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Big Sky 1×14: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×14: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×14, il quattordicesimo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Big Sky 1×14 che si intitolerà “Nice Animals” Cassie, Jenny, Jerrie e Lindor lavorano per rimettere le cose in carreggiata quando il motel è ridotto in macerie e entrambi i casi Kleinsasser e Ronald non stanno andando molto meglio. Al ranch, Cheyenne coglie l’opportunità di spostare la dinamica del potere familiare a suo favore e tutto ciò che servirà è la verità nel nuovo episodio di Big Sky che andrà in onda MARTEDÌ 4 MAGGIO (10: 00-11: 00 pm EDT), su ABC.

Guest star di Big Sky 1×14 sono è Omar Metwally nei panni di Mark Lindor, Ryan Dorsey nei panni di Rand Kleinsasser, Britt Robertson nei panni di Cheyenne Kleinsasser, Michelle Forbes nei panni di Margaret Kleinsasser e Kyle Schmid nei panni di John Wayne Kleinsasser. “Nice Animals” è stato scritto da Elwood Reid e Jonathan Shapiro e diretto da Michael Goi.

Big Sky 1×14

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

L’affido: trama, cast e curiosità sul film di Xavier Legrand

L’affido: trama, cast e curiosità sul film di Xavier Legrand

Il divorzio è un argomento quantomai delicato, che porta quanti ne sono coinvolti a vivere sentimenti contrastanti, spesso stranianti. Allo stesso tempo, è un evento che permette di far uscire aspetti dell’animo umano spesso taciuti o altrimenti difficili da raccontare. Proprio per questo il divorzio è spesso stato al centro di grandi storie per il cinema. Dal classico Kramer contro Kramer al più recente Storia di un matrimonio, passando per l’iraniano Una separazione. Tra questi si colloca anche l’acclamato L’affido – Una storia di violenza, diretto nel 2017 dall’esordiente Xavier Legrand, da quel momento affermatosi come nuovo nome da tenere d’occhio del cinema francese.

Il suo film è la tesa ed essenziale cronaca di una separazione, che affronta in un magistrale crescendo di suspense la violenza domestica attraverso differenti generi cinematografici. Nell’idearlo, infatti, il regista non si è ispirato solo al citato Kramer contro Kramer, ma anche a film più cupi come La morte corre sul fiume e Shining. Legrand porta così il pubblico ad acquisire maggiore consapevolezza su tale tema, giocando con le invenzioni di messa in scena che il cinema offre. Accolto con entusiasmo dalla critica internazionale, il film è stato premiato con il Leone d’argento per la migliore regia e il Leone del Futuro come migliore opera prima alla Mostra di Venezia.

L’affido ha poi vinto anche come miglior film, miglior attrice e miglior sceneggiatura originale ai prestigiosi Premi Cesar, considerati gli Oscar francesi. Si tratta dunque di un film particolarmente importante, che punta a rivelare la violenza sotterranea, le paure taciute, le minacce sommesse vissute ogni giorno da migliaia di donne, in tutto il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, sarà qui possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’affido: la trama del film

Protagonista del film è Miriam Besson, la quale si trova nel pieno del divorzio dal marito Antoine Besson. Questi è il responsabile della sicurezza presso un ospedale, dove è considerato da tutti un brav’uomo e una persona premurosa. Nonostante tale descrizione, Miriam richiede l’affido esclusivo dei figli Joséphine, di diciotto anni, e Julien, di undici anni. Durante il processo, infatti, la donna fa emergere un ritratto del marito come di una persona tutt’altro che equilibrata, accusandolo di atti di violenza e atteggiamenti intimidatori nei confronti tanto di lei quanto dei figli. La sua battaglia legale, tuttavia, è costretta ad infrangersi contro un giudice sordo alla richiesta di aiuto di Miriam.

Nonostante le argomentazioni di lei e una lettera di Julien, il giudice responsabile della causa concede infatti l’affidamento condiviso e costringe il bambino a trascorrere i fine settimana con suo padre. L’essersi visto accusato in quel modo, inoltre, porta Antoine a diventare effettivamente più violento e minaccioso. L’uomo, infatti, sembra del tutto incapace di lasciare l’ormai ex moglie alla sua nuova vita, desiderando esercitare ancora tutto il suo potere su di lei. Per Miriam ha così inizio la più dura delle battaglie, durante la quale dovrà riuscire a dimostrare la pericolosità dell’uomo prima che possa essere troppo tardi.

L'affido cast

L’affido: il cast

Per dar vita al film, il regista si è affidato grossomodo ad un cast di attori poco noti, tra cui si annoverano Saadia Bentaieb nei panni del giudice, Emilie Incerti-Formentini in quelli dell’avvocato Ghenen e Sophie Pincemaille in quelli dell’avvocato Davigny. Martine Vandeville e Jean-Marie Winling sono invece presenti nei panni di Madeleine Besson e Joel Besson, i genitori di Antoine. Florence Janas è invece l’interprete di Sylvia, la sorella di Miriam. Di particolare importanza sono invece gli attori esordienti nei panni dei figli della coppia in fase di divorzio. Mathilde Auneveux è l’attrice presente nel ruolo di Joséphine, la figlia diciottenne di Antoine e Miriam.

Thomas Gioria interpreta invece l’undicenne Julien Besson. Il giovane attore ha ricevuto numerose lodi proprio per la sua struggente e intensa interpretazione. Infine, nei panni di Antoine Besson vi è l’attore Denis Ménochet, noto a livello internazionale per aver interpretato Perrier LaPadite in Bastardi senza gloria, di Quentin Tarantino. Per Ménochet non è stato facile interpretare Antoine, dovendo in tutti i modi cercare di non giudicare i suoi comportamenti. Nei panni di Miriam Besson vi è invece l’attrice Léa Drucker, recentemente divenuta nota anche grazie al film Due. Anche per lei il ruolo di Miriam si è rivelato complesso, dovendo far emergere tutte le sue fragilità ma anche la sua forza indissolubile.

L’affido: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dragonheart è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 aprile alle ore 21:15 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

La guerra di domani: le prime foto del film con Chris Pratt

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La guerra di domani: le prime foto del film con Chris Pratt

Amazon Studios ha diffuso le prime immagini del film La guerra di domani arriva il teaser trailer! Da Amazon Studios, in arrivo in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il 2 luglio 2021. Protagonisti sono Chris Pratt, Yvonne Strahovski, J.K. Simmons, Betty Gilpin, Sam Richardson, Edwin Hodge, Jasmine Mathews, Ryan Kiera Armstrong, Keith Powers

Diretto da Chris McKay e scritto da Zach Dean La guerra di domani (The Tomorrow War) è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Jules Daly, David Goyer, Adam Kolbrenner. Executive Producer sono Rob Cowan, Chris Pratt, Brian Oliver, Bradley J. Fischer.

In La guerra di domani (The Tomorrow War), il mondo rimane sotto shock quando un gruppo di viaggiatori nel tempo arriva dal 2051 per portare un messaggio urgente: di lì a trent’anni la razza umana sarà sul punto di perdere una guerra globale contro una letale specie aliena. L’unica speranza per sopravvivere è che soldati e civili del presente vengano trasportati nel futuro e si uniscano alla battaglia. Tra le reclute c’è l’insegnate di liceo e padre di famiglia Dan Forester (Pratt). Determinato a salvare il mondo per la sua giovane figlia, Dan si unisce a una brillante scienziata (Yvonne Strahovski) e al padre da cui si era allontanato (J.K. Simmons) nella disperata impresa di riscrivere il destino del pianeta.

In the Mood for Love nei cinema italiani

In the Mood for Love nei cinema italiani

In the Mood for Love nei cinema italiani! L’eterno capolavoro di Wong Kar Wai, restaurato in 4K e distribuito dalla Tucker Film, uscirà in 27 sale (il dato è aggiornato al momento in cui scriviamo), segnando simbolicamente la grande e attesissima ripartenza. Del resto, ora che il bisogno di bellezza è più urgente che mai, In the Mood for Love rappresenta davvero il titolo perfetto…

Hong Kong, 1962. Un uomo e una donna, il signor Chow e la signora Chan. Due dirimpettai che si trovano a vivere un amore casto e clandestino. Due attori meravigliosi, Maggie Cheung e Tony Leung Chiu-wai, che hanno spalancato le porte dell’Occidente agli splendori del nuovo cinema asiatico (Tony Leung Chiu-wai, ricordiamo, è stato incoronato al Festival di Cannes nel 2000). Ecco In the Mood for Love. Un melodramma intenso e raffinatissimo che ha davvero fatto epoca. Non tanto love story, come spiega lo stesso Wong Kar Wai, quanto «un film che parla di segreti…».

La Tucker Film , porterà al cinema anche le sue prime due opere, As Tears Go By e Days of Being Wild (mai uscite in Italia!) e le versioni 4K di Angeli perdutiHong Kong Express e Happy Together. Un prezioso percorso monografico intitolato Una questione di stile e inaugurato, appunto, da In the Mood for Love.

Tutte le sale:

  • Ancona – Azzurro (dal 28 aprile)
  • Bassano del Grappa – Metropolis (dal 29 aprile)
  • Belluno – Italia (solo 28 aprile)
  • Bologna – Lumière (dal 29 aprile)
  • Cremona – Po spazioCinema (dal 29 aprile)
  • Genova – Corallo (dal 29 aprile)
  • La Spezia – Controluce (dal 29 aprile)
  • Mestre – Dante (dal 29 aprile)
  • Milano – Anteo, Beltrade e Cinemino (dal 28 aprile)
  • Monza – Capitolo spazioCinema (dal 29 aprile)
  • Napoli – Corallo (dal 1° maggio)
  • Padova – Multiastra (dal 29 aprile)
  • Parma – Astra (solo 28 aprile)
  • Pordenone – Cinemazero (dal 28 aprile)
  • Reggio Emilia – Rosebud (solo 3 e 5 maggio)
  • Rimini – Tiberio (solo 3 e 4 maggio)
  • Roma – Greenwich e Nuovo Olimpia (dal 29 aprile)
  • Spoleto – Sala Frau (dal 29 aprile)
  • Torino – Massimo (dal 29 aprile)
  • Trento – Astra (dal 29 aprile)
  • Treviglio – Anteo spazioCinema (dal 29 aprile)
  • Trevignano Romano – Palma (dal 30 aprile)
  • Udine – Visionario (dal 28 aprile)
  • Trieste – Ariston (dal 26 aprile)

Rakuten TV aggiunge 90 canali lineari gratuiti

Rakuten TV aggiunge 90 canali lineari gratuiti

Rakuten TV ha annunciato oggi l’espansione dell’attuale offerta AVOD introducendo più di 90 canali lineari gratuiti in 42 mercati europei, unendo così la migliore programmazione e intrattenimento dai principali canali internazionali, contenuti locali rinnovati e anche nuovi canali tematici proprietari. L’offerta migliorerà sensibilmente l’esperienza degli utenti, offrendo ancora più intrattenimento in ogni momento e gratuitamente. Il lancio sarà progressivo, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente l’offerta nel corso dei prossimi mesi.
Questo lancio rappresenta un ulteriore passo per la crescita della compagnia e rafforza l’obiettivo di Rakuten TV di offrire un’ampia offerta di contenuti che possano soddisfare ogni esigenza. La line-up cambierà a seconda del territorio, con una vasta serie di categorie, inclusi Film, Intrattenimento, Lifestyle, Musica, Sport, News, Show televisivi e contenuti per bambini. L’offerta alternerà i migliori brand mondiali come Bloomberg TV, Bloomberg Quicktake, CNNi (disponibile nel Regno Unito, Germania e Polonia), Euronews – il primo canale live integrato nell’offerta AVOD di Rakuten TV-, Qwest TV, Reuters, contenuti presentati da XUMO, che includono 8 canali Stingray e il canale di The Hollywood Reporter, e altri brand di fama mondiale di Condé Nast come Glamour, GQ, Vanity Fair, Vogue e Wired.

Il pubblico troverà un’attenta selezione di contenuti locali in un’ampia gamma di categorie, attraverso partnership con i principali gruppi media europei per introdurre nuovi canali come Bizzarro Movies e Cinema Segreto in Italia, ¡Hola! Play e Planeta Junior -leader europeo in contenuti di intrattenimento per bambini e famiglie- in Spagna, come anche affermati canali locali come, FilmRise, TalkRadio e the LEGO® channel nel Regno Unito, e Netzkino, Waidwerk Free,  Tierwelt Live e Deluxe Lounge HD  in Germania.

Il pubblico troverà un’attenta selezione di contenuti locali in un’ampia gamma di categorie, attraverso partnership con i principali gruppi media europei per introdurre nuovi canali come Bizzarro Movies (canale horror, sci-fi  e thriller con titoli “La notte dei morti viventi” di George A. Romero, la saga “Puppet Master” prodotta dalla Full Moon Entertainment di Charles Band, gli squali volanti di “Sharknado” e tanti altri) e Cinema Segreto in Italia (canale dei grandi classici del cinema italiano con film che hanno segnato un’epoca. Tra i titoli: “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri con gli indimenticabili Gian Maria Volonté e Mariangela Melato, “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli con Marcello Mastroianni e Sandra Milo e molti altri).

Justice League Snyder Cut: la scena di Martian Manhunter girata nel cortile di Zack Snyder

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Harry Lennix ha spiegato come sono state girate le scene di Martin Manhunter nella Snyder Cut di Justice League. Il personaggio appare soltanto due volte nel taglio di Zack Snyder: la prima volta ha assunto l’identità di Martha Kent (Diane Lane) per andare a fare visita a Lois Lane (Amy Adams); la seconda, invece, lo vediamo nell’epilogo del film, quando si reca da Bruce Wayne (Ben Affleck) per avvertirlo dell’arrivo di Darkseid.

Lennix ha partecipato al Justice Con (via Screen Rant) un paio di settimane fa, dove ha condiviso le sue speranze in merito al futuro di Martian Manhunter e alcune varie curiosità sul backstage del taglio di Sndyer. L’attore ha spiegato che la scena in cui lascia l’appartamento di Lois Lane è stato girata nel cortile di Zack Snyder e, di conseguenza, si aspettava che la scena finale con Batman sarebbe stata girato più o meno nello stesso modo.

Tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, Lennix ha spiegato di aver girato la scena finale a New York, contro uno schermo verde, mentre Snyder lo ha diretto via Zoom. “Abbiamo girato la scena di Martha Kent nel cortile di Zack. Hanno usato un green screen”, ha spiegato l’attore. “Credevo che avremmo fatto la stessa cosa con la scena finale, usando la luce naturale, che in California è sempre splendida. Ero pronto a partire, ma poi il Covid ha stravolto i piani. Era una scena che volevano assolutamente girare, così alla fine si sono organizzati e sono riusciti a prenotare un teatro di posa a New York.”

Il personaggio di Martian Manhunter era completamente assente nella versione theatrical, ma grazie al taglio di Zack Snyder il generale Swanwick interpretato da Harry Lennix ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman ha avuto finalmente la possibilità di trasformarsi in J’onn J’onzz.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Mission Impossible 7, Tom Cruise appeso a un treno in una spettacolare foto dal set

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Una nuova foto dal set di Mission Impossible 7 ci mostra Tom Cruise appeso a un treno, in quello che sembrerebbe essere uno degli ormai celebri (e pericolosissimi) stunt con cui all’attore piace cimentarsi in prima persona.

A diffondere lo scatto è stato il regista Christopher McQuarrie via Instagram, in cui è possibile vedere Cruise nei panni di Ethan Hunt appeso a un treno. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, McQuarrie ha scritto: “Abbiamo trascorso una settimana fantastica nell’incredibile Yorkshire. Torneremo per qualche altra marachella a breve”, lasciando intendere che le riprese del film si concluderanno molto presto.

https://www.instagram.com/p/COIxlKVD8QX/

Sulla base di questa foto, sembra che la scena che Tom Cruise ha girato sarà probabilmente molto simile alla sequenza del treno ad alta velocità dell’originale Mission Impossible del 1996. Parallelamente, il Daily Mail ha condiviso delle foto (che potete vedere cliccando qui) in cui è possibile vedere Cruise evitare la caduta di un cameran durante la realizzazione della medesima scena immortalata da McQuarrie, a cui ha preso parte anche la co-star del film, Hayley Atwell.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Oscar 2021: Anthony Hopkins non ha potuto tenere il discorso di ringraziamento

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A quanto pare, ad Anthony Hopkins sarebbe stata negata la possibilità di tenere il suo discorso di ringraziamento durante la cerimonia di premiazione degli Oscar 2021 a causa delle regole dell’Academy, che quest’anno non prevedevano collegamenti via Zoom.

Assolutamente a sorpresa, considerato che il favorito era per tutti Chadwick Boseman, Hopkins ha trionfato nella categoria Miglior attore protagonista grazie alla sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra, portandosi a casa il secondo Oscar vinto nella medesima categoria (il primo risale al 1992, quando venne premiato per Il silenzio degli innocenti) e diventando, a 83 anni, l’attore più anziano ad aver ricevuto l’ambita statuetta.

A differenza delle altre cerimonie di premiazione che quest’anno, a causa della pandemia di Covid-19, si sono dovute adeguare a nuove forme di spettacolo e di conduzione, gli Oscar non hanno implementato le videochiamate Zoom per permettere il coinvolgimento degli ospiti non presenti fisicamente al Dolby Theatre di Los Angeles. I candidati che non erano fisicamente al Dolby Theatre, infatti, sono stati coinvolti tramite degli hub istituiti in varie parti del mondo, procedura che comunque richiedeva un coinvolgimento in presenza.

Hopkins è stato assente dalla cerimonia di premiazione (non era né presente fisicamente né collegato in alcun modo), che di fatto si è conclusa senza alcun discorso di ringraziamento, con l’Academy che ha accettato il premio a suo nome (stranamente, il premio al Miglior film è stato assegnato prima di quelli agli attori protagonisti).

Anthony Hopkins e il mancato discorso di ringraziamento agli Oscar 2021

Ora, secondo quanto riportato da IndieWire, Anthony Hopkins avrebbe fatto richiesta di accettare l’eventuale premio via Zoom, richiesta che sarebbe stata negata dai produttori della trasmissione. L’attore si trova attualmente in Galles e non aveva intenzione di recarsi negli hub allestiti a Dublino e a Londra: ha quindi scelto di restare a casa e, in base a quanto riportato, pare che stesse già dormendo quando è stato annunciato come vincitore. Una situazione analoga si è verificata anche con Ann Roth, la costumista ottantanovenne che ha vinto l’Oscar per i migliori costumi grazie a Ma Rainey’s Black Bottom.

Considerato il fuso orario (esiste una differenza di circa otto ore tra Los Angeles e il Galles), Hopkins avrebbe dovuto recarsi a Dublino o a Londra e restare lì fino alle 4 del mattino. Essendo Boseman il favorito, è probabile che Hopkins avesse pensato che non avrebbe mai potuto vincere, e che quindi la sua assenza alla cerimonia non sarebbe stata rilevante: dopotutto, viaggiare a 83 anni nel corso di una pandemia mondiale può essere davvero pericoloso.

Ad ogni modo, il giorno dopo Anthony Hopkins ha trovato comunque il modo per ringraziare l’Academy, condividendo via Instagram un bellissimo video direttamente dal Galles, in cui ha palesato la sua incredulità per la meritatissima vittoria e in cui ha anche reso omaggio a Chadwick Boseman.

Contessa de Fontaine: i film e le serie del MCU in cui potrebbe tornare

L’episodio finale di The Falcon and the Winter Soldier ha stabilito che la Contessa Valentina Allegra de Fontaine giocherà un ruolo importante nell’Universo Cinematografico Marvel in futuro. Anche se le sue vere motivazioni e intenzioni rimangono ad oggi un mistero, è possibile ipotizzare in quali film o serie del MCU potrebbe apparire nuovamente:

Black Widow

La Contessa è una delle spie più importanti della Marvel Comics, essendo stata un membro di lunga data dello SHIELDA. Il suo passato renderebbe quindi naturale e logica una sua apparizione in Black Widow.

Anche se la trama del film rimane un mistero (e nonostante gli eventi saranno ambientati molto prima dei fatti narrati in The Falcon and the Winter Soldier), La Contessa è profondamente radicata nello spionaggio internazionale e potrebbe tranquillamente fare un piccolo cameo nel film. In effetti, è stato riferito che originariamente avrebbe dovuto debuttare proprio in Black Widow, posticipato di oltre un anno rispetto alla sua data di uscita originale.

Armor Wars

“Le cose stanno per diventare strane”, dice la Contessa al suo nuovo dipendente, John Walker, alias U.S. Agent, nell’episodio finale di The Falcon and the Winter Soldier. Ciò potrebbe significare tante cose diverse per il futuro della Fase Quattro, ma una serie in cui La Contessa potrebbe essere coinvolta è Armor Wars.

È probabile che questa nuova serie seguirù la trama dei fumetti in cui si scopre che la tecnologia di Tony Stark è nelle mani dei supercriminali di tutto il mondo. E se La Contessa fosse coinvolta nell’instaurazione del conflitto o, forse, nel tentativo di diffonderlo?

Ironheart

Direttamente collegato alla serie Armor Wars, che vedrà protagonista War Machine, è Ironheart, che si concentrerà sul giovane supereroe Riri Williams. Sebbene non facesse parte della trama originale del fumetto (e nemmeno La Contessa), entrambi probabilmente faranno parte dell’adattamento tv in modo da aggiornare la trama per il MCU.

Tony Stark è stato mentore di Riri Williams nei fumetti, ma con la sua morte nel MCU, Riri potrebbe cadere sotto la guida di una figura diversa, forse anche La Contessa, che sembra molto intenzionata a “collezionare” eroi… 

Hawkeye

hawkeyeSe La Contessa dovesse davvero apparire in Black Widow, è probabile che sarà coinvolta in altre storie del MCU che trattano di spionaggio, come la prossima serie Hawkeye. Sebbene la trama della serie sia ancora avvolta nel mistero, i fan sanno che coinvolgerà Hailee Steinfeld nei panni di Kate Bishop, che diventa Occhio di Falco nei fumetti ed è probabile che faccia lo stesso anche nel MCU.

A seconda delle ambizioni della Contessa, il suo ruolo in Hawkeye potrebbe essere consistente o minore. Ha legami con Clint Barton nei fumetti attraverso lo SHIELD e gli Avengers, ma sembra che il suo personaggio nel MCU sia un po’ meno eroico di quanto non lo sia stato nelle prime apparizioni a fumetti. 

World of Wakanda

L’imminente serie World of Wakanda di Ryan Coogler in arrivo su Disney+ è destinata a esplorare il mondo e la tradizione dell’immaginario paese Marvel. Non è chiaro quali personaggi o storie presenterà lo show, ma se avrà a che fare con le Dora Milaje, allora un personaggio come La Contessa avrebbe senso come possibile antagonista.

I suoi incontri con i wakandiani nei fumetti sono pochi e distanti tra loro, ma il MCU ha dimostrato più volte che non ha paura di interconnettere i suoi personaggi e le storie con il materiale fumettistico originale. 

Moon Knight

Marc Spector, l’uomo che diventa il supereroe Moon Knight, ha molto in comune con John Walker. È un ex soldato e agente della CIA, qualcuno che potrebbe adattarsi al tipo di persona che la Contessa sta cercando per formare la sua squadra.

Moon Knight ha trascorso del tempo con John Walker nei fumetti dedicati ai Vendicatori della Costa Occidentale alla fine degli anni ’80. Quella squadra includeva anche Occhio di Falco, un’altra importante spia Marvel, ossia Mockingbird, ma anche Scarlet Witch e Visione. Il Visione Bianco ha debuttato originariamente proprio in questa serie. Potrebbe essere che La Contessa stia assemblando i suoi Vendicatori, usando versioni inverse dei personaggi classici.

She-Hulk

Un altro Avenger di lunga data che otterrà la sua serie da solista nel MCU è She-Hulk. Come altre serie e film in arrivo, non si sa nulla della trama. Ciò lascia molto spazio a eventuali speculazioni su come la Contessa potrebbe inserirsi nello show.

Se la Contessa sta mettendo insieme la sua squadra di Vendicatori, Jennifer Walters sarebbe una candidata ovvia data la sua forza. She-Hulk interpreta un ruolo in “Secret Invasion”, l’enorme crossover a fumetti che vede gli Skrull invadere la Terra. Ciò potrebbe collegare sia lei che La Contessa alla prossima serie in streaming.

Secret Invasion

Uno dei progetti del MCU più significativi in ​​arrivo è Secret Invasion, che sembra adatter la trama dei fumetti del 2008 in cui gli Skrull iniziano una massiccia invasione della Terra. In quella run, è stato rivelato che La Contessa è un agente Skrull sotto mentite spoglie, inviato per spiare Nick Fury e lo SHIELD nel corso degli anni.

Nick Fury uccide lo Skrull e in seguito scopre che la vera Contessa è ancora viva. Lei e altre figure eroiche, tra cui Spider-Woman, vennero nascoste mentre gli Skrull le impersonavano in preparazione proprio dell’attacco sulla Terra. La Contessa del MCU potrebbe essere uno Skrull travestito? 

Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli

Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliShang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli potrebbero adattare molte trame dei fumetti. Tuttavia, le origini del personaggio sembrano essere al centro di tutto. È possibile che suo padre abbia qualche connessione con La Contessa, permettendo al personaggio di apparire così nel film.

Se c’è qualche connessione tra La Contessa e Power Broker, che sappiamo ora essere Sharon Carter, è ancora più probabile che Valentina appaia in Shang-Chi, dal momento che l’eroe ha combattuto contro Power Broker e la sua Corporation al fianco di Iron Fist in alcune delle sue prime avventure.

Captain America 4

Probabilmente, il progetto più probabile in cui apparirà la Contessa è Captain America 4. Il film, che sarà scritto dallo showrunner di The Falcon and the Winter Soldier, Malcolm Spellman, e da uno degli sceneggiatori della serie, Dalan Musson, è certo che riprenderà i fili narrativi e tematici della serie Disney+.

Uno di questi è ovviamente legato alla Contessa, le cui attività sembrano direttamente collegate all’ascensione di Sam Wilson che diventa Capitan America. Potrebbe fare la sua grande apparizione nel film ed essere il villain principale… o forse, chissà, anche un’alleata del nuovo Capitan America.

Avengers: Endgame, Robert Downey Jr. mostra le prove del suo SNAP

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Sono passati già due anni da Avengers: Endgame, da quando i Marvel Studios hanno portato a termine il primo grande racconto per il cinema che hanno messo in cantiere. In questi due anni non abbiamo avuto tutti i film Marvel che volevamo, una pandemia si è messa in mezzo e ha rallentato i piani di Kevin Feige.

A due anni da quello schiocco che distrusse Thanos, Robert Downey Jr. festeggia l’anniversario postando sul suo account Instagram un breve video di prove dello SNAP di Tony Stark.

L’emozione è ancora fortissima, sia per l’affetto che lega l’attore ai fan, sia per il gesto estremo che Tony Stark, primo vero eroe del Marvel Cinematic Universe, ha fatto per l’umanità.

I prossimi appuntamenti con i film Marvel sono con Black Widow a luglio e con Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli a settembre. Nel mezzo, dopo Wandavision e The Falcon and the Winter Soldier, ci sarà anche la serie Disney+ dedicata a Loki a partire da giugno.

Lucy Hale: 10 cose che non sai sull’attrice di Pretty Little Liars

Lucy Hale è una delle attrici più famose della sua generazione, soprattutto per la sua generazione. È stata infatti protagonista del teen show Pretty Little Liars per anni, dopo aver avuto ruoli minori e non in produzioni come The O.C., How I Met Your Mother, I Maghi di Waverly e Private Practice. Non solo, è apparsa anche in numerosi produzioni cinematografiche (chi ricorda Quattro amiche e un paio di jeans?), ed è ora al cinema con un nuovo film horror, Obbligo o verità. Ecco dieci curiosità sull’attrice:

1) Il suo nome completo è Karen Lucille Hale, e il secondo nome viene dal nome della nonna, Lucy. Sin da piccola, non ha mai utilizzato Karen, preferendo il secondo, che poi ha usato anche come nome d’arte.

2) Ha paura delle altezze: nonostante si debba continuamente spostare in aereo, ha dichiarato di esserne particolarmente spaventata.

Lucy Hale: i film

lucy hale

3) Buona parte della carriera da attrice di Lucy Hale è stata televisiva. È cominciata quando aveva 14 anni, quando diventò famosa come uno dei cinque vincitori dello show spin-off di American Idle, chiamato American Junior. Si è poi trasferita a Los Angeles per inseguire la carriera da cantante, e qui ha cominciato a recitare.

4) È apparsa in show come Ned scuola di sopravvivenza, Drake e Josh, e The O.C. I suoi ruoli principali prima di Pretty Little Liars, però, sono quelli degli otto episodi della serie TV La donna bionica, in Quattro amiche e un paio di jeans, e Private Practice. Stando a quanto affermato dalla rivista Seventeen, Hale non ha dovuto fare un’audizione per la parte in Pretty Little Liars: aveva già un seguito e una fama abbastanza grandi da vincerle il ruolo. E la serie fu seguita da ruoli in Once Upon a Song e How I Met Your Mother.

Nel 2018 ha interpetato Stella Abbott nella serie Life Sentence. Nel 2019 ha prestato la voce a Zoe bell nel film Tappo – Cucciolo in un mare di guai.  Nel 2020 è stata al protagonista della serie tv Katy Keene, spin-off di Riverdale, nel quale interpreta proprio Katy Keene. Nello stesso hanno ha interpretato Melanie Cole nel film Fantasy Island e Lucy in A Nice Girl Like You e Carol An in Son o the South. Nel 2021 Lucy Hale sarà Elly nel film Borrego. Nello stesso hanno sarà Lucy Hutton nel film The Hating Game. Interpreterà inoltre DC Lake Edmunds nell’annunciata serie tv Ragdoll.

5) Inizialmente, Lucy Hale voleva interpretare Hanna, non Aria. Infatti, era un tipo di personaggio che non aveva mai esplorato e che per questo la incuriosiva. È stato quanto la produzione ha cominciato ad accoppiarla con vari attori per provarne la chimica, che è stato deciso (e che ha realizzato) che il ruolo perfetto per lei fosse in realtà Aria.

5) Nel 2019 è arrivato il suo nuovo show, Life Sentence. La serie parla di una giovane donna, interpretata da Lucy Hale, alla quale viene diagnosticato un cancro terminale. dopo aver ricevuto la notizia, comincia a vivere come se davvero non ci fosse un domani. I problemi sorgono quando le viene comunicato che la malattia è in ritirata, e ora deve trovare un modo per convivere con le decisioni prese.

6) Lucy Hale fa anche la cantante, e il suo primo album risale al 2014. Si è trasferita a LA per fare la cantante. Avrà finito per fare l’attrice, ma non ha mai rinunciato alla propria passione. Infatti, ha firmato con la Hollywood Records nel 2012. La Hale è cresciuta ascoltando musica country, che ha avuto una grande influenza su di lei. Il suo primo album country è uscito nel 2014, e si intitola Road Between”. A Rolling Stone ha dichiarato di amare la musica perché le permette di esprimere se stessa davvero. Il suo primo singolo fu You Sound Good to Me.

6) Lucy Hale non ha mai frequentato Ian Harding. Mentre la loro relazione sullo schermo è stata amata e ammirata da molti, la loro relazione nella vita reale non è stata romantica come molti si aspettavano. I due, infatti, sono sempre stati solo amici. E, se nelle scene più intime, all’inizio c’era un po’ di nervosismo, i due hanno finito per sentirsi perfettamente a loro agio con l’altro.

Lucy Hale: Instagram

7) #outfitgoals. Lucy Hale si dedica particolarmente a Instagram, e le foto dei suoi outfit sono la parte migliore del suo profilo. Sfoggia sempre look raffinati, anche nelle situazioni più informali.

https://www.instagram.com/p/BjDGml0lzdW/?taken-by=lucyhale

Lucy Hale hot

8) Lucy Hale poteva essere la Anastasia Steele di 50 Sfumature di Grigio. Ha infatti sostenuto l’audizione per il ruolo, andato poi a Dakota Johnson. La Hale ha parlato dell’audizione, che ha trovato particolarmente imbarazzante: un lungo monologo molto, molto spinto, che ha faticato a pronunciare ad alta voce.

Fonte: Entity, OptiMagazine

Leonardo DiCaprio per il remake americano di Un altro giro di Thomas Vinterberg

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Arriva da Deadline la notizia che Leonardo DiCaprio potrebbe essere il protagonista del remake americano di Un altro giro (Druk, in originale), il film di Thomas Vinterberg con Mads Mikkelsen premiato agli Oscar 2021 come miglior film internazionale.

Secondo la fonte, la Appian Way Production di DiCaprio ha acquistato i diritti sul film dopo una lunga battaglia che ha visto coinvolte anche le società di produzione di attori quali Jake Gyllenhaal e Elizabeth Banks. Come riportato, oltre ad occuparsi della produzione, è probabile che l’attore premio Oscar per Revenant – Redivivo figurerà anche nei panni del protagonista.

Thomas Vinterberg sarà coinvolto nel remake in qualità di produttore esecutivo, ma al momento non sappiamo né chi si occuperà della sceneggiatura né chi firmerà la regia. Il coinvolgimento di Leonardo DiCaprio in qualità di interprete dipenderà soprattutto dagli altri impegni lavorativi dell’attore: ricordiamo che attualmente è impegnato con le riprese di Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese.

Inoltre, DiCaprio ha già in cantiere altri due film con il celebre regista, tra cui The Devil in the White City e Roosevelt, oltre all’annunciato The Black Hand, in cui interpreterà Joe Petrosino,  poliziotto italiano naturalizzato statunitense, pioniere nella lotta contro il crimine organizzato.

Un altro giro racconta la stoira di quattro insegnati di scuola che, insoddisfatti della propria vita, decidono di testare su di loro una teoria secondo cui un costante stato d’ebbrezza porterebbe enormi benefici alla vita di tutti i giorni. In occasione della vittoria agli Oscar 2021, Thomas Vinterberg ha dedicato il premio a sua figlia Ida, scomparsa all’età di 19 anni durante le riprese del film.

Ambra Angiolini: 10 curiosità sull’attrice italiana

Ambra Angiolini: 10 curiosità sull’attrice italiana

Ambra Angiolini ha fatto parte dei migliori ricordi televisivi dell’infanzia di qualcuno di noi (e musicali: chi di voi ha già cominciato a canticchiare T’appartengo?). È una delle grandi icone italiane degli anni ’90, che nel tempo è diventata una conduttrice radio, televisiva e un’attrice di talento, oltre che ad una delle celebrità italiane più seguite e chiacchierate.

Ecco dieci curiosità su Ambra Angiolini: attrice, cantante, presentatrice, produttrice.

Ambra Angiolini: Non è la Rai, la carriera e i suoi film

1. Ambra Angiolini è nata a Roma il 22 aprile 1977. I genitori si chiamano Doriana e Alfredo, e Ambra è l’ultima di tre figli: ci sono anche una sorella, Barbara, e un fratello, Andrea. Ha frequentato la scuola in un istituto di suore, e già da piccolina comincia a dedicarsi alle arti performative: studia danza, ed è proprio la sua insegnante ha convincerla a presentarsi ad un casting per piccole ballerine tenuto dalla Fininvest. Il provino andò bene!

2. Gli esordi di Ambra Angiolini: Bulli e PupeNon è la Rai. Non è la Rai non è stato la sua prima apparizione televisiva, come molti pensano. Infatti, il debutto angiolini arrivo con lo spin-off Bulli e pupe nel 1992, dove partecipò alla gara di canto. Fu da qui che passò poi appunto a Non è la Rai, del quale fece parte regolarmente dal 1992 al 1995. La svolta arrivò nel 1993 e ’94, quando fu presentatrice ufficiale del programma. Non si trattò solamente del lancio della sua carriera come presentatrice (fu infatti il primo dei 28 programmi televisivi ai quali Ambra Angiolini ha preso parte), ma anche come cantante: da lì, ha pubblicato quattro dischi. Cominciando proprio da T’appartengo, del 1994. Fu il simbolo degli anni Novanta: giovanissima, irriverente e sempre con la battuta pronta.

3. Il film con Ferzan Ozpetek e la carriera al cinema. È stato un impegnato debutto cinematografico, quello di Saturno Contro, uscito nel 2017: un film commovente e attuale. Da lì, Ambra Angiolini non si è più fermata: ha lavorato con Cristina Comencini in Bianco e nero (2008), con Paolo Genovese in Immaturi nel 2009 e in Immaturi – Il viaggio nel 2012, con Ficarra e Picone in Anche se è amore non si vede, Carlo Vanzina in Mai Stati Uniti, Michele Placido in La Scelta 7 minuti. Nel 2017 è stata trai protagonisti di La verità, vi spiego, sull’amore di Max Croci e in Terapia di coppia per amanti di Alessio Maria Federici. Nel 2018 ha recitato in Vengo Anch’io di Corrado Nuzzo, mentre nel 2019 ha preso parte al cast di protagonisti in Brave Ragazze di Michela Andreozzi. Nel 2021 Ambra Angiolini sarà trai protagonisti di Per tutta la vita di Paolo Costella e in Mai come voi di Angelo Longoni.

4. Quanto è bella la radio. E Ambra ci ha debuttato nel 1998, quando per tutto il mese d’agosto conduce, su Radio 105, 105 estate. Prosegue poi con RTL 102.5, e nel febbraio 2000 conduce per Radio Kiss Kiss un programma dedicato al Festival di Sanremo, chiamato Tutti pazzi per Sanremo, oltre a cominciare con il proprio programma radiofonico su Radio Due, 40 gradi all’Ambra, in onda per tutta l’estate fino a metà settembre, seguito poi da Luci e Ambra, andato in onda fino al giugno 2001. Arriva poi un altro Festival, e Ambra conduce su Radio Due Ambra e gli Ambranati. E, anche qui, non si è più fermata, lavorando in radio fino al 2006.

5. È una strenua attivista per i diritti LGBT+. Lo diventa molto presto, quando lavora in radio. Il suo attivismo diventa presto pubblico: nel 2000 partecipa al Pride di Roma. Nel 2002 ha condotto insieme a Jane Alexander il Pride Concert in Piazza Bocca della Verità a Roma, durant eil quale ha baciato la Alexander suscitando scalpore. Più di una volta ha ringraziato i fan omosessuali, per averla sostenuta e creduto in lei anche quando altri avevano smesso di farlo: in occasione del Torino Gay&Lesbian Festival del 2014, del quale è stata madrina, ha detto “Quella omosessuale è una comunità che ha il mio stesso spirito, vive la realtà in maniera molto profonda ma i gay comunicato con leggerezza, una bella gioia di vivere che non vuol dire superficialità”.

Ambra Angiolini: Instagram

6. Ambra Angiolini, l’attivismo, la polemica del maglione firmato e Instagram. Quello che è successo è che, il 1 maggio 2018, in occasione del Concerto del primo maggio, Ambra Angiolini ha indossato un maglione firmato Alberta Ferretti, dal valore stimato di 350 euro. Insomma, le polemiche avevano a che fare col fatto che indossare tale maglione fossero in contraddizione con i principi della manifestazione, che dovrebbe onorare i lavoratori. Ambra ha risposto velocemente su Instagram con ironia e serietà al tempo stesso, postando una fotografia di un set di mutandine dal prezzo di 5 euro e scrivendo: “Però i miei slip costavano pochissimo! Ora posso riappropriarmi delle parole dette, dell’energia nuova, della poca retorica e di un concerto che per chi lo ha vissuto è stato e sarà sempre qualcosa di più che una maglietta firmata, comprata o prestata? #primomaggio #ancoragrazie”

Ambra Angiolini e Francesco Renga

7. Ambra Angiolini, Francesco Renga e la storia di 11 anni. I due si sono conosciuti in radio, ma non c’è stato alcun colpo di fulmine. Ma è successo poi che i due hanno condiviso più di un decennio (senza sposarsi), hanno avuto due figli, Jolanda e Leo, e hanno vissuto insieme a Brescia.

8. La separazione nel 2015. L’annuncio ufficiale della separazione dei due è arrivata nel 2015 e, nonostante i pettegolezzi di tradimento, i due hanno parlato pubblicamente di come sono finite le cose tra di loro. È stata Ambra a parlarne per prima, durante un’intervista a Io Donna, durante la quale ha affermato di aver preso la decisione di separarsi insieme, di averlo fatto in modo amichevole, e di aver deciso di restare a Brescia dopo la separazione per fare in modo di dare continuità ai figli.

Ambra Angiolini: nuovo fidanzato

9. Lorenzo Quaglia e Massimiliano Allegri. Dopo la separazione, Ambra Angiolini si è innamorata di nuovo: prima, c’è stato Lorenzo Quaglia, modello, imprenditore, e amico di vecchia data. Ma questa relazione è durata poco, e il nuovo fidanzato di Ambra è l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri.

Ambra Angiolini: i figli

10. I figli con Francesco Renga: Jolanda e Leonardo. Ambra Angiolini ha parlato più volte dei figli e del rapporto familiare e privato che li lega, separato dalla vita pubblica, soprattutto in occasione della separazione da Renga. I due figli avuti con lui si chiamano Jolanda e Leonardo. Jolanda ha compiuto quattordici anni da poco, mentre Leonardo ne ha 11. Nel gennaio di quest’anno, in occasione del compleanno della figlia, Ambra ha postato una vecchia fotografia di lei che tiene tra le braccia la figlia neonata.

James Cameron sugli incassi di Avatar 2: “Sono più preoccupato per lo stato dei cinema”

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Avatar 2 è sicuramente uno dei progetti in cantiere più attesi di sempre, ma a quanto pare James Cameron sembra essere preoccupato di più per lo stato del cinema in questo momento che dell’eventuale successo del film al botteghino.

La discussione è stata intavolata nel corso di una recente apparizione del regista allo show di Jimmy Fallon. Di recente il primo Avatar è uscito nuovamente in Cina e, proprio grazie a questa nuova distribuzione, il film è riuscito a riconquistare il titolo di maggiore incasso nella storia del cinema (e di cui era stato “derubato” da Avengers: Endgame). Nonostante l’incredibile risultato (che dimostra che il pubblico è ancora molto legato al blockbuster, nonostante siano passati ormai 12 anni dalla sua prima uscita nelle sale), Cameron ha spiegato di essere molto più preoccupato per il futuro dell’industria cinematografica.

Dal momento che alcune delle principali catene di cinema statunitense hanno ufficialmente chiuso dopo un anno di pandemia, Cameron e molti altri cineasti vogliono assicurarsi che le sale non diventino un lontano ricordo. Il regista è convinto che il cinema sia un’industria capace ancora di generare film che possono incassare 1 o 2 miliardi di dollari. Tuttavia, è anche consapevole che ciò potrebbe non accadere più se le persone sceglieranno di non recarsi più in sala.

“Tutti ci guadagnano qualcosa da questi enormi scontri al botteghino, ma la verità è che ciò su cui dobbiamo davvero concentrarci è tornare al cinema”, ha detto James Cameron. “La speranza è che si possano ancora avere film come Avatar o Endgame che sono in grado di guadagnare 1 o 2 miliardi di dollari.”

James Cameron e il cinema inteso come “evento”

Cameron è sempre stato un precursore delle uscite al cinema intese come veri e propri “eventi”, realizzando alcuni dei film di maggior incasso di tutti i tempi, come Terminator 2 – Il giorno del giudizio, Titanic e, appunto, AvatarTuttavia, in un momento storico così particolare come quello che stiamo vivendo, al regista premio Oscar sta ovviamente più a cuore il ritorno del pubblico in sala.

Durante l’intervista, Cameron ha sottolineato la necessità di incoraggiare le persone a tornare di nuovo in sala, muovendo velatamente una critica agli studi che hanno deciso di distribuire grandi film direttamente in streaming. È vero, il piano di vaccinazione (almeno negli Stati Uniti) prosegue in maniera abbastanza spedita, ma il vero dilemma è quanto tempo ci vorrà prima che il pubblico si senta abbastanza a suo agio per tornare al cinema.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Miley Cyrus: 10 cose che non sai sulla cantante e attrice

Miley Cyrus: 10 cose che non sai sulla cantante e attrice

Ex star bambina, attrice, cantante e ora multi millionaria, Miley Cyrus è stata una delle celebrità più amate del mondo per più di un decennio. Per lei, il 2017 è stato un anno importante: ha rilasciato il primo album dopo il 2015, e Younger Now ha portato qualcosa di nuovo nella sua carriera di cantante. Ha 25 anni, e nell’ultimo hanno ha lavorato per rilanciare la propria immagine, la propria musica, il proprio stile. L’abbiamo “vista” abbastanza di recente in un cameo velocissimo in Guardiani della Galassia, la sua relazione con Liam Hemsworth è una di quelle che vengono seguite dal pubblico con più affetto, l’abbiamo sentita cantare della propria vita e della propria crescita nel suo ultimo album. Ed ecco dieci curiosità su Miley Cyrus, tra le cose che potreste esservi persi.

Miley Cyrus

miley cyrus

1) Alla nascita, non si chiamava Miley Cyrus. Si chiamava infatti Destiny Hope Cyrus, e fu hiamata così perché i genitori, Billy Ray e Tish Cyrus, pensavano che il suo destino fosse quello di portare speranza. Da piccola, poi, le venne dato il soprannome “Smiley”, che presto si trasformò in Miley. Molti cominciarono a chiamarla così, e il nome cominciò ad essere usato più dell’originale. E così, a 16 anni, decise di cambiare legalmente il proprio nome e diventare Miley Ray Cyrus. Il padre Billy Ray ha parlato del nome originale di Miley in un’intervista del 2011, spiegando che fu chiamata Destiny Hope perché, prima della sua nascita, ebbe una visione. A detta dell’uomo, egli sentì che il destino della bambina era quello di portare speranza nel mondo. E ora, dice, quando la vede nelle arene colme di gente, o nel suo show televisivo nel quale cercavano di far entrare un messaggio positivo in ogni episodio, facendo ridere le persone, riunendo famiglie davanti alla tv, si convince che questo sia il percorso giusto per la figlia.

2) Il suo primo ruolo da attrice non fu in Hannah Montana, ma nello show del padre Doc. All’epoca, l’intera famiglia viveva a Toronto, in Canada, durante le riprese dello show. E così, la piccola Miley finì per entrare in alcuni degli episodi della serie, che fu in onda dal 2001 al 2004.

3) È comparsa in Guardiani della Galassia 2, ma è facilissimo perdersela. E non compare nel film in sé, ma in una delle cinque scene post-credit. E per “compare”, intendiamo la sua voce. Infatti, Miley Cyrus ha dato voce al robot Mainframe in Guardians of the Galaxy 2, forse il cameo più veloce di della storia. Ma conta comunque.

4) Miley Cyrus non andrà in tour mondiale con Younger Now a causa dei propri maialini. Ok. L’attrice e cantante è famosa per il proprio amore per gli animali, e soprattutto per i propri animali domestici. In un’intervista che risale ad ottobre, poi, Miley ha affermato che non sarebbe andata in tour mondiale con il nuovo album per prendersi cura dei propri maialini, che ama particolarmente.

Miley Cyrus: Instagram

5) Miley Cyrus è famosa su Instagram per le fotografie bizzarre. E, in occasione dello scorso giorno di Pasqua, ha pubblicato un’altra serie di fotografie stranissime, un servizio fotografico a tema fatto di orecchie da coniglio, un coniglio gigante, oggetti oversize, uova di pasqua luccicanti e carote rosa. E chi più ne ha più ne metta. Il fotografo dietro il servizio, dai toni rosa caramella e l’atmosfera da Paese delle Meraviglie, è Vijat Mohindra. Le fotografie primaverili dai toni pin-up sono, a quanto pare, solo un episodio di una serie di fotografie ispirate a particolari momenti dell’anno fatti nel 2018, cominciata a San Valentino.

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6) Miley Cyrus ha annunciato di essere gender fluid. Quando Miley e Patrick Schwarzenegger si sono lasciati, i fan non hanno fatto molta attenzione ai pettegolezzi sul fatto che si stesse riavvicinando a Liam Hemsworth (ancora prima dello storico breakup) e che lei e l’attore si siano visti per cena qualche giorno dopo la rottura. Invece, il pubblico si è concentrato sul fatto che Miley avesse annunciato di aver avuto relazioni con donne nel passato. Infatti, durante le interviste per la propria fondazione pro-LGBTQ Happy Hippie, di essere gender fluid e di aver avuto relazioni con donne. Inoltre, ha detto a Paper magazine di essere aperta a qualunque cosa sia consensuale e non coinvolga animali o minori. Nel luglio 2015, era stata vista baciare la modella di Victoria’s Secret Stella Maxwell. Una foto postata poco prima su Instagram, in aprile, mostrava Miley Cyrus accoccolata a Cara Delevigne, e un’altra foto dell’aprile 2013 la vedeva baciare la modella Frankie Rayder ad una festa.

Miley Cyrus e Liamc Hemsworth

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7) “Malibu” è dedicata a Liam Hemsworth. È ora di parlare della relazione tra Miley Cyrus e Liam Hemsworth. I due si erano incontrati tempo fa, ai tempi di The Last Song Miley è famosa per parlare della propria vita interiore e personale nelle proprie canzoni, e la sua nuova hit “Malibu” non è un’eccezione: si tratta infatti di una canzone d’amore su Liam. Ha raccontato di averla scritta su un Uber, diretta sul set di The Voice, e di aver deciso di scriverla su Liam in modo di riappropriarsi un po’ della narrazione della loro relazione, che è stata sotto i riflettori per anni. Infatti, ha affermato la cantante, qualunque cosa i due facciano viene raccontata da altri. Quindi, perché non riprendersi un po’ di potere sulla propria relazione dicendo “questo è quello che sento” in una canzone? I due si erano lasciati nel 2013, a causa di grandi cambiamenti che stavano avvenendo nella vita di Miley e cambiare con qualcuno che non sta cambiando allo stesso modo, ha detto la cantante, è troppo difficile. Ma si sono innamorati di nuovo, e sono tornati insieme. E nella copertina del singolo “Malibu”, Miley ha arruolato Liam, che ha scattato la foto. E sì, quello che compare alla mano di Miley è l’anello di fidanzamento.

8) Sembra che i genitori di Hemsworth avessero qualche riserva per quanto riguarda il matrimonio. Hemsowrth e Miley Cyrus sono tornati insieme nel gennaio 2016, e i fan hanno cominciato a speculare sul loro matrimonio. Ci furono pure pettegolezzi su un ritardo del loro matrimonio dovuto al fatto che alcuni membri della famiglia Hemsworth avevano dei dubby sulla Cyrus. Nonostante i genitori di Miley approvassero Liam Hemsworth e non vedevano l’ora che il matrimonio finalmente arrivasse, a quanto pare, i genitori di Hemsworth erano particolarmente nervosi a riguardo. E alcune fonti hanno rivelato che i genitori di Hemsworth pensavano che Miley Cyrus non fosse una persona da sposare, soprattutto per gli scandali del passato e il passato uso di sostanze stupefacenti. Alcune fonti hanno rivelato anche il fatto che, in base a quanto detto, il fratello di Liam, Chris, condividesse l’opinione dei genitori.

Miley Cyrus hot

9) Miley ha reinventato se stessa molte volte, a volte per il meglio e a volte per il peggio. Stiamo parlando della performance agli MTV music awards del 2013, chiaramente, che ha fatto molto discutere e riguardo alla quale la cantante ha affermato poi di essersi sentita sessualizzata. È stata una fase, probabilmente e stando a quanto vediamo dai recenti sviluppi, della sua crescita davanti ad un pubblico mondiale. Ma momenti hot non vogliono dire soltanto momenti di scandalo, e Miley Cyrus rimane una delle star più hot, con più stile, e più sexy di sempre.

Miley Cyrus: il porno di Quentin Jones

10) Parlando di momenti hot di Miley Cyrus, il porno artistico Tongue Tied diretto da Quentin Jones è diventato particolarmente famoso. Kinky e sperimentale, il film doveva comparire nella selezione ufficiale del festival del porno di New York, e una versione di due minuti è stata rilasciata online. Ovviamente, è stato oggetto di controversie: qualcuno dice che si tratta di una rappresentazione dell’oggettificazione e l’ultrasessualizzazione delle donne nell’industria dell’intrattenimento. In modo negativo: il video sarebbe simbolo di come Hollywood e la musica trattanole donne. Dall’altra parte, qualcuno lo vede come un manifesto femminista: il film è stato annunciato come un progetto volto a creare un discorso più ampio su arte, sessualità, genere e pornografia. E a molti sembra che questo sia l’intento di Miley Cyrus: una donna che è orgogliosa del proprio corpo, ama mostrarlo, e si diverte nel farlo.

Fonti: Screen Rant, Cosmopolitan, Elite Daily

Big Sky 2 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Big Sky 2 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Big Sky 2 è la seconda stagione della serie tv Big Sky creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

Big Sky 2: quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione stagione di Big SKY 2 debutterà debutterà giovedì 30 settembre su ABC. Big Sky 2 in streaming sarà disponibile in Italia con un nuovo episodio ogni settimana su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Big Sky 2: trama e cast

La seconda stagione si apre Cassie sta ancora cercando di localizzare Ronald, poiché Jenny decide che può operare meglio ricongiungendosi al dipartimento dello sceriffo della contea e in seguito si ritrova a mettersi al passo con un vecchio amico che è attualmente sotto copertura in un giro di droga. Indaga su un incidente con un camion che si traduce nella perdita di droga e denaro, mentre Cassie, Mark e Jerrie individuano l’ufficiale dell’MHP che ha aiutato Scarlet, solo per trovarlo assassinato in seguito. All’insaputa degli investigatori, quattro adolescenti che erano sulla scena dell’incidente hanno preso la droga e il denaro. Nel frattempo, Ronald è stato incatenato e imprigionato da qualcuno che sembra essere il fratello gemello di Legarski.

Big Sky 2 vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch. New entry Logan Marshall-Green.

Penelope Cruz: 10 cose che non sai sull’attrice spagnola

Penelope Cruz: 10 cose che non sai sull’attrice spagnola

Penelope Cruz è famosa per la bellezza mediterranea e il talento indiscutibile. Ha cominciato a recitare quando sapeva poche parole d’inglese e, al giorno d’oggi, ha lavorato con alcuni dei più importanti registi in circolazione.

Penélope Cruz Sánchez è nata a Madrid ed è figlia di Eduardo Cruz e Encarna Sánchez. Ha cominciato a recitare all’età di 15 anni e, da lì, nonostante le barriere linguistiche e l’assenza di contatti, si è trovata un’agente e si è fatta strada. Ecco dieci curiosità su Penelope Cruz: dai film e la carriera, ai momenti hot, altezza e fisico, marito e vita privata e tanto altro.

Penelope Cruz: film

Penelope Cruz
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

1. Prima di cominciare a recitare, Penelope Cruz ha studiato danza per nove anni. E le ferite lo dimostrano: ha ancora dei problemi alle dita dei piedi. Quando ballava, racconta, i piedi le sanguinavano tantissimo e, a causa del dolore, Penelope era solita strapparsi le unghie degli alluci, che erano nere per il sangue. Ma la danza non le ha causato solamente dolore: ha infatti raccontato che la concentrazione e controllo che doveva avere come ballerina l’hanno aiutata in quanto attrice. “Se non avessi avuto la disciplina durante tutti quegli anni nel mondo della danza, sarebbe stato molto, molto più difficile”, ha dichiarato Penelope Cruz.

2. Penelope Cruz ha recitato in sei film del regista spagnolo Pedro Almodóvar. Il primo è stato Carne Trémula nel 1997. Ma il regista è stato importante per l’attrice anche prima che questa diventasse la sua musa. Infatti, Il film di Almodóvar Légami! ha ispirato l’attrice dandole il pallino della recitazione. “Non mi ero mai sentita così ispirata, e ho capito che era quello che volevo fare”, ha raccontato “e quella settimana ho cercato un agente. Ho fatto un’audizione, e mi hanno mandata a casa dicendo di tornare l’anno dopo, perché ero troppo giovane. Ma io sono tornata la settimana dopo. Mi hanno detto di andare via di nuovo. Ma io sono tornata la settimana dopo.

3. I film con Penelope Cruz e la sua carriera. Penelope Cruz ha cominciato la carriera a 15 anni, quando ha superato altre 300 ragazze ai provini per un’agenzia di talenti. Si è così aggiudicata un contratto, ed è di conseguenza apparsa in diversi show televisivi spagnoli e video musicali. Il debutto cinematografico è arrivato con Prosciutto Prosciutto, diretto da Bigas Luna. Il secondo ruolo al cinema fu poi quello in Belle Èpoque, che vinse l’Oscar come miglior film straniero. Ha incontrato Almodóvar nel 1997, che le diede una piccola parte in Carne Trémula, e nello stesso anno interpretò Sofia in Apri gli occhi di Alejandro Amenábar (ruolo che interpretò di nuovo nel 2001, nel remake americano del film, Vanilla Sky). Il primo film americano di Penelope Cruz fu Hi-Lo Country: all’epoca, la sua conoscenza dell’inglese era molto ridotta e la cosa le causò non poche difficoltà, e ciò la spinse a studiare recitazione anche a New York. Il successo, per Penelope Cruz, arrivo con Almodóvar, con Tutto su mia madre. Il 2001 fu l’anno di Vanilla Sky e di Blow, dove recitò a fianco di Johnny Depp. La sua carriera nel cinema americano è poi continuata parallelamente a quella in europa: nel 2004 ha recitato in Non ti muovere, diretto da Sergio Castellitto, aggiudicandosi il David di Donatello. Nel 2006, grazie a Volver di Almodóvar, si aggiudicò il premio alla migliore interpretazione femminile a Cannes, e la candidatura ai Golden Globe e all’Oscar.

Il 2008 fu l’anno di Woody Allen con Vicky Cristina Barcelona, con il quale vinse l’Oscar come miglior attrice non protagonista. Sono seguiti poi, per citarne alcuni, Gli abbracci spezzati (Almodóvar), il quarto capitolo di Pirati dei CaraibiTo Rome with Love (Woody Allen), Venuto al mondo (Sergio Castellitto), Zoolander 2 (Ben Stiller). Recentemente, nel 2017 ha partecipato alla seconda stagione di American Crime Story nei panni di Donatella Versace, Escobar – Il fascino del maleAssassinio sull’Orient Express. 

Nel maggio 2018 è stata protagonista del thriller Todos lo saben/Everybody Knows, scritto e diretto da Asghar Farhadi e nel quale ha recitato accanto a Javier Bardem. Il film ha aperto il Festival di Cannes nel 2018. Nel 2019 ha interpretato Jacinta in Dolor y Gloria e Olga Salanueva in Wasp Network. Nel 2021 sarà Lola Cuevas in Competencia oficial. Nel 2022 sarà Graciela nell’annunciato The 355 e Janis in Madres Paralelas.

4. Nel 2009, Penelope Cruz ha vinto l’Oscar per Migliore Attrice non Protagonista per il ruolo in Vicky Cristina Barcelona. L’anno dopo, durante un’intervista, ha rivelato di non riuscire ancora a crederci: durante la sua giovinezza, diventare un’attrice e viverne era un sogno, o una cosa di fantascienza. “Vengo da una famiglia dove avevamo ciò che serviva per sopravvivere. E sognare di questo tipo di lavoro era una cosa da pazzi.”

5. Le dichiarazioni di Penelope Cruz riguardo a Woody Allen. I film di Penelope Cruz diretti da Woody Allen sono stati importanti per la carriera dell’attrice. Recentemente, come molti hanno fatto, ha parlato delle accuse di abusi rivolte al regista. L’unica risposta che riesce a dare a riguardo, ha detto, è che è necessario riesaminare la faccenda, e che non è una questione da tabloid. Il fatto che moti attori abbiano dichiarato di non voler lavorare con lui, ha detto l’attrice, non cambia nulla, non fa niente di buono. “Dovremmo credere nella giustizia” ha detto a People, “questa cosa è stata esaminata anni fa, e non tutto è chiaro. Bisognerebbe esaminarla di nuovo, e allora saprò dare una risposta.”

Penelope Cruz hot

6. Il servizio hot di Penelopre Cruz per Esquire UK. Penelope Cruz ha 44 anni. Che li dimostri, che no, è ancora sicura della propria bellezza e della propria sensualità. Ama mangiare sano e segue una dieta mediterranea, e si vede. Nel 2017, è un nuovo servizio fotografico su Esquire UK con una Penelope Cruz più hot che mai. Nel 2014, Esquire l’aveva nominata la donna più sexy del mondo.

Penelope Cruz: altezza e fisico

7. L’altezza di Penelope Cruz è 168 centimetri e il peso è all’incirca 53.5 chili. Penelope Cruz ha delle misure da pinup: 89-69-89.

8. Penelope Cruz ha dimostrato un forte interesse per la beneficenza e la filantropia. Nei primi anni 2000, ha fotografato dei bambini tibetani in Nepal, e nel 2006 ha fotografato ex membri di gang e ex tossicodipendenti al Pacific Lodge Boys’ Home. Inoltre, ha fatto la volontaria in Uganda e India, dove ha assistito Madre Teresa in una clinica per la lebbra. L’esperienza l’ha portata a donare tutti i soldi guadagnati grazie a The Hi-lo Country alla causa della missionaria. Inoltre, ha fondato un’organizzazione non governativa chiamata Sabera Foundation e, insieme a Nacho Cano e altre personalità spagnole, hanno costruito una residenza, una scuola e una clinica per bambine e ragazze senzatetto e per persone cmalate di tubercolosi a Calcutta. Purtroppo, delle divergenze d’opinione hanno causato la fine del progetto e della Sabera Foundation.

9. Penelope Cruz, gli Stati Uniti, e l’amicizia con Johnny Depp. Quando è arrivata a Los Angeles, Penelope Cruz sapeva dire solamente “Coma va?” e “Voglio recitare con Johnny Depp”. Non solo ci è riuscita, ma ora Penelope e Johnny sono amici stretti. Gli inizi sono stati difficili per Penelope: ha confesasto che raccoglieva per strada i gatti randagi per non sentirsi sola, di non essersi mai sentita a casa negli Stati Uniti, e che viaggiava sempre con un biglietto di andata e di ritorno.

Il marito di Penelope Cruz

Penelope Cruz

10. La vita privata e il marito di Penelope Cruz. La relazione di Penelope con Tom Cruise è stata una delle più celebri di sempre, ed è durata dal 2001 al 2004. In seguito, l’attrice è stata con Matthew McConaughey per due anni, dal 2004 al 2006. Ma si è sposata nel 2010. Il marito di Penelope Cruz è Javier Bardem, suo compagno dal 2007, che ha incontrato sul set di Prosciutto Prosciutto. La coppia ha due figli: Leonardo, che è nato a Los Angeles nel 2011, e Luna, che è nata a Madrid nel 2013.

Fonti: People, FHM, Vogue, Cosmopolitan, IMDb

Evan Peters sul plot twist di WandaVision: “Ho riso come un pazzo”

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Il finale di WandaVision ha rivelato che Evan Peters altri non era che un abitante di Westview di nome Ralph Bohner, usato da Agatha Harkness per controllare Wanda e Visione: la potente strega, infatti, aveva costretto il ragazzo a fingersi di essere la versione del MCU di Pietro Maximoff/Quicksilver.

È innegabile che questo plot twist abbia lasciato molti fan con l’amaro in bocca, ma ora è stato proprio Peters a commentare quel grande colpo di scena in una recente intervista (via ComicBookMovie). Che ci crediate o no, l’attore è stato informato del fatto che in realtà il suo personaggio era Ralph sin dall’inizio. Tuttavia, non gli è mai stato rivelato che il suo cognome era Boher. Ciò ha dato vita, durante le riprese, ad alcuni momenti parecchio divertenti.

“Non sapevo che il suo cognome fosse Bohner”, ha spiegato Evan Peters. “Quando abbiamo girato la scena nel mio appartamento, quella con Monica Rambeau… lei mi guarda e dice: ‘Ralph Bohner!’. Allora ricordo di aver esclamato: ‘Bohner?’. Ho iniziato a ridere come un pazzo proprio perché non avevo idea che quello fosse il mio cognome. Sapevo però fin dall’inizio che ero Ralph e che ero sotto il controllo di una strega.”

Quella di Ralph Bohner è stata una svolto divertente ma decisamente inaspettata, dal momento che la maggior parte dei fan sperava che Evans fosse stato scelto come la nuova vesione di Quicksilver nel MCU. Le cose sono andate diversamente per Ralph ed è improbabile che in futuro sentiremo ancora parlare di lui. Tuttavia, il modo in cui il suo arco narrativo si è concluso non è stato particolarmente soddisfacente, quindi non è del tutto escluso che possa riapparire.

Sofia Vergara: 10 cose che non sai sull’attrice di Modern Family

Sofia Vergara: 10 cose che non sai sull’attrice di Modern Family

Sofia Vergara ha un accento fantastico, una grande vena comica ed un corpo invidiabile. È nata in Colombia ed ha avuto una lunga carriera prima di diventare famosa nel mondo grazie a Modern Family. È una modella dalle forme invidiabili, ed è una donna decisa che ha saputo combattere le proprie battaglie.

Sofía Margarita Vergara Vergara è nata e cresciuta a Barranquilla, in Colombia. Ha cinque sorelle, ed ha ricevuto la propria istruzione in una scuola privata bilingue, dove si parlava sia spagnolo che inglese. La sua carriera è cominciata quando è stata scovata sulla spiaggia da un fotografo. Da allora, ha lavorato come modella e in televisione. Tra il 1995 e il 1998 è diventata famosa per aver condotto un programma di viaggi chiamato Fuera de serie, che le diede una certa fama negli Stati Uniti. Il suo primo ruolo al cinema, invece, è arrivato nel 2002 con Big Trouble – Una valigia piena di guai. La conosciamo tutti per il ruolo di Gloria in Modern Family, grazie al quale si è aggiudicata una nomination all’Emmy come miglior attrice non protagonista in una commedia.

Sofia Vergara ne ha di cose da raccontare: ecco 10 fatti che non sapevate sull’attrice.

Sofia Vergara: film e carriera

sofia vergara

1. Sofia Vergara ha cominciato la propria carriera televisiva in lingua spagnola, sia come attrice che come modella e conduttrice televisiva. Il suo primo ruolo in televisione? In una soap opera in lingua spagnola, Acapulco, Cuerpo y Alma, nel 1995. Nello stesso anno cominciò a condurre il programma di viaggi Fuera de Serie. Al 2002 risale il suo primo ruolo cinematografico, ma non solo: anche la sua comparsa un episodio della famosissima serie tv Tutto in famiglia. Per anni la carriera di Sofia Vergara ha continuato a procedere a gonfie vele: si è aggiudicata un ruolo dopo l’altro, sia in televisione che al cinema, sia in inglese che in spagnolo. La svolta è arrivata nel 2009, con Modern FamilyLo show l’ha resa davvero celebre non solamente negli Stati Uniti, ma nel mondo intero.

Da lì, sono arrivati tantissimi ruaoli di alto profilo. Prima di tutto come doppiatrice: in una puntata di The Cleveland Show, ne I PuffiHappy Feet 2, Emoji – Accendi le emozioni, una puntata de I Simpson e a più riprese ne I Griffin. Al cinema, poi, si è dedicata alla commedie: come Fuga in tacchi a spillo, e Bent – Polizia criminale. Nel 2019 è stata Angela Ramirez in Stano e nel 2020 ha concluso nei panni di Gloria Delgado-Pritchett la serie diventata cult Modern Family che ha chiuso i battenti proprio nel 2020. Sofia Vergara nel 2021 presterà la voce a Zaina nel film Koati.

Sofia Vergara: hot

2. Sofia Vergara è la più hot. Non lo diciamo noi, ma lo dicono anche le classifiche di parecchi magazine nel mondo. Nelle classifiche delle donne più hot, Sofia Vergara non solo compare costantemente, ma si aggiudica anche posizionamenti notevoli. Nel 2002, si è aggiudicata il 23esimo posto nella classifica delle donne più hot dell’anno di Maxim, il 25esimo posto nel 2005 e il 39esimo nel 2008. Nella classifica di donne più desiderabili dagli uomini di Ask del 2002, Sofia Vergara apparve al 30esimo posto nel 2002, e si è aggiudicata il primo posto nel 2012.

3. Sofia Vergara è famosa per le proprie curve: chi l’avrebbe detto che, crescendo, abbia avuto dei problemi con il proprio corpo. Infatti, durante la propria adolescenza, si convinse di essere troppo magra, ed arrivò a indossare due paia di jeans, uno sopra l’altro, per rimediare.

4. Sofia Vergara non si è mai sottoposta a chirurgia plastica. Sembra che lo facciano tutti, ad Hollywood, ma non nè così per Sofia. Il suo viso e il suo corpo sono talmente perfetti che qualcuno si è posto il dubbio, ma la risposta è no: niente aghi per Sofia. E lei ha intenzione di starne alla larga per un bel po’ di tempo.

5. L’educazione religiosa di Sofia Vergara le ha causato qualche problema. L’attrice, infatti, ha ricevuto un’educazione cattolica, e una piuttosto rigida. A detta dell’attrice, la religione l’ha trattenuta, almeno inizialmente, dall’accettare alcuni lavori in quanto modella e attrice, per paura di imbarazzare i propri genitori. Fu quando un’insegnante della scuola cattolica che frequentava le consigliò di accettare il suo primo ruolo in una pubblicità televisiva, che si mise l’anima in pace a riguardo.

Sofia Vergara nuda per Women’s Health

6. Sofia Vergara ha posato nuda a 45 anni per Women’s Health. E sembra che Sofia Vergara non ami mostrarsi nuda, ma che abbia fatto un’eccezione per il primo numero mondiale Naked della rivista. Originariamente, il suo agente l’aveva incoraggiata a farlo perché “sembra una ventenne”. Ma Sofia sa che il corpo di una donna di 45 anni è ben diverso, ed ha deciso di mostrarlo con orgoglio: per quanto il suo corpo sia invidiabile, è stata felice di spogliarsi per la rivista in quanto e con il corpo di una donna matura, e non di finta ragazzina.

7. Sofia Vergara è in realtà bionda. È latina, e i capelli castani le donano. Ma non sono naturali: è infatti bionda naturale, ed ha deciso di tingersi i capelli castani all’inizio della sua carriera per conformarsi di più alla percezione di Hollywood delle donne latine.

8. Sofia Vergara ha combattuto la propria battaglia contro il cancro. Sofia Vergara è una donna con un corpo e una carriera invidiabile, ma ha avuto le proprie difficoltà da affrontare. Nel 2000, infatti, le fu diagnosticato un cancro alla tiroide, che si fece poi rimuovere per curarsi.

Sofia Vergara: Instagram

9. Sofia Vergara su Instagram con il marito Joe Manganiello. I due si sono sposati nel 2015, ma niente è davvero ufficiale finché non compare sui social media, giusto? E Sofia Vergara non ha deluso i fan, rendendoli partecipi del suo giorno speciale, passo per passo. Abbiamo visto il figlio di Sofia, Manolo Gonzalez-Ripoll Vergara, accompagnarla all’altare. Abbiamo visto la coppia scambiarsi i voti, percorrere la navata come marito e moglie, ballare insieme per la prima volta. Abbiamo visto il cast di Modern Family festeggiare con la collega, e la performance di Pitbull. Ovviamente, sono diventati velocemente una delle coppie più seguite e amate di Hollywood. E di Instagram.

10. Sofia Vergara è diventata madre al 19 anni. Ora è sposata con Joe Manganiello, ma il suo primo matrimonio risale a molti anni prima. Infatti, Sofia Vergara si è sposata a 18 anni, ed ha dato alla luce il figlio Manolo all’età di 19 anni. Ora, Manolo ha 24 anni.

Fonti: TVOverMind, PPcorn, Women’s Health, IMDb

Justice League Snyder Cut: l’attore di Lanterna Verde commenta il taglio del personaggio

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È ormai risaputo che Zack Snyder sperava di includere il personaggio di John Stewart/Lanterna Verde nel suo taglio di Justice League, ma come il regista ha spiegato più volte in precedenza, la Warner Bros. lo ha spinto ad usare al suo posto Martian Manhunter (essenzialmente, per via dei piani che lo studio aveva sull’eroe).

Di recente abbiamo appreso che Wayne T. Carr aveva filmato delle scene nei panni del personaggio. Ora è stato proprio l’attore a commentare, per la prima volta, il suo casting nel film nei panni del noto membro del Corpo delle Lanterne Verdi e la sua relativa esclusione dal montaggio finale.

“Zack mi ha detto: ‘Lo gireremo e vedremo cosa ne pensa lo studio'”, ha spiegato l’attore in una recente intervista con LightCast. “È una cosa alquanto folle, perché l’abbiamo girato nel vialetto della sua abitazione. Mi ha chiamato dopo averlo mostrato a tutti. Credo che fosse la seconda volta, perché lo avevano visto a più riprese. Zack continuava a ripetere: ‘Non mi permetteranno mai di tenerlo'”.

“Quando ho visto il film, mi sono goduto il viaggio come penso abbiano fatto tutti. Poi, alla fine, ho realizzato che non ne facevo parte. Che peccato!”, ha aggiunto Carr. “La cosa che mi ha rincuorato è stata il fatto che quando sono emersi tutti i concept art, la reazione dei fan è stata incredibile. Non sono nel film, ma è stato bellissimo vedere tutti quei feedback positivi e tutto quel supporto. È una cosa folle. La adoro.”

Se un giorno Snyder avrà l’opportunità di riprendere il timone dei sequel di Justice League pianificati in origine, allora è possibile che vedremo Carr vestito finalmente come la versione di Lanterna Verde immaginata dal regista. Allo stato attuale, le sue scene restano sul pavimento della sala di montaggio ed è improbabile che vengano rilasciate in qualche modo in futuro.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Film per ragazze: dieci titoli trai più belli da vedere

Film per ragazze: dieci titoli trai più belli da vedere

Non c’è niente come una serata tra amiche, un bel pigiama party, una bella giornata tra ragazze. Non c’è niente come la sorellanza, e il cinema ce lo ricorda spesso. Ecco dieci film per ragazze da vedere da sole o con le amiche: per celebrare l’essere ragazze e l’essere insieme, per un po’ di girl power, e per sospirare insieme con i migliori film romantici.

Film per ragazze

film per ragazze

Cominciamo con i film sulle ragazze al liceo, alcuni tra i film americani per ragazze più famosi di sempre. Film con ragazze cattive con qualcosa da nascondere, e con ragazze dal cuore d’oro che cercano di farsi strada: questi film ci insegnano a non fidarci troppo delle apparenza, e di come le ragazze in particolare hanno a che fare con stereotipi e pregiudizi. Ecco dei film per ragazze da vedere assolutamente prima dei 20 anni:

  • Mean Girls, Mark Waters (2004). L’adolescente Cady Heron è stata educata in Africa dai genitori scienziati. Quando la famiglia si trasferisce in Illinois, in provincia, Cady finalmente riesce a fare esperienza della scuola pubblica americana: e della crudele legge della popolarità che la governa e divide i ragazzi in gruppi. Si ritrova, controvoglia, nelle grazie di un gruppo di studentesse popolari, e capirà come funzionano le cose.
  • La rivincita delle bionde, Robert Luketic (2001). Mai fidarsi delle apparenze. Elle Woods ha tutto, ma vuole solo sposare Warner Huntington III, che l’ha rifiutata perché la ritiene superficiale (e troppo bionda). Per provare il contrario, e riconquistarlo, Elle userà tutte le proprie forze per entrare nella scuola di Legge di Harvard, e avere successo.
  • Easy Girl, Will Gluck (2010). Spinta da una migliore amica particolarmente popolare, Olive, una ragazza acqua e sapone, decide di cambiare la propria immagine mentendo a riguardo della propria verginità. Ma la ficcanaso della scuola capta parte della loro conversazione, e Olive diventerà famosa a scuola per i motivi sbagliati.

Un altro classico per ragazze adolescenti? Quattro amiche e un paio di jeans, 17 anni (e come uscirne vivi).

Film belli da vedere per ragazze

film per ragazze

Tra i migliori film per ragazze ci sono quelli che forniscono dei modelli indimenticabili: di bellezza, di amicizia, di girl power. Ecco alcuni dei più belli film per ragazze.

  • Sognando Beckham, Gurinder Chadha (2002). Jess Bhamra, è figlia di una coppia insieme piuttosto tradizionalista che vive a Londra. Non le è permesso giocare in partite di calcio organizzato, anche se ha già diciotto anni. Un giorno, sta giocando per conto suo, quando le sue incredibili qualità sono notate da Jules Paxton, che la convince a giocare per la sua squadra semi-professionista. Jess inventa scuse elaborate per nascondere le partite alla famiglia. E si innamora del proprio coach, Joe.
  • Sex and the City, Michael Patrick King (2008). Il primo film ispirato alla famosissima serie è sicuramente il migliore. Quattro anni dopo le prime avventure di Carrie Bradshaw e le sue amiche, lei e il suo amante storico Big sono in una relazione seria. Samantha ha battuto il cancro, ed è in una relazione con Smith Jerrod. Charlotte e il marito vivono a Park Avenue, e Miranda ora sta a Brooklyn, e comincia a sentire la pressione della vita familiare.
  • Thelma e Louise, Ridley Scott (1991). La casalinga Thelma e l’amica Louise parono per un piccolo viaggio per andare a pesca. Ma la gita diventa una fuga dalla polizia, dopo che Louise spara e uccide un uomo che cerca di stuprare Thelma in un bar. Louise decide di scappare in Messico, e Thelma la segue. Per strada, Thelma si innamora del giovane e sexy ladro J.D. e l’amichevole detective Slocumb cerca di convincere le sue donne a consegnarsi alla legge prima che il loro futuro sia deciso.

Altri suggerimenti del genere? Prime, Il diavolo veste Prada.

Film d’amore per ragazze

film per ragazze

Tra i migliori film da vedere tra amiche? I film d’amore, ovviamente. Ecco i film per ragazze romantici da vedere assolutamente: quelli con le protagoniste che vorremmo essere o nelle quali ci identifichiamo, e con i principi azzurri migliori della storia.

  • Pretty Woman, Garry Marshall (1990). La rivisitazione moderna della storia di Cenerentola. La protagonista è una prostituta, Vivian (Julia Roberts), che incontra un ricco uomo d’affari, Edward. Lui la paga per passare il weekend con lui, ma i due si avvicinano. Si innamorano, ma scopriranno che le differenze tra di loro non possono essere ignorate, e dovranno lavorare per colmare il divario tra i loro mondi.
  • Colazione da Tiffany, Blake Edwards (1961). La storia di una giovane donna a New York. Incontra un uomo particolarmente ricco, ma il cui sogno è quello di essere uno scrittore. Lei lavora come una sorta di escort, pagata grandi somme per visitare un uomo in prigione.

Film romantici per ragazze

film per ragazze

  • Il diario di Bridget Jones, Sharon Maguire (2001). È Capodanno, e la trentaduenne Bridget (Renée Zellweger) decidere di prendere controllo della propria vita scrivendo un diario personale. Nella sua vita c’è Daniel, l’affascinante capo che sembra essere attratto da lei, Mark, un avvocato di successo bellissimo ma snob, un esilarante gruppo di amici, una madre particolare e qualche bicchiere di vino di troppo. Ma qualcuno si innamorerà di lei, così com’è. La trilogia è divertentissima.
  • Notting Hill, Roger Michell (1999). William Thacker (Hugh Grant) è proprietario di una libreria di viaggi nel pittoresco quartiere di Londra Notting Hill. La sua vita viene sconvolta dall’incontro con una famosa attrice americana, Anna Scott, che un giorno entra nel suo negozio. Un uomo normale e una stella del cinema si innamorano: il sogno di tutti in un film divertente e tra i più romantici di sempre.

Altri film romantici da vedere assolutamente con le amiche? Harry ti presento Sally, Quattro matrimoni e un funerale, La verità è che non gli piaci abbastanza, Dirty Dancing.

Dorian Gray: trama e cast del film tratto dall’opera di Oscar Wilde

Il desiderio di rimanere eternamente giovani è  da sempre parte dell’animo umano. Arrendersi allo scorrere del tempo e al decadere del corpo umano è infatti un trauma che ha caratterizzato a suo modo tutte le epoche. Una delle opere più celebri ad aver trattato questa e altre tematiche annesse, è Il ritratto di Dorian Gray, scritto da Oscar Wilde nel 1890. Questo è poi stato rielaborato in innumerevoli modi per il cinema, passando dal genere erotico a quello horror. Una delle trasposizioni più recenti e affascinanti è però quella del 2009, intitolata semplicemente Dorian Gray (qui la recensione) e diretta da Oliver Parker, qui al suo terzo film tratto da un’opera di Wilde.

Nel dar vita al celebre racconto di colui che racchiude il proprio invecchiamento nel dipinto che lo ritrae, il regista garantì di esaltare tutta la componente gotica della vicenda. L’intenzione era infatti quella di rendere il film particolarmente cupo, al punto da farlo diventare vietato ai minori di 14 anni in Italia. Allo stesso tempo, però, il regista e lo sceneggiatore Toby Finlay si sono concentrati sull’evidenziare anche l’attualità della vicenda, con il desiderio del protagonista estremamente radicato anche nell’umanità di oggi. Tra toni thriller ed elementi fantastici, Dorian Gray è così in grado di parlare una lingua universale e senza tempo.

Pur mantenendo lo spirito e il cuore del romanzo, il film si costruisce però come opera a sé, andando a ricostruire la vita del personaggio in modi che l’opera di Wilde lascia solo intuire. Proprio per tale motivo, anche al netto dei suoi difetti, la pellicola manifesta un suo fascino tutto da scoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dorian Gray: la trama del film

La vicenda si svolge in piena epoca vittoriana ed ha per protagonista Dorian Gray, un giovane di bell’aspetto che si trova a recarsi nella città di Londra per ereditare una grande fortuna dal nonno appena defunto. Orfano sin da bambino, Dorian viene ora preso sotto l’ala protettrice di Lord Henry Wotton, che lo inserisce però in un mondo di dissolutezza e perdizione. È proprio in questo contesto che Dorian incontra il pittore Basil Hallward, il quale si offre di realizzare un suo ritratto. Al momento dello svelamento di questo, tutti rimangono sbalorditi dalla bellezza dell’opera, che ripropone fedelmente quella di cui Dorian è dotato.

Wotton, però, è l’unico a sottolineare come ben presto il ritratto supererà l’originale, destinato ad invecchiare e deperire. Lord Henry chiede così a Dorian se sarebbe disposto a vendere l’anima al diavolo pur di rimanere giovane per sempre, e il ragazzo non esita a dimostrarsi disponibile ad accettare tale offerta. Con il passare degli anni, mentre tutti invecchiano Dorian sembra non cambiare mai, lasciando il sospetto in quanti lo incontrano che egli abbia realmente ottenuto ciò che desiderava a costo della sua anima. Temendo la natura demoniaca del giovane, un ormai anziano Wotton si troverà a fare tutto ciò che è in suo potere per evitare che sua figlia Emily si innamori di Dorian.

Dorian Gray cast

Dorian Gray: il cast del film

Ad interpretare il sempre giovane Dorian Gray vi è l’attore Ben Barnes, divenuto celebre grazie a questo ruolo. Prima di recitare in Dorian Gray, però, egli si era distinto anche per essere stato il principe Caspian in Le cronache di Narnia – Il principe Caspian. Fu proprio questo ruolo a permettergli di ottenere la parte del protagonista nella nuova trasposizione dell’opera di Wilde. Per prepararsi a tale personaggio, Barnes ha studiato a fondo le tematiche trattate come anche le principali usanze dell’Inghilterra vittoriana. Accanto a lui, nei panni del pittore Basil Hallward vi è invece l’attore Ben Chaplin, noto anche per i suoi ruoli in Cenerentola e The Water Horse.

L’attrice Rebecca Hall è invece la protagonista femminile Emily Wotton. Pur essendo interprete di un ruolo importantissimo nel racconto, l’attrice non compare in scena prima di 72 minuti dall’inizio del film. Il premio Oscar Colin Firth è l’interprete di Lord Henry Wotton, altro personaggio chiave della storia. Nell’approcciarsi a questo, l’attore ha puntato sull’evidenziare tutti gli aspetti più controversi del personaggio, sia nel bene che nel male. Nel film sono poi presenti Rachel Hurd-Wood nei panni di Sybil Vane e Emilia Fox in quelli di Lady Victoria Wotton. Fiona Shaw, celebre per il ruolo di Petunia Dursley nella saga di Harry Potter è invece Agatha.

Dorian Gray: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dorian Gray è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 26 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

I Mitchell contro le macchine: la recensione del film Netflix

I Mitchell contro le macchine: la recensione del film Netflix

Basta la sequenza d’apertura di I Mitchell contro le macchine per essere subito conquistati dal film d’animazione Netflix senza poter opporre alcuna resistenza. Col senno di poi, diventa sempre più evidente come sia un’opera questa che non ha bisogno di pretendere attenzioni, poiché lo spettatore sarà portato a concedergliele di propria volontà, affascinato dall’intrattenimento e dalle emozioni offerte. A scrivere e dirigere il film, vi sono gli esordienti Mike Rianda e Jeff Rowe. A produrlo si ritrovano invece Phil Lord e Christopher Miller, noti per aver contributo a numerosi film d’animazione tra cui Spider-Man – Un nuovo universo. Proprio il team creativo di quest’ultimo ha sviluppato il nuovo lungometraggio Netflix, arrivando a risultati sbalorditivi.

Protagonisti di questo sono i Mitchell, composti da Katie, Rick, Linda e Aaron. Si tratta di una famiglia come ce ne sono tante, dove ogni membro è dotato di proprie personali passioni, difetti e stranezze. Questa si ritrova ora ad intraprendere un forzato viaggio insieme verso la California, dove Katie è stata accolta presto una prestigiosa università di cinema. La ragazza non vede l’ora di lasciarsi alle spalle la sua ingombrante famiglia, ma prima dovrà sopravvivere all’ostinato desiderio del padre di accompagnarla personalmente. A peggiorare le cose vi sarà l’improvviso scoppio di una rivoluzione delle macchine, pronte a prendere il dominio del mondo. Ultima speranza rimasta per l’umanità, i Mitchell dovranno prima risolvere i propri problemi personali per poter raggiungere l’unione necessaria alla vittoria.

La storia di un padre e di una figlia

Il viaggio che la famiglia Mitchell si prepara ad affrontare è quanto mai delicato. Al termine di questo la protagonista Katie intraprenderà una vita indipendente, e ogni cosa non sarà mai più come prima. In vista di quel momento, suo padre Rick dovrà dunque riuscire a riappacificarsi con lei, riscoprendo quel rapporto che sembrava essersi indebolito con gli anni. Le tematiche intorno a cui ruota il film sono dunque particolarmente universali e intime. Ognuno può ritrovarsi nel punto di vista di Katie, la quale si sente incompresa dal padre, e in quello di Rick, il quale non si spiega come il tempo possa aver cambiato le cose tra lui e sua figlia.

Intorno alle dinamiche famigliari si costruisce una vera e propria apocalisse tecnologica. Elemento apparentemente dissonante con le tematiche centrali del film, questo risvolto narrativo si rivela invece un espediente a dir poco brillante per trattare un ulteriore discorso altrimenti già affrontato tante volte. Tale ribellione delle macchine porta infatti a dover abbandonare ogni forma di tecnologia, dai computer agli smartphone. Pur con i loro benefici, tali strumenti diventano infatti spesso involontariamente mezzi che contribuiscono al distaccamento nei confronti di quanto ci circonda.

Senza, Katie e Rick, le cui opinioni riguardo l’uso della tecnologia sono diametralmente opposte, sono costretti a confrontarsi senza alcun filtro. I due personaggi possono così iniziare un percorso di riavvicinamento che li porta a scoprirsi, ferirsi, comprendersi e infine accettarsi. Il cuore di I Mitchell contro le macchine sta dunque nel suo porre in risalto le cose che ci rendono unici. È un film che punta a ricordarci cosa vuol dire essere, e decidere di rimanere, umani in un mondo sempre più invaso dalla tecnologia, tenendo stretti a sé le persone più importanti, non sapendo mai quando l’inaspettato può verificarsi.

I Mitchell contro le macchine Netflix

I Mitchell contro le macchine: crescere fa paura

Si muove dunque su queste corde il film di Rianda e Rowe. Questo si dimostra però non solo emotivamente coinvolgente, ma anche estremamente entusiasmante da vedere. Se già Spider-Man – Un nuovo universo era una gioia per gli occhi, anche I Mitchell contro le macchine non è da meno. Al di là della sua esplosione di colori e della sua grafica a metà tra disegno 3D e stile fumettistico, il film fa una cosa che pochi film d’animazione sembrano avere il coraggio o la volontà di fare, ovvero giocare con le possibilità che il genere offre. Sono infatti numerose le animazioni nell’animazione, che esaltano ancor di più la bellezza estetica del film e ne fanno un prodotto enormemente accattivante.

Arricchire in questo modo quanto si sta vedendo permette di rimanere continuamente sorpresi, portando avanti parallelamente intrattenimento ed emozione. Il film è così un’altalena continua tra genuine risate, adrenalina, tensione e pura commozione. Tutto ciò è possibile anche per la crescente consapevolezza che quanto si sta guardando non è altro se non una potente metafora sul crescere e su come i genitori cerchino di proteggere come possibile i loro figli nel corso di questo delicato processo, che è anche inevitabilmente un processo di distaccamento. I Mitchell contro le macchine è dunque la storia di un padre che accompagna sua figlia verso una nuova fase della sua vita, lasciandola libera nel mondo, con tutta la paura e l’emozione che ciò richiede.

Oscar 2021: i momenti memorabili della 93° edizione

È stata senza dubbio un’edizione strana, quella degli Oscar 2021, un’edizione senza orchestra, senza numero comico d’apertura, senza tanti ospiti, un evento che a ragione poteva sembrare sottotono e che invece ha dimostrato la voglia di esserci, il ritorno ad un red carpet in presenza, anche se contenuto, di nuovo persone che si guardano negli occhi, anche se a distanza, ma in presenza.

E forse è questa la magia più grande della scorsa notte, un assaggio di normalità, l’idea che la notte delle stelle di Hollywood si sia trasformata in una specie di party esclusivo con pochi e selezionati invitati che, in presenza, hanno celebrato il cinema. Ma l’eccezionalità dell’evento non lo ha risparmiato dal collezionare una serie di momenti memorabili che vi raccontiamo di seguito.

Chloé Zhao da record

La prima donna cinese a vincere un premio Oscar per la regia e per il miglior film, Zhao entra in quel club esclusivo di due, insieme a Kathryn Bigelow, un club che ci auguriamo possa infoltirsi molto di più nei prossimi anni. La regista ha portato a casa due premi su quattro nomination, dal momento che oltre a dirigere e produrre Nomadland, lo ha anche scritto e montato.

Frances McDorman ulula a sorpresa

Prima l’ululato a chiusura del discorso di ringraziamento per il miglior film, poi un altro discorso, brevissimo e forse figlio della sorpresa di essere stata premiata per la terza volta dall’Academy. Quell’ululato è stato un omaggio a Michael Wolf Snyder, il sound mixer di Nomadland, scomparso da poco a soli 35 anni. Ma oltre alla parentesi colorita, McDormand ha anche invitato tutti a tornare in sala, a vedere i film tutti i film nominati.

La prima volta di una coreana a Hollywood

Yuh-Jung Youn, vincitrice dell’Oscar come attrice non protagonista in Minari, ha tenuto il discorso di ringraziamento forse più divertente che la storia recente del premio ricordi. Visibilmente emozionata, l’attrice ha scherzato sull’aver finalmente incontrato Brad Pitt, che ha presentato il premio, chiedendogli anche perché mai non avesse fatto visita al set del film durante le riprese. Ha poi perdonato tutti coloro che, in America, pronunciano male il suo nome, e si è detta semplicemente più fortunata di Glenn Close, perché la fortuna è l’unico motivo per cui lei poteva vincere contro l’attrice. Yuh-Jung Youn è la prima attrice coreana a vincere un Oscar.

Daniel Kaluuya colpisce ancora

Dopo la gaffe ai Golden Globes, durante i quali ha pronunciato metà del suo discorso di ringraziamento a microfono spento, Daniel Kaluuya colpisce ancora. Durante il discorso di ringraziamento per il suo Oscar per il migliore non protagonista in Judas and the Black Messiah, l’attore ha ringrazia persino il fatto che i suoi genitori abbiano fatto sesso per concepirlo e metterlo al mondo. “Sono così felice di essere vivo” ha detto Kaluuya, e senza dubbio capiamo le sue intenzioni, tuttavia l’espressione della madre che reagisce live a quanto dichiarato dal figlio non era esattamente di felicità.

Glenn Close goes wild

L’unico momento di spettacolo e intrattenimento, durante la serata, ha visto Glenn Close protagonista; l’attrice nominata ha sfoggiato le sue conoscenze musicali e le sue abilità da ballerina. Il quiz ha coinvolto i partecipanti che cercavano di identificare un segmento di canzone e indovinare se la canzone fosse o meno tra quelle che avevano vinto agli Oscar nel corso degli anni. Dopo le risposte traballanti di Andra Day e Kaluuya, Close ha risposto con grande precisione alla sua domanda e ha identificato correttamente una clip di “Da Butt”, scritta da Marcus Miller ed eseguita dalla Experience Unlimited tratta dal film del 1988 di Spike Lee Aule turbolente. Close si è poi esibita in una breve sequenza di ballo che l’ha portata nei trend topic di Twitter, vincendo comunque a modo suo la serata.

Anthony Hopkins vince a sorpresa

La serata degli Oscar 2021 ha visto anche un piccolo cambio di programma, dal momento che a fine serata si è palesato il fatto che la scaletta avrebbe previsto prima il premio al miglior film, vinto da Nomadland, e per finire quello alla migliore attrice e al migliore attore. Quest’ordine di eventi ha fatto pensare che il premio maschile sarebbe andato postumo a Chadwick Boseman e che la cerimonia si sarebbe conclusa con un suo ricordo. Tuttavia, dopo la vittoria di Frances McDormand per le attrici, è arrivata sempre a sorpresa un’altra vittoria per l’ottantatreenne Anthony Hopkins, che non era presente alla cerimonia. L’attore di The Father ha così conquistato un secondo Oscar dopo quello per Il Silenzio degli Innocenti, e solo in mattinata ha diffuso un suo videomessaggio in cui esterna la sua sorpresa e la sua gratitudine, oltre a dedicare un pensiero proprio a Boseman “che ci è stato tolto troppo presto”.

Thomas Vitenberg dedica il premio alla figlia

Nominato anche nella cinquina dei migliori registi, Thomas Vitenberg ha ritirato l’Oscar per il miglior film internazionale, Another Round. Il regista ha pronunciato un accorato discorso di ringraziamento, dedicato alla figlia adolescente, Ida, che avrebbe dovuto avere una parte nel film e che è scomparsa a causa di un incidente d’auto a pochi giorni dall’inizio delle riprese. Vitenberg ha dedicato la vittoria a lei. “Abbiamo finito per realizzare questo film per lei, in sua memoria. Quindi, Ida, questo è un miracolo che è appena accaduto e tu sei parte di questo miracolo, magari anche tirando dei fili da qualche parte. Ma questo è per te.”

Il ritorno del red carpet

Come anticipato, dopo un anno di cerimonie e premi via Zoom, gli Oscar 2021 hanno fatto srotolare di nuovo un tappeto rosso. E sono tanti i nomi di coloro che hanno sfilato, da Audra Day, audacissima in Vera Wang, oppure Carey Mulligan, regale in Valentino Haute Couture, così come la meravigliosa Zendaya che anche con un colore rischioso come il giallo canarino era assolutamente impeccabile. E ancora Vanessa Kirby, regale in Gucci, e Margot Robbie in Chanel, semplice ed elegante. Halle Berry ha scelto Dolce & Gabbana e Viola Davis Alexandra McQueen. In total white come lei c’era Maria Bakalova, con un look principesco firmato da Louis Vuitton, mentre Amanda Seynfield non è passata certo inosservata nel suo abito rosso fuoco di Armani Privè. Il glamour è tornato e anche se si è trattato di un piccolo assaggio rispetto al solito splendore da Oscar, è stata una bella emozione. Per una volta abiti, trucchi e gioielli non sono stati soltanto una frivolezza.

Il numero di apertura di Regina King

All’attrice e regista Regina King è stato affidato il compito di introdurre la cerimonia. E il suo discorso di apertura è stato molto serio e rigoroso, si è aperto con la commemorazione di tutti coloro che abbiamo perso quest’anno a causa della pandemia ed ha continuato con un deciso piglio politico.

“È passato un anno e siamo ancora nel bel mezzo della pandemia”, ha detto King. “Stiamo piangendo la perdita di così tanti, e devo essere onesta, se le cose fossero andate diversamente la scorsa settimana a Minneapolis, avrei potuto scambiare i miei tacchi con stivali da marcia”. Il polso dell’America batte ancora troppo velocemente, ed è giusto che Hollywood continui a portare all’attenzione pubblica i problemi della società.

West Side Story: teaser trailer italiano del nuovo film di Steven Spielberg

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The Walt Disney Company ha rilasciato il primo trailer del nuovo adattamento cinematografico del musical West Side Story, diretto dal regista vincitore dell’Academy Award Steven Spielberg, che arriverà prossimamente nelle sale Italiane.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del Premio Pulitzer e del Tony Award Tony Kushner, West Side Story racconta la classica storia delle feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La rivisitazione dell’amato musical è interpretata da Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver vinto i premi Oscar, Emmy®, GRAMMY®, Tony e Peabody, è anche una dei produttori esecutivi del film.

La squadra creativa del film, che unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore del GRAMMY Award Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra candidato all’Academy Award David Newman (Anastasia), che ha composto la colonna sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award Jeanine Tesori (Fun Home, Thoroughly Modern Millie), che ha supervisionato il cast per le parti cantate; e il music supervisor candidato al Grammy Matt Sullivan (La Bella e la Bestia, Chicago), produttore esecutivo delle musiche del film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e coreografato da Jerome Robbins.

Il film 20th Century Studios West Side Story arriverà prossimamente nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Notorious Cinemas annuncia la riapertura tutte le Multisale

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Notorious Cinemas annuncia la riapertura tutte le Multisale

Notorious Cinemas annuncia la riapertura tutte le Multisale del circuito nella data di giovedi 29 aprile 2021, sulla scia del grande successo della 93ma edizione degli Oscar.

Andrea Stratta, Amministratore Delegato di Notorious Cinemas, dichiara: “Siamo molto felici, dopo sei lunghi mesi di chiusura, di aprire al pubblico le nostre sale, sostenendo così la riapertura di tutto il settore cinematografico italiano.”

Il circuito Notorious Cinemas basa il suo modello di intrattenimento sui più elevati standard tecnici audio e video, comfort di altissimo livello, accoglienza qualificata, location accurate, estrema cura, pulizia e igienizzazione degli ambienti, informatizzazione e automazione dell’area ticketing.

Il circuito si compone al momento dei seguenti Multisala:

Notorious Cinemas Sesto San Giovanni, Multisala all’interno del Centro Commerciale Sarca, composta da 10 sale di cui una IMAX per un totale di 1.376 posti, interamente rinnovato all’apertura nel settembre 2019 sul format The Experience, con poltrone di ultima generazione con schienale reclinabile e poggiapiedi, comandate elettronicamente, con ampia seduta, tavolino, porta bibite e porta usb integrata, ampia distanza fra una fila e l’altra in sala, rivestimenti eco-sostenibili e aree relax.

Notorious Cinemas Rovigo,  Multisala ubicata nell’ambito del Parco Commerciale “La Fattoria” a Rovigo, composta da 8 sale per un totale di 1.260 posti, interamente rinnovato sul format The Experience, con poltrone Extra Comfort di ultima generazione con ampia seduta, tavolino spazioso e porta bibite, con rivestimento in eco pelle, ampia distanza fra una fila e l’altra in sala, rivestimenti eco-sostenibili e aree relax.

Notorious Cinemas Gloria, storica Multisala collocata nel centro di Milano, in Corso Vercelli, composta dalle famose Sala Marylin e Sala Garbo per un totale di 550 posti, interamente rinnovata secondo il format The Experience durante i mesi di chiusura forzata a causa della pandemia, che aprirà al pubblico in una veste nuova con poltrone Extra Comfort di ultima generazione con ampia seduta, tavolino spazioso e porta bibite, con rivestimento in eco pelle, ampia distanza fra una fila e l’altra in sala e aree relax. Per la riqualificazione dell’intera struttura si è data molta importanza all’eco-sostenibilità scegliendo sempre i materiali a più basso impatto ambientale.

NOTORIOUS CINEMAS SRL, è una società con sede operativa a Milano, controllata al 100% da Notorious Pictures S.p.A., e dedicata alla gestione diretta di sale cinematografiche condotte esclusivamente in affitto. La controllante Notorious Pictures è una società indipendente costituita nel luglio 2012 con sede a Roma, quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana, opera nella produzione, nell’acquisizione e commercializzazione di Diritti di Opere filmiche in tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, pay tv e free tv, new media) e nella gestione di sale cinematografiche attraverso la controllata Notorious Cinemas. Nel 2020 il Gruppo, sulla base dei dati finanziari esposti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS, ha registrato ricavi pari a Euro 13,4 milioni, un Ebitda margin del 37,5% e una perdita netta di Euro 2,1 milioni. Notorious Pictures è PMI Innovativa dal luglio 2017.

Nomadland, il film vincitore dell’Oscar dal 29 Aprile al cinema

Nomadland, il film vincitore dell’Oscar dal 29 Aprile al cinema

Nomadland, il lungometraggio Searchlight Pictures vincitore di tre Premi Oscar come Miglior film, Miglior regista (Chloé Zhao) e Miglior attrice (Frances McDormand), arriverà il 29 aprile nelle sale italiane e il 30 aprile su Star all’interno di Disney+.

Diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao e interpretato dall’attrice Premio Oscar Frances McDormand, il film è basato sul libro di Jessica Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta”, edito in Italia da Edizioni Clichy.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare Nomadland e altre produzioni originali

Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna. Terzo lungometraggio della regista Chloé Zhao, Nomadland vede nel cast la presenza dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells nel ruolo di mentori e compagni di viaggio di Fern durante il suo vagare attraverso i vasti paesaggi dell’Ovest americano.

NOW arriva finalmente su AppleTV

NOW arriva finalmente su AppleTV

NOW continua la sua evoluzione e a poche settimane dal suo completo restyling diventa ancora più accessibile a tutti gli appassionati di intrattenimento di qualità. Da oggi anche sui dispositivi Apple TV di quarta generazione (Apple TV HD e Apple TV 4K) è disponibile l’app di NOW: entrando nell’App Store è possibile scaricarla, registrarsi e abbonarsi a uno o più Pass sul sito nowtv.it ed iniziare a godersi l’intrattenimento allo stato puro.

A chi possiede una Apple TV basterà solo un click per entrare nella homepage di NOW e navigare in modo agile e intuitivo. La disposizione grafica, in cui dominano le sfumature di verde della nuova identità di brand, e la suddivisione per categoria rendono immediato il percorso tra Serie TV, Show, Cinema e Sport per raggiungere i contenuti desiderati. Una vetrina che stimola la curiosità con i titoli del momento e con i grandi classici.

Le novità non finiscono qui, sempre da oggi tutta l’offerta live e on demand del servizio in streaming di Sky è visibile sul big screen in qualità HD mentre per coloro che accederanno ai Pass Cinema, Entertainment e Kids da un dispositivo mobile è ora disponibile la visione in HD in qualità 720p come già previsto per il Pass Sport.

Non resta che entrare nella community di NOW per scoprire le sorprendenti Serie TV del momento come Anna, Domina, The Undoing, Speravo De Morì Prima – La serie su Francesco Totti, Zack Snyder’s Justice League e trovare le saghe complete di Harry Potter e de Il Trono di Spade, la produzione Sky Original Gomorra oltre agli Show di Sky come Alessandro Borghese – 4 Ristoranti e i grandi eventi sportivi nazionali e internazionali.

Entrare in NOW è facile con i Pass Entertainment, Pass Cinema in versione mensile e Pass Sport in versione mensile o giornaliera. Per i nuovi iscritti è valida la possibilità di sottoscrivere i Pass Cinema e Entertainment a 3€ per il primo mese anziché 14,99€.

Contenuti e tecnologia di qualità ancora una volta al centro del mondo NOW in continua evoluzione per soddisfare le esigenze dei propri clienti.

Helena Bonham Carter: 10 cose che non sai sull’attrice

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Helena Bonham Carter: 10 cose che non sai sull’attrice

Helena Bonham Carter è una delle attrici più famose del pianeta, tanto che nel 2009 venne messa al primo posto delle più grandi attrici britanniche di tutti i tempi secondo la rivista The Times. La Carter si è sempre contraddistinta per le sue indubbie capacità recitative, ma è molto più di questo.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Helena Bonham Carter.

Helena Bonham Carter: film e carriera

Helena Bonham Carter: film e carriera

1. Helena Bonham Carter è nata nel 1966. La Carter è nata il 26 maggio del 1966 a Golders Green, a Londra. Più piccola di tre fratelli di Elena, una psicoterapeuta e di Raymond Bonham Carter, un banchiere. Da parte del padre discende dal Primo Ministro Herbert H. Asquith e il suo albero genealogico comprende anche baroni e baronesse, diplomati e registi: il prozio della Carter, Anthony Asquit realizzò Pigmalione (1938) e L’importanza di chiamarsi Ernesto (1952). Il nonno da parte di madre, Eduardo Propper de Callejon, era un diplomato spagnolo che è stato rinosciuto Giusto tra le Nazioni da Israele, per aver aiutato degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. La nonna da parte di madre, Hélène Fould-Springer, proveniva da una famiglia ebrea di origini francesi, autriache e tedesche.

2. Helena Bonham Carter ha avuto un’infanzia dura. Helena Bonham Carter ha avuto un’infanzia difficile, con la madre vittima di esaurimenti nervosi e il padre colpito da paralisi dopo un’operazione al cervello. Ha iniziato a studiare alla South Hampstead High School e alla Westminster School a Londra, per poi diventare scegliere la carriera di attrice. La sua carriera inizia molto preso, nel 1979, quando, a tredici anni, vinse il secondo posto di una competizione nazionale di poesia e uso la vincita per fare delle foto e partecipare al casting di Spotlight. Cominciò presto ad avere un’agente e il suo primo lavoro attoriale fu all’età di sedici anni per una pubblicità. Successivamente, cominciò ad interpretare ruoli di valore come nel film per la televizione A Pattern of Roses (1983) e nel film di James Ivory Camera con vista (1985). Recitò poi in Lady Jane (1986) e in tra film: Maurice (1987), per il quale non venne accreditata, Monteriano – Dove gli angeli non osano metter piede (1991) e Casa Howard (1992).

3. Helena Bonham Carter ha acquisito successo con Le ali dell’amore. Per Helena Bonham Carter gli anni ’90 sono stati importanti, in quando l’hanno resa famosa a livello internazionale. Nel 1997 partecipa al film Le ali dell’amore, per il quale riceve la sua prima nomination agli Oscar per la categoria di Migliore Attrice Protagonista, così come per i Golden Globe, i BAFTA e i SAG. Da Le ali dell’amore planò verso il film cult di David Fincher, Fight Club nel 1999. Nei tardi anni ’90 ottenne numerosi ruoli per film come La teoria del volo (1998) di Paul Greengrass, La dodicesima notte (1996) di Trevor Nunn, La dea dell’amore (1995) di Woody Allen e in Frankenstein di Mary Shelley (1994) di Kenneth Branagh.

Helena Bonham Carter e Tim Burton

4. Helena Bonham Carter ha recitato in tanti film di Tim Burton. Dagli anni 2000, Helena Bonham Carter ha cominciato a recitare nei film del marito Tim Burton come in Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie (2001), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003), La fabbrica di cioccolato (2005), Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), film per il quale viene nominata per la quinta volta ai Golden Globe, Alice in Wonderland (2010) e Dark Shadows (2012). Ma i film che forse hanno fatto in modo di farla conoscere a un largo spettro di generazioni, oltre alla sua performance in Il discorso del re (2010), sono stati i 4 film di Harry Potter in cui si unisce al cast per il ruolo di Bellatrix Lestrange: Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), Harry Potter e i doni della Morte – Parte 1 e Parte 2 (2010 e 2011).

Nel 2013 prende parte al film The Lone Ranger, al fianco di Johnny Depp. Nel 2015 interpreta la Fata Madrina nel film Disney Cenerentola, diretto da Kenneth Branagh. Nello stesso anno è nel cast di Suffragette, al fianco di Meryl Streep e Carey Mulligan.

Helena Bonham Carter in The Crown

Helena Bonham Carter the crownNel 2019-20 entra a far parte del cast della terza stagione di The Crown, l’acclamata serie tv originale Netflix che racconta la storia della famiglia reale inglese. Nella serie tv interpreta il ruolo della principessa Margaret. Ruolo che riprenderà anche nella quarta stagione della serie che arriverà entro la fine del 2020.

Sempre nel 2020 sarà nel cast di Enola Holmes, il film giallo diretto da Harry Bradbeer e basato sul romanzo di Nancy Springer che racconta le vicende della sorella di Sherlock Holmes. L’attrice reciterà al fianco di Millie Bobby Brown nel ruolo di Enola Homes e di Henry Cavill nei panni di Sherlock Holmes. Nel 2021 presterà la sua voce per doppiare il film d’animazione The Land of Sometimes. Sempre quest’anno sarà nel cast della serie tv The Cleaner.

5. Helena Bonham Carter ha conosciuto Tim Burton sul set de Il Pianeta delle Scimmie. Lei proveniva da una relazione di ben cinque anni con Kenneth Branagh, iniziata nel 1994 e conclusasi nel 1999 e insieme hanno trovato la complicità. Dalla loro unione sono nati Billy Raymond Burton, nato nel 2003, e Nell Burton, nata nel 2007. Nel 2014 la coppia ha annunciato la separazione, ma sono rimasti in ottimi rapporti.

Helena Bonham Carter hot

6. Helena Bonham Carter ha un lato hot. Grande animalista e con la fobia dei pesci, la Carter ha posato per un servizio fotografico in cui stava avvinghiata a un tonno, entrambi senza veli. Questo progetto, ha fatto parte di un programma di sensibilizzazione della Blue Foundation Marine contro la pesca intensiva, coinvolta da Greta Scacchi.

Helena Bonham Carter: curiosità

7. Helena Bonham Carter è stata respinta da King’s College della Cambridge University. La Carter aveva fatto richiesta per essere ammessa al King’s College, ma è stata respinta. Le motivazioni non riguardavano i risultati dei suoi test o altri punteggi; più che altro i dirigenti della scuola erano preoccupati che lei avrebbe potuto abbandonare a metà del percorso per seguire la sua carriera di attrice. Date le circostanze, Helena decise di dedicarsi completamente alla recitazione.

8. Helena Bonham Carter ha un passato da stilista. Nel maggio del 2006 ha lanciato una sua linea di moda chiamata The Pantaloonies, con la designer Samantha Sage. La loro prima collezione, chiamata Bloomin’ Bloomers, con camicie e pantaloni in stile vittoriano.

9. Helena Bonham Carter è stata onorata a Londra. Grazie ai suoi servizi redi all’arte drammatica, Helena Bonham Carter è stata onorata con il titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.

10. Helena Bonham Carter non ha nessun social. Con tutta probabilità, Helena Bonham Carter preferisce mantenere la sua vita privata, tanto che non possiede nessun account social.

Fonte: IMDb

Daniel Radcliffe: 10 cose che non sai sull’attore

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Daniel Radcliffe: 10 cose che non sai sull’attore

Da quando è bambino, Daniel Radcliffe ha fatto parte di diverse produzioni teatrali e cinematografiche, prima di raggiungere il successo con l’interpretazione di Harry Potter in tutti e otto i film della saga. Daniel è un attore versatile che si mette sempre alla prova, alla ricerca di ruoli diversi ed interessanti. Ma la sua vita non è stata tutta rose e fiori.

Ecco dieci cose che non sai su Daniel Radcliffe!

Daniel Radcliffe: film e carriera

  1. Daniel Radcliffe è sempre stato un attore. Daniel Radcliffe, di secondo nome Jacob, è nato il 23 luglio del 1989 a Fullham, Londra, dall’agente di casting Marcia Gresham e dall’agente letterario Alan George Radcliffe. Suo padre è originario dell’Irlanda del Nord e ha un background protestante, mentre la madre è nata in Sudafrica da una famiglia ebrea (della Lituania, Polonia, Russia e Germania). Daniel ha iniziato da piccolo in piccole produzioni scolastiche e ha preso parte al ruolo del giovane David Copperfield in David Copperfield del 1999. Un paio di anni dopo, ha interpretato il ruolo di Mark Pendel in Il sarto di Panama (2001), figlio di Harry e Louisa Pendel (interpretati da Geoffrey Rush e Jamie Lee Curtis).
  2. Daniel Radcliffe ed il suo Harry Potter. Daniel Radcliffe dopo le audizioni, è stato scelto per il ruolo di protagonista per il film Harry Potter. Harry Potter e la pietra filosofale, diretto da Chris Columbus, ha debuttato al cinema il 16 novembre 2001. Da qui in poi la sua carriera non si è più fermata, riconosciuto in tutto il mondo dopo questo film. Come tutti ben sanno, è apparso in tutti i film della saga, Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l’ordine della fenice (2007), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009) e Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 e Parte 2 (2010 e 2011).
  3. Daniel Radcliffe non è solo Harry Potter. Nel 2005 ha preso parte alle riprese di I ragazzi di dicembre, girato in Australia (uscito poi due anni dopo). Nel 2007 ha partecipato a My Boy Jack, film per la televisione. Dopo aver dato la voce a un personaggio in un episodio della serie The Simpson nel tardo 2010, Radcliffe ha debuttato nei panni di J. Pierrepont Finch nello spettacolo di Broadway How to succeed in Business without really trying, ruolo precedentemente interpretato da Robert Morse e Matthew Broderick. Il ruolo gli ha fatto guadagnare diversi premi teatrali, tra cui il Drama Desk Award e il Drama League Award, mentre la produzione ha ricevuto un totale di nove nomination ai Tony Award. Il suo primo film post- Harry Potter è stato nel 2012 con The woman in black, adattamento della storia di Susan Hill realizzata nel 1983. Nel 2013 interpreta il poeta americano Allen Ginsberg nel drammatico Giovani ribelli – Kill your darlings, diretto da John Krokidas. Ha anche fatto parte nella commedia romantica irlandese-canadese The F World diretta da Micheal Dowseand. Radcliffe ha anche preso parte al Noel Coward Theatre nella dark comedy di Martin McDonagh The cripple of inishmaan, nel ruolo di Billy Claven, per il quale ha vinto il WhatsOnStage Award per la Miglior Interpretazione.

Daniel Radcliffe: tra nudo e gli ultimi anni.

  1. Daniel Radcliffe non nasconde le proprie nudità. Durante gli anni in cui stava ancora girando Harry Potter, nel 2007 Daniel Radcliffe ha deciso di partecipare all’opera teatrale di Peter Shaffer, Equus, che narra la storia di uno psichiatra che tenta di curare un ragazzo con attrazione patologica per i cavalli, apparendo completamente nudo sul palco. Comparirà poi, ancora completamente nudo in The F World e anche in Kill your darlings.
  2. Daniel Radcliffe ha scelto ruoli sempre più disparati negli ultimi anni. Dal 2015, Daniel Radcliffe ha preso parte a molteplici ruoli, tutti diversi tra loro. Dal ruolo di Igor in Victor – La storia segreta del dott. Frankenstein a quello di Walter Mabry in Now you see me 2 (2016), dall’interpretazione di un cadavere nello strambo Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016) insieme a Paul Dano, al ruolo di Nate Foster in Imperium (2016), un agente della sezione antiterrorismo dell’FBI che lavora sotto copertura, per venti mesi, in un gruppo di neonazisti americani. nel 2017 ha interpretato se stesso in Lost in London ed è stato Yossi Ghinsberg in Jungle e Gareth / Thomas the Tank Engine nella serie Robot Chicken. Nel 2018 invece è stat Sean Beast of Burden – Il trafficante. Nel 2019 ha prestato la voce a Rex Dasher in Playmobil The Movie. Ha inoltre interpretato Miles in Guns Akimbo. Nel 2020 Daniel Radcliffe, nell’anno della pandemia COVID-19 è stato Tim Jenkin nel thriller di successo Escape from Pretoria e Prince Chauncley nella serietv Miracle Workers.  Nel 2022 sarà nel cast di Lost City of D, l’atteso film di Aaron Nee, Adam Nee nel quale recita al fianco di Brad Pitt e Sandra Bullock.

Daniel Radcliffe: tra malattia e alcolismo

  1. Daniel Radcliffe soffre di disprassia. Daniel Radcliffe soffre di una malattia neurologica chiamata disprassia, che influisce sulla coordinazione e il movimento. Il cervello non riesce a comunicare con il corpo in alcune particolari situazioni e ciò gli provoca dei problemi, soprattutto nella scrittura. Questa malattia è stata anche uno dei motivi tale per cui ha iniziato con la recitazione.
  2. Daniel Radcliffe ha avuto problemi di alcolismo. Durante le riprese di Harry Potter, Daniel Radcliffe ha avuto un momento decisamente no. Durante Harry Potter e il principe mezzosangue, nel 2007, ha avuto una relazione complicata con l’alcool. Ne era diventato completamente dipende e questo lo aiutava a combattere la pressione psicologica per via del suo grande successo. Ma dopo la fine delle riprese e dell’intera saga ha proclamato il suo divorzio con le sostanze alcoliche; una promessa che sta mantenendo tutt’ora.

Daniel Radcliffe: tra i social e la fidanzata

  1. Daniel Radcliffe non ha account social ufficiali. Daniel Radcliffe ha ammesso in diverse interviste di non amare i social e di non avere né una pagina né un account ufficiale Instagram. Per un semplice motivo: mantenere la sua vita privata come tale. L’unica fonte ufficiale che possiede è un account su Google+, in cui promuove i suoi progetti.
  2. Daniel Radcliffe si sta per sposare. Pare che Daniel Radcliffe abbia recentemente chiesto la mano alla fidanzata Erin Darke, attrice americana conosciuta sul set di Giovani Ribelli.
  3. Daniel Radcliffe si è schierato pubblicamente contro l’omofobia. Daniel Radcliffe ha partecipato a diversi progetti che promuovessero la consapevolezza dei gay e di prevenire la depressione e/o eventuali tentativi di suicidio adolescenziali.

Fonti: IMDb

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