Il divorzio è un argomento quantomai delicato, che porta quanti ne sono coinvolti a vivere sentimenti contrastanti, spesso stranianti. Allo stesso tempo, è un evento che permette di far uscire aspetti dell’animo umano spesso taciuti o altrimenti difficili da raccontare. Proprio per questo il divorzio è spesso stato al centro di grandi storie per il cinema. Dal classico Kramer contro Kramer al più recente Storia di un matrimonio, passando per l’iraniano Una separazione. Tra questi si colloca anche l’acclamato L’affido – Una storia di violenza, diretto nel 2017 dall’esordiente Xavier Legrand, da quel momento affermatosi come nuovo nome da tenere d’occhio del cinema francese.
Il suo film è la tesa ed essenziale cronaca di una separazione, che affronta in un magistrale crescendo di suspense la violenza domestica attraverso differenti generi cinematografici. Nell’idearlo, infatti, il regista non si è ispirato solo al citato Kramer contro Kramer, ma anche a film più cupi come La morte corre sul fiume e Shining. Legrand porta così il pubblico ad acquisire maggiore consapevolezza su tale tema, giocando con le invenzioni di messa in scena che il cinema offre. Accolto con entusiasmo dalla critica internazionale, il film è stato premiato con il Leone d’argento per la migliore regia e il Leone del Futuro come migliore opera prima alla Mostra di Venezia.
L’affido ha poi vinto anche come miglior film, miglior attrice e miglior sceneggiatura originale ai prestigiosi Premi Cesar, considerati gli Oscar francesi. Si tratta dunque di un film particolarmente importante, che punta a rivelare la violenza sotterranea, le paure taciute, le minacce sommesse vissute ogni giorno da migliaia di donne, in tutto il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, sarà qui possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
L’affido: la trama del film
Protagonista del film è Miriam Besson, la quale si trova nel pieno del divorzio dal marito Antoine Besson. Questi è il responsabile della sicurezza presso un ospedale, dove è considerato da tutti un brav’uomo e una persona premurosa. Nonostante tale descrizione, Miriam richiede l’affido esclusivo dei figli Joséphine, di diciotto anni, e Julien, di undici anni. Durante il processo, infatti, la donna fa emergere un ritratto del marito come di una persona tutt’altro che equilibrata, accusandolo di atti di violenza e atteggiamenti intimidatori nei confronti tanto di lei quanto dei figli. La sua battaglia legale, tuttavia, è costretta ad infrangersi contro un giudice sordo alla richiesta di aiuto di Miriam.
Nonostante le argomentazioni di lei e una lettera di Julien, il giudice responsabile della causa concede infatti l’affidamento condiviso e costringe il bambino a trascorrere i fine settimana con suo padre. L’essersi visto accusato in quel modo, inoltre, porta Antoine a diventare effettivamente più violento e minaccioso. L’uomo, infatti, sembra del tutto incapace di lasciare l’ormai ex moglie alla sua nuova vita, desiderando esercitare ancora tutto il suo potere su di lei. Per Miriam ha così inizio la più dura delle battaglie, durante la quale dovrà riuscire a dimostrare la pericolosità dell’uomo prima che possa essere troppo tardi.

L’affido: il cast
Per dar vita al film, il regista si è affidato grossomodo ad un cast di attori poco noti, tra cui si annoverano Saadia Bentaieb nei panni del giudice, Emilie Incerti-Formentini in quelli dell’avvocato Ghenen e Sophie Pincemaille in quelli dell’avvocato Davigny. Martine Vandeville e Jean-Marie Winling sono invece presenti nei panni di Madeleine Besson e Joel Besson, i genitori di Antoine. Florence Janas è invece l’interprete di Sylvia, la sorella di Miriam. Di particolare importanza sono invece gli attori esordienti nei panni dei figli della coppia in fase di divorzio. Mathilde Auneveux è l’attrice presente nel ruolo di Joséphine, la figlia diciottenne di Antoine e Miriam.
Thomas Gioria interpreta invece l’undicenne Julien Besson. Il giovane attore ha ricevuto numerose lodi proprio per la sua struggente e intensa interpretazione. Infine, nei panni di Antoine Besson vi è l’attore Denis Ménochet, noto a livello internazionale per aver interpretato Perrier LaPadite in Bastardi senza gloria, di Quentin Tarantino. Per Ménochet non è stato facile interpretare Antoine, dovendo in tutti i modi cercare di non giudicare i suoi comportamenti. Nei panni di Miriam Besson vi è invece l’attrice Léa Drucker, recentemente divenuta nota anche grazie al film Due. Anche per lei il ruolo di Miriam si è rivelato complesso, dovendo far emergere tutte le sue fragilità ma anche la sua forza indissolubile.
L’affido: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dragonheart è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 aprile alle ore 21:15 sul canale La 5.
Fonte: IMDb

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Marc Spector, l’uomo che diventa il supereroe Moon Knight, ha molto in comune con John Walker. È un ex soldato e agente della CIA, qualcuno che potrebbe adattarsi al tipo di persona che la Contessa sta cercando per formare la sua squadra.
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Uno dei progetti del MCU più significativi in arrivo è 
Probabilmente, il progetto più probabile in cui apparirà la Contessa è













Nel 2019-20 entra a far parte del cast della
Nel finale di
Prima dell’uscita di
Zemo è convinto che i supersoldati non debbano esistere. Riesce ad uccidere con successo i rimanenti Flag-Smashers nonostante sia rinchiuso “al sicuro” nel Raft. Le sue macchinazioni sembrano per ora terminate, ma sappiamo quanto il Barone possa essere una figura potente anche dietro le sbarre. Potrebbe aver perdonato Bucky, ma là fuori ci sono molti altri individui superpotenti che continuano a causare danni molti simili a quelli che hanno portato alla caduta di Sokovia.
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