta il disastro climatico che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2023; verranno consegnati numerosi premi, tra cui il Premio Woman in set alla regista Laura Luchetti, il Premio alla Carriera Cinemaitaliano.info all’attore Giorgio Colangeli, il Premio Generazione G a due straordinari giovani interpreti come Selene Caramazza e  Andrea Arru e il Premio Caveja a Orfeo Orlando.

Sedicicorto omaggerà inoltre la storia del cinema con Il Centenario, consolidato appuntamento dedicato al cinema di 100 anni prima condotto dallo storico Enrico Gaudenzi. Verranno proiettate 4 pellicole datate 1924: L’ultima Risata di Friederich Wilhelm Murnau, Rapacità di Erich Von Stronheim, Matrimonio in quattro di Ernst Lubitsch, Sherlock Jr.di Buster Keaton. Verrà inoltre celebrato il trentennale dell’uscita di FILM ROSSO del maestro Krzysztof Kieślowski con una serata all’insegna del rosso, La notte rossa, a cura di Clara Ionghi. E ancora la mostra che celebra il centenario della nascita di una delle massime icone del cinema italiano, Marcello Mastroianni, dal titolo La dolce vita di Mastroianni. Il divo verrà omaggiato anche durante le serate di Cinebook, appuntamento del festival dedicato al magnifico intreccio tra narrazione per immagini e narrazione letteraria, condotto dalla scrittrice Gabriella Maldini.

Durante la XXI edizione del festival, si consolida inoltre Lapix, l’evento industry-mercato, nato a Sedicicorto nel 2022, per la promozione dell’animazione e del videogaming, con particolare attenzione all’interazione tra studenti, accademie, studi professionali, produzioni e broadcaster, che si articolerà in diverse aree tematiche.

Sedicicorto dal 2023 ha avviato un processo organizzato per rendere più sostenibile l’evento e le attività collegate: Sedicigreen. La mission è orientata all’individuazione e consolidamento di 4 valori: Sociale, Ambientale, Culturale, Economico.

Quarto Potere torna al cinema dal 10 ottobre

Quarto Potere torna al cinema dal 10 ottobre

Torna nelle sale italiane con I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore, QUARTO POTERE (CITIZEN KANE), il film cult diretto da Orson Welles che uscì negli Stati Uniti nel 1941 e in Italia nel dopoguerra. Dopo l’uscita nei cinema italiani a marzo 2024 e l’ottimo successo di pubblico arriva nuovamente in sala in versione originale sottotitolata dal 10 ottobre, in occasione dell’anniversario della morte di Orson Welles.

A più di 80 anni dall’uscita, QUARTO POTERE (CITIZEN KANE) è un film di straordinaria attualità: il suo ritorno in sala cade non solo in un anno in cui 2 miliardi di cittadini in 76 Paesi sono chiamati alle urne e in un momento caldissimo della corsa elettorale alla Casa Bianca, ma anche in un periodo storico in cui la riflessione sul potere politico e mediatico, tema centrale del film, è all’ordine del giorno.

quarto potereQUARTO POTERE (CITIZEN KANE) si presenta come un’inchiesta giornalistica sulla vita di Charles Foster Kane, personaggio pubblico e tycoon per eccellenza, proprietario di ben 37 testate giornalistiche e di svariate emittenti radiofoniche, candidato governatore e protagonista di scandali clamorosi che, finiti sulle prime pagine dei quotidiani, troncano la sua avanzata verso la presidenza degli Stati Uniti. L’enorme potere dei media sull’opinione pubblica e sulla società diventa così uno dei temi centrali del film, proponendo una chiave interpretativa anche del nostro presente. La figura di Kane, in cui pubblico e privato si mescolano inscindibilmente, è indagata da un giornalista attraverso cinque interviste a persone a lui vicine, che ne restituiscono un ritratto complesso e contraddittorio. Ma è davvero possibile definire l’essenza profonda di un uomo, per quanto la sua vita sia stata di pubblico dominio?

Definito da Jorge Luis Borges come “il lavoro di un genio” e da Steven Spielberg come “una grande esperienza”, QUARTO POTERE (CITIZEN KANE) ha rivoluzionato la storia del cinema, diventando secondo la BBC e l’American Film Institute il miglior film americano di sempre.

QUARTO POTERE (CITIZEN KANE) torna nei cinema dal 10 ottobre con I Wonder Classics in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. 

La trama di Quarto Potere

Charles Foster Kane, magnate e media tycoon, muore abbandonato da tutti nella sua lussuosa residenza, Xanadu. Ma, prima di spegnersi, pronuncia la parola “Rosebud”. Chi o cos’è Rosebud? E cosa si nasconde tra le pieghe della vita di un individuo che, come lui, è stato in grado di incarnare il Sogno Americano finché quel sogno non è diventato un incubo? Nell’anno delle presidenziali Usa e in uno scenario mediatico rivoluzionato dal web e dai social, torna al cinema Quarto Potere (Citizen Kane) e si rivela ora più attuale che mai, capace di parlarci con inalterata lucidità del potere dei media, delle loro ingerenze nella politica e dei riflessi che questo potere ha su tutti noi. E di appassionarci con una storia di sfrenata ambizione, ascesa e caduta, alla ricerca di quel lato più intimo di ogni individuo, che persino oggi – con le nostre esistenze moltiplicate dagli schermi di centinaia di device elettronici – è forse destinato a rimanere inaccessibile

GOMORRA – LA SERIE. LE ORIGINI, Marco D’Amore alla regia

0
GOMORRA – LA SERIE. LE ORIGINI, Marco D’Amore alla regia

Marco D’Amore alla regia del prequel di “Gomorra”, l’epica saga crime Sky Original tratta dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano. La nuova serie GOMORRA – LA SERIE. LE ORIGINI (working title) sarà nuovamente prodotta da Sky Studios e Cattleya – parte di ITV Studios – e distribuita da Beta Film, e racconterà in sei episodi l’ascesa criminale di Pietro Savastano, da quando era solo un ragazzo di strada. Alcuni episodi della serie saranno diretti da Francesco Ghiaccio (DolcissimeUn posto sicuro). Le riprese partiranno a inizio 2025 a Napoli e dintorni.

Alla scrittura del progetto Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli (L’immortale, ZeroZeroZero, Django), già storici autori della sceneggiatura di Gomorra – La Serie, assieme a Marco D’Amore – che è anche supervisore artistico – e allo stesso Saviano.

GOMORRA – LA SERIE. LE ORIGINI Photo credit. Marco Ghidelli – Courtesy of Sky

Già indimenticabile protagonista della saga che ha varcato ogni confine, conquistando pubblico e critica in oltre 190 territori nel mondo, e regista di diversi episodi delle ultime stagioni di “Gomorra – La Serie” (nonché del film “L’immortale”, ponte fra la quarta e la quinta stagione), Marco D’Amore ha dichiarato: «Dieci anni fa è cominciata una storia che, a partire da Napoli e dalle sue periferie, ha raccontato di vita e di morte, dei complessi ingranaggi di una efferata associazione criminale, dei suoi agganci col potere e di una guerra che ha insanguinato la terra, mettendo padri contro figli, fratelli contro fratelli. La portata di questo racconto in breve è divenuta mondiale, ha parlato lingue diverse, ha scosso coscienze a distanti latitudini del globo, sancendo un incredibile successo di pubblico e di critica.

Gomorra – La Serie” è frutto del talento e della professionalità di tutte le donne e gli uomini che vi hanno lavorato, del coraggio e della lungimiranza di Sky e Cattleya e della capacità avuta di far corrispondere all’indagine della realtà lo spettacolo che solo il Cinema sa dare. Quella storia, però, ha raggiunto il suo compimento, ha terminato la sua strada. Oggi finalmente posso annunciare che sarò alla guida di un nuovo progetto che si occuperà di raccontare le origini di quella storia. Dove e quando tutto è cominciato. Attraverso le vicende di personaggi per cui l’esistenza sembra segnata sin dagli albori da un destino ineluttabile, come in una tragedia greca. Nel mondo che indagheremo sarà diverso il contesto storico e sociale, il modo di vivere, le abitudini e certamente anche i sogni e le ambizioni. Tutto sembrerà apparentemente distante dal presente, ma per dirla con Tucidide “per capire il presente bisogna conoscere il passato ed orientare il futuro”.

L’eccitazione che sento per questa nuova avventura non sta solo nella consapevolezza dell’importanza del progetto e nella responsabilità che sento, ma anche nella gioia che mi dà avere al mio fianco una troupe incredibile e un regista e autore che stimo molto come Francesco Ghiaccio, che si occuperà della regia di alcune puntate della serie. Inoltre, sento di avere la possibilità di restituire quello che di grande mi è stato dato più di dieci anni fa, ovvero offrire una chance a tanti giovani talenti di mostrare le proprie capacità e confrontarsi con l’intelligenza e l’intransigenza di chi non può e non deve fare sconti a nessuno: il pubblico».

Marco D’Amore alla regia di Gomorra – la serie. Le origini

Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia, ha commentato: «Sono molto felice che un talento che stimo come attore e come regista torni a far parte della famiglia di “Gomorra – La serie”, dopo esserne stato un protagonista. Abbiamo condiviso con Marco quest’avventura dall’inizio e sono certo che il suo sguardo potrà dare linfa preziosa ad un nuovo ed inedito capitolo della saga. Raccontare l’adolescenza di Pietro Savastano nel prequel sarà una sfida elettrizzante e molto ambiziosa. Tutto questo non può che rendermi orgoglioso e non vedo l’ora di veder battere il primo ciak».

Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya, ha dichiarato: «”Gomorra – La serie” ha ormai assunto un profilo mitologico e avevamo molti dubbi a toccare di nuovo questa materia così inimitabile. Ma l’idea che si è formata nel gruppo creativo all’origine della serie, insieme a un suo protagonista, Marco, ci è sembrata così semplice e forte da convincerci a ripartire. In una Napoli d’altri tempi il ragazzo Pietro non sa che diventerà Savastano, come non lo sa Imma, come non lo immagina il gruppo di giovani inconsapevoli e pieni di vita che accompagnano l’inizio della sua avventura criminale.».

Sophie Turner commenta una eventuale stagione 9 di Game of Thrones: ecco l’unico spin off che varrebbe la pena raccontare

0

Sophie Turner ha commentato il ritorno di quella che sarebbe effettivamente la stagione 9 di Game of Thrones, e dimostra perché la serie non dovrebbe – o almeno, quasi certamente non potrebbe – tornare. A cinque anni dalla fine di Game of Thrones, il modo in cui si è concluso il successo della HBO rimane estremamente controverso, ma lo show nel suo complesso è amato. Questi due elementi sembrano imprescindibili per una nuova stagione che possa portare di nuovo quel mondo e quei personaggi sullo schermo e possa dare ai fan qualcosa che li soddisfi di più.

Finora, la cosa più vicina a una continuazione diretta di Game of Thrones è stata la serie spin-off di Jon Snow, che avrebbe visto il ritorno di Kit Harington. Tuttavia, è stata scartata quando non sono riusciti a trovare un’idea per portarla avanti. Nel frattempo, Sophie Turner ha espresso un certo interesse per un ritorno di Game of Thrones, ma i suoi commenti evidenziano non solo il problema, ma anche il modo migliore per procedere:

“Voglio dire, dovrebbe essere esattamente lo stesso cast e la stessa identica troupe, altrimenti non tornerei indietro e sarebbe solo la stagione 9, e non credo che faremo una stagione 9, ma ho adorato interpretare Sansa, e mi chiedo spesso cosa farebbe ora. Dove sarebbe cinque anni dopo, cosa farebbe? Sarebbe ancora regina del Nord? Sarebbe una brava sovrana? Ci sarebbe qualche altro tipo di guerra terribile che è accaduta? Mi piacerebbe vederlo.”

Game of Thrones Sansa Stark

Game of Thrones 9 è impossibile

Turner ha ragione nel dire che quasi ogni continuazione di Game of Thrones sarebbe effettivamente solo la stagione 9, e questo mostra il principale ostacolo alla sua realizzazione. Sebbene l’ottava stagione di Game of Thrones abbia provocato una reazione negativa, la portata della produzione è stata senza pari in TV, e sarebbe molto difficile riportarla indietro. Richiederebbe l’unione di molte parti in movimento, data la dimensione del cast e della troupe dello show, e allineare tutti quei programmi, anche se tutti volessero tornare, sarebbe quasi impossibile.

Non c’è nemmeno alcuna garanzia che il cast e la troupe di Game of Thrones vogliano tornare. Era abbastanza chiaro alla fine che aveva avuto un costo, perché è una produzione così intensa per tutti i soggetti coinvolti. Harington ha commentato il contraccolpo al finale di Game of Thrones e lo ha detto lui stesso: “Penso che se c’è stato un difetto nel finale di Game of Thrones, è che eravamo tutti così fottutamente stanchi che non avremmo potuto andare avanti più a lungo”.

C’è però un aspetto che renderebbe la stagione 9 di Game of Thrones una buona idea. Sebbene sia allettante pensare che potrebbe essere utilizzata per risolvere i problemi del finale, il rischio è che inevitabilmente raddoppierebbe la posta in gioco, come Bran Stark che diventa re. Altri, come la morte di Daenerys Targaryen, non sono affatto risolvibili per coloro per cui non ha funzionato, a meno di un’altra resurrezione.

Game of Thrones 8x05 Arya StarkUn sequel di Arya è l’unico spin-off che eviterebbe l’effetto “stagione 9”

Quasi tutti gli spin-off di Game of Thrones che proseguono dall’ottava stagione, a meno di un salto temporale di decenni, avrebbero il problema di essere semplicemente la nona stagione, una continuazione della storia. Non importa quale personaggio decida di seguire, che si tratti di Sansa al Nord o persino di Jon Snow oltre la Barriera, solleva la questione di dove si trovino gli altri personaggi, cosa stiano facendo e perché non siano coinvolti, e quindi probabilmente richiede il ritorno dell’intero cast e della troupe. Sono tutti ancora a Westeros, quindi è un problema difficile da aggirare.

L’eccezione a questo è uno show che segue le avventure di Arya Stark, che è partita per scoprire cosa c’è a ovest di Westeros nel finale della serie. Poiché ha effettivamente lasciato i Sette Regni di Westeros, allora c’è una ragione legittima e intrinseca per cui uno spin-off si concentri solo su Arya, senza alcuna necessità di affrontare cosa sta succedendo altrove. I suoi viaggi richiederebbero mesi se non anni, quindi non sarebbe un problema se non ci fosse l’apparizione di Jon Snow o Sansa, e mentre il pubblico potrebbe ancora chiederselo, c’è un motivo ovvio per evitare la domanda, che nessun altro sequel avrebbe.

Ethan Hawke incanta il pubblico al Lucca Film Festival 2024: tra “Carpe Diem”, Flannery O’Connor e collaborazioni storiche

0

Il Lucca Film Festival 2024 ha ospitato Ethan Hawke, figura carismatica e versatile, che oltre a ridere e scherzare con i giornalisti durante la conferenza stampa, ha regalato al pubblico riflessioni profonde e aneddoti personali.

Durante la conferenza stampa, Hawke è stato subito interrogato sull’iconica frase “Carpe Diem”, resa celebre dal suo ruolo nel film L’Attimo Fuggente. L’attore ha ricordato come, da quando il film è stato proiettato per la prima volta, abbia visto quell’espressione dappertutto, dai tatuaggi alle magliette. “È diventata quasi abusata” ha scherzato, ma ha poi aggiunto: “Solo ora capisco quanto quell’esperienza mi abbia segnato e quanto quel messaggio sia diventato parte integrante del mio modo di vivere.”

Carpe Diem come modo di vivere per Ethan Hawke

Riflettendo sul tema degli ostacoli, Hawke ha sorpreso molti: “Mi sono circondato di persone straordinarie, ho avuto la fortuna di collaborare con delle grandi menti. Non mi concentro sugli ostacoli, ma su tutto ciò che ho imparato lungo il percorso.”

Hawke ha anche parlato della scrittrice Flannery O’Connor, figura centrale nel suo nuovo progetto “Wildcat”, proiettato la sera precedente al Cinema Astra, accolto dal pubblico con un sold-out.“O’Connor ha affrontato molti ostacoli nella sua vita, ma la sua fede e la sua arte l’hanno guidata,” ha detto Hawke, rivelando come la spiritualità della scrittrice fosse un argomento molto vicino alla sua esperienza personale, avendo avuto una famiglia di diverse influenze religiose. “C’è sempre stato rispetto per chi è alla ricerca di qualcosa di più grande,” ha aggiunto, evidenziando l’importanza della fede nella narrazione della vita di O’Connor. La passione per O’Connor è condivisa da sua figlia Maya Hawke, che è anche la protagonista di questo film così singolare e all’avanguardia.

Ethan Hawke Lucca Film Festival
Ethan Hawke Lucca Film Festival – Foto di Vittoria Chillon © Cinefilos.it

L’attore ha poi ovviamente parlato della sua lunga amicizia e collaborazione con il regista Richard Linklater, iniziata 30 anni fa con Prima dell’alba. Hawke ha confermato che la nuova collaborazione con Linklater è completata ed è in arrivo il prossimo anno. “È uno dei miei lavori preferiti di sempre,” ha dichiarato. “Abbiamo sognato questo film per oltre un decennio, e non posso credere che siamo riusciti a realizzarlo.” Il legame artistico tra i due, ha spiegato, è una delle relazioni più profonde e significative della sua carriera.

Versatilità, da Richard Linklater e Jason Blum

Una curiosità ha riguardato il suo rapporto con Jason Blum, il celebre produttore di film horror come Sinister e The Black Phone. Hawke ha ricordato gli esordi della loro amicizia, risalente ai vent’anni, quando avevano fondato insieme una compagnia teatrale. “Jason ha sempre avuto un’energia straordinaria e un entusiasmo contagioso,” ha raccontato Hawke, sottolineando come la loro collaborazione si sia consolidata nel tempo, portando alla creazione di opere innovative e di grande successo.

The magic of cinema has something to do with time and permanence / La magia del cinema ha qualcosa a che fare con il tempo e la stabilità-permanenza

Di film e di collaborazioni indimenticabili Hawke ha avuto modo di parlare anche in una masterclass, tenuta nella Chiesa di San Francesco. Ricordando gli anniversari di Before Sunset – Prima del tramonto e Boyhood che compiono rispettivamente 20 e 10 anni, l’attore ha sottolineato il valore del tempo che anche nel cinema è fondamentale. Entrambi i film derivano da percorsi lunghi, durati anni in cui si crea la storia nel corso del tempo reale, si attende che gli attori crescano perchè anche il loro personaggio possa evolversi. Questo attendere e creare un film senza artefici e basandosi sulla realtà, dice Hawke, esalta la magia del cinema, un’arte che permette di protrarsi nel tempo.

Ethan e Ryan Hawke Lucca
Ethan e Ryan Hawke Lucca Film Festival – Foto di Vittoria Chillon © Cinefilos.it

Lo sguardo sulla realtà si rivela anche nella sua carriera da regista. Nella masterclass moderata da Chiara Nicoletti e Thomas De La Cal, Ethan e Ryan Hawke hanno avuto modo di parlare inoltre dei loro progetti indipendenti. Il loro ultimo film, Wildcat che citavamo sopra, è già il quarto biopic che viene partorito dalla coppia eppure Ethan ammette di non amare questo genere di film. Il loro obiettivo, spiega poco dopo, nasce dalla necessità di rispondere a tutte quelle domande esistenziali che ognuno di noi si fa e spesso, nel trovare queste risposte si cercano degli idoli, dei personaggi da seguire e prendere come modello. Proprio da questo, Hawke sceglie di rappresentare storie di vita che sente, riescono a rispecchiare quei valori e quelle risposte con cui l’essere umano convive. Le produzioni di casa Hawke, non sono quindi solo biopic ma diventano un’opportunità di portare sulla scena tematiche importanti e che stanno a cuore in primis ai loro creatori.

Le regole del cavaliere – L’ultima lettera di sir Thomas Lemuel Hawke, il nuovo libro di Ethan Hawke

-EXTRA- Questa volontà di portare risposte si ritrova non solo nel suo stile cinematografico ma anche nella carriera da scrittore  che ethan Hawke ha intrapreso. Il suo ultimo libro Le regole del cavaliere – L’ultima lettera di sir Thomas Lemuel Hawke, uscito in Italia nel 2021 per Edizioni Sonda, si presenta come lettera di un padre medievale ai propri figli ma nel concreto è un manuale di crescita personale che tratta tutti quei valori essenziali come l’umiltà, la gratitudine, l’amicizia e la fede.

La presenza di Ethan Hawke al Lucca Film Festival 2024 ha confermato la sua natura non solo come di attore e regista, ma come un artista che, attraverso riflessioni sincere e appassionate, riesce a coinvolgere e ispirare il pubblico. Il suo viaggio continua, e i prossimi progetti promettono di essere altrettanto affascinanti e profondi come quelli che lo hanno reso celebre.

Grazie a Alessia De Stefano e Vittoria Chillon per la redazione dell’articolo.

The Electric State, le prime foto dal film Netflix di Anthony e Joe Russo

0

Scopri le prime immagini di The Electric State, uno dei titoli più attesi in arrivo prossimamente solo su Netflix che segna il ritorno di Anthony e Joe Russo, le menti dietro ad Avengers: Endgame e The Gray Man, questa volta alla regia di un film sci-fi con protagonisti Millie Bobby Brown e Chris Pratt.

Di cosa parla The Electric State?

The Electric State è una spettacolare avventura ambientata in una versione alternativa e retrofuturistica degli anni ’90. Millie Bobby Brown (Stranger Things, Enola Holmes, Damsel) interpreta Michelle, un’adolescente orfana che affronta la vita in una società in cui robot senzienti simili a cartoni animati e mascotte, che un tempo collaboravano pacificamente al fianco degli esseri umani, ora vivono in esilio a seguito di una rivolta fallita. Tutto ciò che Michelle pensa di sapere sul mondo viene sconvolto una notte quando riceve la visita di Cosmo, un robot dolce e misterioso che sembra essere controllato da Christopher, il geniale fratello minore di Michelle che lei credeva morto.

Determinata a trovare l’amato fratello che pensava di aver perso, Michelle parte attraverso il sud-ovest americano con Cosmo e si ritrova presto a collaborare con riluttanza insieme a Keats (Chris Pratt,Guardiani della Galassia, Jurassic World), un contrabbandiere di basso rango, e al suo spassoso assistente robot, Herman (doppiato nella versione originale da Anthony Mackie). Mentre si avventurano nella Zona di Esclusione, un angolo delimitato nel deserto dove i robot sopravvivono per proprio conto, Keats e Michelle trovano uno strano e colorato gruppo di nuovi alleati animatronici e iniziano a scoprire che le forze dietro la scomparsa di Christopher sono più sinistre di quanto si aspettassero.

The Electric State è diretto da Anthony e Joe Russo e ha come protagonisti Millie Bobby Brown, Chris Pratt, il premio Oscar® Ke Huy Quan, Jason Alexander, Giancarlo Esposito, il candidato all’Oscar® Stanley Tucci, e Woody Norman. Anthony Mackie, Woody Harrelson, Brian Cox, Jenny Slate, e Alan Tyduk prestano il loro talento come voci dei robot. Il film è basato sulla graphic novel di Simon Stålenhag e ha una sceneggiatura di Christopher McFeely e Stephen Markus.

The Electric State sarà disponibile solo su Netflix nel 2025.

INFORMAZIONI SU THE ELECTRIC STATE

  • DIRETTO DA: Anthony e Joe Russo
  • SCENEGGIATURA DI: Christopher Markus e Stephen McFeely
  • BASATO SULLA GRAPHIC NOVEL DI: Simon Stålenhag
  • PRODOTTO DA: Joe Russo, p.g.a.; Anthony Russo, p.g.a.; Mike Larocca, p.g.a.; Angela Russo-Otstot; Chris Castaldi; Patrick Newall
  • PRODUTTORI ESECUTIVI: Christopher Markus, Stephen McFeely, Tim Connors, Nick van Dyk, Jake Aust, Geoffrey Haley, Jeffrey Ford, Simon Stålenhag, Julia Angelin, Russell Ackerman, John Schoenfelder, Anthony Muschietti, Barbara Muschietti
  • CO-PRODUTTORI: Anthony J. Vorhies, Joseph Micucci, Murtaza Kathawala
  • CAST PRINCIPALE: Millie Bobby Brown, Chris Pratt, Ke Huy Quan, Jason Alexander, Woody Norman, con Giancarlo Esposito e Stanley Tucci. Con le voci di Woody Harrelson, Anthony Mackie, Brian Cox, Jenny Slate, Hank Azaria, Colman Domingo, Alan Tudyk.

Familia: recensione del film di Francesco Costabile

0
Familia: recensione del film di Francesco Costabile

Il ricordo d’infanzia è un tema molto caro a Francesco Costabile che con Familia, secondo film di finzione dopo Una Femmina, torna a raccontare un’età adulta tormentata e appannata da ricordi di violenza che sono diventato quasi sogni, una patina onirica su una memoria che di fronte al tentativo di ricostruire le immagini, inconsciamente si offusca. E se nel primo film la realtà da cui scappare era legata all’ambiente familiare nella sua interezza, in Familia l’elemento da scacciare, nell’ambito della famiglia stessa, è un padre violento, se rende un inferno l’infanzia dei figli e la giovinezza della moglie.

La trama di Familia

La storia è raccontata dal punto di vista di Luigi, ragazzo che cresce con un fratello in una famiglia violenta. Il padre, geloso e rabbioso, picchia ripetutamente la madre in un’introduzione che fa uso massiccio di inquadrature sbilenche e un comparto sonoro molto invasivo. Dopo questa introduzione breve ma efficace, troviamo un Luigi ventenne alle prese con un gruppo di neo-fascisti. Il branco, violento ma accogliente, sembra essere la rappresentazione di tutta quella rabbia che ha visto esplodente nel corso della sua prima giovinezza, un modo per incanalare quello che ha “imparato”. Del padre non ci sono più tracce da quasi dieci anni. Fino a che l’uomo non rintraccia il figlio e manifesta il desiderio di tornare dalla sua famiglia. Le conseguenze sono ovviamente talmente tanto ovvie da risultare banali, eppure il racconto di Costabile riesce a mantenersi lucido e lontano dal cliché, grazie a un tono che si aggira tra il melò e il thriller, senza mai perdere di vista gli occhi degli splendidi interpreti che danno vita a questa famiglia spezzata.

La violenza esce di casa e assume forme mostruose

Luigi si fa ritratto non solo di un ragazzo che non ha trovato la sicurezza che dovrebbe esserci dentro a una famiglia, ma è anche esempio di quello che può fare la violenza subita indirettamente. Il tentativo di Costabile di fare un discorso più ampio, che dal particolare e privato giunge al pubblico e universale, il gruppo fascista con cui si invischia il protagonista, è un modo forse ingenuo ma comunque efficace di mostrare uno dei modi in cui questa violenza può assumere sembianze sempre più mostruose e può generare frutti. E dalla quale non si sfugge. In questo gruppo violento il protagonista cerca quella figura paterna che comunque manca ma alla quale attribuisce valori che si rispecchiano con quelli di una milizia.

Familia Film 2024 Francesco Costabile
Familia Film 2024 Francesco Costabile – Screenshot dal trailer di Youtube

L’ereditarietà del male in Familia

Tratto dall’autobiografia di Luigi Celeste che si intitola Non sarà sempre cosìFamilia racconta anche una realtà complicata per le donne che subiscono questa violenza, che fino all’ultimo tentato, pensando di fare bene, di tenere unita una famiglia che non può mai definirsi tale e che alla fine “ci ricascano” anche a causa di un sistema giudiziario che non sempre le tutela. Anche questo viene toccato del film, tanto che poi il finale può quasi essere considerato una condanna inequivocabile, non solo verso chi perpetra la violenza ma anche indirizzata a chi da quella violenza dovrebbe proteggere le vittime. Una violenza che viene assimilata, come dimostra anche il rapporto tra Luigi e la sua giovane fidanzata, una ragazza che da una parte viene avvicinata e sedotta, dall’altra allontanata perché nel suo essere comunque preda di quel sistema di pensiero viziato, Luigi vuole evitare che la giovane faccia “la fine” di sua madre, si riconosce in parte mostruoso come il padre, e prova a fare la cosa giusta, a modo suo.

In un panorama cinematografico pigro di storie di violenza tutte simili a se stesse, Familia di Francesco Costabile riesce a emergere non tanto per temi, che come detto sono purtroppo ricorrenti, sia nella realtà che nella finzione, quanto per forma e linguaggio, grazie a un occhio attento e ispirato, un comparto tecnico di grande valore, come la fotografia di Giuseppe Maio, e un cast letteralmente in stato di grazia, con Barbara Ronchi e Francesco Di Leva che confermano a ogni loro performance la raffinatezza del loro talento, e il giovane Francesco Gheghi che, per il ruolo di Luigi ha portato a casa il premio al Migliore Attore di Orizzonti a Venezia 81, dove il film è stato presentato in anteprima.

Millie Bobby Brown: 10 cose che non sai sull’attrice

0
Millie Bobby Brown: 10 cose che non sai sull’attrice

Millie Bobby Brown è una giovane attrice che ha contribuito a cambiare il mondo delle serie tv negli ultimi anni, soprattutto grazie alle sue performance in Stranger Things. L’attrice, che ha cominciato a recitare sin da bambina, è diventata protagonista indiscussa di una serie che è amata ed apprezzata in tutto il mondo, spianando una larga e lunga strada per quello che sarà sicuramente un futuro più che roseo nel mondo della recitazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mille Bobby Brown.

Millie Bobby Brown: i suoi film

1. Ha recitato in popolari film. Sebbene la carriera di attrice sia attiva da qualche anno, la Brown non aveva mai lavorato ad un film. Il lungometraggio di debutto è stato, quindi, Godzilla II – King of the Monsters, arrivato nei nostri cinema alla fine di maggio 2019. In seguito ha recitato anche in Enola Holmes (2020) e Godzilla vs. Kong (2021). Dopo Enola Holmes 2 e Damsel la vedremo al fianco di Chris Pratt in The Electric State, sempre per Netflix.

2. Ha lavorato in numerose serie tv. La giovane attrice ha iniziato la sua attività sul piccolo schermo, apparendo per la prima volta, nel 2013, con la serie C’era una volta nel Paese delle Meraviglie. In seguito, è apparsa in Intruders (2014), NCIS – Unità anticrimine (2014), Modern Family (2015), Grey’s Anatomy (2015) e Stranger Things (2016-2019), che l’ha resa una star. Inoltre, è apparsa in alcuni videoclip come Fin Me dei Sigma (2016), I Dare You dei The xx (2017) e Girls Like You dei Maroon 5 (feat Cardi B) (2018).

millie bobby brown

Millie Bobby Brown ha un marito

3. È attualmente fidanzata. Nonostante la sua giovane età, l’attrice ha avuto già un primo fidanzato tra il 2017 e il 2018, ovvero il cantante Jacob Sartorius. Pare però che tra i due sia finita a causa di un presunto tradimento da parte di lui. Dal 2021 è invece sentimentalmente legata a Jake Bonjovi, uno dei quattro figli di Jon Bon Jovi con il quale si è sposata nel maggio 2024 in una cerimonia privata.

Millie Bobby Brown in Stranger Things

4. Si è davvero rasata la testa. Per interpretare Undici, la giovane attrice si sarebbe dovuta rasare la testa e all’inizio non era molto convinta della faccenda. Quando, poi, le è stato fatto notare come stesse bene Charlize Theron in Mad Max: Fury Road, la ragazza si è decisa. Su Internet esiste anche un video ripreso dalla madre, mentre le viene rasata l’intera testa. Per sua fortuna, nelle stagioni seguenti ha potuto farsi ricrescere e sfoggiare i suoi veri capelli.

5. È stata candidata a importanti premi. Per la sua interpretazione nella serie, la Brown è stata candidata in molteplici occasioni a premi di grande prestigio. In particolare è stata candidata nel 2017 e nel 2018 ai SAG Awards come miglior attrice in una serie drammatica e come parte del miglior cast di una serie drammatica. Ancor più importanti sono però state le nomination come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica ricevute agli Emmy Awards (gli Oscar della televisione). Pur non riportando vittorie, la Brown ha ottenuto maggiore popolarità.

Millie Bobby Brown in Godzilla

6. Il ruolo è stato scritto appositamente pensando a lei. Godzilla II – King of the Monster è stato il film di debutto per la Brown, dove interpreta Madison Russell. In fase di lavorazione il team di ha basato il volto del personaggio proprio su quello dell’attrice, ben prima che questa fosse poi effettivamente scelta. Secondo il regista Michael Dougherty, “Ci siamo così abituati a vedere la sua faccia che abbiamo semplicemente detto: ‘Beh… perché non le facciamo l’offerta?‘”. Una volta ricevuta questa, la Brown è stata lieta di accettare il ruolo.

Millie Bobby Brown: testimonial per Florence

7. Ha ideato una linea di cosmetici. L’attrice è notoriamente molto attenta anche all’ambito della moda e dei prodotti di bellezza. È così che di recente ha deciso di lanciare una propria linea di prodotti intitolata Florence. Sul sito ufficiale si possono acquistare diverse tipologie di prodotti, da quelli per la cura della pelle a quelli per i capelli, fino a diverse tipologie di trucchi, accesso e altri gadget.

millie bobby brown

Millie Bobby Brown è su Instagram

8. Ha un account seguitissimo. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche la giovane attrice ha aperto da qualche anno il proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 47,9 milioni di persone. Il suo profilo è un tripudio di foto che la ritraggono protagonista tra momenti lavorativi e di svago. Seguendola, si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività, dalla recitazione alla pubblicità, fino ai luoghi da lei visitati e molto altro.

8. Ha diversi haters. Con l’avvento dei social, gli hater si sono scatenati in rete. I classici leoni da tastiera non hanno risparmiato nemmeno la Brown, che si è trovata a dover rispondere a chi la criticava per il fatto, secondo loro, di fare la grande quando, invece, dovrebbe vestirsi e comportarsi come una ragazza della sua età.

Millie Bobby Brown: età e altezza nel 2021

10. Millie Bobby Brown è nata il 19 febbraio del 2004 a Malaga, in Andalucia. L’attrice ha dunque da poco compiuto 18 anni. La sua altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.

Fonti: IMDb, Screenrant, Variety

Timothée Chalamet sfoggia un look bizzarro per il suo prossimo film, Marty Supreme

0

Le prime immagini dal backstage di Marty Supreme mostrano Timothée Chalamet con un look molto diverso rispetto a come siamo abituati a vederlo. Il prossimo drama di A24 seguirà la storia di un giocatore di ping pong, con Josh Safdie, precedentemente noto come membro dei Safdie Brothers, alla regia. Oltre a Chalamet, il cast di Marty Supreme include Gwyneth Paltrow, Odessa A’zion, Penn Jillette e Tyler the Creator.

Variety ha pubblicato le prime immagini dietro le quinte di Marty Supreme. Nelle foto, Timothée Chalamet indossa un gilet blu navy sopra una maglietta a maniche corte e pantaloni scuri in quello che sembra essere un completo in stile anni ’50. Sfoggia anche piccoli occhiali e baffi con capelli corti pettinati all’indietro.

Chalamet sembra molto diverso dal solito in queste immagini di Marty Supreme, in particolare perché i suoi capelli giocano un ruolo nel trasformare completamente il suo aspetto. Al posto dei suoi riccioli, la star di Dune ha un’acconciatura anni ’50 liscia e molto stilizzata. Questo look lo distingue dai recenti ruoli di Chalamet in film come Dune: Part Two, Bones and All e Wonka. Anche nel suo prossimo film biografico su Bob Dylan A Complete Unknown, i suoi capelli e il suo aspetto generale sono molto più simili a come è apparso in altri film.

Di cosa parlerà Marty Supreme con Timothée Chalamet?

Il film di A24 sarà incentrato su un professionista del ping pong. I dettagli della trama di “Marty Supreme” non sono stati resi noti, ma A24 ha pubblicato l’immagine di una pallina da ping pong con la scritta “coming soon” dopo che Variety ha dato notizia del progetto a luglio. La sceneggiatura originale di “Marty Supreme” è stata scritta da Safdie e Ronald Bronstein, che producono entrambi insieme a Eli Bush, Anthony Katagas e Chalamet.

Scarlet Witch vs Illuminati: le foto delle location reali mostrano la magia del cinema

0

La battaglia di Scarlet Witch contro gli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un momento molto crudo nel panorama cinematografico Marvel e sembra ambientato su un set, ma la verità è che la maggior parte delle location sono vere…

L’account Instagram del fotografo Thomas Duke è un posto molto interessante. Fan di cinema e serie tv, Duke va in giro per il mondo a cercare le location dei film che vede e li mette a confronto con le immagini del film, svelando a tutti gli effetti la magia del cinema.

In uno dei suoi ultimi post, Thomas ha mostrato le location del quartier generale degli Illuminati di Terra-838. Dopo gli eventi di WandaVision, il viaggio di Scarlet Witch nell’MCU ha preso una piega oscura a causa del Darkhold, che ha corrotto la mente di Wanda Maximoff e l’ha portata nella linea temporale di Terra-838 dell’MCU alla ricerca dei suoi figli. Nel frattempo, gli Illuminati hanno ignorato le suppliche del Dottor Strange e hanno sottovalutato il potere di Wanda. A causa della negligenza degli Illuminati, Doctor Strange e il Multiverso della Follia ha presentato alcune delle morti più brutali nell’MCU.

Thomas Duke condivide alcune immagini del luogo reale in cui è avvenuto l’omicidio degli Illuminati di Terra-838 da parte di Wanda, tenendo in mano fotogrammi della scena per confrontarli con l’ambientazione fittizia del film. Le scene del quartier generale degli Illuminati sono state girate al British Museum di Londra. La Marvel ha utilizzato la CGI per aggiungere una nuova stanza con un ingresso in vetro, oltre ad alcune statue.

Il luogo reale utilizzato per il quartier generale degli Illuminati

Il luogo reale utilizzato per il quartier generale degli Illuminati nell’universo alternativo di Doctor Strange e il Multiverso della Follia mostra quanto sia facile creare mondi di fantascienza. Con sufficiente creatività e qualche piccolo miglioramento, un luogo noto come il British Museum può sembrare il centro operativo di una squadra di supereroi. L’architettura del British Museum si adatta all’estetica elegante e ultra-pulita degli Illuminati e contrasta con il bagno di sangue causato da Scarlet Witch.

Nella descrizione del suo post su Instagram, Thomas Duke afferma “questi attori non hanno mai girato insieme?!”. In effetti, Doctor Strange e il Multiverso della Follia  è stato girato nel 2020 e nel 2021, nel pieno della pandemia di COVID-19. Di conseguenza, gli attori che hanno interpretato gli Illuminati hanno dovuto girare le loro parti separatamente, motivo per cui sembrano impassibili quando muore uno dei loro colleghi. Secondo Elizabeth Olsen nel corso delle riprese non ha incontrato John Krasinski, e a quel punto non sapeva nemmeno se la Marvel avesse scelto lui per il ruolo di Mister Fantastic.

The Good Doctor, la spiegazione del finale della stagione 7: cosa succede nel finale di serie?

Non c’è niente di più frustrante di una serie televisiva che viene cancellata senza preavviso, lasciando il pubblico con un finale in sospeso. Drammi come Hannibal, A League of Their Own e Quantum Leap sono tutti terminati senza una conclusione. Ecco perché può essere così soddisfacente per le serie terminare alle loro condizioni. Quando è stato annunciato che The Good Doctor della ABC avrebbe appeso lo stetoscopio al chiodo alla fine della settima stagione, gli spettatori si sono preoccupati che forse gli sceneggiatori non sarebbero stati in grado di risolvere tutti i punti in sospeso della storia. Fortunatamente, il team di sceneggiatori ha escogitato un modo per concludere in modo gratificante l’intera serie.

Per sette stagioni, The Good Doctor ha raccontato il viaggio del dottor Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo affetto da autismo e sindrome di Savant. Ogni stagione segue Shaun mentre diventa un medico più capace e impara ad aprirsi alle amicizie e alla relazione sentimentale con la sua ragazza, e poi moglie, Lea (Paige Spara). Gli spettatori vengono trattati con trame approfondite e intriganti misteri medici che Shaun e gli altri medici devono risolvere in ogni episodio. Ci sono molti conflitti strazianti e situazioni di vita o di morte, ma anche un tono di speranza, mentre vediamo le avventure di coloro che lavorano all’Ospedale St. Con la serie finalmente conclusa, come si concluderà la storia per tutti nel finale della stagione 7 di The Good Doctor?

The Good Doctor sembrava destinato a un finale di serie straziante

I personaggi di The Good Doctor hanno sempre vissuto una grande tragedia, ma la settima stagione è ancora più angosciante. Un evento avvenuto nell’episodio 5 sembrava essere particolarmente difficile da superare, quando l’amato personaggio del dottor Asher Wolke (Noah Galvin) è stato brutalmente assassinato in un crimine d’odio. La sua morte ha effetti duraturi sui suoi amici, tra cui il suo partner devastato, Jerome (Giacomo Baessato), e la sua migliore amica, la dottoressa Jordan Allen (Bria Henderson). Ma nella seconda metà della stagione si intravedono spiragli di speranza, quando i personaggi cercano di onorare la memoria di Asher continuando a salvare vite umane.

Proprio quando i telespettatori pensavano che la fine della stagione potesse rivelarsi edificante, il tappeto è stato tolto da sotto i piedi a tutti. Nel penultimo episodio, la dottoressa Claire Browne (Antonia Thomas) torna dal Guatemala con una diagnosi di cancro al seno, mentre il dottor Aaron Glassman (Richard Schiff) rivela a Shaun che il suo cancro è tornato, e questa volta è terminale. Questo doppio colpo sembrava significare che l’episodio finale sarebbe stato pieno di sfortuna. Queste due persone sono le più importanti per Shaun e per il suo percorso personale. Anche con Lea e il loro bambino al suo fianco, come potrebbe sopravvivere alla perdita di Glassman e Claire?

Il finale di serie di The Good Doctor chiude tutti i conti in sospeso

finale di serie di The Good Doctor

In qualche modo, gli sceneggiatori di The Good Doctor sono riusciti a coprire tutte le storie nel finale. Shaun fatica ad accettare la diagnosi di Glassman, ma alla fine, dopo che Lea lo ha incoraggiato a sfruttare al meglio il tempo che gli resta da trascorrere con la sua figura di mentore/padre, riesce a venire a patti con l’eventuale morte di Glassman. L’episodio segue anche la ricerca del team per salvare Claire da un’infezione che si diffonde rapidamente e minaccia la sua vita.

I medici sono costretti a prendere la difficile decisione di amputare un braccio di Claire mentre è in coma per combattere l’infezione. Dopo aver scoperto un trattamento sperimentale in grado di curarla, Shaun e la sua protetta, la studentessa di medicina Charlie (Kayla Cromer), vengono bloccati dalla FDA. Shaun è disposto a somministrare a Claire la cura (anche se ciò mette a rischio il suo futuro di medico), ma poiché Glassman sta morendo e non deve preoccuparsi di mantenere la sua licenza medica, il medico anziano decide di somministrare lui stesso a Claire il trattamento salvavita.

Poi, l’episodio va avanti di 10 anni. Uno Shaun un po’ più anziano, ora attuale primario di chirurgia dell’ospedale, è in piedi davanti a un pubblico e sta tenendo un discorso TED. Dietro di lui c’è uno schermo con un elenco scorrevole dei nomi di tutti i pazienti che ha salvato nel corso degli anni. Parla di ciò che ha imparato come medico e alla fine l’elenco si ferma sul nome di Claire. Solo allora il pubblico si rende conto che Claire è sopravvissuta alla malattia: è seduta in platea accanto al dottor Jared Kulu (Chuku Modu), con una bambina in grembo.

Claire e Jared hanno creato una bella famiglia e questo è un bel finale per la storia del loro ricongiungimento nella Stagione 7. La scena mostra anche altri personaggi, tra cui la dottoressa Audrey Lim (Christina Chang), che ha assunto un ruolo in un’organizzazione del tipo Medici Senza Frontiere, e Jordan, che ha riallacciato i rapporti con il suo amore, Danny Perez (Brandon Larracuente). Il dottor Alex Park (Will Yun Lee) e la dottoressa Morgan Reznick (Fiona Gubelmann) hanno adottato ufficialmente la piccola Eden, mentre lo studente di medicina Dominick (Wavyy Jonez) ha avviato il proprio studio medico. Ogni personaggio importante si guadagna un momento in cui il pubblico può vedere dove li ha portati il futuro.

Poi, Shaun spiega che non avrebbe raggiunto il suo livello di successo se non fosse stato per Glassman. Gli spettatori vedono Shaun cavalcare con Glassman su una giostra che ha un significato per il passato di Glassman, e poi la scena passa a Shaun che cavalca da solo, per segnalare che Glassman è effettivamente morto. Il taglio successivo vede Shaun in sella con Steve e Lea incinta, e poi ancora con Shaun, Lea e uno Steve più anziano e con una figlia. La famiglia di Shaun è ora completa, ma nessuna di queste relazioni d’amore sarebbe stata possibile senza l’amore e la guida di Glassman e la sua capacità di vedere ciò che Shaun poteva diventare. Shaun conclude il suo intervento parlando della fondazione che lui e Claire hanno co-fondato: la Dr. Aaron Glassman Foundation for Neurodiversity in Medicine, un modo toccante per onorare l’uomo che ha creduto di più in lui. Shaun riflette sull’impatto di Glassman, dicendo: “Mi ha insegnato che quando tocchi una vita, non tocchi solo una vita. Si toccano tutte le vite che la vita tocca”.

Sebbene l’ultima stagione di The Good Doctor dovesse essere composta da 15 episodi, è stata ridotta a soli 10 a causa degli scioperi. Nonostante questo ostacolo, la serie offre una conclusione gratificante per ogni personaggio e permette di dare una sbirciatina a dove ognuno di questi personaggi è finito. La stagione finale è ricca di colpi al cuore, ma la serie drammatica si conclude con una nota di speranza.

Twilight of the Gods, spiegazione del finale: l’epopea di Zack Snyder prepara un sequel?

Twilight of the Gods è più che all’altezza del suo nome. La serie animata di Zack Snyder, Jay Oliva ed Eric Carrasco offre un’audace e sanguinosa rivisitazione della mitologia norrena, resa con uno stile artistico splendido, grazie alla Xilam Animation. Il film sembra anche il tipo di epopea che Snyder ha creato sul grande schermo, oltre che un ritorno a una forma d’arte in cui non si cimentava dai tempi del sottovalutatissimo Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani. Ma come si conclude esattamente la storia di Twilight of the Gods e come si lascia aperta la porta a un sequel?

Twilight of the Gods inizia con un matrimonio andato male

Twilight of the Gods thor
Credit © Netflix

Twilight of the Gods si apre con i preparativi per il matrimonio tra il re vichingo Leif (Stuart Martin) e l’amore della sua vita, Sigrid (Sylvia Hoeks). Sigrid ha una richiesta da fare a Leif: viaggiare con lei nella sua terra d’origine per conoscere la sua famiglia. Si scopre che la famiglia di Sigrid è composta da giganti, poiché lei è cresciuta nella terra di Jotunheim. Ma prima che Leif e Sigrid possano sposarsi, appare il Dio del Tuono, Thor (Pilou Asbæk), alla ricerca di suo fratello Loki (Patterson Joseph). Quando gli Jotunn si rifiutano di inchinarsi davanti a lui, Thor li massacra tutti e Sigrid è l’unica sopravvissuta. Sigrid giura di uccidere il Dio del Tuono e Leif si unisce a lei nel suo viaggio.

Un gruppo di guerrieri che uccidono gli dei si unisce in “Il crepuscolo degli dei”

Per aiutarli a uccidere Thor, Leif e Sigrid reclutano un gruppo di guerrieri , tra cui il poeta/stregone Egill (Rahul Kohli), la fanciulla dello scudo Hervor (Birgitte Hjort Sørensen), Áile (Jamie Clayton), la misteriosa strega nota come Seid-Kona e il fabbro nano Andvari (Kristofer Hivju); alla battaglia si aggiunge anche il lupo Ulfr (Peter Stormare). Andvari si rivela particolarmente utile per il gruppo, poiché costruisce armi d’acciaio in grado di uccidere gli dei, anche se questo potere ha un prezzo terribile.

Durante il viaggio, i guerrieri incontrano una misteriosa fanciulla di nome Thyra (Thea Sofie Loch Næss), incatenata dagli abitanti di un piccolo villaggio. Dopo che Thyra li ha aiutati per poco a fuggire, si scopre che è una serva degli antichi dèi noti come Vanir, che stanno marcendo in seguito alla loro guerra con gli Aesir, gli dèi che abitano Asgard. Sigrid stringe un accordo con i Vanir: se lei e i suoi guerrieri riusciranno a riportare le mele d’oro che garantiscono l’immortalità (uccidendo al contempo il drago che fa la guardia a tali mele), si uniranno a lei. Nonostante il successo, le mele si rivelano avvelenate e Leif viene apparentemente ucciso mentre tiene a bada le forze dei Vanir.

Loki si rivela essere la forza trainante del “Crepuscolo degli dei”

In realtà, Leif – insieme a Loki – è intrappolato nella testa di uno dei Vanir, che li costringe a rivivere il loro passato. Loki alla fine rivela a Leif di aver spinto Sigrid a uccidere Thor, mentre cerca di scatenare il Ragnarök – il crepuscolo degli dei – per vendicarsi di come Odino (John Noble) ha imprigionato i suoi figli Hel (Jamie Chung), Jörmungandr (Tove Lo) e Fenrir. Odino era venuto a conoscenza del Ragnarök dopo essersi impiccato a Yggdrasil, l’Albero del Mondo, per nove giorni di fila ed era determinato a impedirlo con ogni mezzo necessario; aveva persino inviato Thor a uccidere la madre di Jörmungandr e a imprigionare i bambini. Loki ha manipolato gli eventi chiave per organizzare il Ragnarök e, dopo la fuga di Loki e Leif, i Vanir mantengono la loro parte dell’accordo, unendosi ai guerrieri di Sigrid nella loro missione di aprire una breccia nelle mura di Asgard.

Twilight of the Gods si conclude con una sanguinosa battaglia e l’avvento del Ragnarok

Twilight of the Gods
Credit © Netflix

Gli ultimi due episodi di Twilight of the Gods, “If I Had A Hammer” (Se avessi un martello) e “Song of Sigrid” (Il canto di Sigrid), portano alla battaglia che l’intera serie ha preparato. Sangue e sangue volano mentre Sigrid e i suoi guerrieri, insieme ai Vanir, combattono le forze di Asgard. Alla fine, Sigrid decide di provare a uccidere Thor nel sonno… ma lui la sta aspettando e lei viene quasi uccisa, il che porta a un confronto con Leif sul costo della sua vendetta. La battaglia non è priva di vittime: Hervor e Ulfr vengono uccisi da Thor.

La maledizione delle armi di Andvari aggiunge un costo terribile alla morte di Hervor: poiché la sua vita era il prezzo della sua arma, non può entrare nel Valhalla e riunirsi con i suoi figli. Áile sale in cima ad Asgard e affronta Odino con una visione del futuro, dove apprende che la sua eredità svanirà (alla maniera di Zack Snyder, c’è una spruzzata di immagini di Gesù sotto forma di Cristo stesso). Anche se Odino uccide Áile, la visione del suo futuro lo ha lasciato scosso. Sul campo di battaglia, Sigrid ha finalmente la possibilità di uccidere Thor, avvolgendo la sua ghirlanda nuziale intorno alla lancia per suggellare l’atto – ma il fratello di Thor, Baldr (Hakeem Kae-Kazim), si teletrasporta di fronte a lui e gli colpisce la lancia al petto, dando il via al Ragnarök. Loki uccide anche Sigrid, mandandola nel Valhalla, dove incontra Thor.

Il crepuscolo degli dei avrà una seconda stagione?

Twilight of the Gods sta rapidamente trovando un pubblico, entrando nella top 10 di Netflix e raccogliendo gli elogi della critica. Naturalmente, visto come si è conclusa la serie, ci si è chiesti se lo show avrà una seconda stagione. Snyder ha già in mente una storia incentrata su Thor, promettendo di esplorare cosa ha portato alla sete di sangue del Dio del Tuono.

“Penso che questo sia il nocciolo della storia, e cioè quale sia la moralità di guardare il mondo dal punto di vista di Thor”, ha detto a Collider. “Mentre andiamo avanti, c’è un perché per Thor? Cosa gli ha fatto Loki per renderlo così pazzo?”. È sicuramente una domanda che merita una risposta, e una seconda stagione potrebbe anche mostrare come il Ragnarök rimodella il mondo – un racconto epico più che degno del talento di Snyder, Oliva e Carrasco. Twilight of the Gods è disponibile in streaming su Netflix.

Mayfair Witches – stagione 1, spiegazione del finale: cosa succede a Rowan?

Mayfair Witches di Anne Rice, il dramma soprannaturale creato da Michelle Ashford ed Esta Spalding, conclude la sua prima stagione con un episodio surreale, in cui la profezia che era stata ventilata per tutto il tempo si è finalmente avverata. Nel corso della prima stagione, Rowan Fielding (Alexandra Daddario) ha vissuto una storia d’amore con Ciprien Grieve (Tongayi Chirisa), mentre cresceva il suo legame con il demone Lasher (Jack Huston). Anche se Rowan e Ciprien sembravano innamorarsi l’uno dell’altra, non era chiaro quanto la loro relazione fosse causata dalla manipolazione di Lasher.

La fine della Stagione 1 lascia in sospeso la relazione tra Rowan e Ciprien, ma una cosa è chiara: la Stagione 2 vedrà una nuova Rowan, che abbraccia il suo potere e il suo legame con Lasher ora che è rinato nel mondo. La stagione 1 di Streghe Mayfair è anche quella in cui Rowan scopre la sua famiglia biologica: il finale porta a importanti rivelazioni su Cortland Mayfair (Harry Hamlin) e Deirdre Mayfair (Annabeth Gish), che cambiano il rapporto tra Cortland e Rowan e sua figlia Jojo Mayfair (Jen Richards).

Chi è il padre del bambino di Rowan nella stagione 1 di “Streghe Mayfair”?

Alexandra Daddario in Mayfair Witches
Foto di Alfonso Bresciani/AMC/Alfonso Bresciani/AMC – © 2022 AMC Network Entertainment LLC.

Una delle parti più confuse del finale della stagione 1 di Streghe Mayfair è la domanda su chi sia esattamente il padre del bambino di Rowan. Sia Lasher che Rowan dicono a Ciprien che il bambino è suo, ma è lecito chiedersi se sia vero o se sia solo una tattica per evitare che Ciprien voglia fare del male al bambino. La paternità del bambino non è del tutto chiara, dal momento che Rowan ha fatto sesso con Lasher, che poi ha accelerato la sua gravidanza. In un’intervista a Variety, la co-creatrice Esta Spalding spiega che Ciprien è davvero il padre e che il bambino è stato concepito nell’episodio 5 di Mayfair Witches . Tuttavia, Lasher è stato in definitiva l’artefice del concepimento. Come chiarisce la Spalding, “per come abbiamo costruito la struttura della storia, Lasher sta orchestrando tutto questo, compreso l’intrappolamento di Rowan e Cip in quella casa insieme nell’episodio 5, in modo che lei possa rimanere incinta”. Sembra che Lasher non sia in grado di concepire personalmente il bambino che servirà da tramite.

Cortland Mayfair si rivela essere il padre di Rowan in Streghe Mayfair – Stagione 1

Harry Hamlin in Mayfair Witches
Foto di Alfonso Bresciani/AMC/Alfonso Bresciani/AMC – © 2022 AMC Network Entertainment LLC.

Parlando di paternità, uno dei punti più importanti del finale della stagione 1 di Streghe Mayfair è la rivelazione che Cortland è il padre di Rowan. All’inizio della stagione, Cortland viene mostrato mentre sceglie un giovane uomo per sedurre Deirdre a un ballo in maschera e concepire il suo bambino. Già questo sembrava inquietante, ma il finale rivela che le azioni di Cortland sono molto più gravi di quanto si pensasse. Quando Ciprien tocca una maschera di quel fatidico ballo in maschera, i suoi poteri rivelano che Cortland ha indossato la maschera del giovane per poter ingravidare Deirdre, portando al concepimento di Rowan. Rowan è una strega così potente grazie alla purezza del suo sangue Mayfair.

Cortland pensa ovviamente che, avendo contribuito a realizzare la profezia che ha permesso a Lasher di rinascere, sarà ricompensato con un potere incredibile. Questo è parzialmente vero. Quando Rowan tenta di ucciderlo, si scopre che l’accordo fatto con Lasher ha funzionato e Cortland è ora immortale. Tuttavia, ciò che non aveva previsto è il potere che ha conferito a Rowan nel processo, e quanto lei sia favorita da Lasher. Quando non riesce a uccidere Cortland, lo trasforma semplicemente in pietra. Nel momento finale dell’episodio, Rowan dice a Ciprien: “Non puoi controllarmi”. Poi, un fulmine quasi colpisce Ciprien. È chiaro che, sebbene Cortland abbia orchestrato gran parte della profezia, Rowan è quella che ha veramente acquisito il potere di Lasher.

Rowan ha importanti visioni nel finale della stagione 1 di “Streghe di Mayfair”

Alexandra Daddario in Mayfair Witches
Foto di Alfonso Bresciani/AMC/Alfonso Bresciani/AMC – © 2022 AMC Network Entertainment LLC.

Rowan trascorre la maggior parte del finaledella stagione 1di Streghe Mayfair in stato di incoscienza e sperimentando visioni sulla linea di famiglia Mayfair. Lasher le dice: “Segui il percorso dei tuoi antenati fino alla fine”. Poi, le sue visioni la portano in un viaggio nel tempo. È qui che lo spettacolo offre scorci dei molti Mayfair deceduti che sono descritti in dettaglio in L’ora delle streghe di Anne Rice. La più importante è Suzanne Mayfair (Hannah Alline), la prima strega Mayfair e una levatrice che aiuta Rowan durante il travaglio.

Rowan riconosce anche Antha Mayfair prima di parlare con sua madre, Deirdre, che le spiega che Lasher rinascerà come figlio di Rowan. L’episodio ci offre anche alcuni scorci di Deborah Mayfair e Julien Mayfair. Deborah è la figlia di Suzanne e la prima strega Mayfair a evocare Lasher, mentre Julien, uno degli unici uomini a essere la principale strega Mayfair, è il padre di Cortland. Il pubblico vedrà più avanti il personaggio, ora che Ted Levine è stato scritturato per interpretare Julien nella seconda stagione di Mayfair Witches.

Il finale della prima stagione di Streghe Mayfair lascia gli spettatori con molte domande. La più grande è se la relazione tra Rowan e Ciprien potrà mai riprendersi. A questo si aggiunge la domanda su quali siano le intenzioni di Ciprien nei confronti del bambino. Sembra determinato a separare Rowan dal bambino, ma alla fine sentirà un qualche attaccamento al proprio figlio? Inoltre, non è chiaro quante delle azioni di Rowan nel finale siano il risultato dell’influenza di Lasher su di lei. La seconda stagione ci mostrerà una nuova Rowan che abbraccia la ricerca del potere o cercherà di allontanare Lasher? Per le risposte a queste domande, gli spettatori dovranno aspettare fino al 2025, quando Mayfair Witches tornerà per la seconda stagione.

FBI: Most Wanted 5 stagione, trama, cast, data di uscita e tutto quello che sappiamo

Un’altra delle tante creazioni universalmente amate di Dick Wolf, FBI ha avuto cinque stagioni e 100 episodi di alto dramma e puro intrattenimento televisivo che hanno portato a un’enorme crescita dal suo debutto nel settembre 2018, tanto che gli spin-off erano solo una questione di tempo. Il primo spin-off è arrivato sotto forma di FBI: Most Wanted, che ha visto un’altra Task Force di fuggitivi di New York, questa volta a caccia di criminali altamente volatili nella famosa lista dei più ricercati dell’FBI. Dopo quattro stagioni di successo, la serie è pronta a lanciarsi nella sua quinta uscita, con il nuovo capo cacciatore Remy Scott (Dylan McDermott) pronto a condurre la sua squadra al trionfo per la terza stagione consecutiva. A tal proposito, ecco tutto quello che sappiamo su FBI: Most Wanted 5.

Quando uscirà FBI: Most Wanted Stagione 5?

FBI: Most Wanted 5 stagione è uscito negli USA ufficialmente martedì 13 febbraio 2024. In Italia FBI:Most Wanted 5 stagione è in programmazione su ITALIA 1 in prima serata al mercoledì.

Dove si può guardare FBI: Most Wanted Stagione 5?

FBI: Most Wanted 5 stagione negli USA sarà ufficialmente disponibile sulla CBS, sia in diretta che tramite il loro sito web. In Italia la serie è di Infinity, tutti gli episodi della serie principale di FBI. 

C’è un trailer per FBI: Most Wanted 5?

Mediaset ha rilasciato un trailer ufficiale di FBI: Most Wanted 5 stagione che annuncia la sua programmazione in prima serata su Italia Uno.

Chi c’è in FBI: Most Wanted Stagione 5?

Ancora una volta, il candidato ai Primetime Emmy Dylan McDermott (American Horror Story) tornerà a guidare la Task Force dei Fuggitivi nei panni dell’Agente Speciale Remy Scott, continuando il suo ruolo di protagonista dopo aver preso il posto di Julian McMahon(Fantastic Four) Jess LaCroix nel 2022. McDermott è stato un’aggiunta ampiamente acclamata alla serie, che l’ha catapultata in uno status ancora maggiore come uno dei migliori procedurali della TV. Parlando del suo personaggio a Collider, McDermott ha detto:

“Questa è stata una delle cose a cui ho pensato davvero quando ho accettato questo lavoro. La parola procedurale è in qualche modo una parolaccia per alcuni, perché pensano che “Beh, è così, ed è la stessa cosa”. In realtà ne ero entusiasta, perché affronto sempre tutto come se fosse matematica. Penso che la vita sia matematica e che sia un problema matematico. Mi sono detto: “È una cosa davvero interessante, perché la gente ha già un’idea preconcetta di cosa sia un procedurale. Questa è una grande opportunità per scombinare le cose, per avere un personaggio che sente e passa attraverso le cose, e forse si spinge troppo in là ed è investito. Non è solo un caso della settimana”.

Torneranno anche personaggi come Edwin Hodge (The Purge) nel ruolo di Ray Cannon, Keisha Castle-Hughes (Whale Rider) nel ruolo dell’agente speciale Hana Gibson e Roxy Sternberg (Mars) nel ruolo dell’agente speciale Sheryll Barnes. Un volto famoso del franchise dell’FBI si unirà alla squadra di Most Wanted nella quinta stagione: si tratta dell’agente speciale Nina Chase, interpretata dalla sempre brillante Shantel VanSanten, un nome che dovrebbe essere familiare ai fan di The Boys e One Tree Hill. Il nome di Nina Chase farà probabilmente sorridere i fan dell’FBI grazie alla sua apprezzata partecipazione alla serie principale dell’FBI a partire dalla quarta stagione. Nina sarà una figura chiave nella Task Force dei fuggitivi, come promesso dalla conferma che il suo ruolo sarà fondamentale nella quinta stagione.

Infine, è stato ufficialmente confermato che Sean Kaufman (The Summer I Turned Pretty) sarà guest-star in FBI: Most Wanted nel 27° episodio. L’attore sarà co-protagonista insieme a McDermott, interpretando il ruolo di Eric Fontaine – il Chief Technology Officer di una startup di intelligenza artificiale.

Purtroppo, mentre una porta si apre, un’altra si chiude tristemente con la notizia che Alex Davalos (Defiance) non tornerà in Most Wanted nel ruolo dell’agente speciale Kristin Gaines. La Davalos, che è una delle protagoniste più amate dagli spettatori, non ha ancora confermato il motivo per cui lascia la serie, ma le dita saranno incrociate per sperare che lei e le sue competenze altamente qualificate tornino in futuro nella squadra.

Di cosa parlerà la quinta stagione di FBI: Most Wanted Stagione 5?

Anche se, a causa della sua natura procedurale, molti dettagli della trama saranno tenuti strettamente nascosti, ma visti gli eventi dell’esplosivo finale della quarta stagione, è lecito supporre che una storyline, in particolare, sarà presente nella quinta stagione. Quando la quarta stagione si è conclusa e la caccia all’assassino di Mikey, il fratello di Remy, si è subito capito che la sua eredità non era andata perduta, poiché si è scoperto che, al momento della sua morte, la sua ragazza era incinta. Mentre Remy mette a tacere i fantasmi del suo passato catturando l’assassino, rimane ancora una cosa da fare: conoscere suo nipote. Il finale si è concluso con una nota struggente: Remy ha finalmente incontrato Corey, interpretato da J.D. Martin (Manifest), e ha trovato una sorta di speranza per il futuro. Questa relazione occuperà sicuramente un po’ di tempo sullo schermo nella quinta stagione e si spera che inizi a svilupparsi in una parte centrale dello show, con la vita di Remy che ora è certamente cambiata per sempre.

Chi c’è dietro FBI: Most Wanted Stagione 5?

Anche se al momento non sono disponibili tutti i dettagli sul dietro le quinte, si prevede che molti dei membri della troupe delle precedenti stagioni dello show torneranno a lavorare alla quinta stagione. Tra questi, il creatore e scrittore Rene Balcer, i produttori esecutivi Dick Wolf, Peter Jankowski e Arthur W. Forney, gli scrittori Zach Cannon e Spindrift Beck e il regista Ken Girotti, che ha diretto tutte le stagioni finora.

Quanti episodi ci saranno in FBI: Most Wanted Stagione 5?

È stato riferito che, a causa dei ritardi dovuti agli scioperi estivi dell’anno scorso, la prossima stagione avrà un numero di episodi ridotto a 13, un netto cambiamento rispetto ai 22 episodi totali della quarta e terza stagione.

FBI: International, il nuovo capo arriva nel trailer della stagione 4

0

Quando FBI: International tornerà questo mese per la quarta stagione, il Fly Team avrà una nuova leadership. L’agente Wesley “Wes” Mitchell prenderà il posto dell’agente Scott Forrester, scomparso alla fine della terza stagione. Jesse Lee Soffer ha descritto Wes come “una ventata di aria fresca”. “Vola a tentoni, ha un atteggiamento davvero spensierato e si limita a fare le sue cose. È molto divertente”, ha dichiarato Lee Soffer a Entertainment Weekly. Un nuovo sneak peek presenta il personaggio alla squadra e agli spettatori, mentre Wes assume la guida di una squadra che ha conosciuto un solo leader fin dall’inizio, mantenendo gli americani al sicuro in quel tratto d’Europa.

A volte è imbarazzante essere il nuovo arrivato, soprattutto come capo. Ma sono felice di lavorare con voi, ragazzi”, si presenta il personaggio alla squadra, mentre si sistema nella sua nuova posizione. Si ritrovano da qualche parte all’aperto e Wes fa loro una promessa. “Se mai dovesse succedere”, dice, ‘vi coprirò assolutamente le spalle’, conclude. Quando mai non è andata male nell’FBI: International? Il video passa dalla serena riunione di squadra a scene ad alto numero di giri nelle strade europee. Si preannuncia molta azione, esplosioni e combattimenti a mani nude, con Wes al centro di tutto. “Benvenuto nell’essere il capo”, gli dice Vo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da The FBIs (@fbicbs)

Cosa aspettarsi dalla quarta stagione di FBI: International

La stagione vede il Fly Team senza un leader, ma la situazione cambierà durante la première della serie. L’episodio “Un leader, non un turista ” inizia a Los Angeles mentre Wes indaga su una banda di rapinatori di turisti. Secondo la trama ufficiale dell’episodio, l’indagine diventa oscura e i rapinatori fuggono a Budapest. Wes li segue in città e si imbatte così nel Fly Team. Viene descritto come dotato di “istinti impeccabili e tattiche non convenzionali che alimentano la sua volontà di non fermarsi davanti a nulla per ottenere giustizia”. Matt Olmstead, showrunner della serie, ha dichiarato a TV Line che “sta affrontando delle turbolenze con la sua ragazza” nella sua vita privata.

“Il Fly Team fa la conoscenza dell’agente speciale Wesley ‘Wes’ Mitchell quando il suo partner viene ucciso a Los Angeles e i sospetti fuggono a Budapest, mandando Mitchell oltreoceano”.

Il cast di FBI: International Season 4 è composto da Lee Soffer, Carter Redwood nel ruolo di Andre Rains, Vinessa Vidotto nel ruolo di Cameron Vo, Christina Wolfe nel ruolo di Amanda Tate ed Eva-Jane Willis nel ruolo di Megan “Smitty” Garrettson. La star di Station 19, Jay Hayden, apparirà nel corso della stagione nel ruolo di Tyler Booth, un “agente intelligente e carismatico” che cerca l’aiuto del Fly Team per un caso.

Marvel e DC hanno perso il marchio condiviso “Super Hero” registrato per la prima volta nel 1967

0

Se avete mai letto un comunicato stampa della Marvel o della DC, è probabile che abbiate visto le aziende riferirsi a personaggi come Spider-Man e Batman come “Super Hero” . Il termine “supereroe” è infatti diventato la norma per indicare i loro eroi, nonostante la maggior parte di noi scriva “supereroe”.

Il motivo è un marchio registrato per la prima volta nel 1967. Ben Cooper, Inc. lo ha acquisito in relazione a una linea di costumi di Halloween da supereroe – scusate, da “Super Hero” – con personaggi Marvel e DC.

Cinque anni dopo, nel 1972, la Mego Corporation tentò di registrare “World’s Greatest Super Heroes” per una serie di action figure; Cooper si oppose e la Mego finì per cedere i suoi interessi nel marchio congiuntamente alla Marvel e alla DC.

Rendendosi conto che si trattava di una battaglia che non poteva vincere, Cooper si ritirò e da allora il marchio “Super Hero” è stato condiviso tra Marvel e DC.

Ora però le cose sono cambiate. L’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti ha annullato la rivendicazione di Marvel e DC su quattro dei loro marchi condivisi a seguito di una contestazione da parte di Superbabies Limited, una società relativamente poco conosciuta che produce fumetti su bambini supereroi.

Il creatore di Superbabies, S.J. Richold, ha contestato la rivendicazione dopo che la DC aveva cercato di impedirgli di utilizzare “Super Babies”. Poiché né la Marvel né la DC hanno risposto alla sfida entro il 24 luglio, il marchio è stato annullato e Super Hero e Super Heroes possono ora essere utilizzati senza timore di ritorsioni.

Thunderbolts*: Wendell Pierce e Chris Bauer in due ruoli misteriosi

0

I Marvel Studios hanno recentemente rilasciato il primo trailer di Thunderbolts* ma un profilo ufficiale del progetto condiviso dalla Disney rivela due inaspettate aggiunte al cast.

Il primo è Chris Bauer, un attore prolifico che ha interpretato ruoli memorabili in Brooklyn Nine-Nine, For All Mankind e Heels, oltre a molti altri progetti. Non si sa chi interpreterà, ma scommettiamo che si tratterà di un cattivo, visto l’ottimo antagonista che ha interpretato nei ruoli precedenti.

La sorpresa più grande è l’aggiunta di Wendell Pierce; l’attore, che ha al suo attivo più interpretazioni acclamate dalla critica di quante ne possiamo elencare qui, è forse conosciuto soprattutto per il suo lavoro in The Wire.

Tuttavia, ha recitato anche in film come Jack Ryan, Suits e Clemency. Pierce è stato scritturato per il ruolo del redattore capo del Daily Planet, Perry White, nel film Superman di James Gunn, il che significa che l’anno prossimo debutterà nel MCU e nel DCU nel giro di pochi mesi.

Non si sa inoltre chi Pierce interpreterà in Thunderbolts*, ma sicuramente dovrà essere qualcosa di più di un semplice cameo, visto l’enorme talento dell’attore.

Qualche mese fa l’attore è apparso al Late Night with Seth Meyers e gli è stato chiesto del suo ruolo di Perry White nel primo film dei DC Studios. L’attore ha fatto finta di niente, ma sembra che non veda l’ora di salire a bordo del DCU.

“Il grande James Gunn dirigerà il film. Questo è quello che ho sentito dire ”, ha detto Pierce. “Forse ne sapete più di me! “Come ho detto, riesco a ricordare le mie battute, ma non i miei personaggi. Non vedo l’ora che arrivi questo Non sono mai cresciuto leggendo fumetti, quindi mi sono affidato ai miei amici per parlarne ”, ha proseguito. Come potete vedere, ho un problema di memoria. ..”. Sono entusiasta.

CORRELATE:

Tutto quello che c’è da sapere su Thunderbolts*

Diretto da Jake Schreier (Paper Towns), il cast di Thunderbolts* comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus ‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di Bob alias Sentry.

Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della serie Marvel Disney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine, con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di impegni).

Lo sceneggiatore di Black Widow e Thor: Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts* arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo, restate aggiornati sul MCU con la nostra guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.

Deadpool & Wolverine: featurette rivela un incredibile dietro le quinte delle varianti

0

Deadpool & Wolverine è ora disponibile sulle piattaforme digitali e, grazie a io9, abbiamo un’ultima featurette incentrata sui supereroi familiari che Wade Wilson e Logan hanno incontrato nel Vuoto.

Oltre a numerose nuove immagini delle varianti in azione, Wesley Snipes ci parla del suo ritorno nei panni di Blade e Jennifer Garner si rivolge a Elektra.

Il ritorno di Snipes nei panni di Blade ha lasciato un segno indelebile nei fan, che però non si aspettavano che riprendesse il ruolo. Tuttavia, tutto è cambiato quando Reynolds – con cui Snipes notoriamente non andava d’accordo durante la lavorazione del trequel di Blade – ha inviato un messaggio di testo alla sua vecchia co-star dicendo: “Voglio parlarti”.

All’inizio di quest’anno, Snipes ha ricordato: “Non pensavo fosse possibile. Non pensavo che saremmo stati in grado di farcela. Non pensavo che la Marvel fosse d’accordo, né che lo fosse la Disney, anche perché hanno ingaggiato Mahershala per la prossima versione del film”.

“Pensavo che non avesse senso, ma [quando] ricevi una telefonata da Ryan Reynolds all’improvviso dopo 20 anni, dici: ‘Ok, devo rispondere a questa chiamata. Vediamo di cosa si tratta ”, ha aggiunto l’attore. “Mi ha detto l’idea… Hanno detto ‘sì’ e ‘si parte’. ‘Se ci stai tu, ci stiamo anche noi’. Ed eccoci qua”.

Nei prossimi giorni i social media e YouTube saranno inondati di clip in 4K del threequel R-Rated, anche se i Marvel Studios hanno rilasciato in anticipo le scene eliminate, un po’ dimenticabili, dopo aver annunciato le date di uscita in digitale e in HE. Date un’occhiata a questo nuovo sguardo a Deadpool & Wolverine qui sotto.

Deadpool & Wolverine, il film campione d’incassi

Shawn Levy dirige “Deadpool & Wolverine”, interpretato da Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.

Kevin Feige, Ryan Reynolds, Shawn Levy e Lauren Shuler Donner producono con Louis D’Esposito, Wendy Jacobson, Mary McLaglen, Josh McLaglen, Rhett Reese, Paul Wernick, George Dewey e Simon Kinberg come produttori esecutivi. “Deadpool & Wolverine” è scritto da Ryan Reynolds & Rhett Reese & Paul Wernick & Zeb Wells & Shawn Levy. Il 26 luglio “Deadpool & Wolverine” dei Marvel Studios darà vita a una sfida tra squadre all’ultimo sangue.

The Mandalorian and Grogu potrebbero far parte di un piano molto più grande

0

La Disney ha finalmente capito che il posto migliore per Star Wars è il grande schermo, dopo che per diversi anni l’unico posto in cui i fan potevano andare in una Galassia Molto, Molto Lontana era lo streaming.

Durante gli scioperi dello scorso anno, la quarta stagione di The Mandalorian è diventata il film di The Mandalorian and Grogu. Immaginiamo che Jon Favreau abbia alzato la posta in gioco e rimodellato la storia, ma l’attore di Moff Gideon Giancarlo Esposito crede che i piani del regista vadano ben oltre un solo film.

Parlando al Dragon Con , l’attore ha condiviso la sua convinzione che Favreau abbia progetti all’altezza di quelli visti dai Marvel Studios (un franchise che Esposito conosce bene dopo essersi unito al cast di Captain America: Brave New World durante le riprese).

Giancarlo Esposito
Giancarlo Esposito assiste al red carpet della cerimonia di apertura del 77° Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Come nel MCU, la Disney troverà il modo di unire tutti questi personaggi in un unico grande film o show televisivo ”, ha detto l’attore. “Questa è la mia idea di dove andrà a parare”.

“Dave Filoni e Jon Favreau hanno una nuova visione, che prosegue con un film sui ‘Mandaloriani’”, ha continuato Esposito. “La mia sensazione è che tutto convergerà in un punto o nell’altro e avremo un’altra serie di [una] trilogia, o più, di film”.

Naturalmente, sappiamo già che il piano prevede che alla fine avremo un film di Star Wars con Dave Filoni che riunisce i personaggi Disney+ per una storia che presumiamo servirà come finale dell’era narrativa successiva al Ritorno dello Jedi. Se si crede a Esposito, potrebbe esserci un altro film da qualche parte.

Non sarà un compito facile per Favreau o Filoni, dato che sembra che gli eroi alla fine falliscano, perché non solo l’Imperatore Palpatine ha marpeggiato il Leader Supremo Snoke dall’ombra, ma il Primo Ordine è sorto per sostituire l’Impero. Forse Din Djarin e Ahsoka Tano si riuniranno per fermare una minaccia ancora più grande?

In un’altra parte del panel, Esposito ha riflettuto su uno scambio con i creativi durante le riprese di una scena cruciale della terza stagione.

“[Alla fine dei] 45 minuti, abbiamo iniziato a parlare di un sequel per Moff Gideon… Dave dice: ‘Non sarebbe una grande idea se Moff Gideon se ne andasse e tornasse e fosse qualcun altro?’ e [Jon] dice: ‘No, lui è Moff Gideon!’. ‘Sarà fantastico e penseremo a un sequel’”. Alla domanda se pensa che la storia di Gideon continuerà, ha aggiunto: “Voglio vivere! C’era un f*ttuto clone. Fate in modo che sia vero!”.

CORRELATE

The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Favreau sta producendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy e Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata “Star Wars: The Clone Wars“. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di “Ahsoka” e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di “The Mandalorian” e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pascal. Tuttavia, la star di “Alien” Sigourney Weaver è in trattative per recitare nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti. The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

The Penguin: l’episodio 2 raggiunge 1,6 milioni di spettatori, con un aumento del 17%

0

The Penguin sembra essere un grande successo per i fan, che si sintonizzano per scoprire come “Oz Cobb” (Colin Farrell) riuscirà a tirarsi fuori da una serie di situazioni potenzialmente letali e ad affermarsi come nuovo boss del crimine di Gotham.

Secondo WBD, la première della serie ha raggiunto 10,4 milioni di telespettatori dopo 11 giorni, portando lo spin-off di The Batman al di sopra di tutte le attuali serie HBO, ad eccezione di House of the Dragon e The Last of Us. Il secondo episodio ha raggiunto il servizio di streaming Max domenica, attirando 1,6 milioni di spettatori – un aumento del 17% rispetto alla prima.

“Inside Man” ha visto Oz e Sofia Falcone formare una tenue alleanza, mentre ‘Il Boia’ si rende conto che non sarà mai presa sul serio dagli uomini che attualmente comandano. L’attrice Cristin Milioti ha accolto con piacere l’opportunità di interpretare Sofia, soprattutto dopo aver perso una serie di ruoli da supereroe in passato.

“Ce n’erano un paio ”, racconta a THR. “Amo i film di supereroi e ho fatto molti provini. Se c’era qualcuno della mia età, probabilmente ero in lizza a diversi livelli. Alcuni sono arrivati alla fase finale. E sì, si inizia a pensare: “Oh, ok, credo di non essere fatto per questo”. E poi, con questo, mi sono sentita dire: “Ho davvero capito questo personaggio”, e mi è sembrato una specie di destino. Mentre gli altri, capisco perché non li ho avuti. Di sicuro”.

CORRELATE

Cosa aspettarsi da The Penguin?

The Penguin episodio 2
Credit © HBO

La serie The Penguin ha debuttato il 20 settembre su SKY e NOW riprende subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

Avengers: Endgame, concept art conferma che è stata scartata una battaglia tra Hulk e Thanos

0

Questa settimana esce Marvel Studios: The Art of Ryan Meinerding, un libro che mostra la visione singolare e iconica dell’artista, dagli schizzi in fase di lavorazione alle illustrazioni finite (e come hanno plasmato il MCU).

Ryan Meinerding, responsabile dello sviluppo visivo dei Marvel Studios, è stato una forza creativa fondamentale nel progettare l’aspetto del franchise sin dal suo lancio nel 2008 con Iron Man e ComicBook.com ha condiviso un paio di pagine di anteprima del libro.

Ci sono alcuni scatti sorprendenti di Capitan America che raduna gli eroi più potenti della Terra per combattere Thanos in Avengers: Endgame, ma uno scatto in particolare ha fatto discutere i fan sui social media.

Come potete vedere qui sotto, un tempo si pensava che Hulk avrebbe avuto la sua rivincita con il Titano Pazzo nel blockbuster del 2019. È un vero peccato che ciò non sia accaduto, perché al Gigante di Giada non è mai stata data la possibilità di pareggiare i conti con Thanos e vedere questo scontro sullo schermo sarebbe stato un punto di forza innegabile in un film pieno di questi scontri.

Naturalmente, questa non è stata l’unica delusione legata a Thanos, perché anche Drax non ha mai avuto un vero e proprio scontro con il cattivo, nonostante avesse giurato di ucciderlo in Guardiani della Galassia del 2014.

Il libro di Meinerding includerà anche:

  • Disegni dei personaggi di Iron Man
  • Keyframe e disegni concettuali di Thor
  • Disegni concettuali per le numerose tute di Capitan America
  • Disegni di personaggi per i film Marvel The Avengers e Avengers: Age of Ultron, creato in collaborazione con Charlie Wen
  • Disegni di tute e attrezzature per Avengers: Endgame, Spider-Man: No Way Home, Black Panther: Wakanda per sempre

Il ricco volume comprende più di 500 illustrazioni e offre una visione inedita del processo creativo di Meinerding e del suo punto di vista sulle collaborazioni essenziali alla base del concept design e del character design contemporaneo.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere 2, teaser del finale svela il Balrog e conferma il destino di [SPOILER]

0

Prime Video ha già pubblicato un breve promo per il finale della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, ma ora è stata condivisa online una versione estesa che presenta un bel po’ di nuove riprese.

Seguono spoiler per l’episodio precedente.

La qualità non è delle migliori, ma il video mostra una battaglia più feroce tra Galadriel e Sauron, già anticipata nel primo trailer. Il Signore Oscuro è ancora nella sua forma di Annatar, ma come abbiamo già visto, questo non lo rende meno potente.

Abbiamo anche un’altra immagine del Balrog, che è stato risvegliato dal suo lungo sonno nel finale della seconda stagione. Il demone di fuoco verrà liberato dalla sua caverna nelle profondità di Moria quando Re Durin si rifiuterà di ascoltare suo figlio e scaverà troppo a fondo nella montagna.

Infine, abbiamo un assaggio del Mago Oscuro (sicuramente Saruman?) che fa prigionieri Nori e Poppy – mostrando allo Straniero la sua vera natura – e la conferma che Arondir è sopravvissuto al suo incontro con Adar nell’episodio della scorsa settimana. Date un’occhiata al promo al link qui sotto, e assicuratevi di tornare per il nostro riassunto del finale della seconda stagione giovedì.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.

Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

Joker: Folie À Deux ha una scena post-credits? Ecco la risposta senza spoiler

0

Le proiezioni di Joker: Folie À Deux (la nostra recensione) sono iniziate e, se quello che abbiamo visto sui social media è indicativo, la risposta dei fan finora è a dir poco contrastante.

È sempre meglio farsi un’idea propria, però, e se avete intenzione di andare al cinema nei prossimi giorni, immaginiamo che vogliate sapere se c’è qualcosa per cui vale la pena aspettare una volta che i titoli di coda del sequel di Joker scorreranno.

Ebbene, possiamo dirvi che no, Joker: Folie À Deux non ha alcuna scena intermedia o post-credits. Quando il film finisce, è tutto, anche se si può sempre rimanere per vedere i nomi di tutti coloro che hanno lavorato all’adattamento dei fumetti DC Comics (mentre si ascolta un altro brano di Lady Gaga, ovviamente).

Cosa ha detto Todd Phillips su un potenziale terzo film

Todd Phillips
Todd Philipps a Venezia 81 Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Non sorprende più di tanto che non ci siano allusioni o suggerimenti per il futuro. È stato così per Joker nel 2019 e il regista Todd Phillips ha già confermato che non tornerà per un terzo film.

“È stato divertente giocare in questa sorta di sandbox per due film, ma credo che abbiamo detto quello che volevamo dire in questo mondo ”, ha dichiarato all’inizio di quest’anno. “Mi piacerebbe continuare a lavorare con Joaquin, ma su una commedia, perché sa essere così sciolto e divertente. E credo che la gente voglia davvero delle commedie in questo momento”.

“Il trailer di ‘Joker 2’ riassume un po‘ le cose quando dice: ’Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è l’amore’. Ma io andrei oltre: Anche noi abbiamo bisogno di una bella risata”. Restate sintonizzati per ulteriori informazioni su Joker: Folie À Deux – compresi alcuni spoiler – nel corso della settimana.

CORRELATE:

Tutto quello che sappiamo sul film Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Come ormai noto, la versione di Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

Grey’s Anatomy 21: un nuovo personaggio debutta nella clip del prossimo episodio

0

Catherine Fox potrebbe aver ammorbidito la sua posizione su diverse questioni dopo il cliffhanger della stagione 20 di Grey’s Anatomy, ma questo non significa che sia disposta a lasciar perdere tutto e niente. Vuole ancora una parte della ricerca sull’Alzheimer ed è disposta a fare qualsiasi cosa, anche se la sua salute sta peggiorando. L’episodio 2 della di Grey’s Anatomy 21, “Take Me to Church”, vede Catherine ammorbidirsi su un’altra questione, mentre la Bailey cerca di riavere il suo lavoro e la sua salute si deteriora in seguito a una scoperta. Secondo la trama ufficiale, Blue affronta il suo passato mentre Winston, Richard e Lucas trascorrono una giornata fuori dall’ospedale. Anche un nuovo volto si unisce al cast.

“Meredith e Catherine continuano a non essere d’accordo e Meredith si confida con la Bailey per avere supporto. Richard, Winston e Lucas trascorrono la giornata fuori dall’ospedale e Blue affronta una relazione del passato. Levi incontra il nuovo cappellano dell’ospedale”.

Il promo anticipa gli archi narrativi dell’episodio, mentre la Bailey chiede di riavere il suo lavoro. Catherine non rende mai le cose facili a nessuno, tantomeno alla Bailey, che secondo lei ha un senso di presunzione esagerato. Catherine le chiede di fissare un appuntamento, cosa che la Bailey non prende bene ma che non fa trasparire. Nel frattempo, l’ex fidanzata di Blue è tornata al Grey Sloan e questa volta cerca delle risposte. “Non posso andarmene da qui finché non saprò tutta la nostra storia”, gli dice. Non è l’argomento preferito di Blue. Quando Teddy e Owen tornano dalla loro settimana di pausa, Teddy viene a sapere che è stata retrocessa e non è più capo, nonostante le sia stato ridato il lavoro. Meredith e Amelia collaborano alla salute di Catherine e, quando fanno una TAC, scoprono che il suo cancro è più esteso di quanto si potesse prevedere. “Il suo fegato è coperto di tumori”, dice Amelia.

Il nuovo cappellano del Grey Sloan arriva nella stagione 21 di Grey’s Anatomy

Dopo l’imminente uscita di Jake Borellida Grey’s Anatomy, è stato rivelato che lo show avrebbe introdotto un nuovo personaggio gay per sostituire Schmitt. Il ruolo di James è stato affidato a Michael Thomas Grant. Egli “si unisce al Grey Sloan come cappellano episcopale apertamente gay. Ha un posto speciale nel cuore per i suoi pazienti più giovani, e il suo calore, la sua formazione e la sua spiritualità lo rendono a suo agio e sicuro in ogni situazione. Nella sua vita personale, James si trova a un bivio in cui si apre all’amore e a grandi slanci di fede”. Il personaggio debutterà in “Take Me to Church”.

Dynamic Duo: annunciato il film d’animazione che racconterà di Dick Grayson e Jason Todd

0

È stato riferito che DC Studios e Warner Bros. Picture Animation stanno sviluppando un nuovo film d’animazione innovativo intitolato Dynamic Duo, che sarà incentrato sui popolari discepoli di Batman, i Robin Dick Grayson e Jason Todd.

Secondo una breve sinossi, il film segue “i primi giorni di Dick Grayson e Jason Todd, alias i Robin. Il duo si fa chiamare Dynamic Duo. Sono ladri orfani, migliori amici che condividono sogni di una vita migliore, ma la loro amicizia sarà messa alla prova da visioni contrastanti di un futuro da cui nascerà un nuovo Dynamic Duo”.

Arthur Mintz sarà il regista del progetto, mentre Matthew Aldrich (Lightyear; Coco) ha sceneggiato il lungometraggio. L’animazione sarà realizzata da un nuovo studio chiamato Swaybox, guidato da Mintz e dalla moglie Theresa Andersson.

Dynamic Duo sarà un film d’animazione realizzato da Swaybox

Swaybox utilizza una tecnologia chiamata “Momo Animation”, descritta come un incrocio tra animazione CGI, elementi pratici di stop-motion e performance live-action in tempo reale. Il risultato è una narrazione che si dice sia visivamente mozzafiato, dinamicamente espressiva e più umana.

James Gunn e Peter Safran saranno produttori per DC Studios, mentre Matt Reeves è a bordo con il suo studio 6th & Idaho. Andersson e Michael Uslan di Swaybox sono anche impegnati in ruoli di produzione.

Il co-responsabile dei DC Studios James Gunn ha confermato la notizia su Instagram, esprimendo il suo entusiasmo per il progetto, “Sono al settimo cielo nell’annunciare il nuovo film DC Studios/Warner Bros Pictures Animation che ha dato il via libera per i cinema, DYNAMIC DUO, la storia di Robin… o dovrei dire dei Robin, come Dick Grayson e Jason Todd. Il primo lungometraggio della visionaria Swaybox, un mix di animazione, burattini e CGI, una sceneggiatura del meraviglioso e talentuoso Matt Aldrich, prodotto con i nostri partner di Matt Reeves’ 6th e Idaho. È qualcosa di speciale”.

Nonostante il coinvolgimento di Reeves, il film non è ambientato nello stesso universo di The Batman and The Penguin. Tuttavia, resta da vedere se si svolgerà o meno all’interno del DC Universe, che verrà lanciato più avanti quest’anno con Creature Commandos, poiché Gunn deve ancora confermare, anche se immaginiamo che a breve arriverà una sorta di chiarimento.

Dynamic Duo è l’ultimo di una lunga serie di progetti DC in arrivo nel 2024 e oltre, che si uniranno a Superman, Supergirl: Woman of Tomorrow, The Authority, The Brave and the Bold, Swamp Thing, Teen Titans, il film senza titolo Bane e Deathstroke, Creature Commandos, Peacemaker S2, Lanterns, Waller, Paradise Lost, Booster Gold e una serie senza titolo su Blue Beetle.

Daniel Day-Lewis torna a recitare in Anemone, diretto da Ronan Day-Lewis

0

Daniel Day-Lewis, ampiamente considerato uno dei più grandi attori della sua generazione, sta uscendo dal pensionamento dopo sette anni lontano dal grande schermo. Sarà infatti protagonista del prossimo film di Focus Features e Plan B “Anemone”, che segna il debutto alla regia di suo figlio, Ronan Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis e Ronan Day-Lewis hanno co-scritto il film, descritto come un’esplorazione delle intricate relazioni tra padri, figli e fratelli, nonché delle “dinamiche dei legami familiari“. Daniel Day-Lewis guiderà il cast di “Anemone” insieme a Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley e Safia Oakley-Green.

Daniel Day-Lewis torna a recitare per il figlio Ronan

“Non potremmo essere più entusiasti di collaborare con un brillante artista visivo come Ronan Day-Lewis per il suo primo lungometraggio insieme a Daniel Day-Lewis come suo collaboratore creativo”, ha affermato il presidente di Focus Features Peter Kujawski in una dichiarazione. “Hanno scritto una sceneggiatura davvero eccezionale e non vediamo l’ora di portare la loro visione condivisa al pubblico insieme al team di Plan B”.

Anemone” riunisce Daniel Day-Lewis con Focus Features, lo studio dietro Il Filo Nascosto, il suo ultimo film del 2017. Universal distribuirà il film a livello internazionale. In “Anemone”, Ben Fordesman (“Love Lies Bleeding”) sarà il direttore della fotografia, con Jane Petrie (“The Crown”) che si occuperà della costumista e Chris Oddy (“Zone of Interest”) come production designer.

Ronan Day-Lewis, 26 anni, è un pittore la cui prima mostra personale internazionale aprirà il 2 ottobre a Hong Kong prima di fare tappa a New York City e Los Angeles. Suo padre è l’unico artista ad aver mai vinto tre Oscar come miglior attore. Daniel Day-Lewis è stato premiato per “Lincoln” di Steven Spielberg, “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson e “Il mio piede sinistro” di Jim Sheridan. Ha anche ricevuto nomination per “Gangs of New York” e “Nel nome del padre“.

daniel day-lewisDaniel Day-Lewis ha annunciato che avrebbe smesso di recitare nel 2017 prima dell’uscita di Il Filo Nascosto, anche se non ha fornito una ragione per il suo ritiro. “È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico nel corso di questi anni”, ha affermato un portavoce dell’attore in una dichiarazione. “Questa è una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti su questo argomento”.

L’attore ha poi riflettuto sulla sua decisione di annunciare pubblicamente il suo ritiro, dicendo alla rivista W che “prima di realizzare [‘Il Filo Nascosto‘], non sapevo che avrei smesso di recitare”. Parte del motivo per cui ha rilasciato una dichiarazione sulla questione era per assumersi le proprie responsabilità.

“Sapevo che era insolito rilasciare una dichiarazione”, ha detto Daniel Day-Lewis. “Ma volevo tracciare una linea. Non volevo essere risucchiato in un altro progetto. Per tutta la vita ho continuato a ripetere che avrei dovuto smettere di recitare, e non so perché questa volta è stato diverso, ma l’impulso di smettere ha preso piede in me, ed è diventato una compulsione. Era qualcosa che dovevo fare.”

Daniel Day-Lewis ha partecipato ai National Board of Review Awards all’inizio di quest’anno e si è riunito con il suo regista di “Gangs of New YorkMartin Scorsese, che ha alimentato le voci su una possibile rinuncia dell’attore al ritiro per una futura collaborazione tra loro.

Abbiamo fatto due film insieme ed è una delle esperienze più belle della mia vita“, ha detto Scorsese mentre accettava il premio come miglior regista per “Killers of the Flower Moon“. “Forse c’è tempo per un altro. Forse! È il migliore.” Speriamo!