Home Blog Pagina 678

Spider-Man: No Way Home, il Green Goblin non era il cattivo principale, in origine

Spider-Man: No Way Home

Anche se Spider-Man: No Way Home vede schierati molti villain dell’Uomo Ragno nel corso della sua lunga carriera cinematografica, il film ci mostra che il Green Goblin è il cattivo principale, con l’arco narrativo più determinante per la storia rispetto agli altri.

Tuttavia, secondo una recente intervista con il co-sceneggiatore Chris McKenna con Gold Derby, Green Goblin non doveva essere una parte così centrale della storia. McKenna ha spiegato che la sceneggiatura ha subito un “rapido cambiamento”, in cui Goblin è passato dall’essere parte di un insieme ancora più ampio di cattivi all’antagonista principale.

“Questo film ha subito un rapido cambiamento. [Green Goblin] non era il cattivo principale di questo film. Perché, come l’intera prima versione della sceneggiatura, non era il cattivo principale. Era un cattivo. E poi abbiamo perso altri personaggi, e poi abbiamo continuato: Deve essere lui. È quello che ora è l’antagonista del film. Dobbiamo renderlo l’antagonista… Quindi abbiamo modificato la sceneggiatura mentre la scrivevamo e giravamo ed era, “Oh, Goblin/Norman deve essere il cattivo. Come lo facciamo?” E così è diventato il fulcro del film di cui all’inizio non era il fulcro. Goblin era lì, ma non era [il cattivo principale] … Poi è diventato chiaro a tutti noi: “Aspetta, no, lui deve essere l’altra faccia rispetto a zia May. Deve essere il cattivo principale di tutto questo.’ Deve avere una seconda possibilità e deve fare di nuovo lo stesso sbaglio [come in Spider-Man del 2002], ma in un modo più oscuro che ora si riferisce al nostro Peter Parker”. 

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

The Batman: ecco una prima reazione alla visione del film!

The Batman

The Batman uscirà nei cinema tra poco più di un mese e, anche se le proiezioni ufficiali della stampa non inizieranno prima di un paio di settimane, alcuni hanno avuto la fortuna di dare un’occhiata in anteprima all’attesissimo riavvio di Matt Reeves tramite test e screening di settore. Abbiamo già riportato alcuni vaghi dettagli, ma ora abbiamo la nostra prima reazione corretta via Erick Weber di Awards Daily.

La fonte di Weber descrive The Batman come un “film complesso”, paragonandolo a diversi film come Zodiac, Chinatown, Il silenzio degli innocenti e I soliti sospetti . Matt Reeves ha già parlato dell’acclamato serial killer drammatico di David Fincher, ma gli altri paragoni sono davvero molto interessanti. Ovviamente per comprendere a pieno questi paragoni dobbiamo aspettare fino al 4 marzo, ma sembra che possiamo tranquillamente aspettarci almeno una svolta importante nella narrazione. Inoltre è molto probabile che l’ultima avventura del Cavaliere Oscuro sarà un film “controverso” e “infinitamente” discussa.

Rivediamo la trama di The Batman

Alla luce di quanto appreso ripercorriamo insieme la trama del film “Due anni di stalking per le strade mentre Batman (Robert Pattinson), seminando la paura nei cuori dei criminali, ha portato Bruce Wayne nelle profondità delle ombre di Gotham City. Con solo pochi alleati fidati: Alfred Pennyworth (Andy Serkis), il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) — nella rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come l’unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.”

“Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di macchinazioni sadiche, una scia di indizi criptici porta il più grande detective del mondo a un’indagine nel mondo sotterraneo, dove incontra personaggi come Selina Kyle/aka Catwoman (Zoë Kravitz), Oswald Cobblepot/ alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton/alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano ad avvicinarsi al compimento e la portata dei piani dell’autore diventa chiara, Batman deve stringere nuove relazioni, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affligge Gotham City.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Sebastian Stan disponibile a interpretare un giovane Luke Skywalker

Avengers 4 avengers: infinity war

La somiglianza tra il giovane Mark Hamill e Sebastian Stan, volto del MCU, ha generato in rete parecchi meme e persino delle proposte abbastanza folli da parte dei fan di scegliere proprio Stan per un eventuale ritorno sulle scene di un giovane Luke Skywalker.

Sebastian Stan ha continuamente espresso apertura a interpretare il famoso Jedi, se si presentasse l’opportunità. Di recente si è seduto con Esquire per parlare di Pam e Tommy e ha proprio confermato la sua disponibilità. Quando la domanda su Luke Skywalker è sorta ancora una volta, Stan ha detto:

“Senti, è davvero gentile. Mai dire mai. Mark Hamill è mio padre, lo sai, e lui lo sa, e lo chiamo ogni Natale per dirgli: ‘Voglio solo che tu sappia che ci sono.’ È davvero terrificante”.

Sebastian Stan è Tommy Lee nella serie Pam e Tommy disponibile dal 2febbraio su Disney+, mentre è stato di nuovo Bucky Barnes in The Falcon and the Winter Soldier. Lo ritroveremo in un nuovo episodio del MCU al cinema o su piattaforma.

 
 

Aquaman and the Lost Kingdom, Patrick Wilson commenta le scene di lotta del film

Aquaman e il regno perduto Aquaman and the Lost Kingdom

Patrick Wilson tornerà in Aquaman and the Lost Kingdom per interpretare Orm, il fratellastro di Arthur Curry al quale nel primo film l’eroe ha conteso il trono di Atlantide. Parlando con Brandon Davis di ComicBook.com in occasione della promozione di Moonfall, Patrick Wilson ha offerto alcune informazioni sul tanto atteso sequel.

Sebbene l’attore abbia tenuto le labbra sigillate sui dettagli della trama del film, Wilson ha detto che il sequel ha alcune sequenze di combattimento “pazze” e ha spiegato come il successo dell’originale abbia spinto James Wan a realizzare il sequel. Guarda cosa ha detto Wilson di seguito:

“Il film sarà un vero spasso, ci siamo divertiti così tanto a girarlo, lo dirò. James ha stabilito cosa voleva fare con il primo, è stato chiaramente un successo, ed è stato come, ‘Ok, ora spingiamolo.’ [Ride] Quindi ogni piccolo momento stupido, momento sincero, momento d’azione, i calci piazzati sono incredibili, le acrobazie erano pazze. Le sequenze delle scene di combattimento sono pazze e semplicemente fantastiche”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

 
 

È morta Monica Vitti, aveva 90 anni

Monica Vitti Roberto Russo

Musa di Michelangelo Antonioni, capace di dare corpo a commedia e tragedia anche nella stessa scena, Monica Vitti è la storia del cinema italiano. Ci lascia a 90 anni.

«Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto», ha scritto Walter Veltroni sui social.

Lo scorso novembre aveva compiuto novanta anni lontano dai riflettori, quelli che teneva a distanza dal 2001, quando fece la sua ultima comparsa pubblica per recarsi al Quirinale.

Di lei si ricordano innumerevoli film, moltissimi capolavori, uno spirito tagliente, una risata luminosa, un talento istintivo, una bellezza insolita e magnetica.

L’eclisse, L’Avventura, Deserto Rosso, Dramma della gelosia, La ragazza con la pistola e moltissimi altri titoli l’hanno resa immortale.

 
 

Mjolnir, ecco il set LEGO a grandezza naturale

Mjolnir

È stato rivelato un primo sguardo al nuovo set LEGO Mjolnir. Il Mjolnir è l’arma più famosa di Thor, che appare in molti film del MCU. Come il personaggio stesso, l’arma deriva direttamente dalla mitologia norrena ed è stata presentata al pubblico insieme a chi la impugna nel film del 2011, Thor.

Il martello è noto per avere dei poteri, per cui può essere raccolto solo da qualcuno che è ritenuto degno di maneggiarlo. In Avengers: Age of Ultron, è stato accennato al fatto che Capitan America potrebbe essere in grado di raccogliere il martello, e questo fatto è stato confermato in Avengers: Endgame, quando ha usato l’arma per cercare di sconfiggere Thanos.

Dalla sua introduzione, l’arma è diventata uno dei simboli più iconici dell’MCU. Insieme allo scudo di Capitan America, il martello è immediatamente riconoscibile e facilmente associato all’universo dei supereroi Marvel. Negli ultimi film, il martello è diventato anche un punto importante della trama. In Thor: Ragnarok, Mjolnir è stato distrutto dalla malvagia sorella di Thor, Hela, e in Avengers: Endgame, il Dio del Tuono è tornato indietro nel tempo per recuperare la Pietra della Realtà e lungo la strada ha raccolto una versione passata di Mjolnir.

Ora, nelle immagini condivise da Target, i fan possono dare una prima occhiata al set LEGO Mjølnir. Le immagini mostrano un grande set LEGO, con il martello apparentemente abbastanza grande da poter essere raccolto da una mano adulta. Le immagini mostrano anche che il martello ha uno scomparto nascosto, dove possono essere collocati un Guanto dell’Infinito, il Tesseract e una mini-figura di Thor.

I fan di LEGO e del MCU saranno entusiasti della possibilità di costruire un’arma Marvel così iconica con le proprie mani. Il design del set sembra relativamente semplice, adattandosi all’estetica consolidata del martello. Tuttavia, è disponibile in 979 pezzi, quindi ci vorrà un bel po’ di tempo per completarlo.

 
 

The Batman: Robert Pattinson parla del sequel e rivela un possibile spoiler

The Batman

Mentre cresce l’attesa per il debutto al cinema di The Batman oggi la star del film Robert Pattinson ha parlato della possibilità che la pellicola possa ottenere un sequel. Abbiamo sentito molte chiacchiere sul fatto che The Batman possa rappresentare il primo capitolo di una nuova trilogia, ma nulla è stato confermato e un sequel potrebbe dipendere dalla risposta critica e commerciale a questa prima puntata. Anche se qualcosa ci dice che il destino del film non sarà condizionato troppo dalle performance dato che  la Warner Bros. è chiaramente fiduciosa nelle sue possibilità di successo, visto anche l’avvio dello sviluppo due spin-off per HBO Max.

Come molti di voi sapranno, il primo si concentrerà sul dipartimento di polizia di Gotham City, mentre il secondo dovrebbe seguire Oswald Cobblepot di Colin Farrell, presumibilmente mentre continua la sua trasformazione in The Penguin. Oggi parlando con Games Radar , Robert Pattinson ha ammesso che fatica a immaginare un seguito di The Batman: ” Quando l’ho visto per la prima volta, anche dalla prima inquadratura, il tono è incredibilmente diverso dagli altri film” , spiega . “Ed è così strano, e un po’… è triste e abbastanza commovente.” “È una storia di Batman davvero, davvero insolita, e sembra quasi più difficile per me immaginare che posso asserci una serie di film dopo. Voglio dire, hanno sempre quel piccolo pezzo alla fine, che è tipo: ‘… e in arrivo!’ Ma a parte questo, sembra stranamente personale. Penso che le persone rimarranno scioccate da quanto sia diverso”.

Robert Pattinson  ha dunque involontariamente spoilerato una scena finale nel film che strizzerà l’occhio a possibili sviluppi futuro, dunque non resta che aspettare di vedere il film al cinema! 

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Eternals: Gilgamesh tornerà nel MCU?

Gilgamesh eternals

Secondo un rapporto di allkpop (via The Direct), Don Lee tornerà nei panni di Gilgamesh in un film o uno show MCU in arrivo, dopo aver interpretato uno dei protagonisti in Eternals. Secondo quanto riferito, l’attore volerà negli Stati Uniti quest’estate per iniziare a lavorare sul progetto misterioso. La notizia del potenziale ritorno di Lee arriva dopo che Gilgamesh è morto proteggendo Thena (Angelina Jolie) in Eternals.

Questo implica che il rumor potrebbe essere smentito ma si potrebbe anche trattare di un nuovo show Disney+ che si collocherebbe in una linea temporale precedente ai fatti di Eternals, magari una storia che segue la vita di Gilgamesh e Thena insieme, dopo lo smembramento della famiglia degli Eterni a Babilonia.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Robert Pattinson rivela perché il suo Bruce Wayne è diventato Batman

the batman

Come riportato da GamesRadar, Robert Pattinson si è seduto con Total Film per discutere del suo primo ruolo da supereroe, Batman, e di cosa pensava del personaggio. Parlando del motivo per cui il suo Bruce Wayne alla fine diventa Batman, la star ha parlato del trauma che ha il suo personaggio e di come è alimentato dalla tragedia. Alla fine, Pattinson crede che il suo Bruce Wayne si rivolga all’essere un vigilante come fosse una “autoterapia”.

“Ha questo enorme trauma dentro di sé e ha costruito questo intricato meccanismo psicologico per gestirlo. È come un’autoterapia davvero, davvero, davvero pessima, che alla fine lo ha portato a diventare Batman, una sorta di auto-aiuto.”

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Avengers: Endgame, tutte le sviste presenti nella battaglia finale

avengers: endgame

Come per la maggior parte dei blockbuster dell’MCU, Avengers: Endgame si è concluso con un maestoso terzo atto. Un set enorme, comprensivo di quasi tutti i personaggi attivi del franchise: nel film i Vendicatori, i Guardiani della Galassia, gli abitanti di Wakanda e i Maestri delle Arti Mistiche, si riuniscono per fermare Thanos (Josh Brolin). Ma per quanto sia d’effetto vedere tutti i supereroi all’opera in un’unica battaglia, non si possono tralasciare gli errori e le dimenticanze della sequenza finale del film.

Avengers: Endgame  si presenta come il seguito di Avengers: Infinity War (2018). Diretto da Anthony e Joe Russo come il capitolo precedente, il film culmina con lo scontro titanico tra Thanos, gli Avengers e i rispettivi alleati. Oltre alla battaglia, anche la realizzazione del film è stata un’impresa titanica. Infinity War e Endgame vanno a comporre un finale in due atti. Se il primo film riesce a gestire bene le scene complesse e il cast affollato, il secondo arranca maggiormente: la trama è più elaborata, i viaggi nel tempo diventano impegnativi e culminano in un finale ricco quanto confusionario. Vediamone tutte le pecche, dai buchi nella trama agli errori di VFX.

1Thanos e il guanto

Thanos Avengers: Endgame

Uno dei momenti più tesi di Avengers: Endgame è quando Thanos, impossessatosi del guanto di Stark, prova a schioccare le dita. Per fortuna, Iron Man riesce a rubare fortuitamente le Gemme dell’Infinito per tempo e a rendere il gesto del Titano Pazzo inutile.

Per quanto ben costruita, la scena della battaglia finale appena descritta ha però un piccolo errore di VFX. Ad un esame più attento della mano del Titano Pazzo, il dito medio e il palmo risultano scontornati. Se non viene fatta notare, l‘imprecisione non è troppo visibile: anche Matt Aiken di Weta Digital, che ha lavorato al film, non l’ha notata fino a quando non gli è stata indicata. Ma anche questo dettaglio toglie punti ad Endgame.

Successivo

Pamela Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Pamela Anderson film

Pamela Anderson è un’icona del mondo dello spettacolo nota a tutti, tanto per le sue interpretazioni quanto per la vita privata e le attività benefiche. Modella tra le più importanti degli anni Novanta, attrice in serie di successo e donna capace di reinventarsi continuamente, la Anderson ha saputo conquistare le attenzioni di tutti, aprendo la strada a molte altre modelle e attrici venute dopo di lei. Anche se oggi non è più sotto i principali riflettori del mondo della celebrità, rimane ugualmente un modello inarrivabile di carisma e sensualità.

Ecco 10 cose che non sai di Pamela Anderson.

Pamela Anderson: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in alcuni noti film. La carriera da attrice della Anderson ha inizio nel 1991 con il film Rapina del Secolo a Beverly Hills. In seguito ha recitato in Soli contro il crimine (1994), Barb Wire (1996), Scooby-Doo (2002), con Rowan Atkinson, Scary Movie 3 (2003), Borat (2006), con Sacha Baron CohenSuperhero – Il più dotato fra i supereroi (2008), Costa Rican Summer (2010), Hollywood & Wine (2010), The People Garden (2016), The Institute (2017), di James Franco, Baywatch (2017), con Dwayne Johnson, e Nicky Larson et le Parfum de Cupidon (2019).

2. È nota per le serie TV. Più che il cinema, ad aver reso davvero celebre l’attrice sono state alcune serie TV in cui ha recitato. Tra le più importanti si annoverano Quell’uragano di papà (1991-1997), Il tempo della nostra vita (1992) e Baywatch (1992-1997), che l’ha consacrata definitivamente. In seguito ha preso parte a V.I.P. (1998-2002), Baywatch – Matrimonio alle Hawaii (2002), Una pupa in libreria (2005-2006), Package Deal (2013) e Sur-Vie (2017).

Pamela Anderson è hot

3. È stata un icona sexy. Prima di diventare una nota attrice, la Anderson ha iniziato la sua carriera come modella. Dopo essere stata casualmente scoperta venendo inquadrata nel maxischermo di una partita di football, le sono stati proposti diversi contratti come modella e nell’ottobre del 1989 è apparsa sulla copertina di Plaboy in uniforme scolastica. Da quel momento è apparsa sulla rivista per ben altre tredici volte ed è stata scelta, nel 2011, come modella dell’ultimo numero della rivista in cui appaiono servizi di nudo.

Pamela Anderson Baywatch

Pamela Anderson in Baywatch

4. Possiede ancora l’iconico costume della serie. Della serie Baywatch, dove la Anderson interpretava C. J. Parker, uno degli oggetti più iconici e maggiormente rimasti nell’immaginario collettivo è il costume rosso indossato dall’attrice. La Anderson ha di recente dichiarato di possedere ancora il suo costume da bagno rosso e ha affermato anche che di tanto in tanto lo indossa ancora, o per fare la doccia o per far colpo sui suoi ospiti.

5. Il suo co-protagonista non la voleva nella serie. Come rivelato in seguito, il protagonista maschile della serie, l’attore David Hasselhoff, non voleva che la Anderson facesse parte del cast di Baywatch. Questo perché aveva posato per la rivista Playboy e Hasselhoff non la considerava una vera attrice. Ancor di più, l’attore era preoccupato dal fatto che il seno prosperoso della Anderson avrebbe finito con il distrarre dalle vere cose importanti della serie.

Pamela Anderson e Tommy Lee

6. Era sposata con il noto batterista. Nel 1995 l’attrice ha sposato il batterista della band Motley Crue Tommy Lee, che aveva conosciuto solo quattro giorni prima del matrimonio. La coppia, che ha avuto anche due figli (Brandon Thomas e Dylan Jagger), è divenuta nota in particolare per il loro rapporto burrascoso. In un’occasione, infatti, Lee fu anche arrestato per violenza domestica e condannato a sei mesi di carcere. I due hanno infine divorziato nel 1998.

7. È noto il loro sex tape. Nello stesso 1998 viene diffuso online un filmato che ritraeva la Anderson e Lee nel loro intimo, con esplicite scene di sesso. la Anderson ha quindi citato la società di distribuzione del video, pubblicato in versione integrale, ottenendo un accordo di transazione confidenziale tra le parti. Proprio questa vicenda è ora alla base della serie Pam&Tommy, disponibile su Disney+ a partire dal 2 febbraio, dove la Anderson e Lee sono interpretati rispettivamente da Lily James e Sebastian Stan.

Pamela Anderson Tommy Lee

Pamela Anderson è su Instagram

8. Ha un profilo Instagram ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire, come molti suoi colleghi, un account Instagram ufficiale che è seguito da 1,3 milioni di persone. La sua bacheca è un tripudio di fotografie che, spesso e volentieri, la ritraggono protagonista di momenti lavorativi e di svago, oltre che di momenti quotidiani. Seguendola, dunque, si potranno scoprire molte cose su di lei, rimanendo anche aggiornati su tutti i suoi progetti.

Pamela Anderson: oggi

9. Continua a recitare. Nonostante il periodo della sua massima popolarità sia ormai tramontato, la Anderson continua ad essere un’icona nel mondo dello spettacolo. Tra le tante attività che l’attrice porta avanti vi è naturalmente anche quella della recitazione, passione mai abbandonata. Se nel 2017 era comparsa con un cameo nel film Baywatch, la Anderson ha da poco concluso le riprese di un nuovo film, intitolato 18 & Over, un thriller ambientato durante il periodo del lockdown, dove lei ricopre il ruolo dello sceriffo Rogers.

Pamela Anderson: età e altezza dell’attrice

10. Pamela Anderson è nata il 1° luglio del 1967 a Ladysmith, in Canada. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Beautiful Minds, recensione del film di Alexandre Jollien e Bernard Campan

Presque recensione

Beautiful Minds è un film di genere drammatico del 2021, diretto da Bernard Campan e Alexandre Jollien, che interpretano anche i due protagonisti. In uscita il 10 febbraio 2022 nelle sale italiane, il film sarà distribuito da Notorious Pictures.

Beautiful Minds: un incontro salvifico

Alexandre Jollien è un filosofo e scrittore svizzero, specializzato in filosofia greca, oltre che docente, ed è intervenuto più volte sul tema della disabilità: ha ideato, scritto e diretto Beautiful Minds assieme all’amico Bernard Campan, con cui lavora da diversi anni, compagno ideale per sostenere il soggetto di una pellicola incentrata sull’importanza e la forza della differenza: un invito a cambiare il modo in cui si giudica chi non conosciamo, per adottare una prospettiva più fluida, abbracciando l’amore incondizionato che si è rivelato risolutivo nell’esperienza quotidiana e personale di Jollien, che ha vissuto in prima persona il disprezzo di sé connaturato al personaggio da lui interpretato: un’ interiorizzazione degli sguardi negativi, che distruggono la consapevolezza della propria persona: “C’è molto disprezzo di sé quando si fissano le altre persone ogni giorno, il che è degradante. Ci vogliono anni per guarire da questo trauma. Quando hai una disabilità, quando la tua autostima è abbastanza distrutta, penso che sia stato molto catartico essere sostenuto da Bernard, da una squadra. Alla fine, viviamo grazie alla solidarietà“.

Louis (Bernard Campan) è un becchino sessantenne dalla quotidianità piuttosto metodica; tratta con fornitori e colleghi con lo stesso pragmatismo (e cura) dispensato al trucco dei cadaveri per i rispettivi funerali. In parallelo, ci viene presentato Igor (Alexandre Jollien), un uomo vicino ai 40 anni che consegna verdure biologiche su un triciclo, sfidando così quotidianamente non solo il traffico, ma anche la sua condizione di disabile – ha avuto una temporanea paralisi cerebrale alla nascita. La sceneggiatura (firmata dai due protagonisti) suggerisce rapidamente che le vite di queste due figure completamente diverse si incroceranno; non sorprende, quindi, che sia esattamente quello che succede.

E’ allora che emerge prepotentemente la volontà del regista Bernard Campan di rompere certi cliché senza perdere di vista il viaggio reciprocamente vantaggioso dei personaggi; nella maggior parte delle opere con una premessa simile, gli equivalenti di Louis mostrano un’immensa difficoltà nel trattare le particolarità della condizione fisica dei personaggi come Igor e, poco a poco, imparano tramite le differenze a essere persone migliori. Qui c’è la consueta acquisizione di nozioni benefiche per l’interlocutore e spettatore, ma in una strada a doppio senso: anche Igor si appropria – e rivela – la sua soggettività.

Beautiful Minds film

Beautiful Minds: lasciamoci abbracciare

Approcciandoci a questa visione, abbiamo tutte le ragioni per credere che Beautiful Minds sarà un film convenzionale, in cui i membri di gruppi discriminati giocano un ruolo chiave nel rendere qualcuno una persona migliore e di solito quel privilegiato proviene da una parte meno vulnerabile della popolazione. Pensate al numero di film in cui un omofobo impara il rispetto interagendo con i membri della comunità LGBTQIA+ o, in modo simile, al numero di personaggi razzisti che ricevono lezioni vivendo con uomini o donne di colore; naturalmente, il messaggio di accettazione e di cambiamento di prospettiva è importante; tuttavia, non quando questa “lezione di vita” avviene a spese della subordinazione del discriminato, in diversi casi quando diventa un mero strumento per l’evoluzione morale/spirituale/comportamentale dell’oppressore.

Beautiful Minds non crea un’opposizione così forte tra le realtà dei protagonisti. Louis sembra avere tutta la pazienza del mondo di fronte alle impertinenze ricorrenti di Igor; in nessun momento l’impresario funebre mostra una difficoltà specifica nel trattare con una persona con bisogni speciali. La presenza di Igor si attesta come emotivamente pedagogica in definitiva, ma non nel senso di abbattere un pregiudizio stretto/tattico: gli insegnamenti che elargiscono l’uno all’altro sono di natura più emotiva che comportamentale. E come regista, Bernard Campan non delimita in maniera didattica ogni passo del viaggio, rendendolo una naturale conseguenza del famigerato apprendistato.

A volte Louis sembra rassegnato alla presenza di Igor, altre volte è effettivamente entusiasta della compagnia dello straniero sulla strada. In nessun momento le motivazioni sono comunque dettagliate fino al punto di esaurire i dubbi: nel processo di avvicinamento e allontanamento dalle convenzioni, il lungometraggio costruisce un viaggio per far incontrare due solitari. La logica del road movie è spesso utilizzata in questo tipo di trama, soprattutto perché permette uno spostamento costante e un aggiornamento delle figure di supporto, che contribuiscono a modificare la storyline principale.

Beautiful Minds è una piacevole commedia drammatica del tipo da guardare e riguardare, che ricorda la potenza espressiva di Quasi Amici: la filosofia del personaggio – e della mente – di Alexandre Jollien arricchisce il testo filmico in maniera inedita e mai stucchevole, mettendo nero su bianco come la tentazione di nascondere le ferite sarà sempre controbilanciata dalla solidarietà e umanità di chi ci sta attorno, se ci lasciamo abbracciare.

 
 

Now and Then: la nuova serie thriller AppleTV+

Now & Then serie tv 2022

Now and Then è la nuova serie thriller Apple Originals  spagnola e inglese creata da Ramón Campos e Teresa Fernández-Valdé.

Now and Then in streaming uscirà 20 maggio su Apple TV+. a serie di otto episodi, ambientata a Miami, è stata girata in spagnolo e inglese e uscirà su Apple TV+ con i primi tre episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Now and Then: trama e cast

Now and Then è un thriller stratificato che esplora le differenze tra le aspirazioni giovanili e la realtà dell’età adulta, quando le vite di un gruppo di migliori amici del college cambiano per sempre dopo il tragico epilogo di un weekend celebrativo finito con la morte di uno di loro. Vent’anni dopo, i restanti cinque sono riuniti di nuovo, seppure con riluttanza, da una minaccia comune che mette a rischio i loro mondi apparentemente perfetti.

Il cast della serie comprende le candidate all’Oscar Marina de Tavira e Rosie Perez, il vincitore del Premio Ariel José María Yazpik, la pluripremiata al Premio Goya Maribel Verdú, Manolo Cardona, la vincitrice del Premio Goya Soledad Villamil, il vincitore dell’Emmy Željko Ivanek, Jorge López, Alicia Jaziz , Dario Yazbek Bernal, Alicia Sanz, Jack Duarte e Miranda de la Serna.

La serie è un’idea di Bambú Producciones, dei creatori Ramón Campos e Teresa Fernández-Valdés, che sono anche showrunner, e di Gema R. Neira, che è anche autrice insieme a Campos e al loro team. Gideon Raff (“The Spy”, “Homeland – Caccia alla spia”) è produttore esecutivo e regista.

Now and Then si unisce alla rosa in espansione di Apple Originals degli storytellers più creativi di oggi, incluso il prossimo all’uscita “Suspicion”, un thriller dal ritmo frenetico con Uma Thurman, basato sulla premiata serie israeliana “False Flag”; “Slow Horses”, un thriller di spionaggio internazionale con protagonista il premio Oscar Gary Oldman; “Pachinko”, l’attesissima serie drammatica basata sull’acclamato bestseller, scritta e prodotta da Soo Hugh; “Echo 3”, un nuovo thriller d’azione ambientato tra il Sud America e gli Stati Uniti e scritto dal produttore e scrittore premio Oscar Mark Boal; nuove storie dal regista, scrittore, direttore della fotografia, montatore, produttore pluripremiato agli Oscare ai BAFTA, Alfonso Cuarón, che attualmente ha un accordo generale di esclusiva per lo sviluppo di progetti televisivi  per Apple TV+ attraverso la sua società di produzione Esperanto Filmoj; “Masters of the Air”, una nuova serie drammatica limitata degli Apple Studios, prodotta da Amblin Television di Steven Spielberg e Playtone di Tom Hanks e Gary Goetzman; “Shantaram”, tratto dal bestseller di Gregory David Robert e interpretato da Charlie Hunnam.

 
 

Most Dangerous Game: recensione del film con Liam Hemsworth

most-dangerous-game

Ecco un altro giocatore che, per soldi, mette in palio la vita. Da miniserie a film, Most Dangerous game è la corsa disperata all’oro di un uomo (Liam Hemsworth) in fin di vita e pieno di debiti. Un lungometraggio dalle ottime premesse in termini di cast e regia e che mette in scena azione, intrigo e mistero ma senza riuscire a centrare il segno. Vediamo perché.

Most Dangerous Game: la trama

Dodge Raynard (Liam Hemsworth), giovane imprenditore, corridore accanito ed ex atleta, scopre di essere malato di cancro. Non gli restano che poche settimane. Come se non bastasse, è indebitato fino al collo. Per permettere le cure necessarie alla moglie incinta (Sarah Godon), Dodgha rinunciato alla  sua assicurazione. Alla ricerca disperata dei soldi per curarsi e per garantire la sopravvivenza economica alla sua famiglia, Raynard accetta la proposta di un assicuratore misterioso (Christoph Waltz).

Dodge è invitato a partecipare ad un gioco: per 24 ore, deve fuggire da cinque inseguitori misteriosi, pronti ad ucciderlo. La ricompensa in denaro è garantita. Non avendo nulla da perdere, Dodge accetta di partecipare alla folle caccia all’uomo, mettendo in pericolo la sua famiglia e sfiorando i limiti della follia.

Le disavventure di Most Dangerous Game

Most Dangerous Game nasce come una serie in short format: 15 episodi  da una decina di minuti circa che vanno a comporre un Movies-in-chapter, un film a capitoli. A lanciarla è Quibi – la piattaforma realizzata da Jeffrey Katzenberg per lo streaming sui cellulari. Purtroppo Quibi è stata avviata nel 2020, in piena pandemia, e ha dovuto chiudere pochi mesi dopo.

Il format, geniale per la un servizio streaming per smartphone, viene cambiato dal nuovo distributore del film, Amazon Prime Video. Nasce così il lungometraggio Most Dangerous Game. La rielaborazione del girato non è però delle migliori: il film risulta spesso ripetitivo, come se i singoli episodi fossero semplicemente stati incollati uno dopo l’altro, senza troppo sforzo. Inoltre, la qualità è bassa: è evidente che si tratta di una produzione CBS in cui le scene d’azione sono fatte al risparmio. D’altronde, parliamo di un prodotto nato per il piccolissimo schermo.

Nomi importanti per risultati mediocri

Il regista di Most Dangerous Game è Phil Abraham, il noto autore di serie cult come I Soprano o Mad Men. Lo sceneggiatore Nick Santora non è da meno. Nonostante ciò, il passaggio dalla migliore tv HBO ai bassi budget del network CBS viene accusato dagli autori. Manca una storia avvincente e coinvolgente. L’aspetto drammatico della malattia del protagonista non viene approfondito abbastanza da creare empatia. La trama è completamente sbilanciata verso l’azione, senz’altro necessaria ma non sufficiente a coinvolgere lo spettatore.

Nulla da dire però alla recitazione di Hemsworth (The dressmaker – Il diavolo è tornato) e di Waltz (Spectre): è ottima e non stucchevole. Il primo è perfetto per la parte dell’uomo prestante, la cui fisicità esprime forza e agilità. D’altro canto però, sembra tutt’altro che malato: viene da chiedersi, ha realmente un tumore? Come può essere in fin di vita? Dal canto suo, Waltz veste bene i panni del furbo imprenditore che opera ai limiti della legalità, personaggio rassicurante ma anche manipolatore, a tratti subdolo.

Siamo sulla falsa riga di Squid Game

Forse il motivo per cui Most Dangerous Game non ci conquista è perché abbiamo in mente un prodotto simile ma estremamente più forte: Squid Game, la serie Netflix coreana che ha conquistato appassionati e non dei giochi di sopravvivenza.

Thriller, dramma e horror in una realtà distopica, inserita nel mondo ordinario ma ben nascosta. Tutti questi elementi, seppur in proporzioni differenti, sono presenti in Squid Game come in Most Dangerous Game. Anche nel film, c’è un padre che ha bisogno di soldi per garantire un futuro alla sua famiglia e un uomo ”generoso” e cordiale pronto a offrire una soluzione. Al centro del prodotto americano però, non c’è un personaggio ridotto in estrema povertà come in Squid Game, ma un giovane di successo. Il film vorrebbe criticare il sistema sanitario statunitense, ma non riesce fino in fondo nel suo intento politico.

In conclusione, Most Dangerous Game è un film d’azione che non dice nulla di nuovo: ha tutti gli ingredienti per funzionare ma non ha la forza di superare la concorrenza.

 
 

The Batman, le nuove foto mostrano i dettagli di armi e costume

the batman

Nelle nuove immagini di The Batman condivise da Total Film, i fan possono dare uno sguardo più dettagliato alla tuta di Robert Pattinson e al suo arsenale. Le immagini mostrano il cappuccio del supereroe in dettaglio, così come i suoi guanti e la cintura traboccante di gadget. Questi gadget sembrano includere granate fumogene, che i fan con gli occhi d’aquila avranno intravisto nei trailer e potenziali proiettili attaccati ai suoi guanti.

GUARDA LE FOTO DI TOTAL FILM

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Voyage of Time, dal 3 marzo al cinema il documentario di Terrence Malick

Voyage of Time Life′s Journey

ll 3 marzo debutterà nelle sale italiane Voyage of Time, documentario diretto dal geniale regista Terrence Malick (La sottile linea rossa, The Tree of Life), con la voce narrante di Cate Blanchett eprodotto da Brad Pitt. Presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film, nella sua grandiosa versione integrale per la sala, è distribuito da Double Line in collaborazione con Lo Scrittoio.

L’opera arriva finalmente sul grande schermo per condurre lo spettatore all’esplorazione del passato planetario e al contempo alla ricerca di una futura collocazione nell’universo per l’umanità. Un inno alla natura e alla vita che si propone di forgiare una nuova, ipnotica storia della stessa vita della Terra, cogliendo la magia espressiva del cosmo non facilmente osservabile, ma del quale siamo partecipi in ogni istante della nostra esistenza.

In Voyage of Time Malick invita lo spettatore a sondare in profondità 14 miliardi di anni tra passato, presente e futuro, ricostruendo la cronologia scientifica della Terra, dalla nascita delle stelle alla comparsa dell’uomo sul pianeta. Nell’arco di diversi anni, Malick con questo lavoro ha voluto creare un nuovo formato sperimentale, al confine tra effetti speciali tradizionali ed effetti digitali all’avanguardia. Dalla microfotografia alle immagini generate da supercomputer, da creature viventi a immagini che somigliano a specie preistoriche, l’interrogativo è: possiamo riprodurre sullo schermo gli eventi cosmologici più immensi e le forme di vita più bizzarre di cui nessuno è mai stato testimone e farlo in modo da consentire alle persone di relazionarsi, valutandone la bellezza, il significato e le conseguenze da un punto di vista personale?

Voyage of Time consente al pubblico di sperimentare in modo diretto ciò che la scienza comprende del nostro mondo, della nostra storia, della nostra esistenza, grazie al potenziale del cinema di documentare e, a volte, simulare la cruda realtà, la capacità della macchina da presa di amplificare e manipolare il tempo. Il mondo invisibile intorno a noi diventa improvvisamente immaginabile, conoscibile, da tutti. A contribuire l’uso di suoni capaci di evocare il vorticoso crescendo dell’energia creativa della vita.

Prima di iniziare la produzione di questo film, Malick si è immerso in studi astronomici, biologici e filosofici, raccogliendo appunti e parlando con professori, ricercatori e innovatori in campi in rapida evoluzione, spaziando dalla fisica all’antropologia. Tale lavoro preparatorio è confluito in un film che sa ritagliarsi una nuova forma espressiva, intersecando scienza e arte.

La bellezza estetica del film non fa che valorizzare la scienza sottostante in uno scambio dinamico, un dare e ricevere, tra il romanticismo dell’arte e il rigore della ricerca scientifica. La scienza è stata erroneamente considerata nemica del mistero e del senso di meraviglia è piuttosto il contrario, in realtà. La conoscenza non diminuisce il senso della bellezza e del mistero; lo accresce. In quanto scienziati, il nostro compito è tuffarci in quel mistero e cercare di formare per consentire la comprensione. Ciò che fa anche Terry con questo film” – Andrew Knoll, Fisher Research Professor di Storia Naturale presso l’Università di Harvard, consulente della NASA e responsabile della veridicità e accuratezza dal punto di vista scientifico della rappresentazione.

 
 

The Beatles: Get Back – The Rooftop Concert nelle sale IMAX® dal 9 al 13 febbraio

The Beatles: Get Back

The Beatles: Get Back – The Rooftop Concert, l’indimenticabile concerto dei Beatles sul tetto della sede di Apple Corps di Savile Row avvenuto il 30 gennaio 1969, debutterà in Italia esclusivamente nelle sale IMAX® dal 9 al 13 febbraio in una versione di 60 minuti.

Sono entusiasta che il pubblico possa vivere il concerto sul tetto di The Beatles: Get Back in IMAX, su uno schermo enorme”, afferma il regista/produttore Peter Jackson. “È l’ultimo concerto dei Beatles ed è il modo assolutamente perfetto per vederlo e ascoltarlo”.

Fin dal debutto della bellissima e illuminante docuserie di Peter Jackson, sentivamo che i fan avevano il desiderio di vivere in IMAX l’indimenticabile esibizione sul tetto”, afferma Megan Colligan, presidente di IMAX Entertainment. “Siamo davvero entusiasti di collaborare con Disney per portare Get Back su un palcoscenico completamente nuovo e offrire ai fan dei Beatles in tutto il mondo l’opportunità unica di guardare e ascoltare i loro eroi attraverso l’impareggiabile immagine e suono di IMAX”.

Il concerto, che appare nella sua interezza nella docuserie originale di Peter Jackson The Beatles: Get Back disponibile su Disney+, sarà ottimizzato per gli schermi IMAX, rimasterizzato in digitale nella qualità dell’immagine e del suono di The IMAX Experience® con la tecnologia proprietaria IMAX DMR® (Digital Remastering).

 
 

I Want You Back: nuove foto dal film Prime Video

I Want You Back

Arriva l’11 febbraio su Prime Video I Want You Back, diretto da Jason Orley (Big Time Adolescence), scritto da Isaac Aptaker & Elizabeth Berger (Love, Simon writers e This Is Us co-showrunners) e prodotto da Peter Safran e John Rickard di The Safran Company, Aptaker e Berger di The Walk-Up Company.

Nel cast del film ci sono Charlie Day, Jenny Slate, Scott Eastwood, Manny Jacinto, Clark Backo, Gina Rodriguez, Mason Gooding, Dylan Gelula, Jami Gertz, Isabel May e Luke David Blumm.

Le foto di I Want You Back

La trama di I Want You Back

Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate) sono degli estranei, ma quando si incontrano c’è una cosa che li fa legare immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner, Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). Si dice “mal comune mezzo gaudio”, ma la  loro autocommiserazione prende una strana piega quando scoprono sui social che i rispettivi partner sono già andati avanti, Anne con Logan e Noah con Ginny. Sulla trentina e terrorizzati di aver perso la loro unica possibilità di vivere felici e contenti, Emma e Peter escogitano un piano disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro ex e riconquistarli.

 
 

BAFTA EE Rising Star Award, ecco i nominati del 2022

BAFTA

Gli attori Ariana DeBose, Harris Dickinson, Lashana Lynch, Millicent Symonds e Kodi Smit-McPhee sono i candidati 2022 per il BAFTA EE Rising Star Award. Il premio è giunto alla sua diciassettesima edizione.

I candidati sono stati annunciati dalla vincitrice dello scorso anno, Bukky Bakray (“You Don’t Know Me”), e dalla presentatrice Edith Bowman.

I cinque attori sono stati selezionati per aver dimostrato “un talento eccezionale nel cinema nell’ultimo anno”. I precedenti vincitori del premio hanno incluso James McAvoy, Eva Green, Tom Hardy, Kristen Stewart, Tom Holland, Letitia Wright e Micheal Ward.

DeBose ha recentemente interpretato Anita in West Side Story e apparirà nel thriller di spionaggio di Matthew Vaughan Argylle insieme a Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, John Cena, Bryan Cranston e Samuel L. Jackson.

Dickinson ha interpretato il principe Filippo al fianco di Angelina Jolie in Maleficent: Mistress of Evil e recentemente è apparso in The King’s Man – le origini. Lo vedremo in See How They Run insieme ad Adrien Brody, Saoirse Ronan, Ruth Wilson e Sam Rockwell.

Lynch ha avuto un ruolo chiave in No Time to Die come il nuovo 007 e sarà presto visto nell’adattamento musicale di Matilda insieme a Emma Thompson e The Outside Room con Vanessa Redgrave ed Emily Beecham.

Symonds ha recentemente ripreso il suo ruolo in A Quiet Place Part II di John Krasinski, mentre Smit-Mcphee è apparsa in film vari come La strada, nel ruolo del figlio di Viggo Mortensen, e Il Potere del Cane al fianco di Benedict Cumberbatch e Kristen Dunst.

Il premio BAFTA Rising Star è l’unico degli EE British Academy Film Awards che viene deciso dal pubblico. Il vincitore degli EE Rising Star Awards sarà annunciato durante la cerimonia BAFTA, che si terrà nel centro di Londra il 13 marzo.

Fonte: Variety

 
 

Roland Emmerich condivide il suo segreto per i disaster movie

Roland Emmerich 

Mente geniale dietro a capolavori del genere come Independence Day, Godzilla (1998), The Day After Tomorrow2012 , si può certamente dire che Roland Emmerich è un artista del disaster movie.

In un’intervista per il canale YouTube Jake’s Takes, Roland Emmerich elenca le cose da fare e da non fare per girare sequenze di disastri, citando in particolare la sua esperienza durante le riprese di Independence Day. Secondo il regista, è più efficace – e meno sconvolgente – evitare la morte gratuita sullo schermo. “Stai lontano dalle persone che vengono uccise”, dice Emmerich Perché è qualcosa… che non credo che alla gente piaccia molto. Sì, il mondo sta crollando, ma non mostrarlo troppo… Ecco perché io vado in giro per la città, tu vai più in largo che puoi. Perché non è divertente [vedere le persone che muoiono]”.

 
 

Jamie Lee Curtis riflette sulla sua interpretazione di Laurie Strode nel corso di 44 anni

Jamie Lee Curtis
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Jamie Lee Curtis riflette sul fatto che ha interpretato Laurie Strode nel franchise di Halloween per 44 anni, nel corso delle riprese di Halloween Ends, film che potrtebbe chiudere per sempre l’arco narrativo del suo personaggio.

Grazie all’Halloween del 1978, Curtis sarà per sempre immortalata nella lista di Hollywood delle migliori scream queens di tutti i tempi. Si è fatta un nome interpretando Laurie Strode, una delle uniche sopravvissute al primo massacro di Michael Myers, nel film di John Carpenter; da allora, Curtis ha interpretato Laurie in 6 film, aiutando a riavviare il franchise nel corso degli anni.

È stato il suo ritorno ad Halloween nel 2018 che ha dato nuova vita alla proprietà slasher di lunga data e l’ha indirizzata verso la trilogia in corso. L’Halloween del 2018 è servito come sequel diretto del film originale e ha ripreso con una Laurie alle prese con il disturbo da stress post-traumatico mentre si preparava per la sua resa dei conti finale con Michael. Lo scorso autunno è uscito Halloween Kills, il secondo capitolo della nuova trilogia, e sarà seguito da Halloween Ends entro la fine dell’anno.

Jamie Lee Curtis avverte il significato di questo momento durante le riprese di Halloween Ends. L’attrice ha condiviso un post emozionante sui social media quando si è resa conto di interpretare Laurie da 44 anni. Ha scritto:

Mi sono svegliato presto questa mattina e ho capito che abito in Laurie Strode da 44 anni. I suoi sogni sono diventati i miei. Anche i suoi incubi. In tutto questo, un profondo senso di gratitudine per i fan che l’hanno mantenuta importante e mi hanno dato un lavoro per così tanto tempo e sono così fottutamente entusiasta di questo nuovo film che stiamo facendo.

Halloween Ends, la prima foto ufficiale

Diretti da David Gordon Green, Halloween e Halloween Kills riportano Michael Myers ad Haddonfield 40 anni dopo la sua furia iniziale per un’altra notte di terrore. La sua follia omicida per la città lascia dozzine di morti, tra cui Tommy Wallace (Anthony Michael Hall) e la figlia di Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), Karen (Judy Greer).

Halloween Ends raggiungerà i personaggi dopo un salto temporale di quattro anni, e vedrà protagonisti gli eroi sopravvissuti, Laurie, Allyson (Andi Matichak) e Lindsey Wallace (Kyle Richards) affrontare le ricadute della furia del 2018 dopo l’ultima fuga di Michael.

 
 

Robert Pattinson difende TUTTI gli adattamenti di Batman precedenti al suo

The Batman

Parlando con Total Film (via GamesRadar+) in merito al suo prossimo film, The Batman, Robert Pattinson ha parlato del suo affetto di lunga data per il personaggio DC. Ha rivelato di aver visto tutti i film di Batman al cinema (presumibilmente da Batman del 1989 e oltre), e sente che nessuno di quei film sia veramente brutto, includendo anche Batman e Robin che è unanimemente considerato poco riuscito.

“Tra tutti i personaggi dei fumetti e quel tipo di film, ho visto tutti i film [di Batman] al cinema, cosa che non posso davvero dire di aver fatto per nessun’altra serie. Non vedevo l’ora che uscissero. C’era la combinazione di essere totalmente attratto da questi film e anche di vedere che ne erano stati girati tanti sullo stesso personaggio, nessuno dei quali brutto. La gente dice che alcuni siano molto brutti, ma in realtà non lo sono. Raggiungono tutti completamente ciò che si prefiggevano di ottenere e sono tutti davvero interessanti, a seconda del loro tempo e luogo. Non lo so. Ho avuto uno strano istinto al riguardo. Ma ho sempre amato il personaggio”.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Marvel: i 12 costumi peggiori dei personaggi nei film e serie tv

Il Marvel Cinematic Universe è riuscito sicuramente a riportare in auge i costumi dei supereroi; eppure, vi sono state alcune eccezioni di character design, in particolar modo per quanto riguarda il reparto costumi, poco o per nulla azzeccati. Vediamo assieme quelli che sono stati decretati i 12 peggiori costumi dei personaggi Marvel

1Taskmaster (Vedova Nera)

taskmaster

Taskmaster ha fatto il suo debutto nel MCU in Black Widow, e il look deciso per il personaggio è stato definito da molti fan “una delusione totale“. La scelta da parte della Marvel di non farle indossare una maschera a forma di teschio è comprensibile tanto quanto il tentativo di includere lo schema di colori blu, bianco e arancione prelevato dai fumetti. Tuttavia, nel complesso il design del casco si è rivelato inefficace, soprattutto per quanto riguarda lo svelare la vera identità del personaggio: il suo spirito viene totalmente tradito a favore di una trama scarna e frettolosa.

Successivo

Il male non esiste: dal 10 marzo al cinema il film Orso d’Oro alla Berlinale 70

Il male non esiste film

Dal 10 marzo finalmente nelle sale italiane, distribuito da Satine Film, arriva Il male non esiste, ultimo capolavoro del pluripremiato regista iraniano Mohammad Rasoulof, vincitore dell’Orso d’Oro come Miglior Film alla Berlinale 70 e in numerosi altri Festival Internazionali (Seattle, San Paolo, Hong Kong, Philadelphia, Cleveland, Calgary, Oslo, Valladolid, Montclair, Batumi). Un film simbolo, unico e straordinario, che solleva dilemmi morali universali che scuotono le coscienze e impongono una riflessione profonda sul tema della pena di morte e della responsabilità delle persone coinvolte nella sua esecuzione. Quattro storie, collegate da un sottile filo rosso, affrontano una questione fondamentale della società iraniana e di tutti quei paesi costretti, da imposizioni governative, ad accettare la pena di morte come pratica costante e consolidata.

La trama di Il male non esiste

Iran, oggi. Quattro storie, quattro ritratti della fragilità dell’ essere umano di fronte a scelte obbligate e alle responsabilità che ne derivano. Il 40enne Heshmat marito e padre esemplare, è un uomo generoso e accomodante con tutti, ma svolge un lavoro misterioso per il quale ogni notte esce di casa. Pouya ha da poco iniziato il servizio militare e si ritrova subito ad affrontare una scelta drammatica: come obbedire a un ordine dei superiori contro la propria volontà. Javad è un giovane soldato che conquista a caro prezzo tre giorni di licenza per tornare al paese della sua amata e chiederla in sposa. Bharam è un medico interdetto dalla professione, che decide finalmente di rivelare alla nipote un segreto doloroso che lo accompagna da vent’anni. Quattro storie diverse ma inesorabilmente legate che, pur essendo ambientate nella società iraniana, toccano profondamente la coscienza e la storia di ognuno di noi ponendoci di fronte a una domanda alla quale tutti dobbiamo rispondere: al posto loro, tu cosa avresti fatto?

 
 

Moon Knight: il costume di Marc Spector nel dettaglio nelle nuove foto

Moon Knight trama serie TV Marvel

Mentre cresce l’attesa per il debutto della nuova serie tv Marvel Studios Moon Knight, oggi Disney+ ha diffuso nuove immagini promozionali dove vediamo Marc Spector pronto ad entrare in azione. Le nuove immagino consento di ammirare nel dettaglio il costume del nuovo supereroe che sta per prendersi la scena dell’universo seriale Marvel su Disney+. Come molto di voi noteranno le immagini sono concepite con una forte ispirazione egiziana.

È interessante vedere come il costume di Spector sembri avvolgerlo come una presenza “viva”, ma probabilmente ha senso in questo caso. Dopotutto, i Marvel Studios stanno chiaramente concependo la storia di Moon Knight come un  cacciatore di mostri piuttosto che come un supereroe simile a Batman che si aggira per New York City. Non c’è niente da dire che alla fine non verrà affrontato, ma questa sembra una direzione migliore in cui andare mentre esploriamo il lato soprannaturale del MCU.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

 

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

 
 

1883 1×04: anticipazioni dall’episodio

1883

La piattaforma americana Paramount+ dopo il terzo episodio ha diffuso le anticipazioni di 1883 1×04, il quarto episodio della nuova serie tv 1883, l’annunciato spin-off Yellowstone.

In 1883 1×04 che si intitolerà  “The Crossing” Il gruppo affronta il compito straziante di attraversare il fiume con i propri carri e rifornimenti. Thomas e Noemi si avvicinano.

1883, la serie tv

1883 è la nuova serie tv prequel di Yellowstone creata e prodotta da Taylor Sheridan e basata sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato interpretato da Kevin Costner nella serie madre.

1883 segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione occidentale e un intenso studio di una famiglia in fuga dalla povertà per cercare un futuro migliore nella terra promessa dell’America: il Montana.

Nel cast di 1883 protagonisti saranno Sam Elliott interpreterà Shea Brennan, un cowboy bello e duro come le unghie con un’immensa tristezza nel suo passato. Ha il compito titanico di guidare un gruppo dal Texas al Montana, e non si lascia prendere dagli sciocchi. Tim McGraw e Faith Hill interpreteranno rispettivamente James e Margaret Dutton, il patriarca e la matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà annunciato nelle prossime settimane.

 
 

Boy Erased – Vite cancellate: curiosità sul film, il libro e la storia vera

Boy Erased - Vite cancellate storia vera

Attore di successo noto per film come Warrior, Il grande Gatsby e Loving, Joel Edgerton ha nel 2018 portato al cinema quello che è il suo secondo film da regista: Boy Erased – Vite cancellate (qui la recensione). Questo, narrante una storia vera, ha per protagonista un giovane costretto a confrontarsi con la terapia di conversione, pratica pseudoscientifica intesa a cambiare l’orientamento sessuale di una persona. A partire da qui si sviluppa un dramma che non solo va a mostrare i traumi causati da questo tipo di interventi, ma anche del difficile rapporto tra il protagonista e i suoi genitori.

Sceneggiato dallo stesso Edgerton, il film si è affermato come un buon successo di critica e pubblico, specialmente per la delicatezza con cui affronta argomenti molto drammatici. Insieme a La diseducazione di Cameron Post, Boy Erased – Vite cancellate è dunque un film da non perdere per diversi motivi, dalla sua trama al cast, composto da celebri attori, tra cui alcuni premi Oscar. Prima di una sua visione, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare anche ulteriori dettagli relativi al libro da cui è tratto e alla storia vera narrata. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Boy Erased – Vite cancellate: la storia vera dietro al film e il libro

Come anticipato, il film racconta una storia realmente avvenuta, quella di Garrand Conley, scrittore e attivista per i diritti della comunità LGBTQ, il quale da ragazzo era stato costretto a partecipare ad una terapia di conversione. Figlio di un pastore battista dell’Arkansas, Garrand si è scontrato ripetutamente con il fondamentalismo religioso della sua famiglia, che non accettava altre forme di sessualità al di fuori di quella etero. Poiché durante l’adolescenza Garrand attraversò una profonda crisi tra la sua sessualità e la fede, venne pertanto iscritto al Love in Action, dove si scontrò con il direttore John Smid, il quale assicurava di poter “riportare sulla retta via” gli omosessuali.

L’esperienza naturalmente non cambiò la consapevolezza di Garrand di essere omosessuale, ma anzi lo spinse ad accettare di più questo suo orientamento sessuale. In seguito, nel 2016, ha pubblicato il libro Boy Erased: A Memoir, dove egli ripercorre la propria adolescenza e quanto vissuto durante la terapia di conversione. Affermatosi come un successo letterario, anche per via delle scottanti riflessioni proposte, il libro è poi stato adatto in film. Pur eliminando alcune scene dell’infanzia di Garrand e alcuni episodi verificatisi durante le terapie di conversione, il libro segue fedelmente quanto descritto da Garrand, offrendo così la possibilità di comprendere meglio le barbarie perpetrate da questo tipo di associazioni.

Boy Erased - Vite cancellate cast

Boy Erased – Vite cancellate: la trama e il cast del film

Sulla base del libro e della storia vera, il film si racconta della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons, figlio del pastore battista Marshall Eamons e della parrucchiera Nancy Eamons. In seguito alle rivelazioni di Jared, la famiglia, residente un piccola città dell’America rurale, inizia a spaccarsi dall’interno. Temendo di perdere tanto questa quanto gli amici e la chiesa cui appartiene, Jared viene spinto a partecipare ad un programma di terapia di conversione, tenuto dall’associazione Love in Action. Mentre è lì, Jared entra in conflitto con il suo terapeuta, Victor Sykes, e intraprende un viaggio spirituale alla ricerca della propria voce e per accettare il suo vero io.

Ad interpretare il protagonista, Jared, vi è il talentuoso e giovane attore Lucas Hedges, già distintosi in Manchester by the sea e Ben is Back. Accanto a lui, nel ruolo dei genitori Marshall e Nancy, vi sono invece i premi Oscar Russell Crowe e Nicole Kidman. I due, amici di lunga data, hanno qui trovato l’occasione per recitare finalmente insieme. Nel ruolo del terapeuta Victor Sykes recita invece lo stesso Edgerton. Per prepararsi al ruolo, egli ha incontrato la persona a cui si ispira il personaggio. Questa, anni dopo gli eventi raccontati nel libro e nel film, ha chiesto scusa per il dolore causato dalla terapia. Nel film sono poi presenti anche gli attori Joe Alwyn nei panni di Henry Wallace, il regista Xavier Dolan in quelli di Jon e l’attrice Cherry Jones con il ruolo della dottoressa Muldoon.

Boy Erased – Vite cancellate: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Boy Erased – Vite cancellate grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 31 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

 
 

Avengers: la classifica aggiornata dal più debole al più forte

avengers più forti

Nell’Universo Cinematografico Marvel, i Vendicatori sono considerati “gli eroi più potenti della Terra”. Con l’espansione dell’MCU, dovuta anche all’arrivo della Marvel su Disney+,  abbiamo visto gli Avengers prendere parte non solo a nuovi film, ma anche a show individuali. I produttori hanno usato le serie per introdurre agevolmente un nuovo livello di introspezione degli eroi Marvel.

Queste nuove rappresentazioni dei supereroi MCU hanno cambiato l’essenza dei Vendicatori, mettendo in discussione i ruoli: chi sono i più forti e chi sono i membri più deboli della squadraCambia anche la composizione del team: mentre molti stanno perdendo punti, alcuni personaggi, prima secondari, si stanno muovendo verso l’alto. Vi proponiamo di seguito una classifica aggiornata degli Avengers, dal meno potente a quello più strong.

1Scarlet/Wanda Maximoff

Scarlet-Witch-Avengers-Endgame

In passato, Scarlet era considerata il Vendicatore con il potenziale più inespresso. È stata in grado di distruggere con una sola mano una Gemma dell’Infinito, trattenendo Thanos con l’altra, e stava anche per uccidere Thanos in Endgame

Sempre vicina alla cima, Wanda Maximoff ora è ufficialmente la più potente tra gli Avengers. Con Wandavision, serie che ha esplorato più a fondo le sue abilità, è sparito ogni dubbio. Scarlett può prendere il controllo di un’intera città e riesce a riportare Visione in vita. La sua magia l’ha resa la Strega Scarlatta e il suo livello di forza è, per ora, irraggiungibile.

Successivo

Star Wars: Anthony Daniels anticipa il ritorno di C-3PO

Star Wars

Anthony Daniels, che ha interpretato C-3PO in tutti e nove i film della Star Wars Skywalker Saga e in diversi spinoff animati, riprenderà il ruolo ancora una volta per un progetto in arrivo ambientato in una galassia lontana, lontana, e l’attore si è rivolto a Instagram per anticipare il suo ritorno come droide protocollare notoriamente ansioso.

https://www.instagram.com/p/CZKU-LIL0gm/?utm_source=ig_embed

Non sappiamo molto di questo progetto, ma si inserirà sicuramente nella scia della collaborazione tra Lucasfilm e Disney+, magari per un progetto d’animazione, vistsa la tuta da mocap indossata dall’attore nella foto.

 
 

Spider-Man: No Way Home, i look alternativi di Electro

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home ha riportato in vita molti cattivi familiari del passato cinematografico del personaggio, incluso Electro di Jamie Foxx. Il vincitore dell’Oscar ha interpretato per la prima volta Max Dillon in The Amazing Spider-Man 2 del 2014, anche se l’accoglienza riservata a quell’interpretazione del personaggio non ha ricevuto le più calorose risposte.

Tuttavia, il suo look di Spider-Man: No Way Home sembra abbia fatto colpo sui fan. Grazie al concept artist Christian Cordella, ora abbiamo una versione alternativa di entrambi i costumi MCU di Electro. 

https://www.facebook.com/christiancordellaofficial/posts/1387199238401304

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.