Com’era prevedibile, anche la data
di uscita di The
Batman, l’attesissimo cinecomic DC diretto da
Matt Reeves e interpretato da Robert Pattinson nei panni del Crociato
di Gotham, è stata ufficialmente posticipata. La produzione del
film è stata bloccata a causa della pandemia di Covid-19: essendo
impossibile prevedere quando le riprese potranno ripartire, è
chiaro che il film non sarebbe mai stato pronto per il 25 giugno
del 2021, data inizialmente fissata dalla Warner Bros. per la
release.
E infatti, nella giornata di ieri
lo studio ha annunciato di aver ufficialmente rimandato il film al
1 ottobre 2021. Ma The
Batman non è l’unico cinecomic DC ad aver subito
uno slittamento: come apprendiamo da
ComingSoon.net, infatti, la major ha annunciato anche le nuove
date di uscita di Shazam
2, che dal 1 aprile 2022 passa al 4 novembre 2022, e
The Flash, che dal 1 luglio 2022 è stato
invece anticipato al 3 giugno 2022.
Tra le altre nuove date di uscita
fissate dallo studio troviamo anche il biopic King Richard con Will Smith,
rimandato al 19 novembre 2021, e il biopic Elvis di Baz Luhrmann, rimandato al 5
novembre 2021. The Many Saints of Newark, il prequel
cinematografico della celebre serie tv I Soprano, è stato
invece spostato dal 25 settembre 2020 al 12 marzo 2021.
Resta al momento senza una data di
uscita ufficiale Animali Fantastici 3, che sarebbe dovuto
arrivare al cinema il 12 novembre 2021 ma che, a questo punto,
considerata la produzione in stallo e le nuove release di King
Richard e Elvis, subirà quasi certamente uno
slittamento. Al momento restano invariate le date di uscita di
Tenet
(17 luglio), Wonder
Woman 1984 (14 agosto) e The Conjuring – Per ordine del
diavolo (11 settembre).
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Tandem è la serie
televisiva francese creata da Jérémie Marcus per
il canale francese France 3. La serie ha fatto il
suo debutto in Italia su canale del digitale terrestre Giallo, in
onda dal 10 settembre 2018.
La show tv ha fatto il suo
debuttato con due episodi pilota il 29 marzo 2016 su France 3. In
seguito al successo ottenuto, il canale ha commissionato un’intera
stagione di 10 episodi che è stata trasmessa nel 2017. Una terza
stagione è stata trasmessa nell’estate del 2019. La quarta stagione
è attesa nel 2020.
Tandem: la trama e il cast
Nella serie tv il comandante Lea
Soler viene trasferito alla squadra del capitano Paul Marchal, il
suo ex marito. Saranno costretti a incontrarsi anche fuori dal
lavoro perché la coppia ha due adolescenti da gestire, Alice e
Thomas.
In Tandem
protagonisti sono Astrid Veillon nei panni del
comandante Léa Soler, Stéphane Blancafort come il
capitano Paul Marchal, Piérick Tournier come
tenente Erwan Lebellec, Nelly Lawson come tenente
Camille Barbier, Sarah-Cheyenne come Alice,
Titouan Laporte come Thomas, Renaud Leymans come
il tenente Éric Vernet, François-Dominique Blin come l’avvocato
Franck Marvaud e David Marchal come il colonnello
Vauvert.
La prima stagione della serie
televisiva Tandem, composta da 12 episodi.
1
Nouveau Départ (pilote)
Una nuova vita
29 marzo 2016
10 settembre 2018
2
Double Jeu (pilote)
Doppio gioco
3
Entre sel et mer
Il mistero delle saline
6 giugno 2017
17 settembre 2018
4
Plongée dans le passé
La vendetta finale
5
La Tête du coupable
La testa del colpevole
13 giugno 2017
24 settembre 2018
6
Tour de piste
Giro di pista
7
L’Inaccessible Étoile
La stella irraggiungibile
20 giugno 2017
1º ottobre 2018
8
Convictions
Una storia difficile
9
Sur la route de la rédemption
Sulla strada della redenzione
27 giugno 2017
8 ottobre 2018
10
Les Liens du sang
Legami di sangue
11
Un anneau d’or (partie 1)
Un anello d’oro (parte 1)
4 luglio 2017
15 ottobre 2018
Tandem: la seconda stagione
La seconda stagione della serie ttv
Tandem è composta da 12 episodi e ha debuttato su France 3 il 22
maggio e si è conclusa il 26 giugno 2018. In Italia, la stagione è
andata in onda dal 16 aprile al 21 maggio 2019 sul canale
Giallo.
nº
Titolo originale
Titolo italiano
Prima TV Francia
Prima TV Italia
1
Dans les mailles du filet
Tra le maglie della rete
22 maggio 2018
16 aprile 2019
2
Le monde du silence
Il mondo del silenzio
3
Instinct de survie
Istinto di sopravvivenza
29 maggio 2018
23 aprile 2019
4
À la vie, à la mort
Per la vita, per la morte
5
Le mal des profondeurs
Paura delle profondità
5 giugno 2018
30 aprile 2019
6
Pic Saint-Loup
Un vino pregiato
7
Obscura
Oscura
12 giugno 2018
7 maggio 2019
8
Le serment des compagnons
Il giuramento dei compagni
9
Touché coulé
Colpito e affondato
19 giugno 2018
14 maggio 2019
10
Meurtre en Ovalie
Di padre in figlio
11
Via tolosana
Via Tolosana
26 giugno 2018
21 maggio 2019
12
À contre-courant
Controcorrente
Tandem: la terza stagione
La terza stagione di tandem arriverà nel 2020.
Curiosità
La serie è girata a Montpellier e in particolare nel
parco Montcalm, nella ex sede della Scuola di Fanteria.
L’organizzazione della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia prevede che il festival si possa svolgere,
quest’anno, nelle consuete date, a inizio settembre.
Roberto Cicutto,
presidente della Biennale di Venezia, organizzazione madre del
festival, ha dichiarato lunedì in un’intervista all’agenzia di
stampa italiana ANSA che le date dal 2 al 12 settembre previste per
la 77° edizione del Festival di Venezia 2020 sono state
confermate.
Nell’intervista con ANSA – i cui
dettagli sono stati confermati da un portavoce del Festival –
Ciccutto ha minimizzato la possibilità di una collaborazione tra
Venezia e Cannes, che il direttore di Cannes, Thierry
Fremaux, aveva menzionato in una recente intervista con
Variety, sottolineando che: “Dall’inizio della crisi,
abbiamo considerato la possibilità di fare qualcosa insieme, se
Cannes fosse stata cancellata. Stiamo continuando a
discuterne.”
Cicutto ha dichiarato: “Con
Cannes, tutto è possibile, ma trovo sconcertante che Thierry
Fremaux continui a dire che continua a esaminare la situazione e
non dice quello che vuole fare.” “Stiamo andando avanti con il
nostro programma, e se Cannes sta ancora pensando (al loro corso
d’azione), allora non ci sono dialoghi”, ha aggiunto
Cicutto. Il capo della Biennale ha precisato che al momento
non ci sono “ipotesi” sul tavolo per un’iniziativa congiunta
Venezia-Cannes.
Nell’intervista con
ANSA, Cicutto ha anche ammesso che si aspetta che
quest’anno “la partecipazione straniera sarà necessariamente
molto più piccola” rispetto alle passate edizioni del
festival.
“Stiamo realizzando simulazioni
riguardanti una tipica giornata di festival”, ha aggiunto,
aggiungendo che la tecnologia digitale sarà “importante per la
stampa estera” e che tutto ciò verrà perfezionato e verrà
inserito in “una proposta che presenteremo ai
produttori”.
La Biennale si è data una scadenza
di “fine maggio” per chiarire i maggiori dettagli sulle
modalità della prossima edizione. Venezia, che è il festival
cinematografico più antico del mondo, a gennaio ha annunciato che
Cate Blanchett avrebbe presieduto la giuria del
concorso della sua 77° edizione.
Dando vita all’iconico personaggio
di Captain America nel MCU, Chris Evans ha dovuto sfoggiare molti costumi
diversi nei film dell’universo condiviso in cui ha recitato. Al di
là della varie e più celebri tonalità di blu, il costume preferito
dai fan (e anche il preferito dello stesso attore) è sicuramente la
Stealth Suit.
Molte ricerche e tantissimo lavoro è
stato fatto per la realizzazione di quella versione del costume di
Cap introdotta per la prima volta, al cinema, in The Winter
Soldier. Ecco 10 dettagli che potresti non conoscere
sulla Stealth Suit di Captain America:
Adatto ad un combattimento super-veloce
Le adrenaliniche sequenze d’azione
di Captain
America: Civil War hanno attirato immensi elogi da parte
della critica. Si tratta di sequenze eseguite tanto alla perfezione
dagli stunt degli attori protagonisti quanto perfezionate ad hoc in
fase di post-produzione.
I registi
Anthony e Joe Russo miravano ad avere per Cap un costume che
fosse adatto ad un tipo di combattimento super-veloce. Come
affermato dalla costumista Judianna Moakovsky, la “mobilità” è
sempre stata una priorità in fase di preparazione. Ecco perché il
costume che vediamo nel film assume più i contorni di una abito
elegante e non di un’armatura.
Materiale estensibile
La Makovsky ha anche rivelato che i
Russo hanno richiesto che il costume avesse le proprietà e
permettesse gli usi del Kevlar. Naturalmente, un materiale simile
al Kevlar sarebbe stato troppo pesante e avrebbe impedito al
personaggio di risultare abbastanza convincente durante le scene di
combattimento. Il costume doveva sembrare sì pesante, ma anche
“estensibile”.
Anche se del tessuto rigido non è
mai stato utilizzato per la realizzazione della Stealth Suit, alla
fine il costume è stato realizzato utilizzando tra le quattro e le
cinque tipologie di tessuto diverse. Sono stati tutti dipinti per
sembrare un unico tessuto; alla fine, ogni aria del costume ha
assunto una diversa mobilità.
Una lega magnetica
Captain America: The Winter Soldier ha sicuramente una
delle scene più incredibili per quanto riguarda lo scudo in
vibranio di Cap e l’utilizzo alla massima potenza delle sue
capacità. Nel film vediamo spesso il nostro eroe lanciarlo come un
disco o usarlo contro i nemici. Alcuni dei momenti più iconici del
film ci mostrano lo scudo come fosse letteralmente “attaccato” alla
schiena di Cap. Ciò è dovuto alla presenza di una lega magnetica
sulla Stealth Suit che permette allo scudo di attaccarsi
facilmente, e in maniera molto più rapida, alla schiena del suo
proprietario.
Ispirato alla serie Secret Avengers
Se da un lato la Stealth Suit sembra
più realistico e meno simile ad una tipica tuta da fumetto, la
realtà è che il suo design (soprattutto l’assenza dei colori rosso
e bianco) è ispirata a look di Steve Rogers nella run dedicata ai
Secret Avengers. La scelta ha parecchio senso, dal momento che in
Civil
War vediamo un Cap alle prese con parecchi dilemmi morali,
cosa che si è cercata di imprimere anche al costume: Steve Rogers
non è più soltanto un supereroe, ma un agente dello SHIELD in
conflitto con un passato che è in grado di influenzare le sue
scelte presenti.
Il ritorno in Endgame
Ad una visione più attenta, noterete
che la Stealth Suit è presente anche in Avengers:
Endgame. Cap sfoggia il costume durante i primi minuti del
film, quando lui e il resto dei Vendicatori uccidono Thanos prima
di viaggiare indietro nel tempo. La scelta potrebbe essere stata
del tutto casuale: magari, in quel momento, lo Stealth Suit era
l’unica tuta disponibile per le riprese. Come abbiamo visto in
Avengers: Infinity War, infatti, il costume era già stato
abbastanza consumato in Civil
War. È stato comunque bello vedere la Stealth Suit
nell’ultimo film del MCU interpretato da Chris Evans.
Un costume da SHIELD, non da supereroe
Com’è facilmente intuibile dal
design, la Stealth Suit è un costume più tattico che glamour. Ciò è
evidente fin dalla prime scene di
The Winter Soldier, in cui vediamo Cap in
missione per conto dell’organizzazione segreta di Nick Fury. È un
costume adatto per le missioni richieste all’eroe dallo SHIELD; non
è certamente una tuta con cui si intende catturare l’attenzione dei
media e della stampa.
Secondo la mitologia del MCU, lo
SHIELD avrebbe commissionato questo costume in Kevlar per
permettere a Cap di sfoggiare maggiore agilità durante i
combattimenti. Inoltre, la tuta è dotata di una speciale protezione
contro le armi da fuoco.
Un Cap senza elmetto
Per conferire all’agente SHIELD un
aspetto più tagliente,per la prima volta – sia nel film che nei
vari materiali promozionali di
The Winter Soldier, abbiamo visto Cap senza l’elmetto.
Alcuni fan hanno elogiato questa mossa, sostenendo che l’elmetto ha
spesso dato all’eroe un aspetto troppo impostato ed uno sguardo a
tratti esagerato.
Inoltre, anche qui è possibile
scorgere nuovamente un’influenza da Secret Avengers, in
quanto nella serie a fumetti Steve Rogers non indossa mai l’iconica
maschera con le sue ali e il simbolo A. Addirittura, in The Winter Soldier la produzione si è voluta
focalizzare così tanto sul volto di
Chris Evans, che l’attore non indossa neanche un casco normale
quando è in sella alla sua moto…
Passare inosservato…
Molti membri della crew che hanno
lavorato a
The Winter Soldier, hanno spesso rivelato che i
Russo volevano un costume che non fosse facilmente riconoscibile
agli occhi degli abitanti e della forze di Washington D.C., dove è
ambientato la maggior parte del film. Come accennato già in
precedenza, da questo momento in poi Steve Rogers viene percepito
più con un agente che come un Vendicatore. Ecco perché l’accoppiata
con
Black Widow è risultata assolutamente vincente, con la quale
condivide un look non troppo appariscente e abiti che, in termini
di mobilità e agilità, sono sempre al servizio delle missioni
segrete da compiere.
È vero che l’abito potrebbe passare
tranquillamente inosservato tra la folla, proprio grazie alle
tonalità del blu scuro, ma è altrettanto vero che non notare Cap
quando sfoggia lo scudo sulla schiena è altrettanto
impossibile….
Circa 30 tecnici coinvolti nella realizzazione
La costumista Judianna Makovsky ha
rivelato che la Stealth Suit è stato uno dei costumi più difficili
a cui ha mai lavorato. Una trentina di tecnici, infatti, sono stati
coinvolti nella realizzazione del prodotto finale. Lo sforzo ha
ovviamente dato i suoi frutti, essendo uno dei costumi Marvel più
iconici e moderni. Sembra robusto, ma è al tempo stesso altamente
flessibile; sembra a prova di proiettile, ma è stato realizzato
impiegando tessuti leggeri…
Il costume di Cap preferito da Evans
La Stealth Suit è l’unico costume
che Chris Evans indossava anche durante le pause sul set. Ha spesso
dichiarato che l’abito è stato il costume più comodo che abbia mai
indossato, e che è senza ombra di dubbio il suo preferito. L’attore
ha anche ammesso che gli sarebbe piaciuto sfoggiare ulteriori
variazioni dello stesso, al contrario della Marvel, che ha sempre
preferito mantenersi su variazioni basate comunque sul design
classico con le strisce rosse e bianche.
La produzione di
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha dovuto fare i
conti con la morte di Carrie Fisher e con il conseguente taglio del
personaggio di Leia rispetto ai progetti iniziali del film.
Sembra però che il ruolo salvifico
di Leia nei confronti del figlio Ben sia stato pensato ià nella
stesura originale della sceneggiatura, e che poi sia stato adattato
alla situazione che non permetteva di avere footage nuovo di
Fisher.
Secondo quanto si legge nel libro
The Art of Star
Wars: The Rise of Skywalker di Phil
Szostak, la parte di Leia nell’arco di redenzione del
figlio ha sempre fatto parte dei piani dei filmmaker, non solo per
questo film conclusivo ma per l’intera trilogia. Questo concetto è
sostenuto anche dal comportamento che Kylo Ren ha ne Gli Ultimi
Jedi, quando non riesce a sparare contro l’astronave in cui sa
esserci sua madre.
Durante un gruppo di sviluppo della
storia che si è svolto nel 2014, prima che la Disney prendesse il
franchise sotto la sua egida, dà credito a questa
idea. Pablo Hidalgo, componente del team
creativo della trilogia, ha riportato, riguardo a Leia: “Posso
immaginare che sia solo lei ad avere il potere di rompere la
corazza del nemico”.
Lucasfilm e
il regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast di
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto
da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle
Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Avengers: Endgame ci ha
mostrato la fine di Tony Stark e di Natasha Romanoff, ma ha anche
offerto uno sguardo a uno Steve Rogers invecchiato.
Su Reddit sono adesso apparsi i
ritratti degli Original Six, tutti e sei
invecchiati, come se tutti loro, compresi i morti e gli immortali
(ovviamente il riferimento è a Thor), avessero avuto la possibilità
di invecchiare.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il canale americano FX ha diffuso promo e trama
di What We Do In The Shadows 2×03, il terzo
episodio della seconda stagione di What
We Do In The Shadows.
In What We Do in the
Shadows 2×03 che si intitolerà dall’episodio “Brain
Scramblies” I vampiri partecipano alla loro prima festa del Super
Bowl umano, mentre la ricerca di vergini da parte di Guillermo
scopre una minaccia mortale. Scritto da Jake Bender e Zach
Dunn; diretto da Kyle Newacheck.
What We Do In The Shadows 2×03
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie What
We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di What
We Do In The
Shadowsritorneranno i
protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the
Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un
soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni
di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da
Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel
ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo.
Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare
“paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di
Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Nonostante Disney abbia spostato la data di
uscita, i fan di Marvel Cinematic Universal
sanno che Black Widow è ora in
post-produzione. Scarlett
Johansson, nel film, recita al fianco di
Florence Pugh nel film che la vede lanciata come
protagonista assoluta del suo franchise.
Sulla base dei precedenti rapporti
sui salari degli attori del MCU, sappiamo che l’attrice nominata
all’Oscar è riuscita a mettersi al pari dei suoi colleghi uomini.
Johansson ne ha parlato in un’intervista a Cosmopolitan, in cui ha raccontato di
essere fortunata ma ha riconosciuto che il divario retributivo in
base al genere è un problema.
“Sono molto fortunata – ha
confessato – Vivo davvero bene, e sono orgoglioso di essere
un’attrice che sta guadagnando quanto i suoi coetanei maschi in
questa fase … Penso che ogni donna sia stata [sottopagata], ma a
meno che non lo si affronti come problema più grande, per me
parlare della mia esperienza personale è un’eccezione. Fa parte di
una più ampia conversazione sul femminismo in generale. “
Nel franchise Marvel, la struttura
retributiva mette la Johansson nella stessa categoria dei colleghi
Chris
Evans e Chris
Hemsworth. Nel 2015, Variety ha riferito che
il trio era stato pagato 15 milioni per Avengers: Age of
Ultron.
Detto questo, Avengers: Endgame ha appena
completato il franchise con il suo film con il più alto incasso (in
realtà, è il film con il più alto incasso di sempre). Gli attori di
solito ottengono una discreta percentuale sul botteghino, quindi è
del tutto giustificabile per Scarlett
Johansson guadagnare di più sul film che invece la
vede come protagonista.
Secondo le proiezioni di Wealthy
Persons, con questo film, Johansson raggiungerà un guadagno di
80 milioni. Sembra davvero importante, nell’ottica della parità di
pagamento in base al genere, che un’attrice riesca a raggiungere
quella cifra. È vero che una della sua fama ha una potenza
contrattuale importante, ma allo stesso tempo resta un importante
segnale.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden
di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà una
pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff
dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini.
Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di
sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di
spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che
diventasse un membro degli Avengers.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Da Peter Parker a Kevin
McCallister il passo è breve, così deve aver pensato
Punctuation_Art su Reddit
che ha proposto una versione fan-made alternativa del poster di
Spider-Man: Far From Home.
Nel poster vediamo come Peter/Spidey
diventa Kevin, il protagonista di Mamma ho perso
l’aereo e di come Avvoltoio e Scorpio prendono il
posto dei due ladri che nel film, piccolo culto degli anni ’90,
sono stati messi a dura prova dal ragazzino rimasto solo a
casa.
Per l’occasione, il titolo del
mash-up è, ovviamente, Spider-Man: Home Alone (dal titolo
originale del film con Macaulay Culkin):
Per quanto riguarda Home
Alone, sappiamo che è in lavorazione un remake per
Disney+, mentre per il franchise di
Spider-Man, dopo Far From
Home e l’aggiustamento
dell’accordo tra Sony e Marvel Studios, attendiamo novità sul
terzo film da solista con protagonista Tom
Holland nei panni dell’arrampicamuri.
Dopo il flop di
Batman & Robin, agli inizi del 2000 la Warner Bros. era
intenzionata a portare il franchise di Batman in
una direzione completamente diversa. Nel speranza di dare alla saga
un tono molto più grintoso ma al tempo stesso anche più oscuro, lo
studio si affidò a Darren Aronosfky, che all’epoca era fresco del
successo del suo Requiem for a Dream.
Il Batman di Aronosfky si sarebbe
ispirato alla miniserie “Anno Uno” di Frank Miller, il quale sarebbe stato coinvolto
in qualità di sceneggiatore, ma sfortunatamente il progetto non ha
mai visto la luce, con la Warner che ingaggiò poi Christopher Nolan per dare vita alla
celeberrima trilogia de Il cavaliere oscuro che tutti conosciamo e amiamo.
Adesso, in una recente intervista
con
Empire, Darren Aronofsky ha svelato qualche dettaglio
in più a proposito del suo film mai realizzato sull’Uomo
Pipistrello, rivelando che il progetto avrebbe coinvolto un attore
che, in seguito, si è poi unito all’Universo DC, interpretando però
un personaggio completamente diverso: stiamo parlando di Joaquin Phoenix (futuro premio Oscar per
Joker di
Todd
Phillips), che a quanto pare avrebbe proprio dovuto
interpretare Bruce Wayne nel film del regista di
Madre!.
“La Warner Bros. voleva Freddie
Prinze Jr. e io volevo Joaquin Phoenix”, ha spiegato
Aronosfky. “Ricordo di aver pensato: ‘Qui si sta pensando a due
film totalmente opposti’. E purtroppo era vero. Erano tempi
diversi. Il Batman che avevo scritto era veramente diverso dalla
strada che lo studio ha poi intrapreso.”
Purtroppo, il mondo
non ha mai visto il Bruce Wayne di Phoenix. Chiaramente, all’epoca
lo studio era spaventato dalla visione di Aronofsky sul personaggio
e dall’idea di farlo interpretare ad un attore come Phoenix, che in
quel momento della sua carriera non era ancora molto conosciuto.
Per i fan che ancora sperano di vedere una versione
psicologicamente molto più complessa di Bruce Wayne, forse The Batman di Matt Reeves in uscita il prossimo anno
riuscirà a raccontare il Crociato di Gotham sotto una luce
differente.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Scarlet Witch affiancherà Stephen Strange in
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness, che sarà
diretto da Sam Raimi e che arriverà al cinema a novembre
del prossimo anno. Il coinvolgimento di Wanda nel sequel è stato
annunciato la scorsa estate durante il Comic-Con di San Diego.
In attesa di scoprire il ruolo che
il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen avrà nel film, sappiamo
che Wanda sarà anche la protagonista di WandaVision, serie
in arrivo prossimamente su Disney+, e che sarà direttamente collegata al
“Multiverso della Pazzia”.
Una delle teorie più accreditate è
quella secondo cui
Scarlet Witch sarà la vera grande minaccia del sequel.
I poteri di Wanda, non ancora sviluppati al loro massimo, potrebbe
infatti sfuggire al controllo della superumana e danneggiare nei
modo più impensabili il Mutilverso. Un modo per introdurla nel
sequel di Doctor
Strange che sicuramente potrebbe apportare alla
storia non soltanto la giusta dose di divertimento, ma anche una
doverosa carica emotiva.
In attesa di eventuali conferme o
smentite, l’artista Palo ha condiviso attraverso il suo account
Instagram un
bellissimo fan poster di Doctor
Strange in the Multiverse of Madness in cui
vediamo proprio Scarlet Witch invadere il Multiverso. Visivamente,
il fan poster richiama gli straordinari poteri di cui sono dotati
sia Wanda che Stephen, uno dei motivi che rendono il sequel uno dei
prossimi progetti del MCU più atteso dai fan.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware inEndgame.
A proposito del terzo attesissimo
capitolo dedicato alle avventure di Star Lord & Co., il regista –
senza fare alcun tipo di spoiler – ha rivelato che un personaggio
morirà nel film. Naturalmente, essendo i dettagli sul film ancora
scarsi, è impossibile stabilire ora come ora se si tratterà di uno
dei personaggi principali o di un personaggio secondario. Inoltre,
Gunn ha confermato che Kraglin – l’essere
extraterrestre interpretato da sua fratello Sean,
il cui ritorno nel film è stato confermato esattamente un mese
fa – avrà un ruolo molto più grande in GOTG Vol.
3.
Sempre nel corso del medesimo
Q&A, i fan hanno voluto sapere se
James Gunn abbia già altri progetti in cantiere con i
Marvel Studios, magari proprio un quarto capitolo sui
Guardiani. Sorprendentemente, il regista ha rivelato: “Non ho
mai detto che non avrei realizzato Guardiani Vol. 2. Ho sempre
pensato ad una trilogia fin dall’inizio, chiaramente se il primo
film avesse funzionato. Non ho alcun tipo di piano per un quarto
film sui Guardiani.”
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani della Galassia Vol.
3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le
riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio
2021.
Uno dei personaggi più interessanti
che vedremo in Wonder
Woman 1984 è sicurmente quello della villain
Cheetah che sarà interpretato da
Kristen Wiig. In una recente intervista, la regista
Patty Jenkins ha rivelato le motivazioni alla
base del personaggio, che pare siano intrinsecamente collegate ad
una serie di problemi di autostima.
Wonder
Woman 1984 è l’attesissimo sequel di Wonder Woman uscito nel 2017, film che ha raccontato
le origini del personaggio di Diana Prince dopo il suo debutto in
Batman v Superman. Il sequel arriverà nelle sale il
prossimo agosto e di recente, parlando con
Empire Magazine (via
SyfyWire), la Jenkins ha spiegato i motivi che spingeranno
Barbara Ann Minerva a trasformarsi nella villain Cheetah.
“Ciò che spingerà Barbara a
trasformarsi in Cheetah è il fatto che non si è mai sentita
all’altezza, soprattutto rispetto a Diana”, ha spiegato
Patty Jenkins. “È un personaggio che mi
ricorda alcune persone che ho conosciuto e che hanno così poca
stima in loro stesse da trattenersi sempre. Quindi, una volta che
iniziano ad abbracciare la possibilità di un cambiamento,
inevitabilmente esplode tutto il risentimento accumulato negli
anni.”
La regista ha inoltre rivelato in
che modo la trasformazione di Barbara in Cheetah condizionerà la
sua amicizia con Diana, spiegando che nel film verrà esplorato un
grande fraintendimento alla base del loro rapporto.
Vi ricordiamo che Wonder
Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film
è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“,
che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello
stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente
capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito
tradizionale definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redidivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal.
Mentre cresce l’attesa per il primo
materiale promozionale ufficiale di The Suicide
Squad, il regista James Gunn ha confermato che il film sarà
ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey, il cinecomic
di
Cathy Yan che ha visto il ritorno di Margot
Robbie nei panni di Harley Quinn. Durante un
Q&A su Instagram, infatti, il
regista e sceneggiatore ha spiegato che The Suicide Squad sarà ambientato nel 2021,
ossia nell’anno di uscita del film: ciò significa che, in base alla
timeline del DCEU, il film seguirà gli eventi narrati in Birds
of Prey.
Inoltre, Gunn ha spiegato che il
film – al di fuori del ritorno di alcuni personaggi – non avrà
alcun collegamento con il cinecomic di David Ayer del 2016, e che non sarà necessario
vedere quel film per poter comprendere quanto accadrà in
The Suicide
Squad. Al di là di alcuni personaggi
condivisi, sembra proprio che il film di Gunn funzionerà a tutti
gli effetti come un reboot e non come un sequel.
Sempre nel corso del medesimo
Q&A, James Gunn ha rivelato di preferire il
personaggio di Harley Quinn a quello del
Joker: “Amo il Joker, ma Harley Quinn è uno dei personaggi
che ho amato di più scrivere. Probabilmente, è il mio personaggio
dei fumetti preferito, la cui personalità era già ben definita
prima che iniziassi a lavorare alla sceneggiatura. È la compagna di
viaggio ideale quando devi scrivere delle sue azioni e delle sua
battute completamente folli. Ho già detto che la amo?”
Il cast ufficiale comprende i
veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new
entry Idris
Elba, Michael Rooker,
Peter Capaldi, Nathan
Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm
Reid, Taika
Waititi eJohn Cena. Nel
film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin
Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz,
Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i
lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità
di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato
grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati
nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report
segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire
i panni di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael
Rooker Savant.
The
Batman è l’attesissimo cinecomic DC che vedrà
Robert Pattinson raccogliere l’eredità di
Ben Affleck e dare voce e corpo ad una nuova
incarnazione dell’Uomo Pipistrello. Il film, nonostante farà parte
del DCEU, sarà un vero e proprio reboot delle avventure del
Crociato di Gotham. Al momento la produzione è stata sospesa a
causa della pandemia di Covid-19.
Nel corso di una recente intervista
con il
Daily Beast, il regista Matt Reeves ha parlato
del film in arrivo al cinema il prossimo anno, discutendo di un
aspetto in particolare del personaggio di Bruce Wayne: il fatto che
sia un supereroe miliardario. A Reeves, infatti, è stato chiesto
come il suo Batman sarà collegato a questione socio-politiche, e se
sia stato o meno difficile lavorare su un personaggio che non è
soltanto un supereroe, ma è anche un miliardario.
“Per me, entrambi gli aspetti
hanno rappresentato una fonte di immensa gioia”, ha spiegato
il regista. “È stato bello usare certi elementi all’apparenza
superficiali ed esplorarli come non è mai stato fatto prima… almeno
credo!”. Reeves ha sottolineato ancora una volta come ogni
regista che abbia avuto la possibilità di lavorare su Batman, sia
riuscito ad imporre la propria personalissima visione tanto sul
personaggio quanto sulla storia: ecco perché
il suo intento non è mai stato quello di fare “l’ennesimo film
sull’iconico Crociato di Gotham”, ma piuttosto una pellicola
che gli permettesse di raccontarlo da un punto di vista
inedito.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Il regista Destin Daniel
Cretton ha condiviso online un’immagine del cast del nuovo
film dei Marvel Studios
Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings, che risale naturalmente a prima
della pandemia di Covid-19. Come sappiamo infatti, a pochi giorni
dall’inizio della produzione, le riprese del film sono state
bruscamente interrotte proprio a causa del Coronavirus e delle
disposizione per garantire il distanziamento sociale, in modo da
arginare i contagi.
Al momento non sappiamo ancora
quando la produzione di
Shang-Chi sarà pronta a ripartire. Nell’attesa,
il regista del cinecomic che introdurrà nel MCU il personaggio
creato da Steve Englehart e Jim Starlin, ha condiviso via Instagram
una foto che risale all’ultimo giorno in cui il cast ha avuto la
possibilità di lavorare al film: oltre al regista, nello scatto è
possibile vedere anche Simu Liu (che interpreterà il protagonista),
il leggendario Tony Leung Chiu-wai (che avrà
il ruolo del Mandarino) e la vincitrice del Golden Globe Awkwafina (in un ruolo non ancora
svelato). Potete ammirare la foto di seguito:
L’uscita nelle sale di Shang-Chi
and The Legend Of The Ten Rings è fissata
al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha
esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata
l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto
esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre
che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era
considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa
connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio
eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (di ecente è
uscito il suo ultimo lavoro Il
Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx
e Brie
Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta
la sceneggiatura di Dave
Callaham (The Expendables, Godzilla,
Doom e Wonder
Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Attore giovanissimo,
Dean-Charles Chapman vanta già una filmografia
costellata da grandi successi, sia in ambito cinematografico che
televisivo. Negli ultimi anni ha infatti recitato in alcuni tra i
più premiati titoli, che gli hanno permesso di ottenere grandi
riconoscimenti e apprezzamenti per le sue doti di interprete.
Ecco 10 cose che non sai di Dean-Charles
Chapman.
9. Ha preso parte a note
produzioni televisive. All’impegno cinematografico Chapman
non ha fatto mancare anche quello per il piccolo schermo. Ha
infatti iniziato recitando in alcuni episodi di serie come
Casualty (2007), The Revolting World of Stanley
Brown (2012), The White Queen (2013), Glue
(2014), Ripper Street (2014) e Fungus the Bogeyma
(2015). Diventa però celebre grazie al personaggio di Tommen
Baratheon in Il Trono di Spade
(2013-2016), recitando con attori come Kit
Harrington ed Emilia
Clarke. Dal 2018 al 2019 ha invece ricoperto il ruolo
di Castor in Into the
Badlands.
Dean-Charles Chapman è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 266 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e
video promozionali dei suoi progetti da interprete, come anche i
dietro le quinte dei set a cui ha partecipato. Non mancano poi
numerose immagini tratte da eventi di gala o raffiguranti momenti
di svago quotidiano.
Dean-Charles Chapman e Leonardo
DiCaprio
7. È un grande fan
dell’attore. Durante alcune interviste all’attore è stato
chiesto quale sia il suo modello per la professione d’interprete, e
con molta sicurezza Chapman ha indicato Leonardo
DiCaprio. Il protagonista di film come The Wolf of
Wall Street oC’era una volta a… Hollywood sarebbe
stato infatti il motivo per cui Chapman decise di dedicarsi a tale
carriera.
Dean-Charles Chapman è Billy
Elliot
6. Ha interpretato il noto
ruolo a teatro. Il primo ruolo che ha reso celebre
l’attore è di natura teatrale. Chapman iniziò infatti recitando in
vari ruoli nello spettacolo Billy Elliot the Musical, ma
dati gli apprezzamenti ricevuti è stato in seguito promosso al
ruolo di protagonista, che ha ricoperto dal 2009 al 2011. Ciò ha
fatto di lui l’attore che ha interpretato il personaggio di Billy
Elliot per più tempo rispetto ad altri.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Dean-Charles Chapman in Il Trono di
Spade
5. Ha subito un cambio di
ruolo. Comparso a partire dalla terza stagione de Il
Trono di Spade, l’attore ricopriva in quell’occasione il ruolo
di Martyn Lannister. Tuttavia, a partire dalla quarta stagione gli
è invece stato assegnato il ruolo di Tommen Baratheon,
precedentemente interpretato da un diverso attore.
Dean-Charles Chapman in 1917
4. Ha un curioso legame con
un altro attore. All’interno del film, Chapman e l’attore
Richard Madden ricoprono il ruolo dei fratelli
Blake. I due tuttavia non hanno nessuna scena in comune. I due
avevano però già recitato insieme nella serie Il Trono di
Spade, dove però interpretavano due nemici. Anche in
quell’occasione i loro contatti furono limitati ad una sola scena
in comune.
3. Si è dovuto sottoporre a
diversi mesi di prove. Per poter realizzare il film con
una serie di lunghi piani sequenza, il regista Sam
Mendes ha richiesto agli attori dei lunghi periodi di
prova. Poiché ricopriva un ruolo di rilievo, Chapman ha partecipato
ad oltre sei mesi di prove, al fine di imparare perfettamente ogni
dettaglio, battuta o movimento richiesto ai fini della riuscita
delle riprese.
2. Si aiutato nella
preparazione al ruolo grazie ad alcuni dettagli. Per
interpretare il caporale Blake, l’attore ha affermato di essersi
ispirato ad un soldato della Prima Guerra Mondiale ritratto in una
fotografia. A Chapman piacque così tanto l’aspetto disinvolto di
quella figura che decise di farne il suo modello. Notò inoltre che
l’uomo portava due anelli, e decise che anche il suo personaggio ne
avrebbe indossati, così che guardandoli potesse ricordarsi di
quella fotografia.
Dean-Charles Chapman: età e
altezza
1. Dean Charles-Chapman è
nato nell’Essex, Inghilterra, il 7 settembre del 1997.
L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.
Considerata una delle migliori
interpreti della sua generazione, l’attrice Glenn
Close vanta una lunga e gloriosa carriera, composta di
importanti titoli, collaborazioni e riconoscimenti. Ancora oggi si
distingue per la sua versatilità, ricoprendo ruoli sempre diversi e
spaziando tra i vari generi. Ecco 10 cose che non sai di
Glenn Close.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Glenn Close: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in film
molto celebri. L’attrice debutta al cinema nel 1982 con il
film Il mondo secondo Garp, che le permette di ottenere
subito grande popolarità. Negli anni successivi recita in celebri
film come Il grande freddo (1983), con Jeff
Goldblum e William
Hurt, Il migliore (1984), Attrazione
fatale (1987), con Michael
Douglas, Le relazioni pericolose (1988), con
John
Malkovich, Il mistero von Bulow (1990),
Hook – Capitan
Uncino (1991), con Robin
Williams, e La casa degli spiriti (1993).
Ottiene poi grande popolarità anche grazie al ruolo di Crudelia De
Mon in La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera
(1996), per poi prendere parte a Mars Attacks! (1996),
La fortuna di Cookie (1999), La donna perfetta
(2004), Albert Nobbs
(2011), con Mia
Wasikowska, Guardiani della
Galassia (2014), Warcraft –
L’inizio (2016), 2 gran figli
di… (2017), Mistero a Crooked
House (2017) e The Wife – Vivere
nell’ombra (2017).
9. È nota anche come
doppiatrice. Nel corso della sua carriera l’attrice non si
è fatta mancare anche l’attività da doppiatrice, ricoprendo tale
ruolo per film come Gandahar (1988) e Tarzan
(1999). Ha inoltre dato voce al personaggio di Mona Simpson, madre
di Homer, nella celebre serie animata I Simpson
(1995-2018). Nel 2002 è la voce inglese del personaggio della Fata
Turchina nel Pinocchio di Roberto
Benigni. In seguito ha partecipato anche al doppiaggio
di Tarzan 2 (2005), riprendendo il ruolo di Kala,
Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti (2006), e della
serie 3 in mezzo a noi: I racconti di Arcadia
(2018-2019).
8. È anche produttrice e
sceneggiatrice. La Close non ha ricoperto solo il ruolo
dell’interprete, vestendo in diverse occasioni anche il ruolo di
produttrice. Ha svolto tale attività in particolare per film
televisivi come La lunga strada verso la felicità (1991),
Costretta al silenzio (1995), La fine
dell’inverno (1999) e South Pacific (2001). Ha però
prodotto anche i film cinematografici Albert Nobbs, per il
quale ha scritto anche la sceneggiatura, e Matrimonio con
l’ex (2017). Prossimamente sarà di nuovo produttrice per
l’atteso Cruella (2021),
film incentrato sulla figura di Crudelia De Mon con Emma
Stone nei panni dell’iconico personaggio.
Glenn Close e gli Oscar
7. È stata nominata molte
volte. Ad oggi la Close è l’attrice tutt’ora in attività
che vanta più nomination al premio Oscar senza però averlo mai
vinto. Sono infatti ben sette le sue candidature, quattro come
miglior attrice per i film Attrazione fatale, Le relazioni
pericolose, Albert Nobbs e The Wife, e
tre come miglior attrice non protagonista per i film Il
mondo secondo Garp, Il grande freddo e Il
migliore.
Glenn Close in Hook – Capitan
Uncino
6. Ha un cameo nel
film. Riguardando il film Hook – Capitan Uncino
risulterà particolarmente difficile individuare il cameo
dell’attrice. Questa è infatti abilmente camuffata come uno dei
barbuti pirati della ciurma di Capitan Uncino. Il suo personaggio
si pone tuttavia in evidenza nel momento in cui viene punito dal
celebre capitano, il quale lo fa rinchiudere in un baule al cui
interno vengono fatti entrare anche degli scorpioni.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Glenn Close è Crudelia De Mon
5. Ha realmente intimorito i
cani del film. Nel film live action del celebre classico
Disney La carica dei 101, l’attrice dà vita al personaggio
di Crudelia De Mon. Alla sua prima apparizione sul set, truccata e
acconciata come previsto per il ruolo, i dalmata protagonisti hanno
realmente avuto paura di lei, e uno di questi provò più e più volte
a scappare il più lontano possibile.
4. Ha apportato alcune
modifiche al ruolo. L’attrice ha dichiarato di non aver
gradito da subito il ruolo, poiché secondo lei scritto in modo
troppo addolcito. La Close voleva invece dar vita ad una versione
più cinica e cattiva della De Mon, ispirata a quella dell’originale
animato. Per tanto accentuò alcune caratteristiche e aggiunse
diverse battute all’epoca considerate particolarmente
trasgressive.
3. Ha rifiutato alcuni
dettagli. Nell’assumere il ruolo, l’attrice ha severamente
vietato alla produzione di utilizzare vere pellicce per il ruolo
della De Mon, chiedendo invece che si ricorresse a materiali
sintetici. Nel film, inoltre, il personaggio è un’incallita
fumatrice, ma la Close è allergica al tabacco e quindi le furono
date da fumare alcune sigarette alle erbe aromatiche.
Glenn Close e Michael Douglas
2. Hanno recitato insieme in
un noto film. Nel 1987 la Close e Michael
Douglas hanno ricoperto il ruolo di due amanti nel film
Attrazione fatale. Tale film non solo ha contribuito alla
ulteriore popolarità dei due interpreti, ma gli ha anche permesso
di entrare nella cultura di massa come una delle coppie più celebri
della storia del cinema. Il personaggio ricoperto dalla Close viene
in particolare ricordato come una delle donne più cattive del
cinema.
Glenn Close: età e altezza
1. Glenn Close è nata a
Greenwich, nel Connecticut, Stati Uniti, il 19 marzo 1947.
L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
Fratello del celebre interprete di
Thor al cinema, Liam Hemsworth ha dimostrato di
non essere da meno, affermandosi grazie alla sua partecipazione a
noti film, tanto blockbuster hollywoodiani quanto progetti di
natura più piccola. In breve tempo, il giovane Liam si è guadagnato
un posto all’interno dell’industria, conquistando il favore degli
spettatori. Ecco 10 cose che non sai su Liam
Hemsworth.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Il primo ruolo da attore per
Hemsworth è quello all’interno della soap opera australiana
Home and Away (2007). In seguito ottiene una buona
notorietà grazie al personaggio di Josh Taylor nella serie
Neighbours (2007-2008), mentre recita nuovamente per il
piccolo schermo in The Elephant Princess (2008-2009).
Diventato celebre al cinema, l’attore manca per diversi anni dalla
televisione, per poi ritornarvi nel 2020 con la serie Most
Dangerous Game, dove recita accanto all’attore Christoph
Waltz.
8. Ha vinto diversi premi
popolari. Grazie alla sua partecipazione a film
particolarmente apprezzati dal grande pubblico, l’attore ha avuto
occasione di ottenere alcuni prestigiosi riconoscimenti. È stato
infatti candidato per quattro volte ai Teen Choice Awards, vincendo
alla sua prima candidatura nel 2010 come miglior sorpresa maschile
per il film The Last Song. Vanta inoltre una vittoria ai
People’s Choice Awards come miglior alchimia preferita in un film,
condividendo il premio con Jennifer Lawrence per
Hunger Games.
Liam Hemsworth è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 14,1 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere numerose
immagini che lo ritraggono in momenti di svago o realizzate per
servizi di moda o riviste. Molto presenti sono anche le foto o i
video promozionali dei progetti a cui Hemsworth prende parte.
Liam Hemsworth: chi è suo
fratello
6. Il fratello è un noto
attore. Come il cognome suggerisce, Liam è fratello del
celebre Chris
Hemsworth, celebre per aver interpretato il
personaggio di Thor all’interno del Marvel Cinematic Universe. I due
fratelli, molto legati, non hanno ancora avuto occasione di
condividere un set, ma è proprio grazie a Chris se Liam ha deciso
di intraprendere la carriera da attore, desideroso di emulare il
fratello maggiore.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Liam Hemsworth e Miley Cirus
5. Ha conosciuto la nota
cantante grazie ad un film. Nel 2009, partecipando alle
riprese del film The Last Song, dove ricopre il ruolo di
Will Blakelee, Hemsworth conosce la cantante e attrice
Miley Cirus, che recita lì nel ruolo della
protagonista. Grazie al set condiviso, i due intraprendono una
relazione che durerà dal 2009 al 2013. I due annunciano a quel
punto la separazione, per poi tornare però insieme verso la fine
del 2015.
4. Si sono sposati.
Da quando i due hanno reso pubblica la loro relazione sono
diventati una delle coppie più in vista del mondo dello spettacolo.
Dopo essere tornati insieme nel 2015, vivono un nuovo periodo di
relazione, che li porta infine a sposarsi nel dicembre del 2018. Il
matrimonio dura però poco, e nell’agosto del 2019 annunciano quella
che sembra essere la separazione definitiva.
Liam Hemsworth
3. Ha avuto problemi nel
baciare Jennifer Lawrence. Grazie alla saga di Hunger
Games, l’attore ha stretto una forte amicizia con la protagonista
Jennifer Lawrence. I due erano inoltre soliti
farsi diversi scherzi durante le riprese. Hemsworth, ad esempio, ha
raccontato che la Lawrence era solita mangiare di proposito cibi
contenenti la cipolla prima di dover girare le scene in cui i due
si dovevano baciare, rendendo la cosa estremamente sgradevole.
2. Si è dovuto dipingere i
capelli. L’attore è notoriamente biondo, ma nei film della
saga sfoggia invece una capigliatura color castano scuro. Per poter
assomigliare ancor di più al modo in cui il suo personaggio viene
descritto nella saga, Hemsworth ha infatti acconsentito a tingere i
propri capelli, cosa che gli ha permesso di sentirsi meno sé stesso
e più il personaggio.
Liam Hemsworth: età e altezza
1. Liam Hemsworth è nato a
Melbourne, Australia, il 13 gennaio 1990. L’attore è alto
complessivamente 188 centimetri.
John Staub,
illustratore e concept artist per i Marvel Studios, ha condiviso dei
suggestivi concept di Avengers: Infinity War
in cui vediamo una scena tagliata tra Doctor Strange e Iron
Man.
“La scena è stata tagliata da
Infinity War. Iron Man a bordo della nave su cui è stato preso
prigioniero Doctor Strange. Mentre lui lo cerca, la proiezione
astrale di Strange gli appare dicendogli perché ci stia mettendo
così tanto tempo per trovarlo, ma l’armatura di Iron Man è
danneggiata, quindi lui non poteva volare in giro per scovarlo più
rapidamente”.
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film,
mentre la regia è stata affidata
a Anthony e Joe
Russo.
Sono state diffuse nuove immagini di
Wonder Woman 1984, il film che vede
Gal
Gadot tornare nei panni di Diana Price, la regina
delle Amazzoni dei fumetti DC Comics. Nelle nuove foto abbiamo la
possibilità di guardare anche i nuovi personaggi della storia, in
particolare Maxwell Lord (Pedro Pascal) e Barbara Ann
Minerva aka Cheetah (Kristen Wiig).
Vi ricordiamo che Wonder
Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film
è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“,
che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello
stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente
capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito
tradizionale definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redidivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal.
Nonostante l’uscita del film sia
stata
posticipata al 6 novembre, il merchandise di Black
Widow rimane disponibile per tutti i fan che non
vedono l’ora di accrescere la loro collezione Marvel.
Secondo quanto riferisce
CBR, numerosi
partner che hanno una licenza per i prodotti Marvel hanno
rilasciato i loro toys ufficiali di Black
Widow, tra cui le onnipresenti action figure, Funko
Pop, set LEGO, kit per il trucco e abbigliamento. I fan possono
ordinare questi articoli online, purché siano disponibili,
ovviamente.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà una
pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff
dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini.
Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di
sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di
spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che
diventasse un membro degli Avengers.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Variety informa che alla
Universal Pictures è in produzione un film su Il
Calabrone Verde. Il protagonista è un combattente
mascherato e criminale che ha debuttato per la prima volta nei
drammi radiofonici serializzati nel 1936. Da allora il personaggio
è apparso in uno show televisivo con Bruce Lee, in
serial cinematografici, libri e fumetti.
Nel 2011, è uscito un film action
comedy con Seth Rogen nel ruolo del protagonista,
al fianco di Jay Chou, che interpretava il suo
partner, Kato. Calabrone Verde e Kato guidano in giro nella loro
auto ad alta tecnologia, “Black Beauty”, e combattono i
criminali.
La Universal collabora con Amasia
Entertainment per lo sviluppo di The Green Hornet and
Kato. Amasia ha acquistato i diritti del franchise
cinematografico nel gennaio di quest’anno, con i co-fondatori di
Amasia Bradley Gallo e Michael Helfant. La Universal Pictures ha
annunciato il suo accordo con Amasia giovedì scorso.
Peter Cramer,
presidente della Universal, ha dichiarato: “Il Calabrone Verde
è uno dei racconti di supereroi più iconici e amati mai creati, e
ha intrattenuto generazioni di fan in ogni forma di
narrazione”. Cramer ha continuato: “Siamo entusiasti di
collaborare con Michael, Bradley e l’intero team Amasia per
lanciare un nuovo entusiasmante mondo cinematografico per Britt
Reid, Kato e Black Beauty, e non vediamo l’ora di condividerlo con
il pubblico di tutto il mondo molto presto.”
Michael Helfant ha
dichiarato: “Universal sarà una grande casa per i nostri nuovi
Green Hornet e Kato – è molto bello che Universal sia stato il
distributore originale dei serial del 1940.” Helfant spera che
sia i fan esistenti che quelli nuovi lo adoreranno, ha poi
aggiunto: “Stiamo fondendo il passato e il futuro, creando una
versione contemporanea del franchising che sia fresca ed eccitante
nel rispetto della sua lunga eredità e storia”.
Dopo i sequel migliori del film
originale, James
Gunn continua a far compagnia ai suoi follower con una
serie di consigli utili per superare la quarantena. E quale modo
migliore se non darci dentro con una bella serie di film
d’azione?
Ecco i 54 titoli selezionati da
James Gunn e che il regista consiglia di
recuperare in questi giorni di clausura forzata!
Kevin Smith si
trova a 20 pagine dal completamento dell’ultima bozza della
sceneggiatura di Generazione X 2. La
pandemia di COVID-19 si sta facendo strada nei centri commerciali e
nelle piccole imprese di tutto il mondo, ma ha dato a Kevin Smith
il tempo di recuperare qualche progetto.
Il regista di
Dogma e Alla ricerca di
Amy ha fornito alcune notizie le notizie su
Generazione X 2, che sarà il sequel del
suo film del 1995, il quale verrà proiettato in video party su
Facebook il prossimo 20 aprile.
Smith ha trascorso il lockdown
completando le sceneggiature di Generazione X
2, Clerks 3 e altri
progetti non realizzati che ha accantonato. Il primo
Generazione X, uscito nel 1995,
raccontava la storia di T.S. (Jeremy London) e
Brodie (Jason Lee) che trascorrono una giornata al
centro commerciale dopo una brutta rottura con le loro
fidanzate.
Non si limitano a guardare le
vetrine, ma vivono una serie di avventure sbilenche, incontrano
Stan Lee della Marvel Comics e molestano incessantemente un
direttore di un negozio di abbigliamento interpretato da
Ben
Affleck. Jay e il suo compagno di vita etero, Silent
Bob, riprendono i loro ruoli da impiegati.
Smith ha dichiarato all’Asbury Park
Press di essere a “20 pagine dal completamento della
sceneggiatura di un potenziale sequel di Generazione X, Twilight of
the Mallrats (in originale, ndr)”. Il prossimo sequel
affronterà il tema della disoccupazione alle stelle in America e
come la pandemia sta colpendo l’economia. La sceneggiatura “è
stata riscritta, mentre parliamo, a causa della pandemia, del
coronavirus, perché chiaramente questo è qualcosa che ci riguarderà
anche andando avanti nel tempo, da ora in poi,” ha detto
Smith. Il regista ha poi concluso: “Tutto ciò che facciamo da
qui in poi nelle arti che riflettono la vita includerà questo
episodio della nostra storia. Non è che puoi ignorarlo o qualcosa
del genere. “
Dopo il flop di Jay e Silent Bob
Reboot, era davvero necessario lavorare a un sequel di una delle
migliori commedie di Smith?
Sono passati esattamente 10 anni
dall’uscita al cinema di Kick
Ass, film di Matthew Vaughn con
protagonista Aaron Taylor-Johnson nei panni dell’insolito
eroe con la tutina verde. Il primo film portò alla ribalta Chloe Moretz nei panni di Hit
Girl, ma soprattutto ci offrì una delle migliori
performance nella carriera recente di Nicolas Cage che ha interpretato con grande
successo il personaggio di Big Daddy.
In un’intervista con The
Hollywood Reporter, Vaughn ha però svelato un dettaglio che
fino a questo momento era rimasto nascosto. In merito alla
realizzazione del film, il regista ha raccontato che riuscì a
coinvolgere Brad Pitt come produttore, avendo
precedentemente lavorato insieme a lui in Snatch di Guy
Ritchie, oltre ad ipotecare la sua casa per finanziare il
film.
All’epoca, Vaughn stava prendendo
in considerazione anche l’idea di Pitt per il ruolo di Big Daddy,
ma quel casting semplicemente non poteva andare a buon fine, perché
poco dopo, Pitt si sarebbe unito a Quentin
Tarantino nel fare Bastardi senza
gloria. Il ruolo di Big Daddy è poi
andato a Nicolas Cage, che Vaughn credeva avrebbe
capito come interpretare al meglio il personaggio dato il suo amore
per i supereroi dei fumetti.
Kick Ass
ha avuto poi un sequel di eguale successo anche se forse di minor
valore e si parla da tempo di un terzo film o di uno spin off sul
personaggio, amatissimo, di Hit Girl.
Il San Diego
Comic-Con del 2020 è stato ufficialmente cancellato.
È difficile comprendere il massiccio impatto che la pandemia di
coronavirus sta avendo sul mondo solo nelle ultime
quattro settimane, e in particolare l’industria
dell’intrattenimento.
I cinema sono stati chiusi in tutto
il mondo per il momento (con l’attuale speranza che potrebbero
riaprire a luglio); film e programmi TV hanno cessato la produzione
su tutta la linea per problemi di sicurezza sanitaria; e
praticamente ogni altro tipo di evento pubblico di massa (giochi
sportivi, spettacoli teatrali di Broadway) si è fermato fino a
nuovo avviso.
Ovviamente, ciò include anche
convention dedicate all’intrattenimento in generale, di fumetto,
cinema, musica e tv. Sono state annullate le edizioni 2020 del
SXSW, del CinemaCon, di
Emerald City Comic Con e dell’ACE Comic
Con. Ultimo della lista ad annunciare l’annullamento è il
San Diego Comic-Con, una vera e propria
istituzione nel settore che viene organizzato dal 1970.
Gli organizzatori del SDCC hanno
confermato ufficialmente che l’evento non si svolgerà quest’anno a
causa dell’epidemia di COVID-19, ma si spera di tornare nel 2021.
Ecco una dichiarazione ufficiale sulla decisione del portavoce
dell’organizzazione, David Glanzer:
“Tempi straordinari richiedono
misure straordinarie e mentre siamo rattristati di intraprendere
questa azione, sappiamo che è la decisione giusta. Attendiamo con
impazienza il momento in cui potremo incontrarci di nuovo e
condividere la comunità che tutti amiamo.”
Di pochi giorni fa è la
magnifica notizia che Sam Raimi dirigerà
Doctor Strange 2. All’annuncio ufficiale
da parte del regista ha fatto seguito
la candidatura di Bruce Campbell a villian del
film. Raimi e Campbell lavorano insieme da sempre e grazie alle
loro collaborazione il mondo del cinema e della tv è un posto più
bello e ricco.
Grazie a Bosslogic, ora abbiamo la possibilità non
solo di ipotizzare quale personaggio cattivo potrebbe interpretare
Campbell in Doctor Strange and the Multiverse of
Madness diretto da Sam Raimi, ma
anche averne un primo terrificante sguardo!
Ecco Bruce Campbell
nei panni di un fantastico Mister Sinister!
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware inEndgame.
Il ruolo di Michael Shannon ne L’Uomo d’Acciaio e poi in
Batman v
Superman è stato decisivo. Il suo Zod non solo è
stato il nemico di Superman, ma è anche servito da “base” per la
nascita di Doomsday che, a tutti gli effetti, ha sancito
definitivamente la nascita (ma anche la morte) dell’eroe di
Krypton.
Molte volte l’attore si è trovato a
parlare del film e del fatto che non era molto soddisfatto di ciò
che aveva contribuito a realizzare, ma con il tempo la sua opinione
sembra essersi mitigata, tanto che durante una recente intervista
con JoBlo ha
addirittura preso le parti di Zack Snyder.
Nel corso dell’intervista Michael Shannon ha dichiarato: “La
mia parte preferita di L’Uomo d’Acciaio era la storia, i personaggi
e la situazione. Nel mezzo di tutti i combattimenti e quant’altro,
Zod è in realtà molto sincero con Superman, dal momento che gli
spiega tutte le sue motivazioni, quello che ha sopportato e il
desiderio di vedere ripristinata Krypton. Quei momenti in cui si
collegano tra loro, quelli sono i momenti che mi
interessano”.
Sull’uscita di Snyder dal
DCEU, Shannon ha dichairato: “Adoro lavorare
con Zack Snyder e penso che sia molto triste – ha attraversato
molte difficoltà di recente – non so cosa sia successo con l’intera
faccenda della DC (…) Penso che sia un peccato. Voglio dire, la sua
visione per L’Uomo d’Acciaio era incredibile, secondo me. Non so
come sia andato tutto fuori dai binari, ma penso che sia un
peccato.”
Ricordiamo che a fine lavorazione di
Justice League, Zack
Snyder si allontanò dal progetto a causa di seri problemi
personali. Tuttavia, è stato poi detto che questi problemi molto
seri erano solo la scusa di facciata per conflitti di produzione
che hanno portato l’allontanamento di Snyder dal progetto.
Dopo il primo annuncio del film che
risale alla scorsa estate, ecco le prime immagini di The Walking
Liberty, il nuovo film che Alessandro
Rak ha diretto con Mad Entertainment (Gatta
Cenerentola).
Il film prende spunto dai
“movimenti populisti politicamente distruttivi che stiamo
vedendo spuntare in tutta Europa”, ha detto Rak. E questo
viene raccontato “attraverso gli occhi” di due personaggi, una
ragazza di 15 anni di nome Yaya, che ha elementi del protagonista
del marinaio di Hugo Pratt “Corto Maltese”, anche se in
un’incarnazione femminile, e un gigante malato di mente di nome
Lennie che ha il doppio della sua età.
“Sono entrambi innocenti senza
genitori”, ha detto Rak, il quale ha specificato che la
narrazione non chiarisce mai quali siano le origini della
distruzione del mondo. “L’idea è di raccontare la storia di due
persone che sono nate in un nuovo mondo e non hanno una connessione
diretta con la storia”, ha detto.
Per quanto riguarda la scelta di
The Walking Liberty come titolo del film, Rak ha
detto quello che gli piaceva “era la parola libertà” e il fatto che
il mezzo dollaro d’argento “ha fatto storia per vari motivi tra
cui quello che è diventato la moneta scelta per eseguire trucchi
magici.”
Inoltre, il titolo ricorda
The Walking Dead, ha aggiunto, il regista, ma
mentre quello show è “su un futuro apocalittico che è
orribile” ci piace l’idea di un futuro “che è legato
all’idea di libertà futura”, ha osservato Rak. E quindi la
parola Liberty al posto di Dead.