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Martin Scorsese: le “nuvole si sono alzate” sui “giorni bui” del cinema dopo aver visto “Tár”

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Martin Scorsese ha fatto un’apparizione virtuale a sorpresa ai New York Film Critics Circle Awards del 2023, dove ha conferito al regista di Tár Todd Field il premio per il miglior lungometraggio. Scorsese, che ha diretto la protagonista di Tár Cate Blanchett in “The Aviator”, ha elogiato il dramma di Field come “un vero e proprio atto di alto livello” e ha affermato che il film ha sollevato le nuvole sui “giorni bui” che il cinema sta affrontando attualmente.

Da così tanto tempo ormai, così tanti di noi vedono film che praticamente ci fanno sapere dove stanno andando“, ha detto Scorsese. “Voglio dire, ci prendono per mano e, anche se a volte è inquietante, in qualche modo ci confortano lungo la strada che alla fine andrà tutto bene. Ora, questo è insidioso, poiché ci si può cullare in questo e alla fine abituarsi, portando quelli di noi che hanno sperimentato il cinema in passato – molto di più – a disperare del futuro della forma d’arte, in particolare per le giovani generazioni. Ma questo è nei giorni bui. Martin Scorsese ha continuato: “Le nuvole si sono alzate quando ho visto il film di Todd, ‘Tár’Quello che hai fatto, Todd – è che il tessuto stesso del film che hai creato non lo permette. Tutti gli aspetti del cinema e del film che hai usato lo attestano. Lo spostamento delle location, per esempio, lo spostamento delle location da solo fanno ciò che il cinema sa fare meglio, ovvero ridurre lo spazio e il tempo a ciò che sono, il che è niente”.

Martin Scorsese
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Tár presentato in concorso all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia vede la Cate Blanchett nei panni di una maestra di fama mondiale la cui vita personale e carriera professionale vengono sconvolte dal suo comportamento tossico. La Blanchett ha vinto la Colpa Volpi per la migliore attrice al Festiva ed è ampiamente attesa per una nomination all’Oscar, così come per il miglior film e Field per la migliore regia. “Quello che hai fatto, Todd, è un vero atto di alto livello“, ha aggiunto Martin Scorsese. “Tutto questo è trasmesso attraverso una magistrale messa in scena, come angoli e bordi controllati, precisi, pericolosi, precipitosi geometricamente in qualche modo cesellati in un meraviglioso formato 2:3:5 di composizioni di fotogrammi. I limiti della cornice stessa e la provocazione di tempi misurati riflettono l’architettura brutale della sua anima, l’anima di Tár.”

Field e Blanchett hanno recentemente unito le forze per la prima storia di copertina di Variety del 2023 . Blanchett ha detto durante l’intervista: “Penso che ‘Tár’ parli di un momento nella vita di una donna in cui si sta muovendo inesorabilmente, come tutti noi, verso la morte, e cerchiamo di correre più veloce di quella cosa – cerchiamo di correre più veloce dei lati sgradevoli di noi stessi. Cerchiamo di nasconderci”.

Martin Scorsese trova spesso un modo per sostenere pubblicamente i film che ama di più in un dato anno. “Tár” si unisce al film horror di Ti West “Pearl” come uno dei due titoli del 2022 per i quali il regista premio Oscar ha rilasciato una dichiarazione di elogio. A settembre, ha detto che “Pearl” era “così profondamente inquietante” che dopo ha avuto problemi a dormire. Pearl‘ crea 102 minuti selvaggi, ipnotizzanti, profondamente – e intendo profondamente – inquietanti”, ha scritto Scorsese in una dichiarazione. “West e la sua musa e partner creativa Mia Goth sanno davvero come giocare con il loro pubblico… prima di affondare il coltello nel nostro petto e iniziare a girare“.

Il Gladiatore 2: Paul Mescal in trattative per Ridley Scott

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Il Gladiatore 2: Paul Mescal in trattative per Ridley Scott

Ridley Scott si sta avvicinando al sogno di realizzare Il Gladiatore 2, sequel tanto chiacchierato di uno dei suoi film di maggior successo con Russell Crowe. Stando a quanto riporta Variety, infatti, il regista avrebbe scelto il suo protagonista: Paul Mescal, rivelazione di Normal People, sarebbe in trattative per interpretare il protagonista del film. Scott produrrà anche, insieme al presidente di Scott Free Michael Pruss, Doug Wick e Lucy Fisher tramite Red Wagon Entertainment. David Scarpa ha scritto la sceneggiatura.

Dal film originale tornano anche Janty Yates (Costumista) e Arthur Max (Scenografo). Il primo film è stato una coproduzione tra Universal e DreamWorks e mentre DreamWorks non sarà più coinvolta, Universal ha il diritto di collaborare nuovamente al progetto.

Il nuovo film segue l’acclamato blockbuster del 2002 Il Gladiatore, che ha incassato oltre 460 milioni di dollari al botteghino mondiale ed è stato candidato a dodici premi Oscar, vincendone cinque, incluso quello per il miglior film. Il ruolo di Massimo Decimo Meridio, il generale romano diventato gladiatore, è stato un punto di svolta per la carriera di Russell Crowe nel 2000.

Sembra che Ridley Scott abbia incontrato l’attore in una fase molto precoce del processo di casting e, sebbene stia ancora svolgendo i colloqui, Paul Mescal è tra coloro che maggiormente hanno incontrato il favore del regista. Per Mescal potrebbe essere un vero e proprio salto per la sua carriera, dal momento che uscirebbe dalla cerchia di produzioni indie per affacciarsi nel mondo del cinema industriale.

De Il Gladiatore 2 sappiamo molto poco, ma il protagonista sarà Lucio, il giovane figlio di Lucilla (Connie Nielsen), che ora è un uomo adulto dato che la storia si svolge anni dopo il primo film. Nella storia del primo film, Lucio e sua madre vennero salvati dalle ire di Commodo (Joaquin Phoenix) dall’intervento di Massimo. Imperatore e gladiatore hanno poi trovato la morte nell’arena, alla fine del film.

Ridley Scott è al momento al lavoro sul set di Napoleon proprio con Phoenix, mentre Paul Mescal è approdato il 6 gennaio su MUBI con Aftersun.

Mercoledì stagione 2: ecco l’annuncio ufficiale

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Mercoledì stagione 2: ecco l’annuncio ufficiale

Netflix conferma che Mercoledì, la serie tv che ha battuto tutti i record, tornerà con una seconda stagione solo su Netflix. Maggiori dettagli sulla seconda stagione saranno condivisi prossimamente. In un’intervista esclusiva su Tudum.com i creatori, showrunner e produttori esecutivi Alfred Gough e Miles Millar hanno dichiarato:

“È stato incredibile creare uno show che ha connesso persone da tutto il mondo. Siamo entusiasti di continuare il tortuoso viaggio di Mercoledì verso la seconda stagione. Non vediamo l’ora di tuffarci a capofitto in un’altra stagione ed esplorare il bizzarro e spettrale mondo di Nevermore. Dobbiamo solo assicurarci che Mercoledìnon abbia svuotato prima la piscina.”

Mercoledì, prodotto da MGM Television, continua ad avere un clamoroso impatto culturale in diversi ambiti: dall’intrattenimento al web, dalla musica alla moda, passando per la cosmesi.

Da quando la serie ha debuttato a novembre 2022:

  • Mercoledì è ora una delle serie di maggior successo di sempre su Netflix. Si colloca al secondo posto nella classifica dei prodotti TV più popolari (in lingua inglese) con 1,237 miliardi di ore visualizzate nei primi 28 giorni.

  • Più di 182 milioni di famiglie hanno visto la serie dal suo debutto.

  • Mercoledì ha superato il miliardo di ore di visualizzazioni solo tre settimane dopo il debutto, unendosi a Stranger Things 4 e Squid Game come terzo titolo a raggiungere questo traguardo nei suoi primi 28 giorni.

  • La serie ha battuto il record per il maggior numero di ore visualizzate in una settimana per una serie TV in lingua inglese su Netflix – non una, ma due volte – quando ha debuttato al primo posto con un record di 341,23 milioni di ore visualizzate, e di nuovo nella sua seconda settimana con l’incredibile cifra di 411,29 milioni di ore visualizzate.

  • Ad oggi, Mercoledì è stata sei settimane consecutive con oltre 100 milioni di ore visualizzate nella classifica dei prodotti TV più popolari (in lingua inglese): un altro record!

  • Su TikTok, #WednesdayAddams ha accumulato oltre 22 miliardi di visualizzazioni.

  • La colonna sonora di Mercoledì ha raggiunto il primo posto nella classifica delle colonne sonore di iTunes, dove è rimasta nella Top 10 per tre settimane. Mercoledì Addams ha ora oltre 1 milione di follower su Spotify.

  • Su Spotify, “Goo Goo Muck” dei The Cramps ha registrato un aumento dello streaming di oltre il 9500% rispetto al mese precedente l’uscita della serie.

  • L’iconica scena del ballo di Mercoledì è diventata virale sui social media di tutto il mondo. I contenuti generati dai fan che utilizzano “Bloody Mary” di Lady Gaga hanno portato a un aumento dello streaming di oltre il 1800% della canzone su Spotify rispetto al mese precedente l’uscita della serie. Anche Lady Gaga si è unita al divertimento.

  • Con oltre 80 milioni di visualizzazioni, i fan non ne hanno mai abbastanza della reazione del cast all’iconico video della scena del ballo.

  • Il trucco virale di Mercoledì è stato cercato e visto oltre 100 milioni di volte dai fan su TikTok.

  • I prodotti di Mercoledì sono molto richiesti con articoli selezionati esauriti presso rivenditori come Hot Topic, MAC e Cakeworthy.

Sguardo Indiscreto: recensione della serie Netflix

Sguardo Indiscreto: recensione della serie Netflix

Netflix accoglie nella sua top ten settimanale una nuova serie originale brasiliana: Sguardo Indiscreto (Olhar Indiscreto). In 10 puntate da 40-50minuti, la creatrice Marcela Citterio snocciola la storia di Miranda (Debora Nascimento). La vicenda gira attorno al voyeurismo, la prostituzione e i segreti di famiglia, tutti territori che possono essere al centro di un’avvincente serie tv o di una squallida telenovela.

La trama di Sguardo Indiscreto

Miranda (Debora Nascimento) è un’esperta hacker dal passato oscuro. La donna passa le giornate chiusa nel suo appartamento a spiare la dirimpettaia Cléo (Emanuelle Araújo), un’affascinante prostituta. Un giorno, la vicina chiede a Miranda di tener bada al proprio cane e al proprio appartamento per il weekend. Nella casa, Miranda scopre un mondo lontanissimo dai sistemi informatici. L’incontro con Fernando, un cliente di Cléo, coinvolge Miranda nelle vicende di una famiglia ricca e tenebrosa. Tra intrighi amorosi, segreti inconfessabili e omicidi, Miranda, con le sue conoscenze, diventa una fonte preziosa per la famiglia: senza remore, la donna si lancia in questa nuova pericolosa vita.

Il voyeurismo non cinematografico ma patologico

A descriverlo, l’incipit di Sguardo Indiscreto ricorda La finestra sul cortile di Hitchcock: teleobiettivi, sguardi da una finestra all’altra, voyeurismo. Tuttavia, la storia di Miranda si discosta velocemente dal mondo hitchcockiano. In pochi minuti la serie ci catapulta in un mondo erotico forzato e lo sguardo voyeuristico tanto amato dal cinema viene presto declassato a sguardo perverso. Tutto il discorso fatto dai grandi autori sul piacere di guardare la vita altrui qui si riduce all’osso, al piacere carnale privo di filosofia.

Miranda potrebbe essere un L.B. Jeffries (James Stewart2.0, dotato non solo di fotocamera ma anche di computer. Il potenziale rimane però solo teorico: l’erotismo creato in Sguardo Indiscreto è forzato e, molto spesso, non necessario. Non c’è allusione affascinante, non c’è poesia: tutto è mostrato esplicitamente, sia con i corpi esposti davanti allo schermo, sia con le parole.

Dialoghi si dialoghi, intrighi su intrighi

Anche a livello di potenza della storia, Sguardo Indiscreto non è efficace. L’autrice punta tutto sui dialoghi e sui colpi di scena che, alla lunga, smettono di sorprendere. Le espressioni basite stile Occhi del cuore (la soap-opera di Boris), i dialoghi esageratamente esplicativi, gli intrighi familiari (troppi figli illegittimi, troppi delitti passionali) rendono la serie in tutto per tutto e per tutto una telenovela di basso livello.

In conclusione, Sguardo Indiscreto è una serie Netflix che si discosta dai prodotti di qualità della piattaforma: è uno show che non riesce a dare il giusto spazio ad una trama con del potenziale perché vuole mettere in primo piano l’aspetto erotico. E, alla fine dei conti, l’operazione non riesce.

The Penguin: per Colin Farrell, The Batman è stato solo “la punta dell’iceberg”

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Per Colin Farrell, interpretare il Pinguino in The Batman di Matt Reeves è stata solo la “punta dell’iceberg” nella sua esplorazione del personaggio, che continuerà con l’omonima serie spin-off di HBO Max. Al galà di premiazione del Palm Springs International Film Festival, Farrell ha parlato con Marc Malkin di Variety di come è nata la serie The Penguin, dicendo che quando ha iniziato a girare The Batman non aveva idea che il suo personaggio avrebbe ottenuto il proprio show.

“L’unica cosa che avevo in mente era che non avrei potuto esplorare il personaggio tanto quanto avrei voluto”, ha detto Farrell sul tappeto rosso. “Perché c’era tutto questo lavoro straordinario svolto da [truccatori] Mike Marino e Mike Fontaine e il suo team, e ho pensato che fosse solo la punta dell’iceberg, scusate il gioco di parole, che avremmo dovuto fare le sei o sette scene che abbiamo fatto nel film. Ero grato per loro, ma volevo di più.” Colin Farrell ha detto che poi “ci ha pensato un po’” e ha parlato con il produttore Dylan Clark, anch’egli entusiasta dell’idea. Ma ciò che gli ha davvero fatto desiderare di fare lo spin-off è stato il lavoro dei truccatori Marino e Fontaine, responsabili della scioccante trasformazione di Farrell nel supercriminale.

“Onestamente, ogni pensiero che avevo su una serie estesa aveva a che fare con il lavoro di Mike Marino. Sapevo solo che c’era così tanto da fare: invecchialo, invecchialo ‘, ha continuato Farrell. “È proprio un tale genio, Mike, quindi è stato il suo lavoro a ispirarmi, davvero.” In effetti, il look da pinguino di Farrell è stato un travestimento così efficace che l’attore ha potuto permettersi di andare da Starbucks durante il primo test di trucco senza essere riconosciuto. La produzione della serie The Penguin inizierà a febbraio, ha detto Farrell, e durerà circa cinque o sei mesi. Colin Farrell è stato premiato al gala per il suo lavoro in Gli Spiriti dell’Isola di Martin McDonagh, per il quale il festival del cinema gli ha conferito il Desert Palm Achievement Award per la recitazione.

Nicole Kidman protagonista nella nuova serie di Taylor Sheridan

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Nicole Kidman protagonista nella nuova serie di Taylor Sheridan

Nicole Kidman si è unita al cast della prossima serie Paramount+ di Taylor Sheridan Lioness, come riferisce in esclusiva Variety. La notizia amplifica il ruolo di Kidman in relazione allo show, del quale già era produttrice esecutiva.

Lioness è basato su un programma della CIA nella vita reale. Secondo la descrizione ufficiale della serie, segue “Cruz Manuelos (Laysla De Oliveira), un giovane marine ruvido ma appassionato reclutato per unirsi al Lioness Engagement Team della CIA per aiutare a far cadere un’organizzazione terroristica dall’interno”.

Il cast include anche Zoe Saldaña, Jill Wagner, Dave Annable, LaMonica Garrett, James Jordan, Austin Hébert, Hannah Love Lanier, Stephanie Nur e Jonah Wharton.

La Kidman interpreterà Kaitlyn Meade, descritta come “il supervisore senior della CIA che ha avuto una lunga carriera nel fare politica. Deve destreggiarsi tra le trappole dell’essere una donna nella comunità dell’intelligence di alto rango, una moglie che desidera ardentemente l’attenzione che lei stessa non può dare e un mentore per qualcuno che si avvicina sospettosamente alla stessa strada accidentata su cui si è trovata.”

Noah Schnapp fa coming out: “Immagino di essere più simile a Will di quanto pensassi”

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Noah Schnapp, che interpreta l’adolescente omosessuale Will Byers in Stranger Things, la serie di maggior successo di tutti i tempi su Netflix, si è dichiarato gay.

In un video pubblicato giovedì sul suo account TikTok, l’attore 18enne ha scritto: “Quando finalmente ho detto ai miei amici e alla mia famiglia che ero gay dopo essere stato spaventato nell’armadio per 18 anni e tutto quello che hanno detto è stato ‘lo sappiamo’ “. Nella didascalia del suo video TikTok, Schnapp ha scritto: “Immagino di essere più simile a Will di quanto pensassi”.

https://www.tiktok.com/@noahschnapp/video/7185289110133820715

Dopo essere stato uno dei protagonisti di Stranger Things in quanto prima vittima del Demogorgone nella prima stagione, il Will di Noah Schnapp è un elemento chiave dello show e tornerà, insieme a tutti gli altri, nella quinta e ultima stagione della serie.

Caleidoscopio: recensione della serie con Giancarlo Esposito

Caleidoscopio: recensione della serie con Giancarlo Esposito

Il caleidoscopio è un semplice gioco di specchi, che con piccoli frammenti di vetro o plastica, da vita ad una moltitudine di colori. Con i suoi episodi colorati la serie tv Caleidoscopio unisce insieme i pezzi per narrare il furto del secolo. Formata da una sola stagione di otto puntate, di circa quaranta minuti l’una, Caleidoscopio è una nuova miniserie scritta e prodotta da Eric Garcia (Anonymous Rex). Nel cast si ritrovano diverse figure ricorrenti in altre ben note serie tv, partendo da Giancarlo Esposito (Gus Fring in Breaking Bad) nel ruolo di Leo Pap, alias Ray. A questo si aggiungono anche Jai Courtney (capitan Boomerang nei Suicide Squad), Tati Gabrielle (Prudence in Le terrificanti avventure di Sabrina) e Paz Vega (The OA).

Una rapina di riscatto

Caleidoscopio si apre con un mini-episodio introduttivo, Nero, che spiega la struttura della serie. Questa viene definita un’esperienza visiva unica: ogni episodio, identificato da un colore, è un pezzo del puzzle. La serie non segue un ordine cronologico, è Netflix stesso a dare un ordine casuale per la visione delle puntate, ma non è quello obbligatorio: potete seguire le vicende nell’ordine che più vi ispira, l’importante è lasciare l’episodio Bianco, il gran finale, per ultimo.

L’episodio più datato nella cronologia delle vicende è Viola, 24 anni prima del colpo. Ray, un padre di famiglia, cerca di mantenere la figlia Hannah e la moglie Lily facendo ciò che gli riesce meglio: rubare. Insieme all’amico e collaboratore Graham mettono in atto dei colpi da maestro in varie città d’America. Tutto, però, finisce per precipitare con il loro ultimo ambizioso colpo.

Passando al presente, Leo Pap, nuovo nome di Ray, vuole organizzare una rapina nella SLS, un’agenzia di sicurezza guidata dall’imprenditore Roger Salas, con l’appoggio di Hannah, figlia di Ray. Entrano a far parte della banda di rapinatori Ava, nota avvocatessa di New York, Stanley, vecchio compagno di cella di Ray, Judy, esperta di chimica, insieme al marito Bob, violento ed arrogante. Pur con certi imprevisti, la squadra porterà a termine l’impresa di rubare dei titoli dal valore di sette miliardi di dollari dal caveau di SLS, ma il bottino finisce per non essere quello sperato.

Kaleidoscope. (L to R) Rosaline Elbay as Judy Goodwin, Peter Mark Kendall as Stan Loomis in episode “Pink” of Kaleidoscope. Cr. Courtesy of Netflix © 2022

Caleidoscopio: un puzzle colorato

Caleidoscopio è una serie avvincente ed interessante da seguire, con alcune specifiche particolarità. Prima fra tutte, la struttura a puzzle, in cui ogni episodio è un pezzo singolarmente distaccato della stessa storia. A questo si aggiunge anche la curiosa idea di denominare ogni episodio con un colore: giallo, verde, arancione, viola, blu, rosso, rosa e bianco. Ogni colore viene, inoltre, spesso richiamato nell’episodio stesso, spesso nella parte finale: il cappotto di Ava nell’episodio Viola, il giallo della chiavetta usb.

Riguardo le vicende in sé, si tratta di tematiche già presentati sul grande schermo in svariati altri film e serie tv: si pensi alla serie spagnola La casa di carta, accentrata su una banda di rapinatori che vogliono derubare la zecca di stato. Altro esempio di Heist movies sono i film della linea Ocean’s, in cui il capo Danny Ocean, recluta una squadra per diverse rapine. Nonostante la banalità della trama, caleidoscopio non annoia lo spettatore, e lo sorprende con un plot twist finale nell’episodio bianco.

Una storia di avidità e vendetta

Caleidoscopio presenta, parallelamente alle vicende riguardanti il colpo, tutta una serie di dinamiche secondarie ma particolarmente rilevanti per le vicende e per le vite dei personaggi. Primo fra tutti, il rapporto padre- figlia tra Ray/Leo ed Hannah: per proteggerla da sé stesso, la respinge fin da bambina dopo essere finito in carcere. Dopo diciassette anni di silenzio, è Hannah inizialmente a rifiutarlo come padre, ma, con una lunga e sincera lettera, Ray riesce pian piano a ricucire il suo rapporto con la figlia, fino ad accoglierla nel suo piano criminale. Hannah, lavorando per la SLS, diventa una spia interna.

Per quanto sette miliardi di dollari potrebbero sembrare per molti un motivo abbastanza valido per fare una rapina, per Ray non è mai stata una questione di soldi, ma di vendetta. L’avidità, fin dai tempi di Graham, non era mai stato il motivo dei suoi furti: era solo un modo come un altro per garantire il necessario per la sua famiglia, tanto da provare a rinunciarci per darsi ad uno stile di vita più sicuro. In questo ultimo colpo si racchiude il desiderio di riscatto per Ray, malato di Parkinson, in modo tale da poter chiudere tutti i conti in sospeso, ed il desiderio di giustizia: dopo aver perso tutto, la moglie, Hannah, la propria libertà, abbandonato da Graham, vuole condannare il suo nemico alla stessa fine.

Nella crew, però, solo Ray agisce per una “causa maggiore”, tutti gli altri bramano la ricchezza, primo fra tutti Bob, noto fin da subito per la sua avidità. Estremamente violento contro tutti i membri della squadra, a tratti anche con Judy, cerca solamente di arraffare più denaro possibile.

Now You See Me 2: trama e cast del film con Jesse Eisenberg

Now You See Me 2: trama e cast del film con Jesse Eisenberg

La magia ha goduto di buon successo negli ultimi anni al cinema. Dopo film come The Illusionist, The Prestige e Scoop, è arrivato Now You See Me – I maghi del crimine ad incantare il pubblico cinematografico. Uscito in sala nel 2013 per la regia di Louis Leterrier, al centro di questo vi è un gruppo di esperti maghi che utilizzano i loro incredibili trucchi per commettere dei crimini altrettanto inspiegabili. Dato il grande successo di questo primo capitolo, nel 2016 ne è stato realizzato un diretto sequel. Now You See Me 2 (qui la recensione) ha un nuovo regista, Jon M. Chu, ma vanta lo stesso cast di grandi attori, più qualche gradita e sorprendente aggiunta.

Ricca di colpi di scena, è questa una pellicola che per peculiarità e struttura si presenta come un’opera pensata per divertire il pubblico, con l’unico imperativo di intrattenere lo spettatore a suon di magie e giochi di prestigio. Come il primo, anche questo secondo film si rivela un grande successo, con un incasso di oltre 300 milioni. Nello stesso anno viene annunciato che verrà realizzato un terzo film, che chiuderà così la trilogia. Ancora senza una data d’uscita, questo dovrebbe ad ogni modo veder tornare nei panni dei protagonisti gli stessi attori dei precedenti film.

Prima di procedere ad una prima, o nuova, visione di questo, sarà però certamente utile approfondire alcune curiosità ad esso legate. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile scoprire ulteriori dettagli relativi alla trama come anche al cast di attori. Si potranno poi ritrovare anche informazioni sul suo sequel e sulle piattaforme streaming contenenti il film nel loro catalogo. Grazie a queste sarà possibile godere di una comoda visione in streaming, lasciandosi incantare dai numerosi trucchi di magia, dall’intricata trama del film e dai suoi personaggi ricchi di carisma e fascino.

Now You See Me 2: la trama del film

È trascorso un anno da quando l’agente dell’FBI Dylan Rhodes ha assoldato quattro abili maghi, detti Quattro Cavalieri, per servire l’organizzazione segreta dell’Occhio e vendicarsi di Thaddeus Bradley. Rhodes raduna i cavalieri, presentando la nuova arrivata Lula May, e gli affida una nuova missione: fermare il traffico illegale di dati dell’affarista Owen Case. Spacciandosi per invitati alla lussuosa festa organizzata per il lancio del nuovo software di Case, Rhodes e i Quattro Cavaliere si preparano ad agire ma sono interrotti da un misterioso uomo che rivela a tutti i presenti le loro vere identità. Costretti a fuggire, i maghi vengono salvati dagli uomini di Walter Mabry, ex socio di Case che finse la sua morte dopo essere stato estromesso dalla compagnia.

Dopo averli introdotti nel negozio di illusionismo di Li, Mabry ingaggia i Cavalieri per distruggere Case, sottraendo un chip custodito in un casinò di Macao. Sebbene i suoi compagni siano riluttanti, Atlas accetta la missione con l’intento di consegnare il dispositivo all’Occhio. Avendo intuito le intenzioni del mago, Mabry manda a monte la missione scontrandosi con Rhodes. Quest’ultimo scopre la verità sulla morte di suo padre e si trova a dover fronteggiare un vecchio nemico: Arthur Tressler. Avvalendosi della complicità di Li, membro segreto dell’Occhio, Rhodes e i Cavalieri dovranno usare tutti i loro trucchi per incastrare i loro rivali e fuggire delle forze dell’ordine che danno loro la caccia.

Now You See Me 2 cast

Now You See Me 2: il cast del film

Protagonisti del film sono nuovamente alcuni tra i più noti interpreti di Hollywood. Il primo di questi è Jesse Eisenberg, che interpreta qui J. Daniel Atlas, il più famoso dei Quattro Cavalieri. Un personaggio superbo, maniaco del controllo e con una grande arroganza. L’attore ha raccontato di aver lavorato molto sul carattere di questo, cercando di farlo risultare tanto intrigante quanto insopportabile. Accanto a lui, Woody Harrelson è Merrit McKinney, il più anziano dei Quattro Cavalieri, nonché il più astuto e simpatico. Altro membro del gruppo è invece Dave Franco, che dà vita al truffaldino Jack Wilder. Questi è il più giovane del gruppo, e a causa della sua poca esperienza risulta essere anche il più insicuro dei quattro.

L’attrice Isla Fisher, che nel primo film interpretava Henlery Reeves, ha dovuto rinunciare al ruolo per via della sua gravidanza. Il personaggio viene dunque sostituito da una nuova entrata nel gruppo, Lula May, interpretata da Lizzy Caplan. Riprendono invece i loro ruoli gli attori Morgan Freeman, nei panni di Thaddeus Bradley, e Michael Caine in quelli di Arthur Tressler. Mark Ruffalo a sua volta torna nel ruolo dell’agente Dylan Rhodes. Nuovo ingresso è invece quello di Daniel Radcliffe, grande esperto di magia al cinema, che interpreta qui Walter Mabry. Jay Chou è Li, un altro illusionista, mentre Ben Lamb è presente nel ruolo dell’affarista Owen Chase.

Now You See Mee 2: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Now You See Me 2 è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 5 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

True Lies: trama e cast del film con Arnold Schwarzenegger

True Lies: trama e cast del film con Arnold Schwarzenegger

Dopo aver regalato al mondo i primi due straordinari film della saga di Terminator, il regista James Cameron e l’attore Arnold Schwarzenegger si riuniscono per un nuovo avvincente film, cavalcando con esso il genere di spionaggio. Si tratta di True Lies, uscito al cinema nel 1994 e affermatosi come il primo film nella storia del cinema a superare i cento milioni di dollari di budget. Nato come remake del francese La totale!, questo è poi divenuto globalmente famoso come uno dei più importanti titoli dei suoi anni. Ancora una volta, infatti, Cameron si è dimostrato maestro senza eguali, capace come pochi di padroneggiare la macchina da presa.

Con un titolo che è un ossimoro, traducibile come “autentiche bugie”, il film si concentra sulle vicende di Harry Tasker, una spia del governo che deve cercare di mantenere un equilibrio tra il suo lavoro e la sua normale vita domestica. A causa del suo alto budget, il film si proponeva da subito come un rischio non indifferente, ma una volta arrivato in sala questo venne scongiurato ben presto. True Lies arrivò infatti a guadagnare un totale a livello mondiale di quasi 380 milioni di dollari. Fu il terzo film dal maggior incasso dell’anno, dietro solo a Il re leone e Forrest Gump.

Dato questo grande successo, da subito la Fox affidò a Cameron il compito di dar vita ad un sequel, sempre con Schwarzenegger protagonista. Il regista si era però già gettato nella realizzazione del suo grande capolavoro, Titanic, e dovette perciò rimandare la lavorazione del sequel di True Lies. Con l’inizio del nuovo millennio sembrava infine tutto pronto per le riprese di questo, ma con l’attacco terroristico dell’11 settembre il progetto si bloccò. Cameron si disse infatti coontrario a realizzare un film incentrato sul terrorismo dopo un evento di quel tipo. Resta ad ogni modo la possibilità di godere del film del 1994, del quale proseguendo qui nella lettura si potranno scoprire ulteriori curiosità.

True Lies: la trama del film

La storia è quella di Harry Tasker, un apparentemente semplice rappresentante di strumenti informatici con una vita piuttosto noiosa e priva di grandi eventi. Egli vive insieme a sua moglie Helen e sua figlia Dana, le quali a loro volta lo credono un uomo mite e lontano da ogni possibile guaio. Ciò che nessuno sa, però, è che nella realtà Harry è un’infallibile spia tutto muscoli e azione, dedito ad ogni tipo di pericolo, per i quali sfoggia sempre un inimitabile coraggio. Egli lavora per la Omega Sector, un’agenzia segreta della sicurezza del governo degli Stati Uniti. Durante una delle sue missioni segrete, egli è chiamato a recarsi in Svizzera, dove dovrà dare la caccia ad una cellula terroristica guidata dal misterioso Salim Abu Aziz.

Intraprendendo delle indagini, Harry arriverà ad individuare la conturbante Juno Skinner, una ricca mercante di antiquariato, come complice del terrorista. Allo stesso tempo, egli dovrà fare i conti con i sospetti di un tradimento da parte di sua moglie Helen. Desideroso di recuperare i rapporti con questa, Harry le permette di vivere una finta missione di spionaggio, evitando di rivelarle che quello è il suo vero lavoro. Nel momento in cui il gruppo di Aziz si intrometterà nella cosa, rapendo i due coniugi, per Harry sarà il momento di scegliere se continuare con le sue bugie o esporsi in prima persona, rivelando anche a sua moglie la sua vera natura.

True Lies cast

True Lies: il cast del film

Per il ruolo del protagonista Harry Tasker, Cameron sapeva di potersi rivolgere unicamente all’amico Arnold Schwarzenegger. Avendo già collaborato con lui, sapeva perfettamente che l’attore poteva ricoprire nel migliore dei modi un ruolo che prevedeva sia tanta azione che tanta comicità. Schwarzenegger fu infatti entusiasta del progetto, trovando che il personaggio di Tasker fosse perfettamente nelle sue corde. L’attore naturalmente si sottopose ad un periodo di allenamento intensivo, al fine di poter eseguire personalmente quante più scene spericolate possibile. La più grande sfida, come da lui ammesso, fu però quella di esibirsi in un tango. Terrorizzato dall’idea di dover ballare, l’attore prese lezione per oltre sei mesi al fine di risultare il più sciolto e realistico possibile.

Accanto a lui, nel ruolo di Helen Tasker, si ritrova Jamie Lee Curtis, divenuta una star dopo essere stata protagonista del film Halloween. L’attrice si è da subito dichiarata particolarmente entusiasta di True Lies, definendolo l’esperienza professionale più soddisfacente della sua carriera. Per poter dar vita al suo personaggio, l’attrice si esercitò ogni giorno al fine di essere fisicamente pronta anche per le scene più complesse. Tra queste vi è il salvataggio tramite elicottero, per il quale non ha voluto controfigure. Nel film è poi presente l’attore Tom Arnold nel ruolo di Albert Gibson, membro della squadra di Tasker. Art Malik, invece, è il terrorista Salim Abu Aziz, mentre Tia Carrere la conturbante Juno Skinner. Charlton Heston è invece il direttore Spencer Trilby.

True Lies: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, al momento il film non è disponibile su nessuna delle principali piattaforme streaming. True Lies potrebbe tuttavia tornare nel catalogo di queste in futuro, e per il momento sarà dunque possibile fruire del film solo in occasione dei suoi passaggi televisivi. Il prossimo di questi sarà il giorno giovedì 5 gennaio alle ore 21:15 sul canale La7.

Fonte: IMDb

Disney+ annuancia il debutto di Black Panther: Wakanda Forever

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Disney+ annuancia il debutto di Black Panther: Wakanda Forever

Disney+ ha inaugurato il nuovo anno insieme ai fan del Marvel Cinematic Universe, annunciando che Black Panther: Wakanda Forever debutterà in streaming il 1° febbraio.

Black Panther: Wakanda Forever si unirà ad altri 16 film del Marvel Cinematic Universe ora in streaming nel formato IMAX Enhanced su Disney+, per offrire agli abbonati una maggiore quantità di immagini con un rapporto d’aspetto ampliato e per un’esperienza di visione immersiva a casa (la disponibilità dei contenuti varia a seconda del Paese).

In vista dell’imminente debutto del film in streaming, Proximity Media, in collaborazione con Marvel Studios e Marvel Entertainment, ha pubblicato “Wakanda Forever: The Official Black Panther Podcast”. Il pubblico è invitato ad ascoltare e a conoscere l’entusiasmante ed emotivo viaggio per la realizzazione del film nel corso di sei episodi. Il primo episodio è disponibile sul sito “Wakanda Forever: The Official Black Panther Podcast”, su tutte le principali piattaforme di podcast e su ProximityMedia.com. I restanti cinque episodi arriveranno ogni settimana a partire dal 18 gennaio.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever, diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, è ora disponibile al cinema.

Truth Be Told: trailer della terza stagione della serie Apple TV+

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Apple TV+ ha presentato oggi il trailer della terza stagione di Truth Be Told, la serie antologica vincitrice del NAACP Image Award, con Il premio Oscar Octavia Spencer, che è anche produttrice esecutiva, e la new entry, pluripremiata, Gabrielle Union. La terza stagione, composta da 10 episodi, è stata ideata dalla scrittrice, showrunner e produttrice esecutiva Nichelle Tramble Spellman e vede la Spencer riprendere il ruolo di Poppy Scoville, reporter investigativa trasformatasi in podcaster di cronaca nera, per occuparsi di un nuovo caso.

https://youtu.be/MlXlSP3pznU

Truth Be Told: quando esce e dove vederla in streaming

La nuova stagione di Truth Be Told farà il suo debutto su Apple TV+ il 20 gennaio con il primo episodio, seguito da un nuovo episodio ogni venerdì fino al 24 marzo.

Truth Be Told: trama e cast

Basata sul romanzo “While You Were Sleeping” di Kathleen Barber, Truth Be Told offre uno sguardo unico sull’ossessione americana per i podcast true crime e conduce il pubblico a considerare quale sia il risvolto della medaglia quando la ricerca della giustizia viene data in pasto all’opinione pubblica. Nella terza stagione, Poppy (Octavia Spencer), frustrata per la mancanza di attenzione da parte dei media nei confronti della scomparsa di alcune giovani ragazze nere, si allea con una preside dai modi poco ortodossi (Gabrielle Union) per mantenere i nomi delle vittime ben visibili agli occhi di tutti, mentre segue le tracce di un sospetto giro di traffico sessuale di cui potrebbero essere rimaste vittime. Oltre a Gabrielle Union, nel cast della terza stagione tornano Mekhi Phifer, David Lyons, Ron Cephas Jones, Merle Dandridge, Tracie Thoms, Haneefah Wood, Mychala Faith Lee e Tami Roman.

Truth Be Told è creata da Nichelle Tramble Spellman, che è anche produttrice esecutiva. Maisha Closson è la showrunner della terza stagione. Tra i produttori esecutivi insieme a Maisha Closson e Octavia Spencer ci sono Mikkel Nørgaard, Reese Witherspoon e Lauren Neustadter per Hello Sunshine, Peter Chernin e Jenno Topping per Chernin Entertainment e Brian Clisham per Orit Entertainment.  Truth Be Told è prodotto per Apple da Hello Sunshine, Chernin Entertainment, Orit Entertainment e Fifth Season.

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 300 vittorie e 1.305 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e il vincitore dell’Oscar come Miglior film di quest’anno “CODA”.

Noi ce la siamo cavata: recensione del docufilm

Noi ce la siamo cavata: recensione del docufilm

A trent’anni dal grande successo di Io speriamo che me la cavo, diretto da Lina Wertmüller, Noi ce la siamo cavata, di Giuseppe Marco Albano, racconta che ne è stato dei bambini che interpretavano la classe del maestro Sperelli, Paolo Villaggio, veri protagonisti assieme a lui di quel caso cinematografico, targato 1992. Presentato in anteprima fuori concorso al 40 Torino Film Festival, il film arriva dal 5 gennaio al cinema.

La trama di Noi ce la siamo cavata

Il documentario nasce dalla mente del protagonista Adriano Pantaleo, assieme al regista e produttore Giuseppe Marco Albano, che poi hanno sceneggiato Noi ce la siamo cavata con Andrej Longo. È Pantaleo, che nel film di Wertmüller interpretava il piccolo Vincenzino – tra coloro che hanno proseguito nella carriera di attori, come Ciro Esposito, Raffaele – a voler rispondere alla domanda che spesso gli viene rivolta da chi lo ferma per strada: che fine hanno fatto i tuoi “compagni di classe” della terza B di Corzano? Inizia così il suo percorso, nel quale ricontatta gli ex compagni di set – Luigi L’Astorina, Totò, Carmela Pecoraro, Tommasina, Mario Bianco, Nicola, Pier Francesco Borruto, Peppiniello, Maria Esposito, Rosinella, tra gli altri – per capire che strada hanno preso le loro vite, a 30 anni di distanza da quel film.

Domanda loro e si domanda: ce la siamo cavata? Vi sono anche le voci di chi interpretava gli adulti che si muovevano attorno a questo vivacissimo gruppo di bambini. Attori del calibro di Gigio Morra, il custode, Isa Danieli, la preside, Paolo Bonacelli, Ludovico, e ovviamente, il maestro, Paolo Villaggio, che compare in alcune interviste risalenti all’epoca del film. Gli autori inseriscono anche le voci di molti tra coloro che avevano collaborato al progetto Io speriamo che me la cavo. Dallo sceneggiatore Andrej Longo, di cui si è detto, all’assistente alla regia Stefano Antonucci, dal produttore Ciro Ippolito alla responsabile del casting Mariarosaria Caracciolo, al coach di recitazione che preparò i bambini. Non solo un bilancio di esistenze a trent’anni di distanza, dunque, ma soprattutto un omaggio a Io speriamo che me la cavo, alle forze creative che lo resero possibile, prima fra tutte quella della sua vulcanica regista, Lina Wertmüller, cui il film è dedicato.

Un appassionato viaggio a ritroso

Noi ce la siamo cavata è un film sentito, perché racconta qualcosa che ha veramente cambiato le vite di tutti i piccoli protagonisti che vi hanno partecipato. Non solo di chi poi ha fatto della recitazione il suo mestiere. Adriano Pantaleo è il primo a raccontare in modo appassionato la sua storia, a sentirsi baciato dalla fortuna nell’essere stato scelto per interpretare Vincenzino. C’è in tutti i protagonisti ed è evidente, l’emozione autentica nel rivedersi bambini sul set, nel tornare in un attimo indietro nel tempo. Ci si muove sul filo della memoria e anche un po’ della nostalgia. Tuttavia, a Giuseppe Marco Albano – autore di cortometraggi apprezzati in diversi festival e del lungometraggio Una domenica notte, del 2012 – non interessa un ricordo nostalgico e fine a sé stesso. Gli interessa invece il valore di un passato capace di proiettarsi verso il futuro. Alcuni giovani protagonisti fanno anche un po’ di critica a posteriori, specie Pantaleo ed Esposito, che affermano di aver sentito su di sé, con il successo del film, la responsabilità di essere presi ad esempio dagli altri, ed evidenziano come questo li abbia fatti crescere in fretta. Tutti, però, ripeterebbero senza esitazione l’esperienza.

Omaggio a Lina Wertmüller e Paolo Villaggio

Emerge poi il ritratto di Wertmüller come la regista di grande carattere nota al suo pubblico, dal metodo rigoroso e dai modi gentili, ma schietti, che pretendeva molto anche dai piccoli interpreti e vedeva in loro quella “pulizia di cuore” che a suo parere poteva rappresentare il vero valore aggiunto del film. Paolo Villaggio appare invece desideroso di esperienze attoriali diverse, che lo portassero lontano dal personaggio di Fantozzi. Emerge la sua voglia di partecipare a un film dove poter mostrare capacità diverse e diverse sfumature del suo carattere. Noi ce la siamo cavata è senz’altro un omaggio a queste due grandi figure del nostro cinema.

Napoli ieri e oggi

Affiora, infine, il ricordo di una Napoli fuori dallo stereotipo, in cui sembrava esserci ancora una speranza, riposta, nonostante tutto, proprio nei piccoli protagonisti. Una Napoli piena di contraddizioni e criticità, ma viva e vitale, come di fatto la città è, contrapposta a quella Napoli unicamente buia e tetra, spietata e disperata, che oggi emerge spesso dagli schermi. Noi ce la siamo cavata è forse anche un invito a tornare a guardare la città con uno sguardo disincantato, sì, ma non disperato, nonostante tutto ottimista, come quello di Lina Wertmüller, conoscitrice profonda di Napoli e convinta delle sue infinite capacità di rigenerazione. La stessa speranza di rigenerazione e rinnovamento è nutrita dal regista Albano, e la nuova generazione nata da coloro che un tempo furono i piccoli protagonisti di Io speriamo che me la cavo, ne è il simbolo.

Dove e quando vedere Noi ce la siamo cavata

Noi ce la siamo cavata di Giuseppe Marco Albano è prodotto da Mediterraneo Cinematografica e Terra Nera, con il contributo della Regione Campania, in collaborazione con Lo Scrittoio e la Film Commission Campania. È al cinema dal 5 gennaio 2023.

Renfield: il trailer del film con Nicolas Cage nei panni di Dracula

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Renfield uscirà nelle sale il 14 aprile 2023 e  si concentrerà sul personaggio del titolo (interpretato da Nicholas Hoult), che “si è ammalato e stanco dei suoi secoli come lacchè di Dracula (Nicolas Cage). Lo scagnozzo trova una nuova prospettiva di vita e forse persino la redenzione quando si innamora della grintosa e perennemente arrabbiata poliziotta Rebecca Quincy (Awkwafina).

Ryan Ridley ha scritto la sceneggiatura, che si basa su una trama originale di Robert Kirkman. McKay produrrà anche insieme a Samantha Nisenboim e al team cinematografico di Skybound Entertainment composto da Kirkman, David Alpert, Bryan Furst e Sean Furst.

Nel romanzo classico di Bram Stoker, RM Renfield è stato presentato come uno dei detenuti del dottor Seward prima che la sua storia passata rivelasse che era in realtà l’avvocato di Dracula e il predecessore di Jonathan Harker. Fatto impazzire dal malvagio Conte, Renfield divenne il suo accolito volontario, credendo che un giorno gli sarebbe stato dato il dono della vita eterna.

Il personaggio è apparso nella maggior parte degli adattamenti del racconto ed è stato interpretato da artisti del calibro di Dwight Frye nel Dracula del 1931 e Tom Waits nella versione del 1992 di Francis Ford Coppola.

Ginny & Georgia, recensione della seconda stagione

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Ginny & Georgia, recensione della seconda stagione

Dopo un finale burrascoso con un colpo di scena non troppo inaspettato, Ginny & Georgia tornano su Netflix con una nuova intera stagione in cui madre e figlia dovranno imparare a gestire il loro rapporto alla luce di rivelazioni che spezzerebbero chiunque, forse persino loro due. Ideata da Sarah Lampert la serie sembra continua a indagare la forza di e la creatività di queste due donne che fanno di tutto per rimanere a galla, pur scontrandosi con traumi, un passato oscuro e delle contingenze complicate. 

Ginny & Georgia stagione 2: dove eravamo rimasti?

Dopo essere scappata di casa insieme al fratelli Austin, Ginny si trova a vivere dal padre, dove passa le sue giornate rinchiusa in camera, assumendo un atteggiamento pacifico ma non comunicativo con il padre che è all’oscuro delle motivazioni che hanno portato la ragazza a scappare dalla madre. Ma è chiaro che Ginny non riesce a stare senza Georgia e viceversa. Le due troveranno modo di riavvicinarsi, prima con la forza, costrette da una circostanza precisa, poi attraverso uno spiraglio di comunicazione, che sembra offrire una chiave di lettura a tutta la seconda stagione.

Brianne Howey e Antonia Gentry sono tornate e sono più agguerrite di prima. E mentre le loro vicende personali si complicano ma si aprono anche a nuove possibilità, il loro rapporto viene sfidato dalle contingenze. La leggerezza e l’intrigo che avevano reso divertente e accattivante la prima stagione sono state messe da parte per fare spazio a toni che strizzano l’occhio addirittura alla dark comedy e al dramma. Le problematiche che vengono messe in gioco sono importanti e oggetto di grande conversazione, sempre con tatto e con realismo, tuttavia l’impressione è che nella seconda stagione di Ginny & Georgia si sia persa un po’ della vitalità che aveva fatto la fortuna del primo ciclo e che tutto avvenga perché deve avvenire.

La perdita delle leggerezza

Spiegando meglio: tutti gli incidenti di percorso, le condizioni, i problemi, le afflizioni dei giovani protagonisti sembrano spuntare le caselle di un manuale di inclusione che sembra necessitare di tanti piccoli pezzetti per dare un quadro completo della realtà, in un tentativo ultra-democratico di dare voci a ogni difficoltà che può affrontare un adolescente: dalla scena dei crampi mestruali, completamente accessoria e inserita proprio per dare voce a quella condizione in cui si ritrovano moltissime ragazze, alla battaglia contro le malattie mentali e ai disagi psicologici che, in alcuni personaggi, conducono proprio il flusso narrativo. 

Ginny & Georgia. Antonia Gentry as Ginny in episode 201 of Ginny & Georgia. Cr. Courtesy of Netflix © 2022

Come accadeva anche nella prima stagione, migliore in campo è Brianne Howey. La sua Georgia è imprevedibile, irrefrenabile, a tratti terrificante, una madre corazzata dalle disgrazie della vita che come un treno, carica a testa bassa qualsiasi ostacolo per spianare la strada ai propri figli. Un fiume in piena che ha a cuore soltanto il loro benessere a discapito di tutto. Ma questa dedizione feroce non è per forza una cosa totalmente positiva, come imparerà la stessa Ginny nel corso di questa turbolenta stagione. 

Antonia Gentry, dal suo canto, fa quello che può con un ruolo che si complica notevolmente in questo secondo ciclo, con sfaccettature inaspettate per il suo personaggio che cresce a dismisura sotto gli occhi spaventati della madre e quelli stupiti e colmi di meraviglia di Austin, il fratellino interpretato dal tenerissimo Diesel La Torraca.

I conti restano aperti, con storie che si chiudono, altre che si aprono e personaggi che si rivelano pozzi di mistero e meraviglia. Quello che sembra sicuro è che per Ginny & Georgia non è mai nulla scontato e che il loro rapporto non è quello normalmente conflittuale tra madre è figlia. È una battaglia all’ultimo segreto e all’ultimo abbraccio, una battaglia portata avanti in nome dell’amore totalizzante e della volontà di libertà. Chi avrà la meglio?

Jeremy Renner pubblica un simpatico video dall’ospedale che ci aggiorna sulle sue condizioni

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Jeremy Renner ha fornito ai fan un altro aggiornamento di prima mano direttamente dall’ospedale mentre si riprende dall’incidente con lo spazzaneve che lo ha lasciato in condizioni critiche. Oltre 24 ore dopo aver pubblicato un selfie sui social media dal suo letto d’ospedale, Renner ha pubblicato il suo primo aggiornamento video. L’attore ha un occhio gonfio e chiuso e tiene sul viso una maschera per l’ossigeno, ma appare di buon umore mentre i membri della sua famiglia si prendono cura di lui. “Una giornata in terapia intensiva” non eccezionale “, trasformata in una fantastica giornata in spa con mia sorella e mia mamma”, ha scritto Renner nella didascalia. “Grazie mille.”

L’incidente è avvenuto il 1 gennaio dopo che Jeremy Renner aveva cercato di aiutare a rimuovere l’auto di un membro della sua famiglia che era bloccata nella neve. Lo spazzaneve dell’attore ha finito per investirlo e ferirlo gravemente. Renner ha subito due interventi chirurgici il giorno successivo dopo aver subito un trauma toracico contusivo e lesioni ortopediche. Lo spazzaneve dell’attore era un PistenBully o Sno-Cat, un pezzo estremamente grande di attrezzatura per la rimozione della neve del peso di almeno 14.330 libbre (oltre 6 tonnellate). Qui tutti i dettagli.

Guarda l’ultimo aggiornamento dell’ospedale di Renner nel video qui sotto.

Star Wars: tutte le serie tv in uscita nel 2023

Star Wars: tutte le serie tv in uscita nel 2023

George Lucas con il primo Star Wars nell’oramai lontano 1977, non poteva immaginare che avrebbe creato un’intera saga capace di produrre storie negli anni a seguire, supportata dall’amore e dalla fedeltà di moltissimi appassionati. Il materiale per realizzare nuove opere è stato tanto e ha dato l’opportunità di continuare a far viaggiare gli amanti del franchise in quella galassia immaginaria popolata da umani e diverse bizzarre specie provenienti da mondi sconosciuti.

Seppur l’ultimo capitolo della trilogia dei sequel abbia sollevato un polverone di polemiche, parliamo di L’ascesa di Skywalker (2019), uscito su Disney+ dopo l’acquisto nel 2012 dei diritti della Walt Disney Company, la piattaforma non ha mai smesso di sfornare prodotti a tema Star Wars, tanto che le serie tv inerenti a questa misteriosa galassia sono state molte.

Il 2023 di Disney+ apre perciò le porte al suo pubblico – in trepidante attesa – con una vasta gamma di appuntamenti imperdibili da dover segnare sul calendario, fra novità in arrivo e attesissimi ritorni. Scopriamo quindi insieme le uscite per quest’anno.

Star Wars: The Bad Batch Stagione 2

Uno dei primi rinnovi è quello della serie Star Wars: The Bad Batch, ritornata con la seconda stagione il 4 gennaio. Ogni mercoledì sarà disponibile un episodio, fino al 29 marzo con gli ultimi due. La storia continua a seguire le gesta dei Clone Force 99 a seguito della vittoria dell’Impero nella galassia, cercando al contempo di sopravvivere e provare ad adattarsi in questa nuova realtà.

La stagione riserva anche delle sorprese: il trailer ufficiale ha infatti svelato l’apparizione dell’Imperatore Palpatine e il ritorno del giovane Jedi Gungi.

The Mandalorian Stagione 3

Probabilmente è la più attesa sulla piattaforma inerente al mondo di Star Wars. La stagione 3 di The Mandalorian continuerà a seguire le vicende di Din Djarin (Pascal), affiancato dai suoi compagni d’avventura Greef Karga e Bo-Katan, e tornerà con il racconto delle storie di Grogu, alias il Piccolo.

La cultura mandaloriana verrà esplorata ancor più nel dettaglio, mentre il trailer mostra che ci saranno delle tensioni fra Din Djarin e Bo-Katan Kryze, a causa del fatto che Din ha ancora il controllo della Darksaber, che in teoria gli dà il diritto di governare Mandalore. La terza stagione approderà in piattaforma dal 1 marzo con un episodio ogni mercoledì.

Star Wars: Visions Stagione 2

La serie antologica Star Wars: Visions prodotta da sette studi di animazione giapponese, è approdata su Disney+ nel 2021 e fa il suo grande ritorno per quest’anno con la seconda stagione. A differenza degli altri prodotti del franchise, questo offre una prospettiva completamente nuova, filtrata da personaggi e ambientazioni molto differenti. Non si conosce la data precisa dell’uscita, per il momento si sa solo che dovrebbe uscire in primavera.

Young Jedi Adventures

Rimanendo nell’universo dell’animazione, il 2023 porta un frutto tutto nuovo: si tratta del debutto di Young Jedi Adventures, nuova serie rivolta specificatamente ai bambini e alle famiglie. La storia ruota attorno ad un gruppo di aspiranti Jedi durante l’Era dell’Alta Repubblica. La novità è proprio nel periodo d’ambientazione della serie: Disney+ Star Wars è la prima volta che porta in scena l’Era dell’Alta Repubblica.

Quest’epoca, infatti, non è mai stata esplorata se non nel mondo editoriale dove ha avuto persino un enorme successo. Anche per Young Jedi Adventures non si conosce la data specifica di uscita, ma dovrebbe essere prevista nella primavera.

Ahsoka

Altro progetto più che atteso dal pubblico di Star Wars è Ahsoka, comparsa nella seconda stagione di The Mandalorian, e ora pronta ad avere uno show tutto per sé. Di questa serie tv live-action non si hanno grosse notizie, ciò che si sa è che sarà un sequel della serie Star Wars Rebels e avrà luogo nella stessa timeline di The Mandalorian.

Ad interpretare Ahsoka Tano un’impeccabile Rosario Dwason. La produzione della serie è iniziata a maggio 2022, quindi si potrebbe supporre che ne vedremo il debutto nell’autunno del 2023.

Star Wars: Skeleton Crew

Un altro prodotto dall’alto hype è Star Wars: Skeleton Crew, annunciato in occasione della Star Wars Celebration del 2022. La serie, seppur non abbia ancora una data d’uscita, è prevista per il 2023 e avrà come protagonista Jude Law.

La trama si impianta su alcune vicende di un gruppo di ragazzi che si perdono nella galassia di Star Wars e devono ingegnarsi per poter far ritorno a casa. La timeline è simile a quella di The Mandalorian e Ahsoka e si svolge dopo Il ritorno dello Jedi.

The Acolyte

Per ultimo abbiamo Star Wars: The Acolyte, anch’esso nella categoria di prodotti super attesi in piattaforma. L’ambientazione è, come per Young Jedi Adventures, l’Alta Repubblica e sarà la prima live-action dell’epoca su Disney+. La trama segue le vicende dei Sith, mentre l’Acolyte sarà interpretato, fra gli altri, da Amandla Stenberg, Dafne Keen, Carrie-Ann Moss, Manny Jacinto e Lee Jung-jae.

La produzione di The Acolyte è iniziata a novembre 2022, non si conosce la data d’uscita ma potrebbe rientrare fra le serie disponibili in streaming per questo 2023, anche se non è da escludere che slitti al 2024.

Lukas Dhont: intervista al regista di Close

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Lukas Dhont: intervista al regista di Close

Ecco la nostra intervista a Lukas Dhont, rilasciata in occasione dell’uscita in sala di Close, il suo secondo film distribuito da Lucky Red e al cinema dal 4 gennaio 2023. Il film è stato presentato in concorso al 75° Festival di Cannes, dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria, e nella sezione della Festa del Cinema di Roma Alice nelle città, è candidato ai Golden Globes 2023 come Miglior Film Straniero e ha ricevuto quattro nomination agli European Film Awards 2022 (Miglior regista, Miglior attore, Miglior sceneggiatore e Miglior film europeo).

Dopo l’acclamato esordio con Girl (2018), selezionato per rappresentare il Belgio ai premi Oscar 2019 e insignito del premio Camera d’Or al 71° Festival di Cannes, il regista fiammingo Lukas Dhont torna al cinema con una profonda storia di amicizia e sulla ricerca dell’identità, raccontata attraverso il legame tra due ragazzi di 13 anni, Léo e Rémy, uniti da un affetto fraterno. Un evento inaspettato cambierà per sempre le loro vite, mettendo in discussione il loro legame. Close è un profondo e toccante coming of age, una storia di formazione che racconta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza, interpretata con grazia e naturalezza dai due giovani protagonisti.

Un giorno sono andato a visitare la mia vecchia scuola elementare” – ha dichiarato il regista Lukas Dhont – “I ricordi sono tornati alla mente, facendo riemergere quel tempo in cui era davvero difficile essere me stesso, senza filtri. I ragazzi si comportavano in un modo, le ragazze in un altro, mi sono sempre sentito come se non appartenessi a nessun gruppo. Essere intimo con un altro ragazzo sembrava solo confermare le supposizioni che altri avevano sulla mia identità sessuale. Ho cercato di fare ordine tra questi sentimenti, mettendo qualche parola nero su bianco: amicizia, intimità, paura, mascolinità… e ne è emerso Close”.

James Wan: 10 cose che non sai sul regista

James Wan: 10 cose che non sai sul regista

Dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, James Wan si è imposto come uno dei più importanti registi e produttori di film horror. È grazie a lui se negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni dei titoli di maggior successo di questo genere, merito anche di una reinvenzione dei canoni e dell’iconografia horror. Wan è oggi considerato una vera e propria garanzia, dalla cui attività hanno preso vita alcune delle saghe più solide e spaventose viste al cinema negli ultimi anni. Ogni suo film, diretto o solo prodotto, diventa dunque un vero e proprio evento.

Ecco 10 cose che non sai su James Wan.

James Wan: i suoi film diretti e prodotti

1 Ha diretto celebri film. L’esordio come regista di Wan risale al 2000 con il film horror a basso budget Stygian. La consacrazione arriva però nel 2004 quando porta al cinema Saw, primo capitolo di una fortunatissima saga horror. In seguito dirige Dead Silence (2007), Death Sentence (2007) e Insidious (2010), con Patrick Wilson. Nel 2013 dà invece vita a L’evocazione – The Conjuring, con Vera Farmiga, e al sequel Oltre i confini del male – Insidious 2. Nel 2015 lascia temporaneamente il cinema horror per dirigere Fast & Furious 7, con Vin Diesel, per poi dar vita al sequel The Conjuring – Il caso Enfield (2016). Nel 2018 dirige il cinecomic Aquaman, con Jason Momoa, mentre nel 2021 porta al cinema l’horror Malignant.

2. È il produttor di numerosi film horror. Oltre alla regia, Wan si è negli anni occupato di partecipare alla produzione di diversi film, tra cui tutti quelli legati alla saga di Saw, otto in totale. Ha inoltre prodotto i film legati alla saga di The Conjuring, ovvero Annabelle (2014), Annabelle 2: Creation (2017), The Nun – La vocazione del male (2018), Annabelle 2 (2019), La Llorona – Le lacrime del male (2019) e The Conjuring – Per ordine del diavolo (2021). Ha poi prodotto anche Insidious 3 – L’inizio (2015), Lights Out – Terrore nel buio (2016), Insidious – L’ultima chiave (2018), Mortal Kombat e M3gan (2023).

3. È stato detentore di un record. Grazie al film Fast & Furious 7, Wan ha stabilito un record, ovvero quello di regista del film capace di raggiungere il traguardo del miliardo di dollari d’incasso nel minor lasso temporale. Il settimo capitolo della celebre saga ha infatti raggiunto tale cifra in soli 17 giorni. Tale record è però durato solo un paio di mesi, venendo poi superato da Jurassic World, che raggiunse il miliardo in 13 giorni. Il detentore è però oggi Avengers: Endgame, con soli 5 giorni necessari a ottenere tale risultato. Wan, ad ogni modo, si conferma un regista particolarmente redditizio.

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James Wan e Saw

4. Ha faticato a farsi produrre il film. Oggi Saw, il primo film dell’omonima saga, è considerato un vero e proprio classico contemporaneo del genere horror. Prima di riuscire a realizzarlo, però, Wan dovette scontrarsi con diversi rifiuti da parte di produttori australiani. Nel tentativo di realizzare il film, egli decise poi di inviare la sceneggiatura ad Hollywood, girando anche un cortometraggio ispirato alla storia del film per poter guadagnare ulteriori attenzioni. Il tentativo si rivelò fruttuoso e Wan ottenne i finanziamenti necessari a girare il film, pur dovendo accontentarsi di poche location e di appena 18 giorni per girare il tutto.

5. Le riprese del film sono state molto complesse. Farsi produrre il film non è stato semplice, ma anche girarlo è stata un’esperienza molto complicata. Avendo a disposizione pochi giorni e pochi ambienti, Wan dovette rinunciare ad alcune idee che avrebbero a suo dire reso il film più simile ad un thriller hitchcockiano. Dovendo eliminare dal programma molte inquadrature e tecniche di ripresa particolari, Saw finì con il caratterizzarsi per uno stile grezzo e approssimativo, che divenne però non solo elemento di fascino e fortuna del film, ma anche il tratto distintivo della saga.

James Wan e Dylan Dog

6. Produrrà una nuova serie TV sul personaggio. Nel 2019 Wan ha annunciato che uno dei suoi prossimi progetti come produttore sarà la realizzazione di una serie TV su Dylan Dog. Questa vedrà collaborare Wan e la sua casa di produzione, la Atomic Monster, con la Sergio Bonelli Editore, detentrice dei diritti sul personaggio. A lungo non si è però più saputo nulla a riguardo, fino a quando nel dicembre del 2022 Wan ha confermato che la serie è ancora in fase di sviluppo e che dunque l’intero progetto è ancora vivo. Il regista non sa quando questo entrerà effettivamente in produzione, ma sembra essere solo questione di tempo.

James Wan e il film horror Malignant

7. Non è basato sulla sua graphic novel. Nel 2011 Wan ha pubblicato una graphic novel dal titolo Malignant Man, incentrata su un uomo che sviluppa poteri a partire da un cancro terminale, ingaggiando una guerra contro creature maligne. Inizialmente Wan aveva annunciato di voler realizzare un film basato su quest’opera e quando Malignant è arrivato al cinema nel 2021, si pensò che fosse l’adattamento promesso. Il film, in realtà, non ha nulla a che vedere con la graphic novel ed è invece una storia horror del tutto originale, ideata e poi diretta dallo stesso Wan.

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James Wan, Patrick Wilson e The Conjuring

8. È affascinato dalla storia dietro la saga. Quando gli è stato proposto di dirigere il film L’evocazione – The Conjuring, basato sui racconti della coppia di ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, Wan ha accettato subito con entusiasmo. Egli dichiarò infatti di essersi interessato al progetto per via del suo essere basato su eventi realmente accaduti. Proprio per via del rispetto nei confronti della storia degli Warren, il regista decise di mantenersi quanto più fedele possibile a quanto da loro raccontato, apportando a tal fine anche alcune modifiche alla sceneggiatura. Wan ebbe inoltre modo di incontrare la vera Lorraine, ma si rifiutò di visitare la vera abitazione al centro delle vicende narrate, in quanto spaventato da questo tipo di storie.

9. È tornato a collaborare con un suo attore ricorrente. Questo primo film della saga di The Conjuring ha riunito Wan con l’attore Patrick Wilson, divenuto nel tempo uno dei suoi attori feticcio. I due avevano infatti già lavorato insieme per Insidious e Oltre i confini del male – Insidious 2. Wilson ha poi recitato anche negli altri capitoli della saga di The Conjuring, sempre prodotta da Wan. Il regista ha poi deciso di affidare proprio a Wilson la regia del nuovo film della saga di Insidious, attualmente intitolato Insidious: Fear the Dark.

James Wan e l’idea per M3gan

10. È lo sceneggiatore del film. Attualmente in sala, M3gan è il primo film horror uscito nei cinema italiani nel 2023. Oltre ad essere prodotto da Wan con la sua Atomic Monster, il film è da lui anche stato ideato insieme a Akela Cooper. Wan ha raccontato di aver sviluppato la storia di una bambola assassina che però, a differenza di Annabelle, non punta sull’elemento soprannaturale bensì su quello tecnologico. Per il regista, il film è infatti una riflessione sulla società odierna, nella quale si tende a fare troppo affidamento sulla tecnologia.

Fonte: IMDb

Gran Turismo: le prime immagini dal film con Orlando Bloom e David Harbour

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Le prime immagini di Gran Turismo, il nuovo film Sony Pictures diretto da Neill Blomkamp con David Harbour e Orlando Bloom. Il film, tratto dalla celebre saga dei racing game, si ispira alla storia vera di un giovane giocatore di Gran Turismo, Jann Mardenborough, che vincendo una serie di gare competitive del videogioco riesce a diventare un pilota professionista nella realtà.

Nel cast oltre a David Harbour (Stranger Things) e Orlando Bloom (Il Signore degli Anelli), Archie Madekwe (I Miserabili) nel ruolo del protagonista, Darren Barnet (Non ho mai…), Djimon Hounsou (Blood Diamond – Diamanti di sangue) e Geri Halliwell-Horner (Spice Girls – Il film).  Gran Turismo sarà quest’anno solo al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Gran Turismo, la trama

Ispirato da una storia vera, il film racconta il coronamento del sogno di Jann Mardenborough, un giocatore adolescente di Gran Turismo, che grazie alle sua abilità di gioco vince una serie di competizioni della Nissan per diventare un pilota professionista.

Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, il trailer ufficiale

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Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, il trailer ufficiale

Il 2 febbraio 2023 arriverà nelle sale italiane, distribuito da Notorious Pictures, Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, l’attesissimo quinto film sulla serie francese di culto, diretto da Guillaume Canet. I due celebri galli sono lo stesso Guillaume Canet (Asterix) e Gilles Lellouche (Obelix), insieme a loro il premio Oscar® Marion Cotillard nei panni di Cleopatra, Vincent Cassel in quelli di Cesare e un inedito Zlatan Ibrahimović nel ruolo del romano Caius Antivirus.

In questa nuova storica avventura, i due valorosi guerrieri dovranno aiutare Fu Yi, l’unica figlia dell’imperatore cinese Han Xuandi, fuggita dalle grinfie di un principe malvagio e arrivata in Gallia in cerca del loro aiuto.

Black Panther: Wakanda Forever, ecco quando arriverà su Disney+ Italia

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Disney+ ha inaugurato il nuovo anno insieme ai fan del Marvel Cinematic Universe, annunciando che Black Panther: Wakanda Forever debutterà in streaming il 1° febbraio. Black Panther: Wakanda Forever si unirà ad altri 16 film del Marvel Cinematic Universe ora in streaming nel formato IMAX Enhanced su Disney+, per offrire agli abbonati una maggiore quantità di immagini con un rapporto d’aspetto ampliato e per un’esperienza di visione immersiva a casa (la disponibilità dei contenuti varia a seconda del Paese).

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever, diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, è ora disponibile al cinema.

The Offering: ecco il trailer dell’esordio alla regia di Oliver Parker

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Dal 23 febbraio, solo al cinema, arriva THE OFFERING, esordio alla regia di Oliver Parker su sceneggiatura di Hank Hoffman, che ha dichiarato: “Una delle mie precedenti professioni è stata di leggere preghiere per i defunti in un obitorio ebraico, da mezzanotte alle sei del mattino, da solo. Quindi ho molta esperienza in questo campo. Per il tempo che ho trascorso in quell’obitorio, posso dire che esiste un’energia. Una presenza“. Quando il regista Oliver Park ha letto per la prima volta la sceneggiatura, ha notato la sua incredibile profondità e il fatto che ogni personaggio avesse una propria storia

. “Stavo leggendo un horror classico, mi mancano quei film con cui sono cresciuto e dove il dramma viene prima di tutto e c’è ricchezza nella storia” – racconta Park. Un altro aspetto che lo ha interessato è stato il tema di come le diverse religioni affrontano la possessione demoniaca. Oliver afferma che per lui è stato affascinante immergersi nell’ebraismo. Secondo lui, la natura ebraica del film lo caratterizza fortemente e la familiarità dell’entità demoniaca permette al pubblico di entrare davvero nel film, di comprendere dove si trovano e goderselo. Anche se non erano necessariamente interessati a essere calati in una comunità che non hanno mai visto prima o che non capiscono.

La trama

Nella speranza di riconciliarsi con il padre ebreo ortodosso, il figlio di un impresario funebre torna a casa insieme alla moglie in dolce attesa. Ma le sue intenzioni vengono messe alla prova quando l’obitorio di famiglia riceve il corpo di un misterioso cadavere posseduto da un’antica entità che ha in serbo un terribile e infausto piano per il bambino in arrivo…

Guardiani della Galassia Vol. 3, le divise della squadra nella nuova foto dal film

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Agents of Fandom ha condiviso una nuova foto da Guardiani della Galassia Vol. 3 in cui possiamo vedere Drax, Star Lord, Mantis e Nebula in un full look galattico, con le nuove divise della squadra fedeli a quelli blu e rosse che abbiamo conosciuto nei fumetti del team.

Guardiani della Galassia Vol. 3, il trailer del film di James Gunn

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale il 3 maggio 2023. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

In Guardiani della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani come li conosciamo.

DCU: il futuro prevede un “ripristino ampio ma non totale”

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DCU: il futuro prevede un “ripristino ampio ma non totale”

Un nuovo rapporto suggerisce quali franchise esistenti rimarranno parte del futuro del DCU come parte dell’opera di reebot del franchise da parte di James Gunn e Peter Safran. I co-CEO di DC Studios stanno formulando piani per come sarà il DCU per i prossimi anni.

Alcune informazioni hanno già iniziato a venire alla luce, tra cui le novità relative a Wonder Woman 3 che non andrà avanti come aveva progettato Patty Jenkins nella sua sceneggiatura, bocciata dallo studio, e a Henry Cavill che non è più Superman, dal momento che il nuovo film sull’Azzurrone, al momento in fase di scrittura per mano di James Gunn stesso, si concentrerà su una età più giovane del personaggio.

È stato anche confermato che Black Adam di Dwayne Johnson non farà parte dell’immediato futuro del progetto e che il franchise di The Batman di Matt Reeves rimarrà separato dal franchise. Tuttavia, ci sono ancora tantissime domande su cosa verrà mantenuto dei progetti esistenti o se ci sarà un riavvio completo di tutto ciò che è sul piatto.

All’inizio di questo nuovo anno, ci sono molte speculazioni su cosa succederà ai film DC del 2023 e su qual è il loro potenziale di franchising. Secondo un report di Variety, i piani di James Gunn e Peter Safran sono per un “ripristino ampio ma non totale” dell’Universo DC. Ciò includerà un nuovo Superman, come ha confermato Gunn in passato. Ma questo nuovo report rileva che franchise esistenti come Aquaman e Shazam e la serie HBO Max Peacemaker potrebbero essere mantenuti come parte del ripristino, così come l’imminente Blue Beetle. C’è anche un suggerimento che Ezra Miller potrebbe rimanere dopo The Flash. Nessuna di queste proprietà è stata confermata per essere mantenuta e James Gunn potrebbe rispondere rapidamente a questo rapporto sui media.

Scream 6: Ghostface è in città nella nuova foto dal film

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Scream 6: Ghostface è in città nella nuova foto dal film

USA Today ha rivelato una nuovissima immagine di Scream 6 in cui vediamo Ghostface prendere il controllo della città. L’immagine non rivela molto, ma segnala che, anche se i protagonisti principali stanno cercando di lasciarsi alle spalle gli eventi passati di Scream del 2022, un nuovo killer di Ghostface può emergere ovunque vadano.

Dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo. In Scream 6, Melissa Barrera (“Sam Carpenter”), Jasmin Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin”), Mason Gooding (“Chad Meeks-Martin”), Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden Panettiere (“Kirby Reed”) e Courteney Cox (“Gale Weathers”) tornano a ricoprire i loro ruoli nel franchise insieme a Jack Champion, Henry Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving.

PRODOTTO DA William Sherak, James Vanderbilt, Paul Neinstein. PRODOTTO ESECUTIVAMENTE DA Kevin Williamson, Gary Barber, Peter Oillataguerre, Chad Villella, Courteney Cox, Ron Lynch, Cathy Konrad, Marianne Maddalena. Protagonisti sono Melissa Barrera, Jasmin Savoy Brown, Jack Champion, Henry Czerny, Mason Gooding, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Jenna Ortega, Tony Revolori, Josh Segarra, Samara Weaving con Hayden Panettiere e Courteney Cox.

Spider-Man: Across The Spider-Verse, una nuova foto “di famiglia”

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La nuova foto di Spider-Man: Across The Spider-Verse pubblicata da Agents of Fandom è un vero e proprio ritratto di famiglia. Nell’immagine si può vedere infatti Miles Morales in compagnia della sua multietnica famiglia, insieme a Gwen Stacy. Eccola di seguito:

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ecco la famiglia Pym al completo

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Arriva da Agents of Fandom una nuova immagine da Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il film che chiuderà la trilogia dedicata al personaggio di Scott Lang interpretato da Paul Rudd. Nell’immagine possiamo ammirare la famiglia Pym al completo, con Hank (Michael Douglas), Janet (Michelle Pfeiffer) e Hope (Evangeline Lilly), probabilmente persi nel Regno Quantico.

Guarda la foto di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Ezra Miller potrebbe continuare a essere The Flash per il DCU di James Gunn

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Ezra Miller potrebbe continuare a interpretare The Flash nell’idea di DCU di James Gunn e Peter Safran anche dopo l’uscita del suo film da solista. Nonostante sia stato annunciato la prima volta nel 2014, il film ha impiegato quasi un decennio per essere realizzato a trovare finalmente spazio per la distribuzione.

Con Miller nei panni del Velocista Scarlatto, The Flash ha attraversato diversi stadi di sviluppo. Tutti processi che hanno condotto a una data di uscita nell’estate del 2023. Tra problemi di produzione e ritardi dovuti alla scelta del regista, e non ultimo l’impatto della pandemia, il film era già parecchio in difficoltà, ma quello che lo ha messo davvero in pericolo è stato il 2022 a dir poco turbolento di Ezra Miller. Mentre l’attore ha chiesto pubbliche scuse per il suo comportamento ed è ora in cui presso una struttura per la salute mentale, il titolo rimane controverso per la WB Discovery.

Tutto questo, sommato al cambio di vertice nella direzione del DCU, ha portato a credere che per Ezra Miller il capitolo The Flash fosse chiuso, e invece sembra che un nuovo report di Variety abbia rimesso in discussione questa informazione.

Sembra che vari dirigenti della Warner Bros. siano “disponibili a continuare con l’attore” dopo The Flash. Non è chiaro se i dirigenti in questione siano il CEO David Zaslav o i capi della Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pam Abdy. Nonostante i loro problemi legali, c’era stata incertezza sul fatto che Miller avrebbe continuato a interpretare Barry Allen dopo il film da solista. Al momento della pubblicazione, né Miller, né i loro rappresentanti, né nessuno alla Warner Bros. Discovery ha commentato il report di Variety.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Dave Bautista è “sollevato” dall’addio a Drax dopo Guardiani della Galassia Vol. 3

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Guardiani della Galassia Vol. 3 si preannuncia come un vero e proprio addio a molti dei personaggi che formano la squadra cinematografica originale del franchise e tra questi anche Dave Bautista è pronto a dire addio al suo Drax il Distruttore, dopo quasi un decennio che lo interpreta sul grande schermo.

Sebbene l’attore debba moltissimo al personaggio e a James Gunn che lo ha voluto nei panni dell’alieno assetato di vendetta contro Thanos, Dave Bautista ha esternato il grande sollievo che prova a dire addio al personaggio, dal momento che per lui è un piacevole divertimento interpretarlo e che invece vorrebbe avere dei ruoli più impegnativi.

“Sono così grato a Drax, lo amo – ha dicharato Dave Bautista a  GQMa c’è del sollievo nel fatto che sia finito. Non è sempre stato piacevole, era difficile interpretare quel personaggio. Il processo di make-up mi abbatteva. E non so se voglio che Drax sia il mio lascito, è una performance stupidina, e io voglio più ruoli drammatici.”

Sicuramente nelle sue incursioni esterne ai film Marvel, Dave Bautista ha dimostrato del potenziale da attore drammatico davvero insospettate, per un attore che sembra puntare tutto sulla fisicità, eppure ha dimostrato di avere talento e potenziale. Staremo a vedere cosa gli riserva il futuro del cinema.

Guardiani della Galassia Vol. 3, il trailer del film di James Gunn

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale il 3 maggio 2023. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

In Guardiani della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani come li conosciamo.

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