Home Blog Pagina 29

Perché in The Sandman Delizia si è trasformata Delirio? Ecco la spiegazione

SANDMAN gioia

La seconda stagione della serie Netflix The Sandman amplia la famiglia degli Eterni introducendo gli altri fratelli. Il più importante di loro è Delirio, la più giovane, che svolge un ruolo fondamentale nel destino di Sogno. In una delle conversazioni, viene rivelato che Delirio era Delizia, ma alcune circostanze l’hanno portata a cambiare. La serie non rivela mai com’era quando era Delizia, ma solleva la questione della sua trasformazione. SPOILER IN ARRIVO.

La trasformazione di Delizia rimane un grande mistero nell’universo di Sandman

La vastità dell’universo di “The Sandman” significa che ci sono molte informazioni su molti personaggi, ma alcune cose non vengono mai realmente risolte. Il cambiamento di Delizia in Delirio è una di queste. Per cominciare, è chiaro che questo cambiamento è avvenuto molto tempo fa. Una delle scene flashback dei fumetti suggerisce che sia avvenuto in epoca preistorica. Ciò significa che, mentre gli eventi di “The Sandman” si svolgono, Delizia è Delirio da molto tempo. Anche nella serie, l’unica volta che la vediamo come Delizia è nel ritratto che Destino usa per convocarla alla riunione di famiglia.

Le prove suggeriscono anche che i suoi fratelli potrebbero non essere realmente consapevoli del motivo di questo cambiamento. Lei lo usa per far notare a Destiny che, anche se lui dovrebbe sapere tutto ciò che accadrà nella storia dell’universo, ci sono percorsi al di fuori del suo giardino di cui non è a conoscenza e ci sono cose che non sono scritte nel suo libro. Ciò significa che, sebbene i suoi fratelli abbiano assistito alla sua trasformazione, potrebbero non essere realmente consapevoli della sua causa.

Sebbene né i fumetti né la serie rivelino cosa sia successo a Delizia per trasformarla in Delirio, i fan hanno raccolto alcuni indizi disseminati finora. Ad esempio, a un certo punto, Delirio rivela che stava per sposarsi, ma che il matrimonio non è mai stato celebrato. Potrebbe essere stato questo l’evento che ha causato il suo cambiamento, o forse la rottura è stata una conseguenza del suo cambiamento piuttosto che la causa? Ci sono anche teorie secondo cui sarebbe sopravvissuta a una violenza sessuale, ma non c’è nulla che provi che abbia subito un trauma del genere. Esiste invece una teoria molto diversa, secondo cui la trasformazione di Delirium non è ancora completa.

Delirio è destinata a trasformarsi in qualcos’altro

Parlando del cambiamento di Delizia in Delirio, il creatore di “The SandmanNeil Gaiman ha detto una volta che il personaggio doveva essere sempre in uno stato di cambiamento. Questo significa che il suo cambiamento da Delizia a Delirio non è permanente, ma una fase che alla fine lascerà spazio a qualcosa di diverso. Non viene rivelato in cosa si trasformerà esattamente, ma l’autore ha lasciato alcuni indizi su questo imminente stato di cose nei fumetti. In “Brief Lives”, quando Delirio e Sogno finalmente trovano Distruzione, che si è autoesiliato, lui fa una chiacchierata con i suoi fratelli prima di ripartire.

Mentre saluta, dice a Delirio che spera che il suo prossimo cambiamento sia più facile per lei. Questo suggerisce che lei sta ancora cambiando e che potrebbe trasformarsi in qualcos’altro tra un po’. Ma questo non risponde ancora alla domanda su cosa la stia facendo cambiare. Un modo per interpretare questo cambiamento è non vederlo come un degrado, ma come un’evoluzione. Si potrebbe dire che, rispetto alla natura pacifica e ordinata di Delizia, il caos e la turbolenza di Delirio sembrano un passo indietro. Ma non è necessariamente così.

Gli Eterni sono stati creati all’alba dell’universo e ognuno di loro è nato nel momento in cui le cose hanno iniziato a formarsi. Ad esempio, prima che nascesse la prima cosa, Morte era lì ad accoglierla; e prima che il primo essere si svegliasse, Sogno era lì ad accoglierlo nel Reame dei Sogni. Delizia, sebbene sia nato per ultimo, è comunque arrivato più o meno nello stesso momento. Se si confronta questo con la nascita dell’universo, allora bisogna notare che le cose sono passate dall’ordine al caos nel corso del tempo. Una regola generale suggerisce che l’entropia (e in un certo senso il caos) dell’universo è in costante aumento e continuerà ad aumentare fino al punto in cui arriverà un altro cambiamento.

Forse Delizia/Delirio rappresenta questo cambiamento. Lei è destinata a cambiare con l’universo, motivo per cui questa trasformazione è fuori dal suo controllo. Diventa ogni giorno più caotica e ogni volta che cerca di imporsi un po’ di ordine (come costringere i suoi occhi ad avere lo stesso colore), prova un dolore fisico. È destinata a questo caos e quando arriverà il momento in cui l’universo farà il passo successivo, anche lei si evolverà in qualcos’altro.

 
 

Dexter: Resurrection – Guida al cast – Tutti i personaggi nuovi e quelli che ritornano

Dexter: Resurrection

La prossima serie sequel di Dexter, Dexter: Resurrection, vedrà il ritorno di diversi personaggi della serie originale e di New Blood, oltre all’aggiunta di un nuovo personaggio di prim’ordine. Annunciata durante il panel dedicato a Dexter: Original Sin al San Diego Comic-Con 2024, Dexter: Resurrection è la seconda serie sequel del franchise, dopo la controversa conclusione di Dexter (2006-2013) dopo otto stagioni. La serie sarà creata da Clyde Phillips, showrunner di New Blood e Original Sin, e dovrebbe essere distribuita su Paramount+ con Showtime nell’estate del 2025.

La notizia che Uma Thurman si unirà al cast di Dexter: Resurrection è stata diffusa per la prima volta il 21 gennaio 2025 (tramite Deadline). Il personaggio di Charley interpretato dalla Thurman è il primo personaggio completamente nuovo ad essere aggiunto al sequel della serie Dexter del 2025.

Per ora, tuttavia, sono stati confermati solo pochi potenziali personaggi di Dexter: Resurrection. Michael C. Hall è tornato come voce narrante in Dexter: Original Sin, con un cast completamente nuovo che interpreterà molti personaggi familiari. Resurrection riprenderà da dove New Blood era terminato, dopo che Original Sin ha rivelato che Dexter è sopravvissuto al colpo di pistola di Harrison.

Michael C. Hall nei panni di Dexter Morgan

Michael C Hall in Dexter- Resurrection

Attore: Michael C. Hall, 53 anni, è un attore cinematografico e televisivo statunitense originario di Raleigh, nella Carolina del Nord. Famoso soprattutto per la sua acclamata interpretazione del simpatico serial killer Dexter Morgan, che gli è valsa una nomination agli Emmy, Hall ha debuttato in televisione nel 1999 in un episodio della soap opera As the World Turns. È diventato famoso interpretando David Fisher nella serie drammatica della HBO Six Feet Under, acclamata dalla critica e vincitrice di nove Emmy durante le cinque stagioni in cui è andata in onda, dal 2001 al 2005.

Al di fuori dell’universo di Dexter, Hall ha recitato in diversi film come Gamer (2009), Kill Your Darlings (2013), Christine (2016), Game Night (2018) e Lazarus (2018). Tra le sue altre opere televisive degne di nota figurano The Crown (2017), Safe (2018) e The Defeated (2020).

Uma Thurman nel ruolo di Charley

Uma Thurman
Uma Thurman al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Attrice: Uma Thurman, 54 anni, è un’attrice di fama mondiale candidata all’Oscar, originaria di Boston, Massachusetts. Nota soprattutto per i suoi ruoli nei classici film di Quentin Tarantino come Kill Bill: Vol. 1 (2003), Kill Bill: Vol. 2 (2004) e Pulp Fiction (1994), Thurman ha iniziato la sua carriera di attrice nel 1984 come voce di Kushana nel celebre film d’animazione dello Studio Ghibli Nausicaä della Valle del Vento.

Thurman è diventata famosa come attrice di Hollywood grazie alle sue interpretazioni in film come Le relazioni pericolose (1988) e Pulp Fiction (1994), dove ha interpretato l’iconica Mia Wallace. Tra i lavori più recenti di Thurman figurano Red, White & Royal Blue (2023) di Prime Video, Super Pumped (2022) di Showtime e Imposters (2017-2018) di Bravo.

Personaggio: Thurman entrerà a far parte dell’universo di Dexter nei panni di Charley, un ex ufficiale delle forze speciali e capo della sicurezza del miliardario Leon Prater.

James Remar nel ruolo di Harry Morgan

James Remar nel ruolo di Harry Morgan

Attore: James Remar, 71 anni, è un celebre attore di Boston, Massachusetts. Con oltre 180 film e serie televisive al suo attivo, Remar ha debuttato sul grande schermo nel 1978 con On the Yard. Ha recitato in numerosi film di successo negli anni ’80 e ’90, tra cui Cruising (1980) al fianco di Al Pacino, The Cotton Club (1984) con Richard Gere, White Fang (1991) con Ethan Hawke e Miracle on 34th Street (1994).

Remar è apparso anche in diversi film d’azione dei primi anni 2000, come 2 Fast 2 Furious (2003) e Blade: Trinity (2004). Tra i suoi lavori più recenti figurano Transformers One (2024), Megalopolis (2024), Oppenheimer (2023) e City on a Hill (2019).Opere degne di nota:Film/Serie TVPersonaggioDexter (2006-2013)Harry MorganOppenheimer (2023)Henry StimsonCity on a Hill

Personaggio: Remar riprenderà il ruolo che aveva nella serie originale Dexter, quello del fantasma di Harry Morgan, il padre adottivo di Dexter Morgan morto prima degli eventi della serie.

David Zayas nel ruolo di Angel Batista

Attore: David Zayas, 62 anni, è nato a Ponce, in Porto Rico. Con oltre 100 film e serie TV al suo attivo, Zayas ha debuttato nel 1996 in un episodio della serie poliziesca New York Undercover. Zayas è salito alla ribalta a Hollywood dopo aver recitato in due film di successo del 1998, Return to Paradise e Rounders.

Zayas ha continuato a recitare in diversi film dei primi anni 2000, come Washington Heights (2002) e A Gentleman’s Game (2002), prima di ottenere il successo nella celebre serie HBO Oz, interpretando Enrique Morales dal 2000 al 2003. Zayas ha continuato a recitare nei film Michael Clayton (2007), The Expendables (2010) e Annie (2014) e nelle serie TV Gotham (2014-2015), Bloodline (2016-2017), Blue Bloods (2017-2024) e The Bear stagione 3 (2024).

Personaggio: Zayas riprenderà il suo ruolo iconico di Angel Batista in Dexter e Dexter: New Blood.

Jack Alcott nel ruolo di Harrison Morgan

Jack Alcott nel ruolo di Harrison Morgan

Attore: Jack Alcott, 25 anni, è un attore americano di Franklin, Tennessee. Giovane attore emergente, Alcott ha attualmente all’attivo solo pochi film e serie televisive. Dopo aver recitato in una serie di cortometraggi durante gli anni 2010, Alcott ha debuttato in televisione in un episodio di When the Streetlights Go On nel 2017, prima di diventare famoso in un episodio del 2020 di The Blacklist.

Questo ha portato Alcott ad apparire nella miniserie western della Showtime The Good Lord Bird nel 2020 e ad ottenere il ruolo di Harrison Morgan in Dexter: New Blood l’anno successivo. Recentemente ha recitato in un episodio della serie Peacock di Rian Johnson Poker Face (2023) e apparirà nei prossimi progetti Lone Rider e Killing Faith.

Personaggio: Alcott riprenderà il ruolo di Harrison Morgan, figlio di Dexter, in Dexter: Resurrection.

 
 

Dove è stato girato Ziam di Netflix?

Ziam Netflix 2025

Ziam di Netflix è un film horror thailandese che ruota attorno a un’inaspettata epidemia di zombie all’interno di un ospedale, che porta al caos totale tra il personale e i pazienti. La narrazione segue un ex combattente professionista di Muay Thai di nome Singh, che ha deciso di appendere i guantoni al chiodo dopo una carriera di successo. Fino ad ora, la sua vita era piena di combattimenti e competizioni, ma ora vuole condurre una vita tranquilla e serena con l’amore della sua vita, Rin, una dottoressa. I suoi piani per un futuro sereno vengono distrutti quando scoppia un’epidemia di zombie nell’ospedale dove lavora Rin.

Con zombie assetati di sangue che invadono la struttura sanitaria, Singh si assume la responsabilità di salvare la sua ragazza utilizzando la sua esperienza e le sue abilità di combattente. Nel caos, incontra anche un ragazzino di nome Buddy, che protegge dagli attacchi degli zombie. L’istinto di combattimento di Singh, unito al suo coraggio e alla sua grinta, gli permettono di respingere l’orda di zombie, ma per quanto tempo? Diretto da Kulp Kaljareuk, il thriller vede un cast di talento composto da Mark Prin, Nychaa Nuttanicha e Vayla Wanvayla. La tensione atmosferica e la claustrofobia sono mantenute per tutta la narrazione, soprattutto grazie all’ambientazione tetra dell’ospedale dove si svolge la maggior parte della storia.

Le location dove è stato girato Ziam

Secondo quanto riferito, “Ziam” è stato girato in Thailandia, in diversi luoghi che sono stati trasformati per rappresentare in modo realistico l’apocalisse zombie. Sebbene non ci siano informazioni sulle date delle riprese, l’attore protagonista, Mark-Prin Suparat, ha parlato del processo che ha seguito per rendere giustizia al personaggio di Singh. Ha dichiarato: “Ho dovuto mettermi in forma fisicamente.

Mi sono iscritto a un corso di Muay Thai e ci ho trascorso circa quattro o cinque ore al giorno. L’allenamento iniziava con il riscaldamento, il salto con la corda, il pugilato ombra, la pratica delle tecniche con il mio allenatore, l’apprendimento dei contrattacchi e le prove delle coreografie dei combattimenti per il film”.

Thailandia

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da EK WARASIT (@warasit_ek.official)

Secondo quanto riportato, l’intero film di arti marziali e zombie è stato girato in Thailandia, dove la troupe ha allestito un campo in uno studio cinematografico dotato di numerosi servizi moderni e di un ampio spazio all’aperto. L’ospedale in cui scoppia l’epidemia di zombie in “Ziam” è un ospedale reale o è stato costruito appositamente in uno studio cinematografico per poter riprendere tutte le complessità legate alle riprese in spazi ristretti. È molto probabile che sia stato utilizzato uno studio cinematografico nella città di Bangkok per dare vita a questo thriller ricco di azione.

Per creare un senso di tensione e orrore, i membri della troupe hanno costruito corridoi e interni angusti, replicando gli ospedali moderni. Questa configurazione ha permesso ai realizzatori di riprendere gli attacchi degli zombie da vicino e di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente. Grazie agli studi e alle strutture all’avanguardia di Bangkok, la città è stata scelta come location per diversi progetti, tra cui “Jurassic World: Rebirth”, “Home Sweet Home: Rebirth”, “Operation Blood Hunt” e “School Tales the Series”.

 
 

Perché il nuovo film zombie Netflix si chiama Ziam? la spiegazione del significato del titolo

Rin nel film Ziam

In Ziam di Netflix, l’umanità è spinta al limite a causa degli effetti del riscaldamento globale. Lo scioglimento delle calotte polari ha liberato nuovi tipi di virus che si sono diffusi tra le creature marine, trasformando le persone che le mangiano in zombie. Il film inizia nel Giorno Zero, quando il virus contagia le persone all’interno di un grande ospedale di Bangkok, in Thailandia. Quando un ex lottatore di Muay Thai si rende conto che sua moglie si trova nello stesso ospedale, combatte contro l’orda di mostri mangia-carne per salvarla. Nel corso di circa novanta minuti, il film offre un’esperienza ricca di azione con situazioni estremamente emozionanti e spaventose, e alla fine il titolo rivela il suo grave significato per la trama. SPOILER IN ARRIVO.

Ziam combina due temi principali del film

Il paese che oggi conosciamo come Thailandia un tempo si chiamava Siam. Questo era il suo nome ufficiale fino al 24 giugno 1939, quando, in un consapevole sforzo di unire il popolo del paese, il nome fu ufficialmente cambiato. Tuttavia, “Siam” è rimasto nel linguaggio locale, come si evince anche dalla premessa del film Netflix. Al posto di Thailandia, per indicare il Paese viene usato Siam, suggerendo che l’impatto devastante del riscaldamento globale ha riportato il Paese e la sua popolazione a un’epoca in cui le cose non erano così stabili come lo sono oggi nel mondo reale.

Il titolo “Ziam” presenta una variazione del nome precedente, in cui la S è sostituita dalla Z, a simboleggiare lo scoppio del virus zombie nel Paese. È stato un modo intelligente per comunicare al pubblico cosa aspettarsi dal film, ma allo stesso tempo allude anche a una svolta più oscura per il Paese e la sua popolazione. Nella scena iniziale del film, ci viene detto che le creature marine sono state le prime ad essere colpite da un misterioso virus rilasciato dopo milioni di anni di scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale. A causa di questo virus, le creature marine muoiono e quelle che sopravvivono diventano immangiabili per gli esseri umani.

Il titolo preannuncia un destino oscuro per il Paese

Ziam movie 2025

Quando la storia si sposta in Thailandia, scopriamo che nel Paese c’è una grave carenza di cibo e che il pesce è praticamente vietato, cosa che presumibilmente è avvenuta anche in altre parti del mondo. Questa è la situazione da alcuni anni, ma un uomo d’affari di nome Vasu presenta un’alternativa che consentirebbe di reintrodurre il pesce sul mercato e servirlo alla popolazione, risolvendo così la crisi alimentare.

Purtroppo, questo pesce si rivela contaminato e provoca l’epidemia del virus, che si diffonde rapidamente nell’ospedale, causando la morte di quasi tutte le persone all’interno dell’edificio. L’esercito cerca di contenerlo distruggendo l’edificio. Tuttavia, la scena finale rivela che l’operazione non ha avuto successo. Gli zombie sono sopravvissuti e continueranno il loro regno di terrore diffondendosi in tutta la città, e questa volta le vittime saranno molte di più rispetto alla tragedia dell’ospedale.

Poiché Bangkok è la città più grande della Thailandia, la sua caduta sarebbe devastante per il Paese e significherebbe anche che il virus continuerebbe a diffondersi in tutta la nazione, se non lo ha già fatto. Con questo, il Siam si trasforma tecnicamente in Ziam, un paese con più zombie che persone. Il finale del film è all’altezza del titolo, aggiungendo un altro livello alla storia e prefigurando un destino più oscuro per i personaggi e i loro cari.

LEGGI ANCHE: Ziam, la spiegazione del finale: Singh sopravviverà?

 
 

Ziam, la spiegazione del finale: Singh sopravviverà?

Ziam

Ziam, film thriller thailandese di Netflix, è ambientato in un mondo apocalittico devastato dal riscaldamento globale e da infezioni batteriche. Segue Singh, un lottatore di Muay Thai diventato camionista, che combatte la battaglia della sua vita in un ospedale di Bangkok per salvare la sua ragazza Rin, una dottoressa intrappolata all’interno con zombie furiosi. Il film, diretto da Kulp Kaljareuk, oltre ad essere un dramma ricco di azione, esplora anche temi profondi come la sopravvivenza, l’amore, la lealtà e la disperazione degli esseri umani di fronte al pericolo. Man mano che la narrazione si avvicina al culmine, il caos al Prachamit Hospital diventa sempre più letale e Singh si trova ad affrontare ostacoli insormontabili e una situazione in cui deve compiere una scelta difficile nel pieno della battaglia contro gli zombie e la sua stessa anima. SPOILER IN ARRIVO.

La trama di Ziam

Il film inizia con la morte di milioni di pesci a causa di un’infezione batterica originata dallo scioglimento delle calotte polari. L’umanità sta affrontando una grave crisi alimentare, che ha dato origine a rivolte civili e a una crisi globale di proporzioni inimmaginabili. La Thailandia rimane isolata dal resto del mondo grazie a una politica decennale, grazie alla quale sembra essere riuscita a mantenere una scorta di cibo e risorse. A Bangkok, Singh, un lottatore di Muay Thai diventato autista di camion, combatte contro una banda di ladri che cercano di rubare le casse del carico. Racconta al suo socio che la sua ragazza Rin vuole tornare a Chiang Dao, nel nord della Thailandia.

Purich, l’assistente del signor Vasu, proprietario della VS Corporation, si rivolge a un tavolo circondato da uomini ricchi e dice loro che il suo capo ha reso il pesce nuovamente sicuro da mangiare. Tuttavia, non appena mangia il pesce, Purich inizia a vomitare sangue in modo piuttosto cruento. Singh torna a casa dalla sua ragazza Rin e ha una conversazione con lei. Lei esprime le sue ansie per il lavoro pericoloso che lui fa e parte per andare al lavoro al Prachamit Hospital, e lungo la strada incontra la sua collega Mink e il suo bambino Buddy, che sembra molto affezionato a Rin.

Quando Rin arriva all’ospedale, il direttore le chiede di accompagnarlo al decimo piano, dove Purich giace sul tavolo operatorio, tossendo violentemente sangue. Anche il signor Vasu è in ospedale, a prendersi cura della moglie malata, mentre il suo assistente muore in modo orribile per la perdita di sangue. In un colpo di scena terrificante, il defunto Purich si trasforma in uno zombie furioso e diventa il punto di partenza dell’epidemia nell’ospedale. A casa, Singh vede un flash di notizie che annuncia lo stato di emergenza al Prachamit Hospital e parte per mettere in salvo Rin. Dopo che uno zombie viene avvistato dalla popolazione, Singh si rende conto della gravità della situazione ed entra nell’ospedale nel caos più totale. Diverse persone iniziano a trasformarsi in zombie all’interno dell’edificio, ma Rin riesce a nascondersi.

Singh inizia a combattere gli infetti e salva anche Buddy da una raffica di attacchi. Il protagonista si assume la responsabilità di trovare sia Rin che Mink e di aiutare Buddy. Nel frattempo, alti ufficiali militari decidono che l’unica soluzione alla crisi è bombardare l’ospedale prima che l’infezione si diffonda al resto di Bangkok. Sfortunatamente per Buddy, sua madre è stata infettata e, prima che si trasformi, Singh le promette che si prenderà cura del bambino. Rin vede che il signor Vasu e sua moglie sono al sicuro in una stanza chiusa a chiave. Si reca nella stanza e prega il capo dell’azienda di farla entrare. Quando Vasu si accorge che non è infetta, la fa entrare. Nel frattempo, i militari ricevono l’ordine di far saltare in aria l’ospedale solo dopo aver salvato Vasu e sua moglie.

Vasu chiede a Rin delle sacche di sangue per sua moglie e le promette di farla uscire dall’edificio in cambio del suo aiuto. Un elicottero con a bordo dei militari atterra sul tetto per scortare Vasu e sua moglie. La squadra militare installa una bomba con un conto alla rovescia di trenta minuti, entro il quale devono raggiungere il loro obiettivo. Diversi zombie attaccano Rin, mentre Singh vede la sua catena con l’anello sul pavimento e si precipita a salvarla combattendo contro gli zombie. I militari entrano nell’edificio e iniziano a salvare Vasu e sua moglie. Rin e Singh si riuniscono mentre gli zombie continuano ad attaccare. Il medico militare muore e Vasu ordina loro di salvare Rin. Un soldato spara a Singh vicino alle spalle mentre porta via Rin con la forza, ma il protagonista si rialza e combatte brutalmente contro gli uomini armati.

Cosa succede nel finale di Ziam: Singh è vivo o morto?

Singh combatte coraggiosamente contro i militari dopo essere stato colpito da uno di loro. Viene trascinato in salvo da Rin, che gli cura la ferita vicino alla spalla. Dopo che si è svegliato, il gruppo affronta nuovamente un attacco di zombie, con persino i militari che si trasformano. La bomba piazzata dai militari per far saltare in aria l’ospedale continua a ticchettare e raggiunge i 15 minuti. Singh combatte contro uno degli zombie-militari e lo brucia. Questo fa scattare il sistema antincendio dell’ospedale, che attiva gli sprinkler, facendo risvegliare diversi zombie neutralizzati. Mentre Vasu e sua moglie vengono brutalmente uccisi dagli infetti, Singh continua a combattere e dice a Rin e Buddy di correre al sicuro. Il protagonista combatte contro diversi zombie nel parcheggio, chiudendosi in un’auto. Riesce a sopravvivere all’attacco, mentre Buddy e Rin si dirigono verso il tetto.

Il soldato sul tetto che sorveglia l’elicottero destinato a salvare Vasu e sua moglie chiede informazioni sullo stato della missione, e Rin risponde che la squadra e il capo dell’azienda sono stati eliminati. Rin chiede al soldato di aspettare Singh prima di decollare, e il soldato accetta con riluttanza. Il protagonista continua a combattere mentre il conto alla rovescia raggiunge i 3 minuti. Rin e Buddy supplicano disperatamente il soldato di aspettare il decollo e improvvisamente vedono Singh avvicinarsi al tetto. Tuttavia, il pilota chiude la porta dell’elicottero. In un atto di profonda altruismo, il lottatore di Muay Thai tiene la porta del tetto per impedire agli zombie di entrare. Rin lo vede e inizia a piangere, e mentre l’elicottero decolla, il protagonista inizia lentamente a camminare verso la sua ragazza.

Il veicolo di soccorso decolla senza Singh e tutti gli zombie sul tetto convergono su di lui. Singh continua a combattere e procede all’eliminazione di diversi nemici. Mentre la coraggiosa lotta continua, il timer della bomba finalmente raggiunge lo zero, provocando l’esplosione della bomba. L’edificio dell’ospedale salta in aria con Singh ancora sul tetto, mentre Buddy e Rin si abbracciano in lacrime, volando via. Sembra che questa sia la fine del protagonista. Tuttavia, in un colpo di scena piuttosto scioccante, nella scena a metà dei titoli di coda del film si scopre che Singh è ancora vivo. Quando uno zombie apre un contenitore metallico a forma di tombino, Singh calcia il violento infetto dall’interno e lo schiaccia a morte con il piede. Guarda di lato e mostra l’intenzione di continuare a combattere.

Singh ha presumibilmente usato le sue abilità di lottatore di Muay Thai per sopravvivere al crollo dell’edificio dell’ospedale. Possiamo supporre che sia riuscito a intrufolarsi abilmente nel contenitore protettivo poco prima che l’edificio crollasse, riuscendo non solo a salvarsi dalla caduta, ma anche ad aggiungere uno strato di sicurezza quasi impenetrabile tra lui e gli zombie. Il suo impegno nei confronti di Rin e il suo istinto di sopravvivenza hanno funzionato insieme nel momento della resa dei conti e lo hanno aiutato a sopravvivere al calvario. Nonostante tutta la violenza e il pericolo che lo circondano, riesce eroicamente a rimanere in vita.

Rin si trasferisce a Chiang Dao? Cosa vede?

Rin nel film Ziam

Uno dei dettagli principali della trama del film ruota attorno al desiderio di Rin di tornare a Chiang Dao, nel nord della Thailandia, con Singh e ricominciare una nuova vita, lontano dal caos di Bangkok. Singh continua a vedere visioni di Rin con un vestito bianco, che si sveglia accanto a lui e lo guarda da lontano in un luogo idilliaco. Questa è la sua percezione o immagine di Rin e di se stesso che vivono serenamente a Chiang Dao. Durante la violenza in ospedale, in una scena cruciale in cui Rin sta curando le sue ferite, lui le chiede scusa per averla sempre fatta preoccupare troppo. Rin dice al suo ragazzo che non sa come vivere senza di lui. Al risveglio dopo le cure, lui le restituisce la catena che lei aveva lasciato cadere sul pavimento e le infila l’anello al dito. Promette alla sua amata che, una volta usciti dall’ospedale, torneranno a Chiang Dao e vivranno la loro vita in pace.

I due amanti si abbracciano in un momento commovente. Dopo essere usciti vivi dall’ospedale volando via in elicottero, Rin presume che Singh sia morto. In una scena cruciale alla fine, vediamo Rin in quello che sembra un luogo tranquillo a Chiang Dao, con indosso l’abito bianco delle visioni di Singh e stringendo l’anello al dito. Questo dimostra che spera disperatamente di rivedere il suo amante. Si è trasferita a Chiang Dao per trovare un po’ di pace nella sua vita. L’amante in lutto guarda l’orizzonte e sembra aver raggiunto un certo equilibrio nella sua vita. Buddy è visibile sullo sfondo, il che indica che Rin non ha abbandonato il bambino dopo gli eventi sul tetto e che continua a volergli bene.

In un colpo di scena emozionante, mentre si volta indietro e sembra vedere Buddy avvicinarsi, la sua espressione cambia leggermente. Questo potrebbe indicare che Singh è riuscito ad arrivare a Chiang Dao dopo aver combattuto contro gli zombie. Anche se non è una conclusione certa, possiamo sicuramente supporre che il cambiamento di espressione di Rin, da serena a sorpresa, indichi che il protagonista si è riunito con la sua amata. La narrazione suggerisce costantemente, attraverso la visione di Singh di Rin in abito bianco, che lui è destinato a vivere una vita con la sua fidanzata d’infanzia. In una scena precedente del film, vediamo Singh guardare una vecchia fotografia di lui e Rin da bambini e scrivere “Il nostro sogno si è finalmente avverato”, indicando che il suo destino non lo lascerà morire e che è destinato a stare con Rin. Questo è probabilmente il motivo per cui Rin vede il suo amato tornare da lei.

L’epidemia di zombie sarà contenuta?

Ziam movie 2025

Un tema importante in tutta la narrazione è l’epidemia di zombie. Sembra che né i medici né i militari abbiano una risposta all’infezione che si sta diffondendo rapidamente. Tuttavia, c’è qualche speranza che l’epidemia possa essere contenuta. Un indizio importante è quando Buddy dice a Singh durante un combattimento che dovrebbe mirare alla testa degli infetti, perché il cervello controlla tutto. Quindi è dimostrato che anche gli zombie hanno dei punti deboli che possono essere sfruttati. Il governo si dimostra determinato a riportare il Siam al suo antico splendore, quindi si può presumere che i funzionari faranno tutto il possibile per trovare una soluzione o una cura.

Singh riesce a combattere da solo diversi zombie, il che indica che anche altri possono contenere l’infezione combattendo e non trasformandosi. Nella scena finale, vediamo che Chiang Dao sembra molto normale e senza alcun segno di una presenza apocalittica di zombie, il che significa che potrebbero esserci stati degli sforzi da parte del governo e del popolo thailandese per non lasciare che l’infezione si diffondesse oltre Bangkok, motivo per cui le zone rurali come Chiang Dao sono tranquille. Anche se non è facile concludere che l’epidemia sia stata contenuta, gli indizi nella narrazione indicano una fine pacifica del caos. Una possibilità meno rosea è che l’epidemia abbia devastato gran parte di Bangkok.

È evidente che gli zombie hanno raggiunto le strade e che probabilmente troveranno il modo di scatenarsi e infettare migliaia di persone, che poi diventeranno milioni. La capitale sarebbe la città più colpita dall’epidemia, ma non è facile dire se riuscirà a contenerla all’interno dei propri confini. L’esempio del COVID-19 può spiegare meglio questo scenario. L’epidemia è diventata una pandemia perché non è stato possibile contenerla in determinate aree geografiche, nonostante gli sforzi dei governi di tutto il mondo. Un’epidemia di zombie è molto più pericolosa del COVID, quindi c’è la possibilità concreta che si sia diffusa oltre Bangkok. Tuttavia, come si vede in film come “World War Z”, non è fantasioso pensare che il governo e le forze armate troveranno il modo di reagire.

 
 

The Morning Show Stagione 4: Apple Tv+ diffonde il teaser

Apple TV+ ha presentato in anteprima il teaser della quarta attesissima stagione di “The Morning Show”, la serie pluripremiata e di grande successo con protagoniste e produttrici esecutive Reese Witherspoon e Jennifer Aniston, insieme alla showrunner e produttrice esecutiva Charlotte Stoudt e alla regista e produttrice esecutiva Mimi Leder. La quarta stagione sarà composta da 10 episodi e farà il suo debutto il 17 settembre con il primo episodio, seguito da un nuovo episodio ogni settimana fino al 19 novembre.

La quarta stagione di “The Morning Show” è ambientata nella primavera del 2024, quasi due anni dopo gli eventi della terza stagione. Con la fusione tra UBA e NBN ormai completata, la redazione si trova a dover affrontare nuove responsabilità, motivazioni nascoste e l’elusiva natura della verità in un’America sempre più polarizzata. In un mondo pieno di deepfake, teorie del complotto e insabbiamenti aziendali, di chi ci si può fidare? E come si può sapere cosa sia davvero reale? Oltre ad Aniston e Witherspoon, il cast stellare della quarta stagione include Billy Crudup, Karen Pittman, Nicole Beharie, Nestor Carbonell, Mark Duplass, Greta Lee, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Aaron Pierre, William Jackson Harper, Boyd Holbrook e il ritorno di Jon Hamm.

La serie è guidata dalla showrunner e produttrice esecutiva Charlotte Stoudt e diretta e co-prodotta da Mimi Leder. Prodotta dallo studio Media Res, è inoltre co-prodotta da Michael Ellenberg e Lindsey Springer per Media Res, insieme a Stoudt e Leder; Jennifer Aniston e Kristin Hahn sono produttrici esecutive tramite Echo Films, mentre Reese Witherspoon produce accanto a Lauren Neustadter per Hello Sunshine. Anche Zander Lehmann e Micah Schraft figurano tra i produttori esecutivi.

Attualmente in streaming su Apple TV+, la terza stagione di “The Morning Show” ha ricevuto 16 nomination agli Emmy, vincendo il premio per Miglior attore non protagonista in una serie drammatica grazie alla performance di Billy Crudup nel ruolo di Cory Ellison. Crudup ha inoltre vinto un Critics Choice Award per lo stesso ruolo nella terza stagione. La stagione è stata anche inserita dall’American Film Institute (AFI) nella prestigiosa lista dei dieci migliori programmi televisivi del 2023.

Nella seconda stagione, “The Morning Show” ha ricevuto nomination agli Emmy per Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Reese Witherspoon), Miglior attore non protagonista (Billy Crudup, che aveva già vinto nella prima stagione) e Miglior guest star in una serie drammatica (Marcia Gay Harden). Nella prima stagione, Crudup ha vinto l’Emmy come Miglior attore non protagonista in una serie drammatica, oltre a un Critics Choice Award. La performance intensa di Jennifer Aniston nei panni di Alex Levy le è valsa il SAG Award come Miglior attrice in una serie drammatica. Mimi Leder ha ottenuto due nomination agli Emmy per la Miglior regia in una serie drammatica per aver diretto il finale della prima e della terza stagione, entrambe da lei anche prodotte.

 
 

Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie, la spiegazione del finale

Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie vede Adrian risolvere uno dei casi più importanti della sua carriera, mentre si occupa anche della salute mentale del personaggio. Pur essendo un film, Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie presenta molti degli elementi tipici della serie televisiva Monk. Tra questi, Adrian, dopo aver faticato a trovare prove che potessero confermare l’omicidio del fidanzato di Molly, giunge a una deduzione geniale che non lascia scampo a Rick Eden.

Il film su Monk si conclude con l’arresto del responsabile dell’omicidio di Griffin, dopo che Monk ha dimostrato come è avvenuto. Dopotutto, la morte di Griffin non è stata un incidente, e Molly ha avuto la stessa immediata conclusione che Adrian non ha mai avuto. Oltre al caso, il finale del film su Monk affronta una trama molto seria riguardante la salute mentale di Monk, con il personaggio che abbandona i suoi pensieri di autolesionismo e decide di tornare al lavoro. Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie si conclude con una nota positiva, con Adrian che ricorda tutte le vite che ha influenzato.

Chi ha ucciso il fidanzato di Molly in Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie (e perché)

Come Molly sospettava fin dall’inizio, è Rick Eden a far uccidere il suo fidanzato. In pieno stile Monk, Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie si concentrava più sul come Rick Eden avesse agito che sulla sua colpevolezza. Alcuni dei migliori episodi di Monk non hanno mai cercato di nascondere l’identità dell’assassino, con alcuni degli assassini che addirittura confessavano ad Adrian, credendo che non ci sarebbero mai state prove sufficienti per catturarli. Il film usa un trucco simile, con Rick Eden chiaramente colpevole fin dall’inizio. Come rivela la sequenza di flashback, Rick Eden ha ucciso il suo socio in affari qualche anno prima.

Il caso del compagno di Eden fu archiviato come un incidente, eppure il fidanzato di Molly continuò a indagare. Griffin stava lavorando a un articolo che avrebbe smascherato Rick Eden, e avrebbe incluso una foto che dimostrasse la presenza di Eden quando il suo compagno annegò “accidentalmente”. Il fidanzato di Molly affronta Rick Eden all’inizio del film e, mentre il miliardario cerca di corrompere Griffin, il giornalista non accetta la sua offerta. Questo è il motivo per cui Rick Eden ha ucciso il fidanzato di Molly: il miliardario sperava di insabbiare la storia per sempre, inviando al contempo un messaggio a chiunque cercasse di smascherarlo.

In che modo Rick Eden ha ucciso il fidanzato di Molly nell’ultimo caso del signor Monk

Non ci volle molto perché il signor Monk si convincesse che Rick Eden fosse l’uomo giusto. Tuttavia, uno degli spunti più affascinanti di Monk è che le capacità deduttive di Adrian a volte sono fin troppo spiccate, al punto che non riesce a provare le cose che dice. Adrian passa la maggior parte del film a cercare di capire come Rick Eden abbia ucciso il fidanzato di Molly. Era chiaro che Rick avesse pagato uno dei suoi dipendenti, qualcuno con precedenti penali, per manomettere l’attrezzatura da bungee jumping di Griffin. Tuttavia, non c’era nulla di sbagliato nella corda usata da Griffin. Sebbene qualcuno fosse effettivamente entrato nel garage di Griffin, la lunghezza della corda era stata confermata due volte.

Il finale di Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie rivisita un altro classico della serie TV, con Adrian che ha un’illuminazione che lo aiuta a risolvere il caso proprio quando lui e Molly stanno per arrendersi. Mentre misurava le dimensioni delle teste di due gemelli identici in un negozio di bare, Monk si rese conto di cosa fosse successo alla corda. L’attrezzatura non era mai stata manomessa, ma il metro a nastro sì. Il fattorino di Rick sostituì il metro a nastro di Griffin con uno leggermente impreciso in cui ogni centimetro era “una frazione di millimetro” più lungo. Griffin non misurava mai 92 metri, ma in realtà 94 metri.

Spiegazione della scena della panchina di Monk

Il fatto che Monk veda Trudy ogni volta che si sente vulnerabile è qualcosa che accade sempre nella serie TV. È un aspetto che L’ultimo caso di Monk: un film di Monk incorpora in tutta la storia, anche facendolo riconoscere al terapeuta di Monk. Detto questo, il film di Monk esplora la salute mentale di Adrian a un livello che nemmeno la serie aveva affrontato e include una trama in cui Monk ha pensieri di autolesionismo e suicidio. Adrian stava per togliersi la vita alla fine del film assumendo tutti i farmaci prescritti, ma pensare al fidanzato di Trudy e Molly lo ha fatto riconsiderare.

Più specificamente, ricordare tutte le vite che Monk ha toccato, ovvero le persone le cui famiglie hanno trovato una conclusione solo dopo che Adrian ha risolto i loro casi, ha rinvigorito il detective. Il signor Monk sentiva di non avere più un posto nel mondo, soprattutto dopo che il suo contratto editoriale era stato annullato. Tuttavia, vedere le innumerevoli persone che avevano avuto la possibilità di riposare in pace solo dopo che Monk aveva consegnato i loro assassini alla giustizia ricordò ad Adrian tutto il bene che aveva portato al mondo e che ci sarebbe sempre stato un posto per Adrian Monk. È una scena intensa che conclude l’arco narrativo di Monk nel film.

Il significato della scena finale di Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie

Sebbene Adrian Monk abbia amici, familiari e persone che si prendono cura di lui, la verità è che il personaggio si vede sempre solo. Alla fine del film, dopo aver salutato tutti i suoi amici, i ricordi di Trudy sono tutto ciò che Monk ha lasciato. La scena finale del film, prima del piccolo stinger finale, tuttavia, vede Monk sostenuto dai ricordi di tutti i casi che ha risolto – e che doveva ancora risolvere. Monk che cammina accanto a quelle persone sottolinea l’impatto della sua carriera, dimostrando ad Adrian stesso di essere necessario e che non sarebbe mai stato solo.

 
 

Una pallottola spuntata: il film sarà “pura gioia”

Andy Samberg ha appoggiato pienamente l’imminente film con Liam Neeson, Una pallottola spuntata, elogiando la nuova commedia prima della sua uscita. Una pallottola spuntata è uno dei franchise comici più famosi di tutti i tempi e, ora che sta per essere ripreso con Liam Neeson nel ruolo, molti fan non vedono l’ora di vederlo in uscita il 1° agosto.

Parlando con Owen Danoff di Screen Rant durante la promozione della loro serie TV animata Digman!, ad Andy Samberg e Neil Campbell è stato chiesto di Una pallottola spuntata. Il regista di Una pallottola spuntata, Akiva Schaffer, è un collaboratore frequente di Andy Samberg, essendo entrambi membri del gruppo musicale comico The Lonely Island.

Samberg ha descritto Una pallottola spuntata come “pura gioia“, affermando che Schaffer “ha fatto faville“. Samberg spiega che tutti quelli con cui ha visto il film lo adorano e che è “tutto scherzi, da cima a fondo“. Samberg dice anche che “Liam è così divertente, e lo stesso vale per Pamela Anderson“. Ecco il suo commento completo:

“Non siamo in Una Pallottola Spuntata, ma Una Pallottola Spuntata è fantastico. È pura gioia. Voglio dire, sono di parte, ovviamente; Akiva è il mio uomo. Ma tutti quelli con cui l’ho visto sono usciti dicendo la stessa cosa, ovvero: ‘Non mi ero reso conto di quanto mi mancasse quella sensazione di una commedia pura e spensierata, tutta scherzi, da cima a fondo, al cinema’. E sono andato a un sacco di proiezioni e proiezioni di prova con amici e parenti, cose del genere. Io e Akiva siamo sempre coinvolti nelle cose l’uno dell’altro, e penso che lui abbia semplicemente fatto scintille. Liam è così divertente; è così bravo. Pam è così brava. Sono davvero emozionato per loro. Spero che tutti vadano a vederlo perché è super divertente. Album? Spero.”

La trama di Una pallottola spuntata

Solo un uomo ha le pall….ottole giuste per guidare la squadra di polizia e salvare il mondo.
Il tenente Frank Drebin Jr. (Liam Neeson) è pronto a raccogliere l’eredità del padre in Una Pallottola Spuntata.

Il film vede nel ruolo di Produttori esecutivi Daniel M. Stillman, Akiva Schaffer, Pete Chiappetta, Anthony Tittanegro, Andrew Lary, è prodotto da Seth MacFarlane, p.g.a. , Erica Huggins, p.g.a. Scritto da Dan Gregor & Doug Mand & Akiva Schaffer è diretto da Akiva Schaffer.

 
 

SpongeBob – Un’avventura da pirati: trailer del film evento, prossimamente al cinema!

Eagle Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale di SpongeBob – Un’avventura da pirati, il nuovo film d’animazione che porterà la celebre spugna di Bikini Bottom sul grande schermo per un’epica e divertentissima avventura in mare aperto. Il film è atteso prossimamente al cinema.

In questa nuova storia, SpongeBob è deciso a dimostrare di avere il cuore di un vero eroe, soprattutto agli occhi del severo Mr. Krabs. Per farlo, si lancia in una missione per rintracciare nientemeno che l’Olandese Volante, un leggendario pirata fantasma che terrorizza gli abissi oceanici.

Ad accompagnarlo in questa impresa ci saranno i suoi inseparabili amici: Patrick, Squiddy, Sandy e tutto il folle gruppo di Bikini Bottom. Tra mostri marini, mappe misteriose, battaglie tra pirati e risate assicurate, SpongeBob si spingerà dove nessuna spugna ha mai osato mettere piede… o meglio, poro!

Il film è basato sulla storica serie animata SpongeBob SquarePants, creata da Stephen Hillenburg, ed è diretto da Derek Drymon. La storia è firmata da Marc Ceccarelli, Kaz e Pam Brady, che ha scritto anche la sceneggiatura insieme a Matt Lieberman.

Il cast vocale originale include le voci storiche di Tom Kenny (SpongeBob), Clancy Brown (Mr. Krabs), Rodger Bumpass (Squiddy), Bill Fagerbakke (Patrick), Carolyn Lawrence (Sandy) e Mr. Lawrence (Plankton), affiancati da ospiti speciali come George Lopez, la star musicale Ice Spice (Isis Gaston), Arturo Castro, Sherry Cola, Regina Hall e persino Mark Hamill.

SpongeBob – Un’avventura da pirati si preannuncia come il film imperdibile del 2025 per grandi e piccini, con un mix esplosivo di azione, comicità e spirito d’avventura. Preparatevi a salpare!

 
 

Peter Jackson aggiorna sul suo futuro a 11 anni dalla sua ultima regia

Peter Jackson ha fornito un interessante aggiornamento sul suo futuro, mentre i fan attendono il primo film del regista dal 2014. Jackson è famoso soprattutto per il suo lavoro nella saga de Il Signore degli Anelli, avendo diretto la trilogia originale e tutti e tre i film de Lo Hobbit negli anni 2010. Il prossimo capitolo della sua filmografia è del tutto inaspettato.

In un’intervista con Screen Rant, Jackson ha rivelato di stare attualmente lavorando a tre diverse sceneggiature per progetti futuri, sebbene non sia entrato troppo nei dettagli su quali potrebbero essere questi progetti. A parte The Hunt of Gollum, un sequel della saga de Il Signore degli Anelli diretto da Andy Serkis, le sceneggiature di Jackson sono tenute segrete.

Peter Jackson stava parlando con il CEO di Colossal Biosciences, Ben Lamm, e con l’archeologo di Ngāi Tahu, Kyle Davis, degli sforzi in corso dell’azienda per salvare il Moa gigante dall’estinzione. Jackson è un importante investitore di Colossal, ma è stato coinvolto solo a condizione che l’azienda biotecnologica spostasse l’attenzione sul Moa.

ScreenRant: Peter, sarei negligente se non ti chiedessi del tuo futuro nel cinema. Non ti vediamo dirigere un lungometraggio dal 2014. Colossal è ora una tua prerogativa? Sei in pensione?

Peter Jackson: No, no. Di certo non sono in pensione. Attualmente stiamo lavorando a tre sceneggiature diverse. Al momento sto scrivendo tre sceneggiature diverse.

Stiamo producendo e scrivendo The Hunt for Gollum, che Andy Serkis dirigerà il prossimo anno. Mi è piaciuto lavorare ai documentari, che mostrino la mia vecchiaia o meno, e ovviamente al progetto Get Back – The Beatles. Mi sono divertito a fare diverse cose con i Beatles, il che è fantastico, e probabilmente continuerò a farlo.

Ma per me, de-estinguere il Moa sarebbe altrettanto emozionante, se non di più, di qualsiasi film potrei mai fare. Ho fatto molti film, ma vedere il gigantesco Moa tornare sarebbe un’emozione che credo supererebbe qualsiasi altra cosa in questo momento.

Cosa significa, dunque? Peter Jackson non è in pensione, il che non può che essere una buona notizia. Anche se Jackson non dirige un film da Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate del 2014, sarebbe sbagliato dire che non si sia tenuto impegnato. Naturalmente, il suo documentario sui Beatles è il suo più recente successo di alto profilo, che utilizza tecniche simili a quelle del suo documentario sulla Prima Guerra Mondiale, acclamato dalla critica, They Shall Not Grow Old.

Jackson ha anche scritto e prodotto l’adattamento del romanzo young adult del 2018, Macchine Mortali, ma tornare alla regia è comunque un progetto entusiasmante. Dopo una pausa così lunga, è difficile prevedere come sarà un nuovo film di Peter Jackson. Ha sicuramente la libertà di scegliere i suoi progetti, che decida o meno di tornare nella Terra di Mezzo.

 
 

Mercoledì Stagione 2: il trailer e le nuove immagini

Cortesia di Netflix

Con il trailer e le nuove immagini dell’attesissima Mercoledì Stagione 2, il mondo si prepara al ritorno della giovane Addams: i nuovi episodi saranno disponibili dal 6 agosto (Parte 1) e dal 3 settembre (Parte 2) solo su Netflix.

L’estate però non porterà solo caos e omicidi alla Nevermore Academy: questo mese comincia il Doom Tour, il tour promozionale che coinvolgerà il cast e gli autori della serie, conducendoli tra luglio e agosto in Europa (Inghilterra, Polonia, Italia e Francia), Nord America (Stati Uniti e Canada), Asia (Corea del Sud) e Australia.

Nella seconda stagione, Mercoledì Addams (Jenna Ortega) torna ad aggirarsi per i corridoi gotici della Nevermore Academy, dove l’attende una nuova serie di nemici e problemi. In questa stagione Mercoledì deve destreggiarsi tra famiglia, amici e vecchi avversari, per affrontare un altro anno di caos splendidamente oscuro e bizzarro.

Armata della sua caratteristica arguzia tagliente e del suo fascino imperturbabile, Mercoledì si ritrova al centro di un nuovo agghiacciante mistero soprannaturale.

Come già annunciato, l’iconico regista Tim Burton sbarcherà il 25 luglio al Giffoni Film Festival 2025 per incontrare i giurati della 55esima edizione.

Tim Burton, che in carriera ha appassionato il pubblico mondiale con pellicole iconiche come “Beetlejuice – Spiritello Porcello”, “Batman”, “Edward mani di forbice”, “Nightmare before Christmas”, “Ed Wood”, “Il mistero di Sleepy Hollow”, “Big Fish – Le storie di una vita incredibile”, “La sposa cadavere”, “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street”, “La
Fabbrica di Cioccolato”, “Frankenweenie”, firma la regia di 4 episodi della seconda stagione di “Mercoledì”.

MERCOLEDÌ – STAGIONE 2

  • Showrunner / Produttori Esecutivi / Sceneggiatori: Alfred Gough, Miles Millar
  • Regista / Produttore Esecutivo: Tim Burton
  • Produttori Esecutivi: Steve Stark, Andrew Mittman, Meredith Averill, Karen Richards, Gail Berman, Jonathan Glickman, Tommy Harper, Kayla Alpert, Kevin Miserocchi
  • Registi: Tim Burton (ep. 201, 204, 207, 208), Paco Cabezas (ep. 202, 203), Angela Robinson (205, 206)
  • Cast principale: Jenna Ortega, Emma Myers, Steve Buscemi, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzman, Isaac Ordonez, Joy Sunday, Billie Piper, Luyanda Unati Lewis-Nyawo, Moosa Mostafa, Georgie Farmer, Victor Dorobantu, Evie Templeton, Owen Painter, Noah B. Taylor, Hunter Doohan
  • Guest Stars: Jamie McShane, Joanna Lumley, Joonas Suatamo, Fred Armisen, Christopher Lloyd, Thandiwe Newton, Heather Matarazzo, Haley Joel Osment, Frances O’Connor, Lady Gaga
  • Studio: MGM Television
 
 

Un bel giorno: finite le riprese del nuovo film di Fabio De Luigi

Un bel giorno

Si sono ufficialmente concluse le riprese di Un bel giorno, il nuovo film che vede protagonista Fabio De Luigi, affiancato da Virginia Raffaele. Una commedia agrodolce che promette emozione, leggerezza e riflessioni sulle seconde possibilità, prodotta da Lotus Production (una società Leone Film Group) e Rai Cinema, con la produzione affidata a Raffaella Leone e Andrea Leone.

Cosa succede in Un bel giorno?

Il film racconta la storia di Tommaso, un padre single che ha cresciuto da solo quattro figlie, chiudendosi completamente al mondo esterno. Quando le ragazze decidono che è arrivato il momento per lui di tornare a vivere e rimettersi in gioco, Tommaso si ritrova – tra caso e coraggio – a conoscere Lara, una donna brillante e affascinante. Ma entrambi hanno qualcosa da nascondere…

Accanto a De Luigi e Raffaele, nel cast troviamo Maria Gifuni, Alma Giardina, Anita Marzi, Arianna Gregori, Leon Castagno, Andrea Silvestrini, Nicola Mayer, Beatrice Schiros, con la partecipazione straordinaria di Antonio Gerardi.

Un bel giorno si preannuncia come un film che mescola ironia e sentimento, con un approccio contemporaneo ai temi della famiglia, della genitorialità e della riscoperta personale. Il tono della storia punta a un pubblico ampio, capace di riconoscersi nei conflitti e negli affetti che animano la vicenda di Tommaso.

Non è ancora stata annunciata una data di uscita ufficiale, ma Un bel giorno è uno dei titoli italiani più attesi per la prossima stagione cinematografica. Restiamo in attesa del primo trailer ufficiale e ulteriori dettagli sulla distribuzione.

 
 

Disney+ svela la sua line-up del 2025 in un video!

La piattaforma Disney+ ha svelato un’anteprima della sua line-up del 2025, ricca di serie originali e attesi ritorni.

La clip di 60 secondi mostra immagini delle serie più amate dai fan, in cui si vedono le nuove avventure del semidio protagonista di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, un’entusiasmante anticipazione della seconda stagione di A Thousand Blows e ancora, omicidi e caos nella quinta stagione di Only Murders in the Building. Inoltre, i fan potranno dare un’occhiata alla serie Marvel Television Wonder Man, che debutterà entro la fine dell’anno.

I titoli mostrati nella clip includono:

  • Alien: Pianeta Terra di FX (che debutterà il 13 agosto)
  • A Thousand Blows (Stagione 2)
  • All’s Fair (che debutterà nell’autunno 2025)
  • Chad Powers (che debutterà nell’autunno 2025)
  • Only Murders in the Building (Stagione 5)
  • Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (Stagione 2, che debutterà a dicembre 2025)
  • Wonder Man di Marvel Television (che debutterà a dicembre 2025)
  • ZOMBIES 4: L’Alba dei Vampiri (che debutterà l’11 luglio)

Disney+ è disponibile a partire da 5,99* € al mese – senza costi aggiuntivi e con la possibilità di disdire in qualsiasi momento. Ci sono contenuti per tutti, con nuove serie TV, film di successo e titoli originali esclusivi in arrivo nel corso di tutto l’anno dei sei brand principali: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star. Con un’infinita library di intrattenimento, che spazia dai documentari ai film drammatici acclamati dalla critica, dalle commedie ai classici d’animazione. Gli abbonati potranno scegliere qualsiasi cosa, dalle serie originali come A Thousand Blows, e The Bear di FX fino agli ultimi film di successo come A Complete Unknown.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla “Modalità Junior” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

 
 

Acapulco Stagione 4: il trailer dell’ultima stagione

Enrique Arrizon and Camila Perez in "Acapulco," premiering July 23, 2025 on Apple TV+.

Apple TV+ ha presentato il trailer della quarta e conclusiva stagione di Acapulco, la comedy bilingue che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. I primi due episodi debutteranno il 23 luglio sulla piattaforma, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 17 settembre.

Nella quarta stagione, il Máximo del presente (interpretato da Eugenio Derbez) lavora instancabilmente per riportare Las Colinas al suo antico splendore prima della grande riapertura. Nel 1986, quando un hotel concorrente conquista il primo posto nella classifica annuale dei “Migliori Hotel di Acapulco”, il giovane Máximo (interpretato da Enrique Arrizon) farà di tutto per riconquistare il vertice e garantire un futuro a Las Colinas.

Oltre a Derbez e Arrizon, il cast di “Acapulco” comprende Fernando Carsa, Rafael Cebrián, Vanessa Bauche, Camila Perez, Carlos Corona, Chord Overstreet, Regina Reynoso, Jessica Collins e Regina Orozco. Nella nuova stagione tornano anche volti noti come Damián Alcázar, Jaime Camil e Cristo Fernández, cui si uniscono come guest star Keyla Monterroso Mejia e Omar Chaparro, insieme a Jack McBrayer in un cameo speciale.

Prodotta da Lionsgate Television, “Acapulco” è ispirata a “How to Be A Latin Lover” – il film di 3Pas Studios e Pantelion Filmsal che ha riscosso grande successo al botteghino – ed è prodotta per Apple da Lionsgate Television, 3Pas Studios, Zihuatanejo Productions e The Tannenbaum Company. Oltre a recitare nella serie, Eugenio Derbez è produttore esecutivo insieme a Ben Odell. La serie è stata creata da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman. Winsberg è anche produttore esecutivo insieme a Sam Laybourne, che funge anche da showrunner. Kim ed Eric Tannenbaum producono esecutivamente insieme a Jason Wang per conto di The Tannenbaum Company. Jaime Eliezer Karas è produttore esecutivo e regista della serie, mentre Sonia Gambaro è co-produttrice esecutiva per 3Pas Studios.

 
 

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, l’araldo di Galactus annuncia la distruzione della Terra nella nuova clip

I Fantastici Quattro Gli Inizi Silver Surfer
Julia Garner è Silver Surfer in I Fantastici Quattro Gli Inizi. Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Marvel Studios continua la sua campagna promozionale martellante per I Fantastici Quattro: Gli Inizi che se la vedrà con gli altri blockbuster di questa stagione estiva in una battaglia all’ultimo biglietto staccato.

La nuova clip condivisa dallo studio mostra Silver Surfer di Julia Garner mentre annuncia alla Prima Famiglia Marvel che la Terra è spacciata, essendo entrata nel raggio di interesse di Galactus, il Divoratore di mondi. Eccola di seguito:

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

 
 

Il Cinema e la Seduzione della Ricchezza Istantanea: Un Riflesso dei Desideri Moderni

Casino

Il cinema italiano ha sempre avuto un fascino particolare per le storie di ricchezza improvvisa. Dalle classiche rapine alle commedie contemporanee, il grande schermo ha saputo catturare quel momento magico in cui la vita di un personaggio cambia radicalmente grazie a un colpo di fortuna finanziario. Questa narrazione rispecchia un desiderio profondamente radicato nella società moderna: la gratificazione immediata.

Questo fenomeno non si limita solo al mondo cinematografico, ma si estende anche ad altre forme di intrattenimento che offrono l’emozione di risultati rapidi, per esempio i casinò che pagano subito, dove l’esperienza dell’attesa ridotta tra la vincita e la riscossione amplifica il piacere del gioco. La crescente popolarità di queste piattaforme digitali dimostra come il pubblico italiano sia sempre più attratto da esperienze che promettono non solo divertimento, ma anche la possibilità di ottenere ricompense immediate, proprio come i protagonisti dei film che tanto ammiriamo.

L’evoluzione del cinema italiano e la rappresentazione della ricchezza improvvisa

Il cinema italiano ha una lunga tradizione di film che esplorano il tema della ricchezza istantanea. Dalle commedie all’italiana degli anni ’60 fino alle produzioni contemporanee come “Poveri ma Ricchi” del 2016, i registi hanno utilizzato questo tema per esplorare non solo il fascino del denaro facile, ma anche le sue conseguenze sociali e personali. Questi film spesso mostrano personaggi comuni che si trovano improvvisamente catapultati in un mondo di lusso e possibilità, creando situazioni comiche o drammatiche che risuonano con il pubblico.

La crescita dell’industria cinematografica italiana testimonia l’interesse continuo per queste narrazioni. Nel 2023, sono stati prodotti 402 film, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente e superando i livelli pre-pandemia del 23,7% rispetto al 2019. Questo aumento nella produzione cinematografica riflette non solo la vitalità del settore, ma anche la continua rilevanza di storie che parlano di aspirazioni economiche e cambiamenti improvvisi di fortuna.

Il cinema italiano contemporaneo ha saputo rinnovare questi temi classici, adattandoli alle ansie e alle speranze dell’era digitale. I film recenti spesso esplorano non solo l’acquisizione della ricchezza, ma anche come questa modifica le relazioni interpersonali e l’identità personale in una società sempre più definita dal consumo e dall’apparenza.

Il parallelo tra cinema e intrattenimento digitale: la psicologia della gratificazione immediata

Il legame tra le rappresentazioni cinematografiche della ricchezza istantanea e la crescente domanda di forme di intrattenimento che offrono risultati immediati non è casuale. Entrambi attingono alla stessa psicologia umana: il desiderio di emozioni forti e ricompense rapide. I film che mostrano personaggi che vincono alla lotteria o realizzano colpi milionari soddisfano una fantasia collettiva di trasformazione rapida delle proprie circostanze.

Nel mercato italiano dell’intrattenimento digitale, si osserva una crescente preferenza per giochi ad alta volatilità che offrono esperienze emozionanti piuttosto che semplicemente pagamenti elevati. Questa tendenza rispecchia lo stesso comportamento di ricerca del brivido spesso ritratto nei film sulla ricchezza improvvisa. L’emozione dell’incertezza, la tensione dell’attesa e l’euforia del risultato positivo creano un’esperienza emotiva simile a quella vissuta dai protagonisti cinematografici.

L’impatto culturale e le implicazioni sociali

La rappresentazione della ricchezza istantanea nel cinema italiano non è solo un riflesso dei desideri collettivi, ma contribuisce anche a plasmare atteggiamenti culturali verso il denaro e il successo. Questi film spesso esplorano le contraddizioni della nuova ricchezza, mettendo in luce come il denaro possa risolvere alcuni problemi ma crearne altri completamente nuovi.

Il successo di questi temi cinematografici si inserisce in un contesto economico più ampio, dove l’incertezza finanziaria e la precarietà lavorativa alimentano fantasie di soluzioni rapide. Tra il 2016 e il 2023, ben 186 film hanno richiesto crediti d’imposta internazionali, per un totale di oltre 513 milioni di euro, dimostrando come l’industria cinematografica italiana stia investendo significativamente in produzioni che risuonano con le aspirazioni economiche del pubblico.

Il cinema diventa così non solo intrattenimento, ma anche uno spazio di riflessione collettiva sui valori sociali e sulle aspirazioni individuali. Attraverso storie di ricchezza improvvisa, i film italiani continuano a esplorare le tensioni tra desiderio materiale e realizzazione personale, tra successo esteriore e felicità autentica, offrendo al pubblico uno specchio delle proprie speranze e timori in un’epoca di rapidi cambiamenti economici e sociali.

 
 

Superman: maggiori dettagli sui due cameo più importanti del film – SPOILER

ATTENZIONE – l’articolo contiene Spoiler su Superman di James Gunn

Con il Superman di James Gunn (la nostra recensione) in sala, possiamo finalmente avere la certezza di chi appare e chi no nel film al cinema da oggi, 9 luglio.  Hal Jordan, John Stewart o Brainiac sono solo tre dei nomi che sono stati fatti dagli scooper nelle scorse settimane, per cercare di indovinare chi ci sarebbe stato nel film. Ebbene, nessuno dei tre nominati compare al fianco dell’Uomo d’Acciaio di David Corenswet, e i cameo che invece brillano nella loro divertita evidenza, nel film, sono in parte sorprendenti.

Iniziamo con Supergirl. Milly Alcock non è mai stata confermata per questo reboot, anche se abbiamo sentito ripetutamente che la star di Supergirl avrebbe fatto un cameo. Beh, lo fa, una breve scena che però serve a suggerire il tono alla prossima uscita da solista della Maiden of Might. Nel cameo, è ubriaca e vuole indietro il suo cane Krypto (a quanto pare un kryptoniano non può ubriacarsi sui pianeti con un sole giallo, quindi deve fare festa su quelli con uno rosso). Mentre Supergirl se ne va con Krypto, chiama Superman “stronzo”, quindi potrebbe non esserci un grande legame familiare tra i cugini oppure lei potrebbe essere giovane e molto meno centrata di Kal-El.

Per quanto riguarda il suo costume, è una versione femminile del costume dell’Uomo di Domani, anche se con la gonna, che siamo sicuri ricorderete dalle foto sul set di Supergirl.

Ora, passiamo al cameo a sorpresa. Quando Lex Luthor riesce a convincere il mondo che l’Uomo d’Acciaio è una minaccia per loro, Peacemaker, interpretato da John Cena, viene mostrato al telegiornale della sera, mentre parla male di Superman. Questo non porta direttamente alla seconda stagione di Peacemaker, ma è un modo divertente per includere un personaggio che ovviamente significa molto per il regista James Gunn.

Nessuno ha parlato del ruolo di Peacemaker in Superman, quindi questo è un segreto che il film ha tenuto nascosto prima della sua uscita. Oltre a questo, l’unico cameo degno di nota è Sean Gunn nei panni di Maxwell Lord, che in realtà compare molto meno di quanto ci si poteva aspettare.

Supergirl: Woman of Tomorrow

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

 
 

Superman propone un controverso cambiamento nell’origine del protagonista

ATTENZIONE – l’articolo contiene Spoiler su Superman di James Gunn

Diversi mesi fa, è stato riferito che la star dei Guardiani della Galassia, Bradley Cooper, era stata scelta per il ruolo di Jor-El nel Superman di James Gunn (la nostra recensione). Il regista James Gunn ha poi confermato che l’attore interpreta il padre kryptoniano di Clark Kent, sebbene una fuga di notizie sulla trama che suggeriva che potesse essere un personaggio malvagio sia stata accolta con scetticismo.

Dopo aver visto il film, possiamo confermare che in parte queste voci non erano del tutto sbagliate. Dopo che Lex Luthor e l’Ingegnere invadono la Fortezza della Solitudine, decodificano un messaggio di Jor-El a Kal-El. Precedentemente abbiamo appreso che Superman ha sempre ascoltato il messaggio dei genitori fino a un certo punto, dal momento che questo era rimasto danneggiato nei viaggio verso la Terra. Quella parte di messaggio diceva a Kal che lui era stato mandato sulla Terra per proteggere gli umani. L’intervento di Lex e dell’Ingegnere corregge e recupera il messaggio originale, e viene rivelato che Jor-El non aveva un’alta opinione dei terrestri (come dargli torto?) e credeva che fossero stupidi e facili da governare. Lo si ascolta mentre suggerisce a suo figlio di prendere molte mogli, fare più figli possibile e governare la Terra in nome di Krypton.

Questo cambiamento dipinge Jor-El in una luce estremamente negativa anche se in un certo senso “divina” e distante, cosa che il suo figlio biologico non è affatto. Tuttavia, solleva un affascinante dibattito tra natura e cultura, permettendo a Gunn di esplorare l’umanità di Clark Kent e l’impatto positivo che i suoi genitori umani, Jonathan e Martha, hanno avuto su di lui.

Il ruolo di Cooper è minimo, ma Gunn sembra essersi ispirato ai fumetti in cui Jor-El veniva dipinto in una luce antagonista dopo che si era scoperto che era sopravvissuto alla distruzione di Krypton. Ovviamente, alla fine del film Superman sembra rifiutare la sua eredità kryptoniana sostituendo la sua registrazione di Jor-El e Lara nella Fortezza della Solitudine con i filmini di famiglia dei Kent.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

 
 

Superman ha delle scene post credits?

SUPERMAN - Copyright: © 2025 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC - Photo Credit: Jessica Miglio. - DAVID CORENSWET è Superman in DC Studios’ e Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

I cinema italiani si tingono di blu e rosso oggi, con l’arrivo in sala di Superman (la nostra recensione), due giorni prima dell’uscita statunitense. Il film che già sta facendo parlare di sé, polarizzando le opinioni, arriva nelle nostre sale con i migliori presupposti per portare un sacco di gente al cinema, in queste settimane estive.

Ma trattandosi di un cinecomic, di un nuovo inizio per una saga cinematografica, è legittimo chiedersi se il film di James Gunn ha o meno delle scene post credits! Ebbene, la risposta è sì, anche se forse non si tratta delle scene che ci aspettavamo!

Per quanto riguarda le scene post-credit, sono esattamente quelle che sono trapelate qualche settimana fa. Nessuna delle due è imperdibile, ma se siete fan, ovviamente vorrete rimanere per vedere più contenuti possibili su Superman!

Seguono SPOILER!

La prima mostra Clark Kent e Krypto sulla Luna insieme (un’inquadratura che è stata usata in poster e spot televisivi), mentre la seconda è una scenetta umoristica con Superman e Mister Terrific che osservano la distruzione di Metropolis. Mostra Superman che critica l’operato del collega supereroe: nel suo ricucire la spaccatura multidimensionale di Metropolis, Mr. Terrific non ha rimesso insieme alla perfezione un palazzo, lasciandolo leggermente storto. Il commento dell’Uomo d’Acciaio fa arrabbiare seriamente Mr. Terrific, il risultato è un momento buffo trai due eroi.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

 
 

Il Diavolo veste Prada 2: una pioggia di star si unisce al cast originale

il diavolo veste prada libro

Simone Ashley, Lucy Liu, Justin Theroux, B.J. Novak e Pauline Chalamet si sono uniti al cast di Il Diavolo veste Prada 2. E non sono gli unici volti nuovi della rivista Runway. Tra gli altri nuovi arrivati ​​figurano le star di Broadway Helen J. Shen (“Maybe Happy Ending”) e Conrad Ricamora (“Oh, Mary!”), così come il comico Caleb Hearon, oltre al già annunciato Kenneth Branagh.

Nel frattempo, due personaggi noti, Tracie Thoms, che ha interpretato Lily, la migliore amica amante delle borse del personaggio di Anne Hathaway, e Tibor Feldman, che ha interpretato Irv Ravitz, il presidente della società madre di Runway, Elias-Clark, riprenderanno i loro ruoli nel sequel.

Appariranno tutti accanto alle star del film originale, Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci.

La 20th Century Studios della Disney sta finanziando Il Diavolo veste Prada 2, attualmente in produzione e la cui uscita nelle sale è prevista per il 1° maggio 2026. Sebbene i dettagli della trama non siano stati confermati, la storia, a quanto pare, segue la terrificante caporedattrice di Runway, Miranda Priestly (Streep), mentre affronta la sua carriera nel declino dell’editoria tradizionale. Si scontra con il personaggio di Blunt, la sua ex assistente che ora è una potente dirigente di un gruppo del lusso, con finanziamenti pubblicitari di cui Priestly ha disperatamente bisogno.

David Frankel, che ha diretto il film del 2006, e Aline Brosh McKenna, che ha scritto la sceneggiatura originale, torneranno per il sequel insieme alla produttrice Karen Rosenfelt. Basato sul romanzo di Lauren Weisberger, un romanzo a chiave sul lavoro per Anna Wintour a Vogue, “Il diavolo veste Prada” segue l’aspirante giornalista Andy Sachs (Hathaway) che viene assunta come assistente in una rivista di moda patinata ma si ritrova in balia del suo capo esigente. Il film è stato un successo di critica e pubblico, incassando 326 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo una nomination all’Oscar per Streep.

 
 

David Corenswet: 10 cose che forse non sai sull’attore

David Corenswet attore
David Corenswet arriva alla premiere di Los Angeles di "Look Both Ways". Foto di Image Press Agency Via Depositphotos.com

Quello di David Corenswet è un nome oggi non a tutti noto, ma ciò è destinato a cambiare nei prossimi anni, quando egli assumerà ufficialmente il ruolo di Clark Kent alias Superman per il nuovo DC Universe. Il giovane interprete sarà dunque chiamato a diventare il volto di un intero universo cinematografico, cosa che gli conferirà una popolarità globale. In attesa di poterlo vedere in quel ruolo, c’è tanto di lui da scoprire e sapere.

Ecco 10 cose che forse non sai su David Corenswet.

I film e i programmi TV di David Corenswet

1. È noto per alcune serie TV. Corenswet ha iniziato la sua carriera da attore recitando nel 2015 in un episodio della serie One Bad Choice. In seguito ha recitato da protagonista nella serie Moe & Jerryweather (2014-2016) e ha recitato rispettivamente in un episodio delle serie Elementary (2017), Instinct (2018) e House of Cards – Gli intrighi del potere (2018). Nel 2019 è poi tra i protagonisti di The Politician, mentre nel 2020 ottiene grande notorietà grazie alla miniserie Hollywood, con Samara Weaving. Nel 2022 ha poi recitato nella serie We Own This City. Nel 2024 ha invece recitato nella serie Lady in the Lake accanto a Natalie Portman.

2. Ha recitato anche in alcuni film. Il debutto al cinema per Corenswet è invece arrivato nel 2018 con il film Affairs of State – Intrighi di Stato, seguito da The Sunlit Night nel 2019. Nel 2021 recita invece in Project Pay Day, mentre nel 2022 recita nei film Linee parallele e Pearl, il film horror con Mia Goth, dove ha il ruolo di un proiezionista. Nel 2024 ha recitato in Twisters, un thriller con Glen Powell e Daisy Edgar-Jones. Nel 2025, invece, arriva sul grande schermo come protagonista di Superman, diretto da James Gunn e dove recita accanto a Rachel Brosnahan.

David Corenswet in Superman (2025)
David Corenswet in Superman (2025) © Warner Bros Discovery

David Corenswet è Superman per il DCU

3. È stato scelto come nuovo Superman. Dopo mesi e mesi di speculazioni, teorie e indiscrezioni di ogni tipo, David Corenswet è stato confermato come interprete di Clark Kent alias Superman per il film Superman: Legacy, il progetto scritto e diretto da James Gunn che darà il via al nuovo DC Universe. Per ottenere questo ruolo, l’attore ha battuto la concorrenza di Nicholas Hoult e Tom Brittney, risultando agli occhi di Gunn l’interprete giusto. Dopo che il regista ha infatti svolto una prova costume con i tre, si è convinto del fatto che è Corenswet l’attore giusto per questo importante ruolo.

5. Sognava da tempo di interpretare questo personaggio. In seguito alla notizia che Corenswet avrebbe interpretato Superman, è riemersa in rete un sua intervista del 2019 in cui dichiarò che tra i suoi grandi obiettivi di carriera vi era proprio quello di interpretare il più celebre dei supereroi DC. Corenswet immaginava però in quell’intervista di dar vita ad una versione diversa di Superman, meno cupa e più ottimista. Anche questo suo desiderio si è poi concretizzato, dato che il film di Gunn è una versione più “colorata e gioiosa” del personaggio.

David Corenswet in Hollywood

6. È stato tra i protagonisti della miniserie. Dopo aver collaborato con il regista Ryan Murphy per The Politician, quest’ultimo ha voluto l’attore anche nel suo successivo progetto Netflix, ovvero la miniserie Hollywood. Qui Corenswet interpreta l’aspirante attore Jack Castello, che cerca di costruirsi una carriera nel contesto della Hollywood tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Essendo dunque qui uno dei protagonisti, è stato questo ruolo ad aver reso Corenswet particolarmente noto, nonché una delle principali promesse della recitazione della sua generazione.

David-Corenswet-hollywood
David Corenswet in Hollywood

David Corenswet in Twisters

7. Ha avuto un ruolo importante nel film. In Twisters, sequel spirituale del cult del 1996, Corenswet interpreta un affascinante meteorologo coinvolto in una nuova ondata di devastanti tornado nel Midwest americano. Il suo personaggio, razionale ma coraggioso, si affianca a quello di Daisy Edgar-Jones. Il film segna una delle tappe fondamentali nella carriera di Corenswet prima del debutto come Superman. Curiosamente, proprio sul set di questo film ha saputo di aver ottenuto la parte e il resto delle riprese si sono poi svolte mentre stava iniziando la preparazione fisica per il ruolo dell’Uomo d’Acciaio, rendendo il progetto particolarmente impegnativo ma anche simbolico per la sua ascesa hollywoodiana.

David Corenswet in Pearl

8. Nessuno sapeva della sua partecipazione al film. In Pearl, prequel del film horror X, Corenswet interpreta il Proiezionista, un affascinante ma ambiguo giovane che lavora in un cinema itinerante. Il suo personaggio diventa oggetto del desiderio della protagonista Pearl, interpretata da Mia Goth, scatenando una tensione erotica e psicologica che contribuisce all’escalation drammatica del film. Il ruolo ha permesso a Corenswet di mostrare sfumature più oscure e seducenti rispetto ai suoi lavori precedenti. Il film, diretto da Ti West, è stato girato in segreto durante la pandemia, rendendo la sua partecipazione una sorpresa per molti fan.

Mia Goth e David Corenswet in Pearl
Mia Goth e David Corenswet in Pearl. Foto di Photo Credit: Christopher Moss/Christopher Moss – © Origin Picture Show LLC

David Corenswet ha una moglie?

9. È molto riservato. Attualmente David Corenswet non è sposato e mantiene una vita privata molto riservata. L’attore, inoltre, non ha mai confermato pubblicamente relazioni sentimentali stabili né è stato visto spesso in compagnia di partner sui red carpet. Nonostante il crescente interesse mediatico, Corenswet ha infatti sempre preferito mantenere un basso profilo fuori dal set, concentrandosi sulla carriera. Al momento, non ci sono dunque notizie ufficiali su una moglie o una fidanzata, e la sua sfera sentimentale resta avvolta nella discrezione.

L’età, l’altezza e il fisico di David Corenswet

10. David Corenswet è nato a Filadelfia, in Pennsylvania, Stati Uniti, l’8 luglio del 1993. L’attore è alto complessivamente 1,93 metri.

Il fisico di David Corenswet

David Corenswet è inoltre noto per il suo fisico slanciato e atletico, caratterizzato da spalle larghe, muscolatura ben definita e un’altezza imponente. Caratteristiche che lo rendevano da subito particolarmente adatto al ruolo di Superman. Proprio per prepararsi a interpretare l’Uomo d’Acciaio, l’attore ha seguito un intenso programma di allenamento fisico supervisionato da professionisti del fitness, focalizzato su massa muscolare, resistenza e postura. Le prime immagini trapelate dal set hanno mostrato un Corenswet trasformato, con un corpo scolpito e proporzionato, perfettamente in linea con l’iconografia supereroistica.

Fonti: IMDb, Instagram, Variety

 
 

Downton Abbey – Il Gran Finale: trailer e poster del film

Ecco un nuovo trailer ufficiale ed esteso di Downton Abbey: Il Gran Finale, il terzo e ultimo film della serie cinematografica basata sulla serie televisiva in costume della PBS creata da Julian Fellowes. Il film uscirà nelle sale italiano l’11 settembre.

La trama e il cast di Downton Abbey: Il Gran Finale

Questo nuovo capitolo segue la famiglia Crawley e il suo personale all’inizio degli anni ’30. Quando Mary si ritrova al centro di uno scandalo pubblico e la famiglia deve affrontare difficoltà finanziarie, l’intera famiglia deve fare i conti con la minaccia del disonore sociale. I Crawley devono accettare il cambiamento mentre il personale si prepara a un nuovo capitolo con la prossima generazione che guiderà Downton Abbey verso il futuro.

Simon Curtis torna alla regia dell’ultimo capitolo dopo aver diretto Una Nuova Era. Fellowes ha scritto tutti e tre i film.

Il cast familiare torna anche per Downton Abbey: Il Grand Finale, che include Michelle Dockery, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Raquel Cassidy, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Kevin Doyle, Michael Fox, Joanne Froggatt, Paul Giamatti, Harry Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Lesley Nicol, Dominic West, Penelope Wilton, Joely Richardson, Paul Copley e Douglas Reith.

Nel cast del franchise compaiono anche Joely Richardson, Alessandro Nivola, Simon Russell Beale e Arty Froushan. I produttori sono Gareth Neame, Fellowes e Liz Trubridge. Nigel Marchant è il produttore esecutivo.

 
 

James Gunn: 10 cose che forse non sai sul regista

James Gunn 2023
Il regista statunitense James Gunn arriva alla premiere di Los Angeles della Warner Bros. 'The Flash' tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il 12 giugno 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency - DepositPhotos

James Gunn è un regista spesso controverso, con un gran senso dell’ironia e della satira, a volte un po’ sopra righe e che spesso gli ha causato qualche problema. Tuttavia, Gunn è un ottimo regista e un eccellente sceneggiatore, capace di captare e dare vita a tante sfumature dei suoi personaggi e facendoli amare dalla gran parte del pubblico, tanto da trovare dei fan che lo hanno sostenuto anche nel periodo di distaccamento da casa Disney e dal suo licenziamento avvenuto in quattro e quattr’otto.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su James Gunn.

I film e i programmi TV di James Gunn

1. Ha diretto e scritto celebri film. La carriera registica di James Gunn inizia del 2006 quando si trova a dirigere il suo primo lungometraggio intitolato Slither, di cui è anche sceneggiatore e attore. Nel corso degli anni successivi, la sua carriera continua con titoli come Super – Attento crimine!!! (2010), Comic Movie (2013), Guardiani della Galassia (2014), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), The Suicide Squad (2021) e Guardiani della Galassia vol. 3 (2023). Nel 2025 porta al cinema Superman, con protagonisti David Corenswet e Rachel Brosnahan.

2. James Gunn è anche sceneggiatore e produttore. Il lato registico si interseca molto con il lavoro di sceneggiatore e produttore, ruoli svolti per film come Scooby-Doo (2002), L’alba dei morti viventi (2004), Scooby-Doo 2 (2004), The Belko Experiment (2016), oltre ai tre film dei Guardiani della Galassia, a The Suicide Squad e alle serie Peacemaker Creature Commandos. Come solo produttore, Gunn si è invece occupato dei film LolliLove (2004), Doggie Heaven (2008), PG Porn (2008-2009), l’horror Brightburn – L’angelo del male (2019) e i due Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Joker: Folie à Deux (2024). Ha inoltre scritto e prodotto il suo Superman.

David Corenswet in Superman (2025)
© Warner Bros Discovery

James Gunn rilancia il DCU come capo dei DC Studios

3. Ha assunto un ruolo molto importante. Gunn e il frequente partner di produzione Peter Safran avevano consigliato David Zaslav, l’amministratore delegato della neonata Warner Bros. Discovery, durante la ricerca di un nuovo responsabile della DC Films. Il duo ha impressionato Zaslav che ha deciso di nominarli co-presidenti e amministratori delegati della DC Films, ribattezzata “DC Studios”, con il controllo dei film, dei progetti di animazione e televisivi basati sui personaggi della DC Comics. I due hanno assunto la loro posizione il 1° novembre 2022 e James Gunn supervisiona ora gli aspetti creativi del franchise rinominato DCU.

James Gunn regista di Super – Attento crimine!!!

4. Ha diretto un suo personale film di supereroi. Prima di diventare celebre grazie a Guardiani della Galassia, Gunn aveva già diretto un suo personalissimo film di supereroi. Si tratta della commedia Super – Attento crimine!!!. In alcune interviste Gunn ha dichiarato di aver iniziato a lavorare sulla sceneggiatura del film nel 2002, ma che ebbe problemi a produrlo perché ritenuto troppo violento ed esoterico. Questo uscì poi nel 2010, andando incontro ad uno scarsissimo successo. Con il tempo, però, i fan lo hanno riscoperto permettendogli di divenire uno scult del genere.

James Gunn e i Guardiani della Galassia per la Marvel

5. Ha accettato di dirigere il film per il personaggio di Rocket. James Gunn ha affermato più volte che Rocket era un grande, se non il principale, motivo per cui voleva realizzare questo film. Quando poi è stato confermato che il film era un successo di pubblico, Gunn ha pubblicato online una lettera di ringraziamento sincera, ringraziando in particolare tutti per aver permesso a un procione di renderli un po’ più umani. In Guardiani della Galassia vol. 2, inoltre, Gunn ha dedicato l’ultima inquadratura del film proprio a Rocket.

Spiegazione finale Guardiani della Galassia Vol 3

James Gunn ha diretto The Suicide Squad

6. James Gunn si è dedicato alle run originali. Per realizzare il seguito del fortunato Suicide Squad, Gunn – che aveva già realizzato la sceneggiatura e a cui pare sia stato affidato l’intero progetto – si è ispirato alle run originali dei fumetti DC. Pur rendendo omaggio alla storie di Jon Ostrander e Kim Yale, che furono pubblicate negli ’80, Gunn ha però apportato alcune modifiche, inserendo personaggi non presenti nei fumetti di quella serie, come Bloodsport e Harley Queen.

James Gunn è il regista di Superman

7. Ha realizzato un film “politico”. Nel riportare al cinema Superman, Gunn ha deciso di ispirarsi non solo ad alcuni precisi fumetti dedicati al personaggio, ma anche a quelle che ritiene essere caratteristiche fondanti dell’America. “Voglio dire, ‘Superman’ è la storia dell’America”, ha spiegato Gunn. “Un immigrato che è arrivato da altri luoghi e ha popolato il Paese, ma per me è soprattutto una storia che dice che la gentilezza umana di base è un valore e qualcosa che abbiamo perso”. “Parla della gentilezza umana e ovviamente ci saranno degli idioti che non sono gentili e lo troveranno offensivo solo perché parla di gentilezza. Ma che si fottano“, ha aggiunto il regista.

James Gunn, Twitter e il licenziamento dalla Disney

8. Ha avuto problemi per vecchie affermazioni. Nel luglio 2018 sono riemerse alcune battute controverse che Gunn ha pubblicato su Twitter tra il 2008 e il 2012 e che coinvolgevano temi come l’11 settembre, l’AIDS, lo stupro e altri argomenti simili. Il riemergere di queste affermazioni ha però portato a pensare che qualcuno abbia voluto “incastrarlo” per le sue posizioni politiche anti Trump. In ogni caso, in seguito alle critiche sollevatesi, la Disney ha interrotto i legami con Gunn, privato così della possibilità di dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn si è poi scusato pubblicamente per le sue parole e grazie al sostengo di molte personalità dello spettacolo, è infine stato reintegrato nel suo ruolo di regista per il film Marvel. In quel lasso di tempo, ha però diretto The Suicide Squad.

The Suicide Squad - Missione suicida film

James Gunn ha un fratello attore

9. Suo fratello recita spesso nei suoi film. James Gunn ha un fratello, Sean Gunn, attore e collaboratore ricorrente nei suoi film. Sean è noto per aver interpretato Kraglin nella saga dei Guardiani della Galassia e per aver prestato il corpo al personaggio di Rocket Raccoon durante le riprese. Ha anche avuto un ruolo significativo in The Suicide Squad, dove ha interpretato Weasel, e tornerà nell’universo DC come Maxwell Lord nel film Superman diretto proprio da James. La loro collaborazione testimonia un rapporto artistico stretto e continuo all’interno dei progetti più importanti del regista.

La moglie di James Gunn

10. È sposato con un’attrice. James Gunn è sposato con l’attrice Jennifer Holland dal 2022. I due si sono conosciuti nel 2015 grazie a un amico in comune e da allora hanno iniziato una relazione sia personale che professionale. Jennifer ha recitato in diversi progetti diretti o prodotti da Gunn, tra cui il ruolo di Emilia Harcourt in The Suicide Squad (2021) e nella serie spin-off Peacemaker per HBO Max. La loro collaborazione riflette un’intesa artistica solida, con Holland spesso coinvolta nei progetti dell’universo DC guidato ora proprio da James Gunn.

Fonti: IMDb, Deadline

 
 

Superman: recensione del film di James Gunn

SUPERMAN - Copyright: © 2025 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC - Photo Credit: Jessica Miglio. - DAVID CORENSWET è Superman in DC Studios’ e Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

James Gunn firma con Superman non solo l’avvio del nuovo corso del DC Universe, ma anche uno dei film più sorprendenti e riusciti dedicati all’Uomo d’Acciaio. Tanto per cominciare, per fortuna, Gunn dà per scontato che lo spettatore conosca già Clark Kent, Krypton e la Fortezza della Solitudine, e si concentra invece su ciò che secondo lui conta di più: chi è Superman oggi e cosa rappresenta in un mondo smarrito, polarizzato e sfiduciato. Il risultato è un’avventura che mescola con sapienza il tono scanzonato dei fumetti originali e la grande tradizione cinematografica del personaggio, con un Superman solare, positivo, profondamente umano, ma mai ingenuo.

Un Superman luminoso, umano e sorprendentemente attuale

David Corenswet, nuova incarnazione del Big Blue, convince dal primo istante. La sua è una performance magnetica, capace di restituire tutta la bontà e la speranza che Superman incarna, senza però scadere nella caricatura o nel buonismo facile. La sua vulnerabilità è reale e toccante, così come la sua forza morale. Sin dalla scena iniziale, che lo vede sconfitto, sanguinante e abbattuto tra i ghiacci artici (sequenza vista anche nei trailer promozionali, non stiamo spoilerando nulla!), si capisce che siamo davanti a un Superman diverso: saldo nei suoi ideali, ma che matura nel corso della storia e sceglie con sempre maggiore consapevolezza la sua umanità. Corenswet brilla nel ruolo, con un’interpretazione che ricorda il fascino gentile di Christopher Reeve, ma con una sensibilità moderna che lo rende irresistibile e credibile, nonostante la reintegrazione di quei mutandoni rossi… faranno sorridere e discutere, ma dopo i primi secondi, nessuno ci presterà più attenzione. Persino loro, in questo film, sono la scelta giusta nel posto giusto.

SUPERMAN – Copyright: © 2025 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures
Caption: (L to r) RACHEL BROSNAHAN as Lois Lane, SKYLER GISONDO as Jimmy and DAVID CORENSWET as Clark Kent in DC Studios’ and Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

Accanto a lui, spicca la sempre brillante Rachel Brosnahan nei panni di Lois Lane, una giornalista determinata e disillusa, perfettamente a suo agio tra le insidie del giornalismo contemporaneo e le complicazioni sentimentali che il suo legame con Clark inevitabilmente comporta. La chimica tra i due attori è palpabile, e le loro schermaglie verbali regalano alcune delle scene più riuscite del film, contrapponendo cinismo e speranza, pragmatismo e idealismo. Una coppia cinematografica irresistibile.

Nicholas Hoult, un Lex Luthor memorabile e spaventosamente attuale

Ma il vero asso nella manica di Superman è Nicholas Hoult, che offre una delle interpretazioni più straordinarie e inquietanti mai viste per Lex Luthor (e nella sua carriera, in generale). Il suo Luthor è un magnate della tecnologia, freddo, calcolatore, un miliardario che ricorda in modo evidente alcune delle figure più controverse della nostra epoca (Elon, ci stai leggendo?). Hoult è semplicemente perfetto: elegante, feroce, ironico, il suo Lex è un villain che incarna il peggio della nostra contemporaneità, tra delirio di onnipotenza e manipolazione mediatica.

La sua visione distorta del mondo, mascherata da apparente razionalità e desiderio di progresso, si scontra frontalmente con la purezza morale e senza compromessi di Superman. E la cosa più inquietante è che, in diversi momenti del film, le sue motivazioni appaiono quasi plausibili, almeno in superficie. Hoult costruisce un Luthor affascinante e terrificante al tempo stesso, che non si limita a essere l’antagonista di turno, ma si fa portavoce di un’ideologia pericolosa e fin troppo familiare, con chiari echi anti-Trumpiani che James Gunn inserisce con intelligenza in tutto il film.

Il conflitto tra Superman e Luthor non è solo fisico, o meglio muscoli contro cervello, come loro stessi dicono, ma profondamente politico e morale: rappresenta lo scontro tra due visioni opposte del futuro, tra l’egoismo travestito da pragmatismo e l’altruismo genuino. Il film non ha paura di affrontare tematiche complesse come il potere della disinformazione, il ruolo dei social media e la deriva autoritaria di certi leader mondiali. Eppure, tutto questo viene raccontato con leggerezza e umorismo, senza mai appesantire il ritmo o sacrificare lo spettacolo.

Krypto, l’alleato che tutti (o quasi) vorremmo

Un altro elemento che rende Superman una visione sorprendente è il ruolo di Krypto, il super-cane compagno di avventure del protagonista. Lontano dall’essere una semplice mascotte o un elemento comico, Krypto è un personaggio a tutto tondo, con una personalità ben definita e un ruolo fondamentale nella storia. La sua lealtà incrollabile e il suo coraggio, spesso temerario, lo rendono un elemento imprescindibile nella narrazione, capace di strappare risate ma anche momenti di autentica tenerezza. È il simbolo perfetto di quel legame affettivo che, pur nella cornice fantascientifica e avventurosa del film, resta profondamente umano.

Come già fatto nei suoi Guardiani della Galassia, James Gunn costruisce una storia che parla di scelte e di identità, dove ogni personaggio si trova davanti a un bivio morale. Superman, in particolare, viene messo di fronte alla domanda più antica e complessa: cosa significa davvero essere umano? La sua è una battaglia non solo per la giustizia, ma per il diritto alla speranza, per la possibilità di scegliere la bontà anche quando il mondo intorno (e la propria predestinazione) spinge nella direzione opposta. Questo Superman non è mai un dio distante, ma un uomo che lotta ogni giorno per mantenere la propria fede nell’umanità, con tutti i suoi limiti e contraddizioni, nonostante sia uno straniero in terra straniera, un alieno, o, per usare un termine più attuale, un “immigrato”.

SUPERMAN – Copyright: © 2025 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC – Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures – Caption: (From L-R) NATHAN FILLION as Guy Gardner, ISABELA MERCED as Hawkgirl and EDI GATHEGI as Mr. Terrific in DC Studios’ and Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

Irresistibili poi i personaggi che formano la Justice Gang (semmai il nome dovesse poi essere confermato!). Guy Gardner, Mr. Terrific e Hawkgirl hanno dei ruoli di varia importanza ma hanno tutti il loro momento di gloria. E se con il trattamento di Superman Gunn si è dimostrato intelligente e al servizio del personaggio, questi tre supereroi danno la possibilità al regista di essere scorretto e divertirsi un po’ con i superpoteri e le abilità di ognuno di loro, rendendoli un perfetto contraltare che stempera la bontà e la correttezza di Superman.

La scelta, la speranza e il ritorno della purezza supereroistica

Tra sequenze d’azione spettacolari e momenti di riflessione intima, il film riesce a bilanciare perfettamente il tono leggero e scanzonato dei fumetti classici con un sottotesto più adulto e sofisticato. Ci sono citazioni sottili e omaggi commoventi alla storia cinematografica del personaggio, ma il film guarda sempre avanti, costruendo una visione moderna, accattivante e incredibilmente necessaria di Superman.

Il messaggio di fondo è chiaro e potente, onesto, senza mai risultare retorico: in un mondo diviso, c’è ancora spazio per la gentilezza, per il sacrificio e per la speranza. Questo Superman è un inno alla positività, alla possibilità di scegliere il bene senza cinismo, e proprio per questo risulta così rivoluzionario in tempi cupi come i nostri. Tradendo leggermente le origini classiche del personaggio dei fumetti, Gunn riesce a trasformare il dilemma di Superman nella contrapposizione atavica tra natura e cultura, in ua riflessione sull’esistenza e sul potere della scelta e dell’autodeterminazione.

James Gunn firma così un film divertente e emozionante, con un cast perfettamente assortito e un protagonista destinato a lasciare il segno. Un’opera che non solo inaugura il DCU, ma che dimostra come ci sia ancora un immenso bisogno di eroi luminosi, puri e umani. Superman è tornato, e mai come questa volta ci serviva davvero.

 
 

Slow Horses: la serie con Gary Oldman rinnovata per una stagione 7

Slow Horses 3 recensione

Apple TV+ ha rinnovato la serie drammatica di spionaggio dalla comicità dark Slow Horses per una settima stagione che sarà composta ancora una volta da sei episodi. Vincitrice di Emmy e BAFTA Award, la serie è basata sui romanzi di successo di Mick Herron e vede Gary Oldman nei panni dell’intrattabile e trasandato Jackson Lamb, che guida una banda di reietti dell’MI5 soprannominati “slow horses” (cavalli lenti), tra cui River Cartwright (Jack Lowden), Roddy Ho (Christopher Chung), Louisa Guy (Rosalind Eleazar) e Catherine Standish (Saskia Reeves), i quali finiscono coinvolti in intrighi investigativi che mettono in pericolo la Gran Bretagna.

La sesta stagione era stata annunciata poco dopo la conclusione della messa in onda della quarta e ora, ancora prima della premiere della quinta stagione prevista per il 24 settembre, arriva l’annuncio del rinnovo per una stagione 7. Come riportato da Variety, questa futura stagione sarà adattata per la televisione e prodotta da Ben Vanstone, con Robert McKillop alla regia. Non resta a questo punto che attendere di poter vedere la quinta, per avere un’idea più precisa di che piega sta prendendo la narrazione e di cosa possiamo aspettarci dalle future stagioni.

La recensione di Slow Horses – Stagione 4

Nella quinta stagione di Slow Horses, tutti si insospettiscono quando il nerd tecnologico Roddy Ho ha una nuova, affascinante fidanzata; quando una serie di eventi sempre più bizzarri si verificano in tutta la città, tocca agli Slow Horses capire come il tutto sia collegato. D’altronde, Lamb sa che nel mondo dello spionaggio valgono sempre le regole di Londra: coprirsi le spalle.

Slow Horses è stata celebrata come “senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista in televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente brillante” e “dannatamente bello”. Le prime quattro stagioni complete di “Slow Horses”, ora disponibili in streaming su Apple TV+, hanno ottenuto un punteggio Certified Fresh, mentre due stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten Tomatoes. La terza stagione ha ottenuto nove nomination ai Primetime Emmy Award, con una vittoria per “Outstanding Writing for A Drama Series”.

La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films e adattata per la televisione da Will Smith. Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Julian Stevens, Iain Canning, Emile Sherman, Douglas Urbanski, Gail Mutrux, Will Smith e Graham Yost sono i produttori esecutivi della serie. Saul Metzstein, che ha ottenuto una nomination agli Emmy per la regia di una serie drammatica per la terza stagione di Slow Horses, torna a dirigere la quinta stagione.

 
 

Bad Boys For Life: la spiegazione del finale e come prepara il sequel

Bad Boys For Life spiegazione finale

Il finale di Bad Boys For Life  (qui la recensione) vede Mike Lowrey, interpretato da Will Smith, confrontarsi con il proprio passato, mentre Marcus Burnett, interpretato da Martin Lawrence, decide del proprio futuro. Insieme, mettono fine a una lunga serie di omicidi che porta poi alla realizzazione di Bad Boys: Ride or Die. A 17 anni di distanza da Bad Boys II di Michael Bay, i registi Adil El Arbi e Bilall Fallah sono riusciti a rivitalizzare il franchise a lungo inattivo con questo terzo film. Questo inizia con la figlia di Marcus che ha un bambino con il suo fidanzato storico. Marcus ripensa così alla sua vita, in particolare alla violenza che l’ha caratterizzata, e decide di ritirarsi.

Nel frattempo, un assassino spara e quasi uccide Mike per vendicarsi di un caso su cui egli ha lavorato decenni prima, che ha portato all’incarcerazione della madre del tiratore, Isabel Aretas. C’era anche un legame più profondo tra Isabel, Mike e il tiratore, Armando Armas. Marcus si unisce così nuovamente al gruppo per un’ultima missione con il suo migliore amico. I due si recano in Messico per un confronto finale con Isabel (Kate del Castillo) e Armando (Jacob Scipio), affiancati dai membri della nuova iniziativa AMMO (Advanced Miami Metro Operations) della polizia di Miami.

Cosa succede nel finale di Bad Boys For Life

Il finale di Bad Boys For Life vede Mike e Marcus recarsi a Città del Messico per assicurare Isabel e Armando alla giustizia, con il supporto degli ex membri dell’AMMO di Miami. Mike incontra Isabel per la prima volta all’interno dell’Hidalgo Palace, usando se stesso come esca. Tuttavia, quando Marcus viene catturato e le apparecchiature di sorveglianza dell’AMMO vengono distrutte e disattivate, l’AMMO si infiltra nell’edificio e scoppia una sparatoria tra Mike, Marcus, l’AMMO e Isabel e gli scagnozzi di Armando. Isabel e Armando cercano di fuggire a bordo di un elicottero, ma quando Marcus spara al pilota, l’elicottero si schianta contro l’edificio ed esplode al primo piano.

Il tutto culmina con una lotta tra Mike e Armando, mentre Marcus elimina rapidamente Isabel nella stanza sopra. Mike segue il consiglio dato da Marcus all’inizio del film di “penetrare l’anima [di Armando] con il suo cuore”. Piuttosto che sparare e uccidere Armando, Mike cerca di aggirare la violenza che usa di solito e fa un ultimo tentativo per dimostrare ad Armando che non è la persona che pensava fosse, né la persona che Isabel lo aveva dipinto. E funziona, perché Armando si mette in mezzo quando Isabel sta per sparare a Mike e viene ferito a sua volta. Grazie a Mike e Marcus, Armando sopravvive e viene poi imprigionato a Miami per i suoi numerosi omicidi.

Bad-Boys-for-Life-film-cast

Il piano malvagio di Isabel Aretas

Mike non era solo la persona che aveva messo Isabel in prigione più di 25 anni prima, ma aveva anche spezzato il suo cuore e l’aveva tradita. Ai suoi occhi, era un traditore che l’aveva abbandonata. Vederlo soffrire dopo tutti questi anni era la vendetta che desiderava. Secondo lei, sparargli sarebbe stato un atto di misericordia. Ma quando finalmente arrivò il momento di uccidere Mike, Isabel voleva che fosse Armando a farlo e a dirgli il loro messaggio segreto, “hasta el fuego”. In quel momento, prima della sua morte, Mike avrebbe capito tutto.

In apparenza, il piano di Isabel era semplice ma crudele. Voleva che Mike provasse il dolore che lei aveva provato durante gli anni trascorsi in prigione. Per portare a termine il suo piano, Isabel fece credere a suo figlio che si stava vendicando per suo padre, morto in prigione a causa delle indagini di Mike. Voleva che tutti coloro che erano coinvolti nel caso, dall’investigatore della scientifica al giudice, morissero, con Mike come ultimo. Era una vendetta per il cartello Aretas e una vendetta personale per Isabel. L’ultima persona a morire doveva essere il mentore più vicino a Mike.

La morte del capitano Howard

Poco prima della sua morte, il capitano Howard ripeté a Mike ciò che Marcus gli diceva da mesi: andare in pensione. A quel punto era chiaro che Mike non era la persona “a prova di proiettile” che pensava di essere; la leggenda di Mike Lowrey stava lentamente svanendo. E se avesse continuato a spingersi oltre nelle indagini, ci sarebbero state delle conseguenze; qualcuno sarebbe morto. Sfortunatamente, quel qualcuno è proprio il capitano Howard, che non solo faceva parte delle indagini iniziali sul cartello Aretas, ma era anche la persona responsabile di aver avviato Mike sulla sua strada. Mike era come un figlio per il capitano Howard, quindi costringere il figlio a vedere la sua figura paterna morire davanti ai suoi occhi era il colpo più basso che Mike potesse infliggere.

La storia delle origini di Mike Lowrey

Prima di Bad Boys For Life, l’unico aspetto della storia di Mike Lowrey che precedeva il primo film Bad Boys era che si era diplomato all’accademia di polizia ed era diventato un agente della narcotici con Marcus Burnett. Il film rivela che il capitano Howard ha fatto uscire Mike dall’accademia in anticipo e gli ha assegnato un incarico sotto copertura all’interno del cartello Aretas. È diventato l’autista di Isabel e alla fine si è innamorato di lei. Avevano pianificato di fuggire insieme, ma quando Mike ha capito che lei era una “killer a sangue freddo”, l’ha denunciata insieme al resto dei membri del cartello.

Quando Mike si sta riprendendo dalle ferite da arma da fuoco e Rita lo affronta a casa sua, lui pronuncia la frase “Hasta el fuego”. Rita non sapeva cosa significasse, ma Mike la usò come scusa per voler tornare sul campo e risolvere l’indagine da solo. In seguito si scopre che “hasta el fuego” è una frase che Mike e Isabel hanno inventato insieme e che si dicevano l’un l’altro, quasi come una promessa di stare insieme a prescindere da tutto. “Hasta el fuego” non ha una traduzione diretta in spagnolo, ma il significato più vicino è “fino al fuoco”.

“Hasta el fuego” ha quindi chiuso il cerchio della storia di Mike e Isabel. Promettendo di stare insieme fino al fuoco, hanno realizzato quel significato alla lettera, con Rita che ha sparato a Isabel e lei che è caduta nel fuoco ed è morta in fondo al Palazzo Hidalgo. Isabel ha reso Mike Lowrey la persona amante dei vestiti e delle auto sportive che è oggi. Ma dandogli un figlio e costringendolo indirettamente ad assumersi la responsabilità delle sue azioni, lo ha anche trasformato inavvertitamente nella persona che Marcus voleva che fosse, una persona disposta a sistemarsi e a rinunciare alla violenza.

Bad-Boys-for-Life-sequel

Il finale a sorpresa di Bad Boys For Life

I due avevano quindi pianificato di scappare insieme prima che Mike rinunciasse a Isabel nelle sue indagini; lui avrebbe rinunciato a tutto per lei e lei avrebbe rinunciato a tutto per lui. Ma Mike non sapeva che lei era incinta di un mese. Il loro figlio nacque otto mesi dopo mentre lei era in prigione, e quel figlio è Armando. Mike capì tutto quando Armando disse “hasta el fuego”. Lasciare che Armando si vendicasse su Mike era una giustizia poetica per Isabel.

Sebbene Mike non avesse il tempo né i mezzi per fare immediatamente un test del DNA, sapeva che Armando era suo figlio perché il marito di Isabel, il leader del cartello Aretas, era sterile. Una volta giunto a questa conclusione, Mike pensa ad Armando come a una versione di se stesso che ha preso una brutta piega, ma in realtà sono simili sotto molti aspetti: entrambi sono attratti dalla violenza, ma desiderano ardentemente il rapporto padre-figlio che non hanno mai avuto. Mike non sapeva che Armando fosse suo figlio, e la persona che Armando credeva fosse suo padre morì in prigione quando lui era solo un bambino.

Il futuro di AMMO per Bad Boys

Scoprendo che Booker Grassie era il trafficante che forniva ad Armando i proiettili P90 personalizzati, Mike ha dimostrato che i suoi metodi investigativi vecchio stile funzionano ancora. Ma quando è andato al dipartimento per riferire le sue scoperte, AMMO ne era già a conoscenza. In modo indiretto, Bad Boys For Life mette in evidenza i vantaggi delle tattiche della vecchia scuola e quelli della tecnologia all’avanguardia. Mike e Marcus sono stati salvati numerose volte dai membri dell’AMMO e dalle loro sofisticate attrezzature.

Sebbene avrebbero potuto potenzialmente affrontare da soli il resto del cartello Aretas, come avevano fatto con altre organizzazioni criminali in Bad Boys e Bad Boys II, è ovvio che ci sono dei vantaggi nel lavorare con una squadra così attrezzata. Naturalmente, l’AMMO viene chiusa a un certo punto del film, ma con Rita come nuovo capitano della polizia, è logico che lei ricostituisca l’AMMO e tutti i suoi membri. Senza di loro, Mike potrebbe non essere stato in grado di seguire il suo intuito che Isabel fosse dietro tutto e che Armando fosse suo figlio.

bad-boys-for-life-will-smith

Marcus rientra nella polizia di Miami alla fine di Bad Boys For Life

I primi due film di Bad Boys erano incentrati principalmente su Marcus e la sua famiglia, quindi è logico che Bad Boys For Life ribalti la trama e si concentri sulla famiglia di Mike, anche se lui non sapeva che fosse la sua famiglia fino all’atto finale. Mentre Mike affrontava le conseguenze delle sue azioni, Marcus voleva espiare tutta la violenza che aveva causato nella sua carriera di poliziotto e detective. Ecco perché promise a Dio che non avrebbe più portato violenza nel mondo se Dio avesse dato a Mike una seconda possibilità.

Tuttavia, Marcus ha avuto un’illuminazione durante l’inseguimento in auto con Mike e Zway-Lo: era essenzialmente un strumento di Dio. Come detective, proteggeva il mondo. Quindi, anche se poteva scegliere di non fare del male a nessuno, era nella sua natura essere un “cattivo ragazzo” per tutta la vita. Lasciare solo il suo migliore amico ha quasi ucciso Mike, e questo non era qualcosa con cui era disposto a fare i conti in pensione. Il titolo Bad Boys For Life non è solo parte del mantra di lunga data di Mike e Marcus, ma è anche un codice secondo cui vivono e continueranno a vivere.

Come Bad Boys For Life prepara il sequel

Il finale di Bad Boys For Life lascia molte porte aperte per il sequel, Bay Boys: Ride or Die. Innanzitutto, la morte del capitano Howard ha avuto un ruolo fondamentale nel nuovo film. Dopo la morte di Howard, viene accusato di essere un poliziotto corrotto e poi le persone che lo hanno incastrato cercano di coinvolgere Mike e Marcus, rendendoli ricercati. Questo porta alla formazione della squadra AMMO in questo film. Come previsto, si sono riuniti nel sequel per aiutare Mike e Marcus a riabilitare il loro nome e trovare i veri colpevoli.

Tuttavia, il collegamento più importante tra il finale di Bad Boys For Life e Bad Boys: Ride or Die è arrivato con la scena post-credits del terzo film. In essa Mike va da Armando e gli chiede se vuole fare qualcosa di buono per ridurre la sua pena. Sebbene questo non sia ciò che accade in questo film, Mike va ad aiutare Armando a fuggire quando si rende conto che le persone che lo stanno cercando daranno la caccia anche a suo figlio. Armando aiuta poi di nuovo suo padre e, alla fine del film, Mike lascia che suo figlio fugga per vivere in pace.

 
 

Un Duca all’improvviso: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Emilie de Ravin e Andrew W. Walker in Un Duca all'improvviso
Emilie de Ravin e Andrew W. Walker in Un Duca all'improvviso

Un Duca all’improvviso è una commedia romantica leggera e sognante diretta da Kevin Fair, che si inserisce nel filone dei cosiddetti “romance regali”, un genere molto amato dal pubblico televisivo e delle piattaforme streaming. Il film segue le dinamiche classiche delle commedie sentimentali ambientate nel mondo aristocratico: un uomo comune che scopre di avere legami con la nobiltà, un castello come sfondo, un’identità da ridefinire e l’incontro con qualcuno che lo cambierà per sempre. In perfetto stile Hallmark, il film è costruito per offrire leggerezza, sogno e buoni sentimenti.

Tra equivoci, giochi di ruolo e sentimenti che sbocciano contro ogni previsione, il film costruisce così una favola moderna ambientata tra il mondo ordinario e quello aristocratico, sempre con il tono spensierato e garbato tipico di questo tipo di produzioni. La pellicola richiama atmosfere familiari a chi ha amato film come Un principe tutto mio, Il diario di una principessa o Un amore regale. Ma ciò che distingue Un Duca all’improvviso è la sua capacità di giocare con i ruoli tradizionali, mettendo al centro personaggi che – pur calati in un contesto da favola – mostrano incertezze, esitazioni e fragilità molto reali.

Il protagonista, riluttante a vestire i panni del duca, diventa così lo specchio di un desiderio di autenticità che si scontra con le aspettative imposte dalle convenzioni sociali e familiari. Nel prosieguo dell’articolo, andremo a svelare alcune curiosità sul film, tra cui aneddoti sulle riprese, dettagli sul cast e retroscena narrativi che rendono la visione ancora più divertente per gli appassionati del genere. Una guida perfetta per chi vuole tuffarsi nell’atmosfera romantica del film conoscendo qualcosa in più su ciò che si cela dietro la favola.

Emilie de Ravin e Andrew W. Walker nel film Un Duca all'improvviso
Emilie de Ravin e Andrew W. Walker nel film Un Duca all’improvviso

La trama di Un Duca all’improvviso

Il film racconta la storia di Johnny Payne (Andrew W. Walker), un meccanico di Philadelphia più a suo agio sotto il cofano di una Mustang che in una relazione stabile. Tra un frullato proteico e una birra al pub, la sua vita scorre tranquilla fino all’arrivo di Prudence Thorp (Emilie de Ravin), raffinata consigliera di un antico ducato inglese. Prudence gli rivela che il padre che non ha mai conosciuto è in realtà William (Simon Coury), Duca di Glasswick, ora gravemente malato e privo di eredi diretti. Cresciuto dalla madre Dottie, ex musicista che lo ha soprannominato “Cash” in onore di Johnny Cash, Johnny fatica ad accettare l’idea di ereditare un titolo nobiliare da un uomo che lo ha abbandonato.

Tuttavia, spinto dalla curiosità e da un biglietto aereo in prima classe, decide di partire per l’Inghilterra e affrontare il passato. A Glasswick, tra castelli, tè delle cinque e rigide convenzioni sociali, Johnny si sente un pesce fuor d’acqua. Lì conosce Allistair Covington-Breed (Fiach Kunz), cugino snob e ambizioso che da sempre brama il titolo ducale. Mentre Allistair trama alle sue spalle, Johnny accetta di restare almeno fino al tradizionale Ballo di Glasswick, dove Prudence spera di fargli cambiare idea sull’eredità. Tra segreti di famiglia, documenti scomparsi e vecchie ferite da sanare, Johnny comincia a vedere quel mondo sotto una nuova luce.

Il cast del film

Il cast di Un Duca all’improvviso è guidato da Andrew W. Walker e Emilie de Ravin, due volti molto noti al pubblico televisivo. Walker, che interpreta Johnny Payne, è un veterano dei film Hallmark, Walker è conosciuto per i suoi ruoli in titoli come Bottled With Love, My Secret Valentine e Three Wise Men and a Baby. Con il suo fascino carismatico e lo stile spontaneo, porta autenticità al personaggio, perfetto per una commedia romantica con sfumature regali. Accanto a lui, Emilie de Ravin interpreta invece Prudence Thorp. L’attrice è nota soprattutto per i suoi ruoli cult in Lost (come Claire) e Once Upon a Time (nel ruolo di Belle), ed è qui protagonista femminile in una storia di identità, cuore e seconde possibilità.

Completano il cast Simon Coury nei panni del rigido Duca William di Glasswick, Fiach Kunz nel ruolo del raffinato Allistair Covington-Breed, e Jade Jordan come la fidata Annie. Tra gli altri nomi troviamo Elizabeth Moynihan nel ruolo di Lady Eleanor, mentre Jimmy Walker, Michael James Ford, Ali Hardiman e Eva-Jane Gaffney, che danno vita a un insieme di personaggi che arricchiscono il tono fiabesco del film con ironia, sentimento e piccoli colpi di scena. Il cast, ben assortito, contribuisce a costruire quell’atmosfera romantica e leggera che rende il film perfetto per gli amanti delle commedie sentimentali a sfondo regale.

Andrew W. Walker e Emilie de Ravin in Un Duca all'improvviso
Andrew W. Walker e Emilie de Ravin in Un Duca all’improvviso

Le location del film

Per quanto riguarda le location, Un Duca all’improvviso è stato interamente girato in Irlanda, principalmente nella contea di Dublino. Le scene ambientate nel sontuoso “Glasswick Castle” sono state realizzate all’incantevole Luttrellstown Castle Resort, un maniero del XV secolo con interni eleganti e un vasto parco che ricreano perfettamente l’atmosfera regale del film. Il castello diventa così lo scenario delle grandi svolte narrative e dei momenti romantici Le riprese esterne, tra campi e boschi, si sono svolte invece nel pittoresco villaggio di Glencullen, ai piedi delle Dublin Mountains, utilizzato per evocare l’idilliaco paesaggio inglese di campagna.

Un Duca all’improvviso è tratto da una storia vera?

La risposta più semplice è che no, Un Duca all’improvviso non è tratto da una storia vera. Si tratta di una commedia romantica immaginaria costruita intorno al classico cliché del “commoner diventa nobile”. Tuttavia, esistono casi reali che ricordano vagamente la trama del film. Ad esempio, nelle monarchie europee moderne, non è raro che persone comuni scoprano legami di parentela con aristocratici mai conosciuti. Anche matrimoni inaspettati tra persone di umili origini e nobiltà – per amore o destino – sono documentati: si va da relazioni genuine fino a scandali ufficiali, come accaduto tra membri della nobiltà britannica e cittadini stranieri.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Superman: tutte le curiosità sul film con Christopher Reeve

Superman-film

I film sui supereroi sono oggi una realtà ben consolidata nell’industria cinematografica mondiale, merito anche dei successi ottenuti nell’ultimo decennio dal Marvel Cinematic Universe. Andando più indietro nel tempo, però, il film Superman (qui la recensione) del 1978 è considerato il capostipite di tale tipologia di opere cinematografiche, essendo stato il primo prodotto di questo ad essere realizzato con notevoli mezzi e ad ottenere un ottimo successo di critica e pubblico. Diretto da Richard Donner, regista anche di I Goonies e della saga di Arma Letale, il film ha dunque il merito di aver portato sul grande schermo il supereroe per antonomasia.

Dopo diverse false partenze, numerose riscritture della sceneggiatura e lunghe ricerche per il giusto regista (tra i papabili vi furono anche George Lucas e Steven Spielberg), il film riuscì infine a prendere vita, portando sul grande schermo una rilettura del personaggio che alternava elementi fantastici ad altri più realisti. All’interno del film, inoltre, sono stati inseriti numerosi simboli e risvolti narrativi che permettono di accostare la figura di Superman a quella di Gesù Cristo. Per Donner, infatti, era interessante il modo in cui i riferimenti cristiani permettevano di rielaborare in modo nuovo le tematiche alla base del racconto di Superman.

Il successo fu totale: oltre 300 milioni di dollari incassati e ben quattro nomination agli Oscar, con il trionfo poi nella categoria “Migliori effetti speciali”. Per tutti gli appassionati di film sui supereroi, dunque, Superman è senza ombra di dubbio un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Superman-cast
Christopher Reeve e Gene Hackman in Superman

La trama di Superman

Nel lontano pianeta Krypton lo scienziato Jor-El, membro del Consiglio Supremo, è certo che la fine di Krypton si stia avvicinando. Gli esponenti del Consiglio decidono però di non dar credito alle sue intuizioni. A questo punto Jor-El decide di costruire una piccola astronave in cui poter salvare il figlio neonato Kal-El. L’astronave, destinata ad essere inviata in un mondo molto lontano chiamato Terra, ha appena il tempo di essere lanciata nello spazio che il pianeta esplode, proprio come predetto dallo sventurato scienziato. L’astronave si schianta poi in un campo di grano a Smallville, in Kansas. Trovato dai coniugi Jonathan e Martha Kent, che lo adottano dandogli il nome di Clark, il bambino crescendo inizia a manifestare dei poteri soprannaturali che lo rendono diverso dai suoi coetanei.

Più si intensificano i suoi straordinari poteri, più aumenta in Clark il desiderio morboso di scoprire le sue vere origini. L’occasione per indagare sul suo passato si presenta quando Clark trova la Fortezza della Solitudine”. Qui ha modo di accedere alle memorie in essa custodite, venendo finalmente a conoscenza della sua storia. Clark finalmente comprende qual è la sua missione: aiutare l’umanità nella lotta perpetua contro le forze del male, senza interferire però nella sua storia. Da questo momento in poi egli deciderà di vestire i panni di Superman, supereroe che vola ovunque ci sia bisogno di lui, ostacolando le malevole intenzioni del suo acerrimo nemico, il criminale megalomane Lex Luthor.

Il cast di attori

Ad interpretare il ruolo di Superman vi è l’attore Christopher Reeve, il quale poinché era ancora sconosciuto ai più non vide il suo nome particolarmente pubblicizzato in relazione al film. Al momento di dover interpretare il personaggio, l’attore per risultare credibile aveva bisogno di acquisire una notevole massa muscolare. Per riuscirvi, chiese l’aiuto di David Prowse, noto culturista e attore. Questi aveva infatti dato corpo al personaggio di Darth Vader nella trilogia originale. Grazie al suo aiuto, Reeve riuscì ad essere in perfetta forma per il ruolo. Per le scene dove Superman viene ripreso mentre si libra in aria grazie alla sua capacità di volare, l’attore decise di ispirarsi al movimento degli alianti, di cui era un esperto pilota, per rendere più credibile il volare del personaggio.

Nel ruolo di Jor-El, padre di Superman, vi è invece il due volte premio Oscar Marlon Brando. Per la sua partecipazione Brando si accordò con i produttori e ottenne un faraonico compenso per recitare per pochi minuti, consistente in circa 19 milioni di dollari. Gene Hackman è invece Lex Luthor. Quando gli fu proposto tale ruolo, però, egli si dimostrò riluttante ad accettare. Temeva infatti che tale personaggio e tale film avrebbero compromesso la sua carriera di attore serio. Dopo che ebbe saputo che anche il grande Marlon Brando aveva firmato per un ruolo, però, si decise a prendervi parte. Nel film sono poi presenti gli attori Margot Kidder nei panni di Lois Lane e Phyllis Thaxter in quelli di Martha Kent. Terence Stamp interpreta invece il Generale Zod.

Christopher Reeve e Margot Kidder in Superman
Christopher Reeve e Margot Kidder in Superman

I fumetti a cui il film si ispira

Per quanto riguarda le ispirazioni, il film Superman trae spunto da numerosi fumetti classici dell’era d’oro e d’argento. Ad esempio, la scena in cui Superman solleva un camion richiama la storica copertina di Action Comics #1 (1938), mentre l’origine su Krypton e l’arrivo sulla Terra sono ripresi da Superman #1 (1939). L’estetica cristallina del pianeta natale, invece, trae spunto dalle reinterpretazioni visive degli anni ’70, in particolare da Superman #233 di Denny O’Neil e Curt Swan. Anche il tema dell’identità segreta e dell’amore per Lois Lane si rifà a Superman’s Girl Friend Lois Lane, mentre l’umorismo di Lex Luthor richiama le sue versioni silver age.

I sequel di Superman e le altre versioni del personaggio

Dato il successo del film, furono realizzati ben tre seguiti. Superman II, uscito nel 1980 questo vide il ritorno di Luthor come antagonista, a cui venne affiancato il Generale Zod con un ruolo più ampio. Il film fu un grandissimo successo e spinse a dar vita a Superman III, uscito nel 1983. A causa dell’assenza di diversi attori dei due primi film, questo terzo capitolo suscitò meno interesse e non ottenne il successo sperato. Venne ad ogni modo realizzato un quarto capitolo, intitolato Superman IV. Caratterizzato da un budget molto ridotto, questo film fu segnato da evidenti limiti tecnici e negli effetti speciali, cosa che lo ha portato ad essere considerato il peggiore della serie. Nel 2006 è poi invece stato realizzato Superman Returns, costruito per essere un sequel del secondo film, dove il protagonista è interpretato da Brandon Ruth.

Dopo Superman Returns, il personaggio è tornato sul grande schermo nel 2013 con L’uomo d’acciaio, diretto da Zack Snyder e interpretato da Henry Cavill. Il film presentava una versione più cupa e moderna di Superman, ponendo le basi per un nuovo universo cinematografico DC. Il personaggio è poi apparso in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) e Justice League (2017), progetti ambiziosi ma accolti con reazioni contrastanti. Dopo anni di incertezza, James Gunn ha annunciato una nuova ripartenza: il film Superman, del 2025, è un reboot con David Corenswet nel ruolo dell’eroe, promettendo un tono più luminoso e classico.

Il trailer di Superman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Superman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 8 luglio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

 
 

Locked – In Trappola: trailer del thriller in arrivo al cinema dal 20 agosto con Eagle Pictures

Eagle Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale di Locked – In Trappola, il nuovo thriller psicologico ad alta tensione che arriverà nelle sale italiane il 20 agosto 2025. Il film si preannuncia come un’esperienza claustrofobica e intensa, in cui lo spettatore sarà trascinato in un vortice di sospetti, manipolazioni e verità nascoste.

Il protagonista è un uomo ordinario che si ritrova improvvisamente intrappolato in una situazione senza via d’uscita: bloccato all’interno di un ambiente chiuso, costretto a confrontarsi con sé stesso, con i propri fantasmi e con chi, all’esterno, sembra avere il controllo sul suo destino. Il trailer, serrato e dal ritmo incalzante, suggerisce un gioco psicologico inquietante, in cui nulla è come sembra e ogni scelta può essere fatale.

Locked – In Trappola si inserisce nella tradizione dei thriller minimalisti, dove lo spazio ristretto diventa teatro di tensione crescente e introspezione forzata. Il film punta tutto sull’atmosfera opprimente, sul lavoro degli attori e su una regia capace di costruire suspense attraverso sguardi, silenzi e piccoli dettagli.

L’identità del protagonista e i motivi che lo hanno condotto alla “prigionia” sono volutamente lasciati nell’ombra dal trailer, alimentando il mistero e la curiosità. Sarà lo spettatore, passo dopo passo, a ricostruire la verità insieme al protagonista.

Con Locked – In Trappola, Eagle Pictures porta nelle sale italiane un film che promette di tenere con il fiato sospeso fino all’ultimo fotogramma. Appuntamento fissato: dal 20 agosto al cinema.

 
 

Dune – Parte Tre: confermato il titolo del film, a breve il via alle riprese

Dune - Parte Tre
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Il prossimo ritorno di Denis Villeneuve ad Arrakis è ufficialmente intitolato Dune – Parte Tre. Secondo alcune indiscrezioni, il film sarebbe inizialmente stato chiamato “Messia di Dune”, in riferimento al libro di Frank Herbert del 1969 da cui il film trarrà la sua trama, seguendo Paul “Muad’Dib” Atreides mentre assume il ruolo di imperatore. Su Rentrak, il film è però ora elencato come Dune – Parte Tre.

Come riportato da Variety, il film includerà anche sequenze girate con telecamere Imax. Tuttavia, Dune – Parte Tre non sarà interamente girato con telecamere Imax, seguendo le orme di Odissea di Christopher Nolan, che è il primo e finora unico film prodotto in questo modo. In un’intervista alla CNBC, il CEO di Imax Richard Gelfond sembrava suggerire che il prossimo capitolo sarebbe stato girato interamente con le telecamere proprietarie dell’azienda, ma sembra che si sia espresso male.

Le riprese di Dune – Parte Tre inizieranno a breve, con Timothée Chalamet e Zendaya che riprenderanno i loro ruoli. Anche Jason Momoa ha confermato che tornerà per il nuovo, dopo aver recitato nel primo ma non essere apparso nel sequel, in quanto il suo personaggio moriva nel primo film. Nel terzo, tuttavia, il suo Duncan Idaho tornerà come clone e avrà un ruolo particolarmente importante. Non resta a questo punto che attendere l’ufficialità dell’inizio delle riprese e di poter avere qualche prima immagine dal set.

LEGGI ANCHE:

Cosa aspettarsi da Dune – Parte Tre

In precedenza, parlando con la rivista Time, Villeneuve ha confermato che Dune 3 sarà basato sul secondo romanzo della serie di Frank Herbert, “Messia di Dune“. Il regista ha diviso il primo romanzo in due metà per adattarlo in due film. Ma il terzo film coprirà Messia di Dune nella sua interezza.

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

In Dune – Parte Tre, tratto dal romanzo Messia di Dune di Frank Herbert, possiamo aspettarci una narrazione molto più intima e politica rispetto all’epica espansiva di Parte Due. Dopo aver conquistato Arrakis e assunto il ruolo di Imperatore, Paul Atreides dovrà affrontare le conseguenze del jihad scatenato in suo nome e il peso del potere assoluto. Il film esplorerà la disillusione di Paul, i suoi dubbi morali e le macchinazioni di chi vuole distruggerlo dall’interno. La storia si muoverà dunque tra intrighi religiosi, crisi identitarie e visioni profetiche, aprendo un nuovo capitolo più cupo e riflessivo nell’universo di Dune.

Leggi anche tutti gli approfondimenti su Dune – Parte Due: