Amatissimo dal pubblico sin dalle
sue prime apparizioni sul grande e piccolo schermo, negli ultimi
anni Dylan McDermott è tornato alla ribalta
partecipando ad alcuni entusiasmanti progetti televisivi.
Ma adesso scopriamo insieme
tutto quello che c’è da sapere su Dylan McDermott,
sulla sua movimentata vita privata e sulla sua lunghissima carriera
divisa tra cinema e tv.
Dylan McDermott vita privata: un
inizio difficile
10. Nato il 2
ottobre del 1961 a Waterbury, in Connecticut, Stati Uniti, Dylan
McDermott è figlio di Diane Marino, di origini italo-britanniche, e
Richard McDermott di origini irlandesi. Dylan nasce quando i suoi
genitori hanno rispettivamente 15 e 17 anni, ancora troppo giovani
per affrontare tutte le difficoltà della vita di coppia.
Dopo soli sei anni, infatti, nel
1967, Diane e Richard divorziano e Dylan, insieme
alla sorella minore Robin, va a vivere con sua madre. La
separazione dei genitori causa a entrambi i figli molto dolore ma
purtroppo il destino continua ad accanirsi sulla famiglia. Il 9
febbraio di quello stesso anno, purtroppo, Diane Marino
viene uccisa da John Sponza, l’allora compagno della
donna. Nonostante Sponza abbia sempre sostenuto che la donna si
fosse sparata accidentalmente mentre stava pulendo la pistola, la
polizia non ha mai creduto alla sua versione. John Sponza, infatti,
all’epoca era legato alla criminalità organizzata e pochi anni più
tardi, nel 1972, venne trovato ucciso da un colpo di pistola nel
bagagliaio di un’auto a Waltham, in Massachusetts.
Quando la madre muore, Dylan ha solo
5 anni e, insieme alla sorella Robin, viene affidato alla
nonna materna, Avis Rogers Marino. A Waterbury, McDermott
continua a studiare e si diploma alla Holy Cross High School. Nel
frattempo, Dylan riallaccia i rapporti con suo padre Richard, ormai
al suo terzo matrimonio, che vive e lavora nel quartiere newyorkese
di Greenwich Village. La terza moglie di suo padre, appena
ventitreene, è la drammaturga femminista Eve
Ensler, autrice dei famosi Monologhi della
Vagina. Sarà proprio quest’ultima, riconoscendo il talento
di Dylan, a incoraggiarlo a intraprendere la carriera d’attore.
Dopo l’ennesimo divorzio del padre,
Dylan decide di cambiare il suo nome di battesimo da Mark a
Dylan, in onore al figlio mai nato di Eve e suo
padre.
Dylan McDermott film
9. Grazie
all’incoraggiamento della matrigna Eve Ensler, Dylan comincia a
studiare recitazione e a partire dal 1987 inizia a ottenere i primi
ingaggi per il grande schermo. Tra la fine degli anni ottanta e
l’inizio degli anni novanta, Dylan McDermott
partecipa a film come Hamburger Hill: collina 937
(1987), Blue Iguana (1988),
Twister (1989), Fiori d’acciaio
(1989), Hardware – Metallo letale (1990),
Diario di un assassino (1991), Nel centro
del mirino (1993), Miracolo nella 34ª
strada (1994), Mister Destiny (1995) e
A casa per le vacanze (1995) – diretto da Jodie
Foster.
Tra questi film, i più importanti –
o comunque quelli che il pubblico ricorda con più attaccamento –
sono Miracolo nella 34ª strada, grande classico
natalizio per famiglie, e ovviamente Fiori
d’Acciaio. Quest’ultimo, diretto da Herbert
Ross nel 1989, è un film molto importante per Dylan
McDermott, sia per la sua carriera che per la sua vita privata.
Il film – tratto dall’omonimo dramma
teatrale di Robert Harling, anche
sceneggiatore del film – racconta della vita di un gruppo di donne,
nella cittadina immagina di Chinquapin, in Louisiana, che passa il
tempo a spettegolare nel salone di belleza di Truvy Jones
(Dolly Parton). Oltre alla proprietaria del
salone, di questo gruppo fanno parte la vedova Louise “Ouiser”
Boudreaux (Shirley
MacLaine) e la sua amica Clairee Belcher
(Olympia Dukakis), la devota aiutante di Truvy,
Annelle (Daryl Hannah), la signora Mary Lynn
Eatenton (Sally Field) e sua figlia Shelby
(Julia
Roberts). Queste donne sono tutte molto diverse tra
loro ma accomunate da problemi quotidiani.
La grave malattia di Shelby e i
tragici eventi che ne seguiranno, metteranno a dura prova le donne
del gruppo che dovranno farsi forza l’una con l’altra per andare
avanti senza spezzarsi, proprio come dei Fiori d’Acciaio.
Dylan McDermott e Julia Roberts in
Fiori d’Acciaio
8. Nel film,
diventato un classico del cinema degli anni ottanta, Dylan
McDermott interpreta Jackson Latcherie,
marito di Shelby, interpretata a sua volta da un giovanissima
Julia
Roberts. I due attori, che nel film interpretano la
perfetta coppia del sud nonostante i continui drammi familiari,
divennero all’epoca una coppia anche nella vita reale.
Grazie al loro incontro sul set di
Fiori d’Acciaio, Dylan e Julia cominciano infatti
a frequentarsi, facendo impazzire i paparazzi e i giornali
scandalistici dell’epoca. Nonostante siano una coppia molto
affiatata sia sul lavoro che nella vita privata, la loro storia non
dura che pochi mesi.
I due si conoscono, infatti, nel
1988, durante le riprese del film e da subito tra loro nasce
qualcosa. Il loro rapporto, definito come molto intenso e
passionale, si esaurisce purtroppo quasi subito. Pare sia stata
Julia Roberts, definita troppo volubile dai giornali dell’epoca, a
dire basta e a lasciare Dylan dopo pochi mesi di fidanzamento.
Nonostante pare fosse un’ abitudine
quella della Roberts di cambiare spesso partner, nessuno dei suoi
fan prese molto bene la rottura con McDermott. Il motivo di un così
repentino cambio di rotta, viene rivelato qualche tempo più tardi.
Julia Roberts annuncia pochi mesi dopo il suo fidanzamento
ufficiale con l’attore Kiefer Sutherland che
abbandona successivamente nel bel mezzo dei preparativi del
matrimonio, per fuggire con un nuovo amore, Jason Patrick. [fonte: La
Repubblica]
Dylan McDermott filmografia
7. Tra gli anni novanta e duemila,
Dylan McDermott partecipa a tantissimi progetti
cinematografici tra i quali ricordiamo Solo se il
destino (1997), Appuntamento a tre
(1999), Texas Rangers (2001), Party
Monster (2003) Wonderland – Massacro a
Hollywood (2003), La maga delle spezie
(2005), The Messengers (2007), Have
Dreams, Will Travel (2007), Mercy (2009),
Noi siamo
infinito (2012), Candidato a sorpresa
(2012), Attacco al potere
– Olympus Has Fallen (2013), Freezer
(2013), Comportamenti molto… cattivi (2014),
Automata (2014),
Mercy (2014), Survivor (2015) e
Amore inaspettato (2017).
Nella maggior parte di questo film,
Dylan interpreta un ruolo secondario tranne che in un caso. Nel
film del 2013, Freezer, l’attore finalmente si
mette alla prova con un ruolo da protagonista.
Diretto da Mikael
Salomon, Freezer è un thriller che racconta la storia di
Robert Saunders (Dylan McDermott), che si sveglia
legato e rinchiuso in una cella frigorifera.
Robert non ricorda nulla di come si
arrivato lì ma solo di essere andato a cena con la sua ragazza e di
essersi risvegliato nella cella. Poco dopo scopre però di essere
stato rapito da due mafiosi russi convinti che sia stato proprio
lui a sottrarre loro ben 8 milioni di dollari. Saunders non ha idea
di cosa stiano parlando i due mafiosi ed è convinto si tratti di
uno scambio di persona. L’uomo dovrà quindi trovare il modo per
uscire dalla sua prigione di ghiaccio prima di morire congelato o
di essere torturato dai mafiosi russi.
Dylan McDermott serie tv
6. Parallelamente
alla sua carriera cinematografica, Dylan McDermott si dedica anche
alla televisione. I suoi primi esperimenti televisivi risalgono
alla fine degli anni novanta quando per la prima volta compare sul
piccolo schermo nel film The Neon Empire (1989),
diretto da Larry Peerce. Qualche anno più tardi,
nel 1991, è la volta di un secondo film, sempre per la tv, dal
titolo Terre Desolate (Into The Badlands), diretto
da Sam Pillsbury.
Dopo aver testato le sue capacità in
un paio di film per il piccolo schermo, Dylan comincia ad accettare
i suoi primi ruoli in alcune serie tv di successo come I
Racconti della Cripta (1992), Ally McBeal
(1998) e Will &
Grace (2003). Nel 1997, arriva per lui il primo ruolo
importante nella serie The Practice – Professione
Avvocati.
5. La serie, creata da David
E. Kelley per la ABC, racconta delle
vicende di un gruppo di talentuosi avvocati penalisti della città
di Boston. The Practice è andata in onda dal 1997
al 2004 per un totale di 8 stagioni e 168 episodi. Dylan
McDermott nella serie interpreta l’avvocato Bobby
Donnell, uno dei personaggi principali, e compare in ben
147 episodi. Considerato regular fino alla settima stagione,
nell’ottava e ultima, invece, passa al ruolo di semplice guest
star. In The Practice, McDermott recita al fianco di attori come
James
Spader, Jessica
Capshaw, Ron Livingston,
Camryn Manheim e molti altri ancora.
Dylan McDermott in AHR – American
Horror Story
4. Dopo aver
militato in alcune serie tv americane come Big
Shots (2007-2008), Dark Blue (2009-2010),
Hostages (2013-2014), Stalker (2014-2015) e
LA to Vegas (2018), Dylan si dedica a un progetto
assai ambizioso.
Nel 2011, Ryan
Murphy e Brad Falchuck, autori della
fortunata serie Glee, creano per il network della
FX, una serie tv horror dal titolo
American Horror
Story. La serie è stata ideata in modo tale che ognuna
delle sua stagione sia autoconclusiva e abbia trama, personaggi e
ambientazioni differenti. Il cast della serie raramente cambia ma
gli attori interpretano ruoli diversi a seconda delle stagioni.
Dylan McDermott, un
po’ come alcuni dei suoi colleghi, ha partecipato a quattro
stagioni differenti di American Horror
Story che nello specifico sono Murder
House (stagione 1), Asylum (stagione 2),
Apocalypse (stagione 8)
e 1984
(stagione 9). Tuttavia, i ruoli più complessi e duraturi per
l’attore sono stati quelli delle prime due stagioni.
American Horror Story – Murder
House
In Murder
House, Dylan interpreta il dottor Benjamin
Harmon, un psichiatra di Boston che vive con la moglie
Vivien e sua figlia Violet. A seguito dell’aborto spontaneo di sua
moglie, i coniugi entrano in crisi e Ben si lascia andare ad una
relazione extraconiugale con una sua studentessa, Hayden McClaine.
Quando però la ragazza resta incinta di suo figlio, per paura di
essere scoperto, Ben decide di trasferirsi a Los Angeles con la sua
famiglia per cambiare vita.
Ma i problemi purtroppo lo seguono
da Boston fino alla west coast. Qui la famiglia compra una casa che
più tardi si scopre essere infestata e in cui succedono cose molto
strane e pericolose. A complicare ulteriormente la vita di Ben c’è
la sua ex amante Hayden che, decisa a interrompere la gravidanza,
ha bisogno del supporto emotivo ed economico di Ben.
American Horror Story – Asylum
Se Muder House è ambientata nella
California dei giorni nostri, la seconda stagione di American
Horror Story, Asylum, si
svolge invece contemporaneamente due epoche molte lontane tra
loro.
Una coppia di giovani amanti è in
vista al manicomio di Briarcliff, luogo ormai
chiuso e in rovina da molto tempo. La coppia, amante della macabro,
non vede l’ora di visitare le tetre stanze abbandonate della
struttura che ha la fama di essere un posto infestato dai fantasmi
dei suoi pazienti. Il manicomio, infatti, fu chiuso a causa
dell’altissimo numero di decessi tra i suoi pazienti, tutte morti
avvenute in modalità assai ambigue. Durante la loro visita di
piacere, gli amanti faranno purtroppo la conoscenza del malvagio
killer incappucciato…
Un flashback ci riporta al 1964,
anno in cui il manicomio di Briarcliff è in piena attività. La
struttura è gestita da Sorella Jude e da
Monsignor Timothy, che hanno creato un clima di
assoluto terrore tra i pazienti.
A Briarcliff ci sono tantissime
persone rinchiuse, come il giovane Kit Walker,
accusato di essere il serial killer “Bloody Face”; Grace
Bentrand, una psicopatica che ha trucidato la sua
famiglia; e Lana Winters, una giornalista
rinchiusa con la sola colpa di essersi dichiarata lesbica.
Tuttavia, a far più paura dei pazienti, sono proprio le persone che
gestiscono la struttura. Tra questi ci sono il dottor
Arden che si diverte a fare trani esperimenti sui paziente
e che pare nasconda un passato da nazista; e Sorella Mary
Eunice, apparentemente innocua ma in preda a possessioni
demoniache.
In Asylum,
Dylan McDermott interpreta Johnny
Morgan, figlio di Oliver Thredson, medico ultimo
arrivato a Briarcliff, e di Lana Winters. Dopo aver passato la sua
infanzia a scuoiare e torturare piccoli animali, rimbalzando così
tra le tante famiglie adottive, da adolescente diventa un piccolo
criminale e viene arrestato.
Dylan McDermott in The
Politician
3. La
collaborazione tra Dylan e Ryan Murphy e soci continua anche nel
2019 quando l’attore viene scelto per entrare a far parte del cast
della nuova serie The
Politician, creata in esclusiva per Netflix.
Creata da Ryan
Murphy, Brad Falchuck e Ian
Brennan – trio inseparabile sin dai tempi d’oro di
Glee – The Politician racconta la
storia di Payton Hobart (Ben
Platt), uno studente del liceo di Santa Barbara deciso
a diventare presidente del corpo studentesco. Le aspirazioni di
Payton, tuttavia, non si limitano solo al controllo del liceo; il
ragazzo sogna infatti di poter diventare un giorno il nuovo
Presidente degli Stati Uniti.
Deciso a realizzare i suoi sogni un
passo alla volta, Payton comincia la sua campagna elettorale nella
scuola di Saint Sebastian, ma c’è chi è pronto a tutto pur di far
naufragare i suoi piani mettendogli i bastoni tra le ruote. Il
ragazzo dovrà quindi lottare per arrivare al traguardo e capire che
nel mondo della politica non sempre si può giocare pulito.
Nella serie – arrivata a 2
stagioni e 15 episodi – Dylan
McDermott interpreta Theo Sloane, padre
di Astrid
Sloane, fidanzata di River Barkley,
sfidante di Payton alle elezioni. Pur non avendo un ruolo
principale nella serie, il personaggio di Theo è fondamentale
poiché riesce sempre a influenzare il comportamento della figlia.
Lui è un uomo affascinante, arrogante, ricco e sicuro di sé, un
uomo che fa di tutto per ottenere ciò che vuole. Astrid, al
contrario, è meno combattiva, atteggiamento che manda il padre su
tutte le furie. In uno degli episodi chiave della stagione Theo
dice alla figlia:
“Sei una che molla, una perdente
e la più grande delusione della mia vita” [fonte:
Fandom]
Dylan McDermott in Hollywood
2. Squadra che
vince non si cambia. Ne sa qualcosa Ryan Murphy
che nel 2020, ancora un volta, arruola Dylan
McDermott per una nuova miniserie, sempre targata
Netfix, dal titolo Hollywood.
Creata dall’imbattibile coppia
Murphy-Brennan, la miniserie in sette puntate, è ambientata nella
Hollywood del secondo dopoguerra e segue le vicende di attori,
autori e registi emergenti che lottano contro i pregiudizi delle
major. Mescolando storie e leggende della Hollywood degli anni
d’oro, Ryan Murphy riscrive la storia del cinema dando al pubblico
un finale alternativo.
La serie, con l’aiuto dei suoi
personaggi così bizzarri e coloriti, affronta con leggerezza alcuni
dei temi più scottanti dei nostri giorni e della Hollywood di
quegli anni. Si parla di prostituzione, di razzismo, di corruzione
e ingiustizia sociale e di come, a volte, scegliere la strada più
difficile sia l’unica cosa saggia da fare.
Nella miniserie
Hollywood, Dylan McDermott
interpreta l’eccentrico Ernest “Ernie” West,
proprietario di una stazione di servizio, attività di copertura per
la sua rete di prostituzione. Ispirato a Scotty Bowers – un ex
marine diventato il magnaccia più famoso di Hollywood dagli anni
quaranta agli ottanta -, il personaggio di Ernie assume giovani
ragazzi di bell’aspetto per lavorare alla pompa di benzina e
vendere il proprio corpo al migliore offerente.
Dylan McDermott oggi
1. Grazie ai suoi
ultimi ruoli nelle serie AHS, The
Politician e Hollywood,
Dylan McDermott oggi è di nuovo sulla cresta
dell’onda. L’attore è infatti impegnato con due progetti molto
importanti, un film e un cortometraggio, che dovrebbero arrivare
nelle sale a partire dal 2021.
Il cortometraggio, dal titolo
Proof of Loss, racconta la storia di una famiglia
devastata dalla perdita della propria causa, bruciata in un enorme
incendio. Si parla dell’elaborazione del lutto e della difficile
ricostruzione dell’equilibro emotivo di un intero nucleo familiare.
Il secondo progetto di Dylan, invece, riguarda il film dal titolo
King Richard, un biopic che racconta
della vita d Richard Williams, padre e allenatore
delle superstar del tennis Venus e Serena
Williams.
Purtroppo, a causa della
pandemia di Coronavirus ancora in corso, non
sappiamo ancora quando questi due progetti saranno rilasciati.
Tuttavia, se volete essere sempre informati sulla vita privata e
professionale di Dylan McDermott, vi consigliamo
di seguire il suo account Instagram, costantemente in
aggiornamento.
Fonte: Wiki, IMDB, Fandom,
La
Repubblica